ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
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REGOLAMENTO DEGLI ALUNNI
I.
PREMESSA
L’Istituto Comprensivo di Nove scuola Primaria e Secondaria di 1° grado di Nove, Cartigliano,
Pozzoleone è impegnato a realizzare un progetto Educativo moderno ed efficace, aperto alla
cultura del proprio tempo, attento all’evoluzione dei diversi linguaggi e all’innovazione didattica.
Persegue la piena maturazione degli alunni attraverso strategie educative mirate alla formazione
completa della persona e al suo rapporto di cittadinanza nella comunità e nel mondo, nel rispetto
delle diversità personali.
La nostra scuola si prefigge la formazione completa dell’alunno mediante la sua maturazione
culturale e personale al fine di un responsabile inserimento sociale.
Il presente Regolamento vuole essere uno strumento per perseguire tali finalità mediante la
definizione condivisa di regole, diritti e doveri atti a garantire la sicurezza, l’ordine e la
partecipazione di ciascuno e di tutti alla vita della comunità scolastica. Esso è stato elaborato in
conformità al Decreto del Presidente della Repubblica n. 249 del 24/6/98 del quale vengono
assunte le impostazioni educative e le disposizioni normative quali parti integranti del presente
Regolamento di Istituto.
II.
DIRITTI DELLO STUDENTE
Lo studente ha diritto:
a) ad una formazione culturale che rispetti e valorizzi, anche attraverso l’orientamento, l’identità
di ciascuno e lo sviluppo della personalità in tutte le sue dimensioni;
b) ad un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e ad un servizio didatticoeducativo di qualità;
c) alla salubrità e sicurezza degli ambienti scolastici che debbono essere adeguati a tutti gli alunni
ed in particolare agli alunni diversamente abili;
d) alla disponibilità di un’adeguata strumentazione tecnologica e didattica;
e) ad essere informato sulle decisioni e le norme che regolano la vita della scuola;
f) ad una partecipazione attiva e responsabile fondata anche sulla conoscenza della
programmazione degli obiettivi educativi e didattici, e dei criteri e modalità di valutazione
adottati;
g) alla continuità dell’apprendimento;
h) ad un’informazione puntuale sui propri risultati finalizzata anche all’attuazione del processo di
autovalutazione ed orientamento;
i) alla valorizzazione delle sue inclinazioni e delle sue risorse personali;
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1
j)
ad iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la
prevenzione ed il recupero della dispersione scolastica;
k) alla riservatezza;
l) all’ascolto da parte dei Docenti e dei Responsabili Scolastici in ordine al vissuto scolastico
personale e di gruppo;
m) al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartiene;
n) al rapporto positivo e costruttivo tra scuola e famiglia che favorisca il suo processo di crescita
culturale e umana.
III.
DOVERI DEGLI STUDENTI
Gli alunni sono tenuti:
a) a frequentare regolarmente le lezioni e ad assolvere assiduamente gli impegni di studio a
scuola e a casa, come stabilito e condiviso nel Patto educativo di corresponsabilità;
b) a tenere nei confronti del Dirigente scolastico, dei docenti e del personale tutto della scuola e
dei loro compagni un comportamento corretto, improntato allo stesso rispetto, anche
formale, che richiedono per se stessi;
c) ad utilizzare responsabilmente strutture, macchinari e sussidi didattici e a comportarsi nella
vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola;
d) a mantenere un comportamento corretto, coerente con i principi di cui all’art.1, nell’esercizio
dei loro diritti e nell’adempimento dei loro doveri;
e) ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza interne, evitando ogni comportamento
che possa essere causa di pericolo per la propria e l’altrui incolumità;
f) a non avere atteggiamenti verbali o fisici di tipo violento nell’ambito della scuola o comunque
riferiti alla vita scolastica, anche se esterni alla scuola;
g) ad osservare diligentemente le norme contenute nel presente Regolamento.
IV.
NORME ORGANIZZATIVE E DI SICUREZZA
Modalità di ingresso, di uscita e di permanenza a scuola:
a) L’arrivo a scuola degli alunni avverrà, a partire da cinque minuti prima dell’orario d’inizio delle
lezioni, sotto la sorveglianza degli insegnanti in servizio.
Il personale ausiliario garantirà il servizio di vigilanza agli alunni che usufruiscono del servizio
scuola bus e di quelli che si avvalgono del permesso di entrata anticipata o uscita posticipata
(non superiore ai 30 minuti).
b) Le biciclette devono essere sempre sistemate negli appositi stalli e condotte a mano nel cortile
della scuola.
c) Al suono della prima campana gli alunni dovranno mettersi ordinatamente in fila. Al suono
della seconda ogni classe viene prelevata dal proprio insegnante e accompagnata in aula. Gli
alunni si spostano in fila per due ordinatamente.
d) Ogni classe, ordinatamente e una alla volta, entra ed esce dalla scuola accompagnata dal
proprio insegnante o, in caso eccezionale di sua assenza, da altro docente in servizio o da un
collaboratore scolastico.
e) Nel cortile della scuola, o al suono della campanella, la classe che dovesse rimanere scoperta
per momentanea assenza del docente incaricato del suo prelevamento, è sorvegliata dai
docenti di turno di sorveglianza (Sc. Secondaria).
f) Nei laboratori e nella palestra gli insegnanti termineranno le lezioni con un congruo anticipo
per consentire l’ordinata sistemazione del materiale e il trasferimento delle classi nelle
rispettive aule.
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g) All’inizio dell’intervallo ed alla fine delle lezioni, dopo il suono della prima campanella, gli
alunni dovranno sistemare ordinatamente le aule e, al suono della seconda, uscire dalle aule e
dai laboratori, formare una fila ordinata e scendere, accompagnati dai rispettivi insegnanti fino
al cancello o al pulmino scuola bus.
h) Durante l’intervallo il personale Docente di turno (Scuola Secondaria) o in servizio (Scuola
Primaria) vigilerà sul comportamento degli alunni in cortile e all’interno dell’edificio. La
sorveglianza degli alunni di Scuola Primaria, che per motivi di salute dovessero rimanere
nell’atrio, sarà affidata al Personale ausiliario.
i) Il Personale ausiliario collaborerà con i Docenti nella azione di sorveglianza durante la
ricreazione e nelle particolari situazioni in cui gli alunni siano loro affidati per brevi periodi.
j) Al termine dell’intervallo gli alunni verranno accompagnati in classe con le stesse modalità di
cui al precedente punto c).
k) In caso di pioggia la ricreazione sarà effettuata all’interno, nel relativo piano di appartenenza ,
nell’atrio o nelle rispettive classi come stabilito a livello di Plesso e di Sede.
l) Le carte e i rifiuti dovranno essere collocati negli appositi recipienti e non gettati per terra.
m) In ogni caso sono vietate le corse incontrollate, il gioco con la palla e ogni comportamento che
possa provocare danno a sé o agli altri.
n) Il trasferimento dalle classi all’interno della scuola deve avvenire in tempi brevi e in modo
ordinato. Il personale collaboratore scolastico coopererà con i docenti in questo senso.
o) Il passaggio degli insegnanti da una classe all’altra, nel cambio dell’ora, dovrà avvenire nel
minor tempo possibile. Gli alunni della classe momentaneamente scoperta saranno sorvegliati
dal collaboratore scolastico in servizio e dovranno rimanere sempre seduti al proprio posto.
p) I genitori accompagnano e attendono i bambini al cancello d’ingresso e/o alla porta d’ingresso
come stabilito a livello di Plesso e di Sede.
q) Durante la mensa gli alunni devono usare un tono di voce basso e rispettare le regole stabilite
dal gruppo docente.
r) Durante le prove di evacuazione per la sicurezza ogni alunno deve scrupolosamente seguire le
regole comportamentali secondo quanto previsto dal piano di emergenza di Plesso e di Sede.
V.
USCITA ALUNNI:
Il Consiglio di Istituto nella seduta del 14/06/2012, con voto unanime, ha deliberato le seguenti
norme riguardanti l’uscita dei bambini della Scuola Primaria al termine delle lezioni del mattino e
del pomeriggio al fine di garantirne e tutelarne la sicurezza:
a) trasporto a mezzo scuola-bus per tutti gli alunni richiedenti;
b) uscita con accompagnamento obbligatorio a cura del genitore o altra persona adulta
delegata, in alternativa allo scuola-bus, per gli alunni delle classi I – II – III - IV. Non è
prevista l’uscita autonoma da scuola per gli alunni di queste classi. (classi I^-II^-III^-IV^).
c) Per i soli alunni delle classi V Scuola Primaria e I^-II^-III^ Sc. Sec. mantenimento della
possibilità del ritorno a casa autonomo, previa autorizzazione scritta di assunzione di
responsabilità della famiglia su apposito modulo, nel quale i genitori interessati dichiarino
l’autosufficienza del/la proprio/a figlio/a in relazione al percorso e alle caratteristiche
personali.
VI.
SOMMINISTRAZIONE FARMACI IN ORARIO SCOLASTICO
a) La somministrazione di farmaci deve avvenire sulla base delle autorizzazioni specifiche
rilasciate dal competente servizio ULSS; tale somministrazione non deve richiedere il
possesso di cognizioni specialistiche di tipo sanitario, né l’esercizio di discrezionalità tecnica
da parte dell’adulto.
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Responsabilità e competenze: le famiglie degli alunni e/o gli esercenti la potestà
genitoriale; la scuola: Dirigente Scolastico, Personale Docente ed ATA; i servizi sanitari: i
medici di base e le ULSS competenti territorialmente; gli enti locali: operatori assegnanti in
riferimento al percorso d’integrazione scolastica e formativa dell’alunno.
b) La somministrazione di farmaci in orario scolastico deve essere formalmente richiesta dai
genitori degli alunni o dagli esercitanti la potestà genitoriale, a fronte della presentazione
di una certificazione medica attestante lo stato di malattia dell’alunno con la prescrizione
specifica dei farmaci da assumere (conservazione, modalità e tempi di somministrazione,
posologia).
c) Il Dirigente Scolastico, a seguito della richiesta scritta di somministrazione di farmaci,
effettua una verifica delle strutture scolastiche mediante l’individuazione del luogo fisico
idoneo per la conservazione e somministrazione dei farmaci; verifica la disponibilità degli
operatori scolastici in servizio a garantire la continuità della somministrazione dei farmaci
secondo la prescrizione medica e la richiesta della famiglia; autorizza il personale scolastico
disponibile ad adempiere a tale compito.
VII.
RITARDI, PERMESSI, ASSENZE E GIUSTIFICAZIONI
a) Eventuali ritardi saranno annotati dall’insegnante della prima ora nel Registro di classe e
giustificati dai genitori, eventualmente anche il giorno seguente.
b) Durante le lezioni gli alunni non possono uscire dalla scuola. In caso di necessità, previa
richiesta scritta nell’apposito modulo del libretto scolastico, il genitore o un adulto da lui
delegato preleverà il ragazzo dall’Istituto assumendone tutte le responsabilità anche
sottoscrivendo il modulo d’uscita.
c) In caso eccezionale, il Preside può autorizzare l’uscita autonoma da scuola di alunni di terza
media, previa domanda scritta della famiglia e comunicazione telefonica della stessa alla
scuola a conferma di quanto richiesto.
d) Le assenze dalle lezioni devono essere giustificate sul libretto scolastico da un genitore o da
chi ne fa le veci; esse vengono annotate nel Registro di classe con firma del docente e nel
registro docenti.
e) Per le assenze causate da malattia è necessario certificato medico di avvenuta guarigione,
quando esse siano protratte per un periodo superiore ai cinque giorni.
f) Nel Registro di classe devono essere annotate, con firma del docente, le giustificazioni dei
genitori sia per i ritardi che per le assenze effettuate dagli alunni.
VIII.
UTILIZZO MATERIALE DIDATTICO
a) Diari, quaderni e tutto il materiale scolastico devono essere sempre puliti ed in ordine. Sarà
severamente punito chi danneggerà o imbratterà in qualsiasi modo i muri, le suppellettili e le
attrezzature scolastiche.
b) In caso di manomissione, rottura o danneggiamento di sussidi (libri, atlanti, ecc.), di
suppellettili e di arredo (banchi, sedie, pareti….), la famiglia dell’alunno sarà avvisata e tenuta
al pagamento dei danni.
c) Per i libretti scolastici personali, il diario ed i libri di testo, l’alunno sarà tenuto al loro reintegro
con materiale corrispondente nuovo ogni volta che l’insegnante verificherà un degrado
eccessivo.
d) Diario e libretto personale vanno portati a scuola tutti i giorni. Il diario scolastico è soggetto al
controllo dei docenti in quanto materiale ad uso scolastico e non personale, analogamente al
libretto scolastico.
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e) Non è consentito l’uso del telefono scolastico per far fronte alle eventuali dimenticanze di
materiale scolastico a casa.
IX.
USO DEL CELLULARE
a) E’ vietato l’uso attivo e passivo del cellulare e di altri dispositivi elettronici da parte degli alunni
dal momento della entrata a scuola al momento della uscita.
b) Nel caso che il cellulare (o altro dispositivo elettronico) sia presente nella cartella dell’alunno,
esso deve rimanere rigorosamente spento.
c) E’ vietato qualunque tipo di utilizzo del cellulare anche durante le uscite guidate ed i viaggi di
istruzione.
d) In caso di urgenti necessità di comunicazione telefonica, agli alunni è consentito di
utilizzare i telefoni scolastici, previa specifica autorizzazione.
e) In caso di violazione del presente regolamento in materia di uso del cellulare, si applicano
le norme disciplinari generali con l’aggiunta, a cura del Dirigente scolastico/singoli Docenti, del
ritiro immediato del cellulare, della consegna dello stesso all’Ufficio del Dirigente e della sua
restituzione solo alla famiglia dell’alunno (per il dettaglio si veda allegato Regolamento di
disciplina).
X.
REGOLAMENTO DI DISCIPLINA
Norme comportamentali generali valide per la scuola primaria e secondaria di I grado
1. Gli alunni dovranno rispettarle regole della vita sociale, i compagni, gli insegnanti e il
personale della scuola. Essi avranno un’attenzione particolare al rispetto delle norme del
presente Regolamento.
2. I rapporti tra gli alunni saranno sempre improntati a reciproca accettazione, rispetto
della persona e correttezza di atteggiamento. Devono essere evitati gesti o parole
offensivi o poco rispettosi.
3. Non saranno accettati atti di violenza fisica, verbale o psicologica nei confronti del
personale della scuola o di altri alunni, né dentro né fuori dell’ambiente scolastico.
4. Ogni alunno ha l’obbligo di segnalare immediatamente tali fatti al proprio Insegnante, al
Coordinatore di Sede/Plesso o al Dirigente Scolastico.
A tal riguardo si vedano gli allegati “Regolamenti di disciplina”, distinti per ordine di scuola, che:
- chiariscono nello specifico il quadro normativo di riferimento,
- esplicitano i principi e le finalità educative del modello di disciplina proposto,
- ribadiscono i doveri degli studenti (punto III del presente regolamento),
- fissano le disposizioni disciplinari, individuandone violazioni e relative sanzioni (contenuto e
procedure di applicazione).
Il presente Regolamento alunni è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 14 Giugno 2012.
Del presente Regolamento fanno parte integrante i REGOLAMENTI di DISCIPLINA per la Scuola
Primaria e Secondaria di I grado con i relativi allegati.
Nove, 14 Giugno 2012
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REGOLAMENTO DI DISCIPINA SCUOLA PRIMARIA
IL CONSIGLIO DI ISTITUTO
VISTO il RD n. 1297 del 26 aprile 1928;
VISTO l’art. 328, comma 7 del D.lgvo n. 297 del 1994;
VISTO il DPR n. 275 del 1999;
VISTA la direttiva del MPI n. 104 del 30/11/2007 con la quale vengono dettate disposizioni
in materia di utilizzo dei telefoni cellulari in ambito scolastico e di diffusione di immagini in violazione
del “Codice in materia di protezione di dati personali”, VISTA la C.M. prot. n. 3602 del 31 luglio 2008
VISTA la legge 30.10.2008, n. 169 VISTA la legge 241/90 e successive modificazioni SENTITO il parere
dell’Assemblea dei Rappresentanti di Classe dei Genitori del 15 Maggio 2012 SENTITO il parere del
Collegio dei Docenti espresso con delibera n. 6 del 18 Maggio 2012
DELI BE R A
in ottemperanza alle disposizioni citate, il presente regolamento che disegna un modello di disciplina
ispirato alle finalità educative proprie della scuola, al recupero, al rafforzamento del senso di
responsabilità, ai valori della legalità, della collaborazione, del rispetto per le persone.
Art. 1 – Principi e finalità
1. Il presente Regolamento, in osservanza del Regolamento dell'Autonomia delle Istituzioni
scolastiche, emanato con il D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275, individua i comportamenti che
configurano mancanze disciplinari, stabilisce le relative sanzioni, individua gli organi
competenti ad irrogarle ed il relativo procedimento. E' coerente e funzionale al Piano
dell'Offerta Formativa adottato dall'Istituto.
2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno dell’Istituto.
3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni
disciplinari senza essere stato prima ascoltato dagli insegnanti e/o dal Dirigente. Nessuna
infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.
4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera
espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità.
5. Le sanzioni sono temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare e ispirate al principio
della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello scolaro e, in
ragione della sua giovane età, tendono a favorire la riflessione e la costruzione del senso del
Z:\Vicepreside\REGOLAMENTI\REGOLAMENTO DISCIPLINA PRIMARIA.rtf
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limite, della responsabilità, dell’adesione alle regole di convivenza.
6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano l’allontanamento dalle lezioni sono adottati
dal Consiglio di Interclasse, alla presenza delle diverse componenti; quelli che comportano
l’allontanamento oltre i 15 giorni e l’esclusione dalla valutazione e dallo scrutinio finale, sono
adottati dal Consiglio d’Istituto.
Art. 2 – Disposizioni disciplinari
1. Si configurano come violazioni lievi:
a) presentarsi alle lezioni in ritardo;
b) disturbare ripetutamente lo svolgimento delle lezioni impedendo ai compagni di
seguire con attenzione;
c) non portare a termine il lavoro a causa di scarso impegno o disattenzione;
d) non fare i compiti assegnati per casa;
e) provocare verbalmente i compagni.
2. Si configurano come mancanze gravi:
a) utilizzare il telefono cellulare in modo attivo o passivo durante l’orario scolastico;
b) sporcare, danneggiare le proprie cose, quelle altrui, quelle della scuola; non
rispettare il cibo durante la refezione;
c) non osservare le prescrizioni degli insegnanti;
d) mancare di rispetto con atteggiamenti e/o parole al Dirigente Scolastico, ai Docenti,
al personale non docente, ai compagni;
e) assumere un comportamento di arroganza e insubordinazione con gli adulti;
f) assumere comportamenti verbalmente e fisicamente aggressivi verso i compagni;
g) reiterare un comportamento scorretto (di cui all’art. 2.1).
3. Si configurano come mancanze gravissime:
a) sottrarre deliberatamente cose ai compagni, agli operatori, alla scuola senza
restituirle;
b) compiere atti di vandalismo sulle cose altrui e della scuola;
c) insultare e umiliare i compagni; costituisce aggravante il fatto che il comportamento
sia diretto contro persone diversamente abili o se le offese si riferiscono al sesso,alla
razza, alla lingua, alla religione, alle opinioni politiche, alle condizioni personali e
sociali di una persona (Art. 3 della Costituzione);
d) compiere ripetutamente atti di violenza fisica sui compagni;
e) provocare lesioni ai compagni e al personale;
f) non osservare le disposizioni interne relative alla salvaguardia della propria e
dell’altrui sicurezza (correre a velocità eccessiva all’interno dei locali dell’edificio,
manomettere
gli estintori, etc.);
g) compiere atti che mettono in pericolo l’incolumità delle persone;
h) raccogliere e diffondere testi, immagini, filmati, audio e videoregistrazioni allo
scopo di danneggiare altre persone.
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Art. 3 -VIOLAZIONI E SANZIONI
1.
Le mancanze previste nell’art. 2.1 sono sanzionate dal docente che le rileva con il
rimprovero/ammonizione orale e/o scritto. Il rimprovero scritto viene riportato nell’Agenda
dell’équipe docente e ne vengono informate le famiglie tramite comunicazione sul diario o sul
quaderno. Tale comunicazione deve essere controfirmata da un genitore. Dopo la terza ammonizione,
lo scolaro che continua a tenere un comportamento scorretto, può essere punito con i provvedimenti
di cui agli articoli successivi.
2.
Le mancanze gravi di cui all’art. 2.2 vengono sanzionate con ammonizione scritta da
parte dei docenti della classe, riportata nell’Agenda dell’èquipe e comunicata per iscritto alla famiglia
che controfirma per presa visione. La mancanza di cui alla lettera a) dell’art. 2.2 comporta anche la
consegna del telefono cellulare al Dirigente o suo delegato che lo conserverà fino al ritiro dello stesso
da parte di uno dei genitori dello/a scolaro/a. Nel caso di mancanze di cui all’art. 2.1. ripetute e di
mancanze di cui all’art. 2.2., il Dirigente Scolastico comunicherà alla famiglia, per iscritto, che la
reiterazione delle condotte già contestate e sanzionate da parte dei docenti, potrà prevedere sanzioni
più gravi, anche l’allontanamento dalle lezioni fino a 15 giorni.
3.
La reiterazione delle mancanze gravi, di cui alla lettera g) dell’art. 2.2. e le mancanze
gravissime previste dall’art. 2.3 vengono punite con la sospensione dalle lezioni per una durata
commisurata alla gravità del fatto, fino a 15 giorni. I provvedimenti vengono assunti dal Consiglio di
Interclasse alla presenza di tutte le sue componenti. L’adunanza, presieduta dal Dirigente Scolastico o
suo delegato, è valida con la presenza di metà più uno degli aventi diritto e il provvedimento viene
assunto con la maggioranza dei pareri favorevoli; non è consentita l’astensione, tranne nel caso in cui
uno dei membri sia anche genitore (o parente fino al secondo grado) il cui figlio è coinvolto nel
procedimento come oggetto o controinteressato. In caso di parità, prevale il voto del Presidente.
4.
Le sanzioni dell’ammonizione orale e scritta di cui ai precedenti punti 1. e 2. possono
essere sostituite o accompagnate da provvedimenti educativi miranti al rimedio del danno, alla
riflessione e al ravvedimento (cfr. appendice). Nel caso di sanzioni comportanti l’allontanamento dalle
lezioni, previste al precedente punto 3., i provvedimenti menzionati possono essere dati come
accessori.
Art. 4
Comunicazione di avvio del procedimento; contestazione di addebito e audizione in
contradditorio
L’efficacia dei provvedimenti sanzionatori di cui all’art. 2.1 e 2.2, lettere a), b), c), d), e), f), è
sommamente condizionata dalla immediatezza e tempestività della reazione: queste
sanzioni, tenuto conto della finalità educativa e dell’età degli allievi, per essere da loro
comprese e concorrere alla modifica dei comportamenti, debbono essere il più possibile
immediate e “vicine” ai comportamenti irregolari, in modo tale da far percepire all’alunno il
rapporto causa-effetto (comportamento irregolare-sanzione). In tali casi, nei quali le
mancanze non sono comunque gravissime, sussistono dunque quelle ragioni di impedimento
derivanti da particolari esigenze di celerità del procedimento che consentono, in base all’art.
7 della L. n. 241/1990, di non dare comunicazione preventiva dell’avvio del procedimento. Di
tali provvedimenti verrà data comunicazione ai genitori attraverso il diario, il quaderno o il
libretto personale dell’alunno. Per le sanzioni che comportano l’allontanamento dalle lezioni
e che devono essere comminate dal Consiglio di Interclasse, va data comunicazione
dell’avvio del procedimento alla famiglia dello scolaro, da parte del Dirigente Scolastico,
anche attraverso vie brevi (posta elettronica certificata, raccomandata a mano, fax,
fonogramma). Nella comunicazione vengono contestati gli addebiti, vengono fissati la data
Z:\Vicepreside\REGOLAMENTI\REGOLAMENTO DISCIPLINA PRIMARIA.rtf
3
dell’audizione in contraddittorio e il termine di chiusura del procedimento. Gli addebiti
contestati debbono fondare su circostanze precise documentali, testimoniali o fattuali. Lo
scolaro ha diritto di essere ascoltato congiuntamente dal Dirigente Scolastico e dai docenti di
classe. Dell’audizione viene redatto verbale a cura di persona incaricata dal Dirigente
Scolastico. Il Dirigente Scolastico, nel tempo intercorrente tra la comunicazione del
procedimento e l’audizione, potrà comunicare con i genitori al fine di tentare una
concertazione con essi degli atteggiamenti comunicativi e comportamentali da tenere verso
lo scolaro, allo scopo di ricercare la coerenza educativa ottimale tra scuola e famiglia. Nel
caso in cui nell’evento rilevante ai fini disciplinari siano stati coinvolti altri allievi in qualità di
parti lese, essi e le loro famiglie devono essere avvisati dell’apertura del procedimento come
controinteressati.
A seguito dell’audizione, potrà seguire, con decisione assunta a maggioranza:
a. l’archiviazione del procedimento, qualora non si ravvisino elementi certi di rilevanza
disciplinare. Il Dirigente Scolastico ne darà comunicazione scritta a tutti gli interessati.
b. il rinvio degli atti al Consiglio di Interclasse per il pronunciamento sul provvedimento
disciplinare da assumere.
Art. 5
Assunzione del provvedimento disciplinare a cura del Consiglio di Interclasse
Il Consiglio di Interclasse viene convocato entro il termine minimo di cinque giorni
dall’audizione in contraddittorio.
In seduta, viene acquisito il verbale di audizione.
Nella deliberazione della sanzione, deve essere specificata in modo dettagliato la
motivazione che ha portato al provvedimento.
La comunicazione del provvedimento disciplinare assunto viene data in forma scritta alla
famiglia dell’alunno interessato dal Dirigente Scolastico. La comunicazione deve riportare gli
estremi della deliberazione, l’entità della sanzione e le eventuali sanzioni accessorie, la
motivazione, la decorrenza e la durata della sanzione, i termini e l’organo presso cui adire
eventuali impugnazioni. Il provvedimento disciplinare è immediatamente esecutivo.
Art. 6
I danni arrecati al patrimonio vanno sempre risarciti da parte dei responsabili, secondo la
normativa vigente.
Art. 7
La sanzione dell’allontanamento dalle lezioni sarà sempre assunta “con obbligo di
frequenza”. Nel periodo in cui il minore è allontanato dalle lezioni, sarà vigilato da
insegnanti della scuola o collocato in altre classi della scuola e impegnato in attività legate
ai provvedimenti accessori.
Art. 8
Gli effetti dei provvedimenti disciplinari, anche ai fini della recidiva, sono limitati all’anno
scolastico di riferimento. Tuttavia, nel caso in cui le mancanze passibili di allontanamento
dalle lezioni siano state compiute alla fine delle lezioni o durante la sospensione estiva, è
possibile fissare la decorrenza e il termine della sanzione nei primi giorni dell’anno
scolastico successivo. In caso di trasferimento ad altro istituto anche in corso d’anno o di
passaggio ad altro grado di scuola, la sanzione viene comunicata al nuovo istituto che potrà
disporne l’assolvimento.
Z:\Vicepreside\REGOLAMENTI\REGOLAMENTO DISCIPLINA PRIMARIA.rtf
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Art. 9
Nel caso in cui si iscrivesse alla scuola un alunno proveniente da altro istituto e quest’ultimo
comunicasse una sanzione pendente, il Dirigente Scolastico ne darà esecuzione nei termini
fissati dall’Istituto di provenienza.
Art. 10 - Impugnazioni
Avverso i provvedimenti assunti dai docenti è ammesso reclamo verbale o scritto al Dirigente
Scolastico entro 15 giorni. Il Dirigente Scolastico verifica i fatti sentendo i docenti coinvolti e
quindi risponde in merito al reclamo, verbalmente se il reclamo è stato posto oralmente, per
iscritto se il reclamo è stato posto in forma scritta, entro 30 giorni. Avverso i provvedimenti
assunti dal Consiglio di Interclasse, è ammesso reclamo scritto entro 15 gg. dalla
comunicazione del provvedimento al Dirigente Scolastico, in qualità di Presidente. Il Dirigente
Scolastico convoca il Consiglio di Interclasse che ha emesso il provvedimento che si pronuncia
in merito al reclamo. Il Dirigente Scolastico entro 30 giorni dal ricevimento del reclamo,
comunica all’interessato le conclusioni assunte dal Consiglio.
In alternativa è ammesso ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale competente entro 60
giorni.
Art. 11 – Pubblicità
Del presente regolamento, affisso all’Albo della scuola in via permanente, è fornita copia a
tutte le famiglie.
Il presente REGOLAMENTO di DISCIPLINA, con il relativo allegato, costituisce parte integrante del
Regolamento degli alunni.
Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 14 Giugno 2012.
Z:\Vicepreside\REGOLAMENTI\REGOLAMENTO DISCIPLINA PRIMARIA.rtf
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PROVVEDIMENTI EDUCATIVI MIRANTI AL RIMEDIO DEL DANNO, ALLA
RIFLESSIONE E AL RAVVEDIMENTO
MANCANZA
Disturba in classe sé, i compagni, il
PROVVEDIMENTO
lavoro (si muove in aula, parla, urla,
canta …)
Non porta a termine il lavoro
Commentare un testo dove la regola sia
contemplata (chiedere a un’insegnante di
primaria se fattibile)
Commentare un testo dove la regola sia
contemplata
Provoca i compagni
casa
Commentare un testo dove la regola sia
contemplata
Chi lo impartisce
Assegnazione del lavoro non fatto per
Aiutare i compagni
Espletare servizi
Sporca o danneggia le proprie cose,
suppellettili, arredi e cose altrui; non
rispetta il cibo durante la refezione
Commentare un testo dove la regola sia
contemplata
Sostituire gli oggetti danneggiati;
Pulire dove ha sporcato; riordinare dove
ha
messo a soqquadro con sorveglianza di
personale ausiliario
Non fa i compiti a casa
Comunicazione alla famiglia
Assegnare il lavoro non fatto durante i
Insegnante che rileva
la
mancanza
Equipe pedagogica
momenti di riposo a scuola
E’ aggressivo, insulta, umilia, picchia
i compagni
Comunicazione alla famiglia
Scuse pubbliche
Prestare aiuto ad altri compagni
Espletare servizi
Lettura, commento o produzione di testi
pertinenti, ecc.
Non osserva le prescrizioni degli
insegnanti
Ammonizione orale
Comunicazione alla famiglia
Scuse pubbliche all’insegnante
espletare servizi
Punizioni riflessive: lettura, commento o
produzione di testi pertinenti, ecc.
Assume un atteggiamento arrogante e
di insubordinazione con gli adulti
Comunicazione alla famiglia
Scuse pubbliche all’insegnante
Espletare servizi
Lettura, commento o produzione di testi
pertinenti, ecc.
Assume atteggiamenti di prepotenza,
arroganza, vessazione verso i
compagni
Comunicazione alla famiglia
Scuse pubbliche
Prestare aiuto ad altri compagni;
espletare servizi
Lettura, commento o produzione di testi
pertinenti, ecc.
Z:\Vicepreside\REGOLAMENTI\REGOLAMENTO DISCIPLINA PRIMARIA.rtf
6
Danneggia e/o distrugge cose
della
scuola, del giardino
Comunicazione alla famiglia
Scuse pubbliche
Sostituire le cose danneggiate
Lettura, commento o produzione di testi
Sottrae cose ai compagni e non
le
restituisce
pertinenti, ecc.
Insegnante che rileva
la
mancanza Equipe
pedagogica
Scuse pubbliche
Sostituire nuove o restituire le cose
danneggiate
Lettura, commento o produzione di testi
pertinenti, ecc.
Z:\Vicepreside\REGOLAMENTI\REGOLAMENTO DISCIPLINA PRIMARIA.rtf
7
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
“P. ANTONIBON”
Via Saturno, 4
36055 NOVE (VI)
Tel. 0424/829217 - fax. 0424/590075
C.F. 91018400241 - cod. mecc. VIIC82200X
REGOLAMENTO DI DISCIPINA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
IL CONSIGLIO D’ISTITUTO
VISTO
PREMESSO
PREMESSO
VISTA
VISTA
VISTA
VISTO
VISTA
SENTITO
il DPR n 249 del 24.06.1998 “Statuto degli studenti e delle studentesse” e successive
modificazioni intervenute con DPR 21.11.2007, n. 235;
che lo “Statuto degli studenti e delle studentesse”, accoglie e sviluppa le indicazioni della
“Convenzione internazionale dei diritti del fanciullo” (1989, ratificata nel nostro ordinamento
con la Legge n. 176 del 27.05.1991);
che la scuola dell’autonomia è un’istituzione “che costruisce con gli studenti, con le loro
famiglie e con il territorio un rapporto forte, responsabile e trasparente, nell’intento di venire
incontro alla domanda sociale e di formazione nonché di sviluppare percorsi capaci di
rispondere in modo differenziato ai bisogni individuali” (Circ. Ministeriale n. 371 del
02.09.1998);
la direttiva del MPI n. 104 del 30/11/2007 con la quale vengono dettate disposizioni in materia
di utilizzo dei telefoni cellulari in ambito scolastico e di diffusione di immagini in violazione del
“Codice in materia di protezione di dati personali”;
la C.M. prot. n. 3602 del 31 luglio 2008;
la legge 30.10.2008, n. 169;
il DPR n. 122/2009 relativo alla valutazione;
la legge 241/90 e successive modificazioni;
il parere del Collegio dei Docenti espresso con delibera del 18 maggio 2012;
DELIBERA
in ottemperanza alle disposizioni citate, il presente regolamento che disegna un modello di disciplina ispirato
alle finalità educative proprie della scuola, al recupero, al rafforzamento del senso di responsabilità, ai valori
della legalità, della collaborazione, del rispetto per le persone.
Art. 1 – Principi e finalità
1. Il presente Regolamento, con riferimento ai diritti e ai doveri degli studenti di cui agli art. 2 e 3 del D.P.R. 24
giugno 1998 n. 249 e successive modificazioni, e in osservanza del Regolamento dell'Autonomia delle
Istituzioni scolastiche, emanato con il D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275, del D.P.R. 10 ottobre 1996 n. 567 e succ.
modificazioni e integrazioni, individua i comportamenti che configurano mancanze disciplinari, stabilisce le
relative sanzioni, individua gli organi competenti ad irrogarle ed il relativo procedimento.
E' coerente e funzionale al Piano dell'Offerta Formativa adottato dall'Istituto.
2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità
ed al ripristino di rapporti corretti all’interno dell’Istituto.
3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza
essere stato prima ascoltato dal Dirigente e dal Coordinatore di Classe. Nessuna infrazione disciplinare
connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.
Z:\Vicepreside\REGOLAMENTI\REGOLAMENTO DISCIPLINA SC SECONDARIA.doc
1
4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni
correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità.
5. Le sanzioni sono temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare e ispirate al principio della
riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, alla cui famiglia è
offerta la possibilità di richiedere la conversione.
6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano l’allontanamento dalle lezioni sino a 15 giorni sono adottati
dal Consiglio di classe, alla presenza delle diverse componenti; quelli che comportano l’allontanamento
oltre i 15 giorni e l’esclusione dalla valutazione e dallo scrutinio finale, sono adottati dal Consiglio d’Istituto.
7. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d’esame sono inflitte dalla
Commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
Art. 2 – Doveri degli studenti
Gli alunni sono tenuti:
a) a frequentare regolarmente le lezioni e ad assolvere assiduamente gli impegni di studio a scuola e a casa,
come stabilito e condiviso nel Patto educativo di corresponsabilità;
b) a tenere nei confronti del Dirigente scolastico, dei docenti e del personale tutto della scuola e dei loro
compagni un comportamento corretto, improntato allo stesso rispetto, anche formale, che richiedono per
se stessi;
c) ad utilizzare responsabilmente strutture, macchinari e sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica
in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola;
d) a mantenere un comportamento corretto, coerente con i principi di cui all’art.1, nell’esercizio dei loro
diritti e nell’adempimento dei loro doveri;
e) ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza interne, evitando ogni comportamento che possa
essere causa di pericolo per la propria e l’altrui incolumità;
f) a non avere atteggiamenti verbali o fisici di tipo violento nell’ambito della scuola o comunque riferiti alla
vita scolastica, anche se esterni alla scuola;
g) ad osservare diligentemente le norme contenute nel Regolamento degli alunni.
Art. 3 – Disposizioni disciplinari
1. Si configurano come mancanze lievi:
a) presentarsi alle lezioni in ritardo senza giustificazione;
b) disturbare lo svolgimento delle lezioni (chiacchiere, battute, …);
c) tenere comportamenti poco ordinati al cambio dell’ora e negli spostamenti interni.
2.
Si configurano come mancanze gravi:
a) utilizzare in modo attivo o passivo il telefono cellulare (o altra apparecchiatura non attinente
all’attività didattica) durante l’orario scolastico;
b) fumare nei locali dell’Istituto e in ogni altro luogo vietato dal regolamento della scuola;
c) rimanere assenti dalle lezioni senza portare idonea giustificazione;
d) imbrattare le pareti dei locali, rovinare le suppellettili, gli arredi, le attrezzature di laboratorio o
il materiale di proprietà altrui o della Scuola per negligenza o disattenzione;
e) alterare i documenti e/o le comunicazioni ufficiali scuola-famiglia (es. con falsificazione dei voti,
della firma di docenti/genitori,etc…);
f) reiterare un comportamento scorretto di cui al comma 1.
3.
Si configurano come mancanze gravissime:
a) reiterare un comportamento scorretto di cui al comma 2;
b) insultare, umiliare i compagni e compiere atti che violano la dignità ed il rispetto della
persona; costituisce aggravante il fatto che il comportamento sia diretto contro persone
diversamente abili o se le offese si riferiscono al sesso, alla razza, alla lingua, alla religione, alle
opinioni politiche, alle condizioni personali e sociali di una persona (Art. 3 Costituzione);
c) mancare di rispetto con atteggiamenti e/o parole al Dirigente Scolastico, ai Docenti, al
Personale non docente;
d) minacciare compagni, Docenti e Personale della scuola;
e) sottrarre beni o materiali a danno dei compagni, del personale scolastico, dell’istituzione
scolastica;
Z:\Vicepreside\REGOLAMENTI\REGOLAMENTO DISCIPLINA SC SECONDARIA.doc
2
f) compiere atti di vandalismo su cose;
g) compiere atti di violenza su persone;
h) non osservare le disposizioni interne relative alla salvaguardia della propria e dell’altrui
sicurezza (sporgersi dai davanzali, arrampicarsi sui cornicioni, manomettere gli estintori, etc.);
i) compiere atti che mettono in pericolo l’incolumità delle persone;
j) fare uso e spacciare sostanze stupefacenti all’interno dell’Istituto o negli spazi adiacenti;
k) raccogliere e diffondere testi, immagini, filmati, registrazioni vocali, ... senza rispettare i diritti
e le libertà fondamentali delle persone fatte oggetto di ripresa/registrazione.
Art. 4 - VIOLAZIONI E SANZIONI (Vd. Allegato 1 esemplificativo)
Si premette che, secondo l’interpretazione normativa corrente, è da considerare un’aggravante, da sanzionare
con maggior severità, l’iterazione di comportamenti scorretti rispetto ad un singolo episodio grave. Viene
rimessa alla valutazione degli insegnanti e successivamente del Dirigente scolastico e degli organi collegiali,
eventualmente coinvolti nell’erogazione della sanzione, l’attenta valutazione dei soggetti coinvolti, della
gravità, delle circostanze in cui si sono svolti i fatti.
1.
Le mancanze previste nell’art. 3.1 sono sanzionate dal docente che le rileva con il
rimprovero/ammonizione orale e/o scritto.
Il provvedimento viene riportato sul Registro di Classe e vengono informate le famiglie tramite
comunicazione sul diario personale dello studente. Tale comunicazione deve essere controfirmata
da un genitore.
Dopo la terza ammonizione, lo studente che continua a tenere un comportamento scorretto, può
essere punito con i provvedimenti di cui agli articoli successivi.
2.
Le mancanze gravi di cui alle lettere a), b), c) dell’art. 3.2 vengono sanzionate con ammonizione
scritta da parte del Dirigente Scolastico, comunicata alla famiglia che controfirma per presa visione.
La violazione di cui alla lettera b) dell’art. 3.2. prevede anche la sanzione amministrativa prevista
dalle norme vigenti sul divieto di fumo nei locali pubblici.
La mancanza di cui alla lettera a) dell’art. 3.2 comporta anche la consegna del telefono cellulare
all’Ufficio del Dirigente o del Coordinatore di sede che lo conserverà fino al ritiro dello stesso da
parte di uno dei genitori dello/a studente/ssa.
Le violazioni di cui all’art. 3.2 e) vengono sanzionate con la sospensione dalle lezioni sino a un
massimo di giorni 5, le violazioni di cui alle lettere d), f) del medesimo articolo con la sospensione
fino ad un massimo di 15 giorni, a seconda della gravità e durata nel tempo delle mancanze.
Il provvedimento viene assunto dal Consiglio di Classe con la presenza di tutte le componenti. La
seduta è presieduta dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato; l’adunanza è valida con la
presenza di metà più uno degli aventi diritto e il provvedimento viene assunto con la maggioranza
dei voti favorevoli; non è ammessa l’astensione, tranne nel caso in cui uno dei membri sia anche
genitore dell’allievo o degli allievi coinvolti nel procedimento disciplinare (come autore o come
vittima) e negli altri casi in cui sussista comunque un conflitto di interessi. In caso di parità, prevale
il voto del Presidente.
3.
Le mancanze gravissime di cui alle lettere a), b), c), d), e), f), g), h), i), j), k) dell’art. 3.3 vengono
punite con la sospensione dalle lezioni per una durata commisurata alla gravità del fatto, anche fino
al termine delle lezioni, con l’esclusione dallo scrutinio finale e con la non ammissione all’esame di
Stato.
Le violazioni che costituiscono reato saranno oggetto di denuncia o querela all’autorità giudiziaria
in base al diritto vigente.
I provvedimenti vengono assunti dal Consiglio d’Istituto. L’ adunanza è valida con la presenza di
metà più uno degli aventi diritto e il provvedimento viene assunto con la maggioranza dei pareri
favorevoli; non è consentita l’astensione, tranne nel caso in cui uno dei membri sia anche genitore
dell’allievo o degli allievi coinvolti nel procedimento disciplinare (come autore o come vittima) e
negli altri casi in cui sussista comunque un conflitto di interessi. In caso di parità, prevale il voto del
Presidente.
Z:\Vicepreside\REGOLAMENTI\REGOLAMENTO DISCIPLINA SC SECONDARIA.doc
3
Art. 5 – Comunicazione di avvio del procedimento; contestazione di addebito e audizione in contraddittorio
L’efficacia dei provvedimenti sanzionatori di cui all’art. 3.1, lettere a), b), c) e 3.2, lettere a), b), c), d)
e) è sommamente condizionata dalla immediatezza e tempestività della reazione: queste sanzioni,
tenuto conto della finalità educativa e dell’età degli allievi, per essere da loro comprese e concorrere
alla modifica dei comportamenti, debbono essere il più possibile immediate e “vicine” ai
comportamenti irregolari, in modo tale da far percepire all’alunno il rapporto causa-effetto
(comportamento irregolare-sanzione). In tali casi, nei quali le mancanze non sono comunque
gravissime, sussistono dunque quelle ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze di
celerità del procedimento che consentono, in base all’art. 7 della L. n. 241/1990, di non dare
comunicazione preventiva dell’avvio del procedimento. Di tali provvedimenti verrà data
comunicazione ai genitori attraverso il libretto personale dell’alunno.
Per le sanzioni che comportano l’allontanamento dalle lezioni e che devono essere comminate da un
Organo Collegiale, va data comunicazione dell’avvio del procedimento allo studente e/o ai suoi
genitori anche attraverso vie brevi (posta elettronica certificata, raccomandata a mano, fax,
fonogramma). Nella comunicazione vengono contestati gli addebiti, viene fissata la data
dell’audizione in contraddittorio e il termine di chiusura del procedimento.
Gli addebiti contestati debbono fondarsi su circostanze precise documentali, testimoniali o fattuali.
Lo studente ha diritto di essere ascoltato dal Dirigente Scolastico e congiuntamente dal coordinatore
di classe. Dell’audizione viene redatto verbale a cura di persona incaricata dal Dirigente Scolastico.
Nel caso in cui nell’evento rilevante ai fini disciplinari siano stati coinvolti altri allievi in qualità di
parti lese, essi e le loro famiglie devono essere avvisati dell’apertura del procedimento come
controinteressati.
A seguito dell’audizione, potrà seguire:
a) l’archiviazione del procedimento, qualora non si ravvisino elementi certi di rilevanza
disciplinare; il Dirigente ne darà comunicazione scritta a tutti gli interessati;
b) l’invio degli atti al Consiglio di Classe o al Consiglio di Istituto per il pronunciamento sul
provvedimento disciplinare da assumere.
Art. 6 -
Assunzione del provvedimento disciplinare a cura dell’Organo Collegiale
L’Organo Collegiale viene convocato entro il termine minimo di cinque giorni dal contraddittorio.
Nella deliberazione della sanzione, deve essere specificata dettagliatamente la motivazione che ha
portato al provvedimento; nei casi di sospensione fino al termine delle lezioni e di esclusione dallo
scrutinio o dall’esame finale, oltre alla motivazione, devono essere esplicitati i motivi per cui non
siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella
comunità durante l’anno scolastico.
La comunicazione del provvedimento disciplinare assunto viene data allo studente e/o alla sua
famiglia dal Dirigente Scolastico, in forma scritta. La comunicazione deve riportare gli estremi della
deliberazione, l’entità della sanzione e le eventuali sanzioni accessorie, la motivazione, la
decorrenza e la durata della sanzione, i termini e l’organo presso cui adire eventuali impugnazioni.
Il provvedimento disciplinare è immediatamente esecutivo.
Art.
7
I danni arrecati al patrimonio vanno sempre risarciti da parte dei responsabili, secondo la normativa
vigente.
Art.
8
Nei casi in cui l’autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla
famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo
studente è consentito iscriversi, anche in corso d’anno, ad altra scuola.
Art.
9
Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni la scuola mantiene con lo studente e
con i suoi genitori un rapporto finalizzato alla preparazione al rientro nella comunità scolastica.
Art. 10
Nei periodi di allontanamento superiori a quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove
necessario, anche con i servizi sociali e con l’autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di
recupero finalizzato alla responsabilizzazione e al reintegro nella comunità scolastica.
Z:\Vicepreside\REGOLAMENTI\REGOLAMENTO DISCIPLINA SC SECONDARIA.doc
4
Art. 11 Gli effetti dei provvedimenti disciplinari, anche ai fini della recidiva, sono limitati all’anno scolastico di
riferimento. Tuttavia, nel caso in cui le mancanze passibili di allontanamento dalle lezioni siano
state compiute alla fine delle lezioni o durante la sospensione estiva, è possibile fissare la
decorrenza e il termine della sanzione nei primi giorni dell’anno scolastico successivo.
In caso di trasferimento ad altro istituto anche in corso d’anno o di passaggio ad altro grado di
scuola, prima che la sanzione sia stata eseguita, della stessa viene data comunicazione alla diversa
istituzione scolastica dove l’alunno si è iscritto perché possa disporre in ordine alla sua esecuzione.
Art. 12 Nel caso in cui si iscrivesse alla scuola un alunno proveniente da altro istituto e quest’ultimo
comunicasse una sanzione pendente, il Dirigente Scolastico ne darà esecuzione nei termini fissati
dall’Istituto di provenienza.
Art. 13 - Impugnazioni
Avverso i provvedimenti assunti dai docenti è ammesso reclamo verbale o scritto al Dirigente
Scolastico. Il Dirigente Scolastico verifica i fatti sentendo i docenti coinvolti e quindi risponde in
merito al reclamo, verbalmente se il reclamo è stato posto oralmente, per iscritto se il reclamo è
stato posto in forma scritta.
Avverso i provvedimenti assunti dal Dirigente Scolastico, è ammesso reclamo all’Organo di Garanzia
interno alla scuola di cui al successivo art. 15.
Avverso i provvedimenti assunti dal Consiglio di Classe o dal Consiglio di Istituto, è ammesso ricorso
entro 15 gg. dalla comunicazione, all’Organo di Garanzia interno alla scuola.
L’Organo di Garanzia si pronuncia entro 10 giorni dal ricevimento del ricorso.
Art. 14. L’Organo di Garanzia interno è composto da:
Dirigente Scolastico o suo delegato, che lo presiede;
un docente designato dal Collegio Docenti, che indica anche un membro supplente;
due genitori, eletti nel Consiglio d’Istituto, che designa anche un membro supplente.
Le competenze dell’Organo di Garanzia sono quelle stabilite dall’art. 5, comma 2 e comma 3, del
D.P.R. n. 249 del 24.06.1998, modificato dall’art. 2 del DPR 21.11.2007, n. 235.
Art. 15
L’Organo di Garanzia rimane in carica per due anni scolastici; i componenti che perdono il requisito
dell’eleggibilità vengono surrogati con i membri supplenti.
Art. 16
L’Organo di Garanzia decide su richiesta dei genitori o di chiunque vi abbia interesse anche sui
conflitti che sorgano all’interno della scuola in merito all’applicazione del presente regolamento.
Art. 17 Le adunanze dell’Organo di Garanzia sono valide con la presenza della totalità dei suoi componenti; in
caso di assenza giustificata o impedimento di un membro effettivo, o qualora uno dei membri
effettivi sia parte interessata nella controversia, subentra il membro supplente della medesima
componente. Le deliberazioni sono assunte con la maggioranza dei voti favorevoli; non è consentita
l’astensione. In caso di parità prevale il voto del Presidente.
Art. 18
Il genitore, o chiunque vi abbia interesse, che ravvisi nel presente regolamento una violazione al
“Regolamento recante modifiche ed integrazioni al DPR 249/1998 concernente lo statuto delle
studentesse e degli studenti della scuola secondaria” può ricorrere all’Organo di Garanzia istituito
presso l’Ufficio scolastico regionale.
Art. 19
Del presente regolamento, affisso all’Albo della scuola in via permanente, è fornita copia a tutti gli
studenti e alle famiglie.
Il presente REGOLAMENTO di DISCIPLINA, con il relativo allegato, costituisce parte integrante del Regolamento
degli alunni.
Approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 14 Giugno 2012 delibera n. 6
Z:\Vicepreside\REGOLAMENTI\REGOLAMENTO DISCIPLINA SC SECONDARIA.doc
5
Allegato 1 – REGOLAMENTO DI DISCIPLINA SCUOLA PRIMARIA
Mancanze disciplinari . - Sanzioni disciplinari - Organi competenti
Il presente allegato costituisce un elenco esemplificativo, puntuale ma non esaustivo, degli interventi da realizzare nel caso in cui sia necessario
sanzionare dei comportamenti che abbiano violato il regolamento degli alunni e il dettaglio del Regolamento di disciplina. È necessario precisare che la
valutazione dei singoli casi, degli alunni coinvolti e delle circostanze in cui si sono svolti i fatti, rimane affidata agli insegnanti e al Dirigente che, nel
delicato espletamento della loro funzione educativa, terranno in considerazione anche l’età dell’alunno. Ogni intervento sarà quindi attentamente
meditato, calibrato e rapportato all’età, alla situazione dell’alunno e alla gravità del fatto.
Si ribadisce che, secondo l’interpretazione normativa corrente, è da considerare un’aggravante, da sanzionare con maggior severità, l’iterazione di
comportamenti scorretti rispetto ad un singolo episodio grave.
NB: Le lettere in successione riportano le violazioni indicate nel Regolamento di Disciplina; l’elenco numerato a fianco indica gli interventi da realizzare
in sequenza, in riferimento a episodi diversi; in caso di comportamenti gravi o gravissimi, si prevede di sanzionare l’alunno con tutti i passaggi descritti
fin dal primo episodio.
Resta inteso che l’insegnante, valutata l’entità del fatto, può decidere di applicare contemporaneamente, in maniera sommativa, più passaggi qui
contraddistinti da numeri in progressione.
Riferimento
al
Regolament
o
INFRAZIONI
SANZIONI E CHI LE EROGA
(I) = Insegnante di classe che rileva l’infrazione
(IdC) = Insegnanti di classe/equipe pedagogica
(D) = Dirigente o suo delegato
Comportamenti da evitare
MANCANZE LIEVI
Art. 2.1
1.
Richiamo verbale all’alunno (I)
2.
Ammonizione scritta nel diario personale (I)
a) Ritardo non giustificato
b) Azioni di disturbo all'attività didattico-educativa
Z:\Vicepreside\REGOLAMENTI\Allegato 1 regolamento di
Disciplina primaria.docx
1
(chiacchierare, fare rumore molesti o fastidiosi, intervenire
in modo inopportuno, alzarsi dal banco senza permesso
dell'insegnante, ecc)
3.
Nota nel registro di classe e nel diario personale (I)
c-d) Lavoro incompleto (scolastico e\o domestico) a causa di
poco impegno e\o disattenzione
e) Provocazioni verbali verso gli altri
MANCANZE GRAVI
a)
Art. 2.2
Uso di cellulari e\o oggetti non attinenti alle varie
attività didattiche durante tutto l’arco delle attività
didattiche e della presenza a scuola degli alunni
(dispositivi elettronici e non) .
b) Mancato rispetto del materiale proprio, altrui e della
scuola; danneggiamento volontario o colposo;
sottrazione di beni a danno di altri
c- d-e-f-g)Mancata osservanza delle prescrizioni degli
insegnanti; mancato rispetto( verbale e/o fisico) verso
compagni e adulti; reiterazione dei comportamenti previsti
dall’art. 2.1.
Z:\Vicepreside\REGOLAMENTI\Allegato 1 regolamento di
Disciplina primaria.docx
2
1.
Richiamo verbale all’alunno (I)
2.
Ritiro immediato dell'oggetto usato (I)
3.
Nota nel registro di classe e nel diario personale (I)
4.
Consegna dell’oggetto al docente cordinatore di plesso e al Preside (I)
5.
Immediato avviso telefonico alla famiglia (I)
6.
Riconsegna dell’oggetto ad un genitore con richiamo scritto (D); se vi è reiterazione
dell’infrazione si prevede la sospensione dalle lezioni fino a 15 giorni (D).
Richiamo verbale all’alunno (I)
1.
3.
Ammonizione scritta nel diario personale (I) ed eventuale riconsegna del materiale
sottratto
Nota nel registro di classe e nel diario personale (I)
4.
Convocazione a scuola e colloquio con la famiglia (IdC)
5.
1.
Richiamo scritto e eventuale richiesta di risarcimento del danno (D)
2.
3.
Ammonizione scritta nel diario personale (I)
Nota nel registro di classe e nel diario personale (I)
4.
5.
Lettera scritta di richiamo (IdC) e informazione al Dirigente Scolastico
Richiamo scritto del Dirigente (D)
2.
Richiamo verbale all’alunno (I)
MANCANZE GRAVISSIME
1.
2.
3.
4.
Reiterazione di comportamenti gravi
Assenze prolungate e ingiustificate
b) Atti di vandalismo su cose
c) Aggressione verbale, offese esplicite, umiliazione ai
compagni
1.
2.
3.
4.
1.
2.
3.
4.
1.
e-f) Aggressione fisica verso alunni, docenti e personale
scolastico
2.
Lettera scritta di richiamo (IdC)
3.
4.
5.
1.
Convocazione e colloquio con la famiglia (IdC) e (D)
Richiamo scritto(D)
Sospensione dalle lezioni oltre i 15 giorni (D)
Nota nel registro di classe e nel diario personale (I)
2.
Convocazione e colloquio con la famiglia (IdC) e (D)
3.
Richiamo scritto (D)
a-d) Sottrazione volontaria di beni/materiali di compagni,
docenti, personale e scuola
Art. 2.3
Art.2.3
Convocazione a scuola e colloquio con la famiglia (IdC) e (D)
Richiamo scritto (D)
Sospensione dalle lezioni fino a 15 giorni (D)
Comunicazione del reato agli organi competenti nel caso in cui è previsto (assenze
prolungate e ingiustificate) (D)
Nota nel registro di classe e nel diario personale (I)
Convocazione a scuola e colloquio con la famiglia (IdC) e (D)
Richiamo scritto (D)
Sospensione dalle lezioni fino a 15 giorni (D)
Nota nel registro di classe e nel diario personale (I)
Lettera scritta di richiamo (IdC)
Convocazione a scuola e colloquio con la famiglia (IdC) e (D)
Richiamo scritto (D)
Nota nel registro di classe e nel diario personale (I)
g-h) Comportamenti contrari alla sicurezza propria e delle
altre persone
4.
i) Violare la privacy con registrazioni fotografiche, audio e
audiovisive di persone (compagni, docenti, ATA, ecc) con
telefonini, macchine fotografiche, ecc. senza previo consenso
informato
1.
2.
3.
4.
5.
Sospensione dalle lezioni oltre i 15 giorni (D) con eventuale richiesta di risarcimento del
danno
Nota nel registro di classe e nel diario personale (I)
Convocazione e colloquio con la famiglia (IdC) e (D)
Richiamo scritto (D)
Sospensione dalle lezioni fino a 15 giorni (D)
Comunicazione del reato agli organi competenti (D)
Il presente Allegato al Regolamento di Disciplina per la Scuola Primaria costituisce parte integrante del Regolamento degli alunni.
Il presente Allegato è stata approvato nel Collegio Docenti del 25 Giugno 2012 e successivamente nel Consiglio di Istituto del 25 Settembre 2012.
Z:\Vicepreside\REGOLAMENTI\Allegato 1 regolamento di
Disciplina primaria.docx
3
Allegato 1 – REGOLAMENTO DI DISCIPLINA SCUOLA SECONDARIA
Mancanze disciplinari - Sanzioni disciplinari - Organi competenti
Il presente allegato costituisce un elenco esemplificativo, puntuale ma non esaustivo, degli interventi da realizzare nel caso in cui sia necessario sanzionare dei comportamenti che
abbiano violato il regolamento degli alunni e il dettaglio del Regolamento di disciplina. E’ necessario, infatti, precisare che rimane affidata la valutazione dei singoli casi, degli alunni
coinvolti e delle circostanze in cui si sono svolti i fatti, agli insegnanti, al Dirigente e agli organi collegiali nel delicato espletamento della loro funzione educativa. Ogni intervento sarà
quindi attentamente meditato, calibrato e rapportato sia alla situazione dell’alunno, sia alla gravità del fatto.
Si ribadisce che, secondo l’interpretazione normativa corrente, è da considerare un’aggravante, da sanzionare con maggior severità, l’iterazione di comportamenti scorretti rispetto
ad un singolo episodio grave.
NB: Le lettere in successione rappresentano interventi da realizzare in sequenza, in riferimento a episodi diversi; l’elenco puntato contraddistinto da un’unica lettera presuppone
comportamenti almeno gravi, da sanzionare con tutti i passaggi descritti fin dal primo episodio.
Resta inteso che l’insegnante, valutata l’entità del fatto, può decidere di applicare contemporaneamente, in maniera sommativa, più passaggi qui contraddistinti da lettere diverse.
Riferimento
al
Regolament
o
INFRAZIONI
SANZIONI E CHI LE EROGA
(I) = Insegnante di classe
(Ic) = Insegnante Coordinatore di classe
(CdC) = Consiglio di classe
(D) = Dirigente
(CI) = Consiglio di Istituto
Comportamenti da evitare
MANCANZE LIEVI

Art. 3.1
Ritardo non giustificato
 Azioni di disturbo all'attività didattico-educativa
(chiacchierare, fare rumore molesti o fastidiosi, intervenire
in modo inopportuno, alzarsi dal banco senza permesso
dell'insegnante, ecc)
a.
b.
c.
Richiamo verbale all’alunno (I)
Ammonizione scritta nel diario personale (I)
Nota nel registro di classe e nel diario personale (I)
 Comportamenti disordinati al cambio dell’ora e negli
spostamenti interni
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1
MANCANZE GRAVI
a.
Art. 3.2 a)
 Uso di oggetti non attinenti alle varie attività didattiche
durante tutto l’arco delle attività didattiche e della presenza
a scuola degli alunni (telefonini, MP3, I pod, lettore CD,
game boy, videogiochi vari , ecc) .
a.
Art. 3.2 b)
Art. 3.2 c)
Art. 3.2 d)

Fumo

Assenze non giustificate

a
b.
c.
Nota nel registro di classe e nel diario personale (I)
Richiamo scritto (D)
Sanzione amministrativa secondo norme vigenti su divieto di fumo (D)
Richiamo verbale all’alunno (I)
Ammonizione scritta nel diario personale (I)
Nota nel registro di classe e nel diario personale (I)
Frequenza irregolare delle lezioni e/o frequenti ritardi
non motivati.
d.
Avviso telefonico ai genitori (Ic)
e.
Convocazione a scuola e colloquio con la famiglia (Ic)
 Mancato rispetto delle proprietà altrui e delle proprietà
della scuola
 Danneggiamento volontario o colposo
Art. 3.2 e)
Art. 3.2 f)
Ritiro immediato dell'oggetto usato (I)
Nota nel registro di classe e nel diario personale (I)
Consegna in presidenza dell’oggetto (I)
Immediato avviso telefonico alla famiglia (I)
Riconsegna dell’oggetto ad un genitore con richiamo scritto (D)
 Falsificazione di documenti,di voti, di firma dei genitori
e/o dei docenti
 Reiterazione di azioni di disturbo all'attività didatticoeducativa (chiacchierare, fare rumore molesti o fastidiosi,
intervenire in modo inopportuno, alzarsi dal banco senza
permesso dell'insegnante, ecc)
f.
Lettera scritta di richiamo (Cdc)
g.
Richiamo scritto e informazione alle autorità competenti (D)
a.
b.
Richiamo verbale all’alunno (I)
Nota nel registro di classe e nel diario personale (I) con eventuale richiesta di risarcimento
del danno
Lettera scritta di richiamo (Cdc) con eventuale richiesta di risarcimento del danno
Sospensione dalle lezioni fino ad un massimo di 15 giorni (Cdc) con richiesta di
risarcimento del danno
c.
d.
a.
b.
c.
d.
e.
a.
b.
c.
d.
Nota nel registro di classe e nel diario personale (I)
Lettera scritta di richiamo (Cdc)
Convocazione a scuola e colloquio con la famiglia (Ic)
Richiamo scritto (D)
Sospensione dalle lezioni fino a 5 giorni (Cdc)
Nota nel registro di classe e nel diario personale (I)
Lettera scritta di richiamo (Cdc)
Convocazione a scuola e colloquio con la famiglia (Ic)
Sospensione dalle lezioni fino a 15 giorni (Cdc)
 Reiterazione di episodi di disordine al cambio dell’ora e
negli spostamenti interni
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2
MANCANZE GRAVISSIME
Art. 3.3 a)
Art. 3.3 b)
Art. 3.3 c)
Art. 3.3 d)
Art. 3.3 e)
Art. 3.3 f)

Reiterazione di comportamenti gravi
 Aggressione verbale, offese esplicite, umiliazione, atti
che non rispettano i compagni
 Mancanza di rispetto verso, il Dirigente, i docenti e il
personale della scuola

a.
b.
c.
d.
a.
b.
c.
d.
e.
Convocazione a scuola e colloquio con la famiglia (Ic)
Richiamo scritto (D)
Sospensione dalle lezioni fino a 15 giorni (CdC)
Sospensione dalle lezioni oltre i 15 giorni (CI)
Nota nel registro di classe e nel diario personale (I)
Lettera scritta di richiamo (Cdc)
Convocazione a scuola e colloquio con la famiglia (Ic)
Richiamo scritto (D)
Sospensione dalle lezioni fino a 15 giorni (Cdc)
a.
Nota nel registro di classe e nel diario personale (I)
Convocazione e colloquio con la famiglia alla presenza del Coordinatore di classe (D)
Sospensione dalle lezioni fino a 15 giorni (Cdc)
Comunicazione di eventuale reato agli organi competenti (D)
Nota nel registro di classe e nel diario personale (I)
Lettera scritta di richiamo (Cdc)
Convocazione a scuola e colloquio con la famiglia (Ic)
Richiamo scritto (D)
Sospensione dalle lezioni fino a 15 giorni (Cdc)
Minacce a compagni, docenti e personale della scuola
b.
 Sottrazione beni/materiali
personale e scuola

di
compagni,
docenti,
Atti di vandalismo su cose
a.
b.
c.
d.
e.
f.
a.
Art. 3.3 g)
 Aggressione fisica verso alunni, docenti e personale
scolastico
b.
a.
Art. 3.3 h)
Art. 3.3 i)
 Comportamenti contrari alla sicurezza propria e delle
altre persone

b.
Atti contrari all’incolumità delle persone
c.
Z:\Vicepreside\REGOLAMENTI\Allegato 1 regolamento Disciplina secondaria.doc
Comunicazione di eventuale reato agli organi competenti (D)
Nota nel registro di classe e nel diario personale (I)
Convocazione e colloquio con la famiglia alla presenza del Coordinatore di classe (D)
Sospensione dalle lezioni fino a 15 giorni (Cdc)
Comunicazione di eventuale reato agli organi competenti (D)
Sospensione dalle lezioni oltre i 15 giorni (CI)
Comunicazione del reato agli organi competenti (D)
Nota nel registro di classe e nel diario personale (I)
Convocazione e colloquio con la famiglia alla presenza del Coordinatore di classe (D)
Sospensione dalle lezioni fino a 15 giorni (CdC) con eventuale richiesta di risarcimento
del danno
Comunicazione di eventuale reato agli organi competenti (D)
Sospensione dalle lezioni oltre i 15 giorni (CI) con richiesta di risarcimento del danno
Comunicazione di reato agli organi competenti (D)
3
Art. 3.3 j

a.
Nota nel registro di classe e nel diario personale (I)
Convocazione e colloquio con la famiglia alla presenza del Coordinatore di classe (D)
Sospensione dalle lezioni fino a 15 giorni (CI)
Comunicazione del reato agli organi competenti (D)
b.
Sospensione dalle lezioni oltre i 15 giorni (CI) con richiesta di risarcimento del danno
Comunicazione di reato agli organi competenti (D)
Nota nel registro di classe e nel diario personale (I)
Convocazione e colloquio con la famiglia alla presenza del Coordinatore di classe (D)
Sospensione dalle lezioni fino a 15 giorni (CdC)
Comunicazione di eventuale reato agli organi competenti (D)
Sospensione dalle lezioni oltre i 15 giorni (CI)
Comunicazione del reato agli organi competenti (D)
Usare e spacciare stupefacenti
a.
Art. 3.3 k
 Violare la privacy con registrazioni fotografiche, audio e
audiovisive di persone (compagni, docenti, ATA, ecc) con
telefonini, macchine fotografiche, ecc. senza previo consenso
informato
b.
Il presente Allegato al Regolamento di Disciplina per la Scuola Secondaria di I Grado costituisce parte integrante del Regolamento degli alunni.
Il presente Allegato è stata approvato nel Collegio Docenti del 25 Giugno 2012 e successivamente nel Consiglio di Istituto del 25 Settembre 2012.
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