Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange Divisione Infrastrutture e Mobilità Settore Riqualificazione Spazio Pubblico RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE DI VIA LAGRANGE PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO ai sensi dell’art. 12 del Decreto Legislativo 494/96 e s.m.i. e D.P.R. n. 222/03 PIANO DI SICUREZZA PROGETTO ESECUTIVO ELABORAZIONE ORIGINALE FASCICOLO DI N. 66 PAGINE REVISIONE N. FASCICOLO DI N. PAGINE REVISIONE N. FASCICOLO DI N. PAGINE - ELABORAZIONE DATA: NOVEMBRE 2007 REDATTO DA: GEOM. MASSIMO OLIVETTI DATA: REDATTO DA: DATA: REDATTO DA: 1 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange INDICE DEL PIANO 1. Oggetto del Piano di Sicurezza e Coordinamento 3 2. Anagrafica di cantiere 5 2.1. Dati generali 5 2.2. Fase della progettazione 5 2.3. Fase dell'esecuzione 5 2.4. Documenti da tenere in cantiere 6 2.5. Telefoni utili 7 3 Norme intese alla organizzazione ed al coordinamento di cantiere 8 4. Modalità di trasmissione del piano di sicurezza e coordinamento 9 5. Piano Generale di Sicurezza 18 6. schede di valutazione dei rischi 22 7. Ulteriori prescrizioni sull'organizzazione del cantiere 48 MODALITA' DI VALUTAZIONE DEI RISCHI 55 FASCICOLO TECNICO DELL'OPERA 58 ANALISI DEI COSTI DELLA SICUREZZA 63 CRONOPROGRAMMA 29 2 Città di Torino 1. Riqualificazione Ambientale di via Lagrange Oggetto del Piano di Sicurezza e Coordinamento Il Piano di Sicurezza e Coordinamento, redatto ai sensi dell'art.12 del D.Lgs. 494/96 e s.m.i. e del DPR n. 222/03 ha per oggetto le opere occorrenti per la Riqualificazione Ambientale di via Lagrange come meglio illustrato di seguito. L’intervento riguarda tutta la superficie carrabile e pedonale con la rimozione di tutto l’armamento binari e la ripavimentazione (a raso) dell’intera area. Il Piano di Sicurezza e Coordinamento contiene, come previsto all’art.12 D. Lgs. 494/96 e s.m.i. e dal DPR n. 222/03, l'individuazione, l'analisi e la valutazione dei rischi e conseguenti procedure, apprestamenti e attrezzature atte a garantire, per tutta la durata dei lavori, il rispetto delle norme per la prevenzione infortuni e la tutela della salute dei lavoratori. Il piano contiene inoltre riferimenti ai costi connessi alla sicurezza. Il progetto del Piano di Sicurezza e di Coordinamento in esame è costituito da una relazione tecnica e prescrizioni operative raccolte in schede tecniche correlate alla complessità dell'opera da realizzare e alle fasi critiche dell’intervento. Sono inoltre allegati gli elaborati grafici illustrativi delle misure di sicurezza, articolati nelle varie fasi di sviluppo dell’opera. La redazione dello stesso è derivata dall’attuale impostazione progettuale; peraltro tale situazione potrà ulteriormente affinarsi, se del caso, in funzione degli specifici sistemi costruttivi e/o modalità operative, che potranno esser definiti nel corso dei lavori. Ai sensi dell'art.12 comma 5 del D.Lgs. 494/96 l’Impresa aggiudicataria potrà presentare al Coordinatore Sicurezza in Esecuzione proposta di integrazione al Piano di Sicurezza, ove ritenga di poter meglio garantire la sicurezza nel cantiere in base della propria esperienza. Le proposte potranno esser accolte dal Coordinatore Sicurezza in Esecuzione solo se migliorative ai fini della sicurezza. In nessun caso, le eventuali integrazioni potranno giustificare modifiche o adeguamento dei prezzi pattuiti. L’impresa dovrà considerare gli oneri e i costi esposti per la sicurezza di cantiere come “l’importo indispensabile” per il raggiungimento di uno standard accettabile da parte del Coordinatore in Esecuzione. Ogni altro onere conseguente ad implementazioni ulteriori che l’impresa dovesse decidere sarà a suo totale carico. Il piano sarà soggetto ad aggiornamento, con emissione di Ordini di Servizio e prescrizioni nei report di visita, dal Coordinatore Sicurezza in Esecuzione; lo stesso potrà, tra l’altro, recepire le proposte di integrazione presentate dall'Impresa esecutrice. Il Piano è stato elaborato con la consultazione della documentazione tecnica predisposta dal Comitato Paritetico Territoriale per la Prevenzione Infortuni Igiene e Ambiente di Lavoro di Torino, nonché ai suggerimenti e proposte emersi in contatti con Enti, Organismi e Strutture preposti alla supervisione, coordinamento e controllo delle suddette attività. Formerà parte integrale del Piano di Sicurezza anche il Piano Operativo di Sicurezza ex art. 2 c. f-ter del D. Lgs. 494/96 e s.m.i., che dovrà essere redatti dall’Impresa Appaltatrice, una volta approvato dal CSE e le integrazioni al POS a seguito di eventuali interventi da parte di tutte le Imprese Subappaltatrici e Ditte operanti a qualunque titolo nella esecuzione dell’opera; Piani Operativi che sono da ritenersi come piani complementari di dettaglio del Piano e dovranno riportare le scelte autonome e le relative responsabilità dell’appaltatore nell’organizzazione del cantiere e esecuzione dei lavori, da redigere secondo quanto previsto dall’art. 4 D.Lgs. 626 e s.m.i. e DPR n. 222/03. Tutti i POS dovranno essere completi e esaustivi; il POS della Ditta Principale dovrà essere approvato prima della stipula del contratto e inizio lavori, le integrazioni afferenti alle Ditte Subappaltatrici dovranno essere approvati prima dell’autorizzazione al subappalto e comunque prima dell’inizio lavori. A titolo indicativo e non esaustivo il POS dovrà riportare: - il piano di cantierizzazione delle singole fasi costruttive, dettagliato con specifici riferimenti alle lavorazioni, agli attrezzi e macchinari utilizzati, nel cantiere ed al personale operante; - la valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute durante le attività di lavoro (unitamente ai criteri adottati per tale valutazione) con specifico riferimento ai rischi diretti derivanti dalle fasi di lavoro e dall’uso di attrezzature per il cantiere in oggetto e ai rischi indiretti derivanti da sovrapposizioni di fasi all’interno del cantiere; - il documento di valutazione rischi di esposizione al rumore, ex art. 40 del D.Lgs. 277; 3 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange - l’individuazione delle misure di prevenzione e protezione collettive e dei dispositivi di protezione individuale in conseguenza della valutazione dei rischi; - il programma lavori aggiornato con l’organizzazione produttiva dell’impresa, delle misure di prevenzione e sicurezza, da attuare per garantire durante i lavori in cantiere il maggior livello di sicurezza possibile, redatto in modo informatizzato per consentire un adeguamento in funzione di eventuali varianti; esso deve essere gestito direttamente, così come tutti i documenti dell’appalto, dalla work station appositamente predisposta negli uffici di cantiere; - la indicazione di tutte le opere provvisionali necessarie per operare in sicurezza; - l’individuazione dettagliata all’interno dell’area di cantiere delle zone destinate a depositi di materie prime, stazionamento delle macchine operatrici, servizi igienici e spogliatoi, refettorio, ufficio, percorsi interni dell’area di cantiere; - i dati anagrafici del cantiere; - il nominativo del Legale Rappresentante, del Direttore di Cantiere, del R.S.P.P., del RLS, dell’Addetto alla Sicurezza Aziendale, del Capo Cantiere e dei Preposti; - la data d’inizio e la durata presunta delle singole lavorazioni, il numero ed il nominativo delle maestranze impegnate in cantiere, comprensivo dei dati di matricola degli stessi; - la planimetria del cantiere con la delimitazione delle aree suddette e di tutte le reti tecnologiche afferenti, redatta in modo informatizzato per una sua eventuale rielaborazione; - ogni altra indicazione e documentazione ritenuta utile dall’Appaltatore ai fini di Sicurezza. Ogni eventuale misura prescritta in fase di Esecuzione dal CSE per sovrapposizioni causate dal mancato rispetto da parte dell’Appaltatore delle tempistiche del programma lavori o per esigenze di organizzazione del cantiere non determinerà modifiche all’importo contrattuale. Se nel corso dei lavori si manifestassero eventuali problemi, gli stessi saranno esaminati dal Direttore Tecnico di Cantiere dell’Impresa e dal CSE; le soluzioni concordate, finalizzate alla sicurezza dei lavoratori, saranno riportate in appositi verbali e dovranno esser portate a conoscenza delle maestranze ed allegate agli specifici piani di sicurezza. 4 Città di Torino 2. Riqualificazione Ambientale di via Lagrange Anagrafica di cantiere 2.1 Dati generali 2.1.1. Committente Ente: Città di Torino Indirizzo: Torino – Piazza Palazzo di Città 1 Committente: Arch. Giancarlo RIVALTA Natura dell'opera: Riqualificazione Ambientale di via Lagrange Indirizzo del Cantiere: via Lagrange Data presunta dell'inizio dei lavori: Aprile 2008 Importo presunto dei lavori: € 1.700.000,00 Numero massimo di lavoratori impiegati: 20 uomini Durata presunta dei lavori: 214 giorni naturali consecutivi Numero previsto di imprese e lavoratori autonomi sul cantiere: 8 2.1.2. Responsabile dei lavori Cognome: Arch. Giancarlo RIVALTA Residenza: Città di Torino 2.2 Fase della Progettazione 2.2.1 Progettista Coordinatore Opere Cognome: Arch. Paola GIORDANO Residenza: Città di Torino 2.2.2 Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione Cognome: Geom. Massimo OLIVETTI Residenza: Città di Torino 2.3 Fase della Esecuzione 2.3.1 Direttori dei lavori Cognome: Residenza: 2.3.2 Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione Cognome: Dott. Ing. Riccardo Residenza: Via Vigone 11 - Torino 2.3.3. Impresa appaltatrice Ragione Sociale: Tel. - Fax Iscrizione CCIAA Posizione INAIL Indirizzo: e-mail Iscrizione Imprese Posizione INPS 2.3.4.Responsabile dei lavori per l'impresa Cognome: Residenza: 2.3.5. Direttore tecnico di cantiere Cognome: Residenza: 2.3.6. Responsabile del servizio di prevenzione e protezione Cognome: Residenza: 5 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange 2.3.7 Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Cognome: Residenza: 2.3.8 Medico competente Cognome: Residenza: 2.3.9 Assistente di cantiere per l'Impresa Cognome: Residenza: 2.3.10 Imprese Subappaltatrici Ragione Sociale Indirizzo Telefono – Fax CCIAA Legale Rappresentante Direttore Tecnico Cantiere Rappresentante lavoratori Ragione Sociale Indirizzo Telefono – Fax CCIAA Legale Rappresentante Direttore Tecnico Cantiere Rappresentante lavoratori Opera Subappaltata Importo € e - mail Inail Inps Resp. S.P.P. Assistente Cantiere Medico competente Opera Subappaltata Importo € e - mail Inail Inps Resp. S.P.P. Assistente Cantiere Medico competente L’Impresa Aggiudicataria dovrà fornire tutti i dati di cui al presente punto 2., riportandoli sul presente Piano, unitamente alla sottoscrizione di tutte le pagine, contestualmente al POS, prima della stipula del contratto e prima dell’inizio dei lavori. Per tutte le Imprese Subappaltatrici dovranno esser riportati i dati di cui alla tabella soprastante, contestualmente alla richiesta di subappalto e consegna dei POS. Per quanto attiene ai criteri di valutazione dei POS si veda l’allegato riportato nel documento Procedure di Gestione del Piano. 2.4 Documenti da tenere in cantiere L’Impresa è tenuta a conservare in cantiere la documentazione richiesta dalle norme vigenti. Tutta la documentazione dovrà essere accuratamente conservata in cantiere, in modo ordinato, a disposizione di tutte le maestranze impegnate, del CSE e Committenza e dei funzionari autorizzati al controllo e vigilanza. Il mancato rispetto di quanto sopra richiesto costituirà una grave inadempienza da parte dell’Impresa, con immediata segnalazione di quanto sopra da parte del CSE al Responsabile dei Lavori per i conseguenti adempimenti. Con l’accettazione del presente Piano di Sicurezza l’Impresa Appaltatrice accetta che la mancata disponibilità della documentazione sulla sicurezza completa per tutte le Ditte operanti in cantiere comporterà automaticamente la sospensione dell’emissione dei certificati di pagamento, per colpa dell’Impresa stessa. Pertanto la stessa sarà tenuta a provvedere, direttamente e tramite gli eventuali subappaltatori a produrre tempestivamente tutto quanto richiesto in merito alla documentazione sulla sicurezza. 6 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange 2.5 Telefoni utili Impresa - Sede Impresa - Reperibilità continua Impresa - Direttore Tecnico di Cantiere Impresa - Responsabile Sicurezza Soccorso pubblico di emergenza: Carabinieri Vigili del fuoco: Emergenza sanitaria: Ospedale C.T.O.- Torino Smat Aem Telecom Aes . … … … … … … … … ... . . 113 112 115 118 011-6933111 800.239111 800.255533 011-5721 800.803020 L’Impresa aggiudicataria dovrà provvedere a controllare, prima dell’inizio lavori, i dati e riportare i numeri telefonici, compresa reperibilità, del caso aggiornati, su idoneo pannello visibile in cantiere. 7 Città di Torino 3. Riqualificazione Ambientale di via Lagrange Norme intese alla organizzazione ed al coordinamento del cantiere 3.1 Norme particolari per la delimitazione e segnalazione del cantiere. Nel presente cantiere, l’area interessata dai lavori, dai depositi di materiali, dalle attrezzature e dalle macchine operatrici compreso il loro raggio di azione, deve essere delimitato con idonei sbarramenti di sicurezza e dotato di un sistema di segnalamento temporaneo. Per tutto il periodo interessato dai lavori, le opere e quello che occorre per la loro esecuzione devono sempre trovarsi all’interno della zona delimitata. Tutti gli ostacoli devono essere resi visibili, sia di giorno che di notte, e preannunciati agli utenti della strada in modo che possano porre in atto comportamenti utili a prevenire possibili incidenti. Si propende per lo sbarramento a tratti dell’intera carreggiata con conseguente deviazione del traffico su itinerari alternativi. Qualora ciò non fosse attuabile la delimitazione della zona lavori dovrà avvenire in modo che rimanga libera quanta più carreggiata possibile per ridurre al minimo gli inconvenienti alla circolazione. La delimitazione, oltre a non consentire l’accesso agli estranei, deve impedire l’eccessivo avvicinamento di veicoli e pedoni all’area di cantiere e, per quanto tecnicamente possibile, costituire una barriera di protezione per garantire le migliori condizioni di sicurezza possibili alle persone che operano, che potrebbero correre il rischio di essere investite. I mezzi che devono essere utilizzati sono (art. 31, comma 5): barriere, delimitatori speciali, i coni e i delimitatori flessibili, i segnali orizzontali temporanei e i dispositivi retroriflettori integrativi ecc. I lati frontali o le testate del cantiere stradale devono essere delimitati e segnalati obbligatoriamente con barriere (art.32, comma 1). Sono previsti due tipi di barriere: “normale” e “direzionale” (art. 32, comma 3). I lati longitudinale del cantiere devono essere obbligatoriamente delimitate con barriere che possono essere costituite “solo” da recinzioni colorate in rosso o arancione, stabilmente fissate, costituite da teli, reti. Accorgimenti a difesa dell’incolumità dei lavoratori Sul lato dove possono transitare i mezzi, la delimitazione andrà realizzata con barriere o parapetti o recinzioni colorate stabilmente fissate. I mezzi utilizzati per la delimitazione devono essere segnalati con luci rosse fisse mantenute accese dal tramonto all’alba e con dispositivi rifrangenti della superficie minima di 50 cnq opportunamente intervallati. Eventuali tombini e ogni tipo di portello (caditoie, griglie stradali per raccolta acqua) anche se aperti per un tempo brevissimo, devono essere completamente recintati (art, 40 comma 5) con l’apposita BARRIERA di RECINZIONE PER CHIUSINI che è l’insieme di varie barriere o transenne semplici unite a formare un quadrilatero. 8 Città di Torino 4. Riqualificazione Ambientale di via Lagrange Modalità di trasmissione del piano di sicurezza e coordinamento In sede di appalto il committente o il responsabile dei lavori mette a disposizione il Piano di Sicurezza e Coordinamento a tutte le imprese richiedenti così come indicato all’articolo 13 comma 1° del D.lgs 494/96 e successive modificazioni ed integrazioni. Modalità di trasmissione del piano operativo di sicurezza redatto dalle imprese appaltatrici e suoi contenuti Prima dell’inizio dei rispettivi lavori ciascuna impresa esecutrice dovrà redigere il PIANO OPERATIVO di SICUREZZA in riferimento al le lavorazioni svolte in cantiere (redazione da eseguirsi ai sensi dell’articolo 4 del D.lgs 626/94 e successive modifiche ed integrazioni) Il P. O. S. dovrà essere trasmesso al C. S. E. prima dell’inizio dei lavori di pertinenza; al citato soggetto competerà di verificare l’idoneità di tale documento assicurandone la coerenza con il presente P. S. C. ed apportando allo stesso le necessarie modifiche che possono scaturire da proposte delle imprese o dall’evoluzione dei lavori Il P. O. S. dovrà contenere almeno i seguenti elementi: - dati identificativi dell’impresa esecutrice - specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo dall’impresa esecutrice (RSPP, RLS, add. Emergenza, add. Pronto Soccorso, ecc) - descrizione dell’attività di cantiere, delle modalità organizzative, dei turni di lavoro. - elenco delle opere provvisionali, delle macchine, degli impianti e delle attrezzature in genere utilizzati in cantiere con descrizione per ognuna del livello di sicurezza raggiunto (marchio CE, verifica di rispondenza alle norme) e libretto dei ponteggi, delle macchine ecc. - elenco di sostanze e preparati pericolosi presenti in cantiere con relative valutazioni redatte ai sensi del D.Lgs 25/2002 - esito del rapporto di valutazione del rischio rumore di cui al D.lgs 277/91 - estratto esito valutazione rischio vibrazioni ai sensi del D.Lgs. 187/2005 - individuazione delle misure preventive e protettive integrative rispetto a quelle indicate nel PSC - procedure complementari e di dettaglio richieste nel PSC - elenco dei DPI forniti ai lavoratori occupati in cantiere - documentazione in merito alla informazione e formazione fornita ai lavoratori occupati in cantiere 4.1. Modalita' di comunicazione di eventuale sub-appalto. Ai sensi dell’art 1656 del Codice Civile, si dovrà richiedere preventivamente al committente l’autorizzazione a concedere lavori in sub-appalto. I sub appalti concessi dovranno essere segnalati tempestivamente e comunque prima di 48 ore dall’inizio dei lavori, al C. S. E. affinché tale soggetto possa espletare le necessarie procedure di sicurezza nei confronti dell’impresa sub appaltante (valutazione del POS, eventuale integrazione del PSC, collaborazione con la committenza alla qualificazione tecnica dell’impresa, ecc.) ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.9 Città di Torino 4.2. Riqualificazione Ambientale di via Lagrange Modalita' di gestione del piano di sicurezza e coordinamento e dei piani operativi in cantiere. Si fa obbligo all’impresa aggiudicataria appaltatrice di trasmettere il piano di sicurezza e coordinamento alle imprese esecutrici sub-appaltantrici ed ai lavoratori autonomi, prima dell’inizio dei lavori, anche allo scopo di potere correttamente redigere da parte degli stessi, i rispettivi previsti piani operativi. Qualsiasi situazione, che possa venirsi a creare nel cantiere, difforme da quanto previsto nel piano di sicurezza e coordinamento e nei piani operativi, dovrà essere tempestivamente comunicata al coordinatore per l’esecuzione dei lavori. Si fa obbligo a tutte le imprese appaltatrici e sub-appaltatrici dirette o indirette di tenere in cantiere a disposizione dei lavoratori interessati una copia del piano di sicurezza e coordinamento e una copia del piano operativo. 4.3. Modalita' di consultazione dei rappresentanti per la sicurezza delle imprese. Si fa obbligo a tutte le imprese appaltatrici e sub-appaltatrici dirette o indirette di mettere a disposizione, almeno dieci giorni prima dell’inizio delle lavorazioni, al proprio Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza sia esso interno all’azienda o a livello territoriale, il presente piano di sicurezza e coordinamento ed il piano operativo di sicurezza. Qualora il Rappresentante dei Lavoratori lo richieda, il datore di lavoro deve fornire ogni chiarimento in merito ai citati documenti. Qualora il Rappresentante dei Lavoratori formuli delle proposte o delle riserve circa i contenuti dei citati documenti, questi dovranno essere tempestivamente trasmessi al coordinatore per l’esecuzione che dovrà provvedere nel merito. Di tale atto verrà richiesta documentazione dimostrativa alle imprese da parte del coordinatore per l’esecuzione. 4.4. Modalita' di organizzazione dei rapporti tra le imprese ed il coordinatore per l’esecuzione. Si fa obbligo a tutte le imprese appaltatrici e sub-appaltatrici dirette o indirette, ivi compresi i lavoratori autonomi, di comunicare al coordinatore per l’esecuzione la data di inizio delle proprie lavorazioni con almeno 48 ore di anticipo (la comunicazione deve avvenire per iscritto anche via fax al numero che verrà fornito dal coordinatore in fase di esecuzione. 4.5. Modalita' di organizzazione tra i datori di lavoro, ivi compresi i lavoratori autonomi, della cooperazione e del coordinamento delle attività nonché della reciproca informazione. Per quanto attiene l’utilizzazione collettiva di impianti (apparecchi di sollevamento, impianti elettrici, ecc.), infrastrutture (quali servizi igienico assistenziali, opere di viabilità, ecc.), mezzi logistici (quali opere provvisionali, macchine, ecc.), e mezzi di protezione collettiva, le imprese ed i lavoratori autonomi dovranno attenersi alle indicazioni sottoesposte. Si fa obbligo a tutte le imprese appaltatrici e sub-appaltatrici dirette o indirette, ivi compresi i lavoratori autonomi, di attenersi alle norme di coordinamento e cooperazione indicate nel presente documento Durante l’espletamento dei lavori, il coordinatore per l’esecuzione provvederà, qualora lo ritenesse necessario, ad indire delle riunioni di coordinamento tra le varie imprese e i lavoratori autonomi, intese a meglio definire le linee di azione ai fini della salvaguardia della sicurezza e della salute dei lavoratori. ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.10 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange Per quanto attiene lo scambio di reciproche informazioni tra le varie imprese ed i lavoratori autonomi, questi dovranno attenersi alle indicazioni di legge con particolare riferimento all’articolo 7 del D.Lgs.626/94. Nello specifico tra le imprese dovrà sussistere una cooperazione circa l’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto; gli interventi di prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, peraltro indicati nella relazione tecnica di analisi delle fasi di lavoro, dovranno essere coordinati anche tramite informazioni reciproche necessari ad individuare rischi da interferenze tra i lavori delle imprese coinvolte nell’esecuzione delle opere 4.6. Modalita' di gestione dell’accesso di terzi all’interno del cantiere. Tutte le persone che si prevede possano accedere al cantiere a vario titolo, pur non essendo appaltatori o sub appaltatori autorizzati (es.: visitatori, trasportatori di materiali, rappresentanti di commercio, ecc.), dovranno essere accompagnati da personale di cantiere ed attenersi alle norme di comportamento indicate dall’accompagnatore. 4.7. Misure intese all’utilizzazione collettiva da parte delle imprese e dei lavoratori autonomi di impianti, mezzi logistici, di protezione collettiva. Per quanto attiene la viabilità di cantiere si rammenta l’obbligo di provvedere alla manutenzione delle vie di transito (inghiaiatura, livellamento superficiale, togliere la neve, eliminare pozzanghere, ecc.), di evitare il deposito di materiali nelle vie di transito, in prossimità di scavi e in posti che possano ostacolare la normale circolazione e comunque al di fuori delle aree definite, di evitare accatastamenti non conformi alle norme e al buon senso di materiali sfusi o pallettizzati. Per quanto attiene l’uso di strutture adibite a servizi igienico assistenziali di proprietà di un’impresa, le stesse potranno essere utilizzate dalle altre imprese appaltanti o sub appaltanti previa autorizzazione anche verbale dell’impresa proprietaria (l’autorizzazione può essere concessa solo se vengono rispettati gli standard igienici di legge); il mantenimento delle adeguate condizioni di pulizia e di manutenzione delle citate strutture compete all’impresa che le detiene salvo accordo raggiunto con gli altri datori di lavoro che le utilizzano. Per quanto attiene l’uso di macchine operatrici, macchine utensili, attrezzi di lavoro, lo stesso potrà essere concesso alle altre imprese appaltanti o sub appaltanti previa autorizzazione anche verbale dell’impresa proprietaria (l’autorizzazione può essere concessa solo se vengono rispettati gli standard di sicurezza di legge); il mantenimento delle adeguate condizioni di sicurezza e di manutenzione delle macchine e attrezzi compete all’impresa che li detiene salvo accordo raggiunto con gli altri datori di lavoro che le utilizzano. L’uso delle macchine e attrezzature citate è tuttavia concesso solo al personale in possesso di adeguata formazione ed addestramento. 4.8. Direzione, sorveglianza, verifica del cantiere L’organizzazione del lavoro e della sicurezza è articolata in diversi momenti di responsabilizzazione e di formazione dei vari soggetti interessati al processo produttivo così che a fianco di chi esibisce l’attività (datore di lavoro), vi sono anche le figure di coloro che sorvegliano. ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.11 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange 4.8.1 Il titolare dell’impresa dovrà: - disporre che siano attuate le misure di sicurezza relative all’igiene e all’ambiente di lavoro in modo che siano assicurati i requisiti richiesti dalle vigenti legislazioni e dalle più aggiornate norme tecniche, mettendo a disposizione i necessari mezzi - rendere edotti ed aggiornati i dirigenti, i preposti, i lavoratori, nell’ambito delle rispettive competenze, sulle esigenze della sicurezza aziendale e sulle normative di attuazione con riferimento alle disposizioni di legge e tecniche in materia. 4.8.2. Obblighi dei lavoratori sono tenuti a: - prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella di altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui possono ricadere gli effetti delle loro azioni, conformemente alla loro formazione ed alle istruzioni e ai mezzi forniti dal Datore di Lavoro; - osservare le norme di legge sulle sicurezza ed igiene del lavoro nonché quelle previste sul piano di sicurezza; - utilizzare correttamente i macchinari, le apparecchiature, gli utensili, le sostanze ed i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e le altre attrezzature di lavoro; - usare con cura i dispositivi di sicurezza ed i mezzi di protezione individuale messi a loro disposizione; - segnalare al preposto o al Capo Cantiere le deficienze dei dispositivi e dei mezzi di sicurezza e protezione, nonché le altre eventuali condizioni di pericolo di cui venissero a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza e nell’ambito delle loro competenze e possibilità, per eliminare le deficienze e/o i pericoli; - non rimuovere o modificare i dispositivi e gli altri mezzi di sicurezza e di protezione senza averne avuta l’autorizzazione; - non compiere di propria iniziativa, operazioni o manovre che non siano di loro competenza e che possono compromettere la sicurezza propria e di altre persone; - sottoporsi ai controlli sanitari; 4.8.3. Obblighi del coordinatore in fase di esecuzione - Verificare con opportune azioni di coordinamento e controllo, l’applicazione, da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi, delle disposizioni loro pertinenti contenute nel piano di sicurezza e coordinamento e la corretta applicazione delle relative procedure di lavoro - Verificare l’idoneità del P. O. S. da considerare come piano complementare di dettaglio del P. S. C. , assicurandone la coerenza con quest’ultimo, adeguare il P. S. C. e il fascicolo tecnico in relazione all’evoluzione dei lavori e alle eventuali modifiche intervenute, valutando le proposte delle imprese esecutrici dirette a migliorare la sicurezza in cantiere, nonché verificare che le imprese esecutrici adeguino, se necessario, i rispettivi piani operativi di sicurezza - Organizzare tra i datori di lavoro, compresi i lavoratori autonomi, la cooperazione ed il coordinamento delle attività nonché la loro reciproca informazione - Verificare l’attuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza finalizzato al miglioramento della sicurezza in cantiere - Segnalare al committente o al responsabile dei lavori, previa contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati, le inosservanze alle prescrizioni del piano e proporre la sospensione dei lavori, l’allontanamento delle imprese o dei lavoratori autonomi dal cantiere o la ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.12 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange risoluzione del contratto. Nel caso in cui il committente o il responsabile dei lavori non adotti alcun provvedimento in merito alla segnalazione senza fornire idonea motivazione, il coordinatore per l’esecuzione provvede a dare comunicazione delle inadempienze alla ASL locale e alla Direzione provinciale del Lavoro. - Sospendere in caso di pericolo grave e imminente direttamente riscontrato le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate. 4.8.4. Servizi igienico assistenziali Nel presente cantiere è opportuno che venga utilizzato almeno: - Nr 1 ufficio di cantiere - Nr 1 servizio igienico (fino a trenta addetti) - Nr 1 spogliatoio (modulo base per 15 addetti) - Refettorio (modulo base per 15 addetti) I citati locali dovranno disporre di allacciamento alla rete idrica pubblica costituita da tubazioni in polietilene di sezione idonea alle necessità aziendali. La rete di scarico delle acque provenienti dallo spogliatoio (docce e lavandini), e dalla latrina dovrà essere convogliata a mezzo tubazione in PVC pesante, in fognatura già presente presso il sito di cantiere. 4.8.5. Depositi di materiali E’ fatto divieto di predisporre depositi di materiali sul ciglio degli scavi ed accatastamenti eccessivi in altezza; il deposito di materiale in cataste, pile, mucchi va sempre effettuato in modo razionale e tale da evitare crolli o cedimenti pericolosi. E’ obbligo allestire i depositi di materiali - così come le eventuali lavorazioni - che possono costituire pericolo in zone appartate del cantiere e delimitate in modo conveniente. Accatastamento materiali: l’altezza massima per le cataste deve essere valutata in funzione della sicurezza al ribaltamento, dello spazio necessario per i movimenti e dalla necessità di accedere per l’imbraco; le cataste non devono appoggiare o premere su pareti non idonee a sopportare sollecitazioni. Le cataste non devono invadere le vie di transito, occorre vietare al personale del magazzino di salire direttamente sulle cataste e nell’eseguire gli accatastamenti accertare la planarità del piano di appoggio. 4.8.6. Presidi sanitari da tenere in cantiere Essendo il cantiere vicino a posti pubblici di pronto soccorso, è sufficiente che le imprese detengano una cassetta di pronto soccorso contenente i presidi sanitari previsti dalle vigenti normative 4.8.7. Tabella informativa Deve essere collocato in sito ben visibile una tabella informativa del cantiere che contenga tutti i dati della notifica preliminare ed eventuali dati richiesti nei regolamenti comunali o in altre leggi vigenti. Copia della notifica deve essere affissa in maniera visibile in cantiere. Cartello e sistema di sostegno devono essere realizzati con materiali di adeguata resistenza e aspetto decoroso. ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.13 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange 4.8.8. Documenti di sicurezza e salute Tutte le imprese appaltatrici o sub-appaltatrici devono essere in possesso della documentazione omologativa e certificativa relativa alle apparecchiature ed impianti che lo richiedono. In particolare,in questo cantiere, si prevede la necessità di tale documentazione relativamente a: - Documento di valutazione dei rischi ai sensi dell’articolo 4 del D.Lgs.626/94. - Rapporto di valutazione del rischio rumore durante il lavoro redatto ai sensi dell’articolo 40 del D.Lgs.277/91. I documenti citati devono essere forniti in visione al coordinatore in fase di esecuzione dei lavori prima dell’inizio dei lavori stessi o prima dell’installazione delle attrezzature o impianti a cui tali documenti fanno riferimento. E’ fatto divieto di utilizzare nel cantiere macchine, impianti e attrezzature prive dei citati documenti. 4.8.9. Gestione dei rifiuti in cantiere Per quanto attiene lo smaltimento in discarica di macerie prodotte in cantiere si specifica quanto segue: Le macerie devono essere depositate in un’area delimitata e segnalata, attraverso apposita cartellonistica, dove deve essere indicato il cod. CER del rifiuto e la descrizione dello stesso (CER 170701 Rifiuti misti di demolizioni di costruzioni e demolizioni). Ai sensi del D.Lgs.22/97 art.6 i rifiuti non pericolosi (macerie) stoccati in cantiere devono essere avviati alle operazioni di recupero o smaltimento. Tale piano prevede nello specifico che le operazioni citate dall’articolo di cui sopra avvenga a seconda delle necessità; eventuali inadempimenti daranno origine a sanzioni pecuniarie. Le traversine, i traversoni e le traverse assottigliate, sono da considerarsi rifiuti pericolosi che pertanto devono essere gestiti secondo quanto previsto dalle normative in materia’ ed in particolare all’art. 6 (deposito temporaneo) del citato decreto legislativo. Lo smaltimento dei materiali classificati C.E.R. 17.02.04.4 dovrà avvenire immediatamente, o comunque entro le 48 ore dalla rimozione della zona di scavo, conferendoli a mezzo di ditte dotate di autorizzazioni ai sensi dell’art.28 del D.Lgs 22/97 e s.m.i. o iscrizione all’Albo Nazionale delle imprese che effettuano la Gestione dei rifiutii ai sensi dell’art. 30 del D.Lgs. 22/97 e s.m.i. Ogni carico di rifiuti conferiti dovrà essere accompagnato dal “formulario rifiuti”(DM 01/04/98 n. 145 e s.m.i.) con indicazione della quantità di traversine e traversoni inviato allo smaltimento inviando alla Committenza la “quarta copia” che certifica l’avvenuto smaltimento dei rifiuti. 4.8.10. Segnaletica di sicurezza Scopo della segnaletica di sicurezza è quello di attirare l’attenzione su oggetti, macchine, situazioni, comportamenti che possono provocare rischi, fornendo in maniera facilmente comprensibile le informazioni, le indicazioni, i divieti, le prescrizioni necessarie. La segnaletica di sicurezza non sostituisce le misure necessarie, ma potrà integrarle e completarle. Potranno esserci fasi transitorie di determinate operazioni ove la segnaletica viene ad adempiere la funzione di unica misura di sicurezza (ad esempio, nell’esecuzione di uno scavo, dove la zona superiore di pericolo deve essere delimitata “..almeno mediante opportune segnalazioni spostabili con il proseguire dello scavo” come dice la legge). All’interno del cantiere dovrà essere affissa la seguente segnaletica di sicurezza le cui caratteristiche devono essere rispettose delle indicazioni di legge. ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.14 Città di Torino 4.8.10.1. Riqualificazione Ambientale di via Lagrange All’ingresso del cantiere: - Cartello indicante il divieto d’ingresso ai non addetti ai lavori - Cartelli indicanti l’obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale 4.8.10.2 Lungo le vie di transito - Cartello di avvertimento indicante “attenzione passaggio veicoli” 4.8.10.3 Sui mezzi di trasporto - Cartello di divieto di trasporto di persone 4.8.10.4 Dove esiste uno specifico rischio - Cartello di divieto ad eseguire operazioni di pulizia e lubrificazione con organi in movimento sulle macchine utensili e sulle macchine operatrici - Cartello di divieto ad eseguire operazioni di riparazione o registrazione con organi in movimento sulle macchine utensili e sulle macchine operatrici - Cartello di divieto ad avvicinarsi alle macchine utensili od alle macchine operatrici con indumenti svolazzanti - Cartello di divieto rimozione dei dispositivi e delle protezioni di sicurezza sulle macchine utensili e sulle macchine operatrici 4.8.10.5 Presso luoghi ove esistono o sono in corso scavi - Cartello indicante pericolo generico con divieto ad avvicinarsi al ciglio dello scavo, sostare presso le scarpate, avvicinarsi ai mezzi d’opera in funzione, depositare materiale sui cigli 4.8.10.6 Presso le strutture assistenziali - Cartello indicante la eventuale non potabilità dell’acqua presente nei servizi - Cartello indicante la presenza dei sussidi sanitari - Cartello indicante la presenza dei mezzi antincendio - Cartello riportante l’estratto delle principali norme di legge in materia di igiene e sicurezza del lavoro 4.9. Gestione dell’emergenza Così come previsto dal D.Lgs.626/94, tutte le imprese dovranno tenere in cantiere un piano di emergenza che definisca le modalità con cui affrontare le possibili emergenza che si verificano nel cantiere. Devono essere nominati gli addetti all’emergenza e al pronto soccorso, i quali devono essere adeguatamente formati ed addestrati per assolvere l’incarico a loro assegnato. Nel cantiere deve essere garantita la presenza costante di detto personale in numero adeguato. ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.15 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange 4.9.1. Formazione del personale in materia di igiene e sicurezza Ai fini della gestione in sicurezza del cantiere è indispensabile che i datori di lavoro delle imprese appaltatrici e subappaltatrici abbiano attuato nei confronti dei lavoratori subordinati quanto previsto dal D.Lgs.626/94 e dalle altre leggi e regolamenti vigenti in materia di istituti relazionali di informazione, formazione, addestramento ed istruzione al fine della prevenzione dei rischi lavorativi. L’avvenuto adempimento agli istituti relazionali dovrà essere dimostrato dai vari datori di lavoro che si susseguono in cantiere con consegna al coordinatore in fase di esecuzione di dichiarazione liberatoria. 4.9.2 Sorveglianza sanitaria nei confronti dei lavoratori impegnati nel cantiere Nei confronti di tutti i lavoratori delle imprese appaltanti e subappaltanti chiamati ad operare nel cantiere, dovrà essere stata accertata l’idoneità fisica mediante visita medica ed accertamenti diagnostici eseguiti a cura di un medico competente. L’avvenuto adempimento dovrà essere dimostrato dai vari datori di lavoro che si susseguono in cantiere con consegna al coordinatore in fase di esecuzione di dichiarazione liberatoria. 4.9.3 Gestione dei Dispositivi di Protezione Individuale in cantiere A tutti i lavoratori dovranno essere obbligatoriamente forniti in dotazione personale tute di lavoro, scarpe di sicurezza, guanti ed elmetti per la protezione del capo. Dovranno essere disponibili in cantiere occhiali, maschere, tappi o cuffie auricolari contro il rumore, cinture di sicurezza, e quant’altro in relazione ad eventuali rischi specifici attinenti la particolarità del lavoro. 4.9.4 Viabilità principale di cantiere Al termine della recinzione del cantiere dovrà provvedersi alla definizione dei percorsi carrabili e pedonali, limitando per quanto consentito dalle specifiche lavorazioni da eseguire, il numero di intersezioni tra i due livelli di viabilità. Nel tracciamento dei percorsi carrabili, si dovrà considerare una larghezza tale da consentire un franco non minore di 70 cm. almeno da un lato, oltre la sagoma di ingombro del veicolo, qualora il franco venga limitato ad un solo lato per tratti lunghi, devono essere realizzate piazzole o nicchie di rifugio ad intervalli non superiori a m. 20 lungo l’altro lato. Inoltre dovranno tenersi presenti tutti i vincoli derivanti dalla presenza di condutture e/o di di linee aeree presenti nell’area di cantiere. ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.16 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange PROTEZIONE CONTRO I RISCHI TRASMESSI DALL’AMBIENTE CIRCOSTANTE AL CANTIERE In relazione alle caratteristiche dell’ambiente ed alla natura dei lavori, sono adottati provvedimenti per la protezione contro i rischi prevedibili di danni per gli addetti ai lavori. In caso di prevedibile presenza di acqua dovranno essere predisposti elementi di sbarramento delle stesse attuando le scelte progettuali in modo adeguato. In caso di presenza di inquinamento del terreno individuata a seguito di analisi preventiva del sito occorre predisporre interventi di bonifica attuando un sistema di monitoraggio e controllo; i lavori vengono sospesi in caso di sospetta presenza di sostanze inquinanti e l’area viene delimitata. Verrà richiesto l’intervento degli organi di controllo e si effettueranno le necessarie bonifiche prima della ripresa dei lavori. In caso di basse o elevate temperature esterne così come in caso di presenza di forti venti verranno formulati programmi di lavoro compatibili con tali condizioni estreme (rotazione dei lavoratori, variazione degli orari di lavoro, ecc.). In caso di illuminazione naturale insufficiente dovranno essere installati impianti artificiali di illuminazione integrativi compatibili con le lavorazioni svolte. Nel corso del sopralluogo preventivo da me condotto si è rilevata la presenza di infrastrutture nel sottosuolo e di reti elettriche aeree. Occorrerà pertanto verificare il rispetto delle distanze di sicurezza e provvedere alla protezione delle stesse o alla loro rimozione o spostamento od ancora alla loro temporanea disattivazione. ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.17 Città di Torino 5 Riqualificazione Ambientale di via Lagrange PIANO GENERALE DI SICUREZZA 5.1 Descrizione dell’opera e Organizzazione del cantiere Il Piano di Sicurezza e Coordinamento, redatto ai sensi dell'art.12 del D.Lgs. 494/96 e s.m.i. e D.P.R. n. 222/03, ha come oggetto le opere occorrenti alla RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE DI VIA LAGRANGE, come meglio illustrato di seguito. I LAVORI I lavori di riqualificazione ambientale di Via Lagrange a Torino, oggetto del presente intervento, si possono dividere in fasi e sottofasi qui di seguito riportate in modo riassuntivo. FASE LOCALIZZAZIONE INTERVENTO A0 Allestimento del cantiere con posizionamento nel retro hotel Principi di Piemonte delle baracche di cantiere con allaccio alle utenze relative Inizio intervento su via Lagrange nel tratto da via Maria Vittoria a via Giolitti con risistemazione superficiale viaria e pedonale Intervento di spostamento sottoservizi (AES) A1 B1 A2 A3 A4 A5 A6 Intervento in via Lagrange da via Giolitti a via Cavour con risistemazione superficiale viaria e pedonale Intervento in via Teofilo Rossi con risistemazione superficiale viaria e pedonale Intervento in via Lagrange da via Cavour a via A.Doria con risistemazione superficiale viaria e pedonale Intervento in via Lagrange da via A.Doria a p.zza Lagrange esclusa con risistemazione superficiale viaria e pedonale Rimozione baraccamenti retro hotel Principi di Piemonte con risistemazione superficiale viaria e pedonale DURATA DELL’ INTERVENTO Settimane 1 settimana 6 settimane 3 settimane 6 settimane 3 settimane 7 settimane 3 settimane 3 settimane Si confrontino in proposito le tavole relative alle fasi dei lavori. LA SEQUENZA DEGLI INTERVENTI Installazione del cantiere (fase A 0) Preliminarmente all’esecuzione dei lavori si provvederà alla realizzazione del cantiere utilizzando una porzione della banchina nel retro dell’hotel Principi di Piemonte. Il cantiere sarà delimitato da una recinzione cieca, di altezza non inferiore ai 2,5 m, formata da pannelli di lamiera, colore blu come da Manuale dei Cantieri della città di Torino, con un portone d’accesso a due ante. All’interno dell’area saranno posizionati almeno n. 4 moduli abitativi destinati a: locale ufficio, locale refettorio, locale servizi, locale spogliatoio. I locali destinati ad ospitare persone dovranno avere un’altezza utile non inferiore a 2,70 m, rispettare i rapporti aero-illuminanti e, per la stagione invernale, essere provvisti di corpi scaldanti. I moduli dovranno essere dotati di energia elettrica, di luce, di acqua potabile, e quello dei servizi igienici collegato alla fognatura nera. Il cantiere sarà dotato, internamente ed esternamente, della segnaletica di sicurezza prevista dalla vigente normativa. All’interno del cantiere dovranno essere installati alcuni punti luce esterni per l’illuminazione dello stesso nelle ore notturne e anche la recinzione di cantiere dovrà essere munita di adeguata illuminazione esterna. Al termine dei lavori, il sedime occupato dovrà essere lasciato in ordine e dovrà essere sistemanta la pavimentazione come da progetto (fase C 0). ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.18 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange Fase A1 - Lavori sul tratto via Lagrange tra via Maria Vittoria e via Giolitti L’intervento sulla via Lagrange inizierà da via Maria Vittoria a via Giolitti. Si dovrà inizialmente delimitare l’area con recinzione di cantiere come da Manuale cantieri, sistemata sul margine dei cordoni marciapiedi esistenti. Nel contempo verrà impostata la nuova viabilità provvisoria delle vie limitrofe con opportuna segnaletica di cantiere. Le opere riguarderanno smantellamenti pavimentazioni bituminose, rimozioni e accatastamenti di cordolature, masselli e lastre, rimozione rotaie, griglie di raccolta acqua e chiusini e l’esecuzione dello scavo di incassamento, prestando attenzione ai vari sottoservizi presenti. Questi sono indicati nelle tavole di rilievo fornite all’Impresa: in caso di difformità tra disegni e realtà l’Impresa dovrà sospendere i lavori ed avvisare il D.L. ed il CSE che provvederanno a contattare gli Enti competenti. Si ribadisce la necessità di intervenire con cautela negli scavi per profondità superiori ai 50 cm. A cavidotti per i vari sottoservizi e impianto fognario ultimato si procederà alla ripavimentazione come da progetto. In questa fase il transito del traffico urbano di via Lagrange sarà interdetto da via Maria Vittoria a via Giolitti esclusa con la parzializzazione del traffico negli incroci; sarà sempre garantito il transito per i mezzi di soccorso, mentre per i residenti avverrà ad orario prestabilito di concerto con la ditta appaltatrice. Fasi B 1 - Intervento di spostamento sottoservizi (AES) L’intervento è nato da richieste dell’ente erogatore sulla via Lagrange da via Maria Vittoria a via Giolitti. Durante le operazioni di scavo, spostamento e sostituzione della tubazione da parte di AES, si dovranno sospendere tutte le lavorazioni nell’area interessata onde evitare pericolose commistioni tra le imprese. L’Impresa dovrà lasciare l’area a scavi di incassamento ultimati e scevra di materiali e macchinari vari. La cessione e la ripresa dell’area sarà autorizzata dal C.S.E. In questa fase il transito del traffico urbano di via Lagrange sarà interdetto da via Maria Vittoria a via Giolitti esclusa con la parzializzazione del traffico negli incroci; sarà sempre garantito il transito per i mezzi di soccorso, mentre per i residenti avverrà ad orario prestabilito. Fase A 2 - Lavori sul tratto di via Lagrange tra via Giolitti e via Cavour L’intervento si svolgerà nel tratto di via Lagrange tra via Giolitti e via Cavour. Si dovrà inizialmente delimitare l’area con recinzione di cantiere come da Manuale cantieri, sul margine dei cordoni marciapiedi esistenti. Nel contempo verrà impostata la nuova viabilità provvisoria delle vie limitrofe con opportuna segnaletica di cantiere. Le opere riguarderanno smantellamenti pavimentazioni bituminose, rimozioni e accatastamenti di cordolature, masselli e lastre, rimozione rotaie, griglie di raccolta acqua e chiusini e l’esecuzione dello scavo di incassamento, prestando attenzione ai vari sottoservizi presenti. Questi sono indicati nelle tavole di rilievo fornite all’Impresa: in caso di difformità tra disegni e realtà l’Impresa dovrà sospendere i lavori ed avvisare il D.L. ed il CSE che provvederanno a contattare gli Enti competenti. Si ribadisce la necessità di intervenire con cautela negli scavi per profondità superiori ai 50 cm. In questa fase il transito del traffico urbano di via Lagrange sarà interdetto da via Giolitti e via Cavour esclusa con la parzializzazione del traffico negli incroci; sarà sempre garantito il transito per i mezzi di soccorso, mentre per i residenti avverrà ad orario prestabilito di concerto con la ditta appaltatrice. Fase A 3- Lavori sul tratto di via Teofilo Rossi L’intervento si svolgerà nel tratto di via Teofilo Rossi. Si dovrà inizialmente delimitare l’area con recinzione di cantiere come da Manuale cantieri, sul margine dei cordoni marciapiedi esistenti. Nel contempo verrà impostata la nuova viabilità provvisoria delle vie limitrofe con opportuna segnaletica di cantiere. Le opere riguarderanno smantellamenti pavimentazioni bituminose, rimozioni e accatastamenti di cordolature, masselli e lastre, rimozione rotaie, griglie di raccolta acqua e chiusini e l’esecuzione dello scavo di incassamento, prestando attenzione ai vari sottoservizi presenti; rifacimento parapetto rampa di accesso al parcheggio sotterraneo. ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.19 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange Questi sono indicati nelle tavole di rilievo fornite all’Impresa: in caso di difformità tra disegni e realtà l’Impresa dovrà sospendere i lavori ed avvisare il D.L. ed il CSE che provvederanno a contattare gli Enti competenti. Si ribadisce la necessità di intervenire con cautela negli scavi per profondità superiori ai 50 cm. In questa fase il transito di via Teofilo Rossi sarà interdetto; sarà sempre garantito il transito per i mezzi di soccorso, mentre per i residenti avverrà ad orario prestabilito di concerto con la ditta appaltatrice. Fase A 4 - Lavori sul tratto di via Lagrange tra via Cavour e via A.Doria L’intervento si svolgerà nel tratto di via Lagrange tra via Cavour e via A.Doria. Si dovrà inizialmente delimitare l’area con recinzione di cantiere come da Manuale cantieri, sistemata sul margine dei cordoni marciapiedi esistenti. Nel contempo verrà impostata la nuova viabilità provvisoria delle vie limitrofe con opportuna segnaletica di cantiere. Le opere riguarderanno smantellamenti pavimentazioni bituminose, rimozioni e accatastamenti di cordolature, masselli e lastre, rimozione rotaie, griglie di raccolta acqua e chiusini e l’esecuzione dello scavo di incassamento, prestando attenzione ai vari sottoservizi presenti. Questi sono indicati nelle tavole di rilievo fornite all’Impresa: in caso di difformità tra disegni e realtà l’Impresa dovrà sospendere i lavori ed avvisare il D.L. ed il CSE che provvederanno a contattare gli Enti competenti. Si ribadisce la necessità di intervenire con cautela negli scavi per profondità superiori ai 50 cm. In questa fase il transito del traffico urbano di via Lagrange sarà interdetto da via Cavour e via A.Doria esclusa con la parzializzazione del traffico negli incroci; sarà sempre garantito il transito per i mezzi di soccorso, mentre per i residenti avverrà ad orario prestabilito di concerto con la ditta appaltatrice. Fase A 5 - Lavori sul tratto di via Lagrange da via A.Doria a p.zza Lagrange esclusa L’intervento si svolgerà inizierà sul tratto di via Lagrange da via A.Doria a p.zza Lagrange esclusa. Si dovrà inizialmente delimitare l’area con recinzione di cantiere come da Manuale cantieri, sistemata sul margine dei cordoni marciapiedi esistenti. Nel contempo verrà impostata la nuova viabilità provvisoria delle vie limitrofe con opportuna segnaletica di cantiere. Le opere riguarderanno smantellamenti pavimentazioni bituminose, rimozioni e accatastamenti di cordolature, masselli e lastre, rimozione rotaie, griglie di raccolta acqua e chiusini e l’esecuzione dello scavo di incassamento, prestando attenzione ai vari sottoservizi presenti. Questi sono indicati nelle tavole di rilievo fornite all’Impresa: in caso di difformità tra disegni e realtà l’Impresa dovrà sospendere i lavori ed avvisare il D.L. ed il CSE che provvederanno a contattare gli Enti competenti. Si ribadisce la necessità di intervenire con cautela negli scavi per profondità superiori ai 50 cm. In questa fase il transito del traffico urbano di via Lagrange sarà interdetto da via A.Doria a p.zza Lagrange esclusa con la parzializzazione del traffico negli incroci; sarà sempre garantito il transito per i mezzi di soccorso, mentre per i residenti avverrà ad orario prestabilito di concerto con la ditta appaltatrice. Fase A 6 - Rimozione baraccamenti retro hotel Principi di Piemonte e risistemazione superficiale Al termine dei lavori sulla via si provvederà allo smantellamento del cantiere, verranno rimosse tutte le recinzioni, i baraccamenti e gli impianti provvisori e in seguito si procederà alla sistemazione dell’area così come previsto in progetto. Le opere riguarderanno gli smantellamenti, rimozioni e accatastamenti di cordolature e masselli, rimozione griglie di raccolta acqua e chiusini e l’esecuzione dello scavo di incassamento, prestando attenzione ai vari sottoservizi presenti. Questi sono indicati nelle tavole di rilievo fornite all’Impresa: in caso di difformità tra disegni e realtà l’Impresa dovrà sospendere i lavori ed avvisare il D.L. ed il CSE che provvederanno a contattare gli Enti competenti. Si ribadisce la necessità di intervenire con cautela negli scavi per profondità superiori ai 50 cm. ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.20 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange cronoprogramma ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.21 Città di Torino Intervento in via LAGRANGE nel tratto da via Maria Vittoria a via Giolitti Intervento spostamento sottoservizi (AES) Intervento in via LAGRANGE nel tratto da via Giolitti a via Cavour Intervento in via Teofilo Rossi Intervento in via LAGRANGE nel tratto da via Cavour a via A.Doria Intervento in via LAGRANGE nel tratto da via A.Doria a via p.zza Lagrange Rimozione baraccamenti di cantiere e intervento retro Hotel Principi di Piemonte A1 B1 A2 A3 A4 A5 A6 aprile-08 maggio-08 pausa lavorazioni stradali termine fasi lavorative assoggettate all'art. 22 comma 2 del C.G. TOTALE 214 GIORNI LAVORATIVI Allestimento cantiere A0 FASI giugno-08 luglio-08 agosto-08 settembre-08 ottobre-08 Riqualificazione ambientale via Lagrange Città di Torino 6. Riqualificazione Ambientale di via Lagrange Schede di valutazione dei rischi RECINZIONE DI CANTIERE Descrizione Si premette il fatto che i lavori si dovranno svolgere senza la contemporanea presenza di traffico, a parte quello residenziale all’inizio ed alla fine della giornata lavorativa, ed i mezzi di soccorso, per cui al fine di segnalare il pericolo, nei punti prospicienti ed invadenti il fronte stradale della zona oggetto di intervento, dovrà essere allestita apposita cartellonistica di avvertimento e luci segnaletiche che rimarranno accese durante le ore, posizionata a congrua distanza dalla zona di intervento. Inoltre si prevede di realizzare, a protezione delle zone operative due distinti tipi di delimitazione: 1) FISSA: Utilizzo di recinzione di cantiere in lamiera verniciata di colore blu, fissata a pannelli grigliati sostenuti da piedritti infissi in base di cls, con altezza non inferiore a 2,5 m., secondo la prescrizione del C.S. 2) MOBILE: Utilizzo di delimitazioni mobili ad incastro, costituiti da montanti e telaio di rete metallica a maglie larghe, con piedini infissi in blocchetti di calcestruzzo da sistemarsi alla base al fine di conferire stabilità all’insieme, di altezza non < a mt. 2. ► Per la parte di cantiere che si svolgerà in parte fissa ove i lavori permarranno stabilmente in un’unica area per lungo tempo la recinzione sarà di tipo permanente ottenuta ponendo in opera la misura descritta al punto 1 (recinzione fissa). ► per la parte di cantiere cosiddetto “in linea”, cioè per quella parte in cui le aree di lavoro si sposteranno sovente lungo tutto l’asse di svolgimento dei lavori (es. lavori di costruzione dei marciapiedi, di spostamento tracciati condutture interrate, di modificazione delle posizioni di chiusini, caditoie, pozzetti, etc) saranno predisposti sbarramenti di tipo mobile come descritti nel punto 2. Solo per i lavori di brevissima durata su aree predeterminate sarà possibile provvedere alla delimitazione della zona mediante bandella bicolore da applicarsi ad almeno 1 mt. di distanza dalla zona di effettivo svolgimento dei lavori. Sempre per lavori di breve durata sarà altresì possibile, ai fini della visualizzazione e della delimitazione degli spazi interdetti alla circolazione degli autoveicoli far ricorso all’utilizzazione dei cosiddetti New Yersey e dei conetti a strisce alternate rosso-bianche. Questi dispositivi sono da utilizzarsi a debita distanza dai luoghi di stazionamento degli operai e vanno dunque utilizzati solo come dissuasori e non come mezzo di recinzione effettiva del cantiere. In ogni caso il personale di cantiere attuerà la sorveglianza in continuo dall’esterno della zona interessata ai lavori qualora i provvedimenti di cui sopra si dimostrassero insufficienti. Attrezzature ed apprestamenti di sicurezza Per l’esecuzione delle operazioni relative alla erezione delle delimitazioni provvisorie di cantiere non si prevede la necessità di ricorrere all’utilizzo di particolari attrezzature di sicurezza; si prevede l’utilizzo di semafori temporanei atti a garantire il senso alternato di marcia, nonché di indumenti ad alta visibilità per il personale impegnato nei lavori. Procedure operative Le suddette operazioni, dovranno essere eseguite in assenza di altre lavorazioni.I materiali necessari alla realizzazione delle suddette opere dovranno essere correttamente accatastati esclusivamente nelle aree allo scopo individuate. Individuazione e valutazione dei rischi CADUTA DI PERSONE DALL’ALTO CADUTA DI MATERIALI DALL’ALTO URTI, COLPI, IMPATTI, COMPRESSIONI PUNTURE, TAGLI, ABRASIONI, USTIONI SCIVOLAMENTO, CADUTA A LIVELLO INVESTIMENTO ELETTRICITA’ CONTATTO CON LINEE DI SERVIZI RUMORE MICROCLIMA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI INFEZIONI DA MICRORGANISMI Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 2 1 ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.22 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange INSTALLAZIONI IGIENICO ASSISTENZIALI Descrizione Le seguenti valutazioni si riferiscono ad interventi dimensionati per una presenza max di 15 addetti; in conseguenza del definitivo numero di addetti previsti si prevederanno i relativi multipli: - servizi in baracche di cantiere dotati almeno di 1 servizio igienico, 1 doccia, 4 lavabi; - spogliatoi in grado di contenere 15 armadietti (a 2 scomparti) e relativi spazi per cambio; nel caso siano presenti addetti di sesso diverso dovranno esser previsti servizi e spogliatoi separati per sesso; - refettorio costituito da locale attrezzato con tavoli e sedie per il consumo contemporaneo di almeno 15 pasti per turno; lo stesso sarà dotato di scaldavivande e lavelli proporzionati al suddetto numero di fruitori. Tutti i locali per servizi igienico assistenziali, così come per l’ufficio di cantiere ecc., dovranno essere dotati di impianti elettrici a norma e di riscaldamento (eventualmente elettrico) per il periodo freddo. Dovrà essere curata la pulizia giornaliera degli stessi. Inoltre i locali servizi igienici e mensa dovranno avere gli scarichi collegati alla rete fognaria e alla rete di alimentazione idrica presenti in sito. Nel caso in cui l’appaltatore impieghi più personale di quanto previsto nel piano esso deve integrare proporzionalmente tali servizi assistenziali senza aggravio di costi per il Committente. Per la fase di realizzazione del cantiere è richiesta la convenzione con esercizio pubblico in zona per l’utilizzo di servizi e per la refezione (copia della stessa da tenere agli atti). Si precisa che tutti i moduli prefabbricati di cantiere da utilizzare per servizi, spogliatoi, refezione, uffici dovranno avere un’altezza netta interna di 2,70 m, rispettare i rapporti areoilluminanti e di ventilazione naturale e comunque esser dotati dei requisiti di abitabilità con dichiarazione in proposito dell’Impresa Appaltatrice. Attrezzature ed apprestamenti di sicurezza Per l’esecuzione delle suddette operazioni, si prevede che i lavoratori possano utilizzare attrezzature di sicurezza quali ponti su cavalletti, castelli di ponte a tubi e giunti, scale semplici, scala doppia, autogru, sistemi di imbracatura dei materiali, sistemi di guida e direzionamento dei carichi sospesi (quali funi, aste, etc.). Procedure operative Nella fase transitoria di montaggio e smontaggio delle baracche predisporre sistemi di sostegno provvisori atti ad evitare la caduta di elementi sulle persone. Nello scaricare gli elementi con uso di autogru e simili usare sistemi che consentano distanze di sicurezza (tipo funi o aste) e coordinare l’operazione tra gli addetti. Impresa individuata per l’esecuzione dei lavori e collocazione temporale della fase La presente fase dovrà essere realizzata appena dopo l’apprestamento del cantiere Individuazione e valutazione dei rischi CADUTA DI PERSONE DALL’ALTO CADUTA DI MATERIALI DALL’ALTO URTI, COLPI, IMPATTI, COMPRESSIONI PUNTURE, TAGLI, ABRASIONI , USTIONI CESOIAMENTO, STRITOLAMENTO SCIVOLAMENTO, CADUTA A LIVELLO INVESTIMENTO ELETTRICITA’ CONTATTO CON LINEE DI SERVIZI VIBRAZIONI RUMORE MICROCLIMA POLVERI E FIBRE MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: 2 3 2 2 2 2 2 2 2 2 2 1 2 3 ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.23 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange IMPIANTI ELETTRICI DI CANTIERE Descrizione Nel presente cantiere si prevede che vengano realizzati l’impianto elettrico e l’impianto di messa a terra esclusivamente a servizio delle installazioni igienico assistenziali di cantiere . Diversamente da quanto riguarda i lavori veri e propri l’uso dell’energia elettrica sarà alquanto saltuario non essendo previste fasi durature che comportano l’uso di attrezzature o di macchine elettriche. Per questo motivo sarà possibile per l’impresa esecutrice, qualora sia necessario disporre di energia elettrica per compiere operazioni di breve durata: es. vibratura getti in c.a., taglio ferri con mola flessibile, utilizzo di piastre saldanti per il collegamento di tubazioni in plastica ed utilizzazione di altri utensili elettrici manuali) ricorrere all’uso di generatori di energia elettrica (gruppi elettrogeni) in luogo della tradizionale linea elettrica. Relativamente all’impianto elettrico, al punto di consegna della fornitura elettrica, da collocarsi in prossimità dell’ubicazione delle installazioni igienico-assistenziali, è prevista la presenza di un quadro elettrico generale tipo ASC, sufficiente a garantire l’alimentazione di tutte le utenze previste, dotato di dispositivi di comando, di sezionamento, di protezione magnetotermica e differenziale, debitamente collegato a terra. L’installazione del collegamento dal punto di consegna e del quadro elettrico generale avverrà da parte di elettricista abilitato ai sensi legge 46/90 il quale rilascerà altresì la prevista certificazione di conformità Relativamente all’impianto di messa a terra, dovrà essere presente un conduttore di terra di sezione pari a mm2 35, nudo ed interrato per il collegamento tra i dispersori e per i collegamenti equipotenziali Attrezzature ed apprestamenti di sicurezza Per l’esecuzione delle suddette operazioni, si prevede che i lavoratori possano utilizzare attrezzi manuali antifolgorazione dotati cioè di impugnatura isolante, pedane isolanti, strumenti per verifica di presenza di tensione, e opere provvisionali (tipo scale semplici, scale doppie, castelli di ponte del tipo a tubi e giunti). Procedure operative Relativamente alla installazione degli impianti elettrici, di terra, in caso di intervento di personale di ditta specializzata nel settore dell’impiantistica elettrica, si specifica che il personale dell’impresa appaltatrice dovrà partecipare alla fase esclusivamente per le operazioni di assistenza al personale qualificato e specializzato (elettricisti) incaricato dell’esecuzione e non per le operazioni che possono esporre a rischio elettrico. Provvedere almeno con cadenza settimanale alla verifica dello stato di conservazione dei cavi e alla segnalazione di eventuali danneggiamenti riscontrati. In luoghi umidi e/o bagnati si prevede e dispone l’utilizzo di utensili in doppio isolamento o alimentati con tensione non superiore a 50 V verso terra. Impresa individuata per l’esecuzione dei lavori e collocazione temporale della fase Le operazioni sopra descritte potranno essere eseguite da impresa specializzata nel settore dell’impiantistica elettrica ed iscritta all’Albo della C.C.I.A.A. Individuazione e valutazione dei rischi CADUTA DI PERSONE DALL’ALTO CADUTA DI MATERIALI DALL’ALTO URTI, COLPI, IMPATTI, COMPRESSIONI PUNTURE, TAGLI, ABRASIONI, USTIONI SCIVOLAMENTO, CADUTA A LIVELLO INVESTIMENTO ELETTRICITA’ VIBRAZIONI RUMORE MICROCLIMA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: 3 2 2 2 2 1 4 1 1 1 2 ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.24 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange TRASPORTO DI MACCHINE OPERATRICI Descrizione La presente fase prevede l’esecuzione di operazioni atte allo scarico ed al carico da e su mezzi di trasporto di macchine operatrici (escavatore, pala meccanica, machina di scarificazione e taglio asfalto, grader, livellatori, macchina di stesa manto bituminoso, ecc.) necessarie allo smantellamento della sede stradale preesistente, dei binari e dei manufatti di cui si richiede lo spostamento; alla esecuzione di scavi di sbancamento per la sede stradale ed a sezione obbligata per condotti fognari, per cavidotto elettrico, per plinti pali elettrici; per posa cordoli, etc.), alla movimentazione dei materiali di risulta ed alla predisposizione dei rilevati stradali. Attrezzature ed apprestamenti di sicurezza Ai fini dello scarico e del carico delle macchine operatrici dai mezzi di trasporto i lavoratori potranno fare uso dei sistemi di scarico incorporati direttamente al mezzo di trasporto (scivoli); qualora il mezzo di trasporto non ne sia provvisto dovrà provvedersi alla realizzazione di apposito piano inclinato (con materiale inerte compattato ovvero con un intavolato di resistenza adeguata a sostenere il peso della macchina operatrice). Procedure operative La suddetta fase potrà avvenire in contemporanea con altre lavorazioni, a vari stadi di avanzamento in cantiere, a condizione che l’area in cui si svolgono le relative operazioni venga idoneamente delimitata e sia segnalata con cartellonistica di sicurezza il divieto di accesso alle persone non addette alla fase ovvero la stessa sia presidiata da un lavoratore che verbalmente segnali ai non addetti il divieto di avvicinarsi all’area pericolosa. In caso di scarico di macchine dai mezzi con uso di piani inclinati, usare tavole di spessore e lunghezza adeguata per la formazione dei piani, evitare eccessive pendenze degli stessi, inchiodare le tavole tra loro per evitare che si aprano, e non permanere davanti alle macchine nella fase di scarico. Impresa individuata per l’esecuzione dei lavori e collocazione temporale della fase L’assistenza alle operazioni sopra descritte verrà fornita dal personale dell’impresa principale; le operazioni di scarico e carico, qualora detta impresa disponga dei mezzi d’opera citati, potrà analogamente essere effettuata da personale dell’impresa allo scopo adibito e addestrato; in caso di ricorso a sub appalto dovrà essere eseguita dal personale dell’impresa sub appaltatrice; dovrà essere realizzato il coordinamento con eventuali ditte di noleggio di mezzi d’opera e ditte di autotrasporti eventualmente coinvolte. La presente fase verrà realizzata all’atto della realizzazione degli scavi di sbancamento per la sede stradale all’atto dell’esecuzione degli scavi a sezione obbligata per i nuovi condotti fognari, per i cavidotti elettrici; per posa cordoli, etc; all’atto della predisposizione dei rilevati stradali e poi, di volta in volta, a vari stadi di avanzamento del cantiere, a seconda delle necessità e dell’impiego delle macchine operatrici, in aree predeterminate, nelle quali sarà vietato l’accesso ai non addetti ai lavori secondo le modalità sopra segnalate. Individuazione e valutazione dei rischi CADUTA DI PERSONE DALL’ALTO CADUTA DI MATERIALI DALL’ALTO URTI, COLPI, IMPATTI, COMPRESSIONI PUNTURE, TAGLI, ABRASIONI, USTIONI CESOIAMENTO, STRITOLAMENTO SCIVOLAMENTO, CADUTA A LIVELLO INVESTIMENTO VIBRAZIONI RUMORE MICROCLIMA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: 1 1 4 2 2 2 3 1 2 1 2 ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.25 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange Schede tecniche per la riqualificazione di via Lagrange DEMOLIZIONI Descrizione La presente fase prevede l’esecuzione dei lavori di demolizione e rimozione di manufatti esistenti (vecchia pavimentazione stradale, armamenti tranviari, tratti di marciapiede, aiuole spartitraffico, chiusini di fognatura e parti delle altre reti di servizio insistenti sull'area oggetto di intervento) compresi gli eventuali impianti, ai fini della riqualificazione della via, da eseguirsi con mezzi meccanici (motocompressore e escavatore) e con attrezzature manuali. Attrezzature ed apprestamenti di sicurezza Per l’esecuzione delle suddette operazioni non si rende necessario l’apprestamento di particolari opere provvisionali se non quello di provvedere alla delimitazione con mezzi fissi o mobili dell’area interessata ai lavori di demolizione e smantellamento Procedure operative Le suddette operazioni dovranno essere eseguite in assenza di altre lavorazioni e, prima di darvi corso, dovranno essere verificate le condizioni delle strutture da demolire e di quelle limitrofe compresa l’eventuale comparsa di lesioni e l’eventuale presenza di impianti di distribuzione (acqua, gas, corrente elettrica, etc.) ancora attivi. Provvedere a delimitare, segnalare ed interdire la zona di operazione ed eventuali zone sottostanti e/o limitrofe. Disporre ordinatamente le attrezzature e i materiali sul piano di lavoro e non gettare nulla dall’alto; nel caso di produzione di polverosità durante la rimozione con mezzi meccanici, le macerie vanno irrorate per evitare la formazione e la diffusione di polveri nell’ambiente. Nel caso in cui si renda necessario l’utilizzo di cannelli da taglio (binari) verificare prima dell’uso eventuali fughe di gas dai condotti e dalle valvole; il trasporto delle bombole di gas deve avvenire solo con apposito carrello; evitare che le bombole restino esposte ai raggi solari; tenere lontano da materiali infiammabili e dalla bombola del gas in uso le fiamme libere del cannello da taglio; tenere a disposizione un estintore portatile e seguire le procedure predisposte in caso di emergenza; ventilare sempre i locali durante e dopo l’uso di cannelli da taglio; utilizzare il cannello da taglio o da riscaldo solo su tubazioni ove sia stata accertata l’assenza di gas; prima dell’uso del cannello da taglio procedere al posizionamento di schermi di intercettazione di radiazioni tra le postazioni di lavoro. Impresa individuata per l’esecuzione dei lavori e collocazione temporale della fase Le operazioni di demolizione e rimozione su indicate saranno eseguite da personale dell’impresa appaltatrice principale. Individuazione e valutazione dei rischi CADUTA DI PERSONE DALL’ALTO CADUTA DI MATERIALI DALL’ALTO URTI, COLPI, IMPATTI, COMPRESSIONI PUNTURE, TAGLI, ABRASIONI, USTIONI CESOIAMENTO, STRITOLAMENTO SCIVOLAMENTO, CADUTA A LIVELLO SEPPELLIMENTO, SPROFONDAMENTO INVESTIMENTO ELETTRICITA’ CALORE, FIAMME, ESPLOSIONI GETTI E SCHIZZI ASFISSIA CONTATTO CON LINEE DI SERVIZI VIBRAZIONI RUMORE POLVERI E FIBRE Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: 1 2 3 3 2 2 1 3 2 2 2 2 3 3 3 3 ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.26 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Valutazione: 2 DEMOLIZIONI E RECUPERO DEI BINARI Descrizione La presente fase prevede l’esecuzione dei lavori di demolizione e rimozione di manufatti esistenti con la rimozione dei binari e delle traverse in materiale ligneo che verranno trattate come rifiuti speciali (vedi punto 4.8.9). Attrezzature ed apprestamenti di sicurezza Per l’esecuzione delle suddette operazioni non si rende necessario l’apprestamento di particolari opere provvisionali se non quello di provvedere alla delimitazione con mezzi fissi o mobili dell’area interessata ai lavori di demolizione e smantellamento Procedure operative Le suddette operazioni dovranno essere eseguite in assenza di altre lavorazioni e, prima di darvi corso, dovranno essere verificate le condizioni delle strutture da demolire e di quelle limitrofe compresa l’eventuale comparsa di lesioni e l’eventuale presenza di impianti di distribuzione (acqua, gas, corrente elettrica, etc.) ancora attivi. Provvedere a delimitare, segnalare ed interdire la zona di operazione ed eventuali zone sottostanti e/o limitrofe. Disporre ordinatamente le attrezzature e i materiali sul piano di lavoro e non gettare nulla dall’alto; nel caso di produzione di polverosità durante la rimozione con mezzi meccanici, le macerie vanno irrorate per evitare la formazione e la diffusione di polveri nell’ambiente. Nel caso in cui si renda necessario l’utilizzo di cannelli da taglio verificare prima dell’uso eventuali fughe di gas dai condotti e dalle valvole; il trasporto delle bombole di gas deve avvenire solo con apposito carrello; evitare che le bombole restino esposte ai raggi solari; tenere lontano da materiali infiammabili e dalla bombola del gas in uso le fiamme libere del cannello da taglio; tenere a disposizione un estintore portatile e seguire le procedure predisposte in caso di emergenza; ventilare sempre i locali durante e dopo l’uso di cannelli da taglio; utilizzare il cannello da taglio o da riscaldo solo su tubazioni ove sia stata accertata l’assenza di gas; prima dell’uso del cannello da taglio procedere al posizionamento di schermi di intercettazione di radiazioni tra le postazioni di lavoro. Impresa individuata per l’esecuzione dei lavori e collocazione temporale della fase Le operazioni di demolizione e rimozione sopra indicate saranno eseguite presumibilmente da personale dell’impresa appaltatrice principale. Individuazione e valutazione dei rischi CADUTA DI PERSONE DALL’ALTO CADUTA DI MATERIALI DALL’ALTO URTI, COLPI, IMPATTI, COMPRESSIONI PUNTURE, TAGLI, ABRASIONI, USTIONI CESOIAMENTO, STRITOLAMENTO SCIVOLAMENTO, CADUTA A LIVELLO SEPPELLIMENTO, SPROFONDAMENTO INVESTIMENTO ELETTRICITA’ CALORE, FIAMME, ESPLOSIONI GETTI E SCHIZZI ASFISSIA CONTATTO CON LINEE DI SERVIZI VIBRAZIONI RUMORE POLVERI E FIBRE MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: 1 2 3 3 2 2 1 3 2 2 2 2 3 3 3 3 2 ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.27 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange SCAVI DI SBANCAMENTO E INCASSAMENTO Descrizione Nella presente fase si considera l’esecuzione di operazioni atte alla realizzazione degli scavi di incassamento e di sbancamento per la nuova pavimentazione prevista dal progetto. Lo scavo prevede profondità variabili come da C.S.. Attrezzature ed apprestamenti di sicurezza Per l’esecuzione delle suddette operazioni, si prevede che i lavoratori possano utilizzare strumentazione per verificare preventivamente l’esistenza o meno nella zona dello scavo di tubazioni e/o allacciamenti vari e/o cavi (elettrici e/o telefonici), materiali per la delimitazione e segnalazione dell’area pericolosa (recinzione fissa o eccezionalmente recinzioni mobili). Procedure operative Prima di iniziare operazioni di scavo predisporre adeguate verifiche sull’eventuale presenza di linee o tubazioni interrate di servizi, contattando gli Enti erogatori. Preliminarmente rispetto all’inizio delle operazioni di scavo provvedere a delimitare e segnalare la zona dei lavori, vietando la presenza di lavoratori in prossimità del raggio di azione delle macchine operatrici. Inoltre durante l’esecuzione dei lavori si avrà comunque cura di delimitare l’area dei lavori verso l’esterno del cantiere (lato sud) con recinzioni fisse. Prima di iniziare i lavori con i mezzi d’opera valutare l’opportunità di procedere all’inumidimento del terreno per limitare la produzione e il sollevamento di polveri. Il materiale di risulta delle operazioni di scavo potrà essere depositato in loco, per la parte riutilizzabile per operazioni di reinterro, mentre la restante parte dovrà essere trasportata altrove come materiale inerte a fini di smaltimento; si rammenta il divieto del deposito di materiali sul ciglio dello scavo. Il transito dei mezzi d’opera dovrà avvenire a distanza di sicurezza dal ciglio dello scavo; lungo il passaggio dei mezzi d’opera provvedere all’affissione di idonea segnaletica riportante la velocità massima consentita (15 Km/h). Le macchine operatrici dovranno essere munite di sedile molleggiato in grado di assorbire le vibrazioni e di cabina metallica atta a proteggere gli operatori dalla proiezione e/o investimenti di materiali. Impresa individuata per l’esecuzione dei lavori e collocazione temporale della fase Le operazioni contemplate dal presente paragrafo saranno eseguite da personale dell’impresa appaltatrice principale o di altre imprese sub-appaltatrici previa autorizzazione del committente dei lavori e verifica della loro idoneità tecnicoprofessionale e dell’affidabilità dal punto di vista della sicurezza del lavoro. La presente fase dovrà essere realizzata all’atto della esecuzione degli scavi di sbancamento a mezzo delle macchine operatrici. Individuazione e valutazione dei rischi CADUTA DI MATERIALI DALL’ALTO URTI, COLPI, IMPATTI, COMPRESSIONI PUNTURE, TAGLI, ABRASIONI, USTIONI CESOIAMENTO, STRITOLAMENTO SCIVOLAMENTO, CADUTA A LIVELLO INVESTIMENTO CONTATTO CON LINEE DI SERVIZI VIBRAZIONI RUMORE MICROCLIMA POLVERI E FIBRE FUMI, NEBBIE, GAS, VAPORI MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: 2 3 2 3 3 3 2 2 3 1 2 1 2 ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.28 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange REALIZZAZIONE DI SCAVI A SEZIONE OBBLIGATA Descrizione Nella presente fase si considera l’esecuzione delle operazioni atte alla realizzazione degli scavi a sezione obbligata eseguiti a macchina, nonché alla movimentazione del materiale di risulta per la realizzazione di nuove canalizzazioni, di posa di nuovi manufatti chiusini e pozzetti del nuovo tratto di fognatura bianca, per la realizzazione dei nuovi cavidotti elettrici, ecc previsti sul nuovo tracciato stradale. Lo scavo a sezione obbligata prevede profondità variabili da 40 cm. fino ad una profondità di oltre 1 mt per i tratti terminali della fognatura e per la predisposizione alla sostituzione della tubazione da parte di A.E.S. Attrezzature ed apprestamenti di sicurezza I lavoratori che prestano assistenza alle operazioni di scavo dovranno far uso dei D.P.I. ad alta visibilità (giubbotti, bretelle o salopette), dei D.P.I. atti alla protezione delle mani e degli arti inferiori e, all’occorrenza anche dei D.P.I. per la protezione delle vie respiratorie e dell’apparato visivo. Procedure operative Prima di iniziare operazioni di scavo predisporre adeguate verifiche sull’eventuale presenza di linee o tubazioni interrate di servizi, contattando gli Enti erogatori. Preliminarmente rispetto all’inizio delle operazioni di scavo provvedere a delimitare e segnalare la zona dei lavori, vietando la presenza di lavoratori in prossimità del raggio di azione delle macchine operatrici. Inoltre durante l’esecuzione dei lavori si avrà cura di delimitare comunque l’area dei lavori con recinzioni mobili ovvero a mezzo di moduli metallici di altezza pari a mt. 2 con la base del montante infissa in blocchetto di cls (cancelletti trasferibili) oppure ancora a mezzo di transenne. Con l’utilizzazione di tali moduli e/o transenne è possibile seguire l’evolversi passo-passo del cantiere in linea nel senso che il modulo ultimo o l’ultima transenna (quello che non fronteggia più la zona dei lavori) viene spostato in avanti a riparare una zona non ancora interessata dai lavori stessi e così via, in progressione. Prima di iniziare i lavori con i mezzi d’opera valutare l’opportunità di procedere all’inumidimento del terreno per limitare la produzione e il sollevamento di polveri. Il materiale di risulta delle operazioni di scavo potrà essere depositato in loco, per la parte riutilizzabile per operazioni di reinterro, mentre la restante parte dovrà essere trasportata altrove come materiale inerte a fini di smaltimento; si rammenta il divieto del deposito di materiali sul ciglio dello scavo. Il transito dei mezzi d’opera dovrà avvenire a distanza di sicurezza dal ciglio dello scavo. Nell’operazione di scarico degli elementi di armatura a mezzo di autogrù, fare ricorso a sistemi di guida e direzionamento del carico che consentano il mantenimento di distanze di sicurezza (quali funi o aste). Le macchine operatrici dovranno essere munite di sedile molleggiato in grado di assorbire le vibrazioni e di cabina metallica atta a proteggere gli operatori dalla proiezione e/o investimenti di materiali. Impresa individuata per l’esecuzione dei lavori e collocazione temporale della fase La presente fase dovrà essere realizzata all’atto della esecuzione degli scavi a sezione obbligata per le opere di cui sopra a mezzo delle macchine operatrici. Individuazione e valutazione dei rischi CADUTA DI MATERIALI DALL’ALTO URTI, COLPI, IMPATTI, COMPRESSIONI PUNTURE, TAGLI, ABRASIONI, USTIONI CESOIAMENTO, STRITOLAMENTO SCIVOLAMENTO, CADUTA A LIVELLO INVESTIMENTO CONTATTO CON LINEE DI SERVIZI VIBRAZIONI RUMORE MICROCLIMA POLVERI E FIBRE FUMI, NEBBIE, GAS, VAPORI MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: 2 3 2 3 3 3 2 2 3 1 2 1 2 ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.29 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange TRACCIAMENTO DELL’OPERA Descrizione Fase che si rende necessaria per il tracciamento del nuovi fili stradali con i nuovi tratti di marciapiede previsti. Si prevede, per questi tracciamenti, l’infissione di picchetti di legno o di acciaio (con punta protetta) nel terreno a distanza fra loro tale da rendere possibile visivamente il nuovo tracciato della carreggiata centrale. Attrezzature ed apprestamenti di sicurezza Per l’esecuzione delle suddette operazioni non si prevede l’utilizzo di particolari attrezzature e/o apprestamenti di sicurezza. Procedure operative Non si ravvisa la necessità dell’adozione di particolari procedure operative. Impresa individuata per l’esecuzione dei lavori e collocazione temporale della fase Le operazioni sopra descritte verranno eseguite da parte di personale dell’impresa appaltante appositamente addestrato che disponga di tali mezzi d’opera, con l’eventuale presenza del Direttore Lavori, qualora questi lo ritenga necessario. La presente fase verrà realizzata in diversi momenti ed a seconda dello stato di avanzamento del cantiere. Individuazione e valutazione dei rischi CADUTA DI PERSONE DALL’ALTO CADUTA DI MATERIALI DALL’ALTO URTI, COLPI, IMPATTI, COMPRESSIONI PUNTURE, TAGLI, ABRASIONI, USTIONI SCIVOLAMENTO, CADUTA A LIVELLO SEPPELLIMENTO, SPROFONDAMENTO ANNEGAMENTO RUMORE MICROCLIMA POLVERI E FIBRE MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: 2 2 1 1 2 1 1 1 1 1 1 ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.30 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange REALIZZAZIONE DI REINTERRI E DI COMPATTAMENTO DEL TERRENO Descrizione Si prevede l’esecuzione di operazioni volte al riempimento degli scavi con terra di riporto e al successivo livellamento e compattamento del terreno . Attrezzature ed apprestamenti di sicurezza Per l’esecuzione delle suddette operazioni si prevede l’utilizzo di materiali per la delimitazione e segnalazione dell’area pericolosa (quali bandelle colorate, cavalletti, transenne, cartellonistica, etc). Procedure operative Prima di procedere alla movimentazione del terreno provvedere a delimitare e segnalare l’area dei lavori; il terreno dovrà essere inumidito prima di essere movimentato, al fine di limitare la formazione e il sollevamento di polveri. Si richiamano, per quanto applicabili, le procedure operative previste nella fase “vie di circolazione interne”. Impresa individuata per l’esecuzione dei lavori e collocazione temporale della fase Le operazioni di reinterro, livellamento e compattamento del terreno potranno essere eseguite da personale dell’impresa appaltatrice o di imprese in sub appalto (quest’ultimo solo in caso di comprovata necessità e previa verifica, da parte del Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione dei lavori della idoneità tecnico-professionale ed espletamento della procedura di legge prevista da parte di imprese in sub appalto); le stesse potranno avvenire in contemporanea con altre lavorazioni a condizione della segnalazione e delimitazione della zona dei lavori, del rispetto delle procedure già individuate per tali fasi e della non interferenza logistico-operativa fra le diverse zone interessate ai lavori. Individuazione e valutazione dei rischi URTI, COLPI, IMPATTI, COMPRESSIONI PUNTURE, TAGLI, ABRASIONI, USTIONI CESOIAMENTO, STRITOLAMENTO SCIVOLAMENTO, CADUTA A LIVELLO INVESTIMENTO ELETTRICITA’ VIBRAZIONI RUMORE MICROCLIMA POLVERI E FIBRE MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: 2 2 3 3 3 2 2 3 2 2 2 ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.31 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange RETI DI ADDUZIONE E DISTRIBUZIONE CON POSA INTERRATA RELATIVE AD OPERE DI SMALTIMENTO ACQUE METORICHE E COSTRUZIONE DI CAVIDOTTI Descrizione La presente fase prevede l’esecuzione di operazioni atte alla costruzione delle nuove reti interrate di adduzione e distribuzione degli impianti tecnologici quali il rifacimento e l’integrazione della caditoie dell’acqua meteorica lungo tutto l’asse stradale interessato ai lavori; la realizzazione dei cavidotti per sottoservizi ivi compresa la realizzazione di camerette, la posa di pozzetti prefabbricati, la posa in opera di chiusini nonché di eventuali opere accessorie. Attrezzature ed apprestamenti di sicurezza Per l’esecuzione delle suddette operazioni, si prevede che i lavoratori possano utilizzare materiali per la delimitazione e segnalazione dell’area pericolosa (quali bandelle colorate, cavalletti, transenne, etc.). Naturalmente è previsto l’uso dei D.P.I. ad alta visibilità (giubbotti, bretelle, salopette) e dei D.P.I. atti alla protezione delle mani e degli arti inferiori e, all’occorrenza per la protezione delle vie respiratorie dell’apparato visivo. Procedure operative Le suddette operazioni potranno avvenire in contemporanea con altre lavorazioni a condizione che queste siano realizzate in aree non interferenti con quella della presente lavorazione; dovranno essere realizzate in modo tale da non interferire con altre lavorazioni interne al cantiere, con gli accessi al cantiere, con la viabilità interna ed esterna, con le aree di stoccaggio dei materiali. La circolazione dei mezzi di trasporto del materiale dovrà avvenire esclusivamente sulle vie di circolazione e nelle aree eventualmente delimitate o segnalate con apposita segnaletica e cartellonistica di sicurezza. Consultare le schede di sicurezza delle sostanze utilizzate e attenersi alle indicazioni fornite dal produttore. Eventuali lavori di allacciamento a condotte fognarie esistenti dovranno essere effettuati organizzando un servizio di assistenza esterna a chi opera in considerazione della possibilità di presenza di esalazioni e miasmi; nel caso in esame ovvero quando si operi in pozzetti profondi (che per conformazione non assicurano un idoneo ricambio d’aria) occorrerà predisporre sistemi di ventilazione forzata ovvero dotare chi opera in tali condizioni di autorespiratore, garantendo comunque l’assistenza dal ciglio dello scavo. Impresa individuata per l’esecuzione dei lavori e collocazione temporale della fase Le operazioni volte alla realizzazione delle opere sopra indicate saranno eseguite da personale dell’impresa appaltatrice principale o di imprese in sub appalto, meglio da parte di personale di imprese specializzate nel settore e prescelte direttamente dal committente in base a criteri di idoneità tecnica e di affidabilità riguardo alla sicurezza sul lavoro; in considerazione delle dimensioni dell’area di cantiere, le stesse potranno avvenire in contemporanea con altre lavorazioni a condizione che avvengano secondo le procedure sopra elencate. Individuazione e valutazione dei rischi CADUTA DI PERSONE DALL’ALTO CADUTA DI MATERIALI DALL’ALTO URTI, COLPI, IMPATTI, COMPRESSIONI PUNTURE, TAGLI, ABRASIONI, USTIONI CESOIAMENTO, STRITOLAMENTO SCIVOLAMENTO, CADUTA A LIVELLO SEPPELLIMENTO, SPROFONDAMENTO INVESTIMENTO ELETTRICITA’ GETTI E SCHIZZI CONTATTO CON LINEE DI SERVIZI RUMORE MICROCLIMA POLVERI E FIBRE FUMI, NEBBIE, GAS, VAPORI MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: 3 4 2 2 3 2 2 2 2 2 2 2 2 2 3 2 ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.32 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange INFEZIONI DA MICRORGANISMI Valutazione: 2 OPERE IN CEMENTO ARMATO CON ARMATURA DEI CASSERI; POSA DEL FERRO, GETTO E VIBRATURA DI CALCESTRUZZI, DISARMI Descrizione Premesso che la preparazione del calcestruzzo non avverrà in cantiere in quanto l’impresa esetrice opterà probabilmente per l’utilizzo di calcestruzzi già preconfezionati e pronti all’uso, che verranno consegnati in cantiere tramite autobetoniera; in cantiere verranno eseguite soltanto le operazioni di armatura dei casseri per il getto, posa del ferro di armatura, getto e di vibratura, disarmo per la formazione del nuovo parapetto della rampa di accesso al parcheggio sotterraneo e dei plinti di fondazione delle “colonne luminose”. Attrezzature ed apprestamenti di sicurezza Relativamente alla sottofase di armatura e di posa del ferro, si prevede l’utilizzo di materiali per la delimitazione e segnalazione dell’area pericolosa (quali bandelle colorate, cavalletti, transenne, cartellonistica, etc.), materiali e attrezzature per il puntellamento e/o l’armatura delle pareti dello di scavo. Relativamente alla sottofase di getto del calcestruzzo e di vibratura dei getti, si prevede l’utilizzo di opere provvisionali (quali ad es. scale semplici,). Relativamente alla sottofase di disarmo dei casseri e di rimozione dei relativi elementi costitutivi, si prevede l’utilizzo di materiali per la delimitazione e segnalazione dell’area pericolosa (quali bandelle colorate, cavalletti, transenne, etc.), sistemi di imbracatura dei carichi (fasce, cinghie, funi, catene, etc), opere provvisionali (quali ad es. scale semplici,). Procedure operative Sottofase di armatura e di posa del ferro Provvedere a segnalare e proteggere (con tavole ovvero con coperture protettive: “funghetti”) i ferri di ripresa e comunque qualsiasi tratto di ferro sporgente non ripiegato. Sottofase di getto del calcestruzzo e di vibratura dei getti In caso getto tramite autopompa, verificare preventivamente che la stessa sia stabilizzata prima di azionare la pompa; provvedere inoltre a delimitare e interdire la zona del getto con la pompa in azione; gli addetti al getto dovranno essere richiamati alla massima attenzione in considerazione dei rischi connessi con tale operazione e in particolare ai possibili colpi di frusta dovuti a sbandieramenti laterali della tubazione flessibile di getto. In caso di utilizzo di strumenti vibranti (aghi, stadie, etc.) evitare l’attivazione dell’organo lavoratore quando questo è fuori dal getto da vibrare; durante tale operazione e durante la talocciatura utilizzare guanti imbottiti in grado di assorbire le vibrazioni. Sottofase di disarmo dei casseri e di rimozione dei relativi elementi costitutivi Provvedere alla ribattitura e rimozione dei chiodi rimasti su ogni singola asse delle casseforme, all’atto dello smontaggio del cassero e prima di depositarle a terra. Eseguire accatastamenti temporanei ma ordinati dei materiali derivanti dalla rimozione delle armature (puntelli, travi, assi, cunei, ganasce, etc.) in zona raggiungibile dalla gru, ai fini della loro movimentazione ed eventuali trattamenti (pulizia, raschiatura) prima del deposito finale. Impresa individuata per l’esecuzione dei lavori e collocazione temporale della fase Le operazioni volte alla realizzazione delle opere in cemento armato saranno eseguite da personale dell’impresa appaltatrice principale o di imprese in sub appalto (solo in caso di comprovata necessità e previa verifica della loro idoneità tecnico-professionale e della affidabilità dal punto di vista della sicurezza del lavoro. Individuazione e valutazione dei rischi CADUTA DI PERSONE DALL’ALTO CADUTA DI MATERIALI DALL’ALTO URTI, COLPI, IMPATTI, COMPRESSIONI PUNTURE, TAGLI, ABRASIONI, USTIONI CESOIAMENTO, STRITOLAMENTO SCIVOLAMENTO, CADUTA A LIVELLO Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: 3 3 2 2 2 3 ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.33 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange SEPPELLIMENTO, SPROFONDAMENTO INVESTIMENTO ELETTRICITA’ GETTI E SCHIZZI VIBRAZIONI RUMORE MICROCLIMA CONTATTO CUTANEO CON SOSTANZE E PREPARATI, ALLERGENI MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: 2 2 2 2 2 2 2 2 3 ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.34 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange FORMAZIONE DI SOTTOFONDI PER NUOVI RILEVATI STRADALI Stesa di misto granulare stabilizzato e di misto granulare anidro Descrizione La presente fase prevede l’esecuzione di operazioni atte alla formazione dei nuovi sottofondi mediante provvista e stesa di misto granulare stabilizzato e di misto granulare anidro per la realizzazione del nuovo tracciato stradale mediante provvista e stesa di misto granulare anidro e bitumato, compresa la compattatura tramite rullo compressore. Attrezzature ed apprestamenti di sicurezza Per l’esecuzione delle suddette operazioni, si prevede che i lavoratori possano utilizzare materiali per la delimitazione e segnalazione dell’area pericolosa (quali bandelle colorate, cavalletti, transenne, moduli in cancelletti metallici trasferibili etc.); far uso di segnaletica gestuale nei confronti dei conducenti degli autocarri e degli escavatori; individuare vie di transito obbligate per mezzi d’opera ed automezzi adeguate sia come condizione di fondo che come ubicazione . Procedure operative Prima di procedere alla movimentazione del terreno provvedere a delimitare e segnalare l’area dei lavori; posizionare adeguata segnaletica, segnalare l’ingombro nelle ore notturne, utilizzare abiti ad alta visibilità. Impresa individuata per l’esecuzione dei lavori e collocazione temporale della fase Le operazioni di livellamento e compattamento dei sottofondo potranno essere eseguite da personale dell’impresa appaltatrice principale o di imprese in sub-appalto prescelte in base a rigorosi criteri di idoneità tecnico-professionale e di affidabilità dal punto di vista della sicurezza del lavoro; le stesse potranno avvenire in contemporanea con altre lavorazioni a condizione della segnalazione e delimitazione della zona dei lavori e del rispetto delle procedure già individuate per tali fasi. Individuazione e valutazione dei rischi CADUTA DI PERSONE DALL’ALTO CADUTA DI MATERIALI DALL’ALTO URTI, COLPI, IMPATTI, COMPRESSIONI PUNTURE, TAGLI, ABRASIONI, USTIONI SCIVOLAMENTO, CADUTA A LIVELLO INVESTIMENTO ELETTRICITA’ VIBRAZIONI RUMORE MICROCLIMA POLVERI E FIBRE FUMI, NEBBIE, GAS, VAPORI MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: 2 2 2 2 2 3 2 4 2 2 2 2 2 ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.35 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange CORDOLI, MASSELLI, BORDURE E GUIDE Descrizione La presente fase prevede l’esecuzione di operazioni atte alla provvista e posa in opera di cordoli, bordure in quanto manufatti di delimitazione dei nuovi marciapiedi e di risistemazione delle piazzette limitrofe, nonchè per la sigillatura delle superfici a combacio. Attrezzature ed apprestamenti Per l’esecuzione delle suddette operazioni, si prevede che i lavoratori possano utilizzare materiali per la delimitazione e segnalazione dell’area pericolosa (quali bandelle colorate, cavalletti, transenne, etc.). E’ inoltre previsto l’uso di D.P.I. quali: - indumenti (bretelle o pettorine o giubbotti)a alta visibilità; guanti di protezione alle mani; - mascherine in tutte quelle operazioni che comportano sia la formazione di polvere sia la possibile liberazione di sostanze volatili che possono nuocere alla salute degli addetti ai lavori. Procedure operative La circolazione dei mezzi di trasporto del materiale e lo scarico del medesimo dovrà avvenire esclusivamente sulle vie di circolazione e nelle aree eventualmente delimitate o segnalate con apposita segnaletica e cartellonistica di sicurezza. Posizionare adeguata segnaletica, segnalare l’ingombro nelle ore notturne, utilizzare abiti ad alta visibilità, regolare il flusso stradale. Nel caso si facesse uso di sostanze che prevedono l’utilizzo di particolari precauzioni da parte degli addetti, le aree interessate dalle lavorazioni stesse dovranno essere delimitate o segnalate con apposita ed idonea segnaletica e cartellonistica di sicurezza ed eventualmente interdette; utilizzare i collanti e adesivanti evitando il loro contatto diretto e usare i DPI adeguati di protezione. Consultare le schede di sicurezza delle sostanze utilizzate e attenersi alle indicazioni fornite dal produttore. Impresa individuata per l’esecuzione dei lavori e collocazione temporale della fase Le operazioni volte alla esecuzione dei lavori sopra indicati saranno eseguite da personale dell’impresa appaltatrice principale o di imprese in sub appalto (solo in caso di comprovata necessità e previa verifica, da parte del Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione dei lavori della idoneità tecnico-professionale e previa espletamento della procedura di legge prevista per la concessione dei lavori in sub appalto); in considerazione delle dimensioni del cantiere, le stesse potranno avvenire in contemporanea con altre lavorazioni a condizione che esse avvengano in aree logisticamente non interferenti fra loro. Individuazione e valutazione dei rischi CADUTA DI PERSONE DALL’ALTO CADUTA DI MATERIALI DALL’ALTO URTI, COLPI, IMPATTI, COMPRESSIONI PUNTURE, TAGLI, ABRASIONI, USTIONI SCIVOLAMENTO, CADUTA A LIVELLO INVESTIMENTO ELETTRICITA’ GETTI E SCHIZZI Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: 2 2 2 2 2 3 2 2 ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.36 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange SOSTITUZIONE LUCERNARI IN VETROMATTONE Descrizione La presente fase prevede l’esecuzione di operazioni atte alla sostituzione di lucernari in vetrocemento lesionati utilizzando lastre preconfezionate o per le sostituzioni di singole celle di vetromattone. Attrezzature ed apprestamenti di sicurezza Per l’esecuzione delle suddette operazioni, si prevede che i lavoratori possano utilizzare opere provvisionali quali ponteggi a cavalletti o a tubi e giunti, ponti su cavalletti, ponti su ruote (trabattelli), scale doppie ecc. Procedure operative Le suddette operazioni potranno avvenire in contemporanea con altre lavorazioni purché in aree logisticamente non interferenti fra loro. Consultare le schede di sicurezza delle sostanze utilizzate e attenersi alle indicazioni fornite dal produttore. Ventilare abbondantemente le aree ristrette o chiuse di lavoro. Individuazione analisi e valutazione dei principali rischi RISCHIO Caduta dall’alto di persone Caduta di materiali dall’alto Urti, colpi, impatti, compressioni Punture, tagli, abrasioni, ustioni Cesoiamento, stritolamento Scivolamento, caduta a livello Getti e schizzi Fumi, nebbie, gas, vapori Elettricità Rumore Microclima Contatto con sostanze e preparati allergeni Movimentazione manuale dei carichi PROBABILITA’ VALUTAZIONE DANNO 2 2 2 2 2 2 6 4 2 2 2 4 3 2 1 1 1 2 2 4 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 4 2 1 1 1 1 2 1 ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.37 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange PROVVISTA E STESA DI GUAINA IMPERMEABILE Descrizione La presente fase prevede l’esecuzione di operazioni atte all’impermeabilizzazione dei muri controterra dei fabbricati con teli di carton-feltro bitumato. Attrezzature ed apprestamenti di sicurezza Per l’esecuzione della suddetta operazione, si prevede che i lavoratori possano utilizzare materiali per la delimitazione e segnalazione dell’area pericolosa (quali bandelle colorate, cavalletti, transenne, etc.); segnalare l’ingombro nelle ore notturne. I lavoratori addetti alle operazioni di scricchiolatura dovranno far uso di - indumenti ad alta visibilità (bretelle oppure pettorine, oppure giubbotti); - guanti di protezione alle mani - maschere di protezione delle vie respiratorie dotate di filtri ad alta efficienza ed atti a trattenere i vapori di idrocarburi Procedure operative Le suddette operazioni dovranno essere eseguite in assenza di altre lavorazioni nell’area oggetto dei presenti lavori. Tenere lontano da materiali infiammabili e dalla bombola del gas in uso le fiamme libere del cannello; tenere a disposizione un estintore portatile e seguire le procedure predisposte in caso di emergenza. Nel caso che l’esecuzione dei lavori avvenga su margini stradali posizionare adeguata segnaletica, segnalare l’ingombro nelle ore notturne, utilizzare abiti ad alta visibilità. Impresa individuata per l’esecuzione dei lavori e collocazione temporale della fase Le operazioni volte alla scricchiolatura dei materiali lapidei reimpiegati potranno essere eseguite da personale dell’impresa appaltatrice principale solo qualora disponga di attrezzatura e di personale qualificato e specializzato; in caso contrario è obbligatorio il ricorso ad un’impresa sub appaltatrice specializzata nel settore che verrà prescelta in base a criteri di idoneità tecnico-professionale e nel rispetto della procedura prevista per la concessione in sub-appalto dei lavori pubblici. Le presenti operazioni, in considerazione delle dimensioni dell’area di cantiere, le stesse potranno avvenire in contemporanea con altre lavorazioni a condizione che avvengano secondo le procedure sopra elencate. Individuazione e valutazione dei rischi CADUTA DI PERSONE DALL’ALTO CADUTA DI MATERIALI DALL’ALTO URTI, COLPI, IMPATTI, COMPRESSIONI PUNTURE, TAGLI, ABRASIONI, USTIONI SCIVOLAMENTO, CADUTA A LIVELLO INVESTIMENTO ELETTRICITA’ CALORE, FIAMME, ESPLOSIONI GETTI E SCHIZZI VIBRAZIONI RUMORE MICROCLIMA POLVERI E FIBRE FUMI, NEBBIE, GAS, VAPORI MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: 2 2 2 2 2 3 2 2 2 2 2 2 2 2 2 ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.38 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange PAVIMENTAZIONE IN CUBETTI DI MATERIALE LAPIDEO Descrizione La presente fase prevede l’esecuzione di operazioni (preparazione del fondo, posa, livellazione con piastra vibrante) atte alla realizzazione di pavimentazioni con cubetti in materiale lapideo. Attrezzature ed apprestamenti Per l’esecuzione delle suddette operazioni, si prevede che i lavoratori possano utilizzare transpallet o carrelli elevatori per la movimentazione dei materiali (scarico dagli autocarri e trasporto sul luogo di impiego). Procedure operative Le suddette operazioni potranno avvenire in contemporanea con altre lavorazioni a condizione che queste avvengano in altra area del cantiere e dunque non siano tra loro interferenti. Nel caso di trasporto dei carichi a mezzo dei carrelli elevatori e di scarico merci dagli autocarri a mezzo delle gru idrauliche si ricorda che le imbracature dei materiali devono essere eseguite correttamente, (nel caso in specie trattandosi di materiale minuto: dimensioni 6-8 cm. esso andrà sollevato e trasportato rigorosamente imballato e/o incellophanato od ancora facendo ricorso ada apposito cassonetto di contenimento del materiale) valutando preliminarmente le caratteristiche del carico (peso, ingombro, eventuali squilibri), l’idoneità allo scopo del mezzo di sollevamento e dei suoi accessori (portata massima in funzione dello sbraccio, portata e conformità alle norme di ganci, funi,catene, fasce, ecc), le caratteristiche del percorso (presenza di ostacoli fissi o mobili, predisposizione delle aree di carico e di arrivo del materiale, condizioni di sicurezza del personale addetto a carico e scarico ivi operante). Il sollevamento va effettuato da personale competente, il quale, se ne è il caso (non perfetta e completa visibilità della zona delle operazioni), deve essere coadiuvato da un addetto che gli segnali le manovre. Il materiale minuto dovrà essere movimentato facendo ricorso ad apposito cassonetto, nel quale riporre detto materiale; alternativamente potranno essere movimentati pallets completi solo utilizzando apposita forca speciale con dispositivo di trattenuta e bilanciamento del carico. Per gli addetti alla posa in opera delle mattonelle di porfido o similari è prescritto l’uso di apposite ginocchiere ove si permane inginocchiati e di appositi sgabelli per coloro i quali sono abituati ad effettuare la posa stando seduti. Durante la fase di utilizzazione della piastra vibrante far uso di guanti imbottiti in modo da ridurre quanto più possibile i danni da vibrazioni al sistema mano-braccio. E’ previsto inoltre l’impiego di DPI quali indumenti ad alta visibilità (bretelle o giubbotti),calzature di sicurezza con suola antiscivolo (scarpe o stivali all’occorrenza) e di guanti di protezione alle mani contro i rischi meccanici. Impresa individuata per l’esecuzione dei lavori e collocazione temporale della fase Le operazioni volte alla posa in opera dei blocchetti lapidei saranno eseguite da personale dell’impresa appaltatrice principale o di imprese in sub appalto (solo in caso di comprovata necessità e previa verifica della loro idoneità tecnicoprofessionale e della affidabilità dal punto di vista della sicurezza del lavoro); in considerazione delle dimensioni dell’area di cantiere, le stesse potranno avvenire in contemporanea con altre lavorazioni a condizione della preventiva delimitazione dell’area oggetto dei lavori e del rispetto delle procedure già individuate le fasi per le quali è ammessa la contemporaneità. Individuazione e valutazione dei rischi CADUTA DI MATERIALI DALL’ALTO URTI, COLPI, IMPATTI, COMPRESSIONI PUNTURE, TAGLI, ABRASIONI, USTIONI SCIVOLAMENTO, CADUTA A LIVELLO ELETTRICITA’ CONTATTO CON LINEE DI SERVIZI VIBRAZIONI RUMORE MICROCLIMA POLVERI E FIBRE FUMI, NEBBIE, GAS, VAPORI CONTATTO CUTANEO CON SOSTANZE E PREPARATI, ALLERGENI Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: 2 2 2 2 2 2 1 2 2 2 2 2 ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.39 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange MOVIMENTTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Valutazione: 3 PAVIMENTAZIONE MARCIAPIEDI IN MATERIALE LAPIDEO Descrizione La presente fase prevede l’esecuzione di operazioni (preparazione del fondo, posa) atte alla realizzazione di pavimentazioni in lastre di pietra di Luserna per i nuovi marciapiedi. Attrezzature ed apprestamenti Per l’esecuzione delle suddette operazioni si prevede che i lavoratori possano utilizzare ventose, transpallet o carrelli elevatori per la movimentazione dei materiali. Procedure operative Le suddette operazioni potranno avvenire in contemporanea con altre lavorazioni a condizione che queste avvengano in altra area del cantiere e dunque non siano tra loro interferenti. Si ricorda che le imbracature dei materiali devono essere eseguite correttamente valutando preliminarmente le caratteristiche del carico (peso, ingombro, eventuali squilibri), l’idoneità allo scopo del mezzo di sollevamento e dei suoi accessori (portata massima in funzione dello sbraccio, portata e conformità alle norme di ganci, funi,catene, fasce, ecc), le caratteristiche del percorso (presenza di ostacoli fissi o mobili, predisposizione delle aree di carico e di arrivo del materiale, condizioni di sicurezza del personale addetto a carico e scarico ivi operante). Il sollevamento va effettuato da personale competente, il quale, se ne è il caso (non perfetta e completa visibilità della zona delle operazioni), deve essere coadiuvato da un addetto che gli segnali le manovre. Per gli addetti alla posa in opera delle lastre è prescritto l’uso di guanti imbottiti in modo da ridurre quanto più possibile i danni da vibrazioni al sistema mano-braccio durante le operazioni con il pestello. E’ previsto inoltre l’impiego di DPI quali indumenti ad alta visibilità (bretelle o giubbotti),calzature di sicurezza con suola antiscivolo (scarpe o stivali all’occorrenza). Impresa individuata per l’esecuzione dei lavori e collocazione temporale della fase Le operazioni volte alla posa in opera delle lastre saranno eseguite da personale dell’impresa appaltatrice principale o di imprese in sub appalto (solo in caso di comprovata necessità e previa verifica della loro idoneità tecnico-professionale e della affidabilità dal punto di vista della sicurezza del lavoro); in considerazione delle dimensioni dell’area di cantiere, le stesse potranno avvenire in contemporanea con altre lavorazioni a condizione della preventiva delimitazione dell’area oggetto dei lavori e del rispetto delle procedure già individuate le fasi per le quali è ammessa la contemporaneità. Individuazione e valutazione dei rischi CADUTA DI MATERIALI DALL’ALTO URTI, COLPI, IMPATTI, COMPRESSIONI PUNTURE, TAGLI, ABRASIONI, USTIONI SCIVOLAMENTO, CADUTA A LIVELLO ELETTRICITA’ CONTATTO CON LINEE DI SERVIZI VIBRAZIONI RUMORE MICROCLIMA POLVERI E FIBRE FUMI, NEBBIE, GAS, VAPORI CONTATTO CUTANEO CON SOSTANZE E PREPARATI, ALLERGENI MOVIMENTTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: 2 2 2 2 2 2 1 2 2 2 2 2 3 ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.40 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange SCRICCHIOLATURA Descrizione La presente fase prevede l’esecuzione di operazioni atte alla rettifica di eventuali imperfezioni di tutto il materiale lapideo reimpiegato. Attrezzature ed apprestamenti di sicurezza Per l’esecuzione della suddetta operazione, si prevede che i lavoratori possano utilizzare materiali per la delimitazione e segnalazione dell’area pericolosa (quali bandelle colorate, cavalletti, transenne, etc.); segnalare l’ingombro nelle ore notturne. I lavoratori addetti alle operazioni di scricchiolatura dovranno far uso di - indumenti ad alta visibilità (bretelle oppure pettorine, oppure giubbotti); - guanti di protezione alle mani - maschere di protezione delle vie respiratorie dotate di filtri ad alta efficienza ed atti a trattenere i vapori di idrocarburi Procedure operative Le suddette operazioni dovranno essere eseguite in assenza di altre lavorazioni nell’area oggetto dei presenti lavori. Tenere lontano da materiali infiammabili e dalla bombola del gas in uso le fiamme libere del cannello; tenere a disposizione un estintore portatile e seguire le procedure predisposte in caso di emergenza. Nel caso che l’esecuzione dei lavori avvenga su margini stradali posizionare adeguata segnaletica, segnalare l’ingombro nelle ore notturne, utilizzare abiti ad alta visibilità. Impresa individuata per l’esecuzione dei lavori e collocazione temporale della fase Le operazioni volte alla scricchiolatura dei materiali lapidei reimpiegati potranno essere eseguite da personale dell’impresa appaltatrice principale solo qualora disponga di attrezzatura e di personale qualificato e specializzato; in caso contrario è obbligatorio il ricorso ad un’impresa sub appaltatrice specializzata nel settore che verrà prescelta in base a criteri di idoneità tecnico-professionale e nel rispetto della procedura prevista per la concessione in sub-appalto dei lavori pubblici. Le presenti operazioni, in considerazione delle dimensioni dell’area di cantiere, le stesse potranno avvenire in contemporanea con altre lavorazioni a condizione che avvengano secondo le procedure sopra elencate. Individuazione e valutazione dei rischi CADUTA DI PERSONE DALL’ALTO CADUTA DI MATERIALI DALL’ALTO URTI, COLPI, IMPATTI, COMPRESSIONI PUNTURE, TAGLI, ABRASIONI, USTIONI SCIVOLAMENTO, CADUTA A LIVELLO INVESTIMENTO ELETTRICITA’ CALORE, FIAMME, ESPLOSIONI GETTI E SCHIZZI VIBRAZIONI RUMORE MICROCLIMA POLVERI E FIBRE FUMI, NEBBIE, GAS, VAPORI MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: 2 2 2 2 2 3 2 2 2 2 2 2 2 2 2 ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.41 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange PROVVISTA E STESA DI EMULSIONE BITUMINOSA Descrizione La presente fase prevede l’esecuzione di operazioni atte alla stesa di emulsione bituminosa eseguita a macchina. Attrezzature ed apprestamenti di sicurezza Per l’esecuzione delle suddette operazioni, si prevede che i lavoratori possano utilizzare materiali per la delimitazione e segnalazione dell’area pericolosa (quali bandelle colorate, cavalletti, transenne, etc.); semafori mobili per regolare l’eventuale flusso stradale; segnalare l’ingombro nelle ore notturne. I lavoratori addetti alle operazioni di stesa dell’emulsione bituminosa dovranno far uso di - indumenti ad alta visibilità (bretelle oppure pettorine, oppure giubbotti); - guanti di protezione alle mani - maschere di protezione delle vie respiratorie dotate di filtri ad alta efficienza ed atti a trattenere i vapori di idrocarburi Procedure operative Le suddette operazioni dovranno essere eseguite in assenza di altre lavorazioni nell’area oggetto dei presenti lavori. Tenere lontano da materiali infiammabili e dalla bombola del gas in uso le fiamme libere della caldaia; tenere a disposizione un estintore portatile e seguire le procedure predisposte in caso di emergenza. Nel caso che l’esecuzione dei lavori avvenga su margini stradali posizionare adeguata segnaletica, segnalare l’ingombro nelle ore notturne, utilizzare abiti ad alta visibilità, regolare il flusso stradale. Impresa individuata per l’esecuzione dei lavori e collocazione temporale della fase Le operazioni volte alla stesura dell’emulsione bituminosa potranno essere eseguite da personale dell’impresa appaltatrice principale solo qualora disponga di attrezzatura e di personale qualificato e specializzato; in caso contrario è obbligatorio il ricorso ad un’impresa sub appaltatrice specializzata nel settore che verrà prescelta in base a criteri di idoneità tecnico-professionale e nel rispetto della procedura prevista per la concessione in sub-appalto dei lavori pubblici. Le presenti operazioni, in considerazione delle dimensioni dell’area di cantiere, le stesse potranno avvenire in contemporanea con altre lavorazioni a condizione che avvengano secondo le procedure sopra elencate. Individuazione e valutazione dei rischi CADUTA DI PERSONE DALL’ALTO CADUTA DI MATERIALI DALL’ALTO URTI, COLPI, IMPATTI, COMPRESSIONI PUNTURE, TAGLI, ABRASIONI, USTIONI SCIVOLAMENTO, CADUTA A LIVELLO INVESTIMENTO ELETTRICITA’ CALORE, FIAMME, ESPLOSIONI GETTI E SCHIZZI VIBRAZIONI RUMORE MICROCLIMA POLVERI E FIBRE FUMI, NEBBIE, GAS, VAPORI MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: 2 2 2 2 2 3 2 2 2 2 2 2 2 2 2 ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.42 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange MANTO BITUMINOSO Descrizione La presente fase prevede l’esecuzione di operazioni atte alla stesa del manto bituminoso e del tappetino finale di usura nella carreggiata centrale. Attrezzature ed apprestamenti di sicurezza Per l’esecuzione delle suddette operazioni, si prevede che i lavoratori possano utilizzare materiali per la delimitazione e segnalazione dell’area pericolosa (quali bandelle colorate, cavalletti, transenne, etc.); segnalare l’ingombro nelle ore notturne. I lavoratori addetti alle operazioni di bitumatura e di stessa del tappetino finale di catrame dovranno far uso di - indumenti ad alta visibilità (bretelle oppure pettorine, oppure giubbotti); - guanti di protezione alle mani - maschere di protezione delle vie respiratorie dotate di filtri ad alta efficienza ed atti a trattenere i vapori di idrocarburi Procedure operative Le suddette operazioni dovranno essere eseguite in assenza di altre lavorazioni nell’area di pertinenza della presente. Tenere lontano da materiali infiammabili e dalla bombola del gas in uso le fiamme libere della caldaia; tenere a disposizione un estintore portatile e seguire le procedure predisposte in caso di emergenza Eseguire il rifornimento di carburante delle macchine operatrici a motore spento e tenere a disposizione un estintore portatile e seguire le procedure predisposte in caso di emergenza Nel caso che l’esecuzione dei lavori avvenga su margini stradali posizionare adeguata segnaletica, segnalare l’ingombro nelle ore notturne, utilizzare abiti ad alta visibilità, regolare il flusso stradale. Impresa individuata per l’esecuzione dei lavori e collocazione temporale della fase Le operazioni volte alla stesura del manto bituminoso e del tappetino finale di usura potranno essere eseguite da personale dell’impresa appaltatrice principale solo qualora disponga di attrezzatura e di personale qualificato e specializzato; in caso contrario è obbligatorio il ricorso ad un’impresa sub appaltatrice, specializzata nel settore che verrà prescelta in base a criteri di idoneità tecnico-professionale e nel rispetto della procedura prevista per la concessione in sub-appalto dei lavori pubblici. Le presenti operazioni, in considerazione delle dimensioni dell’area di cantiere, le stesse potranno avvenire in contemporanea con altre lavorazioni a condizione che avvengano secondo le procedure sopra elencate. Individuazione e valutazione dei rischi CADUTA DI PERSONE DALL’ALTO CADUTA DI MATERIALI DALL’ALTO URTI, COLPI, IMPATTI, COMPRESSIONI PUNTURE, TAGLI, ABRASIONI, USTIONI SCIVOLAMENTO, CADUTA A LIVELLO INVESTIMENTO ELETTRICITA’ CALORE, FIAMME, ESPLOSIONI GETTI E SCHIZZI VIBRAZIONI RUMORE MICROCLIMA POLVERI E FIBRE FUMI, NEBBIE, GAS, VAPORI MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: 2 2 2 2 2 3 2 2 2 2 2 2 2 2 2 ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.43 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange VERNICIATURE Descrizione La presente fase prevede l’esecuzione di operazioni atte alla realizzazione di tinteggiature di eventuali nuovi pali I.P., semafori ed elementi di arredo, utilizzando pitture all’acqua o contenenti solventi. Attrezzature ed apprestamenti di sicurezza Per l’esecuzione delle suddette operazioni, si prevede che i lavoratori possano utilizzare opere provvisionali quali ponteggi a cavalletti o a tubi e giunti, ponti su cavalletti, ponti su ruote (trabattelli), scale doppie ecc. Procedure operative Le suddette operazioni potranno avvenire in contemporanea con altre lavorazioni purché in aree logisticamente non interferenti fra loro. Consultare le schede di sicurezza delle sostanze utilizzate e attenersi alle indicazioni fornite dal produttore. Tenere le vernici e le pitture lontane da fonte di calore o fiamme libere e tenere a disposizione un estintore portatile. Ventilare abbondantemente le aree ristrette o chiuse di lavoro. Individuazione analisi e valutazione dei principali rischi RISCHIO Caduta dall’alto di persone Caduta di materiali dall’alto Urti, colpi, impatti, compressioni Punture, tagli, abrasioni, ustioni Cesoiamento, stritolamento Scivolamento, caduta a livello Getti e schizzi Fumi, nebbie, gas, vapori Elettricità Rumore Microclima Contatto con sostanze e preparati allergeni Movimentazione manuale dei carichi PROBABILITA’ DANNO VALUTAZIONE 2 2 2 2 2 2 3 2 1 1 1 2 6 4 2 2 2 4 2 2 4 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 2 1 2 2 2 2 4 2 ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.44 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange SEGNALETICA STRADALE ORIZZONTALE CON VERNICIATURA A PAVIMENTO Descrizione La presente fase prevede l’esecuzione di operazioni atte alla verniciatura di passaggi pedonali, delle linee di arresto di scritte tipo “stop”, bus”, “30” e di ogni altra segnaletica orizzontale da effettuarsi a mezzo di prodotti vernicianti ed adesivanti da distribuirsi a mezzo di pompa a spruzzo. Attrezzature ed apprestamenti di sicurezza Per l’esecuzione delle suddette operazioni, si prevede che i lavoratori possano utilizzare materiali per la delimitazione e segnalazione dell’area pericolosa (quali bandelle colorate, cavalletti, transenne, etc.); semafori per regolare il flusso stradale; lampade ad intermittenza od altre dispositivi luminosi per segnalare l’ingombro nelle ore notturne. I lavoratori addetti alle operazioni di predisposizione della segnaletica orizzontale a pavimento dovranno far uso di - indumenti ad alta visibilità (bretelle oppure pettorine, oppure giubbotti); - guanti di protezione alle mani - maschere di protezione delle vie respiratorie dotate di filtri ad alta efficienza ed atti a trattenere i vapori di solventi organici (filtri a carbone attivo). Procedure operative Le suddette operazioni potranno avvenire in contemporanea con altre lavorazioni a condizione che queste siano realizzate in altra zona del cantiere non logisticamente interferente con questa. Consultare le schede di sicurezza delle sostanze utilizzate e attenersi alle indicazioni fornite dal produttore Tenere le vernici e le pitture lontane da fonte di calore o fiamme libere e tenere a disposizione un estintore portatile Ventilare abbondantemente le aree ristrette o chiuse di lavoro Impresa individuata per l’esecuzione dei lavori e collocazione temporale della fase Le operazioni volte alla realizzazione delle opere sopra indicate saranno eseguite da personale dell’impresa appaltatrice principale o di imprese in sub appalto specializzate nello specifico settore della segnaletica stradale. Dette imprese in sub-appalto saranno individuate dalla ditta appaltatrice principale previa autorizzazione del committente e prescelte tenuto conto della loro idoneità tecnica e della loro affidabilità riguardo alla sicurezza sul lavoro; in considerazione delle dimensioni dell’area di cantiere, le stesse potranno avvenire in contemporanea con altre lavorazioni a condizione che avvengano secondo le procedure sopra elencate. Individuazione e valutazione dei rischi CADUTA DI PERSONE DALL’ALTO URTI, COLPI, IMPATTI, COMPRESSIONI PUNTURE, TAGLI, ABRASIONI, USTIONI SCIVOLAMENTO, CADUTA A LIVELLO ELETTRICITA’ GETTI E SCHIZZI RUMORE MICROCLIMA FUMI, NEBBIE, GAS, VAPORI CONTATTO CUTANEO CON SOSTANZE E PREPARATI , ALLERGENI MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: 3 2 2 2 2 2 2 2 3 3 3 ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.45 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange CARTELLONISTICA STRADALE Descrizione La presente fase prevede l’esecuzione di operazioni intese alla collocazione e/o rimozione di segnaletica stradale necessaria a limitare od a deviare il traffico stradale dalla zona e dalle aree interessate all’esecuzione dei lavori (cartelli stradali; semafori; segnali luminosi; lampade ad intermittenza, etc). Attrezzature ed apprestamenti di sicurezza Per l’esecuzione delle suddette operazioni, si prevede che i lavoratori possano utilizzare opere provvisionali quali ponti su cavalletti, scale doppie, ecc.; si prevede inoltre l’utilizzo di semafori temporanei atti a garantire il senso alternato di marcia, nonché di indumenti ad alta visibilità per il personale impegnato sia nelle operazioni di segnalazione e di limitazione del traffico, sia nella realizzazione in senso stretto della segnaletica stradale. Procedure operative In considerazione della interferenza con altre strade in cui il traffico potrebbe non essere sospeso durante l’esecuzione dei lavori, posizionare adeguata segnaletica, segnalare l’ingombro nelle ore notturne, utilizzare abiti ad alta visibilità, regolare il flusso stradale. Impresa individuata per l’esecuzione dei lavori e collocazione temporale della fase Le operazioni volte alla posa in opera ed alla rimozione della segnaletica sopra indicati potranno essere eseguite da personale dell’impresa appaltatrice principale o di imprese in sub appalto (solo in caso di comprovata necessità e previa verifica, da parte del Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione dei lavori della idoneità tecnico-professionale e previa espletamento della procedura di legge prevista per la concessione dei lavori in sub appalto); in considerazione delle dimensioni dell’area di cantiere, le stesse potranno avvenire in contemporanea con altre lavorazioni purché in aree logisticamente non interferenti fra loro. Individuazione e valutazione dei rischi CADUTA DI PERSONE DALL’ALTO CADUTA DI MATERIALI DALL’ALTO URTI, COLPI, IMPATTI, COMPRESSIONI PUNTURE, TAGLI, ABRASIONI, USTIONI SCIVOLAMENTO, CADUTA A LIVELLO INVESTIMENTO ELETTRICITA’ RUMORE MICROCLIMA POLVERI E FIBRE FUMI, NEBBIE, GAS, VAPORI MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: Valutazione: 2 2 2 2 2 3 2 2 2 2 2 2 ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.46 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange 7 - Ulteriori prescrizioni sull’organizzazione del cantiere L’Impresa dovrà trasmettere al Coordinatore per la sicurezza le planimetrie specifiche su cui sia dettagliato, in coerenza con il presente Piano di Sicurezza, dopo averne studiato i lay-out richiesti per le varie funzioni, ed in coerenza con il Piano Operativo di Sicurezza da essa predisposto, il layout definitivo di cantiere rappresentativo di quanto in appresso indicato: - punti di alimentazione elettrica, idrica e collegamenti fognari (e relative intercettazioni), - moduli prefabbricati di cantiere e relative zone interne per servizi, spogliatoi ecc., - aree di stoccaggio materiali in lavorazione, - aree di stazionamento macchine di sollevamento ed attrezzature specifiche di cantiere, - ponteggi, - posizione degli estintori e mezzi antincendio, - aree di stoccaggio temporaneo di materiali da conferire a discarica autorizzata, - aree di stoccaggio carburanti e zone deposito bombole. Le planimetrie dovranno esser periodicamente aggiornate in relazione agli sviluppi del cantiere, prima delle modifiche stesse (pertanto sarà preferibile disporre di basi su supporto informatizzato). Le stesse saranno esposte, data l’estensione dell’intervento, in almeno 3 punti del cantiere. • Recinzioni di cantiere Le recinzioni di cantiere devono essere realizzate secondo il “Manuale dei cantieri” della Città di Torino. Inoltre le zone di intervento devono essere delimitate con recinzioni in pannelli grigliati su basi prefabbricate in cls. oppure in new-jersey in blocchi di cls., o riempiti con acqua, a seconda del luogo e del rischio che comporta la lavorazione. • Servizi igienico-assistenziali (si veda la schematizzazione della pagina seguente) Le seguenti valutazioni si riferiscono ad interventi dimensionati per una presenza max di 15 addetti; in conseguenza del definitivo numero di addetti previsti si prevederanno i relativi multipli: - servizi in baracche di cantiere dotati almeno di 1 servizio igienico, 1 doccia, 4 lavabi; - spogliatoi in grado di contenere 15 armadietti (a 2 scomparti) e relativi spazi per cambio; - nel caso siano presenti addetti di sesso diverso dovranno esser previsti servizi e spogliatoi separati per sesso; - refettorio costituito da locale attrezzato con tavoli e sedie per il consumo contemporaneo di almeno 15 pasti per turno; lo stesso sarà dotato di scaldavivande e lavelli proporzionati al suddetto numero di fruitori. Tutti i locali per servizi igienico assistenziali, così come per l’ufficio di cantiere ecc., dovranno essere dotati di impianti elettrici a norma e di riscaldamento (eventualmente elettrico) per il periodo freddo. Dovrà essere curata la pulizia giornaliera degli stessi. Inoltre i locali servizi igienici e mensa dovranno avere gli scarichi collegati alla rete fognaria e alla rete di alimentazione idrica presenti in sito. Nel caso in cui l’appaltatore impieghi più personale di quanto previsto nel piano esso deve integrare proporzionalmente tali servizi assistenziali senza aggravio di costi per il Committente. Per la fase di realizzazione del cantiere è richiesta la convenzione con esercizio pubblico in zona per l’utilizzo di servizi e per la refezione (copia della stessa da tenere agli atti). Si precisa che tutti i moduli prefabbricati di cantiere da utilizzare per servizi, spogliatoi, refezione, uffici dovranno avere un’altezza netta interna di 2,70 m, rispettare i rapporti ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.47 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange areoilluminanti e di ventilazione naturale e comunque esser dotati dei requisiti di abitabilità con dichiarazione in proposito dell’Impresa Appaltatrice. ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.48 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange h 100 Pannello copier UFFICIO DI CANTIERE Modulo base Ufficio cantiere con arredi ed equipaggiamenti fax 2,30m tel pc Ufficio min 11 mq h 200 cm Armadio h 200 cm 4,80m Per accettazione Impresa SI NO L’Impresa, ove intenda operare diversamente, è tenuta a riportare nel POS e sul retro della presente pagina, lo schema proposto con gli opportuni chiarimenti 4,80m wc doc SERVIZI IGIENICI Modulo base (fino a 30 addetti) doc 2,30m Lavabo canale 6 erogatori wc Servizi base (fino a 30 addetti) Per accettazione Impresa SI NO L’Impresa, ove intenda operare diversamente, è tenuta a riportare nel POS e sul retro della presente pagina, lo schema proposto con gli opportuni chiarimenti 4,80m SPOGLIATOIO Modulo base per 15 addetti panchetta panchetta panchetta Spogliatoio base x 15 addetti 2,30m 5/6 Armadietti 5/6 Armadietti 5/6 Armadietti REFETTORIO Modulo base per 15 addetti 2,30m 6 Posti Frigo, Scaldaviv., Acquaio 4,80m Per accettazione Impresa SI NO L’Impresa, ove intenda operare diversamente, è tenuta a riportare nel POS e sul retro della presente pagina, lo schema proposto con gli opportuni chiarimenti Refettorio x 15 addetti Per accettazione Impresa SI NO L’Impresa, ove intenda operare diversamente, è tenuta a riportare nel POS e sul retro della presente pagina, lo schema proposto con gli opportuni chiarimenti ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.49 Città di Torino • - Riqualificazione Ambientale di via Lagrange Servizi di pronto intervento n. 1 cassetta di pronto soccorso di medicazione. n. 1 telefono (mobile) di soccorso con numeri di emergenza. • Uffici (si veda la schematizzazione della pagina precedente) ecc. Si dovrà prevedere la posa di almeno: - n. 1 ufficio di cantiere di dim. min. 5,0 x 2,5 m. Per quanto attiene all’ufficio di cantiere, esso dovrà esser dotato, oltre che degli occorrenti arredi, almeno di Telefono, Fax, Workstation con PC, Stampante/Plotter, Modem connesso a rete telefonica, Fotocopiatrice e idonei armadi per archiviazione pratiche di cantiere e della sicurezza. L’impianto di cantiere dovrà essere dotato di specifica assicurazione contro furti. • Servizi antincendio - almeno n. 4 estintori a polvere da 6 kg collocati presso ufficio e, di giorno, in zone di lavoro. • Accessi e Circolazione - Area di circolazione per mezzi di cantiere in ambito delimitato nella zona occupata dal cantiere; in particolare è prevista, all’interno del cantiere, una zona riservata ai mezzi d’opera ed al carico e scarico materiali. E’ fatto divieto di utilizzare parte dell’area di cantiere per la sosta di autoveicoli del personale di cantiere. Il Coordinatore per la Sicurezza vieterà per tutta la durata dei lavori l’accesso a tutta l’area di cantiere ad automezzi non funzionali alle opere. - Si segnala che all’interno dell’area di cantiere è vietato l’accesso a persone non preventivamente autorizzate; tutte le persone autorizzate dovranno esser giornalmente registrate su apposito registro, al loro ingresso in cantiere; l’elenco di tali presenze dovrà esser consegnato settimanalmente (al lunedì via fax) al Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione. - Nell’area di cantiere è vietato depositare, anche solo provvisoriamente, materiale, attrezzature e/o manufatti che non siano relativi al cantiere stesso. • Movimentazione dei carichi La movimentazione materiali dovrà avvenire con l’utilizzo di idonei apparecchi e attrezzature. Per la movimentazione ed il trasporto dei materiali sullo specifico luogo di lavoro, oltre all’autogrù per il trasporto materiali o manufatti particolari, si utilizzeranno inoltre ulteriori apparecchi o sistemi (pinze, imbragature, ecc.). E’ vietato il trasporto a mano per carichi superiori a quanto previsto dalle norme. • Depositi Il deposito di materiali dovrà avvenire in modo appropriato e senza creare problemi di stabilità e/o inquinamento, esclusivamente nell’area di cantiere; pertanto i materiali: se disposti a cataste o mucchi dovranno esser idoneamente posati per evitarne lo scivolamento; i materiali polverosi dovranno esser conservati in sacchi e/o idonei contenitori per evitare il diffondersi di corpuscoli nell’aria; - ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.50 Città di Torino - Riqualificazione Ambientale di via Lagrange tutti i materiali pericolosi dovranno esser depositati in luoghi protetti evidenziando con cartelli il grado di pericolosità e gli accorgimenti per il loro uso; tutti i materiali infiammabili o in serbatoi a pressione dovranno esser conservati in zone protette e ventilate, rispettando i dettami delle norme vigenti in materia (per lo stoccaggio di bombole di gas ossiacetileniche si dovranno prevedere appositi ambiti con tettoietta e catene di fissaggio, con divisione piene/vuote). • Fornitura di energia e servizi allacciamenti di cantiere (elettrico e terra, acquedotto, fognatura, telefono) a carico dell’Impresa compresi gli oneri di gestione, da eseguirsi in conformità alle norme vigenti previ contatti con Aziende erogatrici; tali collegamenti non dovranno creare, per quanto attiene agli scavi all’esterno del cantiere, problemi; pertanto l’Impresa, sentiti gli enti erogatori dei servizi, dovrà sottoporre alla D.L. ed al Coordinatore per la Sicurezza uno schema di tali allacci che, verificato con il Committente, sarà approvato con eventuali integrazioni del Coordinatore Sicurezza per l’esecuzione e restituito all’Impresa per la realizzazione. Tutte le utenze dovranno risultare facilmente intercettabili in prossimità dell’accesso di cantiere o comunque in luogo segnalato (in “situ” e nelle planimetrie allegate), per eventuali interventi in emergenza. In particolare dovranno essere segnalati i “pulsanti di disattivazione”. • Divieti e prescrizioni particolari Si ricorda che è assolutamente vietato accendere fuochi anche solo per riscaldare gli ambienti o zone di lavoro. Per il riscaldamento dei locali si dovranno utilizzare sistemi proposti dall’Impresa e autorizzati dal CSE. Nel caso in cui le condizioni climatiche fossero particolarmente rigide e la situazione del cantiere tale da non consentire un regolare sviluppo delle lavorazioni in condizioni accettabili per le maestranze, il Coordinatore per la Sicurezza potrà proporre alla D.L. la sospensione, anche parziale dei lavori. L’Impresa è tenuta a disporre nel cantiere di un adeguato numero di estintori (minimo 4 del tipo a polvere polivalente da 6 kg, per fuochi A, B, C) perfettamente funzionanti, posti in zone segnalate per pronto intervento in caso di piccoli incendi. La posizione di tali estintori dovrà risultare sulle planimetrie di cantiere predisposte dall’Impresa, planimetrie che dovranno individuare anche i punti di raccolta e le conseguenti vie di fuga in caso di emergenza e dovranno essere posizionate in evidenza in più punti del cantiere, come concordato con il CSE. L’Impresa è tenuta a impiegare, ove sia necessario l’uso, compressori di tipo silenziato, per ridurre il ricorso a mezzi di protezione specifica per tutti gli addetti del cantiere e inquinamento. • Quadri Elettrici di Cantiere Il Quadro Elettrico di Cantiere dovrà esser di tipo omologato e conforme con le disposizioni di legge. All’origine dell’impianto è posizionato stabilmente il quadro generale con i dispositivi di comando, protezione e sezionamento, con grado di protezione adeguato, resistenza a urti meccanici, corrosione e calore. Particolare attenzione sarà dedicata all’indicazione delle utenze allacciate. I collegamenti elettrici di cantiere dovranno esser eseguiti a regola d’arte. Gli eventuali collegamenti alle utenze in cantiere dovranno avvenire esclusivamente con materiale omologato e nel rispetto delle prescrizioni di legge, con cavi di debita sezione posizionati in modo da non ostacolare o intralciare il passaggio di persone (non è consentito disporre cavi a terra). Dal quadro ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.51 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange generale si dipartiranno le linee dorsali ai sottoquadri di zona anch’essi specifici per cantiere. Si dovranno usare solo prese di tipo industriale omologate CEE di specifico colore, con grado di protezione IP 67 per tutti gli utilizzatori elettrici. Prima dell’inizio dei lavori l’Impresa deve realizzare una idonea e certificata rete di terra per il collegamento ad essa di tutte le masse metalliche del cantiere nel rispetto delle norme ISPESL. Tale rete dovrà esser monitorata nel corso dei lavori per verificarne la completa integrità. Durante il corso dei lavori dovranno esser installati Quadri Elettrici secondari disposti nelle aree idonee, a cui potranno collegarsi le utenze occorrenti per il cantiere. Tutti i cavi di alimentazione dei sottoquadri e delle varie utenze devono esser adeguatamente protetti e racchiusi in canaline provvisorie, adeguatamente sospese; ne è vietata la posa sul terreno. L’Impresa è tenuta a fornire, prima della loro installazione, idonee planimetrie con la disposizione di tali quadri. Per tutte le opere impiantistiche elettriche di cantiere realizzate, prima del loro utilizzo, dovrà esser prodotta regolare documentazione grafica e certificazione da parte dell’Impresa stessa relativa alla corretta esecuzione delle stesse. Data l’estensione dell’intervento, potranno essere previsti, per le lavorazioni sul Corso, generatori autonomi, purchè di tipo silenziato. • Illuminazione del cantiere L’Impresa dovrà realizzare un’adeguata illuminazione delle zone di lavoro. Tale illuminazione dovrà garantire l’occorrente livello di sicurezza nelle ore di lavoro ed adeguata sicurezza nelle ore notturne, per la cittadinanza. Si dovranno prevedere in proposito almeno 2 torri faro ubicate sul Corso. Tutti gli impianti elettrici, sia pur provvisori, dovranno rispettare le norme di sicurezza vigenti, tutti i corpi dovranno esser certificati e le linee protette in idonee canaline. Nel cantiere ogni area di lavoro e/o di transito da parte di addetti dovrà esser dotata di illuminazione artificiale rapportata all’uso previsto. Uno schema dell’illuminazione di cantiere dovrà esser presente e costantemente aggiornato. • Macchine ed Attrezzature Tutte le macchine, attrezzature ed impianti presenti in cantiere dovranno esser incluse nell’elenco previsto e riportare esse stesse una targhetta identificativa dell’impresa proprietaria e unica utilizzatrice con propri addetti. • Smaltimento residui di lavorazione Al termine di ogni singola fase di attività lavorativa bisognerà provvedere allo sgombero dell'intera area dei lavori dai materiali residui in modo da non produrre inquinamento ambientale. Tale operazione consisterà sostanzialmente in una pulizia dell'area di lavoro che dovrà esser effettuata nel rispetto delle norme di igiene ambientale e senza creare danni all'ambiente circostante. Tutte le aree del cantiere dovranno esser pulite durante l’arco dei lavori, al fine di evitare inconvenienti connessi con la presenza di materiali o residui sull’area di lavoro. E’ in ogni caso richiesta tassativamente una particolare pulizia di cantiere al termine di ogni settimana lavorativa, estesa a tutta l’area di cantiere, oltre alla prevista pulizia giornaliera. ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.52 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange E’ inoltre richiesto, al termine delle lavorazioni, la perfetta pulizia di quanto realizzato, in particolare per quanto attiene a pavimenti e finiture; per tali operazioni è richiesto uno specifico dettaglio nel P.O.S. Si ricorda che è assolutamente vietato imbrattare le aree esterne al cantiere anche con terriccio o polvere; pertanto l’Impresa è tenuta ad effettuare un costante controllo della pulizia dei mezzi in uscita (in particolare durante le fasi di scavo). Nel caso che si dovesse sporcare il sedime stradale, l’Impresa è tenuta a provvedere prontamente alla sua pulizia, nel rispetto del Regolamento Comunale e del Codice della Strada con mezzi (autobotti e spazzatrici motorizzate) e maestranze istruite, tenendo presente che tali azioni avvengono all’esterno del cantiere. La stessa dovrà fornire un POS specifico per tali opere. Con cadenza a seconda delle necessità, durante il corso delle opere, dovranno essere fatte pulizie con autobotte/macchina spazzatrice dei sedimi perimetrali al cantiere per la rimozione di polvere (prevedere del caso convenzione con Amiat). • Ripristino dei luoghi A fine lavori dovrà essere smantellato il cantiere, ripristinando lo stato dei luoghi preesistenti, con asportazione supporti, eventuali macerie e residui lavorazione ed interventi di ripristino per eventuali danni arrecati, compresa la risistemazione dell’area circostante la recinzione e quanto eventualmente manomesso; si ribadisce che particolare cura dovrà esser garantita per il rispetto delle aree verdi e piantumate. • Reperibilità e Presenze Il cantiere dovrà esser presidiato, nelle ore lavorative, dal Direttore Tecnico di Cantiere. E’ richiesto inoltre un pronto intervento in caso di situazioni di pericolo o comunque richieste dal Committente, che deve esser garantito nelle ore notturne e festive per tutta la durata dei lavori, compresi eventuali periodi di sospensione; pertanto l’Impresa è tenuta a fornire numeri telefonici e domicilio almeno del Direttore di Cantiere (o persona da Lui delegata) e di un Preposto. La presenza sul sito dovrà esser costantemente garantita entro 30 minuti dalla richiesta. • Accesso al Cantiere L’Impresa è tenuta a controllare gli accessi al cantiere consentendo esclusivamente l’ingresso agli addetti regolarmente autorizzati, al personale per il trasporto di materiale (limitatamente al periodo di scarico/scarico e solo per l’area relativa alla movimentazione), alla Direzione Lavori e Coordinatore per la Sicurezza, ai visitatori preventivamente autorizzati dal Coordinatore per la Sicurezza. Tutte le persone che accedono al cantiere dovranno esser dotate di idonei D.P.I.; l’Impresa è tenuta a fornire quanto sopra a tutti gli addetti e per i restanti almeno i caschi (dotati di cuffietta monouso). Per quanto attiene a movimentazioni particolari (quali trasporto con autogrù, ecc., interventi di deviazione traffico) su strada pubblica, l’Impresa è tenuta a fornire assistenza con l’eventuale ausilio di movieri dotati di idonee palette per indirizzare il traffico. • Prescrizioni particolari ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.53 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange L’emissione dei certificati di pagamento sarà vincolata al completo rispetto di tutte le norme comprese nel Piano di Sicurezza, alla presenza in cantiere di tutta la documentazione, aggiornata, richiesta dalle norme e dal presente Piano (vedi in proposito le schede contenute in “Procedure”). ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.54 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange • Presenza di altre Imprese Nel caso in cui, su richiesta del Committente, sia necessario l’accesso al cantiere di altre Imprese, il CSE, verificatane la possibilità, impartirà all’Impresa i relativi specifici Ordini per consentire tali accessi e l’eventuale (in via eccezionale) uso di apprestamenti dell’Impresa stessa. Ciò potrà avvenire in particolare per i completamenti impiantistici relativi alla posa dei corpi illuminanti e dei cavi elettrici degli impianti dell’illuminazione pubblica, per la posa degli accessori degli impianti semaforici, per la posa di ulteriori allacci (telematici, telefonici, ecc.), per la posa delle tubazioni dell’acquedotto (SMAT) e delle tubazioni del gas (AES), oltrechè nella fase iniziale ed in eventuali altre fasi per l’eventuale spostamento dei sottoservizi. • Emergenza antincendio e soccorso Con la realizzazione del cantiere deve contemplarsi l’accessibilità dei mezzi di soccorso e antincendio all’area limitrofa ai lavori. L’Impresa, durante l’orario di lavoro, con proprio personale adeguatamente addestrato, è tenuta ad agevolare l’azione di eventuali interventi degli organismi preposti al servizio di emergenza e soccorso. Di notte e nei giorni non lavorativi dovrà essere prevista l’accessibilità dei mezzi di soccorso a tutte le residenze e attività presenti in zona. I sistemi antincendio esistenti dovranno risultare liberi ed adeguatamente segnalati. • Opere escluse Sono escluse dal presente Piano esclusivamente quelle opere non espressamente previste nell’appalto in oggetto. Ci si riferisce in particolare ad eventuali interventi per lo spostamento di sottoservizi e per allacci e posa corpi illuminanti, curati dagli Enti erogatori. 8.1 Garanzie assicurative Si richiede la copertura dei Rischi del Cantiere con la Polizza Globale del Costruttore; tale polizza dovrà coprire eventuali danni e/o infortuni verificatisi in cantiere agli addetti, al Direttore Lavori, al Coordinatore per la Sicurezza ed agli eventuali visitatori regolarmente autorizzati. Copia di tale polizza dovrà esser trasmessa al Coordinatore per la Sicurezza prima dell’inizio lavori. ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.55 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange MODALITÀ DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Il presente piano contiene l’individuazione, l’analisi, la valutazione dei rischi e le conseguenti procedure esecutive, gli apprestamenti di difesa e le attrezzature atta a garantire il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori. La valutazione dei rischi vera e propria comporta un confronto tra la fonte di pericolo che è stata individuata ed il gruppo di soggetti a rischio (o il soggetto) ad essa relativi. Nell'ottica di un processo logico rigoroso, occorre stabilire le unità di misura dei parametri che consentono di pervenire ad una qualche gradazione del rischio atteso, stante la necessità di ottenere una scala di priorità di intervento, a partire dai rischi più elevati. La metodologia utilizzata è quella di definire scale qualitative di valutazione, che possono dar conto in modo semplice dell'entità delle variabili in gioco. Lo strumento proposto intende innanzitutto rispondere alle esigenze della fase di identificazione dei possibili rischi in conseguenza della quale gli stessi vengono valutati e sottoposti a misure correttive. La fase di identificazione dei rischi prevede di individuare le fonti potenziali di pericolo per la sicurezza e la salute dei lavoratori. Allo scopo si è utilizzato il sottostante prospetto contenente l’elenco dei fattori di rischio per la sicurezza e per la salute dei lavoratori. FATTORI DI RISCHIO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE Rischi per la sicurezza: caduta di persone dall’alto caduta di materiali dall’alto urti - colpi - impatti - compressioni - schiacciamenti punture - tagli - abrasioni - cesoiamenti scivolamenti - cadute a livello investimento calore fiamme elettricità getti e schizzi contatto con linee di servizi Rischi fisici e chimici per la salute: vibrazioni rumore polveri fumi - gas - vapori allergeni oli minerali e derivati movimentazione manuale dei carichi La fase conseguente all’individuazione dei rischi comporta l’analisi e la valutazione dei rischi stessi; in tal senso si prevede il confronto tra la fonte potenziale di pericolo ed il soggetto/i esposto/i; nello specifico si procede ad una stima di ciascuna situazione a rischio al fine di valutarne la gravità. ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.56 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange La gravità di ogni situazione a rischio viene esplicitata tenendo conto della specifica situazione di lavoro e del possibile sistema di prevenzione proposto. Ogni situazione di rischio viene valutata utilizzando la sottostante scala qualitativa di gravità. Fase di valutazione dei rischi La fase prevede il confronto tra la fonte potenziale di pericolo ed il soggetto/i esposto/i; nello specifico si procede ad una stima di ciascuna situazione a rischio al fine di valutarne la gravità. La gravità di ogni situazione a rischio viene esplicitata tenendo conto di tre classi di riferimento: - osservanza della normativa vigente in materia prevenzionale - osservanza degli standard nazionali ed internazionali di buona tecnica - osservanza del “buon senso ingegneristico” In ultimo ogni situazione a rischio viene valutata con una scala semiqualiquantitativa di gravità che tiene conto della probabilità o frequenza del verificarsi di un evento di infortunio o di malattia e della magnitudo delle conseguenze ovvero della gravità del danno subito dal lavoratore Consegue pertanto che l’entità del rischio viene definita dalla sottoesposta equazione: R=PxD RISCHIO: PROBABILITA’ che sia raggiunto il limite potenziale di DANNO nelle condizioni di impiego o di esposizione La scala delle PROBABILITA’ (P) viene così formulata: Valore Livello Criterio 1 Improbabile 2 Poco Probabile 3 Probabile 4 Altamente Probabile - non sono noti episodi già verificatisi - il verificarsi di un episodio con conseguente danno susciterebbe incredulità - non si rilevano mancanze tra i sistemi preventivi - Sono noti episodi molto rari già verificatisi - il verificarsi di un episodio con conseguente danno susciterebbe grande sorpresa - si rilevano mancanze tra i sistemi preventivi che possono provocare un danno solo in circostanze sfavorevoli - sono noti episodi che si sono verificati più volte - il verificarsi di un episodio con conseguente danno non susciterebbe incredulità - si rilevano mancanze tra i sistemi preventivi che possono provocare un danno anche in circostanze normali - Sono noti episodi già verificatisi nella stessa azienda - Il verificarsi di un episodio con conseguente danno non susciterebbe sorpresa - Si rilevano mancanze tra i sistemi preventivi che possono provocare un danno in qualunque circostanza ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.57 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange La scala dell’entità del DANNO (D) viene così formulata: Valore Livello Criterio 1 Improbabile 2 Poco Probabile 3 Probabile Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità rapidamente reversibile Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità reversibile Esposizione cronica con effetti reversibili Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità parziale Esposizione cronica con effetti irreversibili e/o parzialmente invalidanti 4 Altamente Probabile Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti letali o di invalidità totale Esposizione cronica con effetti letali e/o totalmente invalidanti Definiti il danno e la probabilità, il rischio viene automaticamente graduato mediante la formula R = P x D ed è raffigurabile in una rappresentazione grafica che viene sotto riportata avente in ascisse la gravità del danno ed in ordinate la probabilità del suo verificarsi P 4 8 12 16 3 6 9 12 2 4 6 8 1 2 3 4 D In relazione alla raffigurazione grafica proposta, consegue che il rischio può essere così definito: RISCHIO LIEVE: 1 RISCHIO MEDIO: 2/3 RISCHIO GRAVE: 4/6/8 RISCHIO GRAVISSIMO: 9/12/16 ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.58 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange FASCICOLO TECNICO DELL'OPERA SCHEDE TECNICHE ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.59 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange FASCICOLO PARTE 1 : LAVORI DI REVISIONE E RIPARAZIONE PER IL COMPARTO IMPIANTO ILLUMINAZIONE PUBBLICA INDISPENSABILE: SI / NO SI INTERVENTO / CADENZA MANUTENZIONE QUADRI ELETTRICI: ispezione con prova interruttore differenziale a mezzo tasto con periodismo semestrale da parte del committente previa idonea istruzione MANUTENZIONE QUADRI ELETTRICI: prova capacità sezionamento agli interruttori magnetotermici con periodismo annuale da parte di manodopera specializzata MANUTENZIONE IMPIANTO ILLUMINAZIONE: controllo a vista corpi illuminanti con periodismo mensile da parte del committente previa idonea istruzione MANUTENZIONE IMPIANTO DI TERRA: controllo continuità meccanica degli elementi collegati e misura della resistenza di terra con periodismo biennale da parte di manodopera specializzata DITTA INCARICATA Specializzata regolarmente iscritta CCIAA RISCHI POTENZIALI Elettrocuzione Caduta persone dall’alto Urti - Colpi - Impatti Punture, Tagli, Abrasioni ATTREZZATURE DI SICUREZZA IN ESERCIZIO Interruttore differenziale Sezionatura di impianto Rete di messa a terra DISPOSITIVI AUSILIARI IN LOCAZIONE In base all’intervento da eseguirsi consultare il piano di sicurezza stilato per la realizzazione dell’opera La ditta che interviene deve operare nel rispetto della legislazione antinfortunistica vigente Vedasi la valutazione dei rischi della ditta incaricata OSSERVAZIONI ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.60 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange FASCICOLO PARTE 1 : LAVORI DI REVISIONE E RIPARAZIONE PER IL COMPARTO IMPIANTO RACCOLTA ACQUE INDISPENSABILE: SI / NO SI INTERVENTO / CADENZA MANUTENZIONE POZZETTI E CONDOTTI: ispezione e pulizia impianto con verifica rete di raccolta e verifica degli scarichi con periodismo annuale da parte del committente previa idonea istruzione e con il progetto originario DITTA INCARICATA Specializzata regolarmente iscritta CCIAA RISCHI POTENZIALI Punture - Tagli - Abrasioni Urti - Colpi - Impatti Seppellimento e sprofondamento (se in presenza di scavi aperti oltre 1,50 mt) Investimento (se si opera su strada veicolare) Microrganismi (se si viene a contatto con i residui) Asfissia e scoppio (se si opera all’interno di un pozzetto) ATTREZZATURE DI SICUREZZA IN ESERCIZIO DISPOSITIVI AUSILIARI IN LOCAZIONE In base all’intervento da eseguirsi consultare il piano di sicurezza stilato per la realizzazione dell’opera La ditta che interviene deve operare nel rispetto della legislazione antinfortunistica vigente Vedasi la valutazione dei rischi della ditta incaricata OSSERVAZIONI ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.61 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange FASCICOLO PARTE 1 : LAVORI DI REVISIONE E RIPARAZIONE PER IL COMPARTO STRADE INDISPENSABILE: SI / NO SI INTERVENTO / CADENZA VERIFICA CEDIMENTI: con periodismo annuale da parte di manodopera idonea RIFACIMENTO TAPPETO USURAI: rifacimento con periodismo quinquennale da parte di manodopera specializzata VERNICIATURA DEI MARCIAPIEDI: controllo dell’aspetto con periodismo annuale e rifacimento con periodismo ventennale in funzione dei materiali e delle condizioni climatiche e ambientali da parte di manodopera specializzata o da parte di manodopera idonea debitamente informata e formata DITTA INCARICATA Specializzata regolarmente iscritta CCIAA RISCHI POTENZIALI Caduta di persone dall’alto Punture - Tagli - Abrasioni Urti - Colpi - Impatti Polveri Vapori Rumore e Vibrazioni ATTREZZATURE DI SICUREZZA IN ESERCIZIO Predisposizione per posa parapetti Predisposizione per ancoraggio ponteggi Predisposizione per dispositivi anticaduta DISPOSITIVI AUSILIARI IN LOCAZIONE Fare uso di sistemi di protezione verificandoli anche sugli allegati al piano di sicurezza stilato per la realizzazione dell’opera OSSERVAZIONI Se interviene ditta esterna realizzare contratto specifico ai sensi dell’art. 7 D.lgs 626/94, con il quale si comunicano i rischi presenti e si coordinano i lavori da eseguire ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.62 Città di Torino 10. Riqualificazione Ambientale di via Lagrange Valutazione Uomini / Giorno Rapporto Uomini / Giorno La stima individua in 1983 il valore uomini/giorno (u/g) relativo all’opera in oggetto Considerato il metodo e partendo quindi dal valore dell’opera e su questo il rapporto percentuale stimato della manod’opera, è possibile un confronto con quanto ipotizzato: A Valore dell’opera € 1.700.000,00 B Percentuale manodopera stimata 21% C Costo giornaliero medio uomo € 180,00 R2 Valore uomini giorno (arr.) 1983,33 u/g = A x B / C E’ possibile affermare che il valore medio stimato si attesta su 1983,00 uomini/giorno. L’elaborazione del cronoprogramma lavori permette altresì di definire il valore medio ipotizzato di lavoratori giornalmente presenti in cantiere: tale valore è sintetizzato da un minimo di 8 lavoratori ad un massimo di 20 lavoratori stimati (valutazione massima presunta 20 lavoratori). Nel caso in cui il numero di addetti dovesse aumentare sarà onere dell’Impresa incrementare il numero di moduli per i servizi socioassistenziali previsti. ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.63 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange ANALISI DEI COSTI DELLA SICUREZZA CODICE BARUFF06 fonte prezzi P.S.EdSc BARSPOG06 P.S.EdSc BARMENS06 P.S.EdSc BARWC06 P.S.EdSc Descrizione Unità di misura Quantità BARACCAMENTI Box prefabbricato di dimensioni 240x450x240, adibito ad ufficio avente struttura portante in profilati metallici, tamponamento e copertura in pannelli sandwich autoportanti in lamiera zincata con interposto isolante, pavimentazione in PVC su supporto in legno idrofugo, infissi in alluminio anodizzato, impianto elettrico, termico, idraulico e fognario. Sono esclusi gli allacciamenti e la realizzazione del basamento; per i primi otto mesi. n. 100.00 Box prefabbricato di dimensioni 240x450x240, adibito a spogliatoio avente struttura portante in profilati metallici, tamponamento e copertura in pannelli sandwich autoportanti in lamiera zincata con interposto isolante, ecc (come sopra); per i primi otto mesi. n 100.00 Box prefabbricato di dimensioni 240x450x240, adibito a mensa avente struttura portante in profilati metallici tamponamento e copertura in pannelli sandwich autoportanti in lamiera zincata con interposto isolante, ecc (come sopra); per i primi otto mesi. n 100.00 Box prefabbricato di dimensioni 240x450x240, adibito a servizi igienici avente struttura portante in profilati metallici, tamponamento e copertura in pannelli sandwich autoportanti in lamiera zincata con interposto isolante, ecc (come sopra); per i primi otto mesi. n 100.00 Prezzo unitario Importo aggiuntivo per la sicurezza 1.00 100% € 1.158,76 € 1.158,76 1.00 100% € 1.040,52 € 1.040,52 1.00 100% € 1.198,14 € 1.198,14 1.00 100% € 1.096,12 € 1.096,12 Durata % INSTALLAZIONE DEI DEPOSITI ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.64 Città di Torino IMAG04021 Riqualificazione Ambientale di via Lagrange Estintore carrellato a polvere pressurizzata. Carica Kg. 50, classe BCE, comprese verifiche periodiche. Nolo per un anno. CLASSE 4a. caduno 4,00 1,00 100% € 87,43 € 349,72 ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.65 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange RISCHI PROVENIENTI DALL'AMBIENTE ESTERNO CARG12010 CARG12020 CARG12030 CARG12050 CPT Cartello segnalatore in lamiera metallica posato a parete o su palo, formato triangolare, lato fino a 60 cm. Fornitura e posa. Un anno. caduno 5,00 1,00 100% € 38,26 € 191,30 CPT Cartello segnalatore in lamiera metallica posato a parete o su palo formato quadrato lato fino a 45 cm. Fornitura e posa. Un anno. caduno 10,00 1,00 100% € 47,67 € 476,70 CPT Cartello segnalatore in lamiera metallica posato a parete o su palo, formato rettangolare fino a 50 x 33 cm. Fornitura e posa. Un anno. caduno 20,00 1,00 100% € 40,92 € 818,40 CPT Palo metallico tubolare zincato diametro 48 mm. per cartello segnalatore, in opera, fino a m. 3.00 di lunghezza. Un anno. caduno 20,00 1,00 100% € 50,10 € 1.002,00 RISCHI TRASMESSI DAL CANTIERE ALL'AMBIENTE ESTERNO RECG02073 CPT RECG02080 CPT RECG02081 CPT Delimitazione di zone di cantiere mediante contenitori in plastica tipo new Jersey. Allestimento in opera, riempimento con acqua o sabbia e successiva rimozione. ml. Coni (o delineatori) in plastica colorata di altezza approssimativa cm 40 posati a distanza non superiore a 2 ml per segnalazione di lavori stradali. Nolo per un mese per caduna tratta di 100 ml.CLASSE 4a. Coni in plastica colorata di altezza approssimativa cm 40 posati a distanza non superiore a 2 ml per segnalazione di lavori stradali. Posa in opera e successiva rimozione compreso sfrido del 10% di materiale. Per tratta di 100 ml. caduna SERG02050 CPT SERG02010 CPT Sorveglianza o segnalazione di lavori con operatore per ora di effettivo servizio. ora Illuminazione mobile di recinzioni o barriere o di segnali, con lampade anche ad intermittenza, alimentate a batteria con autonomia non inferiore a 16 ore di funzionamento continuo. Nolo per un mese. Durata un anno. caduna CPT Semaforo autoalimentato con batteria a luce lampeggiante su palo, autonomia non inferiore 16 ore. Nolo per un mese. CLASSE 4a. caduno SERG02060 200,00 1,00 100% € 6,85 € 1.370,00 5,00 5,00 100% € 18,53 € 463,25 5,00 1,00 100% € 105,72 € 528,60 50,00 1,00 100% € 23,92 € 1.196,00 9,00 6,00 100% € 1,50 € 81,00 2,00 5,00 100% € 17,82 € 178,20 ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.66 Città di Torino Riqualificazione Ambientale di via Lagrange RECG02010 CPT RECG02011 CPT Recinzione di cantiere realizzata con elementi tubolari , giunti metallici e lamiera ondulata o grecata con altezza fino a 3 ml. Nolo per un anno del solo materiale. CLASSE 4a. ml Recinzione di cantiere realizzata con elementi tubolari , giunti metallici e lamiera ondulata o grecata con altezza fino a 3 ml. Montaggio e ml smontaggio. 400,00 1,00 100% € 20,11 € 8.044,00 294,93 1,00 100% € 10,26 € 3.025,98 ACCESSI E CIRCOLAZIONE DELLE PERSONE E DEI MEZZI IN CANTIERE Innaffiamento antipolvere eseguito con autobotte. Nolo autobotte con operatore comprensivo di consumi ed ogni altro onere di funzionamento. Costo orario. ora Illuminazione fissa con lampade elettriche posate su recinzioni o simili poste a distanza non superiore a ml 6 compresa la linea di collegamento e allacciamento fino a 10 ml. Alimentazione a 24 volt compreso trasformatore. Al ml. di recinzione (su ipotesi di 50 ml). ml. ECOG05040 IMEG02090 50,00 1,00 100% € 77,50 € 3.875,00 250,00 1,00 100% € 10,03 € 2.507,50 POSA MANUFATTI E LAVORI A FONDO SCAVO PROK04110 CPT PROK04120 CPT PROK04130 CPT PROK04140 CPT Passerella pedonale metallica di lunghezza m. 4, larghezza m. 1.20, fornita di parapetti su ambo i lati. Nolo per un mese. CLASSE 4a. caduna Passerella pedonale metallica di lunghezza m. 4, larghezza m.1, fornita di parapetti su ambo i lati. Posa in opera con intervento di autocarro munito di braccio idraulico. Per ogni caduna spostamento. Passerella metallica di attraversamento veicolare, di lunghezza m. 4, larghezza m.3, fornita di parapetti su ambo i lati. Nolo per un mese. CLASSE 4a. caduna Passerella metallica di attraversamento veicolare, di lunghezza m. 4, larghezza m.3, fornita di parapetti su ambo i lati. Posa in opera con intervento di muletto o autocarro munito di braccio idraulico. Per ogni caduna spostamento. 10,00 5,00 100% € 56,55 € 2.827,50 10,00 1,00 100% € 15,02 € 150,20 1,00 5,00 100% € 226,20 € 1.131,00 5,00 1,00 100% € 23,64 € 118,20 ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.67 Città di Torino PROK01020 Riqualificazione Ambientale di via Lagrange CPT SCAVI E DEMOLIZIONI Telo protettivo ignifugo di altezza fino a m. 2, per delimitazione zone di saldatura o taglio termico, contro la propagazione di fiamme, radiazioni e calore, installati su struttura tubolare mobile stabilizzata al piede con blocchi in cls o contenitori di acqua o sabbia. Montaggio, smontaggio e nolo per un ml. 30,00 mese. CLASSE 4a. 5,00 100% € 3,73 € 559,50 DEMOLIZIONI E RISTRUTTURAZIONI SANG10010 SANG10030 SANG10020 RECG02064 CPT Accertamenti preliminari al prelievo di campioni d'aria alle sorgenti di emissione. caduno 5,00 1,00 100% € 103,29 € 516,45 CPT Determinazione delle sostanze inquinanti immesse. Rilevamenti di breve durata (30 minuti, 1 ora). Per ciascun campione. caduno 4,00 1,00 100% € 154,94 € 619,76 CPT Determinazione delle sostanze inquinanti emesse. Per ciascun campione. caduno 5,00 1,00 100% € 103,29 € 516,45 CPT APPROVVIGIONAMENTI E POSA TRAVERSINE E BINARI Delimitazione di zone con piantoni metallici su base stabilizzata con pesi in cls o similari, posti ad intervallo di m.2 con doppi correnti tubolari metallici e tavola fermapiede. Fornitura a piè d'opera e nolo per un mese. CLASSE 4a. ml. 100,00 5,00 100% Arrotondamento TOTALE € 0,76 € 380,00 € 579.75 € 36.000,00 ________________________________________________________________________________ Piano di sicurezza e coordinamento (art. 12 D. Lgs. 14/08/96 n. 494 e s.m.i.) pag.68