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SETTIMANALE DEL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI ARCHITETTI
PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI
2.8.2004
Angeli architetti.
Sogni nelle notti
di piena estate
[Eco del Chisone Giovedì 7 Agosto 2003]
Il colore del futuro
I ragazzi con il
colore di perla
IL colore è una delle dimensioni
privilegiate della nostra vita quotidiana, a cui siamo fortemente
sensibili. Ogni cosa è colorata, a
partire da noi stessi; tuttavia è anche qualcosa di sfuggente. Forse
dipende dalla complessità di questo fenomeno percettivo che riguarda campi tanto diversi come
la chimica e l'estetica, la psicologia
e l'ottica, la religione e la fisica.
Inoltre i colori si evolvono, si modificano, sotto la spinta dei cambiamenti tecnologici, ma anche
del gusto. Quali saranno i colori
prevalenti del futuro? Per orientarci in questo colore-futuro abbiamo incontrato Narciso Silvestrini che insegna al Politecnico di
Milano e, sempre a Milano, alla
Scuola Politecnica di Design.
Quale sarà il colore del futuro?
«Dal punto di vista della tipologia
tecnologica, delle applicazioni, ci
sono quattro ambiti; tre molto
tradizionali e uno meno tradizionale, ma molto presente in natura: la pittura, la tintura, la cottura
e la struttura. Le prime tre appartengono ormai alla storia del colore, il quarto, la struttura, è quello che oggi si comincia ad applicare. Dunque è lì che va cercato il
colore del futuro».
Ci può spiegare di che cosa si tratta? "«La pittura è una applicazione del colore; è il "colore adesivo".
Nella tintura invece non c'è separazione tra colore e superficie: il
colore entra dentro le fibre, dentro
i tessuti, il cibo, i liquidi... Poi c'è la
terza tecnica storica, quella della
cottura: il campo del vetro, della
terracotta, della ceramica, degli
smalti». La quarta, la struttura, in
cosa consiste? «Qui il supporto
diventa attivo. Il "colore-struttura" è molto diffuso in natura; è il
colore delle farfalle, delle bolle di
sapone, dei piumaggi, dei riflessi
perlacei.
SEGUE
Concorso «I Sagrati d’Italia»
La Chiesa ritorna all’Architettura
I
L CNAPPC E LA RIVISTA CHIESA OGGI: ARCHITETTURA E COMUNICAZIONE, con
il supporto degli ordini provinciali aderenti all'iniziativa, hanno indetto il primo premio nazionale di idee di architettura I sa grati d'Italia. Il premio vuole proporre una vasta e articolata operazione culturale che, attraverso l'attivazione di nuove energie creative, possa produrre anche un approfondito ripensamento sulla storia delle nostre città e dei nostri paesi. Finalità del premio è la proposta di un progetto di idee inerente il sagrato. Il progetto dovrà riferirsi a un contesto ambientale reale, individuato e proposto dal concorrente.
Sul prossimo numero della rivista Chiesa Oggi: architettura e comunicazione (in uscita ad agosto) verrà pubblicato un servizio speciale sul sagrato. Molteplici interventi approfondiranno il tema sotto il profilo storico, tipologico, liturgico. Riportiamo qui
un estratto dell'intervista rilasciata dall'architetto
monsignor Giancarlo Santi, direttore dell'ufficio beni
culturali della Conferenza episcopale italiana (Cei),
nonché presidente della giuria nazionale del premio.
Che cosa si aspetta dal premio I sagrati d'Italia?
Mi aspetto una conferma del fatto che in Italia la sensibilità su questo punto è presente e condivisa. Insomma, una conferma che i progetti visti dagli anni 90
in qua non sono episodi isolati. Più che la scoperta di
un tema mi aspetto il suo approfondimento.
In questi mesi si sono inaugurati due edifici ecclesiastici di rilevanza internazionale: la chiesa di Meier
a Roma e l'aula di Piano per il santuario di San Giovanni
Rotondo. L'architettura ecclesiastica italiana ritorna alla ribalta internazionale.
Si tratta di edifici molto diversi tra loro e già molto famosi: la sala
per le celebrazioni progettata da Piano è simile per vari aspetti all'aula Nervi in Vaticano, un'aula capace di ospitare oltre 8 mila persone; fa parte di un santuario al quale giungono milioni di pellegrini ogni anno da tutto il mondo. Qualcosa di molto diverso dalla chiesa parrocchiale progettata da Meier, per la periferia di Roma, dotata di un'aula liturgica che accoglie circa 400 persone, l'abitazione del
parroco e le aule per il catechismo. Il fatto che due chiese italiane siano diventate un vero e proprio evento mediatico fa riflettere. È innegabile che ciò sia collegato alla grande notorietà degli architetti,
che attira inevitabilmente l'attenzione dei mass media. D'altro canto è anche un indice del fatto che negli ultimi 15 anni l'architettura
delle chiese è gradualmente tornata a far parte dell'informazione sull'architettura a tutti i livelli. Credo, inoltre, che questo fatto sia un segno di pacificazione ideologica; per apprezzarlo occorrerebbe ripensare al clima della metà degli anni 50: quando si inaugurò la chiesa di Ronchamp, progettata da Le Corbusier, si svilupparono sulle riviste specializzate accese polemiche. Oggi anche nella Chiesa in Italia si vive un clima più aperto: a suo modo anche l'architettura delle chiese lo fa intuire.
Tutte le informazioni, modalità, tempi di presentazione degli elaborati possono
essere consultati sui seguenti siti:
www.sagrati2004.architetturaitalia.it
www.dibaio.com/chiesaoggi/sagrati2004
CALENDARIO
23.09.2004
Scadenza iscrizioni
e invio elaborati
15.10.2004
Conclusione lavori
Giurie provinciali
29.10.2004
Conclusione lavori
Giuria nazionale
Le proposte
entro settembre
Il premio è aperto
agli architetti iscritti
a tutti gli ordini
provinciali italiani.
A tutti verrà rilasciato
attestato
di partecipazione.
Gli elaborati
dovranno pervenire
dal 13 al 23 settembre
2004
mediante
la compilazione
dell’apposito
modulo elettronico
presente all’indirizzo
internet
www.sagrati2004.architetturaitalia.it
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SETTIMANALE
DEL CONSIGLIO NAZIONALE
DEGLI ARCHITETTI
PIANIFICATORI, PAESAGGISTI
E CONSERVATORI
In prospettiva, il colore del futuro sarà lo sviluppo di questa
quarta classe o tipo di trattamento. È la materia stessa che diventa attiva; si chiude quasi un
cerchio: il colore, nato dalla luce,
ritorna verso la luce. Ad esempio:
i pigmenti perlescenti per le automobili, la cartamoneta, certi
tessuti, i nuovi colori perlacei o
metallici per l'architettura e l'imballaggio. È una attivazione della materia, basata sull'interferenza prodotta da stratificazioni
filmiche sottilissime di materiali diversi. Il colore qui partecipa
dei vari fenomeni: trasparenza,
riflessione, diffusione, diffrazione, interferenza, polarizzazione.
Mi sembra che questa possibilità
introduca anche aspetti semantici diversi; non è solo una valenza tecnologica, ma indica nuovi significati del colore. Questo
trattamento del colore può modificare il linguaggio stesso del
colore. È il passaggio dal colore
hi-tech al colore e all'oggetto
emo-tech: tecnologia emozionale. In fondo è un ritorno all'antico, ma in modo diverso. Il
colore-emozione è una esperienza remota. Probabilmente
l'hi-tech è una forma di standardizzazione che affievolisce la dimensione personale a vantaggio
di un modello "erga omnes". Si
andrà dal colore-superficie verso
i modi di apparire del colore».
Di cosa si tratta esattamente?
«Il colore perlaceo ha a che fare
con i modi di apparire del colore.
Penso che dai mobili alle pareti
all'arredo urbano al design, si
terrà conto di questo aspetto. Il
colore così trattato aumenta innanzi tutto il senso della profondità: quando lo guardi, senti che
la luce va a provocare gli strati
profondi della materia; l'effetto è
quello dell'immersione nell'oggetto. In secondo luogo, si ha una
continua variazione cromatica».
In libreria
Architetti
I nuovi luoghi del lavoro a Milano
Si chiama I nuovi luoghi del lavoro la guida di Conoscere Milano che valorizza la conoscenza della città in trasformazione. «Conoscere Milano propone nuovi itinerari
nella città che cambia fuori dal centro storico», sottolinea l'assessore Verga, «questa volta con l'attenzione rivolta ai nuovi luoghi del lavoro: edifici nuovi e trasformati
da grandi architetti con attenzione alla qualità e nati per iniziativa privata e pubblica. Fra questi: la mediateca di Santa Teresa, il deposito dell'Atm, la centrale di cogenerazione Aem e il termovalorizzatore Amsa». La guida raccoglie 15 casi accomunati dal fatto di essere opere architettoniche firmate, fra gli altri, da Renzo Piano,
Vico Magistretti, Gianmaria Beretta, Vittorio Gregotti, Aldo Cibic, Dante Benini e Gino
Valle e di essere tutte di recente realizzazione nelle aree industriali dismesse. Alle
opere di iniziativa privata la guida abbina quelle di iniziativa pubblica che uniscono
all'avanzatissima tecnologia e funzionalità della loro attività di produzione la bellezza e il rigore di forme architettoniche di elevata qualità. Le 15 schede della guida,
con dati sintetici e immagini, raccontano i luoghi nuovi dove hanno sede attività
molto diverse dal passato e molto diverse fra loro.
CONOSCERE MILANO: NUOVI LUOGHI DEL LAVORO, Urban Center Milano
Piano, Superficie, Progetto
Il libro illustra, attraverso un ricco apparato iconografico di schizzi, disegni e foto, il
lavoro di Alessandro Anselmi (1934), membro fondatore del Grau. Si tratta del catalogo della mostra tenutasi al Maxxi di Roma nella scorsa primavera. Propone 40 anni di lavoro, circa 50 progetti, dagli anni 60 a oggi, in quattro linee di ricerca: Lo spazio prospettico, Recinto e frammenti, La scena urbana e Piano e superficie, introdotte da riflessioni su disegno, lavoro dell'architetto e sull'architettura in genere. Pio
Baldi nella presentazione trova significativa l'interpretazione che Anselmi ha saputo
fornire della piazza, luogo di incontro e di scambio. Mario Manieri Elia ricorda di Anselmi le ideologie, che lo portarono, insieme a lui, a partecipare a gruppi dell'avanguardia romana pre-sessantottina. Valerio Palmieri descrive la parabola creativa di
Anselmi, nella vicenda architettonica italiana, pervasa da tensione all'organicità, alla
classicità o, al contrario, all'espressionismo, all'anticlassicità, al barocchismo. Essa
non fu eclettismo, ma un sincretismo tendente a fondere più dottrine, forse esemplificativo di una specifica “scuola romana”. Marco Mulazzani compie invece una ricognizione critica dei progetti maggiori, introducendo così, prima della conversazione
tra Anselmi e Margherita Guccione alla selezione delle opere presentate.
ALESSANDRO ANSELMI - PIANO, SUPERFICIE, PROGETTO, a cura di Margherita Guccione
e Valerio Palmieri, Federico Motta, Milano, 2004, euro 39
Le città frammentate
Un'interpretazione dell'attuale condizione urbana e delle pratiche di pianificazione
basata sulla nozione di "differenza". Le città e le regioni del ventunesimo secolo sono state rimodellate da tre forze socio-culturali emerse alla fine del Novecento: l'ascesa della società civile, le migrazioni, il femminismo e le rivendicazioni di altri
gruppi storicamente oppressi. Queste trasformazioni etnico-culturali hanno generato ansie, paure, conflitti tra culture e crimini di intolleranza diretta contro gli stranieri. Immaginare una possibilità di coesistenza in queste città frammentate significa
superare la paura della differenza e costruire una nozione di cittadinanza urbana
sensibile alle comunità, all'ambiente e alla diversità culturale.
VERSO COSMOPOLIS. CITTÀ MULTICULTURALI E PIANIFICAZIONE URBANA, Sandercock Leonie,
Collana Nuova biblioteca Dedalo, euro 22
L'architettura del realismo critico
«Il realismo come pratica artistica è comunque forma conscia (o inconscia) di giudizio critico sui presente, sulle condizioni e contraddizioni su cui si fonda, sulle sue
prospettive o sulle sue alternative possibili, o anche solo sulle speranze sognate:
realismo è, o dovrebbe essere oggi, soprattutto opporsi al tramonto del senso delle
cose». Un saggio critico di uno dei maggiori architetti contemporanei che si interroga sull'essenza dell'architettura e sul suo impatto sulla società.
L'ARCHITETTURA DEL REALISMO CRITICO, Vittorio Gregotti, Laterza, euro 12,80
su La Stampa di Mercoledì 27 Luglio
CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI
SEGRETARIO: LUIGI MARZIANO MIRIZZI
PRESIDENTE: RAFFAELE SIRICA
TESORIERE: GIUSEPPE ANTONIO ZIZZI
VICE PRESIDENTE: MASSIMO GALLIONE
CONSIGLIERI: RENATA BIZZOTTO,
VICE PRESIDENTE: LEOPOLDO EMILIO FREYRIE
LUIGI COTZIA, GIORGIO MARCHETTI,
VICE PRESIDENTE: GIANFRANCO PIZZOLATO
PIERLUIGI MISSIO, NEVIO PARMEGGIANI
Fuksas e Parigi
Racconta Massimiliano
Fuksas, a proposito dei
suoi esordi francesi:« A
Parigi c'era l'establishment altezzoso dell'architettura, come a Roma,
ma nei primi anni ‘80 c'era anche Mitterrand, che
voleva lasciare un segno
nelle arti e nell'architettura, che chiamò giovani
da tutto il mondo. L'architettura diventava affare di Stato, emanazione
dell'Eliseo e gli architetti
entravano praticamente a
far parte di un dipartimento dell'amministrazione di Stato. Gli architetti venivano coccolati e
protetti e a mia volta io
mi sono sentito, a differenza che in Italia, molto
protetto. In Italia sentivi
che tutto era abbandonato a se stesso, in Francia
lo Stato era lo Stato protezionista dove tutto diventava statale». Protettivo, ma anche asfissiante,
burocratizzato, assistito,
non trova? «Peggio»,
esclama Fuksas, "tenga
conto che in Francia è
sempre stato dilagante la
“sindrome dell'impressionismo"». Che sarebbe? «Sarebbe il rimorso
per non aver capito, da
parte dell'establishment
borghese di allora, la
sconvolgente novità degli
impressionisti mentre si
sosteneva la mediocre
arte da salone, di aver riconosciuto solo tardivamente la grande arte di
un Manet. Da questo rimorso nasce l'assillo di
mettere preventivamente
le mani avanti, di non ripetere l'errore e di captare in ogni fenomeno artisticamente nuovo una
reincarnazione dell'impressionismo, e dunque
da sostenere, da foraggiare, da assistere. Anche
se effimero e di qualità
decisamente inferiore
agli Impressionisti».
su La Stampa del 28 Luglio
DIRETTORE RESPONSABILE
RAFFAELE SIRICA
DIRETTORE EDITORIALE
MASSIMO GALLIONE
COORDINAMENTO EDITORIALE
GIORGIO SCIANCA
DIREZIONE E REDAZIONE
CNAPPC, VIA SANTA MARIA DELL’ANIMA, 10
00186 ROMA
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FAX [06] 6879520
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Di questo numero sono state inviate copie ai 30.000 possessori di casella
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SETTIMANALE DEL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI ARCHITETTI
PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI
9.8.2004
Architettura, specchio
del senso del mondo
[Unione Sarda Sabato 1 Marzo 2003]
Venezia 12 settembre - 7 novembre
Parma 20 - 26 settembre
Metamorph
Eteroarchitettura
9. Mostra Internazionale di Architettura
1° Festival dell’Architettura
Il programma della BIENNALE di Venezia si articolerà in due diversi
ambienti:
Nelle Corderie dell'Arsenale saranno presentate le opere che hanno letteralmente trasformato il
panorama disciplinare dell'architettura a partire dagli anni Settanta, da quelle di Peter Eisenman (con i suoi automatismi terrestri), Frank O. Gehry (con gli edifici che si trasformano in pesci), Aldo Rossi (l'architettura come memoria) e James Stirling (il
collage costruttivista), alle ultime tendenze e realizzazioni. Si tratta dunque di offrire una prospettiva storica che risulta fondamentale per gli obiettivi proposti dalla mostra: indagare cioè i
mezzi attraverso i quali l'architettura ha modificato i processi della propria invenzione ed esecuzione, acquistando così l'abilità di
operare in circostanze radicalmente nuove. Iniziando con la trasformazione (TRANSFORMATIONS) di edifici esistenti e ampliandosi alla nuova topografia (TOPOGRAPHY), gli spazi delle
Corderie ospiteranno anche le sezioni dedicate alle superfici (SURFACES), all'atmosfera (ATMOSPHERE) e agli iper-progetti (HYPERPROJECTS). Il loro susseguirsi rintraccia, passo per passo, la rapida evoluzione dell'architettura che sta acquistando nuove dimensioni articolandosi con qualità sempre più specifiche. Gli iper-progetti rappresentano il massimo della complessità finora raggiunta, sia per la loro organizzazione interna sia per l'estensione e la diramazione nel territorio.
Nel Padiglione Italia ai Giardini della Biennale, installazioni
commissionate a diversi progettisti offriranno invece specifici
esempi di come i vari cambiamenti epocali abbiano portato alle recenti trasformazioni in campo architettonico. Tali installazioni sveleranno i legami esistenti tra le
metamorfosi nell'organizzazione della
professione, i nuovi tipi di edifici, i materiali, i sistemi costruttivi e le innovazioni nelle modalità di rappresentazione e realizzazione dell'architettura.
ETEROARCHITETTURA è il titolo della prima edizione del Festival, che punta
sul rapporto tra l'architettura e le altre
discipline artistiche, esplorando i campi di convergenza e interazione con la
fotografia, il teatro, la scultura, la musica, il cinema, ecc. ecc.
Con METAMORPH il futuro approda a Venezia attraverso, ad
esempio, una serie di quaranta Sale da Concerto, edifici dalle superfici piegate e incurvate, megastrutture di grande impatto.
Distribuita nelle varie sedi espositive della 9. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale
di Venezia, la sezione fotografica Morphing Lights, Floating Shadows, curata da Nanni Baltzer,
presenta le opere di oltre sessanta fotografi, articolandosi in tre diverse tappe, ciascuna in relazione con un filone tematico esposto in mostra.
da dove viene il Festival
Il Festival dell’Architettura di Parma nasce dalla tradizione organizzativa e di ricerca che dal 1987 promuove attività di confronto
a livello internazionale sui temi della progettazione architettonica
e urbana. Un’esperienza quasi ventennale che parte dai seminari di La Città del Teatro tesi ad indagare il rapporto tra tipo teatrale
– drammaturgia – città sino a quelli denominati CITTAEMILIA di
cui l’edizione del 1998, Sperimentazioni architettoniche per un’idea di città, è stata dedicata al sistema dei luoghi strategici per lo
sviluppo delle città emiliane da Piacenza a Modena, mentre
quella del 2000, S.S.9, Via Emilia – Progetti architettonici e nuovi luoghi lungo la via Emilia tra città e città, ha cercato di focalizzare le problematiche dell’evoluzione insediativa lungo l’asta storica della strada consolare poleogenetica, per arrivare infine,
nell’ambito della neo-nata Facoltà di Architettura di Parma, alla
rassegna Architettura/Europa 2003, promossa e organizzata dal
Gruppo CITTAEMILIA per la didattica e la ricerca, in cui si intrecciano le esigenze di esplorazione e confronto a quelle di una pratica di divulgazione dei contenuti e dei valori dell’architettura.
dove va il Festival
Il Festival dell’Architettura risponde all’esigenza di creare un
luogo dove, rispetto alle pratiche convenzionali di promozione e
comunicazione dell’architettura, si produca il confronto diretto
tra interpreti dei temi ma soprattutto dei problemi della stessa.
Il luogo del Festival viene di conseguenza concepito per favorire
una distanza ravvicinata e reale con chi opera per e dentro l’architettura, attivando momenti di contatto, verifica, approfondimento, esplorazione, ricerca e, naturalmente, divulgazione. La
strumentazione conoscitiva si avvale della dialettica per tesi
contrapposte, del dibattito, della tendenziosità interpretativa
intesa nella sua pluralità, dei sintomi di un’evoluzione propositiva che può fuoriuscire anche dalle scuole di pensiero più consolidate. Il momento ludico è altresì strumento di decantazione,
di straniamento. Il Festival pone l’attenzione su alcune tesi e su
altrettante antitesi coinvolgendo soggetti che sono al tempo
stesso pubblico e attore.
Il luogo del Festival prevede un molteplice concettuale e fisico.
Le architetture della città, Parma nella fattispecie, determinano
un circuito capace di accogliere in spazi significanti eventi significanti, per analogia o contrapposizione. L’azione degli eventi risulta cronologicamente ordinata ma anche parallela e sovrapposta.
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SETTIMANALE
DEL CONSIGLIO NAZIONALE
DEGLI ARCHITETTI
PIANIFICATORI, PAESAGGISTI
E CONSERVATORI
Concorso nazionale di idee di architettura «Il Sagrato d’Italia»
A proposito della chiesa di Meier a Roma e del santuario di
Piano a San Giovanni Rotondo, monsignor Giancarlo Santi ha
commentato: «Il fatto che due chiese italiane siano diventate
un vero e proprio evento mediatico fa riflettere. È innegabile
che ciò sia collegato alla grande notorietà degli architetti,
che attira l'attenzione dei mass media. D'altro canto è anche
un indice del fatto che negli ultimi 15 anni l'architettura delle
chiese è gradualmente tornata a far parte dell'informazione
sull'architettura a tutti i livelli. Credo, inoltre, che questo fatto
sia un segno di pacificazione ideologica; per apprezzarlo
occorrerebbe ripensare al clima della metà degli anni 50:
quando si inaugurò la chiesa di Ronchamp si svilupparono
sulle riviste specializzate accese polemiche. Oggi anche nella
Chiesa in Italia si vive un clima più aperto: a suo modo anche
l'architettura delle chiese lo fa intuire».
CALENDARIO DEL CONCORSO
23.09.2004 Scadenza iscrizioni e invio elaborati
15.10.2004 Conclusione lavori Giurie provinciali
29.10.2004 Conclusione lavori Giuria nazionale
www.sagrati2004.architetturaitalia.it
Venezia 12 settembre - 7 novembre
Parma 20 - 26 settembre
All'interno del Padiglione Italia, la sezione intitolata Notizie
dall'interno, curata da Mirko Zardini, raggruppa le architetture
di interni realizzate recentemente in Italia. Saranno qui esposte le ultime trasformazioni degli spazi della residenza e del
lavoro, di luoghi delle istituzioni e del commercio, raccogliendo l'attività di quasi una quarantina di architetti che
operano in un settore che conferma e rinnova sempre più la
specificità della tradizione italiana in questo campo.
Sotto la direzione di Rinio Bruttomesso (direttore del Cen tro Internazionale Città d'Acqua di Venezia), una ventina di
città accomunate da significativi rapporti con il mare, i laghi
e i fiumi, da Bilbao a Buenos Aires, da Lione a Seul, presenteranno i rispettivi bilanci delle metamorfosi vissute dai propri
waterfront urbani. La struttura espositiva della sezione Città
d'acqua apparirà come un autentico padiglione galleggiante,
una sorta di grande 'nave' ancorata nel bacino dell'Arsenale,
all'ombra delle Gaggiandre, e offrirà ai visitatori un ampio panorama di progetti di "città d'acqua" in uno dei punti storicamente più significativi per comprendere il rapporto tra Venezia
e il Mediterraneo.
METAMORPH dedicherà una particolare attenzione anche al
tema della formazione dei futuri architetti. Il preside della facoltà di Design e Arti dell'IUAV, Marco De Michelis, dirigerà un
workshop con tutor e studenti di sei scuole internazionali di
architettura (ETH di Zurigo, AA di Londra, IUAV di Venezia,
Tongji University di Shanghai, Columbia University di New
York, Universidad Catolica di Santiago del Cile) che metteranno
in mostra i risultati dei loro programmi didattici.
La 9. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di
Venezia, presenterà i lavori di più di 170 studi di architettura,
più di 200 progetti, più di 150 fotografie, numerosi video, grandi immagini di metamorfosi naturali create dal fotografo Armin Linke, 8 istallazioni speciali di architetti come Ben van
Berkel, Peter Eisenman, Kengo Kuma, Juan Navarro Baldeweg,
Massimo Scolari, Ron Arad, Wilkinson - Eyre, Sauerbruch +
Hutton e altri.
Le mostre in programma
Giorgio Grassi. Il progetto per il
teatro romano di Brescia
Guido Canella. Sulla composizione
architettonica e sui progetti
Aldo Rossi. Il progetto per il Teatro
La Fenice
Alessandro Anselmi. Disegni progettuali recenti
Marcello D'Olivo. Progetto per il
monumento al milite ignoto a Baghdad
Aimaro Isola. Il progetto per Reggio Emilia
Franco Purini. Un altrove irraggiungibile
Carlo Aymonino. Il progetto del
Colosseo
Luciano Semerani. «Teorema di
Tarry»
Torino, Italia ‘61. L'esposizione per
il centenario dell'Unità d'Italia: il
progetto del lavoro e della memoria
Viaggio in Oriente
Carlo Quintelli. Via Emilia strip
Paola De Pietri. Here again
Anteprima Mostra
disegni di architettura
dell'Accademia Reale
di Belle Arti di Parma
Architettura in Scena
Città Analoghe
PARMARCHITETTURA
Territori dell'architettura
Aurelio e Isotta Cortesi
Gabetti & Isola
Luigi Moretti
Franco Albini
Paesaggi dissonanti
Il concorso
Direttore: Kurt W. Forster
Venezia, Arsenale (Corderie e Artiglierie) - Giardini della Biennale
Apertura al pubblico: 12 settembre - 7 novembre 2004
Nell'ambito del Festival dell'architettura nasce il premio architettura qualità, frutto della collaborazione con la regione Emilia Romagna. L'iniziativa è
rivolta ai singoli comuni e ad altri soggetti pubblici e privati nell'ambito della
regione, che presentano un intervento realizzato negli ultimi cinque anni:
singolo edificio o un complesso, un quartiere, uno spazio aperto, un luogo;
secondo le categorie delle nuove culture dell'abitare; dell'interpretazione
coerente del carattere tipo-morfologico; dell'applicazione di tecnologie evolute nella costruzione; dell'ecosostenibilità e della biocompatibilità. Una prima commissione selezionerà 20 progetti da esporre (20 settembre-2 ottobre). Una seconda commissione, composta da Fulvio Irace, Pippo Ciorra, Giovanni Fraziano, Giovanni Durbiano, Bertrand Terlinden, Xavier Fabre, tenendo
anche conto dell'indice di gradimento espresso del pubblico, conferirà tre
premi, che consistono nella pubblicazione degli stessi in un apposito volume
(Mup Edizioni), nonché sul sito e sulla newsletter del festival.
www.labiennale.org/it/architettura
www.festivalarchitettura.it
CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI
SEGRETARIO: LUIGI MARZIANO MIRIZZI
PRESIDENTE: RAFFAELE SIRICA
TESORIERE: GIUSEPPE ANTONIO ZIZZI
VICE PRESIDENTE: MASSIMO GALLIONE
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SETTIMANALE DEL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI ARCHITETTI
PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI
16.08.2004
Un bell’oggetto
educa chi lo sceglie
[la Repubblica Sabato 25 Gennaio 2003]
Rassegna editoriale 2004
Segnaliamo alcuni volumi editi nel primo semestre del 2004.
Per una consultazione ed un acquisto on-line, è possibile rivolgersi ai seguenti siti, già sperimentati dalla redazione.
Per l’Italia: www.internetbookshop.it - www.liberonweb.com - www.alice.it - per l’estero: www.amazon.com - www.amazon.co.uk
L'anima dei luoghi
Lo psicoanalista James Hillman è noto in tutto il mondo per la sua revisione della psiche e dell'immaginazione non più imprigionate
nei limiti ristretti dell'individuo, ma estese a quella più ampia individualità che è il Pianeta Terra. Nel libro si legge una frase decisiva: «Le idee di città ormai sono state compresse nella nozione di problema urbano». Hillmann consiglia invece di non partire
dal problema - il problema di ciò che deve essere cambiato, spostato, costruito - ma «da ciò che è già qui, che ancora canta la propria anima, che ancora trattiene la scintilla della mente che l'ha creato». Il "riuso" è proprio questo: Roma ne offre un'esperienza
secolare utile a tutti gli architetti e urbanisti del mondo, ma essenziale nella nostra città, dove l'anima - o il "genius loci" - miracolosamente ha continuato a vivere.
L'anima dei luoghi, James Hillman, Rizzoli, 2004
Conoscere la città in trasformazione
La nuova guida di Conoscere Milano valorizza la conoscenza della città in trasformazione. La guida raccoglie 15 casi di opere architettoniche firmate, fra gli altri, da Renzo Piano, Vico Magistretti, Gianmaria Beretta, Vittorio Gregotti, Aldo Cibic, Dante Benini e Gino Valle, tutte di recente realizzazione nelle aree industriali dismesse. Alle opere di iniziativa privata la guida abbina quelle di iniziativa pubblica che uniscono all'avanzatissima tecnologia e funzionalità della loro attività di produzione la bellezza e il
rigore di forme architettoniche di elevata qualità. Le 15 schede, con dati sintetici e immagini, raccontano i luoghi nuovi dove hanno sede attività molto diverse fra loro.
Conoscere Milano: Nuovi Luoghi del Lavoro, Urban Center Milano
I pensieri di Gio Ponti
Nel 1957, quando aveva 66 anni e stava realizzando il grattacielo Pirelli, Gio Ponti pubblicò un lirico libretto di appunti, pensieri,
aforismi intitolato "Amate l’architettura". Il libro, che è una testimonianza della scrittura pontiana e un esempio di arte tipografica per le modalità con cui è stato realizzato (carta a diversi colori, inserti fotografici...), viene ora riproposto, in forma anastatica, dalla Cooperativa universitaria Studio e lavoro. Il libro è stato presentato alla Triennale, in un momento in cui Ponti è oggetto
di un rinnovato interesse.
Amate l’architettura, Gio Ponti, Edizioni Cui, 2004
Le opere dei Beaudouin
Il volume è introdotto da un saggio di Joseph Abram, che, attraverso la citazione di eventi, progetti e interessi del fondatore dello studio omonimo, Laurent Beaudouin, nato a Nancy nel 1955, presenta gli aspetti caratteristici della sua carriera e delle sue opere, mutuate dal rigoroso vocabolario di Le Corbusier, dall'attenzione verso la scuola architettonica di Porto e verso Alvaro Siza. Fa
riferimento alla sua esperienza di insegnamento e alle pubblicazioni sulla rivista Amc, ne descrive la carriera progettuale, iniziata
con i progetti per Nancy e culminata nei numerosi e importanti incarichi pubblici; il primo sodalizio con Christine Rousselot, consolidatosi con altri collaboratori, infine con la moglie Emmanuelle. Commenta criticamente i progetti e ne dà una descrizione accurata, ripresa d'altra parte nelle successive schede delle singole opere, suddivise per tipologie funzionali.
Opere e progetti di Emmanuelle e Laurent Beaudouin. Introduzione di Joseph Abram, Electa, 2004, euro 42
Lo studio Gregotti
È dedicato allo studio Gregotti Associati questo volume curato da Guido Morpurgo, il quale spiega come il libro sia stato costruito a
partire dai progetti e, sulla base di raggruppamenti di opere, siano stati costruiti i testi critici, in cui sono inserite le immagini. I progetti dello studio selezionati hanno invece ciascuno una scheda descrittiva. La suddivisione in sei capitoli corrisponde alle principali fasi di sviluppo dello studio, ognuna delle quali riassume un argomento ritenuto emblematico delle condizioni specifiche di quel
determinato periodo e illustra una nutrita quantità di lavori, di oggetti disegnati, di pubblicazioni.
Gregotti Associati. 1953-2003, Guido Morpurgo, Rizzoli, euro 39
La preesistenza edilizia
Il restyling, riprogettazione di immagini architettoniche preesistenti, può essere considerata una pratica di intervento costruttivo oggi particolarmente diffusa. Il libro, una sorta di ricerca scientifica di sintesi sull'argomento, è diviso in parti a loro volta suddivise in capitoli. Mentre le prime due parti considerano del manufatto architettonico l'importanza dell'immagine, l'interpretazione che esso dà di un tema stilistico legato a un'epoca storica, la sua necessità nel tempo di adeguarsi all'evoluzione delle funzioni e dei requisiti tecnologici e prestazionali, la terza parte considera il modo con cui può essere attuata una trasformazione.
Restyling - Il progetto di architettura sulla preesistenza edilizia, Luara Iermano, Editrice Librerie Dedalo Roma, euro 18
34
SETTIMANALE
DEL CONSIGLIO NAZIONALE
DEGLI ARCHITETTI
PIANIFICATORI, PAESAGGISTI
E CONSERVATORI
Concorso nazionale di idee di architettura «Il Sagrato d’Italia»
CALENDARIO DEL CONCORSO
COMMISSIONI GIUDICATRICI
23.09.2004
Scadenza iscrizioni e invio elaborati
15.10.2004
Conclusione lavori Giurie provinciali
29.10.2004
Conclusione lavori Giuria nazionale
Sul sito del Concorso è disponibile l'elenco,
in fase di aggiornamento,
delle Commissioni Giudicatrici provinciali
www.sagrati2004.architetturaitalia.it
L’importanza delle stazioni
La stazione, soglia e cerniera fra città e territorio, rappresenta uno dei poli strategici per i processi di riqualificazione urbana. Lo
rivela una ricerca condotta da Ookos Centro studi di Bologna, per conto della regione Emilia Romagna. Tale risorsa di posizione,
accessibilità, disponibilità alla trasformazione vede il possibile incontro di strategie e investimenti pubblici e privati. Lo scorso
30 giugno si è tenuto un convegno sul tema del rinnovo delle stazioni ferroviarie e, nell'occasione, è stato presentato questo volume, che raccoglie gli esiti dello studio e l'elaborazione di linee di intervento. Nel saggio iniziale Felicia Bottino spiega l'importanza delle stazioni, nodi di interscambio e pertanto motori di riqualificazione urbana.
Stazioni ferroviarie e riqualificazione urbana, a cura di Daniele Pini e Filippo Boschi, Editrice Compositori, euro 34
I mobili di Nanna Ditzel
Nanna Ditzel (1923) con il marito Jorgen ha contribuito in maniera determinante alla diffusione della cultura scandinava. Insieme hanno progettato mobili per piccoli ambienti, pubblicato nel 1954 il libro "Danish chairs", partecipato alle Triennali di Milano degli anni '50. Il volumetto, curato da Fabia Masciello, architetto e dottore di ricerca in architettura degli interni, che ha goduto dell'appoggio dell'Accademia di Danimarca, è ricco di illustrazioni e costituito da una serie di capitoli, composti da scritti
originali della Ditzel e da singole descrizioni delle opere di design. Nanna Ditzel si era formata presso la scuola degli ebanisti di
Copenaghen e presso quella di arti applicate. Il libro ne cita gli esordi di carriera, la sperimentazione progettuale, gli arredi per
l'infanzia, il suo metodo di lavoro e la ricerca sui materiali.
Nanna Ditzel - Design nordico al femminile, Fabia Masciello, Testo & Immagine, euro 12,39
Il caos della mondializzazione
Ancora Paul Virilio. Ancora il suo stile di scrittura personalissimo, a volte intrigante, a volte sconcertante. Ma soprattutto: le sue
idee, le sue provocazioni intellettuali. Paul Virilio - filosofo di fama, urbanista. Ecco allora questo suo ultimo "Città panico", viaggio nella società di oggi, nelle sue (nostre) paure. Dentro quella che Virilio chiama la "filofollia", dentro il caos della mondializzazione, dentro il nuovo concetto di guerra (non solo preventiva) che ci pervade. Dentro la città globalizzata, così diversa dalla
città del passato anche recente. Città della paura. Quella paura che ci chiude in noi stessi, nei grattacieli-babele sempre più alti,
dove si parlano solo infiniti monologhi.
Città panico, Paul Virilio, trad. Laura Odello, Cortina Editore, euro 9,80
Progettare senza barriere
Le pagine del volume, partendo dai canoni dell'etologai e dell'olismo, presentano al lettore una nuova concezione ideativa e realizzativa della costruzione, esaminata fino ai minimi dettagli dell'arredo. Il libro tratta le tematiche dell'edilizia sostenibile e dell'architettura bio-ecologica, della reattività agli ambienti confinati, ai materiali da cistruzione, alla triboelettricità, ai colori e alla luce, delle soluzioni edili e impiantistiche conformi, dell'asservimento tecnologico integrato (dalla home alla building automation
e alla telepresenza immersiva virtuale). L'opera è corredata di una consistente bibliografia internazionale e di indirizzi web.
Progettazione senza barriere, Giovanni E. Buzzelli, Sistemi Editoriali, euro 42
La nozione di cittadinanza urbana
Un'interpretazione dell'attuale condizione urbana e delle pratiche di pianificazione basata sulla nozione di "differenza". Le città
e le regioni del ventunesimo secolo sono state rimodellate da tre forze socio-culturali emerse alla fine del Novecento: l'ascesa della società civile, le migrazioni, il femminismo e le rivendicazioni di altri gruppi storicamente oppressi. Queste trasformazioni etnico-culturali hanno generato ansie, paure, conflitti tra culture e crimini di intolleranza diretta contro gli stranieri. Immaginare
una possibilità di coesistenza in queste città frammentate significa superare la paura della differenza e costruire una nozione di
cittadinanza urbana sensibile alle comunità, all'ambiente e alla diversità culturale.
Verso cosmopolis. Città multiculturali e pianificazione urbana, Sandercock Leonie, Collana Nuova biblioteca Dedalo, euro 22
Sean Godsell: ricerche sull’abitare
Prima monografia dedicata all'architetto australiano, questo volume è una rassegna di case monofamiliari costruite nella natura e progettate con una particolare sensibilità all'uso di materiali naturali, alla luce e al colore. Prevalente e centrale nella sua ricerca, è il tema dell'abitazione, approfondito attraverso lo studio delle tradizioni abitative giapponesi, unito alla costante ricerca sui percorsi, sui materiali e sulla luce. La natura affascinante dell'Australia, gli alberi secolari, le dune di sabbia e i colori luminosi sono lo sfondo e, al tempo stesso, la materia di cui l'opera di Godsell si compone. I materiali utilizzati rispecchiano queste
caratteristiche lasciando trasparire una selvatica, ma composta, naturalezza.
Sean Godsell. Opere e progetti, Editore Electa Mondadori, euro 38,00
CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI
SEGRETARIO: LUIGI MARZIANO MIRIZZI
PRESIDENTE: RAFFAELE SIRICA
TESORIERE: GIUSEPPE ANTONIO ZIZZI
VICE PRESIDENTE: MASSIMO GALLIONE
CONSIGLIERI: RENATA BIZZOTTO,
VICE PRESIDENTE: LEOPOLDO EMILIO FREYRIE
LUIGI COTZIA, GIORGIO MARCHETTI,
VICE PRESIDENTE: GIANFRANCO PIZZOLATO
PIERLUIGI MISSIO, NEVIO PARMEGGIANI
DIRETTORE RESPONSABILE
RAFFAELE SIRICA
DIRETTORE EDITORIALE
MASSIMO GALLIONE
COORDINAMENTO EDITORIALE
GIORGIO SCIANCA
DIREZIONE E REDAZIONE
CNAPPC, VIA SANTA MARIA DELL’ANIMA, 10
00186 ROMA
TEL. [06] 6889901 R.A.
FAX [06] 6879520
http://www.larchitetto.archiworld.it
Di questo numero sono state inviate copie ai 30.000 possessori di casella
di posta elettronica ARCHIWORLD NETWORK - @archiworld.it - awn.it
35
SETTIMANALE DEL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI ARCHITETTI
PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI
23.08.2004
L’architettura
deve aspirare alla bellezza
[L’Arena Martedì 25 Febbraio 2003]
Mostre
Radical Design
San Giovanni Valdarno (Arezzo), Casa Masaccio, fino al 26 settembre
La mostra "RADICAL DESIGN. Ricerca e progetto dagli anni '60 a oggi", a cura di Gianni Pettena, testimonia l'evoluzione del processo reciproco di influenza tra il mondo dell'architettura e il mondo dell'arte, a partire dal lavoro teorico e sperimentale degli
anni Sessanta e Settanta, documentando i momenti di sintesi e di innovazione e indagando le conseguenze operative e sperimentali
fino ai giorni nostri, in quell'unico filone che registra continuità di ricerca e che può essere definito design "RADICALE". In mostra: Ettore Sottsass, Archizoom, Gaetano Pesce, Superstudio, Ufo, Mendini, Alchimia e Memphis, Branzi, Hollein, Graves, Thun,
Zanini, De Lucchi, Ron Arad, Philippe Starck, Nigel Coates... fino a recentissime proposte come Droog Design e F.lli Campana.
A Susa rassegna d’arte sacra e architettura
Susa (TO), Museo Diocesano di Arte Sacra, fino al 30 settembre
Le sale recentemente restaurate del Museo Diocesano di Arte Sacra ospitano la mostra itinerante «I segni del 9cento. Architettura e arti per la liturgia in Italia», allestita su progetto dell’architetto Michele Ruffino. Promossa dall’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana, la rassegna propone 140 immagini della campagna fotografica di Stefano Saccomani. È possibile ripercorrere gli aspetti di una ricerca di forme, di strutture, di testimonianze che va dalla Cappella sul
Bondone, nel Trentino, di Ettore Sottsass senior, alla Chiesa del Santissimo Redentore a Torino di Leonardo e Nicola Mosso; dal
Convento del Carmelo a Bonmoschetto di Sanremo dell'architetto Giò Ponti, allievo di Giovanni Muzio, al Monastero delle Carmelitane di Quart (Aosta) di Roberto Gabetti e Aimaro Isola, alla Chiesa di Santa Maria Assunta a Riola di Vergato (Bologna) del
finlandese Alvar Aalto. E tra i lavori di pittori e scultori, si ricorda la "Deposizione" della Chiesa di Cervinia di Felice Carena, la scultura "Cristo Re" eseguita da Arturo Martini per la Chiesa di Cristo Re a Roma, la "Via Crucis" (mosaico) di Gino Severini collocata
lungo la salita al Santuario di Santa Margherita a Cortona, sino alle opere di Primo Conti, Renato Guttuso, Giacomo Manzù, Francesco Messina, Lucio Fontana, Aligi Sassu, Emilio Greco, Mario Ceroli, Pietro Annigoni, Floriano Bodini e Giuliano Vangi.
L’archivio personale di Aldo Rossi
Roma, MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo, fino al 3 ottobre
La mostra presenta per la prima volta l’archivio acquisito nel 2001 dalla DARC. L’archivio personale di Aldo Rossi riflette nei suoi
contenuti una figura di architetto-letterato certo molto lontana dall’immagine dell’architetto-professionista oggi prevalente. E
letterato, più che artista, Rossi amava definirsi, riferendosi sia alla propria formazione che alla propria intima attitudine. I materiali in mostra sono disegni, schizzi, taccuini e modelli originali, fotografie, tempere ed acquerelli - realizzati dal 1964 al 1997 che Rossi ha tenuto presso di sé e su cui lavorava nello studio milanese. I disegni contenuti nell’archivio, tracciati sui più svariati supporti e colorati nei modi più diversi, rappresentano, le tappe di una ricerca ininterrotta nel corso della quale essi si confondono con scritti, fotografie o modelli dando origine insieme e con la stessa prolificità a idee e progetti. Per la prima volta dopo
l’inventariazione sarà possibile consultare in situ gli elaborati e le immagini dell’archivio riprodotti in forma digitale. Materiali
multimediali e filmati illustreranno ulteriormente le opere dell’architetto. Il catalogo della mostra è disponibile presso gli spazi
del MAXXI.
Da Memphis a Post Design, nuove tendenze nella tradizione del tappeto
Roma, Casa Di Nepi, Via Margutta 55/B, dal 22 settembre al 9 ottobre
Casa Di Nepi apre il suo negozio con una mostra dedicata a una nuova e singolare generazione di tappeti. Stefano Casciani, Pierre Charpin, Nathalie Du Pasquier, Stefano Giovannoni, Maria Christina Hamel, Massimo Iosa Ghini, Alessandro Mendini, Karim
Rashid, George J.Sowden, Nanda Vigo, sono i dieci designer che hanno ideato i tappeti. Verranno presentati più di cinquanta esemplari provenienti dalla collezione Memphis - nome dello storico gruppo di designer guidati da Ettore Sottsass - e dalla galleria Post Design di Milano, insieme a oggetti che si sono imposti nell’immaginario collettivo degli anni ’80, fino a diventare vere e proprie icone come la libreria Carlton di Ettore Sottsass e il divano Big Sur di Peter Shire.
Renzo Piano & Building Workshop
Genova, Museo Luzzati al Porto Antico, fino al 31 ottobre
L'idea ispiratrice consiste nel ricreare, nella rinascimentale Porta Siberia, l’atmosfera degli studi genovese e parigino, il celebre
RPBW. Il percorso espositivo si snoderà attraverso una sequenza di spazi, ingombri di disegni, fotografie, modelli e computer, che
permetteranno al grande pubblico di navigare nell'immensa produzione architettonica, realizzata per i più diversi luoghi del mondo. L’idea di "workshop" è per Renzo Piano un concetto chiave che, da sempre, ne ispira la teoria progettuale e la metodologia di
lavoro, permettendogli di coniugare l’innovazione tecnologica alla sapienza ed alla qualità del lavoro artigianale. Il termine rimanda,
infatti, alla bottega, al laboratorio, al luogo antico in cui saperi e mestieri s'incontrano per creare gli strumenti con cui l'uomo, da
millenni, modifica ai propri scopi l'ambiente in cui vive. Il rapporto col luogo è l'altro tema conduttore della mostra, che evidenzierà, quindi, l’attenzione per i materiali, per le tecniche costruttive, per l'ambiente naturale e umano che ricorre in tutta l’opera di Renzo Piano.
35
SETTIMANALE
DEL CONSIGLIO NAZIONALE
DEGLI ARCHITETTI
PIANIFICATORI, PAESAGGISTI
E CONSERVATORI
Concorso nazionale di idee di architettura «Il Sagrato d’Italia»
INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE. È in linea la pagina con riferimenti ed indicazioni di carattere bibliografico
REPERTORIO OPERE REALIZZATE. Successivamente alla scadenza per l'invio delle proposte
progettuali verrà attivata una sezione con il repertorio delle opere già realizzate. Gli interessati possono inviare il materiale relativo a proprie opere
RISPOSTE AI QUESITI. È attiva la sezione Q & A,
con la risposta al quesito più frequente
COMMISSIONI GIUDICATRICI. È disponibile l'elenco aggiornato delle Commissioni Giudicatrici provinciali
www.sagrati2004.architetturaitalia.it
Carlo Scarpa nella fotografia - Racconti di architettura (1954-2004)
Vicenza, Museo Palladio e Palazzo Barbaran da Porto, dal 24 settembre al 9 gennaio 2005
La mostra, primo evento della Fototeca Carlo Scarpa, progetto promosso dalla regione Veneto, presenta al grande pubblico opere inedite di straordinari fotografi italiani contemporanei, come Gianni Berengo Gardin, Aldo Ballo, Gabriele Basilico, Daniel Boudinet, Stefan Buzas, Guido Guidi, Luigi Ghirri, Pino Guidolotti, Ferruccio Leiss, Paolo Monti, Fulvio Roiter. Le loro "visioni" tracciano
un percorso espositivo intorno ad alcune realizzazioni importanti di Carlo Scarpa, ponendo a confronto molteplici punti di vista,
realizzati in tempi diversi da oltre trenta differenti fotografi: da vere e proprie icone come la tomba Brion a S. Vito d'Altivole o la
Gipsoteca Canoviana, ad opere dimenticate come le case veneziane degli anni Quaranta. Carlo Scarpa si può considerare forse l'ultimo esponente della generazione di architetti disegnatori, per i quali la matita e i colori erano i primi e importanti strumenti di
comunicazione dell'opera. È anche vero, però, che il magistrale controllo della luce, l'uso dei colori, il contrasto tra materiali differenti, il gioco di riflessi delle superfici hanno reso le architetture di Scarpa i soggetti forse più fotografati del Novecento.
Forma, la città moderna e il suo passato
Roma - Colosseo, fino al 9 gennaio 2005
La mostra è organizzata dalla Soprintendenza archeologica di Roma e voluta dal professor Adriano La Regina. Con l'annessione della piazza del Colosseo all'area monumentale del Palatino e del Foro Romano, nell'ottobre del 1977, e con l'eliminazione della strada moderna che attraversava il Foro alle pendici del Campidoglio, veniva portato a compimento, su iniziativa della Soprintendenza archeologica di Roma, il programma di trasformazione dell'area compresa tra il Campidoglio e il Colosseo, avviato da Pio VII nel
1803 con gli scavi intorno all'arco di Settimio Severo. Si è trattato della più grande impresa archeologica mai attuata nel cuore di una
città. L'assetto dell'area centrale rimane uno dei problemi più importanti di Roma, perché riguarda non solo la conoscenza della città
antica e del suo successivo sviluppo ma anche il disegno mutevole della città moderna, il suo carattere, la sua forma, e quindi il modo in cui essa può essere usata dai suoi abitanti. L'allestimento della mostra, ideato da Doriana O. Mandrelli, consiste in un tragitto
a seguito di un grande nastro di immagini ondulato che avvolge i pilastri dell'ambulacro del II ordine del Colosseo e viene interrotto in diversi punti da 12 schermi al plasma. Su tali supporti vengono proiettati documenti storici (incisioni, dipinti, sculture) così
come immagini di personaggi, progetti, interviste recenti intorno al tema della risistemazione dell'area centrale. Sono esposte inoltre, illuminate da una luce bianca, 25 sculture, di cui 9 inedite rinvenute negli scavi che hanno interessato l'area. Tutto questo, accompagnato da un progetto di risistemazione dell'area archeologica centrale di M. Fuksas e D. O. Mandrelli.
Dagli Sforza al Design. Sei secoli di storia del mobile
Milano, Castello Sforzesco, fino al 12 giugno 2005
Aprirà al pubblico una delle più importanti sezioni del Museo delle Arti Decorative del Castello Sforzesco di Milano con un innovativo allestimento, realizzato da Perry King e Santiago Miranda - reso possibile grazie al contributo economico di un privato
cittadino, Silvio Segre - che proporrà soluzioni espositive moderne e originali, in linea con le caratteristiche di fruibilità che un
nuovo spazio museale deve saper offrire. La riapertura di questo importante spazio espositivo milanese verrà celebrata con la mostra allestita nel settore degli arredi lignei, che documenterà sei secoli di storia del mobile attraverso 200 pezzi, dalla fine del XV
al XXI secolo. La parte finale (o iniziale) del percorso costituisce la novità concettualmente più rilevante dell'allestimento, che non
si arresta più, come in precedenza, alla fase neoclassica, ma continua esemplificando l'evoluzione del mobile ottocentesco, novecentesco e contemporaneo, sia pure per accenni. La mostra esamina il momento del mobile moderno privilegiando, oltre le figure storiche di "classici moderni" come Gio Ponti e Carlo Mollino, quella di Ettore Sottsass, ideatori di soluzioni creative che, pur
nel diffondersi della produzione seriale, valorizzano la progettualità e rispettano le caratteristiche decorative dell'oggetto salvaguardandone le funzioni d'uso. Catalogo: Silvana Editoriale
Il nuovo piano regolatore di Roma
Roma, «Visitor Center», Via dei Fori Imperiali
Il primo “Visitor Center” della Capitale è uno spazio espositivo situato in Via dei Fori Imperiali, che ha come obiettivo la promozione e la valorizzazione del patrimonio storico e artistico di Roma attraverso momenti legati all'informazione (distribuzione di
materiali in più lingue, filmati, CD, plastici), alla didattica, alla multimedialità e che costituirà non solo un centro informativo ma
anche un punto di incontro per la partenza di visite guidate ai Fori Imperiali e in altri luoghi della città. In questo spazio dal 23
luglio è stato allestito anche il plastico virtuale del nuovo piano regolatore cittadino. Il plastico, costituito da una base materiale
orografica e da uno schermo verticale destinato alle proiezioni, consente di conoscere sia la realtà fisica e materiale della città espressa dalla base tridimensionale, sia di prendere visione, attraverso lo schermo virtuale, di dati immagini e video, rappresentando
così un pratico strumento di consultazione per tutti i cittadini. Il progetto è promosso dal Comune di Roma, Assessorato alle Politiche della Programmazione e Pianificazione del Territorio.
CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI
SEGRETARIO: LUIGI MARZIANO MIRIZZI
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SETTIMANALE DEL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI ARCHITETTI
PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI
30.8.2004
Architetto,
mestiere complesso
[La Nazione Sabato 12 Aprile 2003]
RAI - CNAPPC - ICAR su Radio 3
Transmitting
Architecture
Sul promobus che sarà a Genova
dal 29 settembre al 3 ottobre si
potranno ascoltare le puntate de
«L’era urbana» già trasmesse su
Radio 3:
puntata 1: La metropoli del XXI secolo
Interventi di: Massimiliano Fuksas, Jean
Nouvel, Joseph Rykwert, Bernerdo Secchi,
Michel Maffesoli, Cristiano Toraldo di Francia, Rem Koolhaas, Jean Baudrillard, Franco Purini, Paul Virilio, Renata Bizzotto,
Raffaele Sirica. Architetti, urbanisti, sociologi, filosofi e storici tracciano il profilo della città del nuovo millennio: città
postmoderna, “generic city”, “no stop
city”, una città che cambia scala dominata
dai nuovi “colossi”, grattacieli, centri commerciali, musei. Si può programmare una
città? Le metropoli contemporanee sono
davvero un fallimento?
puntata 2: Oriente e Occidente
Interventi di: Massimiliano Fuksas, Norman Foster, Livio Sacci, Michel Maffesoli, Bernardo Secchi, Shigeru Ban, Luca
Montuori. Cosa differenzia la città occidentale da quella orientale, da città come
Shangai e Hong Kong in continua trasformazione, senza un centro, o da città come Tokyo, dove convivono tradizione e hitech, cultura e natura.
puntata 3: Il pericolo e la paura
Interventi di: Giandomenico Amendola,
Michel Maffesoli, Andrea Branzi, Paul Virilio, Franco Purini, Jean Nouvel. Dalle
gated communities alle mura del Paradiso, la città si protegge. Luogo della violenza, terreno di scontro privilegiato delle nuove guerre e del terrorismo internazionale: con l'11 settembre l'architettura
diventa un bersaglio.
puntata 4: Monumenti e simboli
Interventi di: Carme Pinos, Antonio Monestiroli, Aimaro Isola, Marc Augé, Daniel
Libeskind, Franco La Cecla, Jean Baudrillard, Richard Rogers. I grandi edificio
simbolo della contemporaneità, il Guggenheim di Bilbao, Il Centro Pompidou a
Parigi, le nuove torri di Ground Zero: monumenti che celebrano se stessi, esportabili come marchi di fabbrica, o nuovi
luoghi di socializzazione?
SEGUE
«L'era urbana» a Venezia e Genova
Dalla 9.Biennale Architettura
e dal Convegno e Mostra Arti&Architettura 1900-2000
6 nuove trasmissioni della serie «Il Terzo Anello»
D
opo il successo delle 20 puntate andate in onda su Radio 3 lo scorso inverno, “L'era urbana” - il programma dedicato alla città contemporanea - arriva alla Biennale di Venezia, come «evento speciale» della 9. Mostra Internazionale di Architettura diretta da Kurt Forster e a Genova per le iniziative del semestre dell’architettura di Genova 2004 - Capitale della Cultura.
La trasmissione radiofonica, ideata e condotta dalla storica dell'arte Marta Francocci, con la
consulenza scientifica del Consiglio Nazionale degli Architetti, trasmetterà nei tre giorni del
vernissage (9. 10. 11 Settembre) in diretta dall'Arsenale - Tese delle vergini - le voci più autorevoli dell'architettura e della cultura contemporanee. Tra gli ospiti - sul palco o in collegamento - oltre al direttore Kurt Forster e ai curatori delle singole sezioni, sono previsti gli architetti Raffaele Sirica, Jean Nouvel, Bernard Tschumi, Massimiliano Fuksas, Paolo Portoghesi, Arata Isozaki, Peter Eisenman, Franco Purini, Daniel Libeskind e David Childs, il regista Peter Greenaway. E ancora collegamenti e testimonianze (Renzo Piano, Marc Augé, Michel Maffesoli), per il pubblico presente in sala una proiezione di video e fotografie bianco e nero curata dal regista e antropologo Giorgio de Finis, e musica dal vivo. Il successivo collegamento
sarà con Genova nei giorni 30 settembre, 1 e 2 ottobre, dal promobus di «Transmitting Architecture» che stazionerà nell’area del Porto Antico.
SEGUE
«L'era urbana»
un programma di Marta Francocci
Consulenza scientifica:
Consiglio Nazionale degli Architetti PPC
regia Giorgio de Finis, Piero Pugliese
a cura di Paola Tagliolini
coordinamento scientifico: Renata Bizzotto
direzione artistica: Giorgio de Finis
www.radio.rai.it/radio3/progra/frequenze.cfm
disponibili le frequenze di Radio3 Rai
per ogni città
ulteriori informazioni su:
www.archiworld.it
36
SETTIMANALE
DEL CONSIGLIO NAZIONALE
DEGLI ARCHITETTI
PIANIFICATORI, PAESAGGISTI
E CONSERVATORI
puntata 5: Quartieri e confini
Interventi di: Marc Augé, Franco La Cecla, Stalker, Michel Maffesoli, Manuel de
Sorà Morales.
Confini amministrativi e confini identitari. Quali sono le nuove frontiere della città arcipelago? Perché è importante avere una coscienza dell'orizzonte.
puntata 6: Centri storici, vecchio e
nuovo
Interventi di: Claudia Conforti, Richard
Meier, Pio Baldi, Zaha Hadid, Andrea
Bruno, Richard Rogers, Daniel Buren,
Piero Pizzi Cannella.
Qual è il segreto della forza magnetica del centro, della città storica, meta
di pellegrinaggio di masse di giovani
dalle periferie, e quali i rischi di una sua
butichizzazione.
Alcuni casi esemplari di riqualificazione di centri e periferie: il palais
royale di Buren a Parigi, il castello di
Rivoli a Torino, la chiesa di Tor Tre Teste a Roma.
puntata 7: Le periferie interne
Interventi di: Giacomo Marramao, Kyong
Park, Massimo Pica Ciamarra, Antonio
Monestiroli, Gianni Pettena, Francesco
Careri, Raffaele Sirica, Claudia Conforti, Paolo Portoghesi.
Il caso Detroit, la desertificazione dei
centri storici, il fascino dei luoghi interstiziali, il manifesto degli architetti
italiani e la legge sull'architettura di
qualità.
puntata 8: La periferia esterna
Interventi di: Mano Solo, Cristiano Toraldo di Francia, Leonardo Benevolo,
Piero Sartogo, Bernardo Secchi, Franco La Cecla, Stalker, Liliana Cavani, Michel Euvé, Guido Canella, Raffaele Sirica.
Il fallimento del razionalismo urbano e
le responsabilità del degrado: il caso di
Corviale e dello Zen a Palermo, le ville nouvelle in Francia. Vivere in periferia - dice il cantautore Mano Solo è come sedere alla tavola dei piccoli.
puntata 9: Le strade
Interventi di: Marc Augé, Giorgio de Finis, Richard Rogers, Rosario Pavia, Peter Lang, Gunter Pauli, Mario Virano, Luca Zevi, Mano Solo.
Non luogo, simbolo della società ermetica e globalizzata, ma anche in
futuro spazi intelligenti ed ecologici.
Perché alla strada si associa sempre
l'idea del pericolo?
SEGUE
Il Terzo Anello «L'era urbana»
«Ognuna delle 20 puntate andate in onda su Radio 3 - dice Marta Francocci - ha messo
insieme un tema, molti luoghi e confronti rivelatori di aspirazioni comuni e timori di chi
vive, studia o progetta la città».
I temi affrontati dalle tre dirette in onda il 9, 10, 11 Settembre sono stati concordati con
il direttore della Biennale Architettura Kurt Forster - che ha dedicato la Mostra al tema della metamorfosi - in collaborazione con il Consiglio Nazionale degli Architetti P.P.C., l'Istituto di Cultura Architettonica promosso dal CNAPPC (che curerà la pubblicazione del volume dedicato a L'era urbana) e l'Ordine degli Architetti di Venezia.
Il Consiglio Nazionale degli Architetti P.P.C., l'Istituto di Cultura Architettonica e l'Ordine degli Architetti di Genova cureranno i temi presentati nelle tre dirette da Genova, il 30
settembre, 1 e 2 ottobre.
«Occorre promuovere un'architettura di qualità - sostiene Raffaele Sirica, presidente del
Consiglio Nazionale degli Architetti P.P.C. - che sia frutto di concorsi di progettazione e del
dibattito con i cittadini che di quelle architetture fruiranno. Per questo abbiamo deciso di
collaborare al progetto di diffusione del sapere architettonico ed urbanistico promosso da
Radio 3».
Venezia
«La Biennale - dice Kurt Forster - parte dall'idea che l'architettura stia vivendo un mutamento talmente profondo che domani stenteremo a riconoscerla come tale. Seguendo
il percorso delle Corderie il pubblico potrà fare una interessante esperienza di come luoghi e spazi siano oggi trasformati da architetti e fotografi. In fondo a questo percorso troviamo il palco de L'era urbana, un programma che ho voluto perché con i suoi oltre ottanta
esperti ha saputo davvero dar voce al dibattito contemporaneo sulla città».
• Le prime due puntate de L'era urbana in diretta da Venezia racconteranno la Mostra nei
giorni del vernissage, presentando progetti, ospiti, curatori , il giorno 10 giurati, vincitori: dalla sezione «Concert Hall» - 40 sale da concerto d'autore, da quella di Gehry per la
Disney a quelle di Jean Nouvel per la radio danese, Renzo Piano, Toyo Ito, al padiglione «Città
d'acqua» dedicato ai waterfront di oltre venti città, ma soprattutto la nuova «zoologia» che
sta popolando di specie inedite le metropoli del pianeta.
• La terza puntata - che cade l'11 settembre - sarà invece dedicata al tema «Distruzione e
costruzione», argomento presente alla nona Biennale. «L'architettura appare ai nostri occhi come la cosa più duratura che c'è - dice Kurt Forster - Per questo ci colpisce profondamente la sua distruzione. Quando un edificio scompare provoca la sensazione della fine del tempo. Ma non dimentichiamo che le bombe atomiche sul Giappone hanno messo fine ad intere civiltà urbane».
• «Sono appena tornata da New York - dice Marta Francocci - dove ho visitato il cantiere
di Ground Zero. Dall'ultimo piano della Seven World Trade Center in costruzione ho guardato giù nel grande vuoto lasciato dalle torri abbattute. Ho chiesto a David Childs, l'architetto dello storico studio neworkese Som, che sta lavorando tra le polemiche sull'area,
di essere con noi proprio l'11 settembre, data in cui spera di iniziare i lavori della Freedom
Tower, insieme a Daniel Libeskind, il vincitore del concorso di progettazione, Arata Isozaki, oggi impegnato a disegnare il volto della nuovaTorino delle olimpiadi invernali, una
città che dalla crisi della Fiat sembra voler uscire guardando a Bilbao piuttosto che a Detroit».
• «La città è il segno della nostra epoca - afferma Sergio Valzania, direttore di Radio 3 - lo
spazio naturale dell'uomo di oggi. Il fatto che per la prima volta nella storia dell'umanità
la città non è più il centro direzionale di un sistema integrato, ma rappresenta la totalità
dell'ambiente, ci deve far riflettere».
• «La sfida di trattare l'architettura e la città senza il supporto della vista credo sia stata
vinta - dice l'antropologo e regista Giorgio de Finis -, anche grazie ad una sorta di rigetto che si inizia ad avvertire verso la overdose di informazione cui siamo quotidianamente sottoposti (videofonini, internet, pubblicità, news 24 ore su 24). C'è bisogno di fermarsi
a riflettere, riducendo il rumore di fondo, sottraendo, invece che moltiplicando i vettori
che sollecitano il nostro apparato sensoriale. Per questo motivo per la diretta-spettacolo
di Venezia ho scelto una proiezione di fotografie bianco e nero: immagini ferme, da guardare dritte negli occhi, a cui è stato sottratto il colore, il suono, il movimento... il tempo,
ma che proprio in questa riduzione vorrebbero essere esemplari».
• «Si parla troppo della minaccia del terrorismo, del pericolo che incombe sulle nostre città»
- commenta Renata Bizzotto, coordinatore scientifico del programma - «Bisogna mettere l'accento sull'architettura che è mestiere di pace».
Genova 2004 - Arte&Architettura 1900-2000
La mostra, allestita a Palazzo Ducale dal 2 ottobre al 9 gennaio, si propone di documentare gli sconfinamenti operati da pittori, scultori, designer, scrittori, fotografi, registi nell’ambito dell’architettura e mostrare, al tempo stesso, omologhe digressioni degli architetti nelle arti visuali, discipline accomunate dal progetto di una radicale e a volte visionaria trasformazione estetica della realtà.
Un’avventura utopica lunga un secolo e oltre che vede artisti e architetti impegnati a progettare edifici, spazi, volumi e percorsi ideali, basati su colori, materiali e forme che non
derivano esclusivamente dalla funzionalità, ma provengono da una creatività pura e al tempo stesso contaminata, visiva e plastica, tipica della ricerca artistica, in una comune ipotesi di intervento sulla città e la vita.
La mostra è articolata in tre parti: la prima sarà sostanzialmente dedicata agli architetti e agli artisti delle avanguardie storiche quali il futurismo, il suprematismo e il costruttivismo, il dadaismo, il neoplasticismo, l’espressionismo, il surrealismo e il movimento moderno fino al dopoguerra (1900- 1950), mentre la seconda abbraccia più specificatamente il periodo contemporaneo, partendo dall’esperienza informale-spazialista per proseguire
con il situazionismo, il brutalismo, la pop art, il minimalismo, il post modern e arrivare a
oggi (1950-2000).
SEGUE
Genova
In occasione dell'Assemblea dei Presidenti degli Ordini degli Architetti PPC d'Italia che si terrà
per la prima volta, a Genova presso il Jolly Hotel della Marina, Porto Antico, il giorno 30 settembre alle ore 10,00, l'Ordine ha organizzato una serie di manifestazioni per celebrare l'incontro.
Grafiche di Aldo Rossi
29 Settembre - 15 Ottobre - Chiostro dei Doria
In ricordo di Aldo Rossi, sarà allestita nel Chiostro dei Doria presso la sede dell'Ordine in Piazza San Matteo una mostra di grafiche che sarà inaugurata il 29 settembre alle ore 19,00 ( alla presenza di tutti i Presidenti degli Ordini d'Italia partecipanti all'Assemblea) per proseguire fino al 15 ottobre. Nello stesso periodo il Comune di Genova avrà completato in piazza Caricamento l'allestimento del Teatro del Mondo; per l'occasione l'Ordine ha previsto la ristampa
su cartone del modellino in scala dell'opera.
Convegno sul Paesaggio
1 ottobre - Magazzini del Cotone
In occasione della Assemblea dei Presidenti, è stata organizzata per il giorno 1 ottobre con
inizio alle ore 10,00 presso la sala Grecale dei Magazzini del Cotone un Convegno/Dibattito sul
temi riguardanti il Territorio e il Paesaggio. Interverranno alla tavola rotonda rappresentanti del
Ministero per i Beni e le attività culturali, delle Soprintendenze e degli Enti locali. Il nuovo Codice dei Beni Culturali e del paesaggio approvato con Decreto Legislativo n. 41 del 22/2004 ha
introdotto, infatti, una serie di disposizioni sulla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, ridisegnando le funzioni dello Stato e degli Enti locali. Il tavolo di discussione potrà contribuire a fare il punto della situazione ed affrontare il tema delicato delle trasformazioni del
territorio. I risultati dell'incontro saranno ridiscussi nel pomeriggio a chiusura dell'Assemblea
dei Presidenti e ciò dovrebbe consentire la stesura di un documento finale preparatorio alla nuova Carta del Paesaggio.
Arte&Architettura 1900-2000
2 ottobre 2004 - 15 gennaio 2005 - Palazzo Ducale
Presso la sede dell'Ordine, sabato 2 ottobre alle ore 10,00 verrà presentata, ai Presidenti degli Ordini d'Italia e a tutti gli iscritti, la mostra che si inaugurerà nella stessa giornata (vedi box
in alto).
Festa europea dell'architettura
1 ottobre - Palazzo del Principe
Nell’ambito delle celebrazioni europee, l'Ordine ha organizzato una grande festa al Palazzo
del Principe, in via Adua 6, il 1 ottobre alle ore 22,30, alla quale sono invitati tutti i colleghi. Alla serata è prevista la partecipazione di architetti artisti/e non del mondo dello spettacolo.
www.euroarchfest.com/Festa.htm
Transmitting Architecture
29 Settembre - 3 Ottobre
Nell'ambito delle manifestazioni in preparazione del congresso mondiale di architettura UIA
a Torino nel 2008, la sezione italiana dell'Unione Internazionale, in collaborazione con l'Ordine di Torino e l'Ordine di Genova, ha realizzato un Promobus che inizierà un percorso che
porterà ad Istanbul per il congresso mondiale del 2005. Dal 29 settembre al 3 ottobre sarà a
Genova: a bordo si svolgeranno momenti di incontro e di promozione dell'architettura.
Per maggiori informazioni visitare il sito:
www.urbancenter.architetturaitalia.it
SEGUE
36
SETTIMANALE
DEL CONSIGLIO NAZIONALE
DEGLI ARCHITETTI
PIANIFICATORI, PAESAGGISTI
E CONSERVATORI
puntata 10: Le stazioni
Interventi di: Sandro Veronesi, Norman
Foster, Antonio Acuto, Ben Van Berkel,
Paolo Desideri, Marc Augé, Gae Aulenti,
Livio Sacchi.
La nuova stazione per l'alta velocità a Firenze e il nuovo piano di risistemazione
urbana della Stazione Tiburtina di Roma,
il sistema ferroviario integrato giapponese. Marc Augé racconta il metrò come
un luogo simbolico della città, un luogo
della memoria individuale e collettiva.
puntata 11: I musei
Interventi di: Norman Foster, Inaki Azkuna, Gae aulenti, jean Baudrillard, Fédéric
Migayrou, Enzo Cucchi, Michelangelo
Pistoletto, Franco Purini, Odile Decq,
Zaha Hadid, Paolo Desideri, Jean Nouvel,
Amedeo Schiattarella.
I nuovi contenitori per l'arte, dal Guggenheim di Bilbao, al nuovo British Museum di Foster, dal Centre Pompidou ai
nuovi progetti per Roma firmati Odile
Decq, Zaha Hadid, Paolo Desideri. Musei
dell'iperconsumo secondo Franco Purini, nuovi luoghi di culto per Jean Nouvel.
puntata 12: I luoghi del commercio
Interventi di: Massimiliano Fuksas, Ben
Van Berkel, Bernardo Secchi, Joseph
Rykwert, Luigi Prestinenza, Antonio Monestiroli, Franco Purini, Marc Augé.
I nuovi centri commerciali e la butichizzazione delle nostre città, con i centri storici sempre più simili a Disneyland. Le
nostre città - dice Franco Purini - sono
macchine celibi capaci solo di illudere.
puntata 13: I luoghi del divertimento
Interventi di: Rudy Ricciotti, Jean Nouvel, Raffaele Sirica, Massimiliano Fuksas, Bernard Koury, Manfredi Nicoletti,
Claudia Conforti, Marc Augé, Javier Mariscal.
Da Disneyland alla città dei Felici di Mariscal, dalla salle du rock di Ricciotti ai
nuovi auditorium di Roma, Potsdam e Lucerna, una piazza astronomica a Rieti:
spazi diversi per la socialità.
puntata 14: I luoghi del sacro
Interventi di: Giacomo Marramao, Richard Meier, Luca Zevi, Francine Huben,
Renato Rizzi, Franco Purini, Paolo Portoghesi, Jean Nouvel, Livio Sacchi.
Il sacro nell'era della globalizzazione: abbiamo ancora bisogno di luoghi esemplari? La chiesa di Tor Tre Teste a Roma,
le moschee di Roma e Strasburgo, la
cappella firmata MECANOO a Rotterdam, spiritualità e architettura in Giappone.
SEGUE
36
SETTIMANALE
DEL CONSIGLIO NAZIONALE
DEGLI ARCHITETTI
PIANIFICATORI, PAESAGGISTI
E CONSERVATORI
puntata 15: La committenza
Interventi di: Richard Rogers, Fédéric
Migayrou, Franco La Cecla, Daniel Libeskind, Rolf Fehlbaum,Aimaro Isola, Jean
Nouvel, Ben Van Berkel. La committenza pubblica e quella privata. Il pubblico è
garanzia per l'architettura? Renzo Piano
alla Columbia e la committenza di Ground
Zero a Manhattan. Gli architetti della Vitra e quelli della Olivetti. La Fondation
Cartier e il nuovo museo della Mercedes.
puntata 16: Frontiere tecnologiche
Interventi di: Norman Foster, Paolo Desideri, Manfredi Nicoletti, Ben Van
Berkel, Kyong Park, Marco Brizzi, Joe
Takai, Paolo Soleri, Zaha Hadid.
Architettura tra forma e hi-tech, la nuova immaginazione architettonica fornita dalle tecnologie digitali e dal cinema,
i pericoli di un mondo dove le macchine potrebbero sopraffarci.
puntata 17: Ecocittà
Interventi di: Paolo Soleri, Kyong Park,
Aldo Loris Rossi, Shigeru Ban, Manfredi Nicoletti, Paolo Portoghesi. Ecologia
e urban agricolture, nuove frontiere
ecopolitane, l'architettura riciclabile e
gli ecosistemi sintetici.
puntata 18: L'esotismo
Interventi di: Marc Augé, Jean Baudrillard,
Massimilano Fuksas, Franco La Cecla,
Carme Pinos, Paolo Soleri, Rudy Ricciotti, Fernando Gentilini, Vanni Beltrami. La
morte dell'esotismo e l'estraneità in architettura. Il nomadismo degli uomini e
quello delle città [e degli architetti].
puntata 19: L'utopia
Interventi di: Paolo Soleri, Yoko Ono,
Gianni Pettena, Cristiano Toraldo di
Francia, Rem Koolhaas, Renato Rizzi,
Sandro Veronesi, Norman Foster. L'utopia serve all'architettura? Superstudio e Archigram, la città ideale… L'architettura può aiutare gli uomini a essere felici?
puntata 20: Il mestiere dell'architetto
Interventi di: Jean Nouvel, Mano Solo,
Massimiliano Fuksas, Zaha Hadid, Daniel Buren, Aimaro Isola, Raffaele Sirica, Ben Van Berkel, Richard Meier, Javier Mariscal, Rudy Ricciotti, Kyong
Park, Leonardo Benevolo. I compiti e il
mestiere dell'architetto secondo alcuni dei suoi più illustri rappresentanti.
Genova 2004 - Arti & Architettura 1900-2000
Entrambe le sezioni sono ospitate negli spazi espositivi di Palazzo Ducale: nell’allestimento progettato da Gae Aulenti, volto a ricreare la fusione dei linguaggi, si trovano modelli architettonici e disegni, ma anche dipinti, sculture, fotografie e film.
La terza parte dell’esposizione vede invece il coinvolgimento della città nel suo complesso, con la realizzazione di strutture effimere, a firma di alcuni dei maggiori artisti e architetti del mondo che, non distinguendo programmaticamente i propri ambiti disciplinari, tenteranno un attraversamento multilinguistico e multiculturale della città, un vero e proprio laboratorio sperimentale volto a instaurare un rapporto globale con il pubblico e con il tessuto architettonico della città stessa, nella quale si inseriscono.
L’idea-guida del progetto intende abbracciare e far confrontare l’architettura con tutti i possibili linguaggi. Un tema importante e perfettamente contemporaneo, considerando la forte
spettacolarizzazione che l’architettura oggi vive.
www.palazzoducale.genova.it
www.genova-2004.it
Genova
Trasmissioni RAI
Nello stesso periodo sulla rete radiofonica nazionale saranno organizzati diversi incontri con
gli architetti ospiti di Genova con i quali potersi confrontare e conoscere le diverse opinioni
sullo stato dell'architettura.
Convegno internazionale sull'architettura sociale
In collaborazione con la Fondazione GAUDI (Gouvernance, architecture et urbanisme: democratie et interaction -www.gaudi-programme.net) e CIVA (Centre International pour la Ville, l'Architecture et le Paysage - www.civa.be), è in programma per il mese di novembre un importante incontro sul tema dell'architettura sociale in Europa.
Quattordici Istituzioni di nove Paesi sono impegnate per far crescere i rapporti tra la cultura architettonica e le esigenze della società civile.
Il principale obiettivo di GAUDI è la promozione di un’architettura aperta ai cittadini, più vicina e comprensibile.
L’ambizione è quella di offrire loro i mezzi per essere protagonisti attivi e reattivi di fronte
alle decisioni inerenti l’architettura e la città. Queste iniziative s’inseriscono in un percorso pedagogico e divulgativo, moltiplicando momenti di conoscenza attraverso forme di fruizione
piacevoli.
www.euroarchfest.com/Festa.htm
Convenzioni
Per chi volesse visitare le mostre in corso a Genova, si informa che sono state attivate apposite convenzioni per accedere al Museo del Mare con visita alla mostra sui Transatlantici
ed alla Mostra di Renzo Piano.
Per informazioni rivolgersi alla Segreteria dell'Ordine degli Architetti PPC di Genova.
CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI
SEGRETARIO: LUIGI MARZIANO MIRIZZI
PRESIDENTE: RAFFAELE SIRICA
TESORIERE: GIUSEPPE ANTONIO ZIZZI
VICE PRESIDENTE: MASSIMO GALLIONE
CONSIGLIERI: RENATA BIZZOTTO,
VICE PRESIDENTE: LEOPOLDO EMILIO FREYRIE
LUIGI COTZIA, GIORGIO MARCHETTI,
VICE PRESIDENTE: GIANFRANCO PIZZOLATO
PIERLUIGI MISSIO, NEVIO PARMEGGIANI
DIRETTORE RESPONSABILE
RAFFAELE SIRICA
DIRETTORE EDITORIALE
MASSIMO GALLIONE
COORDINAMENTO EDITORIALE
GIORGIO SCIANCA
DIREZIONE E REDAZIONE
CNAPPC, VIA SANTA MARIA DELL’ANIMA, 10
00186 ROMA
TEL. [06] 6889901 R.A.
FAX [06] 6879520
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