Scuola Statale Secondaria di 1° grado “ETTORE IACCARINO” Via Doglie, 20 – 80056 ERCOLANO (NA) – tel. 081 - 7390222 - fax 081 - 7322504 Cod. fiscale 80039900636 – Cod. ministeriale NAMM27100T [email protected] “Si educa attraverso ciò che si dice, di più attraverso ttraverso ciò che si fa, di più ancora attraverso ciò che si è” (Ignazio di Antiochia Antiochia) 1 Sommario CHE COS’E’ IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA........................................ 4 PRINCIPI ISPIRATORI .......................................................................................... 7 ANALISI DEL CONTESTO..................................................................................... 9 L’IDENTITA’ DELLA SCUOLA............................................................................... 9 L’ANALISI DEL CONTESTO TERRITORIALE...................................................... 10 L’ IDENTITA’ PEDAGOGICA DELLA NOSTRA SCUOLA: la MISSION.............. 10 L’INTEGRAZIONE ALUNNI DISABILI................................................................... 13 LA VALUTAZIONE………………………………………………………………………..15 ORGANIZZAZIONE DELL’ ISTITUTO................................................................... 15 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNO 2014/201………………..21 ORGANIGRAMMA ANNO SCOLASTICO 2014/2015 ........................................... 27 DOCUMENTI ALLEGATI AL POF ........................................................................ 28 REGOLAMENTO D’ISTITUTO PATTO DI CORRESPONSABILITA’ TABELLA VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA REGOLAMENTO PER LE VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE 2 Scuola E. IACCARINO 3 POF IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Obiettivi educativi curriculari Progetti formativi Cio' che l'istituto offre per quanto riguarda Valutazione degli apprendimenti di sistema organizzazione tempo scuola Organizzazione organico e funzione CHE COS’E’ IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Con la piena attuazione dell’autonomia scolastica, la scuola può e deve prendere molte e più decisioni, importanti e determinanti, per il suo funzionamento e per la qualità del suo servizio, predisponendo un piano dell’offerta formativa. Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) definisce la progettazione organizzativa, educativa e didattica, curricolare ed extracurricolare, adottata dal nostro Istituto Ist nell'ambito dell'autonomia secondo la normativa ministeriale. Il documento è approvato dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto. Costituisce l’indispensabile strumento di comunicazione pubblica tramite il quale gli utenti del servizio scolastico scolastico (alunni e famiglie), 4 possono conoscere i principi generali che ispirano l'attività didattica e gli interventi che la scuola intende compiere per favorire il successo formativo di tutti gli alunni. Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento con il quale ogni scuola dichiara la propria identità, offrendo alle famiglie degli alunni uno strumento di conoscenza dell’Istituto. Esso è inoltre il mezzo attraverso il quale si armonizzano gli interventi educativi, didattici e gestionali della scuola stessa, sulla base della Costituzione Italiana e dei Programmi Ministeriali. Il Piano dell’Offerta Formativa è deliberato dai docenti per ciò che attiene agli aspetti formativi, didattici, pedagogici ed organizzativi, dal Consiglio d’Istituto per le finalità e gli aspetti finanziari generali. Al termine di ogni anno scolastico il P.O.F. viene sottoposto a verifica e valutazione. In tal modo, la scuola si interroga e riflette sulle sue scelte al fine di migliorarsi ed essere sempre al passo con i tempi. La Scuola Secondaria di 1° grado “E.Iaccarino di Er colano, nel corso degli ultimi anni, attraverso l’attuazione delle deliberazioni del Collegio dei docenti nonché del Consiglio di Istituto, ha inteso, attraverso uno sforzo continuo, porre attenzione significativa da una parte ai bisogni degli utenti della scuola (famiglie e alunni) e, dall’altra, agli stimoli che provengono dallo sviluppo delle dinamiche interne alla società. Il nostro istituto intende porsi come scuola: ATTIVA CHE ACCOGLIE SOLIDA CHE FORMA ATTENTA CHE ORIENTA LIBERA CHE INFORMA IN LINEA CHE AGGIORNA 5 Il Piano dell’Offerta Formativa deriva dal dettato legislativo (In particolare ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica - Regolamento n. 275/1999 emanato ai sensi dell’art. 21 della legge n. 59 dell’ 8 marzo 1997).QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO allegato 1.docx E’ un progetto che media le esigenze del territorio (socio-economiche e culturali) con le finalità educative e gli obiettivi generali proposti dalle Istituzioni alla scuola, di cui il P.O.F. è espressione. Esso si basa su alcuni principi condivisibili e condivisi. QUALI PRINCIPI? Della Carta Costituzionale della Carta dei diritti Umani dei Testi Programmatici Istituzionali del regolamento dell’Autonomia Scolastica (DPR 275/99) dell’identità culturale e pedagogica dell’Istituto QUALI SONO I SOGGETTI CHE DEVONO GARANTIRLI? • • • Famiglia, come prima istituzione responsabile del ragazzo/a Scuola come istituzione responsabile di formare la persona e il cittadino Istituzioni (Stato, Regione, Comune) responsabili di fornire risorse umane e materiali (operatori, spazi, tempi, strumenti) per garantire un servizio adeguato, sicuro, efficiente. E’ un’opportunità che famiglia, scuola e territorio possono e devono darsi per garantire ad ogni bambino/a, ragazzo/a che entra nella comunità scolastica, di raggiungere la propria formazione. IN QUALI TERMINI? • SAPER FARE (sviluppare abilità e competenze) Dimensione cognitiva • SAPER ESSERE (favorire la formazione della personalità come processo continuo di conoscenza e accettazione del sé) Dimensione dell’identità. 6 • SAPER VIVERE CON GLI ALTRI (acquisire abilità relazionali, saper instaurare una positiva intersoggettività, essere in grado di interagire secondo strutture comunicative che facilitano la partecipazione, il rispetto, l’accettazione reciproca) Dimensione sociale. • SAPER IMPARARE E SAPER AGIRE (indispensabilità dell’educazione permanente per sapersi orientare nei continui e rapidi cambiamenti del mondo in cui viviamo). Dimensione della responsabilità e della progressione personale. SAPER ESSERE SAPER FARE FORMAZIONE SAPER IMPARARE E SAPER AGIRE 7 SAPER VIVERE CON GLI ALTRI SCOPO DEL POF: • • • • • essere strumento guida per l’Istituto, il team, il singolo docente; rendere esplicito all'esterno - famiglie e istituzioni presenti sul territorio - l’offerta formativa dell’ Istituto; avere un piano comune e chiaro in base al quale verificare, valutare e modificare i percorsi e i processi formativi; programmare interventi continuativi e/o migliorativi sulla base dei risultati raggiunti. Il POF contiene le scelte educative ed organizzative, nonché i criteri di utilizzazione delle risorse e costituisce un impegno per l’intera comunità scolastica. PRINCIPI ISPIRATORI Considerata la particolare realtà socio/ambientale, la scuola Secondaria di 1° grado “E.Iaccarino dà la priorità ai seguenti principi: • UGUAGLIANZA: GARANTIRE PARI OPPORTUNITÀ A TUTTI. L’Istituto intende erogare a tutti le stesse opportunità, senza alcuna discriminazione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche, socio-culturali ed economiche. La pari opportunità formativa è garantita attraverso l’adozione di: provvedimenti per garantire la piena offerta formativa agli alunni diversamente abili; criteri collegiali per la formazione di classi equi ed eterogenee; percorsi triennali comuni di orientamento scolastico-professionale, educazione sessuale, educazione stradale, educazione ambientale; organizzazione dell’orario di lezione in modo da consentire l’utilizzo dei laboratori legati ai vari progetti o attività; criteri collegiali di valutazione, con indicatori, descrittori e vincoli comuni. • INTEGRAZIONE: VALORIZZARE LE DIVERSITÀ. Ad ogni alunno sono garantiti i diritti fondamentali e i legittimi interessi. Pertanto, particolare attenzione sarà dedicata agli alunni diversamente abili o di forte disagio socioculturale (nomadi, extracomunitari). Al fine di favorire l’integrazione scolastico-sociale, vengono realizzate attività di aggiornamento sui temi del disagio giovanile e dell’intercultura. 8 • INCLUSIONE: Progettare, sin dalle sue fondamenta, la “piattaforma della cittadinanza” in modo che ciascuna persona abbia la possibilità di esercitare diritti e doveri come modalità ordinaria (“siamo tutti normali”). L’inclusività non è quindi un “aiuto” per scalare la normalità ma una condizione connaturata e intrinseca della normalità. L’inclusione interviene sul contesto non meno che sul soggetto. In altri termini, inclusività implica l’abbattimento di quelli che “nell’INDEX FOR INCLUSION” di Tony Booth and Mel Ainscow vengono chiamati “ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione”. Questo approccio segna una prima differenza con l’approccio dell’integrazione in quanto l’attenzione viene posta su tutti gli alunni della scuola: infatti il termine inclusione non si limita agli alunni disabili oppure agli alunni con bisogni educativi speciali, ma prende in carico l’insieme delle differenze, comprendendo gli alunni definiti “normali” e quelli dotati. In questa dimensione il concetto normativo viene superato per recuperare l’insieme delle espressioni e delle potenzialità di tutti gli alunni. Si rende indispensabile, pertanto, un coinvolgimento attivo degli allievi in un processo che mette in relazione le conoscenze formali con quelle personali ed esperienziali. • ACCOGLIENZA: Facilitare i passaggi tra ordini di scuola diversi (Primaria - Secondaria di Primo Grado Secondaria di Secondo Grado ). L’Istituto organizza momenti di incontro con alunni e genitori per facilitare il passaggio da un tipo di scuola ad un altro, dando la possibilità anche agli ex alunni di raccontare i propri vissuti e le proprie aspettative. • EFFICACIA: Finalizzare le attività dell’Istituto alla crescita educativa - didattica dell’alunno. Tutte le attività della scuola si basano sui criteri di efficacia, di efficienza e di flessibilità sia per quanto riguarda la parte amministrativa che quella didattica. • TRASPARENZA: Favorire la comunicazione scuola - famiglia e garantire l’accesso ad ogni atto documento amministrativo – didattico (nel rispetto della privacy). 9 IDENTITA’ A DELLA SCUOLA PRESENTAZIONE La Scuola Secondaria di Primo Grado “Iaccarino” si trova ad Ercolano ed è intitolata al valoroso sottotenente di vascello, pilota aviatore Ettore Iaccarino. Su un articolo del 22 febbraio del 1926, pubblicato DELL’AVIATORE sulla in GAZZETTA occasione dei solenni funerali, emergono le notizie sulla breve ma intensa vita militare del sottotenente di vascello pilota e aviatore Ettore Iaccarino e su come la cittadinanza ercolanese rese omaggio al suo eroe morto nell’adempimento del proprio dovere. ANALISI DEL CONTESTO TERRITORIALE 10 Ercolano è una cittadina collocata alle pendici del Vesuvio lungo la fascia costiera vesuviana. Essa dispone di una considerevole e prestigiosa varietà di risorse naturali, culturali e architettoniche: il mare, il clima, il Vesuvio, gli Scavi Archeologici, le Ville Vesuviane, la Basilica di S. Maria di Pugliano e il Mav sono alcuni dei caratterizzano. preziosi elementi che la Inoltre la sua collocazione geografica la pone in una posizione privilegiata e strategica nel Golfo di Napoli. E’ infatti vicina alla città di Napoli, a Pompei ( che insieme ad Oplonti, Castellammare e Boscoreale vanno a costituire il prestigioso sistema archeologico vesuviano), a Sorrento, a Baia, alle isole (Capri, Ischia e Procida) e a Pozzuoli. La popolazione nel secolo scorso ha registrato una consistente e costante crescita demografica, dovuta ai fenomeni migratori dalla metropoli all’immediata periferia. La ricerca di occupazioni stabili, la paura per la vicinanza del vulcano, la precarietà della situazione economica, la mancanza di seri interventi sociali e finanziari, la sottocultura, l’ illegalità e l’ansia di offrire ai più giovani un ambiente di vita più sereno e meno pericoloso, negli ultimi decenni ha fatto registrare un processo inverso per cui la città, anno dopo 11 anno, vede diminuire costantemente il numero dei suoi abitanti. L’economia è basata sulle attività agricole, di floricoltura e su un vivace settore terziario, mentre in crescita sono le presenze artigianali soprattutto quelle relative alla lavorazione della pietra lavica e del corallo. Modeste sono invece le attività di carattere industriale. Nonostante la presenza di risorse naturali, culturali ed architettoniche, il turismo non riesce ancora a svilupparsi pienamente a causa della mancanza di strutture alberghiere adeguate. In città inoltre non ci sono sale cinematografiche, luoghi di aggregazione o strutture destinate al tempo libero. Tutto ciò fa sì che la maggior parte degli adolescenti trascorra buona parte della giornata per strada esposta a pericoli e richiami di ogni genere e per far fronte a ciò le amministrazioni comunali, negli ultimi anni, stanno prestando risoluzione di tali problematiche. grande attenzione alla L’ultima considerazione riportata apre il discorso di cooperazione, di corresponsabilità di formazione unitaria da attuare con le agenzie del territorio. In una società così complessa e variegata, caratterizzata da una forte fluidità e da rapidi cambiamenti non solo di tipo culturale ma anche tecnologico, la nostra scuola deve adottare linee di intervento flessibili e aperte alla realtà territoriale, con l’obiettivo di conseguire risultati positivi sia sul piano educativo che su quello didattico, in vista dell’inserimento dei giovani in un contesto che possano in qualche modo padroneggiare. L ’ IDENTITA’ PEDAGOGICA DELLA SCUOLA In una società così complessa e variegataL'identità pedagocica della scuola.docx, caratterizzata da una forte fluidità e da rapidi cambiamenti non solo di tipo culturale ma anche tecnologico, la nostra scuola deve adottare linee di intervento flessibili e aperte alla realtà territoriale, con l’obiettivo di conseguire risultati positivi sia sul piano educativo che su quello didattico, in vista dell’inserimento dei giovani in un contesto che possano in qualche modo padroneggiare. 12 LA “MISSION” DELLA SCUOLA Un buon insegnante non è affatto quello che sa tutto. Un buon E’ quello che ti ascolta e si fa piacevolmente ascoltare. Fa il suo lavoro con passione e ha il dono di farti innamorare di cio’ che insegna. Dando il meglio di se, ma soprattutto tirando fuori il meglio di te…. Agostino Degas La “mission” della Scuola Secondaria di Primo Grado “E. Iaccarino” privilegia lo sviluppo armonico dell’allievo, la valorizzazione delle “diversità” e la promozione delle potenzialità, mettendo in atto tutte le forme di flessibilità di tipo didattico e organizzativo. E’ una scuola che pone al centro di tutte le attività ciascun alunno, consapevole che l’educazione non è l’insegnamento che forgia e foggia, di sapore ottocentesco: l’educazione trae da ogni ragazzo cio’ che ha da sviluppare di autentico, di proprio, formandolo come cittadino del mondo. Non a caso si utilizza “ciascun” alunno in quanto si segue il principio di inclusività. PAI (PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’) Una Scuola davvero inclusiva è una scuola che sa rispondere adeguatamente alle .difficoltà degli alunni e sa eliminare le barriere all’apprendimento ed alla partecipazione di ognuno. Il concetto di Bisogno Educativo Speciale rappresenta una macrocategoria che comprende dentro di sé tutte le possibili difficoltà di apprendimento degli alunni, sia le situazioni considerate tradizionalmente come disabilità (mentale, fisica, sensoriale), sia quelle che riguardano specifici apprendimenti quali la dislessia, il disturbo da deficit 13 attentivo, o ancora altre situazioni di disagio comportamentale, psicologica, relazionale, di contesto socio-culturale. La recente normativa ha stabilito nuovi e diversi principi e metodi di intervento relativi a questa materia. Si ricordano : Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012: “Strumenti di intervento per alunni con BES e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” (emanato dal Dipartimento per l’Istruzione. Direzione generale per lo studente, l’integrazione, la partecipazione e la comunicazione e firmato dal Ministro Profumo) Tale Direttiva riconosce tre categorie di bisogni speciali: 1. Disabilità 2. Disturbi evolutivi specifici (da distinguere in: DSA, deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria (ADHD). 3. Area dello svantaggio socio-economico, linguistico, culturale. La Direttiva richiama la personalizzazione prevista dalla Legge 53/2003 e dalla Legge 170/2010; afferma la prospettiva della “presa in carico” da parte di tutti i docenti curricolari e non solo dell’insegnante di sostegno; afferma che alcune tipologie di disturbi non esplicitati nella Legge 170 danno diritto ad usufruire delle stesse misure previste per gli alunni con DSA. Per gli alunni con BES (bisogni educativi speciali) sottolinea la necessità di un percorso individualizzato e personalizzato ANCHE attraverso la redazione di un piano didattico personalizzato (PDP), individuale o anche riferito a tutti gli alunni della classe con BES, ma articolato, che serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti e con la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate. Nella Circolare Ministeriale N. 8 del 6 marzo 2013: “Indicazioni operative per la direttiva” emanata dal Dipartimento per l’Istruzione a firma del capo Dipartimento Lucrezia Stellacci si legge che sono i C.d.C. a decidere, anche in assenza di certificazione, dove è opportuna e necessaria l’adozione della personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative.I percorsi didattici personalizzati possono essere attivati per il tempo necessario al superamento del bisogno e l’efficacia degli interventi deve essere monitorata dal C.d.C. A livello d’istituto nasce il GLI (gruppo lavoro inclusione) con il compito di tutelare le problematiche relative a tutti i BES (rilevazione dei casi, raccolta e documentazione degli interventi, focus/confronto sui casi, monitoraggio e valutazione dei livelli di inclusività della scuola, elaborazione di proposta del Piano Annuale Inclusività, lavoro nella rete dei CTI) I C.d.C. , nei casi ritenuti opportuni, potranno formalizzare i piani di intervento e le pratiche didattiche personalizzate. Ordinanza Ministeriale N. 13 del 24 aprile 2013: Esami di Stato 2012/2013: art. 18 c.4 “alunni con difficoltà di apprendimento di varia natura”Prevede che i C.d.C. forniscano utili e opportune indicazioni per consentire a alunni con difficoltà di apprendimento di varia natura, formalmente individuati dal C.d.C. stesso, di sostenereadeguatamente l’Esame di Stato della Scuola Secondaria di II grado. Nota del 27 giugno 2013: “Piano annuale per l’Inclusività” (P.A.I.) emanata dal Dipartimento per l’Istruzione a firma del capo Dipartimento Lucrezia Stellacci Il P.A.I. è parte integrante del POF: è uno strumento mirato ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi e in relazione alla qualità dei “risultati” educativi, per creare un contesto dove realizzare la scuola per tutti e per ciascuno. Non è un “documento” per chi ha bisogni educativi speciali, ma è lo strumento per una 14 progettazione della propria offerta formativa in senso inclusivo; è lo sfondo e il fondamento su cui sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno. L’elaborazione del P.A.I. richiede un percorso partecipato e condiviso da parte di tutte le componenti della comunità educante. La realtà dell’Istituto Nell’Istituto Iaccarino sono presenti n.18 alunni diversamente abili e n. xxx alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA). .Per gli alunni con DSA non è prevista la figura dell’insegnante di sostegno. Nella scuola secondaria di I grado, nell’ambito della progettazione dell’ampliamento dell’offerta formativa, realizzata grazie al contributo del diritto allo studio comunale, vengono progettati diversi moduli di intervento didattico a sostegno della individualizzazione e della personalizzazione dell’apprendimento a partire dai bisogni educativi speciali presenti nelle diverse classi. L’Istituto ha prodotto diversi documenti di indirizzo al fine di migliorare il livello di inclusività della scuola. LA VALUTAZIONE Per i docenti del nostro istituto la valutazione è parte integrante della programmazione, non solo come controllo degli apprendimenti, ma come verifica dell’intervento didattico al fine di operare con flessibilità sul processo educativo. La valutazione così intesa non è mai giudizio sulla persona e sul suo valore, ma la certificazione di cosa sa fare un alunno in un determinato momento della sua crescita. 15 COME SI VALUTA La valutazione accompagna i processi di insegnamento/apprendimento e permette: AGLI INSEGNANTI • • di personalizzare il percorso formativo di ciascun alunno di predisporre collegialmente percorsi individualizzati per alunni in difficoltà AGLI ALUNNI • • • di essere consapevoli del proprio modo di apprendere di riconoscere le difficoltà incontrate e le strategie utilizzate per superarle di conoscere i propri punti di forza e di debolezza. LA VALUTAZION E DELLA SITUAZIONE INIZIALE OSSERVAZIONI SISTEMATICHE PROCESSI DI APPRENDIMEN TO LA VALUTAZIONE E' UN MONITORAG GIO CHE PASSA: I RISULTATI DELLE VERIFICHE 16 OSSERVAZIO NI DEI COMPORTA MENTI La valutazione è un'operazione che va oltre la misurazione di una media matematica, perché tiene conto anche della continuità, dell'impegno e dell'interesse. CON QUALI STRUMENTI • • • • Prove oggettive. Interrogazioni e discussioni guidate. Prove strutturate e non, funzionali ai diversi linguaggi. Osservazioni sistematiche e non su aspetti non quantificabili, come la partecipazione e la socializzazione. A tal proposito i docenti del nostro istituto da anni sono impegnati nella definizione di prove di verifica, con l’obbiettivo di una valutazione condivisa nelle strategie, nei contenuti e nelle modalità di presentazione delle prove stesse, nell’ottica di una effettiva continuità tra i diversi ordini discuola. QUANDO • • • All’inizio dell’anno (prove d’ingresso) Durante e al termine delle unità d’apprendimento A fine quadrimestre Per la valutazione del comportamento si allega la tabella utilizzata da tutti i docenti della scuola. ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA RISORSE UMANE E PROFESSIONALI Dirigente Scolastico (D.S.): è la figura di riferimento principale per tutte le componenti dell’istituzione e supervisiona sugli aspetti di ordine amministrativo, organizzativo e didattico. AREA AMMINISTRATIVA Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (D.S.G.A): è colui che si occupa della gestione finanziaria della scuola. Assistenti amministrativi: sono gli addetti alla segreteria e collaborano con il D. S. e con il D. S. G. A. 17 Personale non docente: è formato dai collaboratori scolastici. Essi garantiscono un servizio puntuale ed efficiente, sia nelle prestazioni specifiche, sia nei rapporti interpersonali con alunni e docenti. AREA GESTIONALE Consiglio d’Istituto : è un organo collegiale formato dai rappresentanti dei docenti, dai rappresentanti dei genitori degli alunni, dai rappresentanti del personale ATA, dal Dirigente Scolastico. All’interno del Consiglio d’Istituto viene nominata la Giunta Esecutiva. R.S.U.: sono i rappresentanti sindacali eletti ogni tre anni da tutto il personale della scuola. AREA DIDATTICA Collegio docenti: è l’insieme di tutti i docenti in servizio presso la scuola. Sul piano didattico essi lavorano in un clima di collaborazione con i colleghi mentre sul piano educativo-relazionale cooperano con le famiglie senza mai perdere di vista la crescita e la valorizzazione della persona, nel rispetto delle differenze e della identità di ciascuno alunno. Docente vicario: è colui che si sostituisce, supporta e collabora con il D. S. in caso di assenza o di necessità. E’ scelto dal Dirigente Scolastico tra i docenti in servizio. Funzioni Strumentali: sono figure funzionali che hanno compiti organizzativi complessi e funzioni di coordinamento finalizzate al raggiungimento di obiettivi fissati dal POF. Sono individuati dal Collegio docenti e sono scelti in base alle loro competenze, esperienze professionali o capacità relazionali. Consigli di Classe: sono formate dai docenti delle varie discipline scolastiche che lavorano nella stessa classe Docenti coordinatori: sono i docenti che coordinano e organizzano tutte le attività e gli adempimenti destinati alla classe, e gestiscono i rapporti con le famiglie. Commissioni responsabili: sono gruppi di docenti che, in base alle loro competenze o alle loro esperienze, sono chiamati a elaborare proposte o a risolvere delle problematiche riguardanti determinati aspetti della vita della scuola. Referenti di dipartimento:sono i docenti responsabili delle attività e delle decisioni dei dipartimenti disciplinari. 18 RISORSE STRUTTURALI E STRUMENTI 30 aule; Laboratori didattici; Biblioteca; Palestra; Campetto esterno e anfiteatro esterno; Laboratorio informatico; Laboratorio musicale; Laboratorio scientifico; Lavagne LIM; Attrezzature calcio balilla; Attrezzature tennis tavolo. L’edificio scolastico è dotato di impianto di videosorveglianza ed è monitorato 24 ore su 24. RISORSE ESTERNE DI SUPPORTO Periodicamente diventano “risorsa“ persone esterne alla scuola, coinvolte in progetti specifici. Volontari, giornalisti, artigiani, esperti esterni, educatori professionali, forze dell’ordine coadiuvano il lavoro dei docenti fornendo agli alunni interessanti e stimolanti spunti di ampliamento dell’offerta formativa. Inoltre la scuola si avvale della collaborazione di: Altre scuole del territorio; Azienda Sanitaria Locale; Enti ed Istituzioni culturali locali; Associazioni di volontariato e di cooperazione sociale; Soggetti economici locali; INDIRE; Centri di formazione professionale 19 SERVIZI ALL’UTENZA Il Consiglio d’Istituto, il Dirigente Scolastico, il Collegio dei docenti, i genitori, gli alunni, il personale ATA partecipano ai processi decisionali, relazionali e ai progetti di sperimentazione, nel rispetto delle specifiche competenze. • Il Dirigente Scolastico riceve il pubblico previo appuntamento. • Gli uffici di segreteria sono aperti al pubblico conformemente agli avvisi affissi all’albo e garantiscono i seguenti servizi: rilascio certificati di frequenza e/o iscrizione, entro tre giorni dalla richiesta; rilascio certificati con votazione e/o giudizi, entro cinque giorni dalla richiesta; rilascio attestati e certificati di diploma: “a vista” a partire dal terzo giorno lavorativo dopo la pubblicazione dei risultati finali. I collaboratori scolastici provvedono alla sorveglianza degli alunni e alla pulizia dei locali RAPPORTI CON LE FAMIGLIE I genitori entrano nella scuola quali rappresentanti degli allievi e, come tali, partecipano al Contratto Educativo, condividendone responsabilità e impegni nel reciproco rispetto di competenze e ruoli. Compiti dell’Istituzione scolastica sono: • • • • formulare proposte educative e didattiche; fornire in merito ad esse informazioni chiare; valutare l’efficacia delle proposte; rendere conto periodicamente degli apprendimenti dei singoli alunni; • individuare le iniziative tese al sostegno e allo sviluppo dei soggetti in situazione di handicap, svantaggio, disagio, difficoltà ed esplicitarne le modalità, la frequenza, la durata. Compiti dei genitori sono: • intervenire alle assemblee; • tenersi informati e al corrente delle iniziative della scuola, discuterle e contribuire al loro arricchimento e alla loro realizzazione; • sostenere i ragazzi nel mantenere gli impegni assunti a scuola; • partecipare ai colloqui individuali; • cooperare perché l’ alunno percepisca l’importanza della collaborazione tra scuola e famiglia per la sua crescita e formazione. 20 • Nel corso dell’anno, i docenti sono disponibili ad incontrare i genitori nelle ore di ricevimento, che verranno comunicate tempestivamente dai docenti stessi; inoltre, sono programmati 4 incontri collegiali: presentare il P.O.F.(Ottobre); andamento didattico-disciplinare (Dicembre e Aprile) illustrazione schede di valutazione (Febbraio). I momenti assembleari devono rispondere alle esigenze di dibattito, di promozione, di confronto culturale e costituiscono il momento privilegiato per la costruzione di un valore comune e condiviso. La formalizzazione dei rapporti scuola- famiglia-alunno è esplicitata nel “Patto Educativo di corresponsabilità”, in cui vengono delineati i compiti essenziali degli utenti (docentifamiglie-alunni) che rappresentano i soggetti direttamente interessati allo svolgimento concreto e quotidiano della vita scolastica. Il Patto Educativo di Corresponsabilità viene allegato al presente documento (Sezione ALLEGATI) e viene distribuito ai genitori all’inizio del primo anno di scuola secondaria di primo grado. • disponibili ad incontrare i genitori nelle ore di ricevimento, che verranno comunicate tempestivamente dai docenti stessi; inoltre, sono programmati 4 incontri collegiali: presentare il P.O.F.(Ottobre); andamento didattico-disciplinare (Dicembre e Aprile) illustrazione schede di valutazione (Febbraio). I momenti assembleari devono rispondere alle esigenze di dibattito, di promozione, di confronto culturale e costituiscono il momento privilegiato per la costruzione di un valore comune e condiviso. La formalizzazione dei rapporti scuola- famiglia-alunno è esplicitata nel “Patto Educativo di corresponsabilità”, in cui vengono delineati i compiti essenziali degli utenti (docentifamiglie-alunni) che rappresentano i soggetti direttamente interessati allo svolgimento concreto e quotidiano della vita scolastica. Il Patto Educativo di Corresponsabilità viene allegato al presente documento (Sezione ALLEGATI) e viene distribuito ai genitori all’inizio del primo anno di scuola secondaria di primo grado. 21 AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA a. s. 2014 – 2015 PROGETTI CURRICULARI Denominazio ne del progetto RECUPERO MATEMATICA RECUPERO ITALIANO RECUPERO DI LINGUE STRANIERE COMUNITARIE PROGETTO JONATHAN I DSA NELLA SCUOLA INCLUSIVA Obiettivi Destinat ari Migliorare le abilità di Classi calcolo orale e scritto, le prime, capacità di analisi di seconde situazioni problematiche terze per individuare strategie e procedimenti risolutivi. Migliorare le capacità Classi di ascolto, di comprensione, di lettura e prime, di produzione orale e seconde scritta. Riconoscere le terze parti principali del discorso. Migliorare le capacità di ascolto, di Classi comprensione, di lettura e seconde di produzione sia orale che terze scritta. Modali tà di Tempi attuazione In orario curriculare Ultima Doce (anche a settimana di nti e classi ogni mese interni parallele) Ultima Doce In orario settimana di nti e curriculare ogni mese interni Laborato ri a classi Ultima Doce e parallele in settimana di nti orario ogni mese interni curriculare Il progetto mira alla piena integrazione all’interno dei gruppi classe e del “sistema scuola” degli studenti, ponendo particolare attenzione agli alunni diversamente abili. Alunni con certificazione di disabilità In orario Anno classi prime, curriculare scolastico seconde e terze Il progetto mira alla piena inclusione degli alunni con disturbi specifici di apprendimento, in un contesto scolastico accogliente e competente. Alunni con certificazione DSA classi In orario Anno prime, curriculare scolastico seconde e terze. 22 Doc enti Doce nti interni di sostegno Doce nti interni BEN ESSERE PROGETTO PETER PAN PROGETTO CONTINUITA’ PROGETTO ORIENTAMENTO POTENZIAMENTO INGLESE Il progetto mira a sviluppare la capacità di vivere legalmente la Alunni scuola, lo Stato e classi prime, In orario Anno l’ambiente, per favorire seconde e curriculare scolastico l’acquisizione di una terze coscienza civile e democratica Doce nti interni Un’ora Il progetto mira al settimanale Alunni recupero educativo e da gennaio a Doce classi prime, In orario didattico degli alunni in maggio con nti seconde e curriculare situazione di disagio eventuali interni terze relazionale. modifiche ed integrazioni Il progetto ha lo scopo di rendere più sereno possibile il passaggio per gli alunni dalla scuola primaria alla secondaria di primo grado. Il progetto, attraverso la collaborazione tra docenti, alunni e genitori, tende ad individuare e a valorizzare le motivazioni, le attitudini e gli interessi degli studenti, mirando a favorire capacità di scelte autonome e responsabili. Potenziare le competenze di ascolto comprensione e interazione in inglese. Il progetto è finalizzato all’acquisizione delle certificazioni STARTERS – MOVERS – FLYERS. Alunni e genitori delle In orario Anno classi V delle curriculare scolastico scuole primarie Doce nti interni Alunni e In orario Anno genitori classi curriculare scolastico terze. Doce nti interni Un’ora settimanale Alunni da gennaio a classi prime, In orario maggio con seconde e curricolare eventuali terze modifiche ed integrazioni Esper ti madre lingu ae doce nti interni Alunni Potenziare le classi prime, In orario Anno competenze matematiche. seconde e curricolare scolastico terze GIOCHI MATEMATICI 23 Doce nti interni IL DELLA Il progetto mira a promuovere l’offerta formativa proposta per l’anno scolastico e ad Alunni informare sulle attività svolte dalla scuola classi prime, In orario Anno attraverso seconde e curricolare scolastico l’approfondimento di terze CALENDARIO tematiche legate strettamente al territorio IACCARINO e alle tradizioni della nostra città. IL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI IL CORO DELLA Il progetto dà voce ai ragazzi dell’istituto che analizzano e affrontano le problematiche legate al Alunni territorio e alla scuola. Gli classi prime In orario Anno alunni eletti sono i seconde e curricolare scolastico portavoce dei propri terze compagni e devono collaborare con l’amministrazione comunale. Il progetto è un efficace strumento formativo e di diffusione del linguaggio e della Alunni cultura musicale tra gli classi prime In orario Anno allievi, le famiglie e il seconde e curricolare scolastico territorio, fornendo terze preziose esperienze di scambio, arricchimento e stimolo. IACCARINO 24 Doce nti interni Doce nti interni Doce nti interni AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA a. s. 2014– 2015 PROGETTI EXTRACURRICULARI Denominazione del progetto Obiettivi Destinat ari Classi prime, seconde e terze. Docenti interni ed esterni Modalit à di attuazione Tempi Laborato ri pomeridiani Gennaio – Maggio, Doce nti interni ed esperti esterni Laborato rio pomeridiano Ottobre e Novembre Doce nti interni PROGETTIPON Il progetto tende al potenziamento della Alunni conoscenza della lingua classi terze tedesca. Doc enti POTENZIAMENTO TEDESCO Classi prime, seconde terze Laborato rio pomeridiano e a classi aperte Da Novembre a Doce Maggio con nti un incontro interni settimanale Il progetto mira a Classi potenziare le capacità prime, operative attraverso l’utilizzo seconde degli strumenti multimediali. terze Laborato rio pomeridiano e a classi aperte Da Novembre a Doce Maggio con nti un incontro interni settimanale Conoscere il passato Alunni della propria città attraverso classi terze lo studio della storia. Laborato rio pomeridiano a classi aperte Da Novembre a Doce Maggio con nti un incontro interni settimanale Il progetto è finalizzato a Alunni migliorare le capacità psico- classi prime e motorie ed espressive, seconde terze nonché a far acquisire i concetti e le tecniche del tempo musicale, ed i ritmi dei principali balli di gruppo Laborato rio pomeridiano a classi aperte Da Novembre a Doce Maggio con nti un incontro interni settimanale Il progetto mira, attraverso lo sport e le attività ludiche, a sviluppare la socializzazione, il rispetto delle regole e la tutela della salute. AVVIAMENTO ALLAPRATICASPORTIVA INFORMATICA L’antica HERCULANEUM A SCUOLA DIBALLO 25 Alunni classi prime seconde e terze Laborato rio pomeridiano a classi aperte Da Novembre a Doce Maggio con nti un incontro interni settimanale Il progetto vuole sviluppare la creatività, il Alunni prime senso estetico ed espressivo classi seconde e terze attraverso le tecniche del decoupage. Laborato rio pomeridiano a classi aperte Da Novembre a Doce Maggio con nti un incontro interni settimanale Laborato Alunni rio delle classi pomeridiano seconde e a classi terze. aperte Da Gennaio a Doce Maggio con nti un incontro interni settimanale. Esprimersi e comunicare attraverso il linguaggio musicale Rispettare l’altro nell’esecuzione dei brani IL COROGOSPEL LABORATORIO DI DECOUPAGE NONNI SUINTERNET Sviluppare le capacità comunicative, il senso di responsabilità e di solidarietà. Favorire lo scambio intergenerazionale 26 DIRIGENTE SCOLASTICO: PROF.SSA LETIZIA SPAGNUOLO CONSIGLIO DI ISTITUTO R.S.U. DE CIMMA MARIA PAOLA prof.sse LA BUA ANNA BORRELLI ANTONELLA PELELLA MARIATERESA DI ROSA MARIASSUNTA TESTA FILOMENA D.S.G.A. SANNOLO SANTA WALTER MARIALAURA ZENO GIOVANNA SEGRETER IA AMMINIS TRATIVA RENELLA CLORINDA COLLABORATORI DIRIGENTE Prof.sse TESTA FILOMENA PENNUCCI COSIMINA FUNZIONI STRUMENTALI: AREA1: CAPALDO GRAZIA AREA 2: GIANANI TIZIANA AREA 3: DE CIMMA MARIA PAOLA LOMBARDI ANOTNIETTA TIRONE ANTONIETTA AMENDOLA ANGELO BOSSA SALVATORE DE GAETANO TERESA NOVIELLO TERESA SANNINO ANNA SCARPATO VINCENZA STRIANO CECILIA AREA 4: PELELLA MARIATERESA COMITATO DI VALUTAZIONE AREA5: WALTER MARIA LAURA CONSIGLIO DI CLASSE GIUNTA ESECUTIV A COLLEGIO DEI DOCENTI COMMISSIO NE TECNICA 27 SEGRETERIA DIDATTICA COLLABO RATORI SCOLASTI CI ALLEGATI 28 R egolam ento d’Istituto Scuola Secondaria di 1° grado 29 “E TTO R E IA CCA R IN O ” E rcolano A .S. 2014/15 30 L’istituto “E.Iaccarino” è una comunità composta da allievi, dirigente, docenti, personale non docente, genitori. Tutti i membri della comunità hanno pari dignità edognuno, nel proprio ruolo, hauguale responsabilità per il buon funzionamento dell’istituzione scolastica.. I SOGGETTI DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA A) GLI STUDENTI Tutti gli alunni hanno uguale diritto allo studio. Il consiglio d’istituto, il collegio dei docenti e iConsigli di classepromuovono iniziative idonee a rimuovere le cause di natura economica o ambientale pregiudizievoli all’esercizio di tale diritto egarantiscono, nel contempo, l’eguaglianza di trattamento nell’ambito della comunità educativa. E’ diritto degli allievi poter fruire di un insegnamento sereno, aggiornato, adeguatoal grado di scuola, aperto al dibattito e alla collaborazione. B) L’UFFICIO DI DIREZIONE L’ufficio è costituito dal Dirigente scolastico e dai suoi collaboratori. Il Dirigente rappresenta l’Istituto e riconduce in unità le esigenze, le aspettative, le azioni delle varie componenti. Egli svolge i compiti e le funzioni conferitegli dalla legge. C) I DOCENTI Gli insegnanti svolgono la attività didattica e adempiono agli obblighi connessi alla loro funzione in conformità delle disposizioni legislative, nel rispetto della libertà d’insegnamento e della coscienza morale e civile degli alunni e dei loro genitori. Essi partecipano alle attività collegiali e contribuiscono all’elaborazione e alla gestione del piano dell’offerta formativa. 31 D) PERSONALE NON DOCENTE Le mansioni del personale non docente, in conformità delle leggi e dei contratti di lavoro, sono essenziali ai fini del corretto funzionamento dell’Istituto. Il coordinamento delle loro attivitàè affidato al Direttore dei servizi amministrativi. E) I GENITORI I genitorihanno il diritto-dovere di interessarsi alle attività e alle problematiche dell’istituto e di dare il proprio contributo per la loro risoluzione. Tale diritto-dovere viene esercitato mediante la partecipazioneai vari organi collegiali e seguendo l’inserimento, lo studio e la formazione del proprio figlio attraverso contatti con il Dirigente e i docenti della classe, al fine di realizzare sintonia fra l’azione formativa della famiglia e quella della scuola. RICEVIMENTO UFFICI AMMINISTRATI Uffici di Segreteria: Apertura al pubblico in orario antimeridiano Mercoledì e venerdì dalle ore 8,30 alle ore 10.30. Apertura al pubblico in orario pomeridiano Martedì e giovedì dalle ore 13,00 alle ore 14,57. Ufficio di Dirigenza: Il DS riceve tutti i giorni previo appuntamento. 32 ORGANI COLLEGIALI Gli Organi Collegiali della scuola sono: 1 Consiglio d’Istituto 2 Giunta Esecutiva 3 Collegio dei Docenti 4 Comitato per la Valutazione dei Docenti 5 Consigli di classe 6 Commissione Elettorale 7 Organo di Garanzia 8 Dipartimenti disciplinari 9 GLH (Gruppo di lavoro alunni D.A.) Il funzionamento di ciascuno è regolato dalle disposizioni di legge in vigore. CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI 1. Le classi vengono formate secondo il criterio dell’eterogeneità; gli alunni sono assegnati alle classi in base alle fasce di livello individuate dai voti riportati nella scheda di valutazione delle scuole primarie. L’individuazione delle fasce viene effettuata da un’apposita commissione designata dal Dirigente Scolastico. Inoltre, nel rispetto del criterio sopra indicato, laddove sia possibile, si terrà conto anche di quanto segue: 2. Rapporto proporzionato tra maschi e femmine; 3. Assegnazione degli alunni ai corsi di appartenenza dei fratelli maggiori frequentanti su richiesta espressa dei genitori; 4. Assegnazione degli alunni ripetenti ai corsi di provenienza, salvo in caso diparticolari necessità di carattere educativo-didattico, evidenziate e motivate dai genitori, daiConsigli di classe o dal Dirigente Scolastico; 5. Assegnazione degli alunni D.A. ai corsi tenendo conto di eventuali indicazioni dei docenti della scuola primaria e/o dei genitori. CRITERI PER L’INFORMAZIONE Al fine di offrire una corretta e puntuale informazione, la scuola dispone di:Albo della scuola 1. Bacheca sindacale 2. Bacheca dei genitori 3. Spazi ben visibili per: Organigramma sicurezza DLgs 81/2008, Esposizione tabelle orario di lavoro dei dipendenti con indicazione di funzioni edislocazione; Organigramma della Direzione e della Segreteria; Organigramma degli Organi Collegiali; Organigramma del Consiglio d’Istituto; 33 5. Organico del personale docente e non docente. Sito WEB: www.scuolaiaccarino.gov.it La scuola, inoltre, assicura la tempestività dell’informazione con contatto telefonico durante il quale il dipendente, prima di fornire notizie, è tenuto a citare il nome della scuola, le proprie generalità e la qualifica rivestita. In caso di richieste alle quali non si sappia dare adeguata risposta, il dipendente è tenuto a passare la telefonata ad altro impiegato in grado di essere esauriente. Il personale all’ingresso deve indossare il cartellino d’identificazione in maniera ben visibile e per l’intero orario di servizio, nonché fornire all’utenza le prime informazioni. VIGILANZA SUGLI ALUNNI La scuola è dotata di un impianto di videosorveglianza che monitora i cancelli, i viali, gli atri e gli ingressi dell’Istituto 24 ore su 24. Gli allievi,inoltre, sono sorvegliati, dal momento del loro ingresso nella scuola fino all’uscita dalla stessa, dal personale ausiliario che è opportunamente dislocato sui vari piani e dai docenti che si alternano nelle classi. Le stesse regole si applicanodurante l’orario dei laboratori curricolari ed extracurricolari. I docenti aspettanogli alunni nelle rispettive classi 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni ed effettuano rapidi cambi al termine dell’ora. Nel caso in cui l’attesa per il predetto cambio si protragga oltre i cinque minuti, la sorveglianza della scolaresca può essere affidata ad un collaboratore scolastico presente sul piano. Quando ciò non sia possibile il docenteche ha terminato, anche se si tratta di fine dell’orario di servizio, non abbandonerà la classe fino all’arrivo dell’insegnante che gli succede o di eventuale sostituto. Gli stessi collaboratori scolastici vigileranno affinché nessun allievo si trattenga nei corridoi, per le scale o nei bagni oltre il necessario. 34 Inoltre tutto il personale della scuola s'impegnerà affinché, al di fuori dei previsti orari di ricevimento, nessun estraneo circoli nei locali scolastici senza permesso o valido motivo. Al termine delle lezioni tutto il personale ausiliario sorveglierà l’ordinato svolgimento delle operazioni di uscita delle classi. COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI 1. Gli alunni hanno il dovere di arrivare a scuola in orario, indossando,durante le attività didattiche,la divisa scolastica deliberata dal Consiglio d’Istituto. Tutti i docenti del Consiglio di Classesono tenuti a far rispettare tale delibera. In caso di mancata osservanza l’insegnante della prima ora deve rilevare la mancanza e annotarla sul registro di classe. Dopo tre annotazioni (anche non consecutive) il coordinatore deveavvisare la famiglia sull’inadempienza dell’alunno e deve invitare uno dei familiari a portare la divisa a scuola in giornata. La divisa sarà indossata anche nei giorni in cui è prevista l’attività in palestra. 2. All’inizio delle lezioni gli allievi dovranno trovarsi in classe, senza attardarsi sui pianerottoli o per le scale e senza affacciarsi alle ringhiere. 3. L'ingresso in aula sarà consentito fino a 5 minuti di ritardo, dopodiché lo studente sarà ammesso in classe solo se munito di giustifica del ritardo (scritta o effettuata personalmente da un genitore) 4. Il ritardo ingiustificato sarà annotato sul diario di classe dal docente in servizio alla prima ora e dovrà essere giustificato dall'alunno il giorno successivo. Nel caso in cui i ritardi si dovessero ripetere per quattro volte, il coordinatore, sentito il Consiglio di Classe, ne darà comunicazione alla famiglia tramite il libretto personale dell’alunno “Comunicazione scuola-famiglia” o contatto telefonico, specificando che tale abitudine influirà sul voto di comportamento. 5. Non è permesso uscire prima del termine della giornata scolastica, se non per gravi e giustificati motivi. L’uscita anticipata è concessa tre volte nei primo quadrimestre e tre volte nel secondo. Un numero superiore di uscite anticipate influirà sul voto di 35 comportamento. Nel caso se ne verifichi la necessità, a prelevare l’alunno deve essere uno dei genitori o persona delegata munita di documento d'identità proprio e del delegante,preventivamente autorizzato dal Dirigente Scolastico o dal Vicario. Le uscite anticipate dovranno essere trascrittesul Registro di classe dal docente in servizio nell'ora in cui il caso si verifichi, con la penna rossa. 6. Le assenze vanno giustificate sull'apposito libretto nello stesso giorno in cui l’alunno rientra a scuola. In caso contrario i docenti della prima ora dovranno annotarlo sul diario di classe e dopo il terzo giorno d’inadempienza potranno: • chiedere l’accompagnamento dell’alunno da parte di un genitore annotandolo sul registro di classe; • comunicare ai genitori tramite il libretto personale di “Comunicazione scuolafamiglia” annotandolo sul registro; • comunicare telefonicamente ai genitori l’inadempienza dell’alunno. Le assenze fatte in giorni diversi, non consecutivi, devono essere giustificate su singoli foglietti e non cumulati su uno solo. 7. Se le assenze saltuarie dovessero superare le sei unità mensili, ne verrà data comunicazione alla famiglia sempre tramite libretto personale o telefonicamente. Come predisposto dai libretti delle giustifiche adottato dalla nostra scuola la 5° assenza deve essere giustificata personalmente da uno dei genitori. 8. Nel caso di assenze per malattiasuperiori a cinque giorni è indispensabile il certificato medico. 9. Le assenze superiori a cinque giorni non dovute a motivi di salute saranno certificate da un genitore. 10. Le assenze di massa saranno segnalate alle famiglie e dovranno essere comunque giustificate. 11. Gli studenti devono avere un comportamento corretto verso tutti gli operatori scolastici. 12. A nessun alunno è permesso girovagare per i corridoi orecarsi nelle altre classi senza un valido motivo e senza l’autorizzazione del proprio insegnante. Agli alunni inoltre è fatto assoluto divieto di recarsi in sala professori. 13. Gli allievi potranno richiedere ditelefonare a casa solo per seri motivi e previa autorizzazione scritta del docente che rileva il problema.L’autorizzazione deve essere scritta sull’apposito MODULO che è in possesso dei collaboratori dei piani. Gli stessi 36 collaboratori dei piani, dopo la compilazione, laconsegneranno al collaboratore all’ingresso che procederà secondo le modalità concordate con la segreteria. E’ fatto assoluto divieto agli alunni di recarsi in segreteria. 14. Le uscite per il bagno sono consentite durante l’orario stabilito. Le uscite fuori orario saranno permesse solo in casi di particolari ed urgenti motivi. Alle alunne è concesso di uscire in due mentre gli alunni potranno uscire solouno alla volta. 15. Gli allievi sono tenuti a lasciare in ordine la propria aula e a gettare le carte o altro negli appositi cestini. 16. Gli studenti devono essere rispettosi nell’uso dei bagni. 17. Qualsiasi danno arrecato volontariamente alle suppellettili (banchi, sedie, maniglie, interruttori, vetri, ecc.) e al materiale didattico,verrà risarcito dalle famiglie degli alunni interessati. 18. Qualsiasi danno provocato a un compagno all’interno della scuola,sarà risarcito dai genitori, come stabilito da una sentenza della Suprema Corte di Cassazione, che ha riconosciuto la corresponsabilità delle famiglie, che devono esercitare "una pregnante vigilanza sull'educazione del figlio". 19. La scuola non si assume responsabilità per lo smarrimento di oggetti personali. 20. Durante le ore di lezione il telefono cellulare va tenuto spento e in cartella. In caso di mancato rispetto, si procederà: • al ritiro immediato del cellulare; • informazione tempestiva alla famiglia; • riconsegna del cellulare al genitore. 21. Al termine delle lezioni, i docenti consentiranno l’uscita degli alunni dalle aule solo dopo il suono del campanello. Gli allievi delle classi dei piani superiori, sotto il controllo del docente dell’ultima ora,scenderanno le scale in fila per due e si recheranno presso l’uscita a loro assegnata nel massimo silenzio. Gli alunni che si trovano nelle classi dei pianoterra e del primo piano, munite di porta di sicurezza con uscita sul cortile, rispettando l’ordine stabilito dai docenti di classe, usciranno direttamente dalle proprie aule. 37 Gli alunni delle classi del primo piano e del pianoterra, sprovviste diporta di sicurezza, in fila per due accompagnati dal docente dell’ultima ora, raggiungeranno l’uscita loro assegnata in ordine e nel massimo silenzio. 22. In caso di condizioni atmosferiche avverse, si consentirà agli alunni l’ingresso nelle classi 5minuti prima dell’inizio delle lezioni. In tal caso, la vigilanza è di competenza dei docenti. 23. In caso d’infortunio, il personale docente e/o non docente presente al fatto,relazionerà immediatamente secondo il modello predisposto, per iscritto, quanto accaduto. I genitori verranno contattati tempestivamente e sono tenuti a provvedere all’accertamento medico. Qualora la famiglia risulti irreperibile, si valuterà l’opportunità di un controllo ospedaliero o la richiesta d’intervento del 118. I genitori saranno tenuti a consegnare in segreteria, entro le 24 ore successive all’evento, i referti medici ed a segnalare gli eventuali postumi dell’infortunio. L’istituzione scolastica attiverà la procedura per avviare la pratica assicurativa, entro 48 ore dalla consegna del referto medico da parte della famiglia. USO DEGLI SPAZI, DELL’AULA D’INFORMATICA, DELLA BIBLIOTECA E DELLA PALESTRA La palestra sarà utilizzata nelle ore curricolari ed extracurricolari prioritariamente secondo l’orario delle lezioni di Scienze Motorie e di avviamento alla pratica sportiva, secondariamente per altre attività preventivamente richieste ed autorizzate. La fruizione della palestra per le attività motorio-sportive è così regolamentata: • • • • • È vietato agli alunni l’ingresso nella palestra senzail docente; Gli alunni potranno utilizzare gli spogliatoi cinque minuti prima e dopo l’attività fisica, sotto la sorveglianza del personale addetto; Gli studenti dovranno indossare indumenti idonei all’attività motoria e non potranno partecipare attivamente alla lezione se sprovvisti di scarpe da ginnastica; E’ severamente vietato mangiare o masticare chewinggum; Agli allievi non impegnati nelle lezioninon è consentito transitare o soffermarsi nel corridoio di accesso alla palestra; 38 • • Eventuali problemi di salute che impediscono la partecipazione attiva alle lezioni pratiche di educazione motoria, dovranno essere segnalate dai genitori alla scuola. Le richieste di esonero parziale o totale dovranno essere certificate con dichiarazione medica. Sarà responsabilità degli allievi la cura di oggetti personali e materiali scolastici riposti nelle apposite custodie. SPAZI ESTERNI Lafruizione degli spazi esterni sarà occasione per lo svolgimento di attività e lezioni in ambiente naturale ed avverrà secondo le seguenti modalità: • • • A seguito di autorizzazione del Dirigente scolastico; Con tassativo divieto all’ingresso degli estranei; Con sosta dei veicoli consentita solo negli spazi antistanti la scuola o segnalati con strisce. AULA D'INFORMATICA E LABORATORI Il laboratorio d’informatica, la sala video e gli altri laboratori possono essere usati da tutti i docenti sulla base della programmazione e/o a seguito di richiesta e successiva autorizzazione. BIBLIOTECA L’accesso alla biblioteca è regolamentato dalle disposizioni del Dirigente Scolastico. La scadenza per la restituzionedei libri è fissata nel mese successivo al prestito. Coloro che riporteranno il testo preso in prestito rotto, sporco o comunque danneggiato, 39 sonoobbligati a ricomprarlo e, qualora il testo in questione dovesse essere fuori commercio, sarà necessario comprarne un altro dello stesso argomento e valore commerciale. CONSERVAZIONE DELLE STRUTTURE E DELLE DOTAZIONI Alunni, personale docente e non docente devono avere cura delle strutture, delle dotazioni (porte, finestre, vetri, banchi, sedie, pareti, computers, sussidi didattici, attrezzature in genere) e di tutto quanto riguarda l’arredo scolastico. Chiunque provochi guasti e/o rotture è tenuto al risarcimento, provvedendo direttamente al ripristino della struttura e/o dotazione. Qualora non dovesse essere individuato il responsabile del danneggiamento, il risarcimento sarà a carico dell’intera classe. I sussidi didattici, le dotazioni e le attrezzature sono affidati al D.S.G.A. che provvederà a inizio e a fine anno scolastico a relazionare sull’esistente, in termini di efficienza, di possibilità d’impiego, di necessità di riparazioni, di adeguamenti e di ampliamenti. LABORATORIEXTRACURRICULARI I laboratori extracurriculari si attuanoa prosieguo dell’orario curriculari. Gli alunni che vi partecipano sono tenuti a frequentarli per l’intera loro durata. USCITE ANTICIPATE E POSTICIPI D’INGRESSO Durante l’anno scolastico, nel caso d’impossibilità di regolare sostituzioni di docenti 40 assenti o non nominati dal C.S.A., le classi, debitamente avvertite un giorno precedente, potranno posticipare l’ingresso o anticipare l’uscita. REGOLAMENTAZIONE DELL’ACCESSO ALL’EDIFICIO SCOLASTICO PER L’UTENZA Come da delibera del Consiglio d’Istituto del 26/10/2011 (prot.4121/Sic. Del 07/11/2011) la regolamentazione dell’accesso all’edificio scolastico per l’utenza è così disciplinata: ENTRATA E USCITA DEGLI ALUNNI − − − − Al fine di garantire l’entrata e l’uscita in totale sicurezza degli alunni che frequentano questa istituzione scolastica, i cancelli carrabili posti a monte ed a valle dell’istituto saranno chiusi e pertanto l’ingresso e l’uscita degli allievi avverrà esclusivamente attraverso i varchi pedonali posti a monte e a valle dell’edificio; Sarà interdetto l’accesso alle auto dei genitori accompagnatori che dovranno lasciare e attendere i propri figli all’esterno delle aree scolastiche; I pulmini destinati al trasporto degli alunni, utilizzeranno il piazzale interno, posto a valle dell’ edificio scolastico, quale piazzola di stazionamento; Sarà consentito, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico, l’ingresso alle sole autovetture di trasporto degli alunni diversamente abili e dei beneficiari della legge 104/92 le quali utilizzeranno il cancello carrabile posto a monte procedendo a passo d’uomo, prestando la massima attenzione durante l’ingresso e l’uscita degli studenti dalla scuola e cedendo, laddove necessario, loro il passo. PARCHEGGIO DELLE AUTOVETTURE − − − Il personale accederà alla scuola dal varco posto a monte e parcheggerà le proprie autovetture negli spazi antistanti l’anfiteatro e nel piazzale antistante l’ingresso primario, cioè in prossimità delle aule del Corso F; si raccomanda di parcheggiare le auto in modo ordinato e razionale e di non ostruire le celle di raccolta. Le autovetture dei disabili saranno parcheggiate nello spazio appositamente predisposto e segnalato nell’area posta di fronte la centrale termica; Al di là della fascia oraria suindicata le auto dei genitori, fornitori, clienti, ecc. saranno temporaneamente parcheggiate nell’area opportunamente segnalata posta lungo il perimetro meridionale dell’edificio scolastico. 41 NORME COMUNI − − − − E’ assolutamente vietato entrare con motorini in tutti gli spazi di pertinenza della scuola; E’ assolutamente vietato sostare o parcheggiare negli spazi non consentiti; E’assolutamente vietato sostare o parcheggiare negli spazi adibiti a cella di raccolta o in prossimità delle uscite di emergenza, compresa quella della palestra. E’assolutamente vietato parcheggiare davanti alla pedana di accesso per i disabili. USO DEL TELEFONO PUBBLICO L’uso del telefono,al personale e agli alunni, è consentito soltanto in casi che presentano carattere di urgenza e per motivi di salute. I cellulari, durantele lezioni, dovranno essere sempre tenuti spenti. VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE Sulla base delle programmazioni educative e didattiche dei singoliConsigli di classe, gli studenti partecipanoalle iniziative esterne alla scuola, previa autorizzazione scritta dei genitori. Ogni visita didattica deve essere preceduta da adeguata preparazione, al fine di fornire gli 42 elementi conoscitivi indispensabili per una proficua fruizione della stessa visita. Tutte le procedure relative allo svolgimento dell’iniziativa sono curate dalla vicaria e dalla funzione strumentale specifica. Il coordinatore comunica per iscritto, utilizzando il modellopredisposto, l’uscita didatticainserita nel piano annuale delle uscita deliberato dal Consiglio di Classe nel mese di ottobre, secondo il “Regolamento delle visite guidate e dei viaggi d’istruzione” deliberato dagli OO. CC. MODALITA’DI COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE I docenti delle varie discipline ricevono i genitori degli alunni in orario antimeridiano, nelle ultimedue settimane di ogni genitori nelle prime mese. Nel mese diMaggio invece i docenti riceveranno i due settimane del mese. saràcomunicato alle famiglie tramite gli alunni, L’orario di ricevimento dei docenti sarà affisso all’albo dei genitori e pubblicato sul sito Web della scuola. Nel caso di comportamentoinadeguato di un alunno, il docente che rileva l’infrazione deve contattare la famiglia mediante comunicazione scritta, sul diario o sul quaderno degli avvisi, e richiederne l’accompagnamento nel giorno e nell’ora in cui il docente stesso è disponibile. Nel caso in cuiil genitore non ottemperi alla richiesta di accompagnamento è possibile una seconda convocazione da parte del docente che, se disattesa ancora una volta, condurrà all'attivazione dei canali di comunicazione ufficiali della Scuola e, laddove convocazione del genitore stesso presso l'Ufficio di Dirigenza. 43 necessario, alla Genitori e alunni sono ricevuti dal Dirigente Scolastico soltanto per motivi urgenti e previo appuntamento. MODALITA’ DI CONVOCAZIONE DELLE ASSEMBLEE DEI GENITORI I genitori sonoconvocati alle assemblee d’Istituto, di classe e a quelle per il rinnovo degli organi collegiali previo avviso scritto, almeno cinque giorni prima della data fissata per la stessa. I genitori hanno il diritto di richiedere le assemblee secondo il Regolamento stabilito dall’art. 45 del D. P. R. 416/74. REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DEGLI ALLIEVI Il presente regolamento recepisce le indicazioni dei d.p.r. n.249/98 e n.235/07 del ed è parte integrante del REGOLAMENTO D’ISTITUTO. Per disciplina s’intende il complesso dei comportamenti, interni ed esterni all’edificio scolastico, che riguardano il rapporto sociale instaurato, al momento dell’iscrizione, tra l’allievo e le altre componenti umane della scuola: compagni, docenti, personale amministrativo e ausiliario, genitori, e tutte le persone la cui funzione sia occasionalmente connessa all’erogazione del servizio scolastico. La disciplina ha come scopo la conservazione di un ambiente consono all’azione educativa ed il suo mantenimento. Essaè, per larga parte, affidato agli stessi studenti, nella prospettiva dell’autodisciplina che scaturisce dal senso di appartenenza alla collettività 44 dall’interesse e dalla motivazione alla partecipazione consapevole al processo d’istruzione e formazione scolastica. Sono comportamenti contrari al regolare e proficuo svolgimento delle attività didattiche: • • Occasionale disturbo alla normale vita scolastica; Occasionale o persistente mancato rispetto delle norme del Regolamento d’Istituto relative agli orari, al regime delle entrate posticipate e delle uscite anticipate, alle assenze; • Offesa alla dignità personale di compagni o del personale della scuola,dichiarazioni mendaci; • Offesa al decoro, all’igiene e alla salubrità dell’ambiente scolastico, al buon nome della scuola e alla sua dignità di servizio pubblico; • Danneggiamenti a cose e materiali altrui o scolastici; • Atteggiamenti persecutori e/o prevaricatori nei confronti dei compagni e/o del personale della scuola; • Violenze personali. Costituiscono attenuanti: l’involontarietà in quanto compatibile con l’infrazione; il mancato controllo emotivo connesso alla brevità dell’infrazione e all’età dello studente; la situazione di diversabilità; l’immediato e leale riconoscimento dell’infrazione e della sua gravità; la provocazione ricevuta. Costituiscono aggravanti: la recidiva; le circostanze dell’infrazione fra le quali l’aver commesso e/o omesso l’azione nei laboratori, durante le visite guidate, i viaggi d’istruzione, gli scambi culturali; il carattere di gruppo dell’infrazione. SANZIONI DISCIPLINARI COMPORTAMENTI SANZIONI ORGANO EROGATORE INADEGUATI Ritardofrequente sistematico e/o Richiamo verbale Docente che rileva l’infrazione Comunicazione scritta otelefonica alla famiglia Coordinatore Classe Al terzo richiamo convocazione dei Genitori 45 del Consiglio di Inadempienza dei propri doveri e/o disturbo Docente che rileva l’infrazione Comunicazione scritta otelefonica alla famiglia Coordinatore Classe del Consiglio Al terzo richiamo convocazione dei Genitori dell’attività didattica Abbigliamento inadeguato Richiamo verbale all’Istituzione Richiamo verbale Docenti Comunicazione scritta o telefonica alla famiglia Coordinatore Al terzo richiamo convocazione dei Genitori Scolastica Assenza Comunicazione telefonica tempestiva alla famiglia Docente e/ocoordinatore cellulare Ritiro immediato del cellulare e restituzione al genitore Docente che rileva l’infrazione dell’edificio Sospensione dalle lezioni o con obbligo di frequenza, da uno a tre giorni ingiustificata non nota alla famiglia Uso del all’interno scolastico. Consiglio di classe Riprese audio o video all’interno della scuola irrispettoso nei Docenti Richiamo verbale Comportamento riguardi degli spazi interni ed esterni Invito a rimediare al danno arrecato (pulire ciò che si è sporcato con i compagni di classe corresponsabili) alla scuola (cartacce, scritte sulle pareti, suibanchi, ecc). Permanenza arbitraria Docente che rileva l’infrazione Richiamo verbale Comunicazione alla famiglia fuori dall’aula per un tempo prolungato. Comportamenti scorretti durante le uscite didattiche. Docente Comunicazione alla famiglia Esclusione dalle visite guidate programmate per l’intero anno scolastico, nonché dal viaggio d’istruzione Ricaduta sul comportamento 46 voto di di Disturbo sistematico del regolaresvolgimento delle lezioni. Comunicazione famiglia immediata alla Docente Coordinatore Convocazione dei genitori Allontanamento dalle lezioni da uno a tre giorni Consiglio scolastico di ClasseeDirigente Ricaduta sul voto di condotta Aggressività (minacce, verbale gesti, ingiurie, episodi di bullismo) verso coetanei ed adulti Nota sul registro di classe Docente Convocazione della famiglia Coordinatore Allontanamento dalle lezioni da due a cinque giorni e possibilità di commutazione della sanzione in attività socialmente utili all’interno della scuola Consiglio di Classee Dirigente scolastico Ricaduta sul comportamento Aggressività confronti dei delpersonale degli fisica adulti nei compagni, scolastico e presenti a voto di Nota sul registro di classe Docente Convocazione della famiglia Consiglio di Classe Allontanamento dalle lezioni da cinque a quindici giorni Consiglio d’Istituto Organo diGaranzia Ricaduta sul voto di condotta scuola Atti di danneggiamento e/o vandalismo strutture ed al alle materiale Convocazione della famiglia Dirigente scolastico Risarcimento del danno Organo di Garanzia Allontanamento proporzionale dell’accaduto dalla alla lezione gravità Consiglio d’Istituto Ricaduta sul voto di condotta didattico o L’allontanamento dalle lezioni viene comunicato ai genitori in tempo utile perché possano prendere atto della esclusione dalla frequenza. o Quando il comportamento di un alunno sia tale da rendere problematica la vigilanza da parte dei docenti,per la sua comprovata mancanza di rispetto delle norme scolastiche e/o per la sicurezza dell’alunno stesso e degli altri compagni, spetterà al Consiglio di Classevalutare l’opportunità della sua partecipazione alle visite guidate o al viaggio d’istruzione di uno o più giorni. In caso di non partecipazione alla visita guidata o al viaggio d’istruzione, l’alunno/a, negli stessi giorni, frequenterà la scuola ed eseguirà le attività didattiche proposte. o Episodi d'indisciplina gravissimi, eccezionali 47 e che possono incidere sulla sicurezza,saranno esaminati dal Consiglio d’Istituto che può deliberare sospensioni superiori a 15 giorni o Esclusiva competenza del Dirigente Scolastico è la denuncia di atti di violenza all’autorità giudiziaria. o I genitori, come stabilito da una recente sentenza della Suprema Corte di Cassazione, devono esercitare "una pregnante vigilanza sull'educazione del figlio". Essi pertanto sono considerati corresponsabili delle sue azioni e sono tenuti al risarcimento, qualora lo studente provochi danni a scuola a qualche compagno. o Nei casi in cui l’autorità giudiziaria, i servizi sociali, la situazione obiettiva della famiglia o dello stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito iscriversi , anche in corso di anno scolastico, ad altra scuola. IMPUGNAZIONI Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte dei genitori.Il ricorso deve essere presentato entro il quindicesimo giorno dalla data della comunicazione del provvedimento disciplinare, all’apposito Organo di Garanzia della scuola, fatto salvi i casi di patteggiamento e/o di esplicita accettazione da parte dei genitori, in sede di Organo di Garanzia, delle sanzioni proposte. Il Consiglio di Istituto nomina al suo interno un Organo di Garanzia costituito: dal Dirigente Scolastico o, in sua vece, dal docente Vicario, daun docente, due genitori, e presieduto da un genitore. Il Consiglio di Garanzia dura in carica tre anni, delibera il proprio regolamento ed è convocato dal Presidente o su richiesta della maggioranza dei componenti. Al Consiglio di Garanzia sono indirizzatii ricorsi contro le decisioni del Dirigente Scolastico, dei docenti e delleConsigli di classe. Il Consiglio di garanzia delibera nei 10 giorni successivi all’inoltro del ricorso. Qualora l’Organo di garanzia non decida entro tale termine, la sanzione viene confermata. PUBBLICAZIONE DEGLI ATTI Le sedute degli Organi Collegiali sono riservate ai soli componenti e vincolati dall’obbligo 48 del segreto d’ufficio. Il verbale ed ogni altro atto sono riservati. Se ne può rilasciare copia o tuttaviaautorizzarne la visione ai sensi delle norme vigenti sulla trasparenza amministrativa. Tutti gli atti sono affissi all’albo dell’Istituto e, a richiesta, possono essere visionati secondo le modalità previste dalla legge 291 del 1990. 49 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ ANNO SCOLASTICO 2013-2014/ 2014-2015/ 2015-2016 La comunità scolastica, interagendo con la più vasta comunità civile e sociale di cui è parte, mira allo sviluppo della personalità, della responsabilità e dell’autonomia da parte degli studenti. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione della cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio e lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno La nostra scuola, in linea con le Indicazioni del Ministero della Pubblica Istruzione, propone il seguente Patto Educativo di corresponsabilità finalizzato a definire, in maniera puntuale e condivisa, i diritti e i doveri nel rapporto tra istituzione scolastica, famiglie e studenti. Il rispetto di tale patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia reciproca, per potenziare le finalità dell’offerta formativa e per guidare le studentesse e gli studenti nella loro crescita globale. Base del presente patto educativo, che ha valenza triennale, è la conoscenza e il rispetto del Regolamento d’Istituto, la Carta dei servizi e lo Statuto degli studenti. I docenti si impegnano a: • • • • • • • • creare un clima di serenità, di confronto, di reciprocità e di collaborazione con le diverse componenti; realizzare i curricoli disciplinari, le scelte organizzative e le metodologie didattiche elaborate nel POF; essere puntuali; ascoltare le esigenze di ogni singolo alunno; avere massima disponibilità sia sul piano didattico che educativo; incoraggiare gli alunni e favorire l’autostima; favorire la relazione con la famiglia; mantenere i rapporti con le strutture presenti sul territorio; 50 La famiglia si impegna a: • • • • • • conoscere l’offerta formativa della scuola e a partecipare al dialogo educativo, collaborando con i docenti nel rispetto della libertà di insegnamento e della loro competenza valutativa;prendere visione del Regolamento della scuola e dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti, rispettarli e farli rispettare ai propri figli; informare la scuola di eventuali problematiche che possano avere ripercussioni sull’andamento scolastico dello studente; esercitare una funzione di controllo nell’impegno quotidiano del figlio; tenersi costantemente informati sull’andamento didattico e disciplinare dei propri figli; partecipare a riunioni, assemblee, consigli e colloqui previsti; limitare le assenze dei figli a casi di effettiva necessità. Il personale ausiliario e amministrativo si impegna a: • collaborare, in modo costruttivo, con tutti gli utenti della scuola. Agli alunni è richiesto: • serietà • • • • • • • • nell’impegno, nell’ascolto, nell’attenzione e nella partecipazione in classe; puntualità e rispetto dell’orario scolastico; serietà nell’impegno; utilizzo della divisa scolastica; puntualità nelle giustifichi; non utilizzo del cellulare all’interno dell’edificio scolastico; comportamento corretto e rispettoso verso i docenti, il personale della scuola e gli alunni che la frequentano; comportamento corretto nelle uscite didattiche; comportamento corretto verso la scuola e i suoi arredi; ORGANO COMPORTAMENTI INADEGUATI EROGATORE SANZIONI - - Nota sul registro di classe - Ritardo frequente e/o sistematico Dopo comunicazione la quarta nota scritta o telefonica alla famiglia 51 Docente che rileva l’infrazione - - Al terzo richiamo convocazione dei Genitori Coordinatore del Consiglio di classe - Richiamo verbale - Mancanza ai propri doveri e/o disturbo dell’attività didattica -Comunicazione scritta o Al che rileva l’infrazione telefonica alla famiglia - Docente terzo - richiamo Coordinatore del convocazione dei Genitori Consiglio di classe - Nota sul registro di classe - Mancata osservazione dell’obbligo della divisa scolastica o abbigliamento inadeguato all’Istituzione -Comunicazione telefonica alla famiglia dopo tre note. - Scolastica - Assenza ingiustificata non nota alla famiglia - Docenti Coordinatore - Comunicazione tempestiva - Docente alla famiglia - Uso del cellulare all’interno dell’edificio scolastico - Ritiro immediato del cellulare, convocazione immediata della famiglia e restituzione al genitore - Richiamo verbale spazi interni ed esterni alla scuola (cartacce, - Invito a rimediare al danno arrecato (pulire ciò che si Docente che rileva l’infrazione - Comportamento irrispettoso nei riguardi degli scritte sulle pareti, sui banchi, ecc) - - Docenti è sporcato con i compagni di classe corresponsabili) - Permanenza arbitraria fuori dall’aula per un - Richiamo verbale tempo prolungato - Comunicazione alla famiglia - Docente che l’infrazione 52 rileva - Comportamenti scorretti durante le uscite didattiche - Comunicazione alla famiglia - Docente - Esclusione dalle visite guidate - Consiglio di programmate scolastico, per l’intero nonché dal anno viaggio d’istruzione classe e il Dirigente Scolastico - Ricaduta sul voto di condotta - Comunicazione immediata alla famiglia - Disturbo sistematico del regolare svolgimento delle lezioni - Convocazione dei genitori - Allontanamento dalle lezioni da uno a tre giorni - Ricaduta sul voto di condotta - Docente Coordinatore - Consiglio di classe e il Dirigente scolastico - Nota sul verbale di classe - Docente - Aggressività verbale (minacce, gesti, - Convocazione della famiglia - ingiurie, episodi di bullismo) verso coetanei - Allontanamento dalle lezioni ed adulti da due a cinque giorni e possibilità Coordinatore - Consiglio di di commutazione della sanzione in classe e attività socialmente utili all’interno Dirigente della scuola scolastico - Ricaduta sul voto di condotta - Nota sul diario di classe - Docente - Aggressività fisica nei confronti dei compagni, - Convocazione della famiglia - Consiglio di del personale scolastico e degli adulti - Allontanamento dalle lezioni presenti a scuola da cinque a quindici giorni 53 classe - Consiglio - Ricaduta sul voto di condotta d’Istituto e Organo di Garanzia - Convocazione della famiglia scolastico - Atti di danneggiamento e/o vandalismo alle strutture - Risarcimento del danno ed al materiale didattico - Allontanamento dalla lezione proporzionale alla -Dirigente gravità - Organo di Garanzia dell’accaduto - - Ricaduta sul voto di condotta Consiglio d’Istituto IMPUGNAZIONI Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte dei genitori, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all’apposito Organo di Garanzia della scuola, salvo i casi di patteggiamento e/o di esplicita accettazione da parte dei genitori, in sede di Organo di Garanzia, delle sanzioni proposte. Il Consiglio di Istituto nomina al suo interno un Organo di Garanzia composto da un docente, due genitori, dal Dirigente Scolastico o, in sua vece, dal docente Vicario e presieduto da un genitore. Il Consiglio di Garanzia dura in carica tre anni, delibera il proprio regolamento ed è convocato dal Presidente o su richiesta della maggioranza dei componenti. Al Consiglio di Garanzia sono rivolti i ricorsi contro le decisioni del Dirigente Scolastico, dei docenti e del Consiglio di Classe che possono essere inoltrati entro 15 giorni dall’erogazione della sanzione. Il Consiglio di garanzia delibera nei 10 giorni successivi all’inoltro del ricorso. Qualora l’Organo di garanzia non decida entro tale termine, la sanzione sarà confermata. IL DIRIGENTE SCOLASTICO ========================================== 54 - Ricevuta di avvenuta consegna del Patto Educativo di corresponsabilità alla famiglia - Scuola Secondaria di I grado “E. IACCARINO” Classe…………… Sezione……………… 20___ 55 a. s. 20___ - A.S. 2014/2015 CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA VOTO DECIMALE 10 INDICATORI Atteggiamento Note disciplinari Uso del materiale e delle strutture della scuola Frequenza, Assenze e Ritardi Rispetto delle consegne 9 Atteggiamento Note disciplinari Uso del materiale e delle strutture della scuola Frequenza, Assenze e Ritardi Rispetto delle consegne 8 Atteggiamento Note disciplinari Uso del materiale e delle strutture della scuola Frequenza, Assenze e Ritardi Rispetto delle consegne 7 Atteggiamento Note disciplinari DESCRITTORI IRREPRENSIBILE L’alunno ha un comportamento esemplare con i docenti, i compagni e con il personale della scuola Ruolo propositivo all’interno della classe e funzione di leader positivo Interesse e partecipazione propositiva alle lezioni ed alle attività della scuola Attenzione e disponibilità verso gli altri NESSUNA Non ha a suo carico provvedimenti disciplinari APPROPRIATO Utilizza in maniera responsabile il materiale e le strutture della scuola ASSIDUA Frequenza assidua e puntualità PUNTUALE E COSTANTE Puntuale e serio nello svolgimento delle consegne scolastiche POSITIVO L’alunno/a è sempre corretto/a nei comportamenti con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola Interesse e partecipazione attiva alle lezioni Ruolo positivo e collaborazione nel gruppo classe Equilibrio nei rapporti interpersonali NESSUNA Non ha a suo carico provvedimenti disciplinari APPROPRIATO Utilizza in maniera responsabile il materiale e le strutture della scuola REGOLARE Frequenza assidua o assenze sporadiche, rari ritardi e/o uscite anticipate PUNTUALE Puntuale nello svolgimento delle consegne scolastiche ADEGUATO Il comportamento dell’alunno/a è sostanzialmente corretto Ruolo collaborativo al funzionamento del gruppo classe. Discreta attenzione e partecipazione alle attività scolastiche. NESSUNA Non ha a suo carico provvedimenti disciplinari ADEGUATO Utilizza il materiale e le strutture della scuola in maniera adeguata RARAMENTE IRREGOLARE Alcune assenze, ritardi e/o uscite anticipate REGOLARE Svolge le consegne regolarmente REPRENSIBILE Episodi limitati e non gravi di mancato rispetto del regolamento scolastico L’alunno viene spesso richiamato ad un atteggiamento più consono. Mostra interesse selettivo e partecipazione discontinua all’attività didattica. SPORADICHE 56 Uso del materiale e delle strutture della scuola Frequenza, Assenze e Ritardi Rispetto delle consegne 6 Atteggiamento Note disciplinari Uso del materiale e delle strutture della scuola Frequenza, Assenze e Ritardi Rispetto delle consegne 5 Atteggiamento Note disciplinari Uso del materiale e delle strutture della scuola Frequenza, Assenze e Ritardi Rispetto delle consegne Qualche ammonizione verbale e scritta RARAMENTE INAPPROPRIATO Non sempre utilizza in maniera diligente il materiale e le strutture della scuola IRREGOLARE La frequenza è connotata da assenze, ritardi e/o uscite anticipate NON SEMPRE PUNTUALE E COSTANTE Svolgimento saltuario dei compiti assegnati BIASIMEVOLE Episodi ripetuti di mancato rispetto del regolamento scolastico, anche soggetti a sanzioni disciplinari (sospensione dalle lezioni) L’alunno viene spesso richiamato ad un atteggiamento più consono e mostra scarsa partecipazione alle lezioni e disturbo dell’attività didattica. FREQUENTI Ammonizioni verbali e scritte superiori a due nell’arco di ciascun quadrimestre e/o allontanamento dalla comunità scolastica per violazioni non gravi. NEGLIGENTE Utilizza in maniera trascurata il materiale e le strutture della scuola. DISCONTINUA Frequenti assenze, ritardi e/o uscite anticipate. CARENTE Non assolve alle consegne in maniera puntuale e costante. RIPROVEVOLE Mancanza continua del rispetto del regolamento scolastico. Funzione negativa nel gruppo classe. Continuo disturbo delle lezioni. Completo disinteresse per le attività didattiche. RIPETUTE E GRAVI Gravi episodi che hanno dato luogo a sanzioni disciplinari con sospensione superiore ai 15 gg. (di competenza del Consiglio di Istituto): condizione necessaria. IRRESPONSABILE Utilizza in maniera assolutamente irresponsabile il materiale e la struttura della scuola. DISCONTINUA E IRREGOLARE Numerose assenze e continui ritardi e/o uscite anticipate INESISTENTE Non rispetta le consegne 57 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “ETTORE IACCARINO” REGOLAMENTO PER LE VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE C.M. 653/1996 Procedura La proposta delle visite guidate è presentata dai Docenti al Consiglio di Classe di ottobre , utilizzando il modello all’uopo predisposto. Il Coordinatore consegnerà il modello debitamente compilato e firmato alla funzione strumentale preposta a conclusione di ciascun consiglio. Viaggi d’istruzione: le proposte dei viaggi per le classi prime, seconde e terze vengono approntate con un itinerario di massima da una Commissione designata dal D.S. nel mese di giugno. La Commissione è presieduta dalla Funzione Strumentale preposta. Le proposte vengono presentate: al Collegio dei docenti per l’approvazione, al Consiglio di Istituto per la delibera Il Dirigente Scolastico ne autorizza l’attuazione, designando i docenti accompagnatori, sentita la loro disponibilità (verbalizzata nei consigli di classe). Alla Funzione Strumentale compete: • approntare il programma dettagliato del viaggio di istruzione per la gara d’appalto; • di accertarsi dell’avvenuto pagamento da parte degli alunni; • controllare le autorizzazioni dei genitori; • instaurare i rapporti con l’agenzia di viaggio per tutte le fasi dell’organizzazione del viaggio. Al docente coordinatore compete: • presentare alla Funzione Strumentale il programma dettagliato dell’ uscita didattica; • raccogliere le autorizzazioni e le attestazioni degli avvenuti versamenti della quota di partecipazione degli alunni partecipanti ai viaggi e alle uscite e consegnarle al Funzione Strumentale; • redigere l’elenco completo di nome e cognome dei partecipanti e con l’indicazione del/i docenti accompagnatori; • presentare relazione entro sette giorni dall’uscita o dal viaggio effettuato. Periodo Non oltre il 30 aprile dell’anno scolastico in corso. Fanno eccezione le visite di istruzione a carattere ambientale e sportive e quelle che prevedono autorizzazioni specifiche (Palazzi Istituzionali) La domanda per ciascuna visita, debitamente programmata nel primo consiglio di classe, va presentata dal docente proponente al Preside (o suo Visite Guidate 58