Challenge 2000 Challenge 2000 La rivista di Management per l’Azienda Evolutiva Un archivio di idee Concetti chiari e sintetici «Quando leggo una rivista di management ho spesso la sensazione che vi sia un abisso tra la teoria e la pratica. Con Challenge 2000 non è così: i contributi che ospita costituiscono un vero e proprio archivio di idee, di sfide concrete, di confronti possibili e le “case history” presentate offrono un significativo spaccato dell’imprenditorialità italiana. Mi sembra davvero di rivivere quelle situazioni con cui quotidianamente sono costretto a misurarmi in azienda. Complimenti anche per le recensioni...». Challenge 2000 Dedicata a tutti coloro che in azienda prendono decisioni. Al Gore ➜ Una scomoda verità Come salvare la terra dal riscaldamento globale Electra Italia ➜ Guida alle fonti rinnovabili di produzione dell’energia elettrica Alberto F. De Toni e Luca Comello «È così difficile essere chiari e sintetici allo stesso tempo che è un vero sollievo poter contare su uno strumento informativo come Challenge 2000 che sembra aver fatto di questi due concetti i criteri guida della propria comunicazione. Questo a dimostrazione del fatto che fare cultura d’impresa e proporre approfondimenti senza essere necessariamente complicati e, soprattutto, noiosi non è un’utopia». ➜ Uomini e organizzazioni nella ragnatela della complessità Mariacristina Bonti ed Enrico Cori ➜ Competenze organizzative nella media impresa: il caso Loccioni Augusto Cicogna e Claudio Devecchi ➜ Un’opera da collezionare Un aiuto per tenersi aggiornati «Grazie per i numeri arretrati di Challenge 2000 che ti avevo richiesto e che mi hai fatto arrivare. Li ho trovati sulla mia scrivania al rientro dalle ferie e subito ho cercato e letto l’articolo che mi avevi suggerito: mi ha fornito un quadro chiaro ed esauriente sull’argomento che devo affrontare. Ho dedicato uno spazio preciso a Challenge 2000 nella mia libreria e attendo con curiosità e interesse i nuovi numeri…». «Ho l’impressione di non riuscire a tenermi aggiornato; una sensazione che ho riscontrato spesso anche nei miei colleghi. La realtà è che veniamo sommersi da un flusso continuo di informazioni e che è molto difficile estrarre quelle veramente interessanti per chi, come me, deve prendere decisioni importanti per il futuro dell’azienda. Challenge 2000 mi fornisce un grosso aiuto: in ogni numero ci sono pochi articoli, il linguaggio è chiaro, gli argomenti sempre di grande interesse, come se qualcuno, a monte, avesse fatto una severa selezione…». www.challenge2000.net L’impresa familiare italiana: una specie da proteggere Massimiliano Molese ➜ Informatica: c’è più ricchezza nell’utilizzo o nel possesso? Adriana Novelli ➜ La voce, una forza da scoprire, la nostra più fedele alleata 23 Challenge 2000 - Semestrale - Anno XI - n. 23 del 15.10.2007 - Editore DATA CONSULT GROUP Srl - via Oberdan, 2 Pordenone (Pn) - Iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione nº 7819. Direttore responsabile Danilo Balbinot - Autorizzazione Tribunale di Pordenone n. 523 del 26.11.04 - Pubblicato a Pordenone - Stampa Grafiche Tielle Srl - via Cecilia Danieli, 7 Sequals (Pn) - Pubblicazione gratuita - Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Pordenone” Soluzioni per l'impresa La gestione della complessità come strategia d'impresa: il caso ARNEG 23 l’editoriale ESPERIENZA ED ESEMPIO Mai come in questo periodo ho sentito tante persone, professionisti, imprenditori, pensionati, artigiani, casalinghe, impiegati (ad eccezione dei bancari), manifestare un disagio tanto profondo. Per cosa? Di fatto per tutto: dalle tasse alla sicurezza, dall’ambiente alle relazioni sociali. Incombe una sorta di profonda incertezza sul futuro con particolare riguardo al futuro delle giovani generazioni, ma anche, ormai, per un futuro prossimo, per non dire del domani. Tutti avvertono e denunciano che le cose vanno male, molto male, ma soprattutto che non vedono chi possa cambiare le cose e come. Ciascuno di noi perpetua le sue abitudini, il suo modo di vivere, di vedere le cose, e non lo sfiora minimamente l’idea del cambiamento, anzi si radica sempre più nelle sue convinzioni, amplificando, ciascuno per la sua parte, quell’integralismo che tanti danni sta causando al vivere civile. Mi viene in mente il commento di Renato Mannheimer al termine di una ricerca sull’innovazione nel Nord-Est: la grande maggioranza degli imprenditori e manager intervistati (più dell’80%) aveva sottolineato l’estrema importanza dell’innovazione; poi, alla domanda, “Allora voi state investendo in innovazione?” – più del 60% degli intervistati ha riposto: “No!”; “Ma allora chi deve fare innovazione?” “Gli altri!!!”. Recentemente, John Kotter, il noto autore di libri sulla leadership, docente della Harward Business School dal 1972, ha sentito il bisogno di scrivere un libretto dal titolo “Il nostro iceberg si sta sciogliendo”. È una storia che parla di una colonia di pinguini che vivono su un iceberg in Antartide secondo abitudini consolidate dalla notte dei tempi. Un giorno, uno di essi scopre che una minaccia catastrofica incombe sulla loro casa, ma quasi nessuno è disposto ad ascoltarlo. I personaggi sono molto simili alle persone con cui entriamo in contatto quotidianamente, e la loro è una storia di resistenza al cambiamento, che… merita di essere letta. Come merita di essere letto un altro libricino della Sperling & Kupfer dal titolo “Chi ha spostato il mio formaggio?” di Spencer Johnson, l’autore del famoso “One minute manager” e che ha venduto più di undici milioni di libri. È una semplice parabola che rivela una profonda verità sul cambiamento. I personaggi della storia sono due topolini e due gnomi. Il “formaggio” è una metafora di quello che vorremmo avere dalla vita: un buon lavoro, un rapporto d’amore, soldi, salute, serenità d’animo. Il “labirinto” è il luogo in cui cerchiamo quello che desideriamo: l’azienda in cui lavoriamo, la famiglia, la comunità in cui viviamo. Nella storia i personaggi si trovano a fronteggiare dei cambiamenti inattesi. Alla fine, uno di loro affronta il mutamento con successo e scrive sui muri del “labirinto” che cosa ha imparato dalla sua esperienza. Esperienza, ecco ciò che distingue la convinzione dalla conoscenza! Solo chi ha esperienza può dare esempio e l’esempio, come diceva Albert Schweitzer, non è il principale modo di influenzare gli altri, è il solo modo! Nel grigiore generale del dibattito politico in Italia, alimentato da chi di esperienza ne ha fatta poca, o punta, come dicono i toscani, guardo con attenzione a Luca Cordero di Montezemolo che ha saputo cambiare i destini di due aziende in grave crisi: la Ferrari prima e la Fiat poi. Con i fatti, non con le parole! Ho ascoltato attentamente il suo intervento di apertura all’assemblea annuale di Confindustria, e l’ho condiviso completamente. A dispetto di una parte politica che ha definito Montezemolo un “reazionario” (e sfido chiunque abbia “un po’ di esperienza” del mondo delle imprese a trovare alcunché di reazionario in quanto detto dal presidente degli industriali italiani) vedo in lui un esempio, un vincente, uno che ha fatto cose esaltanti ed ha commesso errori, uno che non ha paura di esporsi, di dire come la pensa in un mondo di furbetti, di opportunisti e portaborse. Sono quelli come Luca Cordero di Montezemolo, come Al Gore (“Una scomoda verità”), come Enrico Loccioni (“Competenze organizzative nella media impresa”), come il management della ARNEG (La gestione della complessità come strategia di impresa), come Augusto Cicogna e Claudio Devecchi (L’impresa familiare italiana: una specie da proteggere), come Alberto De Toni (Prede o ragni), quelli da prendere ad esempio, persone che operano per migliorare le cose, che fanno (!) non che criticano! A queste persone, di cui diamo testimonianza sulla nostra rivista, e ai tanti altri che agiscono con integrità e spirito di servizio, dobbiamo guardare e prendere esempio se, per dirla con Ghandi, vogliamo diventare i fautori del cambiamento che cerchiamo nel mondo. Buona lettura. [email protected] Soluzioni per l’impresa La gestione della complessità come strategia d’impresa: il caso ARNEG Alberto Bortolin C osa evoca il termine ipermercato? Probabilmente tanti prodotti, prezzi, fidelity cards, carrelli pieni, tanta gente… Pochi probabilmente indirizzano il proprio pensiero a quante infrastrutture sono presenti all’interno di un ipermercato e sono necessarie per farci osservare, valutare e comprare i prodotti. Se ci pensiamo, ci sono centinaia di metri, se non chilometri, di scaffali e se cerchiamo di fissare l’attenzione, ne possiamo individuare di forme, struttura, portata, materiale, capacità e luci completamente diversi. sono disponibili certo non mancano: dal banco latticini, alle carni self-service, alle carni servite dal personale dell’ipermercato, ai surgelati; poi c’è il banco pesce e…si potrebbe ovviamente continuare. Alla fine ci sono le casse da cui dobbiamo transitare. Se pensiamo poi a questi semplici esempi riportati in relazione a diversi ipermercati o, in generale, a diversi punti vendita, la prossima spesa potremmo sicuramente apprezzarne le differenze! E poi, ci sono le strutture indispensabili a rendere disponibili i prodotti, che noi però non vediamo: pensiamo ad esempio alle celle frigorifere che mantengono alla giusta temperatura i prodotti prima che li possiamo acquistare o agli impianti di refrigerazione che portano il freddo ai banchi da cui attingiamo la nostra spesa (possiamo immaginare quante centinaia o migliaia di frigoriferi domestici servirebbero per contenere i prodotti di un ipermercato?). Ecco, tutto questo, ossia tutto ciò che c’è all’interno di un ipermercato, che ci è indispensabile per fare la spesa ma che non possiamo comprare, rappresenta la “mission” del GRUPPO ARNEG (www.arneg.it). Dedizione, passione per il lavoro “ben fatto”, propensione e coraggio a confrontarsi su un mercato sempre più globale, capacità di investimento, amore per l’innovazione, attenzione, o meglio, “culto” per la soddisfazione del cliente: queste le qualità distintive del GRUPPO ARNEG, realtà di riferimento nella realizzazione di arredamenti, sistemi di rifregerazione e servizi per la moderna distribuzione. Il GRUPPO ARNEG nasce negli anni ‘60 nei pressi di Padova, nel cuore del laborioso Veneto, e riesce progressivamente a rappresentare ai massimi livelli, come altre realtà industriali sviluppatesi a partire da quegli anni, lo spirito imprenditoriale della zona: dedizione, passione per il lavoro “ben fatto”, propensione e coraggio a confrontarsi su un mercato Qualche esempio? Dalla struttura in cui troviamo la pasta a quella dell’acqua minerale, dagli scaffali dell’angolo profumeria a quelli del reparto vini o a quelli dell’abbigliamento…Poi, ci sono i banchi frigo ed anche qui gli esempi di quanti e di quali tipi 20 QUASAR: un progetto di Knowledge Sharing per portare l’intelligenza d’impresa al servizio delle prime fasi di vendita. Come trasformare la difficoltà di preventivazione di prodotti complessi in un fattore distintivo di successo. sempre più globale, capacità di investimento, amore per l’innovazione, attenzione, o meglio “culto”, per la soddisfazione del cliente. In particolare, il GRUPPO ARNEG, rispetto ad altre realtà industriali del veneto Una realtà italiana, che, al di là delle dimensioni e delle potenzialità, si distingue in un settore come quello della grande distribuzione dominato, soprattutto nel nostro paese, dai grandi gruppi stranieri, per essere riuscita a posizionarsi come partner strategico di questi. Se il successo del GRUPPO ARNEG è basato sulla capacità imprenditoriale e sulla strategia di servizio, come sull’attenzione dedicata al cliente, ne deriva che la nate su presupposti simili che si sono indirizzate verso soluzioni altamente specializzate e tecnologicamente all’avanguardia, ma pur sempre di nicchia, è riuscito ad acquisire una posizione di leadership confrontandosi con realtà nazionali ed internazionali a livello globale e divenendo così una realtà di riferimento nella realizzazione di arredamenti, sistemi di rifregerazione e servizi per la moderna distribuzione. gamma dei prodotti è estremamente diversificata, le possibilità di personalizzazione elevatissime e le combinazioni praticamente infinite. Una gamma ampissima di prodotti frutto del- 21 Soluzioni per l’impresa La gestione della complessità come strategia d’impresa: il caso ARNEG l’inventiva, del significativo bagaglio di competenze, della capacità di ricerca e di sviluppo e dell’esperienza del GRUPPO ARNEG, che si rivela essere la reale fonte di vantaggio competitivo per il cliente. Se ci riflettiamo infatti, sempre per ritornare all’esperienza quotidiana, a parità di prezzo e di disponibilità dei prodotti, le nostre scelte di acquisto sono anche influenzate dalle modalità di esposizione e presentazione dei prodotti stessi, quindi dalla modalità con cui possiamo effettuare la spesa. presenta sicuramente carico di opportunità, ma anche di rischi come quello di non essere tempestivi, di non riuscire a rispondere positivamente alle richieste del cliente (quando magari una soluzione simile è stata applicata ad un’altra situazione), di non riuscire a valutare economicamente in modo corretto la proposta (sia in senso positivo che negativo), o di non riuscire ad essere propositivi con soluzioni che sarebbero interessanti, ma non sempre evidenti. In altri casi, questi rischi si riducono affidando questo processo, o comunque la parte più importante dello stesso, a poche persone estremamente competenti, anche se ciò genera automaticamente almeno altre due problematiche: la prima è determinata dalla dipendenza effettiva o latente da questi “super esperti”, l’altra è costituita dalla limitata “potenza di fuoco” degli stessi esperti. La scelta strategica di rendere autonomi un numero sempre maggiore di preventivasti, sia interni alle sedi del GRUPPO ARNEG sia presso consociate e distributori, ha portato a rivedere il sistema di preventivazione. Il processo ha contemplato la valutazione di diversi strumenti, soluzioni ed ambienti di preventivazione, tra i quali anche l’ambiente KNOWLEDGE BUILDER di XPERTRULE (www.xpertrule.com). Alcune di queste soluzioni risultavano più adatte a risolvere i problemi di configurazione commerciale, altre alla produzione di output di qualità, altre privilegiavano l’efficienza del progetto, altre ancora l’integrazione con i sistemi esistenti piuttosto che la distribuzione all’esterno dell’azienda. Una serie di vantaggi a cui però corrispondevano una serie di carenze, non tanto intrinseche alle soluzioni, quanto rispetto agli obiettivi del GRUPPO ARNEG. Un approccio diverso era rappresentato da KNOWLEDGE BUILDER: nessuna soluzione già pronta, nemmeno componenti standard già disponibili o personalizzabili, “solo” un ambiente adatto a gestire regole, combinazioni, dipendenze, vincoli, a creare tutto ciò e soprattutto a mantenerlo, estenderlo, evolverlo direttamente a cura dell’esperto, senza necessità di particolari competenze informatiche. In aggiunta a queste caratteristiche distintive, un approccio di apertura ed integrazione con i data base aziendali e con gli strumenti di comunicazione. Uno strumento sicuramente utile nella imple- Capacità imprenditoriale e strategia di servizio sono le chiavi del successo di una realtà che, benché in continua espansione a livello internazionale, con l’apertura di stabilimenti, filiali e consociate in Europa, Nord e Sud America, Asia ed Australia, rimane fortemente radicata nel territorio veneto d’origine. Una clientela, quella delle aziende e dei gruppi della distribuzione al dettaglio, estremamente esigente, in continua evoluzione e costantemente tesa a ricercare nuovi elementi di differenziazione che attirino il consumatore. Rispondere a tali esigenze richiede che tutte le competenze e le capacità di soluzione del GRUPPO ARNEG siano rese disponibili al cliente, o meglio ancora, al potenziale cliente già nelle prime fasi del processo di prevendita. Come per ogni prodotto complesso, configurabile, personalizzabile, la fase cruciale del processo di vendita si concretizza nella formulazione di un preventivo preciso, completo, accattivante, che fornisca risposte precise e definitive al cliente, ma che dia anche stimoli per ulteriori approfondimenti, variazioni sul tema, spunti per alternative anche significative. Anche per il GRUPPO ARNEG, ovviamente, la vendita si perfeziona molte volte attraverso successive revisioni del preventivo; da qui discende l’importanza che la prima versione sia valutata assolutamente in termini positivi. Un processo che per certi versi si 22 sperienza e la competenza sugli strumenti di DATA CONSULT Sistemi Informativi, distributore esclusivo per l’Italia dei prodotti XPERTRULE. Gli oltre 25 anni di esperienza di DATA CONSULT nella realizzazione di sistemi informativi integrati, in particolare per le aziende italiane di produzione “a commessa”, rappresentavano la migliore risposta alle esigenze progettuali del GRUPPO ARNEG. Per certi versi, DATA CONSULT Sistemi Informativi aveva già compiuto un percorso simile a quello del GRUPPO ARNEG. Da sempre impegnata, in particolare nel settore manifatturiero, nella progettazione ed implementazione dei sistemi informativi per l’impresa con il proprio sistema ERP MAGIA Moduli Applicativi per la Gestione Integrata Aziendale, aveva maturato la consapevolezza che la configurazione di prodotti e di servizi complessi non era un problema di “moduli software”. Infatti, dopo diversi tentativi di integrazione di soluzioni specifiche, aveva valutato che quella non era la migliore strada mentazione di sistemi di preventivazione complessa, ma anche in tutte le situazioni in cui la conoscenza è la protagonista nei processi di business. Proprio questa filosofia ha fatto gradualmente percepire al GRUPPO ARNEG che il miglioramento del processo di preventivazione non era costituito solo da un incremento di efficienza, ma anche da una maggiore efficacia perseguibile rendendo disponibile a quanti interagivano direttamente con il cliente il bagaglio di conoscenza presente nel gruppo. Da queste considerazioIl KNOWLEDGE BUILDER di XPERTRULE come valida soluzione ni, la scelta coraggiosa di escludere soluzioni nella implementazione di sistemi di preventivazione complessa più o meno precostituite ed in tutte le situazioni in cui la conoscenza è protagonista dei e di adottare invece processi di business. l’ambiente KNOWLEDGE BUILDER per realizzare un sistema di preventivazione in linea con le strategie del gruppo, in percorribile: non era sufficiente, ed anzi poteva particolar modo adatto a “condividere della conorisultare fuorviante, gestire dati e parametri comscenza”, sia all’interno che all’esterno dell’azienda. plessi, bisognava invece gestire regole con la veloUna scelta importante, che era possibile rendere cità e la facilità con cui queste nascono e si evolvorealmente effettiva e completa solo attraverso l’inteno, in altri termini era necessario saper gestire al grazione della stessa con le capacità progettuali, l’emeglio la conoscenza. 23 Soluzioni per l’impresa La gestione della complessità come strategia d’impresa: il caso ARNEG Da queste riflessioni, si era sviluppata la partnership con XPERTRULE, guidata dall’obiettivo di utilizzare uno strumento di rappresentazione e di gestione della conoscenza all’interno dei sistemi informativi aziendali. coinvolgimento di un team misto di personale di ARNEG GROUP, di DATA CONSULT Sistemi Informativi e di XPERTRULE. Sul fronte del GRUPPO ARNEG, il progetto ha richiesto in momenti diversi il coinvolgimento di professionalità specifiche: esperti di prodotto e di progettazione, personale commerciale, personale EDP, specialisti di gestione della produzione. Il contributo del personale del GRUPPO ARNEG era fondamentale proprio in relazione alla filosofia sottostante al progetto, indicata dalla volontà di portare “l’intelligenza dell’azienda” al livello del processo di prevendita. Si trattava infatti di: DATA CONSULT Sistemi Informativi è distributore esclusivo per l’Italia dei prodotti XPERTRULE, le più efficaci soluzioni di rappresentazione e di gestione della conoscenza all’interno dei sistemi informativi aziendali. • Individuare i possibili requisiti esprimibili dai clienti; • Coniugare tali requisiti con le caratteristiche disponibili in prodotti, opzioni, accessori; • Suggerire eventuali alternative; • Proporre opzioni ulteriori; • Permettere al personale del GRUPPO ARNEG di incrementare nel tempo questi concetti in funzione di nuovi prodotti e nuove opzioni e sulla base delle continue esperienze maturate. Il GRUPPO ARNEG, a garanzia di un utilizzo ottimale delle logiche dell’ambiente KNOWLEDGE BUILDER e per una responsabilità sul risultato complessivo, ha richiesto il coinvolgimento diretto di XPERTRULE nel progetto. A consuntivo, la scelta si è rivelata vincente: oltre a numerose occasioni di confronto e di verifica circa le scelte architetturali, sono emerse nuove esigenze ed opportunità di estensione dell’ambiente KNOWLEDGE BUILDER, dettate dalla complessità stessa del progetto, che sono La prova che il coinvolgimento e la partecipazione sono stati fondamentali è data dal fatto che in pratica non è stata necessaria alcuna sessione di training proprio perché gli utilizzatori avevano già maturato l’esatta consapevolezza di come sarebbe stato realizzato il sistema. Oltre al “cuore” di configurazione del prodotto basato sui concetti sopra accennati, il sistema doveva disporre di una serie di caratteristiche fondamentali quali: state recepite ed implementate da XPERTRULE. Questa, in sintesi, la genesi del progetto QUASAR (Quotation Assistant ARNEG GROUP) che ha visto il • Facilità di utilizzo; • Integrazione con gli strumenti di output (ad esempio, Office); • Integrazione stretta con il sistema 24 ERP aziendale (configurazioni standard, listini, opzioni, accessori); • Trasformazione automatica del preventivo confermato in ordine cliente (e trattandosi di prodotti specifici, generazione della commessa di lavoro). L’integrazione realizzata è totale e completamente trasparente per l’utente, a dimostrazione che le “integrazioni spinte” sono possibili e che lo sforzo è più concettuale e progettuale che tecnico, e che in determinate situazioni il miglioramento dei processi aziendali è perseguibile anche senza la sostituzione dell’ERP aziendale. Dopo alcuni mesi di utilizzo del sistema, i risultati sono estremamente positivi. Omogeneità nei preventivi, univocità dei dati tra preventivo e ordine, drastica riduzione della possibilità di errore e, soprattutto, possibilità che il processo sia seguito da un numero sempre maggiore di persone non in possesso di particolari skills tecnici. Vantaggi tangibili, in considerazione del fatto che il GRUPPO ARNEG persegue continui e sinergici miglioramenti in tutti i propri processi, dalla prevendita alla progettazione, dalla produzione alla qualità ed al post-vendita, che, insieme, migliorano costantemente le performances aziendali. ressanti sottoprogetti e l’annuncio di ulteriori splendide idee di sviluppo. Tutti fronti su cui il GRUPPO ARNEG è impegnato applicando il modello di soddisfazione attivato e perseguito sinergicamente con i partner DATA CONSULT Sistemi Informativi e XPERTRULE. Ma la conclusione più importante da trarre è che il “Knowledge Sharing” sta “risalendo la corrente”: dopo essere stato protagonista del contatto diretto con il mercato (processo di preventivazione complessa), sta interessando via via i processi più a monte, ove è matura la consapevolezza che le decisioni non si basano nè su dati, nè su informazioni (dati contestualizzati), ma sono intraprese in funzione di competenze, esperienze, regole, dipendenze, vincoli, ovvero in funzione della conoscenza. Le decisioni sono intraprese in funzione di competenze, esperienze, regole, dipendenze, vincoli. In una sola parola, sono intraprese in funzione della conoscenza. La logica e scontata conclusione di ogni success story porta ad affermare l’attivazione di nuovi inte- [email protected] 25