Challenge 2000
Challenge 2000
La rivista di Management per l’Azienda Evolutiva
Un archivio
di idee
Concetti chiari
e sintetici
«Quando leggo una rivista di management ho spesso la
sensazione che vi sia un abisso tra la teoria e la pratica.
Con Challenge 2000 non è così: i contributi che ospita
costituiscono un vero e proprio archivio di idee, di sfide
concrete, di confronti possibili e le “case history”
presentate offrono un significativo spaccato
dell’imprenditorialità italiana. Mi sembra davvero di
rivivere quelle situazioni con cui quotidianamente sono
costretto a misurarmi in azienda. Complimenti anche
per le recensioni...».
Challenge 2000
Dedicata
a tutti coloro
che in azienda
prendono
decisioni.
Al Gore
➜
Una scomoda verità
Come salvare la terra dal
riscaldamento globale
Electra Italia
➜
Guida alle fonti rinnovabili di
produzione dell’energia elettrica
Alberto F. De Toni e Luca Comello
«È così difficile essere chiari e sintetici allo stesso
tempo che è un vero sollievo poter contare su uno
strumento informativo come Challenge 2000 che
sembra aver fatto di questi due concetti i criteri guida
della propria comunicazione. Questo a dimostrazione
del fatto che fare cultura d’impresa e proporre
approfondimenti senza essere necessariamente
complicati e, soprattutto, noiosi non è un’utopia».
➜
Uomini e organizzazioni
nella ragnatela della complessità
Mariacristina Bonti ed Enrico Cori
➜
Competenze organizzative nella
media impresa: il caso Loccioni
Augusto Cicogna e Claudio Devecchi
➜
Un’opera da
collezionare
Un aiuto per
tenersi aggiornati
«Grazie per i numeri arretrati di Challenge 2000 che ti
avevo richiesto e che mi hai fatto arrivare. Li ho trovati
sulla mia scrivania al rientro dalle ferie e subito ho
cercato e letto l’articolo che mi avevi suggerito: mi ha
fornito un quadro chiaro ed esauriente sull’argomento
che devo affrontare. Ho dedicato uno spazio preciso
a Challenge 2000 nella mia libreria e attendo con
curiosità e interesse i nuovi numeri…».
«Ho l’impressione di non riuscire a tenermi aggiornato;
una sensazione che ho riscontrato spesso anche nei
miei colleghi.
La realtà è che veniamo sommersi da un flusso
continuo di informazioni e che è molto difficile estrarre
quelle veramente interessanti per chi, come me, deve
prendere decisioni importanti per il futuro dell’azienda.
Challenge 2000 mi fornisce un grosso aiuto: in
ogni numero ci sono pochi articoli, il linguaggio è
chiaro, gli argomenti sempre di grande interesse,
come se qualcuno, a monte, avesse fatto una severa
selezione…».
www.challenge2000.net
L’impresa familiare italiana:
una specie da proteggere
Massimiliano Molese
➜
Informatica: c’è più ricchezza
nell’utilizzo o nel possesso?
Adriana Novelli
➜
La voce, una forza da scoprire,
la nostra più fedele alleata
23
Challenge 2000 - Semestrale - Anno XI - n. 23 del 15.10.2007 - Editore DATA CONSULT GROUP Srl - via Oberdan, 2 Pordenone (Pn) - Iscrizione
al Registro degli Operatori di Comunicazione nº 7819. Direttore responsabile Danilo Balbinot - Autorizzazione Tribunale di Pordenone n. 523 del
26.11.04 - Pubblicato a Pordenone - Stampa Grafiche Tielle Srl - via Cecilia Danieli, 7 Sequals (Pn) - Pubblicazione gratuita - Tariffa R.O.C.:
“Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Pordenone”
Soluzioni per l'impresa
La gestione della complessità
come strategia d'impresa:
il caso ARNEG
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l’editoriale
ESPERIENZA ED ESEMPIO
Mai come in questo periodo ho sentito tante persone,
professionisti, imprenditori, pensionati, artigiani, casalinghe, impiegati (ad eccezione dei bancari), manifestare un disagio tanto profondo.
Per cosa? Di fatto per tutto: dalle tasse alla sicurezza,
dall’ambiente alle relazioni sociali.
Incombe una sorta di profonda incertezza sul futuro
con particolare riguardo al futuro delle giovani generazioni, ma anche, ormai, per un futuro prossimo, per
non dire del domani.
Tutti avvertono e denunciano che le cose vanno male,
molto male, ma soprattutto che non vedono chi possa
cambiare le cose e come.
Ciascuno di noi perpetua le sue abitudini, il suo modo
di vivere, di vedere le cose, e non lo sfiora minimamente l’idea del cambiamento, anzi si radica sempre più
nelle sue convinzioni, amplificando, ciascuno per la sua
parte, quell’integralismo che tanti danni sta causando al
vivere civile.
Mi viene in mente il commento di Renato Mannheimer
al termine di una ricerca sull’innovazione nel Nord-Est:
la grande maggioranza degli imprenditori e manager
intervistati (più dell’80%) aveva sottolineato l’estrema
importanza dell’innovazione; poi, alla domanda, “Allora
voi state investendo in innovazione?” – più del 60%
degli intervistati ha riposto: “No!”; “Ma allora chi deve
fare innovazione?” “Gli altri!!!”.
Recentemente, John Kotter, il noto autore di libri sulla
leadership, docente della Harward Business School dal
1972, ha sentito il bisogno di scrivere un libretto dal
titolo “Il nostro iceberg si sta sciogliendo”.
È una storia che parla di una colonia di pinguini che
vivono su un iceberg in Antartide secondo abitudini
consolidate dalla notte dei tempi. Un giorno, uno di essi
scopre che una minaccia catastrofica incombe sulla
loro casa, ma quasi nessuno è disposto ad ascoltarlo.
I personaggi sono molto simili alle persone con cui
entriamo in contatto quotidianamente, e la loro è una
storia di resistenza al cambiamento, che… merita di
essere letta.
Come merita di essere letto un altro libricino della
Sperling & Kupfer dal titolo “Chi ha spostato il mio formaggio?” di Spencer Johnson, l’autore del famoso “One
minute manager” e che ha venduto più di undici milioni
di libri. È una semplice parabola che rivela una profonda verità sul cambiamento. I personaggi della storia
sono due topolini e due gnomi. Il “formaggio” è una
metafora di quello che vorremmo avere dalla vita: un
buon lavoro, un rapporto d’amore, soldi, salute, serenità
d’animo. Il “labirinto” è il luogo in cui cerchiamo quello
che desideriamo: l’azienda in cui lavoriamo, la famiglia,
la comunità in cui viviamo. Nella storia i personaggi si
trovano a fronteggiare dei cambiamenti inattesi. Alla
fine, uno di loro affronta il mutamento con successo e
scrive sui muri del “labirinto” che cosa ha imparato
dalla sua esperienza.
Esperienza, ecco ciò che distingue la convinzione dalla
conoscenza!
Solo chi ha esperienza può dare esempio e l’esempio,
come diceva Albert Schweitzer, non è il principale
modo di influenzare gli altri, è il solo modo!
Nel grigiore generale del dibattito politico in Italia, alimentato da chi di esperienza ne ha fatta poca, o punta,
come dicono i toscani, guardo con attenzione a Luca
Cordero di Montezemolo che ha saputo cambiare i
destini di due aziende in grave crisi: la Ferrari prima e
la Fiat poi. Con i fatti, non con le parole!
Ho ascoltato attentamente il suo intervento di apertura
all’assemblea annuale di Confindustria, e l’ho condiviso
completamente.
A dispetto di una parte politica che ha definito
Montezemolo un “reazionario” (e sfido chiunque abbia
“un po’ di esperienza” del mondo delle imprese a trovare alcunché di reazionario in quanto detto dal presidente degli industriali italiani) vedo in lui un esempio, un
vincente, uno che ha fatto cose esaltanti ed ha commesso errori, uno che non ha paura di esporsi, di dire
come la pensa in un mondo di furbetti, di opportunisti
e portaborse.
Sono quelli come Luca Cordero di Montezemolo, come
Al Gore (“Una scomoda verità”), come Enrico Loccioni
(“Competenze organizzative nella media impresa”),
come il management della ARNEG (La gestione della
complessità come strategia di impresa), come Augusto
Cicogna e Claudio Devecchi (L’impresa familiare italiana: una specie da proteggere), come Alberto De Toni
(Prede o ragni), quelli da prendere ad esempio, persone che operano per migliorare le cose, che fanno (!)
non che criticano!
A queste persone, di cui diamo testimonianza sulla
nostra rivista, e ai tanti altri che agiscono con integrità e
spirito di servizio, dobbiamo guardare e prendere esempio se, per dirla con Ghandi, vogliamo diventare i fautori
del cambiamento che cerchiamo nel mondo.
Buona lettura.
[email protected]
Soluzioni
per l’impresa
La gestione della complessità
come strategia d’impresa:
il caso ARNEG
Alberto Bortolin
C
osa evoca il termine ipermercato?
Probabilmente tanti prodotti, prezzi, fidelity cards,
carrelli pieni, tanta gente…
Pochi probabilmente indirizzano il proprio pensiero
a quante infrastrutture sono presenti all’interno di
un ipermercato e sono necessarie per farci osservare, valutare e comprare i prodotti.
Se ci pensiamo, ci sono centinaia di metri, se non
chilometri, di scaffali e se cerchiamo di fissare l’attenzione, ne possiamo individuare di forme, struttura, portata, materiale, capacità e luci completamente diversi.
sono disponibili certo non mancano: dal banco latticini, alle carni self-service, alle carni servite dal personale dell’ipermercato, ai surgelati; poi c’è il banco
pesce e…si potrebbe ovviamente continuare. Alla
fine ci sono le casse da cui dobbiamo transitare.
Se pensiamo poi a questi semplici esempi riportati
in relazione a diversi ipermercati o, in generale, a
diversi punti vendita, la prossima spesa potremmo
sicuramente apprezzarne le differenze!
E poi, ci sono le strutture indispensabili a rendere
disponibili i prodotti, che noi però non vediamo:
pensiamo ad esempio alle celle frigorifere che mantengono alla giusta temperatura i prodotti prima che
li possiamo acquistare o agli impianti di refrigerazione che portano il freddo ai banchi da cui attingiamo
la nostra spesa (possiamo immaginare quante centinaia o migliaia di frigoriferi domestici servirebbero
per contenere i prodotti di un ipermercato?).
Ecco, tutto questo, ossia tutto ciò che c’è all’interno
di un ipermercato, che ci è indispensabile per fare
la spesa ma che non possiamo comprare,
rappresenta la “mission” del GRUPPO ARNEG
(www.arneg.it).
Dedizione, passione per il lavoro
“ben fatto”, propensione e coraggio
a confrontarsi su un mercato sempre più globale, capacità di
investimento, amore per l’innovazione, attenzione, o meglio,
“culto” per la soddisfazione del cliente: queste le qualità
distintive del GRUPPO ARNEG, realtà di riferimento nella
realizzazione di arredamenti, sistemi di rifregerazione e servizi
per la moderna distribuzione.
Il GRUPPO ARNEG nasce negli anni ‘60 nei pressi di
Padova, nel cuore del laborioso Veneto, e riesce
progressivamente a rappresentare ai massimi livelli,
come altre realtà industriali sviluppatesi a partire da
quegli anni, lo spirito imprenditoriale della zona:
dedizione, passione per il lavoro “ben fatto”, propensione e coraggio a confrontarsi su un mercato
Qualche esempio? Dalla struttura in cui troviamo la
pasta a quella dell’acqua minerale, dagli scaffali
dell’angolo profumeria a quelli del reparto vini o a
quelli dell’abbigliamento…Poi, ci sono i banchi frigo
ed anche qui gli esempi di quanti e di quali tipi
20
QUASAR: un progetto di Knowledge Sharing
per portare l’intelligenza d’impresa al servizio delle
prime fasi di vendita. Come trasformare la difficoltà di
preventivazione di prodotti complessi in un fattore
distintivo di successo.
sempre più globale, capacità di investimento,
amore per l’innovazione, attenzione, o meglio
“culto”, per la soddisfazione del cliente.
In particolare, il GRUPPO ARNEG,
rispetto ad altre
realtà industriali del
veneto
Una realtà italiana, che, al di là delle dimensioni e
delle potenzialità, si distingue in un settore come
quello della grande distribuzione dominato, soprattutto nel nostro paese, dai grandi gruppi stranieri,
per essere riuscita a posizionarsi come partner strategico di questi.
Se il successo del GRUPPO ARNEG è basato sulla
capacità imprenditoriale e sulla strategia di servizio,
come sull’attenzione dedicata al cliente,
ne deriva che la
nate
su presupposti
simili che si
sono indirizzate verso soluzioni altamente specializzate
e tecnologicamente all’avanguardia, ma pur sempre di nicchia, è riuscito ad acquisire una posizione di leadership confrontandosi con realtà
nazionali ed internazionali a livello globale e divenendo così una realtà di riferimento nella realizzazione di arredamenti, sistemi di rifregerazione e servizi per la moderna distribuzione.
gamma
dei prodotti è estremamente diversificata, le possibilità di personalizzazione elevatissime e le combinazioni praticamente infinite. Una gamma ampissima di prodotti frutto del-
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Soluzioni
per l’impresa
La gestione della
complessità come
strategia d’impresa:
il caso ARNEG
l’inventiva, del significativo bagaglio di competenze,
della capacità di ricerca e di sviluppo e dell’esperienza del GRUPPO ARNEG, che si rivela essere la
reale fonte di vantaggio competitivo per il cliente. Se
ci riflettiamo infatti, sempre per ritornare all’esperienza quotidiana, a parità di prezzo e di disponibilità dei prodotti, le nostre scelte di acquisto sono
anche influenzate dalle modalità di esposizione e
presentazione dei prodotti stessi, quindi dalla
modalità con cui possiamo effettuare la spesa.
presenta sicuramente carico di opportunità, ma
anche di rischi come quello di non essere tempestivi, di non riuscire a rispondere positivamente alle
richieste del cliente (quando magari una soluzione
simile è stata applicata ad un’altra situazione), di
non riuscire a valutare economicamente in modo
corretto la proposta (sia in senso positivo che negativo), o di non riuscire ad essere propositivi con
soluzioni che sarebbero interessanti, ma non sempre evidenti.
In altri casi, questi rischi si riducono affidando questo processo, o comunque la parte più importante
dello stesso, a poche persone estremamente competenti, anche se ciò genera automaticamente
almeno altre due problematiche: la prima è determinata dalla dipendenza effettiva o latente da questi
“super esperti”, l’altra è costituita dalla limitata
“potenza di fuoco” degli stessi esperti.
La scelta strategica di rendere autonomi un numero
sempre maggiore di preventivasti, sia interni alle
sedi del GRUPPO ARNEG sia presso consociate e
distributori, ha portato a rivedere il sistema di preventivazione.
Il processo ha contemplato la valutazione di diversi
strumenti, soluzioni ed ambienti di preventivazione,
tra i quali anche l’ambiente KNOWLEDGE BUILDER di
XPERTRULE (www.xpertrule.com).
Alcune di queste soluzioni risultavano più adatte a
risolvere i problemi di configurazione commerciale,
altre alla produzione di output di qualità, altre privilegiavano l’efficienza del progetto, altre ancora l’integrazione con i sistemi esistenti piuttosto che la
distribuzione all’esterno dell’azienda. Una serie di
vantaggi a cui però corrispondevano una serie di
carenze, non tanto intrinseche alle soluzioni, quanto
rispetto agli obiettivi del GRUPPO ARNEG.
Un approccio diverso era rappresentato da KNOWLEDGE BUILDER: nessuna soluzione già pronta,
nemmeno componenti standard già disponibili o
personalizzabili, “solo” un ambiente adatto a gestire
regole, combinazioni, dipendenze, vincoli, a creare
tutto ciò e soprattutto a mantenerlo, estenderlo,
evolverlo direttamente a cura dell’esperto, senza
necessità di particolari competenze informatiche.
In aggiunta a queste caratteristiche distintive, un
approccio di apertura ed integrazione con i data
base aziendali e con gli strumenti di comunicazione. Uno strumento sicuramente utile nella imple-
Capacità imprenditoriale e strategia di servizio sono le chiavi
del successo di una realtà che, benché in continua espansione a
livello internazionale, con l’apertura di stabilimenti, filiali e
consociate in Europa, Nord e Sud America, Asia ed Australia,
rimane fortemente radicata nel territorio veneto d’origine.
Una clientela, quella delle aziende e dei gruppi
della distribuzione al dettaglio, estremamente esigente, in continua evoluzione e costantemente tesa
a ricercare nuovi elementi di differenziazione che
attirino il consumatore. Rispondere a tali esigenze
richiede che tutte le competenze e le capacità di
soluzione del GRUPPO ARNEG siano rese disponibili
al cliente, o meglio ancora, al potenziale cliente già
nelle prime fasi del processo di prevendita.
Come per ogni prodotto complesso, configurabile,
personalizzabile, la fase cruciale del processo di
vendita si concretizza nella formulazione di un
preventivo preciso, completo, accattivante, che fornisca risposte precise e definitive al cliente, ma che dia anche
stimoli per ulteriori approfondimenti, variazioni sul tema, spunti per
alternative anche significative.
Anche per il GRUPPO ARNEG,
ovviamente, la vendita si perfeziona molte volte attraverso successive revisioni del preventivo; da
qui discende l’importanza che la
prima versione sia valutata assolutamente in termini positivi.
Un processo che per certi versi si
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sperienza e
la competenza sugli strumenti
di DATA CONSULT
Sistemi Informativi, distributore esclusivo per l’Italia dei
prodotti XPERTRULE.
Gli oltre 25 anni di esperienza di DATA
CONSULT nella realizzazione di sistemi
informativi integrati, in particolare per le aziende
italiane di produzione “a commessa”, rappresentavano la migliore risposta alle esigenze progettuali
del GRUPPO ARNEG.
Per certi versi, DATA CONSULT Sistemi Informativi
aveva già compiuto un percorso simile a quello del
GRUPPO ARNEG. Da sempre impegnata, in particolare nel settore manifatturiero, nella progettazione ed
implementazione dei sistemi informativi per l’impresa con il proprio sistema ERP MAGIA Moduli
Applicativi per la Gestione Integrata Aziendale,
aveva maturato la consapevolezza che la configurazione di prodotti e di servizi complessi non era un
problema di “moduli software”. Infatti, dopo diversi
tentativi di integrazione di soluzioni specifiche,
aveva valutato che quella non era la migliore strada
mentazione di
sistemi di preventivazione complessa, ma anche in
tutte le situazioni in cui la conoscenza è la protagonista nei processi di business.
Proprio questa filosofia ha fatto gradualmente percepire al GRUPPO ARNEG che il miglioramento del
processo di preventivazione non era costituito solo
da un incremento di efficienza, ma anche da una
maggiore efficacia perseguibile rendendo disponibile a quanti interagivano direttamente con il cliente il
bagaglio di conoscenza
presente nel gruppo.
Da queste considerazioIl KNOWLEDGE BUILDER di XPERTRULE come valida soluzione
ni, la scelta coraggiosa
di escludere soluzioni
nella implementazione di sistemi di preventivazione complessa
più o meno precostituite
ed in tutte le situazioni in cui la conoscenza è protagonista dei
e di adottare invece
processi di business.
l’ambiente KNOWLEDGE BUILDER per realizzare un sistema di preventivazione in linea con le strategie del gruppo, in
percorribile: non era sufficiente, ed anzi poteva
particolar modo adatto a “condividere della conorisultare fuorviante, gestire dati e parametri comscenza”, sia all’interno che all’esterno dell’azienda.
plessi, bisognava invece gestire regole con la veloUna scelta importante, che era possibile rendere
cità e la facilità con cui queste nascono e si evolvorealmente effettiva e completa solo attraverso l’inteno, in altri termini era necessario saper gestire al
grazione della stessa con le capacità progettuali, l’emeglio la conoscenza.
23
Soluzioni
per l’impresa
La gestione della
complessità come
strategia d’impresa:
il caso ARNEG
Da queste riflessioni, si era sviluppata la partnership
con XPERTRULE, guidata dall’obiettivo di utilizzare
uno strumento di rappresentazione e di gestione
della conoscenza all’interno dei sistemi informativi
aziendali.
coinvolgimento di un team misto di personale di
ARNEG GROUP, di DATA CONSULT Sistemi
Informativi e di XPERTRULE.
Sul fronte del GRUPPO ARNEG, il progetto ha richiesto in momenti diversi il coinvolgimento di professionalità specifiche: esperti di prodotto e di progettazione, personale commerciale, personale EDP,
specialisti di gestione della produzione.
Il contributo del personale del GRUPPO ARNEG era
fondamentale proprio in relazione alla filosofia sottostante al progetto, indicata dalla volontà di portare
“l’intelligenza dell’azienda” al livello del processo di
prevendita. Si trattava infatti di:
DATA CONSULT Sistemi Informativi è distributore esclusivo per
l’Italia dei prodotti XPERTRULE, le più efficaci soluzioni di
rappresentazione e di gestione della conoscenza all’interno dei
sistemi informativi aziendali.
• Individuare i possibili requisiti esprimibili dai
clienti;
• Coniugare tali requisiti con le caratteristiche disponibili in prodotti, opzioni, accessori;
• Suggerire eventuali alternative;
• Proporre opzioni ulteriori;
• Permettere al personale del GRUPPO ARNEG di
incrementare nel tempo questi concetti in funzione
di nuovi prodotti e nuove opzioni e sulla base delle
continue esperienze maturate.
Il GRUPPO ARNEG, a garanzia di un utilizzo ottimale
delle logiche dell’ambiente KNOWLEDGE BUILDER
e per una responsabilità sul risultato complessivo,
ha richiesto il coinvolgimento diretto di XPERTRULE
nel progetto. A consuntivo, la scelta si è rivelata vincente: oltre a numerose occasioni di confronto e di
verifica circa le scelte architetturali, sono emerse
nuove esigenze ed opportunità di estensione dell’ambiente KNOWLEDGE BUILDER, dettate dalla
complessità stessa del progetto, che sono
La prova che il coinvolgimento e la partecipazione
sono stati fondamentali è data dal fatto che in pratica non è stata necessaria alcuna sessione di training proprio perché gli
utilizzatori avevano già
maturato l’esatta consapevolezza di come sarebbe stato realizzato il sistema.
Oltre al “cuore” di
configurazione del
prodotto basato sui
concetti sopra accennati, il sistema doveva disporre di una serie
di caratteristiche fondamentali quali:
state recepite
ed implementate da
XPERTRULE.
Questa, in sintesi, la genesi del progetto QUASAR
(Quotation Assistant ARNEG GROUP) che ha visto il
• Facilità di utilizzo;
• Integrazione con gli
strumenti di output (ad
esempio, Office);
• Integrazione stretta con il sistema
24
ERP aziendale (configurazioni
standard, listini, opzioni,
accessori);
• Trasformazione automatica del preventivo confermato in ordine cliente (e trattandosi di prodotti specifici,
generazione della commessa di
lavoro).
L’integrazione realizzata è totale e
completamente trasparente per l’utente, a dimostrazione che le “integrazioni spinte” sono possibili e che
lo sforzo è più concettuale e progettuale che tecnico, e che in determinate
situazioni il miglioramento dei processi
aziendali è perseguibile anche senza la
sostituzione dell’ERP aziendale.
Dopo alcuni mesi di utilizzo del sistema, i
risultati sono estremamente positivi.
Omogeneità nei preventivi, univocità dei dati tra
preventivo e ordine, drastica riduzione della possibilità di errore e, soprattutto, possibilità che il
processo sia seguito da un numero sempre maggiore di persone non in possesso di particolari skills
tecnici.
Vantaggi tangibili, in considerazione del fatto che il
GRUPPO ARNEG persegue continui e sinergici miglioramenti in tutti i propri processi, dalla prevendita
alla progettazione, dalla produzione alla qualità ed
al post-vendita, che, insieme, migliorano costantemente le performances aziendali.
ressanti sottoprogetti e l’annuncio di ulteriori splendide idee di sviluppo. Tutti fronti su cui il GRUPPO
ARNEG è impegnato applicando il modello di soddisfazione attivato e perseguito sinergicamente con i
partner DATA CONSULT Sistemi Informativi e XPERTRULE. Ma la conclusione più importante da trarre
è che il “Knowledge Sharing” sta “risalendo la corrente”: dopo essere stato protagonista del contatto
diretto con il mercato (processo di preventivazione
complessa), sta interessando via via i processi più a
monte, ove è matura la consapevolezza che le decisioni non si basano nè su dati, nè su informazioni
(dati contestualizzati), ma sono intraprese in funzione di competenze, esperienze, regole, dipendenze,
vincoli, ovvero in funzione della conoscenza.
Le decisioni sono intraprese in funzione
di competenze, esperienze, regole,
dipendenze, vincoli. In una sola parola,
sono intraprese in funzione della
conoscenza.
La logica e scontata conclusione di ogni success
story porta ad affermare l’attivazione di nuovi inte-
[email protected]
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il caso Arneg - Challenge 2000