Istituzione Centro Previsioni e Segnalazioni Maree
I.C.P.S.M.
2012
2012
I.C.P.S.M.
Il calendario delle maree, apprezzato da coloro che, per lavoro
o per passione, vivono nella laguna di Venezia, torna anche per
il 2012 proponendosi come guida pratica per il cittadino.
Il libretto fornisce alcune notizie utili per conoscere il fenomeno
mareale a Venezia e la sua evoluzione nel corso del XIX secolo
ad oggi: i dati storici di livello osservato in città vengono
presentati in forma grafica, per evidenziare in particolare
i cambiamenti nella frequenza degli eventi di acqua alta.
Nel descrivere le attività che l’Istituzione Centro Maree
svolge da circa trent’anni, sono riportate in dettaglio tutte
le informazioni necessarie per accedere ai diversi servizi offerti
all’utenza cittadina, al fine di assicurare una precisa e tempestiva
informazione sugli eventi di “acqua alta”.
Come ogni anno ci auguriamo che il presente lavoro sia utile
e gradito a tutti.
Istituzione
Centro Previsioni
e Segnalazioni Maree
a cura di:
Franca Pastore
Annamaria Massalin
Presidente:
Luigi Alberotanza
Direttore:
Paolo Canestrelli
collaborazione scientifica:
Alberto Tomasin
Università Ca’ Foscari, Venezia
Istituto di Scienze Marine del Consiglio
Nazionale delle Ricerche, Venezia
progetto grafico:
Fabrizio Olivetti
foto:
Francesco Barasciutti
stampa:
Grafiche Veneziane
novembre 2011
I dati di marea utilizzati per le
elaborazioni fanno riferimento
alla pubblicazione:
“La serie storica delle maree a
Venezia, 1872-2004”
(Battistin e Canestrelli, 2006).
I valori degli estremali di marea
dal 1872 al 1922 compreso sono stati
dedotti da fonti diverse (Genio Civile
in Bollettini statistici del Comune,
Bollettini dell’Ufficio Idrografico
del Magistrato alle Acque) e riferiti
a mareografi posizionati in diverse
località (Arsenale, Santo Stefano e
Punta Salute); quelli dal 1923 al 1982
sono tratti dalle tabelle originali
del mareografo di Punta Salute
conservate presso il Servizio
Idrografico e Mareografico di Venezia;
infine i dati dal 1983 al 2010 sono stati
rilevati dal mareografo di Punta
della Salute dell’Istituzione Centro
Previsioni e Segnalazioni Maree.
La città rovesciata
Venezia riflessa sull’acqua è una città enigmatica
in continuo instancabile movimento.
Forse più irreale, più creativa, sempre più unica e sola.
Acqua come specchio sul quale le architetture si fondono
in un moltiplicarsi di volumi e di colori, specchio sul quale
si riconoscono case e cose ma frantumate in colori e
in ombre fantastiche, schizzi, lampi, barbagli, figure che sembrano
fantasmi reali di una città viva, vivissima.
Nuvole che si rincorrono tra le onde, onde che inseguono le nuvole
in un continuo scambio teatrale.
Un quadro di astrazione massima.
L’occhio fotografico, magistrale negli scatti, ha trovato nella
casualità dell’istante la perfetta defininizione di una città moderna:
la città più città che esista. (f.o.)
Indice
l’acqua alta a Venezia:
cause, dati storici e statistiche
24
l’Istituzione C.P.S.M.
24 - 35 la previsione della marea
e i servizi di informazione
36 - 38 il calcolo della marea astronomica
40
tempi di propagazione della marea
41- 53 previsioni di marea astronomica 2012
7 - 22
4
6
17
21
23
29
34
39
54
56
foto
fontego dei Tedeschi
rio dei Frari
traghetto San Tomà
traghetto San Tomà
bricole in canal grande
pescaria
rio dell’Arsenale
nuvole
nuvole in canal grande
traghetto Sant’Angelo
L’“acqua alta”
La marea che supera a Venezia la soglia di attenzione di +80 cm
sopra lo zero mareografico di Punta Salute viene comunemente
indicata come “acqua alta”: a questa quota sorgono problemi di
trasporto e di viabilità pedonale nei punti più bassi della città
(Piazza San Marco). Quando la marea supera i 100 cm,
il fenomeno inizia ad interessare tratti più consistenti dei percorsi
cittadini. A quota +110 cm, circa il 12% della città è interessata
dagli allagamenti. Quando invece si raggiungono i +140 cm,
viene allagato il 59% della città (vedi anche pag. 32).
La marea osservata a Venezia può essere pensata come la somma
di due componenti: la marea astronomica, correlata al moto
dei corpi celesti, principalmente Luna e Sole, e il contributo
meteorologico dovuto allo stato dell’atmosfera. In condizioni
normali il contributo meteorologico è piccolo e il livello che si
osserva coincide approssimativamente con la marea astronomica.
In caso di condizioni meteorologiche sfavorevoli, tipicamente
bassa pressione e forti venti di scirocco, il contributo
meteorologico diventa importante: se si verifica
contemporaneamente a un massimo di marea astronomica, esso
può produrre il fenomeno dell’acqua alta.
Il contributo meteorologico può essere anche negativo, a seguito di
un’alta pressione, e determinare così notevoli basse maree.
All’aumento della frequenza degli eventi di acqua alta a Venezia
nel corso degli ultimi decenni, hanno contribuito fenomeni quali
l’eustatismo (innalzamento del livello del mare) e la subsidenza
(abbassamento del suolo per cause naturali o antropiche).
7
La marea
astronomica
8
La marea astronomica è causata dall’attrazione gravitazionale che
i corpi celesti, principalmente Luna e Sole, esercitano sulla massa
d’acqua. È calcolabile con elevata precisione e con anticipo anche
di molti anni.
A Venezia la marea astronomica descrive una curva di tipo
prevalentemente semidiurno, con due massimi e due minimi
nelle 24 ore.
Durante le fasi di luna nuova e di luna piena gli effetti del Sole
e della Luna si sommano, determinando le massime oscillazioni
di marea (sizigie).
Nei periodi di primo e ultimo quarto, invece, la marea è meno
ampia e meno regolare (quadratura) e possono esservi giorni con
un solo minimo e un solo massimo.
Secondo il metodo dell’analisi armonica, la marea astronomica
in un determinato luogo può essere calcolata come
sovrapposizione di oscillazioni sinusoidali, ciascuna caratterizzata
da una propria ampiezza e fase.
A Venezia sono sufficienti otto componenti armoniche
per descrivere la marea astronomica con precisione dell’ordine
di 1 cm (vedi anche pag. 36).
Il contributo
meteorologico
Ad alterare la regolarità della marea astronomica in modo a volte
notevole, intervengono fattori meteorologici e tra essi soprattutto
il vento e la pressione. Nel caso del mare Adriatico, bacino lungo
e stretto, chiuso nel lato superiore e aperto in quello inferiore,
un forte vento soffiante da sud-est (scirocco), lungo l’asse
longitudinale, produce un accumulo d’acqua verso l’estremità
chiusa. Il fenomeno viene favorito dalla lunga zona d’azione
disponibile per il vento (“fetch”) ed è ulteriormente amplificato
a causa dei bassi fondali della parte settentrionale dell’Adriatico.
Il contributo dovuto al vento può superare anche il metro
e provocare da solo fenomeni di inondazione.
Anche la bora, che spira da nord-est con intensità spesso superiore
allo scirocco, tende ad accumulare acqua verso la laguna, pur se in
misura minore a causa del fetch ridotto. Quando alla bora sull’alto
Adriatico si associa lo scirocco sul basso e medio Adriatico, si
verifica la cosiddetta “scontraura”, cioè la convergenza di correnti
marine provocate da venti da nord-est e sud-est.
Il fenomeno, noto fin dai tempi antichi, ha fatto registrare
numerosi eventi di marea eccezionale.
La pressione atmosferica altera il livello del mare con “effetto
barometrico inverso”: ad una diminuzione della pressione
corrisponde un aumento del livello e viceversa. Di conseguenza,
il passaggio di una perturbazione caratterizzata da un’area di bassa
pressione sul Nord Adriatico e una di alta al Sud provoca
uno spostamento della massa d’acqua verso l’area di pressione
più bassa, con una variazione che può arrivare anche a 20 cm.
9
Le sesse
10
Nel loro passaggio le perturbazioni agiscono sulla marea con
una sorta di stimolo impulsivo, lo “storm surge”, in seguito
al quale l’Adriatico, a causa della forma del bacino, si comporta
come una cavità risonante: al cessare dell’impulso rimane
una situazione perturbata del livello marino, che si manifesta con
una serie di oscillazioni longitudinali e trasversali, le “sesse”,
la cui ampiezza si smorza nel tempo. L’oscillazione fondamentale,
longitudinale, ha un periodo di 22 ore circa.
Di quest’ultima componente bisogna tener conto nella previsione
di marea: accade infatti abbastanza spesso che nei giorni successivi
ad uno “storm surge”, grazie allo sfasamento di quasi
2 ore tra la periodicità della marea astronomica (circa 24 ore) e
la sessa (circa 22 ore), l’oscillazione possa trovarsi in fase con
il massimo di marea astronomica e provocare acqua alta.
Un esempio evidente si può osservare nella figura 1 che si riferisce
al periodo 12-15 febbraio 1972: il massimo contributo
meteorologico si era verificato nel giorno 12, mentre il livello
di marea osservata ha raggiunto il massimo valore
due giorni dopo, il 14 febbraio, nonostante il miglioramento
delle condizioni atmosferiche, quando marea astronomica e
contributo meteorologico si sono trovati più in fase.
figura 1
livello di marea osservato a Venezia,
marea astronomica e contributo meteorologico
dal 12 al 15 febbraio 1972
11
La subsidenza e
l’eustatismo
12
Al fenomeno acqua alta contribuiscono subsidenza ed eustatismo.
• La subsidenza, cioè lo sprofondamento del suolo per cause
naturali e antropiche, è dovuta principalmente all’emungimento
delle falde acquifere che in passato è stato cospicuo, specie nella
zona industriale di Marghera. Dal 1950 al 1970 l’abbassamento
medio del suolo nell’area veneziana è stato di circa 12 cm.
• L’eustatismo, innalzamento del livello del mare, è legato
alle variazioni climatiche del globo: dagli inizi del secolo scorso
agli anni ’70, la risalita eustatica a Venezia è stata di 9 cm.
Dal 1970 ad oggi l’aumento, osservato anche a Trieste e quindi
indipendente da subsidenza locale, è stato di circa 5 cm.
Questi due processi hanno contribuito a far variare nel tempo
il livello medio del mare (figura 2), che attualmente è circa 26 cm
più alto di quello del 1897.
Il grafico di figura 3 (eventi di marea ≥ +110 cm dal 1872 ad oggi)
mostra che per circa ottant’anni, fino al 1950, si è avuto un
andamento delle alte maree pressoché stazionario, mentre negli
ultimi decenni la frequenza è molto aumentata, fino a raggiungere
i 52 eventi nel decennio 2000-09 (figura 4).
Lo stesso comportamento si osserva nel grafico che rappresenta gli
eventi ≥ +120 cm (figura 5), arrivati ad una frequenza di 20 eventi
nell’ultimo decennio. In corrispondenza, le basse maree inferiori a
–50 cm (figura 6) sono sensibilmente diminuite nel corso
dell’ultimo secolo arrivando a verificarsi meno di 20 volte
all’anno, fino ad azzerarsi nel 2010. Tutto ciò va attribuito
principalmente agli effetti di eustatismo e subsidenza.
livello (cm)
50
figura 2
Variazioni del livello medio del mare
a Venezia, dal 1872 al 2010
13
18
17
16
15
14
figura 3
Distribuzione annuale delle alte maree
≥ +110 cm registrate a Venezia, dal 1872 al 2010
figura 4
Distribuzione decennale
delle alte maree ≥ +110 cm,
registrate a Venezia,
dal 1872 al 2010.
Un colore diverso evidenzia
i decenni incompleti
/0 9
/1 9
20
10
/9 9
90
00
20
80
/8 9
19
/7 9
19
/6 9
70
19
/5 9
60
19
/49
50
19
/3 9
40
19
/2 9
30
19
/1 9
10
20
19
00
/0 9
19
/9 9
19
/8 9
90
18
80
18
18
70
/7 9
35
figura 5
Distribuzione decennale
delle alte maree ≥ +120 cm,
registrate a Venezia,
dal 1872 al 2010.
Un colore diverso evidenzia
i decenni incompleti
15
16
figura 6
Distribuzione annuale delle basse maree
< -50 cm, registrate a Venezia,
dal 1872 al 2010.
Stagionalità
del fenomeno
figura 7
Distribuzione mensile delle alte
maree ≥ +110 cm registrate
a Venezia, dal 1872 al 2010.
18
L’impatto delle alte maree sulla città è molto legato alla
distribuzione temporale del fenomeno. La frequenza massima
degli eventi si osserva a novembre, seguito da dicembre e ottobre:
in questi tre mesi si concentra circa il 75% degli eventi.
Nei rimanenti mesi la frequenza è molto bassa, l’unico evento
estivo si è verificato il 6 giugno del 2002 con +121 cm.
Variabilità diurna
06
figura 8
Distribuzione oraria degli estremali
≥ +110 cm registrati a Venezia,
dal 1872 al 2010
La distribuzione dei casi di marea superiore a +110 cm nell’arco
della giornata è rappresentata in figura 8: gli eventi di acqua alta
sono molto più frequenti durante la mattinata, mentre nessun
evento si è mai verificato nel primo pomeriggio.
La causa di ciò è il concentrarsi dei massimi giornalieri di marea
astronomica nella mattinata durante i mesi autunnali, nei quali è
più probabile il verificarsi di un elevato contributo meteorologico.
19
Valori caratteristici
della marea a Venezia
per il periodo
dal 1872 al 2010
altezza massima
altezza minima
escursione massima
ampiezza massima
di marea
dalla alta alla bassa
dalla bassa alla alta
Valori di marea
≥ + 140 cm
registrati a Venezia
dal 1872 al 2010
20
+194 cm
–124 cm
+318 cm
4 novembre 1966
18 gennaio 1882
163 cm
163 cm
163 cm
151 cm
25 febbraio 1879
28 gennaio 1948
28 dicembre 1970
15 novembre 1910
d
data
ora
valore
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16 aprile 1936
12 novembre 1951
15 ottobre 1960
4 novembre 1966
3 novembre 1968
17 febbraio 1979
22 dicembre 1979
1 febbraio 1986
8 dicembre 1992
6 novembre 2000
16 novembre 2002
1 dicembre 2008
23 dicembre 2009
25 dicembre 2009
24 dicembre 2010
21.35
8.05
7.55
18.00
7.30
1.15
9.10
3.55
10.10
20.35
9.45
10.45
5.05
3.55
1.40
147 cm
151 cm
145 cm
194 cm
144 cm
140 cm
166 cm
159 cm
142 cm
144 cm
147 cm
156 cm
144 cm
145 cm
144 cm
Permanenza
della marea
nel periodo
1966-2010
La tabella seguente
rappresenta la permanenza
della marea e il numero di
eventi sopra e sotto quote
prestabilite, nel periodo
1966-2010.
Sono riportate anche la
durata media e la frequenza
degli eventi.
22
livelli
di marea
permanenza
ore / min
numero durata media
casi
ore / min
frequenza
casi / anno
≥
≥
≥
≥
≥
≥
≥
≥
≥
≥
≥
≥
≥
≥
190
180
170
160
150
140
130
120
110
100
90
80
70
60
cm
cm
cm
cm
cm
cm
cm
cm
cm
cm
cm
cm
cm
cm
0 10
1 30
5 50
9 20
17 40
35 25
78 30
188 55
465 05
1123 40
2772 00
6986 15
17143 40
37635 10
1
1
1
2
4
12
32
77
188
469
1084
2655
6200
11970
0
1
5
4
4
2
2
2
2
2
2
2
2
3
10
30
50
40
25
57
26
26
28
24
33
38
46
09
1 / 45
1 / 45
1 / 45
1 / 22.5
1 / 11.3
1 / 3.8
1 / 1.4
1.7
4.2
10.4
24.1
59.0
137.8
266.0
<
<
<
<
<
<
-50
-60
-70
-80
-90
-100
cm
cm
cm
cm
cm
cm
1417 50
354 00
74 10
12 30
1 00
0 00
793
217
51
12
2
0
1
1
1
1
0
0
47
38
27
02
30
00
17.6
4.8
1.1
1 / 3.8
1 / 22.5
0
L’Istituzione
Centro Previsioni e
Segnalazioni Maree
All’inizio degli anni ’70, il Comune di Venezia
istituì il primo servizio di osservazione delle
maree per segnalare, con una sirena posta sul
campanile di San Marco, l’avvicinarsi di gravi
eventi. Nel 1980, dopo l’inondazione del 1979 fu
istituito un nuovo servizio, il Centro Previsioni e
Segnalazioni Maree, con il compito di garantire
alla cittadinanza la massima informazione sulla
marea ed un efficace e tempestivo servizio di
allarme in caso di acqua alta eccezionale.
Per assolvere tali compiti il Centro si è
progressivamente arricchito di sistemi sempre
più perfezionati, raggiungendo un notevole
livello di prestazione nel monitoraggio, nella
previsione e nell’informazione.
Per l’acquisizione dei dati vengono utilizzati:
• una rete telemareografica formata da una
stazione centrale e 16 stazioni periferiche per la
misura del livello del mare e di alcuni parametri
meteorologici; le stazioni sono collocate nel
centro storico, all’interno della laguna, alle tre
24
bocche di porto e alla Piattaforma CNR, in mare
aperto; una rete ondometrica per la misura del
moto ondoso in laguna e dell’altezza dell’onda in
Piattaforma CNR; un correntometro acustico
installato nella bocca di Porto di Chioggia;
alcune piattaforme AGIP collocate nel centro e
nord Adriatico.
• i sistemi per la ricezione di dati meteorologici
quali: dati SYNOP delle stazioni costiere dei
mari Adriatico e Tirreno (Aeronautica Militare),
dati meteorologici del modello atmosferico dal
centro europeo ECMWF di Reading; del Servizio
Meteorologico della Croazia (modello ALADIN)
e dell’ARPA Emilia Romagna (modello LAMI);
immagini dal satellite Meteosat (EUMETSAT);
immagini radar dal Centro Meteorologico
di Teolo (ARPA Veneto); carte meteorologiche
dal centro DWD (Offenbach Germania); dati di
vento osservato dal satellite QuikSCAT.
LA PREVISIONE DELLA MAREA
Per la previsione del livello di marea in città
sono operativi numerosi modelli numerici, alcuni
di tipo statistico altri di tipo idrodinamico. Tutti i
modelli calcolano la componente del livello
dovuta alle condizioni meteorologiche.
Questa viene successivamente sommata alla
componente astronomica, calcolabile con
precisione in largo anticipo per dare il livello
totale previsto.
La previsione dei modelli numerici viene sempre
interpretata dai tecnici di sala operativa, che la
confrontano con i numerosi dati osservati e,
attraverso la personale conoscenza ed esperienza
formulano la previsione di livello per il giorno
corrente e quelli successivi.
Modelli statistici
Un insieme di modelli statistici di crescente
complessità è stato sviluppato presso l’ICPSM.
Essi si basano su un modello lineare,
autoregressivo a media mobile che calcola il
livello del mare a Venezia come combinazione
lineare di alcuni predittori: i valori osservati di
livello a Venezia e di pressione atmosferica in un
insieme di stazioni costiere adriatiche e tirrene.
I coefficienti della combinazione lineare sono
stati calcolati durante la fase di calibrazione del
modello, attraverso la serie storica di dati
osservati nel periodo 1966-1990.
Le versioni più recenti utilizzano come predittori
anche i valori di pressione atmosferica previsti
dal Centro Europeo ECMWF (UK).
Un’ulteriore sviluppo è costituito dal modello
statistico Esperto, caratterizzato dalla capacità di
‘decidere’ quale set di coefficienti utilizzare, in
base alle condizioni meteorologiche osservate e
previste per le ore succesive.
Modelli deterministici
I modelli idrodinamici integrano le equazioni
della fluidodinamica e calcolano lo stato del
mare (livello e correnti) in tutto il bacino
considerato, sotto l’azione delle forzanti
meteorologiche. Come forzanti sono utilizzati
i campi di vento e pressione atmosferica calcolati
dal modello atmosferico globale dell’ECMWF,
diffusi dall’Aeronautica Militare Italiana.
Il modello SHYFEM, sviluppato presso
ISMAR-CNR di Venezia si basa sul metodo
degli elementi finiti e utilizza una griglia di
calcolo che rappresenta il Mar Mediterraneo.
Una seconda griglia, ad elevata risoluzione
spaziale, rappresenta la Laguna di Venezia.
Il modello HYPSE, realizzato presso l’Università
di Padova utilizza il metodo delle differenze finite.
La griglia di calcolo è estesa al mare Adriatico.
Questo modello comprende un modulo di
assimilazione dati e un sistema di previsione
probabilistica.
25
SERVIZI DI INFORMAZIONE E
COMUNICAZIONE ALLA CITTÀ
Segreteria telefonica
Il tradizionale sistema informativo usato
dal Centro Maree è stato, sin dall’inizio,
la segreteria telefonica. Ancora oggi è il sistema
più usato dai cittadini, in quanto è in grado
di soddisfare oltre diecimila utenti all’ora.
La segreteria telefonica, composta da 120 linee
in ricerca automatica, può essere ascoltata
al numero 041 2411996.
Numeri diretti
Il personale della sala operativa dell’Istituzione
Centro Maree può essere contattato
telefonicamente al numero 041 2748787
oppure via fax al numero 041 5210378.
Quotidiani
Due quotidiani veneziani, “Il Gazzettino” e
“La Nuova Venezia”, riportano ogni giorno un
grafico con le previsioni di marea.
Sito web
Il sito web www.comune.venezia.it/maree
fornisce informazioni dettagliate sulle attività
dell’Istituzione Centro Maree.
Oltre alle previsioni di marea aggiornate più
volte al giorno, sono consultabili i dati storici
di marea a Punta Salute, a partire dal 1984,
26
i dati recenti delle diverse stazioni della rete
telemareografica e i grafici delle maree
astronomiche previste per l’anno in corso.
Bollettino
Il Bollettino in formato pdf, scaricabile dal sito
web, fornisce alcune utili informazioni: la
previsione di marea per 72 ore, informazioni sugli
estremali significativi e il loro impatto sulla
viabilità pedonale e inoltre la situazione
meteorologica presente. L’utente, previa iscrizione,
può scegliere di essere avvisato via mail ad ogni
aggiornamento del Bollettino.
SmartPhone
Gli utenti in possesso di iPhone o Smartphone
con sistema operativo Android, potranno
accedere gratuitamente a informazioni sullo stato
della marea a Venezia. È sufficiente scaricare gli
applicativi collegandosi alle pagine web di ICPSM.
Piano dei percorsi pedonali su passerelle
I percorsi pedonali su passerelle sono stati
pensati per collegare i terminal di Piazzale Roma
e stazione ferroviaria con il centro storico,
passando per il maggior numero di uffici. Oltre
alla tradizionale mappa (vedi pag. 35) è possibile
consultare l’“Atlante dei percorsi pedonali su
passerelle” disponibile on line. La totalità dei
circa 4,5 Km di percorsi è stata suddivisa per
sestiere. Per ogni percorso è disponibile una
rappresentazione cartografica che evidenzia le
sue caratteristiche: in particolare le diverse quote
altimetriche della pavimentazione vengono
indicate con colori diversi. Le pagine sono
visibili sul sito di ICPSM alla voce “servizi”.
Servizio quote altimetriche
L’Istituzione Centro Previsioni e Segnalazioni
Maree gestisce un sistema informativo delle
quote della pavimentazione e delle soglie delle
unità immobiliari di Venezia. Tale attività viene
svolta in collaborazione con Insula s.p.a., che
provvede all’aggiornamento della banca dati man
mano che vengono eseguiti lavori di rialzo del
suolo cittadino. Su richiesta del cittadino
vengono fornite, su un apposito modello, le
quote altimetriche in prossimità delle unità
immobiliari del centro storico e isole. Il servizio
viene svolto presso la sede dell’ICPSM dal
lunedì al venerdì con orario 9.30-12.30 e fornisce
dati indicativi privi di valore giuridico.
Pannelli luminosi (display)
Attraverso queste strutture il Centro è in grado
di comunicare alla cittadinanza, 24 ore su 24,
in tempo reale, il livello di marea osservato e
la tendenza per le ore successive.
Attualmente sono installati a:
• Piazzale Roma, presso l’autorimessa comunale
• Burano presso l’approdo ACTV
• Rialto presso l’approdo ACTV
Quest’ultimo è stato trasformato in punto
informativo con notizie sulla previsione, sugli
allagamenti, sui percorsi pedonali e sui dati
meteorologici e di livello in laguna in tempo reale.
Punti informativi maree
Presso alcune edicole del centro storico sono
stati installati dei monitor “touch screen” che
forniscono informazioni su: previsioni di marea,
percorsi pedonali, quote degli imbarcaderi
ACTV, fenomenologia e storia del fenomeno
mareale. Attualmente i monitor possono essere
consultati presso:
• edicola di San Giovanni Crisostomo
• edicola di Campo Santo Stefano
• edicola di Campo Santa Maria Formosa
• edicola di Ponte delle Guglie
• atrio di Ca’ Farsetti
• atrio della sede comunale di Campo Manin
• atrio di Palazzo Cavalli (Sede dell’Istituzione
Centro Maree)
27
SERVIZIO DI ALLERTAMENTO ACQUA ALTA
Codici colore
L’Istituzione CPSM provvede ad informare la cittadinanza sullo stato della marea prevista
(marea normale, sostenuta, molto sostenuta, ecc.) associando i seguenti codici colore:
marea < –90 cm
bassa marea eccezionale
codice azzurro
–90 cm <
– marea < –50 cm
marea al di sotto dei valori normali
codice bianco
–50 cm <
– marea < +80 cm
marea normale
codice verde
+80 cm <
– marea < +110 cm
marea sostenuta
codice giallo
+110 cm <
– marea < +140 cm
marea molto sostenuta
codice arancio
marea ≥ +140 cm
marea eccezionale
codice rosso
SMS
È possibile ricevere automaticamente un sms di allertamento in caso di previsione di marea
>= +110 cm. L’iscrizione al servizio si effettua sulle pagine web dell’ICPSM, all’indirizzo
www.comune.venezia.it/maree, ed è valida fino al 30 giugno 2012. Inoltre, inviando un sms al numero
3424141041, con testo MAREA, è possibile in qualunque momento ricevere in risposta un sms
automatico gratuito dove viene riportato il valore di marea istantaneo rilevato presso Punta Salute
e i successivi estremali previsti.
Call Manager
Questo servizio è dedicato agli Istituti scolastici e ai residenti dei piani terra del centro storico.
Il sistema è in grado di comunicare telefonicamente la previsione per maree ≥ +110 cm
agli utenti registrati. Il servizio è gratuito.
28
SISTEMA DI ALLERTAMENTO
MEDIANTE SIRENE
L’attuale sistema di diffusione digitale del suono,
funziona con segnalatori acutistici collegati
alla centrale operativa mediante una
rete wireless dedicata.
L’impianto assicura una migliore copertura
acustica rispetto al passato in tutte le aree della
città e delle isole e offre inoltre la possibilità
di essere usato anche per altri segnali.
I nuovi diffusori sono installati nella città,
nel litorale veneziano e nelle isole.
+ 140
+ 130
+ 120
+ 110
allarme acqua alta
acqua alta, ma quanto alta?
nuovo segnale
4+4+4+8 secondi
4+4+8 secondi
4+8 secondi
8 secondi
•
Il sistema funziona nel seguente modo:
1. Un suono simile a quello usato in passato
richiamerà l’attenzione sull’allarme marea
2. Seguirà un segnale che avrà la funzione
di indicare il livello di marea atteso.
Quest’ultimo segnale prevede 4 “livelli” sonori
in scala, quanti sono i livelli di marea
da segnalare (vedi figura).
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
• 110 cm: un suono prolungato sulla stessa
“nota”.
• 120 cm: due suoni in scala crescente.
• 130 cm: tre suoni in scala crescente.
• 140 cm e oltre: quattro suoni in scala
crescente.
Per capire i nuovi segnali è sufficiente contare
i suoni. Il segnale sarà ripetuto più volte per
consentire un più facile riconoscimento del
livello di marea previsto. Si possono ascoltare
i segnali nella sezione “Servizi di allertamento”
alla pagina www.comune.venezia.it/maree
•
•
31
La nuova altimetria
del Centro Storico
Gli interventi eseguiti nell’ultimo decennio sul
suolo cittadino da parte di Insula Spa nell’ambito
del “progetto integrato rii”, hanno comportato la
necessità di effettuare numerosi rilievi
topografici. Questi, assieme ai rilievi del territorio
già esistenti, hanno permesso nel tempo di
realizzare una precisa rappresentazione
altimetrica del suolo veneziano collegando le
percentuali di allagamento derivanti dal
fenomeno dell’acqua alta alla superficie di
pavimentazione pedonale pubblica. Con il
progetto Ramses, promosso dal Comune di
Venezia e attuato da Insula Spa, è stata realizzata
una rappresentazione tridimensionale, al
centimetro, della pavimentazione del Centro
Storico e isole. Sul sito www.ramses.it si possono
consultare le isolinee relative all’intera viabilità
pedonale. Con i dati degli ultimi rilevamenti è
stata ricavata la seguente tabella nella quale sono
riportate le percentuali progressive di allagamento
riferite alla superficie pedonale pubblica del
centro storico e isola della Giudecca.
32
Percentuali di allagamento
(centro storico e Giudecca)
altezza maree
fino a 200 cm...................
“
190 cm ...................
“
180 cm ...................
“
170 cm ...................
“
160 cm ...................
“
150 cm ...................
“
140 cm ...................
“
130 cm ...................
“
120 cm ...................
“
110 cm ...................
“
100 cm ...................
“
90 cm ...................
allagamento
91%
88%
85%
82%
77%
70%
59%
46%
28%
12%
5%
2%
I dati sono aggiornati periodicamente da
Insula Spa (ultimo aggiornamento agosto 2011).
La quota di calpestio
è riferita allo zero
mareografico di Punta
Salute. Esso è stato
calcolato all’inizio
del XX secolo come media
del livello del mare su
alcuni decenni centrati sul
1897 ed è tuttora usato
come livello di riferimento
per Venezia.
Attualmente il livello
medio mare è più alto
di circa 26 cm rispetto a
tale riferimento.
+ 194
quota raggiunta
il 4 novembre1966
+ 140
+ 110
+ 80 quota calpestio
Fatebenefratelli
H
Tre Archi
Ghetto
Guglie
Fondamenta Nove
S. Marcuola
Riva di Biagio
S. Stae
Provveditorato
Ferrovia
FERROVIA
Ospedale
Ferrovia
(aggiornato novembre 2011)
H
Ferrovia
Ospedale
Civile
Rialto
mercato
P. Roma
Tribunale
P. Roma
IUAV
PIAZZALE
ROMA
Celestia
Rialto
Magistrato
alle Acque
P
S. Polo
Bacini
Rialto
Rialto
Frari
S. Silvestro
Municipio
Poste
Polizia
Arsenale
S. Angelo
Regione
Giunta
S. Margherita
S. Marco
S. Samuele
Carabinieri
ria
S. Zaccaria S. Zaccaria
S. Zaccaria
S. Marta
Arsenale
Accademia
Accademia
Marittima
Prefettura
Provincia
S.M. Giglio
Biennale
Regione
Consiglio
S. Marco
Salute
Salute
S. Basilio
Capitaneria
di Porto
Sacca Fisola
S. Giorgio
Zattere
Isola di
S. Giorgio
Zitelle
S. Eufemia
Palanca
Redentore
GIUDECCA
Il calcolo
della marea
astronomica
36
Per calcolare la marea astronomica in una determinata località, si
utilizza lo sviluppo della marea in componenti armoniche.
Si assume cioè che il livello ad un certo istante t si ottenga come
somma di più onde sinusoidali del tipo A cos (ωt –ϕ), dove A,
ω e ϕ sono caratteristiche della particolare componente:
A è l’ampiezza, ω la velocità angolare (o pulsazione) e ϕ il ritardo
di fase. A questa somma si aggiunge, il livello medio di
riferimento osservato nel periodo 1999-2008 (A0= 26 cm).
A Venezia sono sufficienti otto di tali componenti, indicate da una
sigla legata all’origine astronomica: M2, S2, N2, K2, K1, O1, P1, S1.
L’indice 1 o 2 indica la periodicità (diurna o semidiurna) di
ciascuna componente.
L’aggiunta di ulteriori componenti apporterebbe miglioramenti
inferiori a un centimetro, considerato come il limite degli errori di
misura.
Le costanti armoniche A e ϕ utilizzate per ottenere i grafici di
questa pubblicazione, e riportate nella prima tabella, sono state
ottenute usando i dati di osservazione del periodo 1999-2008.
Esse risultano perciò aggiornate rispetto a possibili variazioni
morfologiche e climatiche.
I livelli ricavati per Punta Salute sono considerati convenzionalmente
i valori ufficiali per tutta Venezia, anche se è facile intuire che si
possono verificare variazioni di altezza e fase nelle altre parti della
città, dovute a molti fattori tra i quali il vento.
Nel calcolo della marea astronomica bisogna convenire
chiaramente sul tempo di partenza, in quanto da esso dipende il
Costanti armoniChe delle maree
Punta della Salute (Venezia)
A (cm)
κ
M2
24.8
308°
S2
14.5
318°
N2
4.1
307°
K2
4.3
311°
K1
17.8
86°
O1
5.2
76°
P1
5.8
83°
S1
1.5
275°
latitudine 45°25’51’’ N
longitudine 12°20’15’’ E
Adattamento delle costanti armoniche di marea
da usare per il calcolo pratico della marea per il 2012
M2
S2
N2
K2
K1
O1
P1
S1
Ampiezza A
(cm)
Fase ϕ
(gradi)
Velocità angolare ω
(gradi/ora)
25.3
14.5
4.2
3.8
17.1
4.9
5.8
1.5
118°
323°
269°
100°
71°
266°
95°
267°
28.9841042
30.0
28.4397295
30.0821373
15.0410686
13.9430356
14.9589314
15.0000020
37
38
valore della fase ϕ: infatti al tempo iniziale t=0 la componente che
si considera vale A cosϕ.
Ad esempio, per una componente “lunare” il riferimento temporale
parte dall’istante del passaggio della luna al meridiano della
località considerata: la fase mostra il ritardo (in termini angolari)
tra l’arrivo della luna e quello dell’onda di marea corrispondente.
Questo ritardo sarebbe nullo se le acque potessero portarsi
all’istante in equilibrio con le forze che le sollecitano.
Quando si ragiona così, il ritardo di fase viene indicato dal simbolo
κ, come nella prima tabella di pag. 37.
Quando invece, per una migliore visione d’insieme, si prende come
riferimento il passaggio della luna, o dell’astro rilevante per quella
componente, sul meridiano di Greenwich, si usa il simbolo g.
Per chi deve eseguire praticamente il calcolo sono più utili dei
riferimenti comodi: la seconda tabella di pag. 37, fornisce i valori
del ritardo di fase ϕ legati all’anno 2012, in modo che t sia espresso
in ore e t=1 corrisponda alle ore 1 del 1 gennaio 2012 (ora italiana),
t=2 alle ore 2, ... t=8784 alle ore 24 del 31 dicembre 2012.
I valori riportati tengono conto anche della leggera variazione
di A e ϕ, che si verifica anno per anno attorno ai valori medi,
secondo leggi ben precise, ma che costringe all’uso di tabelle.
Se si esegue il calcolo anche per anni diversi dal 2012,
ma abbastanza vicini, o se si tollerano errori al 5%, questi valori
sono comunque soddisfacenti.
Tempi di propagazione
della marea
La previsione di marea relativa al bacino
San Marco non può essere usata senza modifiche
per le altre località lagunari: l’onda di marea,
infatti, subisce un ritardo e un’attenuazione
durante la sua propagazione dalle bocche di
porto alle località più interne della laguna.
Con buona approssimazione, pur sapendo che la
curva di marea sarà diversa in ampiezza e
leggermente modificata nella forma, è possibile
determinare un tempo di ritardo medio per le
diverse località, rispetto al bacino San Marco.
I valori riportati in tabella sono stati calcolati su
livelli di marea registrati nel periodo 2005-2010
dalla rete di monitoraggio dell’ICPSM.
40
Tempo medio di ritardo della marea
rispetto al bacino di San Marco
Piattaforma “Acqua Alta” (ISMAR-CNR)
Diga Lido
Diga Malamocco
Diga Chioggia
Interno bocca di porto di Malamocco
Interno bocca di porto di Chioggia
Laguna nord Canale S. Felice
Burano (darsena sud)
Murano Colonna
Sacca Misericordia
Chioggia città
Chioggia Vigo
Fusina
I valori sono espressi in minuti
(i tempi negativi indicano anticipi)
– 51
– 47
– 49
– 45
–7
– 20
+ 77
+ 40
+ 15
+ 22
– 12
– 14
+ 13
Previsioni
di marea astronomica
2012
sono riportati di seguito i grafici mensili
delle maree astronomiche previste nel
centro storico, a Punta salute, per l’anno 2012.
il calendario astronomico delle maree è in
ora solare.
di conseguenza, dalle ore 2:00 del 25 marzo
alle ore 2:00 del 28 ottobre 2012, si dovrà
aggiungere un’ora a quella indicata
per ottenere l’ora legale.
dom
60
40
20
0
20
40
60
54
3.40
lun
1
8
15
22
29
20.25
11
68
9.30
60
40
20
0
20
40
60
9.15
7
60
40
20
0
20
40
60
32
13.20
8.15
10
19.05
3
59
4.35
21.15
12
68
23.35
5.10
6
17.25
-33
56
2.10
23
14.05
9.20
12
19.10
11
52
2.50
4
11
18
25
1.25
27
14.35
-9
65
11.20
58
5.55
69
0.00
62
11.20
5.45
5
17.50
-28
5
12
19
26
60
12.00
6.25
6
2.25
25
1.00
23
6.20
5
11.30
11
52
12.40
2.20
20
18.15
-21
67
1.50
6.55
6
18.35
-14
16.00
-29
43
13.30
19.40
-10
66
8.55
55
22.00
49
12.20
7
14
21
28
8.05
6
61
22.35
3.15
16
15.15
-27
65
0.55
54
22.45 60
3.10
21
19.05
-19
64
8.10
47
21.25
56
11.50
6
13
20
27
7.10
6
14.30
-20
68
0.25
65
8.55
48
22.20
15.30
-24
69
1.15
18.30
-27
60
7.10
sab
62
8.15
42
22.00
15.05
-17
68
0.40
37
20.35
13.40
-10
ven
58
7.30
35
21.40
18.00
-32
23.00
21
66
10.50
55
6.40
gio
5.45
7
28
19.00
12.30
-1
16.55
-36
16.25
-36
67
0.05
17.25
-35
26
16.15
4.35
9
23.35
26
5.05
10
17.00
-35
68
10.15
66
23.05
3
10
17
24
31
68
10.45
64
23.40
10.45
6
20.20
1
4.00
12
59
1.45
61
3.30
mer
27
21.20
14.00
0
4.30
13
16.30
-33
68
9.35
60
40
20
0
20
40
60
69
10.10
59
23.10
33
14.30
2
9
16
23
30
53
5.40
13.10
8
3.50
17
65
2.35
60
40
20
0
20
40
60
53
4.35
20
15.15
11.20
16
mart
63
1.20
15.50
-33
41
12.50
7.30
8
18.55
-5
� Luna nuova
� Primo quarto
� Luna piena
� Ultimo quarto
* L’ora indicata è quella solare
GENNAIO 2012
40
20
0
20
40
60
60
40
20
0
20
40
60
60
40
20
0
20
40
60
60
40
20
0
20
40
60
60
40
20
0
20
40
60
mer
48
60 3.50
40
20
0
20
40
60
gio
47
5.45
1
8
ven
51
7.10
37
21.45
sab
56
8.05
45
21.45
dom
61
8.50
52
22.00
lun
2 3 4 5
9 10 11 12
15 16 17 18 19
22 23 24 25 26
29
1.35
31
13.30
4
14.10
-5
74
23.35
68
10.40
60
40
20
0
20 4.55
-2
40
60
2.35
25
17.05
-32
75
0.05
66
11.15
5.30
-6
3.15
18
14.45
-13
17.35
-29
62
11.55
6.05
-7
74
0.35
15.10
-21
55
12.30
6.45
-7
18.05
-23
46
13.15
66
1.45
6
60
36
14.10
65
70
23.05
68
10.05
66
22.40
4.20
4
16.10
-31
7
19.40
6
27
15.55
20.20
18
9.45
2
69
64
60
40
20
0
20
40
60
16.35
-33
59
2.30
13 14
20 21
27 28
8.25
-1
19.05
-5
7.30
-5
59
56
3.50
10
15.40
-27
71
1.05
18.35
-15
65
9.30
59
22.20
mart
65
71
23.00
53
22.35
51
51
49
22.10
10.05
9.35
8.55
21.40
41
8.05
7.00
21.10
5.25
31
60 3.35
20.35
19.25
40
20
22.45
1.25
2.35
0
28
3.20
26
3.55
19
11.45
4.25
20
11
13.20
5
14.15
1
0
40
14.55
-7
15.30
16.30
16.00
-15
-22
60
-27
-28
-29
64
10.40
60
40
20
0
20 4.55
40
-4
60
72
23.20
16.55
-25
61
11.10
5.25
-6
71
23.45
17.20
-20
56
11.40
5.50
-7
17.40
-14
69
0.05
50
12.05
6.20
-6
18.00
-7
66
0.25
43
12.35
6.50
-4
18.15
0
62
0.45
35
13.05
7.20
0
18.25
8
58
1.05
27
13.50
8.05
4
18.30
15
60
40
20
0
20
40
60
60
40
20
0
20
40
60
60
40
20
0
20
40
60
52
60 1.30
40
20
0
9.20
20
8
40
60
� Luna nuova
� Primo quarto
� Luna piena
� Ultimo quarto
* L’ora indicata è quella solare
FEBBRAIO 2012
60
40
20
0
20
40
60
gio
46
60 2.05
40
20
0
20
40
60
ven
dom
50
21.05
43
7.00
42
21.00
40
4.35
1
8
sab
lun
58
21.20
50
8.00
mart
65
21.40
56
8.45
2 3 4 5
9 10 11 12
15 16 17 18 19
22 23 24 25 26
29 30 31
12.05
6
13.25
-1
79
23.00
67
10.35
60
40
20
0
20
40 4.40
-15
60
46
60
10.30
60
40
20
0
20
40 4.35
-14
60
52
23.55
31
30
60 0.40
16.20
40
20
18.10
0
30
8.20
20
0
40
60
5.45
-20
58
11.00
5.00
-17
44
1.05
73
23.00
38
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4
55
11.25
5.25
-18
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-3
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5.50
-17
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23.35
17.25
2
45
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6.20
-15
17.45
9
16.10
-25
56
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38
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32
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13 14
20 21
27 28
19.15
15
3.40
-4
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-18
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15
20.10
26
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7
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-9
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73
22.15
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14.00
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-6
18.20
22
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1.10
34
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-17
6
7.50
-9
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1.00
18.40
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-15
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13.40
-9
18.10
-6
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62
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-1
15.10
-20
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55
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56
20.40
42
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1.50
22
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-9
17.40
-14
3.05
9
14.40
-15
77
23.55
62
11.45
48
20.05
12.40
-3
73
22.40
16.25
-13
79
23.25
17.10
-20
39
4.50
38
19.10
2.35
19
14.05
-8
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11.10
5.10
-19
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-24
60 2.30
40
20
0
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20
0
40
60
2.00
29
mer
72
22.05
12.05
2
� Luna nuova
� Primo quarto
� Luna piena
� Ultimo quarto
* L’ora indicata è quella solare
MARZO 2012
60
40
20
0
20
40
60
60
40
20
0
20
40
60
60
40
20
0
20
40
60
60
40
20
0
20
40
60
60
40
20
0
20
40
60
dom
36
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60
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20
0 1.50
23
20
40
60
lun
55
20.05
1
8
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22
29
5.25
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60
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40
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0
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ven
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21.55
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sab
82
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0
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60
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-8
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18.10
41
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19.10
32
4.05
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21.10
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3.20
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23.25
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13.15
73
21.35
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3.45
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15.35
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4.35
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22.15
16.15
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46
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41
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20.15
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18.00
22
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17
17.05
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8.25
-9
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-17
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-23
65
20.20
20.50
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18.30
14
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2.20
7
14.30
-11
gio
76
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6.05
-28
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19.50
3
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23.50
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mer
70
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0
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13.10
-3
mart
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60
19.05
18.20
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20
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40
60
� Luna nuova
� Primo quarto
� Luna piena
� Ultimo quarto
* L’ora indicata è quella solare
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40
20
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40
60
mart
60
40
20
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40
60
60
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0
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0
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60
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0
20
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40
20
0
20
40
60
36
7.20
mer
67
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1
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gio
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ven
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sab
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21.20
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dom
81
21.50
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lun
79
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59
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5
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2.25
-7
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22.40
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64
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1.15
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11.50
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6.15
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19.35
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22.30
23
9.15
-3
� Luna nuova
� Primo quarto
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* L’ora indicata è quella solare
MAGGIO 2012
71
22.10
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18
15.50
16
20.35
27
19.15
26
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72
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-29
53
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50
0.20
60
18.50
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2.00
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52
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-7
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25
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0.15
14 10.30
3
14.10
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22
16.55
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69
20.30
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-37
38
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-16
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9
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4
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1
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-33
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19.30
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-1
3.30
-27
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18.30
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6.30
-30
29
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59
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54
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0
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40
60
60
40
20
0
20
40
60
ven
sab
76
20.15
43
1
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9.45
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20
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19.00
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19.10
18
20.10
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58
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18.30
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19.10
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7
70
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21.25
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22
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61
13.15
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18
20
4.10
49
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-26
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17.05
15
57
16.40
8.45
-2
69
20.55
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14.20
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18.20
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-33
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20.45
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19.30
24
4.30
-40
gio
61
12.30
5
16.20
13
57
15.40
mer
72
22.40
61
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4
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-36
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49
0.30
mart
76
22.05
59
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15.35
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14.50
10
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20
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-12
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60
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20
0
20
40
60
lun
78
21.30
2 3
9 10
15 16 17
22 23 24
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9.00
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20
0
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20
10
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-21
60
60
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0
20
40
60
dom
78
20.55
68
22.30
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16.55
20
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5.30
-36
64
16.55
23.05
11
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40
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0
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3.50
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-6
12.20
20
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-3
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20
0
20
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60
10.40
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40
20
0
20
40
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19.50
13.40
19
2.25
-20
� Luna nuova
� Primo quarto
� Luna piena
� Ultimo quarto
* L’ora indicata è quella solare
GIUGNO 2012
60
40
20
0
20
40
60
dom
lun
73
20.40
49
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60
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20
0
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20
40 3.10
60 -29
56
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1
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20
0
20
40
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29
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20.00
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60 -17
71
12.55
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40
20
0
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18
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-24
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-29
67
20.35
67
59
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13.25
7
19.10
15
18.25
14
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-30
6.00
-36
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-40
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18.15
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57
19.15
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58
11.05
4.20
-34
36
1.50
68
21.55
63
11.30
26
3.05
7.45
-5
2.35
-9
68
22.30
67
11.55
16.55
12
4.45
-36
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0
16.20
16
20.35
7
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10.20
0.55
10
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7
67
21.20
68
14.05
7.10
-15
14.50
18
2.55
-26
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20
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-11
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-27
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13
mer
34
14.00
10.15
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56
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18.10
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19.35
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40
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60
60
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0
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60
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47
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dom
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15 16 17 18 19
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40
20
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20 12
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60
1
8
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20
0
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60
40
20
0
20
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60
sab
dom
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59
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16
20.40
-3
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54
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ven
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40
20
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17 18 19 20 21
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2.30
12
60
2.15
54
12.25
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18
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22.20
2.20
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23
54
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mer
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2.20
19.10
-17
6.20
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20.35
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53
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20
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18.15
-27
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� Primo quarto
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20
40
60
60
40
20
0
20
40
60
60
40
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20
40
60
60
40
20
0
20
40
60
mart
62
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60
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60
40
20
0
20
40
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62
2.20
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19
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sab
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dom
60
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lun
62
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46
12.50
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9
18.45
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52
7.10
1.10
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22
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18.50
-13
5.15
4
17.25
-30
� Luna nuova
� Primo quarto
� Luna piena
� Ultimo quarto
* L’ora indicata è quella solare
GENNAIO 2013
60
40
20
0
20
40
60
60
40
20
0
20
40
60
65
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50
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60
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20
0
20
40
60
62
11.40
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-18
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-35
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9.30
13
19.35
-2
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2.20
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-31
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0
20
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8
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2 3 4 5 6 7
9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31
6.45
13
68
0.55
60
40
20
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20
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60
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60
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60
60
40
20
0
20
40
60
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Magistrato alle Acque di Venezia
concessionario Consorzio Venezia Nuova
A Venezia
si sta costruendo il Mose
per difendere la città
e la laguna
dalle acque alte
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