Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo econom ico sostenibile EN EA a cura del Servizio UCREL-IST Rassegna istituzionale 25 giugno 2014 Il presidente del Consiglio Renzi ha illustrato ieri alla Camera dei Deputati e nel pomeriggio al Senato della Repubblica, il programma del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea. Le Assemblee hnno accolto le risoluzione di maggioranza che approvano le comunicazioni rese dal Presidente del Consiglio Renzi in vista del Consiglio europeo del 26 e 27 giugno e sulle linee programmatiche del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea. Sono state invece respinte tutte le altre proposte di risoluzione. Il Presidente del Consiglio nel suo interventi ha ribadito che dai risultati delle recenti elezioni per il Parlamento europeo emerge con forza una domanda di cambiamento: consapevole di questa responsabilità, forte del pacchetto di riforme avviate, un'Italia più autorevole e fiduciosa nei propri mezzi guiderà il semestre europeo con l'obiettivo ambizioso di restituire un'anima all'Europa, di riaffermare il primato della politica sulla tecnocrazia, di recuperare una visione complessiva come la civilizzazione della globalizzazione. Sul tema del rinnovo delle cariche, l'Italia ha proposto con successo il metodo in base al quale, prima delle nomine, si dovranno individuare le linee strategiche di sviluppo dell'Europa fino al 2019. Il primo nodo nella discussione del Consiglio sarà l'immigrazione. In tema di politica economica e finanziaria, ha sottolineato che politiche monetarie di puro rigore hanno approfondito la distanza tra istituzioni europee e cittadini e che, senza sviluppo economico e occupazione, non c'è stabilità: l'Italia proporrà margini di flessibilità a fronte di un pacchetto di riforme credibili, ricordando che proprio nel semestre a guida italiana del 2003 Francia e Germania furono autorizzate a superare il limite del 3 per cento del deficit. Il Presidente Renzi ha richiamato infine i temi della formazione, dell'energia e della politica estera, con particolare riferimento ai rapporti tra Russia e Ucraina, e ha ricordato alcune scadenze: il vertice che si terrà a Venezia l'8 luglio sull'innovazione tecnologica; il vertice di Milano del 16 e 17 ottobre che avrà ad oggetto il rapporto con l'Asia; l'appuntamento di New York sui cambiamenti climatici; il vertice del lavoro, che è stato posticipato per verificare e stabilizzare gli investimenti legati alla Garanzia Giovani. 1. Gazzetta Ufficiale G.U. n. 144 del 24-6-2014: • Decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90. Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari. • Decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91. Disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea. 2. Patrimonio culturale Le Commissioni riunite Cultura e Attività produttive della Camera hanno inziato l’esame degli emendamenti al Decreto-legge 83/2014: Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo (C. 2426 Governo), dichiarando l’inammisibilità di molti di essi. Tra i pareri espressi dalle altre Commisisoni in sede consultiva, si segnala che la Commissione ambiente ha espresso parere favorevole, specificando tra le condizioni l’esigenza che il credito di imposta previsto dall’artiolo 10 del decreto (Disposizioni urgenti per l’introduzione di un credito di imposta per favorire la riqualificazione e l’accessibilità delle strutture ricettive) sia esteso anche agli interventi di riqualificazione energetica o di messa in sicurezza antisismica. 3. Ricerca e Università Commissione Istruzione del Senato, seduta del 24 giugno: la Commissione ha iniziato la discussione generale sull’Affare Enti pubblici di ricerca (n. 235). In apertura, Il Presidente ha sottolineato che il ministro Stefania Giannini si è dichiarata disponibile ad attendere la conclusione dei lavori della Commissione onde valutarne gli indirizzi, prima di porre mano al riordino. La senatrice DI GIORGI (PD) valuta positivamente l'analisi sin qui svolta, da cui è emersa chiaramente la necessità di intervenire nel settore della ricerca. Evidenzia peraltro che tale comparto ha bisogno a suo giudizio di essere autonomo, anche attraverso un Ministero ad hoc o, in subordine, un Dipartimento della Presidenza del Consiglio, poiché i temi della ricerca non riescono a trovare una priorità all'interno del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Ribadisce quindi l'ipotesi di creare un Dipartimento specifico, anche nell'ottica di un coordinamento fra le competenze delle diverse Amministrazioni. Inoltre, non condivide affatto l'assimilazione degli enti pubblici di ricerca al comparto ministeriale, in quanto non tiene conto della loro specificità. Enfatizza altresì l'esigenza di un confronto celere con il Ministro, specialmente sugli aspetti legati ai finanziamenti e ai meccanismi di erogazione delle risorse. Reputando inoltre percorribile l'ipotesi di istituzione di un'apposita Agenzia, di cui comunque dovrebbero essere ben definite a suo avviso le finalità, invita a focalizzare l'attenzione su due elementi essenziali: le risorse e il personale. A tale ultimo riferimento invoca un cambiamento di tendenza volto a favorire le assunzioni di giovani, su cui auspica peraltro un forte impegno dell'Esecutivo. La senatrice PUGLISI (PD) sollecita il Governo affinché realizzi un'azione di semplificazione, onde non soffocare l'autonomia del comparto. Il senatore TOCCI (PD) auspica che l'attuale Ministro abbia ben chiaro quali siano le criticità del comparto, tra le quali menziona anzitutto il blocco del ricambio generazionale. Sollecita pertanto l'Esecutivo a risolvere tale emergenza eliminando le norme che limitano fortemente il turn over. Suggerisce al contrario di imporre un vincolo budgetario agli enti assegnando loro delle risorse prestabilite la cui gestione deve essere però lasciata all'autonomia del comparto. Occorre separare gli enti pubblici di ricerca dal resto del pubblico impiego e attribuire loro un'area contrattuale specifica. Si dichiara consapevole dell'esigenza di ripensare le funzioni di alcuni enti, a patto che ciò avvenga secondo una logica scientifica e non meramente burocratico-ministeriale. Nel richiamare con disappunto gli esiti a suo avviso disastrosi degli accorpamenti realizzati negli ultimi decenni, pone l'attenzione sui settori strategici del futuro, quali la scienza della vita, la scienza della materia e la scienza dell'informazione. Sottolinea che un altro nodo critico del comparto è rappresentato dall'eccessiva separatezza tra università ed enti di ricerca. Nel rispetto delle autonomie di ciascun segmento, ritiene che gli enti abbiano bisogno di attrarre i giovani talenti presenti nell'università e al contempo possano offrire le infrastrutture necessarie per svolgere la ricerca. Segnala l'Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN) come esempio virtuoso in questo senso. Afferma inoltre che esistono alcuni enti posti a presidio dell'interesse generale come ad esempio l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), l'Istituto superiore di sanità (ISS) e l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV), dalla cui autonomia e autorevolezza possono derivare positivi effetti per l'intera comunità. Il senatore LIUZZI (FI-PdL XVII) rivolge un appello al Governo affinché ponga la ricerca scientifica, tanto pubblica quanto privata, in cima alle priorità con cui intende affrontare la crisi emergenziale del Paese, in un'ottica di autonomia e rispetto per uno dei comparti più delicati per lo sviluppo del Paese. La senatrice BLUNDO (M5S) pone alcune considerazioni relative alla valutazione, atteso che i risultati dell'attività dell'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR) si sono finora dimostrati inadeguati. Le regole attuali non consentono infatti di far emergere il merito, verso il quale bisognerebbe indirizzare le risorse, purtroppo scarse in termini assoluti. Concluso il dibattito, agli intervenuti replica il relatore BOCCHINO (Misto-ILC) il quale rileva che dalle 32 audizioni svolte e dalla discussione generale emerge chiaramente l'attesa di un intervento coraggioso da parte della politica, dal punto di vista finanziario ma non solo. Fra l'altro, si riferisce ad un piano straordinario di assunzioni, all'assorbimento del precariato che, in questo comparto, raggiunge livelli sconosciuti anche nella Pubblica amministrazione, alla stipula di contratti che assegnino ai ricercatori strumenti di tutela analoghi a quelli degli altri lavoratori. Si augura quindi che il Governo condivida l'esigenza di affrontare il problema con coraggio, preannunciando fin d'ora che la risoluzione che si accinge a sottoporre al voto della Commissione recherà indicazioni piuttosto impegnative. Interrogazione a risposta immediata dell'on. Binetti (Per l'Italia) e altri al Ministro dell'istruzione dell'università e della ricerca per sapere – premesso che l’art. 9 della Costituzione attribuisce alla Repubblica il compito di promuovere la cultura e la ricerca scientifica e tecnologica; il programma nazionale per la ricerca deve definire gli obiettivi generali e le modalità di attuazione degli interventi alla cui realizzazione concorrono, con risorse disponibili sui loro stati di previsione bilanci, le pubbliche amministrazioni, ivi comprese, con le specificità dei loro ordinamenti e nel rispetto delle loro autonomie ed attività istituzionali, le università e gli enti di ricerca - quali siano gli indirizzi che il Governo intende seguire per rilanciare lo sviluppo sociale e culturale del Paese, anche ai fini della ripresa economica, sia come contributo alla crescita dell’Europa, sia per lo sviluppo e la promozione della cultura italiana e del suo patrimonio culturale attraverso l’avanzamento della conoscenza, la valorizzazione dei talenti italiani e il trasferimento tecnologico. (3-00901) 4. Ministeri Comunicato stampa del Ministero dello sviluppo economico, 24 giugno 2014: POI - Energie rinnovabili e risparmio energetico: nuovo Avviso pubblico per la sostenibilità e l’efficienza energetica. L’Avviso pubblico CSE - Comuni per la Sostenibilità e l’Efficienza Energetica è una nuova iniziativa del POI Energia che prevede la concessione di contributi a fondo perduto per progetti di efficientamento e/o produzione di energia da FER sugli edifici delle amministrazioni comunali delle Regioni Convergenza, attraverso l’acquisto e l’approvvigionamento di beni e servizi tramite il Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MePA). Le risorse disponibili sono 15 milioni di euro, a valere sulle linee di attività 1.3 e 2.7 del POI Energia. (Allegato: Comunicato stampa) Comunicato stampa del Ministero dello sviluppo economico: Il Ministro dello sviluppo economico ha firmato il decreto che fissa al 15 ottobre 2014 la scadenza entro la quale il libretto di impianto per la climatizzazione e il rapporto di controllo di efficienza energetica sugli impianti termici di climatizzazione invernale ed estiva, siano conformi ai modelli di cui al DM 10 febbraio 2014 del Ministro dello Sviluppo Economico. Il 15 ottobre 2014, pertanto, è la data a partire dalla quale si deve provvedere alla sostituzione o alla compilazione del nuovo libretto. La predetta sostituzione può avvenire in occasione e con la gradualità dei controlli periodici di efficienza energetica previsti dal DPR 74/2013 o di interventi su chiamata per guasti o malfunzionamenti. Fino al 15 ottobre 2014 nelle operazioni di controllo o negli interventi sopra richiamati e nelle nuove installazioni possono essere utilizzati sia i nuovi che i vecchi modelli di libretto. Il MiSE ha ritenuto opportuno prorogare la scadenza fissata al 1 giugno 2014 al fine di consentire alle Regioni e agli operatori del settore di avere più tempo per adeguarsi alle nuove disposizioni in materia di manutenzione ed ispezione degli impianti termici degli edifici. (Allegati: DM 20 giugno 2014)