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Conformità del progetto con le norme ambientali e
paesaggistiche, nonché con i vigenti piani e programmi
aventi valenza ambientale
(Ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. e della L.R. 10/10 e s.m.i.)
MOTIVAZIONE DELLA PRESENTAZIONE: Verifica di assoggettabilità a VIA per impianto di
recupero di rifiuti non pericolosi, con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante
operazione di cui all'Allegato C, lettera R3 (ai sensi del comma z.b) del paragrafo 7 dell’Allegato
IV alla Parte Seconda del D.Lgs 152/06 e s.m.i.). La Verifica di assoggettabilità a VIA è presentata
contestualmente alla domanda di autorizzazione dell’impianto in procedura ordinaria ai sensi
dell’Art. 208 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.. L’impianto di recupero risulta già autorizzato in procedura
semplificata ai sensi degli Artt. 214 e 216 del D.Lgs. 152/06 e smi.
Il legale rappresentante: Sig.ra Valentina Gori
Firma: ________________________
Data redazione: Dicembre 2012
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INDICE:
1. CARATTERISTICHE DEL SITO E ATTIVITA’ SVOLTA ................................................. 3
1.1 Descrizione del fabbricato ................................................................................................ 4
1.1.1
1.1.2
Tipologia delle strutture ..................................................................................... 4
Disposizione interna (Tav n. 4) .......................................................................... 5
1.2 Rifiuti trattati.................................................................................................................... 6
1.3 Descrizione del ciclo di lavorazione.................................................................................. 8
1.3.1
1.3.2
Schema del processo produttivo per i rifiuti sottoposti a screening di V.I.A............. 9
Quantificazione dei principali flussi in ingresso/uscita.......................................... 10
1.4 Manutenzioni.................................................................................................................. 13
1.4.1
1.4.2
1.4.3
1.4.4
1.4.5
1.4.6
1.4.7
1.4.8
Carrelli elevatori.............................................................................................. 13
Presse............................................................................................................ 14
Trituratore...................................................................................................... 15
Vasca raccolta percolati ................................................................................... 15
Impianto elettrico............................................................................................ 15
Pesa............................................................................................................... 15
Impianto di nebulizzazione............................................................................... 16
Dispositivi antincendio ..................................................................................... 16
1.5 B.A.T. ............................................................................................................................ 16
1.6 Potenzialità dell’impianto ............................................................................................... 16
2. CONFORMITA’ DEL PROGETTO CON LE NORME AMBIENTALI E
PAESAGGISTICHE NONCHÉ CON I VIGENTI PIANI E PROGRAMMI
TERRITORIALI ED AMBIENTALI .................................................................................... 18
2.1 Inquadramento territoriale e relazioni con l’ambiente in cui è inserito il progetto............ 18
Norme tecniche di attuazione – Regolamento urbanistico .............................................. 19
2.1.1 Norme tecniche di attuazione – Piano Particolareggiato Picchianti........................ 20
2.2 Classificazione sismica e normativa di riferimento.......................................................... 21
2.3 Relazioni dell’impianto con il paesaggio e vincoli di tutela............................................. 22
2.4 Interazioni dell’impianto con il traffico veicolare............................................................ 25
3. CONCLUSIONI ...................................................................................................................... 26
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1.
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CARATTERISTICHE DEL SITO E ATTIVITA’ SVOLTA
Il lotto di proprietà della ditta Livorno EcoImmobiliare srl, affittato dalla ditta Livorno Ecologistic
srl, ubicato in Via degli Arrotini, 57 – Zona industriale Picchianti – a Livorno (LI) (Tav n. 1), è
caratterizzato dai seguenti dati planimetrici:
-
Superficie complessiva = m2 7195
-
Superficie coperta fabbricato principale = m2 2950
-
Superficie coperta box accettazione = m2 13,5 x 2 = m2 27
-
Superficie coperta cabina elettrica = m2 50
-
Superficie coperta copri-scopri (da realizzare in futuro) = m2 140
La superficie coperta del fabbricato principale consta dei seguenti locali in cui la ditta Livorno
Ecologistic srl andrà a svolgere la propria attività:
-
Uffici e servizi = m2 70
-
Magazzino
= m2 2880
Lotto di proprietà di
Livorno EcoImmobiliare srl
affittato da
Livorno EcoLogist srl
Figura 1 – Image 2012 © GeoEye – Fonte Google Earth
L’area descritta è interamente recintata e dotata di 3 cancelli tutti con passo situato sulla Via degli
Arrotini (Tav n. 2): il primo (Cancello 1), di ampiezza 8 m e posto a sud-est della proprietà,
rappresenta l’accesso principale al sito e rimane sempre aperto nelle ore di attività dell’impianto; il
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secondo (Cancello 2), di ampiezza 5 m e posto a nord della proprietà, sia per le sue dimensioni che
per la posizione sfavorevole alla manovra dei mezzi, ha funzione secondaria ed è destinato
principalmente all’accesso degli autoveicoli; il terzo (Cancello 3), di ampiezza 11 m e posto a nordovest, viene utilizzato insieme al Cancello 1 nella gestione degli accessi dei mezzi pesanti,
prevalentemente nelle manovre di uscita.
Escludendo le zone destinate a verde, la superficie non coperta è interamente dedicata alla viabilità
dei mezzi, alla pesatura (mediante pesa digitale di 18 m) ed all’eventuale stoccaggio di containers e
compattatori vuoti. A meno dell’area attrezzata con copri-scopri, non ancora realizzata e da
destinarsi allo stoccaggio di Materia Prima Seconda cartacea, il piazzale non è utilizzato in alcun
modo per le attività caratterizzanti l’azienda (Tav n. 2).
1.1 Descrizione del fabbricato
In questo paragrafo saranno analizzate la tipologia delle strutture e la disposizione interna del
fabbricato.
1.1.1 Tipologia delle strutture
Il fabbricato produttivo è del tipo prefabbricato costituito da pilastri, travi e copertura realizzate in
c.a.p. poggianti su idonee fondazioni in c.a. del tipo puntiforme con una maglia strutturale di circa
mt 9 x 14.
La copertura è del tipo modulare costituita da elementi piani che formano una volta sulla larghezza
della maglia strutturale. La volta si compone di n. 8 elementi piani alternati a superfici illuminanti
realizzate in policarbonato.
Le tamponature perimetrali del capannone sono realizzate con pannelli in cemento di altezza
variabile di circa mt 2,5, montati orizzontalmente con profili ad incastro.
Gli sporti principali sono stati realizzati a libro, con telaio in tubolare e lamiera in acciaio trattato
con zincatura a caldo, 2 dei quali completi di porte pedonali e di sicurezza.
Le finestrature perimetrali sono state realizzate in alluminio preverniciato apribili con sistema
vasistas, complete di vetri antinfortunistici dello spessore di mm 6/7; mentre gli uffici sono stati
realizzati con infissi sempre in alluminio a taglio termico con vetrocamera in conformità alla L.
10/1991 – D.Lgs. n. 192/2005.
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Il pavimento del magazzino è realizzato in cemento industriale per uno spessore di cm 10/15,
mentre per i pavimenti di uffici e servizi igienici, nonché per i rivestimenti degli stessi sono state
utilizzate mattonelle in gres porcellanato.
Il fabbricato principale in cui verrà svolta l’attività suddetta non sarà dotato di impianto termico in
quanto le lavorazioni dei rifiuti non lo prevedono. Gli uffici saranno invece condizionati mediante
pompe di calore, in conformità alla L. 10/1991 – D.Lgs. n. 192/2005.
1.1.2 Disposizione interna (Tav n. 4)
Il fabbricato è virtualmente suddiviso in 3 differenti zone:
–
Zona 1: area di scarico rifiuti
–
Zona 2: area di lavorazione rifiuti
–
Zona 3: area di stoccaggio MPS e rifiuti lavorati
La zona 1 è provvista di un portone di ingresso/uscita (U.S. 1) ben posizionato per l’ottimizzazione
della fase di scarico. In base alla sua tipologia, e conseguentemente alle operazioni che dovrà
subire, il materiale trasportato potrà essere scaricato nel settore prossimo alla Pressa 1 o alla Pressa
2.
La zona 2 ospita invece i macchinari e le postazioni a terra per l’eventuale cernita e selezione
manuale. Il gruppo di macchinari consta di due presse idrauliche dotate di nastro di carico e di un
piccolo trituratore, utilizzato solo saltuariamente, dotato anch’esso di nastro di carico.
La zona 3 è infine destinata allo stoccaggio della Materia Prima Seconda (MPS) o del rifiuto
trattato, nonché al carico di questi materiali su mezzi diretti verso altri impianti. Tale zona è
provvista di due portoni di ingresso/uscita dedicati, U.S. 3 ed U.S. 2. L’U.S. 2 si affaccia
direttamente sull’area esterna attrezzata con copri-scopri (non ancora realizzato) nonché su quella
parte di piazzale provvista di pesa.
L’area adibita a magazzino è quindi utilizzata per la messa in riserva, la cernita, la selezione e
l’eventuale triturazione ed adeguamento volumetrico di rifiuti non pericolosi quali carta, cartone,
plastica e legno ai sensi dell’Art. 208 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i..
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1.2 Rifiuti trattati
I singoli codici CER e le operazioni a cui possono venir sottoposti sono elencati in Tab. 1:
Tabella 1 – Codici CER con relative operazioni di recupero associate che la Livorno EcoLogistic srl intende
autorizzare (comprende anche i codici già autorizzati in procedura semplificata]
CER
Descrizione
[030308] [150101] [150105] [150203] [191201]
[200101] [150106]
[020104] [070213] [070299] [080318] [120103]
[120104] [120105] [120199] [150102] [160119]
[160122] [160199] [170203] [191204] [200139]
[020107] [030101] [030105] [030199] [030301]
[150103] [170201] [191207] [200138] [020103]
Rifiuti cartacei (rifiuti di
carta, cartone e cartoncino,
inclusi poliaccoppiati, anche
di imballaggi)
Rifiuti plastici (Rifiuti di
plastica; imballaggi usati in
plastica
compresi
i
contenitori per liquidi, con
esclusione dei contenitori per
fitofarmaci e per presidi
medico-chirurgici)
Rifiuti lignei (Scarti di legno
e sughero, imballaggi di
legno)
Operazioni di
recupero
R3, R13
R12, R13
R12, R13
I gruppi di CER, i quantitativi giornalieri ed i quantitativi annui massimi trattabili per operazione (in
fase di autorizzazione) sono riassunti in Tab. 2:
Tabella 2 – Quantità di rifiuti trattabili per gruppi di codici CER
CER
[030308] [150101] [150105]
[150203] [191201] [200101]
[150106]
[020104] [070213] [070299]
[080318] [120103] [120104]
[120105] [120199] [150102]
[160119] [160122] [160199]
[170203] [191204] [200139]
[020107] [030101] [030105]
[030199] [030301] [150103]
[170201] [191207] [200138]
[020103]
Quantitativi di rifiuti trattati per
operazioni
[t/d]
Operazione R13
100
Operazione R3
100 (>10)
Quantitativi
max in ingresso
[t/anno]
35000
Operazioni R12/R13
30
10000
Operazioni R12/R13
20
7000
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Sono invece evidenziati in Tab. 3 i codici CER, le operazioni ed i quantitativi di rifiuti trattati
giornalmente per operazione che necessitano di verifica di assoggettabilità a V.I.A.:
Tabella 3 – Codici CER, operazioni e quantitativi di rifiuti sottoposti a verifica di assoggettabilità a V.I.A.
CER
[030308] [150101]
[150105] [150203]
[191201] [200101]
[150106]
Quantitativi di rifiuti trattati per operazioni
[t/giorno]
Operazione R3
 Cernita e selezione manuale
 Triturazione
 Adeguamento volumetrico
>10
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1.3 Descrizione del ciclo di lavorazione
L’attività della Livorno EcoLogistic consiste nella messa in riserva, nella cernita e selezione
manuale, nell’eventuale triturazione e nell’adeguamento volumetrico di rifiuti solidi non pericolosi
di natura cartacea, lignea e plastica.
Il rifiuto in ingresso può essere prelevato e trasportato all’impianto della Livorno EcoLogistic dai
mezzi della ditta stessa, oppure da mezzi di terzi debitamente autorizzati (iscrizione all’Albo
Nazionale Gestori Ambientali secondo le disposizioni previste dalla normativa vigente), i quali
saranno abilitati all’ingresso del magazzino previo controllo dei requisiti e degli adempimenti
burocratici (formulari etc.). Tutti i rifiuti in ingresso sono oggetto di operazioni di pesatura (pesa
digitale di 18 m) e di verifica della conformità con quanto dichiarato nella documentazione di
accompagnamento. Tale verifica si traduce in controlli visivo - organolettici con preciso riferimento
alle caratteristiche per cui il rifiuto è stato omologato: in rari casi, in virtù di situazioni dubbie, si
può procedere anche al prelievo di un campione rappresentativo per l’esecuzione di analisi di
classificazione. In quest’ultimo caso, il rifiuto viene messo in condizione di prestoccaggio fino al
ricevimento degli esiti analitici.
Una volta accettati, i rifiuti in ingresso sono sottoposti alle operazioni necessarie al loro trattamento
ottimale per essere infine messi in deposito temporaneo (rifiuti plastici identificati con codice CER
191204, rifiuti lignei identificati con codice CER 191207) o stoccati (M.P.S.) nelle apposite aree.
Dalle operazioni di recupero è possibile che si abbia in uscita anche una piccola percentuale di
scarto, messo in deposito temporaneo con idoneo codice CER in apposita zona dedicata (Tav n. 4).
A parte la cernita e selezione manuale, che non prevedono l’impiego di nessuna attrezzatura, i
principali macchinari utilizzati dalla ditta Livorno EcoLogistic per il trattamento dei rifiuti sono tre:
due presse idrauliche ed un trituratore.
Le due presse (Pressa 1 e Pressa 2), funzionanti con tecnologie simili, sono entrambe dotate di
nastro di carico inclinato a circa 30°, connesso ad una tramoggia che alimenta il tunnel di
scorrimento del carrello pressante. Ad ogni numero di cicli preimpostati, la pressa, dotata di organo
legatore, esegue la chiusura automatica della balla, evitando che i materiali compattati tendano a
tornare nella loro forma originaria.
Nella zona dedicata ai macchinari sarà installato inoltre un piccolo trituratore utilizzato
occasionalmente per la riduzione della pezzatura del rifiuto cartaceo, in particolar modo nei casi in
cui il soggetto conferente ne richieda esplicitamente la distruzione (Ex. archivi riservati, materiale
di sequestro etc.). Il trituratore è dotato di nastro di carico che conduce al corpo macchina
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contenente due alberi controrotanti composti da più dischi dentati, i quali effettuano il lavoro di
triturazione. Il materiale triturato è espulso direttamente sul nastro di carico della Pressa 1,
contenuto e direzionato grazie anche ad un coperchio metallico incernierato sulla macchina
trituratrice.
Oltre ai macchinari sopra elencati, sono presenti macchine gommate semoventi (carrelli elevatori)
per la movimentazione del materiale. Per la rimozione dei composti nocivi dai fumi dei carrelli
elevatori diesel è stata predisposta l’aggiunta di marmitta catalitica. La ricarica dei carrelli elevatori
elettrici avviene all’esterno dello stabile (ambiente aperto e ventilato).
Quello che si vuol porre in evidenza in questa relazione è in particolare il ciclo dei rifiuti cartacei,
per i quali si richiede di poter effettuare un’operazione R3 su quantitativi superiori alle 10 t/d. Si
ricorda che con operazione R3 si intende: cernita e selezione manuale, triturazione ed adeguamento
volumetrico.
1.3.1 Schema del processo produttivo per i rifiuti sottoposti a screening di V.I.A.
RIFIUTO IN INGRESSO (ACCETTAZIONE)
RIFIUTI CARTACEI
(IMBAL. IN CARTA E CARTONE ETC.)
MESSA IN RISERVA (MAX 48 h)
CERNITA E SELEZIONE MANUALE (EVENTUALI)
RIFIUTO CARTECEO OMOGENEO
SCARTO O MATERIALE
RECUPERABILE DI ALTRA
NATURA
TRITURAZIONE (EVENTUALE)
COMPATTAZIONE (EVENTUALE)
STOCCAGGIO IN
CONTAINERS
(DEPOSITO TEMPORANEO)
M.P.S. CARTACEA
AVVIO A RECUPERO
NELL’INDUSTRIA CARTARIA
AVVIO A RECUPERO O
SMALTIMENTO
PRESSO TERZI AUTORIZZATI
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1.3.2 Quantificazione dei principali flussi in ingresso/uscita
Lo schema seguente sintetizza la stima dei principali flussi (carta, legno e plastica) di materiale in
ingresso/uscita dall’impianto della Livorno EcoLogistic dopo l’ottenimento dell’autorizzazione ai
sensi dell’Art. 208 del D.lgs. 152/06 e s.m.i.. Per chiarezza sono stati inclusi anche i flussi di legno
plastica, nonostante siano essi esclusi dallo screening di V.I.A.:
FLUSSI CARTA E CARTONE
Raccolta media Livorno Ecologistic
10 scarichi/d
≈ 35.000 Kg/d
Raccolta media Terzi
2 scarichi/d
≈ 7.000 Kg/d
Raccolta media giornaliera
12 scarichi/d
≈ 42.000 Kg/d
Flusso orario mezzi
d = 8-10 h
1-2 scarichi/h
Altri materiali di recupero e scarto
≈ 2000 Kg
M.P.S.
≈ 40.000 Kg
Uscite (Verso cartiere)
1-2 carichi/d
≈ 50.000 Kg/d
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FLUSSI PLASTICA
Raccolta media Livorno Ecologistic
1-2 scarichi/d
≈ 7.000 Kg/d
Raccolta media Terzi
1-2 scarichi/d
≈ 5.000 Kg/d
Raccolta media giornaliera
3 scarichi/d
≈ 12.000 Kg/d
Flusso orario mezzi
d = 8-10 h
1 scarichi/3h
Altri materiali di recupero e scarto
≈ 500 Kg
Plastica da destinare a recupero
≈ 11.500 Kg
Uscite (Verso altri impianti)
1 carichi/2d
≈ 25.000Kg/2d
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FLUSSI LEGNO
Raccolta media Livorno Ecologistic
1-2 scarichi/d
≈ 3.000 Kg/d
Raccolta Terzi
1-2 scarichi/d
≈ 3.000 Kg/d
Raccolta media giornaliera
3 scarichi/d
≈ 6.000 Kg/d
Flusso orario mezzi
d = 8-10 h
1 scarichi/3h
Altri materiali di recupero e scarto
≈ 500 Kg
Legno da destinare a recupero
≈ 5.500 Kg
Uscite (Verso altri impianti)
1 carichi/d
5.500 ≈ Kg/d
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1.4 Manutenzioni
L’attività in oggetto è sottoposta a manutenzioni sia di carattere ordinario e programmato, sia di tipo
straordinario.
Obiettivo del presente capitolo è riepilogare tutti gli interventi prevedibili, discutendone ogni
peculiarità.
Si prevedono attività manutentive costanti (principali) su:

Carrelli elevatori

Presse

Trituratore

Vasca raccolta percolati

Impianto elettrico

Pesa

Impianto di nebulizzazione

Dispositivi antincendio
Si prevedono invece altre attività manutentive sporadiche (secondarie), a lungo periodo, su:

Piazzali e pavimentazione

Recinzione

Tetto

Rete scarico acque
Si ritengono invece appartenenti alla categoria delle manutenzioni straordinarie ogni altro
potenziale intervento imprevisto.
Per la attività secondarie non si ritiene di dover procedere, in questa sede, a riepilogo degli
interventi, in quanto non ripetibili.
1.4.1 Carrelli elevatori
Sono previsti interventi giornalieri per i controlli necessari al fine di garantire il perfetto
funzionamento, comprensivi anche della verifica dell’efficacia ed attivazione dei sistemi di
sicurezza e riguardano:

Cinture di sicurezza
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
Lampeggiante

Cicalino di retromarcia

Integrità specchietti retrovisori

Presenza carburante

Livello olio
Sono previsti interventi manutentivi programmati per i controlli scadenzati, come da libretto di uso
e manutenzione che riguardano:

Motore

Usura pale

Usura gomme

Sistemi sicurezza

Olio e grasso

Castello

Leve

Freni

Marmitta catalitica (per carrelli diesel)
1.4.2 Presse
Sono previsti interventi giornalieri per i controlli necessari al fine di garantire il perfetto
funzionamento, comprensivi anche della verifica dell’efficacia ed attivazione dei sistemi di
sicurezza e riguardano:

Nastri trasportatori

Sistema taglio del fil di ferro

Fune di sicurezza

Cancelli e sportelli di sicurezza
Sono previsti interventi manutentivi programmati per i controlli scadenzati, come da libretto di uso
e manutenzione su:

Nastri trasportatori

Sistema taglio
________________________________________________________________________________

Sistema pressatura

Circuito olio
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1.4.3 Trituratore
Sono previsti interventi giornalieri per i controlli necessari al fine di garantire il perfetto
funzionamento comprensive anche della verifica dell’efficacia ed attivazione dei sistemi di
sicurezza come:

Verifica pulizia tramoggia

Controllo nastro

Cancelli e sportelli di sicurezza
Sono previsti interventi manutentivi programmati per i controlli scadenzati:

Controllo usura pacco lame

Controllo usura distanziali

Controllo circuito idraulico
1.4.4 Vasca raccolta percolati
Sono previsti interventi manutentivi programmati per la sola pulizia della vasca e delle tubazioni,
oltre al controllo annuale per la verifica della tenuta della stessa (calo di livello).
1.4.5 Impianto elettrico
Si prevede attività di controllo dell’impianto elettrico, così come previsto dal D.Lgs 81/08 e s.m.i.,
con subappalto a società terza esperta.
Verifica biennale della messa a terra, da parte di società terza abilitata.
1.4.6 Pesa
Sono previsti interventi manutentivi programmati per la sola pulizia e taratura delle celle di pesa.
L’intervento viene effettuato da società esterna, esperta nel settore, ogni due anni.
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1.4.7 Impianto di nebulizzazione
E’ prevista la revisione annuale del filtro ad osmosi inversa a servizio dell’impianto da parte di ditta
specializzata.
Gli interventi manutentivi programmati, eseguiti da società esperta terza, sono relativi a:

Revisione pompa

Controllo tubazioni

Controllo ugelli
1.4.8 Dispositivi antincendio
Sono previsti controlli visivi giornalieri su tutti i dispositivi di prevenzione incendi.
E’ previsto il controllo semestrale scadenzato di:

Estintori portatili

Estintori carrellati

Idranti

Maniglioni antipanico

Evacuatori di fumo e calore

Sistema di rilevazione fumi
Per tutte le utenze sopra riportate sono previste, ma non descrivibili in questa sede, anche
manutenzioni straordinarie in virtù di eventi limite o comunque non canonici.
1.5 B.A.T.
Per le tecnologie applicate, in virtù anche di considerazioni di carattere economico, non sono
previste migliori tecniche adottabili.
La gestione dei rifiuti non pericolosi recuperabili non riporta inoltre, di per se, necessità o
precauzioni particolari da applicare alle utenze previste.
1.6 Potenzialità dell’impianto
L’impianto in questione è in fase di richiesta autorizzazione ai sensi dell’Art. 208 del D.Lgs. 152/06
e s.m.i. e della L.R. 25/98 così come modificata dalla L.R. 61/07 per i quantitativi illustrati nel
paragrafo 1.2, Tab. 2.
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Come si evince dalla Tab. 3 riportata nel paragrafo 1.2, l’impianto intende trattare i rifiuti cartacei
con operazione R3 per quantitativi che superano le 10 t/d, motivo questo di redazione della presente
verifica di assoggettabilità a V.I.A.
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2. CONFORMITA’ DEL PROGETTO CON LE NORME AMBIENTALI E
PAESAGGISTICHE NONCHÉ CON I VIGENTI PIANI E PROGRAMMI
TERRITORIALI ED AMBIENTALI
Nonostante l’impianto preso in esame in questo studio sia realizzato in zona industriale –
artigianale - commerciale e nonostante l’attività descritta sia svolta completamente all’interno del
fabbricato (a meno dello stoccaggio di M.P.S. nella zona di piazzale che verrà attrezzata con copriscopri), è opportuno prendere in considerazione l’impatto in termini paesaggistici e la correlazione
con i vigenti piani e programmi amministrativi emanati a livello locale, che riguardano o che
comunque hanno a che fare con l’ambiente esterno.
L’analisi da portare avanti, pertanto, dovrà evidenziare possibili criticità in relazione agli attuali
piani paesaggistici e programmi territoriali ed ambientali locali al fine individuare le eventuali
misure necessarie per una corretta integrazione del sito stesso all’interno dell’ambiente
considerato.
Si analizzeranno quindi i seguenti ulteriori aspetti:
- Inquadramento territoriale e relazioni con l’ambiente in cui è inserito il progetto;
- Relazioni dell’impianto con il paesaggio;
- Relazioni del progetto con le risorse idriche e fognarie del luogo;
- Interazioni dell’impianto con il traffico veicolare.
2.1 Inquadramento territoriale e relazioni con l’ambiente in cui è inserito il
progetto
Il lotto di proprietà della ditta Livorno EcoImmobiliare srl, affittato dalla ditta Livorno
EcoLogistic srl (Contratto di locazione in Allegato 1), ubicato in Via degli Arrotini, 57 – Zona
industriale Picchianti – a Livorno (LI), secondo l’Agenzia del Territorio di LIVORNO – Catasto
Fabbricati insiste sulle particelle 103 del foglio di mappa 12, categoria D/8. La visura catastale con
evidenziato l’insediamento può essere visualizzato in Allegato 2.
Nei paragrafi seguenti verrà presa in considerazione la compatibilità del progetto di Livorno
EcoLogistic srl con le norme tecniche di attuazione del Comune di Livorno, in particolare saranno
analizzati:
- Regolamento Urbanistico
- Piano Particolareggiato Picchianti
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Tale compatibilità era peraltro già stata verificata in sede di Iscrizione al Registro delle Imprese che
effettuano l’attività di recupero rifiuti in procedura semplificata ed è supportata dal parere del
Comune di Livorno riportato in Allegato 3.
Norme tecniche di attuazione – Regolamento urbanistico
Figura 2 – Regolamento urbanistico, Aree Normative, Foglio 6. Lo stabilimento della Livorno Ecologistic srl,
evidenziato nel cerchio rosso, rientra nelle “Aree per le attività produttive e per i servizi alle imprese”.
In Fig. 2 è evidente come l’insediamento della Livorno Ecologistic srl rientri a livello di Aree
Normative nelle “Aree per le attività produttive e per i servizi alle imprese”, regolamentate dall’Art.
25 delle Norme Tecniche di Attuazione del Regolamento Urbanistico.
Al Comma C dell’Art. 25 si legge:
“ […] Sono ammesse le seguenti destinazioni d'uso:
-Attività produttive;
-Artigianato di servizio;
- Attività di servizio alle imprese;
- Attività commerciali (la superficie di vendita non può superare il 20% della SLP dei fabbricati
esistenti o in progetto riferiti all’ambito d’intervento, comunque nel rispetto dei limiti riportati
nella tabella di cui all’art. 53; previsioni diverse, fermo comunque restando il rispetto dei limiti di
cui all’art. 53, possono essere contenute in Piani Attuativi di iniziativa pubblica);
- Attrezzature e impianti di interesse generale;
- Commercio all’ingrosso.
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Sono comprese nella destinazione principale le funzioni a supporto della attività; residenza
custode, uffici. Tali funzioni sono ammesse solo se connesse con l’attività principale.
Sono esclusi (1) i nuovi insediamenti relativi ad attività di costruzione, riparazione, deposito e
manutenzione containers, (2) case di spedizione, autotrasporti e attività di magazzinaggio connesse
al trasporto ad eccezione dell’area compresa tra lo scolmatore d’Arno, via Massaua e via
Leonardo da Vinci.
Sono vietati (3) impianti di incenerimento, (4) impianti di produzione di energia elettrica alimentati
da combustibile derivato da rifiuti, (5) termovalorizzatori e termoutilizzatori; (6) impianti per il
trattamento di fanghi, (7) per la macinazione di inerti, fatto salvo quanto previsto dal Piano
provinciale di gestione dei rifiuti urbani.
Ogni insediamento dovrà comunque avvenire nel rispetto della tutela dell’ambiente e della salute
dei cittadini”.
L’attività di Livorno EcoLogistic srl risulta quindi compatibile con il Regolamento Urbanistico del
Comune di Livorno.
2.1.1 Norme tecniche di attuazione – Piano Particolareggiato Picchianti
In merito alle attività consentite e vietate all’interno dell’area Picchianti, l’Articolo 3 delle Norme
tecniche di attuazione del Piano Particolareggiato riporta quanto segue:
“[…] Nell’area sono consentite le seguenti destinazioni d’uso:
- attività produttive;
- artigianato di servizio;
- attrezzature e impianti di interesse generale;
- commercio all’ingrosso.
Sono comprese nella destinazione principale le funzioni a supporto dell’attività insediata quali
residenza del custode, attività espositive, attività di ricerca, laboratori, attività miste sociosanitarie, attività commerciali, attività di deposito. Tali funzioni sono ammesse solo se strettamente
connesse con l’attività principale insediata.
Sono escluse (1) attività di costruzione, riparazione, di deposito e di manutenzione containers, (2)
case di spedizione, autotrasporti, attività di magazzinaggio connesse al trasporto e (3) attività di
raccolta, di demolizione e di rottamazione autoveicoli. E’ inoltre vietato (4) il deposito di relitti e
rottami e attrezzature per la compattazione.
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Da quanto sopra si evince che vi è compatibilità urbanistica anche per quanto riguarda il Piano
Particolareggiato dell’area industriale di localizzazione dell’impianto.
Il progetto della Livorno Ecologistic srl si colloca pertanto in un contesto a carattere
prevalentemente produttivo caratterizzato dalla presenza di attività con esso non conflittuali.
2.2 Classificazione sismica e normativa di riferimento
Figura 3– Classificazione sismica della Regione Toscana _ Deliberazione di G.R.T. n. 431 del 19 Giugno 2006 _
Ordinanza P.C.M. n. 2519 del 28 Aprile 2006.
Come visibile in Figura 3, il Comune di Livorno rientra nella Zona 3S, ovvero una zona a bassa
sismicità dove però viene mantenuto il livello di sicurezza proprio della Zona 2 (media sismicità).
Le strutture in Zona 3S devono pertanto essere progettate e realizzate tenendo conto delle azioni
sismiche della Zona 2. I comuni ricadenti in Zona 3S, compreso il Comune di Livorno, sono in
attesa di essere inseriti in Zona 2 o 3 dalla legislazione futura.
Per permettere il parziale interramento del nastro utilizzato per l’alimentazione della Pressa n.1, è
stata prevista la realizzazione in opera di una vasca in c.a.. Le dimensioni ed il posizionamento
della vasca hanno comportato il taglio di uno dei cordoli di collegamento tra i pilastri a sostegno
della struttura, al quale, in sostituzione del tratto asportato, la vasca stessa verrà resa solidale. Tale
intervento ha reso necessaria la rivalutazione della sicurezza dell’edificio ai sensi del D.M. 14
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Gennaio 2008 e s.m.i.. La pratica è stata presentata all’Ufficio Tecnico del Genio Civile di Area
Vasta Livorno-Lucca-Pisa con Protocollo n. 99724 N. 60 in data 5 Aprile 2012.
2.3 Relazioni dell’impianto con il paesaggio e vincoli di tutela
Per quanto concerne il paesaggio, l’impianto della ditta Livorno EcoLogistic, come si evince
anche dai paragrafi precedenti, si inserisce in un contesto territoriale a forte caratterizzazione
industriale, artigianale e commerciale. L’area in oggetto, pertanto, da un punto di vista
paesaggistico risulta del tutto compatibile con l’attività che la Livorno Ecologistic intende
svolgere, anche a fronte del fatto che le operazioni sui rifiuti saranno compiute all’interno dello
stabile (a meno di uno stoccaggio di M.P.S. in area esterna di 140 mq attrezzata con copri–scopri
autorizzata ma non ancora realizzata), che dall’esterno risulta avere le stesse caratteristiche visive
degli edifici circostanti, e che lo stabilimento nudo risulta già esistente in quanto oggetto di
precedente attività commerciale, cessata negli anni scorsi.
In base alle indagini ed agli approfondimenti eseguiti, l’attività in oggetto risulta ubicata in area
libera da vincolo ai sensi dell’Art. 142 del Codice dei Beni culturali e del Paesaggio. Come
visibile in Fig. 4, l’area è ubicata all’interno della zona Centro Abitato, che si estende
sostanzialmente a tutte le zone industriali della città e che non comporta alcuna restrizione per le
attività ivi svolte.
Figura 4 – Docup 2000/2006 - Azione 2.8.1 - Progetti FESR Vincoli e Salvaguardie_ Vincoli di tutela e zone (Regione
Toscana, SSITA).
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Quanto sopra affermato si evince anche dalla Tav. 4 “Carta dei vincoli” del Regolamento
Urbanistico (Nuovo P.R.G.) del Comune di Livorno (Fig. 5)
Figura 5 – Estratto della Tav. 4 “Carta dei vincoli” del Regolamento Urbanistico (Nuovo P.R.G.) del Comune di
Livorno – Il lotto affittato dalla Livorno Ecologistic, evidenziato in rosso, ricade all’interno del perimetro del centro
abitato in un’area NV.
L’area in oggetto risulta libera anche da vincolo idrogeologico e nella Carta della pericolosità (Fig.
6) ricade in Classe 2 per quanto riguarda la pericolosità geomorfologica, ed in Classe II per quanto
riguarda la pericolosità idraulica. Il basso grado di accadimento dell’evento franoso e la non
possibilità o scarsa probabilità dell’evento di esondazione, rendono l’area in oggetto
particolarmente idonea all’installazione di un impianto di recupero rifiuti.
Si sottolinea infatti, a supporto di quanto indicato, che nell’area oggetto della presente valutazione,
a brevi distanze, operano anche altre attività ricadenti nel settore rifiuti.
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Figura 6 – Estratto della Tav. 4 “Carta della pericolosità” del Regolamento Urbanistico (Nuovo P.R.G.) del Comune di
Livorno – Il lotto affittato dalla Livorno Ecologistic, evidenziato in rosso, ricade all’interno della Classe 2 di
pericolosità geomorfologica e della Classe II della pericolosità idraulica.
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2.4 Interazioni dell’impianto con il traffico veicolare
La zona di insediamento dell’impianto di trattamento rifiuti solidi non pericolosi che la Livorno
EcoLogistic intende autorizzare, risulta ubicata presso un’area strategicamente importante del
comprensorio livornese. L’area industriale Picchianti è situata infatti in prossimità dell’uscita
dell’autostrada A11 (Firenze-Mare) e dell’uscita della strada di grande comunicazione FirenzePisa-Livorno.
La vicinanza con queste due grandi arterie facilita i collegamenti con le province di Lucca, Pisa,
Pistoia, Prato e Firenze, particolare di vitale importanza sia per il ritiro dei rifiuti al di fuori del
territorio limitrofo, sia per la spedizioni della materia prima seconda o del rifiuto trattato verso altri
impianti specializzati. A tal proposito si consideri infatti che l’attività cardinale della ditta Livorno
Ecologistic è il recupero di carta e cartone da macero, dal quale si ottiene M.P.S. che viene inviata
principalmente alle cartiere del lucchese.
Essendo la zona classificata come ad insediamento produttivo (industriale, artigianale e
commerciale), dove risiedono molte attività soggette a variazioni considerevoli del flusso
veicolare (Es: inceneritore), si evince che il traffico risulta fortemente caratterizzato dal transito di
mezzi pesanti.
Secondo una media giornaliera, il transito dei veicoli in entrata ed in uscita dall’impianto,
considerando la capacità di trattamento richiesta sottoposta a screening di VIA (operazione R3 per
materiali cartacei superiore a 10 t/d), risulterà essere di circa 20 veicoli al giorno per una media di
2-3 veicoli l’ora circa.
I mezzi che trasportano rifiuti sono per la maggior parte costituiti da autocarri aventi containers e
compattatori scarrabili, nonché da bilici.
Da tali considerazioni si può certamente affermare, anche in virtù della capacità che si richiede di
autorizzare, che l’impatto indotto dall’attività in oggetto sulla circolazione veicolare risulta
trascurabile.
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CONCLUSIONI
Per quanto descritto nei paragrafi precedenti e visti i pareri di cui già dispone l’impianto, l’attività
che la Livorno EcoLogistic intende svolgere risulta del tutto compatibile con le norme ambientali
e paesaggistiche, nonché con i vigenti piani e programmi aventi valenza ambientale.
IL TECNICO
Ing. Giulia Gori
Iscritta all’Ordine degli Ingegneri
della Provincia di Prato
con il n. 744
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