Rotary2040_6.qxd:Layout 1 3-06-2010 16:01 Pagina 1 Rotary2040 www.spaziochiossetto.it www.spaziochiossetto.it GIUGNO 2010 N° 6 Allegato a Rotary Giugno n. 6 2010. Registrazione Tribunale di Milano n. 89 dell’8/3/1986 Dir. Editoriale: Andrea Pernice Una pubblicazione per i Rotariani del Distretto 2040 Direzione e Redazione: via Giuseppe Verdi, 1 - 24121 Bergamo Tel. 035.241227 E-mail [email protected] ■ ■ ■ ■ LETTERA DI GIUGNO I valori rotariani nella condivisione C ari Amici rotariani, il mese di giugno è dedicato ai circoli professionali rotariani: gruppi di Rotariani uniti da interessi ricreativi, professionali e di servizio, senza vincoli di Club, di Distretto, di nazionalità che scambiano esperienze, creano rapporti amichevoli e momenti di incontro, utili a fornire una più ampia civile comprensione. È un’ulteriore opportunità di servizio e di amicizia che rafforza l’immagine del Rotary in tutto il mondo. Desidero riportare sull’argomento alcune annotazioni a qualche socio forse sconosciute. Dal luglio 2006 sono infatti avvenuti cambiamenti organizzativi che hanno distinto le Fellowship con focalizzazione ricreativa e professionale, dai gruppi di azione rotariana, comprendenti le fellowship fo- calizzate sul servizio. Entrambe sono poste in un’apposita categoria denominata “Gruppi ramificati globali”. Il cambiamento si è reso necessario per suddividere le fellowship basate “sull’amicizia di gruppo”, da quelle orientate al “servizio” che richiedono una struttura amministrativa per supportare meglio il loro lavoro. Il nostro Distretto anche in questo settore è ben rappresentato con numerose fellowship seguite da appassionati Rotariani che svolgono un eccellente servizio alla causa del Rotary. La lettera del mese di giugno segna anche il punto di arrivo del mio ipotetico viaggio iniziato nel luglio dello scorso anno con tutti voi. E come sempre accade al termine di una nuova esperienza, si accumulano ricordi, sensazioni, immagini, che rendono affascinante l’anno trascorso. In occasione del prossimo congresso evidenzieremo il lavoro collettivo svolto e non è mia intenzione in questa sede sottolinearne la carenza o 1 Assemblea, nuovo inizio La guerra per l’acqua 1 4 5 Il mio sguardo, il Rotary 7 10 Concerto per Haiti Investire in cultura Notizie dal Rotaract Assemblea, nuovo inizio Presentato ufficialmente ai Club il nuovo motto presidenziale L’ atmosfera era quella dei debutti, fatta del pieno in sala, dell’attesa palpabile mista a curiosità, del rinnovarsi dei ruoli che accompagna ogni nuovo inizio d’Anno Rotariano. E le aspettative sono state soddisfatte da una giornata di lavori intensa, carica di stimoli, di pragmatismo, di slancio: situazione necessaria ma non scontata, che è indice di partecipazione, fattore chiave del Rotary che si fa nel nostro Distretto. Dopo gli onori alle bandiere e i saluti del nuovo segretario distrettuale Gianfranco Mandelli, i lavori sono stati uffi- cialmente aperti dal Presidente del RC Milano, Mario Zanone Poma e dal messaggio di buon auspicio espresso dal Governatore in carica Marino Magri, cui ha fatto seguito il saluto dell’Università degli Studi di Milano Bicocca. E con sentita determinazione è stata poi la volta del Governatore Eletto Giulio Koch, il cui intervento ampio e dettagliato sulle prospettive di impegno per l’ormai incipiente Anno Rotariano si è articolato attorno al senso e alle implicazioni del motto Impegnamoci nelle comunità - Uniamo i continenti di Ray Klinginsmith - Presi- dente 2010 - 2011 del Rotary International - i cui video-interventi hanno evidenziato la sostanziale valorizzazione dell’impegno rotariano di base, nei Club, per favorire un comune approccio alle problematiche sociali individuate territorialmente, che favorisca in larga scala la sintonia dell’iniziativa rotariana in tutto il mondo. Brillante la tavola rotonda Pianificazione: perché e che cosa nella sua applicazione sulla pianificazione strategica in diversi contesti, animata dalla partecipazione di professionisti di chiara fama come l’Ing. Luigi segue a pag. 2 segue a pag. 2 La guerra per l’acqua O rmai tutti siamo in prima linea. Eventi sociali e climatici di portata planetaria erodono e minacciano ogni giorno di più la disponibilità del 99 per cento delle molecole di cui è fatto il nostro organismo: l’Acqua. L’allarme non può limitarsi agli ecologi/ambientalisti: Scienziati, Economisti, Medici specialisti (Oftalmologi!) devono occuparsi e preoccuparsi ormai direttamente della Salute umana nella sua quotidianità: non più in elaborata prospettiva, bensì oggi, adesso. La Guerra per salvare l’Acqua va combattuta (è già in ritardo) oggi. Sabato 24 aprile 2010, nel Salone d’Oro del Circolo della Stampa di Milano, un gruppo di Specialisti tutti Protagonisti dei tanti vari risvolti di questa problematica, Moderatore il giornalista Ettore Mo, per decenni corrispondente di Guerra del “Corriere”, ha dibattuto questo importante problema. Dopo le parole di apertura del Governatore Marino Magri, segue a pag. 2 Rotary2040_6.qxd:Layout 1 3-06-2010 16:01 Pagina 2 Rotary2040 2 segue dalla prima il valore, ma mi preme solo colloquiare con voi ed esprimere il mio stato d’animo. Ho trovato amicizia: valorizzato vecchi amici e scoperto dei nuovi secondo il vero messaggio rotariano. Ho compreso il grande valore di questo sentimento e la sua forza coesiva, specie nei momenti di difficoltà. Ho imparato la virtù della prudenza, non contraffatta da furbizia, scaltrezza, astuzia, ma, come ben scrisse Monsignor Ravasi, “come disciplina della mente e della mano, cioè del pensiero e dell’opera nel modo di agire propositivo e finalizzato ad una meta da raggiungere” e ancora ho apprezzato tanti esempi di modestia, pacatezza, sincerità, atteggiamenti che nel mondo contemporaneo sembrano scomparsi, ma che nel mio viaggio rotariano ho avuto modo di incontrare e che mi hanno dato gli stimoli giusti lungo il cammino a volte anche faticoso. Le persone passano ma il seme di Paul Harris è ben radicato e questo deve essere di stimolo per tutti noi a pensare in positivo e a costruire insieme scenari di pace. Da tutto ciò se ne deduce che ho ricevuto di più di quanto penso di aver dato. Una cosa sola spero di aver trasmesso a tutti: l’entusiasmo per il Rotary. È la forza che mi ha sempre sostenuto e che più di ogni altro desideravo trasferire a tutti voi. Non basta credere nel Rotary occorre l’entusiasmo che ce lo fa amare anche nei momenti difficili, che ci da il coraggio di affrontare ostacoli che sembrano essere insormontabili, che ci infonde la speranza di proseguire il nostro cammino con fede ed ottimismo. Il mio entusiasmo si è di certo arricchito dopo questa meravigliosa esperienza e ciò mi conforta per il futuro del Rotary e del nostro Distretto, poiché significa che il tessuto vitale della compagine rotariana è forte e sana. Desidero con grande affetto ringraziare tutti i soci del Distretto 2040 per quello che mi hanno dimostrato nel corso dell’anno e per quello che hanno fatto nel vero stile rotariano. Ma le migliori testimonianze di gratitudine devono venir loro dai molti beneficiari dei risultati ottenuti con le opere svolte con il contributo di tutti. Questo è il messaggio che deve giungere ad ogni Rotariano e che desidero trasmettere all’amico Giulio Koch, Governatore 2010-2011, cui a breve passerò il collare. Con amicizia e affetto, un caloroso abbraccio segue dalla prima La tavola rotonda Iperti, il prof. Roberto Cauda e il dott. Paolo Barbieri, coordinata dal prof. Marco Lombardi. Presentata la nuova composizione della Squadra Distrettuale, tra Rotariani che proseguono nel mandato pluriennale e nuovi volti che entrano in carica da questo prossimo primo luglio. E partecipate le sessioni separate del pomeriggio, che hanno visto l’approfondimento di temi di rilievo quotidiano nella gestione dei Club e dei rapporti con l’Associazione, tra Distretto e Rotary International. Si è parlato di applicazio- ne del Piano Strategico, di programmi e di coordinamento nell’ambito della sessione dedicata ad AG e Presidenti di Club, condotta da Giulio Koch e Alberto Ganna, Istruttore distrettuale; di ruoli e compiti di segretari, tesorieri e prefetti, nelle dinamiche di tipo amministrativo - che si tratti di cooperazione sul fronte progettuale, o di aspetti di carattere meramente gestionale, con Gianfranco Mandelli, Antonio Faraone, tesoriere distrettuale, e Alberto Re, Coordinatore banca relatori; di obiettivi e opportunità per e con la Rotary Foundation nel- la sessione condotta dal PDG Cesare Cardani, che torna a presiedere la Commissione distrettuale RF; di sviluppo e di futuro nella sessione dedicata all’Effettivo e alle Nuove Generazione, con Francesco Vecchi, Presidente della Commissione Effettivo e con il Governatore Nominato Marco Milanesi, Presidente della Commissione Programmi Nuove Generazioni. Infine si è af- gere di qualche decennio o in pochi giorni nel caso di incidenti, come l’ultimo sversamento di idrocarburi nel Lambro. La percezione di queste problematiche ha portato ad avviare ricerche mirate alla comprensione dei fenomeni (diagnosi) e alla messa a punto dei rimedi necessari (cura) per il recupero dei corpi idrici a partire dalla seconda metà del secolo scorso. Di acqua e salute ha parlato Cristina Sossan, del Comitato Italiano per il Contratto Mondiale sull’Acqua - Onlus, che ha ricordato che: il 40-50% dell’acqua è contenuta all’interno delle cellule (il cosiddetto “liquido intracellulare”); e che circa il 20% di acqua si trova negli interstizi tra le cellule (“liquido extracellulare”). Per mantenere l’equilibrio fra entrate e uscite d’acqua da parte dell’organismo dovremmo assumere almeno dai 2 ai 3 litri di acqua al giorno, tra bevande vere e proprie e alimenti ricchi di liquidi. Il mancato accesso ad acqua di buona qualità e in quantità sufficiente, associato alla non disponibilità di servizi igienico-sanitari sono oggi le tra le maggiori cause di morte di milioni di persone e del dilagare delle epidemie. Tali cause rappresentano la negazione da parte della Comunità Internazionale delle pari opportunità di “diritto alla vita” per ogni essere umano. Diritto alla vita, perché ci sono nel mondo circa 1 miliardo e 680 milioni di persone che, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, non hanno accesso all’acqua potabile, con tutte le conseguenze immaginabili per la salute ed altre attività umane d’importanza vitale. Ogni anno, nel mondo muoiono 10.000 bambini al giorno e più di 5 milioni di persone perdono la vita o subiscono danni ed infermità come conseguenza della cattiva qualità dell’acqua disponibile. Accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici non significa soltanto salute, ma dalla sua disponibilità in quantità e qualità sufficienti derivano: • sviluppo economico e sociale (agricoltura, industria, istruzione); • salute e sviluppo individuale (abbassamento mortalità infantile, aumento tassi di al- lungamento della vita); • mantenimento degli ecosistemi e sviluppo territoriale (produzione di beni e prodotti per la vita degli esseri viventi, biodiversità, autosufficienza nella produzione). La mancanza di acqua non garantisce inoltre: • uguali diritti di cittadinanza per le donne; • il minimo sociale per la sopravvivenza; • uguaglianza di opportunità (accesso alla scuola, al lavoro...); • distribuzione corretta della risorsa (acqua per diversi usi). Le Nazioni Unite hanno dichiarato il 2008 anno mondiale della “sanitation”, termine col quale si definiscono i problemi legati alle malattie causate dalla mancanza di acqua e di servizi igienici adeguati. Tra le principali malattie e infezioni causa di mortalità e di morte nel Paesi in Via di Sviluppo ricordiamo: la malaria e altre infezioni, la filariasi linfatica, il tracoma, la schistosomiasi. Il Professor Luciano Cerulli, Direttore Direttore Clinica Oculistica Università Tor Vergata di Roma, ha parlato dell’acqua come risorsa per la salute oculare. L’acqua rappresenta un elemento fondamentale per la salute oculare ma può all’inverso costituire un fattore di rischio per lo sviluppo di malattie che compromettono la funzione visiva. La situazione è completamente diversa se si prendono in considerazione i Paesi in Via di Sviluppo o i Paesi Industrializzati. Il tracoma, malattia oculare causata dalla Clamidia Trachomatis, è la principale causa di cecità prevenibile nel mondo. È endemico in 50 Paesi, in particolare dell’Africa Sub-Sahariana e del Sud-Est asiatico, specie nelle aree in cui le risorse igieniche sono inadeguate. In tali Regioni la malattia è trasmessa direttamente da persona a persona con le secrezioni oculari e con il materiale infetto o dalle mosche. Ne sono affetti 150 milioni di persone nel mondo e si stima che 1.300.000 persone siano cieche ed 1.800.000 ipovedenti per questa malattia. L’altra grave malattia oculare correlata con l’acqua è l’oncocercosi. Si tratta di una parassitosi trasmessa dalla mosca nera che trova il suo habitat ideale nei fiumi. I vermi invadono il corpo dei soggetti affetti, migrando fino all’occhio determinando cecità. Nei Paesi Industrializzati tre sono le malattie correlabili con l’acqua. Certamente la più grave è rappresentata dalla cheratite da Acanthamoeba che colpisce in prevalenza i portatori di lenti a contatto che non osservano le norme igieniche prescritte o sono stati istruiti in modo non corretto. La malattia ha un decorso molto lungo, doloroso, porta quasi sempre alla perdita della vista per opacità della cornea che però può essere risolta con un trapianto. La scarsa idratazione può all’inverso portare ad un distacco posteriore del vitreo con possibili complicanze quali il distacco della retina e contribuisce all’aggravamento della sindrome da occhio secco. Successivamente è stato esposto il contributo del Rotary. Giulio Koch, Governatore Eletto Distretto Rotary 2040, ha sottolineato come l’acqua è da sempre una delle più importanti priorità del Rotary International. Negli anni i numerosi progetti dei Club nelle zone dove l’acqua manca, hanno consentito di realizzare centinaia di migliaia di pozzi e di altre forme di captazione, che hanno reso possibile l’utilizzo facile dell’acqua a intere popolazioni che ne erano prive. Oggi il Rotary ritiene opportuno coalizzarsi con le più grandi Agenzie mondiali, a cominciare dall’UNESCO, per finire a USAID, che è l’organo deputato dal Governo statunitense ad affrontare nei Paesi depressi le problematiche dell’acqua: e questo perché si ritiene che insieme allo sforzo di captare e rendere disponibile l’acqua, sia altrettanto e più importante creare le condizioni per una maieutica dell’acqua, coinvolgendo le popolazioni locali nella gestione degli impianti, nella loro manutenzione, nel corretto uso dell’acqua ai fini agro alimentari, zoologici, sanitari ecc. In questo quadro ben si inserisce il Progetto che Rotary ed Expo2015 hanno deciso di portare avanti da oggi alla data dell’evento, in due zone disagiate: Haiti, dove l’acqua c’è, ma è spesso di difficile uti- frontato l’articolato tema dei progetti con Barbara Scotti, Presidnete della Commissione distrettuale Progetti. I lavori si sono chiusi con l’intervento conclusivo di Giulio Koch e con un arrivederci alla prossima occasione di incontro ad ampia partecipazione, il Congresso distrettuale del nuovo Anno Rotariano, che in chiave programmatica si terrà nei giorni 2 e 3 ottobre. La Squadra distrettuale segue dalla prima Riccardo Garosci, Presidente del Comitato del Ministero dell’Istruzione per l’Educazione Alimentare, ha sintetizzato i seguenti punti: • situazione educativa, sanitaria e di comunicazione relativa al cibo e all’acqua; • migliore alimentazione, attività motoria, percorso didattico, diritti e doveri di studenti e famiglie; • obiettivi e ruolo del Comitato M.I.U.R. “Scuola e Cibo”; • progetto pilota, coinvolgimento scuole, funzione economica, sociale, culturale; • conoscenza e lotta agli sprechi alimentari, valorizzazione e risparmio delle risorse naturali e delle materie prime; • ruolo dell’acqua e percorso scolastico nel più ampio contesto di ambiente, energia e educazione sociale; • internazionalizzazione del Programma “Scuola e Cibo” e ruolo in EXPO 2015. È stato poi affrontato da Gabriele Caiati, del Dipartimento di Economia e Politica Agraria Agroalimentare ed Ambientale Università di Milano, il problema dell’acqua come risorsa economico-sociale in quattro punti: il primo riguarda il fatto che il bene economico acqua ha caratteristiche peculiari. Il secondo tema tratta delle disuguaglianze geografiche, a livello mondiale, di disponibilità di acqua per abitante. Il terzo analizza il fenomeno assai preoccupante del degrado qualitativo dell’acqua all’aumentare dello sviluppo economico. Infine il quarto ed ultimo tema concerne la crescente competitività tra i diversi usi alternativi dell’acqua. Silvana Galassi, del Dipartimento di Biologia Università di Milano, ha parlato dello stato di salute degli ecosistemi acquatici, ricordando che esistono malattie degli ecosistemi acquatici determinate dai carichi eccessivi di nutrienti e di sostanza organica, che determinano rispettivamente l’eutrofizzazione dei laghi e l’anossia di tratti consistenti delle acque correnti. L’entità degli “stress” che l’uomo provoca agli ecosistemi acquatici è tale da mettere in crisi i loro sistemi di regolazione e da produrre alterazioni vistose che possono essere percepite nel vol- lizzo, ed il Sahel, dove proprio manca. I due progetti ambiscono a rendere disponibili dei veri e propri “modelli”, che costituiscano l’eredità per i Paesi depressi nel prossimo futuro per l’acqua. Nello sviluppo dei Progetti, Rotary ed Expo si avvarranno di organizzazioni che per competenze e localizzazione, possono meglio aiutare la realizzazione dei progetti. Demetrio Spinelli, oculista, Presidente di Vision+ Onlus, Coordinatore del Progetto Cecità Evitabile del Distretto Rotary 2040 ha sottolineato quanto fatto dal Distretto negli ultimi cinque anni, con particolare riguardo alla collaborazione extradistrettuale, non solo in Italia (Distretto 2060), ma anche all’estero (Distretto 1710). Mario Angi, oculista, Responsabile Commissione Salute e Fame del Distretto Rotary 2060 e Presidente CBM Italia Onlus ONG, ha sottolineato le strategie dell’Organizzazione Mondiale della Sanità contro il Tracoma: S.A.F.E. Surgery, Antibiotics, Facial Cleaness, Environment improvement. La creazione di pozzi in villaggi rurali, affiancata dalla distribuzione di antibiotici, dall’educazione sanitaria e dalla chirurgia sono i passi di un progetto che prevede l’eliminazione del Tracoma entro i prossimi anni. Vengono presentati i risultati della campagna pozzi iniziata nel 2006 nella Regione Amhara in Etiopia. Infine l’ingegner Andrea Mascaretti, Assessore alle Aree Cittadine e Consigli di Zona del Comune di Milano ha presentato le ultime iniziative relative all’Expo 2015, evento incentrato sull’acqua. Il Governatore Marino Magri ha chiuso il Forum organizzato dal Distretto 2040 con la collaborazione di Vision+ Onlus, sottolineando l’importanza di queste riunioni che hanno visto la presenza di un pubblico competente, attento e numeroso. Nel corso della mattinata Sergio Angeletti, giornalista e responsabile dei rapporti con la stampa medico-scientifica di Vision+ Onlus ha organizzato una conferenza stampa “a staffetta” tra relatori e giornalisti, accorsi numerosi vista anche la “taglia” dei relatori. Rotary2040_6.qxd:Layout 1 3-06-2010 16:02 Pagina 3 Rotary2040_6.qxd:Layout 1 3-06-2010 16:02 Pagina 4 Rotary2040 4 D GRUPPO OROBICO al 7 al 16 aprile si è svolta a Saronno la 22a edizione del Festival Musicale Giovanile Rotariano. Organizzato dal RC Saronno con la collaborazione dei Rotary Contact di Bad Driburg (D), Harrow (GB), Mantes La Jolie (F), Palma Almudaina (E) e Vilvoorde (B) che hanno provveduto a selezionare e ad inviare i giovani musicisti, si è realizzato ancora una volta sotto la direzione del suo socio Ernesto Leo, che ne ha curato anche il repertorio e gli arrangiamenti musicali, e con l’importante contributo organizzativo di sua moglie Anita. Esso ha consentito di riunire per otto giorni più di 40 giovani dai 12 ai 20 anni di diversi Paesi europei per lavorare insieme ad un progetto comune. I giovani stranieri hanno trovato ospitalità presso famiglie, Rotariane e non, del territorio, contribuendo così a sviluppare la conoscenza e l’amicizia reciproca. Dopo 4 giorni di prove intense, alternate a visite culturali a Milano e Como, l’orchestra così nata ha tenuto due concerti al Teatro Giuditta Pasta di Saronno. Il primo il 14 aprile per gli studenti delle scuole, il secondo la sera del giorno successivo, quale conclusione ufficiale dell’evento, con la presenza di Giuseppe Pozzi, in rappresentanza del Governatore Marino Magri, di numerose autorità e di un folto gruppo di Rotariani. Tutti i presenti hanno manifestato il loro vivo apprezzamento per il repertorio e per la qualità dell’esecuzione che il Maestro Leo è riuscito ad ottenere da giovani che si erano incontrati solo una settimana prima. Al di là del puro aspetto musicale occorre sottolineare i valori sociali e formativi di questa iniziativa rotariana che attraverso la musica contribuisce ad avvicinare giovani di diversa provenienza, a far vivere loro una esperienza importante ed a far nascere legami di sincera amicizia che a volte durano nel tempo. Ciò è anche alla base del suo successo che continua tuttora dopo tanti anni. Giovani musicisti europei a Saronno 22° Festival Musicale Giovanile Rotariano Luciano Calini - RC Treviglio Il mio sguardo, il Rotary S truggente, credo sia la parola giusta per definire lo spettacolo, nato da un’idea del Romano di Lombardia, promosso dal Gruppo Orobico, magistralmente guidato dall’ADG Fulvia Castelli ed andato in scena al Teatro Donizetti di Bergamo giovedì 22 aprile u.s., per la regia di Oreste Castagna, con la partecipazione delle Associazioni “L’Ancora” di Cortenuova e “Senzacca” di Bergamo, alla presenza del Governatore Marino Magri, dei Rotariani dei 9 Clubs del Gruppo Orobico e di un folto pubblico. Struggente dicevamo per quello che ha lasciato dentro di noi questo incontro dal nome de Il mio sguardo: uno sguardo diverso dal nostro, lo sguardo di coloro che non hanno avuto il dono immenso della normalità e che nonostante tutto hanno dato vita ad uno spettacolo pieno di gioia, di allegria, di una voglia di vivere che non sempre, per dire, forse, raramente, ci capita di vedere nella quotidianità della nostra vita di tutti i giorni, fra la gente che questo immenso, incommensurabile dono ha avuto e ne fa strame. 40 anni di Cura del Corpo e del Relax Programma termale con fangoterapia e bagni termali, massaggi decontratturanti e libero accesso al centro benessere. 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Quadri che hanno volutamente parlato della Quotidianità del linguaggio del ricamo, della pittura, della danza; tutti coreograficamente legati dal filo di un gomitolo srotolantesi nella mani di leggiadre, volteggianti danzatrici, come si srotola la vita di tutti i nostri giorni, per ciascuno di noi, più o meno inspiegabilmente fortunati; quadri che hanno visto la partecipazione musicale di Alberto Camerini, delle atlete della Foppa Pedretti per la pallacanestro, di Cristiano Doni per donare un momento di gioia a coloro fra i nostri amici tifosi delle magica Atalanta, ma al di sopra di tutto quel tentativo di lettera, fra una di noi ed una di loro, sussurrata per non farsi udire da noi, nel pubblico, che ci ha toccato fino nel più profondo del cuore, per quel pudore dei propri sentimenti più intimi di cui abbiamo perso il ricordo. Istanti di grandissime suggestioni ed emozioni che ci hanno legato dal principio alla fine dello spettacolo e ci hanno arricchito, come ha sottolineato il Governatore nel suo breve intervento, che non possiamo dimenticare, non dobbiamo dimenticare, dobbiamo anzi avere sempre presente in un sentimento di gratitudine verso questi nostri amici che ci fanno capire nel vivere la loro diversità, la grandezza, la forza del loro animo e della loro voglia di vivere. Grazie Fulvia per questo bellissimo dono che ci hai fatto a suggello del tuo grande impegno di ADG di questi anni, grazie Presidenti per la vostra partecipazione attiva: porteremo a lungo nei nostri occhi e nel nostro cuore il ricordo della loro allegria, della loro gioia di vivere, nonostante... tutto. Rotary2040_6.qxd:Layout 1 3-06-2010 16:02 Pagina 5 2040Rotary 5 GRUPPO SEPRIO Marco Feller Combattere la poliomielite Concerto per Haiti Teatro Apollonio - Varese 21 aprile 2010 “Dalla Terra alla Luna” - Voci Bianche Coro e Orchestra Sinfonici ArsCantus Spettacolo dialettale al Teatro Sociale S erata di beneficenza per l’Ospedale dei Padri Camilliani di Port au Prince in Haiti. Presso il Teatro Apollonio di Varese si è svolto il Concerto per Haiti dal titolo “Dalla Terra alla Luna”. L’evento ha potuto prendere forma grazie al considerevole supporto finanziario fornito da un comitato sostenitore formato da Soci rotariani, sponsors, aziende e privati ed e’ stato pianificato e coordinato dai Rotary Club del Gruppo Seprio in collaborazione con l’Associazione Ars Cantus organizzazione musicale composta da 200 elementi di Voci Bianche, Coro e Orchestra Sinfonica ottimamente condotti dal Direttore Maestro Giovanni Tenti, che hanno cantato e suonato pezzi musicali di vario genere suscitando il vivo interesse del numeroso pubblico presente in teatro. È stato questo il secondo evento organizzato dal Gruppo Seprio per raccogliere fondi destinati all’Ospedale “Foyer St. Camille” dei Padri Camilliani presente a Port-auPrince in Haiti, dopo il convegno di carattere informativo e divulgativo di documenti video e di testimonianze dirette, allestito presso l’Università dell’Insubria lo scorso 11 febbraio. volirsi ed esaurirche da parecchie settimane si, lasciando queerano comparse in città ed ai sto popolo nuovari comunicati informativi vamente in balia degli organi di stampa e delle della disperaziotelevisioni locali. La affluenza ne e della sua mipresso il Teatro di Varese è stasera esistenza. Le ta numerosa e la partecipazioconcrete finalità ne degli intervenuti, Rotariani dei Padri Camile non Rotariani, è stata entuliani con il sostesiasta al punto da richiedere Padre Menegon espone i progetti dell’Ospedale St. Camille gno anche dei piu’ ripetizioni alla fine del Rotariani del Seprogramma comprensivo delle All’inizio della serata e dopo prio sono quelle di dare, a varie arie e suonate dell’Ars una breve introduzione delqueste genti sfortunate, la speCantus. L’Orchestra ha propol’Assistente del Governatore ranza di un futuro migliore, e sto brani di Bach, Beethoven, Remo Mazzetti, la parola è di poter attivare un progetto Bellini e Debussy ma anche passata a Padre Antonio Meche si protragga nel tempo musiche più moderne come negon dell’Ordine dei Religiooperando con interventi di beJohn Williams (Colonna Sosi Camilliani che ha ricordato neficenza ed assistenza a menora del Film E.T. l’Extraterquanto è stato concretamente dio lungo termine. restre), Vangélis (colonna Sorealizzato negli ultimi mesi Nella circostanza del concerto nora del film “La conquista presso l’Ospedale St. Camille, la Citta’ di Varese, con in testa del Paradiso”) ed un passaggio anche grazie ai fondi donati Comune ed Istituzioni, ha ridella colonna sonora del film dal Rotary, ed ha evidenziato i sposto con grande attenzione “2001: Odissea nello Spazio”. progetti in atto per il prossimo ed interessamento a questo Tra i bis è stata molto apprezfuturo. Tra questi, l’obiettivo esempio di servizio di volontazata ed applaudita la famosa e di dotare la struttura di una riato, grazie anche alle numecoinvolgente Marcia di Rasala per il recupero fisioterapirose locandine promozionali detzky di J. Strauss. co dei pazienti, un’officina attrezzata per la costruzione di protesi per gli arti, una struttura per permettere ai bambini di studiare, ed una nuova ala dell’Ospedale per incrementare il numero dei posti letto. La serata in favore di Haiti è stata voluta principalmente per fugare il timore che l’attenzione del mondo verso Una immagine dell’Orchestra durante l’esibizione quest’isola possa presto affie- RC PARCHI La prevenzione degli incidenti domestici si impara a scuola L egnano. “Il pericolo abita in casa” è la nuova iniziativa creata e promossa da Rotary Parchi Alto Milanese, in collaborazione con il Comune di Legnano, che ha lo scopo di dare informazioni utili per prevenire gli incidenti che avvengono in ambiente domestico e che coinvolgono i bambini. “Il pericolo abita in casa” si compone di un Dvd interattivo e di un libretto informativo, e da lunedì 10 maggio viene distribuito in tutte le scuole elementari pubbliche e private di Legnano e in particolar modo a tutti i bambini delle classi terza, quarta e quinta. Questo progetto nasce da un’idea di Nino Savarino, socio del Rotary Parchi Alto Milanese e nasce dalla considerazione che l’ambiente domestico è la prima causa di gravi incidenti che coinvolgono i bambini. Attraverso il Dvd, che verrà utilizzato direttamente nelle scuole come attività didattica e il libretto che serve da supporto e approfondimento sia per gli scolari che per i genitori, “Il pericolo abita in casa” vuole essere un utile strumen- to per spiegare attraverso dei fumetti, e quindi con un linguaggio semplice e adatto ai bambini, quali sono i pericoli che si annidano nell’ambiente domestico, dando le informazioni utili per prevenirli e per intervenire come primo soccorso. L’elaborato, inoltre, è tradotto in molte lingue e risulta quindi uno strumento utile per rivolgersi al Pronto Soccorso anche per le persone che non conoscono ancora bene l’italiano. L’attività didattica che gli insegnanti potranno svolgere attraverso questo strumento semplice e divertente potrà diventare un modo molto utile per evitare o per gestire in modo corretto molti grandi e piccoli incidenti. Anche un solo incidente prevenuto, varrà l’impegno che Rotary Parchi Alto Milanese, insieme al Comune di Legnano ha dedicato a questa iniziativa. Iniziativa che rientra nei tanti progetti dedicati al territorio e ai bambini, realizzati durante l’anno di presidenza di Fabio Re Cecconi, come lo Screening Visivo, Adottiamo una scuola e Prevenzione difficoltà di apprendimento. C on la volontà di creare una nuova occasione volta alla raccolta fondi per combattere la Poliomielite nel mondo, si è svolta venerdì 23 aprile al Teatro Sociale in Città Alta una rappresentazione teatrale dialettale e musicale “L’è tot u manicomio” presentata dalla Compagnia Stabile “Il teatro del Gioppino”. La serata, organizzata da Fabio Bergamaschi, nella sua qualità di Delegato Distrettuale PolioPlus, ha rappresentato la “prima” della riapertura del teatro da poco recuperato alla città. Nella suggestiva cornice dei palchi e della platea, riportati alla loro originaria struttura, l’Assessore alla Cultura, Claudia Sartirani, ha portato il suo saluto e quello del Comune, alla presenza del Governatore Marino Magri, nonché di altre autorità rotariane e civili. Dopo un breve intervento di Fabio Bergamaschi che ha riassunto il Progetto PolioPlus, è andata in scena una divertente commedia che ha coinvolto il numeroso pubblico presente con un gradimento che si è rivelato superiore alla aspettative degli stessi organizzatori. Un altro successo quindi a favore di questo straordinario progetto mondiale del Rotary International che, proprio in questi ultimi mesi, lascia ben sperare per la definitiva eradicazione della poliomielite. Il C.I.R.A.H. e la formazione informatica N el corso di una simpatica riunione organizzata presso l’Opera Cardinal Ferrari dal RC Milano Europa, il giorno 22 aprile scorso il C.I.R.A.H. ha assegnato una PHF a Lino Volpe, Presidente e AD di Avenance Italia Spa, per il prezioso e determinante sostegno dato all’Associazione rotariana che da quasi trent’anni si dedica ai problemi della disabilità. La motivazione dell’onorificenza riconosciuta a Lino Volpe si inquadra nella circostanza che ha visto, negli ultimi due anni, l’attenzione del C.I.R.A.H. sempre più rivolta a quella fascia di persone con disabilità che, pur legittimamente aspirando ad un inserimento lavorativo adeguato, maggiori difficoltà si trovano ad affrontare su questo percorso. Ritenendo che una sufficiente conoscenza nell’uso del computer - finalizzata a compiti lavorativi - possa accrescere le possibilità di assunzione e di reale inclusione nella catena produttiva, vengono organizzati corsi di informatica di base, tali da mettere in grado di poter rispondere affermativamente alla domanda, prevista dal curriculum vitae europeo, sulla conoscenza del PC e, quindi, evitare la frequente esclusione da compiti che, sia pure marginalmente, ne presuppongono l’uso. Ormai oltre duecento persone, selezionate negli ultimi due anni tra più di mille candidati, hanno potuto frequentare tali corsi e, tra queste, alcune hanno presentato disponibilità e capacità tali da far ritenere utile affrontare momenti di approfondimento: sono stati pertanto organizzati corsi avanzati che, in una sequenza progressiva di impegno, possono portare all’ottenimento della patente europea di operatore di office automation (ECDL). Candidature vengono proposte da Enti e Strutture diverse: solo i limiti imposti dalla non sempre possibile disponibilità di persone e di mezzi finanziari adeguati, hanno impedito finora di dare corso a tutte le richieste avanzate. La lista di attesa è sempre molto lunga e si auspica che si realizzino presto le condizioni per una pronta e completa risposta a tutte le richieste. La completa gratuità delle lezioni, in alcuni casi ripetute anche per sopperire a problemi di sopravvenuta parziale indisponibilità temporanea delle persone iscritte, ha consentito, infatti, a molte di persone di intraprendere un percorso altrimenti loro negato. Già varie persone che hanno frequentato i corsi C.I.R.A.H., forse anche grazie al contributo formativo loro fornito, hanno trovato occasioni di lavoro: senza ombra di orgoglio, questa pare la risposta più importante alle attese. Tutto questo è stato possibile grazie ai contributi ricevuti: un particolare accento va posto sul contributo operativo che assicura, insieme alla gratuità della docenza, un significativo livello di qualità della formazione fornita; è doveroso, infatti, evidenziare come i docenti, tutti di alto livello professionale, si siano messi con grande impegno a disposizione, a titolo di volontariato, per l’impostazione e la realizzazione dei corsi. Inoltre, il supporto alla docenza è fornito anche dai manuali realizzati specificamente per il C.I.R.A.H. dalla TCSistemi, con costi pressoché simbolici. Altrettanto importante è ricor- dare l’ambiente dove si svolgono le lezioni: aule perfettamente attrezzate che sono state rese disponibili in ambienti altamente qualificati a costi estremamente ridotti. E certamente, non da ultima, è richiamata la circostanza - riconosciuta con l’assegnazione della citata PHF - della possibilità offerta, grazie alla generosità di Avenance Italia e di Lino Volpe, di poter concedere ai discenti, sotto forma di Buoni pasto, non trascurabili rimborsi delle spese sostenute per la frequenza ai corsi. A tutti va rivolto un sentito ringraziamento, per aver consentito di affrontare un percorso di crescita professionale a persone particolarmente svantaggiate. La strada scelta dal C.I.R.A.H è sicuramente lunga e presenta varie complessità - si cita, in particolare, quella della formazione a persone non vedenti, che è stata avviata d’intesa con una Commissione specifica del Distretto 2050 -, ma la fiducia nella collaborazione di persone di buona volontà, qualunque sia il distintivo portato all’occhiello, disposte ad operare oltre il proprio interesse personale, conforta e stimola a proseguire su questo cammino. Dino Abbrescia Rotary2040_6.qxd:Layout 1 3-06-2010 16:02 Pagina 6 $025(6$,'29( 7,32572,1 /81$',0,(/(" /$35,0$(81,&$*8,'$ $//$6&(/7$'(,9,$**, ', 12==( ( '·$025( by guidemoizzi <41*:-:1-.-4<:16-441 <41*:-:1-576,),7:1 <41*:-:1--,-,1+74+-6<:1;<7:1+1 <-,1+74-)-:787:<1 <-,1+74-/:)6,1;<)B1761 <)=<7/:144-/:)6,1):- ,1;-:>1B17)=<7;<:),)41 <.1-:-;8-+1)41BB)< ->-6<15)<:15761)41 ǤǤ Rotary2040_6.qxd:Layout 1 3-06-2010 16:02 Pagina 7 2040Rotary 7 RC MI NORD RC LECCO Celebrato il 50° di fondazione Investire in cultura Restaurato per l’occasione il dipinto La barca dei comici presso il Museo del Teatro alla Scala C onsegna al Museo Del Teatro alla Scala di Milano del dipinto restaurato: “La barca dei comici” Il viaggio di Goldoni da Rimini a Choggia di Casimiro Brugnone De Rossi (1818 1876) donato al Museo da Renato Simoni. “Giunse nella città, dov’io era, una compagnia di cattivi comici a rappresentare le loro triste commedie. Andai al teatro la prima sera, mi parve uno zucchero e non aveva più cuore di abbandonarli. Giunsero i commedianti al termine delle loro recite; si disponevano alla partenza, ed io mi sentiva portar via il cuore” Carlo Goldoni Memorie. Così Carlo Goldoni racconta di essere partito per Chioggia al seguito di una compagnia di commedianti ai quali si era affezionato. Dobbiamo a Casimiro Brugnone De Rossi che ha immortalato questo momento in un dipinto e a Renato Simoni che lo ha donato al Museo Teatrale della Scala se oggi abbiamo potuto festeggiare il nostro cinquantesimo di vita con un dono a Milano e ai milanesi. Nonostante la serataccia di pioggia, tanti soci sono arrivati puntuali e hanno cominciato a visitare il Museo, tutto per noi, da poco restaurato a sua volta. Si presenta come una bellissima casa privata di fine 700 stracolma di arredi, oggetti, bronzi, statuine di ogni materiale e, naturalmente di tanti dipinti tutti riferiti alla musica e al teatro. Quando tutti gli ospiti “istituzionali” sono arrivati, il Presidente Gatti, Riccardo Di Bari P.P. e Presidente della Commissione Programmi con accanto Ede Palmieri, direttore della Soprintendenza per i Beni Artistici Storici ed Etnoantropologici di Milano hanno aperto ufficialmente la serata. Sono presenti il Governatore del Distretto, Marino Magri, il Segretario Nazzareno Pettinari, il nostro AG Michele Cimino e il Presidente del Rotaract Club Milano Cristina Romagnoli. Tra gli ospiti non Rotariani, il Direttore del Museo dott. Renato Garavaglia, il Senatore Carlo Fontana, past Sovrintendente della Scala, e i restauratori Cristina Ansaloni e Giancarlo Brunelli. Apre la conviviale del cinquantenario (che per la precisione cade il 12 maggio), Maurizio Gatti, con parecchie note di commozione nella voce. Saluta gli ospiti e cita le iniziative che il Club ha preso per festeggiarsi. Segue un breve cenno di saluto e ringraziamento da parte del padrone di casa, il Direttore del Museo Renato Garavaglia, che sottolinea come il Museo Teatrale della Scala - potendo contare su oltre 200.000 visitatori l’anno (per l’80 % stranieri) è uno dei pochi in Italia ad essere attivo dal punto di vista economico. È poi la volta del nostro Governatore Magri che ci porta il saluto degli oltre 80 Club del Distretto, sottolinea la qualità che da sempre contraddistingue l’attività del Milano Nord e consegna al Presidente una lettera incorniciata del Presidente Internazionale John Kenny che ci formula gli auguri di buon cinquantesimo anno. Poi riprende la parola il Presidente, che annuncia di voler attribuire - in una data così significativa come quella del cinquantenario del Club un riconoscimento ai soci che in quest’anno maturano 40 o più anni di partecipazione alle attività e alla vita del nostro Club. “Abbiamo pensato di conferire loro una PHF che è il massimo attestato di benemerenza del Rotary”. In ordine strettamente alfabetico, chiama Luigi Brindicci (assente giustificato), Paolo Cella, Francesco Cetti Serbelloni, Pierluigi Malinverni, Alessandro Pedersoli e Fausto Rovelli. È il Governatore Magri in persona a consegnare loro le onorificenze. Sorpresi e commossi tutti ringraziano e il Presidente approfitta per sottolineare i forti sentimenti di amicizia e il senso di appartenenza che caratterizzano i soci del Milano Nord. Il microfono passa quindi al- l’ideatore della serata Riccardo Di Bari che presenta a tutti i soci il distintivo del cinquantennale del Milano Nord, una spilla in tiratura limitata, forgiata per l’occasione che viene distribuita. Presenta poi la pubblicazione “La barca dei comici” che illustra le fasi principali del restauro del dipinto: “l’approfondimento storico ed artistico sul quadro e la complessità delle fasi del restauro hanno rivelato una storia affascinante, fatta di profonde valenze simboliche e qualche colpo di scena. Una storia così particolare che, quando la dottoressa Palmieri ce l’ha raccontata con la passione e l’entusiasmo che la contraddistinguono, abbiamo pensato che valesse la pena di essere condivisa. Ci ha chiesto un ulteriore piccolo sforzo economico per finanziare una pubblicazione e noi - grazie alla sponsorizzazione della Deutsche Bank apportata dal nostro socio Giorgio Mascherone, siamo riusciti a non dirle di no”. L’ultimo intervento della serata prima del buffet è riservato alla dottoressa Palmieri (nel box in calce). La parte ufficiale si chiude con i ringraziamenti a Riccardo Di Bari e al Club e con grande e condivisa soddisfazione. l’approfondimento Intervento della D.ssa Ede Palmieri direttore della Soprintendenza per i Beni Artistici Storici ed Etnoantropologici di Milano R ingrazio tutti voi per l’opportunità che è stata data al Museo teatrale alla Scala e a me personalmente di vivere questa avventura: grazie per quello che avete fatto, prima di tutto per la conservazione di un bene sofferente, un dipinto che a causa di una vernice ingiallita, aveva perso la sua piacevole brillantezza, che aveva problemi di adesione della pellicola pittorica, con conseguenti cadute di colore, e che a causa di inopportune traverse messe sul retro soffriva di dannose tensioni. Tutti questi problemi sono stati affrontati e risolti dal restauro condotto da Cristina Ansalone e Giancarlo Brunelli che hanno operato con un intervento attento, meticoloso, di grande professionalità. Grazie anche della possibilità che è stata data a noi, intendo me e il dipinto, di avanzare nella conoscenza, per le indagini conoscitive non invasive condotte dalla dott.ssa Silvia Romagnoli, che hanno permesso di vedere il disegno preparatorio sotto la pellicola pittorica visibile. Non si sapeva quasi nulla, la ricerca è stata un susseguirsi di colpi di scena degno di un dipinto che ha come protagonista il giovane Carlo Goldoni e che si trova in un Museo teatrale come quello della Scala: solo era noto che il dipinto era stato donato al museo da Renato Simoni - grande protagonista della vita culturale milanese della prima metà del 900, critico teatrale, commediografo, saggista, persino librettista di opere (con Giacosa scrive il libretto per la Turandot di Puccini) - nel 1952. E si sapeva che raffigurava un episodio della giovinezza di Goldoni, che lui stesso racconta nelle sue Memorie scritte a Parigi in vecchiaia, tutte tese a presentare la sua vocazione teatrale come un qualcosa di predestinato e ineludibile. Racconta del quattordicenne Goldoni che si trova in collegio a Rimini, lontano dalla famiglia impegnato in studi che non lo interessano, triste e convalescente di una leggera forma di vaiolo. Per tirarsi su il morale decide di andare ad assistere allo spettacolo di una compagnia di commedianti appena giunta in città. E rimane folgorato, ipnotizzato dalla magia del teatro, tanto da tornarci tutte le sere. Lì scopre tutto: il teatro, la vita, l’amore; ma scopre soprattutto la sua vocazione teatrale; e quando si imbarca con i commedianti, la barca diventa metafora del teatro, l’imbarco una forma di autocoscienza della propria vocazione, il viaggio l’avventura della vita. Inventore del soggetto è Carle Vernet, pittore della restaurazione, che realizza il suo dipinto in contemporanea con l’uscita a Parigi di un’ edizione integrale delle commedie di Goldoni 1822. In occasione dell’edizione italiana realizzata da Grimaldo per l’Expo 1867 viene chiesto a Brugnone di fare una copia del dipinto di Vernet, che lascerà in eredità all’Accademia di Firenze e che è stato rintracciato all’Asmara, Residenza dell’Ambasciatore italiano. Il dipinto della Scala è replica di questo, forse per fondale di scena, ipotesi convalidata dallo stato di “non finito” e da alcune peculiarità evidenziate dalle indagini di Silvia Romagnoli. Incompiuto rispetto alla prima versione, ma siccome il dipinto di Firenze nel frattempo è stato dato in deposito esterno all’ambasciata italiana all’Asmara, questo resta preziosa testimonianza di un soggetto che tanto interesse ha suscitato e continua a suscitare: per la forte valenza simbolica del soggetto, per la piacevolezza cromatica e impaginativa, per la levità dei personaggi: da Arlecchino alla Virtuosa, da Gianduia al capocomico che brinda felice al giovane Goldoni. P erché investire in cultura? La risposta di Francesca Colombo, direttore generale dell’associazione che organizza il versante milanese del festival MI.TO, parte da un esempio concreto: quando il “lancio” di una nuova automobile fu posticipato da giugno a settembre perché cadesse in concomitanza con il festival (omonimo della vettura). Ingegnere, diplomata in pianoforte, già responsabile delle coproduzioni internazionali alla Fondazione Scala, Colombo si è soffermata sul rapporto fra economia e cultura nel corso di un’affollata conviviale del RC Lecco. Il tema è quanto mai attuale. Quando l’economia è in affanno, i finanziamenti pubblici si contraggono e anche il settore privato tende a ridurre gli interventi a sostegno della cultura e del sociale. Di fatto, al di là dei problemi oggettivi legati alla situazione contingente, la sponsorizzazione culturale è ancora percepita più come un’azione liberale o un dovere verso la comunità che come un’opportunità di investimento capace di generare ricadute economiche concrete, tali da contribuire efficacemente allo sviluppo di un territorio. Dati alla mano, Francesca Colombo ha spiegato che la realtà può essere ben diversa, come l’esperienza di MI.TO dimostra. MI.TO - Settembre Musica, come è noto, è il festival internazionale che dal 2007 unisce le città di Milano e Torino in una grande festa della musica: per tre settimane, nel mese di settembre, centinaia concerti e spettacoli, mostre, dibattiti, proiezioni cinematografiche, coinvolgono il pubblico in un vero e proprio viaggio nella musica di ogni tempo. Un viaggio senza confini di genere: classica e contemporanea, jazz, rock, pop, spesso con progetti appositamente pensati per il festival. Senza confini di cultura: ogni anno un Paese diverso è ospite del festival e vi porta i suoni e i colori della propria tradizione. Le barriere cadono pure nella scelta delle sedi dei concerti: accanto ai luoghi deputati, gli spazi più diversi si trasformano in luogo di spettacolo, come è accaduto, nell’ultima edizione, perfino con un hangar dell’aeroporto di Linate. L’alleanza fra le due città rispecchia una realtà di fatto tendente a rafforzarsi nei prossimi anni, quando ragionare in termini di macroaree sarà all’ordine del giorno; peraltro, l’espandersi delle metropoli pone degli interrogativi ai centri circostanti e al loro rapporto con i capoluoghi. I territori interessati possono realmente diventare un immenso palcoscenico sul quale far agire una programmazione attenta alle caratteristiche dei singoli luoghi e capace al tempo stesso di apportare un surplus qualitativo nel panorama culturale locale. Dal momento che gran parte degli eventi è ad accesso gratuito e la parte restante a prezzi popolari, la conseguenza più immediata di questo processo è l’estensione dell’accesso dalla musica: circa 18.000 sono le persone coinvolte in ciascuna delle ultime edizioni. Di queste, molte partecipano per la prima volta a un concerto classico, richiamati anche da strategie di promozione assai più informali e “spregiudicate” rispetto a quelle tipiche delle società di concerti tradizionali. Non a caso, sempre rispetto agli standard della musica classica, il festival può vantare un significativo è abbassamento dell’età media degli spettatori. Ciò significa più pubblico domani per la musica, per tutta la musica (teatri, luoghi della cultura, case discografiche, scuole specializzate, ecc.); e per la vasta gamma di attività che con le quali l’organizzazione culturale entra in relazione nel proprio svolgimento. Con oltre cento concerti in ciascuna città e relativi territorii, a fronte di un investimento di circa 15 milioni di euro messi sul tavolo da enti pubblici e aziende private, MI.TO genera un indotto economico calcolato intorno al milione di euro. La macchina organizzativa interessa non soltanto le sedi dei concerti, ma anche la ricezione turistica, i trasporti e la galassia molteplice di aziende di ogni genere che un’iniziativa di queste dimensioni mette in moto per le più diverse esigenze. Al tempo stesso, gli investitori possono contare su una platea in crescita, fortemente partecipe, motivata, giovane. Investire in cultura significa apporta benefici sociali e può favorire buoni risultati economici; a patto naturalmente che l’organizzazione sappia proporsi all’attenzione degli investitori con modalità e strumenti adeguati. Perciò Francesca Colombo tiene a sottolineare l’importanza dei meccanismi di controllo gestionale applicati a Milano in ogni comparto dell’attività organizzativa del festival. Rotary2040_6.qxd:Layout 1 3-06-2010 16:02 Pagina 8 Rotary2040 8 N ella serata di lunedì 26 aprile, presso la consueta sede di riunione del Club, l’Hotel NH, sito all’interno del polo fieristico di Rho-Pero, il Rotary Club Rho Fiera Centenario ha organizzato una conviviale per festeggiare i primi cinque anni di attività. Fu fondato infatti nell’aprile 2005, in occasione del centenario dell’Associazione rotariana, per volere dell’allora governatore Elio Cerini, nell’auspicio di poter creare un Club che fosse strettamente correlato alla nuova realtà fieristica e che avesse un respiro non strettamente legato al territorio. I Soci fondatori Marco Milanesi e Ugo Gatta, l’uno primo Presidente del Club e futuro Governatore per l’anno 20122013, l’altro attuale Assistente del Governatore per il Gruppo Visconteo, cercarono di selezionare soci capaci di portare nel Rotary nuovi fermenti e nuove energie, in conformità alle direttive di Evaston che stanno da anni tentando di aprire alla presenza femminile e giovanile. Ed il Club vanta in tal senso qualche primato, quali l’età media più bassa tra i Club nazionali, nonché una presenza femminile pari al 30% circa dell’effettivo. Il Consiglio Direttivo ha voluto organizzare una cena, per sottolineare questo importante traguardo, che potesse avere da RC RHO FIERA CENTENARIO Festeggiato il primo lustro di attività un lato uno spirito celebrativo, dall’altro un risvolto ludico come si conviene ad ogni festa di compleanno. Numerosi gli ospiti degli altri Club del gruppo Visconteo, rappresentati in primis, al tavolo delle autorità, ognuno dal proprio Presidente. Al cospetto di numerosi amici e di molti familiari dei soci, l’attuale Presidente, l’architetto François Roveyaz, ha aperto la celebrazione ricordando i momenti più importanti vissuti dal Club in questi anni di intensa attività, ringraziando in primo luogo i due già citati Soci fondatori, Marco Milanesi e Ugo Gatta, i quali hanno rammentato le ragioni per cui cinque anni fa, con grande impegno e numerosi sforzi, si è dato vita al Rho Fiera Centenario. A sottolineare alcune delle occasioni più intense della vita del Club, che hanno cementato la vita associativa nel comune intento di promuovere progetti ed iniziative, un bellissimo audiovisivo. Nel corso della serata numerosi i momenti toccanti. In particolare il ricordo di ognuno dei Past President, che hanno rimarcato come nel corso di questo lustro molteplici siano state le iniziative intraprese e sostenute dal Club in ottemperanza, appunto, di quel citato spirito di servizio che da sempre guida il Rotary. Graditi, nel corso della serata, anche gli intermezzi disimpegnati, quali i piacevolissimi e sempre più incredibili giochi di prestigio del primo Presidente, Marco Milanesi, in arte Mago Lix, e l’intrattenimento musicale del Past President Fabio Pasello, bravissimo chitarrista, che ha dedicato agli invitati un toccante brano di George Gershwin. Momento fulcro del festeggiamento il taglio della torta, alla presenza di tutti i Soci, e l’omaggio di un dono significativo ai Soci fondatori. Ospiti della conviviale, fra gli altri, alcune Signore, tra cui Luisa Re, volontarie della Caritas Rhodense, con cui il Rho Fiera Centenario da alcuni anni cerca di creare sinergie. In occasione di questo evento, così come a Natale il Club è solito supportate l’Associazione con una raccolta alimentare, si è organizzata una raccolta di indumenti usati e di biancheria intima nuova per poter essere di aiuto nell’affrontare la difficile emergenza dei “senza tetto”. E’ stata anche promossa un’azione di Fund Raising che, grazie alle generosità dei Soci e degli ospiti, ha consentito di raccogliere una cospicua cifra che sarà utilizzata per sostenere i nuovi progetti del Club, il progetto “I giovani e l’Europa” ed il Progetto “Casa Nepal”. Il primo vede come attori, in stretta sinergia, l’Ufficio di Milano della Commissione Europea, l’Ufficio Scolastico Regionale, che ne è l’ente promotore, il Rotary Rho Fiera Centenario, il Sole 24 Ore ed il WWF. Tale progetto si è realizzato sotto forma di un duplice concorso, che ha interessato gli studenti appartenenti alle le classi III e IV (terza e quarta) della Scuola secondaria superiore di II° grado della regione Lombardia, regione nella quale verrà implementato prima di assumere un respiro nazionale ed internazionale. Il bando è stato pubblicato dall’Ufficio Scolastico Regionale in data 25 gennaio 2010. Il Rho Fiera Centenario si è impegnato a fornire i seguenti premi per i vincitori del concorso individuale: - 5 borse di studio per stage da effettuare secondo i programmi rotariani a favore dei cinque studenti vincitori del concorso; - fornitura di libri a favore di ciascuno dei due Istituti ai quali appartengono le due classi vincitrici del concorso e a favore di ciascuno degli cinque Istituti scolastici ai quali appartengono i cinque studenti vincitori del concorso. Per quanto riguarda invece il secondo, si sono appena presi accordi con Diego Rossetti, Presidente della F.lli Rossetti S.p.A e Presidente dell’Associazione Apeiron, affinché il Rotary Rho Fiera Centenario possa finanziare parte dei progetti di cui essa si occupa. Apeiron e il suo partner nepalese Sahara gestiscono dal 2007 la struttura protetta di accoglienza Casa Nepal, situata nel quartiere di Kamalpokhari di Kathamandu (Nepal). Casa Nepal è un progetto pluriennale di accoglienza, assistenza, riabilitazione psicologica e fisica, formazione, reinserimento sociale e lavorativo rivolto a donne vittime di violenza, discriminazione, in forte condizione di disagio economico e sociale. Il progetto consta di diverse componenti ed è interattivo con gli altri progetti di Apeiron in Nepal, rivolti alle donne e ai bambini. Il Rotary Rho Fiera centenario si pone come obiettivo specifico quello di finanziare l’avvio di micro-imprese da parte di donne coinvolte nei progetti CasaNepal, Shakty Ghaar e Micro-Impresa, che ha luogo nel Distretto di Syangjya. Rotary2040_6.qxd:Layout 1 3-06-2010 16:02 Pagina 9 more exclusive more inclusive PIÙ RELAX, PIÙ LIBERTÀ, PIÙ COMFORT, PIÙ VACANZA Fino a 500 € di riduzione* per 2 persone nei Resort 4 e 5 Tridenti Fino a 300 € di riduzione* per 2 persone nei Villaggi 3 Tridenti Prenotazioni entro il 27 giugno 2010 Bambini Gratuiti* *Offerte soggette a condizioni e limitazioni. Offerta cumulabile con le condizioni speciali riservate ai Soci Rotariani L’agenzia Club Med Voyages di Milano è a Sua disposizione per conoscere tutte le destinazioni, richiedere i cataloghi, fornire preventivi personalizzati. Segnali la Sua appartenenza a un Rotary Club del Distretto 2040 per accedere alle condizioni speciali a Lei riservate. Milano, Via Larga 9 - Tel. 02 5834921 - [email protected] Rotary2040_6.qxd:Layout 1 3-06-2010 16:03 Pagina 10 Rotary2040 10 Rotaract Distretto 2040, insieme per Haiti Tre conviviali, sette Club e l’impegno dei Soci della Zona Olona Brianza tutti per raggiungere un unico obiettivo: donare quante più protesi possibili ai bambini di Haiti. Rotaract per Haiti ha raccolto 5.000,00 € per la Casa dei Piccoli Angeli che si occupa della ricostruzione degli arti e della riabilitazione dei bambini che hanno subito mutilazioni a causa del terribile terremoto del 12 gennaio scorso. Ci siamo avvicinati ad Haiti, al suo territorio e alle sue contraddizioni e ci siamo emozionati davanti all’impegno e ai progetti della Fondazione Rava (www.nphitalia.org). Un grande service nato dal cuore dei Club del Distretto Rotaract 2040: Appiano Gentile, Erba Laghi, Leonardo da Vinci, Porta Vercellina, Sant’Ambreus, Scala Manzoni, VisconSara Zottola - Presidente Azione Sociale teo, e di tutta la Zona Olona Brianza. Grazie! I l 22 aprile 2010, nella splendida cornice di Villa Valera in Arese, il Rotaract Visconteo ha ospitato i 5 Rotary Padrini (Bollate Nirone, Garbagnate Groane, Magenta, Rho, Rho Fiera Centenario) per una conviviale in favore della Fondazione Francesca Rava. L’Onlus è da anni impegnata nell’offrire ai bambini di tutto il mondo assistenza medica gratuita. In particolare è attiva in Haiti dove, a seguito della catastrofe dello scorso gennaio ed essendo il loro ospedale l’unico che ha retto alle violente scosse sismiche, è diventata punto di riferimento per i Rotaract pro Haiti Conviviale in favore della Fondazione Francesca Rava poveri abitanti del quel martoriato paese. La serata si è aperta con un aperitivo nel magnifico parco della Valera, dove i tanti e graditi ospiti sono stati accolti dalla Presidente Jessica Fantetti, e da tutti i Soci del Visconteo, con il piacere di poter confermare anche quest’anno il consueto e gradito appuntamento con i Rotariani, nostri Rotary ai fornelli per Haiti È difficile capire perché la natura sia tanto avversa a popoli che quotidianamente lottano per sopravvivere. Il terremoto ad Haiti ha scosso l’intero mondo, certo si sono mobilitate tutte le organizzazioni e si sono coordinate intere nazioni per aiutare la popolazione e noi non potevamo restare fermi ad osservare tutto ciò. Sì, perché, anche se si è piccoli e non si dispone di grandi ricchezze, si può sempre aiutare gli altri. Da un’idea geniale di una nostra Socia, è nata la nostra voglia di organizzare una cena in tutto e per tutto, mettendoci ai fornelli, trasformandoci in vere casalinghe, ma anche casalinghi, per comprare ogni prodotto al minor prezzo possibile, chiedere aiuto a chi ce lo poteva fornire, trovare pane, carne, pesce, vino tutto il necessario per organizzare un banchetto degno di un grand hotel, basandoci sulle sole nostre forze. La vera grandezza di quest’impresa è stata quella di ritrovare un gruppo tanto affiatato e volenteroso nel realizzare forse un gioco, forse un divertimento, ma con una grande finalità. Non importa donare assegni degni di una multinazionale, oppure bonifici da spavento, importa aver fatto la propria parte, seppur minima. Con tanta volontà e un po’ di fatica, abbiamo lasciato per- plessi tutti i partecipanti che non si aspettavano minimamente un servizio tanto preciso, un menù così ricercato ed una combriccola di ragazzi solitamente impeccabili, con qualche rimasuglio di cibo sul grembiule. Il servizio ai tavoli è stato degno di un vero ristorante, e il tempo a nostra disposizione non è che sia stato tantissimo! L’importante è aver visto tutti i nostri ospiti orgogliosi di aver contribuito al nostro progetto, la gioia maggiore è stata sentir la relatrice della fondazione Rava ringraziarci perché grazie al ricavato, alcuni bambini potranno riprendere a camminare e giocare come ogni bambino dovrebbe fare. Non è mancata la commozione quando osservando il video, abbiamo capito che forse in piccolo, ma forse in grande per quei bambini, anche noi abbiamo fatto il nostro dovere. Anche noi abbiamo contribuito alla loro felicità e al tempo stesso, senza che ce ne accorgessimo, abbiamo riempito i nostri cuori. Si può fare del bene sempre, si può sempre donare felicità, non importa con quanti soldi o tempo, non importa con quanto sforzo, l’importante è tener ben saldo questo principio. Si può sempre donare amore, sempre, si può sempre imparare ad amare, anche con poco. Cristina Ratti - Rotaract Erba-Laghi grandi sostenitori e fonte di ispirazione nel concretizzare i valori del servizio e dell’amicizia. Nel corso della prima parte della cena, il Club ha riservato un breve momento all’ammissione di una nuova Socia, Roberta Guarna: un evento bello ed importante per la vita del Club, che per me ha assunto un significato diverso ed ancora più emozio- nante. Non era la prima volta che mi trovavo a presentare un neo Socio, ma introdurre mia sorella, in un’occasione così speciale, mi ha tolto le parole ed il fiato. Momento centrale della serata, l’intervento della dr.ssa Paola Corno Grimaldi, volontaria della Francesca Rava, che ci ha raccontato la Sua esperienza personale ed il suo impegno quotidiano nella Fondazione ed in particolare in Haiti. Tuttavia le parole non sono mai sufficienti a descrivere la grandezza della sofferenza umana, ne l’immaginazione di chi ascolta è in grado di arrivare a comprendere la disperazione se guidata da soli racconti, seppure appassionati, come quelli della nostra relatrice. La dr.ssa Corno, ben conscia di questo limite, ha concluso il proprio intervento mostrando a tutti noi un toccante video che dichiarava tutta la potenza del disastro e l’urgenza degli aiuti in pochi minuti di cruda realtà. Grazie alla generosità degli ospiti, con la lotteria organizzata dal Visconteo, si è potuto raccogliere la somma di € 1.200,00 interamente devoluti alla causa haitiana. Certamente una piccolissima goccia nell’oceano di bisogni ed urgenze della popolazione devastata dal sisma ma contributo che siamo certi sia arrivato in mani responsabili e capaci. Rosa Guarna Segretaria Rotaract Visconteo Rotaract per Haiti, una conviviale per un grande service “L a nostra grande speranza non crolla, anzi cresce. Affermare la vittoria della vita sulla morte e ricostruire l’umano è ora il nostro compito qui”. È questa la risposta dei volontari che ad Haiti affrontano il dramma del terremoto. Ambasciatrice di questa realtà umana, alla Conviviale di Club, giovedì 6 maggio, presso l’Hotel Manin di Milano, la Vice Presidente della Fondazione Francesca Rava: Mariachiara Roti, impegnata in prima linea nel fornire aiuti umanitari al contesto haitiano, attraverso medicine, cibo, ed operando nella ricostruzione di strade e di villaggi. L’inevitabilità di ciò che è accaduto ha scosso i cuori di tutto il mondo ponendo l’uomo di fronte al sua dramma: la sua fragilità. Il dramma non è tuttavia tragedia. La tragedia si ha quando una costruzione frana e tutti i sassi, i pezzi di marmo, i pezzi di muro, crollano. E tutto nella vita diventa niente, è destinato a diventare niente perché di ciò che abbiamo vissuto nel passato, di ciò che abbiamo vissuto fino un’ora fa, fino cinque minuti fa, non esiste più niente di formato, di costruito, non esiste più niente. E questo è tragico. La tragedia è il nulla come traguardo, il niente, il niente di ciò che è. Mentre se di fronte all’azzeramento delle fatiche di una vita, rimane anche solo un briciolo di speran- za, una volontà di ricominciare, si può parlare di dramma, ma non di tragedia. Il lavoro della Fondazione Rava ha voluto trasformare la tragedia di Haiti in un dramma. Ha portato la speranza in una terra che, pur abituata alla sofferenza, come delineato dal background storico del console generale di Haiti a Milano dott. Pasini, mai come ora ha avuto la necessità di una risposta urgente all’imprevisto che l’ha segnata. Il Rotaract ancora una volta, ha voluto sostenere questa speranza. La risposta data, porta in sé una bellezza straordinaria, che è tale perché espressa attraverso la creatività. Ognuno dei singoli invitati alla serata, ha devoluto la sua offerta per acquistare uno o più mattoncini di “Lego” simbolo di uno o più mattoni reali, donati per la costruzione di un nuovo edificio in Haiti. Al termine della serata, quella costruzione in lego, divenuta formalmente simbolo di un edificio, era il nostro dono di speranza. Il Rotaract Appiano Gentile e delle Colline Comasche, ha voluto mettersi in gioco completamente, contribuendo con un gesto, senza dubbio più che simbolico; donando una somma di denaro finalizzata all’acquisto di una protesi, ha voluto dare speranza per la “ricostruzione” non di un edificio, ma ancora più a fondo, di un uomo. La coscienza quindi non di un solo aiuto materiale, ma oltresì di un aiuto umano, poiché la perdita di un arto o di parte di esso rappresenta per queste persone, un segno indelebile, sulla propria persona, del dramma vissuto. In questo gesto, di fronte ad una bellezza e ad una creatività del genere, ci si può fermare “al come siamo stati bravi” oppure domandarci stupiti cosa ci abbia mosso. Riteniamo che la testimonianza della rappresentante della Fondazione Rava ci abbia aperti a delle domande decisive: “che speranza ci può essere per Haiti?”, “quale aiuto da parte nostra?”, provocandoci a stare di fronte a questo fatto estremamente drammatico da uomini. Valeria Vittori - Rotaract Appiano Gentile Rotary2040_6.qxd:Layout 1 3-06-2010 16:03 Pagina 11 2040Rotary 11 rotarACT Rotaract Classic Race Zona Lariano Orobica Alla scoperta di un’icona I l 14 marzo 2010 si sono accesi i motori delle più belle veterane delle strade che hanno percorso la provincia di Varese, sfidandosi per la scalata della classifica nella prima Rotaract Classic Race. È una delle prime giornate tiepide di inizio primavera, il cielo non è terso, c’è qualche nube, ma le previsioni di neve sono state disattese e l’adrenalina che si sente vibrare nell’aria fa alzare la temperatura. Ore 11.00: le macchine cominciano a riempire il parcheggio di Villa Recalcati, sede della Provincia di Varese, i curiosi si avvicinano per chiedere ai piloti informazioni sui bolidi, qualcuno riconosce l’auto che avevano i suoi genitori, e i bambini si divertono a correre tra quegli strani mezzi che non hanno mai visto. Dopo le verifiche tecniche e la distribuzione dei road book, la griglia di partenza è pronta, e la pista è aperta dalle moto d’epoca BMW: c’è il rischio che la strada sia ancora ghiacciata dopo l’ultima nevicata, e i centauri controlleranno che il circuito sia pulito. I ragazzi del Rotaract Club Varese Verbano sono in fibrillazione per la partenza della prima edizione della Rotaract Classic Race, ognuno è al suo posto, pronto a rendersi utile in ogni modo per la perfetta riuscita dell’evento; le postazioni sono distribuite lungo tutta la Provincia, dal lungolago di Gavirate alle strette stradine dell’Alpe San Michele. I piloti e i navigatori sgommano alla partenza e si dirigono verso l’ippodromo per le prime prove cronometrate. Si dirigeranno poi a Gavirate dove li attendono cinque pressostati lungo la strada ciclabile che costeggia il lago. Per gli equipaggi non c’è tempo di godersi il bel paesaggio, sono concentrati sulle prove, sulla precisione, sulla velocità. La gara si sposta a Cuvio per altre prove cronometrate e poi si snoda lungo la stradina che porta all’Alpe San Michele, dove ci sarà tempo per qualche foto al panorama sulle Prealpi ancora innevate e per un caffè al volo nel piccolo rifugio. Si prosegue in discesa di nuovo verso Cuvio e a Gavirate dove si ripeteranno le prove cronometrate. Intorno alle 17.00 la prima auto arriva a Mustonate, nel largo parcheggio del ristorante Tana d’Orso, dove le auto rimarranno in esposizione per tutta la sera, durante la cena degli equipaggi e la premiazione. Alla fine della gara il sole tramonta sul lago, gli equipaggi arrivano tutti, uno dopo l’altro, al traguardo, nonostante qualche ammaccatura. Il clima tra noi ragazzi del Club è di soddisfazione per la perfetta riuscita di un evento che tutti (noi compresi) consideravano sopra le nostre capacità. La commissione che ha organizzato la gara tira finalmente un respiro di sollievo dopo i nervosismi degli ultimi giorni e si unisce al resto del Club per i festeggiamenti finali. È ora di decretare i vincitori della giornata! Aiolfi, che ha corso senza navigatore sulla sua A 112, è il migliore della classifica assoluta. Vengono assegnati premi speciali alle scuderie che hanno partecipato e si premiano i primi classificati nella classifica speciale riservata ai Rotariani (primo Ezio Salviato con Filippo Salviato, secondi Matteo Cecchetti con Cristina Agostinini) e ai rotaractiani (Silvia Balestrieri con Nicola Dell’Oro). Ovviamente ogni evento del Rotaract ha un risvolto benefico, la gara era finalizzata alla raccolta di fondi da destinare al più ambizioso progetto internazionale del Rotary: il programma Polio Plus, il cui obiettivo è debellare la poliomielite. Un ringraziamento speciale del Rotaract Varese Verbano va agli amici della scuderia HPC Franco Fraquelli e Fabio Contini, per il prezioso aiuto nell’organizzazione, e a Roberto Violini per il suo entusiasmo contagioso e per i consigli d’oro. Francesca Salviato Rotaract Varese Verbano unedì 10 maggio si è svolta a Bergamo la seconda conviviale dell’anno della Zona Lariano Orobica. I numerosi partecipanti dei 10 Club della Zona (Appiano Gentile, Bergamo, Bergamo Città alta, Bergamo Donizetti, Cantù, Como Erba Laghi, Sondrio Treviglio) hanno avuto l’onore di ospitare il dott. Gian Riccardo Marini, AD di Rolex Italia. Al termine del pranzo, il dott. Marini ha offerto ai presenti, con un breve, ma esauriente intervento, una panoramica sul mondo Rolex: in seguito ad un essen- L gi. Wilsdorf registrò ufficialmente il marchio “Rolex” nel 1915: la scelta di questo nome fu dettata da esigenze di brevità, impatto sul consumatore, facile memorizzazione e pronunciabilità in tutte le lingue. Sin dai primi anni di vita, Rolex SA ha collezionato una serie ininterrotta di successi e primati nel campo dell’innovazione tecnologica: furono Rolex i primi orologi impermeabili, i primi orologi con il datario (“day-date”) e a carica automatica (1931), così come i primi orologi ad ottenere la certificazione di cronometro. positivi del prodotto finito senza ricorrere a fornitori esterni: la società ha infatti scelto di insistere su un’integrazione verticale (per la quale solo negli anni ’90 sono state acquisite 16 aziende fornitrici) che oggi permette a Rolex di vantare una produzione completamente autosufficiente. Al termine, il dott. Marini ha sottolineato come l’azienda Rolex si presenta come una realtà imprenditoriale sensibile, umana, vicina al consumatore: un’azienda che, insieme ai suoi orologi, simboli di eccellenza, esporta una filosofia di vita ed ziale excursus sulla storia dell’azienda, il relatore ha posto l’accento sulla grande capacità di rinnovamento che ha portato i prodotti Rolex a diventare uno status symbol in virtù dei continui successi riportati sul mercato, permettendo all’azienda di imporsi anche come leader nel campo della comunicazione e degli sponsor a livello internazionale. La Rolex SA fu fondata nel 1905 da Hans Wilsdorf, un orologiaio bavarese, e dal fratellastro Alfred Davies (i primi orologi prodotti recavano all’interno della cassa la sigla W&D, Wilsdorf & Davies): ai due si unì successivamente in società lo svizzero Hermann Aegler, produttore dei meccanismi utilizzati dall’azienda per la produzione degli orolo- Da sempre in prima linea nel campo delle sponsorizzazioni (fin dal 1927, quando Mercedes Gleitze attraversò la Manica a nuoto con un Rolex Oyster al polso), Rolex SA ha accostato il proprio marchio a tutti i maggiori eventi sportivi del mondo, dalla Wimbledon Championship (tennis) alla Rolex Fei World Cup (equitazione), passando per la Rolex Farr 40 World Championship (vela) e l’Open Championship (golf ). Grande interesse si è percepito nei presenti anche quando il dottor Marini ha illustrato, con l’ausilio di un video esplicativo, le dinamiche di produzione degli orologi Rolex, dinamiche molto complesse e lunghe anche perché Rolex produce al proprio interno tutti gli elementi com- un messaggio positivo per tutte le realtà imprenditoriali. Il grande interesse dei rotaractiani presenti si è dimostrato anche per le numerose domande poste al dott. Marini soprattutto in relazione agli sviluppi futuri di Rolex, alla crescita a livello globale del marchio e alla produzioni di orologi. È stata una serata davvero interessante e nella quale si è avuta la possibilità di ascoltare le parole di un importante manager di uno dei maggiori brand del lusso nel mondo; è però anche stata anche un’occasione fondamentale per sviluppare la conoscenza tra tutti i Soci dei 10 Club della Zona, e un momento di vera unione, concreta amicizia e collaborazione per la Zona Lariano Orobica. Rotary2040_6.qxd:Layout 1 3-06-2010 16:03 Pagina 12 THE ICON REIMAGINED JAGUAR XJ È UN CAPOLAVORO DI DESIGN CHE CONSERVA NEL CUORE IL MITO DEL PASSATO, MA HA TUTTA LA FORZA E L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA PER PORSI COME MODELLO D’ISPIRAZIONE DEL FUTURO. COMFORT ESTREMO, PRESTAZIONI AL TOP E DETTAGLI ESCLUSIVI, COME FINITURE DI PREGIO E LAVORAZIONI ARTIGIANALI, DANNO VITA A UNA NUOVA INTERPRETAZIONE DEL PIACERE DI GUIDA. PERCHÉ SOLO UNA VERA ICONA PUÒ SUPERARE I CONFINI DEL TEMPO E DIVENTARE L’INCARNAZIONE DI UN NUOVO STILE CONTEMPORANEO. PROVALA NEL NOSTRO SHOWROOM JAGUAR MIAUTO Via Mecenate, 77 - Milano - Tel 02 5099571 www.jaguarmiauto.it Consumi ciclo combinato da 7.0 a 12.1 l/100 km. Emissioni CO2 da 184 a 289 g/km.