INDICE PREMESSA TITOLO I ORGANI COLLEGIALI A LIVELLO DI ISTITUZIONE SCOLASTICA Art. 1. Il Consiglio di intersezione/interclasse nella scuola dell’infanzia e primaria Art. 2. Il Consiglio di classe nella scuola secondaria di primo grado Art. 3. Il Collegio Docenti Art. 4. Il Comitato per la valutazione del servizio dei docenti Art. 5. Il Consiglio d’Istituto Art. 6. Il Presidente del Consiglio d’Istituto Art. 7. La Giunta esecutiva Art. 8. Il Comitato dei Genitori Art. 9. Assemblee dei Genitori Art. 10.Il Gruppo di Lavoro Interistituzionale per l’integrazione degli alunni portatori di handicap Art. 11.Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) Art.12 .La Commissione mensa 12.1 Compiti 12.2 composizione e durata Art.13. Organo di Garanzia (scuola secondaria) Art.14. Rapporti tra Organi Collegiali Art. 15.Norme comuni sul funzionamento degli Organi Collegiali 15.1 convocazione 15.2 ordine del giorno 15.3 svolgimento e validità delle sedute 15.4 programmazione 15.5 verbalizzazione 15.6 pubblicità delle sedute e degli atti 15.7 dimissioni e decadenze TITOLO II ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA Art. 16. Formazione iniziale delle sezioni/classi 16.1 norme generali 16.2 norme specifiche per la scuola secondaria Art. 17 .Iscrizioni in itinere scuola dell’infanzia Art. 18. Iscrizioni in itinere scuola primaria Art. 19. Uso degli spazi interni ed esterni 19.1 Norme comuni 19.2 Norme specifiche per la scuola dell’infanzia /infanzia Art. 20. Uso delle attrezzature e dei sussidi 20.1 norme generali 20.2 utilizzo laboratori informatici Art. 21. Funzionamento della biblioteca Art. 22. Viaggi d’istruzione e visite guidate Art. 23. Collaborazione con genitori, esperti e rappresentanti di enti vari 1 Art. 24. Programmazione attività para-inter-extra scolastiche Art. 25. Sicurezza alimentare Art. 26. Diffusione e/o affissione stampati enti vari Art. 27. Concessione in uso delle palestre ed altri locali scolastici Art. 28. Sicurezza ed emergenze Art. 29. Divieto di fumare TITOLO III NORME RIGUARDANTI GLI ALUNNI Art. 30. Entrata alunni (ritardi, entrata anticipata e posticipata) scuola infanzia 30.1 entrata 30.2 ritardi 30.3 entrata e uscita anticipata e posticipata Art. 31. Assenze alunni scuola infanzia Art. 32. Vigilanza sugli alunni scuola infanzia Art. 33. Entrata alunni (ritardi, entrata anticipata e posticipata) scuola primaria 33.1 entrata 33.2 ritardi 33.3 entrata anticipata e posticipata Art. 34. Uscita alunni - Scuola primaria 34.1 Uscita 34.2 Uscita anticipata Art. 35. Assenze alunni (giustificazioni, scarsa frequenza) scuola primaria Art. 36. Comportamento degli alunni scuola primaria Art. 37. Vigilanza sugli alunni scuola primaria Art. 38. Norme disciplinari scuola secondaria 38.1 ingresso ed uscita 38.2 intervallo 38.3 giustificazioni 38.4 ritardi 38.5 uscita anticipata 38.6 uscite didattiche 38.7 arredi e sussidi didattici 38.8 sanzioni disciplinari 38.9 varie Art. 39. Prevenzione pediculosi Art. 40. Somministrazione farmaci Art. 41. Infortuni alunni Art. 42. Grembiule Art. 43. Cellulare TITOLO IV RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA Art. 44. Modalità di comunicazione scuola-famiglia Art. 45. Diario d’ Istituto (scola primaria e secondaria) 2 TITOLO V ATTIVITA’ SPORTIVE, CULTURALI ED ARTISTICHE Art. 46. Finalita’ TITOLO VI SERVIZI AMMINISTRATIVI Art. 47. Servizi amministrativi 47.1 Identificazione 47.2 Accesso 47.3 Comunicazioni 47.4 Procedure 47.5 Collaboratori scolastici TITOLO VII NORME RIGUARDANTI IL REGOLAMENTO Art. 48 Approvazione e diffusione Art. 49 Validità e modifiche 3 Premessa La scuola è una comunità che ha lo scopo, con il contributo di tutte le componenti, di educare ed istruire, promuovendo la formazione umana, culturale e civile degli alunni. La serena convivenza nella comunità si realizza attraverso l’osservanza di regole di condotta e di norme democraticamente definite ed accettate che disciplinano i rapporti all’interno della scuola. Le norme contenute nel presente regolamento sono da considerarsi conformi alle disposizioni vigenti ed in particolare derivano da quanto disposto dai “Decreti Delegati” del 1974, dal D.P.R. n. 275/1999 sull’Autonomia Scolastica , da l Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 7 giugno 1995, dal DPR 24 giugno 1998, n. 249 “Statuto delle studentesse e degli studenti” e dal DPR 21 novembre 2007, n. 235 “Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria”. 4 TITOLO I ORGANI COLLEGIALI A LIVELLO DI ISTITUZIONE SCOLASTICA Art. 1. Il Consiglio di intersezione/interclasse nella scuola dell’infanzia e primaria Il Consiglio di Intersezione nella scuola dell’infanzia e di Interclasse nella scuola primaria, ai sensi dell'art. 5 del D.L.vo n. 297/94, dura in carica un anno ed è composto dai docenti delle sezioni/classi e da un genitore eletto per ciascuna sezione/classe. L’elezione dei rappresentanti dei genitori avviene entro il mese di ottobre secondo la procedura semplificata ai sensi dell'OM n. 215/91. Il Consiglio di Istituto stabilisce eventuali criteri circa il coordinamento organizzativo dei consigli d’intersezione, interclasse, classe Si riunisce in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni col compito di formulare proposte in ordine all’azione educativa e didattica in materia di programmazione, valutazione e sperimentazione. Le proposte saranno indirizzate al Consiglio di Istituto, eccetto quelle di carattere strettamente didattico che saranno rivolte al Collegio Docenti. Il Capo d’Istituto, o un docente suo delegato, presiede il Consiglio. Il Consiglio è convocato dal Capo d’Istituto alle scadenze previste o su richiesta di un terzo dei componenti. Si riunisce di norma tre volte all’anno. Di ogni riunione viene redatto il verbale dal docente designato dal Presidente. Le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari spettano al consiglio di intersezione / interclasse con la sola presenza dei docenti. Art. 2 Il Consiglio di classe nella Scuola secondaria di primo grado Fanno parte del consiglio di classe: - i docenti di ciascuna classe - 4 rappresentanti dei genitori eletti dai genitori degli alunni iscritti alla classe - il Dirigente scolastico, o suo delegato, che presiede il consiglio. Il Consiglio di classe è un organo di durata annuale la cui presidenza spetta di diritto al Dirigente scolastico. Le riunioni del consiglio si svolgono in orario non coincidente con quello delle lezioni. Nella scuola sono previste regolari riunioni periodiche al fine di realizzare il necessario coordinamento tra le diverse discipline, elaborare e verificare la programmazione educativa e didattica. Alle riunioni dei consigli di classe non partecipano i genitori quando si tratti: - di coordinamento didattico e di rapporti interdisciplinari; - della valutazione periodica o finale e della compilazione della pagella degli alunni. Competono ai consigli da classe le seguenti attribuzioni: - formulazione di proposte al Collegio in ordine all’azione educativa e didattica, incluse le iniziative di carattere integrativo e di sostegno previste dall’ art. 7 della legge n. 517/1977; - potere di iniziativa obbligatorio per le proposte di adozione dei libri di testo; - espressione al Collegio dei docenti del parere su iniziative di sperimentazione metodologicodidattica, che riguardino la classe; - estensione ed agevolazione dei rapporti tra docenti, genitori ed alunni; - verifica periodica dell’andamento didattico nelle classi di competenza; - valutazione quadrimestrale e valutazione finale degli alunni; - assunzione di provvedimenti disciplinari a carico degli alunni. Si richiamano, inoltre, alcuni tra i principali adempimenti didattici del Consiglio: a) formulazione di proposte al Collegio docenti in ordine alla: - scelta di sussidi didattici, di attrezzature tecnico—scientifiche e delle dotazioni librarie; - progettazione tempo-scuola; 5 b) formulazione di proposte al D.S. in ordine al piano annuale delle attività specificatamente connesse con l’attività didattica e con il funzionamento della Scuola; c) valutazione e approvazione di iniziative riservate agli alunni, proposte da enti ed associazioni pubbliche o private attinenti la sua competenza; d) individuazione di: - iniziative integrative sia curriculari che extracurriculari idonee ad arricchire di motivazione e di interessi l’impegno degli alunni; - eventuali problemi e difficoltà da risolvere per una positiva partecipazione di tutti gli alunni all’attività della classe; e) espressione di un parere al Consiglio di Istituto per l’eventuale organizzazione di lezioni, colloqui, attività di studio e ricerca finalizzati ai vari progetti contenuti nel P.O.F. La legge sulla trasparenza degli atti amministrativi salvaguarda anche l’interesse degli alunni alla tutela di notizie sulla propria sfera soggettiva, la cui divulgazione potrebbe comportare un pregiudizio. Pertanto al genitore l’accesso ai verbali del consiglio della classe frequentata dal figlio sarà limitato a quelle parti degli atti che si riferiscono al proprio figlio. Art. 3. Il Collegio Docenti Il Collegio Docenti congiunto è formato da tutti i docenti in servizio nell’Istituto Comprensivo ed è presieduto dal capo d’Istituto. Si riunisce secondo la cadenza deliberata all’inizio di ciascun anno scolastico in fase di programmazione delle attività funzionali all’insegnamento ai sensi dell’art. 29 del CCNL/06 e seguenti aggiornamenti contrattuali Il Collegio Docenti può riunirsi anche in forma disgiunta. Per quanto attiene le attribuzioni del Collegio Docenti si fa riferimento a quanto previsto dagli art. 7, 46 e 47 del D.L.vo n. 297/94. Per quanto concerne il suo funzionamento si fa riferimento alle norme comuni definite dall’art. 13 del presente regolamento. Art. 4. Il Comitato per la valutazione del servizio dei docenti Sono istituiti tre Comitati per la Valutazione del Servizio dei docenti, uno per la scuola dell’infanzia, uno per la scuola primaria ed uno per scuola secondaria, tutti presieduti dal Capo d’Istituto . Per quanto attiene le attribuzioni del Comitato si fa riferimento a quanto previsto dagli art. 11 e 45 del D.L.vo n. 297/94. Per quanto concerne il suo funzionamento si fa riferimento alle norme comuni definite dall’art. 13 del presente regolamento. Art. 5. Il Consiglio di Istituto Il Consiglio di Istituto, ai sensi dell'art. 8 del D.L.vo n. 297/94, dura in carica tre anni ed è composto, sulla base numerica della popolazione scolastica, da 18 membri eletti (8 genitori, 8 docenti, 2 A.T.A.) e da uno di diritto (Capo d’Istituto). Per quanto attiene le attribuzioni del Consiglio si fa riferimento a quanto previsto dall’ art. 10 del D.L.vo n. 297/94. Il Consiglio si riunisce almeno cinque volte nel corso dell'anno scolastico, di cui una all'inizio e una al termine. Il Consiglio d’Istituto è convocato dal Presidente del Consiglio stesso in orario compatibile con gli impegni di lavoro dei componenti eletti o designati. Le sedute hanno validità purchè sia presente la metà più uno dei componenti in carica. In mancanza della componente dei genitori la presidenza è assunta dal consigliere più anziano di età, indipendentemente dalla Componente di appartenenza. Le deliberazioni vengono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi. In caso di parità, prevale il voto del Presidente. 6 Qualora si faccia questione di persone la votazione è segreta. Entro il mese di ottobre, il Consiglio approva la relazione annuale predisposta dalla Giunta Esecutiva, ed approva nei tempi previsti dalla normativa il programma annuale (ex bilancio di previsione) le variazioni, e il conto consuntivo. Il Consiglio può affidare compiti, con indicazione del termine per la presentazione della relazione, a commissioni di lavoro permanenti o temporanee, la cui composizione rispetti la proporzione fra le diverse componenti. I consiglieri, per giustificati motivi e dopo essersi qualificati al personale, hanno libero accesso ai locali delle scuole dell’Istituto; in nessun caso è ammesso accedere alle aule in orario di lezione senza l’autorizzazione dell’insegnante. Alle sedute del Consiglio d’Istituto possono assistere, senza diritto di parola, gli elettori delle componenti rappresentate nel Consiglio stesso, eccettuati i casi in cui siano posti all’ordine del giorno argomenti che facciano questione di persone. Chiunque abbia i requisiti previsti dal comma precedente, per assistere alla seduta, dovrà, a richiesta, esibire un documento di riconoscimento che permetta l’accertamento del titolo di elettore. Il numero degli aventi diritto ammissibili è in base alla capienza e alla idoneità dei locali. All’albo della Scuola viene affisso, almeno cinque giorni prima, l’atto di convocazione del Consiglio contenente gli argomenti all’ordine del giorno. Il pubblico che assiste alla seduta deve tenere un comportamento corretto. Qualora il comportamento del pubblico non consenta l’ordinato svolgimento dei lavori, il Presidente può dispone la prosecuzione della seduta in forma privata. Il Presidente, su deliberazione del Consiglio, può invitare a partecipare alle riunioni i rappresentanti degli Enti Locali o altri Enti del territorio, delle organizzazioni sindacali dei lavoratori dipendenti o autonomi operanti nel territorio, al fine di approfondire l’esame di problemi riguardanti la vita e il funzionamento della scuola. Di norma, almeno venti giorni prima della convocazione del Consiglio, il Presidente farà recapitare ai rappresentanti degli Enti interessati un invito scritto a partecipare alla riunione in cui dovranno essere chiaramente indicati gli argomenti per il cui approfondimento si richiede l’intervento degli Enti invitati. Art. 6 Il Presidente del Consiglio di Istituto Il Consiglio nella sua prima seduta, presieduta dal D.S e convocata non oltre il 20° giorno dalla data in cui sono stati proclamati gli eletti, elegge il proprio Presidente. Sono elettori tutti i consiglieri; sono candidati tutti i genitori membri del Consiglio. L’elezione ha luogo a scrutinio segreto. E’ considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei componenti; qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti. A parità di voti si dovrà ripetere la votazione (D.M. 26.07.1983). Il Consiglio può eleggere un vicepresidente, secondo le stesse modalità, che ne fa le veci in caso di sua assenza o impedimento. Il Presidente rappresenta il Consiglio nella sua collegialità e ne tutela i diritti in tutte le sedi idonee interne o esterne alla scuola. Sono compiti del Presidente: - convocare e presiedere le riunioni del Consiglio; - affidare ad un consigliere le funzioni di segretario; - autenticare con la propria firma i verbali delle sedute redatti dal segretario; - adottare i necessari provvedimenti per il regolare svolgimento delle sedute (stabilire l’ora di inizio e fine, indicare la durata massima di discussione di ogni punto all’o.d.g., dare la parola secondo l’ordine della richiesta); - firmare unitamente al presidente della Giunta Esecutiva la relazione annuale del Consiglio; - prendere contatti, previa deliberazione del Consiglio, con i Presidenti di altri Istituti o i rappresentanti di Enti pubblici e privati negli interessi delle scuole dipendenti dell’ Istituto. La carica di Presidente è ritenuta incompatibile con quella di componente la Giunta Esecutiva. 7 Art.7 La Giunta Esecutiva Il Consiglio di Istituto, ai sensi dell'art. 8 del D.L.vo n. 297/94, elegge al suo interno una Giunta Esecutiva composta da un docente, un rappresentante del personale ata e due genitori. Fanno parte di diritto della Giunta il capo d'istituto, che la presiede, e il Direttore dei S.G.A., che svolge funzioni di segretario. Essa ha compiti istruttivi ed esecutivi rispetto all'attività del Consiglio e svolge la propria attività nell'ambito delle decisioni di quest'ultimo. Art.8 Il comitato dei Genitori I rappresentanti dei genitori nei Consigli di Classe, Intersezione/Interclasse possono costituire il Comitato dei genitori dell’Istituto. Ne fanno parte di diritto i genitori facenti parte del Consiglio d’Istituto. Esso eleggerà un Presidente al suo interno e si darà un regolamento che non dovrà entrare in contrasto con il presente Regolamento. Art. 9 Assemblee dei genitori L’assemblea di classe è convocata su richiesta del rappresentante di classe o degli insegnanti della classe. Può partecipare il Dirigente Scolastico e nel primo caso, se invitati, anche gli insegnanti interessati; nel secondo caso la presenza degli insegnanti è obbligatoria. Nel caso di assemblea richiesta dai genitori, il rappresentante deve presentare in Direzione la richiesta scritta con l'indicazione della data, dell'ora, dell'ordine del giorno e l'impegno a presentare un verbale della riunione. Nel caso l'assemblea sia convocata dagli insegnanti, le stesse indicazioni saranno registrate sull'agenda della programmazione. L’assemblea di plesso è composta da tutti i genitori degli alunni iscritti nello stesso plesso. L’assemblea di Circolo è composta da tutti i genitori degli alunni iscritti nelle scuole del Circolo. Entrambe sono convocate dal Presidente dell’assemblea, quando sia stato eletto, o dal comitato dei genitori, espresso dai rappresentanti degli stessi eletti nei Consigli di Interclasse e di Intersezione. La data di convocazione delle assemblee deve essere comunicata alla Direzione con almeno sette giorni di anticipo, al fine di poter ottenere l’utilizzazione dei locali scolastici. Art.10 Il gruppo di Lavoro Interistituzionale per l’integrazione degli alunni portatori di handicap Annualmente si costituisce il Gruppo di Lavoro Interistituzionale per l'integrazione degli alunni portatori di handicap, ai sensi dell'art. 15 della L. n. 104/92 con le seguenti modalità: il capo d'istituto, in qualità di presidente; un docente di sostegno di scuola dell’infanzia, designato dal Collegio Docenti; un docente di sostegno di scuola primaria, designato dal Collegio Docenti; un docente di sostegno di scuola secondaria, designato dal Collegio Docenti un genitore di scuola dell’infanzia, designato dal Consiglio di Istituto; un genitore di scuola primaria, designato dal Consiglio di Istituto; un genitore di scuola secondaria, designato dal Consiglio di Istituto; un rappresentante dell’SSNPI della ASL4; un rappresentante dell'Amministrazione Locale, designato dall'Assessore alla Pubblica Istruzione. Il Gruppo si riunisce almeno due volte l'anno. Art. 11 : Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione [GLI] Così come previsto dalla C.M n. 8/2013 è costituito il GLI con i seguenti compiti principali : - rilevazione degli alunni con DSA e BES presenti nella scuola ; - confronto su casi e supporto ai colleghi sulle metodologie e le strategie da adottare; 8 - rilevazione dei livelli di inclusività della scuola; - raccolta e documentazione degli interventi effettuati. Il GLI è composto da : - insegnanti di sostegno e docenti curricolari ; - rappresentante ASL; - genitori individuati dal Consiglio d’Istituto ; - altri esperti esterni. La componente “docente” viene rinnovata all’inizio di ogni anno scolastico ; la componente “genitori” viene rinnovata a seguito di nuove elezioni del Consiglio d’Istituto. Il GLI è presieduto dal Dirigente Scolastico o suo delegato. Art.12 La commissione mensa 12 .1 Compiti Si propone la vigilanza sul servizio di refezione scolastica del quale usufruiscono gli alunni dell’Istituto e che si esplica nei seguenti modi: a) verifica la qualità delle materie prime impiegate, la modalità di preparazione e somministrazione dei pasti secondo la piena rispondenza alle norme igieniche previste; b) verifica la rispondenza dei cibi, una volta cucinati, alle caratteristiche organolettiche che contribuiscono alla migliore appetibilità dei cibi stessi; c) verifica la corrispondenza della quantità prevista considerando le porzioni individuali; d) esprime proposte riguardo la formulazione del menù. La Commissione ha potere esclusivamente consultivo e propositivo in prima istanza nei confronti dell’Ente Locale e, in seconda istanza, nei confronti del Consiglio di Istituto. L’accesso alla cucina, ai refettori e agli altri locali ad essi collegati da parte di almeno due membri della Commissione deve avere caratteristiche di saltuarietà e improvvisazione. Per ogni visita effettuata alla mensa e alla cucina verrà redatto un sintetico verbale su apposito modulo predisposto con le osservazioni dei membri della Commissione (genitori, cuoco e docenti ), da essi sottofirmato e inviato al capo d'istituto che ne invia copia in Comune. La Commissione mensa riferisce al Consiglio di Istituto almeno una volta l’anno e ogni qualvolta sia ritenuto opportuno da una delle parti. La Commissione, su indicazione del presidente o suo delegato, può riunirsi alla presenza di tutte le componenti oppure in composizione ristretta, a seconda degli argomenti da trattare. 12 .2 Composizione e durata La Commissione mensa è composta dai seguenti membri: - il capo d'istituto e i cuochi quali membri di diritto; - 2 genitori in rappresentanza della scuola dell’infanzia; - 4 genitori in rappresentanza di tutti i plessi della scuola primaria, di cui due per il tempo pieno; - 4 docenti, uno per ogni plesso più uno per il tempo pieno; - un rappresentante dell'Amministrazione Comunale; - il medico scolastico per consulenza. I membri della Commissione vengono designati dal Consiglio di Istituto con apposita delibera, notificata per conoscenza al Comune, sulla base delle disponibilità espresse con le seguenti modalità: docenti: da parte del Collegio Docenti genitori: personale Amministrazione: da parte della Stessa su richiesta del Consiglio di Istituto. In caso di disponibilità in eccesso rispetto alle necessità il Consiglio di Istituto farà ricorso a votazione con maggioranza relativa. Hanno diritto alla designazione tutti i docenti titolari dell’Istituto e tutti i genitori di bambini frequentanti le scuole. Il capo d'istituto ha la funzione di presidente della commissione e può delegare tale funzione ad un membro della componente docente. 9 La Commissione ha durata biennale. Art. 13 Organo di garanzia ( Scuola secondaria) Ai sensi del D.P.R. 249/98 è costituto l’Organo di Garanzia. Le sue funzioni sono le seguenti : prevenire ed affrontare tutti i problemi ed i conflitti che possano emergere all’interno della scuola esaminare i ricorsi motivati dei genitori nel caso in cui siano state adottate sanzioni disciplinari in applicazione di quanto previsto dal regolamento di disciplina. L’organo di Garanzia è composto da : Dirigente Scolastico [presidente ] ; Un docente membro effettivo e un docente membro supplente nominati all’inizio di ogni anno scolastico dal Collegio Docenti ; Due Rappresentanti dei genitori – membri effettivi , in carica per tutta la durata del Consiglio d’Istituto ; Due rappresentanti dei genitori – membri supplenti, in carica per tutta la durata del Consiglio d’Istituto ; Art.14. Rapporti tra Organi Collegiali Ciascun organo collegiale opera in forma coordinata con gli altri organi collegiali che esercitano competenze parallele, ma con rilevanza diversa, interagendo tra loro nella comunità scolastica per il fine comune di garantire un servizio scolastico di qualità. Art.15 Norme comuni sul funzionamento degli Organi Collegiali 15.1 Convocazione. La convocazione di ciascun organo collegiale è disposta dal Presidente (o da chi ne fa le veci in caso di sua assenza o impedimento) con preavviso di almeno cinque giorni rispetto alla data della riunione. Di regola la convocazione è effettuata a cura degli Uffici di Segreteria, mediante lettera diretta e/o email ai singoli membri, recante il giorno, l’ora e il luogo della riunione e l’ordine del giorno degli argomenti che si tratteranno. La convocazione indirizzata ai genitori può essere consegnata ai figli frequentanti le scuole. In caso di riunione urgente, la convocazione è valida anche se viene recapitata 24 ore prima o trasmessa via fono/ email. La convocazione deve essere affissa all’albo delle singole scuole. La convocazione è disposta dal Presidente di propria iniziativa, ovvero su richiesta scritta con indicazione dell’ordine del giorno da parte di almeno un terzo dei componenti o su richiesta del presidente della giunta esecutiva se trattasi del Consiglio di Istituto. E' facoltà del Presidente, sentiti i richiedenti, di modificare la data di convocazione, comunque non può essere rinviata più di dieci giorni oltre il termine richiesto. 15.2 Ordine del giorno L'ordine del giorno della convocazione è disposto dal Presidente e deve contenere gli argomenti proposti per iscritto dai membri, da altri organismi collegiali e dalla giunta esecutiva nel caso del Consiglio di Istituto. L'ordine del giorno dovrà contenere la voce "Varie ed eventuali" affinchè ogni membro possa illustrare argomenti che non sono in esso compresi con facoltà di richiederne un eventuale inserimento nell'o.d.g. della riunione successiva. E' facoltà dell'organo collegiale, a maggioranza dei presenti, modificare l'ordine di discussione e di inserirvi, in via eccezionale, nuovi argomenti di carattere urgente. 10 15.3 Svolgimento e validità delle sedute La riunione è riconosciuta valida se è presente la metà più uno dei componenti in carica. L’organo collegiale è validamente costituito anche nel caso in cui venga a mancare la rappresentanza di alcune componenti. Possono prendere la parola esclusivamente i membri dell'organo collegiale. E' facoltà del presidente regolare gli interventi assegnando a ciascuno un limite di tempo (di norma 5 minuti) e delegittimando quelli non attinenti. Qualora un argomento abbia impegnato oltre mezz'ora di discussione, ogni membro può interporre mozione d'ordine formulando brevemente una proposta da porre ai voti. Dopo tale formulazione sarà consentito solo ad un altro membro di illustrare sinteticamente i motivi contrari, dopodichè essa sarà messa ai voti. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza dei voti validamente espressi (non si considera il numero delle astensioni o dei voti nulli); in caso di parità prevale il voto del Presidente. Di norma le votazioni si effettuano per alzata di mano, eccetto i casi in cui si tratti di persone per i quali si procede a scrutinio segreto. 15.4 Programmazione Ciascuno degli Organi Collegiali nella prima seduta di ogni anno scolastico programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, raggruppando a date prestabilite in linea di massima la discussione degli argomenti su cui sia possibile prevedere la necessità di adottare decisioni, proposte o pareri. 15.5 Verbalizzazione In ogni seduta viene redatto su apposito registro processo verbale, sottoscritto dal Presidente e dal Segretario da esso designato. Il verbale non è la riproduzione meccanica della discussione orale, ma è un documento che riporta ciò che è giuridicamente interessante, fatto salvo il diritto di ogni membro di chiedere che siano messe a verbale le proprie dichiarazioni. Il verbale contiene: gli aspetti formali relativi alla legalità della seduta (data, ora, luogo, o.d.g., presidente, segretario, membri presenti e assenti giustificati e non); sintetica relazione sulla materia trattata, contenuto delle decisioni adottate con l'esito della votazione. Il verbale può essere approvato seduta stante oppure in apertura della riunione successiva. Il verbale debitamente sottoscritto è atto pubblico che fa di per sé piena fede, salvo querela di falso. I verbali sono conservati presso gli uffici di segreteria. Per i verbali è consentita la verbalizzazione mediante supporto informatico, con la stampa relativa ad ogni seduta siglata dal presidente su ogni foglio. Al termine del mandato tutti i verbali saranno rilegati in un unico volume. 15.6 Pubblicità delle sedute e degli atti Alle riunioni degli organi collegiali, al fine di approfondire l'esame di problematiche di comune interesse, possono essere chiamati a partecipare a titolo consultivo gli specialisti che operano in modo continuativo nella scuola o rappresentanti degli Enti Locali o persone estranee alla scuola ma competenti nella materia di discussione. Comunque non possono essere presenti al momento della votazione. 11 I verbali e tutti gli atti preparatori sono depositati presso l'ufficio di segreteria e sono esibiti a chiunque, avendone i requisiti, ne faccia richiesta. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell'interessato. I membri di ciascun organo collegiale possono chiedere informazioni , prendere visione ed eventualmente richiedere fotocopie degli atti pubblici depositati presso gli uffici di segreteria, relativi alle materie di competenza dell'organo di appartenenza. 15.7 Dimissioni e decadenze I membri eletti possono chiedere per iscritto le dimissioni dal mandato per gravi motivi personali o familiari subentrati. Solo per i membri del Consiglio di Istituto si procede alla loro sostituzione mediante provvedimento di surroga. I membri eletti che non intervengono, senza giustificati motivi, a tre sedute consecutive, decadono dalla carica ai sensi dell’art. 38 del D.L.vo n. 297/94 e vengono surrogati con le modalità previste dalla vigente normativa. TITOLO II ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA Art. 16 Formazione delle Sezioni/Classi 16.1 Norme generali La formazione delle sezioni e delle classi prime seguirà i principi e i criteri approvati dal Consiglio di Istituto e contenuti nella Carta dei Servizi. Tali criteri saranno rivisti in caso di necessità. a) la formazione delle sezioni/classi prime avviene in base alle richieste dei genitori, espressamente indicate sul modulo d’ iscrizione; b) nel rispetto dei criteri dell’equieterogeneità, saranno accolte le reciproche richieste di inserimento nella stessa classe/sezione presentate dai genitori di piccoli gruppi di alunni, fermo restando il potere discrezionale del Dirigente Scolastico (art. 3, lett. d del D.P.R. 31/15/1974. n. 417); 16.2 Norme specifiche per la scuola secondaria - i fratelli di alunni che frequentano o hanno frequentato la scuola possono essere inseriti, se richiesto, nella medesima sezione; - la classe I^ del corso musicale, di norma è formata da non più di 24 alunni [ 6 per strumento] ; vi si accede tramite apposita selezione secondo i criteri stabiliti dal Consiglio d’Istituto . La selezione deve avvenire nel più rigoroso anonimato alla presenza di uno o più genitori rappresentanti del Consiglio d’Istituto. - gli alunni con problemi di inserimento e quelli diversamente abili possono essere inseriti nelle classi prime insieme ad un piccolo gruppo di compagni di scuola provenienti dalla medesima classe quinta primaria, sentito comunque il parere della Struttura Semplice di neuropsichiatria infantile di Lavagna e della famiglia; - in caso di eccedenza nel numero di complessivo di iscrizioni alla scuola, la precedenza verrà data seguendo gli stessi criteri in uso nella scuola primaria, con precedenza, tra i non residenti, a coloro che provengono dalla scuola primaria dell’Istituto Comprensivo di Lavagna Art. 17 . Iscrizioni in itinere – Scuola dell’Infanzia Prima conoscenza del bambino attraverso: colloquio del dirigente scolastico con la famiglia, consultazione materiali e documenti forniti dalla scuola di provenienza, compilazione modulo contenente dati significativi, attività di accoglienza gestita da parte di un insegnante della sezione designata dal dirigente scolastico; - valutazione della situazione oggettiva delle sezioni; 12 - divieto di assegnare alla stessa sezione un secondo alunno neo-iscritto in corso d’anno, prima che siano stati aumentati i numeri delle altre sezioni Art. 18 . Iscrizioni in itinere (scuola primaria) Al fine di realizzare nel miglior modo possibile tale adempimento, si identificano le seguenti fasi : prima conoscenza del bambino attraverso: colloquio del dirigente scolastico con la famiglia, consultazione materiali e documenti forniti dalla scuola di provenienza, compilazione modulo contenente dati significativi, attività di accoglienza gestita da parte di un insegnante designato dal dirigente scolastico; - valutazione della situazione oggettiva delle classi tramite i dati del monitoraggio effettuato dalla commissione integrazione; - convocazione dei teams di classe parallela interessati per la formalizzazione della decisione finale, su proposta del dirigente scolastico e valutate le osservazioni dei docenti e dell’insegnante incaricato dell’attività di accoglienza; a) verifica dell’inserimento mediante segnalazione interna da parte degli insegnanti di eventuali problemi emersi; Si stabilisce altresì quanto segue : - -) di concedere in corso d’anno il cambio di plesso solo a seguito di trasferimento di residenza; - -) di concedere, a seguito di richiesta ampiamente documentata, il passaggio all’interno dello stesso plesso tra classi funzionanti con orari settimanali diversi nei seguenti casi : cambiamento attività lavorativa e/o problemi di lavoro dei genitori; gravi motivi di salute dell’alunno; gravi motivi di famiglia; altre situazioni di particolare gravità rappresentate al Dirigente Scolastico. - -) di distribuire il più possibile gli alunni “giostrai” tra le classi dell’istituto ; - -) di provvedere, possibilmente, tempi più lunghi per l’inserimento degli alunni provenienti dall’estero, soprattutto per quanto riguarda la procedura di cui al suddetto punto “a”; - -) di non assegnare di norma alla stessa classe un secondo alunno neo-iscritto in corso d’anno, prima che siano stati aumentati i numeri delle altre classi parallele. - Art. 19 Uso degli spazi interni ed esterni 19.1 norme comuni - - L’utilizzo della palestra è disciplinato dal Dirigente Scolastico o suo delegato, sentito il Collegio Docenti, in modo da assicurarne la disponibilità a tutte le classi. L'accesso alla palestra è consentito solo utilizzando scarpe da ginnastica riservate all'uopo. In ogni plesso esiste un ambulatorio medico o un locale ad esso adibito. Tutto il personale scolastico si impegna affinché le strutture e le dotazioni vengano conservate e rispettate e ne fa un principio educativo che i docenti attuano con gli alunni. 19.2 norme specifiche per la scuola dell’infanzia /primaria - - Ogni plesso in sede di interclasse/intersezione tecnica individua la destinazione d'uso dei locali ivi compresi i refettori e l'orario di utilizzo degli spazi comuni che dovrà essere esposto sulla porta d’ingresso di ogni locale. La palestrina posta al piano terra della Scuola Riboli viene utilizzata esclusivamente dagli alunni delle sezioni della Scuola dell’Infanzia ubicate nel plesso. Il giardino della Scuola Riboli viene utilizzato sia dagli alunni della Scuola dell’Infanzia che primaria e precisamente: lato EST esclusivamente dagli alunni delle classi III-IV-V lato OVEST dagli alunni delle classi I-II e dagli alunni della Scuola dell’infanzia secondo accordi stabiliti tra i docenti, tenuto conto dell’orario di svolgimento delle rispettive attività didattiche. - Art. 20 Uso delle attrezzature e dei sussidi 20.1 Norme generali - In ogni plesso tutti i sussidi sono catalogati e a disposizione degli insegnanti. 13 - Ogni anno dal Collegio Docenti viene nominato un insegnante referente. Sarà suo compito tenere aggiornati i registri di entrata e di uscita dei sussidi e dovrà inoltre riferire alla Segreteria quali sussidi sono inutilizzabili e quali mancano. Per l’uso dei sussidi informatici e audiovisivi e per le attrezzature della palestra, ogni insegnante provvederà ad utilizzarli e riporli con cura. In casi particolari è possibile l'utilizzo dei sussidi in plesso diverso da quello di destinazione in origine con modalità da concordare con l'insegnante referente. Gli studenti che frequentano il corso ad indirizzo musicale possono utilizzare gli strumenti in dotazione della Scuola. 20.2 Utilizzo laboratori informatici - E' vietato a qualsiasi studente accedere a dette aule senza il docente. E' vietata l'installazione di qualsiasi programma se non previa autorizzazione dei docenti responsabili ed inoltre è vietata la navigazione in internet se non per scopo didattico finalizzato e sotto uno stretto controllo da parte dei docenti Art. 21Funzionamento della biblioteca. - - Nell’ istituto esiste una biblioteca magistrale alla quale tutti gli insegnanti dei vari plessi possono accedere con modalità di registrazione dei libri e dei prestiti. La gestione dei prestiti è a discrezione dei docenti, il controllo viene effettuato da un componente l’ufficio di Segreteria. Esistono poi biblioteche per gli alunni a cui possono accedere, secondo un orario regolamentato, gli alunni delle varie classi/sezioni accompagnati dalle insegnanti. Anche in queste biblioteche vige la modalità di registrazione dei prestiti e vi è una commissione referente. Art. 22 Viaggi d’Istruzioni e visite guidate - - Tutte le iniziative di cui al presente articolo devono possedere un chiaro ed evidente carattere educativo, didattico e/o culturale. Tali attività saranno programmate entro il mese di novembre, anche sulla base delle indicazioni e delle proposte provenienti dai Consigli di Classe, Interclasse , Intersezione, per la seguente approvazione da parte del Consiglio d’Istituto. Si definiscono procedure diverse da seguire per ogni tipo di iniziativa. 1) TIPOLOGIA DELLE VARIE INIZIATIVE E ITER AUTORIZZATIVO SPECIFICO Si individuano le seguenti tipologie di attività extrascolastiche : - A / 1 Uscita didattica a piedi sul territorio comunale/limitrofo : A/ 2 Visita guidata sul territorio comunale e su quello di altri comuni con utilizzo dello scuolabus : comunicazione scritta preventiva al fiduciario/collaboratore su modulo predisposto comunicazione scritta preventiva alle famiglie sul diario autorizzazione scritta delle famiglie (è possibile predisporre una autorizzazione complessiva valida per tutto l'anno scolastico). - B) Visita guidata in orario scolastico [mattino o pomeriggio] sul territorio comunale e su - quello dei Comuni della zona con utilizzo di trasporto pubblico o da noleggio trasporto pubblico esclusa scuola dell’infanzia) : richiesta d’autorizzazione al Dirigente Scolastico su modello predisposto; autorizzazione scritta da parte delle famiglie ; (in caso di C) Visita guidata in orario scolastico [mattino o pomeriggio] fuori territorio con l'utilizzo di mezzo pubblico e/o privato e viaggi di istruzione dell’intera giornata nell'ambito della Regione Liguria o nel territorio di regioni confinanti/limitrofe: 14 - approvazione da parte del Consiglio d’Istituto sulla base della seguente documentazione per ogni iniziativa: 1) dettagliata relazione illustrativa degli obiettivi culturali/didattici su modello predisposto ; 2) impegno da parte dei docenti accompagnatori circa l'assunzione dell'obbligo della vigilanza , su modello di cui al punto 1; 3) autorizzazione scritta da parte delle famiglie; 4) elenco nominativo degli alunni partecipanti; 5) dichiarazione che nessun alunno è stato escluso per motivi economici 6) dichiarazione di eventuali genitori accompagnatori circa la propria assicurazione per infortunio e la propria partecipazione senza oneri per la scuola, ; D) Uscite per gare, manifestazioni sportive, cerimonie varie in rappresentanza dell’istituto, spettacoli teatrali, ecc. : la procedura /informativa autorizzativa da seguire è quella di cui al punto B . E) Soggiorni all’estero, sulla neve, vari : vale quanto indicato al punto C F) per altre iniziative eventuali/straordinarie non rientranti nei parametri di cui sopra l’autorizzazione verrà concessa esclusivamente dal Consiglio d’Istituto. Per l'organizzazione dei viaggi di istruzione di cui alla lettera C si dovranno seguire i seguenti criteri generali: a) la partecipazione di non più di un genitore per classe a ciascun viaggio [esclusi soggiorni] (preferibilmente il rappresentante di classe); b) la partecipazione , compatibilmente con gli impegni di servizio , di tutti i docenti della classe che ne facciano richiesta ; va garantita la presenza , comunque, in aggiunta, di un docente accompagnatore nel caso di partecipazione di uno o più alunni portatori di handicap; c) l'esclusione , per l'effettuazione dei viaggi, dei giorni prefestivi ; d) gli spostamenti, di norma nell'ambito della regione per gli alunni della scuola dell’infanzia e per quelli del primo ciclo, allargato anche alle regioni confinanti per quelli del secondo ciclo ; comunque la permanenza sul mezzo di trasporto non deve superare le 6 ore complessive nell'arco della giornata; e) la partecipazione di almeno 2/3 degli alunni di ciascuna classe; gli alunni non partecipanti saranno accolti nelle altre classi presenti a scuola; f) il contenimento dell'onere economico a carico delle famiglie; g) l'intervento del bilancio della scuola per gli alunni in difficoltà economica su segnalazione degli Insegnanti della classe; h) il versamento sul bilancio della scuola delle quote relative all'utilizzo di mezzi di trasporto da noleggio e/o di quant’altro previsto . 2) Docenti / altri adulti accompagnatori : per le uscite “a piedi” , valutata anche la distanza da percorrere, la pericolosità del tragitto e altri fattori specifici, se non è possibile garantire la presenza di due docenti per classe, si può compiere l’attività anche con un solo docente per classe, ricorrendo anche eventualmente all’accompagnamento di un collaboratore scolastico , di un genitore, di altre figure professionali . Per la scuola dell’infanzia inderogabile la presenza di due docenti per uscita. Per le uscite con lo scuolabus il numero di accompagnatori è ogni volta stabilito dall’Ente Locale a seconda di quanto contemplato dai documenti riguardanti la circolazione del veicolo. Per tutte le altre iniziative, se è coinvolta una classe singola, necessari due docenti, negli altri casi ad un docente non possono essere assegnati più di quindici alunni. Alle varie iniziative , compatibilmente con l’organizzazione del servizio può anche partecipare il personale A.T.A. e/o il personale assegnato dall’Ente Locale per compiti di assistenza agli alunni portatori di handicap : in questo caso la responsabilità ai sensi delle norme vigenti resta a carico dei docenti, il personale qui indicato collabora nella sorveglianza degli alunni per la buona 15 riuscita dell’iniziativa. Possono anche partecipare particolari docenti “esperti” e/o a riposo sempre con l’attribuzione dei compiti previsti per il personale sopra indicato. 3) Altri aspetti riguardanti la sicurezza dei partecipanti : potranno partecipare alle varie iniziative solo gli alunni in regola con il versamento della quota assicurativa. I docenti accompagnatori dovranno essere dotati di apparecchio cellulare per eventuali chiamate d’emergenza. Se è il caso verranno utilizzati i cellulari in dotazione all’Istituto. Il gruppo in uscita dovrà essere dotato di presidio medico di pronto soccorso, così come previsto dalle norme vigenti. Tutti gli alunni partecipanti devono essere muniti di documento identificativo. Per gli alunni con certificazione di handicap deve sempre essere previsto nel gruppo un docente accompagnatore in più, possibilmente l’insegnante di sostegno 4) Norme finali : per quanto eventualmente non previsto sarà cura del Dirigente Scolastico dare disposizioni attuative tramite circolari /ordini di servizio, sentita eventualmente la Giunta Esecutiva e/o il Presidente del Consiglio d’Istituto. Art. 23 Collaborazione con genitori, esperti e rappresentanti di enti vari. Un genitore o un esperto può intervenire nel lavoro didattico della classe/sezione alle seguenti condizioni: - Il tema trattato è in stretto collegamento alla programmazione didattica svolta in quel periodo; - l'insegnante comunica preventivamente al Dirigente Scolastico il nominativo dell'esperto e le modalità dell'intervento - tale intervento non può costituire un onere a carico delle famiglie; - gli interventi che coinvolgono più classi necessitano di un parere del Consiglio di Classe, Interclasse o di Intersezione; Tutto ciò che comporta invece oneri a carico del bilancio o delle famiglie deve essere autorizzato dal Consiglio d’Istituto e prevedere la stipula di apposita convenzione e/o l’esecuzione di attività negoziale da parte del Dirigente Scolastico da esperire seguendo i criteri stabiliti dal Consiglio d’Istituto. Art. 24 Programmazione attività para-inter-extra scolastiche. Il Consiglio di Istituto esprime una delibera di indirizzo circa le attività para-inter-extra scolastiche da svolgersi in orario scolastico con i docenti. L'adesione alle singole iniziative sarà del team docente, del Consiglio di Classe, Interclasse, Intersezione e del Collegio Docenti a seconda delle classi coinvolte. Art. 25 Sicurezza alimentare. Per quanto riguarda il momento della refezione scolastica vanno rispettate le specifiche disposizioni impartite dall’A.SL, dall’Ente Locale e dagli altri Enti eventualmente competenti. Nel caso vengano organizzati momenti di festa, anche in orario extrascolastico, possono essere utilizzati solo alimenti confezionati, previo controllo della data di scadenza e prodotti artigianali preparati da negozi provvisti di regolari autorizzazioni igienico-sanitarie. Lo stesso vale per le bevande che devono essere sigillate. Le etichettature, là dove previste, devono avere i requisiti stabiliti dalle vigenti norme di legge Art. 26 Diffusione e / o affissione stampati enti vari Tutti i materiali , prima di essere affissi o diffusi devono essere vistati dal Dirigente Scolastico o dal collaboratore delegato . E’ vietata l’affissione e/ o la diffusione di materiali dal contenuto non conforme alle finalità dell’istituzione scolastica o contenenti messaggi fortemente pubblicitari o ad evidente scopo di lucro . 16 E’ autorizzata la diffusione gratuita di materiali provenienti da Enti Locali , da associazioni con scopi umanitari e di beneficenza, da altre scuole, da associazioni o enti che collaborano alla realizzazione del P.O.F. . La pubblicizzazione di tutti i restanti materiali , se conforme con quanto indicato ai punti di cui sopra avviene dopo il versamento a bilancio, secondo le modalità consentite, di un contributo forfetario pari a 10 euro per l’affissione e a 15 euro per la diffusione di materiali destinati ai singoli alunni . I materiali destinati ai singoli alunni saranno disponibili solo negli atri delle singole scuole . Per eventuali casi non previsti dal Regolamento di Istituto , il Dirigente Scolastico è autorizzato a procedere attenendosi ai contenuti del presente articolo. Art. 27 Concessione in uso delle palestre e altri locali scolastici. L’utilizzo dei locali da parte di terzi è autorizzato dal Dirigente Scolastico, a seguito di attività negoziale, sulla base dei seguenti criteri, solo in orario non coincidente con le attività educativo – didattiche curricolari ed extracurricolari . L’utilizzo delle palestre /locali deve avvenire mediante stipula di apposita convenzione scritta con l’Ente Locale e la scuola che preveda, tra l’altro: nominativo e recapito del responsabile della società richiedente ; decorrenza e termine dell’utilizzo ; modalità di utilizzazione e descrizione dell’attività svolta; determinazione di eventuali corrispettivi economici utili a compensare in primo luogo le spese di personale sostenute e / o di eventuali collaborazioni gratuite con la scuola ; - estremi sottoscrizione polizza R.C. da parte del richiedente e assunzione di ogni responsabilità civile e patrimoniale per danni derivanti dall’uso dei locali e delle attrezzature di proprietà della scuola; - modalità di accertamento dello stato dei locali all’inizio e alla fine del periodo in questione ; - clausola di salvaguardia contenente la revoca automatica a seguito di gravi anomalie , disfunzioni o violazioni del contenuto dell’autorizzazione accertate dall’Ente Locale e/o dall’istituzione scolastica; - assunzione di responsabilità in ordine al mantenimento di igiene e pulizia, controllo e sicurezza conservazione dei locali , alla salvaguardia del patrimonio nell’esercizio della concessione ; - modalità di pulizia periodica dei locali durante il periodo di concessione; - facoltà da parte della scuola di sospensione temporanea, con congruo preavviso, dell’autorizzazione a seguito di organizzazione di particolari iniziative nei locali in questione ; In caso di eccedenze di richieste verrà data la precedenza a : - società che individuino i destinatari dell’attività tra quelli ricadenti nel bacino di utenza dell’Istituzione scolastica; Il Consiglio di Istituto delega altresì il Capo d'Istituto ad autorizzare l’utilizzo occasionale dei locali, limitato nel tempo e in casi eccezionali anche durante l’orario scolastico purché non si pregiudichino le normali attività della scuola. Art. 28 Sicurezza ed emergenze. - In caso di situazioni impreviste che possono comportare : - pericoli per la salute o l’incolumità degli alunni e del personale( calamità naturali, ecc) difficoltà eccezionali per la vigilanza e quindi per la sicurezza degli alunni (assenza di insegnanti, ecc.), il personale presente dovrà provvedere immediatamente assumendo le decisioni più opportune per garantire comunque l’incolumità degli alunni e del personale stesso. In caso non risulti possibile comunicare con gli uffici di segreteria, tali decisioni, se urgenti, verranno assunte dall’insegnante fiduciario o in sua assenza, dall’insegnante più anziano. 17 Il piano di evacuazione deve essere affisso all'albo della scuola , nei locali degli operatori scolastici e in ogni aula; la mappa con la segnalazione della via di fuga deve essere affissa in ogni locale della scuola. Nell’Istituto è attivato il Servizio di Prevenzione e Protezione ai sensi del D.L.vo n. 81/08 e seguenti integrazioni. Art. 29 Divieto di fumare. In considerazione delle finalità socio-educative delle istituzioni scolastiche e della tutela del diritto costituzionale alla salute (art. 32), in applicazione della L. n. 584 del 11.11.1975 e norme successive, è vietato fumare in tutti i locali e gli spazi circostanti di pertinenza delle scuole dell’Istituto, a qualunque titolo utilizzati. E’ altresì vietato utilizzare sigarette elettroniche esclusivamente nei locali chiusi. Il compito della vigilanza sull'osservanza di tale divieto e dell'accertamento delle eventuali infrazioni, che saranno verbalizzate e notificate al Capo d'Istituto secondo la normativa vigente, è assegnato con i seguenti criteri: - sede: Direttore dei Servizi G.A. e fiduciari di plesso; - singole scuole: docente fiduciario di plesso o delegato. Negli spazi nei quali si applica il divieto di fumo saranno apposti appositi cartelli con l'indicazione del divieto stesso, della relativa norma, delle sanzioni applicabili, del soggetto cui spetta vigilare. TITOLO III NORME RIGUARDANTI GLI ALUNNI Art. 30 Entrata alunni (ritardi, entrata anticipata e posticipata)- Scuola dell’Infanzia 30.1 Entrata Nell’ambito di ogni plesso scolastico, l’orario di inizio e di termine delle lezioni sarà fissato dal Consiglio di Istituto, tenendo conto possibilmente delle esigenze di trasporto degli alunni. Gli alunni entrano a scuola al suono della campana e raggiungono le proprie sezioni dove gli insegnanti sono tenuti ad essere presenti. Nel caso che per motivi di forza maggiore l’insegnante non possa essere presente, gli alunni dovranno essere sorvegliati dal personale ausiliario, la cui collaborazione sarà richiesta nei limiti del contratto di lavoro ed in relazione alle situazioni di ogni singolo plesso. Se il ritardo del docente si protrae, gli alunni vengono affidati ad uno o più colleghi, nell’attesa che si sia provveduto alla sua sostituzione. I genitori accedono alle sezioni nell’orario previsto, permanendo a scuola il tempo necessario ad un breve scambio di informazioni con le insegnanti. I genitori non possono accedere alle sezioni oltre l’orario di entrata e gli alunni vengono accompagnati nelle aule dal personale ausiliario. Gli alunni che frequentano attività organizzate in orario extrascolastico devono rispettare rigidamente l'orario di ingresso. 30.2 Ritardi Il ritardo degli alunni sarà registrato con la motivazione, dal personale ausiliario, su apposita modulistica. Dopo il quinto ritardo senza giustificato motivo all’ alunno verrà consegnato un sollecito prestampato al rispetto della puntualità sottoscritto dal Dirigente Scolastico che dovrà essere controfirmato dal genitore; in caso di ulteriori ritardi la famiglia sarà convocata dal Capo d'Istituto o dal collaboratore del Dirigente. Il ritardo derivante dall’utilizzo dello scuolabus è pienamente giustificato e non va registrato sull’apposita modulistica. 18 30.3 Entrata e Uscita anticipata e posticipata L’entrata anticipata degli alunni nel plesso è consentita solo se organizzato il servizio di pre-scuola. L’entrata posticipata deve essere considerata straordinaria e non ricorrente (escluso motivi medico - sanitari). L’uscita posticipata degli alunni dal plesso è consentita solo se organizzato il servizio di postscuola. L’uscita anticipata deve essere considerata straordinaria e non ricorrente (escluso motivi medicosanitari). In caso di uscita anticipata urgente ed improvvisa, i richiedenti dovranno compilare apposito modulo prestampato fornito dal personale ausiliario e conservato in sezione. In caso di richiesta di variazione di orario di entrata/uscita in giorni fissi e per tempi prolungati, i richiedenti dovranno compilare il modulo prestampato in dotazione alla scuola, che dovrà comprendere il nulla osta delle insegnanti di sezione e l’autorizzazione del Dirigente Scolastico, nel rispetto degli orari stabiliti. E' vietato sostare negli spazi della scuola, interni o esterni, oltre il termine delle attività didattiche. Art. 31. Assenze alunni ( giustificazioni, scarsa frequenza) Scuola dell’Infanzia Le assenze brevi degli alunni della scuola dell’Infanzia non devono essere giustificate. La scuola deve perseguire il fine di raggiungere ottimi livelli di frequenza, pertanto quando l’alunno effettua assenze ripetute o prolungate, le insegnanti avviseranno la Segreteria che provvederà a valutare le necessarie forme di intervento. Nel caso in cui la famiglia risulti irreperibile e non abbia dato motivazione della prolungata assenza, superiore ad un mese, l’ufficio provvederà a sostituire l’utente con il primo iscritto in lista d’attesa. Art. 32 Vigilanza sugli alunni – Scuola Infanzia Per la vigilanza sugli alunni durante l’ingresso, la permanenza e l’uscita dalla scuola valgono le seguenti norme generali: il personale ausiliario presente ai piani vigilerà l’ingresso degli alunni dall’atrio alla classe, stazionando preferibilmente nei pressi delle scale; - il personale docente di turno attenderà gli alunni nella sezione; - qualora l’insegnante si dovesse assentare per vari motivi ( telefono, servizi, o altro…) gli alunni saranno sorvegliati dal personale ausiliario; Il personale ausiliario deve essere posizionato in modo tale, da controllare agevolmente le uscite individuali degli alunni dalle sezioni durante l’arco della giornata scolastica. All’uscita gli insegnanti affideranno gli alunni ai genitori o ad un loro delegato, qualora ci sia un ritardo superiore ai cinque minuti gli insegnanti provvederanno a contattare la famiglia. Nel caso in cui i genitori risultino irreperibili, gli insegnanti affideranno il minore alle Autorità competenti, come previsto dalle norme vigenti. Qualora venisse a mancare all’uscita il personale ausiliario è necessario che la segreteria avvisi gli insegnanti in modo che gli stessi possano approntare misure di sorveglianza di emergenza. Come regola le insegnanti non devono affidare gli alunni a persone minorenni. Nel caso in cui la famiglia avesse necessità di delegare il ritiro dell’alunno a persone che non abbiano ancora raggiunto la maggiore età, è indispensabile il nulla osta del Dirigente Scolastico, sul modulo prestampato. Art. 33 Entrata alunni (ritardi, entrata anticipata e posticipata)- Scuola Primaria 33.1 Entrata Nell’ambito di ogni plesso scolastico, l’orario di inizio e di termine delle lezioni sarà fissato dal Consiglio di Istituto, tenendo conto possibilmente delle esigenze di trasporto degli alunni, comunque entro e non oltre le 8,30 ( orario di inizio lezioni). Gli alunni entrano a scuola al suono della prima campana (5 minuti prima dell'inizio delle lezioni) e raggiungono le proprie classi dove gli insegnanti sono tenuti ad essere presenti. 19 Nel caso che per motivi di forza maggiore l’insegnante non possa essere presente, gli alunni possono essere sorvegliati dal personale ausiliario, la cui collaborazione può essere richiesta nei limiti del contratto di lavoro ed in relazione alle situazioni di ogni singolo plesso. Se il ritardo del docente si protrae, gli alunni vengono affidati ad uno o più colleghi, nell’attesa che si sia provveduto alla sua sostituzione. Nelle circostanze di cui sopra , spetta a tutto il personale scolastico presente nel plesso la vigilanza sugli alunni. Gli alunni delle classi prime verranno attesi dagli insegnanti nell’atrio dei vari plessi per un periodo stabilito a livello di classi parallele. I genitori non possono accedere alle classi senza dare un preavviso e in casi di reale necessità. Gli alunni che frequentano attività organizzate in orario extrascolastico devono rispettare rigidamente l'orario di ingresso. 33.2 Ritardi Il ritardo degli alunni sarà registrato con la motivazione su apposita modulistica presente in tutte le classi. Dopo il quinto ritardo all’ alunno verrà consegnato un sollecito prestampato al rispetto della puntualità sottoscritto dal Dirigente Scolastico che dovrà essere controfirmato dal genitore; in caso di ulteriori ritardi la famiglia sarà convocata dal Capo d'Istituto o dal fiduciario. Il ritardo derivante dall’utilizzo dello scuolabus è pienamente giustificato e non va registrato sull’apposita modulistica. 33.3 Entrata anticipata e posticipata L’entrata anticipata degli alunni nel plesso è consentita solo se organizzato il servizio di pre-scuola. Le entrate posticipate devono essere considerate straordinarie e non ricorrenti ( escluso motivi medico - sanitari); il genitore dovrà giustificare per iscritto sul diario dell’alunno. Art. 34. Uscita alunni scuola primaria 34.1 Uscita Gli insegnanti accompagneranno gli alunni al portone di ingresso e li consegneranno ai genitori in attesa fuori del medesimo. Alla Riboli le classi Prime e Seconde usciranno dal portone lato est mentre le classi Terze, Quarte e Quinte dal portone lato ovest ( i genitori in attesa si disporranno analogamente). Durante l’uscita occorre evitare che ci siano autoveicoli in sosta o in manovra nello spazio antistante il cancello. E' vietato sostare negli spazi della scuola, interni od esterni, oltre il termine delle attività didattiche. 34.2 Uscita anticipata. Le uscite anticipate devono considerarsi straordinarie e quelle pomeridiane devono avvenire possibilmente nell’ultima ora di lezione; per le uscite continuative occorre una motivata certificazione medica ( terapie, ginnastica medica, logopedista, ecc). Il genitore dovrà compilare l’apposito foglio fornito dalla Segreteria, che sarà vidimato dall’insegnante di classe ed allegato al registro. Dopo la quinta uscita anticipata il permesso d’uscita dovrà essere concesso dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato. In caso di uscita anticipata causata da indisposizioni di varia natura, l’alunno potrà essere affidato anche a persone delegate che non esercitano la patria potestà, a condizione che garantiscano per iscritto di avere il consenso dei genitori. Il tempo mensa nelle classi a 40 h settimanali è da considerarsi a tutti gli effetti tempo scolastico pertanto solo in casi motivati, l’alunno può recarsi a casa per il pranzo, ma deve rientrare alle ore 14. Gli alunni delle classi a 27 h settimanali che non usufruiscono della mensa scolastica devono rientrare alle ore 13,30 nel plesso Riboli e alle ore 13,15 nel plesso Vassalle . 20 Art.35 Assenze alunni ( giustificazioni, scarsa frequenza) Scuola Primaria Tutte le assenze degli alunni della scuola primaria, anche di un giorno solo, vanno giustificate, possibilmente sul diario, in forma scritta dal genitore o da chi è responsabile dell’obbligo scolastico, al momento del rientro in classe dell’alunno; vanno indicati anche i motivi dell’assenza, nel pieno rispetto delle vigenti normative sulla Privacy . Se l'assenza è dovuta a motivi di famiglia deve essere comunicata anticipatamente all'insegnante sempre a mezzo diario e successivamente giustificata. In caso di malattie infettive, è consigliabile che il genitore avvisi la scuola; sarà il medico di famiglia ad avviare le ulteriori e consuete procedure previste per legge. La scuola deve perseguire il fine di raggiungere ottimi livelli di frequenza, pertanto quando l’alunno effettua assenze continuate senza motivata giustificazione, gli insegnanti della classe faranno presente la situazione al Dirigente Scolastico, in maniera che vengano valutate eventuali forme di intervento presso le famiglie interessate. Art. 36 .Comportamento degli alunni - Scuola Primaria Il comportamento degli alunni, nei vari momenti della giornata scolastica deve essere adeguato alle regole per una buona convivenza civile ed esse devono essere oggetto di adeguata elaborazione all’inizio di ogni anno scolastico da parte degli alunni, con la guida dei docenti. In caso di comportamento inadeguato gli insegnanti, anche tenendo conto della gravità del fatto, seguiranno il seguente iter: - Richiamo a voce; - Comunicazione scritta, intesa come informazione alle famiglie; - Convocazione dei genitori alla presenza di tutti gli insegnanti del team (con o senza la presenza dell’alunno), per concordare i provvedimenti del caso; - Convocazione dei genitori da parte del Dirigente Scolastico con la presenza degli insegnanti; - Sospensione dalla frequenza delle lezioni fino a un massimo di 5 giorni. Art. 37 Vigilanza sugli alunni- Scuola Primaria Per la vigilanza sugli alunni durante l’ingresso, la permanenza e l’uscita dalla scuola valgono le seguenti norme generali: - il personale ausiliario presente ai piani vigilerà l’ingresso degli alunni dall’atrio alla classe, stazionando preferibilmente nei pressi delle scale; - il personale docente di turno attenderà gli alunni sulla porta dell’aula; - durante la ricreazione antimeridiana della durata di 15 minuti gli insegnanti sono tenuti ad essere presenti. Qualora l’insegnante si dovesse assentare per vari motivi ( telefono, segreteria, servizi, cambio turno…) gli alunni saranno sorvegliati dal personale ausiliario. La sorveglianza durante l’intervallo compete agli insegnanti in servizio come stabilito dall’orario depositato. Nella ricreazione pomeridiana la sorveglianza spetta all’ insegnante di turno. Nell’ eventualità di corsi di recupero o altre attività che si svolgono in orario extrascolastico, i docenti incaricati sono tenuti a sorvegliare gli alunni a loro affidati anche all’entrata e all’uscita. Il personale ausiliario deve essere posizionato in modo tale, da controllare agevolmente le uscite individuali degli alunni dalle classi durante l’arco della giornata scolastica. All’uscita gli insegnanti controlleranno che gli alunni vengano ritirati e qualora ci sia un ritardo superiore ai cinque minuti, gli alunni verranno momentaneamente affidati al personale ausiliario presente nell’atrio; successivamente, se l’alunno non viene ritirato, gli insegnanti lo affideranno alle Autorità competenti, come previsto dalle norme vigenti. Il genitore, utilizzando la modulistica specifica, può fare espressa comunicazione scritta al Dirigente Scolastico, con la quale precisa che il figlio può lasciare autonomamente la scuola ( nelle ultime due classi del corso) . 21 Questa possibilità viene esclusa nei seguenti casi : alunni portatori di handicap, alunni con particolari problemi di comportamento, alunni con percorso scuola / casa di particolare lunghezza e /o pericolosità, alunni che utilizzano in autonomia mezzi di trasporto pubblico o altri mezzi, alunni non abitanti nel territorio comunale. L’uscita di alunni non accompagnati viene sospesa nel caso di particolari situazioni di pericolo [nevicate, terremoti, ecc] e/ o in presenza di particolari problemi emersi in ordine alla condotta dell’alunno/a, anche in ambito extrascolastico. Riguardo all’uscita degli alunni non accompagnati, il genitore o l’esercente la patria potestà [entrambi i genitori in caso di genitori separati o divorziati], dichiara espressamente, sul modello predisposto, di conoscere le modalità con cui viene organizzata dalla scuola la vigilanza per l’intero orario scolastico e di assumersi quindi tutte le responsabilità in ordine alla propria scelta. Qualora venisse a mancare all’uscita il personale ausiliario è necessario che la segreteria avvisi gli insegnanti in modo che gli stessi possano approntare misure di sorveglianza di emergenza. Art 38 Norme disciplinari scuola secondaria 38.1 INGRESSO E USCITA La vigilanza inizia al suono del primo campanello (7:50) quando gli alunni entrano nell’atrio e si raggruppano per classe come è stato loro indicato per essere accompagnati subito in classe dai docenti della prima ora. Il personale ATA controlla la salita. Il suono del secondo campanello (7:55) indica l’inizio delle lezioni. Gli alunni non presenti alle 7:50 salgono ordinatamente in classe senza attardarsi ulteriormente nell'atrio. All’uscita (12.55) – 15.55 (lunedì) – 16.55 (mercoledì) gli alunni vengono accompagnati ordinatamente dai docenti sino alle porte d’uscita dell’atrio appositamente indicate. 38.2 INTERVALLO L'intervallo si svolge in classe e deve iniziare puntualmente. Durante la pausa, gli alunni saranno sorvegliati dai docenti in servizio alla terza ora. Gli alunni usciranno dalla classe a due per volta (2 maschi e 2 femmine) senza attardarsi nel corridoio per permettere a tutti i compagni di accedere ai servizi. Gli alunni, durante le lezioni, possono uscire dall’aula per recarsi ai servizi solo per reali necessità escluso durante la prima ora; casi particolari devono essere documentati con certificato medico. 38.3 GIUSTIFICAZIONI Tutte le assenze vanno giustificate in forma scritta. La firma sulle giustificazioni deve corrispondere a quella/e apposta/e sul libretto, timbrata/e dalla segreteria. Il docente della prima ora è delegato dal D.S. ad ammettere l’alunno in classe. Se si prevede di effettuare più di 5 giorni di assenza per motivi diversi dalla salute si deve presentare una dichiarazione preventiva, controfirmata dal D.S. o dal collaboratore. La quinta assenza e multiple devono essere giustificate, oltre che sul libretto, anche dal genitore di persona o tramite avviso telefonico; pertanto, in questo caso, il libretto deve essere lasciato al personale ATA all’entrata della scuola il quale verificherà l’avvenuta conferma della giustificazione e, solo dopo, la giustificazione verrà accettata dal docente in servizio. L’alunno sprovvisto di giustificazione dell’assenza sarà ammesso in classe ma dovrà portare la giustificazione il giorno successivo al docente della prima ora. In caso contrario al terzo giorno verrà segnalato il ritardo con nota disciplinare (da numerare, fa cumulo) sul registro di classe e sul libretto personale. 38.4 RITARDI Se il ritardo, non giustificato perché non previsto, non supera le ore 8.05, l’alunno viene ammesso ma il docente segnala il fatto sul libretto nello spazio comunicazioni scuola-famiglia e il genitore deve controfirmare per presa visione. Sarà cura del docente che ha segnalato il ritardo controllare il libretto. 22 I ritardi oltre le ore 8.05 devono essere giustificati sul libretto entro il giorno successivo e segnalati sul registro di classe nella colonna "alunni non giustificati" ("cognome alunno - ritardo del gg.mm.aa."). L’alunno sprovvisto di giustificazione del ritardo sarà ammesso in classe ma dovrà portare la giustificazione il giorno successivo al docente della prima ora. In caso contrario al terzo giorno verrà segnalato il ritardo con nota disciplinare (da numerare, fa cumulo) sul registro di classe e sul libretto personale. Il ripetersi di tali situazioni relative a ritardi è considerato come elemento negativo nella valutazione della condotta. 38.5 USCITA ANTICIPATA Il docente in servizio è delegato dal D.S. a permettere l’uscita anticipata quando richiesta secondo le seguenti norme: l’alunno, con regolare richiesta di uscita, può lasciare la scuola solo se prelevato da un genitore o da persona delegata per iscritto e munita di documento di riconoscimento. L’alunno che non partecipa alle lezioni pomeridiane (corso A e strumento) deve giustificare l’assenza il giorno successivo. Si sottolinea: I ritardi e le uscite anticipate devono essere limitati ad effettive e motivate necessità, in quanto previsti come elemento di valutazione del comportamento. Onde evitare di arrecare disturbo allo svolgimento delle attività didattiche, la richiesta di entrata posticipata o di uscita anticipata deve essere fatta in concomitanza con l’inizio/fine dell’ora di lezione. Si ricorda inoltre ai genitori degli alunni di controllare quotidianamente diario e libretto delle comunicazioni. La mancanza della firma del genitore su avvisi diramati dalla scuola relativi ad uscite, ad uscite anticipate od entrate posticipate comporta che l’alunno resti nei locali della scuola secondo l’orario normale possibilmente in una classe parallela o dello stesso piano. Le famiglie saranno avvisate telefonicamente soltanto nel caso in cui l’avviso è stato dettato il giorno prima e l’alunno in quel giorno era assente. 38.6 USCITE DIDATTICHE Le visite e/o i viaggi di istruzione si svolgeranno secondo la normativa vigente e seguendo le indicazioni del “Regolamento di Istituto”; in particolare si ricorda che: verrà richiesta una caparra; in caso di recesso da parte dell’alunno, per qualsiasi motivo, non verrà effettuato nessun rimborso per la quota relativa al mezzo di trasporto. 38.7 ARREDI E SUSSIDI DIDATTICI Ogni studente deve essere educato al rispetto dei locali (compresi i bagni e muri in genere, da non imbrattare con scritte o altro), degli arredi e delle cose che ottiene in consegna, in primo luogo il proprio banco, quindi il materiale informatico ed ogni altro tipo di sussidio didattico. I docenti e il personale Ata provvederanno ad un controllo serio e attento; le famiglie verranno informate circa gli eventuali danni arrecati dai propri figli e dei conseguenti possibili esborsi onerosi richiesti dall’Ente Locale per il ripristino. Il Consiglio di Classe valuterà eventuali provvedimenti disciplinari con finalità educativa ispirati al principio della riparazione del danno. Si ricorda che tenere accesi a scuola cellulare, videocamera, iPod o quant’altro, è considerato un uso improprio che lede la privacy ed è perseguibile secondo i termini di legge. Il cellulare, se acceso, sarà ritirato e consegnato temporaneamente al personale Ata che provvederà ad avvisare tempestivamente le famiglie e verrà riconsegnato non appena un genitore si presenterà per ritirarlo. 23 Il non rispetto di tali regole comporterà l’immediato ritiro del cellulare o degli altri strumenti, la nota sul registro di classe e sul libretto dell’alunno. Anche nelle varie attività esterne [viaggi, visite, uscite brevi, iniziative sportive, cerimonie, ecc] il cellulare non deve essere usato a meno che sia stato permesso dal/i docente/i accompagnatore/i. NB.: Si raccomanda ai genitori di evitare, durante l’orario scolastico, la consegna in portineria di qualsiasi oggetto da recapitare al proprio figlio: i collaboratori scolastici non sono autorizzati ad espletare questo servizio, inoltre il ricordarsi di portare tutto l’occorrente a scuola serve a responsabilizzare l’alunno ai suoi doveri e non deve essere delegato a nessun altro. I collaboratori scolastici non sono autorizzati a consegnare nulla agli alunni in classe, eccetto la merenda purché non divenga una consuetudine. 38.8 SANZIONI DISCIPLINARI (dall’art. 4 DPR 249/1998 “Statuto delle Studentesse e degli Studenti”) In base alla gravità e alla ripetitività della mancanza di rispetto delle regole si procederà alle seguenti sanzioni disciplinari: -) SANZIONI DIVERSE DALL’ALLONTANAMENTO TEMPORANEO DALLA COMUNITA’ SCOLASTICA: a) ammonizione verbale, privata o in classe; b) ammonizione scritta: 1) a carattere riservato con annotazione sul libretto di comunicazione alla famiglia; 2) pubblica sul registro di classe e alla famiglia tramite libretto ; c) ritiro dell’oggetto e del materiale non autorizzato (annotazione sul libretto di comunicazione alla famiglia e sul registro di classe) e consegna dello stesso a un genitore (da parte del personale ATA); d) sospensione dell’alunno dall’intervallo per uno o più giorni a discrezione del Docente (annotazione sul libretto di comunicazione alla famiglia e sul registro di classe) ; e) non partecipazione ad eventuale visita guidata/viaggio d’istruzione e/o soggiorno scolastico, a discrezione del Consiglio di Classe (annotazione sul libretto di comunicazione alla famiglia e sul registro di classe) ; f) convocazione e richiamo dello studente da parte del Capo d’Istituto; g) convocazione di un genitore o di chi per lui esercita la tutela sul minore tramite lettera dopo tre note disciplinari sul registro per eventi di particolare gravità, come concordato dal Consiglio di Classe. Per quanto riguarda le note individuali di “disciplina” date sul registro e riportate obbligatoriamente sul libretto si ricorda che vanno numerate progressivamente in rosso da chi le dà ; il coordinatore di classe, comunque, terrà regolarmente sotto controllo la situazione del registro di classe in maniera da fare tempestivamente la prevista comunicazione alla famiglia una volta raggiunta la terza nota individuale di disciplina. Il professore che dà la terza nota deve avvisare il Coordinatore. Non si conteggiano al fine dell’emissione di specifici provvedimenti disciplinari le note di negligenza [dimenticanze (purché non ripetute), ecc.] , quelle collettive e quelle date solo sul libretto o diario. Le note in questione vengono invece considerate al momento dell’attribuzione del voto di condotta quadrimestrale. Si ricorda infine che le note individuali di disciplina date sul registro si cumulano nel corso dell’anno scolastico fino al raggiungimento della quarta nota, quando scatta la sospensione dalle lezioni e il calcolo delle note si azzera. -) SANZIONI CHE COMPORTANO L’ALLONTANAMENTO TEMPORANEO DELLO STUDENTE DALLA COMUNITA’ SCOLASTICA PER UN PERIODO NON SUPERIORE A 15 GIORNI: 24 Le sospensioni da uno a quindici giorni sono di competenza del Consiglio di Classe che vota a maggioranza. Il Coordinatore deve avvisare il DS prima della convocazione del Consiglio di Classe. Il Consiglio deve essere convocato nella composizione allargata cioè anche con i Rappresentanti di classe dei genitori. Sarà compito del Coordinatore convocarli. Tali Rappresentanti potranno decidere se partecipare al Consiglio e, se vogliono, votare, fatto salvo il dovere di astensione qualora faccia parte dell’organo il genitore dello studente da sanzionare. La sospensione va commisurata alla gravità del fatto. Può prevedere obbligo di frequenza per tutto o parte dell’orario scolastico per lo svolgimento di specifici progetti a sfondo educativo-didattico curati da personale docente dell’Istituto in regime di lavoro straordinario riconosciuto con utilizzo del F.I.S. a/1) allontanamento dalle lezioni di classe per un periodo da uno a tre giorni, dopo quattro note disciplinari o per gravi episodi. Il Coordinatore convocherà il Consiglio di Classe straordinario nel più breve tempo possibile e la decisione presa sarà comunicata alla famiglia con raccomandata. Una copia sarà consegnata all’allievo e dovrà essere restituita controfirmata; a/2) allontanamento dalle lezioni di classe da quattro a quindici giorni, per casi di particolare gravità; verrà convocata la famiglia con la quale concordare un percorso educativo, teso alla comprensione delle decisioni adottate e ad un positivo reinserimento nel gruppo classe, eventualmente supportato dai servizi sociali territoriali. Il Coordinatore convocherà il Consiglio di Classe straordinario nel più breve tempo possibile e la decisione presa sarà comunicata alla famiglia con raccomandata. Una copia sarà consegnata all’allievo e dovrà essere restituita e controfirmata; SOSPENSIONI DI COMPETENZA DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO b) sospensione dalle lezioni con l’allontanamento dall’Istituto nei casi più gravi e qualora siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone: in tal caso la durata dell’allontanamento è commisurata alla gravità dell’infrazione, ovvero al permanere della situazione di pericolo (a carico del Consiglio di Istituto) c) sospensione dalle lezioni con l’allontanamento dall’Istituto fino al termine dell’anno scolastico; d) sanzioni che comportano l’esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di stato conclusivo del corso di studi. Nel caso di tre sospensioni o di gravissimi singoli episodi, il Consiglio di Classe ha facoltà di proporre il cinque in condotta che se assegnato nel II° quadrimestre porta alla ripetizione dell’anno. Se la sospensione verrà data alla fine dell’anno e non potrà essere eseguita, il Consiglio potrà decidere di predisporre un lavoro estivo supplementare di tipo educativo finalizzato alla riflessione sui corretti comportamenti in ambito scolastico; la sospensione influenzerà infine il voto di condotta finale. Con una o più sospensioni il voto di condotta dovrà essere sempre inferiore all’otto. Per le sospensioni di qualunque natura è ammesso ricorso entro 15 gg dalla comunicazione della loro irrogazione all’Organo di Garanzia formato oltre che dal D.S. anche da un docente e da due genitori designati dal Consiglio d’Istituto. L’Organo di Garanzia deve esprimersi entro gg. 10 dalla presentazione dell’istanza. 38.9 VARIE: Per l’ammissione alla classe successiva è necessaria la presenza per i ¾ del monte ore nella misura di 750 ore circa tenendo presente che fanno cumulo oltre le assenze, le uscite anticipate, entrate ritardate, assenze pomeridiane (corso A e strumento) . Si ricorda che è necessario il pagamento della polizza infortuni R/C (altrimenti in caso di incidente non avverrà alcun rimborso) . Gli alunni non coperti dalla polizza di cui sopra non potranno partecipare ad iniziative esterne di qualsiasi natura. 25 Art. 39 Prevenzione pediculosi Nel momento in cui su segnalazione degli utenti o del personale vengano evidenziate situazioni di possibile infestazione , i genitori , a seguito di comunicazione individuale del Dirigente Scolastico, sono tenuti a produrre autodichiarazione datata e firmata che attesti l’avvenuta verifica della situazione. In caso di mancata restituzione dell’autodichiarazione di cui sopra, i genitori la presenteranno il giorno seguente presso l’Ufficio di segreteria. In ogni caso verrà data comunicazione dell’infestazione al competente servizio dell’A.S.L. di zona, via mail o fax. Art.40 Somministrazione farmaci La somministrazione dei farmaci è sottoposta a precise indicazioni dei ministeri competenti. La richiesta della famiglia, unitamente al certificato del medico curante indicante le modalità della somministrazione vengono inviate dall’ufficio al servizio di medicina scolastica dell’ASL n. 4 per la prevista autorizzazione. Dopo il riscontro positivo dell’ASL, il Dirigente Scolastico tramite idonea circolare, comunica le modalità della somministrazione, individua il personale addetto e stabilisce la corretta collocazione del farmaco. In ogni caso non è ammessa la somministrazione “temporanea” di farmaci da parte del personale [antibiotici, antipiretici, sciroppi, ecc.] se non autorizzata dall’ASL. Art. 41.Infortuni alunni. In caso di infortunio grave si contatterà immediatamente il 118, nel contempo sarà allertato il personale addetto al primo soccorso presente a scuola, quindi si cercherà di contattare la famiglia. Nel caso in cui gli operatori sanitari valutassero la necessità del trasporto al Pronto Soccorso, se il genitore non fosse ancora arrivato a scuola, l’infortunato sarà accompagnato dall’insegnante di turno e gli alunni verranno affidati alle colleghe. In caso di eventuali infortuni agli alunni, gli insegnanti faranno pervenire in Segreteria, entro il giorno seguente l’infortunio stesso, una relazione dettagliata dell’accaduto, su apposita modulistica. Successivamente, tramite Segreteria, verranno attivate le procedure assicurative. Art. 42. Grembiule I bambini e le bambine della scuola dell’infanzia indosseranno durante le attività scolastiche un grembiulino secondo le indicazioni delle insegnanti. Gli alunni e le alunne della scuola primaria indosseranno durante le attività scolastiche un grembiule nero. Eventuali deroghe e sanzioni saranno contrattate tra i docenti e le famiglie al momento della definizione del patto formativo a livello di ciascuna sezione o classe. Art. 43 Cellulare L’uso di dispositivi elettronici quali cellulari, videocamere, lettori mp3, e similari è vietato durante tutte le attività scolastiche ed extrascolastiche in quanto considerato un uso improprio che lede la privacy ed è perseguibile secondo i termini di legge. I dispositivi di cui sopra, se trovati accesi, saranno ritirati e riconsegnati ai genitori. Anche nelle varie attività esterne tali dispositivi non devono essere usati se non autorizzati dagli accompagnatori. 26 Alle famiglie sarà fatta firmare un’assunzione di responsabilità per quanto riguarda il possesso del cellulare in ambito scolastico. Lo stesso dovrà essere custodito in apposito astuccio. TITOLO IV RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA Art. 44 Modalità di comunicazione scuola- famiglia. Il fondamentale rapporto di collaborazione tra scuola e famiglia dell'alunno si esplica attraverso momenti di comunicazione, sia assembleari sia individuali, sistematici e, in caso di necessità, estemporanei. All'inizio di ogni anno sarà esplicitato il contratto formativo attraverso il quale si definiscono i ruoli e i compiti dei diversi soggetti ( docenti, alunni, genitori ) ed i reciproci rapporti. Il calendario dei colloqui individuali e le assemblee dei genitori viene stabilito all’inizio di ogni anno scolastico e comunicato. I colloqui individuali possono talvolta essere preceduti o sostituiti da colloqui collettivi. L’insegnante può convocare, qualora lo ritenga necessario, i genitori degli alunni in orario non di lezione. Per problemi particolarmente gravi il Dirigente Scolastico può convocare individualmente i genitori degli alunni. E’ consentito l’ingresso ai genitori nell’orario di entrata degli alunni solo se convocati o in casi di reale necessità dopo essersi fatti annunciare dal personale ausiliario. I rappresentanti dei genitori per svolgere la loro funzione di portavoce di tutti gli altri genitori potranno comunicare più frequentemente con gli insegnanti. I genitori possono essere coinvolti nelle varie iniziative anche a livello organizzativo ( manifestazione di educazione stradale, allestimento di mostre, riprese video, ecc ). Art.45 Diario d’Istituto (Scuola Primaria e Secondaria) La comunicazione scuola-famiglia avviene attraverso il diario d’Istituto che è a tutti gli effetti documento ufficiale e come tale obbligatorio e a carico delle famiglie , vista la delibera n°49/2014 del C.d.I. Deve contenere un estratto del presente Regolamento e del Piano dell’Offerta Formativa, tutte le informazioni utili alle famiglie e la modulistica. Sostituisce il libretto dell’alunno precedentemente in uso nella Scuola Secondaria di primo grado. Il diario può contenere pagine dedicate a forme di sponsorizzazione, a favore dell’Istituto. Il diario è un fondamentale strumento per le comunicazioni reciproche, pertanto i genitori avranno cura di controllarlo ogni giorno e di firmare ogni informazione. TITOLO V ATTIVITA’ SPORTIVE, CULTURALI ED ARTISTICHE Art. 46 Finalità L’avviamento e la pratica di attività sportive come la presenza di momenti culturali ed artistici qualificanti all’interno del processo educativo hanno lo scopo di contribuire: alla formazione e alla maturazione della personalità degli alunni all’ orientamento per le loro scelte future 27 all’ampliamento dell’offerta formativa. Sarà compito degli organi collegiali promuovere e favorire la realizzazione di: attività sportive sia all’interno dell’Istituto (Centro scolastico Sportivo), sia in collaborazione con altre scuole o enti ed associazioni sportive iniziative artistiche e culturali con particolare riferimento alla Scuola nel suo complesso (giornale scolastico cartaceo e digitale, partecipazione a concorsi, mostre, rassegne, rappresentazioni teatrali, incontri musicali, conferenze, tavole rotonde…) attivazione di corsi brevi per l’ampliamento dell’offerta formativa TITOLO VI SERVIZI AMMINISTRATIVI ED AUSILIARI Art. 47 Servizi amministrativi ed ausiliari Per quanto riguarda il funzionamento dei servizi amministrativi ed ausiliari si fa riferimento a quanto definito nella Carta dei Servizi approvata dal Consiglio di Istituto Si ritiene utile riportare comunque alcune indicazioni. 47.1 Identificazione Il personale a.t.a. indossa il cartellino di identificazione in maniera ben visibile per l'intero orario di lavoro. 47.2 Accesso L'orario di accesso agli uffici da parte del pubblico, interno o esterno, è definito all'inizio di ogni anno scolastico ed è indicato con appositi cartelli all'entrata della scuola e dell'ufficio, oltre che all'albo e sul sito web. Durante il periodo delle iscrizioni l'ufficio incrementa i tempi di apertura al pubblico. 47.3 Comunicazioni L'ufficio si fa onere di organizzare la circolazione delle comunicazioni autorizzate dal Dirigente Scolastico all'interno e all'esterno della scuola. La ricezione di telefonate private da parte del personale in servizio e da parte degli alunni devono essere limitate a situazioni particolari e, di norma, l'ufficio si fa carico di riportare i messaggi lasciati 47.4 Procedure Viste le novità introdotte dall’ art. 15 comma 1 della L.183 del 12 novembre 2011 che modificano la materia relativa ai certificati e alle dichiarazioni sostitutive contenute nel D.P.R. n. 445 del 2000; Considerata la Direttiva del Ministro della Pubblica Amministrazione e della semplificazione, n° 14/2011, in materia di certificazioni e dichiarazioni sostitutive; Le certificazioni rilasciate dall’I.C. di Lavagna in ordine a stati, qualità personale e fatti, sono valide e utilizzabili solo nei rapporti tra privati. Nei rapporti con gli organi della Pubblica Amministrazione e con i gestori di pubblici servizi, sono ammessi esclusivamente atti di notorietà o dichiarazioni sostitutive (AUTODICHIARAZIONI). Qualsiasi certificazione rilasciata dagli Uffici dell’Istituto Comprensivo deve riportare, a pena di nullità, la seguente dicitura: “IL PRESENTE CERTIFICATO NON PUÒ ESSERE PRODOTTO AGLI ORGANI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE O AI PRIVATI GESTORI DI PUBBLICI SERVIZI” L’emissione di atti privi di tale dicitura costituisce violazione dei doveri di ufficio con conseguente responsabilità disciplinare. Gli Uffici non accetteranno da dipendenti o privati cittadini certificazioni della Pubblica Amministrazione riportanti tale dicitura, ma richiederanno per contro analoga autodichiarazione mediante l’utilizzo di appositi moduli. Potranno essere accettati anche modelli diversi, dovrà comunque essere inserito, il richiamo alle sanzioni previste dall’art. 76 del D.P.R. n° 445/2000 . Le autocertificazioni richieste devono contenere soltanto le informazioni relative a stati, fatti e qualità personali strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità per le quali vengono acquisite. 28 Tempistica: 15 giorni 47.5 Collaboratori Scolastici 1) I Collaboratori Scolastici provvedono a: a) segnalare tempestivamente le classi eventualmente scoperte; b) sorvegliare le classi in caso di necessità (ritardi o momentanee assenze dei docenti, cambi di docente fra un’ora e l’altra, ecc); c) esercitare una vigilanza continuativa nel proprio settore di servizio; d) assicurare la sorveglianza e le pulizie di competenza anche del personale eventualmente assente e) provvedere alla chiusura delle aule in assenza degli alunni; f) dare immediata informazione di eventuali danni a beni e strutture, nonché di eventuali comportamenti scorretti degli alunni. Portineria 1) I Collaboratori Scolastici in servizio in Portineria devono: a) provvedere all’apertura e alla chiusura del cancello; b) assicurarsi che chiunque accede all’Istituto ne abbia validi motivi; c) non consentire l’accesso ai locali in cui si svolge attività didattica a persone che non siano state preventivamente autorizzate dal Dirigente Scolastico; d) informare immediatamente gli Uffici di eventuali situazioni che possano costituire pericolo per persone o cose; e) presenziare all’ingresso e all’uscita degli alunni. TITOLO VII NORME RIGUARDANTI IL REGOLAMENTO Art. 48 Approvazione e diffusione Il presente regolamento è approvato dal Consiglio di Istituto a maggioranza qualificata (maggioranza dei voti dei presenti che devono essere i 2/3 dei componenti in carica). Esso deve essere divulgato tra le famiglie, gli operatori della scuola e i membri degli organi collegiali. Una copia è affissa all'albo della scuola e pubblicata sul sito web. Art. 49 Validità e modifiche Il presente regolamento è valido finchè non venga modificato. Esso sarà rivisto nel caso in cui vengano emanate nuove norme che impongano una revisione parziale o totale. Ogni modifica o integrazione al presente regolamento avviene secondo le modalità dell'articolo precedente relativo alla sua approvazione. 29