SVILUPPI DELL'INGEGNERIA SISMICA A TRENT'ANNI DAL TERREMOTO DEL FRIULI La ricerca applicata in Italia Risultati del primo anno del progetto RELUIS-DPC 2005-2008 Udine Aula Magna dell'Università Piazzale Kolbe, 4 22-23 novembre 2006 REte dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica Progetto RELUIS – DPC 2005-2008 - Assemblea annuale 2006 SVILUPPI DELL’INGEGNERIA SISMICA A TRENT’ANNI DAL TERREMOTO DEL FRIULI Udine, 22-23 novembre 2006 Linea di Ricerca 1 Valutazione e riduzione della vulnerabilità di edifici in muratura Responsabili: Guido Magenes – Università di Pavia Sergio Lagomarsino – Università di Genova Temi della ricerca 1. Gli edifici in aggregato nei centri storici 2. Gli edifici a struttura mista muratura-c.a. 3. Il consolidamento sismico degli edifici a) il ruolo dei solai e delle coperture b) il consolidamento della muratura 4. La modellazione della risposta sismica 5. Manuali e documenti divulgativi Prodotti: allegati alla rendicontazione Tema 1 1.1 – 11 documenti 1.2 – 12 documenti segnali accelerometrici 1.4 – 1 documento Tema 2 2.1 – 2 documenti 2.2 – 1 documento 2.3 – 6 documenti Tema 3a 3a.1 – 3 documenti 3a.2 – 1 documento 3a.3 – 7 documenti 3a.4 – 2 documenti Tema 3b 3b.1 – 9 documenti 3b.2 – 6 documenti 3b.3 – 5 documenti 3b.4 – 1 documento Tema 4 4.1 – 2 documenti 4.3 – 2 documenti 4.4 – 4 documenti 4.5 – 11 documenti (TRE.RE.M.) TOTALE: 85 documenti Unità di Ricerca 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. UNIPV UNITN UNINA UNIPZ UNIGE UNIPG UNIPD POLIMI ROMA3 UNIFI UNIBS POLIMI-b UNIPI UNICT ROMA1 UNISR UNIRC UNIVE UNINA-b Pavia Trento Napoli (DAPS) Potenza Genova Perugia Padova Milano Roma Tre Firenze Brescia Milano Pisa Catania Roma Siracusa Reggio Calabria Venezia Napoli ING ING ING ING ING ING ING ARCH ARCH ING ING ING ING ING ING ARCH ARCH ARCH ARCH Guido Magenes Maurizio Piazza Nicola Augenti Domenico Liberatore Sergio Lagomarsino Antonio Borri Claudio Modena Luigia Binda Gianmarco De Felice Andrea Vignoli Ezio Giuriani Maria Adelaide Parisi Mauro Sassu Ivo Caliò Luis Decanini Caterina Carocci Vittorio Ceradini Francesco Doglioni Claudia Casapulla Tema 1 – Edifici in aggregato Coordinatore: Antonio Borri (UNIPG) Sottotema Responsabile 1.1 Classificazione tipologica degli aggregati e dei meccanismi di danno C. Carocci 1.2 Analisi e verifica dei meccanismi locali G. De Felice 1.3 Analisi sismica globale sull'Unità Edilizia A. Borri 1.4 Criteri e tecniche di intervento S. Lagomarsino TEMA 1 – EDIFICI IN AGGREGATO 1.1 – Classificazione tipologica e meccanismi di danno ATTIVITA’ PREVISTE NEL PRIMO ANNO 1.1 Classificazione tipologia dei meccanismi di danno (Resp. Caterina Carocci) Raccolta dati e documentazione su rilievo aggregati. Classificazione tipologia (UNIRC, UNISR, POLIMI) Acquisizione docomentazione fotografica su meccanismi. (ARX e altre UR) Classificazione meccanismi di danno e dei fattori di vulnerabilità. Schede interpretative. (UNIRC, UNISR, ARX, UNIPG, UNIPD, POLIMI, UNIGE) TEMA 1 – EDIFICI IN AGGREGATO 1.1 – Classificazione tipologica e meccanismi di danno Poiché la classificazione che si vuole proporre si basa su una descrizione sintetica di caratteristiche generali della aggregazione, un ruolo prevalente ha la distinzione preliminare tra aggregazioni “semplici” e aggregazioni “complesse”. Aggregazioni “semplici”: brani di tessuto regolari, ovvero pianificati ovvero non stratificati. Aggregazioni “complesse”: tessuti edilizi frutto di complesse fasi di trasformazione/evoluzione che risultano di difficile lettura TEMA 1 – EDIFICI IN AGGREGATO 1.1 – Classificazione tipologica e meccanismi di danno Individuazione dei parametri influenti sul comportamento strutturale d’assieme 1. caratteristiche tipologiche degli edifici componenti 1.1 edifici residenziali 1.2 edifici residenziali e edifici specialistici TEMA 1 – EDIFICI IN AGGREGATO 1.1 – Classificazione tipologica e meccanismi di danno 2. caratteristiche degli spazi aperti interni 2.1 tessuto compatto 2.2 tessuto rado 3. altezza degli edifici componenti altezza assoluta / altezza relativa TEMA 1 – EDIFICI IN AGGREGATO 1.1 – Classificazione tipologica e meccanismi di danno 4. legame tra la morfologia e le caratteristiche dell’edificato 4.1 pendio forte 4.2 pendio lieve 4.3 piano h c d c 5. sostituzioni di edifici Quantità delle sostituzioni / tipologia delle sostituzioni a g h f e h h g b TEMA 1 – EDIFICI IN AGGREGATO 1.1 – Classificazione tipologica e meccanismi di danno Per “lettura critica” si intende la disamina dell’aggregazione realizzata mediante l’analisi (i) della tecnica costruttiva locale, (ii) delle fasi evolutive, (iii) dello stato di conservazione e dissesto. Tale tipo di indagine contiene risvolti utili alla comprensione del comportamento meccanico dell’insieme costruito e individua puntualmente le vulnerabilità dell’aggregato. Nell’ambito della ricerca in corso, si prevede di giungere alla esemplificazione, quanto più possibile generalizzata, della modalità di esecuzione della “lettura critica”. TEMA 1 – EDIFICI IN AGGREGATO 1.2 – Analisi e verifica dei meccanismi locali ATTIVITA’ PREVISTE NEL PRIMO ANNO 1.2 Analisi e verifica dei meccanismi locali (Resp. Gianmarco De Felice) Raccolta dati sperimentali prove dinamiche. Esempi di analisi statica (UNINAb, UNIPG, ROMA3, UNIGE, UNIPV) Simulazione numerica risposta dinamica blocchi rigidi (UNIPZ) Raccolta e selezione registrazioni accelerometriche. Proposte di utilizzo nelle sperimentazioni. (UNIPZ, ROMA1) Confronto tra analisi statiche equivalenti e analisi dinamiche non lineari. (ROMA1) TEMA 1 – EDIFICI IN AGGREGATO 1.2 – Analisi e verifica dei meccanismi locali Approccio basato sui meccanismi di collasso Esame critico della procedura prevista dall’Ordinanza 3431/05 per la verifica dei meccanismi locali (Allegato 11.C) (UNIGE, UNIPV) Formulazioni analitiche per il calcolo delle pareti rispetto ai meccanismi di collasso (UNIPV) Sviluppo di un software per il controllo dei cinematismi in ambiente CAD (UNIGE) Valutazione convenzionale e semplificata di vulnerabilità sismica nelle aggregazioni edilizie storiche, basato su abaci e corrispondenti meccanismi di collasso (UNIPG) TEMA 1 – EDIFICI IN AGGREGATO 1.2 – Analisi e verifica dei meccanismi locali Programma MASK - Seismic Kinematic Analysis of Masonry Substructures TEMA 1 – EDIFICI IN AGGREGATO 1.2 – Analisi e verifica dei meccanismi locali Sperimentazione Prove sperimentali statiche su murature di blocchi a secco in pietra squadrata, come primo punto di riferimento per i modelli di calcolo dei moltiplicatori di collasso dei meccanismi più semplici e comuni. TEMA 1 – EDIFICI IN AGGREGATO 1.2 – Analisi e verifica dei meccanismi locali Sperimentazione Progetto TRE.RE.M. Calcolo dei moltiplicatori di collasso per i possibili meccanismi di primo modo e relativa accelerazione di picco al terreno secondo la procedura dell’OPCM 32743431 (UNIPV, UNIGE) Simulazione delle prove sperimentali mediante modelli non lineari agli elementi finiti e mediante macromodelli in grado di cogliere meccanismi locali (UNICT) Modellazione dei meccanismi locali attraverso un approccio ad elementi distinti. La mesh viene generata automaticamente a partire dal rilievo della tessitura muraria; i singoli elementi lapidei sono modellati come corpi rigidi ed i giunti di malta come interfacce con attrito e coesione alla Coulomb.(ROMA3) TEMA 1 – EDIFICI IN AGGREGATO 1.2 – Analisi e verifica dei meccanismi locali Sperimentazione Prove dinamiche su pareti singole e su connessioni murarie: • Progetto di prove sperimentali di modelli in scala di pareti singole e connessioni murarie (Enea Casaccia). Esecuzione di 2-4 prove su pareti singole e 2 prove su connessioni murarie a U tra una parete e le due ortogonali. H / b = 18 H / b = 12 H/b=9 H/b=6 • Prove di caratterizzazione di una malta premiscelata di calce idraulica e sabbia, vista dall' alto vista frontale TEMA 1 – EDIFICI IN AGGREGATO 1.2 – Analisi e verifica dei meccanismi locali Definizione dell’input sismico e analisi dinamiche non lineari • Selezione di settanta segnali naturali. I segnali sono stati scelti, sulla scorta di precedenti studi, in maniera da coprire un ampio intervallo di valori del picco di velocità del suolo (PGV) (ROMA1). • Definizione di spettri di domanda (a quota diversa rispetto alla base dell’edificio) (UNIGE) • Statistica della risposta in funzione della geometria della parete e delle caratteristiche dell’input, anche in relazione ai diversi parametri di stima dell’intensità sismica disponibili in letteratura (ROMA3) • Approcci basati sul modello di pendolo inverso (Housner ‘57) analisi dinamica del blocco rigido sotto sisma, inteso come riferimento fondamentale per l’analisi sismica delle strutture murarie (ROMA1, UNIPZ, UNINA-b, ROMA3) TEMA 1 – EDIFICI IN AGGREGATO 1.2 – Analisi e verifica dei meccanismi locali Risposta di due famiglie di pareti, libere e vincolate in sommità, a 70 segnali naturali h=8m 1 1 0.8 0.8 0.6 0.6 IOver IOver 0.4 0.4 0.2 0.2 Nel caso delle pareti libere, si è riscontrato nuovamente una scarsa correlazione fra frequenze di ribaltamento e PGA. La migliore si è dimostrata invece quella con l’area dello spettro di pseudovelocità fra 0 e 4 s, che può così divenire criterio di selezione. Tsup 0 0 50 100 PGA (g) 150 0 0 200 400 SPv0-4 (cm) 600 SPv = ∫ Spv(T )dT Tinf TEMA 1 – EDIFICI IN AGGREGATO 1.2 – Analisi e verifica dei meccanismi locali Modellazione della parete Analisi numeriche dirette a rilevare la dipendenza della capacità sismica della parete rispetto ad azioni fuori dal piano, dalla tessitura interna del muro. Partendo dal database messo a punto dal gruppo del Politecnico di Milano coordinato dalla prof.ssa Binda (POLIMI, ROMA3) Collaborazione con la University of Adelaide, Australia, per lo sviluppo di un modello per la simulazione della risposta ciclica fuori del piano di pareti in muratura di mattoni soggette a flessione biassiale sulla base di sperimentazioni cicliche svolte presso la University of Adelaide (UNIPV) TEMA 1 – EDIFICI IN AGGREGATO 1.2 – Analisi e verifica dei meccanismi locali Modellazione delle connessioni • Sviluppo di una procedura analitica semplificata finalizzata alla definizione di minoranti e maggioranti della soluzione “esatta” per meccanismi nel piano ed estensione della procedura ai meccanismi fuori dal piano (UNINA-b) • Metodologia per la modellazione di pareti murarie di pietrame irregolare attraverso un approccio ad elementi distinti. La mesh viene generata automaticamente a partire dal rilievo della tessitura muraria; i singoli elementi lapidei sono modellati come corpi rigidi ed i giunti di malta come interfacce con attrito e coesione alla Coulomb. (ROMA3) TEMA 1 – EDIFICI IN AGGREGATO 1.3 – Analisi sismica globale sull’unità edilizia dell’aggregato ATTIVITA’ PREVISTE NEL PRIMO ANNO 1.3 Analisi sismica globale sulla Unità Edilizia (Resp. Antonio Borri) Analisi preliminari n.l. su aggregati (codici a macroelementi). Confronti con analisi a “unità isolata”. (UNIGE, UNIPV) TEMA 1 – EDIFICI IN AGGREGATO 1.3 – Analisi sismica globale sull’unità edilizia dell’aggregato Modellazione globale a macroelementi Interazione tra edifici adiacenti: • Meccanismi di taglio e pressoflessione (diverse geometrie) • Martellamento (connessioni con vincolo interno unilatero) • Differenze in altezza (edifici da 1 a 4 piani) • Influenza della rigidezza degli orizzontamenti • Risposta torsionale Aggregati a schiera: • influenza della posizione • influenza della topografia e variabilità spaziale del moto Casi studio N88 25 21 N87 N30 13 N36 14 40 39 2 N2 N29 29 N42 15 41 N35 3 30 43 6 N41 4 8 N77 1N85 1 N28 N34 N76 N84 N27 N33 13 2 N2 N39 14 21 38 N32 3 17 39 6 N38 4 26 N49 9 8 N68 1 N75 N31 N27 Table 3.1. Dimensional parameters 35 34 N69 12 N5 38 37 22 N55 N68 23 47 18 N46 N54 N63 N4 19 N62 N7 24 48 42 49 20 N45 9 N53 43 10 N6 N61 44 12 N5 34 33 7 N37 N33 14 10 N6 48 32 5 13 20 47 31 N67N74 N39 15 36 11 N44 21 N55 N52 22 44 43 N3 N70 N7 53 11 30 N47 0.8 19 N58 N47 27 N25 N59 24 52 36 41 40 29 28 1 N1 N60 N71 58 16 37 N26 25 23 N8 28 57 46 46 N69 4 N76 15 36 18 N50 N48 45 35 N61 N72 7 N40 N77 N3 27 51 35 5 N1 22 N51 34 N62 56 45 44 33 32 31 17 N78 4N86 16 42 26 50 49 N3 N52 55 54 17 N46 N63 N60 N71 23 45 N54 18 N4 N7 24 46 N62 19 47 N70 20 N6 16 37 38 358 39 40 41 42 0.6 2 N2 N26 N32 3 N38 4 6 26 8 N45 29 25 0.4 N53 N61 9 30 N5 33 31 5 N25 12 32 27 1 N1 N69 10 357 28 N31 7 N37 11 N44 N52 N60 N68 N4 Acceleration (g) 0.2 N55 N33 13 N39 14 N45 15 N5 16 0.0 -1.0 -0.8 -0.6 -0.4 -0.2 0.0 0.2 0.4 0.6 0.8 28 27 1.0 N2 N19 -0.2 N23 8 1 N54 N49 N27 2 N32 29 9 21 25 24 5 N22 7 N26 11 N48 N53 N31 N37 N43 N33 N39 N45 N51 13 -0.6 N23 N27 3 21 18 H1-H2 pounding Cyclic H1-H2 pounding Monotonic H1-H2 pounding Monotonic Cyclic Monotonic Monotonic H1-H2 full Cyclic H1-H2 full Monotonic H1-H2 full Monotonic N44 29 10 N50 30 12 221 N4 25 20 22 19 5 N18 N22 24 23 1 N1 28 9 N3 N5 16 4 17 1 storey, single building Monotonic N38 15 6 Normalized Displacement (cm) 1 storey, single building Monotonic 8 N32 14 27 26 N19 2 1 storey, single building Cyclic N4 26 23 19 N18 N2 12 22 20 1 -0.8 N44 4 18 N1 10 31 6 3 17 -0.4 N38 30 N26 7 N31 11 N37 N43 N49 N3 TEMA 1 – EDIFICI IN AGGREGATO 1.3 – Analisi sismica globale sull’unità edilizia dell’aggregato Modellazione di un aggregato edilizio complesso P38 P44 P37 P45 P43 P46 P39 P53 P36 P52 P54 P28 P4 P3 P26 P8 P9 P17 P10 P5 P23 P21 P22 P7 P20 P2 P19 P6 P12 P13 P1 P11 P14 P15 P18 P16 P24 P29 P27P30 P32 P35 P33 P42 P41 P31 P34 P25 P55 P59 P56 P62 P51P49 P58 P50 P47 P48 P57 P40 P63 P61 P60 Tema 2 – Edifici misti muratura - c.a. Coordinatore: Gianmarco De Felice (ROMA3) 2.1 Analisi tipologica V. Ceradini 2.2 Sperimentazione e diagnostica M. Sassu 2.3 Modellazione e criteri di verifica L. Decanini TEMA 2 – EDIFICI MISTI MURATURA – CEMENTO ARMATO 2.1 – Analisi delle tipologie edilizie Classificazione Organizzazione strutturale: Edifici in muratura intelaiata (contornata, cordolata, confinata) con elementi in c.a. e muratura aderenti (elementi in c.a. gettati sulle murature, o realizzati prima e poi tamponati) Edifici misti (combinati) con elementi in c.a. e murature non aderenti, compresenti in pianta o sovrapposti in alzato Trasformazioni intervenute: nati con struttura mista divenuti con struttura mista a seguito di ampliamenti, ricostruzioni, sopraelevazioni Epoca di realizzazione: 1910-39 ; 1940-69; 1970- Destinazione d’uso: residenziale specialistica (scuole, ospedali, edifici pubblici) TEMA 2 – EDIFICI MISTI MURATURA – CEMENTO ARMATO 2.1 – Analisi delle tipologie edilizie Ricognizione bibliografica Normative internazionali su edifici misti (UNIROMA1, UNIPV) •Eurocodici 6 e 8 •Reglamento INPRES-CIRSOC 103 “Normas Argentinas para Construcciones Sismorresistentes” – Parte III “Construcciones de Mamposteria” (1991) •Proyecto de Reglamento CIRSOC 501 “Reglamento Argentino de Estructuras de Mamposteria” (Dicembre 2005) • Normas Técnicas Complementarias para Diseño y Construción de Estructuras de Mampostería (Normas Técnicas Complementarias del Reglamento de Construcciones para el Distrito Federal, Messico) • ACI 530-05/ASCE 5-05/TMS 402-05 e ACI 530.1-05/ASCE 6-05/TMS 60205. Normative italiane sul c.a. • dal 1907 al 1939 Manualistica (UNIROMA3) • brevetti, aspetti costruttivi e proprietà dei materiali negli edifici costruiti tra il 1900 ed il 1940 TEMA 2 – EDIFICI MISTI MURATURA – CEMENTO ARMATO 2.1 – Analisi delle tipologie edilizie Ricognizione bibliografica Indagini di Archivio: (UNIRC) - archivio storico del comune di Reggio Calabria; - archivio del dipartimento edilizia privata del comune di Messina; - archivio storico capitolino; - archivio storico del comune di Avezzano; - archivio del servizio tecnico per il territorio di Avezzano (ex genio civile); - archivio dell’azienda territoriale edilizia residenziale (ATER) dell’Alto Friuli Udine; - archivio dell’ATER di Tolmezzo (UD). Ricognizione dei danni negli eventi sismici: El Salvador (1986 e 2001); (UNIROMA1, UNIPV) Rapporti di prove sperimentali: (UNIROMA1) Oaxaca (Messico, 1999); Colima (Messico, 2003). Edifici misti Muratura intelaiata Sperimentazione 7 Sperimentazione 27 Altro2 1 Altro2 24 Totale 8 Totale 51 TEMA 2 – EDIFICI MISTI MURATURA – CEMENTO ARMATO 2.1 – Analisi delle tipologie edilizie Messina 1924 pianta Reggio Calabria 1926 armatura delle travi Reggio Calabria 1926 tipi murari Udine 1926 Prospetto Reggio Calabria 1930 Sezione TEMA 2 – EDIFICI MISTI MURATURA – CEMENTO ARMATO 2.1 – Analisi delle tipologie edilizie Relazioni di calcolo Reggio Calabria 1926 Relazione di calcolo di progetto Avezzano 1930 Relazione manoscritta di calcolo di progetto Reggio Calabria 1949 Relazione di calcolo di una sopraelevazione Udine 1953 Relazione dattiloscritta di calcolo di progetto Udine 1977 Relazione di calcolo intervento (primi tabulati da computer) TEMA 2 – EDIFICI MISTI MURATURA – CEMENTO ARMATO 2.1 – Analisi delle tipologie edilizie Documenti di cantiere Avezzano 1924 Foto di cantiere Reggio Calabria 1926 schema strutturale Reggio Calabria 1930 Libretto delle misure TEMA 2 – EDIFICI MISTI MURATURA – CEMENTO ARMATO 2.1 – Analisi delle tipologie edilizie Tipologia del modulo aggregativo Disposizione ortogonale discontinua Disposizione lineare semplice Messina 1930 a Corte chiusa Reggio Calabria 1921 a Corte aperta sugli assi principali Reggio Calabria 1937 Stecche parallele ortogonali al pendio Messina 1927 a Corte aperta a “C” Milano 1925 a Corte aperta a “U” TEMA 2 – EDIFICI MISTI MURATURA – CEMENTO ARMATO 2.2 – Diagnostica e sperimentazione 2.2 Diagnostica e Sperimentazione Visita di edifici e raccolta di documentazione grafica e fotografica Edifici scolastici nelle province di Pisa e Livorno realizzati tra il 1920 ed il 1960; (UNIPI) Edifici residenziali nelle province di Messina e Reggio Calabria realizzati dopo il terremoto di Messina del 1908; (UNIRC, UNICT) Saggi su strutture esistenti per il riconoscimento delle caratteristiche dei materiali e della tecnica costruttiva adottata. (UNIRC, UNIPI) presenza e consistenza degli elementi in c.a. (uso combinato di pacometro, sclerometro, fessurimetro e termografie); consistenza delle murature o delle tamponature (saggi a vista, perforazioni, carotaggi, endoscopie); grado di connessione tra muratura ed elementi in c.a. (saggi a vista, carotaggi, termografie). TEMA 2 – EDIFICI MISTI MURATURA – CEMENTO ARMATO 2.2 – Diagnostica e sperimentazione Caratterizzazione del calcestruzzo (UNIFI) Calibrazione delle curve di regressione tra indagini non distruttive (ultrasuoni e sclerometro) e indagini distruttive (carotaggi); Realizzazione di un database sulle prove di caratterizzazione del calcestruzzo diviso per area geografica, età della costruzione, ecc.. Caratterizzazione della muratura indagini meccaniche su murature di edifici misti effettuate dal laboratorio prove e materiali dell’Università di Reggio Calabria e da ditte private (UNICT); prove con martinetti piatti su murature di mattoni pieni costruite negli anni 30-60 (UNICT) prove sperimentali a rottura in situ, con taglio ciclico e compressione assegnata, su pannelli in muratura tradizionale in condizioni originarie e a seguito di rinforzi o riparazioni mediante tipiche tipologie d’intervento (iniezioni, connettori trasversali, placcaggi) (UNIPI) TEMA 2 – EDIFICI MISTI MURATURA – CEMENTO ARMATO 2.3 – Metodi di modellazione e criteri di verifica 2.3 Metodi di Modellazione e Criteri di Verifica Criteri sintetici per la stima della vulnerabilità sismica (UNIRC) mediante rapporti i superficie o di massa Analisi di sistemi elementari accoppiati (UNINA) volte a stabilire la ripartizione tra i diversi sistemi resistenti: parete piena in muratura – telaio in c.a. parete forata in muratura – telaio in c.a. parete forata in muratura parete in c.a. TEMA 2 – EDIFICI MISTI MURATURA – CEMENTO ARMATO 2.3 – Metodi di modellazione e criteri di verifica CLASSIFICAZIONE DELLE STRUTTURE MISTE MURATURA-C.A. Muratura confinata con c.a. Muratura contornata con c.a. Muratura combinata con c.a. TEMA 2 – EDIFICI MISTI MURATURA – CEMENTO ARMATO 2.3 – Metodi di modellazione e criteri di verifica Modellazione statica non lineare a telaio equivalente analisi con elementi di trave a plasticità concentrata alle estremità (TREMURI) e applicazioni a strutture reali; (UNIGE) analisi parametriche su: ruolo dei cordoli in c.a., effetto di setti in c.a., comportamento in presenza di sopraelevazione; (UNIGE) modellazione statica non lineare a macroelementi; (UNIPV) influenza delle pareti esterne nella resistenza sismica di edifici misti; (UNIROMA3) analisi con SAP di telai non lineari e macro-elementi che rappresentano la muratura (nel piano e fuori dal piano); (UNICT) TEMA 2 – EDIFICI MISTI MURATURA – CEMENTO ARMATO 2.3 – Metodi di modellazione e criteri di verifica Applicazioni:analisi parametriche su un edificio prototipo 9 Modello A: edificio in muratura ordinaria 9 Modello B: inserimento di cordoli di piano a tutti i livelli 9 Modello C: sostituzione delle pareti interne in muratura con telai in ca 9 Modello D: sostituzione delle pareti interne in muratura del nucleo scala mediante setti in ca (nucleo a C) 9 Modello E: Sopraelevazione di un piano tramite telaio in ca della configurazione base Modello B Modello C Modello D Modello E TEMA 2 – EDIFICI MISTI MURATURA – CEMENTO ARMATO 2.3 – Metodi di modellazione e criteri di verifica Direzione Y-distribuzione pseudotriangolare Idealizzazione in bilineare equivalente 0,5 Model A Model B Model C Model D Model E 0,4 0,35 Base Shear/Weight 0,25 0,20 (Fy/ )/m* [g] Model A Model B Model C Model D Model E 0,30 0,3 0,2 0,1 0,15 0,10 0 0,05 0 10 20 30 40 50 d/ [mm] 0,00 0 10 20 30 40 50 Average displacement of 3th floor [mm] PGA [g] allo SLU e valore di q* MODEL A B C D E 60 Model T* [s] A B C D E Y direction - Triangular Load Soil A Soil B-C-E Soil D 0,24 (3) 0,15 (3) 0,12 (2.6) 0,17 (1.9) 0,124(1.7) 0,10 (1.5) 0,15 (3) 0,10 (3) 0,09 (3) 0,51 (2.9) 0,35 (2.5) 0,25 (2) 0,25 (3) 0,16 (3) 0,13 (3) 0.507 0.332 0.509 0.218 0.551 Γ m* [kg] 1.38 1.37 1.31 1.3 1.72 462694 482178 472062 432572 346288 Fy du Weight [kN] [mm] [kg] 970.5 47.4 867176 1447.3 17.7 892053 610.5 40.7 792288 2413.8 30.2 777160 870.6 81.2 928154 TEMA 2 – EDIFICI MISTI MURATURA – CEMENTO ARMATO 2.3 – Metodi di modellazione e criteri di verifica Applicazione a Casi di Studio Edificio in Capri (UNINA) Edifico dell’ex-mattatoio in Roma (UNIROMA3) Edifico in Genova (UNIGE) Edificio in muratura intelaiata a Messina (UNICT) Edificio in muratura intelaiata a Reggio Calabria (UNIRC) Edificio a struttura mista in Pisa (UNIPI) TEMA 2 – EDIFICI MISTI MURATURA – CEMENTO ARMATO 2.3 – Metodi di modellazione e criteri di verifica Simulazione numerica di edifici reali Edificio Industriale Ex-Macelli (Roma) TEMA 2 – EDIFICI MISTI MURATURA – CEMENTO ARMATO 2.3 – Metodi di modellazione e criteri di verifica Analisi numeriche Direzione X-Distribuzione pseudo-triangolare Configurazione variata Configurazione originaria 0,20 Tx / W [-] 0,15 0,10 0,05 0,00 1,2E+07 Telai 1,0E+07 Taglio totale Tx [N] 8,0E+06 0,00 0,01 6,0E+06 4,0E+06 0,18 0,15 Ty / W [-] M uratura Curva push-over 0,12 0,02 0,03 0,04 X Modesto apporto alla resistenza 0,05 dei telai in c.a. Umedio,x [m] 2,0E+06 0,0E+00 0,00 0,01 0,02 0,03 0,04 Umedio,x [m] 0,09 0,06 Y 0,03 0,00 0,00 0,01 0,02 Umedio,y [m] 0,03 0,04 TEMA 2 – EDIFICI MISTI MURATURA – CEMENTO ARMATO 2.3 – Metodi di modellazione e criteri di verifica Simulazione numerica di edifici reali Edificio residenziale sito in Capri Modello di calcolo Pianta Sezione 1680 140 315 120 50 120 315 140 A 240 504 504 43 27 50 240 27 120 460 50 454 56 50 60 1945 454 50 460 50 454 56 50 70 140 140 280 A 594 A 355 50 56 425 425 40 43 27 190 190 575 1945 355 1275 50 305 454 305 50 56 43 40 120 355 594 50 70 55 435 50 460 50 435 55 70 260 50 260 1680 305 150 280 210 280 150 305 1680 NOTA: Per gli elementi strutturali in c.a. è stato effettuato un progetto simulato facendo riferimento esclusivo alle azioni verticali TEMA 2 – EDIFICI MISTI MURATURA – CEMENTO ARMATO 2.3 – Metodi di modellazione e criteri di verifica Analisi in direzione X 0,12 0,08 0,06 0,04 distribuzione pseudo-triangolare 0,02 0,00 0,00 distribuzione uniforme 0,02 0,04 0,06 0,08 0,10 Umedio,x [cm] 0,10 Analisi in direzione X (pseudo–triangolare) contributo delle diverse pareti 0,08 P1 (muratura) Tx / W [-] Tx / W [-] 0,10 P3 (muratura) 0,06 P5 (telaio c.a.) 0,04 P6 (telaio c.a.) Totale 0,02 X 0,00 0,00 0,02 0,04 0,06 Umedio,x [cm] 0,08 0,10