Liceo Scientifico Statale “Galileo Galilei”
Macerata
P.O.F.
LINEE GUIDA
2013/2014
LICEO SCIENTIFICO “G. GALILEI” MACERATA - PIANO OFFERTA FORMATIVA - LINEE GUIDA
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I DATI DELLA SCUOLA
DENOMINAZIONE: Liceo
Scientifico “Galileo Galilei”
ORDINE E GRADO DI SCUOLA:
INDIRIZZO:
Via A. Manzoni, 95 - 62100 - Macerata (MC)
TELEFONO (centralino):
E-MAIL :
Scuola Secondaria Superiore di II grado
0733 237155 -
FAX :
0733 237234
[email protected] ; [email protected]
SITO WEB : www.scientificomc.it (responsabile:
CODICE MECCANOGRAFICO:
SEZIONE STACCATA :
prof. Stefano Della Ceca)
MCPS02000N
Via V. Gramsci, 39 – 62100 - Macerata (MC)
TELEFONO/FAX : 0733/233897
PIANO DELL’0FFERTA FORMATIVA
Che cos'è il P.O.F. ?
Il P.O.F. – Piano dell'Offerta Formativa – previsto dal vigente regolamento dell’autonomia scolastica,
è il documento fondamentale che definisce l'identità complessiva di una scuola, che dice cosa
la scuola è – e cosa vuole essere. Nel P.O.F. sono contenute le linee programmatiche generali
del servizio offerto dall’Istituto e sul quale si fonda l’impegno educativo-didattico della comunità
scolastica.
A chi e a cosa serve il P.O.F. ?
Il P.O.F. serve a coloro che nella scuola lavorano (Dirigente, insegnanti, personale amministrativo,
tecnico e ausiliario) per definire le linee-guida della loro azione. È, per così dire, la bussola che
orienta il loro lavoro nella quotidianità.
Il P.O.F. serve anche agli utenti (famiglie, studenti), in particolare a coloro che si devono iscrivere a
una scuola per capire cosa sia quella scuola, come operi, quali finalità e obiettivi si proponga: in
questo modo è possibile scegliere la scuola più confacente alle caratteristiche dello studente e agli
obiettivi di crescita culturale e umana che si prefigge di raggiungere
Il P.O.F. è, quindi, un documento di:
 mediazione tra le prescrizioni a livello nazionale, le risorse della scuola e la realtà locale;
 programmazione delle scelte culturali, formative e didattiche, nel quadro delle finalità del
sistema scolastico nazionale;
 progettazione di attività curricolari ed extra-curricolari con progetti che mirino ad ampliare ed
arricchire l’offerta formativa aprendo la comunità scolastica all’utenza ed agli enti locali;
 identità dell’istituto che definisce il quadro delle scelte e delle finalità di politica scolastica;
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 riferimento che regola la vita interna dell’istituto ed organizza le proprie risorse di organici,
attrezzature e spazi;
 impegno di cui l’istituto si fa carico nei riguardi del personale, dell’utenza e del territorio.
Il P.O.F.: uno strumento dinamico
Il P.O.F. non è un documento statico, definito una volta per tutte, ma cresce e si modifica con il
variare delle esigenze di chi nella scuola studia e lavora. Infatti la realtà scolastica cambia nel corso
degli anni e con essa il P.O.F.
Il documento, elaborato ed approvato dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d'Istituto, viene perciò
rinnovato ogni anno per accogliere suggerimenti ed innovazioni. Il POF definisce le linee guida, i
valori di riferimento, il progetto con gli strumenti, le risorse e le modalità dell’attuazione, ma è anche
un protocollo di sperimentazione e, come tale, soggetto a rettifiche e aperto all’innovazione.
Il Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Macerata
L’identità culturale
 Il Liceo costituisce una Comunità Scolastica che si propone, attraverso le discipline, di
formare ed educare la persona, in ambito collettivo, promuovendo l’acquisizione di una
razionalità complessa e favorendo una capacità relazionale basata sul rispetto e la fiducia,
secondo i principi democratici della Costituzione Repubblicana.
 Il Consiglio di Istituto ha il compito di favorire, con le forme ed i mezzi consentiti, l’attuazione
concreta del diritto costituzionale allo studio, inteso come rimozione di tutti gli ostacoli di
carattere economico, sociale, culturale e ambientale.
 Il Collegio dei Docenti adotta tutte le strategie metodologiche utili a rendere efficace
l’azione didattica specie nei confronti degli studenti in difficoltà.
Inoltre l’impegno degli alunni deve essere attivo, proficuo e costante. Nessun automatismo può
assicurare la prosecuzione degli studi, ma attraverso la pratica di una didattica incentrata sul
discente si promuove il raggiungimento dell’autonomia personale come capacità di progettare il
proprio futuro e di auto-orientarsi.
È compito della società nelle sue componenti principali preparare i giovani alla vita adulta; la
scuola svolge tale ruolo secondo modalità che le sono proprie, ossia attraverso non solo la
trasmissione di cultura e di saperi disciplinari sistematicamente organizzati, ma anche consentendo
l’acquisizione di competenze. L’uso delle discipline al fine educativo riveste grande validità sia in
ambito civile sia intellettuale.
Per quanto riguarda la formazione del cittadino, il fatto che l’insegnamento scolastico sia legato a
saperi disciplinari garantisce la funzione educatrice della scuola finalizzata alla maturazione civile,
nonché alla piena consapevolezza dello studente-cittadino dei propri diritti doveri, delle proprie
tradizioni culturali, della pluralità delle culture e della problematicità delle situazioni (educazione alla
cittadinanza).
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In questa ottica, la funzione educatrice della scuola può essere definita come un contratto in base
al quale ognuno verrà valutato in relazione al profitto e all’impegno dimostrato.
L’imparzialità e l’equità sono infatti prerequisiti fondamentali della professione docente,
assolutamente necessari per suscitare la fiducia e il rispetto nei giovani, sentimenti peraltro
essenziali alla vita comune degli uomini adulti, se caratterizzata dalla reciprocità e dalla
collaborazione.
Per quanto attiene al secondo ambito (intellettuale), le discipline insegnate con criteri formativi e
scientificamente trattate, sono finalizzate allo sviluppo intellettuale dello studente ossia
all’acquisizione di rigore metodologico, precisione teorica, ricchezza linguistica ed espressiva,
capacità critica e di problematizzazione.
La didattica sarà costantemente improntata ad un confronto interdisciplinare, dato che è
essenziale che lo studente affronti consapevolmente la complessità, riuscendo anche a stabilire
relazioni.
La scelta culturale specifica del Liceo si prefigge di far convivere tradizione culturale ed
innovazione, valorizzando il passato e, contestualmente, ricercando la modernità in modo flessibile.
Il progetto formativo
L'oggetto dell'intervento formativo generale è la crescita dello studente in tutte le sue dimensioni:
cognitiva, operativa, affettivo-relazionale.
Questo significa e comporta porre lo studente al centro dell'attività didattica:
1. come singola persona, ma anche come parte di una comunità solidale,
2. come studente, ma anche come "ragazzo", che richiede attenzione agli aspetti emotivi e non
solo cognitivi della soggettività.
Porre lo studente al centro dell'attività didattica significa dunque:
a) attenzione allo studente come soggetto in formazione.
Lo studente deve essere reso responsabile del proprio progetto formativo:
1. deve essere coinvolto nelle scelte didattiche, messo in grado di discuterle e verificarle nella
classe, di condividerne gli obiettivi in modo da sviluppare abilità metacognitive, cioè essere
capace di riflettere su:
 perché si studiano certe cose,
 come si procede per apprendere,
 come si promuove la capacità di autovalutazione.
2. deve partecipare attivamente e con continuità ad una vita scolastica che offre variegate
situazioni di apprendimento, realizzate attraverso forme di didattica
 negoziata,
 collaborativa,
 attenta alla diversità dei modi e dei tempi dell'apprendimento personale,
 attenta a favorire l'acquisizione di un sapere che, partendo dalle discipline, ne superi la
separatezza,
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


in grado di dare allo studente la capacità di "saper fare" di fronte a problemi complessi
(didattica del processo),
capace di considerare l'errore come una fase della spirale dell'apprendimento,
capace di indurre lo studente ad orientarsi sulla propria vocazione.
b) Attenzione congiunta ad aspetti cognitivi ed emotivi dell'apprendimento
1. lo studente deve "stare bene a scuola";
2. il clima positivo non si crea soltanto se si favorisce la socializzazione tra gli alunni, ma
soprattutto se si favoriscono
 la motivazione
 la consapevolezza del processo cognitivo
 la soddisfazione dell'apprendere
 la consapevolezza che l'apprendimento non può che essere condiviso;
3. una buona motivazione allo studio si sviluppa
 quando lo studente è portato a scoprire la relazione tra i bisogni della propria personalità
e la cultura scolastica

quando si lavora bene insieme agli insegnanti e ai compagni.
Il progetto di insegnamento liceale
Motivo conduttore e primario del POF è la qualità in relazione ai seguenti ambiti:
“imparare a imparare”: necessità di una consapevolezza del processo formativo che avviene
attraverso lo studio, sia in termini di conoscenze che di competenze e capacità organizzative.
L’obiettivo fondamentale della formazione scolastica è la flessibilità di ragionamento;
motivazione: il Liceo si propone di rendere più solide le motivazioni allo studio degli studenti,
valorizzando le conoscenze e le competenze acquisite alla scuola secondaria di primo grado,
utilizzando nella didattica le nuove tecnologie, favorendo attività che aprano la scuola al mondo
esterno, creando la consapevolezza di essere parte di un gruppo, mostrando disponibilità a
comprendere le problematiche dell’adolescenza e, inoltre, curando l’orientamento;
duttilità: la scuola intende formare uno studente capace di utilizzare le proprie competenze anche
in nuovi contesti e situazioni;
adeguamento a standard internazionali: rilascio di certificazioni riconosciute in ambito europeo
per le lingue straniere (CAE, FIRST, PET ) e per l’informatica (E.C.D.L. Patente europea computer).
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Il progetto didattico
Sulla base dei principi sopra esposti il Collegio Docenti individua i seguenti obiettivi verso cui
orientare il progetto formativo:
1. fornire gli strumenti culturali per interpretare realtà complesse;
2. educare alla legalità;
3. potenziare sinergie tra le componenti scolastiche: docenti, studenti e famiglie;
4. aprirsi alla prospettiva europea, favorendo gli scambi, il confronto culturale e didattico,
gemellaggi o partnership con scuole di altri Paesi europei ed extraeuropei e viaggi di istruzione e
di studio all’estero;
5. educare promuovendo la partecipazione attiva alla vita della scuola. Sviluppare una coscienza
ecologica, sulla base anche di solide conoscenze scientifiche, del rispetto per le risorse
naturalistiche ed umane da difendere, stimolando in quest’ottica un “progetto giovani” che tenda
a promuovere il protagonismo dei giovani nello sviluppo dei valori umani, naturali e sociali, eviti e
prevenga le forme di devianza e di malessere;
6. incoraggiare l’attività sportiva degli alunni nelle sue varie manifestazioni;
7. partecipare ai problemi della società in cui l’allievo è inserito promuovendo rapporti programmati
con gli enti locali ed il mondo della cultura e del lavoro, in un reciproco scambio di contributi e di
esperienze;
8. favorire l’orientamento e la conoscenza delle professioni avvalendosi anche di rapporti col
mondo universitario e del lavoro;
9. promuovere la ricerca, la sperimentazione didattica, l’aggiornamento dei metodi e dei contenuti
culturali che costituiscono un impegno costante di tutti i docenti, da assolvere sia in forma
collegiale sia individuale. In tale prospettiva, ogni classe è una comunità di lavoro e di ricerca
individuale e collettiva degli alunni guidati dagli insegnanti, nel pieno rispetto della personalità di
ciascuno.
L’attività didattica
La scuola ricerca il coinvolgimento attivo degli studenti con il dialogo ed attraverso:

il contratto formativo

l’esplicitazione dei percorsi

la chiarezza nella comunicazione

la trasparenza nelle procedure
L’attività didattica può adottare modalità diverse (lezione frontale, lezione dialogata, lavoro in piccoli
gruppi, lavoro per gruppi di livello, lavoro per gruppo di pari, laboratorio) a seconda delle esigenze
della classe.
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Basata sulla programmazione per obiettivi, essa articola il lavoro per unità didattiche e/o moduli,
tenendo sempre presente l’eventuale necessità di riallineamento iniziale o recupero in itinere onde
evitare una eccessiva disomogeneità.
IL CONTRATTO FORMATIVO
L’impegno, la trasparenza e la chiarezza sono obiettivi comuni a docenti e studenti che condividono
diritti e doveri della prassi scolastica.
Le norme di comportamento sono definite nel Regolamento d’Istituto. Esse sono vincolanti per tutte
le componenti della comunità scolastica. Il Regolamento è consultabile anche sul sito web della
scuola. Le disposizioni applicative ed integrative del Regolamento sono comunicate per iscritto o
verbalmente agli studenti e, per loro tramite, alle famiglie.
NORME DI COMPORTAMENTO ALUNNI
Lo svolgimento di ogni attività didattica organizzata ha per fine:
- di soddisfare al meglio i bisogni di istruzione, formazione ed educazione dell'Alunno,
valorizzandone l'identità personale.
- di assicurare qualità, efficacia e produttività del servizio e, perciò stesso, l'acquisizione di
conoscenze e di competenze adeguate e necessarie all'esercizio dell'autonomia personale e delle
scelte professionali;
- di assicurare un insegnamento efficace, in linea di continuità con lo sviluppo e la diversità di
ciascuno, organizzato in cicli di studi ben raccordati tra loro e con obiettivi formativi ben individuati,
anche in rapporto a piani e programmi di studio e al POF d'Istituto.
1. Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, di tutto il personale e dei
compagni, il rispetto, anche formale, che si addice ad una convivenza civile.
2. Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad
assolvere assiduamente agli impegni di studio. La presenza a scuola è obbligatoria anche per tutte
le attività extracurriculari programmate e organizzate dal consiglio di classe.
3. Gli alunni entrano a scuola alle ore 8:00. Eventuali ingressi anticipati, concessi a domanda per
valide motivazioni, comporteranno la permanenza, fino alle ore 8.00, in aule appositamente
designate e vigilate da personale ATA. La scuola non si assume alcuna responsabilità di vigilanza
prima dell’ingresso.
4. Le assenze degli alunni devono essere limitate ai casi di effettiva necessità, per rispetto ai
docenti, ai compagni di classe ed alla serietà del lavoro scolastico. E’ possibile avere un buon
rendimento scolastico solo frequentando regolarmente le lezioni.
5.Gli alunni assenti alle lezioni dovranno, al loro rientro a scuola, giustificare l'assenza fatta,
utilizzando il libretto delle giustificazioni fornito dalla scuola, debitamente compilato e sottoscritto da
uno dei genitori o dall'alunno se maggiorenne.
6. La firma di chi giustifica deve essere identica a quella apposta, sull’apposito spazio del libretto al
momento del ritiro, in presenza di un funzionario della scuola. Assenze per malattia superiori a
cinque giorni impongono la necessità di esibire un certificato medico attestante l'avvenuta
guarigione.
7.Il libretto delle giustificazioni è un documento scolastico e come tale va accuratamente custodito;
esso deve essere ritirato all’inizio dell’anno scolastico presso la segreteria della scuola. In caso di
esaurimento o di smarrimento è possibile richiedere un duplicato che verrà rilasciato, previo
versamento di 10 € da effettuarsi sul conto corrente della scuola.
8.Le assenze superiori a cinque giorni dovute a motivi diversi dalla malattia, debbono essere
preventivamente segnalate al dirigente scolastico, ad un suo collaboratore o all’insegnante
coordinatore di classe. In assenza di comunicazione preventiva il medico di famiglia deve
certificare che l'allievo non è stato affetto da malattia infettiva.
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9. Tutti i ritardi superiori a cinque minuti vanno comunque riportati sul libretto delle giustificazioni e,
per gli studenti minorenni, controfirmati dai genitori entro il giorno successivo.
10.Sono consentiti solo quattro ritardi e quattro uscite anticipate per anno scolastico. Gli studenti
che dovessero superare tale limite saranno riammessi a scuola solo in presenza di adeguato
documento giustificativo.
11.Ritardi o uscite oltre il limite di cui al precedente punto 10, non adeguatamente giustificati con
certificazioni, costituiscono mancanza disciplinare.
12.Ritardi che vanno oltre la prima ora di lezione saranno consentiti solo in presenza di una
certificazione giustificativa da esibire al momento dell’ingresso a scuola.
13. Non è consentito agli alunni di uscire dall'edificio scolastico prima del termine delle lezioni. In
caso di necessità i genitori dovranno preventivamente avvertire la scuola tramite richiesta scritta sul
libretto e prelevare personalmente lo studente al cambio dell’ora. È consentito delegare, per iscritto,
un'altra persona maggiorenne che dovrà essere munita di documento di riconoscimento.
14. Le astensione collettiva saranno considerate assenze ingiustificate; gli alunni minorenni assenti
dovranno comunque presentare regolare giustificazione che sarà considerata come atto di presa
visione da parte delle famiglie. Gli alunni presenti a scuola non dovranno essere privati del loro
diritto a regolari lezioni, né dovranno in alcun modo risentire della particolare circostanza. Si
considera astensione collettiva quando più di 1/3 della classe risulta assente.
15. Al cambio di insegnante, negli spostamenti da un'aula all'altra, all'ingresso e all'uscita gli alunni
devono tenere un comportamento corretto ed educato. Non è permesso correre, uscire dalla classe
senza autorizzazione, gridare nei corridoi e nelle aule, ecc...
16. Gli alunni possono recarsi nella sala insegnanti, in biblioteca, in palestra, nei laboratori solo con
l'autorizzazione e sotto il controllo di un insegnante che se ne assuma la responsabilità.
17. Durante gli intervalli sia nella scuola che nel cortile sono da evitare tutte le azioni che possono
diventare pericolose: gli alunni dovranno seguire le indicazioni degli insegnanti e dei collaboratori
scolastici.
18. I servizi vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più elementari norme di
igiene e pulizia.
19. Non saranno tollerati episodi di violenza e/o di intimidazioni tra gli alunni che si dovessero
verificare sia all'interno che all’esterno della scuola. Tutti devono poter frequentare le lezioni con
serenità senza dover subire prepotenze.
20. Nelle aule e nelle zone di servizio sono disponibili appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti:
debbono essere correttamente utilizzati.
21. Gli insegnanti ed i collaboratori scolastici segnaleranno al dirigente scolastico gli alunni che non
rispettano le regole.
22. Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro e le indicazioni dei collaboratori scolastici che
sorvegliano corridoi e servizi, e in assenza del docente, possono essere incaricati di vigilare su una
classe o un gruppo di alunni.
23. Gli alunni che, per motivi di salute, non possono seguire le lezioni pratiche di Educazione Fisica
dovranno presentare al Dirigente Scolastico una domanda di esonero firmata dal genitore unita a
certificato del medico di famiglia. Per la pratica dell'attività sportiva integrativa, per la partecipazione
ai Giochi della Gioventù e per l'iscrizione ai corsi di nuoto, dovrà essere presentato il certificato di
stato di buona salute.
24. Gli alunni sono tenuti a portare a scuola solo l'occorrente per i compiti e le lezioni e l'eventuale
merenda. Non è consigliabile portare somme di denaro e oggetti di valore. La scuola, in ogni caso,
non risponde di eventuali furti.
25. Ogni studente è responsabile dell'integrità degli arredi e del materiale didattico che la scuola gli
affida: coloro che provocheranno guasti al materiale e o alle suppellettili della scuola saranno
chiamati a risarcire i danni e subiranno una sanzione disciplinare.
26. É fatto divieto agli alunni di invitare estranei ed intrattenersi con loro nella scuola senza la
necessaria autorizzazione del dirigente scolastico.
27. E’ vietato l’uso del cellulare in classe; in caso di trasgressione i docenti provvederanno al ritiro
dell’apparecchio ed al deposito presso la presidenza. Il cellulare sarà restituito ai genitori dal
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dirigente scolastico previo appuntamento. Se il divieto è infranto durante una verifica, la stessa deve
essere annullata o valutata come prestazione gravemente insufficiente.
28. E’ fatto divieto assoluto di fumo all’interno degli spazi della scuola, cortile compreso.
29.Tutti gli studenti, dal giorno del compimento del diciottesimo anno di età, hanno il diritto di firmare
i propri documenti scolastici, giustificare le assenze, ricevere comunicazioni relative al proprio
andamento scolastico.
30.La scuola è autorizzata ad informare la famiglia su tutte le vicende scolastiche degli studenti
maggiorenni fino a quando gli stessi non negano tale autorizzazione con la presentazione di una
espressa dichiarazione scritta controfirmata dai genitori, per conoscenza.
LA VALUTAZIONE
LIVELLI
L’attività di valutazione del profitto scolastico viene svolta dagli insegnanti a livello individuale e nei
consigli di classe. I criteri di valutazione del rendimento scolastico, del comportamento di lavoro e
del comportamento sociale di ogni singolo allievo sono definiti dal Collegio docenti secondo il
seguente prospetto:
A
Conoscenze
B
Competenze
C
Capacità
D
VOTO
IN
DECIMI
Comportamentali
VALUTAZIONI
CORRISPONDENTI
Giudizio
Valutazione
Partecipazione: di
disturbo
1
Nessuna
Nessuna
Nessuna
Impegno: nullo
1÷2
Metodo: assenza di
strategie
3
4
Incerte ed incomplete
Complessivamente
accettabile: ha ancora
lacune, ma non
estese e/o profonde
Comunica in modo
decisamente stentato ed
improprio
Non sa individuare i concetti
chiave e non sa chiarire gli
aspetti significativi
Comunica in modo non
sempre coerente e
proprio; ha difficoltà a
cogliere i nessi logici e
quindi ad analizzare
temi, questioni e
problemi
Applica le conoscenze
minime senza commettere
gravi errori ma talvolta con
imprecisione
Comunica in modo
semplice ma corretto,
coglie e chiarisce gli
aspetti fondamentali
Esegue semplici compiti
senza errori sostanziali;
affronta compiti più complessi
se guidato
Impegno: scarso
NON ADEGUATO
Frammentarie e
gravemente lacunose
G.I.
3÷4
Metodo: non sa
individuare strategie
di studio adeguate
Partecipazione:
dispersiva
Impegno:
discontinuo
5
I.
6
S.
Metodo: riproduttivo
e meccanico
Partecipazione: da
sollecitare
Impegno: sufficiente
Metodo: riproduttivo
ma consapevole
ADEGUATO
2
Partecipazione:
discontinua e
superficiale
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7
Sostanzialmente
complete
Complete, con
approfondimenti
autonomi
Usa correttamente la
lingua, con lessico
appropriato e struttura
organicamente il
discorso. Sa individuare
e collegare
adeguatamente i nuclei
portanti anche a livello
interdisciplinare
Comunica in modo
appropriato ed
articolato; è autonomo
ed organizzato; collega
conoscenze attinte da
ambiti pluridisciplinari,
analizza in modo critico
e con rigore
Impegno:
soddisfacente
DISCRETO
Comunica in modo
adeguato, con lessico
corretto
7
Metodo: organizzato
e costante
B.
Partecipazione:
attiva
Affronta compiti anche nuovi
e complessi in modo corretto
Impegno: notevole
BUONO
6
Conosce gli elementi
essenziali,
fondamentali
Partecipazione:
recettiva
8
Metodo: organizzato
e autonomo
Affronta autonomamente
anche compiti nuovi e
complessi, applicando le
conoscenze in modo corretto
e creativo. Documenta il
proprio lavoro, cerca
soluzioni adeguate per
situazioni nuove. Esprime
giudizi e valutazioni; dimostra
capacità progettuale e
creativa
Partecipazione:
costruttiva
Impegno: notevole
O.
9 ÷ 10
Metodo: elaborativo
e flessibile
OTTIMO
5
Esegue correttamente
compiti semplici, affronta
compiti complessi
autonomamente
La valutazione fondata sullo strumento della misurazione non si esaurisce in essa, ma deve anche
promuovere comportamenti di responsabile autovalutazione degli studenti
Nella valutazione si terrà conto:

della situazione di partenza;

della puntualità di esecuzione e consegna degli elaborati;

del conseguimento degli obiettivi cognitivi quali:
-
conoscenza raggiunta ed accertata attraverso le verifiche orali e scritte;
-
competenze tecniche ed espressive;
-
capacità di analisi e sintesi;

della creatività, innovatività e capacità propositiva;

della continuità, dell’autocontrollo e del grado di integrazione.
Nella valutazione finale si terrà conto anche del comportamento sociale e di lavoro facendo
riferimento alla griglia di attribuzione del voto di condotta approvata dal collegio dei docenti alla luce
dei seguenti parametri:
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COMPORTAMENTO
INDICATORI
DESCRIZIONE
PRESTAZIONE
IMPEGNO
LAVORO
Positività in tutti gli indicatori
ATTENZIONE
BUONO
ORGANIZZAZIONE
DISCRETO
RESPONSABILITÀ
ACCETTABILE
Sufficienza nell’impegno e non ancora del tutto
produttivo il lavoro/metodo
ADATTABILITÀ
NON ADEGUATO
Carente l’impegno e improduttivo il lavoro/metodo
Positivo in alcuni e sufficiente nei rimanenti
SENSO CRITICO
SOCIALE
FUNZIONI:
BUONO
PERCETTIVE
DISCRETO
DI CONTROLLO
ACCETTABILE
DI INTEGRAZIONE
NON ADEGUATO
Positività in tutti gli indicatori
Positivo in alcuni e sufficiente nei rimanenti
L’elaborazione finale dei voti prenderà in considerazione l’andamento durante l’anno scolastico, per
cui i voti crescenti potranno aver peso nella valutazione positiva dell’allievo, il contrario potrà
avvenire per i voti decrescenti.
Si precisa che i graduali progressi rilevati anche attraverso prove semplificate, pur non comportando
in modo assoluto il raggiungimento della sufficienza, possono, in sede di scrutinio finale, essere
valutate positivamente. Al contrario l’abbandono dello studio, anche di una sola disciplina,
costituisce presupposto per la non ammissione alla classe successiva.
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IL SISTEMA DEI CREDITI
Il credito è un attestato con cui si certifica che un soggetto ha conseguito specifiche conoscenze,
competenze e capacità in ordine a determinati comportamenti. Tale credito è valutato sia in sede
scolastica sia all’esterno.
Se ne distinguono due tipi:
o
crediti formativi;
o
crediti scolastici.
Crediti formativi
Il credito formativo attesta ogni qualificata esperienza, conseguita fuori dalla scuola e debitamente
documentata.
Le certificazioni delle esperienze dovranno essere presentate al coordinatore della classe dal 16
aprile al 15 maggio dell’anno di riferimento.
Verranno prese in considerazione le certificazioni relative al periodo: 15 maggio dell’anno
precedente ÷ 14 maggio anno in corso.
Per le classi terze verranno accettate anche le certificazioni riguardanti attività svolte nei due anni
precedenti.
Non saranno considerate le attività che non abbiano durata significativa o che non siano
riconosciute dalle Università o da Enti culturali.
Per acquisire dei crediti formativi le esperienze dovranno possedere i seguenti quattro requisiti:
esperienza qualificata:
l’esperienza deve essere chiaramente finalizzata alla formazione della persona dello
studente.
Esperienza debitamente documentata:
l’esperienza deve essere comunicata alla segreteria scolastica mediante attestazione scritta
come di seguito precisato:
o
certificazione ufficiale di Ente, Associazione, Istituzione, completa di descrizione
dell’esperienza, della durata in numero di ore, dell’eventuale valutazione, l’esito di
eventuali certificazioni;
o
regolarità fiscale, previdenziale;
o
convalida dell’Autorità diplomatica e consolare per i crediti acquisiti all’estero ove
richiesta.
Competenze coerenti:
l’esperienza deve avere valenza formativa in ambito civile e/o attinenza con i contenuti di
una o più discipline che caratterizzano il corso di studi, con particolare riferimento a quelle
tecnico-professionali; deve essere, inoltre, un fattore qualificato di arricchimento delle relative
conoscenze, competenze e capacità.
Convalida da parte del Consiglio di Classe:
la condizione per l’acquisizione del credito è la convalida da parte del Consiglio di Classe,
come sopra precisato, alla luce dei seguenti punti:
o
la validità della tipologia di esperienza;
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o
l’idoneità della certificazione, con particolare riguardo alla rilevanza qualitativa e
quantitativa dell’esperienza certificata;
o
valenza formativa e culturale.
Attività comprese nel credito formativo:
o
attività didattico-culturali (coerenti con il corso di studio);
o
attività socio-assistenziali;
o
attività sportive;
o
attività lavorative.
Crediti scolastici
Per quanto riguarda il credito scolastico, il consiglio di classe, nello scrutinio finale di ciascuno degli
ultimi tre anni della scuola secondaria superiore, attribuisce ad ogni alunno che sia ammesso alla
classe successiva un apposito.
Tale credito esprime la valutazione del grado di preparazione complessiva raggiunta dallo studente
nell’anno scolastico con riguardo al profitto e considera anche l’assiduità della frequenza scolastica,
l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo, alle attività complementari ed
integrative realizzate dalla scuola.
Profitto
o
media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale.
Partecipazione all’attività didattica
o
frequenza assidua;
o
partecipazione al dialogo educativo;
o
partecipazione attiva e propositiva alle lezioni (interesse, impegno);
o
partecipazione attiva e propositiva alle iniziative progettuali extracurricolari.
Partecipazione alla vita scolastica
o
partecipazione attiva e continuativa agli organi collegiali e/o a commissioni d’istituto.
Attività integrative (v. D.P.R. n. 323/1998, art. 11 e relativa delibera del Collegio dei Docenti)
o
attività di orientamento
o
teatro
o
musica
o
fotografia
o
sport
o
altre attività artistico/espressive
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La quantificazione del credito scolastico avviene, secondo il D.M. n. 99 del 16/12/2009, attribuendo
un punteggio espresso in un numero intero che dipende dalla fascia di appartenenza di ogni singolo
studente, come da tabella di seguito riportata :
CREDITO SCOLASTICO (Candidati interni)
Media dei voti
Credito scolastico (Punti)
I anno
II anno
III anno
M=6
3-4
3-4
4-5
6<M≤7
4-5
4-5
5-6
7<M≤8
5-6
5-6
6-7
8<M≤9
6-7
6-7
7-8
9< M ≤ 10
7-8
7-8
8-9
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico
Il Collegio Docenti si riserva la facoltà di assegnare il punteggio minimo della fascia di appartenenza
qualora uno studente di una qualsiasi delle classi degli ultimi tre anni si trovi in almeno una delle
seguenti condizioni:

frequenza irregolare non motivata,

ripetute assenze non motivate in occasione delle verifiche.
Il Collegio dei Docenti decide di ripartire i punti delle diverse bande secondo una procedura
oggettiva che assicuri equità di trattamento. Conseguentemente si assegna:

fino al massimo del 60% in relazione al profitto secondo quanto sintetizzato nelle tabelle sotto
riportate, fatta eccezione per l’ultima banda alla quale si fa corrispondere il punteggio massimo
in virtù della media estremamente positiva;

il 20% per l’eventuale presenza di almeno uno dei seguenti tre elementi: partecipazione
all’attività didattica, partecipazione alla vita scolastica, attività integrative organizzate e
certificate dall’Istituto;

il 20% di questo punto per l’eventuale acquisizione di un credito formativo (attività certificate
da un Ente esterno).
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CLASSI TERZE e QUARTE
BANDA
MEDIA
Punteggio
6-7
6,01-6,33
4,2
6,34-6,66
4,4
6,67-7,00
4,6
7-8
7,01-7,33
5,2
7,34-7,66
5,4
7,67-8,00
5,6
8-9
8,01-8,33
6,2
8,34-8,66
6,4
8,67-9,00
6,6
9-10
9,01-10,00
8
CLASSI QUINTE
BANDA
MEDIA
Punteggio
6-7
6,01-6,33
5,2
6,34-6,66
5,4
6,67-7,00
5,6
7-8
7,01-7,33
6,2
7,34-7,66
6,4
7,67-8,00
6,6
8-9
8,01-8,33
7,2
8,34-8,66
7,4
8,67-9,00
7,6
9-10
9,01-10,00
9
CRITERI PER L’ATTIBUZIONE DELLA LODE
Come previsto dal D.M. n. 99 del 16/12/2009 negli articoli 3 e 4, per poter ottenere la lode gli
studenti dovranno:
 conseguire il punteggio massimo di 100 punti senza fruire dell’integrazione prevista
dalla legge 425 del 10/12/1997, art.3, comma 6;
 conseguire il credito scolastico massimo complessivo attribuibile senza fruire
dell’integrazione prevista dalla legge 323 del 23/7/1998 art.11 comma 4;
 aver riportato negli scrutini finali relativi alla terzultima, penultima e ultima classe
solo voti uguali o superiori a 8/10, ivi compresa la valutazione del comportamento;
 conseguire all’unanimità il credito scolastico annuale relativo all’ultimo anno, nonché il
punteggio previsto per ogni prova d’esame.
CRITERI PER LA VALUTAZIONE FINALE, L’AMMISSIONE ALLA CLASSE
SUCCESSIVA, L’AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO E LA
SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO
Le valutazioni di insufficienza dovranno emergere chiaramente dall’applicazione della griglia
valutativa del P.O.F., inserita nei registri personali dei docenti.
Si possono verificare tre situazioni:
1) gli alunni che presentano una o due insufficienze non gravi, (2 negatività) tali da non pregiudicare
la possibilità di affrontare l’anno successivo, potranno essere promossi in presenza di almeno uno
dei seguenti fattori:
o
progressi apprezzabili nel corso dell’anno nella maggior parte delle discipline;
o
positivo comportamento di lavoro;
o
assiduità della frequenza o della partecipazione all’attività didattica;
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2) per gli alunni che presentano insufficienze non gravi, ma diffuse in più di due discipline o
insufficienze gravi in una o più discipline (da 3 a 7 negatività), il Consiglio di classe deciderà caso
per caso la NON AMMISSIONE alla classe successiva ovvero la sospensione del giudizio in base ai
seguenti criteri:
o
possibilità di raggiungere gli obiettivi minimi e di contenuto propri delle discipline interessate;
o
possibilità di seguire proficuamente il programma di studi nell’anno successivo;
o
progressi apprezzabili nel corso dell’anno;
o
positivo comportamento di lavoro;
o
assiduità della frequenza o della partecipazione all’attività didattica;
3 ) gli alunni che presentano più di sette negatività risulteranno non AMMESSI ALLA CLASSE
SUCCESSIVA;
4) l’ammissione dello studente candidato all’esame di stato conclusivo è subordinata al
conseguimento di una valutazione almeno sufficiente in tutte le discipline.
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI INTERVENTI DIDATTICI FINALIZZATI
AL RECUPERO DEI DEBITI FORMATIVI
Con il D.M. 80 del 3 Ottobre 2007 i debiti devono essere obbligatoriamente estinti prima dell’inizio
del nuovo anno scolastico, pena la non ammissione alla classe successiva. In sede degli scrutini
finali di Giugno il consiglio di classe decide l’attribuzione di tali debiti e sospende il giudizio di
promozione o non ammissione alla classe successiva in attesa della verifica dell’estinzione del
debito.
Per quanto concerne il recupero di tali debiti formativi (modalità, corsi, tempi) la normativa precisa
quanto segue:
Art. 5
Nei confronti degli studenti per i quali, al termine delle lezioni, è stato constatato il mancato
conseguimento della sufficienza in una o più discipline, che non comporti tuttavia un immediato
giudizio di non promozione, il Consiglio di classe procede al rinvio della formulazione del giudizio
finale. La scuola comunica subito alle famiglie, per iscritto, le decisioni assunte dal consiglio di
classe, indicando le specifiche carenze rilevate per ciascuno alunno dai docenti delle singole
discipline e i voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline nelle quali l’alunno
non ha raggiunto la sufficienza. Contestualmente vengono comunicati gli interventi didattici
finalizzati al recupero dei debiti formativi che la scuola è tenuta a portare a termine entro la fine
dell’anno
scolastico,
le
modalità
e
tempi
delle
relative
verifiche.
Analogamente a quanto previsto dal precedente art. 2, se i genitori o coloro che ne esercitano la
relativa potestà non ritengano di avvalersi delle iniziative di recupero organizzate dalle scuole,
debbono comunicarlo alla scuola stessa, fermo restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle
verifiche di cui al comma precedente.
Art. 6
A conclusione dei suddetti interventi didattici, di norma entro il 31 agosto dell’anno scolastico di
riferimento, salvo particolari esigenze organizzative delle istituzioni scolastiche, e comunque non
oltre la data di inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo, il Consiglio di classe, in sede di
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integrazione dello scrutinio finale, procede alla verifica dei risultati conseguiti e alla formulazione del
giudizio definitivo che, in caso di esito positivo, comporta l’ammissione dell’alunno alla frequenza
della classe successiva.
Art 7
Nei confronti degli studenti valutati positivamente in sede di verifica finale al termine del terz’ultimo
e penultimo anno di corso, il Consiglio di classe procede altresì all’attribuzione del punteggio di
credito scolastico.
LE MATERIE: programmazione educativa e didattica
La programmazione educativa e didattica si articola in tre passaggi fondamentali, dei quali il primo
è rappresentato proprio dal POF, il secondo dalla programmazione di classe, nella quale vengono
definiti gli obiettivi trasversali, il terzo passaggio è quello della programmazione disciplinare per
ciascuna materia, nella quale vengono definiti contenuti, obiettivi, obiettivi minimi, metodologie e
criteri valutativi specifici. La programmazione disciplinare rappresenta l’ultima definizione
progettuale del percorso formativo e l’applicazione di quanto delineato nei passaggi precedenti. La
programmazione disciplinare è illustrata dai docenti agli studenti ed è a disposizione delle famiglie
presso la segreteria didattica e sul sito web della scuola.
LE ASSEMBLEE STUDENTESCHE D’ISTITUTO
Per le assemblee che, a norma della C.M. n. 4733/A3 del 26/11/2003, non rientrano nelle giornate
seminariali valgono le seguenti norme:

le assemblee si tengono in orario curricolare con sospensione delle lezioni;

il Comitato Studentesco elabora all’inizio dell’anno un calendario delle Assemblee da sottoporre
all’approvazione del Dirigente Scolastico (o di un suo delegato) e suscettibile di modifiche,
qualora circostanze impreviste lo richiedano. Prima di ogni assemblea, con congruo anticipo
(almeno 10 giorni), il Comitato Studentesco presenta al Dirigente Scolastico (o al suo delegato)
una richiesta formale, con l’indicazione della data e dell’ordine del giorno;

il Comitato Studentesco elegge un suo presidente e nomina i componenti di un suo servizio
d’ordine, responsabili del corretto svolgimento delle riunioni e tenuti ad avvertire prontamente il
Dirigente, o il collaboratore della presidenza addetto alla gestione studenti, in caso di violazione
della sopra citata normativa ministeriale o del diritto penale. L’Assemblea di Istituto può tenersi
in locali esterni alla scuola, sotto forma di manifestazione sportiva, incontro con esperti su
tematiche di rilevante interesse, visione di film educativi con obbligo di successivo dibattito.
Qualora l’Assemblea sia esterna, dovranno essere rispettate le seguenti regole:
 gli alunni non potranno allontanarsi dagli spazi o locali designati ed il servizio di ordine del
Comitato Studentesco sarà tenuto ad esercitare una scrupolosa vigilanza in tale senso; coloro
che contravverranno a questa norma subiranno le relative sanzioni disciplinari;
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______

le famiglie dovranno sottoscrivere un’autorizzazione che sollevi la scuola da ogni responsabilità
in caso di incidenti o di problemi derivanti dalla non osservanza del regolamento da parte di uno
o più studenti (ad esempio dall’uscita dalla sala cinematografica senza permesso);
la segreteria provvederà ad approntare e far distribuire i relativi moduli qualche giorno prima
dell’Assemblea;
tale autorizzazione, tramite i rappresentanti di classe, verrà consegnata alla segreteria didattica
prima della data dell’Assemblea e sarà condizione irrinunciabile per parteciparvi.


CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI
Classi iniziali
1. Classi omogenee nei numeri, nelle componenti maschili e femminili e nella rappresentatività
dei risultati di profitto conseguiti nell’anno precedente.
2. Preferenze indicate dagli studenti e dalle famiglie relativamente all’indirizzo.
3. Distribuzione su diverse sezioni di studenti di nazionalità estera al fine di favorirne
l’inserimento didattico e sociale.
4. Gruppi non superiori a 3, saranno inseriti, su richiesta, nella stessa classe.
5. Scambio di sezione in presenza di reciproca disponibilità (uno studente può chiedere il
cambio di sezione se e solo se un alunno della classe richiesta è disposto a trasferirsi nella
classe di provenienza del richiedente).
Classi intermedie
1. Le classi successive alla prima saranno costituite con gli stessi studenti che componevano
le classi attivate nell’anno precedente. I ripetenti avranno comunque diritto, su loro richiesta,
ad essere inseriti nella stessa sezione frequentata l’anno precedente a condizione che non
si determinino squilibri numerici insostenibili.
2. Eventuali domande di cambiamento di sezione potranno essere accolte se e solo se il
numero dei componenti le classi di uscita e di entrata rimarranno in equilibrio (tra le classi
non potranno esserci differenze superiori a due elementi salvi i casi derivanti da selezioni
valutative)
3. La priorità sarà determinata dalla data di presentazione della richiesta.
Classi intermedie in diminuzione
Nell’ipotesi che il numero di classi intermedie (seconde, terze e quarte) autorizzato fosse
inferiore al numero di classi (rispettivamente prime, seconde e terze) funzionanti nell’anno
precedente si procederà secondo la sequenza di seguito riportata:
a) ridistribuzione su base volontaria presentata per iscritto e controfirmata dalla maggioranza
dei componenti della classe entro il termine stabilito dal dirigente scolastico;
b) divisione e ridistribuzione del gruppo classe meno numeroso nell’ipotesi che il punto a) si
riveli impraticabile; la classe da ridistribuire sarà individuata al termine dello scrutinio di
giugno tenendo conto degli studenti promossi e di quelli con giudizio sospeso (non saranno
conteggiati gli studenti non ammessi alla classe successiva). In caso di parità non sarà
smembrata la classe con il numero di promossi più elevato. Per una corretta individuazione
della classe meno numerosa non saranno considerati eventuali spostamenti da altre sezioni
che fossero intervenuti dopo la data del 31 gennaio. );
c) sorteggio tra due o più classi che dovessero comunque presentare lo stesso numero di
studenti;
d) suddivisione della classe così individuata in gruppi, stabiliti dal dirigente scolastico, che
consentano la costituzione di classi parallele omogenee nei numeri.
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Classi intermedie in aumento
1. Individuazione del numero di studenti da trasferire nella nuova classe al fine di renderla
omogenea nei numeri con le altre classi parallele
2. Assegnazione, su base volontaria, alla nuova classe nel rispetto dei numeri del punto 1.
3. Assegnazione, per sorteggio, alla nuova classe nel caso non risultasse praticabile la
ridistribuzione volontaria.
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
(in base all’Art. 3 DPR 235/2007)
Il Piano dell’Offerta Formativa si può realizzare solo attraverso la partecipazione responsabile di
tutte le componenti della comunità scolastica. La sua realizzazione dipenderà quindi dall’assunzione
di specifici impegni da parte di tutti.
I docenti si impegnano a:















essere puntuali alle lezioni, precisi nelle consegne di programmazioni, verbali e negli
adempimenti previsti dalla scuola;
non usare mai in classe il cellulare;
rispettare gli alunni, le famiglie e il personale della scuola;
essere attenti alla sorveglianza degli studenti in classe e nell’intervallo e a non abbandonare
mai la classe senza averne dato avviso al Dirigente Scolastico o a un suo Collaboratore;
informare studenti e genitori del proprio intervento educativo e del livello di apprendimento
degli studenti;
informare gli alunni degli obiettivi educativi e didattici, dei tempi e delle modalità di
attuazione;
esplicitare i criteri per la valutazione delle verifiche orali, scritte e di laboratorio.
comunicare a studenti e genitori con chiarezza i risultati delle verifiche scritte, orali e di
laboratorio;
effettuare almeno il numero minimo di verifiche (due per le discipline con due ore di lezione
e due scritte e due orali per le altre discipline) come previsto dai Dipartimenti disciplinari;
correggere e consegnare i compiti entro 15 giorni e, comunque, prima della prova
successiva;
realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto;
favorire la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità;
incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze;
lavorare in modo collegiale con i colleghi della stessa disciplina, con i colleghi dei consigli di
classe e con l’intero corpo docente della scuola nelle riunioni del Collegio dei docenti;
pianificare il proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività di recupero e sostegno il più
possibile personalizzate;
Le studentesse e gli studenti si impegnano a:






essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità;
non usare mai in classe il cellulare;
lasciare l’aula solo se autorizzati dal docente;
chiedere di uscire dall’aula solo in caso di necessità ed uno per volta;
intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente;
conoscere l’Offerta Formativa presentata dagli insegnanti;
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







rispettare i compagni, il personale della scuola;
rispettare le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui;
conoscere e rispettare il Regolamento di Istituto;
rispettare gli spazi, gli arredi ed i laboratori della scuola;
partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo;
svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola e a casa;
favorire la comunicazione scuola/famiglia;
sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti.
I genitori si impegnano a:






conoscere l’Offerta formativa della scuola;
collaborare al progetto formativo partecipando, con proposte e osservazioni migliorative, a
riunioni, assemblee, consigli e colloqui;
controllare sul libretto le giustificazioni di assenze e ritardi del proprio figlio, contattando
anche la scuola per accertamenti;
rivolgersi ai docenti e al Dirigente Scolastico in presenza di problemi didattici o personali;
dare informazioni utili a migliorare la conoscenza degli studenti da parte della scuola.
a versare un contributo, dell’importo definito annualmente dal Consiglio d’Istituto, per la
partecipazione alle spese di organizzazione dei servizi e delle attività didattiche.
Il personale non docente si impegna a:





essere puntuale e a svolgere con precisione il lavoro assegnato;
conoscere l’Offerta Formativa della scuola e a collaborare a realizzarla, per quanto di
competenza;
garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con puntualità e diligenza;
segnalare ai docenti e al Dirigente Scolastico eventuali problemi rilevati;
favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e operanti nella
scuola (studenti, genitori, docenti);
Il Dirigente Scolastico si impegna a:




garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa, ponendo studenti, genitori, docenti e
personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il loro ruolo;
garantire a ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare le proprie
potenzialità;
garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della
comunità scolastica;
cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera, per
ricercare risposte adeguate.
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POF linee guida a.s. 2013-2014 PER SITO 17.01.14