Circ. n. 126 Corato, 20/02/2014 AGLI STUDENTI AI GENITORI/TUTORI AI DOCENTI AL DSGA AL PERSONALE ATA SEDE Oggetto: Orario delle lezioni – entrate in ritardo Durante gli scrutini, è stato rilevato per numerosi alunni un elevato numero di ore di assenza dalle lezioni dovuto in molti casi alle entrate in ritardo. Come previsto dall’art. 14 della Disciplina delle assenze, approvata dagli OO.CC. all’inizio di questo a.s. e pubblicato sul sito web della scuola, ciò ha comportato l’attribuzione del 7 – e, in qualche caso – anche del 6 come voto per il comportamento. Si è rilevato, altresì, che pur essendo ancora nel primo quadrimestre, diversi alunni hanno totalizzato un monte ore di assenze persino prossimo al limite previsto per la validità dell’a.s. Queste circostanze hanno determinato la necessità di intervenire tempestivamente per evitare che, a causa delle assenze, si potesse mettere a repentaglio l’esito positivo di un intero anno scolastico e, in definitiva, gli sforzi per poter assicurare a tutti il diritto allo studio. Al fine di evitare incomprensioni e richieste arbitrarie, corre qui l’obbligo di ricordare a tutta la comunità scolastica che l’orario di inizio delle lezioni è stato stabilito all’inizio di questo anno scolastico dagli OO.CC. competenti (come prevede la normativa vigente) e fissato alle ore 8.00 e che la durata dell’unità oraria di lezione è stata definita in 50 minuti per favorire gli studenti pendolari, rendendo l’intero orario della giornata scolastica compatibile con gli orari dei mezzi di trasporto di linea. Il Regolamento interno ancora vigente pubblicato da qualche anno sul sito della scuola e, pertanto, visionabile da chiunque, stabilisce al Titolo III - GLI STUDENTI E LE NORME DI VITA SCOLASTICA, sotto la voce A) ENTRATA — USCITA – VIGILANZA che: - gli alunni devono essere in classe cinque minuti prima dell’inizio della prima ora di lezione Non essendo previste deroghe in nessuna parte del Regolamento né in alcun altro atto interno della scuola, ciò comporta che gli studenti hanno l’obbligo di essere in classe alle ore 7.55 e, per conseguenza l’entrata degli stessi nel plesso scolastico deve aver luogo prima di tale orario ovvero dalle ore 7.50 fino alle 7.55 per consentire loro di portarsi senza fretta presso l’aula in cui si terrà la prima ora di lezione predisponendo per tempo tutto il corredo didattico indispensabile al proficuo avvio della giornata scolastica. Il suono della prima campana richiama gli studenti ad avviarsi verso l’entrata del plesso, mentre quello della seconda campana avverte dell’inizio della prima ora di lezione. Le porte di accesso al plesso scolastico vengono chiuse, di norma, alle ore 8.00 con una tolleranza di qualche minuto. La chiusura delle porte non è da intendersi come segno di esclusione ma indica a tutti l’avvio della giornata scolastica che richiede per il suo svolgimento correttezza di comportamenti nel rispetto di regole stabilite per l’ordinato svolgimento delle attività didattiche. Gli studenti che arrivano a scuola oltre le ore 8.00 sono ammessi in classe alla seconda ora di lezione che inizia alle ore 8.50. Ciò avviene in applicazione del regolamento interno che alla lettera B) dello stesso Titolo III afferma: B) RITARDI - - gli alunni ritardatari (minorenni e maggiorenni autorizzati ad autogiustificarsi) sono ammessi in classe, se muniti di autorizzazione firmata dai genitori sull’apposito libretto o autorizzati dal Dirigente Scolastico; se sprovvisti della stessa, sono ammessi all’inizio della seconda ora di lezione con riserva di giustificare nel giorno seguente, sempre secondo le predette modalità; è consentito l’ingresso in ritardo, comunque non oltre l’inizio della terza ora di lezione, esclusivamente agli alunni ritardatari accompagnati dai propri genitori; ogni altra entrata in ritardo è categoricamente vietata. In sostanza, l’entrata in ritardo durante la prima ora di lezione rappresenta un’eccezione per la quale è indispensabile l’autorizzazione firmata dal genitore/tutore sull’apposito libretto o, in alternativa, quella del Dirigente Scolastico (o di un suo collaboratore) che la rilascia in casi debitamente motivati ed eccezionali come potrebbe essere per es. lo sciopero dei mezzi di trasporto, le interruzioni improvvise del servizio pubblico di trasporto o del traffico stradale, le avverse condizioni metereologiche, ecc. L’entrata in classe in ritardo durante la prima ora non può, quindi, rappresentare la norma né per il singolo studente né tantomeno per un numero ampio in quanto è evidente che ciò rappresenterebbe violazione del diritto allo studio di coloro che, invece, quotidianamente entrano puntualmente in classe per fruire di una lezione che già subisce, sebbene per ragioni di forza maggiore, una riduzione di ben 10 minuti. Le frequenti interruzioni della prima ora di lezione dovute alle entrate in ritardo di molti alunni creano, inoltre, notevole e ingiustificata aggravante al lavoro del docente della prima ora di lezione che, costretto ad annotare di volta in volta sul registro di classe e su quello personale le entrate alla spicciolata degli alunni ritardatari, è ostacolato nel proprio insegnamento non potendo offrire ai propri alunni un servizio di qualità. Rientra, quindi, nel dovere di ogni studente e della sua famiglia adoperarsi con senso di responsabilità per arrivare a scuola in tempo utile a evitare ritardi ingiustificati che determinerebbero l’entrata alla seconda ora di lezione con riflessi pesanti sul voto di comportamento e sulla validità dell’anno scolastico. Le considerazioni fin qui fatte valgono per tutti gli studenti di questa scuola, sia per i residenti a prescindere dalla maggiore o minore distanza della propria abitazione dalla scuola che per i pendolari, soprattutto in quei casi in cui è dimostrato che vi sono diversi mezzi di trasporto – bus e treni – che effettuano corse compatibili con l’orario di ingresso (7.55) e di inizio delle lezioni (8.00). Nessuno può, quindi, ragionevolmente vantare un “diritto al ritardo” poiché questo sarebbe in palese conflitto con il “diritto allo studio” che, viceversa, è tutelato da diverse norme di legge. Solo in casi debitamente motivati ai sensi della Disciplina delle assenze (si veda in proposito l’art.11) il genitore/tutore può chiedere l’autorizzazione all’entrata sistematica in ritardo. La scuola è il luogo dell’istruzione e della formazione ma è anche e soprattutto luogo di educazione in cui si sperimenta e si apprende la convivenza civile nel rispetto delle regole che garantiscono i diritti di tutti e richiedono l’adempimento dei doveri da parte di tutti. È in questa ferma convinzione che, confidando nel rispetto della normativa nazionale e interna e nel senso di responsabilità e nella maturità di giudizio di tutti e di ciascuno, auguro una serena collaborazione e condivisione che è l’unica strada per garantire sempre un servizio pubblico di qualità nell’unico interesse dei nostri giovani allievi. F.to IL DIRIGENTE SCOLASTICO TARANTINI Nunzia