Conferenza finale del Gruppo di esperti nazionali ECVET “ECVET- Metodi, pratiche, esperienze” Roma, 27 marzo 2014 Le attività e i risultati del Gruppo di esperti nazionali ECVET Michela Volpi - Claudia Villante ISFOL – Agenzia Nazionale Erasmus+ Formazione Roma, 27 marzo 2014 1 ECVET – Riferimenti normativi ECVET = sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale istituito con Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio del 18 giugno 2009 (2009/C 155/02) ECVET è un quadro tecnico per il trasferimento, il riconoscimento e, se del caso, l’accumulazione dei risultati dell’apprendimento ai fini del raggiungimento di una qualificazione (Allegato II Raccomandazione) Obiettivi principali: favorire mobilità e lifelong learning Roma, 27 marzo 2014 2 2 3 I Gruppi di esperti nazionali ECVET in Europa (1/3) • Riferimenti: Call CE ristretta alle Agenzie Nazionali LLP (con endorsement Autorità nazionali) • Durata: 01/01/2012 – 31/12/2013 (prorogata al 31/03/2014) • Budget: 3.2 Mln euro • Copertura geografica: 25 paesi EU • Esperti: circa 200 Roma, 27 marzo 2014 4 I Gruppi di esperti nazionali ECVET in Europa (2/3) Strumento per: • moltiplicare l’informazione su ECVET e contribuire alla sua implementazione a livello nazionale • assicurare la coerenza tra gli strumenti europei di trasparenza (EQF,EQAVET,ECTS,Europass) • promuovere lo sviluppo e l’utilizzo di ECVET come parte di un più ampio approccio di lifelong learning Roma, 27 marzo 2014 5 I Gruppi di esperti nazionali ECVET in Europa (3/3) Impatto atteso: • sviluppare e implementare un sistema ECVET trasparente e innovativo a livello nazionale • supportare la sperimentazione di ECVET come strumento per la garanzia di qualità e la promozione di mobilità di lungo termine nell’IFP • aumentare la consapevolezza degli stakeholder circa la necessità di riconoscere la mobilità come pre-requisito per l’acquisizione di qualificazioni professionali, avviare un dialogo sostenibile e la cooperazione tra l’IFP e il mondo del lavoro Roma, 27 marzo 2014 6 Il Gruppo di esperti nazionali ECVET in Italia Roma, 27 marzo 2014 7 Obiettivi • Incrementare la conoscenza di ECVET e delle specifiche tecniche • Supportare l’utilizzo del dispositivo in Italia • Promuovere la sperimentazione di ECVET nell’ambito del Lifelong Learning Programme e di Erasmus+ • Creare una rete di esperti su ECVET che agiscano come “ECVET multiplier” A beneficio di decision maker nazionali e territoriali, attori dell’IFP, parti sociali ed attori del mercato del lavoro, beneficiari del programma LLP Roma, 27 marzo 2014 8 Composizione del Gruppo • Ricercatori nel campo delle politiche di Istruzione e Formazione Professionale e del mercato del lavoro • Membri dell’ECVET Users‘ Group istituito a livello Europeo • Membri dell’Agenzia nazionale LLP – Leonardo da Vinci (referenti di progetti TOI e mobilità • Membri del National Coordination Point per EQF (in Italia non è stato istituito un Contact point per ECVET); • Membri del National Reference Point per la Qualità • Membri del Centro Nazionale Europass • Esperti coinvolti in progetti pilota ECVET Roma, 27 marzo 2014 9 Attività • Sessioni “formative” (PLA) • Indagine sui fabbisogni di circa 250 organismi promotori di iniziative di mobilità LdV • 5 workshop territoriali • 1 conferenza finale nazionale • Partecipazione a eventi europei e nazionali rilevanti • Promozione sul territorio • Informazione, formazione e assistenza tecnica on demand Roma, 27 marzo 2014 10 Workshop ECVET per l’apprendimento permanente: ECVET per la mobilità: Roma, 21 settembre 2012 Lamezia Terme, 4 luglio 2013 Torino, 21 marzo 2013 Bari, 14 novembre 2013 Trieste, 9 luglio 2013 Circa 380 partecipanti Roma, 27 marzo 2014 11 Prodotti • Sito web di progetto (www.programmaleonardo.net/ecvet) • Leaflet informativa • Rapporto finale • Articoli, pubblicazioni, ecc. Roma, 27 marzo 2014 12 Target Decisori politici e funzionari delle diverse autorità competenti coinvolte nel disegno e nell’attribuzione delle qualificazioni a livello nazionale /regionale; Altri stakeholders rilevanti in tale ambito (anche all’interno dei settori); Parti sociali, datori di lavoro ed altri attori del mercato del lavoro; Manager, professionisti e strutture dell’offerta di Istruzione e Formazione Professionale; Beneficiari attuali e potenziali di progetti LLP – Leonardo da Vinci ed Erasmus+ relativi ad ECVET Roma, 27 marzo 2014 13 ECVET per la mobilità Roma, 27 marzo 2014 14 ECVET per la mobilità Partendo da un approccio comune basato sui LO, ECVET intende favorire il riconoscimento dei risultati dell’apprendimento conseguiti durante periodi di mobilità all’estero e non solo, rafforzando il valore e la spendibilità di esperienze di formazione e lavoro e rendendo la mobilità parte integrante dei percorsi di apprendimento Roma, 27 marzo 2014 15 ECVET per la mobilità ECVET nella mobilità può servire a: • Supportare il processo di valutazione dei risultati dell’apprendimento • Contribuire alla validazione delle competenze trasversali • Migliorare il dialogo tra organismi di formazione e istituzioni • Contribuire all’innovazione dei sistemi regionali di standard di competenze • Migliorare l’accesso alle qualifiche professionali • Accrescere la motivazione e l’autostima dei discenti Roma, 27 marzo 2014 16 ECVET – Analisi dei fabbisogni dei beneficiari (1/4) • Tasso di risposta al questionario AN: 2011 2012 2013 83/114 beneficiari (74,6%) 93/114 beneficiari (81,6%) 117/137 beneficiari (85,4%) • Conoscenza di ECVET: 2011 2012 2013 SI 73,5% 78,5% 86,3% NO 26,5% 21,5% 13,7% • Livello di conoscenza (calcolato su coloro che hanno dichiarato di conoscerlo) 2011 2012 2013 Molto buona 3,3% 5,5% - Buona 21,3% 28,8% 34,7% Elementare 57,4% 50,6% 46,5% Scarsa 18% 15,1% 18,8% Roma, 27 marzo 2014 17 ECVET – Analisi dei fabbisogni dei beneficiari (2/4) • Esperienza su ECVET(calcolata su coloro che hanno dichiarato di conoscerlo): 2011 2012 2013 SI 13,1% 21,9% 7,9% NO 86,9% 78,1% 92,1% • Esperienze pratiche di applicazione ECVET Utilizzo nella mobilità di risultati (es. unità di risultati dell’apprendimento - ULO) conseguiti nell’ambito di progetti LdV TOI e/o progetti pilota ECVET Elaborazione di ULO nell’ambito di progetti LdV MOB e sperimentazione di modalità di convalida dei risultati dell’apprendimento acquisiti Roma, 27 marzo 2014 18 ECVET – Analisi dei fabbisogni dei beneficiari (3/4) Valore aggiunto di ECVET nella mobilità • Supporto al processo di valutazione dei risultati dell’apprendimento • Contributo alla validazione delle competenze trasversali • Miglioramento del dialogo tra organismi di formazione e istituzioni • Contributo all’innovazione dei sistemi regionali di standard di competenze • Miglioramento dell’accesso alle qualifiche professionali • Incremento motivazione e autostima dei discenti • …. Roma, 27 marzo 2014 19 ECVET – Analisi dei fabbisogni dei beneficiari (4/4) Possibili ostacoli all’implementazione di ECVET nella mobilità • Differenze tra i sistemi di qualificazione • Scarsa conoscenza del dispositivo da parte del mondo del lavoro • Rigidità dei sistemi di istruzione e formazione professionale • Scarsa preparazione dei docenti su ECVET e sulla progettazione ULO • Difficile comunicazione tra sistemi formativi e mondo del lavoro • …. Roma, 27 marzo 2014 20 ECVET – Definizioni Qualificazione = risultato formale di un processo di valutazione e validazione con cui un’istituzione competente stabilisce che un individuo ha conseguito determinati risultati Risultati dell’apprendimento = insieme di conoscenze, abilità e competenze che un individuo acquisisce al completamento di un percorso di apprendimento Unità di risultati dell’apprendimento = elementi di una qualifica suscettibili di specifica valutazione e validazione Crediti = risultati conseguiti da un individuo che sono stati valutati e sono accumulabili e trasferibili Punti = rappresentazione numerica del peso complessivo dei risultati dell’apprendimento in una qualifica (Allegato I Raccomandazione ECVET) Roma, 27 marzo 2014 21 ECVET nel Programma LLP – LdV Nell’Invito generale LLP - LdV dal 2011: Sostegno a progetti di mobilità che prevedano l’elaborazione e l’attuazione di elementi del sistema ECVET • • • • ECVET si può utilizzare solo nel quadro di una mobilità organizzata sulla base di un accordo formale tra due o più istituzioni (organismo di invio ed organismo di accoglienza del discente) Dell’applicazione di ECVET possono beneficiare soltanto individui inseriti in percorsi strutturati di apprendimento (che si tratti di formal o non-formal learning) Tra le azioni del Programma LLP – LdV, la Mobilità IVT è la più funzionale ad un’applicazione sperimentale di ECVET L’applicazione di ECVET alla Mobilità LdV richiede lo svolgimento di una serie di attività prima, durante e a conclusione dell’esperienza di apprendimento all’estero Roma, 27 marzo 2014 22 ECVET – Componenti tecniche • Qualificazione PRIMA DELLA MOBILITA’ • Unità di risultati dell’apprendimento PRIMA • Punteggi espressi in crediti PRIMA • Memorandum di intesa PRIMA • Accordo di apprendimento PRIMA • Valutazione dei risultati DURANTE • Validazione dei risultati DOPO • Riconoscimento dei risultati DOPO • Registrazione nel libretto personale DOPO Roma, 27 marzo 2014 23 ECVET nella Mobilità LdV PRIMA: • • • • • • Costituire un partenariato ECVET Firmare un Memorandum di intesa tra i partner Identificare la /le unità di risultati dell’apprendimento oggetto dell’esperienza Concordare modalità di valutazione dell’unità tra i partner Identificare le modalità di validazione e riconoscimento Stipulare un accordo di apprendimento con il discente Roma, 27 marzo 2014 DURANTE: • • • DOPO: Realizzare il percorso di apprendimento progettato Valutare risultati conseguiti discente i dal Documentare il processo di valutazione • Validare i “crediti” attribuiti all’estero • Riconoscere i “crediti “validati • Registrare i crediti riconosciuti nel libretto personale del discente 24 PRIMA DELLA MOBILITA’ (1) • Costituire un partenariato Leonardo da Vinci, ma ECVET = Partenariato deve coinvolgere (al suo interno o con accordi specifici) le istituzioni competenti dei paesi partner per le seguenti funzioni: •identificazione delle unità di apprendimento •erogazione del percorso •valutazione dei risultati •validazione e riconoscimento dei risultati può costituire una rete di cooperazione di lungo termine (anche oltre la durata del singolo progetto LdV) Roma, 27 marzo 2014 25 • PRIMA DELLA MOBILITA’ (2) Firmare un Memorandum di intesa - MoU (accordo quadro per tutte le mobilità previste nel progetto) = Accordo di partenariato LdV con alcuni ulteriori elementi: deve essere preferibilmente formalizzato può essere bi- o multi-laterale può essere specifico per un progetto o prevedere una cooperazione di più lungo termine dovrebbe avere alcuni contenuti minimi: • • • • • riconoscimento reciproco di status (mutual trust) identificazione di tutte le parti coinvolte nel processo (istituzioni competenti) condizioni per il funzionamento del partenariato accordo sui criteri e le procedure per il trasferimento dei risultati dell’esperienza accordo sulla comparabilità delle unità di qualificazione interessate (rif. EQF) Implica pertanto una revisione della Carta di Qualità per la Mobilità Roma, 27 marzo 2014 26 PRIMA DELLA MOBILITA’ (3 - a) • Identificare la / le unità di Learning Outcomes (LO) operazione più specifica di quanto attualmente richiesto. Infatti il contenuto dell’esperienza di mobilità deve essere espresso in termini di unità di LO correlate ad una qualificazione l’unità dovrebbe essere indicare • titolo dell’unità stessa • titolo generale della/e qualifica/he di riferimento • livello EQF / NQF della qualifica • risultati dell’apprendimento contenuti nell’unità • procedure e criteri di valutazione • punti ECVET associati all’unità • validità nel tempo dell’unità (se previsto) Roma, 27 marzo 2014 27 PRIMA DELLA MOBILITA’ (3 - b) • Identificare la / le unità di Learning Outcomes (LO) l’unità di LO può • corrispondere ad un’unità di qualificazione (o a più unità / a parte di un’unità) già esistente nel sistema dell’organismo di invio • costituire un’unità aggiuntiva rispetto ad una qualificazione già esistente • essere creata ad hoc per l’esperienza di mobilità (ma comunque riferirsi a risultati previsti nel percorso di apprendimento di una o più qualificazioni esistenti) La scelta dipende dalle caratteristiche dei sistemi coinvolti, dal livello di articolazione/ complessità delle unità eventualmente già esistenti e dalla durata della mobilità Roma, 27 marzo 2014 28 PRIMA DELLA MOBILITA’ (4) • Concordare modalità di valutazione dell’unità, in una logica di mutual trust, definendo in particolare metodologia di valutazione, profilo del valutatore, contesto di svolgimento tempistica modalità di informazione del discente modalità di documentazione del processo standard qualitativi minimi • Identificare le modalità di validazione e riconoscimento esistenti e percorribili nel sistema di origine del discente le scelte vanno formalizzate Il discente deve esserne informato Questi due step sono gli elementi chiave che distinguono una mobilità tradizionale da una mobilità ECVET Roma, 27 marzo 2014 29 PRIMA DELLA MOBILITA’ (5) • Stipulare un accordo di apprendimento (LA – Learning Agreement) con il discente = attuale Training Agreement con alcuni ulteriori elementi: unità di LO (con crediti ECVET associati) modalità di valutazione modalità di validazione e riconoscimento L’accordo è firmato da ente di invio, ente ospitante e discente L’accordo può essere accompagnato da un Supplemento al certificato Europass che presenti le unità di LO oggetto dell’esperienza Roma, 27 marzo 2014 30 DURANTE LA MOBILITA’ (1) • Realizzare il percorso di apprendimento nel rispetto del LA in coerenza con le unità di LO identificate (eventualmente in più, non in meno) e con la qualificazione obiettivo in piena condivisione tra tutti i soggetti coinvolti • Valutare l’acquisizione delle unità di LO oggetto dell’esperienza in itinere (eventualmente) ed ex post (necessariamente) secondo quanto stabilito nel MoU e nel LA (altrimenti problemi di riconoscimento) Roma, 27 marzo 2014 31 DURANTE LA MOBILITA’ (2) • Documentare l’acquisizione delle unità di LO a supporto della validazione e del riconoscimento ad es. attraverso la compilazione di griglie di valutazione la compilazione di rapporti di valutazione (eventualmente) l’attribuzione di votazioni Europass Mobilità (probabilmente modificato, cfr. studio CEDEFOP) Attenzione alla lingua da utilizzare in questi documenti Roma, 27 marzo 2014 32 DOPO LA MOBILITA’ (1) • Validare i crediti attribuiti all’estero = confermare che i risultati conseguiti e valutati corrispondono a quelli richiesti per la qualificazione nel sistema di origine. Ai fini della validazione, i risultati conseguiti all’estero possono essere identici equivalenti / comparabili comunque rilevanti per la qualificazione / professione I “Crediti” possono assumere varie forme esonero da parte di un percorso esonero da una valutazione intermedia / finale attribuzione di un credito per la qualificazione attribuzione di un credito aggiuntivo Roma, 27 marzo 2014 33 DOPO LA MOBILITA’ (2) • Riconoscere i crediti attribuiti all’estero = attestare ufficialmente i risultati conseguiti, valutati e validati simultaneamente o successivamente alla validazione da parte delle stesse istituzioni che validano o di altre • Registrare i crediti nel libretto personale del discente Il libretto dovrebbe essere uno strumento già esistente nel sistema di origine ed in possesso del discente (accumulazione) Roma, 27 marzo 2014 34 ECVET per l’apprendimento permanente Roma, 27 marzo 2014 35 ECVET per l’apprendimento permanente ECVET intende stimolare innovazioni nei sistemi di qualificazione in termini di: - trasparenza delle qualificazioni, - flessibilità attraverso l’articolazione in unità di risultati dell’apprendimento, - stretta connessione tra risultati dell’apprendimento da conseguire e modalità per la loro valutazione Roma, 27 marzo 2014 36 ECVET per l’apprendimento permanente ECVET nell’apprendimento permanente può servire a: • Aumentare la coerenza tra bisogni formativi del mondo del lavoro e percorsi di crescita personale e professionale (riduzione del mismatching) • Innalzare la trasparenza delle competenze acquisite in ambienti di apprendimento non formali e informali • Accrescere la motivazione alla partecipazione di occasioni di formazione e aggiornamento • Offrire maggiori opportunità di inserimento occupazionale e crescita professionale Roma, 27 marzo 2014 37 ECVET per l’apprendimento permanente Quali possibili ambiti di applicazione? ➮ Cambiare il percorso e la qualifica all'interno dello stesso sistema di qualificazione ➮ Cambiare il percorso e la qualifica da un sistema ad un altro ➮ Formalizzare i LO acquisiti ➮ Aggiornare e migliorare una qualifica 38 Il contributo dei progetti • • • • • • Provano a tracciare linee di indirizzo e di coordinamento di metodi e strumenti in grado di orientare operatori e tecnici (pubblici e privati) nei processi di validazione delle competenze. Rispondono alla mancanza di azioni formative e di orientamento legate all’emersione di nuovi bisogni di produzione e di processo nell’ambito dei settori emergenti Forniscono gli strumenti di conoscenza e di competenza a coloro che intendono inserirsi nel mercato del lavoro e che si prospetta sempre più bisognoso di nuova forza lavoro Costruiscono il dialogo tra gli stakeholders nei settori economici, appartenenti ai sistemi della formazione, dell’istruzione e del mercato del lavoro, ma anche dell’associazionismo e attraverso cui passa il difficile lavoro di condivisione dei linguaggi e dei metodi di riconoscimento e di validazione delle competenze acquisite in contesti di lavoro formali ed informali. Realizzano l’esportazione di modelli di validazione delle competenze da un progetto ad un altro. Sperimentano il coinvolgimento di soggetti con competenze, valori, atteggiamenti e comportamenti diversi. 40 Le sperimentazioni di ECVET: il target raggiunto 41 Le sperimentazioni di ECVET: i prodotti realizzati 42 Le sperimentazioni di ECVET: gli organismi coinvolti Associazioni di Università organismi e soggetti operanti PMI nell'ambito dell'IFP Centri per l'orientamento Altri organismi Amministrazioni pubbliche Imprese Organismi no-profit Istituti scolastici Enti di Ricerca Organismi di formazione 43 Le sperimentazioni di ECVET: uso degli strumenti Il progetto ha introdotto/utilizzato/sperimentato un sistema di certificazione delle competenze acquisite con riferimento alle indicazioni ECVET Il progetto ha utilizzato la validazione e la certificazione delle competenze acquisite mediante crediti formativi/unità di apprendimento Associazione Impresa privata o cooperativa Parti sociali Pubblica Amministrazione Ente di informazione e/o orientamento Ente di formazione Università Scuola 0 10 20 30 40 50 60 70 80 Fonte: Isfol, Le innovazioni di Leonardo, 2012 Roma, 27 marzo 2014 44 Condizioni necessarie all’implementazione di ECVET 45 Alcune conclusioni… Roma, 27 marzo 2014 46 Le opportunità di ECVET nella Mobilità • • • • • • Approccio bottom up (sperimentazione sul campo in un contesto già strutturato come la mobilità LdV) Mobilità come parte di integrante di percorsi di qualificazione (Europa 2020) Mobilità riconosciuta e di qualità (offerta formativa più competitiva) Qualificazione dei docenti /formatori (sviluppo competenze di progettazione di learning outcome e di assessment) Creazione / consolidamento di reti transnazionali (costruzione progressiva di mutual trust) … Roma, 27 marzo 2014 47 Le opportunità di ECVET nel LLL • • • • • Definizione di curricula e percorsi formativi in settori emergenti e non coperti dalle qualifiche esistenti Crescita di motivazione individuale nell’intraprendere percorsi di formazione (apprendere ad apprendere) Diminuzione del mismatching domanda di lavoro / offerta formativa Creazione / consolidamento di reti per favorire la della mobilità degli adulti …. 48 Alcune criticità applicative (1) • • • • Diversità dei sistemi di qualificazione esistenti ed ampiezza dello scenario delle istituzioni competenti nei diversi paesi Problema di mutual trust (orizzontale tra paesi e verticale all’interno dei diversi sistemi) Complessità delle attività preparatorie: poco tempo e poche risorse (utilizzare le altre azioni del Programma, laddove possibile, per la definizione delle unità di LO) Difficoltà ad integrare approccio per LO e per unità (non tutti i sistemi di qualificazione sono outputbased, non tutti organizzati per unità) Roma, 27 marzo 2014 49 Alcune criticità applicative (2) • • • • Diversità dei criteri per la costruzione delle unità nei sistemi di qualificazioni e nei progetti di mobilità Complessità del processo di valutazione: mutual trust, condivisione di criteri e procedure, competenza dei valutatori, risorse Problema dei crediti /punti ECVET (non tutti i sistemi di qualificazione li utilizzano / accettano) Moltiplicazione e ridondanza degli strumenti UE di trasparenza (Europass Mobilità, Supplemento al Certificato, Libretto personale e in prospettiva European Skills Passport …) Roma, 27 marzo 2014 50 Per approfondimenti…. Roma, 27 marzo 2014 51 Per saperne di più…. • Gruppo di esperti nazionali ECVET (coordinato dall’Agenzia Nazionale LLP – LdV) www.programmaleonardo.net/ecvet/ • Segretariato europeo ECVET http://www.ecvet-team.eu/ • ECVET Network (rete dei diversi attori dei sistemi VET europei e rappresentanti di istituzioni competenti) http://www.ecvet-team.eu/organization-directory • Comunità di pratiche europee e di esperti nazionali ECVET http://e2-community.ecvet-team.eu/ • Progetti pilota ECVET http://www.ecvet-projects.eu/ • Network tematico “NetECVET” http://netecvet.com/ Roma, 27 marzo 2014 di Agenzie nazionali LLP 52