I.P.S.S.C.T
“DON LORENZO MILANI”
VIA BERLINGUER,
87060 MIRTO-CROSIA (C.S)
Tel. O983- 42141
L’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali e Turistici
di Crosia-Mirto ( CS) è costituito dai seguenti indirizzi:
Indirizzo Economico Aziendale
Indirizzo Turistico
DA NUOVO 0RDINAMENTO (1- 9- 2010)
Indirizzo
Servizi Commerciali
FINALITA’ DELL’OFFERTA FORMATIVA
L’Istituto Professionale per i Servizi Commerciali e Turistici a chi lo frequenta
garantisce :
1. una formazione che favorisca la crescita culturale, etica e sociale di coscienze
capaci di vivere in una società multietnica e globalizzata;
2. lo sviluppo ed il potenziamento di capacità e di competenze necessarie ad
orientarsi nella realtà economico-sociale;
3. l’utilizzo adeguato della formazione professionale acquisita in un’ottica
culturale europea ed internazionale.
L’Istituto Professionale per i Servizi Commerciali e Turistici di Crosia è:
1. palestra di vita;
2. fucina di Uomini;
3. luogo di formazione di tecnici del commercio e del turismo.
OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI PER IL BIENNIO
Gli obiettivi educativi e didattici per il Biennio sono sia di natura cognitiva che
comportamentale.
OBIETTIVI COGNITIVI


Acquisire un corretto metodo di studio:
o
prendere appunti ed organizzarli;
o
cogliere gli aspetti essenziali di un testo, di un problema, di un fenomeno;
o
schematizzare un testo di qualsiasi genere letterario.
Acquisire capacità comunicative:
o
esprimersi e comunicare nei linguaggi specifici disciplinari in forma
linguisticamente corretta;
o

comunicare in modo chiaro i risultati delle attività individuali o di gruppo.
Acquisire capacità di risolvere problemi nuovi:
o
rielaborare le conoscenze;
o
utilizzare metodologie e conoscenze acquisite in situazioni nuove.
OBIETTIVI COMPORTAMENTALI

Rispettare le regole dell' ambiente scolastico :
o
essere puntuali;
o
non effettuare assenze strategiche e rispettare le scadenze;
o
rispettare le persone e l'ambiente scolastico;
o
assumere comportamenti corretti, nel linguaggio e negli atteggiamenti, con i
Docenti e con i compagni.



Sapersi mettere in relazione con gli altri :
o
essere disponibili all'ascolto;
o
accettare punti di vista diversi dai propri;
o
motivare le proprie scelte, i propri comportamenti, i propri punti di vista.
Inserirsi nel lavoro di gruppo:
o
essere collaborativi nell'esecuzione dei compiti;
o
non prevaricare sugli altri;
o
rispettare le regole che il gruppo si è dato.
Sviluppare valori etici:
o
essere sinceri;
o
essere onesti, svolgendo i compiti senza ricorrere ad espedienti;
o
essere disponibili ad aiutare i compagni in difficoltà.
Per il conseguimento di tali obiettivi tutti i Docenti adottano strategie comuni.
Innanzitutto all'inizio dell'anno scolastico comunicano gli obiettivi da perseguire e
danno indicazioni sulla tecnica degli appunti, sulle modalità del lavoro di gruppo (in Classe
e nei laboratori).
Poi fanno riconoscere ed utilizzare il lessico specifico della disciplina, guidano la
costruzione di schemi utili per la comprensione delle spiegazioni e della lettura,
propongono problemi nuovi di difficoltà via via crescente cui applicare le conoscenze
apprese.
OBIETTIVI DIDATTICI PER AREE DISCIPLINARI
Secondo il Previgente Ordinamento
Il Collegio dei Docenti ha individuato - proprio in relazione agli Obiettivi didattici – tre
Aree: l’Umanistica, la Scientifica e la Professionale.
Un’Area a sé è quella di Sostegno.
AREA UMANISTICA
L’Area Umanistica comprende: l’Italiano, la Storia, il Francese,Religione,Storia
Dell’Arte.
Gli Obiettivi generali dell’ Area Umanistica sono:








saper leggere, comprendere e comunicare oralmente e per iscritto;
potenziare e/o consolidare le abilità di base (ascoltare, parlare, leggere,
scrivere);
saper produrre testi corretti nelle forme ortografiche e morfo-sintattiche;
acquisire un metodo di studio efficace al fine di leggere in modo critico la
realtà sociale odierna sempre più globalizzata;
conoscere e comprendere fatti e fenomeni collocati nel tempo e nello spazio;
recuperare la memoria del passato, orientarsi nella complessità del presente
ed aprirsi alle problematiche della pacifica convivenza tra i popoli come la
solidarietà ed il rispetto reciproco;
acquisire il diritto/dovere di cittadinanza europea con riflessioni guidate,
anche in lingua straniera, sulla nascita e l’evolversi dell’Europa unita;
comprendere semplici messaggi in lingua straniera e sapersi esprimere in
modo adeguato al contesto ed alla situazione.
Il Docente - ferma restando la libertà d’insegnamento - durante la lezione si avvarrà:




del metodo interattivo, frontale, euristico;
della lezione dialogica;
delle discussioni guidate;
del lavoro individuale e/o di gruppo;






dell’articolazione del lavoro in moduli ed unità didattiche;
della creazione di un clima relazionale positivo;
della didattica breve;
dell’uso di tecnologie multimediali;
della differenziazione della didattica per rispondere ai bisogni di ciascuno;
dell’attività di laboratorio.
Il Docente - nel corso della lezione - utilizzerà i seguenti Mezzi o Strumenti:

Libri di testo integrati da testi extrascolastici, schede, filmati, mappe
concettuali, giornali e riviste, laboratori e visite guidate, codici e costituzione.
Per le Verifiche il Docente utilizzerà:

•
Prove strutturate e semi-strutturate, prove orali, prove scritte tradizionali e
secondo le nuove tipologie.
Le prove eseguite non devono essere inferiori a tre per Quadrimestre.
AREA SCIENTIFICA
L’Area Scientifica comprende la Matematica,la Fisica, la Biologia, l’Educazione
Fisica,la Geografia.
Gli Obiettivi generali dell’Area Scientifica sono:












acquisire un metodo di studio efficace pianificando il lavoro scolastico;
comunicare usando un appropriato lessico per le diverse discipline;
comprendere un testo individuando i punti fondamentali;
partecipare al dialogo educativo e socializzare all’interno del gruppo- Classe;
conoscenza di sé e delle potenzialità del proprio corpo;
consapevolezza che l’armonia fisica scaturisce da un buon equilibrio
psichico;
comprendere che l’ambiente è dinamico ed in continua evoluzione;
prendere coscienza che esistono fenomeni naturali ed antropici che
determinano i mutamenti;
comprendere che ogni individuo, come soggetto attivo, può dare il proprio
contributo alla realizzazione di uno sviluppo planetario sostenibile, equo e
solidale;
sviluppare le capacità intuitive e logiche;
saper utilizzare consapevolmente le tecniche e le procedure di calcolo
studiate;
conoscere l’elaboratore e saper applicare i metodi e gli strumenti informatici
introdotti.
Il Docente - ferma restando la libertà d’insegnamento - durante la lezione:



presenterà gli argomenti alla Classe nel modo e nel linguaggio più semplice
possibile, evidenziando ed approfondendo solo concetti fondamentali,
bandendo inutili forme di nozionismo;
promuoverà il processo di interdisciplinarità che tende ad arricchire il
bagaglio culturale di ogni singolo individuo;
effettuerà una costante verifica dell’interesse suscitato nella Classe e del
ritmo di apprendimento dei singoli Alunni.
Il Docente - nel corso della lezione - utilizzerà i seguenti Mezzi o Strumenti:

Libro di testo, laboratori multimediali, materiale di laboratorio, sussidi
audiovisivi, giornali,internet.
Per le Verifiche il Docente utilizzerà:



Interrogazioni orali;
Conversazioni guidate mirate ad accertare non solo le quantità di nozioni
acquisite dagli Allievi, ma anche le reali capacità raziocinanti ed espressive,
nonché la terminologia specifica;
Prove strutturate per poter valutare le capacità di comprensione e di
applicazione dei concetti acquisiti.
AREA PROFESSIONALE comprende: L’Economia Aziendale, L’Economia Turistica,
Il Diritto ed Economia, L’ Informatica, Laboratorio e Trattamento Testi, Tecnica della
Comunicazione.
Le discipline oggetto di indirizzo hanno lo scopo di approfondire le specializzazioni
per soddisfare le esigenze dei vari tipi di Azienda in un’ottica globale dei bisogni del Settore
Aziendale e Turistico.
OBIETTIVI GENERALI
Gli Obiettivi generali dell’Area Scientifica sono:
 conoscere le strutture organizzative e i meccanismi operativi aziendali;
 conoscere la terminologia tecnica e saperla utilizzare in modo appropriato;
 saper collocarsi all’interno dell’organizzazione aziendale ed operare nella
programmazione, nella gestione e nel controllo dell’attività aziendale,
utilizzando metodi, strumenti e tecniche contabili;
 saper operare nel settore marketing, finanziario e fiscale;
 saper leggere ed interpretare autonomamente eventi, problematiche, e
tendenze del mondo circostante;
 possedere una buona padronanza dei mezzi espressivi e di comunicazione,
verbali, scritti e telematici;
 possedere buone capacità comunicative, non solo in termini di espressione
linguistica in italiano o nelle lingue straniere (Francese, Inglese ), ma anche di
comunicazione non verbale.
OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI DEL TRIENNIO
Gli obiettivi educativi e didattici per il Triennio sono sia di natura cognitiva che
comportamentale.
OBIETTIVI COGNITIVI


Consolidare le abilità di studio:
o
seguire le lezioni prendendo appunti chiari e riorganizzandoli;
o
collegare nuovi argomenti alle conoscenze pregresse.
Consolidare le capacità espressive :
o




utilizzare i linguaggi scientifici e tecnici delle varie discipline.
Utilizzare e produrre documentazione :
o
capacità di riassumere un testo cogliendone gli aspetti essenziali;
o
produrre elaborati grafici di diversa natura: schemi funzionali, disegni tecnici,
ecc, anche con l'ausilio del computer;
o
produrre relazioni sull'attività svolta, selezionando ed organizzando le
informazioni e corredandole di tutta la documentazione grafica necessaria.
Costruire modelli :
o
analizzare situazioni semplici determinando proprietà e strutture comuni;
o
utilizzare le conoscenze per interpretare, analizzare e modellizzare situazioni.
Esprimere valutazioni consapevoli:
o
confrontare opinioni diverse su un fatto o su un fenomeno;
o
sostenere un punto di vista con argomentazioni pertinenti ed esaustive.
Acquisire le competenze necessarie per l'esercizio
professionale oppure il proseguimento degli studi :
di
una
attività
o
aggiornarsi attraverso la consultazione di strumenti legislativi e tecnici;
o
accettare il nuovo e la complessità senza pregiudizio e con desiderio di
superare le problematiche connesse.
OBIETTIVI COMPORTAMENTALI
(in aggiunta a quelli del Biennio)




Acquisire autonomia :
o
saper lavorare e apprendere in modo autonomo.
o
non effettuare assenze strategiche e rispettare le scadenze.
Sviluppare doti progettuali:
o
individuare soluzioni creative;
o
coordinare un gruppo di lavoro.
Inserirsi nel lavoro di gruppo:
o
essere collaborativi nell'esecuzione dei compiti;
o
non prevaricare sugli altri;
o
rispettare le regole che il gruppo si è dato.
Sviluppare valori etici:
o
essere rispettosi delle regole e della normativa vigente;
o
essere rispettosi dell'ambiente e delle sue esigenze;
o
sviluppare valori collaborativi.
Per perseguire i citati obiettivi - oltre alle indicazioni fornite per il Biennio - i Docenti
stimoleranno gli Studenti ad essere sempre più autonomi nell'impostazione e nello
svolgimento del proprio lavoro richiedendo loro di esprimere valutazioni personali motivate.
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA
L’azione educativa e didattica dell’Istituto si fonda sulla Programmazione.
Il Collegio dei Docenti all’inizio dell’Anno scolastico - in assonanza con le domande
espresse dal contesto sociale, culturale ed economico della realtà locale - rivede, individua
ed adotta le Linee guida della Programmazione educativa e didattica.
Nell’ambito della Legge sulla Autonomia della Scuola e del Regolamento attuativo
della stessa, il Collegio dei Docenti ed il Consiglio d’Istituto individuano le finalità educative
della Scuola definendone i criteri e gli obiettivi per l’elaborazione del P.O.F dell’Istituto,
della programmazione dei Consigli di Classe e della Programmazione disciplinare dei
Docenti.
Lo stesso Collegio dei Docenti approva Progetti speciali e di formazione integrativa
individuandone modalità generali di verifica e di valutazione.
La Programmazione ha come finalità generale “ la formazione umana, civile e
sociale degli Allievi, la loro apertura alla cultura dei popoli, l’educazione alla
responsabilità ed al rigore democratico ” nella consapevolezza che il sapere è storico e
problematico e serve per trasformare e migliorare l’Uomo, i rapporti sociali, le realtà
economiche e produttive.
All’interno della Programmazione vengono individuati gli strumenti che favoriscono
la realizzazione della suddetta finalità.
PROGRAMMAZIONE DI CLASSE
(A CURA DEL COORDINATORE)
In sintonia con i criteri programmatici deliberati dal Collegio dei Docenti, i Consigli di
Classe definiscono - entro il primo mese di lezione - la Programmazione annuale
dell’azione educativa e didattica di Classe.
Nella Programmazione i Coordinatori - nel rispetto delle finalità specifiche degli
indirizzi curriculari - rilevano ed analizzano la situazione della Classe, individuano gli
obiettivi da raggiungere, le strategie da attuare, gli strumenti e le modalità delle verifiche e
delle valutazioni, i mezzi per il sostegno, il recupero, l’integrazione formativa.
La Programmazione di Classe può così articolarsi:
 SITUAZIONE DI PARTENZAdella Classe, composizione della stessa,
provenienza degli
Alunni ( pendolari e residenti ) ricognizione socio-ambientale,
possesso dei prerequisiti attraverso la somministrazione di test;
 DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI, educativi e didattici, cognitivi e trasversali
alle varie discipline nonché gli obiettivi d’Istituto(POF);
N.B: Per le Classi prime, seconde , terze e quarte sarà necessario:
 INDIVIDUARE LE: COMPETENZE- CONOSCENZE- ABILITA’-in relazione
agli Assi Culturali del I° e II° BIENNIO degli istituti Professionali per i
servizi Commerciali -definizioni standard- (Documento tecnico del DM
139, 22 agosto 2007) ed indicazioni programmatiche Secondo Biennio e
quinto anno (allegati al presente POF);
 DEFINIZIONE DELLE METODOLOGIE e degli atteggiamenti comuni dei
Docenti, delle tecniche didattiche che verranno utilizzate ( lezioni
frontali, lezioni dialogizzate, lavori di gruppo, simulazioni, ecc..);
 CONTENUTI RIFERITI ALLE VARIE DISCIPLINE, in attinenza alle
disposizioni ministeriali vigenti;
 DEFINIZIONE DI MEZZI E STRUMENTI DIDATTICI che saranno utilizzati;
 DETERMINAZIONE DEI TEMPI DI ATTUAZIONE: quadrimestri,
didattiche , moduli;
unità
 INDIVIDUAZIONE DEGLI STRUMENTI DI VERIFICA; test d’ingresso,
prove formative, prove strutturate e semistrutturate, Terze prove, colloqui
pluri-interdisciplinari;
 DEFINIZIONE DELLE ATTIVITA’ DI RECUPERO: pausa didattica,
interventi di recupero;
 CRITERI DI VALUTAZIONE, all’interno della quale si utilizzeranno i
criteri unitari individuati ed approvati dal Collegio Docenti.
I Coordinatori delle quinte classi effettueranno la programmazione secondo le
indicazioni tradizionali, cioè per aree disciplinari.
PROGRAMMAZIONE CURRICULARE RELATIVA AD OGNI
SINGOLA DISCIPLINA:
I singoli Docenti sono tenuti ad elaborare la Programmazione annuale disciplinare.
In essa i Docenti rilevano
 i livelli di partenza della Classe nella loro disciplina, individuano
 gli obiettivi formativi della disciplina,
 le Competenze (classi I, II, III, IV che si attengono al nuovo ordinamento),
articolate in Conoscenze ed Abilità, relative agli Assi Culturali introdotti dalla
Riforma degli Istituti Professionali, per il Primo Biennio ed alle indicazioni
ministeriali emanate per il Secondo Biennio degli Istituti Professionali,

quindi indicano i contenuti, articolati secondo moduli ed unità didattiche,

codificano le metodologie da attivare, le modalità, gli strumenti,
 specificano, quindi i criteri di verifica e valutazione.
GLI ASSI CULTURALI NEL P.O.F sono stati cosi determinati:
ASSE DEI LINGUAGGI: Italiano, Inglese, Francese, Scienze Motorie, Informatica e
Laboratorio;
ASSE LOGICO-MATEMATICO: Matematica;
ASSE STORICO- SOCIALE: Storia-Cittadinanza e Costituzione, Diritto ed economia,
Tecniche Professionali dei servizi Commerciali;
ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO: Chimica, Fisica e Biologia.
I docenti delle quinte classi effettueranno la programmazione curriculare secondo i modi
tradizionali.
La verifica
Nello svolgimento dell’azione educativa e didattica assumono un rilievo particolare le
operazioni di verifica e di valutazione.
Nel quadro più generale della Programmazione, la verifica opererà sia come
elemento di regolazione del processo formativo e sia come guida nella individuazione e
nella scelta dei contenuti e della metodologia delle singole discipline.
Si adotteranno due tipi di verifica.
La verifica formativa in itinere che ha le seguenti funzioni: assumere decisioni
tempestive, differenziare le proposte didattiche, apportare modifiche al percorso,
intervenire sui comportamenti, attuare attività integrative .
La verifica formativa è volta a rilevare cosa l’Allievo sa e cosa sa fare.
La verifica sommativa consente invece di accertare il grado di apprendimento
raggiunto da ciascun Alunno in relazione al contesto Classe ed alla situazione di partenza
dello stesso.
Essa va riferita ai moduli ed alle unità didattiche.
La verifica sommativa è periodica perché quadrimestrale.
VERIFICHE E VALUTAZIONE
Per ogni Alunno sarà valutato il livello di partenza, gli eventuali progressi
relativamente alle sue capacità e non solo al suo impegno, ed il livello di apprendimento
finale.
Per verificare l’efficacia delle strategie d’insegnamento/apprendimento ed i relativi
processi di feed-back - i quali permettono a tutti gli Allievi di raggiungere il loro personale
successo educativo nella Scuola della formazione - si utilizzeranno:



Prove tradizionali scritte ma non si tralasceranno le nuove tipologie;
Prove orali (individuali e di gruppo);
Prove semistrutturate e strutturate.
CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZA E
ABILITA’
I Consigli delle prime, seconde e terze classi
griglia di valutazione:
potranno utilizzare la seguente
VOTO 1-2-3 Mancanza di conoscenze fondamentali ed errori molto gravi di
impostazione e di logica; capacità operative quasi nulle (gravemente
insufficiente).
VOTO 4
Conoscenze frammentarie e superficiali; errori gravi nell’esecuzione di
esercizi semplici; espressione inefficace e poco comprensibile
(insufficiente).
VOTO 5-6
Conoscenza dei contenuti essenziali; qualche errore non grave,
elaborazione limitata agli argomenti fondamentali e parzialmente
autonoma; espressione abbastanza chiara e sufficientemente logica
(sufficiente).
VOTO 7-8
Conoscenza più approfondita dei contenuti essenziali; elaborazione
sostanzialmente
autonoma;
espressione
chiara
ed
uso
complessivamente appropriato della terminologia specifica (buono).
VOTO 8-9
Piena conoscenza dei contenuti; elaborazione autonoma e critica;
esposizione precisa e fluida (distinto).
VOTO 10
Padronanza dei contenuti; analisi e sintesi molto efficaci; ottime
capacità critiche; esposizione precisa e ricca (ottimo).
Si considerano carenze gravi quelle che corrispondono ai voti 1-2-3-4; si considerano
carenze non gravi quelle che corrispondono al voto 5.
Gli Allievi verranno costantemente informati del loro andamento scolastico attraverso
il colloquio con gli insegnanti e l’indicazione dei risultati delle verifiche.
I Genitori verranno informati nelle Ore di ricevimento, attraverso il Libretto delle
giustificazioni e negli incontri Scuola - Famiglia.
Per la valutazione delle Prove scritte ed orali per le classi che funzionano
secondo il vecchio ordinamento ( quarte e quinte ) verranno utilizzate le seguenti
Griglie:
GRIGLIA MISURAZIONE PROFITTO (PROVE SCRITTE E ORALI)
VOTO
3-4
5
6
7
8
9-10
ACQUISIZIONE
DELLE
CONOSCENZE
Non
possiede
la
stragrande
maggioranza delle
conoscenze
e
competenze
richieste;
presenta
gravi lacune di base.
Possiede
solo
parzialmente
le
conoscenze
e
competenze richieste.
APPLICAZIONE
DELLE CONOSCENZE
RIELABORAZIONE
DELLE CONOSCENZE
Incontra
difficoltà
ad Incontra
difficoltà
a Manifesta
povertà di
applicare i pochi principi rielaborare le sue scarse lessico,
carenze
acquisiti.
conoscenze.
ortografiche,
grammaticali,
e/o
sintattiche.
Commette qualche errore Non
ha
autonomia La strutturazione del
nell’applicazione
delle sufficiente
nella discorso non sempre è
conoscenze.
rielaborazione personale.
lineare;il linguaggio non
è
sufficientemente
appropriato.
Possiede i concetti Sa
applicare
le
sue Rielabora
fondamentali
delle conoscenze
anche
se, personale
diverse discipline.
talvolta, commette qualche culturali.
errore.
Ha
acquisito
conoscenze
e
competenze sufficienti
a
non
commettere
errori.
ABILITÀ LINGUISTICA
ED ESPRESSIVA
in
i
modo Si esprime abbastanza
contenuti correttamente,
non
presenta grosse carenze
ortografiche,
grammaticali
e
sintattiche.
Riesce
ad
applicare Sa cogliere gli elementi
correttamente
e
senza essenziali di un argomento
difficoltà le conoscenze ed è in grado di rielaborare
acquisite.
soggettivamente
quanto
appreso.
Presenta buona coerenza
e
linearità
nella
strutturazione
del
discorso; il linguaggio è
appropriato, corretto e
vario.
Evidenzia conoscenze Sa
effettuare
analisi
approfondite
degli approfondite ed applica
argomenti trattati.
senza errori i principi
acquisiti; buone le capacità
intuitive e di sintesi.
E’ in grado di rielaborare
criticamente ed in modo
autonomo le conoscenze
acquisite,
effettuando
senza
difficoltà
i
collegamenti tra le diverse
tematiche.
Evidenzia ricchezza di
riferimenti,
capacità
logiche, di analisi e di
sintesi; l’esposizione è
fluida,
appropriata
e
varia.
Possiede un bagaglio Applica con facilità e senza
culturale completo e commettere
errori,
i
ben strutturato.
principi
appresi,
in
problemi anche complessi;
possiede un ottimo intuito
Possiede
considerevoli
capacità critiche e logicodeduttive; è in grado di
fornire
pertinenti
I
riferimenti
culturali
sono
ricchi
ed
aggiornati; si esprime
correttamente
ed
in
e mostra buone capacità di valutazioni personali.
osservazione,
astrazione
ed estrapolazione.
modo fluido e vario.
METODOLOGIE
Le strategie educative e didattiche da adoperare per far giungere gli Allievi a
padroneggiare adeguatamente tutte le conoscenze e le abilità fondamentali del Corso di
Studi troveranno la loro CONSISTENZA nei seguenti punti fondamentali:







Metodo interattivo;
Lezione dialogata;
Discussioni guidate;
Lavoro individuale e/o di gruppo;
Unitarietà dell’insegnamento;
Didattica breve;
Creazione di un clima favorevole e positivo che consente di rispondere ai bisogni
di ciascuno nella Scuola di tutti.
MEZZI E STRUMENTI
Il Docente - nel corso della lezione - utilizzerà i seguenti Mezzi o Strumenti:

Libri di Testo, Schede, Filmati, Mappe Concettuali, Giornali e Riviste,
Laboratori, Dibattiti e Visite guidate.
TABELLA SINTETICA DELLE ATTIVITA’ CURRICOLARI
ATTIVITA’
Io ANNO
ACCOGLIENZA




IIo ANNO


Conoscenza della Classe
e della Scuola
Socializzazione iniziale
Conoscenza
di
regolamenti
Creazione di condizioni
favorevoli all’inserimento
Fase
di
accompagnamento
Insistere
nel
creare
condizioni
favorevoli
ATTIVITA’ DISCIPLINARI
RECUPERO
E INTERDISCIPLINARI
RINFORZO






Cura delle abilità di base
attraverso tutte le discipline
Adeguamento dei programmi a
tutte le finalità (operatività,
progettualità)
Partecipazione ad attività che
si svolgono nel territorio
Programmazione partendo dai
risultati del primo anno
(prospettiva biennale centrata
Diagnosi e verifiche
Conseguenti azioni di
recupero e di rinforzo
e/o di riprogrammazione



Attività
approfondimento
Corsi di recupero
Attività
approfondimento
di
di
all’inserimento
sulle abilità di base)
PIANO DI SOSTEGNO, DI RECUPERO E DI
APPROFONDIMENTO
L’Istituto promuove il recupero degli Alunni in difficoltà di apprendimento/rendimento
per consentire loro il raggiungimento degli obiettivi minimi programmati.
Per realizzare ciò la Scuola si serve di una diversa ed articolata strumentazione:
1. Accoglienza;
2. Pausa didattica;
3. Corsi di recupero, di sostegno e di approfondimento.
L’Accoglienza è invece un Progetto della Scuola rivolto in maniera particolare agli
Alunni delle Prime Classi, ma non esclude gli Studenti delle restanti Classi.
Trattasi di un intervento atto ad accertare i livelli di entrata degli Studenti provenienti
dalle varie Scuole Medie del Territorio attraverso l’utilizzo di test d’ingresso, questionari ed
indagini.
Attorno a ciò i vari Consigli di Classe sviluppano la loro Programmazione educativa
e didattica. Siamo di fronte ad un vera e propria indagine diagnostica estremamente utile
per definire interventi e strategie in favore di ogni singolo Allievo e delle Classi in cui sono
ospitati.
La Pausa didattica è la sospensione della trattazione degli argomenti inseriti nella
Programmazione curriculare. Ciò per consentire agli Alunni in ritardo di apprendimento e di
rendimento di recuperare. I Giovani cosiddetti bravi - ovverosia
senza
alcun debito
scolastico nelle varie discipline - saranno impegnati in attività di ricerca e di
approfondimento per consentire loro di conseguire l’eccellenza.
I Corsi di recupero e di sostegno sono riservati agli Alunni bisognevoli di particolare
interventi didattici. Essi sono obbligatori e dovranno essere frequentati nelle ore
pomeridiane secondo un Calendario partecipato agli interessati ed alle rispettive Famiglie.
Tempi e modalità sono stabiliti dal Collegio docenti all’inizio dell’Anno scolastico in fase di
Programmazione d’Istituto .
In via generale, l’A.S., presso il nostro istituto, prevede il seguente piano di azioni e
di INTERVENTI DIDATTICI PRIORITARI :
DATA
A
partire
INTERVENTO
dal
mese
NOTE
di Accoglienza ed orientamento In particolar modo per le
Settembre
degli alunni
prime classi
Corsi di recupero – 1a fase
Intervento a favore degli
Alunni
che
hanno
il
debito
riportato
A partire dal 15 Febbraio
formativo alla fine del I°
Quadrimestre
A partire dal 15 Febbraio e
comunque ogni qualvolta il
Consiglio
di
classe
lo
Attività
Pausa didattica
di
ripasso,
sostegno
ed
approfondimento.
riterrà opportuno.
Tra Giugno e Luglio
Corsi di recupero per alunni Intervento a favore degli
promossi
sospeso
con
giudizio Alunni
che
hanno
riportato la sospensione
del
giudizio
scrutinio di Giugno.
nello
PERCORSO DI ACCOGLIENZA
L’accoglienza è una dimensione permanente di attenzione da parte della Scuola verso
l’Alunno.
Essa deve favorire condizioni comunicative ottimali al fine di portare lo Studente a
sentirsi elemento attivo, parte integrante e protagonista del processo educativo-formativo.
L’I.P.S.S.C.T intende porre attenzione ai problemi relazionali, avere una conoscenza
approfondita del contesto di apprendimento ed applicare una didattica orientativa ed
interattiva.
L’accoglienza non è solo il giro dell’Istituto da parte dei nuovi Studenti ma è quell’
insieme di attività ed interventi che l’IPSSCT prevede per far star bene l’Alunno.
L’attività di accoglienza ha come finalità precipua quella di aiutare gli Alunni
provenienti dalla Scuola Media a ben inserirsi nella vita scolastica dell’I.P.S.S.C.T con
un’attiva partecipazione.
Gli Obiettivi che la Scuola persegue con l’accoglienza sono:




Limitare i disagi dovuti al passaggio dalla Scuola Media alla Scuola Superiore;
Rilevare i bisogni;
Favorire la socializzazione;
Creare un ambiente scolastico sempre più adeguato e favorire il processo
dell’apprendimento.
I destinatari dell’accoglienza sono tutti gli Studenti delle Prime Classi insieme alle loro
Famiglie.
Attraverso una specifica attività di verifica la Scuola mira ad accertare negli Alunni:





la consapevolezza dei diritti e dei doveri;
la conoscenza degli obiettivi formativi delle varie discipline;
la conoscenza del funzionamento degli Organi Collegiali;
la conoscenza dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse;
il sapersi orientare all’interno della Scuola.
E’ possibile conseguire ciò attraverso una Metodologia operativa che miri alla:



conoscenza del Consiglio di Classe (ogni Docente espone la propria disciplina
ed il metodo di studio);
illustrazione del funzionamento degli Organi Collegiali e del Regolamento
d’Istituto;
elaborazione di un regolamento interno alla Classe che tenga conto del


Regolamento d’Istituto;
visita all’Istituto ed ai suoi laboratori;
conoscenza delle Famiglie;
•
istituzione di uno “ Sportello Amico”, per rilevare i
reali bisogni ed i disagi degli Alunni.
Si prevede che l’accoglienza duri l’intero Anno scolastico e non è limitata soltanto
alla prima settimana.
Si orienteranno gli Alunni ad un utilizzo più consapevole delle Assemblee di Istituto
intese queste come momento utile per discutere non solo dei problemi interni ma anche
di tematiche con il coinvolgimento e la partecipazione di esperti, di tecnici e di
specialisti.
ATTIVITÀ DI RECUPERO INTERMEDIO E FINALE
Dopo gli scrutini intermedi e finali vengono attivati corsi di recupero per gli alunni che
abbiano riportato insufficienze in una o più discipline, dando priorità a quelle che
prevedono prove scritte e orali caratterizzanti l'indirizzo; qualora il Consiglio di Classe lo
ritenga necessario, possono essere effettuati corsi di recupero anche per le altre discipline.
Il Collegio Dei Docenti demanda ai Consigli di Classe la decisione di non attivare
corsi di recupero qualora ritengano che lo studente possa raggiungere autonomamente gli
obiettivi prefigurati e che l’insuccesso scolastico sia dovuto esclusivamente a carenze
soggettive di studio e non a difficoltà oggettive di apprendimento (cfn art. 4 O.M.92).
I corsi di recupero, dopo lo scrutinio intermedio, sono realizzati secondo le
seguenti modalità :
a) pausa didattica;
b) lezioni in orario extracurriculare,durante i mesi di febbraio - marzo;
c) le verifiche verranno espletate entro e non oltre la prima decade di aprile.
Per gli studenti che in sede di scrutinio finale presentino insufficienze in non più di
tre discipline, il CDC rinvia la formulazione del giudizio finale e provvede a predisporre le
attività di recupero nel periodo che intercorre tra fine Giugno e Luglio e lo svolgimento
delle prove finali nella seconda metà di luglio; per gli alunni, invece, che presentano più di
quattro insufficienze il CDC procede alla formulazione del giudizio di non promozione alla
classe successiva (cfn art. 4 comma 1; art. 5; art. 6 commi 3-4; art. 8 commi 1-6 dell’O. M.
92).
Il CDD, per svolgere le attività di recupero, delibera di privilegiare il docente titolare
della disciplina e di ricorrere agli insegnanti interni; stabilisce, a livello organizzativo, di
adottare, ove possibile, un’articolazione diversa da quella per classe, individuando gruppi di
studenti omogenei per le carenze dimostrate, anche se provenienti da classi diverse (cfn
art. 2 comma 8 dell’O.M. 92).
L’Istituzione scolastica, subito dopo le risultanze degli scrutini intermedi e finali,
comunica alle famiglie, per iscritto su appositi moduli, le decisioni assunte dal CDC,
indicando le specifiche carenze rilevate per ciascuno studente dai docenti delle singole
materie e i voti proposti in sede di scrutinio nelle disciplina o nelle discipline nelle quali lo
studente non abbia raggiunto la sufficienza. Contestualmente vengono comunicati gli
interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi, le modalità e i tempi delle
relative verifiche.
Dopo lo scrutinio finale vengono pubblicati all’albo i risultati di coloro che hanno
recuperato e degli alunni che non hanno recuperato (art.5 comma 1; art. 6 commi 3-4-5;
art.7 commi 2-3 dell’O.M.92); quindi gli alunni ammessi alla classe successiva e quelli non
ammessi.
VERIFICHE E SCRUTINI
A metà di ogni quadrimestre i Consigli delle classi dell’Istituto di Scuola Secondaria
di II grado effettueranno una verifica dell'andamento didattico e disciplinare di ogni classe e
di ogni alunno, predisponendo una comunicazione scritta alle famiglie di tutti gli alunni,
tramite una “pagellina” predisposta dal Dirigente.
In occasione dello scrutinio quadrimestrale, sempre per le classi dell’Istituto
Superiore, si procederà alla consueta valutazione tramite l'attribuzione dei voti (orale,
scritto, grafico o pratico, secondo i piani di studio) da parte del consiglio di classe, sulla
base di giudizi ricavabili da una scheda contenente i seguenti descrittori:

interesse e partecipazione a scuola;

impegno nello studio autonomo;

Conoscenza dei contenuti disciplinari;

Capacità di definizione e di comunicazione con linguaggio corretto ed appropriato;
per l’Ed. Fisica: grado di coordinazione motoria;

Capacità di rielaborazione personale dei contenuti ed efficacia del metodo di studio.
INDICAZIONI MINISTERIALI PER LA VALUTAZIONE PERIODICA DEGLI
APPRENDIMENTI. CM. 89- Roma 18 ottobre 2012.
Valutazione periodica degli apprendimenti nelle classi degli istituti di istruzione secondaria
di secondo grado- Indicazioni per gli scrutini dell’anno scolastico 2012-2013.
Per le classi prime,seconde e terze e nella prospettiva dello sviluppo dei nuovi assetti
ordinamentali, occorre avere come principale riferimento l’art.4, comma 4, DPR 8
marzo1999 n. 275, e l’art 1, comma 2 del D.P.R. 22 Giugno 2009, n.122.
Alla luce di quanto sopra si indica alle istituzioni l’opportunità di deliberare che negli scrutini
intermedi delle classi prime, seconde e terze la valutazione dei risultati raggiunti sia
formulata, in ciascuna disciplina, mediante un voto unico, come nello scrutinio finale.
Resta comunque inteso, come principio ineludibile, che il voto deve essere espressione di
sintesi valutativa e pertanto deve fondarsi su una pluralità di prove di verifica riconducibili a
diverse tipologie, coerenti con le strategie metodologiche adottate dai docenti. Sarà cura
quindi del collegio dei docenti e dei dipartimenti fissare preventivamente le tipologie di
verifica nel rispetto dei principi definiti dai decreti istitutivi dei nuovi ordinamenti.
Le istituzioni scolastiche, pertanto, adotteranno modalità e forme di verifica adeguati e
funzionali all’accertamento degli obiettivi e dei risultati di apprendimento, declinati in
competenze, conoscenze e abilità, come previsto dalle Indicazioni nazionali per i percorsi
liceali, delle Linee guida per gli istituti tecnici e per gli istituti professionali e dal D.M.n. 139
del 22 agosto 2007 relativo all’obbligo d’istruzione.
Nelle classi quarte e quinte dei percorsi liceali, tecnici e professionali gli scrutini si
svolgeranno con le consuete modalità, nel rispetto delle norme ancora vigenti.
La valutazione, periodica e finale, costituisce una delle principali responsabilità delle
scuole, anche con riguardo all’efficacia della comunicazione e del dialogo educativo con gli
allievi e le loro famiglie, e deve pertanto rispondere a criteri di coerenza, motivazione,
trasparenza e documentabilità. Si richiama a questo proposito il diritto di ciascun alunno ad
una valutazione trasparente e tempestiva, principio basilare richiamato dall’art.1 del più
volte citato regolamento sulla valutazione
CRITERI DI VALUTAZIONE PER ATTRIBUIRE IL VOTO DI
CONDOTTA
Per l’attribuzione del Voto di Condotta si farà riferimento alla tabella unica valida per
le tre Sedi dell’Istituto inserita nella sezione regolamenti qui di seguito riportata.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA
Voto
10/10
Motivazione
-interesse e partecipazione assidua alle lezioni;
-regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche;
-ruolo propositivo all'interno della classe;
-scrupoloso rispetto del regolamento scolastico;
-ottima socializzazione;
-collaborazione con le istituzioni, per il rispetto della legalità.
9/10
-il comportamento è corretto ed educato,rispettoso delle regole,ma talvolta passivo;
-costante adempimento dei doveri scolastici;
-equilibrio nei rapporti interpersonali;
-rispetto costante delle norme disciplinari di istituto;
-la partecipazione alla vita scolastica è finalizzata unicamente a conseguire buoni
risultati;
-ruolo positivo e collaborativo nel gruppo classe, ed aiuta i compagni in difficoltà se a lui
simpatici.
8/10
-Talvolta è poco puntuale,sia nel giungere in orario a Scuola sia nel rispettare le
scadenze del lavoro domestico;
-essenziale attenzione e partecipazione alle attività scolastiche;
-svolgimento dei compiti assegnati;
-osservanza regolare delle norme relative alla vita scolastica;
-Talvolta i distrae e, richiamato,non sempre accetta il rimprovero;
-normale partecipazione al funzionamento del gruppo classe.
7/10
-indispensabile attenzione e partecipazione alle attività scolastiche;
-episodi di mancata applicazione del regolamento scolastico (es. anche se non sanzionati
con specifici provvedimenti disciplinari): uscite dall’aula o nei corridoi o fuori dal
proprio banco, oppure assenze ingiustificate o frequenti ritardi od uscite anticipate;
-poco interesse per qualche disciplina,talvolta è propositivo,altre volte si estranea o
interviene volutamente a sproposito.
6/10
-comportamento poco corretto nel rapporto con insegnanti e compagni;
-frequente disturbo delle lezioni;
-funzione non positiva nel gruppo classe;
-poco interesse per le attività didattiche;
-rispetta poco la puntualità sia nel giungere a scuola in orario sia nell’essere in classe al
cambio dell’ora di lezione;
-non accetta i rimproveri dei docenti,volendo avere sempre l’ultima parola;
-ha subito le sanzioni disciplinari dell’ammonizione sia dei docenti sia del DS e di
allontanamento dalle lezioni per un periodo non superiore a un giorno;
-casi di recidiva di cui al voto di 7/10.
1-5/10
-frequente disturbo delle lezioni;
-poco interesse per le attività didattiche;
-per gravi violazioni dei doveri degli studenti;
-è arrogante e presuntuoso tanto con i compagni quanto con i docenti;
-non sopporta le regole di comportamento,che viola in continuazione ed è refrattario a
qualsiasi richiamo al senso di responsabilità;
-episodi di bullismo;
-danneggiamenti alla struttura scolastica;
-fatti che turbano il regolare andamento della scuola;
-oltraggio ed offese al corpo docente, non docente, alla religione ed alle istituzioni;
-atti di violenza o per reati che offendono la dignità ed il rispetto della persona umana;
-interruzione di pubblico servizio;
-casi di persistente recidività, di cui al voto di 6/10.
N.B. Inoltre, l'insufficienza in condotta, dovrà essere motivata con un giudizio e
verbalizzata in sede di scrutinio intermedio e finale.
Le funzioni di cui sopra possono essere pronunciate anche per mancanze commesse fuori
della scuola, purchè per fatti connessi alla vita scolastica.
Per la valutazione del comportamento si farà riferimento anche al
D.P.R. 122 del 22 giugno 2009
Articolo 7 – Valutazione del comportamento
1. La valutazione del comportamento degli alunni nelle scuole secondarie di primo e di
secondo grado, di cui l’articolo 2 del decreto-legge, si propone di favorire l’acquisizione di
una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza
nell’adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell’esercizio dei propri diritti, nel
rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la
vita scolastica in particolare. Dette regole si ispirano ai principi di cui al decreto del
Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni.
2. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio
intermedio o finale è decisa dal consiglio di classe nei confronti dell’alunno cui sia stata
precedentemente irrogata una sanzione disciplinare ai sensi dell’articolo 4, comma 1, del
decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive
modificazioni , e al quale si possa attribuire la responsabilità nei contesti di cui al comma 1
dell’articolo 2 del decreto-legge, dei comportamenti:
a. previsti dai commi 9 e 9-bis dell’articolo 4 del decreto del
Presidente della
Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni.
b. che violino i doveri di cui ai commi 1, 2 e 5 dell’articolo 3 del decreto del Presidente
della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni.
3-La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi deve essere motivata
con riferimento ai casi individuali nel comma 2 e deve essere verbalizzata in sede di
scrutinio intermedio e finale.
4 .Ciascuna istituzione scolastica può autonomamente determinare, nei limiti delle risorse
finanziarie disponibili a legislazione vigente, anche in sede di elaborazione del piano
dell’offerta formativa, iniziative finalizzate alla promozione e alla valorizzazione dei
comportamenti positivi, alla prevenzione di atteggiamenti negativi, al coinvolgimento attivo
dei genitori e degli alunni, tenendo conto di quanto previsto dal regolamento di istituto, dal
patto educativo di corresponsabilità di cui all’articolo 5-bis del decreto del Presidente della
Repubblica 24 giugno 1998, numero 249, e successive modificazioni, e dalle specifiche
esigenze della comunità scolastica e del territorio. In nessun modo le sanzioni sulla
condotta possono essere applicate agli alunni che manifestino la propria opinione come
previsto dall’articolo 21 della Costituzione della Repubblica Italiana.
SCRUTINIO FINALE
In occasione dello scrutinio finale, ogni consiglio di classe, sulla base degli stessi giudizi,
espressi nel modo descritto e interpretati oralmente dal docente in ogni disciplina, con
registrazione a verbale dell’interpretazione, ove necessaria, attribuirà un voto unico e
delibererà, rispettando le norme in vigore, la promozione o la non promozione alla classe
successiva, valutando sia il raggiungimento degli obiettivi minimi programmati sia
l'atteggiamento dello studente nei confronti dello studio di tutte le discipline.
La non promozione sarà deliberata quando il consiglio di classe giudicherà non
possibile per l'alunno un proficuo inserimento nella classe successiva e potrà essere
legittimamente dichiarata quando le carenze di preparazione, specialmente se provenienti
da debiti formativi preesistenti e non colmati, siano particolarmente gravi e siano da
imputare ad atteggiamento di disimpegno da parte dell'alunno.
Particolare peso nell'assunzione della deliberazione di non promozione avranno le
assenze. Nel caso in cui il numero elevato delle assenze giustificate, per malattia o per
trasferimento della famiglia, non permetta una valutazione certa dell'alunno in una o più
materie, si farà ricorso ad una sessione speciale di esami integrativi, secondo le leggi
vigenti.
La non promozione può derivare semplicemente da un voto in condotta inferiore a
sei (6) decimi come D.L.137.
La cornice generale entro cui si collocano tutte le attività dell’Istituto si può
sintetizzare nelle idee e negli obiettivi che si esprimono qui di seguito.
Al primo posto nella programmazione didattica ed educativa di tutte le classi deve
considerarsi obbligatorio il rispetto dell’ordinamento e delle finalità educative generali della
scuola.
La libertà di insegnamento non deve mai essere intesa come un valore assoluto ed
insindacabile,
ma
deve
essere
una
risorsa
per
garantire
al
meglio
il
diritto
all’apprendimento da parte di tutti gli alunni, diritto anch’esso costituzionalmente garantito,
che è fondamento e fine dell’istruzione pubblica.
Assenze e validità dell'anno scolastico ai fini della valutazione finale degli alunni
Normativa di riferimento:
• Validità dell'anno scolastico - C.M. n. 20 del 04/03/2011;
• Nota MIUR n. 2065 del 3/3/2011;
• Regolamento valutazione alunni - D.P.R. 122/2009;
La C.M. n. 20 del 4.03.2011 fornisce dettagliate indicazioni finalizzate alla corretta
applicazione del Regolamento sulla valutazione degli alunni D.P.R. n. 122/2009, nella parte
che riguarda l'incidenza delle assenze ai fini della validità dell'anno scolastico e della
conseguente ammissione alla classe successiva ed all'esame di stato.
Si riportano di seguito le indicazioni più rilevanti, delle quali tenere conto:
L'art. 14, comma 7 del Regolamento DPR n. 122/2009 prevede che “ ai fini della validità
dell'anno scolastico, compreso quello relativo all'ultimo anno di corso, per
procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di
almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato ”.
Lo scopo della norma è quello, importante, di porre l'accento sulla effettiva presenza degli
studenti alle lezioni quale garanzia della possibilità per gli insegnanti di disporre di
congrui e significativi elementi per una valutazione intermedia e finale equilibrata,
corretta e trasparente.
Il medesimo Regolamento, all'art. 2 comma 10 ed all'art. 14 comma 7, prevede che la
determinazione del limite minimo di presenza a scuola sia determinato in tre quarti del
monte ore annuale delle lezioni, che consiste nell'orario complessivo curriculare e
obbligatorio di tutte le discipline e non nella quota oraria annuale di ciascuna disciplina.
In tal senso si deve tener conto dell’orario annuale personalizzato, così come risulta per
ciascun indirizzo di studio e per ciascun anno di corso.
Rientrano nel monte ore annuale del curricolo di ciascun allievo tutte le attività didattiche
e scolastiche programmate e inserite nel Piano dell'Offerta Formativa, così come le attività
oggetto di formale valutazione intermedia e finale da parte del consiglio di classe. Non
vengono quindi considerate come ore di assenza:
• la partecipazione ad attività organizzate ed autorizzate dalla scuola, anche quando si
svolgono al di fuori della scuola (progetti didattici inseriti nel POF e approvati dai
consigli di classe, attività sportive promosse dalla scuola o reti di scuole e partecipazione
ai campionati studenteschi, attività di orientamento, partecipazione a convegni e
manifestazioni culturali con la presenza dei docenti accompagnatori);
• partecipazioni dei rappresentanti eletti alla Consulta Provinciale degli studenti , al
“Parlamentino provinciale” e a quello regionale ed comunque ad organi studenteschi
ufficiali;
• partecipazione a stage e percorsi di alternanza scuola-lavoro; partecipazione a progetti
(es. scambi culturali ....);
• partecipazione ad esami di certificazione esterna (es. certificazioni linguistiche) e/o a
concorsi, a prove per l'accesso alle Università o ad altri percorsi formativi post diploma;
• donazioni di sangue;
• esclusività di assistenza per familiari invalidi in situazione di gravità (legge 104/92, art. 3;
• partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute
dal C.O.N.I.;
• adesioni a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il
sabato come giorno di riposo (cfr. Legge n. 516/1988 che recepisce l'intesa con la Chiesa
Cristiana Avventista del settimo Giorno; Legge n. 101/1989 sulla regolazione dei
rapporti tra lo Stato e l'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, sulla base dell'intesa
stipulata il 27 febbraio 1987);
• assenze per causa di forza maggiore (neve, calamità naturali, disservizi nei trasporti).
Sono considerate come ore di assenza secondo il numero delle ore giornaliere di
lezione:
• entrate in ritardo alla seconda ora e uscite in anticipo, anche se giustificate da un
genitore e autorizzate sul libretto assenze dal dirigente scolastico o suo delegato;
• assenze brevi per malattie e/o motivi di famiglia;
• assenze collettive;
• assenze dalle assemblee d'istituto;
• assenze nel caso di non partecipazione a viaggi d'istruzione, a visite guidate o ad
attività organizzate in orario curriculare. Ai sensi dell'art. 14 comma 7 del Regolamento
DPR 122/2009, il Collegio Docenti stabilisce le seguenti deroghe motivate e
straordinarie al limite obbligatorio di frequenza del monte ore annuale:
− assenze per malattie gravi con ricovero ospedaliero o permanenza in altri luoghi di
cura o in casa, anche per periodi non continuativi, debitamente documentate da
struttura sanitaria pubblica o convenzionata, a condizione che sia possibile per
l'alunna/o seguire percorsi formativi personalizzati o attività didattiche predisposti dai
competenti consigli di classe;
− particolari malattie che richiedono terapie e/o cure programmate
− particolari motivi personali e/o di famiglia ( per es: provvedimenti dell’autorità
giudiziaria, gravi patologie e lutti di componenti del nucleo familiare,attivazione di
separazione dei genitori, rientro nel paese di origine, trasferimento della
famiglia) debitamente documentati, anche mediante autocertificazione, da un genitore;
− interesse del CdC al rientro dello studente nel percorso di Istruzione dopo un periodo
di assenze
− per lo studente adulto, date le problematiche di lavoro che potrebbero comportare
assenze, ingressi in ritardo o uscite anticipate in modo sistematico,;
-si consente la deroga in presenza di improcrastinabili motivi di lavoro
opportunamente documentati o autocertificati;
Una parte delle ore da frequentare potrà essere sostituita da sostegno a distanza che
verrà certificato dal Consiglio di Classe.
− per gli alunni diversamente abili, mancata frequenza dovuta all’handicap o anche allo
svantaggio socio-ambientale;
− impedimenti per motivi non dipendenti dalla volontà del soggetto
Le deroghe hanno effetto soltanto in presenza di adeguata documentazione che
attesti anche un percorso formativo sostitutivo nonché di congrui ed essenziali
elementi di valutazione, tali da consentire l'espressione di un giudizio finale da parte
del consiglio di classe.
E' compito del Consiglio di classe verificare, nel rispetto dei criteri definiti dal Collegio dei
docenti e delle indicazioni della C.M. n. 20 del 4.03.2011, se il singolo allievo abbia
superato il limite massimo consentito di assenze e se tali assenze, pur rientrando nelle
deroghe previste dal collegio docenti, impediscano, comunque, di procedere alla fase
valutativa, considerata la non sufficiente permanenza del rapporto educativo .
Per gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione e che non
frequentano attività alternative, dal monte ore annuale saranno decurtate ore 33, di
conseguenza dalla quota massima di assenze, corrispondente per consiglio di classe,
saranno decurtate 8 ore.
Premesso che tutti devono conoscere i contenuti delle predette normative e del presente
documento; i docenti devono prestare particolare attenzione alla corretta e chiara
annotazione, sul registro di classe e personale, delle assenze degli studenti, comprese le
entrate e le uscite fuori orario,considerate le eventuali variazioni giornaliere dell’orario delle
lezioni.
CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE DEGLI ALUNNI a.s. 2013/14
La valutazione è un processo complesso che si svolge in itinere, periodicamente e
collegialmente e riguarda obiettivi comportamentali, disciplinari e trasversali. Le fasi in cui
si articola sono: la verifica per la misura dell’apprendimento e la valutazione vera e propria
che tiene conto del processo di formazione dell’alunno nella sua globalità, sia dal punto di
vista dell’acquisizione delle competenze che della crescita personale.
Nella valutazione concorrono, infatti, sia il momento formativo, che interviene durante il
percorso con il relativo feedback, sia il momento sommativo, che interviene ciclicamente e
alla fine dell’anno scolastico. Il processo valutativo degli alunni rappresenta un’azione
essenziale della progettazione didattico-educativa in quanto fornisce l’indice di funzionalità
delle procedure didattiche e delle strategie educative programmate e indica i correttivi da
apportare alla progettazione; infatti, l’autonomia scolastica si esprime attraverso la capacità
di ogni scuola di progettare, realizzare, riorientare, integrare, monitorare, valutare i processi
di apprendimento e la loro efficacia.
• Criteri di valutazione finale
Sulla base di criteri annualmente deliberati dal Collegio Docenti, ciascun Consiglio di
Classe si esprime, al termine dell’anno scolastico, sulla:
• PROMOZIONE alla classe successiva;
• NON PROMOZIONE alla classe successiva;
• “SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO” per DEBITI FORMATIVI.
Al termine di una approfondita analisi del grado di raggiungimento degli obiettivi didattici
ed educativi prefissati, ciascun Consiglio di Classe, nella piena autonomia delle proprie
competenze, formula la deliberazione di PROMOZIONE, NON PROMOZIONE alla classe
successiva o “SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO” con assegnazione di debiti formativi in
conformità ai criteri fissati annualmente dal Collegio Docenti.
CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE a.s. 2013/14
Per il corrente anno scolastico sono stati definiti i seguenti criteri:
1. L’alunno è PROMOSSO se ha conseguito la sufficienza in tutte le discipline di studio,
compresa la “condotta”;
2. L’alunno è NON PROMOSSO se, non avendo conseguito la sufficienza in più
discipline, il Consiglio di Classe ritiene che, in conseguenza del numero elevato di tali
insufficienze o/e per la gravità delle stesse, non sia in grado di proseguire nel percorso
formativo successivo;l’alunno è comunque NON PROMOSSO se il voto in “condotta” è
inferiore a sei;
3. Per l’alunno viene “SOSPESO IL GIUDIZIO” se, pur avendo conseguito la sufficienza
nella maggior parte delle discipline, persistono insufficienze che il Consiglio di classe
ritiene superabili prima dell’inizio del prossimo anno scolastico.
In tal caso vengono individuati i DEBITI FORMATIVI che l’alunno ha l’obbligo di
recuperare con le modalità che la scuola definirà.
Di norma non saranno assegnati più di tre debiti, per cui se l’alunno presenta
insufficienze gravi in più di 3 discipline risulterà “NON PROMOSSO”.
ATTRIBUZIONE DEI CREDITI PER LE CLASSI III, IV, V.
TABELLA DEI CREDITI
Media
Credito classi III e IV Credito classe V
6.0
3
4
6.1-7.0
4
5
7.1-7.5
5
6
7.6-8.0
6
7
8.1-9.0
9.1-10.0
7
8
8
9
COMPITI IN CLASSE E PER CASA
La suddivisione dell’Anno scolastico in Quadrimestri comporta lo svolgimento di
almeno tre compiti scritti in Classe.
Gli stessi elaborati saranno riportati dai Docenti interessati su di un apposito
registro predisposto dalla Presidenza.
Le ore prese in prestito dal Docente dovranno essere preventivamente concordate
con lo stesso per essere all’uopo recuperate.
Gli Insegnanti coinvolti in prove scritte si impegnano a far visionare agli Alunni gli
elaborati corretti entro quindici giorni dalla data di svolgimento.
Sarà consentito agli Alunni in difficoltà di superare il disagio e di raggiungere i livelli
di preparazione richiesti attraverso un adeguato bilanciamento del carico di lavoro.
Si eviteranno - quindi - gli aggravi di doveri scolastici che possono incidere
negativamente sul processo di apprendimento/rendimento sia durante la Pausa didattica e
sia durante lo svolgimento dei Corsi di recupero.
Non è da escludere il bilanciamento dei compiti in particolari momenti dell’Anno
scolastico considerati particolarmente pesanti ( es: durante lo svolgimento dei corsi di
recupero ).
I DIPARTIMENTI DISCIPLINARI
La pianificazione didattica, che si basa sempre meno su Programmi univoci da
svolgere, impone un ruolo fondamentale alla dimensione collegiale e collaborativa dei
Docenti.
Tale dimensione approda alla creazione di veri e propri Gruppi di lavoro
denominati DIPARTIMENTI che agiscono per l’analisi, la definizione e la soluzione di
problematiche ben circostanziate.
A seguito della Riforma dell’Istruzione Secondaria Superiore i Dipartimenti non
sono più determinati sulla base delle aree disciplinari per materie affini, ma essi sono
determinati sulla base degli ASSI CULTURALI E COMPETENZE (Documento tecnico
del DM 139-22 agosto 2007).
I dipartimenti operano scelte a livello di programmazione didattica, di scansione
modulare dei contenuti, di verifiche e di valutazioni - sono il risultato dell’azione sinergica
dei Docenti attorno a compiti comuni e condivisi.
Concordano scelte comuni circa il valore formativo e le scelte didattiche e
metodologiche di un preciso asse culturale.
I compiti del Dipartimento sono caratterizzati:

dalla definizione del valore formativo della disciplina;

dalla definizione degli standard minimi richiesti a livello di conoscenze e
competenze;

dalla definizione dei contenuti imprescindibili della materia, da scandire
all’interno del curriculum;

dalla definizione delle modalità attuative del piano di lavoro disciplinare;

da eventuali riunioni di coordinamento per la definizione di prove comuni;

dalla progettazione di interventi di recupero;

da riunioni di coordinamento per l’eventuale adozione di libri di testo
comuni a più sezioni.
Pertanto sulla base delle indicazioni Ministeriali, nell’ambito dell’I.P.S.S.C.T., sono stati
individuati QUATTRO DIPARTIMENTI così strutturati:
1. DIPARTIMENTO dell’ ASSE DEI LINGUAGGI:
Italiano, Inglese, Francese, Scienze motorie,Informatica e Laboratorio,Tecnica
Della Comunicazione, Storia dell’Arte e Discipline Espressive, Religione,
Storia –Cittadinanza e Costituzione.
Coordinatrice : Prof.ssa Benevento Serafina.
2. DIPARIMENTO dell’ ASSE LOGICO-MATEMATICO :
Matematica
Coordinatrice : Prof.ssa Dina Borrello
3. DIPARTIMENTO dell’ ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO:
Diritto ed Economia, Tecniche Professionali dei Servizi Commerciali,
Fisica, Biologia, Scienze della Terra, Chimica
Coordinatore: Prof. Celestino Pompeo
FUNZIONE E RUOLO DEI DIPARTIMENTI NEI NUOVI
ORDINAMENTI DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI
L’ impianto dei nuovi ordinamenti degli Istituti professionali richiede, infatti, che la
progettazione formativa sia sostenuta da forme organizzative che pongano, al centro delle
strategie didattiche collegiali, il laboratorio e la didattica laboratoriale, la costruzione dei
percorsi di insegnamento apprendimento in contesti reali, quali l’alternanza scuola –lavoro,
il raccordo con le altre istituzioni scolastiche (reti) e con gli enti locai (convenzioni), anche
per realizzare progetti condivisi.
A tal fine il nostro istituto si è dotato di quattro Dipartimenti quali articolazioni
funzionali di supporto alla didattica e alla progettazione.
Essi potranno costituire un efficace modello organizzativo per favorire un maggior
raccordo tra i vari ambiti disciplinari e per realizzare interventi sistematici in relazione alla
didattica per competenze e alla valutazione degli apprendimenti.
L’istituzione dei dipartimenti assume, pertanto valenza strategica per valorizzare la
dimensione collegiale dei docenti, strumento prioritario per innalzare la qualità del processo
di insegnamento – apprendimento. I dipartimenti avranno il compito di presidiare la
continuità del curricolo, vigilare sui processi di apprendimento per lo sviluppo dei saperi e
delle competenze previsti nei profili dei vari indirizzi, la cui attuazione è facilitata da una
progettualità condivisa e un’articolazione flessibile.
Le tipologie di attività che i dipartimenti svolgeranno sono strettamente correlate al
miglioramento dell’offerta formativa.
In particolare, nel primo biennio, i dipartimenti potranno svolgere una funzione
strategica per il consolidamento, con il concorso di tutte le discipline, delle competenze di
base per la lingua italiana, la lingua straniera e la matematica, per il raccordo dei saperi
disciplinari e gli assi culturali previsti dall’obbligo d’ istruzione e tra l’area di istruzione
generale e le aree di indirizzo.
In generale, i Dipartimenti possono individuare i bisogni formativi e definire i piani di
aggiornamento del personale, promuovere e sostenere la condivisione degli obiettivi
educativi e la diffusione delle metodologie più efficaci per migliorare i risultati di
apprendimento degli studenti.
IL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO
Il nostro Istituto, in base all’art. 5, comma 3 punto e, si è dotato di un comitato
tecnico scientifico (CTS) composto dai seguenti docenti: Celestino Pompeo, Falco
Luigina.
Esso
costituisce
un
elemento
nuovo
che
può
favorire
l’innovazione
dell’organizzazione dell’Istituto in relazione alle innovazioni introdotte dalla Riforma; è un
organismo con funzioni consultive e propositive per l’organizzazione degli spazi di
autonomia e di flessibilità; è lo strumento per consolidare i rapporti della scuola con il
mondo del lavoro e delle professioni per sviluppare alleanze formative. Esso coopera con
gli organi collegiali dell’Istituto, nel rispetto delle loro specifiche competenze.
FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
Per la realizzazione delle finalità generali la Scuola si avvale di risorse interne per
migliorare ed ampliare il suo prodotto culturale.
Il Collegio dei Docenti - ai sensi dell’art. 30 del CCNL vigente - ha identificato le Aree
di lavoro, i criteri di selezione dei requisiti professionali dei Docenti aspiranti all’incarico.
Per il corrente Anno scolastico, il Collegio dei Docenti ha individuato le seguenti
AREE:
1. GESTIONE POF
3.
SOSTEGNO ALUNNI
Stesura P.OF.,coordinamento delle attività e
valutazione dei risultati, continuità scuola Media,
orientamento in entrata.
accoglienza, continuità, orientamento in uscita,
rapporti Scuola-Famiglia, integrazione e recupero,
partecipazione agli Organi Collegiali e di
democrazia diretta.
A tale scopo - su proposta del Preside - il Collegio dei Docenti ha attivato un’apposita
Commissione chiamata a selezionare le domande secondo criteri prestabiliti come lo stato
di servizi, gli incarichi ricoperti e relativi risultati, i titoli e le competenze coerenti con
l’incarico e le esperienze formative.
Sulla
scorta
del lavoro prodotto dalla Commissione il Preside - nell’adunanza del
Collegio dei Docenti del 8 Ottobre 2012 ha conferito gli incarichi ai Docenti di seguito
indicati:

Area gestione POF:
Prof.ssa Serafina Benevento

Area sostegno Alunni :
Prof.ssa Luigina Falco
COMPITI E FUNZIONI DEL COORDINATORE DI CLASSE
Ai Coordinatori di Classe sono demandate le sotto-specificate mansioni:
1.
presiede il Consiglio di Classe su delega del Capo d’Istituto;
2.
coordina la Programmazione educativa e didattica di Classe;
3.
prende in consegna le Programmazioni di ogni singolo Docente;
4.
cura il Verbale del Consiglio di Classe;
5.
verifica i tempi di consegna delle prove scritte e la trascrizione delle
stesse sull’apposito faldone;
6.
cura il Registro di Classe e ne verifica la completezza dei dati;
7.
controlla periodicamente le assenze degli Alunni;
8.
comunica con i Genitori per le assenze continue e i ritardi sistematici
degli Alunni;
9.
tiene contatti con le famiglie degli Studenti in difficoltà;
10. riceve durante la settimana una o più volte i Genitori che intendono avere
notizie generali sull’andamento didattico-disciplinare dei propri figli;
11. cura la compilazione del Pagellino infra-quadrimestrale registrando i dati
forniti dal singolo Docente;
12. raccoglie le valutazioni scritte e orali riportate da ogni Alunno nelle
singole materie e le trascrive sul Prospetto riepilogativo della Classe in
prossimità dello Scrutinio quadrimestrale e di quello finale;
13. relaziona al Preside mensilmente sulla disciplina degli Alunni, sul profitto
della Classe e sullo svolgimento dei programmi;
14. organizza con i Docenti una razionale distribuzione dei compiti in Classe
e dei carichi di lavoro da assegnare allo Studente a Scuola e per casa;
15. riceve gli Studenti della propria Classe per ascoltarne le problematiche;
16. comunica al Preside ogni problema di carattere disciplinare o didattico
degli Alunni della Classe;
17. collabora con il Preside per tutte le attività scolastiche e parascolastiche
( compresi i Viaggi di istruzione e le Visite guidate );
18. cura la elaborazione e stesura del Documento di Maggio ( Coordinatori
Classi V° ).
La funzione di Coordinatore - riferita ai compiti di organizzazione, di assistenza e di
consulenza - è incentivata.
I COORDINATORI DI CLASSE PER IL 2012/2013 SONO:
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
Prof.
FALCO LUIGINA
CAMPANA ORNELLA
PILI ALBA CARMELA
CELESTINO POMPEO
BRASACCHIO SALVAT.
AIELLO
BENEVENTO SERAFINA
DE SIMONE TIZIANA
SPATARO FILOMENA
Prof. IANNINI
Prof. VELINO
Classe
Classe
Classe
Classe
Classe
Classe
Classe
Classe
Classe
I A
II A
III A
IV A
VA
IB
III B
IV B
VB
Classe I SERALE
Classe III SERALE
PIANO ATTIVITA’ ALTERNATIVE ALL’ORA DI RELIGIONE
All’interno dell’Istituto sono presenti Alunni - distribuiti in varie Classi - che non si
avvalgono dell’ora di religione.
Il Collegio dei Docenti ha predisposto un Piano di attività alternative
all’insegnamento dell’ora di Religione Cattolica.
Le attività previste dal Piano sono le seguenti:


lettura e recensioni di libri presenti nella Biblioteca dell’Istituto;
progetto trasversale di Cittadinanza e Costituzione.
ESAME DI STATO
Relativamente all’ Esame di Stato il Collegio dei Docenti ha deliberato quanto
segue:

fornire agli Studenti chiare ed esaustive spiegazioni sulle modalità
dell’esame, delegando a svolgere tale compito i Docenti della Classe;

assegnare ai Docenti delle Classi terminali il compito di sperimentare
almeno due simulazioni sulla Terza prova scritta, afferenti tipologie
diverse nel rispetto delle vigenti normative, al fine di individuare la più
consona sia alle attitudini degli Alunni sia alle strategie poste in essere
nelle molteplici attività in sintonia con il POF;

simulare delle Prove di colloquio interdisciplinare sulla base dei lavori
individuali presentati dai candidati o dalle tracce di percorsi formativi
affrontati in Classe;

utilizzare, dopo un’adeguata illustrazione agli Alunni, i modelli di griglie di
valutazione già sperimentate durante gli Esami di Stato degli anni
precedenti.
INCONTRI CON OPERATORI SOCIALI, ENTI ED ISTITUZIONI
Tra le attività dell’Istituto saranno programmati incontri con esperti, Enti ed Istituzioni
del Territorio per affrontare temi di natura scolastica, civile e sociale.
Tale modalità trova il Dirigente Scolastico in prima linea, considerata la sua profonda
sensibilità verso i problemi della collettività.
La Scuola deve sempre di più aprirsi al Territorio e preparare concretamente i
Giovani al confronto sulle principali problematiche dei tempi di oggi.
E’ proprio in quest’ottica che - nel corso del corrente Anno scolastico - saranno
attivate incontri con Esperti, Soggetti delle Istituzioni, Uomini di cultura, dello spettacolo e
dello sport che animeranno Assemblee ed attività inerenti ai Progetti programmati dagli
Organi Collegiali
Centro di Ascolto o “ Lo Sportello Amico”
L’Istituto di Istruzione Superiore di Mirto Crosia, intende attivare nell’Anno scolastico
in corso il Centro di ascolto o “ Lo Sportello Amico”
Esso si configura come luogo e momento in cui la Scuola:

presta attenzione e risponde alle esigenze delle nuove generazioni;

crea le condizioni per rendere possibile, oltre ad una corretta fruizione di
informazioni, l’organizzazione di iniziative, l’elaborazione e la gestione di
Progetti finalizzati alla promozione della qualità della vita scolastica.
Il Centro vuole essere:

uno spazio-servizio situato all’interno dell’Istituto dove alcuni Docenti
sono disponibili a ricevere Studenti e Genitori.
Il Centro si propone di offrire informazione legata a:





erogazione di notizie utili all’Utenza;
conoscenze e dati;
informazioni socio-sanitarie;
orientamento e ri-orientamento scolastico e professionale;
informazioni su associazioni sportive e culturali.
Il Centro vuole essere un efficace momento di :





ascolto-aiuto per affrontare i problemi (disagio giovanile) sia individuali
che di gruppo;
collegamento con i servizi del territorio;
promozione di attività di prevenzione nell’ambito dell’Educazione alla
salute (Tossicodipendenza, fumo, alcool, A.I.D.S.) con i gruppi Classe;
preparazione dibattiti, seminari, incontri con esperti su temi legati alle
problematiche giovanili;
consulenza a Genitori e Studenti sull’Orientamento.
I DIVERSAMENTI ABILI
L’ esperienza di integrazione degli Allievi diversamente abili nell’ istituto ha avuto
inizio a cavallo fra la sentenza della Corte Costituzionale N° 215/1987 e la Legge-Quadro
N° 104/1992.
Nel corso degli anni la stessa esperienza ha registrato un numero sempre crescente
di iscritti.
Nella consapevolezza che i suddetti Alunni pongono alla Scuola una domanda più
complessa di aiuto educativo e di sostegno didattico e che” il diritto all’ educazione e
all’
istruzione non può essere impedito dalla presenza di difficoltà nell’apprendimento
scolastico”, la Scuola propone l’obiettivo fondamentale di aiutare il soggetto con handicap
ad interagire con la normalità degli altri.
L’integrazione - sostenuta dal punto di vista legislativo anche da una serie di circolari
- si articola in un percorso che deve essere pensato e modellato continuamente.
A tal fine ci si avvale oltre che della presenza di Docenti specializzati anche della
collaborazione di Esperti dell’ ASL, di Personale qualificato fornito dagli Enti competenti, di
tutti gli altri Operatori della Scuola e delle Famiglie per formulare Piani educativi
personalizzati per ciascun Ragazzo.
A favore di una più efficace integrazione degli Alunni diversamente abili l’Istituto offre:

assenza di barriere architettoniche;

interventi didattici programmati;

personale specializzato;

incontri periodici con i rappresentanti dell’ASP per gli adempimenti di
legge quali la stesura del Profilo Dinamico Funzionale e della
Programmazione Educativa Individualizzata;

incontri con le Famiglie;

un’attenzione speciale all’educazione e all’istruzione degli Allievi in
situazione di particolare gravità per i quali si individuano forme mirate di
integrazione secondo soluzioni pratiche e progettuali;

una Programmazione educativa che coinvolge tutti gli Insegnanti e tutti gli
Alunni nonché il Personale non Docente presente nella Scuola.
Il Progetto personalizzato d’insegnamento - apprendimento per ogni Allievo viene
realizzato tenendo conto dell’attività didattica generale e cerca di rispondere ai bisogni di
ciascun Allievo diversamente abile.
Il Progetto si avvale di metodologie per costruire materiali didattici speciali ma
direttamente agganciati agli obiettivi della Classe, per individuare la tipologia dei bisogni
manifestati, per l’uso integrato dell’istruzione attraverso software didattici per la didattica
flessibile finalizzata all’individuazione dell’insegnamento in attività comuni o differenziate
all’interno o all’esterno del gruppo Classe in un rapporto individuale ravvicinato oppure di
piccolo grande gruppo.
Utilizza strategia di cerniera fra l’Allievo in difficoltà e la Classe che rendono
significativa la sua presenza, che attivano direttamente le risorse informali d’insegnamento
presenti
nel
gruppo
Classe
e
che
valorizzano
le
differenze
e
attribuiscono
conseguentemente ruoli distinti e complementari agli Alunni per dare concretezza
“all’imparare insieme nel piccolo gruppo”.
AREA SOSTEGNO
Il nostro Istituto accogliendo, quindi, anche Alunni in situazione di handicap,
organizza periodici incontri del Gruppo H.
Ciò per registrare i progressi sia sul piano cognitivo che su quello socio-affettivo.
Gli Alunni seguiranno un percorso didattico individuale a seconda dell’articolo della
Legge 104/92 di cui usufruiscono.
Coloro che si avvalgono dell’art. 12 della Legge 104/92 - ai sensi della C.M. n.80 del
10/04/1995 - seguiranno la Programmazione curriculare negli obiettivi minimi stabiliti per la
Classe.Coloro che si avvalgono dell’art. 13 della Legge 104/92 - ai sensi della stessa C.M.
n°80 del 10/04/1995 - seguono una Programmazione Educativa Individuale ( PEI ) che
mirerà a sviluppare le potenzialità di Ognuno nel rispetto dell’indirizzo professionale scelto.
RACCORDO CON LE ATTIVITA’ EXTRACURRICULARI
Gli Alunni diversamente abili partecipano a tutte le attività programmate e previste
dai Consigli di Classe e dal Collegio Docenti, nei limiti delle loro possibilità, tra le quali:


Partecipazione ad azioni e progetti per l’ acquisizione di conoscenze
non strettamente connesse con i Programmi scolastici, utili per
affrontare problemi esistenziali, per aprirsi ad un diverso rapporto con i
Docenti e con i Genitori e per la sensibilizzazione alle tematiche
giovanili ed alle principali questioni sociali;

attività ludiche, campionati sportivi studenteschi; Visite didattiche e
viaggi d’istruzione.
Docente referente gruppo H: Prof.ssa Gemma Cavallo
LE RISORSE STRUTTURALI
L’Istituto si è trasferito di recente in un Edificio Scolastico Nuovo, inaugurato il 20
Novembre, realizzato appositamente dall’Amministrazione Provinciale di Cosenza, di cui
ne è proprietaria. La struttura, ottimo esempio di architettura scolastica, ha una pianta ad L
e si sviluppa su due livelli connessi da una comoda scala ed un ascensore ed è circondato
da un ampio parcheggio riservato ai fruitori della scuola.
Al piano terra, l’ingresso apre su un ampio atrio dotato di un punto ristoro, spazio in cui
trova collocazione la postazione per i collaboratori scolastici, che fa da filtro rispetto
all’entrate e alle uscite dell’utenza e da punto di informazione.
Spaziosi corridoi, illuminati da luce artificiale, distribuiscono, al piano terra e al piano primo,
una sequenza alternata di aule e laboratori, nonché locali di servizio, quali bagni e
depositi per attrezzature.
Al primo piano sono collocati gli uffici di Presidenza e Segreteria, una Sala Riunioni, la
Sala Professori, l’Archivio e la Biblioteca d’ Istituto; ogni ufficio è provvisto di
attrezzature informatiche moderne e connessione ad internet.
L’Istituto è munito di un sofisticato sistema di allarme collegato con la Caserma dei
Carabinieri e controllato da sistema di video-sorveglianza. E’ munito inoltre di scale
d’emergenza e di porte antipanico.
Le risorse di eccellenza dell’edificio sono sicuramente i laboratori, dotati di
attrezzature all’avanguardia, realizzati con fondi FESR, tra cui spiccano i seguenti:
N° 2 Laboratori di Informatica multimediali;
N° 1 Laboratorio Linguistico multimediale dotato di proiettore LIM;
N° 1 Laboratorio Linguistico multimediale, con sistema di video
conferenza.
N° 7 LIM - lavagne interattive multimediali, che saranno collocate nelle
aule delle classi IV e V;
Un Laboratorio Multimediale Fisso;
Un Laboratorio Multimediale Mobile;
Un Laboratorio Scientifico-Matematico;
In allestimento N° 1 Laboratorio per “IMPRESA-SIMULATA”, con 20
postazioni da ufficio ed un’ampia reception;
L’istituto, inoltre, nel dettaglio è dotato di ampi spazi attrezzati, tutti cablati,
consistenti in:

N° 15 Aule dotate di lavagna tradizionale, lavagna con uso di pennarello, lavagna
interattiva multimediale , vocabolari di Italiano, Inglese, Francese, Codice Civile e
Cartine geografiche;

Libri di testo che vengono all’inizio dell’anno scolastico consegnati agli alunni,
compatibilmente con il reddito familiare, in comodato d’uso e che dovranno essere
riconsegnati, alla Scuola, improrogabilmente entro il 30 maggio, altrimenti non
saranno resi pubblici i risultati dello scrutinio, relativi agli alunni inadempienti.

N° 1 Laboratorio attrezzato per il sostegno;

N° 1 Sala video dotata di DVD didattici e materiale multimediale;

N° 1 Biblioteca nella quale è attivo anche il servizio di comodato d’uso dei libri di
testo;

N° 1 Sala Docenti ampia e confortevole, dotata di postazioni PC ;

N° 1 Sala Riunioni Docenti, Comitato Studentesco, Comitato dei genitori e
Consulta provinciale, dotata di Video proiettore, Televisore da muro 55 pollici con
lettore DVD.

N° 1 Ufficio di Presidenza, dotato delle più moderne attrezzature informatiche;

N° 2 Uffici di Segreteria, dotati delle più moderne attrezzature informatiche, con
annesso archivio;

N° 1 ampio spiazzale per lo svolgimento della ricreazione;

A non molta distanza dall’Edificio si trova il “PALAZZETTO DELLO SPORT” di
Proprietà della Provincia, dove gli alunni potranno svolgere tranquillamente le
attivita’ sportive.
LE PRINCIPALI INNOVAZIONI
INTRODOTTE DAL 1°SETTEMBRE 2010 NEI CORSI DI STUDI DELL’ I.P.S.S.C.T . a
seguito del riordino degli Istituti Professionali.
NOVITA’ E CARATTERISTICHE
Dal 1° Settembre 2010 sono entrati in vigore i nuovi Decreti Attuativi, riguardanti il
riordino degli Istituti Professionali e Tecnici, per cui i piani di studio ed i quadri orari
dell’I.P.S.S.C.T, che rimane comunque catalogato nel settore “SERVIZI COMMERCIALI”,
a partire da quella data, hanno subito variazioni relativamente alle prime classi, i
cambiamenti andranno successivamente a regime e a scorrimento, per le classi
successive, entro il 2015, ma non sono mancate modifiche ai quadri orari delle classi
successive alle prime.
I corsi di studi previsti dal Nuovo Regolamento dell’Istruzione Professionale
avranno la durata di cinque anni e saranno suddivisi in due bienni e in un quinto
anno, al termine del quale gli studenti sosterranno l’esame di stato per il “diploma di
istruzione professionale”, utile anche ai fini della continuazione degli studi, in qualunque
facoltà universitaria.
Il quinto anno sarà inoltre finalizzato ad un migliore raccordo tra scuola e istruzione
superiore e alla preparazione all’inserimento nella vita lavorativa.
NUOVO ORDINAMENTO
Classi prime, seconde, terze e
quarte
A)
DIPLOMA : SERVIZI COMMERCIALI
INDIRIZZO “SERVIZI COMMERCIALI”
PROFILO
Il diplomato di Istruzione professionale nell’indirizzo Servizi Commerciali ha
competenze professionali che gli consentono di supportare operativamente le
aziende del settore nella gestione dei processi amministrativi e commerciali sia
nell’attività di promozione delle vendite. In tali competenze rientrano anche quelle
riguardanti la promozione dell’immagine aziendale attraverso l’utilizzo delle diverse
tipologie di strumenti di comunicazione , compresi quelli pubblicitari.
Si orienta nell’ ambito socio economico del proprio territorio e nella rete di interconnessioni
che collega fenomeni e soggetti della propria regione con contesti nazionali ed
internazionali.
E’ in grado di:









ricercare ed elaborare dati concernenti mercati nazionali ed internazionali;
contribuire alla realizzazione della gestione commerciale e degli adempimenti ad
essa connessi;
contribuire alla realizzazione della gestione dell’area amministrativo-contabile;
contribuire alla realizzazione di attività nell’area marketing;
collaborare alla gestione degli adempimenti di natura civilistica e fiscale;
utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore;
organizzare eventi promozionali;
utilizzare tecniche di relazione e comunicazione commerciale, secondo le esigenze
del territorio e delle corrispondenti declinazioni;
comunicare il almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione della
terminologia di settore;

collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale.
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato consegue i risultati di
apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.
1. Individuare le tendenze dei mercati locali, nazionali e internazionali.
2. Interagire nel sistema azienda e riconoscere i diversi modelli di strutture
organizzative aziendali.
3. Svolgere attività connesse all’attuazione delle rilevazioni aziendali con l’utilizzo di
strumenti tecnologici e software applicativi di settore.
4. Contribuire alla realizzazione dell’amministrazione delle risorse umane con
riferimento alla gestione delle paghe, al trattamento di fine rapporto ed ai connessi
adempimenti previsti dalla normativa vigente.
5. Interagire nell’area della logistica e della gestione del magazzino con particolare
attenzione alla relativa contabilità.
6. Interagire nell’area della gestione commerciale per le attività relative al mercato e
finalizzate al raggiungimento della custode satisfaction.
7. Partecipare ad attività dell’area marketing ed alla realizzazione di prodotti
pubblicitari.
8. Realizzare attività tipiche del settore turistico e funzionali all’organizzazione di servizi
per la valorizzazione del territorio e per la promozione di eventi.
9. Applicare gli strumenti dei sistemi aziendali di controllo di qualità e analizzare i
risultati.
10. Interagire col sistema informativo aziendale anche attraverso l’uso di strumenti
informatici e telematici.
INDIRIZZO “SERVIZI COMMERCIALI”
ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI
Classi
Discipline
Scienze
integrate
(Fisica)
Scienze
integrate
(Chimica)
Informatica
e
laboratorio
Economia
aziendale
e
laboratorio
Di
cui
laboratorio
Seconda lingua
straniera
Diritto/Economia
1
Ore tot
66
2
Ore tot
4
Ore tot
5
Ore tot
264
264
264
66
66
66
165
165
132(°)
99
132(°)
99
Tecniche
di
comunicazione
laboratori
132(°)
Ore totali
3
Ore tot
396
66(°)
99
99
99
132
132
132
66
66
66
132(°)
396
561
66(°)
561
561
(°) Insegnamento svolto congiuntamente dai docenti teorico e tecnico-pratico
INDIRIZZI PROFILI E QUADRI ORARI DEL SETTORE SERVIZI COMMERCIALI
Il profilo educativo, culturale e professionale dello studente prevede le seguenti attività e
insegnamenti generali :
ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI GENERALI , COMUNI AGLI INDIRIZZI DEI SETTORI :
“SERVIZI”
1° biennio
2° biennio
quinto anno
1^
3^
5^
DISCIPLINE
2^
4^
Attività e insegnamenti comuni a tutti gli indirizzi
Lingua
e
letteratura
italiana
Lingua inglese
Storia, cittadinanza e
costituzione
Matematica
Diritto ed economia
Scienze
integrate
(scienza della Terra e
Biologia)
Scienze
motorie
e
132 132
132
132
132
99
66
99
66
99
66
99
66
132 132
66 66
66 66
99
99
99
66
66
66
66
99
66
66
sportive
Rc o attività alternative
33
Totale ore
660 660
33
33
33
33
495
495
495
Attività e Insegnamenti obbligatori di indirizzo
Totale ore
396
Totale complessivo 1056
ore
396
561
1056 1056
561
1056
561
1056
QUADRO ORARIO
CLASSI PRIME
“SERVIZI COMMERCIALI”
N° 32 ORE SETTIMANALI
INSEGNAMENTI COMUNI
ORE
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
LINGUA INGLESE
STORIA
E
CITTADINANZA
E
COSTITUZIONE
MATEMATICA
DIRITTO ED ECONOMIA
SCIENZE INTEGRATE : SCIENZA DELLA
TERRA
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
R. C. O ATTIVITA’ ALTERNATIVE
4
3
2
TOTALE ORE
20
4
2
2
2
1
INSEGNAMENTI OBBLIGATORI
D’ INDIRIZZO
ORE
SCIENZE INTEGRATE ( FISICA )
INFORMATICA E LABORATORIO
ECONOMIA AZIENDALE
SECONDA LINGUA STRANIERA
( FRANCESE )
2
2
5
3
TOTALE ORE
12
ORE ISEGNAMENTI COMUNI
20
ORE INSEGNAMENTI OBBLIGATORI DI 12
INDIRIZZO
TOTALE ORE
32
CLASSI SECONDE
“SERVIZI COMMERCIALI”
INSEGNAMENTI COMUNI
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
LINGUA INGLESE
STORIA
E
CITTADINANZA
COSTITUZIONE
MATEMATICA
DIRITTO ED ECONOMIA
SCIENZE INTEGRATE : BIOLOGIA
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
R. C. O ATTIVITA’ ALTERNATIVE
TOTALE ORE
N° 32 ORE SETTIMANALI
ORE
4
3
E 2
4
2
2
2
1
20
INSEGNAMENTI OBBLIGATORI
D’ INDIRIZZO
ORE
SCIENZE INTEGRATE : Chimica
INFORMATICA E LABORATORIO
ECONOMIA AZIENDALE
SECONDA LINGUA STRANIERA
( FRANCESE )
2
2
5
3
TOTALE ORE
12
ORE ISEGNAMENTI COMUNI
20
ORE INSEGNAMENTI OBBLIGATORI DI 12
INDIRIZZO
TOTALE ORE
32
CLASSI TERZE
“SERVIZI COMMERCIALI”
N° 32 ORE SETTIMANALI
INSEGNAMENTI COMUNI
ORE
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
4
STORIA
E
CITTADINANZA
COSTITUZIONE
MATEMATICA
INGLESE
DIRITTO ED ECONOMIA
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
R. C. O ATTIVITA’ ALTERNATIVE
TOTALE ORE
E 2
3
3
4
2
1
19
INSEGNAMENTI OBBLIGATORI
D’ INDIRIZZO
ORE
INFORMATICA E LABORATORIO
TECNICA DEI SERVIZI COMMERCIALI
SECONDA LINGUA STRANIERA
( FRANCESE )
TECNICA DELLA COMUNICAZIONE
TOTALE ORE
(C.P 2)
8
3
2
13
ORE ISEGNAMENTI COMUNI
ORE INSEGNAMENTI OBBLIGATORI DI 13
INDIRIZZO
TOTALE ORE
19
32
CLASSI QUARTE
“SERVIZI COMMERCIALI”
N° 32 ORE SETTIMANALI
INSEGNAMENTI COMUNI
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
LINGUA INGLESE
STORIA
E
CITTADINANZA
COSTITUZIONE
MATEMATICA
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
R. C. O ATTIVITA’ ALTERNATIVE
DIRITTO ED ECONOMIA
TOTALE ORE
ORE
4
3
E 2
3
2
1
4
19
INSEGNAMENTI OBBLIGATORI
D’ INDIRIZZO
ORE
TECNICHE DI COMUNICAZIONI
INFORMATICA E LABORATORIO
2
(CP 2)
SECONDA LINGUA STRANIERA
( FRANCESE )
TECNICA DEI SERVIZI COMMERCIALI
TOTALE ORE
3
8
13
ORE ISEGNAMENTI COMUNI
19
ORE INSEGNAMENTI OBBLIGATORI DI 13
INDIRIZZO
TOTALE ORE
32
COMPETENZE DI BASE
A CONCLUSIONE DEL BIENNIO (OBBLIGO ISTRUZIONE)
in relazione ai quattro assi culturali ( Asse dei linguaggi, Asse matematico, Asse scientificotecnologico, Asse storico-sociale) e alle competenze chiave di cittadinanza: 1. imparare ad
imparare; 2. progettare; 3. comunicare; 4. collaborare e partecipare; 5. agire in modo autonomo e
responsabile; 6. risolvere problemi; 7. individuare collegamenti e relazioni; 8. acquisire e
interpretare l’informazione.
Asse dei linguaggi
 Padronanza della lingua italiana:
 Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire
l’interazione comunicativa verbale in vari contesti;
 Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;
 Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.
 Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi.
 Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e
letterario.
 Utilizzare e produrre testi multimediali.
Asse matematico
 Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole
anche sotto forma grafica.
 Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni
 Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
 Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con
l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le
potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.
Asse scientifico-tecnologico
 Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e
riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità.
 Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di
energia a partire dall’esperienza.
 Essere consapevole delle potenzialità delle tecnologie rispetto al contesto culturale e sociale
in cui vengono applicate
Asse storico-sociale
 Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica
attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra
aree geografiche e culturali.
 Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento
dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente.
 Orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.
VALUTAZIONE SOMMATIVA* in funzione dei livelli di apprendimento da certificare e per la II
classe da riportare sul certificato dell’obbligo d’istruzione
Classe I e II
I voti sono riferiti alle competenze relative agli assi culturali (asse dei linguaggi, matematico,
scientifico-tecnologico, storico sociale) che sono state acquisite dalla/o studentessa/e con riferimento
alle competenze chiave di cittadinanza:1. imparare ad imparare; 2. progettare; 3. comunicare; 4.
collaborare e partecipare; 5. agire in modo autonomo e responsabile; 6. risolvere problemi; 7.
individuare collegamenti e relazioni; 8. acquisire e interpretare l’informazione.
Competenze non raggiunte
Competenze raggiunte livello base
1/2 per totale disinteresse e 6
mancanza di collaborazione
Competenze non raggiunte
per mancanza o modestissimo
3/4
7/8 Competenze raggiunte livello intermedio
impegno
o
limitata
collaborazione
Competenze
base
5
9/10 Competenze raggiunte livello avanzato
parzialmente raggiunte
Livello base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere
conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali
Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note,
compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite
Livello avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note,
mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie
opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli
Livello base non raggiunto con le indicazioni delle motivazioni
Descrittori che definiscono i livelli del Quadro Europeo delle Qualifiche
Livelli di Conoscenze
apprendi
mento
1
conoscenze
di base
2
3
Abilità
generali Abilità
di
base
necessarie a svolgere
mansioni
/compiti
semplici
Conoscenza pratica di Abilità cognitive e
base in un ambito di pratiche
di
base
lavoro o di studio
necessarie all’uso di
informazioni
pertinenti per svolgere
compiti e risolvere
problemi
ricorrenti
usando
strumenti
e
regole
semplici
Conoscenza di fatti, Una gamma di abilita
principi, processi e cognitive e pratiche
concetti generali, in necessarie a svolgere
un ambito
compiti e risolvere
Competenze
lavoro o studio, sotto la diretta
supervisione, in un contesto
strutturato
Lavoro o studio sotto la
supervisione con una certo grado di
autonomia
Assumere la responsabilità di
portare
a
termine
compiti
nell’ambito del
lavoro o dello studio;
di lavoro o di studio
4
livello
relativo
all’obblig
o
d’istruzio
ne
problemi scegliendo e
applicando metodi di
base,
strumenti, materiali ed
informazioni
Conoscenza pratica e Una gamma di abilità
teorica
in
ampi cognitive e pratiche
contesti in un ambito necessarie a risolvere
di lavoro o
problemi specifici in
di studio
un campo di lavoro o
di studio
•
adeguare
il
proprio
comportamento alle circostanze
nella soluzione dei
problemi
5
Livello a
fine del
percorso
d’istruzio
ne
superiore
Conoscenza teorica e
pratica esauriente e
specializzata, in un
ambito
di lavoro o di studio e
consapevolezza
dei
limiti
di
tale
conoscenza
Una gamma esauriente
di abilità cognitive e
pratiche necessarie a
dare
soluzioni creative a
problemi astratti
Sapersi gestire autonomamente,
nel quadro di istruzioni in un
contesto
di lavoro o di studio, di solito
prevedibili, ma soggetti a
cambiamenti;
• sorvegliare il lavoro di routine
di altri, assumendo una certa
responsabilità per la valutazione
e il miglioramento di attività
lavorative o di studio
Saper gestire e sorvegliare attività
nel contesto di attività lavorative o
di studio esposte a cambiamenti
imprevedibili;
• esaminare e sviluppare le
prestazioni proprie e di altri
6
Conoscenze avanzate
in un ambito di lavoro
o di studio, che
presuppongano
una
comprensione critica di
teorie e principi
Abilità avanzate, che
dimostrino padronanza e
innovazione necessarie
a risolvere problemi
complessi
ed
imprevedibili in un
ambito
specializzato di lavoro o
di studio
Gestire
attività
o
progetti,
tecnico/professionali
complessi
assumendo
la responsabilità di decisioni in
contesti di lavoro o di studio
imprevedibili;
• assumere la responsabilità di
gestire lo sviluppo professionale di
persone e gruppi.
7
Conoscenze altamente
specializzata,
parte
delle
quali
all’avanguardia
in un ambito di lavoro
o di studio, come base
del pensiero originario
e/o
della
ricerca;
consapevolezza critica
di questioni legate alla
conoscenza
all’interfaccia
tra
ambiti diversi
Abilità
specializzate,
orientate alla soluzione
di problemi, necessarie
nella
ricerca
e/o
nell’innovazione al fine
di
sviluppare
conoscenze e
procedure
nuove
e
integrare la conoscenza
ottenuta in ambiti diversi
Gestire e trasformare contesti di
lavoro o di studio complessi,
imprevedibili che richiedono nuovi
approcci strategici; assumere
la responsabilità di contribuire alla
conoscenza e alla prassi
professionale e/o di verificare le
prestazioni strategiche dei gruppi
8
Le conoscenze più
all’avanguardia in un
ambito di lavoro o di
studio e
all’interfaccia
tra
settori diversi
Le abilità e le tecniche
più
avanzate
e
specializzate, comprese
le
capacità di sintesi e di
valutazione, necessarie a
risolvere problemi
complessi della ricerca
e/o dell’innovazione e
ad estendere e ridefinire
le conoscenze o le
pratiche
professionali
esistenti
Dimostrare
effettiva
autorità,
capacità di innovazione, autonomia,
integrità tipica dello studioso e del
professionista e impegno continuo
nello sviluppo di nuove idee o
processi all’avanguardia in contesti
di
lavoro, di studio e di ricerca
CERTIFICAZIONE COMPLESSIVA DEI LIVELLI DI APPRENDIMENTO SECONDO IL
QUADRO EUROPEO DELLE QUALIFICHE
Livelli
di Conoscenze
apprendimento
1
conoscenze
base
2
3
Abilità
Competenze
generali di Abilità di base necessarie a lavoro o studio, sotto la
svolgere mansioni /compiti diretta supervisione, in
semplici
un contesto
strutturato
Conoscenza pratica di base Abilità
cognitive
e Lavoro o studio sotto la
in un ambito di lavoro o di pratiche di base necessarie supervisione con una
studio
all’uso di informazioni
certo
grado
di
pertinenti per svolgere autonomia
compiti
e
risolvere
problemi ricorrenti usando
strumenti e regole semplici
Conoscenza
di
fatti, Una gamma di abilita Assumere
la
principi,
processi
e cognitive
e
pratiche responsabilità
di
concetti generali, in un necessarie a svolgere
portare
a
termine
ambito
compiti
e
risolvere compiti nell’ambito del
di lavoro o di studio
problemi scegliendo e
applicando metodi di base,
strumenti, materiali ed
informazioni
4
Presumibile
livello
relativo
all’obbligo
d’istruzione
Conoscenza pratica e
teorica in ampi contesti
in un ambito di lavoro o
di studio
Una gamma di abilità
cognitive
e
pratiche
necessarie a risolvere
problemi specifici in un
campo di lavoro o di
studio
5
Livello a fine
del percorso
d’istruzione
superiore
Conoscenza
teorica
e
pratica
esauriente
e
specializzata, in un ambito
di lavoro o di studio e
consapevolezza dei limiti di
tale conoscenza
Una gamma esauriente di
abilità cognitive e pratiche
necessarie a dare
soluzioni
creative
a
problemi astratti
lavoro o dello studio;
• adeguare il proprio
comportamento
alle
circostanze
nella
soluzione dei
problemi
Sapersi
gestire
autonomamente, nel
quadro di istruzioni
in un contesto
di lavoro o di studio,
di solito prevedibili,
ma
soggetti
a
cambiamenti;
• sorvegliare il lavoro
di routine di altri,
assumendo una certa
responsabilità per la
valutazione
e
il
miglioramento
di
attività
lavorative o di studio
Saper
gestire
e
sorvegliare attività nel
contesto
di
attività
lavorative o
di studio esposte a
cambiamenti
imprevedibili;
• esaminare e sviluppare
le prestazioni proprie e
di altri
NB i livelli dal 6 all’8 non vengono riportati perché riguardano la certificazione dei titoli
accademici nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
I risultati dell’ apprendimento degli studenti al termine del percorso di studio saranno
declinati in termini di competenze, secondo quanto previsto dalla normativa che ha recepito
in Italia le indicazioni dell’Unione europea, da ultima la Raccomandazione del Parlamento
europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle
qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF).
La certificazione delle competenze è una descrizione delle competenze, delle abilità e delle
conoscenze acquisite, secondo il piano di studi seguito e le esperienze formative
realizzate. In considerazione della mobilità dei cittadini e della necessità di rendere i titoli di
studio italiani validi in altri Paesi e confrontabili con altri titoli di studio nell'ambito
dell'Unione europea, la certificazione deve essere redatta secondo criteri di "trasparenza",
ossia indicare che cosa lo studente sa fare utilizzando ciò che ha imparato.
Una prima certificazione delle competenze si ha al termine del biennio iniziale, che
consente di assolvere all’obbligo di istruzione.
Pertanto viene attuata una programmazione che tiene conto dei saperi e delle competenze
fondamentali da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria.
L’impalcatura formativa di ciascuno studente, di qualsiasi corso ed indirizzo, non potrà
prescindere dall’acquisizione preliminare delle competenze riconducibili all’asse dei
linguaggi, asse matematico, asse scientifico-tecnologico, asse storico-sociale.
Ancor prima e perché possa presentarsi come competente nel mondo del lavoro lo
studente deve essere una persona che:
- abbia una padronanza della lingua italiana e la capacità, nel mondo globalizzato, di
utilizzare almeno una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi;
- sappia utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo matematico;
- sappia descrivere ed analizzare i fenomeni della realtà naturale ed artificiale e le
fondamentali tecnologie;
- conosca la realtà storica del passato e del presente.
Un’ulteriore certificazione delle competenze si ha al momento dell’Esame di Stato finale.
Il modello utilizzato
Biennio è il seguente:
per la certificazione delle competenze al termine del Primo
COMPETENZE DI BASE E RELATIVI LIVELLI RAGGIUNTI
ASSE DEI LINGUAGGI
LIVELLI
lingua
italiana:
_ padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi
indispensabili per gestire l'interazione comunicativa verbale in
vari
contesti
_ leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo
_ produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi
comunicativi
lingua
straniera:
_ utilizzare la linguai inglese / francese per i principali scopi
comunicativi ed operativi
altri
linguaggi:
_ utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione
consapevole
del
patrimonio
artistico
_ utilizzare e produrre testi multimediali
e
letterario
ASSE MATEMATICO
_ utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico
ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica
_ confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando
invarianti
e
relazioni
_ individuare le strategie appropriate per la soluzione dei
problemi
_ analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e
ragionamenti sugli stessi anche con l'ausilio di
rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli
strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni
specifiche di tipo informatico
ASSE SCIENTIFICO - TECONOLOGICO
_ osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti
alla realtà naturale ed artificiale; riconoscere nelle varie forme
i
concetti
di
sistema
e
di
complessità
_ analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni
legati alle trasformazioni di energia a partire dall'esperienza
_ essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle
tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono
applicate
_ controllare il proprio corpo in situazioni codificate e non
ASSE STORICO - SOCIALE
_ comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici
in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra
epoche ed in una dimensione sincronica attraverso il
confronto
fra
aree
geografiche
e
culturali
_ collocare l'esperienza personale in un sistema di regole
fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla
Costituzione, a tutela della persona, della collettività e
dell'ambiente
_ riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio
economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio
territorio
I livelli relativi all'acquisizione delle competenze di ciascun asse sono:
Livello A (avanzato): lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche
non note, mostrando padronanza nell'uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e
sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli.
Livello B (intermedio): lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in
situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e
le abilita’ acquisite.
Livello C (base) : lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di
possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure
fondamentali.
Nel caso in cui non sia stato raggiunto il livello base, è riportata l'espressione "livello base
non raggiunto”.
ASSI CULTURALI E COMPETENZE –I° BIENNIO
Definizioni standard (Documento tecnico del DM 139, 22 agosto 2007)
“Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso
l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a
un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.
“Abilità”, indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a
termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del
pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di
metodi, materiali, strumenti).
“Competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità
personali, sociali e/o
metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o
personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.
ASSI CULTURALI
Asse dei linguaggi
COMPETENZE
Padroneggiare
gli
strumenti
espressivi
CONOSCENZE
Principali
grammaticali della
ABILITA'
strutture - Comprendere il messaggio contenuto in
un
lingua italiana
- Elementi di base della
ed argomentativi funzioni della lingua
indispensabili
- Lessico fondamentale per
per
la gestione di
gestire
semplici comunicazioni orali
l’interazione
in contesti
comunicativa
verbale
formali e informali
Contesto,
scopo
e
in vari contesti
destinatario della
comunicazione
- Codici fondamentali della
comunicazione
orale, verbale e non verbale
- Principi di organizzazione
del discorso
descrittivo,
narrativo,
espositivo,
argomentativo
Leggere,
comprendere ed
interpretare testi
scritti di vario
tipo
- Strutture essenziali dei
testi narrativi,
espositivi, argomentativi
- Principali connettivi logici
- Varietà lessicali in rapporto
ad ambiti e
contesti diversi
- Tecniche di lettura analitica
e sintetica
Tecniche
di
lettura
espressiva
Denotazione
e
connotazione
- Principali generi letterari,
testo orale.
- Cogliere le relazioni logiche tra le varie
componenti di un testo orale
- Esporre in modo chiaro logico e coerente
esperienze vissute o testi ascoltati
Riconoscere
differenti
registri
comunicativi
di un testo orale.
- Affrontare molteplici situazioni
comunicative scambiando informazioni,
idee per esprimere anche il proprio punto
di vista
- Individuare il punto di vista dell’altro in
contesti formali ed informali
- Padroneggiare le strutture della lingua
presenti nei testi
- Applicare strategie diverse di lettura
- Individuare natura, funzione e principali
scopi comunicativi ed espressivi di un
testo
- Cogliere i caratteri specifici di un testo
letterario
con particolare
riferimento alla tradizione
italiana
Contesto
storico
di
riferimento di alcuni
autori e opere
- Fasi della produzione
Produrre testi di scritta:
- Ricercare , acquisire e selezionare
pianificazione,stesura
e
vario tipo in
revisione
informazioni generali e specifiche in
relazione
ai - Elementi strutturali di un
differenti
testo scritto
funzione della produzione di testi scritti di
scopi
comunicativi
coerente e coeso
vario tipo
- Uso dei dizionari
- Prendere appunti e redigere sintesi e
- Modalità e tecniche delle
diverse forme di
relazioni
produzione scritta: riassunto, - Rielaborare in forma chiara le
lettera,
informazioni
relazioni, ecc.
- Produrre testi corretti e coerenti adeguati
alle diverse situazioni comunicative
Utilizzare
lingua
una - Lessico di base su
argomenti di vita
quotidiana , sociale e
straniera per i
professionale
principali scopi
- Uso del dizionario bilingue
Regole
grammaticali
comunicativi ed fondamentali
- Corretta pronuncia di un
operativi
repertorio di
parole e frasi memorizzate
di uso comune
- Semplici modalità di
scrittura: messaggi
brevi, lettera informale
- Cultura e civiltà dei paesi di
cui si studia la lingua
- Comprendere
messaggi
i
punti
principali
di
e annunci semplici e chiari su argomenti
di interesse personale, quotidiano, sociale
o professionale
- Ricercare informazioni all’interno di testi
di
breve estensione di interesse personale,
quotidiano, sociale o professionale •
Descrivere in maniera semplice
esperienze ed eventi, relativi all’ambito
personale e sociale
- Utilizzare in modo adeguato le strutture
grammaticali
- Interagire in conversazioni brevi e
semplici
su temi di interesse personale, quotidiano,
sociale o professionale
- Scrivere brevi testi di interesse
personale,
quotidiano, sociale o professionale
- Scrivere correttamente semplici testi su
tematiche coerenti con i percorsi di studio
- Riflettere sui propri atteggiamenti in
rapporto all’altro in contesti multiculturali
- Elementi fondamentali per
la lettura/ascolto
di un’opera d’arte (pittura,
strumenti
architettura,
fondamentali per plastica, fotografia, film,
una
musica…..)
Principali
forme
di
fruizione
espressione artistica
consapevole del
patrimonio
artistico
Utilizzare gli
Utilizzare
produrre
e Principali
componenti
strutturali ed
espressive di un prodotto
testi multimediali audiovisivo
- Semplici applicazioni per la
elaborazione
audio e video
- Uso essenziale della
comunicazione
telematica
- Riconoscere e apprezzare le opere
d’arte
- Conoscere e rispettare i beni culturali e
ambientali a partire dal proprio territorio
- Comprendere i prodotti della
comunicazione audiovisiva
- Elaborare prodotti multimediali (testi,
immagini, suoni , ecc.), anche con
tecnologie digitali
Asse storico – sociale
COMPETENZE
CONOSCENZE
ABILITA'
Le
periodizzazioni
fondamentali della
- Riconoscere le dimensioni del tempo e
Comprendere il
cambiamento e
la
storia mondiale
diversità
dei - I principali fenomeni storici
tempi
e le coordinate
spazio-tempo
che
li
storici in una
determinano
- I principali fenomeni
dimensione
sociali, economici che
diacronica
caratterizzano
il
mondo
attraverso
contemporaneo,
il confronto fra
anche in relazione alle
dello spazio attraverso l’osservazione di
eventi storici e di aree geografiche
- Collocare i più rilevanti eventi storici
affrontati secondo le coordinate
spaziotempo
- Identificare gli elementi maggiormente
diverse culture
- Conoscere i principali
epoche e in una eventi che
significativi per confrontare aree e periodi
consentono di comprendere
dimensione
la realtà
diversi
sincronica
- Comprendere il cambiamento in
attraverso
nazionale ed europea
relazione
il confronto fra - I principali sviluppi storici
aree
che hanno
agli usi, alle abitudini, al vivere
geografiche e
coinvolto il proprio territorio quotidiano nel confronto con la propria
culturali.
- Le diverse tipologie di fonti esperienza personale
- Le principali tappe dello - Leggere - anche in modalità
sviluppo
multimediale dell’innovazione
tecnicoscientifica e
le differenti fonti letterarie, iconografiche,
della
conseguente
innovazione
documentarie,cartografiche ricavandone
tecnologica
informazioni su eventi storici di diverse
epoche e differenti aree geografiche •
Individuare i principali mezzi e strumenti
che hanno caratterizzato l’innovazione
tecnicoscientifica nel corso della storia
Collocare
- Costituzione italiana
- Organi dello Stato e loro
l’esperienza
funzioni principali
- Conoscenze di base sul
personale in un concetto di norma
giuridica e di gerarchia delle
sistema di regole fonti
fondato
sul - Principali problematiche
reciproco
relative
riconoscimento all’integrazione e alla tutela
dei
dei diritti
diritti
garantiti umani e alla promozione
dalla
delle pari
Costituzione, a
tutela
opportunità
della
persona, - Organi e funzioni di
della
Regione, Provincia e
collettività e
dell’ambiente
- Comprendere le caratteristiche
fondamentali dei principi e delle regole
della Costituzione italiana
- Individuare le caratteristiche essenziali
della norma giuridica e comprenderle a
partire dalle proprie esperienze e dal
contesto scolastico
- Identificare i diversi modelli istituzionali e
di organizzazione sociale e le principali
relazioni tra personafamiglia-societàComune
Stato
- Conoscenze essenziali dei - Riconoscere le funzioni di base dello
servizi sociali
Stato,
- Ruolo delle organizzazioni
internazionali
delle Regioni e degli Enti Locali ed essere
- Principali tappe di sviluppo
dell’Unione
in grado di rivolgersi, per le proprie
Europea
necessità, ai principali servizi da essi
erogati
- Identificare il ruolo delle istituzioni
europee
e dei principali organismi di cooperazione
internazionale
e
riconoscere
le
opportunità
offerte alla persona, alla scuola e agli
ambiti territoriali di appartenenza
- Adottare nella vita quotidiana
comportamenti responsabili per la tutela e
il rispetto dell’ambiente e delle risorse
naturali
Orientarsi
tessuto
nel - Regole che governano
l’economia e
concetti fondamentali del
produttivo del
mercato del
proprio territorio. lavoro
- Regole per la costruzione
di un curriculum
vitae
- Strumenti essenziali per
leggere il tessuto
produttivo
del
proprio
territorio
- Principali soggetti del
sistema economico
del proprio territorio
- Riconoscere le caratteristiche principali
del
mercato del lavoro e le opportunità
lavorative offerte dal territorio
- Riconoscere i principali settori in cui
sono
organizzate le attività economiche del
proprio territorio
Asse logico-matematico
COMPETENZE
Utilizzare
le
tecniche
e le procedure
del
calcolo aritmetico
ed
algebrico,
CONOSCENZE
ABILITA'
- Gli insiemi numerici N, Z, Comprendere
il
significato
Q, R;
logicooperativo
rappresentazioni,
operazioni,
di numeri appartenenti ai diversi sistemi
ordinamento.
numerici. Utilizzare le diverse notazioni e
- I sistemi di numerazione
saper convertire da una all’altra (da
- Espressioni algebriche;
rappresentandole principali
frazioni a decimali, da frazioni apparenti
anche
sotto
forma
operazioni.
ad interi, da percentuali a frazioni..);
- Equazioni e disequazioni di
grafica
primo grado.
- Comprendere il significato di potenza;
- Sistemi di equazioni e
disequazioni di
calcolare potenze e applicarne le
primo grado.
proprietà.
- Risolvere brevi espressioni nei diversi
insiemi numerici; rappresentare la
soluzione di un problema con
un’espressione e calcolarne il valore
anche utilizzando una calcolatrice.
- Tradurre brevi istruzioni in sequenze
simboliche (anche con tabelle); risolvere
sequenze di operazioni e problemi
sostituendo alle variabili letterali i valori
numerici.
Comprendere
il
significato
logicooperativo
di rapporto e grandezza derivata;
impostare uguaglianze di rapporti per
risolvere problemi di proporzionalità e
percentuale; risolvere semplici problemi
diretti e inversi • Risolvere equazioni di
primo grado e verificare la correttezza
dei
procedimenti utilizzati.
- Rappresentare graficamente equazioni
di
primo grado; comprendere il concetto di
equazione e quello di funzione
- Risolvere sistemi di equazioni di primo
grado seguendo istruzioni e verificarne la
correttezza dei risultati.
- Gli enti fondamentali della
Confrontare ed
geometria e il
significato
dei
termini:
analizzare figure assioma, teorema,
geometriche,
definizione.
- Il piano euclideo: relazioni
individuando
tra rette;
invarianti
e congruenza
di
figure;
relazioni.
poligoni e loro
- Riconoscere i principali enti, figure e
luoghi geometrici e descriverli con
linguaggio naturale • individuare le
proprietà essenziali delle figure e
riconoscerle in situazioni concrete
- Disegnare figure geometriche con
proprietà.
semplici
- Circonferenza e cerchio
tecniche grafiche e operative
Misura
di - Applicare le principali formule relative
grandezze;grandezze
alla
incommensurabili; perimetro
e area dei
retta e alle figure geometriche sul piano
poligoni. Teoremi di
cartesiano
- Euclide e di Pitagora.
- In casi reali di facile leggibilità risolvere
- Teorema di Talete e sue
conseguenze
problemi di tipo geometrico, e
- Il metodo delle coordinate:
il piano
ripercorrerne le procedure di soluzione
cartesiano.
Comprendere i principali passaggi logici
- Interpretazione geometrica
dei sistemi di
di una dimostrazione
equazioni.
Trasformazioni
geometriche elementari e
loro invarianti
- Le fasi risolutive di un
Individuare le
problema e loro
strategie
rappresentazioni
con
appropriate
diagrammi
per la soluzione - Principali rappresentazioni
di
di un oggetto
problemi
matematico.
- Tecniche risolutive di un
problema che
utilizzano
frazioni,
proporzioni,
percentuali,
formule
geometriche,
equazioni e disequazioni di
1° grado.
- Progettare
strutturato
- Significato di analisi e
organizzazione di
dati numerici.
- Il piano cartesiano e il
sviluppando
concetto di funzione
- Funzioni di proporzionalità
deduzioni e
diretta, inversa
ragionamenti
e relativi grafici, funzione
sugli
lineare.
- Incertezza di una misura e
stessi anche con concetto di
l’ausilio di
errore.
- La notazione scientifica per
rappresentazioni i numeri reali.
- Il concetto e i metodi di
grafiche, usando approssimazione i
consapevolmente
gli
numeri “macchina”
strumenti
di Il
concetto
di
calcolo e
approssimazione semplici
le
potenzialità applicazioni che consentono
offerte
di
- creare, elaborare un foglio
da applicazioni
elettronico con
specifiche di tipo le
forme
grafiche
Raccogliere,
rappresentare
un insieme di dati.
Analizzare dati e
interpretarli
un
percorso
risolutivo
in tappe
- Formalizzare il percorso di soluzione di
un
problema attraverso modelli algebrici e
grafici
- Convalidare i risultati conseguiti sia
empiricamente, sia mediante
argomentazioni
- Tradurre dal linguaggio naturale al
linguaggio algebrico e viceversa
organizzare
e
- Rappresentare classi di dati mediante
istogrammi e diagrammi a torta.
- Leggere e interpretare tabelle e grafici
in
termini di corrispondenze fra elementi di
due insiemi.
- Riconoscere una relazione tra variabili,
in
termini di proporzionalità diretta o inversa
e formalizzarla attraverso una funzione
matematica.
- Rappresentare sul piano cartesiano il
grafico di una funzione.
- Valutare l’ordine di grandezza di un
corrispondenti
informatico.
risultato.
- Elaborare e gestire semplici calcoli
attraverso un foglio elettronico
- Elaborare e gestire un foglio elettronico
per
rappresentare in forma grafica i risultati
dei calcoli eseguiti
Asse scientifico – tecnologico
COMPETENZE
Osservare,
descrivere
ed analizzare
CONOSCENZE
- Concetto di misura e sua
approssimazione
- Errore sulla misura
- Principali Strumenti e
fenomeni
tecniche di
appartenenti alla misurazione
- Sequenza delle operazioni
realtà naturale e da effettuare,.
- Fondamentali meccanismi
artificiale e
di catalogazione
riconoscere nelle - Utilizzo dei principali
sue
programmi software
varie forme i - Concetto di sistema e di
concetti
complessità
di sistema e di
- Schemi, tabelle e grafici
Principali
Software
complessità
dedicati.
- Semplici schemi per
presentare correlazioni
tra le variabili di un
fenomeno
appartenente
all’ambito
scientifico
caratteristico del percorso
formativo.
- Concetto di ecosistema.
- Impatto ambientale limiti di
tolleranza.
- Concetto di sviluppo
sostenibile.
- Schemi a blocchi
ABILITA'
Raccogliere
dati
attraverso
l’osservazione
diretta dei fenomeni naturali (fisici,
chimici, biologici, geologici, ecc..) o degli
oggetti artificiali o la consultazione di
testi e manuali o media.
- Organizzare e rappresentare i dati
raccolti
Individuare, con la guida del docente,
una
possibile interpretazione dei dati in base
a
semplici modelli.
- Presentare i risultati dell’analisi.
Utilizzare
classificazioni,
generalizzazioni
e/o schemi logici per riconoscere il
modello di riferimento.
- Riconoscere e definire i principali
aspetti di
un ecosistema.
- Essere consapevoli del ruolo che i
processi
tecnologici giocano nella modifica
dell’ambiente che ci circonda considerato
- Concetto di input-output di
un sistema
come sistema Analizzare in maniera
sistemica un determinato ambiente al
artificiale
fine
- Diagrammi e schemi logici
applicati ai
di valutarne i rischi per i suoi fruitori
fenomeni osservati
- Analizzare un oggetto o un sistema
artificiale in termini di funzioni o di
architettura.
Analizzare
qualitativamente
e
quantitativamente
fenomeni legati
alle
trasformazioni di
energia apartire
dall’esperienza
Essere
consapevole
delle potenzialità
- Concetto di calore e di
temperatura
- Interpretare un fenomeno naturale o un
- Limiti di sostenibilità delle
variabili di un
sistema artificiale dal punto di vista
ecosistema
energetico distinguendo le varie
- Strutture concettuali di
base del sapere
tecnologico
- Fasi di un processo
delle tecnologie
tecnologico (sequenza
rispetto
al delle operazioni: dall’ “idea”
contesto
all’
culturale
e
sociale i
“prodotto”)
Il
metodo
della
cui vengono
progettazione.
applicate
- Architettura del computer
- Struttura di Internet
- Struttura generale e
operazioni comuni ai
diversi pacchetti applicativi
(Tipologia di
menù,
operazioni
di
edizione, creazione e
conservazione di documenti
ecc.)
- Operazioni specifiche di
base di alcuni dei
programmi applicativi più
comuni
trasformazioni di energia in rapporto alle
leggi che le governano.
- Avere la consapevolezza dei possibili
impatti sull’ambiente naturale dei modi di
produzione e di utilizzazione dell’energia
nell’ambito quotidiano.
- Riconoscere il ruolo della tecnologia
nella
vita quotidiana e nell’economia della
società.
- Saper cogliere
esigenze di
le
interazioni
tra
vita e processi tecnologici
- Adottare semplici progetti per la
risoluzione di problemi pratici..
- Saper spiegare il principio di
funzionamento e la struttura dei principali
dispositivi fisici e software
- Utilizzare le funzioni di base dei
software
più comuni per produrre testi e
comunicazioni multimediali, calcolare e
rappresentare dati, disegnare, catalogare
informazioni, cercare informazioni e
comunicare in rete.
Per predisporre le programmazioni delle classi terze e quarte si dovrà far riferimento alle
disposizioni ministeriali relative al Secondo Biennio e quinto anno che sono state
riportate su apposito documento che costituirà allegato del presente POF.
PIANO DI STUDI
C LA SSI
QUINTE
SECONDO IL PREVIGENTE ORDINAMENTO
PIANO DI STUDI ORDINAMENTO PREVIGENTE
IL PIANO DI STUDI DI CIASCUNO DEGLI INDIRIZZI PRESENTI
NELL’ISTITUTO, SECONDO IL PREVIGENTE ORDINAMENTO, SI
ARTICOLA IN:
area comune: discipline comuni ai quattro indirizzi (prevedono saperi minimi
trasversali e approfondimenti possibili differenziati);
area di indirizzo: discipline specifiche dell’indirizzo di studi.
I corsi di studio che vengono effettuati presso l’IPSSCT di Crosia preparano tecnici del
settore terziario che trovano occupazione nelle varie realtà economiche commerciali,
turistiche e sociali del territorio.
Inoltre vi è la possibilità di proseguire gli studi nei corsi post-qualifica che permettono, dopo
due anni, di ottenere la maturità professionale e quindi l’inserimento nel mondo del lavoro con
una formazione e qualificazione di livello superiore, o l’iscrizione ai vari corsi universitari.
CORSO DI POST–QUALIFICA
«TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE»
Il Tecnico della gestione aziendale possiede competenze polivalenti e flessibili, si inserisce in
modo privilegiato nella funzione amministrativa aziendale, con un’apertura organizzativo-gestionale
atta ad inserirsi con facilità anche in altre funzioni di servizio.
MATERIE D'INSEGNAMENTO
Italiano
Storia
Lingua straniera
Matematica ed informatica
Educazione fisica
Religione (per coloro che se ne avvalgono)
Totali area comune
Area di indirizzo
Economia d'azienda
Geografia delle risorse
Diritto ed economia
Lingua Straniera
Totali area indirizzo
TOTALI ORE
Alternanza scuola lavoro
ORE SETTIMANALI
classe 5a
4
2
3
3
2
1
15
8
4
3
15
30
66 ore annue
Quadro orario d’insegnamento del V ANNO del corso di post-qualifica di "tecnico della gestione
aziendale"
«TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI»
Il Tecnico dei servizi turistici comprende le richieste e le esigenze che provengono dal
mondo esterno, deve perciò possedere un’ampia ed essenziale cultura di base; la conoscenza
scritta e parlata di due lingue straniere; la conoscenza approfondita dei prodotti turistici e delle
fasce di possibile utenza; la conoscenza dei canali di commercializzazione e di marketing e la
padronanza delle tecniche operative di base, con particolare attenzione all’utilizzo degli strumenti
informati
MATERIE D'INSEGNAMENTO
ORE
SETTIMANALI
classe
5a
4
Italiano
2
Storia
3
Lingua straniera
3
Matematica ed informatica
2
Educazione fisica
Religione (per coloro che se ne
1
avvalgono)
15
Totali area comune
Area di indirizzo
6
Economia e Tecnica dell'azienda Turistica
2
Tecniche di relazione e comunicazione
3
Lingua Inglese
2
Geografia Turistica
2
Storia dell'arte e dei beni culturali
15
Totali area indirizzo
TOTALI ORE
30
Alternanza scuola lavoro
66 ore annue
Quadro orario d’insegnamento del V ANNO del corso di post-qualifica di "tecnico dei servizi
turistici".
QUADRO ORARIO GIORNALIERO E SETTIMANALE
DELL’ISTITUTO
IL QUADRO ORARIO SETTIMANALE è di N° 32 ore, di 60 minuti, per le prime,
le seconde e le terze classi. Per cui esso è cosi strutturato:
Le lezioni, per tutte le classi, iniziano alle ore 8,15 e terminano alle ore 13,15
svolgendo cosi N° 5 ore di lezioni al giorno.
Le Classi Prime, Seconde,Terze e Quarte: Martedì e Venerdi iniziano le lezioni
alle ore 8,15 e le terminano alle 14,15 svolgendo N° 6 ore di lezioni che, sommate alle
20 ore, effettuate nei giorni: lunedì, mercoledì, giovedì e sabato, totalizzano N°32 ORE
SETTIMANALI di 60 minuti.
Le Classi Quinte svolgono N° 30 ORE DI LEZIONI SETTIMANALI, effettuando N°
5 ore di lezioni al giorno.
ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO
L'Alternanza Scuola Lavoro è una metodologia didattica del sistema dell'Istruzione.
E’ utilizzata per gli studenti che hanno compiuto il sedicesimo anno di età e consente di
realizzare gli studi del secondo ciclo anche alternando periodi di studio e di lavoro, sia
all’interno del sistema dell'istruzione secondaria superiore che nel sistema dell'istruzione e
della formazione professionale.
Questa modalità consente di motivare e orientare gli studenti, diffondere la cultura
del lavoro e far acquisire loro competenze spendibili nel mondo del lavoro e delle
professioni.
Ciò avviene mediante Stages Aziendali finanziati dall’USR di Catanzaro e dalle
associazioni di categoria.
I percorsi saranno rivolti in maniera prioritaria alle classi quarte e quinte che, da
regolamento, sono tenute alla realizzazione di 132 ore di ex area professionalizzante, da
realizzarsi con i progetti di alternanza scuola- lavoro.
La finalità di tali percorsi è quella di guidare gli studenti all’acquisizione di competenze
professionali attraverso l’ampliamento del curriculo intrapreso e per ottenere la
certificazione delle competenze acquisite.
Nell’anno Scolastico 2012/2013, gli alunni effettueranno un numero di ore presso gli
uffici del comune di: Crosia, Mirto, Calopezzati, Caloveto e Cariati. Altre ore saranno
effettuate mediante Stage residenziale presso Aziende Italiane o estere che
comporteranno spese rientranti nel budget che verrà assegnato al nostro Istituto.
PROFILI PROFESSIONALI E SBOCCHI OCCUPAZIONALI
PROFILI PROFESSIONALI DEI TITOLI DI STUDIO CONSEGUITI PRESSO
L'I.P.S.S.C.T, SECONDO IL PREVIGENTE ORDINAMENTO, E SBOCCHI
OCCUPAZIONALI
L'Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali di Mirto, conferisce al
termine del ciclo di studi di cinque anni il diploma di "Tecnico della Gestione Aziendale" o
"Tecnico dell'Impresa Turistica", valido per l'accesso a tutti i corsi di laurea o diplomi
universitari e, secondo propri regolamenti, ai concorsi della Pubblica Amministrazione, agli
impieghi nelle aziende private e pubbliche di qualsiasi dimensione e settore.
“BIENNIO POST-QUALIFICA " diploma di :
Tecnico della gestione aziendale
Profilo professionale
E una figura professionale capace di
intervenire
attivamente nella
amministrazione di una azienda sul piano dell'organizzazione, della gestione e de
controllo. Ha competenze polivalenti e flessibili che scaturiscono da interventiformativi
finalizzati ad un'ampia cultura di base ed allo sviluppo di abilità logico-espressive.
Conosce le strutture organizzative e i meccanismi operativi aziendali.
Le abilità acquisite gli consentono di essere elemento attivo e consapevole nel
sistema operativo aziendale, di rapportarsi al territorio per proporre nuove soluzioni,
valorizzare le risorse esistenti, fornire risposte adeguate.
È in grado di:
- operare attivamente nella programmazione, nella gestione e nel controllo
dell'attività aziendale, utilizzando metodi, strumenti e tecniche contabili ed
extracontabili;
- gestire il servizio informativo ed organizzare le risorse umane;
- operare nel settore marketing, finanziario e fiscale;
- intervenire sulla struttura organizzativo-aziendale;
- elaborare documenti contabili ufficiali;
- operare in office automation.
E in grado di muoversi in ambito non solo nazionale, grazie alla conoscenza di due
lingue straniere e dei fondamenti della legislazione internazionale.
La frequenza di una delle previste aree di specializzazione, coordinate e
fortemente integrate con l'area professionale di base, gli consente l'acquisizione di
ulteriori e più finalizzate competenze in ambito : Finanziario, Assicurativo, Fiscale,
Pubblica Amministrazione, Commercio con l'estero, Marketing e vendite.
SBOCCHI
OCCUPAZIONALI DEL “TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE”
II Tecnico della gestione aziendale trova impiego:

In aziende pubbliche e privateci qualsiasi dimensione

Negli studi professionali;

Negli studi commerciali; Nelle agenzie
assicurative;
• Nell'amministrazione degli enti pubblici e privati;
•
Nelle banche;
•
Ha accesso a tutti i concorsi indetti dalle amministrazioni pubbliche e private;
•
Nelle segreterie scolastiche in qualità di assistente amministrativo;
•
Imprenditore di piccole e medie aziende;
•
Consulente aziendale.
Può accedere a tutte le facoltà universitarie.
"BIENNIO POST-QUALIFICA " diploma di :Tecnico dei servizi turistici
Profilo professionale
In un contesto economico-produttivo generale che evidenzia incessanti innovazioni
tecnologiche e rapidi cambiamenti non solo nel campo del lavoro ma anche negli usi e nei
costumi, nelle abitudini di vita e nei consumi, determinando la rapida obsolescenza delle
nozioni e delle abilità di ordine meramente esecutivo ed imponendo la necessità di acquisire
grande flessibilità e capacità di adattamento, l'intervento formativo nel settore turistico deve
porsi nell'ottica dell'innovazione e dell'approccio alla complessità, in una dimensione di
conoscenze e competenze non parziale, settoriale o puramente localistica, ma globale e
sensibile alle molteplici influenze che interagiscono dinamicamente nella determinazione del
fenomeno turistico.
L'evoluzione del prodotto turistico in termini di moltiplicazione delle opportunità e di
segmentazione delle modalità di fruizione del prodotto stesso si accompagna ad un complesso
innalzamento dei livelli culturali; il che richiede operatori che non solo conoscano in modo
approfondito le caratteristiche del fenomeno turistico nelle sue molteplici articolazioni, ma che
siano innanzitutto in possesso di un'ampia cultura si base, di spirito di iniziativa, di senso
critico, di capacità di recepire il cambiamento e di adattarsi ad esso, di doti di concretezza,
di disponibilità e di interesse a comprendere le richieste e le esigenze che provengono dal
mondo esterno.
In tale prospettiva il Tecnico dei servizi turistici, innestandosi direttamente sui risultati
conseguiti nel triennio di qualifica nel profilo di "Operatore dell'impresa turistica", possiede:
a) in termini di conoscenze:
-
-
un'ampia ed essenziale cultura di base storica, geografica, giuridico economica, politica, artistica, ecc.;
la conoscenza scritta e parlata di due lingue straniere;
la consapevolezza del ruolo, delle articolazioni, delle implicazioni
economiche del settore turistico;
la conoscenza approfondita dei prodotti turistici, delle fasce di possibile
utenza, dei modi per accrescere l'interesse e la fruibilità del prodotto senza
snaturarlo;
la conoscenza degli elementi fondamentali della struttura organizzativa
delle varie imprese turistiche;
la conoscenza dei canali di commercializzazione e del marketing;
la padronanza delle tecniche operative di base, con particolare attenzione
all'utilizzo degli strumenti informatici;
b) in termini di capacità e di comportamenti:
-
la capacità di leggere ed interpretare autonomamente eventi, problematiche,
tendenze del mondo circostante;
la padronanza dei mezzi espressivi e di comunicazione, parlati, scritti,
telematici;
buone capacità comunicative, non solo in termini di espressione linguistica (in
italiano o in lingue straniere), ma anche di comunicazione non verbale.
SBOCCHI OCCUPAZIONALI DEL "TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI"
II Tecnico dei servizi turistici trova impiego:
• Nelle Agenzie di Viaggio;
• Nell'Azienda Turistica ricettivista e di promozione;
• Nelle Aziende turistiche pubbliche e private;
•
Impiego con funzioni di programmazione e compiti di supporto alle attività
direzionali dell'azienda turistica;

Guida turistica nei viaggi organizzati sul territorio nazionale ed internazionale;

Impiego quale personale di terra e di volo nelle compagnie aeree, di navigazione,
delle FF.SS. e delle grandi Società di trasporto passeggeri su gomma;
•
Hostess congressuale;
•
Animatore turistico ;
•
Consulente per la fruizione dei beni culturali ed ambientali;
•
Direttore tecnico di agenzia;
•
Imprenditore turistico;
•
Tour-operator;
•
Consulente di marketing turistico;
Può accedere a tutte le facoltà universitarie.
I CORSI SERALI
L'IPSSCT di Mirto Crosia, già da alcuni anni a questa parte, si è annoverato tra le scuole
impegnate nell'istruzione degli adulti, nel quadro delle misure nazionali promosse dal Ministero
della Istruzione Pubblica.
Tale scelta, legata strettamente al territorio, dimostra ancora una volta la capacità da parte
del nostro istituto di interpretare le diverse istanze delle comunità locali e territoriali attraverso
un progetto ed un'azione mirati principalmente alle strategie di recupero delle fasce della
popolazione a maggior rischio di dispersione, emarginazione ed esclusione sociale.
OBIETTIVI





Il nostro progetto di offerta formativa rivolta alla popolazione adulta si pone i seguenti
obiettivi:
Diffondere e consolidare i diritti di cittadinanza europea;
Sostenere e rafforzare gli itinerari e le occasioni per ridurre la disparità sociale;
Favorire la promozione sociale delle persone;
Creare un'opportunità preziosa ed ineludibile per quanti già lavoravano in diversi settori
senza alcun titolo e con un bagaglio di conoscenze e competenze deficitario;
Creare le condizioni per il successo formativo.
Il corso serale, pertanto, sarà finalizzato:
 al raggiungimento di competenze che portano a partecipare in modo significativo ad
interazioni sociali;
 a comunicare conoscenze ed esperienze individuali e collettive;
 a sviluppare capacità cognitive;
 ad ampliare le conoscenze attraverso fonti di informazione.
METODOLOGIA
L'insegnamento delle varie discipline sarà strutturato in funzione di obiettivi relativi
all'acquisizione di competenze di base (area linguistico -espressiva) e di specifiche conoscenze
ed abilità tecnico professionali relative alle discipline d'indirizzo attraverso l'articolazione di
percorsi formativi, secondo modalità funzionali all'età adulta. Saranno privilegiati i percorsi
formativi rivolti ad adulti già In possesso delle competenze relative ai livelli di base.
L'apprendimento si baserà non sulla pura trasmissione e ricezione di contenuti, ma soprattutto
sulla discussione e sulla partecipazione attiva. L'attività formativa farà riferimento a contesti di
vita e alle pratiche quotidiane. Notevole importanza sarà data sia alla presenza di una
tecnologia per collegare l'insegnante e il discente, sia all'essenzialità dell'insegnamento.
PIANO DI STUDI
Per realizzare al meglio la nostra iniziativa, sarà bene progettare l'intero piano di
studi tenendo ben presente le indicazioni ministeriali che prevedono riduzioni d'orario
all'interno sia dell'area comune sia dell'area d'indirizzo.
Pertanto:
 sarà dato spazio alle due lingue comunitarie per tutti (inglese e francese);
 il monte ore prevederà: 24 ore settimanali per la classe PRIMA E PER LA
CLASSE III.
 sarà previsto un congruo numero di esercitazioni pratiche In laboratorio;
 i corsi, compatibili con gli impegni lavorativi degli iscritti, SI svilupperanno: dalle
ore 15.00 alle ore 21.00 per cinque giorni settimanali, sabato escluso, presso la
sede DELL’ I.P.S.S.C.T;
 la durata dell'ora di lezione sarà di 60 minuti.
QUADRO ORARIO
Il quadro orario proposto tiene in debito conto sia l'organico di diritto sia i puntuali
suggerimenti del Dirigente Scolastico.
I.P.S.S.C.T. Mirto Crosìa
A) Classe prima
Discipline
ore previste
Area Comune
4
ITALIANO
STORIA
MATEMATICA
4
FRANCESE
3
1
AREA D’INDIRIZZO
3
2
LINGUA INGLESE
DIRITTO
TECNICA
DEI
SERVIZI
CCCOCCCCCCOMMMCO
LABORATORIO
OOOOOMMCOMMERCIALI
Monte ore totale
5
2
24
B)Classe terza
Discipline
ore previste
Area Comune
ITALIANO;
4
STORIA
1
LINGUA FRANCESE
3
MATEMATICA
3
Area di Indirizzo
LINGUA INGLESE
3
DIRITTO
3
TECINCA DEI SERVIZI COMM.
5
LABORATORIO
2
Monte ore totale
24
Nell’anno scolastico in corso sono operative: UNA CLASSE PRIMA con N°47 ISCRITTI
Ed UNA CLASSE TERZA con N° 30 ISCRITTI.
I PROGETTI
I PROGETTI DELL’ISTITUTO
L’obiettivo che guida le scelte didattiche del nostro Istituto è il successo scolastico
per il maggior numero possibile di Alunni attraverso un sistema articolato di interventi volti:




ad accompagnare i processi di crescita degli Alunni ed a sostenere le loro
scelte professionali e di vita;
a fornire i supporti per l’acquisizione delle competenze in relazione
all’emergere di carenze nella preparazione di base;
a favorire il raccordo più efficace tra Scuola e Mondo del lavoro;
ad incrementare e potenziare conoscenze, competenze e capacità.
Tali interventi curriculari ed extra-curriculari si configurano nei seguenti Progetti che
saranno finanziati col Fondo d’istituto:
Progetto ”ACCOGLIENZA”- Percorso curriculare per le prime classi, al fine di
consentire in maniera agevole il passaggio dalla Scuola Media alla Scuola
Secondaria Superiore. Appena ci saremo stabilizzati nella nuova Sede sarà
organizzata “LA FESTA DELL’ACCOGLIENZA”, per gli alunni delle prime classi.
Progetto “Orientamento”: in entrata presso le varie Scuole Medie del
circondario, durante il periodo delle iscrizioni, per incrementare l’utenza. A tal fine
sarà costituita apposita commissione che realizzerà gli incontri e le visite presso
le scuole medie e per l’occasione sarà realizzato materiale illustrativo; nonché un
“OPEN DAJ”.
Orientamento in uscita verso le varie Facoltà Universitarie, con visite guidate
presso UNICAL – Cosenza e verso il mondo del lavoro, facendo riferimento anche
allo sportello “INFORMA-GIOVANI” del Comune di Crosia.
Partecipazione alla Prima edizione dell’Orienta Calabria che si terrà a Lamezia
Terme, il nostro Istituto si è prenotato per la data del dieci dicembre alle ore 11,
ove si recherà con N° 42, alunni appartenenti alle IV ed alle V classi.
Progetto: Centro di Ascolto o “Sportello Amico”- finalizzato a creare,
nell’ambito dell’Istituto, un gruppo di docenti ed uno spazio per l’ascolto di
problemi manifestati dagli alunni di tipo personale o legati al disagio giovanileOrganizzando, ove possibile, incontri con esperti A.S.P e Agenzie formative, per
effettuare interventi legati alla: sessualità e affettività, alcol, fumo e
tossicodipendenze.
Progetto Alternanza Scuola –Lavoro- per far acquisire agli studenti del 4° e 5°
anno competenze professionali , spendibili nel mondo del lavoro, mediante Stages
finanziati dall’U.S.R di Catanzaro e dalle Associazioni di categoria. Per l’anno
scolastico in corso gli Stage saranno effettuati per un determinato N° di ore presso
gli uffici dei Comuni di provenienza degli alunni: Crosia, Mirto, Caloveto,
Calopezzati, Cariati, previi accordi con la scuola. E per altro N° di ore , in forma
residenziale presso Aziende italiane o estere i cui costi rientreranno nel Budget che
sarà assegnato all’Istituto.
Educazione alla solidarietà: utilizzando il motto ”Tendi la mano e sorridi”,
sensibilizzare gli alunni verso l’altruismo, realizzando raccolte fondi in occasione
del Natale o della Pasqua da devolvere poi, ai più poveri del nostro territorio.
Partecipazione ai “Mercatini di Natale”, organizzati dal Nostro comune nel
periodo prenatalizio, con l’allestimento di uno stand curato dal Ns. Istituto, in cui
sarà pubblicizzata l’Offerta Formativa della Nostra Scuola e saranno esposti
prodotti multimediali o altri lavori realizzati dai nostri alunni.
Educazione alla legalità: Educare gli alunni al senso civico, al rispetto delle regole
interne alla scuola mediante Diffusione Capillare del Regolamento d’Istituto e del
Patto di Corresponsabilità. In tale contesto diffondere tra gli alunni il progetto”
Adottiamo la nostra aula”, prendendosene cura e rispettandola, senza imbrattare
i muri o gli arredi presenti. A fine anno premiare la classe che più di ogni altra
avrà saputo mantenerla pulita ed ordinata.
Per inculcare meglio negli alunni la cultura della legalità si mirerà, inoltre, ad
organizzare incontri con i rappresentanti dei Carabinieri, Polizia di Stato,
Guardia di Finanza.
Partecipazione alla Giornata Nazionale contro tutte le Mafie promossa da Don
Luigi Ciotti nella città che sarà indicata dallo stesso organizzatore.
Partecipazione ad attività culturali promosse da Enti ed Associazioni culturali
presenti nel territorio( Circolo Culturale di Mirto, GAAL).
VIAGGI D’ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE SU DETERMINAZIONE DEI VARI
CONSIGLI DI CLASSE – con mete differenziate per le varie Classi. Gli itinerari
saranno stabiliti dopo aver vagliato le proposte provenienti dai vari consigli di
classe.
Progetto SCI e natura di cui è pervenuta circolare a scuola.
Visite guidate presso località , enti o aziende di rilevanza formativo-culturale,
individuate dai consigli di classe, “in itinere”. O accogliendo proposte che
perverranno dall’extra-scuola. Per le terze classi si propone visita presso la Camera
di Commercio di Cosenza.
Progetto “Ora alternativa all’ora di Religione”: lettura e recensioni di libri
presenti nella Biblioteca d’Istituto oppure, progetto trasversale di Cittadinanza e
Costituzione. Quest’ultimo progetto sarà sviluppato anche durante le ore di
sostituzione dei colleghi assenti.
Progetto “ Attività teatrale” su testi da scegliere.
Progetto “Simulazione d’impresa”: Costituzione di un’impresa teatrale.
Giornate Sportive con Torneo di Calcetto o di Pallavolo.
Torneo di scacchi.
DOCENTI IN SERVIZIO
1
ADIMARI
LUIGIA
2
AIELLO RAFFAELLA
3
BELLISARIO CARLO
4
BENEVENTO SERAFINA
5
BEVACQUA TERESA
6
BORRELLO DINA ROSETTA
7
BOTTINO STEFANO
8
BRASACCHIO SALVATORE
9
CAIRO ANTONIETTA
10
CALDERARO TANIA FRANCA
11
CALIGIURI SILVANA
12
CAMPANA ORNELLA
13
CARBONE FRANCESCO
14
CAVALLO GEMMA
15
CELESTINO POMPEO
16
DE SIMONE TIZIANA
17
DIEGO MARIA TERESA
18
FALCO LUIGINA FRANCESCA
19
FRANCHINO MARIA TERESA
20
GIORDANO PASQUALE
21
GODINO LIDIA
22
MINICI GRAZIA
23
MUSCHIO LUCIA
24
NACCARATI LUIGI
25
OLIVA MARIA OLIVIA
26
PILI ALBA CARMELA
27
PIRAGINE NICOLA
28
ROMANO MICHELE
29
SPATARO PHILOMENE
30
STALTERI VINCENZO
PRESSO I.P.S.S.C 2013/14
DOCENTI DEL SERALE
1
CARIATI ADA PATRIZIA
2
IANNINI ANNUNZIATA DANIELA
3
LICCIARDI ANTONIO
4
MINICI GRAZIA
5
MUSCHIO LUCIA
6
URSO CATERINA
7
VELINO ERMELINDA
COMPONENTE ALUNNI ELETTI NEI CONSIGLI
SCOLASTICO 2013/2014
DI CLASSE ANNO
IPSSCT
I Sez. A
1
2
BOCCUTI LUIGI
GAGLIARDI CATIA
I Sez. B
1
2
CAPRISTO CHIARA
ELEFANTE ANTONELLA
II Sez. A
1
2
PEDACE MATTEO
TORDO FABIO SALVATORE
III Sez. A
1
2
BEVACQUA FRANCESCO
TARANTINO LUCIA
III Sez. B
1
2
DE SIMONE GIOVANNI
OLIVITO FRANCESCA
IV Sez. A
1
2
DE VINCENZO ANNA
VOLTARELLI VALERIA
IV Sez. B
1
2
SAVOIA GIUSEPPE
VENNARI MARCO
V Sez. A
1
2
CETERA ROSANNA
CHIMENTI MARA
V Sez. B
1
2
CAMPANA ERIKA
PALMIERI ALESSANDRO
I SERALE
1
2
III SERALE
1
2
ROMA GIUSEPPE
RAPPRESENTANTE
PROVINCIALE
IPSSCT
DEGLI
STUDENTI
ALLA
CONSULTA
1
2
RAPPRESENTANTI D’ISTITUTO
IPSSCT
ELETTI
1
2
PER LA COMPONENTE
VOLTARELLI VALERIA
ALUNNI
COMPONENTE GENITORI ELETTI NEI CONSIGLI DI CLASSE ANNO
SCOLASTICO 2013/2014
- IPSSCTI Sez. A
1
2
MOSAICO MARIA
I Sez. B
1
2
DE VINCENTI LIDIA
II Sez. A
1
2
BRUNETTI MARIA
III Sez. A
1
2
TEDESCO RAFFAELA
III Sez. B
1
2
LONGOBUCCO DOMENICO
FORCINITI VINCENZA
IV Sez. A
1
2
COMITE CARLO
SANTORO MARGHERITA
IV Sez. B
1
2
GRAZIANO GRAZIELLA
V Sez. A
1
2
SPATARO FILOMENA
V Sez. B
1
2
LICCIARDI ROSETTA
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Piano Offerta Formativa a.s. 2013-2014 CROSIA