Milano il Giornale La mostra I cadetti della Teulié aprono le porte della scuola Musical Arriva Happy days nella versione italiana Massimo Colombo a pagina 44 Ferruccio Gattuso a pagina 45 Martedì 22 marzo 2011 IL SINDACO RISPONDE LetiziaMoratti risponde alle vostre lettere. Potete inviare un fax allo 028566377, una lettera in via Gaetano Negri 4, 20123 Milano o una e-mail a [email protected] Moratti bis, tanto federalismo e poco Ecopass Chiuso il programma elettorale del centrodestra. Nei primi punti ci sono il quoziente familiare e gli aiuti agli immigrati incensurati Il sindaco: «Queste le nostre idee ma raccoglieremo le priorità dei milanesi ai gazebo». Si prepara la kermesse col premier il 2 aprile La terza parola è federalismo, «grazie» al quale «aumenteremo i servizi sociali e la cultura senza gravare sui cittadini e senza mettere la tassa di soggiorno». E già nell’incipit c’è la garanzia che gli aiutisociali d’ora in avanti saranno distribuiti «secondo criteri di residenza e rispetto dellalegalità».Enellequattordici paginette del programma elettorale Letizia Moratti non cita mai la parola Ecopass, tanto odiata dai leghisti. Il programma per la ricandidaturaaPalazzoMarinochiusoiericonl’ultimoverticePdlLega a casa del sindaco ha un sapore molto padano. Gli esponenti del Carroccio sostengono addirittura che «almeno 64 dei cento punti» sono proposte loro. Il vicepresidente della Camera del Pdl Maurizio Lupi ridimensiona «è stato fatto un buonissimo lavorodaparteditutti, c’èstata grande condivisione». C’è adesempioquelquozientefamiliaretantocaro al Pdl: tariffe più basse per chi ha più figlieeperlenuovefragilità,come genitori single o vedove. Soprattutto,precisala Moratti «è un programma ancora aperto, prima di presentarlo raccoglieròicontributideicittadini». Il 2 aprile si terrà, forsealTeatroNuovo,lakermesse con il premier Silvio Berlusconi per la presentazione dei 100 progetti realizzati nei cinque anni di mandato. a «il lancio del programma lo farò più avanti» conferma la Moratti.Perchèil2aprirannoigazebodoveimilanesitroveranno una scheda su cui indicare le loro priorità o le piazze e i quartieri che hanno bisogno di un restyling. s IL COMMENTO IL PIRELLONE E L’EMERGENZA LIBICA E Pisapia senza idee deve rispolverare l’antifascismo militante di Giannino della Frattina Chiara Campo a pagina 39 L’assemblea di Expo Soci assenti, salta la ricapitalizzazione Oggi si discute dei terreni di Rho-Pero «Accoglieremo i profughi, ma non per sempre» Giannino della Frattina a pagina 40 Maria Sorbi a pagina 43 DOPO LA SENTENZA I negozianti milanesi con Petrali: «Ha vinto la giustizia» Soddisfazione per il verdetto sul tabaccaio che sparò al rapinatore. De Corato: «Dietro il banco si rischia la pelle» Movida La proposta di Terzi: «Un patto salva-musica con i circoli culturali» Riunire tutte le associazioni culturalichefannomusicaperstringere un patto con l’amministrazione. E scrivere le nuove regole perché la movida sia legale e tollerata da tutti. Ecco la proposta dell’assessore Giovanni Terzi. servizio a pagina 40 Milanoaccoglie confavore e, con un po’ di sorpresa, la notiziadell’assoluzioneinappellodi GiovanniPetrali, iltabaccaio di piazzale Baracca che sparò e uccise uno due malviventi che dopo averlo derubato lo pestarono a sangue. Una sentenza che capovolge quella di primo grado, con cui Petrali era stato condannato a un anno e otto mesi di reclusione e che fa tirare un sospiro di sollievo a molti in città. Esultano i tabaccai menenghini: «il nostro grido di allarme finalmente è statao ascoltato. Riconoscere che si sia trattato di legittima difesa - commenta Giovanni Risso, presidente della Federazione Italiana Tabaccai equivale a riconoscere, una volta per tutte, che la nostra categoria lavora ogni giorno all’ombra della paura ed in uno stato di stress». Sollevati anche i commercianti. La Lega nord riunita in un presidio di sostegno fuori dal tribunale fin dalla mattina candida il figlio del tabaccaio, Antonio Petrali e il Giuseppe Maiocchigioieliere divia Ripamonti coinvolto in una vicenda simile, alle amministrative. Al Monzino Restò paralizzato dopo l’anestesia, assolti i medici Acausadiun’anestesiaGianfrancorestò invalido.Imedici del Monzino, incriminati perlesionipersonaligravissime, sono stati assolti con formula piena: «Il fatto non sussiste» spiega il giudice. Luca Fazzo a pagina 42 Marta Bravi a pagina 42 L’ASSESSORE FINAZZER FLORY «Ecco Casa Merini, un sogno e un dovere» • CEMENTO CELLULARE • CEMENTO AGGREGATO POLISTIROLO • CEMENTO AGGREGATO SUGHERO • CEMENTO AGGREGATO PERLITE • MASSETTI TRADIZIONALI IN SABBIA E CEMENTO CON IMPIANTO AUTOMATIZZATO C&B Colombi s.r.l. Cazzano S. Andrea (Bg) - Via Dott. Alberti, 4 Tel. 035.741745 - 726676 - Fax 035.5096995 - Cell. 335.6024935 www.cebisolanti.it - [email protected] - [email protected] «Oggi si realizza quello che avevamo promesso - ha detto l’assessore alla cultura Massimiliano Finazzer Flory inaugurando Casa Merini-. Continuiamo a festeggiare il compleannodiAldacoronando un sogno, un dovere e un piacere».Nel giorno in cui la poetessa avrebbe compiuto 80anni,apre le portea Milano la Casa-Museo a lei dedicata. Unnuovospaziopertenerevivi i suoi versi e il suo ricordo, ma anche per incoraggiare l’attività dei giovani creativi. Situataneipressidellasuaabitazione sul Naviglio Grande, laCasa-Museoèstatarealizza- GIORN - EDIZIO-MI - 37 - 22/03/11- Plate SINGOLA - Autore: PROTO Stampa: 21/03/11 ta nella ex tabaccheria comunale di via Magolfa 32. Al primo piano della palazzina, l’edificio riproduce una delle stanze di casa della Merini e INAUGURATA Sarà un museo-laboratorio in cui i giovani potranno coltivare la creatività ospita un percorso poetico allascoperta deisuoiversi edellasuavita.Ilpianoterraèinvece destinato all’Atelier della Parola, con corsi e laboratori dipoesia per i giovani. «Lacit- 20.53 - Composite tà di Milano deve tanto ad Alda Merini e oggi le restituiamo qualcosa, sperando di farequello che lei avrebbe voluto» ha detto il sindaco Letizia Moratti.Adaccorrereall’inaugurazionesono stati oggitanti amici della Merini, nonchè il fratello Ezio e una delle figlie, Emanuela, che l’ha ricordata auspicando che venga dato spazioanchea comicità ebarzellettenellacasamuseo«perchè mia mamma amava i versi, ma amava anche far ridere». Tra chi ha reso omaggio alla poetessa anche l’attrice Valentina Cortese con 20 rose bianche. Inevitabile. Terribilmente a corto di idee, il candidato sindaco della sinistrasirifugianelpiùclassicodeglistereotipidellasinistra.L’antifascismomilitante. Quello ovvio, banale. Senza luce. E anche un po’ trasandato perché, onorevole Giuliano Pisiapia, il grande attoredell’EttoreFieramoscaedellaCena delle beffe, passato per le armi perché ritenuto compromesso con la Repubblica sociale, si chiamava Osvaldo Valenti. Con la «i». E non Osvaldo Valente (con la «e») come si legge nel suo sdegnato comunicato spedito dopo aversaputo(omegliolettosuRepubblica) che il consiglio di Zona 8 vorrebbe unatargainviaPolizianoperricordare Luisa Ferida, diva degli anni Trenta e suacompagnatrucidataconluidaipartigiani.Appena trentunenneepure incinta. Tre morti in una fucilazione. L’accusa? Collaborazionismo, la lapide messa da un processo sommario (cioènonunprocessoeleidabravoavvocatolosabene)sullavitadiunadonnache,facendo l’attrice,sarà statainevitabilmente vicina al regime e ai suoi ministri. Sulla diabolica coppia di amanti Ferida-Valenti, poi, fiorirono storie e leggende. Ovviamente nere, non nel senso del colore politico, ma del registro macabro. Cocainomani, torturatori, spregiudicati. E poi la militanza di Valenti nella X Mas come racconta anche il Sanguepazzo di Marco Tullio Giordana interpretato da Luca ZingarettieMonicaBellucciapplauditi anche a Cannes. Certo, forse i due nonsarannostatiangeli.Macertoidiavoli son fatti di un’altra pasta. Fatto sta che ora le loro due croci stanno una a fianco dell’altra nel cimitero di Musocco, sotto l’erba verde nel Campodell’Onore.Enonèrarotrovarciposatounfiorefresco.Segnodiumana pietà. Come quella evocata da chi alla Ferida vorrebbe dedicare una targa per ricordarne il talento più che la tragica vita. «Sfregio», «provocazione». Non si scaldi onorevole Pisapia, l’antifascismo a tutti i costi non porta lontano. E forse nemmeno voti. Anche a sinistravoglionopiuttosto sapere cosa lei pensi di traffico, verde, aziende municipalizzate, bollette e nucleare. E non di Luisa Ferida. Pace all’anima sua. MILANO il Giornale Martedì 22 marzo 2011 45 Album MUSICAL GLI APPUNTAMENTI Happy days, il sogno va in scena La Compagnia della Rancia debutta giovedì sul palco del Teatro della Luna con la versione italiana del celebre serial tv. Un tuffo nell’America di fine anni ’50 Ferruccio Gattuso s CHE FINE HAN FATTO? É proprio il caso di dire: «Ehi!». E alzando i pollici versoilcielo,propriocomeavrebbefattoFonzie.Finalmentearriva in città (o meglio: parte proprio da qui, in debutto nazionale al Teatro della Luna dal 24 marzo al 10 aprile, ore 21, ingresso 74-23 euro, info 02.48.85.77.516) il musical Happy Days, ispirato alla leggendariaserietvdeglianniSettanta che tanto rimpiangeva l'America di quasi vent'anni prima.Ottimistaeatrattiingenua, quell'America a cavallo tra Cinquanta e Sessanta era parecchio diversa, se non opposta, a quella che negli anni di Nixon e della disillusione da Vietnam perdeva fiducia in séstessa.Unsegretoper ilsuccessodall'altrapartedell'oceano, certo, ma non è che qui da noi la serie tv di Fonzie & co. abbiafattocilecca.Anzi,quando apparve in Italia nel 1978, fece il botto. Anche a casa nostra - erano gli anni di piombo IL CASTING I diciannove protagonisti e il corpo di ballo selezionati tra oltre 700 elementi - di ottimismo si era assetati. Ecco perché ancora oggi, sull' onda della nostalgia, sarà parecchialacuriositàperilmusical che la Compagnia della Rancia,direttadaSaverioMarconi,fa partireda Milano(giovedì24è primaainviti) perpoi toccare le città di Napoli, Torino e Trieste (fino a fine maggio). Anche sul palcoscenico, dunque, si torna nella Milwaukee degli anni del presidente Eisenhower, restando per lo più fedeli alla piéce musicale originale scritta dall' americanoGarryMarshallaffidato al libretto e alle musiche di Paul Williams,che nei brani tradottiinitalianovedonol'intervento dello specialista Henry Winkler (Fonzie) Dopo Happy Days, Winkler si è inventato produttore di telefilm, mettendo portafoglio a titoli come McGyver. Come attore, qualche partecipazione da «icona» in film dicassettacome «Scream»e «Holes».Nel2005haraccoltoconsensinel cast delserial di successo«OutOf Practice». Come regista, nel 2005 Winkler ha realizzato un documentario dedicato a Happy Days. Ron Howard (Richie) IL RITORNO Una foto di gruppo del cast che andrà in scena ad Assago a partire dal 24 marzo Franco Travaglio. I protagonisticisonotutti,dalrossoetimido Richie Cunnigham (Luca Giacomelli), al comprensivo papà Howard (Giovanni Boni),allasvampitamammaMarion(SabrinaMarciano)all'inquieta sorellina Joanie (Maria Silvia Roli),alla coppiadi amici Ralph e Potsie (rispettivamente Davide Nebbia e Cristian Ruiz), per finire con la star in giubbotto di pelle e maglietta bianca d'ordinanza, il bullochepiaceallepupe,ilduro dal cuore d'oro e, non si dimentichi, di origine italiana: Fonzie. A dare volto e ciuffo a FonzieèRiccardoSimoneBerdini, che con la Compagnia della Rancia fu già Pinocchio. Un bel salto, da burattino senza fili a playboy con moto e ragazzeintorno.Trai supervisori di Happy Days spicca anche la figura dell'americana Kimberly Moon, che ha perfezionato lo stile vocale del cast secondo gli stilemi della musica anni '50 e '60: «Dal casting ammettelaMoon-sonoemerse voci molto belle, capaci di crescere notevolmente in poche settimane». E a proposito dicast,idiciannoveprotagonisti e il corpo di ballo sono il risultato di una selezione tra oltre settecento performer. Musica dal vivo (diretta da Vincenzo La Torre) e una scenografia (di Carla Ricotti) ricca di colori primari, molto più nettaevivarispettoall'originario telefilm, completano l'identikit di un musical che, per periodo storico e ambientazione, non può che essere parentestrettodiGrease,unaltro successo firmato CompagniadellaRancia:«Ladifferenza, però - spiega Saverio Marconi - è che i personaggi di Happy Days, grazie anche al fatto che in una serie tv si ha più tempo di svilupparli, sono meno elementari di quelli di Grease. Il pubblico conosce a menadito il carattere e i tic di Fonzie e compagni. E poi, c'è molta più ironia nella storia, anche se l'habitat, tra studenti di college e brillantina, è molto simile». Sembrava il più impacciato, ed invece è quello che ha fattopiùstradacomeregista.Aluisidevonoinfattidiversi film di successo, da «Splash Una sirena a Manhattan» e «Cocoon»negli anni '80, ad «Apollo 13» fino a «A Beautiful Mind», grazie al quale nel 2001 ha vinto l'Oscar come miglior regista. Negli ultimi anni ha diretto «Il Codice Da Vinci» e lavora anche come produttore di serie Tv. È finalmente arrivata l’ora di X. Il «di» tra «ora» e «X» non è un refuso: stiamo parlando del signor X, il protagonista di «Una notte in Tunisia», la pièce di Vitaliano Trevisan che debutterà al FrancoParentimartedì29marzo. Annunciato a sorpresa lo scorso autunno, atteso dalla scena teatrale milanese con curiosità mista ad acredine, ieri mattina lo spettacolo è stato presentato alla stampa dalla regista, Andrée Ruth Shammàh, e dall’interprete principale, Alessandro Haber, con il prevedibile contorno di polemiche. Il signor X in questione infattinonèunuomo qualunque: è un politico che ha quella lettera cosìfastidiosaincastonatanel cognome, che si è autoesiliato ad Hammamet e che sta per morire. Si, «Una notte in Tunisia» parla propriodilui,diBettinoCraxi.Pe- tempo attraverso due massicce colonne che sorreggono un ampio arco. Sullo sfondo, una tela bianca fa da supporto alle proiezioni di immagini di cielo e mare realizzate da Piero Guccione. Anson Williams (Potsie) Un altro «nerd di successo». Come Richie impacciato in Happy Days, nella vita gli attributi non son mancati. Come regista ha fatto carriera, anche se minimamente non paragonabile a quello dell'amico Howard. Ha lavorato sempre sul fronte dei serial tv, dirigendo episodi di «Beverly Hills 90210» e «L.A. Law - Avvocati a Los Angeles», «Star Trek», «Melrose Place», «Xena». «Scegliendo di mettere in scena questo spettacolo, non mi sono data la missione di riabilitare un grande personaggio politico», ha subito chiarito la Shammàh. Eppure alla conferenza stampa, co- DRAMMA Al debutto la pièce sugli ultimi giorni di Craxi interpretata da Alessandro Haber no dalla perdita del potere. Andrée Ruth Shammàh ha conosciuto di persona Craxi. «Però inquestimesidilavorohosuperatolavicendasentimentale,ilcoinvolgimento personale e mi sono concentrata sul fatto teatrale», afferma la regista. «In realtà volevo storicizzarequel presente,volevo allontanarlo, renderlo classico». A questo scopo, la scenografia evoca una condizione fuori dal La compagnia di Alessandro Haber per la regia di Andree Ruth Shammah GIORN - EDIZIO-MI - 45 - 22/03/11- Plate SINGOLA - Autore: PROTO Stampa: 21/03/11 20.45 - Composite «Il mondo che non vedo» è il titolo della ricerca che Fabiano Parisi presenta negli spazi della galleria GlaucoCavaciuti Arte (Via Vincenzo Monti, 28). Recente vincitore con questo lavoro del PremioCelesteInternational 2010,il pittore e fotografo romano interpreta con il suo personalissimo stile luoghi abbandonati e dismessi. Si introduce all’interno di fabbriche trasformate in ruderi e ne coglie un’antica grandiosità nei piloni che ancora si innalzano a sostenere scheletri metallici di antiche volte, nelle facciate ora vuote che si sdoppiano in spettacolari riflessi creati dall’acqua che ristagna sul pavimento dei vecchi stabilimenti,insaloniuntemporumorosi dominati dalla presenza di macchinati che sembrano mostri addormentati. CONCERTO La regina del jazz al Blue Note La voce di Dee Dee Bridgewater Da oggi fino a giovedì il Blue Note di via Borsieri ospiterà in concerto la cantante statunitense Dee Dee Bridgewater, considerata una delle poche eredi dellegrandivocifemminilidelJazz.L’interprete ha di recente vinto il Grammy Award 2011 per il Miglior Album Vocale Jazz con il suo ultimo disco: «Eleanora Fagan (1915-1959): To Billie with Love from Dee Dee». La Bridgewater sarà accompagnatadallaMontecarlonightsorchestra (diretta da Gabriele Comeglio) e riceveràoggiilPremioBlueNote,riconoscimento che la direzione del locale assegna a musicisti, autori, scrittori, giornalisti o personaggi operanti nel settore musicalechelavoranoperladivulgazione della musica presso il grande pubblico. In corso Magenta il festival degli scrittori e cineasti francesi Da Hammamet al teatro, storia del «signor X» rò no, non parla solo di lui. Parla anche dello squallore che è connaturato al potere, ma forse soprattutto del tradimento, dell’angoscia, della solitudine: di tutti gli effetti collaterali che scaturisco- L’Italia dei luoghi dismessi nelle opere di Fabiano Parisi RASSEGNA s Franco Parenti Roberto Borghi MOSTRA m’era già accaduto in autunno, è scoppiata la polemica sulla non metaforicità del testo, sul suo essere comunque ispirato a Route el Fawar, il libro-testimonianza di Bobo Craxi e Gianni Pennacchi, sulle sue inevitabili ricadute politiche. Davvero inevitabili? «Io non ne sono affatto convinto», risponde Alessandro Haber. «Sennò non mi sarei fatto coinvolgere in questa impresa: io sono comunista!».Difattoperò ilmondoteatrale italiano guarda con sospetto a questo spettacolo. «Un anno e mezzo fa, quando ci è venuto in mente di lavorare sul testo di Trevisan,di ipotizzarneuna messa in scena,abbiamocercatodiinstaurare collaborazioni con altri palcoscenici della penisola per condividerne la produzione» chiosa laShammàh.«Stiamo ancoracercando, ma finora non ne abbiamo trovato neppure uno che si sia dichiarato interessato a farlo». Ritornaper lasecondaedizioneil triplice appuntamento di primavera con il Centre Culturel Français de Milan, che presenta i maggiori narratori, poeti e cineastifrancesi,creandodialoghi ecortocircuiticongli autori,i lettorieglispettatori italiani. Iniziando proprio dalla rassegnadiletteratura,cheproponeunaselezione di romanzieri francesi, in dialogo con scrittori e giornalisti italiani che si svolgerà da oggi fino al 24 marzo nella sede di corsoMagenta. È invece intitolata«Nuovipoetifrancesi2011»,lamanifestazione dedicata alla poesia che si articolerà, il 29 marzo, in due tempi. Infine, seconda edizione del «Festival del film francese - aspettando Cannes», quest’anno dedicata alla regia al femminile. Il Festival aprirà il 6 al 10 aprile. ARTE Chiude la mostra di Rodin Record da 36mila spettatori Èun clima di grande soddisfazione quello che si respira a Legnano all'indomani della chiusura della mostra «Rodin. Le origini del genio (1864-1884)». Lostraordinario successo di pubblico (36.000 visitatori con 7000 ingressi nell'ultima settimana) ha confermato la qualità dell'offerta espositiva che presentava 65 sculture, 26 disegni e 19 dipinti inediti - per un totale di 120 opere di cui oltre la metà inedite per l'Italia - del genio francese. «E' un risultato eccezionale per la nostra città - sottolinea il Sindaco di Legnano Lorenzo Vitali - essere riusciti a diventare in questi mesi un punto di riferimento di eccellenza per le proposte artistiche italiane».