LASER TRIBUNE
The World’s Newspaper of Laser Dentistry • Italian Edition
Febbraio 2014 - anno VI n. 1
Allegato n. 1
di Dental Tribune Italian Edition - Febbraio 2014 - anno X n. 2
www.dental-tribune.com
Il laser a Diodo
Tecniche operative step by step, applicazioni, protocolli e casi
clinici con follow-up
Marisa Roncati
Il laser è uno strumento che non
si sostituisce alle metodiche tradizionali, ma può offrire benefici
aggiuntivi e significativi se utilizzato secondo protocolli e parametri adeguati, e soprattutto
se associato a una strumentazione parodontale non chirurgica,
manuale e a ultrasuoni, sempre
sito-specifica. Il DVD descrive, in
maniera particolareggiata, strumenti, tecniche step by step, protocolli clinici e gestione del paziente parodontale, relativamente
al trattamento laser assistito, al
fine di ottenere la stabilità clinica
dei casi trattati. In uno dei tre casi
clinici, risolti con trattamento
parodontale non chirurgico, dettagliatamente illustrati nel DVD
sull’aspetto mesiale dell’incisivo
centrale di destra, è presente una
recessione di circa 2 mm, valori di
sondaggio nella norma, in assenza
Fig. 1
di sanguinamento (Fig. 1), documentato anche con un video di
follow-up, dopo 1 anno.
> pagina 15
Il trattamento micro-invasivo degli emangiomi orali
effettuato con laser a diodi: due case report
A. Albanese, M.E. Licata, G. Campisi
Welcome to the 47th SCANDEFA
- the leading annual dental fair in Scandinavia
Introduzione
Il laser a diodi ha come mezzo attivo un semiconduttore ed emette
un raggio laser di lunghezza d’onda compresa tra 640 e 1064 nm.
Recentemente sono stati messi in
commercio laser a diodi con emissione ino a 1400 nm.
> pagina 18
Da Torino
a Gerusalemme
Il ricco calendario della Società Italiana
di Laser in Odontostomatologia (SILO)
Dopo il grande successo della giornata regionale in Campania il 5 ottobre,
è stato il turno della regione Piemonte, il 26 ottobre. La giornata è stata
organizzata a Torino presso il Campus Lingotto, in modo ineccepibile
dai due responsabili locali, il dott.
Leoci e il dott. Antonietti, afidando
la segreteria organizzativa Tueor.
I lavori hanno avuto inizio con una
relazione del presidente della società, Umberto Romeo, seguita da una
relazione del vice presidente, Roly
Kornblit, e da quella dei responsabili regionali, Leoci e Antonietti.
> pagina 14
SCANDEFA invites you to exclusively meet the Scandinavian dental market and
sales partners from all over the world in springtime in wonderful Copenhagen
SCANDEFA 2014
Exhibit at Scandefa
Is organised by Bella Center
and held in collaboration
with the Annual Scientiic
Meeting, organised by the
Danish Dental Association
(www.tandlaegeforeningen.dk).
Book online at www.scandefa.dk
Account Manager Mia Rosenvinge
[email protected], tel. +45 32 47 21 33
191 exhibitors and 10.283
visitors participated at
SCANDEFA 2013.
Close to the airport
Bella Center is located just a 10 minute taxi drive from Copenhagen Airport. The Metro line M2 runs from the airport to Bella
Center Station (change at Christianshavn Station to line M1), in
20 minutes or you can use regional trains to Ørestad Station
and change to Metro line M1 towards Bella Center Station in
just 11 minutes.
Check in at Bella Center’s design hotel
Bella Sky Comwell is Scandinavia’s largest design hotel. The
hotel is an integral part of Bella Center and has direct access
to Scandefa. Book your stay at www.bellasky.dk
www.scandefa.dk
14 Speciale
Laser Tribune Italian Edition - Febbraio 2014
Da Torino a Gerusalemme
Il ricco calendario della Società Italiana di Laser in Odontostomatologia (SILO)
Dopo il coffee break, che ha avuto luogo tra gli stand
dei vari sponsor – che hanno partecipato con entusiasmo e vanno sempre ringraziati per il loro sostegno
–, la mattina è proseguita con la relazione del segretario Alessandro Del Vecchio, seguita da Renato Pol,
dell’Università degli Studi di Torino, e si è conclusa
con la relazione del presidente eletto, Paolo Vescovi.
Il pomeriggio ha visto protagonisti Angelo Sedran,
dell’Università degli Studi di Torino, Attilia Petrino,
ortodontista di Milano, e Massimo Bruno.
Le numerose domande e l’interazione del pubblico
con i vari relatori, sia alla ine di ciascuna relazione sia
durante le pause, sono stati la testimonianza del grande interesse che hanno stimolato i diversi argomenti:
dalla terapia fotodinamica, all’uso del laser nella riabilitazione implanto-protesica, dalla terapia laser nella sindrome da bocca urente, al trattamento laser nei
pazienti sottoposti a terapia con biofosfonati.
Il successo dell’evento è stato il modo migliore per
il presidente e il direttivo di chiudere un ricco anno
di attività scientiica e sociale della società, che ha in
programma un calendario altrettanto ricco di attività
per il 2014.
Si inizierà il 15 marzo 2014, all’Auditorium San Paolo
dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, con un incontro dal titolo “Odontoiatria laser dall’età evolutiva
all’età adulta” (vedi programma qui a ianco). A proseguire, il 12 aprile sempre a Roma con un International
symposium in collaborazione con EPMA (The European Association for Predictive, Preventive and Personalised Medicine) all’interno del Collegio dei Docenti.
Dal 30 aprile al 4 maggio, SILO insieme alla Società
Israeliana di Laser in Odontoiatria offriranno ai soci
un’occasione unica: quella di abbinare la scienza alla
cultura, alla storia e, perché no, al piacere attraverso
un viaggio organizzato in Terra Santa. Il viaggio inizierà con una giornata scientiica all’Università di
Gerusalemme, nella quale si alterneranno relatori
israeliani e italiani, per proseguire con visite guidate
della città, viaggi al lago di Tiberiade e al nord del paese. Non mancherà di certo un tuffo nel Mar Morto
(ulteriori informazioni sul sito SILO: www.silolaser.it).
Il 7 giugno sarà poi il momento della giornata regionale dell’Emilia Romagna. Ci fermiamo all’attività preestiva di SILO, nonostante ci siano in calendario già
futuri incontri autunnali di sicuro grande interesse.
Silo
Sinergia virtuosa tra 3 Università europee (3G)
per divulgare le tecniche laser
L’esigenza di divulgare la tecnologia laser, tanto affascinante quanto
eficace, innovativa quanto discussa, è molto sentita in una parte del
mondo odontoiatrico.
Le tecniche laser sono ormai riconosciute nella loro dignità scientiica, ma la letteratura internazionale
è ancora controversa su molte problematiche connesse con la ricerca
nel campo speciico dell’odontoiatria; i materiali e metodi utilizzati
nei diversi studi sono spesso non
ripetibili o ripetuti, cosicché la comunità scientiica internazionale, a
volte digiuna di cultura e conoscenza speciica, inisce per il non considerare quanto fatto in circa venticinque anni di odontoiatria laser.
Sicuramente, soprattutto negli ultimi cinque, si è lavorato per colmare la carenza e in questa direzione
l’Università degli Studi di Genova è
particolarmente all’avanguardia a
livello mondiale.
Accanto ad attività di ricerca sperimentale e clinica, soprattutto nel
campo dell’endodonzia e paradontologia, della biostimolazione (la
cosiddetta LLLT) e dell’odontoiatria
infantile, esiste infatti, in questa
città, una realtà di continua attività
formativa che prevede, tra l’altro,
un master internazionale in “Laser
Dentistry” con medici provenienti
da 17 paesi, corsi fellowship di laser,
endodonzia, conservativa e paradontologia in tutto il mondo e corsi
di perfezionamento e su alte tecnologie riguardanti, oltre la tecnologia
laser, anche la microscopia operatoria. Speciali sessioni per igieniste
preparano anche questa igura professionale all’uso del laser.
La novità è un programma mirato per speciiche discipline (laser
in endodonzia, in conservativa e
odontoiatria infantile) organizzato
dall’Università degli Studi di Genova (Direttore del DI.S.C. Stefano
Benedicenti con il coordinamento
scientiico di Giovanni Olivi), con
partner universitari di assoluta
eccellenza: l’Università degli Studi di Ginevra, diretta da Ivo Krejci,
e l’Università di Gent, diretta da
Roeland DeMoor. Le tre università,
che vanno sotto la sigla di “3G” (per
Genova, Ginevra e Gent), terranno
in ogni anno accademico un corso
monotematico organizzato in due
sessioni di due giorni ognuna, per
approfondire l’utilizzo dei diversi
laser in odontoiatria infantile (a
Gent), sotto la guida di Roeland DeMoor e Luc Martens; laser in odontoiatria conservativa a Ginevra, con
Ivo Krejci e la sua équipe; laser in
endodonzia a Genova, con l’esperta
guida di Stefano Benedicenti, Vasilios Kaitsas e Giovanni Olivi.
Si tratta di un’opportunità per approfondire la disciplina che più
viene eseguita o più si ama, arricchendo il proprio bagaglio culturale con le ultime innovative
tecniche laser assistite. Un corso
speciale per specialisti, ma anche
per chi (utilizzatore o non di laser)
vuole arricchire il suo bagaglio culturale di nuove tecniche da poter
mettere subito in pratica nella propria attività. Lo scopo di tale forma
di cooperazione, nata da un’idea di
Giovanni Olivi, è offrire un punto
di riferimento internazionale su
tematiche, discusse e approfondite
dai massimi esperti su argomenti
speciici. I corsi verranno riproposti
nei successivi anni accademici, con
una rotazione degli argomenti trattati nelle diverse sedi universitarie.
WEB ARTICLE
Laser Tribune Italian Edition - Febbraio 2014
Speciale 15
WWW.DENTAL-TRIBUNE.COM
Il laser a Diodo
Tecniche operative step by step, applicazioni, protocolli e casi clinici con follow-up
Marisa Roncati*
*Docente al Master Universitario di Protesi ed Implantoprotesi, Università di Bologna. Insegnante all’European Master Degree on Laser Applications (EMDOLA).
Università la Sapienza, Roma
< pagina 13
Lo stesso paziente, lo stesso sito, 6
mesi prima rispetto alle immagini
precedenti. Si riscontra un sondaggio di 8 mm sulla supericie mesiale dell’incisivo centrale di destra,
associato a una recessione di circa
2 mm, per una perdita complessiva di attacco clinico di circa 10 mm
(Fig. 2).
Dopo aver selezionato la modalità
“Parodontologia” oppure un’impostazione equivalente a tali parametri, si utilizza il laser in modalità
pulsata, con un T on uguale a un T
off, a una potenza di circa 1 Watt,
per un tempo massimo di 30 secondi per ogni sito, ripetibile dopo
un lasso di tempo di 10 secondi.
La lunghezza della ibra di vetro di
320 nanometri deve risultare pari
alla profondità di sondaggio rilevata (Fig. 3), oppure in caso di ibra
spellabile, si seleziona un inserto
monouso, da 5 millimetri o 10 millimetri. Da notare come, grazie alla
luce laser, si vedano in trasparenza
i capillari della copiosa irrorazione
sanguigna propria della mucosa
alveolare (Fig. 3 - qui rappresentato
attraverso dei disegni, ma nel DVD,
con video clinici).
La ibra è inserita all’interno della
tasca, ino a raggiungerne l’estensione più apicale e si mantiene la
ibra sempre in movimento, per
un’azione tipo “scanner”. La funzione del laser è principalmente
battericida, si eliminano anche i
batteri dalla parete interna della
tasca, dove si localizzano quelli più
patogeni, per rimuovere i quali, con
la sola strumentazione tradizionale, sarebbe necessario ricorrere a
un curettage che spesso si associa
a una recessione gengivale. Il laser,
inoltre, indebolisce l’adesione del
tartaro al dente, per effetto della
sua azione termica; di conseguenza, la successiva strumentazione
parodontale risulta facilitata, ma
sempre necessaria. Si utilizzano
poi strumenti a ultrasuoni e manuali, in modo complementare. Si
usa un inserto di forma triangolare
con movimenti oscillatori, veloci,
ma quasi sul posto, e soprattutto
alternati a frequenti momenti di
pausa, sempre nel rispetto del pieno comfort del paziente (Fig. 4). Si
noti come lo strumento manuale è
utilizzato rigorosamente di punta,
secondo una metodica modiicata
dall’autore e ampiamente descritta
nel DVD (Fig. 5).
Si raccomanda, inoltre, l’uso di un
apparecchio aria-polvere, associato
a sostanze come eritritolo, un dolciicante non cariogeno (Fig. 6).
Si osserva come, dopo 1 anno di
follow-up, si sia ricreato un adeguato sigillo mucoso attorno agli
Fig. 2
Fig. 3
Fig. 4
Fig. 5
Fig. 6
Fig. 7
Fig. 8
Fig. 9
elementi dentali, che riduce la
penetrazione batterica (Fig. 1). La
profondità di sondaggio si è ridotta, dagli 8 mm iniziali (Fig. 2) agli
attuali 2 mm, in assenza di sanguinamento, e soprattutto in presenza
di una recessione rimasta stabile a
2 mm (Fig. 1). L’utilizzo addizionale
del diodo sembra dunque associarsi
a un “minor prezzo biologico” posttrattamento non chirurgico. L’uso
del laser, in questa fase di follow-up,
è giustiicato, per rendere durevoli i
risultati clinici ottenuti in un soggetto che presenta suscettibilità
pregressa alla malattia parodontale
(Fig. 7). Sull’aspetto centro-vestibolare dell’incisivo laterale, mascellare di destra si nota una lieve iniammazione (Fig. 7).
L’autore raccomanda l’uso dello
scaler a falcetto con un movimento
orizzontale, qui in direzione mesiodistale, sempre con un controllo
molto rigoroso dello strumento, per
evitare di traumatizzare le mucose
(Fig. 8). Al termine della strumentazione, si raccomanda di eseguire la
biostimolazione del sito (Fig. 9).
Si utilizza un manipolo di 600 nanometri, caratterizzato da un raggio defocalizzato, per 60 secondi a
una potenza di 0,5 Watt, in modalità pulsata. Si raccomanda di tenere
il manipolo perpendicolare al tessuto mucoso e in lento movimento,
a circa 1 cm dai tessuti, disegnando
dei piccoli cerchi. Il laser utilizzato in tutti i video di questo DVD, è
un diodo la cui fonte di radiazione
luminosa è l’arsenuro di gallio, ha
dimensioni poco ingombranti che
lo rendono versatile, maneggevole
e portatile, in caso di necessità.
In un altro caso, sull’aspetto mesiale dell’incisivo centrale laterale di
destra si rileva un sondaggio di circa 7 mm, associato a sanguinamento. Il tessuto mucoso è iniammato
e facilmente retraibile (Fig. 10).
> pagina 16
16 Speciale
Laser Tribune Italian Edition - Febbraio 2014
Fig. 10
Fig. 11
Fig. 12
Fig. 13
Fig. 14
Fig. 15
< pagina 15
La sonda è mantenuta parallela
all’asse verticale del dente, per misurare la profondità di sondaggio,
ma anche inclinata, per accentuare
la sensibilità tattile, nel rilevare i depositi sottogengivali.
Si raccomanda di usare il laser prima della strumentazione parodon-
tale non chirurgica, proprio per la
sua azione antalgica, conseguente
all’inversione della pompa sodiopotassio di tutte le membrane cellulari, che crea analgesia della polpa,
COME ORDINARE
TUEOR SERVIZI Srl • Corso Sebastopoli, 225 • 10137 Torino
Tel. 011 0463350 • Fax 011 0463304 • [email protected]
www.tueorservizi.it
tecniche operative step by step, applicazioni,
protocolli e casi clinici con follow-up
D
DV
A
UT
OL
SS
ÀA
VIT
NO
il laser a diodo
Il Laser è uno strumento che non si sostituisce alle metodiche tradizionali ma può offrire
benefici aggiuntivi, se utilizzato con protocolli
e parametri adeguati. Il laser a Diodi è anche
indicato in caso di mucosite e perimplantite.
Innumerevoli sono i casi clinici, con follow-up,
ampiamente illustrati.
Il DVD illustra dettagliatamente strumenti, tecniche STEP by STEP, il Modus Operandi, i protocolli clinici, la gestione completa del paziente
parodontale dalla prima visita alla rivalutazione
che culmina nella terapia di mantenimento
per ottenere la stabilità clinica dei casi trattati. La strumentazione meccanica manuale
e ad ultrasuoni, sempre sito-specifica, viene
descritta in dettaglio attraverso animazioni e
video didattici.
DURATA: 40 MINUTI CIRCA
prenotalo subito!
M. RONCATI
80,00 euro + iva
Fig. 16
per circa 20 minuti, a vantaggio del
comfort del paziente. Oltre a ciò, iniziare il trattamento con una procedura indolore serve a tranquillizzare
il paziente, e l’impiego di tecnologie
di ultima generazione genera un impatto positivo.
Il laser a diodo è particolarmente
indicato nella terapia parodontale
non chirurgica, perché interagisce in
modo selettivo con il tessuto iniammato, ricco di cromofori endogeni,
come l’ossiemoglobina e la melanina, determinando innumerevoli effetti biologici.
Aspetto clinico dello stesso caso a 1
anno di distanza, dal trattamento di
terapia causale (Fig. 11): si apprezza
una stabilità del sigillo mucoso, valori di sondaggio nella norma in assenza di sanguinamento.
L’obiettivo della strumentazione parodontale non chirurgica laser assistita è quello di rimuovere tutto ciò
che è estraneo al dente, rispettando
sostanza biologica. Per cui, il rilevamento del tartaro deve essere particolarmente meticoloso, eseguito sia
con la sonda (Fig. 12) sia con la punta
del laser spento, proprio per raccogliere il maggior numero di informazioni circa la distribuzione e l’entità
dei depositi presenti (Fig. 13).
All’utilizzo del laser a diodo segue
sempre la strumentazione parodontale non chirurgica, per rimuovere i
depositi rilevati, eseguita, secondo le
preferenze del clinico, con strumenti
manuali oppure con strumenti a ultrasuoni (Fig. 14).
Il laser a diodi presenta anche indicazioni in caso di mucosite e di perimplantite. Le immagini cliniche
(Figg. 15, 16) si riferiscono a uno dei
due casi, illustrati dettagliatamente
nel DVD.
In Fig. 15 si nota un sondaggio di circa 9 mm, registrato in occasione di
un appuntamento di richiamo al 13º
anno di follow-up.
In Fig. 16 si osserva un valore di sondaggio nella norma, documentato
in un successivo appuntamento di
richiamo, dopo 23 anni di follow-up.
Nel DVD si illustrano molte delle
strategie di trattamento, con video
di follow-up, da 1 a 8 anni. Si descrive inoltre l’utilizzo del laser a diodo
in caso di afta ulcerosa e di herpes
labialis. Inine, si presenta lo sbiancamento dei denti vitali mediante laser
a diodo. Numerosi disegni e animazioni arricchiscono il DVD, con precise inalità didattiche.
Scarica

laser tribune - Dental Tribune International