RASSEGNA STAMPA
del 19 giugno 2014
Il Sole 24 ORE
Adempimenti
Per le fatture elettroniche “codice” semplificato
Alessandro Mastromatteo e Benedetto Santacroce pag. 51
Ampliamento delle ipotesi in cui non è richiesta l’indicazione del Cig sulle fatture elettroniche destinate alla P.A.,
inserimento dei codici Cig e Cup nei contratti di appalto, posticipo al 1° luglio 2014 dell’invio dei dati mediante
piattaforma elettronica relativi alle fatture per somministrazioni, forniture e appalti e a obbligazioni relative
a prestazioni professionali. Queste le principali novità introdotte in sede di conversione agli artt.25 e 27 D.L.
n.66/14. Resta invece invariato l’obbligo dettato dall’art.42 circa l’istituzione del registro unico delle fatture per
le Pubbliche Amministrazioni di cui al D.Lgs. n.165/11.
Agevolazioni
Investimenti, bonus fruibile dal 2016
Carmine Fotina e Dino Pesole pag. 5
Spinta agli investimenti del manifatturiero, alla patrimonializzazione delle imprese, con il rafforzamento dell’Ace,
al credito, alle Pmi (con il taglio del 10% della bolletta). Il pacchetto ha avuto una gestazione piuttosto lunga,
diverse norme sono entrate e poi uscite dalle bozze, altre sono riapparse in forma modificata. Il principale intervento, in termini di impatto, è il credito d’imposta per gli investimenti in macchinari: gli investimenti andranno
fatti entro il 30 giugno 2015 mentre si potrà usufruire del beneficio in compensazione a partire dal 2016 e in tre
quote annuali.
Start up, versamenti conto capitale non agevolati
Matteo Cornacchia pag. 52
I versamenti in conto capitale effettuati dal socio a favore di una start up innovativa non sono fiscalmente agevolabili. È questa la risposta fornita ieri dal Governo in sede di question time.
Agricoltura
Agroenergie, franchigia taglia-Fisco
Gian Paolo Tosoni pag. 50
Definitiva la tassazione ai fini delle imposte dirette delle attività di produzione di energia elettrica e calorica da
parte delle aziende agricole. L’articolo 22 D.L. n. 66/14 stabilisce infatti che le predette attività non rientrano più
nel reddito agrario e il reddito è determinato forfetariamente nella misura del 25% dei corrispettivi soggetti a
registrazione ai fini dell’Iva. Tuttavia tale disposizione entrerà in vigore dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014. In sede di conversione in legge viene però inserito il comma 1-bis che prevede
un periodo transitorio per il 2014 intendendosi il periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre
2013 per il quale il regime impositivo è più favorevole. Delega fiscale
Prove di Fisco facile dall’Iva agli appalti
Marco Mobili e Giovanni Parente pag. 3
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Rassegna stampa del 19/06/14
I rimborsi Iva cercano la semplificazione: non sarà più necessario prestare una fideiussione o una garanzia fino a
15.000 euro e oltre questo importo servirà il visto di conformità. Non vengono, però, eliminati del tutto gli oneri
a carico delle imprese per ottenere gli importi spettanti. Inoltre saranno necessari da tre a cinque bilanci in rosso
di fila per far scattare il maxi-prelievo fiscale Ires al 38%. La scelta dei regimi per il consolidato o per la trasparenza fiscale non richiederà più una comunicazione a parte ma si potrà fare direttamente nella dichiarazione dei
redditi. Stop alla responsabilità solidale per il mancato versamento delle ritenute da parte del subappaltatore.
Tetto più alto per l’invio al Fisco dell’elenco delle operazioni con Paesi black list. E ancora viene parificata la soglia per la deducibilità ai fini delle imposte sui redditi e per la detrazione Iva delle spese per omaggi. Lo schema
di decreto attuativo della delega fiscale sulla dichiarazione precompilata - atteso al CdM di domani - contiene
anche un corposo pacchetto di semplificazioni per le imprese.
Dal 2016 precompilate anche le spese mediche
Marco Mobili e Giovanni Parente pag. 3
Nella dichiarazione dei redditi precompilata i contribuenti troveranno anche le spese mediche sostenute che
danno diritto a detrazioni d’imposta. Almeno a partire dalla dichiarazione 2016. Prosegue la messa a punto del
decreto legislativo attuativo della delega fiscale con cui il Governo punta a semplificare la vita fiscale a cittadini
e imprese. Il decreto sulle semplificazioni si apre con le regole che faranno decollare dal prossimo anno quella
che è la madre di tutte le semplificazioni fiscali: l’invio direttamente a casa dei cittadini della dichiarazione dei
redditi. I soggetti coinvolti saranno tutti i lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, i pensionati e i contribuenti che percepiscono redditi assimilati al lavoro dipendente, come i collaboratori coordinati e continuativi.
Una platea potenziale di 35 milioni di contribuenti, stando alle ultime statistiche pubblicate sul sito delle Finanze, ma che si potrebbe concentrare sui circa 20 milioni di persone fisiche che già oggi ricorrono al modello 730.
Fallimentare
Il sindaco risponde di bancarotta
Giovanni Negri pag. 53
Risponde di bancarotta in concorso con l’imprenditore il sindaco legato da rapporti di amicizia con gli amministratori. Lo stabilisce la Corte di Cassazione con la sentenza 26399 della V sezione penale depositata ieri. Irap
Sconto Irap “pieno” solo dal 2015
Luca Gaiani pag. 50
Diventa definitivo, con la conversione in legge del D.L. n.66, lo sconto Irap per imprese e professionisti dall’esercizio 2014. La riduzione è generalizzata e finisce per agevolare sia le imprese che pagano Irap per l’indeducibilità
del costo del personale e degli oneri finanziari, sia coloro che non impiegano manodopera. L’articolo 2 prevede
una riduzione media pari a un decimo dell’aliquota Irap con decorrenza dall’esercizio successivo a quello in corso
al 31 dicembre 2013. Per le imprese industriali e commerciali e per i professionisti si passa dal 3,9% del 2013 al
3,5%; le banche e le società finanziarie pagheranno Irap al 4,2% contro l’attuale 4,65%, mentre le assicurazioni
passeranno dal 5,9% del 2013 al 5,3%. Le imprese agricole usufruiranno di una aliquota ridotta all’1,7% mentre
le concessionarie di opere diverse da autostrade e trafori applicheranno il tributo regionale al 3,8% contro il
4,2% precedente. Vengono inoltre rimodulate le maggiorazioni (o le riduzioni) di aliquote previste da leggi regionali in forza di quanto stabilito dall’art.16, co.3 D.Lgs. n.446/97, con una variabilità massima che ora può arrivare
allo 0,92% (contro l’1% stabilito in precedenza).
Sul tax rate benefici maggiori dello 0,4%
Luca Gaiani pag. 50
Con la conversione in legge del D.L. n.66/14, e la riduzione al 3,5% dell’Irap, cala in misura significativa il tax rate
nominale complessivo delle imprese, che passa dunque dal 31,4% del 2013 al 31% dal 2014 in poi. Sono diverse le ricadute del taglio alle aliquote Irap. Un primo impatto riguarda il tax rate globale delle imprese italiane
rispetto anche a quanto previsto in altri paesi europei. Un altro aspetto da considerare riguarda la deducibilità
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Rassegna stampa del 19/06/14
parziale dell’Irap dalle imposte sui redditi (imposta riferita agli oneri del personale indeducibile e 10% riferito
agli oneri finanziari). La minore aliquota fa diminuire in valore assoluto anche le deduzioni Ires, il che riduce
in parte il beneficio netto dello sconto Irap. La nuova aliquota Irap comporterà, dal bilancio 2014, il ricalcolo
delle imposte differite attive (o passive) iscritte a seguito di variazioni temporanee che si riversano anche ai fini
dell’imponibile regionale.
Banche, Regioni senza maxi Irap
Giorgio Gavelli pag. 52
Doccia fredda in arrivo per le Regioni che nel 2002 hanno applicato alle banche un’Irap “maggiorata”. Le Regioni che hanno deliberato nel 2002 un’imposta regionale sulle attività produttive superiore al 4,75% dovranno,
infatti, restituire l’eccedenza perché illegittima. È quanto ha deciso la Corte Costituzionale che, con la sentenza
n.177/2014 depositata in cancelleria il 18 giugno, ha tolto dall’ordinamento l’articolo 1, comma 5, legge regionale della Lombardia n.27/01 (Finanziaria per il 2002), aprendo le porte al rimborso per i giudizi in corso anche
con riferimento ad altre leggi regionali dello stesso tenore (Lazio e Marche ad esempio).
Irpef
Bonus per redditi medio-bassi
Antonino Cannioto e Giuseppe Maccarone pag. 48
La riduzione del cuneo fiscale per lavoratori dipendenti e assimilati, introdotta dal D.L. n.66/14, è stata approvata definitivamente. Di conseguenza, per tutto l’anno in corso, i lavoratori titolari di redditi medio bassi potranno
contare sul bonus (80 euro in genere) con cui, almeno nelle intenzioni, l’esecutivo tenta di dare slancio ai consumi e, di riflesso, all’economia. Oltre ai contribuenti (privati e pubblici) titolari di reddito da lavoro dipendente
(ex art.49, co.1 Tuir), sono potenzialmente beneficiari del credito i titolari di redditi assimilati a quelli di lavoro
dipendente (art.50, co.1 Tuir), quali – ad esempio – i compensi percepiti dai lavoratori soci delle cooperative; le
somme corrisposte a titolo di borsa di studio, premio o sussidio per fini di studio o addestramento professionale;
i redditi derivanti da rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, nonché i compensi per lavori socialmente utili in conformità a specifiche disposizioni normative. La misura si riferisce al 2014; diverrà strutturale
e dunque applicabile anche agli anni successivi, con la legge di stabilità per il 2015, mediante l’utilizzo di un
apposito fondo costituito allo scopo.
Il credito viene riconosciuto in automatico dal sostituto
Antonino Cannioto e Giuseppe Maccarone pag. 48
I redditi che fanno sorgere il diritto al bonus sono quelli di lavoro dipendente e assimilato (escluse le pensioni). Presupposto fondamentale, per il riconoscimento del credito, è l’esistenza di un debito d’imposta a favore
dell’Erario che residui dopo aver applicato le detrazioni fiscali. Dunque, si ha diritto al credito solo se l’imposta
lorda è superiore alla detrazione per reddito di lavoro dipendente spettante. L’anno di riferimento è il 2014 (in
divenire) e la verifica va fatta su base annuale. Tuttavia, le paghe hanno una dinamica mensile e anche il credito, se spettante, va erogato mensilmente nel periodo maggio-dicembre. La previsione normativa, suffragata
dalla circolari interpretative nel frattempo diffuse, impongono che il controllo sull’effettiva spettanza del bonus
si basi su un reddito presunto. La sua quantificazione avviene tramite una proiezione del reddito mensile a cui
si aggiungono le mensilità supplementari, eventuali gratifiche una tantum e il reddito consolidato sino al mese
precedente. Si ricorda che sono previste tre fasce reddituali: fino a 24.000 euro il bonus spetta interamente (in
base al periodo di attività nell’anno); da 24.000 a 26.000 euro è previsto un decalage: oltre i 26.000 euro non si
ha diritto al beneficio.
Per le colf recupero con la dichiarazione
Antonino Cannioto e Giuseppe Maccarone pag. 48
Vi sono dei soggetti a cui nessuno erogherà il bonus. Essi avranno a disposizione il modello Unico (o il 730) quale
unico viatico per ottenere la facilitazione fiscale. È il caso, ad esempio, delle colf nonché dei lavoratori operanti
in Italia alle dipendenze di organismi non sostituti di imposta.
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Rassegna stampa del 19/06/14
Per ruoli scaduti per ora vietata la compensazione
Luca De Stefani pag. 48
La conversione in legge del decreto Irpef contenente il bonus da 80 euro non ha risolto il problema della compensazione in F24 del credito d’imposta degli 80 euro da parte dei datori di lavoro con cartelle esattoriali scadute, superiori ai 1.500 euro, i quali devono anticipare il bonus ai dipendenti, ma non potranno recuperarlo
finché non pagheranno tutti i ruoli scaduti. La soluzione a questo problema ora può arrivare solo dall’Agenzia
delle Entrate, come è accaduto quando, interpretando la norma, ha escluso dall’applicazione di questa stretta
alle compensazioni i “debiti” relativi ai contributi e alle agevolazioni “erogati a qualsiasi titolo sotto forma di
credito d’imposta” (Circolare n.13/E/11, paragrafo 2). Il chiarimento dovrebbe riguardare anche l’applicazione o
meno di queste rigide regole ai sostituti che da luglio 2014 anticiperanno ai propri sostituiti i rimborsi d’imposta,
derivanti dai modello 730, e in base a quanto indicato nel decreto semplificazioni, approvato venerdì scorso dal
Governo, potranno recuperare questi importi, solo con una compensazione in F24.
Operazioni straordinarie
Verbale pubblico per le regole sulla liquidazione
Angelo Busani pag. 52
Quando l’assemblea della Srl non si limita alla nomina del liquidatore ma dispone in ordine alle regole organizzative e di funzionamento della società nella fase della liquidazione, la deliberazione deve risultare da un verbale
redatto nella forma dell’atto pubblico ed è quindi insufficiente una verbalizzazione in forma privata. È quanto
sostenuto in una nota del Consiglio nazionale del notariato in risposta al parere del Ministero dello Sviluppo
Economico del 19 maggio 2014 (protocollo n.94215).
Reati tributari
Iva evasa, paga il professionista
Antonio Iorio pag. 53
Il rappresentante fiscale risponde del reato di omesso versamento dell’Iva da parte della società estera da lui
rappresentata, a nulla rilevando che egli sia un professionista esterno, estraneo alla gestione e alla decisioni
societarie. A fornire questa interpretazione è la Corte di Cassazione con la sentenza n.26356 depositata ieri.
Rendite finanziarie
Rendite, dal 1° luglio scatta il 26%
Marco Piazza pag. 49
Scatta da martedì 1° luglio l’aumento dal 20% al 26% del l’aliquota sui proventi di natura finanziaria. Il D.L.
n.66/14 (decreto Irpef) che lo prevede ha, infatti, concluso ieri l’iter di conversione in legge. Le novità impatteranno, di fatto, solo sui soggetti che non detengono le attività finanziarie nell’esercizio d’impresa: privati persone
fisiche, enti non commerciali per gli investimenti fatti nella loro attività istituzionale, società semplici e soggetti
non residenti senza stabile organizzazione in Italia.
L’articolo prosegue con l’individuazione degli strumenti finanziari che non subiscono l’incremento impositivo e
con le modalità applicative.
“Salvi” i guadagni maturati entro giugno
Marcella Valsecchi pag. 49
La nuova aliquota del 26% si applica sulle plusvalenze e minusvalenze realizzate dal 1° luglio prossimo. Per evitare gli effetti penalizzanti che possono derivare dall’aumento, il D.L. n.66 consente di affrancare, mediante il
versamento dell’imposta sostitutiva del 20%, i redditi diversi “non qualificati” maturati sulle attività detenute
al 30 di giugno. Sono esclusi i redditi derivanti dalla partecipazione a Oicr, per i quali è previsto un regime transitorio specifico (si veda l’altro servizio). Il contribuente dovrà quindi effettuare una valutazione di convenienza
tenendo conto anche del regime prescelto per la gestione fiscale delle proprie attività finanziarie.
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Rassegna stampa del 19/06/14
Prelievo più alto per le partecipazioni non qualificate
Valentino Tamburro pag. 49
Aumenta la tassazione per le plusvalenze derivanti dalla negoziazione di partecipazioni non qualificate mentre
resta inalterata quella relativa alla compravendita di partecipazioni qualificate. È questo il contenuto finale della
conversione del decreto n.66 (Irpef): l’emendamento approvato lo scorso mese in Commissione al Senato, che
innalzava dal 49,72% al 60,46% la quota imponibile dei capital gains relativi a partecipazioni qualificate, è stato
infatti soppresso. Ne consegue che dal 1° luglio le plusvalenze relative alla cessione di partecipazioni non qualificate saranno tassate nella misura del 26% (in luogo del 20% previsto attualmente) mentre quelle relative a partecipazioni qualificate saranno assoggettate ad un’imposizione che va da un minimo dell’11,4% ad un massimo
del 21,37%. È evidente che il “riequilibrio” dei due sistemi di tassazione non poteva essere raggiunto attraverso
l’innalzamento dell’imposizione sui dividendi e capital gains derivanti da partecipazioni qualificate ma semmai
attraverso una riduzione dell’imposta sul reddito delle società a un livello tale da non rendere troppo oneroso il
carico fiscale complessivo gravante sulla società e sui soci.
Fondi comuni, cambio di regime a data incerta
Marco Piazza pag. 49
L’aumento dell’aliquota delle ritenute sui proventi di natura finanziaria si sovrappone alla radicale modifica
del regime fiscale dei proventi di organismi d’investimento collettivo italiani ed esteri introdotta con il D.Lgs.
n.44/14. Quest’ultimo provvedimento, emanato per dare attuazione alla direttiva 61/2011/Ue (sui fondi comuni
d’investimento alternativi), contiene anche norme fiscali di notevole impatto. In sintesi: per gli Oicr non immobiliari, in caso di cessione o rimborso in perdita, si realizza una minusvalenza rientrante nel novero dei redditi
diversi; in caso di cessione o rimborso in utile si realizza solo un reddito di capitale e non, a differenza che in
passato per gli Etf, anche un reddito diverso e per gli Oicr immobiliari, a differenza di quanto accade per i fondi
non immobiliari, in caso di cessione si realizzano solo redditi diversi, in caso di rimborso in utile si realizzano solo
redditi di capitale e in caso di rimborso in perdita solo minusvalenze.
Riscossione
Rateazioni, istanza entro il 31 luglio
Luigi Lovecchio pag. 50
Ultima chance per i debitori decaduti dalle rateazioni alla data del 22 giugno 2013. Con la legge di conversione
del D.L. n.66/14, è divenuta operativa la possibilità di essere ammessi ad una nuova rateazione con le società di
Equitalia, con una istanza da presentare entro la fine luglio. Il nuovo piano non può eccedere le 72 rate mensili e
non è prorogabile. Si decade inoltre con il mancato pagamento di due rate anche non consecutive.
Societario
Al debutto azioni con 2 voti
Giovanni Negri pag. 4
Due voti per azione. A patto che siano detenute da almeno 2 anni. Riduzione del Capitale sociale per costituire
una Spa. E poi norme su misura nel Tuf per le Pmi. Sulle obbligazioni restano i limiti del codice civile ma si prova
a utilizzare la leva fiscale per favorirne l’emissione. Il testo del decreto che prevede le norme per lo sviluppo nel
quale è confluita (rivista) una parte del “decretone” Pubblica Amministrazione varato venerdì dal CdM, modifica l’assetto del nostro diritto societario su aspetti cruciali. L’obiettivo è quello di una parziale liberalizzazione e
adeguamento alla disciplina in vigore presso altri Paesi di capitalismo avanzato. Via libera anche alla riduzione
da 120.000 a 50.000 euro del capitale minimo per la costituzione di una Spa. Sul versante delle obbligazioni,
invece, è rimasto il limite del doppio del valore di capitale e riserve come tetto massimo all’emissione. Disciplina
su misura poi per le Pmi, delle quali viene inserita una definizione nel Tuf. Per incentivare la quotazione delle
piccole imprese a proprietà familiare vengono inserite nel Tuf deroghe al regime dell’Opa e alla disciplina delle
partecipazioni incrociate.
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Rassegna stampa del 19/06/14
Meno vincoli alle cartolarizzazioni
Mara Monti pag. 5
Liberalizzare il credito rompendo il monopolio delle banche nell’erogazione del credito alle imprese, dando spazio alle assicurazioni, ai fondi pensione, ai fondi di credito e alle società di cartolarizzazione. Con una mossa a
sorpresa il Governo ha introdotto una serie di misure - non presenti nel testo di venerdì scorso - con cui intende
destinare alle imprese almeno 20 miliardi di euro di crediti, favorendo i canali non bancari e quelli esteri. La svolta era attesa, ma fino all’ultimo momento non era certa soprattutto il capitolo che liberalizza le cartolarizzazione, sinonimo di Abs (Asset backed securities) strumenti sponsorizzati dalla stessa Banca centrale europea e dal
presidente Mario Draghi: la sfida è fare affluire all’economia reale quell’enorme liquidità che circola nel sistema,
ma che finora non ha trovato le condizioni sufficienti per collocarsi. A tutte queste misure che il Governo ha
introdotto nel D.L. formulato ieri si aggiungono quelle già recepite a cominciare dalla cancellazione degli articoli
del codice civile (2412 e 2413) con cui si apre la strada a tutte le imprese - Spa e Srl - interessate all’emissione
di titoli obbligazionari: meno vincoli alla quotazione dei bond fuori dai mercati regolamentati e apertura della
sottoscrizione anche ad investitori non qualificati.
Tributi locali
I fondi indivisibili non pagano l’Imu
Gian Paolo Tosoni pag. 50
Riscritta la geografia dei Comuni di collina e montagna per i quali attualmente si applica la esenzione da Imu. Il co.2, dell’art.22 D.L. n.66/14 conferma l’emanazione di un decreto interministeriale dell’Economia e delle
Finanze con le Politiche Agricole per l’individuazione dei Comuni nei quali si applica l’esenzione da Imu ai sensi
dell’art.7 D.Lgs. n.504/92 (Ici). La nuova norma decorre dall’anno 2014 e pertanto per i nuovi territori soggetti
all’imposta municipale (presumibilmente tutti i territori di collina) i proprietari dovranno versare in una unica
soluzione l’imposta municipale entro il prossimo 16 dicembre. Invece per i terreni di collina e di montagna che
saranno per la prima volta soggetti ad imposta nel 2014, la norma non prevede scadenze intermedie quindi si
verserà l’imposta in una unica soluzione entro il termine per il saldo. Infine, Il D.L. convertito dispone che i terreni a immutabile destinazione agro-silvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile e non usucapibile che non
ricadranno nelle nuove zone di collina o di montagna, saranno comunque esenti da Imu.
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Rassegna stampa del 19/06/14
RASSEGNA STAMPA
del 19 giugno 2014
Italia Oggi
Accertamento
Vivere con i parenti non salva dal Fisco
Debora Alberici pag. 30
La residenza del contribuente nello stesso fabbricato del padre non basta per ridurre il reddito accertato sinteticamente. Per intaccare le conclusioni del redditometro è, infatti, necessario provare anche l’effettiva convivenza
e la disponibilità del genitore a coprire tutti i costi. A stabilirlo, la sezione tributaria della Corte di Cassazione con
la sentenza n.13819 del 18 giugno 2014.
Agevolazioni
Un credito di imposta del 15%
Roberto Lenzi pag. 27
Macchinari e beni strumentali godranno di un credito d’imposta del 15% di cui però potranno godere solo nel
2016. Alla misura non potranno accedere le imprese che hanno effettuato rilevanti investimenti nel corso degli ultimi cinque anni, a causa del fatto che il credito di imposta sarà calcolato sull’investimento incrementale
rispetto alla media degli ultimi cinque anni. Lo prevede una delle misure contenute nel decreto legge sulla crescita, approvato venerdì scorso dal CdM e illustrato ieri dai Ministri dell’Economia, Pier Carlo Padoan, e dello Sviluppo Economico, Federica Guidi. L’agevolazione prende forma in maniera diversa, dopo che negli scorsi giorni
era stata anticipata la notizia di un’agevolazione sugli acquisti di macchinari, che sembrava ricalcare la vecchia
Tremonti e sembrava operare sotto forma di detassazione dal reddito di impresa.
Agevolate le start up innovative
Cinzia De Stefanis pag. 29
Via libera al riconoscimento dell’agevolazione fiscale per il versamento in conto capitale effettuato dai soci che
confluisce in apposita riserva del patrimonio netto della start up. Sono, infatti, da considerarsi agevolati i conferimenti in denaro, in sede di costituzione o di aumento del capitale sociale, a fronte dei quali la start up innovativa
rileva un incremento della voce del capitale sociale e della riserva sovrapprezzo delle proprie azioni o quote.
Questa è la risposta fornita all’interrogazione nel corso del question time che si è svolto ieri in Commissione
Finanze alla Camera.
Decreto Irpef
In porto il bonus 80 euro, Fisco a rate retroattivo
Beatrice Migliorini pag. 29
Via libera definitivo al dl Irpef. A porre il sigillo definitivo sul testo del D.L. n.66/2014 l’aula della camera con 322
voti a favore e 149 contrari arrivati all’indomani del voto di fiducia che si è svolto martedì 17 giugno. Il testo, la
cui pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è attesa per l’inizio della settimana prossima, attribuisce per il 2014, con
la previsione di diventare permanente nel 2015, un credito ai lavoratori dipendenti, compresi quelli in cassa integrazione, in mobilità e disoccupati tramite assegno di disoccupazione, di 640 euro annui, ovvero di 80 euro al
mese per tutti coloro che hanno un reddito inferiore ai 24 mila euro lordi. Rinviata, invece, alla Legge di Stabilità
2015 l’ampliamento dei bonus alle famiglie numerose. In vigore da luglio, invece, l’innalzamento dal 20 al 26%
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Rassegna stampa del 19/06/14
dell’aliquota della tassa sui redditi di natura finanziaria, compresi gli interessi e gli altri proventi derivanti da
conti correnti e depositi bancari e postali. A ottenere il via libera definitivo, anche la riduzione del 10% dell’Irap
nel 2015 attraverso una fase progressiva nel 2014. Sempre sul fronte fiscale, poi, il D.L. n.66/14 prevede che i
contribuenti decaduti dal beneficio della rateazione del pagamento delle cartelle Equitalia, prima del 22 giugno
2013, possano usufruire della riapertura dei termini per ottenere una rateazione di 72 mesi. Il contribuente,
però, non potrà saltare i pagamenti per più di due rate. A subire modifiche, poi, anche la tassazione sui passaporti. Per il rilascio del passaporto, infatti, l’esborso per il saldo del contributo amministrativo sarà di 73,50 euro
a cui andrà ad aggiungersi il costo del libretto pari a 42,50 euro. È, però, eliminato il bollo annuale prima dovuto
per chi viaggiava fuori dall’Ue.
Decreto competitività
Quotazioni semplificate
Valerio Stroppa pag. 26
Quotazione in borsa più semplice e con meno costi. Per incentivare lo sbarco a piazza Affari arriva il “super-Ace”,
che potrà arrivare fino al 40% della variazione in aumento del capitale nei primi tre anni dall’ammissione al
mercato regolamentato. E per stimolare le pmi controllo familiare si introduce la possibilità di emettere azioni
dotate di voto plurimo, che grazie a un’alterazione del normale rapporto tra diritti di voto e patrimoniali dei titoli
consentirebbe di mantenere il controllo dell’azienda anche a fronte di quote minori. Sono alcune delle misure
per la competitività presentate ieri dai Ministri Padoan e Guidi.
Delega fiscale
Rimborsi Iva, iter semplificato
Beatrice Migliorini pag. 30
Rimborsi Iva fino a 15.000 euro con iter semplificato. Comunicazioni black list a partire da 10 mila euro. Creazione di un cassetto fiscale ad hoc per i contribuenti per consentire l’avvio delle dichiarazione dei redditi precompilate. Rivisitazione delle dichiarazioni di successione. Semplificazione dell’iter di trasmissione dati per le spese di
vitto e alloggio. Snellimento degli oneri a carico delle società tra professionisti. Rivisitazione degli adempimenti
legati alla certificazione energetica. Questi alcuni dei contenuti del pacchetto semplificazioni fiscali che venerdì
20 giugno sarà al vaglio del CdM insieme al primo decreto che darà avvio alla riforma del catasto partendo dalle
Commissioni censuarie.
Iva
Detrazioni longeve
Roberto Rosati pag. 28
L’impresa che non ha registrato le fatture d’acquisto non perde il diritto alla detrazione dell’Iva: in presenza dei
presupposti sostanziali, il diritto non è infatti pregiudicato dalla violazione degli obblighi di carattere formale. È
quanto emerge dalla sentenza n.11168 del 21 maggio 2014 della Corte di Cassazione, che ha respinto il ricorso
del Fisco avverso la sentenza d’appello.
Professionisti
Revisione, arriva l’equipollenza
Benedetta Pacelli pag. 34
Rispunta il provvedimento sull’equipollenza dei titoli commercialista-revisore legale. Dopo mesi di silenzio,
infatti, l’atteso regolamento che in attuazione del D.Lgs. n.39/10 è chiamato a disciplinare l’esame di idoneità professionale per l’abilitazione all’esercizio della revisione legale, è arrivato ieri al Consiglio di Stato
(n.1124/2014). 8
Rassegna stampa del 19/06/14
Reddito di impresa
Amministratori, compensi deducibili
Debora Alberici pag. 30
I compensi corrisposti all’amministratore di società sono deducibili anche se approvati solo con il bilancio e non
con un’apposita delibera. Spetta, inoltre, alla commissione tributaria valutare se effettivamente l’emolumento è
previsto in una specifica posta del conto economico. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione che, con la sentenza
n.13844 del 18 giugno 2014, ha respinto l’ultimo motivo del ricorso presentato dal Fisco.
Nel consolidato poste a due vie
Francesco Leone pag. 28
In caso di disconoscimento dell’opzione per il consolidato fiscale, solo in sede di adesione le parti interessate
possono ottenere il riconoscimento dei versamenti Ires effettuati dalla consolidante. Per la “restituzione” delle
altre poste, le parti devono attendere la definizione dell’accertamento. Queste sono, in sintesi, le conclusioni cui
giunge l’Agenzia delle Entrate con la Circolare n.3/E del 21 febbraio 2014.
L’articolo prosegue con l’approfondimento della tematica.
Societario
Arrivano i minibond per le pmi
Cinzia De Stefanis pag. 33
In arrivo i minibond per le piccole e medie imprese. Garantiti dallo stato attraverso il fondo centrale Pmi gestito dal Mise. I minibond potranno avere una durata compresa tra i 36 e i 120 mesi. La garanzia del fondo
potrò essere pari al 50% dell’ammontare dell’operazione sottostante, nel caso sia previsto un rimborso a rate.
Tale percentuale scende al 30 nel caso di un rimborso in un’unica rata. Potranno richiedere la garanzia diretta
del fondo le banche, gli intermediari finanziari e i gestori a fronte di singole operazioni di sottoscrizione di
minibond, ovvero su portafogli di minibond. L’importo massimo che garantirà il fondo per ogni singola Pmi
beneficiaria è pari a euro 1,5 milioni. Questo è quanto contenuto nel decreto interministeriale emanato dal
Mise di concerto con il Mef che ha ricevuto il via libera dalla Corte dei Conti e si appresta ad essere pubblicato
in Gazzetta Ufficiale.
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Rassegna stampa del 19/06/14
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SERGIO PELLEGRINO e GIOVANNI VALCARENGHI
19 GIUGNO 2014
Business english
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