ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE
PER I SERVIZI COMMERCIALI TURISTICI, SOCIALI,
ENOGASTROMICI E DELL’OSPITALITA’ ALBERGHIERA
GRAZIELLA FUMAGALLI – CASATENOVO (LC)
Sede: via della Misericordia, 4
23880 CASATENOVO (LC)
Tel. 039.920.53.85/ Fax 039.920.60.85
E-mail: istitutograziella [email protected]
www.istitutograziellafumagalli.it
______________
PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2013/2014
INDICE
Parte Prima:
Breve storia dell’Istituto
Il contesto territoriale
Informazioni generali
L’offerta formativa
Corsi di studio attivati nuovo ordinamento
Corsi di studio attivati vecchio ordinamento
L’Istruzione e Formazione Regionale
Pag. 3
Pag. 3
Pag . 4
Pag. 6
Pag. 8
Pag. 15
Pag. 20
Parte Seconda:
L’autonomia scolastica
Il modello educativo
Il percorso educativo-didattico dello studente
Diritti e doveri degli studenti
La valutazione
I rapporti scuola/famiglia
Organismi collegiali e di partecipazione
Pag. 23
Pag. 23
Pag. 24
Pag. 28
Pag. 28
Pag. 30
Pag. 31
Parte Terza:
Attività per l’attuazione dei criteri generali del POF
Curricolo personalizzato per alunni diversamente abili, DSA, BES
Attività di recupero
Pag. 31
Pag. 35
Pag. 44
Parte Quarta:
Progetti educativi a.s. 2013/2014
La formazione dei docenti
Le Funzioni Strumentali
Docenti responsabili di laboratori e servizi
Pag. 2
Pag. 45
Pag. 48
Pag. 49
Pag. 49
BREVE STORIA DELL’ISTITUTO
L’Istituto vanta una presenza più che quarantennale nel territorio di Casatenovo,
essendo stato avviato nell’anno scolastico 1961/62 come sede coordinata dell’ I.P.S.S.C.T.
“G. Pessina” di Como. Inizialmente i corsi erano di durata biennale o triennale e avevano
lo scopo di preparare personale idoneo all’esercizio di attività di ordine esecutivo nei vari
settori del commercio, fornendo i giovani di un diploma di qualifica professionale come
Segretario d’Azienda. Successivamente venne introdotto il biennio post-qualifica di
Analista Contabile ( quarto e quinto anno). Poi ci fu l’introduzione alla fine degli anni
Ottanta della sperimentazione denominata Progetto ’92, che riformò l’istruzione
professionale nel nostro paese. Il Progetto seguiva da un lato le linee di riforma della
Secondaria Superiore, dall’altro aggiornava in maniera sostanziale i curricula, al fine di
rispondere adeguatamente alle richieste del mondo del lavoro.
Nella sede di Casatenovo i primi corsi sperimentali sono stati introdotti nell’anno
scolastico 1993/94 e sono passati a regime nell’anno scolastico 1995/96. In seguito alla
istituzione della provincia di Lecco, a partire dall’anno scolastico 1998/99 l’Istituto è sede
coordinata dell’I.T.C. Viganò di Merate. Dall’A.S. 2001/2002 viene attivato il corso di studi
“Operatore Servizi Sociali”. Successivamente il corso si estende fino al conseguimento del
titolo “Tecnico per i Servizi Sociali”.
Dal primo settembre 2005 l’Istituto diventa autonomo con il nome di
“Graziella Fumagalli”.
Dall’a.s. 2010/11 l’Istituto comincia una nuova trasformazione con
l’introduzione dell’indirizzo alberghiero (Servizi per l’Enogastronomia e per l’Ospitalità
alberghiera) e gli indirizzi di Istruzione e Formazione Professionale Regionale per i Profili
‘Operatore Amministrativo Segretariale’ e ‘Operatore ai Servizi di Promozione e
Accoglienza’.
IL CONTESTO TERRITORIALE
Casatenovo si trova al confine tra la provincia di Lecco e quella di Monza e Brianza,
a breve distanza dalle città capoluogo (e non lontano da Milano), sedi di facoltà
universitarie e di scuole di specializzazione post-diploma, facilmente raggiungibili con
autolinee pubbliche, strade e superstrade.
Il territorio Casatese è caratterizzato, dal punto di vista economico, da un settore
industriale costituito soprattutto da aziende di piccole e medie dimensioni ed imprese
artigianali, nonché da un settore terziario sviluppatosi ormai da anni, rappresentato da
filiali di banche, di società assicurative e finanziarie, di attività commerciali (anche della
grande distribuzione), di studi professionali.
Il settore pubblico vede la presenza oltre del Comune, di scuole di ogni ordine e
grado, dell’ospedale I.N.R.C.A., della A.S.L. e del Consorzio Brianteo per l’Istruzione
Superiore, con sede a Monticello Brianza.
Il tasso di disoccupazione, come nel resto della provincia di Lecco, é tra i più bassi
d’Italia (anche se oggi a causa della crisi economica è in forte aumento). Sul piano socioculturale a Casatenovo e nei paesi limitrofi operano numerose associazioni sportive,
culturali e di volontariato aperte anche al mondo giovanile. Le amministrazioni comunali
dell’area casatese hanno inoltre promosso l’istituzione di luoghi di aggregazione giovanile,
quali scuole di musica e C.A.G. (Centri di aggregazione giovanile).
Le figure professionali dei nostri diplomati sono presenti in tutti i settori produttivi,
e quindi vi sono possibilità di collocazione nel mercato del lavoro locale; ogni anno vi sono
aziende che chiedono all’istituto gli elenchi dei neo-diplomati per selezionare personale da
assumere. I ragazzi che conseguono il diploma di istituto professionale hanno la possibilità
di proseguire gli studi, iscrivendosi ad un corso di laurea o ad un corso di specalizzazione
post-diploma. I diplomati che effettuano questa scelta sono in progressivo aumento, anche
se buona parte preferisce invece un inserimento immediato nel mondo del lavoro.
Pag. 3
Informazioni Generali
ORARIO DELLE LEZIONI








Per tre giorni alla settimana, le lezioni
iniziano alle ore 7.55 e teminano alle
ore 13.55.
Per due giorni alla settimana, le lezioni
iniziano alle ore 7.55 e teminano alle ore
12.55.
Il sabato le lezioni iniziano alle ore 7.55
e terminano alle ore 11.55.
Orario classi quinte
Per tre giorni alla settimana, le lezioni
iniziano alle ore 7.55 e teminano alle
ore 13.55.
Per un giorno alla settimana, le lezioni
iniziano alle ore 7.55 e teminano alle ore
12.55.
Per un giorno alla settimana, le lezioni
iniziano alle ore 7.55 e teminano alle ore
12.55 e prevedono un rientro
pomeridiano dalle ore 13.55 alle
ore15.55.
E’ previsto un intervallo*:
-dal lunedì al venerdì dalle ore 10.45
alle ore 11.00;
- il sabato dalle ore 9.45 alle ore 10.00.
ASSENZE


Assenze e ritardi devono essere
giustificati dai genitori (lo studente
maggiorenne può giustificarsi
personalmente) sull’apposito libretto
delle assenze.
Il libretto delle assenze deve essere
ritirato in segreteria personalmente da
un genitore.
* L’intervallo è considerato momento di socializzazione (quindi parte integrante delle attività
scolastiche) con vigilanza da parte dei docenti preposti.
TRASPORTI PUBBLICI
Le fermate delle autolinee si trovano nelle immediate vicinanze della scuola. L’Istituto è
raggiungibile:
-
Da Lecco con le FF.SS. fino ad Oggiono e da Oggiono con le autolinee SAL;
Da Oggiono, Dolzago, Bevera e Barzanò con le autolinee SAL;
Da Merate e Cernusco Lombardone con le autolinee SPT;
Da Besana con le autolinee SAL (linea Seregno-Lecco);
Da Bulciago, Nibionno e Cassago con le autolinee SPT.
Il Consorzio Brianteo per l’Istruzione Superiore, con sede a Monticello Brianza presso
Villa Greppi, organizza il servizio di trasporto scolastico per gli studenti residenti nei
Comuni aderenti del Consorzio.
Per informazioni tel. 039/9207160.
ORARIO DI SEGRETERIA
DIRIGENTE SCOLASTICO
-Segreteria amministrativa: lunedì e mercoledì
dalle ore 12.00 alle ore 14.00; gli altri giorni
dalle 12.00 alle 13.30.
- Segreteria didattica: lunedì, martedì, giovedì e
venerdì dalle 11.30 alle 14.00; mercoledì dalle
Il Dirigente scolastico riceve su
appuntamento .
Pag. 4
13.00 alle 16.45; sabato dalle 9.30 alle 12.00.
POPOLAZIONE SCOLASTICA
CORPO DOCENTE
Nell’a.s. 2013/2014 la popolazione scolastica
è costituita da 685 studenti, per un totale di
33 classi:
 9 classi prime: 1 ad indirizzo “servizi
commerciali”, 6 ad indirizzo “ servizi per
l’enogastronomia e l’ospitalità
alberghiera”, 2 ad indirizzo “servizi sociosanitari”
 8 classi seconde: 1 ad indirizzo “servizi
commerciali”, 4 ad indirizzo “servizi per
l’enogastronomia e l’ospitalità
alberghiera”, 2 ad indirizzo “servizi sociosanitari”, 1 ad indirizzo IeFP.
 7 classi terze; 1 ad indirizzo “servizi
commerciali”, 3 ad indirizzo “servizi per
l’enogastronomia e l’ospitalità
alberghiera”, 2 ad indirizzo “servizi sociosanitari”, 1 ad indirizzo IeFP.
 3 classi quarte: 1 ad indirizzo “servizi
commerciali”, 1 ad indirizzo “servizi per
l’enogastronomia e l’ospitalità
alberghiera”, 1 ad indirizzo “servizi sociosanitari”.
 6 classi quinte: 2 ad indirizzo “TGA”; 2 ad
indirizzo “TST”, 2 ad indirizzo “TSS”.
Nell’a.s. 2013/2014 il corpo docente è
costituito da 54 insegnanti in organico di
diritto.
Cattedre di sostegno.
-AD01 (area scientifica): 5 cattedre.
-ADo2 (area umanistica):5 cattedre.
-AD03( area tecnica): 8 cattedre.
-AD04 (area motoria): 2 cattedre.
Pag. 5
L’OFFERTA FORMATIVA
L’Istituto offre:
A)percorsi di studio quinquennali di
ordinamento, articolati nei seguenti indirizzi:
Istruzione
Professionale,
nuovo
- “Servizi commerciali”
- “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”
- “Servizi socio-sanitari”
I percorsi di nuovo ordinamento degli Istituti professionali sono articolati in due bienni e
un quinto anno (2+2+1) e si concludono al termine del quinto anno con il conseguimento
di un diploma di maturità tecnico-professionale.
B)corsi triennali Istruzione e Formazione Professionale Regionale (IeFP):
-corso di “Operatore ai Servizi di Promozione e Accoglienza” , indirizzo “Strutture
Ricettive” e indirizzo “Servizi Turistici”
-corso di Operatore Amministrativo Segretariale, con opzione paghe e contributi (non
attivo nel corrente anno scolastico)
Il terzo anno si conclude con il conseguimento di un diploma di qualifica professionale
regionale spendibile nel mercato del lavoro e riconosciuto sia a livello nazionale, sia a
livello europeo secondo gli standard definiti dal Quadro Comune Europeo della
Qualificazione e dai “Livelli essenziali di apprendimento” approvati dal MIUR e dalla
Regione Lombardia.
C) percorsi di studio relativi al vecchio ordinamento:
-
biennio post-qualifica (quinto anno) ad indirizzo “TGA”, “TST”, “TSS”
Il biennio post-qualifica si conclude con il conseguimento del diploma di maturità tecnicoprofessionale, che consente l’ingresso nel mondo del lavoro e l’accesso all’università.
Il primo biennio di tutti i corsi è finalizzato anche al completamento
dell’obbligo scolastico.
Pag. 6
I.P.S.S.C.T.
GRAZIELLA FUMAGALLI
ISTRUZIONE
PROFESSIONALE
STATALE
SERVIZI
(5 anni)
-Socio – Sanitari
-Enogastronomia e
Ospitalità
Alberghiera
-Commerciali
VECCHIO
ORDINAMENTO
-Tecnico
Gestione
Aziendale
-Tecnico
Gestione
Turistica
-Tecnico
Servizi
Sociali
(conclusione a.s. 2013/2014)
ISTRUZIONE
PROFESSIONALE
STATALE (4°/5°
anno per
conseguimento
diploma di
maturità), con
passerelle o esami
integrativi.
Indirizzo Servizi :
- Commerciali
- Promozione e
Accoglienza Turistica
UNIVERSITA’
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ISTRUZIONE E
FORMAZIONE
TECNICA
SUPERIORE
FORMAZIONE
PROFESSIONALE
REGIONALE
(3 anni)
-Operatore
Amministrativo
Segretariale
-Operatore dei
Servizi di
Promozione e
Accoglienza Turistica
+4°anno
(Diploma
Tecnico
Regionale)
-Tecnico
Amministrativo
Segretariale
-Tecnico dei
Servizi di
Promozione e
Accoglienza
Turistica
MONDO DEL
LAVORO
ISTRUZIONE PROFESSIONALE
Corsi di studio attivati – NUOVO ORDINAMENTO
L’IPSSCTS “G. Fumagalli”, propone tre corsi di studi quinquennali per conseguire un
diploma di maturità. L’indirizzo “Servizi per l’Enogastronomia e per l’ospitalità
alberghiera” prevede tre sotto-articolazioni interne.
N.B.: I CORSI SONO STATI ATTTIVATI NELL’ANNO SCOLASTICO 2010/2011.
PERTANTO SONO PRESENTI CLASSI PRIME, SECONDE, TERZE e QUARTE.
INDIRIZZO SERVIZI COMMERCIALI – QUADRO ORARIO DEI 5 ANNI
DISCIPLINE
AREA COMUNE
Lingua e letteratura italiana
Storia,Cittadinanza e
Costituzione
Matematica
Lingua Inglese
Diritto ed Economia
Scienze integrate (Scienze
della Terra e Biologia)
Scienze motorie e sportive
Religione Cattolica o
alternativa
AREA DI INDIRIZZO
Scienze integrate: Fisica
Scienze integrate: Chimica
Informatica e Laboratorio
Tecniche professionali dei
servizi commerciali (con
Laboratorio)
Seconda Lingua Straniera
Diritto ed Economia
Tecniche di Comunicazione
TOTALE
Pag. 8
1
2
ANNO
3
4
5
4
2
4
2
4
2
4
2
4
2
4
3
2
2
4
3
2
2
3
3
3
3
3
3
2
1
2
1
2
1
2
1
2
1
2
5 (2)
2
2
5 (2)
8 (2)
8 (2)
8 (2)
3
3
32
32
3
4
2
32
3
4
2
32
3
4
2
32
2
INDIRIZZO “SERVIZI COMMERCIALI”
PROFILO
Il “Tecnico dei Servizi commerciali ha competenze professionali che gli consentono di supportare
operativamente le aziende del settore sia nella gestione dei processi amministrativi e commerciali
sia nell’attività di promozione delle vendite. Sviluppa competenze anche nell’area della
promozione dell’immagine aziendale attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di
comunicazione, compresi quelli pubblicitari.
Si orienta nell’ambito socio-economico del proprio territorio e nella rete di interconnessioni che
collega fenomeni e soggetti della propria regione con contesti nazionali e internazionali.
In particolare, è in grado di:
 ricercare ed elaborare dati riguardanti mercati nazionali e internazionali;
 contribuire alla realizzazione della gestione conmerciale e degli adempimenti
amministrativi ad essa connessi;
 contribuire alla realizzazione della gestione dell’area amministrativo-contabile;
 contribuire alla realizzazione di attività nell’area marketing;
 collaborare alla gestione degli adempimenti di natura civilistica e fiscale;
 utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore;
 organizzare eventi promozionali;
 utilizzate tecniche di relazione e comunicazione commerciale, secondo le esigenze del
territorio e delle corrispondenti declinazioni;
 comunicare in almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione della
terminologia di settore;
 collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO IN TERMINI DI COMPETENZE A CONCLUSIONE
DEL PERCORSO QUINQUENNALE:
-
-
individuare le tendenze dei mercati locali, nazionali e internazionali;
interagire nel sistema azienda e riconoscere i diversi modelli di strutture organizzative
aziendali;
svolgere attività connesse all’attuazione delle rilevazioni aziendali con l’utilizzo di strumenti
tecnologici e software applicativi di settore;
contribuire alla realizzazione dell’amministrazione delle risorse umane con riferimento alla
gestione delle paghe, al trattamento di fine rapporto ed ai connessi adempimenti previsti dalla
normativa vigente;
interagire nell’area della logistica e della gestione del magazzino con particolare attenzione alla
relativa contabilità;
interagire nell’area della gestione commerciale per le attività relative al mercato e finalizzate al
raggiungimento della customer satisfaction;
partecipare ad attività dell’area marketing ed alla realizzazione di prodtti pubblicitari;
realizzare attività tipiche del settore turistico e funzionali all’organizzazione di servizi per la
valorizzazione del territorio e per la promozione di eventi;
applicare gli strumenti dei sistemi aziendali di controllo di qualità e analizzare i risultati;
interagire con sistestema informatico aziendale anche attraverso l’uso di strumenti informatici
e telematici.
Pag. 9
INDIRIZZO SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA
E PER L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA
QUADRO ORARIO DEI 5 ANNI
DISCIPLINE
AREA COMUNE
Lingua e letteratura italiana
Storia, Cittadinanza e
Costituzione
Matematica
Inglese
Diritto ed Economia
Scienze integrate (Scienza della
Terra e Biologia)
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica o alternativa
AREA DI INDIRIZZO
Scienze integrate ( Fisica)
Scienze integrate (Chimica)
Scienza degli alimenti
Seconda Lingua Straniera
Laboratorio di sevizi
enogastronomici- settore cucina
Laboratorio di servizi
enogastronomici- settore sala e
vendita
Laboratorio di servizi di
accoglienza turistica
Scienza e Cultura
dell’alimentazione
Diritto e Tecniche amministrative
delle strutture ricettive
TOTALE
AREA DI INDIRIZZO
Scienze integrate (Fisica)
Scienze integrate (Chimica)
Scienza degli alimenti
Seconda Lingua Straniera
Laboratorio di servizi
enogastronomici –settore cucina
Laboratorio di servizi
enogastronomici –settore sala e
vendita
Laboratorio di servizi di
accoglienza turistica
Scienza e Cultura
dell’alimentazione
Diritto e Tecniche amministrative
della struttura ricettiva
Tecniche di Comunicazione
TOTALE
Pag. 10
1
2
ANNO
3
4
5
4
2
4
2
4
2
4
2
4
2
4
3
2
2
4
3
2
2
3
3
3
3
3
3
2
1
2
1
2
1
2
1
2
1
ARTICOLAZIONE:” SERVIZI DI SALA E VENDITA”
2
2
2
2
2
2
3
3
3
2
2
2
2
2
2
2
2
32
32
6
4
4
4 (2)
3 (2)
3 (2)
4
5
5
32
32
32
ARTICOLAZIONE: “ ACCOGLIENZA TURISTICA”
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
32
32
3
3
3
6
4
4
4 (2)
2 (2)
2 (2)
4
6
6
2
2
32
32
32
AREA DI INDIRIZZO
Scienze integrate (Fisica)
Scienze integrate (Chimica)
Scienza degli alimenti
Seconda Lingua Straniera
Laboratorio di servizi
enogastronomici – settore cucina
Laboratorio di servizi
enogastronomici – settore sala e
vendita
Laboratorio di servizi di
accoglienza turistica
Scienza e Cultura
dell’alimentazione
Diritto e Tecniche amministrative
della struttura ricettiva
TOTALE
AREA DI INDIRIZZO
Scienze integrate (Fisica)
Scienze integrate (Chimica)
Scienza degli alimenti
Seconda Lingua Straniera
Laboratorio di servizi
enogastronomici – settore cucina
Laboratorio di servizi
enogastronomici – settore sala e
vendita
Laboratorio di servizi di
accoglienza turistica
Scienza e Cultura
dell’alimentazione
Diritto e Tecniche amministrative
della struttura ricettiva
TOTALE
ARTICOLAZIONE : “ENOGASTRONOMIA”
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
32
32
3
6
3
4
3
4
2
2
4 (2)
3 (2)
3 (2)
4
5
5
32
32
32
ARTICOLAZIONE : “ENOGASTRONOMIA – opzione
PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI”
2
2
2
2
2
2
3
3
3
2
2
6
4
4
2
2
2
2
32
32
2
2
4 (2)
3 (2)
3 (2)
4
5
5
32
32
32
PROFILO
Il Tecnico dei “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ha specifiche competenze tecniche,
economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti
interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi.
In particolare, è in grado di:
a-utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l’organizzazione della
commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità;
b-organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse umane;
c-applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la sicurezza e la salute
nei luoghi di lavoro;
c- utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al cliente finalizzate
all’ottimizzazione della qualità del servizio;
d- comunicare in almeno due lingue straniere;
e-reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il ricorso a
strumenti informatici e programmi applicativi;
f- attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi enogastronomici;
g- curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali,
artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti.
Pag. 11
-
RISULATI DI APPRENDIMENTO IN TERMINI DI COMPETENZE A CONCLUSIONE DEL
PERCORSO QUINQUENNALE;
agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse;
utlizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti
enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera;
integrarle competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di
comunicazione e erelazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi;
valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze
di filiera;
applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità
dei prodotti;
attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e
servizi in relazione al contesto.
ARTICOLAZIONI:
Servizi di Sala e Vendita.Il Diplomato è in grado di: svolgere attività operative e gestionali
nell’amministrazione, produzione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici;
controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande; predisporre menù coerenti con il contesto e le
esigenze della clientela.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO IN TERMINI DI COMPETENZE A CONCLUSIONE
DEL PERCORSO QUINQUENNALE;
- controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico,
chimico-fisico, nutrizionale;
- predisporre menù coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a
specifiche necessità dietologiche;
- adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati,
valorizzando i prodotti tipici.
Enogastronomia. Il Diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione, produzione,
trasformazione, conservazione e presentazione dei prododtti enogastronomici; operare nel sistema
produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali e individuando le nuove
tendenze enogastronomiche.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO IN TERMINI DI COMPETENZE A CONCLUSIONE
DEL PERCORSO QUINQUENNALE;
- controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico,
chimico-fisico, nutrizionale;
- predisporre menù coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a
specifiche necessità dietologiche;
- adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati,
valorizzando i prodotti tipici.
Accoglienza turistica.Il Diplomato è in grado di intervenire nei diversi ambiti delle attività di
ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in relazione alla domanda stagionale e alle esigenze
della clientela; di promuovere i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la
Pag. 12
progettazione di prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO IN TERMINI DI COMPETENZE A CONCLUSIONE
DEL PERCORSO QUINQUENNALE:
-utlilizzare le tecniche di produzione, vendita, commercializzazione, assistenza, informazione e
intermediazione turistico-alberghiera;
-adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle richieste
dei mercati e della clientela;
-promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la
progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-artistiche, culturali
ed enogastronomiche del territorio.
- sovrintendere dall’organizzazione dei servizi di accoglienza di ospitalità, applicando le tecniche di
gestione economica e finanziaria alle aziende turistico-alberghiere.
INDIRIZZO SERVIZI SOCIO-SANITARI – QUADRO ORARIO DEI 5 ANNI
DISCIPLINE
AREA COMUNE
Lingua e letteratura italiana
Storia, Cittadinanza e
Costituzione
Matematica
Lingua Inglese
Diritto ed Economia
Scienze integrate (Scienza
della Terra e Biologia)
Scienze motorie e sportive
Religione Cattolica o
alternativa
AREA DI INDIRIZZO
Scienze integrate (Fisica)
Scienze integrate (Chimica)
Scienze Umane e Sociali
Elementi di Storia dell’Arte
e espressioni grafiche
Educazione musicale
Metodologie Operative
Seconda Lingua Straniera
Diritto e Legislazione sociosanitaria
Igiene e Cultura Medicosanitaria
Psicologia Gen. e Applicativ
Tecnica Amministrativa ed
economia sociale
TOTALE
Pag. 13
1
2
ANNO
3
4
5
4
2
4
2
4
2
4
2
4
2
4
3
2
2
4
3
2
2
3
3
3
3
3
3
2
1
2
1
2
1
2
1
2
1
3
3
3
3
3
3
3
4
4
4
4
5
2
5
2
32
32
32
2
4 (1)
2 (1)
2
2
32
2
4 (1)
2 (1)
2
2
32
PROFILO
Il Tecnico dei Servizi socio-sanitari possiede le competenze necessarie per organizzare ed attuare
interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie di persone e comunità, per la promozione della
salute e del benessere bio-psico-sociale.
In particolare, è in grado di:
a-partecipare alla rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio attraverso l’interazione con
soggetti istituzionali e professionali;
b-rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientarsi con l’utenza verso idonee
strutture;
c-intervenire nella gestione dell’impresa sociosanitaria e nella promozione di reti di servizio per
attività di assistenza e animazione sociale;
d-applicare la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale e sanitaria;
e-organizzare interventi a sostegno dell’inclusione sociale di persone, comunità e fasce deboli;
f-interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di inervento;
g-individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienico-sanitari della vita
quotidiana;
h-utlizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del servizio erogato
nell’ottica del miglioramento e della valorizzazione delle risorse.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO IN TERMINI DI COMPETENZE A CONCLUSIONE
DEL PERCORSO QUINQUENNALE:
-utlizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni socio-sanitari del
territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo e di comunità;
-gestire azioni di informazione e di orientamento dell’utente per facilitare l’accessibilità e la
fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio;
-collaborare nella gestione di progetti e attività dell’impresa sociale ed utilizzare strumenti idonei
per promuovere reti territoriali formali e informali;
-contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta
alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle persone;
-utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale;
-realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela della
persona con disabilità e della sua famiglia, per favorire l’integrazione e migliorare la qualità della
vita;
-facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e conbtesti diversi, attraverso
linguaggi e sistemi di relazione adeguati;
-utlizzare strumenti informativi per la registrazione di quanto rilevato sul campo;
-raccogliere, archiviare e trasmettere dati relativi alle attività professionali svolte ai fini del
monitoraggio e della valutazione degli interventi e dei servizi.
Pag. 14
Corsi di studio attivati – VECCHIO ORDINAMENTO
L’IPSSCTS “G. Fumagalli”, prevede per il corrente anno scolastico tre corsi di biennio
post-qualifica (quinto anno) per conseguire un diploma di maturità di vecchio
ordinamento.
Il percorso, ad esaurimento nell’a.s. 2013/2014, è così articolato:
-Biennio comune aziend. e turist.
-Biennio indirizzo “servizi sociali”
(primo e secondo anno)
B. Monoennio di qualifica professionale (terzo anno)
Biennio post-qualifica
(quarto e quinto anno)
Il biennio post-qualifica (quarto e quinto anno)
VECCHIO ORDINAMENTO – ULTIMA CLASSE A.S. 2013/14
Il biennio post-qualifica del Progetto ’92 è caratterizzato da un’area delle discipline
comuni (quindici ore settimanali), e da un’area relativa alle discipline di indirizzo (quindici
ore settimanali).
Il nuovo Regolamento per il riordino degli Istituti professionali prevede inoltre per le classi quarte
e quinte attività curriculari di alternanza scuola/lavoro, che vanno a sostituire l’Area di
professionalizzazione.
Alla fine del ciclo di studi, l’allievo che avrà compiuto il percorso formativo definito dal Progetto
’92, sarà in possesso dei seguenti titoli:
Settore aziendale

Diploma di Tecnico
della gestione
aziendale, che
consente l’accesso a
tutte le facoltà
universitarie.
Settore turistico

Diploma di Tecnico
dei servizi
Turistici, che
consente l’accesso a
tutte le facoltà
universitarie.
Settore sociale

Diploma di Tecnico
dei servizi Sociali,
che consente l’accesso
a tutte le facoltà
universitarie.
Confronto tra i tre profili professionali
Materia
Italiano
Storia
Inglese
Matematica/Informatica
Ed. Fisica
Religione/Attività alternativa
Economia Aziendale
Diritto/economia
Informatica
Geografia delle risorse
Totale
Pag. 15
TECNICO DELLA
GESTIONE AZIENDALE
cl IV
cl V
ore
ore
AREA COMUNE
4
4
2
2
3
3
3
3
2
2
1
1
AREA DI INDIRIZZO
7 (3)
8 (3)
3
4
3
3
2
30
30
Prove
S/O
O
S/O
S/O
P
O
S/O
S/O
S/O
O
TECNICO DEI
SERVIZI TURISTICI
Materia
cl IV
cl V
ore
Ore
AREA COMUNE
Italiano
4
4
Storia
2
2
Inglese
3
3
Matematica
3
3
Ed. Fisica
2
2
Religione/Attività alternativa
1
1
AREA DI INDIRIZZO
Economia Tec. Aziendale/Turist.
6 (2)
6 (2)
Francese/Tedesco
3
3
Storia dell’Arte ...
2
2
Geografia Turistica
2
2
Tecnica Commerciale/Relazion.
2 (1)
2 (1)
Totale
30
30
TECNICO DEI
SERVIZI SOCIALI
Materia
cl IV
cl V
ore
Ore
AREA COMUNE
Italiano
4
4
Storia
2
2
Inglese
3
3
Matematica/Informatica
3
3
Ed. Fisica
2
2
Religione/Attività alternativa
1
1
AREA DI INDIRIZZO
Psicologia generale ed applicata
5
5
Diritto ed economia
3
3
Cultura medica sanitaria
5
4
Tecnica amministrativa
2
3
Totale
30
30
Prove
S/O
O
S/O
S/O
P
O
S/O
S/O
O
O
O
Prove
S/O
O
S/O
S/O
P
O
S/O
S/O
O
O
Legenda: S (Scritto); O (Orale); P (Pratico)
TITOLO DI STUDIO
DEL T.G.A.
Tecnico della Gestione Aziendale
PROFILO
PROFESSIONALE
DEL T.G.A.
Il Tecnico della Gestione Aziendale è capace di percepire problemi,
controllare situazioni complesse, individuare soluzioni, governare
processi, recepire informazioni e strumenti per risolvere problemi.
In campo aziendale saprà:
 Assicurare la regolarità e la tempestività delle registrazioni in
Contabilità Generale;
 Applicare le norme civilistiche, societarie e fiscal
 Valutare l’analisi costi-benefici nel rispetto delle norme
civilistiche e fiscali;
 Adempiere agli obblighi di legge dettati da TUIR;
 Adempiere agli obblighi di legge dettati dalla normativa TUIR;
Pag. 16


Adempiere agli obblighi di legge dettati dalla normativa IVA;
Collaborare con le funzioni competenti per l’elaborazione e lo
svolgimento delle pratiche fiscali;
 Elaborare e controllare informazioni sui flussi finanziari;
 Elaborare il budget finanziario;
 Assicurare un corretto svolgimento dei rapporti con le banche, i
fornitori, i clienti;
Collaborare con tutte le funzioni aziendali utenti delle
informazioni e dei dati elaborati dalla Contabilità Generale.
DOVE PUO’
 Credito;
LAVORARE IL T.G.A.  Aziende di Produzione;
 Scambio;
 Pubblica Amministrazione;
 Assicurazioni;
 Servizi;
 Studi professionali.
( Può operare in aziende di varia natura e dimensione, sia in
ambito industriale che di servizi. Si inserisce in modo privilegiato
nella funzione amministrativa aziendale, con un’apertura
organizzativo-gestionale che gli permette, anche attraverso
opportune integrazioni con l’area di specializzazione, di inserirsi
con facilità in altre funzioni di servizio. Le competenze del ruolo si
connotano di conoscenze e contenuti organizzativi oltre che di
tecniche e di procedure economico-finanziarie. Esprime un
orientamento alla gestione futura, sapendo usare i dati
consuntivi e i processi previsionali).
TITOLO DI STUDIO
DEL T.S.T.
Tecnico dei Servizi Turistici.
PROFILO
PROFESSIONALE
DEL TECNICO DEI
SERVIZI TURISTICI
Il Tecnico dei Servizi Turistici possiede una cultura di base storica,
geografica, giuridico-economica, artistica, una buona conoscenza
di due lingue straniere scritte e parlate, con la consapevolezza del
ruolo, delle articolazioni, delle implicazioni economiche del settore
turistico. Conosce i prodotti turistici, le fasce di possibile utenza.
Inoltre conosce gli elementi fondamentali delle strutture
organizzative delle varie imprese turistiche, i canali di
comunicazione, diffusione ed il marketing. Utilizza gli strumenti
informatici. E’ in grado di:
 Programmare e vendere viaggi personalizzati;
 Vendere viaggi organizzati da catalogo;
 Conoscere ed utilizzare i sistemi informatici dedicati
all’evasione automatica delle prenotazioni e delle disponibilità
allo scopo di: prenotare alberghi e servizi complementari,
emettere biglietteria aerea, ferroviaria e navale;
 Fornire agli utenti le informazioni relative ai servizi offerti,
anche in lingua straniera;
 Conoscere le caratteristiche dei servizi e delle opportunità
turistiche nell’ambito del territorio;
 Conoscere la domanda turistica del territorio;
 Conoscere la struttura dei costi nelle imprese turistiche e
definire il prezzo di vendita;
Comprendere e sapere applicare le tecniche di gestione economica
Pag. 17
e finanziaria delle aziende turistiche ed alberghiere.
DOVE PUO’
 Agenzie turistiche;
LAVORARE IL T.S.T.  Alberghi;
 Villaggi turistici;
 A.P.T.
 Uffici Pubblici;
 Ferrovie;
 Compagnie aeree e marittime;
 Organizzazioni del tempo libero;
 Uffici Commercio Estero;
 Pubblicità;
 Enti Fiere;
 Congressi;
Pubbliche Relazioni.
TITOLO DI STUDIO
DEL T.S.S.
Tecnico dei Servizi Sociali.
PROFILO
PROFESSIONALE
DEL T.S.S.
Il Tecnico dei servizi sociali, al termine del corso:
- ha competenze per inserirsi con autonomia e responsabilità in
strutture sociali operanti sul territorio, con capacità di adeguarsi
alle
necessità e ai bisogni mutevoli delle comunità sia
permanenti sia occasionali;
- è in grado di programmare, interagendo eventualmente con altri
soggetti pubblici e privati, interventi mirati in ordine alle esigenze
fondamentali della vita quotidiana e ai momenti di svago, ne cura
l’organizzazione e l’attuazione valutandone l’efficacia;
- è capace di recepire le nuove istanze emergenti dal sociale, con
approccio tempestivo ai problemi e la ricerca di soluzioni corrette
dal punto di vista giuridico, organizzativo, psicologico e igienicosanitario e di promuovere iniziative adeguate.
DOVE PUO’

LAVORARE IL T.S.S. 




Pag. 18
Asili nido
Comunità per bambini
Comunità per anziani
Centri socio-educativi per disabili
Comunità per tossico-dipendenti
Comunità per extracomunitari
PROGETTO “ IMPRESA FORMATIVA SIMULATA”
Il Collegio dei Docenti ha deliberato anche per il corrente a.s. l’adesione al progetto
“Impresa Formativa Simulata” per le classi quarte e quinte degli indirizzi “Tecnico della
Gestione aziendale” e “Tecnico dei Servizi turistici, che si inserisce nelle attività curricolari
dell’area di professionalizzazione.
Il percoso formativo dell‘IFS raccorda la singola Classe con l’Azienda-Tutor, in un contesto
di laboratorio finalizzato alla simulazione dell’azienda reale e consente agli studenti di
operare nel laboratorio di simulazione come se fossero in azienda.
Ad ogni IFS corrisponde infatti un’azienda reale, le simulate si costituiscono, comunicano e
realizzano nella rete telematica, rispettando la normativa nazionale di riferimento.
Gli unici elementi non reali sono le merci e la moneta.
Il motore del progetto è costituito dalla Centrale di Simulazione che vigila sull’applicazione
della normativa vigente.
Caratteristiche distintive del progetto:
 la forte personalizzazione ed estrema duttilità dell’attività didattica, per un utilizzo
intensivo ed interattivo del tempo impiegato sia in aula che al di fuori della stessa
durante la visita aziendale;
 l’orientamento all’operatività dei contenuti (che permette di adattare “in itinere” in
relazione all’effettivo grado di apprendimento e al livello di motivazione degli
alunni, alle materie trattate…);
 la progressiva autonomia dell’Istituto nella progettazione didattica richiesta dal
MIUR ;
 l’importante raccordo scuola-territorio che rappresenta una delle linee cardine su
cui si muove la direttiva ministeriale;
 l’utilizzo di software applicativi per dotare gli alunni delle necessarie competenze
informatiche richieste dal mondo del lavoro;
 creazione di un network di relazioni grazie all’Azienda-Tutor per sviluppare progetti
di collaborazione per i quali è previsto l’apporto attivo degli studenti;
 la possibilità di coordinare i contenuti specialistici dell’Area di professionalizzazione
con quelli base sviluppati in classe per fornire agli alunni il supporto necessario alla
ideazione e allo sviluppo degli argomenti per l’esame di Stato.
L’IFS si propone di rendere gli studenti veri protagonisti del processo di
apprendimento. Le metodologie didattiche attive promuovono la partecipazione motivata
dei giovani, forniscono un sistematico feed- back, favoriscono la loro autonomia e la
capacità di autogestirsi.
ATTENZIONE: L’ULTIMA CLASSE CON IL VECCHIO
ORDINAMENTO SARA’ QUELLA DELL’A.S. 2013/’14
Pag. 19
ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE REGIONALE
In base all’Intesa siglata dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e da Regione
Lombardia , gli Istituti Professionali che lo ritengono utile, possono far partire al loro
interno percorsi IeFP.
Differenze tra Istruzione Professionale di Stato e IeFP
Dall’a.s. 2010/2011 gli IPS offrono solo corsi di durata quinquennale, secondo lo schema
2+2+1 (due bienni e un quinto anno), senza più la possibilità di conseguire la Qualifica
professionale al terzo anno.
I percorsi IeFP mantengono invece la possibilità di conseguire con il superamento di un
esame, una Qualifica regionale triennale ed un Diploma di Tecnico Professionale di quarto
anno (3+1).
Riguardo ai contenuti ed ai metodi di insegnamento-apprendimento i percosi triennali e di
quarto anno di IeFP si caratterizzano per una maggiore aderenza agli aspetti lavorativi,
senza tuttavia rinunciare ad una adeguata formazione culturale di base.
Specificità dell’IeFP
L’obiettivo del sistema di IeFP è lo sviluppo della professionalità, con la quale sono in
stretto rapporto la crescita educativa, l’educazione alla cittadinanza e l’elevazione culturale
degli studenti.
Il “saper operare” assume un ruolo preminente nello sviluppo delle competenze
professionali.
Gli esiti di apprendimento sono organizzati secondo una struttura il cui perno è costituito
da elementi di operatività strumentale e da saperi procedurali.
Gli apprendimenti culturali sono orientati agli apprendimenti tecnico professionali, i primi
acquisscono senso in un orizzonte professionale in cui sono chiamati a svolgere la funzione
di strumento per lo sviluppo dei secondi.
La specializzazione rappresenta un punto di forza nel percorso triennale ai fini
dell’inserimento dello studente nel mondo del lavoro, dotandolo di un corredo di saperi e
competenze concretamente spendibili; nel contempo contribuisce alla formazione
dell’atteggiamento tecnico di fronte ai problemi.
A conclusione del percorso triennale, lo studente consegue i risultati di apprendimento
specificati in termini di competenze di base. Per quanto riguarda il primo e il secondo anno
si fa riferimento alle competenze , articolate in conoscenze e abilità, con l’indicazione degli
assi culturali di riferimento, descritte nel regolamento sull’Obbligo di Istruzione (D.M. n°
139/2007.
Le competenze tecnico-professionali caratterizzanti le Qualifiche Professionali sono riferite
agli obiettivi specifici di apprendimento (O.S.A.) , individuate da R egione Lombardia con
Decreto 1544 del 22 febbraio 2010: “Approvazione degli standard formativi minimi di
apprendimento relativi ai percorsi di secondo ciclo di Istruzione e Formazione
Professionale della Regione Lombardia”.
Proseguimento degli studi dopo i tre anni della qualifica e dopo il
conseguimento dei diplomi IeFP
Le Qualifiche e i Diplomi di IeFP costituiscono titolo per il diretto proseguimento degli
studi nel sistema dell’IeFP regionale, in particolare:
- Qualifica triennale: - accesso al quarto anno, utile per il conseguimento di un
Diploma di Tecnico professionale; - accesso al quarto e quinto anno integrativo di
istruzione professionale, utile a sostenere l’esame di Stato per l’accesso all’Università o al
proseguimento degli studi nella Formazione Superiore con il conseguimento del titolo di
Tecnico Superiore.
Pag. 20
-
Diploma di quarto anno: accesso al quinto anno integrativo di istruzione
professionale, utile a sostenere l’esame di Stato per l’accesso all’Università o al
proseguimento degli studi nella Formazione Superiore con il conseguimento del titolo
di Tecnico Superiore.
Il nostro Istituto propone dall’a.s. 2010/2011 i seguenti corsi IeFP:
-
-
Operatore ai servizi di promozione e accoglienza:
-indirizzo “Strutture ricettive”;
-indirizzo “Servizi del turismo”.
Operatore amministrativo segretariale, con opzione paghe e contributi.
OPERATORE AI SERVIZI DI PROMOZIONE E ACCOGLIENZA
PROFILO
L’Operatore interviene, a livello esecutivo, nel processo di erogazione dei servizi di
promozione ed accoglienza con autonomia e responsabilità limitate. Utilizza metodologie
di base, strumenti e informazioni che gli consentono di svolgere attività relative
all’accoglienza, informazione e promozione in rapporto alle esigenze del cliente, con
competenza nella prenotazione e assistenza e nella evasione delle relative pratiche
amministrativo-contabili.
COMPETENZE TECNICO-PROFESSIONALI
L’Operatore ai Servizi di Promozione e accoglienza è in grado di:
 definire e pianificare la successione delle operazioni da compiere, sulla base delle
istruzioni ricevute e del sistema di relazioni;
 approntare materiali, strumenti e macchine necessari alle diverse fasi di attività,
sulla base della tipolgia delle indicazioni e procedure previste e del risultato atteso;
 monitorare il funzionamento degli strumenti e delle macchine;
 predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il pieno rispetto delle
norme igieniche e di contrastare affaticamento e malattie professionali;
 acquisire ed archiviare informazioni sul prodotto/servizio offerto, secondo criteri di
fruibilità e aggiornamento;
 evadere le pratiche amministrativo-contabili relative al prodotto/servizio offerto.
In esito all’indirizzo “Strutture ricettive”,è inoltre in grado di:
 effettuare procedure di prenotazione, check in e check out.
In esito all’indirizzo “Servizi del turismo”, è inoltre in grado di:
 rendere fruibili le opportunità ed i servizi turistici disponibili.
ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO E ORARIO SETTIMANALE
A differenza del sistema dell’Istruzione Statale, dove le materie di insegnamento sono stabilite
analiticamente dai regolamenti nazionali e gli orari delle discipline sono definiti su base
settimanale, nella Formazione Professionale l’articolazione del percorso formativo è basato su tre
aree disciplinari a ciascuna delle quali è assegnata una percentuale oraria complessiva triennale,
con un minimo di 1056 ore annue, così costituita:
AREA
Area di Base
MATERIE
ItalianoInglese
Francese
storico-socio- Storia-Diritto
Area dei linguaggi
Area
economica
Area
scientifico- Matematica- Scienze
matematica
Attività fisiche e motorie Educazione Motoria
Pag. 21
PERCENTUALE
35%-45%
Area tecnicoprofessionale
Area della
Flessibilità
Religione
o
alternative
Area
professionale
Alternanza
Personalizzazione
attività Religione
tecnico Economia AziendaleTecnica TuristicaLaboratorio di
RicevimentoTrattamento TestiStoria dell’Arte- Diritto
– Inglese - Francese
40%-50%
15%
VALUTAZIONE DEI RISULTATI DI APPRENDIMENTO
La valutazione dei risultati di apprendimento al termine di ogni annualità è riferita alle
competenze, per l’ammissione agli esami finali è necessario che lo studente abbia acquisito tutte le
competenze previste per il corso di studi.
I livelli di raggiungimenti delle competenze sono i seguenti:
LIVELLO BASE NON RAGGIUNTO (NR): Lo studente non è in grado di svolgere anche
semplici compiti in situazioni note, mostrando di non possedere conoscenze ed abilità essenziali e
di non saper applicare regole e procedure minime necessarie.
LIVELLO BASE (B): Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di
possedere conoscenze e abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali.
LIVELLO INTERMEDIO (I): Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in
situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità
acquisite.
LIVELLO AVANZATO (A): Lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche
non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere
le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli.
OPERATORE AMMINISTRATIVO SEGRETARIALE
(non attivato per il corrente a.s.)
PROFILO
L’Operatore Amministrativo Segretariale interviene, a livello esecutico, nel processo di
amministrazione e gestione aziendale con autonomia e responsabilità limitate. Utlizza
metodologie di base, strumenti e informazioni per svolgere attività di egstione, di
elaborazione, di trattamento e di archiviazione. Opera nel settore amministrativocontabile, con competenze nella programmazione ed organizzazione di eventi e riunioni di
lavoro.
COMPETENZE TECNICO-PROFESSIONALI
L’Operatore Amministrativo Segretariale è in grado di:
 definire e pianificare le attività da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e/o
della documentazione di appoggio e del sistema di relazioni;
 approntare documenti, attrezzature macchinari necessari alle diverse attività sulla
base della tipologia di materiale da impiegare, delle indicazioni/procedure previste,
del risultato atteso;
 monitorare il funzionamento di strumenti, attrezzature e macchinari, curando le
attività di manutenzione ordinaria;
 predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme
igieniche e di contrastare affaticamento e malattie professionali;
 collaborare alla gestione dei flussi informativi e comunicativi con le tecnologie e la
strumentazione disponibile;
Pag. 22


redigere comunicazioni anche in lingua starniera e documenti sulla base di modelli
standard per contenuto e forma grafica;
occuparsi dell’organizzazione di riunioni, eventi e viaggi di lavoro in coerenza con
gli obiettivi e le necessità aziendali.
PARTE SECONDA
L'AUTONOMIA SCOLASTICA
Nell’ambito della riforma scolastica "Ogni istituzione scolastica predispone, con la
partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell'offerta formativa. Il Piano è il
documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni
scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed
organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia" (DPR
275/99, art. 3).
"Le istituzioni scolastiche (…) concretizzano percorsi formativi funzionali alla realizzazione
del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni, riconoscono e
valorizzano le diversità, promuovono le potenzialità di ciascuno adottando tutte le
iniziative utili al raggiungimento del successo formativo” (DPR 275/99, art. 4)
IL MODELLO EDUCATIVO
L’Istituto si propone di offrire una scuola che – in sinergia tra il Collegio dei docenti, le
famiglie e gli alunni – sappia contribuire, attraverso il pluralismo delle proposte culturali e
la dialettica democratica, alla crescita umana e culturale degli alunni, i quali devono avere
non solo la possibilità di acquisire conoscenze, potenziare abilità, conseguire competenze
ma anche quella di costruire autonomamente la loro personalità.
Per migliorare gli effettivi livelli di apprendimento degli alunni si impone una nuova
centralità della didattica, da perseguire attraverso la rimodulazione costante di programmi
e attività.
L’Istituto si propone di garantire il successo formativo degli alunni attraverso l’attuazione
dei seguenti principi-guida:




Valorizzare pienamente le qualità umane e la personalità di ogni studente, nel rispetto
delle identità personali, sociali, culturali e professionali dei singoli; ciò richiede azioni
finalizzate a:
 favorire l’inserimento e l’integrazione degli alunni in situazione di disagio e di
handicap
 fornire adeguate attività di sostegno e recupero, anche personalizzate, agli alunni in
difficoltà con l’obiettivo di ridurre la dispersione scolastica
 offrire percorsi capaci di stimolare l’eccellenza
 consentire agli studenti di scegliere consapevolmente il proprio percorso formativo
attraverso efficaci attivtà di orientamento
Educare alla socializzazione, alla convivenza democratica e alla tolleranza, che tenga
conto della sempre più ampia integrazione europea e di una società sempre più
multiculturale
Fornire agli studenti strumenti culturali e capacità critiche che permettano loro di
interpretare autonomamente la realtà e di orientarsi positivamente nelle scelte
personali
Offrire agli studenti, oltre alle conoscenze e competenze necessarie per l’oggi, anche la
capacità di autoaggiornarsi per poter affrontare positivamente, in futuro, l’innovazione
tecnologica e l’evoluzione sociale.
Pag. 23

Consentire un ingresso consapevole e qualificato nel mondo del lavoro attraverso
efficaci attività di raccordo tra la scuola e le varie realtà lavorative, da attuare sia
nell’ambito scolastico che presso le aziende e gli enti del territorio.
IL PERCORSO EDUCATIVO-DIDATTICO DELLO STUDENTE 2013/2014
NUOVO ORDINAMENTO-BIENNIO
Risultati
di
apprendimento
tratti dal PECUP
(Profilo educativo,
curricolare
e
professionale)
Competenze individuate
nelle “Linee guida per
l’obbligo
scolastico”e
nel
profilo
specifico
d’indirizzo
Competenze chiave
di
cittadinanza
individuate
nel
Regolamento
sull’obbligo
scolastico
Competenze
relative
all’Educazione alla
sicurezza

-Asse dei linguaggi
a)Padronanza della lingua
italiana:
padroneggiare gli strumenti
espressivi ed argomentativi
indispensabili per gestire
l’interazione
comunicativa
verbale
in
vari
contesti;leggere,comprendere
testi
scritti
di
vario
tipo;produrre testi di vario tipo
in relazione ai differenti scopi
comunicativi.
b)Utilizzare
una
lingua
straniera per i vari scopi
comunicativi ed operativi.
c)Utilizzare
gli
strumenti
fondamentali
per
una
fruizione consapevole del
patrimonio
artistico
e
letterario.
d) Utilizzare e produrre testi
multimediali.
-Asse matematico
Utilizzare le tecniche e le
procedure
del
calcolo
aritmetico
ed
algebrico
rappresentandole
anche
sotto
forma
grafica,
confrontare ed analizzare
figure
geometriche
individuando
invarianti
e
relazioni;
individuare
le
strategie appropriate per la
soluzione
dei
problemi;
analizzare dati e interpretarli
sviluppando
deduzioni
e
ragionamenti sugli stessi
anche
con
l’ausilio
di
interpretazioni
grafiche,
usando consapevolmente gli
strumenti di calcolo
e le
potenzialità
offerte
da
applicazioni specifiche di tipo
informatico.
-Asse scientifico – tecn.:
osservare,descrivere
ed
analizzare
fenomeni

Padroneggiare l’uso di
strumenti
tecnologici
con
particolare
attenzione
alla
sicurezza nei luoghi di
vita e di lavoro, alla
tutela della persona e
del territorio.



Agire in riferimento
ad un sistema di
valori, coerenti con
la Costituzione, in
base
ai
quali
essere in grado di
valutare
fatti
e
orientare i propri
comportamenti
personali, sociali e
professionali.
Utilizzare
il
patrimonio lessicale
ed espressivo della
lingua
italiana
secondo
le
esigenze
comunicative
nei
vari contesti.
Utilizzare le reti e
gli
strumenti
informatici
nelle
attività di studio,
ricerca
e
approfondimento
disciplinare.
Utilizzare i concetti
e i fondamentali
strumenti
delle
diverse discipline
per comprendere la
realtà e operare in
campi applicativi
Pag. 24
Imparare
ad
imparare:
organizzare il proprio
apprendimento,
individuando, scegliendo
ed utilizzando varie fonti
e varie modalità di
informazione
e
di
formazione, anche in
funzione
dei
tempi
disponibili, delle proprie
strategie e del proprio
metodo di studio e di
lavoro.
-Progettare:
elaborare e realizzare
progetti riguardanti lo
sviluppo delle proprie
attività di studio e di
lavoro, utilizzando le
conoscenze apprese per
stabilire
obiettivi
significativi e realistici e
le
relative
priorità,
valutando i vincoli e le
possibilità
esistenti,
definendo strategie di
azione e verificando i
risultati raggiunti.
-Comunicare:
comprendere messaggi
di genere diverso e di
complessità
diversa,
trasmessi
utilizzando
linguaggi
diversi
mediante
diversi
supporti; rappresentare
eventi,
fenomeni,
principi, concetti, norme,
procedure,
atteggiamenti,
stati
d’animo,
utilizzando
linguaggi
diversi
e
diverse
conoscenze
disciplinari,
mediante
diversi supporti.
 Collaborare
e
partecipare:
interagire in gruppo,
comprendendo i diversi
punti
di
vista,
appartenenti
alla
realtà
naturale ed artificiale e
riconoscere nelle sue varie
forme i concetti di sistema e
di complessità; analizzare
qualitativamente
e
quantitativamente fenomeni
legati alle trasformazioni di
energia
a
partire
dall’esperienza;
essere
consapevole
delle
potenzialità e dei limiti delle
tecnologie
nel contesto
culturale e sociale in cui
vengono applicate.
-Asse storico-sociale:
Comprendere il cambiamento
e la diversità dei tempi storici
collocare
l’esperienza
personale in un sistema di
regole fondato sul reciproco
riconoscimento
dei
diritti
garantiti dalla Costituzione, a
tutela della persona, della
collettività e dell’ambiente;
riconoscere le caratteristiche
essenziali del sistema socioeconomico per orientarsi nel
tessuto produttivo del proprio
territorio.
Pag. 25
valorizzando le proprie e
le
altrui
capacità,
gestendo la conflittualità,
contribuendo
all’apprendimento
comune
ed
alla
realizzazione
delle
attività collettive, nel
riconoscimento dei diritti
fondamentali degli altri.
 Agire
in
modo
autonomo
e
responsabile:
sapersi inserire in modo
attivo e consapevole
nella vita sociale e far
valere al suo interno i
propri diritti e bisogni
riconoscendo
al
contempo quelli altrui, le
opportunità comuni, i
limiti, le regole, le
responsabilità.
-Risolvere
problemi:
affrontare
situazioni
problematiche
costruendo e verificando
ipotesi, individuando le
fonti
e
le
risorse
adeguate, raccogliendo
e valutando i dati,
proponendo
soluzioni
utilizzando, secondo il
tipo
di
problema,
contenuti e metodi delle
diverse discipline.
-Individuare
collegamenti e relazioni:
individuare
e
rappresentare,
elaborando
argomentazioni coerenti,
collegamenti e relazioni
tra fenomeni, eventi e
concetti diversi, anche
appartenenti a diversi
ambiti disciplinari , e
lontani nello spazio e nel
tempo, cogliendone la
natura
sistemica,
individuando analogie e
differenze, coerenze ed
incoerenze, cause ed
effetti e la loro natura
probabilistica.
-Acquisire
ed
interpretare
l’informazione :
acquisire ed interpretare
criticamente
l’informazione ricevuta
nei diversi ambiti ed
attraverso
diversi
strumenti comunicativi,
valutandone
l’attendibilità e l’utilità,
distinguendo
fatti
e
opinioni.
NUOVO ORDINAMENTO - SECONDO BIENNIO - CLASSI TERZE E QUARTE
Risultati di apprendimento tratti dal
PECUP
-Riconoscere nell’evoluzione dei processi dei
servizi le componenti culturali, sociali,
economiche
e
tecnologiche
che
li
caratterizzano, in riferimento ai diversi
contesti, locali e globali.
-Cogliere criticamente i mutamenti culturali,
sociali, economici
e tecnologici che
influiscono sulla evoluzione dei bisogni e
sull’innovazione dei processi di servizio .
-Essere sensibili alle differenze di cultura e di
atteggiamento dei destinatari, al fine di
fornire un servizio il più possibile
personalizzato.
-Sviluppare ed esprimere le proprie qualità di
relazione
,
comunicazione,
ascolto,
cooperazione e senso di responsabilità
nell’esercizio del proprio ruolo.
- Svolgere la propria attività operando in
équipe e integrando le proprie competenze
con le altre figure professionali, al fine di
erogare un servizio di qualità.
-Contribuire a soddisfare le esigenze del
destinatario, nell’osservanza degli aspetti
deontologici del servizio.
-Applicare le normative che disciplinano i
processi dei servizi, con riferimento alla
riservatezza, alla sicurezza e salute sui
luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla
valorizzazione dell’ambiente e del territorio.
- Intervenire, per la parte di propria
competenza e con l’utilizzo di strumenti
tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del
processo
per
la
produzione
della
documentazione richiesta e per l’esercizio
del controllo di qualità.
Pag. 26
Competenze trasversali
Rafforzamento e sviluppo degli assi culturali,
caratterizzanti l’obbligo scolastico , con particolare
attenzione al conseguimento delle seguenti
competenze:
-collaborare attivamente e costruttivamente alla
soluzione di problemi;
-assumere autonome responsabilità nei processi di
servizio, caratterizzati da innovazioni continue;
-assumere progressivamente la responsabilità dei
risultati raggiunti, anche nelle proprie scelte di vita
e di lavoro.
Area dell’istruzione generale.
a)Lingua e Letteratura italiana , Lingua inglese
(Competenze linguistico-comunicative): utilizzare il
patrimonio lessicale ed espressivo della lingua
italiana ed i linguaggi settoriali delle lingue straniere
secondo le varie esigenze comunicative di tipo
professionale
e
personale
;favorire
la
comprensione critica della dimensione teoricoculturale delle principali tematiche di tipo
scientifico, tecnologico, economico, con particolare
riferimento ai ruoli tecnico-operativi dei settori dei
servizi.
b)Storia (Competenze storico-sociali):
saper riconoscere nell’evoluzione dei processi di
servizi l’interdipendenza tra fenomeni economici,
sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione
locale/globale;
essere consapevole del valore sociale della propria
attività, partecipando attivamente alla vita civile e
culturale a livello locale.
C)
Matematica
(Competenze
matematicoscientifiche):
comprensione critica della dimensione teoricoculturale dei saperi e delle conoscenze proprie del
pensiero matematico e scientifico; utilizzare
linguaggi specifici per la rappresentazione e la
soluzione di problemi scientifici ed economici;
individuare le interconnessioni tra i saperi.
Area d’indirizzo: si fa riferimento ai risultati di
apprendimento previsiti dalle linee guida del
secondo biennio.
Competenze chiave di Cittadinanza
Discipline
Tutte
 Imparare ad imparare:
organizzare il proprio apprendimento,
individuando, scegliendo ed utilizzando varie
fonti e varie modalità di informazione e di
formazione, anche in funzione dei tempi
disponibili, delle proprie strategie e del
proprio metodo di studio e di lavoro.
 Collaborare e partecipare:
interagire in gruppo, comprendendo i diversi
punti di vista, valorizzando le proprie e le
altrui capacità, gestendo la conflittualità,
contribuendo all’apprendimento comune ed
alla realizzazione delle attività collettive, nel
riconoscimento dei diritti fondamentali degli
altri.
 Agire in modo autonomo e responsabile:
sapersi inserire in modo attivo e consapevole
nella vita sociale e far valere al suo interno i
propri diritti e bisogni riconoscendo al
contempo quelli altrui, le opportunità comuni,
i limiti, le regole, le responsabilità.
VECCHIO ORDINAMENTO - CLASSI QUINTE
Classi Obiettivi educativocomportamentali
1. Diventare consapevole dei propri
V
diritti e dei propri doveri politici.
2. Saper collaborare positivamente
e in modo fattivo con i docenti e
con gli esperti.
3. Saper lavorare in gruppo
affrontando la discussione in
modo civile e organizzato.
Obiettivi Cognitivi
1. Saper ricercare e selezionare le
informazioni e gli strumenti più idonei
per raggiungere gli obiettivi disciplinari.
2. Applicare i metodi appresi per
ottenere risultati in modo autonomo.
3. Essere in grado di desumere
informazioni dall’esperienza pratica.
4. Acquisire la capacità di valutare fatti e
situazioni in modo critico, esprimendo
giudizi basati su dati concreti e non su
pregiudizi.
Pag. 27
DIRITTI E DOVERI DEGLI STUDENTI
Diritti
1. Lo studente ha diritto di conoscere all’inizio dell’anno scolastico gli obiettivi didattici, la
metodologia e i criteri di valutazione dei singoli insegnanti.
2. Lo studente ha diritto di essere valutato mediante una sufficiente quantità e varietà di
verifiche affinché la sua valutazione sia attendibile.
3. Lo studente ha diritto di conoscere in tempi rapidi i risultati delle verifiche, sia scritte
sia orali; è opportuno che egli conosca, oltre al voto, anche un giudizio sulle sue
prestazioni.
4. Gli studenti possono proporre corsi di sostegno e attività parascolastiche.
5. Lo studente ha diritto alla segretezza delle informazioni riguardanti lui e la sua
famiglia, anche se fornite spontaneamente.
6. Lo studente ha diritto al rispetto della dignità personale; nessuno studente deve essere
trattato con espressioni ingiuriose o sarcastiche, né essere oggetto di ingiustizie o
aggressioni psicologiche.
Doveri
1. Lo studente deve partecipare alle attività didattiche. A scuola deve ascoltare
attentamente, annotare, chiedere chiarimenti, apportare contributi personali. Nel
lavoro individuale deve eseguire personalmente i compiti e studiare le lezioni.
2. Lo studente deve mantenere un atteggiamento rispettoso verso tutti i membri della
comunità scolastica. Deve evitare di emarginare qualsiasi compagno, assumere
atteggiamenti aggressivi o parassitari, usare un linguaggio offensivo della dignità o dei
sentimenti altrui.
3. Durante le attività didattiche lo studente deve evitare di disturbare il docente e i
compagni.
4. Lo studente deve rispettare le attrezzature e il materiale didattico della scuola, evitando
anche di sporcare gli ambienti che usa.
5. Lo studente deve mantenere informata la famiglia sulla sua situazione scolastica.
Per le classi Prime è stato redatto il “Patto educativo di corresponsabilità”, previsto
dal DPR n. 235 del 2007. Il documento, che viene formalmente sottoscritto dalle parti,
prevede una serie di azioni che istituto scolastico, famiglia e studente si impegnano a
svolgere per il raggiungimento del successo formativo dell’alunno/a (per questo
documento si vedano le pagine seguenti).
LA VALUTAZIONE
La valutazione riguarda sia l’ambito cognitivo che quello non cognitivo.
L’ambito cognitivo riguarda:
 Conoscenza (acquisizione consapevole e organizzata di nozioni, termini, concetti,
regole, procedure, metodi, tecniche applicative)
 Abilità (utilizzazione consapevole delle conoscenze per eseguire compiti e/o risolvere
problemi)
 Competenza (rielaborazione critica e personale delle conoscenze al fine di:
 Esprimere valutazioni motivate
 Compiere analisi in modo autonomo
 Affrontare positivamente situazioni nuove
Pag. 28
L’ambito non cognitivo riguarda:
 Il comportamento (rispetto delle regole della civile convivenza e delle norme
scolastiche)
 La partecipazione (disponibilità a collaborare costruttivamente con i docenti
nell’attività didattica)
 L’impegno (lavoro svolto dallo studente in relazione alle sue possibilità)
La valutazione periodica del profitto si fonda sul conseguimento sia degli obiettivi cognitivi
sia di quelli non cognitivi.
Il profitto viene valutato, tenendo conto anche della progressione rispetto ai livelli di
partenza, con voti che vanno da uno a dieci in base alla seguente griglia descrittiva:
livello
voto
DESCRIZIONE
1
Rifiuto totale della materia e del dialogo con il docente; mancanza del minimo materiale
scolastico, non svolgimento di compiti a casa e a scuola
Parziale disponibilità al dialogo ma rifiuto dell’impegno e totale mancanza di conoscenze,
utilizzo del materiale scolastico in modo saltuario e disordinato
Conoscenze quasi nulle, gravi errori concettuali, poco impegno e scarsa autonomia nello
studio, esposizione molto scorretta, utilizzo del materiale scolastico in modo saltuario ma
viene portato con regolarità, scarso svolgimento di compiti in classe e nullo a casa.
Conoscenze lacunose e incapacità di organizzarle, scarsa autonomia nello studio, impegno
saltuario, esposizione scorretta, presenza e utilizzo del materiale scolastico in classe,
saltuario svolgimento dei compiti a casa,
Conoscenza parziale dei contenuti, comprensione superficiale, parziale autonomia di studio,
impegno poco regolare, esposizione incerta, utilizza in modo quasi regolare il materiale
scolastico, svolge i compiti in classe e in parte a casa
Conoscenza sufficiente e comprensione essenziale dei contenuti, impegno quasi regolare e
autonomia di studio, esposizione abbastanza corretta, porta sempre con sé il materiale
scolastico, svolge i compiti in classe e quasi sempre a casa.
Conoscenza ampia dei contenuti, comprensione adeguata, autonomia nello studio, impegno
regolare, esposizione corretta, capacità critica essenziale, partecipazione al dialogo
educativo
Conoscenza quasi sempre approfondita, comprensione puntuale, applicazione sicura delle
tecniche apprese, autonomia di studio, impegno costante, esposizione corretta e appropriata,
capacità di analisi e sintesi, partecipazione attiva al dialogo educativo
Conoscenza approfondita dei contenuti, capacità di applicare le tecniche in modo autonomo
e personale,capacità di trasferire in contesti diversi le conoscenze e le abilità apprese,
autonomia di studio, impegno assiduo, esposizione rigorosa, capacità di analisi e sintesi,
capacità critica, partecipazione attiva e costruttiva al dialogo educativo
Conoscenza approfondita e completa dei contenuti, padronanza degli strumenti di lettura e
interpretazione della realtà, capacità di applicarli anche in situazioni nuove, autonomia di
studio, impegno assiduo, piena padronanza dell’esposizione, capacità di analisi, di sintesi e
di valutazione autonoma, partecipazione attiva e costruttiva al dialogo educativo
F
2
3
E
4
D
5
C
6
7
B
8
9
A
10
All’assolvimento dell’obbligo scolastico, vengono certificate a tutti gli studenti le
competenze di base raggiunte negli assi culturali (linguaggio, matematico, scientificotecnologico, storico-sociale).
VALUTAZIONE DI “CITTADINANZA E COSTITUZIONE”.
A partire dal corrente anno scolastico è stato introdotto l’insegnamento di “Cittadinanza e
Costituzione”, così come previsto dall’art. 1 della legge n ° 169/2008 e dai piu recenti
Regolamenti attuativi della Riforma della scuola secondaria di secondo grado. Questo
insegnamento si articola in una dimensione specifica integrata alle discipline dell’area
storico-geografica e storico-sociale e in una dimensione educativa che attraversa e collega
l’intero percorso di insegnamento/apprendimento. Pur non trattandosi di una disciplina
Pag. 29
autonoma, “Cittadinanza e Costituzione” è comunque oggetto di valutazione,
che confluirà nel voto complessivo di Diritto ed Economia e Storia.”
TABELLA PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
voto in
decimi
9 e 10
8
7
6
5
Motivazione
comportamento educato e corretto, partecipazione attiva e costruttiva al dialogo
educativo frequenza costante e regolare
comportamento abbastanza corretto, partecipazione al dialogo educativo, frequenza
abbastanza regolare
comportamento non del tutto corretto, frequenza non sempre regolare, presenza di
note
comportamento non sempre corretto, frequenza non sempre regolare, presenza di
sanzioni disciplinari lievi
comportamento scorretto, frequenza non regolare, presenza di sanzioni disciplinari
gravi
(sospensione superiore ai 15 gg.)
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
Ai fini dell’attribuzione del credito scolastico, il Collegio Docenti ha deliberato di prendere
in considerazione i seguenti elementi;
1- attività scolastiche di partecipazione a progetti svolti in orario extracurricolare
pomeridiano
2- certificazioni (Lingue straniere, ECDL,ecc.)
3- attività sportive a livello agonistico
4- attività di volontariato
5- valutazione attività di stage a seguito di alternanza scuola/lavoro
6- voto di condotta.
I RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
Nella scuola è indispensabile la presenza attiva e propositiva della famiglia, agenzia
educativa insostituibile. Entrambe le istituzioni, famiglia e scuola, concorrono alla
realizzazione di un unico progetto che ha come soggetto principale lo studente.
Un proficuo rapporto con le famiglie è essenziale affinché l’insegnante possa migliorare la
conoscenza dello studente, rendere più efficace il rapporto umano, cercare la
collaborazione della famiglia per affrontare eventuali difficoltà.
A questo proposito l’Istituto ha approvato il “Patto educativo di corresponsabilità”,
previsto dal DPR n. 235 del 2007. Il documento, che viene formalmente sottoscritto dalle
parti, prevede una serie di azioni che istituto scolastico, famiglia e studente si impegnano a
svolgere per il raggiungimento del successo formativo dell’alunno/a.
Il “Patto educativo di corresponsabilità” è parte integrante del presente documento ed è
allegato ad esso.
Inoltre, si attuano le seguenti iniziative:
 Ricevimento individuale al mattino: ogni insegnante riceve i genitori un’ora alla
settimana in orario scolastico, secondo il calendario pubblicato annualmente. Gli
insegnanti che si trovano a coprire un orario parziale, metteranno a disposizione per gli
incontri un numero di ore proporzionale al loro orario di cattedra.
Pag. 30


Ricevimento individuale pomeridiano: due volte all’anno, in date prestabilite,
tutti gli insegnanti sono contemporaneamente a disposizione dei genitori che non
possono fruire del ricevimento al mattino. Per gli insegnanti che si trovano a coprire un
orario parziale, vale la regola indicata nel punto precedente.
Libretto personale dei voti: ad ogni verifica, l’insegnante vi annota il voto
assegnato allo studente; la famiglia può così conoscere in ogni momento la situazione
del profitto
ORGANISMI COLLEGIALI E DI PARTECIPAZIONE

Organismi collegiali sono:
Consiglio di Istituto, Giunta esecutiva, Consiglio di Classe.

Organismi di partecipazione sono:
Assemblea di Istituto (degli studenti e/o dei genitori), Assemblea di classe (degli studenti
e/o dei genitori).
A questi organismi si aggiunge l’Organo di garanzia a tutela degli studenti ai quali siano
state comminate eventuali sanzioni disciplinari.
Per la composizione dei vari organismi, i loro compiti, le modalità di elezione, si veda il
Regolamento di Istituto che è parte integrante del presente POF.
PARTE TERZA
ATTIVITÀ PER L’ATTUAZIONE DEI CRITERI GENERALI DEL POF
Il Consiglio di Istituto e il Collegio dei Docenti hanno individuato alcuni ambiti su cui
concentrare la propria attenzione organizzativa e didattica.
Tali ambiti si concretizzano attraverso 4 “azioni” principali e prioritarie per l’attuazione
dei criteri generali del POF:
> Formazione ed orientamento dello studente
> Attività di alternanza scuola/lavoro, tirocini e stage
> Sviluppo dello studio delle lingue straniere
> Rapporto scuola/territorio
Ad esse si aggiungono quelle che noi definiamo come
> Attività di supporto alla funzione docente
Tutte le azioni qui sopra declinate e tutti i progetti che di seguito sono riportati, devono
concorrere al conseguimento di tre obiettivi fondamentali:
I.
Star bene a scuola: un ambiente scolastico positivo
II.
Un elevato successo scolastico e la più bassa dispersione scolastica
III.
L’acquisizione di una preparazione adeguata per inserirsi con successo nel mondo
del lavoro o per proseguire il proprio percorso scolastico
Formazione ed orientamento.
Questa attività, a sua volta, si può dividere in due aspetti:
Pag. 31


l’ambito che chiameremo educativo (intendendo con questo termine la maturità affettiva e la
relazione con gli altri);
l’ambito che chiameremo professionale (intendendo con questo termine la scelta della tipologia
di studi e dell’attività lavorativa).
Il primo mira a
 favorire la maturazione di una propria personalità
 acquisire una più chiara coscienza di sé
 educare ad una relazione positiva e costruttiva con gli altri (siano essi i compagni di
scuola o il personale docente e non, che l’intero mondo che lo circonda) aiutando lo
studente ad essere soggetto attivo (e non passivo) nella società
Il secondo mira a
 far acquisire consapevolezza per il corso di studi prescelto
 favorire la conoscenza delle varie opportunità di lavoro che il territorio offre, in
relazione al percorso di studi effettuato
 favorire la conoscenza delle varie realtà lavorative e dei loro possibili sviluppi
 favorire la conoscenza dei percorsi di studi superiori
Questa prima azione si prefigura, quindi, come una delle più importanti in quanto essa si propone
di aiutare lo studente a crescere nel mondo, imparando a conoscersi, in primo luogo, per meglio
conoscere ciò che lo circonda.
Siccome crescere è qualcosa che non ha mai fine, che si protrae nel corso dell’intera vita
dell’individuo, le diverse attività che verranno attivate riguarderanno tutti gli studenti dell’Istituto dalla prima alla quinta - , anche se in modo diverso:
 per il primo biennio si avrà una maggiore attenzione per l’ambito formativo
 per il secondo biennio e il quinto anno l’attenzione si sposterà maggiormente verso l’ambito
orientativo.
Il che significa, per il primo caso, una maggiore attenzione allo sviluppo, alla maturazione della
personalità dell’individuo ed al suo relazionarsi con gli altri; per il secondo, una maggiore
attenzione alla crescita individuale in relazione agli sbocchi professionali e/o ad un prolungamento
degli studi.
Attività di alternanza scuola/lavoro, tirocinio e stage
La seconda azione si indirizza in particolar modo agli studenti seconda, terza, quarta e quinta.
Una delle principali finalità del nostro Istituto è l’acquisizione di una cultura professionale intesa
anche come:
 capacità di trasferire le competenze acquisite a scuola all’interno del mondo del lavoro;
 capacità di affrontare i problemi in modo critico, armonizzando ciò che si conosce con ciò che di
nuovo si deve imparare.
Sviluppo dello studio delle lingue straniere.
La terza azione che poniamo tra le priorità è quella che riguarda il potenziamento dello studio delle
lingue straniere.
In un mondo che cambia con grande velocità, che cresce, che si evolve, che si apre alle diverse
culture e realtà, risulta di fondamentale importanza una buona conoscenza delle lingue straniere.
Inoltre, risulta fondamentale acquisire certificazioni di competenze linguistiche riconosciute a
livello europeo
Questa azione mira dunque a:
 Recuperare/incentivare la motivazione per lo studio delle lingue
 Migliorare la comprensione e l’espressione degli studenti nelle lingue straniere
 Sostenere gli alunni con difficoltà nell’apprendimento delle lingue straniere, da una parte,
dall’altra potenziare l’eccellenza, attraverso: a) l’acquisizione di certificazione europea PET in
English, DELF per francese e FIT in Deutch b) stage linguistici all’estero.
Pag. 32
Inoltre, attraverso uno studio più approfondito della lingua di un altro Paese si potrà:
 Stimolare negli studenti la riflessione attraverso il confronto tra culture e stili di vita diversi
 Acquisire elementi della lingua parlata, quotidiana, legata anche alle diverse realtà lavorative
Rapporto della scuola con il territorio
La quarta azione si indirizza a tutti gli studenti dell’Istituto, anche se coinvolgerà in modo diverso
gli studenti del biennio da quelli del triennio:
 per i primi si inserisce in un percorso di conoscenza del territorio dal punto di vista ambientale
e sociale.
 Per i secondi si inserisce soprattutto in un percorso di conoscenza del territorio dal punto di
vista del tessuto economico (la realtà imprenditoriale): tipologia delle aziende, opportunità di
impiego, professionalità da acquisire per l’ingresso nel mondo del lavoro.
 Per tutti la conoscenza culturale del territorio, con la valorizzazione di ogni attività rivolta a
questo.
In coerenza con le diverse riforme e con l’ultimo riordino scolastico operato dal Ministro
Gelmini l’Istituto articola Le quattro azioni come definite qui sopra in due
macro-ambiti:
 Attività del primo biennio con un taglio fortemente formativo
 Attività del secondo biennio e del quinto anno con un taglio fortemente
professionalizzante
Verifica delle attività.
Uno degli aspetti fondamentali della scuola dell’Autonomia è la sua uscita da una dimensione di
autoreferenzialità, attraverso lo strumento della verifica puntuale, chiara, trasparente e quanto più
possibile oggettiva delle attività svolte.
Come primo passo verso questa direzione, la nostra scuola ha introdotto in modo sistematico l’uso
del questionario di valutazione sia delle singole attività che si andranno svolgendo, sia del servizio
offerto dall’istituto nel suo complesso in termini di accoglienza, trasparenza dei suoi atti
amministrativi educativi e didattici, organizzazione, ecc.
I questionari devono essere:
 semplici nella loro compilazione
 facili e chiari nella loro lettura
 tempestivi in relazione a quanto si intende verificare
 esaustivi in relazione a quanto indagato
La preparazione dei questionari di analisi è in primo luogo compito dei docenti; tuttavia, anche
famiglie e studenti, attraverso i propri rappresentanti, possono fornire il proprio contributo,
collaborando con i docenti.
Ai risultati dei questionari si darà la massima pubblicità possibile, comunicandone i dati con
tempestività ai rappresentanti di classe e del Consiglio di Istituto, esponendoli all’ingresso della
scuola e mettendoli in rete sul sito dell’Istituto. Ciò per favorire una approfondita discussione e una
serena riflessione dei risultati conseguiti, con l’obiettivo di migliorare progressivamente l’offerta
formativa, attraverso eventuali suggerimenti, correzioni, modifiche, approfondimenti.
Pag. 33
Attività di alternanza scuola/lavoro: l’offerta formativa per l’a.s. 2013/2014
(docenti referenti: Daniela Accorsi, Barbara Licalzi, Giuseppe Villa, Irene
Agostoni)
Il “Profilo culturale, educativo e professionale degli Istituti Professionali” prevede per i percorsi di
dell’Istruzione professionale un’organizzazione volta a “ favorire un raccordo organico con la realtà
sociale ed economica locale, attraverso relazioni con i soggetti istituzionali, economici e sociali
presenti nel territorio, compreso il volontariato e il privato sociale”.
Si ritiene funzionale a questo raccordo sistematico la metodologia dell’alternanza
scuola/lavoro, fin dal primo biennio, al fine di rispondere alle richieste indotte
dall’innovazione tecnologica e sociale, ai fabbisogni provenienti dal mondo del lavoro e delle
professioni.
Per il corrente a.s. l’Istituto propone le seguenti attività curricolari:

Classi seconde
-attività interdisciplinari,volte a conoscere i soggetti del mercato del lavoro, le modalità di
accesso al lavoro, la redazione di un curriculum vitae europeo, l’andamento del mercato locale
del lavoro (discipline coinvolte: Diritto ed Economia, Economia aziendale e altre materie
d’Indirizzo, Matematica per interpretazione di dati statistici)
-“tirocinio indiretto”, attraverso testimonianze di esperti del mondo del lavoro e delle
professioni;
- visite aziendali.

Classi terze
Progetto “Alternanza scuola/lavoro”.
OBIETTIVO: dare l’opportunità agli studenti di sperimentare il rapporto tra ambito scolastico e
ambito lavorativo, mettendo in pratica le conoscenze e le competenze “scolastiche” e
confrontandosi con le esigenze del mondo del lavoro.
Si ritiene infine importante responsabilizzare gli alunni rispetto ai futuri impegni e ruoli
professionali.
Il progetto è articolato in tre fasi:
1-un momento preparatorio in classe di circa quattro ore complessive da suddividersi in almeno
due giorni;
2-due settimane di tirocinio nei mesi di gennaio e febbraio 2014, dal giorno 27 gennaio al
giorno 8 febbraio.
3-una verifica dell’attività svolta per circa quattro ore complessive suddivisa in almeno due
giorni.
Le ore di preparazione e verifica vedranno coinvolte in particolare le discipline
professionalizzanti.

Classi quarte
Lo stage curricolare occuperà gli alunni per sei settimane lavorative a partire dal 26 maggio
2014.

Classi quinte - vecchio ordinamento
Lo stage curricolare si terrà dal 4 novembre 2013 al 16 novembre 2013.
Pag. 34
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
CURRICOLO PERSONALIZZATO PER ALUNNI
DIVERSAMENTE ABILI
1. Definizione di “integrazione”: l'integrazione non è un processo che prevede l'adattamento
di una parte al tutto, ma in cui ciascuno possa giovarsi del tutto per rispondere ai suoi bisogni,
per migliorare il suo livello di relazione con la realtà circostante.
Le esigenze degli alunni disabili sono:
- di tipo formativo: attraverso l’apprendimento si sviluppano processi cognitivi sempre più evoluti;
attraverso la socializzazione si sviluppano capacità interpersonali d’adattamento a contesti diversi,
assimilabili alla variegata forma in cui si manifesta la comunità sociale;
- specifiche per la realizzazione di sé nel contesto socio lavorativo: attraverso l’azione laboratoriale
si acquisiscono capacità di operare seguendo procedure, capacità organizzative, capacità di
relazione all’interno di contesti produttivi in cui operano altri soggetti.
Affinché un percorso possa dirsi integrato è necessario che il soggetto possa arricchirsi dello
stimolo/degli stimoli forniti dall’ambiente che quindi devono essere fruibili ma nel contempo
arricchenti.
2. L’orientamento
L’IPC Fumagalli offre agli alunni disabili un contesto in cui, a partire dalla motivazione individuale
(progetto vita), questi possano completare ed arricchire il proprio patrimonio intellettivo (contenuti,
linguaggi, processi cognitivi) ed esperienziale.
L’offerta si rivolge pertanto a:
a) alunni che abbiano individuato in uno dei profili professionali dell’Istituto, un possibile ambito di
inserimento lavorativo in età adulta;
b) alunni per i quali le funzioni/competenze specifiche sviluppate dal percorso possono essere
successivamente utilizzate anche in contesti lavorativi diversi;
c) alunni che, pur non avendo ancora individuato un progetto vita definito, abbiano la necessità di
proseguire nel percorso formativo là dove questo abbia nei contesti laboratoriali il setting favorente,
in cui cioè apprendere attraverso il fare.
3. Progettazione didattica
L’Istituto effettua attività di raccordo con le Scuole medie inferiori e coi familiari degli alunni in
ingresso con le quali collabora in sede di orientamento, attraverso il referente d’Istituto, per la
definizione del progetto di massima, in base alle:
- caratteristiche individuali dell’alunno (diagnosi funzionale)
- progetto di vita personale
sulla base di detti elementi è possibile definire due percorsi da seguire:
- nel primo gli obiettivi didattici sono minimi e quindi ridotti,ma sempre riconducibili a quelli della
classe, nel secondo gli obiettivi didattici sono differenziati dai programmi ministeriali, ma si
possono comunque perseguire obiettivi educativi comuni alla classe utilizzando percorsi diversi ma
con lo stesso fine educativo.
Primo percorso
Programmazione riconducibile agli obiettivi minimi previsti dai programmi ministeriali, o
comunque ad essi globalmente corrispondenti (art. 15 comma 3 dell’O.M. n.90 del 21/5/2001).
Per gli studenti che seguono obiettivi riconducibili ai programmi ministeriali è possibile
prevedere:
1. Un programma minimo, con la ricerca dei contenuti essenziali delle discipline;
2. Un programma equipollente con la riduzione parziale e/o sostituzione dei contenuti, ricercando
la medesima valenza formativa (art. 318 del D.L.vo 297/1994).
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Sia per le verifiche che vengono effettuate durante l’anno scolastico, sia per le prove che vengono
effettuate in sede d’esame, possono essere predisposte prove equipollenti, che verifichino il livello
di preparazione culturale e professionale idoneo per il rilascio del diploma di qualifica o della
maturità.
Le prove equipollenti possono consistere in:
1. MEZZI DIVERSI: le prove possono essere ad esempio svolte con l’ausilio di apparecchiature
informatiche (vedi DSA).
2. MODALITA’ DIVERSE: il Consiglio di Classe può predisporre prove utilizzando modalità
diverse (es. Prove strutturate: risposta multipla, Vero/Falso, ecc.).
3. CONTENUTI DIFFERENTI DA QUELLI PROPOSTI DAL MINISTERO: il Consiglio di
Classe entro il 15 Maggio predispone una prova studiata ad hoc o trasformare le prove del Ministero
in sede d’esame (la mattina stessa).
(Commi 7e 8 dell’art. 15 O.M. n. 90 del 21/5/ 2001, D.M. 26/8/81, art. 16 L. 104/92 , parere del
Consiglio di Stato n. 348/91).
4. TEMPI PIÙ LUNGHI nelle prove scritte ( comma 9 art. 15 dell’O.M. 90, comma 3 dell’art. 318
del D.L.vo n. 297/94).
Gli assistenti all’autonomia e comunicazione possono essere presenti durante lo svolgimento solo
come facilitatori della comunicazione (D.M. 25 maggio 95, n.170).
Durante gli Esami di Stato (classe quinta) la presenza del docente di sostegno è subordinata alla
nomina del Presidente della Commissione qualora sia determinante per lo svolgimento della prova
stessa. Si ritiene in ogni caso più che opportuna la presenza del sostegno.
Gli alunni partecipano a pieno titolo agli esami di qualifica e di stato e acquisiscono il titolo di
Studio.
Secondo percorso
Programmazione differenziata in vista di obiettivi didattici formativi non riconducibile ai
programmi ministeriali.
E’ necessario il consenso della famiglia (art. 15, comma 5, O.M. n. 90 del 21/5/01).
Il Consiglio di Classe deve dare immediata comunicazione scritta alla famiglia, fissando un termine
per manifestare un formale assenso.
In caso di mancata risposta, si intende accettata dalla famiglia la valutazione differenziata. In caso
di diniego scritto, l’alunno deve seguire la programmazione di classe.
La programmazione differenziata consiste in un piano di lavoro personalizzato per l’alunno,
stilato da ogni docente del C.d.C. per ogni singola materia, sulla base del P.E.I. Gli alunni vengono
valutati con voti che sono relativi unicamente al P.E.I.
Tali voti hanno valore legale solo ai fini della prosecuzione degli studi.
Per gli alunni che seguono un Piano Educativo Individualizzato differenziato, ai voti riportati nello
scrutinio finale e ai punteggi assegnati in esito agli esami si aggiunge, nelle certificazioni rilasciate,
l’indicazione che la votazione è riferita al P.E.I. e non ai programmi ministeriali (comma 6 art. 15
O.M. 90 del 21/5/2001).
Possono partecipare agli esami di qualifica e di stato, svolgendo prove differenziate omogenee al
percorso svolto, finalizzate al conseguimento di un attestato delle competenze acquisite utilizzabile
come “credito formativo” per la frequenza di corsi professionali (art. 312 e seguenti del D. L.vo n.
297/94).
Considerazioni
Poiché al centro dell’attività scolastica rimane sempre e comunque l’alunno e il suo progetto di
vita, per una sua più adeguata maturazione si può collegialmente decidere di dedicare maggior
tempo-scuola alle materie caratterizzanti il suo percorso di studi. E’ possibile prevedere gli obiettivi
minimi fino alla qualifica (IeFP) e proseguire nell’ultimo biennio con la programmazione
differenziata.
Ciò si rende utile quando non sussistono i presupposti di apprendimento riconducibili globalmente
ai programmi ministeriali e risulta importante che l’alunno maturi maggiormente le competenze
acquisite, consolidi la stima nelle proprie capacità, sviluppi la sua crescita personale ed accresca
una maggiore socializzazione.
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E’ altresì possibile prevedere un percorso differenziato nei primi anni di scuola e successivamente,
ove il Consiglio di Classe riscontri che l’alunno abbia raggiunto un livello di preparazione conforme
agli obiettivi didattici previsti dai programmi ministeriali o globalmente corrispondenti, passare ad
un percorso con obiettivi minimi, senza necessità di prove di idoneità relative alle discipline
dell’anno o degli anni precedenti (comma 4 art. 15 dell’O.M. 90 del 21/5/2001).
Pertanto, se ci fossero le condizioni, è possibile cambiare, nel percorso scolastico, la
programmazione da differenziata in obiettivi minimi e viceversa.
A. programmazione equipollente
B. programmazione differenziata
dette programmazioni sono definite da ciascun consiglio di classe, con la consulenza del personale
individuato per il coordinamento delle attività di integrazione, in accordo con i familiari degli
alunni ed i medici che hanno redatto la diagnosi, entro il mese di novembre di ciascun anno, dopo
un preliminare periodo di osservazione.
Per progettazione ministeriale si intende quella che fa riferimento agli obiettivi previsti dai
programmi ministeriali, che sono riconosciuti come risultati compatibili con le caratteristiche
psichiche dell’alunno (intese come l'insieme delle funzioni che danno all'individuo autocoscienza,
determinandone l'agire).
Può prevedere una modifica o una riduzione dei contenuti affrontati purché ciò non determini
ostacolo nel raggiungimento degli obiettivi previsti dal curricolo, in termini di competenze
terminali.
Per Progettazione differenziata si intende il percorso individuale proposto ad un alunno le cui
competenze o caratteristiche psichiche siano tali da non consentire l’accesso ai contenuti/obiettivi
previsti dai programmi ministeriali, per parte o tutte le discipline previste dal curricolo.
La programmazione differenziata non può automaticamente significare l’esclusione dalle attività
disciplinari della classe, ma può prevedere attività esterne alla classe in ragione del progetto di vita
concordato con la famiglia.
L’esclusione dalla proposta disciplinare effettuata alla classe deve essere considerata eccezionale,
possibile solo in caso di reale impossibilità a condividere anche parte delle proposta disciplinare e
deve essere comunque concordata con i familiari degli alunni.
In ogni caso la frequenza esterna alla classe non deve mai essere tale da rendere troppo frammentata
la presenza in classe, poiché ciò renderebbe più difficile l’integrazione nel gruppo.
Ogni variazione alla frequenza in classe definita dal PEI deve essere preliminarmente concordata e
deve essere comunque improntata alla tutela delle esigenze degli alunni disabili e non
arbitrariamente decisa estemporaneamente.
5. Valutazione
Per tutto quanto concerne la valutazione degli alunni disabili, si fa riferimento alla O.M. 80/95.
Possono essere adottati strumenti di valutazione differenziati o equipollenti (capaci cioè di
verificare i medesimi obiettivi).
La valutazione delle prove sommative non può essere individualizzata (nel senso del fare
riferimento a criteri individuali), mentre detta valutazione può essere utilizzata in sede di
valutazione formativa.
La valutazione è individualizzata totalmente (criteri, soglie, strumenti…) là dove si faccia
riferimento alla programmazione differenziata in quanto deve essere tale da mettere in luce i
risultati conseguiti rispetto agli obiettivi previsti dal PEI. Le prove pertanto devono essere
strutturare in modo da testare detti obiettivi e non devono necessariamente essere utilizzati i
medesimi strumenti in uso nella classe. I criteri di valutazione delle prove individualizzate sono da
ritenersi parimenti individualizzati.
La valutazione, per il suo valore formativo, deve essere comunque espressa anche per le attività che
sono svolte all’esterno della classe, in base a quanto stabilito nel PEI, su apposita scheda descrittiva
tanto dell’attività svolta che di risultati conseguiti.
6. Attività di integrazione
C.M. 280/85:
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La responsabilità dell'integrazione dell'alunno in situazione di handicap e dell'azione educativa
svolta nei suoi confronti è, al medesimo titolo, dell'insegnante di sostegno, dell'insegnante o degli
insegnanti di classe e della comunità scolastica nel suo insieme.
Ciò significa che non si deve mai delegare al solo insegnante di sostegno l'attuazione del "progetto
educativo individualizzato" poiché in tal modo l'alunno verrebbe isolato anziché integrato nel
contesto della classe o nella sezione, ma che tutti i docenti devono farsi carico della
programmazione e dell'attuazione e verifica degli interventi didattico-educativi previsti dal piano
individualizzato.
Spetta agli insegnanti di classe in accordo con l'insegnante di sostegno, realizzare detto progetto
anche quando quest'ultimo insegnante non sia presente nell'aula.
Legge 104/92
conferisce la contitolarità delle classi in cui insegnano, ai docenti specializzati, che condividono
con tutti gli altri colleghi i compiti professionali e le responsabilità sull'intera classe. Nella
scuola secondaria, l’insegnante di sostegno, pur non possedendo una preparazione specifica su tutte
le materie, può lavorare, in caso di necessità, anche al di fuori della propria area disciplinare, in
quanto è un “mediatore di contenuti” e deve, quindi, possedere strategie didattico-metodologiche
specifiche, non necessariamente contenuti specifici
6.1. Frequenza in classe
La frequenza alle attività della classe non può essere preclusa a nessun alunno, ma possono essere
concordate con i medici ed i familiari delle riduzioni dalla frequenza in classe per le attività nelle
quali sia artificiosa l’individuazione di uno sfondo integratore, oltre che allo scopo di favorire
attività individualizzate destinate a favorire i momenti di integrazione o finalizzate alla crescita
nelle competenze sociali/autonomie che non sono oggetto dell’attività disciplinare.
6.2 Insegnante di sostegno: in classe e/o fuori dalla classe
L’orario del docente di sostegno è definito all’interno del consiglio di classe, compatibilmente con
le esigenze dell’orario cattedra di ciascun docente.
In ogni caso le attività dell’insegnante di sostegno sono definite nella Programmazione specifica
dell’insegnante di sostegno che è parte integrante del PEI.
Le attività individualizzate realizzate all’esterno della classe devono essere definite in sede di
elaborazione del PEI ed è opportuno che:
a) l’allontanamento non precluda anche in termini quantitativi di ore di classe, il rapporto
sostanziale con il corso disciplinare (contenuti, relazioni…) dell’alunno;
b) l’individualizzazione didattico disciplinare è garantita con concorso di docenti disciplinari e
docenti di sostegno per l’attività tanto in classe quanto fuori;
c) l’attività esterna alla classe va programmata sistematicamente, anche per evitare quelle decisioni
dell’“ultimo momento”, particolarmente umilianti per alunni e docenti di sostegno.
Le attività interne alla classe sono concordate all’atto della stesura del PEI da docenti disciplinari e
docenti di sostegno. Il docente di sostegno partecipa alle attività della classe secondo quanto
stabilito dal PEI con specifiche attività che sono definite in specifica Programmazione delle attività
di sostegno. In ogni caso non può mai essere delegata al docente di sostegno l’attività didattica
disciplinare.
7. Organizzazione
7.1. Compiti e funzioni
Da un punto di vista organizzativo, l’Istituto Fumagalli individua una figura di riferimento per tutto
l’Istituto, che svolge il ruolo di coordinamento generale delle attività e delle procedure relative
all’integrazione degli alunni disabili, i cui compiti sono:
A. Attività di orientamento in ingresso
-raccordo con le scuole medie di primo grado per
 acquisizione informazioni rispetto alle attività svolte e ai risultati conseguiti;
 valutazione della compatibilità delle caratteristiche individuali con il percorso professionale
individuato;
 verifica dell’aggiornamento delle diagnosi funzionali;
 proposta progettuale di massima;
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 raccordo con i medici referenti per acquisizione di informazioni relative alla diagnosi
funzionale;
 impostazione generale del progetto scolastico/ progetto di vita;
 -raccordo con Enti locali per definizione di un eventuale intervento di personale
educativo/assistenziale;
 -collaborazione nella formazione classi.
B. Avvio anno scolastico
 Collaborazione con il Dirigente Scolastico per l’attribuzione insegnante di sostegno secondo le
linee indicate dal Gruppo H d’Istituto: area, competenze individuali, specializzazione
disciplinare;
 trasmissione dati ai Consigli di Classe con illustrazione dell’ipotesi progettuale di massima
definito in sede di orientamento in ingresso;
 collaborazione alla definizione e alla progettazione delle attività di accoglienza;
 coordinamento delle attività per l’osservazione (materiali per) finalizzata alla definizione del
PDF.
C. attività di progettazione/integrazione
- -in collaborazione con la Dirigenza: definizione del quadro orario insegnante di sostegno (in
relazione a quanto definito nel Progetto di massima)
- verifica della progettazione delle attività dell’insegnante di sostegno;
- coordinamento azioni insegnanti di sostegno;
- consulenza tecnica Consigli di Classe per l’individualizzazione delle attività:
1. parere motivato sul tipo di programmazione
2. indicazioni sulle possibili modalità di mediazione didattica ad opera del docente di sostegno
3. consulenza sulle possibili modalità di mediazione didattica ad opera del docente disciplinare
(raccordo con la programmazione disciplinare della classe).
8. Gruppo H d’Istituto
- Collabora alle iniziative educative e di integrazione previste dal Piano Educativo
Individualizzato di ciascun alunno
- Analizza la situazione complessiva dell’istituto
- Analizza le risorse
- Predispone il calendario per gli incontri dei gruppi tecnici
- Verifica gli interventi
- Formula proposte per formazione e aggiornamento
CURRICOLO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON DISTURBI
SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO
A partire dall’a.s. 2011/12 l’istituto Fumagalli adotta una specifica procedura per facilitare
l’accoglienza , l’inserimento e un proficuo percorso formativo degli studenti con D.S.A.,
accompagnandoli agli Esami di Stato.
Queste le fasi in cui tale procedura si articola:
1. ISCRIZIONE E ACQUISIZIONE DELLA CERTIFICAZIONE SPECIALISTICA (redatta da un
team di esperti, secondo le indicazioni normative) – Il D.S. acquisisce la certificazione e se
presenti, eventuali allegati con osservazioni didattico-educative della scuola di provenienza.
2. PRIMA ACCOGLIENZA
Il referente DSA effettua un colloquio con i genitori ed eventualmente con l’allievo, per raccogliere
informazioni sulla storia personale e scolastica dell’alunno.
3. DETERMINAZIONE DELLA CLASSE
Il D.S. e il referente DSA individuano la classe in cui inserire l’alunno e convocano il docente
coordinatore.
4. INSERIMENTO IN CLASSE
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Il referente DSA e il coordinatore di classe forniscono all’intero Consiglio informazioni adeguate
sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento, e in particolare sui disturbi dell’alunno, presentando le
strategie didattiche alternative e/o compensative previste dalla normativa . Il CdC stila una bozza
del Percorso Didattico Personalizzato (entro la fine del mese di novembre).
5. STESURA E SOTTOSCRIZIONE DEL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP)
Il Coordinatore presenta alla famiglia il PDP predisposto e sottoscritto dal CdC, con l’indicazione
delle eventuali modifiche apportate agli obiettivi disciplinari per il conseguimento delle competenze
fondamentali, delle strategie metodologiche e didattiche che ciascun docente intende adottare, degli
strumenti compensativi che si reputano opportuni, dei criteri e delle modalità di verifica e
valutazione. La condivisione del piano da parte della famiglia viene espressa mediante firma di
accettazione. Tale documento costituisce un allegato riservato della programmazione di classe e
viene inserito nel fascicolo personale dell’alunno. Il Coordinatore prende accordi con la famiglia
anche per ulteriori colloqui ed eventualmente circa le modalità attraverso cui rendere partecipe la
classe della situazione dell’alunno.
6. VALUTAZIONI (INTERMEDIE E FINALE) DEI RISULTATI
Nel corso dell’anno il CdC stabilisce dei momenti di verifica della situazione globale dell’alunno e
delle azioni attivate per il sostegno all’apprendimento, eventualmente contattando la famiglia e
modificando il PDP.
7. PROCEDURA DA SEGUIRE IN CASO DI SOSPETTO DI DSA
Se un docente ha il dubbio che un suo alunno possa essere affetto da DSA deve segnalare il caso al
D.S., al Coordinatore di classe e al referente DSA, i quali concorderanno le modalità di
comunicazione con la famiglia.
8. INDICAZIONI OPERATIVE PER L’ESPLETAMENTO DELLE PROVE DI STUDENTI CON
DSA AGLI ESAMI DI STATO
Il documento del Consiglio di Classe del 15 maggio deve riportare tutte le informazioni sugli
strumenti compensativi e dispensativi, con riferimenti alle verifiche, ai tempi e al sistema valutativo
utilizzati in corso d’anno.
La commissione d’esame terrà in considerazione per la predisposizione della terza prova scritta e
per la valutazione delle altre due prove la concessione di tempi più lunghi o la riduzione della
prova, l’utilizzo di strumenti informatici se usati in corso d’anno (es. sintesi vocali, dizionari
digitali), la possibilità di avvalersi di un insegnante (membro della commissione) per la lettura dei
testi delle prove. Nei casi più gravi, soprattutto per la lingua straniera, un insegnante potrà scrivere
la prova sotto dettatura da parte dello studente.
FINALITÀ

Garantire a tutti gli alunni il successo formativo, con particolare riguardo a quelli che
presentano difficoltà riconducibili a DSA

Promuovere ed attuare buone prassi riguardo gli alunni con DSA, come richiesto
dalla normativa ministeriale sia nazionale che locale.

Condividere informazioni e conoscenze sull’uso di metodi, strumenti compensativi e
buone prassi didattiche nei confronti di alunni con DSA.

Potenziare le risorse a disposizione degli alunni in difficoltà di apprendimento
Promuovere la valorizzazione e lo sviluppo delle risorse umane, attraverso la formazione didattica e
tecnologica (formazione in presenza, autoaggiornamento
Pag. 40
OBIETTIVI
Aggiornare il collegio sull’evoluzione della normativa di riferimento sui DSA e sulle
procedure connesse alla realizzazione degli screening di accertamento;

Aumentare il numero degli insegnanti dell’Istituto impegnati in percorsi di
autoformazione e di ricerca/azione didattica e metodologica riguardo alla dislessia e ai DSA,
alle prassi di osservazione per l’individuazione delle difficoltà scolastiche dovute a DSA,
all’uso di strumenti compensativi digitali.

Fornire consulenza tecnica/operativa sull’utilizzo delle strumentazioni tecnologiche e
dei software compensativi e prestare assistenza tecnica in caso di problemi;

Fornire supporto e consulenza tecnica, ai fini di consentir loro di divulgare e
diffondere le informative di propria competenza

Favorire la piena integrazione degli alunni con diagnosi di DSA, monitorando le
specifiche difficoltà di ciascuno per ridurre lo svantaggio scolastico, attraverso:
-l’attivazione di percorsi di informazione/formazione specifica degli insegnanti;
-la predisposizione di strumenti compensativi adeguati e di modalità alternative per il lavoro
scolastico degli alunni con diagnosi di DSA
-la redazione di PDP (piano didattico personalizzato) per attuare strategie didattiche mirate,
garantire il successo formativo e una valutazione adeguata ai casi, come previsto dalla normativa
vigente

Creare una rete di supporto (referente DSA, insegnanti, famiglie, dirigente) per
sostenere il percorso formativo degli alunni con DSA, evitando l’insuccesso scolastico e la
perdita di autostima

Rafforzare la comunicazione e l’unitarietà di intenti tra scuola e famiglia; fornire
supporto alle famiglie degli alunni con DSA
Documentare e diffondere buone pratiche, materiali, strumenti e specifici percorsi di lavoro, per il
potenziamento delle abilità e delle competenze e la riduzione delle difficoltà degli alunni con DSA.
DESTINATARI:
 Alunni con DSA diagnosticato
 Insegnanti dell’istituto
 Famiglie dell’istituto
ISTITUZIONE SCOLASTICA
 Riceve la diagnosi dalla famiglia che verrà messa in contatto immediato con il referente DSA e
il Coordinatore di classe.
 Protocolla la documentazione.
 La inserisce nel fascicolo personale.
 Consegna una copia al Coordinatore e al Referente DSA.
 Istituisce una anagrafe di Istituto
 Aggiorna il fascicolo personale inserendo il PDP
 Comunica le variazioni all’USP per aggiornare l'anagrafe provinciale
 Comunica e attiva le necessarie procedure per l'esame di Stato.
 Raccoglie il consenso delle famiglie per attività di screening per tutti gli alunni delle classi
prime.
DOCENTE REFERENTE
 Partecipa alla formazione delle classi.
 Accoglie le famiglie degli alunni con DSA ascoltandone i bisogni e fornendo informazioni,
insieme al coordinatore di classe.
 Predispone un modello di PDP funzionale.
 E' a disposizione dei colleghi per fornire informazioni, indicazioni, materiali utili al processo di
formazione sui DSA.
 Verifica l'esistenza di supporti informatici adeguati e/o ne propone l'acquisto in collaborazione
con il responsabile del laboratorio di informatica.
 Predispone una bibliografia adeguata e ne propone l'acquisto

Pag. 41
 Propone l'adozione di testi con la versione digitale (G.U. 12/-/2008), oppure contatta l'AID
attraverso le famiglie per avere la versione elettronica dei libri di testo.
 Nel passaggio ad altra scuola trasmette la documentazione medica (diagnosi) e le informazioni
riguardanti il PDP.
 Cura i rapporti con le famiglie, coordina i contatti con le Asl e i rapporti con le associazioni
CONSIGLIO DI CLASSE ED EQUIPE PSICOPEDAGOGICA
 ▪ Legge e analizza la diagnosi clinica funzionale di DSA.
 Incontra la famiglia per osservazioni particolari e per le richieste di eventuali strumenti
compensativi e dispensativi.
 Eventualmente coinvolge lo studente.
 Redige per ogni ragazzo DSA un Piano didattico personalizzato.
 Condivide il PDP con la famiglia.
 Tutto il Consiglio di classe sottoscrive il PDP con la famiglia.
COORDINATORE DI CLASSE
 ▪ Tiene i contatti con la famiglia
 Tiene i contatti con il referente di Istituto
 Coordina le attività pianificate e la stesura del PDP.
 Provvede ad informare i colleghi sull'evoluzione del problema di concerto con il Referente
d’istituto
 Convoca le famiglie per eventuali segnalazioni di nuovi casi.
 Valuta con la famiglia ed il ragazzo/a con DSA l'opportunità e le modalità per affrontare il
problema in classe.
SINGOLO INSEGNANTE
 Concorda con le famiglie la modalità di svolgimento dei compiti a casa.
 Fornisce gli strumenti più adatti e utilizza gli strumenti compensativi e dispensativi concordati
con la famiglia.
 Garantisce le modalità di verifica nel rispetto del D.P.R. 122 del 22-06-2009
 Modula gli obiettivi facendo riferimento ai saperi essenziali della propria disciplina.
 Valuta lo studente in chiave formativa individuando strategie diversificate e considerando i
miglioramenti in apprendimenti e metacognizione rispetto ai livelli iniziali.
 Favorisce l'autostima, utilizza il rinforzo positivo.
FAMIGLIA
 Consegna in Segreteria la diagnosi clinica funzionale con la richiesta di protocollo.
 Concorda il PDP con il Consiglio di Classe e i singoli docenti.
 Utilizza gli stessi strumenti di facilitazione in ambito domestico per supportare lo studente.
 Mantiene i contatti con gli insegnanti e il referente DSA.
 Richiede la versione digitale dei libri (www.biblioaid.it).
 Eventualmente fa effettuare valutazioni cliniche periodiche (su richiesta motivata delle scuola) e
comunque nei vari passaggi scolastici
 Si mantiene informata sull'evoluzione dei materiali didattici di supporto e la normativa vigente.
 Favorisce l'autostima ponendo attenzione alle conseguenze psicologiche del problema.
CURRICOLO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON BISOGNI
SPECIALI
La complessa realtà delle classi vede la presenza di alunni sempre più numerosi e bisognosi di
speciali attenzioni; tali alunni richiedono un approccio educativo che presuppone una didattica
inclusiva con interventi che garantiscano il benessere dei medesimi. Nella quotidiana attività,
infatti, i docenti devono confrontarsi con le problematiche legate non solo alla disabilità, ai disturbi
evolutivi specifici, ma anche al disagio in tutte le sue sfumature. Di fronte a queste esigenze, l'intero
consiglio di classe è chiamato a dare risposte concrete ed operative che richiedono, inoltre, il pieno
coinvolgimento delle famiglie degli alunni stessi.
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Il Miur ha preso atto della presenza, nella scuola italiana, di un numero sempre maggiore di alunni
con bisogni educativi speciali non rientranti nelle categorie della disabilità e dei DSA ed ha
emanato, nell'ottica della rimozione degli ostacoli al diritto allo studio, la direttiva del 27 dicembre
2012 e la circolare ministeriale del 6 marzo 2013.
La normativa fornisce indicazioni alle scuole per la presa in carico di alunni con bisogni educativi
speciali e si rivolge perciò ad alunni che non presentano particolari certificazioni, ma che hanno
percorsi scolastici difficili: alunni in situazione di svantaggio culturale e linguistico, alunni con
livello cognitivo “borderline”, alunni con disturbi evolutivi diversi (ad esempio, ADHD- deficit da
disturbo dell' attenzione e dell'iperattività).
Con l’ultimo intervento del legislatore in questa materia (Circolare ministeriale n. 8 prot. n. 561
3/2013), si precisa che ‘ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare
bisogni educativi speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici,
sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta’.
Alla luce di questa riflessione, il nostro Istituto, dall’anno scolastico 2013/2014, adotta, sulla base
della normativa vigente, un piano educativo personalizzato per facilitare il percorso di
apprendimento e l’inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali, con riferimento all’area
dello svantaggio socio-economico, linguistico-culturale, comportamentale-relazionale e del deficit
dell’apprendimento.
Gli alunni che mostrano di avere questi particolari bisogni educativi non sono solo quelli in
possesso di una certificazione, ma anche tutti quelli che necessitano, come i primi, di attenzione e
spesso di interventi mirati. Nella scuola, come ricordato, ci sono sia alunni con bisogni educativi
speciali con diagnosi psicologica e/o medica e alunni con bisogni educativi speciali senza diagnosi.
Nel caso di alunni con bisogni educativi speciali con diagnosi psicologica e/o medica, con
l’esclusione degli alunni diversamente abili DVA e degli alunni con disturbi specifici
dell’apprendimento, per i quali sono previsti specifici interventi, vi rientrano: a) i disturbi
generalizzati dello sviluppo; b) i disturbi dell’apprendimento; c) i disturbi da deficit di attenzione e
iperattività; d) i disturbi della condotta; e) il disturbo oppositivo-provocatorio.
Nell’ipotesi di alunni senza diagnosi, rientrano tutti quegli alunni che non corrispondono
perfettamente ai parametri appena citati in quanto la loro situazione appare meno netta e più
sfumata. Tra questi alunni troviamo quelli che, pur non presentando deficit nell’apprendimento,
risultano non possedere competenze cognitive adeguate nell’area metacognitiva, linguistica e
sociale, quelli che vivono situazioni familiari difficili, quelli che sono figli di migranti e che
presentano una serie di difficoltà legate principalmente alle situazioni spesso precarie e transitorie
in cui si trovano a vivere.
In questi casi abbiamo alunni con normali capacità di apprendimento, che però sono ostacolati da
una scarsa dotazione di mezzi di apprendimento o da risposte psicologiche e comportamentali
eccessive.
Gli alunni che rientrano nell’area dello svantaggio possono essere individuati sia sulla base di una
documentazione clinica presentata dalle famiglie sia sulla base di decisioni prese dal Consiglio di
Classe in assenza di tale documentazione clinica.
Al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti questi alunni, sancito dalla Legge
53/2003, l’Istituto Graziella Fumagalli estende ai medesimi il diritto alla personalizzazione
dell’apprendimento.
Sarà compito dei Consigli di classe, in quest’ottica, l'adozione di una personalizzazione della
didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in
carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni con o senza certificazione.
Strumento privilegiato sarà un percorso individualizzato e personalizzato (redatto in un Piano
Educativo Personalizzato, PEP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare, attraverso
una elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata da parte di tutti i docenti componenti il
Consiglio di Classe, le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli
apprendimenti. L’attività didattica progettata è strutturata in modo tale che l’alunno possa acquisire
conoscenze, competenze, abilità di ogni singola disciplina rispettando la sua personalità e i suoi
tempi di adattamento, utilizzando una metodologia con cui mediare i contenuti, selezionarli e
“rielaborarli” al fine di favorire il successo formativo.
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ATTIVITA’ DI RECUPERO
ATTIVITA’ PER IL RECUPERO DELLE INSUFFICIENZE – a.s. 2013/2014
Accertamento delle insufficienze. Il Consiglio di classe accerta le insufficienze lungo l’intero
percorso dell’anno scolastico con particolare attenzione allo scrutinio intermedio (art. 2, comma 3,
OM 92/07). In questo contesto il Consiglio, individua la natura delle carenze, indica gli obiettivi
dell’azione di recupero, delibera le modalità di intervento sull’alunno e fissa la/e tipologia/e della/e
prova/e di verifica, dandone comunicazione scritta alle famiglie (art. 3, comma 1, OM 92/07).
Tuttavia, il Consiglio terrà conto anche dell’eventuale possibilità dell’alunno di raggiungere
autonomamente gli obiettivi formativi stabiliti dai singoli docenti qualora tali carenze risultino non
particolarmente gravi. In questo caso si darà comunicazione scritta alle famiglie (art. 4, comma 2,
OM 92/07), mentre i docenti interessati indicheranno agli studenti coinvolti i temi da affrontare, il
percorso metodologico e tempi e modalità di verifica.
Infine, nelle classi con numero di studenti pari od eventualmente inferiore a 15, il Collegio dei
docenti invita i Consigli di classe interessati a valutare la possibilità di attuare il recupero delle
lacune e il sostegno agli alunni con difficoltà all’interno dell’orario curricolare, in considerazione
del fatto che il numero non particolarmente elevato di studenti favorisce recuperi efficaci anche in
itinere.
Attività di recupero. Le attività poste in essere dall’istituto sono di tre tipi:
a. Sportello disciplinare. Si svolge nelle ore pomeridiane, per un numero limitato di ore e per un
numero ristretto di alunni della medesima classe o provenienti da più classi parallele; può
essere promosso in qualsiasi periodo dell’anno scolastico, deliberato dal competente C.d.c.
concordemente con il Dirigente Scolastico.
b. Corsi di Recupero.
- Periodo: in corso d’anno.
- Recuperi in itinere (con pausa didattica e/o altro):
Ciascun docente, nell’ambito della propria programmazione, individua, se necessario,
un momento di pausa didattica per il recupero in itinere delle situazioni di insufficienza
meno gravi. Tali scelte dovranno essere opportunamente condivise nei rispetti Cdc e
verbalizzate.
Verifica delle attività svolte.
Al termine di ogni modalità utilizzata per il recupero delle insufficienze, il docente svolgerà una
prova.
1. Tale prova potrà essere anche orale, laddove la disciplina coinvolta preveda il solo
accertamento orale delle conoscenze e delle competenze.
2. La prova potrà essere scritta e l’accertamento essere svolto in una o più delle seguenti
modalità:
a. Quesiti a risposta chiusa
b. Quesiti a risposta vero (V) o falso (F)
c. Quesiti a risposta aperta
d. Prova contenente quesiti variamente distribuiti con le modalità a,b,c di cui sopra
e. Trattazione breve di uno o più argomenti
f. Analisi e rielaborazione di uno o più testi
g. Prova con le modalità di cui ai punti d, e, f. Argomenti e quesiti potranno essere
variamente distribuiti
h. Risoluzione di problemi
i. Svolgimento di uno o più esercizi tecnico-pratici
Pag. 44
Al termine del percorso programmato per il recupero delle insufficienze il Consiglio di classe
procederà alla verifica dei risultati ottenuti e ne certifica l’eventuale recupero (art. 3, comma 1, OM
92/07), in base ai giudizi espressi dai docenti che hanno tenuto i corsi.
L’esito della verifica verrà comunicato per iscritto alle famiglie.
LE VERIFICHE DOVRANNO ESSERE EFFETTUATE ENTRO IL 22.03.2014
ATTIVITA’ DI RECUPERO AL TERMINE DELL’ANNO SCOLASTICO
Per gli alunni con giudizio sospeso nello scrutinio di fine anno, l’Istituto organizzerà in alcune
materie corsi di recupero.
Le prove di verifica di recupero del debito scolastico saranno orali, scritte, pratiche, orali e scritte,
orali e pratiche, laddove la disciplina preveda quel tipo di valutazione.
Qualora i genitori, o coloro che ne esercitano la potestà, non ritengano di avvalersi
dell’iniziativa di recupero organizzata dall’istituto, devono comunicarlo alla scuola stessa per
iscritto, fermo restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche di cui ai punti
precedenti (art. 2 DM 80/07).
PARTE QUARTA
PROGETTI EDUCATIVI A.S. 2013/2014
PROGETTO
ACCOGLIENZA
E TUTOR DI
CLASSE
ACCOGLIENZA
E
INTEGRAZIONE
DEGLI
STUDENTI
MIGRANTI
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REFENTE
Prof.ssa
Benedetta
Vergani
Prof.ssa
Tamara Pistis
e
Manuela
Rigamonti
AREA
Star
bene,
successo
scolastico
Star
bene,
sucesso
scolastico
OBIETTIVI
-Conoscere l’organizzazione
e
il
Regolamento d’Istituto;
-partecipare con adeguata consapevolezza
alla vita scolastica;
-instaurare relazioni
positive coi compagni e
con i docenti;
- organizzare in modo
più proficuo lo studio;
- sviluppare atteggiamenti individuali
positivi, che
favoriscano una
partecipazione attiva e
propositiva alla vita
scolastica;
-istituzione di un tutor
di classe che, attraverso
incontri periodici con
gli studenti, monitori il
loro andamento
didattico e li sostenga
nei momenti di
difficoltà favorendo
l’attivazione delle
risorse individuali di
ciascuno.
-Favorire l’integrazione
a scuola e sul Territorio
dei ragazzi provenienti
da Paesi europei ed
extraeuropei.
-Rilevazione
della
situazione di partenza
degli alunni; corsi ed
interventi di lingua per
lo studio dell’Italiano
come LC 2 ( a scuola e
attraverso
progetti
DESTINATARI
Tutti gli alunni
delle classi prime
e seconde.
PARTECIPAZIONE
TEMPI
Obbligatoria
Settembre/ottobre
per
le
attività
di
accoglienza per
le classi prime.
Intero a.s. per il
tutor di classe
Studenti migranti
neoiscritti (arrivati
in Italia durante
l’estate),
neo
arrivati (di recente
immigrazione e/o
che non abbiano
frequentato
la
scuola
dell’obbligo.
Studenti migranti,
che raggiunto un
Obbligatoria
Intero a.s.
esterni); percorsi di
didattica interculturale;
tutoring per i neoarrivati e/o neo-iscritti;
redazione del PEP.
EDUCAZIONE
ALLA SALUTE
Prof.ssa
Giovanna
Limonta
Benedetta
Vergani
Star
bene
e
SPORTELLO
COUNSELING
Prof.ssa
Benedetta
Vergani
Star
bene,
successo
scolastico
CIC- STAR BENE
INSIEME
CON
PAROLE,
MUSICA
E
BALLO”
Prof.ssa
Giovanna
Limonta
Star
bene a
scuola
MADRELINGUA
Prof.ssa
Francesca
Competenze
Pag. 46
Affrontare
alcune
tematiche relative alla
salute, come un bene
personale da gestire
all’interno
della
comunità in cui vive
l’adolescente.
Iniziare a lavorare sulle
“Life
skills”,
competenze sociali e
relazionali
che
permettono ai ragazzi di
affrontare in modo
efficace le esigenze
della vita quotidiana,
rapportandosi
con
fiducia a se stessi, agli
altri e alla comunità.
Risultati
attesi:
maggiore conoscenza di
sé,
maggiore
conoscenza degli altri,
maggiore
consapevolezza
di
quanto
i
propri
comportamenti
influiscano sulla salute,
cambiamento di alcuni
comportamenti rischiosi
per la salute.
Lo
“sportello
counseling” rappresenta
un
luogo
protetto
all’interno della scuola
nel quale gli studenti
posono essere ascoltati
da personale qualificato
(psicologo),
relativamente
a
problematiche affettive,
scolastiche
o
relazionali.
Risultati attesi: un
atteggiamento positivo
dello
studente
all’interno del percorso
educativo-didattico,
superamento
di
difficoltà
relazionali,
miglioramento
del
profitti scolastico.
-Conoscere e saper
utilizzare le proprie
potenzialità espressive;
-conoscere e saper
utilizzare in modo
efficace
le
nuove
tecniche comunicative;
-saper
cogliere
e
sviluppare
le
potenzialità positive del
lavoro condiviso e
cooperativo;
-imparare a lavorare in
gruppo e a dialogare in
modo costruttivo;
-rispettare le differenze
di mentalità, di cultura e
di carattere;
-sviluppare capacità
organizzative.
-Conoscere gli aspetti
culturali e degli stili di
livello B1 (rif.
QCER)
di
conoscenza della
lingua
italiana
necessiatno di un
rinforzo
della
lingua
delle
discipline.
Tutti gli alunni
dell’Istituto.
Obbligatoria
In corso d’anno
Tutti gli alunni
dell’Istituto.
Facoltativa
In corso d’anno
Tutti gli alunni
dell’Istituto
Facoltativa, in orario
pomeridiano
In corso d’anno
Obbligatoria
In corso d’anno
Inglese:
seconde,
classi
terze,
A)
MADRELINGUA
FRANCESE
B)
MADRELINGUA
INGLESE
Isella
linguisti
che
Prof.ssa
Maria Paola
Galbusera
Prof.ssa Anna
Maria Coco
C)
MADRELINGUA
TEDESCO
CERTIFICAZIONI
INTERNAZIONALI
Prof.ssa
Tamara Pistis
PET (INGLESE)
FIT IN DEUTSCH
LIVELLO
A2
(TEDESCO)
Competenze
linguisti
che
Prof.ssa Anna
Maria Coco
Prof.ssa
Pistis,
Prof.ssa Isella
Competenze
linguisti
che
“LAVORHIAMO”
Prof.ssa
Giuseppa
D’Antona
Successo
scolastico
ECDL
CORE
(PATENTE
EUROPEA
DI
GUIDA
DEL
COMPUTER)
Prof.ssa
Letteria
Guglielmo
Successo
scolastico
STAGE
LINGUISTICO
ESTIVO
Pag. 47
vita del paese di cui si
studia la lingua;
-migliorare le capacità
espressive
e
di
comprensione
degli
alunni in L2 attraverso
la
pratica
e
l’esposizione alla lingua
viva ;
-mettere in gioco in
prima persona le abilità
linguistiche acquisite;
-riconoscere
e
valorizzare culture e
stili di vita diversi in
vista di una migliore
consapevolezza
della
identità europea;
-sapersi relazionare con
un docente di lingua e
cultura diversa dalla
propria.
Acquisizione di una
Certificazione
Internazionale
che
misura ed attesta il
livello di conoscenza di
una lingua straniera tra
quelle studiate. Si tratta
di
certificati
riconosciuti a livello
europeo e validi in tutti
i Paesi appartenenti
all’U.E.
quarte e quinte di
tutti gli indirizzi.
Francese: classi
seconde indirizzo
commerciale;
classi terze di tutti
gli indirizzi; classi
quarte a indirizzo
turistico.
Tedesco:
classi
quarte e quinte a
indirizzo turistico.
Stage linguistico di 2
settimane in Francia per
il perfezionamento della
lingua studiata. Gli
alunni
avranno
la
possibilità
di
frequentare un corso
intensivo di lingua con
relativa certificazione,
di partecipare alla vita
quotidiana
della
famiglia ospitante, di
viaggiare e di visitare
luoghi
caratteristici,
sotto la guida di
insegnanti dell’Istituto.
-Motivare gli alunni
diversamente abili e
orientarli e far acquisire
loro
competenze
spendibili nel mondo
del lavoro;
-approntare strumenti
per rendere flessibili i
percorsi
nell’educazione e nella
formazione;
-potenziamento
delle
competenze di base
nell’utilizzo del PC e di
Internet, in modo da
permettere
di
raggiungere
le
competenze necessarie
per poter accedere gli
esami ECDL.
Certificazione, tramite
prove “Test” erogate
dal sistema ATLAS
delle conoscenza dei
concetti fondamentali
dell’informatica e delle
competenze acquisite
nell’uso del personal
computer
circa
le
Facoltativo, in orario
pomeridiano
In corso d’anno
Francia: a partire
da un minimo di
20
studenti
appartenenti
a
tutte le classi di
tutti gli indirizzi
dalle prime alla
quarte.
Facoltativo
Settembre 2014
Alunni
disabili
dell’istituto.
Facoltativo
In corso d’anno
Tutti gli alunni
dell’Istituto
interessati.
Facoltativo
In corso d’anno
Inglese:
classi
quarte e quinte di
tutti gli indirizzi.
Tedesco:
classi
terze in possesso
dei
requisiti
necessari
N° alunni: circa
15,
con
valutazione media
a.s. precedente > o
= a 7.
GRUPPO
SPORTIVO
SCOLASTICO E
FESTA DELLO
SPORT
Prof.ssa
Cristina
Pirovano
Star
bene a
scuola
IL CIELO SOPRA
DI NOI
Prof.ssa
Cristiana
Fisogni
Success
o
scolastic
o
Il QUOTIDIANO
IN CLASSE
Proff.ssa
Giovanna
Limonta
e
Maria Luigia
Bassani
Success
o
scolastic
o
applicazioni più comuni
ad un livello di base.
-Potenziamento
delle
capacità espressive ed
individuali;
-potenziamento
della
solidarietà di gruppo;
-stimolo
alla
corresponsabilità;
-miglioramento
del
rapporto con il proprio
corpo;
-allestimento
e
organizzazione
della
Festa dello Sport a fine
anno.
ATTIVITA’:
-attività di allenamento
per
i
giochi
studenteschi;
allenamento per torneo
interno di pallavolo;
-allenamenti per gare
nella giornata “Festa
dello Sport”;
- Comprendere
l’importanza
dell’osservazione nel
metodo dell’indagine
scientifica;
- saper leggere e
correlare fenomeni
secondo il metodo
scientifico
- Aiutare gli studenti ad
approfondire i fatti e
maturare un opinione
critica su fatti di grande
attualità
Tutti gli alunni
dell’Istituto
Facoltativo
In corso d’anno
in
orario
pomeridiano.
La festa dello
sport si svolgerà
in una mattinata
da definire, tra
aprile e maggio,
presso
la
palestra
di
Rogoredo.
Classi prime
Tutte le
interessate
classi
Obbligatorio
Ottobre 2013
Facoltativo
In corso d’anno
Inoltre l’istituto aderisce :
 al progetto ministeriale di “Istruzione domiciliare”, rivolto ad alunni in obbligo scolastico,
affetti da patologie gravi e debitamente certificate, che impediscano loro la frequenza delle
lezioni per periodi di tempo assai prolungati. Il progetto viene attivato su richiesta e
secondo le condizioni previste dal Ministero.
FORMAZIONE DEI DOCENTI
La Formazione dei docenti è elemento fondamentale per migliorare l’offerta formativa e favorire il
conseguimento degli obiettivi declinati nel POF.
Per la formazione dei docenti è previsto apposito piano annuale attivato dal Ministero, ma anche le
singole scuole, nella loro autonomia, possono attivare specifiche attivita` di formazione.
Per l’a.s. 2013/2014 l’Istituto prevede l’attivazione dei seguenti corsi di formazione interna:
 L’alternanza scuola/lavoro (Seminari di lavoro regionali a Stresa)
 Supervisione dei tutor del Progetto Accoglienza
 Aggiornamento Addetti Sicurezza
 Formazione personale Amministrativo legge Privacy
 Attività formative in rete sui nuovi ordinamenti e sulla didattica e valutazione per
competenze
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INCARICHI: CHI FA CHE COSA
LE FUNZIONI STRUMENTALI
Il Collegio delibera all’inizio di ogni a.s. l’assegnazione di incarichi particolari (sotto il nome di
Funzioni Strumentali) ad alcuni docenti. Tali Funzioni sono finealizzate al conseguimento di
obiettivi generali e specifici indicati nel presente P.O.F.
I docenti, individuati dal Collegio dei docenti a questo scopo, collaborano con il Dirigente
scolastico e con tutte le altre componenti della scuola per svolgere o supportare attività nell’ambito
dei compiti loro affidati. Al termine dell’a.s. relazioneranno all’organo collegiale.
Docente
Area Funzione
Risultati attesi
Maria Luigia Bassani
Ruggero Scalzo
Gestione POF
Compiti per l’orientamento in ingresso: gestione e
aggiornamento POF; accoglienza docenti; formazione docenti.
Marina Bonfanti
Orientamento
Letteria Guglielmo
Diversamente abili
Giuseppa D’Antona
Antonello Solinas
Alunni con bisogni
speciali
a.
Compiti orientamento in ingresso: illustrazione Offerta
Formativa alle scuole medie inferiori; partecipazione a
manifestazioni organizzate da Enti per l’orientamento;
colloqui individuali; raccordo media inferiore con il nostro
Istituto.
b. Compiti orientammento in uscita: per le seconde; per le
quinte incontri con esperti del mondo del lavoro e
università)
Attivita` di coordinamento alunni diversamente abili e
orientamento scolastico per gli alunni diversamente abili in
ingresso ed uscita
Attivita` di coordinamento alunni con bisogni educativi
speciali.
Docenti responsabili di laboratori e servizi
Docente
Corrado del Buono
Paola Galbusera
Modesta Ciancio
Agata Rota
Lia Fracassi
Sabrina Mauri
Giuseppe Villa
Giordano Zizzo
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Area
Gestione del sito web e documenti informatici
Responsabile laboratorio di lingue (3)
Responsabile laboratorio 1
Responsabile laboratorio 2
Responsabile laboratorio 4
Responsabile palestra
Responsabile laboratorio di cucina
Responsabile laboratorio di sala e referente per gli eventi
*******************************************************************************************
Fanno parte integrante del presente documento:
CARTA DEI SERVIZI
REGOLAMENTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI
REGOLAMENTO VIAGGI D’ISTRUZIONE
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
MATERIALI PER L’INTEGRAZIONE DEI DISABILI
MATERIALI PER LE ATTIVITA’ VOLTE A GARANTIRE IL SUCCESSO
FORMATIVO DEGLI ALUNNI MIGRANTI E DEGLI ALUNNI DVA
Approvato con delibera del CDD del 26.11.2013
Adottato con delibera del CdI del 03.12,2012
-
IL DIRIGENTE
Alessandro Fumagalli
Pag. 50
Scarica

piano dell`offerta formativa as 2013/2014