ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
“Padre Gabriele M. Allegra”
VALVERDE – CT
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il Piano dell’Offerta Formativa per l’anno scolastico 2014/2015
è stato elaborato dal Collegio dei Docenti secondo il seguente
schema strutturale:
POF
DATI DELLA SCUOLA
PREMESSA
LETTURA DEL TERRITORIO
PRINCIPI E FINALITA’
ATTIVITA’ INTEGRATIVE
ORGANIGRAMMA
OFFERTA FORMATIVA
ATTIVITA’ DI SOSTEGNO
ATTIVITA’ DI AMPLIAMENTO
DELL’OFFERTA FORMATIVA
AUTOVALUTAZIONE
1
DATI DELLA SCUOLA
ORDINE E GRADO DI SCUOLA: ISTITUTO COMPRENSIVO
DENOMINAZIONE: I. C. S. “Padre Gabriele M. Allegra”
VIA: Vittorio Emanuele, 25
CAP: 95028
CITTA': Valverde
PROVINCIA: Catania
TELEFONO E FAX: 095524077 – 0957213459
CODICE FISCALE: 90014270871
E MAIL: [email protected]
SITO INTERNET: http://www.scuolavalverde.it
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
NUMERO SEZIONI DI SCUOLA DEL'INFANZIA:
NUMERO CLASSI SCUOLA PRIMARIA:
NUMERO CLASSI DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO:
NUMERO DOCENTI:
NUMERO PERSONALE ATA:
2
DIREZIONE DIDATTICA E
AMMINISTRATIVA
VIA VITT. EMANUELE
VALVERDE
SCUOLA DELL'INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA
DI 1° GRADO
-VALVERDE
-VALVERDE
- ACI
BONACCORSI
-ACI
BONACCORSI
-MAUGERI
-VALVERDE
-ACI
BONACCORSI
- S. ANNA
-S. ANNA
3
PREMESSA
Il POF viene elaborato dal Collegio dei Docenti in coerenza con il Profilo Educativo,
Culturale e Professionale (P. E. CU. P.) della scuola e delle scelte generali di gestione
e di amministrazione definite dal Consiglio di Istituto, tenendo conto delle proposte e
dei pareri formulati dai genitori.
Il POF riflette l’esigenza del contesto culturale, sociale, economico della realtà
locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell’offerta formativa. Esso
esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa, formativa e
organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia.
Il Collegio dei Docenti unitario dell’Istituto Comprensivo ha approvato,
all’unanimità, per l’aspetto pedagogico – didattico, il Piano dell’Offerta Formativa
in data 17/01/2014 con delibera n.144.
Il Consiglio di Istituto ha adottato all’unanimità il medesimo Piano dell’Offerta
Formativa” nella seduta del giorno 18/01/2014 con delibera n.4.
LETTURA DEL TERRITORIO
L’Istituto opera sul comune di Valverde, comprese le frazioni di Maugeri e S. Anna, nonché nel
comune di Aci Bonaccorsi e a S. Giovanni La Punta con un plesso di scuola speciale.
L’espansione edilizia degli ultimi anni, verificatasi soprattutto nei comuni di Valverde e Aci
Bonaccorsi, ha ulteriormente determinato la presenza di realtà socio-culturali diverse.
VALVERDE
CARATTERISTICHE TERRITORIALI
SONO PRESENTI:
a) Servizi di prima necessità
b) Servizi sociali e ricreativi
- parrocchia
- pro loco
- centro sociale comunale
- associazione volontariato “Misericordia”
- biblioteca
- campi sportivi
TIPOLOGIA UTENZA :
-
Valverde - Santuario
stabile con presenza di gruppi minoritari extracomunitari
prevalente presenza di lavoratori impegnati nell’edilizia e nei settori commerciale e
artigianale.
presenza in aumento di lavoratori impegnati nel settore terziario
ACI BONACCORSI
CARATTERISTICHE TERRITORIALI
SONO PRESENTI:
a)
b)
-
Servizi di prima necessità
Servizi sociali e ricreativi
parrocchia
campo di calcio
due campi da tennis
biblioteca comunale
oratorio gestito da suore canossiane
istituto di religione che accoglie bambini di famiglie disagiate
Aci Bonaccorsi - Chiesa Madre
-
centro sociale
pro-loco
teatro comunale “L.Sciascia”
TIPOLOGIA UTENZA:
-
stabile, con presenza di gruppi minoritari extracomunitari
prevalente presenza di lavoratori impegnati nel settore terziario
minoranza di lavoratori impegnati nei settori commerciale e artigianale
MAUGERI
Frazione di Valverde
CARATTERISTICHE TERRITORIALI
SONO PRESENTI:
-
Servizi sociali e ricreativi
Parrocchia
TIPOLOGIA UTENZA :
-
Maugeri - Biblioteca Comunale
Stabile, con presenza di gruppi minoritari extracomunitari
Prevalente presenza di lavoratori artigiani muratori; minoranza di operai – impiegati
Presenza in aumento di lavoratori impegnati nel settore terziario
S. ANNA
Frazione di Valverde
CARATTERISTICHE TERRITORIALI
SONO PRESENTI:
-
centro sociale
TIPOLOGIA UTENZA:
-
prevalente presenza di lavoratori impegnati nel settore terziario.
PLESSO ISTITUTO PECORINO
SCUOLA SPECIALE PER HANDICAPPATI MOLTO GRAVI
(S. GIOVANNI LA PUNTA)
CARATTERISTICHE TERRITORIALI
SONO PRESENTI:
a) servizi di prima necessità
b) servizi sociali e ricreativi.
TIPOLOGIA UTENZA:
-
Famiglie di estrazione sociale diversificata sia per località di provenienza che per livello
culturale
Nuclei familiari piuttosto numerosi.
TRASPORTO ALUNNI
Il servizio di trasporto per gli alunni è a carico dei relativi Comuni ove sono ubicati i plessi
dell’Istituto comprensivo di Valverde.
Il suddetto servizio è offerto agli alunni anche in occasione di visite guidate in orario curricolare.
INDICAZIONI NAZIONALI Scuola, Costituzione, Europa
Nella consapevolezza della relazione che unisce cultura, scuola e persona, la
finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona,
all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea,
nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità
individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie.
La scuola italiana, statale e paritaria, svolge l’insostituibile funzione pubblica
assegnatale dalla Costituzione della Repubblica, per la formazione di ogni persona e
la crescita civile e sociale del Paese. Assicura a tutti i cittadini l’istruzione
obbligatoria di almeno otto anni (articolo 34), elevati ora a dieci. Contribuisce a
rimuovere “gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la
libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona
umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica,
economica e sociale del Paese” (articolo 3).
L’azione della scuola si esplica attraverso la collaborazione con la famiglia
(articolo 30), nel reciproco rispetto dei diversi ruoli e ambiti educativi nonché con le
altre formazioni sociali ove si svolge la personalità di ciascuno (articolo 2).
La scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado
costituiscono il primo segmento del percorso scolastico e contribuiscono in modo
determinante all’elevazione culturale, sociale ed economica del Paese e ne
rappresentano un fattore decisivo di sviluppo e di innovazione.
L’ordinamento scolastico tutela la libertà di insegnamento (articolo 33) ed è
centrato sull’autonomia funzionale delle scuole (articolo 117). Le scuole sono
chiamate a elaborare il proprio curricolo esercitando così una parte decisiva
dell’autonomia che la Repubblica attribuisce loro. Per garantire a tutti i cittadini pari
condizioni di accesso all’istruzione ed un servizio di qualità, lo Stato stabilisce le
norme generali cui devono attenersi tutte le scuole, siano esse statali o paritarie. Tali
norme comprendono: la fissazione degli obiettivi generali del processo formativo e
degli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli studenti; le
discipline di insegnamento e gli orari obbligatori; gli standard relativi alla qualità del
servizio; i sistemi di valutazione e controllo del servizio stesso.
Con le Indicazioni nazionali s’intendono fissare gli obiettivi generali, gli obiettivi
di apprendimento e i relativi traguardi per lo sviluppo delle competenze dei bambini e
ragazzi per ciascuna disciplina o campo di esperienza. Per l’insegnamento della
Religione Cattolica, disciplinata dagli accordi concordatari, i traguardi di sviluppo
delle competenze e gli obiettivi di apprendimento sono definiti d’intesa con l’autorità
ecclesiastica (decreto del Presidente della Repubblica dell’11 febbraio 2010).
Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui
tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite
dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del
18 dicembre 2006i) che sono: 1) comunicazione nella madrelingua; 2) comunicazione
nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e
tecnologia; 4) competenza digitale; 5) imparare a imparare; 6) competenze sociali e
civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza ed espressione
culturale . Queste sono il punto di arrivo odierno di un vasto confronto scientifico e
culturale sulle competenze utili per la vita al quale l’Italia ha attivamente partecipato.
L’impegno a far conseguire tali competenze a tutti i cittadini europei di qualsiasi età,
indipendentemente dalle caratteristiche proprie di ogni sistema scolastico nazionale,
non implica da parte degli Stati aderenti all’Unione europea l’adozione di
ordinamenti e curricoli scolastici conformi ad uno stesso modello. Al contrario, la
diversità di obiettivi specifici, di contenuti e di metodi di insegnamento, così come le
differenze storiche e culturali di ogni paese, pur orientati verso le stesse competenze
generali, favoriscono l’espressione di una pluralità di modi di sviluppare e realizzare
tali competenze. Tale processo non si esaurisce al termine del primo ciclo di
istruzione, ma prosegue con l’estensione dell’obbligo di istruzione nel ciclo
secondario e oltre, in una prospettiva di educazione permanente, per tutto l’arco della
vita.
Nell’ambito del costante processo di elaborazione e verifica dei propri obiettivi e
nell’attento confronto con gli altri sistemi scolastici europei, le Indicazioni nazionali
intendono promuovere e consolidare le competenze culturali basilari e irrinunciabili
tese a sviluppare progressivamente, nel corso della vita, le competenze-chiave
europee.
" PRINCIPI E FINALITA’ "
Il Piano dell'Offerta Formativa e la Carta dei Servizi della scuola si ispirano agli artt. 3, 33
e 34 della "Costituzione Italiana".
-Art. 1UGUAGLIANZA-IMPARZIALITA'
Nell'erogazione del servizio scolastico, in ottemperanza all'art.3 della Costituzione Italiana,
nessuna discriminazione può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, etnia,
lingua, religione, opinioni politiche e condizioni personali e sociali. Per garantire questo
principio di uguaglianza la scuola si propone di:
1.1. Analizzare le condizioni socio-culturali e ambientali, attraverso un'attenta diagnosi
del territorio.
1.2. Adottare criteri collegiali di equità nell'assegnazione degli alunni alle sezioni ed alle
classi. Per la formazione delle sezioni, ove sia possibile l'omogeneità per età e
l'equilibrio numerico tra maschi e femmine. Per la formazione delle classi rispettare
dove sia possibile l'equilibrio numerico tra maschi e femmine e l'eterogeneità
attraverso la costituzione di "fasce di livello" che possano favorire il massimo grado
di socializzazione tra sessi e di integrazione culturale tra alunni di religione, lingua,
razza, etnia diversa.
1.3. Garantire la piena offerta formativa rispettante il principio del diritto allo studio,
offrendo pari opportunità educative attraverso strategie di decondizionamento ed
attraverso un insegnamento individualizzato.
1.4. Progettare curriculi di educazione interculturali ispirati al principio di cooperazione
basato non solo sulla tolleranza, ma anche sull'arricchimento reciproco, sulla
valorizzazione della diversità, elementi che concorrono alla crescita ed alla
formazione degli alunni.
1.5. Stipulare convenzioni con U.S.L. ed Enti Locali per garantire l'assistenza medicopsico-pedagogica ad alunni in difficoltà ed assistenza igienico-sanitaria ai portatori di
handicap.
1.6. Provvedere ad eliminare le barriere architettoniche per gli alunni portatori di
handicap fisico.
1.7. Mantenere un atteggiamento imparziale ed equo nei confronti di tutti gli alunni al
fine di creare un clima disteso e sereno.
-Art. 2REGOLARITA'
2.1.
2.2.
2.3.
2.4.
Per garantire la regolarità del servizio la Scuola si propone di:
Assicurare l'osservanza dell'orario di entrata e di uscita di tutti gli operatori scolastici
secondo le modalità stabilite dal REGOLAMENTO DI ISTITUTO.
Vigilare sull'incolumità degli alunni in rapporto all'orario di lavoro ed ai compiti
degli operatori scolastici.
Informare le famiglie, per tempo regolamentato, su modalità e tempi di eventuali
agitazioni sindacali, attraverso comunicazioni scritte affisse alle bacheche dei plessi
e/o avvisi su diario personale di ogni alunno.
Favorire, attraverso un'adeguata organizzazione, la partecipazione democratica e la
responsabilizzazione dei genitori o di chi ne fa le veci.
-Art. 3ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE
Per favorire l'accoglienza dei genitori e degli alunni, l'inserimento e l'integrazione di
questi ultimi il corpo docente si impegna a:
3.1.
3.2.
3.3.
3.4.
Manifestare atteggiamenti di disponibilità, apertura al dialogo, fiducia e
collaborazione nei confronti dei genitori e degli alunni.
Favorire un interscambio diretto di interessi comuni attraverso assemblee e/o sul
diario personale degli alunni.
Garantire l'inserimento e l'integrazione di tutti gli alunni e in particolare di quelli
stranieri ed extracomunitari, dei portatori di handicap e dei bambini di religione
diversa, attraverso l'uso del fascicolo personale, di questionari per la conoscenza
socio-culturale ed ambientale al fine di redigere una adeguata programmazione
educativo-didattica nel rispetto dei diritti dell'uomo.
Proporre iniziative di aggiornamento (compatibilmente con la disponibilità delle
risorse finanziarie dell’Istituto) sui seguenti temi: educazione alla salute, alla legalità,
alle pari opportunità, all'intercultura, sui disagi legati a disabilità psico-fisiche e
sensoriali.
-Art. 4DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA
4.1.
4.2.
Per garantire il diritto di scelta, l'obbligo scolastico e la frequenza degli alunni la
Scuola si propone di esplicare tutte le attività che rientrano nella propria sfera di
competenza secondo le forme ed i limiti previsti dalla normativa vigente.
I genitori hanno la facoltà di scegliere tra le Istituzioni che erogano il servizio
scolastico. La Scuola si impegna ad accogliere tutte le domande di iscrizione fino ad
esaurimento dei posti disponibili sulla base dei criteri adottati nel Regolamento
d'Istituto.
I docenti vigileranno costantemente sull'assorbimento nell'obbligo scolastico e sulla
regolare frequenza degli alunni. In caso di numerose assenze, ingiustificate, saltuarie
o prolungate, gli Insegnanti inoltreranno, tramite gli Uffici Amministrativi di
Direzione, cartoline di richiamo.
-Art. 5PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA, TRASPARENZA
Per favorire la partecipazione democratica alla gestione sociale della scuola il corpo
docente si impegna a tradurre in termini operativi le indicazioni contenute sulla
presente "CARTA DEI SERVIZI DELLA SCUOLA" improntando la propria azione
ad uno spirito di massima disponibilità e collaborazione sulla base di criteri, di
efficienza e trasparenza.
-Art. 6LIBERTA' DI INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE
6.1.
6.2.
6.3.
Nel rispetto delle norme costituzionali, ai Docenti è garantita la libertà
d'insegnamento intesa come autonomia didattica e come libera espressione culturale
del Docente.
Tale libertà contribuisce a garantire la formazione della personalità dell'alunno nel
rispetto degli obiettivi formativi generali e specifici della Scuola Materna ed
Elementare.
L'aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale
scolastico. Si effettuano forme di aggiornamento e autoaggiornamento secondo le
modalità previste dal C.C.N.L.
“FINALITA’ GENERALI DELL’AZIONE EDUCATIVA”
La scuola , tenendo conto degli effettivi bisogni degli alunni, del Profilo Educativo, Culturale e
Professionale dello studente, alla fine del primo ciclo di istruzione (D. L. 59 del 19/02/2004 e
C.M. 84/2005), si propone di far acquisire le seguenti competenze:
1. riconoscere e gestire i diversi aspetti della propria esperienza motoria , emotiva e razionale ,
consapevole ( in proporzione all’età) della loro interdipendenza e integrazione nell’unità che ne
costituisce il fondamento;
2. abituarsi a riflettere, con spirito critico , sia sulle affermazioni in genere, sia sulle considerazioni
necessarie per prendere una decisione;
3. concepire liberamente progetti di vario ordine – dall’esistenziale al tecnico - e tentare di attuarli,
nei limiti del possibile, con la consapevolezza dell’inevitabile scarto tra concezione e attuazione,
tra risultati sperati e risultati ottenuti;
4. avere gli strumenti di giudizio sufficienti per valutare se stessi , le proprie azioni, i fatti e i
comportamenti individuali, umani e sociali , alla luce di parametri derivati dai grandi valori
spirituali che ispirano la convivenza civile;
5. avvertire interiormente, sulla base della coscienza personale, la differenza tra il bene e il male
ed essere in grado, perciò, di orientarsi di conseguenza nelle scelte di vita e nei comportamenti
sociali e civili;
6. essere disponibili al rapporto di collaborazione con gli altri, per contribuire con il proprio
apporto personale alla realizzazione di una società migliore;
7. avere consapevolezza, sia pure adeguata all’età , delle proprie capacità e riuscire, sulla base di
esse, a immaginare e progettare il proprio futuro, predisponendosi a gettare le basi con
appropriate assunzioni di responsabilità.
Il nostro Istituto, inoltre, si impegna ad utilizzare nel modo migliore tutte le risorse educative di
cui dispone, al fine di favorire negli alunni una formazione integrale, promuovendo la cultura della
libertà dei diritti e del rispetto della dignità della persona attraverso :
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
stabilità e positività delle relazioni;
flessibilità e adattabilità a situazioni non conosciute o impreviste;
partecipazione e comunicazione;
possibilità di dare senso e significato alle esperienze;
autonomia;
accettazione e rispetto degli altri e dei “diversi da sé”;
individuazione di situazioni attuali di pace/guerra, sviluppo /regressione, cooperazione/
individualismo, rispetto/violazione dei diritti umani;
8. impegno personale in iniziative di solidarietà.
FINALITA’ EDUCATIVO - DIDATTICHE
SCUOLA DELL’INFANZIA
La scuola dell’Infanzia concorre all’educazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo,
morale e sociale dei fanciulli e ne promuove le potenzialità di relazione, di autonomia, di creatività
e di apprendimento tenendo sempre presente le pari opportunità educative. Inoltre, nel rispetto della
primaria responsabilità educativa dei genitori, contribuisce alla formazione integrale dei bambini e,
nella sua autonomia didattica e pedagogica, realizza il profilo educativo.
SCUOLA PRIMARIA
La scuola primaria nel suo “Processo Formativo” farà riferimento alle seguenti esigenze formative:
• sviluppare e migliorare i rapporti e le relazioni interpersonali
• promuovere, integrando il curricolo tradizionale con attività, anche opzionali, lo sviluppo di
linguaggi diversi (teatrale, musicale …)
• offrire un significativo approccio alle tecnologie informatiche
• apprendere una seconda lingua
nonché favorire:
! Sviluppo integrale della personalità
! Educazione alla convivenza civile
! Maturazione dell’identità personale
! Conquista dell’autonomia e della capacità decisionale
! Alfabetizzazione culturale e sviluppo competenze
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
La scuola Secondaria di primo grado ha come principali finalità:
• la crescita delle capacità autonome di studio
• il rafforzamento delle attitudini all’interazione sociale
• l’organizzazione e l’accrescimento delle conoscenze e delle abilità
• lo sviluppo delle competenze e delle capacità di scelta corrispondenti alle attitudini degli
allievi
• lo sviluppo della personalità degli allievi attraverso la diversificazione didattica e
metodologica
• l’orientamento per la successiva scelta di istruzione e formazione
Il nostro Istituto promuove, inoltre, con interventi didattici trasversali alle discipline, la
valorizzazione e l’insegnamento della storia, della letteratura e del patrimonio linguistico siciliano
(Legge Regionale 9/2011), al fine di sviluppare negli studenti la consapevolezza della propria
identità regionale.
INTEGRAZIONE SCOLASTICA
Il nostro Istituto, considerando la diversità come risorsa ed opportunità di ampliamento di
conoscenze e tenendo conto delle “LINEE GUIDA PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA
DEGLI ALUNNI CON DISABILITA’ ” e della normativa vigente sull’inserimento degli alunni di
altre culture, accoglie ogni alunno con l’intento di costruire sia condizioni relazionali che agevolino
il benessere, la cooperazione, la solidarietà, la stima di sé sia situazioni pedagogico-didattiche atte a
favorire il pieno sviluppo personalogico mediante l’acquisizione di conoscenze, competenze,
abilità, autonomie. Inoltre, con l’emanazione della Direttiva Ministeriale del 27/12/2012, viene
potenziata la cultura dell’inclusione, la quale consente di individuare i bisogni educativi speciali
(B.E.S.) degli alunni.
A tal fine l’organizzazione scolastica prevede:
•
•
•
Una F.S. che coordina le attività di sostegno per gli alunni disabili, di intervento didattico
per alunni di altre culture e con B.E.S.,cura i rapporti con le famiglie e gli EE.LL.
Un nucleo di supporto alla F.S. costituito da rappresentanti dei docenti di sostegno dei tre
ordini e gradi per approfondire e divulgare in modo capillare normativa, informazioni,
progetti, ecc.
Una F.S. , un docente-referente per la scuola dell’infanzia e primaria, un docente-referente
per la scuola secondaria di I grado e un nucleo di supporto costituito da alcuni docenti
curricolari dei tre ordini e gradi di scuola al fine di approfondire e divulgare la conoscenza
della normativa sui B.E.S., dei principali strumenti da utilizzare per l’individuazione
precoce del rischio di DSA, delle strategie educativo-didattiche di potenziamento e di aiuto
compensativo, delle forme adeguate di verifica e valutazione.
PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’
Direttiva M. 27/12/2012 e CM n° 8 del 6/3/2013
A.S. 2013-2014
Proposto dal G.L.I. d’istituto in data 26/06/2013
Deliberato dal collegio dei docenti in data 27/06/2013
Nei punti che seguono sono riportate le opzioni programmatiche e le variabili significative che
orientano le azioni volte a dare attuazione e migliorare il livello di inclusività dell’istituzione
scolastica.
1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni);
2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati);
3) strumenti compensativi;
4) misure dispensative;
5) impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e immateriali.
La formula “impiego calibrato” allude tanto al fatto che ciascuna delle cinque strumentalità potrà
essere dosata in ragione delle esigenze di ciascuno che alla possibilità che in esse vengano
ricomprese anche azioni trans-didattiche quali servizi di aiuto alla persona, abbattimento e
superamento di barriere di varia natura etc (Assistenti alla comunicazione- Educatori).
LA SITUAZIONE ATTUALE
Il quadro generale della distribuzione degli alunni con BES nel nostro istituto, rilevati con apposito
monitoraggio nel mese di settembre, è sintetizzato nella tabella che segue:
SC. INFANZIA
SC. PRIMARIA
SC. SEC. 1°
N°
N°
32
N°
14
N°
N°
8
N°
15
N°
N°
4
N°
N°
2
N°
N°
5
N°
N°
7
N°
alunni con disabilità
3
alunni con DSA
alunni con deficit del
linguaggio
alunni con ADHD di tipo lieve
N°
2
2
alunni con disturbo
oppositivo provocatorio
N°
alunni stranieri con
cittadinanza straniera
N°
alunni con disagio socio
culturale
N°
N°
14
N°
alunni con affido ad un
istituto dai S.S.
N°
N°
2
N°
2
N°
N°
5
N°
3
5
12
alunni con disagio familiare
PUNTI DI CRITICITA’ E PUNTI DI FORZA
L’inclusione non è uno status ma un processo che, come tutti i processi, riscontra punti di criticità e
punti di forza.
Punti di criticità :
- ridotto numero delle risorse di sostegno a favore degli alunni con disabilità (insegnanti di
sostegno, personale ATA con titolo, Assistenti socio-assistenziali, Educatori professionali);
- alunni stranieri non alfabetizzati che si iscrivono in corso d’anno;
- ridotte forme di sussidio da parte dei servizi sociali dei comuni di Valverde ed Aci
Bonaccorsi a favore delle famiglie con gravi problemi socio-economici;
- presenza di barriere architettoniche interne ed esterne alla scuola in alcuni plessi che
limitano la mobilità degli alunni con disabilità motoria;
- mancanza di servizi igienici a norma per alunni con disabilità motoria in alcuni plessi;
- situazioni di tensione fra i genitori delle classi frequentati da alunni con BES che
manifestano comportamenti disturbanti e/o a rischio;
- difficoltà nel desumere, per gli alunni neo-iscritti, dalla documentazione presentata,
informazioni sufficienti utili a prevedere eventuali BES per l’anno scolastico successivo;
- insufficiente numero di classi con LIM;
- ridotta ampiezza delle aule ( in alcuni plessi).
Punti di forza:
- docente titolare di funzione strumentale ex art. 33 CCNL responsabile dell’area
dell’inclusione;
- gruppo di lavoro sull’inclusività;
- palestra e spazi laboratoriali presenti anche se in pochi plessi;
- software specifici;
- biblioteca e laboratorio musicale ( in alcuni plessi).
6) OBIETTIVI E VALUTAZIONE
Tutti gli alunni riconosciuti e riportati nella tabella hanno diritto ad uno specifico piano:
a) Piano Educativo Individualizzato ex art. 12, comma 5 della L. 104/1992, a favore degli alunni
con disabilità;
b) Piano Didattico Personalizzato ex art. 5 del DM N° 5669 del 12/7/2011 e punto 3.1 delle "linee
guida" allegate, per gli alunni con DSA o con disturbi riconducibili ex punto 1 della direttiva
ministeriale del 27/12/2012;
c) Piano Didattico Personalizzato per tutti gli alunni con BES diversi da quelli richiamati alle lettere
“a” e “b”.
Nei predetti piani devono essere esplicitati gli obiettivi didattici da perseguire per il tramite dei piani
medesimi.
In aggiunta agli obiettivi didattici specifici sono indicati anche i seguenti “obiettivi di sistema” di
carattere trasversale:
1) accoglienza: tutti gli alunni, inclusi quelli con BES, hanno diritto a due forme di accoglienza:
a) accoglienza di natura socio-affettiva nella comunità scolastica;
b) accoglienza in ragione del proprio stile cognitivo, ossia diritto ad una comunicazione
didattica (vedere successivo punto 3) che tenga conto delle proprie specifiche preferenze e
risorse di apprendimento; a tale riguardo si richiamano: canale iconico (preferenza per
disegni, immagini, schemi etc), canale verbale (preferenze per il testo scritto/orale), canale
operativo-motorio (preferenza per manipolazioni, costruzioni etc);
2) abbattimento delle barriere architettoniche e non architettoniche interne ed esterne alla scuola;
3) comunicazione didattica: oltre che per effetto di contenuti disciplinari e metodologici
opportunamente selezionati, la comunicazione didattica dovrà risultare “inclusiva” anche rispetto
alle variabili di “stile comunicativo” comprendenti la valutazione incoraggiante, l’attenzione per le
preferenze dell’alunno, la cura della prossemica, l’ascolto, il “registro” e il tono della voce, la
modulazione dei carichi di lavoro etc.
ATTIVITA’ INTEGRATIVE E DI APPROFONDIMENTO
SCELTE DALL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
L’Istituto, per l’anno scolastico 2014/2015, contestualmente alle attività didattiche
curricolari, propone l’attuazione di una serie di iniziative e progetti al fine di favorire
negli alunni il raggiungimento degli obiettivi stabiliti nel curricolo di base nonché
l’acquisizione di ulteriori competenze e conoscenze.
Si tratta di attività progettuali che affrontano e approfondiscono argomenti relativi a:
• Educazione alla legalita’
• Educazione stradale
• Educazione ambientale
• Educazione alla salute
• Convivenza civile
• Educazione allo sport
Le attività integrative programmate vengono sviluppate in maniera trasversale e
coinvolgono tutti gli alunni dei tre ordini di scuola. Inoltre, per favorire un maggiore
approfondimento dei contenuti disciplinari, il Collegio dei Docenti programma visite
d’istruzione che, a seconda della destinazione, possono svolgersi in orario
antimeridiano o avere la durata di uno o più giorni.
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
ATTIVITA’ FACOLTATIVE
Quest’area del POF comprende tutte le attività formative proposte agli alunni, in
orario extracurricolare, senza obbligo di frequenza.
Per l’anno scolastico 2014/2015 l’Istituto propone, agli alunni di tutti e tre gli ordini
di scuola, progetti finalizzati allo sviluppo e al consolidamento delle seguenti aree:
Area linguistico-espressiva
Attività di drammatizzazione e di canto (anche in lingua straniera);elaborazione e
realizzazione di cortometraggi; realizzazione di ricerche e di studio delle origini del
nostro dialetto; avviamento allo studio del latino; attività di consolidamento della
lingua italiana.
Area artistico-espressiva
Attività manuali e pratiche volte alla realizzazione di oggetti vari, anche in ceramica
nell’apposito laboratorio; realizzazione di cartelloni e disegni effettuati con diverse
tecniche. Corsi di musica finalizzati all’apprendimento del suono di strumenti
musicali.
Area motoria
Attività sportive e giochi motori di squadra con partecipazione a tornei interscolastici.
Area scientifica (con particolare riguardo per l’Educazione ambientale e
l’Educazione alla salute)
Attività di ricerca e di scoperta dell’ambiente naturale che ci circonda e attività di
studio su ciò che favorisce una migliore qualità della vita dell’uomo.
Attività di laboratorio scientifico. Attività di tecnologia e informatica.
Consolidamento e potenziamento
Nella scuola primaria e secondaria di 1° grado sono previsti progetti mirati al
recupero e al consolidamento delle discipline, nonché attività di potenziamento delle
abilità.
RIPARTIZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE
SCUOLA PRIMARIA
Monte ore settimanale
27,5 ore
27,5 ore
Ore per classe
Discipline
1^
2^
3^ 4^ 5^
•
LINGUA ITALIANA
8
8
7
•
LINGUA INGLESE
1
2
3
•
STORIA E GEOGRAFIA
3
3
3
•
MATEMATICA
7
6
6
•
SCIENZE
2
2
2
•
TECNOLOGIA
1
1
1
•
MUSICA
1
1
1
•
ARTE E IMMAGINE
1
1
1
•
SCIENZE MOTORIE E
1
1
1
2
2
2
0,5
0,5
0,5
SPORTIVE
•
RELIGIONE
ATTIVITA’ LABORATORIALI
OPZIONALI
Rientro pomeridiano per attività opzionali dalle ore 15,30 alle ore 18,00 tutti i
martedì per gli alunni delle classi 5^ del plesso di Via Dante, a completamento di
un curricolo di 30 ore ( Del. n° 3 del C.d.I. del 06/09/2013 e Del. N° 66 del C.d.I. del
09/09/2014)
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
30 ore settimanali
DISCIPLINE
RIPARTIZIONE ORARIA/CLASSI
1^
2^
3^
•
LINGUA ITALIANA
6
6
6
•
STORIA/ED CIVICA
2
2
2
•
GEOGRAFIA
1
1
1
•
MATEMATICA/SCIENZE
6
6
6
•
INGLESE
3
3
3
•
SECONDA LINGUA COM.
2
2
2
•
TECNOLOGIA
2
2
2
•
ARTE E IMMAGINE
2
2
2
•
MUSICA
2
2
2
•
SCIENZE MOTORIE
2
2
2
•
RELIGIONE
1
1
1
•
APPROF. MAT. LET.
1
1
1
Per quanto concerne l’insegnamento della religione cattolica, la Circolare
Ministeriale n. 96 del 2012 consente ai genitori degli alunni di esercitare la
scelta, all’atto dell’iscrizione alle varie istituzioni scolastiche, di avvalersi o meno
dell’insegnamento della religione cattolica.
Il Collegio dei docenti programmerà, una specifica attività didattica alternativa
(tenendo conto delle richieste dell’utenza) e fisserà contenuti e obiettivi nel
rispetto dei vincoli posti dalla normativa.
STRUTTURA DELLO “STAFF”
D IRIGE N TE SC OL ASTICO
Dott.ssa L. D’Agata
DSGA
RUSSO RITA
VICARI
Marino M. Grazia
Chillemi Claudio
FUNZIONI STRUMENTALI:
-Gestione del POF
-Coordinamento attività di sostegno
-Orientamento e continuità
-Valutazione d’istituto
-Sostegno informatico ai docenti
REFERENTI
MINISTERIALI
NUCLEI DI
SUPPORTO
•
•
•
•
•
•
COMITATO
DI
DIREZIONE
COMITATO
DI
VALUTAZIONE
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
EDUCAZIONE AMBIENTALE E
ALIMENTARE
EDUCAZIONE STRADALE
EDUCAZIONE ALLA
LEGALITA’/PARI OPPORTUNITA’
DISPERSIONE SCOLASTICA
SCUOLA SICURA
CONSIGLIO D’ISTITUTO
D IR IG. SC OLA ST ICO
DOTT.SSA L. D’AGATA
DSGA
RUSSO RITA
RAPPRESENTANTI
DEI DOCENTI
RA PP RESEN TA NT
I P ERSO NA LE
A TA
RAPPRESENTANTI
DEI GENITORI
VALUTAZIONE
Per i docenti dell’istituto la valutazione è parte integrante della programmazione, non
solo come controllo degli apprendimenti, ma come verifica dell’intervento didattico
al fine di operare con flessibilità sul processo educativo.
La valutazione così intesa non è mai giudizio sulla persona e sul suo valore, ma la
certificazione di ciò che sa fare un alunno in un determinato momento della sua
crescita.
COME SI VALUTA
La valutazione accompagna i processi di insegnamento-apprendimento e permette
agli insegnanti:
- di personalizzare il percorso formativo di ciascun alunno;
- di predisporre collegialmente percorsi individualizzati per alunni in difficoltà;
agli alunni:
- di essere consapevoli del proprio modo di apprendere;
- di riconoscere le difficoltà incontrate e le strategie utilizzate per superarle;
- di conoscere i propri punti di forza e di debolezza.
La valutazione è un monitoraggio degli apprendimenti che passa attraverso:
-
la valutazione della situazione di partenza;
le osservazioni sistematiche dei processi di apprendimento;
le osservazioni dei comportamenti;
i risultati delle verifiche.
La valutazione è un’operazione che va oltre la misurazione di una media matematica,
perché tiene conto anche della continuità, dell’impegno e dell’interesse.
Per gli alunni con certificazione di handicap, la valutazione deve tenere conto degli
obiettivi contemplati dal piano educativo individualizzato/differenziato e deve essere
vista come un’azione pluridimensionale che tiene conto del contesto, delle risorse, del
lavoro di gruppo e delle scelte metodologiche e didattiche. Per gli alunni con DSA la
valutazione fa riferimento ai percorsi personalizzati programmati dai consigli di
classe coinvolti, con le indicazioni di compenso e di dispensa.
25
STRUMENTI UTILIZZATI
-
prove oggettive;
interrogazioni e discussioni guidate;
prove strutturate e non, funzionali ai diversi linguaggi;
osservazioni sistematiche anche sulla partecipazione e socializzazione.
A tal proposito i docenti del nostro istituto da anni sono impegnati nella definizione
di prove di verifica, con l’obiettivo di una valutazione condivisa nelle strategie, nei
contenuti e nelle modalità di presentazione delle prove stesse, nell’ottica di
un’effettiva continuità tra i diversi ordini di scuola.
QUANDO SI VALUTA
- all’inizio dell’anno scolastico (prove di ingresso );
- durante e al termine delle unità di apprendimento;
- alla fine dei due quadrimestri.
Particolare cura viene data all’aspetto della comunicazione con la famiglia: il
processo di apprendimento va costruito insieme, attraverso il dialogo e il confronto
aperti.
26
AUTOVALUTAZIONE
Le pratiche di autovalutazione
dell’autonomia delle scuole
rappresentano una delle espressioni più alte
in quanto rappresentano la capacità di valutare
criticamente il proprio operato e di apprendere dall’esperienza.
L’autovalutazione costituisce la base informativo - conoscitiva per qualsiasi azione di
controllo sociale risultando funzionale agli operatori interni, in quanto il feed - back
sulla propria azione è base per una revisione delle proprie scelte.
L’autovalutazione, pertanto, sarà attuata al fine di:
• Fornire una guida all’azione di sviluppo;
• Consentire un controllo sistematico dei risultati;
• Valorizzare l’identità della scuola;
• Legittimare l’autonomia della scuola;
• Promuovere un’azione di miglioramento.
27
REPUBBLICA ITALIANA – REGIONE SICILIANA
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI VALVERDE
“Padre Gabriele Maria Allegra”
C.so Vitt. Emanuele s.n. – 95028 VALVERDE (CT)
Tel. 095/524077 – Fax 095/7213459 – c.c.p. 24605909 – C.F. 90014270871
E-mail: [email protected] – Internet: http://www.scuolavalverde.it
REGOLAMENTO D'ISTITUTO
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Gli alunni sono ammessi a entrare a scuola secondo gli orari stabiliti nei plessi.
Gli alunni devono rispettare l’orario di ingresso (come stabilito nel plesso
d’appartenenza).
In casi di ripetute violazioni dell’orario di inizio delle lezioni, l’accesso all’interno
dell’istituto deve essere autorizzato dal dirigente scolastico o da un suo delegato.
Nel caso in cui i ritardi dovessero ripetersi, la scuola informerà la famiglia con
comunicazione scritta.
Ad inizio di anno scolastico i genitori hanno l’obbligo di ritirare in segreteria il libretto
per le giustificazioni.
La giustificazione va esibita il giorno successivo all’assenza. Per le assenze continuative
oltre i cinque giorni, dovute a malattia, la giustificazione deve essere corredata da
certificato medico.
Qualora gli alunni dovessero lasciare la scuola prima della fine delle lezioni, il dirigente
o un suo delegato autorizzerà l’uscita dell’alunno solo se prelevato dal genitore o da
persona da lui autorizzata.
Le ripetute assenze,i ritardi e le uscite anticipate vengono valutati dal consiglio di classe
in sede di scrutinio finale.
E’ necessario rispettare le strutture e gli arredi scolastici.
I genitori rispondono, in solido, degli eventuali atti vandalici compiuti dai loro figli.
La scuola non risponde dei beni lasciati incustoditi o dimenticati dagli studenti, o degli
eventuali furti che vanno denunciati alle Forze dell’Ordine.
Non è consentito fumare.
Non è consentito assumere comportamenti violenti, fisici e psichici, e compiere atti
volti ad intimidire le altre persone, né offenderne la sensibilità.
Sono vietati il linguaggio scurrile, gli atteggiamenti osceni, gli atti di intolleranza.
L’abbigliamento deve essere consono all’ambiente che si frequenta; per la palestra sono
obbligatorie tuta e scarpe da ginnastica.
E’proibito filmare, fotografare e registrare alunni e personale scolastico.
L’uso del telefono cellulare è consentito per eccezionali esigenze familiari. Deve,
comunque, essere tenuto spento e non in vista durante le lezioni.
In caso di assemblea sindacale o sciopero del personale della scuola, le famiglie
vengono avvertite sul servizio che può essere garantito.
28
•
•
•
Di norma non è ammessa la presenza dei genitori in classe. I genitori possono conferire
con gli insegnanti nelle ore di ricevimento.
Al termine delle lezioni l’uscita deve avvenire ordinatamente (nel rispetto dell’orario
d’uscita del plesso d’appartenenza).
Il presente regolamento potrà essere modificato nel corso dell’anno scolastico, in sede
di consiglio d’istituto.
PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA SOTTOSCRITTO
DALL’I.C “ PADRE G.M.ALLEGRA” DI VALVERDE
VISTI i D.P.R. n.249 del 24/06/1998 e D.P.R. n.235 del 21/11/2007 “Regolamento recante
lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria”
VISTO il D.M. n. 16 del 5/02/2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale
per la prevenzione del bullismo”
VISTO il D.M. n. 30 del 15/03/2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo
di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di
sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”
La suddetta Istituzione Scolastica stipula con la famiglia dell’alunno e con lo stesso, il seguente
patto educativo di corresponsabilità, con il quale
I DOCENTI SI IMPEGNANO A:
- Offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un ambiente
educativo sereno e favorendo il processo di formazione di ciascuno studente rispettandone i
tempi e i ritmi di apprendimento;
- Rappresentare una guida educativa al rispetto delle regole, della convivenza civile, alla
valorizzazione delle differenze, all’integrazione e alla collaborazione, favorendo il dialogo con
gli studenti soprattutto in fase di accoglienza;
- Informare gli alunni degli obiettivi educativi e didattici, usando la massima trasparenza nella
programmazione e nella valutazione comunicando contestualmente i risultati delle verifiche ed
evitando di sottoporre gli studenti a più di una verifica scritta nell’ambito della stessa giornata;
- Correggere e consegnare i compiti prima della verifica successiva;
- Fornire indicazioni sul metodo di studio;
- Offrire agli alunni opportunità di recupero e incentivare le eccellenze;
- Informare i genitori, in occasioni di colloqui, del livello di maturazione ed apprendimento dei
figli, proponendo e accogliendo di contro eventuali “proposte educative” avanzate;
- Comunicare alla famiglia situazioni di particolare difficoltà (profitto, frequenza irregolare,
assenze non giustificate, comportamenti inadeguati);
29
- Collaborare in rete con altre istituzioni del territorio per incrementare la qualità dell’offerta
formativa;
- Essere puntuali alle lezioni;
- Vigilare attentamente gli alunni durante l’intervallo;
- l’uso del telefono cellulare è consentito solo in caso di eccezionalità.
LO STUDENTE SI IMPEGNA A:
- Rispettare il Regolamento d’Istituto, mantenendo un comportamento rispettoso e corretto nei
confronti dell’intera comunità scolastica;
- Conoscere l’Offerta Formativa della scuola;
- Essere puntuali a scuola e frequentare con regolarità;
- Giustificare sempre le assenze e i ritardi;
- Rifuggire da qualsiasi atteggiamento di prevaricazione fisica, verbale e psicologica;
- Partecipare al lavoro scolastico, individuale e di gruppo, seguendo con impegno le attività
didattiche;
- Informarsi, in caso di assenza, del lavoro svolto in classe ed assegnato;
- Presentarsi sempre muniti di materiale didattico richiesto;
- Non eludere le verifiche previste dai docenti;
- Mantenere gli impegni presi in attività extrascolastiche;
- Favorire la comunicazione fra scuola e famiglia;
- Utilizzare correttamente materiali, strutture, e strumenti scolastici forniti dalla scuola, senza
arrecare danni e avendone cura;
- Non utilizzare il cellulare e tenerlo spento;
- Rimanere in aula al cambio dell’ora;
I GENITORI SI IMPEGNANO A:
- Conoscere il Piano dell’Offerta Formativa;
- Rispettare e impegnarsi a fare rispettare al proprio figlio il Regolamento d’Istituto;
- Fornire conoscenze ed indicazioni che possano aiutare il docente a predisporre nel migliore
dei modi i propri interventi educativi;
- Contribuire ad instaurare un clima di comprensione, rispetto e fiducia fra scuola e famiglia;
30
- Collaborare al progetto formativo partecipando a riunioni, assemblee, consigli e colloqui;
- Assicurare la frequenza quotidiana dei propri figli, giustificando tempestivamente le assenze,
controllando le medesime, evitando frequenti ingressi posticipati ed uscite anticipate;
- Verificare, con contatti frequenti, il rendimento scolastico del proprio figlio;
- Tenersi aggiornati su impegni, scadenze ed iniziative scolastiche, prendendo parte attiva e
responsabile;
- Prendere atto degli eventuali insuccessi scolastici dei figli con atteggiamento costruttivo in
modo da aiutarli a migliorare il proprio rendimento;
- Intervenire con coscienza e responsabilità in caso di eventuali danni provocati dal figlio a
carico di persone, arredi, materiale didattico anche con il risarcimento del danno;
- Discutere e condividere con i propri figli il patto educativo sottoscritto con l’istituzione
scolastica.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO SI IMPEGNA A:
- Attivare tutti gli adempimenti perché il patto sia rispettato;
- Favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa;
- Sviluppare il senso di appartenenza all’Istituto scolastico
Il Dirigente scolastico
(Dott.ssa Laura D’Agata)
APPROVATO DAL CONSIGLIO D’ISTITUTO IL 18/01/2013
31
REPUBBLICA ITALIANA – REGIONE SICILIANA
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI VALVERDE
“ P a d re G a b r ie le M a ria A lle g r a ”
C.so Vitt. Emanuele s.n. – 95028 VALVERDE (CT)
Tel. 095/524077 – Fax 095/7213459 – c.c.p. 24605909 – C.F. 90014270871
E-mail: [email protected] – Internet: http://www.scuolavalverde.it
19° Distretto – Cod. Mecc.: CTIC85500D – E-mail Ministeriale: [email protected]
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI UFFICI DI SEGRETERIA
A.S. 2014/2015
G li u ffic i d i s e g r e te r ia fu n z io n e r a n n o d a L U N E D I ’ a V E N E R D I ’
d a lle o r e 7 ,4 5 a lle o r e 1 4 ,2 0 , c o n r ie n tr o d e l m a r te d ì d a lle o r e 1 4 ,5 0 a lle o r e 1 7 ,5 5
UFFICIO
Stanza 1. Vicari
MarinoM.Grazia
Chillemi Claudio
- ProtocolloAffari gen.li
Scalisi G.
GIORNI DI
RICEVIMENTO
INSEGNANTI
Tutti i
giorni
GIORNI DI
RICEVIMENTO
GENITORI
Tutti i
giorni
MATTINO
POMERIGGIO
8,30- 13,00
Stanza 2.
Didattica
Napoli A.
Giuliano C .
Stanza 3 .
Dirigente
Scolastico
D’Agata Laura
Stanza 4 .
Direttore dei
servizi GG.AA
LUNEDI’
LUNEDI’
11,00/13,00 MARTEDI’
MERCOLEDI’ MERCOLEDI’ 11,00/13,00 15,30- 17,00
VENERDI’
VENERDI’
11,00/13,00
SOLO PER APPUNTAMENTO
LUNEDI’
MERCOLEDI’
VENERDI’
11,00/13,00
11,00/13,00 MARTEDI’
11,00/13,00 15,30- 17,00
Rita Russo
Stanza 5
*.Pers.-Gest.
assunzioni e
carriera
Agata Ponti – Di
Stefano-La SpinaButtiglieri
LUNEDI’
LUNEDI’
11,00/13,00
MERCOLEDI’ MERCOLEDI’ 11,00/13,00 MARTEDI’
VENERDI’
VENERDI’
11,00/13,00 15,30- 17,00
* Area
Finanziaria
N.Bertolo
N.B.
L’Ufficio di protocollo , ubicato nella prima stanza è aperto al pubblico tutti i giorni
da LUNEDI’ a VENERDI’ per la ricezione dei documenti32
Sommario
DATI DELLA
SCUOLA……………………………………………………………………………………………………………………………………………
……2
PREMESSA ............................................................................................................................. 4
LETTURA DEL TERRITORIO ...................................................................................................... 5
PRINCIPI E FINALITA’ ............................................................................................................ 10
ATTIVITA’ INTEGRATIVE E DI APPROFONDIMENTO ................................................................... 18
AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA
FORMATIVA…………………………………………………………………………………………………………..15
RIPARTIZIONE ORARIA DELLE
DISCIPLINE……………………………………………………………………………………………………………….17
STRUTTURA DELLO “STAFF” .................................................................................................. 24
AUTOVALUTAZIONE ............................................................................................................... 27
REGOLAMENTO
D’ISTITUTO……………………………………………………………………………………………………………………………………2
1
INFORMAZIONI
GENERALI………………………………………………………………………………………………………………………………………2
5
i
Si riporta di seguito la definizione ufficiale delle otto competenze-chiave (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del
Consiglio del 18 dicembre 2006 (2006/962/CE)).
La comunicazione nella madrelingua è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in
forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire
adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e
formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero.
La comunicazione nelle lingue straniere condivide essenzialmente le principali abilità richieste per la comunicazione nella
madrelingua. La comunicazione nelle lingue straniere richiede anche abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale. Il
livello di padronanza di un individuo varia inevitabilmente tra le quattro dimensioni (comprensione orale, espressione orale,
comprensione scritta ed espressione scritta) e tra le diverse lingue e a seconda del suo retroterra sociale e culturale, del suo
ambiente e delle sue esigenze ed interessi.
La competenza matematica è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in
situazioni quotidiane. Partendo da una solida padronanza delle competenze aritmetico-matematiche, l’accento è posto sugli aspetti
del processo e dell’attività oltre che su quelli della conoscenza. La competenza matematica comporta, in misura variabile, la
capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (pensiero logico e spaziale) e di presentazione (formule, modelli,
schemi, grafici, rappresentazioni). La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità e alla disponibilità a usare
l’insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le
problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati. La competenza in campo tecnologico è considerata
l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani. La competenza
33
in campo scientifico e tecnologico comporta la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza
della responsabilità di ciascun cittadino.
La competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società
dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa implica abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e
della comunicazione (TIC): l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni
nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet.
Imparare a imparare è l’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante
una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in gruppo. Questa competenza comprende la
consapevolezza del proprio processo di apprendimento e dei propri bisogni, l’identificazione delle opportunità disponibili e la
capacità di sormontare gli ostacoli per apprendere in modo efficace. Questa competenza comporta l’acquisizione, l’elaborazione e
l’assimilazione di nuove conoscenze e abilità come anche la ricerca e l’uso delle opportunità di orientamento. Il fatto di imparare a
imparare fa sì che i discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro esperienze di vita per usare e
applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell’istruzione e nella formazione. La motivazione e
la fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa acquisire tale competenza.
Le competenze sociali e civiche includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di
comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in
particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza
civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture
sociopolitici e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica.
Il senso di iniziativa e l’imprenditorialità concernono la capacità di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientrano
la creatività, l’innovazione e l’assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere
obiettivi. È una competenza che aiuta gli individui, non solo nella loro vita quotidiana, nella sfera domestica e nella società, ma
anche nel posto di lavoro, ad avere consapevolezza del contesto in cui operano e a poter cogliere le opportunità che si offrono ed è
un punto di partenza per le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno coloro che avviano o contribuiscono ad
un’attività sociale o commerciale. Essa dovrebbe includere la consapevolezza dei valori etici e promuovere il buon governo.
Consapevolezza ed espressione culturale riguarda l’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in
un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive.
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pof 2014-2015 - Scuola Valverde