ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “Padre Gabriele M. Allegra” VALVERDE – CT PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Il Piano dell’Offerta Formativa per l’anno scolastico 2014/2015 è stato elaborato dal Collegio dei Docenti secondo il seguente schema strutturale: POF DATI DELLA SCUOLA PREMESSA LETTURA DEL TERRITORIO PRINCIPI E FINALITA’ ATTIVITA’ INTEGRATIVE ORGANIGRAMMA OFFERTA FORMATIVA ATTIVITA’ DI SOSTEGNO ATTIVITA’ DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA AUTOVALUTAZIONE 1 DATI DELLA SCUOLA ORDINE E GRADO DI SCUOLA: ISTITUTO COMPRENSIVO DENOMINAZIONE: I. C. S. “Padre Gabriele M. Allegra” VIA: Vittorio Emanuele, 25 CAP: 95028 CITTA': Valverde PROVINCIA: Catania TELEFONO E FAX: 095524077 – 0957213459 CODICE FISCALE: 90014270871 E MAIL: [email protected] SITO INTERNET: http://www.scuolavalverde.it ANNO SCOLASTICO 2014/2015 NUMERO SEZIONI DI SCUOLA DEL'INFANZIA: NUMERO CLASSI SCUOLA PRIMARIA: NUMERO CLASSI DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO: NUMERO DOCENTI: NUMERO PERSONALE ATA: 2 DIREZIONE DIDATTICA E AMMINISTRATIVA VIA VITT. EMANUELE VALVERDE SCUOLA DELL'INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO -VALVERDE -VALVERDE - ACI BONACCORSI -ACI BONACCORSI -MAUGERI -VALVERDE -ACI BONACCORSI - S. ANNA -S. ANNA 3 PREMESSA Il POF viene elaborato dal Collegio dei Docenti in coerenza con il Profilo Educativo, Culturale e Professionale (P. E. CU. P.) della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definite dal Consiglio di Istituto, tenendo conto delle proposte e dei pareri formulati dai genitori. Il POF riflette l’esigenza del contesto culturale, sociale, economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell’offerta formativa. Esso esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa, formativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia. Il Collegio dei Docenti unitario dell’Istituto Comprensivo ha approvato, all’unanimità, per l’aspetto pedagogico – didattico, il Piano dell’Offerta Formativa in data 17/01/2014 con delibera n.144. Il Consiglio di Istituto ha adottato all’unanimità il medesimo Piano dell’Offerta Formativa” nella seduta del giorno 18/01/2014 con delibera n.4. LETTURA DEL TERRITORIO L’Istituto opera sul comune di Valverde, comprese le frazioni di Maugeri e S. Anna, nonché nel comune di Aci Bonaccorsi e a S. Giovanni La Punta con un plesso di scuola speciale. L’espansione edilizia degli ultimi anni, verificatasi soprattutto nei comuni di Valverde e Aci Bonaccorsi, ha ulteriormente determinato la presenza di realtà socio-culturali diverse. VALVERDE CARATTERISTICHE TERRITORIALI SONO PRESENTI: a) Servizi di prima necessità b) Servizi sociali e ricreativi - parrocchia - pro loco - centro sociale comunale - associazione volontariato “Misericordia” - biblioteca - campi sportivi TIPOLOGIA UTENZA : - Valverde - Santuario stabile con presenza di gruppi minoritari extracomunitari prevalente presenza di lavoratori impegnati nell’edilizia e nei settori commerciale e artigianale. presenza in aumento di lavoratori impegnati nel settore terziario ACI BONACCORSI CARATTERISTICHE TERRITORIALI SONO PRESENTI: a) b) - Servizi di prima necessità Servizi sociali e ricreativi parrocchia campo di calcio due campi da tennis biblioteca comunale oratorio gestito da suore canossiane istituto di religione che accoglie bambini di famiglie disagiate Aci Bonaccorsi - Chiesa Madre - centro sociale pro-loco teatro comunale “L.Sciascia” TIPOLOGIA UTENZA: - stabile, con presenza di gruppi minoritari extracomunitari prevalente presenza di lavoratori impegnati nel settore terziario minoranza di lavoratori impegnati nei settori commerciale e artigianale MAUGERI Frazione di Valverde CARATTERISTICHE TERRITORIALI SONO PRESENTI: - Servizi sociali e ricreativi Parrocchia TIPOLOGIA UTENZA : - Maugeri - Biblioteca Comunale Stabile, con presenza di gruppi minoritari extracomunitari Prevalente presenza di lavoratori artigiani muratori; minoranza di operai – impiegati Presenza in aumento di lavoratori impegnati nel settore terziario S. ANNA Frazione di Valverde CARATTERISTICHE TERRITORIALI SONO PRESENTI: - centro sociale TIPOLOGIA UTENZA: - prevalente presenza di lavoratori impegnati nel settore terziario. PLESSO ISTITUTO PECORINO SCUOLA SPECIALE PER HANDICAPPATI MOLTO GRAVI (S. GIOVANNI LA PUNTA) CARATTERISTICHE TERRITORIALI SONO PRESENTI: a) servizi di prima necessità b) servizi sociali e ricreativi. TIPOLOGIA UTENZA: - Famiglie di estrazione sociale diversificata sia per località di provenienza che per livello culturale Nuclei familiari piuttosto numerosi. TRASPORTO ALUNNI Il servizio di trasporto per gli alunni è a carico dei relativi Comuni ove sono ubicati i plessi dell’Istituto comprensivo di Valverde. Il suddetto servizio è offerto agli alunni anche in occasione di visite guidate in orario curricolare. INDICAZIONI NAZIONALI Scuola, Costituzione, Europa Nella consapevolezza della relazione che unisce cultura, scuola e persona, la finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie. La scuola italiana, statale e paritaria, svolge l’insostituibile funzione pubblica assegnatale dalla Costituzione della Repubblica, per la formazione di ogni persona e la crescita civile e sociale del Paese. Assicura a tutti i cittadini l’istruzione obbligatoria di almeno otto anni (articolo 34), elevati ora a dieci. Contribuisce a rimuovere “gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese” (articolo 3). L’azione della scuola si esplica attraverso la collaborazione con la famiglia (articolo 30), nel reciproco rispetto dei diversi ruoli e ambiti educativi nonché con le altre formazioni sociali ove si svolge la personalità di ciascuno (articolo 2). La scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado costituiscono il primo segmento del percorso scolastico e contribuiscono in modo determinante all’elevazione culturale, sociale ed economica del Paese e ne rappresentano un fattore decisivo di sviluppo e di innovazione. L’ordinamento scolastico tutela la libertà di insegnamento (articolo 33) ed è centrato sull’autonomia funzionale delle scuole (articolo 117). Le scuole sono chiamate a elaborare il proprio curricolo esercitando così una parte decisiva dell’autonomia che la Repubblica attribuisce loro. Per garantire a tutti i cittadini pari condizioni di accesso all’istruzione ed un servizio di qualità, lo Stato stabilisce le norme generali cui devono attenersi tutte le scuole, siano esse statali o paritarie. Tali norme comprendono: la fissazione degli obiettivi generali del processo formativo e degli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli studenti; le discipline di insegnamento e gli orari obbligatori; gli standard relativi alla qualità del servizio; i sistemi di valutazione e controllo del servizio stesso. Con le Indicazioni nazionali s’intendono fissare gli obiettivi generali, gli obiettivi di apprendimento e i relativi traguardi per lo sviluppo delle competenze dei bambini e ragazzi per ciascuna disciplina o campo di esperienza. Per l’insegnamento della Religione Cattolica, disciplinata dagli accordi concordatari, i traguardi di sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento sono definiti d’intesa con l’autorità ecclesiastica (decreto del Presidente della Repubblica dell’11 febbraio 2010). Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006i) che sono: 1) comunicazione nella madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4) competenza digitale; 5) imparare a imparare; 6) competenze sociali e civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza ed espressione culturale . Queste sono il punto di arrivo odierno di un vasto confronto scientifico e culturale sulle competenze utili per la vita al quale l’Italia ha attivamente partecipato. L’impegno a far conseguire tali competenze a tutti i cittadini europei di qualsiasi età, indipendentemente dalle caratteristiche proprie di ogni sistema scolastico nazionale, non implica da parte degli Stati aderenti all’Unione europea l’adozione di ordinamenti e curricoli scolastici conformi ad uno stesso modello. Al contrario, la diversità di obiettivi specifici, di contenuti e di metodi di insegnamento, così come le differenze storiche e culturali di ogni paese, pur orientati verso le stesse competenze generali, favoriscono l’espressione di una pluralità di modi di sviluppare e realizzare tali competenze. Tale processo non si esaurisce al termine del primo ciclo di istruzione, ma prosegue con l’estensione dell’obbligo di istruzione nel ciclo secondario e oltre, in una prospettiva di educazione permanente, per tutto l’arco della vita. Nell’ambito del costante processo di elaborazione e verifica dei propri obiettivi e nell’attento confronto con gli altri sistemi scolastici europei, le Indicazioni nazionali intendono promuovere e consolidare le competenze culturali basilari e irrinunciabili tese a sviluppare progressivamente, nel corso della vita, le competenze-chiave europee. " PRINCIPI E FINALITA’ " Il Piano dell'Offerta Formativa e la Carta dei Servizi della scuola si ispirano agli artt. 3, 33 e 34 della "Costituzione Italiana". -Art. 1UGUAGLIANZA-IMPARZIALITA' Nell'erogazione del servizio scolastico, in ottemperanza all'art.3 della Costituzione Italiana, nessuna discriminazione può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche e condizioni personali e sociali. Per garantire questo principio di uguaglianza la scuola si propone di: 1.1. Analizzare le condizioni socio-culturali e ambientali, attraverso un'attenta diagnosi del territorio. 1.2. Adottare criteri collegiali di equità nell'assegnazione degli alunni alle sezioni ed alle classi. Per la formazione delle sezioni, ove sia possibile l'omogeneità per età e l'equilibrio numerico tra maschi e femmine. Per la formazione delle classi rispettare dove sia possibile l'equilibrio numerico tra maschi e femmine e l'eterogeneità attraverso la costituzione di "fasce di livello" che possano favorire il massimo grado di socializzazione tra sessi e di integrazione culturale tra alunni di religione, lingua, razza, etnia diversa. 1.3. Garantire la piena offerta formativa rispettante il principio del diritto allo studio, offrendo pari opportunità educative attraverso strategie di decondizionamento ed attraverso un insegnamento individualizzato. 1.4. Progettare curriculi di educazione interculturali ispirati al principio di cooperazione basato non solo sulla tolleranza, ma anche sull'arricchimento reciproco, sulla valorizzazione della diversità, elementi che concorrono alla crescita ed alla formazione degli alunni. 1.5. Stipulare convenzioni con U.S.L. ed Enti Locali per garantire l'assistenza medicopsico-pedagogica ad alunni in difficoltà ed assistenza igienico-sanitaria ai portatori di handicap. 1.6. Provvedere ad eliminare le barriere architettoniche per gli alunni portatori di handicap fisico. 1.7. Mantenere un atteggiamento imparziale ed equo nei confronti di tutti gli alunni al fine di creare un clima disteso e sereno. -Art. 2REGOLARITA' 2.1. 2.2. 2.3. 2.4. Per garantire la regolarità del servizio la Scuola si propone di: Assicurare l'osservanza dell'orario di entrata e di uscita di tutti gli operatori scolastici secondo le modalità stabilite dal REGOLAMENTO DI ISTITUTO. Vigilare sull'incolumità degli alunni in rapporto all'orario di lavoro ed ai compiti degli operatori scolastici. Informare le famiglie, per tempo regolamentato, su modalità e tempi di eventuali agitazioni sindacali, attraverso comunicazioni scritte affisse alle bacheche dei plessi e/o avvisi su diario personale di ogni alunno. Favorire, attraverso un'adeguata organizzazione, la partecipazione democratica e la responsabilizzazione dei genitori o di chi ne fa le veci. -Art. 3ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE Per favorire l'accoglienza dei genitori e degli alunni, l'inserimento e l'integrazione di questi ultimi il corpo docente si impegna a: 3.1. 3.2. 3.3. 3.4. Manifestare atteggiamenti di disponibilità, apertura al dialogo, fiducia e collaborazione nei confronti dei genitori e degli alunni. Favorire un interscambio diretto di interessi comuni attraverso assemblee e/o sul diario personale degli alunni. Garantire l'inserimento e l'integrazione di tutti gli alunni e in particolare di quelli stranieri ed extracomunitari, dei portatori di handicap e dei bambini di religione diversa, attraverso l'uso del fascicolo personale, di questionari per la conoscenza socio-culturale ed ambientale al fine di redigere una adeguata programmazione educativo-didattica nel rispetto dei diritti dell'uomo. Proporre iniziative di aggiornamento (compatibilmente con la disponibilità delle risorse finanziarie dell’Istituto) sui seguenti temi: educazione alla salute, alla legalità, alle pari opportunità, all'intercultura, sui disagi legati a disabilità psico-fisiche e sensoriali. -Art. 4DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA 4.1. 4.2. Per garantire il diritto di scelta, l'obbligo scolastico e la frequenza degli alunni la Scuola si propone di esplicare tutte le attività che rientrano nella propria sfera di competenza secondo le forme ed i limiti previsti dalla normativa vigente. I genitori hanno la facoltà di scegliere tra le Istituzioni che erogano il servizio scolastico. La Scuola si impegna ad accogliere tutte le domande di iscrizione fino ad esaurimento dei posti disponibili sulla base dei criteri adottati nel Regolamento d'Istituto. I docenti vigileranno costantemente sull'assorbimento nell'obbligo scolastico e sulla regolare frequenza degli alunni. In caso di numerose assenze, ingiustificate, saltuarie o prolungate, gli Insegnanti inoltreranno, tramite gli Uffici Amministrativi di Direzione, cartoline di richiamo. -Art. 5PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA, TRASPARENZA Per favorire la partecipazione democratica alla gestione sociale della scuola il corpo docente si impegna a tradurre in termini operativi le indicazioni contenute sulla presente "CARTA DEI SERVIZI DELLA SCUOLA" improntando la propria azione ad uno spirito di massima disponibilità e collaborazione sulla base di criteri, di efficienza e trasparenza. -Art. 6LIBERTA' DI INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE 6.1. 6.2. 6.3. Nel rispetto delle norme costituzionali, ai Docenti è garantita la libertà d'insegnamento intesa come autonomia didattica e come libera espressione culturale del Docente. Tale libertà contribuisce a garantire la formazione della personalità dell'alunno nel rispetto degli obiettivi formativi generali e specifici della Scuola Materna ed Elementare. L'aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico. Si effettuano forme di aggiornamento e autoaggiornamento secondo le modalità previste dal C.C.N.L. “FINALITA’ GENERALI DELL’AZIONE EDUCATIVA” La scuola , tenendo conto degli effettivi bisogni degli alunni, del Profilo Educativo, Culturale e Professionale dello studente, alla fine del primo ciclo di istruzione (D. L. 59 del 19/02/2004 e C.M. 84/2005), si propone di far acquisire le seguenti competenze: 1. riconoscere e gestire i diversi aspetti della propria esperienza motoria , emotiva e razionale , consapevole ( in proporzione all’età) della loro interdipendenza e integrazione nell’unità che ne costituisce il fondamento; 2. abituarsi a riflettere, con spirito critico , sia sulle affermazioni in genere, sia sulle considerazioni necessarie per prendere una decisione; 3. concepire liberamente progetti di vario ordine – dall’esistenziale al tecnico - e tentare di attuarli, nei limiti del possibile, con la consapevolezza dell’inevitabile scarto tra concezione e attuazione, tra risultati sperati e risultati ottenuti; 4. avere gli strumenti di giudizio sufficienti per valutare se stessi , le proprie azioni, i fatti e i comportamenti individuali, umani e sociali , alla luce di parametri derivati dai grandi valori spirituali che ispirano la convivenza civile; 5. avvertire interiormente, sulla base della coscienza personale, la differenza tra il bene e il male ed essere in grado, perciò, di orientarsi di conseguenza nelle scelte di vita e nei comportamenti sociali e civili; 6. essere disponibili al rapporto di collaborazione con gli altri, per contribuire con il proprio apporto personale alla realizzazione di una società migliore; 7. avere consapevolezza, sia pure adeguata all’età , delle proprie capacità e riuscire, sulla base di esse, a immaginare e progettare il proprio futuro, predisponendosi a gettare le basi con appropriate assunzioni di responsabilità. Il nostro Istituto, inoltre, si impegna ad utilizzare nel modo migliore tutte le risorse educative di cui dispone, al fine di favorire negli alunni una formazione integrale, promuovendo la cultura della libertà dei diritti e del rispetto della dignità della persona attraverso : 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. stabilità e positività delle relazioni; flessibilità e adattabilità a situazioni non conosciute o impreviste; partecipazione e comunicazione; possibilità di dare senso e significato alle esperienze; autonomia; accettazione e rispetto degli altri e dei “diversi da sé”; individuazione di situazioni attuali di pace/guerra, sviluppo /regressione, cooperazione/ individualismo, rispetto/violazione dei diritti umani; 8. impegno personale in iniziative di solidarietà. FINALITA’ EDUCATIVO - DIDATTICHE SCUOLA DELL’INFANZIA La scuola dell’Infanzia concorre all’educazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale e sociale dei fanciulli e ne promuove le potenzialità di relazione, di autonomia, di creatività e di apprendimento tenendo sempre presente le pari opportunità educative. Inoltre, nel rispetto della primaria responsabilità educativa dei genitori, contribuisce alla formazione integrale dei bambini e, nella sua autonomia didattica e pedagogica, realizza il profilo educativo. SCUOLA PRIMARIA La scuola primaria nel suo “Processo Formativo” farà riferimento alle seguenti esigenze formative: • sviluppare e migliorare i rapporti e le relazioni interpersonali • promuovere, integrando il curricolo tradizionale con attività, anche opzionali, lo sviluppo di linguaggi diversi (teatrale, musicale …) • offrire un significativo approccio alle tecnologie informatiche • apprendere una seconda lingua nonché favorire: ! Sviluppo integrale della personalità ! Educazione alla convivenza civile ! Maturazione dell’identità personale ! Conquista dell’autonomia e della capacità decisionale ! Alfabetizzazione culturale e sviluppo competenze SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO La scuola Secondaria di primo grado ha come principali finalità: • la crescita delle capacità autonome di studio • il rafforzamento delle attitudini all’interazione sociale • l’organizzazione e l’accrescimento delle conoscenze e delle abilità • lo sviluppo delle competenze e delle capacità di scelta corrispondenti alle attitudini degli allievi • lo sviluppo della personalità degli allievi attraverso la diversificazione didattica e metodologica • l’orientamento per la successiva scelta di istruzione e formazione Il nostro Istituto promuove, inoltre, con interventi didattici trasversali alle discipline, la valorizzazione e l’insegnamento della storia, della letteratura e del patrimonio linguistico siciliano (Legge Regionale 9/2011), al fine di sviluppare negli studenti la consapevolezza della propria identità regionale. INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il nostro Istituto, considerando la diversità come risorsa ed opportunità di ampliamento di conoscenze e tenendo conto delle “LINEE GUIDA PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITA’ ” e della normativa vigente sull’inserimento degli alunni di altre culture, accoglie ogni alunno con l’intento di costruire sia condizioni relazionali che agevolino il benessere, la cooperazione, la solidarietà, la stima di sé sia situazioni pedagogico-didattiche atte a favorire il pieno sviluppo personalogico mediante l’acquisizione di conoscenze, competenze, abilità, autonomie. Inoltre, con l’emanazione della Direttiva Ministeriale del 27/12/2012, viene potenziata la cultura dell’inclusione, la quale consente di individuare i bisogni educativi speciali (B.E.S.) degli alunni. A tal fine l’organizzazione scolastica prevede: • • • Una F.S. che coordina le attività di sostegno per gli alunni disabili, di intervento didattico per alunni di altre culture e con B.E.S.,cura i rapporti con le famiglie e gli EE.LL. Un nucleo di supporto alla F.S. costituito da rappresentanti dei docenti di sostegno dei tre ordini e gradi per approfondire e divulgare in modo capillare normativa, informazioni, progetti, ecc. Una F.S. , un docente-referente per la scuola dell’infanzia e primaria, un docente-referente per la scuola secondaria di I grado e un nucleo di supporto costituito da alcuni docenti curricolari dei tre ordini e gradi di scuola al fine di approfondire e divulgare la conoscenza della normativa sui B.E.S., dei principali strumenti da utilizzare per l’individuazione precoce del rischio di DSA, delle strategie educativo-didattiche di potenziamento e di aiuto compensativo, delle forme adeguate di verifica e valutazione. PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’ Direttiva M. 27/12/2012 e CM n° 8 del 6/3/2013 A.S. 2013-2014 Proposto dal G.L.I. d’istituto in data 26/06/2013 Deliberato dal collegio dei docenti in data 27/06/2013 Nei punti che seguono sono riportate le opzioni programmatiche e le variabili significative che orientano le azioni volte a dare attuazione e migliorare il livello di inclusività dell’istituzione scolastica. 1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni); 2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati); 3) strumenti compensativi; 4) misure dispensative; 5) impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e immateriali. La formula “impiego calibrato” allude tanto al fatto che ciascuna delle cinque strumentalità potrà essere dosata in ragione delle esigenze di ciascuno che alla possibilità che in esse vengano ricomprese anche azioni trans-didattiche quali servizi di aiuto alla persona, abbattimento e superamento di barriere di varia natura etc (Assistenti alla comunicazione- Educatori). LA SITUAZIONE ATTUALE Il quadro generale della distribuzione degli alunni con BES nel nostro istituto, rilevati con apposito monitoraggio nel mese di settembre, è sintetizzato nella tabella che segue: SC. INFANZIA SC. PRIMARIA SC. SEC. 1° N° N° 32 N° 14 N° N° 8 N° 15 N° N° 4 N° N° 2 N° N° 5 N° N° 7 N° alunni con disabilità 3 alunni con DSA alunni con deficit del linguaggio alunni con ADHD di tipo lieve N° 2 2 alunni con disturbo oppositivo provocatorio N° alunni stranieri con cittadinanza straniera N° alunni con disagio socio culturale N° N° 14 N° alunni con affido ad un istituto dai S.S. N° N° 2 N° 2 N° N° 5 N° 3 5 12 alunni con disagio familiare PUNTI DI CRITICITA’ E PUNTI DI FORZA L’inclusione non è uno status ma un processo che, come tutti i processi, riscontra punti di criticità e punti di forza. Punti di criticità : - ridotto numero delle risorse di sostegno a favore degli alunni con disabilità (insegnanti di sostegno, personale ATA con titolo, Assistenti socio-assistenziali, Educatori professionali); - alunni stranieri non alfabetizzati che si iscrivono in corso d’anno; - ridotte forme di sussidio da parte dei servizi sociali dei comuni di Valverde ed Aci Bonaccorsi a favore delle famiglie con gravi problemi socio-economici; - presenza di barriere architettoniche interne ed esterne alla scuola in alcuni plessi che limitano la mobilità degli alunni con disabilità motoria; - mancanza di servizi igienici a norma per alunni con disabilità motoria in alcuni plessi; - situazioni di tensione fra i genitori delle classi frequentati da alunni con BES che manifestano comportamenti disturbanti e/o a rischio; - difficoltà nel desumere, per gli alunni neo-iscritti, dalla documentazione presentata, informazioni sufficienti utili a prevedere eventuali BES per l’anno scolastico successivo; - insufficiente numero di classi con LIM; - ridotta ampiezza delle aule ( in alcuni plessi). Punti di forza: - docente titolare di funzione strumentale ex art. 33 CCNL responsabile dell’area dell’inclusione; - gruppo di lavoro sull’inclusività; - palestra e spazi laboratoriali presenti anche se in pochi plessi; - software specifici; - biblioteca e laboratorio musicale ( in alcuni plessi). 6) OBIETTIVI E VALUTAZIONE Tutti gli alunni riconosciuti e riportati nella tabella hanno diritto ad uno specifico piano: a) Piano Educativo Individualizzato ex art. 12, comma 5 della L. 104/1992, a favore degli alunni con disabilità; b) Piano Didattico Personalizzato ex art. 5 del DM N° 5669 del 12/7/2011 e punto 3.1 delle "linee guida" allegate, per gli alunni con DSA o con disturbi riconducibili ex punto 1 della direttiva ministeriale del 27/12/2012; c) Piano Didattico Personalizzato per tutti gli alunni con BES diversi da quelli richiamati alle lettere “a” e “b”. Nei predetti piani devono essere esplicitati gli obiettivi didattici da perseguire per il tramite dei piani medesimi. In aggiunta agli obiettivi didattici specifici sono indicati anche i seguenti “obiettivi di sistema” di carattere trasversale: 1) accoglienza: tutti gli alunni, inclusi quelli con BES, hanno diritto a due forme di accoglienza: a) accoglienza di natura socio-affettiva nella comunità scolastica; b) accoglienza in ragione del proprio stile cognitivo, ossia diritto ad una comunicazione didattica (vedere successivo punto 3) che tenga conto delle proprie specifiche preferenze e risorse di apprendimento; a tale riguardo si richiamano: canale iconico (preferenza per disegni, immagini, schemi etc), canale verbale (preferenze per il testo scritto/orale), canale operativo-motorio (preferenza per manipolazioni, costruzioni etc); 2) abbattimento delle barriere architettoniche e non architettoniche interne ed esterne alla scuola; 3) comunicazione didattica: oltre che per effetto di contenuti disciplinari e metodologici opportunamente selezionati, la comunicazione didattica dovrà risultare “inclusiva” anche rispetto alle variabili di “stile comunicativo” comprendenti la valutazione incoraggiante, l’attenzione per le preferenze dell’alunno, la cura della prossemica, l’ascolto, il “registro” e il tono della voce, la modulazione dei carichi di lavoro etc. ATTIVITA’ INTEGRATIVE E DI APPROFONDIMENTO SCELTE DALL’ISTITUZIONE SCOLASTICA L’Istituto, per l’anno scolastico 2014/2015, contestualmente alle attività didattiche curricolari, propone l’attuazione di una serie di iniziative e progetti al fine di favorire negli alunni il raggiungimento degli obiettivi stabiliti nel curricolo di base nonché l’acquisizione di ulteriori competenze e conoscenze. Si tratta di attività progettuali che affrontano e approfondiscono argomenti relativi a: • Educazione alla legalita’ • Educazione stradale • Educazione ambientale • Educazione alla salute • Convivenza civile • Educazione allo sport Le attività integrative programmate vengono sviluppate in maniera trasversale e coinvolgono tutti gli alunni dei tre ordini di scuola. Inoltre, per favorire un maggiore approfondimento dei contenuti disciplinari, il Collegio dei Docenti programma visite d’istruzione che, a seconda della destinazione, possono svolgersi in orario antimeridiano o avere la durata di uno o più giorni. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ATTIVITA’ FACOLTATIVE Quest’area del POF comprende tutte le attività formative proposte agli alunni, in orario extracurricolare, senza obbligo di frequenza. Per l’anno scolastico 2014/2015 l’Istituto propone, agli alunni di tutti e tre gli ordini di scuola, progetti finalizzati allo sviluppo e al consolidamento delle seguenti aree: Area linguistico-espressiva Attività di drammatizzazione e di canto (anche in lingua straniera);elaborazione e realizzazione di cortometraggi; realizzazione di ricerche e di studio delle origini del nostro dialetto; avviamento allo studio del latino; attività di consolidamento della lingua italiana. Area artistico-espressiva Attività manuali e pratiche volte alla realizzazione di oggetti vari, anche in ceramica nell’apposito laboratorio; realizzazione di cartelloni e disegni effettuati con diverse tecniche. Corsi di musica finalizzati all’apprendimento del suono di strumenti musicali. Area motoria Attività sportive e giochi motori di squadra con partecipazione a tornei interscolastici. Area scientifica (con particolare riguardo per l’Educazione ambientale e l’Educazione alla salute) Attività di ricerca e di scoperta dell’ambiente naturale che ci circonda e attività di studio su ciò che favorisce una migliore qualità della vita dell’uomo. Attività di laboratorio scientifico. Attività di tecnologia e informatica. Consolidamento e potenziamento Nella scuola primaria e secondaria di 1° grado sono previsti progetti mirati al recupero e al consolidamento delle discipline, nonché attività di potenziamento delle abilità. RIPARTIZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE SCUOLA PRIMARIA Monte ore settimanale 27,5 ore 27,5 ore Ore per classe Discipline 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ • LINGUA ITALIANA 8 8 7 • LINGUA INGLESE 1 2 3 • STORIA E GEOGRAFIA 3 3 3 • MATEMATICA 7 6 6 • SCIENZE 2 2 2 • TECNOLOGIA 1 1 1 • MUSICA 1 1 1 • ARTE E IMMAGINE 1 1 1 • SCIENZE MOTORIE E 1 1 1 2 2 2 0,5 0,5 0,5 SPORTIVE • RELIGIONE ATTIVITA’ LABORATORIALI OPZIONALI Rientro pomeridiano per attività opzionali dalle ore 15,30 alle ore 18,00 tutti i martedì per gli alunni delle classi 5^ del plesso di Via Dante, a completamento di un curricolo di 30 ore ( Del. n° 3 del C.d.I. del 06/09/2013 e Del. N° 66 del C.d.I. del 09/09/2014) SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 30 ore settimanali DISCIPLINE RIPARTIZIONE ORARIA/CLASSI 1^ 2^ 3^ • LINGUA ITALIANA 6 6 6 • STORIA/ED CIVICA 2 2 2 • GEOGRAFIA 1 1 1 • MATEMATICA/SCIENZE 6 6 6 • INGLESE 3 3 3 • SECONDA LINGUA COM. 2 2 2 • TECNOLOGIA 2 2 2 • ARTE E IMMAGINE 2 2 2 • MUSICA 2 2 2 • SCIENZE MOTORIE 2 2 2 • RELIGIONE 1 1 1 • APPROF. MAT. LET. 1 1 1 Per quanto concerne l’insegnamento della religione cattolica, la Circolare Ministeriale n. 96 del 2012 consente ai genitori degli alunni di esercitare la scelta, all’atto dell’iscrizione alle varie istituzioni scolastiche, di avvalersi o meno dell’insegnamento della religione cattolica. Il Collegio dei docenti programmerà, una specifica attività didattica alternativa (tenendo conto delle richieste dell’utenza) e fisserà contenuti e obiettivi nel rispetto dei vincoli posti dalla normativa. STRUTTURA DELLO “STAFF” D IRIGE N TE SC OL ASTICO Dott.ssa L. D’Agata DSGA RUSSO RITA VICARI Marino M. Grazia Chillemi Claudio FUNZIONI STRUMENTALI: -Gestione del POF -Coordinamento attività di sostegno -Orientamento e continuità -Valutazione d’istituto -Sostegno informatico ai docenti REFERENTI MINISTERIALI NUCLEI DI SUPPORTO • • • • • • COMITATO DI DIREZIONE COMITATO DI VALUTAZIONE EDUCAZIONE ALLA SALUTE EDUCAZIONE AMBIENTALE E ALIMENTARE EDUCAZIONE STRADALE EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’/PARI OPPORTUNITA’ DISPERSIONE SCOLASTICA SCUOLA SICURA CONSIGLIO D’ISTITUTO D IR IG. SC OLA ST ICO DOTT.SSA L. D’AGATA DSGA RUSSO RITA RAPPRESENTANTI DEI DOCENTI RA PP RESEN TA NT I P ERSO NA LE A TA RAPPRESENTANTI DEI GENITORI VALUTAZIONE Per i docenti dell’istituto la valutazione è parte integrante della programmazione, non solo come controllo degli apprendimenti, ma come verifica dell’intervento didattico al fine di operare con flessibilità sul processo educativo. La valutazione così intesa non è mai giudizio sulla persona e sul suo valore, ma la certificazione di ciò che sa fare un alunno in un determinato momento della sua crescita. COME SI VALUTA La valutazione accompagna i processi di insegnamento-apprendimento e permette agli insegnanti: - di personalizzare il percorso formativo di ciascun alunno; - di predisporre collegialmente percorsi individualizzati per alunni in difficoltà; agli alunni: - di essere consapevoli del proprio modo di apprendere; - di riconoscere le difficoltà incontrate e le strategie utilizzate per superarle; - di conoscere i propri punti di forza e di debolezza. La valutazione è un monitoraggio degli apprendimenti che passa attraverso: - la valutazione della situazione di partenza; le osservazioni sistematiche dei processi di apprendimento; le osservazioni dei comportamenti; i risultati delle verifiche. La valutazione è un’operazione che va oltre la misurazione di una media matematica, perché tiene conto anche della continuità, dell’impegno e dell’interesse. Per gli alunni con certificazione di handicap, la valutazione deve tenere conto degli obiettivi contemplati dal piano educativo individualizzato/differenziato e deve essere vista come un’azione pluridimensionale che tiene conto del contesto, delle risorse, del lavoro di gruppo e delle scelte metodologiche e didattiche. Per gli alunni con DSA la valutazione fa riferimento ai percorsi personalizzati programmati dai consigli di classe coinvolti, con le indicazioni di compenso e di dispensa. 25 STRUMENTI UTILIZZATI - prove oggettive; interrogazioni e discussioni guidate; prove strutturate e non, funzionali ai diversi linguaggi; osservazioni sistematiche anche sulla partecipazione e socializzazione. A tal proposito i docenti del nostro istituto da anni sono impegnati nella definizione di prove di verifica, con l’obiettivo di una valutazione condivisa nelle strategie, nei contenuti e nelle modalità di presentazione delle prove stesse, nell’ottica di un’effettiva continuità tra i diversi ordini di scuola. QUANDO SI VALUTA - all’inizio dell’anno scolastico (prove di ingresso ); - durante e al termine delle unità di apprendimento; - alla fine dei due quadrimestri. Particolare cura viene data all’aspetto della comunicazione con la famiglia: il processo di apprendimento va costruito insieme, attraverso il dialogo e il confronto aperti. 26 AUTOVALUTAZIONE Le pratiche di autovalutazione dell’autonomia delle scuole rappresentano una delle espressioni più alte in quanto rappresentano la capacità di valutare criticamente il proprio operato e di apprendere dall’esperienza. L’autovalutazione costituisce la base informativo - conoscitiva per qualsiasi azione di controllo sociale risultando funzionale agli operatori interni, in quanto il feed - back sulla propria azione è base per una revisione delle proprie scelte. L’autovalutazione, pertanto, sarà attuata al fine di: • Fornire una guida all’azione di sviluppo; • Consentire un controllo sistematico dei risultati; • Valorizzare l’identità della scuola; • Legittimare l’autonomia della scuola; • Promuovere un’azione di miglioramento. 27 REPUBBLICA ITALIANA – REGIONE SICILIANA ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI VALVERDE “Padre Gabriele Maria Allegra” C.so Vitt. Emanuele s.n. – 95028 VALVERDE (CT) Tel. 095/524077 – Fax 095/7213459 – c.c.p. 24605909 – C.F. 90014270871 E-mail: [email protected] – Internet: http://www.scuolavalverde.it REGOLAMENTO D'ISTITUTO • • • • • • • • • • • • • • • • • • Gli alunni sono ammessi a entrare a scuola secondo gli orari stabiliti nei plessi. Gli alunni devono rispettare l’orario di ingresso (come stabilito nel plesso d’appartenenza). In casi di ripetute violazioni dell’orario di inizio delle lezioni, l’accesso all’interno dell’istituto deve essere autorizzato dal dirigente scolastico o da un suo delegato. Nel caso in cui i ritardi dovessero ripetersi, la scuola informerà la famiglia con comunicazione scritta. Ad inizio di anno scolastico i genitori hanno l’obbligo di ritirare in segreteria il libretto per le giustificazioni. La giustificazione va esibita il giorno successivo all’assenza. Per le assenze continuative oltre i cinque giorni, dovute a malattia, la giustificazione deve essere corredata da certificato medico. Qualora gli alunni dovessero lasciare la scuola prima della fine delle lezioni, il dirigente o un suo delegato autorizzerà l’uscita dell’alunno solo se prelevato dal genitore o da persona da lui autorizzata. Le ripetute assenze,i ritardi e le uscite anticipate vengono valutati dal consiglio di classe in sede di scrutinio finale. E’ necessario rispettare le strutture e gli arredi scolastici. I genitori rispondono, in solido, degli eventuali atti vandalici compiuti dai loro figli. La scuola non risponde dei beni lasciati incustoditi o dimenticati dagli studenti, o degli eventuali furti che vanno denunciati alle Forze dell’Ordine. Non è consentito fumare. Non è consentito assumere comportamenti violenti, fisici e psichici, e compiere atti volti ad intimidire le altre persone, né offenderne la sensibilità. Sono vietati il linguaggio scurrile, gli atteggiamenti osceni, gli atti di intolleranza. L’abbigliamento deve essere consono all’ambiente che si frequenta; per la palestra sono obbligatorie tuta e scarpe da ginnastica. E’proibito filmare, fotografare e registrare alunni e personale scolastico. L’uso del telefono cellulare è consentito per eccezionali esigenze familiari. Deve, comunque, essere tenuto spento e non in vista durante le lezioni. In caso di assemblea sindacale o sciopero del personale della scuola, le famiglie vengono avvertite sul servizio che può essere garantito. 28 • • • Di norma non è ammessa la presenza dei genitori in classe. I genitori possono conferire con gli insegnanti nelle ore di ricevimento. Al termine delle lezioni l’uscita deve avvenire ordinatamente (nel rispetto dell’orario d’uscita del plesso d’appartenenza). Il presente regolamento potrà essere modificato nel corso dell’anno scolastico, in sede di consiglio d’istituto. PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA SOTTOSCRITTO DALL’I.C “ PADRE G.M.ALLEGRA” DI VALVERDE VISTI i D.P.R. n.249 del 24/06/1998 e D.P.R. n.235 del 21/11/2007 “Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria” VISTO il D.M. n. 16 del 5/02/2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo” VISTO il D.M. n. 30 del 15/03/2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti” La suddetta Istituzione Scolastica stipula con la famiglia dell’alunno e con lo stesso, il seguente patto educativo di corresponsabilità, con il quale I DOCENTI SI IMPEGNANO A: - Offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un ambiente educativo sereno e favorendo il processo di formazione di ciascuno studente rispettandone i tempi e i ritmi di apprendimento; - Rappresentare una guida educativa al rispetto delle regole, della convivenza civile, alla valorizzazione delle differenze, all’integrazione e alla collaborazione, favorendo il dialogo con gli studenti soprattutto in fase di accoglienza; - Informare gli alunni degli obiettivi educativi e didattici, usando la massima trasparenza nella programmazione e nella valutazione comunicando contestualmente i risultati delle verifiche ed evitando di sottoporre gli studenti a più di una verifica scritta nell’ambito della stessa giornata; - Correggere e consegnare i compiti prima della verifica successiva; - Fornire indicazioni sul metodo di studio; - Offrire agli alunni opportunità di recupero e incentivare le eccellenze; - Informare i genitori, in occasioni di colloqui, del livello di maturazione ed apprendimento dei figli, proponendo e accogliendo di contro eventuali “proposte educative” avanzate; - Comunicare alla famiglia situazioni di particolare difficoltà (profitto, frequenza irregolare, assenze non giustificate, comportamenti inadeguati); 29 - Collaborare in rete con altre istituzioni del territorio per incrementare la qualità dell’offerta formativa; - Essere puntuali alle lezioni; - Vigilare attentamente gli alunni durante l’intervallo; - l’uso del telefono cellulare è consentito solo in caso di eccezionalità. LO STUDENTE SI IMPEGNA A: - Rispettare il Regolamento d’Istituto, mantenendo un comportamento rispettoso e corretto nei confronti dell’intera comunità scolastica; - Conoscere l’Offerta Formativa della scuola; - Essere puntuali a scuola e frequentare con regolarità; - Giustificare sempre le assenze e i ritardi; - Rifuggire da qualsiasi atteggiamento di prevaricazione fisica, verbale e psicologica; - Partecipare al lavoro scolastico, individuale e di gruppo, seguendo con impegno le attività didattiche; - Informarsi, in caso di assenza, del lavoro svolto in classe ed assegnato; - Presentarsi sempre muniti di materiale didattico richiesto; - Non eludere le verifiche previste dai docenti; - Mantenere gli impegni presi in attività extrascolastiche; - Favorire la comunicazione fra scuola e famiglia; - Utilizzare correttamente materiali, strutture, e strumenti scolastici forniti dalla scuola, senza arrecare danni e avendone cura; - Non utilizzare il cellulare e tenerlo spento; - Rimanere in aula al cambio dell’ora; I GENITORI SI IMPEGNANO A: - Conoscere il Piano dell’Offerta Formativa; - Rispettare e impegnarsi a fare rispettare al proprio figlio il Regolamento d’Istituto; - Fornire conoscenze ed indicazioni che possano aiutare il docente a predisporre nel migliore dei modi i propri interventi educativi; - Contribuire ad instaurare un clima di comprensione, rispetto e fiducia fra scuola e famiglia; 30 - Collaborare al progetto formativo partecipando a riunioni, assemblee, consigli e colloqui; - Assicurare la frequenza quotidiana dei propri figli, giustificando tempestivamente le assenze, controllando le medesime, evitando frequenti ingressi posticipati ed uscite anticipate; - Verificare, con contatti frequenti, il rendimento scolastico del proprio figlio; - Tenersi aggiornati su impegni, scadenze ed iniziative scolastiche, prendendo parte attiva e responsabile; - Prendere atto degli eventuali insuccessi scolastici dei figli con atteggiamento costruttivo in modo da aiutarli a migliorare il proprio rendimento; - Intervenire con coscienza e responsabilità in caso di eventuali danni provocati dal figlio a carico di persone, arredi, materiale didattico anche con il risarcimento del danno; - Discutere e condividere con i propri figli il patto educativo sottoscritto con l’istituzione scolastica. IL DIRIGENTE SCOLASTICO SI IMPEGNA A: - Attivare tutti gli adempimenti perché il patto sia rispettato; - Favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa; - Sviluppare il senso di appartenenza all’Istituto scolastico Il Dirigente scolastico (Dott.ssa Laura D’Agata) APPROVATO DAL CONSIGLIO D’ISTITUTO IL 18/01/2013 31 REPUBBLICA ITALIANA – REGIONE SICILIANA ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI VALVERDE “ P a d re G a b r ie le M a ria A lle g r a ” C.so Vitt. Emanuele s.n. – 95028 VALVERDE (CT) Tel. 095/524077 – Fax 095/7213459 – c.c.p. 24605909 – C.F. 90014270871 E-mail: [email protected] – Internet: http://www.scuolavalverde.it 19° Distretto – Cod. Mecc.: CTIC85500D – E-mail Ministeriale: [email protected] ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI UFFICI DI SEGRETERIA A.S. 2014/2015 G li u ffic i d i s e g r e te r ia fu n z io n e r a n n o d a L U N E D I ’ a V E N E R D I ’ d a lle o r e 7 ,4 5 a lle o r e 1 4 ,2 0 , c o n r ie n tr o d e l m a r te d ì d a lle o r e 1 4 ,5 0 a lle o r e 1 7 ,5 5 UFFICIO Stanza 1. Vicari MarinoM.Grazia Chillemi Claudio - ProtocolloAffari gen.li Scalisi G. GIORNI DI RICEVIMENTO INSEGNANTI Tutti i giorni GIORNI DI RICEVIMENTO GENITORI Tutti i giorni MATTINO POMERIGGIO 8,30- 13,00 Stanza 2. Didattica Napoli A. Giuliano C . Stanza 3 . Dirigente Scolastico D’Agata Laura Stanza 4 . Direttore dei servizi GG.AA LUNEDI’ LUNEDI’ 11,00/13,00 MARTEDI’ MERCOLEDI’ MERCOLEDI’ 11,00/13,00 15,30- 17,00 VENERDI’ VENERDI’ 11,00/13,00 SOLO PER APPUNTAMENTO LUNEDI’ MERCOLEDI’ VENERDI’ 11,00/13,00 11,00/13,00 MARTEDI’ 11,00/13,00 15,30- 17,00 Rita Russo Stanza 5 *.Pers.-Gest. assunzioni e carriera Agata Ponti – Di Stefano-La SpinaButtiglieri LUNEDI’ LUNEDI’ 11,00/13,00 MERCOLEDI’ MERCOLEDI’ 11,00/13,00 MARTEDI’ VENERDI’ VENERDI’ 11,00/13,00 15,30- 17,00 * Area Finanziaria N.Bertolo N.B. L’Ufficio di protocollo , ubicato nella prima stanza è aperto al pubblico tutti i giorni da LUNEDI’ a VENERDI’ per la ricezione dei documenti32 Sommario DATI DELLA SCUOLA…………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……2 PREMESSA ............................................................................................................................. 4 LETTURA DEL TERRITORIO ...................................................................................................... 5 PRINCIPI E FINALITA’ ............................................................................................................ 10 ATTIVITA’ INTEGRATIVE E DI APPROFONDIMENTO ................................................................... 18 AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA…………………………………………………………………………………………………………..15 RIPARTIZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE……………………………………………………………………………………………………………….17 STRUTTURA DELLO “STAFF” .................................................................................................. 24 AUTOVALUTAZIONE ............................................................................................................... 27 REGOLAMENTO D’ISTITUTO……………………………………………………………………………………………………………………………………2 1 INFORMAZIONI GENERALI………………………………………………………………………………………………………………………………………2 5 i Si riporta di seguito la definizione ufficiale delle otto competenze-chiave (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 (2006/962/CE)). La comunicazione nella madrelingua è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero. La comunicazione nelle lingue straniere condivide essenzialmente le principali abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua. La comunicazione nelle lingue straniere richiede anche abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale. Il livello di padronanza di un individuo varia inevitabilmente tra le quattro dimensioni (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e tra le diverse lingue e a seconda del suo retroterra sociale e culturale, del suo ambiente e delle sue esigenze ed interessi. La competenza matematica è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane. Partendo da una solida padronanza delle competenze aritmetico-matematiche, l’accento è posto sugli aspetti del processo e dell’attività oltre che su quelli della conoscenza. La competenza matematica comporta, in misura variabile, la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (pensiero logico e spaziale) e di presentazione (formule, modelli, schemi, grafici, rappresentazioni). La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità e alla disponibilità a usare l’insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati. La competenza in campo tecnologico è considerata l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani. La competenza 33 in campo scientifico e tecnologico comporta la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino. La competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa implica abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC): l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet. Imparare a imparare è l’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in gruppo. Questa competenza comprende la consapevolezza del proprio processo di apprendimento e dei propri bisogni, l’identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli per apprendere in modo efficace. Questa competenza comporta l’acquisizione, l’elaborazione e l’assimilazione di nuove conoscenze e abilità come anche la ricerca e l’uso delle opportunità di orientamento. Il fatto di imparare a imparare fa sì che i discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro esperienze di vita per usare e applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell’istruzione e nella formazione. La motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa acquisire tale competenza. Le competenze sociali e civiche includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitici e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica. Il senso di iniziativa e l’imprenditorialità concernono la capacità di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la creatività, l’innovazione e l’assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. È una competenza che aiuta gli individui, non solo nella loro vita quotidiana, nella sfera domestica e nella società, ma anche nel posto di lavoro, ad avere consapevolezza del contesto in cui operano e a poter cogliere le opportunità che si offrono ed è un punto di partenza per le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno coloro che avviano o contribuiscono ad un’attività sociale o commerciale. Essa dovrebbe includere la consapevolezza dei valori etici e promuovere il buon governo. Consapevolezza ed espressione culturale riguarda l’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive. 34