c/a-y^- j" APOLOGETICA LETTERA IN RISPOSTA OSSERVAZIONI ALLE SULLA DIGESTIONE GIOVANNI SIC. DEL HUNTER SIC. DEL SPALJuANZkm ABBATE R. PROFESSORE DEL R, MUSEO DI NELLA M Nella R, I L Stamperia Con NATURALE, STORIA UNIVERSITÀ L A di DCC. PRESIDENTE DI N Giuseppe Licen7:a de o( M. E Marelli. Supevìovì» LXXXVIII. )o PAVIA. cseteri Si de filetit nobis etiam cum ip/l non nos 9 5 met , Sed tacemus, fi Isedimur fi grave. accufamur, fi 5, , in prefetto invidiam concedetis, vocamur, nobis ut „ libertatem retinere liceat fi , 55 *' tem 5, Cic, Sylla prò /2. • 29. mìnus iiceat dignita- s AL CELEBERRIMO PROFESSORE UNIVERSITÀ^ a , come informato MEDICINA DI fed abflt ^ all'erudito maled'tEits a y ad Min. Claud. Embl. voflro Alciat. defiderio d'eflere da , obbiezioni di alcune al mio Hunter " rix'ts a poflb Soddisfo, me E PADOVA DI Studtofos contenùo alìqua tnter contumelìis , SPALLANZANI. L'ABBATE Sit ANATOMIA DI NELLA ,, CALDANI LEOPOLDO Sia Trattato 178^, in inglefenel flampato del quale Opufcolo mi voi dal chiarifs. mofle della e Digejìione in un fuo riprodottoin italiano nel 1787; fcrivete nel (*). Ma Sig.Gh. Opufcolo di udito avere ch'io vi parlare, fenza comunico quefte pregheròd'un piacere,ed è di volere anche fentire di voi né potreidefiderare giudice più idoneo le mie rifpofte ; Una foddisfacenti. delle fé fieno accufe a me principali fapere per che io fi fonò anatomico. E nel fatte dal nominato non è, Inglefe di vederla difpiaceredi queftataccia mi rimane il folo conforto che è quanto dire con de' più divifa Réaumur, uno un con gran dell' Hunter ha Fifici di quefto fecolo giacché per fentimento difettofamente eflere tomico, anaparlato per non egli pure della digeftione voi pertanto né fifiologo(Opufc. cit. p. 9). Effendo uno vanti de' più illuftri Profeflbri di Notomia,che lia, l'Itaoggigiorno riccamente di tutti que'lumi, fornito d'altronde trovandovi e giudicare fu quefto e cognizioni che fono richiede a rettamente fiete fifiologico più d'ogni altro al cafo di conofcere argomento il valore delle oppofizioni hunteriane, e quello di mie rifpofte il voftro nel mio oracolo. Sentirò giudizio adunque che lo abbiate obbiezioni letto tempo vi , , , , . L'ordine ch'io terrò nel riferire le difficoltà del mio Oppo- delle pagine del fuo Opufcolo, giacché quello de' numeri il piano da lui ftabilito nell' impugnarmi concede me ne non Ad difficoltà mia migliore ogni rifpoftaftu" contrapporròla fitore farà , un ^— . , ? — (*) L'Originale infieme ad col titolo: Obfervations on London John Hunter. 178Ó. altri Opufcoli certain parts \ impreffo in of the animai un lume Vo- piccol «eeonomy j by fetnpfe d'effere diando proccurerò anche, così e da fcevero come alla e §. che Scritto O X jj j_^ fu „ potrà, dire in io altra volta Digeflione paflìvadello ftomaco dopo pubblicatonel 1772. nel fsflagefimo Volume Filofofìche zioni fembra lariT^ant^ e altri " tirato avere , di poche linee, Società prefentai alla fuUa „ „ può I. , 3j fi tito parfervire di volumi. dei paffionecrea la verità la fovente fi me per , brevità, giacché di qualunque prevenzione 1. e. morte delle che e , Tranfa- fé l'attenzione a Reale di Spal- i. p. abbia l'afpettodi oppol'allegatoparagrafo non di propofito il farvi farà fuor tuttavia fizione non fopra un po' che avedi comento. S£ qui voglia intenderfi,che io nel tempo va mani il lavoro della digeflione pofi ad le oflervaefame tra dell' intorno Hunter alla zioni e digeftione dopo morte provai decifìvi de' forfè cotal digeflionecon più efperimentinuovi, e fuoi; libro fu è fuor lo appalefa il mio la cofa d'ogni dubbio, come fé fi la digeflione ( DijferL^'oneV. p. 221. e fegu.) (*) Ma Q_uantunque , , . determinato voleffe, che mi grazia di quell'Opufcolo X Hunter fi è , di la dell' Accademia rienze fcrivere a del in colìffatto gallinaceo, foggetto. §. A Lcuni -LjL di curiofi il che ovvie, dietro tenendo Ma prefaro fpedigeftione di famofe le a potuto che ad trare en- n. fi contentati fono .... avrebbe fé e ; al m'invaghirono fpeculare intorno 3" vera rifguardanti la che in argomento non ftate fpeculativi non a quelle ( parti) e j, „ eifere comprefo Cimento dell'ordine uccelli tale leggere l'Introduzione , alcuni fu fi pretenderebbe cofa pena chiaramente avrà libro, mio data foffi partorire delie ciò, meglio fi che le erano \xtiX\ più cognizioni. accomodava lor alla „ fi fantafia La ofcure. 5, „ principalmente alle più attaccarono , 5, getti delle un efito generazione, loro molto ricerche felice '' la e ; 1. ma (*) DifTertazioni lì. In Modena di Fifica 1780. fi vede non Animale i. p. e fiati i che , e. „ Tom. digeftionefono ed intralciate grandi abbiano og- avuto 2. Vegetabile del hh. Spallanzani ec. 7 il Qiiantunque e fpeculativiche Sig. Huntev i fenza della dagli Scrittori comprendere, che che digeftione;dal in feguito fon chi fieno quefticuriod occupali della generazione fi fono contefto però dell' Opufcolo, e è difagevole il non fiffatti curiofi e fpeculativifiamo Valltfnìeri Non appartienea me il dar giudizio di queftidue nominati , ^ ed io. Keaumur^ dica neceflaijlumi , e non primi Naruralifli del fecolo ; né folamente Parlerò qui prefo dunque di me e rifguarderàche la generazione riferbanquello paragrafo non domi a miglior luogo di favellare delia digefìione io debbo mio Se l'ingenuo Oppofitore delfaper grado al chiariffimo ciò fi compiace di darmi, che avvifo, che tacitamente ho intorno fcritto ha alla generazione non che esito avuto un molto fé mi aveffe farro la grafelice,gliene fapreiun maggiore, zia di non lafciar così nuda alferzione di fua ornarla ma quella Finché di qualche pruova. addurrà aime ne egli adunque non di continuare nella Inlo pregherò a volermi fìnga, cuna, permettere che i miei fono alla generazione non fcoprimentiintorno è flato poi i più sfortunati, appoggiatone al giudizio che ne le in efPubblico, oltre italiano dato dal Imperocché riflampe i miei libri in francefe, tedefco, ed ingìefendo flati riprodotti uomini dalla collocati fama i tra il richiede. raflTunto , , . , , , fe, ed illuftrati di infieme annotazioni, è per in Europa fparfibaftantemente perchè fé ne mente raccogliereil favio ed imparzialeparere fé mi è lecito , almeno Veggo fo di dirlo, non che diverfi averlo celebri chiaro efleril poteffeuniverfal- , il fé dei il Dorri , trovato a me le quadisfavorevole. mici, Fifiologi,ed Anatopenfamenti fulf argomento pubblicatihanno i loro dopo me hanno ricufato di far ufo delle efili della generazione., non mie piaciuto fcoperte,e voi pure, dottiilìmo mio Collega, vi liete comdi adottarle nella voflra Fifiologiasì univerfalmente plaudita, apdiche di Tello ferve la pubblica iflruzione a e per dell' Europa. Non crederei d'efler tacciato, ch'io verfe Univerfità Non ho in villa che una fentiflì troppo vantaggiofamente di me. che innocente difefa D' . altronde la vera modeflia non confifte nel nel ma rifguardarla grandi l'approvazionedegli uomini mi E una come fpecied' incoragginiento. metterò perper tal perfuafione di nominare il primo Fifiologo del Secolo, il quale anche d'intitolarmi il le mie abbraccia dottrine,e mi fa il diftinto onore ufandella riftampadella fua grande Fifiologia, meco quarto volume miei fcoprido le più lufmghiereefpreffioni allufiyeai microfcopici , tacere , mentì fu la i^enera^ìonedegU Tuttavia di penna cofe combattano io da fin avrò del con potendo e diftrugganole a fupplicoe gravo fé che nafconda che arcane volerle delle nutro ragioni fcoperteintorno mie mi rifoluto un l'opinionfavorevole ch'ei /angue (*) colpo . Impugnatore efler aflicurare ora le , alla generazione, produrre, potendolo fembreranno convincenti io non , , di difficoltà più mia lo l'animofo i movimenti e ^ rovefciare di cosi mie, quali perchè cerca anmaìì la pubblicamente confefTarlo,e gliene profefTerò riconofcenza, fmcera §. III. parimente fcorretto nella fua cognizione analJ però confeffare, che le fue fperienze per tomica; convien fi cui 1. e. p. a eftendono, fono in fé concludenti quel tanto g. ha che VHunter refo il Pubblico dell' confapevole ranza ignoDopo è c^PaìlanT^anì „ , 5, " „ RéaumuY del nell' anatomia onora , mile mio pure di confi- un feconda però parte del paragrafo è per riefcirmi che prima non può fpiacente Nel che Io addimandano le circodanze libro fu la digeftione fecondo brevità ad efaminare le tonache onde io prendo con i ventricoli in diverfi animali ed degli comporti ifpeciela complimento confolante me me la Se . la , . , , fono , , da oflervare Mi cade anche i follicoli defcrivere e più interna glandolofi de' quali è guernito l'efofago di più animali, ed il di qualche uccello. che, Quelle fono in maffima parte le ricergozzo diretti la di che aver che poflfono notomia, e rapporti con mia nella d'efTermi favello Opera: né mi morde fcrupolo alcuno in tali ricerche ingannato. Che fé il chiarifllmo mio Avpunto di i miei fentimento contrario additare verfario è perchè non errori con qualche fatto? Per quanto però diligentementeda cima . , , , a fondo ne 3, efaminato adduca. lanxjni abbia il fuo che egli alcuno Opufcolo, non veggo i8 leggo quefte parole. Solamente a pag. Spaì~ uccelli la interna ( degli cartilaginofa tonaca „ chiama Illustrissimo (*) I^a Summo In Viro Spallanzani zaro NaturìB minimis difficillimis " Indagatori Ob ejus in veri fìnibus extendendis Merita d. Ha d. d. Ile r u s. 9 „ Io laddove gallinacei), però a mia difefa civettivamente dirò che ella è di creduto ho fof^anza una mento fonda- folido aver , appellarlain da* miei "» cornea modo, perchè paruta fiata sì {labilità cartiiaginofa perchè era già ; per tale tra' che uno quali balla nominarne può valere dagli Anatomici ; dire fon Alberto Hallev cui le parole quede» mille, voglio per ventriculì homìne in avibus in Interna ( ) granivoris quce cvujia 3, VI. Edit. A-^enet. p. 87. cartilagineaefl. Phyf. Tom. 'villofa^bic di mi tal sì efami d'indole è , ^ " „ Benché farà flantemente, mio aìV mi di creda che una fcritto ch'io non delle forte abbia bene rifpofloba- avere tuttavia Collega, Hunter io l'entrare in opportuno principiodi quella lettera difll a Nel maggiore. riffimo quellaobbiezione a fchiarimento uno voi già, pfecla- ragioni, per cui intorno digeflione già nel alla , , quella di fi è fembra io efiere non Udito anatomico lo avete . in più altri paragrafi,fenza nominarmi, paragrafo;ma cofa fleffa la fue quedelle però va egli ripetendo rele quantunque adduca la mia non contro imperizia anatomica egli la più fiami Ora qui lecito il dirvi con filofofìca libertà piccola pruova. trafcritto , ch'io quel la profef!ìone che mia , fapendo notomia , Modena, , minuti rivolte eran Filofofia. mentale , ognuno della fludio allo effere tutt' altra grado convengo, d'infegnar quella di tagliarcadaveri o che le mie occupazioni da che ho buon , , pubblicamenteiflruire di l'onore anni Di fento. ne la Gioventù, quando prima profelTarein quella Univerfità potrei però Non Pavia ficcome natura, a in negare più fono abitava ia . fperigià più la d'effermi, fon dilicate rette di- più fine dei eziandio nelle i mali Infinga che le mie Rìprodu^Joni Anifu la G^"CircolaT^ione^più efperimenti occupato viventi ; ed avrei della 'Fenomeni ^ notomie e la potefferoconciliar qualche fede a' miei detti di fifFatte cognizioni anatomiche io l'ho creduto Ora l'acquiflo all' efame della digeballante per accoflartni con flione. qualche animo di di vero Che far ciò con profìtto, qualche fperanza per di eflefe neceffario corredo io non e profonde quel punto veggo fcienza formano che del anatomica Che la perfetto cognizioni avvifo efier più agevole ad un valente anzi io porto fperimentail intereffanti fare fcoil e quello argomento tore promuovere nera^ione ec. ec. , . . , , perte, più che facile all'uopo, tar ad al che un valente primo al bene, fenza il fare fecondo cui anatomico. ogni di Poiché me a fembra effer richiefti acquiflo de' lumi anatomici di difficile l'arte fperimeaapprender ricerca fiflca è vana, E sì dicendo non IO di offender crederò fperimenratorefono Fifico fenza anatomico, rifleflìoni fperereidi ch'io gli altri : e é non che raro grande fperimentatore.Per dimoftrata la vanità dove abbia io profefdel quello fia grande uno aver quelle mie biezione, ripetuta oballegateragioni non della anatomico; e fé le placare il mio Avverfario, a di dirmi diverfi di e effer fono non baflaffero tuttavia almeno né , giacché l'oggetto dell'Anatomico, Anatomici, fione Sig. Huntev il punto compiaccia egli giacché peccato fi anatomicamente , finora vedere fo non che precarieafferzioni. §. nrpGli [ Spalìan7:ant) dee 3, r^ leggono jj 5, co nuovo e. pag. chiaro. lettura delle di Opere cofe contengono che nuove: e giudico, ne la dee noja poi torna mi mi di apportan almeno coloro che aveffe una. fé nuovo; Ma così additato almeno in agli fludj Quindi confecrati che non del fuor de' miei tenui la Natura a effendo ritrovamenti cante re- faprei Non che non noi degli uomini di efia che fono gelofifììmidi fu crederei le fue un qualche operazioni. innanzi trarre i miei di che fentiffe foUevato avere col loro , acconfente cela teraria let- fcritti nelle alcuni mani di , Ma per che rifpondereal Oppofitore mi quelle di , tanto onde , e permetterà egli , contrapponga concioffiachè sì che lufingarmi egli in autorità, prefumeffedi mio autorità alla fua clafiìco? Vorrei tribuifca di cuna; qual- nel come vita civile quel grado propofìtoil provarlo di Sarebbe almeno onde velo, diceffi che , vivo, feguito allegherò. La mi perderlo. La picciolezza mia non nulla. Ciò nondimanco punto l'arrogarmi s' io meno ferito fui acquiftatopreffoil Pubblico, di affettata modeftia ne parola. più fia la . d' efferfl fembra ha in che è me fa ne non mi qualunque altro già allegato, e che riputazionedir polliamoche . di ritrovarvi avelTe quello paragrafo, fi tace, dell' Opufcolo che quello fuo tratto dilTimularc tutti dire, più della credono fteflb che allo efìfer il frutto queftorimprovero, farei flato quali fono cotefle mie Opere ei angolo può non effere fa , tal qualche alcuna l'Autore fé detto dolente ,non unicamente . che Dopo nulla io Spallani^^inìper effe novità che coloro, io. paragrafo, fecondo eh' ftanchezza La dunque Il fiancare di trovarvi coll'afpettazione opere 1. " di fa fue le IV. ìvl dover faperenon effere lui per crederei folo qualche uomo quanto tuttavia afcoltato . fi at- eh' ei Dopo che adunque onora ob fi è fentito Glovan mio a ( §. favore II. di pie a Halleroì Alberto pag. ) della il IV. Volume dirigerea me merita ejus in vevi finìbus extendendis di del i confini t?efre,fé già note, i confinì del di avrei arrofllto letterario mio onore mi non al difcreto fcufa aveffe ci ftretto ; po- giacché è Bonnet} di e come mi Berna neceffìtà fé la non rimangono Carlo è diti aggran- novelle, fi vero celebratiflìmo produrre ora, io avere per cofe mi cui per Fifiologia, (1 fua Fifiologo di del quella del l'accoppiar il motivo , fcienze all' autorità Ma prima. Gonceflb farà furriferita Nella che ciò fuccedere nelle producendo pubblicandocofe erano io crederei Ma vero. fé non mi Huntev , Intitolazione lui di disfavore fentire il far lecito mio a la egli quale provvedere chieggo ne al cipatamente anti- Lettore. si actif,est trèsL'Esprit, de sa nature pourtant quelquefois lui Un coAte autant petit procède un petitappareil paresseux n' à Il faire. à imaginer qu' un y a qu'un ohservateur voyage 1' efpritne dont tei soie est toujours haleine, en qui que vous, „ 55 ^, „ „ 5, . , jamais paresseux , et vert plus de vérités entieres monde du moins un en „ demi 5, „ 5, cu Qaand en quelles recherches de appliquassiez science 17^5 vous ans sais je que et nous n' en je connois je naturelle préférence je prévis „ le champ Moisson- que facilement vous dès-lors à vous combien , devroit vous jour. un des infusions premier Votre bientót confirma me écrit fur les éspèce mon de , dre furent en nouvelles de fond du aìnsi de les veau la , belle de pas carriere géant que où „ parcouriravec Lettera a flampata delle fue me con tant vous de fcritta dal altre confirmations retraite, ma „ ,, le éié interessante? lettres les merveilleuses sur prédiction et vos du liraa^on, et de la salamanreproductionsdu ver-de-terre, „ 5, pas le obligeamment desirois 5, 5, Académies ai combien que demandate? décou- avez des que je pourtant me d'histoire Vous . , Et 5, animalcules six ou riche, est neur. la cinq en siede. moissonnez vous toujours surpris; parce 5, 5, combine Lettere édez n' entré, distinction Sig. un avec vous et nel in Tomo plaifirtoujours de cesse avez et que de fuccès li 29 V. Bonnet J'ai contempi^ encore. vous " Novembre Parte nou- faire dans continuez à ( Squarcio di 1780 e II,, pag. , 314, Opere 4. impreflTe Neuchatel}, credeffe però il Sig, Hunter, che Non con quefle luminofe che altre nulla la fua. autorità, e con aggiunger potrei, riputaffi EfTer potrebbe che queftiFifìci a , malgrado B z la loro celebrità fof, IZ in andati fero fé E errore. lui rietciffe il moflrartni a glienefapreigrado dìftinto;e fon ali' ingenuo Naturalifìa di Ginevra grata altri lo tragga giar opinione, ove §. offervò, ^FallanT^ani 5, i3 in „ ajuta il calore la „ immediata foltanto fciuta, poiché il calore gior bifogno 5, gore , r Dopo £veva viene forza io che mefi al di l'Autore qualche cofa eglida ciò, che e. ), e non forza naturalmente p. era digeriva mag- vi- feparatopiù prefto, 11. Aprile dico accre- un maggior un paragrafo CXXVI. nelP la caufa prodotto nell'animale e I. narrato potuto obbiettarmi egli conchiude, gaflricoin confeguenza veniva accenna come della più prefla che , ferpine' le fu operate avere che cibo 8^ gradi, quello calore remota nutrimento 82, a \ dal avendo maggior quantità" in e „ il fuco di era ma digeftione; ma , „ „ ferpedigerivail 60 a caH' V. la Giugno, quando -Aprilequando era folo cofa pur difpoftoa troppo , rore, qnefto er- farà d'inganno» il calore in ^j 5, che che certo di e , che mi accelerare alcune Luglio ( avvidi fperienze non gno in Giu- che il calore la digejìione intendere, come Ma ne . l'Autore, io ch€ abbia voluto il calore digeriva accrefciuta,quafi caufa crefcerla, effendo foltanto lungi ch'io penfaffiallora, come fia la caufa che remota elfo non t" Dirò fembra immediata aveife di della, potuto più: tanto che anzi opina l'Autore, ac- è in eflere il calore che quel paragrafofteffo io fuppongo, non qua! eccitante gli animali a digerirepiù prefto. cagione -femplìcemence fo capire,come Né eglinon abbia prefoin confi de razione quel luogo abbia lo E taciuto noi c ome forfè p iuttofto o ftupifco palefano da effe all' efperimento,le quali fon le me parole apertamente prem ficcome col crefcere il caldo della ftagionefi fanno effe Ma quefteì*,. così dovevamo noi più rigogliofe, (le ferpi)più vivaci,più vifpe, folfero che allora nel GXXVI. men pigre prefumere digerire §. mi permetteràVHunter di avvertirlo, che anche Sebbene il calore dalle folo forze independentemente degli animali può la rendere atti i fuchi gaftrici la verrà didigefiione, per quale tanto E fé Ietto più efficace quanto il calore farà più intenfo il mio aveffe libro, fé ne farebbe forfè perfuafo più attentamente . , „ " , 5, , , , «gli ftelfo . confultando LVIL fegnatamente i paragrafi LVI. dove delle LXXXVII., artificiali, tenute otparlo digeftioni fuchi gaftrici eftratti dallo ftomaco di più animali e , , LXXXVI. da' , fomentati da un calore più o meno forte. '3 VI. C^FallafiT^anì fa altresì menzione della lenta 5, i~y ferpenti, „ Martinica un „ aderenti ritenuto alla dove convien fupporre 5, 5, 5, „ 5, 55 5, 5, 55 5, \. che efferci tre per pelle ( della ). Io dubiterei moltiffimo in clima sì caldo come un fpecialmente 3, un interamente era Nat. 5, di raconta , tuttavia piume le „ e che qualmente dopo aver pollo, quefto non 5, flomaco cita Bomare digeftionenei ferpentedella mefi nel Tuo digerito,elTendo Di£l. Bomare verità di d' Hifl:. quefto fatto, quellodelia Martinica, bifogno continuo delle forze un ne' climi più fredcorrefle una Ragione torpida, in cui l'atto della digedi, non è neceffario. in llione Ma non queflo cafo il ferpentenon il avrebbe ingojato pollo. EfTendo a Bellisle nel principiodelde' pezzi di carne l'inverno e ijói io ìntrodufTì de' vermi a' quartieri nella gola di varie lucertole, quando fi ritiravano d'inverno, tenendole pofcia in un luogo frefco. Aprendole in io trovai che diverfi periodi di tempo, fempre le fofìanze affatto introdotte, intiere,e fenza alcuna alterazione " aveva a digeflive, meno alla Martinica, come , , e. 12. p. folo No^i ferpenti nei mio nel libro io menzione dare vorrebbe come fo a , della lenta credere digeftione V Hunter mi ma , lufingherei quivi trovarli un corpo di feguitee ragionatefperienze prima da altri,ch'io mi fappia ìntrafopra tale foggetto, non V Hunfer entrando in quejfta teria maprefe. E flupifcoalquanto come , faccia ne non che L'Autore Chanvalon de Thimbault pur cenno del favella . ferpente della Corrifpondentedell' ^ è il Mgrtinica Accademia Sig. Reale Parigi il quale appunto ne fa parola nel fuo viaggio ftampato che e viaggio ragguardevoleper ogni titolo fopra queft'Ifola ha mia rifcofifo 1' approvazione e gli elogi della furriferita Accadeì ferpenti ha (*). Neil' articolo adunque rifguardante quelle m' de i'Isle de Sainte-Lucie avoit de On un envoyé parole. de vingt le nom Plus de cris-de-cbien. sous connus ces serpens di , , , , „ 5, 5, „ 5, „ départ de Sainte-Lucie, on lui avoit donne à un l'envoyant on me manda poulet En me manger que depuis il n' avoit nourritures voulu des tems aucune ce piendre qu'on Il refufa pareillement lui avoit offertes celle.s qui lui toutes jours avant son . . (*) l^oyage ^«? la fHtjioìre nature/ , lyéi a A . Paris 1765. Martìnìque contenant le etc.y In à diverfes Obfervations Jur i^jlcademìe Royal§ des Seienees de la Phyjt'- Parit erf «E H Martinique:à la fin òu mois de déccmbre je le fis tiier ; le poulet qu' il avoit mangé au mois d'ode fon Saìnte-Lucie,étoit encore depart éìobee, avant entier, dans il n' avoit ainfi son dire, perda fa forpas corps; pour à sa chair les plumes tenoient 1. e. p. loo. encore et me, presentéesà furent 3, 5, j, „ la " 55 dir A ch'io vero fo non intendere, come fatto sì circon- un Real di Parigi, fìanziato, letto dinanzi all'Accademia fi è dì Fi il nobile da un fico,quale Sig. Cbanvaloriy venga porto in alcuna e dal chiariffimo dubbio praova chi fatto della verità affaiffimo i medefimi il dire del che che fé fenza addurre efaml tre i fatti rapportati da lentuomini va- ì'Hunter che dubita quel modo ferpentedella Martinica, altri aver trebbe poalla quellaferpe pel a Che a dubbj intorno digeriredentro dovea sì forte fenza , vede non in contrario. lecito contraddire , vale riferito , diretta,o precariamentefoffe Né mio Contradditore e mefi il verità calor pollo delle grande che aveva fue lucertole ? della Martinica nello ftoma- mai vole valenon femplice congettura, difìruggereun fatto pofitivo;sì perchè quand'anche nello a in fi foffe effettuata flato di libertà la digeftione quell'animale così fuccedere dovea nello flato di fchiavitù in più preflo,non il tempo, durante che dentro fé avea cui fu effo tenuto cello, quell'ucmenando vita forzata allora una e giacché languente i efficaci. fuchi digeflivieffer dovevano meno anche noi volendo Sebbene cantra ogni ragionevolezzapen* di ci che Francefare narra quefloferpenteil nominato quanto incomodo verrebbe fofìe mio libro ì al ne quale fe, non vero, offervazions affatto: quell' effendo che un di più Neffuniffimo non delle mie fperienzefulla lentezza del digerirnelle ferpi molto Ma lamentanze contro me più gravi vogliono ora efhanno in mira fi ritrole pietruzze, che vano fere afcoltate,le quali uccelli ne' io Dc;tto galfinacei. ventrigli degli aveva fempre fono neceffarie al tritamento delle foflanze che tali pietruzzenon efiìlenti ne' ventriglidi quefliucindigeribili, o celli dure, digeribili di io effere che le piuttofto prendefAggiungeva parere fero a cafo gli uccelli, che appoftatamente Quefte due afferma-^ dell' zioni difpiacciono grandemente all'Autore opufcolo, il quale di ribatterle di innanzi Ma fi argomenta con più ragioni pro' durre quefteragioni, e le mie ottimo rifpode reputo configlio i fondamenti di appoggio a codi recare in mezzo che fervon fiffatte affermazioni ; né poffo far ciò in miglior gnifa, che rifesì co; per efìfer quefìa una , , , . . , , . . , , paragrafiftefll i rendo „ mia quale utilità fieno di fare che geftione, era di fare guirfi o cercando cotefie ventricolo, fé. Per di tentare i evacuare gli uccelli tenere dove bia non che inghiottite dovefl!ero già le „ Ciò efcrementi 5, operai . 5, nofirali, in mefe 5, roftri 5, 5, arrivaflero non a reftare „ 5, 5, „ ,, , a poco poco parecchiegalline, una d'india, sì pavimento, per rimuovere qualche pietruzza. Il piano dentro il diflanti ufcivano delle acciocché pietruzze,quefte non le un coi fofpetto, inferiore dall'altro, l'uno per che che ve- fodero le gabbie e quindi non per fui oltre col cadere ma pafì^aflero in fine, di che gli alimentai quel per tutto formento veccia, e gran turco) procurai che fofiero da ogni corpo ftraniero, di modo , 5, „ novelle gabfu la fperanza efcirne cogli al poteflero bufcarfi aflai gabbie era di vimini fé in un cogli efcrementi niflero in colombi che 5, in a entraf« ne pietruzze,facea come , di- confepotea che erano già torrajuoli, ed anitre, che feci fiar in guifa, da terra gabbie feparate, e folle vate in 5, luogo appartato poteflero ingiottirdi ne , „ in della ve non ventriglidalle „ d'uopo quelle che impedendo ovveramente ciò e ; fece fio per , „ „ foffero ufcir compren- a lavoro pietruzze nel vi non arrivare per illu- adunque, Campati. fono come decifivo più di nel Tollerate opera. li rrafcriva qui mezzo „ dere „ Il XXVII. ^. „ ch'io Amico, mio flre della riprefedagli uccelli ventura pavimento. I cibi (che furono tempo fempre che mondi , niun che fofTì certo, dentro mai , granello di faflblino niun arena entrafle , di corpo Trafcorfi que' volatili. parecchi giorni,cominciai ad accor^. XXVIII. di mezzo agli efcrementi germi che appariva qualcuna delle infarfi veghiottitepietruzze, le quali più o meno feguitarono alle gabbie. Indere, finché foggiornarono gli uccelli dentro due tanto giorni prima che finifìfeil mefe (fpiratoil quale erachi tubetti condannati a a no morire) gl'im^beccaitutti, dando di latta, a chi piccoliglobi di vetro, chi palledi piombo, e a dato ricordi nude di altre ifpide altre nel modo lancette aghi e nei di fopra ( §. XVIII. XIX. XX. ) (*) Cacciai anche al „ 5, a „ 5, 5, „ 5, „ 55 ?e' , . XIX. XX. (*) Ne' e paragrafi XVIH. narro, di veatrigli più gallinacei que' corpi duridìmi dopo un dato fenza fati tempo offefa de' , che , alla triturazione que' fafrolini 3 con ve fchiacciati li ritrovai ventrigli delle Eflendo . foftanze la efclufione di dure o introdotto che ed , rotti , o parte fmufnelle punte Autori di diverfi dunque opinione ventriglio difeefe con l'introducimento , , fieno al cflì.,e avendo taglienti in , di neceflarj que' tubi i6 grani di formento, e di veccia, fenza fi maceraffero naturalmente fucceprima, come Compiuto adunque il trentefìmo giorno gozzo eli alcuni ventricolo ,5 -, j, del de, dentro . diligenzaefploratii ventriglidi ciafchedun uccello; otteneffi appieno il fine prefcrittomi cominciai non e quantunque dei lumi della divifata però ad avere per lo fchiarimento è fuvvi che covafle non ventriglio, che non queftione.Vero diradate anzi in alcuni però d'affai; qualche ptetruzza ; erano di foltanto al .numero arrivavano o cinque e quelle quattro delle più picciole Ciò ofìante anche l'ammaccatura non erano di alle nude di tubi dei latra, glisfregi piombo, il rompalle il tritamento delle grapimento degli aghi e delle lancette e nella cereali quello che è più delle sferette criftalline fi in ciafcun mi offervavano ventriglio,fenza che accorgere pòdiminuzione delle concorfa fmiche la foffe pietruzze a teffi, ad il guado in que' corpi effer cagione di qualche nuire o furono ,j che permettere de' con , „ 9J 35 33 , . „ 5, 5, , , , „ 5, 5, 5, , , vizio a' lefione o XXIX. la rottura che y, j, pruova gli che ziofo volli ciò non p^aftrici , più decifiva, coli' offer vare j) 5, „ io dovea to, in ancora no dere io bufca reftai ne ^, erano effere vano hanno non delufo, dai e fafiblini, quindi entrati dentro di per mi fé loro fomminiftrata loro dai della mia curiofità. 5, glio otto infieme fé non genitori Tre che non mediante potel'im- piccioncinifuron primo albergava nel ventriundici, e il terzo quindici; e tutti la più pefo di grani ga. I faffetti erano Il faOTuoli,l'altro al montavano „ quarzofi " 5, parte il latta, di que* globetti di volli eoa ventri- confeguire l'interir accorfì . 5, 5, que' urto queftepietruzze. Il giudiche , la vittima chiarirmene in groffc dall' Sebbene contra ogni mio crepenne. concioflìachè i teneri loro ventriglinoa „ beccata di di nidiaci,uccelli che non vanfeci in effetto,facendomi alimenti, come tolti del nido, che cominciatorrajuoli, „ immuni uccelli le metter a appena vano di colombi alcuni recare pertanto che accade fi accorge, procacciarmiuccelli „ 5, negli non ancora provate facilmente Lettore , duri corpi mufcoli de' y, de' provafferobaflantemeii- dipendono da quell'aggregato fibbene dalla forza, e inghiottifcono,ma ventricolo arene, tritamento e mufculofo ^, 5, cotefti fatti QLianrunque „ che te, „ '' . 53 ^. ventrigli fperimeatare . il valore vetro, di cale di quegli aghi opinione . ce, e con altri artifizi 17 ^. quefteefperienzenon „ mi 5, accorfi neceffario eflere , „ 5, 3, 5, fatto 5, , fito caldo in di fé. fempre da che di tanto dura e in de' tanto che 5, altresì vetro uno fé, rea dei colombi Neffuno di di i tubetti „ eppure „ fchegge di vetro ad egualmente latta rotte eflì tratti sferette, , che morte, a , le le e fuccedeva quefto tutto corpi folitariamente che pietruzza menoma fchiacciati e di , giorni ventrigliola : tubetti prendere feci furono fmuffate aì cibo picciolefchegge , non indi , mefe, un rari varie vetro erano e il cibo frammifchiare alcuni come da profeguii trafcorfo a due „ che , de' colombi nel avea mangiare a T alimento poi corpi duri, quefìicorpi. Dopo di fu io cominciai taluno fveftiti nelf acqua macerata eflì. Solamente sferetta qualche vuota , atti fodero veccia ad da mangiavan latta di , ancora erano gabbia, appreflandoloro , fomminiflrare „ „ in Dapprincipio fu . a „ finché forta ; tenendoli cuftodirli che , racchiu/ì „ „ di non pietruzze di fuccedere preH io la pena quel tempo torrajuoli , colombi , afciutta veccia doveva furono , feguifo li In feguente „ e penne, „ come per tutto alimentandoli 5, „ fimilmente effi mi parecchidi e che , di avevan , uccelli Tali na. „ „ corrìfpondenti prendere la cofa di uccelli più immaturi voglio dire valendomi più da alto che ufciti folfero allora dall'uovo, anzi per mapgior fìcurczza, l'efca materaveffero in confeguenza che guflataancor non e defiderj , a' miei 5, di vifla In XXX. a* cfiftenti dentro ven- il 5, appariffegiammai più sfregio. picciolo Non mi contentai di querta fola fpecie di uc^. XXXI. ad una celli. A p portatamente feci covare gallina d'india più 5, uova, „ fenza trigli tonache loro nelle , " „ „ parte fue , parte i puicinetti ne , fcevano „ „ diligenze, che ftodii „ 5, gallina no(ì;rale io prendeva nei colombi avea praticato in diverfe 5J femi var] cereali;e giorni per queftotempo del di viver loro „ gli imbeccai in ribili. Efaminati : i 5J : .„ rotti,più o meno 5, la famofa 5, uccelli y, , che ,3 j: allo ^ : ^..i che , XXX. fu ). na- quelle Li cu- appreflandoin loro folamente quel gli ultimi giorni non e dige- duri corpi ventrigli, erano , ma privi di pietruzzole, globettidi vetro, e i tubetti di _t-i in ufando cura co' foliti fatto „ e ( §. gabbie, feguito i loro ,, la ; : j: non per i.^.. latta quefto ir _ non bensì le e af- fchegge, e j* „:a nr d'^elfere più o • lafciavano _ adunque decifa una volta delle pietruzze annidanti ne' ventriglidi varf quefìione dagli Autori agitata voglio dire per sì lungo tempo de' corpi ftranieri fpezzanientode' corpi più duri e meno ammaccati. Ecco , , C duriffimi, fono non effe neceiTane, puntò che quello contro e „ e , Fifiologi negando io però che meffe ventriglio poffano produrre qualche antichi ; 5, Notomifìi tanti da creduto fìato del non in sì moderni dai moto , contufione che mufcoU. rottura o j, corpi n€' 5, che cui ne' ip. p. appoggiata è , dure foilanze le e. fono pietruzze non le , tritare 1. " fu fperienze le Ecco rinchiufi ivi la prima neceffarie ventrigli degli a mia mazione affer- rompere, uccelli a e AfcoltianiG ora . difficoltà hunteriane. k VII. §. i3 5, ,5 tentativi che cioè per le " fono non 12. p. al di ufo verun ciò, provar pietruzze , uccelli il grano diverfi fatto fofcriveranno pochi degli „ ha C*Paìlan'^nì 5j per , cui ventrigli nei rompere a macinare e i;^. quei principiodella fua oppoflzione, il quale al certo l'elogiodella fua gentilezza, mi con-? non ho ch'io cederà gli rifponcìa,ch'egli qui mi fa dire ciò che non di quello che ho mamente Primai detto. detto, o piuttofioil contrario Donando Hnntev Sig. forma dove ho mai refìante del mio adunque fia nel degli uccelli il grano fi are F , cofa una non dunque che nella di non a qualche verun ufo viene ne più egli Come in fenza io mane ri- come XXIX. fotto XXX. perchè Ma . in buona logica prìncipi,quanti agenti effere termini rompimento maci- e , neceffarie, Quanti qualche ufo, nel rompere paragrafi XXVIII. ufo? dichiaro Secondamente del non , fia di fervono natura ceffarj? neceffaria è per fono proveraffiegualmente come e dai provato u/o ventn che. foltanto evidentemente XXXI. fono di no^ Dico affento, fia ne' miei trafcritti paragrafi, libro, che le pietrwzj^ net trigli ven- de' , affolutamente efpreffieffere duri corpi più chiaro, e le in ne- truzze pieeon- , dirlo che nelle, feguenza poteva grano. ? Non parole del paragrafo XXXI. negando te foprammentovate dai in del che moto (le pietruzze) ventriglio mufcoU mejfe però ne^ corpi ivi rinpojf no produrre qualche contufioneo rottura fo le l'Avverfache E maggiori meraviglie, £hiufi, 1. e. p. i,p. di ffampa è marcato del fuo rio a pag. 14 Opufcolo ( per errore mie 22 parole, fenza aecor) apporti egli ffeffo quefte medefime fue del neffun ufo. gerfi che fanno a' calci colie a l'altre in o di tutto di pietruzze fprovveduti ma , ma circoftanze avrei cercato che foffi a l'eguaglianza aveffero accompagnato , in fronto, quefto condi queflo doppio genere in che eguali; mi e , ventrigli determinato contentato delle rimanente fteffi Se foffero efperienzei tempi nel gli effe? farei mi non mira in hanno che parte, rifguardano i ventrigli corredati che fpenenze le della mee indigeribili erperieiizevoglio dire fofìanze digeribili, della fteffa fpecìe ma defima tanto qualità e uccelli non per di Ma falute flato pofììbiie, foffe robuflezza, e età, pari quanto noi fconeceffario al mio vedeva fimil rigorofo confronto punto i guaftide' corpr che era e quello d'indagare,fé le rotture, po, che che venivano cagionati nei indigeribili, duri, così digeribili, puranche negli altri ventrigli albergantile pietruzze fi avevano portante rinchiudeano E di quefto imche neffuna. ne poche o ventrigli fatto le mie fperienze mi hanno pienamente convinto: effer neceffarie le pietruzze al tritaraento quindi ho inferito non nei di que' corpi duri ; nulla poi importando che tale tritamente io due l'abbia veduto giorni dopo poche pietruzze ventrigli con , , , , . , vi che dentro eran da fia flato il dovrebbe del lunghezza ? ventrigli dopo due giorni già rotture che queftefurono , avendo io ffeffo. guanto fatto loro aveva f jftanze lo in mai entrar da che rilegga quel Si qui efclufo io me ma ; gli nel Vfc^ malgrado la dentro due maniera le per medefìme, cofiffatte giorni di efempio noto k infrante e sformate tempo paragrafo potuto vedraffi , fé e ; non accadere aveffe è vera afferifco , che „ 3, vate, le- dopo ore quarantotto, ventrigliole dure indigeribili trovate §. y'^Iò tutto uccelli in minor mio del o che paragrafo XXVIII. ciò non con pretendo di a con foggiornano richiéfta meno le pietruzze Imperocché pietruzze, chi nullo, duri al tempo che uccifi avendo foltanto, che da del accadute farebbero o quelle rotture, raifura , non tenue dico io le medefìme, que* corpi quando inferire fi debba che €0SÌ effer cui in neceffarie le numero tritamento fi ebbero fiffar la di affolutamente di tempo, Sebbene a' io me fminuite che vede foflanze ; e ne' ventrigli in offervato più breve. tempo foffero fé al tritamento non dure le egli [Spallan7:^ani)crede che fi è , IX. dove egli aveva piiàconcludente proccurato che , non ^i tutt® ci fof« 2f pietre, tuttavia fero 5) quafi allo fteflfo modo in quefta efperienza egli taccate ma : 5, fìfifato nella efattiliìmamente rifpondo che Primamente volendo verfario foftanze vi quando po' un era lo fatto cui mancando aveva, gna non il efattiffimamente modificazione della briga di Hon accoftai mi ignorava che molti alla Ji atla y favie alla io anni molti quefto videntis vedeva Non foggia Im^ quella appunto ventrigli, afTequelle parole: dopo due pietre ne' Il cortefe Lettore poi giudichi , delle controverfia di prennuovo pietruzze, di erano fentimento però quella opinione chi prereniiaVHun'er^ denti e ^ e. p. almeno il ch'io prima io. gli Tra che fi sì univer- le Nefcio di adfcribi oportet , alieni, quod pler^que aves e fofpefi , che Berna , efperienze induftrla an „ andavano non -dubbiofi Fifiologo mie necef- comunemente altri che tenevano celeberrimo tentaflì come fi , modo. neque meliorem efprimeva Naturse aut pro- eligant lapillos pronunciare, ejufmodi lapillosad fi vere digeftionem requiri Crederes aufim . cifolg , inufculb ejufmodi lapillosdeglutirent, quae carnofo vencibos triculi duros adterunt, ut gaUinaceus puUus , urogallus ,. avis anferi animai, dronte, cygnus, anfer, ftruthio,cognatum aves Nhandu Guacu, „ Sed videtur „ " „ o , annoverarfi ,, „ 1. digeftione^ devorandos; borum „ falfità. io dei appunto „ 5, è , preclariFifici e , mio. quella opinione vedeva „ della che fiftb non dicendo." abbracciata, come par che lungo tempo , quejie pietre fervij^eroalla per lo fto' anione j ftfono effe riguardate come un ajuto per maco di feno in creduto tritar in XXX. morte. a che efentarmi efperienza nel foffero celebre falmente è e. ribili indige- pietruzze poteva mia rileggerequel paragrafo Allorché al i. hunteriana. efattezza contrario tratti è che " efperienza.Rifpondo precifoin tempo giorni (gli uccelli)furono dafi la vi pie- , paragrafo che dure delle le , aflegnare il tempo precifo della mia fecondo luogo , che l' allerire che nella il tempo la cenfura precifo è il cercar perocché tempo , delle altre parte dall' l'efperienzadel le eran il fpezzamento minore prefenti; quefta eran non in- qtiaftapporta dalFAvparticella la che denotare, dà maggior „ in venivano , „ tre foftanze indigeribili come quando vi dure le carnivorae pfittacus repugnare, quod non aviculaj perinde lapillosdeglutiant, ut fols infe6ì:Ivorae hirundines, corvi, aqullae,accipltres ardese falcones, ab etfi id univerfse, aaimalia, crocodilus nivorae ,j carnivora ,5 nifi , devorent; caiculos manis marinus leo qui mus fed ctiam phoca in avium , „ falior humani fimili tritu " ven-^ ventricult ifta kpillos , ventriculo in habent maxi, tenui, " non potefl:cum praedita,cujas tntus ut elephas, rupicapra nam comparari triculo 55 phoca , car- manifefta ejus alimento , animalia tum aves , lupus, , 8c , aliis negatar; „ y, onocrotall , ,, 3, Quid 5j 55 iis qux gallin^s vivere, utuntur p. nifefto , grand' Opera delle occhio in di sì quanto la Ma nafceva in che forza chiOìma ben però E . fece fi rendano queftiultimi in i fcntire il Sig. Hunter, le fuie diverfi non credenza. Se fi leggere il mio fpofie, fi accorgerà fenza grande troppo permetteva Vedeva oftante la po- lari pareti ventrico- ferma opinione affenfo. Se ne , però confrontare- vorrà pietruzze con fi si le rifìefììoni rimpetto di idee, precario appoggio della degnerà puranche con un po' più di at-- di tenzione dalle partito, le mal che fiffatte , popolare di quelle quanto avendo flato era membranofi, non alla digeftione, per faggiamentefofpefeil fuo prevenzion piuttofioidee fu conofcerà halleriane, inutili fenza ragioni, o quefte diverficà può ad effe comunicarfi lungi dall' adottare si poco difetti, e '^ dall' efiftere le medefime , che T addietro per rinvengonfi, 'non gli leggierigli altrui penfamenti. che mufculofi definio effe dijfììcoltà che fortiffima ventricoli cui poffint non giLidiziofiffimo apparifcc mafcriveva quefto luogo della fua pietruzze animali, r abbracciare ne' quidem ego an nondum . moltifiìmi egli la ; digerant, e 1' Haller fotc' aveva favore penfato a 175?. 180. eruditifiìmo melius vere an appetant , queflo tratto che quando Da faciunt? lapilli raeìiufve Phyf. T/VL Hall. hi iis lanilìis re61e abfque dei boni ergo 5, libro, fallo e che dì i reggono il pefare il valore di mie ri- rilievi fin qui da lai fatti fu: le certo l'impronta della migliorpietruzze non portano rilievi confimili faran non gli ultimi. Se egli fede; e pur troppo eh' io aveffi il torto, fi avvifava perchè aprire l'aringo con quel feco ributtante pYOvar cotal al principio: Spallan'^^ni ha fatto divevft tentativi peveie cui pochi fofcYiver anno a e non piurtofiolafciare ^ ^ fcrivere, ed coloro, cui non modo cenfare a , o che pungenti altri di toccata credere, che^ ragioni? Senza forfè fieno è fimili, fi danno a in che che le accompagnano forte le l'Autore educazione una maniere offenfive incominciando {m^ì., vile, cie^ a •'y dava «juelmodo, fubito a dubitare tortamente faceva divedere della fpirito preoccupato; lo bontà della lua il che caufa armi Le . poi mi egli onde ha cavilli, imitando di // affalito, efìer egli in ciò gli parole contrariavano vane fcriveva mi nemens un ^ che non antichi fempre, arzigogoli, e fcolaftici,che con pompa decider mai experiences pav des non per d* attaquer des VHaller giorno tetneraire e/itoujouvs dovevano d'un per conto d' ricco di nulla. vaifon' dico Me- certo orgoglio pretenfapere e deva di le atterrare con fcopertehalleriane, parole fu la preefifienza de' Germi le mie ( Diifert. cit. T. II. p. p4 ). e fi rende del Bernefe E la fentenza Anatomico fempre più vera quando i raziocinii fono capzioQ Il migliore e forfè unico mezzo dei fatti fi è quello di di rinfuffiflenza cor provarne oppugnare romano povero , ricercati , giridi , . fatti contrari Conofcendo ì^ Mailer fciorre controverfia delle ài'inon onde la io M'ingegno . di cercar fcopertinell' ufato pietruzze, e nel vedere decifivamente delle de' fpezzamento contenti Sì pietruzze quefti dati, e credo di averli artificio di fpogìiare i ventrigli. a fu ricredermi. lontanaffi punto è Ma è^VC Hunter ^. „ ripeterli non di dalle queftifatti in ad alla ne' cibi verità, mi fé di oppofizioni fatte prendan le pietruzze prima ma fperienzenarrate le di farlo mio nel gioverà libro, ne' Quefte piccioliffime pietre entrano cafualmente fi perchè o „ , frammifchiate ftu- trovano , volontariamente fceire vencome e prefe vengono , dagli uccelli ? fubito La ^. XXXIII. propofta queftionerimarrebbe fé il naturale de' pulcini gallinacei nell' accettare anzi al- breve. 5, perchè di fal- prontiffimofarò l'armi oppormifi ufando di contravvenire volontariamente: mezzo trigli, ? mie che d'eiTer lo gerir di- di fé i fiioi convinceranno e continuare vorrà crederei occultate „ lafciano verità della ottiene poffo accertarlo, che fede XXXII o uccelli efperienze. paffareall'altro genere tempo all'opinionmia, che gli uccelli però ^i nuliaraeno di recare pure diando gli 1' Huntev , fé piuttoftoa cafo, qui ài mia la qui, fin che ciò . Ma adoperate e che , Dubita adunque miei, fità ì corpi prima come duri dati, preferifceil lafciarla , indecifa badanti avere . " fciol- „ „ ta continuaffe bo „ Eflendo ^, piccini , ,5 5, il medefimo in loro , prefa molte flanza dove volte io li tutto beccano , la curiofità teneva di gittare fui ci- adulti fono ingollano tutto diverfiffirmi ^ quando il . Mi fono . pavimento inetti corpicciuoii d'una a n»- ^4 briccioli geflb indurito quefticorpi con „ „ j, „ frammenti fafletti,minuti drirli, come di di fecca terra o , dì o e a , , fé flati fofl^ero l'cfca la loro per più gradita.Se adunque grandi quefiivolatili, continuaflero genio, dir potrebbefiche la conferva ad nuti „ cotto, di calcinaccio ; lì divoravano, fofingordigia accorrevano, e fero a ftomaco digiuno, oppur pieno. Un giorno io gitrailoro ben che davanti numero grande di gufci di quellechioccioline fi di fubito da' Conchigliologi appellanpidocchi e gli uccelil ad fino diedero fi letti a come mangiarli, empierne gozzo, 5, 3, matton ventrigliè ne' lor meno fcelta, una che che dive- avere il medefimo fanno di pietruzzc di effetto un ftupi- ,j i nofiri Ma dezza crefciuti in età, .... „ iflinto,che effi il naturale in uccelli nella fviluppatofi e dormia fanciullezza lor fo- „ „ in ficcome pito molte cofe altre Francejco Redi piuttoftodi fame cofìumi. e „ morì che „ chiufe , „ „ appartato „ in una pure dopo d'india me foltanco avendo 5, „ „ „ ho allora veduto che farei di parere d'ordinario s'incontra nafceffe non ,j tariamente già che , uccelli bene fpefiole dal trovarfi a' cibi che di non , 5, re è ventriglidegli prendono efprimo a pag. va favellando „ erano ftate prefe di fino di di de' ritondati molte e diverfe pezzettidi e e dal farne molti, 45 a cornacchie frefco volon- piuttorto ma ritorno che al potei ricca avevano , pietruzze nel ventriglio pifelli e le più minute erano ; quelle , truzze , pag. cornacchie. delle Tutte che 21 , cioli cerca m fentimento 20. 5, di effi gallinacei, quefti eftranei corpicciuolimefcolati rado LX e , pietruzze uccelli " foggetto, ^. affamati. delle . mi Così effendo ricchezza la , ne' come „ 5, bere quantitàdi , dall' andarne raccolta, 3, „ noftri i maffimamente inghiottifcono, le prendono, e Io adunque 3, „ a , che „ né , fito , a' cibi „ in tenute , fu trovata la ftefia non pietruzze,che feguitala loro morte dal ventrioftante che foifero le più adattate, per averle tratte glio di fimili uccelli. Se poi le pietruzze fieno frammifchiate „ 3, viv, parecchigiorni l'altra diedi mai a quali non mangiare fui numerata fparfa pavimento una alle cappone, che ia pietruzze , , , genio gabbia ( degli Anim, alla . quefia mutan gabbia un le toccar cibo di luogo in che dentro pofie avea viv. ) Morirono a negliAnim. nofcrali e quattro galline, tre „ così , , defimo me- ave- confer- i picpiù groife quanto il le come quali piemiglio; fi vedevano vi i» qualità e le , matton cotto. Ma in meno d'una 2S di decina 55 riconobbi ne dalla fatta vifita in più una più ventrigli,con rimafe giorni non a „ fparaidiverfe cornacchie Erano naie degli alimenti . 5, manifefìarono lo gli j, cioè via per „ tubetti, che del fuco loro aveva efcrementi , Siccome rivocati. 5, poi „ „ quando come le abbiafi le fi è come veduto a , nel bocca, appìccatefi fuperficiedi alquanti nutrirli mantenerli a e , fané , ventriglio quindi potei giulìamedefime necelfarie,perchè punto medio queftiuccelli a ventricolo le , neceflìtà neffuniffima le flefle di efler 5, 5, 5, 3, 33 3, 3, digeflione negli uccelli la per 35 ,5 me , efler digeftionein buona „ come ca- ingollare,e che in feguito avean cornacchie fprovveduteci delle pietruz- avevano inferire,non mente il fatto feguitaronoa mangiare ze , per gaflrico all' efterna 5, „ feceffo per parte e corpo , come l'occafione che anatomicamente per oflervare ufcite parte , 5, loro ( ^. XXX. e ventriglio mufculofo E modo flato credere che fono che XXXI. a ). propenfo a quel delle pietruzzefatta da la raccolta quefti ultimi animali non da pura nafca da fcelta alcuna accidentapraticatada eflì ma lità ( §, XXXIII. ) così io penfo altrettanto rifpettoalle cora , , nacchie, per prendere tai affamate, ma do ad fra i cibi arte, 3, veduto aver che mai non pietruzze,quantunque ne allora foltanto le prendono, fieno accidentalmente o " p. 3^ Accofìiamci fono col accorron fenza, e per fi trovino ingojano, quan- le e becco mefcolate, e nalcofìe come 4"5. ora alle difficoltà hunteriane ... §. 3, 35 5, X. pietrefi trovano generalmente ne' ventrigli,egli fono por{Spalh}r:?^ni)giudicò necelTario di fpiegarecome Q^Iccome k3 le colà, ed attribuifce ciò al puro tate Se V Hunter fi foffe prefo la pena farebbefi non cafo di " 1. e. p. 13. ponderar meglio le mie effe quel fenfo prefacilmente aver parole, accorto afferifce mai ho detto afìTeverantemente Non cifo, ch'egli qui che la prefenza delle pietruzzene' ventriglidebba attribuirfi al . foltanto cafo ma ho moftrato d'effere lo propenfo nel crederCiò E a palefemente apparifce dalle fopraccitateparole che fono che la raccolta. ilato propenfo a credere quel modo i delle pietruzzefatta da queftiultimi animali ( gallmacei) non nafca da fcelta alcuna da da effi ma praticata pura accidenalle cornacchie» taiità, così io penfo altrettanto rifpetto puro , .„ . 3, 3, 3, , , '^ 53 ,. D , %6 Per ciò niie parole, e Logica; bada nella la differenza conofcer fa mi che XVX g'io j, anche 5, abbondantemente più Finché di XI. i ventrigliche hanno più pietre,e fono più atti a farne ufo, ne ^sJi le v' è meftien comune, ritroviamo, che ^^ tra efpreflione non , il fenfo l'avere noi 1\ yf A della dir V Hunter §. 55 forza forniti " fono ibid. compiacerà fi bifo" di mali fpecificare glianii ventrigli di che cui appartengono a ragiona in queflo ci veggiamo tenuti a rifpondere anzi ciò pare paragrafo non fi ad giuocaffe indovinarla. impoffibile quando non rOppofitore non , , , , , §. quali fatti de' fi può aggiugnerc ciò che in pafcioè che ne' ventriglipiù grandi e fato offervammo, capanella maflìma le fi In un trovano pietre ci, quantità. gallo d'india fé ne trovarono un dugento in un' oca migliajo il interamente ibid. che non dipendere dall' azzardo poteva da parte la qualche forprefa che ha fatto il mi Lafciando IN 3" 3, conferma XII. , „ , *' 3, , òaW efaminato gallo d'india ^ più pietrené gento né meno; a me par né e meno, del dagli uccelli ilate gallo d^india, jnaggiorcibo terra Ci dove al nel aveva che ne avea ventrigliodumille né più i come ventriglipiù grandi piccoli in fuppofizioneche cafualmente ci dipartiamo dall' efem pio ingojate.Non , dell'oca. primo, e feminate trovano Abbifognando al fecondo uccello quefto cibo efìendo fparfo fu la le pietruzze è manifefìo eh' ei prenderà tanto che , , più quanto numerofe fenza che e l'oca facile l'intendere alberghinopiù pietruzzedei fieno che Htifìter abbondante , le faranno che più pietruzzead effo rammefcolate e confufe, che al ventriglio. E quando anche fuppor manderà avvederfene voleffimo farà l'alimento gli uccelli a grande ventriglionon di fi abbatteflero a nore, pietruzze,che quellia ventrigliomiprendere maggior che in procedimento di tempo i ventriglipia vede chi non i meno che dovranno raccogliernemaggior quantità capaci ci capaio m'indi quellapiù ampia capacità? O ganno in grazia appunto fembra che la difficoltà non valefle la a partito o a me d'elfer propolla. pena numero , , 2.S luogo òì cibo dentro pofle avea dopo parecchigiorni quattro elle in pure l'altra d'india me a e mai né mangiare a 3J a fu morte la trovata per tate, Re^f adunque tratte ottante non , dal che , diedi fparfa fui pavila loro fegui'ta foflero ventriglio di noflrali tre quali non quantità di pìetruzze,che fìefla ,3 averle galline, , 53 Moriron© . fito appartato, alle bere avendo foltanto , numerata una mento gabbia in tenute , 55 alla fimiii adat- più le uccelli Il ". 3, fé Ma ne di fi è non è mie dì la che di raccolta come preft^o a affatto fors' anche inabili : , forniti ef- a fappiamo Così di formento.j mori (*) Che mie, o ( condoch^ uccelli dir gli uccelli tneglio il Conte efperimento bien pas decidée avere avalant en l'eau de et ces , d'eau , Hist. et Nat. aver intenda ad in in diverfe xx'Ci fol inrendendo piena di (*). grano parole ÙQ\Reài^ raccoglie eziandio le fi affatto mali. altri ani- ftanza incidentemente fenfo un ad una , Buffon^ parlando glier to- a , rovefcio a erano foftanze altre di nutrimento beccato diverfaroente que les pierres petitespierres Oiseaux uno, deux tous „ dietro inette interpretipeflìmamente le per les oiseaux moururent des che tal di contrario a i vocaboli Ì materia del- quello cofe delle fe- , j, 5, fenza rediano fare come e quando ne il pigliarne di più fatoUi ? fono quando , chiufo falco fucilano?), valendofene intenzione vera granivori con est j, di che tal , un che egli è non fi è fervano l'Autore , deli' Y Hunter fame veramente a che quello fa ufo le che vollero ne ta. già quanto fia poco fondail penfare che intanto quegli ucin che pietruzze, quanto per iftinto, nodrìrli, quantunque a allora efperienzaconofcevano che ricufano quel modo per la fame -tener dell'H««?"?k, mente , cibo veduto fuppofizione affai più naturale mai fpc- fé tteffa in quegli uccelli pietre; ricufmo del fanno . , fecondo quefta: provveduti Q_uindi è .celli non ingojarono „ anche quantità di pietruzze,non Ma più, e piuttoftodi fame. tacitamente queftafpiegazione fuppone che faccian forta alle morirono cofiffatta n' ^ confentanea , le aìV ovdinavio ingojarondi ne punto alle e che ordinaria abbaftanza Ma quegli uccelli che , un da è intenderla , volontariamente e Arezzo erro non della che chiaro e , , prenderdi e mai queftafpiegazionenon fé quale fendo già detto ingoiato più pietre ne , la fono mai beccarono filofofica,volendo poco a fn^ non Filofofo del rienze abbiamo non , che fihbene ma io beccato avevano Kon ed che e= Redi . pour sans Quanto che provare di fcelta aient è florpia, confonde; avalé grave ed deiix gii Il „ bien de chapons avec beaucoiip ils burent nourriture avoir intention une renfermé ayani egli , le pietre. inghiottif'can granivores tonte fé ficuri fiamo non , une ed seule pierre ". jncomodo intorbida tutto! il Bufi^. dovete partire da qiiefìoluogo gioverà di Prima che argomento, ì'Hunter^ per in ta quanto , digedione queftila per ) quindi , fcelta ma per farà dovrà ragione la in attaccate animali quelli fecondi in „ 55 ftione animali degli di flomaco che circoftanze, cavità fola altri non 1. " 5, e a la critica fua noi paragrafo effere effer , dai anche in chiaro, aver ho A circoftanza f 3? ^ minanti che perchè a oltre intraprefo alcuni così cader fu non di ricufo Non che , facea che meftiere che mentovata evacuano una dare fteffo di la che credere tentativi e fu il fuo quantunque poffano mia nuità. te- Quindi per veniffero dall' Oppofitore gli afferifce : quindi noi i argomentando fuffifteffero. non di Re/iumur, a tali confapevole a me troppo difetti fin qui obbiettatimi potrebbe certe a tentativi peno me il è non magiftrale a tono Siccome, ruminanti, ^ T ii dige- che efige dell'attenzione luogo negli fìomacbi cotefli difetti. Egli però foltanto fpecificati precaria fua afferzione non può efiger da ,5 fulla più complicata Tufrtato con pure chiaro. Sono è errori. puranche raodri , venirne io animali Tuttavolta prefenti giacché , fpiegafelicemente (lati difettofi fono ed animali, marcare vada difettofi. ruminanti p. ip. nofìro e. Fifico qualche altro digeftione degli nabile combi- piuttofto o gli fperimenti fatti che ponno l'Autor Profegue avvertimenti, è , 35 3, cibi XV. fìffatti animali quell'operazionein nello le i cafi? ambi "TJOffiam qui offervare, jj fi ler Mai- luogo pietruzze fi che no. prendo- non l'accidentalità fola una ( di avrà pietruzze, perchè potrà dire negli uccelli primi , voglio nei la per ftomaco noi §. „ ai tanto In- fcel- inutili che quanto raifìe o fanno nello contrari delle effere fenomeno in il cafo moltiplicare le ipotefi,con fenza dei , fenomeno col anche quali fi rendono tro al- pietre. ne utili affai fono trovano , adunque Se fi digeftione de' la accidentalmente troveranno noi adunque almeno o uccelli gli d'un ufo delle cafuajità la Scrittori altri per . , favorire abbifognano, ne cit. luog. e Siccome altri animali in fembra il far la rifpofla. veruna XVL da Spallanz^m i tubi dà , a degli divedere animali che , effi runon 3© fi bocca in di rimandare curano il cibo tutto effer manicato per „ feconda una , di bocca come 1. " e. i tubi 19. p. 5, ^ VHunter Qui dubbio , „ accadde perchè volta, fenza gettatifuor parimente, e farebbero indubitatamente il che fpeflìffimo impropr) per efler mafticati fu verrebbero altrimenti compendio in accenna 1 rifultati di alcuni miei dei ruminanti Siccome digeftione però egli non ci così foltanto non tratterremo gli fpiega, punto gh impugna, ma fu quefto paragrafo ma pafferemo all' altro che immediatamente ViQn dopo, e che è quefto. la fu cfperimenti . , §. egli era MA jj XVH. neceflario appena il fare minare, deter- fperienzeper ruminanti gli animali digerifcon là carne alcuni in paefi freddi il beH-iame quando già fappiamo ài alimentato viene pefce diffeccato, e che la maggior parte ibid. degli animali mangiano le proprie fecondine l'antecedente, chi creduto Collegando quello paragrafocon fé , che , 3, „ " 3, che quegli fofll flato io che avrebbe non , gli animali fé delle intraprefoaveffe ruminanti digerifcanle fognato carni ? Eppure non fperienze; e nel l'ombra. Solamente al paragrafo libro mio ne non apparifcepur òdV Haller fo ufo dell'autorità CLXXV. non già per aver egli fé animali ruminanti gli digerifcan fapere efperienze intraprefe per fperienzeper determinare, ho io cofìffatte mai , le carni, in ma commemorato rifa in alìis all'udir può fé il le quanto animalìbus , ìibevtas intet Nam ho non V di Mailer di cercato queflogenere (lima non di Phif. mira e infìeme rattenga ? ^ VI. T. Non mangiar fare riportail Ma me, ai carne ^ il rilievo che dico come ileffo obbiettato fatto hun, ruminanti. aiunque va a ferir l'aria. Ma voglio dire partiffeàaìV Munter non nudrirò e fempre pel quale vulgare Non dall' A fé da ^ v- cenfura un uomo fmceriiTiraa , fi crederebbe non Lettore, qui citato rilievo Cotal merito le prende adunque mai verfario. dei fleffiffimo , Mailer, che unicamente di Stupifcail ^ . chi il fatto racconta Filologo. EJì ethrn parole ^oaviande cevte aìiqua in viBu pievi jque oves vaccce manife/ia kevbi'vova equi dtfcunt pifcibus vivere. teriano ci che àaìV Hunfer, fatta da chi è mancante del fenfo mune? co- , Io mi riufcito poi a nel quell'ofTervazione raccontava far sì, che un colombo di natura d'efìer^ propofito granivoro, dive- 5« «oti carnivoro; e quefta fpecle di animali in nefliin né feccaco fecondine paefe pefce mangi che , ed gefHone „ è di sì anfiofo che combattere egli vuole mai mala a concedere pena Che la . pofla effettuarli nello ffomaeo dubbio; ma quando ciò accade, deriva da ze digeftive p. 15?. 20. fermentazione „ eh' ella fac- ftomaco nello luogo „ 5, la di- , per fermentazione, abbia la fermentazione 5, intorno l'idea , che ciafi . l'opinionedegli Autori ^PallanT^nì propone O certo XVIII. §. „ fo affatto niflc vi non ha alcun , difetto un delle for- " „ a Il fa V Hunter Qliì ardeffi di credere, ch'io che la di voglia oppormi della fermentazione. digeftionecol mezzo fpiegano che favello della fermentazione nel ove vero però capo Ofo apparifcevefìigio di quella fuppofìamia anfietà coloro è , , non anzi . ne' che dire, libri di defiderio o da è pubblicatinon me com.battere altrui di o Fiìofofianon Locke Metafilico che libretto dobbiamo delP Guida nella dovrebbe aver voglia trafpiri le mie nioni. opi- difendere ^ Intelletto nella il breviario effere da Diretto queflo veriffìmo ricerche afcoltato, offervazione, e ponendomi e egualmente di perchè , afferzione, e perchè con contro chiara del '^ vero amica mai nelle . fifiche quello della che luce della ragione: giudicato indifferenza degli altri. Ma apparifca la verità per conto della mia dar giudizio delle pofla il Lettore fomma dei la parole efponghiamo grafi paranella digeftionevi concorra altra queft' razione ope- infieme hunteriane citate ho che me, fermentazione dianzi ho non né fcrivere a contro principio,io ricerca degli Sperimentatori feguito altro invito, efperienza fchiarite dalla della il fublime defidevj diceva , della che , In mie mai , dove j della Per vi può di fé cerco, natura. fentimento effere che Pringle del Boeravlo incipientefermentazione una e onde vafi calor con , proceffofermentativo. E le principali che le foftanzc Medici Inglefifono vegetabili, fieno animali, ripoftein un alimentiamo, fieno vulgare, od acqua fomentate dopo patente fermentazione. , d'una , , la ci deglianimali non ma giufta il parere vi è compiuta la fermentazione Macbride è che digeftionenon ragioni dei due chiariffimi anzi negli ftomachi un , umana trafcorfo faliva, tempo e da un conveniente palefano i caratteri 3* entrai cfperlenze altri che io rapendo Non terzo a aveffero ripetute nella controverfia gli efperimenti praticato da loro io faliva o acqua animali fermentazione, di difcordanti quelli dentro feci fuchi quefla o e negli tentarono membranofo, e fìomaeo a durante cibi ne' animali a medio: ed cioè tempi diverfi i compiuta, acciocché in tre e , decifivi Ma è vero che in però fu alla fino fione ficure più tale mi non h© di Io darci nello forze in le quali . di aveflì bensì ma delle li intra-trata inol- eftefi e , più vano veni- attualmente Ceffi mai molte di meno così affalirmi incipiente boeraviacompendiate le mie fpe-^ eftendono dalla manifefto pag. 230 la efclu- che , non era confeguenza una quefta idea, come mie variate e fperienze di violata verità, colpa fuor attribuirmi di egli vedere d' ogni ragione fo intendere perchè lafcerà VHuntev quali le , il penfare un defiderio che un' effrenata glia vo- . poi ftato che j della fi ftomaco egli adunque avuto, fegnale di fermentazione combattere fenza acconlentivano, la confeftb che non pellegrina notizia, di fanità, digeftive, quah apertiffimamente avev^ano che io notarlo „ che bensì ma nel io avelli ftato per quefti due fano sì , tutti i contrafiegni che che le ove affetti da d'efler effettua difetto ftati , perchè faniffimi forze digeftive gli animali, eh' malattia, io venga ù non cioè morbofo, dello favello l'Autore fermentazione la confufo perchè dagli effetti appariva pregiudicate; per tacere punto la digeftione, erano per di ftomaco a io più che rendefi cofe , animali mai quali dallo fermentazione chiaro tampoco brevi tratti , le Per diverfamente. non pruove argomento 240 della fuppone animali folTero foftanze fcoperfi Ecco anfietà, ch'io di a non ebbi non mai fermentazione. rienze carnofo, , digerite, na pafTai a quai cangiamenti della digeftione: tempo . e ifcoprivafi animale corpo ftomaco rifultati nelle le digeftione incominciata, a , il fucce- immerfe non o ftefTo però teneva vedere per il , quefti fi prefi del fìomaeo allo dentro là che gaftrici : rifatti modo lieviffima. era , faccedevano e Il allorché ma ; ne' Dagli efperimenti intraprefi fuori che nel . vegetabili ed indizio prelodatiFifìci, li trovai non 5 materie due , ufando deva dei quefic primamente e , , avendo variate o non non io delle, quando i cimentati ; sì erano tava cimen- lafciava. 33 §. nare, fuffeguenti fperienzedi Spallanxjtni furono per determidi riftabilire la fé il fuco gaftricoaveva il potere fola efpegià putrida provarficon una ; fatto che poteva fé ad della fi dà un cane carne putridifImperocché LE 5" carne 5, XIX. rienza . 55 fima, 55 fi e il ammazza dolce troverà e 5 5) inutile, che 95 nello tempo 5" , Non tenefle Spallanzani llomaco dolore fenza farlo Per la tutta toccar convien frefca per carne efla divenir richiamato mano con la potendo non fono fi la carne dopo qualche tempo, putrefazionedileguata. Dunque cane o putrida meno '* alle inefattezze alcune premettere più era p. 21. hunteriane. brevi zie. noti- fperienzem' induffero a penfare ritrovarfi negli ftomachi cagione impeditivadella putrefazione, degli animali una antifettica diciamo Imperocché quelle carni che fuori o come noi fadel corpo degli animali imputridivanoa un dato tempo, Diverfe mie . ne' punto cean più lungo da loro atta ad che rifedeva ne' anche , mefirui all' efler fono antifettici . Qiiefta mia fcoperta fcmbrandomi l'arte medica, credetti prezzo per foffe tempo impedire la putrefazionefu pofcia fuchi gafìrici i quali \x\ confe- . oltre guenza caufa Cotella il quantunque , {coperto me llomachi fatti ulteriori. Eflendo la io in entrato di dell' lieve non opera fofpetto,che putredineav'effero anche confeguenza l'avvalorarla i fuchi il con gaftrici di impedir la toglierpotere ad ofTervare mutazioni fuccedevano quali dapprima ricchi òì vaalle carni fetide ripoftene' vafi ove meno rie più ove L 'efito difcordò delle mie fofpinon qualitàdi fuchi gaftrici. talvolta lo zioni Solamente fpiacevoleodore, e il difgufìofofaall' oltre mi feci , , . pore delle carni tolto non foflero i fuchi gaftrici non rimaneva per intiero, raaffimamente fé Itati dei più recenti rinnaneffe quafi luogo a dubitare fé introducend Pareva dunque non ne' ventricoli carni putride veniffero degli animali io Ma fiandarne effe a perderequefta rea non qualità poteva fé verificando mali fé non curo fperimentalmente.Il perchè più anied un il rie cimentati, tra' quali un cane, vennero gatto: che in ragione della dimora fi fu coftante fultato più lunga delle carni fetenti nello fiomaco, la putrefazionevieppiù fmìnuirimanea levata da ultimo totalmente Cofiffatte fperienze vafi e . , , . 5 , . , furono effettuate anche in me fieffo,valendomi E di tubi analoghi 14 negli animali. Voi già non quelli,che ufato aveva fatti fui mio tentativi flomaco, per gli altri pericolofi ignorate a portar non che eran di cercare tenebre in Ora . del medefimo fucceffo coronato efperimento venne fi le mie fperienze refe manifefio, che gli animali, V pure me dove negli angoli, la luce . Qiiìndi per oltre all'avere la facoltà nello fìato comprefovianche l'uomo, alimenti ne' loro fano l'imputridire ventricoli, d'impedire agli dalla putredine, l'altra di fpogliarli anche volte hanno quantunque p. 2(52-2"58. in confiderazione l'aveflero contratta Prendiamo ora fuffeguenti fperienzedi Le „ il fuco fé minare, 1' hunteriano paragrafo. Spallanrs^ni furono il potere gaftricoaveva 5, deter- per di riftabilire la cacne " già putrida. „ vede Ognun mie la feconda la Accenna fperienze dell' efattezza poca omette prima, che rifguardare la per la per nuova, è nel delle parte . intiero Inglefe ed , importantiflìma, virtù le raccontare medefime antifettica da e che fatto af- è ne' fuchi me gaftricidifcopeita. che Fatto ad fi dà fé rocche provarfi con poteva „ della cane \\n fola fperienza; impeputridiflìma, e fi amfi troverà carne dolce, una carne 5, la dopo qualche tempo, la putrefazionedileguata. tutta fi racconta Quefto efperimento del cane il mazza 5, cane " e „ iche fembra quel più dianzi deflb ne 5, ho un a in riferito me fofpettoche io Almeno tale fo non Contradditore chiari ffimo mente modo, Eppure egli è venuto. perchè dunque efperimentonon fia E d'averlo mai fé nominarmi vorrà in letto. Di ? tacerlo fìiato da altri faprò grado E l' Autore , che favella. Dunque era meno per più o venir putrida inutile che ftomaco nello tempo tenefìTe la Spalìani^ni potendo non , frefca carne efla dì- *' . cui più fopra ho narrata propofito,e mi tutt' altro anzi efifte punto efperimento non Quefto di mai me a . „ 3, da forte ìntraprefo. al efiere non àdAV Huntev la fomma; Infingo che la ferie tra ritrovafi ma ivi foffe dei fatti, menzionato opportuniflimo, necefifario . di fcendere Prima l'opinioneadottata Macquey ilione ^ vada e da unita alle dal fuccennate àzW Boevavìo altri, ad un dal Haller qualis'inducono efame Cardane dal ^ ^ i ad fperienze metto a credere principioputredinofo.Penfai ^ che non la dige- eflervi citato ; quando faziera e faftìdio de' {enza leggitori. riprenfioniperò non cofiffatte Le pentire di modo del effere fperimentali cofe a fermi poco il che non vantaggi prima efercitato , di lungo in entrare intralciati Antieri di Muffcbenhoek, del primo Orazione e accordare miei gherò pre- di libri noti vertendo malagevole Hallev un e sì fcorte col Methodo De e forniti,dirò ho di amato come l'e- con ne' fifici errare per non riconofcenza con . : que' lumi a carriera piacere e meritamente tanto d' ef, oltre precetto ficure La il dire celebrata ìnfìituendi 'Experimenta phyfica , efercitata la mia molto attenzione, e faniffimi e intereffantiffimì precetti,gli avvertimenti, i configljivi efpofti i paruti effendomi io efperimentarrettamente, ziofa conto ufato, me avventura per quefti nomino tra e : può ed ; avermi quefla fervirmi fempio potevano per i affai, non verun per arroganza queft'arte ciaffici, che gli Autori confultare in ufo crederò non , che ha fanno tutti di valgo . intorno un mi Preffochè fentimento fuo mi fperimentare fin qui da Riprenditore a volermi il mio volentieri del inutilmente io dianzi cafo ne'la conferva memoria, ho ne fatto da valermene per gran tempo preal bifogno. E tra fuggerimenti fono fempre flato gelofamente premurofo di praticarquello, che rifguarda il ripeterpiù volte qualunque Fifico rilluflre in orazione allegando quella ^fperimenro, troppe convincenti da ncn dipartirfi ra"^ioni, e troppo todo. mequefto per Filofofo confuona coirOlandefe mirabilmente il Fifiologo E quelli aurei di Berna •fatto, ; tal un e lafcia non egli grande Fifiologia.Le in taglio, venire da piecetto fteffo fue Efl: lui d'inculcarlo parole in mirabilmente his nella ,, „ negleé^s p^enas experinfientum quam neque lorum eventu. Plurima difcedunt : ea „ femel lex , Nullum debet cujus un- in"Htui; conftante ex , „ „ fua repetitorum pericufunt aliena, quse fé in experimenta imin repetendo ideo quia ah"ena funt, et ideo fimiliter eveniunt quod perpetuo „ mifcent luerunt. nulla, , nifi viri col alla opportunamente experimentis aliquando adminiltratio innotefcit, verum Prefazione poffono più non omnibus „ maximi confermato fuperfunt, quse pura ex ipfa rei , fluant. natura Sed et natura variabilis , quafi fenfus repetitioneejus di non Io adunque crederò mia foggia di fperimentare ha „ voluntas et fubito dell' Hunter difpalefcit di molto, affliger di due et fola " . dovermi la fvcntura che di Sperimentatoridi primo noti fia confentanea , menti eft ordine. fé la provazion l'apagli infegna- ottenere Sebbene in grazia 37di nominati ho efempio volendo noi efami de' nare Opere fegnar li vedremo prefente fecolo , Siccome fembra poi rivolte larmente Muffchenbvoek^ le che tutti Mailer, conGÌofliachc del miglior conio di le medefime moleftie le libro il mio contra ed Fifici traccie. dell' Httnter della fieno io digeftione fingomi farò , dirgli il ÌQCÌto intorno che modo al qui , fperienze, io mi poffo non dei favorevoli più Fifici che efferne fia gli nel lietifiTimo e Tra menzione ufato me contento illuminati. il far da altri che foltanto far pe' voti potrei del le minare, no- fublime permeffo Ojfervare il 'quale nelle diverfe Opere da date in ha lui luce coli' efempio avvalorare il faputo così bene vi Voi eh' io del parlo già Sig. Giovanni accorgete precetto della Repubblica di Ginevra. Bibliotecario nomato Senebier^ QLieflo ridell'Arte tore Au- dell' , . , Filofofo, Dijfenazjoni che tomo in la Méthode par suivie Experiences ses di fperimentare elfer vantaggiofe (*) la sur poffono non premeffo Y Abbé Monsieur Dtgepjon, le E intorno al lanzani Spal- efpreflioni mio al metodo più onorifiche, né più me per le mie introduzione, intitolata: confiderazioni quefle fue in ufate ha , la digeflioneuna rifguarda. sur francefe lingua Vegetabile e , fua dàns lui Tifica Animale di Considerations da tradotto l'avere oltre . (*) tTìanicra La decente poco del in mio qnefla produrre che coloro di alcuni letto a di le cofe diffidenza delicatezza, fendo in e i dotti ; io cerchi e oneflo qualunque a denigrare Letterato il buon farebbe metodo il dar da Oppofitore ? Ti\ e di artefice Dès „ formai j, èrre j, „ comme des une un autorità, la per lantatore mil- ef- fi lufingadi godere preffò io prefentemente ( che farlo di in zioni ingiiifteattribu- le il compendio lavoro mio defiderarne potrei ne di io una Ginevra, della mi veggo più forte, giudice principio della il fua è che momens plus aprcs productions solides et des Vkhhé de exécuter pour meilleures des che , Fifico quella del dianzi nominato col in quefte niaterie, produrre quefto. lu l'Ouvrage j'eus que le traduire le projct de ; des trouver di abiliflìmo Introduzione, ,, dell'altrui valermi luminofa più Veggo d'altronde feguito nello fperimentare ) , fìretto singanno di- metterli tacciato Ma ribattere di nome qui me a , per Iodi mie fé , . le circofianze permettendomi lunga e nojofa opera il digeftione oppure le con avere tciifa almeno verrò taluno da di introduzione o mio prevenuto forfè apologie tendono ne dal cofa della , diritto che , l'arduità quafi che , datone giudizio del rienze, fpe- mie modra qualche di quella mie , in le attacca Opufcolo fervire me tratti hanno non fuo nel , ardiTco Nota l'Avvcrfarlo cui ctin , che difprezzo quafi continuo, e fu la digeflione poffono Scritto il ce que Spallanzani l'avoir sur la. Digestiony je n'ai relu , dessein Ces recherches pensé sont . 1' histoire naturelle plus ingénieux Commentaires puisse que je qu'à peut- vanter , la Na- eh' libertà molte una . gle"ce che la de la autant développe l'Europe, derne pren- Haller cujus ^ ne- ture efperimento, al- atrention avec beau ce Livre il , il d' celle est est un . étudie lex a le Spiega egli dopo il medefimo lit on dont maniere par maniere La luerunt. viri tuttavìa coraggiofo fquarcio àtW lo experimentis volte Quand Oeuvres ses . interesse più fanno , aUquando "Huntev: Sig. veduto, omnibus di rifare fi è legge alt hh in maxìmi pcenas me con al mi abbiam Come Efì così ufa egli lui. con comincia moleflo effere punto vorrei Non compose, des plus le sujet que grands de qu'il par Naturalistes de genie qui épaisses et le la lumiere de la présejiter éclatant dissipar toutes pour la de Le le intéressoient sujet est un et ceux plus pure. qui plus le plus pr^s à la sante humaine r espece de l'homme qui touchoient et rendant des animaux. Aussi en plus generale la lecture de ce Livre prcutile à tous les hommes les instructions cieux, j'espere d'erre qu'e» par Médecins de du soin les retireront les guérir ; je dois faire qui s'occupent sujet un avec couvert tén^bres , les qui sait plus vive , , , Savans plaisiraux verité la ici trouveront traité sujet un je fournirai En6n pages. , à et , qui veulenc apprendre pour les diriger, les ceux de grands moycns philosophie expérimentale la logique subtile des expériences qui doit brillans puissantes qu'elle leur indique , et Ics succès , , ressources leur profondeur avec tous , sublime l'art les toutes a la étudier qui qu' elle " assure . Tels pations de et Rscherches stion motifs mes de nom le public ceux qui de immortels ouvrages connoitre depuis sensibilité , j'ai eues en instruit à long-tems pardonnera méditant les présente. Je me propose ingénieuse de méthode m' meilleur verité parce que fais la sur port les digequ' on toujours d'un seront de faire d' abord Spitllanzoni pour grand ce homme et , j'ai le bonheur que le part espériences renfermées donc occu- " de j'espere je lui si l'Abbé mes fran^ois passe ouvrages occuper public, ; aussi me de en . le que ses la mettre Spallanzani le est ; airaent plaisir „ fes la célèbre homme milieu au , pour l'Abbé Monfieur de du auprès puisse très-grand prix pour plus J'ai encore trouver nécessaire tems , cet avoir fait m'ont qui niaux expérimentales le ; les sont „ public, qui de quelques dans des le fait que nature de le de que , Uvre la cas idées considerations consulter de je lui sur ; la elle l'art difficile des expériences réduit en J'en tirerai ensuite exemple je m't-nhardirai et peut-ètre jusq'à proquelques conséquences pratiques découler naturellemeut des théorétiques, qui semblent quelques vnes poser dans dé^ouvertes cet qu'on trouve ouvrage indi il dottifTìmo Traduttore alle fue confiderazioni Paffa fopra il mio metodo fperimentale in quefio foggctto, le quali fono comprefe in quattordici brevi capitoli i cui titoli fono i feguenti Difficulté des recherches de celles L physiologiques , et sur-tout sur „ offre . , " . . , la „ IL degestion Distinction „ „ III. „ vation, Analyse et " . importante celles qui des faits " , enrre sont les recherches le fruit de fondées l'expérience . sur '' 1' obser- 19 trimenti pencolo di corriam fgarrarla^ avvegnaché fiamo anche mai dubbio, che il mio grand'uomini. Vi farebbe Oppofitore per la trafgrefirione di cofitìfattalegge fofle nel numeio di que' j^rand'uomini che hanno dovuto Vi rifo^^ la pena? verrete, pagarne pregiatiffimoSig. Caldani^ che ebbi, fon già più anni, il piaceredi , leggere Padova a in voftra quale confutavate vuole che il Y Harveo Mi . niente a le efperimentii per contrario pubblica una medefimo l'opinione del voftra lez'one, Hunfer, Giovan nella che altre volte fangue abbia vita, come opinato aveva fi ricorda, che con la maggiore facilità mettevate ragioni hunteriane, perchè appoggiate a pochiflìmi queftianche e verfo un Cafa favorire fembravano più tali, che il equivoci, e V Huntev, fé dati guarverfo dal mirati quello eh' ei pretendeva. Io fé voftro giudizio fofie lecito l'interporre il pure, grave direi che fteffa fono difettofe la mio, ragione a me per parute altre fue opere, di avrei allontanarmi e bifogno per provarlo non dal fuo Opufcolo della digefìione.Se di fperiperò la maniera provavano dopo il IV. imaginés Moyens „ V. altro, che tutt' Obstacles ,, la solution pour DifìÌGultés VII. Rapprochement „ Vili. à Attention „ IX. ExtensJon XI. Solidité de la les toutes Indépendance „ " des Analogie employée Je n'ai point écrir ceci ( l'Abbé des le^ons „ chofes „ de „ non-seulement bien y d' étudicr a „ succès „ . le „ ces „ guide sur l'Abbé ,, velie „ la " . Senebìer Sig. ; n' ai je des faits , mille cuneux au- davantage encore quel esprit confide» l'ouvrage point pretenda moi comme peut-ètre dans le fue panégyrique un verront verront en " nioi que gens s'instruire ils doivent et et qui celui-ci comme ; lire iaiportans difficile et sublime T art y apprendre pour de recevoir ses réponses , et de les entendre encore livres faire ils y jeunes aux nature, de ils et pour , questionncr Il „ , mais il termina pour mieux louera à il renferuie qu' così observateurs aux , „ précaution avec fperienze ) le remarquer , j'ai vouJu indiquer livre ce une Spallanzani „ donner alle d'autriii. erreurs „ relative " , Démonstration „ „ " hypotheses plausibles des XIV. mais fair. " , " . XIII. j, expériences " „ XII. tres les partics d'un conclusions des dans nature tranchantes. Expériences „ . expériences. des „ X. de . " prévenues „ „ problèmes . Vi. razioni des " vaincus inspirer le gout . puissent peu de grands avoir fournir de la nature, autant et pour moyens Ils est veritablement une logique pour le naturaliste, et sur-tout à la physiologie " doit suivre celui qui se ( Experienvoue que . la digestion Spallanzani editioM A . de ec. Genève l'homme avec des 1784 ) de et différentes considerations " , par especes Jea» d'animaux Senebitr ec. par Nou- 4Ó dell' meritare fua, farà non del di componimento rendervi è di me a forma la pure che Hunter^ imitarla per fuo mio di fi verace eccitamento potrà fcritto Lo fervir può dir giammai, di fcopo . obbiezioni le più mi opufcolo qualche note il fenfo nel né modello di dell' Anatomico tutta pel quellalettera Inglese le con non quello di fare io oppofizionia lui. Tutta volta rifpofte, fteflb il poter dire in paflando che la lettura permetterò a me del fuo opufcolo ( independentementedalle obbiezioni ) ha di molto E fé io m' delufa la mia afpettazione ingannaflì ho per ventura effere io il folo in Infinga di non quefto inganno Imperocché il foggetto dell'operetta f ia la Digejiione lendo voquantunque pure mie , . , . , da levare le declamazioni, ripetizioni,le inutili già note, E quefto da eifa le poco è poco lui nel difparatefra difcordanti, e metria, ed unità: col Io e tutti, affaiflìme cofe loro, all' Autore appartenga favello dell'ordine non l' opufcolo. Un comporre le verfo digeftione che nuovo? poi digreffioni,e eterne refta della le fcontentezze lavoro era di accozzato difficile che ben lo ha comprovato ì'Hunter . olfervato parti aveife sì fim- maravigliofamentc fatto . Fin ftudJato qui che dell' Hunter, rimentare, r autorità : che e né ne da a credere a La vien cui rifponderealle imputazioni metodo deprimere il mio e riprendevole; e viziofo gli tra per chiamato altri incanutito di fu l'arte a dell' pubblicatoegli fteffo gl'infegnamentie quefto mi ftretto. aveffe ha di fono tendevano farlo a mi accufazione sì grave ho di un nobiliffimo Fifico da rienze, e io mai farei indotto fé la neceflìtà , qualitàdell' accufa mofìfa l'aria celebrità la non fperarmi libe- difefa efpele gole re- ci mi dell' Avverfa- , di perfuafionee di ficurezza onde la fiducia che le fue parole da lui fi propone, e infpirare ponno di più leggitori,non m'obbligavano forfè a rifponnegli animi dere di tal un con' apologia, quantunque infeparabiledalle genere laudi? Potcst mi fia mie vir lecito l'afconfermare ( quifquam ferzion mia incon ) in rebus magnis cum quella di Cicerone vidia verfatus, fat graviter contra inimici contumeliam fine fua laude refpondere? De Harù/p. Kefpon, n. 8. : ed aggiungere „ rio^ , „ „ „ " col medefimo:,, étus ac neceffario dicerem „ „ „ quod non dicerem Fyo Domo ? cum ego Dicendum de me nifi igitur eft eoa- id , dixi coa»R:us;nihil enim unquaro. de me laudis caufa potius, criminis depelquam fua n. 35. et ^6" nifi fublatius, adfcifcends lendi ". „ audivit Quis umquam 41- XX. §. dipartircida è bene NOrt veduta onde argomento, mie efperienze: e un di fuperfluità ]a leciti di ad udir farlo guftare ai lettori del noftro aflerzioni le 1' avere I"opo adunque menti inutili come a/dducendone Réaumur dea, che S 5, " a e le fia la di ciò provar che pruove. abbandonar della eiTa egli ci fa non Vì- digefìione;ma fi fa tritura- per tuttavia, reaumuriane, di fé affatto già tendono il della incorfa fogno, non fatti verificare a avreb- non efTendo non dire vuol triturazione. che aveffero non dei confermare Réaumur^ effetto difutili ; tali mai foperchie o affatico inutilmente , conveniva che mi fapere è la taccia ad caufa fola provare, fecondochè la ber da accompagnate determinato l'immediato d?geftionc non mie le fperienze mirato Quantunque che avvezzi fono meno fol- i miei certamente perfiftein adunque, 10 Cenfore provare effer IO. p. 5, che in triturazione pallamani zione dobbiamo più tanto di avvifa fi in mettere generale proclamati efperiil lettore, fcende egli al re, faticanti particolail fatto. feguente pruova parve la V Huntev quanto , così in „ 5, quefto propofito fenza tativi que' ten- prelTo i più oculati Filici menti con più frequente, ripetuticile convalidare moderne fi diflruggere o fcoperre. Q_uefì:a è "\V fuflìftendo far Hunter il fuo rilievo; la rifpofta ch'io potrei ma voglio-dire che è hì^o quello ha la reità degli altri che a , evvi d'oggidì nulla ; e di che , , , ^ breviffimamente. ,I"imofì:rìamolo 11 Réaumur prima nella PAc. de des fu la digefìionedegli fatto avendo ) trar en( Htjì. iy$z tubi denti racchiune' ventriglidi qualche uccello gallinaceopiù alcuni fi come pezzetti di carne grani cereali pure ; non che i fuchi gaftriciprodotto aveffero avvide mai fcioglimento di uni altri. forta Qiiindi conchiude:,, 11 faut dono o negli negli uccelli R. memoria fua Scienves , convenir moins au dans le 5, 5, n'est ce les 5, 53 par tal ils , petites " principiodella 11 modo: a fua été alimens les dissolvant an extremement Nel per gésier des pas si que oiseaux 5, ne n' étoient qu'ilsy sont p. 303. feconda Memoria bien déraontré que si les alimens n' étoient divisés en broyés et pas ce que parcel- egli ripete lo dans ,, prévédent) pas s'y digéreroientpas, fteiTo Memoire broyés dans ( le le gé- 4^ ils sier, s'y d'£?érerolent point; qu' il ne s'y ne trouvoit aucuii 5) 5^ dissolvane, Réaumur il Dopo avefle farlo di dietro e ; affidati ai tubi, ed l'opera di fi tentativi i ne grani tabili vege- ia fcompongono , de' fuchi gaftrici , di purché prima , flati petuto ri- , che invifibiii per l'azione fi dicrerifcono fieno tubi ne' rinchiuderli dividerli. efperienze, pen- dire quefli fuchi di ritrovafi non Fifico, che lunga : voglio ventrigli difcefi nei e menomiffime particelle con una ventrigliodegli che alcun ben rifultato feguente general trafTì il e a nel rilevanti e ferie p. minutamente flato curiofe cotefle variato o io di capace 4^1 ). Francefe, e. Naturalità tritati efltndovi non I. ( " digeriti:l'altra fiano ventriglio, nel alcuno diffolvente dal efler vogliono diviser les ftatuifcono li gallinacei,perchè uccelli fai le ali-iienti gli che de pouvoir qui adunque cofe Due i'una eùr che la digeflione, fenza ef- vide né convenevolmente rotti ; , poi carne ftata fere prima digeritala E non in Réaumur ai che ventriglio. Comechè alimenti alcuni ventrigli alcun piccole le pruove e Rifacendomi effervi meflruo differtazicne di quefte del che alcuno fia , lui in che meno in parti di formano non eflre- fatti rarti nar- il fondamento oppofizione, tacciar per di io fuperfluele non qui Raccogliendo poi e ragguagliandoli a quello quelle parole:,, Réaumur parve verità . ^ , noi digeriti con numero libro hunteriana , miei troppo adunque io affermazioni. all'ultima ora Buon mio fu convenire dividere a capace fciolta effer per molto e fperienze fcopritricidi novelle fenfi e quellidel Réaumur narrate di carni: le digeribilifoRanze. le prima nella poflb però non , fono altri, quali ad ne' crederò rottura che quanto , previa mamente che a il Réaumur a' tubi dentro dimora una riguardo i e , efigano cfifta intanto raccomandata col convenga fcomponimento a tritata. carne fua la breve foggetta va due dice V Hunter ad abbandonar determinato certamente in l'idea che la triturazione 5, della digeftione; ma Spallanxanì perfiftenel " fi che elTa non fa per triturazione chiunque fi avvede provare ,, fenfi flravolti fono cosi che adulterati fubito e qui come quefli ; fede dell' Oppofitocerti potrebbero venire a fofpetto della mala fia la fola caufa ,, re. Noi però efcufarlo col non oferemo credere che di inoltrarci la fretta di tanto: piuttofto vorremo contraddire non , jnettefle ozio baflantc per efaminare a dovere queftidue gli per- luoghi. 44 tef digelìiondopo della oculare ciie negative.Solamente mie le e ^ fembrò me a dia Sì fono in mettere tef^imonc pure ad vero, a'tro mezzo, diceva io gaftriciad cofa la qualche ad mangiare a apertolo dopo un andati foggetti a è vranno do- cosi , diflbluzione animale, un dato gli poi fu- fi offervi tempo, diffoluzione Così . concioffiachè fé adoperai , dopo quelle fofianze,davano : lora al- efercitarc , feliciffimo fu Tefito allora dunque ed uccida; gli alimenti e egli feguitano i fuchi digeftiva loro virtù ? Se anche adunque alimenti. fi E* morte la ventricoli bito morte, opportuniffimo dopo che ne' rivolfi mi . , foffi io perchè l'effer rimafle cune al- per morti i più evidenti negli ftomachi d' (late in contraffegni efiere digerite. Convenni aparte XHunter averli qualche tempo digedanque pienamente con per odante che nel prodigiofonumero de' venftion dopo morte, non tricoli aveffi mai da me trovato difcioglimento apertinon quel ore qui fin Alle , mie le ,^ del adeffo il fi che , Imperocché corrifpondano ai fenomeni effe provino che che l'animale quantunque dopo ftomaco digerita nello veniva ne confrontiamo maniera in morto. corpo ,, narrate fomma regolate fono .„ cofe paragrafo in redringe quale quefta fofhnza : alla digellione dopo morte fperienze intorno non la dell' HunteY che eftremità. loro grande alla del la car- uccifo, era ,, però fono non j: ,3 Ciò mie dire voglio morto, ho Quando io bifogno le e perchè „ delle di fero io mai attaccate dopo di volere mi non ha ancor dopo egli avuto ^O'^ fono fé vedere mie mai morte tal a nate accen- del po cor- gerito? pofìfaeffere difine intraprendere io formalmente le carni vedute le efprcfib, affidate Di ai morti quel qual a più , ventricoli fé , al morte in voluto mio un intento fenfo si ballavano? Ma di- firanamente io dico interpretarele mie parole? il fuco gaftricoavendo delle fìomaco fu cui agire era poter , io che fofìanze „ già introdotte nello difpoftoad attaccare ho lo i fenomeni oggetto per ftomaco a quando ^ diriger le carni quello eh' Sapeva „ io l'Autore da vcrfo che ? foggiacevano a qualche digeftione aveva foluzioni 2M' Hunter detto mai dirette foltanto vifcere morto fé lo anzi quefle fperienze?Che erano dimoftrare a , può premeflb io domando avuto efperienzehanno 5" che atte efìfer digerito. " fìeffo maco modo neffun in in , le tonache che mira facendo , le tonache dello meno , dello ftomaco? ftomaco cofifFatte quando veniffperienze , ". Ma 4^ , ficurezza di che giacché aveva? V animale fi Ma . fi rava, ignodi prima , dica mi Non ficurezza interamente fperienze fappia nefllin altro dunque V Hunter mi dunque aveva averfi poteva come carne ucci/o èva dubitava, ne mie ch'io quel , lo tentato delle prima a che Jìomaco dopo rìfpondo io, fc niuno di una tal digelHone. fatto, un nello la che dubitava^ punto finwo y venljfedigerita Mii che ì'Hffntey Aggiunge me dell' efito che , di quelle falfo ; il ma vero mie fperienze dica che dubitava, nefluno prima di me dottiffimo amico di , vofire inflanze opufcolo annoverando il a Sig. è me io fapere per da Almeno di paruto fra „ ha l'attenta lettura per ommelTa: alcuna del non averne qual del carico ebbi di luogo dove andato eh' carico contro che a ,, ferve forza la beiliffimo un del dere, ri- rocché Impe- . ira in mi di fcritto fta non egli quafi talento ifpie- per ventriglio di , gallo d'india un a e 3 a grande una avere quattrocento foggiunge , " Preti uguale immediatamente poffiamo non è volendo ibid. Ora noi e : idea ài chi che crederebbe non Réaumur^ quando Gotto, fcherzo uno che ha non Quefta fpecie di prefloper la taccia infulfo, e fé avere : rifpofta e/perimenti fatti da preti mettere l'Autore le opere avendola oppofizione, vera per altrimenti cfprime egli forfè accufa a psg. poco l'ho in 4 poco di un fperimentali , tratti , cadere a immeritevole creduta gran grande una di niun o anche da bate? fognato d' eflere Abio dunque riguardatapiù di chi lo ha prodegno dagli uomini e fatti mai doveffimo non ^ andaffe Prete noi vero, efperimenti quefìi due confrontare di dir a ma, ,, libbre?'' fettantatrè 5, fui ganti obbliche le oppofizioni la fpecie di 5, p. dirà e alle le obbiezioni me efclamando: cfperimento del Réaumur^ il la digeflione ritrovare, che gare ,, ignorava, il , Hunrev. Del per eflere io Prete. anche circoflanza per la dopo l'efìTere YHiinter 5 fi foddisfatto avere , onorarmi voluto fa tal efico un afferifce così . Crederei fuo che conto chieja^ di idea di fi come noi dovremmo numero di ecclefiaflici paefi avvegnaché appreffo i conofcitori riputatiffime. Io qui però (giacché cade in acconcio) non trafmefdi trafcrìvere un voglio ommettere paragrafo di lettera che rifguardacoNaturalifta d'oltremonti dottiffimo fami da un della Germania, e d'altri , , , tefta inezia. Le de livre Monsieur n'est Hunter ,, „ 3, l'angloise:jamais sur plaisanter il n' a le caracthere été du anglois de costume de pietre : il y a un point rire fair et nonitrès-grand a de 4Ó ^, 5, y, qui d'ecclesiastiques bre université;il y Le de Londres. étoit societé la leur royalc ecclesiastiqueet le publiantplus d'ouvrages de théo- aussi chimie: de que , un il : habit Rocbon est de France en est Si ecclesiastique. la l'Abbé liste;sans de la son , de Caille por- je voulofs de parler , 3, où pierre gravée j'ai une répresentéen je pourrois grossir aisement trait 5, dans , logie, j, Hales premieres places de nombre grand un fameux Priestley l'est celebre „ „ a en ks occupent l'Abbé l'Abbé Nol- , " let ec. ec. „ le cofe Per fenza facilmente narrate al mio Q-àìi^Hunter difficoltà fufcitate aflerzioni qui fin inefattezze pruove; falfificazioni ; iftanze che ofano fofifìiche propofito; alTalire de' viemmaggiormente opufcolo hunteriano neir in certa la confufione trasfonderla fui , , fórdinato, diffi quafi che e perturbazioii tra per , raccontare fi non dei cofe le viventi. in e con tre mia fia la conchiudo luoghi, ftami che tal cagione ventricoli ed in fua alla doverfi dire operetta digefiioa a ventricolo , immenfità fuchi dui, d'indivi- gaftrici , della I ventricoli mufculofi Y Huntev comprendere ne parla in ciò eh' io due oppolenza , penfi della caufa digeftione. medii cioè , mezzo tunque quan- ajutatricie fecondarie. queftione delle pietruzze e nella fperieozeper rifguardo al Réaumur a venga dio'^ me- efamino clafle , il lettore io mufcu- ventricolo nella mie nel digeflione, per ifcodopo lunghe, ripetute ai tutta fatte Sif- all'argomento, ciafcuna della di- tra per Httnter àoìV intorno , inutilità di fglidità di che è remo vor- tutto un l'intiera letta fenomeni altre concorrano ai vuol immediata rifulta ommiffioni produttricecagione; e prirne l'immediata variate inveftigazioni intraprefefopra una e Quanto fconneffi, fé ne fentenza membranofo: diligenzai afiìduità,e ve vengono imperocché affalen- lemplicemente 'ventrìglio)'^ in ventricolo ne macchia qual , vengono peccanti, lo didifordine,onde , anche IoJq(detto e buon ordine luce e apportar dire in animali claffi vuol Per in li divido affai l'aver dopo mie; raccogliequale il grottefco. Q_uindi le guife: quattro qualificherebbe per libro ; del tutto mio guifa in luoghi difparatiffimi e ed unir queftiluoghi ravvicinare a t({Q dolo la avvolte; le le più volte congetture che in confeguenza mal e fé in fé fteffe fono per fono che avrete, di fono altri fatti, e quefte difficoltà E riefcono. che , di fuor , vi veduto libro tra i quelliche mufculofi , e i hanno groffezza una , membranofi fi tacciono , e ^7, intieramente dall'Autore. nefllino E di prima quefìo pure era da vuoto un piere, riem- fatto. L'importanza di la riconofce I primi indagariempiere cotal vuoto tgli ftelìo. tori della digellionefurono faltanro il colpiti dagli efiremi alcun ventriglio,e lo ftomaco membranofo, fenza aver riguar5, do alle gradazioni fra l'uno le dovutamente e l'altro; quali e lo me avea „ 5, , „ efaminate avrebbero ,, ifoiegare le funzioni pio Vallifntevi fomminiflrato loro ,, dello flomaco p. 5. Indi andati per in efem- adduce mi. quefli due efiree amava l'ingenuità,che fono l'imparzialità, la divifa del filofofo che io accennare perchè non occupato di occuparla? Che io aveva almeno aveva tentato quefla lacuna? detto anche Né io già fopra lo aveffe trafcorro per contraddirmi tale foggetto di una l'ho anzi intiera im riputato meritevole ; Réaumur^ e ^ Ma fé che efficaci foccorfi più " fono in VHunter , , . difiertazione ? Siccome è la poi immenfamente maffima la più ventricolo a dell' altre numerofa due degli amfibj pefci , da claflì avervi riprefo per alcuno degli , quadrupedi, e l'uomo, così quefla claffe grandemente più eftefo di tentativi : d'effere flato 'parifcedall' opufcolo, 5, 5, abbia meffo addimandava quindi impiegato membranofo flomaco pefci a molto elfere na buo- attorno l'efperimento ferpi non apquefla amplif, in che efìi , a interamente ammefib flomaco nsllo eflì Siccome non , il manicano 5, „ rato appacrederò non l'Hunter nota 5, 5, un e la falce i tal fine a propofito per far delle offervazioni del cibo in converfìone il progreffo della ( cioè per vedere che il cibo intero: cibo loro è quedo chilo), perchè ingojano del pefce, e fovente ordinariamente grande per poter troppo fono „ ch'io oltre , meffe. Ne' 5, abbracciando uccelli Ciò libro. tranne nondimanco, parte dei mio della carne putrida, e l'altro della digeflione delle fima membranofo , de' parte degli animali clafTe cibo, elfo non adattato è cavità alla dello flo- fovente una perciò noi ne troviamo parte fituata nelrende che più ovvi|) e palefelì progreffo l'efofago,circoflanza comparativo delia digeflione p. 35 e 13,6. foldice di averla fatta: l'accenna Quella efperienzaegli non maco ; e " „ Ma tanto. fiata effendo ciprino, ed ampiamente non da me inftituita fo di defcritta a 107 pag. e 4jn luccio, 108, e di un que perchè adun- mentovarla? Riflette egli di più ( ibid. ) che ciò „ può eziandio offer- di ftomaco nello varfi un medefimo ingojato nel 5, il cibo fcere zo; il verfo e che è ftpto contenuto di quel vigrande eftremo alterato; un più nel mez poco a quello, che trovali nel iuo- poco fimile è piloro il tutto Nel tempo. è non dove cane, j, 3J abbia fore avrebbe non che ciprino un di le parti più lui Similmente efprimefi così i libro. Ma nella cato verifi- egli un Cen- equo efperimento limile un Effettivamente a progreflìdella i principi,e nei pcfcidigerifce più loS pag. digeftione: prontamente , alte . della T Hunter i fede Può della digeftionenegli che cffere qualche digeribilfoftanza foffc ài quelli che in molti cadere celli uc- digeflionepoiTa la „ inferiore parte „ „ così. che confeflare mio favella ove continuare Sia ventricolo del il fondo che e in moflro io di ricufato che efprimerfifembra queflo tentativo. pubblicatonel fiato già era fatto coi di maniera rifoluta la Per dell' efofago ; perciocché fé quivi ritenuta, ficcome può acricevono animali interi nello , „ ftomaco come , 5, e 5, pefci interi fino il che a 5, gabbiano, le code è capo "• cominciato avrebbe ( fé critico ringlefe il nominati, a' miei dire voglio e efofago, airone, di più lo fteffo fenomeno. non la egli quanto è 58. lungo e p. Finalmente è , 59. in loro dell' ateo od a inferioredeW parte degli uno che ardea, uccelli chiamar proporzione tra confulrando cimentate me Da inferior parte fola la ventricilo: da cornacchie Alcune 80. quella del e nella vero . dell' libro, non meglio il mio dirittura a può e/fere ma che negli ) afferito avrebbe ^ detti trovato neli' avrebSe Veduta col continuare anzi avrebbe lo e : avefie paragrafo dìgeftionepuò la uccelli 31. e letto fede preftatoavefle e de' 30. p. „ Se l'airone, che ingojano ferpenti, neli' efofago quali polTono rimanere digerito; iu. un tal cafo la coda fleffa può , intaccata eflere il efofago , ma produrre qualche gliamo vo- pag. 78 bero gli'avrebdi più, che quello canale, anzi tutto Io le manifeftato apprefo avrebbe lui da digeftione la cioè fago efo- fenfibile zione conce- ,. ci fa feW muco egli fapcre, che negli uccelli dell' il fono in efofago, quali parti quelli gozzo virtù tal cioè poffiede ( digeriva ) p. 30. „ parato che altre delle ne hanno, Quando farebbe compagno non anche fcortefia p, il "5o. " lo aveiTe dire, che egli ftefTo, me efperimento, avuto fperimentato neli' ftata aveva non a ^9 io Sebbene m'avveggo l'ingenuità non che oppofitore. Volendo dell'anatomia, moltiflìmi dover il meffo efilterc il mio di mio nel li ha al fubli- ne' iniziato cadere poteva mifterj che di autorità Così in in una giunto ag- ha fua mente . letterario lavoro. bailantemeate avere libro effer ma , chi accoftarmi effere non mire aveva in fi è veduto pertanto additarmi cotefli errori : vi ha dell' altiflìma fua pefo crederei mo, eh' io libro, di l'audacia avuta digeflione,fenza filofofico niente a al mio contraddire dimoflrato era tori, perdutail moftrarc ai letprimario fra i caratteri del mio opera graviffimierrori. Egli e fpccicdi io della argomento me il è egli Avendo divcrfe. affatto cflcrc D' altronde obbiettati efli- non falli non precipitatogiudizio di che oggidì l'aunoto torità , fia, e avvalorata feggio, abbiamo fenza dalla forza delle ragioni, e veduto già, forfè non Il perchè dirovvi forprcfa, la povertà di quelle à^W Hunter virtuofifiimo mio candidamente collega che quando dapprima mi feci a leggere quefio infigne anatomico, e che vidi ne' fuoi miferia argomenti tanta penfai di non rifpondere parendomi che più è non in male cotefti provato, figlidel è troppo foftenuta . fé io Ma ove non . , , , non ne , la fatica: valeffero da farlo, invitatovi due tuttavia ragioni. deliberato ho L'una che è apprefib di in quantunque le op- pofizionidal folo confrontarle co' luoghi impugnati nel mio libro, ofliante non i più de' letvolendo tori rimangano confutate; ciò non in di la materie controverfe fcendere fomia briga prender confronti le medefime maffimaveritiere glianti parer potevano decifivo che franco L'altra le tono mente gione rapel accompagna. , , , è dal tratta fteffo dell' J/k«/^k nome che , prevenirquelli,che dotto del bene poteva a mio favore dis- informati pigliarpoflbno il Hunter, vivente, e ragioniamo, in ifcambio celebratiffimo Guglielmo Hunter e gÌ3 morto. non di cui Giovan dottiffimo , Io fo non fé oppofizioni,fia in me la prima in dopo l'avere udita voi vofira la vanità delle narrate il fofpetto,che fi formò che fcorfì l'hunteriano volta opufcolo, e che fi è confermato nello fcrivervi quertalettera Voi che dato vi fiete la pena di leggere il mio libro fu la digeftione, facilmente preso comche fia di lavorato è tal avrete ( qualunque egli ) guifa, che per impugnarlo folidamente, gli è meftieri il l'ino provare fuflìftenza de' fatti ivi raccontati, o la giufiezzadelle confepoca mente nato . , guenze da effi dedotte diverfi,che Ora . ufa il mio dall' avere dotto voi avverfario veduto per i mezzi affatto combattermi, G che so quellidelle fono ne avventLira afTurdità delle e che I' animo, leggerezze,non egli non fiafi dell' abbia mi vi mai è corfo letto, per fib- ma di qualche inefperto e mal configliato, cuni copiando o piuttofto fìorpiandoalfcritto ad abbia tronchi paragrafidel mio elfo cati comunigli Ja Infinga,ch'io innanzi al pubblico non fapreidire fé con fenza fare figura poco avvederfi che in quella buona, per fare infelicifl[ìma al mio facea una ne impugnatore? Queche bene valuto opera difordinatamente che , , foflì vece tuttavia l'idea è fìa almeno penfando Imperocché dell' Hunter . cofpicuo anatomico fìefib numero un fendovi pifco meno che di menzione far errori, e QLieflo certamente letterato, il quale verfo penna per mio nel è non la dovuta gli di fiima ognuno, fcarfo umile, confiderando quanto acquifiatc, rimpetfo a (*) argomento fcritto ne sì facile è Non s'innalzi Autore, V Hunter come lui, effer mai fia il numero a gente pun- dio vilipen- che mi ove del dimenticarfi delle prendendo fevero e di carattere ci acquiilare ciie io flu, con vero civile, rifpettofo,ed fenza ad quelle che trovare tanto altri dee fia parli femprc ne fìnto il ef- non acre e oftante non libro, mai però fafto. . avere fue la maniera per deprimermi, lui lode che , fpccie di la va riputazione quefto prefo abbia egli credibile Comecché che mi alla delle cenlure sbaglj diritto. a di che e , vada affale, mi di provvedere appena tratti di brevi grande fi argomenta , di sì l'animo, per di fembra gì'incorfi per onde cada sì cui con in una, pur andata è crederei sì e ; mi che cop!nizioni reftano a (*).Sin- difcurere cenforc di d'effer qualche coloro, che magiftral fopracciglioguardandoli, le riprenfioni il difprezzo cerchi occultando e non pitidi comprimerli con fé medefimo. Ma infietne le più grandi pretensioni per gli uomini dì chìefn per fono fua P efpreflTion ufare l'oggetto dell» maggiori fue riprenfioni, e dihanno prima di che e con , , ^ , ciam „ „ ,, delle anche fue irrifioni n'c Se . ingrato il già dato un cenno, n^ forfè qui un'altra dice egli,, li uomini, particella. Cotefli bene Filofofi e Fifìologi quafi per iftinto, fenza vediamo fpeffodivenire avuta aver queir educazione, che potrebbe dirigere le loro ricerche. Quefti fare delle fperienze ; ma tali poffono a dir vero quefte fperienze non farà toccarne , , relazione immediata alcuna a complicate, \\t avere qualdi cognizione, di cui cflì non che ramo pedono effere al fatto fcienza il loro ragionamento debbono in una Non prefumere di portare nulla di luce di cui efiì non o fpcrare fparger foprà un fogpofTono faper efTì intendano che che è it»po{fìbile p. 4. getto, „ di uomo miri ragiolofco, veder pub eflere cotcfte voci Chiunque non efcufare dal delirio, chi delirante: volefle l'Autore ncTole e già,, ma non arrcbbe tlica che in quefto luogo del fuo opiifcoloegli dormiva : »c punt» debbono eflere „ „ , „ „ , " dal di Oxfort, ^ ftampate e chiariffimo Beddoes Si(». Dottore Locateli/ in Londra nel dimorante Mantovano fama, per dei lui per profeflbre,eh' comrnifilone dicembre Milano frequentato , fto Inghilterracot in in ora , avendo profeffore nella univerfità il Sig. Dottore 1784 (*). Anzi ha mi io conofco non comunicato fua con che lettera il 1787 fegaente paragrafo Spallanxani 's dissertations are actually reprinting,and I much of his Works whith to give a full account are in had be Engiand. I hope therefore that he will exert to 30 . „ want , 5, not 3, himself send to me beside attention worth in copy a „ has a been or months 3 written ; the on „ be I should 3, Ìan7;ani fi ftanno „ di dare in averfi mo 3, avrei argomento, è a domandare, Non le mie di fecondare, di quefto dotto compiacenza ; come fi due a io così me e di Spaimolto le quali non pofopere, che fi darà l'incoegli letterarie fieno per letterato. gentil e fue fé vedendo same io defidero tre o degna d' attenzione piacere d'averla. pure qualunque fenfo vero delle ed cofa qualche altra un ri Rampando, thing subiect le differtazioni copia dentro una j, inoltre ; notizia di mandarmene „ cioè " Inghilterra.Spero però 5, modo also attualmente compiuta una 5, fono that of glad if any mefi. v'è Se fcritta fui medefi*' bene in accolte ghilterra In- fatiche, ne abbia provato con gratitudine procurerò fé le potrà, generofe iftanze di virtuofifiìmo pregherò intanto Sig. Caldani^ di volere lettera dar giudizio di quefta mia da apologetica la quale ove fia voi difapprovatanon infieme non repiignerò di mandarla a mio fcritto Beddoes al acciocché da cflendo Sig. qualche altro in inglefe,ed inferita alia rifiampa delle lui recata zioni differtamie di quefta lettera la lettura i nazioconofcere nali pofTano con che le oppofizionida lui mofle di me òeìV Hutjfer contro dirette da che ftate fono uno ama fpirito piuttoftodi contraddire, k di mie fenfo e volgere a peflìmo parole che di cercare didamente canVoi , , , , , y , la verità. princìpiodi quefto Nel di ragionare con difcernimento, e nella (*) ,, Abbé , Il titolo Hisrory . Flcet of della Animals Spallanzani Street 1784. , un fcritto anatomico dialettica traduzione and ctf. mio " i : ho di lucido verfatiffimo: Dissertations „ compiacimento intelletto, di fino avuto il oltracciò relative to umano. the frstn Italun the Vegetables ; translated VoX II. London. for J, Murray Printed Naturai , of the n. gj ho dovuto tollerare gentile Nel decorfo del medefimo il falcidio di difputarecon di diaffatto altro anatomico genere Liberato dello verfo nel terminai fine da quefla noja, ritorno in fcritto alla primiera letizia di prima ali' anatomico ritornando cortefe . , . , , dire voglio foddisfatto io anche mio. un fotto , voftro per in autunno vi voftra radicalmente le cura da molefte il di acque fuggerimento Sedditz, di fine a di e mi voi terzane, prego appagarne io dimorai che qual- , Venezia prendere ivi Cilli guarire per , avanti facefte l'avere però Dopo . vogliate , la fìare Allorché fcorfo lo tempo amatiffimo voi, Sig. Caldani ai dcfiderj voftri a tratto gu- di della voftra Notomia piacere leggere il primo volume E mia nente l'anfietà farà fcufate ) quando adunque ( impreffo il rimadell' opera la a vantaggio potrà che tornare quale non è tanto grandiffimo di chi coltiva cotefta fcienza? Il defiderio non , , che mio, di tutti quelli, cui partecipataquella importante ho novella . ad Seguite faggia voftra iftruire direzione confiderazione voftro Gennajo Quando S. umaniflìmo un di I/ano ricevuta aver ad un tefla delle la cui anonima ripetutahanno , ammonito il di cappuccio Cotal in voi le. E di un eco da noi ( ficcome , vero ha dire che come che non miei nella in alta è mi mi ge giunla recare tizia no- naturaìijiaita^ un alla , prodotta meffa ricever in con di il cervello contiene me ha porta, , che di tagliato, non egli dicea che , , novella menti ritrova- più la con alla riproduzione della voi a e agli altri mia la fcoperta fono di tagliato aver quello confermata e sbaglio la tefla non miferabile da' chiariffimi moftrare folenne un voglio , dì lettera una alla ridendo naturalità francefe^ intorno lumache nella quale io infieme che utili con ad elfere lettera , Filici giovani 1788. foglio, in voftro illufìrare feguirò fui mandar era ftudiefi e amico, lealiffimo Téó colti ad e ch'io fapienza, Pavia P. affidati , medica la i utilmente fteffa la la moto rifo mia venti. quefti vi- fenfazione che rifibi- potenza obbiezione, che una che eflere è ftato fognava quella àtWAdanJon, il la calotta il berrettino o ma già capo, La qual leggiadraobbiezione ) delle lumache? fautori, e tefta recifa da è ftata del me vi era diftrutta,col tutto ed intiero bello il cervello , e nella riprodottavi fi fcorgevarigenerato , Nel che farà fcmprc del tentativo il rilevanza maffima di Sig. G'tvardi celebre pro- , anatomia di feflbre nella univerfità regia di il Parma qual , il parti genitali, Voi o mai lettera quella tanto ; concordi voti di meglio fofìd invitare niun il maggiormente (ì fuo. ma defiderio Fifici lumache; che ficuri ; d'Europa, corgerà, ac- Quindi di mio rifguarda perchè illuftri nelle noftro già non potrete molti che riproducimento sbaglio argomentar io conto poffiam non efaminarla ad lerta, qual , fui noftra in avrete cui cappuccio l'oppoflo leggieri di pe' del delle cervello. prefagito l'opera eflere voi dell'intiero che non leggere Tavcfle fé l'amputazione , l' Autore voler malgralo lumaca una facilmente però avere per a in riproducimento vide veder caufa una in paflata già giudicato. Qui tornerà però che illuminato, confimili , nuto quella con qualche la l'ozio, nulla; e lettera che che vcniflTero di e E a e ftampa io qualche rari volendo gende legmai intertelavoro parte importanza intervalli noi farò non D'altra blico pub- altre l'eflermi troppo inezie. di il Cape vole con l'argomento, forfè brevi cupa oc- pubbliche alle minutamente tener tro, die- . che alle il quel a fatiche letterarie livore, ad fermatofi me combattere i rafifomiglieremo Becalint render anche a maldicenza, di foffe ne frapponi ribattere e qualunque tempo incumbenze mie contro pili aggradevole, più ampio, da fé increfcendomi rifpondere; per bene a mai verremo non viaggiatore, ammazzar poffono con s'io la capo erro, non fpada opporre a tutte le di del le cica- , che ftridcvan tra prcfo via non , , cammino . giunfe mai alla metà dell' intra- COUNTWAY UBR4RY OF QP S16 RARE BOOKS DEPARTMENT MEDICINE Jmé J^ JKé i2|» JÈé 1^«^ %|^M^JjLJjLJf^JKè 4^ Mp»«^ ^ JÈéJjLJf^ Jffé J^«fc fXs Jl" Jf^ «M « 1^ ^R»JKé JÈsXé ««» P ^M «M «I# «A» JL iJ^ iXj ^ €^ «J^"Xi iSi*Jld«Xi iw^ ^l"4^ ^ €b»è «A* «1# «K» «% ìm «M «K» ^"v* ^^ 4^ X0 «M Jb ^ é ^» ^^ «1^^ 4^ Mp^^^ nf^4^4^ 4^ 4^ ^ Wié %^ «lffi#•«# «1^ «M «A» «XU iX# jK M* «Mi db ^M^ ^Mé «X^ «n» ^i# «m «X* «JM «M 4W ^^ iX» JE# « • !^^K»«f»«T^4^ 4^ 4^ ^^ 4^ 4^ "#^ H^4^ 4^ ^4^4* r ^T^ ^fi^ ^V^ ^r ^ 'A^ 'A' 'A' '^ -^ «f;#«ff# %«# «w «lU -^ «M «p.»ft^«m» %%» «Ai ìm L JK» Jb dféJSéiM" ^ «Ad ^b «^ Mb «A# Mb ^^ f|^ ^V* ^1^ ^T* ^V^ ^V^ ^ ^ *»^ '^'^'A^lt^'! -Ér «^ ««# «Ki «11* «Ibw» «w «w mV# «m Mb «JK# «ffii#%»# «; M^ tSb Jm JICi mE# «X» «X» JEl «A» «M «3b Jb «3b Jb «Jb «Ai 컫f* «T* * Mb «Ad «A» «A» "3b ^L Jjfà MM «Kd «A# «Ai «Ai JL J 4» •!*•!• •»• •!•* "¥?•»• •»• •!•