Comitato Paritetico Territoriale per la
prevenzione infortuni, l’igiene e
l’ambiente di lavoro
della Provincia di Savona
GUIDA OPERATIVA
per l’implementazione
del Sistema di Gestione della Salute e della Sicurezza
sui luoghi di lavoro
per le micro e piccole imprese del settore
EDILIZIA
a cura del CPT Savona
Anno 2009
BANDO PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI CONCESSIONE DI CONTRIBUTI ECONOMICI PER LA DIFFUSIONE DI
GUIDE OPERATIVE PER L’IMPLEMENTAZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NELLE MICRO E
PICCOLE IMPRESE DELLA PROVINCIA DI SAVONA SECONDO LE LINEE GUIDA UNI-INAIL
COMITATO PARITETICO TERRITORIALE
DELLA PROVICIA DI SAVONA
Questa guida operativa è rivolta alla piccola e microimpresa edile, per suggerire azioni e comportamenti che consentano una gestione, semplice ma efficace, della sicurezza e della salute sul
posto di lavoro.
L’obiettivo che il nostro Ente si è preposto con la realizzazione di questo lavoro è cercare di adattare alle piccole e microimprese edili un SGSL efficace capace di coniugare le responsabilità aziendali in tema di sicurezza con la loro effettiva possibilità di attuazione, consentendo, da un lato, il rispetto e l’applicazione corretta delle norme e, dall’altro, di produrre un sistema di sicurezza
comprensibile da tutta l’organizzazione aziendale e facilmente realizzabile.
Il documento, oltre a indicare modi e procedure di carattere tecnico, intende sottolineare quanto
la gestione della salute e della sicurezza deve essere considerata, a tutti gli effetti e a parità di
importanza, come ogni altro fattore della produzione e deve rappresentare per l’imprenditore e
per il lavoratore un valore riconosciuto e condiviso.
Un vivo ringraziamento all’INAIL di Savona per l’opportunità e il sostegno nella realizzazione
del progetto e l’augurio di buon lavoro alle aziende che utilizzeranno, anche in maniera ridotta,
questa guida operativa.
CPT SAVONA
2
DIFFUSIONE DI GUIDE OPERATIVE PER L’IMPLEMENTAZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NELLE MICRO E PICCOLE IMPRESE DELLA PROVINCIA DI SAVONA SECONDO LE
LINEE GUIDA UNI-INAIL
Con la pubblicazione delle guide realizzate dagli Enti Bilaterali l’INAIL intende partecipare attivamente alla diffusione della cultura della sicurezza nelle aziende incentivando l’adozione di una politica aziendale che vada oltre il normale adempimento degli obblighi di legge e che implichi una
analisi dei rischi più rilevanti e una analisi dei processi che coinvolga anche i lavoratori ed i loro
rappresentanti.
Queste guide sono rivolte a imprese micro e piccole, ovvero realtà che non sempre possiedono gli
strumenti e la “forza” necessarie a portare a compimento tali iniziative ma che necessitano comunque di porre maggior attenzione alla sicurezza sul lavoro ed alla prevenzione, visto l’elevato
tasso infortunistico che riguarda come noto il settore edile, ma anche e non meno, quella del turismo e terziario.
E’ importante tenere sempre presente che applicare un sistema di gestione per la sicurezza
e la salute sul luogo di lavoro è un’opportunità di crescita, e non un costo, per le aziende.
A fronte dell’impegno necessario per applicare un Sistema di Gestione,è fatto ormai assodato, si
possono conseguire contestualmente miglioramenti certi. Vediamone alcuni.
▪ Prima di tutto l’applicazione di un sistema di gestione per la sicurezza consente di eliminare o
minimizzare i rischi per se stessi, per i propri dipendenti ed per altre persone che possono svolgere
la loro attività presso l’Azienda. Si ottiene quindi una riduzione del numero d’incidenti sul lavoro sia
in termini di frequenza che in termini di gravità, evidenziabili a livello di comparto, e di conseguenza si vengono anche a ridurre i costi da sostenere per la così detta “non sicurezza” (costi indiretti
dovuti per esempio alle giornate lavorative perse, ecc..)
▪ L’applicazione del sistema di gestione consente di tenere facilmente sotto controllo la conformità
ai requisiti di legge in modo puntuale e completo.
▪ Molto importante è la definizione in maniera univoca delle responsabilità, funzioni, modalità, tempi, forme e strumenti per l’attuazione del sistema per la sicurezza dell’Azienda, indicando in modo
molto preciso per ciascuna persona quale sia il suo ruolo. In questo modo vengono coinvolte in
modo chiaro e definito tutte le persone che lavorano nell’Azienda, e ciò è particolarmente importante dal momento che si parte dall’idea che ogni lavoratore, qualunque sia la sua mansione, è
artefice positivo o negativo nella riuscita del sistema. Con il coinvolgimento e la formazione del
personale inoltre si ottiene un miglioramento della sensibilità e delle motivazioni del personale ottimizzando allo stesso tempo anche i rapporti con le rappresentanze sindacali delegate alla sicurezza (RLS).
In definitiva l’ambiente di lavoro ne risulta nettamente migliorato sia dal punto di vista dei fattori di
rischio sia dal punto di vista del benessere psicosociale delle persone che vi lavorano.
Questo di per sé costituisce un vantaggio anche di natura competitiva per l’azienda, al quale si aggiungono l’avere un titolo preferenziale per le gare di appalto per forniture ad Enti pubblici, la
possibilità di dimostrare una maggiore trasparenza nei confronti delle Autorità di controllo e degli
Organi di vigilanza, ed in definitiva la crescita dell’ immagine della Azienda all’esterno, in termini di
credibilità , affidabilità e competitività in quanto stanno assumendo sempre maggiore importanza,
le valutazioni relative alla gestione della sicurezza aziendale come indicatori della stabilità e della
competitività di un’organizzazione da parte di clienti e fornitori.
3
Le guide sono state pubblicate con l’intento di fornire gli elementi per avvicinarsi ad un sistema di gestione per la salute e sicurezza, momento che rappresenta l’inizio di un processo che nel tempo mostra i suoi vantaggi attraverso il miglioramento continuo raggiungibile
tramite un costante aggiornamento, monitoraggio e riesame.
Il Direttore della Sede
Dott. Antonello Bajada
4
INDICE DELLA GUIDA
Politica
Introduzione alla politica
Esempio di politica
Pianificazione
Introduzione alla pianificazione
Esempio di pianificazione
Struttura e Organizzazione (PGS_01)
PGS_01 Procedura Struttura e Organizzazione
MOS_01-a Organigramma impresa edile
MOS_01-b Organigramma microimpresa edile
MOS_02 Matrice dei ruoli
Gestione delle documentazione (PGS_02)
PGS_02 Gestione della documentazione
MOS 1.02 Documenti del SGSL
MOS 2.02 Consegna documenti
MOS 3.02 Normativa di riferimento
MOS 4.02 Scadenziario degli adempimenti
Gestione informazione, formazione (PGS_03)
PGS_02 Gestione della informazione, formazione, addestramento
MOS 1.03 Piano di informazione, formazione, addestramento
MOS 2.03 registrazione dell’attività formativa
MOS 3.03 Libretto formativo personale
MOS 4.03 Tabella formazione obbligatoria
Valutazione dei rischi (PGS_04)
PGS_04 Procedura valutazione dei rischi
IOS 1.04 Valutazione del rischio
MOS 1.04 Nomina RSPP
MOS 2.04 Piano di attuazione degli interventi
MOS 3.04 Misure di prevenzione e protezione
Riferimento normativo
Gestione del cantiere temporaneo e mobile (PGS_05)
PGS_05 Procedura gestione del cantiere
IOS 1.05 Valutazione rischi cantiere POS
MOS 1.05 Visione richieste RLS
Schede lavorazioni
Schede macchine
Check list documentazione della sicurezza in cantiere
Check list documentazione formazione sicurezza
5
Adozione e gestione dei DPI (PGS_06)
PGS_06 Procedura gestione dei DPI
IOS 1.06 Uso e conservazione DPI
MOS 1.06 Caratteristiche DPI adottati
MOS 2.06 Assegnazione DPI
Gestione sicurezza appalti (PGS_07)
PGS_07 Procedura gestione appalti
MOS 1.07 Elenco documenti ditte
MOS 2.07 Elenco documenti lavoratore autonomo
MOS 3.07 Comunicazione al Coordinatore sicurezza
Gestione delle emergenze (PGS_08)
PGS_08 Procedura gestione delle emergenze
IOS 1.08 chiamata soccorsi sanitari
IOS 2.08 chiamata VV.FF.
IOS 3.08 Evacuazione uffici e cantiere.
MOS 1.08 Designazione addetto emergenze
MOS 2.08 Numeri di emergenza
Contenuto minimo della cassetta di emergenza
Sorveglianza sanitaria (PGS_09)
Introduzione
PGS_09 Procedura gestione della sorveglianza sanitaria
MOS 1.09 Nomina medico competente
MOS 2.09 verbale sopralluogo
Gestione impianti, macchine e attrezzature (PGS_10)
PGS_10 Procedura gestione macchine e attrezzature
MOS 1.10 Registro interventi manutenzione e controllo
MOS 2.10 Programma controlli
MOS 3.10 Elenco impianti e attrezzature
Consultazione e coinvolgimento (PGS_11)
PGS_11 Procedura coinvolgimento e consultazione
MOS 1.11 Comunicazione DL- RSPP
MOS 2.11 Verbale riunione
MOS 3.11 Esito elezione RLS
Monitoraggio del sistema (PGS_12)
PGS_12 Procedura monitoraggio del sistema
MOS 1.12 Monitoraggio in autocontrollo
MOS 2.12 Pianificazione monitoraggio
MOS 3.12 Piano di audit
MOS 4.12 Verbale di monitoraggio
MOS 5.12 Rapporto di Non Conformità
6
Riesame e miglioramento del sistema (PGS_13)
PGS_13 Procedura riesame
MOS 1.13 Riesame SGSL
7
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
INTRODUZION E ALLA POLITICA
Azienda
AZIENDA
_____
La politica per la salute e la sicurezza sul lavoro che deve coinvolgere l’intera organizzazione,
dalla direzione aziendale ad ogni singolo lavoratore, nella condivisione di obiettivi e risultati da
raggiungere, favorendo la formazione continua in materia e la preparazione pratica degli addetti.
In sintesi, attingendo alle linee guida dell’INAIL, la politica indica la visione, i valori essenziali e
le convinzioni dell'azienda sul tema della SSL e serve a definire la direzione, i principi d'azione e i
risultati a cui tendere ed esprime l'impegno del vertice aziendale nel promuovere nel personale la
conoscenza degli obiettivi, la consapevolezza dei risultati a cui tendere, l'accettazione delle responsabilità e le motivazioni.
Data la dimensione delle piccole aziende edili e l’articolata tipologia di lavoro, diventa necessario
evitare procedure eccessivamente strutturate, per focalizzare l’attenzione sull’aspetto di una presa
di coscienza codificata che, discendendo dal vertice aziendale, valorizzi al massimo:
• La competenza (con il concorso di tutti) per eseguire una valutazione del rischio che identifichi
nel concreto i pericoli presenti nei cantieri e quindi la determinazione dei rischi connessi, tenuto
conto delle precauzioni esistenti, consentendo di scegliere le misure di buona prassi più idonee per
tutti i lavoratori (dipendenti e terzi).
• la capacità di ogni addetto di individuare un piano preventivo appropriato al lavoro da compiere, concorrendo a stabilire le misure più efficaci per rispettare, in concreto, sia la normativa in vigore che la reale sicurezza nel cantiere;
• la consapevolezza della compagine aziendale di un necessario apprendimento e miglioramento
continuo, anche attraverso la partecipazione a corsi di formazione;
• l'impegno di tutti (titolare e lavoratori) a monitorare periodicamente la politica stessa ed il sistema di gestione attuato, individuando eventuali criticità e introducendo azioni correttive.
8
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
ESEMPIO DI POLI TICA DELLA SICUREZZA
Azienda
AZIENDA
_____
POLITICA DELLA SICUREZZA
La Direzione Aziendale si impegna a mettere a disposizione i mezzi necessari per migliorare
nell’ambito dei cantieri temporanei e mobili e presso la sede operativa le condizioni di sicurezza e
di salute dei lavoratori coinvolti.
Questo documento sarà diffuso a tutti i soggetti aziendali con l’impegno della Direzione Aziendale
di:
• considerare la sicurezza e la salute dei lavoratori quale elemento prioritario da osservare durante
le attività lavorative.
• ottimizzare tali attività nel rispetto della normativa vigente in materia di sicurezza e salute,
• coinvolgere tutta la compagine aziendale al raggiungimento degli obiettivi di sicurezza assegnati
anche tramite adeguata formazione informazione e addestramento,
• promuovere azioni preventive al fine di ridurre le probabilità di incidente, infortuni o altre non
conformità
9
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
INTRODUZI ONE ALLA PIANIFICAZIONE
Azienda
AZIENDA
_____
La pianificazione
Si intende per pianificazione l’attuazione della politica SSL e la stessa dovrà essere coerente con il
sistema di gestione aziendale.
La pianificazione riporta la conoscenza dei compiti e delle responsabilità di ciascuno dei soggetti
coinvolti nella sicurezza e i metodi utilizzati per pianificare gli obiettivi dovranno rispecchiare
quelli già in essere per il raggiungimento delle altre finalità aziendali.
Nella pianificazione si dovrà tener conto:
spazio temporale delle azioni: programmare nel tempo una serie di interventi al fine del raggiungimento degli obiettivi previsti,
definizione delle risorse: dovranno essere definite le risorse anche economiche per ogni singolo obiettivo,
verifiche: prevedere una modalità di controllo dell’effettivo ed efficace raggiungimento degli obiettivi previsti.
10
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
ESEMPI O DI PIAN IFICAZIONE
Obiettivi
ASSICURARE IL CONTROLLO DEGLI
ADEMPIMENTI IN MATERIA DI SICUREZZA DURANTE LE ATTIVITA’
LAVORATIVE
ASSICURARE IL RISPETTO DELLA
NORMATIVA VIGENTE IN TEMA DI
SICUREZZA
COINVOLGERE TUTTI I LAVORATORI I LAVORATORI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLIO OBIETTIVI
DI SICUREZZA E SALUTE
AVVIARE LA RILEVAZIONE E
L’ANALISI SISTEMATICA DI INFORTUNI, INCIDENTI E COMPORTAMENTI PERICOLOSI NELLE ATTIVITA’ DI COMPETENZA ENTRO UN
CERTO PERIODO
Risorse impegnate
Tempo di realizzazione
Costante nel tempo
TUTTE LE FUNZIONI
COINVOLTE (capi cantiere,
resp. di commessa, direttore
tecnico)
Costante nel tempo
TUTTA LA COMPAGINE
AZIENDALE
1ANNO
DALL’ADOZIONE
DEL SGSL
Medico Competente
RSPP, Aspp, RLS e preposti
Modalità di verifica e misurazione
VERIFICA
DELL’AGGIORNAMENTO NORMATIVO,
Direzione aziendale
TUTTI GLI OPERATORI
DELL’IMPRESA
Azienda
AZIENDA
_____
1ANNO
DALL’ADOZIONE
DEL SGSL
AGGIORNAMENTO E INTEGRAZIONE DEL DVR E DEI POS
Verifica per mezzo dei monitoraggi.
Verifica per mezzo dei monitoraggi e nel riesame e miglioramento
del sistema
VERIFICA MODALITA’ DI RILEVAZIONE E DELLA SUA REALIZZAZIONE, NONCHE’
L’ATTIVAZIONE DI UN PROCESSO DI ANALISI DEI DATI
ED INDAGINE INTERNA
SULL’ACCADUTO NONCHE’ ANALISI DEI DATI SUGLI EVENTI REGISTRATI
11
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
PGS_01
STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA
Azienda
AZIENDA
_____
1. SCOPO
Lo scopo della presente Procedura è di definire la struttura e l’organizzazione del Sistema di Gestione per la Sicurezza e Salute sul Lavoro e la responsabilità e relativa autorità in materia di SSL di
ciascun soggetto aziendale.
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente procedura di applica a tutti i soggetti che svolgono attività lavorativa presso la ditta
__________________
3. COMPITI E RESPONSABILITA’
I compiti e le responsabilità per l’impresa _________________ in merito alla presente procedura
sono:
Redazione: Datore di Lavoro/ Responsabile del Sistema
Coinvolgimento: R.S.P.P., RLS/RLST,
Verifica: R.S.P.P.
Approvazione: Datore di Lavoro
Attuazione: Datore di Lavoro, R.S.P.P.
4. MODALITA’ OPERATIVE
4.1 Struttura del sistema
Il SGSL è parte integrante del sistema di gestione generale dell’impresa.
La struttura del SGSL deve essere adeguata alla dimensione dell’azienda e alle attività svolte dalla
stessa sia presso i cantieri temporanei e mobili sia presso la sede aziendale. Nello strutturare il
SGSL si deve dare attuazione a quanto esplicitato nel Documento di Politica per la Sicurezza, prevedendo obiettivi concreti, verificabili e/o misurabili, come riportati sul documento di Pianificazione: definizione degli obiettivi.
Il Datore di Lavoro al fine di ottimizzare l’organizzazione del sistema di gestione dovrà far riferimento alla Valutazione dei Rischi effettuata legata all’attività ed individuare delle procedure atte
alla salvaguardia della sicurezza e della salute dei lavoratori.
4.2 Definizione dei compiti e delle responsabilità
A cura del datore di lavoro/Responsabile del Sistema viene definito l’organigramma aziendale
(Mos. 1.01) nella Matrice dei ruoli (Mos. 2.01) sono definiti i principali ruoli, compiti e responsabilità delle diverse figure aziendali.
E’ istituita apposita modulistica, all’interno delle attinenti procedure, quando la normativa vigente
prevede designazioni/elezioni formali (es. elezione/designazione RLS).
12
5.
DOCUMENTI RICHIAMATI
Documento di Valutazione dei Rischi
Documento di Politica per la Sicurezza
Pianificazione: definizione degli obiettivi
Mos. 1.01 Organigramma della sicurezza
Mos. 2.01 Matrice dei ruoli
13
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
AZIENDA
_____
MOS 1a.01 ORGANIGRAMMA
DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO
………………………
Direzione
Datore di lavoro/RSPP
SIG. XXX
RLS/RLST
RSPP/Datore di Lavoro
SIG XXX
SIG XXX
Medico Competente
SIG XXX
Resp. Amministrazione Ufficio
Acquisti/Segreteria
Resp. Ufficio Tecnico/ Ufficio
gare e offerte/
SIG.RA XXX
SIG. XXX
Responsabile del SGSL
Referente:
Referente:
•
•
•
•
•
sorveglianza sanitaria
gestione infortuni
primo soccorso
•
Referente
•
•
Gestione emergenze sede
Prevenzione incendi
Verifiche periodiche macchine / impianti
Referente
Acquisto DPI
Richiesta schede di sicurezza
Referente
Direttore Tecnico/Capo
Cantiere/Resp. Manutenz. e Magazzino
Responsabile cantiere
Squadra
Referente:
Referente:
•
•
•
•
•
•
•
primo soccorso
prevenzione incendi
gestione materiali / attrezz. in cantiere
vigilanza controllo
registrazione infortuni/incidenti
primo soccorso
prevenzione incendi
Referente:
•
•
Deposito materiali / prodotti
Verifica e manutenzione macchine/attrezzature
14
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
AZIENDA
_____
MOS 1b.01 ORGANIGRAMMA
ORGANIGRAMMA MICRO IMPRESA EDILE
DATORE DI LAVORO
DIPENDENTE
DIPENDENTE
ADEMPIMENTI FISCALI
- CONSULENTE
GESTIONE PERSONALE
- CONSULENTE SICUREZZA
- ENTE PARITETICO DI SETTORE PER CONSULENZA E VERIFICA SU CANTIERI
TEMPORANEI E MOBILI
15
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
MOS 1b.01 ORGANIGRAMMA
AZIENDA
_____
ORGANIGRAMMA IMPRESA EDILE DELLA SICUREZZA
DATORE DI LAVORO/RSPP
RLST
MC
DIPENDENTE
DIPENDENTE/ADDETTO
ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE
VALUTAZIONE RISCHI SPECIFICI
- CONSULENTE
SICUREZZA
AGGIORNAMENTO INFORMAZIONE RSPP
- ENTE PARITETICO DI SETTORE PER CONSULENZA E VERIFICA SU CANTIERI
TEMPORANEI E MOBILI
16
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
Azienda
AZIENDA
_____
MOS 2.01
MATRICE DEI RUOLI
DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO CONTENUTI…………………………………………….
FUNZIONI AZIENDALI
ARGOMENTI DOCUMENTI
POLITICA SICUREZZA
PIANIFICAZIONE OBIETTIVI
PGS 01 Struttura e organizzazione del sistema
PGS 02 Gestione della documentazione
PGS 03 Gestione informazione, formazione
PGS 04 Valutazione dei rischi
PGS 05 Gestione cantiere temporaneo e mobile
PGS 06 Adozione e gestione dei dispositivi di protezione individuale
PGS 07 Gestione sicurezza appalti
PGS 08 Gestione delle emergenze
PGS 09 Sorveglianza sanitaria
PGS 10 Gestione impianti, macchine e attrezzature
PGS 11 Consultazione e coinvolgimento
PGS 12 Monitoraggio del sistema
PGS 13 Gestione delle non conformità
PGS 14 Riesame e miglioramento del sistema
Legenda Ruoli
R
C
V
A
a
Redazione
Coinvolgimento
Verifica
Approvazione
Attuazione
DL
RSPP
RSGS
RLS
a
a
aA
aA
a
aA
aA
v
v
va
va
va
va
v
r
r
r
C
a
r
R. AMM
R. UF.
ACQ
R. TECN.
R. UFF.
GARE E
OFF.
CAPO
CANT D.T.
R. MAG.R- MANUT.
ca
a
ca
a
a
a
a
a
r
r
r
c
va
r
c
a
aA
aA
va
va
r
r
r
c
c
c
aA
va
r
c
caA
aA
aA
a
va
va
va
v
r
rca
r
r
c
a
ca
c
a
MC
OP/S
Q
a
a
c
a
ca
DL
RSPP
RSGS
RLS
R. AMM
CAPO CANT
MC
OP/SQ
ca
a
ca
a
ca
a
c
a
Datore di Lavoro
Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione
Responsabile del Sistema Gestione Sicurezza
Rappresentante dei Lavoratori
Resp amministrazione-Responsabile ufficio acquisti – Segret.
Capo cantiere/Direttore Tecnico - Responsabile Manutenzione - Responsabile magazzino
Medico competente
Operatori/Squadra di emergenza
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
PGS_02
GESTIONE DELLA DOCUMENTAZION E
Azienda
AZIENDA
_____
1. SCOPO
Lo scopo della presente Procedura è di definire le modalità di gestione della documentazione relativa alla sicurezza sul lavoro presente in azienda (ufficio) e in cantiere.
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
La procedura si applica a tutta la documentazione relativa alla sicurezza sul lavoro emessa sia in
ottemperanza di dispositivi normativi cogenti, sia per realizzare/migliorare il sistema di gestione
della sicurezza, sia in occasione di verifiche/ispezioni/controlli effettuati da personale interno
all’azienda o esterno.
3. COMPITI E RESPONSABILITA’
Redazione: Datore di Lavoro/Responsabile del Sistema
Coinvolgimento: RSPP, R. Ammistrazione, R. Ufficio tecnico
Verifica. R.S.P.P.,
Approvazione: Datore di Lavoro
Attuazione: Responsabile della Documentazione del Servizio di Gestione RSPP, R. Amministrazione, R. Ufficio Tecnico
4. MODALITA’ OPERATIVE
La documentazione dovrà essere classificata ordinatamente per poter essere facilmente consultabile.
a. Individuazione e caratteristiche della documentazione
Documenti interni:
• Documenti di SGSL: le procedure (gestionali e tecniche). le istruzioni operative e i relativi moduli di registrazione, il Documento di politica per la sicurezza ed il Documento di pianificazione:
definizione degli obiettivi;
• Documenti realizzati dall’azienda in relazione a obblighi di legge: documento di valutazione rischi, piano operativo di sicurezza, comunicazione nomine ecc
Documenti esterni:
• Documenti realizzati da soggetti esterni all’azienda in relazione a obblighi di legge (verifiche
periodiche impianti di messa a terra, verifiche impianti termici);
• Norme, leggi e regolamenti in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e dei lavoratori;
• Documentazione di riferimento: Linee guida UNI/INAIL per un SGSL e Guida Operativa;
• Documentazione tecnica: relativa a impianti presenti presso la sede operativa ed il cantieri:
• Manuali e documentazione tecnica: fornita dai produttori di macchine, attrezzature e DPI in uso:
• Schede di sicurezza e materiale informativo su sostanze, preparati e prodotti chimici in uso presso i cantieri;
b. Modalità di gestione della documentazione
Il Datore di Lavoro/Responsabile del Sistema procede alla stesura di un elenco delle procedure,
delle istruzioni e dei moduli operativi che compongono il SGSL (MOS 1.02 Documenti del SGSL).
La documentazione richiede aggiornamento (in base a modificazioni delle situazioni contingenti, a
dispositivi normativi, a innovazioni tecnologiche) che sarà effettuato dal Responsabile della Documentazione del Servizio di Gestione (RDSG)/ Datore di Lavoro .
I documenti non più validi riportano la dicitura “SUPERATO” e vengono archiviati.
L’avvenuta consegna della documentazione (procedure, istruzioni, altra documentazione) sarà comprovata dalla compilazione del modulo MOS 2.02 Consegna documenti.
Tutta la documentazione deve essere conservata per i tempi previsti dalla legge.
4.3 Gestione dei documenti di cantiere per la sicurezza
Occorre infine evidenziare i documenti relativi alla sicurezza che devono necessariamente essere
conservati in cantiere a disposizione degli organi di controllo:
• Piano di Sicurezza e coordinamento (ove previsto)
• Piano Operativo di Sicurezza (POS)
• PiMUS – Piano di Montaggio Utilizzo e Smontaggio dei Ponteggi
• Piano per le estese demolizioni
• Piano di montaggio di montaggio di strutture prefabbricate in c.a.
4.4 Gestione adempimenti normativi
Il Responsabile della Documentazione del Servizio di Gestione (RDSG)/ Datore di Lavoro redige il
MOS 3.02 Elenco della normativa applicabile e lo mantiene aggiornato mediante fonti attendibili.
Il (RDSG)/ Datore di Lavoro redigerà inoltre lo Scadenziario degli adempimenti (MOS 4.02).
5. DOCUMENTI RICHIAMATI
•
•
•
•
•
•
Linee guida UNI/INAIL per un SGSL
Guida Operativa
MOS 1.02 Documenti del SGSL
MOS 2.02 Consegna documenti
MOS 3.02 Elenco della normativa applicabile
MOS 4.02 Scadenziario degli adempimenti
19
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
Azienda
AZIENDA
_____
MOS 1.02 DOCUMENTI DEL SGSL
Esempio di compilazione del modulo, non esaustivo, tratta solo i primissimi documenti del sistema
DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO CONTENUTI………………………………..
CODIFICA
DOCUMENTO
PROCEDURA
ISTRUZIONE
OPERATIVA
DISTRIBUZIONE
MODULO OPERATIVO
FUNZIONE
CARTACEA
TABELLA DI CORRISPONDENZA
DOCUMENTO DI POLITICA DELLA
SICUREZZA
DOCUMENTO DI PIANIFICAZIONE:
DEFINIZIONE DEGLI OBBIETTIVI
STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE
DEL SISTEMA
Organigramma Aziendale
Matrice dei ruoli
Ruoli per la sicurezza
GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE
Documenti del SGSL
Modulo per la consegna documenti
Elenco della normativa applicabile
Scadenziario degli adempimenti
PGS 01
MOS 1.1
MOS 2.1
MOS 3.1
PGS 02
MOS 1.2
MOS 2.2
MOS 3.2
MOS 4.2
RETE INFORMATICA (INTRANET O
INTERNET)
EMISSIONE DOCUMENTO
STATO REVISIONE MODELLO DOCUMENTO
DATA ULTIMO
AGGIORNAMENTO CONTENUTI
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
MOS 2.02 CONSEGNA DOCUMENTI
Azienda
AZIENDA
_____
Il sottoscritto sig. ………………………………………………… dipendente della XXX agli effetti di
quanto previsto dalle vigenti normative dichiara di aver ricevuto, quali attività di informazione ai sensi dell’art. 36 del D.Lgs. 81/08:
n. …………… copia della Procedura ……………………………………;
n. …………… copia della Procedura ……………………………………;
n. …………… copia della Istruzione operativa ……………………………………;
n. …………… copia della Istruzione operativa ……………………………………;
n. ………….. copia del Modulo …………………………………………..;
n. …………… copia del documento …………………………………
Si impegna inoltre a:
rispettare quanto previsto dalla documentazione consegnata;
custodire con cura la documentazione consegnata;
non divulgarla se non previa autorizzazione;
informare il Delegato per la SSL e richiedere chiarimenti in caso di mancata comprensione;
informare il Delegato per la SSL e richiedere altra copia in caso di smarrimento o deterioramento di quella consegnata.
Si ricorda che il lavoratore è tenuto al rispetto di quanto sopra indicato per effetto degli
obblighi previsti dall’art. 20 del Decreto Legislativo n° 81/08.
……., lì
........................
Firma
.......................................
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
MOS 3.02 NORM ATIVA DI RIFERIM ENTO
Azienda
AZIENDA
_____
DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N.81
DECRETO MINISTRO DELL’INTERNO 10 MARZO 1998
Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro
DECRETO MINISTERIALE 15 LUGLIO 2003 N. 388
Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale, in attuazione dell'articolo 15,
comma 3, del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni
Circolare Ministero del Lavoro n. 103/80 – BETONIERE - AUTOBETONIERE
Circolare Ministero del Lavoro n. 15/80 – CASSEFORME A TUNNEL E MENSOLE
METALLICHE DI DISARMO
Circolare Ministero del Lavoro 31 luglio 1981 - ELEVATORI A CAVALLETTO
Circolare Ministero del Lavoro n. 13/82 (allegato III) SISTEMI E MEZZI ANTICADUTA
Circolare Ministero del Lavoro n. 24/82 - Ponteggi metallici realizzati con elementi componibili
Circolare Ministero del Lavoro 12 novembre 1984 - GRU A TORRE INTERFERENTI
Norme C.E.I.
22
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
Azienda
AZIENDA
_____
MOS 4.02 SCADENZIARIO DEGLI ADEMPIMENTI
DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO CONTENUTI……………………………….
Estremi della norma
Adempimento richiesto
Responsabile
Ente di
riferimento
DM 12/9/59
Verifica annuale gru a torre 001
Resp. amministraz.
ARPAL…………
DM 12/9/59
Verifica annuale gru a torre 002
Resp. amministraz.
ARPAL…………
Data
scadenza
eseguito
Verifica Resp Sistema
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
PGS_03 INFORM AZIONE, FORMAZIONE E
ADDESTRAMENTO
Azienda
AZIENDA
_____
SCOPO
La finalità della procedura è indicare una metodologia per una adeguata gestione
dell’informazione, della formazione e dell’addestramento.
6. CAMPO DI APPLICAZIONE
La procedura si applica a tutti i soggetti aziendali
7. COMPITI E RESPONSABILITA’
Redazione: Responsabile del sistema ( datore di lavoro)
Coinvolgimento: RLST (messa a disposizione)
Verifica: RSPP
Approvazione: Datore di Lavoro
Attuazione: Datore di Lavoro (RSPP) e ogni singolo lavoratore.
8. MODALITA’ OPERATIVE
Progettazione degli interventi:
E’ necessario elaborare un piano di formazione, informazione ed addestramento tenuto conto:
• dei rischi emersi durante la VR, degli interventi di prevenzione da adottare previsti nella VR e le
conseguenti azioni formative
• quanto richiesto da obblighi di legge
• da quanto emerge dal monitoraggio interno della sicurezza.
• dei soggetti da formare (grado di preparazione di base, contesti in cui operano ruolo che andranno a ricoprire)
• risorse impegnate
Nella MOS 1_03 sono indicati alcuni interventi formativi previsti per legge per le figure che si occupano di sicurezza.
L’informazione e la formazione e, ove previsto, l’addestramento specifico devono avvenire in ogni
caso in occasione:
della costituzione del rapporto di lavoro o dell’inizio dell’utilizzazione qualora si tratti di somministrazione di lavoro;
del trasferimento o cambiamento di mansioni;
della introduzione di nuove attrezzature di lavoro di nuove tecnologie, di nuove sostante e preparati pericolosi.
L’addestramento deve essere effettuato da persona esperta e sul luogo di lavoro
Realizzazione degli interventi:
Al fine di ottimizzare l’efficacia degli interventi, attuare una pianificazione adeguata e contenere i
relativi costi, l’azienda, che delega la formazione all’esterno, può usufruire dell’Ente Paritetico di
Settore individuato dalle organizzazioni imprenditoriali e sindacali quale attuatore della politica
sulla sicurezza del settore.
In alcuni casi la legge dà la possibilità di effettuare la formazione all’interno stesso dell’azienda
(direttamente erogata dal D.L. o avvalendosi in tutto o in parte di altre persone alle proprie dipendenze o di consulenti esterni alla società, tutti debbono però possedere requisiti specifici).
E’ necessario tener presente però che anche in questo caso devono essere rispettate alcune modalità
perché la formazione sia ritenuta valida:
• La formazione deve essere sufficiente ed adeguata con riferimento al posto di lavoro e alle mansioni del lavoratore
• La formazione deve essere erogata in orario di lavoro e non deve comportare oneri per il lavoratore
• Ogni intervento formativo deve essere verbalizzato mediante la compilazione di un idoneo registro con l’indicazione del luogo e dell’ora in cui si svolge l’intervento, il nominativo del formatore
la firma in entrata e in uscita dei lavoratori che partecipano alla formazione la firma del formatore.
Nel registro dovranno essere annotati i contenuti della formazione impartita e i sussidi didattici consegnati.
• E’ necessario infine valutare l’intervento sia termini in efficacia della formazione (es. questionari
di verifica dell’apprendimento), sia in termini di condivisione (es. questionario di gradimento
dell’attività formativa).
Documentazione finale.
Per ciascun intervento di formazione, informazione ed addestramento (sia interno che esterno
all’impresa) l’azienda dovrà conservare i relativi documenti (registrazione attività formativa, attestato di partecipazione, libretto personale di formazione ecc) soggetti a controllo da parte delle autorità competenti e messi a disposizione al RLST. Inoltre devono essere allegati sia al documento di
VdR sia al documento POS del cantiere dove il dipendente presta attività.
9. DOCUMENTI RICHIAMATI
- Valutazione dei rischi
- Piano Operativo di Sicurezza (POS)
- Semplificazione di un piano di formazione, informazione ed addestramento (MOS 1.3)
25
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
MOS 1.03 PIANO DI INFORMAZIONE, FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO
Azienda
AZIENDA
_____
PIANO DI INFORMAZIONE, FORMAZIONE ED ADDESTRAMENTO (elenco indicativo e non esaustivo)
CHI
DOVE
QUANDO
PERCHE’
• ALL’ATTO DELLA NOMINA
RSPP
• ENTE PARITETICO DI SETTORE
• ENTE DI FORMAZIONE ACCREDITATO
• ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
•
•
•
•
IN AZIENDA
ENTE PARITETICO DI SETTORE
ENTE DI FORMAZIONE ACCREDITATO
ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
• ALL’ATTO DELLA NOMINA
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI
•
•
•
•
IN AZIENDA
ENTE PARITETICO DI SETTORE
ENTE DI FORMAZIONE ACCREDITATO
ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
•
•
•
•
IN AZIENDA
ENTE PARITETICO DI SETTORE
ENTE DI FORMAZIONE ACCREDITATO
ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
• ALL’ASSUNZIONE
• TRASFERIMENTO O CAMBIO MANSIONE
• INTRODUZIONE DI NUOVE ATTREZZATURE DI LAVORO O NUOVE TECNOLOGIE,
NUOVE SOSTANZE O PREPARATI PERICOLOSI
• ALL’ATTO DELLA NOMINA
Previsto dal
D.lgs 81/08 Decreto Ministeriale
16/01/1997
Previsto dal
D.lgs 81/08 art.
37
Decreto Ministeriale
16/01/1997
Previsto dal
D.lgs 81/08
artt. 36 - 37
LAVORATORE
ADDETTO EMERGENZE P.S.
Previsto dal
D.lgs 81/08 art.
37 - dal Decreto Ministeriale
15/07/2003 n.
388
DURATA
16 ORE
32 ORE
8 ORE
16 ORE
CHI
DOVE
QUANDO
PERCHE’
ADDETTO EMERGENZE ANTINCENDIO/EVACUAZIONE
•
•
•
•
• ALL’ATTO DELLA NOMINA
ADDETTO E PREPOSTO MONTAGGIO E SMONTAGGIO PONTEGGI
• REGIONE O PROVINCE AUTONOME MEDIANTE STRUTTURE DI FORMAZIONE ACCREDITATE
• MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
• ISPESL
• ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
• ENTE PARITETICO DI SETTORE
• SCUOLE EDILI
Previsto dal
D.lgs 81/08 art.
37 - dal Decreto del Ministro
dell’Interno
10/03/1998
Previsto dal
D.lgs 81/08 art.
136
IN AZIENDA
ENTE PARITETICO DI SETTORE
ENTE DI FORMAZIONE ACCREDITATO
ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
• ENTRO IL 22/02/2008
• ALL’ASSUNZIONE
DURATA
4 ORE
28 ORE
I PREPOSTI RICEVONO A CURA DEL DATORE DI LAVORO E IN AZIENDA, UN’ADEGUATA E SPECIFICA FORMAZIONE E UN AGGIORNAMENTO PERIODICO IN RELAZIONE AI PROPRI COMPITI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA DEL LAVORO….. (Formazione dei lavoratori D. Lgs. 81/08 art. 37)
27
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
MOS 2.03 REGIST RAZIONE ATTIVITà FORMATIVA
Azienda
AZIENDA
_____
IN DATA __________ presso la sede della ditta ____________________
si è svolto un incontro di:
formazione
informazione
sull’argomento_________________________________________________
____
dalle ore__________ alle ore_______________
Elenco dei lavoratori presenti
COGNOME NOME
FIRMA DEL LAVORATORE
FORMATORE___________________________
FIRMA___________________________
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
MOS 3.03 LIBRET TO FORMATIVO PERSONALE
Azienda
AZIENDA
_____
LIBRETTO PERSONALE DELLA FORMAZIONE
Sig. __________________
Consegnato il ……………………………………
Per ricevuta ……………………………………
29
Il sottoscritto __________________ in qualità di Datore di lavoro della XXX.
attesta
il sig. ………………………………………………… durante la sua attività lavorativa presso la
XXX ha sostenuto i corsi di formazione in materia di Sicurezza e Salute sul Lavoro di seguito elencati.
Il Datore di lavoro ……………………………………
Corso / Argomento
Corso base sicurezza
cantieri
(artt.36-37 D. Lgs 81/08)
Durata
(ore)
Data
Periodo
8 ore
12/12/2008
Ente erogatore
Ente Scuola Edile SVCPT SV
Sede
svolgimento
Attestato
Scuola edile SV
SI
30
MOS 4.03
TABELLA FORMAZIONE OBBLIGATORIA
MANSIONE O RUOLO
RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE
(datore di Lavoro vedi tabella figure della sicurezza)
RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE
(Dipendente o soggetto esterno nominato dal
DL)
ADDETTO SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE
(Dipendente nominato dal DL)
DURATA
(ore)
16 ore
Formazione anche attraverso Ente Bilaterale
Industria Turistica
112 ore
(corso A+B3+C)
88 ORE
(corso A+B3)
RAPPRESENTANTE LAVORATORI PER LA SICUREZZA AZIENDALE - RLS
(lavoratore)
32 ore
Formazione anche attraverso Ente Bilaterale
Industria Turistica
ADDETTO PRIMO SOCCORSO
(datore di Lavoro o suo delegato
vedi tabella figure della sicurezza)
12 ore
Formazione anche attraverso Ente Bilaterale
Industria Turistica
ADDETTO EMERGENZA INCENDIO – rischio medio
(datore di Lavoro o suo delegato
vedi tabella figure della sicurezza)
8 ore
Formazione anche attraverso Ente Bilaterale
Industria Turistica
31
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
PGS_04 VALUTAZI ONE DEI RISCHI
Azienda
AZIENDA
_____
1. SCOPO
La finalità della procedura “valutazione rischi” è l’accompagnamento puntuale dell’azienda
all’individuazione dei rischi e dei provvedimenti effettivamente necessari a salvaguardare la salute e
la sicurezza dei propri dipendenti.
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
La procedura si applica per la stesura originale, l’aggiornamento ed eventuali integrazioni della
Valutazione dei rischi e per la redazione dei relativi documenti.
3. COMPITI E RESPONSABILITA’
I compiti e le responsabilità per l’impresa edile in merito alla presente procedura sono le seguenti:
Redazione: Responsabile del sistema ( datore di lavoro)
Coinvolgimento: RLS/RLST (messa a disposizione)
Verifica: RSPP
Approvazione: Datore di Lavoro
Attuazione: Datore di Lavoro (RSPP), MC, Addetti alle emergenze e i lavoratori con le mansioni
e ruoli specifici.
4. MODALITA’ OPERATIVE
4.0 Generalità:
La valutazione dei rischi deve essere effettuata relativamente alle caratteristiche dell’impresa e da
tutti i lavoratori dell’impresa in essa occupati. Tenendo in considerazione le caratteristiche proprie
dell’attività di costruzioni e in particolare la realtà di interventi edili di limitata entità, della variabilità delle condizioni ambientali e delle caratteristiche peculiari della piccola impresa.
4.1 Coinvolgimento delle componenti aziendali:
Il datore di lavoro (RSPP), RLST, ed il Medico Competente. Il datore di lavoro si può avvalere di
consulenti esterni per specifiche rilevazioni (rumore, vibrazioni, polveri e fumi).
4.2 Metodologia per la valutazione dei rischi
4.2.1 Fase preliminare: raccolta dati e informazioni riferite alla anagrafe aziendale e soggetti responsabili (ragione sociale, sede legale, eventuale sede operativa, iscrizione C.C.I.A.A., posizione
INPS INAIL Cassa Edile, estremi della regolarità contributiva, individuazione DL/RSPP (MOS
1.04 Nomina RSPP) eventuali ASPP, individuazione RLS o RLST, individuazione dei lavoratori
incaricati della gestione delle emergenze (MOS 1.08) , nomina MC (MOS 1.09).
4.2.2 Indicazioni dei criteri seguiti per la valutazione dei rischi:
In questa fase si ribadiscono le indicazioni generali già espresse nella politica della sicurezza
dell’azienda. Devono inoltre essere esplicitati i criteri dei quali il Datore di Lavoro/RSPP decide di
32
avvalersi durante la valutazione dei rischi; uno dei criteri che può essere adottato è ad esempio la
valutazione dei rischi in funzione della probabilità e del danno dell’evento infortunistico (criterio “a
matrice”) illustrata nella IOS 1.04.
4.2.3 Fase di analisi ed individuazioni dei pericoli e dei rischi connessi con l’attività aziendali:
Individuando negli ambienti di lavoro, oggetto della valutazione dei rischi ufficio, magazzino e cantiere, si procede alla valutazione dei pericoli e rischi propri dell’attività.
In relazione alle tipologie di lavorazioni da eseguite (es. utilizzo di apparecchiature elettriche, lavorazioni in quota superiore a 2 mt.) si individua il rischio derivante (es. folgorazione, caduta
dall’alto).
4.2.4 Valutazione dei rischi
I rischi individuati vengono classificati in base ai criteri descritti in precedenza, e il DL valuta se
sono accettabili oppure se è necessario mettere in atto misure preventive e/o protettive . (IOS 1.04
Valutazione del Rischio)
4.2.5 Pianificazione e programmazione delle misure di prevenzione e protezione
In questa fase vengono individuate le soluzioni tecniche, organizzative e procedurali fisse o provvisionali da adottare al fine di eliminare o ridurre l’esposizione al rischio o il numero dei soggetti esposti . Vengono programmati gli acquisti necessari (IOS 1.2), pianificati gli interventi e individuati
i soggetti preposti all’attuazione (MOS. 2.04 Piano di attuazione degli interventi)
Essendo l’attività del settore edile prevalentemente concentrata nei cantieri temporanei e mobili
grande importanza per il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza è definito dalla redazione
in ogni cantiere del Piano Operativo di Sicurezza. Dalla sua gestione durante le lavorazioni di cantiere e dalla verifica periodica e finale delle misure di prevenzione e protezione adottate si trarranno
utili indicazioni per il miglioramento dei livelli di sicurezza e dell’evoluzione tecnologica
dell’impresa (PGS 5 Gestione del Cantiere Temporaneo e Mobile).
4.2.6 Monitoraggio dello stato di attuazione e del livello di efficacia delle misure di prevenzione
Al fine di rendere il sistema integrato con l’operatività aziendale ed efficacemente attivo per la diminuzione dei rischi di infortunio e dei rischi conseguenti, è necessario istruire un sistema di verifica del livello di attuazione delle misure adottate della loro efficacia e rispondenza alle esigenze aziendali.
Il monitoraggio è costituito da riunioni periodiche con frequenza da determinare in funzioni delle
esigenze aziendali, della dimensione dell’impresa e del livello di frequenza degli infortuni.
Dalle risultanze del monitoraggio effettuato si determinano gli interventi necessari al miglioramento
delle condizioni e della ambiente di lavoro.
4.2.7 Indice sintetico del documento Valutazione dei Rischi
• Identificazione dell’azienda
• Individuazione delle figure aziendali
• Indicazioni dei criteri seguiti per la valutazione dei rischi
• Identificazione dei luoghi di lavoro
• Descrizione delle attività prevalenti nei luoghi di lavoro
• Analisi ed individuazione dei pericoli e dei rischi connessi con l’attività aziendale
• Stima dei rischi
• Programmazione delle misure per il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza
• Comunicazione ed informazione
33
• 8 Modalità di redazione e gestione del documento Valutazione dei Rischi
Il documento di Valutazione dei Rischi dovrà essere in conformità all’indice sintetico esposto nel
punto precedente e tenendo presente il MOS. 3.04 Misure di prevenzione e protezione in relazione
alle singole attività.
All’elaborazione del DVR possono partecipare i Responsabili Operativi, devono essere coinvolti
RLS/RLST e i lavoratori, sentito il Medico Competente in tema di sorveglianza sanitaria.
Il documento di Valutazione dei Rischi dovrà essere sottoscritto dal Datore di Lavoro/ RSPP dal
Medico Competente e firmato per presa visione, dal RLS/RLST.
Ai sensi dell’art. 28 comma 2 del D. lgs 81/08 il documento dovrà avere data certa.
Detto documento sarà suddiviso in sezioni indipendenti, singolarmente revisionabili.
Ogni sezione riporterà da data di emissione lo stato e la data di eventuali revisioni, le firme di chi
elabora e di chi approva di DVR.
4.2.9 Aggiornamento del documento di Valutazione dei Rischi
Durante le attività di monitoraggio del sistema potrà essere segnalata al Datore di Lavoro la necessità di aggiornamento o revisione della Valutazione dei Rischi (es. a seguito di variazioni delle tipologie delle lavorazioni svolte).
Il Datore di Lavoro incaricherà il Responsabile del Sistema di Gestione per l’adeguamento alle
nuove esigenze e sottoscriverà l’elaborato finale.
4.2.10 Valutazioni specifiche:
Ad integrazione del documento di valutazione rischi vengono effettuate valutazioni rischi su specifiche tematiche.
Rumore vibrazioni polvere e fumi
Misurazioni eseguite da tecnici abilitati e con strumentazione adatta
Il documento rilasciato è una relazione conclusiva sull’esposizione al rischio del lavoratore
Per la normale entità del rischio incendio al quale sono soggette le imprese edili (rischio basso), la
valutazione specifica viene effettuata contestualmente alle verifiche generali aziendali.
Tali valutazioni potranno essere revisionate in funzione di evoluzioni normative così come nuovi
rischi specifici dovranno essere valutati al momento di cambiamento della normativa (ad es. rischio
collegato allo stress lavoro-correlato).
5. DOCUMENTI RICHIAMATI
MOS 1.04 Nomina RSPP
MOS 2.04 Piano di attuazione degli interventi
MOS 3.04 Misure di prevenzione e protezione in relazione alle singole attività
IOS 1.04 Valutazione del Rischio
MOS 1.08 Designazione addetto emergenze
MOS 1.09 Nomina MC
PGS 5 Gestione del Cantiere Temporaneo e Mobile
34
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
I OS 1.04 VALUTAZIONE DEL RISCHI O
Azienda
AZIENDA
_____
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Per i pericoli individuati la VDR tiene conto di metodologie indicate nella normativa vigente.
Ove non siano presenti le metodologie succitate si consiglia di far riferimento alle seguenti definizioni fornite del Comitato Consultivo CEE per la sicurezza, l’igiene e la tutela della salute sui luoghi di lavoro (Documento n. 802/93 DG V/E/2 del 05/07/1994):
- quantificazione del rischio (R) attribuendo ad ogni anomalia riscontrata, nei limiti delle
specifiche conoscenze scientifiche attuali, un livello di rischio sulla base della frequenza o
probabilità (P) di accadimento dell’evento potenzialmente dannoso e dell’entità o magnitudo (M) del danno prodotto. Per questa fase si deve operare seguendo tre passaggi fondamentali:
VALUTAZIONE DEI RISCHI E PIANO DELLE MISURE DI PREVENZIONE
Il rischio potenziale viene ricavato in funzione dei parametri di valutazione riportati nelle
tabelle A e B.
La tabella A definisce con “D” l’entità del danno che può derivare da un infortunio o malattia professionale: i valori da 1 a 4 ne identificano la gravità.
TABELLA A
Espressione di D quale entità del danno derivante da infortunio (criteri di attribuzione per le varie
tipologie di infortuni e di malattie professionali derivanti dall’esposizione ad agenti lesivi per la
salute)
1 LIEVE
2 MEDIO
3 GRAVE
4 GRAVISSIMO
•
Infortunio fronteggiabile con i presidi sanitari presenti
in azienda
• Esposizione rapidamente reversibile
• Infortunio che necessita di cure mediche presso struttura sanitaria esterna.
• Inabilità reversibile
• Esposizione reversibile
• Infortunio che comporta invalidità parziale
• Grave esposizione invalidante
• Infortunio con effetti letali o di invalidità totale
• Esposizione con effetti letali o di invalidità totale
35
La tabella B definisce con “P” la possibilità che l’evento dannoso abbia a verificarsi.
TABELLA B
Espressione di P quale probabilità di accadimento dell’evento dannoso, in funzione della pericolosità intrinseca dell’operazione e del tempo di esposizione.
1 IMPROBABILE
2 POCO
PROBABILE
3 PROBABILE
4 MOLTO
PROBABILE
•
•
•
•
Operazione priva di pericoli intrinseci
Non occorrono procedure operative di sicurezza
Non sono noti episodi di danno
Il danno è possibile solo se l’evento è associato ad
altre carenze attualmente non presenti.
• Sono noti vari episodi di danno
• Il danno è possibile solo se l’evento che lo produce
è associato ad eventi o carenze frequenti in azienda
• Sono noti vari episodi di danno
• Il danno è direttamente conseguente a carenze
presenti in azienda.
• Sono noti vari episodi di danno nella stessa azienda o in azienda analoghe.
36
La correlazione P x D definisce il rischio potenziale Rg (INDICE GLOBALE DI RISCHIO)
associato a ciascuna fonte di pericolo (es. utilizzo di macchine).
Gli indici globali di rischio Rg, oltre a fornire una valutazione complessiva del ciclo lavorativo dell’azienda, esprimono l’importanza delle azioni correttive da intraprendere, in termini
di misure di prevenzione e protezione.
I parametri di priorità sono evidenziati in tabella C seguente.
TABELLA C
Parametri di priorità (relazione fra rischi valutati ed azioni correttive da intraprendere)
R maggiore di 8
Misure di prevenzione e protezione indilazionabili
R compreso tra 4 e 8
Misure di prevenzione e protezione da
programmare con urgenza
R compreso tra 2 e 3
Misure di prevenzione e protezione da
programmare nel breve-medio termine
R uguale a 1
Misure di prevenzione e protezione da
valutare in fase di programmazione
37
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
MOS 1.04 DESIGN AZIONE RSPP
Azienda
AZIENDA
_____
Il sottoscritto sig.
_____________ in qualità di Datore di lavoro della
______________________, in adempimento delle prescrizioni di cui
all’art. 31, comma 1 D. Lgs. 81/08, tenuto conto delle Sue attitudini, capacità e requisiti, coerenti con quanto richiesto dall’art. 32 del D. Lgs. 81/08,
dopo avere consultato gli RLS, ritiene di:
designare
il sig. ………………………………………………… quale Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione.
SI RICORDA CHE I COMPITI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE, DI
CUI LEI È IL RESPONSABILE, SONO:
a) l'individuazione dei fattori di rischio, la valutazione dei rischi e l'individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell'organizzazione aziendale;
b) l'elaborazione, per quanto di competenza, delle misure preventive e protettive di cui all’art. 28 comma 2 D. Lgs. 81/08 e dei sistemi di controllo di
tali misure;
c) l'elaborazione delle procedure di sicurezza per le varie attività aziendali;
d) proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori;
e) partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza
sul lavoro, nonché alla riunione periodica di cui all'art. 35 del D. Lgs. 81/08;
f) fornire ai lavoratori le informazioni di cui all’art. 36 del D. Lgs. 81/08.
SI RICORDA INOLTRE CHE È TENUTO AL SEGRETO IN ORDINE AI PROCESSI LAVORATIVI DI CUI VIENE A CONOSCENZA NELL’ESERCIZIO DI SUA TALE FUNZIONE.
Data …………………
Il Datore di lavoro
……………………………………
Il sig. ………………………………………………… sottoscrive per accettazione la presente designazione quale Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione.
Data …………………………
Firma ……………………………………
38
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE
E SICUREZZA
MOS 2.04 PIANO DI ATTUAZIONE DEGLI
INTERVENTI
INTERVENTI DA
FIGURE COINSCADENZA PER LA
REALIZZARE E MOVOLTE NELLA
REALIZZAZIONE
DALITA’ DI ESECU- REALIZZAZIONE
DEGLI INTERVENTI
ZIONE DELLE ATTIDEGLI INTER(MESE/ANNO)
VITA’
VENTI
Acquisto dei DPI
per il trattamento
amianto
Responsabile
Ufficio Acquisti
su indicazione
del DL
Prima dell’inizio
lavori nello specifico cantiere
Formazione del
personale addetto
al trattamento amianto
Ente di formazione coinvolgimento
RSPP
Prima dell’inizio
lavori nello specifico cantiere
AVANZAMENTO
DATA
Azienda
AZIENDA
_____
VISTO
CONTROLLO
39
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
MOS 3.04 MISURE DI PREVENZION E E
PROTEZI ONE IN RELAZIONE ALLE SI NGOLE
ATTIVITA’
Azienda
AZIENDA
_____
In sede: ufficio/magazzino
ATTIVITA’
RISCHIO
LIVELLO DI
RISCHIO
Utilizzo video terminali
Danni alla vista
Lieve
Movimentazione manuale
carichi
Danni dorso-lombari
Medio
MISURE DI PREVENZIONE E
PROTEZIONE E PARAMETRI
DI PRIORITA’
Adeguamento monitor ufficio
Da programmare nel breve e
medio periodo
Formazione del personale
Da programmare con urgenza
In cantiere: utilizzo di opere provvisionali
ATTIVITA’
RISCHIO
Montaggio ponteggi
Caduta dall’alto
LIVELLO DI
RISCHIO
Gravissimo
MISURE DI PREVENZIONE E
PROTEZIONE E PARAMETRI
DI PRIORITA’
Formazione personale come previsto dalla normativa
Utilizzo DPI e dispositivi di protezione collettiva
Misure di prevenzione e protezione indilazionabili e inderogabili
In cantiere: scavi o sbancamenti
ATTIVITA’
Utilizzo mezzi d’opera
RISCHIO
Ribaltamento
LIVELLO DI
RISCHIO
Grave
MISURE DI PREVENZIONE E
PROTEZIONE E PARAMETRI
DI PRIORITA’
Formazione e addestramento
personale per utilizzo corretto
dei mezzi
Misure di prevenzione e protezione indilazionabili e inderogabili
In cantiere: carpenterie
ATTIVITA’
Predisposizione casseri
per getto
RISCHIO
Tagli, urti, contusione
LIVELLO DI
RISCHIO
Grave
MISURE DI PREVENZIONE E
PROTEZIONE E PARAMETRI
DI PRIORITA’
Utilizzo DPI
Formazione personale per utilizzo corretto delle attrezzature
Misure di prevenzione e protezione indilazionabili e inderogabili
40
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
RIFERIMENTO N ORMATIVO
Azienda
AZIENDA
_____
RIFERIMENTO NORMATIVO
D. Lgs. 81/2008
Art. 2.
Definizioni
Ai fini ed agli effetti delle disposizioni di cui al presente decreto legislativo si
intende per:
………………………………………………………………………………………………………………………………
q) «valutazione dei rischi»: valutazione globale e documentata di tutti i rischi
per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell'ambito dell'organizzazione
in cui essi prestano la propria attivita', finalizzata ad individuare le adeguate
misure di
prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a
garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza;
Art.17.
Obblighi del datore di lavoro non delegabili
1. Il datore di lavoro non puo' delegare le seguenti attivita':
a) la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall'articolo 28;
b) la designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai
rischi.
Art.28.
Oggetto della valutazione dei rischi
1. La valutazione di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a), anche nella scelta
delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati,
nonche' nella sistemazione dei luoghi di lavoro, deve riguardare tutti i rischi
per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi
di
lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato, secondo i contenuti dell'accordo europeo dell'8 ottobre 2004, e
quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza, secondo quanto previsto
dal
decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, nonche' quelli connessi alle differenze di genere, all'eta', alla provenienza da altri Paesi.
2. Il documento di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a), redatto a conclusio41
ne della valutazione, deve avere data certa e contenere:
a) una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l'attivita' lavorativa, nella quale siano specificati i criteri adottati per la
valutazione stessa;
b) l'indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate e dei dispositivi di protezione individuali adottati, a seguito della valutazione di cui all'articolo 17, comma 1,
lettera a);
c) il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento
nel tempo dei livelli di sicurezza;
d) l'individuazione delle procedure per l'attuazione delle misure da realizzare,
nonche' dei ruoli dell'organizzazione aziendale che vi debbono provvedere, a
cui devono essere assegnati unicamente soggetti in possesso di adeguate
competenze e poteri;
e) l'indicazione del nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e
protezione, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza o di quello territoriale e del medico competente che ha partecipato alla valutazione del rischio;
f) l'individuazione delle mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a
rischi specifici che richiedono una riconosciuta capacita' professionale, specifica
esperienza, adeguata formazione e addestramento.
3. Il contenuto del documento di cui al comma 2 deve altresi' rispettare le indicazioni previste dalle specifiche norme sulla valutazione dei rischi contenute
nei successivi titoli del presente decreto.
Art. 55.
Sanzioni per il datore di lavoro e il dirigente
1. E' punito con l'arresto da quattro a otto mesi o con l'ammenda da 5.000 a
15.000 euro il datore di lavoro:
a) che omette la valutazione dei rischi e l'adozione del documento di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a), ovvero che lo adotta in assenza degli elementi
di cui alle lettere a), b), d) ed f) dell'articolo 28 e che viola le disposizioni di cui
all'articolo 18, comma 1, lettere q) e z), prima parte;
Art. 96.
Obblighi dei datori di lavoro, dei dirigenti e dei preposti
…………………………………………………………………………………………………………………………
2. L'accettazione da parte di ciascun datore di lavoro delle imprese esecutrici
del piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'articolo 100 e la redazione
del piano operativo di sicurezza costituiscono, limitatamente al singolo cantiere
interessato, adempimento alle disposizioni di cui all'articolo 17 comma 1, lettera a), all'articolo 18, comma 1, lettera z), e all'articolo 26, commi 1, lettera b),
e 3.
42
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
PGS_05 GESTI ONE DEL CANTIERE T EMPORANEO E MOBILE
Azienda
AZIENDA
_____
1. SCOPO
Scopo della presente procedura è definire gli adempimenti di cantiere per ottenere una organizzazione in grado di garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori occupati, prevenire
infortuni e incidenti nelle lavorazioni, rispettare la normativa vigente, razionalizzare e programmare le lavorazioni.
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
Cantieri mobili e temporanei
3. COMPITI E RESPONSABILITA’
Redazione della documentazione: Datore di lavoro/responsabile del servizio di Prevenzione e Protezione/Consulente
Coinvolgimento: Responsabili di cantiere, Preposti, R.L.S.
Verifica: Responsabile del Servizio
Approvazione: datore di Lavoro
Attuazione: Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione, preposti, R.L.S., Responsabili di cantiere Assistenti tecnici, Capi cantiere, capi squadra, lavoratori dipendenti, subappaltatori lavoratori autonomi. Amministrazione Ufficio tecnico Ufficio Acquisti
4. MODALITA’ OPERATIVE
Determinare per ogni singolo cantiere le figure responsabili e designate con compiti particolari. Detta determinazione, individuabile nel D.Lgs 81/08 allegato XV punto 3, oltre a costituire minimo di legge risulta molto utile ai fini della organizzazione del cantiere per la definizione dei ruoli e delle responsabilità. Viene esplicitata in una prima parte del P.O.S.
dell’Impresa Affidataria che riguarda gli adempimenti generali.
-Raccolta dei documenti provenienti dall’esterno: Es.: Contratto di appalto, Autorizzazioni attinenti alla pratica urbanistica, permesso di costruire, autorizzazioni agli scavi, individuazioni e sottoservizi, P.O.S. ed idoneità tecnico professionale delle Imprese e dei Lavoratori Autonomi già individuati per la esecuzione di lavorazioni in sub-appalto.
-Raccolta documenti aziendali di idoneità tecnico professionale di cui all’Allegato XVII
D.Lgs 81/08 provenienti da: Ufficio Tecnico, Ufficio Amministrativo, Consulenti del lavoro
esterni.
- Individuazione delle macchine attrezzature impianti necessari
Progettazione ed organizzazione
43
La sicurezza del cantiere viene garantita anche mediante una corretta progettazione ed
organizzazione dello stesso, attuata a seguito di: Presa visione dei progetti: Presa visione
del sito su cui dovrà insistere il cantiere; Presa visione delle problematiche legate alle caratteristiche ambientali e di eventuali vincoli; Analisi del contesto relativamente alla urbanistica della zona, alla rete viaria circostante, alla rete di sottoservizi.
Presa visione del Piano di Sicurezza e Coordinamento, in particolare relativamente alle
interazioni con l’ambiente circostante ed alle misure previste dal Coordinatore per la Sicurezza in fase di progettazione.
Individuazione del personale
Individuazione delle imprese coinvolte
Programmazione temporale delle attività
Quanto sopra viene utilizzato per la compilazione del piano Operativo di sicurezza. Per
l’analisi del contesto si può fare riferimento a quanto contenuto nel Piano di Sicurezza e
Coordinamento. Al P.O.S. è allegata una planimetria rappresentativa dell’organizzazione
interna di cantiere. La planimetria può essere tratta dal piano di Sicurezza e Coordinamento
Redazione del Piano Operativo di sicurezza
Tenendo conto delle indicazioni e delle eventuali richieste contenute nel P.S.C. e dopo
preventivi sopralluoghi sull’area, viene redatto il P.O.S. per lo specifico cantiere contenente:
Planimetria di cantiere con l’individuazione degli spazi
Lista dei documenti
Indicazione della tipologia e delle caratteristiche di attrezzature, apprestamenti e presidi da
predisporre e la loro disposizione nel cantiere
Programmazione temporale dei lavori
Organigramma di cantiere
Per quanto riguarda in dettaglio le modalità di gestione e i contenuti del P.O.S. , è necessario fare riferimento alla IOS 1_05 Valutazione Rischi del Cantiere Temporaneo e Mobile
(POS)
Redazione di altri documenti
Nel caso in cui la Ditta provveda direttamente al montaggio e smontaggio di ponteggi, viene preventivamente redatto il piano di Montaggio Uso e Smontaggio del ponteggio
(Pi.M.U.S.) corredato dai disegno esecutivo o progetto.
In caso di attività particolari svolte direttamente dalla ditta, dovranno essere prodotti altri
documenti quali:
Piano di sicurezza per le opere di demolizione, piano di sicurezza per le opere prefabbricate, piano di lavoro per la rimozione materiali contenenti amianto.
Allestimento del cantiere
L’allestimento del cantiere è una fase fondamentale per l’integrazione della sicurezza nel
processo di realizzazione dell’opera. Le recinzioni, gli accessi, le definizioni degli spazi necessari per le prime lavorazioni vengono determinati in sede di stesura del P.O.S.
_ Gli impianti di alimentazione e forniture dei singoli cantieri sono definiti, progettati e realizzati da tecnici ed imprese abilitate ove previsto dalla legge, che ne rilasciano specifica
documentazione.
In base alla normativa vigente si programma la disponibilità, il trasporto e l’installazione di:
_Recinzione di cantiere
_Servizi igienici
_Impianto elettrico
_Impianti di messa a terra delle attrezzature elettriche e delle masse metalliche
44
_Baracche di cantiere
_Spogliatoio
_Lavatoi e docce
_Servizi igienici
_Locale refettorio
_Dotazioni antincendio e primo soccorso
_Segnaletica di sicurezza
_Individuazione delle macchine, attrezzature ed impianti necessari
Contestuale alle determinazioni di cui sopra viene verificata la disponibilità ed organizzato
il trasporto di macchine attrezzature, apprestamenti, opere provvisionali
Contatti con i fornitori, noleggiatori, fornitori di noli a caldo
La determinazione di quanto sopra consente di raccogliere la documentazione necessaria
All. XVII e programmare le manutenzioni e le visite periodiche.
Evacuazione cantiere in caso di emergenza
Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la “via di fuga”, da mantenere
sgombra da ostacoli o impedimenti, che il personale potrà utilizzare per la normale circolazione ed in caso di emergenza.
Nel caso di lavorazioni in edifici su più scale è opportuno organizzare il lavoro in modo che
una scala (anche esterna) rimanga comunque percorribile in caso di necessità.
Riunione apertura di cantiere
Il Responsabile di cantiere, in collaborazione con l’R.S.P.P. effettua e verbalizza una riunione di cantiere, con tutte le maestranze assegnate al cantiere compresi subappaltatori
ed autonomi illustrando:
Il Piano di Sicurezza e Coordinamento
I Piani Operativi di sicurezza delle imprese già designate per l’esecuzione dei lavori
Individua i preposti
Individua le figure responsabili delle emergenze
Richiama l’attenzione dei preposti e del personale sul rispetto delle misure di sicurezza e
sulla necessità di segnalare immediatamente al Capo Cantiere e/o ai preposti l’insorgenza
di situazioni pericolose
Subappaltatori
In caso di affidamento parziale dei lavori ad imprese e lavoratori autonomi in subappalto,
necessita verificare:
La richiesta di autorizzazione al Committente.
L’idoneità tecnico professionale dell’Impresa/lavoratore autonomo
Gli obblighi reciproci di sicurezza in termini di rischi connessi con le lavorazioni, interferenze, addetti alle emergenze, Piano Operativi
Conduzione e sorveglianza
Il Responsabile di cantiere, il Capo cantiere ed i preposti vigilano sulle attività degli operatori, sulla corretta esecuzione dei lavori e sulla sicurezza delle operazioni segnalando,
mediante apposita modulistica le situazioni pericolose e non conformi alle norme, oltre allo
stato ed alle modalità di utilizzo delle macchine.
45
Il Capo cantiere/Preposto vigila altresì sull’operato delle altre imprese presenti in cantiere
(subappaltatrici) ed in caso di comportamenti e/o uso di macchinari ritenuti per qualsiasi
ragione pericolosi interviene per ripristinare immediatamente le condizioni di sicurezza eventualmente anche sospendendo le lavorazioni in corso. Provvede a segnalare tempestivamente l’accaduto attraverso la modulistica.
Il responsabile del servizio di Prevenzione e Protezione, in occasione delle visite periodiche in cantiere provvede alla verifica del mantenimento delle condizioni di sicurezza. Riceve comunicazione in merito a problematiche o anomalie riscontrate nel corso dei lavori,
anche a seguito della compilazione della modulistica prevista a seguito dell’accadimento di
infortuni, incidenti, situazioni comportamenti ed avvenimenti pericolosi (quasi incidenti)
Il Capo cantiere, Responsabile di commessa, in collaborazione con R.S.P.P. mantengono
i rapporti con D.L., C.S.E., i preposti delle imprese presenti, gli Organi di controllo.
Il capo Cantiere, eventualmente coadiuvato dal S.P.P. ha il compito di effettuare la sorveglianza continua e di controllare l’effettiva esecuzione dei controlli periodici.su macchine
attrezzature, apprestamenti opere provvisionali, ecc.l
Smantellamento
Vengono svolte le attività di smantellamento del cantiere ovvero pulizie e trasporti in discarica, smontaggi di macchine attrezzature ed impianti secondo piani predisposti, opere svolte direttamente o mediante fornitori o ditte specializzate
5. DOCUMENTI RICHIAMATI
Piano Operativo di sicurezza
Piano di Sicurezza e Coordinamento
Piano di Montaggio Uso e Smontaggio del ponteggio
Piano delle demolizioni
Piano per le opere prefabbricate
Piano di lavoro per la rimozione dei materiali contenenti amianto
IOS. 1.05 Valutazione Rischi del Cantiere Temporaneo e Mobile (P.O.S.)
MOS. 1.05 VISIONE E RICHIESTE RLS PSC E POS
46
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
I OS 1.05 VALUTAZIONE RISCHI DEL CANTIERE TEMPORANEO E MOBILE ( POS)
Azienda
AZIENDA
_____
1. SCOPO
La finalità della procedura “valutazione rischi specifica del cantiere temporaneo e mobile” è la metodologia per la stesura di un documento (POS) di valutazione specifica riferita ad un cantiere temporaneo e mobile.
Stabilite delle linee generali di intervento devono essere previste delle varianti sulla specificità di
ogni singolo cantiere.
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
La procedura si applica per la stesura originale, l’aggiornamento ed eventuali integrazioni del valutazione dei rischi di ogni singolo cantiere e per la redazione del relativo documento (POS).
3. COMPITI E RESPONSABILITA’
I compiti e le responsabilità per l’impresa edile in merito alla presente procedura sono le seguenti:
Redazione: Responsabile del sistema/datore di lavoro, Responsabile Ufficio Tecnico
Coinvolgimento: RLS, RLST, (messa a disposizione e per presa visione)
Verifica: Datore di Lavoro
Approvazione: Datore di Lavoro
Attuazione: Datore di Lavoro (RSPP), RLS, tutti i lavoratori addetti al cantiere.
4. MODALITA’ OPERATIVE
Generalità:
Il Responsabile dell’Ufficio Tecnico effettua la valutazione dei rischi specifica del cantiere temporaneo e mobile prendendo come matrice di riferimento la valutazione rischi dell’azienda, tiene però
conto delle specificità del singolo cantiere, della collocazione ambientale e l’interrelazione con le
altre imprese, delle disposizioni contenute nel documento Piano di Sicurezza e Coordinamento
quando previsto.
Tale documento viene identificato come Piano Operativo di Sicurezza.
Il POS viene messo a disposizione del RLS/RLST prima dell’inizio dei lavori al fine di un eventuale formulazione di proposte di chiarimenti e/o integrazioni sul contenuto del documento.
Indicazioni procedurali
Fase raccolta dati: i dati richiesti in questa fase sono contenuti nel documento Valutazione Rischi
(vedi fase preliminare).
Si aggiungono però i dati anagrafici/aziendali di eventuali lavoratori autonomi sub-affidatari.
Fase di analisi specifica cantiere
Nelle indicazioni delle lavorazioni e delle macchine impiegante nel cantiere si dovrà tener conto
delle condizioni ambientali nelle quali sono inserite es. inserimento del cantiere in un contesto
47
contesto urbano o in un cantiere di dimensioni maggiori, rischi indotti da infrastrutture e sottoservizi in esercizio, collocamento nel contesto ambientale del cantiere.
E’ inoltre necessario verificare le lavorazioni e le condizioni ambientali in cui si svolgono rispetto a
quanto previsto nel PSC ed individuare le misure complementari e di dettaglio rispetto al modo di
operare dell’impresa.
Pianificazione della logistica di cantiere
In questa fase vengono analizzate le condizioni logistiche di cantiere: eventuali dotazioni igieniche
sanitarie, ed utilizzo comune degli spazi di manovra.
Nel caso di intervento di più imprese operanti in aree comuni o ristrette necessario valutare i condizionamenti derivanti dalle lavorazioni altrui.
Dettaglio indicazioni specifiche ed esecutive rispetto a quanto richiesto nel PSC
Come ultima operazione si procede al dettaglio esecutivo delle previsioni del PSC.
Si provvede a trasferire le indicazioni generali previste nel PSC nelle specifiche capacità
dell’impresa il funzione delle capacità operative della stessa.
Contenuti del documento Piano Operativo di Sicurezza (POS)
I contenuti minimi del Piano Operativo di Sicurezza sono evidenziati nell’Allegato XV paragrafo 3°
del D. Lgs. 81/08.
Ai sensi dell’art. 93 del suddetto Decreto Legislativo l’accettazione da parte del Datore di Lavoro
del PSC e la redazione del POS limitatamente al singolo cantiere, adempiono alle disposizioni di
legge previste sulla stesura del Documento Unico di Valutazione di Rischi Interferenti (DUVRI).
Modifiche al Piano Operativo di Sicurezza (POS)
In caso di variazioni intercorse durante l’attività lavorativa rispetto ad una situazione revisionale
iniziale, l’impresa è tenuta a fornire un aggiornamento e/o integrazione del POS originariamente
elaborato.
5. DOCUMENTI RICHIAMATI
Documento di Valutazione Rischi
PSC
Schede di lavorazioni (istruzioni dalla 5.8 alla 5.14)
Schede macchine (istruzioni dalla 5.1 alla 5.7)
48
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
Azienda
AZIENDA
_____
MOS 1.05 VISIONE/RICHIESTE RLS PSC E
POS
Il sottoscritto ____________________ in qualità di ________________ dell’impresa
________________
ai
sensi
dell’art.
102
del
D.Lgs.
81/08,
informa
il
RLS
________________________ che presso l'Ufficio tecnico è consultabile il:
PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO (PSC)
PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA (POS)
relativo al prossimo cantiere di __________________________ per la realizzazione di
____________________________________________________________________
CONSEGNA PSC
Data______________
PRESA VISIONE PSC
ta______________
Da-
L’IMPRESA
IL RLS
______________________________________
______________________________________
A CURA DEL RLS:
Ho preso visione del PSC e/o POS non ho osservazioni/richieste di chiarimenti
Ho preso visione del PSC e/o POS e inoltro richiesta/proposta di chiarimenti di seguito riportati:
Punto ______: ________________________________________________________
________________________________________________________________
Punto ______: ________________________________________________________
_________________________________________________________________
Punto ______: ________________________________________________________
________________________________________________________________
CONSEGNA RICHIESTA Data_____________ PRESA VISIONE RICHIESTA Data__________
IL RLS
L’IMPRESA
______________________________________
______________________________________
49
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
SCHEDE LAVORAZIONI
Azienda
AZIENDA
_____
Esecuzione: Scavi di trincea eseguiti con macchine operatrici per movimento terra e autocarro
Cantiere:
Attività e
mezzi in uso
Escavatore con
benna.
Possibili rischi
connessi
Investimento.
Misure di sicurezza
a carico dell’impresa
Predisporre vie di transito per i mezzi di trasporto.
Vietare l’avvicinamento alle macchine a tutti coloro che non siano direttamente addetti a tali lavori.
Vietare la presenza di persone nelle
manovre di retromarcia.
Rumore.
In base alla valutazione del livello di All’occorrenza usare i disposiesposizione personale fornire idonei tivi di protezione individuale.
dispositivi di protezione individuale
(otoprotettori) con relative informazioni all’uso.
Effettuare periodica manutenzione.
Investimento.
Vietare l’avvicinamento alle macchine a tutti coloro che non siano direttamente addetti a tali lavori.
Vietare la presenza di persone nelle
manovre di retromarcia.
Escavatore con
martellone.
Autocarro.
Ribaltamento
dei mezzi.
Proiezione di
pietre o di terra.
Caduta delle
persone
dai bordi
dello scavo.
Misure di sicurezza
a carico dei lavoratori
Tenersi a distanza di sicurezza
dai mezzi operativi in movimento.
Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed
alla segnaletica di sicurezza.
Tenersi a distanza di sicurezza
dai mezzi operativi in movimento.
Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed
alla segnaletica di sicurezza.
I percorsi devono avere pendenza I mezzi meccanici non devono
trasversale adeguata.
superare le zone delimitate
avvicinandosi ai cigli degli scavi.
Vietare la presenza di persone nelle Mantenersi a distanza di sicuvicinanze del martellone.
rezza.
Allestire parapetti, sbarramenti o Per scendere e risalire dal fonsegnalazioni sul ciglio degli scavi do dello scavo utilizzare le sca(1).
le (2).
Caduta di mate- Vietare il deposito di materiali di
riali nello scavo. qualsiasi natura in prossimità dei
cigli dello scavo (3).
Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (caschi e calzature di
sicurezza) con relative informazioni
all’uso.
Non accumulare terreno o materiali in prossimità dei cigli
dello scavo.
Usare i dispositivi di protezione
individuale.
50
Esecuzione: Calcestruzzo confezionato con betoniera a bicchiere elettrica
Cantiere:
Attività e
mezzi in uso
Attrezzi d’uso
comune.
Betoniera a
bicchiere.
Possibili rischi
connessi
Contatti con le
attrezzature.
Misure di sicurezza
Misure di sicurezza
a carico dell’impresa
a carico dei lavoratori
Fornire idonei dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione
individuale (guanti e calzature di sicurez- individuale.
za) con relative informazioni all’uso.
Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi.
Elettrico.
L’alimentazione deve essere fornita tramite quadro elettrico collegato a terra e
munito dei dispositivi di protezione.
I cavi devono essere a norma CEI di tipo
per posa mobile.
Verificare lo stato di conservazione dei
cavi elettrici.
Rumore.
Spostamento
materiali.
Avvertenze
Collegare la macchina all’impianto
elettrico in assenza di tensione.
Posizionare i cavi in modo da evitare danni per usura meccanica e
così che non costituiscano intralcio.
Segnalare immediatamente eventuali danni ai cavi elettrici.
In base alla valutazione del livello di e- All’occorrenza usare i dispositivi di
sposizione personale fornire idonei di- protezione individuale.
spositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni
all’uso.
Effettuare periodica manutenzione.
Contatto con gli
organi in
movimento.
Verificare che la macchina sia dotata di
tutte le protezioni degli organi in movimento ed abbia l’interruttore con bobina
di sgancio.
Ribaltamento.
Posizionare la macchina su base solida e Non spostare la macchina dalla
posizione stabilita.
piana.
Sono vietati i rialzi instabili.
Polveri.
Fornire idonei dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione
individuale (guanti, maschere antipolve- individuale.
re) e indumenti protettivi con relative
informazioni all’uso.
dei Movimentazione
manuale dei
carichi.
Impartire tempestivamente agli addetti
le necessarie informazioni per la corretta
movimentazione di carichi pesanti
o
ingombranti.
Non indossare abiti svolazzanti.
Non introdurre attrezzi o mani nel
bicchiere durante la rotazione.
Non rimuovere le protezioni.
Rispettare le istruzioni ricevute per
un’esatta e corretta posizione da
assumere nella movimentazione
dei carichi. Per carichi pesanti o
ingombranti la massa va movimentata con l’intervento di più
persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.
Quando la postazione della betoniera si trova in luoghi dove vi sia il pericolo di caduta di materiali
dall’alto occorre predisporre un solido impalcato di protezione alto non più di 3 m dal piano di
lavoro.
Tale impalcato non esonera l’addetto dall’obbligo di indossare il casco.
L’eventuale presenza della fossa per il carico dell’impasto deve essere adeguatamente protetta
con un parapetto o segnalata con un nastro opportunamente arretrato dai bordi.
51
Esecuzione: Ferro, lavorazione
Cantiere:
Attività e
mezzi in uso
Attrezzi d’uso
comune
tenaglie, pinze.
Piegaferri e
cesoia.
Spostamento
dei ferri.
Possibili rischi
connessi
Contatti con le
attrezzature.
Misure di sicurezza
a carico dell’impresa
Fornire i dispositivi di protezione
individuale (guanti e calzature antinfortunistiche) con le relative informazioni sull’uso.
Misure di sicurezza
a carico dei lavoratori
Usare i dispositivi di protezione
individuale.
Verificare periodicamente le
condizioni degli attrezzi.
Contatti con gli
organi
in movimento.
Autorizzare solo personale competente all’utilizzo delle macchine.
La cesoia deve possedere i dispositivi di protezione degli organi in movimento. Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti e scarpe
antinfortunistiche) con relative informazioni.
Seguire le istruzioni sul corretto uso della macchina.
La zona di lavoro deve essere
mantenuta in ordine e libera
dai materiali di risulta.
Usare i dispositivi di protezione
individuale.
Elettrico.
L’alimentazione deve essere fornita
tramite regolamentare quadro elettrico collegato elettricamente a terra. I cavi elettrici devono essere rispondenti alle norme CEI e adatti
per posa mobile.
Verificare lo stato di conservazione
dei cavi elettrici.
Collegare
la
macchina
all’impianto elettrico di cantiere, in assenza di tensione.
Posizionare i cavi elettrici in
modo da evitare danni dovuti
a urti o a usura meccanica.
Rumore.
In base alla valutazione del livello di All’occorrenza usare i disposiesposizione personale fornire idonei tivi di protezione individuale.
dispositivi di protezione individuale
(otoprotettori) con le relative informazioni sull’uso.
Effettuare le manutenzioni.
Movimentazione Per movimentare carichi
ingommanuale dei
branti o pesanti far usare attrezzacarichi.
ture meccaniche.
Nei casi di movimentazione manuale
dei carichi, impartire agli addetti le
istruzioni necessarie affinché assumano delle posizioni corrette.
La movimentazione manuale
dei carichi ingombranti o pesanti
deve
avvenire
con
l’intervento di più persone al
fine di ripartire e diminuire lo
sforzo.
Caduta di
materiale
dall’alto.
Quando la postazione si trova in
luoghi dove vi sia il pericolo di caduta di materiali dall’alto occorre predisporre un solido impalcato di protezione alto non più di 3 m dal piano
di lavoro.
Schiacciamento.
Impartire precise istruzioni operative.
Lavorare rimanendo nella zona
protetta dall’impalcato ed usare idonei dispositivi di protezione individuale.
L’impalcato
non
esonera
dall’obbligo di indossare il casco.
Nella fase di lavoro allontanare
le mani.
52
Esecuzione: Strutture verticali – Casserature in legno
Cantiere:
Attività e
Possibili rischi
mezzi in uso
connessi
Attrezzi d’uso
Contatti con le
comune:
attrezzature.
martello, mazza, pinze, sega,
accetta, carriola.
Sega circolare.
Scale a mano.
Ponti
su cavalletti.
Misure di sicurezza
a carico dell’impresa
Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature
antinfortunistiche) con le relative
informazioni sull’uso.
Misure di sicurezza
a carico dei lavoratori
Usare idonei dispositivi di protezione individuale. Verificare
con frequenza le condizioni
degli attrezzi con particolare
riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli
elementi metallici.
Contatti con gli Autorizzare all’uso solo personale
organi in
competente.
movimento.
Verificare che la macchina sia dotata
di tutte le protezioni degli organi in
movimento e di dispositivo che non
permetta il riavviamento automatico
della macchina (es. bobina di sgancio).
Non indossare abiti svolazzanti, non rimuovere le protezioni.
Seguire le istruzioni sul corretto uso della macchina.
La zona di lavoro deve essere
mantenuta in ordine e libera
dai materiali di risulta.
Proiezione di
schegge.
Fornire i dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione
individuale
(occhiali o schermo) individuale.
con le relative informazioni sull’uso.
Elettrico.
L’alimentazione deve essere fornita
tramite regolamentare quadro elettrico collegato elettricamente a terra.
I cavi elettrici devono essere rispondenti alle norme CEI e adatti per
posa mobile.
Rumore.
In base alla valutazione del livello di Usare i dispositivi di protezione
esposizione personale fornire idonei individuale.
dispositivi di protezione individuale
(otoprotettori) con le relative informazioni sull’uso.
Effettuare periodiche manutenzioni.
Caduta di
persone
dall’alto.
Fornire scale semplici con pioli inca- Posizionare le scale in modo
strati o saldati ai montanti e con le sicuro su base stabile e piana.
estremità antisdrucciolevoli.
Caduta di
persone
dall’alto.
Collegare
la
macchina
all’impianto elettrico di cantiere in assenza di tensione.
Posizionare i cavi elettrici in
modo da evitare danni per urti
o usura meccanica ed in modo
che non costituiscano intralcio.
Segnalare
immediatamente
Verificare lo stato di conservazione eventuali danni riscontrati nei
cavi elettrici.
dei cavi elettrici.
Le scale doppie non devono superare i 5 metri d’altezza. Verificare
l’efficienza del dispositivo che impedisce l’apertura della scala oltre il
limite di sicurezza.
Le scale doppie devono sempre essere usate completamente aperte.
Non usare le scale semplici
come piani di lavoro senza
aver adottato idonei vincoli.
Verificare che i ponti su cavalletti
siano allestiti ed utilizzati in maniera
corretta (1).
Nel caso che il dislivello sia superiore a m 2, per la vicinanza
d’aperture, occorre applicare i parapetti alle aperture stesse.
Le salite e le discese dal piano
di lavoro devono avvenire
tramite regolamentare scala a
mano.
È vietato lavorare su un singolo cavalletto anche per tempi
brevi. È altresì vietato utilizzare, come appoggio delle tavo-
53
le, le scale, i pacchi dei forati o
altri elementi di fortuna.
Apparecchi di
sollevamento.
Caduta di
materiale
dall’alto.
Il sollevamento deve essere eseguito da personale competente.
Verificare l’idoneità dei ganci e delle
funi che devono avere impressa la
portata massima.
Fornire i dispositivi di protezione
individuale (casco).
Verificare l’efficienza del dispositivo
di sicurezza sul gancio, per impedire
l’accidentale sganciamento del carico.
Indossare i dispositivi di protezione
individuale (casco).
Contatto con gli
elementi in
sospensione.
Fornire i dispositivi di protezione Non sostare nelle zone d’operazione.
individuale (casco).
Indossare i dispositivi di protezione
individuale (casco).
Trapano.
Elettrico.
Fornire utensili di classe II (con Posizionare i cavi elettrici in modo
doppio isolamento).
da evitare danni dovuti a urti o a
L’alimentazione deve essere fornita usura meccanica.
tramite regolamentare quadro elettrico.
I cavi elettrici devono essere rispondenti alle norme CEI e adatti per
posa mobile. Verificarne lo stato di
conservazione.
Spostamento
dei materiali.
Movimentazione Per movimentare carichi ingombranmanuale dei
ti o pesanti far usare attrezzature
carichi.
meccaniche.
Nei casi di movimentazione manuale
dei carichi, impartire agli addetti le
istruzioni necessarie affinché assumano delle posizioni corrette.
La movimentazione manuale dei
carichi ingombranti o pesanti deve
avvenire con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire
lo sforzo.
Schiacciamento.
I casseri devono essere opportuna- Lavorare in modo coordinato con gli
mente trattenuti da puntelli ortogo- altri addetti, evitando di eseguire
nali.
operazioni che permettono una caduta accidentale del materiale o del
cassero.
Stesura di
prodotti
disarmanti
Contatto con il
disarmante.
Istruire gli addetti per il corretto
utilizzo del prodotto, tenendo presente le avvertenze contenute nella
scheda tecnica.
Distribuire indumenti protettivi e
dispositivi di protezione individuale
(guanti, maschera) con le relative
informazioni sull’uso.
Avvertenze
1) La larghezza dell’impalcato del ponte su cavalletti non deve essere inferiore a cm 90. Le
tavole da ponte devono poggiare su tre cavalletti, essere bene accostate, fissate ai cavalletti
e non presentare parti a sbalzo superiori a cm 20.
Seguire scrupolosamente le istruzioni ricevute cercando di non venire a
contatto direttamente con il prodotto.
Usare indumenti protettivi e dispositivi di protezione individuale.
Nelle parti della struttura prospiciente il vuoto predisporre adeguate opere provvisionali
(ponteggi, parapetti) per impedire la caduta di persone dall’alto.
Esecuzione: Strutture verticali – Posa del ferro lavorato
54
Cantiere:
Attività e
mezzi in uso
Attrezzi d’uso
comune:
martello, pinze, tenaglie,
leva.
Possibili rischi
Misure di sicurezza
connessi
a carico dell’impresa
Contatti con le Fornire i dispositivi di protezione
individuale (guanti e calzature
attrezzature.
antinfortunistiche) con le relative
informazioni sull’uso.
Scale a mano. Caduta di
persone
dall’alto.
Trabattelli.
Caduta di
persone
dall’alto.
Ponteggi.
Caduta di
persone
dall’alto.
Apparecchi di
sollevamento.
Saldatrice.
Misure di sicurezza
a carico dei lavoratori
Usare idonei dispositivi di protezione individuale. Verificare con
frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo
alla solidità degli attacchi dei
manici di legno agli elementi
metallici.
Posizionare le scale in modo sicuro su base stabile e piana.
Le scale doppie devono sempre
essere usate completamente aperte.
Non usare le scale semplici come
piani di lavoro senza aver adottato idonei vincoli.
Fornire scale semplici con pioli
incastrati o saldati ai montanti e
con le estremità antisdrucciolevoli.
Le scale doppie non devono superare i 5 metri d’altezza. Verificare l’efficienza del dispositivo
che impedisce l’apertura della
scala oltre il limite di sicurezza.
Verificare che i trabattelli siano La salita e la discesa dal piano di
allestiti ed utilizzati in maniera lavoro deve avvenire tramite recorretta.
golamentare scala a mano.
Verificare che i ponteggi esterni
a montante siano regolarmente
dotati di parapetti e che i piani di
calpestio siano completi in ogni
loro parte.
Caduta di ma- Il sollevamento deve essere eteriale
seguito da personale competendall’alto.
te.
Verificare l’idoneità dei ganci e
delle funi che devono riportare la
loro portata massima.
Non rimuovere le protezioni allestite sui ponti e sottoponti.
Contatti
con Fornire i dispositivi di protezione
gli
individuale (caschi).
elementi in
sospensione.
Non sostare nella zona delle operazioni, avvicinarsi
solo quando il carico è ad
un’altezza tale da permettere in modo sicuro la movimentazione manuale.
Elettrico.
La macchina deve essere usata
da personale competente.
L’alimentazione deve essere fornita tramite regolamentare quadro elettrico.
Radiazioni.
I cavi elettrici devono essere rispondenti alle norme CEI e adatti per la posa mobile.
Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici.
Fornire i dispositivi di protezione
individuale (schermi protettivi e
Effettuare una corretta ed idonea imbracatura del materiale
da sollevare.
Verificare l’efficienza del dispositivo di sicurezza sul gancio per
impedire l’accidentale sganciamento del carico.
Indossare i dispositivi di protezione individuale forniti.
Posizionare la macchina al di
fuori
dell’armatura
metallica
(luogo conduttore ristretto).
Verificare l’integrità della pinza
portaelettrodo.
Posizionare i cavi elettrici in modo da evitare danni dovuti a urti
o a usura meccanica.
Segnalare immediatamente eventuali danni riscontrati nei cavi.
Usare i dispositivi di protezione
individuale (schermi protettivi,
55
Proiezione di
materiale
Incandescente.
Smerigliatrice, Contatti con
flessibile
gli organi in
portatile.
movimento.
occhiali) e relative informazioni
sull’uso a tutti gli addetti alla
saldatura.
Fornire i dispositivi di protezione
individuale (guanti e scarpe) e
adeguati indumenti protettivi,
con le relative informazioni
sull’uso a tutti gli addetti alla
saldatura.
occhiali).
Usare i dispositivi di protezione
individuale e indossare indumenti protettivi.
Autorizzare all’uso solo personale competente.
Verificare che l’utensile sia dotato della protezione del disco e
che l’organo di comando sia del
tipo ad uomo presente.
Non indossare abiti svolazzanti,
non rimuovere le protezioni.
Seguire le istruzioni sul corretto
uso dell’utensile.
La zona di lavoro deve essere
mantenuta libera dai materiali di
risulta.
Proiezione di
Fornire i dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione
schegge.
individuale (occhiali o schermo) individuale.
con le relative informazioni
sull’uso.
Elettrico.
L’alimentazione deve essere for- Posizionare i cavi elettrici in monita tramite regolamentare qua- do da evitare danni per urti o
dro elettrico collegato elettrica- usura meccanica ed in modo
mente a terra.
che non costituiscano intralcio.
I cavi elettrici devono essere rispondenti alle norme CEI e adatti per posa mobile.
Segnalare immediatamente eVerificare lo stato di conserva- ventuali danni riscontrati nei cavi
zione dei cavi elettrici.
elettrici.
Rumore.
In base alla valutazione del livel- Usare i dispositivi di protezione
lo di esposizione personale forni- individuale.
re idonei dispositivi di protezione
individuale (otoprotettori) con le
relative informazioni.
Cadute a livel- I percorsi e i depositi di materia- Non ostacolare i percorsi con atlo.
le devono essere organizzati in trezzature o materiali.
modo sicuro e tale da evitare
interferenze con gli altri addetti.
Fornire i dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione
individuale (scarpe antinfortuni- individuale.
stiche) con le relative informazioni sull’uso.
Schiacciamen- Per la posa impartire disposizioni Gli addetti devono lavorare in
to.
precise
per
impedire
che modo coordinato con idonee atl’armatura metallica possa pro- trezzature (leva).
curare danni agli addetti.
Fornire i dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione
individuale (guanti e calzature individuale.
antinfortunistiche) con le informazioni sull’uso.
Indossare indumenti adeguati.
Contatti con
Fornire indumenti adeguati.
materiale
Fornire i dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione
tagliente e
individuale (guanti e calzature individuale.
pungente.
antinfortunistiche) con le relative
informazioni sull’uso.
Proteggere o segnalare le estremità dell’armatura metallica
sporgente.
56
Spostamento
delle gabbie e
di altri materiali.
Movimentazione manuale
dei
carichi.
Impartire tempestivamente agli
addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti o ingombranti.
Freddo.
Quando la temperatura è prossima al valore di 0° C, fornire i
dispositivi di protezione individuale (guanti imbottiti) per la
movimentazione del ferro.
Rispettare le istruzioni ricevute
per un’esatta e corretta posizione
da assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va
movimentata con l’intervento di
più persone al fine di ripartire e
diminuire lo sforzo.
Quando la temperatura è prossima al valore di 0° C, usare i
dispositivi di protezione individuale forniti per la movimentazione del ferro.
Avvertenze
Quando si opera con la presenza di linee elettriche aeree impartire precise istruzioni agli addetti ai mezzi di sollevamento.
Esecuzione: Strutture verticali – Getto del calcestruzzo con
autobetoniera ed apparecchio di sollevamento
Cantiere:
Attività e
mezzi in uso
Attrezzi d’uso
comune.
Possibili rischi
connessi
Contatti con le
attrezzature.
Misure di sicurezza
a carico dell’impresa
Organizzare le vie
d’accesso e i luoghi di lavoro in modo agevole e sicuro.
Misure di sicurezza
a carico dei lavoratori
Verificare
periodicamente
le
condizioni degli attrezzi
Usare i dispositivi di protezione
individuale.
Fornire i dispositivi di protezione
individuale (guanti e calzature
antinfortunistiche) con le relative
informazioni sull’uso.
Autobetoniera.
Investimento.
Predisporre adeguati percorsi pedonali e di circolazione con relativa segnaletica. Interdire la zona
di operazione.
Tenersi a distanza di sicurezza
dai mezzi operativi in movimento.
Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose.
Contatti con le Assicurarsi che il canale di scari- Il movimento del canale di scariattrezzature.
co del calcestruzzo sia assem- co deve essere fatto tenendo
blato secondo le istruzioni.
presente la presenza di personale.
Ribaltamento I percorsi non devono avere Rispettare i percorsi indicati e
del mezzo.
pendenze trasversali eccessive.
prestare molta attenzione alle
condizioni del terreno.
Apparecchio di Caduta di ma- Il sollevamento deve essere efsollevamento. teriale
fettuato da personale competendall’alto.
te.
Verificare l’idoneità dei ganci e
delle funi che devono avere impressa la portata massima.
Verificare l’efficienza del dispositivo di sicurezza sul gancio, per
impedire l’accidentale sganciamento del carico
Assicurarsi che la benna sia
completamente chiusa.
Scale a mano. Caduta di
persone
dall’alto.
Posizionare le scale in modo sicuro su base stabile e piana.
Le scale doppie devono sempre
essere usate completamente aperte.
Fornire scale semplici con pioli
incastrati o saldati ai montanti e
con le estremità antisdrucciolevoli.
Le scale doppie non devono su-
57
perare i 5 metri d’altezza. Verifi- Non usare le scale semplici come
care l’efficienza del dispositivo piani di lavoro senza aver adotche impedisce l’apertura della tato idonei vincoli.
scala.
Trabattelli
Caduta di
persone
dall’alto.
Verificare che i trabattelli
siano allestiti ed utilizzati in
maniera corretta.
La salita e la discesa dal piano di
lavoro deve avvenire tramite regolamentare scala a mano.
Vibratore.
Elettrico.
L’alimentazione deve essere fornita tramite regolamentare quadro elettrico collegato elettricamente a terra.
I cavi elettrici devono essere rispondenti alle norme CEI e adatti per la posa mobile.
Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici.
Posizionare il convertitore/trasformatore in luogo
protetto da getti d’acqua e
da urti meccanici. Posizionare i cavi elettrici in modo da
evitare danni dovuti a urti o
a usura meccanica.
Segnalare immediatamente eventuali danni riscontrati nei cavi
elettrici.
Vibrazioni.
Rumore.
Vibratore
Cadute di
persone
dall’alto.
Fornire i dispositivi di protezione
individuale (guanti con imbottiture ammortizzanti ed otoprotettori) con le relative informazioni
sull’uso.
Affinché gli addetti possano agevolmente indirizzare il getto del
calcestruzzo, organizzare sicuri
ed idonei posti di lavoro in elevato.
Indossare i dispositivi di protezione individuale forniti.
Non mantenere a lungo fuori dal
getto l’ago vibrante in funzione.
Per indirizzare il getto del calcestruzzo nel cassero, gli addetti
non
devono
arrampicarsi
sull’estremità degli stessi.
Schizzi e
allergeni.
Fornire i dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione
individuale (guanti e scarpe) con individuale.
le relative informazioni sull’uso. Indossare indumenti protettivi.
Spostamento
dei materiali.
Movimentazione manuale
dei
carichi.
Per movimentare carichi ingombranti o pesanti far usare attrezzature mec-caniche. Nei casi
di movimentazione manuale dei
carichi, impartire agli addetti le
istruzioni necessarie.
Avvertenze
Quando si opera con la presenza di linee elettriche aeree si devono impartire precise istruzioni agli addetti ai mezzi di sollevamento.
La movimentazione manuale
dei carichi ingombranti o pesanti
deve
avvenire
con
l’intervento di più persone al
fine di ripartire e diminuire lo
sforzo.
58
Esecuzione: Strutture verticali – Getto del calcestruzzo con
autobetoniera e autopompa
Cantiere:
Attività e
mezzi in uso
Attrezzi d’uso
comune.
Autobetoniera.
Autopompa.
Possibili rischi
Misure di sicurezza
connessi
a carico dell’impresa
Contatti con le Organizzare le vie d’accesso e i
attrezzature.
luoghi di lavoro in modo agevole
e sicuro.
Distribuire i dispositivi di protezione individuale con le relative
informazioni sull’uso.
Misure di sicurezza
a carico dei lavoratori
Verificare
periodicamente
le
condizioni degli attrezzi.
Usare i dispositivi di protezione
individuale (guanti e calzature
antinfortunistiche).
Investimento.
Predisporre adeguati percorsi
pedonali e di circolazione con
relativa segnaletica.
Vietare la presenza di persone
nelle manovre di retromarcia.
Tenersi a distanza di sicurezza
dai mezzi operativi in movimento.
Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed
alla segnaletica di sicurezza.
Ribaltamento
del mezzo.
I percorsi non devono avere Rispettare scrupolosamente
pendenze trasversali eccessive.
percorsi segnalati.
Investimento.
Organizzare adeguati percorsi Tenersi a distanza di sicurezza
pedonali e di circolazione con dai mezzi operativi.
relativa segnaletica.
Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed
alla segnaletica di sicurezza.
Ribaltamento
del mezzo.
Prima di azionare la pompa veri- Attenersi strettamente alle dificare che il mezzo abbia com- sposizioni ricevute.
pletamente esteso gli stabilizzatori.
Contatto con
le attrezzature.
Impartire precise istruzioni per
chi sorregge e guida la tubazione
flessibile della pompa.
Fino a quando la pompa è in azione interdire la zona di getto.
L’addetto al getto deve seguire
le
istruzioni ricevute affinché non
subisca colpi di frusta dovuti a
sbandieramenti laterali della tubazione flessibile.
Durante il funzionamento della
pompa è vietato avvicinarsi alla
zona interessata dal getto.
Fornire i dispositivi di protezione
individuale (guanti) con le relative informazioni sull’uso.
Nelle pause non abbandonare l’estre-mità del tubo
flessibile nel getto.
i
Usare idonei dispositivi di protezione individuale.
Vibratore.
Elettrico.
L’alimentazione deve essere for- Posizionare il convertitore tranita tramite regolamentare qua- sformatore in luogo protetto da
59
dro elettrico collegato elettrica- getti d’acqua e da urti meccanimente a terra.
ci.
I cavi elettrici devono essere ri- Posizionare i cavi elettrici
spondenti alle norme CEI e adat- in modo da evitare danni
ti per la posa mobile.
dovuti a urti o ad usura
Verificare lo stato di conservameccanica ed in modo che
zione dei cavi elettrici.
non costituiscano intralcio.
Vibratore.
Vibrazioni.
Rumore.
Schizzi e
allergeni.
Fornire i dispositivi di protezione
individuale (guanti con imbottiture ammortizzanti ed otoprotettori) con le relative informazioni
sull’uso.
Fornire i dispositivi di protezione
individuale (guanti e scarpe) con
le relative informazioni sull’uso.
Usare i dispositivi di protezione
individuale.
Non mantenere a lungo fuori dal
getto l’ago vibrante.
Per movimentare carichi ingombranti o pesanti far usare attrezzature meccaniche.
Nei casi di movimentazione manuale dei carichi, impartire agli
addetti le istruzioni necessarie
affinché assumano delle posizioni corrette.
La movimentazione manuale dei
carichi ingombranti o pesanti
deve avvenire con l’intervento di
più persone al fine di ripartire e
diminuire lo sforzo.
Usare i dispositivi di protezione
individuale.
Indossare indumenti protettivi.
Spostamento
dei materiali.
Movimentazione manuale
dei
carichi.
Avvertenze
Per accedere ai posti elevati di lavoro si devono allestire andatoie o passerelle con
impalcato completo di tavole da ponte e regolare parapetto.
Quando si opera con la presenza di linee elettriche aeree si devono impartire precise istruzioni agli addetti ai mezzi di sollevamento.
Nelle parti della struttura prospiciente il vuoto si devono predisporre adeguate opere provvisionali (ponteggi, parapetti) per impedire la caduta di persone dall’alto
verso l’esterno.
A protezione della caduta verso l’interno si devono utilizzare trabattelli, ponti su
cavalletti atti a ridurre l’altezza di possibile caduta, reti, o si devono fornire le cinture di sicurezza indicando ove agganciare la fune di trattenuta.
60
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
SCHEDE MACCHIN E
Azienda
AZIENDA
_____
PALA MECCANICA
Cantiere:
Misure di prevenzione e istruzioni per gli addetti
- verificare l’efficienza delle luci e dei tergicristalli
Durante l’uso
Prima dell’uso
-
controllare l’efficienza dei comandi
- verificare la regolare funzionalità dell’avvisatore acustico,
del segnalatore di retromarcia e del girofaro
-
controllare la chiusura degli sportelli del vano motore
-
verificare l’integrità dei tubi flessibili e dell’impianto oleodinamico
- verificare che i percorsi e le aree di lavoro siano sgombri e garantiscano stabilità al
mezzo
-
azionare il girofaro
-
non ammettere a bordo della macchina altre persone
-
trasportare il carico con la benna abbassata
-
non caricare materiale sfuso sporgente dalla benna
- adeguare la velocità ai limiti stabiliti in cantiere e in prossimità
dei posti di lavoro transitare a passo d’uomo
-
mantenere sgombro e pulito il posto di guida
-
durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare
-
segnalare eventuali anomalie di funzionamento
Dopo l’uso
- posizionare la macchina ove previsto, abbassare la benna a terra
e azionare il freno di stazionamento
-
pulire gli organi di comando
-
pulire il mezzo
- eseguire le operazioni di revisione e manutenzione seguendo le indicazioni fornite dal
fabbricante e segnalare eventuali anomalie di funzionamento
Possibili rischi connessi
Dispositivi di protezione individuale
- vibrazioni
- rumore
- polveri
- oli minerali e derivati
- ribaltamento
- incendio
- guanti
- calzature di sicurezza
- casco
- cuffie o tappi auricolari
- tuta
61
BETONIERA A BICCHIERE
Cantiere:
Misure di prevenzione e istruzioni per gli addetti
Prima dell’uso
- verificare la presenza delle protezioni alla corona, agli organi
di trasmissione e agli organi di manovra
- verificare la presenza dell’impalcato sovrastante il posto di manovra, se la
macchina è sotto il raggio d’azione della gru
o in vicinanza del ponteggio
- verificare l’integrità dei collegamenti elettrici e di messa a terra, per la parte
visibile, e il corretto funzionamento degli interruttori e dei dispositivi elettrici di
alimentazione e di manovra
Dopo l’uso
Durante l’uso
-
non modificare le protezioni
- non eseguire lubrificazioni, pulizie, manutenzioni o riparazioni sugli organi in
movimento
- le lavorazioni non devono comportare la movimentazione
di carichi troppo pesanti o, in condizioni disagiate, utilizzare
le attrezzature manuali messe a disposizione
-
disattivare i singoli comandi e la linea generale di alimentazione
-
lasciare la macchina pulita e lubrificata
-
controllare la permanenza di tutti i dispositivi di protezione
Possibili rischi connessi
- urti, colpi, impatti, compressioni
- punture, tagli, abrasioni
- elettrici
- rumore
- cesoiamento, stritolamento
- allergeni
- caduta di materiale dall’alto
- polveri, fibre
- getti, schizzi
- movimentazione manuale dei carichi
Dispositivi di protezione individuale
- guanti
- calzature di sicurezza
- casco
- cuffie o tappi auricolari
- maschere respiratorie
- tuta
62
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
Cantiere:
Dopo l’uso
Durante l’uso
Prima dell’uso
Misure di prevenzione e istruzioni per gli addetti
-
verificare la presenza e la funzionalità delle protezioni
-
verificare la pulizia dell’area circostante
-
verificare la pulizia della superficie della zona di lavoro
-
verificare l’integrità dei collegamenti elettrici
-
verificare il buon funzionamento dell’interruttore di manovra
-
verificare la corretta disposizione del cavo di alimentazione
-
afferrare saldamente l’utensile
-
non abbandonare l’utensile ancora in moto
-
indossare i dispositivi di protezione individuale
-
lasciare il banco ed il luogo di lavoro libero da materiali
-
lasciare la zona circostante pulita
-
verificare l’efficienza delle protezioni
-
segnalare le eventuali anomalie di funzionamento
Possibili rischi connessi
Dispositivi di protezione individuale
- punture, tagli, abrasioni
- elettrici
- rumore
- guanti
- calzature di sicurezza
- cuffie o tappi auricolari
- occhiali
63
POMPA PER IL CALCESTRUZZO
Cantiere:
Dopo l’uso
Durante l’uso
Prima dell’uso
Misure di prevenzione ed istruzioni per gli addetti
-
verificare l’efficienza dei dispositivi frenanti e di tutti i comandi
-
verificare l’efficienza dei dispositivi acustici e luminosi
-
verificare la corretta funzionalità della pulsantiera
-
verificare l’efficienza delle protezioni agli organi di trasmissione
- verificare l’assenza di linee elettriche aeree che possano interferire
con le manovre
-
controllare che i percorsi in cantiere siano sgombri e sicuri
-
posizionare il mezzo e inserire gli stabilizzatori
-
azionare il girofaro
-
non rimuovere la griglia di protezione sulla vasca
-
dirigere le manovre di avvicinamento dell’autobetoniera alla pompa
-
segnalare eventuali anomalie di funzionamento
-
pulire la vasca e la tubazione
- eseguire le operazioni di manutenzione e revisione secondo le indicazioni fornite dal fabbricante e segnalare eventuali anomalie di funzionamento
Possibili rischi connessi
Dispositivi di protezione individuale
- allergeni
- getti, schizzi
- scivolamenti, cadute a livello
- contatto con linee elettriche aeree
- oli minerali e derivati
- rumore
- guanti
- calzature di sicurezza
- casco
- tuta
- cuffie o tappi auricolari
64
PIEGAFERRI
Cantiere:
Misure di prevenzione e istruzioni per gli addetti
-
verificare l’integrità dei collegamenti elettrici e di messa a terra visibili
Dopo l’uso
Durante l’uso
Prima dell’uso
- verificare l’integrità delle protezioni e dei ripari alle morsettiere, il corretto funzionamento
degli interruttori elettrici, di azionamento e di manovra
- verificare la disposizione dei cavi di alimentazione affinché non intralcino
i posti di lavoro ed i passaggi e non siano soggetti a danneggiamenti
meccanici da parte del materiale da lavorare e lavorato
- verificare la presenza delle protezioni agli organi di trasmissione
nel vano motore
- verificare la presenza delle protezioni agli organi di manovra e il corretto funzionamento dei
pulsanti e dei dispositivi di arresto
-
tenere le mani distanti dagli organi lavoratori della macchina
-
fare uso dei dispositivi di protezione individuale
- verificare la presenza dell’impalcato di protezione, se la macchina è
posizionata sotto il raggio d’azione della gru o nelle immediate
vicinanze del ponteggio
-
disinserire la linea elettrica di alimentazione
-
verificare l’integrità dei cavi elettrici e di terra visibili
- verificare che il materiale lavorato o da lavorare non sia accidentalmente giacente sui conduttori che alimentano la macchina
-
pulire la macchina e la zona circostante da eventuali residui di materiale
-
segnalare eventuali anomalie di funzionamento
Possibili rischi connessi
Dispositivi di protezione individuale
- punture, tagli, abrasioni
- elettrici
- urti, colpi, impatti, compressioni
- slittamento, stritolamento
- caduta di materiale dall’alto
- guanti
- calzature di sicurezza
- casco
- tuta
65
SEGA CIRCOLARE
Cantiere:
Misure di prevenzione e istruzioni per gli addetti
-
verificare la presenza e la registrabilità della cuffia di protezione
Prima dell’uso
- verificare la presenza del coltello divisore in acciaio posto dietro la lama
e registrato a non più di 3 mm dalla dentatura di taglio
-
verificare la presenza del carter nella parte sottostante il banco di lavoro
-
verificare la disponibilità dello spingitoio per il taglio di piccoli pezzi
-
verificare la stabilità della macchina
-
verificare la pulizia dell’area circostante la macchina
-
verificare la pulizia della superficie del banco di lavoro
-
verificare l’integrità dei collegamenti elettrici e di terra visibili
- verificare il buon funzionamento dell’interruttore di manovra
e della bobina di sgancio
Dopo l’uso
Durante l’uso
-
verificare la corretta disposizione del cavo di alimentazione
- registrare la cuffia di protezione in modo tale che l’imbocco sia solo poco più alto del pezzo
in lavorazione o che sia libera di alzarsi al passaggio
del pezzo e di abbassarsi successivamente
-
per il taglio di piccoli pezzi fare uso dello spingitoio
- se nella lavorazione specifica la cuffia di protezione risultasse insufficiente
a trattenere le schegge, indossare gli occhiali
-
lasciare il banco di lavoro libero da materiali
-
lasciare la zona circostante pulita
-
verificare l’efficienza delle protezioni
-
segnalare le eventuali anomalie di funzionamento
Possibili rischi connessi
Dispositivi di protezione individuale
- punture, tagli, abrasioni
- elettrici
- rumore
- caduta di materiale dall’alto
- guanti
- calzature di sicurezza
- casco
- cuffie o tappi auricolari
- occhiali
- tuta
66
GRU A TORRE
Cantiere:
Misure di prevenzione e istruzioni per gli addetti
- verificare l’eventuale presenza di strutture fisse o di linee elettriche aeree che possano
interferire con la rotazione del braccio
-
controllare la stabilità della base d’appoggio
Prima dell’uso
- nel caso di gru a base rotante, verificare la regolare applicazione
della protezione sul perimetro del carro di base
-
verificare la chiusura dello sportello del quadro
- nel caso di gru traslante su rotaie, verificare che le vie di corsa siano libere e sbloccare gli
ancoraggi alle rotaie
-
verificare l’efficienza di tutti i fine corsa elettrici e meccanici
-
verificare il corretto funzionamento della pulsantiera
Durante l’uso
- verificare il corretto avvolgersi della fune di sollevamento sul tamburo
e le sue condizioni
-
verificare l’efficienza dei dispositivi di sicurezza sui ganci
-
verificare l’efficienza del freno di rotazione
-
manovrare la gru da una postazione sicura o dalla cabina
-
avvisare con le segnalazioni acustiche l’inizio delle manovre
-
attenersi alle portate indicate dai cartelli
-
eseguire con gradualità le manovre
- durante lo spostamento dei carichi evitare, possibilmente, di passare
sulle aree di lavoro e di transito
- non eseguire il sollevamento di materiale male imbracato o accatastato scorrettamente nei
contenitori
-
durante le pause di lavoro, ancorare la gru e scollegarla elettricamente
Dopo l’uso
- nel caso di possibile interferenza con altre gru limitrofe,
attenersi alle disposizioni ricevute
-
segnalare tempestivamente qualsiasi eventuale anomalia di funzionamento
-
rialzare il gancio ed avvicinarlo alla torre
-
scollegare elettricamente la gru
-
ancorare la gru alle rotaie
Possibili rischi connessi
Dispositivi di protezione individuale
- caduta dall’alto
- elettrici
- contatto con linee elettriche aeree
- caduta di materiale dall’alto
- calzature di sicurezza
- casco
- guanti
- cintura di sicurezza
67
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
DOCUMENTAZION E PER LA SI CUREZZA
DEL CANTIERE
CHECK LIST
DOCUMENTAZIONE
P
A
NN
Azienda
AZIENDA
_____
NOTE
CARTELLO DI CANTIERE
COPIA DEL PIANO DI SICUREZZA D. LGS. 81/08 –
ART. 100
PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA D. LGS. 81/08 –
ART. 89, comma 1, lettera h
PIANO SOSTITUTIVO DI SICUREZZA LEGGE 109/94
– ART. 31
LETTERA APPROVAZ. POS DA PARTE DEL COORDINATORE D. LGS. 81/08 – ART. 92, comma 1 lettera
b
NOTIFICA PRELIMINARE D. LGS. 81/08 – ART. 99
NOTIFICA DI LAVORI CON AMIANTO D. LGS.
81/08 – ART. 250
DOCUMENTO UNICO VALUTAZIONE RISCHI DA
INTERFERENZE (DVRI) D. LGS. 81/08 – ART. 26,
comma 3
VALUTAZONE INQUINAMENTO ACUSTICO L.
477/1995 ART. 8
LIBRETTI D’USO E MANUTENZIONE DELLE
MACCHINE, D. LGS. 81/08 – ART. 71, comma 4 lettera
a punto 2
DENUNCIA DI INSTALLAZIONE DEGLI APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO (la prima all’ISPESL la
successiva all’ASL di competenza) D. LGS. 81/08 –
ART. 71, comma 11
LIBRETTI DEGLI APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO DI PORTATA SUPERIORE AI 200 KG. COMPLETI DEI VERBALI DI VERIFICA PERIODICA D. LGS.
81/08 – ART. 71, comma 4
PIANO INTERFERENZE GRU D. LGS. 81/08 – ART.
71, comma 2, lettera a
DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’
DELL’IMPIANTO ELETTRICO RILASCIATAO
DALLA IMPRESA INSTALLATRICE D.M. 37/08 ART. 7
MODULO DI TRASMISSIONE DELLA DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ PER LA MESSA IN SERVIZIO DELL’IMPIANTO DI MESSA A TERRA E
SCARICHE ATMOSFERICHE (DPR 462/2001 ART. 2)
COPIA DELL’AUTORIZZAZIONE MINISTERIALE
ALL’USO DEL PONTEGGIO E COPIA DELLA RELAZIONE TECNICA DEL FABBRICANTE D. LGS.
81/08 – ART. 131
PIANO DI MONTAGGIO, USO E SMONTAGGIO DEL
PONTEGGIO (PI.M.U.S.) D. LGS. 81/08 – ART. 133,
commi 1 e 2
PROGETTO DEL PONTEGGIO FIRMATO DA UN
INGEGNERE O ARCHITETTO ABILITATO .) D.
LGS. 81/08 – ART. 133, commi 1 e 2
PIANO DI LAVORO CON IMPIEGO DI SISTEMI DI
ACCESSO E DI POSIZIONAMENTO MEDIANTE
FUNI D. LGS. 81/08 – ART. 116, comma 1, lettera e
68
DOCUMENTAZIONE
P
A
NN
NOTE
VERIFICA FUNI E CATENE D. LGS. 81/08 – ART. 71,
comma 4, lettera b
REGISTRO DEGLI INFORTUNI D. LGS. 81/08 – ART.
53
CERTIFICATI DI INDONEITA’ ALLA MANSIONE D.
LGS. 81/08 – ART. 41, comma 6
NOMINA MEDICO COMPETENTE AZIENDALE D.
LGS. 81/08 – ART. 18, comma 1, lettera a
ISTRUZIONI PER L’USO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE D. LGS. 81/08 – ART. 77,
comma 4, lettera c
TESSERA DI RICONOSCIMENTO DEI LAVORATORI AI SENSI DEL D. LGS. 81/08 – ART. 18, comma
1, lettera u
CARTELLE SANITARIE DEGLI ADDETTI SOGGETTI A VISITE MEDICHE OBBLIGATORIE .) D.
LGS. 81/08 – ART. 25, comma 1, lettera c
P: PRESENTE
A: ASSENTE
NN: NON NECESSARIA
69
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
DOCUMENTAZION E FORMAZI ONE PER LA
SICUREZZA
CHECK LIST
DOCUMENTAZIONE
P
A
NN
Azienda
AZIENDA
_____
NOTE
ATTESTATI DI FORMAZIONE DI BASE DEI LAVORATORI D. LGS. 81/08 – ART. 37 comma 1
ATTESTATO DI FORMAZIONE RLS D. LGS. 81/08 –
ART. 37 comma 10
ATTESTATO DI FORMAZIONE RSPP (DATORE DI
LAVORO) D. LGS. 81/08 – ART. 34 comma 2
ATTESTATO DI FORMAZIONE RSPP (diverso dal
DATORE DI LAVORO) D. LGS. 81/08 – ART. 32 comma 2
ATTESTATI DI FORMAZIONE PER G.O. RELATIVI
A RISCHI SPECIFICI
ATTESTATI DI FORMAZIONE ADDETTI PRIMO
SOCCORSO D. LGS. 81/08 – ART. 37 comma 9
ATTESTATI DI FORMAZIONE ADDETTI ANTINCENDIO D. LGS. 81/08 – ART. 37 comma 9
ATTESTATI DI FORMAZIONE PER ADDETTI
ALL’IMPIEGO DI SISTEMI DI ACCESSO E DI POSIZIONAMENTO FUNI D. LGS. 81/08 – ART. 116 comma 2-3
ATTESTATI DI FORMAZIONE PER ADDETTI/PREPOSTI AL MONTAGGIO, SMONTAGGIO E
TRASFORMAZIONE DEI PONTEGGI D. LGS. 81/08
– ART. 116 comma 6-7
P: PRESENTE
A: ASSENTE
NN: NON NECESSARIA
70
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
PGS_06 GESTION E DEI DISPOSITIVI DI
PROTEZI ONE INDIVIDUALE
Azienda
AZIENDA
_____
1. SCOPO
La finalità procedura gestione dei dispositivi protezione individuale è quella di evidenziare la diretta
correlazione tra le lavorazioni (ed i rischi come valutati negli elaborati generali) e la dotazione dei
DPI e le disposizione tecniche relative al loro utilizzo.
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente procedura si applica al personale nelle fasi operative nelle quali è prevista l’uso, manutenzione e sostituzione dei DPI
3. COMPITI E RESPONSABILITA’
Redazione: Responsabile del sistema ( datore di lavoro)
Coinvolgimento: RLST (messa a disposizione degli atti/ presa visione)
Verifica: Datore di lavoro/RSPP
Approvazione: Datore di Lavoro
Attuazione: Datore di Lavoro (RSPP), e i lavoratori con le mansioni e ruoli specifici.
4. MODALITA’ OPERATIVE
Le attività ove è previsto l’uso dei DPI, correttamente individuate nella Valutazione dei Rischi effettuata per ogni singolo cantiere e per la sede aziendale, comportano da parte del Datore di Lavoro in collaborazione con il RSPP ed il Medico Competente, l’individuazione e la scelta del DPI idoneo.
Effettuata la scelta dei corretti DPI da utilizzare per le diverse mansioni e tipologie di attività presenti si procedere a riportare nell’apposito elenco Mos.1.06 Caratteristiche DPI adottati compilato a
cura del Responsabile del Sistema a seguito di approvazione e attuazione del Datore di Lavoro e del
RSPP. Tale elenco per la parte relativa all’impiego da parte degli addetti all’interno di ogni singolo
cantiere va inoltre riportato nel POS specifico secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
I DPI devono essere consegnati al lavoratore al momento dell’assunzione corredando la consegna
con specifica informazione sulle modalità di utilizzo e di conservazione.
Per formalizzare l’avvenuta consegna è necessario compilare il Mos 2.06. Assegnazione dei Dispositivi di Protezione Individuale.
Il datore di lavoro provvede nei casi previsti dalla legge a impartire adeguato “addestramento” alla
scelta ed utilizzo del DPI idoneo a caso specifico.
Il lavoratore dovrà a sua volta attenersi a quanto indicato nella Ios. 1.06 Uso e conservazione DPI
che gli verrà consegnata allegata al dispositivo.
Sarà cura del Capo Cantiere vigilare sul corretto utilizzo del DPI e segnalare comportamenti non
corretti (PGS_05 Gestione delle non conformità)
71
Elenco dei principali DPI da utilizzarsi in edilizia
RISCHIO
Il rischio di salto nel vuoto
DPI
L ‘imbracatura di sicurezza
Il rischio di ferite al capo
Il casco protettivo
Il rischio di ferite ai piedi
Le scarpe antinfortunistiche
LAVORAZIONE
Costruzione di una struttura prefabbricata
Montaggio, smontaggio di un ponteggio
Manutenzione a coperture
Utilizzo di macchinari come i ponti sviluppabili o i cestelli su autocarro
Caduta di materiali dall’alto
Urto con i carichi sospesi
Urto con oggetti movimentati da altri
lavoratori
Urto contro strutture in luogo di lavoro
ristretto
Dislivelli, scale, piccoli salti
Percorsi accidentati e a volte pericolosi
per il fondo scivoloso
Oggetti taglienti e perforanti
Il rischio di ferite alle mani:
I guanti
Amputazione -
Utilizzo di macchinari o di utensili
schiacciamento
Lavori con carichi od oggetti pesanti
Ferita o lesione
Contatto con oggetti pericolosi o sostanze aggressive
Il rischio per le vie respiratorie :
inalazione di polvere
Le maschere
Demolizione meccanica o manuale
Versamento di cemento calce per
l’impasto
Molatura/ smerigliatura
Lavorazioni con vernici, solventi e impermeabilizzazioni
Lavorazioni in presenza di amianto
Inalazione di sostanze irritante o tossico-nocive
Inalazione di sostanze con
potenzialità cancerogene
Il rischio da rumore:
Le cuffie
I tappi o inserti auricolari
Alta Rumorosità
Utilizzo di martello demolitore, battipalo, martello pneumatico, escavatore o pala
meccanica, trivella per pali o jet grouting
Rumorosità medio-alta
Utilizzo martello elettrico, macchina tagliasfalto, sega circolare, smerigliatrice o
flessibile
Rumorosità media
Utilizzo cannello a gas per la posa di
72
Il rischio per l’apparato
visivo:
schegge dure, appuntite o
incandescenti
Gli occhiali o
Schizzi di sostanze liquide
o in sospensione in fumi
vapori o aerosol
Effetti dannosi sulla retina
di radiazioni o fonti luminose
Schermi facciali di sicurezza
guaine, betoniera, trapano, macchine per la
levigatura di pavimenti, impastatrice a molazza
Scalpellamento o martellamento a mano
o a macchina di materiali lapidei o cementiti;
demolizione di strutture in cemento armato, murature, rivestimenti, pavimenti;
taglio con flessibile o smerigliatrice di
oggetti in metallo o pietra o laterizio;
taglio meccanico di materiali duri o di
legno;
lavorazioni di saldatura o taglio termico
con cannello a gas
Lavorazioni con malte per intonaco se
posato a spruzzo con pompa
Lavorazioni con l’uso di pitture o vernici
a spruzzo con compressore
Lavorazioni con uso di idropulitrici
Lavorazioni di saldatura e di taglio termico
Uso di apparecchi emittenti raggi laser
5. DOCUMENTI RICHIAMATI
Documento di Valutazione dei Rischi
Documento di Valutazione dei Rischi di ogni singolo cantiere (POS)
Mos.1.06 Caratteristiche DPI
Mos 2.06. Assegnazione dei Dispositivi di Protezione Individuale
Ios. 1.06 Uso e conservazione DPI
73
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
IOS 1.06 USO E CONSERVAZION E DEI DPI
Azienda
AZIENDA
_____
Dispositivi di protezione individuali
Definizione: ART. 74 D.LGS. 81/08
In base all’art. 74 D. Lgs. 81/08 “ si intende per dispositivo di protezione individuale, di seguito denominato DPI, qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore alla scopo
di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciare la sicurezza o la salute durante il
lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo”.
Uso, conservazione e sostituzione degli stessi.
I DPI
DEVONO ESSERE
usati anche solo per l’accesso e lo spostamento in cantiere
usati sul posto di lavoro secondo le istruzioni verbali ricevute e secondo la presente istruzione
usati con cura e tenuti puliti (secondo possibilità di lavoro)
indossati correttamente secondo la formazione ricevuta
usati in tutte le operazioni per le quali sono previsti
custoditi alla fine della giornata di lavoro o durante le pause
sostituiti se sono rotti o molto rovinati facendo riferimento al Capo Cantiere
sostituiti quando sono sporchi nel caso di mascherine o tappi
NON DEVONO ESSERE
usati per operazioni dove non sono previsti
portati e utilizzati al di fuori degli ambienti lavorativi
lasciati incustoditi durante le pause o a fine turno o giornata
modificati
SONO CONSEGNATI
tutti quelli necessari per le attività previste dalla mansione
al momento dell’assunzione (firmando apposito foglio di consegna)
74
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
MOS 1.06 CARATTERISTICHE DPI ADOTTATI
TIPOLOGIA/CARATTERISTICHE
SPECIFICHE TECNICHE
MANSIONE
UNITA’ OPERATIVA
Approvato dal Datore di lavoro il _____________________ firma _________________________
Azienda
AZIENDA
_____
SOSTITUITI
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
MOS 2.06 ASSEGNAZIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZI ONE INDIVIDUALE
Il
sottoscritto
________________________________________
_____________________________________________
con
Azienda
AZIENDA
_____
dipendente
sede
dell’impresa
operativa
a
____________________________________ , agli effetti di quanto previsto dalle vigenti normative,
dichiara di aver ricevuto in dotazione in data ……………………………. i seguenti mezzi di protezione individuale:
n. ........ elmetto di protezione del capo;
n. ........ paia di guanti di protezione in __________;
n. ........ paia di guanti di protezione in __________;
n. ........ facciali filtranti FFP_____;
n. ........ maschere di protezione delle vie respiratorie _______;
n. ........ paia di occhiali di protezione da _______;
n. ........ cuffie di protezione dell'udito;
n. ........ paio di calzature antinfortunistiche tipo ……………………;
Di avere inoltre ricevuto i seguenti indumenti di lavoro: __________________________
Si impegna inoltre a:
- utilizzare e custodire tali mezzi protettivi sul posto di lavoro (baracca di cantiere / automezzo aziendale) secondo le istruzioni ricevute
- non utilizzarli al di fuori degli ambienti di lavoro;
- provvedere a richiedere al proprio superiore, in caso di deterioramento dei mezzi protettivi, la loro
sostituzione, osservando le disposizioni aziendali (IOS 1.06 Uso e conservazione DPI)
- utilizzare, custodire con cura e mantenere puliti gli indumenti di lavoro consegnati.
Si ricorda che ogni violazione nell’utilizzo o per il mancato uso dei DPI può essere punita, oltre che
con i provvedimenti disciplinari prevista dal CCNL , anche con l’arresto fino ad un mese o con
l’ammenda prevista a carico del lavoratore dall’art. 59 del Decreto Legislativo n° 81/08.
……, lì ........................
Firma .......................................
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
PGS_07 GESTION E E SICUREZZA APPALTI E SUBAPPALTI
Azienda
AZIENDA
_____
1. SCOPO
La Procedura permette di individuare le modalità di gestione dei lavori da realizzarsi in sicurezza svolte da imprese appaltatrici o lavoratori autonomi
all’interno delle diverse unità operative (cantieri temporanei e mobili e/o sede
aziendali).
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
Si applica in caso di affidamento di incarichi a imprese appaltatrici o lavoratori
autonomi per l’esecuzione di lavori:
- nell’ambito dei cantieri temporanei e mobili di cui la ditta è impresa affidataria
- all’interno della sede aziendale dell’impresa
3. COMPITI E RESPONSABILITA’
Redazione: Responsabile del Sistema.
Coinvolgimento: Direttore tecnico, Responsabili di commessa, Datore di lavoro, RLS
Verifica: RSPP.
Approvazione: Datore di Lavoro.
Attuazione: Direttore tecnico, Responsabili di commessa/Datore di lavoro, Capo cantiere
4. MODALITA’ OPERATIVE
I fase: procedura preliminare
Il Responsabile dell’ufficio tecnico/ufficio gare provvede a richiedere alla ditta
sub-appaltatrice o al lavoratore autonomo la documentazione necessaria al fine
di valutarne l’idoneità-tecnica così come previsto dall’allegato XVII del D. Lgs.
81/08 (Mos. 1.07 Elenco documentazione da produrre: impresa subappaltatrice – Mos. 2.07 Elenco documentazione da produrre: lavoratore autonomo).
Approvata la tipologia di impresa ricercata se ne darà formale comunicazione al
committente al fine di ottenere la prevista autorizzazione all’ingresso in cantiere. Ottenuto tale parere si provvederà alla stipula del contratto di sub-appalto
che avrà in allegato tutta la documentazione prevista dalla normativa.
II fase: procedura operativa
Il Direttore Tecnico/Capo Cantiere
consegna copia del Piano di sicurezza e Coordinamento (PSC) ai subappaltatori e copia del Piano Operativo di Sicurezza relativo al cantiere redatto dalla
propria impresa.
77
Riceve copia del POS del subappaltatore, ne verifica i contenuti e lo fa pervenire al Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione
Comunica al Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione (e al Responsabile dei lavori/committente) la data prevista di ingresso in cantiere da
parte di imprese / lav. autonomi in sub-appalto (Mos. 3.07 Comunicazione al
Coordinatore per la sicurezza/Responsabile dei lavori)
Provvede a che i propri lavoratori siano dotati e utilizzino la tessera di riconoscimento e verifica che tale adempimento sia rispettato anche dai subappaltatori
Verifica le presenze giornaliere di tutti i lavoratori presenti in cantiere
Vigila sul rispetto delle norme relative alla prevenzione degli infortuni sul lavoro di tutto il personale presente in cantiere.
Collabora con il Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione provvedendo ad indicare allo stesso eventuali variazioni del crono-programma che
porteranno all’adeguamento del PSC e revisione conseguente delle fasi lavorative.
Fornisce comunicazioni al Coordinatore in esecuzione in merito a sospensioni
e riprese del cantiere o di singole lavorazioni anche se svolte da subappaltatori.
5. DOCUMENTI RICHIAMATI
Piano Operativo di Sicurezza
Piano di Sicurezza e Coordinamento
Mos. 1.07 Elenco documentazione da produrre: impresa sub-appaltatrice;
Mos. 2.07 Elenco documentazione da produrre: lavoratore autonomo;
Mos. 3.07 Comunicazione al Coordinatore per la sicurezza/ Responsabile dei Lavori
78
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
MOS 1.07 ELEN CO DOCUMENTAZION E DA
PRODURRE: IMPRESA SUB-APPALTATRICE
Azienda
AZIENDA
_____
1) Nominativo delle imprese esecutrici dei lavori;
2) Iscrizione camera di commercio, industria ed artigianato con oggetto sociale inerente alla tipologia dell’appalto;
3) Documento di valutazione dei rischi di cui all’art. 17 comma 1 lettera a) del d.lgs 81/2008 o documento di cui all’art. 29 comma 5 del d.lgs 81/2008;
4) Piano Operativo di Sicurezza;
5) Specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni di cui al d.lgs. 81/2008, di
macchine, attrezzature e opere provvisionali;
6) Elenco dei dispositivi di protezione individuali forniti ai lavoratori;
7) Nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, degli incaricati dell’attuazione
delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione, di primo soccorso e gestione dell’emergenza, del medico competente quando necessario;
8) Nominativo(i) del(i) rappresentante(i) dei lavoratori per la sicurezza;
9) Attestati inerenti la formazione delle suddette figure e dei lavoratori prevista dal d.lgs 81/2008;
10) Elenco dei lavoratori risultanti dal libro matricola e relativa idoneità sanitaria prevista dal
d.lgs 81/2008;
11) Documento unico di regolarità contributiva di cui al D.M. 24/10/2007;
(* In assenza di del documento unico di regolarità contributiva, anche in caso di variazione dell’Impresa esecutrice dei lavori, l’efficacia del titolo abilitativo è sospesa)
12) Dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdittivi di cui
all’art. 14 del d.lgs 81/2008;
13) Dichiarazione dell’organico medio annuo, distinti per qualifica, corredata dagli estremi delle
denuncie dei lavoratori effettuate all’INPS,all’INAIL e alle Casse Edili;
79
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
MOS 2.07 ELEN CO DOCUMENTAZION E DA
PRODURRE: LAVORATORE AUTONOM O
Azienda
AZIENDA
_____
1) Nominativo delle imprese esecutrici dei lavori;
2) Iscrizione camera di commercio, industria ed artigianato con oggetto sociale inerente alla tipologia dell’appalto;
3) Specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni di cui al d.lgs. 81/2008, di
macchine, attrezzature e opere provvisionali;
4) Elenco dei dispositivi di protezione individuali in dotazione;
5) Attestati inerenti la propria formazione e la relativa idoneità sanitaria prevista dal d.lgs 81/2008;
6) Documento unico di regolarità contributiva di cui al D.M. 24/10/2007;
(* In assenza di del documento unico di regolarità contributiva, anche in caso di variazione dell’Impresa esecutrice dei lavori, l’efficacia del titolo abilitativo è sospesa);
7) Copia Carta d’Identità.
8) Dichiarazione dell’organico medio annuo, distinti per qualifica, corredata dagli estremi delle denuncie dei lavoratori effettuate all’INPS, all’INAIL e alle Casse Edili;
80
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
Azienda
AZIENDA
_____
MOS 3.07 COMUN ICAZIONE AL COORDINATORE PER LA SI CUREZZA/RESPONSABILE DEI LAVORI
Spett. Coordinatore per l’esecuzione
_____________________________
Spett. Responsabile dei lavori / Committente
_____________________________________
OGGETTO: Cantiere di _________________________________________________
Lavori per _________________________________________________
Relativamente al cantiere di cui all’oggetto la sottoscritta Impresa affidataria comunica:
che in data ________________ è previsto l’ingresso in cantiere da parte dell’impresa subappaltatrice ________________________ per i lavori di ______________________________
(POS consegnato in data _______, si allega POS, verrà consegnato il POS prima dell’inizio dei lavori)
che in data ________________ è previsto l’ingresso in cantiere da parte del lavoratore autonomo _________________________ per i lavori di ______________________________
la sospensione di tutte le attività di cantiere a decorrere dal giorno ______________
la ripresa di tutte le attività di cantiere a decorrere dal giorno ______________
la sospensione delle lavorazioni di seguito indicate:
Impresa
Lavoratore autonomo
in subappalto
Lavorazione
Sospesa
dal giorno
Ripresa
dal giorno
Per le seguenti motivazioni:
__________, li ________
L’impresa affidataria
81
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
PGS_08 GESTI ONE DELLE EMERGEN ZE
Azienda
AZIENDA
_____
1. SCOPO
La finalità della procedura è fornire indicazioni al verificarsi di eventi dannosi su cose o persone.
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
La procedura si applica a tutti i soggetti che anche temporaneamente si trovano all’interno delle
strutture aziendali e nell’ambito dei cantieri temporanei
3. COMPITI E RESPONSABILITA’
I compiti e le responsabilità per la ditta Edilizia snc in merito alla presente procedura sono le seguenti:
Redazione: Responsabile del sistema ( datore di lavoro)
Coinvolgimento: RLST (messa a disposizione)
Verifica: RSPP
Approvazione: Datore di Lavoro
Approvazione nel caso di Cantiere Temporaneo e Mobile: Coordinatore in fase di esecuzione
Attuazione: Datore di Lavoro (RSPP), Addetti alle emergenze.
4. MODALITA’ OPERATIVE
La presente procedura viene schematizzata nelle seguenti fasi operative
Individuazione dei rischi e del livello di gravità
Individuazione delle misure adottarsi e dei presidi generali fissi da installare
Individuazione delle risorse umane interne incaricate a fronteggiare le situazioni di emergenza
(MOS. 1.2 Designazione addetto emergenze)
Procedura di emergenza al verificarsi di un infortunio
Procedura di emergenza al verificarsi di un fenomeno di incendio
Fase preliminare:
In riferimento ai diversi ambienti di lavoro (ufficio, magazzino e cantiere) ed in base alla attività
svolta si determino i fattori di rischio ai quali si è soggetti e valutando il livello di gravità degli stessi in base a cosa prescrive la normativa vigente, dalle indicazioni fornite da norme tecniche o eventuali indicazioni si determina:
i presidi antincendio
pulsanti di allarme e di stacco tensione
le illuminazioni di sicurezza
i presidi di pronto soccorso:
• contenuto si fa riferimento all’allegato 1 del DM 388/03, rientrando l’impresa all’interno del
Gruppo A previsto dal suddetto decreto
82
• ubicazione
vie di accessibilità ai mezzi di soccorso
i tempi per l’attuazione delle misure
la percorribilità delle vie di fuga
Procedura di emergenza in caso di infortunio
• Si allerta il personale nominato a fronteggiare l’emergenza
• L’addetto alle emergenza P.S. provvederà a chiamare i soccorsi (IOS. 1.8 Chiamata soccorsi
sanitari)
• Tiene un comportamento adatto a rassicurare l’infortunato
• Attua in relazione al tipo di infortunio verificatosi i comportamenti relativi acquisiti durante la
formazione
Procedura di emergenza al verificarsi di un fenomeno di incendio
•
•
o
o
o
o
o
o
o
Si allerta il personale nominato a fronteggiare l’emergenza
L’addetto alle emergenza antincendio provvederà
a verificare la gravità e l’estensione dell’evento
provvederà a dare ordini di comportamento/ evacuazione
attivare o far attivare i dispositivi antincendio
a dare disposizione di mantenere la calma
provvederà a chiamare i soccorsi (IOS. 2.8 Chiamata VV.F.)
indirizza verso le vie di fuga (IOS. 3.8 Evacuazione uffici e cantiere)
da istruzioni ai soccorritori provenienti dall’esterno
Numeri per le emergenze
Presso ciascun cantiere, all’interno della baracca di cantiere adibita ad ufficio, è prevista
l’affissione, in posizione ben visibile, di una tabella riportante i numeri telefonici da chiamare in
caso di:
emergenza sanitaria / incendio / generale: nazionali (gratuiti) e relativi a unità di intervento locali
emergenza impiantistica: segnalazione guasti
Unitamente alla tabella nel modulo è riportato inoltre per lo specifico cantiere:
il nominativo degli addetti designati alla protezione incendio
il nominativo degli addetti al primo soccorso
l’ubicazione dei presidi di primo soccorso
l’ubicazione dei presidi antincendio relativi
La tabella è riportata nel MOS 2.8 Numeri di emergenza
5. DOCUMENTI RICHIAMATI
•
•
•
•
MOS 1.8 Designazione addetto emergenze
MOS 2.8 Numeri di emergenza
IOS. 1.8 Chiamata soccorsi sanitari
IOS. 2.8 Chiamata VV.F.
83
• IOS. 3.8 Evacuazione uffici e cantiere
• Valutazione rischi
• D.M. 10/03/2003
• D.M. N. 388 del 15/07/2003
84
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
IOS 1.08 CHIAMATA SOCCORSI SANI TARI
Azienda
AZIENDA
_____
In caso di emergenza sanitaria:
COMPORRE IL
118
(in questo caso risponde il SUEM che, se necessario, attiva altri soccorsi come vigili del fuoco o
altro)
FORNIRE CON CALMA LE SEGUENTI INFORMAZIONI:
GENERALITA’
⇒ nome , cognome e qualifica di chi sta chiamando
LUOGO
⇒ sede del cantiere, con precisi riferimenti stradali (percorso più breve per arrivare) ed eventuali
punti di riferimento
⇒ numero di telefono al quale poter essere eventualmente richiamati
EVENTO
⇒ se si tratta di infortunio o malore
⇒ sintesi della dinamica dell’accaduto
⇒ tipo di rischio in atto (incendio, intossicazione, fuga di gas)
INFORTUNATI
⇒ quanti sono
⇒ se sono coscienti, parlano e si muovono,
⇒ se respirano e si percepisce il polso
⇒ dove si trovano e se sono incastrati o schiacciati o altro
NOTA
E’ importante parlare chiaramente e lentamente.
E’ opportuno accertarsi di essere stati correttamente intesi, eventualmente ripetendo (o facendosi ripetere) le segnalazioni date.
Non parlare contemporaneamente a chi sta rispondendo
85
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
IOS 2.08 CHIAMATA VV.F.
Azienda
AZIENDA
_____
In caso di emergenza da incendio, scoppio, …:
COMPORRE IL
115
(in questo caso risponde il Soccorso dei Vigili del Fuoco che, se necessario, attiva altri soccorsi
come ambulanza o altro)
FORNIRE CON CALMA LE SEGUENTI INFORMAZIONI:
GENERALITA’
⇒ nome , cognome e qualifica di chi sta chiamando
LUOGO
⇒ sede del cantiere, con precisi riferimenti stradali (percorso più breve per arrivare) ed eventuali
punti di riferimento
⇒ numero di telefono al quale poter essere eventualmente richiamati
EVENTO
⇒ se si tratta di incendio, esplosione, fuga di gas, allagamento, intrappolamento, inquinamento o
altro
⇒ sintesi della dinamica dell’accaduto
⇒ Peggioramento della situazione in atto o prevedibile (es. rischio esplosione)
⇒ Eventuale presenza di civili abitazioni nei pressi
⇒ coinvolgimento di persone (quante, che tipo di danno o pericolo, altro)
⇒ eventuale disponibilità di punti di prelevamento acqua
NOTA
E’ importante parlare chiaramente e lentamente.
E’ opportuno accertarsi di essere stati correttamente intesi, eventualmente ripetendo (o facendosi ripetere) le segnalazioni date.
Non parlare contemporaneamente a chi sta rispondendo
86
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
MOS 1.08 DESIGN AZIONE DEI LAVORATORI INCARICATI DI ATTUARE LE MISURE DI
PREVENZI ONE
Azienda
AZIENDA
_____
DESIGNAZIONE DEI LAVORATORI INCARICATI DI ATTUARE LE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI E LOTTA ANTINCENDIO, DI EVACUAZIONE DEI LAVORATORI, DI
SALVATAGGIO, DI PRONTO SOCCORSO E GESTIONE DELLE EMERGENZE
Egregio Signor ..................................
Con la presente le comunichiamo - previa consultazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza - la Sua designazione quale lavoratore incaricato di attuare le misure di
................................................ presso il (cantiere, ufficio, magazzino, officina) sito in
...................................................................... ai sensi dell’art. 18, comma 1 (lettera b) del Decreto
Legislativo 9 Aprile 2008, n. 81.
La Sua attività sarà svolta conformemente alle istruzioni e con i mezzi e le attrezzature che Le saranno forniti.
A norma degli artt. 37, comma 9 43 comma 3 e 45 comma 2 del predetto decreto, Le sarà inoltre
erogata una formazione specifica ed adeguata in materia.
Le ricordiamo che la presente designazione non può essere da Lei rifiutata se non per giustificato
motivo, che dovrà esserci notificato per iscritto.
Distinti saluti.
Data
_____________________
Firma.
____________________
(Datore di lavoro)
87
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
IOS 3.08 EVACUAZIONE UFFICI E CANTIERE
Azienda
AZIENDA
_____
1. Segnalazione di sfollamento di emergenza
Nel caso in cui si renda necessario lo sfollamento di emergenza delle stabile/cantiere ne
deve essere data segnalazione mediante apposito segnale acustico convenzionalmente
stabilito (anche sulla base delle indicazioni del PSC nel caso di cantiere)
2. Modalità di sfollamento di emergenza
Se viene impartito l'ordine di sfollamento di emergenza gli occupanti dell'edificio devono
dirigersi verso le uscite di sicurezza del settore in cui si trovano, come indicato dai segnali
di uscita e rappresentato in forma grafica nelle planimetrie di zona, realizzate in funzione
della struttura e della relativa valutazione di rischio.
Durante lo sfollamento di emergenza bisogna:
• abbandonare lo stabile senza indugi, ordinatamente e con calma senza creare allarmismi o confusione;
• non portare al seguito ombrelli, bastoni, borse o pacchi ingombranti o pesanti;
• non tornare indietro per nessun motivo;
• non ostruire gli accessi allo stabile;
• ritornare in prossimità dell’ingresso principale entro trenta minuti dopo lo sfollamento
d’emergenza per rispondere all’appello e ricevere istruzioni.
In presenza di fumo o fiamme è opportuno:
• se possibile, bagnare un fazzoletto e legarlo sulla bocca e sul naso, in modo da proteggere per quanto possibile dal fumo le vie respiratorie
• se disponibili, avvolgere indumenti di lana (cappotti, sciarpe, scialli ecc.) attorno alla testa, in modo da proteggere i capelli dalle fiamme.
Seguire le vie di fuga indicate dalla segnaletica di sicurezza, aiutando eventuali persone in
difficoltà e allertando chi non avesse percepito l'emergenza
Nel caso l’emergenza sorga in un cantiere edile è necessario che tutto il personale interrompa l’attività in corso lasciando in sicurezza l’attrezzatura che sta utilizzando, controlli
che non vengano abbandonati materiali in corrispondenza delle vie di esodo e una volta
raggiunto l’esterno provveda a segnalare eventuali persone che mancano all’appello, non
si allontani se non autorizzato dal Capo Cantiere.
88
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
MOS 2.08 N UMERI DI EMERGENZA
Azienda
AZIENDA
_____
CANTIERE DI:
ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI:
ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO:
UBICAZIONE PRESIDI DI PRIMO
CORSO:
SOC-
UBICAZIONE PRESIDI ANTINCENDIO:
EVENTO
CHI CHIAMARE
N° TEL.
118
PRONTO SOCCORSO
EMERGENZA SANITARIA
EMERGENZA INCENDIO
OSPEDALE DI __________________
_________
GUARDIA MEDICA
_________
VIGILI DEL FUOCO – chiamata soccorso
115
VIGILI DEL FUOCO – distaccamento di
_________
_______________
FORZE DELL’ORDINE
GUASTI IMPIANTISTICI
CARABINIERI
112
POLIZIA
113
POLIZIA MUNICIPALE di ______________
_________
SEGNALAZIONE GUASTI
(acqua-luce-gas)
_________
89
Contenuto minimo della cassetta di pronto soccorso:Cinque paia di guanti sterili monouso.
Visiera paraschizzi.Un flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 1 litro.
Tre flaconi di soluzione fisiologica (sodio cloruro - 0,9%) da 500 ml.- Dieci compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole.- Due compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole.- Due teli sterili monouso.- Due pinzette da medicazione sterili monouso.- Una confezione di rete elastica di misura media.- Una confezione di cotone idrofilo.- Due confezioni di cerotti di varie misure pronti all'uso.- Due rotoli di cerotto alto cm. 2,5.- Un paio di forbici.- Tre lacci emostatici.- Due confezioni
di ghiaccio pronto uso.- Due sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari.- Termometro.- Apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa.
90
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
SORVEGLIANZA SANITARIA INTRODUZIONE /NORMATIVA
Azienda
AZIENDA
_____
RIFERIMENTO NORMATIVO
D. Lgs. 81/2008
Art. 2.
Definizioni
SORVEGLIANZA SANITARIA
Insieme degli atti medici, finalizzati alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione all'ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alle modalita' di
svolgimento dell'attivita' lavorativa.
MEDICO COMPETENTE
medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali di cui all'articolo
38, che collabora, secondo quanto previsto all'articolo 29, comma 1, con il datore di lavoro
ai fini della valutazione dei rischi ed e' nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza
sanitaria e per tutti gli altri compiti di cui al presente decreto.
91
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
PGS_09 SORVEGLIANZA SANITARI A
Azienda
AZIENDA
_____
1. SCOPO
Lo scopo della presente procedura è definire una corretta gestione della sorveglianza sanitaria in ottemperanza alla normativa vigente.
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
A tutto il personale dell’azienda
3. COMPITI E RESPONSABILITA’
I compiti e le responsabilità in merito alla presente procedura sono le seguenti:
Redazione:Responsabile del sistema;
Coinvolgimento: Medico Competente, RLS
Verifica:RSPP;
Approvazione:Datore di Lavoro;
Attuazione:Datore di Lavoro, RSPP, Medico Competente
4. MODALITA’ OPERATIVE
Il Datore di lavoro sulla base di quanto disposto dal D. Lgs. 81/08 nomina il
medico competente (MOS. 1.9 Nomina medico competente) con il compito di
programmare e effettuare la sorveglianza sanitaria.
Il Datore di lavoro/RSPP fornirà al medico nominato indicazioni e documenti relativi al personale assunto, all’elenco delle materie e dei prodotti (relative
schede) utilizzati durante le lavorazioni, all’elenco dei DPI in dotazione con eventuale materiale informativo-formativo in materia di igiene e sicurezza.
Il medico nell’espletamento delle sue funzioni provvederà ad effettuare sopralluoghi negli ambienti di lavoro, visite mediche personalizzate redigerà cartelle
sanitarie e di rischio e rilascerà i certificati di idoneità alla mansione svolta che
dovranno essere allegati alla documentazione di cantiere.
Annualmente il medico competente fornirà all’impresa una relazione sui protocolli sanitari adottati.
Il medico competente dovrà inoltre espletare tutte le funzioni assegnategli dal
D. Lgs. 81/08.
5. DOCUMENTI RICHIAMATI
• Valutazione dei Rischi
• MOS. 1.9 Nomina medico competente
92
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
MOS 1.09 N OMINA MEDICO COMPET ENTE
Azienda
AZIENDA
_____
ATTO DI DESIGNAZIONE DEL MEDICO COMPETENTE – ART. 18 COMMA 1 DECRETO
LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81
Il sottoscritto ________________________________ nato a ____________________ (____)
il_______________in qualità di titolare/legale rappresentante della ditta ________________
con sede in _____________________ Via ________________________ N. ______________
in ottemperanza a quanto disposto dall’art. 18 comma 1 del Decreto Legislativo 9 Aprile
2008 n. 81,
NOMINA
Il Dott. _____________________, in possesso del titolo di ____________________________
(art. 38 comma 1 D.Lvo 81/08) quale medico competente della propria azienda.
Il Dott.______________________, sottoscrivendosi per accettazione si impegna a svolgere i
seguenti compiti:
1) la Sorveglianza Sanitaria attraverso accertamenti preventivi e periodici così come
specificato dal D. Lvo 81/08
2) le competenze e le attribuzioni specifiche elencate nell’art. 41 del D. Lvo 81/08
3) sopraluoghi e visite in azienda con periodicità annuale
4) ogni altra attività di collaborazione, partecipazione, sorveglianza, prevenzione ed
informazione, che per tipologia delle lavorazioni ed i rischi connessi, siano contemplate
dal D. Lvo 81/08 agli artt. 18,25,29,35,40,41,45,104,175,176,185,186,196,204,211,218,
229,230,237,242,243, 259,279.
IL TITOLARE
_____________
Per accettazione il Medico Competente
93
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
MOS 2.09 VERBALE SOPRALLUOGO
Azienda
AZIENDA
_____
Il giorno ……………………………. si è svolto il sopralluogo del Medico competente in ottemperanza dell’art. 104 D. Lgs. 81/08 ai seguenti ambienti di lavoro:
Sede operativa
Cantiere …………………………………………………………………………………………………
Persone presenti:
RSPP
RLS
Capo cantiere …………………………………………………………….
…………………..…………………………………………………………….
Osservazioni:
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
____________LI,____________
Il Medico Competente ________________________
RSPP ______________________________________
RLS _______________________________________
Capo cantiere _______________________________
………………...
_______________________________
94
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
PGS_10 GESTION E IMPIANTI, MACCHINE E
ATTREZZATURE
Azienda
AZIENDA
_____
1. SCOPO
Scopo della presente Procedura è la definizione delle modalità delle strumentali presenti sia presso
la sede operativa sia presso i cantieri temporanei e mobili
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente procedura è relativa alle risorse strumentali aziendali quali:
• impianti generali a servizio dei luoghi di lavoro della sede operativa;
• impianti, macchine e attrezzature impiegate presso i cantieri temporanei e mobili;
e si applica per le attività di:
• scelta ed acquisti;
• utilizzo di sicurezza;
• mantenimenti in efficienza.
3. COMPITI E RESPONSABILITA’
I compiti e le responsabilità in merito alla presente procedura sono le seguenti:
Redazione: Responsabile del sistema
Coinvolgimento: RLS, Responsabili di commessa/Datore di Lavoro, Responsabile manutenzione,
Ufficio acquisti, Capi cantiere.
Approvazione: Datore di Lavoro
Verifica: RSPP
Attuazione: DL, RSPP, Responsabile manutenzione, Ufficio Acquisti, Capi cantiere.
4. MODALITA’ OPERATIVE
4.1 Impianti generali a servizio della sede operativa
Nella sede operativa gli impianti in esercizio e di nuova installazione dovranno essere realizzati e
utilizzati nel rispetto delle normative vigenti che definiscono inoltre le modalità di progettazione,
installazione, collaudo e messa in esercizio precisando l’inserimento nel processo produttivo di progettisti abilitati, installatori certificati ecc.
Il Responsabile della manutenzione annoterà ogni risorsa sul MOS. 1.10 Impianti, Macchinari e
Attrezzature e documentazione tecnica relativa che verrà raccolta e gestita come previsto nella
procedura PGS 03 Gestione della documentazione.
In base alla procedura stabilita si provvederà alla definizione della manutenzione periodica e/o straordinaria affidando tale compito a ditte specializzate con le quali verrà stipulato apposito contratto.
Ogni intervento dovrà essere registrato e catalogato utilizzato il modulo MOS 2.10 Registro interventi controllo/manutenzione e riportatane sul modulo MOS 1.02 Scadenziario adempimenti
95
4.2 IMPIANTI, MACCHINE E ATTREZZATURE IMPIEGATE PRESSO I CANTIERI TEMPORANEI E
MOBILI
4.2.1 Scelta e acquisto di nuova risorsa
Il Datore di Lavoro in collaborazione con i Responsabili preposti e con il RSPP effettua la scelta di
nuovi impianti macchine e attrezzature da impiegare presso i cantieri temporanei e mobili valutandone le idoneità funzionali alle esigenze del processo produttivo e a parità di prestazioni darà preferenza all’attrezzatura che garantisce il maggior livello di sicurezza.
4.2.2 Fornitura, messa in servizio e vigilanza
Un nuovo impianto o un nuovo macchinario potranno entrare in servizio solo a seguito di prove di
collaudo effettuate da progettisti/collaudatori o ditte installatrici. Gli impianti soggetti a specifiche
norme di legge dovranno altresì essere corredate di documentazione attestante le denunce effettuate
agli Enti preposti ed eventuali autorizzazioni per l’utilizzo.
Il DL e il RSPP, previa consultazione del RLS, dovranno valutare la necessità di procedere
all’aggiornamento del documento di Valutazione dei Rischi, (procedura PGS 08 Valutazione dei
Rischi) ed alla fornitura ai lavoratori interessati di eventuali nuovi DPI (procedura PGS 10 Adozione e gestione dei dispositivi di protezione individuale) e dove necessita eventuale informazione, formazione e addestramento.
Valuteranno inoltre la necessità di aggiornare la segnaletica di sicurezza presso gli ambienti di lavoro.
La vigilanza sul corretto uso delle attrezzature e l’idonea procedura operativa comprende:
• Puntuale applicazione delle norme vigenti applicabili,
• Inserimento delle istruzioni operative contenute nel POS individuate anche nel rispetto o
nell’integrazione a quanto previsto nel PSC presentato,
• Informazione e gestione delle istruzioni verbali,
• l’utilizzo dei DPI per l’uso di macchine ed attrezzature che dovranno essere dotate di ogni proprio dispositivo di sicurezza previsto ed eventuale utilizzazione di dispositivi di protezione collettiva in funzione di specifiche attività lavorative previsti per determinate operazioni,
il tutto sotto la responsabilità del Capo Cantiere.
Va inoltre evidenziato che situazioni anomale e/o pericolose e/o di rischio devono essere segnalate
da qualunque soggetto coinvolto nelle lavorazioni al preposto e gestite secondo quanto previsto
PGS 13 Gestione non conformità e azioni correttive e preventive.
4.2.4 Verifiche e controlli macchine e attrezzature
Tutti i macchinari e le attrezzature dovranno essere periodicamente controllate al fine di garantire la
sicurezza e la salute dei lavoratori che le impiegano; i tempi e le modalità dei controlli sono indicati
nei manuali di uso e manutenzione e nella normativa, mentre sarà a cura del Responsabile della manutenzione, con la collaborazione del RSPP, programmare gli interventi (MOS. 3.09 Programma
Controlli/Manutenzione) e annotarli nell’apposito Registro interventi controllo/manutenzione
(MOS 2.09).
Ulteriore controllo finalizzato alla verifica dell’adeguatezza dell’attrezzatura è effettuato dal Capo
Cantiere soprattutto in riferimento al contesto ambientale di ogni singolo cantiere.
96
Inoltre il Capo Cantiere avrà cura di mantenere l’attrezzatura in efficienza e completa di tutte le dotazioni di sicurezza segnalando al Responsabile di Commessa/Datore di Lavoro eventuali anomalie
e malfunzionamenti.
L’operatore addetto all’utilizzo di una macchina o un’attrezzatura dovrà sospendere immediatamente l’uso o la lavorazione nel caso in cui rilevi un guasto o un’anomalia di funzionamento e ne dovrà
dare immediata comunicazione al Capo Cantiere impedendo ad altri un futuro utilizzo con
l’adozione di segnalazioni di divieto che dovranno essere adeguatamente collocate.
Il Capo Cantiere contatterà il Responsabile di Commessa, che attiverà l’intervento di manutenzione.
4.2.4.3 Verifiche periodiche previste dalla normativa cogente
Le verifiche periodiche previste dalla normativa vigente vengono tenute sotto controllo con le modalità indicate ai punti successivi.
Gru ed apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 kg
A cura del Responsabile amministrazione viene inoltrata all’Organo competente la richiesta di verifica periodica intendendo quale prima data l’installazione nel nuovo cantiere e successive verifiche
a cadenza annuale (vedi MOS 1.2 Scadenziario adempimenti). Tale richiesta, redatta su carta intestata dell’impresa, è archiviata a cura dello stesso in apposita cartella.
Funi e catene impianti ed apparecchi di sollevamento
Il Capo Cantiere eseguirà i controlli trimestrali (vedi MOS 1.02 Scadenziario adempimenti.) delle
verifiche delle funi e delle catene delle apparecchiature installate annotando l’intervento sul Libretto
della Gru o su modulistica in sostituzione.
Impianto messa a terra e scariche atmosferiche
All’apertura di nuovo cantiere ove è previsto un’istallazione di impianto di messa a terra e/o scariche atmosferiche il Responsabile Amministrativo procederà (ved. MOS 1.02 Scadenziario adempimenti) alla denuncia all’Ente preposto che effettuerà visite di controllo anche in funzione alla durata del cantiere.
Impianti e presidi antincendio
I presidi antincendio e le dotazioni di sicurezza in uso sono sottoposti a controlli e verifiche periodiche al fine di accertarne ed assicurarne la disponibilità, l’efficienza e l’efficacia in caso di emergenza (gli estintori mobili dotati di apposito tagliando di verifica sono oggetto di manutenzione ogni 6 mesi, le linee antincendio fisse sono certificate al momento di installazione).
4.2.5 Vendita/rottamazione di macchine / attrezzature
La vendita di macchine / attrezzature deve essere eseguita dopo avere accertato la conformità delle
stesse alla normativa vigente ed aver eventualmente provveduto alla messa in sicurezza.
All’acquirente deve essere fornita la documentazione prescritta dalla normativa vigente. In caso di
rottamazione dovrà essere richiesta alla ditta incaricata documentazione comprovante l’avvenuta
97
demolizione. L’attività descritta nel presente paragrafo è cura dell’Ufficio tecnico con la collaborazione del RSPP.
4.2.3 Concessione in uso, noleggi o locazione finanziaria di macchine o attrezzature di lavoro
In caso di cessione temporanea e/o utilizzo temporaneo di attrezzature di lavoro la normativa vigente all’art. 72 del D. Lgs. 81/08 prevede che vengano predisposte idonee dichiarazioni atte ad assunzione di specifiche responsabilità da parte del cedente e dell’utilizzatore in particolare per quanto
concerne il personale addetto a tale mansione (effettuazione di formazione all’uso dell’attrezzatura
di lavoro).
5. DOCUMENTI RICHIAMATI
MOS 1.10 Impianti, Macchinari e Attrezzature
MOS 2.10 Registro interventi controllo/manutenzione
MOS 3.10 Programma controlli/manutenzioni
MOS 1.02 Scadenziario adempimenti
PGS_05 Gestione non conformità e azioni correttive e preventive
98
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
MOS 1.10
Registro interventi manutenzione/controllo
Azienda
AZIENDA
_____
DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO CONTENUTI……………………………………………….
Impianto /Attrezzatura/Macchina: ___________________________________
Utilizzo in area OFFICINA/MAGAZZINO/AUTORIMESSA
N.
Data
intervento
Manutentore
interno
esterno*
Tipo di manutenzione
Controllo (C)
Manutenzione programmata (P)
Manutenzione straordinaria (S)
Utilizzo in CANTIERE
Descrizione intervento
Firma
manutentore
Note
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
MOS 2.10
PROGRAMMA CONTROLLI/ MANUTENZIONE
Azienda
AZIENDA
_____
DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO CONTENUTI………………………………………………………
IMPIANTO/ATTREZZATURA/MACCHINA: ______________________
N. RIF.*: ___________
Responsabile manutenzione: ___________________________
Periodicità:
(es. mensile, trimestrale, semestrale, annuale)
Tipo di controllo o di manutenzione
Affidato a:
(nominativo tecnico interno /
nominativo ditta esterna)
* corrispondente al numero che individua l’attrezzatura nel MOS 1.10
Approvato Datore di Lavoro
_______________________________
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
MOS 3.10
IMPIANTI, MACCHINE, ATTREZZATURE
Azienda
AZIENDA
_____
DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO CONTENUTI……………………………………..
N.
TIPO IMPIANTO
MACCHINA DI RIFERIMENTO
DOCUMENTI A DISPOSIZIONE
N.
TIPO MACCHINA O
ATTREZZATURA
MARCA / MODELLO
DIC. CONF.
MANUALE USO
N. MATRICOLA
DOCUMENTI A DISPOSIZIONE
DIC. CONF.
DATA INSTALLAZIONE
DATA MODIFICA
DATA ENTRATA IN
SERVIZIO
DATA DI DISMISSIONE
MANUALE
USO
Indicare se dichiarazioni è CE, fabbricante, conformità sigla norma.
101
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
PGS_11
COINVOLGIMENTO E CONSULTAZION E
Azienda
AZIENDA
_____
1. SCOPO
Lo scopo della presente procedura è quello di fornire procedimenti per un adeguato coinvolgimento di tutto il personale dipendente dell’azienda nelle procedure per la tutela della
salute e sicurezza dei lavoratori che operano all’interno dell’azienda.
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
Questa procedura si applica a tutti i soggetti che svolgono attività lavorativa all’interno della ditta
3. COMPITI E RESPONSABILITA’
Redazione: Responsabile del sistema ( datore di lavoro)
Coinvolgimento: RLST (messa a disposizione)
Verifica: RSPP
Approvazione: Datore di Lavoro
Attuazione: Datore di Lavoro (RSPP) e ogni singolo lavoratore.
4. MODALITA’ OPERATIVE
Il Datore di Lavoro adotterà strumenti di comunicazione utili al fine di coinvolgere tutta la compagine aziendale relativamente alle problematiche della sicurezza, così che ogni singolo lavoratore
potrà diventare parte attiva di un sistema funzionante ed efficace.
Oltre alle informazioni di carattere generale impartite all’atto dell’inserimento in organico del dipendente ( conoscenza delle caratteristiche dell’azienda, organigramma della sicurezza, regole contrattuali, rischi presenti e misure di prevenzione da adottare) si effettueranno:
• riunioni interne (con il possibile coinvolgimento di consulenti esterni) finalizzate alla conoscenza di alcuni aspetti inerenti la sicurezza sul lavoro (MOS. 1.10 Verbale riunione incontri)
• riunioni nell’ambito della gestione dei singoli cantieri per l’impiego di nuove possibili attrezzature (PGS_10 Gestione impianti macchine e attrezzature) o metodologie di applicazioni durante le
quali ogni soggetto coinvolto potrà confrontarsi e allo stesso tempo acquisire nuove conoscenze
(MOS. 1.10 Verbale riunione incontri)
Durante lo svolgimento di dette riunioni potrà essere consegnato o messo a disposizione dei partecipanti materiale informativo, depliants, istruzioni operative per l’utilizzo di attrezzature, macchinari ecc.
Riunione periodica
Art. 35 del D. Lgs. 81/08 stabilisce che nelle aziende che occupano più di 15 dipendenti il Datore di
Lavoro indice almeno una volta all’anno una riunione alla quale partecipano, oltre allo stesso Datore di Lavoro:
102
• il RSPP
• il Medico Competente
• il RLS
• il Responsabile del Sistema di gestione
Gli argomenti oggetto della riunione, definiti dalla normativa, riguardano il documento di valutazione dei rischi, gli infortuni le malattie professionali e la sorveglianza sanitaria, dispositivi di protezione individuale, i programmi di informazione e formazione delle varie figure aziendali.
Verrà redatto apposito verbale della riunione (MOS. 2.10 Verbale riunione periodica)
Consultazione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)
Un aspetto particolare della comunicazione è rappresentato dalla consultazione della figura del RLS
(Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza), eletto dai lavoratori al loro interno secondo le
modalità previste dal D. Lgs 81/08 art. 47. (MOS. 3.10 esito elezione RLS) oppure nelle aziende
fino a 15 dipendenti può essere individuato secondo le modalità di elezione o designazione stabilite
dagli accordi collettivi nazionali nella figura del RLST. (Rappresentante dei Lavoratori Territoriale).
In particolare il RLS/RLST :
deve essere consultato sulla Valutazione dei Rischi, sulla designazione del RSPP e degli addetti al
servizio prevenzione, sulla organizzazione della formazione di base (art. 37 D. Lgs. 81/08)
riceve informazioni dai servizi di vigilanza, sulla valutazioni dei rischi e sulle misure di prevenzione relative
attiva idonee azioni all’elaborazione, all’individuazione e all’attuazione delle misure di prevenzione
per la salute dei lavoratori
riceve per lo svolgimento dell’incarico adeguata formazione (art. 37 D. Lgs. 81/08)
5. DOCUMENTI RICHIAMATI
Valutazione dei Rischi
MOS. 1.10 Verbale riunione incontri
MOS. 2.10 Verbale riunione periodica
MOS. 3.10 Esito elezione RLS
103
MOS 1.1
BOZZA DI LETTERA
CARTA INTESTATA IMPRESA
COMUNICAZIONE DA INVIARE ALLA ASL PER IL DATORE DI LAVORO CHE INTENDE SVOLGERE DIRETTAMENTE I COMPITI DEL SPP
(per aziende che possono avvalersi dell’”autocertificazione”)
***
Raccomandata A.R.
alla A.S.L. di ______________
alla Direzione Provinciale del Lavoro ______________
Oggetto:
Svolgimento diretto da parte del datore di lavoro dei compiti del Servizio di prevenzione e protezione aziendale (art. 10 del D. Lgs. 626/94)
Il sottoscritto ________________________________, datore di lavoro della
Impresa_______________________________________
esercente ____________________________________,
rientrando nei casi previsti nell’allegato 1° del D. Lgs. 626/94
COMUNICA
di svolgere direttamente i compiti propri del Servizio di prevenzione e protezione
dei rischi richiamati nell’art. 9 del D. Lgs. 626/94.
1. Dichiara di possedere le capacità per svolgere correttamente tali compiti e di essere a conoscenza:
• dei rischi connessi con le lavorazioni effettuate nelle varie fasi del ciclo produttivo;
• delle misure preventive e protettive per la sicurezza e la salubrità degli ambienti, nel rispetto della normativa vigente;
• delle attività e processi che richiedono l’elaborazione di procedure di sicurezza;
• dei programmi di informazione e formazione dei lavoratori in riferimento alle attività svolte.
104
2. Dichiara di aver adempiuto agli obblighi previsti dall’art. 4 comma 1 e 11 relativi alla valutazione dei rischi che è stata messa a disposizione al Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza
3. Comunica che l’andamento infortunistico aziendale negli ultimi tre anni è così sintetizzabile(1):
__________________________________________________________________
__________________________________________________________________
4. Comunica che i casi di malattia professionale venuti a conoscenza dello scrivente nel corso degli
ultimi tre anni sono stati i seguenti: _________________________
__________________________________________________________________
5. Allega attestato di frequenza al corso di formazione in materia di igiene e sicurezza sul lavoro ai
sensi del Decreto 16 gennaio 1997.
Data _______/_______/_______
Il Datore di lavoro
________________
(1) riportare i dati desunti dal registro degli infortuni
105
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
Azienda
AZIENDA
_____
MOS 2.11
VERBALE RIUNI ONE / IN CONTRI
Riunione (interna alla struttura)
Incontro (con intervento esterno)
Sede aziendale
Presso:
Cantiere ___________________________
data:__________________ orario/durata: _____________________________
Oggetto riunione/incontro ________________________________________
Relatore/i –
Partecipazione di: RSPP
D.L.
ESPERTO ESTERNO:
____________________________ Azienda / ente ______________________________
____________________________ Azienda / ente ______________________________
Materiale consegnato:
a) ____________________________________________________________________
b) ____________________________________________________________________
c) ____________________________________________________________________
ARGOMENTI TRATTATI
NOTE
1.
2.
3.
RILEVAZIONE PRESENZE
NOMINATIVO
FUNZIONE
FIRMA
106
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
MOS 3.11
ESITO ELEZI ONE RLS
Azienda
AZIENDA
_____
I dipendenti della ………..……….….., che ad oggi ammontano a n°……….…. unità, essendo stati
informati dalla direzione aziendale circa il diritto di eleggere/designare la figura del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza ai sensi dell’art. 47 del D.Lgs. 81/08 ed essendo a conoscenza delle attribuzioni previste per tale figura dell’art. 50 del medesimo decreto,
COMUNICANO AL DATORE DI LAVORO
di aver provveduto a nuova elezione
Durante la riunione del ………………… è risultato eletto il Sig. ………………… in qualità di RLS ed a
comprova dell’avvenuta elezione sottoscriviamo il presente documento
di confermare il RLS in carica Sig…………………………
Il sottoscritto Sig……………………………… accetta l’incarico di Rappresentante dei lavoratori per la
Sicurezza
che non intendono avvalersi di tale facoltà e pertanto rinunciano all’elezione della
figura del RLS
che non intendono avvalersi del RLS TERRITORIALE
NOME
Data …………………………
COGNOME
FIRMA
Datore di lavoro ……………………………….
107
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
PGS_12 MONITORAGGIO DEL SISTEMA
Azienda
AZIENDA
_____
1. SCOPO
Scopo della presente procedura è di fornire le indicazioni in merito ai controlli e alle verifiche delle
prestazioni di salute e sicurezza sul lavoro del SGSL.
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente procedura si applica:
- per il monitoraggio continuo delle attività che possano avere ricadute sulla SSL;
- per l’esecuzione degli audit periodici del SGSL
3. COMPITI E RESPONSABILITA’
Redazione: Responsabile del sistema
Coinvolgimento: Responsabile Sistema, Responsabile funzione
Verifica:RSPP
Approvazione: Datore di lavoro
Attuazione: DL, RSPP, Responsabile del sistema, operatore o preposto, esperti o tecnici esterni.
4. MODALITA’ OPERATIVE
Ogni sistema di gestione prevede:
• una fase di monitoraggio sul raggiungimento degli obiettivi le cui modalità e responsabilità dovranno essere incluse in sede di pianificazione delle varie fasi di gestione operativa (Documento di
Valutazione dei rischi, Piani Operativi di sicurezza elaborati per i singoli cantieri, gestione impianti
ecc);
• una fase di monitoraggio sulla funzionalità del sistema (audit del sistema), se lo stesso è corrispondente a quanto pianificato, applicato correttamente e permette di raggiungere gli obiettivi potrebbe ad es. portare ad un aggiornamento della politica.
Nel primo caso il monitoraggio è svolto da persone interno alla struttura, in autocontrollo da parte
dell’operatore o da preposto (MOS. 1.12 Monitoraggio in autocontrollo); o con l’intervento di esperti o tecnici esterni (es. nel caso del corretto impiego di strumenti e macchinari MOS. 2.10 Registro interventi manutenzione e controllo).
Nel secondo caso è deve essere affidato a personale con specifica competenza e indipendente dal
settore ove effettua la verifica.
108
4.2 AUDIT DEL SISTEMA
La XXX definisce, pianifica e attua un programma di verifiche ispettive interne (audit) allo scopo di stabilire se il SGSL è conforme a quanto pianificato, è correttamente applicato e mantenuto attivo e consente di raggiungere gli obiettivi definiti.
Al fine di assicurare l’efficacia dell’azione di monitoraggio è necessario prevedere due verifiche
all’anno (2.12 Pianificazione monitoraggio).
Nel piano di audit (3.12) saranno identificate le aree aziendali da assoggettare ad Audit
4.3 Esiti del monitoraggio
Monitoraggio sul raggiungimento degli obiettivi di SSL:
il personale che esegue le misure
degli indicatori di prestazione, comunica l’esito al RSPP, utilizzando il MOS. 4.12 Verbale di
monitoraggio. In caso di non conformità, rilevate anche nelle fasi di verifiche intermedie
previste dalla istruzione sopra citata, il RSPP informa il DS per l’individuazione delle opportune
ed immediate azioni correttive attraverso il Registro 5.12 Rapporto di non conformità, azioni
correttive e preventive”.
Monitoraggio sulla funzionalità del sistema: il personale che attua le attività di monitoraggio,
esegue le verifiche e riporta i relativi risultati nel MOS. 4.12 Verbale di monitoraggio, Il
“Verbale di monitoraggio” viene quindi consegnato al Dl che, in caso di non conformità, ne da
segnalazione immediata al RSPP attraverso il MOS 5.12 . Rapporto di non conformità, azioni
correttive e preventive relativo alla procedura “Gestione non conformità, azioni correttive e
preventive.
5. DOCUMENTI RICHIAMATI
MOS.
MOS.
MOS.
MOS.
MOS.
1.12
2.12
3.12
4.12
5.12
Monitoraggio in autocontrollo
Pianificazione monitoraggio
piano di audit
Verbale di monitoraggio
Rapporto di non conformità, azioni correttive e preventive
MOS. 2.10 Registro interventi manutenzione e controllo
109
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
MOS 1.12
MONITORAGGI O I N AUTOCONTROLLO
Azienda
AZIENDA
_____
DATA___________ORA____________CANTIERE_________________
OPERATORE:
NOME__________COGNOME_______________FIRMA__________________
UTILIZZA I DPI: SI’
NO
NON PREVISTI
SISTEMI DI SICUREZZA E PROTEZIONE DALLE MACCHINE :
Problemi riscontrati:
________________________________________________________
PROBLEMI RISCONTRATI IN MATERIA DI SSL NELLO SVOLGIMENTO DELLA
MANSIONE:
Descrizione:
Possibili cause:____________________________________________
AZIONI PREVENTIVE E/O CORRETTIVE:
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
_______________________________________________________________
RESPONSABILE ATTUAZIONE:
NOME____________________COGNOME____________
TEMPI DI ATTUAZIONE:
Durata________________Data di chiusura____________
DATI DI COMPILAZIONE
DATORE DI LAVORO
CAPO CANTIERE
FIRMA____________
FIRMA ________
110
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
MOS 2.12
PIANIFICAZIONE MONITORAGGI O
N.
ATTIVITA’
SOGGETTA
A VERIFICA
FUNZIONE SOGGETTA A VERIFICA
TEMPO
VERIFICATORE
DATA PREPREVISTO
VISTA
Azienda
AZIENDA
_____
AZIONI PREVENTIVE E
CORRETTIVE
CHIUSURA
EFFICACIA
Programma
n°____________________________________
_______________
DATA DEFINIZIONE PROGRAMMA
:_________________________________________
__________________________
COMPILATO
DA:______________________________
APPROVATO DAL DATORE DI LAVORO:________________________________
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
MOS 3.12 PIAN O DI AUDIT
Azienda
AZIENDA
_____
Responsabile attuazione:
DATA PROGRAMMATA
Documenti di riferimento:
Linee Guida UNI INAIL per un sistema di gestione per la
sicurezza - edizione 2001
Aree Aziendali da Sottoporre a Audit
Personale da contattare
Documenti di Sistema di Riferimento
Indice e Data di Revisione
Responsabile audit
Altri auditor
Note
Firma auditor
Firma Resp Sistema
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
Azienda
AZIENDA
_____
MOS 4.12
VERBALE DI MONI TORAGGI O
ATTIVITA’
CONTROLLATA
DIFFORMITA’
RISCONTRATE
AZIONI CORRETTIVE E
PREVENTIVE DA INTRAPRENDERE
I risultati del presente audit sono stati notificati a
DA ATTUARE
ENTRO
FUNZIONE IMPEGNATA
ANNOTAZIONI*
_____________________________________
FIRMA PER RICEVIMENTO NOTIFICA:
____________________________________
VERIFICATORE:______________________________
APPROVATO DAL DATORE DI LAVORO:______________________________
*Nelle annotazioni specificare se l’audit è stato effettuato per verificare l’efficacia delle azioni correttive intraprese a seguito di un precedente audi
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
MOS 5.12
RAPPORTO DI N ON CONFORMITA’ – AZIONI
CORRETTIVE E PREVENTIVE
Azienda
AZIENDA
_____
AC n°……………………………….…… AP n°……………………………………………….
Data di apertura:…………………………………….…………. Rif. Rapporto di NC
n°……….…………………….………………….
Provvedimenti da attuare
Scadenza prevista___________________ Resp. attuazione_________________________
Firma Resp. Attuazione
Sistema
_______________________
________________________
Firma Resp.
VERIFICA EFFICACIA
DATA
Esito della verifica:
MODALITÀ
POSITIVO
Firma Responsabile Sistema
___________________________
Firma per chiusura
___________________________
NEGATIVO
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
PGS_13
RIESAME E MIGLI ORAMENTO DEL SI STEMA
Azienda
AZIENDA
_____
1. SCOPO
Scopo della presente Procedura è di fornire le indicazioni in merito alla gestione del riesame e
del miglioramento del SGSL.
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
Questa procedura si applica a tutti i soggetti che svolgono attività lavorativa all’interno
dell’azienda _________________
3. COMPITI E RESPONSABILITA’
I compiti e le responsabilità in merito alla presente procedura sono le seguenti:
Redazione: Responsabile del Sistema.
Coinvolgimento: RSPP, MC, RLS, RLST
Verifica: RSPP
Approvazione: Datore di Lavoro.
Attuazione: Le figure aziendali coinvolte
4. MODALITA’ OPERATIVE
Una volta all’anno o al termine dei processi di verifica e monitoraggio il Datore di Lavoro provvede alla valutazione dei risultati ed al riesame del SGSL al fine di valutare se lo stesso sia attuato correttamente e risulti idoneo al conseguimento degli obiettivi prefissati nella politica del
SGSL.
Il risultato del riesame viene riportato nel Mod. 1.14 Riesame del Sistema.
Il Datore di Lavoro sarà in grado di stabilire:
i nuovi obiettivi con i correlati piani di attuazione
eventuali modifiche/ridefinizione di ruoli, compiti e responsabilità di figure aziendali,
eventuale modifica della documentazione del SGSL,
alla conclusione del riesame terra conto:
dei risultati forniti dal monitoraggio
della esecuzione delle azioni correttive e preventive attuate a seguito delle non conformità riscontrate durante tutte le attività.
5. DOCUMENTI RICHIAMATI
MOS. 1.14 Riesame del sistema
115
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA
MOS 1.13
RIESAME DEL SGSL
Azienda
AZIENDA
_____
Riunione del giorno____________________
RILEVAZIONE PRESENZE
NOMINATIVO
FUNZIONE
FIRMA
DATORE DI LAVORO
RESPONSABILE SPP
MEDICO COMPETENTE
RAPPRESENTANTE
DEI
LAVORATORI
PREPOSTI
RIESAME DEL SGSL
ARGOMENTI
RIESAME
OGGETTO
DEL
ESITO DEL RIESAME
GRADO DI VALUTAZIONE
1
1. IMPLEMENTAZIONE POLITICA SGSL
2. RISPETTO OBBLIGHI E MANSIONI DEI SOGGETTI COIN-
2
NOTE
3
VOLTI
3. MANTENIMENTO DEI FLUSSI
COMUNICATIVI, FORMATIVI E
RELAZIONALI
4. MANTENIMENTO GESTIONE
DELLA DOCUMENTAZIONE
5. EFFETTUAZIONI CONTROLLI
E VERIFICHE
6. ADEGUAMENTO DVR
7. UTILIZZAZIONE MACCHINE
ED ATTREZZATURE
8. SIMULAZIONI
GESTIONE
EMERGENZA
9. SORVEGLIANZA SANITARIA
(*) Corrispondenza grado di
valutazione
1= Conforme 2= Parzialmente
conforme
ma
accettabile
3=Non conforme
117
ARGOMENTI OGGETTO DI RIESAME
MODULI DI RIFERIMENTO
1. Risultati audit
Note
2. Azioni correttive richieste
Note
3. Azioni correttive intraprese
Note
4. Azioni correttive concluse
Note
5. Situazioni da verificare
Note
6. Obiettivi riesame in corso attuazione
Note
7. Obiettivi riesame conclusi
Note
8. Altro
118
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