Comitato Paritetico Territoriale per la prevenzione infortuni, l’igiene e l’ambiente di lavoro della Provincia di Savona GUIDA OPERATIVA per l’implementazione del Sistema di Gestione della Salute e della Sicurezza sui luoghi di lavoro per le micro e piccole imprese del settore EDILIZIA a cura del CPT Savona Anno 2009 BANDO PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI CONCESSIONE DI CONTRIBUTI ECONOMICI PER LA DIFFUSIONE DI GUIDE OPERATIVE PER L’IMPLEMENTAZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NELLE MICRO E PICCOLE IMPRESE DELLA PROVINCIA DI SAVONA SECONDO LE LINEE GUIDA UNI-INAIL COMITATO PARITETICO TERRITORIALE DELLA PROVICIA DI SAVONA Questa guida operativa è rivolta alla piccola e microimpresa edile, per suggerire azioni e comportamenti che consentano una gestione, semplice ma efficace, della sicurezza e della salute sul posto di lavoro. L’obiettivo che il nostro Ente si è preposto con la realizzazione di questo lavoro è cercare di adattare alle piccole e microimprese edili un SGSL efficace capace di coniugare le responsabilità aziendali in tema di sicurezza con la loro effettiva possibilità di attuazione, consentendo, da un lato, il rispetto e l’applicazione corretta delle norme e, dall’altro, di produrre un sistema di sicurezza comprensibile da tutta l’organizzazione aziendale e facilmente realizzabile. Il documento, oltre a indicare modi e procedure di carattere tecnico, intende sottolineare quanto la gestione della salute e della sicurezza deve essere considerata, a tutti gli effetti e a parità di importanza, come ogni altro fattore della produzione e deve rappresentare per l’imprenditore e per il lavoratore un valore riconosciuto e condiviso. Un vivo ringraziamento all’INAIL di Savona per l’opportunità e il sostegno nella realizzazione del progetto e l’augurio di buon lavoro alle aziende che utilizzeranno, anche in maniera ridotta, questa guida operativa. CPT SAVONA 2 DIFFUSIONE DI GUIDE OPERATIVE PER L’IMPLEMENTAZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NELLE MICRO E PICCOLE IMPRESE DELLA PROVINCIA DI SAVONA SECONDO LE LINEE GUIDA UNI-INAIL Con la pubblicazione delle guide realizzate dagli Enti Bilaterali l’INAIL intende partecipare attivamente alla diffusione della cultura della sicurezza nelle aziende incentivando l’adozione di una politica aziendale che vada oltre il normale adempimento degli obblighi di legge e che implichi una analisi dei rischi più rilevanti e una analisi dei processi che coinvolga anche i lavoratori ed i loro rappresentanti. Queste guide sono rivolte a imprese micro e piccole, ovvero realtà che non sempre possiedono gli strumenti e la “forza” necessarie a portare a compimento tali iniziative ma che necessitano comunque di porre maggior attenzione alla sicurezza sul lavoro ed alla prevenzione, visto l’elevato tasso infortunistico che riguarda come noto il settore edile, ma anche e non meno, quella del turismo e terziario. E’ importante tenere sempre presente che applicare un sistema di gestione per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro è un’opportunità di crescita, e non un costo, per le aziende. A fronte dell’impegno necessario per applicare un Sistema di Gestione,è fatto ormai assodato, si possono conseguire contestualmente miglioramenti certi. Vediamone alcuni. ▪ Prima di tutto l’applicazione di un sistema di gestione per la sicurezza consente di eliminare o minimizzare i rischi per se stessi, per i propri dipendenti ed per altre persone che possono svolgere la loro attività presso l’Azienda. Si ottiene quindi una riduzione del numero d’incidenti sul lavoro sia in termini di frequenza che in termini di gravità, evidenziabili a livello di comparto, e di conseguenza si vengono anche a ridurre i costi da sostenere per la così detta “non sicurezza” (costi indiretti dovuti per esempio alle giornate lavorative perse, ecc..) ▪ L’applicazione del sistema di gestione consente di tenere facilmente sotto controllo la conformità ai requisiti di legge in modo puntuale e completo. ▪ Molto importante è la definizione in maniera univoca delle responsabilità, funzioni, modalità, tempi, forme e strumenti per l’attuazione del sistema per la sicurezza dell’Azienda, indicando in modo molto preciso per ciascuna persona quale sia il suo ruolo. In questo modo vengono coinvolte in modo chiaro e definito tutte le persone che lavorano nell’Azienda, e ciò è particolarmente importante dal momento che si parte dall’idea che ogni lavoratore, qualunque sia la sua mansione, è artefice positivo o negativo nella riuscita del sistema. Con il coinvolgimento e la formazione del personale inoltre si ottiene un miglioramento della sensibilità e delle motivazioni del personale ottimizzando allo stesso tempo anche i rapporti con le rappresentanze sindacali delegate alla sicurezza (RLS). In definitiva l’ambiente di lavoro ne risulta nettamente migliorato sia dal punto di vista dei fattori di rischio sia dal punto di vista del benessere psicosociale delle persone che vi lavorano. Questo di per sé costituisce un vantaggio anche di natura competitiva per l’azienda, al quale si aggiungono l’avere un titolo preferenziale per le gare di appalto per forniture ad Enti pubblici, la possibilità di dimostrare una maggiore trasparenza nei confronti delle Autorità di controllo e degli Organi di vigilanza, ed in definitiva la crescita dell’ immagine della Azienda all’esterno, in termini di credibilità , affidabilità e competitività in quanto stanno assumendo sempre maggiore importanza, le valutazioni relative alla gestione della sicurezza aziendale come indicatori della stabilità e della competitività di un’organizzazione da parte di clienti e fornitori. 3 Le guide sono state pubblicate con l’intento di fornire gli elementi per avvicinarsi ad un sistema di gestione per la salute e sicurezza, momento che rappresenta l’inizio di un processo che nel tempo mostra i suoi vantaggi attraverso il miglioramento continuo raggiungibile tramite un costante aggiornamento, monitoraggio e riesame. Il Direttore della Sede Dott. Antonello Bajada 4 INDICE DELLA GUIDA Politica Introduzione alla politica Esempio di politica Pianificazione Introduzione alla pianificazione Esempio di pianificazione Struttura e Organizzazione (PGS_01) PGS_01 Procedura Struttura e Organizzazione MOS_01-a Organigramma impresa edile MOS_01-b Organigramma microimpresa edile MOS_02 Matrice dei ruoli Gestione delle documentazione (PGS_02) PGS_02 Gestione della documentazione MOS 1.02 Documenti del SGSL MOS 2.02 Consegna documenti MOS 3.02 Normativa di riferimento MOS 4.02 Scadenziario degli adempimenti Gestione informazione, formazione (PGS_03) PGS_02 Gestione della informazione, formazione, addestramento MOS 1.03 Piano di informazione, formazione, addestramento MOS 2.03 registrazione dell’attività formativa MOS 3.03 Libretto formativo personale MOS 4.03 Tabella formazione obbligatoria Valutazione dei rischi (PGS_04) PGS_04 Procedura valutazione dei rischi IOS 1.04 Valutazione del rischio MOS 1.04 Nomina RSPP MOS 2.04 Piano di attuazione degli interventi MOS 3.04 Misure di prevenzione e protezione Riferimento normativo Gestione del cantiere temporaneo e mobile (PGS_05) PGS_05 Procedura gestione del cantiere IOS 1.05 Valutazione rischi cantiere POS MOS 1.05 Visione richieste RLS Schede lavorazioni Schede macchine Check list documentazione della sicurezza in cantiere Check list documentazione formazione sicurezza 5 Adozione e gestione dei DPI (PGS_06) PGS_06 Procedura gestione dei DPI IOS 1.06 Uso e conservazione DPI MOS 1.06 Caratteristiche DPI adottati MOS 2.06 Assegnazione DPI Gestione sicurezza appalti (PGS_07) PGS_07 Procedura gestione appalti MOS 1.07 Elenco documenti ditte MOS 2.07 Elenco documenti lavoratore autonomo MOS 3.07 Comunicazione al Coordinatore sicurezza Gestione delle emergenze (PGS_08) PGS_08 Procedura gestione delle emergenze IOS 1.08 chiamata soccorsi sanitari IOS 2.08 chiamata VV.FF. IOS 3.08 Evacuazione uffici e cantiere. MOS 1.08 Designazione addetto emergenze MOS 2.08 Numeri di emergenza Contenuto minimo della cassetta di emergenza Sorveglianza sanitaria (PGS_09) Introduzione PGS_09 Procedura gestione della sorveglianza sanitaria MOS 1.09 Nomina medico competente MOS 2.09 verbale sopralluogo Gestione impianti, macchine e attrezzature (PGS_10) PGS_10 Procedura gestione macchine e attrezzature MOS 1.10 Registro interventi manutenzione e controllo MOS 2.10 Programma controlli MOS 3.10 Elenco impianti e attrezzature Consultazione e coinvolgimento (PGS_11) PGS_11 Procedura coinvolgimento e consultazione MOS 1.11 Comunicazione DL- RSPP MOS 2.11 Verbale riunione MOS 3.11 Esito elezione RLS Monitoraggio del sistema (PGS_12) PGS_12 Procedura monitoraggio del sistema MOS 1.12 Monitoraggio in autocontrollo MOS 2.12 Pianificazione monitoraggio MOS 3.12 Piano di audit MOS 4.12 Verbale di monitoraggio MOS 5.12 Rapporto di Non Conformità 6 Riesame e miglioramento del sistema (PGS_13) PGS_13 Procedura riesame MOS 1.13 Riesame SGSL 7 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA INTRODUZION E ALLA POLITICA Azienda AZIENDA _____ La politica per la salute e la sicurezza sul lavoro che deve coinvolgere l’intera organizzazione, dalla direzione aziendale ad ogni singolo lavoratore, nella condivisione di obiettivi e risultati da raggiungere, favorendo la formazione continua in materia e la preparazione pratica degli addetti. In sintesi, attingendo alle linee guida dell’INAIL, la politica indica la visione, i valori essenziali e le convinzioni dell'azienda sul tema della SSL e serve a definire la direzione, i principi d'azione e i risultati a cui tendere ed esprime l'impegno del vertice aziendale nel promuovere nel personale la conoscenza degli obiettivi, la consapevolezza dei risultati a cui tendere, l'accettazione delle responsabilità e le motivazioni. Data la dimensione delle piccole aziende edili e l’articolata tipologia di lavoro, diventa necessario evitare procedure eccessivamente strutturate, per focalizzare l’attenzione sull’aspetto di una presa di coscienza codificata che, discendendo dal vertice aziendale, valorizzi al massimo: • La competenza (con il concorso di tutti) per eseguire una valutazione del rischio che identifichi nel concreto i pericoli presenti nei cantieri e quindi la determinazione dei rischi connessi, tenuto conto delle precauzioni esistenti, consentendo di scegliere le misure di buona prassi più idonee per tutti i lavoratori (dipendenti e terzi). • la capacità di ogni addetto di individuare un piano preventivo appropriato al lavoro da compiere, concorrendo a stabilire le misure più efficaci per rispettare, in concreto, sia la normativa in vigore che la reale sicurezza nel cantiere; • la consapevolezza della compagine aziendale di un necessario apprendimento e miglioramento continuo, anche attraverso la partecipazione a corsi di formazione; • l'impegno di tutti (titolare e lavoratori) a monitorare periodicamente la politica stessa ed il sistema di gestione attuato, individuando eventuali criticità e introducendo azioni correttive. 8 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA ESEMPIO DI POLI TICA DELLA SICUREZZA Azienda AZIENDA _____ POLITICA DELLA SICUREZZA La Direzione Aziendale si impegna a mettere a disposizione i mezzi necessari per migliorare nell’ambito dei cantieri temporanei e mobili e presso la sede operativa le condizioni di sicurezza e di salute dei lavoratori coinvolti. Questo documento sarà diffuso a tutti i soggetti aziendali con l’impegno della Direzione Aziendale di: • considerare la sicurezza e la salute dei lavoratori quale elemento prioritario da osservare durante le attività lavorative. • ottimizzare tali attività nel rispetto della normativa vigente in materia di sicurezza e salute, • coinvolgere tutta la compagine aziendale al raggiungimento degli obiettivi di sicurezza assegnati anche tramite adeguata formazione informazione e addestramento, • promuovere azioni preventive al fine di ridurre le probabilità di incidente, infortuni o altre non conformità 9 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA INTRODUZI ONE ALLA PIANIFICAZIONE Azienda AZIENDA _____ La pianificazione Si intende per pianificazione l’attuazione della politica SSL e la stessa dovrà essere coerente con il sistema di gestione aziendale. La pianificazione riporta la conoscenza dei compiti e delle responsabilità di ciascuno dei soggetti coinvolti nella sicurezza e i metodi utilizzati per pianificare gli obiettivi dovranno rispecchiare quelli già in essere per il raggiungimento delle altre finalità aziendali. Nella pianificazione si dovrà tener conto: spazio temporale delle azioni: programmare nel tempo una serie di interventi al fine del raggiungimento degli obiettivi previsti, definizione delle risorse: dovranno essere definite le risorse anche economiche per ogni singolo obiettivo, verifiche: prevedere una modalità di controllo dell’effettivo ed efficace raggiungimento degli obiettivi previsti. 10 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA ESEMPI O DI PIAN IFICAZIONE Obiettivi ASSICURARE IL CONTROLLO DEGLI ADEMPIMENTI IN MATERIA DI SICUREZZA DURANTE LE ATTIVITA’ LAVORATIVE ASSICURARE IL RISPETTO DELLA NORMATIVA VIGENTE IN TEMA DI SICUREZZA COINVOLGERE TUTTI I LAVORATORI I LAVORATORI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLIO OBIETTIVI DI SICUREZZA E SALUTE AVVIARE LA RILEVAZIONE E L’ANALISI SISTEMATICA DI INFORTUNI, INCIDENTI E COMPORTAMENTI PERICOLOSI NELLE ATTIVITA’ DI COMPETENZA ENTRO UN CERTO PERIODO Risorse impegnate Tempo di realizzazione Costante nel tempo TUTTE LE FUNZIONI COINVOLTE (capi cantiere, resp. di commessa, direttore tecnico) Costante nel tempo TUTTA LA COMPAGINE AZIENDALE 1ANNO DALL’ADOZIONE DEL SGSL Medico Competente RSPP, Aspp, RLS e preposti Modalità di verifica e misurazione VERIFICA DELL’AGGIORNAMENTO NORMATIVO, Direzione aziendale TUTTI GLI OPERATORI DELL’IMPRESA Azienda AZIENDA _____ 1ANNO DALL’ADOZIONE DEL SGSL AGGIORNAMENTO E INTEGRAZIONE DEL DVR E DEI POS Verifica per mezzo dei monitoraggi. Verifica per mezzo dei monitoraggi e nel riesame e miglioramento del sistema VERIFICA MODALITA’ DI RILEVAZIONE E DELLA SUA REALIZZAZIONE, NONCHE’ L’ATTIVAZIONE DI UN PROCESSO DI ANALISI DEI DATI ED INDAGINE INTERNA SULL’ACCADUTO NONCHE’ ANALISI DEI DATI SUGLI EVENTI REGISTRATI 11 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA PGS_01 STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA Azienda AZIENDA _____ 1. SCOPO Lo scopo della presente Procedura è di definire la struttura e l’organizzazione del Sistema di Gestione per la Sicurezza e Salute sul Lavoro e la responsabilità e relativa autorità in materia di SSL di ciascun soggetto aziendale. 2. CAMPO DI APPLICAZIONE La presente procedura di applica a tutti i soggetti che svolgono attività lavorativa presso la ditta __________________ 3. COMPITI E RESPONSABILITA’ I compiti e le responsabilità per l’impresa _________________ in merito alla presente procedura sono: Redazione: Datore di Lavoro/ Responsabile del Sistema Coinvolgimento: R.S.P.P., RLS/RLST, Verifica: R.S.P.P. Approvazione: Datore di Lavoro Attuazione: Datore di Lavoro, R.S.P.P. 4. MODALITA’ OPERATIVE 4.1 Struttura del sistema Il SGSL è parte integrante del sistema di gestione generale dell’impresa. La struttura del SGSL deve essere adeguata alla dimensione dell’azienda e alle attività svolte dalla stessa sia presso i cantieri temporanei e mobili sia presso la sede aziendale. Nello strutturare il SGSL si deve dare attuazione a quanto esplicitato nel Documento di Politica per la Sicurezza, prevedendo obiettivi concreti, verificabili e/o misurabili, come riportati sul documento di Pianificazione: definizione degli obiettivi. Il Datore di Lavoro al fine di ottimizzare l’organizzazione del sistema di gestione dovrà far riferimento alla Valutazione dei Rischi effettuata legata all’attività ed individuare delle procedure atte alla salvaguardia della sicurezza e della salute dei lavoratori. 4.2 Definizione dei compiti e delle responsabilità A cura del datore di lavoro/Responsabile del Sistema viene definito l’organigramma aziendale (Mos. 1.01) nella Matrice dei ruoli (Mos. 2.01) sono definiti i principali ruoli, compiti e responsabilità delle diverse figure aziendali. E’ istituita apposita modulistica, all’interno delle attinenti procedure, quando la normativa vigente prevede designazioni/elezioni formali (es. elezione/designazione RLS). 12 5. DOCUMENTI RICHIAMATI Documento di Valutazione dei Rischi Documento di Politica per la Sicurezza Pianificazione: definizione degli obiettivi Mos. 1.01 Organigramma della sicurezza Mos. 2.01 Matrice dei ruoli 13 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA AZIENDA _____ MOS 1a.01 ORGANIGRAMMA DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO ……………………… Direzione Datore di lavoro/RSPP SIG. XXX RLS/RLST RSPP/Datore di Lavoro SIG XXX SIG XXX Medico Competente SIG XXX Resp. Amministrazione Ufficio Acquisti/Segreteria Resp. Ufficio Tecnico/ Ufficio gare e offerte/ SIG.RA XXX SIG. XXX Responsabile del SGSL Referente: Referente: • • • • • sorveglianza sanitaria gestione infortuni primo soccorso • Referente • • Gestione emergenze sede Prevenzione incendi Verifiche periodiche macchine / impianti Referente Acquisto DPI Richiesta schede di sicurezza Referente Direttore Tecnico/Capo Cantiere/Resp. Manutenz. e Magazzino Responsabile cantiere Squadra Referente: Referente: • • • • • • • primo soccorso prevenzione incendi gestione materiali / attrezz. in cantiere vigilanza controllo registrazione infortuni/incidenti primo soccorso prevenzione incendi Referente: • • Deposito materiali / prodotti Verifica e manutenzione macchine/attrezzature 14 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA AZIENDA _____ MOS 1b.01 ORGANIGRAMMA ORGANIGRAMMA MICRO IMPRESA EDILE DATORE DI LAVORO DIPENDENTE DIPENDENTE ADEMPIMENTI FISCALI - CONSULENTE GESTIONE PERSONALE - CONSULENTE SICUREZZA - ENTE PARITETICO DI SETTORE PER CONSULENZA E VERIFICA SU CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI 15 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA MOS 1b.01 ORGANIGRAMMA AZIENDA _____ ORGANIGRAMMA IMPRESA EDILE DELLA SICUREZZA DATORE DI LAVORO/RSPP RLST MC DIPENDENTE DIPENDENTE/ADDETTO ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE VALUTAZIONE RISCHI SPECIFICI - CONSULENTE SICUREZZA AGGIORNAMENTO INFORMAZIONE RSPP - ENTE PARITETICO DI SETTORE PER CONSULENZA E VERIFICA SU CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI 16 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA Azienda AZIENDA _____ MOS 2.01 MATRICE DEI RUOLI DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO CONTENUTI……………………………………………. FUNZIONI AZIENDALI ARGOMENTI DOCUMENTI POLITICA SICUREZZA PIANIFICAZIONE OBIETTIVI PGS 01 Struttura e organizzazione del sistema PGS 02 Gestione della documentazione PGS 03 Gestione informazione, formazione PGS 04 Valutazione dei rischi PGS 05 Gestione cantiere temporaneo e mobile PGS 06 Adozione e gestione dei dispositivi di protezione individuale PGS 07 Gestione sicurezza appalti PGS 08 Gestione delle emergenze PGS 09 Sorveglianza sanitaria PGS 10 Gestione impianti, macchine e attrezzature PGS 11 Consultazione e coinvolgimento PGS 12 Monitoraggio del sistema PGS 13 Gestione delle non conformità PGS 14 Riesame e miglioramento del sistema Legenda Ruoli R C V A a Redazione Coinvolgimento Verifica Approvazione Attuazione DL RSPP RSGS RLS a a aA aA a aA aA v v va va va va v r r r C a r R. AMM R. UF. ACQ R. TECN. R. UFF. GARE E OFF. CAPO CANT D.T. R. MAG.R- MANUT. ca a ca a a a a a r r r c va r c a aA aA va va r r r c c c aA va r c caA aA aA a va va va v r rca r r c a ca c a MC OP/S Q a a c a ca DL RSPP RSGS RLS R. AMM CAPO CANT MC OP/SQ ca a ca a ca a c a Datore di Lavoro Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione Responsabile del Sistema Gestione Sicurezza Rappresentante dei Lavoratori Resp amministrazione-Responsabile ufficio acquisti – Segret. Capo cantiere/Direttore Tecnico - Responsabile Manutenzione - Responsabile magazzino Medico competente Operatori/Squadra di emergenza SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA PGS_02 GESTIONE DELLA DOCUMENTAZION E Azienda AZIENDA _____ 1. SCOPO Lo scopo della presente Procedura è di definire le modalità di gestione della documentazione relativa alla sicurezza sul lavoro presente in azienda (ufficio) e in cantiere. 2. CAMPO DI APPLICAZIONE La procedura si applica a tutta la documentazione relativa alla sicurezza sul lavoro emessa sia in ottemperanza di dispositivi normativi cogenti, sia per realizzare/migliorare il sistema di gestione della sicurezza, sia in occasione di verifiche/ispezioni/controlli effettuati da personale interno all’azienda o esterno. 3. COMPITI E RESPONSABILITA’ Redazione: Datore di Lavoro/Responsabile del Sistema Coinvolgimento: RSPP, R. Ammistrazione, R. Ufficio tecnico Verifica. R.S.P.P., Approvazione: Datore di Lavoro Attuazione: Responsabile della Documentazione del Servizio di Gestione RSPP, R. Amministrazione, R. Ufficio Tecnico 4. MODALITA’ OPERATIVE La documentazione dovrà essere classificata ordinatamente per poter essere facilmente consultabile. a. Individuazione e caratteristiche della documentazione Documenti interni: • Documenti di SGSL: le procedure (gestionali e tecniche). le istruzioni operative e i relativi moduli di registrazione, il Documento di politica per la sicurezza ed il Documento di pianificazione: definizione degli obiettivi; • Documenti realizzati dall’azienda in relazione a obblighi di legge: documento di valutazione rischi, piano operativo di sicurezza, comunicazione nomine ecc Documenti esterni: • Documenti realizzati da soggetti esterni all’azienda in relazione a obblighi di legge (verifiche periodiche impianti di messa a terra, verifiche impianti termici); • Norme, leggi e regolamenti in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e dei lavoratori; • Documentazione di riferimento: Linee guida UNI/INAIL per un SGSL e Guida Operativa; • Documentazione tecnica: relativa a impianti presenti presso la sede operativa ed il cantieri: • Manuali e documentazione tecnica: fornita dai produttori di macchine, attrezzature e DPI in uso: • Schede di sicurezza e materiale informativo su sostanze, preparati e prodotti chimici in uso presso i cantieri; b. Modalità di gestione della documentazione Il Datore di Lavoro/Responsabile del Sistema procede alla stesura di un elenco delle procedure, delle istruzioni e dei moduli operativi che compongono il SGSL (MOS 1.02 Documenti del SGSL). La documentazione richiede aggiornamento (in base a modificazioni delle situazioni contingenti, a dispositivi normativi, a innovazioni tecnologiche) che sarà effettuato dal Responsabile della Documentazione del Servizio di Gestione (RDSG)/ Datore di Lavoro . I documenti non più validi riportano la dicitura “SUPERATO” e vengono archiviati. L’avvenuta consegna della documentazione (procedure, istruzioni, altra documentazione) sarà comprovata dalla compilazione del modulo MOS 2.02 Consegna documenti. Tutta la documentazione deve essere conservata per i tempi previsti dalla legge. 4.3 Gestione dei documenti di cantiere per la sicurezza Occorre infine evidenziare i documenti relativi alla sicurezza che devono necessariamente essere conservati in cantiere a disposizione degli organi di controllo: • Piano di Sicurezza e coordinamento (ove previsto) • Piano Operativo di Sicurezza (POS) • PiMUS – Piano di Montaggio Utilizzo e Smontaggio dei Ponteggi • Piano per le estese demolizioni • Piano di montaggio di montaggio di strutture prefabbricate in c.a. 4.4 Gestione adempimenti normativi Il Responsabile della Documentazione del Servizio di Gestione (RDSG)/ Datore di Lavoro redige il MOS 3.02 Elenco della normativa applicabile e lo mantiene aggiornato mediante fonti attendibili. Il (RDSG)/ Datore di Lavoro redigerà inoltre lo Scadenziario degli adempimenti (MOS 4.02). 5. DOCUMENTI RICHIAMATI • • • • • • Linee guida UNI/INAIL per un SGSL Guida Operativa MOS 1.02 Documenti del SGSL MOS 2.02 Consegna documenti MOS 3.02 Elenco della normativa applicabile MOS 4.02 Scadenziario degli adempimenti 19 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA Azienda AZIENDA _____ MOS 1.02 DOCUMENTI DEL SGSL Esempio di compilazione del modulo, non esaustivo, tratta solo i primissimi documenti del sistema DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO CONTENUTI……………………………….. CODIFICA DOCUMENTO PROCEDURA ISTRUZIONE OPERATIVA DISTRIBUZIONE MODULO OPERATIVO FUNZIONE CARTACEA TABELLA DI CORRISPONDENZA DOCUMENTO DI POLITICA DELLA SICUREZZA DOCUMENTO DI PIANIFICAZIONE: DEFINIZIONE DEGLI OBBIETTIVI STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA Organigramma Aziendale Matrice dei ruoli Ruoli per la sicurezza GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE Documenti del SGSL Modulo per la consegna documenti Elenco della normativa applicabile Scadenziario degli adempimenti PGS 01 MOS 1.1 MOS 2.1 MOS 3.1 PGS 02 MOS 1.2 MOS 2.2 MOS 3.2 MOS 4.2 RETE INFORMATICA (INTRANET O INTERNET) EMISSIONE DOCUMENTO STATO REVISIONE MODELLO DOCUMENTO DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO CONTENUTI SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA MOS 2.02 CONSEGNA DOCUMENTI Azienda AZIENDA _____ Il sottoscritto sig. ………………………………………………… dipendente della XXX agli effetti di quanto previsto dalle vigenti normative dichiara di aver ricevuto, quali attività di informazione ai sensi dell’art. 36 del D.Lgs. 81/08: n. …………… copia della Procedura ……………………………………; n. …………… copia della Procedura ……………………………………; n. …………… copia della Istruzione operativa ……………………………………; n. …………… copia della Istruzione operativa ……………………………………; n. ………….. copia del Modulo …………………………………………..; n. …………… copia del documento ………………………………… Si impegna inoltre a: rispettare quanto previsto dalla documentazione consegnata; custodire con cura la documentazione consegnata; non divulgarla se non previa autorizzazione; informare il Delegato per la SSL e richiedere chiarimenti in caso di mancata comprensione; informare il Delegato per la SSL e richiedere altra copia in caso di smarrimento o deterioramento di quella consegnata. Si ricorda che il lavoratore è tenuto al rispetto di quanto sopra indicato per effetto degli obblighi previsti dall’art. 20 del Decreto Legislativo n° 81/08. ……., lì ........................ Firma ....................................... SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA MOS 3.02 NORM ATIVA DI RIFERIM ENTO Azienda AZIENDA _____ DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N.81 DECRETO MINISTRO DELL’INTERNO 10 MARZO 1998 Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro DECRETO MINISTERIALE 15 LUGLIO 2003 N. 388 Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale, in attuazione dell'articolo 15, comma 3, del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni Circolare Ministero del Lavoro n. 103/80 – BETONIERE - AUTOBETONIERE Circolare Ministero del Lavoro n. 15/80 – CASSEFORME A TUNNEL E MENSOLE METALLICHE DI DISARMO Circolare Ministero del Lavoro 31 luglio 1981 - ELEVATORI A CAVALLETTO Circolare Ministero del Lavoro n. 13/82 (allegato III) SISTEMI E MEZZI ANTICADUTA Circolare Ministero del Lavoro n. 24/82 - Ponteggi metallici realizzati con elementi componibili Circolare Ministero del Lavoro 12 novembre 1984 - GRU A TORRE INTERFERENTI Norme C.E.I. 22 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA Azienda AZIENDA _____ MOS 4.02 SCADENZIARIO DEGLI ADEMPIMENTI DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO CONTENUTI………………………………. Estremi della norma Adempimento richiesto Responsabile Ente di riferimento DM 12/9/59 Verifica annuale gru a torre 001 Resp. amministraz. ARPAL………… DM 12/9/59 Verifica annuale gru a torre 002 Resp. amministraz. ARPAL………… Data scadenza eseguito Verifica Resp Sistema SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA PGS_03 INFORM AZIONE, FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO Azienda AZIENDA _____ SCOPO La finalità della procedura è indicare una metodologia per una adeguata gestione dell’informazione, della formazione e dell’addestramento. 6. CAMPO DI APPLICAZIONE La procedura si applica a tutti i soggetti aziendali 7. COMPITI E RESPONSABILITA’ Redazione: Responsabile del sistema ( datore di lavoro) Coinvolgimento: RLST (messa a disposizione) Verifica: RSPP Approvazione: Datore di Lavoro Attuazione: Datore di Lavoro (RSPP) e ogni singolo lavoratore. 8. MODALITA’ OPERATIVE Progettazione degli interventi: E’ necessario elaborare un piano di formazione, informazione ed addestramento tenuto conto: • dei rischi emersi durante la VR, degli interventi di prevenzione da adottare previsti nella VR e le conseguenti azioni formative • quanto richiesto da obblighi di legge • da quanto emerge dal monitoraggio interno della sicurezza. • dei soggetti da formare (grado di preparazione di base, contesti in cui operano ruolo che andranno a ricoprire) • risorse impegnate Nella MOS 1_03 sono indicati alcuni interventi formativi previsti per legge per le figure che si occupano di sicurezza. L’informazione e la formazione e, ove previsto, l’addestramento specifico devono avvenire in ogni caso in occasione: della costituzione del rapporto di lavoro o dell’inizio dell’utilizzazione qualora si tratti di somministrazione di lavoro; del trasferimento o cambiamento di mansioni; della introduzione di nuove attrezzature di lavoro di nuove tecnologie, di nuove sostante e preparati pericolosi. L’addestramento deve essere effettuato da persona esperta e sul luogo di lavoro Realizzazione degli interventi: Al fine di ottimizzare l’efficacia degli interventi, attuare una pianificazione adeguata e contenere i relativi costi, l’azienda, che delega la formazione all’esterno, può usufruire dell’Ente Paritetico di Settore individuato dalle organizzazioni imprenditoriali e sindacali quale attuatore della politica sulla sicurezza del settore. In alcuni casi la legge dà la possibilità di effettuare la formazione all’interno stesso dell’azienda (direttamente erogata dal D.L. o avvalendosi in tutto o in parte di altre persone alle proprie dipendenze o di consulenti esterni alla società, tutti debbono però possedere requisiti specifici). E’ necessario tener presente però che anche in questo caso devono essere rispettate alcune modalità perché la formazione sia ritenuta valida: • La formazione deve essere sufficiente ed adeguata con riferimento al posto di lavoro e alle mansioni del lavoratore • La formazione deve essere erogata in orario di lavoro e non deve comportare oneri per il lavoratore • Ogni intervento formativo deve essere verbalizzato mediante la compilazione di un idoneo registro con l’indicazione del luogo e dell’ora in cui si svolge l’intervento, il nominativo del formatore la firma in entrata e in uscita dei lavoratori che partecipano alla formazione la firma del formatore. Nel registro dovranno essere annotati i contenuti della formazione impartita e i sussidi didattici consegnati. • E’ necessario infine valutare l’intervento sia termini in efficacia della formazione (es. questionari di verifica dell’apprendimento), sia in termini di condivisione (es. questionario di gradimento dell’attività formativa). Documentazione finale. Per ciascun intervento di formazione, informazione ed addestramento (sia interno che esterno all’impresa) l’azienda dovrà conservare i relativi documenti (registrazione attività formativa, attestato di partecipazione, libretto personale di formazione ecc) soggetti a controllo da parte delle autorità competenti e messi a disposizione al RLST. Inoltre devono essere allegati sia al documento di VdR sia al documento POS del cantiere dove il dipendente presta attività. 9. DOCUMENTI RICHIAMATI - Valutazione dei rischi - Piano Operativo di Sicurezza (POS) - Semplificazione di un piano di formazione, informazione ed addestramento (MOS 1.3) 25 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA MOS 1.03 PIANO DI INFORMAZIONE, FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO Azienda AZIENDA _____ PIANO DI INFORMAZIONE, FORMAZIONE ED ADDESTRAMENTO (elenco indicativo e non esaustivo) CHI DOVE QUANDO PERCHE’ • ALL’ATTO DELLA NOMINA RSPP • ENTE PARITETICO DI SETTORE • ENTE DI FORMAZIONE ACCREDITATO • ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA • • • • IN AZIENDA ENTE PARITETICO DI SETTORE ENTE DI FORMAZIONE ACCREDITATO ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA • ALL’ATTO DELLA NOMINA RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI • • • • IN AZIENDA ENTE PARITETICO DI SETTORE ENTE DI FORMAZIONE ACCREDITATO ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA • • • • IN AZIENDA ENTE PARITETICO DI SETTORE ENTE DI FORMAZIONE ACCREDITATO ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA • ALL’ASSUNZIONE • TRASFERIMENTO O CAMBIO MANSIONE • INTRODUZIONE DI NUOVE ATTREZZATURE DI LAVORO O NUOVE TECNOLOGIE, NUOVE SOSTANZE O PREPARATI PERICOLOSI • ALL’ATTO DELLA NOMINA Previsto dal D.lgs 81/08 Decreto Ministeriale 16/01/1997 Previsto dal D.lgs 81/08 art. 37 Decreto Ministeriale 16/01/1997 Previsto dal D.lgs 81/08 artt. 36 - 37 LAVORATORE ADDETTO EMERGENZE P.S. Previsto dal D.lgs 81/08 art. 37 - dal Decreto Ministeriale 15/07/2003 n. 388 DURATA 16 ORE 32 ORE 8 ORE 16 ORE CHI DOVE QUANDO PERCHE’ ADDETTO EMERGENZE ANTINCENDIO/EVACUAZIONE • • • • • ALL’ATTO DELLA NOMINA ADDETTO E PREPOSTO MONTAGGIO E SMONTAGGIO PONTEGGI • REGIONE O PROVINCE AUTONOME MEDIANTE STRUTTURE DI FORMAZIONE ACCREDITATE • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI • ISPESL • ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA • ENTE PARITETICO DI SETTORE • SCUOLE EDILI Previsto dal D.lgs 81/08 art. 37 - dal Decreto del Ministro dell’Interno 10/03/1998 Previsto dal D.lgs 81/08 art. 136 IN AZIENDA ENTE PARITETICO DI SETTORE ENTE DI FORMAZIONE ACCREDITATO ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA • ENTRO IL 22/02/2008 • ALL’ASSUNZIONE DURATA 4 ORE 28 ORE I PREPOSTI RICEVONO A CURA DEL DATORE DI LAVORO E IN AZIENDA, UN’ADEGUATA E SPECIFICA FORMAZIONE E UN AGGIORNAMENTO PERIODICO IN RELAZIONE AI PROPRI COMPITI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA DEL LAVORO….. (Formazione dei lavoratori D. Lgs. 81/08 art. 37) 27 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA MOS 2.03 REGIST RAZIONE ATTIVITà FORMATIVA Azienda AZIENDA _____ IN DATA __________ presso la sede della ditta ____________________ si è svolto un incontro di: formazione informazione sull’argomento_________________________________________________ ____ dalle ore__________ alle ore_______________ Elenco dei lavoratori presenti COGNOME NOME FIRMA DEL LAVORATORE FORMATORE___________________________ FIRMA___________________________ SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA MOS 3.03 LIBRET TO FORMATIVO PERSONALE Azienda AZIENDA _____ LIBRETTO PERSONALE DELLA FORMAZIONE Sig. __________________ Consegnato il …………………………………… Per ricevuta …………………………………… 29 Il sottoscritto __________________ in qualità di Datore di lavoro della XXX. attesta il sig. ………………………………………………… durante la sua attività lavorativa presso la XXX ha sostenuto i corsi di formazione in materia di Sicurezza e Salute sul Lavoro di seguito elencati. Il Datore di lavoro …………………………………… Corso / Argomento Corso base sicurezza cantieri (artt.36-37 D. Lgs 81/08) Durata (ore) Data Periodo 8 ore 12/12/2008 Ente erogatore Ente Scuola Edile SVCPT SV Sede svolgimento Attestato Scuola edile SV SI 30 MOS 4.03 TABELLA FORMAZIONE OBBLIGATORIA MANSIONE O RUOLO RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE (datore di Lavoro vedi tabella figure della sicurezza) RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE (Dipendente o soggetto esterno nominato dal DL) ADDETTO SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE (Dipendente nominato dal DL) DURATA (ore) 16 ore Formazione anche attraverso Ente Bilaterale Industria Turistica 112 ore (corso A+B3+C) 88 ORE (corso A+B3) RAPPRESENTANTE LAVORATORI PER LA SICUREZZA AZIENDALE - RLS (lavoratore) 32 ore Formazione anche attraverso Ente Bilaterale Industria Turistica ADDETTO PRIMO SOCCORSO (datore di Lavoro o suo delegato vedi tabella figure della sicurezza) 12 ore Formazione anche attraverso Ente Bilaterale Industria Turistica ADDETTO EMERGENZA INCENDIO – rischio medio (datore di Lavoro o suo delegato vedi tabella figure della sicurezza) 8 ore Formazione anche attraverso Ente Bilaterale Industria Turistica 31 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA PGS_04 VALUTAZI ONE DEI RISCHI Azienda AZIENDA _____ 1. SCOPO La finalità della procedura “valutazione rischi” è l’accompagnamento puntuale dell’azienda all’individuazione dei rischi e dei provvedimenti effettivamente necessari a salvaguardare la salute e la sicurezza dei propri dipendenti. 2. CAMPO DI APPLICAZIONE La procedura si applica per la stesura originale, l’aggiornamento ed eventuali integrazioni della Valutazione dei rischi e per la redazione dei relativi documenti. 3. COMPITI E RESPONSABILITA’ I compiti e le responsabilità per l’impresa edile in merito alla presente procedura sono le seguenti: Redazione: Responsabile del sistema ( datore di lavoro) Coinvolgimento: RLS/RLST (messa a disposizione) Verifica: RSPP Approvazione: Datore di Lavoro Attuazione: Datore di Lavoro (RSPP), MC, Addetti alle emergenze e i lavoratori con le mansioni e ruoli specifici. 4. MODALITA’ OPERATIVE 4.0 Generalità: La valutazione dei rischi deve essere effettuata relativamente alle caratteristiche dell’impresa e da tutti i lavoratori dell’impresa in essa occupati. Tenendo in considerazione le caratteristiche proprie dell’attività di costruzioni e in particolare la realtà di interventi edili di limitata entità, della variabilità delle condizioni ambientali e delle caratteristiche peculiari della piccola impresa. 4.1 Coinvolgimento delle componenti aziendali: Il datore di lavoro (RSPP), RLST, ed il Medico Competente. Il datore di lavoro si può avvalere di consulenti esterni per specifiche rilevazioni (rumore, vibrazioni, polveri e fumi). 4.2 Metodologia per la valutazione dei rischi 4.2.1 Fase preliminare: raccolta dati e informazioni riferite alla anagrafe aziendale e soggetti responsabili (ragione sociale, sede legale, eventuale sede operativa, iscrizione C.C.I.A.A., posizione INPS INAIL Cassa Edile, estremi della regolarità contributiva, individuazione DL/RSPP (MOS 1.04 Nomina RSPP) eventuali ASPP, individuazione RLS o RLST, individuazione dei lavoratori incaricati della gestione delle emergenze (MOS 1.08) , nomina MC (MOS 1.09). 4.2.2 Indicazioni dei criteri seguiti per la valutazione dei rischi: In questa fase si ribadiscono le indicazioni generali già espresse nella politica della sicurezza dell’azienda. Devono inoltre essere esplicitati i criteri dei quali il Datore di Lavoro/RSPP decide di 32 avvalersi durante la valutazione dei rischi; uno dei criteri che può essere adottato è ad esempio la valutazione dei rischi in funzione della probabilità e del danno dell’evento infortunistico (criterio “a matrice”) illustrata nella IOS 1.04. 4.2.3 Fase di analisi ed individuazioni dei pericoli e dei rischi connessi con l’attività aziendali: Individuando negli ambienti di lavoro, oggetto della valutazione dei rischi ufficio, magazzino e cantiere, si procede alla valutazione dei pericoli e rischi propri dell’attività. In relazione alle tipologie di lavorazioni da eseguite (es. utilizzo di apparecchiature elettriche, lavorazioni in quota superiore a 2 mt.) si individua il rischio derivante (es. folgorazione, caduta dall’alto). 4.2.4 Valutazione dei rischi I rischi individuati vengono classificati in base ai criteri descritti in precedenza, e il DL valuta se sono accettabili oppure se è necessario mettere in atto misure preventive e/o protettive . (IOS 1.04 Valutazione del Rischio) 4.2.5 Pianificazione e programmazione delle misure di prevenzione e protezione In questa fase vengono individuate le soluzioni tecniche, organizzative e procedurali fisse o provvisionali da adottare al fine di eliminare o ridurre l’esposizione al rischio o il numero dei soggetti esposti . Vengono programmati gli acquisti necessari (IOS 1.2), pianificati gli interventi e individuati i soggetti preposti all’attuazione (MOS. 2.04 Piano di attuazione degli interventi) Essendo l’attività del settore edile prevalentemente concentrata nei cantieri temporanei e mobili grande importanza per il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza è definito dalla redazione in ogni cantiere del Piano Operativo di Sicurezza. Dalla sua gestione durante le lavorazioni di cantiere e dalla verifica periodica e finale delle misure di prevenzione e protezione adottate si trarranno utili indicazioni per il miglioramento dei livelli di sicurezza e dell’evoluzione tecnologica dell’impresa (PGS 5 Gestione del Cantiere Temporaneo e Mobile). 4.2.6 Monitoraggio dello stato di attuazione e del livello di efficacia delle misure di prevenzione Al fine di rendere il sistema integrato con l’operatività aziendale ed efficacemente attivo per la diminuzione dei rischi di infortunio e dei rischi conseguenti, è necessario istruire un sistema di verifica del livello di attuazione delle misure adottate della loro efficacia e rispondenza alle esigenze aziendali. Il monitoraggio è costituito da riunioni periodiche con frequenza da determinare in funzioni delle esigenze aziendali, della dimensione dell’impresa e del livello di frequenza degli infortuni. Dalle risultanze del monitoraggio effettuato si determinano gli interventi necessari al miglioramento delle condizioni e della ambiente di lavoro. 4.2.7 Indice sintetico del documento Valutazione dei Rischi • Identificazione dell’azienda • Individuazione delle figure aziendali • Indicazioni dei criteri seguiti per la valutazione dei rischi • Identificazione dei luoghi di lavoro • Descrizione delle attività prevalenti nei luoghi di lavoro • Analisi ed individuazione dei pericoli e dei rischi connessi con l’attività aziendale • Stima dei rischi • Programmazione delle misure per il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza • Comunicazione ed informazione 33 • 8 Modalità di redazione e gestione del documento Valutazione dei Rischi Il documento di Valutazione dei Rischi dovrà essere in conformità all’indice sintetico esposto nel punto precedente e tenendo presente il MOS. 3.04 Misure di prevenzione e protezione in relazione alle singole attività. All’elaborazione del DVR possono partecipare i Responsabili Operativi, devono essere coinvolti RLS/RLST e i lavoratori, sentito il Medico Competente in tema di sorveglianza sanitaria. Il documento di Valutazione dei Rischi dovrà essere sottoscritto dal Datore di Lavoro/ RSPP dal Medico Competente e firmato per presa visione, dal RLS/RLST. Ai sensi dell’art. 28 comma 2 del D. lgs 81/08 il documento dovrà avere data certa. Detto documento sarà suddiviso in sezioni indipendenti, singolarmente revisionabili. Ogni sezione riporterà da data di emissione lo stato e la data di eventuali revisioni, le firme di chi elabora e di chi approva di DVR. 4.2.9 Aggiornamento del documento di Valutazione dei Rischi Durante le attività di monitoraggio del sistema potrà essere segnalata al Datore di Lavoro la necessità di aggiornamento o revisione della Valutazione dei Rischi (es. a seguito di variazioni delle tipologie delle lavorazioni svolte). Il Datore di Lavoro incaricherà il Responsabile del Sistema di Gestione per l’adeguamento alle nuove esigenze e sottoscriverà l’elaborato finale. 4.2.10 Valutazioni specifiche: Ad integrazione del documento di valutazione rischi vengono effettuate valutazioni rischi su specifiche tematiche. Rumore vibrazioni polvere e fumi Misurazioni eseguite da tecnici abilitati e con strumentazione adatta Il documento rilasciato è una relazione conclusiva sull’esposizione al rischio del lavoratore Per la normale entità del rischio incendio al quale sono soggette le imprese edili (rischio basso), la valutazione specifica viene effettuata contestualmente alle verifiche generali aziendali. Tali valutazioni potranno essere revisionate in funzione di evoluzioni normative così come nuovi rischi specifici dovranno essere valutati al momento di cambiamento della normativa (ad es. rischio collegato allo stress lavoro-correlato). 5. DOCUMENTI RICHIAMATI MOS 1.04 Nomina RSPP MOS 2.04 Piano di attuazione degli interventi MOS 3.04 Misure di prevenzione e protezione in relazione alle singole attività IOS 1.04 Valutazione del Rischio MOS 1.08 Designazione addetto emergenze MOS 1.09 Nomina MC PGS 5 Gestione del Cantiere Temporaneo e Mobile 34 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA I OS 1.04 VALUTAZIONE DEL RISCHI O Azienda AZIENDA _____ VALUTAZIONE DEL RISCHIO Per i pericoli individuati la VDR tiene conto di metodologie indicate nella normativa vigente. Ove non siano presenti le metodologie succitate si consiglia di far riferimento alle seguenti definizioni fornite del Comitato Consultivo CEE per la sicurezza, l’igiene e la tutela della salute sui luoghi di lavoro (Documento n. 802/93 DG V/E/2 del 05/07/1994): - quantificazione del rischio (R) attribuendo ad ogni anomalia riscontrata, nei limiti delle specifiche conoscenze scientifiche attuali, un livello di rischio sulla base della frequenza o probabilità (P) di accadimento dell’evento potenzialmente dannoso e dell’entità o magnitudo (M) del danno prodotto. Per questa fase si deve operare seguendo tre passaggi fondamentali: VALUTAZIONE DEI RISCHI E PIANO DELLE MISURE DI PREVENZIONE Il rischio potenziale viene ricavato in funzione dei parametri di valutazione riportati nelle tabelle A e B. La tabella A definisce con “D” l’entità del danno che può derivare da un infortunio o malattia professionale: i valori da 1 a 4 ne identificano la gravità. TABELLA A Espressione di D quale entità del danno derivante da infortunio (criteri di attribuzione per le varie tipologie di infortuni e di malattie professionali derivanti dall’esposizione ad agenti lesivi per la salute) 1 LIEVE 2 MEDIO 3 GRAVE 4 GRAVISSIMO • Infortunio fronteggiabile con i presidi sanitari presenti in azienda • Esposizione rapidamente reversibile • Infortunio che necessita di cure mediche presso struttura sanitaria esterna. • Inabilità reversibile • Esposizione reversibile • Infortunio che comporta invalidità parziale • Grave esposizione invalidante • Infortunio con effetti letali o di invalidità totale • Esposizione con effetti letali o di invalidità totale 35 La tabella B definisce con “P” la possibilità che l’evento dannoso abbia a verificarsi. TABELLA B Espressione di P quale probabilità di accadimento dell’evento dannoso, in funzione della pericolosità intrinseca dell’operazione e del tempo di esposizione. 1 IMPROBABILE 2 POCO PROBABILE 3 PROBABILE 4 MOLTO PROBABILE • • • • Operazione priva di pericoli intrinseci Non occorrono procedure operative di sicurezza Non sono noti episodi di danno Il danno è possibile solo se l’evento è associato ad altre carenze attualmente non presenti. • Sono noti vari episodi di danno • Il danno è possibile solo se l’evento che lo produce è associato ad eventi o carenze frequenti in azienda • Sono noti vari episodi di danno • Il danno è direttamente conseguente a carenze presenti in azienda. • Sono noti vari episodi di danno nella stessa azienda o in azienda analoghe. 36 La correlazione P x D definisce il rischio potenziale Rg (INDICE GLOBALE DI RISCHIO) associato a ciascuna fonte di pericolo (es. utilizzo di macchine). Gli indici globali di rischio Rg, oltre a fornire una valutazione complessiva del ciclo lavorativo dell’azienda, esprimono l’importanza delle azioni correttive da intraprendere, in termini di misure di prevenzione e protezione. I parametri di priorità sono evidenziati in tabella C seguente. TABELLA C Parametri di priorità (relazione fra rischi valutati ed azioni correttive da intraprendere) R maggiore di 8 Misure di prevenzione e protezione indilazionabili R compreso tra 4 e 8 Misure di prevenzione e protezione da programmare con urgenza R compreso tra 2 e 3 Misure di prevenzione e protezione da programmare nel breve-medio termine R uguale a 1 Misure di prevenzione e protezione da valutare in fase di programmazione 37 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA MOS 1.04 DESIGN AZIONE RSPP Azienda AZIENDA _____ Il sottoscritto sig. _____________ in qualità di Datore di lavoro della ______________________, in adempimento delle prescrizioni di cui all’art. 31, comma 1 D. Lgs. 81/08, tenuto conto delle Sue attitudini, capacità e requisiti, coerenti con quanto richiesto dall’art. 32 del D. Lgs. 81/08, dopo avere consultato gli RLS, ritiene di: designare il sig. ………………………………………………… quale Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. SI RICORDA CHE I COMPITI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE, DI CUI LEI È IL RESPONSABILE, SONO: a) l'individuazione dei fattori di rischio, la valutazione dei rischi e l'individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell'organizzazione aziendale; b) l'elaborazione, per quanto di competenza, delle misure preventive e protettive di cui all’art. 28 comma 2 D. Lgs. 81/08 e dei sistemi di controllo di tali misure; c) l'elaborazione delle procedure di sicurezza per le varie attività aziendali; d) proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori; e) partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica di cui all'art. 35 del D. Lgs. 81/08; f) fornire ai lavoratori le informazioni di cui all’art. 36 del D. Lgs. 81/08. SI RICORDA INOLTRE CHE È TENUTO AL SEGRETO IN ORDINE AI PROCESSI LAVORATIVI DI CUI VIENE A CONOSCENZA NELL’ESERCIZIO DI SUA TALE FUNZIONE. Data ………………… Il Datore di lavoro …………………………………… Il sig. ………………………………………………… sottoscrive per accettazione la presente designazione quale Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. Data ………………………… Firma …………………………………… 38 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA MOS 2.04 PIANO DI ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI INTERVENTI DA FIGURE COINSCADENZA PER LA REALIZZARE E MOVOLTE NELLA REALIZZAZIONE DALITA’ DI ESECU- REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI ZIONE DELLE ATTIDEGLI INTER(MESE/ANNO) VITA’ VENTI Acquisto dei DPI per il trattamento amianto Responsabile Ufficio Acquisti su indicazione del DL Prima dell’inizio lavori nello specifico cantiere Formazione del personale addetto al trattamento amianto Ente di formazione coinvolgimento RSPP Prima dell’inizio lavori nello specifico cantiere AVANZAMENTO DATA Azienda AZIENDA _____ VISTO CONTROLLO 39 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA MOS 3.04 MISURE DI PREVENZION E E PROTEZI ONE IN RELAZIONE ALLE SI NGOLE ATTIVITA’ Azienda AZIENDA _____ In sede: ufficio/magazzino ATTIVITA’ RISCHIO LIVELLO DI RISCHIO Utilizzo video terminali Danni alla vista Lieve Movimentazione manuale carichi Danni dorso-lombari Medio MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE E PARAMETRI DI PRIORITA’ Adeguamento monitor ufficio Da programmare nel breve e medio periodo Formazione del personale Da programmare con urgenza In cantiere: utilizzo di opere provvisionali ATTIVITA’ RISCHIO Montaggio ponteggi Caduta dall’alto LIVELLO DI RISCHIO Gravissimo MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE E PARAMETRI DI PRIORITA’ Formazione personale come previsto dalla normativa Utilizzo DPI e dispositivi di protezione collettiva Misure di prevenzione e protezione indilazionabili e inderogabili In cantiere: scavi o sbancamenti ATTIVITA’ Utilizzo mezzi d’opera RISCHIO Ribaltamento LIVELLO DI RISCHIO Grave MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE E PARAMETRI DI PRIORITA’ Formazione e addestramento personale per utilizzo corretto dei mezzi Misure di prevenzione e protezione indilazionabili e inderogabili In cantiere: carpenterie ATTIVITA’ Predisposizione casseri per getto RISCHIO Tagli, urti, contusione LIVELLO DI RISCHIO Grave MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE E PARAMETRI DI PRIORITA’ Utilizzo DPI Formazione personale per utilizzo corretto delle attrezzature Misure di prevenzione e protezione indilazionabili e inderogabili 40 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA RIFERIMENTO N ORMATIVO Azienda AZIENDA _____ RIFERIMENTO NORMATIVO D. Lgs. 81/2008 Art. 2. Definizioni Ai fini ed agli effetti delle disposizioni di cui al presente decreto legislativo si intende per: ……………………………………………………………………………………………………………………………… q) «valutazione dei rischi»: valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell'ambito dell'organizzazione in cui essi prestano la propria attivita', finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza; Art.17. Obblighi del datore di lavoro non delegabili 1. Il datore di lavoro non puo' delegare le seguenti attivita': a) la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall'articolo 28; b) la designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi. Art.28. Oggetto della valutazione dei rischi 1. La valutazione di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a), anche nella scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati, nonche' nella sistemazione dei luoghi di lavoro, deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato, secondo i contenuti dell'accordo europeo dell'8 ottobre 2004, e quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, nonche' quelli connessi alle differenze di genere, all'eta', alla provenienza da altri Paesi. 2. Il documento di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a), redatto a conclusio41 ne della valutazione, deve avere data certa e contenere: a) una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l'attivita' lavorativa, nella quale siano specificati i criteri adottati per la valutazione stessa; b) l'indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate e dei dispositivi di protezione individuali adottati, a seguito della valutazione di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a); c) il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza; d) l'individuazione delle procedure per l'attuazione delle misure da realizzare, nonche' dei ruoli dell'organizzazione aziendale che vi debbono provvedere, a cui devono essere assegnati unicamente soggetti in possesso di adeguate competenze e poteri; e) l'indicazione del nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza o di quello territoriale e del medico competente che ha partecipato alla valutazione del rischio; f) l'individuazione delle mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a rischi specifici che richiedono una riconosciuta capacita' professionale, specifica esperienza, adeguata formazione e addestramento. 3. Il contenuto del documento di cui al comma 2 deve altresi' rispettare le indicazioni previste dalle specifiche norme sulla valutazione dei rischi contenute nei successivi titoli del presente decreto. Art. 55. Sanzioni per il datore di lavoro e il dirigente 1. E' punito con l'arresto da quattro a otto mesi o con l'ammenda da 5.000 a 15.000 euro il datore di lavoro: a) che omette la valutazione dei rischi e l'adozione del documento di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a), ovvero che lo adotta in assenza degli elementi di cui alle lettere a), b), d) ed f) dell'articolo 28 e che viola le disposizioni di cui all'articolo 18, comma 1, lettere q) e z), prima parte; Art. 96. Obblighi dei datori di lavoro, dei dirigenti e dei preposti ………………………………………………………………………………………………………………………… 2. L'accettazione da parte di ciascun datore di lavoro delle imprese esecutrici del piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'articolo 100 e la redazione del piano operativo di sicurezza costituiscono, limitatamente al singolo cantiere interessato, adempimento alle disposizioni di cui all'articolo 17 comma 1, lettera a), all'articolo 18, comma 1, lettera z), e all'articolo 26, commi 1, lettera b), e 3. 42 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA PGS_05 GESTI ONE DEL CANTIERE T EMPORANEO E MOBILE Azienda AZIENDA _____ 1. SCOPO Scopo della presente procedura è definire gli adempimenti di cantiere per ottenere una organizzazione in grado di garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori occupati, prevenire infortuni e incidenti nelle lavorazioni, rispettare la normativa vigente, razionalizzare e programmare le lavorazioni. 2. CAMPO DI APPLICAZIONE Cantieri mobili e temporanei 3. COMPITI E RESPONSABILITA’ Redazione della documentazione: Datore di lavoro/responsabile del servizio di Prevenzione e Protezione/Consulente Coinvolgimento: Responsabili di cantiere, Preposti, R.L.S. Verifica: Responsabile del Servizio Approvazione: datore di Lavoro Attuazione: Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione, preposti, R.L.S., Responsabili di cantiere Assistenti tecnici, Capi cantiere, capi squadra, lavoratori dipendenti, subappaltatori lavoratori autonomi. Amministrazione Ufficio tecnico Ufficio Acquisti 4. MODALITA’ OPERATIVE Determinare per ogni singolo cantiere le figure responsabili e designate con compiti particolari. Detta determinazione, individuabile nel D.Lgs 81/08 allegato XV punto 3, oltre a costituire minimo di legge risulta molto utile ai fini della organizzazione del cantiere per la definizione dei ruoli e delle responsabilità. Viene esplicitata in una prima parte del P.O.S. dell’Impresa Affidataria che riguarda gli adempimenti generali. -Raccolta dei documenti provenienti dall’esterno: Es.: Contratto di appalto, Autorizzazioni attinenti alla pratica urbanistica, permesso di costruire, autorizzazioni agli scavi, individuazioni e sottoservizi, P.O.S. ed idoneità tecnico professionale delle Imprese e dei Lavoratori Autonomi già individuati per la esecuzione di lavorazioni in sub-appalto. -Raccolta documenti aziendali di idoneità tecnico professionale di cui all’Allegato XVII D.Lgs 81/08 provenienti da: Ufficio Tecnico, Ufficio Amministrativo, Consulenti del lavoro esterni. - Individuazione delle macchine attrezzature impianti necessari Progettazione ed organizzazione 43 La sicurezza del cantiere viene garantita anche mediante una corretta progettazione ed organizzazione dello stesso, attuata a seguito di: Presa visione dei progetti: Presa visione del sito su cui dovrà insistere il cantiere; Presa visione delle problematiche legate alle caratteristiche ambientali e di eventuali vincoli; Analisi del contesto relativamente alla urbanistica della zona, alla rete viaria circostante, alla rete di sottoservizi. Presa visione del Piano di Sicurezza e Coordinamento, in particolare relativamente alle interazioni con l’ambiente circostante ed alle misure previste dal Coordinatore per la Sicurezza in fase di progettazione. Individuazione del personale Individuazione delle imprese coinvolte Programmazione temporale delle attività Quanto sopra viene utilizzato per la compilazione del piano Operativo di sicurezza. Per l’analisi del contesto si può fare riferimento a quanto contenuto nel Piano di Sicurezza e Coordinamento. Al P.O.S. è allegata una planimetria rappresentativa dell’organizzazione interna di cantiere. La planimetria può essere tratta dal piano di Sicurezza e Coordinamento Redazione del Piano Operativo di sicurezza Tenendo conto delle indicazioni e delle eventuali richieste contenute nel P.S.C. e dopo preventivi sopralluoghi sull’area, viene redatto il P.O.S. per lo specifico cantiere contenente: Planimetria di cantiere con l’individuazione degli spazi Lista dei documenti Indicazione della tipologia e delle caratteristiche di attrezzature, apprestamenti e presidi da predisporre e la loro disposizione nel cantiere Programmazione temporale dei lavori Organigramma di cantiere Per quanto riguarda in dettaglio le modalità di gestione e i contenuti del P.O.S. , è necessario fare riferimento alla IOS 1_05 Valutazione Rischi del Cantiere Temporaneo e Mobile (POS) Redazione di altri documenti Nel caso in cui la Ditta provveda direttamente al montaggio e smontaggio di ponteggi, viene preventivamente redatto il piano di Montaggio Uso e Smontaggio del ponteggio (Pi.M.U.S.) corredato dai disegno esecutivo o progetto. In caso di attività particolari svolte direttamente dalla ditta, dovranno essere prodotti altri documenti quali: Piano di sicurezza per le opere di demolizione, piano di sicurezza per le opere prefabbricate, piano di lavoro per la rimozione materiali contenenti amianto. Allestimento del cantiere L’allestimento del cantiere è una fase fondamentale per l’integrazione della sicurezza nel processo di realizzazione dell’opera. Le recinzioni, gli accessi, le definizioni degli spazi necessari per le prime lavorazioni vengono determinati in sede di stesura del P.O.S. _ Gli impianti di alimentazione e forniture dei singoli cantieri sono definiti, progettati e realizzati da tecnici ed imprese abilitate ove previsto dalla legge, che ne rilasciano specifica documentazione. In base alla normativa vigente si programma la disponibilità, il trasporto e l’installazione di: _Recinzione di cantiere _Servizi igienici _Impianto elettrico _Impianti di messa a terra delle attrezzature elettriche e delle masse metalliche 44 _Baracche di cantiere _Spogliatoio _Lavatoi e docce _Servizi igienici _Locale refettorio _Dotazioni antincendio e primo soccorso _Segnaletica di sicurezza _Individuazione delle macchine, attrezzature ed impianti necessari Contestuale alle determinazioni di cui sopra viene verificata la disponibilità ed organizzato il trasporto di macchine attrezzature, apprestamenti, opere provvisionali Contatti con i fornitori, noleggiatori, fornitori di noli a caldo La determinazione di quanto sopra consente di raccogliere la documentazione necessaria All. XVII e programmare le manutenzioni e le visite periodiche. Evacuazione cantiere in caso di emergenza Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la “via di fuga”, da mantenere sgombra da ostacoli o impedimenti, che il personale potrà utilizzare per la normale circolazione ed in caso di emergenza. Nel caso di lavorazioni in edifici su più scale è opportuno organizzare il lavoro in modo che una scala (anche esterna) rimanga comunque percorribile in caso di necessità. Riunione apertura di cantiere Il Responsabile di cantiere, in collaborazione con l’R.S.P.P. effettua e verbalizza una riunione di cantiere, con tutte le maestranze assegnate al cantiere compresi subappaltatori ed autonomi illustrando: Il Piano di Sicurezza e Coordinamento I Piani Operativi di sicurezza delle imprese già designate per l’esecuzione dei lavori Individua i preposti Individua le figure responsabili delle emergenze Richiama l’attenzione dei preposti e del personale sul rispetto delle misure di sicurezza e sulla necessità di segnalare immediatamente al Capo Cantiere e/o ai preposti l’insorgenza di situazioni pericolose Subappaltatori In caso di affidamento parziale dei lavori ad imprese e lavoratori autonomi in subappalto, necessita verificare: La richiesta di autorizzazione al Committente. L’idoneità tecnico professionale dell’Impresa/lavoratore autonomo Gli obblighi reciproci di sicurezza in termini di rischi connessi con le lavorazioni, interferenze, addetti alle emergenze, Piano Operativi Conduzione e sorveglianza Il Responsabile di cantiere, il Capo cantiere ed i preposti vigilano sulle attività degli operatori, sulla corretta esecuzione dei lavori e sulla sicurezza delle operazioni segnalando, mediante apposita modulistica le situazioni pericolose e non conformi alle norme, oltre allo stato ed alle modalità di utilizzo delle macchine. 45 Il Capo cantiere/Preposto vigila altresì sull’operato delle altre imprese presenti in cantiere (subappaltatrici) ed in caso di comportamenti e/o uso di macchinari ritenuti per qualsiasi ragione pericolosi interviene per ripristinare immediatamente le condizioni di sicurezza eventualmente anche sospendendo le lavorazioni in corso. Provvede a segnalare tempestivamente l’accaduto attraverso la modulistica. Il responsabile del servizio di Prevenzione e Protezione, in occasione delle visite periodiche in cantiere provvede alla verifica del mantenimento delle condizioni di sicurezza. Riceve comunicazione in merito a problematiche o anomalie riscontrate nel corso dei lavori, anche a seguito della compilazione della modulistica prevista a seguito dell’accadimento di infortuni, incidenti, situazioni comportamenti ed avvenimenti pericolosi (quasi incidenti) Il Capo cantiere, Responsabile di commessa, in collaborazione con R.S.P.P. mantengono i rapporti con D.L., C.S.E., i preposti delle imprese presenti, gli Organi di controllo. Il capo Cantiere, eventualmente coadiuvato dal S.P.P. ha il compito di effettuare la sorveglianza continua e di controllare l’effettiva esecuzione dei controlli periodici.su macchine attrezzature, apprestamenti opere provvisionali, ecc.l Smantellamento Vengono svolte le attività di smantellamento del cantiere ovvero pulizie e trasporti in discarica, smontaggi di macchine attrezzature ed impianti secondo piani predisposti, opere svolte direttamente o mediante fornitori o ditte specializzate 5. DOCUMENTI RICHIAMATI Piano Operativo di sicurezza Piano di Sicurezza e Coordinamento Piano di Montaggio Uso e Smontaggio del ponteggio Piano delle demolizioni Piano per le opere prefabbricate Piano di lavoro per la rimozione dei materiali contenenti amianto IOS. 1.05 Valutazione Rischi del Cantiere Temporaneo e Mobile (P.O.S.) MOS. 1.05 VISIONE E RICHIESTE RLS PSC E POS 46 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA I OS 1.05 VALUTAZIONE RISCHI DEL CANTIERE TEMPORANEO E MOBILE ( POS) Azienda AZIENDA _____ 1. SCOPO La finalità della procedura “valutazione rischi specifica del cantiere temporaneo e mobile” è la metodologia per la stesura di un documento (POS) di valutazione specifica riferita ad un cantiere temporaneo e mobile. Stabilite delle linee generali di intervento devono essere previste delle varianti sulla specificità di ogni singolo cantiere. 2. CAMPO DI APPLICAZIONE La procedura si applica per la stesura originale, l’aggiornamento ed eventuali integrazioni del valutazione dei rischi di ogni singolo cantiere e per la redazione del relativo documento (POS). 3. COMPITI E RESPONSABILITA’ I compiti e le responsabilità per l’impresa edile in merito alla presente procedura sono le seguenti: Redazione: Responsabile del sistema/datore di lavoro, Responsabile Ufficio Tecnico Coinvolgimento: RLS, RLST, (messa a disposizione e per presa visione) Verifica: Datore di Lavoro Approvazione: Datore di Lavoro Attuazione: Datore di Lavoro (RSPP), RLS, tutti i lavoratori addetti al cantiere. 4. MODALITA’ OPERATIVE Generalità: Il Responsabile dell’Ufficio Tecnico effettua la valutazione dei rischi specifica del cantiere temporaneo e mobile prendendo come matrice di riferimento la valutazione rischi dell’azienda, tiene però conto delle specificità del singolo cantiere, della collocazione ambientale e l’interrelazione con le altre imprese, delle disposizioni contenute nel documento Piano di Sicurezza e Coordinamento quando previsto. Tale documento viene identificato come Piano Operativo di Sicurezza. Il POS viene messo a disposizione del RLS/RLST prima dell’inizio dei lavori al fine di un eventuale formulazione di proposte di chiarimenti e/o integrazioni sul contenuto del documento. Indicazioni procedurali Fase raccolta dati: i dati richiesti in questa fase sono contenuti nel documento Valutazione Rischi (vedi fase preliminare). Si aggiungono però i dati anagrafici/aziendali di eventuali lavoratori autonomi sub-affidatari. Fase di analisi specifica cantiere Nelle indicazioni delle lavorazioni e delle macchine impiegante nel cantiere si dovrà tener conto delle condizioni ambientali nelle quali sono inserite es. inserimento del cantiere in un contesto 47 contesto urbano o in un cantiere di dimensioni maggiori, rischi indotti da infrastrutture e sottoservizi in esercizio, collocamento nel contesto ambientale del cantiere. E’ inoltre necessario verificare le lavorazioni e le condizioni ambientali in cui si svolgono rispetto a quanto previsto nel PSC ed individuare le misure complementari e di dettaglio rispetto al modo di operare dell’impresa. Pianificazione della logistica di cantiere In questa fase vengono analizzate le condizioni logistiche di cantiere: eventuali dotazioni igieniche sanitarie, ed utilizzo comune degli spazi di manovra. Nel caso di intervento di più imprese operanti in aree comuni o ristrette necessario valutare i condizionamenti derivanti dalle lavorazioni altrui. Dettaglio indicazioni specifiche ed esecutive rispetto a quanto richiesto nel PSC Come ultima operazione si procede al dettaglio esecutivo delle previsioni del PSC. Si provvede a trasferire le indicazioni generali previste nel PSC nelle specifiche capacità dell’impresa il funzione delle capacità operative della stessa. Contenuti del documento Piano Operativo di Sicurezza (POS) I contenuti minimi del Piano Operativo di Sicurezza sono evidenziati nell’Allegato XV paragrafo 3° del D. Lgs. 81/08. Ai sensi dell’art. 93 del suddetto Decreto Legislativo l’accettazione da parte del Datore di Lavoro del PSC e la redazione del POS limitatamente al singolo cantiere, adempiono alle disposizioni di legge previste sulla stesura del Documento Unico di Valutazione di Rischi Interferenti (DUVRI). Modifiche al Piano Operativo di Sicurezza (POS) In caso di variazioni intercorse durante l’attività lavorativa rispetto ad una situazione revisionale iniziale, l’impresa è tenuta a fornire un aggiornamento e/o integrazione del POS originariamente elaborato. 5. DOCUMENTI RICHIAMATI Documento di Valutazione Rischi PSC Schede di lavorazioni (istruzioni dalla 5.8 alla 5.14) Schede macchine (istruzioni dalla 5.1 alla 5.7) 48 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA Azienda AZIENDA _____ MOS 1.05 VISIONE/RICHIESTE RLS PSC E POS Il sottoscritto ____________________ in qualità di ________________ dell’impresa ________________ ai sensi dell’art. 102 del D.Lgs. 81/08, informa il RLS ________________________ che presso l'Ufficio tecnico è consultabile il: PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO (PSC) PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA (POS) relativo al prossimo cantiere di __________________________ per la realizzazione di ____________________________________________________________________ CONSEGNA PSC Data______________ PRESA VISIONE PSC ta______________ Da- L’IMPRESA IL RLS ______________________________________ ______________________________________ A CURA DEL RLS: Ho preso visione del PSC e/o POS non ho osservazioni/richieste di chiarimenti Ho preso visione del PSC e/o POS e inoltro richiesta/proposta di chiarimenti di seguito riportati: Punto ______: ________________________________________________________ ________________________________________________________________ Punto ______: ________________________________________________________ _________________________________________________________________ Punto ______: ________________________________________________________ ________________________________________________________________ CONSEGNA RICHIESTA Data_____________ PRESA VISIONE RICHIESTA Data__________ IL RLS L’IMPRESA ______________________________________ ______________________________________ 49 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SCHEDE LAVORAZIONI Azienda AZIENDA _____ Esecuzione: Scavi di trincea eseguiti con macchine operatrici per movimento terra e autocarro Cantiere: Attività e mezzi in uso Escavatore con benna. Possibili rischi connessi Investimento. Misure di sicurezza a carico dell’impresa Predisporre vie di transito per i mezzi di trasporto. Vietare l’avvicinamento alle macchine a tutti coloro che non siano direttamente addetti a tali lavori. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia. Rumore. In base alla valutazione del livello di All’occorrenza usare i disposiesposizione personale fornire idonei tivi di protezione individuale. dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione. Investimento. Vietare l’avvicinamento alle macchine a tutti coloro che non siano direttamente addetti a tali lavori. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia. Escavatore con martellone. Autocarro. Ribaltamento dei mezzi. Proiezione di pietre o di terra. Caduta delle persone dai bordi dello scavo. Misure di sicurezza a carico dei lavoratori Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza. Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza. I percorsi devono avere pendenza I mezzi meccanici non devono trasversale adeguata. superare le zone delimitate avvicinandosi ai cigli degli scavi. Vietare la presenza di persone nelle Mantenersi a distanza di sicuvicinanze del martellone. rezza. Allestire parapetti, sbarramenti o Per scendere e risalire dal fonsegnalazioni sul ciglio degli scavi do dello scavo utilizzare le sca(1). le (2). Caduta di mate- Vietare il deposito di materiali di riali nello scavo. qualsiasi natura in prossimità dei cigli dello scavo (3). Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (caschi e calzature di sicurezza) con relative informazioni all’uso. Non accumulare terreno o materiali in prossimità dei cigli dello scavo. Usare i dispositivi di protezione individuale. 50 Esecuzione: Calcestruzzo confezionato con betoniera a bicchiere elettrica Cantiere: Attività e mezzi in uso Attrezzi d’uso comune. Betoniera a bicchiere. Possibili rischi connessi Contatti con le attrezzature. Misure di sicurezza Misure di sicurezza a carico dell’impresa a carico dei lavoratori Fornire idonei dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature di sicurez- individuale. za) con relative informazioni all’uso. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi. Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita tramite quadro elettrico collegato a terra e munito dei dispositivi di protezione. I cavi devono essere a norma CEI di tipo per posa mobile. Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici. Rumore. Spostamento materiali. Avvertenze Collegare la macchina all’impianto elettrico in assenza di tensione. Posizionare i cavi in modo da evitare danni per usura meccanica e così che non costituiscano intralcio. Segnalare immediatamente eventuali danni ai cavi elettrici. In base alla valutazione del livello di e- All’occorrenza usare i dispositivi di sposizione personale fornire idonei di- protezione individuale. spositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione. Contatto con gli organi in movimento. Verificare che la macchina sia dotata di tutte le protezioni degli organi in movimento ed abbia l’interruttore con bobina di sgancio. Ribaltamento. Posizionare la macchina su base solida e Non spostare la macchina dalla posizione stabilita. piana. Sono vietati i rialzi instabili. Polveri. Fornire idonei dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione individuale (guanti, maschere antipolve- individuale. re) e indumenti protettivi con relative informazioni all’uso. dei Movimentazione manuale dei carichi. Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti o ingombranti. Non indossare abiti svolazzanti. Non introdurre attrezzi o mani nel bicchiere durante la rotazione. Non rimuovere le protezioni. Rispettare le istruzioni ricevute per un’esatta e corretta posizione da assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo. Quando la postazione della betoniera si trova in luoghi dove vi sia il pericolo di caduta di materiali dall’alto occorre predisporre un solido impalcato di protezione alto non più di 3 m dal piano di lavoro. Tale impalcato non esonera l’addetto dall’obbligo di indossare il casco. L’eventuale presenza della fossa per il carico dell’impasto deve essere adeguatamente protetta con un parapetto o segnalata con un nastro opportunamente arretrato dai bordi. 51 Esecuzione: Ferro, lavorazione Cantiere: Attività e mezzi in uso Attrezzi d’uso comune tenaglie, pinze. Piegaferri e cesoia. Spostamento dei ferri. Possibili rischi connessi Contatti con le attrezzature. Misure di sicurezza a carico dell’impresa Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature antinfortunistiche) con le relative informazioni sull’uso. Misure di sicurezza a carico dei lavoratori Usare i dispositivi di protezione individuale. Verificare periodicamente le condizioni degli attrezzi. Contatti con gli organi in movimento. Autorizzare solo personale competente all’utilizzo delle macchine. La cesoia deve possedere i dispositivi di protezione degli organi in movimento. Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti e scarpe antinfortunistiche) con relative informazioni. Seguire le istruzioni sul corretto uso della macchina. La zona di lavoro deve essere mantenuta in ordine e libera dai materiali di risulta. Usare i dispositivi di protezione individuale. Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita tramite regolamentare quadro elettrico collegato elettricamente a terra. I cavi elettrici devono essere rispondenti alle norme CEI e adatti per posa mobile. Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici. Collegare la macchina all’impianto elettrico di cantiere, in assenza di tensione. Posizionare i cavi elettrici in modo da evitare danni dovuti a urti o a usura meccanica. Rumore. In base alla valutazione del livello di All’occorrenza usare i disposiesposizione personale fornire idonei tivi di protezione individuale. dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con le relative informazioni sull’uso. Effettuare le manutenzioni. Movimentazione Per movimentare carichi ingommanuale dei branti o pesanti far usare attrezzacarichi. ture meccaniche. Nei casi di movimentazione manuale dei carichi, impartire agli addetti le istruzioni necessarie affinché assumano delle posizioni corrette. La movimentazione manuale dei carichi ingombranti o pesanti deve avvenire con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo. Caduta di materiale dall’alto. Quando la postazione si trova in luoghi dove vi sia il pericolo di caduta di materiali dall’alto occorre predisporre un solido impalcato di protezione alto non più di 3 m dal piano di lavoro. Schiacciamento. Impartire precise istruzioni operative. Lavorare rimanendo nella zona protetta dall’impalcato ed usare idonei dispositivi di protezione individuale. L’impalcato non esonera dall’obbligo di indossare il casco. Nella fase di lavoro allontanare le mani. 52 Esecuzione: Strutture verticali – Casserature in legno Cantiere: Attività e Possibili rischi mezzi in uso connessi Attrezzi d’uso Contatti con le comune: attrezzature. martello, mazza, pinze, sega, accetta, carriola. Sega circolare. Scale a mano. Ponti su cavalletti. Misure di sicurezza a carico dell’impresa Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature antinfortunistiche) con le relative informazioni sull’uso. Misure di sicurezza a carico dei lavoratori Usare idonei dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici. Contatti con gli Autorizzare all’uso solo personale organi in competente. movimento. Verificare che la macchina sia dotata di tutte le protezioni degli organi in movimento e di dispositivo che non permetta il riavviamento automatico della macchina (es. bobina di sgancio). Non indossare abiti svolazzanti, non rimuovere le protezioni. Seguire le istruzioni sul corretto uso della macchina. La zona di lavoro deve essere mantenuta in ordine e libera dai materiali di risulta. Proiezione di schegge. Fornire i dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione individuale (occhiali o schermo) individuale. con le relative informazioni sull’uso. Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita tramite regolamentare quadro elettrico collegato elettricamente a terra. I cavi elettrici devono essere rispondenti alle norme CEI e adatti per posa mobile. Rumore. In base alla valutazione del livello di Usare i dispositivi di protezione esposizione personale fornire idonei individuale. dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con le relative informazioni sull’uso. Effettuare periodiche manutenzioni. Caduta di persone dall’alto. Fornire scale semplici con pioli inca- Posizionare le scale in modo strati o saldati ai montanti e con le sicuro su base stabile e piana. estremità antisdrucciolevoli. Caduta di persone dall’alto. Collegare la macchina all’impianto elettrico di cantiere in assenza di tensione. Posizionare i cavi elettrici in modo da evitare danni per urti o usura meccanica ed in modo che non costituiscano intralcio. Segnalare immediatamente Verificare lo stato di conservazione eventuali danni riscontrati nei cavi elettrici. dei cavi elettrici. Le scale doppie non devono superare i 5 metri d’altezza. Verificare l’efficienza del dispositivo che impedisce l’apertura della scala oltre il limite di sicurezza. Le scale doppie devono sempre essere usate completamente aperte. Non usare le scale semplici come piani di lavoro senza aver adottato idonei vincoli. Verificare che i ponti su cavalletti siano allestiti ed utilizzati in maniera corretta (1). Nel caso che il dislivello sia superiore a m 2, per la vicinanza d’aperture, occorre applicare i parapetti alle aperture stesse. Le salite e le discese dal piano di lavoro devono avvenire tramite regolamentare scala a mano. È vietato lavorare su un singolo cavalletto anche per tempi brevi. È altresì vietato utilizzare, come appoggio delle tavo- 53 le, le scale, i pacchi dei forati o altri elementi di fortuna. Apparecchi di sollevamento. Caduta di materiale dall’alto. Il sollevamento deve essere eseguito da personale competente. Verificare l’idoneità dei ganci e delle funi che devono avere impressa la portata massima. Fornire i dispositivi di protezione individuale (casco). Verificare l’efficienza del dispositivo di sicurezza sul gancio, per impedire l’accidentale sganciamento del carico. Indossare i dispositivi di protezione individuale (casco). Contatto con gli elementi in sospensione. Fornire i dispositivi di protezione Non sostare nelle zone d’operazione. individuale (casco). Indossare i dispositivi di protezione individuale (casco). Trapano. Elettrico. Fornire utensili di classe II (con Posizionare i cavi elettrici in modo doppio isolamento). da evitare danni dovuti a urti o a L’alimentazione deve essere fornita usura meccanica. tramite regolamentare quadro elettrico. I cavi elettrici devono essere rispondenti alle norme CEI e adatti per posa mobile. Verificarne lo stato di conservazione. Spostamento dei materiali. Movimentazione Per movimentare carichi ingombranmanuale dei ti o pesanti far usare attrezzature carichi. meccaniche. Nei casi di movimentazione manuale dei carichi, impartire agli addetti le istruzioni necessarie affinché assumano delle posizioni corrette. La movimentazione manuale dei carichi ingombranti o pesanti deve avvenire con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo. Schiacciamento. I casseri devono essere opportuna- Lavorare in modo coordinato con gli mente trattenuti da puntelli ortogo- altri addetti, evitando di eseguire nali. operazioni che permettono una caduta accidentale del materiale o del cassero. Stesura di prodotti disarmanti Contatto con il disarmante. Istruire gli addetti per il corretto utilizzo del prodotto, tenendo presente le avvertenze contenute nella scheda tecnica. Distribuire indumenti protettivi e dispositivi di protezione individuale (guanti, maschera) con le relative informazioni sull’uso. Avvertenze 1) La larghezza dell’impalcato del ponte su cavalletti non deve essere inferiore a cm 90. Le tavole da ponte devono poggiare su tre cavalletti, essere bene accostate, fissate ai cavalletti e non presentare parti a sbalzo superiori a cm 20. Seguire scrupolosamente le istruzioni ricevute cercando di non venire a contatto direttamente con il prodotto. Usare indumenti protettivi e dispositivi di protezione individuale. Nelle parti della struttura prospiciente il vuoto predisporre adeguate opere provvisionali (ponteggi, parapetti) per impedire la caduta di persone dall’alto. Esecuzione: Strutture verticali – Posa del ferro lavorato 54 Cantiere: Attività e mezzi in uso Attrezzi d’uso comune: martello, pinze, tenaglie, leva. Possibili rischi Misure di sicurezza connessi a carico dell’impresa Contatti con le Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature attrezzature. antinfortunistiche) con le relative informazioni sull’uso. Scale a mano. Caduta di persone dall’alto. Trabattelli. Caduta di persone dall’alto. Ponteggi. Caduta di persone dall’alto. Apparecchi di sollevamento. Saldatrice. Misure di sicurezza a carico dei lavoratori Usare idonei dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici. Posizionare le scale in modo sicuro su base stabile e piana. Le scale doppie devono sempre essere usate completamente aperte. Non usare le scale semplici come piani di lavoro senza aver adottato idonei vincoli. Fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli. Le scale doppie non devono superare i 5 metri d’altezza. Verificare l’efficienza del dispositivo che impedisce l’apertura della scala oltre il limite di sicurezza. Verificare che i trabattelli siano La salita e la discesa dal piano di allestiti ed utilizzati in maniera lavoro deve avvenire tramite recorretta. golamentare scala a mano. Verificare che i ponteggi esterni a montante siano regolarmente dotati di parapetti e che i piani di calpestio siano completi in ogni loro parte. Caduta di ma- Il sollevamento deve essere eteriale seguito da personale competendall’alto. te. Verificare l’idoneità dei ganci e delle funi che devono riportare la loro portata massima. Non rimuovere le protezioni allestite sui ponti e sottoponti. Contatti con Fornire i dispositivi di protezione gli individuale (caschi). elementi in sospensione. Non sostare nella zona delle operazioni, avvicinarsi solo quando il carico è ad un’altezza tale da permettere in modo sicuro la movimentazione manuale. Elettrico. La macchina deve essere usata da personale competente. L’alimentazione deve essere fornita tramite regolamentare quadro elettrico. Radiazioni. I cavi elettrici devono essere rispondenti alle norme CEI e adatti per la posa mobile. Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici. Fornire i dispositivi di protezione individuale (schermi protettivi e Effettuare una corretta ed idonea imbracatura del materiale da sollevare. Verificare l’efficienza del dispositivo di sicurezza sul gancio per impedire l’accidentale sganciamento del carico. Indossare i dispositivi di protezione individuale forniti. Posizionare la macchina al di fuori dell’armatura metallica (luogo conduttore ristretto). Verificare l’integrità della pinza portaelettrodo. Posizionare i cavi elettrici in modo da evitare danni dovuti a urti o a usura meccanica. Segnalare immediatamente eventuali danni riscontrati nei cavi. Usare i dispositivi di protezione individuale (schermi protettivi, 55 Proiezione di materiale Incandescente. Smerigliatrice, Contatti con flessibile gli organi in portatile. movimento. occhiali) e relative informazioni sull’uso a tutti gli addetti alla saldatura. Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti e scarpe) e adeguati indumenti protettivi, con le relative informazioni sull’uso a tutti gli addetti alla saldatura. occhiali). Usare i dispositivi di protezione individuale e indossare indumenti protettivi. Autorizzare all’uso solo personale competente. Verificare che l’utensile sia dotato della protezione del disco e che l’organo di comando sia del tipo ad uomo presente. Non indossare abiti svolazzanti, non rimuovere le protezioni. Seguire le istruzioni sul corretto uso dell’utensile. La zona di lavoro deve essere mantenuta libera dai materiali di risulta. Proiezione di Fornire i dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione schegge. individuale (occhiali o schermo) individuale. con le relative informazioni sull’uso. Elettrico. L’alimentazione deve essere for- Posizionare i cavi elettrici in monita tramite regolamentare qua- do da evitare danni per urti o dro elettrico collegato elettrica- usura meccanica ed in modo mente a terra. che non costituiscano intralcio. I cavi elettrici devono essere rispondenti alle norme CEI e adatti per posa mobile. Segnalare immediatamente eVerificare lo stato di conserva- ventuali danni riscontrati nei cavi zione dei cavi elettrici. elettrici. Rumore. In base alla valutazione del livel- Usare i dispositivi di protezione lo di esposizione personale forni- individuale. re idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con le relative informazioni. Cadute a livel- I percorsi e i depositi di materia- Non ostacolare i percorsi con atlo. le devono essere organizzati in trezzature o materiali. modo sicuro e tale da evitare interferenze con gli altri addetti. Fornire i dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione individuale (scarpe antinfortuni- individuale. stiche) con le relative informazioni sull’uso. Schiacciamen- Per la posa impartire disposizioni Gli addetti devono lavorare in to. precise per impedire che modo coordinato con idonee atl’armatura metallica possa pro- trezzature (leva). curare danni agli addetti. Fornire i dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature individuale. antinfortunistiche) con le informazioni sull’uso. Indossare indumenti adeguati. Contatti con Fornire indumenti adeguati. materiale Fornire i dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione tagliente e individuale (guanti e calzature individuale. pungente. antinfortunistiche) con le relative informazioni sull’uso. Proteggere o segnalare le estremità dell’armatura metallica sporgente. 56 Spostamento delle gabbie e di altri materiali. Movimentazione manuale dei carichi. Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti o ingombranti. Freddo. Quando la temperatura è prossima al valore di 0° C, fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti imbottiti) per la movimentazione del ferro. Rispettare le istruzioni ricevute per un’esatta e corretta posizione da assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo. Quando la temperatura è prossima al valore di 0° C, usare i dispositivi di protezione individuale forniti per la movimentazione del ferro. Avvertenze Quando si opera con la presenza di linee elettriche aeree impartire precise istruzioni agli addetti ai mezzi di sollevamento. Esecuzione: Strutture verticali – Getto del calcestruzzo con autobetoniera ed apparecchio di sollevamento Cantiere: Attività e mezzi in uso Attrezzi d’uso comune. Possibili rischi connessi Contatti con le attrezzature. Misure di sicurezza a carico dell’impresa Organizzare le vie d’accesso e i luoghi di lavoro in modo agevole e sicuro. Misure di sicurezza a carico dei lavoratori Verificare periodicamente le condizioni degli attrezzi Usare i dispositivi di protezione individuale. Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature antinfortunistiche) con le relative informazioni sull’uso. Autobetoniera. Investimento. Predisporre adeguati percorsi pedonali e di circolazione con relativa segnaletica. Interdire la zona di operazione. Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose. Contatti con le Assicurarsi che il canale di scari- Il movimento del canale di scariattrezzature. co del calcestruzzo sia assem- co deve essere fatto tenendo blato secondo le istruzioni. presente la presenza di personale. Ribaltamento I percorsi non devono avere Rispettare i percorsi indicati e del mezzo. pendenze trasversali eccessive. prestare molta attenzione alle condizioni del terreno. Apparecchio di Caduta di ma- Il sollevamento deve essere efsollevamento. teriale fettuato da personale competendall’alto. te. Verificare l’idoneità dei ganci e delle funi che devono avere impressa la portata massima. Verificare l’efficienza del dispositivo di sicurezza sul gancio, per impedire l’accidentale sganciamento del carico Assicurarsi che la benna sia completamente chiusa. Scale a mano. Caduta di persone dall’alto. Posizionare le scale in modo sicuro su base stabile e piana. Le scale doppie devono sempre essere usate completamente aperte. Fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli. Le scale doppie non devono su- 57 perare i 5 metri d’altezza. Verifi- Non usare le scale semplici come care l’efficienza del dispositivo piani di lavoro senza aver adotche impedisce l’apertura della tato idonei vincoli. scala. Trabattelli Caduta di persone dall’alto. Verificare che i trabattelli siano allestiti ed utilizzati in maniera corretta. La salita e la discesa dal piano di lavoro deve avvenire tramite regolamentare scala a mano. Vibratore. Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita tramite regolamentare quadro elettrico collegato elettricamente a terra. I cavi elettrici devono essere rispondenti alle norme CEI e adatti per la posa mobile. Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici. Posizionare il convertitore/trasformatore in luogo protetto da getti d’acqua e da urti meccanici. Posizionare i cavi elettrici in modo da evitare danni dovuti a urti o a usura meccanica. Segnalare immediatamente eventuali danni riscontrati nei cavi elettrici. Vibrazioni. Rumore. Vibratore Cadute di persone dall’alto. Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti con imbottiture ammortizzanti ed otoprotettori) con le relative informazioni sull’uso. Affinché gli addetti possano agevolmente indirizzare il getto del calcestruzzo, organizzare sicuri ed idonei posti di lavoro in elevato. Indossare i dispositivi di protezione individuale forniti. Non mantenere a lungo fuori dal getto l’ago vibrante in funzione. Per indirizzare il getto del calcestruzzo nel cassero, gli addetti non devono arrampicarsi sull’estremità degli stessi. Schizzi e allergeni. Fornire i dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione individuale (guanti e scarpe) con individuale. le relative informazioni sull’uso. Indossare indumenti protettivi. Spostamento dei materiali. Movimentazione manuale dei carichi. Per movimentare carichi ingombranti o pesanti far usare attrezzature mec-caniche. Nei casi di movimentazione manuale dei carichi, impartire agli addetti le istruzioni necessarie. Avvertenze Quando si opera con la presenza di linee elettriche aeree si devono impartire precise istruzioni agli addetti ai mezzi di sollevamento. La movimentazione manuale dei carichi ingombranti o pesanti deve avvenire con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo. 58 Esecuzione: Strutture verticali – Getto del calcestruzzo con autobetoniera e autopompa Cantiere: Attività e mezzi in uso Attrezzi d’uso comune. Autobetoniera. Autopompa. Possibili rischi Misure di sicurezza connessi a carico dell’impresa Contatti con le Organizzare le vie d’accesso e i attrezzature. luoghi di lavoro in modo agevole e sicuro. Distribuire i dispositivi di protezione individuale con le relative informazioni sull’uso. Misure di sicurezza a carico dei lavoratori Verificare periodicamente le condizioni degli attrezzi. Usare i dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature antinfortunistiche). Investimento. Predisporre adeguati percorsi pedonali e di circolazione con relativa segnaletica. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia. Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza. Ribaltamento del mezzo. I percorsi non devono avere Rispettare scrupolosamente pendenze trasversali eccessive. percorsi segnalati. Investimento. Organizzare adeguati percorsi Tenersi a distanza di sicurezza pedonali e di circolazione con dai mezzi operativi. relativa segnaletica. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza. Ribaltamento del mezzo. Prima di azionare la pompa veri- Attenersi strettamente alle dificare che il mezzo abbia com- sposizioni ricevute. pletamente esteso gli stabilizzatori. Contatto con le attrezzature. Impartire precise istruzioni per chi sorregge e guida la tubazione flessibile della pompa. Fino a quando la pompa è in azione interdire la zona di getto. L’addetto al getto deve seguire le istruzioni ricevute affinché non subisca colpi di frusta dovuti a sbandieramenti laterali della tubazione flessibile. Durante il funzionamento della pompa è vietato avvicinarsi alla zona interessata dal getto. Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti) con le relative informazioni sull’uso. Nelle pause non abbandonare l’estre-mità del tubo flessibile nel getto. i Usare idonei dispositivi di protezione individuale. Vibratore. Elettrico. L’alimentazione deve essere for- Posizionare il convertitore tranita tramite regolamentare qua- sformatore in luogo protetto da 59 dro elettrico collegato elettrica- getti d’acqua e da urti meccanimente a terra. ci. I cavi elettrici devono essere ri- Posizionare i cavi elettrici spondenti alle norme CEI e adat- in modo da evitare danni ti per la posa mobile. dovuti a urti o ad usura Verificare lo stato di conservameccanica ed in modo che zione dei cavi elettrici. non costituiscano intralcio. Vibratore. Vibrazioni. Rumore. Schizzi e allergeni. Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti con imbottiture ammortizzanti ed otoprotettori) con le relative informazioni sull’uso. Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti e scarpe) con le relative informazioni sull’uso. Usare i dispositivi di protezione individuale. Non mantenere a lungo fuori dal getto l’ago vibrante. Per movimentare carichi ingombranti o pesanti far usare attrezzature meccaniche. Nei casi di movimentazione manuale dei carichi, impartire agli addetti le istruzioni necessarie affinché assumano delle posizioni corrette. La movimentazione manuale dei carichi ingombranti o pesanti deve avvenire con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo. Usare i dispositivi di protezione individuale. Indossare indumenti protettivi. Spostamento dei materiali. Movimentazione manuale dei carichi. Avvertenze Per accedere ai posti elevati di lavoro si devono allestire andatoie o passerelle con impalcato completo di tavole da ponte e regolare parapetto. Quando si opera con la presenza di linee elettriche aeree si devono impartire precise istruzioni agli addetti ai mezzi di sollevamento. Nelle parti della struttura prospiciente il vuoto si devono predisporre adeguate opere provvisionali (ponteggi, parapetti) per impedire la caduta di persone dall’alto verso l’esterno. A protezione della caduta verso l’interno si devono utilizzare trabattelli, ponti su cavalletti atti a ridurre l’altezza di possibile caduta, reti, o si devono fornire le cinture di sicurezza indicando ove agganciare la fune di trattenuta. 60 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SCHEDE MACCHIN E Azienda AZIENDA _____ PALA MECCANICA Cantiere: Misure di prevenzione e istruzioni per gli addetti - verificare l’efficienza delle luci e dei tergicristalli Durante l’uso Prima dell’uso - controllare l’efficienza dei comandi - verificare la regolare funzionalità dell’avvisatore acustico, del segnalatore di retromarcia e del girofaro - controllare la chiusura degli sportelli del vano motore - verificare l’integrità dei tubi flessibili e dell’impianto oleodinamico - verificare che i percorsi e le aree di lavoro siano sgombri e garantiscano stabilità al mezzo - azionare il girofaro - non ammettere a bordo della macchina altre persone - trasportare il carico con la benna abbassata - non caricare materiale sfuso sporgente dalla benna - adeguare la velocità ai limiti stabiliti in cantiere e in prossimità dei posti di lavoro transitare a passo d’uomo - mantenere sgombro e pulito il posto di guida - durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare - segnalare eventuali anomalie di funzionamento Dopo l’uso - posizionare la macchina ove previsto, abbassare la benna a terra e azionare il freno di stazionamento - pulire gli organi di comando - pulire il mezzo - eseguire le operazioni di revisione e manutenzione seguendo le indicazioni fornite dal fabbricante e segnalare eventuali anomalie di funzionamento Possibili rischi connessi Dispositivi di protezione individuale - vibrazioni - rumore - polveri - oli minerali e derivati - ribaltamento - incendio - guanti - calzature di sicurezza - casco - cuffie o tappi auricolari - tuta 61 BETONIERA A BICCHIERE Cantiere: Misure di prevenzione e istruzioni per gli addetti Prima dell’uso - verificare la presenza delle protezioni alla corona, agli organi di trasmissione e agli organi di manovra - verificare la presenza dell’impalcato sovrastante il posto di manovra, se la macchina è sotto il raggio d’azione della gru o in vicinanza del ponteggio - verificare l’integrità dei collegamenti elettrici e di messa a terra, per la parte visibile, e il corretto funzionamento degli interruttori e dei dispositivi elettrici di alimentazione e di manovra Dopo l’uso Durante l’uso - non modificare le protezioni - non eseguire lubrificazioni, pulizie, manutenzioni o riparazioni sugli organi in movimento - le lavorazioni non devono comportare la movimentazione di carichi troppo pesanti o, in condizioni disagiate, utilizzare le attrezzature manuali messe a disposizione - disattivare i singoli comandi e la linea generale di alimentazione - lasciare la macchina pulita e lubrificata - controllare la permanenza di tutti i dispositivi di protezione Possibili rischi connessi - urti, colpi, impatti, compressioni - punture, tagli, abrasioni - elettrici - rumore - cesoiamento, stritolamento - allergeni - caduta di materiale dall’alto - polveri, fibre - getti, schizzi - movimentazione manuale dei carichi Dispositivi di protezione individuale - guanti - calzature di sicurezza - casco - cuffie o tappi auricolari - maschere respiratorie - tuta 62 UTENSILI ELETTRICI PORTATILI Cantiere: Dopo l’uso Durante l’uso Prima dell’uso Misure di prevenzione e istruzioni per gli addetti - verificare la presenza e la funzionalità delle protezioni - verificare la pulizia dell’area circostante - verificare la pulizia della superficie della zona di lavoro - verificare l’integrità dei collegamenti elettrici - verificare il buon funzionamento dell’interruttore di manovra - verificare la corretta disposizione del cavo di alimentazione - afferrare saldamente l’utensile - non abbandonare l’utensile ancora in moto - indossare i dispositivi di protezione individuale - lasciare il banco ed il luogo di lavoro libero da materiali - lasciare la zona circostante pulita - verificare l’efficienza delle protezioni - segnalare le eventuali anomalie di funzionamento Possibili rischi connessi Dispositivi di protezione individuale - punture, tagli, abrasioni - elettrici - rumore - guanti - calzature di sicurezza - cuffie o tappi auricolari - occhiali 63 POMPA PER IL CALCESTRUZZO Cantiere: Dopo l’uso Durante l’uso Prima dell’uso Misure di prevenzione ed istruzioni per gli addetti - verificare l’efficienza dei dispositivi frenanti e di tutti i comandi - verificare l’efficienza dei dispositivi acustici e luminosi - verificare la corretta funzionalità della pulsantiera - verificare l’efficienza delle protezioni agli organi di trasmissione - verificare l’assenza di linee elettriche aeree che possano interferire con le manovre - controllare che i percorsi in cantiere siano sgombri e sicuri - posizionare il mezzo e inserire gli stabilizzatori - azionare il girofaro - non rimuovere la griglia di protezione sulla vasca - dirigere le manovre di avvicinamento dell’autobetoniera alla pompa - segnalare eventuali anomalie di funzionamento - pulire la vasca e la tubazione - eseguire le operazioni di manutenzione e revisione secondo le indicazioni fornite dal fabbricante e segnalare eventuali anomalie di funzionamento Possibili rischi connessi Dispositivi di protezione individuale - allergeni - getti, schizzi - scivolamenti, cadute a livello - contatto con linee elettriche aeree - oli minerali e derivati - rumore - guanti - calzature di sicurezza - casco - tuta - cuffie o tappi auricolari 64 PIEGAFERRI Cantiere: Misure di prevenzione e istruzioni per gli addetti - verificare l’integrità dei collegamenti elettrici e di messa a terra visibili Dopo l’uso Durante l’uso Prima dell’uso - verificare l’integrità delle protezioni e dei ripari alle morsettiere, il corretto funzionamento degli interruttori elettrici, di azionamento e di manovra - verificare la disposizione dei cavi di alimentazione affinché non intralcino i posti di lavoro ed i passaggi e non siano soggetti a danneggiamenti meccanici da parte del materiale da lavorare e lavorato - verificare la presenza delle protezioni agli organi di trasmissione nel vano motore - verificare la presenza delle protezioni agli organi di manovra e il corretto funzionamento dei pulsanti e dei dispositivi di arresto - tenere le mani distanti dagli organi lavoratori della macchina - fare uso dei dispositivi di protezione individuale - verificare la presenza dell’impalcato di protezione, se la macchina è posizionata sotto il raggio d’azione della gru o nelle immediate vicinanze del ponteggio - disinserire la linea elettrica di alimentazione - verificare l’integrità dei cavi elettrici e di terra visibili - verificare che il materiale lavorato o da lavorare non sia accidentalmente giacente sui conduttori che alimentano la macchina - pulire la macchina e la zona circostante da eventuali residui di materiale - segnalare eventuali anomalie di funzionamento Possibili rischi connessi Dispositivi di protezione individuale - punture, tagli, abrasioni - elettrici - urti, colpi, impatti, compressioni - slittamento, stritolamento - caduta di materiale dall’alto - guanti - calzature di sicurezza - casco - tuta 65 SEGA CIRCOLARE Cantiere: Misure di prevenzione e istruzioni per gli addetti - verificare la presenza e la registrabilità della cuffia di protezione Prima dell’uso - verificare la presenza del coltello divisore in acciaio posto dietro la lama e registrato a non più di 3 mm dalla dentatura di taglio - verificare la presenza del carter nella parte sottostante il banco di lavoro - verificare la disponibilità dello spingitoio per il taglio di piccoli pezzi - verificare la stabilità della macchina - verificare la pulizia dell’area circostante la macchina - verificare la pulizia della superficie del banco di lavoro - verificare l’integrità dei collegamenti elettrici e di terra visibili - verificare il buon funzionamento dell’interruttore di manovra e della bobina di sgancio Dopo l’uso Durante l’uso - verificare la corretta disposizione del cavo di alimentazione - registrare la cuffia di protezione in modo tale che l’imbocco sia solo poco più alto del pezzo in lavorazione o che sia libera di alzarsi al passaggio del pezzo e di abbassarsi successivamente - per il taglio di piccoli pezzi fare uso dello spingitoio - se nella lavorazione specifica la cuffia di protezione risultasse insufficiente a trattenere le schegge, indossare gli occhiali - lasciare il banco di lavoro libero da materiali - lasciare la zona circostante pulita - verificare l’efficienza delle protezioni - segnalare le eventuali anomalie di funzionamento Possibili rischi connessi Dispositivi di protezione individuale - punture, tagli, abrasioni - elettrici - rumore - caduta di materiale dall’alto - guanti - calzature di sicurezza - casco - cuffie o tappi auricolari - occhiali - tuta 66 GRU A TORRE Cantiere: Misure di prevenzione e istruzioni per gli addetti - verificare l’eventuale presenza di strutture fisse o di linee elettriche aeree che possano interferire con la rotazione del braccio - controllare la stabilità della base d’appoggio Prima dell’uso - nel caso di gru a base rotante, verificare la regolare applicazione della protezione sul perimetro del carro di base - verificare la chiusura dello sportello del quadro - nel caso di gru traslante su rotaie, verificare che le vie di corsa siano libere e sbloccare gli ancoraggi alle rotaie - verificare l’efficienza di tutti i fine corsa elettrici e meccanici - verificare il corretto funzionamento della pulsantiera Durante l’uso - verificare il corretto avvolgersi della fune di sollevamento sul tamburo e le sue condizioni - verificare l’efficienza dei dispositivi di sicurezza sui ganci - verificare l’efficienza del freno di rotazione - manovrare la gru da una postazione sicura o dalla cabina - avvisare con le segnalazioni acustiche l’inizio delle manovre - attenersi alle portate indicate dai cartelli - eseguire con gradualità le manovre - durante lo spostamento dei carichi evitare, possibilmente, di passare sulle aree di lavoro e di transito - non eseguire il sollevamento di materiale male imbracato o accatastato scorrettamente nei contenitori - durante le pause di lavoro, ancorare la gru e scollegarla elettricamente Dopo l’uso - nel caso di possibile interferenza con altre gru limitrofe, attenersi alle disposizioni ricevute - segnalare tempestivamente qualsiasi eventuale anomalia di funzionamento - rialzare il gancio ed avvicinarlo alla torre - scollegare elettricamente la gru - ancorare la gru alle rotaie Possibili rischi connessi Dispositivi di protezione individuale - caduta dall’alto - elettrici - contatto con linee elettriche aeree - caduta di materiale dall’alto - calzature di sicurezza - casco - guanti - cintura di sicurezza 67 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA DOCUMENTAZION E PER LA SI CUREZZA DEL CANTIERE CHECK LIST DOCUMENTAZIONE P A NN Azienda AZIENDA _____ NOTE CARTELLO DI CANTIERE COPIA DEL PIANO DI SICUREZZA D. LGS. 81/08 – ART. 100 PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA D. LGS. 81/08 – ART. 89, comma 1, lettera h PIANO SOSTITUTIVO DI SICUREZZA LEGGE 109/94 – ART. 31 LETTERA APPROVAZ. POS DA PARTE DEL COORDINATORE D. LGS. 81/08 – ART. 92, comma 1 lettera b NOTIFICA PRELIMINARE D. LGS. 81/08 – ART. 99 NOTIFICA DI LAVORI CON AMIANTO D. LGS. 81/08 – ART. 250 DOCUMENTO UNICO VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZE (DVRI) D. LGS. 81/08 – ART. 26, comma 3 VALUTAZONE INQUINAMENTO ACUSTICO L. 477/1995 ART. 8 LIBRETTI D’USO E MANUTENZIONE DELLE MACCHINE, D. LGS. 81/08 – ART. 71, comma 4 lettera a punto 2 DENUNCIA DI INSTALLAZIONE DEGLI APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO (la prima all’ISPESL la successiva all’ASL di competenza) D. LGS. 81/08 – ART. 71, comma 11 LIBRETTI DEGLI APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO DI PORTATA SUPERIORE AI 200 KG. COMPLETI DEI VERBALI DI VERIFICA PERIODICA D. LGS. 81/08 – ART. 71, comma 4 PIANO INTERFERENZE GRU D. LGS. 81/08 – ART. 71, comma 2, lettera a DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ DELL’IMPIANTO ELETTRICO RILASCIATAO DALLA IMPRESA INSTALLATRICE D.M. 37/08 ART. 7 MODULO DI TRASMISSIONE DELLA DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ PER LA MESSA IN SERVIZIO DELL’IMPIANTO DI MESSA A TERRA E SCARICHE ATMOSFERICHE (DPR 462/2001 ART. 2) COPIA DELL’AUTORIZZAZIONE MINISTERIALE ALL’USO DEL PONTEGGIO E COPIA DELLA RELAZIONE TECNICA DEL FABBRICANTE D. LGS. 81/08 – ART. 131 PIANO DI MONTAGGIO, USO E SMONTAGGIO DEL PONTEGGIO (PI.M.U.S.) D. LGS. 81/08 – ART. 133, commi 1 e 2 PROGETTO DEL PONTEGGIO FIRMATO DA UN INGEGNERE O ARCHITETTO ABILITATO .) D. LGS. 81/08 – ART. 133, commi 1 e 2 PIANO DI LAVORO CON IMPIEGO DI SISTEMI DI ACCESSO E DI POSIZIONAMENTO MEDIANTE FUNI D. LGS. 81/08 – ART. 116, comma 1, lettera e 68 DOCUMENTAZIONE P A NN NOTE VERIFICA FUNI E CATENE D. LGS. 81/08 – ART. 71, comma 4, lettera b REGISTRO DEGLI INFORTUNI D. LGS. 81/08 – ART. 53 CERTIFICATI DI INDONEITA’ ALLA MANSIONE D. LGS. 81/08 – ART. 41, comma 6 NOMINA MEDICO COMPETENTE AZIENDALE D. LGS. 81/08 – ART. 18, comma 1, lettera a ISTRUZIONI PER L’USO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE D. LGS. 81/08 – ART. 77, comma 4, lettera c TESSERA DI RICONOSCIMENTO DEI LAVORATORI AI SENSI DEL D. LGS. 81/08 – ART. 18, comma 1, lettera u CARTELLE SANITARIE DEGLI ADDETTI SOGGETTI A VISITE MEDICHE OBBLIGATORIE .) D. LGS. 81/08 – ART. 25, comma 1, lettera c P: PRESENTE A: ASSENTE NN: NON NECESSARIA 69 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA DOCUMENTAZION E FORMAZI ONE PER LA SICUREZZA CHECK LIST DOCUMENTAZIONE P A NN Azienda AZIENDA _____ NOTE ATTESTATI DI FORMAZIONE DI BASE DEI LAVORATORI D. LGS. 81/08 – ART. 37 comma 1 ATTESTATO DI FORMAZIONE RLS D. LGS. 81/08 – ART. 37 comma 10 ATTESTATO DI FORMAZIONE RSPP (DATORE DI LAVORO) D. LGS. 81/08 – ART. 34 comma 2 ATTESTATO DI FORMAZIONE RSPP (diverso dal DATORE DI LAVORO) D. LGS. 81/08 – ART. 32 comma 2 ATTESTATI DI FORMAZIONE PER G.O. RELATIVI A RISCHI SPECIFICI ATTESTATI DI FORMAZIONE ADDETTI PRIMO SOCCORSO D. LGS. 81/08 – ART. 37 comma 9 ATTESTATI DI FORMAZIONE ADDETTI ANTINCENDIO D. LGS. 81/08 – ART. 37 comma 9 ATTESTATI DI FORMAZIONE PER ADDETTI ALL’IMPIEGO DI SISTEMI DI ACCESSO E DI POSIZIONAMENTO FUNI D. LGS. 81/08 – ART. 116 comma 2-3 ATTESTATI DI FORMAZIONE PER ADDETTI/PREPOSTI AL MONTAGGIO, SMONTAGGIO E TRASFORMAZIONE DEI PONTEGGI D. LGS. 81/08 – ART. 116 comma 6-7 P: PRESENTE A: ASSENTE NN: NON NECESSARIA 70 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA PGS_06 GESTION E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZI ONE INDIVIDUALE Azienda AZIENDA _____ 1. SCOPO La finalità procedura gestione dei dispositivi protezione individuale è quella di evidenziare la diretta correlazione tra le lavorazioni (ed i rischi come valutati negli elaborati generali) e la dotazione dei DPI e le disposizione tecniche relative al loro utilizzo. 2. CAMPO DI APPLICAZIONE La presente procedura si applica al personale nelle fasi operative nelle quali è prevista l’uso, manutenzione e sostituzione dei DPI 3. COMPITI E RESPONSABILITA’ Redazione: Responsabile del sistema ( datore di lavoro) Coinvolgimento: RLST (messa a disposizione degli atti/ presa visione) Verifica: Datore di lavoro/RSPP Approvazione: Datore di Lavoro Attuazione: Datore di Lavoro (RSPP), e i lavoratori con le mansioni e ruoli specifici. 4. MODALITA’ OPERATIVE Le attività ove è previsto l’uso dei DPI, correttamente individuate nella Valutazione dei Rischi effettuata per ogni singolo cantiere e per la sede aziendale, comportano da parte del Datore di Lavoro in collaborazione con il RSPP ed il Medico Competente, l’individuazione e la scelta del DPI idoneo. Effettuata la scelta dei corretti DPI da utilizzare per le diverse mansioni e tipologie di attività presenti si procedere a riportare nell’apposito elenco Mos.1.06 Caratteristiche DPI adottati compilato a cura del Responsabile del Sistema a seguito di approvazione e attuazione del Datore di Lavoro e del RSPP. Tale elenco per la parte relativa all’impiego da parte degli addetti all’interno di ogni singolo cantiere va inoltre riportato nel POS specifico secondo quanto previsto dalla normativa vigente. I DPI devono essere consegnati al lavoratore al momento dell’assunzione corredando la consegna con specifica informazione sulle modalità di utilizzo e di conservazione. Per formalizzare l’avvenuta consegna è necessario compilare il Mos 2.06. Assegnazione dei Dispositivi di Protezione Individuale. Il datore di lavoro provvede nei casi previsti dalla legge a impartire adeguato “addestramento” alla scelta ed utilizzo del DPI idoneo a caso specifico. Il lavoratore dovrà a sua volta attenersi a quanto indicato nella Ios. 1.06 Uso e conservazione DPI che gli verrà consegnata allegata al dispositivo. Sarà cura del Capo Cantiere vigilare sul corretto utilizzo del DPI e segnalare comportamenti non corretti (PGS_05 Gestione delle non conformità) 71 Elenco dei principali DPI da utilizzarsi in edilizia RISCHIO Il rischio di salto nel vuoto DPI L ‘imbracatura di sicurezza Il rischio di ferite al capo Il casco protettivo Il rischio di ferite ai piedi Le scarpe antinfortunistiche LAVORAZIONE Costruzione di una struttura prefabbricata Montaggio, smontaggio di un ponteggio Manutenzione a coperture Utilizzo di macchinari come i ponti sviluppabili o i cestelli su autocarro Caduta di materiali dall’alto Urto con i carichi sospesi Urto con oggetti movimentati da altri lavoratori Urto contro strutture in luogo di lavoro ristretto Dislivelli, scale, piccoli salti Percorsi accidentati e a volte pericolosi per il fondo scivoloso Oggetti taglienti e perforanti Il rischio di ferite alle mani: I guanti Amputazione - Utilizzo di macchinari o di utensili schiacciamento Lavori con carichi od oggetti pesanti Ferita o lesione Contatto con oggetti pericolosi o sostanze aggressive Il rischio per le vie respiratorie : inalazione di polvere Le maschere Demolizione meccanica o manuale Versamento di cemento calce per l’impasto Molatura/ smerigliatura Lavorazioni con vernici, solventi e impermeabilizzazioni Lavorazioni in presenza di amianto Inalazione di sostanze irritante o tossico-nocive Inalazione di sostanze con potenzialità cancerogene Il rischio da rumore: Le cuffie I tappi o inserti auricolari Alta Rumorosità Utilizzo di martello demolitore, battipalo, martello pneumatico, escavatore o pala meccanica, trivella per pali o jet grouting Rumorosità medio-alta Utilizzo martello elettrico, macchina tagliasfalto, sega circolare, smerigliatrice o flessibile Rumorosità media Utilizzo cannello a gas per la posa di 72 Il rischio per l’apparato visivo: schegge dure, appuntite o incandescenti Gli occhiali o Schizzi di sostanze liquide o in sospensione in fumi vapori o aerosol Effetti dannosi sulla retina di radiazioni o fonti luminose Schermi facciali di sicurezza guaine, betoniera, trapano, macchine per la levigatura di pavimenti, impastatrice a molazza Scalpellamento o martellamento a mano o a macchina di materiali lapidei o cementiti; demolizione di strutture in cemento armato, murature, rivestimenti, pavimenti; taglio con flessibile o smerigliatrice di oggetti in metallo o pietra o laterizio; taglio meccanico di materiali duri o di legno; lavorazioni di saldatura o taglio termico con cannello a gas Lavorazioni con malte per intonaco se posato a spruzzo con pompa Lavorazioni con l’uso di pitture o vernici a spruzzo con compressore Lavorazioni con uso di idropulitrici Lavorazioni di saldatura e di taglio termico Uso di apparecchi emittenti raggi laser 5. DOCUMENTI RICHIAMATI Documento di Valutazione dei Rischi Documento di Valutazione dei Rischi di ogni singolo cantiere (POS) Mos.1.06 Caratteristiche DPI Mos 2.06. Assegnazione dei Dispositivi di Protezione Individuale Ios. 1.06 Uso e conservazione DPI 73 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA IOS 1.06 USO E CONSERVAZION E DEI DPI Azienda AZIENDA _____ Dispositivi di protezione individuali Definizione: ART. 74 D.LGS. 81/08 In base all’art. 74 D. Lgs. 81/08 “ si intende per dispositivo di protezione individuale, di seguito denominato DPI, qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore alla scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciare la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo”. Uso, conservazione e sostituzione degli stessi. I DPI DEVONO ESSERE usati anche solo per l’accesso e lo spostamento in cantiere usati sul posto di lavoro secondo le istruzioni verbali ricevute e secondo la presente istruzione usati con cura e tenuti puliti (secondo possibilità di lavoro) indossati correttamente secondo la formazione ricevuta usati in tutte le operazioni per le quali sono previsti custoditi alla fine della giornata di lavoro o durante le pause sostituiti se sono rotti o molto rovinati facendo riferimento al Capo Cantiere sostituiti quando sono sporchi nel caso di mascherine o tappi NON DEVONO ESSERE usati per operazioni dove non sono previsti portati e utilizzati al di fuori degli ambienti lavorativi lasciati incustoditi durante le pause o a fine turno o giornata modificati SONO CONSEGNATI tutti quelli necessari per le attività previste dalla mansione al momento dell’assunzione (firmando apposito foglio di consegna) 74 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA MOS 1.06 CARATTERISTICHE DPI ADOTTATI TIPOLOGIA/CARATTERISTICHE SPECIFICHE TECNICHE MANSIONE UNITA’ OPERATIVA Approvato dal Datore di lavoro il _____________________ firma _________________________ Azienda AZIENDA _____ SOSTITUITI SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA MOS 2.06 ASSEGNAZIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZI ONE INDIVIDUALE Il sottoscritto ________________________________________ _____________________________________________ con Azienda AZIENDA _____ dipendente sede dell’impresa operativa a ____________________________________ , agli effetti di quanto previsto dalle vigenti normative, dichiara di aver ricevuto in dotazione in data ……………………………. i seguenti mezzi di protezione individuale: n. ........ elmetto di protezione del capo; n. ........ paia di guanti di protezione in __________; n. ........ paia di guanti di protezione in __________; n. ........ facciali filtranti FFP_____; n. ........ maschere di protezione delle vie respiratorie _______; n. ........ paia di occhiali di protezione da _______; n. ........ cuffie di protezione dell'udito; n. ........ paio di calzature antinfortunistiche tipo ……………………; Di avere inoltre ricevuto i seguenti indumenti di lavoro: __________________________ Si impegna inoltre a: - utilizzare e custodire tali mezzi protettivi sul posto di lavoro (baracca di cantiere / automezzo aziendale) secondo le istruzioni ricevute - non utilizzarli al di fuori degli ambienti di lavoro; - provvedere a richiedere al proprio superiore, in caso di deterioramento dei mezzi protettivi, la loro sostituzione, osservando le disposizioni aziendali (IOS 1.06 Uso e conservazione DPI) - utilizzare, custodire con cura e mantenere puliti gli indumenti di lavoro consegnati. Si ricorda che ogni violazione nell’utilizzo o per il mancato uso dei DPI può essere punita, oltre che con i provvedimenti disciplinari prevista dal CCNL , anche con l’arresto fino ad un mese o con l’ammenda prevista a carico del lavoratore dall’art. 59 del Decreto Legislativo n° 81/08. ……, lì ........................ Firma ....................................... SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA PGS_07 GESTION E E SICUREZZA APPALTI E SUBAPPALTI Azienda AZIENDA _____ 1. SCOPO La Procedura permette di individuare le modalità di gestione dei lavori da realizzarsi in sicurezza svolte da imprese appaltatrici o lavoratori autonomi all’interno delle diverse unità operative (cantieri temporanei e mobili e/o sede aziendali). 2. CAMPO DI APPLICAZIONE Si applica in caso di affidamento di incarichi a imprese appaltatrici o lavoratori autonomi per l’esecuzione di lavori: - nell’ambito dei cantieri temporanei e mobili di cui la ditta è impresa affidataria - all’interno della sede aziendale dell’impresa 3. COMPITI E RESPONSABILITA’ Redazione: Responsabile del Sistema. Coinvolgimento: Direttore tecnico, Responsabili di commessa, Datore di lavoro, RLS Verifica: RSPP. Approvazione: Datore di Lavoro. Attuazione: Direttore tecnico, Responsabili di commessa/Datore di lavoro, Capo cantiere 4. MODALITA’ OPERATIVE I fase: procedura preliminare Il Responsabile dell’ufficio tecnico/ufficio gare provvede a richiedere alla ditta sub-appaltatrice o al lavoratore autonomo la documentazione necessaria al fine di valutarne l’idoneità-tecnica così come previsto dall’allegato XVII del D. Lgs. 81/08 (Mos. 1.07 Elenco documentazione da produrre: impresa subappaltatrice – Mos. 2.07 Elenco documentazione da produrre: lavoratore autonomo). Approvata la tipologia di impresa ricercata se ne darà formale comunicazione al committente al fine di ottenere la prevista autorizzazione all’ingresso in cantiere. Ottenuto tale parere si provvederà alla stipula del contratto di sub-appalto che avrà in allegato tutta la documentazione prevista dalla normativa. II fase: procedura operativa Il Direttore Tecnico/Capo Cantiere consegna copia del Piano di sicurezza e Coordinamento (PSC) ai subappaltatori e copia del Piano Operativo di Sicurezza relativo al cantiere redatto dalla propria impresa. 77 Riceve copia del POS del subappaltatore, ne verifica i contenuti e lo fa pervenire al Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione Comunica al Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione (e al Responsabile dei lavori/committente) la data prevista di ingresso in cantiere da parte di imprese / lav. autonomi in sub-appalto (Mos. 3.07 Comunicazione al Coordinatore per la sicurezza/Responsabile dei lavori) Provvede a che i propri lavoratori siano dotati e utilizzino la tessera di riconoscimento e verifica che tale adempimento sia rispettato anche dai subappaltatori Verifica le presenze giornaliere di tutti i lavoratori presenti in cantiere Vigila sul rispetto delle norme relative alla prevenzione degli infortuni sul lavoro di tutto il personale presente in cantiere. Collabora con il Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione provvedendo ad indicare allo stesso eventuali variazioni del crono-programma che porteranno all’adeguamento del PSC e revisione conseguente delle fasi lavorative. Fornisce comunicazioni al Coordinatore in esecuzione in merito a sospensioni e riprese del cantiere o di singole lavorazioni anche se svolte da subappaltatori. 5. DOCUMENTI RICHIAMATI Piano Operativo di Sicurezza Piano di Sicurezza e Coordinamento Mos. 1.07 Elenco documentazione da produrre: impresa sub-appaltatrice; Mos. 2.07 Elenco documentazione da produrre: lavoratore autonomo; Mos. 3.07 Comunicazione al Coordinatore per la sicurezza/ Responsabile dei Lavori 78 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA MOS 1.07 ELEN CO DOCUMENTAZION E DA PRODURRE: IMPRESA SUB-APPALTATRICE Azienda AZIENDA _____ 1) Nominativo delle imprese esecutrici dei lavori; 2) Iscrizione camera di commercio, industria ed artigianato con oggetto sociale inerente alla tipologia dell’appalto; 3) Documento di valutazione dei rischi di cui all’art. 17 comma 1 lettera a) del d.lgs 81/2008 o documento di cui all’art. 29 comma 5 del d.lgs 81/2008; 4) Piano Operativo di Sicurezza; 5) Specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni di cui al d.lgs. 81/2008, di macchine, attrezzature e opere provvisionali; 6) Elenco dei dispositivi di protezione individuali forniti ai lavoratori; 7) Nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, degli incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione, di primo soccorso e gestione dell’emergenza, del medico competente quando necessario; 8) Nominativo(i) del(i) rappresentante(i) dei lavoratori per la sicurezza; 9) Attestati inerenti la formazione delle suddette figure e dei lavoratori prevista dal d.lgs 81/2008; 10) Elenco dei lavoratori risultanti dal libro matricola e relativa idoneità sanitaria prevista dal d.lgs 81/2008; 11) Documento unico di regolarità contributiva di cui al D.M. 24/10/2007; (* In assenza di del documento unico di regolarità contributiva, anche in caso di variazione dell’Impresa esecutrice dei lavori, l’efficacia del titolo abilitativo è sospesa) 12) Dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdittivi di cui all’art. 14 del d.lgs 81/2008; 13) Dichiarazione dell’organico medio annuo, distinti per qualifica, corredata dagli estremi delle denuncie dei lavoratori effettuate all’INPS,all’INAIL e alle Casse Edili; 79 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA MOS 2.07 ELEN CO DOCUMENTAZION E DA PRODURRE: LAVORATORE AUTONOM O Azienda AZIENDA _____ 1) Nominativo delle imprese esecutrici dei lavori; 2) Iscrizione camera di commercio, industria ed artigianato con oggetto sociale inerente alla tipologia dell’appalto; 3) Specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni di cui al d.lgs. 81/2008, di macchine, attrezzature e opere provvisionali; 4) Elenco dei dispositivi di protezione individuali in dotazione; 5) Attestati inerenti la propria formazione e la relativa idoneità sanitaria prevista dal d.lgs 81/2008; 6) Documento unico di regolarità contributiva di cui al D.M. 24/10/2007; (* In assenza di del documento unico di regolarità contributiva, anche in caso di variazione dell’Impresa esecutrice dei lavori, l’efficacia del titolo abilitativo è sospesa); 7) Copia Carta d’Identità. 8) Dichiarazione dell’organico medio annuo, distinti per qualifica, corredata dagli estremi delle denuncie dei lavoratori effettuate all’INPS, all’INAIL e alle Casse Edili; 80 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA Azienda AZIENDA _____ MOS 3.07 COMUN ICAZIONE AL COORDINATORE PER LA SI CUREZZA/RESPONSABILE DEI LAVORI Spett. Coordinatore per l’esecuzione _____________________________ Spett. Responsabile dei lavori / Committente _____________________________________ OGGETTO: Cantiere di _________________________________________________ Lavori per _________________________________________________ Relativamente al cantiere di cui all’oggetto la sottoscritta Impresa affidataria comunica: che in data ________________ è previsto l’ingresso in cantiere da parte dell’impresa subappaltatrice ________________________ per i lavori di ______________________________ (POS consegnato in data _______, si allega POS, verrà consegnato il POS prima dell’inizio dei lavori) che in data ________________ è previsto l’ingresso in cantiere da parte del lavoratore autonomo _________________________ per i lavori di ______________________________ la sospensione di tutte le attività di cantiere a decorrere dal giorno ______________ la ripresa di tutte le attività di cantiere a decorrere dal giorno ______________ la sospensione delle lavorazioni di seguito indicate: Impresa Lavoratore autonomo in subappalto Lavorazione Sospesa dal giorno Ripresa dal giorno Per le seguenti motivazioni: __________, li ________ L’impresa affidataria 81 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA PGS_08 GESTI ONE DELLE EMERGEN ZE Azienda AZIENDA _____ 1. SCOPO La finalità della procedura è fornire indicazioni al verificarsi di eventi dannosi su cose o persone. 2. CAMPO DI APPLICAZIONE La procedura si applica a tutti i soggetti che anche temporaneamente si trovano all’interno delle strutture aziendali e nell’ambito dei cantieri temporanei 3. COMPITI E RESPONSABILITA’ I compiti e le responsabilità per la ditta Edilizia snc in merito alla presente procedura sono le seguenti: Redazione: Responsabile del sistema ( datore di lavoro) Coinvolgimento: RLST (messa a disposizione) Verifica: RSPP Approvazione: Datore di Lavoro Approvazione nel caso di Cantiere Temporaneo e Mobile: Coordinatore in fase di esecuzione Attuazione: Datore di Lavoro (RSPP), Addetti alle emergenze. 4. MODALITA’ OPERATIVE La presente procedura viene schematizzata nelle seguenti fasi operative Individuazione dei rischi e del livello di gravità Individuazione delle misure adottarsi e dei presidi generali fissi da installare Individuazione delle risorse umane interne incaricate a fronteggiare le situazioni di emergenza (MOS. 1.2 Designazione addetto emergenze) Procedura di emergenza al verificarsi di un infortunio Procedura di emergenza al verificarsi di un fenomeno di incendio Fase preliminare: In riferimento ai diversi ambienti di lavoro (ufficio, magazzino e cantiere) ed in base alla attività svolta si determino i fattori di rischio ai quali si è soggetti e valutando il livello di gravità degli stessi in base a cosa prescrive la normativa vigente, dalle indicazioni fornite da norme tecniche o eventuali indicazioni si determina: i presidi antincendio pulsanti di allarme e di stacco tensione le illuminazioni di sicurezza i presidi di pronto soccorso: • contenuto si fa riferimento all’allegato 1 del DM 388/03, rientrando l’impresa all’interno del Gruppo A previsto dal suddetto decreto 82 • ubicazione vie di accessibilità ai mezzi di soccorso i tempi per l’attuazione delle misure la percorribilità delle vie di fuga Procedura di emergenza in caso di infortunio • Si allerta il personale nominato a fronteggiare l’emergenza • L’addetto alle emergenza P.S. provvederà a chiamare i soccorsi (IOS. 1.8 Chiamata soccorsi sanitari) • Tiene un comportamento adatto a rassicurare l’infortunato • Attua in relazione al tipo di infortunio verificatosi i comportamenti relativi acquisiti durante la formazione Procedura di emergenza al verificarsi di un fenomeno di incendio • • o o o o o o o Si allerta il personale nominato a fronteggiare l’emergenza L’addetto alle emergenza antincendio provvederà a verificare la gravità e l’estensione dell’evento provvederà a dare ordini di comportamento/ evacuazione attivare o far attivare i dispositivi antincendio a dare disposizione di mantenere la calma provvederà a chiamare i soccorsi (IOS. 2.8 Chiamata VV.F.) indirizza verso le vie di fuga (IOS. 3.8 Evacuazione uffici e cantiere) da istruzioni ai soccorritori provenienti dall’esterno Numeri per le emergenze Presso ciascun cantiere, all’interno della baracca di cantiere adibita ad ufficio, è prevista l’affissione, in posizione ben visibile, di una tabella riportante i numeri telefonici da chiamare in caso di: emergenza sanitaria / incendio / generale: nazionali (gratuiti) e relativi a unità di intervento locali emergenza impiantistica: segnalazione guasti Unitamente alla tabella nel modulo è riportato inoltre per lo specifico cantiere: il nominativo degli addetti designati alla protezione incendio il nominativo degli addetti al primo soccorso l’ubicazione dei presidi di primo soccorso l’ubicazione dei presidi antincendio relativi La tabella è riportata nel MOS 2.8 Numeri di emergenza 5. DOCUMENTI RICHIAMATI • • • • MOS 1.8 Designazione addetto emergenze MOS 2.8 Numeri di emergenza IOS. 1.8 Chiamata soccorsi sanitari IOS. 2.8 Chiamata VV.F. 83 • IOS. 3.8 Evacuazione uffici e cantiere • Valutazione rischi • D.M. 10/03/2003 • D.M. N. 388 del 15/07/2003 84 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA IOS 1.08 CHIAMATA SOCCORSI SANI TARI Azienda AZIENDA _____ In caso di emergenza sanitaria: COMPORRE IL 118 (in questo caso risponde il SUEM che, se necessario, attiva altri soccorsi come vigili del fuoco o altro) FORNIRE CON CALMA LE SEGUENTI INFORMAZIONI: GENERALITA’ ⇒ nome , cognome e qualifica di chi sta chiamando LUOGO ⇒ sede del cantiere, con precisi riferimenti stradali (percorso più breve per arrivare) ed eventuali punti di riferimento ⇒ numero di telefono al quale poter essere eventualmente richiamati EVENTO ⇒ se si tratta di infortunio o malore ⇒ sintesi della dinamica dell’accaduto ⇒ tipo di rischio in atto (incendio, intossicazione, fuga di gas) INFORTUNATI ⇒ quanti sono ⇒ se sono coscienti, parlano e si muovono, ⇒ se respirano e si percepisce il polso ⇒ dove si trovano e se sono incastrati o schiacciati o altro NOTA E’ importante parlare chiaramente e lentamente. E’ opportuno accertarsi di essere stati correttamente intesi, eventualmente ripetendo (o facendosi ripetere) le segnalazioni date. Non parlare contemporaneamente a chi sta rispondendo 85 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA IOS 2.08 CHIAMATA VV.F. Azienda AZIENDA _____ In caso di emergenza da incendio, scoppio, …: COMPORRE IL 115 (in questo caso risponde il Soccorso dei Vigili del Fuoco che, se necessario, attiva altri soccorsi come ambulanza o altro) FORNIRE CON CALMA LE SEGUENTI INFORMAZIONI: GENERALITA’ ⇒ nome , cognome e qualifica di chi sta chiamando LUOGO ⇒ sede del cantiere, con precisi riferimenti stradali (percorso più breve per arrivare) ed eventuali punti di riferimento ⇒ numero di telefono al quale poter essere eventualmente richiamati EVENTO ⇒ se si tratta di incendio, esplosione, fuga di gas, allagamento, intrappolamento, inquinamento o altro ⇒ sintesi della dinamica dell’accaduto ⇒ Peggioramento della situazione in atto o prevedibile (es. rischio esplosione) ⇒ Eventuale presenza di civili abitazioni nei pressi ⇒ coinvolgimento di persone (quante, che tipo di danno o pericolo, altro) ⇒ eventuale disponibilità di punti di prelevamento acqua NOTA E’ importante parlare chiaramente e lentamente. E’ opportuno accertarsi di essere stati correttamente intesi, eventualmente ripetendo (o facendosi ripetere) le segnalazioni date. Non parlare contemporaneamente a chi sta rispondendo 86 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA MOS 1.08 DESIGN AZIONE DEI LAVORATORI INCARICATI DI ATTUARE LE MISURE DI PREVENZI ONE Azienda AZIENDA _____ DESIGNAZIONE DEI LAVORATORI INCARICATI DI ATTUARE LE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI E LOTTA ANTINCENDIO, DI EVACUAZIONE DEI LAVORATORI, DI SALVATAGGIO, DI PRONTO SOCCORSO E GESTIONE DELLE EMERGENZE Egregio Signor .................................. Con la presente le comunichiamo - previa consultazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza - la Sua designazione quale lavoratore incaricato di attuare le misure di ................................................ presso il (cantiere, ufficio, magazzino, officina) sito in ...................................................................... ai sensi dell’art. 18, comma 1 (lettera b) del Decreto Legislativo 9 Aprile 2008, n. 81. La Sua attività sarà svolta conformemente alle istruzioni e con i mezzi e le attrezzature che Le saranno forniti. A norma degli artt. 37, comma 9 43 comma 3 e 45 comma 2 del predetto decreto, Le sarà inoltre erogata una formazione specifica ed adeguata in materia. Le ricordiamo che la presente designazione non può essere da Lei rifiutata se non per giustificato motivo, che dovrà esserci notificato per iscritto. Distinti saluti. Data _____________________ Firma. ____________________ (Datore di lavoro) 87 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA IOS 3.08 EVACUAZIONE UFFICI E CANTIERE Azienda AZIENDA _____ 1. Segnalazione di sfollamento di emergenza Nel caso in cui si renda necessario lo sfollamento di emergenza delle stabile/cantiere ne deve essere data segnalazione mediante apposito segnale acustico convenzionalmente stabilito (anche sulla base delle indicazioni del PSC nel caso di cantiere) 2. Modalità di sfollamento di emergenza Se viene impartito l'ordine di sfollamento di emergenza gli occupanti dell'edificio devono dirigersi verso le uscite di sicurezza del settore in cui si trovano, come indicato dai segnali di uscita e rappresentato in forma grafica nelle planimetrie di zona, realizzate in funzione della struttura e della relativa valutazione di rischio. Durante lo sfollamento di emergenza bisogna: • abbandonare lo stabile senza indugi, ordinatamente e con calma senza creare allarmismi o confusione; • non portare al seguito ombrelli, bastoni, borse o pacchi ingombranti o pesanti; • non tornare indietro per nessun motivo; • non ostruire gli accessi allo stabile; • ritornare in prossimità dell’ingresso principale entro trenta minuti dopo lo sfollamento d’emergenza per rispondere all’appello e ricevere istruzioni. In presenza di fumo o fiamme è opportuno: • se possibile, bagnare un fazzoletto e legarlo sulla bocca e sul naso, in modo da proteggere per quanto possibile dal fumo le vie respiratorie • se disponibili, avvolgere indumenti di lana (cappotti, sciarpe, scialli ecc.) attorno alla testa, in modo da proteggere i capelli dalle fiamme. Seguire le vie di fuga indicate dalla segnaletica di sicurezza, aiutando eventuali persone in difficoltà e allertando chi non avesse percepito l'emergenza Nel caso l’emergenza sorga in un cantiere edile è necessario che tutto il personale interrompa l’attività in corso lasciando in sicurezza l’attrezzatura che sta utilizzando, controlli che non vengano abbandonati materiali in corrispondenza delle vie di esodo e una volta raggiunto l’esterno provveda a segnalare eventuali persone che mancano all’appello, non si allontani se non autorizzato dal Capo Cantiere. 88 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA MOS 2.08 N UMERI DI EMERGENZA Azienda AZIENDA _____ CANTIERE DI: ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI: ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO: UBICAZIONE PRESIDI DI PRIMO CORSO: SOC- UBICAZIONE PRESIDI ANTINCENDIO: EVENTO CHI CHIAMARE N° TEL. 118 PRONTO SOCCORSO EMERGENZA SANITARIA EMERGENZA INCENDIO OSPEDALE DI __________________ _________ GUARDIA MEDICA _________ VIGILI DEL FUOCO – chiamata soccorso 115 VIGILI DEL FUOCO – distaccamento di _________ _______________ FORZE DELL’ORDINE GUASTI IMPIANTISTICI CARABINIERI 112 POLIZIA 113 POLIZIA MUNICIPALE di ______________ _________ SEGNALAZIONE GUASTI (acqua-luce-gas) _________ 89 Contenuto minimo della cassetta di pronto soccorso:Cinque paia di guanti sterili monouso. Visiera paraschizzi.Un flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 1 litro. Tre flaconi di soluzione fisiologica (sodio cloruro - 0,9%) da 500 ml.- Dieci compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole.- Due compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole.- Due teli sterili monouso.- Due pinzette da medicazione sterili monouso.- Una confezione di rete elastica di misura media.- Una confezione di cotone idrofilo.- Due confezioni di cerotti di varie misure pronti all'uso.- Due rotoli di cerotto alto cm. 2,5.- Un paio di forbici.- Tre lacci emostatici.- Due confezioni di ghiaccio pronto uso.- Due sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari.- Termometro.- Apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa. 90 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SORVEGLIANZA SANITARIA INTRODUZIONE /NORMATIVA Azienda AZIENDA _____ RIFERIMENTO NORMATIVO D. Lgs. 81/2008 Art. 2. Definizioni SORVEGLIANZA SANITARIA Insieme degli atti medici, finalizzati alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione all'ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alle modalita' di svolgimento dell'attivita' lavorativa. MEDICO COMPETENTE medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali di cui all'articolo 38, che collabora, secondo quanto previsto all'articolo 29, comma 1, con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed e' nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti di cui al presente decreto. 91 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA PGS_09 SORVEGLIANZA SANITARI A Azienda AZIENDA _____ 1. SCOPO Lo scopo della presente procedura è definire una corretta gestione della sorveglianza sanitaria in ottemperanza alla normativa vigente. 2. CAMPO DI APPLICAZIONE A tutto il personale dell’azienda 3. COMPITI E RESPONSABILITA’ I compiti e le responsabilità in merito alla presente procedura sono le seguenti: Redazione:Responsabile del sistema; Coinvolgimento: Medico Competente, RLS Verifica:RSPP; Approvazione:Datore di Lavoro; Attuazione:Datore di Lavoro, RSPP, Medico Competente 4. MODALITA’ OPERATIVE Il Datore di lavoro sulla base di quanto disposto dal D. Lgs. 81/08 nomina il medico competente (MOS. 1.9 Nomina medico competente) con il compito di programmare e effettuare la sorveglianza sanitaria. Il Datore di lavoro/RSPP fornirà al medico nominato indicazioni e documenti relativi al personale assunto, all’elenco delle materie e dei prodotti (relative schede) utilizzati durante le lavorazioni, all’elenco dei DPI in dotazione con eventuale materiale informativo-formativo in materia di igiene e sicurezza. Il medico nell’espletamento delle sue funzioni provvederà ad effettuare sopralluoghi negli ambienti di lavoro, visite mediche personalizzate redigerà cartelle sanitarie e di rischio e rilascerà i certificati di idoneità alla mansione svolta che dovranno essere allegati alla documentazione di cantiere. Annualmente il medico competente fornirà all’impresa una relazione sui protocolli sanitari adottati. Il medico competente dovrà inoltre espletare tutte le funzioni assegnategli dal D. Lgs. 81/08. 5. DOCUMENTI RICHIAMATI • Valutazione dei Rischi • MOS. 1.9 Nomina medico competente 92 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA MOS 1.09 N OMINA MEDICO COMPET ENTE Azienda AZIENDA _____ ATTO DI DESIGNAZIONE DEL MEDICO COMPETENTE – ART. 18 COMMA 1 DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 Il sottoscritto ________________________________ nato a ____________________ (____) il_______________in qualità di titolare/legale rappresentante della ditta ________________ con sede in _____________________ Via ________________________ N. ______________ in ottemperanza a quanto disposto dall’art. 18 comma 1 del Decreto Legislativo 9 Aprile 2008 n. 81, NOMINA Il Dott. _____________________, in possesso del titolo di ____________________________ (art. 38 comma 1 D.Lvo 81/08) quale medico competente della propria azienda. Il Dott.______________________, sottoscrivendosi per accettazione si impegna a svolgere i seguenti compiti: 1) la Sorveglianza Sanitaria attraverso accertamenti preventivi e periodici così come specificato dal D. Lvo 81/08 2) le competenze e le attribuzioni specifiche elencate nell’art. 41 del D. Lvo 81/08 3) sopraluoghi e visite in azienda con periodicità annuale 4) ogni altra attività di collaborazione, partecipazione, sorveglianza, prevenzione ed informazione, che per tipologia delle lavorazioni ed i rischi connessi, siano contemplate dal D. Lvo 81/08 agli artt. 18,25,29,35,40,41,45,104,175,176,185,186,196,204,211,218, 229,230,237,242,243, 259,279. IL TITOLARE _____________ Per accettazione il Medico Competente 93 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA MOS 2.09 VERBALE SOPRALLUOGO Azienda AZIENDA _____ Il giorno ……………………………. si è svolto il sopralluogo del Medico competente in ottemperanza dell’art. 104 D. Lgs. 81/08 ai seguenti ambienti di lavoro: Sede operativa Cantiere ………………………………………………………………………………………………… Persone presenti: RSPP RLS Capo cantiere ……………………………………………………………. …………………..……………………………………………………………. Osservazioni: _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ ____________LI,____________ Il Medico Competente ________________________ RSPP ______________________________________ RLS _______________________________________ Capo cantiere _______________________________ ………………... _______________________________ 94 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA PGS_10 GESTION E IMPIANTI, MACCHINE E ATTREZZATURE Azienda AZIENDA _____ 1. SCOPO Scopo della presente Procedura è la definizione delle modalità delle strumentali presenti sia presso la sede operativa sia presso i cantieri temporanei e mobili 2. CAMPO DI APPLICAZIONE La presente procedura è relativa alle risorse strumentali aziendali quali: • impianti generali a servizio dei luoghi di lavoro della sede operativa; • impianti, macchine e attrezzature impiegate presso i cantieri temporanei e mobili; e si applica per le attività di: • scelta ed acquisti; • utilizzo di sicurezza; • mantenimenti in efficienza. 3. COMPITI E RESPONSABILITA’ I compiti e le responsabilità in merito alla presente procedura sono le seguenti: Redazione: Responsabile del sistema Coinvolgimento: RLS, Responsabili di commessa/Datore di Lavoro, Responsabile manutenzione, Ufficio acquisti, Capi cantiere. Approvazione: Datore di Lavoro Verifica: RSPP Attuazione: DL, RSPP, Responsabile manutenzione, Ufficio Acquisti, Capi cantiere. 4. MODALITA’ OPERATIVE 4.1 Impianti generali a servizio della sede operativa Nella sede operativa gli impianti in esercizio e di nuova installazione dovranno essere realizzati e utilizzati nel rispetto delle normative vigenti che definiscono inoltre le modalità di progettazione, installazione, collaudo e messa in esercizio precisando l’inserimento nel processo produttivo di progettisti abilitati, installatori certificati ecc. Il Responsabile della manutenzione annoterà ogni risorsa sul MOS. 1.10 Impianti, Macchinari e Attrezzature e documentazione tecnica relativa che verrà raccolta e gestita come previsto nella procedura PGS 03 Gestione della documentazione. In base alla procedura stabilita si provvederà alla definizione della manutenzione periodica e/o straordinaria affidando tale compito a ditte specializzate con le quali verrà stipulato apposito contratto. Ogni intervento dovrà essere registrato e catalogato utilizzato il modulo MOS 2.10 Registro interventi controllo/manutenzione e riportatane sul modulo MOS 1.02 Scadenziario adempimenti 95 4.2 IMPIANTI, MACCHINE E ATTREZZATURE IMPIEGATE PRESSO I CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI 4.2.1 Scelta e acquisto di nuova risorsa Il Datore di Lavoro in collaborazione con i Responsabili preposti e con il RSPP effettua la scelta di nuovi impianti macchine e attrezzature da impiegare presso i cantieri temporanei e mobili valutandone le idoneità funzionali alle esigenze del processo produttivo e a parità di prestazioni darà preferenza all’attrezzatura che garantisce il maggior livello di sicurezza. 4.2.2 Fornitura, messa in servizio e vigilanza Un nuovo impianto o un nuovo macchinario potranno entrare in servizio solo a seguito di prove di collaudo effettuate da progettisti/collaudatori o ditte installatrici. Gli impianti soggetti a specifiche norme di legge dovranno altresì essere corredate di documentazione attestante le denunce effettuate agli Enti preposti ed eventuali autorizzazioni per l’utilizzo. Il DL e il RSPP, previa consultazione del RLS, dovranno valutare la necessità di procedere all’aggiornamento del documento di Valutazione dei Rischi, (procedura PGS 08 Valutazione dei Rischi) ed alla fornitura ai lavoratori interessati di eventuali nuovi DPI (procedura PGS 10 Adozione e gestione dei dispositivi di protezione individuale) e dove necessita eventuale informazione, formazione e addestramento. Valuteranno inoltre la necessità di aggiornare la segnaletica di sicurezza presso gli ambienti di lavoro. La vigilanza sul corretto uso delle attrezzature e l’idonea procedura operativa comprende: • Puntuale applicazione delle norme vigenti applicabili, • Inserimento delle istruzioni operative contenute nel POS individuate anche nel rispetto o nell’integrazione a quanto previsto nel PSC presentato, • Informazione e gestione delle istruzioni verbali, • l’utilizzo dei DPI per l’uso di macchine ed attrezzature che dovranno essere dotate di ogni proprio dispositivo di sicurezza previsto ed eventuale utilizzazione di dispositivi di protezione collettiva in funzione di specifiche attività lavorative previsti per determinate operazioni, il tutto sotto la responsabilità del Capo Cantiere. Va inoltre evidenziato che situazioni anomale e/o pericolose e/o di rischio devono essere segnalate da qualunque soggetto coinvolto nelle lavorazioni al preposto e gestite secondo quanto previsto PGS 13 Gestione non conformità e azioni correttive e preventive. 4.2.4 Verifiche e controlli macchine e attrezzature Tutti i macchinari e le attrezzature dovranno essere periodicamente controllate al fine di garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori che le impiegano; i tempi e le modalità dei controlli sono indicati nei manuali di uso e manutenzione e nella normativa, mentre sarà a cura del Responsabile della manutenzione, con la collaborazione del RSPP, programmare gli interventi (MOS. 3.09 Programma Controlli/Manutenzione) e annotarli nell’apposito Registro interventi controllo/manutenzione (MOS 2.09). Ulteriore controllo finalizzato alla verifica dell’adeguatezza dell’attrezzatura è effettuato dal Capo Cantiere soprattutto in riferimento al contesto ambientale di ogni singolo cantiere. 96 Inoltre il Capo Cantiere avrà cura di mantenere l’attrezzatura in efficienza e completa di tutte le dotazioni di sicurezza segnalando al Responsabile di Commessa/Datore di Lavoro eventuali anomalie e malfunzionamenti. L’operatore addetto all’utilizzo di una macchina o un’attrezzatura dovrà sospendere immediatamente l’uso o la lavorazione nel caso in cui rilevi un guasto o un’anomalia di funzionamento e ne dovrà dare immediata comunicazione al Capo Cantiere impedendo ad altri un futuro utilizzo con l’adozione di segnalazioni di divieto che dovranno essere adeguatamente collocate. Il Capo Cantiere contatterà il Responsabile di Commessa, che attiverà l’intervento di manutenzione. 4.2.4.3 Verifiche periodiche previste dalla normativa cogente Le verifiche periodiche previste dalla normativa vigente vengono tenute sotto controllo con le modalità indicate ai punti successivi. Gru ed apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 kg A cura del Responsabile amministrazione viene inoltrata all’Organo competente la richiesta di verifica periodica intendendo quale prima data l’installazione nel nuovo cantiere e successive verifiche a cadenza annuale (vedi MOS 1.2 Scadenziario adempimenti). Tale richiesta, redatta su carta intestata dell’impresa, è archiviata a cura dello stesso in apposita cartella. Funi e catene impianti ed apparecchi di sollevamento Il Capo Cantiere eseguirà i controlli trimestrali (vedi MOS 1.02 Scadenziario adempimenti.) delle verifiche delle funi e delle catene delle apparecchiature installate annotando l’intervento sul Libretto della Gru o su modulistica in sostituzione. Impianto messa a terra e scariche atmosferiche All’apertura di nuovo cantiere ove è previsto un’istallazione di impianto di messa a terra e/o scariche atmosferiche il Responsabile Amministrativo procederà (ved. MOS 1.02 Scadenziario adempimenti) alla denuncia all’Ente preposto che effettuerà visite di controllo anche in funzione alla durata del cantiere. Impianti e presidi antincendio I presidi antincendio e le dotazioni di sicurezza in uso sono sottoposti a controlli e verifiche periodiche al fine di accertarne ed assicurarne la disponibilità, l’efficienza e l’efficacia in caso di emergenza (gli estintori mobili dotati di apposito tagliando di verifica sono oggetto di manutenzione ogni 6 mesi, le linee antincendio fisse sono certificate al momento di installazione). 4.2.5 Vendita/rottamazione di macchine / attrezzature La vendita di macchine / attrezzature deve essere eseguita dopo avere accertato la conformità delle stesse alla normativa vigente ed aver eventualmente provveduto alla messa in sicurezza. All’acquirente deve essere fornita la documentazione prescritta dalla normativa vigente. In caso di rottamazione dovrà essere richiesta alla ditta incaricata documentazione comprovante l’avvenuta 97 demolizione. L’attività descritta nel presente paragrafo è cura dell’Ufficio tecnico con la collaborazione del RSPP. 4.2.3 Concessione in uso, noleggi o locazione finanziaria di macchine o attrezzature di lavoro In caso di cessione temporanea e/o utilizzo temporaneo di attrezzature di lavoro la normativa vigente all’art. 72 del D. Lgs. 81/08 prevede che vengano predisposte idonee dichiarazioni atte ad assunzione di specifiche responsabilità da parte del cedente e dell’utilizzatore in particolare per quanto concerne il personale addetto a tale mansione (effettuazione di formazione all’uso dell’attrezzatura di lavoro). 5. DOCUMENTI RICHIAMATI MOS 1.10 Impianti, Macchinari e Attrezzature MOS 2.10 Registro interventi controllo/manutenzione MOS 3.10 Programma controlli/manutenzioni MOS 1.02 Scadenziario adempimenti PGS_05 Gestione non conformità e azioni correttive e preventive 98 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA MOS 1.10 Registro interventi manutenzione/controllo Azienda AZIENDA _____ DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO CONTENUTI………………………………………………. Impianto /Attrezzatura/Macchina: ___________________________________ Utilizzo in area OFFICINA/MAGAZZINO/AUTORIMESSA N. Data intervento Manutentore interno esterno* Tipo di manutenzione Controllo (C) Manutenzione programmata (P) Manutenzione straordinaria (S) Utilizzo in CANTIERE Descrizione intervento Firma manutentore Note SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA MOS 2.10 PROGRAMMA CONTROLLI/ MANUTENZIONE Azienda AZIENDA _____ DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO CONTENUTI……………………………………………………… IMPIANTO/ATTREZZATURA/MACCHINA: ______________________ N. RIF.*: ___________ Responsabile manutenzione: ___________________________ Periodicità: (es. mensile, trimestrale, semestrale, annuale) Tipo di controllo o di manutenzione Affidato a: (nominativo tecnico interno / nominativo ditta esterna) * corrispondente al numero che individua l’attrezzatura nel MOS 1.10 Approvato Datore di Lavoro _______________________________ SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA MOS 3.10 IMPIANTI, MACCHINE, ATTREZZATURE Azienda AZIENDA _____ DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO CONTENUTI…………………………………….. N. TIPO IMPIANTO MACCHINA DI RIFERIMENTO DOCUMENTI A DISPOSIZIONE N. TIPO MACCHINA O ATTREZZATURA MARCA / MODELLO DIC. CONF. MANUALE USO N. MATRICOLA DOCUMENTI A DISPOSIZIONE DIC. CONF. DATA INSTALLAZIONE DATA MODIFICA DATA ENTRATA IN SERVIZIO DATA DI DISMISSIONE MANUALE USO Indicare se dichiarazioni è CE, fabbricante, conformità sigla norma. 101 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA PGS_11 COINVOLGIMENTO E CONSULTAZION E Azienda AZIENDA _____ 1. SCOPO Lo scopo della presente procedura è quello di fornire procedimenti per un adeguato coinvolgimento di tutto il personale dipendente dell’azienda nelle procedure per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori che operano all’interno dell’azienda. 2. CAMPO DI APPLICAZIONE Questa procedura si applica a tutti i soggetti che svolgono attività lavorativa all’interno della ditta 3. COMPITI E RESPONSABILITA’ Redazione: Responsabile del sistema ( datore di lavoro) Coinvolgimento: RLST (messa a disposizione) Verifica: RSPP Approvazione: Datore di Lavoro Attuazione: Datore di Lavoro (RSPP) e ogni singolo lavoratore. 4. MODALITA’ OPERATIVE Il Datore di Lavoro adotterà strumenti di comunicazione utili al fine di coinvolgere tutta la compagine aziendale relativamente alle problematiche della sicurezza, così che ogni singolo lavoratore potrà diventare parte attiva di un sistema funzionante ed efficace. Oltre alle informazioni di carattere generale impartite all’atto dell’inserimento in organico del dipendente ( conoscenza delle caratteristiche dell’azienda, organigramma della sicurezza, regole contrattuali, rischi presenti e misure di prevenzione da adottare) si effettueranno: • riunioni interne (con il possibile coinvolgimento di consulenti esterni) finalizzate alla conoscenza di alcuni aspetti inerenti la sicurezza sul lavoro (MOS. 1.10 Verbale riunione incontri) • riunioni nell’ambito della gestione dei singoli cantieri per l’impiego di nuove possibili attrezzature (PGS_10 Gestione impianti macchine e attrezzature) o metodologie di applicazioni durante le quali ogni soggetto coinvolto potrà confrontarsi e allo stesso tempo acquisire nuove conoscenze (MOS. 1.10 Verbale riunione incontri) Durante lo svolgimento di dette riunioni potrà essere consegnato o messo a disposizione dei partecipanti materiale informativo, depliants, istruzioni operative per l’utilizzo di attrezzature, macchinari ecc. Riunione periodica Art. 35 del D. Lgs. 81/08 stabilisce che nelle aziende che occupano più di 15 dipendenti il Datore di Lavoro indice almeno una volta all’anno una riunione alla quale partecipano, oltre allo stesso Datore di Lavoro: 102 • il RSPP • il Medico Competente • il RLS • il Responsabile del Sistema di gestione Gli argomenti oggetto della riunione, definiti dalla normativa, riguardano il documento di valutazione dei rischi, gli infortuni le malattie professionali e la sorveglianza sanitaria, dispositivi di protezione individuale, i programmi di informazione e formazione delle varie figure aziendali. Verrà redatto apposito verbale della riunione (MOS. 2.10 Verbale riunione periodica) Consultazione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) Un aspetto particolare della comunicazione è rappresentato dalla consultazione della figura del RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza), eletto dai lavoratori al loro interno secondo le modalità previste dal D. Lgs 81/08 art. 47. (MOS. 3.10 esito elezione RLS) oppure nelle aziende fino a 15 dipendenti può essere individuato secondo le modalità di elezione o designazione stabilite dagli accordi collettivi nazionali nella figura del RLST. (Rappresentante dei Lavoratori Territoriale). In particolare il RLS/RLST : deve essere consultato sulla Valutazione dei Rischi, sulla designazione del RSPP e degli addetti al servizio prevenzione, sulla organizzazione della formazione di base (art. 37 D. Lgs. 81/08) riceve informazioni dai servizi di vigilanza, sulla valutazioni dei rischi e sulle misure di prevenzione relative attiva idonee azioni all’elaborazione, all’individuazione e all’attuazione delle misure di prevenzione per la salute dei lavoratori riceve per lo svolgimento dell’incarico adeguata formazione (art. 37 D. Lgs. 81/08) 5. DOCUMENTI RICHIAMATI Valutazione dei Rischi MOS. 1.10 Verbale riunione incontri MOS. 2.10 Verbale riunione periodica MOS. 3.10 Esito elezione RLS 103 MOS 1.1 BOZZA DI LETTERA CARTA INTESTATA IMPRESA COMUNICAZIONE DA INVIARE ALLA ASL PER IL DATORE DI LAVORO CHE INTENDE SVOLGERE DIRETTAMENTE I COMPITI DEL SPP (per aziende che possono avvalersi dell’”autocertificazione”) *** Raccomandata A.R. alla A.S.L. di ______________ alla Direzione Provinciale del Lavoro ______________ Oggetto: Svolgimento diretto da parte del datore di lavoro dei compiti del Servizio di prevenzione e protezione aziendale (art. 10 del D. Lgs. 626/94) Il sottoscritto ________________________________, datore di lavoro della Impresa_______________________________________ esercente ____________________________________, rientrando nei casi previsti nell’allegato 1° del D. Lgs. 626/94 COMUNICA di svolgere direttamente i compiti propri del Servizio di prevenzione e protezione dei rischi richiamati nell’art. 9 del D. Lgs. 626/94. 1. Dichiara di possedere le capacità per svolgere correttamente tali compiti e di essere a conoscenza: • dei rischi connessi con le lavorazioni effettuate nelle varie fasi del ciclo produttivo; • delle misure preventive e protettive per la sicurezza e la salubrità degli ambienti, nel rispetto della normativa vigente; • delle attività e processi che richiedono l’elaborazione di procedure di sicurezza; • dei programmi di informazione e formazione dei lavoratori in riferimento alle attività svolte. 104 2. Dichiara di aver adempiuto agli obblighi previsti dall’art. 4 comma 1 e 11 relativi alla valutazione dei rischi che è stata messa a disposizione al Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza 3. Comunica che l’andamento infortunistico aziendale negli ultimi tre anni è così sintetizzabile(1): __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ 4. Comunica che i casi di malattia professionale venuti a conoscenza dello scrivente nel corso degli ultimi tre anni sono stati i seguenti: _________________________ __________________________________________________________________ 5. Allega attestato di frequenza al corso di formazione in materia di igiene e sicurezza sul lavoro ai sensi del Decreto 16 gennaio 1997. Data _______/_______/_______ Il Datore di lavoro ________________ (1) riportare i dati desunti dal registro degli infortuni 105 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA Azienda AZIENDA _____ MOS 2.11 VERBALE RIUNI ONE / IN CONTRI Riunione (interna alla struttura) Incontro (con intervento esterno) Sede aziendale Presso: Cantiere ___________________________ data:__________________ orario/durata: _____________________________ Oggetto riunione/incontro ________________________________________ Relatore/i – Partecipazione di: RSPP D.L. ESPERTO ESTERNO: ____________________________ Azienda / ente ______________________________ ____________________________ Azienda / ente ______________________________ Materiale consegnato: a) ____________________________________________________________________ b) ____________________________________________________________________ c) ____________________________________________________________________ ARGOMENTI TRATTATI NOTE 1. 2. 3. RILEVAZIONE PRESENZE NOMINATIVO FUNZIONE FIRMA 106 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA MOS 3.11 ESITO ELEZI ONE RLS Azienda AZIENDA _____ I dipendenti della ………..……….….., che ad oggi ammontano a n°……….…. unità, essendo stati informati dalla direzione aziendale circa il diritto di eleggere/designare la figura del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza ai sensi dell’art. 47 del D.Lgs. 81/08 ed essendo a conoscenza delle attribuzioni previste per tale figura dell’art. 50 del medesimo decreto, COMUNICANO AL DATORE DI LAVORO di aver provveduto a nuova elezione Durante la riunione del ………………… è risultato eletto il Sig. ………………… in qualità di RLS ed a comprova dell’avvenuta elezione sottoscriviamo il presente documento di confermare il RLS in carica Sig………………………… Il sottoscritto Sig……………………………… accetta l’incarico di Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza che non intendono avvalersi di tale facoltà e pertanto rinunciano all’elezione della figura del RLS che non intendono avvalersi del RLS TERRITORIALE NOME Data ………………………… COGNOME FIRMA Datore di lavoro ………………………………. 107 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA PGS_12 MONITORAGGIO DEL SISTEMA Azienda AZIENDA _____ 1. SCOPO Scopo della presente procedura è di fornire le indicazioni in merito ai controlli e alle verifiche delle prestazioni di salute e sicurezza sul lavoro del SGSL. 2. CAMPO DI APPLICAZIONE La presente procedura si applica: - per il monitoraggio continuo delle attività che possano avere ricadute sulla SSL; - per l’esecuzione degli audit periodici del SGSL 3. COMPITI E RESPONSABILITA’ Redazione: Responsabile del sistema Coinvolgimento: Responsabile Sistema, Responsabile funzione Verifica:RSPP Approvazione: Datore di lavoro Attuazione: DL, RSPP, Responsabile del sistema, operatore o preposto, esperti o tecnici esterni. 4. MODALITA’ OPERATIVE Ogni sistema di gestione prevede: • una fase di monitoraggio sul raggiungimento degli obiettivi le cui modalità e responsabilità dovranno essere incluse in sede di pianificazione delle varie fasi di gestione operativa (Documento di Valutazione dei rischi, Piani Operativi di sicurezza elaborati per i singoli cantieri, gestione impianti ecc); • una fase di monitoraggio sulla funzionalità del sistema (audit del sistema), se lo stesso è corrispondente a quanto pianificato, applicato correttamente e permette di raggiungere gli obiettivi potrebbe ad es. portare ad un aggiornamento della politica. Nel primo caso il monitoraggio è svolto da persone interno alla struttura, in autocontrollo da parte dell’operatore o da preposto (MOS. 1.12 Monitoraggio in autocontrollo); o con l’intervento di esperti o tecnici esterni (es. nel caso del corretto impiego di strumenti e macchinari MOS. 2.10 Registro interventi manutenzione e controllo). Nel secondo caso è deve essere affidato a personale con specifica competenza e indipendente dal settore ove effettua la verifica. 108 4.2 AUDIT DEL SISTEMA La XXX definisce, pianifica e attua un programma di verifiche ispettive interne (audit) allo scopo di stabilire se il SGSL è conforme a quanto pianificato, è correttamente applicato e mantenuto attivo e consente di raggiungere gli obiettivi definiti. Al fine di assicurare l’efficacia dell’azione di monitoraggio è necessario prevedere due verifiche all’anno (2.12 Pianificazione monitoraggio). Nel piano di audit (3.12) saranno identificate le aree aziendali da assoggettare ad Audit 4.3 Esiti del monitoraggio Monitoraggio sul raggiungimento degli obiettivi di SSL: il personale che esegue le misure degli indicatori di prestazione, comunica l’esito al RSPP, utilizzando il MOS. 4.12 Verbale di monitoraggio. In caso di non conformità, rilevate anche nelle fasi di verifiche intermedie previste dalla istruzione sopra citata, il RSPP informa il DS per l’individuazione delle opportune ed immediate azioni correttive attraverso il Registro 5.12 Rapporto di non conformità, azioni correttive e preventive”. Monitoraggio sulla funzionalità del sistema: il personale che attua le attività di monitoraggio, esegue le verifiche e riporta i relativi risultati nel MOS. 4.12 Verbale di monitoraggio, Il “Verbale di monitoraggio” viene quindi consegnato al Dl che, in caso di non conformità, ne da segnalazione immediata al RSPP attraverso il MOS 5.12 . Rapporto di non conformità, azioni correttive e preventive relativo alla procedura “Gestione non conformità, azioni correttive e preventive. 5. DOCUMENTI RICHIAMATI MOS. MOS. MOS. MOS. MOS. 1.12 2.12 3.12 4.12 5.12 Monitoraggio in autocontrollo Pianificazione monitoraggio piano di audit Verbale di monitoraggio Rapporto di non conformità, azioni correttive e preventive MOS. 2.10 Registro interventi manutenzione e controllo 109 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA MOS 1.12 MONITORAGGI O I N AUTOCONTROLLO Azienda AZIENDA _____ DATA___________ORA____________CANTIERE_________________ OPERATORE: NOME__________COGNOME_______________FIRMA__________________ UTILIZZA I DPI: SI’ NO NON PREVISTI SISTEMI DI SICUREZZA E PROTEZIONE DALLE MACCHINE : Problemi riscontrati: ________________________________________________________ PROBLEMI RISCONTRATI IN MATERIA DI SSL NELLO SVOLGIMENTO DELLA MANSIONE: Descrizione: Possibili cause:____________________________________________ AZIONI PREVENTIVE E/O CORRETTIVE: _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ RESPONSABILE ATTUAZIONE: NOME____________________COGNOME____________ TEMPI DI ATTUAZIONE: Durata________________Data di chiusura____________ DATI DI COMPILAZIONE DATORE DI LAVORO CAPO CANTIERE FIRMA____________ FIRMA ________ 110 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA MOS 2.12 PIANIFICAZIONE MONITORAGGI O N. ATTIVITA’ SOGGETTA A VERIFICA FUNZIONE SOGGETTA A VERIFICA TEMPO VERIFICATORE DATA PREPREVISTO VISTA Azienda AZIENDA _____ AZIONI PREVENTIVE E CORRETTIVE CHIUSURA EFFICACIA Programma n°____________________________________ _______________ DATA DEFINIZIONE PROGRAMMA :_________________________________________ __________________________ COMPILATO DA:______________________________ APPROVATO DAL DATORE DI LAVORO:________________________________ SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA MOS 3.12 PIAN O DI AUDIT Azienda AZIENDA _____ Responsabile attuazione: DATA PROGRAMMATA Documenti di riferimento: Linee Guida UNI INAIL per un sistema di gestione per la sicurezza - edizione 2001 Aree Aziendali da Sottoporre a Audit Personale da contattare Documenti di Sistema di Riferimento Indice e Data di Revisione Responsabile audit Altri auditor Note Firma auditor Firma Resp Sistema SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA Azienda AZIENDA _____ MOS 4.12 VERBALE DI MONI TORAGGI O ATTIVITA’ CONTROLLATA DIFFORMITA’ RISCONTRATE AZIONI CORRETTIVE E PREVENTIVE DA INTRAPRENDERE I risultati del presente audit sono stati notificati a DA ATTUARE ENTRO FUNZIONE IMPEGNATA ANNOTAZIONI* _____________________________________ FIRMA PER RICEVIMENTO NOTIFICA: ____________________________________ VERIFICATORE:______________________________ APPROVATO DAL DATORE DI LAVORO:______________________________ *Nelle annotazioni specificare se l’audit è stato effettuato per verificare l’efficacia delle azioni correttive intraprese a seguito di un precedente audi SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA MOS 5.12 RAPPORTO DI N ON CONFORMITA’ – AZIONI CORRETTIVE E PREVENTIVE Azienda AZIENDA _____ AC n°……………………………….…… AP n°………………………………………………. Data di apertura:…………………………………….…………. Rif. Rapporto di NC n°……….…………………….…………………. Provvedimenti da attuare Scadenza prevista___________________ Resp. attuazione_________________________ Firma Resp. Attuazione Sistema _______________________ ________________________ Firma Resp. VERIFICA EFFICACIA DATA Esito della verifica: MODALITÀ POSITIVO Firma Responsabile Sistema ___________________________ Firma per chiusura ___________________________ NEGATIVO SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA PGS_13 RIESAME E MIGLI ORAMENTO DEL SI STEMA Azienda AZIENDA _____ 1. SCOPO Scopo della presente Procedura è di fornire le indicazioni in merito alla gestione del riesame e del miglioramento del SGSL. 2. CAMPO DI APPLICAZIONE Questa procedura si applica a tutti i soggetti che svolgono attività lavorativa all’interno dell’azienda _________________ 3. COMPITI E RESPONSABILITA’ I compiti e le responsabilità in merito alla presente procedura sono le seguenti: Redazione: Responsabile del Sistema. Coinvolgimento: RSPP, MC, RLS, RLST Verifica: RSPP Approvazione: Datore di Lavoro. Attuazione: Le figure aziendali coinvolte 4. MODALITA’ OPERATIVE Una volta all’anno o al termine dei processi di verifica e monitoraggio il Datore di Lavoro provvede alla valutazione dei risultati ed al riesame del SGSL al fine di valutare se lo stesso sia attuato correttamente e risulti idoneo al conseguimento degli obiettivi prefissati nella politica del SGSL. Il risultato del riesame viene riportato nel Mod. 1.14 Riesame del Sistema. Il Datore di Lavoro sarà in grado di stabilire: i nuovi obiettivi con i correlati piani di attuazione eventuali modifiche/ridefinizione di ruoli, compiti e responsabilità di figure aziendali, eventuale modifica della documentazione del SGSL, alla conclusione del riesame terra conto: dei risultati forniti dal monitoraggio della esecuzione delle azioni correttive e preventive attuate a seguito delle non conformità riscontrate durante tutte le attività. 5. DOCUMENTI RICHIAMATI MOS. 1.14 Riesame del sistema 115 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA MOS 1.13 RIESAME DEL SGSL Azienda AZIENDA _____ Riunione del giorno____________________ RILEVAZIONE PRESENZE NOMINATIVO FUNZIONE FIRMA DATORE DI LAVORO RESPONSABILE SPP MEDICO COMPETENTE RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PREPOSTI RIESAME DEL SGSL ARGOMENTI RIESAME OGGETTO DEL ESITO DEL RIESAME GRADO DI VALUTAZIONE 1 1. IMPLEMENTAZIONE POLITICA SGSL 2. RISPETTO OBBLIGHI E MANSIONI DEI SOGGETTI COIN- 2 NOTE 3 VOLTI 3. MANTENIMENTO DEI FLUSSI COMUNICATIVI, FORMATIVI E RELAZIONALI 4. MANTENIMENTO GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE 5. EFFETTUAZIONI CONTROLLI E VERIFICHE 6. ADEGUAMENTO DVR 7. UTILIZZAZIONE MACCHINE ED ATTREZZATURE 8. SIMULAZIONI GESTIONE EMERGENZA 9. SORVEGLIANZA SANITARIA (*) Corrispondenza grado di valutazione 1= Conforme 2= Parzialmente conforme ma accettabile 3=Non conforme 117 ARGOMENTI OGGETTO DI RIESAME MODULI DI RIFERIMENTO 1. Risultati audit Note 2. Azioni correttive richieste Note 3. Azioni correttive intraprese Note 4. Azioni correttive concluse Note 5. Situazioni da verificare Note 6. Obiettivi riesame in corso attuazione Note 7. Obiettivi riesame conclusi Note 8. Altro 118