Valli
18 lunedì 23 dicembre 2013
l'Adige
In tutti e diciannove paesi della valle
sono esposte le Natività che raccontano
tradizioni ma anche modernità
VAL RENDENA
CLES
Scuola musicale Eccher
Presepi tra storia
e devozione
ALBERTA VOLTOLINI
VAL RENDENA - A dimensione naturale o tanto piccoli da essere
racchiusi in una mano.
Realizzati con materiali tradizionali oppure con ciò che è rimasto
di cose che non si utilizzano più.
Viventi, meccanici, in legno, in
granito, in iuta, in cera, dipinti a
mano. Collocati in antiche dimore rurali, nelle chiese parrocchiali, in piazze pittoresche, in angoli caratteristici, su fontane di granito e sotto avvolti anneriti dal
tempo.
Sono i presepi che fino al 6 gennaio 2014 si troveranno allestiti
in tutti i diciannove paesi della
Val Rendena, municipalità e frazioni insieme, da Verdesina a Madonna di Campiglio. Segni di autentica devozione popolare e risultato di abili saperi artigiani,
raccontano un Natale fatto di intimo raccoglimento e desiderio
di condividere lo spirito delle festività natalizie.
Anche in ricordo del mai dimenticato dicembre 2004, quando le
comunità rendenesi donarono a
Giovanni Paolo II l’abete-albero
di Natale di quell’anno portandolo in piazza San Pietro a Roma.
Così, per la nona edizione consecutiva, l’iniziativa «Abbraccio di
luce - Presepi in Val Rendena» riunisce in un itinerario coordinato
tutte le natività allestite in valle
e propone anche un programma
comune di iniziative: concerti,
brindisi, spettacoli e fiaccolate
dal 21 dicembre, con l’apertura
ufficiale di Villa Rendena iniziata
sui canti intonati dai cori Carè Alto, Compagnia del Canto e Croz
da la Stria, fino all’Epifania.
Tra le varie proposte ricordiamo
il presepe allestito dai giovani del
paese presso la chiesa parrocchiale di Santa Maria assunta a
Javrè, quello tradizionale della
chiesa di San Sebastiano a Verdesina, quello vivente presso Casa
Cüs a Darè (26 dicembre, dalle 15
alle 19), il presepe artigianale
meccanico di Pelugo, i presepi sui
lavatoi nelle frazioni di Fisto e
Borzago, le natività presso il Museo della Malga a Caderzone Terme, la terza edizione di «L’arte della Natività», mostra di presepi
presso il Paladolomiti a Pinzolo
(fino al 10 gennaio), la natività a
grandezza naturale della «Cort di
Guglielmo» a Carisolo, il presepe
tradizionale presso la chiesetta
antica di Mavignola e, ancora, da
scoprire camminando lungo le vie
di rispettivi paesi, le natività presenti a Vigo Rendena, Massimeno, Spiazzo Rendena, Bocenago,
Giustino, nella chiesa di San Tommaso Apostolo a Strembo e nella
chiesa di Santa Maria Nuova a Madonna di Campiglio dove si trova
il «Presepe delle Dolomiti» realizzato dai giovani della località.
La novità di quest’anno è il concorso abbinato ai presepi: una
caccia all’individuazione di tre
Due dei tanti
presepi
presenti
nell’ambito
della nona
edizione di
«Abbraccio di
Luce»
Sopra il
presepe in
iuta a Vigo
Rendena e qui
a fianco il
presepe
allestito
a Daré
da Olga Coser
simboli del territorio (rappresentati dalla «stella» presente nel logo dell’Azienda per il Turismo)
presso altrettante natività. Basterà farsi fotografare accanto ad essi ed inviare le foto all’indirizzo
[email protected] entro il 12 gennaio 2014, per partecipare all’estrazione di due notti
in hotel più uno skipass due giorni Pinzolo (tre simboli trovati e
tre foto inviate), uno skipass due
giorni Pinzolo (due simboli trovati e due foto inviate, infine uno
skipass giornaliero Pinzolo se si
troverà un solo simbolo e sarà inviata una sola foto a provarlo.
L’iniziativa è promossa dall’Apt
Madonna di Campiglio Pinzolo Val
Rendena e dal Consorzio delle Pro
loco in collaborazione con parrocchie e comuni della Val Rendena, oltre ad associazioni, gruppi e singoli che si sono prestati
con generosità alla realizzazione
dei presepi. Info su www.campigliodolomiti.it oppure presso gli
uffici di informazione turistica.
«Chi ha rapito Babbo Natale?»
Sabato il debutto dell’operina
CLES - «Chi ha rapito Babbo Natale?». Questo il titolo dell’«operina» prodotta dalla
scuola musicale Eccher, su libretto di Emanuela Rossini e musiche di Massimo Priori,
che vede in scena il baritono Vadim Tarakanov, il soprano Olivia Antonishkina ed il
tenore Roberto Garniga, oltre al coro voci
bianche diretto da Chiara Biondani, con
uno stuolo di «demoni e folletti», e l’Ensemble strumentale della scuola. «La definiamo operina perché si tratta di un lavoro che ricalca quello dell’opera classica», spiega Chiara Biondani, che è anche
direttrice della scuola musicale, presentando quanto va in scena sabato 28 dicembre al teatro clesiano (ore 17). «Un lavoro
già presentato lo scorso anno al Sociale
di Trento, e che ha ottenuto grande successo, tanto da essere ora richiesto in Sicilia, ad esempio». E che si propone uno
scopo didattico: avvicinare le nuove generazioni al mondo dell’opera, appetibile ad un pubblico di non esperti del genere. Babbo Natale viene rapito, ed i folletti cercano di salvare la notte di Natale sostituendosi a lui nella consegna dei regali, con ovviamente i demoni autori del rapimento che alla fine vengono sconfitti...
L’operina già prevede una seconda rappresentazione il giorno seguente, al Paladolomiti di Pinzolo, con sipario sempre
previsto alle ore 17. E che come detto, potrebbe vedere la consistente troupe impegnata in trasferte nel Sud d’Italia, dato
che l’«operina» ha già attratto l’attenzione di addetti ai lavori di Sicilia e Campania.
Cc Rotaliano, Mezzolombardo calcio e pallavolo femminile
MEZZOLOMBARDO
Prime prove di polisportiva
MARIANO MARINOLLI
MEZZOLOMBARDO - «Il
nostro sogno è di riunire
tutte le attività sportive
amatoriali di
Mezzolombardo in un’unica
società». L’ha detto, sabato
sera durante il ritrovo per lo
scambio di auguri natalizi
tra giocatori, allenatori e
dirigenti, Alessio
Kaisermann, presidente
della Ssd Mezzolombardo
che annovera gli atleti della
squadra di calcio che milita
nel campionato di seconda
categoria e la formazione di
pallavolo in testa alla
classifica del campionato
amatoriale Uisp, con otto
partite vinte tutte per 3 a 0.
BRESIMO
A calcio e volley si è unito
anche il Cc Rotaliano, la
formazione ciclistica
plurivittoriosa nel 2013 che
ha chiuso la stagione
cicloamatoriale con ben 85
podi: 35 vittorie, 20 secondi
posti e 30 terzi posti. Ben 21
vittorie portano la firma di
Dino Dalsant, campione
regionale sia delle gare su
strada, sia di quelle di
salita; campione Triveneto,
vincitore del giro a tappe
Città di Vicenza e medaglia
di bronzo al campionato
italiano di Biella. Assieme a
Dalsant, i corridori Marco
Tevini, Gabriele Webber e
Giuseppe Tevini si sono
aggiudicati il criterium
regionale 2013 con il miglior
punteggio ottenuto dal Cc
Rotaliano nelle gare
regionali. E non va
dimenticato lo scalatore
della squadra: Ezio
Clementel, che ha precorso
13.500 chilometri
svalicando ben 85 passi
dolomitici. Oltre a loro
hanno conquistato vittorie e
piazzamenti anche Daniele
Barchetti, Michel
Rodegher, Federico Selber
e Giovanni Zandron, per la
gioia del presidente Giulio
Panizza che ha preso in
seria considerazione l’invito
di Kaisermann di unirsi a
calciatori e pallavolisti.
«Sarebbe un bel traguardo
per tutti gli atleti dello sport
amatoriale» ha aggiunto il
sindaco, Anna Maria
Helfer, intervenuta alla
Realizzato per la serata della Città della Speranza
serata conviviale offerta
dalla Rotalser e dalla
Macos, sponsor principali
di queste società sportive.
Ivo Malfatti, titolare della
Rotalser, ha espresso un
suo giudizio positivo
sull’ipotesi di fusione delle
due società, mentre
Kaisermann ha ribadito che
la porta è aperta a tutte le
società del paese che
intendono aderire al
progetto di un’unica realtà
amatoriale. Prima di
congedarsi dagli atleti, il
sindaco ha esortato i
dirigenti a trovare un
accordo, affinché l’idea
lanciata in quest’occasione
possa concretizzarsi con
l’ingresso nella Ss
Mezzolombardo del Cc
ZAMBANA
Il sindaco Helfer con atleti e dirigenti del Cc Rotaliano
Rotaliano e di altre società;
come esempio, Kaisermann
ha citato la squadra di
tamburello: «Unire le forze,
equivale a ottimizzare le
risorse del volontariato a
nostra disposizione e
coinvolgere tutte le realtà
amatoriali di
Mezzolombardo».
Brindisi finale con gli auguri
di buon Natale e, da parte
del sindaco Helfer, l’augurio
anche per la riuscita
dell’idea lanciata da
Kaisermann.
Bella rappresentazione con tanti figuranti e animali
Gran successo per il presepe vivente La Natività coinvolge il paese
Un momento del presepe vivente di Bresimo
BRESIMO - E dopo Santa Lucia e il Babbo
Natale previsto per oggi, ecco il presepe
vivente. Un gruppo di volontari del paese
volontari hanno messo in scena in poco
tempo ma con grande efficacia la
rappresentazione della Natività. Lo hanno
hanno fatto nel corso della serata di sabato
quando si è svolta nella sala comunale una
manifestazione per la raccolta di fondi per la
«Città della Speranza» di Padova, il reparto
oncoematologico pediatrico. Era la prima
edizione del presepe vivente. Una quindicina
i figuranti con il piccolo Jimmy di 20 giorni a
rappresentare il Bambinello mentre Manuel
Cristan e Milena Dallatorre erano San Giuseppe
e Maria. Hanno collaborato i bambini del
paese con le proprie canzoni natalizie e il
tutto è stato accompagnato magistralmente
dal coro parrocchiale Santa Maria Assunta di
Tassullo mentre la voce narrante di Donatella
metteva in risalto i momenti più significativi
della Natività. Pubblico emozionato e tanti e
meritati applausi a tutti.
ZAMBANA - Tanti figuranti di tutte le età
con abiti acconci e animali veri per
rappresentare il presepe vivente. E’
stato un grande successo vista la
partecipazione di persone anche da
fuori paese giunta a Zambana ieri
pomeriggio per assistere alla
rappresentazione della Natività
organizzata dalla locale Pro Loco in
maniera impeccabile. Al termine buffet
per tutti con tanti Babbi Natale
impegnati nella distrubuzione per la
gioia, inevitabile, di tanti bambini
presenti.
Intanto, ieri è stata inaugurata la mostra
fotografica intitolata «I colori
dell’autunno». La mostra del Gruppo
Paganella sarà poi aperta al pubblico il
23, 27 e il 28 dicembre dalle 17 alle 20 e
il 29 dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 20.
Oltre alle fotografie saranno esposti i
quadri di Mariano Casotti e una
collezione di francobolli.
Il presepe vivente di Zambana che si è svolto ieri
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Presepi tra storia e devozione