A
Ai Priori, alle Priore, a tutti i confratelli e consorelle monache
A tutti i confratelli e consorelle OCDS
della PROVINCIA DEL CENTRO ITALIA
Venerdì 29 agosto 2014
Lettera del Provinciale
dal Definitorio in Korea, Goseong
26 agosto - 3 settembre
Carissimi fratelli e sorelle della Provincia del Centro Italia,
il Definitorio Straordinario è un evento cruciale per la vita dell'Ordine, soprattutto questo che
viene celebrato all'inizio del Centenario Teresiano, dopo il lungo e proficuo cammino di rilettura
delle sue opere. Il Definitorio funziona da cerniera tra questa lunga preparazione e la celebrazione
del Capitolo Generale del 2015 ad Avila. Forse arriveremo alla conclusione con la stesura di un
documento o programma conclusivo.
Dalle fotografie che vi ho inviato avrete notato che la cornice naturalistica che circonda il
resort Del Pino è meravigliosa, meta turistica molto pacifica legata alla pratica di uno sport
nazionale come il golf o semplicemente luogo di ritiro dal clamore di una società industrializzata, in
pieno fermento e crescita economica. Nella presentazione di Mons. Peter Chung nostro confratello
ora Vescovo ausiliare di Seoul, ci hanno colpito alcuni dati demografici e cifre relative alla
ricchezza nazionale, soprattutto comparate con la Corea del Nord. Poi è stata la volta della
descrizione della situazione del cristianesimo, minoritario rispetto al buddismo, e della distribuzione
delle diocesi cattoliche nel paese.
Il P. Peter, dopo una breve ma esaustiva presentazione, risponde molto fraternamente alle
domande che gli vengono poste. La società è ricca, capitalistica ed in espansione rapida. Questo
giustifica il fatto che la percentuale di cattolici praticanti è molto bassa, intorno al 10%. La Chiesa
cattolica qui in Corea è assimilata alle classi sociali medio agiate; non è allineata come auspicava
Papa Francesco con le classi più povere; e forse proprio per questo soffre una scarsa espansione.
Siamo in un paese ricco. Inoltre la cultura buddista è una delle basi culturali della Corea, prima
ancora del cristianesimo. Il confucianesimo, che è una filosofia più che una religione, è anch'esso
molto rappresentato qui in Corea.
Tuttavia la vita contemplativa, il monachesimo, trova in questo paese un substrato ancora
fecondo; questo è dovuto anche per la presenza positiva del buddismo contemplativo (esiste anche
quello attivo). In Corea il buddismo maggioritario è quello contemplativo.
Le varie religioni in Corea vanno d'accordo; per questo il movimento ecumenico e
interreligioso non è molto sviluppato. Tra i religiosi, i francescani minori sono i più rappresentati;
dopo di loro i benedettini e i salesiani sono numerosi e attivi. I carmelitani sono al 9° o 10° posto
come numero di vocazioni (più o meno a metà).
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Ci domandiamo quale possa essere il contributo dei carmelitani alla Chiesa in Corea. Il
nostro Ordine può fare tante cose interessanti e avrà molte occasioni per lavorare. La società si sta
secolarizzando rapidamente. In questo processo, apparentemente irreversibile, noi carmelitani
possiamo dare molto con la nostra spiritualità. La società era già contaminata dal materialismo; ma
cosa possiamo fare? Il nostro giovane Vescovo sta ancora studiando la situazione.
Domanda del Generale: i primi cristiani venivano dal confucianesimo. Ma che cosa li ha
convertiti? La storia coreana recente, la guerra, la separazione delle due Coree, l'entrata in blocco
del capitalismo ha un certo influsso. La chiesa però è nata in modo spontaneo. Ma cosa li ha attirati
al cattolicesimo?
Chung risponde: al tempo della guerra il buddismo era stato perseguitato; ma un'antica
dinastia confuciana ha preso il potere e voleva imporre uno stato confuciano. Ma la filosofia
occidentale, insieme alla tecnica scientifica, hanno esercitato una grande influenza. Qui c'è stato un
contatto, che forse ha veicolato il cristianesimo; ma il motivo esplicito rimane da studiare. Di certo i
primi missionari e martiri sono stati seme dello sviluppo successivo.
Mons. Peter Chung ci ha intrattenuto nella forma fraterna alla quale era abituato, come
nostro religioso, anche a servizio del Definitorio Generale.
Alla domanda più personale, rivoltagli da un provinciale, sul suo personale cambiamento di
vita, il P. Peter ha risposto fraternamente strappandoci un sorriso: "in convento ero abituato a fare il
bucato da solo; invece adesso alcune signore mi lavano e stirano tutto..." sottolineando che sono
venuti meno quegli spazi più riservati che formano parte quotidiana del nostro stile conventuale, e
che evidentemente rimangono segni intimi della propria identità religiosa.
Lo stesso giorno abbiamo ascoltato la dettagliata presentazione dell'OCDS coreano; il
presidente ha prodotto un libretto che raccoglie la presentazione powerpoint proiettata. Di fatto non
ci viene esposta la realtà delle comunità, che sappiamo molto vive e numerose; ma prendiamo atto
dell'articolazione del processo formativo che è molto esigente in termini di tempo e di letture
specifiche.
P. Benedetto Jawn presenta la situazione dei 9 monasteri di carmelitane scalze in Corea, con
inizio nel secolo scorso grazie ai missionari carmelitani francesi. La presentazione è molto ben fatta
e si evince come il carisma sia portato avanti dalle monache in modo generoso, fedele e fantasioso.
Passa infine alla presentazione della storia dei frati in Corea.
C'è anche un notevole sforzo per la edizione delle nostre opere e di commentari famosi, e di
questo si occupa specialmente il P. Benedetto.
Nelle giornate successive siamo entrati nel cuore dei lavori a partire dalla lunga e articolata
relazione del P. Generale. Questo tema verrà reso pubblico a tempo debito, dopo un sufficiente
tempo di discussione e sintesi. Lo stesso vale per la Relazione Economica, e quella del Segretariato
per la Formazione Permanente. Oggi abbiamo ascoltato anche la presentazione statistica dei frati e
delle monache nel mondo. In nota qui sotto vi riporto qualche dato sulla esposizione del P. Emilio
incaricato per la Commissione del Centenario Teresiano; per il resto saranno resi noti e inviati
quanto prima, dopo la conclusione del Definitorio, i documenti prodotti.
Più che una sintesi, questa mia lettera vuole avere un tenore fraterno, di condivisione, nei
limiti di tempo che mi sono concessi per scrivere, tra una sessione e l'altra. L'atmosfera che si
respira è quella di una grande fraternità e stima tra tutti; è anche il momento per rivedersi tra
confratelli che hanno condiviso tappe formative o collaborazioni in Provincia o in terra di missione.
Roger per il Congo, Pablo per l'Argentina e tutti i provinciali spagnoli, ora impegnati nel processo
di unificazione di ben 5 province.
Le giornate scorrono con la nota rapidità, in successione, con pause brevi ai tavoli di ristoro.
La mattina celebriamo l'eucarestia alle 7, con le lodi; alle 8 facciamo colazione e alle 9 iniziamo i
lavori dividendo la mattinata in due sessioni; nel pomeriggio altre due sessioni tra le 15.30 e le
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19.00. A seguire i vespri e poi la cena. Le ricreazioni non sono organizzate, ma s'improvvisano
gruppi di confratelli che passeggiano per l'ampio complesso del resort o stazionano negli amplissimi
ambienti di cui dispone. L'organizzazione è a dir poco perfetta! Non ho molti termini di paragone, a
motivo dell'inesperienza, ma il popolo coreano porta come impresso un marchio di "disciplina" nel
fare le cose e disporle. I dettagli da raccontare sarebbero molti; a partire dal saluto, un inchino,
talvolta profondo, oppure dalla cura delle aiuole, dalla pulizia degli spazi comuni, dalla
presentazione dei lauti pasti sulla mensa self-service.
Mai mangiato tanto pesce...sushi, riso, e tante cremine piccantissime; tanto che oggi mi son
dovuto imporre un digiuno diciamo tecnico (che poi ho scoperto molti hanno adottato). Una nota
dolente è l'impianto di climatizzazione fin troppo efficiente che ha causato ad alcuni di noi qualche
malessere. Qui è tutto climatizzato, pur senza troppa necessità vista la stagione fresca: sale riunioni,
refettorio, stanza personale, ascensore... In questo contesto così disciplinato e "ben regolato" (!)
anche l'aria è assolutamente controllata. Italiani e spagnoli, ovviamente, sembriamo pesci fuor
d'acqua...
Un'ultima nota, simpatica. L'abitazione in cui mi trovo, come le altre, è domotizzata. Intendo
dire che è perfettamente controllata da una serie di pulsantiere che regolano vari parametri. Anche
in bagno. Vi assicuro che l'approccio non è stato semplice neanche per me...non trovavo i bottoni
giusti!!!
Carissimi confratelli e consorelle, spero di potervi raccontare presto di più, dal vivo, di
questa esperienza allargata di fraternità. I problemi non mancano anzi, proprio quelli sono all'ordine
del giorno; ma il principio e la fine di ogni nostro raduno non ci appartengono. Nelle nostre mani
viene deposta una breve finestra di spazio e di tempo; il Signore all'origine ce l'ha affidata, ed al
termine del nostro breve cammino sarà ancora lui a raccoglierla dalle nostre mani. E al di là dei
frutti, talvolta poco visibili, siamo felici di appartenere a Lui.
Vi abbraccio e benedico
fra Gabriele, Provinciale OCD
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NOTA
Nel pomeriggio del 29 agosto alle ore 15.30 il P. Emilio Martinez ha preso la parola per
introdurre il lavoro svolto dalla Commissione per il Centenario Teresiano; gli aspetti essenziali sono
o contenuti, i supporti tecnici ed infine la rete di comunicazione sociale attraverso cui sono stati
raggiunti e sollecitate diverse nazioni e fasce d'età della popolazione.
Nuova pagina: stj500.com. E' visitabile attraverso un link la presentazione grafica della
chiesa della Santa, della Cappella dove è nata Teresa, ed infine la chiesa di Alba de Tormes.
Emilio, tralasciando altri aspetti tecnici già comunicati, comunica specialmente alcuni eventi
internazionali che dovrebbero entrare in agenda per le Province dell'Ordine.
1)
Il Cammino della Luce: si tratta di un pellegrinaggio che trasporta, come fiaccola, un
segno teresiano che sottolinei la dimensione camminante e missionaria del carisma. La luce ha a che
fare con il fuoco; lo stesso fuoco che Teresa seminò per tutto il mondo. La reliquia teresiana che
girerà insieme al segno della luce è uno dei bastoni di Teresa, conservati ad Avila. Il cammino è di
circa 55 km per ogni nazione, con 5 giorni di cammino, a partire dalla Spagna. In Italia il cammino
sarà da Napoli a Montechiaro, ovvero dal monastero delle monache al convento. Il pellegrinaggio
sarà accompagnato dal P. Antonio, Segretario Generale della Commissione del Centenario.
2)
Oracion interreligiosa mundial.
3)
Campanada Mundial: le campane suoneranno in un giorno e ad un orario fissato,
convocando i fedeli alla Messa dove sarà illustrata la figura di Teresa. La speranza è che il il 18
marzo del 2015 il Papa si trovi ad Avila, sperando che in quella circostanza stia visitando la cappella
natale di Teresa o stia celebrando la messa nella chiesa della Santa. Per questo ci sarà questo
coordinamento musicale.
4)
il 4 aprile, vigilia di Pasqua 2015, coinciderà con il giorno del battesimo di S. Teresa;
5)
Incontro Teresiano Internazionale 2015
Juan Borrego, responsabile della comunicazione, ci informa su alcune opere ormai
completate. Il fumetto di Santa Teresa risulta molto ben fatto e traducibile in altre lingue. Poi c'è un
documentario che presenta Santa Teresa come scrittrice: "La Mistica fatta Parola"; finora è stato
prodotto in DVD in almeno tre lingue, compreso l'italiano. Il master dvd si può acquistare ad un
prezzo di favore per poi moltiplicarlo secondo necessità.
La parola passa al P. Miguel Marquez. L'inaugurazione del Centenario sarà ovviamente il 14
e il 15 ottobre 2014. Il 14 sarà un giorno dedicato ai religiosi, con vespri e eucarestia alle 18,
presieduti dal P. Generale.
Il Capitolo Generale verrà celebrato ad Avila, ma le celebrazioni di apertura e di chiusura si
potranno fare nella Casa Natale della Santa. Si darà spazio particolare all'incontro europeo dei
giovani.
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