Amo 4 - N. 7
a.liglio-agosto 1985
Comitato
Periodico mensile della
Coop Lombardia
Comitato di Redazione
Antonio Bertolini, Sergio Ferrario
Sergio Ghiringhelli, Lidia Lommi
Oddino Magnani, Daniele
Moltrasio, Ugo Pinferi, Enrico
Rossi, Adolfo Scalpelli, Elio
Susani, Alberto Terzi, Giorgio Vozza
Direttore responsabile
Adolfo Scalpelli
Regionale
Lombardo
Impaginazione:
Franco Malaguti
Maria Rosa Torri
Stampa: Coop. "Il Guado"
Corbetta (MI) - Tel. 02 - 9794461/2
Spedizione in abbonamento
postale gruppo 111/70.
Disegni:
Marina Vecchi
Editrice Coop Lombardia
Viale Famagosta, 75
20142 Milano - Tel. 84.65.846
Autorizzazione del
Trib. di Milano n. 144.
del 14 aprile 1982
quale
Eccolo i da_ _o
o il nuovo supermercato
"OMR
—
Anche l'ultimo nato della schiera dei nuovi supermercati
Coop è decollato: il 10 luglio è stato inaugurato a Novate
Milanese ed ora è atteso al vaglio del giudizio dei consumatori
n ov atesi.
Su questo numero del giornale, per motivi di tempi tipografici, non abbiamo potuto riportare la cronaca, scritta e fotografata, dell'apertura; lo faremo a settembre con un ampio
servizio.
Diamo intanto il benvenuto sulle pagine del nostro giornale a
tutti coloro che si faranno soci della Coop Lombardia presso
il nuovo punto di vendita. Anche con loro nei mesi futuri
contiamo di instaurare un dialogo ed mi rapporto di lunga
durata basato sulla fiducia e sulla consapevolezza del ruolo
sempre più importante che la Coop svolge in Lombardia,
come nel resto del paese, per una tutela reale degli interessi dei
consumatori.
Un convegno sull'eutrofizzazione in Lombardia
La lunga intricata vicenda IRI-Buitoni
"guerra per bande"
di Giorgio Vozza
"Guerra per bande" è la forte
definizione che il ministro
Visentini, di solito più compassato nello stile, ha coniato
per la bagarre che si è scatenata sulla cessione delle imprese SME-SIDALM dall'IRI a privati.
Guerra è stata e guerra è.
Dal momento che oggi non
si sa come finirà è però possibile fare l'inventario delle
vittime, molte delle quali illustri, lasciate sul terreno dal
conflitto.
La prima vittima è il Parlamento della Repubblica che,
tenuto all'oscuro delle trattative fra IRI e De Benedetti,
ha scoperto sui giornali del
l° maggio che il settore alimentare non è "strategico"
per l'Italia e che dunque le
imprese pubbliche nel settore
potevano tranquillamente essere dismesse dalla proprietà
IRI e cedute a privati.
La seconda vittima è il management I RI con alla testa
il suo presidente Prodi, che
ha visto sconfessato il suo operato da quello stesso ministro Darida delle Partecipazioni Statali che pure aveva
approvato la cessione delle
aziende SME-SIDALM alla
Olivetti attraverso la Buitoni.
Ma iI professor Prodi non
può lamentarsi più di tanto,
perché non era neppure immaginabile che una trattativa su un'operazione di tale
ibfrerta. dela.
• perr fla fruaraierfa. SME
ll Comitato di Direzione della
LNCM, riunitosi congiuntamente al Comitato Esecutivo
dell'ANCA e alla Presidenza
dell'ANCC, ha preso in esame
la situazione venutasi a determinare nel settore agro-alimentare e della distribuzione in seguito alla decisione dell'IRI di
privatizzare la SME, all'annuncio del rapporto con la Buitoni
SpA e alle successive ulteriori
offerte di acquisizione pervenute da gruppi privati.
Il Comitato di Direzione della
Lega esprime approvazione ed
apprezzamento per l'iniziativa
condotta dalla Presidenza Nazionale per favorire l'acquisizione della SME da parte di un
gruppo di cooperative e consorzi del settore agro-alimentare e
della grande distribuzione, che
hanno incaricato il consorzio finanziario nazionale (Fincooper), di presentare all'IRI una
offerta.
Il Comitato di Direzione della
portata restasse segreta e venisse poi digerita da tutto il
mondo politico e dalle altre
imprese private e cooperative, che potevano — come
poi si è dimostrato — avere
forti interessi a partecipare
alla trattativa, magari proponendo offerte migliori rispetto all'unico compratore
scelto dall'IRI.
Il ministro Darida dal canto
suo, può anche farci seguire,
sul Giorno del 18 giugno, il
suo tortuoso itinerario di
comportamenti contraddittori. Resta il fatto che col suo
decreto di tre giorni prima ha
cambiato gli indirizzi e i criteri di legge in base ai quali
l'IRI avrebbe potuto cedere
alcune delle imprese controllate.
Cambiamento perdipiù avvenuto a metà percorso, col
conseguente spiazzamento
dei dirigenti pubblici e dello stesso primo potenziale compratore, la Buitoni.
Come si sa, fu lo stesso presidente del Consiglio a bloccare l'operazione proponendo, giustamente, che venissero valutate altre offerte e che
fosse verificata la congruità
del prezzo pattuito con Buitoni-Olivetti.
Da quel momento è iniziato
un conflitto che ha diviso il
governo e i partiti che lo
compongono, dando luogo
a vistose e contrastanti prese
di posizione.
segue in seconda
La Direzione della Lega ha precisato, con questo
documento, le proposte economiche per l'acquisizione della
finanziaria SME e i motivi che stanno alla base di questa
proposta. Questo il testo del documento approvato
all'unanimità dalla Direzione della Lega
Lega ribadisce anche in questa
occasione le scelte strategiche
perseguite in questi anni.
Il settore agricolo ha l'obiettivo
di sviluppare un sistema agroindustriale alimentare, che veda
la partecipazione dei produttori
associati ed una stretta integrazione tra produzione, trasformazione e commercializzazione
dei prodotti agricoli.
Il settore dei consumatori associati ha per obiettivo strategico
la funzione di leader della gran-
A pago 2
il buono sconto
numewo
de distribuzione, con una presenza diffusa sul territorio nazionale.
Lo sviluppo e l'ammodernamento dell'agricoltura, la sua
funzione strategica nella prospettiva degli anni 2000, il suo
ammodernamento, la sua capacità innovativa passano attraverso un ampio coinvolgimento
dei produttori associati e lo sviluppo e diffusione delle espe-
segue in seconda
Anche la Lombardia ha
potuto affrontare in modo
approfondito il problema
dell'eutrofizzazione. Sabato 15 giugno su iniziativa
della Coop Lombardia in
collaborazione con l'Associazione lombarda Cooperative di Consumatori, la
Federazione lombarda dei
Consumatori, Italia Nostra, Lega Ambiente ARCI e WWF si è svolto il
convegno "Acque verdi,
acque azzurre" per fare il
punto sull'analisi e sulle
proposte di intervento rispetto all'eutrofizzazione
in Lombardia.
Un nutrito
gruppo di esperti di vari
enti (Università degli studi di Milano,
Commissione CEE, ISPRA, Consorzio Garda 1,
Consorzio
Nord Milano, Regione Lombardia) ha illustrato la dimensione del fenomeno in
Lombardia, la regione che
maggiormente contribuisce all'inquinamento da
fosforo, e contemporaneamente ha formulato una
serie di proposte che vanno dalla riduzione di fosforo nell'agricoltura accompagnata dalla diminuzione drastica nei preparati per lavare, fino all'interento a valle del problema
mediante la canalizzazione
dei flussi inquinanti e la
depurazione dalle sostanze
che determinano la formazione delle alghe.
La presenza della Regione
Lombardia ha poi arric-
e
acq
chito i contenuti del convegno portando a conoscenza dei partecipanti il
piano di risanamento delle
acque appena approvato.
Altri interventi di rilievo
sono stati quello della Federazione nazionale Consumatori che ha affrontato
il grave problema del rapporto tra l'occupazione e
l'ambiente e quello del
WWF che ha proposto una serie di iniziative di educazione ambientale.
Ha concluso il convegno
Guido Milana dell'Assonazionale Cooperative di Consumo il quale
ha attribuito
iiamzio; alla Cooperazione di Consumo il merito di aver sollevato con
forza il problema delreutrofizzazione
e di averlo affrontato, in
collaborazione con le altre
associazioni, soprattutto
come problema di educazione e di crescita culturale
stimolando comunque un
movimento di consumatori che ha saputo sostenere una proposta di legge
molto importante come
quella sulla ricluzióne del
fosforo dei detersivi.
A questo punto occorre
imprimere maggiore forza
alla campagna di sensibilizzazione per consentire
una rapida approvazione
della legge in oggetto ed
anche e soprattutto la
bl:m
o.bardia deve dare il
ssuo determinante contriAlberto Terzi
Ottant'anni di vita, un
»muchi Cagiano
Buonq
soci ng4
Un direttore da fica-dare
d 1 5 al 211
Se,temb-T
Se la cooperativa bresciana, nel pc-tiodo fascista, rimase
abbastanza al riparo dagli attacchi del regime e continuò
ancora a prodigarsi per il bene degli strati più modesti della
popolazione, una grossa fetta di merito va al direttore di quel
tempo: Fausto Somenzi.
Onestà e soprattutto grande capacità professionale furono le
carte vincenti di quest'uomo che, come si suol dire, "si fece
dal nulla". Cominciò, infatti, all'intento della coop a lavorare
come fattorino e piano piano scalò tutta la gerarchia delle
professioni: commesso di gestione, capo magarriniere ed
infine direttore, carica che copri fino al 1953.
Di profondi sentimenti socialisti, Somenzi ha gestito la cooperativa come se fosse parte di sé stesso, con amore e tanta
tanta passione. Non solo non permise che anni di lavoro
della cooperativa andassero distrutti ma addirittura la riconsegnò alle forze che l'avevano creata. Fu insomma un elemento di continuità che garanti alla cooperativa la sua
sopravvivenza.
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L. 4.900
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da scontarsi sul prezzo di
vendita di un cartoncino
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da Kg.
Kg. 4 circa...,
Qualità extra,
provenienza iyani
I
Ilfatto di dover operare su un
tessuto ambientale prevalentemente moderato, non scoraggiò certo un gruppo di socialisti democratici che, nel
1904, quando le lotte nelle
fabbriche erano durissime, fondò a Brescia la Cooperativa di
consumo alimentare.
Con il motto "al servizio dei
lcrvoratori", la cooperativa cominciò, grazie all'appoggio del
sindacato, ad agevolare gli operai, in questo periodo particolarmente critico per loro,
negli acquisti alimentari. Bastava avere la tessera del sindacato per potere comprare i
prodotti e pagarli con comodo
appena si avevano i soldi necessari.
l punti di vendita aumentarono gradualmente fino a coprire quasi tutte le zone periferiche e centrali della città.
La scelta che fecero i fondatori
della cooperativa fu. però,
quella di non emigrare al di
fuori di Brescia ma di espandersi entro le mura della cittadina.
All'inizio degli anni venti un'altra ondata di scioperi investì il nostro Paese, e, ancora
una volta, la cooperativa bresciana si schierò a fianco degli
operai, uniti intorno al sindacato della Fiom.
Le grandi opere di trasformazione e di aumento dei negozi
continuarono senza scossoni
e, a differenza di molte altre
cooperative, quella bresciana
non subì contraccolpi neanche durante il periodo fascista. Le "camicie nere" si limitarono a "piazzare" degli uomini di loro fiducia all'interno
della coop ma non si interessarono direttamente al suo
andamento snobbando, in un
certo senso, il grande carattere sociale di questa istituzione.
E, così, il passo dal regime di
Mussolini all'amministrazione
di sinistra, eletta nel 1945, e di
conseguenza al ritorno della
cooperativa in mano alle forze progressiste che la fondarono, ji4 quasi naturale e non
creò fratture e disagi per i consumatori.
Negli anni sessanta e settanta,
per rimanere al passo coi tempi, si pose il problema di sostituire i vecchi negozi con esercizi a libero servizio. Parte del
personale degli spacci venne utilizzato nei nuovi supermercati. Altri negozianti si unirono tra loro dando origine ad
un importante grande magazzino: il Conad (consorzio nazionale dettaglianti). La Cooperativa di Brescia dopo una
fase di ristrutturazione confluì
nella UCC di Cremona ed infine con la recente unione di
tutte le più importanti cooperative lombarde nella Coop
Lombardia contribuì a rendere più compatta la loro forza
in un futuro che si presenta più
che mai aperto.
Tra il 1948 e i! 1950 un episodio incise profondamente
sulla vita bresciana: lo sciopero dei braccianti.
Nelle campagne centinaia di
contadini, ormai stanchi delle alienanti condizioni di lavoro e della miseria dei salari, incrociarono le braccia
proclamando l'astensione dal
lavoro ad oltranza.
In una città come quella di
Brescia la tradizione agricola
aveva un'importanza millenaria. E come la città usufruiva del lavoro dei contadini, così questi ultimi incidevano notevolmente sul tessuto urbano. Molti acqui-
renti della cooperativa erano
proprio braccianti che, con
regolarità, almeno una volta
alla settimana, giungevano
dalle loro abitazioni, poste
nel circondario di Brescia,
per approvvigionarsi.
Ma la cooperativa come
aiutò i contadini in questo
momento così delicato? Si
mise subito a disposizione
degli scioperanti offrendo
finanziamento attraverso una serie di prestiti alle organizzazioni sindacali. Questo
permise alla mano d'opera
contadina di continuare a
lottare per raggiungere quegli obiettivi che salvaguardassero soprattutto la loro
dignità lavorativa,
Wall i
Segue dalla prima
fina. "guerra per bande"
Così altre componenti sono
state colpite dallo svolgersi
degli eventi: le azioni SME
perdono valore in Borsa e
così pure Olivetti e Buitoni
per lo smacco subito.
Ma viene anche intaccata la
sicurezza delle imprese pubbliche che, sbandate dall'intrecciarsi di trattative e di veti, non vedono certo chiarezza nel loro futuro.
Al momento i potenziali
compratori delle aziende
SME-SIDALM sono quattro, a dimostrazione del valore invece veramente strategico delle grandi alimentari pubbliche: Buitoni, Barilla
Ferrero Berlusconi - Cooperative Cattoliche, Cofima, Lega delle Cooperative,
Della Buitoni si sa: essa fa
La soficktrietk
&andanti
ormai parte del gruppo Olivetti.
La seconda concentrazione
apparenta aziende molto eterogenee, alcune delle quali, Barilla e Ferrero, di proprietà estera: tre alimentari e
una, quella di Berlusconi,
volta ad attività diverse,
immobiliari ed editoriali.
Il terzo possibile compratore riunisce, attraverso la
COFIMA, degli imprenditori campani legati alla attività di trasformazione dei
pomodoro e ad altri interessi.
Infine la proposta più forte,
almeno sul piano imprenditoriale e dell'omogeneità degli scopi rispetto alle aziende
in cessione, quella della Lega delle cooperative.
Difatti la cooperazione della
Lega ha già importanti attività nella produzione e nella
trasformazione dei prodotti
agricoli e una ampia rete di
grande distribuzione, la Coop.
Le imprese cooperative della Lega potrebbero "sposare" molto opportunamente
le società IRI che operano
nella distribuzione, nella ristorazione collettiva e nella
fabbricazione di prodotti alimentari di largo consumo.
Perdipiù la Lega offre robuste garanzie sull'occupazione, certezza di mantenimento della proprietà in Italia e
infine, con la cooperazione,
si otterrebbe lo scopo di realizzare quel grande "polo" alimentare italiano, in grado
di fronteggiare la competizione internazionale e sul
mercato interno,
Si profilano dunque possibi-
li e ragionevoli vie d'uscita
da una vicenda francamente
disdicevole.
Una vicenda che ha indebolito una parte importante
della proprietà pubblica, che
ha colpito sfavorevolmente
l'immagine dei managers di
Stato e che certo non ha
giovato al prestigio del governo.
Si vorrebbe che questa "guerra per bande" finisse in modo chiaro e limpido, che si
riparassero finalmente i danni e che in questo modo si
risarcisse la vera, grande vittima dell'operazione, quel
cittadino italiano che ha pagato per comprare o per aggiustare queste aziende pubbliche e che non vorrebbe
pagare altri prezzi per una
cattiva gestione imprenditoriale e politica della "res pu-
blica".
Giorgio Vozza
L'offerta della Lega
rienze unitarie esistenti, che la
Lega ripropone con forza.
Nell'insieme i due settori rappresentano unitariamente gli
interessi convergenti dei produttori agricoli e dei consumatori.
La cooperazione per le sue caratteristiche è un soggetto economico in grado di dare ampie
garanzie di sviluppo strutturale
di questi settori, di mantenimento di un assetto proprietario nazionale, di assicurare un
ruolo centrale aI Mezzogiorno,
di integrare pienamente le sue
attività con quelle del gruppo
SME, di sviluppare una politica di rilancio e qualificazione
dei settori, svolgendo in tutto il
territorio nazionale, e segnatamente nel Mezzogiorno, una
fondamentale azione di aggregazione di forze produttive di
crescita e promozione di impre n ditorialit à diffusa nel setto-
re agricolo, nell'indotto e nel
terziario, di affermazione del
ruolo e delle esigenze dei consumatori associati.
Oltre alle capacità economiche,
finanziarie e gestionali, testimoniate da un giro d'affari di
oltre 12.000 miliardi in questi
due settori, la cooperazione
mette in campo una ricca ed
articolata base sociale costituita
da oltre un milione di produttori agricoli ed un milione e mezzo di consumatori associati.
Con queste premesse, il Fincooper su incarico di un gruppo
di cooperative e di consorzi aderenti alla Lega ha precisato la
sua offerta, fino al limite massimo di 600 miliardi, per l'acquisizione della SME, riservandosi di concordare con l'IRI, in appositi incontri, le condizioni, i termini, le modalità di
pagamento e tutte le altre clausole contrattuali.
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asforrnazione continua —111"11.1111111W
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-111111",„
904
roo-cluraCvs,
Gli initerliocutori
più di reti
Quello che soprattutto tengono a precisare i cooperatori bresciani è il fatto che que
sta organizzazione non è mai
stata una bandiera politica
dei comunisti o dei socialisti,
In un primo momento tutto
ciò può sembrare una contraddizione: la matrice di sinistra della cooperativa è infatti evidente, ma lo scopo di
tutti coloro che vi lavorano
all'interno è quello di consolidare il rapporto anche con i
consumatori in nome di obiettivi generali.
Il vecchio spaccio, ad esempio, non è mai stato strumento diretto di propaganda
' politica: foto, manifesti, slogans non sono mai apparsi
sui muri dei negozi per non
creare nessuna incrinatura
con i compratori. Campagne
per appoggiare questo o quel
partito la cooperativa non le
ha mai fatte, rispettando
quel principio originario che
la sorregge: aiutare i meno
abbienti, "rossi" o "bianchi"
che siano, nel soddisfare un
loro bisogno primario, qual
è l'alimentazione.
soci e
gli alleati
Le uniche campagne, che ha
condotto la cooperativa, sono state rivolte a diffondere i
vari aspetti e le funzioni del
sistema cooperativistico, in
modo da aumentare sempre
più il numero dei soci.
Intorno al 19501a cooperativa strinse rapporti di ferro
con il mondo scolastico. Nella scuola i ragazzi furono invitati a comporre dei temi, i
migliori dei quali furono poi
premiati, che illustrassero i
principali periodi dell'Assocíazionismo cooperativistico.
L'organizzazione delle "vacanze familiari" fu un altro
momento per divulgare le
caratteristiche della cooperativa. Attraverso gite, il cui
costo era particolarmente
vantaggioso, si cementava
tra l'altro l'aggregazione fra
tutti i soci.
Si distribuiva gratuitamente
un periodico con diversi articoli che informavano sul lavoro della cooperativa, e,
fatto veramente importante,
si pubblicava anche il bollettino dei prezzi, che così rimanevano bloccati per diversi mesi.
E, se da un Iato questo poteva favorire la concorrenza,
che si orientava in base al
bollettino magari diminuendo i propri prezzi, dall'altro
la cooperativa aveva il merito di rendere trasparente e
quindi estremamente onesta
la sua politica di vendite.
Le fusionii:
ancs Era forti
L'ultimo atto, che ormai risale ad una quindicina di anni
fa, della cooperativa di Brescia fu la fusione con quella
di Cremona e, nel 1983, l'unificazione definitiva nella
Coop Lombardia.
Il processo di unione fu piuttosto lento — durò infatti
circa tre anni — perché si
presentarono diversi problemi da risolvere. Innanzitutto
la modifica della vecchia rete
di vendita con una più moderna e, poi, l'inserimento
della propria organizzazione
ed amministrazione in un
organismo più ampio.
L'operazione si può dire sen-
z'altro riuscita perché oggi la
cooperativa bresciana costituisce certamente un peso rilevante dal punto di vista economico nella città.
Tanto tempo è passato, tanto sì è fatto da quel lontano
1904, quando si è messa in
moto questa colossale ed
importante struttura, eppure
gli uomini della cooperativa
"dentro" non sono certo
cambiati, i sacrifici, i giorni
passati su migliaia dì carte,
gli accordi decisivi, i problemi sempre incessanti: tutto è
servito per rendere "pi ù grande" iI mondo cooperativistico.
11 supermercato di via
Veneto. A lato: trasloco di salariati agricoli
alla fine degli anni quaranta .
Sopra: nella lunga storia della cooperazione
di consumo bresciana
anche un grave attentato di marca fascista. La
foto documenta i danni
provocati dall'esplosione di una bomba al supermercato Coop di
Viale Venezia nel 1974.
Scon3parso Giulio Cerreti per
16 anni presidente deHa Lega
3
Il Fincooper, altresì mantiene
ferme le riserve già espresse, circa la procedura seguita che non
ha messo tinti i gruppi interessati all'acquisizione della SME,
nelle stesse condizioni.
Il Comitato di Direzione ribadisce che l'offerta presentata dal
Fincooper deve intendersi aperta ai più diversi contributi,
alleanze, integrazioni con il
mondo della cooperazione e
dell'associazionismo ed anche
con gruppi industriali privati.
Con questa iniziativa le cooperative portano elementi di chiarezza e di trasparenza in una
vicenda nella quale rischiavano
di scomparire gli interessi reali
dei produttori agricoli, dei consumatori, dell'autonomia e indipendenza del nostro Paese in
settori di importanza strategica.
Il Comitato di Direzione della
Lega ribadisce altresì che non
può confondersi, con un malinteso senso di autonomia dell'imprenditore pubblico, la dismissione di interi comparti
strategici, che deve essere decisa
a livello politico istituzionale
con procedure trasparenti.
In questo ambito il metodo seguito dalla trattativa privata
svolta in gran segreto senza
contestualmente coinvolgere i
produttori associati in cooperativa non può essere esente da
pesanti critiche e pone problemi di regole e procedure adeguate da adottare per il futuro.
Il Comitato di Direzione
della L.N.C.M.
Il 19 giugno è scomparso Giulio Cerreti, che dal
1948 al 1963 è stato presidente della Lega nazionale delle cooperative e mutue.
Come è stato ricordato nel comunicato di condoglianze e nel manifesto della Presidenza della Lega "Giulio Cerreti è stato per 16 anni artefice
intelligente ed appassionato della ricostruzione
del movimento cooperativo in Italia dopo la Liberazione",
L'azione di Cerreti si svolse in un periodo difficile
della storia politica cd economica del nostro paese, e si concretizzò nella ricostruzione di una forte
e unita Lega nazionale.
Giulio Cerreti nacque a Sesto Fiorentino nel 1903
e a i 4 anni fondò il primo circolo giovanile socialista della sua città.
Nel 1921 Fu tra i fondatori del Partito comunista,
fu costretto poi ad emigrare in Francia per sfuggire alle persecuzioni fasciste. Continuò a svolgere
attività politica e fu responsabile del Comitato
internazionale di aiuto al popolo spagnolo durante l'aggressione'd i Hitler e Mussolini alla Repubblica spagnola. Arrestato nel '40 in Danimarca
riuscì a rifugiarsi in Unione Sovietica. Rientrato
in Italia alla fine della guerra ven ne eletto più volte
deputato e poi senatore. Nel terzo governo De
Gasperi, 1947, ebbe l'incarico di Alto commissario per l'alimentazione. Ha pubblicato numerosi
volumi di storia e di memorie.
A Varese la "Giornata dei capi negozio"
Tutti i capi negozio delle 180 cooperative di consumatori della Lombardia sono stati
invitati a partecipare alla prima "Giornata dei capi negozio" organizzata <dall'Associazione lombarda cooperative di consumatori.
L'incontro si è svolto al Centro congressi della Camera di Commercio di Varese "Villa
Ponti", ed è stato aperto da una relazione di Enrico M igliavacca, presidente dell'Associazione lombarda, che nel ricordare i positivi risultati conseguiti in questi anni dalle
Coop lombarde_ ha sottolineato che sono il frutto di scelte coerenti e adeguate, ma anche
del contributo dei lavoratori Coop. Il capo negozio in particolare ha il compito
quotidiano di conseguirei risultati aziendali rispondendo il più compiutamente possibile
alle esigenze dei soci e dei consumatori. Giorgio Vozza, vice presidente dell'Associazione, ha illustrato i piani strategici che vedono un ruolo specializzato affidato a tutte le
cooperative: la Coop Lombardia, la più grande cooperativa di consumatori della
Lombardia, dovrà curare lo sviluppo della presenza dei supermercati Coop (ma anche
dei centri commerciali) nella regione, altre cooperative, da sole o unendo le forze e le
professionalità, dovranno sviluppare la presenza
dei negozi a servizio completo nei quartieri delle
città e nei centri delle province lombarde.
Gli interventi dei capi negozio hanno evidenziato
l'esigenza di un costante c puntuale aggiornamento professionale, con sorsi di formazione, per non
restare fermi o arretrare in un settore che dimostra
una dinamicità crescente. Erano presenti anche
Antonio Bertolini e Sergio Ferrario, presidente e
vice-presidente della Coop Lombardia. Bertolini è
intervenuto per sottolineare l'importanza della
funzione svolta dal capo negozio e per illustrare i
piani di adeguamento e di rinnovo del magazzino
che distribuisce le merci a tutte le cooperative
lombarde.
La manifestazione si è conclusa con un pranzo
Una sosta dei lavori a Villa
nelle ex-scuderie della Villa Ponti, oggi diventate
Ponti
un elegante ristorante.
I succhi vanno bene in tutte le stagioni
Simonetta Salvini
-
1.111111
Però, attenzione: non pensate di
dover eliminare, soprattutto
d'estate, frutta fresca di stagione
Estate -sole, sole-caldo, caldoafa, afa-arsura, arsura-sete,
sete... e cosa bere?
Si dice facile come bere un
bicchier d'acqua", ma è poi
tanto facile bere un bicchiere
d'acqua, o siamo in genere
più invogliati da mille altre
cose, specie entrando in un
supermercato in un afoso
pomeriggio estivo?... Lo sali:
fale dei succhi di frutta è sicuramente molto attraente,
le confezioni ci mostrano bella frutta colorata e matura,
.frutta nostrana o di lontani
paesi tropicali: altre invece,
più fantasiose e più mirate a
colpire il consumatore, stilizzano il frutto e lo mostrano
bevuto con cannuccia, da un
altrettanto stilizzato sole q
bambino. E forse i genitori,
tirati per le braccia e i bordi
dei vestiti, si sono a volte
chiesti se il succo di frutta sia
q meno una buona scelta.
Ma parliamo dall'inizio: la
frutta. Sappiamo che dobbiamo mangiarla perché là
bene", contiene tante vitamine, sali minerali ed altre
sostanze utili già dal periodo
dello svezzamento, quando il
latte inizia a non essere più
sufficiente per coprire tutti i
fabbisogni del bambino: iniziano ad esserci maggiori richieste di vitamine, e laliut ta
è sicuramente un alimento
indispensabile per sopperire
a questi bisogni, in quanto
particolarmente ricca di vitamina A (albicocche, banane, cachi, meloni e pesche) e
di vitamina C (agrumi, ,fragole, lamponi e mirtilli).
Anche la fibra, parte indigeribile costituita da cellulosa,
emicelltdosa e pectina, è un
importante "ingrediente" della frutta, specie se mangiata
cosi com'è, cioè con buccia e
tutto: aiuta la funzionalità
intestinale. Non sono poi da
trascurare i sali minerali e gli
acidi contenuti nella frutta:
l'insieme di questi contribuisce a mantenere in equilibrio
i liquidi del nostro organisino.
Dal punto di vista calorico la
,fruttalbrnisce dalle 20 alle 60
calorie, per ogni 100 g di sostanza ingerita, date soprattutto dagli zuccheri, in quanto proteine e grassi sono
quasi assenti. Ma vediamo
ora di capire cosa sono i succhi di frutta e se possiamo
considerarli alla stessa stregua del frutto di partenza.
Bisogna per prima cosa distingtiere:
- succhi di frutta a base di
succo e polpa di frulla
- succhi di frutta o nettari a
base di succo di concentrato
di frutta (sono quelli che in
genere si presentano più liquidi e limpidi).
Questa è l'etichetta "tipo" di un succo di frutta:
oppure succo e purea
purea
acqua
zucchero
acidificante: acido citrico
antiossidante: acido L ascorbico
fruna...% minimo (può variare da 40 a 55% Peri succhi di
albieo•cal che hanno in genere una percentuale di, frutta del 40%
il primo ingrediente è l'acqua, e la frutta è al secondo posto).
pastorizzato (questa scritta non sempre compare,)
omogeneizzato (questa scritta non sempre compare)
data di scadenza del prodotto (indicata con mese ed anno)
contenuto in ml
e poi . tutte le scritte che devono essere presenti sulla confezione,
COME' il nome del produttore. Per i succhi a base di succo
concentrato, compare in genere solo la scritta: a base di succo
concentrato dì... ed a volte "non zuccherato" oppure "in acqua
naturale".
Gli ingredienti
e le vitamine.
E quello
che potete
fare in casa
Vediamo ora l'etichetta. Il
primo ingrediente è in genere
la frutta: deve rappresentare
almeno il 40% del volume
totale del prodotto, nei succhi di polpa e succo. Nelle
bevande a base di succo concentrato non compare in genere la percentuale di frutta
contenuta.
Il secondo ingrediente è l'acqua, seguita dallo zucchero
ed in genere da un acidificante (acido carico) ed un antiossidante (acido L ascorbico, cioè vitamina C). Acqua
e zucchero non sempre sono
presenti nei succhi a base di
concentrato. Acido citrico e
acido L ascorbico sono sostanze innocue: vengono aggiunti per facilitare la conservazione del prodotto: è
noto infatti che un prodotto
acido si conserva più facilmente e l'antiossidante evita
le reazioni con molecole di
ossigeno presenti nel succo.
La conservazione viene comunque garantita dal pro-
cesso di pastorizzazione (Io
stesso usato per il latte): viene attuato per ottenere la distruzione soprattutto di Lieviti e muffe, in quanto è molto
difficile che nei succhi, data
la loro acidità, siano presenti
batteri.
Questo processo porta purtroppo sempre ad una se pur
lieve perdita di vitamine: facciamo quindi attenzione: il
succo di frutta è un buon
prodotto, può tranquillamente essere dato ai bambini, ma
non deve assolutamente sostituire la frutta fresca.
Un succo di frutta ancora
più sano si può ottenere in
casa, con una apposita centrifuga: il succo va bevuto
subito, in modo che non si
distruggano le vitamine presenti.
Questa è un'ottima soluzione
anche per chi ha problemi di
linea: con il caldo è infatti
facile bere un litro di succo
come se niente fosse, ma se si
consuma una bevanda zuccherata è facile superare la
quantità di calorie consigliate.
Questa è la composizione
media di un succo di frutta
(per 100 ml).
Marche
confezioni
e prezzi
La tabella I riporta i prezzi di
alcune marche di succhi di
frutta, raggruppati a seconda
del tipo di confezione: le più
comuni sono quelle da 125 g
(bottigliette di vetro) in genere 6 per confezione: da qualche anno a questa parte si è
inziato a confezionare i succhi anche in "tetra brick",
confezione simile a quella del
latte, con capacità di I/ 5 di
litro (=200 ml) venduti a
gruppi di 3 o 4. Spesso nella
confezione è 'incorporata"
una cannuccia, e questo invoglia al consumo immediato del prodotto, o alla sua
scelta in occasione di gite all'aperto.
Le confezioni più economiche sono sicuramente quelle
di tipo fa migliare, da 1 litro o
da 700 mi, in genere in bottiglia di vetro: è quindi consigliabile scegliere a parità di
prodotto, la soluzione più
conveniente, ricordandosi di
gettare il vuoto nei contenitori per il recupero del vetro.
In effetti per le scampagnate i
"tetra brick" sono più pratici,
ma cerchiamo di pensare anche all'ambiente e quindi riportiamoli con noi fino al
primo cestino dei rifiuti!
Prezzi succhi di frutta:
media delle diverse confezioni
zuegg
yoga
valfnitta
pimmi
gù
derby
2
del monte
o
coop
21.)
colibrì
acqua g. proteine g. lipidi g. glucidi g.
84,5
0,3
0,1
14,5
energia Kcal
56
n.
0 500 100 1500 2000 2500
* calcolato sui soli succhi di frutta a base di succo e polpa.
Confronto succhi di frutta
Poli
succo concentr.
lx 1000
Santal
45-50
45-50
45-50
s.+polpa/s. conc.
s.-f-polpa/s. conc.
succo concentr.
3x200
lx1000
I x 1000
Salina
succo concentr.
I x 1000
3x200
I x 100
45-50
Suniand*
lx1000
lx 1000
succo e polpa
succo e polpa
6x125
1)(700
40-50
40-50
Valfrutta
succo concentr.
succo cone. fr. trop.
3x200
lx1000
3x200
succo concentr.
s. conc. fr. tropic.
succo e polpa succo e polpa
succo concentr. 6x125
I x700
3x200
succo e polpa
succo e polpa
6x125
1x700
42-50
42-50
succo e polpa
succo concentr.
6x 125
3x200
40-50
6x125
3x200
1x700
Del Monte
succo e polpa
succo concentr.
Derby
Dole
Colibrì
Coop*
Gò
succo e polpa
Jaffa
succo concentr,
succo concentr. 1 x1000
succo conc. pera
succo conc. altra fr.
lx700
lx700
Lindavia
% Frutta
succo e polpa succo e polpa succo e polpa
succo e polpa
succo e polpa
succo e polpa
Nome prodotto
Aranca
Billy
AL_
Tipo
Capacità
6x125 3x200
I x700
Tipo
spremuta agrumi
succo in acqua
succo in acqua
succo e polpa succo e polpa
nettare fr. tropic.
nettare fr. tropic. Capacità
6x 170
3x200
lx1000
6x125 1x700
6x 15 I x700
Nome prodotto
Pimmi
% Frutta
40-50
40-50
50
50
Yoga
40-50
Zuegg
lx 1210
30-60
* Sulla confezione è riportata la composizione dei principi nutritivi.
40-50
40-50
40-50
fino a 90
fino a 90
4
Simona Gioia Roberto La Pira
-
Il ricorso a creme, olii e unguenti vari durante l'esposizione al sole, è ormai diventato un rito obbligato per
lutti gli individui di carnagione chiara che, dopo 1I
mesi di vita cittadina, approdano in estate sulle assolate
spiagge della nostra penisola.
La pubblicità .di questi prodotti sovente lascia spazio ad
una serie di illusioni che non
trovano poi un riscontro nella realtà. Diventa quindi importante fare una verie di
considerazioni chiarificatrici.
Il primo elemento da sonolineare è che le creme, in genere, non hanno la funzione di
aumentare il livello dell'abbronzatura, ma si prefiggono semplicemente lo scopo
di proteggere la pelle, permettendo un periodo di permanenza maggiore sotto i
raggi del sole senza rischio di
procurarsi scottature varie.
Ma facciamo un esempio
pratico.
Se senza l'ausilio di alcun
prodotto, la pelle di una persona può sopportare i raggi
del sole per un tempo massimo di I ora, senza subire
danni di rilievo, ricorrendo
ad una crema solare con un
indice di protezione 3, il
tempo massimo di esposizione si allunga sensibihnente arrivando anche a 3 Ore. In
pratica con la crema Si ha la
possibilità di trascorrere un
tempo più lungo in spiaggia
sotto il sole, ottenendo lo
stesso risultato abbronzante
di I ora di sole preso senza
ricorrere ai cosmetici. È
quindi importante, quando
si acquista un prodotto per
difendersi dai raggi del sole,
leggere attentamente qual è
l'indice di protezione.
In genere gli olii hanno un
indice basso, intorno a 2-3 e
non sono adatti alle carnagioni molto chiare, il latte o
le creme invece, rispettivamente con indice di protezione medio di 3-4 e di 5-6,
assolvono meglio a tale scopo.
Naturalmente la scena di
abbronzarsi senza ricorrere
ad alcun cosmetico, oppure
quella di spalmarsi con unguenti, olii e creme di vario
tipo e genere, è estremamente soggettiva e dipende da diversi fattori.
Gli elementi di riferimento
sono in genre: il tipo e la sensibilità della pelle, i tempi di
esposiziOne medi giornalieri,
gli orari di esposizione (mattino, sera, pomeriggio) e la
zona delle vacanze (mari,
monti, paesi mediterranei o
tropicah).
Contrariamente a quello che
si è soliti pensare, non esiste
un parametro unico di riferimento per la definizione dei
fattori di protezione. Può
succedere quindi che l'indice.
di protezione 3 della marca
"4" corrisponde all'indice 6
della marca "iro all'indice 8
della marca "C".
Una situazione confusa che
non facilita certo le scelte del
consumatore. La cosa migliore forse sarebbe quella di
indicare chiaramente in etichetta il tipo di pelle a cui è
destinato il prodotto, i tempi
di esposizione da seguire e
altre notizie utili,
Creme e abbronzanti. Una scelta per non scottarsi
fintkella
he parsione
Se qualcuno
ama
l'abbronzatura
metropolitana
Durante i mesi che precedono le vacanze estive, nei centri di bellezza il numero di
persone che desiderano sottoporsi ad un trattamento dì
raggi UV per acquistare un
po' di tintarella, aumenta
sempre di più soprattutto tra
il pubblico maschile.
Negli anni passati si è discusso molto sui rischi a cui andavano incontro gli appassionati dell'abbronzatura artificiale e molte riserve non
sono del tutto risolte.
Secondo un'indagine svolta
recentemente dalla Food and
Drugg Administration americana, su una serie di lampade UV ad alta pressione
adoperate nei centri di bellezza, un solo modello è risultato non emettere in mo-
do assoluto raggi UVE ritenuti pericolosi; tutte le altre
lampade, secondo il test, emettono, anche se in misura
diversa una parte di raggi
nocivi.
Una conclusione che deve
fare riflettere.
Conviene comunque avvicinarsi con molta attenzione a
questi strumenti, perché non
esiste nessuna normativa eu- ropea in materia e le apparecchiature sovente non dispongono di dosatori di emissione.
Risulta comunque sempre
conveniente far precedere
qualsiasi tintarella artificiale
dal parere di un dermatologo.
Alcuni accorgimenti di carattere generale per gli amanti dell'abbronzatura metropolitana esistono e conviene
tutto sommato rispettarli. P
opportuno infatti:
— usare sempre gli occhiali
protettivi;
— non esporsi alla lampada
se si impiegano abbronzanti
o sostanze a base di psoralene;
— non applicare sul corpo
deodoranti, creme, o altri cosmetici prima del trattamento;
— evitare di fare bagni o
docce prima dell'esposizione
perché asportano lo strato
protettivo di grassi che ricopre il corpo;
— rispettare rigorosamente
tempi di esposizione fissati
dai fabbricanti o dal medico;
rivolgersi immediatamente al medico se si notano alterazioni della pelle.
Non fate
i fanatici:
dalle 11 alle 16
niente spiaggia
Anche i più sfrenati amanti
dell'abbronzatura non possono pensare di restare al sole ore, Ore e ore, pena la
completa disidratazione. Gli
orari più saggi, da seguire per
scurirsi bene e favorire una
tintarella durevole, sono dalle 9 alle l I del mattino e dopo le 16 del pomeriggio,
mentre è totale il divieto di
prendere sole dalle 11 alle 16,
soprattutto se ,immobili,
quando il sole invia i suoi
raggi in modo verticale ed è
perciò più povero di radiazioni ultraviolette (quelle ad
altissimo potere abbronzante); scalda di più, favorendo i
colpi di sole, ma abbronza di
Chi si
abbronza
chi si arrossa
chi si brucia
C'è chi prende colore facilmente, chi arrossa violentemente e chi brucia dolorosamente; il sole esercita la sua
azione, in modo più o meno
piacevole, secondo i tipi di
pelle, ma per tutti, la parola
d'ordine è prudenza.
Infatti, accanto ad un'azione
benefica (attiva la formazione di vitamina D, fissa il calcio nelle ossa, è un'efficace
cura delle malattie della pelle) il sole è anche responsabile di far invecchiare in modo
irreversibile e precoce la pelle, di provocare eritemi, ustioni, macchie, lesioni cutanee, dermatiti e addirittura
alterazioni cellulari.
Ma come reagisce la pelle di
fronte a questi pericoli nascosti nei minacciosi e dorati
raggi solari? Con l'abbronzatura che, prima di essere un
fattore estetico, è la naturale
difesa dell'organismo provocata dalla melanina, che si
trova alla base del derma e
che la luce del sole attiva facendola risalire in superficie.
Il problema è che non tutti
producono la stessa quantità
di melanina e manifestano le
stesse reazioni di fronte alle
meno.
Inoltre, l'indispensabile uso
delle creme protettive deve
essere costante, rinnovato ad
ogni ora, in particolare durante i primi tre giorni di vacanza che sono quelli in cui si
forma la base dell'abbronzatura.
È buona regola spalmarsi un'ora prima di andare in
spiaggia, per dare agio alla
pelle di assorbire il prodotto,
iI cui indice di protezione deve essere sufficientemente elevato (da 6 a 9) nei primi
giorni decrescendo poi (da 3
,a 5) nei giorni successivi.
Le stesse accortezze valgono
nel caso si decida di stare all'ombra o quando il cielo è
coperto, perché una buona
quantità di UV riesce sempre
a oltrepassare la barriera delle nubi.
Non bisogna poi risparmiare
in creme e lozioni nei punti
più delicati ed esposti del
corpo quali: i1 naso, gli zigomi, il seno, le gambe e le
spalle.
irradiazioni solari. Tra le pelli bianche si possono individuare tre gruppi e tre ordini
di comportamento: quelle
che si abbronzano facilmente (colorito bruno, olivastro
o anche chiaro ma non roseo); le carnagioni di tipo
nordico (facili ad arrossarsi
ma non a scurirsi) e quelle
ipersensi bili che tollerano
poco il sole e non si abbronzano mai.
Le pelli mediterranee, - che
sono le più robuste, possono
esporsi fin dal primo giorno
anche 20 minuti (meno se si
fa dello sci nautico o ci si
trova in barca) arrivando a
un'ora il terzo giorno, sempre con l'ausilio di prodotti
filtranti. È bene sapere comunque che ore ed ore trascorse sotto il sole cocente
non aiutano ad abbronzarsi,
perché la melanina ha un
tempo massimo di produzione di 45 minuti.
Deve avere invece il buon
senso di preferire l'ombra,
chi possiede pelle lattea (con
capelli rossi) poverissima di
melanociti, mentre rischiano
il colpo di sole le chiare (con
capelli castani) che arrossano
solo leggermente con un lieve accenno di doratura.
Inoltre, sopporta di più il soie la pelle grassa di quella
secca e la pelle mista mostra
una buona resistenza in generale ma richiede particolare attenzione in alcuni punti
a rischio come il seno.
Per evitare il rischio di screpolature alle labbra, di solito
poco considerate, conviene
fare abbondante uso di burro di cacao.
Gli occhi, invece, vanno sempre protetti con occhiali da
sole, magari prescritti da un
oculista. Inoltre, sulla spiaggia, le miopi faranno bene ad
evitare di portare lenti a contatto che potrebbero sporcarsi e provocare irritazione;
meglio sostituirle con occhiali da sole graduati.
Se, ugualmente, nonostante
tutte le precauzioni, ci si brucia, si deve ricorrere subito
ad una crema specifica antibruciatura fuggendo il sole
fino a sicura guarigione.
Devono stare, però, sempre
all'erta coloro i quali sono
ricorsi a medicamenti contenenti sulfamidici, cortisonici,
antibiotici, antireumatici,
diuretici, tranquillanti che
sono fotosensibilizzanti e portatori di macchie persistenti.
Lo stesso discorso vale per le
donne che usano la pillola.
Qualche conci o perché le vostre ferie amano distensive
Se fate un viaggio in auto
preparate adeguatamente la
vostra macchina
Per le piante che lasciate a
casa c'è qualche precauzione da
prendere per non trovarle
stecchite
En quanto a cibi e bevande
evitate gli eccessi
n E per la difesa dal sole potete
farvi il vostro olio abbronzante
Tante preesnalionfi
per urll Vin O
in automobile
Le pfiante
con D'effetto
È tempo di vacanze ed è giunto il momento di dedicare
all'automobile qùalche attenzione in più dell'usuale, anche se
è buona norma tenerla sempre in ordine. Se ci piantasse per
strada proprio in questo periodo potrebbe però anche rovinarci le ferie.
La prima cosa da fare è assicurarsi che siano a posto i "livelli",
da quelli dell'olio motore, freni e cambio a quello del liquido
di raffreddamento. A quest'ultimo occorre dedicare una attenzione particolare e tener conto che se, come è probabile,
contiene antigelo, dopo due anni perde le sue caratteristiche
che sono contemporaneamente anticongelanti e antiebollizione.
Un'occhiata particolare dovrebbe essere data alle condizioni
del radiatore e dei vari manicotti per accertare che non vi
siano perdite. Un buon lavaggio del radiatore (un potente
getto d'acqua rivolto dall'interno del cofano motore verso
l'esterno risponde bene alla bisogna) è garanzia per il suo
migliore funzionamento.
Un controllo dell'efficienza dei freni e una loro eventuale
revisione è assolutamente necessaria; altrettanto si dica della
frizione che nei lunghi viaggi estivi, con la possibilità di
incappare in code e rallentamenti, è sollecitata più del solito.
Di assoluto rigore, prima della partenza per le vacanze, un
attento controllo delle condizioni dei pneumatici, tenendo
conto che quel millimetro di battistrada richiesto dalla Legge
è garanzia contro possibili multe ma non assicura una buona
tenuta di strada specie su terreno bagnato. Meglio sostituirli
se il battistrada appare consumato e, soprattutto, se sui fianchi appaiono tagli o rigonfiamenti. E bene ricordare che in
estate, specialmente se si viaggia a pieno carico, è opportuno
che la pressione di gonfiaggio sia di una atmosfera superiore a
quella prevista dal libretto di istruzioni.
Non è fuori luogo un controllo dello stato di usura delle
spazzole del tergicristallo ed una loro eventuale sostituzione,
perché non è improbabile che, nonostante la stagione, si
incappi in temporali.
Qualche volta viaggiare sotto la pioggia d'estate può essere
piacevole, specie se la nostra vettura, com'è la stragrande
maggioranza dei casi in Italia, è sprovvista di impianto di
condizionamento. È bene comunque tener conto della necessità che l'abitacolo sia ben ventilato e che la ventilazione deve
essere regolata in modo che sia il pilota a viaggiare nelle
condizioni migliori.
Se durante il viaggio vi dovesse capitare dì dover lasciare
l'auto al sole, tenete conto che con i finestrini chiusi la temperatura dell'abitacolo può salire sino a 57° C. Meglio quindi
lasciare i finestrini parzialmente aperti in modo da consentire
un ricambio dell'aria. Se i pneumatici sono, come dovrebbero
essere, in buone condizioni, non preoccupatevene più di tanto: non è qualche ora di esposizione che può danneggiarli.
Se avrete preso prima della partenza le piccole precauzioni
elencate e avrete dato anche una controllata all'efficienza
dell'impianto elettrico e delle sospensioni, non dovreste avere
spiacevoli sorprese. Buon viaggio, dunque, e sulle strade
sempre e comunque: prudenza.
Fernando Strambaci
A prima vista sembrano
granelli di sale da cucina.
Sono invece i famosi polimeri idrofili di sintesi, con cui gli
israeliani hanno trasformato
ampie fette di deserto (Kibbuz) in un giardino. Inseriti a
strati nel terreno secondo le
giuste proporzioni, durante
l'irrigazione ciascuno di questi granuli assorbe una quantità d'acqua superiore di ben
settecento volte al proprio
peso.
Successivamente questa preziosa riserva viene fatta filtrare goccia a goccia, così da
garantire un'umidità costante alle colture.
In dosi domestiche questi polimeri amanti dell'acqua pare
siano utili anche alle piante
d'appartamento che non possono andare in vacanza. E in
commercio si trovano confezioni con tutti i suggerimenti
per usarli correttamente.
Ci sono però ricette più tradizionali e altrettanto efficaci
per evitare alle nostre piantine di morire di sete.
Occorre prima di tutto recidere fiori e boccioli in modo
da ridurre la richiesta idrica
delle piante.
3eTe e manffl.
ad il
SCEZZ
esagerare
Dopo una irrigazione abbondante si avvolgono in
giornali o torba impregnati
d'acqua i vasi, riunendoli tutti davanti a una finestra esposta a nord.
Altra possibilità. Dopo aver
bagnato bene le piante ricoprirle con un sacchetto di
plastica fissato al bordo del
vaso, in modo da creare un
"effetto serra" in formato ridotto.
Infine si può ricorrere al vecchio metodo dei vasi comunicanti, utile se il "bosco" di
casa è composto da molte
specie.
Si pone un secchio d'acqua
in una posizione leggermente
rialzata rispetto ai vasi e si
collegano i diversi contenitori con tanti stoppini da lampada che trasmettono la necessaria dose d'umidità a ogni pianta.
Tutti sistemi buoni. Ma la
cura migliore è però quella di
sempre: portare tutto il "vivaio" in cortile o in un angolo ombreggiato di un giardino e trovare una persona
gentile che si occupi di bagnare periodicamente i vasi.
Marta Isnenghi
Con il grande caldo comincia la grande sete. Tutti sudano, sia
chi è rimasto in città che chi è partito peri mari e per i monti.
L'elevata quantità di acqua e di sali minerali eliminati attraverso l'epidermide deve essere ricostituita. Ed è così che acque
minerali, bibite gasate, succhi, tè e caffè freddi popolano le
nostre giornate.
Ciò è un bene o un male? Che si debba bere più abbondantemente è vero, ciò che è discutibile è come e cosa bere. La
prima regola è evitare gli eccessi qualunque sia la bevanda in
questione. La seconda è evitare prodotti ghiacciati che possono causare congestioni anche violente allo stomaco. Il consiglio è quello di consumare le bevande molto fredde a piccoli
sorsi.
Per ciò che concerne il cosa bere, il mercato offre prodotti per
tutti i gusti: innumerevoli marche di acque minerali gasate e
non, illimitati tipi di bibite di fantasia, succhi e nettari di
frutta, tè freddo pronto all'uso, birra e sciroppi per la preparazione di bevande fresche.
Qualche consiglio: tra le acque minerali preferire quelle non
addizionate di acido carbonico. Ricordare che tè e caffè,
anche se freddi e dissetanti, contengono sostanze nervine e
sono quindi eccitanti per il sistema nervoso, mentre la birra è
alcoolica; una lattina contiene più alcool di un bicchiere di
vino.
Preferire i succhi di frutta alle bibite. Ottimi sono i succhi e le
spremute preparate in casa con le diverse qualità di frutta che
maturano in questo periodo. I frullati, quasi un nutriente
spuntino, possono essere diluiti con acqua o latte per ottenere
bevande dissetanti. Per chi non ha tempo e voglia vi sono poi i
prodotti industriali; il loro consumo è in costante aumento
anche se è ancora lontano dalle quantità consumate in altri
paesi. La composizione dei succhi è molto variabile: il componente più importante è l'acqua, seguita dagli zuccheri,
principalmente glucosio e fruttosio. Gli acidi organici conferiscono il caratteristico sapore acidulo mentre molto rilevante è
l'apporto in sali minerali e vitamine.
Le bibite, siano esse a base di succo di frutta, come aranciate o
limonate, con il nome di un frutto da cui però non si estrae il
succo, come cedrate e chinotti, oppure acque toniche, gassose, cole ed apertivi analcolici, contengono solo acqua, zucchero, anidride carbonica ed eventualmente coloranti ed aromatizzanti 11 loro valore nutritivo è dato solo dal saccarosio
presente di cui in generale è meglio non abusare. Della "gasatura", dei coloranti e degli aromatizzanti, potremmo volentieri fare a meno.
E nutrirsi? Soprattutto per chi resta nell'afa cittadina nutrirsi
d'estate è un problema. L'appetito sembra scomparire insieme alla voglia di cucinare. Chi è in vacanza invece eccede nelle
libagioni, inframmezzando pasti già abbondanti con ogni
sorta di snacks. Quindi anche se tutti o quasi conoscono le
regole per mantenersi in buona salute, un ripasso non farà
male.
L'orario dei pasti principali deve essere rispettato e si deve
evitare il consumo continuo di dolci, gelati e merendine. La
colazione del mattino, spesso trascurata dai bambini e quasi
6
N
ilassate
o
a cura di
Lidia Lommi
Interno
Anche la Lega vuote l'Europa
a La Lega ha aderito alla manifestazione promossa dal Movimento Federalista il 29 giugno a Milano per chiedere la ratifica
dell'Unione Europea. A nome dei tre milioni e mezzo di soci
delle cooperative associate hanno portato l'adesione della Lega
Onelio Prandini e Umberto Dragone della presidenza nazionale, Rinaldo Ciocca e Sergio Soave della presidenza lombarda.
Una cooperativa di ristorazione della Lega, la GCM (Gestione
Cooperativa Mense) ha organizzato al parco un posto di ristoro
per i partecipanti alla manifestazione.
La cooperazione nel settore zootecnico
® Duecentocinquantamila bovini e quasi trecentomila suini
macellati sono il principale dato di attività del Conazo, il
consorzio nazionale zootecnico della Lega.
Un'attività che si aggiunge ai servizi di consulenza e di acquisti
collettivi svolti dalle cooperative zootecniche della Lega a vantaggio degli allevatori soci. Il fatturato diretto di Conazo è stato,
nel 1984, di 87 miliardi, ma le merci collocate sul mercato
nazionale e all'estero hanno raggiunto la ragguardevole somma
di 198 miliardi. Conazo è una delle nuove strutture consortili
della cooperazione agricola che stanno contribuendo a un
rapido sviluppo della Lega in un'area economica nella quale era
fino a pochi anni fa relativamente marginale.
Il piano di ristrutturazione della
Cooperazione Agricola
E L'Associazione Nazionale delle Cooperative Agricole della
Lega ha deciso recentemente di avviare con decisione un programma di ristrutturazioni e concentrazioni aziendali che dovrebbe portare nel giro di pochi anni una completa trasformazione del panorama cooperativo nelle campagne. Migliaia di
aziende verranno fuse per dar vita a una rete di cooperative più
grandi, dotate di maggior potere contrattuale, con un processo
di razionalizzazione simile a quello realizzato dalle cooperative
di consumo a partire dal 1970.
Le cooperatrici a Nairobi
n Il "settore donne" e il "dipartimento esteri" della lega partecipano alla Conferenza mondiale di Nairobi su "Uguaglianza,
sviluppo, pace" a metà luglio portando alcune proposte:
promuovere lo scambio di esperienze lavorative e tecnico
professionali tra cooperatrici italiane e donne dei paesi in via di
sviluppo;
— organizzare cicli di formazione specifici per sviluppare l'autogestione tra donne;
promuovere cooperative o imprese associate composte in
prevalenza da donne nei paesi in via di sviluppo.
011fted "Ipenleo"
se avete piaghe
e anche scotraturce
evitata dagli adulti, deve essere completa e variata. Sono da
preferire latte, yogurt, pane burro e marmellata e frutta fresca.
La vacanza può essere una buona occasione per acquisire
un'abitudine, quella della prima colazione, troppo spesso
disattesa.
Durante i pasti principali limitare l'uso di fritture ed alimenti
grassi in genere. Privilegiare la preparazione di piatti freddi,
spesso più digeribili e comunque più appetibili e di facile
preparazione. La verdura e la frutta devono essere consumate
in grande quantità per le loro caratteristiche di freschezza e
leggerezza ed anche perché la natura ne offre nei mesi estivi
una grande varietà.
Tenendo presenti queste regole fondamentali si può dare
libero sfogo alla propria fantasia e preparare insalate miste,
pomodori ripieni, frittate alle erbe e, perché no, le tradizionali
pastasciutte. Chi va al mare non dimentichi il consumo di
pesce, alimento nutriente e digeribile ma poco apprezzato dai
lombardi.
Durante la giornata pochi snack; evitare i prodotti molto
salati o molto dolci e preferire frutta in quantità e gelati.
Titti Casiraghi
L'Hipericum perforatum,
volgarmente chiamato Iperico, è pianta "magica". Erba
scacciadiavoli, erba solare,
deve essere colta a mezzogiorno del 24 giugno (però
voi potete coglierla ancora in
fiore fmo ad agosto). Le
sommità sono costituite da
fiori di un bel giallo oro, raggruppati in pannocchia terminale; le foglie opposte ovali sono perforate, lo si vede
guardandole attentamente
(ecco da dove deriva il nome
"perforatum"). Questi minuscoli fiorellini vi aiuteranno a
riconoscere te piante, come
pure potete avvalervi di un
altro elemento caratteristico:
i fiori spappolati tra le dita le
tingolo di un colore violaceo.
L'iperico è abbastanza comune dal mare ai monti,
predilige i bordi delle strade
(attenti a scegliere quello non
inquinato!!!) cresce a piccole
macchie.
L'avete individuato? Bene!
Allora dell'Iperico, nelle ore
centrali della giornata, coglierete le sommità fiorite, vi
serviranno per preparare un
olio balsamico di provata efficacia. Ogni tre giorni coglierete 50 grammi di sommità fresche di Iperico e le
metterete a macero in 100 gr
di olio di oliva, in un vaso di
vetro che lascerete al sole, agitando ogni tanto.
Al terzo giorno coglierete altri 50 gr. di Iperico (coraggio,
tanto siete in ferie!) che sostituiranno quello vecchio che
butterete dopo aver passato
l'olio per filtro. Ripetete l'operazione finché non otterrete un preparato di colore rosso mattone (altro elemento
che vi dice che non potete
sbagliarvi nell'individuare
l'Iperico). L'olio così preparato sarà utile per spalmare
piaghe, ustioni lievi e contusioni.
Non è tutto: l'olio di lperico è
la "base" per preparare un
ottimo olio abbronzante. Eccovi la ricetta.
a cura di
Vera Squarcialupi
La crisi della Coop francese
Olio abbronzante
di Iperico
a cento grammi di olio di
Iperico aggiungere:
5 gr. di malva estratto fluido
5 gr. di aloe estratto fluido
5 gr. dí elicriso estratto fluido
Questi ingredienti che potete
trovare nelle buone erboristerie costituiscono il "filtro"
per evitarvi le spiacevoli scottature.
Naturalmente valgono i consigli di sempre: prendete poco sole per volta, non abbiate
fretta di sfoggiare la "tintarella". Sarebbe opportuno che
alla vostra dieta estiva aggiungeste una discreta quantità di carote crude, preparate come più vi piace. Le carote sono ricche di vitamina A,
benefica per la pelle.
Se malauguratamente vi scottaste al Sole, un cataplasma
di carote finemente grattugiate spalmate sul corpo vi
porterebbero sicuro giovamento.
Coop Linneo
n Un articolo su Le Monde del 29 giugno parla della crisi della
Coop francese. La cooperazione di consumo francese è costituita da un insieme di diciassette società regionali, con una rete di
vendita di 5.554 negozi, tra i quali cinquanta ipermercati. 38.000
dipendenti e vendite per 31 miliardi di franchi.
Quali le ragioni di questa crisi che costringe la cooperazione
francese a vendere pezzi fondamentali del suo impero?
La contrazione del potere d'acquisto, che ha messo in crisi un
po' tutta la grande distribuzione — dice l'articolo di Le Monde
— ma anche i ritardi con cui la cooperazione di consumo ha
intrapreso i processi di modernizzazione della rete di vendita e
l'adozione di nuove tecnologie. La notizia, gravissima, merita
certo qualche riflessione più approfondita, anche in casa nostra,
e non mancheranno occasioni di riprendere l'argomento sui
prossimi numeri di "Quale Consumo".
La tassa per stranieri sul traffico in Svizzera
n Gli autoveicoli stranieri dovrebbero essere esentati dalla tassa
svizzera sul traffico pesante. Lo afferma uno studio dell'Università di Ginevra, commissionato dall'International Road Trasport Union, nel quale si dichiara che la tassa sul traffico
pesante è assimilabile a una tassa di circolazione la cui riscossione a carico dei veicoli stranieri, costituisce una doppia imposizione fiscale oltre che una discriminazione.
11 Consiglio federale svizzero dovrebbe ora trarne le necessarie
conclusioni ma sarà meglio che le autorità europee in ogni caso
glielo ricordino.
Le mele lustrate e lucidate
• In alcuni paesi europei le mele vengono sottoposte a un
trattamento "estetico"a base di etoxanin e di benomil, sostanze
che alcuni esperti considerano cancerogene o per lo meno
allergogene. Siccome ingeriamo già tante sostanze sospette,
non sarebbe almeno il caso di evitare quelle che servono solamente all'estetica?
Se lustrare le mele poteva andare bene per indurre Adamo ed
Eva al peccato, può andar meno bene invece per i consumatori
di oggi più impegnati nelle diete che nella ricerca dei frutti
proibiti.
Lampade alogene: le istruzioni solo in
lingue straniere
1!
-7
7
Estero
3 Chi ha paura di certe lampade alogene? Nesstino, forse,
- finché le indicazioni dei rischi nell'installazione e nell'uso saranno stampate in lingue che nulla hanno a che vedere con l'italiano, mentre ci sarebbero fondati motivi perché più di un timore
ci fosse.
Dunque, in Italia, fra le lampade alogene, se ne vendono alcuni
modelli prodotti in Europa per i quali sono indicati in cinque
lingue straniere — fuorché l'italiano — i pericoli di esplosione,
con conseguenti menomazioni corporali e danni materiali se
non si rispettano certe norme di installazione, certi limiti di
temperatura, certi contatti con le mani.
Naturalmente — sempre in una delle cinque lingue fra le quali
non figura l'italiano — è scritto anche che il fabbricante non
accoglierà alcun reclamo per danni che derivino da un uso non
corretto della lampada in questione o dall'impiego di strumenti
di installazione non adatti. Osi imparano le lingue, quindi, o si
sarà costretti a rifiutare prodotti che privano gli italiani non
poliglotti di indicazioni e avvertenze tanto importanti.
Il concorso di disegni ne e
Elio Susani
Anche quest'anno il tema
proposto dalla cooperazione per
un mondo migliore ha riscosso
un grosso successo - Ecco alcuni
disegni presentati (con il nostro
rammarico per non poterveli
propone tutti)
Nell'ambito delle celebrazioni per il 40° Anniversario
della Liberazione si è svolta a
Crema una significativa manifestazione artistico-sociale
promossa dalla Coop Lombardia, dal Coordinamento
Genitori democratici di Crema e con il patrocinio dell'Amministrazione comunale cremasca.
"Metti il mondo in pace" era
appunto il tema del concorso
di disegno e pittura proposto
agli alunni delle scuole medie
inferiori appartenenti aI distretto scolastico di Crema,
iniziatosi ad aprile e giunto
alla sua conclusione all'inizio
del mese di giugno.
"Usa l'alfabeto ed i.colori della tua fantasia per scrivere la
parola Pace" è stato l'invito
rivolto ai ragazzi dal Comitato organizzatore dell'iniziativa, invito peraltro raccolto
anche dagli insegnanti e dai
presidi, come i risultati del
concorso stanno a dimostrare: circa cinquecento disegni
sono infatti pervenuti presso
la Sezione Soci Coop di
Crema e messi a disposizione
del pubblico presso il supermercato Coop del Centro
commerciale con un'apposita esposizione curata dal
Comitato di Sezione presieduto da Ernesto Cattaneo.
La manifestazione, pertanto,
è senz'altro riuscita e non solo per la quantità dei lavori
raccolti, ma anche per una
indubbia qualità artistica dei
disegni stessi, che, nella loro
grande maggioranza hanno
denotato una significativa ed
I soci
in gita
assai sentita volontà di pace
per questo nostro povero
mondo travolto dai conflitti
e dalle minacce di conflitto,
espressa chiaramente e con
tonalità suggestive ed interessanti dai ragazzi cremaschi.
Lunedì 3 giugno si è svolta la
cerimonia di premiazione delle scuole che hanno aderito
alla manifestazione con il
maggior numero di disegni.
Si sono particolarmente distinte in questa simpatica gara "per la Pace" le scuole medie "Agello", Wailati", "Civerchio" di Crema, la "E.
Fermi" di Montodine e la sezione staccata di Ripalta
Cremasca.
Nel supermercato Coop affollato gioiosamente dalle
scolaresche con insegnanti e
genitori, alla presenza del
sindaco di Crema Bianchessi
e del presidente del Distretto
scolastico Boschiroli, Alfredo Galmozzi consigliere della Coop Lombardia ed Elio
Susani della Direzione Set. tore Soci e Consumatori
Coop Lombardia hanno consegnato ai presidi delle scuole
sopracitate i premi che erano
stati messi in palio: proiettori
per diapositive ed abbonamenti a riviste ecologiche.
La mostra dei disegni è rimasta poi esposta per alcuni
giorni nel supermercato Coop ed ha suscitato l'interesse
della clientela e dei nostri soci che hanno potuto apprezzarne la vivacità ed il messaggio di pace che se ne trae
in modo così efficace.
e di Crema
Un MeriCki di pace
Nella foto il consigliere d'amministrazione della Coop Lombardia Galmozzi mentre premia una delle classi che hanno
partecipato al concorso
Brescia. Grande partecipazione alla gita organizzata dalle Sezioni Soci di Brescia. Tre pullman
con 153 partecipanti si sono dati appuntamento
domenica 2 Giugno: meta iI lago di Corno.
La comitiva ha raggiunto Lecco dove si è consumata la colazione. Si è quindi arrivati a Varenna
dove si è visitato il museo ornitologico. Il pranzo è
stato consumato a Teglio in Valtellina dove ad
accoglierli era Sergio Ghiringhelli responsabile
del Settore Soci e Consumatori della Coop Lombardia. Nel pomeriggio, dopo una escursione al
parco di Teglio, sosta all'Aprica e quindi rientro a
Brescia dalla Vai Camonica.
Sezione Soci di Vigevano
in visita a Marzabotto
A quarant'anni dalla Liberazione, per offrire
momenti di riflessione a chi tristemente ha vissuto
il periodo della seconda guerra mondiale e a chi
"quel periodo" lo sta studiando sui testi di scuola,
la Sezione Soci di Vigevano, zl diciannove maggio
scorso, ha riproposto una gita a Marzabotto e a
Campegine. Due pullman, 110 persone circa, in
pellegrinaggio (se così lo si vuol chiamare) verso
luoghi carichi di tragedia. Al mattino, nei locali
del municipio di Marzabotto, l'incontro con il
sindaco, Dante Cruicchi, uomo consapevole e
folte che con parole ricche dí significato ha acceso
note di commozione negli animi di tutti i presenti.
All'incontro con il sindaco ha fatto seguito l'intervento del dottor Gilberto Bressani, consigliere del
Partito comunista al Comune di Vigevano e la
mattinata si è conclusa con la visita al Sacrario,
dove i partecipanti hanno deposto fiori alla memoria dei Caduti Nel tardo pomeriggio la gita é
proseguita con la visita, a Campegine, alla casa
museo dei Fratelli Cervi. Toccante e commovente
è stato l'incontro con la signora Ines Cervi, vedova di Agostino, uno dei sette fratelli e la proiezione di un documentario sulla vita della sua famiglia.
Daniela Bonfico
-111~111111~
I disegni dei bambini di Corsie() sui pericoli in casa
Quello che presentiamo in questa pagina è il frutto della
fantasia di alcuni bambini delle scuole di Corsico.
Con loro abbiamo realizzato l'animazione pericoli in casa".
L'esperienza li ha stimolati e coinvolti in un lavoro che è
proseguito in classe e del quale presentiamo qui qualche
esempio.
Ancora una volta il rapporto Coopf Scuola si è dimostrato
positivo, vincente e ancora una volta la fantasia e la creatività
dei ragazzi, anche su problemi seri e importanti. si sono
dispiegate. Un risultato che ci soddisfa e ci spinge a continuare
in queste iniziative.
mrn
IP ER COL iN CASA
•irk•s 'I& ii
I
gil~11~.n-
•
Pisa. Foto
ricordo dei Soci
della sezione di
via Ghinaglia di
Cremona in
gita a Pisa
N
Concluso il primo ciclo di
interventi nelle scuole di Broscia
Con le lezioni su etichette, coloranti e dieta e
computer sono terminati gli incontri promossi
dalla Coop Lombardia nelle scuole di Brescia.
Tre sono state le ultime scuole medie interessate,
Via dei Mille, Sant'Eufemia e Via Casazza.
Complessivamente l'esperienza ha toccato numerosissime classi e sarà ripetuta nel prossimo autuno in vista di una possibile edizione a Brescia delle
Giornate dei Giovani Consumatori.
Milano, Via Ornato:
giochiamo al supermercato
9
Crema. Un nutrito gruppo di appartenenti alla Lega pensionati CGIL di Rebbio (guidato dal
socio Bionda) visita il Centro commerciale di Crema con il supermercato Coop
Con alcune classi delle scuole del quartiere di
Niguarda si è tenuta presso il supermercato Coop
di via Ornato l'animazione del supermercato già
sperimentata durante le Giornate dei Giovani
consumatori.
I ragazzi delle classi interessate hanno fatto la
spesa sulla base di un programma elaborato da
due dietiste e alle cane hanno indiscusso i loro
acquisti con le esperte per capire gli errori, nutrizionali ed economici, commessi.
L'esperienza ha avuto come sempre successo e
sarà, dove possibile, replicata in futuro.
Riportiamo qui di seguito la lettera che un alunno
che ha partecipato all'iniziativa ha inviato a 'Quale Consumo".
71 diretto
Caro "Quale Consumo",.
Ecco! Siamo nel supermercato Coop. E chiuso?
E lunedì! No, per noi è aperto. Vediamo subito
due ragazze. Chi sono! Le dietiste? Sì. Tutti vogliono stare insieme a loro per . lare la spesa. Si
parte col carrello pistaa,..
Io, Daniele e Gabriele siamo insieme, dobbiamo
cercare le bibite con colortudi. Gabri dove vai?
Prendo l'acqua! No non c'entra! Non è scrir to sul
foglio che ci ha dato la dietista...
Che confusione non si capisce niente! Quanti
prodotti, e non riusciamo a trovare i nostri.
Va bene basta! Sono queste le bibite giuste, ora
andiamo! Boom! Ecco ci scontriamo con un
altro carrello!
Andiamo alla cassa, ci attende per il controllo
Simonetta.
Facciamo i coraggiosi! Andiamo! La dietista ci
guardava cori occhi strani ed aveva il naso rosso.
E già abbronzata!
Bravi! Ci ha detto bravi per farci tirare su il
morale invece, non ci siamo ricordati dei succhi
di frutta e dell'acqua.
Agostino Scaltrito
Studio Nodo
Itinerari in Lombardia
SeL d:Pricw, Valtehir2
più Vai C âiiav a
La Provincia di Sondrio è formata da due valli principali: la Valtellina,
lungo la quale scorre l'Adda, e la Val Chiavenna, lungo cui scorre il Mera.
Quest'ultima fa parte di un percorso di fondamentale importanza storica,
per il collegamento tra il centro Europa e il mar Mediterraneo. Ancor oggi
la valle è sede di un intenso traffico, centrato sul passo dello Spluga,
in Vai Chiavenna, quindi, si passa spesso; più raramente ci si ferma.
Eppure anche in questa valle non mancano i motivi per una sosta che
comprenda arte, storia, natura.
Chiavenna
H centro principale della valle è Chiavenna; già importante in epoca romana e poi
medioevale, conserva un centro storico di età prevalentemente cinquecentesca, poiché nel 1486 i Grigioni incendiarono l'abitato. Di quest'epoca sono — per esempio
— le suggestive case lungo il
Mera, addossate alle mura
sforzesche.
Di grande interesse è il complesso formato dalla chiesa
di S. Lorenzo, dal battistero,
e dall'elegantissimo sagrato
porticato, in mezzo al quale
si erge il grande campanile
innalzato tra la fine del '500 e
l'inzio del '600.
La chiesa di S. Lorenzo è di
fondazione, molto antica,
ma è stata ripetutamente
trasformata e si presenta oggi in forme sei-settecentesche, sotto le quali — deI
resto — non è difficile immaginare l'originaria struttura romanica.
All'interno sono notevoli al-
'
cuni quadri dipinti da artisti
vallintelvesi, comaschi, ticinesi, milanesi, segno anche
questo dell'intenso passaggio
di uomini che caratterizzava
queste zone.
Quasi dei tutto nascosto dal
portico, a sinistra della chiesa, si trova il battistero ottagonale, anch'esso di fondazione romanica, all'interno
del quale si conserva l'originale fonte battesimale scolpito nel 1156.
Le figure a rilievo rappresentano la cerimonia della consacrazione dell'acqua e l'amministrazione di un battesimo.
Poco distante è la canonica,
dove si conserva il "tesoro" di
S. Lorenzo, il cui pezzo più
pregevole è la "Pace", una
rilegatura di evangeliario in
lamina d'oro con pietre preziose, risalente al XII secolo;
tra gli altri oggetti si segnalano due croci astili pure romaniche e numerosi pezzi di
argenteria sei-settecenteschi.
"Cieloturro"
11 2 Giugno si è svolta la seconda edizione della
"Cicloturro della pace" dedicata quest'anno aI
quarantennale della Resistenza e valevole per il
Campionato regionale cicloamatori 1985. La
manifestazione, organizzata dal Gruppo cicloamatori Arci Turro è stata patrocinata dalla Coop
Lombardia unitamente alla Lega Ciclismo UISP
Milano e sostenuta dalla Sezione Soci di via
Pitagora.
Numerosi i partecipanti, venuti da tutta la Lombardia per trovarsi in Piazzale Loreto a deporre
una corona al monumento dei Martiri della Resistenza.
Subito dopo ia partenza, data da] presidente
della Lega Ciclismo UISP, la carovana ha sostato sul piazzale osservando un minuto di raccoglimento per onorare le vittime dello stadio di
Bruxelles, quindi è ripartita alla volta di Sesto S.
Giovanni percorrendo viale Monza fra due ali di
folla entusiasta.
Il serpentone dei ciclisti era preceduto dai Vigili
Urbani di Milano e dalla macchina del Giudice di
Gara. t Radioamatori della CE.BA.CO. hanno
curato i collegamenti radio. Staffette di motociclisti del moto-Club di Rho mantenevano sgombra la strada per il passaggio dei ciclisti.
Chiudevano l'allegra brigata i vari furgoni scopa,
i pulmini per gli atleti (scoppiati) e l'ambulanza
messa a disposizione dall'associazione "Maria
Bambina-.
Sesto S. Giovanni è stata attraversata con la
Intorno a Chiavenna
Usciti da Chiavenna in direzione di Piuro, si incontra il
parco delle "Marmitte dei
Giganti". Sotto questo curioso nome è conosciuto uno
dei fenomeni più interessanti
prodotti dall'erosione glaciale in tempi antichissimi. Si
tratta di profondi buchi di
forma grosso modo circolare, di dimensioni assai varie,
prodotti dall'erosione e dall'escavazione dovuta all'ac- .
qua di fusione di un ghiacciaio, oggi scomparso. Le
"marmitte" sono una quarantina, e tutt'intorno si possono osservare altri effetti
prodotti dai ghiacciai: rocce
striate, canali di erosione e
massi erratici. L'interesse del
luogo è completato dalla
presenza di boschi d'alto fusto ben conservati (formati
in prevalenza da carpini, pini
silvestri, castani, betulle e larici); alla rocca Paradiso vi è
poi un giardino botanico.
La zona, inserita in un paesaggio di notevole interesse,
scorta dei Vigili Urbani Sestesi che hanno accompagnato la carovana fino alle porte di Monza.
II percorso si è snodato attraverso le strade della
verde Brianza presentando alcune asperità
(Monte Siro, Monticelli), il gruppo qui si è notevolmente sgranato giungendo dopo 40 Km al
posto di controllo e ristoro, situato a Peregallo.
Terminata la sosta per il controllo e soprattutto
per il ristoro, la carovana riprendeva a pedalare
alla volta di Milano attraverso Arese, Vimercate,
Un gruppo delrArci Turro
-
è ben gestita ed è possibile
fruire di visite guidate o —
più semplicemente — dell'accurata segnaletica.
Sul lato opposto della valle,
a poca distanza, si trovano le
cascate dell'Acquafraggia,
anch'esse inserite in uno
splendido contesto paesaggistico.
L'origine delle cascate è determinata dalla notevole escavazione della vallata principale (la Val Chiavenna) che
ha "lasciato" a un livello molto più alto gli affluenti laterali, che sono così costretti a un
poderoso salto prima di gettarsi nel Mera.
Un altro motivo di interesse
delle cascate è dovuto alla
nebulizzazione dell'acqua in
caduta, che contribuisce a
creare un `microclima" particolare dove abbondano specie rare di flora.
Ma anche senza soffermarsi
su questi aspetti scientifici, la
vista delle due imponenti cascate è di notevole impatto.
Piuro
Si giunge così a Piuro, o meglio a quello che resta del
paese, travolto la notte del 4
settembre 1618 da una gigantesca frana staccatasi dal
monte Canto. Piuro era un
centro di notevole ricchezza,
soprattutto grazie alla lavorazione della pietra oliare (utilizzata ancor oggi per le caratteristiche pentole) nonché
per la manifattura della seta
e per il commercio. La frana
seppellì il paese con i suoi
circa mille abitanti e ciò che
resta oggi è solo l'alto campanile della chiesa; qualche
scavo archeologico mostra
resti delle case e tratti di strada, Una iscrizione in latino
ricorda la catastrofe con
molta efficacia; tradotta
suonerebbe "tuonante il cielo, rovinante il monte, Piuro
finì".
La catastrofe di Piuro in un disegno allegato a un manoscritto
seicentesca conservato all'Archivio di Stato di Como
Brugherio, Cotogno Monzese. Ha attraversato
Cascina Gatti immettendosi in via Padova all'altezza di Crescenzago, percorrendola fino a via
Cavezzali, raggiungendo il rione di Turro dove
attraverso le vie del quartiere fra l'entusiasmo dei
cittadini arrivava dopo 60 km al traguardo posto
in via Rovetta alla Sede dei Circolo "Martiri di
Turro", dove è avvenuta la premiazione alla presenza dei dirigenti Regionali Sig. Strazza e Bersi
della Lega Ciclismo UISP e Ercole Comolli per
la Coop Lombardia.
Nota di protesta
per gli aumenti
dei detersivi
La Federazione Lombarda dei Consumatori in
una nota inviata ai presidenti del Senato e della
Camera dei Deputati, al ministro dell'Industria,
alla presidenza della Regione e alla Associazione
degli industriali dei settore, ha stigmatizzato duramente la linea di condotta delle aziende produttrici di detersivi considerata contraria cd offensiva
degli interessi dei consumatori. Questi ultimi,
hanno visto i fustini delle marche più note dei
detersivi in polvere per lavatrici passare, in un
succedersi di aumenti, in appena 16 mesi da
10.980 a 13.480 lire attuali (prezzi praticati nei
supermercati). Un crescente numero di consumatori, è detto nella nota, non comprende il fatto che
si possano spendere parecchi miliardi (pari ai I7%
dei costi e cioè oltre 100 miliardi di lire nell'83 ma
secondo diversi operatori potrebbe essere una
cifra ben superiore) in una perenne quanto dannosa guerra pubblicitaria. Maggiore potrebbe essere invece l'impegno per una innovazione e un
miglioramento del prodotto, tale da renderlo meno inquinante, e per una educazione ad un consumo più oculata e razionale. La Federazione dei
consumatori ha chiesto al Governo e al Parlamento una rapida approvazione della legge per la
drastica diminuzione del fosforo contenuto nei
detersivi.
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vacanze
Dalla fortunatissima serie televisiva "Quelli della notte" il disco delle folli musiche della New
Pathetic Elastic Orchestra che,
insieme all'ultimo long-playing
di Mango, costituisce la colonna
sonora ideale per le vacanze dei
nostri soci.
Prezzo dei due dischi
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Prenotazioni dal 2 al 14/9
Incisioni Fonit Cetra
Vacanze nei Caraibi
1) Renzo Arhore e New Pathetic
Etastic Orchestra "Quelli della notte"
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Cuba 9 giorni/7 notti passaggio aereo+mezza pensione
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Santo Domingo 8 giorni/6 notti passaggio
da Lire 1.000.000
aereo+pernottamento
Premiati i concorrenti
dei Corso sci ragazzi
Vincitore Mockey Oub
Lodi
4° Trofeo Coop Lombardia
"Primo Casati"
I .a "Marcia della partecipazione"
(Sesto S. Giovanni) alla 9. edizione
Il giorno 14 aprile u.s. si è svolta presso il Salone
Risorgimento di Via Hermada la premiazione
dell'I 1° Corso sci ragazzi organizzato dallo Sci
Club lnvicta di Bresso ed intitolato 1° Trofeo
Coop. Lombardia.
Alla simpatica manifestazione, oltre agli organizzatori, erano presenti la Coop. Lombardia Seiione Soci di Niguarda e l'assessore allo sport del
Comune di Bresso.
Nel corso della manifestazione sono stati premiati
i 59 concorrenti, ed il vincitore assoluto Albano
Daniele.
Il corso sci ragazzi, riservato ai bambini in età
scolare ( l a Elementare - 3 a Media), verrà organizzato sempre con l'interessamento dello Sci Club
Invicta e col patrocinio del Comune di Bresso
anche nella stagione 1985/86.
Si è svolto Domenica 9 Giugno a Lodi il Torneo
Giovanile di Hockey (RolIer) organizzato sotto
l'egida della Coop Lombardia. 11 Torneo, che
vedeva in palio il 1° Trofeo Coop in questo tipo di
sport ha visto la partecipazione di quattro squadre della categoria "Allievi": Hockey Club Lodi,
Hockey Club Monza, Roller Monza e Barzanò.
Sono giunte in finale, davanti ad un pubblico di
alcune centinaia di persone al Palazzetto dello
Sport, le squadre dell'Hockey Club Lodi e del
Barzanò. Hanno prevalso i lodigiani, che indossavano la divisa "Coop", per 16 a 2.
Come tradizione anche quest'anno si è corso sulle
strade della Brianza, con partenza da Muggiò, il
trofeo Coop Lombardia intitolato al primo presidente della cooperativa Primo Casati. Numerosissime le società e gli atleti iscritti; al termine di un
percorso di 63 tiratissimi chilometri l'ha spuntata
Marco Trani del G.S. Bareggese che si é imposto
davanti a Luca Mussi dell'U.S. Biassono, Premi
per i vincitori e una bella cornice di pubblico
hanno confortato i soci di Muggiò, organizzatori
impeccabili di una manifestazione sportiva che fa
ormai parte della tradizione Coop Lombardia.
Anche quest'anno la Coop Lombardia ha dato il
suo contributo all'Associazione Genitori di Sesto
S. Giovanni sponsorizzando la Marcia della Partecipazione.del 2 giugno, ormai alla 9a edizione.E:
il terzo anno che la Coop dà il proprio appoggio
per organizzare questa importante manifestazione sportiva a livello cittadino, quest'anno abbinata al tema del 40" di liberazione.
L'anno scorso, la Coop è stata promotrice di una
mostra fotografica riservata agli alunni delle scuole di Sesto, sul tema dell'ecologia e della salvaguardia dell'ambiente, e ha perfino trovato un
originale modo di esporre il materiale fotografico
e grafico inviato: disegni, cartelloni, piccole ricerche e tante interessanti fotografie erano attaccate
alle pareti e al soffitto del grande magazzino della
città. Un diversivo simpatico sia per gli organizzatori che per i consumatori. Quest'anno ricorre il
40° anniversario della Liberazione, la fine di una
ingiusta guerra e l'inizio di un periodo di democrazia. La Coop, che già negli anni precedenti
aveva affiancato l'Associazione Genitori per sostenere due tematiche quali Ia pace e l'ecologia,
non poteva mancare.
Ambrogio Vaghi, ex Presidente della Coop
Lombardia. ci aveva assicurato che si sarebbe
portato avanti soddisfatti l'amicizia e la collaborazione con l'Associazione Genitori; a distanza di
un anno la promessa è stata mantenuta anche con
i nuovi dirigenti.
Eareggio: la marcia
dei f u ritaniE
La nostra sezione soci in collaborazione con la
locale biblioteca ha organizzato una marcia non
competitiva di 10 km. con un percorso caratterizzato dalla riscoperta dei numerosi ed antichi fontanili della zona del bareggese. Una passeggiata
ecologica che ha raggruppato un buon numero di
marciatori, tutti premiati al termine con una simtii patita medaglia ricordo.
Nelle foto: al termine della giornata agonistica, ecco i vincitori dell'Hockey Club Lodi che
posano per "Quale Consumo" assieme ad alcuni membri del Comitato Soci Coop.
Vera Squarcialupi
Una campagna contro dodici pesticidi altamente tossici
"La sporca dozzina": non è un film spaghettiwestern come il molo farebbe supporre, ma il
nome di una campagna internazionale, promossa
dall'Associazione PAN (Pesticide Action
Network), che intende proibire la fabbricazione
di 12 pesticidi usati in agricoltura o per usi civili.
Durante una conferenza stampa, tenutasi in
giugno a Milano, l'Agrisalus che promuove in
Italia questa campagna, ha illustrato gli obiettivi
dell'iniziativa: non solo proibire l'uso di 12
pesticidi ma anche vietarne la produzione e
commercializzazione. Molti gli elementi emersi
dalla conferenza stampa su questo settore ancora
abbastanza ignorato da consumatori e loro
associazioni.
In Asia, Africa, Australia.
America e in Europa si parla
contemporaneamente della
"sporca dozzina" cioè di dodici pesticidi - o per meglio
dire famiglie di pesticidi -- altamente tossici che la maggior parte dei paesi industrializzati non usa più (o usa solo
in casi limitati e controllati)
ma in compenso produce e
esporta soprattutto nei paesi
sottosviluPpati.
11 commercio mondiale dei
pesticidi rende molto bene: è
un grande business, insomma, di 30.000 miliardi di lire
ogni anno, quanti servono a
pagare quasi mezzo chilo di
pesticidi per persona, al quale bisogna aggiungere le quantità vendute •landest inamertte.
Dei pesticidi prodotti per
combattere la peste, cioè inseni, fitrighi e via dicendo che
distruggono i raccolti sulle
piante o nei magazzini in attesa di essere consumati, una
parte non trascurabile è costituita da prodotti tossici e
pericolosi tanto è vero che.
nel 1983 hanno provocato
nel mondo 2 milioni di casi
di avvelenamento, soprattutto nei paesi sottosviluppati e
quasi 10.000 morti, I loro ef
ferri sul territorio e sulla vita
delle popolazioni soprattutto
nei paesi del terzo mondo,
sono devastanti perché causano impoverimento del suolo, indebitamento dei contadini, inquinamento ambientale con conseguente povertà
e fame.
L'ultimo esempio clamoroso
di avvelenamento di massa è
stato quello di Bhopal in India dove la fabbrica dei pesticidi impiantata da una
multinazionale americana la Union Carbide - ha provocato la morte di oltre 2.500
persone, gravissime lesioni a
migliaia di altri cittadini oltre
a un gran numero di nascite
di bambini malformati. Lo
scopo di ottenere il massimo
del profitto aveva infatti privato la fabbrica indiana di
quegli accorgimenti riservati
invece alle analoghe fabbriche sugli Stati Uniti e in
Europa.
a spore
Chi
e perché
contro la
"sporca
dozzina"
A dichiarare guerra contro la
sporca dozzina, è stato il
PAN (Pesticide Action Network), un raggruppamento
di organizzazioni non governative che, in collaborazione con molte altre associazioni, ha voluto fare qualcosa contro le gravi conseguenze che all'umanità derivano dall'uso sconsiderato di
pesticidi in generale, e di pesticidi tossici in particolare,
come minaccia permanente
e potenziale al benessere dell'umanità e dell'ambiente.
Fra gli scopi principali della
campagna è quello di assicurare a tutte le popolazioni del
mondo la massima sicurezza
attraverso l'informazione sui
pericoli che possono venire
dai pesticidi, a cominciare
dalla "sporca dozzina".
Anche i poveri quindi hanno
il diritto ad essere informati
sui pericoli di certe sostanze
che pur assicurano prodotti
più abbondanti, indispensabili per affrontare i problemi
della fame e del sottosviluppo.
Scopo della campagna è anche quello di insegnare un
uso appropriato dei pesticidi,
sia per tutelare Ia salute di chi
li sparge sui terreni, sia per
impedire che l'uso eccessivo
di quei prodotti distrugga
la fertilità dei suoli e aumenti
la difesa degli insetti costringendo i contadini a un
uso sempre più massiccio di
tali sostanze costose e dannose.
Ma la campagna contro la
sporca dozzina vuole anche
indicare sistemi alternativi di
difesa contro la peste, i cosiddetti sistemi integrati nei
quali le sostanze chimiche
abbiano solo un ruolo marginale o nullo.
C'è bisogno inoltre di fare un
po' di chiarezza nella giungla
delle leggi esistenti nel mondo che consentono ai pesticidi proibiti, limitati nell'uso
o addirittura non registrati,
di essere normalmente esportati verso i paesi del terzo mondo e magari successivamente reimportati nei paesi industrializzati sotto forma di residui contenuti negli
alimenti.
In Italia le associazioni promotrici della campagna contro la "sporca dozzina" sono
l'Agrisalus, la Lega per l'Ambiente, il Dipartimento Scienze del territorio del Politecnico di Milano, l'Assemblea
permanente dei cittadini di
Carrara e Massa, il Gruppo
di prevenzione e igiene ambientale delle lavoratrici e dei
lavoratori della Montedison
di Castellanza.
Ma le adesioni alla campagna sono ormai migliaia?
Le varie
famiglie che
costituiscono la
"sporca dozzina"
BHC:
vietato in Italia
Campecloro:
insetticida
Clordano:
insetticida, vietato in agricoltura e per usi
domestici e civili.
Clordimeforrn:
insetticida e acaricida, che uccide cioè gli
acari.
DBCP:
fumigante e nematocida, che uccide cioè i
vermi dannosi.
DDT:
insetticida, vietato in agricoltura ad eccezione di certi periodi e per certe
zioni.
I Drin, (Aldrin,
insetticidi, rodenticidi, che uccidono cioè
Dieldrin, Endrin): i roditori, vietati in agricoltura e per usi
civili e domestici.
EDB:
fumigante, insetticida e nematocida, vietato in agricoltura
Paraquat:
Parathion:
diserbante
insetticida
Pentaclorofenolo: fumigante, insetticida, diserbante.
2/ 4, 5, T :
diserbanti vietati in agricoltura
II Parlamento Europeo contro i pesticidi pericolosi
Nel 1983 il Parlamento Europeo si era espresso all'unanimità sull'esportazione dei
pesticidi vietati nei nostri
paesi ma esportati in quelli
del terzo mondo, chiedendo
che le norme di imballaggio,
etichettatura e trasporto adottate nei paesi comunitari
fossero valide anche per l'esportazione e che le indicazioni per l'uso fossero scritte
nelle lingue del paese importatore e illustrate da vignette
facilmente comprensibili.
Per quanto riguarda i pesticicli proibiti o fortemente limitati nei paesi europei era
stato chiesto che la vendita
fosse sottoposta alla seguente procedura:
— il paese importatore deve
ricevere la notificazione della
natura particolare del prodotto, delle restrizioni alle
quali è sottoposto e del perché di tali restrizioni;
o
•
— il governo del paese importatore, dopo aver ricevuto tale notifica, deve richiedere esplicitamente l'acquisto.
Altre richieste riguardavano
una migliore formazione professionale degli utilizzatori;
differenti metodi di protezione per gli agricoltori, dato
che calzature e guanti di
gomma, per esempio, sarebbero incompatibili col clima
oltre che fonte di altri malanni. Era stato chiesto, inoltre, di non pretendere che i
contenitori dei pesticidi —
siano essi di latta o di plastica
— venissero distrutti.
Nei paesi poveri un fusto metallico come pure una scatola
di cartone q un bidone di
plastica sono oggetti di valore e quindi è meglio informare su come pulirli piuttosto
che chiederne la distruzione.
Precauzioni ossessive per neutralizzare una partita di insetticidi "andata a male". Non sempre si è scrupolosi tosi.
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