Amo 4 - N. 7 a.liglio-agosto 1985 Comitato Periodico mensile della Coop Lombardia Comitato di Redazione Antonio Bertolini, Sergio Ferrario Sergio Ghiringhelli, Lidia Lommi Oddino Magnani, Daniele Moltrasio, Ugo Pinferi, Enrico Rossi, Adolfo Scalpelli, Elio Susani, Alberto Terzi, Giorgio Vozza Direttore responsabile Adolfo Scalpelli Regionale Lombardo Impaginazione: Franco Malaguti Maria Rosa Torri Stampa: Coop. "Il Guado" Corbetta (MI) - Tel. 02 - 9794461/2 Spedizione in abbonamento postale gruppo 111/70. Disegni: Marina Vecchi Editrice Coop Lombardia Viale Famagosta, 75 20142 Milano - Tel. 84.65.846 Autorizzazione del Trib. di Milano n. 144. del 14 aprile 1982 quale Eccolo i da_ _o o il nuovo supermercato "OMR — Anche l'ultimo nato della schiera dei nuovi supermercati Coop è decollato: il 10 luglio è stato inaugurato a Novate Milanese ed ora è atteso al vaglio del giudizio dei consumatori n ov atesi. Su questo numero del giornale, per motivi di tempi tipografici, non abbiamo potuto riportare la cronaca, scritta e fotografata, dell'apertura; lo faremo a settembre con un ampio servizio. Diamo intanto il benvenuto sulle pagine del nostro giornale a tutti coloro che si faranno soci della Coop Lombardia presso il nuovo punto di vendita. Anche con loro nei mesi futuri contiamo di instaurare un dialogo ed mi rapporto di lunga durata basato sulla fiducia e sulla consapevolezza del ruolo sempre più importante che la Coop svolge in Lombardia, come nel resto del paese, per una tutela reale degli interessi dei consumatori. Un convegno sull'eutrofizzazione in Lombardia La lunga intricata vicenda IRI-Buitoni "guerra per bande" di Giorgio Vozza "Guerra per bande" è la forte definizione che il ministro Visentini, di solito più compassato nello stile, ha coniato per la bagarre che si è scatenata sulla cessione delle imprese SME-SIDALM dall'IRI a privati. Guerra è stata e guerra è. Dal momento che oggi non si sa come finirà è però possibile fare l'inventario delle vittime, molte delle quali illustri, lasciate sul terreno dal conflitto. La prima vittima è il Parlamento della Repubblica che, tenuto all'oscuro delle trattative fra IRI e De Benedetti, ha scoperto sui giornali del l° maggio che il settore alimentare non è "strategico" per l'Italia e che dunque le imprese pubbliche nel settore potevano tranquillamente essere dismesse dalla proprietà IRI e cedute a privati. La seconda vittima è il management I RI con alla testa il suo presidente Prodi, che ha visto sconfessato il suo operato da quello stesso ministro Darida delle Partecipazioni Statali che pure aveva approvato la cessione delle aziende SME-SIDALM alla Olivetti attraverso la Buitoni. Ma iI professor Prodi non può lamentarsi più di tanto, perché non era neppure immaginabile che una trattativa su un'operazione di tale ibfrerta. dela. • perr fla fruaraierfa. SME ll Comitato di Direzione della LNCM, riunitosi congiuntamente al Comitato Esecutivo dell'ANCA e alla Presidenza dell'ANCC, ha preso in esame la situazione venutasi a determinare nel settore agro-alimentare e della distribuzione in seguito alla decisione dell'IRI di privatizzare la SME, all'annuncio del rapporto con la Buitoni SpA e alle successive ulteriori offerte di acquisizione pervenute da gruppi privati. Il Comitato di Direzione della Lega esprime approvazione ed apprezzamento per l'iniziativa condotta dalla Presidenza Nazionale per favorire l'acquisizione della SME da parte di un gruppo di cooperative e consorzi del settore agro-alimentare e della grande distribuzione, che hanno incaricato il consorzio finanziario nazionale (Fincooper), di presentare all'IRI una offerta. Il Comitato di Direzione della portata restasse segreta e venisse poi digerita da tutto il mondo politico e dalle altre imprese private e cooperative, che potevano — come poi si è dimostrato — avere forti interessi a partecipare alla trattativa, magari proponendo offerte migliori rispetto all'unico compratore scelto dall'IRI. Il ministro Darida dal canto suo, può anche farci seguire, sul Giorno del 18 giugno, il suo tortuoso itinerario di comportamenti contraddittori. Resta il fatto che col suo decreto di tre giorni prima ha cambiato gli indirizzi e i criteri di legge in base ai quali l'IRI avrebbe potuto cedere alcune delle imprese controllate. Cambiamento perdipiù avvenuto a metà percorso, col conseguente spiazzamento dei dirigenti pubblici e dello stesso primo potenziale compratore, la Buitoni. Come si sa, fu lo stesso presidente del Consiglio a bloccare l'operazione proponendo, giustamente, che venissero valutate altre offerte e che fosse verificata la congruità del prezzo pattuito con Buitoni-Olivetti. Da quel momento è iniziato un conflitto che ha diviso il governo e i partiti che lo compongono, dando luogo a vistose e contrastanti prese di posizione. segue in seconda La Direzione della Lega ha precisato, con questo documento, le proposte economiche per l'acquisizione della finanziaria SME e i motivi che stanno alla base di questa proposta. Questo il testo del documento approvato all'unanimità dalla Direzione della Lega Lega ribadisce anche in questa occasione le scelte strategiche perseguite in questi anni. Il settore agricolo ha l'obiettivo di sviluppare un sistema agroindustriale alimentare, che veda la partecipazione dei produttori associati ed una stretta integrazione tra produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. Il settore dei consumatori associati ha per obiettivo strategico la funzione di leader della gran- A pago 2 il buono sconto numewo de distribuzione, con una presenza diffusa sul territorio nazionale. Lo sviluppo e l'ammodernamento dell'agricoltura, la sua funzione strategica nella prospettiva degli anni 2000, il suo ammodernamento, la sua capacità innovativa passano attraverso un ampio coinvolgimento dei produttori associati e lo sviluppo e diffusione delle espe- segue in seconda Anche la Lombardia ha potuto affrontare in modo approfondito il problema dell'eutrofizzazione. Sabato 15 giugno su iniziativa della Coop Lombardia in collaborazione con l'Associazione lombarda Cooperative di Consumatori, la Federazione lombarda dei Consumatori, Italia Nostra, Lega Ambiente ARCI e WWF si è svolto il convegno "Acque verdi, acque azzurre" per fare il punto sull'analisi e sulle proposte di intervento rispetto all'eutrofizzazione in Lombardia. Un nutrito gruppo di esperti di vari enti (Università degli studi di Milano, Commissione CEE, ISPRA, Consorzio Garda 1, Consorzio Nord Milano, Regione Lombardia) ha illustrato la dimensione del fenomeno in Lombardia, la regione che maggiormente contribuisce all'inquinamento da fosforo, e contemporaneamente ha formulato una serie di proposte che vanno dalla riduzione di fosforo nell'agricoltura accompagnata dalla diminuzione drastica nei preparati per lavare, fino all'interento a valle del problema mediante la canalizzazione dei flussi inquinanti e la depurazione dalle sostanze che determinano la formazione delle alghe. La presenza della Regione Lombardia ha poi arric- e acq chito i contenuti del convegno portando a conoscenza dei partecipanti il piano di risanamento delle acque appena approvato. Altri interventi di rilievo sono stati quello della Federazione nazionale Consumatori che ha affrontato il grave problema del rapporto tra l'occupazione e l'ambiente e quello del WWF che ha proposto una serie di iniziative di educazione ambientale. Ha concluso il convegno Guido Milana dell'Assonazionale Cooperative di Consumo il quale ha attribuito iiamzio; alla Cooperazione di Consumo il merito di aver sollevato con forza il problema delreutrofizzazione e di averlo affrontato, in collaborazione con le altre associazioni, soprattutto come problema di educazione e di crescita culturale stimolando comunque un movimento di consumatori che ha saputo sostenere una proposta di legge molto importante come quella sulla ricluzióne del fosforo dei detersivi. A questo punto occorre imprimere maggiore forza alla campagna di sensibilizzazione per consentire una rapida approvazione della legge in oggetto ed anche e soprattutto la bl:m o.bardia deve dare il ssuo determinante contriAlberto Terzi Ottant'anni di vita, un »muchi Cagiano Buonq soci ng4 Un direttore da fica-dare d 1 5 al 211 Se,temb-T Se la cooperativa bresciana, nel pc-tiodo fascista, rimase abbastanza al riparo dagli attacchi del regime e continuò ancora a prodigarsi per il bene degli strati più modesti della popolazione, una grossa fetta di merito va al direttore di quel tempo: Fausto Somenzi. Onestà e soprattutto grande capacità professionale furono le carte vincenti di quest'uomo che, come si suol dire, "si fece dal nulla". Cominciò, infatti, all'intento della coop a lavorare come fattorino e piano piano scalò tutta la gerarchia delle professioni: commesso di gestione, capo magarriniere ed infine direttore, carica che copri fino al 1953. Di profondi sentimenti socialisti, Somenzi ha gestito la cooperativa come se fosse parte di sé stesso, con amore e tanta tanta passione. Non solo non permise che anni di lavoro della cooperativa andassero distrutti ma addirittura la riconsegnò alle forze che l'avevano creata. Fu insomma un elemento di continuità che garanti alla cooperativa la sua sopravvivenza. Aia a uomo da L. 4.900 1. da scontarsi sul prezzo di vendita di un cartoncino Uva Italié da Kg. Kg. 4 circa..., Qualità extra, provenienza iyani I Ilfatto di dover operare su un tessuto ambientale prevalentemente moderato, non scoraggiò certo un gruppo di socialisti democratici che, nel 1904, quando le lotte nelle fabbriche erano durissime, fondò a Brescia la Cooperativa di consumo alimentare. Con il motto "al servizio dei lcrvoratori", la cooperativa cominciò, grazie all'appoggio del sindacato, ad agevolare gli operai, in questo periodo particolarmente critico per loro, negli acquisti alimentari. Bastava avere la tessera del sindacato per potere comprare i prodotti e pagarli con comodo appena si avevano i soldi necessari. l punti di vendita aumentarono gradualmente fino a coprire quasi tutte le zone periferiche e centrali della città. La scelta che fecero i fondatori della cooperativa fu. però, quella di non emigrare al di fuori di Brescia ma di espandersi entro le mura della cittadina. All'inizio degli anni venti un'altra ondata di scioperi investì il nostro Paese, e, ancora una volta, la cooperativa bresciana si schierò a fianco degli operai, uniti intorno al sindacato della Fiom. Le grandi opere di trasformazione e di aumento dei negozi continuarono senza scossoni e, a differenza di molte altre cooperative, quella bresciana non subì contraccolpi neanche durante il periodo fascista. Le "camicie nere" si limitarono a "piazzare" degli uomini di loro fiducia all'interno della coop ma non si interessarono direttamente al suo andamento snobbando, in un certo senso, il grande carattere sociale di questa istituzione. E, così, il passo dal regime di Mussolini all'amministrazione di sinistra, eletta nel 1945, e di conseguenza al ritorno della cooperativa in mano alle forze progressiste che la fondarono, ji4 quasi naturale e non creò fratture e disagi per i consumatori. Negli anni sessanta e settanta, per rimanere al passo coi tempi, si pose il problema di sostituire i vecchi negozi con esercizi a libero servizio. Parte del personale degli spacci venne utilizzato nei nuovi supermercati. Altri negozianti si unirono tra loro dando origine ad un importante grande magazzino: il Conad (consorzio nazionale dettaglianti). La Cooperativa di Brescia dopo una fase di ristrutturazione confluì nella UCC di Cremona ed infine con la recente unione di tutte le più importanti cooperative lombarde nella Coop Lombardia contribuì a rendere più compatta la loro forza in un futuro che si presenta più che mai aperto. Tra il 1948 e i! 1950 un episodio incise profondamente sulla vita bresciana: lo sciopero dei braccianti. Nelle campagne centinaia di contadini, ormai stanchi delle alienanti condizioni di lavoro e della miseria dei salari, incrociarono le braccia proclamando l'astensione dal lavoro ad oltranza. In una città come quella di Brescia la tradizione agricola aveva un'importanza millenaria. E come la città usufruiva del lavoro dei contadini, così questi ultimi incidevano notevolmente sul tessuto urbano. Molti acqui- renti della cooperativa erano proprio braccianti che, con regolarità, almeno una volta alla settimana, giungevano dalle loro abitazioni, poste nel circondario di Brescia, per approvvigionarsi. Ma la cooperativa come aiutò i contadini in questo momento così delicato? Si mise subito a disposizione degli scioperanti offrendo finanziamento attraverso una serie di prestiti alle organizzazioni sindacali. Questo permise alla mano d'opera contadina di continuare a lottare per raggiungere quegli obiettivi che salvaguardassero soprattutto la loro dignità lavorativa, Wall i Segue dalla prima fina. "guerra per bande" Così altre componenti sono state colpite dallo svolgersi degli eventi: le azioni SME perdono valore in Borsa e così pure Olivetti e Buitoni per lo smacco subito. Ma viene anche intaccata la sicurezza delle imprese pubbliche che, sbandate dall'intrecciarsi di trattative e di veti, non vedono certo chiarezza nel loro futuro. Al momento i potenziali compratori delle aziende SME-SIDALM sono quattro, a dimostrazione del valore invece veramente strategico delle grandi alimentari pubbliche: Buitoni, Barilla Ferrero Berlusconi - Cooperative Cattoliche, Cofima, Lega delle Cooperative, Della Buitoni si sa: essa fa La soficktrietk &andanti ormai parte del gruppo Olivetti. La seconda concentrazione apparenta aziende molto eterogenee, alcune delle quali, Barilla e Ferrero, di proprietà estera: tre alimentari e una, quella di Berlusconi, volta ad attività diverse, immobiliari ed editoriali. Il terzo possibile compratore riunisce, attraverso la COFIMA, degli imprenditori campani legati alla attività di trasformazione dei pomodoro e ad altri interessi. Infine la proposta più forte, almeno sul piano imprenditoriale e dell'omogeneità degli scopi rispetto alle aziende in cessione, quella della Lega delle cooperative. Difatti la cooperazione della Lega ha già importanti attività nella produzione e nella trasformazione dei prodotti agricoli e una ampia rete di grande distribuzione, la Coop. Le imprese cooperative della Lega potrebbero "sposare" molto opportunamente le società IRI che operano nella distribuzione, nella ristorazione collettiva e nella fabbricazione di prodotti alimentari di largo consumo. Perdipiù la Lega offre robuste garanzie sull'occupazione, certezza di mantenimento della proprietà in Italia e infine, con la cooperazione, si otterrebbe lo scopo di realizzare quel grande "polo" alimentare italiano, in grado di fronteggiare la competizione internazionale e sul mercato interno, Si profilano dunque possibi- li e ragionevoli vie d'uscita da una vicenda francamente disdicevole. Una vicenda che ha indebolito una parte importante della proprietà pubblica, che ha colpito sfavorevolmente l'immagine dei managers di Stato e che certo non ha giovato al prestigio del governo. Si vorrebbe che questa "guerra per bande" finisse in modo chiaro e limpido, che si riparassero finalmente i danni e che in questo modo si risarcisse la vera, grande vittima dell'operazione, quel cittadino italiano che ha pagato per comprare o per aggiustare queste aziende pubbliche e che non vorrebbe pagare altri prezzi per una cattiva gestione imprenditoriale e politica della "res pu- blica". Giorgio Vozza L'offerta della Lega rienze unitarie esistenti, che la Lega ripropone con forza. Nell'insieme i due settori rappresentano unitariamente gli interessi convergenti dei produttori agricoli e dei consumatori. La cooperazione per le sue caratteristiche è un soggetto economico in grado di dare ampie garanzie di sviluppo strutturale di questi settori, di mantenimento di un assetto proprietario nazionale, di assicurare un ruolo centrale aI Mezzogiorno, di integrare pienamente le sue attività con quelle del gruppo SME, di sviluppare una politica di rilancio e qualificazione dei settori, svolgendo in tutto il territorio nazionale, e segnatamente nel Mezzogiorno, una fondamentale azione di aggregazione di forze produttive di crescita e promozione di impre n ditorialit à diffusa nel setto- re agricolo, nell'indotto e nel terziario, di affermazione del ruolo e delle esigenze dei consumatori associati. Oltre alle capacità economiche, finanziarie e gestionali, testimoniate da un giro d'affari di oltre 12.000 miliardi in questi due settori, la cooperazione mette in campo una ricca ed articolata base sociale costituita da oltre un milione di produttori agricoli ed un milione e mezzo di consumatori associati. Con queste premesse, il Fincooper su incarico di un gruppo di cooperative e di consorzi aderenti alla Lega ha precisato la sua offerta, fino al limite massimo di 600 miliardi, per l'acquisizione della SME, riservandosi di concordare con l'IRI, in appositi incontri, le condizioni, i termini, le modalità di pagamento e tutte le altre clausole contrattuali. 2 asforrnazione continua —111"11.1111111W n l -111111",„ 904 roo-cluraCvs, Gli initerliocutori più di reti Quello che soprattutto tengono a precisare i cooperatori bresciani è il fatto che que sta organizzazione non è mai stata una bandiera politica dei comunisti o dei socialisti, In un primo momento tutto ciò può sembrare una contraddizione: la matrice di sinistra della cooperativa è infatti evidente, ma lo scopo di tutti coloro che vi lavorano all'interno è quello di consolidare il rapporto anche con i consumatori in nome di obiettivi generali. Il vecchio spaccio, ad esempio, non è mai stato strumento diretto di propaganda ' politica: foto, manifesti, slogans non sono mai apparsi sui muri dei negozi per non creare nessuna incrinatura con i compratori. Campagne per appoggiare questo o quel partito la cooperativa non le ha mai fatte, rispettando quel principio originario che la sorregge: aiutare i meno abbienti, "rossi" o "bianchi" che siano, nel soddisfare un loro bisogno primario, qual è l'alimentazione. soci e gli alleati Le uniche campagne, che ha condotto la cooperativa, sono state rivolte a diffondere i vari aspetti e le funzioni del sistema cooperativistico, in modo da aumentare sempre più il numero dei soci. Intorno al 19501a cooperativa strinse rapporti di ferro con il mondo scolastico. Nella scuola i ragazzi furono invitati a comporre dei temi, i migliori dei quali furono poi premiati, che illustrassero i principali periodi dell'Assocíazionismo cooperativistico. L'organizzazione delle "vacanze familiari" fu un altro momento per divulgare le caratteristiche della cooperativa. Attraverso gite, il cui costo era particolarmente vantaggioso, si cementava tra l'altro l'aggregazione fra tutti i soci. Si distribuiva gratuitamente un periodico con diversi articoli che informavano sul lavoro della cooperativa, e, fatto veramente importante, si pubblicava anche il bollettino dei prezzi, che così rimanevano bloccati per diversi mesi. E, se da un Iato questo poteva favorire la concorrenza, che si orientava in base al bollettino magari diminuendo i propri prezzi, dall'altro la cooperativa aveva il merito di rendere trasparente e quindi estremamente onesta la sua politica di vendite. Le fusionii: ancs Era forti L'ultimo atto, che ormai risale ad una quindicina di anni fa, della cooperativa di Brescia fu la fusione con quella di Cremona e, nel 1983, l'unificazione definitiva nella Coop Lombardia. Il processo di unione fu piuttosto lento — durò infatti circa tre anni — perché si presentarono diversi problemi da risolvere. Innanzitutto la modifica della vecchia rete di vendita con una più moderna e, poi, l'inserimento della propria organizzazione ed amministrazione in un organismo più ampio. L'operazione si può dire sen- z'altro riuscita perché oggi la cooperativa bresciana costituisce certamente un peso rilevante dal punto di vista economico nella città. Tanto tempo è passato, tanto sì è fatto da quel lontano 1904, quando si è messa in moto questa colossale ed importante struttura, eppure gli uomini della cooperativa "dentro" non sono certo cambiati, i sacrifici, i giorni passati su migliaia dì carte, gli accordi decisivi, i problemi sempre incessanti: tutto è servito per rendere "pi ù grande" iI mondo cooperativistico. 11 supermercato di via Veneto. A lato: trasloco di salariati agricoli alla fine degli anni quaranta . Sopra: nella lunga storia della cooperazione di consumo bresciana anche un grave attentato di marca fascista. La foto documenta i danni provocati dall'esplosione di una bomba al supermercato Coop di Viale Venezia nel 1974. Scon3parso Giulio Cerreti per 16 anni presidente deHa Lega 3 Il Fincooper, altresì mantiene ferme le riserve già espresse, circa la procedura seguita che non ha messo tinti i gruppi interessati all'acquisizione della SME, nelle stesse condizioni. Il Comitato di Direzione ribadisce che l'offerta presentata dal Fincooper deve intendersi aperta ai più diversi contributi, alleanze, integrazioni con il mondo della cooperazione e dell'associazionismo ed anche con gruppi industriali privati. Con questa iniziativa le cooperative portano elementi di chiarezza e di trasparenza in una vicenda nella quale rischiavano di scomparire gli interessi reali dei produttori agricoli, dei consumatori, dell'autonomia e indipendenza del nostro Paese in settori di importanza strategica. Il Comitato di Direzione della Lega ribadisce altresì che non può confondersi, con un malinteso senso di autonomia dell'imprenditore pubblico, la dismissione di interi comparti strategici, che deve essere decisa a livello politico istituzionale con procedure trasparenti. In questo ambito il metodo seguito dalla trattativa privata svolta in gran segreto senza contestualmente coinvolgere i produttori associati in cooperativa non può essere esente da pesanti critiche e pone problemi di regole e procedure adeguate da adottare per il futuro. Il Comitato di Direzione della L.N.C.M. Il 19 giugno è scomparso Giulio Cerreti, che dal 1948 al 1963 è stato presidente della Lega nazionale delle cooperative e mutue. Come è stato ricordato nel comunicato di condoglianze e nel manifesto della Presidenza della Lega "Giulio Cerreti è stato per 16 anni artefice intelligente ed appassionato della ricostruzione del movimento cooperativo in Italia dopo la Liberazione", L'azione di Cerreti si svolse in un periodo difficile della storia politica cd economica del nostro paese, e si concretizzò nella ricostruzione di una forte e unita Lega nazionale. Giulio Cerreti nacque a Sesto Fiorentino nel 1903 e a i 4 anni fondò il primo circolo giovanile socialista della sua città. Nel 1921 Fu tra i fondatori del Partito comunista, fu costretto poi ad emigrare in Francia per sfuggire alle persecuzioni fasciste. Continuò a svolgere attività politica e fu responsabile del Comitato internazionale di aiuto al popolo spagnolo durante l'aggressione'd i Hitler e Mussolini alla Repubblica spagnola. Arrestato nel '40 in Danimarca riuscì a rifugiarsi in Unione Sovietica. Rientrato in Italia alla fine della guerra ven ne eletto più volte deputato e poi senatore. Nel terzo governo De Gasperi, 1947, ebbe l'incarico di Alto commissario per l'alimentazione. Ha pubblicato numerosi volumi di storia e di memorie. A Varese la "Giornata dei capi negozio" Tutti i capi negozio delle 180 cooperative di consumatori della Lombardia sono stati invitati a partecipare alla prima "Giornata dei capi negozio" organizzata <dall'Associazione lombarda cooperative di consumatori. L'incontro si è svolto al Centro congressi della Camera di Commercio di Varese "Villa Ponti", ed è stato aperto da una relazione di Enrico M igliavacca, presidente dell'Associazione lombarda, che nel ricordare i positivi risultati conseguiti in questi anni dalle Coop lombarde_ ha sottolineato che sono il frutto di scelte coerenti e adeguate, ma anche del contributo dei lavoratori Coop. Il capo negozio in particolare ha il compito quotidiano di conseguirei risultati aziendali rispondendo il più compiutamente possibile alle esigenze dei soci e dei consumatori. Giorgio Vozza, vice presidente dell'Associazione, ha illustrato i piani strategici che vedono un ruolo specializzato affidato a tutte le cooperative: la Coop Lombardia, la più grande cooperativa di consumatori della Lombardia, dovrà curare lo sviluppo della presenza dei supermercati Coop (ma anche dei centri commerciali) nella regione, altre cooperative, da sole o unendo le forze e le professionalità, dovranno sviluppare la presenza dei negozi a servizio completo nei quartieri delle città e nei centri delle province lombarde. Gli interventi dei capi negozio hanno evidenziato l'esigenza di un costante c puntuale aggiornamento professionale, con sorsi di formazione, per non restare fermi o arretrare in un settore che dimostra una dinamicità crescente. Erano presenti anche Antonio Bertolini e Sergio Ferrario, presidente e vice-presidente della Coop Lombardia. Bertolini è intervenuto per sottolineare l'importanza della funzione svolta dal capo negozio e per illustrare i piani di adeguamento e di rinnovo del magazzino che distribuisce le merci a tutte le cooperative lombarde. La manifestazione si è conclusa con un pranzo Una sosta dei lavori a Villa nelle ex-scuderie della Villa Ponti, oggi diventate Ponti un elegante ristorante. I succhi vanno bene in tutte le stagioni Simonetta Salvini - 1.111111 Però, attenzione: non pensate di dover eliminare, soprattutto d'estate, frutta fresca di stagione Estate -sole, sole-caldo, caldoafa, afa-arsura, arsura-sete, sete... e cosa bere? Si dice facile come bere un bicchier d'acqua", ma è poi tanto facile bere un bicchiere d'acqua, o siamo in genere più invogliati da mille altre cose, specie entrando in un supermercato in un afoso pomeriggio estivo?... Lo sali: fale dei succhi di frutta è sicuramente molto attraente, le confezioni ci mostrano bella frutta colorata e matura, .frutta nostrana o di lontani paesi tropicali: altre invece, più fantasiose e più mirate a colpire il consumatore, stilizzano il frutto e lo mostrano bevuto con cannuccia, da un altrettanto stilizzato sole q bambino. E forse i genitori, tirati per le braccia e i bordi dei vestiti, si sono a volte chiesti se il succo di frutta sia q meno una buona scelta. Ma parliamo dall'inizio: la frutta. Sappiamo che dobbiamo mangiarla perché là bene", contiene tante vitamine, sali minerali ed altre sostanze utili già dal periodo dello svezzamento, quando il latte inizia a non essere più sufficiente per coprire tutti i fabbisogni del bambino: iniziano ad esserci maggiori richieste di vitamine, e laliut ta è sicuramente un alimento indispensabile per sopperire a questi bisogni, in quanto particolarmente ricca di vitamina A (albicocche, banane, cachi, meloni e pesche) e di vitamina C (agrumi, ,fragole, lamponi e mirtilli). Anche la fibra, parte indigeribile costituita da cellulosa, emicelltdosa e pectina, è un importante "ingrediente" della frutta, specie se mangiata cosi com'è, cioè con buccia e tutto: aiuta la funzionalità intestinale. Non sono poi da trascurare i sali minerali e gli acidi contenuti nella frutta: l'insieme di questi contribuisce a mantenere in equilibrio i liquidi del nostro organisino. Dal punto di vista calorico la ,fruttalbrnisce dalle 20 alle 60 calorie, per ogni 100 g di sostanza ingerita, date soprattutto dagli zuccheri, in quanto proteine e grassi sono quasi assenti. Ma vediamo ora di capire cosa sono i succhi di frutta e se possiamo considerarli alla stessa stregua del frutto di partenza. Bisogna per prima cosa distingtiere: - succhi di frutta a base di succo e polpa di frulla - succhi di frutta o nettari a base di succo di concentrato di frutta (sono quelli che in genere si presentano più liquidi e limpidi). Questa è l'etichetta "tipo" di un succo di frutta: oppure succo e purea purea acqua zucchero acidificante: acido citrico antiossidante: acido L ascorbico fruna...% minimo (può variare da 40 a 55% Peri succhi di albieo•cal che hanno in genere una percentuale di, frutta del 40% il primo ingrediente è l'acqua, e la frutta è al secondo posto). pastorizzato (questa scritta non sempre compare,) omogeneizzato (questa scritta non sempre compare) data di scadenza del prodotto (indicata con mese ed anno) contenuto in ml e poi . tutte le scritte che devono essere presenti sulla confezione, COME' il nome del produttore. Per i succhi a base di succo concentrato, compare in genere solo la scritta: a base di succo concentrato dì... ed a volte "non zuccherato" oppure "in acqua naturale". Gli ingredienti e le vitamine. E quello che potete fare in casa Vediamo ora l'etichetta. Il primo ingrediente è in genere la frutta: deve rappresentare almeno il 40% del volume totale del prodotto, nei succhi di polpa e succo. Nelle bevande a base di succo concentrato non compare in genere la percentuale di frutta contenuta. Il secondo ingrediente è l'acqua, seguita dallo zucchero ed in genere da un acidificante (acido carico) ed un antiossidante (acido L ascorbico, cioè vitamina C). Acqua e zucchero non sempre sono presenti nei succhi a base di concentrato. Acido citrico e acido L ascorbico sono sostanze innocue: vengono aggiunti per facilitare la conservazione del prodotto: è noto infatti che un prodotto acido si conserva più facilmente e l'antiossidante evita le reazioni con molecole di ossigeno presenti nel succo. La conservazione viene comunque garantita dal pro- cesso di pastorizzazione (Io stesso usato per il latte): viene attuato per ottenere la distruzione soprattutto di Lieviti e muffe, in quanto è molto difficile che nei succhi, data la loro acidità, siano presenti batteri. Questo processo porta purtroppo sempre ad una se pur lieve perdita di vitamine: facciamo quindi attenzione: il succo di frutta è un buon prodotto, può tranquillamente essere dato ai bambini, ma non deve assolutamente sostituire la frutta fresca. Un succo di frutta ancora più sano si può ottenere in casa, con una apposita centrifuga: il succo va bevuto subito, in modo che non si distruggano le vitamine presenti. Questa è un'ottima soluzione anche per chi ha problemi di linea: con il caldo è infatti facile bere un litro di succo come se niente fosse, ma se si consuma una bevanda zuccherata è facile superare la quantità di calorie consigliate. Questa è la composizione media di un succo di frutta (per 100 ml). Marche confezioni e prezzi La tabella I riporta i prezzi di alcune marche di succhi di frutta, raggruppati a seconda del tipo di confezione: le più comuni sono quelle da 125 g (bottigliette di vetro) in genere 6 per confezione: da qualche anno a questa parte si è inziato a confezionare i succhi anche in "tetra brick", confezione simile a quella del latte, con capacità di I/ 5 di litro (=200 ml) venduti a gruppi di 3 o 4. Spesso nella confezione è 'incorporata" una cannuccia, e questo invoglia al consumo immediato del prodotto, o alla sua scelta in occasione di gite all'aperto. Le confezioni più economiche sono sicuramente quelle di tipo fa migliare, da 1 litro o da 700 mi, in genere in bottiglia di vetro: è quindi consigliabile scegliere a parità di prodotto, la soluzione più conveniente, ricordandosi di gettare il vuoto nei contenitori per il recupero del vetro. In effetti per le scampagnate i "tetra brick" sono più pratici, ma cerchiamo di pensare anche all'ambiente e quindi riportiamoli con noi fino al primo cestino dei rifiuti! Prezzi succhi di frutta: media delle diverse confezioni zuegg yoga valfnitta pimmi gù derby 2 del monte o coop 21.) colibrì acqua g. proteine g. lipidi g. glucidi g. 84,5 0,3 0,1 14,5 energia Kcal 56 n. 0 500 100 1500 2000 2500 * calcolato sui soli succhi di frutta a base di succo e polpa. Confronto succhi di frutta Poli succo concentr. lx 1000 Santal 45-50 45-50 45-50 s.+polpa/s. conc. s.-f-polpa/s. conc. succo concentr. 3x200 lx1000 I x 1000 Salina succo concentr. I x 1000 3x200 I x 100 45-50 Suniand* lx1000 lx 1000 succo e polpa succo e polpa 6x125 1)(700 40-50 40-50 Valfrutta succo concentr. succo cone. fr. trop. 3x200 lx1000 3x200 succo concentr. s. conc. fr. tropic. succo e polpa succo e polpa succo concentr. 6x125 I x700 3x200 succo e polpa succo e polpa 6x125 1x700 42-50 42-50 succo e polpa succo concentr. 6x 125 3x200 40-50 6x125 3x200 1x700 Del Monte succo e polpa succo concentr. Derby Dole Colibrì Coop* Gò succo e polpa Jaffa succo concentr, succo concentr. 1 x1000 succo conc. pera succo conc. altra fr. lx700 lx700 Lindavia % Frutta succo e polpa succo e polpa succo e polpa succo e polpa succo e polpa succo e polpa Nome prodotto Aranca Billy AL_ Tipo Capacità 6x125 3x200 I x700 Tipo spremuta agrumi succo in acqua succo in acqua succo e polpa succo e polpa nettare fr. tropic. nettare fr. tropic. Capacità 6x 170 3x200 lx1000 6x125 1x700 6x 15 I x700 Nome prodotto Pimmi % Frutta 40-50 40-50 50 50 Yoga 40-50 Zuegg lx 1210 30-60 * Sulla confezione è riportata la composizione dei principi nutritivi. 40-50 40-50 40-50 fino a 90 fino a 90 4 Simona Gioia Roberto La Pira - Il ricorso a creme, olii e unguenti vari durante l'esposizione al sole, è ormai diventato un rito obbligato per lutti gli individui di carnagione chiara che, dopo 1I mesi di vita cittadina, approdano in estate sulle assolate spiagge della nostra penisola. La pubblicità .di questi prodotti sovente lascia spazio ad una serie di illusioni che non trovano poi un riscontro nella realtà. Diventa quindi importante fare una verie di considerazioni chiarificatrici. Il primo elemento da sonolineare è che le creme, in genere, non hanno la funzione di aumentare il livello dell'abbronzatura, ma si prefiggono semplicemente lo scopo di proteggere la pelle, permettendo un periodo di permanenza maggiore sotto i raggi del sole senza rischio di procurarsi scottature varie. Ma facciamo un esempio pratico. Se senza l'ausilio di alcun prodotto, la pelle di una persona può sopportare i raggi del sole per un tempo massimo di I ora, senza subire danni di rilievo, ricorrendo ad una crema solare con un indice di protezione 3, il tempo massimo di esposizione si allunga sensibihnente arrivando anche a 3 Ore. In pratica con la crema Si ha la possibilità di trascorrere un tempo più lungo in spiaggia sotto il sole, ottenendo lo stesso risultato abbronzante di I ora di sole preso senza ricorrere ai cosmetici. È quindi importante, quando si acquista un prodotto per difendersi dai raggi del sole, leggere attentamente qual è l'indice di protezione. In genere gli olii hanno un indice basso, intorno a 2-3 e non sono adatti alle carnagioni molto chiare, il latte o le creme invece, rispettivamente con indice di protezione medio di 3-4 e di 5-6, assolvono meglio a tale scopo. Naturalmente la scena di abbronzarsi senza ricorrere ad alcun cosmetico, oppure quella di spalmarsi con unguenti, olii e creme di vario tipo e genere, è estremamente soggettiva e dipende da diversi fattori. Gli elementi di riferimento sono in genre: il tipo e la sensibilità della pelle, i tempi di esposiziOne medi giornalieri, gli orari di esposizione (mattino, sera, pomeriggio) e la zona delle vacanze (mari, monti, paesi mediterranei o tropicah). Contrariamente a quello che si è soliti pensare, non esiste un parametro unico di riferimento per la definizione dei fattori di protezione. Può succedere quindi che l'indice. di protezione 3 della marca "4" corrisponde all'indice 6 della marca "iro all'indice 8 della marca "C". Una situazione confusa che non facilita certo le scelte del consumatore. La cosa migliore forse sarebbe quella di indicare chiaramente in etichetta il tipo di pelle a cui è destinato il prodotto, i tempi di esposizione da seguire e altre notizie utili, Creme e abbronzanti. Una scelta per non scottarsi fintkella he parsione Se qualcuno ama l'abbronzatura metropolitana Durante i mesi che precedono le vacanze estive, nei centri di bellezza il numero di persone che desiderano sottoporsi ad un trattamento dì raggi UV per acquistare un po' di tintarella, aumenta sempre di più soprattutto tra il pubblico maschile. Negli anni passati si è discusso molto sui rischi a cui andavano incontro gli appassionati dell'abbronzatura artificiale e molte riserve non sono del tutto risolte. Secondo un'indagine svolta recentemente dalla Food and Drugg Administration americana, su una serie di lampade UV ad alta pressione adoperate nei centri di bellezza, un solo modello è risultato non emettere in mo- do assoluto raggi UVE ritenuti pericolosi; tutte le altre lampade, secondo il test, emettono, anche se in misura diversa una parte di raggi nocivi. Una conclusione che deve fare riflettere. Conviene comunque avvicinarsi con molta attenzione a questi strumenti, perché non esiste nessuna normativa eu- ropea in materia e le apparecchiature sovente non dispongono di dosatori di emissione. Risulta comunque sempre conveniente far precedere qualsiasi tintarella artificiale dal parere di un dermatologo. Alcuni accorgimenti di carattere generale per gli amanti dell'abbronzatura metropolitana esistono e conviene tutto sommato rispettarli. P opportuno infatti: — usare sempre gli occhiali protettivi; — non esporsi alla lampada se si impiegano abbronzanti o sostanze a base di psoralene; — non applicare sul corpo deodoranti, creme, o altri cosmetici prima del trattamento; — evitare di fare bagni o docce prima dell'esposizione perché asportano lo strato protettivo di grassi che ricopre il corpo; — rispettare rigorosamente tempi di esposizione fissati dai fabbricanti o dal medico; rivolgersi immediatamente al medico se si notano alterazioni della pelle. Non fate i fanatici: dalle 11 alle 16 niente spiaggia Anche i più sfrenati amanti dell'abbronzatura non possono pensare di restare al sole ore, Ore e ore, pena la completa disidratazione. Gli orari più saggi, da seguire per scurirsi bene e favorire una tintarella durevole, sono dalle 9 alle l I del mattino e dopo le 16 del pomeriggio, mentre è totale il divieto di prendere sole dalle 11 alle 16, soprattutto se ,immobili, quando il sole invia i suoi raggi in modo verticale ed è perciò più povero di radiazioni ultraviolette (quelle ad altissimo potere abbronzante); scalda di più, favorendo i colpi di sole, ma abbronza di Chi si abbronza chi si arrossa chi si brucia C'è chi prende colore facilmente, chi arrossa violentemente e chi brucia dolorosamente; il sole esercita la sua azione, in modo più o meno piacevole, secondo i tipi di pelle, ma per tutti, la parola d'ordine è prudenza. Infatti, accanto ad un'azione benefica (attiva la formazione di vitamina D, fissa il calcio nelle ossa, è un'efficace cura delle malattie della pelle) il sole è anche responsabile di far invecchiare in modo irreversibile e precoce la pelle, di provocare eritemi, ustioni, macchie, lesioni cutanee, dermatiti e addirittura alterazioni cellulari. Ma come reagisce la pelle di fronte a questi pericoli nascosti nei minacciosi e dorati raggi solari? Con l'abbronzatura che, prima di essere un fattore estetico, è la naturale difesa dell'organismo provocata dalla melanina, che si trova alla base del derma e che la luce del sole attiva facendola risalire in superficie. Il problema è che non tutti producono la stessa quantità di melanina e manifestano le stesse reazioni di fronte alle meno. Inoltre, l'indispensabile uso delle creme protettive deve essere costante, rinnovato ad ogni ora, in particolare durante i primi tre giorni di vacanza che sono quelli in cui si forma la base dell'abbronzatura. È buona regola spalmarsi un'ora prima di andare in spiaggia, per dare agio alla pelle di assorbire il prodotto, iI cui indice di protezione deve essere sufficientemente elevato (da 6 a 9) nei primi giorni decrescendo poi (da 3 ,a 5) nei giorni successivi. Le stesse accortezze valgono nel caso si decida di stare all'ombra o quando il cielo è coperto, perché una buona quantità di UV riesce sempre a oltrepassare la barriera delle nubi. Non bisogna poi risparmiare in creme e lozioni nei punti più delicati ed esposti del corpo quali: i1 naso, gli zigomi, il seno, le gambe e le spalle. irradiazioni solari. Tra le pelli bianche si possono individuare tre gruppi e tre ordini di comportamento: quelle che si abbronzano facilmente (colorito bruno, olivastro o anche chiaro ma non roseo); le carnagioni di tipo nordico (facili ad arrossarsi ma non a scurirsi) e quelle ipersensi bili che tollerano poco il sole e non si abbronzano mai. Le pelli mediterranee, - che sono le più robuste, possono esporsi fin dal primo giorno anche 20 minuti (meno se si fa dello sci nautico o ci si trova in barca) arrivando a un'ora il terzo giorno, sempre con l'ausilio di prodotti filtranti. È bene sapere comunque che ore ed ore trascorse sotto il sole cocente non aiutano ad abbronzarsi, perché la melanina ha un tempo massimo di produzione di 45 minuti. Deve avere invece il buon senso di preferire l'ombra, chi possiede pelle lattea (con capelli rossi) poverissima di melanociti, mentre rischiano il colpo di sole le chiare (con capelli castani) che arrossano solo leggermente con un lieve accenno di doratura. Inoltre, sopporta di più il soie la pelle grassa di quella secca e la pelle mista mostra una buona resistenza in generale ma richiede particolare attenzione in alcuni punti a rischio come il seno. Per evitare il rischio di screpolature alle labbra, di solito poco considerate, conviene fare abbondante uso di burro di cacao. Gli occhi, invece, vanno sempre protetti con occhiali da sole, magari prescritti da un oculista. Inoltre, sulla spiaggia, le miopi faranno bene ad evitare di portare lenti a contatto che potrebbero sporcarsi e provocare irritazione; meglio sostituirle con occhiali da sole graduati. Se, ugualmente, nonostante tutte le precauzioni, ci si brucia, si deve ricorrere subito ad una crema specifica antibruciatura fuggendo il sole fino a sicura guarigione. Devono stare, però, sempre all'erta coloro i quali sono ricorsi a medicamenti contenenti sulfamidici, cortisonici, antibiotici, antireumatici, diuretici, tranquillanti che sono fotosensibilizzanti e portatori di macchie persistenti. Lo stesso discorso vale per le donne che usano la pillola. Qualche conci o perché le vostre ferie amano distensive Se fate un viaggio in auto preparate adeguatamente la vostra macchina Per le piante che lasciate a casa c'è qualche precauzione da prendere per non trovarle stecchite En quanto a cibi e bevande evitate gli eccessi n E per la difesa dal sole potete farvi il vostro olio abbronzante Tante preesnalionfi per urll Vin O in automobile Le pfiante con D'effetto È tempo di vacanze ed è giunto il momento di dedicare all'automobile qùalche attenzione in più dell'usuale, anche se è buona norma tenerla sempre in ordine. Se ci piantasse per strada proprio in questo periodo potrebbe però anche rovinarci le ferie. La prima cosa da fare è assicurarsi che siano a posto i "livelli", da quelli dell'olio motore, freni e cambio a quello del liquido di raffreddamento. A quest'ultimo occorre dedicare una attenzione particolare e tener conto che se, come è probabile, contiene antigelo, dopo due anni perde le sue caratteristiche che sono contemporaneamente anticongelanti e antiebollizione. Un'occhiata particolare dovrebbe essere data alle condizioni del radiatore e dei vari manicotti per accertare che non vi siano perdite. Un buon lavaggio del radiatore (un potente getto d'acqua rivolto dall'interno del cofano motore verso l'esterno risponde bene alla bisogna) è garanzia per il suo migliore funzionamento. Un controllo dell'efficienza dei freni e una loro eventuale revisione è assolutamente necessaria; altrettanto si dica della frizione che nei lunghi viaggi estivi, con la possibilità di incappare in code e rallentamenti, è sollecitata più del solito. Di assoluto rigore, prima della partenza per le vacanze, un attento controllo delle condizioni dei pneumatici, tenendo conto che quel millimetro di battistrada richiesto dalla Legge è garanzia contro possibili multe ma non assicura una buona tenuta di strada specie su terreno bagnato. Meglio sostituirli se il battistrada appare consumato e, soprattutto, se sui fianchi appaiono tagli o rigonfiamenti. E bene ricordare che in estate, specialmente se si viaggia a pieno carico, è opportuno che la pressione di gonfiaggio sia di una atmosfera superiore a quella prevista dal libretto di istruzioni. Non è fuori luogo un controllo dello stato di usura delle spazzole del tergicristallo ed una loro eventuale sostituzione, perché non è improbabile che, nonostante la stagione, si incappi in temporali. Qualche volta viaggiare sotto la pioggia d'estate può essere piacevole, specie se la nostra vettura, com'è la stragrande maggioranza dei casi in Italia, è sprovvista di impianto di condizionamento. È bene comunque tener conto della necessità che l'abitacolo sia ben ventilato e che la ventilazione deve essere regolata in modo che sia il pilota a viaggiare nelle condizioni migliori. Se durante il viaggio vi dovesse capitare dì dover lasciare l'auto al sole, tenete conto che con i finestrini chiusi la temperatura dell'abitacolo può salire sino a 57° C. Meglio quindi lasciare i finestrini parzialmente aperti in modo da consentire un ricambio dell'aria. Se i pneumatici sono, come dovrebbero essere, in buone condizioni, non preoccupatevene più di tanto: non è qualche ora di esposizione che può danneggiarli. Se avrete preso prima della partenza le piccole precauzioni elencate e avrete dato anche una controllata all'efficienza dell'impianto elettrico e delle sospensioni, non dovreste avere spiacevoli sorprese. Buon viaggio, dunque, e sulle strade sempre e comunque: prudenza. Fernando Strambaci A prima vista sembrano granelli di sale da cucina. Sono invece i famosi polimeri idrofili di sintesi, con cui gli israeliani hanno trasformato ampie fette di deserto (Kibbuz) in un giardino. Inseriti a strati nel terreno secondo le giuste proporzioni, durante l'irrigazione ciascuno di questi granuli assorbe una quantità d'acqua superiore di ben settecento volte al proprio peso. Successivamente questa preziosa riserva viene fatta filtrare goccia a goccia, così da garantire un'umidità costante alle colture. In dosi domestiche questi polimeri amanti dell'acqua pare siano utili anche alle piante d'appartamento che non possono andare in vacanza. E in commercio si trovano confezioni con tutti i suggerimenti per usarli correttamente. Ci sono però ricette più tradizionali e altrettanto efficaci per evitare alle nostre piantine di morire di sete. Occorre prima di tutto recidere fiori e boccioli in modo da ridurre la richiesta idrica delle piante. 3eTe e manffl. ad il SCEZZ esagerare Dopo una irrigazione abbondante si avvolgono in giornali o torba impregnati d'acqua i vasi, riunendoli tutti davanti a una finestra esposta a nord. Altra possibilità. Dopo aver bagnato bene le piante ricoprirle con un sacchetto di plastica fissato al bordo del vaso, in modo da creare un "effetto serra" in formato ridotto. Infine si può ricorrere al vecchio metodo dei vasi comunicanti, utile se il "bosco" di casa è composto da molte specie. Si pone un secchio d'acqua in una posizione leggermente rialzata rispetto ai vasi e si collegano i diversi contenitori con tanti stoppini da lampada che trasmettono la necessaria dose d'umidità a ogni pianta. Tutti sistemi buoni. Ma la cura migliore è però quella di sempre: portare tutto il "vivaio" in cortile o in un angolo ombreggiato di un giardino e trovare una persona gentile che si occupi di bagnare periodicamente i vasi. Marta Isnenghi Con il grande caldo comincia la grande sete. Tutti sudano, sia chi è rimasto in città che chi è partito peri mari e per i monti. L'elevata quantità di acqua e di sali minerali eliminati attraverso l'epidermide deve essere ricostituita. Ed è così che acque minerali, bibite gasate, succhi, tè e caffè freddi popolano le nostre giornate. Ciò è un bene o un male? Che si debba bere più abbondantemente è vero, ciò che è discutibile è come e cosa bere. La prima regola è evitare gli eccessi qualunque sia la bevanda in questione. La seconda è evitare prodotti ghiacciati che possono causare congestioni anche violente allo stomaco. Il consiglio è quello di consumare le bevande molto fredde a piccoli sorsi. Per ciò che concerne il cosa bere, il mercato offre prodotti per tutti i gusti: innumerevoli marche di acque minerali gasate e non, illimitati tipi di bibite di fantasia, succhi e nettari di frutta, tè freddo pronto all'uso, birra e sciroppi per la preparazione di bevande fresche. Qualche consiglio: tra le acque minerali preferire quelle non addizionate di acido carbonico. Ricordare che tè e caffè, anche se freddi e dissetanti, contengono sostanze nervine e sono quindi eccitanti per il sistema nervoso, mentre la birra è alcoolica; una lattina contiene più alcool di un bicchiere di vino. Preferire i succhi di frutta alle bibite. Ottimi sono i succhi e le spremute preparate in casa con le diverse qualità di frutta che maturano in questo periodo. I frullati, quasi un nutriente spuntino, possono essere diluiti con acqua o latte per ottenere bevande dissetanti. Per chi non ha tempo e voglia vi sono poi i prodotti industriali; il loro consumo è in costante aumento anche se è ancora lontano dalle quantità consumate in altri paesi. La composizione dei succhi è molto variabile: il componente più importante è l'acqua, seguita dagli zuccheri, principalmente glucosio e fruttosio. Gli acidi organici conferiscono il caratteristico sapore acidulo mentre molto rilevante è l'apporto in sali minerali e vitamine. Le bibite, siano esse a base di succo di frutta, come aranciate o limonate, con il nome di un frutto da cui però non si estrae il succo, come cedrate e chinotti, oppure acque toniche, gassose, cole ed apertivi analcolici, contengono solo acqua, zucchero, anidride carbonica ed eventualmente coloranti ed aromatizzanti 11 loro valore nutritivo è dato solo dal saccarosio presente di cui in generale è meglio non abusare. Della "gasatura", dei coloranti e degli aromatizzanti, potremmo volentieri fare a meno. E nutrirsi? Soprattutto per chi resta nell'afa cittadina nutrirsi d'estate è un problema. L'appetito sembra scomparire insieme alla voglia di cucinare. Chi è in vacanza invece eccede nelle libagioni, inframmezzando pasti già abbondanti con ogni sorta di snacks. Quindi anche se tutti o quasi conoscono le regole per mantenersi in buona salute, un ripasso non farà male. L'orario dei pasti principali deve essere rispettato e si deve evitare il consumo continuo di dolci, gelati e merendine. La colazione del mattino, spesso trascurata dai bambini e quasi 6 N ilassate o a cura di Lidia Lommi Interno Anche la Lega vuote l'Europa a La Lega ha aderito alla manifestazione promossa dal Movimento Federalista il 29 giugno a Milano per chiedere la ratifica dell'Unione Europea. A nome dei tre milioni e mezzo di soci delle cooperative associate hanno portato l'adesione della Lega Onelio Prandini e Umberto Dragone della presidenza nazionale, Rinaldo Ciocca e Sergio Soave della presidenza lombarda. Una cooperativa di ristorazione della Lega, la GCM (Gestione Cooperativa Mense) ha organizzato al parco un posto di ristoro per i partecipanti alla manifestazione. La cooperazione nel settore zootecnico ® Duecentocinquantamila bovini e quasi trecentomila suini macellati sono il principale dato di attività del Conazo, il consorzio nazionale zootecnico della Lega. Un'attività che si aggiunge ai servizi di consulenza e di acquisti collettivi svolti dalle cooperative zootecniche della Lega a vantaggio degli allevatori soci. Il fatturato diretto di Conazo è stato, nel 1984, di 87 miliardi, ma le merci collocate sul mercato nazionale e all'estero hanno raggiunto la ragguardevole somma di 198 miliardi. Conazo è una delle nuove strutture consortili della cooperazione agricola che stanno contribuendo a un rapido sviluppo della Lega in un'area economica nella quale era fino a pochi anni fa relativamente marginale. Il piano di ristrutturazione della Cooperazione Agricola E L'Associazione Nazionale delle Cooperative Agricole della Lega ha deciso recentemente di avviare con decisione un programma di ristrutturazioni e concentrazioni aziendali che dovrebbe portare nel giro di pochi anni una completa trasformazione del panorama cooperativo nelle campagne. Migliaia di aziende verranno fuse per dar vita a una rete di cooperative più grandi, dotate di maggior potere contrattuale, con un processo di razionalizzazione simile a quello realizzato dalle cooperative di consumo a partire dal 1970. Le cooperatrici a Nairobi n Il "settore donne" e il "dipartimento esteri" della lega partecipano alla Conferenza mondiale di Nairobi su "Uguaglianza, sviluppo, pace" a metà luglio portando alcune proposte: promuovere lo scambio di esperienze lavorative e tecnico professionali tra cooperatrici italiane e donne dei paesi in via di sviluppo; — organizzare cicli di formazione specifici per sviluppare l'autogestione tra donne; promuovere cooperative o imprese associate composte in prevalenza da donne nei paesi in via di sviluppo. 011fted "Ipenleo" se avete piaghe e anche scotraturce evitata dagli adulti, deve essere completa e variata. Sono da preferire latte, yogurt, pane burro e marmellata e frutta fresca. La vacanza può essere una buona occasione per acquisire un'abitudine, quella della prima colazione, troppo spesso disattesa. Durante i pasti principali limitare l'uso di fritture ed alimenti grassi in genere. Privilegiare la preparazione di piatti freddi, spesso più digeribili e comunque più appetibili e di facile preparazione. La verdura e la frutta devono essere consumate in grande quantità per le loro caratteristiche di freschezza e leggerezza ed anche perché la natura ne offre nei mesi estivi una grande varietà. Tenendo presenti queste regole fondamentali si può dare libero sfogo alla propria fantasia e preparare insalate miste, pomodori ripieni, frittate alle erbe e, perché no, le tradizionali pastasciutte. Chi va al mare non dimentichi il consumo di pesce, alimento nutriente e digeribile ma poco apprezzato dai lombardi. Durante la giornata pochi snack; evitare i prodotti molto salati o molto dolci e preferire frutta in quantità e gelati. Titti Casiraghi L'Hipericum perforatum, volgarmente chiamato Iperico, è pianta "magica". Erba scacciadiavoli, erba solare, deve essere colta a mezzogiorno del 24 giugno (però voi potete coglierla ancora in fiore fmo ad agosto). Le sommità sono costituite da fiori di un bel giallo oro, raggruppati in pannocchia terminale; le foglie opposte ovali sono perforate, lo si vede guardandole attentamente (ecco da dove deriva il nome "perforatum"). Questi minuscoli fiorellini vi aiuteranno a riconoscere te piante, come pure potete avvalervi di un altro elemento caratteristico: i fiori spappolati tra le dita le tingolo di un colore violaceo. L'iperico è abbastanza comune dal mare ai monti, predilige i bordi delle strade (attenti a scegliere quello non inquinato!!!) cresce a piccole macchie. L'avete individuato? Bene! Allora dell'Iperico, nelle ore centrali della giornata, coglierete le sommità fiorite, vi serviranno per preparare un olio balsamico di provata efficacia. Ogni tre giorni coglierete 50 grammi di sommità fresche di Iperico e le metterete a macero in 100 gr di olio di oliva, in un vaso di vetro che lascerete al sole, agitando ogni tanto. Al terzo giorno coglierete altri 50 gr. di Iperico (coraggio, tanto siete in ferie!) che sostituiranno quello vecchio che butterete dopo aver passato l'olio per filtro. Ripetete l'operazione finché non otterrete un preparato di colore rosso mattone (altro elemento che vi dice che non potete sbagliarvi nell'individuare l'Iperico). L'olio così preparato sarà utile per spalmare piaghe, ustioni lievi e contusioni. Non è tutto: l'olio di lperico è la "base" per preparare un ottimo olio abbronzante. Eccovi la ricetta. a cura di Vera Squarcialupi La crisi della Coop francese Olio abbronzante di Iperico a cento grammi di olio di Iperico aggiungere: 5 gr. di malva estratto fluido 5 gr. di aloe estratto fluido 5 gr. dí elicriso estratto fluido Questi ingredienti che potete trovare nelle buone erboristerie costituiscono il "filtro" per evitarvi le spiacevoli scottature. Naturalmente valgono i consigli di sempre: prendete poco sole per volta, non abbiate fretta di sfoggiare la "tintarella". Sarebbe opportuno che alla vostra dieta estiva aggiungeste una discreta quantità di carote crude, preparate come più vi piace. Le carote sono ricche di vitamina A, benefica per la pelle. Se malauguratamente vi scottaste al Sole, un cataplasma di carote finemente grattugiate spalmate sul corpo vi porterebbero sicuro giovamento. Coop Linneo n Un articolo su Le Monde del 29 giugno parla della crisi della Coop francese. La cooperazione di consumo francese è costituita da un insieme di diciassette società regionali, con una rete di vendita di 5.554 negozi, tra i quali cinquanta ipermercati. 38.000 dipendenti e vendite per 31 miliardi di franchi. Quali le ragioni di questa crisi che costringe la cooperazione francese a vendere pezzi fondamentali del suo impero? La contrazione del potere d'acquisto, che ha messo in crisi un po' tutta la grande distribuzione — dice l'articolo di Le Monde — ma anche i ritardi con cui la cooperazione di consumo ha intrapreso i processi di modernizzazione della rete di vendita e l'adozione di nuove tecnologie. La notizia, gravissima, merita certo qualche riflessione più approfondita, anche in casa nostra, e non mancheranno occasioni di riprendere l'argomento sui prossimi numeri di "Quale Consumo". La tassa per stranieri sul traffico in Svizzera n Gli autoveicoli stranieri dovrebbero essere esentati dalla tassa svizzera sul traffico pesante. Lo afferma uno studio dell'Università di Ginevra, commissionato dall'International Road Trasport Union, nel quale si dichiara che la tassa sul traffico pesante è assimilabile a una tassa di circolazione la cui riscossione a carico dei veicoli stranieri, costituisce una doppia imposizione fiscale oltre che una discriminazione. 11 Consiglio federale svizzero dovrebbe ora trarne le necessarie conclusioni ma sarà meglio che le autorità europee in ogni caso glielo ricordino. Le mele lustrate e lucidate • In alcuni paesi europei le mele vengono sottoposte a un trattamento "estetico"a base di etoxanin e di benomil, sostanze che alcuni esperti considerano cancerogene o per lo meno allergogene. Siccome ingeriamo già tante sostanze sospette, non sarebbe almeno il caso di evitare quelle che servono solamente all'estetica? Se lustrare le mele poteva andare bene per indurre Adamo ed Eva al peccato, può andar meno bene invece per i consumatori di oggi più impegnati nelle diete che nella ricerca dei frutti proibiti. Lampade alogene: le istruzioni solo in lingue straniere 1! -7 7 Estero 3 Chi ha paura di certe lampade alogene? Nesstino, forse, - finché le indicazioni dei rischi nell'installazione e nell'uso saranno stampate in lingue che nulla hanno a che vedere con l'italiano, mentre ci sarebbero fondati motivi perché più di un timore ci fosse. Dunque, in Italia, fra le lampade alogene, se ne vendono alcuni modelli prodotti in Europa per i quali sono indicati in cinque lingue straniere — fuorché l'italiano — i pericoli di esplosione, con conseguenti menomazioni corporali e danni materiali se non si rispettano certe norme di installazione, certi limiti di temperatura, certi contatti con le mani. Naturalmente — sempre in una delle cinque lingue fra le quali non figura l'italiano — è scritto anche che il fabbricante non accoglierà alcun reclamo per danni che derivino da un uso non corretto della lampada in questione o dall'impiego di strumenti di installazione non adatti. Osi imparano le lingue, quindi, o si sarà costretti a rifiutare prodotti che privano gli italiani non poliglotti di indicazioni e avvertenze tanto importanti. Il concorso di disegni ne e Elio Susani Anche quest'anno il tema proposto dalla cooperazione per un mondo migliore ha riscosso un grosso successo - Ecco alcuni disegni presentati (con il nostro rammarico per non poterveli propone tutti) Nell'ambito delle celebrazioni per il 40° Anniversario della Liberazione si è svolta a Crema una significativa manifestazione artistico-sociale promossa dalla Coop Lombardia, dal Coordinamento Genitori democratici di Crema e con il patrocinio dell'Amministrazione comunale cremasca. "Metti il mondo in pace" era appunto il tema del concorso di disegno e pittura proposto agli alunni delle scuole medie inferiori appartenenti aI distretto scolastico di Crema, iniziatosi ad aprile e giunto alla sua conclusione all'inizio del mese di giugno. "Usa l'alfabeto ed i.colori della tua fantasia per scrivere la parola Pace" è stato l'invito rivolto ai ragazzi dal Comitato organizzatore dell'iniziativa, invito peraltro raccolto anche dagli insegnanti e dai presidi, come i risultati del concorso stanno a dimostrare: circa cinquecento disegni sono infatti pervenuti presso la Sezione Soci Coop di Crema e messi a disposizione del pubblico presso il supermercato Coop del Centro commerciale con un'apposita esposizione curata dal Comitato di Sezione presieduto da Ernesto Cattaneo. La manifestazione, pertanto, è senz'altro riuscita e non solo per la quantità dei lavori raccolti, ma anche per una indubbia qualità artistica dei disegni stessi, che, nella loro grande maggioranza hanno denotato una significativa ed I soci in gita assai sentita volontà di pace per questo nostro povero mondo travolto dai conflitti e dalle minacce di conflitto, espressa chiaramente e con tonalità suggestive ed interessanti dai ragazzi cremaschi. Lunedì 3 giugno si è svolta la cerimonia di premiazione delle scuole che hanno aderito alla manifestazione con il maggior numero di disegni. Si sono particolarmente distinte in questa simpatica gara "per la Pace" le scuole medie "Agello", Wailati", "Civerchio" di Crema, la "E. Fermi" di Montodine e la sezione staccata di Ripalta Cremasca. Nel supermercato Coop affollato gioiosamente dalle scolaresche con insegnanti e genitori, alla presenza del sindaco di Crema Bianchessi e del presidente del Distretto scolastico Boschiroli, Alfredo Galmozzi consigliere della Coop Lombardia ed Elio Susani della Direzione Set. tore Soci e Consumatori Coop Lombardia hanno consegnato ai presidi delle scuole sopracitate i premi che erano stati messi in palio: proiettori per diapositive ed abbonamenti a riviste ecologiche. La mostra dei disegni è rimasta poi esposta per alcuni giorni nel supermercato Coop ed ha suscitato l'interesse della clientela e dei nostri soci che hanno potuto apprezzarne la vivacità ed il messaggio di pace che se ne trae in modo così efficace. e di Crema Un MeriCki di pace Nella foto il consigliere d'amministrazione della Coop Lombardia Galmozzi mentre premia una delle classi che hanno partecipato al concorso Brescia. Grande partecipazione alla gita organizzata dalle Sezioni Soci di Brescia. Tre pullman con 153 partecipanti si sono dati appuntamento domenica 2 Giugno: meta iI lago di Corno. La comitiva ha raggiunto Lecco dove si è consumata la colazione. Si è quindi arrivati a Varenna dove si è visitato il museo ornitologico. Il pranzo è stato consumato a Teglio in Valtellina dove ad accoglierli era Sergio Ghiringhelli responsabile del Settore Soci e Consumatori della Coop Lombardia. Nel pomeriggio, dopo una escursione al parco di Teglio, sosta all'Aprica e quindi rientro a Brescia dalla Vai Camonica. Sezione Soci di Vigevano in visita a Marzabotto A quarant'anni dalla Liberazione, per offrire momenti di riflessione a chi tristemente ha vissuto il periodo della seconda guerra mondiale e a chi "quel periodo" lo sta studiando sui testi di scuola, la Sezione Soci di Vigevano, zl diciannove maggio scorso, ha riproposto una gita a Marzabotto e a Campegine. Due pullman, 110 persone circa, in pellegrinaggio (se così lo si vuol chiamare) verso luoghi carichi di tragedia. Al mattino, nei locali del municipio di Marzabotto, l'incontro con il sindaco, Dante Cruicchi, uomo consapevole e folte che con parole ricche dí significato ha acceso note di commozione negli animi di tutti i presenti. All'incontro con il sindaco ha fatto seguito l'intervento del dottor Gilberto Bressani, consigliere del Partito comunista al Comune di Vigevano e la mattinata si è conclusa con la visita al Sacrario, dove i partecipanti hanno deposto fiori alla memoria dei Caduti Nel tardo pomeriggio la gita é proseguita con la visita, a Campegine, alla casa museo dei Fratelli Cervi. Toccante e commovente è stato l'incontro con la signora Ines Cervi, vedova di Agostino, uno dei sette fratelli e la proiezione di un documentario sulla vita della sua famiglia. Daniela Bonfico -111~111111~ I disegni dei bambini di Corsie() sui pericoli in casa Quello che presentiamo in questa pagina è il frutto della fantasia di alcuni bambini delle scuole di Corsico. Con loro abbiamo realizzato l'animazione pericoli in casa". L'esperienza li ha stimolati e coinvolti in un lavoro che è proseguito in classe e del quale presentiamo qui qualche esempio. Ancora una volta il rapporto Coopf Scuola si è dimostrato positivo, vincente e ancora una volta la fantasia e la creatività dei ragazzi, anche su problemi seri e importanti. si sono dispiegate. Un risultato che ci soddisfa e ci spinge a continuare in queste iniziative. mrn IP ER COL iN CASA •irk•s 'I& ii I gil~11~.n- • Pisa. Foto ricordo dei Soci della sezione di via Ghinaglia di Cremona in gita a Pisa N Concluso il primo ciclo di interventi nelle scuole di Broscia Con le lezioni su etichette, coloranti e dieta e computer sono terminati gli incontri promossi dalla Coop Lombardia nelle scuole di Brescia. Tre sono state le ultime scuole medie interessate, Via dei Mille, Sant'Eufemia e Via Casazza. Complessivamente l'esperienza ha toccato numerosissime classi e sarà ripetuta nel prossimo autuno in vista di una possibile edizione a Brescia delle Giornate dei Giovani Consumatori. Milano, Via Ornato: giochiamo al supermercato 9 Crema. Un nutrito gruppo di appartenenti alla Lega pensionati CGIL di Rebbio (guidato dal socio Bionda) visita il Centro commerciale di Crema con il supermercato Coop Con alcune classi delle scuole del quartiere di Niguarda si è tenuta presso il supermercato Coop di via Ornato l'animazione del supermercato già sperimentata durante le Giornate dei Giovani consumatori. I ragazzi delle classi interessate hanno fatto la spesa sulla base di un programma elaborato da due dietiste e alle cane hanno indiscusso i loro acquisti con le esperte per capire gli errori, nutrizionali ed economici, commessi. L'esperienza ha avuto come sempre successo e sarà, dove possibile, replicata in futuro. Riportiamo qui di seguito la lettera che un alunno che ha partecipato all'iniziativa ha inviato a 'Quale Consumo". 71 diretto Caro "Quale Consumo",. Ecco! Siamo nel supermercato Coop. E chiuso? E lunedì! No, per noi è aperto. Vediamo subito due ragazze. Chi sono! Le dietiste? Sì. Tutti vogliono stare insieme a loro per . lare la spesa. Si parte col carrello pistaa,.. Io, Daniele e Gabriele siamo insieme, dobbiamo cercare le bibite con colortudi. Gabri dove vai? Prendo l'acqua! No non c'entra! Non è scrir to sul foglio che ci ha dato la dietista... Che confusione non si capisce niente! Quanti prodotti, e non riusciamo a trovare i nostri. Va bene basta! Sono queste le bibite giuste, ora andiamo! Boom! Ecco ci scontriamo con un altro carrello! Andiamo alla cassa, ci attende per il controllo Simonetta. Facciamo i coraggiosi! Andiamo! La dietista ci guardava cori occhi strani ed aveva il naso rosso. E già abbronzata! Bravi! Ci ha detto bravi per farci tirare su il morale invece, non ci siamo ricordati dei succhi di frutta e dell'acqua. Agostino Scaltrito Studio Nodo Itinerari in Lombardia SeL d:Pricw, Valtehir2 più Vai C âiiav a La Provincia di Sondrio è formata da due valli principali: la Valtellina, lungo la quale scorre l'Adda, e la Val Chiavenna, lungo cui scorre il Mera. Quest'ultima fa parte di un percorso di fondamentale importanza storica, per il collegamento tra il centro Europa e il mar Mediterraneo. Ancor oggi la valle è sede di un intenso traffico, centrato sul passo dello Spluga, in Vai Chiavenna, quindi, si passa spesso; più raramente ci si ferma. Eppure anche in questa valle non mancano i motivi per una sosta che comprenda arte, storia, natura. Chiavenna H centro principale della valle è Chiavenna; già importante in epoca romana e poi medioevale, conserva un centro storico di età prevalentemente cinquecentesca, poiché nel 1486 i Grigioni incendiarono l'abitato. Di quest'epoca sono — per esempio — le suggestive case lungo il Mera, addossate alle mura sforzesche. Di grande interesse è il complesso formato dalla chiesa di S. Lorenzo, dal battistero, e dall'elegantissimo sagrato porticato, in mezzo al quale si erge il grande campanile innalzato tra la fine del '500 e l'inzio del '600. La chiesa di S. Lorenzo è di fondazione, molto antica, ma è stata ripetutamente trasformata e si presenta oggi in forme sei-settecentesche, sotto le quali — deI resto — non è difficile immaginare l'originaria struttura romanica. All'interno sono notevoli al- ' cuni quadri dipinti da artisti vallintelvesi, comaschi, ticinesi, milanesi, segno anche questo dell'intenso passaggio di uomini che caratterizzava queste zone. Quasi dei tutto nascosto dal portico, a sinistra della chiesa, si trova il battistero ottagonale, anch'esso di fondazione romanica, all'interno del quale si conserva l'originale fonte battesimale scolpito nel 1156. Le figure a rilievo rappresentano la cerimonia della consacrazione dell'acqua e l'amministrazione di un battesimo. Poco distante è la canonica, dove si conserva il "tesoro" di S. Lorenzo, il cui pezzo più pregevole è la "Pace", una rilegatura di evangeliario in lamina d'oro con pietre preziose, risalente al XII secolo; tra gli altri oggetti si segnalano due croci astili pure romaniche e numerosi pezzi di argenteria sei-settecenteschi. "Cieloturro" 11 2 Giugno si è svolta la seconda edizione della "Cicloturro della pace" dedicata quest'anno aI quarantennale della Resistenza e valevole per il Campionato regionale cicloamatori 1985. La manifestazione, organizzata dal Gruppo cicloamatori Arci Turro è stata patrocinata dalla Coop Lombardia unitamente alla Lega Ciclismo UISP Milano e sostenuta dalla Sezione Soci di via Pitagora. Numerosi i partecipanti, venuti da tutta la Lombardia per trovarsi in Piazzale Loreto a deporre una corona al monumento dei Martiri della Resistenza. Subito dopo ia partenza, data da] presidente della Lega Ciclismo UISP, la carovana ha sostato sul piazzale osservando un minuto di raccoglimento per onorare le vittime dello stadio di Bruxelles, quindi è ripartita alla volta di Sesto S. Giovanni percorrendo viale Monza fra due ali di folla entusiasta. Il serpentone dei ciclisti era preceduto dai Vigili Urbani di Milano e dalla macchina del Giudice di Gara. t Radioamatori della CE.BA.CO. hanno curato i collegamenti radio. Staffette di motociclisti del moto-Club di Rho mantenevano sgombra la strada per il passaggio dei ciclisti. Chiudevano l'allegra brigata i vari furgoni scopa, i pulmini per gli atleti (scoppiati) e l'ambulanza messa a disposizione dall'associazione "Maria Bambina-. Sesto S. Giovanni è stata attraversata con la Intorno a Chiavenna Usciti da Chiavenna in direzione di Piuro, si incontra il parco delle "Marmitte dei Giganti". Sotto questo curioso nome è conosciuto uno dei fenomeni più interessanti prodotti dall'erosione glaciale in tempi antichissimi. Si tratta di profondi buchi di forma grosso modo circolare, di dimensioni assai varie, prodotti dall'erosione e dall'escavazione dovuta all'ac- . qua di fusione di un ghiacciaio, oggi scomparso. Le "marmitte" sono una quarantina, e tutt'intorno si possono osservare altri effetti prodotti dai ghiacciai: rocce striate, canali di erosione e massi erratici. L'interesse del luogo è completato dalla presenza di boschi d'alto fusto ben conservati (formati in prevalenza da carpini, pini silvestri, castani, betulle e larici); alla rocca Paradiso vi è poi un giardino botanico. La zona, inserita in un paesaggio di notevole interesse, scorta dei Vigili Urbani Sestesi che hanno accompagnato la carovana fino alle porte di Monza. II percorso si è snodato attraverso le strade della verde Brianza presentando alcune asperità (Monte Siro, Monticelli), il gruppo qui si è notevolmente sgranato giungendo dopo 40 Km al posto di controllo e ristoro, situato a Peregallo. Terminata la sosta per il controllo e soprattutto per il ristoro, la carovana riprendeva a pedalare alla volta di Milano attraverso Arese, Vimercate, Un gruppo delrArci Turro - è ben gestita ed è possibile fruire di visite guidate o — più semplicemente — dell'accurata segnaletica. Sul lato opposto della valle, a poca distanza, si trovano le cascate dell'Acquafraggia, anch'esse inserite in uno splendido contesto paesaggistico. L'origine delle cascate è determinata dalla notevole escavazione della vallata principale (la Val Chiavenna) che ha "lasciato" a un livello molto più alto gli affluenti laterali, che sono così costretti a un poderoso salto prima di gettarsi nel Mera. Un altro motivo di interesse delle cascate è dovuto alla nebulizzazione dell'acqua in caduta, che contribuisce a creare un `microclima" particolare dove abbondano specie rare di flora. Ma anche senza soffermarsi su questi aspetti scientifici, la vista delle due imponenti cascate è di notevole impatto. Piuro Si giunge così a Piuro, o meglio a quello che resta del paese, travolto la notte del 4 settembre 1618 da una gigantesca frana staccatasi dal monte Canto. Piuro era un centro di notevole ricchezza, soprattutto grazie alla lavorazione della pietra oliare (utilizzata ancor oggi per le caratteristiche pentole) nonché per la manifattura della seta e per il commercio. La frana seppellì il paese con i suoi circa mille abitanti e ciò che resta oggi è solo l'alto campanile della chiesa; qualche scavo archeologico mostra resti delle case e tratti di strada, Una iscrizione in latino ricorda la catastrofe con molta efficacia; tradotta suonerebbe "tuonante il cielo, rovinante il monte, Piuro finì". La catastrofe di Piuro in un disegno allegato a un manoscritto seicentesca conservato all'Archivio di Stato di Como Brugherio, Cotogno Monzese. Ha attraversato Cascina Gatti immettendosi in via Padova all'altezza di Crescenzago, percorrendola fino a via Cavezzali, raggiungendo il rione di Turro dove attraverso le vie del quartiere fra l'entusiasmo dei cittadini arrivava dopo 60 km al traguardo posto in via Rovetta alla Sede dei Circolo "Martiri di Turro", dove è avvenuta la premiazione alla presenza dei dirigenti Regionali Sig. Strazza e Bersi della Lega Ciclismo UISP e Ercole Comolli per la Coop Lombardia. Nota di protesta per gli aumenti dei detersivi La Federazione Lombarda dei Consumatori in una nota inviata ai presidenti del Senato e della Camera dei Deputati, al ministro dell'Industria, alla presidenza della Regione e alla Associazione degli industriali dei settore, ha stigmatizzato duramente la linea di condotta delle aziende produttrici di detersivi considerata contraria cd offensiva degli interessi dei consumatori. Questi ultimi, hanno visto i fustini delle marche più note dei detersivi in polvere per lavatrici passare, in un succedersi di aumenti, in appena 16 mesi da 10.980 a 13.480 lire attuali (prezzi praticati nei supermercati). Un crescente numero di consumatori, è detto nella nota, non comprende il fatto che si possano spendere parecchi miliardi (pari ai I7% dei costi e cioè oltre 100 miliardi di lire nell'83 ma secondo diversi operatori potrebbe essere una cifra ben superiore) in una perenne quanto dannosa guerra pubblicitaria. Maggiore potrebbe essere invece l'impegno per una innovazione e un miglioramento del prodotto, tale da renderlo meno inquinante, e per una educazione ad un consumo più oculata e razionale. La Federazione dei consumatori ha chiesto al Governo e al Parlamento una rapida approvazione della legge per la drastica diminuzione del fosforo contenuto nei detersivi. in Ai nostri soci sconto del 5% ri- L I dizionari e ratlante volgendosi direttamente a Coop Turismo Tel. 28456290 - Proposte Mestate Disponibili hotel, appartamenti, villaggi in tutte le più belle località italiane, dalla Romagna, alla sicilia... ed all'estero... Grecia, Malta, Jugoslavia Soggiorni specia3 ali mare 14 giorni in Italia con viaggio in autopullman - tutto compreso Lire 365.000 Pesaro dal 24 agosto al 6 settembre Lire 380.000 Lido di Camaiore dal 1 0 al 14 settembre 'M".e..15.)~30 FRANseres-E. 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Kiev - Leningrado - Mosca 10 giorni - tutto compreso Lire 1.420.000 Asia Centrale (Mosca - Bukhara - Samarkanda) IO giorni - tutto compreso Lire 1.450.000 Capitali Baltiche (Leningrado - Tallin - Riga Lire 1.600.000 Vilnus - Mosca) 15 giorni - tutto compreso Musica. per Re vacanze Dalla fortunatissima serie televisiva "Quelli della notte" il disco delle folli musiche della New Pathetic Elastic Orchestra che, insieme all'ultimo long-playing di Mango, costituisce la colonna sonora ideale per le vacanze dei nostri soci. Prezzo dei due dischi L. 20.000 Prenotazioni dal 2 al 14/9 Incisioni Fonit Cetra Vacanze nei Caraibi 1) Renzo Arhore e New Pathetic Etastic Orchestra "Quelli della notte" 2) Mango "Australia" Cuba 9 giorni/7 notti passaggio aereo+mezza pensione da Lire 1.190.000 Santo Domingo 8 giorni/6 notti passaggio da Lire 1.000.000 aereo+pernottamento Premiati i concorrenti dei Corso sci ragazzi Vincitore Mockey Oub Lodi 4° Trofeo Coop Lombardia "Primo Casati" I .a "Marcia della partecipazione" (Sesto S. Giovanni) alla 9. edizione Il giorno 14 aprile u.s. si è svolta presso il Salone Risorgimento di Via Hermada la premiazione dell'I 1° Corso sci ragazzi organizzato dallo Sci Club lnvicta di Bresso ed intitolato 1° Trofeo Coop. Lombardia. Alla simpatica manifestazione, oltre agli organizzatori, erano presenti la Coop. Lombardia Seiione Soci di Niguarda e l'assessore allo sport del Comune di Bresso. Nel corso della manifestazione sono stati premiati i 59 concorrenti, ed il vincitore assoluto Albano Daniele. Il corso sci ragazzi, riservato ai bambini in età scolare ( l a Elementare - 3 a Media), verrà organizzato sempre con l'interessamento dello Sci Club Invicta e col patrocinio del Comune di Bresso anche nella stagione 1985/86. Si è svolto Domenica 9 Giugno a Lodi il Torneo Giovanile di Hockey (RolIer) organizzato sotto l'egida della Coop Lombardia. 11 Torneo, che vedeva in palio il 1° Trofeo Coop in questo tipo di sport ha visto la partecipazione di quattro squadre della categoria "Allievi": Hockey Club Lodi, Hockey Club Monza, Roller Monza e Barzanò. Sono giunte in finale, davanti ad un pubblico di alcune centinaia di persone al Palazzetto dello Sport, le squadre dell'Hockey Club Lodi e del Barzanò. Hanno prevalso i lodigiani, che indossavano la divisa "Coop", per 16 a 2. Come tradizione anche quest'anno si è corso sulle strade della Brianza, con partenza da Muggiò, il trofeo Coop Lombardia intitolato al primo presidente della cooperativa Primo Casati. Numerosissime le società e gli atleti iscritti; al termine di un percorso di 63 tiratissimi chilometri l'ha spuntata Marco Trani del G.S. Bareggese che si é imposto davanti a Luca Mussi dell'U.S. Biassono, Premi per i vincitori e una bella cornice di pubblico hanno confortato i soci di Muggiò, organizzatori impeccabili di una manifestazione sportiva che fa ormai parte della tradizione Coop Lombardia. Anche quest'anno la Coop Lombardia ha dato il suo contributo all'Associazione Genitori di Sesto S. Giovanni sponsorizzando la Marcia della Partecipazione.del 2 giugno, ormai alla 9a edizione.E: il terzo anno che la Coop dà il proprio appoggio per organizzare questa importante manifestazione sportiva a livello cittadino, quest'anno abbinata al tema del 40" di liberazione. L'anno scorso, la Coop è stata promotrice di una mostra fotografica riservata agli alunni delle scuole di Sesto, sul tema dell'ecologia e della salvaguardia dell'ambiente, e ha perfino trovato un originale modo di esporre il materiale fotografico e grafico inviato: disegni, cartelloni, piccole ricerche e tante interessanti fotografie erano attaccate alle pareti e al soffitto del grande magazzino della città. Un diversivo simpatico sia per gli organizzatori che per i consumatori. Quest'anno ricorre il 40° anniversario della Liberazione, la fine di una ingiusta guerra e l'inizio di un periodo di democrazia. La Coop, che già negli anni precedenti aveva affiancato l'Associazione Genitori per sostenere due tematiche quali Ia pace e l'ecologia, non poteva mancare. Ambrogio Vaghi, ex Presidente della Coop Lombardia. ci aveva assicurato che si sarebbe portato avanti soddisfatti l'amicizia e la collaborazione con l'Associazione Genitori; a distanza di un anno la promessa è stata mantenuta anche con i nuovi dirigenti. Eareggio: la marcia dei f u ritaniE La nostra sezione soci in collaborazione con la locale biblioteca ha organizzato una marcia non competitiva di 10 km. con un percorso caratterizzato dalla riscoperta dei numerosi ed antichi fontanili della zona del bareggese. Una passeggiata ecologica che ha raggruppato un buon numero di marciatori, tutti premiati al termine con una simtii patita medaglia ricordo. Nelle foto: al termine della giornata agonistica, ecco i vincitori dell'Hockey Club Lodi che posano per "Quale Consumo" assieme ad alcuni membri del Comitato Soci Coop. Vera Squarcialupi Una campagna contro dodici pesticidi altamente tossici "La sporca dozzina": non è un film spaghettiwestern come il molo farebbe supporre, ma il nome di una campagna internazionale, promossa dall'Associazione PAN (Pesticide Action Network), che intende proibire la fabbricazione di 12 pesticidi usati in agricoltura o per usi civili. Durante una conferenza stampa, tenutasi in giugno a Milano, l'Agrisalus che promuove in Italia questa campagna, ha illustrato gli obiettivi dell'iniziativa: non solo proibire l'uso di 12 pesticidi ma anche vietarne la produzione e commercializzazione. Molti gli elementi emersi dalla conferenza stampa su questo settore ancora abbastanza ignorato da consumatori e loro associazioni. In Asia, Africa, Australia. America e in Europa si parla contemporaneamente della "sporca dozzina" cioè di dodici pesticidi - o per meglio dire famiglie di pesticidi -- altamente tossici che la maggior parte dei paesi industrializzati non usa più (o usa solo in casi limitati e controllati) ma in compenso produce e esporta soprattutto nei paesi sottosviluPpati. 11 commercio mondiale dei pesticidi rende molto bene: è un grande business, insomma, di 30.000 miliardi di lire ogni anno, quanti servono a pagare quasi mezzo chilo di pesticidi per persona, al quale bisogna aggiungere le quantità vendute •landest inamertte. Dei pesticidi prodotti per combattere la peste, cioè inseni, fitrighi e via dicendo che distruggono i raccolti sulle piante o nei magazzini in attesa di essere consumati, una parte non trascurabile è costituita da prodotti tossici e pericolosi tanto è vero che. nel 1983 hanno provocato nel mondo 2 milioni di casi di avvelenamento, soprattutto nei paesi sottosviluppati e quasi 10.000 morti, I loro ef ferri sul territorio e sulla vita delle popolazioni soprattutto nei paesi del terzo mondo, sono devastanti perché causano impoverimento del suolo, indebitamento dei contadini, inquinamento ambientale con conseguente povertà e fame. L'ultimo esempio clamoroso di avvelenamento di massa è stato quello di Bhopal in India dove la fabbrica dei pesticidi impiantata da una multinazionale americana la Union Carbide - ha provocato la morte di oltre 2.500 persone, gravissime lesioni a migliaia di altri cittadini oltre a un gran numero di nascite di bambini malformati. Lo scopo di ottenere il massimo del profitto aveva infatti privato la fabbrica indiana di quegli accorgimenti riservati invece alle analoghe fabbriche sugli Stati Uniti e in Europa. a spore Chi e perché contro la "sporca dozzina" A dichiarare guerra contro la sporca dozzina, è stato il PAN (Pesticide Action Network), un raggruppamento di organizzazioni non governative che, in collaborazione con molte altre associazioni, ha voluto fare qualcosa contro le gravi conseguenze che all'umanità derivano dall'uso sconsiderato di pesticidi in generale, e di pesticidi tossici in particolare, come minaccia permanente e potenziale al benessere dell'umanità e dell'ambiente. Fra gli scopi principali della campagna è quello di assicurare a tutte le popolazioni del mondo la massima sicurezza attraverso l'informazione sui pericoli che possono venire dai pesticidi, a cominciare dalla "sporca dozzina". Anche i poveri quindi hanno il diritto ad essere informati sui pericoli di certe sostanze che pur assicurano prodotti più abbondanti, indispensabili per affrontare i problemi della fame e del sottosviluppo. Scopo della campagna è anche quello di insegnare un uso appropriato dei pesticidi, sia per tutelare Ia salute di chi li sparge sui terreni, sia per impedire che l'uso eccessivo di quei prodotti distrugga la fertilità dei suoli e aumenti la difesa degli insetti costringendo i contadini a un uso sempre più massiccio di tali sostanze costose e dannose. Ma la campagna contro la sporca dozzina vuole anche indicare sistemi alternativi di difesa contro la peste, i cosiddetti sistemi integrati nei quali le sostanze chimiche abbiano solo un ruolo marginale o nullo. C'è bisogno inoltre di fare un po' di chiarezza nella giungla delle leggi esistenti nel mondo che consentono ai pesticidi proibiti, limitati nell'uso o addirittura non registrati, di essere normalmente esportati verso i paesi del terzo mondo e magari successivamente reimportati nei paesi industrializzati sotto forma di residui contenuti negli alimenti. In Italia le associazioni promotrici della campagna contro la "sporca dozzina" sono l'Agrisalus, la Lega per l'Ambiente, il Dipartimento Scienze del territorio del Politecnico di Milano, l'Assemblea permanente dei cittadini di Carrara e Massa, il Gruppo di prevenzione e igiene ambientale delle lavoratrici e dei lavoratori della Montedison di Castellanza. Ma le adesioni alla campagna sono ormai migliaia? Le varie famiglie che costituiscono la "sporca dozzina" BHC: vietato in Italia Campecloro: insetticida Clordano: insetticida, vietato in agricoltura e per usi domestici e civili. Clordimeforrn: insetticida e acaricida, che uccide cioè gli acari. DBCP: fumigante e nematocida, che uccide cioè i vermi dannosi. DDT: insetticida, vietato in agricoltura ad eccezione di certi periodi e per certe zioni. I Drin, (Aldrin, insetticidi, rodenticidi, che uccidono cioè Dieldrin, Endrin): i roditori, vietati in agricoltura e per usi civili e domestici. EDB: fumigante, insetticida e nematocida, vietato in agricoltura Paraquat: Parathion: diserbante insetticida Pentaclorofenolo: fumigante, insetticida, diserbante. 2/ 4, 5, T : diserbanti vietati in agricoltura II Parlamento Europeo contro i pesticidi pericolosi Nel 1983 il Parlamento Europeo si era espresso all'unanimità sull'esportazione dei pesticidi vietati nei nostri paesi ma esportati in quelli del terzo mondo, chiedendo che le norme di imballaggio, etichettatura e trasporto adottate nei paesi comunitari fossero valide anche per l'esportazione e che le indicazioni per l'uso fossero scritte nelle lingue del paese importatore e illustrate da vignette facilmente comprensibili. Per quanto riguarda i pesticicli proibiti o fortemente limitati nei paesi europei era stato chiesto che la vendita fosse sottoposta alla seguente procedura: — il paese importatore deve ricevere la notificazione della natura particolare del prodotto, delle restrizioni alle quali è sottoposto e del perché di tali restrizioni; o • — il governo del paese importatore, dopo aver ricevuto tale notifica, deve richiedere esplicitamente l'acquisto. Altre richieste riguardavano una migliore formazione professionale degli utilizzatori; differenti metodi di protezione per gli agricoltori, dato che calzature e guanti di gomma, per esempio, sarebbero incompatibili col clima oltre che fonte di altri malanni. Era stato chiesto, inoltre, di non pretendere che i contenitori dei pesticidi — siano essi di latta o di plastica — venissero distrutti. Nei paesi poveri un fusto metallico come pure una scatola di cartone q un bidone di plastica sono oggetti di valore e quindi è meglio informare su come pulirli piuttosto che chiederne la distruzione. Precauzioni ossessive per neutralizzare una partita di insetticidi "andata a male". Non sempre si è scrupolosi tosi. 12