RELAZIONE DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE
Attività dell’Ateneo – Anno 2010
(art. 5 c. 22 della L. 537/93)
Riunione del
Nucleo di Valutazione
del 27 giugno 2011
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
NUCLEO DI VALUTAZIONE
Il Nucleo di Valutazione dell’Università degli Studi di Verona è così composto:
Prof. ssa Angela Broglia (Presidente): Ordinario di Economia Aziendale - Università di Verona
Prof. Emilio Bartezzaghi: Ordinario di Gestione Aziendale - Politecnico di Milano
Avv. Eugenio Caponi: Vice Presidente vicario della Fondazione Cariverona
Dott.ssa Rita Carisano: Direttore Confindustria Verona
Prof. Luciano D’Amico: Ordinario di Economia Aziendale - Università di Teramo
Ing. Maurizio Longo: Esperto di qualità - già Vicepresidente di STAR - Parco Scientifico di Verona
Prof. Stefano Vitale: Ordinario di Fisica Sperimentale – Università di Trento
Per la sua attività, il Nucleo di Valutazione si avvale della collaborazione dell’Ufficio di Supporto con sede presso Via Paradiso, 6 37129 Verona, tel. 045 842 5267/5268/5269 e fax. 045 8425251, nelle persone di:
− Dott.ssa Laura Mion
− Sig.ra Ginetta Magno
− Dott.ssa Annalisa Rebonato
L’Ufficio di Supporto al Nucleo di Valutazione fa parte dell’Area Contabilità Finanza e Sistemi di Controllo coordinata dal Dott. Stefano Fedeli, all’interno della Direzione Finanza e Controllo il cui Dirigente è il Dott. Giuseppe Nifosì.
La Relazione è consultabile sul sito web www.univr.it/main?ent=verbali&id=419 .
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
NUCLEO DI VALUTAZIONE
Sommario
INTRODUZIONE
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1. GESTIONE STRATEGICA
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1.1 Posizionamento attuale dell’Ateneo
1.1.1 Analisi del processo decisionale dell’Ateneo
1.1.2 Analisi della politica di attrazione dell’Ateneo
1.1.3 Analisi della collaborazione con altri Atenei
1.1.4 Analisi della quota premiale del FFO
1.2 Rapporti con gli stakeholder
1.2.2 Rapporti con le imprese
1.2.4 Rapporti internazionali
1.2.5 Rapporti con gli istituti scolastici superiori (studenti potenziali)
1.3 Strategie di miglioramento
1.3.1 Interventi di miglioramento nell’ambito della didattica
1.3.2 Interventi di miglioramento nell’ambito della ricerca
1.4 Osservazioni del Nucleo di Valutazione su “Gestione strategica”
2. DIDATTICA
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2.1 Rilevazione dell’offerta e della domanda di formazione
2.1.1 Presenza e analisi dell’offerta didattica dell’Ateneo
2.1.2 Presenza e analisi dell’offerta di corsi di dottorato
2.1.3 Presenza e analisi dell’offerta di altre attività didattiche post lauream
2.1.4 Analisi della domanda di istruzione universitaria
2.1.5 Informazioni sugli scambi internazionali di studenti
2.1.6 Analisi delle caratteristiche degli studenti
2.1.7 Analisi della provenienza geografica degli studenti
2.2 Organizzazione dell’attività didattica
2.2.1 Analisi del carico didattico dei Docenti
2.2.2 Analisi delle diverse modalità di organizzazione della didattica
2.3 Performance dell’attività didattica
2.3.1 Analisi dei risultati ottenuti dagli studenti
2.3.2 Analisi degli studenti “fuori corso”
2.3.3 Analisi del tasso di abbandono
2.3.4 Analisi del tasso dei trasferimenti
2.3.5 Analisi del conseguimento della laurea
2.3.6 Analisi sugli sbocchi professionali dei laureati
2.4 Rilevazione di attività di valutazione della didattica
2.4.1 Attività di controllo interno
2.4.2 Valutazione della didattica da parte degli studenti
2.4.3 Utilizzo dei risultati della valutazione
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2.5 Osservazioni del Nucleo di Valutazione su “Attività didattica”
3. RICERCA
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3.1 Fondi di ricerca
3.1.1 Fondi da competizione internazionale
3.1.2 Fondi da competizione nazionale
3.1.3 Altri fondi
3.2 Produzione scientifica
3.2.1 Analisi quantitativa della produzione scientifica dei Docenti
3.3 Performance dei dottorati di ricerca
3.3.1 Attrattività dei dottorati di ricerca
3.3.2 Qualità dei Dottori di ricerca
3.4 Spin-off
3.4.1 Analisi sugli spin-off
3.5 Rilevazione di attività di valutazione della ricerca
3.5.1 Attività di valutazione della ricerca
3.6 Osservazioni del Nucleo di Valutazione su “Attività di ricerca”
4. SERVIZI COMPLEMENTARI E DIRITTO ALLO STUDIO
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4.1 Rilevazione dell’offerta di servizi complementari
89
4.1.1 Servizi di segreteria amministrativa per gli studenti
89
4.1.2 Servizi di orientamento
90
4.1.3 Servizi di tutorato
91
4.1.4 Organizzazione di stages e tirocini per studenti e laureati
94
4.1.5 Attività di placement dei laureati
96
4.1.6 Servizi on-line
97
4.1.7 Servizi per l’internazionalizzazione, la certificazione linguistica e informatica
99
4.1.8 Servizi bibliotecari
105
4.1.9 Servizi per studenti disabili
106
4.2 Rilevazione degli interventi per il diritto allo studio
108
4.2.1 Borse di studio
108
4.2.2 Alloggi
110
4.2.3 Prestiti d’onore
110
4.2.4 Attività a tempo parziale
113
4.2.5 Altri servizi
114
4.3 Rilevazione di attività di valutazione dei servizi complementari e diritto allo studio 115
4.3.1 Attività di valutazione interna
115
4.3.2 Partecipazione a programmi di valutazione esterna
116
4.3.3 Utilizzo dei risultati della valutazione
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4.4 Osservazione del Nucleo di Valutazione su “Servizi complementari e Diritto allo studio”
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5. ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA E RISORSE
5.1 Rilevazione dell’attività amministrativa e di gestione
5.1.1 Presentazione della struttura e dell’attività amministrativa di Ateneo
5.2 Organizzazione dell’attività amministrativa
5.2.1 Analisi della distribuzione del personale TA per qualifica e per struttura
5.2.2 Formazione del personale TA
5.3 Rilevazione di attività di valutazione dell’attività amministrativa
5.3.1 Attività di valutazione interna
5.3.2 Partecipazione a programmi di valutazione esterna
5.3.3 Utilizzo dei risultati della valutazione
5.4 Valutazione della gestione sotto il profilo finanziario-patrimoniale
5.4.1 Analisi del bilancio di Ateneo
5.5 Gestione del patrimonio immobiliare
5.5.1 Analisi delle disponibilità e dei fabbisogni immobiliari
5.5.2 Analisi dei fabbisogni finanziari per l’edilizia
5.6 Osservazioni del Nucleo di Valutazione su “Attività amministrativa e Risorse”
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INTRODUZIONE
La presente Relazione annuale, redatta ai sensi della Legge 24 dicembre 1993 n. 537 art. 5 comma 22,
verte sull’attività dell’Ateneo nell’anno 2010 ed accompagna il Conto consuntivo con l’intento di fornire
una rappresentazione ad ampio spettro – ancorché necessariamente sintetica – delle scelte e delle iniziative intraprese nell’anno 2010.
In effetti, atteso l’intento di fornire soprattutto alla governance informazioni significative, sintetiche,
chiare e possibilmente esaustive sui vari temi trattati, si è ritenuto opportuno rendere disponibile tale Relazione in un momento particolarmente importante per la vita dell’Ateneo qual è, appunto, l’approvazione
del Conto consuntivo. In tal modo, accompagnandosi al documento di rendicontazione annuale, la Relazione in oggetto integra le informazioni di natura politica e tecnica desumibili, rispettivamente, dalla relazione
del Magnifico Rettore e da quella del Direttore Amministrativo – che pure corredano il Conto consuntivo –
senza sovrapporsi, però, alle stesse.
Per quanto attiene al contenuto della Relazione, va precisato che essa affronta i principali ambiti della
varia e composita attività svolta dall’Ateneo nell’anno 2010, ai quali sono dedicate altrettante sezioni tematiche:
1. Gestione strategica;
2. Didattica;
3. Ricerca;
4. Servizi complementari e Diritto allo studio;
5. Attività amministrativa e Risorse.
Ciascuna delle sezioni in cui si articola la Relazione è strutturata in modo da presentare le principali e più
significative informazioni di natura qualitativa e quantitativa, organizzate in paragrafi, cui seguiranno commenti, suggerimenti ed osservazioni conclusive.
La scelta metodologica assunta dal Nucleo di Valutazione nella seduta del 28 febbraio u.s. è stata, dunque, quella di offrire agli Organi di governo, ed altresì a qualsiasi altro soggetto interno o esterno
all’Ateneo, un documento snello ed effettivamente fruibile, capace di far emergere con immediatezza la valutazione – sintetica, ma completa – sulla complessiva attività svolta nel corso dello scorso anno accademico. Per tale ragione, la Relazione presenta, in ognuna delle sue sezioni, significativi indicatori di sintesi determinati sulla base di fonti informative in più possibile aggiornate. Va, tuttavia, precisato che tali indicatori, pur non esaurendo – ovviamente – il contenuto della Relazione, costituiscono un utile strumento in grado di esplicitare in sintesi alcune delle informazioni più importanti.
A questo proposito, sono stati immediatamente coinvolti tutti gli Uffici amministrativi competenti nelle
varie tematiche affrontate, cosicché la raccolta e la successiva elaborazione delle informazioni necessarie
potesse avvenire in tempi rapidi. Si ricorda, infatti, che la Relazione sull’attività dell’Ateneo, conseguentemente alla decisione di accompagnarla al Conto consuntivo, viene predisposta con sei mesi di anticipo rispetto all’abituale tempistica in base alla quale essa era ultimata alla fine dell’anno successivo a quello di
riferimento. Tutto ciò ha reso necessaria un’accelerazione dell’intera procedura che non sempre ha permesso di ottenere entro i termini tutte le informazioni utili: in questa prima edizione della nuova modalità
di costruzione della Relazione annuale, quindi, non è stato sempre possibile dare a tutti i temi affrontati nel
varie sezioni l’ampiezza voluta.
Va, infine, precisato che ogni sezione è stata affidata a due Coordinatori che ne hanno diretto ogni fase
della predisposizione della documentazione e della successiva elaborazione, sovrintendendo a tutte le operazioni espletate dall’Ufficio di supporto del Nucleo di Valutazione e stendendo le osservazioni conclusive,
ciascuno per la propria sezione di competenza.
In base alla delibera assunta dal Nucleo di valutazione nella riunione del 28 febbraio u.s., i Coordinatori
designati sono di seguito indicati:
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
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1. per la sezione sulla Gestione strategica, la Dott.ssa Carisano e la prof.ssa Broglia;
2. per la sezione sulla Didattica, il prof. Bartezzaghi ed il prof. D’Amico;
3. per la sezione sulla Ricerca, il prof. Bartezzaghi ed il prof. Vitale;
4. per la sezione sui Servizi complementari e Diritto allo studio, l’Ing, Longo e la prof.ssa Broglia;
5. per la sezione sull’Attività amministrativa e Risorse, l’Avv. Caponi ed il prof. D’Amico.
Si auspica che, grazie alla diretta curatela da parte dei vari Coordinatori, le diverse fasi di predisposizione
della Relazione sull’attività dell’Ateneo nell’anno 2010 possano essere espletate con efficienza ed efficacia
entro i termini stabiliti.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
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1. GESTIONE STRATEGICA
1.1 Posizionamento attuale dell’Ateneo – 1.2 Rapporti con gli stakeholder – 1.3 Strategie di miglioramento – 1.4 Osservazioni del Nucleo di Valutazione su “Gestione strategica”
1.1 Posizionamento attuale dell’Ateneo
1.1.1 Analisi del processo decisionale dell’Ateneo
La governance centrale di Ateneo si fonda sulle seguenti figure istituzionali: il Rettore coadiuvato dal
Pro-rettore vicario e dai Delegati, il Senato Accademico (SA), il Consiglio di Amministrazione (CdA) e il Consiglio degli Studenti.
La composizione e le principali funzioni di tali organi vengono di seguito illustrate per cogliere con maggiore immediatezza il processo decisione dell’Ateneo.
Senato Accademico
Pro-Rettore
e Delegati
Rettore
Organo
Composizione
Professore
ordinario o
straordinario
dell’Ateneo
Professore
ordinario o
straordinario
dello Ateneo
Nomina e durata carica
Principali funzioni
L’elettorato attivo spetta ai professori
ordinari e straordinari, ai professori associati, ai ricercatori confermati, agli
assistenti di ruolo, nonché agli studenti
ed al personale tecnico amministrativo
siedono nei Consigli di Facoltà, Consigli
di Corso di laurea, Senato accademico e
Consiglio di Amministrazione.
Durata: 4 anni (non più di 2 mandati)
Il Rettore nomina il Pro-Rettore vicario
ed i Delegati
Il Rettore rappresenta l’Ateneo, convoca e coordina il Senato
Accademico e il CdA; esercita l’alta vigilanza su tutte le strutture dell’Ateneo; impartisce direttive per la corretta applicazione delle norme dell’ordinamento universitario, dello Statuto e dei Regolamenti dell’Ateneo; emana lo Statuto ed i Regolamenti dell’Ateneo; stipula le convenzioni ed i contratti di
sua competenza; assicura l’osservanza delle norme sullo stato
giuridico del personale dell’Ateneo; esercita la funzione disciplinare nei limiti delle competenze stabilite dalla legge.
Il Pro-Rettore vicario sostituisce il Rettore in ogni sua funzione, in caso di assenza o di temporaneo impedimento, nonché
in caso di cessazione anticipata dall’Ufficio, fino all’entrata in
carica del nuovo eletto.
Il Rettore può delegare ad altri professori, ordinari o straordinari, l’esercizio di funzioni che non siano a lui inderogabilmente riservate.
Il Senato accademico in composizione allargata svolge le seguenti funzioni:
a) programmazione dello sviluppo dell’Ateneo e definizione di
piani annuali e pluriennali;
b) parere sul bilancio di previsione;
c) approvazione e revisione dei Regolamenti di Ateneo, (non
di competenza del CdA);
d) istituzione di nuove Facoltà e di nuovi Corsi di laurea, di
Dipartimenti;
e) istituzione di Corsi e Scuole;
f) determinazione dei criteri per il coordinamento dei programmi nazionali ed internazionali di cooperazione e
scambio;
g) revisione dello Statuto a maggioranza assoluta dei componenti.
Durata: come Rettore
Composizione allargata:
 Rettore (che lo presiede)
 Presidi di Facoltà
 Un rappresentante dei professori ordinari, uno dei
professori associati e uno dei ricercatori per ciascuna
delle Facoltà (eletti nell’ambito della categoria di appartenenza);
 Un rappresentante dei Direttori di Dipartimento (eletti dagli stessi nel loro ambito)
 Una rappresentanza degli studenti (eletta dal Consiglio degli studenti nel proprio ambito) in numero pari
alla metà dei Presidi e, comunque, non inferiore a tre;
 Una rappresentanza del personale tecnicoamministrativo in numero pari alla metà dei Presidi
 Pro-Rettore e Direttore Amministrativo con funzioni
di Segretario (partecipazione consultiva)
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
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Consiglio di Amministrazione
Senato Accademico
Composizione ristretta:
 Rettore (che lo presiede)
 Presidi di Facoltà
 Il rappresentante dei Direttori di Dipartimento
 I Presidenti delle Commissioni istruttorie permanenti.
 Pro-Rettore e Direttore Amministrativo con funzioni
di Segretario (partecipazione consultiva).
Il Senato accademico in composizione ristretta svolge le seguenti funzioni:
a) coordinamento delle attività didattiche;
b) coordinamento delle attività scientifiche;
c) ripartizione tra le Facoltà, secondo criteri oggettivi e previa
acquisizione delle loro indicazioni, dei posti di professore e
ricercatore attribuiti in dotazione organica all’Ateneo;
d) formulazione di proposte da inoltrare al CdA sull’assegnaDurata: 3 anni
zione del personale TA e sull’attribuzione alle strutture didattiche e scientifiche dell’Ateneo, delle risorse finanziarie
di rispettiva competenza;
e) istituzione e attivazione dei corsi;
f) attivazione delle Facoltà e delle altre strutture istituite dal
SA allargato;
g) approvazione delle proposte formulate dalle Facoltà;
h) istituzione dei servizi di interesse dei dipendenti dell’Ateneo;
i) redazione di relazioni ufficiali e pareri da presentare al competente Ministero.
Il Senato Accademico si avvale di tre Commissioni istruttorie permanenti, costituite all’interno del Senato stesso, competenti rispettivamente nella ricerca, nella didattica e nella programmazione e bilancio. Ciascuna Commissione è coordinata
da un Presidente, eletto dal Senato Accademico allargato nell’ambito dei suoi membri tra i professori ordinari. Nella composizione delle Commissioni è favorita la partecipazione delle rappresentanze per Facoltà e per categorie. Per le deliberazioni relative alle materie di rispettiva competenza, il Senato Accademico può chiedere alle Commissioni di formulare pareri o proposte, stabilendo un termine entro cui devono riferire; nelle stesse materie, le Commissioni possono presentare
proposte al Senato Accademico anche di propria iniziativa.
 Rettore (che lo presiede)
Il Consiglio di amministrazione assolve alle seguenti funzioni:
 Direttore Amministrativo (funzioni di Segretario)
a) parere obbligatorio sulle delibere di competenza del SA;
 Un rappresentante dei professori ordinari, uno dei b) l’approvazione del bilancio di previsione dell’Ateneo, preprofessori associati e uno dei ricercatori per ciascuna
vio parere del Senato Accademico, e l’approvazione delle
delle Facoltà (eletti nell’ambito della categoria di aprelative variazioni, nonché del conto consuntivo;
partenenza);
c) l’approvazione del Regolamento per l’amministrazione, la
 4
rappresentanti
del
personale
tecnicofinanza e la contabilità e del Regolamento per il personale
amministrativo;
tecnico ed amministrativo;
 Una rappresentanza degli studenti (eletta dagli stu- d) l’approvazione dei programmi edilizi;
denti dell’Ateneo) in numero pari ad un decimo del e) la configurazione della struttura amministrativa dell’Atenumero complessivo dei componenti;
neo;
 L’Intendente di Finanza;
f) la determinazione, sentito il SA allargato, della pianta or Presidente della Giunta Regionale del Veneto, Presiganica del personale tecnico ed amministrativo
dente dell’Amministrazione Provinciale di Verona, dal
dell’Ateneo;
Sindaco di Verona o da un loro Assessore con delega g) l’attribuzione e il rinnovo, su proposta del Rettore,
specifica per l’Università;
dell’incarico di Direttore Amministrativo;
 Pro-Rettore (partecipazione consultiva)
h) la determinazione delle modalità di concorso per l’accesso
alle qualifiche dirigenziali;
Durata: 3 anni
i) l’assegnazione dei posti di personale tecnico ed amministrativo alle varie strutture;
l) i provvedimenti che importino oneri per il bilancio;
m) i provvedimenti relativi alle contribuzioni a carico degli
studenti, previo parere del SA ristretto;
n) l’approvazione di contratti, convenzioni e consorzi riservati alla sua competenza dalle previsioni regolamentari.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
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Consiglio degli Studenti
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
 3 rappresentanti per ciascuna Facoltà eletti
nell’ambito della stessa: tale numero viene aumentato, per ciascuna Facoltà, di una unità su mille iscritti
oltre i tremila;
 2 studenti per ciascuna Facoltà, scelti, nel proprio
ambito, dai rappresentanti che siedono in Consiglio di
Facoltà;
 I rappresentanti eletti in Consiglio di Amministrazione.
Durata: 2 anni
Il Consiglio degli studenti ha le seguenti funzioni:
a) parere sullo schema della normativa per gli studenti del
Regolamento generale di Ateneo, nonché sugli schemi
delle deliberazioni del SA e del CdA che, per quanto di rispettiva competenza, intervengono in materia di ordinamenti didattici, organizzazione delle attività didattiche,
attuazione del diritto allo studio ed organizzazione dei
servizi didattici complementari e degli altri servizi universitari;
b) presenta al SA proposte, anche per l’effettuazione di indagini conoscitive e verifiche, sulle materie di cui alla precedente lettera a);
c) adotta le regole generali da applicare nell’Ateneo per lo
svolgimento di attività formative autogestite dagli studenti nei settori della cultura, degli scambi culturali, dello
sport e del tempo libero, nei limiti della vigente disciplina
legislativa.
Accanto agli organi che, con le rispettive competenze, contribuiscono a formale la governance dell’Ateneo, si collocano gli organi interni di controllo.
Nucleo di Valutazione
Revisori dei conti
Organo
Composizione
Nomina
Principali funzioni
5 membri (dei quali almeno 2 – da
Statuto – devono essere scelti fra
gli iscritti all’Albo dei Revisori Ufficiali dei Conti):
 Il Vice Procuratore Generale
della Corte dei Conti (iscritto
all’albo dei Revisori) con funzioni di Presidente;
 Il Direttore Generale del MIUR
(iscritto all’albo dei Revisori);
 Dirigente della Ragioneria Generale dello Stato (iscritto
all’albo dei Revisori);
 Dottore commercialista (iscritto all’albo dei Revisori);
 Dirigente del MIUR e Direttore
amministrativo di altra Università
7 membri fra persone dotate di
elevata professionalità nel campo
della valutazione di organismi
pubblici e privati.
In particolare:
 tre professori ordinari di altro
Ateneo
 tre componenti esterni al sistema universitario
 un
componente
interno
all’Ateneo con funzione di presidente
È nominato dal
CdA su proposta
del Rettore, sentito il Senato Accademico in composizione ristretta
Il Collegio verifica gli atti contabili dell’Ateneo nonché i conti
preventivi e consuntivi annuali e
predispone la relazione accompagnatoria di sua competenza.
Durata: 3 anni
È nominato dal
Rettore su delibera del Senato Accademico in composizione ristretta, sentito il CdA.
Durata: 3 anni
Il Nucleo di Valutazione di Ateneo, operando in posizione di
autonomia, concorre con gli altri organi alla valutazione della
ricerca, della didattica, della assistenza, delle attività gestionali e tecnico – amministrative nonché degli interventi di sostegno al diritto allo studio, svolti dalle strutture dell’Ateneo.
Il Nucleo considera altresì i servizi resi a favore di soggetti
esterni.
Il Nucleo verifica, anche mediante analisi comparative dei
costi e dei rendimenti, il corretto utilizzo delle risorse,
l’efficacia, l’efficienza e la qualità delle attività dell’Ateneo,
segnalando
altresì gli eventuali casi di inosservanza del principio di imparzialità.
Il Nucleo elabora annualmente una relazione sulle attività
svolte nell’anno precedente dall’Ateneo, che presenta agli
organi di governo dell’Università.
Il Nucleo si raccorda con le strutture preposte alla valutazione del sistema universitario nazionale, predisponendo le periodiche relazioni previste dalla normativa in materia.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
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1.1.2 Analisi della politica di attrazione dell’Ateneo
In merito alla politica di attrazione dell’Ateneo, vengono prese in esame le diverse categorie di interventi strategici approvati in sede di definizione della “Programmazione triennale 2010-2012” dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione.
La predisposizione del piano triennale offre all’Ateneo l’occasione di stabilire – sulla base delle linee generali di indirizzo ministeriali – i propri obiettivi strategici prevedendone la concretizzazione in specifici progetti triennali.
In particolare, gli interventi previsti nella programmazione triennale orientati a politiche di attrazione –
sia in termini di studenti, che di risorse – vengono di seguito presentati:
 Misure di incentivazione all’iscrizione al fine di attrarre i migliori laureati provenienti da altri Atenei, già previsti in occasione del CdA del 28/05/2010; tale incentivo è rivolto a favore di studenti
laureati – sia nell’Ateneo di Verona, sia di altri Atenei –entro i termini di rispettiva durata normale
del proprio corso di studi, che si iscrivono ad un corso di laurea magistrale o a un Master universitario o a Scuola di Specializzazione dell’area sanitaria presso l’Ateneo veronese (la misura
dell’incentivo è pari alla metà di quella ottenuta nell’anno accademico precedente);
 Potenziamento delle attività di orientamento in entrata mediante incontri mirati presso le scuole
superiori, in modo tale da assicurare uno stretto legame Università-Scuola superiore.
Il progetto prevede l’attivazione di contratti di tutorato specifici (con un tetto di spesa massimo paria a € 8.000) per l’affiancamento agli operatori dell’Ufficio Orientamento allo Studio, per lo svolgimento di incontri con gli Studenti delle ultime classi nelle Scuole Superiori e presso gli Uffici Informagiovani, finalizzati a presentare l’offerta formativa e approfondire tematiche relative alla riforma
universitaria e all’orientamento alla scelta universitaria.
 Aumentare l’attrattività dell’offerta per studenti stranieri, in particolare nei corsi di laurea magistrale e di dottorato, tramite l’attivazione di corsi di studio internamente offerti in lingua inglese o
altra lingua straniera, nonché attraverso la revisione e l’aggiornamento del sito web istituzionale in
lingua inglese.
Un primo progetto specifico è finalizzato all’ideazione, promozione e gestione di un nuovo bando di
Ateneo per l’attribuzione di risorse incentivanti per l’attivazione di corsi in lingua straniera.
L’importo stanziato per tale progetto è pari a € 600.000.
Un ulteriore intervento consiste nella revisione e traduzione in lingua inglese del sito web di Ateneo, in particolare, revisionando le sezioni già tradotte dall’italiano all’inglese e traducendo, invece,
le sezioni aggiornate sul web negli ultimi anni e, quindi, non ancora tradotte. Per tale progetto è
previsto uno stanziamento pari a € 20.000.
 Incentivazione dell’attività in grado di attrarre finanziamenti dall’esterno tramite la revisione del
regolamento che disciplina l’attività di ricerca su commissione per conto di terzi, nonché attraverso
il potenziamento della attività di fund raising nella definizione di accordi di collaborazione fra Università e imprese.
Il progetto specifico, denominato “SINERGIA Università Impresa”, ha come obiettivo quello di potenziare il rapporto Università-Impresa attraverso il rafforzamento del Liaison Office a livello regionale e provinciale coinvolgendo, anche finanziariamente, le Camere di Commercio. Nello specifico, i
contenuti del progetto prevedono:
 la realizzazione di un portale web dedicato all’incontro della domanda e offerta di ricerca scientifica in collaborazione con Enti ed Associazioni di categoria;
 la condivisione con questi ultimi di esperienze tramite anche una sinergia tra gli uffici preposti;
 il supporto alla trattativa con le imprese;
 l’affiancamento ai ricercatori per la stesura di business plan;
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 la collaborazione alla realizzazione di strumenti e strutture dedicati al trasferimento di tecnologia;
 il supporto alla brevettazione e alla valorizzazione del trovato attraverso incontri specifici con le
aziende interessate ad attività di licensing.
Per tale progetto sono stati stanziati € 99.000.
 Potenziamento dei corsi di dottorato di interesse del sistema produttivo attraverso lo sviluppo di
accordi pluriennali per l’acquisizione di finanziamenti relativi al dottorato di ricerca tramite la collaborazione fra l’Ufficio Comunicazione Integrata di Ateneo e il Liaison Office, nonché la promozione di azioni di coordinamento a livello regionale e nazionale per la gestione dei programmi di Dottorato (Scuole di Dottorato interateneo).
L’obiettivo del progetto è quello di potenziare prevalentemente quei Corsi di Dottorato che già presentano contatti con imprese, al fine di sviluppare ricerche di interesse comune e di forte impatto
sul sistema produttivo tramite la sottoscrizione di specifici accordi.
1.1.3 Analisi della collaborazione con altri Atenei
L’Ateneo di Verona, unitamente a tutti gli altri Atenei del Veneto, ha colto l’opportunità lanciata dalla
legge finanziaria 2007 che prevede che «… per lo svolgimento delle attività strumentali e di supporto alla
didattica e alla ricerca, una o più Università possono costituire fondazioni di diritto privato con la partecipazione di enti ed amministrazioni pubbliche e soggetti privati …».
In effetti, ai sensi della citata normativa, le quattro Università del Veneto (Ca’ Foscari, IUAV Venezia, Padova e Verona) hanno costituito nel corso del 20101 una Fondazione denominata “Fondazione UNIVENETO” avente come scopo:
a) Promuovere e realizzare tutte le iniziative che colleghino tra loro in modo organico le attività istituzionali
degli Atenei, sia a livello didattico che scientifico;
b) Promuovere il miglioramento delle condizioni in cui sono svolte le attività didattiche e di ricerca, anche in
ambito clinico-assistenziale, delle Università;
c) Favorire la realizzazione di attività localizzate in ciascuna delle Università o in altre sedi individuate
all’interno della Regione del Veneto, in riferimento a specifici ambiti disciplinari individuati di comune accordo, al fine di favorire la crescita di iniziative didattiche e scientifiche, mettendo in comune esperienze
e competenze nonché strutture esistenti nelle Università pertinenti a tali specifici ambiti;
d) promuovere, attraverso la collaborazione tra le Università nonché delle medesime con soggetti terzi, iniziative a sostegno del trasferimento dei risultati della ricerca, della tutela della proprietà intellettuale e
della nascita di nuova imprenditorialità;
e) promuovere il coinvolgimento di soggetti, pubblici o privati, locali, nazionali, comunitari, esteri o internazionali nel perseguimento degli scopi istituzionali delle Università;
f) favorire lo sviluppo culturale, sociale ed economico delle comunità locali in cui operano le Università;
g) promuovere la raccolta di fondi e la richiesta di contributi da parte di persone fisiche o giuridiche, pubbliche o private, per il perseguimento degli scopi istituzionali delle Università;
h) promuovere o partecipare, nell’interesse delle Università, a consorzi, associazioni o fondazioni che condividono gli scopi della Fondazione, nonché a strutture di ricerca, di alta formazione e di trasferimento tecnologico, in Italia e all’estero, ivi comprese società di capitali strumentali a dette strutture. Nel caso di
partecipazione a tali società di capitali la quota della Fondazione non può superare il cinquanta per cento del capitale sociale;
1
Nell’Ateneo di Verona l’approvazione dello statuto della Fondazione “Univeneto” è avvenuta nella seduta del Senato
Accademico, in composizione Ristretta, del 14 settembre 2010.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
12
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
NUCLEO DI VALUTAZIONE
i) promuovere l’internazionalizzazione delle attività didattiche e di ricerca delle Università tramite la gestione di appositi servizi e la partecipazione a iniziative congiunte con altri soggetti, pubblici o privati,
nazionali, comunitari, stranieri o internazionali.
Un altro importante tavolo di confronto fra Atenei del Veneto consiste nel Comitato di Coordinamento
Regionale Universitario del Veneto (CRUV); tale commissione provvede al coordinamento delle iniziative in
materia di programmazione degli accessi all’istruzione universitaria, di orientamento, di diritto allo studio,
di alta formazione professionale e di formazione continua e ricorrente, di utilizzazione delle strutture universitarie, nonché al coordinamento con il sistema scolastico, con le istituzioni formative regionali, con le
istanze economiche e sociali del territorio.
Il Comitato è composto dai Rettori delle 4 Università Venete, dal Presidente della Regione Veneto ovvero da un suo delegato, nonché dai Rappresentanti degli Studenti delle diverse Università.
Inoltre, giova sottolineare che vi sono numerose attività didattiche svolte, nel corso dell’a.a. 2009/10, in
collaborazione con altri Atenei; esse riguardano Corsi di studio di primo e di secondo livello ed altresì attività di formazione post lauream.
Tab. 1 – Offerta formativa svolta in collaborazione con altri Atenei (a.a. 2009/10)
Corsi di laurea di primo livello
Facoltà di Medicina e Chirurgia
Altre Univ
Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro (Ala)
Trento
Master
Facoltà di Medicina e Chirurgia
Altre Univ
Epilettologia
Ferrara
Facoltà di Scienze MM.FF.NN.
Altre Univ
Metodi e tecniche di prevenzione e controllo ambientale
Ingegneria chimica della depurazione delle acque e delle
energie rinnovabili
Venezia – Cà Foscari
Venezia – Cà Foscari
Scuole di Specializzazione
Facoltà di Medicina e Chirurgia
Altre Univ
(Scuole di specializzazione aggregate)
Chirurgia maxillo-facciale
Dermatologia e venereologia
Ematologia
Gastroenterologia
Malattie infettive
Nefrologia
Neuropsichiatria infantile
Reumatologia
Urologia
Biochimica clinica
Chirurgia pediatrica
Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica
Chirurgia toracica
Chirurgia vascolare
Genetica medica
Medicina dello sport
Microbiologia e virologia
Padova, Udine
Udine
Padova
Udine
Udine
Trieste
Padova
Padova, Udine
Trieste
Padova, Modena, Parma
Padova, Bologna, Brescia, Ferrara, Milano, Pavia
Padova, Trieste, Udine
Padova, Trieste,
Padova, Trieste, Udine
Padova, Bologna, Ferrara, Trieste
Padova, Trieste, Udine
Padova
Facoltà di Giurisprudenza
Altre Univ
Professioni legali
Trento
Fonte: Manifesto degli studi a.a. 2009/10 e bando delle Scuole di Specializzazione di area sanitaria a.a. 2009/10
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
13
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
NUCLEO DI VALUTAZIONE
1.1.4 Analisi della quota premiale del FFO
Per comprendere il posizionamento a livello nazionale dell’Ateneo veronese in base alla sue performance è utile prendere in esame la quota di FFO – cosiddetta “premiale” – ripartita fra gli Atenei statali secondo
i risultati raggiunti misurati da predefiniti criteri di efficienza ed efficacia della didattica e della ricerca.
Riguardo al FFO 2010 la quota premiale, complessivamente stanziata nella misura di € 720.000.000,
rappresenta il 10% del totale del Fondo di Finanziamento Ordinario assegnato. L’incidenza di tale quota sul
FFO è aumentata rispetto allo stanziamento di FFO relativo al 2009, in quanto pari al 7%.
Tale stanziamento, a livello nazionale, viene ripartito in due quote:
− il 34% sulla base della Qualità dell'Offerta Formativa e Risultati dei processi formativi (indicatori A1-A4)
per € 244.800.000;
− il 66% sulla base della Qualità della Ricerca Scientifica (indicatori B1-B4) per € 475.200.000.
Nelle seguenti rappresentazioni sono esplicitati gli indicatori utilizzati per calcolare la quota premiale –
per didattica e ricerca – nonché il posizionamento dell’Ateneo veronese sui singoli parametri confrontati col
sistema nazionale:
Tab. 2 – Indicatori di valutazione e stanziamento della quota premiale di FFO 2010 nazionale e di Verona
A1
risultati
A2
A3
A4
Studenti iscritti regolari nell’a.a. 2008/09 che abbiano conseguito almeno 5 CFU nel 2009, distinti per gruppo A, B, C, D e ponderati con
uno specifico peso. A tale indicatore sono applicati tre correttivi:
a) sostenibilità dell’offerta formativa (KA)
b) contesto territoriale (KT)
c) rilevanza strategica del CdS (KR) (sospeso per l’applicazione 2010).
Rapporto tra CFU effettivamente acquisiti nel 2009 e CFU previsti per
gli studenti iscritti nell’a.a. 2008/09, distinti per gruppi di corso. Per il
calcolo dell’indicatore si rapporta il valore specifico con quello mediano del gruppo di riferimento.
% di laureati occupati a tre anni dal conseguimento del titolo.
L’indicatore risulta sospeso per l’applicazione 2010 in attesa della realizzazione dell’Anagrafe Nazionale dei Laureati.
Indicatore di qualità della didattica valutata dagli studenti.
L’indicatore è sospeso nell’anno 2010 in attesa di rivedere le rilevazioni
attualmente in uso.
Peso
Stanziamento
Ranking
Descrizione Indicatore
Peso VR
domanda
Dimensione
A) Qualità dell’Offerta Formativa e risultati dei processi formativi
Quota
assegnata
0,5
122.400.000
1,36
28°
1.665.367
0,5
122.400.000
1,42
27°
1.737.171
Totale stanziamento quota didattica
244.800.000
3.402.538
B) Qualità della Ricerca Scientifica
B1
ricerca
B2
B3
B4
% di docenti e ricercatori presenti in progetti PRIN 2005-2008 valutati
positivamente, “pesati” per il fattore di successo dell’area scientifica
Media ponderata dei tassi di partecipazione ai progetti FIRB del programma “Futuro in ricerca” pesati con i relativi tassi di successo, calcolati sulle due distinte linee di finanziamento e normalizzati rispetto
ai valori di sistema
Coefficiente di ripartizione delle risorse destinate alle Aree – VTR
2001-03 - CIVR
Media delle percentuali di: 1) finanziamento e successo acquisti dagli
Atenei nell’ambito dei progetti del VII PQ – Unione Europea – CORDIS;
2) finanziamento dall’Unione Europea; 3) finanziamento da altre istituzioni pubbliche estere
Totale stanziamento quota ricerca
Totale assegnazione quota premiale FFO 2010
0,35
166.320.000
1,39
29°
2.309.396
0,15
71.280.000
1,41
25°
1.005.048
0,30
142.560.000
1,05
35°
1.494.029
0,20
95.040.000
1,77
21°
1.682.040
475.200.000
720.000.000
Fonte: Delibera “Programmazione triennale 2010-2012” del SAA del 19/04/2011
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
14
6.490.513
9.893.051
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
NUCLEO DI VALUTAZIONE
Dal riepilogo dei risultati ottenuti dai diversi Atenei rispetto ai singoli indicatori, emerge come l’Ateneo
veronese si sia posizionato intorno alla 28a posizione nella graduatoria nazionale con un miglior piazzamento per quanto attiene l’indicatore B4 riferito alla capacità di attrarre fondi comunitari e provenienti da
Agenzie internazionali.
Si noti che nella seguente rappresentazione non vengono considerati gli indicatori B2 (tasso di partecipazione al bando FIRB giovani), in quanto può ritenersi un piccolo sottoinsieme rispetto al numero Docenti
dell’Ateneo ed il parametro B3 inerente l’esercizio di valutazione triennale della ricerca (VTR) degli anni
2001-2003 e, pertanto, ormai obsoleto. Inoltre, viene presentata anche l’entità di finanziamento ottenuta
rispetto alla performance riguardo i diversi indicatori rapportata al numero di Docenti dell’Ateneo.
Tab. 3 – Performance indicatori A1, A2, B1 e B4 e importo finanziamento medio per Docente
Performance per Ateneo
A1
Bari
Basilicata
Bergamo
Bologna
Brescia
Cagliari
Cassino
Catania
Catanzaro
Chieti-Pescara
della Calabria
Ferrara
Firenze
Foggia
Genova
Insubria
Mediterranea di Reggio Calabria
Messina
Milano
Milano-Bicocca
Modena e Reggio Emilia
Molise
Napoli "Federico II"
Napoli Orientale
Napoli Parthenope
Padova
Palermo
Parma
Pavia
Perugia
Piemonte Orientale
Pisa
Politecnica delle Marche
Politecnico di Bari
Politecnico di Milano
Politecnico di Torino
Roma "La Sapienza"
Roma "Tor Vergata"
3,11
0,37
0,77
5,44
0,93
1,75
0,44
3,49
0,57
1,55
2,07
1,00
3,18
0,49
2,30
0,55
0,53
1,82
3,89
1,72
1,37
0,35
5,99
0,54
0,75
4,29
3,66
2,05
1,65
1,99
0,57
2,75
1,27
0,94
3,86
2,04
7,76
1,91
importo
procapite
A2
2.046
1.402
2.797
2.128
2.015
1.897
1.608
2.676
3.130
2.548
3.031
1.863
1.762
1.615
1.878
1.720
2.179
1.628
2.032
2.286
1.934
1.441
2.531
2.683
2.724
2.268
2.263
2.435
1.878
1.967
1.775
1.943
2.821
3.389
3.434
2.878
2.117
1.487
2,56
0,27
1,12
7,82
1,11
1,03
0,45
2,82
0,63
1,59
1,58
1,14
3,43
0,44
2,22
0,69
0,33
1,30
4,43
1,97
1,53
0,41
4,10
0,52
0,73
6,08
2,76
1,54
1,80
1,89
0,81
2,39
1,29
0,46
4,38
2,07
7,92
1,60
importo
procapite
1.685
1.037
4.047
3.063
2.391
1.116
1.647
2.160
3.465
2.614
2.313
2.120
1.898
1.452
1.816
2.165
1.386
1.159
2.314
2.628
2.172
1.661
1.732
2.557
2.629
3.210
1.705
1.830
2.051
1.866
2.546
1.688
2.856
1.636
3.894
2.917
2.162
1.246
B1
2,81
0,57
0,50
6,01
1,02
1,82
0,62
2,47
0,43
1,16
1,41
1,30
4,12
0,64
3,06
0,75
0,62
1,88
4,30
1,63
1,84
0,54
5,23
0,43
0,49
4,41
3,28
1,87
2,02
2,22
0,76
3,37
1,07
0,60
2,17
1,59
6,67
2,74
importo
procapite
2.432
2.981
2.791
3.155
3.096
2.498
3.097
2.517
3.523
2.717
3.026
3.222
2.974
3.275
3.096
3.380
3.531
2.289
2.895
3.274
3.622
3.151
2.877
2.441
3.159
3.136
2.672
2.859
2.992
3.019
3.501
3.045
3.429
2.764
2.761
3.050
2.370
3.203
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
15
B4
0,50
0,71
0,28
6,37
1,11
2,12
0,23
2,24
0,09
0,51
0,90
1,69
4,73
0,36
3,17
0,40
0,27
0,73
4,75
1,89
0,99
0,41
3,82
0,94
0,02
3,99
1,48
3,51
3,91
1,52
0,51
3,28
1,11
0,28
4,14
6,97
7,00
3,77
importo
procapite
251
2.092
811
1.882
1.865
1.683
667
1.292
399
668
1.034
2.388
1.953
956
1.873
992
873
501
1.831
1.990
1.078
1.221
1.181
3.196
62
1.588
684
3.045
3.376
1.153
1.251
1.729
1.906
751
2.915
7.497
1.416
2.345
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
NUCLEO DI VALUTAZIONE
Performance per Ateneo
A1
Roma Tre
Salento
Salerno
Sannio di Benevento
Sassari
Seconda Università di Napoli
Siena
Teramo
Torino
Trento
Trieste
Tuscia
Udine
Venezia Cà Foscari
Venezia IUAV
Verona
Media totale
1,85
1,35
1,98
0,32
0,84
1,94
1,27
0,32
3,86
0,84
1,20
0,42
1,02
1,10
0,56
1,36
importo
procapite
A2
2.418
2.275
2.415
2.071
1.460
2.256
1.520
1.521
2.216
1.782
1.768
1.701
1.694
2.571
3.882
2.103
2.183
1,70
1,23
1,49
0,22
0,64
1,86
1,39
0,32
4,08
0,97
1,18
0,58
1,24
1,78
0,68
1,42
importo
procapite
2.218
2.065
1.811
1.371
1.106
2.155
1.662
1.528
2.340
2.053
1.749
2.333
2.068
4.169
4.642
2.193
2.191
B1
1,43
1,28
1,79
0,34
1,15
1,83
2,03
0,50
3,59
1,15
1,72
0,65
1,35
1,08
0,30
1,39
importo
procapite
2.737
2.896
3.098
3.288
2.717
3.068
3.231
3.150
2.776
3.497
3.106
3.389
3.110
3.254
2.482
3.066
3.013
B4
1,05
0,37
0,82
0,09
1,20
1,06
1,79
0,21
2,41
1,94
1,30
0,83
1,25
2,89
0,33
1,77
importo
procapite
1.094
470
772
459
1.574
975
1.611
765
1.040
3.232
1.382
2.504
1.610
5.003
1.572
2.089
1.640
Fonte: Delibera “Programmazione triennale 2010-2012” del SAA del 19/04/2011
L’analisi prosegue con una rappresentazione grafica che illustra il finanziamento pro-capite per docente
nella didattica e nella ricerca di tutti gli Atenei statali italiani nonché la media di sistema, evidenziata nel
grafico da una linea retta.
Grafico 1– Finanziamenti ottenuti dagli Atenei in media per singolo Docente dalla quota premiale FFO 2010
Dal grafico emerge che, mediamente, ogni docente italiano ha acquisito fondi della quota incentivante
dell’FFO per circa 9.000 euro e che il valore pro-capite dell’Ateneo di Verona si colloca immediatamente
sopra questo valore medio. In generale, l’oscillazione pro-capite, ad eccezione di alcuni casi, si attesta intorno al ±10% dimostrando una situazione nel complesso abbastanza equilibrata.
L’analisi dell’insieme dei dati suesposti consente inoltre di identificare alcune tipologie di cluster caratterizzate in funzione delle diverse strategie che gli Atenei hanno adottato.
Infatti, volendo rappresentare sul piano cartesiano il pro-capite complessivo della didattica (asse delle
ascisse) e della ricerca (asse delle ordinate) per ciascun ateneo, nonché la media di sistema per entrambi, si
ottiene una situazione come sotto illustrata:
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
16
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
NUCLEO DI VALUTAZIONE
Grafico 2 – Piano cartesiano del finanziamento pro-capite della didattica (ascisse) e della ricerca (ordinate)
Si osserva una certa dispersione degli Atenei, distribuiti nei quattro i quadranti: più ci si sposta verso destra, maggiori sono le performance pro-capite nella didattica; più ci si sposta verso l’alto, migliori sono le
performance pro-capite nella ricerca. In altri termini, nel quadrante in alto a destra si troveranno quegli
atenei che eccellono sia sulla didattica che sulla ricerca con risultati superiori alla media. L’incrocio delle
rette che rappresentano la media di sistema è affollato da quegli atenei che propongono una strategia di
tipo generalista. È interessante osservare come Verona si collochi essenzialmente in quest’area con leggerissima propensione verso la ricerca. Va da sé che un raffronto significativo potrà essere operato solo con
quegli atenei che adottano un mix didattica-ricerca analogo.
1.2 Rapporti con gli stakeholder
Al fine di analizzare i vari rapporti intrattenuti dall’Ateneo di Verona con i propri stakeholder, giova anzitutto mapparli, così da avere un quadro di riferimento utile alla disamina successiva. In tal senso la figura di
seguito proposta offre un’immagine immediata delle principali categorie di soggetti – interni ed esterni –
con i quali l’Università degli studi di Verona entra in contatto, dando vita a relazioni più o meno stabili.
In merito agli stakeholder cosiddetti interni – ovvero studenti e personale docente e tecnico amministrativo – si ritiene più coerente rinviare la considerare di tali tematiche nelle sezioni loro dedicate, soffermando qui l’attenzione, invece, su quelle categorie di soggetti esterni rispetto all’Ateneo.
In particolare, si vuole considerare gli studenti potenziali, attraverso l’analisi dei rapporti intrattenuti tra
l’Ateneo e le istituzioni scolastiche secondarie che rappresentano il “bacino” da cui provengono i futuri studenti.
Inoltre, si ritiene di non poter trascurare un’attenta analisi delle relazioni stabilite con la comunità scientifica nazionale ed internazionale, in una logica di internazionalizzazione e di apertura verso nuovi e più
ampi orizzonti.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
17
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
NUCLEO DI VALUTAZIONE
Infine, va dedicato ampio spazio all’analisi dei rapporti stabiliti con il mondo produttivo che rappresenta
il punto di arrivo per la popolazione studentesca al termine del percorso formativo sviluppatosi, all’interno
dell’Ateneo, nei vari anni di studio.
ATENEO E SUOI STAKEHOLDER
Studenti
Sistema
Sociale e
produttivo
Personale
Docente
Comunità
Scientifica
naz/intern
Personale
TA
1.2.2 Rapporti con le imprese
Per quanto attiene ai rapporti intrattenuti dall’Ateneo con il mondo produttivo, l’ufficio Liaison Office –
afferente all’Area Ricerca – ha sostenuto, fin dalla sua nascita nel 2004, le azioni tese alla valorizzazione ed
alla diffusione dei risultati della ricerca scientifica, nonché rivolte al loro utilizzo entro i processi produttivi
caratterizzati da un alto indice di innovazione, sulla base delle indicazioni fornite dal MIUR con D.Lgs.
297/1999 e successivo DM 593/2000.
Le principali funzioni svolte dal Liaison Office sono:
 valorizzare e diffondere i risultati della ricerca universitaria e il relativo utilizzo presso imprese ed
enti;
 individuare e sfruttare le opportunità per la ricerca nei campi delle tecnologie che genereranno e
sosterranno nuove industrie;
 offrire sostegno ai ricercatori nel riconoscere le implicazioni commerciali delle loro scoperte.
Le attività svolte dal Liaison Office al fine di assolvere a tali obiettivi sono molteplici:
− Joint Projects – Progetti di Ricerca di interesse del Territorio e dallo stesso cofinanziato: tale iniziativa
mira a coinvolgere il sistema economico nei progetti strategici della ricerca e ad intensificare i rapporti
con le aziende nella ricerca applicata. Ogni singolo progetto – presentato, quindi, congiuntamente
dall’Ateneo e da Imprese o Enti locali – viene valutato da tre esperti, di cui per lo meno uno straniero
ed almeno uno di origine accademica, estratti a sorte d’ufficio dalla banca dati referee gestita dall’Area
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
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Ricerca. Ad oggi sono stati realizzati progetti per circa 10,5 milioni di euro coinvolgendo 70 imprese su
79 progetti finanziati.
Spin Off: attualmente presso l’Ateneo sono presenti 6 Società spin-off, ovverosia organismi di diritto
privato finalizzati all’utilizzazione industriale dei risultati della ricerca e allo sviluppo di nuovi prodotti e
servizi, di cui 2 si sono costituite ex novo nel 2010; inoltre, sono state seguite 6 “idee di impresa”, che
potrebbero costituirsi in Spin off nel 2011.
L’attività brevettuale: tramite la consulenza e il supporto del Liaison Office, l’Ateneo attualmente è titolare di 10 brevetti, di cui 3 sono attualmente oggetto di collaborazione con un partner industriale per
lo sviluppo del trovato oltre al pagamenti di eventuali royalties.
Ulteriori iniziative congiunte a favore dell’innovazione tecnologica e delle imprese sono state:
1. Leading Network: un accordo di collaborazione con Leading Network al fine di veicolare le esperienze tecniche e commerciali maturate da professionisti, soci di tale associazione non profit, e dotati di elevata capacità manageriali ed il patrimonio di ricerca di sicuro interesse per gli spin off di
Ateneo;
2. Venture Community: iniziativa promossa dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Verona
al fine di consentire ai Docenti dell’Ateneo di entrare in contatto diretto con imprenditori e potenziali creatori d’azienda sottoponendo la propria idea di impresa.
3. Il cenacolo dell’impresa: iniziativa del Gruppo Piccola Industria che risponde all’esigenza, manifestata dai piccoli imprenditori, di incontrarsi per accrescere la “cultura d’impresa” e confrontarsi
sulle best practice. L’iniziativa si è concretizzata con un ciclo di 5 incontri e di workshop ai quali
hanno partecipato in media 65 imprenditori ad ogni incontro.
4. Finale regionale Start Cup Veneto 2010: il Liaison Office, in collaborazione con la Camera di Commercio di Verona e il Centro Imprenditoria Giovanile, il corso di formazione denominato “La prospettiva imprenditoriale. Percorso di sviluppo delle competenze per la creazione di impresa”, rivolto a soggetti interessati alla costituzione di spin off accademici.
5. Deals2close: seminario formativo dal titolo “Deals2close – Knowledge transfer deal-making” rivolto
ai dottorandi della Scuole di Dottorato di Scienze biomediche traslazionali, Scienze della vita e della salute e Scienze ingegneria e medicina, teso a fornire gli elementi chiave relative alla valorizzazione della ricerca pubblica.
6. Newsletter F1rst e Zoom ricerca: nel 2010 è stato rinnovato il servizio ai Docenti denominato “F1rst
– Finanziamenti per l’Innovazione la Ricerca e lo Sviluppo Tecnologico” che genera in modo automatico una newsletter settimanale contenente le informazioni relative ai finanziamenti per progetti di ricerca; inoltre, tramite la collaborazione con “Fuori Aula Network” – la web radio di Ateneo – viene proposta la trasmissione “Zoom – Obiettivo Ricerca” che consiste in un’intervista settimanale a ricercatori con idee innovative;
7. Nuove idee per l’innovazione – Business Plan Competition e contributi per Ricerca e Sviluppo: nel
corso dell’anno si sono susseguite numerose business plan competition, quali: “Venture community”, “Il talento delle idee”, “BioinItaly”, “Nano challenge and Polymer Challenge”, “Start cup Veneto”.
8. SINERGIA – Sistema Integrato Efficace per Rapporti da Gestire fra Imprese ed Ateneo: progetto
cofinanziato dalla Regione per un importo di € 592.583, che ha come principale obiettivo quelli di
formare “Manager dell’innovazione” che possano facilitare il dialogo fra il mondo della ricerca e il
mondo dell’impresa, nonché la realizzazione di nuove infrastrutture universitarie e potenziare
quelle esistenti (laboratori) ala scopo di favorire anche la nascita di nuova imprenditorialità.
Inoltre, si sottolinea che il Liaison Office supporta anche il Network Università e Aziende (NUA),
dell’ufficio Comunicazione, avente lo scopo di intensificare i legami con le imprese attraverso accordi di collaborazione e sfruttamento di know how e tecnologie presenti presso l’Ateneo.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
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1.2.4 Rapporti internazionali
L’ultimo piano di internazionalizzazione aggiornato redatto dall’Ateneo risale all’anno 2005 nell’ambito
dell’azione promossa dal MIUR per il triennio 2004-2006.
Nonostante ciò, gli obiettivi strategici dell’Ateneo nell’ambito dell’internazionalizzazione possono essere
tratti, ad esempio, dalla Relazione del Rettore al Rendiconto Consuntivo relativo all’anno 2010, in cui trovano spazio i seguenti obiettivi di internazionalizzazione:
 la promozione alla partecipazione a programmi di mobilità studentesca e di ricerca scientifica internazionale;
 la sottoscrizione di convenzioni bilaterali per la cooperazione scientifica e culturale con Università europee ed extraeuropee;
 l’impostazione di nuovi percorsi formativi, rispondenti alle esigenze di integrazione con differenti modelli
culturali, che permettano l’attivazione di titoli internazionali congiunti.
Le attività svolte e i servizi promossi al fine di supportare tali obiettivi di internazionalizzazione sono stati
i seguenti:
− adesione a programmi comunitari di mobilità internazionale per consentire la mobilità di studenti, docenti e personale amministrativo dell’Ateneo nell’ambito del Programma Lifelong Learning Programme
(LLP) – Erasmus. Le Università partner in tali programmi sono state – nell’a.a. 2009/10 – 214 e i Paesi
consorziati 26. La mobilità studentesca conta 301 studenti in uscita e 247 in entrata, mentre la mobilità
di Docenti e di Personale Amministrativo ha coinvolto, per entrambe le categorie, 12 persone.
Le spese che hanno caratterizzato tali attività per l’a.a. 2009/10 – sia a livello di Ateneo che a livello comunitario – sono le seguenti:
Tab. 4 – Consuntivo spese mobilità Erasmus – a.a. 2009/10
Tipologia attività
Fondi di Ateneo
Mobilità studenti Erasmus
Mobilità docenti e staff Erasmus
Organizzazione della mobilità Erasmus in entrata e in uscita
Totale
Finanziamento
Comunitario
Totale
273.280,0
0,0
47.033,0
490.280,0
20.815,5
53.140,5
763.560,0
20.815,5
100.173,5
320.313,0
564.236,0
884.549,0
Fonte: Relazione del Rettore al Rendiconto Consuntivo – anno 2010
− attivazione di programmi di mobilità studentesca internazionale presso Università extraeuropee; il
numero di Studenti che ha aderito a tale tipologia di programma nel 2010 è pari a 24;
− promozione dell’attivazione di offerta formativa in lingua straniera; a partire dall’a.a. 2005/2006 è stato
avviato un Progetto per l’incentivazione dell’offerta formativa in lingua straniera, al fine di attivare
presso le varie Facoltà corsi in lingua straniera a tutti i livelli. Si è passati da 10 insegnamenti attivati
nell’a.a. 2005/2006 a 49 insegnamenti in lingua straniera nell’a.a. 2009/2010. A causa di uno stanziamento notevolmente inferiore per l’A.A. 2010/2011 è stato possibile attivare un minor numero di insegnamenti in lingua straniera, per un totale di 29. Il finanziamento stanziato dall’Ateneo per tale progetto
è stati di € 112.000 per il bando 2009 e € 80.000 per il bando 2010.
− Attuazione del Bando di Ateneo per progetti di cooperazione internazionale (Bando CooperInt
2009) rivolto a tutti i Docenti e finalizzato a sostenere ed incentivare il soggiorno di docenti stranieri (Visiting Professors) verso l’Ateneo e la mobilità all’estero di dottorandi, ricercatori e docenti
dell’Università di Verona nel corso del 2010 e del 2011. In totale i progetti finanziati con tale bando sono
stati 76 per un finanziamento complessivo di € 224.510. Nel mese di novembre 2010 è stato pubblicato
il Bando CooperInt 2010, che prevede l’incentivazione della mobilità di studiosi in ingresso e di ricercatori e docenti in uscita, per un budget complessivo pari a 220.000€.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
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− Attivazione del Bando di Ateneo Summer School per il finanziamento di progetti finalizzati alla realizzazione di corsi estivi della durata di alcune settimane presso l’Università di Verona, al fine di sviluppare
nuovi percorsi formativi e potenziare progetti di didattica che aumentino l’attrattività a livello internazionale. Tale bando è stato attivato per la prima volta nel 2007 e nelle ultime due edizioni (2009 e 2010)
ha visto il finanziamento di – rispettivamente – 2 e 3 progetti, per un finanziamento totale di € 18.000 e
€ 19.500.
1.2.5 Rapporti con gli istituti scolastici superiori (studenti potenziali)
Per quanto riguarda i rapporti di collaborazione con gli Istituti Scolastici Superiori, l’Ateneo stipula annualmente delle convenzioni con gli stessi in merito a diverse tipologie di programmi di orientamento per
gli studenti delle scuole superiori:
− Progetto “Tandem”: Il progetto Tandem si propone di potenziare il raccordo tra Scuola e Università al
fine di realizzare appositi percorsi di orientamento e di autovalutazione delle conoscenze e delle competenze che consentano ai giovani di maturare decisioni consapevoli in merito alla scelta universitaria, anche mediante l’utilizzo di tecnologie per la formazione a distanza. In particolare, si vuole dare agli studenti degli ultimi anni di scuola superiore l'opportunità di vivere un’esperienza universitaria attraverso
la frequenza di moduli, l’elaborazione dei contenuti, il superamento di una prova finale ed il conseguente rilascio di Crediti Formativi Universitari accreditabili presso l'Università di Verona.
Nell’edizione 2010/2011 del Progetto i moduli attivati dall’Ateneo sono stati complessivamente 25 ed
hanno visto la partecipazione di 47 Istituti Scolastici Superiori provenienti rispettivamente dalle province
di Verona (26), Bolzano (5), Vicenza (8), Treviso (1), Mantova (3), Trento (3), Belluno (1) ed il coinvolgimento di 175 docenti referenti per le discipline Tandem designati dalle scuole superiori. Le adesioni pervenute da parte degli studenti delle classi IV e V sono state pari a n. 2.415.
− L’attività di “Open Day”: ovverosia l’organizzazione di giornate dedicate all'orientamento durante le
quali gli studenti delle scuole secondarie superiori, possono visitare l'Università e le Facoltà di loro interesse incontrando direttamente i presidi o docenti loro delegati, che provvedono ad illustrare i percorsi
formativi attivati all'interno della loro stessa Facoltà, nonché l’organizzazione della didattica. I ragazzi
possono essere accompagnati in visita guidata alle aule, ai laboratori e alle strutture dell’Ateneo, secondo i programmi previsti dalle singole Facoltà.
− Incontri presso le scuole: l’Ufficio Orientamento allo Studio effettua incontri di orientamento presso le
Scuole del territorio che ne fanno richiesta. La metodologia adottata è quella di coinvolgere le classi IV e
V, differenziando gli argomenti trattati a seconda delle conoscenze in possesso dagli studenti stessi, più
generalizzate e finalizzate al primo contatto con l’ambiente universitario per il penultimo anno, più
orientate alla scelta del percorso di laurea e alle modalità di iscrizione e fruizione dei servizi per i partecipanti dell’ultimo anno; è prevista altresì la possibilità di prendere parte a visite guidate negli ambienti
centrali dell’Ateneo con l’illustrazione dei servizi.
Durante gli incontri, della durata minima di due ore, vengono proposti i seguenti moduli:
1) Riforma degli ordinamenti didattici: la Riforma universitaria, avviata con il decreto ministeriale n. 509
del 3 novembre 1999, così come sostituito dal D.M. n. 270 del 22 ottobre 2004.
2) Presentazione dell’offerta formativa dell’Ateneo veronese: cosa e come si studia all'Università.
− Attività svolta in collaborazione con le Facoltà dell’Ateneo: le Scuole possono concordare interventi
specifici con le Facoltà dell’Ateneo al di fuori delle iniziative proposte dall’Ufficio Orientamento allo Studio (Progetto Tandem, incontri di orientamento, Open Day).
I canali informativi e di relazione fra Ateneo e Scuole Superiori sono alimentati – ormai da parecchi anni
– dalla banca dati “Coordinamento Scuola-Università”, comprendente i contatti di un gran numero di Scuo- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
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le Superiori e di Uffici Informagiovani, che operano sia a livello territoriale, che nazionale; tali liste - aggiornate di anno in anno – permettono la circolazione diffusa – tramite newsletter – delle informazioni in merito alle diverse iniziative di orientamento promosse dall’Università e dalle Scuole e sull’eventuale presenza
dell’Università degli Studi di Verona presso le manifestazioni fieristiche di orientamento nazionali.
I canali informativi e di relazione fra Ateneo e Scuole Superiori sono alimentati – ormai da parecchi anni
– dal banca dati “Coordinamento Scuola-Università”, in cui vi sono i contatti di un gran numero di Scuole
Superiori e di Uffici Informagiovani, che operano sia a livello territoriale, che nazionale; tali liste - aggiornate di anno in anno – permettono la circolazione diffusa – tramite newsletter – delle informazioni in merito
alle diverse iniziative di orientamento promosse dall’Università e dalle Scuole e sull’eventuale presenza
dell’Università degli Studi di Verona presso le manifestazioni fieristiche di orientamento nazionali.
Infine, è doveroso ricordare anche il Progetto USR – finanziato dalla Fondazione CariVerona – teso ad
incentivare l’attivazione da parte delle Scuole Superiori delle sopraelencate iniziative di orientamento,
promosse dall’Università di Verona. Ciò ha consentito un maggior grado di adesione e di intervento degli
Istituti superiori nell’ambito dell’orientamento agli studi dei propri studenti.
1.3 Strategie di miglioramento
1.3.1 Interventi di miglioramento nell’ambito della didattica
Per comprendere la politica della governance di Ateneo nell’ambito dello sviluppo dell’attività didattica
è utile cogliere le principali delibere adottate, nel corso del 2010, dal Senato Accademico in composizione
ristretta ovvero allargata.
Vengono, cioè, considerati gli interventi ulteriori rispetto alle attività di “ordinaria” amministrazione e
tesi ad un obiettivo strategico di miglioramento.
 “BANDO PER L’INCENTIVAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA IN LINGUA STRANIERA (EDIZIONE 2010)”
[delibera del Senato Accademico in composizione Ristretta del 26/01/2010]
La strategia di internazionalizzazione dell’Università di Verona prevede, tra l’altro, iniziative volte ad
aumentare l’offerta didattica in lingua inglese o in una delle altre lingue dell’Unione Europea (francese, tedesco, spagnolo). A partire dall’a.a. 2005/2006 è stato avviato un Progetto di Ateneo finalizzato
all’attivazione di insegnamenti in lingua straniera all’interno dei diversi Corsi di studio. Nell’ambito di tale
progetto è stato registrato un sensibile incremento del numero di insegnamenti impartiti in lingua straniera, passando dai 10 attivati per l’a.a. 2005/2006 ai 50 attivati per l’a.a. 2009/2010.
Il finanziamento ammissibile riguarda lo sviluppo di attività formative in lingua straniera secondo le seguenti modalità:
- il docente titolare del corso si assume l’onere di impartire l’insegnamento interamente in lingua straniera;
- un docente straniero, proveniente da un’Università europea o extra-europea, affianca il docente italiano titolare del corso nell’attività di didattica frontale in lingua straniera e nelle attività di tutoring per gli
studenti frequentanti il corso.
L’offerta formativa in lingua straniera può riguardare insegnamenti attivati (o di nuova attivazione)
all’interno di un qualsiasi corso di studio di primo, secondo e terzo livello.
La selezione dei progetti presentati e l’identificazione della misura del finanziamento da accordare a
ciascun progetto viene condotta da un’apposita Commissione di valutazione e selezione, presieduta dal De-
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
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legato del Rettore per l’Internazionalizzazione e composta dai Delegati dei Presidi di Facoltà per
l’Internazionalizzazione. La graduatoria finale viene poi sottoposta all’approvazione del Senato Accademico.
 “DIVULGAZIONE, SOMMINISTRAZIONE E COPERTURA DELL’INDAGINE SULL’OPINIONE DEGLI STUDENTI FREQUENTANTI IN
MERITO ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE”
[delibera del Senato Accademico in composizione Ristretta del 26/01/2010]
A partire dalle risultanze emerse dall’indagine sull’opinione degli studenti frequentanti – svolta nel 2009
dal Nucleo di Valutazione – è stata condotta un’attenta riflessione all’interno del Senato Accademico in
composizione Ristretta del 10 luglio 2009, in cui erano stati evidenziati, in relazione alla somministrazione
del questionario, tre aspetti ritenuti critici:
− il grado di mancata copertura dell’indagine dal quale è emerso come, nonostante la sua obbligatorietà,
un numero significativo di docenti non abbia attivato la procedura e, dunque, si sia sottratto – di fatto –
alla valutazione;
− la diffusione degli esiti dell’indagine in quanto, soprattutto agli studenti, sinora non sono mai stati comunicati;
− l’utilizzo dei risultati dell’indagine da parte delle strutture didattiche competenti, soprattutto con riferimento ai casi di maggiore criticità.
A tale riguardo, quindi, il Senato Accademico aveva dato mandato alla Commissione Istruttoria Permanente per la Didattica:
− di studiare le modalità idonee a ridurre – e possibilmente eliminare – il grado di mancata copertura
dell’indagine;
− di elaborare un efficace sistema di diffusione dei risultati dell’indagine fruibili soprattutto dagli studenti;
− di proporre strumenti operativi affinché i responsabili delle strutture didattiche competenti possano utilizzare correttamente e coerentemente i risultati dell’indagine per il miglioramento della qualità didattica.
La Commissione Istruttoria Permanente per la Didattica, nelle sedute del 1° e del 22 settembre 2009, ha
formulato un articolato parere in merito alle questioni sollevate dal Senato Accademico e che hanno riguardato, in particolare, tematiche quali: le questioni in capo alla somministrazione dei questionari ad insegnamenti suddivisi in moduli; la mancata adesione da parte di alcuni Docenti alla rilevazione, nonostante la
relativa obbligatorietà; la ripetitività del questionario; la possibilità di somministrare on-line i questionari; la
pubblicazione dei dati della valutazione della didattica sul sito web, che comporta, quindi, l’obbligatorietà
della compilazione da parte degli studenti.
Da tali considerazioni condotte dalla Commissione Didattica, il Senato Accademico ha approvato tre importanti punti di svolta nell’indagine sulla valutazione della didattica da parte degli studenti, ovverosia:
− l’obbligatorietà della valutazione anche ai fini della iscrizione agli esami;
− la somministrazione via web dei questionari di valutazione;
− la più ampia diffusione degli esiti della valutazione.
 “NUOVI MODELLI PER LA VALUTAZIONE E L’ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA (RAPPORTO DEL TEAM DI VALUTAZIONE
EUROPEO EUA) – IPOTESI DI REVISIONE DEI CALENDARI DELLE PROVE D’ESAME”
[delibera del Senato Accademico in composizione Ristretta del 26/01/2010]
Il documento di valutazione, redatto dal Team di valutazione European University Association (EUA) ha
rilevato, fra gli aspetti inerenti alla didattica, una problematica diffusa nell’Ateneo inerente al fatto che
l’attenzione sia focalizzata più sull’erogazione degli insegnamenti piuttosto che sull’apprendimento da parte degli studenti. In particolare, ciò è reso evidente dal fatto che le verifiche dell’apprendimento siano concentrate solamente alla fine del periodo di insegnamento, mentre le metodologie di verifica in itinere sono
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
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solo scarsamente utilizzate in parte perché comportano un maggior lavoro per il docente (per lo meno durante lo svolgimento del corso), in parte per rispetto di una prassi, presente nel nostro sistema universitario, che non prevede un metodo di insegnamento interattivo e periodicamente controllato, definito molto
“americano”.
A tal scopo, la Commissione Didattica ha ritenuto opportuno incentivare l’utilizzo da parte dei docenti
di verifiche di apprendimento in itinere, tali da permettere al docente stesso di acquisire una maggiore
consapevolezza dell’effettivo livello di apprendimento da parte degli studenti, e dunque dell’efficacia del
proprio insegnamento, consentendogli, se necessario, di calibrarlo in itinere, tenendo conto della concreta
situazione.
Tali argomentazioni hanno fatto emergere, quindi, la necessità di modificare il Regolamento Didattico di
Ateneo, nonché il Regolamento Studenti, introducendo una revisione dei calendari degli appelli d’esame,
tale da consentire la scelta tra la preesistente impostazione con 6 appelli d’esame annuale, oppure adottare un nuovo calendario che preveda l’introduzione di una o due prove intermedie durante lo svolgimento
del corso, una prova finale e rispettivamente quattro o tre appelli di recupero, utilizzando quindi uno dei
seguenti schemi:
a) nessuna prova intermedia e 6 appelli completi;
b) 1 prova intermedia, 1 prova finale e 4 appelli completi;
c) 2 o più prove intermedie, 1 prova finale e 3 appelli completi.
Tale modifica ai Regolamenti di Ateneo è stata deliberata, però, in una successiva seduta del Senato Accademico, in composizione allargata, del 23 novembre 2010.
Con l’occasione, inoltre, la Commissione Didattica ha espresso, inoltre, il parere che la revisione del modello organizzativo dell’attività didattica deve necessariamente accompagnarsi con una più generale riflessione nell’Ateneo sui metodi di insegnamento e di valutazione della didattica. In particolare, la Commissione ha proposto di:
a) prevedere un momento pubblico di informazione ai docenti dell’Ateneo sugli obiettivi che il nuovo modello organizzativo si prefigge;
b) definire, nelle Facoltà o nei Consigli di Corso di Studio, momenti di confronto e identificazione di comuni
tecniche didattiche innovative, individuando delle modalità per incentivare il confronto tra i Docenti sulla didattica;
c) invitare ciascun Docente a riflettere sulla propria tecnica didattica, sul modo di coinvolgere gli Studenti e
quindi su come valutarne con continuità l’apprendimento;
d) invitare ogni Docente ad momenti di confronto e identificazione comune di tecniche didattiche innovative;
e) individuare, nelle Facoltà, modalità organizzative che, nel rispetto della libertà didattica dei Docenti consentano agli studenti di seguire proficuamente tutti gli insegnamenti necessari a rimanere nei tempi stabiliti dal corso di studio: coordinare l’orario dei corsi, evitando sovrapposizioni, controllare i calendari
delle prove in itinere prima che siano resi pubblici, in modo da evitare anche in questo caso sovrapposizioni; sforzarsi di limitare il più possibile i conflitti tra appelli d’esame (per esempio, nello stesso giorno
non devono esserci due appelli di esame relativi a insegnamenti dello stesso anno dello stesso corso di
studio, ecc.);
f) prevedere che la nuova organizzazione venga valutata a posteriori da parte del Nucleo di Valutazione,
con eventuale puntualizzazione nel questionario di valutazione della didattica, e relazione al Senato per
eventuali aggiustamenti e modifiche.
 “RELAZIONE FINALE SULL’AUTOVALUTAZIONE A.A. 2008/2009 E FINANZIAMENTO DI PROGETTI DI MIGLIORAMENTO
DELLE FACOLTÀ DERIVANTI DALL’AUTOVALUTAZIONE”
[delibera del Senato Accademico in composizione Ristretta del 6/07/2010]
Il Senato Accademico, in occasione dell’approvazione della Relazione Finale sull’autovalutazione relativa
all’a.a. 2008/09 redatta dal Comitato di Ateneo per l’Autovalutazione delle Attività Didattiche, si è soffer- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
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mato sull’opportunità di incentivare le Facoltà ad adottare in modo maggiormente efficiente il processo di
Autovalutazione, ma ancor più ad utilizzarne i risultati in maniera tale da cogliere dagli esiti dell’Autovalutazione le idonee misure correttive e migliorative da apportare nello svolgimento dell’attività didattica.
In particolare, il Senato ha approvato la proposta del suddetto Comitato di destinare il fondo di Ateneo
“incentivazione qualità dell’offerta formativa (corsi di studio e avvio di processi di valutazione interna della
didattica)” (che ammonta ad una quota pari a € 180.000) alle Facoltà che ne facciano apposita richiesta allo
scopo di realizzare Progetti che mirino al miglioramento dell’attività didattica. Le Facoltà, destinatarie
dell’erogazione finanziaria, dovranno utilizzare il budget per azioni migliorative e/o correttive dell’attività
didattica la cui necessità si desume dai risultati del processo di Autovalutazione e quindi riconducibile a
quanto elaborato all’interno dei Rapporti di Auto-Valutazione (RAV).
La valutazione dei progetti per la relativa ammissione o meno al finanziamento sarà effettuata dalla
Commissione Didattica di Ateneo, che esprimerà il suddetto parere sui progetti presentati dalle Facoltà entro il mese di ottobre di ogni anno (a partire dal 2011) sulla base della chiarezza della proposta
nell’identificazione di una o più azioni concrete finalizzate alla soluzione delle criticità emerse dall’analisi di
Autovalutazione.
 “PROGETTO TANDEM – A.A. 2010/11”
[delibera del Senato Accademico in composizione Ristretta del 14/09/2010]
L’Ateneo, ormai da 6 anni, ha attivato il progetto Tandem “Scuola-Università”, che si prefigge di potenziare il raccordo tra Scuola Secondaria Superiore e Università al fine di realizzare appositi percorsi di orientamento e di autovalutazione delle conoscenze e delle competenze al fine di consentire ai giovani di maturare decisioni consapevoli in merito alla scelta universitaria.
Nello specifico, i punti caratterizzanti il Progetto Tandem come deliberati nella seduta del 13 settembre
2005 dal Senato Accademico in composizione ristretta, sono i seguenti:
1. Tandem è un Progetto di Ateneo adottato su proposta di un docente strutturato previa delibera del Consiglio
della facoltà di appartenenza. La delibera stabilisce il numero di crediti e l’ambito di riconoscimento degli
stessi nei diversi corsi di laurea attivati. Altre Facoltà possono riconoscere i crediti anche in tipologia diversa
da quella proposta dalla Facoltà proponente;
2. Per gli studenti che si iscrivessero a corsi di laurea che non prevedano nel loro piano didattico l’insegnamento
Tandem i crediti acquisiti saranno attribuiti nella tipologia D, dato che l’ambito D corrisponde, ai sensi della
509/99, alla libera scelta dello studente.
3. Deve risultare "espressamente" la corrispondenza dell’ambito di pertinenza deciso dalla singola Facoltà fra
ciascun modulo di Tandem e uno (o più moduli, o modulo definito) di insegnamenti istituzionali di ambito A,
B, C e D nell’ambito dell’attività formative a scelta dello studente. Una volta immatricolato, lo studente che
avesse conseguito un numero di crediti inferiore a quelli previsti dal piano didattico ufficiale, sarà invitato a integrare il programma al fine di raggiungere il numero di CFU previsto.
4. I moduli Tandem devono essere di una "grandezza" valutabile almeno in 2, possibilmente 3 CFU; i moduli più
ridotti saranno integrati fra loro già in fase di programmazione, e dovranno risultare dal bando.
5. Poiché Tandem si propone l'interazione fra Università e Scuola, i docenti designati dall'Università devono essere personale strutturato (professori o ricercatori), eccezionalmente docenti che nello stesso A.A. ricoprono
per contratto o supplenza esterna l'insegnamento istituzionale equivalente al modulo Tandem
6. Gli esami relativi ai moduli Tandem devono essere tenuti entro il 31 maggio.
La sesta edizione del Progetto di Ateneo “Tandem – a.a. 2009/2010” ha visto complessivamente 40
adesioni da parte di Istituti di istruzione secondaria superiore rispettivamente dalle province di Verona (24),
Bolzano (4), Vicenza (8), Treviso (1), Mantova (1) e Trento (2) che hanno coinvolto 203 docenti dei predetti
Istituti aderenti al progetto suddivisi nei 26 corsi didattici attivati. Gli studenti che successivamente alla
partecipazione al progetto si sono iscritti ad una corso di studi offerto dall’Ateneo sono stati n. 3022.
Il Senato Accademico ha, quindi, approvato la riproposizione di tale progetto anche per l’a.a. 2010/11,
prevedendo, in particolare, di implementare l’erogazione di corsi atti a far acquisire gli standard di cono- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
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scenze adeguate per poter frequentare proficuamente i corsi di laurea attivati all’interno dell’Ateneo (i cosiddetti saperi minimi), al fine di prevenire, contenere e contrastare il fenomeno della dispersione.
 “MODIFICHE ALLA PARTE GENERALE DEL REGOLAMENTO DIDATTICO DI ATENEO E AL REGOLAMENTO DI ATENEO PER GLI
STUDENTI”
[delibera del Senato Accademico in composizione Allargata del 23/11/2010]
Il Senato Accademico ha posto in atto delle modifiche sia al Regolamento Didattico di Ateneo sia al Regolamento per gli Studenti, sulla base del lavoro istruttorio della Commissione Didattica.
Le modifiche hanno riguardo, oltre all’introduzione della possibilità di prevedere delle prove intermedie
di valutazione come sopra esposto, anche l’opportunità di consentire che un Docente possa essere relatore
di tesi anche se non appartenente al Consiglio di Corso di Studi a cui lo Studente laureando è iscritto, previa
approvazione da parte del Consiglio stesso. Tale intervento mira a superare alcune rigidità che si sono create con la nascita delle Lauree Magistrali e la creazione in molti casi di Consigli di Corso di Laurea Magistrale
indipendenti dai Consigli di Corso di laurea.
Inoltre, su proposta della Direzione Studenti, è stato attuato un processo di smaterializzazione delle tesi
di laurea, prevedendo un formato elettronico (e non cartaceo) per la copia della tesi depositata agli atti delle Segreterie Studenti, unitamente ad un abstract ed alla fotocopia del frontespizio firmata dal Relatore.
1.3.2 Interventi di miglioramento nell’ambito della ricerca
Anche nell’ambito della ricerca si procede con la disamina delle delibere adottate dagli Organi di governance dell’Ateneo, al fine di prendere in rassegna le principali scelte strategiche che hanno accompagnato
lo sviluppo dell’attività di ricerca nel corso del 2010.
 “IDENTIFICAZIONE DI AREE STRATEGICHE PER LO SVILUPPO DELL’ATENEO”
[delibera del Senato Accademico in composizione Ristretta del 26/01/2010]
Il Senato Accademico ha condiviso l’orientamento dato dal Rettore in merito alle scelte strategiche di
sviluppo, in particolare, nell’ambito della ricerca.
La scelta strategica migliore è stata quella di concentrare le risorse su progetti ad ampio respiro, di qualità e finalizzati all’integrazione con il Territorio e/o con altri Atenei, così da realizzare un vantaggio competitivo sostenibile. L’investimento su tali progetti comporta, infatti, come conseguenza il miglioramento del
livello dei ranking nazionale e internazionale, con prevedibili positive ricadute economiche a favore
dell’Università di Verona (es. ripartizione della quota variabile del FFO).
Le caratteristiche dei progetti su cui il Senato ritiene opportuno compiere le scelte strategiche di investimento sono riconducibili alle seguenti parole chiave: integrazione, qualità, durata.
Il progetto è connotato da “integrazione” se l’attività proposta:
1)
è condivisa con altri Atenei e/o Enti, strutture o Società attive sul Territorio di riferimento dell’Ateneo;
2)
nel caso di attività in collaborazione con il Territorio, consente il trasferimento delle metodologie della
ricerca al Territorio (generazione di servizi innovativi);
3)
valorizza il ruolo della formazione universitaria e dei laureati veronesi in particolare nel mondo del lavoro;
4)
è caratterizzata, anche se non direttamente integrata con il territorio circostante, da collaborazioni con
Enti e Società nazionali e internazionali tali da farne emergere un carattere di elevata innovatività e
qualificazione scientifica.
Il termine “qualità” fa riferimento al fatto che il progetto deve essere:
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
26
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
1)
proposto e/o condotto da scienziati dell’Università di Verona la cui qualità e produttività scientifica sia
di alto livello, secondo i parametri valutativi riconosciuti nella comunità scientifica e anche in uso
nell’Ateneo;
2)
dotato di obiettivi identificabili e misurabili anche da parte di referenti super partes eventualmente
chiamati ad esprimere un giudizio di congruità e fattibilità;
3)
capace di produrre ricadute positive e misurabili per l’intero Ateneo.
Il termine “durata” sottende il fatto che il progetto deve assicurare nel tempo un rientro all’Ateneo (in
termini di produttività scientifica, economica, di immagine) che consenta un recupero anche solo parziale
dell’investimento.
Ciò considerato, il Rettore ha fatto presente, anche, la necessità di finalizzare l’assegnazione di 30 posti
di ricercatore disponibili esclusivamente per il miglioramento dell’attività di ricerca su settori selezionati in
rapporto al loro valore strategico; a tal fine, ha proposto - e il Senato Accademico ha approvato – che si
provveda ad identificare le aree di competenza alle quali assegnare i nuovi posti di ricercatore, operando
una scelta di qualità tra settori di dichiarato interesse territoriale, attivati ma non autosufficienti rispetto
all’obiettivo di sostenere il miglioramento e l'interazione in Ateneo, con altri Atenei ed Enti di ricerca e/o il
Territorio.
Tale scelta è stata oggetto di una successiva riunione del Senato Accademico del 27 aprile 2010.
 “PIANO STRAORDINARIO PER IL RECLUTAMENTO DI RICERCATORI AI SENSI DEI DD.MM. 298/2008 E 212/2009: QUOTE
ANNO 2008 E ANNO 2009”
[delibera del Senato Accademico in composizione Ristretta del 27/04/2010]
Innanzitutto il Rettore, in tale seduta, ha richiamato gli elementi fondamentali che debbono condizionare la manovra di reclutamento dei ricercatori:
− la responsabilizzazione degli Organi di Governo su scelte rendicontabili e, contemporaneamente, la necessità, imposta dalla congiuntura finanziaria, del contenimento responsabile della spesa;
− la necessità di intervenire aumentando il potenziale di produzione scientifica, allo scopo di accreditare
l’Ateneo come Università di ricerca;
− il confronto con interlocutori territoriali allo scopo di valorizzare il rapporto con le Istituzioni locali e il
mondo produttivo all’interno del quale l’Università di Verona può fornire un qualificato ed apprezzabile
contributo;
− la sollecitazione, ribadita anche dal Panel di valutazione europeo, ad operare una forte scelta di indirizzo.
Successivamente sono state individuate le linee strategiche di sviluppo dell’Ateneo nei seguenti progetti-obiettivo:
“Biotecnologie”;
“Analisi, conservazione e valorizzazione dei beni culturali”;
“Formazione superiore e permanente”;
“Sistemi giuridici, imprese, mercati tra integrazione nella unione europea e competizione internazionale”.
Il Senato ha, quindi, deliberato di attuare la manovra complessiva per il reclutamento di complessivi 30
posti di ricercatore in due fasi distinte: la prima consiste nel bandire i 18 posti di ricercatore ripartendo i relativi posti sui Settori Scientifico Disciplinari ritenuti indispensabili per realizzare i due progetti-obiettivo,
unanimemente condivisi, riguardanti “Biotecnologie” e “Analisi, conservazione e valorizzazione dei beni culturali”; la seconda fase, invece, consiste nell’utilizzare i 12 posti di ricercatore per le esigenze culturali degli
altri due progetti-obiettivo, nonché per le esigenze di altre aree ritenute strategiche non soddisfatte con
l’assegnazione dei 30 posti.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
27
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
 “ATTUAZIONE DELLA RIORGANIZZAZIONE DIPARTIMENTALE”
[delibera del Senato Accademico in composizione Allargata del 16/02/2010]
Nella seduta del Senato Accademico, in composizione Ristretta, del 15 settembre 2009, sono state definite le “Linee guida per una politica di Ateneo in tema di ricerca scientifica per il triennio 2010/2012”, al cui
interno un punto importante era rappresentato della riorganizzazione dei Dipartimenti dell’Ateneo.
Tale aspetto è stato considerato come prioritario, in quanto, già allora, i documenti del Governo in tema
di linee guida di riforma dell’Università prevedevano tra gli altri obiettivi primari, quello di semplificare radicalmente l’organizzazione dipartimentale in modo che i nuovi Dipartimenti divengano unitariamente responsabili sia della ricerca che della didattica e siano caratterizzati da una coerente dimensione tematica e
disciplinare. Ciò al fine di consentire ai Docenti afferenti a una medesima struttura di contribuire con maggiore efficacia ai processi decisionali per tutte le questioni relative alla ricerca e alle attività formative di
propria competenza.
Ulteriore elemento che impone un processo di riorganizzazione dipartimentale, è stato anche quello di
far fronte alle prioritarie e indifferibili esigenze di contenimento della spesa e di realizzare la razionalizzazione delle risorse disponibili.
A tali obiettivi hanno lavorato nei successivi mesi un gruppo interno all’Ateneo, composto dal ProRettore vicario – in veste di Coordinatore - da tutti i Presidi, il rappresentante dei Direttori di Dipartimento
ed i Presidenti delle tre Commissioni Istruttorie del Senato.
Tale lavoro ha portato alla predisposizione di una proposta di riorganizzazione dei Dipartimenti, che ha
tenuto conto dell’esperienza maturata, delle criticità già rilevate e, in particolare, delle linee di indirizzo e
dei criteri di aggregazione per omogeneità tematica e per obiettivi di ricerca strategici; tale Gruppo di Lavoro ha condiviso la proposta illustrandola anche al Collegio dei Direttori di Dipartimento ed ai Presidenti dei
Comitati d’Area CIVR ed ottenendo da tale organo parere positivo.
Il Senato Accademico, nella seduta del 16 febbraio 2010, ha approvato la manovra di riassetto dipartimentale ed in particolare l’individuazione dei 15 nuovi Dipartimenti, aggregati per omogeneità tematica
e per obiettivi di ricerca strategici, nonché secondo i principali SSD di riferimento, nonché l’elenco dettagliato del personale docente e ricercatore afferente presso ciascun Dipartimento.
Conseguenti a tale scelta sono state la definizione delle ripartizione delle dotazioni organiche di personale amministrativo-contabile dipartimentale, l’avvio delle procedure elettive per la scelta dei 15 Direttori
di Dipartimento.
L’attuazione della riorganizzazione dipartimentale è stata oggetto di approvazione anche da parte del
Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 26 febbraio 2010.
1.4 Osservazioni del Nucleo di Valutazione su “Gestione strategica”
Dal complesso delle informazioni raccolte, dal punto di vista della mission dell’Ateneo di Verona, è
emerso il profilo di un’Università che cerca di uscire dal ruolo di “alfabetizzatore universitario del territorio”
per configurarsi come vero e proprio centro di eccellenza.
Si ritiene opportuno che l’Ateneo continui a percorrere la strada della valorizzazione delle proprie competenze distintive, in modo tale da meglio configurare la propria identità nelle sue specializzazioni ed eccellenze, con particolare riferimento all’ambito della ricerca.
Al fine, quindi, di diventare un’Università eccellente e riconoscibile, competitiva e attrattiva per gli Studenti occorre che l’Ateneo individui le aree su cui puntare maggiormente focalizzandosi sulle relative performance, “tagliando”, nel contempo, ciò che potrebbe distogliere da questo obiettivo.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
28
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
Un’importante capacità dell’Ateneo consiste nell’avviamento al lavoro, ovverosia nella capacità di proporre al mondo del lavoro le proprie eccellenze in termini di migliori Laureati.
Un utile strumento, nell’ambito delle attività di job placement svolte dall’Ateneo, potrebbe essere quello della costituzione di una banca dati dei migliori Studenti ai quali offrire una sorta di selezione da parte di
società di headhunting; il ruolo di queste ultime consiste – tramite la stipula di uno specifico accordo – nel
proporre al mercato del lavoro le eccellenze dell’Ateneo. Il plusvalore offerto da una siffatta collaborazione
non riguarda tanto le competenze – già certificate dall’Università – quanto la valutazione delle attitudini
personali dello Studente.
Il solo inserimento di Laureati in queste liste gestite da società di headhunting potrebbe già considerarsi
come un fattore di prestigio, sia per lo Studente, sia per l’Ateneo stesso.
Dal punto di vista dei rapporti con le imprese, l’Ateneo ha dimostrato di aver avviato iniziative molto interessanti per instaurare utili canali collaborativi con le realtà produttive. Ciononostante, si sottolinea come
esistano ancora alcune difficoltà in tale rapporto, dovute essenzialmente alla diversità di “linguaggio” dei
due interlocutori: quello dell’Ateneo, focalizzato sul lato dell’offerta, e quello delle imprese, non abituato
ad identificare i propri bisogni dal punto di vista formativo e, dunque, a formulare una chiara domanda.
Sarebbe utile, a tale proposito, istituire un rapporto continuativo e strutturato fra queste due realtà, che
riesca ad unire le esigenze e i bisogni dell’una rispetto all’offerta e alle potenzialità dell’altra.
Un interessante canale comunicativo e collaborativo fra Ateneo e imprese potrebbe essere quello di
prevedere, per ogni Dipartimento che tratti materie di impatto sul sistema produttivo, la figura di un “facilitatore” in grado di far emergere tutto ciò che potrebbe essere spendibile in un processo produttivo o gestionale.
Un altro importate fattore potrebbe essere quello della comunicazione, ad esempio, prevedendo che
nel sito web dell’Ateneo trovi spazio la descrizione di casi di sviluppo industriale di attività universitarie, che
fungerebbero da traino per nuove idee e realizzazioni.
Tra le aree che possono incidere maggiormente sullo sviluppo di un Ateneo vi è la dimensione internazionale. In particolare, si sottolinea come l’inserimento di Docenti stranieri sia una chiave importante per la
crescita di questa dimensione. La presenza sempre più consistente di Docenti di esperienza internazionale è
garanzia di un allargamento di vedute da parte degli Studenti, ma anche di una maggiore riconoscibilità
dell’Ateneo stesso.
In particolare, riprendendo il concetto precedentemente sviluppato inerente alla “riconoscibilità”
dell’Ateneo, è opportuno che l’obiettivo di internazionalizzazione venga sviluppato focalizzandosi sull’area
tedesca, in coerenza quindi con la dimensione internazionale sviluppata dalla realtà produttiva veronese
tramite gli intensi scambi commerciali e turistici con la Germania.
Si propone per la prossima rilevazione sull’attività dell’Ateneo di prendere in analisi – nell’ambito della
gestione strategica – le iniziative intraprese allo scopo di sviluppare il “senso del Noi”, cioè finalizzate a far
sentire gli Studenti come parte integrante di un “sistema” universitario che li prende in carico e li forma per
il loro futuro.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
29
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
2. DIDATTICA
2.1 Rilevazione dell’offerta e della domanda di formazione – 2.2 Organizzazione dell’attività didattica – 2.3 Performance dell’attività didattica – 2.4 Rilevazione di attività di valutazione della didattica – 2.5 Osservazioni del Nucleo di Valutazione su “Attività didattica”
2.1 Rilevazione dell’offerta e della domanda di formazione
2.1.1 Presenza e analisi dell’offerta didattica dell’Ateneo
L’Università di Verona sta progressivamente adeguando la propria offerta formativa ai dettami della riforma ex DM 270/04. Quanto emerge dal Manifesto degli Studi dell’a.a. 2009/10 – di seguito rappresentato
– è espressione del processo di razionalizzazione dell’offerta didattica che ha comportato una diminuzione
dei Corsi di Studio così come derivanti dalla trasformazione di quelli ex DM 509/99 ovvero istituiti ex novo
dalle Facoltà.
Tab. 1 – Manifesto degli Studi a.a. 2009/10
Denominazione
Facoltà di Economia
Economia Aziendale
CdL
Economia e Commercio
Banca e Finanza
Direzione Aziendale (Vicenza)
Economia delle Imprese e dei Mercati Internazionali (Vicenza)
CdLM
Economics
Economia e Legislazione d'Impresa
Marketing e Comunicazione d'Impresa
Facoltà di Giurisprudenza
CdLMCU
Giurisprudenza
CdL
Scienze dei servizi giuridici
Facoltà di Lettere e Filosofia
Beni culturali
Filosofia
CdL
Lettere
Scienze della comunicazione
Tradizione e interpretazione dei testi letterari
Scienze filosofiche
Storia e geografia dell'Europa
CdLM
Discipline artistiche e archeologiche
Editoria e giornalismo (Interfacoltà: Facoltà di Lettere e Filosofia - Facoltà di Lingue LL.SS.)
Facoltà di Lingue e Letterature Straniere
Lingue e culture per il Turismo e il Commercio Internazionale
CdL
Lingue e culture per l’editoria
Lingue e letterature straniere
Lingue e letterature comparate europee ed extraeuropee
CdLM
Lingue per la comunicazione turistica e commerciale
Linguistica (Interfacoltà Facoltà di Lingue LL.SS. - Facoltà di Lettere e Filosofia)
Facoltà di Medicina e Chirurgia
Medicina e Chirurgia
CdLMCU
Odontoiatria e protesi dentaria
Infermieristica (Verona, Vicenza, Legnago, Trento, Bolzano)
CdL
Ostetricia
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
30
Classe
L-18
L-33
LM-16
LM-77
LM-56
LM-56
LM-77
LM-77
LMG/01
L-14
L-1
L-5
L-10
L-20
LM-14
LM-78
LM-84
LM-89 LM-2
(interclasse)
LM-19
L-12
L-11
L-11
LM-37
LM-38
LM-39
LM-41
LM-46
SNT1
SNT1
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
NUCLEO DI VALUTAZIONE
Denominazione
Fisioterapia (Verona, Vicenza, Rovereto)
Logopedia
Tecnica della riabilitazione psichiatrica (Ala)
Tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare
Igiene dentale (Ala)
Tecniche di laboratorio biomedico (Verona, Rovereto)
Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia (Verona, Ala)
Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro (Ala) (Interateneo: Università degli studi di Verona, Università degli studi di Trento)
Scienze infermieristiche e ostetriche
CdLS
Scienze delle professioni sanitarie della riabilitazione
Facoltà di Scienze della Formazione
Scienze del servizio sociale
CdL
CdLS
Scienze della formazione nelle organizzazioni
Scienze dell’educazione
Programmazione e gestione dei servizi formativi
Progettazione ed attuazione di interventi di servizio sociale ad elevata complessità
Scienze pedagogiche
CdL (vecchio
Scienze della Formazione Primaria (Sede Amm.va Università degli Studi di Padova)
ordinamento)
Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali
Biotecnologie
Bioinformatica
CdL
Informatica
Scienze e tecnologie viticole ed enologiche (San Pietro in Cariano)
Matematica applicata (Interfacoltà Facoltà di Scienze MM.FF.NN.. - Facoltà di Economia)
Biotecnologie agro-alimentari
CdLM
Ingegneria e scienze informatiche
Matematica
CdLS
Biotecnologie molecolari e industriali
Facoltà di Scienze Motorie
CdL
Scienze delle attività motorie e sportive
CdLS
Scienze e tecniche dello sport
Classe
SNT2
SNT2
SNT2
SNT3
SNT3
SNT3
SNT3
SNT4
SNT1-SPEC/1
SNT2-SPEC/2
L-39
L-19 L-24
(interclasse)
L-19
56/S
57/S
87/S
L-2
L-31
L-31
L-25
L-35
LM-7
LM-18 LM-32
(interclasse)
LM-40
8/S
L-22
75/S
Da quanto emerge dalla tabella precedente, i Corsi di Studio ancora assoggettati al DM 509/99 sono
proposti dalle Facoltà di Medicina e Chirurgia, di Scienze della Formazione e di Scienze Motorie.
Nello specifico, l’offerta didattica si esplica in un cospicuo numero di Corsi, individuabili in 29 di Laurea,
19 di Laurea Magistrale, 3 Corsi di Laurea Magistrale a Ciclo Unico, 7 Corsi di Laurea Specialistica e un unico
Corso di Laurea vecchio ordinamento.
Da una prima analisi spicca per numerosità l’offerta della Facoltà di Medicina e Chirurgia che si articola
in una vasta tipologia di Corsi, anche distribuiti territorialmente nelle zone e Regioni limitrofe a Verona, sede principale. Al contrario, è la Facoltà di Scienze Motorie a presentare la minore offerta con 2 Corsi.
Si vuole inoltre, rilevare la presenza di Corsi organizzati Interfacoltà tra le Facoltà di Lettere e Filosofia e
Lingue e LL.SS. e tra le Facoltà di Scienze MM.FF.NN. ed Economia. Inoltre, si evidenzia un CdL della Facoltà
di Medicina e Chirurgia interateneo con l’Università degli Studi di Trento.
L’offerta formativa di Ateneo dell’a.a. 2010/11, uniformatasi totalmente al DM 270/04, conferma perlopiù l’a.a. 2009/10 ad eccezione, per la Facoltà di Scienze della Formazione, che presenta solo il CdLM in
Scienze Pedagogiche e non più i CdLS in Programmazione e gestione dei servizi formativi e in Progettazione
ed attuazione di interventi di servizio sociale ad elevata complessità.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
31
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
2.1.2 Presenza e analisi dell’offerta di corsi di dottorato
La formazione di terzo livello di Ateneo, nell’anno 2009, consta nell’attivazione di 33 Corsi di Dottorato: tale
dato si dimostra stabile rispetto al trend dei cicli precedenti. Si precisa che 30 Corsi sono riuniti in 7 Scuole di Dottorato come espressione di un’importante tendenza aggregativa iniziata con il XXII ciclo con
l’attivazione di 6 Scuole a cui si è aggiunta la Scuola di Dottorato di Giurisprudenza.
Le suddette Scuole e i relativi Corsi di Dottorato di afferenza sono di seguito elencati:
Tab. 2 – Scuole e Corsi di Dottorato attivi nell’anno 2010
Scuola di Dottorato
Studi umanistici
Scienze ingegneria e
medicina
Scienze umane e filosofia
Economia
Scienze della vita e
della salute
Scienze biomediche
traslazionali
Giurisprudenza
Dottorati che non afferiscono ad alcuna Scuola
Corso di Dottorato
Anglofonia
Beni culturali e territorio
Letterature straniere e scienze della letteratura
Letteratura e filologia
Linguistica
Scienze storiche e antropologiche
Biotecnologie applicate
Informatica
Neuroscienze
Scienze psicologiche e psichiatriche
Filosofia
Psicologia delle organizzazioni: processi di differenziazione ed integrazione
Scienze dell'educazione e della formazione continua
Sociologia e ricerca sociale
Economia e direzione aziendale
Economia e finanza
Storia economica
Bioscienze
Biotecnologie molecolari industriali ed ambientali
Proteomica clinica
Scienze cardiovascolari
Scienze mediche cliniche e sperimentali
Biologia e patologia molecolare e cellulare
Medicina e scienze forensi
Patologia oncologica fisiopatologia rigenerativa
Biomedicina Traslazionale
Scienze dell'esercizio fisico e del movimento umano
Diritto costituzionale italiano ed europeo
Diritto ed Economia dell'Impresa - Discipline interne ed internazionali
Il Diritto privato dei rapporti patrimoniali
Imaging multimodale in biomedicina
Scienze chirurgiche e delle malattie epatobiliari e pancreatiche
Nanotecnologie e nanomateriali per applicazioni bio-mediche
2.1.3 Presenza e analisi dell’offerta di altre attività didattiche post lauream
La proposta formativa post lauream dell’Università di Verona si snoda in tre tipologie di offerte:
 Master
 Corsi di Perfezionamento
 Scuole di Specializzazione
Per quanto riguarda i Master Universitari si riepiloga di seguito l’elenco previsto dal Manifesto degli Studi Post Lauream a.a. 2009/10, specificando se all’approvazione è seguita l’attivazione. In particolare,
dall’analisi sulla effettiva realizzazione dei Master si evince che un terzo circa dei Master previsti non è sta-
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
32
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
to attivato. A riguardo si precisa che la causa più diffusa si deve al mancato raggiungimento del numero
minimo di iscritti.
Infine, dall’a.a. 2009/10 nell’Ateneo di Verona non sono stati attivati Master e Corsi finanziati dal Fondo
Sociale Europeo, ovvero istituiti e approvati a seguito dell’approvazione della Regione Veneto, in quanto
quest’ultima non ne ha previsto il finanziamento avendo dato priorità ad altri obiettivi.
Tab. 3 – Master nell’a.a. 2009/10
Denominazione
Facoltà di Economia
Business Intelligence e Knowledge Management
Internal Auditing
Logistica Integrata – Supply Chain Integrated Management
Management delle associazioni imprenditoriali
Project Management
Facoltà di Giurisprudenza
Gestione e Innovazione nelle Aziende pubbliche
Facoltà di Lettere e Filosofia
Organizzazione e Gestione di Eventi – Teatro musicale (GEM)
Facoltà di Medicina e Chirurgia
Gestione della qualità, del rischio clinico e della sicurezza del paziente
Infermieristica di Emergenza ed Urgenza sanitaria
Neuroscienze per le professioni sanitarie. Sviluppo di competenze avanzate nella gestione del paziente miololeso con grave celebro lesione acquisita (Polo Vicenza)
Epilettologia (Interateneo – sede amministrativa Università di Ferrara – biennale)
Chirurgia orale ed Implantologia (biennale)
Endodonzia clinica e Chirurgia endodontica (biennale)
Gestione del Rischio e Sicurezza del Paziente – Risk Management and Patient Safety
Facoltà di Scienze della Formazione
Agente per il turismo responsabile nei sistemi locali sostenibili
Direzione e sviluppo delle risorse umane. Human resources management –
Master Inpdap Certificated
Educatore esperto per la disabilità sensoriale (on line)
Intercultural competence and management – Comunicazione e mediazione interculturale. Gestione dei conflitti in ambito aziendale, educativo, sanitario, sociale e dei mass
media (edizione on line)
Mediazione culturale
Mediazione familiare
Modelli per la valutazione e la prevenzione del disagio minorile e per il sostegno della
genitorialità
Psicomotricità (Internazionale – biennale)
Master MUNDIS – Master Universitario Nazionale per la dirigenza delle Istituzioni
scolastiche (Progetto CRUI)
Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali
Computer game development
Metodi e tecniche di prevenzione e controllo ambientale
(Interateneo – sede amministrativa Università di Verona)
Ingegneria chimica della depurazione delle acque e delle energie rinnovabili
(Interateneo – sede amministrativa Università di Verona)
Facoltà di Scienze Motorie
Attività motoria e sportiva per il benessere
Livello
Iscritti
min/max
Contributo di
iscrizione
CFU
Attivato/
Non attivato
I
I
I
I
I
10/20
10/30
10/30
12/20
15/30
€ 3.200,00
€ 3.500,00
€ 3.900,00
€ 3.000,00
€ 4.900,00
60
67
72
60
60
Attivato
Attivato
Attivato
Non attivato
Attivato
I
15/20
€ 3.000,00
60
Non attivato
I
15/25
€ 3.500,00
60
Non attivato
I
I
11/30
20/35
€ 2.500,00
€ 2.800,00
60
60
Attivato
Attivato
I
15/30
€ 2.500,00
60
Non attivato
II
II
II
II
30/50
2/4
6/10
11/30
€ 3.000,00
€16.000,00
€16.000,00
€ 3.500,00
117
120
60
60
Non attivato
Attivato
Attivato
Attivato
I
20/25
€ 2.800,00
65
Non attivato
I
12/15
€ 6.000,00
60
Attivato
I
60/120
€ 1.500,00
60
Attivato
I
25/50
€ 2.500,00
60
Attivato
I
I
35/55
20/25
€ 2.500,00
€ 3.200,00
60
60
Non attivato
Attivato
I
20/40
€ 2.000,00
60
Non attivato
I
20/45
€ 5.700,00
120
Attivato
II
20
€ 3.500,00
60
Attivato
I
10/15
€ 4.150,00
64
Attivato
II
10/30
€ 2.000,00
80
Attivato
II
8/16
€ 1.500,00
77
Attivato
I
40/120
€ 2.000,00
60
Non attivato
Fonte: sito web di Ateneo – Manifesto degli Studi a.a. 2009/10
Si riepilogano, di seguito, i Corsi di Perfezionamento e/o di Aggiornamento Professionale attivati
dall’Ateneo, con la specificazione della successiva attivazione. Nell’a.a. 2009/10 il 35% dei Corsi previsti
dall’offerta formativa post lauream non è stato poi attivato.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
Tab. 4 – Corsi di Perfezionamento nell’a.a. 2009/10
Denominazione
Facoltà di Economia
Corso di Perfezionamento e di Aggiornamento professionale in Business Intelligence e
Knowledge Management
Corso di Perfezionamento in Enterprise Risk Management
Corso di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale in Internal Auditing
Corso di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale in Packaging e comunicazione del
vino
Corso di Perfezionamento in Retail Management
Corso di perfezionamento e di aggiornamento professionale in Discipline doganali.
"Customs&Excise"
Facoltà di Giurisprudenza
Corso di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale per Consiglieri di Fiducia. Esperti/e
in prevenzione e risoluzione dei casi di molestia sessuali e mobbing nel lavoro pubblico e privato
Corso di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale per Consulenti del lavoro
Corso di Perfezionamento in Diritti Umani e Pubblici poteri. La tutela non giurisdizionale dei
diritti della persona nei confronti della Pubblica Amministrazione
Corso di perfezionamento e di aggiornamento professionale in Contratti e appalti nelle aziende
pubbliche. (L'azienda pubblica come acquirente di beni e servizi). Profilo giuridico-organizzativo
dell'attività contrattuale della P.A.
Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso di Perfezionamento in Competenze avanzate nella gestione di percorsi assistenziali per
pazienti complessi di area medica (Polo di Vicenza)
Corso di Perfezionamento in Ecocardiografia in anestesia e terapia intensiva
Corso di Perfezionamento in Organizzazione, gestione e qualità dei percorsi assistenziali
integrati
Corso di Perfezionamento in Terapia Occupazionale nei pazienti con gravi cerebro lesioni
acquisite
Corso di Perfezionamento in Traumatologia dentale
Corso di Perfezionamento in Case Management del Paziente con Ictus (Polo di Trento)
Corso di perfezionamento avanzato in Implementazione e Valutazione di interventi innovativi
per i pazienti all'esordio psicotico ed i loro familiari nei Dipartimenti di Salute mentale
Facoltà di Scienze della Formazione
Corso di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale in Gestione dei conflitti in ambito
scolastico (on line)
Facoltà di Scienze Motorie
Corso di Perfezionamento in attività motorie di gruppo con la musica
Corso di Perfezionamento in Corpo e movimento: attività motoria per l’infanzia
Corso di Perfezionamento e di Aggiornamento professionale per Giovani con disabilità
Corso di Perfezionamento e di Aggiornamento professionale in Progettazione e conduzione di
attività motorie e sportive in montagna e in ambiente naturale
Corso di Perfezionamento e di Aggiornamento professionale in Valutazione, prescrizione e
somministrazione dell’esercizio fisico
Fonte: sito web di Ateneo – Manifesto degli Studi a.a. 2009/10
Iscritti
min/max
Contributo di
iscrizione
CFU
Attivato/
Non
attivato
10/20
€ 2.700,00
32
Attivato
10/30
20
€ 950.000
€ 2.500,00
15
39
Attivato
Attivato
10/30
€ 500.000
5
Attivato
20/25
€ 2.500,00
15
Attivato
25/35
€ 1.200,00
20
Attivato
15/30
€ 350,00
12
Attivato
20/50
€ 100,00
7
Attivato
15/30
€ 500,00
13
Attivato
20/30
€ 500,00
6
Attivato
15/30
€ 650,00
20
Attivato
8/25
€ 400,00
8
Non attivato
8/25
€ 550,00
16
Non attivato
15/30
€ 1.500,00
27
Attivato
10/50
€ 1.300,00
10
Non attivato
10/20
€ 800,00
25
Attivato
100/200
€ 930,77
20
Attivato
25/30
€ 2.100,00
33
Non attivato
8/40
12/50
15/50
€ 1.000,00
€ 400,00
€ 300,00
4
6
9
Non attivato
Attivato
Non attivato
15/60
€ 500,00
10
Non attivato
15/40
€ 400,00
4
Non attivato
Riguardo alle Scuole di Specializzazione l’Ateneo veronese ne prevede di due ambiti,il primo riconducibilealla Facoltà di Medicina e Chirurgia che prevede un’offerta di 40 Corsi, il secondo che include la Scuola per
le Professioni Legali afferente alla facoltà di Giurisprudenza, istituita nell’a.a. 2001/02 mediante una Convenzione con l’Università di Trento.
La consistente offerta di Corsi di Specializzazione dell’area sanitaria ha acquisito ancor più rilievo grazie
all’accordo stipulato il 2 luglio 2010, con cui è stato approvato l’Atto Aziendale che, dalla fusione
dell’Università degli Studi di Verona con l’Azienda Ospedaliera di Verona, ha dato vita all’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona (A.O.U.I.V.). L’accesso avviene per concorso pubblico annuale per titoli ed esami per i laureati in Medicina e Chirurgia in possesso dell’abilitazione professionale, come sancito
dal DM 6 marzo 2006, n. 172, come modificato dal DM 9 gennaio 2008, n. 1.
La Scuola di Specializzazione delle Professioni Legali, la cui didattica ha durata biennale, è articolata in
un primo anno in comune mentre dal secondo anno si dipartono gli indirizzi “giudiziario-forense” e “notarile”. L’accesso avviene per concorso pubblico annuale per titoli ed esami per coloro che sono in possesso
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
34
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della Laurea in Giurisprudenza secondo l’ordinamento previgente il DM 509/99 (laurea quadriennale) o della Laurea Specialistica/Magistrale in Giurisprudenza.
Tab. 5 – Denominazione delle Scuole di Specializzazione a.a. 2009/10
Denominazione
Facoltà di Giurisprudenza
Scuola di specializzazione per le Professioni legali di Trento e Verona
(sede amministrativa Università di Trento)
Facoltà di Medicina e Chirurgia
Durata
legale
Tasse
e contributi
2
€ 1.550,00
Corsi di studio ad accesso programmato riordinati ai sensi del D.M. 1/08/2005 “Riassetto delle Scuole di Specializzazione di area sanitaria” e s.m.i., vengono attivati con specifico bando a seguito
dell’emanazione del D.M. che determina annualmente, per ciascuno di essi, il numero dei posti da mettere a concorso
Anatomia patologica
Anestesia rianimazione e terapia intensiva
Biochimica clinica
Cardiochirurgia
Chirurgia generale
Chirurgia maxillo-facciale
Chirurgia pediatrica
Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica
Chirurgia toracica
Chirurgia vascolare
Dermatologia e venereologia
Ematologia
Endocrinologia e malattie del ricambio
Gastroenterologia
Genetica medica
Geriatria
Ginecologia ed ostetricia
Igiene e medicina preventiva
Malattie dell’apparato cardiovascolare
Malattie infettive
Medicina del lavoro
Medicina d’emergenza-urgenza
Medicina dello sport
Medicina fisica e riabilitativa
Medicina interna
Medicina legale
Microbiologia e virologia
Nefrologia
Neurochirurgia
Neurologia
Neuropsichiatria infantile
Oftalmologia
Oncologia medica
Ortopedia e traumatologia
Otorinolaringoiatria
Pediatria
Psichiatria
Radiodiagnostica
Reumatologia
Urologia
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
Fonte: sito web di Ateneo
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
35
€
1.161,14
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
2.1.4 Analisi della domanda di istruzione universitaria
Il dato sugli immatricolati di Ateneo è individuabile prendendo in considerazione i cosiddetti “immatricolati MIUR” che rappresentano gli studenti che per la prima volta accedono al sistema universitario e sono in
regola con tutti i pagamenti relativi alle tasse di iscrizione alla data del 31 luglio dell'anno successivo. Sono
esclusi dalla categoria gli immatricolati che hanno aperto una nuova carriera nell’Ateneo (anche gli iscritti
ad anni successivi al primo) ma sono già laureati o non sono alla prima carriera universitaria, definiti immatricolati “generici”.
Di seguito si presenta il riepilogo degli immatricolati totali nell’a.a. 2009/10 con il dettaglio per singolo
Corso di Studio dal quale appare evidente il consistente apporto di immatricolati delle Facoltà di Economia
e di Medicina e Chirurgia. Si sottolinea che tale ultima Facoltà nell’a.a. 2009/10 è rimasta l’unica ad immatricolare ai sensi del DM 509/99.
Tab. 6 – Riepilogo degli immatricolati MIUR per Facoltà e Corso di Studio ex DM 270/04 (*)
Facoltà
Tipo CdS
Economia
CdL
(DM 270)
Giurisprudenza
Lettere e
Filosofia
Lingue e
Letterature
Straniere
Sede
Corso
Interclasse
Economia aziendale
Verona
Vicenza
Economia e commercio
Verona
Vicenza
Corsi di Studio
Totale Facoltà
CdL
Scienze dei servizi giuridici
(DM 270)
CdLMCU
Giurisprudenza
5 anni
Totale Facoltà
Beni culturali
CdL
(DM 270)
Filosofia
Lettere
Scienze della comunicazione
Totale Facoltà
Lingue e culture per il turismo e il Commercio internazionale
CdL
(DM 270) Lingue e culture per l'editoria
Lingue e letterature straniere
Totale Facoltà
Fisioterapia
Igiene dentale
Medicina e
Chirurgia
CdL
(DM 509)
Immatricolati MIUR
N
N
Classe
Scelta
L-18
L-18
a.a.
2009/2010
246
135
% sul
totale
6%
3%
N
N
L-33
L-33
259
174
6%
4%
814
20%
Verona
N
L-14
49
1%
Verona
N
LMG/01
270
7%
Verona
N
L-1
319
123
8%
3%
Verona
Verona
Verona
N
N
N
L-5
L-10
L-20
47
125
135
1%
3%
3%
430
11%
497
12%
Verona
N
L-12
Verona
N
L-11
79
2%
Verona
N
L-11
100
676
2%
17%
Rovereto
Vicenza
Verona
N
N
N
SNT/2
SNT/2
SNT/2
16
9
15
0%
0%
0%
Ala
N
SNT/3
11
0%
Bolzano
Trento
N
N
SNT/1
SNT/1
120
101
3%
3%
Infermieristica
Vicenza
Legnago
Verona
N
N
N
SNT/1
SNT/1
SNT/1
78
49
158
2%
1%
4%
Logopedia
Ostetricia
Verona
Verona
N
N
SNT/2
SNT/1
9
13
0%
0%
Tecnica della riabilitazione psichiatrica
Ala
N
SNT/2
18
0%
Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro
Ala
N
SNT/4
16
0%
Tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare
Verona
N
SNT/3
7
0%
Rovereto
N
SNT/3
11
0%
Verona
N
SNT/3
22
1%
Tecniche di laboratorio biomedico
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
36
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
Facoltà
Tipo CdS
Corsi di Studio
Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia
Scienze
Motorie
Immatricolati MIUR
Ala
N
Classe
Scelta
SNT/3
a.a.
2009/2010
13
% sul
totale
0%
Verona
Verona
N
N
SNT/3
Lm-41
14
112
0%
3%
Verona
N
Lm-46
0%
20%
1%
Medicina e chirurgia
Verona
N
L-39
4
796
39
CdL
(DM 270)
Scienze dell’educazione
Verona
N
Scienze della formazione nelle
Organizzazioni
Verona
S
L-19
L-19
301
24
8%
1%
L-24
Verona
N
L-31
50
414
19
1%
10%
0%
Verona
Verona
N
N
L-2
L-31
251
117
6%
3%
Verona
N
L-35
43
1%
San Pietro
in cariano
N
L-25
39
1%
469
12%
164
4%
Totale facoltà
Bioinformatica
Scienze
Matematiche
Fisiche e
Naturali
Corso
Interclasse
CdLMCU
6 anni
Odontoiatria e protesi dentaria
Totale facoltà
Scienze del servizio sociale
Scienze della
Formazione
Sede
CdL
(DM 270)
Biotecnologie
Informatica
Matematica applicata
Scienze e tecnologie viticole ed
Enologiche
Totale facoltà
CdL
Scienze delle attività motorie
(DM 270) E sportive
Totale Facoltà
Verona
N
L-22
164
4%
Totale Ateneo
4.083
(*) Sono stati considerati solo gli immatricolati ex DM 270/04, ad eccezione di quelli dei CdL delle Professioni Sanitarie che nell’a.a. 2009/10 erano
ancora soggette al DM 509/99.
Fonte: Data Warehouse – estrazione del 09/06/2011
A fronte della situazione dell’a.a. 2009/10, appare interessante analizzare il trend degli immatricolati a
livello di Ateneo, che passano dal 3.890 dell’a.a. 2007/08 a 4.001 dell’a.a. 2008/09 e a 4.083 dell’a.a.
2009/10, nonché a livello di Facoltà.
La rappresentazione seguente comprende tutti gli ordinamenti didattici vigenti all’interno di ogni Facoltà da cui emerge un generale andamento positivo, in particolare per la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. che ha
visto aumentare notevolmente i propri immatricolati rispetto agli anni precedenti di riferimento; si presenta, invece, in controtendenza l’andamento per la Facoltà di Economia soprattutto alla luce dell’aumento registrato nell’a.a. 2008/09 rispetto all’anno precedente.
Grafico 1 - Trend per Facoltà degli immatricolati MIUR
1000
900
800
700
600
500
400
2007/2008
300
2008/2009
200
2009/2010
100
0
Fonte: nostra elaborazione da estrazione DWH da estrazione del 09/06/2011
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
37
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
Gli iscritti al 1° anno dei Corsi di II livello, ovvero i Corsi di laurea Specialistica e Magistrale, vengono riportati nella tabella sottostante in cui si evidenzia il dato rilevante concernente gli iscritti ai CdLM della Facoltà di Economia che, rispetto alle altre Facoltà, presenta il maggior numero di Corsi Magistrali.
Tab. 7 - Riepilogo degli iscritti al 1° anno dei Corsi di II° livello, per Facoltà e Corso di Studio
Facoltà
Tipo
Corso di
Studi
Economia
Banca e finanza
Direzione aziendale
Economia delle imprese e dei mercati
Internazionali
CdLM
Economia e legislazione d'impresa
Economics – economia
Marketing e comunicazione d’impresa
Economia e legislazione d'impresa
Totale Facoltà
Corsi di Studio
Discipline artistiche e archeologiche
Lettere e
Filosofia
Lingue e
Letterature
Straniere
Medicina e
Chirurgia
Scienze della
Formazione
Scienze
Matematiche
Fisiche e
Naturali
Editoria e giornalismo
Scienze filosofiche
Storia e geografia dell’Europa
Tradizione e interpretazione dei testi letterari
Totale Facoltà
Lingue e letterature comparate europee ed
Extraeuropee
CdLM
Lingue per la comunicazione turistica e
Commerciale
Linguistica
Totale Facoltà
Scienze delle professioni sanitarie della
Riabilitazione
CdLS
Scienze infermieristiche ed ostetriche
Totale Facoltà
Progettazione ed attuazione di interventi di servizio
sociale ad elevata complessità
CdLS
Programmazione e gestione dei servizi
Formativi
Scienze pedagogiche
Totale Facoltà
Biotecnologie agro-alimentari
CdLM
CdLM
Ingegneria e scienze informatiche
Matematica
Biotecnologie molecolari e industriali
Totale Facoltà
CdLS
Scienze e tecniche dello sport
Totale Facoltà
Scienze
Motorie
Totale Ateneo
Fonte: Data Warehouse – estrazione al 21/03/2011
Iscritti al 1° anno Corsi di II°
livello
Classe
2009/2010
Scelta
LM-16
68
LM-77
77
Sede
Corso
Interclasse
Verona
Vicenza
N
N
Vicenza
N
LM-56
60
Verona
Verona
Verona
Verona
N
N
N
N
LM-77
LM-56
LM-77
84/S
Verona
S
Verona
Verona
Verona
Verona
N
N
N
N
LM-2
LM-89
LM-19
LM-78
LM-84
LM-14
140
17
97
1
460
17
56
87
34
20
58
272
Verona
N
LM-37
25
Verona
N
LM-38
120
Verona
N
LM-39
20
165
Verona
N
SNT_SPEC/2
15
Verona
N
SNT_SPEC/1
30
45
Verona
N
57/S
24
Verona
N
56/S
12
Verona
N
87/S
Verona
N
Verona
S
Verona
Verona
N
N
LM-7
LM-18
LM-32
LM-40
8/S
Verona
N
75/S
82
118
16
16
26
7
10
75
90
90
1.225
Generalmente gli iscritti al primo anno ad un corso di laurea di secondo livello rappresenta circa il 39%
dei laureati triennali, come emerge dai risultati dell’Indagine Laureati 2010 svolta da AlmaLaurea. I laureati
presi in considerazione per tale indagine rappresentano mediamente circa il 90% dell’intera popolazione di
laureati di quell’anno, pertanto si può considerare come un campione ben rappresentativo.
I risultati cambiano notevolmente da Facoltà a Facoltà: i laureati di Giurisprudenza ed Economia sono
quelli che in maggior percentuale scelgono di continuare gli studi – rispettivamente il 68% e il 66% - mentre
ovviamente è Medicina e Chirurgia che ha la percentuale minore, in quanto i relativi CdL delle professioni
sanitarie comportano un immediato sbocco occupazionale, che comporta quindi solo il 2% di laureati che si
iscrivono ad un CdLS.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
38
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
Tab. 8 – Percentuale laureati triennali intervistati da AlmaLaurea che risultano iscritti ad un CdLS
N° laureati di primo livello
2009 intervistati ad un anno dalla laurea
Economia
471
Giurisprudenza
69
Lettere e filosofia
373
Lingue e letterature straniere
347
Medicina e Chirurgia
557
Scienze della formazione
331
Scienze MM.FF.NN.
140
Scienze Motorie
119
Totale Ateneo
2407
Fonte: Indagine 2010 sui Laureati - AlmaLaurea
Facoltà
% laureati intervistati
iscritti ad un CdLS
66%
68%
56%
44%
2%
28%
49%
35%
39%
2.1.5 Informazioni sugli scambi internazionali di studenti
Un aspetto importante della formazione didattica, così come progettata dall’Ateneo di Verona, comprende la mobilità – europea ed internazionale – anche in ottemperanza ai dettami previsti dal Processo di
Bologna: «La mobilità [degli studenti, dei giovani ricercatori e dei docenti] è importante per la crescita personale e per l’occupabilità… ed aumenta sia la cooperazione che la competizione tra le istituzioni. La mobilità deve essere l’elemento caratterizzante dello Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore. Chiediamo a ciascun Paese di accrescere la mobilità, di assicurarne la qualità e di diversificarne tipologie e ambiti» (i Ministri dell’Istruzione dei Paesi partecipanti al Processo di Bologna, Comunicato di Lovanio, aprile 2009).
Per la realizzazione di tale obiettivo l’Ateneo, al 2010, ha stipulato 28 Convenzioni con Università straniere dalle quali e verso le quali gli Studenti possono spostarsi.
Quanto agli studenti che hanno partecipato a programmi di mobilità internazionale in uscita (Erasmus
outgoing), come si può evincere dalla tabella 9, la percentuale totale di Ateneo degli Studenti Outgoing sugli iscritti totali nell’a.a. 2009/10 risulta particolarmente esigua. L’analisi dettagliata individua nella Facoltà
di Lingue LL.SS., con il 4,82%, il numero più alto di Studenti che hanno partecipato come outgoing a programmi Erasmus.
Tab. 9 - Studenti Erasmus Outgoing
Studenti
Outgoing (*)
Facoltà
50
Economia
10
Giurisprudenza
27
Lettere e Filosofia
151
Lingue e Letterature Straniere
48
Medicina e Chirurgia
6
Scienze della Formazione
6
Scienze Matematiche Fisiche e Naturali
8
Scienze Motorie
306
Totale
(*) Fonte dati: Area Ricerca - Ufficio Internazionalizzazione
Iscritti MIUR
4.545
1.773
3.055
3.136
3.894
2.732
1.489
946
21.570
% degli Studenti
Outgoing sugli
iscritti totali
1,10%
0,56%
0,88%
4,82%
1,23%
0,22%
0,40%
0,85%
1,42%
Fonte: Data Warehouse
L’analisi del trend evidenzia nell’a.a. 2009/10 una flessione rispetto ai precedenti considerati (Grafico
2).
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
39
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
Grafico 2 - Trend della percentuale totale Erasmus Outgoing
1,60%
1,55%
1,58%
1,57%
1,50%
1,45%
1,42%
1,40%
1,35%
1,30%
a.a. 2007/08
a.a. 2008/09
a.a. 2009/10
Fonte: nostra elaborazione da estrazione DWH da estrazione del 09/06/2011
Con riferimento al grado di attrazione dell’Ateneo per la mobilità in entrata (Erasmus Incoming), rappresentata nella tabella sottostante, i numeri complessivi confermano la tendenza già emersa in riferimento
agli studenti Erasmus Outgoing, presentando una leggera flessione.
Tab. 10 - Studenti Erasmus Incoming
% degli Studenti
Incoming sugli
iscritti totali
63
4.545
1,39%
Economia
19
1.773
1,05%
Giurisprudenza
45
3.055
1,47%
Lettere e Filosofia
56
3.136
1,80%
Lingue e Letterature Straniere
35
3.894
0,89%
Medicina e Chirurgia
19
2.732
0,68%
Scienze della Formazione
5
1.489
0,30%
Scienze Matematiche Fisiche e Naturali
8
946
0,79%
Scienze Motorie
248
21.570
1,15%
Ateneo
(*) Lo studente straniero Erasmus può afferire a più di una Facoltà, in quanto il percorso di studi può
essere trasversale alle diverse discipline
Studenti Incoming
(*)
Facoltà
Iscritti MIUR
Fonte: Data Warehouse – estrazione del 11/05/2011
Anche dall’analisi del trend degli studenti Erasmus Incoming emerge una diminuzione nell’a.a. 2009/10
rispetto agli anni accademici presi a confronto, anche a seguito di un andamento in crescita negli scorsi anni
(Grafico 3).
Grafico 3 - Trend della percentuale totale di Erasmus Incoming
1,24%
1,22%
1,23%
1,20%
1,18%
1,16%
1,14%
1,15%
1,12%
1,10%
1,08%
1,10%
1,06%
1,04%
a.a. 2007/08
a.a. 2008/09
a.a. 2009/10
Fonte: nostra elaborazione da estrazione DWH da estrazione del 01/06/2011
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
40
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
2.1.6 Analisi delle caratteristiche degli studenti
Si procede ora all’analisi della tipologia di studenti che scelgono di iscriversi all’Università di Verona, individuabili rispetto agli studenti stranieri e alla carriera dei diplomati.
Con riferimento agli studenti iscritti stranieri, dalla tabella 11 emerge che la maggiore attrattività si
esprime per la Facoltà di Lingue LL.SS., con una percentuale del 9,53% sugli iscritti totali di Facoltà. A seguire, l’attrattività si indirizza verso le Facoltà di Economia (7,19%) e Medicina e Chirurgia (5,65%). Al contrario, la Facoltà che presenta il numero inferiore di iscritti stranieri è Scienze Motorie.
Tab. 11 - Studenti iscritti stranieri
Facoltà
Iscritti stranieri
Iscritti totali
% di iscritti stranierisul totale
327
73
75
299
220
74
70
16
1.154
4.545
1.773
3.055
3.136
3.894
2.732
1.489
946
21.570
7,19%
4,12%
2,45%
9,53%
5,65%
2,71%
4,70%
1,69%
5,35%
Economia
Giurisprudenza
Lettere e Filosofia
Lingue e Letterature Straniere
Medicina e Chirurgia
Scienze della Formazione
Scienze Matematiche Fisiche e Naturali
Scienze Motorie
Totale
Fonte: Data Warehouse – estrazione al 05/05/2011
Appare interessante l’analisi del trend degli studenti iscritti stranieri per Facoltà. Anzitutto dal grafico 4
emerge un andamento in crescita progressiva negli anni, che trova riscontro anche nella maggioranza delle
Facoltà. A riguardo, da segnalare, la crescita notevole che ha interessato Economia. In contro tendenza, invece, le Facoltà di Medicina e Chirurgia, Scienze Motorie e Giurisprudenza, che presentano una flessione
anche a fronte, per le ultime due Facoltà, di un trend in crescita negli ultimi anni accademici.
Grafico 4 - Trend per Facoltà degli iscritti stranieri
10,00%
9,00%
8,00%
7,00%
6,00%
5,00%
4,00%
3,00%
2,00%
1,00%
0,00%
a.a. 2007/08
a.a. 2008/09
a.a. 2009/10
Fonte: nostra elaborazione da estrazione DWH del 07/06/2011
Entrando più nel dettaglio, analizzando la cittadinanza degli studenti immatricolati per la prima volta
nell’Ateneo veronese si evidenzia che la nazionalità numericamente più diffusa è quella albanese, con 46
presenze, la quale ha scelto di immatricolarsi in tutte le Facoltà ad eccezione di Scienze Motorie, preferendo Economia. Oltre all’Albania, sono la Moldavia con 43 studenti e la Romania con 41 le Nazioni straniere
da cui provengono maggiormente gli studenti immatricolati. Nello specifico, sia gli studenti moldavi sia
quelli rumeni si immatricolano perlopiù nelle Facoltà di Economia e di Lingue LL.SS.
Ulteriore livello di analisi è relativo all’indagine sul numero di immatricolati stranieri percittadinanza/Facoltà. Come emerge dalla tabella 12 le Facoltà maggiormente scelte sia dagli studenti comunitari che
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
41
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
extracomunitari sono Economia e Lingue LL.SS., oltre la Facoltà di Medicina e Chirurgia, anche se con numero di immatricolati inferiore. Di seguito il riepilogo per Facoltà degli immatricolati stranieri con la specifica degli studenti comunitari dagli extracomunitari. Dal raffronto con la tabella 11 emerge che le preferenze
per Facoltà degli immatricolati stranieri confermano quelle degli iscritti stranieri.
Altro elemento di analisi rileva per quanto riguarda l’appartenenza degli immatricolati stranieri ai Paesi
OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) avendo questa Organizzazione gli
obiettivi di “realizzazione di più alti livelli di crescita economica alla luce del concetto di sviluppo sostenibile,
di occupazione, di tenore di vita, favorendo gli investimenti e la competitività e mantenendo la stabilità finanziaria, sono altresì orientati contribuire allo sviluppo dei Paesi non membri”2. Da quanto emerge dalla
tabella 12, dal punto di vista numerico è la Facoltà di Lingue LL.SS. a presentare la maggiore attrattività tra
gli studenti appartenenti ai Paesi OCSE, mentre è la Facoltà di Scienze Motorie a presentare sul totale degli
studenti stranieri immatricolati il 50% appartenente a tali Paesi. Nessuna presenza in tal senso, invece, si
rileva per la Facoltà di Giurisprudenza, dato che potrebbe derivare dalla diversità degli Ordinamenti Giudiziari. Dalla tabella 12 viene evidenziato che è la Germania, tra i Paesi OCSE, ad esprimere la maggiore attrattività verso l’Ateneo veronese tra gli immatricolati, con 12 presenze, di cui la metà iscritte alla Facoltà di
Economia.
Tab. 12 - N. di immatricolati stranieri rispetto alle Facoltà e ai Paesi OCSE
Immatricolati per Tipo Cittadinanza
Facoltà
Comunitaria
Extracomunitaria
Totale
di cui
Paesi OCSE
22
3
7
21
14
3
6
3
79
91
19
15
81
35
17
20
3
281
113
22
22
102
49
20
26
6
360
10
0
7
11
6
3
1
3
41
Economia
Giurisprudenza
Lettere e Filosofia
Lingue e Letterature Straniere
Medicina e Chirurgia
Scienze della Formazione
Scienze Matematiche Fisiche e Naturali
Scienze Motorie
Totale
% di Paesi
OCSE sul
Totale
5%
0%
32%
11%
10%
15%
4%
50%
10%
Fonte: Data Warehouse – estrazione al 28/04/2011
Tab. 13 - N. di immatricolati stranieri rispetto ai Paesi OCSE
PAESI OCSE presenti tra gli immatricolati
Germania
12
Polonia
6
Svizzera
4
Paesi bassi
3
Stati uniti d'america
3
Austria
2
Ceca repubblica
2
Regno unito
2
Ungheria
2
Belgio
1
Finlandia
1
Francia
1
Messico
1
Turchia
1
Totale
41
Fonte: nostra elaborazione da estrazione DWH del 28/04/2011
L’analisi del tasso di attrazione si estende anche ai talenti, ovvero agli studenti immatricolati che hanno
conseguito un voto di maturità ≥ 90/100. Dalla tabella 14 emerge che nel complesso i talenti che si imma2
Definizione dell’OCSE tratta dal Ministero degli Esteri italiano
(http://www.esteri.it/MAE/IT/Politica_Estera/Organizzazioni_Internazionali/OCSE.htm)
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
42
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tricolano all’Università di Verona rappresentano il 15% del totale. Procedendo nell’indagine per Facoltà, si
rileva che il minor numero di talenti si iscrive alla Facoltà di Scienze Motorie (4,9%) mentre il maggior numero (19,1%) alla Facoltà di Giurisprudenza.
Tab. 14 - Tasso di attrazione dei talenti per Facoltà e CdS
Facoltà
Economia
Talenti
(MIUR)
Immatricolati
(MIUR)
Scienze dei servizi Giuridici
61
63
124
3
381
433
814
49
% di Talenti
sul totale
immatricolati
per CdS
16,0%
14,5%
15,2%
6,1%
Giurisprudenza
58
270
21,5%
Beni culturali
Filosofia
Lettere
Scienze della comunicazione
61
9
12
25
8
54
319
123
47
125
135
430
19,1%
7,3%
25,5%
20,0%
5,9%
12,6%
75
497
15,1%
19
19
113
6
3
40
2
7
1
79
100
676
40
11
506
9
13
18
24,1%
19,0%
16,7%
15,0%
27,3%
7,9%
22,2%
53,8%
5,6%
2
16
12,5%
0
7
0,0%
4
33
12,1%
8
27
29,6%
58
2
133
112
4
796
51,8%
50,0%
16,7%
3
39
7,7%
27
6
36
2
42
17
18
3
82
8
8
611
301
74
414
19
251
117
43
39
469
164
164
4.082
9,0%
8,1%
8,7%
10,5%
16,7%
14,5%
41,9%
7,7%
17,5%
4,9%
4,9%
15,0%
Tipo
Corso di
Studi
Corsi di Studio
CdL (DM 270)
Economia aziendale
Economia e commercio
Totale
Giurisprudenza
Lettere e
Filosofia
CdL (DM 270)
CdLMCU
5 anni
Totale
CdL (DM 270)
Totale
Lingue e
Letterature
Straniere
CdL (DM 270)
Lingue e culture per il turismo e il commercio internazionale
Lingue e culture per l'editoria
Lingue e letterature straniere
Totale
Medicina e
Chirurgia
CdL (DM 509)
CdLMCU
6 anni
Fisioterapia
Igiene dentale
Infermieristica
Logopedia
Ostetricia
Tecnica della riabilitazione psichiatrica
Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di
lavoro
Tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione
cardiovascolare
Tecniche di laboratorio biomedico
Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia
Medicina e chirurgia
Odontoiatria e Protesi dentaria
Totale
Scienze della
Formazione
CdL (DM 270)
Scienze del servizio
Sociale
Scienze dell’educazione
Scienze della formazione nelle organizzazioni
Totale
Scienze
Matematiche
Fisiche e
Naturali
Scienze
Motorie
CdL (DM 270)
Bioinformatica
Biotecnologie
Informatica
Matematica applicata
Scienze e tecnologie viticole ed enologiche
Totale
CdL (DM 270)
Totale
Scienze delle attività motorie e sportive
Totale
Fonte: Data Warehouse – estrazione del 13/05/2011
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
43
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
Nel complesso, il risultato di Ateneo dell’a.a. 2009/10 rispetto al trend degli anni presi a riferimento evidenzia una flessione costante, come si evince dal grafico che segue.
Grafico 5 - Trend della percentuale totale dei talenti
Fonte: nostra elaborazione da estrazione DWH del 09/06/2011
2.1.7 Analisi della provenienza geografica degli studenti
L’analisi della provenienza geografica degli immatricolati italiani rappresenta un buon indicatore per far
emergere il grado di attrattività dell’offerta formativa dell’Ateneo. Come evidenziato nella tabella sottostante, la maggioranza degli immatricolati proviene dal Veneto, con una percentuale del 70%, Regione seguita dal Trentino Alto Adige e dalla Lombardia, entrambe con una percentuale del 13% sul totale.
Tab. 15 - N. Immatricolati suddivisi per Regione
N.
Immatricolati
3116
604
565
61
36
34
17
12
4
5
2
4
3
3
3
2
2
1
1
4475
Regione
Veneto
Trentino Alto Adige
Lombardia
Sicilia
Emilia Romagna
Puglia
Calabria
Campania
Friuli Venezia Giulia
Lazio
Estero
Piemonte
Liguria
Sardegna
Toscana
Abruzzo
Basilicata
Marche
Molise
Totale
%
70%
13%
13%
1%
1%
1%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
100%
Fonte: nostra elaborazione da estrazione DWH del 27/04/2011
L’analisi per Facoltà, riportata nella tabella 16, evidenzia che sono le Facoltà di Economia con il 90% e di
Giurisprudenza con l’87% ad attrarre il maggior numero di immatricolati veneti, mentre la Facoltà di Medicina e Chirurgia ne accoglie il 48%, anche in forza della presenza sul territorio trentino di proprie sedi.
Si è ritenuto, di seguito, di individuare il peso che le due Regioni che esprimono il più alto numero di
immatricolati, cioè Lombardia e Trentino Alto Adige, hanno tra le otto Facoltà. Da tale analisi si è rilevato
che entrambe le Regioni con i propri studenti sono presenti nel complesso dell’Ateneo veronese per il 13%
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
44
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
ma, mentre gli immatricolati lombardi sono distribuiti perlopiù tra le Facoltà di Scienze della Formazione
(24%) e di Lettere e Filosofia (23%), gli immatricolati trentini sono quasi tutti concentrati, per il 40%, nella
Facoltà di Medicina e Chirurgia, anche in forza della motivazione sopra esposta.
Tab. 16 - N. immatricolati per Facoltà e provenienza per Regioni – a.a. 2009/10
Facoltà
Economia
Giurisprudenza
Lettere e Filosofia
Lingue LL.SS.
Medicina e Chirurgia
Scienze della Formazione
Scienze MM.FF.NN.
Scienze Motorie
Totale
Totale
Immatricolati
Immatricolati
dal Veneto
% immatricolati
dal Veneto sul
totale
Immatricolati dalla
Lombardia
861
366
483
688
806
473
615
183
4475
774
318
322
439
386
271
475
131
3116
90%
87%
67%
64%
48%
57%
77%
72%
70%
51
28
109
134
18
115
90
20
565
% immatricolati dalla
Lombardia
sul totale
6%
8%
23%
19%
2%
24%
15%
11%
13%
Immatricolati
dal
Trentino Alto
Adige
22
11
35
72
324
76
37
27
604
% immatricolati dal Trentino
Alto Adige
sul totale
3%
3%
7%
10%
40%
16%
6%
15%
13%
Fonte: nostra elaborazione da estrazione DWH al 28/04/2011
Grafico 6 – Provenienza immatricolati per Facoltà - – a.a. 2009/10
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
Altro
Trentino Alto-Adige
Lombardia
Veneto
Fonte: nostra elaborazione da estrazione DWH al 28/04/2011
Ulteriore ambito di indagine ha interessato, a livello complessivo di Ateneo, il numero di immatricolati
veneti suddivisi per città del Veneto; tale ricerca ha evidenziato che sono perlopiù la provincia di Verona
con il 66% e di Vicenza con il 29% a caratterizzare la provenienza degli immatricolati presso l’Ateneo.
Tab. 17 - N. immatricolati veneti per Provincia
Provincie del Veneto
Verona
Vicenza
Padova
Treviso
Rovigo
Venezia
Belluno
Totale
N.
Immatricolati
2.046
904
70
37
28
17
14
3.116
%
66%
29%
2%
1%
1%
1%
0%
100%
Fonte: nostra elaborazione da estrazione DWH al 28/04/2011
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
45
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2.2 Organizzazione dell’attività didattica
2.2.1 Analisi del carico didattico dei Docenti
Particolare rilevanza riveste, nell’ambito dell’organizzazione dell’attività didattica, l’esame del grado di
incidenza della docenza interna individuabile dal numero dei Docenti di ruolo appartenenti a SSD di base e
caratterizzanti per CdS offerto. La situazione in tal senso, a livello di Ateneo e di Facoltà, è rappresentata
dalla tabella che segue, la quale riepiloga il rapporto tra il numero dei Docenti di ruolo appartenenti a SSD
di base e caratterizzanti i Corsi di Studio attivati dall’Ateneo nell’a.a. 2009/10.
Tab. 18 - Media dei Docenti SSD di base o caratterizzanti
Facoltà
Economia
Giurisprudenza
Lettere e Filosofia
Lingue LL.SS.
Medicina e Chirurgia
Scienze della Formazione
Scienze MM.FF.NN.
Scienze Motorie
Totale
N. Docenti di ruolo
N. Corsi di Studio
103
45
92
78
290
62
91
26
787
10
2
8
5
21
6
8
2
62
Media dei Docenti SSD
per CdS offerto
10
23
12
16
14
10
11
13
13
Fonte: Data Warehouse
Al suddetto livello di analisi si è inteso correlare l’indagine del carico didattico di Docenza interna per attività didattica frontale dell’a.a. 2009/10 rispetto al potenziale didattico, per Facoltà e ruolo, come evidenziato nella tabella 19, da cui emerge che la percentuale di piena docenza a livello di Ateneo si posiziona intorno all’82% a fronte di percentuali eterogenee di ciascuna Facoltà comprese tra il valore massimo rilevato
nella Facoltà di Scienze Motorie pari al 118% complessivo e il valore minimo pari al 55% rilevato nella Facoltà di Medicina e Chirurgia. Dal riepilogo sottostante si può individuare, inoltre, il carico differenziato
dell’attività didattica a seconda che si tratti di Professori Ordinari, Professori Associati o Ricercatori Universitari. In relazione a quest’ultimo Ruolo, emerge una maggiore incidenza dei RU rispetto ai PO e ai PA con
l’eccezione della Facoltà di Giurisprudenza.
Tab. 19 - Carico didattico di Docenza interna per Facoltà e ruolo
Facoltà
ECONOMIA
Ruolo
PO
PA
RU
Totale
GIURISPRUDENZA
PO
PA
RU
Totale
LETTERE E
FILOSOFIA
PO
PA
RU
Totale
LINGUE LL.SS.
PO
PA
RU
Totale
MEDICINA E
CHIRURGIA
PO
PA
RU
Totale
SCIENZE DELLA
FORMAZIONE
PO
PA
RU
Carico didattico (*)
2864
2873
2804
8541
1822
1366
859
4047
2970
2884
2061
7915
2376
1837
2148
6361
3909
4038
6018
13965
1346
1435
2268
Potenziale didattico (**)
3600
3520
2520
9640
1920
1520
900
4340
3600
3240
2040
8880
2880
2400
2100
7380
8120
8160
9060
25340
1680
1560
2100
% utilizzo potenziale didattico
80%
82%
111%
89%
95%
90%
95%
93%
83%
89%
101%
89%
83%
77%
102%
86%
48%
49%
66%
55%
80%
92%
108%
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
46
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
Facoltà
Totale
Ruolo
SCIENZE MM.FF.NN.
PO
PA
RU
Totale
SCIENZE MOTORIE
Totale
Totale complessivo
PO
PA
RU
Carico didattico (*)
5049
3268
2564
3912
9744
1468
732
795
2995
58617
Potenziale didattico (**)
5340
3240
2400
2640
8280
1320
800
480
2600
71800
% utilizzo potenziale didattico
95%
101%
107%
148%
118%
111%
92%
166%
115%
82%
Fonte: Data Warehouse
(*) Sono state considerate quale carico didattico le ore previste e non quelle effettivamente erogate nell'a.a. 2009/10
(**) Dati al 31/12/2009
Oltre all’analisi dei carichi didattici dei Docenti è opportuno considerare anche il numero di Studenti che,
dal punto di vista figurativo, “pesano” sull’impegno dei Docenti. Infatti, oltre alle ore di didattica frontale,
facilmente misurabili, occorre considerare tutte le atre attività che i Docenti svolgono a favore dei singoli
Studenti: ricevimento, tutoraggio, supporto nella preparazione della tesi, ecc. Non potendo attualmente
monitorare anche tale impegno, che ovviamente sarà differente da Docente a Docente, è utile comunque
considerare il rapporto fra il numero di Docenti e il numero di Studenti.
Come Studenti, per tale rapporto, si considerano gli iscritti regolari nei CdL triennali, a ciclo unico e vecchio ordinamento, da cui sono sottratti gli immatricolati, moltiplicati per il fattore D/(D-1) per prescindere
dalla diversa durata del corso; a questi si sommano gli iscritti MIUR regolari ai CdLS e CdLM. Come Docenti
si considera il personale docente ponderato (1*PO + 0,7*PA + 0,5*RU) al 31/12 dell’anno considerato.
Dalla seguente tabella e dal relativo grafico emerge come negli anni – a livello di Ateneo – il rapporto sia
in crescita; come pure alla Facoltà di Economia e di Scienze Motorie, che attualmente sono anche le Facoltà
con una maggior proporzione di Studenti rispetto ai Docenti a disposizione. Si sottolinea come in talune Facoltà possa incidere, in questo rapporto, la presenza dell’accesso a numero chiuso, che prevede, quindi, un
numero limitato e costante di Studenti.
Tab. 20 – Rapporto studenti/docenti
Economia
Giurisprudenza
Lettere e filosofia
Lingue e letterature straniere
Medicina e Chirurgia
Scienze della formazione
Scienze MM.FF.NN.
Scienze motorie
Ateneo
Fonte: estrazione DWH al 20/06/2011
A.A. 2007/08
A.A. 2008/09
A.A. 2009/10
34,30
28,85
26,45
31,36
13,77
36,59
13,82
26,38
22,99
36,78
27,25
25,04
34,50
14,47
33,29
12,36
30,85
23,33
41,42
29,18
26,90
34,81
15,84
30,09
12,45
32,86
24,69
Grafico 7 – Rapporto studenti/docenti
45,00
40,00
35,00
30,00
25,00
20,00
A.A. 2007/08
15,00
A.A. 2008/09
10,00
A.A. 2009/10
5,00
Ateneo A.A. 2007/08
0,00
Ateneo A.A. 2008/09
Ateneo A.A. 2009/10
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
47
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
A completamento di tale indagine si procede con l’analisi del numero di CFU erogati attraverso il ricorso
a docenza esterna, complessiva di Ateneo e per singolo Corso di Studio (relativo all’ordinamento ex DM
270/04). Da quanto riepilogato alla tabella 21 emerge che su 39 Corsi di Studio sono solo 4 i Corsi che non
hanno fatto ricorso a docenza esterna. Tra i restanti Corsi è il CdL in Scienze del Servizio Sociale ad avere
fatto ricorso per il 42% a Docenti esterni, cui segue il CdL in Editoria e giornalismo per il 33% e il CdL in
Scienze e Tecnologie viticole ed enologiche per il 28%.
Tab. 21 - N. CFU erogati nell’a.a. 2009/10 attraverso docenza esterna per CdS solo ex DM 270/04
Facoltà
Tipo CdS
CdL (DM 270)
ECONOMIA
CdLM
GIURISPRUDENZA
CdL (DM 270)
CdLMCU 5 anni
LETTERE E
FILOSOFIA
CdL (DM 270)
CdL (DM 270)
LINGUE LL.SS.
CdLM
MEDICINA E
CHIRURGIA
CdLMCU 6 anni
CdLMCU 6 anni
SCIENZE DELLA
FORMAZIONE
CdL (DM 270)
CdL (DM 270)
SCIENZE MM.FF.NN.
CdLM
SCIENZE MOTORIE
CdL (DM 270)
Descrizione CdS
Economia aziendale
Economia e commercio
Banca e finanza
Direzione aziendale
Economia delle imprese e dei Mercati internazionali
Economia e legislazione d'impresa
Economics - economia
Marketing e comunicazione d’impresa
Scienze dei servizi giuridici
Giurisprudenza
Beni culturali
Filosofia
Lettere
Scienze della comunicazione
Discipline artistiche e archeologiche
Editoria e giornalismo
Scienze filosofiche
Storia e geografia dell’europa
Tradizione e interpretazione Dei testi letterari
Lingue e culture per il turismo e il commercio Internazionale
Lingue e culture per l'editoria
Lingue e letterature straniere
Lingue e letterature comparate Europee ed extraeuropee
Lingue per la comunicazione Turistica e commerciale
Linguistica
Medicina e chirurgia
Odontoiatria e protesi dentaria
Scienze del servizio sociale
Scienze dell’educazione
Scienze della formazione Nelle organizzazioni
Bioinformatica
Biotecnologie
Informatica
Matematica applicata
Scienze e tecnologie viticole ed enologiche
Biotecnologie agro-alimentari
Ingegneria e scienze informatiche
Matematica
Scienze delle attività motorie e sportive
CFU
docenza
esterna
10
6
0
0
5
5
11
5
42
83
71
18
72
32
21
83
10
12
0
27
18
24
0
15
15
9
11
58
38
6
14
18
20
30
15
6
10
8
14
CFU
erogati
153
153
60
48
60
48
57
45
352
1008
427
288
675
123
217
249
168
96
168
459
216
252
90
99
126
74,5
59
137
231
96
188
152
192
186
54
111
186
60
147
% Ricorso a
docenza
esterna
7%
4%
0%
0%
8%
10%
19%
11%
12%
8%
17%
6%
11%
26%
10%
33%
6%
13%
0%
6%
8%
10%
0%
15%
12%
12%
19%
42%
16%
6%
7%
12%
10%
16%
28%
5%
5%
13%
10%
Fonte: Data Warehouse
Si considera ora, invece, il trend per Facoltà dei CFU erogati da docenza esterna considerando complessivamente tutta l’offerta formativa erogata dalla singola Facoltà, indipendentemente dall’ordinamento ex
DM 270/04 o meno. E’ la Facoltà di Medicina e Chirurgia a ricorrere maggiormente a tale tipologia di docenza, arrivando a quota 46% nell’a.a. 2009/10; a tale proposito si sottolinea, però, come in tale dato pesi
notevolmente l’incidenza della docenza a contratto prevista per i CdS delle professioni sanitarie, per le quali
tali interventi extra-accademici sono endemici.
Si sottolinea, inoltre, come la Facoltà di Scienze della Formazione presenti il maggior aumento rispetto
agli anni accademici presi a riferimento, mentre quelle di Scienze Motorie e Scienze MM.FF.NN. presentino
una diminuzione.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
48
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Grafico 8 - Trend per Facoltà di CFU erogati per docenza esterna
50%
45%
40%
35%
30%
25%
20%
15%
10%
5%
0%
a.a. 2007/08
a.a. 2008/09
a.a. 2009/10
Fonte: nostra elaborazione da estrazione DWH del 09/06/2011
2.2.2 Analisi delle diverse modalità di organizzazione della didattica
Tra gli interventi per lo sviluppo e il sostegno delle iniziative volte al raggiungimento degli obiettivi di sistema definiti con il piano strategico triennale d’Ateneo 2010-2013 deliberato dal Senato Accademico Allargato del 19/04/2011 è previsto il potenziamento dell’erogazione del supporto tecnologico alla didattica
e-learning, tecnologia che supporta, ma non sostituisce, la tradizionale attività didattica “in presenza”.
Attualmente, infatti, tale piattaforma viene utilizzata da oltre il 50% degli studenti iscritti ma soltanto il
5% degli insegnamenti attivi sono dotati di uno spazio e-learning.
L’attivazione delle attività didattiche e-learning avviene direttamente dal Docente responsabile del Corso e per la loro utilizzazione è sufficiente che lo studente effettui l’auto-iscrizione, ovvero un’autenticazione
che avviene con l’inserimento delle stesse credenziali di accesso che gli studenti utilizzano per gli altri servizi on-line di Ateneo. Per porre in essere il servizio di e-learning.
L’Università degli Studi di Verona ha realizzato il servizio di e-learning attraverso una piattaforma tecnologica via web che da rende possibile l’accesso da qualsiasi computer con una connessione Internet, senza
la necessità di software ad hoc. Quindi, l’accesso avviene dal sito istituzionale d’Ateneo nel quale si trova il
link al portale e-learning dedicato, dove ogni insegnamento o attività didattica ha un suo spazio on-line,
contrassegnata dal logo relativo ( ). Il servizio è ad accesso riservato, previo inserimento di matricola e
password. Una volta entrato nel servizio lo studente può scaricare materiali didattici, dialogare e confrontarsi con altri studenti attraverso il forum di discussione e, ancora, accertare l’apprendimento, in itinere,
tramite test e verifica delle risposte.
Come emerge dalla tabella 22 nell’a.a. 2009/10, sono stati 103 gli insegnamenti erogati on line, mentre
nell’a.a. 2008/09 erano 61 e nell’a.a. 2007/08 14. Si riscontra, in tal senso, un progressivo sviluppo per gli
anni futuri al fine di arricchire l'Offerta Formativa e per il raggiungimento di migliori performance da parte
degli studenti. Si ricorda che l’Ateneo ha cominciato per la prima volta ad erogare on line qualche insegnamento dall’a.a. 2005/2006.
Entrando maggiormente nel dettaglio dell’offerta on line presa in considerazione, emerge che nell’a.a.
2009/10 tutte le Facoltà hanno erogato insegnamenti in e-learning, ma è quella di Economia che, con un
totale di 42, ha presentato il maggior numero, seguita dalle Facoltà di Lingue LL.SS e di Scienze MM.FF.NN.,
entrambe con 16 insegnamenti.
In totale, nel periodo che va da ottobre 2009 al 30 settembre 2010 gli utenti che hanno usufruito della
modalità e-learning sono stati 6.994.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
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Tab. 22 - N. Insegnamenti per Facoltà erogati in modalità e-learning – a.a.2009/10
Facoltà
Economia
Giurisprudenza
Lettere e filosofia
Lingue LL.SS.
Medicina e Chirurgia
Scienze della Formazione
Scienze MM.FF.NN.
Scienze Motorie
TOTALE
n. Insegnamenti
42
5
7
16
2
10
16
5
103
Fonte: area Sviluppo – Direzione Informatica
Nel grafico seguente viene rappresentato, per ogni Facoltà, il ricorso alla modalità e-learning nelle attività didattiche.
Grafico 9 - Attività didattiche e-learning per Facoltà nell’a.a. 2009/10
Scienze Motorie
12%
Economia
37%
Sc. MM.FF.NN.
13%
Sc. della
Formazione
9%
Lingue LL.SS.
15%
Medicina e
Chirurgia
1%
Lettere e
Filosofia
5%
Giurisprudenza
8%
Fonte: nostra elaborazione da estrazione DWH del 09/06/2011
Come già anticipato il ricorso alla modalità on line nell’esercizio dell’attività didattica ha avuto una lenta
quanto graduale progressione. Dal grafico che segue è chiaramente individuabile tale progressione proprio
avendo riguardo al trend di Ateneo; da tale rappresentazione è esclusa l’erogazione in e-learning della didattica erogata post lauream.
Grafico 10 - Trend insegnamenti e-learning di Ateneo
110
90
70
103
50
61
30
10
-10
14
a.a. 2007/08
a.a. 2008/09
a.a. 2009/10
Fonte: nostra elaborazione da estrazione DWH del 09/06/2011
Oltre alla didattica, il supporto metodologico e-learning è applicato nell’ambito di altre attività poste in
essere dall’Ateneo veronese, quali i Master e Corsi di Perfezionamento, Scuole di Dottorato e i Saperi Minimi. Come già visto in precedenza, nella trattazione del paragrafo 2.1.3 “Presenza e analisi dell’offerta di
altre attività didattiche post lauream”, sia nell’a.a. 2009/10 sia in quello successivo l’Ateneo di Verona ha
previsto l’erogazione di Master di I livello on line; in particolare l’offerta di questi ultimi nell’a.a. 2009/10 è
di seguito riepilogata:
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
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Facoltà
Denominazione Master
Master Universitario in Internal Auditing (I livello)
Economia
Master in Project Management
Master Universitario in Educatore esperto per la disabilità sensoriale (I livello)
Master Universitario in Intercultural Competence and Management - Comunicazione e mediazione interculturale
Scienze Formazione
Master Universitario in Mediazione culturale (I livello - IV edizione)
Master Universitario Nazionale di secondo livello per la Dirigenza degli Istituti Scolastici (MUNDIS)
Master Universitario in Management del diabete e delle turbe metaboliche correlate in età evolutiva (II livello - interateneo)
Medicina
Master FSE I livello Elaborazione Informatica di Dati Biomedici,Microrobot e nanotecnologie in Medicina
Master Universitario in Infermieristica di Emergenza ed Urgenza sanitaria (I livello) 2010
Fonte: area Sviluppo – Direzione Informatica
Quanto all’offerta dei Corsi di Perfezionamento erogati in e-learning nell’a.a. 2009/10, l’elenco è riepilogato come segue:
Facoltà
Denominazione Corsi di Perfezionamento
Corso di perfezionamento e Aggiornamento professionale in Packaging e comunicazione del vino
Economia
Corso di Perfezionamento e di Aggiornamento professionale in Internal Auditing
Corso di perfezionamento e di aggiornamento professionale in Corpo e movimento: attività motoria per l'infanzia
Sc. Motorie
Organizzazione delle attività motorie per l’infanzia 2009/2010
Fonte: area Sviluppo – Direzione Informatica
Inoltre, è prevista on line anche parte dell’offerta del CLA (Centro Linguistico di Ateneo).
Oltre a ciò, l’Ateneo supporta anche la formazione on-line nell’ambito di Progetti di cooperazione e servizi per la formazione permanente volti anche ad enti ed aziende esterni a garantire un’offerta formativa
specifica per la riqualificazione e professionalizzazione del personale.
Oltre alla modalità e-learning dell’offerta formativa, indubbiamente la più innovativa e sempre più in
evoluzione, si confermano in quanto più diffuse, altre forme di didattica alternative e/o integrative rispetto
a quella frontale. Come contenuto nell’art. 5 del Regolamento Didattico di Ateneo, tra le forme di didattica
previste sono da annoverare le quattro seguenti:
a. lezione (“frontale” e assimilate): fino a 6 o 8 ore per CFU (con almeno 19 o 17 ore di impegno personale dello studente);
b. esercitazione-laboratorio: fino a 12 o 15 ore per CFU (con almeno 13 o 10 ore di impegno personale dello studente);
c. formazione professionale con guida del docente per piccoli gruppi: fino a 20 ore per CFU (con almeno 5 ore di impegno personale
dello studente):
d. stage/tirocinio professionale: fino a 25 ore per CFU (senza ulteriore impegno dello studente).
Di seguito, il medesimo articolo recita che “ogni Facoltà sceglie, per le prime due tipologie, uno dei due
rapporti disponibili, e lo applica a tutti i propri corsi di studi. Queste tipologie individuano il massimo numero di ore di didattica erogabili per CFU. Per altre tipologie di attività didattica la corrispondenza tra CFU e
numero di ore riservate allo studio personale verrà definita dal Senato Accademico”.
Emerge, dall’analisi delle attività formative erogate nell’Ateneo, che tutte le Facoltà prevedono una base
comune nell’offerta consistente nella tipica lezione frontale (lezione ex-cathedra) e altre attività caratterizzanti, chiamate “attività didattiche integrative”, consistenti in esercitazioni-laboratorio e tirocinio, lezioni
frontali, seminari e corsi intensivi che costituiscono una forma didattica interattiva opzionale indirizzata ad
un ristretto numero di studenti, anche se queste ultime possono subire delle modifiche rispetto alle esigenze di talune Facoltà. Per la particolare realtà della Facoltà di Medicina e Chirurgia, specificamente per i
CdLMCU in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi Dentaria, le attività didattiche integrative, da essi
definite attività didattiche elettive, comprendono i cosiddetti “internati elettivi” consistenti in un monte ore
di tirocinio da svolgere in laboratori di ricerca, in reparti clinici, in ambulatori medici o in altre strutture interne all’Università. Queste ultime sono da considerarsi come una forma di didattica interattiva coordinata
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
51
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da un Docente-Tutore che ha il compito di guidare un piccolo gruppo di Studenti nell’acquisizione di conoscenze, abilità, modelli comportamentali, ovvero competenze utili all’esercizio della professione.
2.3 Performance dell’attività didattica
2.3.1 Analisi dei risultati ottenuti dagli studenti
Un utile indicatore che aiuta a cogliere, almeno in parte, le performance degli Studenti, consiste nella
proporzione di studenti iscritti al 2° anno di un determinato CdS, a cui erano immatricolati nell’a.a. precedente e che hanno conseguito almeno i 2/3 dei CFU previsti al 1° anno, cioè almeno circa 40 CFU.
Questo indicatore è stato utilizzato anche dal MIUR ai fini del calcolo del riparto della quota premiale del
FFO relativa all’anno 2009, pertanto è agevole anche avere un riscontro a livello nazionale di tale indicatore
(ad esclusione dell’a.a. 2009/10 per il quale il dato nazionale non è disponibile).
Dai dati riportati nella seguente tabelle emerge come le performance degli Studenti dell’Ateneo di Verona nell’a.a. 2007/08, ma ancor più nell’a.a. 2008/09 siano ben al di sopra dei risultati mediani del sistema
nazionale.
Si rileva, altresì, una diminuzione di tale risultato relativo all’a.a. 2009/10, per il quale anno, però, si deve sottolineare come si possono riscontrare delle anomalie derivanti dal cambiamento di ordinamenti (da
ex DM 509/99 a ex DM 270/04) da parte di molti CdS. Ciò comporta la possibile mancanza o scarsità di
iscritti al 2° anno del medesimo CdS a causa di possibili spostamenti degli studenti dal vecchio al nuovo ordinamento, come nell’evidente caso di Scienze MM.FF.NN.
Tab. 23 – Proporzione di studenti iscritti al 2° anno al medesimo corso di studio di immatricolazione che hanno acquisito almeno i 2/3 dei CFU previsti al 1° anno
% iscritti al 2° anno cha hanno acquisito almeno i
2/3 dei CFU previsti al 1° anno
a.a. 2009/10
a.a. 2008/09 a.a. 2007/08
32,5%
41,7%
40,4%
24,5%
25,2%
20,6%
46,4%
50,3%
49,2%
39,7%
54,0%
49,9%
53,4%
75,9%
69,9%
35,1%
37,9%
43,4%
2,6%
37,5%
33,6%
40,4%
67,7%
69,5%
44,1%
49,5%
47,5%
n.d.
34,7%
33,2%
Facoltà
Economia
Giurisprudenza
Lettere e filosofia
Lingue e letterature straniere
Medicina e Chirurgia
Scienze della formazione
Scienze MM.FF.NN.
Scienze motorie
Totale complessivo
Valore mediano sistema nazionale
Fonte: Data Warehouse – estrazione del 21/06/2011
Grafico 11 – Percentuale di iscritti al 2° anno che hanno acquisito almeno i 2/3 dei CFU previsti al 1° anno – valore di
Ateneo e nazionale
60,0%
50,0%
40,0%
Valore Ateneo Verona
30,0%
Valore mediano sistema
nazionale
20,0%
10,0%
0,0%
a.a. 2007/08
a.a. 2008/09
a.a. 2009/10
Fonte: Data Warehouse – estrazione del 21/06/2011
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
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2.3.2 Analisi degli studenti “fuori corso”
L’indagine sugli studenti “fuori corso” ha permesso di trarre numerosi esiti sulla relativa carriera; anzitutto, la lettura del trend dall’a.a. 2007/08 permette di interpretare i dati anche con riferimento alle riforme che si sono susseguite nel corso degli anni che rendono talvolta indispensabile una chiarificazione.
Da quanto emerge dalla tabella sottostante, se si valuta il dato complessivo di Ateneo il trend degli studenti “fuori corso” sul totale degli iscritti appare in leggera diminuzione; a livello di Facoltà si rilevano invece delle interessanti differenze a partire da Medicina e Chirurgia che, in controtendenza con l’andamento
anzidetto di Ateneo, evidenzia un aumento degli iscritti “fuori corso” di 3 punti percentuali rispetto al precedente anno accademico.
In linea, invece, con il trend complessivo, al di sopra della media si trova la Facoltà di Giurisprudenza che
ha abbassato la percentuale di studenti “fuori corso” di ben 6 punti, allineando la percentuale alla media di
Ateneo (28%), seguita dalle Facoltà di Lettere e Filosofia e Scienze MM.FF.NN., che hanno entrambe diminuito di 4 punti la percentuale di studenti “fuori corso”.
Il trend delle rimanenti Facoltà conferma anche se con meno vigore tale andamento con l’eccezione di
Lingue LL.SS. e Scienze Motorie, che si presentano stazionarie rispetto agli anni accademici presi a confronto.
Tab. 24 - Trend iscritti “fuori corso” per a.a. e Facoltà e relativa percentuale (*)
2007/2008
Anni accademici
Facoltà
Iscritti
MIUR
Economia
4245
di cui
Iscritti
MIUR
fuori corso
1277
Giurisprudenza
1775
555
Lettere e Filosofia
3234
Lingue LL.SS.
Medicina e
Chirurgia
Sc. Formazione
2008/2009
2009/2010
4480
di cui
Iscritti
MIUR
fuori corso
1307
% Fuori
Corso sul
Totale
iscritti
29%
4515
di cui
Iscritti
MIUR
fuori corso
1250
% Fuori
Corso sul
Totale
iscritti
28%
1776
599
34%
37%
3086
1070
35%
1769
501
28%
3048
949
841
29%
3084
885
31%
29%
3132
921
29%
3549
516
15%
3757
522
14%
3889
650
17%
3186
1388
44%
2917
1324
45%
2723
1209
44%
Sc. MM.FF.NN.
1358
429
Sc. Motorie
834
236
32%
1438
533
37%
1484
341
23%
28%
932
235
25%
941
235
25%
30%
21501
6056
28%
% Fuori Corso
sul Totale
iscritti
Iscritti
MIUR
30%
31%
1212
2936
Totale Ateneo
21117
6454
31%
21470
6475
(*) Il totale degli iscritti fuori corso comprende gli studenti iscritti a tutti gli Ordinamenti didattici
Iscritti
MIUR
Fonte: Data Warehouse – estrazione del 26/05/2011
2.3.3 Analisi del tasso di abbandono
Anche il dato sul tasso di abbandono degli immatricolati tra il 1° e il 2° anno rappresenta un indicatore
interessante da cui desumere aspetti di criticità dell’attività didattica.
Anzitutto, è doveroso puntualizzare che gli immatricolati presi in considerazione in questa analisi sono i
cosiddetti immatricolati “generici”, ovvero gli studenti che pur avendo aperto una nuova carriera universitaria hanno già conseguito una laurea oppure hanno una carriera universitaria pregressa. Tali dati dunque si
discostano notevolmente dal dato sugli immatricolati “puri” considerato in precedenza.
È , altresì, necessario chiarire la diversa accezione attribuita al termine “abbandono”; la presente indagine considera sia il dato degli abbandoni espliciti, intendendo i casi in cui c’è stata una comunicazione ufficiale della propria rinuncia agli studi alle Segreterie Studenti da parte dello studente sia quello degli abbandoni impliciti che comprendono i casi in cui lo studente non rinnova fattivamente la propria iscrizione
all’anno successivo rispetto a quello al quale è iscritto, senza che questa sia stata seguita da una comunicazione ufficiale.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
53
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La tabella 25 riepiloga le varie tipologie di abbandono prendendole ulteriormente in esame per Corso di
Studio; a livello complessivo dal 1° al 2° anno l’Ateneo subisce abbandoni per il 25,47%, siano essi trasferimenti in uscita e/o abbandoni (espliciti e impliciti).
Immatricolati
generici
A.A. 2009/10
Trasferimenti in
uscita
nel corso del 1°
anno
Altri abbandoni
espliciti nel corso del 1° anno
Abbandoni Impliciti
(mancata iscrizione al 2° anno)
% abbandoni su
immatricolati
generici
Tab. 25 - Tasso di abbandono implicito-esplicito degli immatricolati generici a.a. 2009/10
352
175
345
225
1097
10
1
6
2
19
53
31
46
28
158
54
13
40
32
139
33,24%
25,71%
26,67%
27,56%
28,81%
Verona
104
0
16
25
39,42%
Verona
351
9
52
39
28,49%
Totale
455
168
70
164
228
630
9
4
0
0
0
4
68
18
9
16
37
80
64
23
7
10
34
74
30,99%
26,79%
22,86%
15,85%
31,14%
25,08%
Verona
640
4
84
59
22,97%
Verona
Verona
Rovereto
Verona
Vicenza
Ala
Bolzano
Legnago
Trento
Verona
Vicenza
Verona
Verona
Ala
Ala
94
130
864
21
16
12
20
149
72
132
195
110
13
19
22
19
1
5
10
0
0
0
0
3
1
1
0
0
0
0
0
0
12
13
109
0
0
0
0
32
9
5
7
13
0
0
1
2
7
14
80
0
0
0
1
6
3
9
8
6
0
0
1
0
21,28%
24,62%
23,03%
0,00%
0,00%
0,00%
5,00%
27,52%
18,06%
11,36%
7,69%
17,27%
0,00%
0,00%
9,09%
10,53%
Verona
11
0
1
0
9,09%
Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia
Medicina e Chirurgia
Odontoiatria e Protesi dentaria
Rovereto
Verona
Ala
Verona
Verona
Verona
CdL
(DM 270)
Scienze del servizio sociale
Scienze dell’educazione
Scienze della form. nelle organizzazioni
Verona
Verona
Verona
CdL
(DM 270)
Bioinformatica
Biotecnologie
Informatica
Matematica applicata
Scienze e tecnologie viticole ed en.
14
28
17
17
133
10
1030
50
440
115
605
29
389
154
67
47
686
213
5580
0
0
0
0
1
0
6
2
8
1
11
0
24
3
1
0
28
0
87
0
2
1
0
4
0
77
4
73
15
92
2
156
28
12
3
201
15
800
2
0
0
0
1
0
37
4
54
11
69
6
24
16
6
4
56
14
533
14,29%
7,14%
5,88%
0,00%
4,51%
0,00%
11,65%
20,00%
30,68%
23,48%
28,43%
27,59%
52,44%
30,52%
28,36%
14,89%
41,55%
13,62%
25,45%
Facoltà
Tipo
Corso
Economia
CdL
(DM 270)
Corsi di Studio
Economia aziendale
Economia e commercio
Sede
Verona
Vicenza
Verona
Vicenza
Totale
Giurisprudenza
Lettere e
Filosofia
CdL
(DM 270)
CdLMCU
5 anni
CdL
(DM 270)
Scienze dei Servizi giuridici
Giurisprudenza
Beni culturali
Filosofia
Lettere
Scienze della Comunicazione
Verona
Verona
Verona
Verona
Totale
CdL
Lingue LL.SS. (DM 270)
Lingue e culture per il turismo e il
commercio internazionale
Lingue e culture per l'editoria
Lingue e letterature straniere
Totale
Fisioterapia
Igiene dentale
Infermieristica
Medicina e
Chirurgia
CdL
(DM 509)
Logopedia
Ostetricia
Tecnica della riabilitazione psichiatrica
Tec. prevenzione amb. luoghi di lavoro
Tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare
Tecniche di laboratorio biomedico
CdLMCU
6 anni
Totale
Scienze della Formazione
Totale
Scienze
MM.FF.NN.
Verona
Verona
Verona
Verona
S.Pietro inC.
Totale
Sc. Motorie CdL (DM 270) Scienze delle Attività motorie e spor.
Totale Ateneo
Fonte: Data Warehouse – estrazione del 14/03/2011
Verona
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
54
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
NUCLEO DI VALUTAZIONE
Dal grafico 12 emerge poi che è la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. con il 41,55%, a presentare il maggior
numero di abbandoni, elemento che potrebbe portare ad ipotizzare un naturale spostamento alla Facoltà di
Medicina e Chirurgia. Inoltre, è la Facoltà di Giurisprudenza ad avvertire un alto tasso di abbandoni con il
30,99%.
Grafico 12 - Percentuale di abbandono per Facoltà nell’a.a. 2009/10
45,00%
40,00%
35,00%
30,00%
25,00%
20,00%
15,00%
10,00%
5,00%
0,00%
41,55%
28,81%
30,99%
25,08%
28,43%
23,03%
13,62%
11,65%
Fonte: nostra elaborazione da estrazione DWH del 14/03/2011
La differenza tra gli abbandoni espliciti e impliciti è, invece, rappresentata dal grafico 13 dal quale viene
evidenziata in linea generale una superiorità degli abbandoni espliciti anche se con differenti pesi; si conferma la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. anche nella maggioranza di abbandoni espliciti rispetto agli impliciti;
le Facoltà, invece, che presentano un numero di abbandoni impliciti quasi pari agli espliciti sono Scienze
Motorie, con una situazione di sostanziale parità, Giurisprudenza e Lettere e Filosofia.
Grafico 13 - Differenze tra abbandoni espliciti ed impliciti per Facoltà nell’a.a. 2009/10
250
200
150
Altri abbandoni espliciti
nel corso del 1° anno
100
50
Abbandoni Impliciti
(mancata iscrizione al 2°
anno)
0
Fonte: nostra elaborazione da estrazione DWH del 14/03/2011
2.3.4 Analisi del tasso dei trasferimenti
Anche l’analisi dei trasferimenti in entrata e in uscita per l’a.a. 2009/10 costituisce un ottimo indicatore
per capire il grado di attrattività dell’Ateneo di Verona, in entrata e in uscita. Dalla tabella 26, che riepiloga
tali trasferimenti suddivisi per singola Facoltà, emerge che è Scienze Motorie rispetto alle altre Facoltà a
presentare la minore percentuale di trasferimenti in uscita. Procedendo nell’analisi, la Facoltà che evidenzia
la maggiore percentuale di trasferimenti in entrata rispetto al totale è Medicina e Chirurgia contro Giurisprudenza che rileva, invece la più alta di trasferimenti in uscita; vi è, inoltre, una situazione di disequilibrio
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
55
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
NUCLEO DI VALUTAZIONE
fra la percentuale più elevata di trasferimenti in uscita per le Facoltà di Giurisprudenza e Scienze della Formazione rispetto a quella in entrata, che fa emergere una scarsa attrattività dall’esterno verso queste Facoltà ed una generale tendenza all’uscita da parte dei propri studenti. Lettere e Filosofia risulta invece essere in grado di attrarre studenti da altri Atenei a fronte di una scarsa percentuale di trasferimenti in uscita.
Appaiono equilibrate le percentuali in un verso e in un altro delle Facoltà di Economia, Lingue LL.SS. e Sc.
MM.FF.NN.
Tab. 26 - Trasferimenti entrata/uscita per Facoltà nell’a.a. 2009/10
Trasferimenti
in entrata
% sul
totale
Trasferimenti
in uscita
% sul
totale
Economia
37
17%
69
18%
Giurisprudenza
16
7%
73
19%
Lettere e Filosofia
30
14%
26
7%
Lingue LL.SS.
19
9%
35
9%
Medicina e Chirurgia
59
27%
55
14%
Scienze della Formazione
17
8%
57
15%
Scienze MM.FF.NN.
23
11%
62
16%
Scienze Motorie
16
7%
6
2%
Totale
217
Facoltà
383
Fonte: nostra elaborazione da estrazione DWH del 28/04/2011
I trasferimenti in uscita e in entrata stati analizzati anche rispetto agli Atenei di destinazione e provenienza che presentano i numeri maggiori. Come emerge dalla tabella 27, riguardo ai trasferimenti in uscita
la Facoltà scelta dalla maggior parte degli studenti è Trento, i quali si indirizzano per il 44% alla Facoltà di
Giurisprudenza. A seguire vi è l’Ateneo di Padova che attrae con le Facoltà di Scienze MM.FF.NN. e Scienze
della Formazione; l’ultimo Ateneo individuato è Parma che attrae per il 45% la Facoltà di Economia e per il
30% Giurisprudenza. Quanto ai trasferimenti in entrata si evidenzia essere l’Ateneo di Padova a ricevere il
maggiore interesse verso la nostra Università, in particolare se provenienti perlopiù dalle Facoltà di Medicina e Chirurgia (35%) ed Economia (24%); di seguito, i trasferimenti in entrata provengono dall’Ateneo di
Trento, nello specifico dalle Facoltà di Lettere e Filosofia, Medicina e Chirurgia e Giurisprudenza.
Tab. 27 – Principali trasferimenti entrata/uscita nell’a.a. 2009/10 e relativi Atenei di destinazione/provenienza
ATENEO
Totale
di
Trasferimenti
cui
in USCITA
Facoltà di
destinazione
ATENEO
Totale
di
Trasferimenti
cui
in ENTRATA
44% Giurisprudenza
TRENTO
50
20% Economia
PADOVA
16% Sc. MM.FF.NN.
PADOVA
PARMA
44
33
63
35%
Medicina e Chirurgia
24%
Economia
11%
34% Sc. MM.FF.NN.
30% Sc. della Formazione
45% Economia
TRENTO
35
30% Giurisprudenza
Facoltà di
provenienza
20%
17%
Lettere e Filosofia
Sc. MM.FF.NN.
Lettere e Filosofia
Medicina e Chirurgia
Giurisprudenza
Fonte: nostra elaborazione da estrazione DWH del 28/04/2011
Nell’indagine del tasso dei trasferimenti si includono anche i passaggi interni all’Ateneo, rappresentati
dalla tabella. Sono gli studenti iscritti alle Facoltà di Sc. MM.FF.NN. e di Economia ad effettuare i maggiori
spostamenti verso le numerose destinazioni del nostro Ateneo. Al contrario, la Facoltà di Scienze Motorie
registra il minor numero di passaggi.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
56
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
Tab. 28 - Passaggi interni per Facoltà a.a. 2009/10
Facoltà
N. Passaggi
Economia
232
Giurisprudenza
84
Lettere e Filosofia
51
Lingue LL.SS.
48
Medicina e Chirurgia
28
Scienze della Formazione
38
Scienze MM.FF.NN.
484
Scienze Motorie
16
Non definito
5
Totale
986
Fonte: nostra elaborazione da estrazione DWH del 28/04/2011
2.3.5 Analisi del conseguimento della laurea
Tra le performance dell’attività didattica un utile ambito di analisi è la percentuale dei laureati regolari
sui laureati totali. Nella tabella 29, oltre al dato complessivo di Ateneo che si posiziona sul 46,1%, si è voluto
isolare i laureati regolari nell’anno solare 2010 provenienti dai Corsi di Studio ex DM 270/04; questo, da un
lato per capire il grado di incidenza degli stessi sul totale di Facoltà dall’altro per seguire la performance degli studenti rispetto ai nuovi ordinamenti didattici.
A livello di Facoltà la maggiore regolarità nel raggiungimento della laurea viene raggiunta dagli studenti
di Medicina e Chirurgia con il 67,2% seguita da quelli della Facoltà di Scienze Motorie con il 51,5%. Quanto
ai singoli Corsi di Studio, soltanto in tre Facoltà si sono registrati laureati nei Corsi di Studio ex DM 270/04,
essendo giunti a completamento i percorsi formativi; per esse si riscontrano percentuali di regolarità nella
laurea perlopiù al di sopra del 60%.
Tab. 29 - Percentuale di laureati regolari sui totali, nell’anno solare 2010, per Facoltà e CdS ex DM 270/04
Laureati
Regolari
Laureati
totali
Economia
418
853
% dei laureati
regolari sui totali
49,0%
Giurisprudenza
20
174
11,5%
7
39
17,9%
221
553
40,0%
Beni culturali
5
8
62,5%
Filosofia
0
2
0,0%
Lettere
0
1
0,0%
Facoltà
di cui
Tipo
Corso di Studi
CdLMCU 5 anni
Corso di Studio
Giurisprudenza
Lettere e filosofia
CdL (DM 270)
Totale
di cui
CdLM
5
11
45,5%
Discipline artistiche e archeologiche
4
4
100,0%
Editoria e giornalismo
15
16
93,8%
Scienze filosofiche
9
9
100,0%
Storia e geografia dell’europa
Tradizione e interpretazione dei testi
letterari
5
6
83,3%
7
7
100,0%
Totale
40
43
93,0%
Lingue e letterature straniere
270
606
44,6%
Medicina e Chirurgia
545
811
67,2%
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
57
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
Scienze della formazione
126
459
27,5%
Scienze matematiche fisiche e naturali
99
251
39,4%
9
1
3
10
17
1
10
11
52,9%
100,0%
30,0%
90,9%
23
39
59,0%
4
4
100,0%
101
196
51,5%
1.800
3.903
46,1%
CdL (DM 270)
di cui
Bioinformatica
Biotecnologie
Informatica
Matematica applicata
Totale
CdLM
Biotecnologie agro-alimentari
Scienze motorie
Totale Ateneo
Fonte: Data Warehouse – estrazione del 09/05/2011
L’analisi della percentuale dei laureati regolari sui laureati totali presenta dei risultati eterogenei se si
considera il trend per singola Facoltà. A livello di Ateneo la percentuale è stabile e riflette la situazione della
maggior parte delle Facoltà, con un dato particolarmente positivo per la Facoltà di Scienze Motorie. La percentuale si manifesta in flessione, invece, per la Facoltà di Giurisprudenza e di Medicina e Chirurgia.
Grafico 14 - Trend per Facoltà della percentuale di laureati regolari
Totale Ateneo
Economia
Giurisprudenza
anno solare
2010
Lettere e Filosofia
Lingue LL.SS.
anno solare
2009
Medicina e Chirurgia
anno solare
2008
Sc. della Formazione
Sc. MM.FF.NN.
Sc. Motorie
0,0%
20,0%
40,0%
60,0%
80,0%
Fonte: nostra elaborazione da estrazione DWH del 09/06/2011
2.3.6 Analisi sugli sbocchi professionali dei laureati
L’indagine sulla percentuale di studenti occupati dopo la laurea di II livello (nel 2007), rispetto al campione preso in esame, indica che il 67% di laureati dopo tre anni è occupato. Procedendo con la medesima
indagine per Facoltà i risultati si dimostrano abbastanza eterogenei; isolato il caso peculiare della Facoltà di
Medicina e Chirurgia che vede i propri laureati impiegati nella frequenza delle Scuole di Specializzazione; si
evidenzia il tasso del 96% del laureati in Scienze Motorie, mentre appaiono particolarmente basse le percentuali dei laureati in Lingue LL.SS., con il 50% di occupati e in Giurisprudenza con il 44%.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
58
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Tab. 30 - Totale occupati dopo 3 anni dalla laurea
Totale laureati di II livello
2007 (*)
di cui laureati
intervistati
di cui occupati a 3 anni dal
conseguimento del titolo
% di laureati
occupati tra gli
intervistati
145
137
108
79%
Giurisprudenza
29
27
12
44%
Lettere e Filosofia
100
88
72
82%
Lingue LL.SS.
11
8
4
50%
179
159
67
42%
30
29
25
86%
53
50
37
74%
25
350
96%
67%
Facoltà
Economia
Medicina e
Chirurgia
Sc. della
Formazione
Sc. MM.FF.NN.
Sc. Motorie
31
26
Totale
578
524
(*) Comprende i Corsi di Laurea Specialistica e a Ciclo Unico
Fonte: Data Warehouse – estrazione del 10/05/2011
Nel grafico sottostante si presenta il trend suddiviso per Facoltà dal quale emerge una situazione abbastanza stazionaria ad eccezione dei laureati in Lingua LL.SS.; contro una tendenziale, anche se lieve, flessione nel secondo anno di rilevazione, spicca con opposto risultato la Facoltà di Sc. MM.FF.NN. che aumenta di
9 punti percentuali il precedente risultato.
Grafico 15 - Trend degli occupati a 3 anni dalla laurea
Fonte: nostra elaborazione da estrazione DWH del 10/05/2011
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
59
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2.4 Rilevazione di attività di valutazione della didattica
2.4.1 Attività di controllo interno
Tra le attività che l’Ateneo di Verona pone in essere, specificamente sulle attività didattiche, si può agevolmente citare quella di Autovalutazione.
L’attività di Autovalutazione delle attività didattiche e il relativo Modello sono stati istituzionalizzati dal
Senato Accademico, nella seduta del 9 settembre 2008 in composizione ristretta, che ha provveduto ad attuare la relativa procedura di Autovalutazione per i Corsi di Studio già adeguati alla previsioni di cui al DM
270/2004.
L’esigenza di sottoporre le attività didattiche ad un sistema di Autovalutazione trova origine anzitutto
nel mutato sistema di istruzione superiore europeo, che ha avuto inizio dalle disposizioni contenute nella
Raccomandazione 98/561/EC del Consiglio dell’U.E. del 24 settembre 1998 sulla cooperazione in materia di
garanzia della qualità nell’istruzione superiore (GU L. 270 del 7/10/1998 pag. 56) che invita gli Stati Membri
a «sostenere e, se del caso, istituire sistemi trasparenti di valutazione di qualità».
Con la Dichiarazione firmata a Bologna il 19 giugno 1999 (all’interno del “Processo di Bologna”) i Ministri dell’Istruzione di 29 Paesi Europei, hanno definito la proposta di realizzare entro il 2010 la convergenza
qualitativa, nel rispetto delle tipicità, dei diversi sistemi universitari dei Paesi partecipanti in uno Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore (European Higher Education Area ‐ EHEA). Tale obiettivo è volto al raggiungimento di specifiche garanzie (trasparenza internazionale, riconoscimento internazionale e mobilità internazionale), oltre che all’adozione di procedure di valutazione interna (AutoValutazione) ed esterna (Accreditamento) dei corsi universitari allo scopo di garantire la qualità dell’istruzione superiore.
L’esperienza che ha posto le basi per una più articolata procedura di autovalutazione delle Attività Didattiche è stata quella del progetto sperimentale CampusOne proposto dalla Conferenza dei Rettori delle
Università Italiane (CRUI) nel corso del triennio accademico 2001/2004, progetto con cui sono stati sottoposti ad Autovalutazione cinque Corsi di Laurea nell’Ateneo veronese; successivamente, a partire dal 2006,
attraverso il Comitato di Ateneo per l’Autovalutazione delle attività didattiche nella veste di coordinatore,
l’Università di Verona ha promosso e dato impulso ad un nuovo processo di Autovalutazione attraverso
un’attività limitata a otto CdS pilota individuati all’interno delle rispettive Facoltà. Il Modello è stato sperimentato in tutte le Facoltà dell’Ateneo, che hanno selezionato un unico CdL o CdLS, poi sottoposto ad Autovalutazione da parte di un Team composto da due docenti ed uno studente iscritto al relativo Corso di
Studi. Il lavoro svolto ha condotto alla redazione di un Rapporto di Autovalutazione (RAV) per ogni Team
corrispondente ai CdS scelti che ha costituito la base documentale da cui si è dipartita la fase
post‐sperimentale.
Nell’a.a. 2009/10, anno nel quale l’attività di Autovalutazione è entrata a regime, 24 Corsi di Studio hanno partecipato presentando il rispettivo RAV relativo all’a.a. 2008/10. Il Rapporto di Autovalutazione, come
anzidetto, ripropone il Modello studiato dalla Fondazione CRUI il quale prevede che i Soggetti “tecnici” specificamente dedicati al tale attività auto-valutino quattro diverse “dimensioni” dell’attività didattica:
1. Esigenze ed obiettivi
2. Insegnamento, apprendimento ed accertamento
3. Risorse e servizi
4. Sistema di gestione e controllo
A conclusione di tale attività dovrebbero emergere, per ciascuna dimensione, i relativi punti di forza e
di debolezza che saranno poi oggetto di discussione presso gli Organi decisionali delle Facoltà, affinché vengano discussi e apportate le adeguate correzioni.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
60
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
L’attività iniziata dall’a.a. 2009/10 (sull’a.a. 2008/09), rinnovata di anno in anno a seguire, ha dato avvio
ad un percorso di Cultura della Qualità delle attività didattiche all’interno dell’Università di Verona.
Oltre all’attività di Autovalutazione, altre forme di valutazione vengono poste in essere – ad esempio dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia, anche in forza della particolare natura e peculiarità dell’offerta formativa. La prima forma di valutazione adottata da questa Facoltà è rappresentata dal “Progress test” rivolto
agli studenti di tutti gli anni di corso, a cadenza annuale. Esso è una forma innovativa di verifica in itinere
volta a misurare le conoscenze acquisite e mantenute dagli studenti durante il loro percorso di apprendimento. Il test consta di 300 domande suddivise in 150 per le "Scienze di Base" e 150 per le "Scienze Cliniche".
Le Facoltà di Medicina e Chirurgia italiane, infine, effettuano e sono destinatarie di “Site Visits”, valutazione tra pari, ad opera della Conferenza permanente delle Lauree delle Professioni Sanitarie, che hanno lo
scopo di ottimizzare la qualità della formazione individuando a livello nazionale i diversi punti di forza e di
debolezza. La prima edizione si è svolta nel 2004-2005. Tale valutazione si sviluppa in due fasi principali:
 Predisposizione di un questionario, inviato a tutti i Presidenti di Corso di Laurea, i quali saranno
tenuti a garantirne la compilazione e la restituzione;
 Successiva visita ad ogni sede (“on-site visit”)
Dopo la verifica della corretta compilazione del questionario ad opera della Commissione demandata
al Site visit, la stessa sottopone ad un colloquio il Presidente e i rappresentanti (personale amministrativo e
studenti) del Corso di Studio; successivamente, conduce una visita alle strutture (aule, sale studio, biblioteche, ecc.) e, ove possibile, un colloquio con l’intero Consiglio di CdS, con presentazione dell’iniziativa e delle
altre attività della Conferenza; infine, predispone una relazione per la Conferenza e per il Presidente del
Corso visitato.
2.4.2 Valutazione della didattica da parte degli studenti
In ottemperanza al secondo comma, art. 1 della L. 370/99 del 19 ottobre così come modificato dal DM
45 del 23 settembre 2009 in materia di criteri di ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario per
l’anno 2009, anche per l’a.a. 2009/10 l’Ateneo di Verona ha provveduto all’attuazione della procedura di
rilevazione dell’opinione degli Studenti frequentanti sulla Didattica. Tale indagine, svolta attraverso la distribuzione di un questionario anonimo appositamente predisposto per ogni insegnamento erogato, è stata
resa obbligatoria a partire dall’anno accademico 2000/2001 dal Senato Accademico – nella seduta del 10
ottobre 2000.
L’opinione espressa liberamente dagli Studenti frequentanti costituisce, per l’Ateneo, un riferimento
importante per la verifica sulle modalità didattiche e la valutazione della loro efficacia percepita e, per lo
Studente, un momento di riflessione serena e responsabile oltre che un modo per contribuire consapevolmente al miglioramento della qualità didattica.
Come per il passato anno accademico, il questionario somministrato agli Studenti frequentanti è stato
strutturato in ottemperanza delle osservazioni formulate dal Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario (Documento 9/02), ricalcandone l’articolazione in gruppi tematici e prevedendone una
scala di risposta a quattro modalità:
 «decisamente NO»
 «più NO che SI»
 «più SI che NO»
 «decisamente SI».
La scheda di valutazione che rileva l’opinione degli Studenti in merito alla didattica del corso frequentato, dopo una parte preliminare che identifica il corso oggetto della rilevazione e che fornisce le istruzioni
essenziali per una corretta compilazione, raccoglie alcune informazioni sul profilo dello Studente, quali la
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
61
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Facoltà di iscrizione e l’anno di corso. Segue la rilevazione vera e propria, che comprende le seguenti sezioni:
 “Organizzazione del corso di studi frequentato”, con quesiti sul carico di studi degli insegnamenti ufficialmente previsti nel periodo di riferimento e sull’organizzazione complessiva;
 “Organizzazione dell’insegnamento oggetto della rilevazione”, che indaga il grado di chiarezza delle
modalità d’esame e la puntualità del Docente alle lezione e ai ricevimenti;
 “Attività didattiche e studio”, sezione in cui sono proposti quesiti sul grado di comprensione degli argomenti trattati rispetto alle conoscenze preliminari, chiarezza espositiva e capacità a motivare del
Docente, proporzione del carico di studio rispetto ai crediti assegnati, adeguatezza del materiale didattico, utilità e adeguatezza delle attività didattiche integrative;
 “Infrastrutture”: sezione tesa a valutare l’adeguatezza dei locali e delle attrezzature utilizzate per le attività didattiche integrative, ove siano previsti, e l’adeguatezza delle aule in cui si svolgono le lezioni;
 “Interesse e soddisfazione”: è la parte in cui lo Studente si esprime in merito all’interesse per gli argomenti dell’insegnamento oggetto di valutazione, ma si pronuncia anche sul proprio grado di soddisfazione riguardo a come è stato svolto l’insegnamento;
 “Suggerimenti”, dove lo Studente può fornire un consiglio per migliorare l’efficacia del corso.
Diversamente dagli scorsi anni, ed in attesa del prossimo sistema di rilevazione on-line previsto per
l’a.a. 2010/2011, la somministrazione dei questionari per l’a.a. 2009/2010 è stata svolta in aula, delegandone temporaneamente la gestione alle Segreterie di Presidenza, anche attraverso la collaborazione dei Docenti interessati. L’organizzazione della raccolta dei questionari e della successiva elaborazione viene, invece, gestita interamente dall’Ufficio Statistica della Direzione Studenti.
In sintesi, si riportano i giudizi medi degli Studenti in merito alla soddisfazione complessiva sull’attività
didattica frequentata negli ultimi tre anni accademici. Si ricorda che la scala di valori è compresa fra 1 (valore più negativo) e 4 (valore più positivo), quindi il valore 2,4 sta ad indicare la sufficienza.
Si rileva come, in tutte le Facoltà ad eccezione di Scienze Motorie e di Scienze MM.FF.NN., nell’ultimo
anno la soddisfazione sia complessivamente cresciuta.
Tab. 31 – Giudizi medi degli Studenti sulla soddisfazione complessiva degli insegnamenti
A.A.:
2007/2008
A.A.:
2008/2009
A.A.:
2009/2010
Economia
2,86
2,89
2,93
Giurisprudenza
3,06
3,05
3,18
Lettere e filosofia
3,17
3,19
3,25
Lingue e letterature straniere
2,93
2,91
2,96
Medicina e Chirurgia
3,02
3,01
3,02
Scienze della formazione
3,10
3,09
3,15
Scienze MM.FF.NN.
2,95
2,96
2,92
Scienze Motorie
2,87
2,91
2,90
Totale
3,00
2,99
3,02
Fonte: DataWareHouse
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
62
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
Grafico 16 - Giudizi medi degli Studenti sulla soddisfazione complessiva degli insegnamenti
3,30
3,20
3,10
3,00
A.A.: 2007/2008
2,90
A.A.: 2008/2009
2,80
A.A.: 2009/2010
2,70
Ateneo A.A. 2007/08
2,60
Ateneo A.A. 2008/09
Ateneo A.A. 2009/10
2.4.3 Utilizzo dei risultati della valutazione
Ciò che emerge sia dall’attività di Autovalutazione che dalla rilevazione dell’opinione degli Studenti frequentanti sulla didattica costituisce base di partenza per sviluppare e porre una essere una successiva fase
di miglioramento delle performance dell’attività didattica di Ateneo.
In particolare, partendo dall’Autovalutazione dei Corsi di Studio dall’a.a. 2009/10 ha avuto inizio tale
concretizzazione con la possibilità da parte delle Facoltà di presentare uno o più Progetti di Miglioramento
derivanti dalle criticità emerse dai Rapporti di Autovalutazione dei Corsi di Studio, poi discussi in Consiglio
di Facoltà.
L’Università di Verona, a tale scopo, ha costituito un fondo apposito per l’“incentivazione qualità
dell’offerta formativa” al fine di supportare la realizzazione dei Progetti di Miglioramento presentati dalle
Facoltà, rispondenti per le loro caratteristiche a dei requisiti predeterminati.
Tali Progetti la cui stesura avviene tramite compilazione di una scheda costruita ad hoc, vengono analizzati dalla Commissione Didattica la quale è tenuta a valutare principalmente la chiarezza delle proposte
nell’identificazione di una o più azioni concrete, finalizzate come già detto, alla soluzione delle criticità
emerse dall’analisi dell’attività autovalutativa, e quindi all’ammissibilità al finanziamento di quanto presentato. Sarà poi il senato Accademico in composizione Ristretta ad approvare i Progetti e a stanziare i fondi.
Scopo principale di tale fase, oltre al miglioramento degli aspetti di criticità dell’attività didattica emersi
dall’attività autovalutativa, consiste nell’incentivare le Facoltà ad adottare il processo di Autovalutazione in
modo sempre più efficiente ed utilizzarne i risultati per cogliere le idonee misure correttive e migliorative
da apportare allo svolgimento dell’attività didattica.
Per quanto riguarda la rilevazione dell’opinione degli Studenti frequentanti sulla didattica, i relativi risultati vengono trasmessi ai Docenti i quali sono destinatari sia dei dati a livello di singolo insegnamento,
comprensivi delle osservazioni scritte in forma libera dallo Studente, sia dei dati aggregati per Facoltà e relativo settore scientifico-disciplinare (solo nel caso in cui nell’Ateneo siano presenti più di tre Docenti che
appartengono al medesimo SSD). Altri destinatari dei risultati, sono il Magnifico Rettore, i Presidi di Facoltà
e i Presidenti dei Consigli di Corso di Laurea, la Commissione Didattica di Ateneo e il Nucleo di Valutazione.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
63
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
L’utilizzo e le modalità dei suddetti risultati, in particolare ad opera dei Presidi di Facoltà, viene lasciato
alla totale discrezionalità degli stessi; da quanto è emerso sin d’ora si è potuto appurare che vi è una scarsa
applicazione concreta in termini di progressiva adozione di azioni migliorative, oltreché di discussione interna. Piuttosto è stata rilevata la scelta, seppur isolata, di diffondere tra tutti i Docenti di una Facoltà i risultati di tutti gli insegnamenti rilevati.
Si possono includere tra l’utilizzo dei risultati anche quelli derivanti dai Site Visits i quali vengono rilevati
a livello aggregato dalla Conferenza permanente delle Lauree delle Professioni Sanitarie. Essi si esplicano
sia a livello organizzativo, con il miglioramento delle performance sul piano della cultura della qualità, della
comunicazione con gli studenti, del coordinamento tra docenti e personale dedicato, dell’apertura verso
l’esterno, con i medici e con le strutture del Servizio Sanitario, sia a livello didattico, con il miglioramento
delle performance dove sono previste integrazioni multidisciplinari.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
64
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
2.5 Osservazioni del Nucleo di Valutazione su “Attività didattica”
L’analisi dell’offerta formativa dell’Ateneo condotta in riferimento al Manifesto degli studi dell’a.a.
2009-2010 conferma la progressiva razionalizzazione da tempo avviata attraverso la riprogettazione dei CdS
e l’adeguamento del Regolamento didattico di Ateneo alla disposizioni legislative di riordino del Sistema
universitario nazionale.
Le immatricolazioni nell’a.a. 2009/10 riportano un risultato del +2% rispetto all’anno precedente, portando l’Ateneo di Verona nel ranking nazionale alla 23° posizione per l’entità delle immatricolazioni; ampliando la veduta dell’entità studentesca dell’Ateneo di Verona, considerando il totale di iscritti si riscontra,
anche in questo caso, un numero in crescita e che per l’a.a. 2009/10 si attesta a quota 22.372 iscritti (al 26°
posto nel ranking nazionale).
È particolarmente apprezzabile la razionalizzazione attuata anche in riferimento ai Corsi di Dottorato
attraverso l’accorpamento delle singole iniziative all’interno delle Scuole che, con la recente attivazione
della Scuola dottorale di Giurisprudenza, ne assorbono circa il 90%.
L’elevato numero di Master e Corsi di perfezionamento istituiti, ma non attivati, pone in evidenza
l’opportunità di applicare anche a queste attività formative post lauream una maggiore attenzione in fase
di progettazione, ricercando sia una più elevata consonanza con i fabbisogni di figure professionali espressi
dal mercato del lavoro, sia una maggiore aderenza con i profili dei laureati potenzialmente intercettabili.
L’analisi della domanda di formazione pone in evidenza un andamento delle immatricolazioni che non
presenta particolari criticità se esaminato in valori assoluti, denotando la capacità dell’Ateneo di offrire una
buona offerta rispetto alle esigenze del territorio. Tuttavia, alcuni elementi non positivi emergono
dall’esame di dettaglio degli immatricolati, da cui emerge un valore contenuto e in progressiva riduzione
degli studenti Erasmus, sia outgoing, sia incoming, una contenuta capacità di attrazione degli studenti stranieri, la cui presenza sembra più una conseguenza di fenomeni migratori che di scelta elettiva dell’Ateneo,
nonché una ancor più contenuta capacità di attrazione degli studenti stranieri provenienti da Paesi OCSE. La
stessa limitata capacità di attrazione emerge in riferimento agli immatricolati provenienti da fuori Regione,
laddove si consideri che il dato degli immatricolati provenienti dal Trentino è fortemente influenzato dalla
articolazione delle sedi della Facoltà di Medicina e Chirurgia.
Da ultimo, è da sottolineare il trend negativo nelle iscrizioni dei c.d. talenti che precipitano dal tasso di
incidenza del 21% sul totale dell’a.a. 2007-2008 al tasso del 15% dell’a.a. 2009-2010.
Il NdV ribadisce l’importanza di aumentare l’attrattività (sia rispetto a studenti stranieri, sia rispetto a
studenti di altre provincie italiane e della stessa provincia di Verona), e a tal fine ritiene opportuna un’ approfondita analisi da parte delle singole Facoltà sui fattori che incidono sul grado di attrattività della propria
offerta formativa.
In merito all’utilizzo del potenziale di docenza interna si rileva mediamente un buon tasso che, con
l’eccezione di Medicina e Chirurgia, denota una sostanziale saturazione dell’offerta.
L’analisi degli studenti fuori corso, del tasso di abbandono, dei trasferimenti e del conseguimento del titolo nei tempi previsti, non presentano particolari criticità, pur evidenziando ulteriori margini di recupero; è
auspicabile che le strutture didattiche sviluppino al proprio interno la ricerca delle cause di tali andamenti
che sono difficilmente generalizzabili a livello di Ateneo, proponendo interventi mirati per assicurare un miglioramento dei risultati.
L’esame delle procedure di valutazione e di autovalutazione evidenzia in generale una buona familiarità con gli strumenti utilizzati, familiarità acquisita anche grazie al progressivo inserimento dei modelli di autovalutazione che, partiti dal ristretto nucleo costituito dai 5 CdS che hanno sperimentato Campus One, si è
progressivamente esteso a 24 CdS nell’a.a. 2009-2010.
In merito alla valutazione dell’apprendimento, particolarmente significativa l’esperienza sviluppata nella
Facoltà di Medicina e Chirurgia attraverso il ricorso ai “progress test”: sarebbe auspicabile una estensione
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
65
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di tali modalità in tutti i casi in cui il confronto con altre realtà universitarie ne rende possibile
l’applicazione.
Auspicabile, infine, attivare forme di riscontro e di misurazione dell’adeguatezza della preparazione dei
laureati, triennali e magistrali, mediante un’analisi da condurre coinvolgendo rappresentanti dei contesti
lavorativi che rappresentano il loro sbocco privilegiato.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
66
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
3. RICERCA
3.1 Fondi di ricerca – 3.2 Produzione scientifica – 3.3 Performance dei dottorati di ricerca – 3.4 Spin-off – 3.5 Rilevazione dell’attività di valutazione della ricerca – 3.6 Osservazioni del Nucleo di Valutazione su “Ricerca”
3.1 Fondi di ricerca
3.1.1 Fondi da competizione internazionale
La capacità delle strutture dipartimentali di ricerca di attrarre finanziamenti da enti esterni in ambito
competitivo internazionale viene analizzata prendendo in considerazione le entrate accertate dai Centri di
Responsabilità, di competenza nell’esercizio finanziario 2010 e classificate nella voce di bilancio “Finanziamenti CEE per ricerche”.
I dati sono stati organizzati in base alla tipologia di progetto internazionale, a cui i vari Responsabili
scientifici hanno aderito, presentando richiesta di ammissione e prestandosi alla valutazione delle commissioni che hanno poi stabilito l’accesso al finanziamento.
Nel corso del 2010 ha avuto seguito la riorganizzazione dipartimentale con la cessazione dei 23 Dipartimenti esistenti fino al 30 aprile 2010 e l’attivazione di 15 nuovi Dipartimenti nati dall’accorpamento dei
precedenti. E’ opportuno, quindi, che la rilevazione dei finanziamenti per la ricerca venga svolta considerando distintamente i vecchi e i nuovi Dipartimenti.
Dall’analisi della seguente tabella si può facilmente notare come siano i finanziamenti derivanti dal 6°
ovvero 7° Programma Quadro Europeo le maggiori entrate dall’Unione Europea per la ricerca (in totale €
9.326.124 ovverosia il 99% del totale dei finanziamenti CEE per la ricerca).
Altri introiti provengono dal programma “Community Action for Public Health” – sia dell’edizione 20032008, sia di quella 2008-2013 – a favore dei Dipartimenti di Sanità pubblica e medicina di comunità e di
Medicina e sanità pubblica (da cui deriva il primo dipartimento) e di Scienze neurologiche neuropsicologiche morfologiche e motorie; per un totale complessivo di € 92.224 (0,97% del totale).
Residuali risultano, infine, i finanziamenti derivanti dal programma DG OLAF dell’European Anti Fraud
Office (€ 5.342 a favore del Dipartimento in Studi giuridici), del progetto europeo “Management & Conservation of Grapevine Genetic Resources” (€ 5.555 al Dipartimento in Biotecnologie) e del Centre of Transnational Molecular Medicine (€ 25.000 al Dipartimento in Patologia e diagnostica).
I Dipartimenti che attraggono una percentuale di finanziamenti europei più rilevante sono quelli di Informatica (23% relativo al vecchio dipartimento e 34% il nuovo), Sanità pubblica e medicina di comunità
(18%) e di Patologia e diagnostica (13%).
Rapportando l’importo del finanziamento con il numero di Docenti afferenti al Dipartimento, la maggior
quota pro-capite spetta sempre al Dipartimento di Informatica (€ 62.192 per Docente del nuovo Dipartimento e € 44.463 per Docente del vecchio Dipartimento), seguito da quello di Sanità pubblica e medicina di
comunità (€ 41.337) e di Patologia e diagnostica (€ 30.625).
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
67
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Tab. 1 – Finanziamenti CEE per ricerca pro-capite – anno 2010
Anglistica, germanistica e slavistica*
Biotecnologie *
320.876
Diritto dell'economia *
Discipline storiche, artistiche archeologiche e
geografiche *
Economia aziendale *
Economia società e istituzioni *
Filosofia *
195
Informatica *
2.178.704
Linguistica, letteratura e scienze della comunicazione *
Materno infantile e di biologia genetica *
100.000
Medicina clinica e sperimentale *
74.655
Medicina e sanità pubblica *
20.262
Patologia *
Psicologia e antropologia culturale *
Romanistica *
Scienze anestesiologiche e chirurgiche *
Scienze biomediche e chirurgiche *
Scienze dell'educazione *
Scienze economiche *
Scienze morfologiche-biomediche *
287.917
Scienze neurologiche e della visione *
Scienze, tecnologie e mercati della vite e del
vino (distemev) *
Studi giuridici *
5.342
Arte archeologia storia e società **
Biotecnologie **
5.555
Chirurgia **
Economia aziendale **
Filologia letteratura e linguistica**
Filosofia pedagogia e psicologia **
31.104
Informatica **
3.171.811
Lingue e letterature straniere **
Medicina **
Patologia e diagnostica **
1.200.000
Sanità pubblica e medicina di comunità **
1.686.419
49.740
Scienze della vita e della riproduzione **
239.605
Scienze economiche **
Scienze giuridiche **
Scienze neurologiche neuropsicologiche morfo34.838
22.242
logiche e motorie **
Totale
9.326.124
92.244
5.342 5.555
***al 30/04/10 per i Dipartimenti cessati e al 31/12/2010 per i Dipartimenti attivati
152
25.000
25.000
152
0
320.876
0
0%
3%
0%
34
32
16
0
10.027
0
0
0%
36
0
0
0
347
2.178.704
0%
0%
0%
23%
41
19
26
49
0
0
13
44.463
0
0%
36
0
100.000
74.655
20.262
0
0
0
0
0
0
0
287.917
0
1%
1%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
3%
0%
34
20
42
35
28
31
35
61
27
41
44
42
2.941
3.733
482
0
0
0
0
0
0
0
6.544
0
0
0%
16
0
5.342
0
5.555
0
0
0
31.104
3.171.811
0
0
1.225.000
1.736.159
239.605
0
0
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
34%
0%
0%
13%
18%
3%
0%
0%
47
55
43
52
48
38
58
51
53
62
40
42
43
45
57
114
0
129
0
0
0
536
62.192
0
0
30.625
41.337
5.572
0
0
57.080
1%
50
1.142
9.454.418
100%
737
12.828
Fonte: Nostra elaborazione da estrazione DWH al 26/05/2011 per le entrate accertate e al 30/05/2011 per il numero Docenti
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
68
Fondi pro-capite
Docenti ***
% sul totale
totale
non definito
Centre of Transnational Molecular Medicine
Progetto europeo “Management & Conservation of Grapevine Genetic Resources”
DG OLAF
"Community Action for Public
Health" (edizioni: 2003-2008 e
2008-2013)
Dipartimento
* cessato 30.04.2010
** attivato 01.05.2010
Programma Quadro Europeo
(6° e 7°)
Finanziamenti CEE per ricerca anno 2010
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
NUCLEO DI VALUTAZIONE
Rapportando l’ammontare dei finanziamenti ricevuti dalla CEE per la ricerca agli investimenti
dell’Ateneo nell’ambito della ricerca – in termini di spese in conto capitale per la ricerca stanziati in bilancio
e di quota delle spese per il personale docente di ruolo – si ottiene una percentuale pari al 17,96%, che sta
ad indicare la quota di investimenti in ricerca finanziata da fondi ottenuti in ambito internazionale.
Al fine di tale determinazione si considerano i criteri utilizzati per il calcolo dei costi per attività di ricerca
svolta dai docenti di ruolo nei Dipartimenti relativamente all'anno solare 2010.
Le competenze fisse del personale docente di ruolo afferente al Dipartimento vengono allocate sul centro di costo corrispondente nella misura del 50%, se si tratta di personale non convenzionato con il Servizio
Sanitario Nazionale (di seguito SSN), oppure del 33% se personale convenzionato.
Dalle competenze fisse sono esclusi i compensi erogati per lo svolgimento di attività commerciale (cosiddetti “conto terzi”) e l'integrazione stipendiale derivante dal SSN spettante al personale convenzionato.
Sono, altresì,esclusi: i compensi erogati per attività di docenza svolta nell'ambito dei master, corsi di perfezionamento e scuole di specializzazione, i compensi per l'adempimento di incarichi aggiuntivi diversi dalla
docenza (progettazione, elaborazione testi,..), le indennità percepite per gli incarichi istituzionali eventualmente ricoperti, i gettoni derivanti dalla partecipazione a commissioni di concorso. Gli arretrati liquidati a
personale docente cessato, per ragioni di opportunità tecnica e di calcolo, vengono allocati al 100% sui centri di costo dei Dipartimenti.
Tab. 2 – Rapporto Finanziamenti CEE per ricerca e investimenti in ricerca – anno 2010
Investimento in ricerca
Ammontare dei finanziamenti
CEE per la ricerca
Quota spesa personale di ruolo
per ricerca*
(50% della spesa per il personale
Docente, 33% della spesa per i Docenti di Medicina e Chirurgia)
Spese in conto capitale
per la ricerca scientifica
(Somme impegnate)
Rapporto finanziamenti/
investimenti
9.454.417,86
27.991.716,00
24.638.717,80
17,96%
Fonte: Controllo di Gestione (per quota spesa personale di ruolo per ricerca).
3.1.2 Fondi da competizione nazionale
Prendendo, ora, in considerazione i fondi ottenuti dalle strutture dipartimentali di Ateneo in ambito
competitivo, ma a livello nazionale si esaminano le seguenti voci di entrate accertate nell’anno 2010:
- Il Cofinanziamento MIUR per ricerche di base (FIRB);
- Il Cofinanziamento MIUR per ricerche di interesse nazionale (PRIN); si sottolinea, in particolare, che
tali entrate fanno riferimento al bando PRIN 2008 ovvero a residui dei precedenti bandi PRIN, in
quanto non si conoscono, ad oggi, gli esiti delle successive procedure di bando;
- Altre entrate rientranti nella voce di bilancio “Finanziamenti la ricerca scientifica e gli assegni di ricerca dai Centri di Ricerca e da Enti pubblici” e caratterizzate dall’attributo di estensione nazionale del livello competitivo, ovverosia entrate provenienti da Centri Nazionali di Ricerca, da Agenzie nazionali
che insistono su particolari settori di ricerca, da Dipartimenti di ricerca dei Consigli dei Ministri. Tali
entrate sono state poi raggruppate in base alla tipologie dell’Ente finanziatore: Centri di Ricerca ovvero Enti pubblici nazionali.
In totale le entrate derivanti da finanziamenti in competizione a livello nazionale ammontano ad un totale di € 1.287.241, di cui il 27% deriva dal finanziamento ministeriale per il bando FIRB, il 43% dal finanziamento ministeriale per il bando PRIN, il 17% da Centri nazionali di ricerca e il restante 13% da Enti pubblici
nazionali.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
69
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
I Dipartimenti che, per l’anno 2010, hanno ottenuto un maggior introito di finanziamenti a livello competitivo nazionale, sono i Dipartimenti di: Biotecnologie (27% sul totale), Sanità pubblica e medicina di comunità (26%) e di Scienze neurologiche neuropsicologiche morfologiche e motorie (10%).
L’importo pro-capite rispetto ai Docenti dell’Ateneo è mediamente pari a € 1.747.
Grafico 1– Composizione percentuale Entrate per finanziamenti a livello competitivo nazionale
Enti pubblici
nazionali
13%
Cofinanziame
nto MIUR per
ricerche di
base (FIRB)
27%
Centri di
ricerca
17%
Cofinanziame
nto MIUR per
ricerche di
interesse
nazionale
(PRIN)
43%
Tab. 3 – Finanziamenti per ricerca da Ministero, Enti pubblici e Centri pro-capite – anno 2010
Anglistica, germanistica e slavistica*
Biotecnologie *
Diritto dell'economia *
Discipline storiche, artistiche archeologiche e
geografiche *
Economia aziendale *
Economia società e istituzioni *
Filosofia *
Informatica *
Linguistica, letteratura e scienze della comunicazione *
Materno infantile e di biologia genetica *
Medicina clinica e sperimentale *
Medicina e sanità pubblica *
Patologia *
Psicologia e antropologia culturale *
Romanistica *
Scienze anestesiologiche e chirurgiche *
Scienze biomediche e chirurgiche *
Scienze dell'educazione *
Scienze economiche *
Scienze morfologiche-biomediche *
Scienze neurologiche e della visione *
Scienze, tecnologie e mercati della vite e del
vino (distemev) *
17.296
15.712
54.890
34.400
Fondi pro-capite
0
0
0
0%
0%
0%
34
32
16
0
0
0
0
0%
36
0
0
0
0
0
0%
0%
0%
0%
41
19
26
49
0
0
0
0
0
0%
36
0
0
0
51.696
0
0
15.712
0
0
0
0
54.890
0
0%
0%
4%
0%
0%
1%
0%
0%
0%
0%
4%
0%
34
20
42
35
28
31
35
61
27
41
44
42
0
0
1.231
0
0
507
0
0
0
0
1.248
0
0
0%
16
0
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
70
Docenti ***
% sul totale
totale
Ente pubblico nazionale
Centri di ricerca
Dipartimento
* cessato 30.04.2010
** attivato 01.05.2010
Cofinanziamento MIUR per ricerche di interesse nazionale (PRIN)
Cofinanziamento MIUR per ricerche di base (FIRB)
Finanziamenti ottenuti in ambito competitivo nazionale
da Ministero, Enti pubblici e Centri
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
NUCLEO DI VALUTAZIONE
Studi giuridici *
7.809
Arte archeologia storia e società **
79.314
Biotecnologie **
242.010
90.388
14.400
Chirurgia **
Economia aziendale **
Filologia letteratura e linguistica**
Filosofia pedagogia e psicologia **
Informatica **
Lingue e letterature straniere **
45.000
Medicina **
67.500
Patologia e diagnostica **
54.180
Sanità pubblica e medicina di comunità **
20.720 172.960
135.400
Scienze della vita e della riproduzione **
28.373
16.000
Scienze economiche **
45.320
Scienze giuridiche **
16.165
Scienze neurologiche neuropsicologiche morfo83.300
46.105
logiche e motorie **
Totale
348.831 547.955 220.656
169.800
***al 30/04/10 per i Dipartimenti cessati e al 31/12/2010 per i Dipartimenti attivati
Fondi pro-capite
Docenti ***
% sul totale
totale
Ente pubblico nazionale
Centri di ricerca
Dipartimento
* cessato 30.04.2010
** attivato 01.05.2010
Cofinanziamento MIUR per ricerche di interesse nazionale (PRIN)
Cofinanziamento MIUR per ricerche di base (FIRB)
Finanziamenti ottenuti in ambito competitivo nazionale
da Ministero, Enti pubblici e Centri
7.809
79.314
346.798
0
0
0
0
0
45.000
67.500
54.180
329.080
44.373
45.320
16.165
1%
6%
27%
0%
0%
0%
0%
0%
3%
5%
4%
26%
3%
4%
1%
47
55
43
52
48
38
58
51
53
62
40
42
43
45
57
166
1.442
8.065
0
0
0
0
0
849
1.089
1.355
7.835
1.032
1.007
284
129.405
10%
50
2.588
1.287.242
100%
737
1.747
Fonte: Nostra elaborazione da estrazione DWH al 26/05/2011 per le entrate accertate e al 30/05/2011 per il numero Docenti
Rapportando l’ammontare dei finanziamenti per la ricerca in ambito competitivo nazionale agli investimenti dell’Ateneo in ricerca – in termini di spese in conto capitale per la ricerca stanziati in bilancio e di
quota delle spese per il personale docente di ruolo – si ottiene una percentuale pari al 2,45%.
Tab. 4 – Rapporto Finanziamenti per ricerca da Ministero, Enti pubblici e Centri in ricerca – anno 2010
Investimento in ricerca
Ammontare dei finanziamenti
per ricerca da Ministero, Enti
pubblici e Centri
Quota spesa personale di ruolo
per ricerca
(50% della spesa per il personale
Docente, 33% della spesa per i Docenti di Medicina e Chirurgia)
Spese in conto capitale
per la ricerca scientifica
(Somme impegnate)
Rapporto finanziamenti/
investimenti
1.287.242
27.991.716,00
24.638.717,80
2,45%
Fonte: Controllo di Gestione (per quota spesa personale di ruolo per ricerca).
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
71
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
NUCLEO DI VALUTAZIONE
3.1.3 Altri fondi
Nel computo di altri fondi per la ricerca scientifica a diposizione delle strutture dipartimentali
dell’Ateneo vengono considerati gli importi delle entrate accertate nel bilancio di Ateneo del 2010 relative
alle seguenti voci:
- Finanziamenti per la ricerca scientifica e gli assegni di ricerca dai Centri di Ricerca e da Enti pubblici
(limitatamente ai finanziamenti ottenuti in ambito non competitivo e, quindi, non ricompresi
nell’analisi del precedente paragrafo § 3.1.2)
- Finanziamenti per la ricerca scientifica e gli assegni di ricerca da privati;
- Prestazione a pagamento e contratti di ricerca e consulenza;
- Finanziamenti del Fondo Sociale Europeo (atteso il fatto che nel 2010 tali finanziamenti sono stati
erogati direttamente all’Ateneo per l’indistinto finanziamento di dottorati, assegni e borse di ricerca
e, pertanto, non possono essere attribuiti alle singole strutture dipartimentali)
Per quanto attiene alla prima voce – i finanziamenti per la ricerca scientifica da Enti pubblici a livello non
competitivo – i Dipartimenti e i Centri dell’Ateneo che hanno ottenuto tali forme di finanziamento nel corso
del 2010 sono rappresentanti dalla tabella seguente.
In totale i finanziamenti sono pari a € 657.417, quasi totalmente attribuiti al Dipartimento di Sanità pubblica e medicina di comunità (52%) ed a quello di Medicina e sanità pubblica (30%), da cui deriva il precedente Dipartimento.
Gli enti finanziatori sono stati ricompresi in due principali macroclassi: “Aziende ospedaliere e ASL”, che
comprendono sia aziende del territorio veronese, sia aziende di provincie limitrofe e “Regione ed altri enti
territoriali”, di cui fanno parte principalmente la Regione Veneto e aziende pubbliche operanti sul territorio.
Tab. 5 – Finanziamenti per la ricerca scientifica da enti pubblici in ambito non competitivo – anno 2010
Discipline storiche, artistiche archeologiche e geografiche *
Medicina e sanità pubblica *
115.028
82.757
Biotecnologie **
10.000
Economia aziendale **
33.000
Filosofia pedagogia e psicologia **
Medicina **
15.800
31.176
Sanità pubblica e medicina di comunità **
213.974 126.315
Scienze della vita e della riproduzione **
4.008
Centro docimologico di Ateneo
22.500
Totale
348.809 305.748
***al 30/04/10 per i Dipartimenti cessati e al 31/12/2010 per i Dipartimenti attivati
500
2.360
2.860
500
197.784
10.000
33.000
2.360
46.976
340.289
4.008
22.500
657.417
0%
30%
2%
5%
0%
7%
52%
1%
3%
100%
36
42
43
48
58
62
42
43
737
Fondi pro-capite
Docenti ***
% sul totale
totale
Non definito
Dipartimento
* cessato 30.04.2010
** attivato 01.05.2010
Regione ed altri enti territoriali
Aziende ospedaliere e ASL
Finanziamenti per la ricerca scientifica da
enti pubblici in ambito non competitivo
14
4.709
233
688
62
758
8.102
93
892
Fonte: Nostra elaborazione da estrazione DWH al 26/05/2011 per le entrate accertate e al 30/05/2011 per il numero Docenti
I finanziamenti per la ricerca scientifica e assegni di ricerca derivanti da privati ammontano nel 2010 a €
3.278.596, di cui il 29% deriva dalla Fondazione Cariverona, il 21% dall’Associazione Italiana per la Ricerca
sul Cancro, da Donazioni e contributi liberali da soggetti privati e imprese (15%) e il rimanente da Associazioni di categoria, Fondazioni – sia bancarie che non – e Organizzazioni non profit.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
72
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
NUCLEO DI VALUTAZIONE
Tab. 6 – Finanziamenti per la ricerca scientifica e gli assegni di ricerca da privati pro-capite – anno 2010
188
0
0%
36
0
0
0
0
0
0%
0%
0%
0%
41
19
26
49
0
0
0%
36
0
31.850
31.850
1%
34
937
56.000
226.000
50.000
39.500
0
0
7%
2%
1%
0%
0%
20
42
35
28
31
11.300
Diritto dell'economia *
Discipline storiche, artistiche archeologiche e geografiche *
Economia aziendale *
Economia società e istituzioni *
Filosofia *
Medicina e sanità pubblica *
20.000
41.000
9.000
20.000
Patologia *
19.500
Psicologia e antropologia culturale *
Romanistica *
Scienze anestesiologiche e chirurgiche *
Scienze biomediche e chirurgiche *
374.583
22.265
0
0%
42
0
20.000
1%
16
1.250
0
0
626.500
26.150
64.000
87.000
0
0
12.500
295.031
460.000
0%
0%
19%
1%
2%
3%
0%
0%
0%
9%
14%
47
55
43
52
48
38
58
51
53
62
40
0
232.001
7%
42
5.524
306.938
9%
43
7.138
0
18.000
0%
1%
45
57
316
0
0%
50
0
294.990
294.990
9%
432.640
3.278.596
100%
737
4.449
626.500
26.150
34.000
87.000
Filosofia pedagogia e psicologia **
Informatica **
12.500
Lingue e letterature straniere **
Scienze giuridiche **
Scienze neurologiche neuropsicologiche morfologiche e motorie **
Centro di ricerca applicata ARC-NET
"Miriam Cherubini Loro" Alleati per
la Ricerca sul Cancro
Totale
188
294.843
460.000
134.939
99.000
97.062
23.333
25.000
5.938
81.667
2.000
8.500
7.500
936.628 676.667 488.192 383.583 144.053 135.833
***al 30/04/10 per i Dipartimenti cessati e al 31/12/2010 per i Dipartimenti attivati
60.000
60.000
12.000
21.000
Fonte: Nostra elaborazione da estrazione DWH al 26/05/2011 per le entrate accertate e al 30/05/2011 per il numero Docenti
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
73
0
10.753
Filologia letteratura e linguistica**
Patologia e diagnostica **
Sanità pubblica e medicina di comunità **
Scienze della vita e della riproduzione **
Scienze economiche **
0
0
Chirurgia **
Medicina **
1.129
148
20.000
30.000
1.190
61
27
41
44
Arte archeologia storia e società **
Economia aziendale **
0
35
Studi giuridici *
Biotecnologie **
0
0%
0%
0%
14%
46.667
Scienze neurologiche e della visione
*
Scienze, tecnologie e mercati della
vite e del vino (distemev) *
0
0%
Scienze economiche *
6.288
0
0
Scienze dell'educazione *
23.333
0
9.000
0
0
473.136
9.000
Scienze morfologiche-biomediche *
Fondi pro-capite
34
32
16
1.000
150.000
Docenti ***
0%
0%
0%
5.000
Informatica *
Linguistica, letteratura e scienze
della comunicazione *
Materno infantile e di biologia genetica *
Medicina clinica e sperimentale *
% sul totale
0
6.000
0
Anglistica, germanistica e slavistica*
Biotecnologie *
totale
Non definito
Altro
Fondazione Telethon
Altre fondazioni bancarie
e istituti di credito
Fondazioni e organizzazioni no-profit
Associazioni di categoria
Donazioni e contributi liberali da soggetti privati
e imprese
AIRC
Dipartimento
* cessato 30.04.2010
** attivato 01.05.2010
Fondazione Cariverona
Finanziamenti per la ricerca scientifica e gli assegni di ricerca da privati
0
0
0
14.570
503
1.333
2.289
0
0
236
4.759
11.500
0
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
NUCLEO DI VALUTAZIONE
Il finanziamento da privati apporta un benefit teorico di circa € 4.449 per Docente dell’Ateneo; tale media si alza notevolmente nel caso dei Dipartimenti di Biotecnologie (€ 14.570 pro-capite), di Patologia e diagnostica (€ 11.500), di Medicina clinica e sperimentale (€ 11.300) e di Scienze morfologiche-biomediche (€
10.753).
In totale, l’ammontare dei finanziamenti per la ricerca derivanti da privati ha una consistenza pari al
4,84% dell’investimento in ricerca, inteso sia come spesa in conto capitale, sia come quota di spesa per il
personale.
Tab. 7 – Rapporto Finanziamenti per la ricerca da privati e investimenti in ricerca – anno 2010
Investimento in ricerca
Ammontare dei finanziamenti
da privati per la ricerca
Quota spesa personale di ruolo
per ricerca
(50% della spesa per il personale
Docente, 33% della spesa per i Docenti di Medicina e Chirurgia)
Spese in conto capitale
per la ricerca scientifica
(Somme impegnate)
Rapporto finanziamenti/
investimenti
3.278.596
27.991.716,00
24.638.717,80
6,23%
Fonte: Controllo di Gestione (per quota spesa personale di ruolo per ricerca).
Un’altra tipologia di entrate finalizzate alla ricerca consiste nella voce inerente alle prestazioni a pagamento e contratti di ricerca e consulenze, che ammonta ad un totale di € 2.065.832 per l’anno 2010.
Si sottolinea, però, che tale voce potrebbe considerare anche prestazioni a pagamento fornite dai Docenti dall’Ateneo nell’ambito di attività didattiche; in effetti, la voce “Altro” raccoglie importi di pagamenti
attribuiti a strutture non di ricerca, quali Facoltà, Centri didattici e Amministrazione Centrale.
Tra i maggiori importi per prestazioni e contratti di ricerca vi sono quelli del Dipartimento di Biotecnologie (16%), di Informatica (15%), di Medicina e di Sanità pubblica e medicina di comunità (entrambi pari al
12% sul totale).
Tab. 8 – Prestazioni a pagamento e contratti di ricerca e consulenza pro-capite – anno 2010
Anglistica, germanistica e slavistica*
Biotecnologie *
Diritto dell'economia *
Discipline storiche, artistiche archeologiche e geografiche *
Economia aziendale *
Economia società e istituzioni *
Filosofia *
Informatica *
Linguistica, letteratura e scienze della comunicazione *
Materno infantile e di biologia genetica *
Medicina clinica e sperimentale *
Medicina e sanità pubblica *
Patologia *
Psicologia e antropologia culturale *
Romanistica *
Scienze anestesiologiche e chirurgiche *
Scienze biomediche e chirurgiche *
Scienze dell'educazione *
Scienze economiche *
Scienze morfologiche-biomediche *
Scienze neurologiche e della visione *
Scienze, tecnologie e mercati della vite e del vino (distemev) *
Studi giuridici *
Arte archeologia storia e società **
0
51.200
0
0
14.496
0
0
39.473
0
81.151
8.000
80.563
45.000
4.250
0
0
52.013
0
6.346
8.000
0
0
0
0
0%
2%
0%
0%
1%
0%
0%
2%
0%
4%
0%
4%
2%
0%
0%
0%
3%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
74
Fondi procapite
% sul totale
totale
Dipartimento
* cessato 30.04.2010
** attivato 01.05.2010
Docenti ***
Prestazioni a pagamento e contratti
di ricerca e consulenza
34
32
16
36
41
19
26
49
36
34
20
42
35
28
31
35
61
27
41
44
42
16
47
55
0
1.600
0
0
354
0
0
806
0
2.387
400
1.918
1.286
152
0
0
853
0
155
182
0
0
0
0
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
NUCLEO DI VALUTAZIONE
Biotecnologie **
330.172
Chirurgia **
117.002
Economia aziendale **
54.988
Filologia letteratura e linguistica**
0
Filosofia pedagogia e psicologia **
53.912
Informatica **
316.905
Lingue e letterature straniere **
0
Medicina **
249.534
Patologia e diagnostica **
0
Sanità pubblica e medicina di comunità **
243.019
Scienze della vita e della riproduzione **
23.377
Scienze economiche **
60.000
Scienze giuridiche **
5.000
Scienze neurologiche neuropsicologiche morfologiche e motorie **
126.037
Altro (Centri, Facoltà, Amministrazione Centrale)
95.394
Totale
2.065.832
***al 30/04/10 per i Dipartimenti cessati e al 31/12/2010 per i Dipartimenti attivati
16%
6%
3%
0%
3%
15%
0%
12%
0%
12%
1%
3%
0%
6%
0%
100%
Fondi procapite
% sul totale
totale
Dipartimento
* cessato 30.04.2010
** attivato 01.05.2010
Docenti ***
Prestazioni a pagamento e contratti
di ricerca e consulenza
43
52
48
38
58
51
53
62
40
42
43
45
57
50
737
7.678
2.250
1.146
0
930
6.214
0
4.025
0
5.786
544
1.333
88
2.521
0
2.803
Fonte: Nostra elaborazione da estrazione DWH al 26/05/2011 per le entrate accertate e al 30/05/2011 per il numero Docenti
A conclusione dell’analisi sulla capacità dell’Ateneo di attrarre finanziamenti per la ricerca – sia a livello
competitivo che non competitivo – appare utile riepilogare le fonti di finanziamento considerate nei precedenti paragrafi.
Grafico 2– Composizione percentuale principali Entrate per finanziamenti alla ricerca – anno 2010
€ 2.065.832
12%
€ 3.278.596
20%
€ 9.454.418
56%
€ 657.417
4%
€ 1.287.242
8%
Finanziamenti CEE per ricerca
Finanziamenti per ricerca da Enti e Centri a livello competitivo
Finanziamenti per ricerca da Enti e Centri a livello non competitivo
Finanziamenti per ricerca da privati
Prestazioni a pagamento e contratti di ricerca e consulenza
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
75
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
NUCLEO DI VALUTAZIONE
3.2 Produzione scientifica
3.2.1 Analisi quantitativa della produzione scientifica dei Docenti
Si presenta, nel seguito, un’analisi del grado di produttività scientifica del corpo docente dell’Ateneo, articolata in base al trend negli ultimi tre anni, all’area disciplinare di afferenza ed alla tipologia di prodotto
scientifico. A tal proposito, è doveroso sottolineare che la natura di tale analisi è puramente di tipo quantitativo e tesa ad evidenziare l’andamento e la tipologia della produzione scientifica dell’Ateneo e non la qualità e la rilevanza di tali prodotti; a quest’ultimo scopo è, invece, destinato l’esercizio di valutazione triennale ovvero quinquennale promosso dal CIVR, a cui si rimanda per le opportune analisi qualitative.
In tale analisi vengono presi in considerazione esclusivamente i prodotti scientifici dei Docenti di ruolo
dell’Ateneo (Professori Ordinari e Associati, Ricercatori e Assistenti), sia in quanto principali attori
dell’attività di ricerca dell’Ateneo, sia perché la relativa attività scientifica è raccolta in maniera più sistematica rispetto ad altri attori nell’ambito della ricerca, tramite lo strumento del Catalogo della Ricerca di Ateneo, fonte principale di tale analisi.
Si sottolinea, inoltre, che la produzione scientifica viene, in tale analisi, attribuita ad ogni Docente in misura proporzionale al numero degli autori, siano essi interni o esterni all’Ateneo.
Dal grafico e dalla tabella seguenti si può facilmente constatare come complessivamente la produzione
scientifica del corpo docente dell’Ateneo sia gradualmente diminuita negli ultimi tre anni, passando da un
totale di 1.858,8 prodotti di ricerca del 2008 a un totale di 1.128,7 prodotti del 2010.
Tale tendenza si riscontra anche in tutte le principali tipologie di prodotto: articoli su rivista, capitoli di
libro e articoli in miscellanea, articoli in atto di congresso e libri e monografie.
Nonostante nei tre anni considerati l’organico sia diminuito, passando da 815 nel 2008 a 736 nel 2010, la
produzione scientifica media pro-capite è anch’essa decrescente risultando pari a 1,53 prodotto per Docente nell’anno 2010, contro il rapporto 1,97 del 2009 e 2,28 del 2008.
Grafico 3– Produzione scientifica totale per tipologia di prodotto– anni 2008-2010
2.000,0
1.800,0
Rapporti di ricerca altri Atenei
1.600,0
Brevetto
Rapporti di ricerca
1.400,0
Schede su libro
Tesi dottorato
1.200,0
Contributi diversi a pubblicazioni
Note a sentenza
1.000,0
Altro
Voci enciclopedia o capitoli in trattato
800,0
Libri o monografie
Recensioni
600,0
Curatela
Articoli in atto di congresso
400,0
Capitolo di libro articoli miscellanea
Articoli su rivista
200,0
0,0
2008
2009
2010
Fonte: Nostra elaborazione da Catalogo della Ricerca
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
76
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
NUCLEO DI VALUTAZIONE
Tab. 9 – Numero totale prodotti di ricerca trend 2008-2010 e pro-capite per tipologia di prodotto
Prodotti di ricerca
Articoli su rivista
Capitolo di libro articoli miscellanea
Articoli in atto di congresso
Curatela
Recensioni
Libri o monografie
Voci enciclopedia o capitoli in trattato
Altro
Note a sentenza
Contributi diversi a pubblicazioni
Tesi dottorato
Schede su libro
Rapporti di ricerca
Brevetto
Rapporti di ricerca altri Atenei
Totale complessivo
Fonte: Nostra elaborazione da Catalogo della Ricerca
2008
n° prodotti Pro-capite
690,8
0,85
474,1
0,58
344,9
0,42
79,9
0,10
91,2
0,11
82,9
0,10
19,3
0,02
22,2
0,03
6,0
0,01
23,2
0,03
5,0
0,01
3,0
0,00
11,8
0,01
0,3
0,00
4,2
0,01
1.858,8
2,28
2009
n° prodotti Pro-capite
586,2
0,74
408,8
0,52
285,0
0,36
58,4
0,07
71,0
0,09
60,8
0,08
21,0
0,03
18,5
0,02
14,0
0,02
19,0
0,02
2,0
0,00
1,7
0,00
10,6
0,01
2,3
0,00
6,2
0,01
1.565,4
1,97
2010
n° prodotti Pro-capite
403,9
0,55
281,1
0,38
216,0
0,29
50,7
0,07
48,5
0,07
46,4
0,06
27,0
0,04
18,7
0,03
15,0
0,02
7,7
0,01
4,0
0,01
3,0
0,00
2,8
0,00
2,6
0,00
1,3
0,00
1.128,7
1,53
Si prende ora in analisi la produzione scientifica distinta per area disciplinare dei Docenti autori in merito
alle principali tipologie di prodotti di ricerca.
Gli Articoli su rivista sono la tipologia di prodotto più numerosa, attestandosi ad un totale complessivo
di 1.680,9 articoli in tutto il triennio considerato. Di questi il 49% sono stati pubblicati – anche o solamente
– in lingua straniera.
La maggior produzione pro-capite – relativamente solo al 2010 – si riscontra nelle aree 03 - Scienze chimiche (0,91), 14 - Scienze politiche e sociali (0,82), 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche (0,80) e 12 - Scienze giuridiche (0,76).
Tab. 10– Numero articoli su rivista trend 2008-2010 e pro-capite per area disciplinare
2008
Area disciplinare
Articoli su rivista
2009
ProDocenti
capite
38
0,38
6
0,57
8
1,24
68
0,77
243
0,65
22
0,80
2010
n° proDocenti
dotti
19,9
37
3,6
6
7,3
8
28,2
63
134,0
224
5,3
22
Procapite
0,52
0,86
1,08
1,44
0,78
0,64
n° prodotti
14,5
3,4
9,9
52,5
158,4
17,6
12
0,48
2,8
12
0,24
4,8
12
0,40
13,4
85%
120
0,70
58,5
118
0,50
35,5
106
0,33
177,8
28%
109
0,94
115,8
103
1,12
77,5
97
0,80
296,2
18%
60
99
17
815
1,52
0,53
0,50
0,85
79,5
56,2
17,0
586,2
60
97
17
792
1,33
0,58
1,00
0,74
42,5
31,3
14,0
403,9
56
88
17
736
0,76
0,36
0,82
0,55
213,2
139,9
39,6
1.680,9
9%
32%
8%
49%
01 - Scienze matematiche e informatiche
02 - Scienze fisiche
03 - Scienze chimiche
05 - Scienze biologiche
06 - Scienze mediche
07 - Scienze agrarie e veterinarie
09 - Ingegneria industriale e dell'informa5,7
zione
10 - Scienze dell'antichità, filologico83,8
letterarie e storico-artistiche
11 - Scienze storiche, filosofiche, pedago103,0
giche e psicologiche
12 - Scienze giuridiche
91,2
13 - Scienze economiche e statistiche
52,4
14 - Scienze politiche e sociali
8,6
Totale complessivo
690,8
Fonte: Nostra elaborazione da Catalogo della Ricerca
Procapite
0,54
0,61
0,91
0,45
0,60
0,24
di cui in
Totale
lingua
complessivo straniera
55,2
80%
13,0
80%
25,9
95%
182,8
71%
487,0
84%
37,0
51%
n° proDocenti
dotti
20,8
40
6,0
7
8,6
8
102,1
71
194,5
250
14,1
22
Dei 190 libri o monografie prodotte nell’ultimo triennio dai Docenti dell’Ateneo, il 14% è stato pubblicato anche in lingua straniera. I prodotti del 2010 (in totale 46,4) risultano quasi dimezzati rispetto al totale
del 2008 (82,9). La produzione pro-capite più elevata nel 2010 si riscontra nelle aree 14-Scienze politiche e
sociali (0,25), 11- Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche (0,18), 10- Scienze dell’antichità,
filologico-letterarie e storico-artistiche (0,12) e 12- Scienze giuridiche (0,11).
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
77
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
NUCLEO DI VALUTAZIONE
Tab. 11 – Numero libri o monografie trend 2008-2010 e pro-capite per area disciplinare
2008
Area disciplinare
Libri o monografie
2009
2010
n° proPron° proDocenti
Docenti
dotti
capite
dotti
38
0,00
1,3
37
8
0,00
8
0,3
68
0,00
0,5
63
5,0
243
0,02
0,1
224
di cui in
Totale
lingua
Procomplessivo
straniera
capite
0,04
1,8
18%
0,00
0,1
100%
0,01
1,3
20%
0,00
10,6
35%
n° proDocenti
dotti
0,5
40
0,1
8
0,5
71
5,6
250
Procapite
0,01
0,02
0,01
0,02
120
0,19
18,0
118
0,15
12,3
106
0,12
53,1
24%
109
0,24
17,3
103
0,17
17,4
97
0,18
60,6
6%
60
99
17
774
0,12
0,13
0,47
0,11
6,0
10,2
4,0
60,8
60
97
17
752
0,10
0,11
0,24
0,08
6,0
4,5
4,3
46,4
56
88
17
696
0,11
0,05
0,25
0,07
19,0
27,2
16,3
190,1
11%
5%
12%
14%
01 - Scienze matematiche e informatiche
03 - Scienze chimiche
05 - Scienze biologiche
06 - Scienze mediche
10 - Scienze dell'antichità, filologico22,8
letterarie e storico-artistiche
11 - Scienze storiche, filosofiche, pedago25,9
giche e psicologiche
12 - Scienze giuridiche
7,0
13 - Scienze economiche e statistiche
12,5
14 - Scienze politiche e sociali
8,0
Totale complessivo
82,9
Fonte: Nostra elaborazione da Catalogo della Ricerca
Gli articoli in atti di congresso o conferenza risultano più frequenti – in rapporto al numero di Docenti –
nelle aree 08 – Ingegneria civile e architettura (con un rapporto pari 1, dovuto al fatto che tale area consta
solo di un docente), 09- Ingegneria industriale e dell’informazione (0,96), 10- Scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche (0,62) e 01- Scienze matematiche e informatiche (0,62).
Il 46% del totale di articoli è stato prodotto – anche o solamente – in lingua straniera. Tale percentuale è
molto più elevata nelle aree 09 e 01.
Tab. 12 – Numero articoli in atti di congresso o conferenza trend 2008-2010 e pro-capite per area disciplinare
2008
Area disciplinare
Articoli in atti di congresso o conferenza
2009
2010
n° proPron° proDocenti
Docenti
dotti
capite
dotti
21,2
38
0,56
22,8
37
0,5
6
0,08
0,1
6
1,0
8
0,13
0,3
8
22,6
68
0,33
8,9
63
46,0
243
0,19
31,0
224
11,2
22
0,51
3,4
22
1
0,00
1,0
1
di cui in
Totale
lingua
complessiProstraniera
vo
capite
0,62
73,7
87%
0,02
2,4
67%
0,04
2,0
67%
0,14
50,9
84%
0,14
144,1
49%
0,15
28,2
47%
1,00
1,0
0%
n° proDocenti
dotti
29,7
40
1,8
7
0,7
8
19,4
71
67,1
250
13,6
22
1
Procapite
0,74
0,26
0,09
0,27
0,27
0,62
0,00
12
1,18
13,7
12
1,14
11,5
12
0,96
39,3
91%
120
0,70
67,0
118
0,57
65,6
106
0,62
216,9
29%
109
0,59
55,9
103
0,54
37,9
97
0,39
158,0
29%
60
99
17
816
0,27
0,31
0,18
0,42
11,0
33,6
1,3
285,0
60
97
17
793
0,18
0,35
0,07
0,36
6,0
24,3
3,3
216
56
88
17
737,0
0,11
0,28
0,20
0,29
33,0
88,6
7,7
845,8
15%
46%
33%
46%
01 - Scienze matematiche e informatiche
02 - Scienze fisiche
03 - Scienze chimiche
05 - Scienze biologiche
06 - Scienze mediche
07 - Scienze agrarie e veterinarie
08 - Ingegneria civile e architettura
09 - Ingegneria industriale e dell'informa14,1
zione
10 - Scienze dell'antichità, filologico84,3
letterarie e storico-artistiche
11 - Scienze storiche, filosofiche, pedago64,2
giche e psicologiche
12 - Scienze giuridiche
16,0
13 - Scienze economiche e statistiche
30,8
14 - Scienze politiche e sociali
3,1
Totale complessivo
344,9
Fonte: Nostra elaborazione da Catalogo della Ricerca
Infine, si considera il grado di produzione di capitoli di libro o articoli in miscellanea. Nel 2010 la produzione pro-capite si attesta allo 0,38, mentre la percentuale di prodotti scritti in lingua straniera è pari al
18%.
Le aree che, nel 2010, riportano una produzione scientifica pro-capite più elevata sono: la 12- Scienze
giuridiche (1,01), la 08 – Ingegneria civile e architettura (con un rapporto pari 1, dovuto al fatto che in tale
area vi è solo un docente), la 11- Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche (0,89), la 10Scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche (0,84) e la 14-Scienze politiche e sociali (0,71).
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
78
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
NUCLEO DI VALUTAZIONE
Tab. 13 – Numero capitoli di libro o articoli in miscellanea trend 2008-2010 e pro-capite per area disciplinare
2008
Area disciplinare
Capitoli di libro o articoli in miscellanea
2009
2010
n° proPron° proDocenti
Docenti
dotti
capite
dotti
11,5
38
0,30
3,0
37
0,3
8
0,03
8
12,3
68
0,18
4,3
63
23,4
243
0,10
4,4
224
4,3
22
0,20
0,5
22
5,0
1
5,00
1,0
1
di cui in
Totale
lingua
complessiProstraniera
vo
capite
0,08
17,2
73%
0,00
0,3
100%
0,07
22,3
38%
0,02
52,9
29%
0,02
9,6
23%
1,00
8,0
0%
n° proDocenti
dotti
2,7
40
8
5,8
71
25,1
250
4,8
22
2,0
1
Procapite
0,07
0,00
0,08
0,10
0,22
2,00
12
0,28
3,3
12
0,27
1,1
12
0,09
7,7
120
1,09
88,3
118
0,75
89,3
106
0,84
308,6
109
1,35
123,5
103
1,20
86,0
97
0,89
356,6
60
99
17
809
1,41
0,31
2,17
0,59
78,0
45,1
14,0
408,8
60
97
17
787
1,30
0,46
0,82
0,52
56,8
22,8
12,0
281
56
88
17
731
1,01
0,26
0,71
0,38
219,3
98,9
62,8
1.164,0
01 - Scienze matematiche e informatiche
03 - Scienze chimiche
05 - Scienze biologiche
06 - Scienze mediche
07 - Scienze agrarie e veterinarie
08 - Ingegneria civile e architettura
09 - Ingegneria industriale e dell'informa3,3
zione
10 - Scienze dell'antichità, filologico131,0
letterarie e storico-artistiche
11 - Scienze storiche, filosofiche, pedago147,2
giche e psicologiche
12 - Scienze giuridiche
84,5
13 - Scienze economiche e statistiche
31,0
14 - Scienze politiche e sociali
36,8
Totale complessivo
474,1
Fonte: Nostra elaborazione da Catalogo della Ricerca
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
79
71%
27%
10%
8%
21%
6%
18%
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
NUCLEO DI VALUTAZIONE
3.3 Performance dei dottorati di ricerca
3.3.1 Attrattività dei dottorati di ricerca
Nell’anno 2010 – che vede attivi i cicli di dottorato XXIII, XXIV e XXV – l’Ateneo conta un numero totale
di 33 Corsi di Dottorato. Di questi, 30 sono riuniti in 7 Scuole di Dottorato: Studi Umanistici, Scienze Ingegneria Medicina, Scienze Umane e Filosofia, Economia, Scienze della Vita e della Salute, Scienze Biomediche
Traslazionali e Giurisprudenza. Si precisa che l’importante opera di aggregazione in Scuole di Dottorato ha
avuto avvio con il XXII ciclo con l’attivazione di 6 Scuole di Dottorato, a cui si è aggiunta a partire dal XXIV
ciclo anche la Scuola di Dottorato in Giurisprudenza.
I Dottorati di ricerca che nel 2010 non sono afferenti a Scuole sono in totale tre: Imaging multimodale in biomedicina, Scienze chirurgiche delle malattie epatobiliari e pancreatiche e Nanotecnologie e nanomateriali per applicazioni bio-mediche.
In totale gli iscritti ai Corsi di Dottorato dell’anno 2010 sono 559, di cui 174 al XXIII ciclo, 187 al XXIV
e 198 al XXV ciclo.
I risultati della bontà e dell’efficacia delle iniziative di internazionalizzazione promosse dai Corsi di
Dottorato ovvero dalle Scuole di Dottorato vengono misurati attraverso l’analisi della provenienza degli
ammessi ai vari Corsi di Dottorato. La percentuale di ammessi ai Corsi di Dottorato provenienti da altri
Atenei italiani è molto alta mediamente in tutte le Scuole; a livello di Ateneo la percentuale di ammessi
provenienti da altri Atenei italiani negli ultimi tre cicli si attesta al 51,95%. A livello di Corso di Dottorato
spiccano i Corsi della Scuola in Giurisprudenza (61,11%) e in Economia (56,60%), in Studi umanistici
(50,91%) e nei Dottorati che non afferiscono ad alcuna Scuola (50%): in tutti e quattro i casi citati, infatti, si
riscontra mediamente nei tre cicli attivi un numero di ammessi provenienti da altro Ateneo italiano superiore al 50%.
Gli ammessi ai Corsi di dottorato provenienti da Atenei stranieri sono, invece, decisamente meno
frequenti (7,82%): le percentuali maggiori si riscontrano nelle Scuole di Economia (15,09%) e di Scienze ingegneria medicina (11,11%).
Grafico 3– Ateneo di provenienza degli iscritti per Scuola di Dottorato– media degli ultimi tre cicli
100%
8,18%
11,11%
50,91%
44,44%
90%
4,82%
5,26%
15,09%
10,87%
2,78%
6,52%
61,11%
50,00%
8,31%
80%
70%
49,40%
60%
49,47%
51,95%
60,87%
56,60%
50%
40%
30%
20%
40,91%
44,44%
45,78%
45,26%
28,30%
10%
28,26%
36,11%
43,48%
39,74%
0%
stesso ateneo
altro ateneo
ateneo straniero
Fonte: Nostra elaborazione da fonte Anagrafe Dottorati 2008-2009-2010
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
80
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
NUCLEO DI VALUTAZIONE
Di seguito si riportano i dati percentuali delle provenienze degli iscritti ai Corsi di Dottorato negli ultimi tre cicli.
Dottorati che
non afferiscono
ad alcuna Scuola
Giurisprudenza
Scienze biomediche traslazionali
Scienze della vita
e della salute
Economia
Scienze umane e
filosofia
Scienze ingegneria e medicina
Studi umanistici
Scuola di Dottorato
Tab. 14 – Ateneo di provenienza degli iscritti ai dottorati di ricerca negli ultimi tre cicli
Ateneo di provenienza degli iscritti (in % sul totale degli iscritti)
XXIII
Corso di Dottorato
stesso
ateneo
XXIV
atealtro
neo
ateneo straniero
67%
0%
50%
0%
33%
0%
17%
0%
67%
0%
88%
0%
44%
0%
40%
0%
43%
0%
57%
14%
83%
0%
56%
4%
30%
0%
XXV
stesso
ateneo
altro
ateneo
83%
25%
43%
83%
17%
0%
43%
71%
58%
29%
0%
49%
38%
17%
63%
43%
17%
50%
100%
57%
21%
33%
71%
100%
46%
63%
ateneo
straniero
0%
13%
14%
0%
33%
0%
11%
7%
8%
0%
0%
5%
0%
stesso
ateneo
altro
ateneo
50%
44%
0%
63%
50%
29%
41%
43%
69%
22%
17%
43%
50%
50%
44%
80%
25%
0%
71%
46%
14%
23%
33%
83%
34%
50%
ateneo
straniero
0%
11%
20%
13%
50%
0%
14%
43%
8%
44%
0%
23%
0%
Anglofonia
Beni culturali e territorio
Letterature straniere e scienze della letteratura
Letteratura e filologia
Linguistica
Scienze storiche e antropologiche
TOTALE SCUOLA
Biotecnologie applicate
Informatica
Neuroscienze
Scienze psicologiche e psichiatriche
TOTALE SCUOLA
Filosofia
33%
50%
67%
83%
33%
13%
34%
60%
57%
29%
17%
40%
70%
Psicologia delle organizzazioni: processi di differenziazione ed integrazione
14%
71%
14%
25%
50%
25%
17%
67%
17%
Scienze dell'educazione e della formazione continua
Sociologia e ricerca sociale
TOTALE SCUOLA
Economia e direzione aziendale
Economia e finanza
Storia economica
TOTALE SCUOLA
Bioscienze
Biotecnologie molecolari industriali ed ambientali
Proteomica clinica
Scienze cardiovascolari
Scienze mediche cliniche e sperimentali
TOTALE SCUOLA
Biologia e patologia molecolare e cellulare
Medicina e scienze forensi
Patologia oncologica fisiopatologia rigenerativa
Biomedicina Traslazionale
Scienze dell'esercizio fisico e del movimento umano
TOTALE SCUOLA
Diritto costituzionale italiano ed europeo
83%
33%
52%
75%
50%
43%
33%
75%
33%
0%
57%
50%
0
33%
17%
67%
45%
25%
50%
57%
67%
25%
67%
100%
43%
50%
0
67%
0%
0%
3%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0
0%
64%
20%
43%
100%
11%
0%
37%
0%
60%
67%
0%
42%
36%
0%
0%
50%
0%
56%
26%
25%
27%
80%
50%
0%
44%
100%
42%
100%
40%
0%
67%
58%
57%
100%
100%
50%
88%
33%
68%
75%
9%
0%
7%
0%
44%
0%
21%
0%
0%
33%
33%
0%
7%
0%
0%
0%
13%
11%
6%
0%
67%
33%
42%
29%
0%
0%
10%
50%
67%
50%
0%
57%
48%
50%
0%
29%
25%
17%
24%
33%
33%
67%
54%
71%
56%
100%
70%
50%
33%
25%
60%
43%
42%
50%
75%
71%
38%
67%
59%
67%
0%
0%
4%
0%
44%
0%
20%
0%
0%
25%
40%
0%
9%
0%
25%
0%
38%
17%
17%
0%
Diritto ed Economia dell'Impresa - Discipline interne
ed internazionali
20%
60%
20%
33%
67%
0%
75%
25%
0%
Il Diritto privato dei rapporti patrimoniali
TOTALE SCUOLA
Imaging multimodale in biomedicina
0%
45%
33%
100%
45%
67%
0%
9%
0%
0%
23%
33%
100%
77%
67%
0%
0%
0%
20%
42%
75%
80%
58%
25%
0%
0%
0%
Scienze chirurgiche e delle malattie epatobiliari e
pancreatiche
25%
75%
0%
83%
17%
0%
67%
33%
0%
0
0
0%
0
0
0%
0%
80%
20%
31%
43%
69%
54%
0%
3%
47%
38%
40%
53%
13%
8%
50%
38%
44%
49%
6%
13%
Nanotecnologie e nanomateriali per applicazioni biomediche
TOTALE SCUOLA
TOTALE ATENEO
Fonte: Nostra elaborazione da fonte Anagrafe Dottorati 2008-2009-2010
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
81
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
Un ulteriore utile indicatore per verificare il livello di attrattività dei Dottorati di Ricerca consiste nella
numerosità di studenti stranieri che partecipano alle prove di selezioni per accedere ai Corsi di Dottorato
offerti dall’Ateneo, indipendentemente dal successivo accesso o meno ai Corsi.
I partecipanti stranieri alle selezioni negli ultimi tre anni sono cresciuti notevolmente, passando da un
numero complessivo di 29 studenti nel XXIII ciclo a ben 107 nel XXV ciclo. La percentuale di studenti stranieri provenienti da Atenei dei Paesi OCSE, ovverosia rientranti nell’organizzazione per la cooperazione e lo
sviluppo economico, è rimasta nel tempo abbastanza costante: 38% nel XXIII ciclo, 29% nel XXIV ciclo e 37%
nel XXV ciclo.
In particolare, le Scuole di Dottorato che complessivamente negli ultimi tre anni hanno attratto in
percentuale un maggior numero di studenti provenienti da Atenei dei Paesi OCSE sul totale di studenti
stranieri sono: Studi umanistici e Scienze ingegneria e medicina (entrambi pari al 40%), Scienze biomediche
traslazionali (37%) ed Economia (35%).
Considerando, invece, il numero complessivo di studenti stranieri – indipendentemente dal Paese in
cui hanno conseguito la laurea – è la Scuola di Economia che complessivamente negli ultimi anni ha attratto
un maggior numero di studenti (in totale 60). Va considerato anche il fatto che tale Scuola è tra quelle che
hanno il minor numero di Corsi di Dottorato (3 Corsi).
Tab. 15 – Provenienza studenti stranieri partecipanti alle selezioni dei Dottorati di Ricerca – ultimi tre cicli
XXIII
Scuole di Dottorato
XXIV
di cui provenienti da
Paesi OCSE
Totale
XXV
di cui provenienti da
Paesi OCSE
Totale
Totale complessivo
di cui provenienti da
Paesi OCSE*
Totale
Totale complessivo
di cui provenienti da
Paesi OCSE
Economia
2
50%
29
28%
29
41%
60
35%
Giurisprudenza
4
25%
1
0%
2
0%
7
14%
13
54%
8
25%
14
29%
35
37%
-
3
0%
11
36%
14
29%
Scienze ingegneria e medicina
5
0%
14
36%
29
48%
48
40%
Scienze umane e filosofia
4
50%
2
50%
9
11%
15
27%
Studi umanistici
Dottorati che non afferiscono ad
alcuna Scuola
Totale complessivo
1
0%
4
50%
10
40%
15
40%
-
2
0%
3
33%
5
20%
38%
63
29%
107
37%
199
35%
Scienze biomediche traslazionali
Scienze della vita e della salute
29
* Per il XXV ciclo vengono considerati anche 11 studenti stranieri, ma provenienti da Atenei italiani
Fonte: Nostra elaborazione da fonte Ufficio Dottorati di Ateneo
Grafico 4– Numero candidati stranieri provenienti da Atenei di Paesi OCSE negli ultimi tre cicli
16
14
12
10
8
6
4
XXIII
2
XXIV
0
XXV
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
82
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
3.3.2 Qualità dei Dottori di ricerca
La qualità dei Dottori di ricerca viene analizzata, in questa sede, tramite lo sbocco occupazionale dei
Dottorandi che hanno conseguito il titolo negli ultimi tre anni (2008, 2009 e 2010).
La fonte informativa di tale analisi è costituita dai Coordinatori dei Dottorati di Ricerca, che in occasione della rilevazione annuale del Nucleo di Valutazione sull’attività dei dottorati, forniscono tale informazione riguardo agli studenti iscritti al proprio Corso di Dottorato.
Si sono considerati tutti i Dottori di ricerca addottorati negli ultimi tre anni (2008, 2009 e 2010) distinguendo, in particolare, coloro che hanno conseguito il titolo tre anni fa (2008) e chi l’ha ottenuto, invece, da un anno (2010).
Tab. 16 – Ambito lavorativo dei Dottori di ricerca occupati degli ultimi tre anni (totale), a tre anni e ad un anno dal
conseguimento del titolo – limitatamente all’ambito accademico e di ricerca
Nel Settore accademico
(Università di Verona)
Scuola di Dottorato
totale
Dottorati che non afferiscono ad alcuna
Scuola
a 3 anni
ad 1
anno
Settore accademico (diverso
da Ateneo di Verona)
totale
a 3 anni
ad 1
anno
Ricerca nel settore privato/pubblico nazionale/estero
totale
a 3 anni
ad 1
anno
0%
0%
0%
5%
0%
13%
30%
20%
25%
Economia
29%
0%
40%
12%
20%
0%
12%
40%
0%
Giurisprudenza
33%
29%
14%
43%
57%
57%
0%
0%
0%
Scienze biomediche traslazionali
27%
20%
38%
22%
0%
13%
18%
10%
19%
Scienze della vita e della salute
28%
21%
35%
13%
21%
12%
32%
21%
35%
Scienze ingegneria e medicina
49%
69%
48%
10%
0%
10%
6%
8%
0%
Scienze umane e filosofia
30%
42%
23%
13%
0%
23%
9%
8%
0%
Studi umanistici
35%
36%
44%
14%
14%
17%
8%
14%
0%
Totale complessivo
32%
31%
35%
15%
13%
15%
15%
14%
11%
Fonte: Nostra elaborazione da fonte Schede informative compilate dai Coordinatori di Dottorato – anno 2010
Grafico 5– Ambito lavorativo dei dottori di ricerca occupati degli ultimi tre anni
100%
90%
80%
70%
60%
50%
Ricerca nel settore privato/pubblico
nazionale/estero
40%
30%
Settore accademico (diverso da
Ateneo di Verona)
20%
10%
Nel Settore accademico (Università di
Verona)
0%
NOTA: Nella precedente tabella e relativo grafico le percentuali considerate non riportano ad un totale del 100% in quanto non sono
stati considerati gli occupati in ambiti lavorativi diversi da quello accademico e di ricerca e i non occupati.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
83
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
Dall’analisi degli ambiti lavorativi – limitatamente a quelli inerenti alla ricerca e alla libera professione ovvero all’occupazione in azienda – si evidenzia come il 32% dei Dottori di ricerca trovi occupazione – sia
come docente strutturato sia some figura di post-doc – presso l’Ateneo di Verona, con una percentuale
maggiore dei Dottori di Ricerca che hanno conseguito il titolo da un anno rispetto, invece, a coloro che lo
hanno conseguito tre anni fa.
Un 15% di Dottori risulta occupato nel settore accademico, ma in Atenei diversi da quello di Verona,
e un altro 15% nell’ambito della ricerca nel settore pubblico ovvero privato, sia presso strutture nazionale
che estere.
Considerando, invece, la tipologia di contratto in possesso dai Dottori di Ricerca si rileva come la
maggior parte di essi – soprattutto ad una anno dal titolo – abbia un assegno di ricerca (31%), il 18% un
contratto a tempo indeterminato e il 17% un contratto a tempo determinato.
Tab. 17 – Tipologia contrattuale dei Dottori di ricerca occupati degli ultimi tre anni (totale), a tre anni e ad un anno
dal conseguimento del titolo
Borsa Post-Dottorato
Assegno di ricerca
universitario
Scuola di Dottorato
totale
a3
anni
Contratto di insegnamento presso
Università italiane o
straniere
Tempo
indeterminato
Tempo determinato
a1
anno
totale
a3
anni
a1
anno
totale
a3
anni
a1
anno
totale
a3
anni
a1
anno
totale
a3
anni
a1
anno
Dottorati che non afferiscono ad
alcuna Scuola
5%
20%
0%
20%
0%
25%
0%
0%
0%
25%
20%
38%
10%
20%
13%
Economia
6%
0%
10%
12%
20%
10%
0%
0%
0%
29%
20%
40%
47%
60%
30%
Giurisprudenza
0%
0%
0%
33%
14%
29%
5%
14%
0%
5%
0%
14%
10%
0%
14%
Scienze biomediche traslazionali
16%
10%
13%
37%
10%
50%
0%
0%
0%
12%
10%
25%
14%
30%
6%
Scienze della vita e della salute
11%
13%
8%
31%
13%
35%
7%
4%
8%
22%
38%
19%
21%
21%
23%
Scienze ingegneria e medicina
22%
38%
7%
40%
23%
55%
0%
0%
0%
9%
0%
10%
6%
0%
7%
Scienze umane e filosofia
9%
0%
15%
26%
33%
23%
2%
8%
0%
23%
0%
38%
28%
33%
23%
Studi umanistici
0%
0%
0%
27%
43%
22%
8%
7%
11%
18%
21%
17%
22%
14%
17%
11%
11%
7%
31%
21%
35%
3%
4%
3%
17%
17%
22%
18%
20%
16%
Totale complessivo
Fonte: Nostra elaborazione da fonte Schede informative compilate dai Coordinatori di Dottorato – anno 2010
Grafico 6– Tipologia contrattuale dottori di ricerca occupati degli ultimi tre anni
100%
90%
80%
70%
60%
Tempo indeterminato
50%
Tempo determinato
40%
30%
20%
Contratto di insegnamento presso
Università italiane o straniere
10%
Assegno di ricerca universitario
0%
Borsa Post-Dottorato
NOTA: Nella precedente tabella e relativo grafico le percentuali considerate non riportano ad un totale del 100% in quanto non sono
stati considerati altre tipologie contrattuali residuali e atipiche.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
84
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
Infine, si prende in analisi la condizione occupazionale dei Dottori di Ricerca, considerando, quindi, la percentuale di Dottori occupati ovvero non occupati, nonché dei Dottori di cui non si è a conoscenza dell’esito
occupazionale.
In totale, l’89% dei Dottori di ricerca risulta occupato, mentre il 4% non risulta ancora collocato
nell’ambito lavorativo. A tre anni dal titolo la percentuale di occupati aumenta attestandosi al 93% contro
l’1% di non occupati; mentre ovviamente ad un anno dal titolo la collocazione lavorativa coinvolge una percentuale minore (88%).
Occorre sottolineare come la mancata occupazione – soprattutto in taluni ambiti, come quello giuridico – talvolta si deve allo svolgimento di attività di praticantato per l’ottenimento di una qualifica professionale.
Tab. 18 – Condizione occupazionale dei Dottori di ricerca degli ultimi tre anni (totale), a tre anni e ad un anno dal
conseguimento del titolo
totale
Scuola di Dottorato
% non
occupati
% occupati
a 3 anni dal titolo
% non si è
a conoscenza
% non
occupati
% occupati
ad 1 anno dal titolo
% non si è
a conoscenza
% non
occupati
% occupati
% non si è
a conoscenza
Dottorati che non afferiscono ad alcuna Scuola
5%
91%
5%
14%
71%
14%
0%
100%
0%
Economia
0%
94%
6%
0%
83%
17%
0%
100%
0%
16%
84%
0%
0%
100%
0%
13%
88%
0%
Scienze biomediche traslazionali
2%
86%
12%
0%
100%
0%
0%
76%
24%
Scienze della vita e della salute
0%
91%
9%
0%
100%
0%
0%
87%
13%
Scienze ingegneria e medicina
4%
92%
4%
0%
87%
13%
6%
94%
0%
Scienze umane e filosofia
4%
92%
4%
0%
86%
14%
7%
93%
0%
Studi umanistici
5%
84%
11%
0%
100%
0%
9%
78%
13%
Totale complessivo
4%
89%
7%
1%
93%
6%
4%
88%
8%
Giurisprudenza
Fonte: Nostra elaborazione da fonte Schede informative compilate dai Coordinatori di Dottorato – anno 2010
Grafico 7– Condizione occupazionale dei dottori di ricerca degli ultimi tre anni
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
% non si è a conoscenza
10%
% occupati
0%
% non occupati
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
85
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
NUCLEO DI VALUTAZIONE
3.4 Spin-off
3.4.1 Analisi sugli spin-off
Un’importante opportunità nell’ambito della ricerca scientifica dell’Ateneo consiste nella costituzione di Spin-off, organismi di diritto privato finalizzati all’utilizzazione industriale dei risultati della ricerca e
allo sviluppo di nuovi prodotti e servizi, costituiti con il contributo determinante delle risorse dell’Ateneo.
L’obiettivo fondamentale perseguito dalla costituzione degli Spin-off – così come definito
dall’apposito regolamento di Ateneo – consiste nel:
− favorire il contatto tra le strutture di ricerca dell’Ateneo e il mondo produttivo al fine di sostenere la ricerca scientifica e lo sviluppo tecnologico;
− completare la missione formativa e di ricerca dell’Ateneo, promuovendo lo sviluppo
dell’imprenditorialità nella comunità accademica e nei giovani laureati, con assunzione di una funzione
di indirizzo e garanzia di tali attività.
Lo Spin off da ricerca pubblica può essere un’impresa operante in settori hi-tech costituita da (almeno) un professore/ricercatore universitario o da un dottorando/contrattista/studente che abbia effettuato
attività di ricerca pluriennale su un tema specifico, oggetto di creazione dell’impresa stessa, e nella quale
l’Università detenga una quota del capitale sociale; inoltre, lo Spin-off può essere distinto tra “Spin off universitario”, cioè partecipato dall’Ateneo, e “Spin off accademico”, cioè non partecipato dall’Ateneo ma che
può prevedere accordi per l’utilizzo di spazi o la fruizione di servizi di supporto, in tal caso diventando “Spin
off regolato”.
Infine, uno Spin off potrebbe essere costituito da una impresa che abbia presentato la richiesta di accreditamento presso l’Ateneo. In totale gli Spin off presenti attivi nel corso del 2010 sono sei, mentre sono
due gli spin-off a cui l’Ateneo partecipa.
Tab. 19 – Riepilogo e analisi degli Spin-off nell’anno 2010
Denominazione impresa
EVS embedded vision
systems s.r.l.
EDALab s.r.l.
Anno di costituzione
Dipartimento
Descrizione attività
Fatturato 2010
% capitale posseduta
dall’Università
Sviluppa sistemi embedded per l’elaborazione
€ 233.376,97
5%
di immagini e visione tri-dimensionale
2007
Informatica Progetta e realizza sistemi embedded di rete.
€ 320.997,00
10%
E’ titolare di un brevetto che identifica un meOfficina Biotecnologica
2008
Biotecnologie todo per prevenire e curare una particolare
n.d.
s.r.l.
tipologia di diabete giovanile.
Si occupa di sviluppo di soluzioni software e
AltairMed s.r.l.
2009
Informatica hardware per l’industria per applicazioni di
n.d.
robotica industriale per i servizi per la sanità.
Ha realizzato un software capace di analizzare
altri programmi informatici scritti nel linguagJulia s.r.l
2010
Informatica gio Java e molto utilizzato per la programma€0
zione di calcolatori personali e telefoni cellulari
Predispone nuovi metodi terapeutici per la
VENETO Pharma
2010
€0
cura dell’epilessia.
Fonte: Ufficio Liaison Office (Area Ricerca) e tabelle di accompagnamento al rendiconto consuntivo 2010 (per quota partecipazione
Università)
2005
Informatica
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
86
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
NUCLEO DI VALUTAZIONE
3.5 Rilevazione di attività di valutazione della ricerca
3.5.1 Attività di valutazione della ricerca
Le pratiche di valutazione della ricerca possono essere ricondotte a due livelli:
- valutazioni obbligatorie;
-
valutazioni facoltative.
Nell’ambito della prima tipologia di valutazione possono essere ricondotte le seguenti attività di valutazione svolte all’interno dell’Ateneo:
 L’attività di valutazione dell’attività svolta dai Corsi di Dottorato ad opera del Nucleo di Valutazione
e sulla base di uno schema di valutazione predisposto dal CNVSU e che si basa sui requisiti ministeriali ex DM 224/99. In questa sede, trova spazio l’analisi delle risultanze dell’indagine sull’opinione
dei dottorandi.

La valutazione richiesta nell’ambito di alcuni bandi per progetti di ricerca (Joint Projects, Fondazione
Cariverona, Progetti Europei,…) tesa a selezionare le richieste di finanziamento più meritevoli. Tale
valutazione viene svolta tramite due principali modalità: l’invio delle proposte a referee esterni
(estratti casualmente, ma competenti nell’ambito del progetto) con precise indicazioni relative ai
criteri di assegnazione dei punteggi; e l’invio delle proposte alla Commissione Istruttoria permanente per la Ricerca che, sulla base di criteri oggettivi condivisi, ha stilato le graduatorie di merito.
In merito, invece, alle attività di valutazione svolte facoltativamente, si evidenziano le seguenti pratiche
valutative:
 L’attività di autovalutazione delle Scuole di Dottorato, la quale prevede la stesura di una Relazione di
Autovalutazione (RAV) – sulla base di un modello comune fra tutte le Scuole – da parte di un Team
di autovalutazione, composto da Docenti e da Dottorandi appartenenti ai Corsi di Dottorato della
Scuola stessa; tale esercizio valutativo è teso ad individuare i punti di forza e di debolezza di diversi
ambiti di valutazione (“Esigenze e Obiettivi”, “Percorso formativo”, “Risorse”, “Monitoraggio”, “Sistema di gestione”). Tale procedura di autovalutazione è stata deliberata dal Senato Accademico Ristretto del 7 aprile 2009, accogliendo la proposta del Nucleo di Valutazione.

Nel corso del 2010 i Comitati di Area CIVR hanno selezionato le migliori pubblicazioni dal 2008 al
2009 di Docenti e Ricercatori dell’Ateneo, identificando 200 pubblicazioni rappresentative delle diverse Aree scientifiche e che rappresentano il livello più avanzato dell’attività scientifica dell’Ateneo.
L’obiettivo di questa iniziativa – già avvenuta in precedenza con riferimento ai prodotti dal 2004 al
2007 – è quello di consentire una valutazione comparativa dell’attività scientifica dei diversi Dipartimenti di cui tener eventualmente conto nell’assegnazione di posti per ricercatore.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
3.6 Osservazioni del Nucleo di Valutazione su “Attività di ricerca”
L’analisi della capacità dell’Ateneo di attrarre finanziamenti per la ricerca a livello competitivo ha fatto
emergere come l’ammontare dei finanziamenti europei sia interessante, anche se disomogeneo fra i vari
Dipartimenti, con una maggiore capacità attrattiva dei Dipartimenti delle aree di informatica e di medicina.
Questo aspetto si deve imputare anche al fatto che tali tipologie di fondi di ricerca insistono prevalentemente nelle aree della ricerca scientifica e tecnologica.
Come riscontrato nella precedente Relazione annuale del Nucleo di Valutazione, vi sono alcuni elementi
di debolezza in merito ai risultati ottenuti dalla ricerca di Ateneo nell’ambito dei finanziamenti nazionali per
la ricerca ottenuti, soprattutto, nell’ambito dei bandi PRIN.
Si sottolinea, però, che tali risultanze sono limitate dalla mancanza di banche dati nazionali e pubbliche
che permettano un benchmark con gli altri Atenei italiani.
Alla luce di quanto detto, si ritiene opportuno che le strutture dipartimentali – in primis quelle che risultano più deboli nella capacità di attrarre risorse esterne – indaghino le ragioni di tale fenomeno, anche confrontandosi con Dipartimenti simili di altri Atenei italiani.
In merito alla produzione scientifica dei Docenti tratta dal Catalogo della Ricerca di Ateneo – dal punto
di vista meramente quantitativo – si riscontra una generale diminuzione del produttività scientifica negli ultimi anni; benché ciò non indichi necessariamente un peggioramento qualitativo, vale la pena che tale fenomeno sia indagato anche dalle strutture Dipartimentali dell’Ateneo in modo tale da coglierne le possibili
cause e le conseguente risoluzioni migliorative. Infatti, su tale aspetto, occorre tenere in considerazione gli
orientamenti del CUN, in particolare sui livelli minimi per l’abilitazione scientifica nazionale, nonché le medesime posizioni in merito dell’ANVUR e del CEPR.
Da una parte, appare necessario che l’Ateneo si doti di un sistema di classificazione delle credenziali
scientifiche allineato con le indicazioni degli organi di indirizzo e valutazione e, dall’altra, ogni area CIVR deve valutare il proprio posizionamento.
Sul fronte della formazione alla ricerca, ovverosia dei Dottorati di Ricerca, si sottolinea il miglioramento
dell’attrattività dei Corsi di Dottorato, sia in termini di studenti iscritti che provengono da Atenei diversi da
quello veronese (in totale il 62% nel XXV ciclo), sia guardando gli studenti stranieri partecipanti alle selezioni (da 29 nel XXIII ciclo a 107 nel XXV ciclo), di cui in media il 35% proveniente da Paesi OCSE.
Infine, positiva risulta l’esperienza della costituzione in Ateneo di 6 spin-off, che rappresentano sempre
di più un interessante spazio dove la ricerca trova oltre che applicazione, anche uno stimolo e un riscontro
per lo sviluppo e l’evoluzione della ricerca stessa.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
88
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
4. SERVIZI COMPLEMENTARI E DIRITTO ALLO STUDIO
4.1 Rilevazione dell’offerta di servizi complementari – 4.2 Rilevazione degli interventi per il diritto allo studio attuati
dalla Regione – 4.3 Rilevazione di attività di valutazione dei servizi complementari e diritto allo studio – 4.4 Osservazioni del Nucleo di Valutazione su “Servizi complementari e Diritto allo studio”
4.1 Rilevazione dell’offerta di servizi complementari
4.1.1 Servizi di segreteria amministrativa per gli studenti
L’area dell’Ateneo che si occupa dei front office della Segreteria studenti accentra su di sé la gestione e il
coordinamento delle segreterie di tutte le Facoltà, rispondendo in particolare a questioni inerenti alle carriere degli studenti iscritti ai diversi Corsi di Studio, dall’immatricolazione al conseguimento del titolo finale.
Nello specifico, vengono gestiti tutti gli eventi di carriera che possono intercorrere: trasferimenti, passaggi,
decadenze, rinunce.
Il front-office della Segreteria Studenti è dislocato principalmente in Via S. Francesco, sede amministrativa principale dell’Università, dove si può trovare la Segreteria di tutte le Facoltà ad eccezione di Medicina e
Chirurgia e Scienze MM.FF.NN., che si trovano presso le rispettive sedi.
A livello organizzativo, per la gestione del front office, le Facoltà sono state raggruppate tra loro secondo
requisiti di affinità; così anche il personale preposto è suddiviso applicando il medesimo criterio:
personale amministrativo assegnato alle Facoltà di Economia e di Giurisprudenza
personale amministrativo assegnato alle Facoltà di Lettere e Filosofia e di Lingue e Letterature straniere
personale amministrativo assegnato alla Facoltà di Scienze della Formazione e di Scienze Motorie
personale amministrativo assegnato alle Facoltà di Medicina e Chirurgia e di Scienze Matematiche
Fisiche e Naturali
Nel corso dell’a.a. 2009/10 l’area front-office era composta da 21 unità appartenente al personale tecnico amministrativo di cui una subentrata successivamente, nel 2010; tra questi, 15 sono stati i dipendenti
adibiti allo svolgimento di attività di front office, con una distribuzione di ore dedicate abbastanza eterogenea, tutte dal lunedì al venerdì con orario dalle ore 10.00 alle 13.00. Nel periodo che intercorre tra metà
luglio e settembre l’orario è ridotto, dalle 10.00 alle 12.30. In questi orari gli operatori sono tenuti a fornire
risposte su vari quesiti relativi ad ogni tipologia di pratiche studenti.
Agli addetti gli studenti possono richiedere servizi di primo e secondo livello. Appartengono alla prima
tipologia la richiesta di informazioni di carattere generale – sia in presenza sia telefonicamente (negli orari
preposti) sia tramite e-mail -, il ritiro o il rilascio di modulistica per richiedere: domanda di laurea, di passaggio/trasferimento, libretto di tirocinio, duplicazione tessere di riconoscimento, rinuncia agli studi, parttime; inoltre, il ritiro di attestazioni portate agli studenti (es.: certificati CLA), il rilascio di duplicati tessere
degli studenti che ne hanno fatto richiesta e la consegna di certificazioni di iscrizioni o di laurea. Ai servizi di
secondo livello appartengono le richieste in merito a tasse o diritto allo studio e a problematiche relative
agli esami e ai piani di studio.
Il front office di 1° livello viene supportato anche dal sevizio di studenti 150 ore.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
89
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
Per analizzare il carico di attività delle Segreterie Studenti viene presentata nel seguito un’elaborazione
tesa a rappresentare le ore totali di front-office erogate dalle Segreterie rispetto rispettivo numero di potenziali utenti, ovverosia il numero di studenti iscritti presso le Facoltà servite dalle diverse Segreterie.
Da tale elaborazione emerge come sia la Segreteria Studenti delle Facoltà di Lettere e Filosofia e Lingue
e LL.SS. a offrire un maggior numero di ore di front-office rispetto al numero di studenti delle relative Facoltà (0,66), mentre la Segreteria di Economia e Giurisprudenza è quella con un carico maggiore, avendo un
rapporto ore/studenti pari a 0,32.
Tab. 1 - Rapporto ore front-office/studenti – anno 2010
Facoltà
Economia
Giurisprudenza
Lettere e Filosofia
Lingue e Letterature Straniere
Medicina e Chirurgia
Scienze Matematiche Fisiche e Naturali
Scienze della Formazione
Scienze Motorie
Iscritti
2009/10
N. ore front-office
personale strutturato*
Rapporto ore front-office
dipendente e iscritti
6.284
2.032,8
0,32
6.180
4.065,6
0,66
5.373
2.032,8
0,38
3.664
2.032,8
0,55
Totale Ateneo
21.501
10.164
0,47
* calcolato in base agli orari di apertura settimanale della segreteria e al numero di personale TA dedicato espressamente
al front-office
Fonte: nostra elaborazione da dati Area Segreterie Studenti (personale TA e orari di apertura) e DWH (numero iscritti)
4.1.2 Servizi di orientamento
L’area Offerta Formativa della Direzione Studenti comprende nella sua composizione l’ufficio Orientamento allo studio che costituisce il primo riferimento, generalmente, per gli studenti delle Scuole Superiori,
che intendono avvicinarsi alla realtà universitaria. Tra i servizi principali vi è la trasmissione di informazioni
riguardanti l’offerta formativa e i servizi attivati presso l’Ateneo di Verona. Inoltre, svolge servizio di consulenza individuale e di front-office quotidiano, garantendo anche la spedizione a domicilio di materiale informativo.
Tra le richieste che il servizio orientamento evade vi sono principalmente quelle che riguardano
l’informazione sulla tipologia e il contenuto dei Corsi di Studio (Lauree triennali, Magistrali, Magistrali a ciclo unico) oltre ai Master, ai Corsi di Perfezionamento e alle Scuole di Specializzazione post lauream. Ancora, esso costituisce il riferimento per le informazioni sulle procedure per le preiscrizioni e immatricolazioni.
Vi sono, poi, gli aspetti che riguardano servizi di orientamento destinati a diversi interlocutori:
 In Università: con l’organizzazione di giornate di incontro – “Open Day-l’Università si presenta” tra referenti universitari e studenti delle Scuole Superiori, dedicate all’orientamento all’interno delle rispettive sedi di Facoltà oltreché dell’Università nel suo complesso3.
 Progetto Tandem: con il quale viene offerta alle Scuole Secondarie Superiori del territorio la possibilità di sviluppare negli ultimi due anni di scuola superiore (IV e V anno) percorsi formativi riconosciuti a livello universitario. Attraverso questo progetto gli studenti possono frequentare corsi di insegnamento talora tenuti congiuntamente da Docenti dell’Ateneo e Docenti delle scuole superiori. I
3
Per una più esauriente trattazione si rinvia al Capitolo 1 – Gestione strategica dove, nell’ambito dell’analisi di attrattività, sono stati considerati anche i rapporti tra l’Ateneo ed i suoi potenziali futuri studenti.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
90
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corsi realizzati nell’ambito del progetto possono far acquisire agli studenti partecipanti un livello di
conoscenze adeguate a quanto richiesto per l’accesso ai Corsi di Studio attivati nell’Università (saperi minimi), ovvero possono far acquisire conoscenze e competenze che porteranno all’accreditamento di crediti di tipologia d), valevoli per il successivo percorso di studi universitari.
Dalla Tabella 2, si evince che il 44,69% degli Studenti che avevano partecipato al Progetto Tandem
nell’a.a. 2008/09 e 2007/08 si sono poi immatricolati presso l’Ateneo nell’a.a. 2009/10, entrando con almeno 1 CFU acquisito.
Tab. 2 - Percentuale di immatricolati Tandem
Immatricolati Tandem
A.A. 2009/10
con almeno 1 CFU
Totale studenti partecipanti Tandem a.a.
2008/09 e 2007/08
con almeno 1 CFU
% di immatricolati
provenienti dal
Progetto Tandem
425
951
44,69%
Fonte: Data Warehouse – estrazione del 02/05/2011
Analizzando il trend degli ultimi tre anni accademici, però, emerge che dopo una prima risposta positiva
nella percentuale di immatricolazioni Tandem, l’a.a. 2009/10 si è caratterizzato per una notevole flessione
in tal senso (Grafico 1).
Grafico 1 - Trend di immatricolati Tandem nell’Ateneo
90%
60%
30%
0%
2007/08
2008/09
2009/10
Fonte: nostra elaborazione da estrazione Data Warehouse
 Sul territorio: attraverso la partecipazione ai Saloni di Orientamento, con proprio stand alle manifestazioni fieristiche di orientamento (sia nazionali che internazionali) per la diffusione dell’offerta
formativa e dei servizi dell’Ateneo di Verona.
 Inoltre, il servizio Orientamento allo Studio è presente nel progetto Banca Dati Coordinamento
Scuola-Università, nel quale si pone come referente universitario nell’interazione con le Scuole Superiori e gli Uffici Informagiovani del territorio; questo progetto permette di rendere più agevole e
diffusa la comunicazione e lo scambio di notizie, avvenimenti, iniziative favorendo, inoltre, la distribuzione capillare del materiale informativo agli studenti.
4.1.3 Servizi di tutorato
L’Università di Verona conferisce ogni anno assegni per l’incentivazione delle attività di tutorato, didattico-integrative, propedeutiche e di recupero agli studenti capaci e meritevoli iscritti, come da apposito
Regolamento vigente. Anche per l’a.a. 2009/10 l’Ateneo ha ottemperato a tale impegno, nei confronti degli
Studenti capaci e meritevoli iscritti ai Corsi di Laurea Specialistica/Magistrale, alla Scuola di Specializzazione
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
91
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per le professioni legali, ai Corsi di Dottorato di Ricerca e alla Scuola di Specializzazione per gli Insegnanti
della Scuola Secondaria (SSIS).
Al fine di permettere l’assegnazione di risorse per questa tipologia di servizio si precisa che lo stanziamento dei fondi è effettuato attingendo dalle risorse attribuite annualmente dal MIUR all’Ateneo; tale
stanziamento nel corso degli anni si è notevolmente ridotto al punto da risultare dimezzato nell’anno 2008
(anno di interesse per l’attività di tutorato per l’a.a. 2009/10) con la previsione di ulteriori tagli per i prossimi anni. Di seguito si riepiloga l’assegnazione MIUR per le attività in oggetto suddivisa per anno solare a
partire dal 2003, anno di istituzione del “Fondo per il sostegno dei giovani e per favorire la mobilità degli
studenti” ai sensi e per gli effetti della Legge 170/2003.
Tab. 3 – erogazioni MIUR per le attività di tutorato negli anni
ANNO
Assegnazione MIUR per attività di
tutorato e didattico-integrative
2003
€ 228.712,00
2004
€ 239.751,00
2005
€ 199.579,00
2006
€ 199.579,00
2007
€ 137.931,00
2008
€ 120.439,00
2009
€ 131.501,00
Fonte: delibera del SAR del 09/03/2010
Da quanto emerge dalla Tabella 3, nell’anno 2009 l’importo stanziato è superiore a quello del 2008, anche se si presenta quasi dimezzato rispetto al primo stanziamento del 2003.
A seguito dello stanziamento di una quota pari a € 250.000,00 e sulla base del criterio di ripartizione ex
art 3, comma 1 del Regolamento di riferimento, la percentuale di ripartizione delle risorse disponibili tra le
diverse Facoltà per l’a.a. 2009/10 risulta essere come di seguito rappresentata:
Tab. 4 - Ripartizione del Fondo per Facoltà per l’a.a. 2009/10
Facoltà
Percentuale di riparto
Assegnazione
Economia
16,19 %
€ 40.475,00
Giurisprudenza
6,62 %
€ 16.550,00
Lettere e Filosofia
9,48 %
€ 23.700,00
Lingue e Letterature Straniere
16,99 %
€ 42.475,00
Medicina e Chirurgia
7,63 %
€ 19.075,00
Scienze della Formazione
15,36 %
€ 38.400,00
Scienze Matematiche Fisiche Naturali
14,18 %
€ 35.450,00
Scienze Motorie
13,55 %
€ 33.875,00
Totale
100,00 %
€ 250.000,00
Fonte: delibera del SAR del 03/03/2009
La suddivisione del fondo come riepilogata dalla Tabella 4 è stata calcolata in base al rapporto studenti/docenti di ciascuna Facoltà; in particolare, come studenti – ai fini di tale indicatore – vengono considerati
gli iscritti in corso ai primi tre anni dei Corsi di Studio ponderati con i coefficienti MIUR
Nell’a.a. 2009/10 le ore di tutorato svolte complessivamente sono state 7.795; come evidenziato dalla
Tabella 6, le Facoltà che presentano un maggior numero di ore pro-capite per iscritto dedicate al tutorato
sono Scienze Motorie (0,926) e Scienze MM.FF.NN. (0,909). Peculiare è il dato della Facoltà di Lettere e Filosofia che registra il numero minore di ore pro-capite di tutorato (0,147), pur rilevando un numero di
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
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iscritti e una quota di finanziamento superiore rispetto, ad esempio, alla Facoltà di Giurisprudenza che, invece, registra un numero ore di tutorato pro-capite superiore, ma nello stesso tempo un finanziamento inferiore a quello delle Facoltà di Lettere e Filosofia.
Tab. 5 - Ore pro capite per iscritto di tutorato a.a. 2009/10 per Facoltà
Ore tutorato
Iscritti MIUR
Ore pro-capite
per iscritto
Economia
956
4.545
0,210
Giurisprudenza
881
1773
0,497
Lettere e Filosofia
450
3055
0,147
Lingue e Letterature Straniere
1255
3136
0,400
Medicina e Chirurgia
1397
3894
0,359
Scienze della Formazione
626
2732
0,229
Scienze Matematiche Fisiche Naturali
1354
1489
0,909
Scienze Motorie
876
946
0,926
7.795
21.570
0,361
Facoltà
Totale
Fonte: Data Warehouse – estrazione del 05/05/2011
Se si analizza l’andamento, rispetto agli anni accademici precedenti, si rileva una generale diminuzione
di ore pro-capite dedicate al tutorato; anche a livello di Facoltà si conferma questo trend, particolarmente
evidente nella Facoltà di Giurisprudenza. Al contrario, si riscontra un aumento di ore pro-capite impegnate
in tal senso per la Facoltà di Scienze Motorie e, a seguire, Medicina e Chirurgia.
Tab. 6 - Trend ore pro capite di tutorato per iscritto
Facoltà
Economia
a.a. 2007/2008
a.a. 2008/2009
a.a. 2009/2010 (2)
Ore-pro
Ore-pro
Ore-pro
Ore
Iscritti
Ore
Iscritti
Ore
Iscritti
capite
capite
capite
tutorato MIUR (1)
tutorato MIUR (1)
tutorato
MIUR
per iscritto
per iscritto
per iscritto
120
4.245
0,028
590
4.480
0,132
956
4.545
0,210
Giurisprudenza
Lettere e
Filosofia
Lingue LL.SS.
0
1775
-
2897
1777
1,630
881
1773
0,497
0
3234
-
757
3087
0,245
450
3055
0,147
0
2938
-
1904
3084
0,617
1255
3136
0,400
Medicina e Chirurgia
0
3549
-
237
3757
0,063
1397
3894
0,359
940
3186
0,295
537
2917
0,184
626
2732
0,229
Scienze MM.FF.NN.
0
1358
-
2625
1438
1,825
1354
1489
0,909
Scienze Motorie
30
834
0,036
237
932
0,254
876
946
0,926
1.090
21.119
0,052
9.784
21.472
0,456
7.795
21.570
0,361
Scienze della Formazione
Totale
(1) Dati al 26/05/2011
(2) Dati al 05/05/2011
Fonte: Data Warehouse
Oltre al servizio di tutorato posto in essere dagli Studenti, in forza delle suddette assegnazioni, è prevista
l’attività di tutorato gestito dai Docenti, disciplinato anch’esso da un apposito Regolamento.
In particolare, come dettato dall’art. 2 del citato Regolamento il tutorato è «finalizzato ad orientare e ad
assistere gli studenti lungo tutto il corso degli studi, a renderli attivamente partecipi del processo formativo,
a rimuovere gli ostacoli ad una proficua frequenza dei corsi anche attraverso iniziative rapportate alle necessità, alle attitudini e alle esigenze dei singoli» e viene posto in essere dai Docenti resisi disponibili per
ciascuna Facoltà, i cui nominativi sono evidenti nel sito dell’Offerta Formativa del MIUR.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
93
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4.1.4 Organizzazione di stages e tirocini per studenti e laureati
L’Ateneo di Verona è particolarmente attento a seguire lo Studente e ad accompagnare il Laureato, in
un momento successivo, nell’importante fase dell’orientamento al lavoro e dello sbocco occupazionale. Lo
stage, infatti, costituisce, da un lato, un importante momento formativo, una preziosa occasione di conoscenza diretta dell’universo lavorativo e, dall’altro, la possibilità di acquisire specifiche professionalità.
La definizione del concetto e la regolamentazione dello stage e del tirocinio professionale è avvenuta in
forza del D.M. 25 marzo 1998 n. 142 e della Legge 196 del 24 giugno 1997, art.18 (Treu), che hanno definito
in maniera puntuale tutti gli aspetti connessi all’attivazione di uno stage: l’art. 18, inoltre, ne descrive le finalità nel «realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro nell'ambito dei processi formativi e di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro».
Al fine di agevolare la diffusione del tirocinio di formazione ed orientamento e di favorire l’incontro tra
domanda e offerta, l’Ateneo, tramite la struttura Orientamento al lavoro, ha costituito da luglio 2008 uno
“Spazio stage”, ovvero uno spazio virtuale in cui le aziende, gli enti e gli studi professionali accreditati presso l’Ateneo, possono inserire direttamente on line la propria offerta di stage, successivamente pubblicata
dall’Ufficio Orientamento al Lavoro nella “Vetrina degli stage”. Attraverso questo spazio, lo Studente può
trovare numerose offerte di stage alle quali potrà rispondere caricando il proprio curriculum aggiornato ed
usufruire del servizio di “matching” (incrocio domanda /offerta di stage). Successivamente l’Ufficio competente procede all’invio delle candidature preselezionate alle aziende, che possono visualizzarle direttamente on line. In questo processo lo studente deve essere affiancato da un Tutor accademico, ovvero da un Docente che lo supporti in ogni fase, compresa la stesura del Processo formativo. Il Tutor infatti deve verificare che gli obiettivi ed i contenuti dello stesso siano in sintonia con il percorso dello studente oltre ad assicurarsi della serietà, delle motivazioni e dell’impegno sia dello stagista che dell’azienda.
Nel periodo 2003-2010 l’Università di Verona ha sviluppato sempre più la capacità di offrire ai propri
Studenti e Laureati occasioni di crescita professionale e di inserimento nel mercato del lavoro attraverso
stage curriculari e post lauream. Come evidenziato dalla tabella sottostante nel corso degli anni considerati
si è avuto un considerevole aumento del numero di stage attivati:
Tab. 7 - N. stage attivati dall’Ateneo nel periodo 2003-2010
Anno
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
Stage
619
1254
1352
1501
1531
1679
1624
1745
Fonte: Relazione del Rettore al Rendiconto Consuntivo 2010
Il dato complessivo, suddiviso per Facoltà, è riepilogato dalla tabella che segue:
Tab. 8 - N. stage attivati per Facoltà nel periodo 2003-2010
Facoltà
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
Economia
191
387
430
574
572
570
525
637
Giurisprudenza
40
139
170
146
125
128
93
95
Lettere e Filosofia
138
297
264
248
245
265
243
216
Scienze della Formazione
40
40
18
13
18
31
9
17
Lingue LL.SS.
142
222
271
264
364
421
572
545
Scienze MM.FF.NN.
68
168
197
256
207
263
182
235
Totale
619
1.253
1.350
1.501
1.531
1.678
1.624
1.745
Fonte: Relazione del Rettore al Rendiconto Consuntivo 2010
NOTA: Il numero di stage qui considerato fa riferimento solo agli stage gestiti centralmente dall’Ateneo – tramite l’Ufficio Stage e Orientamento al lavoro – pertanto, non rientrano quelli gestiti da Scienze della Formazione, Scienze Motorie e Medicina e Chirurgia (che fanno riferimento essenzialmente a tirocini obbligatori)
L’andamento esplicitato nella Tabella 8 è stato rappresentato dal grafico sottostante, dal quale emerge
che sulle 6 Facoltà considerate, il trend in aumento a livello di Ateneo fino al 2010 viene confermato da 4
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
94
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Facoltà tra le quali in misura maggiore da Economia e Scienze MM.FF.NN, soprattutto a fronte di una fase
precedente in decrescita. Si rileva invece una diminuzione degli stage attivati della medesima entità per le
Facoltà di Lettere e Filosofia e Lingue LL.SS. Stabile, rispetto all’anno precedente, risulta essere il trend delle
Facoltà di Giurisprudenza e quello della Facoltà di Scienze della Formazione.
Grafico 2 - N. stage attivati per Facoltà nel periodo 2003-2010
700
600
2003
500
2004
400
2005
300
2006
2007
200
2008
100
2009
0
2010
Economia
Giurisprudenza
Lettere e
Filosofia
Sc. della
Formazione
Lingue LL.SS.
Sc. MM.FF.NN.
Fonte: Relazione del Rettore al Rendiconto Consuntivo 2010
Nel 2009, sul totale di 1624 stage attivati dall’Ateneo, 1.440 sono stati svolti da studenti e 184 da neolaureati; nel 2010 sul totale di 1745 stage attivati 1.564 sono stati svolti da studenti e 181 da neolaureati.
Lo stage post lauream è lo stage svolto dal neolaureato e, quindi, non iscritto ad alcun Corso di Studi; in
questo caso la domanda può essere inviata entro 18 mesi dal conseguimento del titolo. Questa tipologia di
stage è principalmente finalizzata all’inserimento lavorativo, ma può costituire anche una forma di investimento formativo.
La Tabella 9 riepiloga la percentuale di laureati nell’anno solare 2009 che hanno svolto uno stage post
lauream entro 1 anno dal conseguimento del titolo. Dall’analisi dei laureati nell’anno solare 2009 emerge
che il maggior numero di laureati ad avere svolto stage post lauream provengono dalla Facoltà di Economia
(28,1%), seguiti dal 21,9% dei laureati in Lingue e LL.SS. È invece la Facoltà di Scienze della Formazione a registrare il minor numero di laureati che hanno svolto stage post lauream, nella percentuale del 7,5%, la
quale risulta essere la Facoltà che presenta il numero più basso di stage, sia curriculari sia post lauream.
Tab. 9 - N. laureati nell’a.s. 2009 che hanno svolto uno stage post lauream entro 1 anno dalla laurea
Facoltà
Economia
Giurisprudenza
Lettere e Filosofia
Lingue Letterature Straniere
Medicina e Chirurgia
Scienze della Formazione
Scienze Matematiche Fisiche Naturali
Scienze Motorie
Totale
* laurea specialistica a ciclo unico di 5 anni
** laurea specialistica a ciclo unico di 6 anni
Fonte: Data Warehouse
N. laureati nell'anno solare 2009
che hanno svolto uno stage
post lauream entro 1 anno
dal conseguimento del titolo
CdL CdLSCU CdLS Totale
108
0
94
202
6
2
10
18
58
0
50
108
71
0
23
94
5*
62
0
70
3**
26
0
2
28
25
0
14
39
13
0
0
13
369
10
193
572
N. laureati 2009 intervistati
nell'anno solare 2010
CdL
471
69
373
347
CdLSCU
0
15
0
0
104*
557
24**
331
0
140
0
119
0
2.407
143
CdLS
249
57
172
82
38
44
74
22
738
Totale CdL CdLSCU CdLS Totale
720 22,9%
37,8% 28,1%
141
8,7% 13,3% 17,5% 12,7%
545 15,5%
29,1% 19,8%
429 20,5%
28,0% 21,9%
4,8%
723 11,1%
0,0% 9,7%
12,5%
375
7,9%
4,5% 7,5%
214 17,9%
18,9% 18,2%
141 10,9%
0,0% 9,2%
3.288 15,3% 7,0% 26,2% 17,4%
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
95
% di laureati 2009 che hanno
svolto uno stage post lauream
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
Oltre agli stage vanno considerati i tirocini curriculari previsti obbligatoriamente nei corsi di studio, in
quanto requisito indispensabile per la formazione pratico-professionale richiesta per il conseguimento del
titolo di studi.
Nell’anno 2010 i tirocini obbligatori attivati dall’Ufficio Orientamento al Lavoro sono stati 3.614 di cui:
 265 svolti da studenti iscritti a Master;
 3.349 svolti da studenti iscritti ai CdS delle Facoltà di Scienze Motorie, Medicina e Chirurgia (con
esclusivo riferimento ai CdL delle professioni sanitarie, ad eccezione dei Corsi con sede a Bolzano,
gestiti interamente presso la sede); di Scienze della Formazione (l’Ufficio Orientamento al Lavoro ha
gestito esclusivamente l’attivazione dei tirocini dei CdS in Scienze del Servizio Sociale, in Progettazione ed attuazione di interventi di servizio sociale ad alta complessità mentre i Corsi in Scienze
dell’Educazione, Educatori professionali, Esperti dei processi formativi e in Scienze Psicologiche sono gestite dalla Presidenza della Facoltà di Scienze della Formazione)
L’attivazione di tirocini obbligatori prevede necessariamente un costante raccordo con i Coordinatori di
tirocinio dei Corsi di Studio i quali mantengono un rapporto diretto con i relativi studenti ed individuano le
sedi di tirocinio. In seguito, competente ad occuparsi degli aspetti burocratici è l’Ufficio di Orientamento al
Lavoro.
Sono in totale 7.205 le aziende accreditate presso l’Ateneo di Verona per ospitare studenti e laureati, sia
per stage – curriculari e post lauream – sia per tirocini obbligatori.
4.1.5 Attività di placement dei laureati
L’attività di job placement è un servizio avviato a seguito dell’adesione dell’Ateneo ad AlmaLaurea. Il
servizio è rivolto a laureandi e laureati, nonché alle aziende al fine di agevolarne le esigenze di incontro professionale. I laureati sono tenuti ad inserire, attraverso la compilazione on line di un format, il loro curriculum vitae completato della propria formazione di studi e personale, entrando nella Banca Dati AlmaLaurea.
In questo modo i laureati si rendono visibili alle aziende in cerca di personale qualificato da assumere.
Nel periodo 2004-2010 sono stati inseriti nella Banca Dati AlmaLaurea 21.700 curricula vitae di laureati.
Il servizio di job placement è stato sviluppato attraverso l’adesione al Progetto Fixo promosso dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, in collaborazione con Italia Lavoro S.p.A. Esso offre la
possibilità di effettuare tirocini finalizzati allo sviluppo dell’occupazione e al miglioramento dell’occupabilità. Il Progetto si propone di supportare gli Atenei nello sforzo organizzativo necessario per realizzare
servizi specialistici alle persone ed alle aziende in tema di inserimento lavorativo e per porsi come interlocutore privilegiato nell’intermediazione di lavoro qualificato per neolaureati.
Grazie anche ai risultati ottenuti nella prima fase del Progetto Fixo, a luglio 2009, l’Ateneo si è accreditato ed iscritto all’albo regionale dei soggetti autorizzati ad erogare servizi per il lavoro4. A gennaio 2010
l’Ateneo ha aderito alla seconda fase del Progetto Fixo, le cui linee di azione danno una prima operatività
alle aree di intervento per l’occupabilità dei giovani indicate nel “Piano di azione per l’occupabilità dei giovani attraverso l’integrazione tra apprendimento e lavoro – ITALIA 2020” del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.
Tra le attività di job placement vi è l’organizzazione dei Career Day, realizzati a partire dal 2008 anche
grazie al supporto organizzativo fornito da Emblema srl, società di consulenza specializzata nello sviluppo di
progetti nel campo del placement. Il Career Day, nell’anno 2010, ha visto la partecipazione di 22 importanti
imprese nazionali locali e la partecipazione è stata di circa 1500 studenti/laureati.
4
Con il supporto del Ministero del Lavoro, tramite la propria Agenzia Tecnica Italia Lavoro, è stato costituito un tavolo congiunto Direzione Lavoro della Regione Veneto e Università, per la progettazione comune di politiche rivolte al
target laureati.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
96
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
Infine, per mantenere il contatto con i neolaureati dell'Ateneo, è stata realizzata la Newsletter del placement, con cui si mettono a disposizione mensilmente le informazioni aggiornate sulle opportunità di stage e di inserimento lavorativo e sulle altre iniziative in tema di placement. In una sezione – denominata Vetrina del Placement – vengono pubblicate le offerte di lavoro rivolte a laureati che pervengono all’Ufficio: si
tratta di una segnalazione, con indicazione della struttura o del referente aziendale cui l’interessato può inviare la candidatura. La Newsletter del Placement è inviata alla casella di posta elettronica segnalata dagli
interessati e sulle caselle postali istituzionali degli iscritti all’ultimo anno di corso. Nel 2010 sono stati realizzati 12 numeri.
4.1.6 Servizi on-line
Il “Regolamento di accesso dello Studente alle risorse e ai servizi informativi dell’Ateneo” prevede la
messa a disposizione agli Studenti delle risorse informatiche necessarie per l’attività di studio, di didattica e
di ricerca, nonché dei servizi di:
- assegnazione di un identificatore unico e di una password personale (credenziali elettroniche);
- assegnazione di una casella di Posta Elettronica personale;
- accesso e utilizzo dei Servizi Informatici on-line disponibili;
- accesso e utilizzo della rete informatica dei Laboratori Informatici.
Contestualmente all’offerta di tali risorse e servizi, l’Università si impegna, nello stesso tempo, a garantirne il funzionamento e l’osservanza delle leggi in materia al fine di garantire:
- l’adozione di procedure riservate e corrette per la gestione delle credenziali di autenticazione;
- l’utilizzazione di un sistema di autorizzazione;
- l’adozione di procedure per la custodia di copie di sicurezza, il ripristino della disponibilità dei dati e
dei sistemi;
- l’adozione degli strumenti correnti di sicurezza dei dati e della rete.
Tra i principali servizi on-line e informatici che l’Ateneo mette a disposizione degli Studenti vi sono: i servizi on-line di “front-office” (carriera studenti, iscrizione esami, immatricolazioni, ecc.), il servizio di posta
elettronica, la rassegna stampa, i servizi di didattica in e-learning, il servizio di accesso alla rete mediante
tecnologia Wi-Fi.
Grafico 3
Servizi di
“front-office
on-line”
Casella di
posta elettronica
e-learning
STUDENTE
Rassegna
stampa
Wi-Fi
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
97
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
Tra i servizi di “front-office on-line” a disposizione degli studenti vi sono:
- servizi di carriera studenti Esse3, tramite il quale gli Studenti possono visualizzare on-line lo stato
della propria carriera e accedere al servizio di certificazione e al libretto on-line. Inoltre, il portale
web permette di inviare – sempre on-line – domande alle Segreterie Studenti, senza, quindi, doversi
recare fisicamente agli sportelli delle Segreterie.
- Iscrizione agli esami, sia tramite i terminali self-service presenti in tutte le sedi delle Facoltà, sia attraverso internet;
- Pre-immatricolazioni on-line: nel periodo previsto dal Manifesto degli Studi (fra luglio e ottobre) gli
Studenti sono tenuti a effettuare una prima fase dell’immatricolazione – cosiddetta “preimmatricolazione” – con la quale, tramite una procedura via web, registrano i propri dati personali,
selezionano il Corso di Studio al quale intendono iscriversi, compilano il questionario all’immatricolazione e stampano, infine, la domanda di immatricolazione; dopo aver effettuato il pagamento
della tassa gli Studenti possono poi concludere la fase di immatricolazione presentando la documentazione alle Segreterie Studenti.
- Altri servizi di iscrizione on-line, quali ai corsi elettivi (per il Studenti del Corso di Laurea Magistrale a
ciclo unico in Medicina e Chirurgia) e ai corsi intensivi di Canazei.
- “Spazio stage on-line”, che consiste in un sistema informatico di gestione delle offerte di stage provenienti da aziende, enti, studi professionali e delle domande di stage espresse da studenti e neolaureati.
L’assegnazione della casella di posta elettronica personale dello Studente avviene all’atto dell’immatricolazione, attribuendo ad ogni Studente l’indirizzo e-mail del tipo “[email protected]”
che può essere consultata sulla web mail: https://webmail.stu-denti.univr.it.
Gli Studenti sono invitati a consultare periodicamente la propria casella di posta elettronica istituzionale, perché questo rappresenta il principale canale comunicativo dell’Ateneo nei confronti degli Studenti rispetto a varie informazioni, tra cui:
 l'avvenuta iscrizione ad un appello;
 lo spostamento/annullamento di una prova d'appello;
 la chiusura del processo di verbalizzazione di un esito positivo d'esame;
 le Newsletter periodiche, tramite le quali gli Studenti vengono aggiornati su quanto succede in Ateneo;
 eventuali risposte ad esigenze e difficoltà in merito ai vari servizi on-line.
Nello stesso tempo, gli Studenti vengono invitati a rispettare alcune regole di buona prassi di utilizzo di
tale strumento, come ad esempio, la frequenza nella lettura delle email, scaricare la posta e cancellarla dal
server, l’utilizzo esclusivo per scopi istituzionali legati all’Università.
È attivo sul web dell’Ateneo – con accesso riservato agli utenti della rete interna dell’Ateneo – un servizio di rassegna stampa, in cui viene presentato giornalmente un riepilogo dei principali articoli inerenti
all’Università di Verona e più in generale sul sistema universitario e di ricerca. Sono presenti articoli di quotidiani e riviste sia locali, che nazionali e internazionali, organizzati per testata ed argomento.
Come si è già sottolineato a proposito della Didattica, è presente in Ateneo il servizio “e-learning” di
supporto alla didattica.
Tale servizio consiste nella possibilità di accedere ad un portale, all’interno del quale sono presenti una
serie di funzionalità a supporto della didattica in presenza:
 Community: forum di discussione suddivisi per Ateneo, Facoltà e singolo corso di Laurea consultabili da tutti.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
98
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
Offerta formativa: gli insegnamenti contrassegnati nei siti di facoltà con i simbolo "Online", hanno
un proprio spazio online riservato agli studenti dell’Ateneo dove è possibile scaricare i materiali del
corso e partecipare alle attività collaborative come i test di autovalutazione e la produzione di elaborati.
 Info e News: spazio in cui vengono inserite le principali informazioni in merito ai servizi di didattica
online.
Per accedere al portale, gli Studenti utilizzano le stesse credenziali di accesso agli altri servizi on-line di
Ateneo. Per accedere allo spazio collaborativo e scaricare il materiale didattico, invece, gli Studenti devono
autoiscriversi online all'insegnamento inserendo, eventualmente, la chiave d'accesso qualora fosse stata
prevista dal Docente responsabile dell’insegnamento.
Il servizio di accesso alla rete mediante tecnologia Wi-Fi è stata resa disponibile agli Studenti, ma anche
ai Docenti e al personale tecnico-amministrativo dell'Ateneo, utilizzando le credenziali già in possesso per
l'accesso agli altri servizi dell'Università. Le zone coperte dai servizi di rete Wi-Fi sono presenti in tutti i poli
didattici di Verona (Veronetta, Borgo Roma, Borgo Venezia, Centro storico presso la Facoltà di Giurisprudenza), a San Floriano (Verona) e nei poli di Ala, Rovereto e Vicenza.
La principale modalità di diffusione di tali servizi on-line e informatici è ovviamente la pagina web
dell’Ateneo, all’interno della quale sono presenti diverse sezioni dedicate a tali servizi e al relativo supporto: “Servizi on-line”, “Servizi informatici”, “E-learning di Ateneo”.
L’accesso a tali pagine risulta abbastanza diretto e chiaro, in quanto dalla home page dell’Ateneo, i passaggi per raggiungere tali spazi informativi non sono né complessi, né numerosi.
4.1.7 Servizi per l’internazionalizzazione, la certificazione linguistica e informatica
Al fine di potenziare le opportunità di formazione degli studenti, l’Ateneo persegue da diversi anni alcuni
obiettivi strategici, tra cui: la promozione alla partecipazione a programmi di mobilità studentesca; la sottoscrizione di convenzioni bilaterali per la cooperazione scientifica e culturale con Università europee ed extraeuropee; l’impostazione di nuovi percorsi formativi, rispondenti alle esigenze di integrazione con differenti modelli culturali, che permettano l’attivazione di titoli internazionali congiunti.
I servizi organizzati e gestiti dall’Ufficio Relazioni Internazionali dell’Ateneo possono essere di seguito
riepilogati:
 Sportello informativo rivolto a tutti gli studenti iscritti partecipanti (o interessati a partecipare) a programmi di mobilità internazionale e agli studenti internazionali ospiti dell’Ateneo (servizio di front-office
con apertura al pubblico; assistenza telefonica e on-line);
 Organizzazione di incontri informativi per studenti dell’Ateneo in partenza (Info Days per il Programma
Erasmus ed il Programma Worldwide Study) mirati a fornire tutte le informazioni necessarie per le procedure di registrazione presso le sedi ospitanti ed il riconoscimento degli esami sostenuti all’estero una
volta rientrati a Verona;
 Orientation Weeks: incontri informativi per studenti internazionali Erasmus, Worldwide ed Erasmus
Mundus ospiti dell’Ateneo;
 Assistenza agli studenti in ingresso per l’ottenimento del visto e, una volta arrivati a Verona, del permesso di soggiorno;
 Collaborazione con l'ESU per offrire a tutti gli studenti in ingresso l’accesso al servizio mensa e ai posti
alloggio presso le Residenze Universitarie;
 Supporto per la sistemazione in alloggi privati (tramite la collaborazione con l'International Student
Union) e per la ricerca di strutture di prima accoglienza;
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
99
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
 Collaborazione con il Centro Linguistico di Ateneo per l’organizzazione di Corsi di Lingua e Cultura Italiana (corsi intensivi prima dell'inizio delle lezioni semestrali e corsi durante i semestri);
 Collaborazione con CLA e ESU per la realizzazione dell’International Summer School di lingua e cultura
italiana nel mese di agosto di ogni anno, finalizzata ad aumentare la visibilità dell’Ateneo rispetto alle
realtà accademiche nordeuropee ed extraeuropee con cui esistono accordi di scambio e cooperazione.
Di seguito, nella Tabella 10, si riepilogano le principali attività realizzate nel corso del 2010 ed i relativi
impegni economici. Si precisa che, oltre a tali attività, sono stati finanziati altri progetti di internazionalizzazione grazie a contributi ministeriali. In particolare, nell’ambito del Bando “Azioni Integrate Italia-Spagna”
(A.F. 2010), sono stati finanziati 5 progetti per un totale di € 48.500,00:
Tab. 10 - Programmi Comunitari di mobilità internazionale
A.A. 2009/2010
Università Partner
214
Paesi consorziati
26
Studenti in uscita
301
Studenti in entrata
247
Docenti coordinatori
130
Studenti in uscita Erasmus Placement
6
Finanziamento Regione Veneto
55.629,35
Finanziamento MIUR
190.488,00
Mobilità docenti in uscita e in entrata da impresa
12
Mobilità staff in uscita
12
Fonte: Relazione del Rettore al Rendiconto Consuntivo 2010
Per l’attuazione di progetti di internazionalizzazione l’Ateneo ha stipulato convenzioni con Atenei stranieri per la mobilità studentesca (compresi gli Erasmus). Di seguito si presenta il numero di tali convenzioni
con il trend rispetto agli anni solari precedenti (Tabella 11).
Tab. 11- N. convenzioni con Atenei stranieri per la mobilità studentesca
Anno Solare 2008
Anno Solare 2009
Anno Solare 2010
137
17
28
Fonte: Data Warehouse
Per l’attività di supporto all’insegnamento e all’apprendimento delle lingue straniere, compresa la lingua
italiana per gli stranieri, l’Università di Verona si avvale del supporto del Centro Linguistico di Ateneo (CLA).
Il Grafico 4 evidenzia il trend per Ateneo e singola Facoltà del numero di test linguistici che è necessario
effettuare per conseguire una certificazione linguistica. Come si evince dalla tabella l’andamento di Ateneo
dimostra che per l’anno solare 2010, è migliorata la capacità di ottenere il certificato linguistico rispetto alla
necessità di ripetizione dei rispettivi test. Tale risultato positivo è confermato in particolare dalla Facoltà di
Scienze MM.FF.NN. che ha abbreviato in misura maggiore i tempi di successo anche rispetto agli anni precedenti presi a confronto, oltre alle Facoltà di Lettere e Filosofia, Lingue LL.SS. e Scienze Motorie. I tempi di
ottenimento del certificato linguistico si sono invece allungati per le Facoltà di Medicina e Chirurgia, Giurisprudenza e Scienze della Formazione a pari merito ed Economia.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
100
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
NUCLEO DI VALUTAZIONE
Grafico 4- Trend del livello di ripetizione di test linguistici per
conseguire il certificato linguistico.
3,50
3,00
2,50
2,00
1,50
1,00
Anno Solare 2008
0,50
Anno Solare 2009
0,00
Anno Solare 2010
Fonte: Data Warehouse - dati sui test linguistici effettuati al 09/05/2011
dati su certificazioni linguistiche conseguite al 29/04/2011
Interessante si dimostra anche la percentuale di diffusione dell’ottenimento del certificato linguistico
sugli studenti iscritti (MIUR). Per l’a.a. 2009/10 dal dato illustrato dalla tabella 12 emerge un’elevata percentuale del 155% ovviamente della Facoltà di Lingue LL.SS. Al contrario le percentuali più basse, del 4%, si
registrano per le Facoltà di Giurisprudenza e Medicina e Chirurgia.
Tab. 12 - Percentuale di certificazioni linguistiche sul totale degli iscritti – a.a. 2009/10
Certificazioni linguistiche
conseguite
Numero iscritti
MIUR
% di Certificazioni
conseguite sul totale
degli iscritti
1427
4.545
31%
67
1.773
4%
Lettere e Filosofia
Lingue LL.SS.
1045
4849
3.055
3.136
34%
155%
Medicina e Chirurgia
146
3.894
4%
Scienze della Formazione
502
2.732
18%
524
148
8.708
1.489
946
21.570
35%
16%
40%
Facoltà
Economia
Giurisprudenza
Scienze MM.FF.NN.
Scienze Motorie
Totale
Fonte: Data Warehouse – estrazione del 09/05/2011
Dall’analisi del trend della percentuale di diffusione dell’ottenimento del certificato linguistico sugli studenti iscritti emerge una situazione indubbiamente omogenea tra i risultati di Ateneo e quelli di Facoltà. Tra
questi ultimi si evidenzia un notevole aumento, di trentadue punti percentuali, per la Facoltà di Lingue
LL.SS. rispetto agli anni presi a confronto e di Scienze MM.FF.NN. con uno scarto di quindici punti percentuali. Pressoché invariato rimane il livello delle Facoltà di Giurisprudenza e Medicina e Chirurgia.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
101
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
Grafico 5– Trend di certificazioni linguistiche sul totale degli iscritti – a.a. 2009/10
Ateneo
Sc. Motorie
Sc.MM.FF.NN.
Sc. della Formazione
a.a. 2009/10
Medicina e Chirurgia
a.a. 2008/09
Lingue LL.SS.
a.a. 2007/08
Lettere e Filosofia
Giurisprudenza
Economia
0%
50%
100%
150%
200%
Fonte: nostra elaborazione da estrazione Data Warehouse
Oltre ai corsi di lingua straniera organizzati per gli studenti il CLA organizza, ormai da vent’anni, corsi di
lingua italiana per studenti stranieri. I corsi iniziano tendenzialmente in concomitanza con il lancio del Programma Erasmus, motore principale dell’attivazione e dello sviluppo dei corsi, che registra l’utenza più significativa tra gli studenti stranieri che trascorrono periodi di studio in Italia oltre ad altri programmi di
scambio internazionali (World - Wide Study…). A tale riguardo è in crescita anche il numero di dottorandi,
assegnisti, giovani ricercatori stranieri ospiti dell’Ateneo, studenti stranieri regolarmente iscritti ai vari Corsi
di Laurea, nonché utenti esterni che si rivolgono al CLA per un servizio qualificato. Sono da aggiungere anche studenti stranieri dei Conservatori di Verona e Vicenza, dell’Accademia Cignaroli di Verona e di altri enti
che hanno stipulato apposite convenzioni con il Centro Linguisitico.
I corsi sono semestrali e hanno come obiettivo quello di sviluppare le competenze linguistiche e interculturali degli studenti e agevolare il loro inserimento nel contesto accademico italiano. La loro impostazione
segue i parametri forniti dal Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue - CEFR
(Common European Framework of Reference for Languages) e ogni anno vengono attivati 5 livelli su 6 del
CEFR: da A1 (principiante assoluto) a C1 (avanzato).
A partire dall’agosto 2009, il CLA è diventato referente e sede di esami della CILS - Certificazione di Italiano come Lingua Straniera – Università per Stranieri di Siena, proprio per offrire un servizio completo
all’utenza interna e esterna.
Dalla Tabella 13 che segue emerge che il CLA è in grado di fornire all’83% degli studenti stranieri sul totale degli iscritti presso l’Ateneo di Verona questo tipo di percorso formativo.
Tab. 13 - Percentuale di ore procapite di insegnamento di italiano per iscritto - a.a. 2009/10
Ateneo
Ore
italiano
Iscritti MIUR
stranieri
% di Ore di insegnamento di lingua italiana per studente straniero iscritto
960
1.154
83%
Fonte: Data Warehouse – estrazione del 06/05/2011
Allargando lo spettro dell’indagine con l’analisi del trend (Tabella 14) è possibile desumere che nel corso
di questi anni il numero degli studenti iscritti stranieri è aumentato e, a parità di ore di insegnamento di lingua italiana (960), la percentuale di copertura è chiaramente diminuita, tanto da passare dal 103% di ore
pro capite nell’a.a. 2007/2008 all’83% nell’a.a. 2009/10.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
102
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
NUCLEO DI VALUTAZIONE
Tab. 14 - Trend di ore procapite di insegnamento di italiano per studente straniero
a.a. 2007/2008
Ateneo
Ore
italiano
Iscritti
MIUR
stranieri
(1)
960
936
% di Ore di
insegnamento di
Ore
lingua italiana
italiano
per studente
straniero iscritto
103%
960
a.a. 2008/2009
% di Ore di
Iscritti
insegnamento di
MIUR
lingua italiana
Ore
stranieri
per studente
italiano
(1)
straniero
iscritto
1.061
90%
960
a.a. 2009/2010
Iscritti
MIUR
stranieri
% di Ore di
insegnamento di
lingua italiana
per studente
straniero iscritto
1.154
83%
(1) Dati al 31/05/2011
(2) Dati al 06/05/2011
Fonte: Data Warehouse
Il personale che svolge attività nei corsi è altamente qualificato e vanta un’esperienza pluriennale e il
grado di soddisfazione da parte degli studenti viene monitorato e risulta costante. Il settore di Italiano L2 è
in continua evoluzione e il CLA dell’Ateneo veronese è al passo con gli analoghi centri linguistici italiani e
stranieri sia per le innovazioni a livello didattico sia per la varietà e la qualità dei servizi connessi offerti
(progetto Tandem@CLA, tutoraggio sistematico, iniziative socio-culturali ecc..).
Attualmente il CLA sta potenziando l’attività di promozione dei corsi di Italiano per Stranieri e delle altre
lingue anche a livello di territorio veronese al fine di far conoscere le proprie competenze e potenzialità.
Giova considerare, inoltre, un’ulteriore attività nata nel 2007, dal nome Progetto Tandem@CLA, allo
scopo, da un lato, di valorizzare il percorso tradizionale di apprendimento della lingua attraverso l’esperienza pratica dello scambio linguistico tra due soggetti di madrelingua diversa e, dall’altro, di facilitare
l’inserimento degli studenti stranieri, prevalentemente in mobilità Erasmus, nel contesto universitario e sociale italiano.
Oltre a ciò, il Progetto Tandem si pone come obiettivo la costituzione di un sistema di scambi alla pari,
non solo a livello linguistico, ma anche interculturale, prevedendo la possibilità di abbinamenti “sperimentali atipici”, come verrà spiegato nel seguito.
La prima esperienza, nell’ottobre 2007, ha coinvolto 28 soggetti partecipanti ed è specificamente rivolta
a due sole lingue: il tedesco e il russo. Fin dalla sua fase sperimentale il progetto ha avuto ottimi riscontri,
tanto che lo stesso è stato implementato attraverso numerose e varie attività correlate.
Negli anni il numero dei partecipanti è notevolmente aumentato al punto che nell’a.a. 2008/09 ha visto
realizzati 32 abbinamenti con un totale di 64 partecipanti e l’estensione alle lingue ungherese, arabo e portoghese oltre alle 5 lingue insegnate al CLA.
Il CLA prevede tre tipologie di Progetto Tandem@CLA:
1. Tandem tradizionale: scambio linguistico tra due partner madrelingua (lingua italiana + 5 lingue
straniere insegnate al CLA);
2. Tandem linguistico-interculturale: indirizzato ai partecipanti la cui lingua madre non è insegnata al
CLA o comunque è poco richiesta (polacco, finlandese, svedese, turco…). A questi soggetti viene offerta la possibilità di certificare ad un livello C1 la lingua inglese conosciuta in modo da potersi integrare nel tessuto sociale e culturale dell’Italia e, allo stesso tempo, facendo conoscere la propria
cultura;
3. Tandem atipico-sperimentale: i partecipanti la cui lingua madre non è insegnata al CLA, su precisa
richiesta, possono offrire la propria lingua madre rendendosi disponibili anche a tradurre dall’italiano, con l’aiuto del partner, il “Diario di Apprendimento Tandem”, qualche attività tra le più elementari, nonché presentare l’università e la città di provenienza soprattutto se si tratta della futura
sede di destinazione del partner italiano per attività di studio o di ricerca.
Di seguito il riepilogo anche per anno accademico dei partecipanti al progetto Tandem@CLA:
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
103
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
Tab. 15- Trend dei partecipanti al Progetto Tandem@CLA
ANNO
ACCADEMICO
ISCRITTI
ITALIANI
ISCRITTI
STRANIERI
TOTALE
ISCRITTI
TOTALE
ABBINATI
37
14
51
28
2008/2009
72
32
104
64
2009/2010
136
76
212
148
2010/2011
209
120
329
270
2007/2008
Fonte: CLA – 23/05/2011
Infine, fra i percorsi formativi a favore degli studenti che l’Università prevede di realizzare vi è l’attività
che consente la certificazione informatica.
La cosiddetta European Computer Driving Licence (ECDL), o Patente Europea del Computer, è un documento che certifica la capacità di usare a livello elementare un computer ed alcune sue applicazioni di larga
diffusione. Essa si divide in sette moduli che certificano rispettivamente la conoscenza delle nozioni più
elementari dell'informatica, la capacità di usare a livello elementare con un computer e di gestirne i file, e la
capacità di eseguire semplici operazioni con un elaboratore di testi, un foglio elettronico, una applicazione
per la preparazione di presentazioni, una applicazione per l'uso di basi di dati, ed una applicazione per la
navigazione in rete e la gestione della posta elettronica. Il superamento di quattro moduli su sette è possibile conseguire l'ECDL base. Superati gli esami necessari lo studente può ritirare l'ECDL presso il Dipartimento di Informatica.
L'Università offre ai propri studenti la possibilità di conseguire l'ECDL accollandosi parte delle spese.
Questa opportunità è parte di un progetto più ampio che permette ad ogni studente di seguire corsi di alfabetizzazione informatica sulla base di un syllabus unitario che tiene conto sia degli aspetti culturali dell'Informatica, necessari per saper operare scelte nel futuro sia degli aspetti operativi, necessari per saper usare
i computer moderni. Il possesso dell'ECDL, pur permettendo di conseguire Crediti Formativi Universitari
(CFU), non è obbligatorio ai fini del conseguimento dei titoli di studio.
Nella Tabella 16 è riepilogato per anno solare e per Facoltà il numero delle patenti ECDL rilasciate
dall’Ateneo. Anzitutto emerge palesemente che la Facoltà di Scienze Motorie nei tre anni solari presi in
considerazione non ha conseguito alcuna patente ECDL e Medicina e Chirurgia registra una patente solo
nell’anno solare 2008. Tra gli studenti dell’Ateneo la maggioranza sono quelli della Facoltà di Economia ad
avere conseguito la patente ECDL, anche se con un andamento decrescente negli anni. In generale per tutte
le Facoltà il numero di coloro che hanno conseguito tale patente è in decrescita. Da quanto emerge dalla
tabella sottostante l’apporto maggiore di conseguimenti di patenti ECDL per anno solare è di non facile attribuzione.
Tab. 16 - Trend per Facoltà del numero patenti ECDL rilasciate dall’Ateneo
Anno Solare
2008
Anno Solare
2009
Anno Solare
2010
Economia
20
19
12
Giurisprudenza
2
2
4
Lettere e Filosofia
10
10
5
Lingue e Letterature Straniere
11
10
4
Medicina e Chirurgia
1
-
-
Scienze della Formazione
9
5
1
Scienze Matematiche Fisiche Naturali
3
3
6
Scienze Motorie
-
-
-
Non definita
52
49
56
Totale
108
98
88
Facoltà
Fonte: Data Warehouse
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
104
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
4.1.8 Servizi bibliotecari
Il Sistema bibliotecario d’Ateneo si basa su una gestione centralizzata che fa capo a due Biblioteche:
“A.Frinzi” sita in Veronetta e dedicata al Polo umanistico-economico-giuridico e “E.Meneghetti” di Borgo
Roma che serve le Facoltà e i Dipartimenti del Polo medico-scientifico-tecnologico.
Il Catalogo collettivo delle biblioteche di Ateneo (catalogo OPAC) prevede la possibilità a tutti gli Studenti, Docenti e Personale dell’Ateneo, di accedere con le proprie credenziali – usate per anche altri servizi on
line – al fine di consultare le specifiche e le disponibilità dell’intero patrimonio bibliotecario dell’Ateneo,
che viene di seguito rappresentato, nel suo trend degli ultimi tre anni:
Tab. 17– Risorse bibliografiche disponibili nel Sistema Bibliotecario d’Ateneo
2008
2009
2010
464.686
481.223
494.613
N° periodici cartacei
8.256
8.439
8.612
N° periodici elettronici
16.400
17.721
19.500
N° volumi
I servizi resi dalla Biblioteca centralizzata “A.Frinzi” consistono in:
- Disponibilità di spazi di studio per gli Studenti (480 posti di lettura) con orari di apertura dal lunedì
alla domenica compresa dalle ore 8.15 alle 23.45;
- Prestito locale: il servizio permette la consultazione e il prestito di libri gratuitamente a Studenti,
Docenti e Personale anche esterno, per una durata di 20 giorni rinnovabili, fatta eccezione per i volumi in programma d’esame e per le opere di sola consultazione; gli orari di apertura dell’ufficio addetto al presti locale sono da lunedì a venerdì dalle ore 8.15 alle ore 19.30 e il sabato dalle ore 8.15
alle 13.30;
- Prestito interbibliotecario: il servizio di “borrowing” è a pagamento e aperto a tutti, ma solo a fini di
ricerca, e fornisce documenti in prestito o in riproduzione posseduti da biblioteche ed enti culturali
italiani e stranieri; il servizio “lending”, invece, permette di fornire prestiti e riproduzioni del materiale bibliografico posseduto dalla Biblioteca Frinzi a Biblioteche ed Enti culturali italiani e stranieri;
- Servizio di reference, informazioni bibliografiche e consultazione banche dati: viene messa a disposizione a chi debba effettuare ricerche per motivi di studio, la seguente strumentazione:
 6 computer per la fruizione di documenti in loco (cd-rom, dvd-rom) o in rete di Ateneo;
 2 lettori per microfilm e microfiche, con possibilità di salvare in formato digitale;
-
 1 televisore per la visione di documenti in VHS.
Tale strumentazione permette di effettuare delle ricerche, sia in autonomia, sia tramite l’aiuto del
personale della Biblioteca sempre presente nella sala consultazione.
Proposte di acquisto: il servizio permette di chiedere l’acquisto di monografie o di sottoscrizione di
abbonamento a periodici (cartacei o elettronici) o a banche dati, purché di supporto alle attività
combinate di didattica e ricerca e non già presenti nel catalogo.
La Biblioteca “E.Meneghetti” dispone di un numero di postazioni di lettura di 296; i servizi resi, oltre a
quelli di prestito – sia locale che interbibliotecario – e di consultazione, prevedono anche la disponibilità di
un’aula multimediale dove poter effettuare ricerche bibliografiche, un servizio di noleggio armadietti, un
servizio di prestito di libri ai degenti dell’ospedale.
Anche nel caso della Biblioteca “E. Meneghetti” è prevista l’apertura serale (dalle 19.50 alle 23.30) e nei
week-end (il sabato dalle 13 alle 20 e la domenica dalle 9 alle 20.00), ma limitatamente ad un’aula con 46
postazioni; questo per favorire lo studio individuale degli utenti anche negli orari di chiusura della Struttura.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
105
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
Entrambe le Biblioteche, inoltre, offrono frequentemente dei corsi per illustrare i servizi della Biblioteca
e per l’utilizzo delle più importanti banche dati (ad esempio, nell’ambito biomedico-scientifico della banca
dati PubMed).
Inoltre, spesso le due Biblioteche centralizzate offrono lo spazio per incontri e approfondimenti culturali.
Altre Biblioteche – a livello dipartimentale o di Facoltà – sono dislocate in tutte le sedi universitarie
dell’Ateneo. Sono, infatti, 23 le Biblioteche – ciascuna delle quali con un numero di posti lettura superiore a
10 – presenti in Ateneo al 31 dicembre 2010.
Il grado di utilizzo del più rilevante servizio bibliotecario, ovverosia il prestito, viene di seguito rappresentato tramite il rapporto fra numero di prestiti registrati nel corso dell’anno accademico e il numero di
iscritti nello stesso anno accademico. Il trend, di seguito rappresentato, dimostra come l’accesso al prestito
sia cresciuto nel tempo e proporzionalmente di più rispetto anche al numero di studenti: il numero di prestiti pro-capite passa infatti da 1,3 dell’a.a. 2007/08 a 1,6 dell’a.a. 2009/10.
Tab. 18 – Numero di prestiti pro-capite – trend a.a. 2007/08 – 2009/10
A.A. 2007/08
Ateneo
A.A. 2008/09
Numero di
prestiti
Iscritti (1)
Rapporto
prestiti/
iscritti
27.179
21.119
1,3
Numero di
prestiti
32.388
A.A. 2009/10
Iscritti (1)
Rapporto
prestiti/
iscritti
Numero di
prestiti (2)
Iscritti (3)
Rapporto
prestiti/
iscritti
21.472
1,5
34.148
21.570
1,6
Fonte: Estrazione DWH: (1) Dati al 31/05/2011; (2) Dati al 26/05/2011; (3) Dati al 05/05/2011
4.1.9 Servizi per studenti disabili
Il Centro Servizi per Studenti Disabili (CSSD) è nato nel 2000 e divenuto Centro di Ateneo a partire dal 1°
gennaio 2008, al fine di supportare tutti gli Studenti iscritti con un’accertata invalidità permanente, in conseguenza della quale sia preclusa – totalmente o in parte – la possibilità di partecipare alla vita universitaria
in modo autonomo.
Il Centro è composto da due unità di personale tecnico-amministrativo di ruolo e si avvale della collaborazione anche di Tutor specializzati a contratto, studenti “150 ore” e volontari, fra cui vi sono anche alcuni
Studenti disabili. Tale staff opera sotto la guida del Delegato del Rettore per le problematiche connesse
all’handicap.
Gli Studenti diversamente abili sono in numero sempre crescente negli ultimi anni, attestandosi attualmente intorno ai 270 Studenti. Si specifica, però, che non tutti si avvalgono costantemente dei servizi del
Centro, sia per scelta sia per mancanza di necessità ovvero anche per scarsa presenza all’Università.
I servizi erogati dal Centro Disabili sono:
 accompagnamento a lezione, a ricevimento, presso le segreterie;
 servizio di interpretariato per studenti non udenti;
 tutorato specializzato per l’integrazione allo studio universitario;
 aiuto nel contatto con i Docenti per personalizzare le modalità di esame;
 assistenza durante l’espletamento delle prove d’esame in ingresso e in itinere;
 aiuto nell’espletamento di attività burocratiche all’ingresso e in itinere;
 trattamento materiale didattico; digitalizzazione testi e conversione in braille;
 reperimento di materiali didattici, contatto coi Docenti per gli Studenti in sede e a distanza.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
106
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 supporto alla mobilità internazionale degli Studenti disabili e partecipazione con Tutor ai corsi estivi intensivi;
 messa a disposizione di attrezzature tecniche e informatiche specifiche (ausili vari, sintesi vocali, videoingranditori etc.)
 selezione e adattamento di stage e tirocini formativi;
 programmazione di corsi di informatica per persone ipovedenti e non vedenti;
 aiuto nell’inserimento lavorativo dei laureati disabili;
 consultazione e prestito di materiali sulla disabilità e sostegno per lo svolgimento delle ricerche di tesi,
con particolare riguardo a quelle relative a discipline psicopedagogiche.
Inoltre, vengono offerti dal Centro momenti di ascolto e orientamento con il singolo Studente che ne
faccia richiesta, nonché di confronto in gruppo per promuovere momenti di sensibilizzazione che hanno per
oggetto l’analisi e la conoscenza di problematiche legate a realtà di disagio.
Nel corso dell’anno 2010, con l’Ufficio Scolastico di Verona – Interventi Educativi, è stato attivato un Tavolo di Lavoro per definire un “Accordo di Programma per l’integrazione-inclusione scolastica e sociale degli
studenti con disabilità”, che, però, verrà ufficializzato nel corso del 2011.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
107
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4.2 Rilevazione degli interventi per il diritto allo studio
4.2.1 Borse di studio
La contribuzione richiesta agli Studenti universitari nell’a.a. 2010/11 prevede i seguenti importi:
- Tassa di iscrizione (€ 190)
- Tassa regionale per il diritto allo studio (€ 107)
- Premio assicurazione infortuni (€ 3,50) e Imposta di bollo assolta in modo virtuale (€ 14,62)
- Contributi studenteschi graduati in relazione ai Gruppi di Facoltà/Corsi di Studio di iscrizione ed alle
condizioni economiche del nucleo familiare determinate sulla base dell’Indicatore della Situazione
Economica Equivalente (ISEE), come di seguito illustrato:
Tab. 19 – Composizione contribuzione studentesca (a.a. 2010/11)
Fascia 1 ISEE
da € 0,00 fino ad € 19.287,04
Contributi Studenteschi
Fascia 2 ISEE
da € 19.287,04fino ad €
55.000,00
Fascia 3 ISEE
superiore a € 55.000,00 o per
mancata presentazione dell’ISEE
Gruppo A
da € 100,00 fino a € 719,64
da € 719,65 fino a € 1.002,48
€ 1.184,76
Gruppo B
da € 100,00 fino a € 1.111,77
da € 1.111,78 fino a € 1.542,62
€ 1.596,85
Gruppo B1
da € 100,00 fino a € 755,64
da € 755,65 fino a € 1.072,66
€ 1.236,27
Gruppo C*
da € 100,00 fino a € 1.556,27
da € 1.556,28 fino a € 2.159,45
€ 2.214,98
NOTA:
Gruppo A: Corsi di Studio della Facoltà di Economia, Giurisprudenza, Lettere e Filosofia, Lingue e LL.SS., Scienze della Formazione
Gruppo B: Corsi di Studio della Facoltà di Scienze MM.FF.NN. e di Scienze Motorie, Corso di Laurea specialistica/magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia.
Gruppo B1: Corsi di studio delle Professioni Sanitarie della Facoltà di Medicina e Chirurgia
Gruppo C: Corsi di Laurea specialistica/magistrale a ciclo unico in Odontoiatria e Protesi Dentaria
* Gli studenti dell’ultimo triennio sono tenuti a versare un premio suppletivo per responsabilità civile di € 200,00 in concomitanza con il pagamento della 1° rata (L. 20/03/1984 n° 47).
Fonte: delibera CdA del 28/05/2010
Le borse di studio regionali – gestite dall’Ateneo in nome e per conto della Regione Veneto – vengono
erogate in base al “Piano annuale degli interventi di attuazione del Diritto allo Studio Universitario” approvato ogni anno dalla Giunta Regionale.
Per l’a.a. 2010/11 le modalità di definizione delle graduatorie per la concessione dei benefici segue i seguenti orientamenti della Regione Veneto:
a) per gli iscritti per la prima volta al primo anno di tutti i corsi, deve essere approvata un'unica graduatoria degli idonei, senza alcuna differenziazione tra corsi, definita in ordine crescente sulla base
dell'Indicatore della situazione economica equivalente;
b) per gli studenti iscritti agli anni successivi al primo di tutti i corsi devono essere approvate graduatorie
di merito, sulla base dei criteri di cui all'art. 5, sulla base di metodologie che, tenendo conto del numero di crediti e delle votazioni conseguite, permettano di rendere confrontabili i parametri di merito individuale degli studenti; nell’impossibilità di utilizzare tali metodi, è individuato un numero minimo di benefici per ciascuna classe e per ciascun anno di corso, al fine di assicurare un’equilibrata
distribuzione dei benefici; in caso di parità di merito la posizione in graduatoria è determinata con riferimento alla condizione economica.
L’Ateneo di Verona, eseguendo tali disposizioni, ha attivato conseguentemente le procedure di raccolta,
selezione e destinazione dei beneficiari di borse di studio. L’esito, riepilogato nella successiva tabella e rap- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
108
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presentativo degli ultimi tre anni accademici, dimostra come il 100% degli studenti risultanti idonei hanno
potuto beneficiare della borsa di studio regionale.
Tab. 20 – Esito bandi di concorso per borse di studio regionali (a.a. 2008/09 – 2009/10 - 2010/11)
a.a. 2008/09
a.a. 2009/10
a.a. 2010/11
2.675
2.590
2.994
1.775
1.775
1.764
1.764
1.890
1.890
Studenti che hanno presentato domanda per
l’ottenimento della borsa di studio regionale
Studenti idonei
Studenti beneficiari di borsa di studio
Fonte: Relazione del Rettore al Rendiconto Consuntivo anno 2010
Si riportano nel seguito gli importi delle borse di studio erogate e il relativo numero di Studenti (sia di
CdS, sia di Corsi post lauream) che ne hanno beneficiato nell’a.a. 2008/09 e nell’a.a. 2009/10 ( in quanto
per l’a.a. 2010/11 non sono ancora state liquidate tutte le rate della borsa di studio). Occorre sottolineare
come vi siano ulteriori interventi tesi ad esonerare – in parte o totalmente – gli Studenti dal pagamento delle tasse e dei contribuiti, quali:
- Esonero totale dalla tassa di iscrizione, dalla tassa regionale per il diritto allo studio e dai contributi
studenteschi a favore di studenti idonei alla borsa di studio regionale;
- Integrazione della borsa di studio (pari alla metà di quella ottenuta nell’anno accademico precedente) per coloro che nell’anno accademico in oggetto hanno conseguito il titolo di studio di laurea e
laurea specialistica/magistrale entro la durata prevista dai rispettivi ordinamenti didattici;
- Incentivi (pari a € 400 l’uno) per gli studenti che si iscrivono per la prima volta al sistema universitario e che si sono diplomati nello stesso anno dell’immatricolazione con voto pari a 100/100 (se italiani) o tra 90 e 100/100 (se cittadini stranieri);
- Incentivi (pari a € 400 l’uno) per gli studenti iscritti al 1° anno di CdL o CdLMCU, impegnati a tempo
pieno, che abbiano raggiunto almeno 50 CFU entro la sessione autunnale dello stesso anno;
- Rimborso della tassa di iscrizione per studenti laureati nei termini;
- Esonero totale dalla tassa di iscrizione e dai contributi universitari per gli studenti con disabilità pari
o superiore al 66% e riduzione dei contributi studenteschi per gli studenti con disabilità tra il 50% e il
65% (contributi della prima rata pari a € 200 ed esenzione della seconda rata);
- Esonero totale ex art.30 L.118/71 rispetto ai «mutilati ed invalidi civili che appartengono a famiglie
di disagiata condizione economica e che abbiano subìto una diminuzione superiore ai due terzi della
capacità lavorativa ed ai figli dei beneficiari della pensione di inabilità»
Tab. 21 – Importi complessivi erogati per borse di studio, esenzioni, rimborsi (a.a. 2008/09 – 2009/10)
a.a. 2009/10
a.a. 2008/09
n° studenti
n° studenti
Tipologia erogazione
Erogazione borse di studio
Esonero totale da tassa di iscrizione, tassa regionale per il
diritto allo studio e dai contributi studenteschi a favore di
studenti idonei alla borsa di studio regionale
Integrazione della borsa per laureati nei termini
Incentivo per merito alle matricole italiane e straniere
sulla base del voto di maturità
Incentivo di operosità
Rimborsi tasse iscrizione per laureati nei termini
Interventi per studenti diversamente abili (percentuale
superiore al 66%)
Interventi per studenti diversamente abili (percentuale
fra il 50% e il 65%)
Esoneri totali ex art.30 L.118/71
Totale
4.406.622,82
1.775
4.135.405,51
1.764
2.592.421,31
1.775
2.691.891,72
1.764
250.880,65
257
n.d.
n.d.
104.400,00
261
95.600,00
239
393.560,05
281.354,31
1.183
1.608
460.000,00
285.000,00
1.152
1.500
163.184,36
120
n.d.
n.d.
27.737,75
34
n.d.
n.d.
37.275,00
8.257.436,25
25
7.038
37.022,50
7.704.919,73
24
6.443
Fonte: Relazione del Rettore al Rendiconto Consuntivo anno 2010
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
109
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4.2.2 Alloggi
L'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario (ESU – ARDSU) mette a disposizione 270 posti
letto per gli Studenti iscritti all’Università di Verona nei pressi dei vari Istituti Universitari.
Il servizio abitativo è concesso per il periodo ottobre-luglio e si svolge tramite l’assegnazione sulla base
di concorso, a cui possono partecipare sia gli studenti "fuori sede" iscritti agli anni successivi sia coloro che
si stanno iscrivendo al primo anno e in possesso dei requisiti di reddito e merito, beneficiari di borsa di studio.
Ha diritto all'assegnazione del posto lo studente che:
 sia residente in località distante oltre 80 km (o con tempi di percorrenza dei mezzi di trasporto pubblici di oltre 80') dalla sede universitaria (fanno eccezione gli studenti diversamente abili, per i quali
non è richiesto il requisito di “fuori sede”);
 sia in possesso dei requisiti di merito stabiliti dall'Università di Verona;
 sia in possesso dei requisiti di reddito che sono fissati ogni anno dalla Regione del Veneto.
Le tariffe mensili previste per gli Studenti beneficiari di borsa variano da € 130 per una camera singola, €
104 per una doppia e € 81 per una tripla.
Nel caso in cui, le domande degli Studenti in possesso dei requisiti di reddito e di merito fossero inferiori
ai posti letto a disposizione, l’ESU provvede all’assegnazione dei posti in surplus a Studenti, che non rientrano nei suddetti requisiti, a prezzo intero, cioè a € 181 per una singola, € 155 per una doppia e € 103 per
una tripla.
Le strutture abitative sono così dislocate tra i diversi poli didattici:
Tab. 22 – Alloggi ESU a disposizione degli Studenti
Polo
Veronetta (Polo Economico-umanistico)
Cittadella della Scienze e della Tecnologia – Borgo Roma
Ubicazione
Via Nicola Mazza, 5
Via San Vitale, 9
Vicolo Campofiore, 2
Via Seminario, 12
Piazzale L. A. Scuro, 12
Via B. Giuliari, 2
Totale
Posti letto
52
39
48
55
79
18
291
Fonte: Sito web ESU
Occorre sottolineare, inoltre, che l’Università dispone di una propria Foresteria, ubicata nei pressi degli
Istituti Biologici di Verona (Borgo Roma), con 8 posti letto.
4.2.3 Prestiti d’onore
Le iniziative di agevolazioni al credito per gli Studenti Universitari sono attualmente limitate a due tipologie: l’iniziativa “Diamogli Credito” promossa dal Ministero per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive e
l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) e quella di “Unicredit ah Honorem” siglata da una convenzione fra
l’Università di Verona e Unicredit Banca S.p.A.
Riguardo alla prima iniziativa -"Diamogli credito" - il 19 dicembre 2007, l'ABI e il Dipartimento per le politiche giovanili e le attività sportive presso la Presidenza del Consiglio dei ministri hanno siglato un Protocollo d'intesa finalizzato a favorire l'accesso al credito agli studenti universitari, per sostenere le spese connesse alla propria formazione.
L'iniziativa prevede un importo massimo disponibile per ciascun studente pari a € 6.000.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
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Ne possono beneficiare gli Studenti iscritti all’Università, con età compresa tra i 18 e i 35 anni di qualunque nazionalità, purché residenti in Italia, e che corrispondano a determinati requisiti di merito, ovverosia:
- gli studenti del 1° anno devono aver conseguito il diploma di maturità con una votazione pari ad almeno l’80% de punteggio massimo previsto;
- gli Studenti iscritti ad un anno successivo al primo devono aver conseguito almeno i 2/3 dei crediti
previsti per l’anno accademico precedente, con una media di almeno 24/30;
- gli Studenti di Master e di Corsi Post Lauream devono aver conseguito il titolo di accesso necessario
(Laurea triennale, specialistica/magistrale o a ciclo unico) con una votazione pari ad almeno il 90%
del punteggio massimo previsto.
Il finanziamento può essere finalizzato ai seguenti fini:
- pagare tasse e contributi universitari (fino ad un massimo di € 2.000,00),
- partecipare a un programma comunitario Erasmus (fino ad un massimo di € 6.000,00),
- iscriversi a un master post-universitario (fino ad un massimo di € 6.000,00),
- pagare le spese connesse alla locazione per i fuori sede (deposito cauzionale e/o spese d’intermediazione immobiliare) (fino ad un massimo di € 3.000,00).
Nell’eventualità lo Studente non riuscisse a rimborsare il prestito, per tre mesi dalla scadenza
dell’eventuale ultima rata insoluta, non ci saranno altre conseguenze oltre all’addebito degli interessi di
mora. Dopo un primo sollecito, lo studente avrà ulteriori 60 giorni di tempo. Alla fine di questo periodo di
cinque mesi, se risultasse ancora inadempiente, potranno essere avviate le procedure per il recupero del
credito, con la relativa iscrizione dell’inadempiente alla Centrale rischi (registro insolventi).
Dal 16 dicembre 2010 è stata interrotta l'operazione di rilascio dei PIN per accedere all'iniziativa ministeriale "Diamogli Credito", pertanto, ad oggi tale progetto non risulta più attivo.
L’Università di Verona e l’ESU-ARDSU di Verona hanno siglato un accordo – in data 10/06/2008 – con
UniCredit Banca ed UniCredit Consumer Financing Bank per dare la possibilità agli Studenti universitari di
accedere ai prestiti fiduciari “UniCredit ad honorem”.
Il prestito fiduciario è pensato per consentire a chi affronta un percorso di alta formazione professionale, scientifica e culturale di ottenere da UniCredit Banca un’apertura di credito a condizioni vantaggiose, assumendo l’impegno di restituire, grazie alla posizione professionale e sociale che gli studi gli consentiranno,
le somme ottenute.
Le condizioni per poter fruire di UniCredit ad honorem, consistono nell’apertura di un conto corrente
Genius Club con canone scontato del 70% (3 euro al mese), sul quale viene concesso uno scoperto di conto
corrente che consente di prelevare denaro anche senza aver mai fatto alcun versamento. All'atto dell'apertura dello scoperto lo Studente deve scegliere il tasso fisso o il tasso variabile per il calcolo degli interessi.
Poi potrà prelevare di volta in volta il necessario o effettuare versamenti occasionali, riducendo così il debito.
Questo periodo - cosiddetto “di fruizione” – dura da un minimo di un anno ad un massimo di tre ed è legato alla durata del periodo di studi. Al termine del periodo di fruizione, l'ammontare che lo Studente avrà
effettivamente utilizzato insieme agli interessi maturati costituirà l'importo del prestito d’onore da restituire. Lo Studente dovrà, quindi, scegliere nuovamente la tipologia di tasso (fisso o variabile), la durata del periodo di grazia (periodo nel quale non è tenuto ancora a restituire le rate) e la durata del periodo di rimborso (fino ad un massimo di 17 anni, comprensivo del "periodo di grazia").
I requisiti richiesti per accedere al prestito fiduciario sono i seguenti:
 Requisiti generali: viene richiesta la cittadinanza e la residenza in Italia e l’iscrizione ad uno dei seguenti corsi di studio dell'Università:
Corso di laurea 1° livello (limitatamente al terzo anno) anche part-time (solo sesto anno);
Corsi di laurea specialistica, anche part-time (terzo e quarto anno);
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
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
Corsi di laurea specialistica/magistrale a ciclo unico limitatamente agi ultimi 3 anni di corso (Medicina e Chirurgia Odontoiatrica e Protesi Dentaria, Giurisprudenza);
Master Universitari di I e II livello;
Dottorati di ricerca;
Scuole di specializzazione.
Requisiti di merito: come da seguente tabella.
Tab. 23 – Requisiti di merito per l’accesso ai Prestiti Fiduciari UniCredit
Corsi e anni di iscrizione
Corso di laurea 1° livello:
Per gli studenti iscritti al 3° anno
Requisiti di merito
essere stato in corso negli anni precedenti
conseguimento di almeno 80 crediti entro il 30 settembre.
Corsi di laurea specialistica/magistrale
Per gli studenti iscritti al 1° anno
conseguimento in corso della laurea
(triennale nuovo ordinamento o vecchio
ordinamento) entro i termini di scadenza
dell'avviso del bando.
conseguimento in corso della laurea
(triennale nuovo ordinamento o vecchio
ordinamento)
conseguimento di ulteriori 30 crediti rispetto a quelli già eventualmente riconoPer gli studenti iscritti al 2° anno
sciuti al momento dell'iscrizione, conseguiti entro il 30 settembre.
Corsi di laurea specialistica a ciclo unico della durata di 5 anni ( Odontoiatria e protesi dentaria, Giurisprudenza).
Per gli studenti regolarmente iscritti al 3°
essere stato in corso negli anni prece- conseguimento di almeno 80 CFU entro il
anno
denti
30 settembre
Per gli studenti regolarmente iscritti al 4°
essere stato in corso negli anni prece- conseguimento di almeno 120 CFU entro
anno
denti
il 30 settembre
Per gli studenti regolarmente iscritti al 5°
essere stato in corso negli anni prece- conseguimento di almeno 160 CFU entro
anno
denti
il 30 settembre
Corsi di laurea specialistica a ciclo unico della durata di 6 anni( Medicina e Chirurgia).
Per gli studenti regolarmente iscritti al 4°
essere stato in corso negli anni prece- conseguimento di almeno 120 crediti enanno
denti
tro il 30 settembre
Per gli studenti regolarmente iscritti al 5°
essere stato in corso negli anni prece- conseguimento di almeno 160 crediti enanno
denti
tro il 30 settembre
Per gli studenti regolarmente iscritti al 6°
essere stato in corso negli anni prece- conseguimento di almeno 200 crediti enanno
denti
tro il 30 settembre
Dottorati di ricerca, master di I° e II° livello, scuole di specializzazione dell'area medica e sanitaria.
Tutti gli iscritti
Regolare iscrizione al corso
Requisiti di merito per gli studenti part-time.
Corsi di laurea di I livello
Per gli studenti regolarmente iscritti al 6°
essere stato in corso negli anni prece- conseguimento di almeno 100 crediti enanno
denti
tro il 30 settembre
Corsi di laurea specialistica/magistrale
conseguimento, entro i termini della du- e di ulteriori 30 crediti rispetto a quelli
rata normale del corso, della laurea ( già eventualmente riconosciuti al moPer gli studenti iscritti al 3°anno
triennale nuovo ordinamento o vecchio mento dell'iscrizione conseguiti entro il
ordinamento)
30 settembre
conseguimento, entro i termini della du- e di ulteriori 60 crediti rispetto a quelli
rata normale del corso, della laurea già eventualmente riconosciuti al moPer gli studenti iscritti al 4° anno
(triennale nuovo ordinamento o vecchio mento dell'iscrizione, conseguiti entro il
ordinamento)
30 settembre.
La messa a disposizione delle somme avviene in tranches semestrali di euro 5.000,00, ad eccezione dei
master, per i quali la messa a disposizione può avvenire in un'unica soluzione.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
112
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Il grado di adesione a tali iniziative nel corso del 2010 è risultato pari a 8 Studenti che hanno beneficiato
del prestito nell’ambito dell’iniziativa “Diamogli credito”, mentre 4 Studenti hanno avuto accesso al prestito fiduciario “UniCredit ad honorem”.
4.2.4 Attività a tempo parziale
In base alle disposizioni previste dal “Regolamento per gli studenti impegnati a tempo parziale” gli Studenti possono optare per l’iscrizione “part-time” – a quei Corsi di Studio che prevedono tale possibilità –
qualora, per giustificate ragioni di lavoro, familiari, di salute o altri validi motivi non possano frequentare
con continuità le lezioni.
Relativamente all’a.a. 2009/10 i Corsi di Studio, per i quali trova applicazione la possibilità di iscrizione
“part-time”, sono tutti quelli presenti nel Manifesto degli Studi ad eccezione di: CdLS di Programmazione e
gestione dei servizi formativi e di Scienze Pedagogiche – entrambi della Facoltà di Scienze della Formazione
– nonché tutti i CdS della Facoltà di Medicina e Chirurgia (tranne i CdS di Infermieristica, Fisioterapia e
Scienze infermieristiche ed ostetriche, per i quali corsi è prevista la possibilità di iscrizione “part-time”, anche se limitatamente ad un numero di richieste ovvero solo per semestri).
Inoltre, il regime di Studente “part-time” non è previsto per il CdS con un ordinamento ante DM 509/99
e DM 270/04.
Lo Studente che si iscrive a tempo parziale è tenuto a versare le tasse regionali e di iscrizione e il premio
assicurativo, ma solo il 50% della quota di contributi previsti per gli Studenti iscritti al medesimo corso a
tempo pieno.
All’atto dell’iscrizione lo Studente, inoltre, è tenuto a concordare un percorso formativo, all’interno del
quale prevedere un numero di crediti annui conseguibili compreso fra 20 e 40 CFU. L’organizzazione didattica del part-time, rispetto a quella tradizionale, viene definita autonomamente dalle singole Facoltà.
Gli iscritti “part-time” rispetto al totale di iscritti vede una percentuale pari al 3,03% nell’a.a. 2009/10, in
continua crescita rispetto agli anni precedenti. Si precisa, però, che il totale degli iscritti non rappresenta il
totale di potenziali iscritti “part-time” in quanto vengono considerati anche quelli iscritti a CdS per i quali
non è prevista tale possibilità di regime “part-time”, come ad esempio a Medicina e Chirurgia.
Tab. 24 – Percentuale di iscritti “part time” – a.a. 2009/10- 2008/09 – 2007/08
a.a. 2009/10
Facoltà
Economia
Giurisprudenza
Lettere e filosofia
Lingue e Letterature Straniere
Medicina e Chirurgia
Scienze della formazione
Scienze Matematiche Fisiche e Naturali
Scienze motorie
Totale complessivo
Iscritti
“part time”
149
45
144
66
8
136
21
13
582
%
Iscritti
“part time”
4.545
3,28%
1.773
2,54%
3.055
4,71%
3.136
2,10%
3.894
0,21%
2.732
4,98%
1.489
1,41%
946
1,37%
21.570
2,70%
a.a. 2008/09
a.a. 2007/08
%
“part time”
3,35%
1,97%
4,18%
2,17%
0,08%
5,38%
0,63%
0,86%
2,60%
%
“part time”
3,18%
0,62%
2,47%
1,26%
0,08%
3,45%
0,74%
0,72%
1,86%
Fonte: DWH – estrazione dell’ 08/06/2011
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
113
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4.2.5 Altri servizi
Un’interessante opportunità che l’Ateneo offre agli Studenti consiste nello svolgimento di collaborazioni
di natura lavorativa degli stessi nell’ambito di attività connesse ai servizi resi dall’Ateneo; si tratta delle cosiddette forme di collaborazione “150 ore”, nome che si deve alla durata massima annuale di tali contratti
lavorativi.
Tale opportunità è prevista dallo Statuto dell’Ateneo e dal “Regolamento per le attività a tempo parziale
degli studenti dell’Università di Verona”, ma ancor prima dalla Legge n°390 del 2 dicembre 1991.
Le attività per le quali sono previste forme di collaborazione degli Studenti sono:
- Supporto al funzionamento del sistema bibliotecario d’Ateneo;
- Assistenza nei laboratori didattici, linguistici, nelle aule informatiche e multimediali;
- Assistenza nel funzionamento dei servizi delle segreterie degli studenti ed il settore borse di studio
ed esonero tasse;
- Collaborazione nei progetti di orientamento, tutoraggio e attività dirette alla promozione del diritto
allo studio;
- Collaborazione nel servizio di accoglimento e assistenza degli studenti, docenti, delegati nell’ambito
dei programmi di scambio nazionale ed internazionale;
- Assistenza a studenti disabili;
- Ogni altra forma di collaborazione utile all’Università, previo parere del Senato Accademico.
Gli Studenti che possono prestare tali forme di collaborazione devono risultare idonei a seguito di una
selezione riguardante requisiti di iscrizione ad anni successivi al primo (per il CdL e CdLMCU) ed entro il
primo anno fuori corso (CdL, CdLMCU e CdLM), nonché requisiti di merito, inerenti a soglie di CFU che gli
Studenti devono aver acquisito.
Il compenso corrisposto forfettariamente agli Studenti è di € 8,00 l’ora esenti da imposizione fiscale.
Negli a.a. 2008/09 e 2009/10 le collaborazioni “150 ore” e i relativi importi totali sono di seguito rappresentati.
Tab. 25 – Studenti “150 ore” e importi totali – a.a. 2008/09 e 2009/10
a.a. 2008/09
a.a. 2009/10
N° collaborazioni attivate
Importo totale
719
530
€ 862.800
€ 636.000
Fonte: Relazione del Rettore al Rendiconto Consuntivo 2010
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
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4.3 Rilevazione di attività di valutazione dei servizi complementari e diritto allo studio
4.3.1 Attività di valutazione interna
Nell’ambito delle attività promosse internamente all’Ateneo al fine di monitorare e valutare i servizi rivolti agli Studenti e gli interventi di diritto allo studio – esposti nel presente capitolo – si possono annoverare le seguenti iniziative:
 riguardo all’orientamento allo studio: viene somministrato un questionario di gradimento a tutti gli
Studenti delle scuole superiori che aderiscono al progetto Tandem. Tale iniziativa, promossa da coloro
che gestiscono il progetto Tandem (Delegato del Rettore per l’orientamento e l’Ufficio Orientamento
agli studi), prevede la compilazione – su base volontaria – degli Studenti che hanno frequentato un insegnamento Tandem di un questionario teso ad indagare:
- il grado di utilizzo e soddisfazione del sito web dedicato al progetto Tandem:
- le motivazioni che hanno spinto lo Studente a partecipare al progetto;
- la soddisfazione e l’interesse rispetto sia alle lezioni in Ateneo tenute da Docenti universitari sia a
quelle tenute da Docenti scolastici presso gli Istituti superiori;
- alcune informazioni generali – quali il grado di frequenza alle lezioni – e il giudizio rispetto
all’organizzazione delle lezioni in Ateneo;
- il grado di interazione e di soddisfazione rispetto al Docente Universitario;
- un giudizio complessivo della personale esperienza;
- l’eventuale scelta da parte dello Studente di iscriversi ad un corso universitario a Verona e il relativo
grado di influenza avuto dalla partecipazione al progetto Tandem.
Sui 3.000 Studenti partecipanti al progetto nell’a.a. 2009/10 le adesioni al questionario sono state circa
1.500, raggiungendo, quindi, una buona percentuale di copertura dell’indagine.
Gli esiti dell’indagine non sono stati valutati dagli Organi di governo o di controllo dell’Ateneo; sono stati, però, oggetto di analisi in occasione della riunione plenaria – tenutasi in data 12 ottobre 2010 – in
presenza di Dirigenti scolastici, Docenti referenti per l’orientamento e altri Docenti coinvolti nel Progetto, nonché l’Ufficio Orientamento. L’analisi dei dati e la riflessione che ne è scaturita ha suggerito, hanno
fatto emergere alcuni aspetti migliorabili, fra i quali la necessità di rivedere l’architettura del sito dedicato al progetto Tandem.

In merito ai servizi di internazionalizzazione si segnala l’iniziativa – promossa internamente all’Ateneo di somministrazione di un questionario di gradimento agli Studenti Erasmus incoming, nel quale vengono chiesti le seguenti informazioni e giudizi:
- Dati e riferimenti personali (nominativo, periodo di studio, Facoltà frequentata, Paese di provenienza, livello di conoscenza della lingua italiana)
- Servizi di informazioni e accoglienza ricevuti prima e dopo l’arrivo presso l’Ateneo di Verona e il grado di soddisfazione in merito sia all’accoglienza da parte dell’Ufficio relazioni internazionali, sia
dell’Associazione Studenti Erasmus (ASE), dall’Unione Internazionale Studenti (ISU), dai Professori e
dagli altri Studenti;
- Il grado di soddisfazione rispetto ai servizi offerti dall’ISU (alloggio, costi, supporto nelle procedure
burocratiche, orari di apertura dell’ufficio dell’ISU…);
- Organizzazione dei corsi frequentati: giudizio sul corso di italiano per stranieri, sul supporto nella
preparazione del piano di studi, sulla disponibilità dei Docenti, anche in rapporto a quelli dell’Ateneo
di provenienza;
- Giudizio generale sulla propria esperienza Erasmus presso l’Ateneo di Verona.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
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Gli esiti del questionario trovano spazio in un “Rapporto narrativo” sulla mobilità Erasmus degli Studenti
che viene reso pubblico ogni anno sulla pagina web dell’Ateneo nella sezione dedicata al programma
Erasmus.

I servizi svolti a favore degli Studenti diversamente abili sono oggetto di una valutazione da parte del
Nucleo di Valutazione; tale indagine – svolta sia nel 2009 che, in parte, nel 2010 – nasce, oltre che dalla necessità di adempiere a quanto disposto nei Decreti Ministeriali che – di anno in anno – stabiliscono
la ripartizione dello stanziamento finanziario per le attività di studenti diversamente abili per progetti
specifici, soprattutto dalla volontà di comprendere la situazione dei servizi offerti agli studenti e i possibili margini di potenziamento e di miglioramento.
Nel 2010 l’indagine si è particolarmente focalizzata sulla somministrazione di un questionario, rivolto a
tutti gli Studenti diversamente abili iscritti all’Università di Verona, finalizzato a raccogliere le loro opinioni in merito a vari aspetti, quali:
- il supporto ricevuto nella fase di iscrizione all’Università;
- i principali servizi forniti dal Centro Servizi per Studenti Disabili (l’accompagnamento degli studenti,
il tutorato, …);
- le problematiche inerenti al raggiungimento della sede universitaria (trasporti, parcheggi,…);
- l’accessibilità (presenza o meno di barriere architettoniche) alle diverse strutture universitarie;
- le possibilità legate al reperimento dei materiali didattici;
- l’adeguatezza delle aule di informatica;
- l’interesse per nuovi strumenti (corsi a distanza) e iniziative varie (programma di mobilità studentesca, sportello Help Ascolto, Servizio di consulenza psicologica);
- la soddisfazione complessiva rispetto al Centro Servizi per Studenti Disabili, nonché all’esperienza
universitaria in genere.
Gli esiti di tale indagine sono stati trasmessi agli Organi di Governo dell’Ateneo.

L’ESU organizza internamente delle valutazioni delle proprie attività, tramite indagini di customer satisfaction in merito ai servizi mensa e gli alloggi. Tali indagini sono ideati e gestiti autonomamente
dall’Azienda e rimangono ad uso interno.
4.3.2 Partecipazione a programmi di valutazione esterna
L’Ateneo di Verona partecipa, dall’anno 2005, al programma di valutazione – denominato “Good Practices” promosso dal Politecnico di Milano e al quale partecipano circa una ventina di altri Atenei italiani.
Il progetto si propone di sviluppare un modello condiviso per la valutazione delle attività amministrative
delle Università e attivare un processo di benchmarking tra i vari Atenei che aderiscono.
Nel successivo capitolo verranno meglio approfonditi i contenuti e le modalità di tale esercizio valutativo; si vuole, ora, solamente evidenziare la parte del progetto teso a monitorare la customer satisfaction rispetto ai servizi di Segreteria Studenti.
In particolare, viene somministrato un questionario – uguale per tutti gli Atenei aderenti al progetto –
agli Studenti che volontariamente accettano di compilarlo e che verte sui seguenti aspetti:
- la frequenza di utilizzo della Segreteria Studenti e le motivazioni dell’eventuale scarso utilizzo;
- opinioni sul personale e sugli sportelli: affidabilità e cortesia del personale, adeguatezza degli orari di
apertura, i tempi di attesa, la disponibilità di spazi per rendere più agevole l’attesa allo sportello;
- la qualità delle informazioni ricevute dalla Segreteria: l’eventuale necessità di presentarsi più volte per
avere informazioni più chiare, la coerenza delle informazioni ricevute dalla Segreteria rispetto alle informazioni ricevute da altri Uffici ovvero, in precedenza, dalla Segreteria stessa;
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
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- la comprensibilità e la reperibilità della modulistica e i tempi di svolgimento delle pratiche;
- l’eventuale disponibilità di strumenti telematici alternativi;
- la soddisfazione complessiva in merito al servizio.
Si sottolinea, però, che relativamente all’anno 2010 non è stata svolta tale indagine, in quanto avente
frequenza biennale. Si sta, infatti, svolgendo in questo periodo la rilevazione in merito all’indagine “Good
Practices 2011”.
Un’altra iniziativa di valutazione promossa da enti esterni all’Ateneo consiste nella “Misurazione e valutazione dell’offerta bibliotecaria degli Atenei italiani” ad opera del Gruppo Interuniversitario per il Monitoraggio dei sistemi bibliotecari (GIM).
In particolare, nel 2003 è stata condotta una prima rilevazione nazionale dal GIM su incarico del CNVSU
con lo scopo di acquisire elementi utili alla definizione dei requisiti minimi per l’attivazione dei corsi di studio, nonché strumenti di valutazione in linea con le rilevazione dei Nuclei di Ateneo.
Dopo questa prima edizione, se ne è svolta una seconda nel 2007 e una terza è in corso nel presente anno.
L’attuale rilevazione, che riguarda i dati relativi all’anno 2010, è articolata in due questionari da compilare on-line: uno ad opera dai responsabili delle singole Biblioteche di Ateneo e l’altro, invece, dal Referente
di Ateneo del sistema bibliotecario.
I campi di indagine della rilevazione riguardano aspetti tesi a sviluppare determinati indicatori, che danno poi luogo ad un’analisi per cluster:
Indicatori
strutturali
Indicatori di
fruibilità
Indicatori di
efficacia
Indicatori di
efficienza
Indicatori descrittivi
(spesa totale / spesa totale ateneo) * 100
organizzazione SBA
media delle ore di apertura settimanali
(superficie accessibile al pubblico / superficie totale) * 100
(metri lineari totali a scaffale aperto / metri lineari totali di scaffalatura) * 100
[personal computer destinati al pubblico / (posti di lettura + personal computer destinati al pubblico)] * 100
(inventari in OPAC / patrimonio documentario) * 100
(spese per risorse elettroniche / spese per risorse bibliografiche) * 100
(periodici elettronici / periodici totali correnti) * 100
(prestiti + prestiti interbibliotecari attivi + document delivery attivi) / patrimonio documentario
utenti potenziali / posti di lettura
(prestiti + prestiti interbibliotecari passivi + Document Delivery passivi) / utenti potenziali
(partecipanti corsi di formazione / studenti) * 100
accessi a banche dati in rete di ateneo / utenti potenziali
(ore di formazione per l'utenza / studenti iscritti) * 100
spese per risorse bibliografiche / utenti potenziali
patrimonio documentario / utenti potenziali
superficie accessibile al pubblico / utenti potenziali
(spese per il personale / spese totali della biblioteca) * 100
(prestiti + prestiti interbibliotecari totali + document delivery totali) / personale FTE
acquisizioni / personale FTE
utenti potenziali / personale FTE
(posti a sedere * ore di apertura) / spese per il personale
unità amministrative
punti di servizio / unità amministrative
(spese della biblioteca per periodici cartacei / spese della biblioteca per risorse bibliografiche) * 100
personale FTE / punti di servizio
(spese per risorse bibliografiche / spese totali di biblioteca) * 100
Fonte: Relazione Finale del GIM – 2° rilevazione nazionale - anno 2007
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
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4.3.3 Utilizzo dei risultati della valutazione
L’analisi dell’utilizzo dei risultati delle valutazioni effettuate nel corso del 2010 può limitarsi solamente
alle attività valutative svolte effettivamente in quell’anno.
Pertanto, si può far riferimento solamente alle iniziative di customer satisfaction promosse internamente all’Ateneo in merito al progetto Tandem e all’esperienza degli Studenti Erasmus incoming.
Come detto anche in precedenza, gli esiti della rilevazione sulla soddisfazione degli Studenti che hanno
partecipato al progetto Tandem, pur non essendo passate al vaglio degli Organi di governo ovvero di controllo dell’Ateneo, sono stati oggetto di una sorta di “autovalutazione” in occasione della riunione plenaria
con tutti i soggetti direttamente coinvolti nella gestione e organizzazione del progetto, che hanno saputo
prendere spunto da questi esiti per adottare adeguate misure correttive e migliorative.
Per quanto attiene, invece, ai questionari somministrati agli Studenti Erasmus, questi vengono pubblicati sul sito web dell’Ateneo, fornendo, quindi, un utile riferimento – sia sui contenuti del programma Erasmus, sia sulla soddisfazione degli Studenti che vi hanno partecipato – per tutti i soggetti interessati a tale
iniziativa.
4.4 Osservazione del Nucleo di Valutazione su “Servizi complementari e Diritto allo studio”
Dall’analisi della capacità, di fornire servizi di segreteria amministrativa front-office, misurata in ore pro
capite, suddivisa per facoltà, emergono dei valori non uniformi, spaziando nell’ambito delle diverse Facoltà.
Godono di un valore migliore, le facoltà di Lettere e Filosofia e Lingue e LL.SS. (0,66), mentre le più penalizzate risultano essere le Facoltà di Economia e Giurisprudenza (0,32). Oltre a dati che evidenziano capacità
teoriche di fornitura del servizio, sarebbe interessante misurare il servizio effettivamente erogato, per una
eventuale ridistribuzione delle risorse umane disponibili.
Le modalità di erogazione del servizio di orientamento, risultano ampiamente diversificate sia come
strumenti che come penetrazione nel territorio.
L’andamento degli indicatori rilevati in merito alle attività di tutorato didattico integrativo (ore procapite per iscritto) mostra un trend nelle due opposte direzioni, in diminuzione per le Facoltà di Giurisprudenza,
Lettere e Filosofia, Lingue e LL.SS. Scienze MM.FF.NN., in crescita per le Facoltà Economia, Medicina e Chirurgia, Scienza della Formazione, Scienze Motorie. A fronte di una continua diminuzione dei finanziamenti
assegnati dal MIUR all’Ateneo e di valori contraddittori nel trend, resta da comprendere quali siano le motivazioni che sottendono questi scostamenti, in particolare se la causa consista in una redistribuzione dei
fondi alle singole Facoltà che non rispecchia le rispettive esigenze. In ogni caso il fenomeno andrebbe valutato avendo a disposizione dati per una maggiore numerosità di anni accademici.
L’organizzazione di stage e tirocini per studenti e laureati, mostra globalmente un incremento considerevole nel corso degli anni che vanno dal 2003 al 2010. Si passa infatti da un valore di 619 stage nel 2003 ad
un valore di 1745 stage nel 2010 con un rapporto quasi triplo (2,82). A parte una impennata passando dal
2003 al 2004 (da un numero di 619 a un numero di 1254), vi è un incremento regolare e costante mantenuto nel corso degli anni, che è senz’altro apprezzabile.
Anche l’attività di job placement presenta dei buoni risultati, sia in termini di rapporti con il Ministero
del lavoro e la Regione Veneto nell’intento di una realizzazione di politiche rivolte al target laureati, che in
termini di mantenimento dei contatti informativi con i neo laureati, attraverso la realizzazione di strumenti
quali la Newsletter del Placement e i Career Day.
La quantità e la varietà dei servizi on-line a disposizione degli studenti, consente una buona razionalizzazione delle risorse umane dell’Ateneo, da dedicare ai servizi accessori e una messa a disposizione di una
grande quantità di informazioni, raggiungibili in modo facile e veloce. La presenza degli strumenti informa- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
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tici on-line resi disponibili dall’Ateneo, consente allo studente una razionalizzazione del proprio tempo che
può essere maggiormente sfruttato per la formazione delle proprie competenze.
L’Università di Verona è molto attiva nella proposta di servizi per l’internazionalizzazione fornendo opportunità di formazione linguistica e di incontro con altre culture. A fronte di ciò dovrebbe far riflettere lo
scarso impatto che hanno tali iniziative su studenti di Facoltà specifiche, come per esempio quelli di Medicina e Chirurgia e Giurisprudenza che nel corso dell’a.a 2009/2010 ottengono una percentuale di certificazioni linguistiche conseguite, sul totale degli iscritti, pari ad uno scarso 4%.
Per quanto riguarda i dati presenti nelle varie tabelle e relativi ai servizi di internazionalizzazione, sarebbe interessante un confronto con dati omogenei provenienti da altri Atenei al fine di imitarne eventuali
punti di forza, qualora ve ne fossero, o comunque comprendere se i dati sono frutto di un approccio che ha
tipicità italiana.
La cosiddetta European Computer Driving Licence (ECDL), vista la numerosità di certificati rilasciati in
confronto al numero di iscritti (sia per Facoltà che per Ateneo), sembra non riscuotere molto successo tra
gli studenti; probabilmente perché è relativa a competenze di utilizzo del Computer, troppo elementari e
che comunque la maggior parte degli studenti già possiede. Ci si dovrebbe interrogare dunque sulla scarsa
“spendibilità” di questo elementare strumento formativo e valutare se sia opportuno o meno fornire la
possibilità di ottenere certificazioni informatiche di più alto valore aggiunto, progettate per impieghi specifici, relativamente a singole Facoltà.
Per quanto riguarda i servizi bibliotecari è interessante notare che il numero di prestiti richiesti sul numero di iscritti è aumentato nel corso degli anni, passando dal valore 1,3 per l’a.a. 2007/2008 al valore 1,6
per l’a.a. 2009/2010. Anche il numero di risorse bibliografiche rese disponibili dal Sistema Bibliotecario di
Ateneo ha avuto un buon impulso nel periodo 2008-2010, in cui il numero di volumi disponibili è aumentato di 29.927 unità e il numero di periodici elettronici disponibili è aumentato di 3.100 unità.
A fronte di un maggior interesse degli Studenti nella consultazione di testi messi a disposizione
dall’Ateneo, resta da valutare se sia opportuno o meno potenziare la fruibilità digitale di volumi utili per il
miglioramento delle proprie competenze, ovunque questi siano collocati.
Nei servizi per studenti disabili, la presenza di 2 unità di personale tecnico-amministrativo per 270 studenti potrebbe essere incrementabile, visto la peculiarità del servizio da erogare. Oltre ai dati già rilevati,
per disporre di informazioni utili per muovere leve decisionali, si dovranno attendere anche le risultanze
delle attività svolte dal Tavolo di Lavoro iniziate nel 2010 per definire un “Accordo di programma per
l’integrazione-inclusione scolastica e sociale degli studenti con disabilità”.
Con riferimento alle Borse di Studio erogate nel corso dei vari anni accademici sulla base di criteri oggettivi, e considerando che il rapporto tra richiedenti e beneficiari si attesta mediamente attorno ad un valore di 1,5 , sarebbe interessante valutare di quanto si discostino i non beneficiari dai criteri oggettivi di assegnazione.
La quantità di posti letto pari a 270 unità, resa disponibile dall’Università di Verona, non sembra un valore elevato considerando il numero totale di studenti iscritti. Resta comunque da valutare il raffronto tra
domanda e offerta, per comprendere quanto l’organizzazione sia efficace con riferimento a questo servizio.
Pur essendo molto pregevole l’agevolazione al credito per gli studenti, denominata “Prestiti d’onore” è
da rilevare che l’iniziativa “Diamogli credito”, aperta nel dicembre 2007, è stata disattivata nel dicembre
2010 e quindi su questo versante non c’è possibilità di fruire ulteriormente della agevolazione. L’unica fonte possibile di finanziamento resta “UniCredit ad honorem” attivata nel giugno 2008. Merita una attenta
riflessione il fatto che, nel 2010, solamente 8 studenti abbiano beneficiato del prestito nell’ambito
dell’iniziativa “Diamogli credito”, e solamente 4 studenti anno avuto accesso al prestito fiduciario “Unicredit ad honorem”.
Con riferimento al “Rilevamento delle attività di valutazione dei servizi complementari e diritto allo
studio” si rileva come punto di forza, il fatto che siano stati attivati molti strumenti di monitoraggio, e tra
questi alcuni che consentano l’attuazione di un benchmarking tra i vari Atenei.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
119
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
Diversamente, un fattore che potrebbe essere oggetto di miglioramento risulta il fatto che, in alcuni casi, i dati non siano tempestivamente fruibili da parte di coloro che possono condizionare la pianificazione
futura dei servizi oggetto di indagine, introducendo azioni di miglioramento dei servizi.
In sintesi, l’analisi focalizzata sul tema dei servizi complementari pone in luce l’esigenza di un attento e
continuo monitoraggio delle forme di comunicazione istituzionale, rivolta agli studenti – attuali e potenziali
– per accertarne l’efficacia. La chiara esposizione dei fini e delle modalità delle diverse iniziative consente di
migliorare la qualità percepita dagli utilizzatori.
Ancora, giova sottolineare l’importanza del coordinamento delle varie iniziative a favore degli studenti,
in modo tale che si produca un effetto sinergico tale da ricondurre a sistema le azioni intraprese; ciò permette all’utente di beneficiare di un pacchetto di servizi completo ed unitario.
Infine, è auspicabile che il feedback delle iniziative realizzate sia utilizzato come strumento per
la pianificazione delle future attività.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
120
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
5. ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA E RISORSE
5.1 Rilevazione dell’attività amministrativa e di gestione – 5.2 Organizzazione dell’attività amministrativa – 5.3 Rilevazione di attività di valutazione dell’attività amministrativa – 5.4 Valutazione della gestione – 5.5 Gestione del patrimonio immobiliare
5.1 Rilevazione dell’attività amministrativa e di gestione
5.1.1 Presentazione della struttura e dell’attività amministrativa di Ateneo
La struttura amministrativa di Ateneo si compone essenzialmente di due macro-strutture:
l’amministrazione centrale – con le Direzioni e gli Uffici di staff al Direttore Amministrativo – e le strutture
decentrate (Facoltà, Dipartimenti e Centri).
L’attuale organizzazione dell’Amministrazione centrale di Ateneo è stata inizialmente disegnata
nell’ambito del “Progetto di Riorganizzazione della Struttura Tecnico-amministrativa 1ª Fase: Analisi Organizzativa della Amministrazione Centrale e delle Biblioteche – Il Sistema Direzionale” approvato dal Consiglio di Amministrazione del 25 ottobre 2002. Successivamente a tale prima impostazione sono intervenute
ulteriori modifiche tese ad adeguare la struttura amministrativa ad esigenze evolutive e adattative rispetto
a nuove funzioni e adempimenti previsti dal legislatore, nei limiti dei vincoli di spesa fissati dalla Legge Finanziaria.
L’attuale organizzazione dell’Amministrazione centrale viene di seguito presentata.
Fonte: Sito web dell’Ateneo – a cura dell’Ufficio Valutazione e Sviluppo Organizzativo
In particolare, si nota come l’Amministrazione si componga di unità organizzative di differenziata graduazione e denominazione in base alla complessità delle funzioni da svolgere, agli obiettivi da raggiungere
e alle risorse assegnate.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
121
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
Le strutture di maggiore complessità, denominate “Direzioni”, possono articolarsi al loro interno in
“Aree” ed “Unità Operative”; inoltre, sono previste “Unità di Staff” - direttamente collegate alla direzione
amministrativa – nel caso in cui ciò risponda a particolari esigenze funzionali ed operative e vi sia
un’adeguata e qualificata professionalità in grado di assumerne la direzione e la responsabilità.
Riferite all’anno 2010 vi sono stati due importanti interventi all’assetto organizzativo dell’amministrazione centrale, tese a razionalizzare le posizioni di responsabilità in capo al personale TA, nonché a
semplificare i livelli gerarchici, rispondendo a determinate esigenze di servizio.
La prima ha riguardato la riallocazione di tutto il personale di profilo bibliotecario incardinato nei Centri di Responsabilità periferici presso le Biblioteche Centralizzate “Arturo Frinzi”, per il polo umanisticoeconomico-giuridico, ed “Egidio Meneghetti” per il polo medico-scientifico-tecnologico (approvato nella
seduta del CdA del 3 novembre 2009) con il contestuale accorpamento del patrimonio bibliografico. Ciò ha
reso possibile un ampliamento degli spazi e dei servizi offerti grazie all’ottimizzazione delle risorse utilizzabili e a standard uniformi nella gestione dei servizi.
Un secondo intervento è stato dettato dalla necessità, per l’amministrazione centrale, di avere un presidio unitario e funzionale per la gestione del bilancio, a seguito dell’introduzione dell’obbligo di adottare
un sistema di contabilità economico-patrimoniale. Ciò ha significato l’accorpamento delle due strutture
dell’amministrazione centrale: Area “Programmazione e Controllo Direzionale” e la Direzione “Bilancio”,
che si sono fuse in un'unica struttura denominata Direzione “Finanza e Controllo”, in modo tale da eliminare possibili duplicazioni procedurali (seduta del CdA del 23/06/2009).
Inoltre, sempre in quest’ultima seduta del CdA è stata introdotta una linea di intervento di riduzione
delle posizioni dirigenziali apicali su Direzioni operative da 7 a 5, prevedendo, in particolare,
l’accorpamento delle due Direzioni “Tecnica” ed “Economato” in una Direzione unitaria denominata “Logistica” e la ridefinizione di attività e strutture organizzative ricomprese nella Direzione “Affari generali e legali” in un’Area in staff al Direttore amministrativo. Mentre la seconda di queste posizioni dirigenziali è già
stata soppressa (non rientrando più, infatti, nell’organigramma dianzi presentato), la prima posizione dirigenziale – della Direzione “Economato” – è attualmente ancora presente.
L’organizzazione delle Strutture decentrate d’Ateneo è stata delineata principalmente all’interno del
“Progetto di Riorganizzazione della Struttura Tecnico-amministrativa 2ª Fase: Analisi Organizzativa delle
Strutture Decentrate d’Ateneo – Il Sistema Direzionale” approvato nella seduta del CdA del 25 febbraio
2005. Tale disegno, unitamente ai successivi interventi in merito a tale assetto, ha portato all’attuale situazione organizzativa delle Strutture decentrate d’Ateneo, così suddivisa fra le seguenti unità organizzative:
 Nelle 8 Facoltà dell’Ateneo:
- n° 8 Coordinamenti dei servizi amministrativi e gestionali (responsabile TA di cat.D);
- n° 8 Coordinamenti dei servizi di supporto alla didattica (responsabile TA di cat.D);
- n°1 Coordinamento tecnico nella Facoltà di Scienze Motorie (responsabile TA di cat.D).
 Nei 15 Dipartimenti dell’Ateneo:
- n° 15 Coordinamenti dei servizi amministrativi e gestionali (responsabile TA di cat. EP)
 Negli 8 Centri dell’Ateneo:
- n° 8 Coordinamenti dei servizi amministrativi e gestionali (responsabile TA di cat.D)
- n°1 Direzione tecnico-organizzativa e gestionale nel Centro Interdipartimentale di Servizi per la Ricerca Sperimentale – CIRSAL (responsabile TA di cat.D);
- n° 1 Coordinamento attività tecniche di supporto alla ricerca nei Laboratori Universitari per la Ricerca Medica – LURM (responsabile TA di cat. EP).
Nel corso del 2010 si segnala l’importante intervento di riorganizzazione dipartimentale che ha comportato la drastica riduzione del numero di Dipartimenti da 24 a 15, con la conseguente riattribuzione del personale tecnico-amministrativo.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
122
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5.2 Organizzazione dell’attività amministrativa
5.2.1 Analisi della distribuzione del personale TA per qualifica e per struttura
Il personale tecnico-amministrativo in servizio al 31 dicembre 2010 è composto da 698 unità, di cui il
58% afferente alle Strutture decentrate d’Ateneo.
L’analisi per diverse categorie di personale TA fa emergere come nelle Facoltà la categoria più frequente
sia quella di livello B (27%), nelle Biblioteche centralizzate e nell’Amministrazione centrale il personale di
categoria C (rispettivamente 49% e 48%), nei Centri e nei Dipartimenti il personale di categoria D (rispettivamente 55% e 51%).
La composizione del personale di categoria EP, in numero assoluto è più numerosa nell’amministrazione
centrale, ma in proporzione al totale di dipendenti, è maggiormente frequente nelle strutture dipartimentali (6%). Il personale dirigente è presente, invece, solamente nell’amministrazione centrale.
Tab. 5 – Personale TA in servizio al 31.12.2010 per struttura e ruolo
n°
B
C
D
EP
Dirigente
Totale
Biblioteca
Centralizzata
Dipartimento
% sul tot
n°
% sul tot
n°
% sul tot
n°
% sul tot
n°
% sul tot
0%
40%
55%
5%
0%
100%
4
34
26
5
6%
49%
38%
7%
0%
100%
14
83
116
14
6%
37%
51%
6%
0%
100%
24
43
21
27%
49%
24%
0%
0%
100%
39
140
93
16
6
294
13%
48%
32%
5%
2%
100%
Centri
Categoria
8
11
1
20
69
227
Amministrazione
centrale
Facoltà
88
Totale
81
308
267
36
6
698
Fonte: Estrazione DWH al 28/04/2011
Il personale in regime di impegno lavorativo part-time rappresenta il 13% del personale TA in servizio al
31 dicembre 2010. La maggior presenza di personale part-time si riscontra nella categoria C (17% sul totale
dipendenti di questa categoria) e nelle strutture dipartimentali (17%).
Tab. 6 – Personale TA full-time e part-time in servizio al 31.12.2010 per struttura e ruolo
Centri
Biblioteca
Centralizzata
Dipartimento
Facoltà
Amministrazione centrale
% sul tot
% sul tot
% sul tot
% sul tot
% sul tot
n° tot
personale
n° tot
part-time
0%
27%
0%
15%
0%
18%
12%
0%
13%
29%
25%
10%
7%
17%
4%
9%
5%
7%
3%
16%
11%
13%
0%
12%
81
308
267
36
6
698
6
53
29
3
Categoria
B
C
D
EP
Dirigente
Totale
Totale
91
Fonte: Estrazione DWH al 28/04/2011
Per completare il quadro del personale TA, si riporta la situazione relativa al personale avente attualmente un contratto a tempo determinato. Sono in totale 30 unità di personale, di cui la maggior parte di
categoria C, ad eccezione della figura del Direttore Amministrativo, che risulta a contratto e a livello dirigenziale.
Tab. 7 – Personale TA in servizio al 31.12.2010 a tempo indeterminato e a tempo determinato
Struttura
Centri
Biblioteca centralizzata
Dipartimento
Facoltà
Amministrazione centrale
Totale
n° personale
a tempo indeterminato
n° personale
a tempo determinato
% tempi determinati sul
totale
20
69
227
88
294
698
1
0
11
2
16
30
5%
0%
5%
2%
5%
4%
Fonte: Estrazione DWH al 28/04/2011
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
123
% sul tot
7%
17%
11%
8%
0%
13%
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
Infine, si presenta il totale di personale TA per singola struttura di riferimento, in modo tale da individuare le organizzazioni più numerose.
Fra i Centri è il Centro Linguistico d’Ateneo quello con un maggior numero di personale TA (45%); fra le
Biblioteche la “A.Frinzi” (70%), fra i Dipartimenti quello di Patologia e diagnostica (16%), fra le Facoltà quella di Medicina e Chirurgia (25%) e fra le strutture dell’amministrazione centrale la Direzione Studenti e
quella Informatica, entrambe con il 19% del personale.
Tab. 8 – Personale TA in servizio al 31.12.2010 per struttura di afferenza
Tipo Struttura
Centri
Struttura
Centro disabili
Centro docimologico d'ateneo
Centro linguistico d'ateneo
Cide
Cirsal
Lurm
Totale
Biblioteca Centralizzata
Dipartimento
Biblioteca centralizzata a. Frinzi
Biblioteca centralizzata e. Meneghetti
Totale
"Tempo, immagine, spazio, societa'"
Biotecnologie
Chirurgia
Economia aziendale
Filologia, letteratura e linguistica
Filosofia, pedagogia e psicologia
Informatica
Lingue e letterature straniere
Medicina
Patologia e diagnostica
Sanita' pubblica e medicina di comunita'
Scienze della vita e della riproduzione
Scienze economiche
Scienze giuridiche
Scienze neurologiche, neuropsicologiche, morfologiche e motorie
Totale
Facoltà
Economia
Giurisprudenza
Lettere e filosofia
Lingue e letterature straniere
Medicina e chirurgia
Scienze della formazione
Scienze matematiche fisiche e naturali
Scienze motorie
Totale
Strutture amministrativo
centrali
Affari generali e legali
Comunicazione integrata d'ateneo
Direzione Amministrativa
Direzione Economato
Direzione Finanza e controllo
Direzione Informatica
Direzione Personale
Direzione Studenti
Direzione Tecnica
Ricerca
Segreterie di rettore, direttore amministrativo e organi di ateneo
Servizio di prevenzione e protezione
Servizio di radioprotezione fisica
Servizio di sorveglianza sanitaria
Valutazione e sviluppo organizzativo
Totale
Totale
Fonte: Estrazione DWH al 28/04/2011
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
124
Totale
% sul totale tipologia struttura
2
1
9
1
4
3
10%
5%
45%
5%
20%
15%
20
100%
48
21
70%
30%
69
100%
8
22
15
4
4
6
6
6
30
36
26
26
4
7
27
4%
10%
7%
2%
2%
3%
3%
3%
13%
16%
11%
11%
2%
3%
12%
227
100%
6
14
7
5
22
7
13
14
7%
16%
8%
6%
25%
8%
15%
16%
88
100%
13
6
2
33
36
57
37
57
18
15
9
4
2
1
4
4%
2%
1%
11%
12%
19%
13%
19%
6%
5%
3%
1%
1%
0%
1%
294
698
100%
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5.2.2 Formazione del personale TA
L’attività di formazione del personale tecnico-amministrativo nell’Ateneo di Verona dal 2002 viene disciplinata dall’«Atto Organizzativo e Regolamentare: La gestione delle attività formative rivolte al personale
tecnico-amministrativo»5 al cui interno vengono definiti i criteri generali di gestione dell’attività formativa,
la regolamentazione inerente ai crediti formativi professionali del personale, la formazione obbligatoria e
facoltativa, la formazione trasversale e specialistica, la trasferibilità delle competenze, la valutazione delle
attività formative, la gestione dei fondi per la formazione e i flussi informativi connessi alle attività formative.
Nello specifico, i criteri generali definiti dall’Ateneo in ordine alla gestione della formazione del personale TA si rifanno ai seguenti punti fondamentali:
 per la realizzazione degli interventi viene previsto uno stanziamento annuo adeguato agli obiettivi programmati, nel limite dell’1% del monte salari del personale TA di ciascun anno, come previsto dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) del comparto Università del 16/10/2008 art. 54 comma 1.
In particolare, lo stanziamento annualmente viene ripartito fra:
- il fondo generale d’Ateneo per la formazione trasversale, che viene gestito dalla Direzione Amministrativa e copre tutte le spese dirette e indirette relative alla formazione trasversale o di Ateneo;
per formazione trasversale o di Ateneo si intende ogni attività formativa rivolta al personale TA nella sua totalità o raggruppato secondo profili professionali, posizioni organizzative o ruoli professionali omogenei, indipendentemente dall’incardinamento in una specifica struttura. Tale fondo viene
stabilito nella misura del 60% del budget complessivo di Ateneo;
- i fondi di struttura per la formazione specialistica, gestiti direttamente dalle singole strutture, che
coprono tutte le spese dirette e indirette relative alla formazione specialistica o per struttura, ovverosia alle attività formative rivolte espressamente al personale TA incardinato nelle specifiche compagini organizzative di Ateneo; l’assegnazione prevista per tale fondo risulta pari al 40% del budget
complessivo di Ateneo. La ripartizione del fondo alle singole strutture viene definito in base percentuale alle unità di personale TA equivalenti6 facenti parte della dotazione organica della struttura.
Entrambi i suddetti fondi non coprono, però, le spese di missione del personale impegnato nelle attività
formative, in quanto le stesse vanno imputate in appositi fondi d’Ateneo ovvero di struttura.
L’ammontare annuo complessivamente impegnato dall’Ateneo negli ultimi tre anni per la voce “Formazione, aggiornamento professionale personale Tecnico Amministrativo e Dirigente” si aggira intorno ad una
media di € 248.000, a fronte di previsioni iniziali di spesa pari a € 180.000 per gli anni 2008 e 2009 e a €
160.00 per l’anno 2010.
Tab. 9 – Somme previste e impegnate per la Formazione, aggiornamento professionale personale TA e Dirigente
Anno
Somme previste iniziali
2008
180.000
2009
180.000
2010
160.000
media
173.333
Fonte: Rendiconti Consuntivi 2008, 2009 e 2010
Totale somme impegnate
194.468,70
342.543,36
206.481,67
247.831,24
5
Approvato dal CdA nella seduta del 31 maggio 2002, modificato dal CdA del 26 settembre 2008 e aggiornato ai sensi del CCNL del comparto Università del 16 ottobre 2008. Tale documento è disponibile alla pagina web: http://www.univr.it/main?ent=catdoc&id=2026&idDest=5&serv=253
6
Le unità di personale TA equivalenti si calcolano a partire dai seguenti parametri relativi alle categorie di appartenenza: 1 unità categoria B = 1 unità equivalenti; 1 unità categoria C = 1,3 unità equivalenti; 1 unità categoria D = 1,6 unità equivalenti; 1 unità categoria EP = 2 unità equivalenti.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
125
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L’attività di formazione del personale tecnico-amministrativo comprende diverse possibili tipologie di interventi formativi: corsi di formazione, seminari, affiancamenti, master, ecc. i quali, a loro volta, si distinguono fra interventi organizzati internamente all’Ateneo ovvero esternamente da altri enti di formazione.
Nel corso del 2010 come attività formativa trasversale – cioè organizzata centralmente dall’Ateneo e indirizzata a tutti i dipendenti – si rileva quella inerente ai corsi di formazione di lingua inglese.
In base alle conoscenze preliminari dei dipendenti – valutate tramite un apposito test di piazzamento –
sono stati organizzati vari livelli di corso: “A1 iniziale”, “A1 continuazione”, “A2 iniziale”, “B1 iniziale”, “B1
continuazione”, “B2”, “C1” e “C1 continuazione”. I corsi si sono svolti fra ottobre 2009 e maggio 2010 con
una durata ciascuno di 20 ore (per i corsi A1 e A1 continuazione) ovvero 30 ore (per tutti gli altri corsi) e sono stati tenuti da Collaboratori ed Esperti Linguistici del Centro Linguistico di Ateneo.
Al termine dei corsi è stato somministrato un questionario di gradimento a tutti i dipendenti partecipanti, i quali hanno risposto per il 49% esprimendo un giudizio “soddisfacente” riguardo alla frequenza al corso
e per il 48% addirittura con un’opinione “molto soddisfacente”.
5.3 Rilevazione di attività di valutazione dell’attività amministrativa
5.3.1
Attività di valutazione interna
L’attuale sistema di valutazione del personale con incarico dirigenziale e di responsabilità è teso alla destinazione della retribuzione accessoria al personale Dirigente (avente un accordo separato) e al personale
di categoria EP e D con incarichi di responsabilità (come da accordo integrativo del 3 ottobre 2002 e successive modifiche del 25 ottobre 2005).
Per quanto riguarda il sistema di incentivazione del personale di categoria EP, esso comprende la retribuzione di posizione e la retribuzione di risultato (il cui importo è composto da una quota fissa del 20% della retribuzione di posizione e una quota variabile, fino ad una massimo pari al 10% del valore annuo della
retribuzione di posizione, da calcolarsi proporzionalmente al punteggio ottenuto nell’ambito della verifica
dei risultati).
L’attuale sistema di valutazione delle posizioni organizzative prevede una graduatoria secondo tre
complementari criteri ognuno dei quali viene esplicitato attraverso diversi fattori più o meno oggettivi:
1
La collocazione nella struttura (ruolo direttivo, articolazione della struttura diretta, unicità della posizione, livello esperienziale richiesto, dinamiche formative richieste);
2
La complessità organizzativa (posizioni di responsabilità coordinate, risorse umane coordinate, varietà
delle competenze attribuite, variabilità delle competenze attribuite, destinatari delle attività dell’unità
organizzata, rilevanze delle relazioni interne, rilevanze delle relazioni esterne);
3
La responsabilità gestionale (responsabilità specialistico-professionali)
I criteri di valutazione per l’attribuzione della retribuzione di risultato sono, invece:
1. Le competenze manageriali (capacità programmatiche e progettuali, capacità organizzative, capacità
relazionali, capacità amministrative, capacità di controllo); la valutazione di tali capacità avviene attraverso quattro gradi di giudizio: “migliorabili”, “adeguate al ruolo”, “superiori alle attese”, “eccellenti”; inoltre, tali competenze vengono pesate per il 60% della valutazione complessiva per i responsabili di direzione, il 50% per i responsabili di area ed il 40% per i responsabili di unità operativa;
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
126
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2. Il grado di raggiungimento degli obiettivi (che pesa per il 40% della valutazione complessiva per i responsabili di direzione, il 50% per i responsabili di area ed il 60% per i responsabili di unità operativa:
il peso decrescente al crescere del livello è dovuto al maggior grado di autonomia di cui godono i dirigenti rispetto agli altri responsabili), il cui obiettivo è quello di verificare i risultati concretamente
conseguiti nell’ambito della gestione. La valutazione del grado di raggiungimento degli obiettivi presuppone che vengano attribuiti – a priori – obiettivi ad ogni responsabile; tali obiettivi vengono poi
ponderati secondo due ordini di elementi:
a. strategicità degli obiettivi (in 6 gradi di complessità: mantenimento, ampliamento quantitativo,
risparmio economico, miglioramento qualitativo, sviluppo, obiettivi strategici)
b. complessità della posizione organizzativa (punteggio correlato alla posizione organizzativa)
Gli obiettivi così ponderati contribuiscono, dunque, alla determinazione del valore relativo di ogni posizione: alla posizione che ha il peso relativo maggiore può essere assegnato il valore massimo teorico.
L’assegnazione del punteggio finale viene, poi, effettuata a posteriori sulla base del grado di raggiungimento degli obiettivi.
La valutazione è affidata al responsabile gerarchicamente superiore.
Per quanto attiene gli incarichi di responsabilità per il personale di categoria D (responsabile di struttura) si
adotta una metodologia valutativa simile a quella operante per gli incarichi di posizione organizzativa del
personale di categoria EP, comprendente, quindi, sia la valutazione della posizione, sia la valutazione delle
prestazioni del personale incaricato. Tale sistema di valutazione deriva dal Contratto collettivo integrativo
sottoscritto il 3 ottobre 2002, modificato dall’Accordo sottoscritto il 25 ottobre 2005 e dall’Accordo del 12
settembre 2006.
Successivamente, alla luce del Decreto Brunetta (D.Lgs. 150/2009) è stato stipulato fra le parti un nuovo
Contratto Collettivo Integrativo per gli anni 2011-2013 improntato, per quanto riguarda l’attribuzione del
trattamento accessorio, a principi di selettività riferita agli istituti incentivanti la produttività e la qualità
della prestazione lavorativa.
Inoltre, sempre a seguito della cosiddetta “Riforma Brunetta” è stato adottato dall’Ateneo (CdA del
10/12/2010) il Sistema di Misurazione e Valutazione delle Performance, che definisce obiettivi, modalità e
soggetti dell’intero processo di valutazione che dovrà coinvolgere l’amministrazione a partire dal 2011.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
127
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5.3.2 Partecipazione a programmi di valutazione esterna
L’Ateneo di Verona dall’anno 2005 partecipa a “Good Practices” un progetto promosso nel 2001 dal Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario (CNVSU) e realizzato da un gruppo di ricerca
della Scuola di management per le Università e gli Enti di Ricerca (SUM) del Consorzio MIP del Politecnico di
Milano; la sua finalità è quella di sviluppare un modello condiviso per la valutazione delle attività amministrative delle Università e attivare un processo di benchmarking tra i vari Atenei che hanno aderito alla sperimentazione. Dal confronto delle diverse prestazioni, si tende così ad individuare la good practice, cioè le
soluzioni gestionali, organizzative e tecnologiche migliori.
L’Università di Verona ha preso parte a tutte le edizioni del “Good Practices”: dalla prima – quella del
2005 – a quella attualmente in corso d’opera e che si riferisce al 2011. I progetti hanno cadenza biennale.
Per rendere possibile il confronto tra le prestazioni degli Atenei, diversi per caratteristiche strutturali e
per competenze assegnate alle proprie unità organizzative, la rilevazione dei dati ha seguito un approccio
di tipo Activity Based, ovvero il progetto ha adottato una “visione” per attività e non per unità organizzative. In pratica, le attività amministrative più significative svolte all’interno degli Atenei sono state “mappate”
attraverso un modello per macroattività/processi. In questo modo si sono costruite delle organizzazioni virtuali, nel senso che ad ogni macroattività sono state associate tutte le risorse che contribuiscono a realizzarla, indipendentemente dall’unità organizzativa da cui dipendono e che ne assume effettivamente la responsabilità.
L’indagine è stata articolata nel modo seguente:
1.
definizione delle attività per ogni processo di analisi (macroattività);
2.
definizione dell’insieme dei costi da imputare all’attività;
3.
ripartizione dei costi sulle attività;
4.
definizione dell’output delle attività, ovverosia il risultato quantitativo della singola attività;
5.
ripartizione dei costi dell’attività sugli output degli stessi in modo da trovare il costo dell’attività per
singola unità di output generato.
Tale procedura è stata svolta a livello di singola attività ed, altresì, di macroattività in modo tale da individuare indicatori di efficienza analitici e di sintesi.
Nello specifico, le macroattività considerate nel progetto “Good Practice” (GP) e i relativi valori di output
sono i seguenti:
MACROATTIVITA’
Gestione del personale
Gestione contabile
Supporto alla didattica
Approvvigionamenti
Ricerca
OUTPUT (o driver)
n. unità di personale
Entrate + uscite
n. studenti
Volume degli acquisti
Valore dei finanziamenti
Pertanto, l’indicatore di efficienza per ogni macroattività è calcolato tramite il rapporto tra il costo totale dell’attività e l’output (o driver).
Accanto alle misure di efficienza, il progetto GP ha introdotto anche alcune misure di efficacia
relativamente alle macroattività che sono state già definite. L’analisi dell’efficacia è stata condotta
individuando opportune misure di qualità percepita, rilevata tramite la somministrazione di un
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
128
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questionario agli utenti interni, ovverosia il personale tecnico amministrativo e i docenti per rilevare la loro
soddisfazione su alcune procedure di gestione amministrativo-contabile e sui servizi di supporto alla
ricerca, mentre si è predisposto un questionario per gli studenti per rilevare la loro soddisfazione sui servizi
connessi alla didattica.
In sintesi, le prestazioni di efficacia vengono rilevate mediante indicatori di qualità percepita, cioè
mediante la somministrazione di questionari di customer satisfaction ai destinatari del servizio. Nello
specifico, sono stati interpellati gli studenti, per quanto riguarda la soddisfazione per i servizi di
Orientamento e delle Segreterie Studenti, in quanto utenti finali di tali servizi; mentre ai docenti e al
personale tecnico-amministrativo sono stati somministrati questionari relativi ai servizi amministrativi
rientranti nei seguenti processi: la gestione del personale, la gestione contabile, gli approvvigionamenti e
l’attività di ricerca.
Per un’integrazione dei dati di efficienza (realizzati su parametri di costo) con quelli di efficacia
(realizzati con criteri a punteggio) si è utilizzato il piano cartesiano. La “mappatura” sul piano cartesiano
consente di costruire una frontiera di punti “ottimi non dominanti”, tale per cui un Ateneo fa parte di una
frontiera se non esiste un altro Ateneo che sia nello stesso tempo più efficace e più efficiente. La curva
permette di suddividere gli Atenei in due gruppi:

Atenei che si trovano sulla frontiera: per questi Atenei non è possibile, adottando la soluzione
gestionale di un altro Ateneo, riuscire a migliorare contemporaneamente efficacia ed efficienza, ma
al più, possono modificare il mix di efficacia ed efficienza;

Atenei che si trovano sotto la frontiera: questi Atenei, adottando le soluzioni gestionali di un altro
Ateneo, possono raggiungere la frontiera, migliorando le proprie prestazioni in termini di maggiore
efficacia o efficienza .
L’anno 2010 non ha visto lo svolgimento di alcuna edizione del progetto, in quanto – come detto in
precedenza – la cadenza è biennale. Attualmente è in corso l’edizione “Good Practice 2011”, la quale
prevede alcuni importanti sviluppi nell’indagine, quali:
 l’estensione della rilevazione degli indicatori di costo ed efficienza alle strutture decentrate di Ateneo;
diversamente dalle edizioni precedenti; rispetto alle precedenti edizioni, i processi oggetto di
valutazione sono, oltre quelli già noti della gestione contabile, del personale, degli approvvigionamenti,
della ricerca e della didattica, anche la pianificazione e il controllo, l’edilizia, i servizi generali e logistici, il
welfare ed i servizi bibliotecari.
 accanto alla rilevazione degli indicatori di efficacia percepita, la predisposizione anche di pochi e
selezionati indicatori di efficacia oggettiva (ad esempio n° ore di indisponibilità della rete informatica,
tempo medio di rimborso missioni), alla luce delle recenti esperienze sviluppate in occasione
dell’applicazione del “Decreto Brunetta”;
 una fase di “audit” che si realizzerà tramite visite in loco di gruppi di valutatori esterni aventi l'obiettivo
di valutare le modalità di raccolta e di uso dei dati da parte degli Atenei, nonché di rilevare gli eventi
critici e di valutare qualitativamente i processi.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
129
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5.3.3 Utilizzo dei risultati della valutazione
Per quanto attiene alla valutazione interna del personale tecnico-amministrativo (solo a livello
dirigenziale e di categoria EP e D) va precisato che essa è finalizzata unicamente all’erogazione della
retribuzione accessoria; non si conoscono ulteriori finalità di tale esercizio valutativo.
In merito al progetto di valutazione “Good Practices” (GP), l’Amministrazione ha organizzato dal 2005 in
poi incontri con i responsabili delle strutture coinvolte nei diversi processi monitorati, al fine di fornire
stimoli alla riflessione sui risultati raggiunti, nonché per commentare e condividere i punti di forza e
debolezza emersi dall'indagine. A conclusione di ogni edizione sono stati pubblicati sul sito di Ateneo gli
esiti del progetto, in modo da favorirne la massima diffusione, consentendo al dirigente di adottare misure
correttive per le proprie aree di competenza.
In sintesi, l’utilizzo degli esiti dell’esercizio valutativo nell’ambito del progetto GP da parte
dell’Amministrazione si può riassumere nei seguenti punti, così come dichiarati dal Direttore Amministrativo dell’Ateneo:
«1) Il progetto è stato di aiuto a dirigenti e responsabili nel comprendere la natura e la portata dei
problemi da affrontare, ed ha consentito loro di mettere nella giusta luce il contributo dell’azione
amministrativa per il miglioramento delle performance della struttura.
2) Il progetto ha inoltre fornito ai dirigenti preziosi informazioni in ordine all’allocazione equilibrata del
personale ai processi gestionali grazie al confronto con gli altri atenei.
3) La metodologia di misura delle performance adottata nell’ambito delle misurazioni good practice è
stata utilizzata in occasione dell’analisi “dei carichi di lavoro” e delle riallocazioni del personale TA nel
processo di dipartimentalizzazione avvenuto nel corso del 2010. Tale lavoro è confluito nel prospetto di
riparto del personale presentato nella delibera del C.d.A. del 26/02/2010.
4) Inoltre tale metodologia sarà utilizzata nell’analisi dei carichi di lavoro e nei processi di riallocazione
delle risorse (umane, strumentali e finanziarie) che deriveranno dall’adozione del nuovo assetto
organizzativo scaturente dal nuovo statuto adottato ai sensi della L 240/2010.
5) Infine, per quanto concerne la valutazione del personale tecnico-amministrativo, i risultati del
progetto GP vengono utilizzati quale punto di partenza per l’analisi del miglioramento incrementale dei
processi amministrativi all’interno del Piano della Performance (D.lgs. 150/2009) in corso di adozione da
parte dell’Ateneo.
6) La metodologia di analisi “good practices” viene inoltre utilizzata nell’audit di alcuni progetti inseriti
nel piano Strategico Triennale 2010-2012 adottato dall’Ateneo con la deliberazione del C.d.A. del
29/04/2011.»
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
130
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5.4 Valutazione della gestione sotto il profilo finanziario-patrimoniale
5.4.1 Analisi del bilancio di Ateneo
I documenti contabili che compongono il Conto Consuntivo sono il Rendiconto Finanziario e la Situazione Patrimoniale. L’analisi di tali documenti si dimostra interessante al fini di valutare la gestione dell’Ateneo
sotto il profilo finanziario e patrimoniale.
Dalla lettura del tradizionale strumento contabile per le amministrazioni pubbliche, ovverosia il Rendiconto Finanziario, si presenta, nel seguito, un quadro generale riepilogativo della situazione finanziaria
dell’Ateneo, andando, in particolare, ad analizzare il trend rispetto ai due esercizi finanziari precedenti.
Nella seguente tabella accompagnata dal relativo grafico, si presenta la composizione delle entrate accertate, analizzando, in particolare, il trend 2008-2010.
Tab. 10 – Entrate accertate nel triennio 2008 -2010
Entrate correnti
Entrate accertate
Tit. 1 Cat.01
+02+0
3
Tit.2 Cat.01
Tit.2 Cat.02
+03
Entrate contributive (corsi di laurea, post laurea, altre contribuzioni)
Trasferimenti correnti da parte dello Stato
Tit.2 Cat.06
Trasferimenti correnti da Enti pubblici e da
Soggetti privati
Entrate derivanti dalla vendita di beni, prestazioni di e servizi
Proventi derivanti dalla gestione di reparti clinici
Tit.2 Cat.07
Redditi e proventi patrimoniali
Tit.2 Cat.08
Poste correttive e compensative di spese correnti
Tit.2 Cat.09
Entrate non classificabili in altre voci
Tit.2 Cat.05
Entrate in conto capitale
TOTALE ENTRATE CORRENTI
Tit.2 Cat.10
Tit.2 Cat.11
+12
Tit.2 Cat.14
Tit.2 Cat.15
Tit.3
Cat.01
+ Tit.4
Trasferimenti in c/cap dallo Stato per la ricerca
scientifica
Trasferimenti in c/cap da enti pubblici e da
privati per la ricerca scientifica
Trasferimenti in c/cap dallo stato per l'edilizia
universitaria e le attrezzature
Trasferimenti in c/cap da enti pubblici e privati
per l'edilizia universitaria e le attrezzature
Alienazione di beni patrimoniali, riscossione
crediti, accensione di prestiti
TOTALE ENTRATE IN CONTO CAPITALE
ENTRATE TOTALI (escluso p.g. e avanzo)
2008
2009
Δ
2009-2010
(%)
2010
Δ
20082010 (%)
29.263.642,06
33.748.356,01
32.858.668,84
-2,64%
12,28%
114.583.549,88
115.236.331,48
111.508.745,88
-3,23%
-2,68%
11.950.931,81
11.873.589,41
14.717.767,64
23,95%
23,15%
953.715,43
999.951,16
1.153.544,26
15,36%
20,95%
19.426.335,65
15.667.219,75
16.224.770,86
3,56%
-16,48%
60.913,58
27.012,55
12.291,85
-54,50%
-79,82%
4.693.528,27
4.481.110,84
4.858.477,30
8,42%
3,51%
642.982,17
551.722,40
573.278,69
3,91%
-10,84%
181.575.598,85
182.585.293,60
181.907.545,32
- 0,37%
0,18%
1.654.206,00
657.862,00
6.608.760,00
904,58%
299,51%
4.077.895,87
4.310.814,89
5.767.514,95
33,79%
41,43%
40.000,00
-
-
-
-
-
240.000,00
91.311,02
-
-
-
-
3.000.000,00
-
-
5.772.101,87
5.208.676,89
15.467.585,97
196,96%
167,97%
187.347.700,72
187.793.970,49
197.375.131,29
5,10%
5,35%
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
131
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Grafico 1 – Entrate accertate correnti e in c/capitale nel triennio 2008 -2010 – rappresentazione grafica
Trend Entrate correnti e in c/capitale
200.000.000,00
195.000.000,00
15.467.585,97
190.000.000,00
Totale Entrate in c/capitale
185.000.000,00
5.208.676,89
5.772.101,87
Totale Entrate correnti
180.000.000,00
181.575.598,85
182.585.293,60
181.907.545,32
2008
2009
2010
175.000.000,00
170.000.000,00
Dall’analisi della composizione percentuale del totale delle entrate emerge che le voci maggiormente significative consistono nei trasferimenti correnti da parte dello Stato (56,50%) e nelle entrate contributive
(16,65%) . Si riscontra, però, che tali voci – soprattutto la prima – incidono in maniera meno significativa rispetto all’anno precedente.
Si sottolinea un aumento dell’incidenza dei Trasferimenti in conto capitale dallo Stato per la ricerca
scientifica (da 0,35% a 3,35%) e dei Trasferimenti correnti da Enti pubblici e da Soggetti privati (da 6,32% a
7,46%).
Tab. 11 – Composizione percentuale delle voci di entrata- trend 2008 -2010
2008
2009
2010
Entrate contributive (corsi di laurea, post laurea, altre contribuzioni)
15,62%
17,97%
16,65%
Trasferimenti correnti da parte dello Stato
61,16%
61,36%
56,50%
6,38%
6,32%
7,46%
Trasferimenti correnti da Enti pubblici e da Soggetti privati
Entrate derivanti dalla vendita di beni, prestazioni di e servizi
0,51%
0,53%
0,58%
10,37%
8,34%
8,22%
Redditi e proventi patrimoniali
0,03%
0,01%
0,01%
Poste correttive e compensative di spese correnti
2,51%
2,39%
2,46%
Entrate non classificabili in altre voci
0,34%
0,29%
0,29%
Trasferimenti in c/cap dallo Stato per la ricerca scientifica
0,88%
0,35%
3,35%
Trasferimenti in c/cap da enti pubblici e da privati per la ricerca scientifica
2,18%
2,30%
2,92%
Trasferimenti in c/cap dallo Stato per l'edilizia universitaria e le attrezzature
0,02%
0,00%
0,00%
Trasferimenti in c/cap da enti pubblici e privati per l'edilizia universitaria e le attrezzature
0,00%
0,13%
0,05%
Proventi derivanti dalla gestione di reparti clinici
Alienazione di beni patrimoniali, riscossione crediti, accensione di prestiti
ENTRATE TOTALI
0,00%
0,00%
1,52%
100,00%
100,00%
100,00%
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
132
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Grafico 2– Composizione percentuale delle voci di entrata 2010 – rappresentazione grafica
Ripartizione entrate totali
Entrate contributive (corsi di laurea, post laurea, altre contribuzioni)
0,29%
Trasferimenti correnti da parte dello Stato
2,92%
2,46%
3,35%
0,05%
16,65%
0,01%
Trasferimenti correnti da Enti pubblici e da Soggetti privati
Entrate derivanti dalla vendita di beni, prestazioni di e servizi
8,22%
Proventi derivanti dalla gestione di reparti clinici
0,58%
Redditi e proventi patrimoniali
7,46%
Poste correttive e compensative di spese correnti
Entrate non classificabili in altre voci
Trasferimenti in c/cap dallo stato per la ricerca scientifica
56,50%
Trasferimenti in c/cap da enti pubblici e da privati per la ricerca
scientifica
Trasferimenti in c/cap dallo stato per l'edilizia universitaria e le
attrezzature
Trasferimenti in c/cap da enti pubblici e privati per l'edilizia universitaria
e le attrezzature
Alienazione di beni patrimoniali, riscossione crediti, accensione di
prestiti
Sul fronte delle uscite impegnate nell’anno 2010, si riscontra un aumento del 5,90% rispetto all’esercizio
2009 e del 3,44% rispetto al 2008 attestandosi ad un totale di € 195.990.329,84. In particolare, si riscontra
un aumento delle spese in conto capitale, soprattutto per la ricerca scientifica e per l’edilizia universitaria.
Tab. 12 – Uscite impegnate nel triennio 2007 -2009
Spese correnti
Uscite impegnate
Tit. 1 Cat.01
Contributo funzionamento centri di responsabilità
Tit. 1 Cat.02
Tit. 1 Cat.03
+04+0
5
Tit. 1 Cat.06
Tit. 1 Cat.07
Tit. 1 Cat.08
Tit. 1 Cat.09
Tit. 1 Cat.10
Tit. 1 Cat.11
+12+1
3
Tit. 1 Cat.14
Tit. 1 Cat.15
2009
Δ
20092010 (%)
2010
Δ
20082010 (%)
7.583.416,40
5.560.134,23
6.259.951,58
12,59%
-17,45%
Spese per il personale docente e tecnico amministrativo
110.121.902,87
109.060.767,88
110.480.285,16
1,30%
0,33%
Spese generali di funzionamento (altri interventi per il
personale, spese per personale a contratto, organi)
3.139.244,67
2.917.204,63
2.607.426,29
-10,62%
-16,94%
Spese per l'acquisto di beni e servizi
2.711.934,21
2.728.358,25
2.653.616,97
-2,74%
-2,15%
Spese di carattere generale
5.482.991,58
5.739.888,22
5.789.215,06
0,86%
5,58%
Trasferimenti passivi
216.944,49
225.341,37
273.497,37
21,37%
26,07%
Oneri finanziari - oneri tributari
871.758,95
735.474,76
798.862,65
8,62%
-8,36%
0,00
316.082,05
318.611,33
-
-
33.435.739,12
32.590.208,22
33.579.548,91
3,04%
0,43%
242.250,23
1.020.229,86
602.023,86
-40,99%
148,51%
-25,40%
Spese generali non classificabili in altre voci
Spese per attività istituzionali (di carattere generale,
interventi a favore degli studenti borse di studio, altri
interventi a favore degli studenti)
Prestazioni c/terzi e assegnazioni ai CDR
Poste correttive e compensative di entrate correnti
TOTALE SPESE CORRENTI
Spese in conto capitale
2008
Tit. 2 Cat.01
Tit. 2 Cat.02
Spese per la ricerca scientifica
Tit. 2 Cat.03
Edilizia universitaria - acquisto e manutenzione immobili
Tit. 2 Cat.04
Fondo di rotazione per lo sviluppo di Ateneo
Tit. 3 Cat.01
Estinzione di mutui e prestiti e concessioni di crediti
90.000,00
89.958,05
67.136,95
-25,37%
163.896.182,52
160.983.647,52
163.430.176,13
1,52%
-0,28%
17.192.599,21
18.460.362,54
24.638.717,80
33,47%
43,31%
216.705,92
167.842,20
199.095,29
18,62%
-8,13%
8.172.910,63
5.455.154,61
7.722.340,62
41,56%
-5,51%
-
-
-
Acquisizione di immobilizzazioni tecniche
TOTALE SPESE IN CONTO CAPITALE
USCITE TOTALI (escluso p.g.)
-
-
-
-
-
-
-
25.582.215,76
189.478.398,28
24.083.359,35
185.067.006,87
32.560.153,71
195.990.329,84
35,20%
5,90%
27,28%
3,44%
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
133
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Grafico 3– Uscite impegnate correnti e in c/capitale nel triennio 2008 -2010 – rappresentazione grafica
Trend Spese correnti e in c/capitale
200.000.000,00
195.000.000,00
15.467.585,97
190.000.000,00
Totale Spese in c/capitale
5.772.101,87
185.000.000,00
5.208.676,89
Totale Spese correnti
180.000.000,00
181.575.598,85
182.585.293,60
181.907.545,32
2008
2009
2010
175.000.000,00
170.000.000,00
Si sottolinea il notevole l’incremento dell’impegnato sulle spese di ricerca in conto capitale, dovuto soprattutto ad un notevole cofinanziamento ministeriale per un progetto FIRB (+ € 5.284.436 rispetto all’anno
2009), all’aumento della spesa complessiva per gli assegni di ricerca (+ € 114.877) e per le borse di Dottorato (+ € 223.059) e, non da ultimo, dal ritardo di assegnazione dei finanziamenti PRIN da parte del Ministero.
Nella tabelle e nel rispettivo grafico di seguito rappresentate inerenti alla composizione percentuale delle voci di uscita si evince come la voce che incide maggiormente sul bilancio di Ateneo è quella relativa alle
spese per il personale docente e tecnico-amministrativo (56,37%). Tuttavia, tale voce incide proporzionalmente in misura inferiore sulle uscite totali dell’Ateneo rispetto agli anni precedenti.
Tab. 13 – Composizione percentuale delle voci di uscita- trend 2007 -2009
2008
Contributo funzionamento centri di responsabilità
Spese per il personale docente e tecnico amministrativo
2009
2010
4,00%
3,00%
3,19%
58,12%
58,93%
56,37%
Spese generali di funzionamento (altri interventi per il personale, spese per personale a contratto, organi)
1,66%
1,58%
1,33%
Spese per l'acquisto di beni e servizi
1,43%
1,47%
1,35%
Spese di carattere generale
2,89%
3,10%
2,95%
Trasferimenti passivi
0,11%
0,12%
0,14%
Oneri finanziari - oneri tributari
0,46%
0,40%
0,41%
Spese generali non classificabili in altre voci
0,00%
0,17%
0,16%
17,65%
17,61%
17,13%
Prestazioni c/terzi e assegnazioni ai CDR
0,13%
0,55%
0,31%
Poste correttive e compensative di entrate correnti
0,05%
0,05%
0,03%
Spese per la ricerca scientifica
9,07%
9,97%
12,57%
Acquisizione di immobilizzazioni tecniche
0,11%
0,09%
0,10%
Edilizia universitaria - acquisto e manutenzione immobili
4,31%
2,95%
3,94%
Fondo di rotazione per lo sviluppo di Ateneo
0,00%
0,00%
0,00%
Estinzione di mutui e prestiti e concessioni di crediti
0,00%
0,00%
0,00%
100,00%
100,00%
100,00%
Spese per attività istituzionali (di carattere generale, interventi a favore degli studenti borse di studio, altri interventi a favore degli studenti)
USCITE TOTALI
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
134
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
NUCLEO DI VALUTAZIONE
Grafico 3– Composizione percentuale delle voci di uscita 2010 – rappresentazione grafica
Ripartizione uscite totali
Contributo funzionamento centri di responsabilità
Spese per il personale docente e tecnico amministrativo
0,10%
12,57%
0,31%
3,19%
Spese generali di funzionamento (altri interventi per il personale, spese per personale a
contratto, organi)
Spese per l'acquisto di beni e servizi
3,94%
Spese di carattere generale
0,03%
Trasferimenti passivi
Oneri finanziari - oneri tributari
17,13%
Spese generali non classificabili in altre voci
0,16%
56,37%
0,41%
Poste correttive e compensative di entrate correnti
0,14%
2,95%
1,35%
Spese per attività istituzionali (di carattere generale, interventi a favore degli studenti
borse di studio, altri interventi a favore degli studenti)
Prestazioni c/terzi e assegnazioni ai CDR
Spese per la ricerca scientifica
1,33%
Acquisizione di immobilizzazioni tecniche
Edilizia universitaria - acquisto e manutenzione immobili
Fondo di rotazione per lo sviluppo di Ateneo
Estinzione di mutui e prestiti e concessioni di crediti
A questo punto, si ritiene indispensabile porre l’attenzione sulla voce maggiormente rilevante in termini
di uscite, ovverosia il costo del personale docente e tecnico amministrativo; pertanto, si presenta
l’andamento di tale voce negli ultimi 10 anni rapportata alla correlata voce di entrata, rappresentata dal
Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) erogato dal MIUR.
Si ricorda che, ai sensi dell’art.51 della legge 449/97, infatti, le spese fisse ed obbligatorie per il personale di ruolo delle Università statali non possono eccedere il 90% dei trasferimenti statali erogati a titolo di
FFO. L’incidenza della spesa fissa del personale di ruolo per l’anno 2010 si attesta all’83,65% rispetto al FFO
corretto da normativa7.
Rispetto agli anni precedenti si riscontra, inoltre, una preoccupante diminuzione della voce di entrata
del FFO e un aumento – anche se proporzionalmente inferiore rispetto alla dinamica di continua crescita
degli ultimi anni – della voce di costo del personale di ruolo.
Tab. 14 – Incidenza del costo del personale sul FFO consolidato negli ultimi 10 anni
FFO consolidato
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
Costo personale di ruolo
58.783.594
65.374.797
71.049.148
74.763.493
84.021.869
88.500.846
90.204.800
92.227.647
94.914.816
96.928.414
93.223.414
44.041.528
46.596.779
51.596.442
55.938.637
56.440.983
65.701.117
69.866.698
77.417.654
82.072.428
85.610.068
86.164.088
% Costo del personale
rispetto a FFO
74,92%
71,28%
72,62%
74,82%
67,17%
74,24%
77,45%
83,94%
86,47%
88,32%
92,43%
7
Il limite del 90% del costo del personale sul FFO viene calcolato considerando i correttivi utilizzati per il calcolo della spesa per il personale sul FFO ai sensi della legge
143/2004 e successive modifiche. Tali correttivi consistono nel non considerare ai fini dell’ammontare della spesa per il personale: le convenzioni stabili per l’assunzione
di personale, un terzo delle spese per il personale universitario, docente e non docente, che presta servizio in regime convenzionale con il SSN e i maggiori costi derivanti
dagli incrementi retributivi di docenti e ricercatori e del personale T/A.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
135
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
Grafico 4– Andamento FFO e costo del personale – rappresentazione grafica
Andamento del FFO consolidato e del Costo del personale di
ruolo
120.000.000
100.000.000
80.000.000
60.000.000
FFO consolidato
Costo personale di ruolo
40.000.000
20.000.000
0
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
La determinazione della situazione amministrativa al 31 dicembre 2010 viene di seguito rappresentata
attraverso due distinti procedimenti di determinazione del risultato di amministrazione, il primo dei quali
prende le mosse dal valore complessivo delle entrate e delle uscite, rispettivamente, accertate ed impegnate, mentre il secondo si determina a partire dal fondo di cassa esistente all’inizio del periodo osservato.
Tab. 15 – Situazione amministrativa al 31 dicembre 2010 – Primo procedimento di determinazione
Situazione amministrativa al 31 dicembre 2010
Totale degli Accertamenti
266.122.484,50
Totale degli Impegni
-264.737.683,05
1.384.801,45
Avanzo di esercizio
Avanzo/disavanzo esercizio precedente
65.025.958,53
1.033.583,48
– Riaccertamento residui attivi
+ Riaccertamento residui passivi
874.565,35
66.251.741,85
Avanzo di amministrazione a fine esercizio
Tab. 16 – Situazione amministrativa al 31 dicembre 2010 – Secondo procedimento di determinazione
Situazione amministrativa al 31 dicembre 2010
Fondo di cassa inizio esercizio
Ammontare delle somme riscosse:
a) in conto competenza
b) in conto residui attivi anni precedenti
17.940.925,15
230.208.942,86
65.584.990,60
295.793.933,46
Ammontare dei pagamenti eseguiti:
a) in conto competenza
b) in conto residui passivi anni precedenti
-242.519.972,55
-20.345.356,62
-262.865.329,17
Fondo di cassa fine esercizio
Residui risultanti alla chiusura dell'esercizio compresi quelli
provenienti dagli anni precedenti
a) attivi
b) passivi
50.869.529,44
44.484.077,62
-29.101.865,21
15.382.212,41
66.251.741,85
Avanzo di Amministrazione a fine esercizio
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
136
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
Dal trend del risultato di amministrazione degli ultimi tre anni di seguito presentato; si può facilmente
constatare come il decremento registrato nell’anno 2008 è stato risanato dall’avanzo di amministrazione
degli anni successivi, fino ad arrivare all’avanzo di amministrazione di € 66.251.741 nel 2010.
Tab. 17 – Trend dell’avanzo di amministrazione nel triennio 2008-2010
Trend Avanzo di Amministrazione
(dati in migliaia di euro)
2008
Fondo di cassa al 31 dicembre
Somme rimaste da riscuotere (residui attivi)
Somme rimaste da pagare (residui passivi)
Avanzo di Amministrazione
2009
19.495
87.700
44.826
62.369
Δ 2008-2010
Valore
%
assoluto
31.374
160,93%
-43.216
-49,28%
-15.724
-35,08%
3.882
6,22%
2010
17.941
75.189
28.104
65.026
50.869
44.484
29.102
66.251
Al fine di meglio comprendere il significato del risultato appena determinato, è necessario procedere
all’attenta analisi della sua composizione, dando distinta evidenza alle sue due parti complementari: quella
necessariamente “riassegnabile” e quella effettivamente “disponibile”.
Tale distinzione, infatti, mette in rilievo il forte grado di rigidità del bilancio finanziario dell’Ateneo: nel
corso del triennio di riferimento, infatti, l’avanzo vincolato a spese impegnate ha rappresentato mediamente un valore intorno all’87%, mentre quello disponibile si è attestato mediamente intorno al 13%.
Tab. 18 – Parti complementari dell’Avanzo di amministrazione
2008
2009
2010
Avanzo di amministrazione
(valore complessivo)
62.368.482,77
65.025.958,53
66.251.741,85
Avanzo di amministrazione Riassegnabile
58.693.738,64
52.832.919,72
56.742.238,24
3.674.744,13
12.193.038,81
9.509.503,61
94,11%
81,25%
85,65%
5,89%
18,75%
14,35%
Avanzo di amministrazione Disponibile
Percentuale di incidenza Avanzo riassegnabile
Percentuale di incidenza Avanzo disponibile
Nell’ultimo anno finanziario i valori percentuali dimostrano un sensibile aumento del margine di manovra, dal momento che l’avanzo disponibile, che nel 2008 si attesta sul 5,89% dell’avanzo di amministrazione
nel 2008, nel 2010 raggiunge il 14,35%.
Grafico 5– Trend dell’avanzo di amministrazione 2008-2010
Trend avanzo di amministrazione 2008-2010
70.000.000
60.000.000
50.000.000
40.000.000
30.000.000
20.000.000
10.000.000
2008
2009
Avanzo di amministrazione
Disponibile
2010
Avanzo di amministrazione
Riassegnabile
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
137
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A questo punto, oltre a considerare la suesposta suddivisione tra avanzo disponibile e riassegnabile, al
fine di apprezzare meglio le effettive possibilità di manovra di cui dispone la governance dell’Ateneo, appare di sicuro interesse osservare più attentamente la composizione della parte riassegnabile dell’Avanzo di
amministrazione dell’esercizio 2010, così da individuare le voci di maggiore incidenza.
Tab. 19 – Composizione dell’Avanzo di amministrazione nella parte riassegnabile nell’anno 2010
Composizione Avanzo di Amministrazione Riassegnabile 2010
Cofinanziamento progetti di interesse generale di ateneo (MIUR, Campusone,
Prog. FSE, Reg.Ven., ecc)
1.306.911,18
2,30%
Borse di studio scuole di specializzazione
5.866.577,40
10,34%
Borse di studio aggiuntive scuole di specializzazione
2.342.756,95
4,13%
Borse di studio regionali per studenti (diritto allo studio)
1.489.384,89
2,62%
Scambi culturali con l'estero e relazioni internazionali
997.879,41
1,76%
Gestione amministrativa Socrates e mobilità studentesca
795.978,84
1,40%
Cofinanziamento borse di studio dottorato e post-dottorato di ricerca a carico
Ateneo
3.916.160,70
6,90%
Borse di studio dottorato di ricerca - Finanziamenti a carico di enti esterni
2.225.306,54
3,92%
Edilizia generale
1.577.730,87
2,78%
Fondo di rotazione per lo sviluppo edilizio, didattico e scientifico
6.475.886,61
11,41%
Fondo per la copertura oneri per ricostruzione carriera ,scatti di anzianità, incrementi retributivi del personale universitario (docenti, ricercatori, personale TA,
CEL) e delle figure ad esso assimilate (dottorandi, assegnisti, borsisti, specializzandi, ecc.)
5.918.011,52
10,43%
Altre voci di spesa
23.829.653,33
42,00%
TOTALE RIASSEGNAZIONI
56.742.238,24
100,00%
A prescindere dal campo “altre voci di spesa”, che raggruppa numerose voci di lieve entità, la voce più
consistente della quota riassegnabile dell’avanzo di amministrazione è rappresentata dalla voce “Fondo di
rotazione per lo sviluppo edilizio, didattico e scientifico”, che pesa per l’11,41% sul complessivo valore riassegnabile, immediatamente seguita dalla voce “Borse di studio scuole di specializzazione” pari al 10,43%.
Un’utile analisi del rendiconto consuntivo dell’Ateneo consiste nell’individuare il grado di flessibilità che
ha caratterizzato la gestione del 2010. In particolare, tale analisi si fonda su una riclassificazione del bilancio
atta a depurare sia la parte delle entrate sia quella delle uscite di quegli accertamenti e quegli impegni rispettivamente relativi e finanziati da entrate con vincolo di destinazione.
Le entrate senza vincolo di destinazione sono composte dalle entrate contributive – al netto delle tasse
regionali – e dalle entrate non contributive correnti. Dalla tabella successiva si riscontra una diminuzione
del 3% delle entrate senza vincolo di destinazione dell’anno 2010 rispetto al 2009.
Tab. 20 – Totale Entrate senza vincolo di destinazione – trend 2008-2010
Entrate senza vincolo di destinazione
Entrate contributive (esclusa tassa regionale diritto allo studio)
2008
23.903.043,04
2009
29.126.949,38
2010
Δ%
20082010
28.241.637,12
18%
Δ%
20092010
-3%
Entrate non contributive correnti
101.789.734,10
100.507.989,94
97.419.602,66
-4%
-3%
Totale Entrate senza vincolo di destinazione
125.692.777,14
129.634.939,32
125.661.239,78
0%
-3%
Sul fronte delle spese obbligatorie, le voci che compongono tale categoria consistono nelle dotazioni dei
centri di responsabilità, delle spese per il personale docente e tecnico amministrativo, delle spese per il
funzionamento e le manutenzioni e delle spese per investimenti, attrezzature e arredi. Tali spese obbligato- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
138
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
rie risultano aumentate, ma solamente dell’1% sia rispetto al 2008 che al 2009 principalmente a causa
dell’aumento della voce inerente alle dotazioni dei centri di responsabilità.
Tab. 21 – Totale Spese obbligatorie – trend 2008-2010
Spese obbligatorie
2008
Dotazioni dei Centri di Responsabilità (non correlate)
2009
2010
Δ%
2008-2010
Δ%
2009-2010
6.410.309,59
4.274.230,01
5.017.383,32
-22%
17%
Spesa per il personale docente e tecnico amministrativo
90.123.139,52
93.370.155,92
93.820.116,91
4%
0%
Spese per il funzionamento e le manutenzioni
13.103.719,78
12.681.913,39
12.420.449,26
-5%
-2%
216.705,92
167.842,20
199.095,29
-8%
19%
1%
1%
Spese per investimenti attrezzature arredi
Rimborso di prestiti
Totale Spese obbligatorie
-
-
-
109.853.874,81
110.494.141,52
111.457.044,78
Dalla tabella successiva si evince come il grado di flessibilità nell’anno 2010 sia in diminuzione rispetto
agli anni precedenti, passando da una percentuale di entrate senza vincolo di destinazione a disposizione
per le spese discrezionali pari al 13% nel 2008 e ben al 15% nel 2009 ad una percentuale pari all’11%
nell’ultimo anno. Questa diminuzione è stata segnata, da una parte, dalla diminuzione delle entrate senza
vincolo di destinazione e, dall’altra, da un aumento delle spese obbligatorie.
Tab. 22 – Analisi grado di flessibilità – trend 2008-2010
2008
Differenza (Totale Entrate - Totale Uscite) disponibili per spese discrezionali
Quota delle entrate senza vincolo di destinazione disponibile per le spese
discrezionali
2009
2010
15.838.902,33
19.140.797,80
14.204.195,00
13%
15%
11%
Grafico 6– Analisi grado di flessibilità – trend 2008-2010 – rappresentazione grafica
Trend grado di flessibilità 2008-2010
160.000.000,00
140.000.000,00
120.000.000,00
100.000.000,00
Totale Entrate senza vincolo di
destinazione
80.000.000,00
di cui disponibili per spese
discrezionali
60.000.000,00
40.000.000,00
20.000.000,00
2008
2009
2010
A conclusione, non può mancare una breve disamina del prospetto della Situazione Patrimoniale al 31
dicembre 2010, la cui esposizione sintetica permette un’immediata visione della composizione dell’attivo e
del passivo dell’Ateneo.
Si sottolinea, l’introduzione – nell’esercizio finanziario 2010 – della voce attiva inerente alle Partecipazioni, che comprende sia quelle in Società di capitali (ad esempio, derivanti da Spin-off), sia quelle in Consorzi Interuniversitari e Associazioni (come i Coordinamenti interuniversitari).
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
139
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
Il patrimonio netto risulta in costante aumento nel corso del triennio considerato, attestandosi a quota
€ 239.651.103,70 nel 2010.
Tab. 23 – Situazione Patrimoniale al 31 dicembre 2010
Situazione patrimoniale
2008
2009
2010
Δ
2008-2010
Δ
2009-2010
Attività
Fabbricati-terreni edificabili
90.438.014,53
90.630.724,91
90.630.724,91
0,21%
0,00%
-
-
-
-
-
6.396.262,59
6.912.457,46
7.089.123,72
10,83%
2,56%
Materiale bibliografico
27.248.631,07
28.862.077,61
30.059.042,27
10,31%
4,15%
Strumenti tecnici attr. in genere
38.371.403,95
43.168.988,87
45.492.604,13
18,56%
5,38%
51.976,42
50.896,32
50.896,32
-2,08%
0,00%
322.807,20
-
-
162.506.288,56
169.625.145,17
173.645.198,55
6,85%
2,37%
87.699.858,91
75.189.110,06
44.484.077,62
-49,28%
-40,84%
Terreni agricoli
Mobili arredi macchine per ufficio
Automezzi e altri mezzi trasporto
Partecipazioni
TOTALE
Residui attivi
Fondo di cassa
TOTALE ATTIVITÀ
19.494.689,88
17.940.925,15
50.869.529,44
160,94%
183,54%
269.700.837,35
262.755.180,38
268.998.805,61
-0,26%
2,38%
Passività
Residui passivi
44.826.066,02
28.104.076,68
29.101.865,21
-35,08%
3,55%
Debiti per spese patrimoniali
-
-
-
-
-
Mutui
-
-
-
-
-
Deficit di cassa
-
-
-
-
-
44.826.066,02
28.104.076,68
29.101.865,21
-35,08%
3,55%
224.874.771,33
234.651.103,70
239.896.940,40
6,68%
34,04%
Passività (in % su Attività)
16,62%
10,70%
10,82%
-34,91%
1,15%
Patrimonio Netto (in % su Attività)
83,38%
89,30%
89,18%
6,96%
30,93%
TOTALE PASSIVITÀ
PATRIMONIO NETTO
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
140
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
5.5 Gestione del patrimonio immobiliare
5.5.1 Analisi delle disponibilità e dei fabbisogni immobiliari
L’edilizia dell’Ateneo di Verona è organizzata in quattro poli fisicamente dislocati in ambiti diversi della
città:
 la cittadella della cultura – dislocata nella zona di Veronetta – con le Facoltà di Economia, Lettere e
Filosofia, Scienze della Formazione e Lingue e LL.SS.;
 la cittadella della giustizia – in piazza Cittadella – con la Facoltà di Giurisprudenza;
 la cittadella della scienze e della tecnologia – in Borgo Roma – con le Facoltà di Medicina e Chirurgia
e di Scienze MM.FF.NN.;
 la cittadella dello sport – in Borgo Venezia – con la Facoltà di Scienze Motorie.
Inoltre, a Villa Lebrecht – a San Floriano di Valpolicella – ha sede il corso di laurea in Scienze Viticole ed
Enologiche.
Per quanto attiene, invece, le sedi staccate fuori della provincia di Verona, si ricordano:
 la sede staccata della Facoltà di Economia a Vicenza, dove, dal 2009, è stato costituito il Polo scientifico di Studi sull’impresa;
 le sedi staccate dei corsi di studio delle professioni sanitarie di Vicenza, Legnago (VR), Trento, Bolzano, Rovereto, Ala (TN).
In totale la superficie occupata dall’Ateneo nella sua sede principale di Verona consta di un totale di
111.147,64 m2.
Dalla seguente tabella si evince come le superfici più ampie – considerando complessivamente aule,
studi, uffici e spazi in comune – siano nella cittadella della cultura e in quella della scienza e della tecnologia
(entrambi rappresentanti il 43% del totale).
Gli spazi sono, per lo più, in comodato d’uso o in concessione a titolo gratuito (67%), mentre solo il 29%
dei locali utilizzati dall’Ateneo sono di proprietà dello stesso. Il restante 5% della superficie è in locazione e
riguarda spazi della cittadella della cultura e della giurisprudenza.
Tab. 24 – Superficie disponibile nelle singole cittadelle per titolo di provenienza (situazione al 31 dicembre 2010)
Villa Lebrecht
Totale complessivo
superficie
m2
superficie
m2
superficie
m2
68%
6.737
14%
4.071
0%
1.079
22%
8%
4.719
superficie
m2
32.395
3.884
78%
20.001
42%
0%
0%
5.820
76%
1.794
24%
0%
2.953
100%
65.053
59%
8.531
8%
0%
27.695
0%
5.150
5%
32.414
Fonte: nostra elaborazione da rilevazione Direzione Tecnica
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
141
Totale complessivo
% titolo provenienza della cittadella
Cittadella della giurisprudenza
Cittadella della scienza e della
tecnologia
Cittadella dello sport
Proprietà
% titolo provenienza della cittadella
Cittadella della cultura
Locazione
% titolo provenienza della cittadella
Cittadella
Concessione
% titolo provenienza della cittadella
Comodato d'uso
superficie
m2
% cittadella sul
totale
superficie
10%
47.922
43%
0%
4.962
4%
58%
47.696
43%
0%
7.614
7%
0%
2.953
3%
29%
111.148
100%
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
NUCLEO DI VALUTAZIONE
Andando a rapportare la superficie disponibile per ogni cittadella rispetto alle persone che la utilizzano
(studenti, docenti e personale TA) si riscontra una minor disponibilità di spazi nella cittadella della giurisprudenza (in media 2,70 m2 a persona) seguita dalla cittadella della cultura (3,38 m2 a persona).
Tab. 25 – Superficie disponibile nelle singole cittadelle rispetto al totale di persone che utilizzano tali spazi (studenti, docenti e personale TA) (situazione al 31 dicembre 2010)
superficie
m2
Cittadella
Cittadella della cultura
Cittadella della giurisprudenza
Cittadella della scienza e della tecnologia
totale
iscritti
totale
docenti
totale
personale TA
totale
persone
m2 per
persona
47.922
13468
308
393
14169
3,38
4.962
1773
44
21
1838
2,70
8,21
47.696
5194
352
266
5812
Cittadella dello sport
7.614
946
24
14
984
7,74
Villa Lebrecht
2.953
189
9
4
202
14,62
111.148
21570
737
698
23005
4,83
Totale complessivo
Fonte: nostra elaborazione da rilevazione Direzione Tecnica (per superficie) e DWH (per iscritti, docenti e personale TA)
Il Decreto Legislativo 12.04.06 n. 163, entrato in vigore dall’1.7.2006 e denominato “Codice dei contratti
pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE”, all’art.
128 (Programmazione dei lavori pubblici) comma 1), prevede che le amministrazioni aggiudicatrici provvedano ogni anno alla predisposizione e approvazione, nel rispetto dei documenti programmatori, di un programma triennale, che deve essere aggiornato annualmente, e di un elenco dei lavori da realizzare
nell’anno stesso. Lo stesso articolo prevede, inoltre, che l’inclusione di un’opera edilizia nell’elenco dei lavori annuali sia subordinata alla previa approvazione di uno studio di fattibilità – per i lavori di importo inferiore a € 1.000.000 – ovvero alla previa approvazione della progettazione preliminare, per i lavori di importo pari o superiore a € 1.000.000 .
Il Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo, nella seduta dell’11 dicembre 2009, ha provveduto, quindi,
all’aggiornamento e all’adozione del Programma Edilizio Triennale 2010-2012 e dell’elenco annuale dei lavori 2010.
In particolare, è stato rilevato il seguente quadro di bisogni e di esigenze:
 per la cittadella della cultura:
− a fronte dell’obiettivo di aumento degli iscritti e dell’offerta formativa, l’esigenza è quella di avere
nuove strutture edilizie destinate alla didattica e alla ricerca (aule, laboratori didattici e di ricerca);
− offrire spazi di studio e di socializzazione per gli studenti;
− servizio di ristorazione anche in attività convenzionate;
− una residenza sia per gli studenti che per i “visiting professor” (foresteria);
− la pratica di attività sportive e ricreative;
− inoltre, alcune attività universitarie vengono espletate in edifici obsolescenti dal punto di vista
tecnico ed economico-gestionale (aule e dipartimenti di Economia) o in spazi acquisiti in locazione
il cui costo incide in maniera considerevole sul bilancio economico;
 per la cittadella della giurisprudenza:
− carenza di spazi per la didattica, ricerca, sistema bibliotecario, per i corsi post lauream e di specializzazione;
− carenza di spazi per le attività di supporto agli studenti e di tutoraggio e per i servizi agli studenti;
− grave carenza di spazi per le attività di studio ed autogestite dagli studenti;
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
142
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
− commistione fra le funzioni di didattica, ricerca ed amministrazione all’interno degli stessi edifici
con conseguente inefficienza ed elevati costi di gestione;
− anche in questo caso, per soddisfare in maniera minimale i bisogni della cittadella sono stati presi
in locazione alcuni spazi che comportano, però, una notevole spesa in bilancio;
 per la cittadella della scienza e della tecnologia:
− lo sviluppo e l’ampliamento delle attività universitarie esistenti – sia di natura didattica che scientifica – rendono necessario provvedere ad una crescita quantitativa del patrimonio edilizio di aule
e laboratori soprattutto per la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. e di messa a norma degli edifici esistenti per la Facoltà di Medicina e Chirurgia;
− in questo contesto si inserisce lo studio di fattibilità per un nuovo e grande edificio interfacoltà
per le attività didattiche, la ricerca e le grandi attrezzature;
 per la cittadella dello sport :
− lo sviluppo e l’ampliamento delle attività universitarie esistenti che fanno capo alla Facoltà di
Scienze Motorie assieme con la nascita di nuove iniziative didattiche e scientifiche rendono necessario provvedere ad una crescita quantitativa del patrimonio edilizio per campi sportivi, piscine,
servizi e mena;
− si sono conclusi i lavori di messa a norma delle Palazzina di via Casorati e stanno per iniziare i lavori per la realizzazione dell’impianto di condizionamento del palazzetto Gavagnin.
Infine, grazie ad un lascito, l’Ateneo ha acquisito la proprietà di una palazzina residenziale ubicata in via
San Zeno in Oratorio, zona Castelvecchio, che necessita di interventi di messa a norma.
5.5.2 Analisi dei fabbisogni finanziari per l’edilizia
I punti principali del programma edilizio, suddetto, riguardano il recupero del Silos di Levante della Caserma Santa Marta e la messa a norma dell’edificio residenziale lascito Austoni in via San Zeno in Oratorio.
Inoltre, altri interventi importanti previsti dal Piano sono: il recupero della Ex-Caserma Santa Marta a Veronetta, la riorganizzazione funzionale di Palazzo Giuliari (sede del Rettorato); i primi interventi per la Caserma Passalacqua; per la cittadella della scienza e della tecnologia, invece, la predisposizione di un nuovo edificio per aule didattiche, laboratori e grandi attrezzature, la messa a norma di impianti e della prevenzione
incendi e climatizzazione; per la cittadella dello sport il condizionamento del palazzetto e il completamento
degli impianti sportivi.
A tal scopo, è stato previsto (sempre nella seduta del Consiglio di Amministrazione dell’11 dicembre
2009) il seguente quadro delle disponibilità finanziarie e degli interventi per il triennio di programmazione
ed, in particolare, per l’anno 2010:
Tab. 26 – Quadro delle disponibilità finanziarie e degli interventi 2010 (CdA 11.12.09)
Entrate
€
Da Bilancio ordinario 2009 – Edilizia generale (previsione assestata)
116.425
Da Bilancio ordinario 2009 – Edilizia sportiva (previsione assestata)
357.000
Da Bilancio di previsione 2010 – manutenzione straordinaria
200.000
ulteriori disponibilità per opere in corso di affidamento – esecuzione:
Recupero da convenzione con comune per Palazzo Montanari
100.000
Recupero da accantonamento per Villa Bottagisio
Recupero ex-caserma “S.Marta” corpo principale (Finanziamento BEI 1° fase)
100.000
10.000.000
Palazzo Giuliari intervento di riorganizzazione funzionale spazi
1.500.000
Facoltà di Scienze Motorie – Condizionamento palazzo Gavagnin
1.143.000
Chiostro San Francesco – sistemazione segreterie studenti
Climatizzazione Cà Vignal Scienze
60.000
410.000
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
143
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Totale Entrate
13.986.425
Uscite
€
Principali interventi:
Recupero ex-caserma “S.Marta” corpo principale
9.000.000
Primi interventi Caserma Passalacqua
50.000
Palazzo Giuliari intervento di riorganizzazione funzionale spazi
Polo di Borgo Roma – Realizzazione di nuovo edificio per la ricerca e le grandi attrezzature
Recupero Silos di Levante
1.500.000
1.000.000
50.000
Messa a norma edifici universitari varie sedi
100.000
Altri interventi di manutenzione immobili:
Chiostro San Francesco – sistemazione segreterie studenti
60.000
Climatizzazione Cà Vignal Scienze
410.000
Messa a norma edificio residenziale lascito Austoni – via san Zeno Oratorio
50.000
Facoltà di Scienze Motorie – Condizionamento palazzetto Gavagnin
1.500.000
Riorganizzazione spazi edifici vari – interventi urgenti da approvare di volta in volta
Totale Uscite
266.425
13.986.425
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
144
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NUCLEO DI VALUTAZIONE
5.6 Osservazioni del Nucleo di Valutazione su “Attività amministrativa e Risorse”
L’intera struttura organizzativa dell’Ateneo è in corso di profonda ristrutturazione sia in conseguenza
dell’adeguamento alle previsioni contenute nella recente legge di riforma Gelmini, sia a seguito della compiuta realizzazione del Sistema di Misurazione e Valutazione delle Performance deliberato dal CdA a fine
2010, sia ancora in derivazione della implementazione del sistema di valutazione esterna Good Practices cui
aderisce l’Ateneo.
In relazione all’adeguamento alla previsioni normative della legge di riforma, è da rilevare l’avvenuta
realizzazione del processo di razionalizzazione dei Dipartimenti con la riduzione del loro numero da 24 a
15, riduzione che ha consentito di raggiungere il numero medio di docenti e ricercatori pari a 49 per dipartimento con una oscillazione tra il valore massimo di 62 del Dipartimento di Medicina e il numero minimo
pari a 38 del Dipartimento di Filologia letteratura e linguistica.
Le successive scelte che l’Ateneo andrà ad assumere nell’adeguamento del proprio Statuto, condurranno ad un generale riassetto delle strutture periferiche mediante l’abolizione delle Facoltà, l’istituzione
eventuale delle Scuole e altre rilevanti modifiche della struttura organizzativa. Appare auspicabile, in tale
contesto, che tale profonda ristrutturazione prenda spunto dalle esigenze di adeguamento alle nuove disposizioni di legge e venga orientata alla logica del miglioramento di efficienza già perseguita grazie ai sistemi di valutazione e di autovalutazione attivati in Ateneo.
Infatti, l’attivazione del sistema di valutazione interna delle posizioni organizzative, pur finalizzata
all’attribuzione del premio di risultato, ha consentito di introdurre da tempo nell’Ateneo veronese la cultura della valutazione e l’attenzione ai risultati, tanto che, anche in applicazione della c.d. Riforma Brunetta, il
CdA ha adottato il citato Sistema di Misurazione e Valutazione delle Performance che attualmente è in corso di applicazione.
Di rilievo, per il potenziamento della cultura della valutazione, appare la consolidata adesione
dell’Ateneo al progetto Good Practices che ha consentito l’introduzione della logica Activity Based nella
elaborazione dei dati, con la conseguente mappatura delle attività, della ripartizione dei costi sulle attività e
del loro ribaltamento sugli output delle attività. Ciò ha consentito di determinare indicatori di efficienza e di
definire misure di efficacia integrandone l’analisi e di predisporre l’intera organizzazione all’estensione del
modello sulle strutture decentrate di Ateneo, nonché alla elaborazione di indicatori di c.d. efficienza oggettiva e, quindi, all’avvio di una fase di audit a mezzo di valutatori esterni.
È auspicabile, considerati i risultati già conseguiti, un più esteso utilizzo dei dati emergenti dai programmi di valutazione e di autovalutazione ai fini del governo strategico e della gestione operativa dell’Ateneo.
In sintesi, l’Ateneo si è dotato per tempo degli strumenti necessari per affrontare la ristrutturazione
connessa all’attuazione della riforma Gelmini non attraverso il mero adeguamento formale delle strutture,
ma nell’ambito di un più ampio e sostanziale programma di miglioramento dell’efficienza e di potenziamento dell’efficacia in cui la riorganizzazione delle strutture decentrate offre l’occasione per una riallocazione
delle risorse in grado di potenziare l’azione amministrativa.
In tal senso, un ulteriore importante risultato verrà conseguito con la piena estensione della contabilità
economico-patrimoniale; è auspicabile che il completamento del passaggio al nuovo modello contabile avvenga al più presto per consentire una pronta disponibilità dei dati con cui orientare la gestione delle strutture.
Auspicabile, altresì, il potenziamento della formazione del personale in una fase di profondi cambiamenti organizzativi quale quella che sta vivendo l’Ateneo.
Per quanto attiene all’analisi di bilancio, sono da evidenziare la contenuta flessione del FFO,
l’incremento di alcuni trasferimenti di parte corrente e, soprattutto, in c/capitale per il finanziamento della
ricerca scientifica; l’incremento dell’impegnato su quest’ultima voce si deve soprattutto ad un notevole importo di cofinanziamento ministeriale per un progetto FIRB, all’aumento della spesa complessiva per gli as- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
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segni di ricerca e per le borse di Dottorato e, non da ultimo, dal ritardo di assegnazione dei finanziamenti
PRIN da parte del Ministero.
Il dato di maggiore rilievo appare, tuttavia, quello degli Assegni fissi, la cui incidenza sul FFO presenta un
trend di sostanziale aumento nel corso degli ultimi 10 anni. Appare auspicabile una programmazione analitica che, soprattutto per il personale docente, possa consentire di evitare scoperture di SSD strategici, sia
per la didattica, sia per la ricerca, o brusche alterazioni nel naturale processo di ricambio generazionale: su
questo aspetto poggia buona parte del governo strategico dell’Ateneo, poiché solo attraverso una accurata
programmazione degli accessi e delle carriere potranno essere assicurati la coerenza tra offerta formativa e
organico docenti e il potenziamento della ricerca nelle aree vocazionali dell’Ateneo.
- Relazione del Nucleo di Valutazione sull’attività dell’Ateneo anno 2010 -
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