Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Università degli Studi di Padova
BOLLETTINO - NOTIZIARIO
anno accademico 2002/2003
FACOLTÀ DI
GIURISPRUDENZA
www.giuri.unipd.it
AVVERTENZA
Il presente Bollettino-Notiziario è aggiornato al 22 maggio 2003; gli
aggiornamenti rispetto all’edizione cartacea sono indicati in rosso.
Eventuali variazioni verranno rese pubbliche tramite affissione nelle
bacheche della Facoltà e inserimento nel sito www.giuri.unipd.it e nel
supplemento del Bollettino di prossima uscita.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
ABBREVIAZIONI
art. / artt.
cap. / capp.
c.c.
cfr.
coll.
cost.
c.p.c.
c.p.
c.p.p.
d.l.
d.lgs.
d.m.
d.P.R.
ed.
fasc.
G.U.
l.
l. cost.
n. / nn.
p. / pp.
r.d.
s. / ss.
T.U.
u.c.
ult. ed.
vol. / voll.
§ / §§
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articolo / articoli
capitolo / capitoli
codice civile
confronta
collana
Costituzione della Repubblica Italiana
codice di procedura civile
codice penale
codice di procedura penale
decreto legge
decreto legislativo
decreto ministeriale
decreto del Presidente della Repubblica
edizione
fascicolo
Gazzetta Ufficiale
legge
legge costituzionale
numero / numeri
pagina / pagine
regio decreto
seguente / seguenti
testo unico
ultimo comma
ultima edizione
volume / volumi
paragrafo / paragrafi
Presidenza della Facoltà di Giurisprudenza
Pubblicazione a cura di Diego Possamai
Conversione in rete a cura dell’ing. Stefano Fior
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
PIANO DELL’OPERA
parte prima
LA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA
corpo docente
strutture e servizi della Facoltà
adempimenti amministrativi
calendario accademico
***
parte seconda
IL “VECCHIO” ORDINAMENTO DEGLI STUDI
per gli studenti immatricolati sino all’a.a. 2000/01
Laurea in Giurisprudenza
Diploma Universitario di Operatore Giuridico D’Impresa
Diploma Universitario di Consulente del Lavoro
***
parte terza
IL “NUOVO” ORDINAMENTO DEGLI STUDI
per gli studenti immatricolati dall’a.a. 2001/02
riforma universitaria del d.m. 509/99
Laurea in Scienze Giuridiche (classe XXXI)
Laurea Specialistica in Giurisprudenza (classe 22/S)
Laurea in Servizi Giuridici: Consulente del lavoro (classe II)
***
parte quarta
LA FORMAZIONE POST LAUREAM
Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali
master e corsi di perfezionamento
dottorati di ricerca
repertorio delle professioni
***
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
“VECCHIO” ORDIMAMENTO
per gli studenti immatricolati fino all’a.a. 2000/01
(A)
Laurea in
Giurisprudenza
4 anni
corsi di
perfezionamento
dottorati
di ricerca
Scuola per le
Professioni Legali
3 anni – numero chiuso
2 anni- numero chiuso
mondo
del lavoro
mondo
del lavoro
carriera
universitaria
magistratura, notariato
e avvocatura
Attenzione. Il diploma della Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali è
requisito indispensabile per l’accesso alla magistratura per gli studenti immatricolati
dall’a.a. 1998/99 in poi; non è invece requisito necessario per l’accesso ai concorsi di
notariato e avvocatura.
(B)
Diploma Universitario di
Operatore Giuridico d’Impresa
3 anni
mondo
del lavoro
(C)
Diploma Universitario di
Consulente del Lavoro
3 anni
mondo
del lavoro
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
“NUOVO” ORDIMAMENTO
per gli studenti immatricolati dall’a.a. 2001/02 (o trasferiti al “nuovo” ordinamento)
(A)
Laurea in
Scienze giuridiche
classe XXXI - 3 anni
corsi di
perfezionamento e
master 1° livello
Laurea Specialistica in
Giurisprudenza
classe 22/S - 2 anni
mondo
del lavoro
mondo
del lavoro
corsi di
perfezionamento e
master 2° livello
dottorati
di ricerca
Scuola per le
Professioni Legali
3 anni - numero chiuso
2 anni - numero chiuso
mondo
del lavoro
mondo
del lavoro
carriera
universitaria
magistratura, notariato
e avvocatura
Attenzione. Il diploma della Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali è
requisito indispensabile per l’accesso alla magistratura; non è invece requisito
necessario per l’accesso ai concorsi di notariato e avvocatura.
(B)
Laurea in
Servizi Giuridici:
Consulente del Lavoro
classe II – 3 anni
corsi di
perfezionamento e
master 1°livello
mondo
del lavoro
mondo
del lavoro
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
INDICE
Per trovare gli argomenti ricercati utilizzare la funzione “Trova” e inserire il
numero del paragrafo indicato nell’indice (es. 5.2. per trovare le Biblioteche)
parte prima
LA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA
1.
NOTE INTRODUTTIVE
1.1.
1.2.
1.3.
1.4.
2.
N O R ME E O R G A N I D I A TE N E O E D I F A C O L TÀ
2.1.
2.2.
2.3.
2.4.
2.5.
3.
Docenti e ricercatori della Facoltà
STRUTTURE DELLA FACOLTÀ
4.1.
4.2.
4.3.
4.4.
4.5.
5.
Statuto e regolamenti di Ateneo
Organi dell’Ateneo
Regolamenti della Facoltà
Organi della Facoltà
Commissioni di Facoltà
CORPO DOCENTE
3.1.
4.
Aggiornamento a.a. 2002/03
Aggiornamento a.a. 2001/02: la riforma d.m. 509/99
Aggiornamenti precedenti
Introduzione agli studi giuridici
Struttura didattica: la Facoltà
Strutture scientifiche: i Dipartimenti
Sede distaccata di Treviso
Sede distaccata di Rovigo
Indirizzi, numeri di telefono e di fax
SERVIZI DELLA FACOLTÀ
5.1.
5.2.
5.3.
5.4.
5.5.
5.6.
5.7.
5.8.
Informazioni inerenti alla didattica
Biblioteche
Laboratori e servizi informatici
Didattica a distanza
Attività di supporto: corsi extracurriculari
Attività di supporto: didattica integrativa
Attività di supporto: tutori
Servizio stage e mondo del lavoro – Polo di Facoltà
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
5.9.
5.10.
6.
CALENDARIO ACCADEMICO A.A. 2002/03
6.1.
6.2.
7.
Immatricolazioni e iscrizioni
Passaggi e trasferimenti
Riconoscimento della carriera pregressa
Decadenza
Piani di studio
Ammissione all’esame di laurea o di diploma
Tasse e contributi
Rinvio del servizio militare
SCAMBI CON UNIVERSITÀ ESTERE
8.1.
8.2.
8.3.
9.
Calendario delle lezioni e delle sessioni d’esame
Esami di profitto
ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI
7.1.
7.2.
7.3.
7.4.
7.5.
7.6.
7.7.
7.8.
8.
Servizi suppletivi
Aule studio
Corso integrato di Laurea in Giurisprudenza (Innsbruck)
Programma Socrates-Erasmus
Altri programmi di mobilità internazionale
ASSISTENZA AGLI STUDENTI
9.1.
9.2.
Servizio di assistenza psicologica
Servizio di consulenza psichiatrica
10. STUDENTI
10.1.
10.2.
Valutazione della didattica on line
Associazioni studentesche
***
parte seconda
IL “VECCHIO” ORDINAMENTO DEGLI STUDI
11. CORSI DI STUDIO
11.1.
Corsi ad esaurimento
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
capitolo 1
IL CORSO DI LAUREA IN GIURISPRUDENZA
12. ORDINAMENTO DEGLI STUDI FINO ALL’A.A. 95/96
12.1.
Informazioni
13. ORDINAMENTO DEGLI STUDI FINO ALL’A.A. 00/01
13.1.
13.2.
13.3.
13.4.
13.5.
13.6.
Piano di studio
Propedeuticità
Trasferimenti o passaggi
Duplicazione del corso a Treviso
Stage e tirocini
Esame di laurea
14. A.A. 2002/03 - SEDE DI PADOVA
14.1.
14.2.
14.3.
Docenti
Orario delle lezioni
Programmi degli insegnamenti attivati
15. A.A. 2002/03 - SEDE DI TREVISO
15.1.
15.2.
15.3.
Docenti
Orario delle lezioni
Programmi degli insegnamenti attivati
capitolo 2
IL CORSO DI DIPLOMA UNIVERSITARIO DI
OPERATORE GIURIDICO D’IMPRESA
16. NOTE INTRODUTTIVE
16.1.
Presentazione
17. ORDINAMENTO DEGLI STUDI
17.1.
17.2.
17.3.
17.4.
Piano di studio
Propedeuticità
Stage e tirocini
Esame di diploma
18. A.A. 2002/03
18.1.
18.2.
18.3.
Docenti
Orario delle lezioni
Programmi degli insegnamenti attivati
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
capitolo 3
IL CORSO DI DIPLOMA UNIVERSITARIO DI
CONSULENTE DEL LAVORO
19. NOTE INTRODUTTIVE
19.1.
Presentazione
20. ORDINAMENTO DEGLI STUDI
20.1.
20.2.
20.3.
20.4.
Piani di studio
Propedeuticità
Stage e tirocini
Esame di diploma
21. A.A. 2002/03
21.1.
21.2.
21.3.
Docenti
Orario delle lezioni
Programmi degli insegnamenti attivati
***
parte terza
IL “NUOVO” ORDINAMENTO DEGLI STUDI
22. RIFORMA UNIVERSITARIA (d.m. 509/99)
22.1.
22.2.
Classi, crediti e voti
Nuovi corsi di studio
capitolo 1
IL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE
23. ORDINAMENTO DEGLI STUDI
23.1.
23.2.
23.3.
23.4.
23.5.
23.6.
23.7.
Piano di studio
Propedeuticità
Trasferimenti e passaggi
Duplicazione del corso a Treviso
Insegnamenti sdoppiati
Stage tirocini
Esame di laurea
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
24. A.A. 2002/03 - SEDE DI PADOVA
24.1.
24.2.
24.3.
Docenti
Orario delle lezioni
Programmi attività formative attivate
25. A.A. 2002/03 - SEDE DI TREVISO
25.1.
25.2.
25.3.
Docenti
Orario delle lezioni
Programmi attività formative attivate
capitolo 2
IL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN GIURISPRUDENZA
26. ORDINAMENTO DEGLI STUDI
26.1.
Nota informativa
capitolo 3
IL CORSO DI LAUREA IN
SERVIZI GIURIDICI: CONSULENTE DEL LAVORO
27. ORDINAMENTO DEGLI STUDI
27.1.
27.2.
27.3.
27.4.
27.5.
Piano di studio
Propedeuticità
Trasferimenti e passaggi
Stage tirocini
Esame di laurea
28. A.A. 2002/03
28.1.
28.2.
28.3.
Docenti
Orario delle lezioni
Attività formative attivate
***
parte quarta
LA FORMAZIONE POST LAUREAM
29. SCUOLA DI SPEC. PER LE PROFESSIONI LEGALI
29.1.
Introduzione
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
29.2
29.3
29.4
29.5
29.6
Riferimenti normativi
Accesso alle professioni
Riferimenti amministrativi
Attività formative attivate
Calendario a.a.02/03
30. MASTER E CORSI DI PERFEZIONAMENTO
30.1.
30.2.
Master
Altri corsi di perfezionamento
31. DOTTORATI DI RICERCA
31.1.
Dottorati attivati
32. REPERTORIO DELLE PROFESSIONI
32.1.
Prospetto
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Parte prima
LA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
1. NOTE INTRODUTTIVE
1.1. Aggiornamento a.a. 2002/03
Nell’a.a. 2002/03, il secondo della transizione dal “vecchio” ordinamento (V.O.)
al “nuovo” ordinamento (N.O.) dell’Università italiana, nella Facoltà patavina di
Giurisprudenza sono attivati il III e il IV anno del corso quadriennale di Laurea in
Giurisprudenza (V.O. ad esaurimento) nella sede di Padova, il III anno del corso
quadriennale di Laurea in Giurisprudenza (V.O. ad esaurimento) nella sede di
Treviso, il III anno del corso triennale di Diploma Universitario di Consulente del
Lavoro (V.O. ad esaurimento) nella sede di Padova, il III anno del corso triennale di
Diploma Universitario di Operatore Giuridico d’Impresa (V.O. ad esaurimento)
nella sede di Rovigo, nonché il I, II e III anno del corso triennale di Laurea in
Scienze Giuridiche (N.O.) nelle sedi di Padova e di Treviso, il I, II e III anno del
corso triennale di Laurea in Servizi Giuridici: Consulente del Lavoro (N.O.) nella
sede di Padova e il I e II anno della Scuola di Specializzazione per le Professioni
Legali nella sede di Padova.
L’attivazione del corso biennale di Laurea Specialistica in Giurisprudenza
(N.O.) è previsto per il prossimo a.a. 2003/04.
Il corso triennale di Laurea in Servizi Giuridici: Consulente del Lavoro (classe
II: Scienze dei servizi giuridici) costituisce il naturale sviluppo del Diploma
Universitario di Consulente del Lavoro e assorbe in sé il curriculum Lavoro del corso
triennale interfacoltà di Laurea in Diritto dell’Economia.
Alla Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali, di cui è attivato il
secondo ciclo, sono stati assegnati per l’a.a. 2002/03 altri 200 posti.
F.G.
1.2. Aggiornamento a.a. 2001/02: la riforma del d.m. 509/99
A far tempo dal 1° ottobre 2001 la Facoltà si adegua alla nuova normativa che
prevede radicali mutamenti nell’organizzazione della didattica universitaria: al corso
quadriennale di Laurea in Giurisprudenza si sostituisce un corso triennale di Laurea
in Scienze Giuridiche (classe XXXI: Scienze giuridiche), al quale farà seguito, a
diploma di laurea triennale (o quadriennale) conseguito, un corso biennale di Laurea
Specialistica in Giurisprudenza (classe 22/S: Giurisprudenza).
Allo studente già iscritto al corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza è
garantita la continuazione del suo curriculum di studi secondo la normativa
previdente ma è altresì data facoltà di passare al nuovo ordinamento con relativo
riconoscimento della carriera scolastica espressa in termini di crediti.
Sempre con l’a.a. 2001/02 alle Facoltà di Giurisprudenza di Ferrara, di Padova e
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
di Trieste e al Dipartimento giuridico della Facoltà di Economia di Ca’ Foscari
(Venezia), tra loro consorziati, sono stati assegnati per legge 200 posti per
l’attivazione di una Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali.
A.B.
1.3. Aggiornamenti precedenti
Dall’a.a. 2000/01 la Facoltà ha attivato in Treviso una duplicazione degli
insegnamenti necessari e sufficienti al conseguimento della Laurea in Giurisprudenza
secondo l’ordinamento in vigore dall’a.a. 1996/97.
Dall’a.a. 1997/98 la Facoltà ha attivato corsi extra curriculari di lingua straniera a
vari livelli, nonché corsi di informatica applicata presso il Laboratorio di informatica
della Facoltà.
Dall'a.a. 1996/97 la Facoltà ha attivato, il corso triennale di Diploma Universitario
di Consulente del Lavoro.
Dall'a.a. 1995/96, la Facoltà di Giurisprudenza ha attivato, il corso triennale di
Diploma Universitario di Operatore Giuridico d'Impresa che si svolge a Rovigo.
A.B.
1.4. Introduzione agli studi giuridici
1) Giurisprudenza deriva da iuris prudentia, che significa in latino conoscenza del
diritto. Facoltà, tra gli altri significati, ha anche quello di disciplina, ramo del sapere.
Da qui viene che ogni università abbia più facoltà: tante, quanti sono i rami del sapere
di cui essa intende assicurare lo studio e l'insegnamento. La Facoltà di Giurisprudenza
è dunque quella parte dell'organizzazione universitaria che ha per scopo lo studio e
l'insegnamento del diritto: lo studio, nel senso che fornisce a chi vi insegna, o si
prepara a insegnarvi, i mezzi e i modi di perseguire una sua attività di ricerca
scientifica; l'insegnamento, nel senso che il sapere, così acquisito, viene impartito agli
studenti, nei limiti che esigenze di gradualità consigliano. In queste note introduttive
si dirà dell'Università nella sua funzione didattica.
Nella Facoltà di Giurisprudenza si insegna dunque il diritto. Cominceremo con il
darne un'idea elementare. Vediamo che gli uomini vivono in comunità più o meno
grandi: massima lo Stato, che per gli antichi era la condizione stessa del vivere da
uomini. Nell'ambito di questa grande comunità si stabiliscono rapporti di ogni genere,
e ogni cittadino si aspetta dall'altro, in date circostanze, dati comportamenti: sorgono
così le prescrizioni che possiamo dire sociali, e che dicono a ognuno, ogni momento,
ciò che deve fare o omettere. Ma non tutte le prescrizioni hanno la stessa importanza,
e quindi le stesse conseguenze. Ogni società deve assicurarsi, per prima cosa, la sua
stessa esistenza, e poi i mezzi per progredire ordinatamente: si pone così dei fini che
deve necessariamente conseguire. Li può conseguire con la collaborazione - maggiore
o minore, diretta o indiretta - di ciascuno: una collaborazione ch'è dunque necessaria e
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
che perciò è imposta anche a chi non vorrebbe prestarla. Le prescrizioni relative
hanno in sé, per questo motivo, l'elemento della coazione: cioè procurano a chi
disobbedisce conseguenze spiacevoli di vario genere, di cui l'esempio maggiore è dato
dalle pene. Le prescrizioni che, nel senso ora chiarito, stabiliscono quanto
necessariamente debba essere fatto o non fatto, sono le prescrizioni giuridiche: il
diritto è dunque l'imposizione di un ordine sociale necessario. Con questo abbiamo
anche circoscritto il campo proprio del diritto. Tutti siamo stretti da una serie
pressoché infinita di prescrizioni: alcune di poco momento (come, per esempio, le
regole dell'etichetta e della moda); altre di contenuto morale anche grande (come, per
es., la gratitudine per il beneficio ricevuto): però la società non rende coattiva ogni
prescrizione, ma solo quelle dalla cui osservanza conta di ottenere lo svolgersi e il
progredire pacifico e ordinato della vita comune. Così il campo delle prescrizioni
giuridiche sta tra il campo in cui il diritto non cura e il campo in cui il diritto non osa
intervenire.
Il diritto, per le esigenze stesse della vita, si divide in vari rami. La più famosa e
antica divisione è quella tra diritto pubblico e diritto privato. Ogni Stato ha bisogno di
un ordinamento che stabilisca le specie, le forme, i limiti della sua attività: stabilisca
cioè chi faccia le leggi; chi le faccia rispettare; chi provveda ai compiti ch'è
impossibile siano lasciati all'iniziativa e alla cura dei privati. Né lo Stato può
rinunciare a regolare i suoi rapporti con i cittadini, cioè stabilire quali doveri imponga
e quali diritti assicuri. Tutto questo è dominio del diritto pubblico, il quale dunque
regola, fondamentalmente, l'organizzazione dello Stato e il sistema dei rapporti tra lo
Stato e gli individui.
Ma, appunto, entro il campo della libertà lasciata dallo Stato agli individui - e con
maggior correttezza storica possiamo parlare della libertà che gli uomini conquistano
con il loro coraggio e conservano con la loro saggezza - entro questo campo ogni
individuo persegue interessi suoi propri, o si associa con altri per perseguirne di
simili, ma di maggiore importanza: è il campo della vita e degli interessi privati; e
vediamo ogni giorno come ognuno venda o compri qualche cosa, presti o si faccia
prestare servizi, ecc... Tutta questa serie di innumerevoli rapporti, creati dall'iniziativa
privata e destinati a soddisfare interessi di uno o di molti, ma non di tutti, sono
regolati dal diritto privato.
C'è poi un'altra distinzione fondamentale: quella tra il diritto sostanziale e il
diritto processuale. Il diritto esiste per non rimanere formula scritta nella legge, ma
per essere attuato nella pratica: è per la sua attuazione che la società vive
ordinatamente. L'attuazione può essere spontanea: l'uomo fa ciò che la legge gli detta.
Ma se non c'è l'attuazione spontanea, occorre che il risultato, che la legge si
proponeva di conseguire, sia conseguito egualmente, o comunque sia perseguita la
disobbedienza del trasgressore. A questo servono i giudici e i tribunali: cioè
l'organizzazione della giustizia. La giustizia, in una società appena civile, è funzione
dello Stato: lo Stato cioè assicura l'esistenza di un giudice imparziale che, considerati
attentamente i fatti e studiate con eguale attenzione le norme di legge che sono da
applicare, pronuncia una sentenza; questa sentenza, che è emanazione di un organo
ufficiale e ha dunque per sé l'autorità dello Stato, assicura l'attuazione coattiva del
diritto. Così la necessità di rispettare la legge ha il suo corrispettivo nella necessità di
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
subire le conseguenze della sentenza in caso di trasgressione. L'ordinamento che
regola lo svolgersi dei processi si chiama diritto processuale; e non c'è bisogno di
aggiungere che si tratta di un ramo del diritto pubblico, tanto la funzione della
giustizia è oggi una delle funzioni essenziali dello Stato. Se vogliamo concludere con
un esempio, il diritto sostanziale dirà a me, debitore, di pagare il mio debito al
creditore; ma se io non adempirò il mio obbligo, il creditore potrà condurmi davanti al
giudice: si apre così un processo, il cui svolgersi e chiudersi è regolato dal diritto,
appunto, processuale.
2) Ora vediamo come il diritto viene studiato in una facoltà giuridica. Il campo del
diritto è vastissimo; le esigenze di un insegnamento, che voglia essere razionale, sono
numerose; la durata degli studi - i quattro anni previsti dalla nostra legge - è breve.
Tenuto conto di tutto questo, l'insegnamento tratta la materia giuridica secondo certi
criteri fondamentali, cui daremo, a scopo di orientamento, un nome: gradualità;
integrazioni; distinzioni.
Gradualità. Non c'è studio senza iniziazione: prima si apprendono le cose più
facili, poi le più difficili. Nel campo del diritto, l'iniziazione è affidata ai corsi di
Istituzioni. Parola e cosa di antiche origini: instituere significava in latino
ammaestrare offrendo i rudimenti di una disciplina; e di Institutiones furono i libri da
cui per secoli i giovani del primo anno appresero gli elementi del diritto privato.
Apprendere gli elementi significa acquistare la conoscenza sommaria di una materia,
che preluda a uno studio più intenso, e successivo, della stessa materia o di una parte
di essa. Il peso della tradizione storica fa che esistano - nell'ambito dello studio
dedicato al diritto moderno - le istituzioni di diritto privato: preparatorie allo studio
successivo, e maggiormente approfondito, dei vari rami del diritto privato. Hanno
utilità analoga le istituzioni di diritto pubblico, che la tradizione non prevedeva e sono
rimaste per lungo tempo estranee agli ordinamenti moderni: oggi si è rimediato alla
lacuna e anche la nostra Facoltà ha un suo corso di Istituzioni di diritto pubblico.
Analoga all'esigenza della gradualità è quella della propedeuticità. Certe cose non
si possono intendere bene se non se ne conoscono già altre: si comprende, allora, che
occorra studiare prima certe discipline, poi altre. Propedeutico appunto è un
insegnamento preliminare rispetto a un altro. La propedeuticità è stabilita, talvolta
tassativamente, dagli ordinamenti universitari. Propedeutiche sono, per loro natura, le
discipline istituzionali; ma ce ne sono altre.
Integrazione. Si potrebbe dire, richiamando il detto di un grand'uomo, che chi
conosce una cosa sola non ne conosce nessuna. La «cosa sola», cui qui intendiamo
riferirci, è l'ordinamento legislativo del nostro Paese. Il buon senso ha da sempre
riconosciuto che la conoscenza delle norme del proprio Paese ha da essere integrata
da altre conoscenze, di varia specie. Distingueremo, perciò, quattro campi di studi
integrativi.
Studi storico-giuridici. La storia è una forma di autocoscienza: l'uomo non può
avere autentica coscienza di se stesso se, insieme col presente, non conosce anche il
passato. All'ufficio generale della storia nel campo generale della cultura corrisponde
l'ufficio della storia giuridica nel campo degli studi giuridici. Nel nostro ordinamento
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
le discipline storiche studiate sono il Diritto romano e la Storia del diritto italiano. La
limitazione a questi due ambiti - a parte la funzione educativa che le opere dei giuristi
romani e talvolta medioevali hanno avuto nel campo soprattutto del diritto privato - è
dovuta alla necessità di preferire campi più vicini alla nostra cultura giuridica, anzi gli
antecedenti stessi di essa. Evidente è poi la ragione per cui, qui da noi, si è insegnato
Storia del diritto veneziano.
Studi comparativistici. Non si può avere una giusta opinione dei propri
ordinamenti se non si conoscono quelli degli altri. Le soluzioni, che i popoli
contemporanei danno a problemi simili ai nostri, vanno confrontate con le nostre:
l'esperienza altrui può esserci preziosa, sia per aiutarci a mutare i nostri ordinamenti,
sia per confermarne la giustezza. La «boria dei popoli», se vogliamo ornare di parole
illustri il provincialismo, non è mai buona consigliera. Il campo della comparazione è
immenso: ma è limitato con accorgimenti che il buon senso suggerisce; e la pluralità
degli argomenti trattati nel seguirsi dei corsi, o nell'ambito di un corso stesso, può
proporre una serie di utili esperienze. Alla comparazione si prestano, com'è naturale,
tanto il diritto pubblico quanto il privato.
Studi filosofici. A uno studio del diritto, condotto sotto tanti aspetti - il diritto
proprio e l'altrui, il diritto d'oggi e quello di ieri -, non può non accompagnarsi uno
studio che sintetizzi le varie esperienze, cercando l'unità sotto la molteplicità, cioè
l'essenza del diritto. Questo è il compito della Filosofia del diritto: che logicamente è
il coronamento degli studi giuridici; ma che per motivi di indubbio valore didattico
può essere preposta allo studio del diritto, e assume allora il significato di
introduzione filosofica agli studi giuridici.
Studi economici. L'economia è parte vitale della vita pubblica e privata: nella
maggior parte delle sue norme, il diritto regola operazioni economiche. La vita
contemporanea è testimone di un ingigantirsi di istituti economici, col mondo che è
divenuto pressoché un mercato unico. La conoscenza di una realtà così molteplice e
vasta è essenziale al giurista; e solo la necessità di contenere i programmi giustifica
l'uso di tenere lo studio entro limiti elementari.
Distinzioni. Quelle di cui abbiamo parlato sono le partizioni fondamentali del
diritto. Ma ciascuna di esse, poi, si distingue in parti minori: sono suddivisioni che
corrispondono al modo vario di svolgersi della vita e di cui l'insegnamento deve tener
conto, suddividendosi a sua volta. Di qui il numero, piuttosto esteso, degli
insegnamenti, che ora la nostra esposizione cercherà di seguire. Non sembra
inopportuno un chiarimento preliminare, di carattere terminologico: noi parliamo, per
esempio, di diritto costituzionale, e il termine andrebbe inteso, a rigore, come
l'insieme delle norme di diritto costituzionale; ma per brevità si usa indicare con lo
stesso termine la disciplina che studia il Diritto costituzionale; e lo studente, per
esempio, non parlerà mai «della materia che studia il diritto costituzionale», ma,
semplicemente, «del Diritto costituzionale». Seguiremo quest'uso di brevità e, salvo
che non risulti il contrario, i nostri termini si riferiranno alle varie discipline. Queste
sono annuali: cioè il relativo insegnamento si esaurisce nel corso di un anno (n.d.r.:
con l’a.a. 01/02 si è passati a un ordinamento semestrale).
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
E ora passiamo alla nostra esposizione, partendo dalle categorie che già
conosciamo.
Diritto pubblico. Le discipline fondamentali sono: Diritto costituzionale; Diritto
amministrativo; Diritto penale; Diritto processuale. La disciplina introduttiva è
costituita dalle Istituzioni di diritto pubblico.
Diritto costituzionale. Studia le linee fondamentali dell'ordinamento dello Stato:
quelle appunto che ne determinano la costituzione. Se uno Stato sia repubblicano o
monarchico, se abbia un parlamento o no, se il parlamento abbia una o due camere, di
quali e quante libertà godano i cittadini: ecco esempi dei tratti dell'ordinamento di uno
Stato che, per essere essenziali, rientrano nell'ambito del Diritto costituzionale. Ad
esso si aggiunge l’insegnamento di Diritto costituzionale regionale.
Diritto amministrativo. Lo Stato assume su di sé la gestione di molti servizi, che
ritiene impossibile o inopportuno lasciare ai privati; o inter-viene nella direzione di
molte imprese economiche. Tra i servizi pubblici che lo Stato si assume
(integralmente o quasi) ricordiamo: l'istruzione; le grandi comunicazioni (ferrovie); la
difesa militare; per non parlare della immensa macchina della finanza. È compito del
Diritto amministrativo esporre l'ordinamento dei vari servizi pubblici; e poiché essi
sono gestiti in parte dallo Stato, ma in parte anche da enti pubblici minori (come le
Regioni, le Province, i Comuni) anche gli ordinamenti di questi enti rientrano
nell'ambito del Diritto amministrativo. L'estensione della disciplina ha consigliato di
dividerla in più corsi. Di solito al Diritto amministrativo come tale si lasciano due
compiti: l'esposizione dei princìpi generali nel 1° anno; e del processo amministrativo
nel 2° (n.d.r.: nel “nuovo”ordinamento sono insegnati rispettivamente i primi nel
triennio e il secondo nel biennio specialistico). La finanza è affidata a una disciplina
apposita: Scienza delle finanze in cui si studiano i princìpi economici dell'attività
finanziaria pubblica. Anche il Diritto regionale può avere una trattazione a sé. Utili
complementi, riguardanti l'attività economica dello Stato, sono il Diritto tributario e il
Diritto pubblico dell'economia (che attiene soprattutto alle partecipazioni statali).
Sotto altro aspetto, va ricordata l'utilità del corso di Diritto urbanistico.
Diritto penale. Le trasgressioni più gravi all'ordinamento dello Stato sono dette
reati, e vengono perseguite mediante pene. Per esempio, altra cosa è che non si paghi
un debito, altra è che uno ferisca o derubi altri. Nel primo caso il debitore è tenuto a
risarcire al creditore il danno che a lui viene dal mancato adempimento. Nel secondo,
l'autore del reato subisce il carcere. Il Diritto penale attiene dunque ai reati e alle pene
relative. Anche la materia penalistica è molto estesa. Da noi il 1° anno di corso è
dedicato allo studio delle teorie generali; mentre nel 2° anno si trattano,
monograficamente, una o più classi di reati (n.d.r.: nel “nuovo”ordinamento sono
insegnati rispettivamente i primi nel triennio e il secondo nel biennio specialistico).
Quest'ultima specie di studio è anche oggetto di discipline a sé: noi abbiamo
l'insegnamento del Diritto penale commerciale (n.d.r: ora anche il Diritto penale
militare). È buona occasione ricordare qui, per quanto abbia attinenza con vari rami
del diritto, la Medicina legale, che ha lo scopo di fornire al giurista nozioni tecniche
che gli sono spesso necessarie: la materia penalistica offre molte occasioni; ma non
minori ne presenta quella delle assicurazioni.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Diritto processuale. Vi abbiamo già accennato. Ora aggiungiamo che pressoché
ogni ramo del diritto sostanziale ha un regime processuale che gli corrisponda. Al
diritto privato corrisponde il processo civile. Al diritto penale il processo penale. Al
diritto costituzionale o amministrativo il processo costituzionale o amministrativo.
Questa molteplicità si riflette nella molteplicità dei tribunali: nell’esperienza comune,
e antica, rientrano i tribunali civili e penali; più recenti i tribunali amministrativi e
quell'unico tribunale costituzionale che è la Corte Costituzionale. La tradizione
influisce molto sul modo di impartire gli insegnamenti. Il Diritto processuale civile e
la Procedura penale sono previsti come discipline a sé. Il diritto processuale
amministrativo viene insegnato, come abbiamo visto, nell'ambito del Diritto
amministrativo (a questo proposito è da notare che quel particolare tipo di processo,
ch'è il processo tributario, viene trattato nel Diritto tributario). Il Diritto processuale
costituzionale viene trattato dal Diritto costituzionale. È da aggiungere, infine, che da
noi l'insegnamento del Diritto processuale civile è integrato da un corso dedicato al
Diritto dell’esecuzione civile e altro al Diritto fallimentare.
Diritto privato. Le discipline fondamentali sono il Diritto civile e il Diritto
commerciale. La disciplina introduttiva è costituita dalle Istituzioni di diritto privato.
Diritto civile. Al Diritto civile appartiene tutta la materia del diritto privato, a
meno che non si tratti di materie studiate dal Diritto commerciale o dal Diritto del
lavoro.
Diritto commerciale. Vi rientra quanto attiene più da vicino alle attività
economiche delle imprese di produzione, di scambio, di trasporti, di assicurazioni, di
credito, nonché al regime delle varie specie dei titoli di credito. Come dire che vi si
tratta del regime delle varie operazioni che costituiscono la caratteristica
dell'economia moderna. Gli si affiancano il Diritto del mercato finanziario e il Diritto
bancario.
Distinzioni rigorose non sono possibili: vi sono discipline che considerano più
rami del diritto. A questa categoria appartengono il Diritto ecclesiastico, il Diritto del
lavoro, il Diritto internazionale.
Diritto ecclesiastico. Tratta dei rapporti tra lo Stato e la Chiesa. I rapporti sono tra
due potestà sovrane, e questo fa che molta parte del Diritto ecclesiastico rientri
nell'ambito del Diritto pubblico. Ma si pensi, poi, a questo esempio: per volontà dei
privati il matrimonio può essere celebrato secondo il rito canonico, appunto per
effetto di accordi esistenti tra lo Stato e la Chiesa: si vede allora come una parte del
Diritto ecclesiastico appartenga al Diritto privato. Sono evidenti i motivi di utilità che
consigliano di unire in una stessa disciplina punti di natura diversa, ma di eguale
attinenza. Utile complemento del Diritto ecclesiastico è il Diritto canonico, dedicato
alla complessa e secolare esperienza dell'ordinamento della Chiesa.
Diritto del lavoro. Le condizioni della vita moderna hanno reso pressoché
universale la figura del lavoratore dipendente: di colui, cioè, che ricava i suoi mezzi di
vita dal lavoro svolto alle dipendenze di un imprenditore privato, a capo di una
azienda. Il rapporto di dipendenza, e la conseguente disparità di forza in cui si trovano
le due parti, fa che il contratto di lavoro privato abbia un suo regime tutto particolare.
Fin qui le norme del Diritto del lavoro appartengono, almeno in gran parte, al Diritto
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
privato. Ma c’è poi tutta la materia che attiene all'attività dei sindacati, e la cui
importanza cresce sempre di più; e c'è il campo, assai esteso, della previdenza e
assistenza sociale. Da noi il Diritto sindacale è trattato nel corso di Diritto del lavoro,
mentre il Diritto della previdenza sociale è oggetto di insegnamento specifico.
Diritto internazionale. Qui la distinzione tra diritto internazionale pubblico e
diritto internazionale privato è tradizionale. La parte pubblicistica tratta dei rapporti
tra gli Stati. La parte privatistica tratta della condizione ch’è fatta a una persona, nella
sua capacità e negli atti che compie, in uno Stato che non è il suo proprio: in altre
parole, la situazione privatistica dello straniero. L'insegnamento del Diritto
internazionale è integrato da noi dal corso di Diritto delle Comunità europee (n.d.r.:
per il”nuovo” ordinamento Diritto dell’Unione Europea) nonché da altro di Diritto
privato delle Comunità europee.
Gli ultimi decenni ci hanno fatto assistere alla sempre maggiore importanza che
hanno assunto le organizzazioni collettive internazionali. Ricordiamo le istituzioni
che tendono all'unità economica, e nelle speranze anche politica, dell'Europa, e che
sono valse a modificare, talvolta notevolmente, gli ordinamenti dei vari Stati. Di qui il
sorgere di nuove discipline, come appunto il Diritto delle Comunità europee.
Studi storico-giuridici. Gli studi di diritto romano comprendono tre insegnamenti.
La Storia del diritto romano fornisce le nozioni elementari sugli sviluppi del diritto
romano in ogni suo ramo. Le Istituzioni di diritto romano espongono le nozioni
essenziali del diritto privato. Il Diritto romano svolge (secondo la comune abitudine)
argomenti di diritto privato in corsi monografici. Si può dunque dire che lo studio del
diritto romano è rivolto prevalentemente al diritto privato, poiché quella materia (nei
limiti che allora aveva) coltivarono i giuristi romani, tanto da rimanerne i maestri. È
affiancato da un corso di Esegesi delle fonti del diritto romano.
La Storia del diritto italiano, articolata anch’essa in uno o più corsi, è dedicata
allo studio degli ordinamenti, pubblici e privati, vigenti in Italia dalla caduta
dell'impero romano alla formazione dello Stato italiano. La materia è vastissima: la
scelta del docente abbina, alla trattazione di argomenti di cui bisogna conoscere lo
sviluppo storico complessivo, lo studio monografico di punti particolarmente
interessanti. Complementi degli studi di Storia del diritto italiano possono essere i
corsi di Storia moderna e di Storia contemporanea.
Studi comparativistici. Nella nostra Facoltà si può fruire di un insegnamento di
Diritto privato comparato e uno di Diritto penale comparato.
Studi filosofici. La materia fondamentale è la Filosofia del diritto. Utili
complementi sono forniti dalla Filosofia della politica e dalla Storia delle dottrine
politiche. La nostra Facoltà offre anche un insegnamento di Teoria generale del diritto
ed altro di Metodologia della scienza giuridica.
Studi economici. Le discipline fondamentali sono due. Una è l'Economia politica,
che dà le nozioni fondamentali della scienza economica. L'altra è la Scienza delle
finanze, cui abbiamo già accennato. Complemento di questi studi può essere il Diritto
tributario.
3) Ed ecco ora alcune avvertenze di carattere generale.
a) Le materie, o discipline, che lo studente deve studiare, sono enumerate dalla
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
legge e costituiscono uno schema che potremmo chiamare tipico. Lo schema tipico
può essere variato entro dati limiti.
b) Si ha così che molti corsi sono dedicati allo svolgimento non di tutta una
disciplina ma di una parte, più o meno estesa, di essa. Si parla, allora, di corsi
monografici.
c) Questa situazione si collega e si spiega con quella ch’è la funzione di una
facoltà giuridica. È vero che le leggi sono molte ed estese e già per questo non
possono essere spiegate tutte. Ma è ancor più vero che spie-garle tutte non è neppure
necessario: allo studente deve essere esposto, in porzione più o meno estesa, il
contenuto della legislazione, ma soprattutto deve essere insegnato il metodo del
ragionare giuridico: come a un marinaio non deve essere mostrato tutto il mare, ma
deve essere insegnato il modo di navigarvi.
d) Qui veniamo a un punto fondamentale. Ci sono da un lato le nozioni, dall'altro
il criterio. Le nozioni sono necessarie e più se ne possiedono e meglio è: è vana la
pretesa di parlare di problemi di cui non si conoscono i termini. Ma le nozioni
bisogna poi saperle usare: cioè si deve fare buon uso del ragionamento giuridico.
Giacché nella legge si trovano previsioni generali ma nella vita fatti veri, accaduti:
occorre che la legge divenga viva nella soluzione dei fatti e che la soluzione,
rispettando la legge, risponda alle esigenze della vita e della giustizia.
e) La via della pratica giuridica è lunga e difficile. L'Università la indica, ma poi
bisogna percorrerla con le proprie forze; ha detto un giurista, ma senza riferirsi al
diritto, che ciascuno è padre e figlio di sé stesso: il paradosso non è senza spirito e
vale anche qui.
f) Può essere vero che, in ciò ch’è stato detto finora, il diritto e gli studi giuridici
siano stati descritti, più che come sono, come dovrebbero essere. Non poteva essere
altrimenti. L'idea di una cosa come dovrebbe essere ci fa vedere i limiti della cosa
com'è nella sua vita reale. Ma a questo proposito è indispensabile non dimenticare che
occorre conoscere bene, nei suoi elementi, la cosa su cui si vuole esprimere un
giudizio e che occorre perciò evitare il giudizio aprioristico, il preconcetto. Se la
Facoltà di Giurisprudenza ti avrà insegnato solo questo, che devi conoscere prima di
giudicare e che devi giudicare senza fanatismo, ti avrà già dato molto, perché avrà
fatto di te un uomo civile.
prof. Pasquale Voci
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
2. NORME E ORGANI DELL’ATENEO E DELLA FACOLTÀ
2.1. Statuto e regolamenti di Ateneo
Nel 1995 è stato pubblicato il nuovo Statuto di Ateneo che attua il princìpio
dell’autonomia universitaria e riarticola il quadro istituzionale: prevede e disciplina
l’attività degli organi di Ateneo e delle strutture didattiche, scientifiche e di servizio;
detta norme (unitarie per tutto l’Ateneo) relative alla didattica e alle attività
studentesche, nonché norme di gestione.
Lo Statuto prevede l’emanazione, tramite decreto rettorale, di norme di attuazione
nella forma di regolamenti; di particolare importanza per gli studenti sono:
- il Regolamento generale di Ateneo che tratta dell’organizzazione dell’Università,
dell’attivazione o della disattivazione delle strutture didattiche e scientifiche, delle
modalità di elezione e delle funzioni dei principali organi, centrali e periferici,
dell’Ateneo;
- il Regolamento didattico di Ateneo che disciplina l’ordinamento degli studi nei
corsi per i quali l’Università rilascia titoli con valore legale, nonché i criteri generali
per i servizi didattici integrativi, le attività formative, il tutorato e infine le
disposizioni organizzative, amministrative e disciplinari riguardanti gli studenti;
- il Regolamento Studenti che definisce le procedure amministrative delle carriere
degli studenti;
- il Regolamento di Ateneo sul procedimento amministrativo e sull’accesso ai
documenti amministrativi.
Attenzione. Lo statuto e i regolamenti dall’Università degli Studi di Padova
consultabili via internet nel sito dell’Ateneo: www. unipd.it
2.2. Organi dell’ Ateneo
Gli organi di governo dell’Ateneo, previsti dallo Statuto, sono:
- il Rettore che rappresenta l’Ateneo, sovrintende alle sue attività ed esercita funzioni
di iniziativa, coordinamento e attuazione;
- il Senato Accademico a cui spettano la programmazione e il coordinamento delle
attività didattiche e di ricerca e a cui partecipano rappresentanti eletti dagli studenti;
- il Consiglio di amministrazione che svolge funzioni normative, d’indirizzo e di
controllo sull’attività amministrativa, finanziaria ed economico-patrimoniale e al
quale partecipano anche rappresentanti degli studenti.
Altri organi di Ateneo, per i quali è prevista la partecipazione di rappresentanti
eletti dagli studenti, sono:
- la Commissione didattica di Ateneo, che formula valutazioni e proposte sull’attività
didattica;
- il Consiglio degli studenti, che li rappresenta a livello di Ateneo e coordina le
rappresentanze degli studenti nelle strutture centrali e periferiche;
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
- il Comitato per lo sport universitario.
È inoltre disciplinata dallo Statuto l’istituzione dell’Ufficio del difensore civico,
eletto dal Senato Accademico per fornire consulenza e assistenza agli studenti
nell’esercizio dei loro diritti in relazione all’azione amministrativa.
2.3. Regolamenti della Facoltà
In data 22/06/01 la Facoltà di Giurisprudenza ha deliberato il proprio
Regolamento di Facoltà (ora in attesa di emanazione da parte del Rettore) che
disciplina sia la propria struttura sia la propria attività didattica.
I regolamenti didattici dei corsi di studio sono in fase deliberativa.
Attenzione. I regolamenti della Facoltà sono consultabili via internet nella home
page della Facoltà: www.giuri.unipd.it
2.4. Organi di Facoltà
I principali organi di governo della Facoltà sono:
- il Preside che rappresenta la Facoltà e sovrintende alla sua attività didattica. Per il
triennio accademico 2001/04 è stato eletto Preside il prof. Francesco Gentile.
- il Consiglio di Facoltà, organo centrale della Facoltà, che delibera il Regolamento
didattico della Facoltà, progetta l’attività della Facoltà, ripartisce le risorse finanziarie
tra le strutture interessate e svolge le altre funzioni attribuitegli dallo Statuto.
Presidente del Consiglio di Facoltà è il Preside. È composto dai professori ordinari,
associati e fuori ruolo, da una componente dei ricercatori e da rappresentanti degli
studenti, per il biennio 2001/03 sono risultati eletti i sigg. Giuseppe Assisi, Francesca
Cecchini, Andrea De Panfilis, Telemaco Maria Fagotto, Gianluca Gaudenzio, Cristian
Maneo, Marina Mariani, Valentino Poterle, Daniele Scusello, Andrea Todeschini
Premuda.
- il Consiglio di Presidenza che assolve ha compiti istruttori e, ove ne sia delegato dal
Consiglio di Facoltà, anche deliberativi. È composto dal Preside (prof. F. Gentile), dal
Presidente del Consiglio di Corso di Laurea Integrato (prof. R.E. Kostoris), dal
Presidente del Consiglio di Diploma Universitario di Operatore Giuridico d’Impresa
(prof. R. Ellero), dal Presidente del Consiglio di Corso di Diploma Universitario di
Consulente del Lavoro (prof. C. Cester), da rappresentanti dei professori ordinari
(proff. G. Bergonzini e A. Cecchini) e associati (prof. G. Comotti), dei ricercatori
(prof. D. Furlan) e degli studenti (sig. G. Gaudenzio).
- i Consigli dei corso di studio a cui spettano l’organizzazione dell’attività didattica
con il concorso dei dipartimenti, l’approvazione dei piani di studio, la copertura degli
insegnamenti vacanti, lo svolgimento dell’attività didattica e le altre funzioni
attribuitegli dallo Statuto. Sono composti dai docenti titolari di insegnamento, da
rappresentanti dei ricercatori e da rappresentanti degli studenti
Il Consiglio di Corso di Laurea Integrato sostituisce il Consiglio del Corso
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
quadriennale di Laurea in Giurisprudenza e quello del Corso triennale di Laurea in
Scienze Giuridiche. Presidente del Consiglio del Corso di Laurea Integrato è il prof.
Roberto E. Kostoris, rappresentanti degli studenti per il biennio 2001/03 sono i sigg.
Juilio Abnà, Marco Azzalini, Francesca Cecchini, Antonio Greco, Sebastiano Guatti
Zuliani, Marina Mariani, Angelo Merlin, Pietro Nichele, Laura Pellegrino, Gloria
Pianta, Valentino Poterle, Nicola Romano, Daniele Scusello.
Il Consiglio di Corso di Laurea in Servizi Giuridici: Consulente del Lavoro è in fase
di costituzione.
Presidente del Consiglio di Diploma Universitario di Operatore Giuridico d’Impresa è
il prof. Renato Ellero.
Presidente del Consiglio di diploma di Consulente del lavoro è il prof. Carlo Cester.
Al Consiglio di Corso di Diploma Universitario di Operatore Giuridico d’Impresa e al
Consiglio di Corso di Diploma Universitario di Consulente del Lavoro non è risultato
eletto alcun rappresentante degli studenti.
Attenzione. Le delibere degli organi collegiali della Facoltà sono consultabili
via internet nella home page della Facoltà: www.giuri.unipd.it
2.5. Commissioni di Facoltà
Al momento sono attive presso la Facoltà di Giurisprudenza le seguenti
commissioni:
Commissione:
Presidente:
- per i piani di studio
prof. R. Astolfi
- per i trasferimenti
prof. C. Cester
- per i tutor junior
prof. S. Riondato
- per il Programma Soctrates-Erasmus
prof. G. Zordan
- per l’idoneità studenti extracomunitari
prof. G. Zordan
- per l’orario delle lezioni
prof. R.E. Kostoris
- per la didattica
prof. F. Cavalla
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
3. CORPO DOCENTE
3.1. Docenti e ricercatori della Facoltà
L’elenco completo dei recapiti telefonici e di posta elettronica è reperibile nel sito
dell’Ateneo: www.unipd.it .
A) Docenti afferenti alla Facoltà
n.
docente
S.S.D.
dipartimento di afferenza
professori emeriti
1
2
3
4
5
5
6
Burdese Alberto
Genovese Anteo
Opocher Enrico
Pietrobon Vittorino
Suppiej Giuseppe
Voci Pasquale
Zuccalà Giuseppe
professori fuori ruolo
1
2
Gullo Francesco
Molari Alfredo
IUS/10
IUS/16
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto pubblico, internazionale e com.
IUS/18
IUS/13
IUS/10
IUS/09
IUS/17
SECS-P/01
IUS/08
IUS/20
IUS/07
IUS/01
IUS/01
IUS/15
IUS/01
IUS/04
IUS/18
IUS/20
IUS/11
storia e filosofia del dir. e dir. canonico
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto pubblico, internazionale e com.
scienze economiche
diritto pubblico, internazionale e com.
storia e filosofia del dir. e dir. canonico
diritto privato e diritto del lavoro
diritto privato e diritto del lavoro
diritto privato e diritto del lavoro
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto privato e diritto del lavoro
diritto privato e diritto del lavoro
storia e filosofia del dir. e dir. canonico
storia e filosofia del dir. e dir. canonico
storia e filosofia del dir. e dir. canonico
professori ordinari e straordinari
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
Astolfi Riccardo
Ballarino Tito
Bergonzini Gherardo
Bertolissi Mario
Calvi Alessandro A.
Cantarelli Davide
Carlassare Lorenza
Cavalla Francesco
Cester Carlo
Checchini Aldo
Cian Giorgio
Consolo Claudio
D’Antonio Adriana
Fois Candido
Garofalo Luigi
Gentile Francesco
Gherro Sandro
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
n.
18
19
20*
21
22
23
24
25
26
docente
Kostoris Roberto
Mazzarolli Leopoldo
Muraro Gilberto
Pellanda Anna
Ronco Mauro
Schiavolin Roberto
Tosi Rosanna
Vincenti Umberto
Zordan Giorgio
S.S.D.
IUS/16
IUS/10
SECS-P/03
SECS-P/01
IUS/17
IUS/12
IUS/08
IUS/18
IUS/19
dipartimento di afferenza
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto pubblico, internazionale e com.
scienze economiche
scienze economiche
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto pubblico, internazionale e com.
storia e filosofia del dir. e dir. canonico
storia e filosofia del dir. e dir. canonico
professori ordinari e straordinari (sede distaccata di Treviso)
1
2
3
4
5
6
7
8
Amadio Giuseppe
Antonini Luca
Cattaneo Mario A.
De Cristofaro Marco
Leondini Giacomo
Marangoni Giandemetrio
Picchio F. Maria L.
Tremolada Marco
IUS/01
IUS/08
IUS/20
IUS/15
IUS/09
SECS-P/01
IUS/13
IUS/07
diritto privato e diritto del lavoro
diritto pubblico, internazionale e com
storia e filosofia del dir. e dir. canonico
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto pubblico, internazionale e com.
scienze economiche
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto privato e diritto del lavoro
IUS/17
IUS/10
IUS/05
IUS/15
IUS/09
IUS/17
IUS/07
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto privato e diritto del lavoro
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto privato e diritto del lavoro
professori associati
1
2
3
4
5
6
7
Ambrosetti Enrico M.
Breganze Marino
Colussi Vittorio
Lorenzetto P. Annalisa
Migliarese Francesca
Riondato Silvio
Topo Andrea
professori associati (sede distaccata di Treviso)
1
2
3
Biagi Federico
Comotti Giuseppe
Valsecchi Chiara
SECS-P/03
IUS/11
IUS/19
scienze economiche
storia e filosofia del dir. e dir. canonico
storia e filosofia del dir. e dir. canonico
***
n.
assist./ricercatore
S.S.D.
dipartimento di afferenza
assistenti
1
Costantino Benedetto
IUS/13
diritto pubblico, internazionale e com.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
n.
2
3
4
5
6
7
assist./ricercatore
Ellero Renato
Ferrata Marsilio
Fragasso Emanuele
Frasson Sandro
Furlan Domenico
Longo Piero
S.S.D.
dipartimento di afferenza
IUS/17
IUS/04
IUS/16
IUS/01
IUS/18
IUS/17
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto privato e diritto del lavoro
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto privato e diritto del lavoro
storia e filosofia del dir. e dir. canonico
diritto pubblico, internazionale e com.
IUS/11
IUS/08
IUS/13
IUS/10
IUS/10
IUS/17
IUS/01
IUS/01
IUS/19
IUS/15
IUS/02
SECS-P/03
IUS/13
IUS/18
IUS/11
IUS/10
IUS/04
IUS/20
IUS/07
IUS/07
SECS-P/01
IUS/01
IUS/12
IUS/18
storia e filosofia del dir. e dir. canonico
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto privato e diritto del lavoro
diritto privato e diritto del lavoro
storia e filosofia del dir. e dir. canonico
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto privato e diritto del lavoro
scienze economiche
diritto pubblico, internazionale e com.
storia e filosofia del dir. e dir. canonico
storia e filosofia del dir. e dir. canonico
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto privato e diritto del lavoro
storia e filosofia del dir. e dir. canonico
diritto privato e diritto del lavoro
diritto privato e diritto del lavoro
scienze economiche
diritto privato e diritto del lavoro
diritto pubblico, internazionale e com.
storia e filosofia del dir. e dir. canonico
ricercatori
1*
2
3
4
5
6*
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
Alberti C. Maria E.
Ambrosi Andrea
Barel Bruno
Cacciavillani Chiara
Calegari Alessandro
Castellana Agata M.
Cerdonio C. Giuliana
Cospite Nicola
Gasparini Silvia
Giacomelli Marco
Giardini Federica
Greco Luciano
Leita Francisco
Marino Fabio
Martin Stefania
Marzaro Patrizia
Menti Paolo
Moro Paolo
Opportuno Ettore
Pasqualetto Elena
Pomini Mario
Tagliapietra Susanna
Trivellin Mauro
Zanon Giorgia
ricercatori (sede distaccata di Treviso)
1
2
3
4
5
6
Bullo Lorenza
Carcereri d.P. Claudio
Casa Federico
Dalla Massara Tommaso
Miele Manlio
Padula Claudio
IUS/01
IUS/19
IUS/20
IUS/18
IUS/11
IUS/08
diritto privato e diritto del lavoro
storia e filosofia del dir. e dir. canonico
storia e filosofia del dir. e dir. canonico
storia e filosofia del dir. e dir. canonico
storia e filosofia del dir. e dir. canonico
diritto pubblico, internazionale e com.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
n.
7
8
9
assist./ricercatore
Schiavano Maria L.
Solari Stefano
Ziliotto Paola
S.S.D.
dipartimento di afferenza
IUS/09
SECS-P/01
IUS/18
diritto pubblico, internazionale e com.
scienze economiche
storia e filosofia del dir. e dir. canonico
***
B) Docente affidatari o a contratto
Corso triennale di Laurea in Scienze Giuridiche (N.O)
e
Corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza (V.O.)
n.
docente
S.S.D.
dipartimento di afferenza
professori affidatari
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
Ballarino Tito
Benciolini Paolo
Bergonzini Gherardo
Cavalla Francesco
Cerdonio C. Giuliana
Cester Carlo
Consolo Claudio
Dosi Cesare
Furlan Domenico
Garofalo Luigi
Lorenzetto P. Annalisa
Maggiolo Marcello
Moro Paolo
Pagallo Ugo
Picchio F. Maria L.
Pellanda Anna
Zanon Giorgia
IUS/13
MED/43
IUS/10
IUS/20
IUS/01
IUS/07
IUS/15
SECS-P/03
IUS/18
IUS/18
IUS/15
IUS/01
IUS/20
IUS/20
IUS/13
SECS-P/01
IUS/18
diritto pubblico, internazionale e com.
medicina legale e delle assicurazioni
diritto pubblico, internazionale e com.
storia e filosofia del dir. e dir. canonico
diritto privato e diritto del lavoro
diritto privato e diritto del lavoro
diritto pubblico, internazionale e com.
scienze economiche
storia e filosofia del dir. e dir. canonico
storia e filosofia del dir. e dir. canonico
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto privato e diritto del lavoro
storia e filosofia del dir. e dir. canonico
=
diritto pubblico, internazionale e com.
scienze economiche
storia e filosofia del dir. e dir. canonico
professori affidatari (sede distaccata di Treviso)
1
2
3
4
5
6
Amadio Giuseppe
Ambrosi Andrea
Antonini Luca
Barel Bruno
Bullo Lorenza
Cacciavillani Chiara
IUS/01
IUS/08
IUS/08
IUS/13
IUS/01
IUS/10
diritto privato e diritto del lavoro
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto privato e diritto del lavoro
diritto pubblico, internazionale e com.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
n.
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
docente
Casa Federico
Garofalo Luigi
Giardini Federica
Kostoris Roberto E.
Marangoni Giandem.
Marzaro Patrizia
Menti Paolo
Migliarese Francesca
Pagallo Ugo
Riondato Silvio
Schiavolin Roberto
Tremolada Marco
Ziliotto Paola
S.S.D.
IUS/20
IUS/18
IUS/02
IUS/16
SECS-P/01
IUS/10
IUS/04
IUS/09
IUS/20
IUS/17
IUS/12
IUS/07
IUS/18
dipartimento di afferenza
storia e filosofia del dir. e dir. canonico
storia e filosofia del dir. e dir. canonico
diritto privato e diritto del lavoro
diritto pubblico, internazionale e com.
scienze economiche
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto privato e diritto del lavoro
diritto pubblico, internazionale e com.
=
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto privato e diritto del lavoro
storia e filosofia del dir. e dir. canonico
professori a contratto
1
2
Fioretti Andrea
Riley Alison
=
=
=
=
professori a contratto (sede distaccata di Treviso)
1
2
3
4
De Poli Matteo
Fioretti Andrea
Haberl Sonja
Sours Patricia
=
=
=
=
=
=
=
=
professori con contratto di eccellenza
1
2
3
(da definire) $
(da definire) $
(da definire) $
n.
lettori ed esperti linguistici
1
2
3
4
Cazorla Ana
Mansen Miryam
King Kirsten
Montfort Isabelle C.
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
***
Corso triennale di Laurea in Servizi Giuridici: Consulente del Lavoro (N.O)
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
n.
docente
S.S.D.
dipartimento di afferenza
Professori affidatari
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
Ambrosetti Enrico M.
Ambrosi Andrea
Ballarino Tito
Calvi Alessandro A.
Cantarelli Davide
Carcereri d.P. Claudio
Cerdonio C. Giuliana
Cester Carlo
De Cristofaro Marco
De Martino Giovanni
Ferrari Fabrizio
Fois Candido
Marzaro Patrizia
Moro Paolo
Musacchio Maria T.
Opportuno Ettore
Pagallo Ugo
Pasinato Antonio
Rigatti L.S.
Schiavolin Roberto
Stecca Luciano
Tagliapietra Susanna
Topo Adriana
IUS/17
IUS/08
IUS/13
IUS/17
SECS-P/01
IUS/19
IUS/01
IUS/07
IUS/15
L-LIN/12
IUS/04
IUS/20
L-LIN/12
IUS/07
IUS/20
L-LIN/14
IUS/12
L-LIN/04
IUS/01
IUS/07
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto pubblico, internazionale e com.
scienze economiche
storia e filosofia del dir. e dir. canonico
diritto privato e diritto del lavoro
diritto privato e diritto del lavoro
diritto pubblico, internazionale e com.
studi internazionali
$
diritto privato e diritto del lavoro
diritto pubblico, internazionale e com.
storia e filosofia del dir. e dir. canonico
lingue e lett. anglo-germaniche e slave
diritto privato e diritto del lavoro
=
studi internazionali
$
diritto pubblico, internazionale e com.
studi internazionali
diritto privato e diritto del lavoro
diritto privato e diritto del lavoro
Professori a contratto
1
2
Cagnoni Gianni
Fioretti Andrea
=
=
=
=
***
Corso di D.U. di Consulente del Lavoro (V.O.)
e
Corso di D.U. di Operatore Giuridico d’Impresa (V.O.)
n.
docente
S.S.D.
Professori affidatari – corsi di diploma universitario
dipartimento di afferenza
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
n.
1
2
3
4
5
docente
Ambrosetti Enrico M.
Ellero Renato
Favretto Giuseppe
Palermo F. Elisabetta
Pasqualetto Elena
S.S.D.
dipartimento di afferenza
IUS/17
IUS/17
$
IUS/17
IUS/07
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto pubblico, internazionale e com.
=
diritto pubblico, internazionale e com.
diritto privato e diritto del lavoro
Professori a contratto – corsi di diploma universitario
1
2
3
4
5
6
Bernardo Patrizio
Bontempi Paolo
Fiscon Roberto
Guarini Michele
Milan Davide
Piva Paolo
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
=
***
Attenzione. Gli orari di ricevimento dei docenti sono consultabili tramite
Info•Student (direttamente dai box o via Intenet) e sono esposti nelle bacheche dei
rispettivi Dipartimenti di afferenza.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
4. STRUTTURE DELLA FACOLTÀ
4.1. Struttura didattica: la Facoltà
La Facoltà organizza e coordina le attività didattiche e si articola in più corsi di
studio, ora distinti tra quelli del “vecchio” ordinamento (se previgenti alla riforma del
d.m. 509/99) o del “nuovo” ordinamento se successivi.
Alla Facoltà afferisce la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali.
Per quanto riguarda il “vecchio” ordinamento si tengono fino a progressivo
esaurimento i corsi di:
- Laurea in Giurisprudenza (Padova e Treviso);
- Diploma Universitario di Operatore Giuridico d’Impresa (Rovigo);
- Diploma Universitario di Consulente del Lavoro (Padova).
Per quanto riguarda il “nuovo” ordinamento sono attivati i corsi di:
- Laurea in Scienze Giuridiche (Padova e Treviso);
- Laurea in Servizi Giuridici: Consulente del Lavoro (Padova).
La Presidenza della Facoltà di Giurisprudenza costituisce la struttura
amministrativa della Facoltà e ha sede al Palazzo del Bo. Alla Presidenza della
Facoltà fanno capo anche le segreterie dei vari Consigli dei corsi di studio e della
Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali.
Afferiscono alla Presidenza della Facoltà sia la Biblioteca centrale di Facoltà sia il
Laboratorio d’informatica.
4.2. Strutture scientifiche: i Dipartimenti
I Dipartimenti ospitano le strutture scientifiche relative a materie affini il cui
insegnamento è impartito nell’ambito della Facoltà.
A capo di ciascun Dipartimento vi è un Direttore.
In ogni Dipartimento vi è un ufficio responsabile per la didattica e preposto al
rapporto con gli studenti.
Anche le biblioteche, suddivise in base alle diverse discipline giuridiche, fanno
capo ai Dipartimenti.
Alla Facoltà di Giurisprudenza fanno riferimento:
- il Dipartimento di diritto privato e diritto del lavoro che è articolato in tre seminari:
Seminario di diritto civile; Seminario di diritto commerciale; Seminario di diritto del
lavoro (con sede al Palazzo del Bo);
- il Dipartimento di diritto pubblico, internazionale e comunitario che è articolato in
sei seminari: Seminario di diritto amministrativo; Seminario di diritto costituzionale;
Seminario di diritto processuale civile; Seminario di diritto e procedura penale;
Seminario di diritto tributario (con sede a Palazzo del Bo); Seminario di diritto
internazionale e comunitario (con sede in Via Anghinoni n.3);
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
- il Dipartimento di storia e filosofia del diritto e diritto canonico che è articolato in
cinque seminari: Seminario di diritto ecclesiastico e canonico; Seminario di diritto
romano; Seminario di storia del diritto italiano (con sede a Palazzo del Bo);
Seminario di filosofia del diritto; Seminario teoria generale del diritto e dottrina dello
Stato (con sede in Piazza Cavour n.23);
- il Dipartimento di scienze economiche “M. Fanno” che è una struttura interfacoltà
(con sede in Via del Santo n.33) a cui fanno capo anche i docenti di economia politica
e scienza delle finanze della Facoltà di Giurisprudenza.
4.3. Sede distaccata di Treviso
É stata attivata, dall’a.a. 2000/01, una sede distaccata della Facoltà a Treviso,
presso il Palazzo della Dogana, S. Leonardo, Riviera Garibaldi n.13, (tel
0422/513600 – fax 0422/513615 – e-mail [email protected])
Gli studenti iscritti hanno a disposizione aule didattiche per le lezioni, aule studio,
una biblioteca giuridica, che opera in collegamento con la Biblioteca centrale della
Facoltà, un laboratorio informatico attrezzato con computer e collegato in rete con la
Facoltà e con l’Ateneo.
Di fronte alla sede, in Riviera S. Margherita n.78 - complesso S.Paolo, è attivo un
ufficio decentrato del Servizio segreterie studenti per le pratiche amministrative e una
Segreteria per i problemi legati alla didattica (tel 0422/513608-3610 – fax
0422/513609 – e-mail [email protected])
Il servizio Info•Student della sede è collegato tramite box informativi.
4.4. Sede distaccata di Rovigo
Il III anno del corso di Diploma Universitario di Operatore Giuridico d’Impresa si
svolge a Rovigo presso la sede distaccata della Facoltà in Viale Porta Adige n.45 (tel.
0425/398501 – fax 0425/411878 – e-mail [email protected]).
Gli studenti iscritti hanno a disposizione aule didattiche per le lezioni, aule studio
e una segreteria per informazioni relative agli esami. Presso la sede di Rovigo è
collocato inoltre un terminale che fornisce agli studenti i certificati di iscrizione e
serve per l’inserimento dei dati della domanda di ammissione all’esame di diploma.
Presso la sede di Rovigo è aperta una biblioteca giuridica che opera in
collegamento con la Biblioteca centrale della Facoltà. Gli studenti hanno accesso,
previa richiesta, all’Aula informatica di ingegneria.
Il servizio Info•Student della sede è collegato tramite box informativi.
4.5. Indirizzi, numeri di telefono e di fax
Per gli indirizzi e-mail dei diversi uffici consultare le pagine web dell’Ateneo,
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
della Facoltà o quelle dei Dipartimenti.
Call Centre
[email protected]
049 827 3131
Servizio segreterie studenti Casa Grimani, Lungargine del Piovevo n.2/3
[email protected]
Front-office per la Facoltà di Giurisprudenza
FAX
049/827 6418-6419
6415
a Treviso,
Palazzo della Dogana, S. Leonardo, Riviera Garbali n.13
[email protected]
Front-office
FAX
0422/51 3608–3610
3609
Presidenza della Facoltà di Giurisprudenza
Palazzo del Bo
[email protected]
Preside (prof. Francesco Gentile)
Segreteria generale di coordinamento
Segreteria contabile
Segreteria amministrativa: organi collegiali
Segreteria amministrativa: protocollo archivio
Segreteria didattica: orientamento, carriere stud., tutorato
Segreteria didattica: post lauream
Segreteria didattica: diploma supplement
Biblioteca centrale
FAX
(Palazzo del Bo, pianoterra)
Laboratorio di informatica
Servizi generali e Front-office della Facoltà
Polo di Facoltà del Servizio stage
FAX
a Treviso,
Palazzo della Dogana, Riviera Garibaldi n.13
Segreteria didattica e Front-office
FAX
049 827 3350
3351
3328
3347
3353
3354
3458
3353
3355
3349
3352-3346
3347
3324
3347
0422/51 3608-3610
3609
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
a Rovigo,
Viale Porta Adige n.45
Front-office
FAX
0425/ 398501
411878
Dipartimento di diritto privato e diritto del lavoro
Palazzo del Bo
[email protected]
Direttore (prof.ssa Adriana D’Antonio)
Segreteria didattica
Seminario di diritto civile
Seminario di diritto commerciale
Seminario di diritto del lavoro
Biblioteca
FAX
049/827 3394
3435
3393-3397
3429
3399
Dipartimento di diritto pubblico, internazionale e comunitario
Palazzo del Bo
[email protected]
Direttore (prof.ssa Lorenza Carlassare)
Segreteria didattica
Servizi comuni
FAX
049/827 3361
3371
3372
3359
(Palazzo del Bo, I piano)
Seminario di diritto amministrativo
Seminario di diritto costituzionale
Seminario di diritto processuale civile
FAX
3359
(Palazzo del Bo, III piano)
Seminario di diritto e procedura penale
FAX
3385
3379
(Palazzo del Bo, III piano)
Seminario di diritto tributario
FAX
3455
(Via Anghinoni n.3, III piano)
Seminario di diritto internazionale e comunitario
Biblioteca
FAX
3664
3665
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Dipartimento di storia e filosofia del diritto e diritto canonico
Piazza Cavour n.23
[email protected]
Direttore (prof. Francesco Cavalla)
Segreteria amministrativa
049/827 3841
3850-3838
3846
3839
FAX
Seminario di filosofia del diritto
Seminario di teoria generale del diritto e dottrina dello stato
Biblioteca
3831
(Palazzo del Bo, II piano)
Seminario di Diritto ecclesiastico e canonico
Seminario di Diritto romano
Seminario di Storia del diritto italiano
Servizio informazione
Biblioteca
FAX
3420
3423
3419
Dipartimento di scienze economiche “M. Fanno”
Via del Santo n.33
[email protected]
049/827 4226
4230
4221
4210
4211
4214
4240
Direttore (prof. Guglielmo Weber)
Segreteria amministrativa contabile
FAX
Servizio informativo didattico (SID)
FAX
Biblioteca
FAX
***
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
5. SERVIZI DELLA FACOLTÀ
5.1. Informazioni inerenti alla didattica
Gli studenti devono rivolgersi al Servizio segreterie studenti (tel 049/82764186419) per le immatricolazioni, le iscrizioni, le opzioni di corso, i trasferimenti da o
per altra sede, le rate, gli esoneri, il rinvio militare, ecc. (vedere al punto 7.1).
Per informazioni sulla didattica, oltre al presente Bollettino si possono consultare:
A -il sito internet della Facoltà;
B -il servizio Info•Student;
C -il Laboratorio di informatica (della sede centrale);
D -le Segreterie didattiche di Dipartimento;
E -le Segreterie delle sedi decentrate di Treviso e di Rovigo;
F -la Segreteria didattica di Presidenza;
G -il Front-office dei Servizi generali;
H -il Polo di Facoltà del Servizio stage e mondo del lavoro.
Attenzione. Presto sarà accessibile agli studenti del nuovo ordinamento il
database relativo al Diploma supplement che contiene le informazioni relative ai
diversi corsi di studio e alle carriere personali.
• A - Sito internet della Facoltà
Tramite internet è consultabile le pagine web della Facoltà, sia direttamente
all’indirizzo www.giuri.unipd.it sia tramite il sito dell’Università www.unipd.it
I) In esse si possono trovare informazioni relative:
- alla struttura e ai servizi della Presidenza;
- agli organi, ai regolamenti e alle deliberazioni della Facoltà;
- agli ordinamenti degli studi;
- al repertorio delle professioni;
- ad alcuni cenni storici sulla Facoltà.
II) Tramite link è possibile il collegamento a:
- al servizio Info•Student;
- alle home page dei Dipartimenti;
- al SBA (Servizio biblioteche dell’Ateneo).
• B - Servizio Info•Student
Il servizio Info•Student è un sistema informatizzato che fornisce agli studenti
informazioni relative ai vari insegnamenti. In particolare il servizio Info•Student
permette:
I) di consultare
- i programmi degli insegnamenti
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
- gli orari di ricevimento dei docenti
- gli orari delle lezioni
- le date degli esami
- i risultati delle prove scritte
- notizie varie relative all'attività didattica
II) di effettuare l’iscrizione e/o la cancellazione alle liste d’esame.
Si accede al servizio Info•Student sia attraverso i box informativi collocati nei
locali della Facoltà sia tramite Internet all’indirizzo:
www.infostudent.giuri.unipd.it
Sono a disposizione degli studenti box informativi sia nella sede centrale sia
presso le sedi distaccate di Treviso e di Rovigo.
Attenzione. È possibile la cancellazione del proprio nome da una lista ma non ne
è consentita la reiscrizione nella stessa. Salvo eccezioni l’apertura delle liste avviene
21 giorni prima della data d’esame alle ore 8:00. La chiusura avviene 5 giorni prima
della data d’esame alle ore 19:30 oppure alle ore 13:30 se di sabato. In ogni caso il
sistema fornisce data e ora di apertura e chiusura di ogni lista d’esame e gli studenti
sono invitati a verificarle.
Attenzione. Indicazione tecnica per gli utenti che si collegano alla rete Internet
attraverso il provider “Libero” per consultare Info•Student: per effettuare
correttamente le operazioni sulle liste d’esame occorre disabilitare l’opzione “proxy
server” sul programma utilizzato per la connessione.
Per problemi relativi all’iscrizione nelle liste o per eventuali chiarimenti scrivere a
[email protected] o telefonare allo 049/8273352-3346.
• C - Laboratorio d’informatica
Ci deve rivolgere al Laboratorio di informatica (Palazzo del Bo, pianoterra): per
problemi relativi alle iscrizioni nelle liste gestite da Info•Student o per la concessione
di password per la didattica a distanza.
Per ulteriori informazioni sul Laboratorio d’informatica vedere al punto 5.3.
• D - Segreterie didattiche di Dipartimento
La Segreterie didattiche di Dipartimento hanno sede presso i rispettivi
Dipartimenti (vedere al punto 4.5.). Gli orari di apertura al pubblico sono consultabili
nelle bacheche dei Dipartimenti e nelle relative home page raggiungibili tramite sia il
sito della Facoltà sia quello dell’Ateneo.
Gli uffici hanno i seguenti recapiti telefonici:
- per il Dip.to di diritto privato e diritto del lavoro
- per il Dip.to di diritto pubblico, internazionale e comunitario
(Servizio comune)
049/827 3435
3371
(3372)
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
- per il Dip.to di storia e filosofia del diritto e diritto canonico
in Piazza Cavour n.3
in Palazzo del Bo
3846
3420
- S.I.D. del Dip.to di scienze economiche “M. Fanno”
4210
Inoltre:
- presso la Segreteria didattica del Dip.to di diritto privato e quella del Dip.to di
diritto pubblico, internazionale e comunitario avviene inoltre la riconsegna dei libretti
al termine delle prove scritte (relative a insegnamenti afferenti al Dipartimento)
secondo i tempi di volta in volta comunicati.
- il S.I.D. del Dip.to di scienze economiche mette a disposizione materiale cartaceo in
consultazione o per la fotocopiatura. Tale servizio è accessibile via internet
limitatamente ai corsi dei docenti che aderiscono all’iniziativa.
- la Segreteria didattica del Dip.to di storia e filosofia del diritto e diritto canonico
mette a disposizione tutte le informazioni, compresi i file scaricabili da internet, per
studenti, laureandi, dottorandi e altre utenze nella pagina web, aggiornata
quotidianamente. Le stesse vengono affisse all’albo nelle due sedi del Dipartimento. È
possibile inoltre avere informazioni anche tramite e-mail.
• E - Segreterie delle sedi distaccate di Treviso e di Rovigo
La Segreteria di Treviso e il Front-office di Rovigo sono ubicati nelle rispettive sedi
decentrate e osservano il seguente orario di apertura al pubblico:
dal lunedì al venerdì:
10:00 – 12:30
il martedì e il giovedì: 15:00 – 16:30
Gli uffici hanno i seguenti recapiti telefonici:
- Segreteria di Treviso
- Segreteria di Rovigo
0422/513608-3610
0425/398501
• F - Segreteria didattica di Presidenza
La Segreteria didattica di Presidenza della Facoltà (Palazzo del Bo, IV piano) è a
disposizione per informazioni inerenti ai piani di studio, agli esami finali di laurea o
di diploma, ai riconoscimento di esami sostenuti all’estero. La Segreteria osserva il
seguente orario:
dal lunedì al venerdì:
10:00 – 12:30
il martedì e il giovedì: 15:00 – 17:00
In via eccezionale e su richiesta telefonica si possono fissare appunta-menti anche
in altri orari.
Il servizio si effettua anche per telefono allo 049/8273354-3458 negli orari
indicati e per posta elettronica all’indirizzo: [email protected]
• G- Front-office dei Servizi generali di Facoltà
I Servizi generali della Facoltà (Palazzo del Bo, pianoterra - tel. 049/8273347)
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
curano l’utilizzo delle aule didattiche a seconda delle varie necessità. Forniscono agli
studenti (su supporto sia cartaceo sia informatizzato) informazioni didattiche di
carattere generale, quali gli orari delle lezioni e i calendari degli esami e delle sessioni
di laurea e di diploma. Prestano inoltre assistenza nell'uso del servizio informativo
Info•Student, della macchina per il rilascio dei certificati.
Il servizio informativo all’utenza si effettua secondo il seguente orario:
dal lunedì al venerdì:
9:00 – 19:00
Attenzione. Telefonicamente non si forniscono gli esiti delle prove scritte né si
eseguono iscrizioni alle liste d’esame.
• H- Polo di Facoltà del Servizo stage e mondo del lavoro
Vedere al punto 5.8.
5.2. Biblioteche
La Facoltà offre ai suoi studenti, e in misura minore agli altri studenti dell’Ateneo,
la possibilità di consultare i testi delle biblioteche. Per l’afferenza di una biblioteca
alla Presidenza o a uno dei Dipartimenti vedere le indicazioni relative ai Seminari al
punto 4.5.
Attenzione. I dati qui riportati sono indicativi, si invitano pertanto gli utenti a
consultare direttamente i siti e le bacheche di ciascuna biblioteca per gli eventuali
aggiornamenti.
Fanno riferimento alla Facoltà di Giurisprudenza le seguenti biblioteche:
• Biblioteca centrale
Palazzo del Bo (IV piano)
tel. 049/8273355 – fax 049/8273349
Orario di apertura:
Accesso:
Consultazione:
Prestito esterno:
Dal lunedì al venerdì: ore 9:00 – 14:00
Dal lunedì al mercoledì: ore 15:00 – 17:30
Accedono ai servizi della Biblioteca:
- tutti gli studenti, docenti e ricercatori dell’Ateneo di Padova,
- tutto il personale T.A. dell’Ateneo,
- tutti coloro che sono legati da un rapporto formale di ricerca
e di didattica con l’Ateneo
Orario: ore 9:00 – 13:30 e 15:15 – 17:30
Eccezionalmente potrà essere concordato un appuntamento in
orario diverso da quello ufficiale con gli studenti lavoratori
che avessero necessità ed urgenza di accedere ai servizi della
Biblioteca
Consentito:
-a tutti gli studenti, docenti e ricercatori dell’Ateneo di
Padova,
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Catalogo:
Servizio fotocopie:
Note:
-a tutto il personale T.A. dell’Ateneo,
-a tutti coloro che sono legati da un rapporto formale di
ricerca e di didattica con l’Ateneo su autorizzazione del
Direttore o di un suo delegato.
La Biblioteca possiede il catalogo alfabetico per autore e
titolo.
Agli utenti offre, tramite operatore, il servizio di ricerca
OPAC collegato al sistema SBN.
È disponibile un servizio di fotocopiatura self-service, con
scheda magnetica ricaricabile, al pianoterra della Facoltà.
La Biblioteca contiene materiale di tipo eterogeneo, Gazzette
ufficiali, Enciclopedie giuridiche, collane delle pubblicazioni
della nostra e di altre facoltà italiane, eroga i servizi di
consultazione e guida alla consultazione, document delivery,
prestito, prestito interbibliotecario.
Sono attive delle postazioni (una presso la Biblioteca e altre
presso il Laboratorio d’informatica) per l’accesso alla
consultazione OPAC, al servizio informativo del SBA
disponibile in internet, l’ accesso alle banche dati tramite SAR
(Sistema di accesso Remoto) e ON-LINE per la consultazione
delle Banche-Dati DeA Giuridica (Leggi d’Italia, ecc.) Il
servizio si rivolge ad utenti che abbiano dimestichezza con i
diversi criteri di interrogazione dei software giuridicoumanistici.
• Biblioteca di diritto privato e diritto del lavoro
Palazzo del Bo (III piano)
tel. 049/8273397-3429 – fax 049/8273399
Orario di apertura:
Accesso:
Consultazione:
Dal lunedì al venerdì: ore 8:15 – 13:15
Dal lunedì al giovedì: ore 14:30 – 18:00
Possono accedere ai servizi della Biblioteca gli studenti
dell’Ateneo, previa esibizione del libretto universitario, i
docenti, i ricercatori e il personale T-A dell’Università di
Padova, previa esibizione di un documento che attesti la loro
qualifica, e tutti coloro che sono legati da un rapporto di ricerca o didattica con l’Ateneo.
Per consultazione monografie (trattandosi di biblioteca a
scaffale chiuso) la richiesta deve essere fatta nelle seguenti
fasce orarie:
dal lunedì al venerdì: ore 9:00 - 10:00 e 11:00 - 12:00
dal lunedì al giovedì: ore 15:00 - 16:00
Le opere devono essere richieste al personale tramite le
apposite schedine di prelevamento e la consegna di un documento d’identità.
Per consultazione periodici, durante tutto l'orario di apertura.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Prestito esterno:
Catalogo:
Servizio fotocopie:
Secondo quanto previsto dal Regolamento di Biblioteca.
Alfabetico per autore e titoli e topografico che funziona anche
come classificato per materia. È attiva una postazione di
ricerca riservata agli utenti per la consultazione del catalogo
OPAC -SBN e Indice SBN nazionale.
È disponibile una fotocopiatrice self-service a scheda
magnetica ricaricabile. Un distributore-valorizzatore è
presente nel corridoio delle aule, vicino ai Servizi generali.
• Biblioteca di diritto amministrativo
Palazzo del Bo (I piano)
fax 049/8273359
Orario di apertura:
Dal lunedì al venerdì: ore 9:00 – 14:00
Dal lunedì al giovedì: ore 15:00 – 18:00
• Biblioteca di diritto costituzionale
Palazzo del Bo (I piano)
fax 049/8273359
Orario di apertura:
Dal lunedì al venerdì: ore 9:00 – 14:00
Dal lunedì al giovedì: ore 15:00 – 18:00
• Biblioteca di diritto penale
Palazzo del Bo (I piano)
tel. 049/8273385 fax 049/8273379
Orario di apertura:
Dal lunedì al giovedì: ore 9:00 – 18:00
Il venerdì: ore 9:00 – 14:00
• Biblioteca di diritto processuale civile
Palazzo del Bo (I piano)
fax 049/8273359
Orario di apertura:
Dal lunedì al venerdì: ore 9:00 – 14:00
Il lunedì e il giovedì: ore 15:00 – 18:00
• Biblioteca di diritto tributario
Palazzo del Bo (III piano)
fax 049/8273455
Orario di apertura:
Dal lunedì al venerdì: ore 9:15 – 13:00
Accesso:
Consentito agli studenti della Facoltà.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Consultazione:
Prestito esterno:
Catalogo:
Servizio fotocopie:
Note:
Previa consegna di un documento di riconoscimento, la
richiesta deve avvenire dalle ore 9:00 alle ore 13:00 e dalle ore
15:30 alle ore 17:30 per i laureandi del Dipartimento; mentre
per: a) studenti dell’Ateneo; b) laureandi di altre università,
muniti di lettera di presentazione del proprio relatore; c) altri
utenti, previa autorizzazione del Direttore, l’orario per la
richiesta è dalle ore 9:00 alle ore 12:00, con i limiti e le
modalità previste dal Regolamento di Biblioteca
Secondo quanto previsto dal Regolamento di Biblioteca.
Alfabetico per autori e per materia.
All’interno del Dipartimento sono disponibili foto-copiatrici
self-service con tessera magnetica ricaricabile. Un
distributore-valorizzatore è presente al pianoterra nel corridoio
delle aule, vicino ai Servizi generali.
Sono esclusi dal servizio fotocopie il Repertorio, il Dizionario
bibliografico e le opere a fogli mobili.
Sono attive due postazioni di ricerca OPAC (presso la
Biblioteca di diritto costituzionale e presso la Biblioteca di
diritto e procedura penale).
Eventuali modifiche degli orari saranno segnalate in sede.
• Biblioteca di diritto internazionale
Via Anghinoni n.3
tel 049/8273664 – fax 049/8273665
Orario di apertura:
Accesso:
Consultazione:
Prestito esterno:
Catalogo:
Servizio fotocopie:
Note:
Dal lunedì al venerdì: ore 9:00 – 14:00
Agli studenti della Facoltà.
Previa consegna di un documento di riconoscimento, l’orario
è dalle ore 9:00 alle 14:00; per i laureandi di altre università,
muniti di lettera di presentazione del proprio relatore, e altri
utenti, previa autorizzazione del Direttore, le richieste di
consultazione devono avvenire con i limiti e le modalità previste dal Regolamento di Biblioteca.
Dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 13, secondo quanto
previsto dal Regolamento di Biblioteca.
alfabetico per autori e per titoli
All’interno della Biblioteca sono disponibili una fotocopiatrice self-service con tessera magnetica ricaricabile e un
distributore-valorizzatore.
Sono attive due postazioni di ricerca OPAC.
• Biblioteca di diritto romano, storia del diritto e diritto ecclesiastico
Palazzo del Bo (II piano)
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
tel 049/8273423 – fax 049/8273419
Orario di apertura:
Accesso:
Consultazione:
Prestito esterno:
Catalogo:
Dal lunedì al giovedì: ore 8:30 – 17:30
Il venerdì: ore 8:30 – 14:00
Eventuali modifiche dell’orario saranno segnalate in OPAC e
nell’albo.
Libero per tutte le categorie di utenti.
È consentita a studenti, docenti, personale tecnicoamministrativo dell’Ateneo e a tutti coloro che sono legati da
un rapporto formale di ricerca e/o con l’Ateneo. Agli studenti
di altri atenei è consentita previa presentazione di un
documento personale.
Studenti,
docenti,
personale
tecnico-amministrativo
dell’Ateneo e tutti coloro che sono legati da un rapporto
formale di ricerca e/o con l’Ateneo. Non sono oggetto di
prestito: periodici, opere miscellanee, libri di consulta-zione
generale e le opere di pregio. Durata del prestito 15 giorni
rinnovabili. Il numero massimo di libri che si possono tenere a
prestito è 3 per i laureandi, 1 per tutti gli altri. Per i laureandi e
i docenti del Dipartimento è attivo il servizio di prestito
interbibliotecario e di documenti delivery.
Alfabetico per autori e titoli, per soggetto, topografico per
materia.
Postazioni di ricerca OPAC, consultazione banche dati SAR,
cd-rom relativi alle fonti giuridiche e letterarie di diritto
romano; diritto ecclesiastico e canonico; spogli on-line di
miscellanee e periodici sono a disposizione su:
www.giuri.unipd.it/Dipartimenti/StoriaEFilosofia/BibliotecaRoma
no
Servizio fotocopie:
Note:
•
In orario di apertura, è disponibile una fotocopiatrice selfservice a scheda magnetica ricaricabile. Un distributorevalorizzatore è presente nel corridoio delle aule, vicino ai
Servizi generali.
La Biblioteca aderisce al servizio centralizzato di prestito
interbibliotecario appoggiato alla Biblioteca di Scienze
Statistiche, inoltre per i laureandi ricerca e procura articoli da
biblioteche esterne all’Ateneo (con eventuale rimborso spese).
Biblioteca di filosofia del diritto, teoria generale del diritto e dottrina dello
stato
Piazza Cavour n.23
tel 049/8273831 – fax 049/8273835
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Orario di apertura:
Accesso:
Consultazione:
Prestito esterno:
Prestito
interbibliotecario:
Catalogo:
Servizio fotocopie:
Note:
Dal lunedì al venerdì: ore 8:30 – 17:30
Richiesta di consultazione e prestito:
- entro le ore 10:00 al mattino, distribuzione libri richiesti
dalle 11:00;
- entro le ore 14:00 al pomeriggio escluso il giovedì,
distribuzione libri richiesti dalle ore 15:30.
A chiunque, dando la precedenza ai laureandi e studiosi della
materia.
Agli interessati, su presentazione di un documento di identità,
per un massimo di 3 volumi.
Il prestito, fino a tre libri per un mese rinnovabile, è previsto
per docenti, dipendenti universitari, dottorandi, borsisti,
cultori della materia e laureandi dell’Università di Padova.
Per gli studenti, invece, due libri per 15 giorni non
rinnovabili.Per le riviste e gli opuscoli è consentita solo la
consultazione.
Per i laureandi, i docenti del Dipartimento e per gli studenti
della Facoltà è attivo il servizio di prestito interbibliotecario e
di Document Delivery.
Un catalogo cartaceo alfabetico per autori e titolo. Inoltre. Per
i materiali acquisiti dal 1990, è possibile consultare un indice
per soggetti.
Si può consultare anche un indice dei periodici italiani e
stranieri in corso e cessati.
Tramite la pagina web della biblioteca è consultabile un
elenco di titoli di tesi svolte in Filosofia del diritto e Teoria
generale del diritto e gli ultimi acquisti del materiale librario.
È a disposizione una fotocopiatrice self-service a scheda
magnetica ricaricabile ed un distributore-valorizzatore.
Una sala di lettura di circa 60 posti con aria condizionata, due
sale riservate ai laureandi del Dipartimento e una saletta di
consultazione con 8 posti.
La biblioteca ha una sua pagina WEB consultabile all'URL:
http://www.giuri.unipd.it/Dipartimeti/StoriaEFilosofia/Biblioteca_f
ilosofia/
Per gli studenti la biblioteca mette a disposizione due
computer per la consultazione dell’OPAC-WEB (ricerca del
posseduto delle biblioteche dell’Università di Padova) e delle
banche dati d’Ateneo.
Inoltre, tramite operatore, è possibile accedere alle banche dati
in linea della De Agostini Giuridica: Leggi d’Italia e Codici
d’Italia, aggiornate in tempo reale. Rivolgersi al personale di
biblioteca per l’accesso.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
• Biblioteca del Dipartimento di scienze economiche “M. Fanno”
Via del Santo n.33
tel 049/8274214 – fax 049/8274240
Orario di apertura:
Accesso:
Consultazione:
Prestito esterno:
Catalogo:
Dal lunedì al venerdì: ore 9:00 – 18:00
Libero per tutte le categorie di utenti per consultazione del
materiale della Biblioteca.
Libera per tutte le categorie di utenti.
È concesso a docenti, studenti e personale tecnico-amministrativo dell’intero Ateneo (essendo necessaria l’autorizzazione solo per studenti di altri Atenei e altri utenti esterni).
Le opere possedute sono descritte nel catalogo automatizzato
di Ateneo, consultabile alla URL
http://www.cab.unipd.it
Servizio fotocopie:
Note:
Catalogo dei periodici anche alla pagina web della biblioteca:
http://decon.unipd.it/boblio e su carta. I periodici disponibili
full text sono indicati nella specifica pagina web della stessa
URL. 8 postazioni di ricerca OPAC e consultazione banche
dati Econlit, Il Sole 24 Ore e banche dati giuridiche contenute
nei sistemi ERL e SAR. Inoltre sono disponibili cd-rom
specifici: BilanCDborsa, Le Misure dei Comuni (fino
all’edizione 2000), dati statistici della Banca d’Italia, Journal
of Economic Literature.
È a disposizione una fotocopiatrice self-service a scheda
magnetica ricaricabile e un distributore-valorizzatore.
È possibile chiedere assistenza guidata all’uso delle risorse
bibliografiche in rete, prenotando almeno un giorno prima. La
Biblioteca aderisce al servizio centralizzato di prestito
interbibliotecario appoggiato alla Biblioteca di scienze statistiche; espleta anche, per i laureandi, il servizio di fornitura
articoli da biblioteche esterne all’Ateneo (con recupero spese
forfettario).
• Biblioteca della sede distaccata di Treviso
Palazzo della Dogana, S. Leonardo, Riviera Garibaldi n.13 - Treviso
Orario di apertura:
Dal lunedì al venerdì: ore 8:30 – 13:30
14:30 – 18:30
• Biblioteca della sede distaccata di Rovigo
Viale Porta Adige n.45 - Rovigo
tel. 0425/31272 – fax 0425/418864 - e-mail [email protected]
Orario di apertura:
Accesso:
Dal lunedì al venerdì: ore 9:00 – 17:45
Accedono ai servizi della Biblioteca tutti gli studenti iscritti ai
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Consultazione:
Prestito esterno:
Servizio fotocopie:
corsi attivati presso la sede di Rovigo, i docenti e i tutori
Per consultazione monografie (trattandosi di biblioteca a
scaffale chiuso) la richiesta deve essere fatta nelle seguenti
fasce orarie:
Orario: ore 10:00 - 12:00 e 15:00 - 17:00
Le opere devono essere richieste al personale tramite
l’apposito registro.
La consultazione delle riviste è possibile, durante tutto l'orario
di apertura. Eccezionalmente potrà essere concordato un
appuntamento in orario diverso da quello ufficiale con gli
studenti lavoratori che avessero necessità ed urgenza di
accedere ai servizi della Biblioteca
Consentito:
-a tutti gli studenti, i docenti e i tutori della sede di Rovigo,
-a tutti coloro che ne fanno richiesta scritta, su autorizzazione
del Direttore o di un suo delegato.
È disponibile un servizio di fotocopiatura self-service, con
scheda magnetica.
La scheda magnetica si può acquistare a Rovigo presso la
Ditta Breviglieri in Corso del Popolo n.100.
5.3. Laboratori e servizi informatici
Per motivi di studio, sono a disposizione degli studenti della Facoltà i computer
dei laboratori di informatica con la possibilità di aprire una propria casella di posta
elettronica. Per i soli laureandi e diplomandi in materie economiche è previsto anche
l’utilizzo della AID.
• Laboratorio di informatica
Il Laboratorio di informatica della Facoltà è ubicato presso la Presidenza (Palazzo
del Bo, pianoterra – tel. 049/8273352-3346). La struttura è dotata di personalcomputer, stampanti e scanner. È a disposizione degli studenti della Facoltà con
priorità per la battitura delle tesi da parte dei laureandi e dei diplomandi. I computer
sono dotati di programmi di videoscrittura e di consultazione della rete internet e di
banche dati giuridiche.
L'orario di apertura è il seguente:
dal lunedì al venerdì:
8:30 – 14:00
dal lunedì al giovedì:
15:00 – 17:30
Il personale informatico della Presidenza presta assistenza agli studenti con il
seguente orario:
dal lunedì al venerdì:
8:00 – 10:00
Sono disponibili presso la Facoltà 2 computer portatili che vengono prestati, su
motivata richiesta, prioritariamente a portatori di handicap e a lavoratori studenti.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Presso l'Ufficio disabili (Palazzo Storione, pianoterra) è dislocato 1 computer per non
vedenti.
• Laboratorio di informatica di Treviso
Il Laboratorio di informatica della Facoltà ubicato presso la sede distaccata di
Treviso è momentaneamente chiuso.
• Laboratorio di informatica di Rovigo
Per gli studenti iscritti ai corsi di studio presso la sede di Rovigo è a disposizione
un’aula con 6 postazioni di computer.
• Servizio di posta elettronica
Previo domanda da consegnare presso il Laboratorio d’informatica della Facoltà,
gli studenti interessati possono ottenere un’account di posta elettronica. È possibile
inoltre partecipare a un breve corso sull’utilizzo della posta elettronica della durata di
due ore presso il Laboratorio stesso.
• ADI
Presso il Dipartimento di Scienze economiche (Via del Santo n.33) è a
disposizione l’aula didattica informatica (ADI) per i laureandi e i diplomandi in
materie economiche delle Facoltà di Economia, Scienze Politiche, Giurisprudenza e
Statistica oltre che dei borsisti e dottorandi. L’aula è attrezzata con 12 PC e 4 Mac, 1
scanner e 2 stampanti; i computer sono dotati di software specialistico per analisi
statistiche, finanziarie ed economiche. Tutte le attrezzature sono collegate alla rete di
Dipartimento e di Ateneo. L’accesso all’aula avviene tramite prenotazione e
personale qualificato è a disposizione per consentire una migliore fruizione dei
servizi. L’aula offre un servizio con orario continuato dal lunedì al venerdì.
5.4. Didattica a distanza
È stata attivata a partire dall’a.a. 2000/01 un’area web dedicata dall’Ateneo alla
“didattica a distanza” (DaD). L’iniziativa ha per il momento valore sperimentale e
l’utilizzazione del materiale messo a disposizione non costituisce base per il
conteggio di crediti formativi secondo l’ordinamento degli studi attualmente in vigore
nè sostituisce in tutto o in parte gli accertamenti di profitto secondo quelli previgenti.
I docenti che aderiscono all’iniziativa aprono aree web aperte e/o riservate; queste
ultime, a carattere più spiccatamente seminariale, sono accessibili previa iscrizione in
apposite liste.
Le informazioni relative alla didattica a distanza, alle aree web e alle liste di
iscrizione alle aree riservate sono accessibili tramite i link presenti sulle pagine relative ai singoli corsi in Info•Student, e talvolta presenti anche sulle home page dei
singoli docenti situate negli spazi web dei Dipartimenti o Seminari a cui afferiscono.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Per i soli corsi attivati, è possibile identificare i docenti, che hanno aderito
all’iniziativa, anche consultando i paragrafi “altre informazioni” nei punti successivi
relativi agli “insegnamenti attivati”.
5.5. Attività di supporto: corsi extracurriculari
Nell’a.a. 2002/2003 gli studenti del “vecchio” ordinamento” possono frequentare
come corsi extracurriculari il corso di Inglese giuridico e le attività formative di
abilità informatiche e di lingua straniera attivate per i corso di Laurea in Scienze
Giuridiche.
Per ulteriori informazioni consultare il servizio Info•Student al link “Attività di
supporto”.
5.6. Attività di supporto: didattica integrativa
• Discipline relative al settore scientifico disciplinare IUS/19
Nell’a.a. 2002/2003, quale attività di didattica integrativa per le discipline relative
allo IUS/19, la dott.ssa Silvia Gasparini,terrà una serie di 60 lezioni seminariali sul
tema “Metodi e strumenti per lo studio e la ricerca storico-giuridica.”.
Gli incontri sono previsti dal 01/10/02 al 31/05/03 nei giorni di mercoledì dalle
ore 9:00 alle ore 11:00 presso il Seminario di storia del diritto.
Gli obiettivi del ciclo di seminari sono:
per gli studenti:
– esporre metodi di studio idonei a facilitare il primo accostamento all’apprendimento
delle discipline storico-giuridiche;
– familiarizzare con l’uso durante lo studio di sussidi didattici ulteriori rispetto ai testi
di riferimento che costituiscono oggetto di esame;
per i laureandi e diplomandi:
– delineare le finalità e i metodi della ricerca bibliografica e documentale volta
all’analisi monografica di un argomento;
– preparare alla consultazione del materiale bibliografico e archivistico e alla sua
utilizzazione nella redazione del testo di una tesi;
per tutti:
– avvicinare alla lettura e all’interpretazione contestualizzata di testi documentali e
monografici, sia antichi che contemporanei, rilevanti per lo studio e la ricerca storicogiuridica;
– addestrare all’uso degli strumenti informatici di ricerca bibliografica e documentale
su argomenti storico-giuridici.
Per ulteriori informazioni consultare il servizio Info•Student al link “Attività di
supporto” oppure contattare la dott. Silvia Gasparini all’indirizzo di posta elettronica:
[email protected]
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Si raccomanda di consultare anche le informazioni e i documenti relativi all'attività
didattica che vengono pubblicati in rete ai seguenti indirizzi:
-- pagine web del Seminario di storia del diritto presso il Dipartimento di storia e
filosofia del diritto e diritto canonico alla url:
http://www.giuri.unipd.it/Dipartimenti/StoriaEFilosofia/semsto.html
-- pagine web della DaD -- Didattica a Distanza per le discipline del gruppo IUS/19
alla url:
http://www.giuri.unipd.it/conferences/Storia_Diritto_IUS19
5.7. Attività di supporto: tutori
L’assistenza agli studenti nel formulare le scelte relative all’indirizzo degli studi e
nell’affrontare eventuali problemi didattici e di profitto è offerta secondo le seguenti
modalità:
• Corsi di laurea
I tutori della Facoltà di Giurisprudenza sono a disposizioni degli studenti per
risolvere le diverse problematiche che possono presentarsi all’inizio e nello
svolgimento della propria attività universitaria.
Le modalità e gli orari di ricevimento dei tutori saranno resi pubblici, non appena
disponibili, sia nelle bacheche sia nel sito della Facoltà.
Si ricorda però che le questioni attinenti a una singola materia di insegnamento
vanno sottoposte al docente o agli assistenti/ricercatori della disciplina stessa negli
orari fissati per il ricevimento. In particolare il metodo e lo svolgimento del lavoro di
ricerca per l’elaborazione della tesi di laurea devono essere sottoposti con continuità
alla verifica del docente relato re.
• Corsi di diploma universitario (ad esaurimento)
È istituita nell’ambito dei corsi di diploma la figura del tutore afferente alla
singola materia, quale collaboratore del docente nel fornire un supporto didattico agli
studenti.
Questi tutori tengono esercitazioni integrative rispetto ai singoli insegnamenti,
offrono orari di ricevimento prolungati e partecipano alle commissioni di esami e di
diploma.
5.8. Servizio stage e mondo del lavoro – Polo di Facoltà
Dall’a.a. 2001/02, nell’ambito del Progetto CampusOne, la Facoltà di
Giurisprudenza in concerto con il Servizio stage e mondo del lavoro ha attivato presso
i locali della Facoltà un ufficio decentrato di supporto per tutti gli studenti della Facoltà che sono interessati a esperienze di stage o tirocini.
Il Polo di Facoltà del Servizio stage e mondo del lavoro è ubicato presso i Servizi
generali della Facoltà (Palazzo del Bo, pianoterra), tel. 049/8273324, sito internet
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
www.unipd.it/ammi/stage/stage.html e osserva il seguente orario:
mercoledì:
10:00 - 13:00 e 15:00 - 16:30
La partecipazione a stage e tirocini consente a studenti, neodiplomati e neolaureati
di percepire e conoscere il mondo del lavoro prima del (o subito dopo il)
completamento del curriculum formativo, integrando teoria e pratica, affinando la
preparazione mediante la realizzazione di un progetto professionalmente qualificato,
facendosi conoscere da un potenziale datore di lavoro.
5.9. Servizi suppletivi
La Facoltà offre un servizio di stampa dei certificati e di fotocopiatura.
• Servizio certificati
Presso la sede della Facoltà (Palazzo del Bo, pianoterra) è attivo un terminale che
fornisce agli studenti i certificati di iscrizione e serve per l’inserimento dei dati della
domanda di laurea o di diploma.
Altri terminali sono collocati: presso il Servizio segreterie studenti, presso la
Segreteria di Rovigo e presso le sedi di altre Facoltà.
• Servizio di fotocopiatura
All'interno di ogni Dipartimento e al pianoterra della Facoltà esiste un servizio di
fotocopiatura in modalità self-service con scheda magnetica. I distributorivalorizzatori per l’acquisto e la ricarica delle schede magnetiche sono collocati
rispettivamente uno al Palazzo del Bo (pianoterra), uno in Piazza Cavour n.23, un
altro in Via Anghinoni n.3 e uno anche in Via del Santo n.33.
Anche presso le sedi di Treviso e di Rovigo è disponibile un servizio di
fotocopiatura.
Attenzione. Agli utenti del servizio di fotocopiatura si ricorda che la
riproduzione fotografica delle pubblicazioni tutelate dal diritto d'autore è vietata e
penalmente perseguibile (l. 22-04-1941, n.633, art.171).
5.10. Aule e spazi a disposizione degli studenti
Sono qui presentati le aule didattiche e gli spazi a disposizione degli studenti
presso la sede centrale della Facoltà e le sedi decentrate di Treviso e di Rovigo; non
sono state considerate le altre aule studio messe a presenti dall’Ateneo per tutti gli
studenti di ogni Facoltà.
• Aule nella sede di Padova
Le aule didattiche della Facoltà in cui si tengono le lezioni sono collocate al
pianoterra del Palazzo del Bo e sono le seguenti: Aula E, Aula Ederle, Aula C, Aula
D'Ayala, Aula De Ponti, Aula Gabbin, Aula Mocenigo.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Per attività di studio sono a disposizione degli studenti oltre che l’Aula Valente
collocata al pianoterra del Palazzo del Bo (tranne che nei periodi degli esami) anche
una sala studio presso il Seminario di filosofia del diritto (Piazza Cavour n.23, I
piano).
• Aule nella sede distaccata di Treviso
Le aule didattiche della Facoltà in cui si tengono le lezioni sono ubicate presso il
Palazzo della Dogana, S. Leonardo, Riviera Garibaldi n.13 e sono le seguenti: Aula
B, Aula D, Aula F, Aula H, Aula Magna.
Sempre presso la sede, sono a disposizione degli studenti degli appositi spazi per
attività di studio.
• Aule nella sede distaccata di Rovigo
Le lezioni si tengono nell’Aula 3 presso la sede del CUR in Viale Porta Adige n.45.
Sempre presso la sede, sono a disposizione degli studenti degli appositi spazi per
attività di studio.
• Ufficio studenti
Questo Ufficio è gestito direttamente dalle rappresentanze ufficiali degli studenti,
è situato al pianoterra del Palazzo del Bo e ha il seguente recapito telefonico:
049/8273348.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
6. CALENDARIO ACCADEMICO A.A. 2001/2002
6.1. Calendario delle lezioni e delle sessioni d’esame
Tutti i corsi di studio attivati dalla Facoltà hanno ordinamento semestra le:
- lezioni del I semestre: dal 1° ottobre al 21 dicembre 2002 (salvo recuperi)
- altre attività (esercitazioni, …): dal 7 al 25 gennaio 2003
- lezioni del II semestre: dal 3 marzo al 31 maggio 2003 (salvo recuperi)
- altre attività (esercitazioni, …): dal 1° al 21 giugno 2003
-
sessione invernale d’esami: dal 27 gennaio al 22 febbraio 2003
sessione estiva d’esami: dal 23 giugno al 26 luglio 2003
sessione (di recupero) autunnale d’esami: dal 1° al 27 settembre 2003
-
vacanze di Natale: dal 23 dicembre 2001 al 6 gennaio 2002
vacanze di Pasqua: dal 18 al 23 aprile 2003
vacanze estive: dal 28 luglio al 31 agosto 2003
Festa Giustinianea: 24 aprile 2003
Ricorrenza del Santo Patrono (secondo le sedi)
Attenzione. Il calendario delle sessioni di laurea e di diploma per l’a.a. 2002/03
sarà reso pubblico, non appena disponibile, sia nelle bacheche sia nel sito internet
della Facoltà.
6.2. Esami di profitto
Le prove di esame possono svolgersi in forma scritta, in forma orale oppure in
forma scritta con successiva integrazione orale.
In ognuna delle tre sessione d’esami sono previsti almeno due appelli ordinari
distanti tra loro almeno due settimane. Lo studente riprovato non può sostenere
l’esame nell’appello successivo della medesima sessione.
Attenzione. Per aggiornamenti consultare il sito della Facoltà.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
7. ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI
• Servizio segreterie studenti
Il Servizio segreterie studenti cura le informazione e gli adempimenti
amministrativi inerenti alla carriera universitaria. Gli uffici della Segreteria studenti
per la Facoltà di Giurisprudenza hanno sede presso Casa Grimani, Lungargine del
Piovego n.2/3 (tel 049/8276418-6419 - fax 049/8276415) e sono aperti con il
seguentedal
orario:
lunedì al venerdì:
10:00 - 12:30
il martedì e il giovedì: 15:00 - 16:30
Presso la sede di Treviso è presente uno sportello delle Segreterie studenti: questo
ufficio è ubicato a Palazzo della Dogana, Riviera Garibaldi n.13 (tel 0422/5136083610 - fax 0422/513609) e osserva lo stesso orario indicato.
7.1. Immatricolazioni e iscrizioni
Si porta a conoscenza degli studenti che il Senato Accademico ha fissato le
seguenti scadenze:
• Immatricolazione
Per i corsi di laurea e di diploma attivati presso la Facoltà di Giurisprudenza la
domanda di immatricolazione deve essere presentata dal 29 luglio al 26 settembre
2002. A norma del Regolamento didattico di Ateneo, il Rettore può accogliere
motivate domande di immatricolazione presentate oltre i termini stabiliti.
Attenzione. Per possibili proroghe o variazioni dei termini rivolgersi al Servizio
segreterie studenti o consultare il sito internet dell’Ateneo: www.unipd.it.
• Iscrizione a un anno successivo al primo
L’iscrizione avviene automaticamente con il pagamento della prima rata. Per i
corsi di laurea e di diploma della Facoltà di Giurisprudenza il periodo per effettuare il
versamento senza incorrere nella mora è dal 29 luglio al 26 settembre 2001.
A norma del Regolamento didattico di Ateneo, il Rettore può accogliere motivate
domande di iscrizione presentate oltre i termini stabiliti.
Attenzione. Per possibili proroghe o variazioni dei termini rivolgersi alle
Segreterie studenti o consultare il sito internet dell’Ateneo: www.unipd.it.
• Iscrizione a corsi singoli
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
È data la possibilità di iscriversi a singole attività formative e ottenere, a prova di
verifica superata, un attestato. L’iscrizione deve avvenire,presso la Segreteria studenti,
prima dell’inizio delle lezioni relative alla materia interessata.
Attenzione. Per informazioni rivolgersi alla Segreteria didattica di Presidenza.
• Libretto universitario
All'atto dell'iscrizione, vengono consegnati allo studente:
- il libretto di iscrizione
- la tessera magnetica di identificazione (per l'accesso agli sportelli automatizzati di
certificazione)
- le etichette adesive riportanti il codice a barre personale (per la registrazione degli
esami, la presentazione del piano di studio e la compilazione della scheda di
rilevazione del reddito)
Il libretto è un documento di riconoscimento dello studente all'interno
dell'Uni versità; esso inoltre legittima il suo portatore a richiedere l'espletamento di
diverse formalità agli operatori della Segreteria e al corpo docente. Esso rappresenta
un compendio del fascicolo personale dello studente conservato in Segreteria.
Tuttavia il libretto non costituisce prova degli atti che vi sono registrati e non ha
valore documentale all'esterno dell'Università.
Attenzione. Il libretto deve essere sempre esibito alla commissione d'esame
prima dell'inizio dell'esame di profitto, per l'identificazione dello studente e la verifica del rispetto delle propedeuticità. Il libretto deve essere altresì sempre esibito agli
sportelli della segreteria per qualsiasi pratica, senza eccezione; deve essere restituito
in caso di trasferimento o in caso di rinuncia.
7.2. Passaggi e trasferimenti
Si considerano “passaggi” i cambiamenti di corso di studio all’interno dell’Università di Padova, “trasferimenti” i cambi di Università.
• Passaggio di Facoltà o di corso di studi
Lo studente può di chiedere il passaggio ad altro corso di studio entro il 26
settembre 2002.
Allo studente che chiede il passaggio di corso può essere concessa, su parere della
Facoltà di accoglienza, l'iscrizione a un anno successivo al primo, qualora gli
insegnamenti precedentemente seguiti e gli esami superati possano essere, per loro
affinità, valutati ai fini dell'abbreviazione del corso di studi.
Attenzione. Per possibili proroghe o variazioni dei termini rivolgersi alle
Segreterie studenti o consultare il sito internet dell’Ateneo: www.unipd.it.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
• Trasferimento da altra sede Universitaria
Per le domande di trasferimento da altra sede saranno accolti fogli di congedo che
saranno presentati presso l’Ateneo di partenza entro il 26 settembre 2002 e che si
riferiscono ad anni di corso attivati presso questa Facoltà.
Non appena la richiesta di trasferimento da altra Università perviene alla
Segreteria, questa la invia alla Facoltà di accoglienza per riceverne il prescritto parere.
Ottenuto parere favorevole, convoca lo studente per il perfezionamento.
Attenzione. Per possibili proroghe o a variazioni dei termini rivolgersi alle
Segreterie studenti o consultare il sito internet dell’Ateneo: www.unipd.it
• Trasferimento per altra sede
Per le domande di trasferimento per altra sede presentate dal 29 luglio al 30
settembre 2002 non occorre l’iscrizione al nuovo anno accademico. Dal 1° ottobre
2002 lo studente dovrà essere in regola con il pagamento della prima rata.
In entrambi i casi, spetta allo studente l’onere di verificare le scadenze, i termini e
gli ulteriori adempimenti richiesti dall’Università prescelta; in quanto la domanda è da
considerarsi irrevocabile e incondizionata e ottenere, se previsto, il nullaosta della
sede interessata.
7.3. Riconoscimento della carriera pregressa
È prevista la possibilità di riconoscimento dei crediti relativi alla carriera
pregressa nei seguenti casi:
A) per gli studenti dell’Università degli Studi di Padova che intendono iscriversi a
un corso di studio diverso da quello al quale sono iscritti.
B) per tutti coloro che intendono immatricolarsi a un corso di studio
dell’Università di Padova e che si trovano in una delle seguenti situazioni:
- siano già iscritti a un corso di studio universitario (pre o post d.m. 509/99);
- siano già iscritti a un corso di studio universitario e abbiano rinunciato alla carriera;
- siano, in passato, incorsi nella decadenza dagli studi;
- siano in possesso di titoli di studio di livello universitario conseguiti in Italia o
all’estero.
Si può presentare una domanda preventiva di valutazione e riconoscimento dei
crediti entro il 21 giugno 2002.
La domanda irrevocabile di opzione per un corso del “nuovo” ordinamento deve
essere presentata entro il 26 settembre 2002.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
7.4. Decadenza
Lo studente che, secondo il “vecchio” ordinamento” sia iscritto fuori corso e non
abbia sostenuto per otto anni accademici consecutivi alcun esame di profitto, decade
dalla qualità di studente con conseguente perdita (salvo vedere anche punto 7.3) di
tutta la carriera scolastica sino allora percorsa.
La decadenza s’interrompe:
a) sostenendo un esame, con qualsiasi esito, prima della scadenza degli otto anni;
b) con il passaggio ad altro corso di studio, se si ottiene l'ammissione a un anno di
corso
Non incorrono nella decadenza gli studenti che abbiano sostenuto tutti gli esami
di profitto e debbano sostenere il solo esame di laurea. Lo studente decaduto può,
tuttavia, ottenere certificati relativi alla carriera scolastica percorsa sia pure con
annotazione dell'avvenuta decadenza.
7.5. Piani di studio
Agli studenti del corso di laurea quadriennale in Giurisprudenza si ricorda che la
presentazione del proprio piano di studio va fatta entro il 03 gennaio 2003.
Gli studenti che appartengono al “nuovo” ordinamento non sono tenuti a
presentare un proprio piano di studio; qualora intendessero seguire un percorso
formativo diverso da quello previsto dal regolamento didattico dovranno presentare
un proprio piano di studio soggetto ad approvazione prima della Commissione piani
di studio e successivamente del Consiglio di corso di studio.
7.6. Ammissione all’esame di laurea o di diploma
Avendo seguito i corsi e superato gli esami in tutti gli insegnamenti previsti dal
piano di studio, per essere ammesso all'esame di laurea o di diploma lo studente,
deve:
a) Presentare la “Domanda di laurea/diploma” entro i termini fissati dal Senato
Accademico per le diverse sessioni.
La domanda di laurea va scarica dal sito dell’Ateneo all’indirizzo:
http://www.unipd.it/sis
b) Consegnare il Libretto entro i termini che verranno di volta in volta indicati.
c) Consegnare le copie della tesi nei termini che verranno di volta in volta fissati e
inseriti in Info•Student.
Per i corsi di studio triennali (I livello)del N.O. sono previste 2 copie così ripartite:
una copia, firma in originale dal relatore, va consegnata ai Servizi generali, la seconda
direttamente al relatore.
Per i corsi di studio del V.O. sono previste 3*** copie così ripartite: una copia,
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
firmata in originale dal relatore e se previsto dal correlatore, va consegnata ai Servizi
generali, le altre copie direttamente al relatore e al controrelatore (in caso di loro
assenza si possono depositare presso le rispettive Segreterie didattiche di
Dipartimento).
*** Attenzione. Nel caso di tesi con correlatore occorre consegnare una quarta
copia al correlatore stesso. Bastano invece solo due copie per gli studenti del corso
di Diploma di Operatore Giuridico d’Impresa.
Attenzione. Il calendario delle sessioni di laurea e di diploma per l’a.a. 2002/03
sarà reso pubblico, non appena disponibile, sia nelle bacheche sia nel sito internet
della Facoltà.
7.7. Tasse e contributi
Le tasse universitarie vanno pagate in due rate: la prima fissa mentre la seconda
viene calcolata in base al reddito e al merito.
Per ulteriori informazioni o per chiarimenti relativi alle tasse universitarie o agli
altri contributi occorre rivolgersi alla Servizio diritto allo studio (Lungargine del
Piovego n.2/3, tel 049/8276454 – fax 049/8276415), al Servizio segreterie studenti o
consultare il sito internet dell’Ateneo: www.unipd.it
7.8. Rinvio del servizio militare
Per il rinvio del servizio militare ai sensi della l. 24-12-1986, n.958 si veda il
bando esposto all’interno degli uffici del Servizio segreterie studenti.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
8. SCAMBI CON UNIVERSITÀ ESTERE
8.1. Corso integrato di Laurea in Giurisprudenza (Innsbruck)
In base all’Accordo internazionale tra la Repubblica Austriaca e la Repubblica
Italiana sulla collaborazione interuniversitaria del 20/08/82, l’Università di
Innsbruck e l’Università degli Studi di Padova hanno attivato il Corso integrato di
Laurea in Giurisprudenza che si svolge presso l’Università di Innsbruck secondo il
piano di studi consultabile nel supplemento speciale del Bollettino.
Per ulteriori informazioni consultare il sito:
http://www2.uibk.ac.at/international-relations/Studentsguide.pdf
$
Con il Trattato d’amicizia concluso tra le Università di Padova e di Innsbruck il 30
giugno 1978, “in considerazione dei comuni interessi scientifici e culturali e dei
tradizionali rapporti, nello spirito dell’accordo culturale tra la Repubblica Italiana e la
Repubblica Austriaca del 14 marzo 1952”, venivano poste le basi per un Corso di
laurea integrato in Giurisprudenza che sarebbe stato ufficialmente istituito e attivato
nel 1985, costituendo un prototipo di corso universitario europeo avente valore legale.
Il Corso integrato in Giurisprudenza, presso l’Università degli Studi di Innsbruck in
comune con l’Università degli Studi di Padova, si articola in due cicli di studio. Il
primo ciclo comprende due semestri, il secondo sei semestri. Ogni ciclo di studi si
conclude con un esame di diploma. Le materie di esame del primo ciclo di studi sono:
Introduzione alle scienze giuridiche, Diritto privato romano, Storia del diritto, Diritto
costituzionale italiano e Diritto pubblico italiano; Dottrina generale dello Stato ed
Economia. Le materie dell’esame conclusivo del secondo ciclo di studi sono: Diritto
civile italiano compreso il Diritto internazionale privato italiano, Diritto processuale
civile italiano, Diritto commerciale italiano, Diritto cambiario italiano e principi del
Diritto italiano d’autore e dei brevetti, Diritto penale italiano, procedura penale
italiana, principi del Diritto italiano dell’esecuzione penale e principi di Criminologia,
Diritto amministrativo generale italiano, Diritto processuale amministrativo italiano e
Scienza dell’amministrazione, Diritto del lavoro italiano e principi del Diritto italiano
della Previdenza sociale, Diritto europeo, Diritto internazionale generale e principi
del Diritto delle organizzazioni internazionali oltre a due materie a scelta dello
studente. Nel secondo ciclo di studi deve essere elaborata una tesi di laurea
(Diplomarbeit), frutto della ricerca individuale dello studente, che deve dimostrarne
positivamente la preparazione scientifico-professionale. Agli studenti, che hanno
concluso il Corso di laurea integrato in Giurisprudenza con l’esame conclusivo del
secondo ciclo di studi, viene conferito dall’Università degli Studi di Innsbruck il
titolo accademico di “Magister der Rechtswissenschaften”, denominazione latina
“Magister iuris”.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
8.2. Programma Socrates-Erasmus
• Regole generali
Introduzione
Il programma Socrates-Erasmus consente agli studenti di compiere un periodo di
studio presso una università dell'Unione Europea, dei Paesi dell'AELS-SEE (per es.
Norvegia), di alcuni Paesi dell'Europa Centro-Orientale (Polonia, Repubblica Ceca,
Romania, Ungheria) e della Svizzera.
Il periodo di studio viene pienamente riconosciuto, secondo le procedure
approvate dal Senato Accademico.
Nell'ambito di Erasmus l'Università di Padova ha rapporti con 319 Università
dislocate in tutti gli Stati sopra elencati.
La mobilità studentesca
La mobilità studentesca viene attivata all'interno di accordi Socrates che
prevedono scambio di studenti fra due sedi partenarie: si parla allora di flussi di mobilità fra le due sedi, con un certo numero di posti disponibili.
Secondo le regole Erasmus gli studenti in mobilità, nell'ambito di un dato accordo
di scambio, sono ospitati presso le istituzioni partner per periodi che vanno da un
minimo di tre mesi fino ad un massimo di un anno per seguire lezioni e sostenere i
rispettivi esami, per fare lavoro di tesi oppure, se laureati, per svolgere attività di
studio utili ai fini della specializzazione e al conseguimento del dottorato. Al termine
di tale periodo, viene garantito il riconoscimento dei risultati positivi ottenuti, siano
essi utili al conseguimento dei vari titoli (diploma universitario, diploma di laurea,
diploma di specializzazione o di dottorato di ricerca), o al conseguimento delle
finalità proprie di altre attività didattiche (quali ad esempio: corsi di perfezionamento
e tirocini post laurea). Il Senato Accademico della nostra Università ha approvato la
normativa relativa al riconoscimento degli esami fatti all'estero. La normativa,
riveduta, ampliata e resa più flessibile, verrà ripresa nel Regolamento didattico di
Ateneo di prossima approvazione. In tale regolamento, in particolare, viene richiesta,
laddove possibile, l'adozione dello schema europeo ECTS per il trasferimento dei
crediti accademici e dei voti dall'Università ospite a quella di origine.
Va tenuto infine presente che nelle intenzioni della Commissione Europea il
programma Erasmus dovrebbe essere un importante veicolo per l'apprendimento e la
conoscenza delle lingue dei quindici Paesi dell'Unione Europea. Ciò avviene da un
lato per la naturale interazione dello studente ospite con la società circostante e
dall'altro per le necessità della normale vita accademica (per esempio seguire le
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
lezioni). Per aiutare gli studenti da questo punto di vista, presso le singole università
di origine e/o di arrivo sono previsti di solito corsi ad hoc per l'apprendimento o il
miglioramento della lingua di interesse.
Per dare informazioni sulla natura specifica degli accordi di scambio Erasmus cui
prende parte, l'Università di Padova prepara ogni anno un bando e un libretto
informativo dal titolo: “Programma Socrates-Erasmus - Borse di mobilità per soggiorni di studio all'estero”. In essi vengono elencati tutti i flussi di mobilità per Facoltà e aree disciplinari con elencati il numero dei posti a disposizione, la loro durata,
l'università straniera ove goderle e il docente di Padova responsabile del flusso (cfr.
sotto). Le stesse informazioni saranno reperibili anche sulla seguente pagina web:
http://www.unipd.it/main/form.html
Il docente responsabile dello scambio può essere utilmente consultato per
informazioni aggiuntive sull’accordo stesso e per orientamento; il docente responsabile viene coadiuvato da un collaboratore amministrativo, che avrà il compito di
seguire molteplici pratiche amministrative necessarie al buon esito dello scambio.
• Durata e periodo del soggiorno all’estero
La durata della borsa di mobilità è predeterminata per ogni flusso (cioè per ogni
accordo stabilito tra un docente della nostra Università e un docente di una università
estera). Va da un minimo di tre mesi a un massimo di dodici. Sono consentiti
prolungamenti, senza, però, superare la durata di dodici mesi complessivi.
Anche il periodo nel quale usufruire della borsa è in genere predeterminato dal
professore responsabile del flusso.
• Ammontare delle borse di mobilità
Le borse Erasmus non sono borse complete, ma sono destinate a coprire parte
delle spese supplementari derivanti da un soggiorno di studio in un altro Stato; esse
non intendono coprire le spese che normalmente lo studente deve sostenere presso il
Paese dell’università di partenza.
Le borse di mobilità possono coprire:
- le spese di viaggio fra il Paese d'origine e il Paese ospitante
- spese supplementari dovute a un costo della vita più elevato nello Stato ospitante
- spese supplementari dovute a mutamenti nella situazione materiale del singolo
studente durante il suo soggiorno all'estero - per esempio il fatto di non aver più
accesso gratuitamente o a prezzi preferenziali ai servizi di ristorazione o agli alloggi
in case dello studente
La borsa di mobilità per l'a.a. 2001/2002 ammonta a 120 Euro mensili più le spese
di viaggio e una integrazione mensile commisurata all’ICE (Indicazione Condizione
Economica) e al costo della vita del Paese visitato.
Tutti gli scambi con le università svizzere beneficeranno invece di una borsa di
mobilità su fondi del Governo svizzero, probabilmente un po' inferiore a quella sui
fondi europei: la nostra Università provvederà all'eventuale conguaglio.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Gli studenti che risulteranno assegnatari di una borsa (o posto) di mobilità
Erasmus devono continuare a pagare le tasse presso l'Università di Padova e sono
dispensati dal pagamento delle tasse presso l'università straniera. Il borsista Erasmus
continua a usufruire di eventuali assegni di studio o borse di studio nazionali di cui è
beneficiario.
Studenti disabili
Gli studenti con disabilità gravi possono ottenere fondi aggiuntivi e forme
specifiche di sostegno, compilando l’apposito modulo disponibile presso il Servizio
relazioni internazionali o le sedi decentrate. Per il resto, le modalità di domanda e le
condizioni di ammissibilità per una borsa di mobilità sono uguali a quelle di tutti gli
altri studenti. Si consiglia gli studenti di informarsi presso gli uffici competenti con
largo anticipo rispetto alla scadenza del bando in modo da poter verificare che le
strutture ospitanti siano in grado di assicurare un adeguato servizio.
• Domande di borsa
Domande
Prima di presentare la domanda si consiglia di contattare sia il docente
responsabile del flusso, sia i docenti dei corsi equipollenti a quelli che si intendono
segui re all’estero.
Le domande di assegnazione di borse Socrates-Erasmus per un dato anno accademico
devono essere presentate al responsabile amministrativo di Facoltà entro la scadenza
indicata nel bando, utilizzando appositi moduli.
Gli studenti che intendono presentare domanda per più flussi (massimo tre)
devono compilare il modulo completo della documentazione richiesta per ogni
singolo programma.
Condizioni di ammissibilità per una borsa Socrates-Erasmus
1) Essere cittadini di uno Stato membro della U.E. (o avere la residenza permanente o
avere ottenuto lo stato di rifugiato o apolide in uno Stato membro); regole speciali
si applicano ai cittadini dei Paesi EFTA;
2) Essere iscritti a corsi di laurea o di diploma universitario dell’Università di Padova
dal secondo anno in poi, oppure essere iscritti a scuole dirette a fini speciali, a corsi
di perfezionamento, a scuole di specializzazione o a dottorati di ricerca;
3) Avere inserito nel piano di studio (o impegnarsi a farlo nell’anno accademico nel
quale si godrà della borsa) i corsi o gli esami che si intende seguire presso
l’università straniera e dei quali si chiederà il riconoscimento;
4) Non aver usufruito di borse Erasmus o Lingua negli anni precedenti;
5) Non usufruire di altre borse finanziate dalla UE per l’anno accademico in cui si
usufruisce della borsa Socrates-Erasmus;
6) Inoltre, coloro che risulteranno assegnatari di una borsa Socrates-Erasmus
dovranno risultare iscritti già prima della partenza all’anno accademico durante il
quale usufruiranno del soggiorno di studio all’estero; costoro non potranno conseguire il titolo di studio finale prima di aver concluso il periodo di studio
all’estero.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Assegnazione delle borse Socrates-Erasmus
La responsabilità ultima é del Consiglio di corso di studio su proposta del
responsabile del flusso. Lo stesso Consiglio di corso di studio fissa i criteri generali
per la selezione degli studenti Socrates-Erasmus.
I criteri sono:
1) Prova di lingua;
2) Carriera universitaria, data dalla media e dal numero degli esami sostenuti.
Possono essere ammessi allo scambio solo gli studenti che abbiano sostenuto
almeno quattro esami fondamentali, nel rispetto delle propedeuticità vigenti;
3) Anno di iscrizione. Al riguardo si precisa che gli studenti sono ammessi solo a
partire dal secondo anno e sarà data la preferenza agli studenti iscritti al secondo ed
al terzo anno di corso;
4) Motivazioni allo scambio, che saranno valutate dal docente responsabile nel corso
di un colloquio personalizzato.
Le graduatorie relative ai singoli flussi verranno esposte nell’apposita bacheca
situata in Facoltà dopo l’approvazione del Consiglio di corso di studio, e
rappresenteranno l’unico mezzo di pubblicità. Pertanto é compito dello studente
aspirante alla borsa informarsi sull’esito della propria domanda e sull’eventuale
rinuncia dei candidati vincitori, ai fini di un eventuale subentro.
Anno per anno, poi, verranno fissate le date di scadenza amministrativa per
l’accettazione e l’assegnazione delle borse Socrates-Erasmus. Eventuali domande di
partecipazione ai flussi potranno essere presentate dopo queste date soltanto nel caso
in cui i bandi di partecipazione e la relativa graduatoria andassero deserti o comunque
ci fossero borse non assegnate.
Su richiesta, presentata dallo studente al Servizio relazioni internazionali al
momento dell’accettazione della borsa, saranno organizzati corsi di lingua, in
preparazione al soggiorno all’estero.
• Elenco degli insegnamenti e modalità di riconoscimento
Gli insegnamenti impartiti presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di
Padova i cui equipollenti seguiti all’estero, nell’ambito del programma SocratesErasmus, possono essere riconosciuti secondo le modalità di cui ai successivi punti:
Diritto bancario, Diritto civile, Diritto commerciale, Diritto costituzionale regionale,
Diritto delle Comunità europee, Diritto industriale, Diritto internazionale, Diritto
penale (II), Diritto penale militare, Diritto privato comparato, Diritto pubblico
dell’economia, Diritto regionale, Diritto romano, Diritto tributario, Economia politica
I, Esegesi delle fonti del diritto romano, Filosofia del diritto, Istituzioni di diritto
pubblico, Istituzioni di diritto romano, Medicina legale e delle assicurazioni, Scienza
delle finanze, Storia del diritto italiano, Storia del diritto romano, Teoria generale del
diritto.
Per ottenere il riconoscimento, l’esame sostenuto all’estero deve aver avuto ad
oggetto un insegnamento equipollente ad uno di quelli compresi nel piano di studi
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
approvato e deve aver avuto esito positivo. È inoltre indispensabile che lo studente,
prima della partenza, sia stato autorizzato dal docente, titolare di un insegnamento
sopraelencato, a sostenere l’esame all’estero. L’autorizzazione risulterà dalla
sottoscrizione del modulo predisposto dalla Facoltà, e dovrà precisare se il
riconoscimento dell’esame da sostenere presso l’Università straniera sia da intendersi
totale o subordinato ad una integrazione. Tale modulo, va ritirato e riconsegnato
presso il Servizio relazioni internazionali, che provvederà a trasmetterlo al Consiglio
di corso di laurea che delibererà di merito.
Qualora il riconoscimento sia stato autorizzato in forma totale, il voto consegui to
presso l’Università straniera viene registrato immediatamente dal docente
responsabile di flusso sull’apposito registro dedicato agli esami Socrates-Erasmus.
Qualora il riconoscimento sia subordinato ad una integrazione, l’entità di questa si
intende pari ai 2/3 della materia d’esame. Il voto finale viene quindi stabilito dalla
Commissione padovana, tenendo conto della votazione conseguita all’estero.
Attenzione. Si ricorda agli studenti appartenenti al “vecchio” ordinamento,
relativo agli immatricolati dall’a.a. 1996/97 all’a.a. 2000/01, che il piano di studi
può essere completato con un massimo di tre insegnamenti a scelta tra tutti quelli
attivati nell’Università di Padova, cui sono equiparati gli insegnamenti seguiti
all’estero nell’ambito del programma Socrates-Erasmus. Inoltre potranno essere
riconosciuti quei corsi seguiti all’estero che sono presenti nello Statuto ma non attivati previa approvazione da parte del Consiglio di corso di laurea.
• Tavola dei flussi di mobilità Socrates-Erasmus
Nel seguito vengono elencati i flussi di mobilità relativi alla Facoltà di
Giurisprudenza attivati nell’a.a. 2001/2002. Tali flussi potrebbero subire delle
variazione a seguito del rinnovo degli accordi per l’a.a. 2002/2003:
Area disciplinare: DIRITTO
(livello iniziale = I, avanzato = A, dottorandi = D)
responsabile
M. Maggiolo
Seminario di
diritto civile
università
corrispondente
Leopold Franzens U. - Innsbruck (Austria)
U. de Strasbourg III – Strasburgo (Francia)
U. de Alcalà de Henares – Alcalà (Spagna)
U. de Santiago de Compostela – Santiago (Spagna)
U. of North London – Londra (Gran Bretagna)
Borse
/ mesi
liv.
5/8
2/9
2/9
2/9
2/5
I
I
I
I
I
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
responsabile
università
corrispondente
Borse
/ mesi
liv.
2+2/10*
2/10
3/10
1/6
1/10
I
I
I
I
I
Ludwig-Maximilians U. – Monaco (Germania)
Lund U. – Lund (Svezia)
Karl Franzens U. – Graz (Austria)
U. Salzburg – Salisburgo (Austria)
U. Complutense – Madrid (Spagna)
Eotvos Lorand U. – Budapest (Ungheria)
U. of Exeter (Gran Bretagna)
U. de Valladolid (Spagna)
Westfalische Wilhelms U. – Münster (Germania)
3/7
2/10
1/5
2/9
4/9
3/6
1/9
2/10
2/6
I
I
I
I
I
I
I
I
I
U. de Valencia – Valencia (Spagna) (solo dipl. Consul.)
U. Tirer – Trier (Germania)
U. Tirer – Trier (Germania) (solo dipl. Consul.)
3/6
2/9
2/6
IA
I
I
3+3/9*
6/5
2/10
2/6
2/5
2/5
2/10
2/6
2/9
4/10
1/10
1/9
I
I
I
I
I
I
I
I
I
I
I
I
1/4
I
U. de Grenoble – Grenoble (Francia)
A. A. Calvi
E. M. Ambrosetti Alb. Ludwig U. – Friburgo (Germania)
U. Autonoma de Barcelona – Barcellona (Spagna)
Ernst Moritz Ardnt U. – Greifswald (Germania)
Seminario di
diritto e procura U. Leipzig – Leipzig (Germania)
penale
F. Marino
Seminario di
diritto romano
A. Topo
Seminario di
diritto del lavoro
T. Ballarino
Seminario di
diritto
internazionale e
comunitario
R. Schiavolin
U. de Paris sud – Parigi (Francia)
U. Würzburg – Würzburg (Germania)
U. Catholique de Louvain – Lovanio (Belgio)
U. de Salamanca – Salamanca (Spagna)
U. College of Wales – Aberystwyth (Gran Bretagna)
U. de Caen – Caen (Francia)
U. of Bergen – Bergen (Norvegia)
Humboltd U. zu Berlin – Berlino (Germania)
Ludwig-Maximilians U. – Monaco (Germania)
U. de Deusto – Bilbao (Spagna)
U. College Dublin – Dublino (Irlanda)
Martin-Luther U. Halle – Wittenberg (Germania)
U. de Sevilla – Siviglia (Spagna)
Seminario di
diritto tributario
(*) = Gestiti insieme alla Facoltà di Scienze Politiche (prof. Marconi).
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
8.2. Altri programmi di mobilità internazionale
Per informazioni relative ad altri programmi di mobilità internazionale per
studenti rivolgersi al Servizio relazioni internazionali, home page:
http:/www.unipd.it/programmi//
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
9. ASSISTENZA AGLI STUDENTI
9.1. Servizio di assistenza psicologica
La Facoltà di Psicologia organizza a vantaggio di tutti gli studenti dell’Ateneo, un
servizio di assistenza psicologica (SAP) secondo le modalità sotto illustrate.
Le premesse
Uno dei problemi che l’Università italiana si trova ad affrontare è quello della
“mortalità” e del “ritardo” scolastico. Sono relativamente pochi gli studenti che
compiono i loro studi rispettando le scadenze e riescono a conseguire la laurea nei
tempi previsti. Sono invece molti coloro che già dopo il primo anno di corso
subiscono rallentamenti nello sviluppo della loro carriera. I ritardi si accumulano e
finiscono per allungare anche di 3-4 anni oltre il dovuto tempo di permanenza
all’Università. C’è poi un numero molto alto di studenti che non riesce a portare a
termine gli studi: di fronte a difficoltà che sembrano insormontabili, senza un
sostegno o un consiglio qualificato, gli studenti finiscono per esaurire interessi e
motivazioni e fatalmente giungono alla conclusione di interrompere la loro carriera.
Si tratta di sconfitte personali che però hanno una ricaduta negativa anche sul grado di
efficienza del sistema di formazione. La famiglia di uno studente universitario spende
denaro per tasse, libri, alloggio, cibo, ecc. ma la maggior quantità delle spese per
garantire l’istruzione universitaria è a carico di tutta la collettività. Il ritardo e
l’abbandono sono allora problemi che riguardano tutti e non solo lo studente in
difficoltà.
I problemi più assillanti
L’Università di Padova ha iniziato ad affrontare questa situazione istituendo, a
complemento delle attività di tutorato, un Servizio di Assistenza Psicologica. Sulla
base di un sondaggio effettuato nel 1994, i problemi che maggiormente assillano gli
studenti in condizione di disagio sono determinati dalle seguenti difficoltà:
- di apprendimento e memorizzazione
- di comunicazione
- nelle relazioni interpersonali
- di depressioni minori
- di gestione delle situazioni e dei vissuti emotivi (es. ansia da esame)
- nell’affrontare problemi di scelta e nell’individuare strategie decisionali opportune
Interventi e strategie
La Facoltà di Psicologia fornisce un servizio di assistenza cui collaborano circa
25 tra docenti e ricercatori per la realizzazione dei seguenti interventi:
- riorientamento nella scelta dello studio
- ottimizzazione dell’apprendimento
- facilitazione della comunicazione
- analisi delle difficoltà relazionali e del disagio emotivo
Le strategie di intervento sono basate su: terapia cognitiva, psicoterapia,
psicoterapie brevi, consulenza di crisi, terapia di gruppi.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Accesso
Lo studente interessato può contattare il servizio telefonicamente o per posta
elettronica per informazioni e di persona per chiedere che la sua richiesta venga accolta dall’equipe del servizio.
La sede è in Via Belzoni n.80 tel. 049/8278454 - e-mail: [email protected], gli orari di
apertura del servizio (consigliabile una loro verifica) sono:
il mercoledì:
10:30 – 13:00
il giovedì:
10:30 – 13:00 e 15:00 – 18:00
Mediante una procedura di prenotazione, la sua richiesta verrà analizzata e il
problema preso in carico da personale qualificato. Dal momento della richiesta a
quello dello svolgimento dei colloqui, necessariamente intercorrerà un certo tempo di
attesa. In particolari momenti dell’anno accademico come l’inizio dei semestri,
periodi in cui si concentrano le richieste di maggiore aiuto da parte degli studenti, tale
attesa è variabile e può risultare lunga uno - due mesi.
9.2. Servizio di consulenza psichiatrica
Il servizio, istituito presso la Clinica psichiatrica (Dipartimento di scienze
neurologiche e psichiatriche), offre la possibilità agli studenti, che ne sentono il bisogno, di richiedere una consulenza specialistica per problemi, difficoltà o disagi relativi
alla propria sfera personale e psichica.
Il centro si propone di fornire una valutazione preliminare e una indicazione di
trattamento al fine di fornire un servizio fruibile da parte degli studenti.
Gli interssa
La sede è presso la Clinica psichiatrica (Via Giustiniani n.2, tel. 049/8273834 fax 049/8278256 - e-mail: [email protected]) e si osserva il seguente orario di
apertura:
il lunedì, mercoledì e il venerdì :
9:00 – 13:00
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
10. STUDENTI
10.1. Valutazione della didattica on line
Dal 4 settembre al 31 ottobre 2002 tutti gli studenti iscritti possono esprimere il
proprio parere rispetto l’a.a. 2001/02 collegandosi con un computer via Internet al
sito http://www.unipd.it e selezionando la voce Gestione studenti – Valutazione della
didattica.
I dati ottenuti saranno trattati in modo aggregato e tale da salvaguardare
rigorosamente l’ANONIMATO di quanti forniranno la propria valutazione. Le
successive elaborazioni si potranno consultare nel sito dell’Ateneo selezionando la
voce Comunicazioni – Dati statistici.
Per la compilazione del questionario, sono a disposizione degli studenti
postazioni informatiche presso la Presidenza, il Dipartimento di diritto pubblico,
internazionale e comunitario e il Dipartimento di storia e filosofia del diritto e diritto
canonico.
10.2. Associazioni studentesche
ASSOSTUDENTI
(Via Giacomo Dal Santo n.4/A, zona Arcella, dietro la Stazione dei treni - tel
049/8647848 – fax 049/8897691 – e-mail [email protected] – sito internet
www.studenti.it/AssoStudenti)
Assostudenti è una associazione studentesca fondata nel 1989 per assistere e
orientare gli studenti-lavoratori che si iscrivono presso l’Univer-sità di Padova; le
attività, senza fini di lucro, sono rivolte anche agli studenti pendolari fuori sede che
dispongono di poco tempo o devono sottoporsi a lunghe trasferte per le varie
incombenze didattiche e amministrative.
L’Associazione si occupa delle iscrizioni agli esami, del reperimento delle tracce
delle prove scritte, dell’espletamento di tutte le pratiche presso la Segreteria studenti e
dell’assistenza per la preparazione degli esami.
***
ELSA (The European Law Students’ Association)
(Via Anghinoni n.3, c/o il Seminario di diritto internazionale e comunitario)
È un’organizzazione internazionale indipendente, apolitica, senza scopo di lucro,
costituita da studenti iscritti alla Facoltà di Giurisprudenza e da giovani professionisti
(ormai presente in 42 Paesi europei).
ELSA intende contribuire alla formazione giuridica e allo sviluppo
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
dell’educazione e della responsabilità sociale degli studenti e dei giovani giuristi,
promuovendo contatti e sinergie in campo accademico e professionale.
Per il raggiungimento di tali obiettivi ELSA organizza numerose attività, che
integrano il normale corso di studi in un clima di scambio e di forte apertura
internazionale. Le principali attività di ELSA in Italia sono:
attività accademiche; seminari e conferenze; S.T.E.P. (Student Trainee Exchange
Program); scambi bilaterali; seminari di informatica giuridica; premio “Giurista
dell’anno”; Telethon; Moot Court Compectitions.
Per informazioni: tel. 049/8750766 (sig.ra Giulia Perin).
***
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
parte seconda
IL “VECCHIO” ORDINAMENTO DEGLI STUDI
per gli studenti immatricolati sino all’a.a. 2000/01
capitoli compresi
1 – Corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza
2 – Corso triennale di Diploma Universitario di Operatore Giuridico d’Impresa
3 – Corso triennale di Diploma Universitario di Consulente del Lavoro
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
11. CORSI DI STUDIO
11.1. Corsi ad esaurimento
Con la riforma universitaria entrata in vigore con l’a.a. 2001/02, i preesistenti
corsi di studi, strutturati in base al “vecchio” ordinamento, non verranno più attivati,
fermo restando il diritto, per coloro che vi fossero già iscritti, di poter terminare gli
studi iniziati. A tal fine nell’a.a. 2002/03 vengono impartite regolarmente le lezioni
degli insegnamenti relativi agli anni successivi al secondo.
Gli studenti inoltre conservano, finché regolarmente iscritti, il diritto a sostenere
gli esami di profitto degli insegnamenti fondamentali non più attivati nonché la
possibilità di sostenere gli esami complementari già inseriti nel proprio piano di
studio se al momento vi saranno commissioni d’esami di materie equipollenti nel
corsi di laurea del N.O.. La Facoltà provvederà alla nomina di apposite commissioni
d’esame che saranno rese pubbliche tramite Info•Student.
Sono a esaurimento i seguenti corsi di studio appartenenti al “vecchio”
ordinamento:
- entro l’a.a. 2003/04 il corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza;
- entro l’a.a. 2002/03 i corsi di Diploma Universitario di Consulente del lavoro e di di
Diploma Universitario di Operatore Giuridico d’Impresa.
È data altresì facoltà agli studenti di passare a un corso di studio del “nuovo”
ordinamento con il riconoscimento della carriera scolastica pregressa secondo criteri
di conversione previsti dai regolamenti didattici dei corsi di studio.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
capitolo 1
IL CORSO (quadriennale) DI LAUREA IN GIURISPRUDENZA
nell’a.a. 2002/03 sono attivati a Padova il 3° e il 4° anno del corso
nell’a.a. 2002/03 è attivato a Treviso solo il 3° anno del corso
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
12. ORDINAMENTO DEGLI STUDI FINO ALL’A.A. 95/96
Questo ordinamento si applica, fino al conseguimento della laurea o
all’abbandono degli studi, agli studenti che si sono immatricolati fino l’a.a. 1995/96
incluso; esso è dunque ultrattivo, salvoché non si scelga un piano di studio libero del
successivo ordinamento (vedere al punto 13.1.) oppure si opti per un passaggio al
corso triennale di Laurea in Scienze Giuridiche (vedere al punto 23.3.) del “nuovo”
ordinamento degli studi.
Le informazioni relative a questo ordinamento sono disponibili presso la
Segreteria didattica di Presidenza (049/8273354).
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
13. ORDINAMENTO DEGLI STUDI FINO ALL’A.A. 00/01
13.1. Piano di studio
Per gli studenti che si sono immatricolati fino l’a.a. 2000/01 incluso, il ciclo di
studi del corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza si svolgerà sino alla sua
conclusione secondo la normativa vigente e ne conserverà il valore. Agli studenti ad
esso iscritti è data facoltà di optare per l’iscrizione agli anni dei corsi triennali di studi
del “nuovo” ordinamento con l’equivalente riconoscimento degli esami sostenuti
(vedere al punto 23.3).
Il corso di laurea in Giurisprudenza ha durata quadriennale, prevede 26 annualità,
e si conclude con un esame di laurea. Tutti gli esami vengono svolti in forma annuale.
Attenzione. Con il passaggio, nell’a.a. 2001/02, a ordinamento semestrale le
ore di lezione degli “insegnamenti annuali” verranno impartite in un solo semestre,
restando così invariato il valore di “annualità”.
Sono previsti un piano base consigliato o un piano alternativo (a scelta dello
studente) che in ogni caso deve essere presentato presso il Servizio segreterie studenti
(vedere al punto 7.5.).
Il piano di studi base consigliato si articola nei seguenti insegnamenti:
- Primo anno – (non attivato):
Istituzioni di diritto privato
Istituzioni di diritto pubblico
Istituzioni di diritto romano
Economia politica
Filosofia del diritto
Storia del diritto romano
- Secondo anno – (non attivato):
Diritto costituzionale
Diritto ecclesiastico
Diritto internazionale
Diritto romano (I)
Scienza delle finanze
Storia del diritto italiano
- Terzo anno:
Diritto amministrativo (I)
Diritto civile
Diritto commerciale
Diritto del lavoro
Diritto penale (I)
Diritto privato comparato oppure Diritto privato delle Comunità europee
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
- Quarto anno:
Diritto amministrativo (II)
Diritto penale (II)
Diritto processuale civile
Diritto tributario
Procedura penale
+ 3 insegnamenti a scelta tra tutti quelli attivati nell’Ateneo e/o seguiti all’estero,
nell’ambito di un Programma Socrates-Erasmus il cui esame non possa essere
altrimenti riconosciuto e/o seguiti presso altra Facoltà di Giurisprudenza della
Repubblica da studenti trasferitisi a Padova, se non possono essere altrimenti
riconosciuti.
- Esame di laurea
Il piano di studi alternativo si articola nei seguenti insegnamenti:
- Primo anno – (non attivato):
Istituzioni di diritto privato
Istituzioni di diritto pubblico
Istituzioni di diritto romano
Economia politica
Filosofia del diritto
- Secondo anno – (non attivato):
Diritto costituzionale
Diritto internazionale
Storia del diritto italiano
- Terzo anno:
Diritto amministrativo (I)
Diritto civile
Diritto commerciale
Diritto del lavoro
Diritto penale (I)
- Quarto anno:
Diritto amministrativo (II)
Diritto penale (II)
Diritto processuale civile
Procedura penale
+ 3 insegnamenti a scelta vincolata fra:
Diritto privato comparato oppure Diritto privato delle Comunità europee;
Diritto ecclesiastico oppure Diritto romano (I);
Scienza delle finanze oppure Diritto tributario;
+ 3 insegnamenti a scelta tra tutti quelli attivati nella Facoltà, si possono sostenere
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
anche esami del corso triennale di Laurea in Scienze Giuridiche purché non già
attivati per il corso quadriennale e con il seguente criterio di valutazione: 10
crediti = 1 annualità e 5 crediti = 1/2 annualità);
+ 3 insegnamenti a scelta tra tutti quelli attivati nell’Ateneo e/o seguiti all’estero,
nell’ambito di un Programma Socrates-Erasmus il cui esame non possa essere
altrimenti riconosciuto e/o seguiti presso altra Facoltà di Giurisprudenza della
Repubblica da studenti trasferitisi a Padova, se non possono essere altrimenti
riconosciuti.
- Esame di laurea
Attenzione. Gli studenti inoltre conservano, finché regolarmente iscritti, il diritto
a sostenere gli esami di profitto degli insegnamenti fondamentali non più attivati
nonché la possibilità di sostenere gli esami complementari già inseriti nel proprio
piano di studio se al momento vi saranno commissioni d’esami di materie
equipollenti nel corso di Laurea in Scienze Giuridiche (N.O.). La Facoltà provvederà
alla nomina di apposite commissioni d’esame che saranno rese pubbliche tramite
Info•Student.
Attenzione. Ai fini dell’inserimento, nel proprio piano di studi, di esami dei corsi
di Diploma di Operatore giuridico d’impresa o di Diploma di Consulente del Lavoro
tra i 3 esami, che possono essere scelti tra tutti quelli attivati nella Facoltà, oppure
di esami di altri corsi di diploma tra i 3 esami che possono essere scelti tra tutti
quelli attivati nell’Ateneo, la Commissione piani di studio applica gli stessi criteri
esposti al punto 13.3.
13.2. Propedeuticità
Gli esami del I anno, che sono obbligatori per entrambi i piani (quindi con la sola
eccezione della Storia del diritto romano), sono propedeutici per tutti gli esami
previsti come obbligatori da ciascuno dei due piani per il III e il IV anno.
Ciò premesso le ulteriori propedeuticità sono così stabilite:
***
Inoltre se dovessero essere scelti come esami opzionali di altra Facoltà:
non si può sostenere l'esame di:
se non si sono superati gli esami di:
Diritto pubblico comparato
Istituzioni di diritto pubblico
Economia aziendale
Economia politica
Economia e politica monetaria
Economia politica
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
non si può sostenere l'esame di:
se non si sono superati gli esami di:
Politica economica
Scienza delle finanze
Storia delle dottrine economiche
Economia politica
13.3. Trasferimenti e passaggi
Per informazioni su trasferimenti e passaggi occorre rivolgersi al Servizio
segreterie studenti (vedere al punto 7.).
13.4. Duplicazione del corso a Treviso
Dall’a.a. 2000/01 è stato attivata, presso la sede decentrata di Treviso, una
duplicazione del corso di Laurea in Giurisprudenza. L’accesso alla sede di Treviso è a
numero chiuso; per informazioni relative immatricolazioni o trasferimenti occorre
rivolgersi al Servizio segreterie studenti (vedere al punto 7.).
Attenzione. Gli studenti iscritti a Treviso non possono sostenere a Padova gli
esami attivati presso la propria sede di appartenenza.
13.5. Stage e tirocini
Agli studenti del corso di Laurea in Giurisprudenza è data la possibilità di fare
stage in base alle modalità previste dall’Ateneo. Per informazioni rivolgersi
ESCLUSIVAMENTE al Polo di Facoltà del Servizio stage e mondo del lavoro, c/o
Servizi generali della Facoltà (Palazzo del Bo), tel. 049/8273324, sito internet
www.unipd.it/ammi/stage/stage.html (vedere al punto 5.8.).
13.6. Esame di laurea
L'esame di laurea consiste nella discussione di una dissertazione scritta, svolta su
tema approvato dal professore della materia. La materia della dissertazione deve
essere compresa tra gli insegnamenti attivati (esclusi i mutuati) dalla Facoltà con
esclusione delle “lingue straniere” e dell’”abilità informatiche”. La materia prescelta
dev’essere inoltre tra gli insegnamenti che lo studente ha inserito nel proprio piano di
studio e di cui abbia superato la prova di accertamento. La Commissione di laurea,
sentiti i relatori nominati dal Preside, può escludere dalla dissertazione orale il
candidato, qualora ritenga insufficiente la dissertazione scritta presentata dallo stesso.
Informazioni utili per la stesura della tesi:
- per garantire omogeneità nella stesura delle tesi si suggerisce di attenersi, nella
redazione del testo, a uno stile che privilegi il lavoro effettivamente svolto, riduca al
minimo le parti di contorno o di richiamo, metta in evidenza gli aspetti salienti
affrontati nel contesto dell'argomento assegnato;
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
- per la battitura si richiedono SOLAMENTE i seguenti requisiti: fogli formato A4
scritti fronte-retro; 65/70 caratteri per riga; con almeno 25 righe; stampa di 3 copie
di cui almeno una con la copertina in cartoncino leggero (con le firme del relatore e
dell’eventuale correlatore).
Per gli adempimenti amministrativi relativi all’ammissione all’esame di laurea e al
calendario delle sessioni di laurea vedere ai punti 7.6.
Eventuali modifiche e comunicazioni saranno tempestivamente rese note sia
tramite Info•Student sia per affissione all’Albo della Facoltà.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
14. A.A. 2002/03 – SEDE DI PADOVA
14.1. Docenti
L’elenco completo dei recapiti telefonici e degli indirizzi di posta elettronica è
reperibile nel sito dell’Ateneo: www.unipd.it
(al prefisso 049/827… si aggiunga il numero telefonico interessato)
n.
docente
insegnamento
tel.
Diritto penale comparato
Diritto romano (II)
Diritto amministrativo (I)
Diritto penale (I)
Diritto del lavoro
Diritto civile
Diritto bancario
Diritto processuale civile
Diritto commerciale
Procedura penale
Diritto dell’esecuzione civile
Diritto amministrativo (II)
Diritto regionale
Diritto penale militare
Diritto penale (II)
Diritto tributario
3388
3414
3363
Diritto priv. delle Comunità eur.
Medicina legale e delle assicur.
Diritto della previdenza sociale
Metodologia della scienza giuridica
Diritto fallimentare
Diritto privato comparato
3667
2202
3431
3846
professori
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
Ambrosetti Enrico M.
Astolfi Riccardo
Bergonzini Gherardo
Calvi Alessandro A.
Cester Carlo
Cian Giorgio
Colussi Vittorio
Consolo Claudio
Fois Candido
Kostoris Roberto E.
Lorenzetto P. Annalisa
Mazzarolli Leopoldo
Migliarese Francesca
Riondato Silvio
Ronco Mauro
Schiavolin Roberto
3431
3392
3365
3375
professori affidatari
1
2
3
4
5
6
Ballarino Tito
Benciolini Paolo
Cester Carlo
Cavalla Francesco
Lorenzetto P. Annalisa
Maggiolo Marcello
professori a contratto per insegnamenti extracurriculari
1
Riley Alison
Inglese giuridico
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
***
Attenzione. Gli orari di ricevimento dei docenti sono consultabili tramite
Info•Student (direttamente ai box o via Intenet) e sono esposti nelle bacheche dei
rispettivi Dipartimenti di afferenza.
14.2. Orario delle lezioni
PER
CONSULTARE
L’ORARIO
DELLE
LEZIONI
AGGIORNATO COLLEGARSI AL SITO DELLA FACOLTÀ
www.giuri.unipd.it, quindi selezionare la
voce
“Informazioni
per
studenti”
e
successivamente il link “Lauree e diplomi
del vecchio ordinamento”
14.3. Programmi degli insegnamenti attivati
DIRITTO AMMINISTRATIVO (I)
IUS/10
(prof. Gherardo Bergonzini)
Obiettivi formativi:
Il corso ha lo scopo di fornire le conoscenze concettuali e di metodo necessarie alla
comprensione dei meccanismi con cui la Pubblica Amministrazione è organizzata e
funziona, con particolare riguardo alle attività amministrative non rispettose della
legalità.
Prerequisiti:
Sono propedeutici gli esami di Istituzioni di diritto pubblico e di Diritto
costituzionale.
Contenuto dell’attività formativa:
1) La normazione secondaria;
2) Soggetti e situazioni giuridiche soggettive;
3) La Pubblica Amministrazione come organizzazione;
4) I beni pubblici e l’espropriazione per pubblica utilità;
5) L’attività amministrativa e la responsabilità della Pubblica Amministrazione.
È data per scontata la conoscenza approfondita del sistema delle fonti (il relativo
ripasso può essere effettuato anche leggendo le pp. 81-181 del testo sottoindicato).
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Testi di riferimento:
MAZZAROLLI – PERICU – ROMANO – ROVERSI MONACO – SCOCA (a cura di), Diritto
amministrativo, Bologna, Monduzzi Editore, 2001, pp. 183-354; 409-429; 451-630;
945-974; 1113-1209; 1213-1768.
Metodi didattici:
Le lezioni sono volte all’esposizione delle principali tematiche del corso, cercando di
stimolare il ragionamento e la riflessione critica sugli argomenti trattati.
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
Altre informazioni:
Possono essere richieste al docente negli orari di ricevimento.
DIRITTO AMMINISTRATIVO (II)
IUS/10
(prof. Leopoldo Mazzarolli)
Obiettivi formativi:
Conoscenza degli istituti di giustizia amministrativa e della teoria dell’invalidità degli
atti amministrativi.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Diritto amministrativo (I).
Contenuto dell’attività formativa:
L’invalidità degli atti amministrativi; i ricorsi amministrativi; la giurisdizione
ordinaria; i TAR e il Consiglio di Stato.
Testi di riferimento:
MAZZAROLLI – PERICU – ROMANO – ROVERSI MONACO – SCOCA, Diritto
amministrativo, Bologna, Monduzzi Editore, 2001, III ed., parte IV (Attività
amministrativa), cap. III, sez. III; e parte V (Giustizia amministrativa), capp. I, II, III,
IV, V, VI, VII.
Metodi didattici:
Lezioni in aula. Esercitazioni di supporto.
Struttura della verifica di profitto:
Prova scritta e integrazione orale.
Altre informazioni:
=
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
DIRITTO BANCARIO
IUS/05
(prof. Vittorio Colussi)
il corso si divide in due moduli con verifica di profitto unica
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale
modulo 1
Diritto bancario: profili generali
Obiettivi formativi:
Fornire allo studente gli strumenti per comprendere l’evoluzione dell’ordinamento
bancario italiano nel corso del XX secolo e affrontare i problemi che nascono dalla
legislazione vigente per quanto concerne ordinamento, contratti e titoli di credito
bancari.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Diritto commerciale.
È richiesta in particolare la conoscenza dei princìpi generali dei titoli di credito.
Contenuto dell’attività formativa:
L’attività bancaria vigente il c.co. La legge bancaria del 1926. La legge bancaria del
1936/38. Il codice civile del 1942. L’art.47 della Costituzione. Le direttive europeee.
Il d.P.R. 1/9/93 n.385. I soggetti bancari. La Banca d’Italia. La vigilanza. Le crisi
bancarie. I contratti bancari. I titoli di credito bancari.
Testi di riferimento:
ANTONUCCI, Diritto delle banche, Milano, Giuffrè, ult. ed.
SPINELLI – GENTILE, Diritto bancario, Padova, CEDAM, 1991, pp. 193-357 (testo
escluso per i soli studenti del corso di Laurea in Scienze Giuridiche.).
TIDU, Trasparenza delle condizioni dei contratti bancari e finanziari, voce in
“Enciclopedia giuridica Treccani”.
TEDESCHI, Assegno bancario, assegno circolare e assegni speciali, voce in “Digesto
Italiano”, IV, sez. comm., vol I.
Metodi didattici:
Tradizionali
Altre informazioni:
=
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
modulo 2
Diritto bancario: approfondimenti tematici
Obiettivi formativi:
La legislazione vigente su banche, contratti bancari, assegni.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Diritto commerciale.
Contenuto dell’attività formativa:
L’impresa bancaria. I sopggetti bancari. L’assegno bancario. La legge impresa. Il r.d.l.
del 21/12/1933. L’assegno circolare.
Testi di riferimento:
ANTONUCCI, Diritto delle banche, Milano, Giuffrè, ult. ed.
SPINELLI – GENTILE, Diritto bancario, Padova, CEDAM, 1991, pp. 193-357 (testo
escluso per i soli studenti del corso di Laurea in Scienze Giuridiche.).
TIDU, Trasparenza delle condizioni dei contratti bancari e finanziari, voce in
“Enciclopedia giuridica Treccani”.
TEDESCHI, Assegno bancario, assegno circolare e assegni speciali, voce in “Digesto
Italiano”, IV, sez. comm., vol I.
Metodi didattici:
Tradizionali.
Altre informazioni:
=
DIRITTO CIVILE
IUS/01
(prof. Giorgio Cian)
Obiettivi formativi:
Scopo del corso è quello di fornire gli strumenti teorici, concettuali e metodologici
per la comprensione critica del sistema civilistico e per l’applicazione delle sue norme
alle concrete dinamiche della vita sociale.
Prerequisiti:
Sono propedeutici gli esami di Istituzioni di diritto privato e di Istituzioni di diritto
romano.
È richiesta un’adeguata conoscenza a livello istituzionale della branca privatistica
dell’ordinamento.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Contenuto dell’attività formativa:
In corrispondenza alla nuova organizzazione per semestri dell’anno accademico, lo
svolgimento del corso si articolerà in due parti:
1) nel I semestre saranno approfondite le tematiche dell’obbligazione;
2) il II semestre sarà dedicato al riepilogo e all’approfondimento dei principi generali
del sistema civilistico, e ciò nelle forme della prospettazione e discussione di casi
pratici.
Testi di riferimento:
Parte generale:
Può essere sufficiente una rilettura, accompagnata da riflessione critica, di un manuale
istituzionale, purché di livello universitario e aggiornato.
Parte speciale:
C.M. BIANCA, Diritto civile, 4, Le obbligazioni, ult. ed., capp. VI, VII, VIII, IX, X
(pp. 261-691) e XII (pp. 777-802).
Metodi didattici:
Lezioni interattive con gli studenti e discussione di casi pratici, previa anticipata
comunicazione della relativa traccia.
Struttura della verifica di profitto:
Prova scritta su caso pratico, il cui superamento è condizione di ammissione alla
successiva prova orale, consistente nella interrogazione e discussione su tematiche
attinenti alla parte generale e alla parte speciale del corso.
Agli studenti in corso sarà consentito di sostenere un accertamento parziale di profitto
alla fine del primo semestre, nella forma di un colloquio sulla materia delle
obbligazioni. Dell’eventuale risultato positivo si terrà conto soltanto se la prova sarà
completata nelle successive sessioni estiva o autunnale. La prova finale consisterà,
come di consuetudine, nella risoluzione per iscritto di un caso pratico e in una
interrogazione sui princìpi generali.
Altre informazioni:
Agli studenti del corso annuale degli a.a. precedenti al 2002/2003 è consentito di
sostituire – per la Parte speciale della prova orale – il volume di C.M. BIANCA, Diritto
civile, 3, Il contratto, ult. ed.: capp. I, II, III, IV (pp. 1-314), VII, VIII, IX, prima parte
del X (pp. 407-537); XII (pp. 609-714) con quello di C.M. BIANCA, Diritto civile, 4,
Le obbligazioni, ult. ed.: capp. dal VI al X compreso (pagg. 261-691) e XII (pagg.
777-802).
Gli studenti del corso biennale possono conservare il loro originario programma
d’esame (Parte generale: rilettura critica di un manuale istituzionale e Parte speciale:
V. PIETROBON, Errore, volontà e affidamento nel negozio giuridico e a scelta: 1. A.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
DE CUPIS, Il danno; ovvero 2. V. PIETROBON, Illecito e fatto illecito. Inibitoria e
risarcimento) senza dover sostenere la prova scritta.
In alternativa potranno optare per il programma e le prove d’esame previsti per gli
studenti del corso annuale (quindi con prova scritta*) integrati dalla studio del volume
di V. PIETROBON, Illecito e fatto illecito. Inibitoria e risarcimento.
A partire dalla sessione di giugno 2003 è concesso agli studenti che portavano il
programma biennale, di sostituire, se lo desiderano, lo studio dei volumi sull'errore e
sull'illecito del prof. Pietrobon, con lo studio dell'intero volume BIANCA, 4, Le
obbligazione, restando ferma la parte generale (senza prova scritta).
DIRITTO COMMERCIALE
IUS/04
(prof. Candido Fois)
Obiettivi formativi:
Scopo del corso è quello di fornire una conoscenza specifica del diritto commerciale
nei suoi diversi settori: impresa, società, titoli di credito e, seppure in misura minore,
mercati finanziari.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Istituzioni di diritto privato.
È richiesta la conoscenza delle nozioni fondamentali di diritto civile.
Contenuto dell’attività formativa:
1) Diritto dell’impresa;
2) Diritto delle società, con riferimento anche ai mercati finanziari e alle società
quotate;
3) Diritto dei titoli di credito.
Testi di riferimento:
FERRARA-CORSI, Gli imprenditori e le società, Milano, Giuffrè, ult. ed.
PARTESOTTI, Lezioni sui titoli di credito, Bologna, Monduzzi Editore, ult. ed.
Metodi didattici:
Lezioni frontali teoriche, accompagnate dall’esplicazione di casi pratici sugli
argomenti trattati.
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
Altre informazioni:
=
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
DIRITTO DEL LAVORO
IUS/07
(prof. Carlo Cester)
Obiettivi formativi:
Scopo del corso è quello di fornire gli strumenti concettuali e metodologici nonché le
nozioni necessarie per comprendere ed applicare il complesso normativo avente ad
oggetto le relazioni sindacali e i rapporti individuali di lavoro.
Prerequisiti:
Sono propedeutici gli esami di Istituzioni di diritto privato e di Diritto costituzionale.
Contenuto dell’attività formativa:
Origine e fattispecie del lavoro subordinato. Struttura del rapporto di lavoro. Il
contratto di lavoro. Modificazioni del rapporto di lavoro. I rapporti speciali. Il
rapporto alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni. L’estinzione del rapporto
di lavoro. La tutela dei diritti dei lavoratori. Nozione e origine del diritto sindacale. La
libertà e l’attività sindacale. Il contratto collettivo. Il conflitto collettivo.
Testi di riferimento:
1) G. SUPPIEJ – M. DE CRISTOFARO – C. CESTER, Diritto del lavoro (Il rapporto
individuale), Padova, CEDAM, 2002, II ed. (di imminente pubblicazione).
2) A. VALLEBONA, Istituzioni di Diritto del lavoro. Il diritto sindacale, Torino,
Giappichelli, 2000, da p.65 alla fine.
La preparazione su testi diversi da quelli consigliati sarà concordata con il docente.
In ogni caso uno studio corretto richiede diretta conoscenza dei più importanti testi
legislativi che regolano la materia. Si consiglia l’uso del Codice del lavoro, Editio
minor, Ed. giuridiche Simone, 2002.
Metodi didattici:
Il corso si svilupperà attraverso lezioni e seminari di approfondimento su temi
specifici.
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
Altre informazioni:
=
DIRITTO DELL'ESECUZIONE CIVILE
IUS/15
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
(prof.ssa Annalisa Lorenzetto Peserico)
Obiettivi formativi:
Scopo del corso è quello di fornire un quadro della tutela esecutiva singolare offerta
dall’ordinamento ai creditori.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Istituzioni di diritto privato.
È richiesta la conoscenza di nozioni di diritto processuale civile.
Contenuto dell’attività formativa:
Espropriazione forzata in generale;
Esecuzione in forma specifica;
Opposizioni
Sospensione ed estinzione del processo esecutivo.
Testi di riferimento:
MANDRIOLI, Corso di diritto processuale,vol. III, Torino, Giappichelli.
Metodi didattici:
=
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale:
Altre informazioni:
=
DIRITTO DELLA PREVIDENZA SOCIALE
IUS/07
(prof. Carlo Cester)
il corso si divide in due moduli con verifica di profitto unica
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
modulo 1
Diritto della previdenza sociale: profili generali
Obiettivi formativi:
Scopo del corso è quello di fornire gli strumenti concettuali e metodologici per
orientarsi nel sistema normativo, estremamente vario e complesso, che concerne la
tutela previdenziale di fronte a situazioni di bisogno nelle quali i lavoratori e i
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
cittadini vengono a trovarsi.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Diritto del lavoro.
Contenuto dell’attività formativa:
Evoluzione storica e principi generali della previdenza sociale. Principi costituzionali
e sicurezza sociale. Il rapporto contributivo. Il rapporto giuridico previdenziale. La
tutela per gli infortuni e le malattie professionali. La tutela per l’invalidità, la
vecchiaia e i superstiti. La tutela per la disoccupazione involontaria. La tutela per il
carico familiare. La tutela della salute. La tutela dei diritti dei soggetti protetti.
Testi di riferimento:
M. PERSIANI, Diritto della previdenza sociale, Padova, CEDAM, 2002.
In ogni caso uno studio corretto richiede diretta conoscenza dei più importanti testi
legislativi che regolano la materia.
Metodi didattici:
Il corso si svilupperà attraverso lezioni e seminari di approfondimento su temi
specifici.
Altre informazioni:
=
modulo 2
Diritto della previdenza sociale: approfondimenti tematici
Obiettivi formativi:
Il corso è diretto ad approfondire specifici aspetti problematici della materia, con
particolare riguardo, fra gli altri, al tema della contribuzione.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Diritto del lavoro.
Contenuto dell’attività del corso:
La tutela delle malattie professionali. La tutela del danno biologico. Il problema dei
diritti quesiti. Questioni in tema di cassa integrazione guadagni. La contribuzione
previdenziale. La retribuzione assoggettata a contributo.
Testi di riferimento:
1) Materiali a disposizione presso il Dipartimento di diritto privato e diritto
del lavoro.
2) C. CESTER, la nuova nozione di imponibile previdenziale, in Lav. Giur., 1988, pp.
641 e sgg..
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Metodi didattici:
=
Altre informazioni:
=
DIRITTO FALLIMENTARE
IUS/15
(prof.ssa Annalisa Lorenzetto Peserico)
Obiettivi formativi:
Scopo del corso è quello di fornire un quadro delle conseguenze riconnesse dal nostro
ordinamento allo stato di insolvenza.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Diritto commerciale.
Contenuto dell’attività formativa:
Presupposti sostanziali del fallimento;
Apertura del fallimento;
Organi del fallimento;
Patrimonio attivo;
Effetti del fallimento rispetto al fallito e ai creditori;
Cessazione della procedura fallimentare;
Concordato preventivo.
Testi di riferimento:
GUGLIELMUCCI, Lezioni di diritto fallimentare, Torino, Giappichelli, 2000, pp. 1-350;
387-414.
Metodi didattici:
=
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
Altre informazioni:
=
DIRITTO PENALE (I)
IUS/17
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
(prof. Alessandro A. Calvi)
Obiettivi formativi:
Conoscenza dei principii della “parte generale” del diritto penale, in corrispondenza
ai contenuti normativi degli artt. 1-240 del vigente codice.
Prerequisiti:
Sono propedeutici gli esami di Istituzioni di diritto privato e di Diritto costituzionale.
Contenuto dell’attività formativa:
Parte generale: Il diritto penale ed i principii che lo regolano. Il problema della
scienza penalistica. La legge penale: fonti, interpretazione, efficacia. Il reato. Le
forme di manifestazione del reato. La pena. Le sanzioni civili. Le misure di sicurezza.
Principi del diritto punitivo amministrativo.
Testi di riferimento:
Per una completa conoscenza della materia in programma:
F. MANTOVANI, Diritto penale. Parte generale, Padova, CEDAM, 2001.
oppure per i soli studenti del corso di Laurea in Scienze Giuridiche:
F. MANTOVANI, Principi di diritto penale, Padova, CEDAM, 2002.
È inoltre utile, per una esposizione propedeutica e, insieme, per una sintesi:
R. RIZ, Lineamenti di Diritto penale, Padova, CEDAM, 2002.
oppure per i soli studenti del corso di Laurea in Scienze Giuridiche:
CADOPPI - VENEZIANI, Elementi di diritto penale, parte generale, Padova, CEDAM,
2002.
Metodi didattici:
Lezioni in aula.
Struttura della verifica di profitto:
Prova scritta per l’ammissione alla successiva prova orale.
Altre informazioni:
=
DIRITTO PENALE (II)
IUS/17
(prof. Mauro Ronco)
Obiettivi formativi:
Conoscenza del diritto penale nella sua prospettiva concreta di sistema articolato e
mirato al contrasto e alla punizione dei comportamenti che attentano ai beni
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
fondamentali per la convivenza civile. In particolare, approfondimento delle norme di
parte speciale del codice che tutelano: beni della vita, dell’incolumità individuale,
della moralità pubblica, della libertà personale, nonché il sistema della Pubblica
Amministrazione e dell’ammini-strazione della giustizia.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Diritto penale (I).
Contenuto dell’attività formativa:
1) Introduzione generale al corso: il valore della persona umana e la sua centralità nel
diritto penale.
2) La tutela della vita dal suo inizio a far data dal concepimento alla morte naturale.
3) I delitti contro la vita e l’integrità personale.
4) I delitti contro la libertà individuale.
5) I delitti contro la moralità pubblica e il buon costume.
6) I delitti contro la Pubblica Amministrazione.
7) I delitti contro l’amministrazione della giustizia.
8) I delitti contro il patrimonio.
Testi di riferimento:
1) F. ANTOLISEI, Manuale di diritto penale. Parte speciale, Milano, Giuffrè, vol. I
(1999) e vol. II (2000).
2) F. MANTOVANI, Diritto penale. Parte speciale, I, Delitti contro la persona, Padova,
CEDAM, 1995.
Metodi didattici:
Le tematiche presentate a lezione vengono approfondite in riunioni di gruppo nel
corso delle quali i partecipanti sono invitati a rielaborare criticamente alcune
decisioni significative assunte in giurisprudenza.
Struttura della verifica di profitto:
Prova scritta e successiva prova orale.
L’esame si articola in una prova scritta, incentrata sulla soluzione di un numero non
elevato di casi concreti (da 5 a 6), nonché in una prova orale, mirata al riesame delle
soluzioni offerte nella prova scritta e al richiamo delle essenziali nozioni di parte
generale.
Altre informazioni:
Nel corso del semestre sono previste esercitazioni dedicate allo studio e alla
discussione delle più recenti decisioni della giurisprudenza nel campo dei delitti
contro la persona, contro il patrimonio, contro la Pubblica Amministrazione e contro
l’amministrazione della giustizia.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
DIRITTO PENALE COMPARATO
IUS/17
(prof. Enrico Mario Ambrosetti)
il corso si divide in due moduli con verifica di profitto unica
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
modulo 1
Diritto penale comparato: profili generali
Obiettivi formativi:
Il corso è finalizzato a un confronto comparatistico delle linee fondamentali della
legislazione penale in materia di parte generale.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Diritto penale (I).
Contenuto dell’attività didattica:
Il corso ha ad oggetto uno studio sulla comparazione penalistica, in riferimento tanto
ai modelli di civil law quanto ai modelli di common law, nel più generale quadro
dell’attuale scienza della comparazione giuridica. In particolare, verrà analizzato il
modello penalistico tedesco. Analogamente, verrà esaminato un ordinamento
appartenente al sistema di common law.
Testi di riferimento:
Appunti dalle lezioni
o in alternativa
PALAZZO - PAPA, Lezioni di diritto penale comparato, Torino, Giappichelli, 2000: pp.
1-83.
e
FORNASARI, Principi del diritto penale tedesco, Padova, CEDAM, 1993: pp. 1-44; 67235; 307-338; 497-508.
oppure
CADOPPI – MCCALL SMITH, Introduzione al diritto penale scozzese, Padova, CEDAM,
1995: pp. 1-31; 49-118; 141-270; 359-371.
Metodi didattici:
Vengono effettuate lezioni ed esercitazioni con la partecipazione degli studenti.
Altre informazioni:
=
modulo 2
Diritto penale comparato: approfondimenti tematici
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Obiettivi formativi:
Il corso è diretto all’approfondimento delle principali problematiche della teoria del
reato e della commisurazione della pena mediante il confronto fra diversi sistemi
penali.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Diritto penale (I).
Contenuto dell’attività didattica:
Il corso ha ad oggetto uno studio approfondito sulla comparazione penalistica, in
riferimento tanto ai modelli di civil law quanto ai modelli di common law, nel più
generale quadro dell’attuale scienza della comparazione giuridica. In particolare,
verranno analizzate le principali tesi in materia di teoria del reato e della commisurazione della pena sia nell’ordinamento penalistico tedesco, sia nel sistema di common law.
Testi di riferimento:
Appunti dalle lezioni
FORNASARI, Principi del diritto penale tedesco, Padova, CEDAM, 1993.
e
CADOPPI – MCCALL SMITH, Introduzione al diritto penale scozzese, Padova, CEDAM,
1995.
Metodi didattici:
Vengono effettuate lezioni ed esercitazioni con la partecipazione degli studenti.
Altre informazioni:
=
DIRITTO PENALE MILITARE
IUS/17
(prof. Silvio Riondato)
il corso si divide in due moduli con verifica di profitto unica
Struttura della verifica di profitto:
La prova d’esame, orale, consiste in un confronto dialettico su un tema proposto
dall’esaminando e su due temi proposti dalla Commissione d’esame.
modulo 1
Diritto penale militare: profili generali
Obiettivi formativi:
Conoscenza di base del diritto penale militare, compresi i principi di diritto
internazionale penale sostanziale; capacità di risolvere semplici casi concreti.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Diritto penale (I).
Conoscenze di base riguardo a diritto penale, diritto costituzionale, diritto pubblico,
filosofia del diritto, diritto internazionale.
Contenuto dell’attività formativa:
A) Parte generale:
- 1) Diritto internazionale penale: principi; crimini contro la pace; crimini di guerra;
crimini contro l’umanità; rapporti con i reati contro le leggi e gli usi di guerra.
- 2) Princìpi costituzionali: tutela della pace, ripudio della guerra, difesa della Patria,
servizio militare, ordinamento delle Forze armate, diritti individuali; nozione di reato
militare e relativa connessione con la giurisdizione; soggetti appartenenti alle forze
armate; legge penale militare di pace, legge penale militare di guerra.
- 3) Codici penali militari. Influsso dei principi costituzionali.
B). Parte speciale:
- 1) Beni giuridici e tecniche di tutela.
Testi di riferimento:
- Riguardo ai testi di legge si segnala: D. BRUNELLI – G. MAZZI (a cura di), Codici
penali militari e norme complementari, Milano, Giuffrè, 2002
- Appunti delle lezioni.
- S. RIONDATO, Diritto penale militare, Padova, CEDAM, 1998, limitatamente alle
parti indicate in bacheca del Seminario di diritto e procedura penale.
oppure:
D. BRUNELLI – G. MAZZI, Diritto penale militare, Milano, Giuffrè, 2002, pp. 1-195;
427-540
Metodi didattici:
Alla tradizionale lezione che verte anche in particolare sulla giurisprudenza, si
affiancano moduli seminariali di approfondimento e di discussione di casi.
Altre informazioni:
Lo studente specialmente interessato alla materia può definire, in accordo con il
docente, coerenti mutamenti del programma di studio ed esame (anche se non ha
partecipato alle lezioni).
modulo 2
Diritto penale militare: approfondimenti tematici
Obiettivi formativi:
Conoscenza approfondita del diritto penale militare, compresi principi e regole di
diritto internazionale penale sostanziale; capacità di risolvere casi concreti.
Prerequisiti:
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
È propedeutico l’esame di Diritto penale (I).
Conoscenze di base riguardo a diritto penale militare:profili generali, diritto penale,
diritto costituzionale, diritto pubblico, filosofia del diritto, diritto internazionale.
Contenuto dell’attività formativa:
A) Parte generale:
- 1) Diritto internazionale penale: principi e regole; lo Statuto della Corte
internazionale penale permanente; crimini contro la pace; crimini di guerra; crimini
contro l’umanità; i crimini internazionali nella legislazione nazionale.
- 2) Princìpi costituzionali: tutela della pace, ripudio della guerra, difesa della Patria,
servizio militare, ordinamento delle Forze armate, diritti individuali; nozione di reato
militare e relativa connessione con la giurisdizione; soggetti appartenenti alle forze
armate; legge penale militare di pace, legge penale militare di guerra.
- 3) Codici penali militari. Influsso dei principi costituzionali.
B) Parte speciale:
- 1) Reati contro la disciplina militare.
- 2) Reati in materia di obiezione di coscienza.
- 3) Reati contro la prestazione obbligatoria individuale del servizio militare.
C) Giurisdizione, ordinamento giudiziario e processo:
Princìpi.
Testi di riferimento:
- Riguardo ai testi di legge si segnala: D. BRUNELLI – G. MAZZI (a cura di), Codici
penali militari e norme complementari, Milano, Giuffrè, 2002
- Appunti delle lezioni.
- S. RIONDATO, Diritto penale militare, Padova, CEDAM, 1998, limitatamente alle
parti indicate in bacheca del Seminario di diritto e procedura penale.
oppure:
D. BRUNELLI – G. MAZZI, Diritto penale militare, Milano, Giuffrè, 2002,
limitatamente alle parti indicate in bacheca del Seminario di diritto e procedura
penale.
Metodi didattici:
Alla tradizionale lezione che verte anche in particolare sulla giurisprudenza, si
affiancano moduli seminariali di approfondimento e discussione di casi.
Altre informazioni:
Lo studente specialmente interessato alla materia può definire, in accordo con il
docente, coerenti mutamenti del programma di studio ed esame (anche se non ha
partecipato alle lezioni).
DIRITTO PRIVATO COMPARATO
IUS/02
(prof. Marcello Maggiolo)
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
il corso si divide in due moduli con verifica di profitto unica
Struttura della verifica di profitto:
Prova scritta.
modulo 1
Diritto privato comparato: profili generali
Obiettivi formativi:
Intuizione delle possibilità offerte dal metodo comparatistico nello studio del diritto
privato.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Istituzioni di diritto privato.
Contenuto dell’attività formativa:
Macrocomparazione: i sistemi giuridici.
Testi di riferimento:
R. DAVID, I grandi sistemi giuridici contemporanei, Padova, CEDAM, ult.ed., pp. 1775; 87-129; 269-421; 451-506.
Metodi didattici:
Lezioni orali con accertamenti di profitto riservati ai frequentanti.
Altre informazioni:
=
modulo 2
Diritto privato comparato: approfondimenti tematici
Obiettivi formativi:
Intuizione delle possibilità offerte dal metodo comparatistico nello studio del diritto
privato.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Istituzioni di diritto privato.
Contenuto dell’attività formativa:
Microcomparazione: la responsabilità civile.
Testi di riferimento:
V. PIETROBON, Illecito e fatto illecito inibitoria e risarcimento, CEDAM, 1998, pp. 1114.
Metodi didattici:
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Lezioni orali con accertamenti di profitto riservati ai frequentanti.
Altre informazioni:
=
DIRITTO PRIVATO DELLE COMUNITÀ EUROPEE
IUS/02
(prof. Tito Ballarino) $
il corso si divide in due moduli con verifica di profitto unica
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
Gli studenti che frequentano potranno sostituire la prova orale con la redazione di
tesine relative agli argomenti trattati nel corso delle lezioni.
modulo 1
Diritto privato delle Comunità europee: profili generali
Obiettivi formativi:
Analisi e studio della legislazione comunitaria relativa ai settori più propriamente
privatistici.
Rendere avvertiti gli studenti dell’influenza che ha il diritto comunitario
nell’applicazione del diritto vivente.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Istituzioni di diritto privato.
Contenuto dell’attività didattica:
Il corso avrà per oggetto il regime delle quattro libertà e la diretta efficacia delle
norme comunitarie.
Programma del corso:
1) La Comunità e la concezione del diritto:
Le quattro libertà e il divieto di discriminazione
Diritto della Comunità europea e diritto europeo
Regime della proprietà e monopoli
2) La tutela giurisdizionale dei privati:
Una protezione giudiziaria completa
Rimedi giurisdizionali nazionali. Princìpi applicabili
Azioni "in prevenzione" avanti il giudice nazionale
Le azioni per la violazione del diritto comunitario. Possibile concorso di vie
giudiziarie
Problemi di coordinamento
Una nuova figura di responsabilità nel diritto degli Stati membri
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
3) La libera circolazione delle merci:
Concetto di merce
L'unione doganale
Tasse di effetto equivalente
Il divieto di discriminazione fiscale. L'art. 90
Discriminazione indiretta
Il sistema fiscale del Trattato. L'imposta sul valore aggiunto
Divieto delle restrizioni quantitative
Misure indistintamente applicabili
Deroghe alla libera circolazione
Attenuazioni del divieto. Il caso Keck
Restrizioni all'esportazione
4) La libera circolazione delle persone:
Lavoratori subordinati
Soggetti beneficiari del diritto
Diritto di ingresso e di soggiorno
Diritti dei lavoratori e della loro famiglia
Limitazioni
Segue. Gli impieghi nella pubblica amministrazione
Discriminazioni indirette. La parità dei sessi
Segue. La questione dei lettori
Le attività sportive
5) Libertà di stabilimento e di prestazione dei servizi:
Attuazione della libertà di stabilimento
Stabilimento secondario
Misure destinate a facilitare la libertà di stabilimento nelle libere professioni
Segue. Il mutuo riconoscimento dei diplomi
Le società commerciali
Segue. L'armonizzazione del diritto delle società
GEIE e società europea
6) La libera prestazione dei servizi. nozione e schema concettuale:
Segue. Casistica
Monopolio dei servizi d'interesse economico generale
7) L'evoluzione del mercato comune. i suoi limiti:
Dal mercato comune al mercato interno del 1993
Il principio del paese d'origine e l'armonizzazione
L'abolizione delle frontiere fisiche
La sfera materiale di applicazione del diritto comunitario
Cenno sui settori rimasti estranei al diritto comunitario
8) La libera circolazione dei capitali
9) Le regole di concorrenza. finalita' del trattato
10) Gli aiuti di Stato
Nozione di aiuto
Aiuti "compatibili"
Il controllo sugli aiuti
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Aiuti non notificati
Aiuti e diretta efficacia
Aiuti e azioni legali tra concorrenti
La questione nel diritto italiano
Recupero degli aiuti
11) Diritto comunitario antitrust
12) Condizioni generali di applicazione:
Il pregiudizio al commercio internazionale
Norme comunitarie e leggi nazionali anti-trust
Sfera territoriale del diritto comunitario anti-trust
Destinatari del divieto. L'impresa
Segue. Gli Organismi pubblici.
Pratiche proibite
Accordi orizzontali e verticali
La dottrina della singola entità economica
13) Analisi dell'art. 81:
Nullità delle intese ed esenzioni. Le esenzioni per categoria.
14) Concorrenza e proprietà intellettuale
15) Proprietà industriale
16) La teoria dell'origine comune
17) Importazioni parallele da paesi terzi
18) Il diritto d'autore
19) Concentrazioni
20) Posizioni dominanti
Il mercato rilevante
Nozione di abuso
L'art. 82 e la dottrina delle essential facilities
21) Le imprese pubbliche:
Monopoli pubblici di servizi
Servizi di interesse economico generale
L' art. 86. 3
L' art. 86.3. Alcuni rilievi procedurali
22) La procedura di applicazione dell'antitrust
Testi di riferimento:
T. BALLARINO, Manuale di diritto comunitario e dell'Unione europea, Padova,
CEDAM, 2000, VI ed., pp. 311-613.
Metodi didattici:
Le lezioni saranno svolte in parte nella forma tradizionale e in parte attraverso la
discussione di casi giurisprudenziali.
Altre informazioni:
=
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
modulo 2
Diritto privato delle Comunità europee: profili generali
Obiettivi formativi:
=
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Istituzioni di diritto privato.
Contenuto dell’attività didattica:
=
Testi di riferimento:
=
Metodi didattici:
=
Altre informazioni:
=
DIRITTO PROCESSUALE CIVILE
IUS/15
(prof. Claudio Consolo)
il corso si divide in due moduli con verifica di profitto unica
Struttura della verifica di profitto:
Prova scritta e successiva prova orale facoltativa.
Prova scritta, articolata su quattro domande, una delle quali formulata al modo di un
caso; possibilità di successivo colloquio orale integrativo.
modulo 1
Diritto processuale civile: profili generali
Obiettivi formativi:
Il corso mira a fornire gli strumenti teorici e metodologici fondamentali per lo studio
del diritto processuale civile e delle forme della tutela giurisdizionale civile dei diritti.
Prerequisiti:
Sono propedeutici gli esami di Istituzioni di diritto privato e Diritto costituzionale.
Padronanza delle nozioni fondamentali del diritto civile.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Contenuto dell’attività formativa:
Le fonti e i princìpi fondamentali della materia. Diritto civile e attività
giurisdizionale. L'individuazione della domanda. L'oggetto del giudizio. Tipi di
sentenze. La cosa giudicata formale e sostanziale: profili essenziali. Lineamenti
istituzionali del processo di esecuzione, dei procedimenti speciali e cautelari (Libri III
e IV c.p.c.).
Testi di riferimento:
C. CONSOLO, Spiegazioni di diritto processuale civile, Tomo I, Le tutele, Bologna,
2000, III ed.
A. ATTARDI, Diritto processuale civile, I, Parte generale, Padova, 1999, III ed.,
escluse le parti scritte in carattere piccolo: pp. 1- 55; 147-160; 439-545.
Metodi didattici:
Lezioni, esercitazioni e seminari di approfondimento.
Altre informazioni:
Gioverà soffermarsi altresì sulle Questioni contenute nel Tomo I delle “Spiegazioni”,
quale esercizio di clinica processuale, e consultare con assiduità un codice di
procedura civile (unitamente al codice civile e alla Costituzione) recentissimo e completo.
modulo 2
Diritto processuale civile: approfondimenti tematici
Obiettivi formativi:
Il corso mira a offrire gli strumenti teorico-pratici e le metodologie argomentative atti
a comprendere l’applicazione delle norme sostanziali civili nei vari tipi di processi e,
così, la dimensione dinamica e “rimediale” del diritto civile.
Prerequisiti:
Sono propedeutici gli esame di Istituzioni di diritto privato e di Diritto costituzionale.
È richiesta inoltre la padronanza delle nozioni fondamentali del diritto civile, con
particolare riguardo al campo delle obbligazioni e dei contratti.
Contenuto dell’attività formativa:
I temi da studiare sono, in sintesi, i seguenti: parte generale; processo di cogni zione di
primo grado; le impugnazioni; diritto processuale internazionale.
Testi di riferimento:
1) Parte generale (libro I c.p.c.)
Anzitutto:
A. ATTARDI, Diritto processuale civile, I, Parte generale, Padova, 1999, III ed.,
escluse le parti scritte in carattere piccolo: pp. 57-146; 161-438.
assieme a
C. CONSOLO, Spiegazioni di diritto processuale civile, Tomo II, Le disposizioni
generali, Bologna, 1998, II ed., pp. 23-41; 63-99; 117-210; 359-370.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Inoltre, agli studenti che non frequentano o non possono frequentare integralmente il
corso delle lezioni si consiglia la lettura anche delle altre parti del Tomo II delle
Spiegazioni.
2) Processo di cognizione (Libro II c.p.c.):
G. VERDE, Profili del processo civile, 2, Processo di cognizione, Napoli, 2000, II ed.,
esclusi i capp. IX e X (pp. 323-408).
in alternativa
S. SATTA - C. PUNZI, Diritto processuale civile, Padova, 2000, XII ed., pp. 276-564.
Metodi didattici:
Lezioni condotte con impostazione via via crescentemente dialogica e "clinica";
esercitazioni e tutorato per gruppi di studenti su casi e giurisprudenza.
Altre informazioni:
Gioverà soffermarsi altresì sulle Questioni contenute nelle spiegazioni, quale
esercizio di clinica processuale, e consultare con assiduità un codice di procedura
civile (unitamente al codice civile ed alla Costituzione) recentissimo e completo.
DIRITTO REGIONALE
IUS/09
(prof.ssa Francesca Migliarese)
il corso si divide in due moduli con verifica di profitto unica
Struttura della verifica di profitto:
La prova di accertamento è in forma orale.
Agli studenti del corso di Laurea in Giurisprudenza è data facoltà di concordare la
presentazione di tesine contenenti approfondimento di temi a scelta.
modulo 1
Diritto regionale: profili generali
Obiettivi formativi:
Scopo del corso è quello di fornire alcuni riferimenti di fondo e gli strumenti tecnici
per la comprensione dei problemi del governo locale, nel suo funzionamento interno
e nelle relazioni tra i vari enti autonomi.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Istituzioni di diritto pubblico.
È richiesta inoltre la conoscenza di elementi attinenti al diritto costituzionale e al
diritto amministrativo.
Contenuto dell’attività formativa:
Origine e caratteri generali dell’amministrazione locale italiana.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
L’autonomia locale tra unità della Repubblica e pluralismo sociale nella Costituzione
repubblicana.
Il nuovo ordinamento comunale e provinciale: dalla l. 142/90 al TU 267/2000.
La potestà organizzatoria (statutaria e regolamentare) come garanzia di un proprio
indirizzo amministrativo–politico.
I vincoli legislativi alla potestà statutaria.
Testi di riferimento:
F. STADERINI, Diritto degli enti locali, Padova, CEDAM, ult. ed.: parti da precisare.
F. MIGLIARESE, Elementi e lineee guida per il corso di Diritto regionale, dispense a
cura dell’avv. P. Pasetto, Padova, 1997.
Metodi didattici:
Le lezioni saranno svolte in parte sollecitando l’intervento degli studenti.
Altre informazioni:
=
modulo 2
Diritto regionale: approfondimenti tematici
Obiettivi formativi:
Scopo del corso è quello di abituare all’applicazione dei principi giuridici
nell’osservazione dei diversi punti problematici.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Istituzioni di diritto pubblico.
Contenuto dell’attività formativa:
Profili diversi dell’autonomia comunale. Forme di cooperazione comunale. Funzioni
amministrative: il quadro della loro distribuzione.
Testi di riferimento:
F. STADERINI, Diritto degli enti locali, Padova, CEDAM, ult. ed.: parti da precisare.
F. MIGLIARESE, Elementi e lineee guida per il corso di Diritto regionale, dispense a
cura dell’avv. P. Pasetto, Padova, 1997.
F. MIGLIARESE, Il problema del comune nello stato liberale: approfondimenti storici,
dispense di prossima pubblicazione.
Metodi didattici:
Le lezioni saranno svolte in parte sollecitando l’intervento degli studenti.
Altre informazioni:
=
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
DIRITTO ROMANO (II)
IUS/18
(prof. Riccardo Astolfi)
Obiettivi formativi:
Fornire agli studenti la conoscenza del processo storico attraverso il quale si sono
formati gli attuali istituti di diritto privato ed educare gli studenti al ragionamento
giuridico mediante l’analisi delle fonti romane.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Istituzioni di diritto romano.
Contenuto dell’attività formativa:
Lo studio di aspetti particolari del diritto matrimoniale romano.
Testi di riferimento:
1) Coloro che nel loro piano di studi hanno inserito soltanto l’esame di Diritto
romano (I) possono prepararlo:
a) servendosi del testo: R. ASTOLFI, Il matrimonio nel diritto romano preclassico,
Padova, CEDAM, 2002, II ed., escluse le parti scritte in carattere piccolo.
oppure
b) servendosi degli appunti presi durante le lezioni di Diritto romano (II) a.a. 02/03.
2) Coloro che nel loro piano di studi hanno inserito soltanto l’esame di Diritto
romano (II) possono prepararlo:
a) servendosi del testo: R. ASTOLFI, Il matrimonio nel diritto romano preclassico,
Padova, CEDAM, 2002, II ed., escluse le parti scritte in carattere piccolo.
oppure
b) servendosi degli appunti presi durante le lezioni.
3) Coloro che nel loro piano di studi hanno inserito tanto l’esame di Diritto romano
(I) quanto l’esame di Diritto romano (II) possono prepararli:
- Diritto romano (I):
servendosi del testo: R. ASTOLFI, Il matrimonio nel diritto romano preclassico,
Padova, CEDAM, 2002, II ed., escluse le parti scritte in carattere piccolo.
- Diritto romano (II):
a) servendosi degli appunti presi durante le lezioni.
oppure
b) servendosi del testo: R. ASTOLFI, Il fidanzamento nel diritto romano, Padova,
CEDAM, 1994, II ed., escluse le parti scritte in carattere piccolo.
4) Coloro che nel loro piano di studi hanno inserito l’esame di Diritto romano
(biennale) seguiranno il programma di cui al punto 3, cumulando cioè quanto ivi
stabilito per Diritto romano (i) e (II).
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Testi di riferimento:
A seconda dei casi:
- R. ASTOLFI, Il matrimonio nel diritto romano preclassico, Padova, CEDAM, 2002,
II ed., escluse le parti scritte in carattere piccolo.
- R. ASTOLFI, Il fidanzamento nel diritto romano, Padova, CEDAM, III ed., 1994,
escluse le parti scritte in carattere piccolo.
- Appunti dalle lezioni.
Metodi didattici:
L’insegnamento orale della materia avviene mediante l’esposizione fatta dal docente,
integrata dal commento delle fonti giuridiche.
Struttura della verifica di profitto:
La prova di accertamento avviene oralmente, integrata, se del caso, dal commento,
anch’esso orale, delle fonti giuridiche.
Altre informazioni:
=
DIRITTO SINDACALE
05 crediti – IUS/07
(prof.ssa Adriana Topo)
il corso si divide in due moduli con verifica di profitto unica
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale
modulo 1
Diritto sindacale: profili generali
Obiettivi formativi:
Fornire strumenti teorici per analizzare e risolvere problemi relativi alla gestione dei
rapporti sindacali.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Diritto del lavoro.
Contenuto del corso:
La libertà sindacale e l’organizzazione sindacale. L’attività sindacale. Il contratto
collettivo. L’autotutela. Il diritto sindacale nel lavoro pubblico.
Testi di riferimento:
G. GIUGNI, Diritto sindacale, Bari, 2001.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Metodi didattici:
Nel corso della lezione si affronteranno questioni teoriche e casi concreti.
Altre informazioni:
=
modulo 2
Diritto sindacale: approfondimenti tematici
Obiettivi formativi:
Approfondire problemi e questioni relative alla gestione dei rapporti sindacali.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Diritto del lavoro.
Contenuto del corso:
Casi presentati a lezione.
Testi di riferimento:
Testi e materiali indicati durante le lezioni.
Metodi didattici:
Nel corso della lezione si affronteranno questioni teoriche e casi concreti alla
soluzione dei quali partecipano attivamente gli studenti.
Altre informazioni:
=
DIRITTO TRIBUTARIO
IUS/12
(prof. Roberto Schiavolin)
il corso si divide in due moduli con verifica di profitto unica
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
modulo 1
Diritto tributario: profili generali
Obiettivi formativi:
Scopo del corso è di fornire le nozioni di base necessarie per individuare e
interpretare correttamente le disposizioni normative tributarie e per acquisire la
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
conoscenza degli schemi di applicazione dei tributi, nonché delle regole principali
della disciplina delle imposte di maggiore importanza.
Prerequisiti:
È propedeutico l'esame di Diritto commerciale.
È comunque necessario alla comprensione della materia il possesso delle nozioni
fondamentali di diritto pubblico.
Contenuto dell’attività formativa:
Il corso ha ad oggetto, da un lato, le regole fondamentali relative alla
produzione ed applicazione delle norme tributarie (parte generale); dall’altro,
le regole fondamentali relative alla tassazione del reddito ed all’imposta sul
valore aggiunto (parte speciale).
Più specificamente, saranno trattati tra gli argomenti di Parte generale:
il tributo, le norme tributarie, i princìpi costituzionali. La fattispecie della
norma tributaria: il presupposto, l’imponibile, i soggetti attivi e passivi.
L’applicazione delle norme tributarie, in particolare: la dichiarazione e
l’accertamento tributario.
Saranno trattati tra gli argomenti di Parte speciale:
il sistema tributario; linee generali dell’imposizione sui redditi; i redditi fondiari, di
capitale e di lavoro dipendente; cenni al reddito d'impresa e all’iva
Testi di riferimento:
Per la parte generale:
G. FALSITTA, Manuale di diritto tributario, Parte generale, Padova, CEDAM, ult. ed.
Per la parte speciale:
G. FALSITTA, Manuale di diritto tributario. Parte speciale. Il sistema delle imposte in
Italia, Padova, CEDAM, ult. ed., nelle parti relative al programma indicato.
ovvero in alternativa
R. LUPI, Diritto tributario. Parte generale, Milano, Giuffrè, ult. ed.
R. LUPI, Diritto tributario. Parte speciale. I sistemi dei singoli tributi, Milano,
Giuffrè, ult. ed.
oppure
P. RUSSO, Manuale di Diritto tributario, Parte generale Milano, Giuffrè, ult. ed.
P. RUSSO, Manuale di Diritto tributario, Parte speciale, Milano, Giuffrè, ult. ed.
oppure
F. TESAURO, Istituzioni di diritto tributario. Parte generale, Torino, UTET, ult. ed.
F. TESAURO, Istituzioni di diritto tributario. Parte speciale, Torino, UTET, ult. ed.
Metodi didattici:
Lezioni, seminari.
Altre informazioni:
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
È indispensabile l'impiego nello studio di una raccolta aggiornata di leggi tributarie.
A lezione saranno fornite indicazioni al riguardo.
Ai fini del superamento dell’esame è comunque necessaria la conoscenza degli
argomenti indicati nel programma; in via indicativa si segnalano di seguito le parti dei
manuali di G. FALSITTA dove tali argomenti sono trattati, distinguendo i capitoli e
paragrafi dei quali, dati i contenuti, appare sufficiente una attenta lettura per assimilare le nozioni ivi contenute, da quelli che richiedono uno studio approfondito:
Parte generale (ed. 1999):
Cap. I (lettura); Cap. II §§ 2,3 e 4; Cap. III sez. I §§ da 2 a 11 nonché 14 e 15, sez. II
§§ da 1 a 3 nonché 7; Cap. IV §§ da 1 a 3; Cap. V, §§ 1 e 2; Cap. VI; Cap. VII, §§ da
5 a 8; Cap. IX, §§ 1, 2, 5, 8, 9, 10 e 12; Cap. X, §§ da 1 a 5, 8 e 9; Cap. XI, §§ da 1 a
4, da 6 a 11; Cap. XII, §§ 1 e da 4 a 8; Cap. XIV (lettura); Cap. XV (lettura); Cap.
XVI sez. I §§ 2 e 6, sez. II §§ da 1 a 6;
Parte speciale (ed. 2000):
Cap. I §§ da 1 a 4 e da 8 a 16; Cap. II, sezz. da I a V e sez. VII §§ da 1 a 4; Cap. V §§
1 e 2.
Per gli altri manuali appare più facile la distinzione tra le parti inerenti al programma
e le altre; quelli di R. LUPI contengono indicazioni sui paragrafi di mero
completamento che valgono anche ai fini di questo esame
modulo 2
Diritto tributario: approfondimenti tematici
Obiettivi formativi:
Scopo del corso è di fornire una più approfondita conoscenza di una serie di temi di
fondamentale importanza nella ricostruzione teorica e nell’applicazione pratica della
materia, in continuità con gli argomenti svolti nel corso di Diritto tributario: profili
generali.
Prerequisiti:
È propedeutico l'esame di Diritto commerciale.
È comunque necessario alla comprensione della materia il possesso delle nozioni
fondamentali di diritto pubblico.
Contenuto dell’attività formativa:
Parte generale:
L’elusione fiscale; approfondimenti sul procedimento di accertamento e le
garanzie del contribuente; la riscossione; il rimborso; le sanzioni tributarie; il
processo tributario.
Parte speciale:
Il reddito d’impresa; il reddito di lavoro autonomo; l’imposta sul reddito delle
persone giuridiche; l’iva; cenni all’imposta di registro e ai tributi locali.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Testi di riferimento:
Per la parte generale:
G. FALSITTA, Manuale di diritto tributario, Parte generale, Padova, CEDAM, ult. ed.
Per la parte speciale:
G. FALSITTA, Manuale di diritto tributario. Parte speciale. Il sistema delle imposte in
Italia, Padova, CEDAM, ult. ed., nelle parti relative al programma indicato.
ovvero in alternativa
R. LUPI, Diritto tributario. Parte generale, Milano, Giuffrè, ult. ed.
R. LUPI, Diritto tributario. Parte speciale. I sistemi dei singoli tributi, Milano,
Giuffrè, ult. ed.
oppure
P. RUSSO, Manuale di Diritto tributario, Parte generale Milano, Giuffrè, ult. ed.
P. RUSSO, Manuale di Diritto tributario, Parte speciale, Milano, Giuffrè, ult. ed.
oppure
F. TESAURO, Istituzioni di diritto tributario. Parte generale, Torino, UTET, ult. ed.
F. TESAURO, Istituzioni di diritto tributario. Parte speciale, Torino, UTET, ult. ed.
Metodi didattici:
Lezioni, seminari.
Altre informazioni:
È indispensabile l'impiego nello studio di una raccolta aggiornata di leggi tributarie.
A lezione saranno fornite indicazioni al riguardo.
Ai fini del superamento dell’esame è comunque necessaria la conoscenza degli
argomenti indicati nel programma; in via indicativa si segnalano di seguito le parti dei
manuali di G. FALSITTA dove tali argomenti sono trattati, distinguendo i capitoli e
paragrafi dei quali, dati i contenuti, appare sufficiente una attenta lettura per assimilare le nozioni ivi contenute, da quelli che richiedono uno studio approfondito:
Parte generale (ed. 1999):
Cap. VII §§ da 2 a 5; Cap. XVI sez. III §§ da 1 a 15, sez. IV §§ 1, 2 e 5; Cap. XVII
sez. I § 5, sez. II §§ da 1 a 6; Cap. XVIII §§ da 1 a 4; Cap. XIX; Cap. XX sez. I; Cap.
XXI sez. I §§ 1, 3 e da 5 a 12.
Parte speciale (ed. 2000):
Cap. II sez. VI, sez. VII §§ da 1 a 6, da 9 a 15, da 17 a 20, da 23 a 26, 30 e 33, sez.
VIII; Cap. III §§ da 1 a 6, 8 e 10; Cap. V §§ da 3 a 15; Cap. VI §§ da 1 a 6, 10 e 11
(lettura); Cap. XI §§ 2 e 6 (lettura).
Per gli altri manuali appare più facile la distinzione tra le parti inerenti al programma
e le altre; quelli di R. LUPI contengono indicazioni sui paragrafi di mero
completamento che valgono anche ai fini di questo esame
MEDICINA LEGALE E DELLE ASSICURAZIONI
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
MED/43
(prof. Paolo Benciolini)
Obiettivi formativi:
Scopo del corso è quello di fornire gli strumenti concettuali e metodologici per
affrontare i temi della collaborazione tra giuristi e medici sotto la duplice prospettiva
medico-giuridica e medico-forense.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Diritto penale (I).
Un’adeguata preparazione giuridica con particolare riferimento al diritto penale, al
diritto civile e al diritto del lavoro.
Contenuto dell’attività formativa:
1) Introduzione alla conoscenza della Medicina legale, con particolare attenzione al
significato e alla metodologia dell’intervento medico-biologico in campo giuridico.
2) Illustrazione ed approfondimento di alcuni dei temi contenuti nel programma di
esame. Verranno preferiti gli argomenti caratterizzati da particolare interesse e/o
attualità, anche in relazione alle più recenti modifiche legislative.
3) Trattazione di temi attinenti la questione della responsabilità professionale in
campo sanitario.
Testi di riferimento:
La preparazione dell’esame può essere effettuata utilizzando qualunque testo di
Medicina legale e delle assicurazioni, con l’avvertenza che si tratti di edizione
aggiornata.
La partecipazione alle iniziative didattiche consente di integrare i contenuti dei testi,
abitualmente predisposti per gli studenti di Medicina.
Metodi didattici:
Lezioni (con illustrazione di casistica), interventi di magistrati e giuristi, esercitazioni
e dimostrazioni con sussidi iconografici e filmati, partecipazione ad udienze
dibattimentali.
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale, con possibilità per lo studente di presentare una tesina (su tema
previamente concordato). Il programma, annualmente aggiornato, viene presentato
nel corso dell’attività didattica, ed è disponibile a partire da maggio 2003.
Altre informazioni:
Nel corso dell’attività didattica possono essere forniti materiali integrativi messi a
disposizione su Info•Stu-dent.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
METODOLOGIA DELLA SCIENZA GIURIDICA
IUS/20
(prof. Francesco Cavalla)
Obiettivi formativi:
Il corso si prefigge:
a) di esporre i principi teorici che giustificano l’importanza degli studi metodologici
nella cultura giuridica contemporanea;
b) di esporre elementi di tecnica dell’argomentazione giudiziale corredati di numerosi
esempi pratici.
Prerequisiti:
Sono propedeutici gli esami di Filosofia del diritto, Istituzioni di diritto privato,
Isti tuzioni di diritto pubblico.
Contenuto dell’attività formativa:
a) ordine e metodo nella storia della filosofia moderna;.
b) elementi di teoria e tecnica dell’argomentazione giudiziale.
Testi di riferimento:
1) F. CAVALLA, La verità dimenticata, Padova, CEDAM, 1996, pp. 1-118.
2) Appunti dalle lezioni e dalle esercitazioni; questi possono essere sostituiti dal
seguente testo: Diritto penale, controllo di razionalità e garanzie del cittadino, Padova, CEDAM, 1998, pp. 21-124.
Metodi didattici:
Lezioni, esercitazioni, discussioni con esperti dell’attività forense.
Struttura della verifica di profitto:
La prova orale ede eventuale discussione di una tesina redatta nei modi che verranno
esposti durante il corso.
Altre informazioni:
=
PROCEDURA PENALE
IUS/16
(prof. Roberto E. Kostoris)
il corso si divide in due moduli con verifica di profitto unica
Struttura della verifica di profitto:
Prova scritta.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Eventuali variazioni verranno tempestivamente comunicate tramite Info-Student.
modulo 1
Procedura penale: profili generali
Obiettivi formativi:
Offrire una conoscenza dei princìpi generali in materia di processo penale, in modo
che gli studenti possiedano una visione d’insieme del funzionamento della giustizia
penale, non disgiunta da un approccio di tipo critico.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Diritto penale (I).
Contenuto dell’attività didattica:
I princìpi generali – gli istituti fondamentali del processo – sintesi dello svolgimento
del processo nelle sue varie articolazioni.
Testi di riferimento:
Per gli studenti non frequentanti:
PISANI – MOLARI – PERCHINUNNO – CORSO, Manuale di procedura penale, Bologna,
Monduzzi, ult. ed.
Metodi didattici:
Lezioni frontali – eventuali seminari.
Altre informazioni:
Si raccomanda uno studio interrelato tra codice e testo.
Si consiglia la frequenza delle lezioni.
modulo 2
Procedura penale: approfondimenti tematici
Obiettivi formativi:
Offrire una conoscenza approfondita, anche se a livello istituzionale, dei princìpi che
reggono il processo penale e delle sue modalità di svolgimento e sviluppare negli
studenti capacità critica e corretto approccio metodologico nella comprensione e nello
studio della materia.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Diritto penale (I).
Contenuto del corso:
Princìpi costituzionali e internazionali sul processo penale – le vicende del codice del
1988. – soggetti – atti – prove – misure cautelari – lo svolgimento del processo nelle
sue varie articolazioni, dalla notizia di rato al giudicato – il processo minorile, il
processo di fronte al giudice di pace.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Testi di riferimento:
Appunti delle lezioni.
Per i testi in commercio:
PISANI – MOLARI – PERCHINUNNO – CORSO, Manuale di procedura penale, Bologna,
Monduzzi, ult. ed.
o altro manuale aggiornato.
Per l’integrazione del primo si suggerisce:
CONSO – GREVI Compendio di procedura penale, Padova, CEDAM, 2001, appendice
di aggiornamento.
Inoltre per approfondimenti specifici:
R.E. KOSTORIS, Note sul processo penale, di prossima uscita.
Essenziale comunque la consultazione di un codice aggiornato; si consiglia:
Codice di procedura penale, (a cura di Conso - Grevis), Torino, Giuffrè, nuova ed.
2001.
oppure
Codice di procedura penale, (a cura R. Ubertis), Cortina, 2001, di prossima uscita.
Metodi didattici:
Lezioni frontali. Se possibile verranno organizzati seminari.
Altre informazioni:
Si raccomanda uno studio critico della materia, con l’ausilio integrato del codice e del
manuale.
***
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
15. A.A. 2002/03 – SEDE DI TREVISO
15.1. Docenti
L’elenco completo dei recapiti telefonici e degli indirizzi di posta elettronica è
reperibile nel sito dell’Ateneo: www.unipd.it
(al prefisso 0422/51… si aggiunga il numero telefonico interessato)
n.
docente
insegnamento
tel.
professori
1
Tremolada Marco
Diritto del lavoro
professori affidatari
1
2
3
4
5
6
7
Amadio Giuseppe
Barel Bruno
Cacciavillani Chiara
Giardini Federica
Menti Paolo
Riondato Silvio
Tremolada Marco
Diritto civile
Diritto priv. delle Comunità eur.
Diritto amministrativo (I)
Diritto privato comparato
Diritto commerciale
Diritto penale (I)
Diritto della previdenza sociale
professori a contratto
1
De Poli Matteo
Diritto bancario
professori a contratto per insegnamenti extracurriculari
1
Haberl Sonja
Tedesco giuridico
***
Attenzione. Gli orari di ricevimento dei docenti sono consultabili tramite
Info•Student (direttamente dai box o via Intenet) e sono esposti nelle bacheche dei
rispettivi Dipartimenti di afferenza.
15.2. Orario delle lezioni
PER
CONSULTARE
L’ORARIO
DELLE
LEZIONI
AGGIORNATO COLLEGARSI AL SITO DELLA FACOLTÀ
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
www.giuri.unipd.it, quindi selezionare la
voce
“Informazioni
per
studenti”
e
successivamente il link “Lauree e diplomi
del vecchio ordinamento”
15.3. Programmi degli insegnamenti attivati
DIRITTO AMMINISTRATIVO (I)
IUS/10
(prof.ssa Chiara Cacciavillani)
Obiettivi formativi:
Il corso ha lo scopo di fornire le conoscenze concettuali e di metodo necessarie alla
comprensione dei meccanismi con cui la Pubblica Amministrazione è organizzata e
funziona, con particolare riguardo alle attività amministrative non rispettose della
legalità.
Prerequisiti:
Sono propedeutici gli esami di Istituzioni di diritto privato e di Diritto costituzionale.
È data per scontata la conoscenza del sistema delle fonti.
Contenuto dell’attività formativa:
1) La normazione secondaria;
2) Soggetti e situazioni giuridiche soggettive;
3) La Pubblica Amministrazione come organizzazione;
4) I beni e i mezzi dell’azione amministrativa;
5) L’attività amministrativa e la responsabilità della Pubblica Amministrazione.
Testi di riferimento:
MAZZAROLLI – PERICU – ROMANO – ROVERSI MONACO – SCOCA (a cura di), Diritto
amministrativo, Bologna, Monduzzi Editore, 2001, pp. 183-354; 409-429; 451-630;
945-974; 1113-1209; 1213-1768.
oppure
CASETTA, Manuale di diritto amministrativo, Milano, Monduzzi Editore, 2001, con
esclusione dei capp. IX, X e XI.
Metodi didattici:
Le lezioni sono volte all’esposizione delle principali tematiche del corso, allo scopo
di stimolare il ragionamento e la riflessione critica sugli argomenti trattati.
Struttura della verifica di profitto:
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Prova orale.
Altre informazioni:
Altre informazioni possono essere richieste al docente negli orari di ricevimento.
DIRITTO BANCARIO
IUS/05
(prof. Matteo De Poli) $
il corso si divide in due moduli con verifica di profitto unica
modulo 1
Diritto della previdenza sociale: profili generali
modulo 2
Diritto della previdenza sociale: approfondimenti tematici
(n.d.r. al momento della stampa i dati non sono disponibili)
DIRITTO CIVILE
IUS/01
(prof. Giuseppe Amadio)
Obiettivi formativi:
Il corso mira a fornire le categorie concettuali e i criteri di metodo necessari ad uno
studio critico del sistema del diritto civile, in vista della sua applicazione concreta alle
dinamiche della vita socio-economica.
Prerequisiti:
Sono propedeutici gli esami di Istituzioni di diritto privato e di Istituzioni di diritto
romano.
È indispensabile una completa ed aggiornata conoscenza, a livello istituzionale, e
limitatamente alla parte civilistica, della materia del diritto privato.
Contenuto dell’attività formativa:
Il programma del corso si articolerà in una parte generale, dedicata
all’approfondimento dei principi generali del sistema civilistico, affrontati sotto forma
di prospettazione e soluzione di casi concreti, e in una parte speciale, dedicata al
contratto di compravendita.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Testi di riferimento:
Parte generale:
Può essere sufficiente un qualsiasi manuale universitario di istituzioni di
diritto privato esteso (non quindi nella versione di manuale breve per l’esame
istituzionale del triennio del nuovo ordinamento), purché in edizione
aggiornata.
Parte speciale:
A. LUMINOSO, La compravendita, Torino, Giappichelli, ult. ed.
Metodi didattici:
Lezioni interattive con gli studenti ed esercitazioni relative alla soluzione di casi
pratici preventivamente assegnati.
Struttura della verifica di profitto:
L’esame si articola in una prova scritta e in una prova orale.
Il superamento della prova scritta è condizione di ammissione alla successiva prova
orale
La prova scritta consiste nella soluzione argomentata di un caso pratico.
La prova orale consiste in un colloquio su tematiche attinenti sia alla parte generale,
sia alla parte speciale del corso.
Altre informazioni:
Ulteriori informazioni saranno fornite (e rese disponibili anche in via telematica)
all’inizio del corso
DIRITTO COMMERCIALE
IUS/04
(prof. Paolo Menti)
Obiettivi formativi:
Scopo del corso è di fornire una conoscenza specifica del diritto commerciale nei suoi
principali settori: impresa, società, titoli di credito e, seppure in misura minore,
mercati finanziari.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Istituzioni di diritto privato.
Conoscenza del diritto civile, con speciale riguardo a soggetti, obbligazioni, atto
illecito, negozio giuridico, contratto in generale, singoli contratti, diritti reali e possesso, tutela dei diritti.
Contenuto dell’attività formativa:
1) Diritto dell'impresa;
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
2) Diritto delle società, con riferimento anche ai mercati finanziari e alle società
quotate;
3) Diritto dei titoli di credito.
Testi di riferimento:
Per i contenuti dell’attività formativa sub 1) e 2):
FERRARA - CORSI, Gli imprenditori e le società, Milano, Giuffrè, ult. ed.
oppure, a scelta:
CAMPOBASSO, Diritto commerciale, voll. I e II, Torino, UTET, ult. ed. ***
Per i contenuti sub 3):
PARTESOTTI, Lezioni sui titoli di credito, Bologna, Monduzzi Editore, ult. ed.
Metodi didattici:
Lezioni frontali teoriche, accompagnate dall'esplicazione di casi pratici sugli
argomenti trattati.
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
Altre informazioni:
*** L'edizione aggiornata alla riforma societaria del II volume del Diritto
Commerciale del prof. Campobasso è annunciata per la fine di maggio. Di
conseguenza confermo che l'esame sarà ancora condotto sul diritto vigente, non
riformato, per tutta la sessione estiva. Viceversa a partire dalla sessione autunnale sarà
richiesta la conoscienza della riforma.
DIRITTO DEL LAVORO
IUS/07
(prof. Marco Tremolada)
Obiettivi formativi:
Il corso è diretto a fornire un quadro sistematico della disciplina del lavoro e dei
rapporti sindacali e a favorire l’acquisizione del metodo per impostare e risolvere i
problemi applicativi che si pongono all’operatore giuridico in questo settore
dell’ordinamento.
Prerequisiti:
Sono propedeutici gli esami di Istituzioni di diritto privato e di diritto costituzionale.
Contenuto dell’attività formativa:
I caratteri del lavoro subordinato. Il rapporto di lavoro: struttura, costituzione,
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
svolgimento, estinzione. I rapporti di lavoro speciali. Il rapporto di lavoro alle
dipendenze delle pubbliche amministrazioni. La tutela dei diritti dei lavoratori. I
caratteri del diritto sindacale. La libertà e l’attività sindacali. La contrattazione
collettiva. L’autotutela collettiva.
Testi di riferimento:
1) G. SUPPIEJ – M. DE CRISTOFARO – C. CESTER, Diritto del lavoro (Il rapporto
individuale), Padova, CEDAM, 2002, II ed. (di imminente pubblicazione).
In attesa della pubblicazione dell'edizione 2002 del manuale il testo può essere
sostituito con il seguente: A. VALLEBONA, Il rapporto di lavoro, II, Torino,
Giappichelli, ult. ed.
2) A. VALLEBONA, Istituzioni di Diritto del lavoro. Il diritto sindacale, Torino,
Giappichelli, 2000, da p.65 alla fine.
In alternativa:
l'esame può essere preparato interamente sul seguente testo:
A. VALLEBONA, Breviario di diritto del lavoro, Torino, Giappichelli, 2001.
Potrà essere concordato col docente di preparare l’esame su testi diversi da quelli
indicati.
La conoscenza diretta del testo delle leggi più importanti in materia di lavoro è
indispensabile ai fini della preparazione. Si consiglia l’uso del Codice del lavoro, Editio minor, Ed. giuridiche Simone, 2002.
Metodi didattici:
Il corso prevede, oltre alle lezioni, lo svolgimento di seminari dedicati alla
discussione di casi.
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
Altre informazioni:
Nel caso si utilizzi l'edizione non aggiornata (1998) del manuale di Suppiej - De
Cristofaro - Cester è necessaria la conoscenza anche delle seguenti norme, emanate
successivamente alla pubblicazione del libro:
1) d.lgs. 30/03/2001 n.165, modificato da l. 145/2002;
2) d.lgs. 06/09/2001 n. 368;
3) d.lgs. 25/02/2000 n.61, modificato da d.lgs. 26/02/2001 n.100;
4) d.lgs. 26/03/2001 n.151;
5) l. 08/03/2000 n.53;
6) d.lgs. 21/04/2000 n.181;
7) l. 12/03/1999 n.68;
8) d.lgs. 02/02/2001 n.18, modifica l'art.2112 c.c.;
9) l. 345/1999 sulla capacità di lavoro
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Le leggi citate sopra (o parti di esse) necessarie allo studio si tyrovano nel Codice del
Lavoro - editio minor, Ed. Simone 2003.
DIRITTO DELLA PREVIDENZA SOCIALE
IUS/07
(prof. Marco Tremolada)
il corso si divide in due moduli con verifica di profitto unica
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
modulo 1
Diritto della previdenza sociale: profili generali
Obiettivi formativi:
Il corso è diretto a favorire la conoscenza dei principali istituti giuridici deputati alla
realizzazione della tutela previdenziale e l’acquisizione del metodo per impostare e
risolvere i problemi applicativi posti dalla relativa disciplina.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Diritto del lavoro.
Contenuto dell’attività formativa:
Evoluzione storica e princìpi generali della previdenza sociale. Principi costituzionali
e sicurezza sociale. Il rapporto contributivo. Il rapporto giuridico previdenziale. La
tutela per gli infortuni e le malattie professionali. La tutela per l’invalidità, la
vecchiaia e i superstiti. La tutela per la disoccupazione involontaria. La tutela per il
carico familiare. La tutela della salute. La tutela dei diritti dei soggetti protetti.
Testi di riferimento:
M. PERSIANI, Diritto della previdenza sociale, Padova, CEDAM, 2002.
La conoscenza diretta dei più importanti testi legislativi che regolano la materia è
indispensabile ai fini della preparazione.
Metodi didattici:
Il corso si svilupperà attraverso lezioni e discussioni di casi.
Altre informazioni:
=
modulo 2
Diritto della previdenza sociale: approfondimenti tematici
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Obiettivi formativi:
Il corso è diretto ad approfondire la conoscenza delle problematiche in tema di
contribuzione previdenziale.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Diritto del lavoro.
Contenuto dell’attività del corso:
Natura giuridica dei contributi previdenziali. Soggetti, caratteri e vicende del rapporto
avente ad oggetto l’obbligazione contributiva. La retribuzione assoggettabile a
contribuzione previdenziale. Le responsabilità per omessa o irregolare contribuzione
previdenziale. La fiscalizzazione degli oneri sociali e la contribuzione figurativa.
Testi di riferimento:
Indicazioni bibliografiche aggiornate verranno fornite all’inizio del corso e rese
pubbliche tramite Info•Student.
Per la preparazione dell'esame, oltre alla parte dedicata alla contribuzione
previdenziale del testo di
M. PERSIANI, Diritto della previdenza sociale, Padova, CEDAM, 2002.
si indicano i seguenti scritti:
C. CESTER, La nuova nozione di imponibile previdenziale, in "Il lavoro nella
giurisprudenza", 1998 n. 8, p.641 ss.
M. TREMOLADA, Componimento transattivo di controversia di lavoro e contribuzione
previdenziale, in "Rivista della previdenza pubblica e privata", 2001, n. 5, p.7 ss.
I testi saranno disponibili presso il front-office di Palazzo S. Leonardo a Treviso.
Metodi didattici:
Il corso si svilupperà attraverso lezioni e discussioni di casi.
Altre informazioni:
=
DIRITTO PENALE (I)
IUS/17
(prof. Silvio Riondato)
Obiettivi formativi:
Conoscenza della “parte generale” del diritto penale (Costituzione; art. 1-240 c.p) e
delle tecniche di incriminazione relative alle principali figure di reato della "parte
speciale".
Prerequisiti:
Sono propedeutici gli esami di Istituzioni di diritto privato e di Diritto costituzionale.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Contenuto dell’attività formativa:
Il diritto penale ed i princìpi che lo regolano. Il problema della scienza penalistica. La
legge penale: fonti, interpretazione, efficacia. Il reato. Le forme di manifestazione del
reato. La pena. Le sanzioni civili. Le misure di sicurezza. Tecniche di incriminazione
nelle principali figure di reato della parte speciale. Princìpi del diritto punitivo
amministrativo.
Testi di riferimento:
F. MANTOVANI, Diritto penale. Parte generale, Padova, CEDAM, 2001.
oppure
FIANDACA - MUSCO, Diritto penale. Parte generale, Bologna, Zanichelli, 2001.
È inoltre indispensabile, per una esposizione propedeutica e, insieme, per una sintesi:
R. RIZ, Lineamenti di diritto penale, Padova, CEDAM, 2002. IV. ed.
Metodi didattici:
Lezioni in aula. Seminari di approfondimento e discussione di casi
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
La prova d'esame consiste in un confronto dialettico su tre temi proposti dalla
Commissione d'esame.
Altre informazioni:
=
DIRITTO PRIVATO COMPARATO
IUS/02
(prof.ssa Federica Giardini)
il corso si divide in due moduli con verifica di profitto unica
Struttura della verifica di profitto:
Prova scritta
modulo 1
Diritto privato comparato: profili generali
Obiettivi formativi:
Intuizione delle possibilità offerte dal metodo comparatistico nello studio del diritto
privato.
Prerequisiti:
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
È propedeutico l’esame di Istituzioni di diritto privato.
Contenuto dell’attività formativa:
Macrocomparazione: i sistemi giuridici.
Testi di riferimento:
R. DAVID, I grandi sistemi giuridici contemporanei, Padova, CEDAM, ult.ed., pp. 1775; 87-129; 269-421; 451-506.
Metodi didattici:
Lezioni orali con accertamenti di profitto riservati ai frequentanti.
Altre informazioni:
Il docente è a disposizione degli studenti anche tramite e-mail all’indirizzo:
[email protected]
modulo 2
Diritto privato comparato: approfondimenti tematici
Obiettivi formativi:
Intuizione delle possibilità offerte dal metodo comparatistico nello studio del diritto
privato.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Istituzioni di diritto privato.
Contenuto dell’attività formativa:
Microcomparazione: la responsabilità civile.
Testi di riferimento:
V. PIETROBON, Illecito e fatto illecito inibitoria e risarcimento, CEDAM, 1998, pp. 1114.
Metodi didattici:
Lezioni orali con accertamenti di profitto riservati ai frequentanti.
Altre informazioni:
Il docente è a disposizione degli studenti anche tramite e-mail all’indirizzo:
[email protected]
DIRITTO PRIVATO DELLE COMUNITÀ EUROPEE
IUS/02
(prof. Bruno Barel)
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
il corso si divide in due moduli con verifica di profitto unica
Struttura della verifica di profitto:
Prova scritta.
Tesina scritta facoltativa di approfondimento di temi particolari equipollente a parte
della prova scritta.
modulo 1
Diritto privato delle Comunità europee: profili generali
Obiettivi formativi:
Nel contesto della cooperazione internazionale, l’integrazione europea si caratterizza
per la sua originalità e la sua incisività, tanto da configurare ormai un ordinamento
giuridico interdipendente con quelli degli Stati membri.
Il Corso è finalizzato a farne conoscere i caratteri essenziali e le prospettive di
ulteriore evoluzione con la prossima adesione di altri Stati dell’Europa orientale.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Istituzioni di diritto pubblico
Contenuto dell’attività didattica:
1 Storia e quadro istituzionale: I Origine ed evoluzione delle Comunità Europee: i
Trattati istitutivi, l’Atto Unico, il Trattato di Maastricht, il Trattato di Amsterdam, il
Trattato di Nizza. II L’assetto istituzionale: composizione, funzionamento e poteri
delle Istituzioni comunitarie. III Le competenze e il principio di sussidiarietà. IV Gli
atti giuridici delle Istituzioni comunitarie. V La tutela giurisdizionale
nell’ordinamento comunitario e lo spazio giuridico europeo. VI Rapporti tra
ordinamento comunitario e ordinamento italiano. VII Le relazioni esterne della
Comunità Europea.
2 L’Unione Europea: I Natura giuridica. II Il Consiglio Europeo. III La Politica
estera e di sicurezza comune. IV Lo Spazio libertà, sicurezza e giustizia. V La
cittadinanza dell’Unione Europea .
3 Cenni di diritto privato della Comunità Europea: Le quattro libertà e i principi
della concorrenza.
4 Prospettive: I L’allargamento dell’Unione Europea. II La carta dei Diritti
Fondamentali. III La Convenzione.
Testi di riferimento:
T. BALLARINO, Manuale di Diritto dell’Unione Europea, Padova, CEDAM, VI ed.,
2001, pp. 3-307; 653-690.
Altri testi consigliati:
B. BEUTLER e altri, L’Unione Europea (istituzioni, ordinamento e politiche), Bologna,
Il Mulino, II ed., 2000-2001.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
F. POCAR, Diritto dell’Unione delle Comunità Europee, Milano, Giuffrè, VI ed.,
2000.
G. STROZZI, Diritto Istituzionale dell’Unione Europea, Torino, Giappichelli Editore,
2001
Letture integrative consigliate:
Documenti indicati durante il Corso, da ricercare su internet
Metodi didattici:
Lezioni frontali, discussioni su temi specifici, ricerca materiali su fonti tratte da massmedia e internet, interventi di docenti esterni
Altre informazioni:
=
modulo 2
Diritto privato delle Comunità europee: approfondimenti tematici
Obiettivi formativi:
Fornire agli studenti una visione d’insieme delle principali aree di intervento del
Diritto Comunitario nella disciplina dei mercati e dei rapporti di affari, con particolare riguardo al Mercato Unico e alle regole poste a tutela della libera concorrenza,
anche in rapporto al diritto antitrust italiano.
Verrà privilegiato un approccio alla materia attraverso l’analisi della giurisprudenza.
Saranno inoltre esaminati alcuni fondi strutturali comunitari e l’opportunità che essi
offrono agli operatori economici nel quadro del documento unico di programmazione
regionale (DOCUP).
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Istituzioni di diritto privato
L’esame presuppone inoltre le nozioni fondamentali del corso di Istituzioni di diritto
pubblico
Contenuto dell’attività didattica:
Il diritto commerciale comunitario e la sua applicazione nel diritto interno.
Le “quattro libertà” previste dal Trattato della Comunità Europea.
La tutela della concorrenza.
La società europea.
Cenni relativi alle altre politiche della Comunità Europea.
Le relazioni esterne della Comunità Europea e i rapporti con l’OMC.
Testi di riferimento:
T. BALLARINO, Manuale di Diritto dell’Unione Europea, Padova, CEDAM, VI ed.,
2001, pp. 311-650.
Altri testi consigliati:
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
M. CASSOTTANA – A. NUZZO, Lezioni di Diritto Commerciale Comunitario”, Torino,
Giappichelli Editore, 2002.
L. DANIELE, Il Diritto materiale della Comunità Europea, Milano, Giuffrè Editore, III
ed., 2000.
Letture integrative consigliate:
Documenti indicati durante il corso da ricercare su internet.
Metodi didattici:
Lezioni frontali, discussioni su temi specifici, ricerca materiali su fonti tratte da massmedia e internet, interventi di docenti esterni
Altre informazioni:
=
***
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
capitolo 2
IL CORSO DI DIPLOMA UNIVERSITARIO
DI OPERATORE GIURIDICO D’IMPRESA
nell’a.a. 2002/03 è attivato solo il 3° anno del corso
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
16. NOTE INTRODUTTIVE
16.1. Presentazione
L’istituzione del corso di Diploma Universitario di Operatore Giuridico
d’Impresa, con sede a Rovigo, da parte dell’Università di Padova, recepisce l’esigenza
di creare delle figure competenti in materie giuridiche, operanti nell’ambito
economico. L’orizzonte è quello dell’impresa privata; in particolare, della piccola
impresa che, nel Veneto, ha saputo imporsi internazionalmente malgrado la sua
dimensione. Ma è ovviamente tenuta presente anche la grande impresa, con tutti i
risvolti giuridici connessi alla sua estensione.
Se l’impresa produce beni e servizi avvalendosi di strumenti forniti dalla tecnica e
di criteri miranti all’efficienza, è altresì fondamentale la conoscenza dell’ambito
giuridico in cui essa opera. Non esistono leggi economiche senza il supporto legale
delle istituzioni. Anzi, data la quasi impossibilità per l’Economia di delineare leggi
statiche per le sue variabili dinamiche, è dalla normativa giuridica che essa riceve
convalida o smentita. Se ad esempio si produce inquinando, quella attività economica
va legalizzata in base al codice e non al profitto. O se gli scambi devono essere “aperti
a tutti e per tutti eguali”, è la normativa antimonopoli che ripristina la parità
competitiva, e non la convenienza economica o finanziaria.
Alla luce di questa interazione tra operatività economica e prescrizione giuridica,
il Diploma intende formare dei professionisti capaci di orientare le imprese a pratiche
giuridicamente corrette. A tal fine fornisce, nel primo anno, le conoscenze
fondamentali del Diritto privato e pubblico, dell’Economia politica e aziendale, con il
supporto culturale della Storia del diritto commerciale.
Le Istituzioni di diritto privato riguardano le norme che regolano i rapporti tra
privati. Esse fanno da fondamento allo studio, da affrontare nel secondo anno, delle
regole che indirizzano gli scambi commerciali e internazionali, delle statuizioni che
governano le relazioni del mondo del lavoro e della previdenza sociale, del corretto
comportamento rispetto al fisco e al codice penale.
Le Istituzioni di diritto pubblico provvedono a insegnare le norme che presiedono
all’inserimento dell’individuo nel contesto statale. Esse costituiscono la base per
affrontare, nel secondo anno, la problematica dell’ambiente urbano ed extraurbano e
consentono di studiare, da un punto di vista pubblicistico, le già ricordate materie del
Diritto del lavoro e della previdenza sociale, tributario e penale.
Gli studi di Economia si avvalgono, nel primo anno, dell’analisi delle variabili
micro- e macro-economiche e del calcolo ragionieristico di base. Nel secondo anno
trovano approfondimento nell’Analisi e contabilità dei costi, e ampliamento nello
studio delle dinamiche finanziarie dell’impresa.
Il terzo anno è dedicato, per un semestre ai problemi generali del Diritto penale e,
per un altro semestre, a quelli specifici dei reati imprenditoriali. Quindi si studiano,
con regime annuale, le norme che regolamentano gli scambi internazionali e quelle
che concernono l’attività bancaria e creditizia. Data l’importanza dell’intervento dello
Stato nella vita economica, un semestre è dedicato al Diritto pubblico dell’economia,
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
che riguarda in particolare le partecipazioni statali, ed un altro semestre alla Teoria
dell’organizzazione prevalentemente aziendale.
prof.ssa Anna Pellanda
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
17. ORDINAMENTO DEGLI STUDI
17.1 Piano di studio
Per gli studenti che si sono immatricolati fino l’a.a. 2000/01 incluso, il ciclo di
studi del corso di Diploma Universitario in Operatore Giuridico d’Impresa si svolgerà
sino alla sua conclusione secondo la normativa vigente e ne conserverà il valore. Agli
studenti ad esso iscritti è data altresì facoltà di optare per l’iscrizione ai corsi triennali
di studi del “nuovo” ordinamento; il riconoscimento degli esami sostenuti verrà fatto
in base ai criteri previsti dai rispettivi regolamenti didattici.
Il corso di diploma di Operatore Giuridico d’Impresa ha durata triennale, è
riservato ai soli cittadini italiani, comprende 15 annualità d’insegnamento e una prova
di idoneità su conoscenze informatiche di base. Il corso si conclude con l’esame di
diploma. Per gli insegnamenti del corso di diploma sono previste sessanta ore di
lezione se a struttura annuale e trenta ore se a struttura semestrale.
Attenzione. Con il passaggio, nell’a.a. 2001/02, a ordinamento semestrale le
ore di lezione degli “insegnamenti annuali” verranno impartite in un solo semestre,
restando così invariato il valore di “annualità”.
Si consiglia vivamente la frequenza alle lezioni, in quanto la partecipazione é
necessaria sia per apprendere il linguaggio e il ragionamento tecnico-giuridico meglio
che dai soli libri di testo sia perché spesso le lezioni forniscono indicazioni,
suggerimenti e spunti che non è possibile trovare nei libri adottati.
In linea di princìpio, è possibile la convalida degli esami già sostenuti con la
stessa denominazione nel corso di laurea in Giurisprudenza dell’Università degli
Studi di Padova.
Il piano di studi si articola nei seguenti insegnamenti:
- Primo anno (non attivato):
Istituzioni di diritto privato
Istituzioni di diritto pubblico
Economia politica
Economia aziendale
Storia del diritto commerciale
- Secondo anno (non attivato):
Analisi e contabilità dei costi *
Diritto commerciale
Diritto del lavoro
Diritto pubblico dell’economia *
Diritto tributario
Diritto urbanistico *
Finanza aziendale *
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
- Terzo anno:
Diritto bancario
Diritto degli scambi internazionali
Diritto fallimentare
Diritto della previdenza sociale *
Diritto penale: diritto penale dell’impresa *
Diritto penale: parte generale *
Teoria dell’organizzazione *
- Prova di idoneità di conoscenze informatiche (da svolgersi in qualsiasi anno)
- Esame di diploma
*** Attenzione. Gli studenti conservano il diritto a sostenere gli esami di profitto
degli insegnamenti non più attivati. La Facoltà provvederà alla nomina di apposite
commissioni d’esame che saranno rese pubbliche tramite Info•Student.
17.2. Propedeuticità
Gli esami di profitto devono essere sostenuti nel rispetto delle seguenti
propedeuticità:
non si può sostenere l'esame di:
se non si sono superati gli esami di:
Analisi e contabilità dei costi
Economia aziendale
Diritto bancario
Diritto commerciale
Diritto commerciale
Istituzioni di diritto privato
Diritto degli scambi internazionali
Diritto commerciale
Diritto del lavoro
Istituzioni di diritto privato e
Istituzioni di diritto pubblico
Diritto della previdenza sociale
Diritto del lavoro
Diritto fallimentare
Istituzioni di diritto privato
Diritto penale: parte generale
Istituzioni di diritto pubblico
Diritto penale dell’impresa
Istituzioni di diritto pubblico
Diritto tributario
Istituzioni di diritto privato e
Istituzioni di diritto pubblico
Diritto urbanistico
Istituzioni di diritto pubblico
Finanza aziendale
Economia aziendale
Teoria dell’organizzazione
Economia aziendale
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
17.3. Stage e tirocini
Agli studenti del corso di Diploma di Operatore Giuridico d’Impresa è data la
possibilità di fare stage in base alle modalità previste dall’Ateneo.
Per informazioni rivolgersi ESCLUSIVAMENTE al Polo di Facoltà del Servizio
stage e mondo del lavoro Polo di Facoltà del Servizio stage e mondo del lavoro, c/o
Servizi generali della Facoltà (Palazzo del Bo), tel. 049/8273324, sito internet
www.unipd.it/ammi/stage/stage.html (vedere al punto 5.8.).
17.4. Esame di diploma
Informazioni utili per la stesura della tesi:
- per garantire omogeneità nella stesura delle tesi si suggerisce di attenersi, nella
redazione del testo, a uno stile che privilegi il lavoro effettivamente svolto, riduca al
minimo le parti di contorno o di richiamo, metta in evidenza gli aspetti salienti
affrontati nel contesto dell'argomento assegnato;
- per la battitura si richiedono SOLAMENTE i seguenti requisiti: fogli formato A4
scritti fronte-retro; 65/70 caratteri per riga; con almeno 25 righe; stampa di 3 copie
di cui almeno una con la copertina in cartoncino leggero (con le firme del relatore e
dell’eventuale correlatore).
Per gli adempimenti amministrativi relativi all’ammissione all’esame di laurea e al
calendario delle sessioni di laurea vedere ai punti 7.6.
Eventuali modifiche e comunicazioni saranno tempestivamente rese note sia
tramite Info•Student sia per affissione all’Albo della Facoltà.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
18. A.A. 2002/03
18.1. Docenti
L’elenco completo dei recapiti telefonici e degli indirizzi di posta elettronica è
reperibile nel sito dell’Ateneo: www.unipd.it
(al prefisso 049/827… si aggiunga il numero telefonico interessato)
n.
docente
insegnamento
tel.
Professori affidatari
1
2
3
Ellero Renato
Ellero Renato
Pasqualetto Elena
Diritto penale: parte generale
Diritto penale dell’impresa
Diritto della previdenza sociale
3381
3381
Professori a contratto
1
2
3
4
Bontempi Paolo
Fiscon Roberto
Guarini Michele
Milan Davide
Diritto bancario
Diritto fallimentare
Teoria dell’organizzazione
Diritto degli scambi internazionali
=
=
=
=
***
Attenzione. Gli orari di ricevimento dei docenti sono consultabili tramite
Info•Student (direttamente ai box o via Intenet) e sono esposti nelle bacheche dei
rispettivi Dipartimenti di afferenza.
18.2. Orario delle lezioni
PER
CONSULTARE
L’ORARIO
DELLE
LEZIONI
AGGIORNATO COLLEGARSI AL SITO DELLA FACOLTÀ
www.giuri.unipd.it, quindi selezionare la
voce
“Informazioni
per
studenti”
e
successivamente il link “Lauree e diplomi
del vecchio ordinamento”
18.3. Programmi degli insegnamenti attivati
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
DIRITTO BANCARIO
IUS/04
(prof. Paolo Bontempi)
Obiettivi formativi:
Scopo del corso è quello di fornire gli strumenti teorici e pratici per comprendere
l’ordinamento delle banche nell’ambito del sistema giuridico statale e le relazioni tra
banche e altri intermediari finanziari da un lato ed i clienti (consumatori e
imprenditori) dall’altro nel settore bancario e finanziario.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Diritto commerciale.
È richiesta la conoscenza del diritto commerciale, degli istituti di diritto privato
connessi con obbligazioni, contratti ed impresa, nonché degli istituti di diritto
fallimentare relativi a revocatorie fallimentari e alla struttura delle procedure concorsuali.
Contenuto dell’attività formativa:
Il corso è articolato in due parti fondamentali:
1) Lo studio della disciplina relativa all’ordinamento bancario e finanziario che
riguarda prevalentemente norme di diritto pubblico contente nel T. U. bancario (d.lgs.
1/9/1993, n.385) e nel T.U. sulla finanza (d.lgs. 24/2/1998, n.58);
2) Lo studio dei contratti bancari e delle altre operazioni bancarie e finanziarie tipiche
ed atipiche, che riguarda specificamente norme di diritto privato contenute nel codice
civile, nelle leggi speciali ovvero, per i contratti atipici, nella prassi contrattuale.
Testi di riferimento:
P. BONTEMPI, Diritto bancario e finanziario, Milano, Giuffrè, 2002.
Metodi didattici:
Le lezioni coprono tutti gli argomenti del corso e hanno lo scopo di semplificare e
rendere di interesse pratico una materia a tratti complessa e articolata. Particolare
attenzione viene dedicata agli aggiornamenti legislativi, regolamentari e
giurisprudenziali per cui è vivamente consigliata la frequenza.
Struttura della verifica di profitto:
La prova d’esame è esclusivamente orale e mira a verificare la capacità dello studente
di:
- orientarsi nella materia;
- inquadrare gli istituti di diritto bancario anche in rapporto ad altri settori
dell’ordinamento giuridico;
- esprimersi con proprietà di linguaggio e chiarezza espositiva.
Altre informazioni:
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Sono previsti seminari in materia di reati bancari e finanziari che saranno tenuti dal
tutor.
DIRITTO DEGLI SCAMBI INTERNAZIONALI
IUS/13
(prof. Davide Milan)
Obiettivi formativi:
=
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Diritto commerciale.
Contenuto dell’attività formativa:
1 Diritto privato e processuale internazionale:
I- I criteri di giurisdizione nelle controversie in materia civile e commerciale nonché il
riconoscimento e l’esecuzione delle sentenze straniere secondo la legge italiana n.
218/1995. Il Regolamento CE n. 44/2001 e la Convenzione di Bruxelles del 1968.
L’arbitrato internazionale e la Convenzione di New York del 1985 sul riconoscimento
delle sentenze arbitrali
II- Le norme di diritto internazionale privato e il loro funzionamento. le norme
uniformi di diritto materiale. La nuova lex mercatoria e gli usi.
III- Le obbligazioni e la Convenzione di Roma del 1980 sulla legge applicabile alle
obbligazioni contrattuali, le società commerciali e gli altri enti, i diritti reali, l’illecito
civile, la rappresentanza volontaria, i titoli di credito, i quasi contratti e le promesse
unilaterali.
IV- La vendita internazionale: la Convenzione dell’Aja del 1955, la Convenzione di
Vienna del 1980. Il contratto di trasporto. Gli Incoterms.
2- Diritto dell’Unione Europea:
I- Fondamenti istituzionali
II- Gli atti giuridici delle Comunità europee
III- Il diritto privato della comunità europea: Le quattro libertà, il diritto della
concorrenza, proprietà intellettuale e concorrenza
N.B. Le norme della legge n. 218/1995, delle Convenzioni internazionali e delle fonti
giuridiche comunitarie citate nei testi consigliati e nelle dispense, fanno parte
integrante della materia d’esame.
Testi di riferimento:
T. BALLARINO, Manuale breve di diritto internazionale privato, Padova, CEDAM,
2002.
Dispense sugli argomenti di cui alle parti 1-IV e 2
Metodi didattici:
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
=
Struttura della verifica di profitto:
Esercitazioni scritte per i frequentanti durante il ciclo di lezioni e prova orale agli
appelli ordinari.
Altre informazioni:
=
DIRITTO FALLIMENTARE
IUS/15
(prof. Roberto Fiscon)
Obiettivi formativi:
Il corso si propone l’obiettivo di fornire una conoscenza approfondita delle procedure
concorsuali nel nostro ordinamento al fine di fornire gli strumenti adeguati per far
fronte, in modo corretto e legittimo, alla crisi dell’impresa.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Istituzioni di diritto privato.
E richiesta la conoscenza approfondita del diritto privato (in particolare obbligazioni
e contratti) e del diritto commerciale.
Contenuto dell’attività formativa:
I procedimenti concorsuali nell’ambito della legislazione sulla crisi d’impresa. Il
fallimento; presupposti; dichiarazione; organi preposti; effetti rispetto al debitore, ai
creditori, ai terzi; amministrazione delle attività fallimentari ed esercizio provvisorio
dell’impresa; rapporti pendenti; accertamento del passivo e giudizi sul credito;
liquidazione e ripartizione dell’attivo; chiusura della procedure; concordato fallimentare; riabilitazione del fallito.
Il fallimento delle società. Il fallimento del socio illimitatamente responsabile. Il
concordato preventivo. L’amministrazione controllata.
La liquidazione coatta amministrativa. Cenni sull’amministrazione straordinaria delle
grandi imprese in stato di insolvenza.
Testi di riferimento:
D. MAZZOCCA, Manuale di diritto fallimentare, Napoli, Jovene, III ed., 1996, pp. 3645, si può omettere lo studio dei §§: 62, 63, 64, 65, 70, 71, 72.
Lo studente dovrà integrare il testo con la conoscenza del recente provvedimento
normativo: Nuova disciplina dell’amministrazione straordinaria delle grandi imprese
in stato di insolvenza (d.lgs. 08/07/1999, n.270).
Metodi didattici:
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
=
Struttura della verifica di profitto:
La prova di accertamento è in forma orale.
Altre informazioni:
Si consiglia vivamente di far precedere l’esame di Diritto fallimentare dall’esame di
Diritto commerciale.
DIRITTO PENALE: PARTE GENERALE
IUS/17
(prof. Renato Ellero)
Obiettivi formativi:
La conoscenza delle nozioni fondamentali del diritto penale.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Istituzioni di diritto pubblico.
Contenuto dell’attività formativa:
Sanzione penale. Norma penale. Le fonti. I princìpi costituzionale. Il reato. Il fatto.
L’antigiuridicità. La colpevolezza.
Testi di riferimento:
T. PADOVANI, Diritto penale, Milano, Giuffrè, ult. ed.
S. VINCIGUERRA, Diritto penale italiano, Padova, CEDAM, ult. ed.
R. RIZ, Lineamenti di diritto penale, Padova, CEDAM, III ed., 2001.
Metodi didattici:
=
Struttura della verifica di profitto:
=
Altre informazioni:
=
DIRITTO PENALE DELL’IMPRESA
IUS/17
(prof. Renato Ellero)
Obiettivi formativi:
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Scopo del corso è quello di fornire una conoscenza tecnico-giuridica relativa allo
specifico settore dell’impresa, portando a conoscenza i princìpi penalistici comuni ai
settori societario, fiscale, del lavoro e ambientale.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Istituzioni di diritto pubblico.
Contenuto dell’attività formativa:
Reati societari, reati fiscali, reati fallimentari.
Tutela penale del lavoro.
Tutela penale dell’ambiente.
Testi di riferimento:
ELLERO – NORDIO, Reati societari e bancari, Padova, CEDAM, nuova ed. in corso di
stampa.
Metodi didattici:
=
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
Altre informazioni:
=
TEORIA DELL’ORGANIZZAZIONE
SECS-P/10
(prof. Michele Guarini)
Obiettivi formativi:
Il corso si propone di fornire princìpi e strumenti per inquadramento teorico e per lo
sviluppo concettuale e metodologico dell’organizzazione del fattore lavoro nelle
aziende, con particolare riferimento alle aziende-imprese.
Prerequisiti:
Conoscenze di base di economia e dei fondamentali princìpi e modelli dell’economia
aziendale.
Contenuto dell’attività formativa:
Il corso si articola in quattro linee di sviluppo cognitivo:
1) Inquadramento scientifico e sviluppo storico dell’approccio disciplinare al
problema organizzativo;
2) Le scuole di pensiero nello sviluppo della teoria dell’organizzazione;
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
3) Dalla teoria all’applicazione dell’organizzazione del lavoro nell’azienda e
nell’azienda-impresa;
4) I concetti, le chiavi interpretative e le metodiche dell’analisi e dell’intervento
organizzativo.
Testi di riferimento:
Manuale di organizzazione aziendale, vol. I, Le teorie dell’organizzazione, Torino,
UTET, 1996.
Metodi didattici:
Oltre agli indispensabili moduli dedicati alla trasmissione delle conoscenze di base, la
didattica del corso è connotata dall’interazione sistematica docente/studenti attraverso
basata su case-incident e su esemplificazioni che consentono il riscontro in
contraddittorio attivo dei concetti e dei metodi appresi.
Struttura della verifica di profitto
È prevista solo una prova finale in forma orale che mira ad accertare l’effettivo
incardinamento delle conoscenze relative all’organizzazione del lavoro nel bagaglio
culturale e scientifico dello studente, anche mediante la proposta e la discussione di
casi concreti.
Altre informazioni:
=
***
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
capitolo 3
IL CORSO DI DIPLOMA UNIVERSITARIO
DI CONSULENTE DEL LAVORO
nell’a.a. 2002/03 è attivato solo il 3° anno del corso
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
19. NOTE INTRODUTTIVE
19.1. Presentazione
La gestione delle risorse umane nell’impresa è attività estremamente complessa,
sia per la esigenza di individuare, sotto il profilo delle tecniche aziendalistiche, la
migliore combinazione dei fattori produttivi, sia per la necessità di rispettare i limiti
che la legge impone all’imprenditore nell’amministrazione dei rapporti di lavoro. La
sempre maggiore importanza del reddito da lavoro dipendente nell’economia delle
società contemporanee conferisce, inoltre, al lavoratore subordinato la veste di
protagonista nei rapporti giuridici, rendendo il medesimo destinatario di complesse
normative volte a definirne il trattamento assicurativo e fiscale.
Anche l’organizzazione professionale e sindacale dei lavoratori ha acquisito nel
tempo crescente rilevanza. Ciò è accaduto sia nel settore privato, laddove il sindacato
è il naturale interlocutore dell’imprenditore nella stesura del contratto collettivo di
lavoro, sia nel settore pubblico, in cui le organizzazioni dei lavoratori possono
condizionare le scelte politiche delle amministrazioni e, in alcuni casi, come nella
delimitazione dello sciopero nei servizi pubblici essenziali, concorrono a garantire i
diritti dei terzi utenti.
Per le ragioni sopra indicate, nel mercato del lavoro è forte la domanda di
professionisti specializzati, che conoscano e soprattutto sappiano interpretare le
norme sul lavoro, e capaci di gestire e coordinare i molteplici profili di rilevanza delle
stesse.
L’Università di Padova, con l’istituzione del corso di Diploma di Consulente del
Lavoro, si propone dunque di creare figure professionali di tale natura, offrendo ai
giovani un’occasione di studio che permetta loro anche di accedere più facilmente al
mercato del lavoro.
In linea di coerenza con lo scopo indicato, il corso di Diploma di Consulente del
Lavoro, accanto all’insegnamento imprescindibile delle Istituzioni di diritto privato e
delle Istituzioni di diritto pubblico, che consentono al discente di acquisire gli
strumenti giuridici fondamentali per la conoscenza dell’ordinamento, approfondisce
nel corso di Diritto del lavoro lo studio delle norme che regolano il rapporto di lavoro.
Allo studio delle relazioni tra soggetti sindacali è dedicato un corso specifico di
Diritto sindacale. La natura e il contenuto delle erogazioni compiute dallo Stato,
attraverso gli enti pubblici, a favore dei lavoratori invalidi e in quiescenza è oggetto
del corso di Diritto della previdenza sociale. Il trattamento fiscale del reddito da
lavoro dipendente è analizzato nel corso di Diritto tributario e i profili dell’attività del
datore di lavoro penalmente rilevanti sono oggetto dei corsi di Diritto penale e Diritto
penale del lavoro.
La necessità, per il diplomato nel corso di Consulente del Lavoro, di operare nel
mondo dei traffici, anche internazionali, e la tradizionale strumentalità del contratto
di lavoro rispetto all’esercizio dell’impresa, fondano i corsi di Diritto commerciale e
di Diritto comparato del lavoro.
Con il piano di studi delineato si è cercato tuttavia di definire un percorso
formativo tendenzialmente più completo rispetto alla descrizione positiva dell’ordina-
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
mento del lavoro e dei suoi istituti. Si spiegano così i corsi di Sociologia del lavoro e
di Storia del diritto moderno e contemporaneo, che vorrebbero contribuire alla
spiegazione dell’humus in cui la forma del lavoro subordinato si è sviluppata e
affermata. Altrettanta importanza per l’ampliamento dell’orizzonte culturale dei
discenti hanno i corsi di Economia politica, di Organizzazione del lavoro e di Scienza
dell’amministrazione, volti a rendere note le leggi basilari dell’economia, a spiegare il
funzionamento delle strutture aziendali private e pubbliche e, dunque, a fare del
diplomato consulente del lavoro un professionista capace di agire all’interno delle
imprese e dall’esterno, come consulente delle stesse.
prof. Giuseppe Suppiej
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
20. ORDINAMENTO DEGLI STUDI
20.1. Piano di studio
Per gli studenti che si sono immatricolati fino l’a.a. 2000/01 incluso, il ciclo di
studi del corso di Diploma Universitario di Consulente del lavoro si svolgerà sino alla
sua conclusione secondo la normativa vigente e ne conserverà il valore. Agli studenti
ad esso iscritti è data facoltà di optare per l’iscrizione agli anni dei corsi triennali di
studi del “nuovo” ordinamento (preferenzialmente al corso di Laurea in Servizi
Giuridici: Consulente del lavoro); il riconoscimento degli esami sostenuti verrà fatto
in base ai criteri previsti dai rispettivi regolamenti didattici.
Il corso di Diploma di Consulente del Lavoro ha una durata triennale, comprende
14 annualità di insegnamento, una prova di idoneità di conoscenze informatiche di
base e un tirocinio professionale. Il corso si conclude con l’esame di diploma.
Attenzione. Con il passaggio, nell’a.a. 2001/02, a ordinamento semestrale le
ore di lezione degli “insegnamenti annuali” verranno impartite in un solo semestre,
restando così invariato il valore di “annualità”.
Si consiglia vivamente la frequenza alle lezioni, in quanto la partecipazione é
necessaria sia per apprendere il linguaggio e il ragionamento tecnico-giuridico meglio
che dai soli libri di testo, sia perché spesso le lezioni forniscono indicazioni,
suggerimenti e spunti che non è possibile trovare nei libri adottati.
In linea di princìpio, è possibile la convalida degli esami già sostenuti con la
stessa denominazione nel corso di laurea in Giurisprudenza dell’Università degli
Studi di Padova.
Per le borse di mobilità riservate agli studenti del corso di diploma universitario
di Consulente del lavoro nell’ambito del Programma Socrates-Erasmus (soggiorni
all’estero) si veda al punto 8.2.
Il piano di studi si articola nei seguenti insegnamenti:
- Primo anno (non attivato):
Istituzioni di diritto privato
Istituzioni di diritto pubblico
Economia politica
Sociologia del lavoro
Storia del diritto moderno e contemporaneo
- Secondo anno (non attivato):
Diritto commerciale
Diritto del lavoro
Diritto della previdenza sociale
Diritto sindacale
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Diritto tributario
- Terzo anno:
Diritto comparato del lavoro
Diritto penale: parte generale *
Diritto penale del lavoro e tributario *
Organizzazione del lavoro
Scienza dell’amministrazione
- Prova di idoneità di conoscenze informatiche (da svolgersi in qualsiasi anno)
- Tirocinio (da svolgersi a partire dal 2° anno)
- Esame di diploma
*** Attenzione. Gli studenti conservano il diritto a sostenere gli esami di profitto
degli insegnamenti non più attivati. La Facoltà provvederà alla nomina di apposite
commissioni d’esame che saranno rese pubbliche tramite Info•Student.
20.2. Propedeuticità
Gli esami di profitto devono essere sostenuti nel rispetto delle seguenti
propedeuticità:
non si può sostenere l'esame di:
se non si sono superati gli esami di:
Diritto commerciale
Istituzioni di diritto privato
Diritto comparato del lavoro
Diritto del lavoro
Diritto del lavoro
Istituzioni di diritto privato e
Istituzioni di diritto pubblico
Diritto della previdenza sociale
Istituzioni di diritto privato e
Istituzioni di diritto pubblico
Diritto penale: parte generale
Istituzioni di diritto pubblico
Diritto penale del lavoro e tributario
Diritto del lavoro e
Diritto tributario
Diritto sindacale
Diritto del lavoro
Diritto tributario
Istituzioni di diritto privato e
Istituzioni di diritto pubblico
Scienza dell’amministrazione
Istituzioni di diritto pubblico
20.3. Stage e tirocini
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Per gli studenti del corso di Diploma di Consulente del Lavoro, il tirocinio è
obbligatori e deve svolgersi a partire dal secondo anno. La durata minima del tirocinio
viene fissata in 300 ore complessive e, per poter essere approvato, dev’essere
preceduto dalla stipula di una convenzione tra l’Università e l’ente ospitante; ogni
tirocinante deve avere un tutore della Facoltà di riferimento.
Per ulteriori informazioni circa la stipula della convenzione e la lista degli enti
convenzionati ci si deve rivolgere ESCLUSIVAMENTE al Polo di Facoltà del
Servizio stage e mondo del lavoro, c/o Servizi generali della Facoltà (Palazzo del Bo),
tel. 049/8273324, sito internet www.unipd.it/ammi/stage/stage.html (vedere al punto
5.8.).
Al termine dello stage il tirocinante deve consegnare al medesimo ufficio una
relazione finale controfirmata dal responsabile dell’ente ospitante e dal tutore:
l’apposito modulo è scaricabile dal sito del Servizio stage e mondo del lavoro: oppure
si può ritirare direttamente presso il Polo di Facoltà dove sono anche disponibili
informazioni relative ai criteri di approvazione e di valutazione dei tirocini.
Attenzione. Il periodo di tirocinio svolto presso uno studio di consulente del
lavoro può essere considerato utile ai fini della pratica professionale solo se lo
studente ne ha rispettato le modalità di frequenza e risulta iscritto al Registro dei
Praticanti Consulenti del lavoro, ai sensi e per gli effetti di cui al Regolamento della
pratica (Decreto Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale 02-12-1997, in G.U.
n.287 del 10-12-1997); per l’iscrizione lo studente dovrà rivolgersi al Consiglio
dell’Ordine dei Consulenti del lavoro.
20.4. Esame di diploma
L’esame finale di diploma consistente nella dissertazione di una breve tesi scritta
predisposta sotto la guida di un professore del corso di diploma.
Informazioni utili per la stesura della tesi:
- per garantire omogeneità nella stesura delle tesi si suggerisce di attenersi, nella
redazione del testo, a uno stile che privilegi il lavoro effettivamente svolto, riduca al
minimo le parti di contorno o di richiamo, metta in evidenza gli aspetti salienti
affrontati nel contesto dell'argomento assegnato;
- per la battitura si richiedono SOLAMENTE i seguenti requisiti: fogli formato A4
scritti fronte-retro; 65/70 caratteri per riga; con almeno 25 righe; stampa di 3 copie
di cui almeno una con la copertina in cartoncino leggero (con le firme del relatore e
dell’eventuale correlatore).
Per gli adempimenti amministrativi relativi all’ammissione all’esame di laurea e al
calendario delle sessioni di laurea vedere ai punti 7.6.
Eventuali modifiche e comunicazioni saranno tempestivamente rese note sia
tramite Info•Student sia per affissione all’Albo della Facoltà.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
21. A.A. 2002/03
21.1. Docenti
L’elenco completo dei recapiti telefonici e degli indirizzi di posta elettronica è
reperibile nel sito dell’Ateneo: www.unipd.it
(al prefisso 049/827… si aggiunga il numero telefonico interessato)
n.
docente
insegnamento
tel.
Professori affidatari
1
2
3
Ambrosetti Enrico M.
Palermo F. Elisabetta
Favretto Giuseppe
Diritto penale: d. p. del lavoro e tribut. 3388
Diritto penale: parte generale
3387
Organizzazione del lavoro
Professori a contratto
1
2
Bernardo Patrizio
Piva Paolo
Diritto comparato del lavoro
Scienza dell’amministrazione
=
=
***
Attenzione. Gli orari di ricevimento dei docenti sono consultabili tramite
Info•Student (direttamente ai box o via Intenet) e sono esposti nelle bacheche dei
rispettivi Dipartimenti di afferenza.
21.2. Orario delle lezioni
PER
CONSULTARE
L’ORARIO
DELLE
LEZIONI
AGGIORNATO COLLEGARSI AL SITO DELLA FACOLTÀ
www.giuri.unipd.it, quindi selezionare la
voce
“Informazioni
per
studenti”
e
successivamente il link “Lauree e diplomi
del vecchio ordinamento”
21.3. Programmi degli insegnamenti attivati
DIRITTO COMPARATO DEL LAVORO
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
IUS/07
(prof. Patrizio Bernardo)
il corso si divide in due moduli con verifica di profitto unica
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale
modulo 1
Diritto comparato del lavoro: profili generali
Obiettivi formativi:
Il corso si pone l’obbiettivo di fornire agli studenti gli strumenti tecnici per affrontare
lo studio dell’ordinamento gius-lavoristico comunitario e del diritto sindacale dei
principali Paesi membri dell’Unione Europea.
Il corso intende consentire agli studenti di affrontare lo studio di ordinamenti giuridici
diversi da quello di appartenenza anche mediante la lettura diretta, nella loro lingua
originale, di testi di dottrina e/o giurisprudenza; a tal fine saranno organizzate
numerose esercitazioni e, ove possibile, le lezioni saranno integrate, direttamente
nell’orario accademico o come ore aggiuntive, da seminari tenuti da docenti stranieri.
La frequenza del corso, inoltre, potrà favorire, e intende stimolare, un’utile frequenza
di corsi di studio presso le università consorziate nel Progetto Socrates-Erasmus, sia
per sostenere in tutto in parte lo stesso esame di Diritto comparato del lavoro sia per
preparare il lavoro di tesi.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Diritto del lavoro.
Si consiglia, per una migliore comprensione della materia, di essere in possesso di
nozioni di base di diritto sindacale.
Contenuto dell’attività formativa:
Le fonti internazionali del diritto del lavoro. Le fonti comunitarie. I problemi di
coordinamento fra diritto internazionale e comunitario. Fonti dell’ordinamento
comunitario e influenze sugli ordinamenti nazionali. L’azione sindacale negli stati
membri dell’Unione Europea. Metodi e sistemi contrattuali nei Paesi comunitari.
Informazione, consultazione e partecipazione. Il conflitto collettivo.
Testi di riferimento:
G. PERONE, L’azione sindacale negli stati membri dell’Unione Europea, Roma, La
Sapienza Ed., ult. ed.
I temi oggetto del corso potranno essere studiati su altre opere previamente proposte
dallo studente. Durante lo svolgimento delle lezioni potranno essere suggerite
ulteriori letture per una più approfondita analisi degli argomenti trattati.
Per i frequentanti sarà possibile sostenere l’esame su un programma concordato con il
docente basato, in larga parte, sugli appunti delle lezioni tenute nel corso dell’anno.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Metodi didattici:
Il corso si articola in lezioni accademiche, esercitazioni con casi pratici tratti dalla
giurisprudenza nazionale, straniera e comunitaria e seminari tenuti da docenti
provenienti da altre università europee.
Continuando una sperimentazione iniziata lo scorso anno accademico, il materiale da
discutere a lezioni sarà, ove possibile, previamente inviato agli studenti a mezzo email; sarà aperta una pagina di discussione elettronica pubblica su eventuali temi di
maggior interesse o per le richieste di approfondimento.
Altre informazioni:
=
modulo 2
Diritto comparato del lavoro: approfondimenti tematici
Obiettivi formativi:
Il corso si pone l’obbiettivo di fornire agli studenti gli strumenti tecnici per affrontare
lo studio dell’ordinamento gius-lavoristico dei principali Paesi membri dell’Unione
Europea.
Partendo, quindi, dai sistemi delle fonti, si scende all’analisi dei singoli istituti,
privilegiando le aree della materia c.d. comunitarizzate, cioè quelle in cui la presenza
di interventi comunitari consente un più proficuo raffronto tra le discipline nazionali.
Il corso intende consentire agli studenti di affrontare lo studio di ordinamenti giuridici
diversi da quello di appartenenza anche mediante la lettura diretta, nella loro lingua
originale, di testi di dottrina e/o giurisprudenza; a tal fine saranno organizzate
numerose esercitazioni e, ove possibile, le lezioni saranno integrate, direttamente
nell’orario accademico o come ore aggiuntive, da seminari tenuti da docenti stranieri.
La frequenza del corso, inoltre, potrà favorire, e intende stimolare, un’utile frequenza
di corsi di studio presso le università consorziate nel Progetto Socrates-Erasmus, sia
per sostenere in tutto in parte lo stesso esame di Diritto comparato del lavoro sia per
preparare il lavoro di tesi.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Diritto del lavoro.
Contenuto dell’attività formativa:
Il rapporto di lavoro negli stati membri dell’Unione europea. Costituzione e
svolgimento del rapporto di lavoro. Estinzione del rapporto di lavoro.
Testi di riferimento:
N. CONSIGLIO, Diritto del lavoro nei Paesi dell’Unione Europea, Padova, CEDAM,
1996.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
I temi oggetto del corso potranno essere studiati su altre opere previamente proposte
dallo studente. Durante lo svolgimento delle lezioni potranno essere suggerite
ulteriori letture per una più approfondita analisi degli argomenti trattati.
Per i frequentanti sarà possibile sostenere l’esame su un programma concordato con il
docente basato, in larga parte, sugli appunti delle lezioni tenute nel corso dell’anno.
Metodi didattici:
Il corso si articola in lezioni accademiche, esercitazioni con casi pratici tratti dalla
giurisprudenza nazionale, straniera e comunitaria e seminari tenuti da docenti
provenienti da altre università europee.
Continuando una sperimentazione iniziata lo scorso anno accademico, il materiale da
discutere a lezioni sarà, ove possibile, previamente inviato agli studenti a mezzo email; sarà aperta una pagina di discussione elettronica pubblica su eventuali temi di
maggior interesse o per le richieste di approfondimento.
Altre informazioni:
=
DIRITTO PENALE: PARTE GENERALE
IUS/17
(prof.ssa Elisabetta Palermo Fabris)
Obiettivi formativi:
Fornire le conoscenze della parte generale del diritto penale per consentire
l’apprendimento dei contenuti di parte speciale strettamente attinenti alla specifica
preparazione in materia di diritto penale del lavoro e penale tributario.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Istituzioni di diritto pubblico.
Contenuto dell’attività formativa:
Princìpi costituzionali in materia penale. La legge penale: fonti, interpretazione,
efficacia. Analisi del reato. Forme di manifestazione del reato. Concorso di reati. Pene
e misure di sicurezza. Cause di estinzione del reato e della pena.
Testi di riferimento:
R. RIZ, Lineamenti di diritto penale, Padova, CEDAM, IV ed., 2002.
Metodi didattici:
Lezioni frontali.
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Altre informazioni:
=
DIRITTO PENALE DEL LAVORO E TRIBUTARIO
IUS/17
(prof. Enrico Mario Ambrosetti)
Obiettivi formativi:
L’apprendimento delle linee fondamentali della legislazione penale in materia di
lavoro e previdenza e in quella tributaria.
Prerequisiti:
Sono propedeutici gli esami di Diritto del lavoro e di Diritto tributario.
Contenuto dell’attività formativa:
Esame dei reati in materia di lavoro e previdenza. I soggetti attivi e la delega.
Posizioni di responsabilità del lavoratore. Obblighi del datore di lavoro e beni
giuridici protetti. I reati a tutela della sicurezza del lavoratore: le ipotesi delittuose e
contravvenzionali la disciplina penale dell’igiene del lavoro. Reati in materia di previdenza e assistenza sociale. La nuova disciplina dei reati tributari nel d.lgs. IV
74/2000.
Testi di riferimento:
ANTOLISEI, Manuale di diritto penale, leggi complementari, vol. I, Milano, Giuffrè,
ult. ed., le pagine relative ai “Reati in materia di lavoro e previdenza”.
ANTOLISEI, Manuale di diritto penale, leggi complementari, vol II, Milano, Giuffrè,
2001, le pagine relative ai “Reati tributari”.
Metodi didattici:
Nello svolgimento del corso oltre alle lezioni tradizionali vengono svolte
esercitazioni relative a casi giurisprudenziali.
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
Altre informazioni:
=
ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO:
SECS-P/10
(prof. Giuseppe Favretto)
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Obiettivi formativi:
Il corso intende offrire agli studenti una lettura dei principali modelli organizzativi
che sono stati applicati in passato e che vengono tutt'oggi applicati dalle aziende in
vari contesti di attività. Più in particolare, il corso approfondirà le teorie e i modelli di
management delle Risorse Umane, prendendo in considerazione le principali
realizzazioni organizzative in grado di permettere una fruizione più efficiente ed efficace del lavoro umano. Tutti i contenuti verranno delineati in seno alle tematiche dei
fenomeni organizzativi, al fine di offrire nozioni di base indispensabili ad un qualsiasi
professionista/operatore, per permettergli di incontrare, con la giusta sintonia e
capacità di comprensione, la vita e la complessità delle organizzazioni.
Prerequisiti:
=
Contenuto dell’attività formativa:
Il programma del corso, in dettaglio, prevede i seguenti step:
STEP 1
Excursus storico delle pratiche organizzative:
Dalla bottega artigianale alla robotizzazione
La teoria di Luzack
La rivoluzione industriale e i primi tentativi di razionalizzazione del lavoro
STEP 2
Le teorie e i modelli di organizzazione del lavoro:
gli albori del pensiero organizzativo - scuola classica (Weber, Fayol, ecc.)
la fatica, la monotonia industriale, l'efficienza e la produttività
la Job-analysis classica (Taylor, i coniugi Gilbreth, ecc.)
i modelli funzionali e le check-list di processo
le Relazioni Umane
le analisi dei climi organizzativi
i Sistemi Socio-Tecnici:
i modelli uomo-macchina-ambiente (l'ergonomia)
la teoria della razionalità limitata (H. Simon)
le organizzazioni che apprendono (learning organizations)
STEP 3
Il comportamento organizzativo:
il conflitto:
- i gruppi nelle organizzazioni
- culture e sottoculture
- cooperazione, collaborazione, competizione
- cambiamento organizzativo e resistenze
- organizzazione del lavoro e salute
le decisioni (decision making):
- le euristiche e gli errori umani
- decisioni e pressioni di gruppo
la leadership:
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
- le teorie comportamentali
- gli stili di direzione (R.Likert)
- le teorie personologiche
- i modelli situazionali
l'imprenditorialità:
- la personalità imprenditoriale
- tratti comportamentali e di atteggiamento del giovane imprenditore
- il passaggio generazionale
motivazione e soddisfazione lavorativa - modelli considerati:
- razionale-economico
- relazionale e sociale
- Human Resources (McGregor, Herzberg, ecc.)
motivazione e soddisfazione:
- l'uso dei focus group
- l'uso di metodologie docimologiche e psicosociologiche per: l'analisi delle
motivazioni dei consumatori; l'analisi della soddisfazione dei consumatori; l'analisi
della soddisfazione dei lavoratori.
STEP 4
Durante il corso verranno, inoltre, illustrate:
le metodologie di valutazione e sviluppo delle risorse umane:
- merit rating job evaluation
- metodi quantitativi per la valutazione: della prestazione; della posizione; del
potenziale (con particolare riferimento alla metodica dell'assessment center).
le metodologie di selezione del personale:
- annuncio, reclutamento, ecc.
- test attitudinali e colloqui di selezione: attendibilità, validità, usabilità…
le metodologie più utilizzate per sviluppare il personale in termini di percorsi di
carriera, di interventi di career counselling, di addestramento e di formazione aziendali.
Testi di riferimento:
A) Testi per i frequentanti:
L.C. MEGGINSON - D.C. MOSLEY - P.H. PIETRI, Management, Milano, Franco Angeli
Editore, 1992, di questo manuale verranno presi in considerazione esclusivamente i
capitoli che si riferiscono all'organizzazione del lavoro e allo sviluppo delle risorse
umane, ovverossia i CAPITOLI: 1° solo lettura, 2° studiare, 4° solo lettura, 5°
(paragrafi 7, 8 e 9), 7° solo lettura, tutta la parte III (Organizzazione e Risorse
umane), tutta la parte IV (Guida e Sviluppo di un'Organizzazione).
Il professore si riserva di consegnare, agli studenti frequentanti, apposita dispensa.
B) Testi per i non frequentanti:
R. MAERAN R., Gestione delle risorse umane nelle organizzazioni, Milano, LED,
1999.
C) Testi a scelta (per frequentanti e non frequentanti):
Tra i testi di approfondimento, uno a scelta tra i seguenti:
G. BERNARDI, Sistemi organizzativi aziendali, Padova, Edizioni Libreria Progetto,
1989.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
A. BIANCO - A. DI FILIPPO – M. LAEZZA, La gestione del personale negli enti locali,
Rimini. Maggioli Ed., 2000.
G. BONAZZI G. (1990), Storia del pensiero organizzativo, Milano, Franco Angeli,
1990.
F. CHIAROMONTE, Nuove forme di organizzazione del lavoro, Milano Franco Angeli,
1975.
F. CHIAROMONTE, Sindacato ristrutturazione organizzazione del lavoro, Editrice
Sindacale Italiana, 1978.
M. FERRANTE - S. ZAN, Il fenomeno organizzativo, Roma, Carocci Editore (ex La
Nuova Italia Scientifica), 1994.
R. LIKERT, New Patterns of Management, McGraw-Hill, New York, 1961; trad. it.
Nuovi modelli di direzione aziendale, Milano, Franco Angeli, 1973.
B. MAGGI (a cura di), Le sfide organizzative di fine e inizio secolo. Tra post fordismo
e deregolazione, Milano, ETAS, 2000.
H. MINTZBERG, La progettazione dell'organizzazione aziendale, Bologna, Il Mulino,
ult. ed.
R. RUMIATI, Le decisioni degli esperti, Bologna, Il Mulino, 1996.
E.H. SCHEIN, Lezioni di consulenza, Milano, Raffaello Cortina, 1992.
H. SIMON, Il comportamento amministrativo, Bologna, Il Mulino, 1967.
H. SIMON, Causalità, razionalità, organizzazione, Bologna, Il Mulino, 1985.
F.W. TAYLOR, Principi di organizzazione scientifica del lavoro, Milano, Franco
Angeli, 1975.
K. WEICK, Organizzare. La psicologia sociale dei processi organizzativi, Torino,
Isedi, 1993.
G. FAVRETTO (a cura di), Il cliente nella sanità, Milano, Franco Angeli, Milano. 2002.
Metodi didattici:
Lezione frontale ed eventuali gruppi di approfondimento e o seminariali;
testimonianze su aspetti significativi.
Struttura della verifica di profitto:
Compito scritto multiple choice con eventuale integrazione orale
Altre informazioni:
=
SCIENZA DELL’AMMINISTRAZIONE
SECS-P/08
(prof. Paolo Piva)
Obiettivi formativi:
=
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Istituzioni di diritto pubblico.
Contenuto del corso:
1) L’amministrazione nello stato moderno
2) I rapporti tra cittadini e amministrazione nei sistemi liberali; spunti di diritto
comparato
3) Il principio di pluralità delle amministrazioni: decentramento amministrativo e
autonomie locali
4) Il ruolo economico dello stato e dell’amministrazione
5) Integrazione comunitaria e nuove nozioni e funzioni di pubblica amministrazione
6) Il procedimento amministrativo e il c.d. diritto amministrativo paritario
7) Le autorità amministrative indipendenti
8)Le privatizzazioni
9)La giustizia amministrativa nel suo ruolo storico e di fronte alle nuove esigenze di
effettività della tutela
10) Prospettive di riforma della pubblica amministrazione
Testi di riferimento:
V. ITALIA, I princìpi di diritto amministrativo, Milano, oggetto d’esame
l’approfondimento di tre testi di legge che verranno consegnati in fotocopia a lezione,
ovvero, in particolare, la l.241/90, la l. 287/90 e il T.U. 165/01
Metodi didattici:
=
Struttura della verifica di profitto:
=
Altre informazioni:
=
***
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
parte terza
IL “NUOVO” ORDINAMENTO DEGLI STUDI
per gli studenti immatricolati dall’a.a. 2001/02
capitoli compresi
1 – Corso triennale di Laurea in Scienze Giuridiche
2 – Corso biennale di Laurea Specialistica in Giurisprudenza
3 – Corso triennale di Laurea in Servizi Giuridici: Consulente del Lavoro
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
22. RIFORMA UNIVERSITARIA: il cosiddetto “3+2”
22.1. Classi, crediti e voti
Con la riforma universitaria entrata in vigore con l’a.a. 2001/02, i preesistenti
corsi di studi, strutturati in base al “vecchio” ordinamento, non verranno più attivati
ma solo portati a conclusione, e saranno sostituiti da corsi di studio triennali seguiti,
se è previsto, da bienni di specializzazione.
I nuovi corsi di studio, in base al livello (I e II) e agli specifici traguardi formativi
appartengono ciascuno a una determinata classe. Tutti i titoli appartenenti alla
medesima classe hanno lo stesso valore legale. Mentre le classi e i relativi obiettivi
formativi sono fissati con decreto ministeriale, la denominazione di ogni corso viene
stabilita dall’Ateneo di appartenenza.
L’attività formativa richiesta allo studente del “nuovo” ordinamento è valutata in
crediti: ne occorrono 180 per conseguire la laurea triennale, 300 per conseguire la
laurea specialistica con la possibilità di riconoscimento totale o parziale dei
precedenti 180 crediti.
I crediti rappresentano altrettante unità formative, pari a 25 ore di impegno l’uno
da parte dello studente comprendenti le ore di lezione, di studio individuale e, se
previsti, di seminari o di esercitazioni: a ogni attività formativa è stato assegnato un
determinato valore in crediti. La valutazione della prova di verifica dello studente
avviene invece con un voto in trentesimi o, se indicato, con una indicazione di
“idoneità”.
Per gli studenti già immatricolati con il “vecchio” ordinamento è data facoltà di
optare per passaggio a un corso di laurea del “nuovo” ordinamento. Il riconoscimento
della carriera pregressa avviene secondo i criteri previsti dai rispettivi regolamenti
didattici.
La riforma prevede inoltre la possibilità di attivare dei “master” di
specializzazione sia dopo il triennio sia al termine del biennio.
22.2. Nuovi corsi di studio
Per la Facoltà di Giurisprudenza, il “nuovo” ordinamento didattico degli studi,
prevede, in luogo del precedente corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza, un
corso triennale di Laurea in Scienze Giuridiche (classe XXXI), seguita da un corso
biennale di Laurea Specialistica in Giurisprudenza (classe 22/S), utile ai fini
dell’ammissione alla Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali.
Ai precedenti corsi di diploma universitario si sostituisce per ora un corso
triennale di Laurea in Servizi Giuridici: Consulente del Lavoro (classe II) che non
dà adito direttamente alla successiva iscrizione al corso di Laurea Specialistica in
Giurisprudenza.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
capitolo 1
IL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE
(classe XXXI)
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
23. ORDINAMENTI DEGLI STUDI E PIANI DI STUDIO
23.1. Piano di studio
Al corso di laurea possono iscriversi i diplomati degli istituti d’istruzione
secondaria di durata quinquennale e i diplomati degli istituti di durata quadriennale
che abbiano frequentato, con esito positivo, il corso annuale integrativo.
La durata del corso di studio per la laurea è di tre anni. Segue l’ordinamento
semestrale e prevede il conseguimento di 180 crediti (vedere al punto 22.) e si conclude con un esame di laurea.
Attenzione. Non è prevista la presentazione di un proprio piano di studio
(escluso caso al punto 7.5.); lo studente deve comunque rispettare le propedeuticità e
l’anno di frequenza previste dall’ordinamento per ciascuna attività formativa.
Il piano di studio è così articolato:
- Primo anno:
Economia politica I
Istituzioni di diritto privato
Istituzioni di diritto pubblico
Istituzioni di diritto romano
Filosofia del diritto
“Conoscenze linguistiche di base”
(05 crediti)
(10 crediti)
(10 crediti)
(10 crediti)
(10 crediti)
(05 crediti)
- Secondo anno:
Diritto amministrativo
Diritto commerciale I
Diritto costituzionale
Diritto dell’Unione Europea
Diritto internazionale
Diritto penale I
Scienza delle finanze I
(10 crediti)
(10 crediti)
(10 crediti)
(05 crediti)
(10 crediti)
(10 crediti)
(05 crediti)
- Terzo anno:
Abilità informatiche di base
Diritto del lavoro I
Diritto tributario I
Elementi del processo penale
Princìpi della tutela g. civile dei dir.
Storia del dir. mediev. e moderno I
“Conoscenze linguistiche di base”
(05 crediti)
(10 crediti)
(05 crediti)
(05 crediti)
(05 crediti)
(10 crediti)
(05 crediti)
- Primo, secondo o terzo anno***:
“Att. formativa a scelta programmata”
“Att. formativa a scelta nell’Ateneo”
(totale 10 crediti)
(totale 10 crediti)
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
- Esame di laurea
(05 crediti)
***Attenzione. È data facoltà allo studente di acquisire i crediti relativi alle
attività formative denominate “a scelta programmata” e “a scelta nell’ambito
dell’Ateneo” nell’anno e nel semestre che preferisce, fatto salvo il rispetto dell’anno
e del semestre di attivazione della materia prescelta nonché delle relative
propedeuticità.
• “Attività formative a scelta programmata”
Per “attività formative a scelta programmata” si intende qualsiasi insegnamento, in
quanto attivato dalla Facoltà, tra quelli sottoriportati (in corsivo gli insegnamenti
attivati nell’a.a. 2001/02):
gruppo
materia
anno
semestre
crediti
II
I
II
2
2
1
III
2
II
III
III
2
2
2
05
05
05
05
05
05
05
05
05
05
I
II
II
III
2
2
2
1
III
III
1
1
III
III
2
1
privatistico:
Diritto bancario
Diritto canonico
Diritto dei singoli contratti
Diritto del lavoro II
Diritto del mercato finanziario
Diritto della previdenza sociale
Diritto industriale
Diritto privato comparato
Diritto sindacale
Fondamenti del diritto europeo
pubblicistico:
Diritto canonico
Diritto costituzionale regionale
Diritto costituzionale tributario
Diritto dell’arbitrato
Diritto pubblico comparato
Diritto pubblico dell’economia
Diritto regionale
Diritto urbanistico
05
05
05
05
05
05
05
05
penalistico:
Diritto penale commerciale
Diritto penale comparato
Diritto penale militare
Legislazione minorile
05
05
05
05
internazionalistico e comunitario:
:
Diritto delle relazioni internazionali
Diritto internaz. privato e processuale
Diritto internazionale tributario
05
05
05
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Diritto privato delle Comunità europee
Storia dei trattati
II
2
05
05
II
III
II
1
2
1
I
III
II
1
2
2
05
05
05
05
05
05
05
05
II
II
2
2
storico e filosofico:
Esegesi delle fonti del diritto romano
Fondamenti del diritto europeo
Informatica giuridica
Metodologia della scienza giuridica
Storia del diritto medievale e moderno II
Storia del diritto romano
Storia delle codificazioni moderne
Teoria generale del diritto
economicistico:
Diritto internazionale tributario
Economia aziendale
Economia delle istituzioni
Scienza delle finanze II
05
05
05
05
• “Attività formativa a scelta nell’ambito dell’Ateneo”
Per “Attività formativa a scelta nell’ambito dell’Ateneo” si intende qualsiasi
insegnamento curriculare attivato nell’Ateneo di Padova.
• “Conoscenze linguistiche di base”
Per “Conoscenze linguistiche di base” si intendono le attività formative relative alla
conoscenza di base delle lingue straniere: francese, inglese, spagnola e tedesca
attivate dalla Facoltà.
23.2. Propedeuticità
Le propedeuticità per l’a.a. 2002/03 sono così stabilite:
non si può sostenere l'esame di:
se non si sono superati gli esami di:
Diritto amministrativo
Istituzioni di diritto privato e
Diritto costituzionale
Diritto bancario
Diritto commerciale I
Diritto commerciale I
Istituzioni di diritto privato
Diritto costituzionale
Istituzioni di diritto pubblico
Diritto costituzionale regionale
Istituzioni di diritto pubblico
Diritto costituzionale tributario
Istituzioni di diritto pubblico $
Diritto del lavoro I
Istituzioni di diritto privato e
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Diritto costituzionale
Diritto del lavoro II
Diritto del lavoro I
Diritto del mercato finanziario
Diritto commerciale I
Diritto della previdenza sociale
Diritto del lavoro I
Diritto dell’Unione Europea
Istituzioni di diritto pubblico
Diritto dell’arbitrato
(da definire) $
Diritto delle relazioni internazionali
Diritto internazionale
Diritto dei singoli contratti
Istituzioni di diritto privato
Diritto industriale
Diritto commerciale I
Diritto internazionale
Istituzioni di diritto privato e
Istituzioni di diritto pubblico
Diritto internaz. privato e processuale
Diritto internazionale
Diritto internazionale tributario
Diritto tributario I
Diritto penale I
Istituzioni di diritto privato e
Diritto costituzionale
Istituzioni di diritto pubblico per l’a.a. 02/03
Diritto penale II
Diritto penale I
Diritto penale commerciale
Diritto penale I
Diritto penale comparato
Diritto penale I
Diritto penale militare
Diritto penale I
Diritto privato comparato
Istituzioni di diritto privato
Diritto privato delle Comunità europee
Istituzioni di diritto privato
Diritto pubblico comparato
Istituzioni di diritto pubblico
Diritto pubblico dell’economia
Istituzioni di diritto pubblico
Diritto regionale
Istituzioni di diritto pubblico
Diritto sindacale
Diritto del lavoro I
Diritto tributario I
Diritto commerciale I
Diritto urbanistico
Diritto amministrativo
Istituzioni di diritto pubblico fino all’a.a. 02/03
Economia aziendale
Economia politica I
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Economia delle istituzioni
Scienza delle finanze I
Economia politica I solo per a.a. 02/03
Elementi del processo penale
Diritto penale I
Esegesi delle fonti del diritto romano
Istituzioni di diritto romano
Fondamenti del diritto europeo
Istituzioni di diritto privato e
Storia del diritto medievale e moderno I
Informatica giuridica
Filosofia del diritto
Legislazione minorile
Diritto penale I
Metodologia della scienza giuridica
Filosofia del diritto,
Istituzioni di diritto privato e
Istituzioni di diritto pubblico
Princìpi della tutela giur. civile dei dir.
Istituzioni di diritto privato e
Diritto costituzionale
Scienza delle finanze I
Economia politica I
Scienza delle finanze II
Scienza delle finanze I
Storia del diritto medievale e moder. I
Istituzioni di diritto romano
Storia del diritto medievale e moder. II
Storia del diritto medievale e moder. I
Teoria generale del diritto
Filosofia del diritto,
Istituzioni di diritto privato e
Istituzioni di diritto pubblico
23.3. Trasferimenti e passaggi
Allo studente già iscritto al corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza presso
questo Ateneo è data facoltà di passare al corso di Laurea in Scienze Giuridiche con
relativo riconoscimento della carriera scolastica pregressa espressa in termini di
crediti.
Per coloro che fossero già iscritti a corsi del “vecchio” ordinamento presso le altre
Facoltà dell’Università di Padova o presso altri atenei (Facoltà di Giurisprudenza e
non) si rinvia a quanto previsto dal Regolamento didattico del corso di studio (vedere
al punto 2.3.).
Per ulteriori informazioni rivolgersi alla Segreteria didattica di Presidenza.
23.4. Duplicazione del corso a Treviso
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
È stato attivata, presso la sede decentrata di Treviso, una duplicazione del corso di
Laurea in Scienze Giuridiche. L’accesso alla sede di Treviso è a numero chiuso; per
informazioni relative immatricolazioni o trasferimenti occorre rivolgersi al Sevizio
segreterie studenti (vedere al punto 7.).
Attenzione. Gli studenti iscritti a Treviso non possono sostenere a Padova gli
esami attivati presso la propria sede di appartenenza.
23.5. Insegnamenti sdoppiati
Presso la sede di Padova, le lezione e le relative prove d’esame di alcune attività
formative sono sdoppiate secondo il criterio alfabetico (A-K; L-Z): gli studenti
risulteranno pertanto direttamente iscritti a uno o all’altro in base all’iniziale del
proprio cognome.
• Cambio (A-K)/(L-Z)
Eventuali cambi, da (A-K) a (L-Z) e viceversa, potranno essere concessi solo su
domanda motivata indirizzata al Preside della Facoltà, da presentare alla Segreteria
didattica di Presidenza.
Il passaggio sarà concesso solo se si tratta di scambio con altro studente iscritto
allo stesso anno. Sarà perciò cura di ciascun interessato provvedere a presentare un
nominativo, appartenente all’altro gruppo, egualmente interessato allo scambio.
Alle condizioni sopra dette il cambio verrà concesso esclusivamente per l'insieme
delle discipline i cui insegnamenti sono sdoppiati.
Le domande, da presentare entro il 28 settembre 2002, dovranno essere redatte su
carta semplice e dovranno indicare:
- i nominativi dei due studenti interessati allo scambio;
- il numero di matricola di ciascun studente;
- i motivi della richiesta;
- la data e le firme.
Eventuali altre domande, debitamente giustificate, potranno essere accolte entro il 31
dicembre 2002.
23.6. Stage e tirocini
Agli studenti del corso di Laurea in Scienze Giuridiche è data la possibilità di fare
stage in base alle modalità previste dall’Ateneo. Per informazioni rivolgersi
ESCLUSIVAMENTE al Polo di Facoltà del Servizio stage e mondo del lavoro, c/o
Servizi generali della Facoltà (Palazzo del Bo), tel. 049/8273324, sito internet
www.unipd.it/ammi/stage/stage.html (vedere al punto 5.8.).
23.7. Esame di laurea
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
All’attività finale indirizzata alla prova finale del triennio,che consiste in una
tesina scritta, sono attribuiti 5 crediti, mentre il voto di laurea, espresso in centodecimi, terrà in particolare conto, oltre che della prova stessa, della media dei voti assegnati nelle varie discipline.
L'esame di laurea consiste nella discussione di una dissertazione scritta, svolta su
tema approvato dal professore della materia. La materia della dissertazione deve
essere compresa fra gli insegnamenti di cui lo studente abbia superato la prova di
accertamento. La Commissione di laurea, sentiti i relatori nominati dal Preside, può
escludere dalla dissertazione orale il candidato, qualora ritenga insufficiente la
dissertazione scritta presentata dallo stesso.
Informazioni utili per la stesura della tesi:
- per garantire omogeneità nella stesura delle tesi si suggerisce di attenersi, nella
redazione del testo, a uno stile che privilegi il lavoro effettivamente svolto, riduca al
minimo le parti di contorno o di richiamo, metta in evidenza gli aspetti salienti
affrontati nel contesto dell'argomento assegnato;
- per la battitura si richiedono SOLAMENTE i seguenti requisiti: fogli formato A4
scritti fronte-retro; 65/70 caratteri per riga; con almeno 25 righe; stampa in 3 copie
di cui almeno una con la copertina in cartoncino leggero.
Per gli adempimenti amministrativi relativi all’ammissione all’esame di laurea e al
calendario delle sessioni di laurea vedere ai punti 7.6.
Eventuali modifiche e comunicazioni saranno tempestivamente rese note sia
tramite Info•Student sia per affissione all’Albo della Facoltà.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
24. A.A. 2002/03 – SEDE DI PADOVA
24.1. Docenti
L’elenco completo dei recapiti telefonici e degli indirizzi di posta elettronica è
reperibile nel sito dell’Ateneo: www.unipd.it
(al prefisso 049/827… si aggiunga il numero telefonico interessato)
n.
docente
insegnamento
tel.
Diritto penale comparato
Diritto internazionale
Diritto amministrativo
Istituzioni di diritto pubblico (L/Z)
Diritto urbanistico
Diritto penale I
Economia politica I (L/Z)
Diritto costituzionale
Filosofia del diritto (L/Z)
Diritto del lavoro I
Istituzioni di diritto privato (A/K)
Diritto bancario
Princìpi tutela giurisd. civile dei dir.
Istituzioni di diritto privato (L/Z)
Diritto commerciale I
Istituzioni di diritto romano (L/Z)
Filosofia del diritto(A/K)
Diritto canonico
Elementi del processo penale
Diritto regionale
Economia politica I (A/K)
Diritto penale militare
Diritto tributario I
Diritto sindacale
Diritto costituzionale regionale
Istituzioni di diritto romano (A/K)
Storia del dir. medievale e moderno I
3388
3667
3363
3369
3389
Professori
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
Ambrosetti Enrico M.
Ballarino Tito
Bergonzini Gherardo
Bertolissi Mario
Breganze Marino
Calvi Alessandro A.
Cantarelli Davide
Carlassare Lorenza
Cavalla Francesco
Cester Carlo
Checchini Aldo
Colussi Vittorio
Consolo Claudio
D’Antonio Adriana
Fois Candido
Garofalo Luigi
Gentile Francesco
Gherro Sandro
Kostoris Roberto E.
Migliarese Francesca
Pellanda Annana
Riondato Silvio
Schiavolin Roberto
Topo Adriana
Tosi Rosanna
Vincenti Umberto
Zordan Giorgio
4228
3361
3431
3392
3846
3365
3436
3375
3413
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
n.
docente
insegnamento
tel.
Diritto privato delle Comunità eur.
Istituzioni di diritto pubblico (A/K)
Diritto dei singoli contratti
Diritto della previdenza sociale
Diritto dell’arbitrato
Scienza delle finanze I
Esegesi delle fonti del dir. romano
Fondamenti del diritto comune
Diritto privato comparato
Informatica giuridica
Teoria generale del diritto
Economia aziendale
Diritto dell’Unione Europea
Storia del diritto romano
3667
3363
professori affidatari
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
Ballarino Tito
Bergonzini Gherardo
Cerdonio C. Giuliana
Cester Carlo
Consolo Claudio
Dosi Cesare
Furlan Domenico
Garofalo Luigi
Maggiolo Marcello
Moro Paolo
Pagallo Ugo
Pellanda Anna
Picchio Forlati Maria L.
Zanon Giorgia
3431
4034
3418
professori a contratto
1
n.
1
2
3
4
Fioretti Andrea
Abilità informatiche di base
=
lettore
insegnamento di riferimento
tel.
Cazorla Ana
King Kirsten
Mansen Miryam
Montfort Isabelle
Conosc. ling. di base: Spagnolo
Conosc. ling. di base: Inglese
Conosc. ling. di base: Tedesco
Conosc. ling. di base: Francese
***
Attenzione. Gli orari di ricevimento dei docenti sono consultabili tramite
Info•Student (direttamente ai box o via Intenet) e sono esposti nelle bacheche dei
rispettivi Dipartimenti di afferenza.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
24.2. Orario delle lezioni
PER
CONSULTARE
L’ORARIO
DELLE
LEZIONI
AGGIORNATO COLLEGARSI AL SITO DELLA FACOLTÀ
www.giuri.unipd.it, quindi selezionare la
voce “Offerta didattica”.
24.3. Programmi degli insegnamenti attivati
I dati qui riportati sono inseriti in base al modello del Diploma supplement
adottato dall’Università degli Studi di Padova. La lingua d’insegnamento, ove non
specificato, è l’italiano.
ABILITÀ INFORMATICHE DI BASE
05 crediti – senza settore
(prof. Andrea Fioretti)
Obiettivi formativi:
Il corso intende fornire le conoscenze informatiche di base necessarie per l’uso del
computer nelle attività di studio e di lavoro future. Con tali conoscenze, in
particolare, lo studente sarà in grado di redigere un testo o una tesi con le principali
opzioni di formattazione e di ricercare le informazioni utili al proprio percorso
formativo in Internet.
Prerequisiti:
=
Contenuto dell’attività formativa:
Introduzione al corso. I concetti principali dell’informatica. Panoramica generale
sull’hardware e il software di un computer. I componenti di un Personal Computer. I
dispositivi di input, di output e misti .I dispositivi di memoria. I tipi di software e la
loro differenza ( i sistemi operativi e le applicazioni ). Il sistema operativo Windows
98 e Windows 2000. L’interfaccia grafica. Il desktop, la barra delle applicazioni,
l’area di stato e il pulsante di start. Le finestre, le icone e le cartelle. L’organizzazione
dei file e delle cartelle. Tipi di documenti. Copiare, spostare e cancellare file e
cartelle. Impostazione delle stampanti e stampa di un documento. Risorse del
computer e Pannello di Controllo. Elaborazione testi con Word 2000. Creare un
nuovo documento e salvarlo. Modificare le impostazioni di base. Salvare un
documento con un altro formato. Operazioni di base. Formattazione. Rifinitura di un
documento. Stampa. Funzioni avanzate. Introduzione a Internet. Navigazione nel
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
web. Ricerca nel Web. Posta elettronica.
Testi di riferimento:
Dispense redatte dal docente.
Metodi didattici:
Lezioni tenute con l’ausilio di un personal computer e un videoproiettore.
Esercitazioni facoltative in aula informatica.
Struttura della verifica di profitto:
I° verifica: domande teoriche scritte a risposta aperta relative alla prima parte del
programma fino al Word escluso .
II° verifica: esercitazione pratica in aula di informatica che consiste nella redazione di
un testo con il programma applicativo Word.
Altre informazioni:
L’esercitazione pratica in aula di informatica avverrà suddividendo in gruppi di 12
studenti la lista degli iscritti all’esame.
Attenzione: la prima verifica rimane valida solo per la sessione in cui è stata superata.
Per comunicazioni con il docente si possono inviare le e-mail al seguente indirizzo di
posta elettronica : [email protected]
CONOSCENZE LINGUISTICHE DI BASE: FRANCESE
05 crediti – senza settore
(prof. Francesco Gentile)
(CEL: dott.ssa Isabelle Montfort)
Obiettivi formativi:
=
Contenuto dell’attività formativa:
=
Testi di riferimento:
R.GUERINI - I. MORETTI, Courir le monde. Secondo livello, Edizioni Atlas
(Disponibile Libreria Galilei, Via Beato Pellegrino, di fronte al Palazzo Maldura) nel
quale dovranno essere approfonditi:
-La grammaire
-Le mixage di tre MODULES, a scelta.
Metodi didattici:
=
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale. La prova consiste in una lettura e commento di un brano con
svolgimento di esercizi (il tutto tratto da "Courir le monde").
Lingua d’insegnamento:
=
Altre informazioni:
=
CONOSCENZE LINGUISTICHE DI BASE: INGLESE
05 crediti – senza settore
(prof. Francesco Gentile)
(CEL: dott.ssa Kirsten King)
Obiettivi formativi:
=
Prerequisiti:
=
Contenuto dell’attività formativa:
=
Testi di riferimento:
New headway preintermediate students book and workbook with key, Oxford
Metodi didattici:
=
Struttura della verifica di profitto:
=
Lingua d’insegnamento:
=
Altre informazioni:
=
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
CONOSCENZE LINGUISTICHE DI BASE: SPAGNOLO
05 crediti – senza settore
(prof. Francesco Gentile)
(CEL: dott.ssa Ana Cazorla) $
(n.d.r. al momento della stampa i dati non sono disponibili)
CONOSCENZE LINGUISTICHE DI BASE: TEDESCO
05 crediti – senza settore
(prof. Francesco Gentile)
(CEL: dott.ssa Miryam Mansen)
Obiettivi formativi:
Introdurre alla conoscenza della lingua tedesca
Prerequisiti:
=
Contenuto del corso:
Il corso è dedicato all'acquisizione di un lessico di base e delle strutture
morfosintattiche
basilari della lingua tedesca.
Testi di riferimento:
Testo di base di cui gli studenti frequentanti devono essere in possesso fin dall'inizio
delle
lezioni:
1) Delfin Lehrbuch (einbŠndige Ausgabe), München, Hueber, 2001, edizione in un
unico volume ( numero di riferimento per l'ordinazione: ISBN 3-19-001601-1; il
manuale include 2 CD con esercizi).
2) Delfin Arbeitsbuch, München, Hueber, 2002, primo volume dell'eserciziario
(numero di riferimento per l'ordinazione: ISBN 3-19-111601-X), Teil 1: Lektionen 1Grammatiche consigliate:
10,.
M. WEERNING - M. MONDELLO, Dies und Das. Grammatica tedesca con esercizi,
Genova, Cideb, 2000.
M. REIMANN, Grundstufen-Grammatik für Deutsch als Fremdsprache, München,
Hueber, 2000.
H. DREYER - R. SCHMITT, Grammatica tedesca con esercizi, nuova edizione,
München, Hueber, 2001.
Dizionario consigliato:
DIT. Dizionario Tedesco-Italiano / Italiano-Tedesco, Torino, Paravia, III ed.
aggiornata, 2002.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Metodi didattici:
Esercitazioni orali e scritte; utilizzo di materiale audiovisivo.
Struttura della verifica di profitto:
Per i frequentanti: prova scritta.
Per i non frequentanti: prova scritta e orale.
Lingua d'insegnamento:
Tedesco.
Altre informazioni:
=
DIRITTO AMMINISTRATIVO
10 crediti – IUS/10
(prof. Gherardo Bergonzini)
insegnamento mutuato da Diritto amministrativo (I)
del corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza (V.O.)
DIRITTO BANCARIO
05 crediti – IUS/05
(prof. Vittorio Colussi)
insegnamento mutuato da Diritto bancario: profili generali
del corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza (V.O.)
DIRITTO CANONICO
05 crediti – IUS/11
(prof. Sandro Gherro)
Obiettivi formativi:
=
Prerequisiti:
=
Contenuto dell’attività formativa:
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
1) Il sistema costituzionale canonico:
a) la costituzione della Chiesa;
b) il sistema normativo;
c) l’organizzazione dell’ordinamento tra primato pontificio e apostoliticità;
d) Chiesa e Popolo di Dio.
2) Nozioni di diritto matrimoniale.
Testi di riferimento:
S. GHERRO, Diritto canonico (nozioni e riflessioni). I. - Diritto costituzionale, Padova,
CEDAM, 2002, capp. I, II, III (pp. 103-139) e IV.
S. GHERRO, Diritto matrimoniale canonico, Padova, CEDAM, 1985, pp. 97-237.
Metodi didattici:
=
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
Altre informazioni:
=
DIRITTO COMMERCIALE I
10 crediti – IUS/04
(prof. Candido Fois)
insegnamento mutuato da Diritto commerciale
del corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza (V.O.)
DIRITTO COSTITUZIONALE
10 crediti – IUS/08
(prof.ssa Lorenza Carlassare)
Obiettivi formativi:
Fornire un quadro del sistema costituzionale e le conoscenze tecniche necessarie
all’acquisizione di una professionalità specifica; sviluppare le capacità critiche e
argomentative dello studente.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Istituzioni di diritto pubblico.
E’ consigliato lo studio del diritto privato. E’ necessaria almeno una conoscenza
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
elementare della storia contemporanea.
Contenuto dell’attività formativa:
Date per acquisite le conoscenze istituzionali dell’insegnamento di Istituzioni di
diritto pubblico, il corso verterà sui seguenti temi: 1 - Stato e Costituzione; la sovranità dello Stato fra Unione europea e autonomia regionale. 2 - Profili di storia
costituzionale. 3 - Il sistema delle fonti del diritto. 4 - Forme di stato e forme di
governo. Rapporti fra Presidente della Repubblica, Parlamento, Governo e
Magistratura nell’ordinamento italiano; partiti politici e sistemi elettorali. 5 - Le
funzioni e il ruolo della Corte Costituzionale. 6 - Libertà e diritti fondamentali: le
garanzie comuni; la libertà personale (art.13); la libertà di riunione (art. 17), di
associazione (artt.18 e 49), di manifestazione del pensiero (art. 21); i diritti sociali; la
tutela dei diritti nei documenti internazionali e sovranazionali (cenni).
Testi di riferimento:
L. PALADIN, Diritto costituzionale, Padova, CEDAM, 1998, nelle parti che saranno
indicate.
L. CARLASSARE, Conversazioni sulla Costituzione, Padova, CEDAM, 2002.
Appunti dalle lezioni.
Altri materiali saranno messi a disposizione degli studenti durante il corso e saranno
reperibili presso la segreteria didattica del Dipartimento di diritto pubblico,
internazionale e comunitario (II° piano, scala Aule).
Metodi didattici:
Lezioni cattedratiche, lezioni dialogate, seminari anche con la partecipazione di
docenti di altri atenei, esercitazioni relative all’esame delle sentenze costituzionali.
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
Altre informazioni:
Particolare attenzione sarà dedicata al tema dei diritti e delle libertà.
DIRITTO COSTITUZIONALE (L/Z)
10 crediti – IUS/08
(prof.ssa Rosanna Tosi)
Obiettivi formativi:
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Fornire conoscenze (il sistema costituzionale italiano con cenni di raffronto ad altri
ordinamenti, le sue linee evolutive, le attuazioni e le elusioni della Costituzione) e
competenze (inquadramento ed analisi di casi concreti), agevolando l'acquisizione
delle connesse capacità critiche ed argomentative.
Prerequisiti:
È propedeutico l'esame di Istituzioni di diritto pubblico.
Sono richieste le conoscenze di base fornite dal primo anno.
Contenuto dela attività formativa:
Organizzazione costituzionale. Fonti del diritto. Giustizia costituzionale. Libertà e
diritti costituzionali.
Testi di riferimento:
Gli studenti possono scegliere tra i seguenti programmi:
a) Programmi consigliati agli studenti frequentanti:
L. CARLASSARE, Conversazioni sulla Costituzione, Padova, CEDAM, ult.ed., 2002,
limitatamente ai capp. II, III, V, VI, VII e ai §§ 32 e 33 del cap. VIII.
e
L. PALADIN, Diritto costituzionale, Padova, CEDAM, III ed., 1998, limitatamente ai
cap. I della parte I; cap. III della parte II, omettendo i §§ da 21 a 24; cap. II
(omettendo i §§ da 1 a 7 e 15) e cap. V (omettendo i §§ 4 e 5) della parte III; cap. I e
soltanto il § 11 del cap. II della parte V; cap. I, II e III della parte VI.
oppure, in alternativa,
L. CARLASSARE, Conversazioni sulla Costituzione, Padova, CEDAM, ult. ed., 2002,
limitatamente ai cap. II, III, V, VI, VII.
e
R. BIN - G. PITRUZZELLA, Diritto costituzionale, Torino, Giappichelli, ult. ed. 2002,
limitatamente ai cap. II, VI, VII, VIII, IX, X, e soltanto le pp. da 443 a 470 e da 491 a
495 del cap. XI.
Gli studenti che scelgono uno dei programmi consigliati ai frequentanti sono tenuti a
conoscere i casi giurisprudenziali esaminati durante il corso.
b) Programmi consigliati agli studenti non frequentanti:
L. CARLASSARE, Conversazioni sulla Costituzione, Padova, CEDAM, ult. ed., 2002,
limitatamente ai cap. II, III, V, VI, VII e ai §§ 32 e 33 del cap. VIII.
e
L. PALADIN, Diritto costituzionale, Padova, CEDAM, III ed., 1998, limitatamente ai
cap. I della parte I; cap. III della parte II (omettendo i §§ da 21 a 24); cap. II
(omettendo i §§ da 1 a 7 e 15) e cap. V (omettendo i §§ 4 e 5) della parte III; cap. I, II
e III della parte V; cap. I, II e III della parte VI.
oppure, in alternativa,
L. CARLASSARE, Conversazioni sulla Costituzione, Padova, CEDAM, ult.ed., 2002,
limitatamente ai cap. II, III, V, VI, VII.
e
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
R. BIN - G. PITRUZZELLA, Diritto costituzionale, Torino, Giappichelli, ult.ed., 2002,
limitatamente ai cap. II, VI, VII, VIII, IX, X, XI.
AVVERTENZA: Qualsiasi sia il programma scelto, è necessaria la conoscenza del
testo costituzionale vigente.
Metodi didattici:
Lezioni e seminari (questi ultimi destinati a casi giurisprudenziali).
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale alla fine del corso.
Altre informazioni:
=
DIRITTO COSTITUZIONALE REGIONALE
05 crediti – IUS/08
(prof.ssa Rosanna Tosi)
Obiettivi formativi:
Fornire conoscenze (la regionalizzazione dello Stato come processo costantemente in
fieri) e competenze (inquadramento e analisi di casi concreti), agevolando
l’acquisizione delle connesse capacità critiche e argomentative. Avviare alla scrittura
su temi giuridici.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Istituzioni di diritto pubblico.
È richiesta la conoscenza delle nozioni di base del diritto pubblico.
Contenuto dell’attività formativa:
L’evoluzione del sistema regionale italiano. L’organizzazione regionale. Il riparto
della funzione legislativa tra Stato e Regioni. Il princìpio di sussidiarietà e il riparto
delle funzioni amministrative.
Testi di riferimento:
S. BARTOLE – R. BIN – G. FALCON – R. TOSI, Diritto regionale, Bologna, Il Mulino,
2003.
Una riduzione del programma è prevista per gli studenti frequentanti.
Una ulteriore riduzione è prevista per gli studenti frequentanti che vogliano
approfondire un argomento tramite una esercitazione scritta.
Metodi didattici:
Lezioni, seminari ed esercitazioni scritte.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale alla fine del corso; esercitazione scritta facoltativa.
Altre informazioni:
Gli studenti frequentanti, che lo desiderano, potranno approfondire un argomento
tramite un’esercitazione scritta: per questi studenti sarà prevista una riduzione del
programma.
DIRITTO DEI SINGOLI CONTRATTI
05 crediti – IUS/01
(prof.ssa Giuliana Cerdonio Chiaromonte)
Obiettivi formativi:
Il corso si propone di fornire la conoscenza della disciplina dei contratti tipici e dei
principali contratti atipici, con particolare attenzione ai problemi interpretativi di
maggior rilievo, anche attraverso l’esame di casi giurisprudenziali.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Istituzioni di diritto privato.
Contenuto dell’attività formativa:
Contratti tipici: compravendita, permuta, contratto estimatorio, somministrazione,
locazione, comodato, mutuo, appalto, contratto d’opera, trasporto, mandato,
commissione, spedizione, agenzia, mediazione, deposito, assicurazione, fideiussione,
transazione.
Contratti atipici (nozioni): leasing, factoring, franchising, contratto autonomo di
garanzia, sponsorizzazione.
Testi di riferimento:
F. GAZZONI, Manuale di diritto privato, ESI, 2001, pp.: da 1059 a 1091; da 1101 a
1107; da 1109 a 1116; da 1121 a 1176; da 1215 a 1229; da 1235 a 1239; da 1241 a
1248; da 1281 a 1293; da 1295 a 1299.
Saranno invece necessari gli appunti delle lezioni per lo studio della disciplina della
vendita di beni di consumo.
E’ inoltre indispensabile l’uso del codice civile.
Metodi didattici:
Lezioni.
Struttura della verifica di profitto:
Prova scritta con possibilità di estensione orale.
Altre informazioni:
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
=
DIRITTO DEL LAVORO I
10 crediti – IUS/07
(prof. Carlo Cester)
insegnamento mutuato da Diritto del lavoro
del corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza (V.O.)
DIRITTO DELL’ARBITRATO
05 crediti – IUS/15
(prof. Claudio Consolo) $
(n.d.r. al momento della stampa i dati non sono disponibili)
DIRITTO DELLA PREVIDENZA SOCIALE
05 crediti – IUS/07
(prof. Carlo Cester)
insegnamento mutuato da Diritto della previdenza sociale: profili generali
del corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza (V.O.)
DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA
05 crediti – IUS/14
(prof.ssa M. Laura. Picchio Forlati)
Obiettivi formativi:
Fornire gli strumenti per inquadrare il processo di integrazione europea alla luce del
rapporto fra diritto internazionale, diritto dell'Unione europea quale fenomeno di tipo
interno o costituzionale, ordinamenti interni degli Stati membri; introdurre al sistema
istituzionale dell'Unione attraverso lo studio della prassi relativa ai tre pilastri;
approfondire i meccanismi di rinvio del diritto interno al diritto dell'Unione e,
soprattutto, il ruolo svolto dalla giurisprudenza comunitaria nel prefigurare e consolidare l'attuale assetto dei poteri tra istituzioni, e tra istituzioni e Stati membri.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Istituzioni di diritto pubblico.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Contenuto dell’attività formativa:
in particolare, nei diversi contesti giuridici così individuati verranno via via collocati:
A. gli aspetti più propriamente interstatuali del diritto dell'Unione, dal rapporto tra i
tre pilastri alle convenzioni comunitarie alle relazioni esterne; B. l'equilibrio dei
poteri tra istituzioni, e nei rapporti tra queste, in particolare Corte e Commissione, e
gli Stati membri; C. l'interazione tra ordinamento dell'Unione, specie attraverso il
diritto comunitario, e gli ordinamenti nazionali, nella scansione impressa al processo
di integrazione dal dialogo-confronto tra la Corte costituzionale italiana e la Corte di
Giustizia.
Testi di riferimento:
F. POCAR, Diritto dell'unione e delle comunità europee, Milano, Giuffrè, VII ed.,
2002, pp. xxiv-370.
Per le fonti normative rilevanti:
A. TIZZANO, Codice dell'Unione Europea, Padova, CEDAM, III ed., 2002.
Metodi didattici:
Lezione dialogata.
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
Altre informazioni:
Test facoltativo e/o presentazione in aula, ugualmente facoltativa, di temi di
seminario concordati con la docente. Dell'esito dei test e di tale presentazione si tiene
conto nella valutazione complessiva, formulata a conclusione dell'esame orale, solo se
detto esito è stato positivo
DIRITTO INTERNAZIONALE
10 crediti – IUS/13
(prof. Tito Ballarino)
il corso si divide in due moduli con verifica di profitto unica
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
Per gli studenti che frequentano è previsto lo svolgimento di alcune prove scritte in
sostituzione di parti del programma.
Gli studenti possono suddividere l'esame in due colloqui: l'uno dedicato al programma
di diritto internazionale privato e l'altro al programma di diritto internazionale
pubblico. L'oggetto del primo colloquio è a scelta del candidato.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Gli studenti che hanno iniziato l'esame con il vecchio programma (nel quale il primo
colloquio riguardava anche temi di diritto internazionale privato ) possono portarlo a
termine secondo le vecchie regole. Se passano al nuovo programma dovranno
completarlo portando per intero il Manuale breve di Diritto internazionale privato.
modulo 1
Diritto internazionale: profili generali (pubblico)
Obiettivi formativi:
Rendere gli studenti consapevoli del ruolo che spetta al diritto internazionale pubblico
nel definire il comportamento dello Stato non soltanto come soggetto delle relazioni
internazionali, ma anche, in considerazione della sempre maggiore estensione della
legislazione internazionale, come gestore dell'ordinamento interno.
Prerequisiti:
Sono propedeutici gli esami di Istituzione di diritto privato e di Istituzioni di diritto
pubblico.
Contenuto dell’attività formativa:
Esposizione dei fondamenti del diritto internazionale pubblico. Aspetti teorici inerenti
alla costruzione dell'ordinamento internazionale ed esposizione dei principali trattati
internazionali.
Testi di riferimento:
B. CONFORTI, Diritto internazionale, Napoli, Editoriale Scientifica, 2002, VI ed.,
escluse pp. 152-183 e 328-348.
Codice del diritto e delle organizzazioni internazionali, Napoli, Edizione Simone,
1999.
oppure
LUZZATTO - POCAR, Codice di diritto internazionale pubblico, Torino, Giappichelli,
2001, II ed.
oppure
CONETTI - MIGLIORINO - SCOVAZZI, Testi di base per lo studio del diritto
internazionale, Milano, Giuffrè, 2001, II ed.
Metodi didattici:
=
Altre informazioni:
=
modulo 2
Diritto internazionale: approfondimenti tematici (privato)
Obiettivi formativi:
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Avviamento allo studio del diritto internazionale privato e processuale da effettuarsi
attraverso una serie di incontri seminariali.
Prerequisiti:
Sono propedeutici gli esami di Istituzione di diritto privato e di Istituzioni di diritto
pubblico.
Contenuto dell’attività formativa:
Esposizione dei principi fondamentali del diritto internazionale privato e del diritto
processuale civile internazionale.
Testi di riferimento:
T. BALLARINO Manuale breve di Diritto internazionale privato, Padova, CEDAM,
2002, pp. 1-251.
Codice del diritto e delle organizzazioni internazionali, Napoli, Edizione Simone,
1999.
oppure
LUZZATTO - POCAR, Codice di diritto internazionale pubblico, Torino, Giappichelli,
2001, II ed.
oppure
CONETTI - MIGLIORINO - SCOVAZZI, Testi di base per lo studio del diritto
internazionale, Milano, Giuffrè, 2001, II ed.
Metodi didattici:
=
Altre informazioni:
=
DIRITTO PENALE I
10 crediti – IUS/17
(prof. Alessandro A. Calvi)
insegnamento mutuato da Diritto penale (I)
del corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza (V.O.)
DIRITTO PENALE COMPARATO
05 crediti – IUS/17
(prof. Enrico M. Ambrosetti)
insegnamento mutuato da Diritto penale comparato: profili generali
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
del corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza (V.O.)
DIRITTO PENALE MILITARE
05 crediti – IUS/17
(prof. Silvio Riondato)
insegnamento mutuato da Diritto penale militare: profili generali
del corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza (V.O.)
DIRITTO PRIVATO COMPARATO
05 crediti – IUS/02
(prof. Marcello Maggiolo)
insegnamento mutuato da Diritto privato comparato: profili generali
del corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza (V.O.)
DIRITTO PRIVATO DELLE COMUNITÀ EUROPEE
05 crediti – IUS/02
(prof. Tito Ballarino)
insegnamento mutuato da Diritto privato delle Comunità europee: profili generali
del corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza (V.O.)
DIRITTO REGIONALE
05 crediti – IUS/ 09
(prof.ssa Francesca Migliarese)
insegnamento mutuato da Diritto regionale: profili generali
del corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza (V.O.)
DIRITTO SINDACALE
05 crediti – IUS/07
(prof.ssa Adriana Topo)
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
insegnamento mutuato da Diritto sindacale: profili generali
del corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza (V.O.)
DIRITTO TRIBUTARIO I
05 crediti – IUS/12
(prof. Roberto Schiavolin)
insegnamento mutuato da Diritto tributario: profili generali
del corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza (V.O.)
DIRITTO URBANISTICO
05 crediti – IUS/10
(prof. Breganze Marino)
Obiettivi formativi:
=
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Diritto amministrativo.
Contenuto dell’attività formativa:
Problematica generale.
La pianificazione urbanistica generale.
L’attività edilizia nel suo svolgimento.
Beni culturali e ambientali.
Testi di riferimento:
SALVIA - TERESI, Diritto urbanistico, Padova, CEDAM, 2002, pp. 1-115; 151-156;
179-184; 211-271; 297-314.
Per l’inquadramento generale, vedi, inoltre:
M. BREGANZE, voce Edilizia e urbanistica, in Digesto disc. pubbl., Voll. V e
Aggiornamento.
Metodi didattici:
=
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
Altre informazioni:
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
=
ECONOMIA AZIENDALE
05 crediti – SECS-P/07
(prof.ssa Anna Pellanda)
Obiettivi formativi
Fornire agli studenti l’approccio aziendalistico all’economia.
Prerequisiti
È propedeutico è l’esame di Economia politica I.
Contenuto dell’attività formativa
Il corso intende rintracciare l’enuclearsi della problematica aziendale partendo dalla
tradizione ragionieristica italiana fino alle metodologie internazionali contemporanee.
Ad un’introduzione storico-metodologica fa seguito la considerazione della natura
dinamica delle aziende di produzione in contesti di mercato e dei problemi della loro
direzione, programmazione e controllo.
Cenni al bilancio d’esercizio, come modello di rappresentazione della realtà
aziendale, concludono il corso.
Testi di riferimento
S. SCIARELLI, Economia e gestione delle imprese, I volume, Padova, CEDAM, 2002,
parte I e II.
I. FACCHINETTI, L’ABC del bilancio, Milano, Il Sole 24 Ore, II ed., 2002, capp.1-3.
Letture consigliate per la parte storico-metodologica:
F.MELIS, Storia della ragioneria, Bologna, Cesare Zuffi Ed., 1950
S. PEZZOLI, Profili di storia della ragioneria, Padova, CEDAM, 1986
E. GIANNESSI, I precursori in economia aziendale, Milano, Giuffrè Ed., 1980
R. FERRARIS FRANCESCHI, L’indagine metodologica in economia aziendale, Milano,
Giuffrè Ed., 1978
Letture consigliate per la parte analitica
G. AIROLDI – G. BRUNETTI – V. CODA, Economia aziendale, Bologna, Il
Mulino,1994
R. LUPI, La contabilità aziendale spiegata ai giuristi, Padova, CEDAM, 1995
P. BASTIA, Istituzioni di economia aziendale, Padova. CEDAM, 1999
S. BIAZZO –R. PANIZZOLO, Elementi di economia e organizzazione aziendale, Padova,
Ed. Libreria Progetto, 2000
S. PEZZOLI, Lineamenti di economia aziendale, Padova, CEDAM, 2001
A. MATACENA, Il bilancio d’esercizio, Bologna, CLEUB, 1993
A. BANDETTINI, Il bilancio di esercizio, Padova, CEDAM, 1999
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Metodi didattici
Lezioni frontali
Struttura della verifica di profitto:
=
Altre informazioni:
=
ECONOMIA POLITICA I (A-K)
05 crediti – SECS-P/ 01
(prof.ssa Anna Pellanda)
Obiettivi formativi:
Fornire agli studenti gli strumenti fondamentali per lo studio dell’economia,
indicando loro il ragionamento logico portante e familiarizzandoli con l’utilizzo
dell’analisi matematica elementare.
Prerequisiti:
Adeguata preparazione di scuola media superiore.
Contenuto del corso:
Il corso è tripartito: inizia dallo studio della domanda, prosegue con quello
dell’offerta per confluire nell’analisi del mercato. Alcuni argomenti di
macroeconomia verranno svolti per consentire a chi non prosegue gli studi oltre il
triennio di sapersi orientare tra fenomeni di inflazione, disoccupazione, unione
monetaria europea, ecc.
Testi di riferimento:
A. PELLANDA, Microeconomia elementare, Padova, CEDAM, 2002.
Testi consigliati e facoltativi:
G.B. HENRY, Elementi di matematica per lo studio dell’Economia, Bologna, Il
Mulino, ult. ed.
A. PELLANDA (a cura di), Letture per lo studio dell’Economia politica, Milano,
L.E.D., 1996.
Metodi didattici:
Lezioni “frontali”.
Struttura della verifica di profitto:
Prova scritta.
Altre informazioni:
Le ultime ore del corso saranno dedicate ad attività seminariali.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
ECONOMIA POLITICA I (L-Z)
05 crediti – SECS-P/01
(prof. Davide Cantarelli)
Obiettivi formativi:
Fornire i concetti fondamentali dell’analisi economica ritenuti necessari per la
comprensione e valutazione della realtà economica, unitamente a un adeguato insieme
di nozioni istituzionali.
Prerequisiti:
Non è richiesto nessun prerequisito.
Contenuto dell’attività formativa:
Inquadramento metodologico dell’economia, analisi microeconomica (consumo,
scambio e produzione nei vari regimi di mercato), moneta, banca, credito.
Testi di riferimento:
D. CANTARELLI, Lezioni di Economia politica, Padova, CEDAM, 2000, IV ed.
Metodi didattici:
Lezioni ed esercitazioni.
Struttura della verifica di profitto:
Prova scritta.
Altre informazioni:
Non esistono dispense autorizzate dal docente. Il programma dettagliato del corso con
l’indicazione dei capitoli, paragrafi e pagine sarà reso noto prima dell’inizio delle
lezioni.
ELEMENTI DEL PROCESSO PENALE
05 crediti – IUS/16
(prof. Roberto E. Kostoris)
insegnamento mutuato da Procedura penale: profili generali
del corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza (V.O.)
ESEGESI DELLE FONTI DEL DIRITTO ROMANO
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
05 crediti - IUS/18
(prof. Domenico Furlan)
Obiettivi formativi:
Il corso si propone di riconsiderare alcuni temi elementari, per approfondirli
attraverso l’esame delle fonti.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Istituzioni di diritto romano.
Contenuto dell’attività formativa:
Il diritto: concetti fondamentali.
La formazione del diritto nell’età repubblicana e in quella del principato.
Il processo formulare.
Testi di riferimento:
VOCI, Manuale di diritto romano, Milano, Giuffrè, rist. 1998, voll. I e II.
[I paragrafi che specificamente attengono ai temi del corso sono i seguenti: 1; 4-8; 9
(I e II); 10 (I e IV); 11; 15; 17; 19; 42; 44-48; 56-57].
Lettura:
SENECA, La dottrina morale, a cura di C. Marchesi, Bari, Laterza, rist. 2002.
Metodi didattici:
Lezioni in aula.
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
Altre informazioni:
=
FILOSOFIA DEL DIRITTO (A-K)
10 crediti – IUS/20
(prof. Francesco Gentile)
Obiettivi formativi:
Il corso si prefigge l’introduzione critica dello studente all’esperienza giuridica,
mediante lo studio, teoretico e storiografico, delle differenze e delle integrazioni tra
“geometria legale” e “dialettica giuridica”.
Prerequisiti:
=
Contenuto dell’attività formativa:
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
1) Autonomia e eteronomia nell’esperienza giuridica (contratti, leggi, provvedimenti
amministrativi, arbitrati, sentenze);
2) Il diritto come tecnica di controllo sociale o/e come medio di comunicazione civile;
3) Breve storia filosofica della legislazione.
Testi di riferimento:
1) F. GENTILE, Politica o/e statistica, Prolegomeni di una teoria generale dell’ordinamento politico, Milano, Giuffrè, in corso di stampa.
oppure
F. GENTILE, Intelligenza politica e ragione di Stato, Milano, Giuffrè, 1999, II ed.,
XVI rist.
2) F. GENTILE, Ordinamento giuridico tra virtualità e realtà, Padova, CEDAM, 2001,
II ed. con codicilli.
3) Silloge di testi su, Politicità e positività nell’ordinamento giuridico, Padova,
CUSL - Nuova Vita, 1999.
Metodi didattici:
Lezioni ed esercitazioni.
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale. L’accertamento avverrà in due tempi: 1) accertamento della preparazione
generale; 2) Approfondimento di un argomento specifico.
Altre informazioni:
=
FILOSOFIA DEL DIRITTO (L-Z)
10 crediti – IUS/20
(prof. Francesco Cavalla)
Obiettivi formativi:
=
Prerequisiti:
=
Contenuto dell’attività formativa:
a) Diritto e verità:
1) Concetti elementari per un'indagine filosofica sul diritto: principio, verità, verità
universali e verità particolari, metodo analitico e metodo dialettico;
2) Norma giuridica, norma positiva, ordinamento giuridico;
3) Dialettica, retorica e verità processuale.
b) Diritto pena e riparazione.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Testi di riferimento:
a) Appunti dalle lezioni integrati dalle letture che nell'ambito del corso verranno
indicate.
b) AA.VV. Pena e riparazione, (a cura di Cavalla e Todescan), Padova, CEDAM,
2000, pp.1-202 e 293-320
A loro discrezione gli studenti potranno sostituire quanto sopra sub a) con lo studio
del testo:
F. D'AGOSTINO, Filosofia del Diritto, Torino, Giappichelli, 2001, pp.1- 226.
Metodi didattici:
=
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale. La prima domanda verterà sul primo saggio di Pena e riparazione
intorno al quale verranno svolte apposite esercitazioni.
Altre informazioni:
=
FONDAMENTI DEL DIRITTO EUROPEO
5 crediti – IUS/18
(prof. Luigi Garofalo)
Obiettivi formativi:
=
Prerequisiti:
Sono propedeutici gli esami di Istituzioni di diritto privato e di Storia del diritto
medievale e moderno I (comprese pertanto anche le Istituzioni di diritto romano).
Contenuto del corso:
Formazione romanistica e attualità della categoria contrattuale negli ordinamenti
europei. In particolare: la violazione del contratto e i relativi rimedi.
Testi di riferimento:
Per coloro che frequenteranno le lezioni saranno sufficienti gli appunti tratti dalle
stesse.
Per coloro che non le frequenteranno (o che, pur frequentandole, preferiranno
prepararsi su un testo scritto) le indicazioni bibliografiche saranno fornite all’inizio
del corso.
Metodi didattici:
=
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale. A scelta dello studente essa può essere sostituita dalla redazione di un
elaborato critico.
Altre informazioni:
=
INFORMATICA GIURIDICA
05 crediti – IUS/20
(prof. Paolo Moro)
Obiettivi formativi:
Il corso si propone di far comprendere la natura logica dell’informatica giuridica,
intesa come metodologia di interpretazione, discussione e composizione della
controversia tramite l’impiego del computer, privilegiando l’indagine dei principi
fondamentali del processo, nel quale è oggi prevalente l’uso di strumenti informatici e
telematici, anche nel tentativo di promuovere l’acquisizione di capacità critica
nell’esame dei singoli casi di diritto dell’informatica tratti dalla giurisprudenza
contemporanea.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Filosofia del diritto.
Contenuto dell’attività formativa:
1) Diritto, informatica e processo.
2) Princìpi fondamentali del processo telematico (d.P.R. 13 febbraio 2001 n. 123).
3) Processo telematico e logica dell’argomentazione giudiziale.
4) Casi controversi in materia di diritto dell’informatica.
Testi di riferimento:
a) P. MORO, La via della giustizia. Il fondamento dialettico del processo, Pordenone,
Libreria Al Segno Editrice, 2001, pp. 9-53 e 83-101.
b) PAOLO MORO, Processo telematico e logica del contraddittorio, Pordenone,
Libreria Al Segno Editrice, 2002 (in corso di stampa), pp. 1-40.
c) Appunti dalle lezioni.
Gli studenti che non frequentano le lezioni o che non intendono prepararsi sugli
appunti potranno sostituire quanto indicato al punto c) con lo studio di uno a scelta
dei seguenti testi:
- GIOVANNI SARTOR, Intelligenza artificiale e diritto: un'introduzione, Milano,
Giuffrè, 1996;
- GLAUCO RIEM, Il processo civile telematico. Le nuove frontiere del processo alla
luce del D.P.R. 123/2001, Napoli, Edizioni Simone, 2002.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Metodi didattici:
- Lezioni frontali
- Esercitazioni multimediali
- Seminari con interventi di studiosi, magistrati e avvocati
Struttura della verifica di profitto:
L’esame si svolge in forma orale.
Il colloquio di accertamento verte sui testi di riferimento e sulla discussione di un
caso controverso illustrato a lezione o concordato preventivamente con il docente.
Altre informazioni:
Per qualsiasi quesito inerente all’attività didattica tutti gli studenti possono
comunicare con il docente all’indirizzo di posta elettronica [email protected].
ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO (A-K)
10 crediti – IUS/01
(prof. Aldo Checchini)
Obiettivi formativi:
=
Prerequisiti:
È presupposta la conoscenza delle nozioni generali introduttive a qualsiasi studio
giuridico (diritto oggettivo, norma giuridica e relative classificazioni; fonti del diritto,
efficacia, interpretazione e analogia; situazioni giuridiche soggettive sostanziali e
processuali).
Contenuto dell’attività formativa:
La persona fisica e la sua esistenza nel territorio. I diritti della personalità.
Capacità, incapacità e istituti di protezione.
Persona giuridica e soggettività. Enti lucrativi e non lucrativi (distinzioni).
Famiglia, matrimonio, filiazione.
Successioni e donazioni.
Beni, diritti reali e possesso.
Obbligazioni, responsabilità patrimoniale, garanzie.
Fatti e atti giuridici leciti e illeciti. Prova e pubblicità dei fatti giuridici.
Negozio giuridico. Patologia negoziale.
Contratto in generale.
Contratti speciali (nozioni e distinzioni).
Impresa, società, titoli di credito (definizioni).
Testi di riferimento:
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
CHECCHINI – AMADIO, Lezioni di diritto privato, Torino, Giappichelli, 2002.
oppure
TORRENTE SCHLESINGER, Manuale di diritto privato, Milano, Giuffrè, ult. ed.
oppure
BESSONE (a cura di), Istituzioni di Diritto privato, Torino, Giappichelli, ult. ed.
oppure
TRABUCCHI, Istituzioni di diritto civile, Padova, CEDAM, ult. ed.
È indispensabile l’uso del codice civile.
Metodi didattici:
=
Struttura della verifica di profitto:
=
Altre informazioni:
=
ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO (L-Z)
10 crediti – IUS/01
(prof.ssa Adriana D'Antonio)
Obiettivi formativi:
=
Prerequisiti:
È presupposta la conoscenza delle nozioni generali introduttive a qualsiasi studio
giuridico (diritto oggettivo, norma giuridica e relative classificazioni; fonti del diritto,
efficacia, interpretazione e analogia).
Contenuto dell’attività formativa:
I diritti soggettivi (cenni generali).
La persona fisica e la sua esistenza nel territorio. I diritti della personalità. Le
situazioni giuridiche soggettive a carattere patrimoniale (proprietà, diritti reali limitati,
possesso, detenzione) e il loro oggetto (beni).
Capacità, incapacità e istituti di protezione.
Persona giuridica e soggettività. Enti lucrativi e non lucrativi (distinzioni).
Famiglia, matrimonio, filiazione.
Successioni e donazioni.
Obbligazioni, responsabilità patrimoniale, garanzie.
Fatti e atti giuridici leciti e illeciti. Prova e pubblicità dei fatti giuridici.
Negozio giuridico. Patologia negoziale.
Contratto in generale.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
La compravendita.
Gli altri contratti speciali (nozioni e distinzioni).
Impresa, società, titoli di credito (definizioni).
Testi di riferimento:
CHECCHINI – AMADIO, Lezioni di diritto privato, Torino, Giappichelli, 2002.
oppure
TRABUCCHI, Istituzioni di diritto civile, Padova, CEDAM, ult. ed.
oppure
ZATTI - COLUSSI, Lineamenti di diritto privato, Padova, CEDAM, ult. ed.
Metodi didattici:
Lezioni in aula e spiegazioni integrative nell’ambito del ricevimento studenti. Le
lezioni sono volte, oltre che ad illustrare le nozioni istituzionali del diritto privato,
all’approfondimento del metodo di cui lo studente dovrà usufruire negli studi ulteriori
e nella vita professionale.
Struttura della verifica di profitto:
Prova scritta con successiva prova orale.
Altre informazioni:
=
ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO (A-K)
10 crediti – IUS/09
(prof. Gherardo Bergonzini)
Obiettivi formativi:
Il corso ha lo scopo di fornire le conoscenze concettuali e di metodo che costituiscono
la base indispensabile per lo studio del diritto pubblico italiano nei suoi diversi e
principali rami (diritto costituzionale, diritto amministrativo, diritto penale e diritto
processuale).
Prerequisiti:
=
Contenuto dell’attività formativa:
Gli ordinamenti giuridici.
Lo Stato moderno nella sua formazione storica.
La Repubblica italiana come democrazia liberale.
Le fonti del diritto.
Gli organi costituzionali e le loro attribuzioni.
Le situazioni giuridiche soggettive.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
La Pubblica Amministrazione: organizzazione, procedimento amministrativo, nozioni
elementari di giustizia amministrativa.
Testi di riferimento:
F. CUOCOLO, Istituzioni di diritto pubblico, Milano, Giuffrè, 2000, limitatamente alle
pp. 3-120; 159-282; 298-368; 377-510; 523-597; 605-621; 839-912.
Agli studenti che aspirano a una votazione distinta è consigliata la lettura del volume:
L. CARLASSARE, Conversazioni sulla Costituzione, Padova, CEDAM, 1996.
Metodi didattici:
Le lezioni sono volte all’illustrazione delle principali tematiche del corso e a
stimolare il ragionamento e la riflessione sugli argomenti trattati.
Struttura della verifica di profitto:
Prova scritta obbligatoria consistente nella illustrazione di tre argomenti indicati dal
docente (tempo 1,30 h); prova orale obbligatoria per i candidati il cui elaborato scritto
non fornisca chiari elementi di valutazione; prova orale facoltativa per i candidarti che
aspirano a migliorare la votazione di sufficienza già ottenuta con la prova scritta.
Altre informazioni:
=
ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO (L-Z)
10 crediti – IUS/09
(prof. Mario Bertolissi)
Obiettivi formativi:
Scopo del corso è quello di fornire gli strumenti teorici e metodologici per imparare
ad analizzare con spirito critico il fondamento e la struttura dello Stato e i rapporti fra
gli organi costituzionale – fra Stato centrale ed enti locali; fra istituzioni e cittadini –
amministrati.
Prerequisiti:
Si richiede l’aggiornamento costante alle più significative vicende che riguardano le
istituzioni pubbliche.
Contenuto del corso:
1) Norma e ordinamento giuridico.
2) Lo Stato: forme di Stato e di Governo.
3) Il sistema delle fonti e i criteri per la loro sistemazione.
4) Stato e autonomie locali.
5) Il ragionamento giuridico; fra logica e retorica. I caratteri dell’interpretazione
normativa.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Testi di riferimento:
1) BERTOLISSI - MENEGHELLI, Lezioni di diritto pubblico generale, Torino,
Giappichelli, 1996.
2) BERTOLISSI, Identità e crisi dello Stato costituzionale in Italia, Padova, CEDAM,
2002.
Metodi didattici:
Il corso si svolge attraverso lezioni e seminari su problemi centrali dei testi e su quelli
eventualmente prospettati dagli studenti. Le une e gli altri saranno svolti in forma
orale e richiederanno l’attiva partecipazione degli studenti.
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
Altre informazioni:
È richiesta la puntuale conoscenza della Costituzione.
ISTITUZIONI DI DIRITTO ROMANO (A-K)
10 crediti – IUS/18
(prof. Umberto Vincenti)
Obiettivi formativi:
L’obiettivo è quello di fornire ai discenti una rappresentazione di almeno talune delle
fondamentali questioni del vivere associato nella sua dimensione interpersonale; e dei
modi – che ambiscono a divenire altrettanti modelli – della loro soluzione, al fine di
addestrare non solo alla cognizione delle regole vigenti, ma anche al ragionamento
che presiede all’individuazione e all’applicazione di quelle regole.
Prerequisiti:
=
Contenuto dell’attività formativa:
Il corso tende ad offrire una visione generale del diritto privato romano, dei suoi
istituti, della loro formazione e svolgimento, ma in particolare del progressivo
individualizzarsi, in esso, di principi, schemi e idee giuridiche di base che hanno costituito il fondamento degli ordinamenti medievale e moderno, e che sono tuttora
validi.
Testi di riferimento:
Per le fonti del diritto, la tradizione romanistica, e l’argomentazione giuridica:
1) AMARELLI - DE GIOVANNI - GARBARINO - SCHIAVONE - VINCENTI, Storia del diritto
romano, Torino, Giappichelli, 2002, limitatamente alle parti II (pp.150-255) e IV
(pp.291-301).
2) U.VINCENTI, Lezioni di metodologia della scienza giuridica, Padova, CEDAM,
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
2000, ristampa.
Per la storia del processo e dei rapporti giuridici privati:
CANTARELLA - CAPPELLINI - DI PORTO - SANTALUCIA - SCHIAVONE - SPAGNUOLO
VIGORITA - VINCENTI, Manuale di diritto romano, Torino, Einaudi, 2003, ad
eccezione della parte dedicata alle successioni, non costituiranno oggetto di esame i
capp. I (pp. 3 - 61), IV (pp. 229 - 266) e VII (pp. 453 - 474).
Metodi didattici:
Si procederà il più possibile per questioni, invitando i discenti alla discussione.
Struttura della verifica di profitto:
La verifica avverrà mediante valutazione di un elaborato scritto all’esito della quale la
Commissione si riserva l’integrazione con una prova orale.
Per chi avrà sostenuto previamente la Storia del diritto romano non costituirà oggetto
dell’esame la parte relativa alle fonti del diritto e alla tradizione romanistica, come
evidenziata nei testi di riferimento su indicati, fatta eccezione per la parte relativa
all’argomentazione giuridica (di cui al citato testo: Vincenti, Lezioni di metodologia
giuridica, pp. 87-126).
Altre informazioni:
Criteri per l’assegnazione delle tesi di laurea in Istituzioni di diritto romano.
Si segnala la disponibilità ad assegnare tesi di laurea in Istituzioni di diritto romano.
Ai fini di tale assegnazione non esistono criteri preferenziali di sorta, ma è comunque
presupposta una conoscenza elementare della lingua latina. L’argomento sarà
individuato d’intesa con il candidato e verterà anche su schemi giuridici attuali, dei
quali si dovrà cogliere la matrice e l’elaborazione nell’esperienza giuridica romana.
Gli studenti interessati potranno rivolgersi alla dott.ssa Giorgia Zanon o al dott. Fabio
Marino, durante l’orario di ricevimento.
ISTITUZIONI DI DIRITTO ROMANO (L-Z)
10 crediti – IUS/18
(prof. Luigi Garofalo)
Obiettivi formativi:
=
Prerequisiti:
=
Contenuto dell’attività formativa:
Diritto e sue fonti. Processo civile. Persone. Cose. Fatti giuridici. Famiglia. Diritti
reali. Obbligazioni. Donazioni.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Testi di riferimento:
1) A. BURDESE, Manuale di diritto privato romano, Torino, UTET, 1993, IV ed., con
esclusione delle note, del cap. VI, §§ 3-13, e del cap. X.
2) L. GAROFALO, Studi sull’azione redibitoria, Padova, CEDAM, 2000, il libro è da
leggersi per l’intero; un approfondimento particolare va riservato al cap. IV e a un
altro a scelta fra i primi tre.
Struttura della verifica di profitto:
Prova scritta e, per coloro che la superino, orale.
Altre informazioni:
=
PRINCÌPI DELLA TUTELA GIURSDIZIONALE CIVILE DEI DIRITTI
05 crediti – IUS/15
(prof. Claudio Consolo)
insegnamento mutuato da Diritto processuale civile: profili generali
del corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza (V.O.)
SCIENZA DELLE FINANZE I
05 crediti – SECS-P/03
(prof. Cesare Dosi)
Obiettivi formativi:
Il corso si propone di fornire gli strumenti essenziali per la comprensione del ruolo
economico dello Stato in una economia di mercato. Sono illustrate le basi teoriche
per l’analisi economica delle motivazioni dell’intervento pubblico e del suo
finanziamento mediante tributi.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Economia politica I.
Contenuto dell’attività formativa:
Le motivazioni dell’intervento pubblico. La funzione allocativa e i ‘fallimenti del
mercato’. Efficienza ed equità delle scelte collettive. Introduzione alla teoria
dell’imposta: elementi costitutivi di un tributo, ripartizione formale e sostanziale del
carico tributario, analisi dell’incidenza, eccesso di pressione delle imposte.
Testi di riferimento:
G. BROSIO, Economia e finanza pubblica, Firenze, La Nuova Italia Scientifica, ult. ed.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Metodi didattici:
Lezioni e seminari di approfondimento.
Struttura della verifica di profitto:
La prova di accertamento è in forma scritta.
Altre informazioni:
All’inizio del corso verrà distribuita una versione più dettagliata del programma. Tutti
i materiali relativi al corso saranno disponibili presso il SID del Dipartimento di
Scienze Economiche, via del Santo 33.
STORIA DEL DIRITTO MEDIEVALE E MODERNO I
10 crediti – IUS/19
(prof. Giorgio Zordan)
Obiettivi formativi:
Il corso è indirizzato a fornire adeguate conoscenze di metodo e di contenuto riguardo
alle radici e allo sviluppo dei fenomeni giuridici nell’Europa medievale e moderna
con attenzione al loro adeguamento alle istanze sociali e sotto i loro molteplici aspetti
attinenti alle istituzioni, ai sistemi di fonti del diritto, alla cultura giuridica e alla
disciplina dei principali istituti giuridici privatistici e pubblicistici.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Istituzioni di diritto romano.
Contenuto dell’attività formativa:
1) L’età di nascita della scienza giuridica moderna.
2) La formazione del sistema di diritto comune.
3) Il diritto comune nell’età dell’assolutismo.
Testi di riferimento:
1. A. CAVANNA, Storia del diritto moderno in Europa. Le fonti e il pensiero giuridico,
I, Milano, Giuffrè, 1987, pp.1-377 ed inoltre -a scelta dello studente- pp. 381-478 (=
Diritto comune e diritti nazionali nell'Europa continentale), oppure pp. 479-610 (=
Le origini e la formazione storica del diritto inglese).
2. Illuminismo e codificazione. Dispense, Padova, Imprimitur, 1998.
3. S. GASPARINI, Appunti minimi di storia del diritto, 3, Documenti e testi, Padova,
Imprimitur, 2000 (consigliato).
Metodi didattici:
Lezioni frontali ed esercitazioni.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
La prova di esame consiste in una interrogazione sugli argomenti trattati nel corso,
consistente in domande formulate sulla base dei testi di riferimento.
Altre informazioni:
Seminari:
Nella settimana precedente a ciascun appello di esame si terrà in aula da destinarsi un
seminario volto a integrare la trattazione degli argomenti oggetto del corso con lezioni
di esegesi delle fonti della Storia del diritto italiano, basate sull’esame di documenti e
testi.
La presenza al seminario è vivamente consigliata anche per coloro che non hanno
frequentato le lezioni. Essa è documentata da un attestato che il candidato esibirà in
occasione dell’esame.
Se lo studente non si presenta a sostenere l’esame nell’appello immediatamente
successivo al seminario cui ha assistito, o se non supera l’esame, l’attestato di
partecipazione rimane valido anche per ogni appello successivo, salva la possibilità
per chi lo desidera di assistere nuovamente al seminario.
Avvertenze:
Gli studenti del corso di laurea quadriennale in Giurisprudenza del vecchio
ordinamento, immatricolati negli anni dal 1996/97 al 2000-01 (compresi) porteranno
all’esame i testi sopra menzionati.
Gli studenti del corso di laurea quadriennale in Giurisprudenza del vecchio
ordinamento, immatricolati entro il 1995/96:
a) qualora nel proprio piano di studi abbiano inserito la Storia del diritto italiano
come corso biennale o come doppia annualità, porteranno all'esame sia l'intero manuale di A. CAVANNA, Storia del diritto moderno in Europa ...sia la dispensa Illuminismo e codificazione... ;
b) qualora nel proprio piano di studi abbiano inserito la Storia del diritto italiano
come corso annuale, porteranno all'esame solo l'intero manuale di A. CAVANNA,
Storia del diritto moderno in Europa...
Si raccomanda di consultare anche le informazioni e i documenti relativi all'attività
didattica che vengono pubblicati in rete ai seguenti indirizzi:
-- pagine web del Seminario di storia del diritto presso il Dipartimento di storia e
filosofia del diritto e diritto canonico alla url:
http://www.giuri.unipd.it/Dipartimenti/StoriaEFilosofia/semsto.html
-- pagine web della DaD -- Didattica a Distanza per le discipline del gruppo IUS/19
alla url:
http://www.giuri.unipd.it/conferences/Storia_Diritto_IUS19
STORIA DEL DIRITTO ROMANO
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
05 crediti – IUS/18
(prof.ssa Giorgia Zanon)
Obiettivi formativi:
Conoscenza delle strutture fondamentali dell’organizzazione costituzionale e delle
fonti normative della società romana.
Prerequisiti:
=
Contenuto dell’attività formativa:
Il corso ha carattere storico - metodologico mirando a rappresentare, in via di sintesi,
la storia delle istituzioni e dei metodi di creazione e di elaborazione del diritto
nell’esperienza giuridica romana e romanistica.
Testi di riferimento:
matricole A-K:
F. AMARELLI – L. DE GIOVANNI – P. GARBARINO – A. SCHIAVONE – U. VINCENTI,
Storia del diritto romano, Torino, Giappichelli, 2000, parti I, II e IV.
matricole L-Z:
A. BURDESE, Manuale di diritto privato romano, Torino, UTET, 1993, IV ed., cap. I;
A. BURDESE, Manuale di diritto pubblico romano, Torino, UTET, 1987, III ed., pp. 1229.
per tutti:
U. VINCENTI, Lezioni di metodologia della scienza giuridica, Padova, CEDAM,
2000, ristampa, capp. I e II (pp.1-85).
Metodi didattici:
Lezioni orali.
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
Altre informazioni:
=
TEORIA GENERALE DEL DIRITTO
05 crediti – IUS/20
(prof. Ugo Pagallo)
Obiettivi formativi:
Obiettivo del corso è d’illustrare gli elementi costitutivi dei paradigmi giuridici – vale
a dire, l’insieme dei principi, dei criteri, logici e metodici, e le tecniche, interpretative,
argomentative etc. -, che strutturano il ragionamento dei giuristi e, più in generale,
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
l’interazione comunicativa dei soggetti.
Prerequisiti:
Sono propedeutici gli esami di Istituzioni di diritto privato e di Istituzioni di diritto
pubblico.
Sono richieste inoltre conoscenze di diritto internazionale e di filosofia del diritto.
Contenuto dell’attività formativa:
Il corso intende analizzare il ruolo della Teoria generale del diritto, dedicando
particolare attenzione al problema delle fonti, mediante l’approfondimento critico dei
seguenti settori di ricerca:
1) Analisi della rappresentazione dogmatica delle fonti: tra definizione standard e
“integrata”;
2) La “piramide” e la “clessidra”: l’ordinamento giuridico tra realtà e virtualità;
3) Il princìpio di effettività e la legittimazione del diritto;
4) Il nodo del riconoscimento intersoggettivo.
Testi di riferimento:
U. PAGALLO, Alle fonti del diritto. Mito scienza filosofia, Torino, Giappichelli, 2002.
Metodi didattici:
All’interno del corso si prevedono seminari e discussioni di casi pratici, anche con
esperti di settore ed illustri colleghi stranieri.
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
La prova di esame verterà sul testo di riferimento.
Altre informazioni:
=
***
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
25. A.A. 2002/03 – SEDE DI TREVISO
25.1. Docenti
L’elenco completo dei recapiti telefonici e degli indirizzi di posta elettronica è
reperibile nel sito dell’Ateneo: www.unipd.it
(al prefisso 0422/51.… si aggiunga il numero telefonico interessato)
n.
docente
insegnamento
tel.
professori
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
Amadio Giuseppe
Antonimi Luca
Biagi Federico
Cattaneo Mario A.
Comotti Giuseppe
De Cristofaro Marco
Leondini Giacomo
Marangoni Giandemetrio
Picchio F. Maria L.
Valsecchi Maria C.
Tremolada Marco
Istituzioni di diritto privato
Diritto costituzionale
Scienza delle finanze I
Filosofia del diritto
Diritto canonico
Princìpi tutela giurisd. civile dei dir.
Istituzioni di diritto pubblico
Economia politica I
Diritto internazionale
Storia del dir. medievale e moderno I
Diritto del lavoro I
3631
3626
3625
3630
3628
professori affidatari
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
Ambrosi Andrea
Antonini Luca
Barel Bruno
Cacciavillani Chiara
Casa Federico
Garofalo Luigi
Garofalo Luigi
Giardini Federica
Kostoris Roberto E.
Marzaro Patrizia
Menti Paolo
Migliarese Francesca
Pagallo Ugo
Riondato Silvio
Schiavolin Roberto
Diritto costituzionale regionale
Diritto costituzionale tributario
Diritto dell’Unione Europea
Diritto amministrativo
Informatica giuridica
Fondamenti del diritto europeo
Istituzioni di diritto romano
Diritto privato comparato
Elementi del processo penale
Diritto urbanistico
Diritto commerciale I
Diritto regionale
Teoria generale del diritto
Diritto penale I
Diritto tributario I
3627
3627
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
n.
15
16
17
docente
insegnamento
Tremolada Marco
Valsecchi Chiara
Ziliotto Paola
Diritto della previdenza sociale
Storia delle codificazioni moderne
Storia del diritto romano
tel.
3658
professori a contratto
1
2
3
de Poli Matteo
Fioretti Andrea
Sours Patricia
Diritto bancario
Abilità informatiche di base
Conosc. linguistiche di base: Inglese
***
Attenzione. Gli orari di ricevimento dei docenti sono consultabili tramite
Info•Student (direttamente ai box o via Intenet) e sono esposti nelle bacheche dei
rispettivi Dipartimenti di afferenza.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
25.2. Orario delle lezioni
PER
CONSULTARE
L’ORARIO
DELLE
LEZIONI
AGGIORNATO COLLEGARSI AL SITO DELLA FACOLTÀ
www.giuri.unipd.it, quindi selezionare la
voce “Offerta didattica”
25.3. Programmi degli insegnamenti attivati
I dati qui riportati sono inseriti in base al modello del Diploma supplement
adottato dall’Università degli Studi di Padova. La lingua d’insegnamento, ove non
specificato, è l’italiano.
ABILITÀ INFORMATICHE DI BASE
05 crediti – senza settore
(prof. Andrea Fioretti)
Obiettivi formativi:
Il corso intende fornire le conoscenze informatiche di base necessarie per l’uso del
computer nelle attività di studio e di lavoro future. Con tali conoscenze, in
particolare, lo studente sarà in grado di redigere un testo o una tesi con le principali
opzioni di formattazione e di ricercare le informazioni utili al proprio percorso
formativo in Internet.
Prerequisiti:
=
Contenuto dell’attività formativa:
Introduzione al corso. I concetti principali dell’informatica. Panoramica generale
sull’hardware e il software di un computer. I componenti di un Personal Computer. I
dispositivi di input, di output e misti .I dispositivi di memoria. I tipi di software e la
loro differenza ( i sistemi operativi e le applicazioni ). Il sistema operativo Windows
98 e Windows 2000. L’interfaccia grafica. Il desktop, la barra delle applicazioni,
l’area di stato e il pulsante di start. Le finestre, le icone e le cartelle. L’organizzazione
dei file e delle cartelle. Tipi di documenti. Copiare, spostare e cancellare file e
cartelle. Impostazione delle stampanti e stampa di un documento. Risorse del
computer e Pannello di Controllo. Elaborazione testi con Word 2000. Creare un
nuovo documento e salvarlo. Modificare le impostazioni di base. Salvare un
documento con un altro formato. Operazioni di base. Formattazione. Rifinitura di un
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
documento. Stampa. Funzioni avanzate. Introduzione a Internet. Navigazione nel
web. Ricerca nel Web. Posta elettronica.
Testi di riferimento:
Dispense redatte dal docente.
Metodi didattici:
Lezioni tenute con l’ausilio di un personal computer e un videoproiettore.
Esercitazioni facoltative in aula informatica.
Struttura della verifica di profitto:
Verifica effettuata al computer (durata 45 minuti) che consiste nel rispondere a
domande teoriche a risposta aperta relative alla prima parte del programma fino al
Word escluso e nella redazione e formattazione di un testo con il programma applicativo Word.
La verifica si svolgerà a gruppi di 18 studenti formati in base all'ordine di iscrizione
alla lista.
Altre informazioni:
L’esercitazione pratica in aula di informatica avverrà suddividendo in gruppi di 12
studenti la lista degli iscritti all’esame.
Le verifiche si terranno presso la sede di Padova.
ATTENZIONE: la prima verifica rimane valida solo per la sessione in cui è stata
superata.
Per comunicazioni con il docente si possono inviare le e-mail al seguente indirizzo di
posta elettronica : [email protected]
CONOSCENZE LINGUISTICHE DI BASE: INGLESE
05 crediti – senza settore
(prof.ssa Patricia Sours)
Obiettivi formativi:
L’obiettivo formativo globale è l’approfondimento della conoscenza della lingua
inglese per il raggiungimento del livello autonomo B1, secondo il Quadro di riferimento europeo a cura del Consiglio d’Europa:
B1 Comprende i punti chiave di argomenti familiari che riguardano la scuola, il
tempo libero ecc. Sa muoversi con disinvoltura in situazioni che possono verificarsi
mentre viaggia nel paese in cui si parla la lingua. E' in grado di produrre un testo
semplice relativo ad argomenti che siano familiari o di interesse personale. E' in
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
grado di descrivere esperienze ed avvenimenti, sogni, speranze e ambizioni e spiegare
brevemente le ragioni delle sue opinioni e dei suoi progetti.*
Allegato A
Rappresentazione globale del livello B1
(cfr. Quadro Europeo Cap. 8.4.3, Tabella 6.)
*Nel sito English for Law della Facoltà, gli studenti possono controllare in modo piu`
dettagliato i prerequisiti per il livello B1.
Cliccare sul “Bulletin Board” (indice a sinistra) dell’ home page English for Law
(http://www.giuri.unipd.it/): apparirà le specificazioni per la grammatica, lessico, ecc..
per il “Threshold B1”. http://claweb.cla.unipd.it/home/psours/bulletin_fr.htm
Prerequisiti:
=
Contenuto dell’attività formativa
Il corso affronta i concetti grammaticali di base e tratta anche argomenti come la
pronuncia, la comunicazione in inglese, l'ascolto, ecc. con l’obiettivo ad arrivare al
livello B1 stabiliti dal Consiglio d’Europa. Lo stesso corso sarà offerta le due semestre. 30 ore/10 ore esercitazioni sul computer ogni semestre.
Un accertamento sul livello di conoscenza di lingua inglese di base (placement test)
sarà svolta il primo giorno delle lezioni di ogni semestre per stabilire il livello di
competenza degli studenti.
Testi di riferimento:
M . S W A I N – C . W A L T E R , T h e G o o d G r a m m a r B o o k (w i t h a n s w e r s ) ,
O xfo r d U n i v e r s i t y P r e s s , 2 0 0 1 .
Al t r i ma t e r i a l i s a r a n n o c o n s i g l i a t i i n i t i n e r e .
Testi consigliati:
a) Grammatica Per lo studio individuale si consiglia l’uso di una grammatica di lingua
inglese dotata di esercizi con relative soluzioni per l’auto-correzione, ad es:
R. MURPHY, English Grammar in Use. A self-study and practice book for intermediate students (with answers), Oxford University Press;
L.G. ALEXANDER, Longman English Grammar Practice (self-study edition with key), ,
Longman;
L. PRODROMOU Grammar and Vocabulary for First Certificate (with key), Longman.
b) Dizionari:
the Collins Cobuild, English Language Dictionary, London, Collins;
the Collins Cobuild English Dictionary for Advanced Learners, London, Collins;
Oxford Advanced Learner's Dictionary of Current English, OUP.
Metodi didattici
L’approccio utilizzato nel corso é comunicativo: gli studenti saranno stimolati a
partecipare attivamente alle lezioni. Il corso viene tenuto completamente in lingua
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
inglese e prevede la partecipazione attiva degli studenti, sempre in lingua inglese, in
lavori di gruppo sia orali che scritti.
Struttura della verifica di profitto
Tre volte all’anno, ci sarà una “verifica di conoscenza” sul computer per tutti gli
studenti (frequentanti e non-frequentanti) che dovranno iscriversi on-line in InfoStudent. Ci saranno una prova scritta e una orale. Il superamento di queste prove
equivarrà alla prova di idoneità di lingua straniera richiesta per il triennio (5 crediti).
Gli studenti effettivamente frequentanti (80% di frequenza) del Corso Lingua Inglese
di base potranno conseguire un attestato di frequenza e di profitto in base alla verifica
di fine Corso.
Altre informazioni
Per approfittare al massimo di questo corso si consiglia di acquistare il libro che
verrà usato durante le lezioni, frequentare con regolarità, partecipare alle lezioni e
completare i compiti per casa. Inoltre, tutti gli studenti sono invitati a svolgere attività
di auto-apprendimento della lingua utilizzando i software multimediali disponibili
nella biblioteca per l’esercitazioni nell’aula-computer - Interactive English e Tell Me
More (tre livelli).
È consigliabile utilizzare e consultare periodicamente la home page della Facoltà
English for Law nella quale gli studenti troveranno un ventaglio di informazioni che
vanno dai vari corsi di inglese, ai suggerimenti di links per coloro che vogliono
approfondire maggiormente la loro conoscenza della lingua, alla ricerca e
all’aggiornamento delle informazione sul corso.
CONOSCENZE LINGUISTICHE DI BASE: TEDESCO
05 crediti – senza settore
(prof. Francesco Gentile)
(CEL: dott.ssa Miryam Mansen)
Obiettivi formativi:
Introdurre alla conoscenza della lingua tedesca
Prerequisiti:
=
Contenuto del corso:
Il corso è dedicato all'acquisizione di un lessico di base e delle strutture
morfosintattiche
basilari della lingua tedesca.
Testi di riferimento:
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Testo di base di cui gli studenti frequentanti devono essere in possesso fin dall'inizio
delle
lezioni:
1) Delfin Lehrbuch (einbŠndige Ausgabe), München, Hueber, 2001, edizione in un
unico volume ( numero di riferimento per l'ordinazione: ISBN 3-19-001601-1; il
manuale include 2 CD con esercizi).
2) Delfin Arbeitsbuch, München, Hueber, 2002, primo volume dell'eserciziario
(numero di riferimento per l'ordinazione: ISBN 3-19-111601-X), Teil 1: Lektionen 1Grammatiche consigliate:
10,.
M. WEERNING - M. MONDELLO, Dies und Das. Grammatica tedesca con esercizi,
Genova, Cideb, 2000.
M. REIMANN, Grundstufen-Grammatik für Deutsch als Fremdsprache, München,
Hueber, 2000.
H. DREYER - R. SCHMITT, Grammatica tedesca con esercizi, nuova edizione,
München, Hueber, 2001.
Dizionario consigliato:
DIT. Dizionario Tedesco-Italiano / Italiano-Tedesco, Torino, Paravia, III ed.
aggiornata, 2002.
Metodi didattici:
Esercitazioni orali e scritte; utilizzo di materiale audiovisivo.
Struttura della verifica di profitto:
Per i frequentanti: prova scritta.
Per i non frequentanti: prova scritta e orale.
Lingua d'insegnamento:
Tedesco.
Altre informazioni:
=
DIRITTO AMMINISTRATIVO
10 crediti – IUS/10
(prof.ssa Chiara Cacciavillani)
insegnamento mutuato da Diritto amministrativo (I)
del corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza (V.O.)
DIRITTO BANCARIO
05 crediti – IUS/05
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
(prof. Matteo De Poli)
insegnamento mutuato da Diritto bancario:profili generali
del corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza (V.O.)
DIRITTO CANONICO
05 crediti – IUS/11
(prof. Giuseppe Comotti)
Obiettivi formativi:
Il corso si propone di fornire gli strumenti essenziali per la conoscenza e lo studio
delle norme secondo le quali è organizzata la Chiesa cattolica ed è regolata l'attività
dei soggetti ad essa appartenenti; una particolare considerazione è riservata al diritto
matrimoniale canonico, che, grazie al sistema concordatario, ha rilievo anche in
ambito statuale.
Prerequisiti:
=
Contenuto dell’attività formativa:
Le lezioni e i seminari riguarderanno le fonti di cognizione e di produzione del diritto
canonico (profilo storico e diritto vigente); l’ordinamento costituzionale della Chiesa:
gli organi di governo della Chiesa universale e la struttura delle chiese particolari;
lineamenti di diritto matrimoniale canonico: scioglimento e nullità del matrimonio
canonico; i vizi del consenso matrimoniale; la simulazione.
Testi di riferimento:
1) S. GHERRO, Princìpi di diritto costituzionale canonico, Torino, Giappichelli, 2002.
2) S. GHERRO, Diritto matrimoniale canonico, Padova, CEDAM, 1985, pp. 105-198.
Metodi didattici:
=
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
Altre informazioni:
=
DIRITTO COMMERCIALE I
10 crediti – IUS/04
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
(prof. Paolo Menti)
insegnamento mutuato da Diritto commerciale
del corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza (V.O.)
DIRITTO COSTITUZIONALE
10 crediti – IUS/08
(prof. Luca Antonini)
Obiettivi formativi:
Fornire gli strumenti teorici e metodologici necessari all’approfondimento dei
presupposti, del funzionamento e delle dinamiche dell’ordinamento costituzionale.
Sviluppare la capacità critiche e argomentative dello studente, anche in riferimento
alle tendenze evolutive del sistema giuridico. Favorire l’acquisizione di una specifica
professionalità.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Istituzioni di diritto pubblico.
Contenuto dell’attività formativa:
Date per acquisite le conoscenze istituzionali relative all’insegnamento di Istituzioni
di diritto pubblico, il corso verterà sull’approfondimento dei seguenti argomenti:
Profili di storia delle costituzioni e delle forme di stato. Le forme di stato e le forme di
governo: cenni comparatistici. I caratteri fondanti della Costituzione italiana. Il
sistema delle fonti e la sua evoluzione (anche alla luce della riforma del Titolo V
della Cost.). I rapporti fra Presidente della Repubblica, Parlamento, Governo e
Magistratura nell’ordinamento italiano. L’Unione Europea. Il federalizing process
italiano. Le funzioni della Corte costituzionale. Diritti fondamentali e doveri
inderogabili: le tradizioni di riferimento, la disciplina costituzionale, l’evoluzione
della giurisprudenza costituzionale.
Testi di riferimento:
L. PALADIN, Diritto costituzionale, Padova, CEDAM, 1998, nelle parti che saranno
indicate.
Appunti delle lezioni.
Lettura a scelta tra:
L. ANTONINI, Dovere tributario , interesse fiscale e diritti costituzionali, Milano,
Giuffrè, 1996, nelle parti che saranno indicate.
L. ANTONINI, Il regionalismo differenziato, Milano, Giuffrè, 2000, nelle parti che
saranno indicate.
Metodi didattici:
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Il corso si svolge attraverso lezioni cattedratiche e lezioni dialogate. È prevista anche
la partecipazione di docenti di altri atenei per specifici approfondimenti e confronti.
Si favorisce l’attiva partecipazione degli studenti.
Struttura della verifica di profitto:
Prova scritta (facoltativa e riservata agli studenti frequentanti) e successiva prova
orale
Le prove verteranno principalmente sui contenuti trattati durante le lezioni
Altre informazioni:
=
DIRITTO COSTITUZIONALE REGIONALE
05 crediti – IUS/08
(prof. Andrea Ambrosi)
Obiettivi formativi:
Fornire conoscenze (la regionalizzazione dello Stato come processo costantemente in
fieri) e competenze (inquadramento e analisi di casi concreti), agevolando
l’acquisizione delle connesse capacità critiche e argomentative. Avviare alla scrittura
su temi giuridici.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Istituzioni di diritto pubblico.
È richiesta la conoscenza delle nozioni di base del diritto pubblico.
Contenuto dell’attività formativa:
L’evoluzione del sistema regionale italiano. L’organizzazione regionale. Il riparto
della funzione legislativa tra Stato e Regioni. Il principio di sussidiarietà e il riparto
delle funzioni amministrative.
Testi di riferimento:
S. BARTOLE – R. BIN – G. FALCON – R. TOSI, Diritto regionale, Bologna, Il Mulino,
2003.
Una riduzione del programma è prevista per gli studenti frequentanti.
Una ulteriore riduzione è prevista per gli studenti frequentanti che vogliano
approfondire un argomento tramite una esercitazione scritta.
Metodi didattici:
Lezioni, seminari ed esercitazioni scritte.
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale alla fine del corso; esercitazione scritta facoltativa.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Altre informazioni:
Gli studenti frequentanti, che lo desiderano, potranno approfondire un argomento
tramite un’esercitazione scritta: per questi studenti sarà prevista una riduzione del
programma.
DIRITTO COSTITUZIONALE TRIBUTARIO
05 crediti – IUS/08
(prof. Luca Antonini)
Obiettivi formativi:
Il problema della costituzione fiscale della Repubblica si presta ad approfondimenti
specifici che trascendono le possibilità di trattazione all’interno del corso di diritto
costituzionale. I problemi della giustizia distributiva, il rapporto tra libertà e
imposizione fiscale, la prospettiva del federalismo fiscale sono oggi argomenti che
suggeriscono la necessità di una specifica trattazione. Tale necessità è confermata
anche dall’elevato numero di pronunce della Corte costituzionale che complessivamente si contano intorno a questo particolare aspetto del rapporto tra autorità e libertà.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Istituzioni di diritto pubblico.
È altresì caldamente consigliata la conoscenza del Diritto costituzionale.
Contenuto dell’attività formativa:
Dalle tradizioni classiche della teoria impositiva alla prospettiva Global-local
La relazione tributaria nella sua evoluzione storica
Il quadro costituzionale e il declino della nozione di sovranità tributaria
Il dovere tributario
L’interesse fiscale come interesse costituzionalmente protetto
Interesse fiscale, principio di capacità contributiva e diritti economici
Capacità contributiva e principio della eguaglianza tributaria
Capacità contributiva e dovere di solidarietà
Il problema dei redditi minimi
La prospettiva del federalismo fiscale
Testi di riferimento:
L. ANTONINI, Dovere tributario, interesse fiscale e diritti economici, Milano, Giuffrè,
1996, solo nelle parti che saranno indicate a lezione.
M. BERTOLISSI, “Rivolta fiscale”, federalismo, riforme istituzionali – promemoria per
un’Italia che cambia, Padova, 1997, solo nelle parti che saranno indicate a lezione.
Metodi didattici:
Il corso prevede il coinvolgimento attivo dei frequentanti nell’analisi delle principali
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
sentenze della Corte costituzionale e nella valutazione dei processi di riforma in corso
nella materia della fiscalità statale e regionale.
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
Altre informazioni:
=
DIRITTO DEL LAVORO I
10 crediti – IUS/07
(prof. Marco Tremolada)
insegnamento mutuato da Diritto del lavoro
del corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza (V.O.)
DIRITTO DELLA PREVIDENZA SOCIALE
05 crediti – IUS/07
(prof. Marco Tremolada)
insegnamento mutuato da Diritto della previdenza sociale: profili generali
del corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza (V.O.)
DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA
05 crediti – IUS/14
(prof. Bruno Barel)
insegnamento mutuato da Diritto privato delle Comunità europee: profili generali
del corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza (V.O.)
DIRITTO DEI SINGOLI CONTRATTI
10 crediti – IUS/01
(prof. Lorenza Bullo)
Obiettivi formativi:
=
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Istituzioni di diritto privato.
È richiesta la conoscenza delle nozioni fondamentali del diritto privato;
Contenuto dell’attività formativa
Il corso avrà ad oggetto la trattazione delle seguenti figure contrattuali:
- la compravendita
- la somministrazione
- la locazione
- il leasing
- il mutuo
- il comodato
- l’appalto
- il contratto d’opera
- la subfornitura
- il mandato
- la commissione
- la fideiussione
- le assicurazioni
Testi di riferimento:
Campobasso, Diritto commerciale, 3, Contratti, Titoli credito, procedure
concorsuali, Torino, UTET, III ed., 2001, pp. 3-24; 28-31; 37-50; 71-83; 144-151;
GAZZONI, Manuale di diritto privato, Napoli, Esi, IX ed., 2001, pp. 1109-1116;
210-230.
1121-1127; 1139- 1141; 1235-1239.
Metodi didattici:
=
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
Altre informazioni:
=
DIRITTO INTERNAZIONALE
10 crediti – IUS/13
(prof.ssa Maria L. Picchio Forlati)
Obiettivi formativi:
Fornire gli strumenti per inquadrare il rapporto fra diritto internazionale e ordinamenti
interni alla luce dei rispettivi mezzi di produzione, accertamento e esecuzione del
diritto; approfondire attraverso la prassi i profili giuridici del sistema di sicurezza
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
internazionale; approfondire altresì i meccanismi di rinvio del diritto interno al diritto
internazionale e, più in generale, le tecniche di coordinamento fra ambienti giuridici
diversi, quale premessa fra l'altro allo studio del diritto internazionale privato e
processuale.
Fornire, nell'ultima parte del corso, le nozioni di base del diritto internazionale
privato e processuale, onde consentire un primo inquadramento alla luce dell'ordinamento italiano di problemi quali: l'ambito della giurisdizione, la legge applicabile, il
riconoscimento di sentenze ed atti stranieri relativi ai rapporti interprivati.
Prerequisiti:
Sono propedeutici gli esami di Istituzioni di diritto privato e di Istituzioni di diritto
pubblico.
Contenuto dell’attività formativa:
A) I caratteri del Diritto internazionale, come ordinamento che regola i rapporti fra
Stati ed enti indipendenti; fonti del diritto internazionale: consuetudine, accordo,
procedimenti di produzione giuridica di 3° grado; adattamento del diritto interno al
diritto internazionale; garanzie di attuazione e responsabilità internazionale;
l'accertamento del diritto internazionale e la soluzione delle controversie;
B) I profili giuridici del sistema di sicurezza internazionale nella interazione fra diritto
internazionale generale, da un lato, e diritto delle Nazioni Unite e di altre
organizzazioni internazionali, dall'altro lato;
C) Le fonti del diritto internazionale privato e processuale italiano; i criteri di
giurisdizione e di collegamento contemplati nella Legge di riforma del diritto
internazionale privato 218/1995 e nelle disposizioni speciali o derivate da fonti
internazionali e comunitarie;
la qualificazione, l'interferenza con la legge applicabile della normativa di
applicazione necessaria, il rinvio, l'incidenza dell'ordine pubblico sull'applicazione
della legge straniera designata e sul riconoscimento e l'esecuzione di sentenze ed atti
stranieri.
Testi di riferimento:
A) B. CONFORTI, Diritto internazionale, Napoli, Editoriale scientifica, 2002, VI ed.,
pp. 3-190; 216-227; 300-328; 343-440
B) L. PICCHIO FORLATI (a cura di), Le Nazioni Unite, Torino, Giappichelli, 2002,
ristampa, pp. 7-55.
C) T. BALLARINO, Manuale breve di diritto internazionale privato, Padova, CEDAM,
2002, pp. X-255.
Per le fonti normative rilevanti sub A e B:
A. VERRILLI (a cura di), Codice del diritto e delle organizzazioni internazionali,
Napoli, Simone, 2001, IV ed.
L. PICCHIO FORLATI (a cura di), cit., pp. 65-247.
Per le fonti normative rilevanti sub C oltre ad un codice aggiornato:
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
CLERICI - MOSCONI - POCAR, Legge di riforma del diritto internazionale privato e
testi collegati, Milano, Giuffrè, 2001, III ed.
Metodi didattici:
=
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
Altre informazioni:
Quattro test facoltativi, di cui tre di Diritto internazionale ed uno di Diritto
internazionale privato e processuale. Dell'esito dei test si tiene conto nella valutazione
complessiva, formulata a conclusione dell'esame orale, solo se detto esito è stato
positivo.
Testi per eventuali approfondimenti:
A) R. SAPIENZA, Diritto internazionale, Casi e Materiali, Giappichelli, Torino, pp.
VII-271
T. SCOVAZZI, Corso di diritto internazionale, Parte I, Caratteri generali ed evoluzione
della comunità internazionale, Giuffrè, Milano, 2000, pp. X-225;
B) G. ARANGIO-RUIZ, Le Nazioni Unite, postfazione a cura di L.Picchio Forlati, cit.,
pp. 249-301
C) F. MOSCONI, Diritto internazionale privato e processuale, Parte generale e
contratti, Torino, UTET, 2001, II ed., pp. X-268.
DIRITTO PENALE I
10 crediti – IUS/17
(prof. Silvio Riondato)
insegnamento mutuato da Diritto penale (I)
del corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza (V.O.)
DIRITTO PRIVATO COMPARATO
05 crediti – SECS-P/03
(prof.ssa Federica Giardini)
insegnamento mutuato da Diritto privato comparato: profili generali
del corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza (V.O.)
DIRITTO REGIONALE
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
IUS/09
(prof.ssa Francesca Migliarese)
Obiettivi formativi:
Scopo del corso è quello di fornire alcuni riferimenti di fondo e gli strumenti tecnici
per la comprensione dei problemi del governo locale, nel suo funzionamento interno
e nelle relazioni tra i vari enti autonomi.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Istituzioni di diritto pubblico.
È richiesta inoltre la conoscenza di elementi attinenti al diritto costituzionale e al
diritto amministrativo.
Contenuto dell’attività formativa:
Origine e caratteri generali dell’amministrazione locale italiana.
L’autonomia locale tra unità della Repubblica e pluralismo sociale nella Costituzione
repubblicana.
Il nuovo ordinamento comunale e provinciale: dalla l. 142/90 al TU 267/2000.
La potestà organizzatoria (statutaria e regolamentare) come garanzia di un proprio
indirizzo amministrativo–politico.
I vincoli legislativi alla potestà statutaria.
Testi di riferimento:
F. STADERINI, Diritto degli enti locali, Padova, CEDAM, ult. ed.: parti da precisare.
F. MIGLIARESE, Elementi e lineee guida per il corso di Diritto regionale, dispense a
cura dell’avv. P. Pasetto, Padova, 1997.
Metodi didattici:
Le lezioni saranno svolte in parte sollecitando l’intervento degli studenti.
Struttura della verifica di profitto:
La prova di accertamento è in forma orale.
Agli studenti del corso di Laurea in Giurisprudenza è data facoltà di concordare la
presentazione di tesine contenenti approfondimento di temi a scelta.
Altre informazioni:
=
DIRITTO TRIBUTARIO I
05 crediti – IUS/12
(prof. Roberto Schiavolin)
Obiettivi formativi:
Scopo del corso è di fornire le nozioni di base necessarie per individuare e
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
interpretare correttamente le disposizioni normative tributarie e per acquisire la
conoscenza degli schemi di applicazione dei tributi, nonché delle regole principali
della disciplina delle imposte di maggiore importanza.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Diritto commerciale I.
Sono indispensabili alla comprensione della materia chiare nozioni istituzionali di
diritto commerciale e di diritto pubblico.
Contenuto dell’attività formativa:
Il corso ha ad oggetto, da un lato, le regole fondamentali relative alla produzione ed
applicazione delle norme tributarie (parte generale); dall’altro, le regole fondamentali
relative alla tassazione del reddito ed all’imposta sul valore aggiunto (parte speciale).
Più specificamente, saranno trattati tra gli argomenti di Parte generale:
il tributo, le norme tributarie, i princìpi costituzionali. La fattispecie della norma
tributaria: il presupposto, l’imponibile, i soggetti attivi e passivi. L’applicazione delle
norme tributarie, in particolare: la dichiarazione e l’accertamento tributario.
Saranno trattati tra gli argomenti di Parte speciale:
il sistema tributario; linee generali dell’imposizione sui redditi; i redditi fondiari, di
capitale e di lavoro dipendente; cenni al reddito d'impresa e all’iva
Testi di riferimento:
Per la parte generale:
G. FALSITTA, Manuale di diritto tributario, Parte generale, Padova, CEDAM, ult. ed.
Per la parte speciale:
G. FALSITTA, Manuale di diritto tributario. Parte speciale. Il sistema delle imposte in
Italia, Padova, CEDAM, ult. ed., nelle parti relative al programma indicato.
ovvero in alternativa
R. LUPI, Diritto tributario. Parte generale, Milano, Giuffrè, ult. ed.
R. LUPI, Diritto tributario. Parte speciale. I sistemi dei singoli tributi, Milano,
Giuffrè, ult. ed.
oppure
P. RUSSO, Manuale di Diritto tributario, Parte generale Milano, Giuffrè, ult. ed.
P. RUSSO, Manuale di Diritto tributario, Parte speciale, Milano, Giuffrè, ult. ed.
oppure
F. TESAURO, Istituzioni di diritto tributario. Parte generale, Torino, UTET, ult. ed.
F. TESAURO, Istituzioni di diritto tributario. Parte speciale, Torino, UTET, ult. ed.
Metodi didattici:
Lezioni, seminari.
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Altre informazioni:
È indispensabile l'impiego nello studio di una raccolta aggiornata di leggi tributarie.
A lezione saranno fornite indicazioni al riguardo.
DIRITTO URBANISTICO
05 crediti – IUS/10
(prof.ssa Patrizia Marzaro)
Obiettivi formativi:
=
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Istituzioni di diritto pubblico (di Diritto amministrativo a
partire dall’a.a. 03/04).
Contenuto dell’attività formativa:
Problematica generale.
La pianificazione urbanistica generale.
L’attività edilizia nel suo svolgimento.
Beni culturali e ambientali.
Testi di riferimento:
SALVIA - TERESI, Diritto urbanistico, Padova, CEDAM, 2002, pp. 1-115; 151-156;
179-184; 211-271; 297-314.
Per l’inquadramento generale, vedi, inoltre:
M. BREGANZE, voce Edilizia e urbanistica, in Digesto disc. pubbl., Voll. V e
Aggiornamento.
Metodi didattici:
=
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
Altre informazioni:
=
ECONOMIA DELLE ISTITUZIONI
05 crediti – SECS-P/01
(prof. Giandemetrio Marangoni)
Obiettivi formativi:
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Offrire allo studente una trattazione semplice, ma scientificamente corretta, delle varie
istituzioni operanti a livello nazionale e internazionale, soffermandosi, in particolare,
sul ruolo svolto dalla istituzione "mercato".
Prerequisiti:
É propedeutico l’esame di Economia politica I.
É caldamente consigliata la frequenza di Scienza delle finanze I (dall’a.a. 03/04
l’esame sarà propedeutico).
Contenuto dell’attività formativa:
Le istituzioni - Il mercato - Lo Stato - Le autorità indipendenti - L'impresa e le
istituzioni imprenditoriali - Le istituzioni finanziarie - Le istituzioni internazionali.
Testi di riferimento:
Letture indicate dal docente a lezione.
Metodi didattici:
Esposizione durante le lezioni degli argomenti chiave, presentazione e discussione di
casi di studio, approfondimento individuale da parte dello studente.
Struttura della verifica di profitto:
Prova scritta e colloquio orale.
Altre informazioni:
Informazioni dettagliare sul contenuto del programma, sulle modalità di
organizzazione degli incontri seminariali, sullo svolgimento degli esami e sulle letture
consigliate saranno fornite nel corso delle lezioni.
ECONOMIA POLITICA I
05 crediti – SECS-P/01
(prof. Giandemetrio Marangoni)
Obiettivi formativi:
Trasmettere allo studente nozioni che diano una visione complessiva della disciplina
economica e approfondire i temi dell’analisi microeconomica.
Prerequisiti:
=
Contenuto dell’attività formativa:
- La realtà economica e la scienza che la studia.
- Analisi microeconomica. Le scelte del consumatore. L’attività di produzione. I costi
di produzione. L’impresa e le economie di mercato perfetto. Le economie di mercato
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
imperfetto. L'equilibrio economico.
- Elementi di contabilità nazionale e d’impresa.
Testi di riferimento:
D. CANTARELLI, Lezioni di Economia Politica, Padova, CEDAM, IV ed., 2000.
G. MARANGONI, Analisi microeconomica, in preparazione.
Metodi didattici:
Esposizione durante le lezioni degli argomenti chiave, esemplificazioni e
complementi nelle esercitazioni e laboratorio, studio individuale di approfondimento
e sintesi da parte dello studente.
Struttura della verifica di profitto:
Prova scritta e colloquio orale.
Lingue di insegnamento:
Italiano
Altre informazioni:
Informazioni dettagliate sul contenuto del programma, sulle modalità di
organizzazione delle esercitazioni e laboratorio, sullo svolgimento degli esami e su
altre letture consigliate saranno fornite nel corso delle lezioni.
ELEMENTI DEL PROCESSO PENALE
05 crediti – IUS/16
(prof. Roberto E. Kostoris)
Obiettivi formativi:
Offrire una conoscenza dei princìpi generali in materia di processo penale, in modo
che gli studenti possiedano una visione d’insieme del funzionamento della giustizia
penale, non disgiunta da un approccio di tipo critico.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Diritto penale I.
Contenuto dell’attività didattica:
I princìpi generali – gli istituti fondamentali del processo – sintesi dello svolgimento
del processo nelle sue varie articolazioni.
Testi di riferimento:
Verranno indicati a lezione.
Metodi didattici:
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Lezioni frontali – eventuali seminari.
Struttura della verifica di profitto:
Prova scritta.
Eventuali variazioni verranno tempestivamente comunicate tramite Info-Student.
Altre informazioni:
Si raccomanda uno studio interrelato tra codice e testo.
Si consiglia la frequenza delle lezioni.
FILOSOFIA DEL DIRITTO
10 crediti – IUS/20
(prof. Mario A. Cattaneo)
Obiettivi formativi:
Scopo del corso è quello di presentare la riflessione filosofico-giuridica, su una base
giusnaturalistica, come tesa alla caratterizzazione dello Stato di diritto (con
particolare attenzione al diritto penale) quale strumento di tutela della dignità umana.
Prerequisiti:
=
Contenuto dell’attività formativa:
Significato del giusnaturalismo. Tutela dei diritti umani. Problema del rapporto tra
diritto e morale. Esame degli elementi costitutivi dello Stato di diritto, con specifica
attenzione alla dottrina di Montesquieu e di Kant, e del suo opposto, lo Stato
totalitario (con particolare riguardo ai problemi del diritto penale).
Testi di riferimento:
Agli studenti si consiglia la scelta fra questi due gruppi di testi:
M. A. CATTANEO, Persona e Stato di diritto, Torino, Giappichelli, 1994, pp. 1-157.
M. A. CATTANEO, Dignità umana e pace perpetua: Kant e la critica della politica,
Padova, CEDAM, 2002, pp. 1-82.
M. A. CATTANEO, Il liberalismo penale di Montesquieu, Napoli, ESI, 2000, pp. 1-90.
oppure
M. A. CATTANEO, Terrorismo e Arbitrio. Il problema giuridico del totalitarismo,
Padova, CEDAM, 1998, pp. 1-308.
M. A. CATTANEO, Simone Weil e la critica dell’idolatria sociale, Napoli, ESI, 2002:
pp. 7-99.
Metodi didattici:
Lezioni in aula.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale
Altre informazioni:
=
FONDAMENTI DEL DIRITTO EUROPEO
05 crediti – IUS/18
(prof. Luigi Garofalo)
Obiettivi formativi:
=
Prerequisiti:
Sono propedeutici gli esami di Istituzioni di diritto privato e di Storia del diritto
medievale e moderno I (comprese pertanto anche le Istituzioni di diritto romano).
Contenuto del corso:
Formazione romanistica e attualità della categoria contrattuale negli ordinamenti
europei. In particolare: la violazione del contratto e i relativi rimedi.
Testi di riferimento:
Per coloro che frequenteranno le lezioni saranno sufficienti gli appunti tratti dalle
stesse.
Per coloro che non le frequenteranno (o che, pur frequentandole, preferiranno
prepararsi su un testo scritto) le indicazioni bibliografiche saranno fornite all’inizio
del corso.
Metodi didattici:
=
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale. A scelta dello studente essa può essere sostituita dalla redazione di un
elaborato critico.
Altre informazioni:
=
INFORMATICA GIURIDICA
05 crediti – IUS/20
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
(prof. Federico Casa)
Obiettivi formativi
Obiettivo del corso sarà quello di illustrare gli effetti della progressiva
informatizzazione di settori sempre più ampi dell’ordinamento giuridico sui c.d.
paradigmi giuridici, vale a dire l’insieme dei principi, dei criteri logici e metodici,
delle tecniche interpretative e argomentative, che caratterizzano il ragionamento ed il
procedere del giurista e, più in generale, in quale misura tale informatizzazione abbia
influito e influisca sull’interazione comunicativa dei soggetti.
Contenuto dell’attività formativa
Il corso intende affrontare alcuni tra i problemi fondamentali dell’informatica
giuridica: il computer e il giurista; l’hardware; l’intelligenza artificiale; la rete globale
e internet; gli archivi e le banche dati; le banche dati giuridiche; temi questi che
saranno sempre studiati nel rapporto tra teoria e prassi.
Testi di riferimento
Uno a scelta tra:
BALDINI - GUIDOTTI – SARTOR, Manuale d’informatica giuridica, Bologna, CLUEB,
1997.
E. GIANNANTONIO, Manuale di diritto dell’informatica, Padova, CEDAM, 1997.
R. NANNUCCI (a cura di), Lineamenti d’informatica giuridica. Metodi, teoria,
applicazioni, Napoli, ESI 1999.
P. HERITIER, La rete del diritto, Torino, Thélème, 2001.
Metodi didattici
All’interno del corso si prevedono seminari e discussioni di casi pratici, anche con
esperti di settore ed illustri colleghi stranieri.
Struttura della verifica di profitto
Prova orale.
Per i frequentanti l’esame verterà sugli appunti delle lezioni, anche attraverso lo
svolgimento di una tesina su un argomento preventivamente concordato con il doPer i non frequentanti l’esame verterà su alcuni tra i temi trattati nei testi consigliati, i
cente.
quali dovranno comunque essere preventivamente concordati con il docente.
Altre informazioni:
=
ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO
10 crediti – IUS/01
(prof. Giuseppe Amadio)
Obiettivi formativi:
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Il corso mira a fornire le categorie concettuali e i criteri di metodo necessari a uno
studio istituzionale del sistema privatistico.
Prerequisiti:
È presupposta la conoscenza delle nozioni introduttive a qualsiasi studio giuridico
(diritto oggettivo, norma giuridica e relative classificazioni; fonti del diritto, efficacia,
interpretazione e analogia; situazioni giuridiche soggettive sostanziali e processuali).
Contenuto dell’attività formativa:
Il diritto oggettivo
I diritti soggettivi
La tutela giurisdizionale dei diritti
I soggetti
Gli atti giuridici
La famiglia
Le successioni e le donazioni
Le obbligazioni
La responsabilità e le garanzie
I beni e i diritti reali
I principali contratti tipici
Testi di riferimento:
A. CHECCHINI- G. AMADIO, Lezioni di diritto privato, Torino, Giappichelli, ult. ed.
Metodi didattici:
Lezioni interattive con gli studenti
Struttura della verifica di profitto:
L’esame si articola in una prova scritta e in una prova orale.
La prova scritta verterà su di un questionario comprensivo sia di domande a risposta
multipla, sia di domande a risposta aperta.
La prova orale consisterà in un colloquio sulle materie oggetto del corso.
Lingue di insegnamento:
Italiano
Altre informazioni
Ulteriori informazioni saranno fornite (e rese disponibili anche in via telematica)
all’inizio del corso.
ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO
10 crediti – IUS/09
(prof. Gabriele Leondini)
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Obiettivi formativi:
Il corso si propone di fornire i concetti essenziali di teoria generale e di dottrina dell
Stato che risultano indispensabili per affrontare lo studio del diritto pubblico e di
illustrare i principi fondamentali del diritto pubblico italiano, in modo da introdurre
lo studente alle problematiche del diritto pubblico e da predisporlo allo studio più
approfondito delle diverse discipline in esso ricomprese.
Prerequisiti:
Trattandosi di corso di carattere istituzionale, esso non presuppone particolari
conoscenze o abilità nello studente, se non la generale preparazione culturale di base
che si acquisisce nella scuola secondaria.
Contenuto dell’attività formativa:
1) Diritto e ordinamento giuridico. Le fonti del diritto. Lo Stato e i suoi elementi
costitutivi. Personalità e capacità di diritto pubblico.
2) La Costituzione. Cenni di storia costituzionale italiana.
3) L’ordinamento della Repubblica Italiana. Le forme di governo. Il parlamento. Il
Presidente della Repubblica. Il Governo. La pubblica amministrazione. Gli organi
ausiliari. La Magistratura.
4) Le autonomie territoriali. Principi costituzionali in materia di autonomie
territoriali. La Regione. Gli enti locali infraregionali.
5) Le granzie costituzionali. La revisione della Costituzione. La Corte costituzionale.
Testi di riferimento:
F. CUOCOLO, Istituzioni di diritto pubblico, Milano, Giuffrè, 2000, XI ed.,
limitatamente alle seguenti pagine: 3-120; 159-512; 523-597; 605-623; 839-912.
oppure in alternativa
G. FALCON, Lineamenti di diritto pubblico, Padova, CEDAM; 2001, VIII ed., esclusi i
capp. 7, 8 e 33.
Per un approfondimento di alcuni argomenti che costituiscono oggetto del corso è
consigliata anche la lettura del seguente volume:
L. CARLASSARE, Conversazioni sulla Costituzione, Padova, CEDAM, 1996.
Metodi didattici:
Le lezioni hanno per oggetto l’esposizione dei princìpi e dei concetti fondamentali
della disciplina e tendono a sviluppare la coscienza critica degli studenti e a stimolare
i necessari approfondimenti da parte loro.
Struttura della verifica di profitto:
Prove scritta e orale.
Una prova scritta, consiste nella risposta a domande che richiedono una breve ma
articolata esposizione di argomenti che costituiscono oggetto del programma del
corso, e una prova orale, alla quale sono ammessi i candidati che abbiano sostenuto
con esito positivo la prova scritta.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Altre informazioni:
=
ISTITUZIONI DI DIRITTO ROMANO
10 crediti – IUS/18
(prof. Luigi Garofalo)
Obiettivi formativi:
=
Prerequisiti:
=
Contenuto dell’attività formativa:
Diritto e sue fonti (per coloro che non abbiano sostenuto l’esame di Storia del diritto
romano). Processo civile. Persone. Cose. Fatti giuridici. Famiglia. Diritti reali.
Obbligazioni. Donazioni.
Testi di riferimento:
1) A. BURDESE, Manuale di diritto privato romano, Torino, UTET, IV ed., 1993, con
esclusione delle note, del cap. VI, §§ 3-13, e del cap. X; inoltre con esclusione del
cap. I per coloro che abbiano sostenuto l’esame di Storia del diritto romano.
2) L. GAROFALO, Studi sull’azione redibitoria, Padova, CEDAM, 2000, il libro è da
leggersi per l’intero; un approfondimento particolare va riservato al cap. IV e a un
altro a scelta fra i primi tre.
Struttura della verifica di profitto:
Prova scritta e, per coloro che la superino, orale.
Descrizione della verifica di profitto:
=
Altre informazioni:
=
PRINCÌPI DELLA TUTELA GIURISDIZIONALE CIVILE DEI DIRITTI
05 crediti – IUS/15
(prof. Marco De Cristofaro)
Obiettivi formativi:
Il corso mira a fornire gli strumenti teorici e metodologici fondamentali per lo studio
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
del diritto processuale civile e delle forme della tutela giurisdizionale civile dei diritti.
Prerequisiti:
Sono propedeutici gli esami di Istituzioni di diritto privato e Diritto costituzionale.
Padronanza delle nozioni fondamentali del diritto civile.
Contenuto dell’attività formativa:
Le fonti e i princìpi fondamentali della materia. Diritto civile e attività
giurisdizionale. L'individuazione della domanda. L'oggetto del giudizio. Tipi di
sentenze. La cosa giudicata formale e sostanziale: profili essenziali. Lineamenti
istituzionali del processo di esecuzione, dei procedimenti speciali e cautelari (Libri III
e IV c.p.c.).
Testi di riferimento:
C. CONSOLO, Spiegazioni di diritto processuale civile, Tomo I, Le tutele, Bologna,
2000, III ed.
Metodi didattici:
Lezioni, esercitazioni e seminari di approfondimento.
Struttura della verifica di profitto:
Prova scritta e successiva prova orale.
Prova scritta, articolata su quattro domande, una delle quali formulata al modo di un
caso.
Altre informazioni:
Gioverà soffermarsi altresì sulle Questioni contenute nel Tomo I delle “Spiegazioni”,
quale esercizio di clinica processuale, e consultare con assiduità un codice di
procedura civile (unitamente al codice civile e alla Costituzione) recentissimo e completo.
SCIENZA DELLE FINANZE I
05 crediti – SECS-P/03
(prof. Federico Biagi)
Obiettivi formativi:
Il corso intende fornire agli studenti della Facoltà di Giurisprudenza una preparazione
aggiornata e comprensiva dei temi di economia pubblica rilevanti per coloro che sono
destinati ad operare nel campo del diritto. A tal fine il corso si compone di tre parti.
- Nella prima parte sono affrontati i temi, tipici dell’economia pubblica, delle ragioni
dell’intervento dello Stato nell’economia e delle modalità in cui questo si realizza.
Sono quindi trattati il tema dei fallimenti del mercato, con particolare attenzione ai
beni pubblici e alla produzione e regolamentazione dei beni privati.
- Nella seconda parte del corso vengono considerati gli aspetti dell’economia pubblica
che attengono al lato delle imposte con particolare attenzione agli aspetti istituzionali
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
italiani. In particolare vengono approfondite l’IRPEF, l’IRPEG, la tassazione delle
attività finanziarie e l’IVA.
Al termine di questa parte vengono introdotti, in forma generale, l’analisi economica
delle imposte, l’eccesso di pressione e l’incidenza fiscale.
- Nella terza parte si analizzano temi di forte rilevanza politico\economica, che
richiedono di considerare congiuntamente la teoria economica e la realtà istituzionale
italiana: 1) il federalismo fiscale (con approfondimenti su IRAP e ICI); 2) il sistema
pensionistico; 3) il sistema sanitario; 4) il processo di bilancio e il debito pubblico.
Prerequisiti:
Nozioni di microeconomia: consumo, produzione, costi, concorrenza perfetta,
monopolio.
Contenuto dell’attività formativa:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Introduzione all’Economia Pubblica: analisi positiva e normativa
I teoremi dell’economia del benessere e i fallimenti del mercato; Artoni
(Appendice).
Beni pubblici, esternalità, regolamentazione; Artoni (Appendice).
L’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF); Artoni Capp. 1, 2.
L’imposta sul reddito delle persone giuridiche (IRPEG); Artoni Cap. 3 e
dispensa su IRPEG.
Imposta sul reddito delle attività finanziarie; Artoni Cap. 4.
L’imposta sul valore aggiunto (IVA); Artoni Cap. 5.
Analisi economica delle imposte; Artoni Cap. 6.
Il sistema sanitario; Artoni Capp. 7, 8.
Il sistema pensionistico; Artoni Cap. 9.
Il Federalismo fiscale e il suo finanziamento (IRAP, ICI, trasferimenti); Artoni
Cap. 10.
Il processo di bilancio in Italia; Artoni Cap. 11.
Testi di riferimento:
R. ARTONI, Elementi di Scienza delle Finanze, Bologna, il Mulino, 2001.
•
Dispense sull’ IRPEG a cura del docente ( chiedere presso la portineria della
•
sede di S. Leonardo).
Eserciziario di Scienza delle Finanze (chiedere presso la portineria della sede di
•
S. Leonardo).
Eventuali altre letture che verranno segnalate dal docente nel corso delle lezioni.
•
Metodi didattici:
Lezioni frontali ed esercitazioni.
Struttura della verifica di profitto:
L’esame prevede una prova scritta consistente in esercizi e domande aperte relativi al
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
programma indicato precedentemente (è bene notare che per superare con successo la
prova scritta è necessario cimentarsi con gli esercizi riportati nell’eserciziario).
Altre informazioni:
Eventuale materiale didattico aggiuntivo verrà messo a disposizione degli studenti
presso la Portineria di S. Leonardo.
STORIA DEL DIRITTO MEDIEVALE E MODERNO I
10 crediti – IUS/19
(prof.ssa Chiara Valsecchi)
Obiettivi formativi:
Attraverso lo studio del sistema giuridico europeo nella sua evoluzione, dalle origini
medievali agli sviluppi dell’età moderna e contemporanea, il corso mira a fornire
adeguate conoscenze circa la storia delle istituzioni e del pensiero giuridico e circa la
disciplina dei principali istituti privatistici e pubblicistici.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Istituzioni di diritto romano.
Contenuto dell’attività formativa:
La formazione e lo sviluppo del sistema di diritto comune dal medioevo all’età
moderna (la dottrina, le fonti, gli istituti). Le premesse della codificazione:
giusnaturalismo, razionalismo e illuminismo giuridico. Riforme e legislazione nel
Settecento. La Rivoluzione francese e il diritto rivoluzionario. I codici moderni.
Testi di riferimento:
1) A. CAVANNA, Storia del diritto moderno in Europa. Le fonti e il pensiero
giuridico, I, Milano, Giuffrè, 1987, pp. 1-377; inoltre a scelta dello studente pp. 381478 (Diritto comune e diritti nazionali dell’Europa continentale.) oppure pp. 479-610
(Le origini e la formazione storica del diritto inglese.).
2) Dispense, Illuminismo e codificazione, Padova, Imprimitur, 1998.
Metodi didattici:
Lezioni frontali ed esercitazioni.
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
Altre informazioni:
Sono previste esercitazioni sulle fonti e i generi letterari di diritto comune e seminari
di approfondimento sulla storia di importanti istituti civilistici, penalistici o
processualistici.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
STORIA DEL DIRITTO ROMANO
05 crediti – IUS/18
(prof.ssa Paola Ziliotto)
Obiettivi formativi:
Conoscenza delle fonti del diritto, delle strutture fondamentali dell’organizzazione
costituzionale e del diritto criminale nella società romana e individuazione delle linee
di continuità e discontinuità storica.
Prerequisiti:
=
Contenuto dell’attività formativa:
- diritto e sue fonti;
- linee essenziali della struttura costituzionale romana (dalla monarchia al dominato);
- diritto e processo criminale, con approfondimento del crimen stellionatus.
Testi di riferimento:
A. BURDESE, Manuale di diritto privato romano, Totino, UTET, 1993, IV ed., cap. I.
A. BURDESE, Manuale di diritto pubblico romano, Torino, UTET, 1987, ed. III, rist.,
cap. I, §§ 2-3; cap. II, §§ 1-7, 9, 12; cap. III, §§ 1-3; cap. IV § 1; cap. V.
L. GAROFALO, La persecuzione dello stellionato in diritto romano, Padova, CEDAM,
1998, cap. I, §§ 2-4; cap. III, §§ 1-4; cap. IV; cap. V, §§ 1-3.
Metodi didattici:
Lezioni orali.
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
Altre informazioni:
=
TEORIA GENERALE DEL DIRITTO
05 crediti – IUS/20
(prof.ssa Ugo Pagallo)
Obiettivi formativi:
Obiettivo del corso è d’illustrare gli elementi costitutivi dei paradigmi giuridici – vale
a dire, l’insieme dei principi, dei criteri, logici e metodici, e le tecniche, interpretative,
argomentative etc. -, che strutturano il ragionamento dei giuristi e, più in generale,
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
l’interazione comunicativa dei soggetti.
Prerequisiti:
Sono propedeutici gli esami di Istituzioni di diritto privato e di Istituzioni di diritto
pubblico.
Sono richieste inoltre conoscenze di diritto internazionale e di filosofia del diritto.
Contenuto dell’attività formativa:
Il corso intende analizzare il ruolo della Teoria generale del diritto, dedicando
particolare attenzione al problema delle fonti, mediante l’approfondimento critico dei
seguenti settori di ricerca:
1) Analisi della rappresentazione dogmatica delle fonti: tra definizione standard e
“integrata”;
2) La “piramide” e la “clessidra”: l’ordinamento giuridico tra realtà e virtualità;
3) Il princìpio di effettività e la legittimazione del diritto;
4) Il nodo del riconoscimento intersoggettivo.
Testi di riferimento:
U. PAGALLO, Alle fonti del diritto. Mito scienza filosofia, Torino, Giappichelli, 2002.
Metodi didattici:
All’interno del corso si prevedono seminari e discussioni di casi pratici, anche con
esperti di settore ed illustri colleghi stranieri.
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
La prova di esame verterà sul testo di riferimento.
Altre informazioni:
=
***
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
capitolo secondo
IL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN GIURISPRUDENZA
(classe 22/S)
corso attivabile dall’a.a. 2002/03
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
26. ORDINAMENTO DEGLI STUDI
26.1. Nota informativa
Nell’ambito della riforma universitaria, la Facoltà di Giurisprudenza ha
predisposto, quale naturale proseguimento del corso triennale di Laurea in Scienze
Giuridiche, il corso di Laurea Specialistica in Giurisprudenza (classe 22/S:
Giurisprudenza) attivabile dall’a.a. 2003/04.
Il corso di Laurea Specialistica in Giurisprudenza prevede l’acquisizione di 300
crediti e si conclude con un esame di laurea. A coloro che hanno già conseguito la
Laurea in Scienze Giuridiche o la Laurea in Giurisprudenza (quadriennale –V.O.)
vengono considerati già acquisiti i primi 180 crediti (vedere al punto 22.).
Non è prevista la presentazione di un proprio piano di studi; lo studente dovrà
comunque rispettare le propedeuticità previste dall’ordinamento.
Attenzione. Per una conoscenza esaustiva del corso si rinvia al Regolamento
didattico del corso di studio di prossima approvazione (vedere al punto 2.3.).
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
capitolo terzo
IL CORSO DI LAUREA IN SERVIZI GIURIDICI:
CONSULENTE DEL LAVORO
(classe II)
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
27. ORDINAMENTO DEGLI STUDI
27.1. Piano degli studi $
Nell’ambito della riforma universitaria, in sostituzione dei corsi di diploma
universitario, la Facoltà di Giurisprudenza ha attivato un corso di Laurea in Servizi
Giuridici: Consulente del Lavoro (classe II – Scienze dei servizi giuridici).
Si presentano qui solo alcuni spunti rinviando, per una trattazione esaustiva,
al supplemento del Bollettino–Notiziario della Facoltà di prossima uscita o al
servizio Info••Student.
Al corso di laurea possono iscriversi i diplomati degli istituti d’istruzione
secondaria di durata quinquennale e i diplomati degli istituti di durata quadriennale
che abbiano frequentato, con esito positivo, il corso annuale integrativo.
La durata del corso di studio per la laurea è di tre anni. Segue l’ordinamento
semestrale e prevede il conseguimento di 180 crediti (vedere al punto 22.) e si conclude con un esame di laurea.
Non è prevista la presentazione di un proprio piano di studi; lo studente deve
comunque rispettare le propedeuticità previste dall’ordinamento.
Il piano di studio è così articolato:
- Primo anno:
Economia politica
Informatica
Istituzioni di diritto privato
Istituzioni di diritto pubblico
Lingua inglese
Sociologia
Statistica
Storia del diritto moderno e contemporaneo
Teoria generale del diritto
“Attività formativa a scelta”
(8 crediti)
(2 crediti)
(8 crediti)
(8 crediti)
(8 crediti)
(4 crediti)
(8 crediti)
(4 crediti
(4 crediti)
(4 crediti)
- Secondo anno:
Diritto amministrativo
Diritto commerciale
Diritto del lavoro
Diritto dell’Unione Europea
Diritto tributario
Economia aziendale
Lingua inglese (corso avanzato)
“Seconda lingua straniera 1”
(8 crediti)
(8 crediti)
(8 crediti)
(8 crediti)
(8 crediti)
(8 crediti)
(4 crediti)
(4 crediti)
- Terzo anno:
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Abilità informatiche
Diritto comunitario del lavoro
Diritto del lavoro (corso avanzato)
Diritto del lavoro nelle P.A.
Diritto della previdenza sociale
Diritto penale
Diritto processuale del lavoro
Diritto sindacale
Informatica giuridica
“Attività formative a scelta”
“Seconda lingua straniera 2”
(3 crediti)
(4 crediti)
(4 crediti)
(4 crediti)
(8 crediti)
(8 crediti)
(4 crediti
(8 crediti)
(4 crediti)
(4 crediti)
(4 crediti)
- Esame di laurea
(7 crediti)
• “Attività formativa a scelta”
Per “attività formativa a scelta” si intende qualsiasi insegnamento, in quanto attivato
dalla Facoltà o ufficialmente mutuato, tra quelli sottoriportati:
Diritto amministrativo del lavoro
Diritto comparato del lavoro
Diritto dei singoli contratti
Diritto della sicurezza sul lavoro
Diritto internazionale
Diritto internazionale privato
Diritto penale del lavoro
Diritto privato comparato
Diritto processuale civile
Economia del lavoro
Economia e gestione delle imprese
Ragioneria
Rapporti speciali di lavoro
Relazioni industriali
Scienza delle finanze
Sociologia dei processi economici
Sociologia del lavoro
Sociologia dell’organizzazione
Storia del lavoro
Storia delle dottrine politiche
Teoria e tecnica della normazione e dell’interpretazione
• “Seconda lingua straniera”
Per “seconda lingua straniera” si intendono le attività formative relative alle lingue
straniere di Lingua francese 1 e 2, Lingua spagnola 1 e 2 o Lingua tedesca 1 e 2
attivate dalla Facoltà di Giurisprudenza o ufficialmente mutuate.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Attenzione. Per una conoscenza esaustiva del corso si rinvia al Regolamento
didattico del corso di studio di prossima approvazione (vedere al punto 2.3.).
27.2. Propedeuticità $
XXX
27.3. Trasferimenti e passaggi $
XXX
27.4. Stage e tirocini $
XXX
27.2. Esame di laurea $
XXX
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
28. A.A. 2002/03
28.1. Docenti
L’elenco completo dei recapiti telefonici e degli indirizzi di posta elettronica è
reperibile nel sito dell’Ateneo: www.unipd.it
(al prefisso 049/827.… si aggiunga il numero telefonico interessato)
n.
docente
insegnamento
tel.
professori affidatari
1
professori a contratto
1
***
Attenzione. Gli orari di ricevimento dei docenti sono consultabili tramite
Info•Student (direttamente ai box o via Intenet) e sono esposti nelle bacheche dei
rispettivi Dipartimenti di afferenza.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
28.2. Orario delle lezioni
PER
CONSULTARE
L’ORARIO
DELLE
LEZIONI
AGGIORNATO COLLEGARSI AL SITO DELLA FACOLTÀ
www.giuri.unipd.it, quindi selezionare la
voce “Offerta didattica”
28.3. Programmi degli insegnamenti attivati
I dati qui riportati sono inseriti in base al modello del Diploma supplement
adottato dall’Università degli Studi di Padova. La lingua d’insegnamento, ove non
specificato, è l’italiano.
ABILITÀ INFORMATICHE
03 crediti – senza S.S.D.
(prof. Andrea Fioretti)
Obiettivi formativi:
Il corso intende fornire le conoscenze informatiche di base necessarie per l’utilizzo
del computer nelle attività di studio e di lavoro future. Con tali conoscenze lo
studente sarà in grado di usare tutte le principali funzioni e impostazioni dei sistemi
operativi Windows 98 e Windows 2000.
Prerequisiti:
=
Contenuto dell’attività formativa:
Introduzione al corso. I concetti principali dell’informatica. Panoramica generale
sull’hardware e il software di un computer. I componenti di un Personal Computer. I
dispositivi di input, di output e misti .I dispositivi di memoria. I tipi di software e la
loro differenza ( i sistemi operativi e le applicazioni ). Il sistema operativo Windows
98 e Windows 2000. L’interfaccia grafica. Il desktop, la barra delle applicazioni,
l’area di stato e il pulsante di start. Le finestre, le icone e le cartelle. L’organizzazione
dei file e delle cartelle. Tipi di documenti. Copiare, spostare e cancellare file e
cartelle. Impostazione delle stampanti e stampa di un documento. Risorse del
computer e Pannello di Controllo.Introduzione a Internet. Navigazione nel web.
Ricerca nel Web. Posta elettronica.
Testi di riferimento:
Dispense redatte dal docente.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Metodi didattici:
Lezioni tenute con l’ausilio di un personal computer e un videoproiettore.
Struttura della verifica di profitto:
Una sola verifica con domande teoriche scritte a risposta aperta.
Altre informazioni:
Per comunicazioni con il docente si possono inviare le e-mail al seguente indirizzo di
posta elettronica : [email protected]
DIRITTO AMMINISTRATIVO
08 crediti – IUS/10
(prof.ssa Patrizia Marzaro)
Obiettivi formativi:
Il corso ha lo scopo di favorire l’acquisizione di un metodo di studio che permetta di
acquisire le conoscenze fondamentali della materia, allo scopo di comprendere le
modalità di funzionamento del sistema amministrativo, i principi che reggono
l’attività dell’Amministrazione e l’atteggiarsi dei rapporti tra quest’ultima e i privati.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Istituzioni di diritto pubblico.
Contenuto dell’attività formativa
Nozione di pubblica Amministrazione, ordinamento e organizzazione della P.A.
Le situazioni giuridiche soggettive e le loro vicende nei rapporti con la pubblica
Amministrazione.
L’attività della P.A. e la sua responsabilità.
Nozioni fondamentali di giustizia amministrativa.
Testi di riferimento:
CASETTA, Compendio di diritto amministrativo, Milano, Giuffrè ed., 2002, pp. 1-386,
430-442.
Metodi didattici:
Le lezioni sono volte all’esposizione delle principali tematiche del corso, ai fini
dell’acquisizione di una visione di insieme della materia, nella quale privilegiare il
collegamento tra i vari istituti.
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Altre informazioni:
Possono essere richieste al docente negli orari di ricevimento
DIRITTO COMMERCIALE
08 crediti – IUS/04
(prof. Candido Fois)
insegnamento mutuato da Diritto commerciale
del corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza (V.O.)
DIRITTO COMPARATO DEL LAVORO
04 crediti – IUS/17
(prof. Patrizio Bernardo)
insegnamento mutuato da Diritto comparato del lavoro: profili generali
del corso di D.U. di Consulente del Lavoro (V.O.)
DIRITTO COMUNITARIO DEL LAVORO
04 crediti – IUS/17
(prof.ssa Adriana Topo)
Obiettivi formativi:
=
Prerequisiti:
Sono propedeutici gli esami di Diritto del lavoro e di Diritto dell’Unione Europea.
Contenuto dell'attività formativa:
Le fonti del diritto comunitario del lavoro, con particolare attenzione al ruolo della
contrattazione collettiva. La libera circolazione dei lavoratori. La politica sociale
comunitaria.
Testi di riferimento:
POCAR VIARENGO, Diritto comunitario del lavoro, Padova, II ed., 2001.
Metodi didattici:
=
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Struttura della verifica di profitto:
=
Altre informazioni:
=
DIRITTO DEI SINGOLI CONTRATTI
04 crediti – IUS/01
(prof. Giuliana Chiaromonte Cerdonio)
insegnamento mutuato da Diritto dei singoli contratti
del corso di Laurea in Scienze Giuridiche
DIRITTO DEL LAVORO
08 crediti – IUS/17
(prof. Carlo Cester)
insegnamento mutuato da Diritto del lavoro
del corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza (V.O.)
DIRITTO DEL LAVORO (CORSO AVANZATO)
04 crediti – IUS/17
(prof. Ettore Opportuno)
Obiettivi formativi:
Scopo del corso è quello di consentire un approfondimento di istituti specifici del
diritto del lavoro (rinunce e transazioni, licenziamenti), tramite lo studio non solo dei
testi didattici, ma anche di materiale integrativo, di tipo giurisprudenziale, al fine di
stimolare un personale approfondimento delle problematiche più discusse e delle
questioni più attuali relative a tali istituti.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Diritto del lavoro.
Contenuto dell’attività formativa:
- Rinunce e transazioni (art. 2113 c.c.): i rapporti e i diritti considerati – la tutela
limitata – i negozi abdicativi – l’impugnazione – le conciliazioni valide.
- I licenziamenti: l’evoluzione normativa – i licenziamenti individuali: la giusta causa
e il giustificato motivo, soggettivo e oggettivo –– requisiti formali e aspetti
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
procedurali del licenziamento – licenziamenti per motivo illecito e nei periodi di
irrecedibilità – la tutela reale – la tutela obbligatoria – questioni processuali - i
licenziamenti collettivi.
Testi di riferimento:
1) G. PERA, Le rinunce e transazioni del lavoratore, in “Il codice civile –
Commentario” (diretto da P. Schlesinger), Milano, Giuffrè, ult. ed.
2) G. SUPPIEJ - M. DE CRISTOFARO - C. CESTER, Diritto del lavoro (Il rapporto
individuale), Padova, CEDAM, ult. ed., per la parte relativa ai licenziamenti.
Si consiglia l’uso del Codice del lavoro, Editio minor, Ed. giuridiche Simone, ult. ed.
Metodi didattici:
Il corso si svilupperà attraverso lezioni teoriche, accompagnate dall’esplicazione di
casi pratici.
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
Altre informazioni:
=
DIRITTO DEL LAVORO NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
04 crediti – IUS/17
(prof. Carlo Cester) $
(al momento i dati non sono disponibili)
DIRITTO DELLA PREVIDENZA SOCIALE
08 crediti – IUS/17
(prof. Carlo Cester)
insegnamento mutuato da Diritto della previdenza sociale
del corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza (V.O.)
DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA
08 crediti – IUS/14
(prof.ssa Maria Luisa PIcchio Forlati)
il corso si divide in due moduli con verifica di profitto unica
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale
modulo 1
Diritto dell’Unione Europea: profili generali
insegnamento mutuato da Diritto dell’Unione Europea
del corso di Laurea in Scienze giuridiche (5 crediti)
modulo 2
Diritto dell’Unione Europea: approfondimenti tematici
Obiettivi formativi:
=
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Istituzioni di diritto pubblico.
Contenuto dell’attività formativa:
Lo scopo di questa parte del corso è di approfondire il diritto dell’Unione europea
relativo alle relazioni esterne concernenti il trattamento dei lavoratori, la concorrenza
e i diritti di proprietà intellettuale, con particolare attenzione alla posizione dei Paesi
in via di sviluppo nell’Organizzazione internazionale per il commercio.
Testo di riferimento:
L.S. ROSSI (a cura di), Commercio internazionale sostenibile? WTO e Unione
europea, Bologna, Il Mulino, 2003, pp. 5-25; 51-163; 189-232, 271-313
I testi normativi e la giurisprudenza comunitaria rilevanti sono reperibili nel sito della
Cattedra Jean Monnet (titolare: Prof. Francisco Leita), L’UE e il commercio
internazionale www.dsi.unipd.it/eutrade/index.htm
Metodi didattici:
Lezione dialogata.
Altre informazioni:
Test facoltativo e/o presentazione in aula, ugualmente facoltativa, di temi di seminario
concordati con la docente. Dell'esito del test e di tale presentazione si tiene conto
nella valutazione complessiva, formulata a conclusione dell'esame orale, solo se detto
esito è stato positivo.
DIRITTO INTERNAZIONALE
04 crediti – IUS/13
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
(prof. Tito Ballarino)
insegnamento mutuato da Diritto internazionale: profili generali (Pubblico)
del corso di Laurea in Scienze Giuridiche
DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO
04 crediti – IUS/13
(prof. Tito Ballarino)
insegnamento mutuato da Diritto internazionale: profili generali (Privato)
del corso di Laurea in Scienze Giuridiche
DIRITTO PENALE
08 crediti – IUS/17
(prof. Alessandro Albero Calvi)
insegnamento mutuato da Diritto penale
del corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza (V.O.)
DIRITTO PENALE DEL LAVORO
04 crediti – IUS/17
(prof. Enrico Mario Ambrosetti)
insegnamento mutuato da Diritto penale del lavoro e tributario
del corso d iD.U. di Consulente del Lavoro (V.O.)
DIRITTO PROCESSUALE DEL LAVORO
04 crediti – IUS/15
(prof. Marco De Cristofaro)
Obiettivi formativi:
Il corso mira a fornire gli strumenti teorici e metodologici per la comprensione dei
fondamenti del diritto processuale civile e delle peculiarità che le problematiche della
tutela giurisdizionale dei diritti presentano nel campo del diritto del lavoro.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Diritto del lavoro.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Contenuto dell'attività formativa:
I fondamenti costituzionali della tutela giurisdizionale dei diritti e del diritto
processuale civile. Il principio di effettività e le tutele giurisdizionali differenziate.
Tutela di condanna, tutela di accertamento, tutela costitutiva. La domanda e
l'eccezione. Il campo di applicazione del processo del lavoro. La risoluzione
alternativa delle controversie in materia di lavoro: il tentativo obbligatorio di
conciliazione e l'arbitrato. Gli atti introduttivi. L'udienza di discussione e la sua
centralità. La fase decisoria.
Testi di riferimento:
L. MONTESANO - R. VACCARELLA, Manuale di diritto processuale del lavoro, Napoli,
Jovene, III ed., 1996, pp. 1-235; 252-291.
Metodi didattici:
Lezioni, esercitazioni.
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale sul manuale consigliato e sugli appunti dalle lezioni.
Altre informazioni:
Stante l'assenza di manuali di Diritto processuale del lavoro che illustrino
direttamente le nozioni fondamentali del Diritto processuale civile, la frequenza delle
lezioni appare indispensabile per poter trarre le fila delle complesse problematiche
sollevate dalla materia. Si consiglia altresì l'attento esame e lettura degli artt. 410, 410
bis, 411, 412, 412 bis, 412 ter e 412 quater del codice di procedura civile; nonché
degli artt. 63, 65 e 66 del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165 (T.U. sul lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche).
DIRITTO SINDACALE
08 crediti – IUS/07
(prof.ssa Adriana Topo)
insegnamento mutuato da Diritto sindacale
del corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza (V.O.)
DIRITTO TRIBUTARIO
08 crediti – IUS/12
(prof. Roberto Schiavolin)
insegnamento mutuato da Diritto tributario
del corso quadriennale di Laurea in Giurisprudenza (V.O.)
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Altre informazioni:
Per chi studia sul testo di Falsitta, valgono le indicazioni sulle parti da studiare fornite
per il corso di Laurea in Giurisprudenza. Tuttavia, in deroga a tali indicazioni, per gli
studenti del corso di Laurea in Servizi Giuridici è richiesta solo la lettura, anziché lo
studio approfondito, dei seguenti §§:
Parte generale (ed. 1999):
cap. III, sez. I, §§ 14 e 15; sez. II, § 1; cap. X, §§ 8 e 9; cap. XII solo lettura; cap.
XVI, sez. I, §. 2; sez. III, §§ 2, 6 e 8; cap. XX, sez. I, §§ 7, 8, 9, 10, 11, 12.
Parte speciale (ed. 2000):
cap. II, sez. terza; cap. II, sezione quarta; cap. II, sezione settima, §§ 10, 12, 17, 26,
33; cap. II, sez. ottava; cap. V, §§ 6, 8, 10.
ECONOMIA AZIENDALE
08 crediti – SECS-P/07
(prof. Gianni Cagnoni)
Obiettivi formativi:
Conoscere:
a) La gestione, l'organizzazione e la rilevazione nell'azienda di produzione;
b) I criteri per la formazione del bilancio ordinario di esercizio.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Economia politica.
È richiesta la conoscenza di nozioni di base di contabilità generale sistematica.
Contenuto dell'attività formativa:
Parte prima: introduzione all'economia aziendale
Le aziende: le persone, l’attività economica, l’economia aziendale. gli istituti e le
aziende. le relazioni tra aziende: lo scambio. la varietà e la variabilità delle aziende.
la struttura delle aziende: i modelli di rappresentazione delle aziende. l’assetto
istituzionale. le combinazioni economiche e l’assetto tecnico. il patrimonio.
L’economicità, il reddito e il capitale: il principio di economicità. il reddito di
esercizio e il capitale di funzionamento. le sintesi di bilancio e gli equilibri
dell’azienda di produzione.
La gestione: la gestione delle imprese.
Parte seconda: il bilancio d'esercizio
I principi di base e generali: i principi e i criteri di valutazione del bilancio
d'esercizio: aspetti generali. Rapporti evolutivi tra criteri civilistici (ex decr. lgs.vo n.
127/1991) e criteri tributari. Il ruolo dei principi contabili di origine professionale in
Italia e all'estero. Il principio generale di "rappresentazione veritiera e corretta":
origine e significato in una prospettiva aziendalistica. Il principio di competenza:
interpretazione aziendalistica, civilistica e fiscale. Il principio di prudenza e il suo
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
problematico comporsi con il principio di competenza.
Criteri di valutazione: I singoli criteri di valutazione: la nozione di costo; le
immobilizzazioni materiali e i relativi ammortamenti. In particolare, gli
ammortamenti anticipati dal punto di vista aziendalistico; le immobilizzazioni
immateriali e i relativi ammortamenti; le immobilizzazioni finanziarie. In particolare,
il criterio del patrimonio netto; le rimanenze e i beni fungibili (titoli); i crediti
commerciali; i ratei e i risconti; i fondi passivi; le opere ad esecuzione pluriennale
(lavori in corso su ordinazione).
Testi di riferimento:
a) AIROLDI, BRUNETTI, CODA, Edizioni Il Mulino, 1994, capp. 1, 2, 3, 6, 7, 8, 9, 10,
11.
b) A. BANDETTINI, Il bilancio di esercizio, Padova, CEDAM, 1999.
oppure
L. A. BIANCHI (a cura di), La disciplina giuridica del bilancio, ed. Il Sole 24 Ore,
giugno 2001, capp. 2, 3, 4, 7, 8, 9, 10, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22..
Letture consigliate:
G. CERIANI, Lezioni di economia aziendale, Padova, CEDAM, 1995.
C. CAMPANINI, G. CAPODAGLIO, Introduzione alla economia aziendale, Bologna,
Editrice CLUEB, II ed., 1988.
R. CAMODECA, L’Iter formativo del bilancio di esercizio, saggi critici di ecnomia
aziendale (collana diretta da Arnaldo Canziani), Padova, CEDAM 1996.
E. SANTESSO, Valutazioni di bilancio aspetti economico-aziendali e giuridici, Torino,
Giappichelli Editore, II ed.
Metodi didattici:
Lezione frontale.
Struttura della verifica di profitto:
Esame orale.
Altre informazioni:
Si consiglia di leggere almeno un quotidiano economico (Il Sole 24 Ore – Italia
Oggi).
ECONOMIA POLITICA
08 crediti – SECS-P/01
(prof. Davide Cantarelli)
il corso si divide in due moduli con verifica di profitto unica
Struttura della verifica di profitto:
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Prova scritta.
modulo 1
Economia politica: profili generali
(mudulo mutuato da Economia politica I del corso di Laurea in Scienze Giuridiche.)
Obiettivi formativi:
Fornire i concetti fondamentali dell'analisi economica ritenuti necessari per la
comprensione
e valutazione della realtà economica, unitamente a un adeguato insieme di nozioni
istituzionali.
Prerequisiti:
Non è richiesto nessun prerequisito.
Contenuto dell'attività formativa:
Inquadramento metodologico dell'economia, analisi microeconomica (consumo,
scambio e
produzione nei vari regimi di mercato), moneta, banca, credito.
Testi di riferimento:
D. CANTARELLI, Lezioni di Economia politica, Padova, CEDAM, IV ed., 2000,
Lezione I:
completa
Lezione II:
i nn. 1-4 non costituiscono materia diretta d'esame ma debbono
essere studiati.I
numeri 5-7 sono materia d'esame.
Appendice Ð Matematica: idem come sopra per i n.n. 1-4, che debbono essere studiati
bene; i
nn. 5-8 sono invece materia d'esame.
Lezione III:
completa.
Lezione IV:
nn. 1-2-4 da pag. 107 primo capoverso.
Lezione V:
esclusi i nn. 2-3.
Lezione VI:
escluso il n.5.
Lezione VII:
escluso il n.7 da pag. 185 a pag. 187.
Lezione VIII:
completa.
Lezione IX:
completa.
Lezione X:
nn. da 1 a 9.
Lezione XI:
completa.
Lezione XII:
completa.
Lezione XIII:
esclusa.
Lezione XIV: esclusi i nn. 5-7-8-9.
Lezione XV:
completa.
Lezione XVI: n.3 da pag. 450 ultimo capoverso a pag. 454 primo capoverso, n. 5
da pag. 459 a
pag. 462
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Lezione XVII:
escluso il 7.
Metodi didattici:
Lezioni ed esercitazioni.
Altre informazioni:
- Non esistono dispense autorizzate dal docente.
- La numerazione ed il contenuto delle lezioni del testo sono diversi rispetto alla III
edizione, adottata negli anni precedenti ed ora esaurita. Attenersi quindi alla nuova,
IV ed...
- Il presente programma è quello dell'Anno Accademico 2001/2002 che vale anche
per l'A.A.
2002-2003. sia per gli studenti del Corso di Diploma di Consulente del Lavoro di tutti
gli
anni precedenti sia per quelli della Laurea in Servizi Giuridici.
modulo 1
Economia politica: approfondimenti tematici
Obiettivi formativi:
=
Prerequisiti:
Non è richiesto nessun prerequisito.
Contenuto dell'attività formativa:
=
Testi di riferimento:
D. CANTARELLI, Lezioni di Economia politica, Padova, CEDAM, IV ed., 2000,
Lezione XVI: n.3 da pag. 450 ultimo capoverso a pag. 454 primo capoverso, n. 5
da pag. 459 a
pag. 462
Lezione XVIII: completa.
Lezione XIX: esclusa.
Lezione XX:
esclusi i nn. 5 e 6.
Lezione XXI: nn. 1-2-6-7.
Metodi didattici:
Lezioni ed esercitazioni.
Altre informazioni:
- Non esistono dispense autorizzate dal docente.
- La numerazione ed il contenuto delle lezioni del testo sono diversi rispetto alla III
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
edizione, adottata negli anni precedenti ed ora esaurita. Attenersi quindi alla nuova,
IV ed..
- Gli orari delle lezioni del modulo 2 (ossia Lezioni XX, XXI, XVIII e parte della
Lez. XVI)
saranno comunicati in seguito.
INFORMATICA
04 crediti – ......$............
(prof. Andrea Fioretti)
Obiettivi formativi:
Il corso intende fornire le conoscenze di base necessarie per redigere un testo o una
tesi con il programma applicativo Word per Windows con tutte le principali opzioni
di formattazione e impostazioni.
Prerequisiti:
È propedeutico l’esame di Abilità informatiche di base.
Contenuto dell’attività formativa:
Introduzione al corso. Cos’è il programma applicativo Word. Creare un nuovo
documento e salvarlo. Modificare le impostazioni di base. Salvare un documento con
un altro formato. Operazioni di base. Formattazione. Rifinitura di un documento.
Stampa. I menù e le funzioni avanzate.
Testi di riferimento:
Dispense redatte dal docente.
Metodi didattici:
Lezioni tenute con l’ausilio di un personal computer e un videoproiettore.
Struttura della verifica di profitto:
esercitazione pratica in aula di informatica che consiste nella redazione di un testo
con il programma applicativo Word.
Altre informazioni:
L’esercitazione pratica in aula di informatica avverrà suddividendo in gruppi di 12
studenti la lista degli iscritti all’esame.
Per comunicazioni con il docente si possono inviare le e-mail al seguente indirizzo di
posta elettronica: [email protected]
INFORMATICA GIURIDICA
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
04 crediti – IUS/20
(prof. Paolo Moro)
insegnamento mutuato da Informatica giuridica
del corso di Laurea in Giurisprudenza (V.O.)
ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO
08 crediti – IUS/01
(prof.ssa Susanna Tagliapietra)
Obiettivi formativi:
=
Prerequisiti:
È presupposta la conoscenza delle nozioni generali introduttive a qualsiasi studio
giuridico (norma giuridica: efficacia e interpretazione; fonti del diritto).
Contenuto dell’attività formativa:
Il diritto privato. Le situazioni giuridiche soggettive. Fatti e atti giuridici. I soggetti. I
beni, la proprietà e i diritti reali. Il sistema delle obbligazioni. Il contratto in generale
e i singoli contratti. Il fatto illecito civile. Impresa e azienda (cenni). La famiglia.
Successioni e donazioni. La tutela dei diritti.
Testi di riferimento:
ZATTI – COLUSSI, Lineamenti di diritto privato, ult. ed., eccettuati i capitoli: 31, 32 ,
33 (titoli di credito, cambiale e assegno); 36, 37, 38, 40, 41 (impresa e lavoro); 42,
43, 44, 45, 46, 47 (società, banca e borsa); 52, 53 (processo e fallimento).
oppure
CHECCHINI – AMADIO, Lezioni di diritto privato, Torino, Giappichelli, 2002, per gli
argomenti corrispondenti.
oppure
TRABUCCHI, Istituzioni di diritto civile, Padova, CEDAM, ult. ed., per gli argomenti
corrispondenti.
Metodi didattici:
Lezioni.
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
Altre informazioni:
Occorre consultare con assiduità un codice civile recente e completo delle principali
leggi speciali.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO
08 crediti – IUS/09
(prof. Andrea Ambrosi)
Obiettivi formativi:
Fornire le nozioni istituzionali del diritto pubblico, privilegiando gli aspetti
sistematici.
Favorire l’acquisizione di un appropriato e rigoroso metodo di studio della materia.
Prerequisiti:
=
Contenuto dell’attività formativa:
Norme e ordinamento giuridico.
Lo stato. Forme di stato e forme di governo.
La forma di governo in Italia: parlamento, governo, presidente della repubblica.
Le autonomie territoriali.
Le fonti del diritto.
La pubblica amministrazione e l’attività amministrativa.
La magistratura e la corte costituzionale.
Le libertà. Gli istituti di solidarietà sociale.
Testi di riferimento:
G. FALCON, Lineamenti di diritto pubblico, VIII ed., Padova, Cedam, 2001 (con
Appendice di aggiornamento, 2002).
Testo intero con le seguenti limitazioni: a) sono omessi: cap. 7; cap. 8; nn.6-7 del
cap.13; cap.25; nn.7-8 e nn. 10-13 del cap.26; nn.5-8 e nn.11-12 del cap.27; cap.28;
cap.30; b) sono da conoscere solo per tratti essenziali le parti seguenti: cap. 4; cap. 5;
cap. 6; cap. 11; nn.1-4 e nn.6-7 del cap. 12; cap. 29.
E’ consigliata la consultazione diretta delle disposizioni normative cui si fa
riferimento nel testo. Tra le varie raccolte, di cui è possibile fare uso, si segnala: M.
BASSANI - V. ITALIA - C. E. TRAVERSO (a cura di), Leggi fondamentali del diritto
pubblico e costituzionale, XXVI ed., Milano, Giuffrè, 2002.
Metodi didattici:
Lezioni, seminari con la partecipazione di esperti esterni, esercitazioni in vista della
verifica di profitto.
Struttura della verifica di profitto:
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Prova scritta obbligatoria consistente nella illustrazione di tre argomenti indicati dal
docente (tempo 2 ore); prova orale obbligatoria per i candidati il cui elaborato scritto
non fornisca chiari elementi di valutazione; prova orale facoltativa per i candidati che
aspirano a migliorare la votazione di sufficienza già ottenuta nella prova scritta.
Altre informazioni:
=
LINGUA FRANCESE 1
04 crediti – L-LIN/04
(prof. Luciano Stecca)
insegnamento mutuato dal 1° modulo di Lingua francese
del corso di Laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali
della Facoltà di Scienze Politiche
LINGUA FRANCESE 2
04 crediti – L-LIN/04
(prof. Luciano Stecca)
insegnamento mutuato dal 2° modulo di Lingua francese
del corso di Laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali
della Facoltà di Scienze Politiche
LINGUA INGLESE
08 crediti – L-LIN/12
(prof.ssa Maria Teresa Musacchio)
(CEL: dott. Kirsten King)
Obiettivi formativi:
Il corso ha l’obiettivo di sviluppare le abilità di lettura, ascolto, scrittura e produzione
in lingua inglese con particolare riferimento alla lettura, alla comprensione,
all’interpretazione e alla discussione di testi sulle istituzioni, la cultura, la civiltà
britanniche e argomenti di attualità. Il corso, supportato anche da esercitazioni condotte da un CEL, ha la durata di 60 ore.
Prerequisiti:
=
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Contenuto dell’attività formativa:
=
Testi di riferimento:
Libri di testo del corso:
J. SOARS - L. SOARS, New Headway English Course – Pre-Intermediate (Student’s
Book + Workbook), Oxford, Oxford University Press, 2000, Units 1-5.
P. HARVEY – R. JONES, Britain Explored, Harlow, Longman, 2002, capp.2, 3 4, 5, 6,
10 ,15 e 17.
M.T.MUSACCHIO, English File. Materials for Law Students, 2003 (dispensa), pp. 1, 710, 14-15, 38-45, 52, 70-72, 81-84, 90.
Grammatiche per il consolidamento linguistico (a scelta):
N. COE - A. AMENDOLAGINE - K. PATESON - M.HARRISON, Grammar Spectrum for
Italian Students, Oxford, Oxford University Press.
M. VINCE, First Certificate Language Practice (with key), Oxford, Macmillan
Heinemann, 1996.
Dizionari bilingui consigliati:
F. PICCHI, Grande dizionario Hoepli inglese-italiano/italiano-inglese, Milano,
Hoepli, 1999.
G. RAGAZZINI, Il Ragazzini, Bologna, Zanichelli, IV ed., 2002.
Dizionari monolingui consigliati:
Longman Active Study Dictionary, Harlow, Longman.
Oxford Wordpower Dictionary, Oxford, Oxford University Press.
Macmillan Essential Dictionary, Oxford, Macmillan.
Struttura e descrizione della verifica di profitto:
La verifica di profitto è strutturata come segue:
- una prova scritta della durata di 90 minuti suddivisa in due parti. Nella prima parte
verranno somministrati esercizi di comprensione di un testo (test di scelta multipla,
cloze test e test vero/falso) mentre nella seconda parte verrà proposto un test di scelta
multipla su grammatica, vocabolario e formazione delle parole.
- una prova orale (cui sono ammessi gli studenti che hanno superato la prova scritta)
consistente in una conversazione in lingua inglese con la commissione esaminatrice;
la conversazione verterà sugli argomenti relativi alle istituzioni, alle cultura e alla
civiltà britanniche e all’attualità affrontati durante il corso.
Lingua di insegnamento:
Inglese e italiano
Altre informazioni:
Condizione fondamentale per mantenere e potenziare la capacità di comunicare in
lingua straniera è la frequenza del suo uso (in situazioni reali o simulate). A tutti gli
studenti si raccomanda di usufruire:
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
- delle esercitazioni di supporto condotte dal CEL;
- dei servizi offerti dal Centro Linguistico di Ateneo (CLA) di via Anghinoni 10 (1°
piano). Le aule multimediali del CLA offrono utilissimi strumenti integrativi, da
quelli tradizionali (testo e cassetta audio) ai più recenti sistemi di autoapprendimento
multimediali su supporto informatico. L’accesso al CLA è libero e individuale, ma gli
studenti che ne avvertano la necessità possono rivolgersi al docente o al CEL per un
guida introduttiva.
LINGUA INGLESE (CORSO AVANZATO)
04 crediti – L-LIN/12
(prof. Giovanni De Martino)
insegnamento mutuato dal Lingua inglese (corso progredito)
del corso di Laurea in Economia Internazionale
della Facoltà di Scienze Politiche
LINGUA SPAGNOLA 1
04 crediti – L-LIN/06
(prof.ssa Antonella Cancellier)
insegnamento mutuato da Lingua spagnola
del corso di Laurea in Politica e Integrazione Europea
della Facoltà di Scienze Politiche
LINGUA SPAGNOLA 2
04 crediti – L-LIN/06
(prof.ssa Antonella Cancellier)
insegnamento mutuato da Lingua spagnola 2
del corso di Laurea in Politica e Integrazione Europea
della Facoltà di Scienze Politiche
LINGUA TEDESCA 1
04 crediti – L-LIN/14
(prof. Antonio Pasinato)
insegnamento mutuato dal 1° modulo di Lingua tedesca
del corso di Laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali
della Facoltà di Scienze Politiche
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
LINGUA TEDESCA 2
04 crediti – L-LIN/14
(prof. Antonio Pasinato)
insegnamento mutuato dal 2° modulo di Lingua tedesca
del corso di Laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali
della Facoltà di Scienze Politiche
SOCIOLOGIA
04 crediti – .........$.....
(prof. Fabrizio Ferrari)
Obiettivi formativi:
Introduzione alla sociologia e ai suoi concetti fondamentali e ai suoi metodi di ricerca
in una prospettiva finalizzata alla conoscenza sociologica del lavoro e delle sue
dinamiche.
Prerequisiti:
=
Contenuto dell’attività formativa:
Il concetto di società e lo studio della società nella storia. Il positivismo e le origini
della sociologia, Auguste Comte, le scienze sociali, Karl Marx, Emile Durkeim, Max
Weber, la ricerca sociologica , metodi , strumenti , tecniche e finalità .I concetti
fondamentali della sociologia: status, ruolo, mobilità, gruppo sociale, leadership, le
relazioni sociali, il sociogramma, la cultura , le norme , i valori , il conflitto sociale, il
mutamento sociale, le istituzioni, il lavoro e le sue dinamiche, occupazione ,
disoccupazione , le teorie dell’organizzazione , i movimenti migratori, la
globalizzazione .
Testi di riferimento:
GIDDENS, Fondamenti di Sociologia, Bologna, Il Mulino, 2000.
M. LA ROSA (a cura di), Il Lavoro nella Sociologia, Ed NIS , La Nuova
ItaliaScientifica.
Metodi didattici:
Lezioni frontali
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale. Gli esami verteranno sugli argomenti trattati durante le lezioni del
docente
Altre informazioni:
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Si suggerisce allo studente la frequenza delle lezioni per un più facile
apprendimento della materia.
STATISTICA
08 crediti – ........$...
(prof. Silio Rigatti Luchini)
insegnamento mutuato da Statistica
del corso di Laurea in Diritto dell’Economia
della Facoltà di Scienze Politiche
STORIA DEL DIRITTO MODERNO E CONTEMPORANEO
04 crediti – IUS/19
(prof. Claudio Carcereri de Prati)
Obiettivi formativi:
Il corso è indirizzato a fornire adeguate conoscenze di metodo e di contenuto riguardo
alle radici e allo sviluppo dei fenomeni giuridici nell’Europa moderna e
contemporanea, con attenzione al loro adeguamento alle istanze sociali e sotto i loro
molteplici aspetti attinenti alle istituzioni, ai sistemi di fonti del diritto, alla cultura
giuridica e alla disciplina dei principali istituti giuridici privatistici e pubblicistici.
Prerequisiti:
Nessuno.
Contenuto dell’attività formativa:
Natura del fenomeno giuridico. Finalità e metodo della disciplina. Modalità di
composizione delle controversie e tipologie processuali. Sistemi istituzionali e sistemi
di fonti del diritto nell'età moderna e contemporanea in Europa.. Evoluzione del
pensiero giuridico moderno e contemporaneo.
Testi di riferimento:
S. GASPARINI, Appunti minimi di storia del diritto, vol. 1, Antichità e medioevo,
Padova, Imprimitur, 2000, con esclusione dei capitoli dal n. 15 al n. 26 (compreso);
vol. 2, Età moderna e contemporanea, Padova, Imprimitur, 2002, con esclusione dei
capitoli dal n. 10 al n. 15 (compreso) e dal n.29 al n. 37 (compreso);
vol. 3, Documenti, testi, bibliografia, Padova, Imprimitur, 2000.
Metodi didattici:
Lezioni frontali ed esercitazioni.
Struttura della verifica di profitto:
Prova orale.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
La prova di esame consiste in una interrogazione sugli argomenti trattati nel corso,
consistente in domande formulate sulla base dei testi di riferimento.
Altre informazioni:
Oltre al ricevimento negli orari indicati , il docente è comunque sempre a disposizione
all’e-mail [email protected], di cui si consiglia l’utilizzo.
TEORIA GENERALE DEL DIRITTO
04 crediti – IUS/20
(prof. Ugo Pagallo)
insegnamento mutuato da Teoria generale del diritto
del corso di Laurea in Scienze Giuridiche
***
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
parte quarta
FORMAZIONE POST LAUREAM
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
29. SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER LE PROFESSIONI LEGALI
29.1. Introduzione
Dall’a.a. 2001/02 hanno preso avvio i corsi delle Scuole di Specializzazione per le
Professioni Legali, rivolti agli aspiranti avvocati, magistrati e notai.
In particolare sono stati assegnati 200 posti sia per il primo ciclo (a.a. 2001/02) che
per il secondo (a.a. 2002/03) alle Facoltà di Giurisprudenza di Ferrara, di Padova e di
Trieste e al Dipartimento giuridico della Facoltà di Economia di Ca’ Foscari
(Venezia), tra loro consorziati.
L’attribuzione dei posti avviene tramite concorso per titoli ed esami in base alle
modalità e ai tempi disposti dal d.m. del 08/06/01 e dal successivo d.m. del 25/07/01.
L’attivazione della Scuola interuniversitaria per le Professioni Legali rappresenta
un’iniziativa estremamente qualificante tale da completare l’offerta didattica per gli
studenti iscritti alle Facoltà di Giurisprudenza, perfezionando le conoscenze e
soprattutto con la funzione di impartire un insegnamento anche pratico ai laureati che
aspirano alle tradizionali professioni legali.
29.2. Riferimenti normativi
L’art.17 della l. 127/97 "Misure urgenti per lo snellimento dell'attività amministrativa
e dei procedimenti di decisione e di controllo", il d.lgs. n.398 del 17/11/97 "Modifica
alla disciplina del concorso per uditore giudiziario e norme sulle scuole di
specializzazione per le professioni legali, a norma dell'articolo 17, commi 113 e 114,
della legge 15/5/1997, n. 127”, la Legge 23/08/98 n. 400, il d.m. 21/12/1999 n.537
recante “norme per l'istituzione e l'organizzazione delle scuole di specializzazione per
le professioni legali", hanno disposto l’istituzione e l’attivazione, su tutto il territorio
nazionale, delle Scuole di specializzazione per le professioni legali.
L’art.17 della l. 48/2001 “Aumento del ruolo organico e disciplina dell’accesso alla
magistratura” ha modificato l'art.17 della l. 127/97 e l'art.16 del d.lgs. n.398/97
sopprimendo la parola “biennale” relativamente alla Scuola di specializzazione e così
modificando la durata della scuola: due anni per coloro che conseguono la laurea in
giurisprudenza secondo l'ordinamento didattico previgente all'entrata in vigore degli
ordinamenti didattici dei corsi di laurea e di laurea specialistica per la classe delle
scienze giuridiche (d.m. n.509 del 3/11/1999) mentre per coloro che conseguono la
laurea specialistica per la classe delle scienze giuridiche sulla base degli ordinamenti
didattici adottati in esecuzione del d.m. 509 del 3/11/1999 l'ordinamento didattico
della scuola è articolato sulla durata di un anno.
29.3. Accesso alle professioni
Il diploma della Scuola di specializzazione per le professioni legali viene valutato, ai
fini del compimento del periodo dipratica per l’accesso alle professioni di avvocato e
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
notaio, per il periodo di un anno (decreto n.475 del11/12/2001 del Ministero della
Giustizia).
Per l’accesso alla Magistratura l’art.2 del d.lgs. n.398/97 dispone che coloro che
hanno conseguito il diploma di specializzazione per le professioni legali, benché
iscritti al corso di laurea in giurisprudenza prima dell'a.a. 1998/1999, siano esonerati
dalla prova preliminare ed ammessi alla prova scritta del concorso per uditore
giudiziario, e l’art.6 dello stesso così recita: "Al concorso sono ammessi i laureati in
giurisprudenza in possesso, relativamente agli iscritti al relativo corso di laurea a
decorrere dall'a.a. 1998/1999, del diploma di specializzazione rilasciato da una delle
scuole di cui all'articolo 17, comma 114, della legge 15 maggio 1997, n. 127, che, alla
data della pubblicazione del bando di concorso, risultino di età non inferiore agli anni
ventuno e non superiore ai quaranta, soddisfino alle condizioni previste dall'articolo 8
del presente ordinamento ed abbiano gli altri requisiti richiesti dalle leggi vigenti.".
29.4. Riferimenti amministrativi
La sede amministrativa è la Facoltà di Giurisprudenza di Padova.
I componenti del Consiglio direttivo della Scuola sono: il Direttore, prof. Gherardo.
Bergonzini, e i proff. Aldo Cecchini, Luigi Costato, Giangiorgio Casarotto, Francesco
Peroni e Luigi Menghini, i dott.ri Francesco Abate e Daniela Bruni, gli avv.ti Gian
Pietro Battistini e Maurizio Consoli, i notai Ernesto Marciano e Carlo Bordieri.
La segreteria didattica (che cura le problematiche inerenti i corsi, il calendario, le
frequenze, ecc…) ha sede presso la Facoltà di Giurisprudenza di Padova
Palazzo del Bo, Via VIII Febbraio, 2 – Padova, tel. 0498273458 – fax 0498273349
sito internet www.giuri.unipd.it
La segreteria amministrativa (che cura le problematiche inerenti le iscrizioni, le tasse,
i concorsi, ecc…) ha sede presso il Servizio formazione post-lauream - Scuole di
specializzazione via Venezia, 12/2, Padova, tel. 049 827 6371-72 - Fax 049 827 6370
sito internet www.unipd.it
29.5. Attività formative attivate
La Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali prevede le seguenti attività
formative:
primo anno di corso
Diritto amministrativo
Diritto civile
Diritto commerciale
Diritto del lavoro e della previdenza sociale
Diritto dell'unione europea
Diritto internazionale privato
Diritto penale
Diritto processuale civile
Diritto processuale penale
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
Elementi di contabilità di Stato e degli enti pubblici
Elementi di economia e di contabilità industriale
Elementi di informatica giuridica
Fondamenti del diritto europeo
Metodologia della scienza giuridica
secondo anno di corso
Deontologia giudiziaria e forense
Diritto amministrativo
Diritto civile
Diritto commerciale
Diritto del lavoro
Diritto ecclesiastico
Diritto fallimentare
Diritto internazionale privato
Diritto penale
Diritto processuale civile
Diritto processuale penale
Diritto tributario
Diritto urbanistico
Fondamenti del diritto europeo
Giustizia costituzionale
Legislazione e deontologia notarile
Ordinamento giudiziario e forense
Teoria e tecnica dell'argomentazione
Volontaria giurisdizione
Sono inoltre previste esercitazioni rispettivamente per l’indirizzo giudiziario - forense
e l’indirizzo notarile.
Per entrambi gli anni di corso è inoltre prevista la partecipazione ad udienze con
l’assistenza di Magistrati.
Le attività formative sono tenute da docenti appartenenti agli Atenei del consorzio e
di altri Atenei, da avvocati, magistrati e notai.
Il passaggio al secondo anno di corso e l’ammissione all’esame finale sono
subordinati al giudizio favorevole del Consiglio direttivo che tiene conto anche
dell’esito delle verifiche relative alle diverse attività didattiche. Nel caso di giudizio
sfavorevole è possibile ripetere l’anno solamente una volta.
La frequenza è obbligatoria (comma 4, art. 7 del Decreto n. 537/21.12.1999).
Il diploma di specializzazione è conferito dopo il superamento di una prova finale
consistente nella discussione di una dissertazione scritta.
29.6. Calendario a.a. 02/03
Primo anno di corso (2° ciclo):
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
- lezioni dal 5 dicembre 2002 al 18 luglio 2003;
- verifiche intermedie (2° ciclo) nel mese di settembre 2003.
Secondo anno di corso (1° ciclo):
-lezioni dal 14 novembre 2002 al 3 luglio 2003;
- verifiche intermedie per il secondo anno nel mese di giugno 2003;
- prova finale due sessioni: a luglio e a ottobre per discussione della dissertazione
scritta.
Attenzione. Per ulteriori informazioni si rimanda al sito della Facoltà:
http://www.giuri.unipd.it/Giurisprudenza/ProfessioniLegali.html Allo stesso indirizzo
sono consultabili le modifiche e gli aggiornamenti intervenuti in data successiva alla
pubblicazione del Bollettino.
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
30. MASTER E CORSI DI PERFEZIONAMENTO
30.1. Master
La riforma universitaria prevede espressamente la possibilità, da parte degli
atenei, di attivare corsi di perfezionamento scientifico successivi alla laurea triennale
(Master di I livello) o alla laurea specialistica (Master di II livello).
Gli obiettivi formativi di ciascun corso sono di competenza dell’ateneo di
attivazione; un master universitario consente il conseguimento di almeno 60 crediti.
30.2. Altri corsi di perfezionamento
Possono essere istituiti anche corsi di perfezionamento che, per le loro
caratteristiche, NON rientrano nel novero dei Master, così come previsti dal “nuovo”
ordinamento. Questi corsi di perfezionamento rilasciano un attestato di
partecipazione e consentono l’acquisizione di crediti.
$ Per l’a.a. 2002/03, il Dipartimento di diritto privato e diritto del lavoro ha
attivato il corso di perfezionamento “Nuovi strumenti di gestione flessibile del rapporto di lavoro” (5 crediti); il referente del corso è il prof. C. Cester. Per
informazioni rivolgersi al Dipartimento o scrivere a:
[email protected]
Per l’a.a. 2002/03, il Dipartimento di storia e filosofia del diritto ha attivato il
corso di perfezionamento “Teoria e metodo dell’argomentazione giudiziale” (5
crediti); il referente del corso è il prof. F. Cavalla. Per informazioni rivolgesi al Dipartimento o scrivere a:
[email protected]
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
31. DOTTORATI DI RICERCA
31.1. Dottorati attivati
Per coloro che, dopo la laurea quadriennale o quella specialistica, intendessero
intraprendere la carriera universitaria il primo passo è l’accesso ai dottorati di ricerca
(a numero chiuso) attivati presso le varie università e di durata triennale.
La Facoltà di Giurisprudenza di Padova è sede amministrativa dei seguenti
dottorati di ricerca:
- Diritto del lavoro, coordinatore prof. Giuseppe Suppiej
- Diritto romano e diritti dell’antichità, coordinatore prof. Alberto Burdese
- Filosofia del diritto (Metodo e tradizioni giuridiche), coordinatore prof. Francesco
Gentile
Inoltre, la Facoltà di Giurisprudenza di Padova è sede consorziata dei seguenti
dottorati di ricerca (tra parentesi la sede amministrativa):
- Diritto amministrativo (Università degli Studi di Milano)
- Diritto amministrativo e Istituzioni di diritto pubblico (Università degli Studi di
Ferra ra)
- Diritto civile (Università degli Studi di Ferrara: coord. prof. Giorgio Cian)
- Diritto commerciale (Università degli Studi di Brescia)
- Diritto costituzionale (Università degli Studi di Ferrara)
- Diritto delle Comunità Europee (Università degli Studi di Bologna)
- Diritto processuale civile (Università degli Studi di Milano)
- Diritto processuale penale (Università degli Studi di Ferrara)
- Diritto tributario (Università degli Studi La Sapienza di Roma)
- Discipline canonistiche (Università degli Studi di Urbino)
- Economia politica (Università degli Studi di Bologna)
- Finanza pubblica (Università degli Studi di Pavia)
Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2002/03
32. REPERTORIO DELLE PROFESSIONI
32.1. Prospetto
Data l’estrema novità della riforma universitaria è possibile presentare, a titolo
indicativo, un repertorio degli sbocchi professionali relativo solo ai corsi di studio del
“vecchio” ordinamento:
- Addetto all’ufficio legale
- Avvocato
- Avvocato dello Stato
- Cancelliere giudiziario
- Conservatore degli archivi notarili
- Consulente del lavoro
- Diplomatico
- Funzionario delle pubbliche amministrazioni
- Funzionario di Polizia
- Funzionario di Prefettura
- Magistrato
- Notaio
- Promotore di servizi finanziari
- Revisore contabile
L’informatizzazione delle professioni elencate con la scomposizione delle
competenze e delle funzioni correlate ha portato alla creazione di un software che prevede la possibilità di accesso tramite sei diverse modalità. Un dizionario di parole
chiavi permette la consultazione di un ipertesto del “Repertorio delle professioni”
accessibile dal sito dell’Ateneo.
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Giurisprudenza - Università degli Studi di Padova