STAMPA A!iano Sinivia Reg"ta d'Opéra Conta#i [email protected] [email protected] www.adrianosinivia.com www.irenegall.com SOMMARIO Il Barbiere di Siviglia Gioacchino Rossini - Opéra de Lausanne L'Elisir d'amore Gaetano Donizetti - Opéra de Monte-Carlo L'Elisir d'amore Gaetano Donizetti - Opéra de Lausanne Rigoletto Giuseppe Verdi - Festival d'Avenches (Suisse) Il Barbiere di Siviglia Gioacchino Rossini - Opéra de Lausanne Le Caïd Ambroise Thomas - Opéra de Metz Monsieur de Pourceaugnac Frank Martin - Opéra de Lausanne Falstaff Giuseppe Verdi - Grand Théâtre de Limoges / Opéra de Reims L'Auberge du Cheval Blanc Ralph Benatzky - Théâtre du Capitole Alexandre Bis Bohuslav Martinu - Opéra de Rennes Les Contes d'Hoffmann Jacques Offenbach - Opéra National du Rhin La Petite Renarde Rusée Leos Janacek - Opéra de Nantes Le medicin malgré lui Charles Gounod - Opéra National de Lyon / Opéra de Rennes La Cambiale di Matrimonio Gioacchino Rossini - Opéra National de Lyon / Opéra de Rennes La Chanson de Fortunio Jacques Offenbach - Opéra National de Lyon L'ivrogne corrigé Christoph Willibald Gluck - Opéra National de Lyon Il Barbiere di Siviglia Gioacchino Rossini - Opéra Comique de Paris / Opéra Esplanade St Etienne / Opéra Royal de Wallonie / Opéra d’Avignon Les Saltimbanques Louis Gannes - Théâtre du Capitole Panurge Jules Massenet - Opéra Esplanade de St Etienne Il Signor Bruschino Gioacchino Rossini - Opéra National de Paris / Bastille, Arcal, Ifob Carmen Georges Bizet - Opéra de Nantes Phi-Phi Henri Christine - Opéra de Montpellier Le Roi l'a dit Léo Delibes - Opéra de Nantes / Opéra Esplanade de St Etienne La Périchole Jacques Offenbach - Opéra Royal de Wallonie / Opéra d'Avignon / Opéra de Nantes / Théâtre du Capitole / Opéra Esplanade de St Etienne / Opéra de Rennes / Grand Théâtre de Limoges / Opéra de Nancy L'elisir d'amore Gaetano Donizetti - Opéra Esplanade de St Etienne / Théâtre Musical d’Angers Stradella César Franck - Opéra National de Paris Bancs Adriano Sinivia - Théâtre Déjazet Paris Il Barbiere di Siviglia Gioacchino ROSSINI OPERA DE LAUSANNE 2014 Direzione musicale: Carlos Vieu regia e scenografia: Adriano Sinivia Scene e Costumi: Enzo Iorio Luci: Fabrice Kebour Assistente alla regia: Lucie Fabry Distribuzione: Edgardo Rocha Giorgio Caoduro Annalisa Stroppa Bruno De Simone Sorin Coliban Céline Mellon Marc Mazuir Enzo Iorio Sylvain Kuntz STAMPA: OPERA MAGAZINE (juin2014) TRADOTTO DAL FRANCESE Avevamo molta voglia di rivedere questa produzione, già data in giugno 2009, alla Salle Métropole, talmente avevamo apprezzato la brillante regia. Il piacere è ancora più grande dato che, questa volta, si da nell'Opera rinnovata, che lascia gustarne tutti i dettagli. Ci s'immerge di nuovo quindi, con diletto, in questo esuberante omaggio a Cinecittà degli anni 1950-1960, dove si svolgono le riprese di na commedia all'italiana. Non manca niente: scooter e fiat 500, bersaglieri e spaghetti, in una meccanica completamente oliata, che provoca il riso ad ogni secondo, senza mai contrariare la musica. L'esempio tipico di una trasposizione riuscita. Catherine Scholler 24 HEURES 30/04/14 TRADOTTO DAL FRANCESE Le Barbier de Séville sévit à Cinecittà Une belle réussite La reprise de ce spectacle cocasse imaginé par Adriano Sinivia qui fait déborder les coulisses du tournage sur scène est une aubaine... Mais la grande audace de Sinivia réside dans son utilisation percutante de la vidéo pour faire craqueler le réel, disloquer la raison. Ces effets de zoom ou de caméra subjective se calquent à merveille sur la mécanique musicale d'un Rossini décidément précurseur de l'absurde. Il Barbiere di Siviglia imperversa a Cinecittà. Una bella riuscita. Matthieu Chenal LE COURRIER 30 avril 2014 TRADOTTO DAL FRANCESE Un Barbiere cineasta e cinefilo. La rilettura corrosiva e esilarante del "Barbiere di Siviglia" di Rossini del regista veneziano Adriano Sinivia, riporta tutti i suffragi. É una festa all'italiana, popolare, bonacciona e senza pretese, in una parola rossiniana, alla quale ci convive l'Opera di Losanna, con la sua nuova produzione. Uomo di teatro accomplito, il fremente Veneziano conferma un istinto aguzzo dell'architettura dell'opera-buffa. Nell'assocciare le piroette rossiniane all' âge d'or del cinema neorealista italiano, Adriano Sinivia corre il rischio di forzare il tratto o appesantirlo di una pletora di riferimenti visuali. Un ostacolo che questo drammaturgo "demiurgo" sormonta agevolmente grazie ad una scenografia piena di risvolti e splendidamente ritmata. Con una distrubzione ideale, il regista firma qui un' incontestabile riuscita. Virtuosità fluida ed intelligente, delle belle voci sane, recitativi eseguiti con brio, piani scenici mobili e variati, proiezioni video sottili e oniriche, tali sono le qualità non esaustiche di questo Barbiere che ha riportato domenica l'adesione ilare di un pubblico numeroso. Marie-Alix Pleines LE TEMPS 01 mai 2014 TRADOTTO DAL FRANCESE Rossini su un'aria felliniana Una regia vivace ed immaginativa All'Opera di Losanna, il successo di Rossini acquista una verve succulenta nella regia di Adriano Sinivia. L'idea chiave, é di introdurre una parte di finzione nella commedia abilmente condotta, con delle proiezioni video. Julian Sykes CRESCENDO (5 mai 2014) TRADOTTO DAL FRANCESE « Il Barbiere di Siviglia » chez Fellini ! L'Opera di Losanna riprende la brillante produzione che Adriano Sinivia aveva concepita nel 2009 per il capolavoro di Rossini, piazzando, all'apertura del sipario, una scena parlata tratta dalla "Prova d'orchestra", uno degli ultimi lungometraggi di Federico Fellini. E lo spirito ludico di questa regia, accumulando le proiezioni video, le gags, gli efetti speciali, ne è dato, svolgendo l'azione ad un tempo infernale, che manterrà la direzione precisa di Carlos Vieu, alla testa del Coro dll'Opera di Losanna e dell'Orchestra di camera di Losanna. Ed il pubblico applaude a dirotto uno spettacolo di qualità, di cui il dinamismo non si esaurisce mai. Paul-André Demierre CONCERTO.COM TRADOTTO DAL FRANCESE Il Barbiere di Cinecittà Lo spettacolo concepito da Adriano Sinivia nel giugno 2009 non ha preso una sola ruga e scatena sempre gli stessi applausi frenetici alla fine. Cinque anni più tardi, questo Barbiere di Cinecitta fa sempre sfaville. Claudio Poloni L'Elisir d'Amore Gaetano Donizetti OPERA DE MONTE-CARLO 2014 Direzione musicale: Nathalie Stutzmann Regia: Adriano Sinivia Scene: Cristian Taraborrelli Costumi: Enzo Iorio Luci: Fabrice Kebour Video: Fabio Masimo Iaquone,Luca Attilii, Daniele Farinazzo Distribuzione: Mariangela Sicilia Stefan Pop George Petean Adrian Sampetrean Vannina Santoni STAMPA : OPERA MAGAZINE- Avril 2014 TRADOTTO DAL FRANCESE Creato a Losanna, nell'ottobre 2012, per festeggiare la reapertura dell'Opera, dopo cinque anni di lavori, questa deliziosa produzione dell'elisir d'amore impone senza difficolta, sotto i rivestimenti della Sala Garnier monegasca, la sua estetica originale e la sua probità interpretativa. La divertente transposizione del racconto in un mondo campestre parallelo, popolato da Lillipuziani, non snatura in niente il proposito dell'opera, ben al contrario. Affrontato cosi, il "melodramma giocoso" di Donizetti rompe abilmente con le regie tradizionali, troppo spesso incastrate fra pagliai, macchine agricole, cesti e facciate campagnole. Al bilancio, un Elisir allo stesso tempo giovanile ed originale. Cyril Mazin L'OPERA (marzo 2014) DALL’ESTERO Piccolo mondo... Montecarlo: all’Opéra di Montecarlo L’Elisir d’amore di Donizzetti in un microcosmo di creature che vivono fra spighe di grano e papaveri L’allestimento de L’elisir d’amore di Donizetti, andato in scena all’Opéra di Montecarlo, è visivamente tanto originale quanto sorprendente. A firmare lo spettacolo, nato a Losanna nel 2012, è Adriano Sinivia, regista coadiuvato, per le scene (davvero magnifiche), da Cristian Taraborrelli e, per i costumi, da Enzo Iorio. Tutto prende le mosse da un video, proiettato durante il breve preludio, con l’obiettivo che filma immagini di ampi campi di grano; la telecamera corre veloce sulle assolate distese dorate, fino a fermarsi sulla visione di un trattore, in cima a una collina. Qui, all’improvviso,l’occhio della ripresa precipita al di sotto della superficie. Ed ecco aprirsi un mondo in miniatura: un microcosmo di creatureche vivono fra spighe di grano e papaveri. La loro proporzione minuta è data, per contrasto, dalla visione di una delle gigantesche ruote del trattore che sta in superficie, immersa nel terreno sottostante le alte spighe di grano. Dal cerchione della ruota, posta a un lato della scena, sbucano i personaggi, così come sugli steli di grano si arrampicano e penzolano, quasi fossero insetti, le creature di questa Lilliput agreste (Nemorino fa il suo ingresso a cavalcioni dello stelo di un papavero). Sono personaggi in carne ed ossa, che si difendono e si nascondono alla vista degli umani; che lottano contro le nere sagome minacciose di giganteschi corvi (l’uso delle proiezioni è a dir poco geniale) calatisi nel campo alla ricerca di cibo. Il villaggio di abitanti che danno vita alla vicenda di questo Elisir sono dunque lillipuziani vestiti da buoni selvaggi, immersi in una dimensione contadina nascosta che condiziona le fasi della loro vita. Alcuni villici raccolgono provviste (fragole e uva che nelle loro mani appaiono gigantesche), messe da parte come farebbero formiche laboriose. Belcore entra in scena uscendo da un barattolo di conserva che rotola al centro del palcoscenico, con il suo esercito di omuncoli vestiti con corazze ed elmi che paiono parti di coleotteri. E poi Dulcamara, in lunghi capelli bianchi e trecce, con il suo colorato carretto ambulante a ingranaggi dotato di una tenda a forma di sagoma di bottiglia. Tutto appare lieve e leggero nel vestire di colori vivaci questo variopinto universo minuto che pulsa sotto la superficie di campi di grano illuminati dal sole. Un mondo che è anche costretto a proteggersi delle intemperie di natura, come avviene quando si scatena un temporale, con le sue grandi gocce di pioggia che piovono proiettate sulla scena alla fine del concertato che chiude il primo atto. L’atto successivo si apre con una piattaforma-giostra che gira come un carillon, attorniata da un filo di giganti lampadine elettriche colorate appartenenti agli umani, utilizzate per illuminare la festa dei preparativi alle nozze fra Adina e Belcore, con il notaio che atterra sul terreno calandosi con un paracadute: una fra le tante e spiritose idee di questo spettacolo fresco e gioioso. Pubblico ammirato dall’originalità dello spettacolo e lunghi applausi finali per tutti gli interpreti. Alessandro Mormile SORTIR ICI ET AILLEURS TRADOTTO DAL FRANCESE L'Elisir d'Amore. Vino, amore e fantaisia all' Opera di Montecarlo Quando Donizetti si invita dai Minimoys! L'Elisi d'Amore è un delizioso racconto dai toni delicati che mette in scena un marivodaggio non sprovvisto di una certa crudeltà. Il suo scopo, che è semplicemente di divertire, è perfettamente raggiunto con la produzione di Losanna firmata da Adriano Sinivia. Lo spettacolo acrobatico è brillante, fresco, saporito, frizzante, elegante, burlesco, poetico, con una profonda caratterizzazione di ogni personaggio ed una direzione d'attore curata con precisione. Adriano Sinivia arriva pure a trarre questa paesaneria musicale verso il musical americano tutto rispettando alla nota precisa una musica più difficile di quanto appare. Christian Colombeau Monaco-Matin (23 février 2014) TRADOTTO DAL FRANCESE Fiori di canto in un campo di grano Quando il sipario si apre sull"Elisir d'Amore" nella Sala Garnier, scopriamo un campo di grano. Ma un campo gigante... I personaggi danno l'impressione di appartenere ad un mondo minuscolo. Ma questo spettacolo ci procura un piacere maiuscolo. Ci porta in un universo di fiaba. Ne siamo estasiati. Buonissimo spettacolo, dove crescono i fiori in un canto di grano... André Peyregne L'avenir côte d'azur (N°2169) TRADOTTO DAL FRANCESE Un Elisir saporito Umorismo e poesia della regia, freschezza vocale e spontaneità della direzione d'orchestra sono gli ingredienti che hanno fatto di questo "Elisir d'Amore" una saporita partita à degustare senza moderazione. ... L'avete capito, questo Elisir aveva un sapore tutto particolare fra poesia e incantesimo, fra risa e derisione, e la musica di Donizetti frizzava come champagne... encora una coppa? Yves Courmes FORUMOPERA.COM LE MAGAZINE DU MONDE LYRIQUE (26 Février 2014) TRADOTTO DAL FRANCESE L'Elisir d'amore - Monaco Questa produzione dell'Elisir d'amore lusinga l'occhio costantemente... È affascinante e divertente. Assaporiamo senza ritenute la qualità estetica di una realizzazione che non è un tradimento. Maurice Salles l'Elisir d'Amore Gartano Donizetti OPERA DE LAUSANNE (SUISSE) 2012 Direczione musicale: Jesus Lopez Cobos Regia: Adriano Sinivia Scene: Cristian Taraborrelli Costumi: Enzo Iorio Luci: Fabrice Kebour Video: Fabio Masimo Iaquone,Luca Attilii, Daniele Farinazzo Assistente alla regia: Antonio Palermo Distribuzione: Olga Peretyatko Stefan Pop George Petean Lorenzo Regazzo Eva Fiechter STAMPA : OPERA MAGAZINE- Novembre 2012 TRADOTTO DAL FRANCESE L'idea chiave della nuova produzione di Adriano Sinivia si rivela alle prime mesure. Delle proiezioni di un campo di grano, alla vigilia della mietitura, lasciano il posto alla scenografia vera e propria: una gigantesca ruota di trattore, a destra; delle spighe e dei papaveri che salgono fino al gratticcio, a sinistra. È l'elisir d'amore dai Lillipuziani! Gli abitanti di questo mondo miniatura sono agricoltori, che sfruttano gli oggetti abandonati dagli umani. Belcore e i suoi soldati, vestiti da corazze fabbricate a partire da lattine reciclate, scendono da una scatola di conserva e la roulotte di Dulcamara è stata fabbricata a partire da una bottiglia di vino. La stravaganza è omnipresente, senza alcuna volgarità, e l'occhio è costantemente sedotto da questo assemblaggio di colori splendenti. Richard Martet ResMusica (12 octobre 2012) TRADOTTO DAL FRANCESE A LOSANNA, IL GENIO RILEVATO DELL'ELISIR D'AMORE Il grand colpo è un vero colpo di genio. Quello chiesto a Adriano Sinivia (di cui già un Barbiere di Siviglia aveva fatto segno). Presenta oggi una regia cosi inaspettata che riuscita dell'opera donizettiana. Sappiamo il clima paesano e campestre di questa opera. Da li ad immaginare un universo di lillipuziani abitante vicino ad una ruota di un trattore abbandonato nel mezzo di un campo di grano, ci si ritrova lontani dai cliché abituali accostati a quest'opera. Adriano Sinivia usa questa formidabile transposizione di un mondo umano in un microcosmo insolito per farci gustare al suo universo poetico. Cancellando tutte le inverosomiglianze del libretto, le rende eminentemente credibili nel meraviglioso di un mondo buccolico et immaginario. Ci si dice che una tale sfilata di gag di scoperte sceniche non potrà tenere la distanza di tutto questo Elisir d'Amore, ma forza è di constatare che in alcun momento la tensione e l'interesse diminuiscono. Senza mai forzare il tratto, senza esagerare volgarmente la dose; il regista italiano conduce il suo affare con un talento remarcabile di regista che come direttore d'attori. Jacques Schmitt ConcertoNet.com-The Classical Music Network (O5/10/2012) TRADOTTO DAL FRANCESE ...Lo spettacolo è fresco, frizzante e brillante, con una profonda caratterizzazione di ogni personaggio ed una direzione d'attori particolarmente curata. Claudio Poloni Rigoletto Giuseppe VERDI FESTIVAL D'AVENCHES (SUISSE) 2011 Direzione musicale: Roberto Rizzi Brignoli Regia: Adriano Sinivia Scene: Jean-Marie Abplanalp Costumi: Katia Duflot Luci: Henri Merzeau Video: Benoît Boussard Assistente alla regia: Antonio Palermo Distribuzione: Carlos Almaguer Bruce Sledge Olga Peretyatko Sarah Maria Punga Rubén Amoretti Antoinette Dennefeld Benoît Capt André Gass Marcin Habela Sacha Michon Laurence Guillod PRESSE : 24 Heures - 4 huillet 2011 TRADOTTO DAL FRANCESE ... Nella regia d'Adriano Sinivia, la tragedia di Verdi è presentata fin dalla prima nota. Un Rigoletto patetico e visibilmente pazzo rivive le tappe della sua maledizione. ... Dans la mise en scène d'Adriano Sinivia, la tragédie de Verdi est jouée dès la première note. Un Rigoletto pathétique et visiblement fou revit les étapes de sa malédiction. I luoghi del dramma non sono più che rovine girando attorno a dei fossati squallidi, popolati da creature anfibie. I muri si animano di visioni allucinanti. L'ispirazione del regista l'efficacità della scenografia non fanno che crescere a misura che la notte s'installa... Fino ad un finale affascinante. Lasciando le arene, la folla intirizzita dal fresco della notte sembrava perfettamente felice di avere assistito ad una storia spaventosa. E canticchiava di buon cuore la melodia di una canzone scellerata: la donna è mmobile... Il miracolo dell'opera tien anche a questo. Matthieu Chenal LE TEMPS (7 juillet 2011) TRADOTTO DAL FRANCESE ... É per la fine che tutto comincia in questa lettura del Rigoletto di Verdi, all'affiche del Festival d'opera di Avenches? Prostrato in convulsioni d'ombre paurose, un doppio gemellario del buffone osserva gli avvenimenti come a posteriori, lacrime di gesso, smorfia scarlatta. Un modo per il regista Adriano Sinivia di rappresentare i pricipi motori dell'opera. Morbosità del desiderio, ragione e follia, riso e disperazione. Jonas Pulver LA GRUYERE (9 juillet 2011) TRADOTTO DAL FRANCESE "Rigoletto" infiamma le arene di Avenches Il Rigoletto presentato a Avenches apporte un rinnovo benvenuto a questo grande classico del repertorio d'opera. Distribuzione di grande qualità. Il temporale minacciava ad Avenches durante la rappresentazione del Rigoletto di giovedi'. Il capollavoro di Verdi sarà alla fine interrotto dalla pioggia dopo il secondo atto, giusto prima la celebratissima: la donna é mobile. Gli sfortunati spettatori della serata hanno comunque potuto gustare due atti molto riusciti, con una distribuzione di una grande qualità ed una scenograia ben adattata all'ambiente del dramma. Il regista veneziano Adriano Sinivia ha scelto di situare tutta l'opera dopo la fine della storia: cosi, durante l'ouverture, scopriamo già Rigoletto smarrito di dolore davanti al cadavere di sua figlia. Questo punto di vista apporta un rinnovo benvenuto a questo grande classico del repertorio d'opera. La prospettiva scelta conferisce un'intensità drammatica più spinta a tutta l'opéra, presentando i due Rigoletto alla volta, quello che guarda, impotente e allucinato, la scena svolgersi nel suo ricordo, e quello che la vive effettivamente. degli acrobati portano i personaggi, che sembrano cosi apparire nell'incubo del Rigoletto decaduto. Immagini choc l'ambiente glauco si associa alla rappresentazione della depravazione dei costumi alla corte del duca, mostrato su scena senza preoccupazione di decenza. Queste immagini choc convengono bene allo spirito dell'opera che rientra nell'ambito dell'estetica del grottesco. Lo spettacolo è completato da delle immagini video che s'ineriscono nella scenografia, svelando le proiezioni mentali dei personaggi. Il tutto forma uno scrigno di quallità per le voci ammirabili degli interpreti. Laure Jaquier Il Barbiere di Siviglia Gioacchino ROSSINI OPERA DE LAUSANNE 2009 Direzione musicale: Günter Neuhold Regia e Scenografia: Adriano Sinivia Scene e Costumi: Enzo Iorio Luci: Fabrice Kebour Video: Gilles Papain Assistente alla regia: Vincent Barraud Distribuzione: John Osborn Fabio Capitanucci Sabina Puertolas Luciano Di Pasquale Deyan Vatchkov Isabelle Henriquez Alexandre Diakoff Manrico Signorini Sacha Michon PRESSE : OPÉRA MAGAZINE N° 43 TRADOTTO DAL FRANCESE La grande forza della regia, in più di una direzione d'attori molto precisa, è di storcere il collo alle banalità, di sviare con malizia tutti i preconcetti delle produzioni classiche. Adriano Sinivia gioca a nascondino con il publico, le gag non sono mai li dove si attendono, allora che delle situazioni arci-rifatte sono sviate con brio. Catherine Scholler LE TEMPS (9juin 2009) TRADOTTO DAL FRANCESE A Losanna, Figaro come un sogno felliniano « il Barbier di Siviglia » convoca il cinema italiano in una scenografia alla Cinecittà Le esalazioni cinematografiche profumano l'aria di questo sposalizio di teatro. La schiuma rotola sulla sabbia, il generico sfila sullo schermo: la parola "Fine" appare al dissopra della tavola paesana. Questo matrimonio potrebbe essere l'epilogo di Amarcord. Rosina e Almaviva sono ancora di Rossini? Un clap finale, e tutto è nella scatola. Il Barbiere di Siviglia, nuova produzione dell'Opera di Losanna, ridona al Métropole il suo fascino di sala oscura, e fa planare l'ombra di Fellini su questo spettacolo in 35 millimetri, incontestabilmente il migliore della stagione. Jonas Pulver LE COURRIER (10 juin 2009) TRADOTTO DAL FRANCESE Il « Barbiere » di Rossini in villegiatura a Cinecittà Giubilatorio. Domenica, il palcoscenico della Sala Metropole si è teleportata agli studi di Cinecittà, il tempo di mettere in scatola la nuova produzione dell'Opera di Losanna, un Barbiere di Siviglia spumantissimo! Più romana che sevigliana, la scenografia di Adriano Sinivia funziona a meraviglia. Marie Alix Pleines 24 HEURES (09/06/2009) Rossini come una commedia italiana Adriano Sinivia ci aveva già entusiasmato con un delirante Monsieur de Pourceaugnac, di Frank Martin: conferma qui il suo talento comico e la precisione dei suoi effetti scenici. Transpone l'intrigo della Spagna del XVIII secolo all'Italia degli anni 60 senza provocare controsensi-anzi ancora meglio: aggiungendo del senso. Rossini non è solo un burlone ma, a suo modo, un terrorista della ragione. Matthieu Chenal ResMusica.com (13/06/2009) TRADOTTO DAL FRANCESE Formidabile caricatura italiana In qualche immagine, Adriano Sinivia trasporta il pubblico nel mondo di Cinecittà. Si va girare l'opera di Rossini per il cinema! Una scelta scenica intelligente e originale che permette i cambiamenti di scena senza mai rompere il ritmo dell'intrigo. Si canterà a destra mentre si cambierà la scena a sinistra. A partire da questa ricetta, la produzione di losanna offre più di due ore e mezza di un piacere teatrale e musicale totale. Perché con Adriano Sinivia, l'umorismo e l'immagine si mischiano con intelligenza. Ammirabile direttore di palcoscenico, racconta con brio tanto con gli attori quanto con le scenografie. E con quale finezza e quale piacere, utilizza le proiezioni video. Davanti ad uno spettacolo cosi brillante, si spera che un giorno riverrà sul palcoscenico di un teatro. Jacques Schmitt ConcertoNet.com TRADOTTO DAL FRANCESE Figaro va al cinema Ecco gli ingredienti di una produzione intelligente, gioiosa e elevata, di una precisione di orafo, al diapason della musica di Rossini. Adriano Sinivia non manca di idee e la sua ricetta va a segno, a giudicare dagli applausi frenetici del pubblica alla fine della serata. Uno spettacolo a classare incontestabilmente fra la migliore produzione losannese di questi ultimi anni. Claudio Poloni FORUM OPERA.COM TRADOTTO DAL FRANCESE Questa regia manifesta un dinamismo ed una maestria che toccano all'eccelenza. I dettagli sono curati, le idee discrete e efficaci si susseguono con giusta misura, la direzione d'attore unita all'occupazione scenica e comica di questi sono degni di elogi. L'idea un po' improbabile del cinema nell'opera avrà dunque saputo proporre una brillante nuova produzione di un'opera arci-popolare. Quando la parola "Fine" è apparsa sul fondo del mare proiettato per la festa finale, avremmo semplicemente sperato... che lo spettacolo ricominci! Christophe Schuwey Le Caïd Ambroise THOMAS OPERA DE METZ 2007 Direzione musicale: Alain Mercier Regia, Scenografia e Coreografia : Adriano Sinivia Scene e Costumi: Enzo Iorio Luci: Jacques Chatelet Collaborazione Artistica: Vincent Barraud Collaborazione Coreografica: Elodie Le Van Distribuzione: Nathalie Gaudefroy Sarah Vaysset Richard Bousquet Jean-Francis Monvoisin Shadi Torbey Jean-Loup Pagesy Yong-Biao Lin Choeur et danseurs de l'Opéra-Théâtre de Metz Orchestre national de Lorraine PRESSE: OPERA MAGAZINE (janvier 2008) TRADOTTO DAL FRANCESE Il primo merito della produzione d'Adriano Sinivia è di dissolvere i timori di quelli che temevano di vedere Le Caïd aparire come una provocazione sociale e politica nella Francia di oggi. Ambientando chiaramente la sua regia nel contesto storico ed estetico degli anni 1840, rispettandone ed illustrandone con chiarezza i meccanismi di quelle che era l'opera-buffa a quest'epoca, il regista vieta di facto tutta lettura al primo livello del libretto. Bisognerebbe avere una mentalità veramente contorta per vedere qui un apologia al colonialismo o un tentativo di denigrare la popolazione algerina! Il suo secondo merito è di offrire un'illustrazione estremamente pertinente dell'atmosfera propria all'intrigo, questo "oriente sognato" caro a tanti musicisti, pittori e scrittori. R. M. LES ECHOS.FR (30 novembre.) TRADOTTO DAL FRANCESE LE CAÏD D'Ambroise Thomas Reabilitazione riuscita Piacevolissimi ritrovi con un opera-buffa dimenticata ed un compositore troppo disprezzato. Réjouissantes retrouvailles avec un opéra-bouffon oublié et un compositeur trop méprisé. Andatura sfrenata. Le scene ed i costumi astuziosi e colorati, sia per il villaggio all'inizio, declinando diverse sfumature d'ocra, di cui un palco girevole permette di apprezzare diversi punti di vista, o gli appartamenti femminili del secondo atto, con mosaici e piscina in graziosi toni di blu, testimoniano un gusto sicuro. La regia vivente e divertente d'Adriano Sinivia, che fa susseguire le scene asd un'andatura sfrenata, trova il tono esatto di questa fantasia che non ha altra pretesa che di divertire. L'idea di aver aggiunto un personaggio muto, saltellante e acrobatico che finisce per partire su un tappeto volante, contribisce alla leggerezza di una serata rinfrescante, che serve con giustezza la causa di un musicista troppo criticato. Michel Parouty SCÈNE LYRIQUE TRADOTTO DAL FRANCESE Piuttosto che evocare, e fortunatamente, le ripercussioni politiche che potrebbe suscitare la presenza militare francese nell'Algeria coloniale di quest'epoca, la regia accentua al contrario la dimensione fiabesca di un Oriente magico, pieno di colori e di sapori. Su fondo di tappetti volanti, di minareti ed altri accessori che potrebbero in un altro contesto ridursi ad una accumulazione di cliché, il bel dispositivo scenico evoca tanto le Mille e una notte che, l'atmosfera lussuriante e lussuriosa di un quadro di Delacroix. La regia d'Adriano Sinivia, di una rara fluidità, da il primo posto al gesto, al movimento ed alla danza, e contribuisce alla riuscita dei bellissimi tableaux che ad ogni istante suscitano e nutriscono l'occhio dello spettatore. Pierre Degott Monsieur de Pourceaugnac Frank Martin OPERA DE LAUSANNE 2006/2007 Direzione musicale: Jean-Yves Ossonce Regia, scenografia et Coreografia : Adriano Sinivia Scene et costumi : Enzo Iorio Luci: Maurice Salem Collaborazione artistica :Vincent Barraud Assistente lla regia : Xavier Kuentz Distribuzione: Harry Peetzrs Jean-Marie Frémeau Sophie Graf Sibyl Zanganelli Jeannette Fischer Boris Grappe Jean-Louis Meunier Francis Dudziak Léonard Pezzino Rémy Corazza Florent Blaser Davide Cicchetti Marc Mazuir Acrobates: Sonia Massou, Jérôme Pont, Antoine Raimondi-Chauvot PRESSE : OPERA MAGAZINE (Février 2007) TRADOTTO DAL FRANCESE La seconda felicità, è una produzione che rende giustizia a questo piccolo gioiello. Adriano Sinivia, perfetto conoscitore della comedia italiana come delle arti del circo, firma una regia affascinante, esteticamente molto riuscita, di un barocco rivisitato e deviato. In una scenografia strana ed evocatrice, incrociamo, drappati in magnifici costumi, dei personaggi della tradizione italiana, degli acrobati, delle creature di carnevale o delle notti mondane e decadenti, tale la musicista mezza-diva mezza-dragqueen. Thierry Guyenne LE TEMPS (25 janvier 2007) TRADOTTO DAL FRANCESE Il veneziano Adriano Sinivia mette tutto cio' in scena in una produzione frizzante nella scia della "commedia dell'arte". Acrobati, pulcinella e maschere evolvono su scena provvista di botole, scale e rampe. J.S. LE TEMPS (23 janvier 2007) Pourceaugnac crudele e mordente a Losanna L'Opera di Losanna, firma con Monsieur de Pourceaugnac una delle sue produzioni più incantanti. Scene e costumi ispirati dalla commedia dell'arte, fine direzione d'attori, luci ocra illuminando la scura crudeldà che sottogiace la commedia di Molère: tutto concorre al piacere degli occhi. Diretti dal regista veneziano, i cantanti formano una vera troupe. Questo ambiente di circo raffinato, orchestrato da Adriano Sinivia che riesce a rinnovare i vecchi trucchi del teatro napoletano incanta. Julien Sykes RESMUSICA (4 février 2007) TRADOTTO DAL FRANCESE Ma, in più, il testo trucculento gode fortunatamente dell'impronta sottile e acorta del regista Adriano Sinivia. Questo Veneziano usa di tutti i trucchi del teatro di commedia mescolando abilmente dei personaggi provenienti dalla Commedia dell'Arte con quelli del teatro di Molière. Jacques Schmitt TRIBUNE DE GENEVE (23 janvier 2007) TRADOTTO DAL FRANCESE Une farce lyrique de Frank Martin triomphe à Lausanne Pourceaugnac offre sans aucun doute la meilleure production créée à Lausanne depuis l’arrivée d’Eric Vigié. Mathieu Chenal les echos.fr TRADOTTO DAL FRANCESE Adriano Sinivia si sforza di polverizzare queste traccie di saggezza con una regia turbolenta, senza tempi morti né bassi di tensione. Michel Parouty 24 heures (23 janvier 2007) TRADOTTO DAL FRANCESE Il regista Adriano Sinivia ha immaginato uno spettacolo totale, carnevale frenetico, circo di pulcinella mascherati, pot-pourri di occhiolini alla commedia dell'arte. Matthieu Chenal Falstaff Giuseppe Verdi GRAND THEATRE DE LIMOGES / OPERA DE REIMS 2006/2007 Direzione musicale: Guy Condette Regia e scenografia: Adriano Sinivia Coreografia: Elodie Le Van Scene e Costumi: Enzo Iorio Luci: Maurice Salem Assistente alla regia: Elodie Le Van Distribuzione: Patrice Berger Sergei Stilmanchenko Johnathan Boyd Malinda Haslett Leontina Vaduva Claudia Marchi Roger Pujol Frédéric Bourreau Jean Goyetche PRESSE: OPERA MAGAZINE (juillet 2007) TRADOTTO DAL FRANCESE La trasposizione degli avvenimenti alla nostra epoca si fa senza urti, e le comari di Windsor del XV secolo trasformate in Desesperate Housewives di oggi da Adriano Sinivia, non ne sono che più vere. Buona idea ugualmente di utilizzare il linguaggio cinematografico: Azione!... Cut! Cambiamento di piano. Azione!... Cut! Tutto si sussegue in un montaggio frenetico corrispondente perfettamente alla scrittura di Verdi. La scenografia anche è fragmentata: gli elementi sono disarticolati, le porte e le finestre si aprono, si spostano da sole e danzano atorno ai personaggi, creando ogni volta un angolo di vista diverso. Un momento, siamo nella camera di Falstaff, ma basta che una finestra se ne voli ed eccoci nella strada, gli occhi alzati verso Sir John che ci guarda dalla finestra! Daria Moudrolioubova CENTRE FRANCE (22 octobre 2006) TRADOTTO DAL FRANCESE Autore di una memorabile "Périchole", il regista Adriano Sinivia si è interessato a questo divertimento aristocratico. Formato sulle piste del circo, il regista si nutre della magia, della poesia leggera, dello scherzo, che fanno di questo spettacolo un opera buffa di alta gamma. Jean-François Julien L'ECHO (24 octobre 2006) TRADOTTO DAL FRANCESE Il regista italiano Adriano Sinivia ha realizzato un lavoro molto interessante e intelligentissimo, portando all'opera un nuovo soffio ed una leggibilità limpida. Jacques Morlaud L'Auberge du Cheval Blanc de Ralph BENATZKY (opérette) THEATRE DU CAPITOLE 2003/2004 Direzione musicale: Claude Cuguillère / Christophe Larrieu Regia e Scenografia: Adriano Sinivia Coreografia: Adriano Sinivia / Elodie Le Van Scene e Costumi: Enzo Iorio Luci: Eric Loustou-Carrère Assistente alla regia: Vincent Barraud Distribuzione: Marie-Ange Todorovitch Lionel Peintre Patrick Rocca Sophie Haudebourg Olivier Heyte Patricia Samuel Jean-Louis Poirier André Jobin Et le Ballet du Capitole STAMPA Operette (janvier 2004) TRADOTTO DAL FRANCESE Adriano Sinivia riesce una delle più grandi ricreazioni dell'operetta che ci sia, non facendone dimenticare né l'opera lirica con i suoi testi ed i suoi tubes, né il fasto che rinnova con una pertinenza constante... Didier Roumilhac FORUM OPERA (janvier 2004) TRADOTTO DAL FRANCESE La regia d'Adriano Sinivia è pretesto ad una vera rilettura dell'opera mentre la coreografia dello stesso Sinivia concorre alla leggerezza dell'insieme. Non siamo delusi: passiamo in effetti un'eccelente serata, perché la regia mescola intelligentemente quadri a grande spettacolo e trovate divertentissime e altrettanto efficaci. Una vera rilettura moderna, adatta ad interessare un pubblico nuovo. La croix du Midi (1janvier 2004) TRADOTTO DAL FRANCESE Brodway sulla Garonne C'è del ritmo, dell'invenzione, della giustezza, degli occhiolini complici e mai cattivi, della poesia anche, dell'emozione qualche volta e sopratutto molto umorismo. Robert Pénavayre LA DÉPÊCHE DU MIDI (23 Décembre 2003) TRADOTTO DAL FRANCESE Ci voleva tutta la fantasia d’Adriano Sinivia per trasformare la gentile operetta tradizionale "Il cavallino bianco" di Ralph Benatzky in un gran spettacolo di festa vicino alla commeia musicale. Forte della riuscita della sua realizzazione dei «Saltimbanques» sulla stessa scena cinque anni fà, il regista invita un'altra volta le arti del circo nello spazio cosi particolare della Halle aux Grains. L'immaginazione debordante di Sinivia moltiplica anche gli accessori suggerendo la prossimità di un lago, il sito di una foresta. La sera della generale, domenica, tutto funzionava a meraviglia, tanto fra il centinaio di artisti, riuniti per la circostanza, quanto sul piano della tecnica. Anne-Marie Chouchan LA DÉPÊCHE DU MIDI ( 3 janvier 2004) TRADOTTO DAL FRANCESE Uno spettacolo strabiliante Gran spettacolo mettendo in scena un centinaio di artisti, «L’Auberge du Cheval Blanc», gentile operetta viennese, ritrova una nuova giovinezza alla Hall aux Grains. Monto ispirato dallo spazio circolare de la Halle, Adriano Sinivia associa con piacere le arti del circo ad una realizzazione inventiva, ritmata, popolata da una folla di personaggi di fantasia,tutti perfettamente al loro posto. L'occhio é constantemente sollecitato. Ed usciamo dalle Halle il cuore gioioso. Anne-Marnie Chouchan Alexandre Bis Bohuslav MARTINU (opéra-bouffe) OPERA DE RENNES 2002/2003 Direzione musicale: Cyril Diederich Regia e scenografia: Adriano Sinivia Scene e Costumi: Enzo Iorio Luci: Fabrice Kebour Distribuzione: Gisèle Blanchard Jéanne-Marie Lèvy François Piolino Raimonds Spogis Jacques Calatayud Marc Belleau STAMPA OPERA INTERNATIONAL (Mars 2003) TRADOTTO DAL FRANCESE Alexandre Bis. La cambiale di matrimonio. Adriano Sinivia si è divertito a gettare dei ponti fra due opere cosi' diverse, attraverso, per esempio, un letto traversante la scena due volte, o le improvvise involate di ogni eroina, l'uno onirico, l'altro giubilatorio; più sottile ancora, il richiamo del ritratto animato d'Alexandre dal riflesso di Tobia Mill avente la sua propria autonomia. Per Martinu, la regia molto inventiva invita lo spettatore a lasciarsi portare da questa fantasia delirante. Al contrario, l'universo assai convenzionale della farsa rossiniana guadagna ad essere sfruttata con una profusione di colori e di trovate varie che non impediscono nullamente di ancrare queta sordida storia di matrimonio arrangiato nella realtà della società industriale del XIX secolo; una parte dell'azione si situa nella manifattura stessa di Mill, diffronte alla Tamisi, con un realismo di dettagli del tutto truculenti! Thierry Guyenne DIAPASON (avril 2003) TRADOTTO DAL FRANCESE L'Opera di Rennes con una nuova produzione dove l'ironia si fa onirismo, e vice versa, in uno spettcolo gioiosamente folle. Il regista sttolinea il surrealismo del libretto, facendo di Armande una donna al bordo della crisi di ninfomania, abitata dai suoi sogni, che vede ben presto degli Alexandre dappertutto. Il lavoro di Sinivia, teatro del movimento e dell'astuzia fa molto per l'animazione, la vita del palcoscenico. Benoit Fauchet OUEST France (Février 2003) TRADOTTO DAL FRANCESE Due opera buffe brillanti. Due opere nutrite da una sola tonalità, la fantasia. Adriano Sinivia (regista e scenografo) e Enzo Iorio (scene) saranno stati i re della festa. « Alexandre bis» e « La Cambiale di Matrimonio » non sono dei capolavori, sono delle opere buffe ben composte, di buona tenuta, molto diferenti, che non domandano altro che ad essere rilevate per essere ben divertenti. "Rilevate"? Alcun problema con i sudetti: gli esseri e le cose (armadi, leto, pulpito, topo teleguidato, bicicletta, etc...) circolano, scivolano, s'involano, appaiono o spariscono come per magia. Siamo in un mondo incantato, la fantasia regna su un universo divertente. La scenografia si trasforma instantaneamente. Gérard Pernon Les Contes d'Hoffmann Jacques OFFENBACH OPERA NATIONAL DU RHIN 2002/2003 Direzione musicale: Jean Latham-Koenig Regia e scenografia: Adriano Sinivia Collaborazione alla scenografia: Enzo Iorio Costumi: Catherine Rigault Luci: Fabrice Kebour Video: Les films de la cité Assistente alla regia: Vincent Barraud Distribuzione: Jean Pierre Furlan Vincent Le Texier Mélanie Boisvert Isabelle Cals Nicoleta Ardelean Claire Brua Thomas Morris René Schirrer Rodolphe Briand Jean-Marc Salzmann René Schirrer STAMPA OPERA INTERNATIONAL ( Janvier 2003) TRADOTTO DAL FRANCESE … La scenografia e la regia d’Adriano Sinivia, che è ben lontano dall'essere sprovvisto di talento, contano degli indiscutabili momenti di incanto: il quadro di una Venezia crepuscolare bluettata di una bella poesia, l'utilizzazione pertinente ed intelligente di proiezioni scenografiche sur diversi schermi, ed un arte di magia ed illusione spettacolare. Monique Barichella FORUM OPERA (5 Décembre 2002) TRADOTTO DAL FRANCESE … Spettacolo molto originale. La regia di A.S. dimostra una conoscenza della scena assai prodigiosa e noi ci troviamo diffronte ad una sorta di "spettacolo totale" mescolando teatro, mimo, opera, video... Niente è gratuito in questa visione, l'interesse è costantemente messo in allerta, è uno spettacolo ricco che guadagna as essere visto più volte. Pierre-Emmanuel Lephay OPERNWELT (Février 2003) TRADOTTO DAL TEDESCO In questa interpretazione del veneziano Adriano Sinivia, il "filoo conduttore", la logica imminente, è più iportante che l'autenticità. Sinivia si avvicina all'ossessione d'E.T.A. Hoffman grazie ad un insieme surreale ispirato dalle immagini cinematografiche e teatrali degli anni 20, passando per l'estetica di Fellini o Kubrick, o quella dell'universo Cyber Space. Un "tunnel del tempo" astratto per lo spazio, metamorfosi video, personaggi volanti, scene e costumi, nei quali si specchiano sogno e realtà: questa produzione è uno spettacolo fantasista moderno riuscito alla maniera d'Hoffaman, un viaggio verso il conflitto hoffmaniano fra il mondo poetico interiore e la "durezza" esterna, un mondo dei più divertenti. Alexandre Dick MONDE DE LA MUSIQUE (Avril 2003) TRADOTTO DAL FRANCESE Lo spettcolo concepito da Adriano Sinivia per l’Opéra du Rhin trasporta lo spettatore nelle arcane di un immaginario brumoso. Appaiono, in una scenografia sobria e scura, delle immagini, delle proiezioni video, uno spettro danzante nelle arie (la madre di Antonia), delle illusioni. Realtà e riflessi si fanno eco, si mescolano, si confondono. Utilizzando con parsimonia ma sempre a giudiziosamente qualche artificio tecnico, il regista ha saputo rendere l'ambiente agitato del capolavoro d'Offenbach e gli erramenti del ruolo titolo. Spettacolo intelligente ed onirico. Philippe Venturini RESMUSICA.COM (17/12/2002) TRADOTTO DAL FRANCESE La regia, la scenografia avevano preso partito di giocare pienamente la carta del fantastico. per apprezzare pienamente questa concezione, ci si deve lasciar portare dal piacere delle macchinerie, dei colori, delle luci. I riferimenti cinematografici abbondano, il tribuno di Citizen Kane, i viaggi di Gulliver ed anche certi riferimenti ai più belli laboratori malefici di James Bond. Bar americani inquietanti dove rampano immondi rifiuti dell'umanità, bambole meccaniche alle apparenza di Marilyn Monrœ che si desintegrano, schermi di controllo e sfilate di moda, tutto qui suggerisce il sogno e l'incubo. Come un viaggiatore nel tempo, lo spettatore assiste al passaggio dall'altro lato dello specchio, e, come Hoffman, rischia di lasciarci la ragione e le sue abitudini. Pierre Breiner SCENE MAGAZINE (Février 2003) TRADOTTO DAL FRANCESE Adriano Sinivia, che firma la regia della produzione alsaziana, ha fatto uso di tutta una panoplia di scene, luci, video e di effetti di prestidigitazione sensazionali. L'abbondanza di mezzi, dominati alla perfezione, non soffoca mai l'azione, ma al contrario la sottolinea con un senso acuto della psicologia dei personaggi. Ogni contesto, ogni reminiscenza, ogni ambiente approfittano degli abili prolungamenti immaginati dallo scenografo italiano. L'uso della video fa corpo con la scena, con i personaggi. Appare come un prolungamento straordinario del mentale di Hoffman, lui stesso rappresentato come un poeta decaduto e dimenticato. L'umorismo non è sottratto per tanto, bene al contrario. Riesce a concedersi a più riprese un posto di scelta sotto gli esterni esilaranti di una molto piacevole freschezza e senza la minima mancanza di buon gusto. O come sottolineare la gravità presente nell'opera senza pesantezza. Difficile di presntare una lettura con uno spirito più autentico! Riempita di opzioni tecniche audaci, di ritmi, di partiti presi limpidi di una rara acutezza di sguardo e di un'estetica sublime, questa regia d’Adriano Sinivia, rinforzata dagli scenari e dagli abiti ben pensati, flirta col genio. Bernard Halter L’Alsace (8 décembre 2002) TRADOTTO DAL FRANCESE Hoffmann dans son tunnel Dans un décor suggérant les couloirs voûtés de la psyché et grâce aux éclairages crépusculaires de Fabrice Kebour, les rencontres demeurent oniriques, souvent polarisées autour de très belles projections sur écrans et animées de trouvailles fécondes, plastiquement réussies . Christian Fruchart REFLETS (décembre 2002) TRADOTTO DAL FRANCESE Le scénographe arrivé de Venise, Adriano Sinivia, a emporté des techniques cinématographiques afin de faire ressortir les aspects à la fois magiques et fantastiques de l’œuvre. De cette façon il met particulièrement en lumière la notion de fuite de la réalité, qui est l’un des thèmes essentiels de cet opéra. Malgré cela on peut dire de sa mise en scène qu’elle est quasi-ascétique. La Tribune (décembre 2002) TRADOTTO DAL FRANCESE La mise en scène d‘Adriano Sinivia colle à notre époque avec l’intrusion de la vidéo et des éclairages cinématographiques qui plongent le spectateur dans une fresque contemporaine, soulignée par les quelques pas de break-dance esquissés au premier acte. Les multiples anachronismes volontaires qui émaillent les cinq actes de ces Contes d’Hoffmann invitent à une lecture au second degré de cette œuvre….Morale dramatique de l’histoire: la femme idéale n’existe pas. Olivier Mirguet MUSIQUE (décembre 2002) TRADOTTO DAL FRANCESE La regia è originale e studiata. Molti movimenti e idee, utilizzando proiezioni, specchi, riflessi. L’EST RÉPUBLICAIN Janvier 2003 TRADOTTO DAL FRANCESE La regia e la Scenografia sono sfarzose e inventive. Molte piste si offrono: la magia, il trompe l'oeil, il fantastico, l'onirico. Le messe in abime sono permanenti. La video, le immagini di sintesi ci ricordano Meliès. Philippe Kientzy La Petite Renarde Rusée Leos JANACEK OPERA DE NANTES 2000/2001 Direzione musicale: Guido-Johannes Rumstadt Regia e scenografia: Adriano Sinivia Scene e costumi: Adriano Sinivia /Enzo Iorio Luci: Jacques Chatelet Assistente alla regia: Vincent Barraud Distribuzione: Jeannette Fisscher Lyne Comtois Desmond Byrne Oldrich Kriz William Peel Michel Fockenoy Jaccqueline Mayeur STAMPA OPERA INTERNATIONAL (Juin 2001) TRADOTTO DAL FRANCESE adriano Sinivia ha contornato gli ostacolu senza tradire la morale Janacekiana che, qui è comovente e convincente, poetica e crudele, realista e piena di nostalgia. È Alice al Paese delle Meravigle! Questo spettacolo, è una esemplarità. Guy Erismann OUEST FRANCE (Avril 2001) TRADOTTO DAL FRANCESE La natura secondo Janacek Con un intelligente perspicacità, Adriano Sinivia non ha fatto altro che ricreare l'universo incredibile dei sogni, di ridare vita alla natura e parola agli animali di cui sottolinea un comportamento spesso cosi simile a quello degli umani. Con un gioco di maschere e di costumi, da ai suoi personaggi una doppia dimensione di esseri viventi e fantasmogorici. Con questo spettacolo, si risente un vero incantesismo. J.-L. D. Presse Océan (20 avril 2001) TRADOTTO DAL FRANCESE La petite renarde rusée: la felicità assoluta Splendido! Messa in scena da Adriano Sinivia questa nuova produzione dell' Opéra de Nantes meraviglia quanto affascina assolutamente. Impossibile di dissociare i talenti congiunti del regista che firma anche la scenografia ed i costumi con Enzo Iorio e di Jacques Chatelet, autore delle luci. Assieme, hanno saputo creare come per magia un universo dove l'antropomorfismo va da se. C'è della poesia, dell'eleganza, della grazia. C'è un idea al minuto, delle trovate semplici come la finestra che si sposta, o la strabiliante mantide religiosa, una energia folle, un gioco di colori straordinario. Si è immersi in un'atmosfera strana e captivante. A.P.D. Le medicin malgré lui Charles GOUNOD OPERA NATIONAL DE LYON / OPERA DE RENNES 2000/2001 Direzione Musicale: Laurent Gay regia: Adriano Sinivia scenografia: Adriano Sinivia /Enzo Iorio Costumi: Enzo Iorio Luci: Fabrice Kebour Assistente alla regia: Vincent Barraud Distribuzione: Alain Herriau Laure Crumière Nicolas Gambotti Jéan-Sébastien Bou Hélène Cukier Caroline Mutel Vincent Barraud Denis Combe-Chastel Jean-Louis Poirier Elodie Méchanin STAMPA OPERA INTERNATIONAL (Mai 2001) TRADOTTO DAL FRANCESE In una regia efficace d’Adriano Sinivia che restituisce lo spirito del teatro di Molière, con degli effetti comici particolarmente sfrenati, ma che non vengono mai a sproposito con la musica. Philippe Thanh LE PROGRES (Janvier 2001) TRADOTTO DAL FRANCESE Piccolo gioiello di buon umore e di energia da vedere Si ride molto allo spettacolo di questo universo allegro dove il gioco teatrale prende il dissopra sulla musica. Adriano Sinivia ha scelto una regia resolutamente burlesca. È una bella stoffa ai colori vivi. OUEST FRANCE (Mars 2001) TRADOTTO DAL FRANCESE All’Opera, un « Médecin » svelto… La regia mescola con felicemente un visuale sempre in azione: giochi con le lenzuola, le sedie, l'acqua ed il fumo, una scala di corde che si dondola, dei petardi... ed una disceta eleganza dei supporti di scena. Marie Délés Dauphiné Libéré (20 janvier 2001) TRADOTTO DAL FRANCESE In una scenografia volontarmente epurata da tutte fioriture, sono gli interpreti che Sinivia ha deciso di piazzare al cuore di questa opera comica, di questa rappresentazione di teatro lirico. Riprendendo questa magistrale opera datata del 1858, il regista le fa attraversare il tempo. Per finire, questa versione del "Médecin malgré lui" costituisce un frizzante capolavoro a consumare senza moderazione. Laurent Delauney La Cambiale di Matrimonio Gioacchino ROSSINI (opéra-bouffe) OPERA NATIONAL DE LYON 1999/2000 OPERA DE RENNES 2002/2003 Direzione musicale: Corrado Rovaris Regia e Scenografia: Adriano Sinivia Scene: Enzo Iorio Costumi: Marie Pawlostsky Luci: Jacques Chatelet Assistente alla regia: Vincent Barraud Distribuzione: Jean-Marie Frémeau Maryline Fallot Alain Gabriel Philippe Georges Jacques Calatayud Karine Deshayes STAMPA TRADOTTO DAL FRANCESE LYON FIGARO (février 2000) Un lavoro immaginativo, basato su un ritmo omnipresente, su degli incessanti cambiamenti di scena e di situazioni, su un gioco d'ombre e di luci facendo richiamo al mimo, alle apparizioni, all'illusionismo. Un discorso teatrale vivace e rigoroso. Gérard Corneloup OPERA INTERNATIONAL (Mars 2003) Alexandre Bis. La cambiale di matrimonio. TRADOTTO DAL FRANCESE Adriano Sinivia si è divertito a gettare dei ponti fra due opere cosi' diverse, attraverso, per esempio, un letto traversante la scena due volte, o le improvvise involate di ogni eroina, l'uno onirico, l'altro giubilatorio; più sottile ancora, il richiamo del ritratto animato d'Alexandre dal riflesso di Tobia Mill avente la sua propria autonomia. Per Martinu, la regia molto inventiva invita lo spettatore a lasciarsi portare da questa fantasia delirante. Al contrario, l'universo assai convenzionale della farsa rossiniana guadagna ad essere sfruttata con una profusione di colori e di trovate varie che non impediscono nullamente di ancrare queta sordida storia di matrimonio arrangiato nella realtà della società industriale del XIX secolo; una parte dell'azione si situa nella manifattura stessa di Mill, diffronte alla Tamisi, con un realismo di dettagli del tutto truculenti! Thierry Guyenne DIAPASON (avril 2003) TRADOTTO DAL FRANCESE Lingeniosa scenografia di Sinivia infonde una folle energia alla farsa rossiniana, e niente sembra poter attenuare il piacere dello spettatore. Benoit Fauchet OUEST France (Février 2003) TRADOTTO DAL FRANCESE Due opera buffe brillanti. Due opere nutrite da una sola tonalità, la fantasia. Adriano Sinivia (regista e scenografo) e Enzo Iorio (scene) saranno stati i re della festa. « Alexandre bis» e « La Cambiale di Matrimonio » non sono dei capolavori, sono delle opere buffe ben composte, di buona tenuta, molto diferenti, che non domandano altro che ad essere rilevate per essere ben divertenti. "Rilevate"? Alcun problema con i sudetti: gli esseri e le cose (armadi, leto, pulpito, topo teleguidato, bicicletta, etc...) circolano, scivolano, s'involano, appaiono o spariscono come per magia. Siamo in un mondo incantato, la fantasia regna su un universo divertente. La scenografia si trasforma instantaneamente. Gérard Pernon LE PAYS BEAUJOLAIS (Février 2000) TRADOTTO DAL FRANCESE La fantasia transpira ad ogni scena.. In più il creativo Veneziano aveva scelto di trattare le scene in maniera cinematografica, gli ambienti si succedono per basculare in permanenza lo spettatore fra hangar e appartamenti. Lo spettatore non si è annoiato un secondo. La Chanson de Fortunio Jacques OFFENBACH OPERA NATIONAL DE LYON 1999/2000 Regia, scenografia e coreografia: Adriano Sinivia Costumi: Enzo Iorio Distribuzione: Sophie Haudebourg Karine Deshayes Emmanuelle Fruchard Delphine Collot Hélène Cukier Nicolas Gambotti Xavier Boullet Caroline Mutel STAMPA TRADOTTO DAL FRANCESE LYON FIGARO (DECEMBRE 1999) Molto piacere. L'Opera Nazionale di Lione marca durante questo periodo di feste per uno spettacolo cosi leggero che divertente, cosi piavcevole che riuscito, dato nell'ambito intimista dell'amfiteatro. In una scenografia tanto sobria che immaginativa utilizzando perfettamente la configurazione esigua del luogo i cantanti eccellenti attori, sono ben vivacemente diretti, le idée fusono e le gag sono benvenute, mai volgari. Gérard Corneloup L'ivrogne corrigé Christoph Willibald GLUCK OPERA NATIONAL DE LYON 1999/2000 Direzione musicale: Neil BEARDMORE Regia e Scenografia: Adriano SINIVIA Scene e Costumi:Enzo IORIO Luci:Jacques CHATELET Assistente alla regia: Vincent BARRAUD Distribuzione: Delphine COLLOT Hélène CUKIER Pierre EVREUX Emmanuelle FRUCHARD Nicolas GAMBOTTI Hugues GEORGES Caroline MUTEL STAMPA LYON FIGARO (25 mai 2000) TRADOTTO DAL FRANCESE Il lavoro scenico d'Adriano Sinivia, giocando qui una relativa sobrietà, l'artista situa l'azione in un bar degli anni cinquanta con neon, colori elettrici, sedie in skai, formica e tutti quanti, sviluppa la parte d'incanto con fumi e spot, ma sa fare coabitare le due componenti senza divario. La sua idea di farcire i dialoghi parlati un po' invecchiati, con delle melodie alla moda degli anni '50 è divertente, evita le ripetizioni e ricorda l'impiego dei "timbres", queste arie alla moda del secolo dei lumi. Uno spettacolo benvenuto . Gérard Corneloup Il Barbiere di Siviglia Gioacchino ROSSINI OPERA COMIQUE DE PARIS / OPERA ESPLANADE ST ETIENNE/OPERA ROYAL DE WALLONIE / OPERA D’AVIGNON 1996/1998 Direzione musicale : Roger ROSSEL/Patrick FOURNILLIER Regia: Adriano SINIVIA Scene: Adriano SINIVIA, Enzo IORIO Costumi: Michelle SWERTZ Luci: Jacques CHATEL Assistente alla regia: Vincent BARRAUD Distribuzione: Marie-Ange TODOROVITCH Suzanne GARI Reinaldo MACIAS Marcel VANAUD Georgi MIROSTRANOFF Maurizio PICCONI Enzo IORIO Patrick DELCOUR Marc TISSONS Elena PAPULINO Vincent BARRAUD Vincent GRESSEL Olivier LEBRETON Young Biau LIN STAMPA TRADOTTO DAL FRANCESE OPERA INTERNATIONAL (Juillet 1996) Il Veneziano Adriano Sinivia non puo' certo dimenticare la sua formazione da Annie Fratellini, e la sua concezione del Buffo tradisce l'influenza del circo. Eccellente direzione d'attore. Sergio Segalini LA PROVENCE (Juin 1997) TRADOTTO DAL FRANCESE Sorprendente La regia fusa di trovate, che creano un'animazione incessante e qualche volta una fantasia totalmente sfrenata. All'inizio disorientato, il pubblico non diddimula la sua sorpresa, poi si lascia prendere dal gioco degli attori, rimarcabilmente diretti da Adriano Sinivia. I movimenti di scena - compresi i più imprevidibili - restano in accordo con la musica di Rossini. C. P. LE DAUPHINE (Juin 1997) TRADOTTO DAL FRANCESE Splendido. La stagione lirica dellOpera di Avignone termina con una splendida produzione moderna del « Il Barbiere di Siviglia » di Rossini. Questo veneziano talentuoso ha concepito una scenografia sorprendente, molto tecnica, utilizzando una macchineria ipersofisticata. Artisitcamente, il suo approccio di questa opera-buffa è interessante. La saison lyrique de l’Opéra d’Avignon et des pays de Vaucluse s’achève avec une superbe production moderne de « Il Barbiere di Siviglia » de Rossini. La regia è immaginativa, spiritosa, piena di humor e intelligente. È anche innovante e percutante e puo' scioccare i puristi. Questa prima è stata accolta calorosamente da un pubblico entusiasta. A. L. WALLONIE TRADOTTO DAL FRANCESE Un barbiere allegramente burlesco! È sempre una delizia di trovare una versione nuova riuscita di un opera classica : qui la ricchezza delle invenzioni non nuoce per niente alla bellezza del canto. Numerose scene ci rinviano alle immagini dei film di Buster Keaton o di Chaplin . N. W. Les saltimbanques Louis GANNES THEATRE DU CAPITOLE 1995/1996 Direzione musicale : Claude Cuguillère Regia, Scenografia e Coreografia: Adriano Sinivia Scene e Costumi: Enzo Iorio Luci: Jacques Chatelet Assistente alla regia: Vincent Barraud Assistente alla coreografia: Elena Papulino Distribuzione: Alain Vernhes Cécile Galois Rodolphe Briand Francis Dudziak Isa Lagarde André Jobin Marie-Thérèse Orain Jean-Claude Barbier Vincent Barbier Vincent Barraud Agnès Montegut Adriano Sinivia Pascal Elso Young Biau Lin Le Cheval en Piste et le Ballet du Capitole STAMPA OPERETTE (avril 1995) TRADOTTO DAL FRANCESE Adriano Sinivia, sembra toccato dall'universo del circo e ispirato da una operetta, riletta con rispetto e poesia. Lo spettacolo circense finisce i due primi atti. L'atto due ci da a vedere un affascinante balletto equestre, su un tema di percussioni. Ma il circo non interviene solo nei momenti dove l'azione lo impone; è costante al modo di essere dei personaggi. Adriano Sinivia fa rivivere tutta una società, quella degli anni 1900. Ottima idea anche quella di aver trattato le parti comiche dell'operetta alla maniera del teatro cinese e del clown. Ci è molto piaciuto in questa ricerca teatrale la creazione del salottino sine secolo durante l'aria di Marion. Diversi fili riuniscono questo mondo del circo e lo legano al tema dell'avventura sentimentale : un cavaliere sorge per simboleggiare il colpo del destino. Infine se l'ouverture riunendo tutti gli artisti faceva apparire un ballo romantico, il finale fa ritenere le note della parade e tire il sipario. Didier Roumilhac La Dépêche du Midi (30 décembre 1995) TRADOTTO DAL FRANCESE Un vero spettacolo di festa Il regista de scnografo, Adriano Sinivia, situa fin dall'inizio l'atmosfera: ha installato una pista alle stelle al centro della sala e piazzato l'Orchestra nazionale del Capitole aldissopra de l'entrata degli artisti che ferma un sipario rosso. In questa scenografia, oltre ai personaggi ed agli accessori di pura fantasia, applaudiamo dei veri numeri di circo. Durante le loro esibizioni, i tamburi di Bronx martellano uno straordinario balletto, associando danzatori del Capitole e volteggiatori. Anne-Marie Chouchan La Croix du Midi (29 décembre 1995) TRADOTTO DAL FRANCESE Una nuova produzione esemplare Dei costume e Des costumes éclatants, de couleurs et de lumière, un rythme véritablement déferlant interrompu par de rares moments de poses romanesques, des chevaux, des "montres" de foire, du trapèze...Il n'en fallait quand même davantage pour marquer au seau de la réussite complète cette superbe reprise. Robert Pénavayre Panurge Jules MASSENET OPERA ESPLANADE DE ST ETIENNE 1994/1995 Direzione musicale: Patrick Fournillier Regia, Scenografia e Coreografia : Adriano Sinivia Scene: Enzo Iorio Costumi: Frédéric Pineau Luci: Jean-Marc Colonna d’Istria Distribuzione: Jean-Philippe Courtis Hélène Perraguin Antoine Normand Desmond Byrne Maryse Castets Yves Coudray Maurice Sieyes Claude Robitaille Oscar Mancino Richard Lahady Maurice Xiberras Géraldine Mélac Robert Jezierski Eric Chorier Frédéric Garcia-Fogel Dominique Rossignol STAMPA OPERA INTERNATIONAL (décembre 1994) TRADOTTO DAL FRANCESE L'approccio dell'opera di Adriano Sinivia, autore della regia, della scenografia e della coreografia, era seducente, con una scena di carnevale piena di vita, di colori e di giochi di scena divertentissimi. Gérard Condé LA CROIX DU MIDI TRADOTTO DAL FRANCESE Ci si deve di sottolineare la qualità della produzione di Adriano Sinivia. Non facile di rappresentare un gigante che recita e canta, non facile di condurre in questo viaggio Panurge alla ricerca di una sposa che troverà dopo molte peripezie. Tutto era fresco, gaio, senza volgarità, ben nello spirito gioioso di Rabelais, fine e sottile di Massenet. Jacques Bonnaud LA TRIBUNE/LE PROGRES (7 novembre 1994) TRADOTTO DAL FRANCESE Scommessa vinta. La storia, lo vediamo, è una farsa! E non è certo delle più facili. Il regista Adriano Sinivia ha avuto delle eccellenti idee. Creando anche la scenografia, ha giocato con dei volumi che si mouovono, che prendono delle forme diverse, e cio' è molto riuscito. Fa fare buone entrate ed uscite su scena e non esita a forzare il tratto sul carnevale per dargli un aspetto completamente delirante! L'ECHO de la Loire (décembre 1994) TRADOTTO DAL FRANCESE Viviamo allegri e beviamo fresco: un Panurge ... all'altezza! Se bisogna che il 3ème Festival Massenet non lasci que una traccia, sarebbe quella del Panurge messo in scena in modo completamente folle da Adriano Sinivia. LA MARSEILLAISE (16 novembre 1994) TRADOTTO DAL FRANCESE Intelligente realizzazione scenica, con un Pantagruel che, a lui solo, valeva il viaggio, che ha rivelato un Massenet pieno di umore, di fantasia, di tenerezza divertita. Gabriel Vialle LA TRIBUNE/LE PROGRES (28 octobre1994) TRADOTTO DAL FRANCESE Verve e estrosità Per il Festival, il regista Adriano Sinivia ha dunque realizzato un lavoro estremamente inventivo, lasciando un grande spazio all'illustrazione musicale et visiva dell'universo di Rabelais. Il Signor Bruschino Gioacchino ROSSINI OPERA NATIONAL DE PARIS/ BASTILLE, ARCAL, IFOB 1993/1994 Direzione musicale: Denis Dubois Regia e Scenografia: Adriano Sinivia Collaborazione alle scene: Enzo Iorio Costumi: Laurence Perquy Luci: Jean-Marc Colonna d’Istria Assistente alla regia: Vittoria Scognamiglio Distribuzione: Olivier Heyte Jacques Péroni Olivier Grand Nikola Todorovitch Philippe Barret Sandrine Sutter STAMPA TRADOTTO DAL FRANCESE LE FIGARO (Janvier 1993) Il regista e scenografo Adriano Sinivia si diverte, ed anche noi, accontentandosi di seguire con una fervida immaginazione lo spartito di Rossini. Jacque Doucelin OPERA INTERNATIONAL (Mars 1993) TRADOTTO DAL FRANCESE Eccellente preparazione che traspare al'evidenza nella realizzazione scenica , molto elaborata d’Adriano Sinivia, il cui virtuosismo rivalizza di vivacità con la musica. Regia frizzante, multicolore, dove i marchingegni e le gag si succedono ad un ritmo trepidante; il tutto trasmesso con lo stesso brio dall'équipe di cantanti, di cui la giovinezza offre il vantaggio di evoluzioni svelte nel mezzo di questo fuoco d'artificio di acrobazie sceniche dove i costumi stessi, divertentissimi, diventano pretesto a diversi trucchi. Sylvie Hauel LE MONDE (Mars 1993) TRADOTTO DAL FRANCESE Da Rossini a Houdini (I giochi di prestigio d'Adriano Sinivia) C'è della magia in questo spettacolo, e molto amore per il teatro. Adriano Sinivia ha voluto rendere omaggio a Houdini ed a Méliès ? Questo giovane italiano ha molta immaginazione, in ogni caso, ed i suoi trucchi di prestigio fanno credere all'ipossibile. La sua visione teatrale è chiara, la sua arte della direzione d'attore consumata... È da molto che non avevamo assistito ad una rappresentazione d'opera cosi fluida, cosi elegante. A. Lompech L’EXPRESS (Mars 1993) TRADOTTO DAL FRANCESE All'Opéra-Bastille, Rossini poetizzato da A. Sinivia. Regista e scenografo veneziano meriterebbe 20 su 20... Immagina un universo burlesco e poetico di una originalità rara. Direzione d'attori travolgente: Sinivia trasforma quest'opera in un piccolo gioiello. Franck Erickson LA REPUBLIQUE DU CENTRE (Avril 1993) TRADOTTO DAL FRANCESE Un Rossini caduto dal cielo "Il Signor Bruschino" ovazionato al théâtre d'Orléans. Una delle più belle regie della decennia L'une des plus belles mises en scène del décennio. Un piacere assoluto. L'estetica della sorprendente regia di un Adriano Sinivia visibilmente Un regal absolu. L'esthétique de la surprise mise en oeuvre par un Adriano Sinivia visiblement prodigio. I novecento spettatori, completamente incantati, hanno applauso come si deve questo "Signor Bruschino" ringiovanito: all'italiana. Roland Spenle LA CROIX (26 janvier1993) TRADOTTO DAL FRANCESE La regia fluida ed inventiva d'Adriano Sinivia genera un'energia durabile. Un'ora e mezza di diverimento di qualità. Philippe Venturini Carmen Georges Bizet OPERA DE NANTES 1992/1993 Direzione musicale: Jonathan Darlington Regia, Scenografia e Coreografia: Adriano Sinivia Collaborazione alle scene: Enzo Iorio Costumi: Laurence Perquy Luci: Ghislaine Gonzales Assistente alla regia: Vittoria Scognamiglio Distribuzione: Phyllis Pancella Philippe Rouillon Mariette Kemmer Jean-Marc Salzmann Christian Davesnes Antoine Normand Agnès Bastian Claire Brua STAMPA OPERA INTERNATIONAL (Juin 1992) TRADOTTO DAL FRANCESE Su scena, Adriano Sinivia non cerca il pittoresco a tutto prezzo. Ricostituisce un Sud mitico, che tiene tanto della Sicilia o della Corsica che dell'Andalusia, mette costantemente in movimento i suoi personaggi ed ottiene un'animazione scenica realmente avvincenti dove si sente ad ogni istante, e dalla parte di ognuno, un vero piacere. I riferimenti si moltiplicano alle volte, ma la vita che abita la scena e l'utilizzazione abile di una scenografia unica rappresentante semplicemente un 'arena, concentrano l'azione senza mai perderla nell'aneddoto e dipingono delle belle immagini come quella dell'apparizione irreale delle sigarettaie in una nuvola di fumo avvolgente. Christian Wasselin NANTES POCHE (Mars 1992) TRADOTTO DAL FRANCESE Circo, danza, grandi movimenti di folla, perfettamente controllati conferivano a questa Carmen una simpaticissima vivacità. Facendo una tragedia degli acrobati Adriano Sinivia ringiovanisce l'opera; c'è del Pasolini in questi giovanotti in scooter e del Genet nei suoi soldati sapientemente trascurati. J.F. Marquet Phi-Phi Henri CHRISTINE OPERA DE MONTPELLIER 1992/1993 Direzione musicale: Vladimir Kojoukharov Regia, Scenografia e Coreografia: Adriano Sinivia Collaborazine alla scenografia: Enzo Iorio Costumi: Laurence Perquy Luci: Ghislaine Gonzales Collaborazione Artistica: Vittoria Scognamiglio Distribuzione: Jean-Claude Barbier Jean-Christophe Benoit Jean-Claude Corbel Catherine Dune Gilles Ramade Sylvia Rosi Isabelle Davan Valérie Dreano Isabelle Georges Joëlle Koundé Marie-Charlotte Leclaire Florence Limon Katia Medici Elena Papulino Virginie Peche Marie Vinoy STAMPA L’EST REPUBLICAIN (23 octobre 1992) TRADOTTO DAL FRANCESE L'operetta della vittoria del 1918, vestita-svestita, attualizzata. Irresistibile A ragione della modestia del libretto di « Phi-Phi », il regista ha come il dovere di permettersi tutto, d'impedire lo spettatore di filosofare su niente, di portare gli eroi e le belle su una salita deliziosa, e farci soccombere alla tentazione di un'aggiunta di gag, di scherzi, di giochi di parola, di effetti scenici. Adriano Sinivia ha perfettamente riuscito nella sua impresa. Questa produzione fa certamente parte dei piccoli miracoli dell'operetta: realizzata con poco in un piccolo teatro senza graticcio (a Montpellier), è diventata una formidabile "scatola a ridere". Paul Leboeuf MIDI LIBRE (12 mars1992) TRADOTTO DAL FRANCESE L'operetta feticcia des années folles in una regia altrettanto stravagante che il libretto Adriano Sinivia ha scelto di destreggiare allegramente con i riferimenti, attualizzando una Grecia mitologica a colpi di gag anacronistiche e di fumetto. Jeann-Marie Gavalda Le roi l'a dit Léo DELIBES OPERA DE NANTES 1990/1991 / OPERA ESPLANADE DE ST ETIENNE 1992 Direzine musicale: Jean Périsson Regia, Scenografia e Coreografia: Adriano Sinivia Costumi: Laurence Perquy Luci: Ghislaine Gonzales Collaborazione artistica:Vittoria Scognamiglio Distribuzione: Natalie Dessay Aude Souliman Claire Brua Jocelyne Taillon Monique Baudouin Valérie Debize Elsa Maurus Brigitte Lafon Thierry Dran René Massis Rémy Corazza Antoine Normand Paul-Henry Lacrambe Daniel Chasseau Danseurs-mimes: Elena Papulino, Vincent Kuentz, Benoît Gourraud STAMPA TRADOTTO DAL FRANCESE OPERA INTERNATIONAL (Février 1991) Con pochi mezzi e molta invenzione, il regista e scenografo Adriano Sinivia fa ricordare come gli italiani sanno portare la rappresentazione del comico fantastico, stilizzando con umore le linee della scenografia agli elementi mobili per meglio far giocare le forme piene della fantasia barocca dei costumi e delle parrucche. Yves Bourgade DIAPASON (Février 1991) TRADOTTO DAL FRANCESE Regista e scenografo, Adriano Sinivia ha trovato il giusto tono che conviene a questa farsa divertentissima... Michel Parouty TRADOTTO DAL FRANCESE PRESSE OCEAN (Décembre 1990) Impossibile di resistere all'eccelente spettacolo che propone l'Opera di Nantes in questa fine de l'anno! Adriano Sinivia che firma non soltanto la regia, ma ancora la scenografia, non si è sbagliato. Fa prova di gousto e d'intelligenza. A urlare di piacere! A.P.D. TRADOTTO DAL FRANCESE LA CROIX (Janvier 1991) In una scenografia di sogno barocco, si attiva al più giusto Adriano Sinivia, Veneziano come Goldoni, e maestro del divertire come lui. Un lavoro di virtuoso que scaturisce verso la meccanica del riso e la gag. Cantanti complici della lanterna magica del signor Sinivia, ideatore dal raro saper fare. Roger Tellart LA TRIBUNE (Février 1992) TRADOTTO DAL FRANCESE Un succulento balletto di corte Un succulent ballet de cour Con "la Perichole" presentata il mese scorso su questa scena del Grand Téâtre, Adriano Sinivia e Offenbach, ci facevano godere di un frizzante cocktail. Oggi, in una brillante coreografia ed una ingeniosa regia, Adriano Sinivia recidiva con Delibes. P.B. L'ECHO DE L'OUEST (Janvier 1991) TRADOTTO DAL FRANCESE La regia è piacevole, umoristica. Colori, luci, costumi, intimamente armonizzati, attestano un senso artistico pitturale incontestabile del regista... Adriano Sinivia è un realizzatore di talento perché tutto era da immaginare, creare, mettere in movimento. Bel spettacolo, che lascia un ricordo di raffinamento, di gusto e di lavoro ben realizzato. Telbe OUEST FRANCE (29 décembre 1990) Adriano Sinvia ne fa uno spettacolo piacevolissimo, di cui la prim rappresentazione ha sollevato l'entusiasmo anche di quelli che non credevano troppo a questo genere reputato desueto. NANTES POCHE TRADOTTO DAL FRANCESE Il manco di sostanza è largamente compensato dalla virtuosità scenica del regista italiano Adriano Sinivia. La sua immaginazione sembra non aver limiti e , applicata ad un opera che si presta bene alla commedia, all'irriverenza, produce uno spettacolo visuale stupefacente, un vero divertimento. È sorprendente dall'inizio alla fine, mai volgare. Florestan La Périchole Jacques OFFENBACH OPERA ROYAL DE WALLONIE 1987/1988/OPERA D'AVIGNON 1991/OPERA DE NANTES 1992/THEATRE DU CAPITOLE 1992-1993/OPERA ESPLANADE DE ST ETIENNE 1992/OPERA DE RENNES 19993/GRAND THEATRE DE LIMOGES 1997/OPERA DE NANCY Direzione musicale: Roger Rossel Regia e Coreografia: Adriano SINIVIA scenografia e Costumi: Marie-Claire VAN VUCHELEN Luci: Maurice SALEM Assistente alla regia: Elena PAPULINO Distribuzione: Alexise Yerna Palmina Grottola Anna-Maria Castronovo isabel Herrero Yvette Wéris Frédéric Plantak Franz Pétri Jacques Lemaire Thierry Migliorini Marc Ellens René Fragoso Patrick Delcour Marcel Arpots René Renerte Daniel Jamotte Jean Jacquet Jean Marie Vervinck Vicent Bertrand Orchestre, choeur et ballet de l'opéra Royal de Wallonie STAMPA LE POPULAIRE (Décembre 1989) TRADOTTO DAL FRANCESE Questo spettacolo magico è una pura meraviglia Ce spectacle magique est une pure merveille. Creato a Liegi otto anni fa, « La Périchole » versione Adriano Sinivia ha sedotto i melomani. Le piume più acerbe della stampa specializzata hanno anch'esse ceduto al fascino di questo spettacolo originale, brillante e frizzante., Adriano Sinivia, è un po' il cugino spirituale di Dario Fo. Mescolando le arti del circo e della commedia utilizza l'umorismo e alcune scene apparentemente insignificanti per puntare il dito sulle cose infernali che offuscano l'esistenza. Nella « La Périchole » d’Adriano Sinivia, la gente canta, ride, ma soffre anche della schiavitù, dell'umiliazione, della tortura morale e fisica. Fortunatamente, l'amore opera come per magia. Soffoca le fiamme che cedono il loro posto alla colomba della pace. Durante tre ore, son sottiglezza e finezza, il regista analizza ogni dialogo, ogni scena, e da furtivamente il suo punto di vista. Dans cet opéra che sarà presentata questa sera al Grand Théâtre gli spettatori dovranno leggere fra le ligne e capire che niente è casuale. Vitaminizzati dal genio veneziano i musicisti, i coristi, i solisti si sono sentiti spuntare le ali. MIDI LIBRE (23 avril 1991) TRADOTTO DAL FRANCESE Imprime un ritmo sostenuto, nel mezzo dell'inverosimile a volte dell'irreale. Non si ha il tempo di annoiarsi in tutta questa profusione di fantasia. J. Bonnaud LA MARSEILLAISE (24 avril 1991) TRADOTTO DAL FRANCESE Con molta abilità, ha giostrato tra una profusione di gag burlesche e assurde in ambiente di festa un po' folle. Anne Lacoste LE WALLONIE (26 décmbre 1989) TRADOTTO DAL FRANCESE Il giovane e talentuoso regista italiano ha regolato con maestria uno spettacolo pieno di dinamismo e di charme dove la grazia e la gioia alternano con la vivacità. René Lieutenant LA TRIBUNE (14 janvier 1992) TRADOTTO DAL FRANCESE La regia e la scenografia molto ingegniose e riuscite d'Adriano Sinivia, fanno che ci si diverte in una partita frizzante dove ogni trovata ha la leggerezza di una bolla. Patick Bories VAUCLUSE-MATIN (24 avril 1991) TRADOTTO DAL FRANCESE L'italiano Adriano Sinivia ha realizzato un lavoro di rinnovamento con delle gag a profusione che sono tutte di molto buon gusto. È un uomo di mestiere e di talento. L'Elisir d'amor Gaetano DONIZETTI OPERA ESPLANADE DE ST ETIENNE et THEATRE MUSICAL D’ANGERS 1988/89 Direzione musicale: Patrick Fournillier Regia, Scenografia e Coreografia: Adriano Sinivia Costumi: Gisèle Badard Luci: Maurice Salem Macchine: Alain Milon Assistente alla regia: Vittoria Scognamiglio Distribuzione: Sylvie Valayre Peter Jeffes Jean-Marc Ivaldi Conal Coad Marie-Françoise Lefort Ballet: Gigi Bereaud, Maya Borker, Elena Papulino, Vittoria Scognamiglio, Enzo Iorio,Chuck Hudson, Vincent Kuentz Artistes de complément: Patrick Gaillard, Arlette Litaise, Renée Narjooz, Jimmy Peltier, Salim Talbi STAMPA TRADOTTO DAL FRANCESE OPERA INTERNATIONAL (Juin 1989) Diciamolo subito: la produzione di St-Etienne fu una riuscita. Emana molto presto da tutto cio' un'atmosfera tinta di religione, di paganismo, di sole e di sensualità. Nella sua regia, Adriano Sinivia mescola abilmente il riso alla melanconia, lontano da tutti eccessi. Philippe Thanh OUEST FRANCE (Avril 1989) TRADOTTO DAL FRANCESE Donizetti da Munchausen Non un solo secondo di noia ed una mina di ochiolini! Adriano Sinivia non ha forse il senso della mesura, ma che gli integristi della lirica gli gettino la prima pietra! F.D. TRADOTTO DAL FRANCESE LE COURRIER DE L'OUEST (Avril 1989) È un balletto onirico, una commedia musicale, uno spettacolo di music-hall, infine è una grande "attrazione lirica"! Questo sorriso all'italiana associa il fascino e una fervida immaginazione. Questo Donizetti fu una fortunata sorpresa. Siamo usciti da li tutti contenti! J. Fumet LA TRIBUNE (15avril 1989) TRADOTTO DAL FRANCESE Quando l'elisir si fa nettare! Gioco di costruzione e di immaginazione, Adriano Sinivia non ha esitato a fare appello all'originalità, ed al surrealismo. Una macchineria che sa essere esatta e discreta, non dando alcun tempo morto, ma ben al contrario, un ritmo rimarcabilmente sostenuto dai danzatori e dai coristi intelligentemente integrati al gioco scenografico. Con questo "Elisir d'Amore" la stagione lirica 88-89 si termina in apoteosi! Nicole Michalon OUEST FRANCE (2 janvier 1990) TRADOTTO DAL FRANCESE Una gross boccata di allegria Un camaïeu di colori voluttuosi. Una prospettiva dove si puo' inventare tutto: la nostra immaginazione è liberata! È chiaro, leggero, frizzante Dominique Orvoën LE MAINE (2 janvier 1990) TRADOTTO DAL FRANCESE La magia di una pozione Ad ogni istante succede qualcosa attorno ai personaggi, Adriano Sinivia non ha lasciato vuoto alcun secondo. Jean Treille Stradella César FRANCK OPERA NATIONAL DE PARIS 1985/1986 Regia e Coreografia: Adriano Sinivia Scenografia: Gianni Vianello Costumi: Isabelle Suran Luci: Maurice Salem Macchine: Alain Milon STAMPA LE MONDE (MAI 1985) TRADOTTO DAL FRANCESE La regia d’Adriano Sinivia fusa d'invenzioni tanto ingegnose che divertenti... In un'atmosfera di carnevale più veneziana che natura. Gérard Condé OPERA INTERNATIONAL (juillet 1985) TRADOTTO DAL FRANCESE Tutta le verve, il sapore anche della regia di Adriano Sinivia, apportano a questo carnevale lagunare una stravaganza irresistibile, fatta di gags e di astuzie ilaranti, fatta di movimento di folle, di brio e di colori brilanti. J. Gallois LE MATIN (mai 1985) TRADOTTO DAL FRANCESE Le spezie, di cui la regia ingegnosa d’Adriano Sinivia soppodra lo spettacolo, le invenzioni della scenografia ed il dinamismo degli attori del Memory Movement Theatre... Claude Samuel LE QUOTIDIEN DE PARIS (MAI 1985) TRADOTTO DAL FRANCESE Un vero raggio di sole nel nostro cielo lirico. La regia d'Adriano Sinivia, piena di idée divertenti, costellata di gag, facendo recitare tutti, dirige l'opera in un ritmo accelerato, di una vivacità remarcabile. Gérard Mannoni ORPHEUS (novembre 1985) TRADOTTO DAL FRANCESE Allora che il Palais Garnier terminava una stagione mediocre ci fu la fortunata sorpresa all'Opera Comique con Stadella di César Franck. Estremamente brillante piena di umore e d'idee, unendo il canto, la danza, il mimo e numerose gag con un remarcabile virtuosismo. Aspettiamo con impazienza la prossima produzione del giovane italiano Adriano Sinivia. LA CROIX (28 mai 1985) TRADOTTO DAL FRANCESE Il lavoro del giovane regista Adriano Sinivia dà la vivacità necessaria a questa serata. J.-M. de Montremy Bancs Adriano SINIVIA THEATRE DEJAZET PARIS 1984 Regia e Coreografia:Adriano Sinivia Musiche originali: Giannantonio de Vincenzo Scene:Gianni Vianello Luci:Maurice Salem Macchine:Alain Milon Collaborazione artistica:Vittoria Scognamiglio Distribuzione: Marco Andreoni Vincent Barraud Gigi Bereaud Christine Czetto Bertrand Icart Mimi Roussin Vittoria Scognamiglio Adriano Sinivia STAMPA LIBERATION (20/10/1984) Sui banchi pubblici È della danza? Del teatro? È un teatro che avrebbe decretato la frase depassata. Che un gesto porta l'orrore, il desiderio, la follia più in alto che una tirata. Qelli si sono detti che ci sono pochi termini definitivi e che dei corpi riabitati dall'infanzia potevano meglio esprimere l'indisciplina, il verigine, la paura. No. Aspettate. È piuttosto una commedia musicale. Ci si afferma potre cantare senza essere negati. Allora è un circo crudele: il clown bianco circola in sedia a rotelle. Riassumiamo: tutte le astuzie teatrali, e le più grosse: un volatile che scende dal graticcio; un batello di carta scivolando armoniosamente sulla scena; una macchina pestando, soffiando si sfascia all'ora fissata. In più, una partizione complessa che non disdegna né il rumore di una carta di caramella che si scarta, né la sua masticazione... Senza parlare di un violino deliziosamente disaccordato e di un violoncello che fa piangere l'istitutrice ninfomane... Infine qualche vecchio trucco preso sotto il tendone del circo. Guardate come la sala sobbalza al colpo di una pistola, come sussulta prima del salto della morte (eseguito dall'alto di un banco), come freme che i ragazzi non vedano l'istitutrice toglersi i suoi abiti. Tutto cio' vi sembra confuso? Ebbene non lo è. Questa specie di eccesso di cui testimognia lo spettacolo, dall'inizio alla fine, non rompe una certa armonia, il disordine si organizza e la farandola si ordina. E ben voilà, è della danza! Della danza a non dutarsene: giusti slanci, decolli ritenuti. Un lavoro del corpo portato avanti con quello delle voci. ma dobbiamo interrogarci cosi sulla natura di Banchi? Volergli assolutamente assegnargli un genere? Quando il sipario cade, un'evidenza l'accompagn: era da molto che non si era visto un tale divertimento. Ma si, ricordatevi: i quadri viventi come si davano in eccellente compagnia nei salotti. Senz'altro un pittore, ha ispirato la scena. Non avete riconosciuto questi mostri piagnucolosi, infelici e malsani, stanamente belli? Balthus? Ma non , non ci siete. Ascoltate dunque, come alla fine, la fanfara finisce per soffocare il pianto pugnante del violoncello! È una farsa, evidentemente! Brigitte Paulino-Neto LA REPUBLIQUE DU CENTRE È del teatro? Si, ma non solamente. È della danza? Non veramente, ma la coreografia è dappertutto presente. Ma come il Living Theatre ha marcato gli anni 1968, è sicura che la ricerca portata dal Memory Movement Theatre constituirà una testimognanza della creazione estetica delirante di questa fine secolo. Claude Gagnepain FEDERATION FRANCAISE DE DANSE ( novembre 1984) Il vocabolario utilizzato si situa à mezzo cammino fra il mimo e la danza, la regia fra il teatro e la coreografia. Il movimento è semplice e la tecnica degli interpreti perfetta. Niente è gratuito, niente è fatto per piacere, e pertanto l'immaginazione si trova totalmente libera. Jean-Marc Colet