FEDERTRASPORTO ___________________________________________________________________________________________________________ Centro Studi Scenari dei trasporti L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Numero 9 Giugno 2007 FEDERTRASPORTO Viale Pasteur, 10 - 00144 Roma Tel. 06 97279400 Telefax 06 97279408 www.federtrasporto.it Aderente a CONFINDUSTRIA INDICE L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELL’IMPRESA ITALIANA DEL TRASPORTO: LA POSIZIONE PARTE I UN QUADRO DI SINTESI PAG. 1 1. Lo scenario globale 3 2. La posizione competitiva delle imprese italiane 9 PARTE II IL QUADRO DELL’INTERSCAMBIO 1. 2. PAG. 19 Il trasporto internazionale: flussi, modalità e nazionalità delle imprese 21 1.1. Le merci 21 1.2. I passeggeri 34 La bilancia dei pagamenti dei servizi di trasporto 39 2.1. Il quadro d’insieme 39 2.2. Le singole modalità 43 PARTE III L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE DI TRASPORTO PAG. 53 Executive Summary 55 1. Il trasporto merci e la logistica 69 1.1 Le integrazioni di filiera 69 1.2 Le integrazioni di settore 108 1.2.1 Il settore marittimo IL CASO GRIMALDI NAPOLI 108 137 1.2.2 2. Il settore portuale 138 LA CONCENTRAZIONE NEL SETTORE TERMINALISTICO PORTUALE: IL CASO DUBAI PORTS WORLD E PSA-HUTCHISON 163 1.2.3 Il settore ferroviario merci 172 1.2.4 Il settore cargo aereo 184 Il trasporto passeggeri 195 2.1 Il settore terrestre 195 2.1.1 195 2.2 2.3 Il trasporto pubblico locale e a media-lunga percorrenza Il settore aereo 208 2.2.1 208 Il trasporto aereo 2.2.2 L'attività aeroportuale IL CASO GRUPO FERROVIAL / BAA 224 234 Il settore marittimo passeggeri 244 2.3.1 La crocieristica 244 2.3.2 Il cabotaggio marittimo 249 3. Il mercato italiano delle M&A nel contesto globale: i processi di fusione ed acquisizione 255 Appendice - Le principali operazioni 265 NOTA Federtrasporto è stata costituita nel 1993 come federazione delle imprese di trasporto terrestre aderenti a Confindustria e, dal giugno del 2001, rappresenta anche le imprese di trasporto marittimo ed aereo. I soci che attualmente vi aderiscono sono ACI, AGENS, AISCAT, ANAV, ANITA, ASSAEREO, ASSAEREOPORTI, ASSITERMINAL, ASSOLOGISTICA, CONFITARMA, FEDERTURISMO, FISE, UIR. Scenari dei trasporti è la pubblicazione del Centro studi di Federtrasporto dedicata alle analisi strategiche e statistiche dello sviluppo dei sistemi di trasporto. Sino ad oggi sono state realizzate: - tre edizioni sul mercato del trasporto di passeggeri; - quattro edizioni sull'internazionalizzazione del trasporto. Gli Scenari dei trasporti sull'internazionalizzazione sono realizzati in collaborazione con Nomisma e prevedono un Rapporto biennale ed una edizione flash intermedia. Le pubblicazioni sono disponibili sul sito internet www.federtrasporto.it. I contenuti di questo numero non sono coperti da copyright e sono riproducibili citando la fonte: “Centro Studi Federtrasporto – Nomisma, Scenari dei trasporti n. 9”. PARTE I UN QUADRO DI SINTESI Un quadro di sintesi _____________________________________________________________________________________________________________ 1. Lo scenario globale La presente edizione degli Scenari sull’internazionalizzazione del trasporto1 aggiorna all’ultimo biennio: - i dati sulla bilancia dei pagamenti italiana per i servizi di trasporto e la misurazione delle quote di mercato servite da vettori italiani nel traffico transfrontaliero, illustrati nella Parte II, - le rilevazioni sulle operazioni di M&A o di partnership nei settori del trasporto e della logistica sul mercato globale e sul mercato italiano, oggetto della Parte III. L’obiettivo è fare il punto, a due anni di distanza, sulla posizione competitiva delle imprese italiane di trasporto e logistica sia nell’interscambio che interessa il territorio nazionale sia rispetto ai processi di internazionalizzazione del settore e alle strategie di posizionamento degli operatori leader nel mercato globale. In questa I Parte vengono brevemente richiamati alcuni tratti emergenti dall’analisi complessiva, a partire dallo scenario globale. Uno sguardo d’insieme, che permetta di vedere le dinamiche globali in corso, rivela infatti mutamenti di interesse e offre una cornice entro la quale valutare la qualità dell’internazionalizzazione nel mercato italiano. La crescita dei traffici, degli investimenti e delle operazioni societarie imperniati sul Far East e il Pacifico è ormai un dato di contesto noto, indagato con attenzione nella Parte III del volume, al quale riteniamo opportuno dedicare uno spazio privilegiato in questa sintesi in ragione del ritmo e della portata delle evoluzioni in corso. Altre vicende di peso hanno segnato l’evoluzione del biennio e non vanno trascurate. Tra queste, gli allargamenti ad est dell’Unione europea dal 2004, che hanno rilanciato anche l’area baltica come importante snodo di traffici, e il riposizionamento della Russia nelle vie di traffico ovest-est, dove si progettano nuove Vie della Seta e corridoi per raggiungere l’oriente attraverso il territorio russo e i cieli della Siberia. La Russia ha finalmente 1 La pubblicazione è stata curata dal Centro Studi di Federtrasporto. La Parte I è redatta da Valeria Battaglia. La Parte II è stata realizzata da Flavia Di Castro. La Parte III è stata realizzata da Nomisma, nelle persone di Chiara Pelizzoni (Responsabile di Progetto) e Francesca Pagnini. La prima edizione dello Scenario sulla internazionalizzazione del trasporto è uscito come Bollettino economico sul settore dei trasporti, n. 10; le successive edizioni nella collana Scenari. 3 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ sottoscritto l’accordo con l’Ue per l’azzeramento progressivo al 2013 della tassa di sorvolo sulla Siberia per le rotte verso l’oriente, un prelievo sulle compagnie europee che nel 2006 ha raggiunto il picco di 430 milioni di euro, versati ad Aeroflot. È un orizzonte che modifica i parametri delle scelte degli operatori leader e sposta il baricentro geografico degli investimenti. L’ordine di grandezza dei player pubblici e privati tende a crescere, si ampliano le opportunità di mercato, aumentano i volumi di traffico sulle principali direttrici vecchie e nuove. Crescono in molte aree gli investimenti di grande dimensione e di lungo termine finalizzati ad attrarre i traffici e le attività connesse, specie nei mercati che esprimono gli operatori più strutturati – nord Europa, Stati Uniti, Australia – e in quelli che esprimono maggiori traffici e potenziale di crescita, soprattutto le economie del Pacifico. In questo orizzonte, rispetto ai bienni di rilevazione precedenti, si confermano alcune tendenze di carattere generale intraviste un anno fa2: - una minore spinta all’integrazione di filiera e, quindi, uno sbilanciamento verso operazioni di integrazione orizzontale, realizzata sia sotto forma di acquisizioni e fusioni sia sotto forma di accordi di partnership e joint venture. Il 64% delle operazioni di M&A a livello globale riguarda processi di integrazione orizzontale, contro il 16% delle operazioni di integrazione verticale; - il ruolo crescente di investitori che non appartengono al comparto dei trasporti ma a quello delle infrastrutture e ad ambienti finanziari. Ad essi è riconducibile oltre il 19% delle operazioni di fusione e acquisizione portate a termine nel biennio nel mercato internazionale, specie nei settori portuale (25% delle operazioni), aeroportuale (18%), della logistica (18%) e del trasporto marittimo (17%). Tra questi investitori figura il Grupo Ferrovial, costruttore iberico, che nel biennio ha rilevato prima Swissport International, società di servizi aeroportuali presente in oltre 170 scali al mondo, e poi la BAA – British Airport Authority –, maggior operatore aeroportuale al mondo, gestore tra l’altro degli scali londinesi di Heathrow, Gatwick e Stansted. E ancora il gruppo bancario di origine australiana Macquarie o il fondo di investimento statunitense Texas Pacific Group, esponenti di spicco di una tipologia di investitori che 2 4 Scenari dell’internazionalizzazione, Edizione Flash, luglio 2006. Un quadro di sintesi _____________________________________________________________________________________________________________ si specializzano nella partecipazione in società di gestione di infrastrutture o in aziende di trasporto da rilanciare, nei cinque continenti; - la frequenza di operazioni di takeover tra società della medesima nazionalità o della stessa area di provenienza, ad indicare come tra i possibili driver che muovono attualmente il mercato delle M&A vi sia l’obiettivo del consolidamento, funzionale ad un forte posizionamento sul mercato domestico / regionale e, allo stesso tempo, ad una maggiore capacità di aggressione del mercato internazionale. Sono significative a questo riguardo acquisizioni di particolare peso, tra le molte descritte nella III Parte: Deutsche Post sulla britannica Exel, la svizzera Kuehne & Nagel sulla francese ACR Logistics, la danese AP Moller Maersk sull’olandese Royal P&O Nedlloyd, Toll Holdings su Patrick in Australia, UPS (Usa) sulla connazionale Overnite. Nei mercati consolidati, europei ma non solo europei, un elemento che ora emerge con evidenza è il dinamismo degli operatori postali. Essi si preparano alla competizione integrale mediante accordi di partnership – rilevanti quelli con vettori aerei cargo – ma altresì con diffuse operazioni di acquisizione o di partecipazione su società di trasporto e logistica. L’acquisizione della grande azienda di logistica Exel (che aveva già incorporato Tibbet&Britten) da parte di Deutsche Post (che aveva già incorporato DHL) è l’operazione di maggior rilievo e approda alla creazione del primo gruppo mondiale di logistica, con 55 mld di euro di fatturato e 500.000 dipendenti, ma nel biennio osservato hanno realizzato o annunciato l’ampliamento della propria capacità operativa anche le Poste austriache, francesi, scandinave e giapponesi, TNT Post, DHL Express, UPS, quest’ultima sia sul mercato statunitense sia in Cina, dove prevede di realizzare a breve 20 nuove piattaforme di magazzinaggio e distribuzione dopo le 3 già aperte. Un imponente processo di concentrazione si rileva nel settore portuale. È significativo a questo riguardo il rafforzamento dei due giganti della portualità mondiale, PSA di Singapore e Dubai Ports World: PSA ha consolidato la propria presenza nel porto di Hong Kong, il primo al mondo per movimentazione container, entrando nel capitale dell’HK International Terminal controllato dal gruppo cinese Hutchison Whampoa, dopo aver fallito il takeover del colosso britannico P&O Ports, conquistato da Dubai Ports World. 5 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Cresce e si consolida anche il comparto del trasporto marittimo containerizzato, con una tendenza a rafforzare i livelli di integrazione di filiera tra gruppi armatoriali e operatori terminalisti. L’operazione di maggior rilievo è la fusione tra il primo e il terzo operatore armatoriale del settore container, ossia la già citata acquisizione della Royal P&O Nedlloyd (NL) da parte della danese AP Moller Maersk e il rebrand del gruppo sotto il marchio Maersk Line. Il gruppo raggiunge così una capacità doppia rispetto alla seconda società del settore, l’elvetica MSC. Il livello di concentrazione nel comparto del trasporto marittimo containerizzato TOP 5 TOP 10 TOP 25 TOP 100 TEU 2000 % sul totale TEU 2006 % sul totale 1.687.666 2.538.199 3.843.612 5.150.000 32,8% 49,3% 74,6% 100% 3.847.729 5.478.992 7.648.088 9.135.749 42,1% 60,0% 83,7% 100% Fonte: Brs-Alphaliner Come nella logistica e nel comparto marittimo, sono buone le performance di crescita del settore aereo, che nel cargo sono largamente trainate dai traffici generati ad oriente: gli aeroporti cinesi di Shanghai, Pechino e Guangzhou, e anche Dubai, di anno in anno scalano posizioni nella classifica dei primi scali merci del mondo, con tassi di crescita a due cifre. Le partnership che ne conseguono, sia all’interno dei mercati consolidati, sia nei rapporti tra questi e i mercati emergenti, sia all’interno dell’area asiatica, hanno di frequente i contorni dell’integrazione di filiera, tra integratori logistici o poste e aviolinee, o tra aviolinee e fornitori di servizi aeroportuali. Nel segmento passeggeri, resta alta la tensione verso obiettivi di consolidamento dei vettori mediante strategie di integrazione orizzontale. Nei mercati statunitense, australiano ed europeo, si è assistito nel biennio ad un numero cospicuo di tentativi di scalata, alcuni falliti, altri riusciti, altri ancora oggetto di trattativa (v. Parte III.2.2). Ciò che emerge con evidenza non è solo la persistenza di processi di ristrutturazione sospinti da un contesto più liberalizzato e competitivo, ma anche la crescente contaminazione di figure imprenditoriali di natura diversa interessate a prendervi parte e il rapido ingresso di nuovi soggetti nell’arena delle M&A: tra le prime, il gruppo Macquarie e il fondo Texas Pacific Group già citati, ma anche compagnie aeree low-cost che, forti delle loro pregevoli performance, 6 Un quadro di sintesi _____________________________________________________________________________________________________________ nutrono l’ambizione di acquisire compagnie storiche (es. la scalata, non riuscita, di RyanAir su AirLingus); tra i nuovi attori delle operazioni di M&A, i vettori dell’est europeo, comunitari ed extra-Ue, come la russa Air Bridge, che ha siglato l’accordo per rilevare l’ungherese Malev, o la russa Aeroflot, interessata alla gara su Alitalia. Del consolidamento interno al mercato aereo cinese si fa cenno più avanti. Nel mondo arabo ha preso vita l’accordo Arabesk tra Egypt Air, Gulf Air (Bahrain), Middle East Airlines (Libano), Oman Air, Royal Jordanian Airlines, Saudi Arabian Airlines, Tunis Air e Yemenia Airways e altre, finalizzato alla riduzione dei costi operativi e al coordinamento delle rotte in chiave di contrasto sia alle alleanze globali storiche sia alle più forti compagnie dell’area, Emirates e Qatar Airways. Guardando all’Europa, sono i grandi attori tedeschi a mostrarsi particolarmente dinamici: Lufthansa, Deutsche Bahn, Deutsche Post, direttamente o tramite le loro controllate (DHL, Schenker). Delle 4 principali operazioni societarie per il cargo aereo rilevate nel biennio, 3 fanno capo a Lufthansa Cargo, di cui due relative all’acquisto di quote (50% e 29%) di terminal cargo negli aeroporti cinesi di Shenzen e Shanghai. Dei 17 accordi di partnership rilevati nel periodo, 7 interessano operatori tedeschi (Lufthansa Cargo, Schenker/Deutsche Bahn, DHL/Deutsche Post, Fraport, gestore dell’aeroporto di Francoforte). Lufthansa è, insieme al gruppo SAS, Austrian, TAP, Swiss, Lot, socio europeo della Star Alliance, che ha concluso un accordo con lo scalo parigino Charles de Gaulle per rinnovare il terminal ove saranno attestati tutti i vettori dell’alleanza dal 2008. Dal canto suo Deutsche Bahn sembra volersi affermare come baricentro di una rete di nuovi servizi transnazionali di cui il mondo ferroviario inizia a vedere la praticabilità, dopo l’abbattimento di tante frontiere politiche e commerciali in Eurasia, l’importante crescita dei traffici sul versante est, e in relazione alla definitiva liberalizzazione del segmento merci nella Ue dal 1° gennaio 2007. Tra le numerose iniziative messe in campo nel biennio, DB ha rafforzato la propria capacità logistica internazionale con l’acquisizione della BAX (Usa) e si è proposta come partner privilegiato delle ferrovie russe per il trasporto di merci tra i due Paesi con proiezioni verso l’area baltica e la Cina. L’attivismo 7 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ di DB non si limita al segmento merci e non è affatto isolato. Dalla Scandinavia alla Francia, dalla Svizzera all’Ungheria, all’Italia, tutti i maggiori gruppi ferroviari europei si riposizionano per far fronte alla concorrenza nel mercato allargato e per coglierne le opportunità. Un elemento di interesse è il dinamismo crescente dell’area specificamente cinese. La Cina si sta rapidamente qualificando nel panorama trasportistico globale non solo come Paese destinatario di investimenti ma come Paese investitore. Le operazioni di M&A effettuate da soggetti cinesi nel 2005 sono solo 5, ma salgono a 13 nel 2006. Dei 20 porti leader mondiali nella movimentazione di container, 13 sono asiatici e, tra questi, 7 sono cinesi: tra il 2005 e il 2006 Hong Kong, Shanghai e Shenzen sono rimasti rispettivamente al primo, terzo e quarto posto, gli altri 4 hanno scalato ciascuno due posizioni in un anno. Tutti, tranne Hong Kong, hanno avuto nel 2006 sul 2005, nel segmento container, tassi di crescita compresi tra il +18,7% di Shenzen e il +41,6% di Guangzou, a fronte di tassi molto inferiori e persino negativi degli altri sei porti asiatici. Sono rilevanti per intensità e portata anche le iniziative di ingresso o di espansione nei porti cinesi, spesso una pluralità di porti, da parte di grandi terminalisti, armatori, investitori del Pacifico: dalla cinese Cosco alla PSA di Singapore, dall’australiana Macquarie alla giapponese NYK, dalla Hutchison Whampoa di Hong Kong alla filippina ICTSI. Gli stessi operatori nel biennio hanno investito anche all’estero: Cosco nel Suez Canal Container Terminal, Hutchison Whampoa nel Terminal Catalunya di Barcellona, Shanghai International Port nello scalo belga di Zeebrugge. Sul fronte passeggeri, investitori cinesi hanno costituito una joint venture con la malese Star Cruises, leader dell’area pacifico-asiatica e terzo gruppo crocieristico del mondo (dopo Carnival e Royal Caribbean - Usa), interessata alla gestione del nuovo terminal crociere che sarà realizzato nel porto di Hong Kong. Il traffico passeggeri nei maggiori aeroporti del Far East cresce a ritmi ancora sostenuti (attorno all’8-9%), benché meno impressionanti di quelli registrati nel biennio precedente (25-35%). Spicca tuttavia Pechino: nel 2004 era il 20° scalo passeggeri nel mondo, nel 2005 è passato al 15° posto (+17%), nel 2006 al 9° (+18%). E in Cina si delinea una 8 Un quadro di sintesi _____________________________________________________________________________________________________________ strategia interna di alleanze mediante scambi azionari tra cinque delle maggiori compagnie, Air China, Cathay Pacific, China National Aviation (CNAC), CITIC Pacific e Swire Pacific, complementari sotto diversi profili, per dare vita ad uno dei più grandi gruppi mondiali. L’appoggio del governo nazionale si sostanzia, tra l’altro, in un piano di investimenti da oltre 17 miliardi di dollari per realizzare 50 nuovi aeroporti entro il 2010, e altri 30 scali entro il 2020, che si affianca al piano per portare la flotta delle compagnie cinesi dagli attuali 863 aeromobili a 1580 entro il 2010, e a 4000 unità entro il 2025. 2. La posizione competitiva delle imprese italiane L’analisi della posizione competitiva delle imprese italiane emerge dalla valutazione congiunta dei risultati economici che il settore dei trasporti e della logistica registra nell’interscambio con l’estero (si veda la Parte II per il dettaglio) e delle rilevazioni sulla partecipazione di attori italiani ai processi di internazionalizzazione sopra accennati e diffusamente descritti nella Parte III della pubblicazione. I dati economici relativi all’interscambio con l’estero e alla bilancia dei pagamenti di settore confermano un tendenziale assestamento delle performance degli operatori italiani, a conclusione di un decennio nel quale si sono compiuti radicali processi di apertura dei mercati del trasporto, almeno su scala europea, con conseguenti diffuse riorganizzazioni e la perdita progressiva di quote di mercato servite da operatori nazionali negli scambi transfrontalieri. Le risultanze non possono considerarsi soddisfacenti e sollecitano una rinnovata attenzione alle politiche utili a sostenere la competitività delle nostre imprese. Nel comparto merci, i dati dell’interscambio con l’estero confermano nel 2006 la crescita dei flussi quantitativi sia per le importazioni sia per le esportazioni ed il totale import + export registra una crescita rispetto al 2005 del 3%, determinata in particolare dalle merci in entrata in aumento del 4% (73% delle transazioni complessive) mentre risulta più contenuta la variazione delle merci in uscita, che si ferma al 2%. La relativa ripartizione tra le diverse modalità di trasporto indica, in termini quantitativi, che nel 2006 il 60% delle merci in entrata e in uscita dal territorio nazionale è stato 9 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ trasportato via mare, il 20% su strada, il 9% per ferrovia, lo 0,2% per via aerea3 (fig.1). Il restante 11% afferisce alle c.d. altre modalità (principalmente condotta). Rispetto al biennio precedente, tale ripartizione non subisce particolari modifiche, se non una leggera flessione della quota relativa al vettore marittimo (di circa due punti percentuali) a beneficio del ruolo della strada e delle c.d. altre modalità. Quel che più interessa in questa sede è la rilevazione della presenza italiana in questo mercato, ossia l’individuazione delle quote servite da vettori residenti in Italia. Rispetto ai primi anni ‘90, la situazione è peggiorata in modo sostenuto per tutte le modalità. Resta significativa, infatti, l’evoluzione rilevabile sul decennio 1997-2006, nel quale i vettori stradali nazionali sono passati da una quota di mercato del 49% al 35%, i vettori aerei nazionali, anche per effetto dei noti processi di liberalizzazione, dal 44% all’attuale 30% e, la presenza dei vettori marittimi è scesa dal 23% al 17% (tab.1.). Nel nuovo millennio, la presenza di operatori residenti in Italia per le singole modalità è però caratterizzata da andamenti diversi e segnali postivi emergono a partire dal 2004 sia per la modalità marittima sia per quella aerea. Nel primo caso, infatti, la quota servita da vettori italiani sale dal 15% al 17%. L’aereo passa invece dal 24% al 30%. Il trasporto stradale servito da operatori nazionali registra invece, tra il 2004 e il 2006, una lieve flessione, passando da 36% a 35%, un dato comunque superiore ai picchi negativi rilevati nel biennio precedente. Nel comparto passeggeri, dopo la flessione rilevata nel 2004, i passaggi alle frontiere ricominciano a crescere, e in misura particolarmente sostenuta nel 2006 (pari a 116,6 milioni, circa 10 milioni in più rispetto all’anno precedente). È il vettore aereo che, nell’arco degli ultimi dieci anni, ha registrato un costante e sostanziale aumento della quota modale (dal 17% nel 1997 al 30% nel 2006), specie per gli spostamenti degli stranieri, che tendono a scegliere, sempre più spesso negli ultimi anni, l’aereo in luogo dell’automobile in misura superiore agli Italiani. In questo mercato, la quota servita da vettori italiani nel 2006 mostra segnali positivi per la modalità sia marittima sia aerea (tab.1.). Per il marittimo, infatti, si conferma il trend di 3 In termini di valori, le quote modali sono diversamente distribuite: il 33% afferisce al trasporto marittimo, il 40% al trasporto stradale, il 14% alla ferrovia, il 10% al trasporto aereo, il 3% alle altre modalità (fig.1). 10 Un quadro di sintesi _____________________________________________________________________________________________________________ crescita: si passa dal picco minimo di 7% nel 2001 al 18% nel 2006, grazie in particolare alle scelte effettuate dai viaggiatori italiani. Per il trasporto aereo, dopo un recupero registrato nel 2003 (34%) seguito da un calo nel biennio successivo (fino al 27% nel 2005), la presenza dei vettori nazionali manifesta di nuovo segnali di crescita, salendo al 29% nel 2006. Il deficit della bilancia dei pagamenti di settore, merci e passeggeri, segna dunque ancora dati insoddisfacenti. Il saldo nel 2006 ha superato i cinque miliardi di euro risultando, per il secondo anno consecutivo, in lento ma graduale aumento (tab.2). Per quanto riguarda le operazioni di M&A e gli accordi di partnership che hanno interessato imprese italiane nei settori dei trasporti e della logistica, emerge nel biennio una partecipazione più debole e selettiva del nostro Paese ai processi in atto su scala globale, mentre si rileva una più robusta presenza nelle dinamiche di internazionalizzazione su scala europea e mediterranea e, sul mercato domestico, una diffusa propensione verso operazioni di integrazione orizzontale, mediante acquisizioni anche minoritarie o accordi commerciali, finalizzati a rafforzare la struttura o il network aziendale. Sul totale delle operazioni di M&A che hanno interessato imprese italiane nel biennio (fig.2), la quota di operazioni interne al mercato domestico sono infatti tornate a salire sensibilmente dal 46% del biennio precedente al 59%, a discapito delle operazioni di imprese estere su imprese italiane, scese dal 40% al 24%. Il restante 18% (era 14% nei due bienni precedenti) riguarda operazioni di imprese italiane su imprese estere. Nello scenario globale, i pochi attori nazionali che hanno avviato nuove strategie di espansione sono prevalentemente operatori a rete. Tra questi si distinguono FS e Poste Italiane, che hanno avviato le intese per la costituzione di un operatore logistico integrato, mentre entrambe rafforzano i rispettivi network mediante accordi commerciali o di partnership a scala internazionale. Poste Italiane ha siglato un accordo per la gestione delle spedizioni internazionali di corriere espresso con il leader statunitense UPS, che metterà a disposizione di Poste Italiane il proprio network, ma anche con Alitalia e Air One per il servizio domestico verso il nuovo hub di smistamento a Brescia-Montichiari. Poste Italiane è peraltro entrata dal 2005 nel settore del 11 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ trasporto aereo passeggeri attraverso la compagnia Mistral, posseduta al 100%, che dal 2007 offrirà servizi charter, in partnership con Blue Panorama. Il gruppo FS, oltre all’alleanza con Poste Italiane, ha stretto accordi ad ampio raggio finalizzati a consolidare una rete di cooperazione in chiave multimodale, logistica e internazionale: con il porto di Genova e con Taranto per il pieno impiego delle capacità ferroviarie a servizio dei traffici merci provenienti e diretti al mare, con Liguria e Piemonte per lo sviluppo del retroporto di Genova nell’area ferroviaria di Alessandria, con Deutsche Bahn per recuperare quote di traffici nord-sud sui quali si rafforza la concorrenza di altri operatori, pubblici e privati; e ancora con l’acquisizione del controllo della tedesca TX Logistics per rafforzare il network nell’area mitteleuropea, fino ad accordi commerciali e di scambio di know how con le ferrovie russe e asiatiche. Di rilievo è anche l’intesa tra INLOG - società italiana costituita da sei interporti del centro nord Italia – e il Tianjin Airport Industrial Park per la costruzione di un distretto industriale logistico a Tianjin, a 150 km da Pechino. Sempre attivo sullo scenario mondiale si conferma il gruppo armatoriale Grimaldi di Napoli (v. approfondimenti nella Parte III). Alitalia Cargo si consolida su rotte in partnership con vettori giapponesi e coreani e prevede ulteriori investimenti verso i mercati asiatico e Usa, in sintonia con il forte interesse che i vettori asiatici manifestano per l’Europa e l’Italia mediante l’attivazione di nuove rotte e di rappresentanze commerciali. E si consolida altresì il rapporto tra l’Autorità Portuale di Napoli e il colosso cinese Cosco, per lo sviluppo terminalistico del porto. Sul fronte europeo e mediterraneo si registra maggiore fermento. L’Italia, il suo territorio e le sue imprese, appaiono aperti ad una competizione che gioca su un’area che si amplia a tutto il Mediterraneo, ai Balcani, al Baltico fino alla Russia. Il gruppo armatoriale Grimaldi di Napoli ha proseguito la strategia di espansione e di internazionalizzazione con l’acquisizione del controllo sullo storico operatore finlandese Finnlines, leader nel Baltico e nel Mare del Nord, e con l’acquisizione del 49% della tedesca Unikai, specializzata nella movimentazione di autovetture, container, merci sfuse e prodotti forestali, controllata dal gruppo terminalistico HHLA che gestisce il maggiore terminal multipurpose di Amburgo. La stessa Grimaldi di Napoli presidia i nuovi mercati 12 Un quadro di sintesi _____________________________________________________________________________________________________________ delle Autostrade del Mare mediante accordi per la gestione congiunta di collegamenti sia transnazionali, anche mare-terra, sia domestici. Altre imprese armatoriali e terminalistiche nazionali hanno messo nuove pedine sulla scacchiera o siglato accordi di partnership di rilievo nell’area mediterranea, fino al Marocco (Tangeri) e alla Turchia. Tra queste tornano nomi già noti: Grimaldi di Genova, Italia Marittima, Grandi Navi Veloci, Moby Line, Contship Italia. In parallelo i porti nazionali di transhipment – Gioia Tauro, Taranto e Cagliari – hanno siglato un accordo per dar vita ad un sistema integrato che rafforzi l’offerta italiana nel Mediterraneo; a nord, le Autorità Portuali di Venezia e Trieste hanno concordato una partnership per la messa in comune del know how tecnologico e delle politiche di marketing e promozione; a sud Catania e Malta hanno dato vita ad un accordo di partenariato per la gestione congiunta del traffico merci e crocieristico nel Mediterraneo. Processi di assestamento si rilevano, nel biennio osservato rispetto al precedente, nel segmento della logistica, con rare acquisizioni estere da parte italiana (Arvato Logistics sul mercato svizzero e Gruber Logistics su quello tedesco), alcune operazioni di M&A su imprese italiane da parte di primari operatori europei (Kuhene+Nagel su ACR Logistics, Frans Maas, TNT) associate ad iniziative di apertura di nuove sedi, le une e le altre finalizzate ad ampliare i rispettivi network sul territorio. Sembra accentuarsi, in concomitanza con la liberalizzazione completa dei servizi ferroviari europei dal 1° gennaio 2007, l’interesse degli operatori ferroviari europei al mercato italiano sulle direttrici nord-sud, mediante joint venture, accordi strategici e acquisizioni. Alle articolate iniziative del gruppo FS anche nell’area europea si è fatto cenno nel paragrafo precedente relativo agli scenari globali. Intanto la francese SNCF da un lato ha acquisito l’italiana Monferail, dotata di licenza ma non operativa, dall’altro ha stretto una joint venture con la compagnia lussemburghese e la svizzera SBB per ottimizzare l’impiego dei mezzi nell’area Benelux, Lorena, Italia; mentre la svizzera Crossrail offre la trazione in Italia tramite la neocostituita Crossrail Italia. Poche e a senso unico, estero su Italia, sono le operazioni transnazionali rilevate nel biennio nel trasporto pubblico locale, mentre sono più numerose le acquisizioni e le partnership stabilite tra operatori domestici. A livello europeo prosegue un processo di 13 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ concentrazione che vede protagonista una rosa ristretta di operatori leader: in prima linea le britanniche Arriva e Stagecoach, le francesi Transdev, RATP, Keolis, Connex/Veolia. Queste stesse sono le imprese che, già presenti sul mercato italiano in diverse forme, hanno realizzato o hanno tentato acquisizioni di quote (minoritarie) in aziende italiane, per lo più municipalizzate in corso di parziale privatizzazione. L’interesse estero per il mercato italiano dunque si conferma, benché la riduzione del numero delle gare bandite ne abbia attenuato la pressione. Infine, un accenno al settore aereo, tormentato in questi anni dalle vicende dell’Alitalia. Il biennio osservato da un lato registra il ritorno all’utile di Meridiana, compagnia che si è distinta per articolate strategie di integrazione orizzontale e verticale, dall’altro certamente indica l’Italia come area di forte crescita dei servizi low-cost, da parte di vettori esteri e nazionali, che hanno registrato nel 2006 una crescita del 20% del volume d’affari (su una quota di mercato del 15,5%), rispetto al 13% dell’anno precedente. Agli effetti positivi che l’esplosione del low-cost determina sulla crescita degli scali minori, sulle loro potenzialità di sviluppo, sulla moltiplicazione delle connessioni point-topoint su scala regionale europea, si affiancano gli effetti negativi di drenaggio di traffico dagli aeroporti maggiori e gli effetti di feederaggio dall’Italia verso i maggiori scali europei sulle tratte intercontinentali. Un difficile equilibrio che l’Italia non ha ancora trovato. Le buone dinamiche di crescita di numerosi aeroporti italiani ampliano il ventaglio dei soggetti interessati ad investire nel business aeroportuale. In questo contesto prendono piede anche nel nostro Paese tendenze, emerse altrove, all’affermazione di operatori specializzati nella gestione di una pluralità di aeroporti (es. Aeroporti Holding – Aeho) e di grandi operatori specializzati nell’handling aeroportuale, attivi sul mercato internazionale e membri di alleanze globali di handler. È significativa in questa direzione l’acquisizione di ADR Handling, società di gestione dell’handling negli aeroporti di Roma-Fiumicino e Roma-Ciampino, da parte della spagnola FCC tramite la controllata Flightcare. Il gruppo FCC prosegue così la sua strategia di crescita all'estero, iniziata con l’acquisto della britannica WRG e dell'austriaca Alpine. 14 Un quadro di sintesi _____________________________________________________________________________________________________________ Concludiamo con un riferimento alla vicenda che ha visto a lungo protagoniste, nel 2006, l’italiana Autostrade SpA (ora Atlantia SpA) e la spagnola Abertis in un progetto di fusione che avrebbe portato alla costituzione del maggiore operatore del settore autostradale in Europa e nel mondo, mantenendo in capo alla controllata Autostrade per l’Italia SpA la concessione in essere in Italia. È noto che il progetto è stato per ora ritirato dalle due società per la mancata autorizzazione da parte dello Stato italiano, e per l’incertezza del quadro regolatorio e tariffario che si è determinata in Italia dopo l’annuncio della fusione e che incide direttamente sulla valorizzazione di Atlantia. La vicenda Autostrade/Atlantia – Abertis non è citata nella Parte III del volume perché storicamente l’osservatorio non include le infrastrutture viarie; l’operazione tuttavia è segno di una nuova spinta dei mercati ad una internazionalizzazione strategica anche in questo settore, sollecitazione alla quale le imprese italiane confermano di essere pronte a rispondere. Fig.1. Flussi con l’estero per modalità di trasporto – Anno 2006 Flussi quantitativi Flussi economici 10% 0% 11% 3% 33% 9% 14% 20% 60% 40% Marittima Aerea Stradale Altre Ferrov. Marittima Aerea Stradale Altre Ferrov. Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Ufficio Italiano Cambi 15 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.1. Quote di mercato dei vettori residenti in Italia sui flussi di trasporto alle frontiere (%) - Anni 1995-2006 Anni Stradale Merci Passeggeri 49,6 42,1 48,8 48,7 43,2 37,9 33,0 33,0 33,0 36,1 35,2 34,7 - 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Marittima Merci Passeggeri 22,6 20,4 14,9 23,1 11,6 23,0 17,3 21,4 15,1 19,8 8,7 19,8 6,8 17,5 8,1 20,6 9,8 14,9 15,4 15,4 18,4 16,6 18,1 Aerea Merci Passeggeri 60,9 44,0 31,5 44,0 31,6 44,0 30,0 38,1 27,4 32,2 27,7 27,2 27,8 27,2 32,3 24,5 34,1 23,6 30,7 29,3 27,5 29,5 29,1 Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Ufficio Italiano Cambi Tab.2. Saldi per modalità e attività dei Trasporti nella Bilancia dei pagamenti (1) Anni 2000 e 2004-2006 (Milioni di euro) Modalità 2000 Marittima Aerea Stradale Ferroviaria Totale 2004 Marittima Aerea Stradale Ferroviaria Totale 2005 Marittima Aerea Stradale Ferroviaria Totale 2006 Marittima Aerea Stradale Ferroviaria Totale (1) Dati 2005-‘06 provvisori Fonte: Ufficio Italiano Cambi 16 Merci Passeggeri Servizi Totale -1.219 -312 -488 -470 -2.490 -41 -1.344 35 -25 -1.374 -254 111 -152 ---294 -1.514 -1.544 -605 -495 -4.158 -1.990 -273 -790 -514 -3.568 -85 -957 69 77 -896 -354 249 -209 ---315 -2.429 -981 -930 -438 -4.778 -2.117 -265 -945 -476 -3.803 -71 -1.128 35 88 -1.076 -165 301 -210 ---74 -2.353 -1.091 -1.121 -388 -4.953 -2.519 -260 -972 -451 -4.203 -34 -797 35 84 -712 -357 418 -193 ---132 -2.910 -640 -1.130 -367 -5.047 Un quadro di sintesi _____________________________________________________________________________________________________________ Fig. 2. Acquisizioni e fusioni sul mercato italiano per nazionalità dell’impresa acquirente, aprile 2005 - marzo 2007 Italia su Italia; 40 M&A; 59% Italia su Estero; 12 M&A; 18% Estero su Italia; 16 M&A; 24% Fonte: Nomisma Tab.3. Acquisizioni e fusioni per comparto del settore trasporti in Italia - Anni 2005–2007* Comparto acquisita Comparto acquirente Logistica Ferroviario Logistica Ferroviario T. su gomma Poste Marittimo e porti Aereo e aeroporti TPL TOTALE 14 T. su gomma 2 Poste Marittimo Aereo e e porti aeroporti 1 3 3 1 1 1 10 12 13 17 4 TOTALE 17 1 1 1 TPL 2 1 10 13 9 9 13 9 56 *Dati riferiti al I trimestre 2007 Fonte: dati Nomisma (aggiornati al 31/03/2007) 17 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Fig. 3. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti per tipologia di operazione in Italia – Anni 2005-2007 Tipologia di operazioni – II - IV trimestre 2005 Maggioranza 31% Controllo tramite quota ulteriore 17% Minoranza 24% Asset 14% Paritaria 0% Fusione 14% Tipologia di operazioni - 2006 Minoranza 29% Maggioranza 38% Fusione 12% Paritaria 3% Asset 15% Controllo tramite quota ulteriore 3% Tipologia di operazioni – I trimestre 2007 Maggioranza 20% Controllo tramite quota ulteriore 10% Asset Minoranza 60% 10% Fusione 0% Fonte: Nomisma 18 Paritaria 0% PARTE II IL QUADRO DELL'INTERSCAMBIO Il quadro dell’interscambio _____________________________________________________________________________________________________________ 1. IL TRASPORTO INTERNAZIONALE: NAZIONALITÀ DELLE IMPRESE1 FLUSSI, MODALITÀ E 1.1. Le merci 1.1.1. I flussi quantitativi e monetari Il trasporto internazionale di merci ha servito nel 2006 un mercato complessivo di circa 512 milioni di tonnellate, di cui il 73% come importazioni ed il restante 27% come esportazioni (tab.1.), percentuali che, negli ultimi anni, non subiscono variazioni di particolare rilievo. Complessivamente, la quantità di merce movimentata è aumentata del 3,3%, andamento determinato dalla crescita delle esportazioni, 1,6%, ma soprattutto dall’incremento delle importazioni, 3,9%. Tab.1. Anni 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Importazioni ed esportazioni - Anni 1997-2006 (1) Tonnellate (migliaia) Import Export 289.398 111.037 304.265 112.520 307.843 113.485 329.028 119.299 330.035 123.118 334.807 118.611 343.784 121.354 360.282 128.184 361.179 134.711 375.128 136.898 Import 184.678 195.625 207.015 258.507 263.757 261.226 262.998 285.634 309.292 348.348 Milioni di euro (2) Export 211.297 220.105 221.040 260.413 272.990 269.064 264.616 284.413 299.923 326.992 Saldi 26.619 24.480 14.025 1.907 9.233 7.838 1.618 -1.221 -9.369 -21.356 (1) Dati 2006 provvisori. (2) I valori monetari rilevati in lire e convertiti in euro relativi al periodo 1995-1998 sono denominati “eurolire” (Per ulteriori indicazioni, consultare nel sito Internet dell’Istat le Note metodologiche relative all’indagine sul Commercio con l’estero). Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Istat Per il terzo anno consecutivo2, il saldo in termini economici è negativo, pari a –21 miliardi di euro. Su base annua, tale indicatore ha un andamento decisamente negativo, considerando che nel 2005 era risultato pari a –9 miliardi e solo a –1 l’anno ancora 1 2 I dati illustrati nel paragrafo 1.1.1. sono tratti dal sito Internet dell’Istat, nella sezione dedicata ai risultati dell’indagine sul Commercio con l’estero. Quasi tutte le informazioni riportate nei paragrafi successivi sono state invece tratte dalla pubblicazione “Indagine campionaria sui trasporti internazionali di merci e passeggeri” dell’Ufficio Italiano Cambi (disponibile sul sito www.uic.it); alcuni approfondimenti e aggiornamenti sono stati inoltre forniti direttamente dall’Ufficio Italiano Cambi. A questo proposito, si ringrazia il dott. Tosti per la preziosa collaborazione. I dati si riferiscono alla valutazione delle importazioni e delle esportazioni Cif-Fob. 21 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ precedente (e di segno positivo negli anni precedenti). Tale andamento risente negli ultimi anni del continuo incremento delle merci in entrata superiore (di rilievo a questo proposito la crescita dei prezzi dei prodotti energetici) a quello delle merci in uscita dal nostro paese (12,6% rispetto a 9%), differenza che il maggior valore per unità di peso delle esportazioni rispetto alle importazioni non è riuscito, come in passato, a controbilanciare. Nel 2006, il valore medio per tonnellata è stato rispettivamente di 2.389 e 929 euro e, in entrambi i casi, la variazione rispetto all’anno precedente è risultata positiva ed elevata, 7,3% nel primo caso e 8,4% nel secondo. Passando all’analisi della distribuzione dei flussi economici in uscita per settore di attività economica nel 2006 (tab.2.), i “prodotti trasformati e manufatti”, che come sempre determinano quasi tutte le esportazioni (97%) sono, per il terzo anno consecutivo, in aumento, in termini percentuali di quasi dieci punti rispetto all’anno precedente. Fra le voci più significative di questa categoria, le variazioni più rilevanti riguardano i settori dei beni di investimento: “i metalli e prodotti in metallo”, quota dell’11%, che registrano l’incremento più elevato sia in valore assoluto (+7 miliardi di euro), sia in percentuale, 24%, “le macchine e gli apparecchi meccanici”, la voce più significativa con un’incidenza sul totale del 20%, che su base annua segna un +11% (+6,5 miliardi di euro), “i mezzi di trasporto”, 11% del totale, in crescita dell’8% (+2,7 miliardi di euro), “le macchine ed apparecchiature elettriche, ecc.”, in aumento dell’8%, ossia circa +2,1 miliardi di euro (incidenza del 9%). A questi, va inoltre aggiunto la categoria dei “prodotti chimici e fibre sintetiche ed artificiali” (10% delle esportazioni), che riporta un incremento del 7%, corrispondente a +2,2 miliardi di euro. La composizione dei flussi economici in uscita per settore di attività economica non presenta variazioni di rilievo negli ultimi anni. I pesi delle singole voci non subiscono particolari variazioni, se non un rafforzamento dei “metalli e prodotti in metallo” – di circa tre punti percentuali e mezzo dal 2000 ad oggi – ed una riduzione invece dei “prodotti dell’industria tessile e dell’abbigliamento” e degli “altri prodotti delle industrie manifatturiere”, in entrambi i casi, di circa due punti percentuali, confermando la tendenza in atto ormai da qualche anno di una flessione delle esportazioni dei prodotti classici del made in Italy. 22 Il quadro dell’interscambio _____________________________________________________________________________________________________________ Dal lato delle importazioni, è sempre il settore dei “prodotti trasformati e manufatti” a determinare la maggior parte degli scambi, 79%, in aumento rispetto al 2005 dell’11% (+27 miliardi), con le voci e le variazioni più significative che riguardano: “i metalli e prodotti in metallo”, quota del 12%, che registrano la variazione più elevata in termini sia assoluti sia percentuali (+11 miliardi di euro, ossia +35%), “i prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali”, con un’incidenza di circa 13%, sono risultati in aumento dell’8% (in termini assoluti corrispondenti a +3,3 miliardi), “i mezzi di trasporto”, 12% del totale, risultati in crescita del 5% (+2 miliardi). Tab.2. Esportazioni ed importazioni per settore di attività economica Anni 2003-2006 - Composizioni percentuali (1) Settori Prodotti dell'agricoltura, ecc. (2) Minerali energetici e non energetici Prodotti trasformati e manufatti - Alimentari, bevande e tabacco - Tessile e abbigliamento - Cuoio e prodotti in cuoio, pelle e similari - Legno e prodotti in legno - Carta e prod. di carta, stampa ed editoria - Petroliferi raffinati, coke e comb.nucleari - Chimici e fibre sintetiche e artificiali - Gomma e materie plastiche - Lavorazioni di minerali non metalliferi - Metalli e prodotti in metallo - Macchine ed apparecchi meccanici - Macch. e apparecchiature elettriche (3) - Mezzi di trasporto - Altri prodotti Energia elettrica, gas, acqua Altri prodotti Totale 2003 2004 2005 2006 Exp. Imp. Exp. Imp. Exp. Imp. Exp. Imp. 1,6 3,5 1,3 3,2 1,4 3,0 1,3 2,8 0,3 10,4 0,3 11,1 0,3 14,1 0,3 15,9 96,2 82,9 96,3 82,6 96,1 79,9 96,5 78,7 5,6 7,1 5,5 6,9 5,5 6,7 5,4 6,3 9,9 5,3 9,3 5,1 8,7 4,9 8,3 4,9 4,8 2,4 4,5 2,2 4,2 2,1 4,1 2,1 0,5 1,3 0,5 1,2 0,5 1,2 0,5 1,1 2,3 2,4 2,2 2,2 2,1 2,2 2,0 2,0 2,0 1,8 2,2 1,7 3,3 1,8 3,3 2,0 9,8 13,6 9,6 13,5 10,1 13,3 9,9 12,7 3,7 2,1 3,8 2,1 3,7 2,1 3,7 2,0 3,3 1,1 3,2 1,1 3,0 1,0 2,9 1,0 8,3 9,1 9,6 10,4 10,1 10,3 11,4 12,4 20,2 7,6 20,3 7,4 19,9 7,0 20,3 6,7 9,0 12,8 9,1 13,1 9,2 12,4 9,1 11,5 11,0 14,8 11,2 14,1 10,8 13,3 10,8 12,4 5,7 1,6 5,4 1,6 5,0 1,7 4,9 1,6 0,0 0,7 0,0 0,6 0,0 0,7 0,0 0,6 2,0 2,4 2,1 2,5 2,2 2,2 1,8 2,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 (1) Rispetto ai flussi economici; dati 2006 provvisori. (2) Prodotti dell’agricoltura, caccia e silvicoltura e della pesca e piscicoltura. (3) Elettroniche e ottiche. Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Istat Una quota di rilievo, il 16%, è invece assorbita dai “minerali energetici e non energetici” che, nel 2006, ha subito fra l’altro un notevole incremento, +27% ossia 12 miliardi in più3. 3 Nel 2005, la crescita aveva già raggiunto il 38%. 23 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Negli ultimi anni, la distribuzione per settore di attività economica mette in evidenza una graduale crescita del ruolo dei “minerali energetici e non energetici”, di quasi cinque punti percentuali dal 2000 ad oggi, a fronte di una riduzione dell’incidenza dei “prodotti trasformati e manufatti”, da 84% a 79%. All’interno di quest’ultima categoria, le variazione più elevate riguardano: da un lato, un incremento del peso dei “metalli e prodotti e metallo” (dal 10,2% al 12,4% tra il 2000 ed il 2006) dall’altro la flessione dell’incidenza sia dei “mezzi di trasporto” (da 13,6% a 12,4%) sia, e soprattutto, delle “macchine elettriche ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche” (da 14,8% a 11,5%). Ad influenzare in modo determinante il deficit della bilancia dei pagamenti è il saldo dei “minerali energetici e non energetici” – l’8% delle transazioni (import+export) - che chiude il 2006 con un valore di –54 miliardi di euro, disavanzo che per il secondo anno consecutivo registra un peggioramento di ben 12 miliardi di euro. A questo si aggiungono, come in passato, –5,4 miliardi totalizzati dai “prodotti dell’agricoltura e della pesca” e -2 miliardi per “l’energia elettrica, gas e acqua” (incidenza sul totale rispettivamente del 2% e solo dello 0,3%)4. Non riesce a controbilanciare questi dati il saldo positivo relativo ai “prodotti trasformati e manufatti” (87% di import+export), pari a 41 miliardi di euro, un valore simile a quello rilevato l’anno precedente5. All’interno di questo settore, considerando solo le voci più significative, hanno contribuito positivamente all’avanzo complessivo soprattutto gli scambi di “macchine e apparecchi meccanici” che, con un’incidenza sul totale degli scambi del 13%, hanno determinato un saldo di ben +43 miliardi di euro. Significativi anche i valori assunti dal saldo relativo ai “prodotti delle industrie tessili e dell’abbigliamento” (anche se tale avanzo è in diminuzione dal 2002) ed alla più generica voce “altri prodotti delle industrie manifatturiere”, pari nel 2006, a circa 10 miliardi di euro6 (rispettivamente il 7% e 3% delle transazioni complessive). 4 5 6 24 Fra i settori compresi nella voce “Altri prodotti” riportata nella tabella, sono negativi anche i saldi degli scambi dei “prodotti delle attività informatiche, professionali ed imprenditoriali” (-845 milioni di euro) delle “merci dichiarate come provviste di bordo, merci nazionali di ritorno e respinte, merci varie” (-423 milioni); tali attività rappresentano lo 0,2% e l’1,7% del totale import+export. Dal 2000 ad oggi, tale saldo oscilla tra 36 e 44 miliardi di euro, raggiunti rispettivamente nel 2003 e 2001; positivo, come in passato, è anche il saldo relativo agli scambi di “prodotti di altri servizi pubblici, sociali e personali” (0,1% del totale), settore compreso nella voce “Altri prodotti” riportata nella tabella, risultato pari a 207 milioni. Negli ultimi sette anni, tale indicatore ha un trend decrescente in entrambi i casi, anche se si rileva una leggera ripresa del risultato relativo agli “altri prodotti” tra il 2005 ed il 2006. Il quadro dell’interscambio _____________________________________________________________________________________________________________ Come in passato, rimangono invece negativi i saldi rilevati per gli scambi7 di “macchine elettriche ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche” (-10 miliardi di euro, risultato simile a quelli rilevati negli ultimi anni), di “prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali” (-12 miliardi di euro, un valore che invece si deteriora dal 2000 ad oggi) e di “mezzi di trasporto” (-8 miliardi). In quest’ultimo caso, il disavanzo, seppur pari a quasi il doppio del saldo rilevato nel 2000, diminuisce dal 2002 ad oggi; nel 2006, tale riduzione è di circa 600 milioni e, dopo quello relativo alle “macchine ed apparecchi meccanici” è l’apporto positivo più elevato al risultato complessivo. Dall’analisi per aree geografiche nel 2006 (tab.3.), emerge che il 72% delle esportazioni sono state destinate al mercato europeo, il 12% a quello asiatico, l’11% a quello americano – quasi l’8% la quota relativa ai soli Stati Uniti – e il 4% a quello africano. In Europa, il 58% del totale è arrivato nei paesi dell’UE25, il 13% in quelli dell’Europa centro-orientale ed il 7% negli altri paesi (di cui poco più della metà in Svizzera). Nella UE15 (52% del totale), i nostri principali acquirenti sono la Germania, 13% delle merci esportate, seguita dalla Francia con il 12%, la Spagna ed il Regno Unito (+l’Irlanda), con un’incidenza sul totale delle merci in uscita di circa il 7%. Dal 2000, le dinamiche più rilevanti riguardano da un lato un aumento complessivo di circa due punti percentuali della quota del mercato europeo – dove la riduzione di tre punti del peso della UE15 (all’interno del quale diminuisce il peso degli scambi con la Germania e con il Regno Unito mentre si rafforzano quelli con la Spagna) è più che bilanciato dall’aumento di 5 punti del peso delle transazioni con i paesi dell’Europa centro orientale dall’altro una riduzione dell’incidenza degli scambi con l’America che passa dal 15% nel 2000 al valore attuale di 11%, che a sua volta risente dell’andamento degli scambi con gli Stati Uniti (quota che diminuisce dal 10% al 7%). L’incremento in termini economici delle esportazioni nel 2006 in Europa è stato del 9%, +19 miliardi di euro in valore assoluto, di cui circa 10 riguardano i movimenti con l’UE15 (fra cui spicca l’importanza del mercato della Germania, +3,5 miliardi di euro, in termini percentuali 9%). A livello di continente, a seguire, sono le esportazioni con l’Asia a registrare la variazione più elevata, pari al 13%, corrispondente a +4,6 miliardi di euro. Come negli ultimi due anni, continuano ad aumentare anche le merci arrivate nei mercati africano e americano, rispettivamente del 10% e 7%, ossia + 1,2 e +2,6 miliardi di euro. 7 Le tre attività indicate di seguito incidono in misura del 10%, 11% e 12% sul totale degli scambi. 25 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ In termini di importazioni (tab.3.), è sempre l’Europa ad avere un ruolo predominante, 68%, anche se tale quota, per il terzo anno consecutivo, ha un trend decrescente (determinato dalla flessione del peso dei paesi dell’UE15 dal 58% al 51% fra il 2003 ed il 2006 in parte bilanciato dall’incremento della quota dei paesi dell’Europa centro orientale dal 10% al 12%). Analogo l’andamento delle transazioni con l’America che presenta un’incidenza, dall’inizio del nuovo millennio, in lenta ma graduale diminuzione, dall’8,5% nel 2000 a 6,2% nel 2006 (così come quella relativa agli Stati Uniti, dal 5,2% al 3,1%). Ad avere una dinamica positiva è invece il peso delle importazioni dall’Asia, 16% rispetto al 13% nel 2000 (fra cui significativo è il dato relativo alla Cina che nel periodo passa da 2,7% a 5,2%), così come quello relativo all’Africa che, oltre ad essere come dal 2004 superiore a quello americano, passa dal 2000 ad oggi dal 7,7% al 9%. 26 Il quadro dell’interscambio _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.3. Esportazioni ed importazioni per gruppi di paesi - Anni 2003-2006 Composizioni percentuali (1) Paesi Europa Unione Europea25 Polonia Ungheria Unione Europea15 - Francia - Belgio e Lussemburgo - Paesi Bassi - Germania - Regno Unito, Irlanda - Danimarca, Svezia e Finlandia - Grecia - Portogallo - Spagna - Austria Europa centro-orientale - Russia Altri paesi europei - Svizzera Africa America - Stati Uniti Asia - Cina - Giappone Oceania e altri territori Totale - Opec 2003 2004 2005 2006 Exp. Imp. Exp. Imp. Exp. Imp. Exp. Imp. 71,8 60,6 1,7 1,1 54,7 12,5 2,9 2,4 14,1 7,6 2,3 2,2 1,2 7,1 2,3 10,6 1,5 6,6 3,8 3,7 12,0 8,3 11,1 1,5 1,6 1,4 100,0 3,9 73,4 61,4 1,0 0,7 57,9 11,4 4,7 5,8 18,1 9,2 2,8 0,6 0,5 4,8 2,9 9,9 3,1 5,6 3,4 6,4 6,7 3,9 12,8 3,6 2,0 0,7 100,0 6,4 72,3 60,0 1,8 1,0 54,2 12,4 2,7 2,4 13,6 7,6 2,3 2,3 1,2 7,3 2,5 10,9 1,7 7,1 4,1 3,7 11,4 7,9 11,2 1,6 1,5 1,5 100,0 3,9 72,5 60,4 1,2 0,9 56,5 11,0 4,9 5,9 18,0 8,4 2,6 0,5 0,5 4,7 2,7 10,7 3,4 5,4 3,3 6,7 6,5 3,5 13,7 4,1 1,9 0,6 100,0 6,8 71,8 59,3 1,9 1,0 53,3 12,3 2,9 2,4 13,2 7,1 2,4 2,0 1,1 7,5 2,5 11,5 2,0 7,0 3,9 3,8 11,6 8,0 11,3 1,5 1,5 1,4 100,0 4,0 70,0 57,7 1,3 0,9 53,4 10,0 4,9 5,7 17,3 5,4 2,5 0,5 0,4 4,3 2,5 11,3 3,8 5,2 3,0 8,0 6,4 3,5 15,1 4,6 1,6 0,6 100,0 8,8 71,6 58,2 2,1 1,0 52,0 11,7 3,0 2,4 13,1 6,6 2,3 2,0 1,1 7,2 2,4 12,5 2,3 7,1 3,9 3,9 11,4 7,5 11,8 1,7 1,4 1,3 100,0 4,4 67,9 55,3 1,6 1,0 50,5 9,2 4,5 5,5 16,7 4,6 2,4 0,5 0,4 4,1 2,5 11,9 3,9 5,5 3,0 9,0 6,2 3,1 16,3 5,2 1,6 0,6 100,0 9,7 (1) Rispetto ai flussi economici; dati 2006 provvisori. Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Istat In Europa, il 55% delle importazioni proviene dall’UE25, il 12% dall’Europa centroorientale e quasi il 6% dagli altri paesi europei, fra cui la Svizzera che da sola ha un’incidenza sul totale del 3%. Fra i paesi UE25, i mercati di approvvigionamento più importanti sono, come sempre, la Germania (17%), la Francia (9%) e i Paesi Bassi (quasi il 6%). Di particolare rilievo è la dinamica della quota relativa alla Francia che, dal 2000 ad oggi, ha un andamento decrescente (era quasi il 12%). Analogo l’andamento dell’incidenza relativa al Regno Unito che passa dal 5,5% al 3,5%. Anche se decisamente più modesta, va segnalata la quota della Polonia: pari attualmente a 1,6%, era solo lo 0,8% nel 2000. 27 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Ad influenzare in modo sostenuto la crescita complessiva delle importazioni, +13% ossia +39 miliardi di euro, è, come in passato, l’aumento sostenuto delle importazioni provenienti dall’Europa e dall’Asia, 9% e 21%, in valore assoluto +20 e +10 miliardi. Per il terzo anno consecutivo, risultano in aumento anche quelle in arrivo dall’Africa, 28%, +6,8 miliardi di euro, così come quelle relative all’America, +9%, in valore assoluto circa 2 miliardi in più. Considerando i singoli paesi, le variazioni più elevate riguardano la Germania (variazione assoluta di +4,5 miliardi di euro) e a seguire la Cina (+3,8 miliardi di euro), che continua a registrare negli ultimi anni tassi di crescita particolarmente sostenuti. Considerando i singoli saldi, a livello di continenti, gli scambi con l’America (9% di import+export) generano un saldo positivo di circa 16 miliardi di euro, confermando il trend di crescita rilevato in questi ultimi anni; di particolare rilievo il saldo con gli Stati Uniti, quasi 14 miliardi, in aumento per il terzo anno consecutivo. Anche se in misura minore, contribuisce positivamente anche il saldo relativo agli scambi con i paesi di “Oceania e altri territori” (1% di import+export) , pari nel 2006 a 2,2 miliardi di euro. Sono invece decisamente negativi, ed elevati, i saldi con i paesi dell’Africa e quelli dell’Asia (7% e 14% di import+export). Nel primo caso, il deficit raggiunge quasi i 19 miliardi di euro, ben 5 in più rispetto al 2005, anno in cui era già stato registrato un peggioramento della stessa entità. Il mercato asiatico chiude con un disavanzo di 18 miliardi di euro ed anche in questo caso la dinamica negativa è particolarmente evidente: pari a –7 nel 2000, era sceso a –280 milioni due anni dopo, per aumentare successivamente fino a –13 miliardi nel 2005 e crescere ulteriormente di altri 5 miliardi nel 2006. Incidono in particolare gli scambi con la Cina (25% del totale import+export con l’Asia8) il cui disavanzo è stato di 12 miliardi (oscillava intorno ai –4 miliardi nei primi anni del 2000). Più contenuto il saldo con i paesi dell’Europa, -2,5 miliardi, un valore in netto aumento rispetto al 2005 ma inferiore a quelli del biennio 2002-’03, determinato in particolare dai pessimi risultati rilevati con alcuni paesi dell’Ue15 (per questi, il deficit è di 6,2 miliardi). Fra questi9, i peggiori sono quelli relativi agli scambi con la Germania (-15 miliardi, un valore in forte deterioramento negli anni, era circa un terzo nel 2000) e i Paesi Bassi (-12 miliardi, anche in questo caso in crescita seppur in misura inferiore). Sono invece decisamente positivi i saldi relativi agli scambi con la Spagna, +9,3 miliardi (valore simile a quello rilevato nel 2005 ma superiore a quelli precedenti) e a seguire, il Regno Unito (circa +7 miliardi) e la Francia (+6 miliardi); tali saldi, negli anni, hanno tutti una dinamica 8 9 28 Quota di dieci punti percentuali in più rispetto al 2000. Germania e Paesi Bassi rappresentano il 15% ed il 4% delle transazioni complessive. Il quadro dell’interscambio _____________________________________________________________________________________________________________ positiva. Sempre significativo, a livello europeo, è inoltre il risultato degli scambi con la Svizzera che, anche se costante nell’ultimo triennio, circa 2,3 miliardi di euro, oscillava intorno ai 200 milioni all’inizio del nuovo millennio. Infine, si segnala il disavanzo con i paesi esportatori di petrolio (Opec), in assoluto il più elevato, pari nel 2006 a quasi 20 miliardi di euro, circa 5 in più rispetto all’anno precedente, anno in cui però aveva registrato un incremento annuo di addirittura 7 miliardi. 1.1.2. La distribuzione dei flussi per modalità di trasporto Tab.4. Anni 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Flussi quantitativi con l’estero per modalità di trasporto - Anni 1997-2006 Composizioni percentuali (1) Marittima 67,2 64,8 63,8 61,2 62,2 61,3 62,9 62,3 61,8 60,4 Stradale 15,9 16,8 16,9 20,0 19,0 19,6 19,0 19,2 19,1 20,1 Ferroviaria 9,5 9,3 9,0 10,0 10,1 9,4 8,7 8,5 8,6 8,6 Aerea 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,1 0,1 0,2 0,2 0,2 Altre 7,2 8,9 10,1 8,6 8,5 9,5 9,2 9,8 10,4 10,7 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 (1) Dati 2005-’06 provvisori. Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Ufficio Italiano Cambi Nel trasporto internazionale di merci la modalità di gran lunga più importante è, come sempre, quella marittima (tab.4.). Nel 2006, sono state trasportate via mare il 60% delle merci misurate in termini fisici (importazioni+esportazioni); segue la modalità stradale con un’incidenza sul volume complessivo delle merci del 20%. Il trasporto ferroviario e quello relativo alle c.d. altre modalità10 hanno movimentato rispettivamente il 9% e 11% delle merci (del tutto marginale il peso del vettore aereo, 0,2%). Dagli anni ’90 ad oggi, la distribuzione modale del traffico ha messo in evidenza una graduale flessione della quota relativa al vettore marittimo, di circa sei punti percentuali, a beneficio di un aumento del ruolo della strada e delle c.d. altre modalità. 10 La voce “c.d. altre modalità” comprende installazioni fisse, posta, vie navigabili interne e propulsione propria. 29 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Il ruolo delle singole modalità è invece nettamente diverso se si misurano le merci in termini economici11 (graf.1.), ossia considerando i valori medi unitari delle merci per modalità di trasporto (il valore più basso è quello delle merci in entrata nel nostro paese con le c.d. altre modalità, 375 euro/tonnellata, ed il più elevato è quello relativo alle importazioni via aereo, 84 mila euro/tonnellata). Nel 2006, la quota del vettore marittimo si abbassa, infatti, al 33%, risultando inferiore a quella del vettore stradale di sette punti percentuali. Assume inoltre maggiore rilievo la modalità aerea (10%) mentre si riduce sensibilmente il peso delle c.d. altre modalità (3%). Infine, l’incidenza del trasporto ferroviario si attesta al 14%. Graf.1. Flussi con l’estero per modalità di trasporto – Anno 2006 Flussi quantitativi Flussi economici 3% 10% 0% 11% 33% 9% 14% 20% 60% 40% Marittima Aerea Stradale Altre Ferrov. Marittima Aerea Stradale Altre Ferrov. Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Ufficio Italiano Cambi Dopo aver assistito negli anni ‘90 ad una diminuzione della quota del vettore stradale a beneficio, in particolare, di quello marittimo, nel 2000 aveva invece messo in evidenza un discreto recupero da parte della strada di quote di mercato (tab.5.). Negli ultimi anni, però, tali modalità non presentano dinamiche precise in quanto caratterizzate da frequenti oscillazioni. Fra le altre modalità, il tempo mette in evidenza una crescita, seppur di pochi punti, sia della quota del vettore aereo sia delle c.d. altre modalità. 11 30 Nella valutazione delle esportazioni in termini economici non è stato considerato il ruolo delle c.d. altre modalità. La dimensione modesta del trasportato nonché la variabilità della tipologia di merce che lo compone ne rendono, infatti, di difficile valutazione la stima in termini economici. Inoltre, gli studi effettuati a questo proposito ne hanno comunque messo in evidenza il ruolo in termini monetari decisamente marginale. Il quadro dell’interscambio _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.5. Anni 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Flussi economici con l’estero per modalità di trasporto Anni 1997-2006 - Composizioni percentuali annue (1) Marittima 39,4 39,6 39,6 34,3 34,3 32,7 33,9 34,5 36,0 33,2 Stradale 37,7 37,0 36,9 39,9 39,4 43,7 42,4 39,7 37,8 39,8 Ferroviaria 13,7 13,9 14,1 14,6 15,2 14,7 13,9 13,2 13,5 13,7 Aerea 8,0 8,0 8,0 9,5 9,1 7,0 7,8 10,8 10,4 10,2 Altre 1,2 1,6 1,3 1,7 1,9 1,9 2,0 1,9 2,4 3,0 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 (1) Dati 2005-’06 provvisori. Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Ufficio Italiano Cambi Analizzando distintamente i flussi in ingresso e quelli in uscita12 è possibile rilevare che, come in passato, la composizione delle importazioni in termini quantitativi per modalità di trasporto vede privilegiare – a causa del peso preponderante fra le importazioni delle materie prime - il trasporto marittimo e quello relativo alle c.d. altre modalità13 (graf.2.). Nel 2006, sono infatti arrivate via mare il 64% dei flussi quantitativi in entrata, il 15% con le c.d. altre modalità, quota che per il secondo anno consecutivo supera quella relativa alla strada, 13%, e l’8% per ferrovia (il ruolo dell’aereo si conferma decisamente marginale, 0,1%). Nel nuovo millennio, la distribuzione per modalità – dopo la diminuzione nel decennio passato dell’incidenza del vettore marittimo a favore delle quote relative alle c.d. altre modalità ed alla strada – presenta negli ultimi anni un modesto ma continuo aumento del ruolo delle altre modalità a scapito di quello marittimo. Considerando i flussi di importazioni in termini economici, la tendenza rilevata a partire dal 2002, quando l’incidenza del vettore marittimo era stata inferiore a quella relativa al vettore stradale, non trova più conferma nei dati degli ultimi due anni. Nel 2006, tali valori risultano rispettivamente pari a 36% e 33% mentre la modalità ferroviaria, come nell’ultimo quinquennio, presenta un’incidenza che oscilla intorno al 17% (risultando dunque superiore ai valori raggiunti negli anni ’90). Anche il vettore aereo, fatta eccezione per gli anni 2002-’03 in cui raggiungeva una quota più bassa rispetto al passato, ha un’incidenza che oscilla sempre intorno all’8%. Infine, quella relativa alle c.d. altre 12 13 In appendice, sono riportate le tabelle con le serie storiche delle distribuzioni per modalità di trasporto dei flussi di importazioni e di quelli di esportazioni in termini sia quantitativi sia economici. In questo caso si tratta soprattutto di trasporto per condotte. 31 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ modalità si attesta al 6%, quota che negli ultimi due anni si rafforza di circa due punti percentuali. Considerando ora i volumi quantitativi di esportazioni nel 2006, è sempre il vettore marittimo a detenere la quota di mercato più elevata (52%), seppur con un valore inferiore rispetto alle importazioni ed in leggera diminuzione dal 2003 ad oggi. La differenza è assorbita dal vettore stradale – influenzata in particolare dal maggior peso di beni manufatti nelle esportazioni - che ha movimentato il 38% delle merci vendute all’estero (quasi il triplo della quota relativa alle importazioni). Fra le altre modalità, l’incidenza del trasporto ferroviario si attesta al 10%, valore ormai stabile dal 2003 (in precedenza pari a 11/12%), mentre risultano come sempre marginale quella sia del vettore aereo (0,4%) sia delle c.d. altre modalità (0,2%). Graf.2. Flussi quantitativi ed economici di importazioni ed esportazioni: composizione percentuale per modalità di trasporto – Anno 2006 75% 60% Comp.% 64% 52% 45% 36% 30% 15% 33% 30% 17% 15% 13% 48% 38% 8% 8% 0% 6% 0% 0% 0% Tonnellate Euro Stradale 0% Tonnellate Importazioni Marittima 10%13% 10% Euro Esportazioni Ferroviaria Aerea Altre modalità Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Ufficio Italiano Cambi Se si valutano le esportazioni in termini economici, nel 2006, dopo una leggera flessione nel biennio precedente, il peso della modalità stradale risulta di nuovo in aumento, 48%, a sfavore di quello marittimo che si ferma al 30%. A seguire, il trasporto ferroviario che incide in misura del 10% e quello aereo che, nonostante quantitativi trasportati marginali, rappresenta ben il 13% dei flussi economici. Negli anni passati, nonostante frequenti oscillazioni, la composizione modale delle esportazioni in termini sia quantitativi sia economici non presentava variazioni particolarmente significative. Rispetto al 2005, si rileva un aumento significativo della quota del vettore stradale e di converso una riduzione di quello marittimo (influenzato dal rafforzamento degli scambi con i paesi europei). 32 Il quadro dell’interscambio _____________________________________________________________________________________________________________ 1.1.3. La distribuzione dei flussi per nazionalità delle imprese di trasporto14 La domanda di trasporto merci internazionale è, come sempre, servita prevalentemente dagli operatori stranieri (tab.6.). Nel 2006, in ambito stradale, poco più di un terzo del traffico è soddisfatto dai vettori italiani, di poco inferiore, 30%, la quota relativa al trasporto aereo mentre si attesta al 17% quella relativa al vettore marittimo. Rispetto ai primi anni ‘90, la situazione si è deteriorata in modo sostenuto per tutte le modalità. Nel nuovo millennio, la presenza di operatori residenti in Italia per le singole modalità è caratterizzata da andamenti diversi. Il trasporto stradale soddisfatto dagli operatori nazionali, dopo la flessione registrata nel 2001, è risultato stabile nel biennio successivo ed in aumento nel 2004, andamento che però non ha trovato conferma nei risultati dei due anni successivi (in valore assoluto, è rimasto comunque superiore ai livelli rilevati nel 2001-’03). Dal lato delle importazioni, la flessione è decisamente contenuta, quasi mezzo punto percentuale dal 2004 ad oggi, mentre risulta più elevata quella relativa alle merci in esportazione, quota che passa dal 36,1% al 33,8%. Tab.6. Anni 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Flussi quantitativi con l’estero: quote di mercato dei vettori residenti in Italia per modalità di trasporto (%) - Anni 1997-2006 (1) Stradale Import Export Totale 41,0 55,0 48,8 41,0 55,0 48,7 40,0 45,9 43,2 38,9 36,8 37,9 30,7 35,3 33,0 32,1 34,0 33,0 32,1 34,0 33,0 36,1 36,1 36,1 35,8 34,6 35,2 35,7 33,8 34,7 Marittima Import Export Totale 20,0 34,0 23,1 20,0 34,0 23,0 19,7 27,6 21,4 19,4 21,2 19,8 19,4 21,2 19,8 17,5 17,5 17,5 20,6 20,6 20,6 14,9 14,9 14,9 15,4 15,4 15,4 16,6 16,6 16,6 Import 44,0 44,0 38,0 32,0 26,9 26,9 24,5 29,7 37,8 37,8 Aerea Export Totale 44,0 44,0 44,0 44,0 38,3 38,1 32,6 32,2 27,5 27,2 27,5 27,2 24,5 24,5 19,6 23,6 23,7 29,3 23,7 29,5 (1) Dati 2005-‘06 provvisori. Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Ufficio Italiano Cambi Diversa la dinamica del ruolo dei vettori residenti per il trasporto aereo che, dopo il graduale trend decrescente messo in evidenza nei primi quattro anni del 2000, tende a rafforzarsi negli ultimi anni. Tale indicatore è passato dal 32% nel 2000 al 23,6% nel 2004, ma è risalito al 29,3% nel 2005 ed al 29,5% nel 2006. A migliorare sono entrambe le componenti, soprattutto dal lato delle importazioni, dove la quota dei vettori residenti, pari nel biennio 2005-’06 al 37,8% è addirittura superiore a quella rilevata nel 2000. Più 14 Escluse la modalità ferroviaria e quella relativa alle c.d. altre modalità. 33 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ modesta, seppure in ripresa, la presenza dal lato delle esportazione che raggiunge quasi i 24 punti percentuali. In merito alla modalità marittima (a differenza delle altre due, rimasta sostanzialmente stabile a partire dalla seconda metà degli anni ’90), si assiste ad un graduale recupero di quote di mercato dopo la diminuzione rilevata nel 2004 (in aumento infatti, sia nel 2005 di mezzo punto percentuale sia nel 2006, dal 15,4% al 16,6%). Dal 2002, per questa modalità, sono inoltre disponibili anche le informazioni relative a diverse tipologie di trasporto. I dati 2006 indicano che la presenza dei vettori residenti in Italia è del 20% nel caso dei “bulk liquidi”, del 17% per il “general cargo”, del 9% per i “container” e del 15% per i “bulk solidi”, percentuali simili a quelle rilevate nel 2005, fatta eccezione per quest’ultima che riporta un incremento di circa sei punti percentuali. 1.2. I passeggeri15 1.2.1. I flussi quantitativi Dopo la consistente flessione del 2004, i passaggi complessivi di persone alle frontiere italiane (tab.7.) aumentano in misura rilevante. Tab.7. Passaggi di viaggiatori italiani e stranieri alle frontiere italiane Anni 1997-2006 (Dati in migliaia) 1997 Italiani 2006 45.249 49.089 49.132 49.387 49.129 49.601 50.999 43.335 46.030 49.128 Stranieri 59.878 61.392 63.172 64.879 63.243 65.472 65.240 59.483 60.220 67.456 Totale 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 105.127 110.481 112.304 114.266 112.372 115.073 116.239 102.818 106.250 116.584 Fonte: Ufficio Italiano Cambi Infatti, dopo il +3% rilevato nel 2005, la variazione annua ha raggiunto nel 2006 il 10% e, in termini assoluti, i passaggi sono stati circa 116 milioni, il valore più elevato dal 1996 ad oggi. Positiva la dinamica rilevata per i viaggiatori italiani, il 42% del totale, che sono 15 34 Nel mese di aprile 2003, l’Ufficio Italiano Cambi ha aggiornato le serie storiche relative agli anni 2001‘02, attraverso un affinamento della metodologia dell’indagine, dei dati sul turismo internazionale di passeggeri. Questa revisione ha provocato un salto di serie tra il 2000 ed il 2001 che, però, considerato il livello generale dei dati esposti in questo studio non influenza in modo rilevante le considerazioni generali sull’andamento delle variabili oggetto di studio. Anche nel 2004 la metodologia di rilevazione è stata perfezionata e, in particolare, ciò ha influenzato la dinamica, molto positiva, rilevata per la modalità aerea. Il quadro dell’interscambio _____________________________________________________________________________________________________________ aumentati nel 2006 del 7%; ancora più sostenuto l’incremento relativo alla componente straniera che ha raggiunto il 12% (58% dei passaggi complessivi). 1.2.2. La distribuzione dei flussi per modalità di trasporto Nel 2006, come in passato, la modalità di gran lunga più significativa è la strada con una quota complessiva di passaggi alle frontiere italiane del 65% (tab.8.). Seguono a distanza il trasporto aereo, incidenza del 30%, quello ferroviario e marittimo, in entrambi i casi, con circa il 3%. Rispetto al passato, le tendenze in atto sono: la continua flessione del peso del trasporto stradale, che dal ‘96 ad oggi è diminuito di circa 12 punti percentuali, sembra arrestarsi e, rispetto al 2005, tale valore rimane sostanzialmente stabile (più tre decimali), il calo, anche se decisamente più modesto, di quello ferroviario - dal 5% nel ‘96 al 3% nel 2005 – prosegue anche se di pochi decimali, il ruolo del vettore marittimo, sostanzialmente stabile e superiore al 3%, scende per la prima volta nel 2006 al 2,6%, di converso, l’aumento sostenuto della quota del trasporto aereo (dal 15% nel ‘96 al 29% nel 2005), sempre in termini di decimali, segna un ulteriore passo in avanti e raggiunge il 29,5%. La ripartizione per modalità di trasporto distintamente per i viaggiatori italiani e quelli stranieri fino al 2003 non presentava nel complesso differenze particolarmente elevate se non una preferenza leggermente più sostenuta degli italiani per l’aereo (21% rispetto al 19% degli stranieri) ed un maggior uso del trasporto marittimo da parte degli stranieri (5% rispetto al 2% degli italiani). Dal 2004, è però possibile rilevare alcune tendenze diverse in quanto risulta che: l’uso della strada si riduce in modo lieve per gli italiani mentre tale andamento è decisamente più sostenuto per gli stranieri: nel primo caso dal 73% nel 2003 al 70% nel 2006 e dal 72% al 62% nel secondo, di converso, il ricorso al vettore aereo aumenta in modo più marcato per gli stranieri, dal 19% al 32%, rispetto a quanto accade fra gli italiani, dal 21% al 26%, l’uso del vettore marittimo, in passato più frequente fra gli stranieri (4,6% rispetto a 2% per gli italiani nel 2003), tende a diventare simile per le due tipologie di viaggiatori risultando pari nel 2006 a 2,3% per gli italiani ed a 2,8% per gli stranieri. 35 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ L’incremento complessivo di 10 milioni di passaggi alle frontiere italiane nel 2006 è stato assorbito soprattutto dalla modalità stradale. In questo caso, infatti, l’incremento è stato del 10%, ossia circa 7 milioni di passaggi in più, di cui 4,5 di nazionalità stranieri e 2,6 italiani. Tab.8. Italiani 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Stranieri 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Totale 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Passaggi di viaggiatori italiani e stranieri alle frontiere italiane per modalità di trasporto - Anni 1997-2006 (Composizioni %) Stradale Ferroviaria Aerea Marittima Totale 75,9 77,1 77,7 76,4 76,0 73,0 73,3 71,0 69,3 70,2 3,5 3,7 4,0 4,0 3,9 4,2 3,8 3,1 2,3 2,0 19,1 17,6 16,7 18,0 18,3 20,9 21,0 23,4 25,6 25,6 1,5 1,6 1,6 1,6 1,7 1,9 2,0 2,5 2,7 2,3 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 75,6 75,8 75,9 73,5 72,9 72,9 72,3 64,2 61,9 62,0 4,7 4,7 4,7 4,7 4,7 4,2 4,0 3,5 3,3 2,9 15,4 15,4 15,4 17,1 17,9 18,3 19,1 28,9 31,3 32,3 4,3 4,1 4,0 4,7 4,4 4,6 4,6 3,4 3,5 2,8 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 75,7 76,4 76,7 74,8 74,3 72,9 72,7 67,1 65,1 65,4 4,2 4,3 4,4 4,4 4,4 4,2 3,9 3,3 2,9 2,5 17,0 16,4 16,0 17,5 18,1 19,4 19,9 26,6 28,8 29,5 3,1 3,0 3,0 3,4 3,2 3,4 3,4 3,0 3,2 2,6 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: Ufficio Italiano Cambi Anche l’uso dell’aereo è aumentato, in termini percentuali del 12%, corrispondenti a 3,8 milioni di viaggiatori; particolarmente sostenuto è l’incremento rilevato per gli stranieri che sono passati da 19 a 22 milioni (+16%), più modesto quello degli italiani da 11,8 a 12,6 milioni (+7%). 36 Il quadro dell’interscambio _____________________________________________________________________________________________________________ Entrambe le altre modalità sono risultate invece in diminuzione. Per quanto riguarda la ferrovia, il calo è stato del 4%, 123 mila viaggiatori, da attribuire essenzialmente alle scelte degli italiani. Il trasporto marittimo ha subito invece una flessione più rilevante, -11% corrispondenti a 376 mila viaggiatori, di cui 229 mila stranieri e 147 mila italiani. 1.2.3. La distribuzione dei flussi per nazionalità delle imprese di trasporto16 Considerando la nazionalità delle imprese di trasporto aereo e marittimo, il mercato è dominato, come sempre, dalla presenza degli operatori stranieri: nel 2006 le imprese italiane hanno infatti soddisfatto il 29% della domanda di trasporto aereo ed il 18% della domanda di trasporto marittimo (tab.9.). Ciò detto, è però importante distinguere l’andamento di tali indicatori prima e dopo il 2001. Tab.9. Anni 1997 1998 1999 2000 200117 2002 2003 2004 2005 2006 Flussi di persone alle frontiere italiane - Quote di mercato dei vettori residenti in Italia (%) - Anni 1997-2006 Trasporto aereo Stranieri Italiani Totale 31,3 32,1 31,6 28,6 31,6 30,0 25,0 30,2 27,4 24,2 32,2 27,7 23,7 33,3 27,8 25,1 40,7 32,3 26,8 42,5 34,1 27,8 35,4 30,7 25,8 30,1 27,5 27,2 32,0 29,1 Trasporto marittimo Stranieri Italiani Totale 9,6 19,1 11,6 11,9 34,0 17,3 10,4 30,2 15,1 5,1 22,1 8,7 3,2 16,4 6,8 6,1 13,4 8,1 8,9 12,1 9,8 10,2 22,8 15,4 15,2 22,4 18,4 10,7 27,2 18,1 Fonte: Ufficio Italiano Cambi Per quanto riguarda il mare, dopo la diminuzione del 2001, infatti, la quota di mercato è gradualmente aumentata, raggiungendo nel 2006 il 18% (di tre decimale inferiore al valore 2005, comunque, il valore più elevato dal 1996 ad oggi). Tale risultato riflette soprattutto le scelte degli italiani - che determinano una quota del 27% (in aumento negli anni) mentre si ferma all’11% nel caso degli stranieri (un valore in diminuzione nell’ultimo anno). 16 17 Escluse la modalità ferroviaria e quella stradale. Dai dati Enac, la quota di passeggeri trasportati da vettori italiani nel 2001 è più elevata, circa il 37%; tale differenza, negli anni, ha un andamento decrescente. 37 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Nel trasporto aereo, il ruolo degli operatori italiani ha un andamento che invece oscilla negli anni. Si passa dalla flessione verificatasi negli anni 1996-’99 al successivo recupero di quote di mercato da parte dei vettori italiani fino al 2003, ad un successivo biennio di indebolimento, fino al 2006 anno in cui la quota sale invece dal 27,5% al 29,1%. Tale andamento positivo risente delle scelte sia degli italiani sia degli stranieri. Nel primo caso, la presenza degli operatori nazionali passa dal 30% al 32% e nel secondo dal 26% al 27% (uno dei valori più elevati rilevati nel nuovo millennio). 38 Il quadro dell’interscambio _____________________________________________________________________________________________________________ 2. LA BILANCIA DEI PAGAMENTI DEI SERVIZI DI TRASPORTO18 2.1. Il quadro d’insieme E’ sempre più negativo il quadro dei conti correnti della Bilancia dei pagamenti (tab.10.). Nel 2006, chiudono con un disavanzo pari a 38 miliardi di euro, peggiorando di circa 15 miliardi rispetto al 2005, anno in cui avevano già messo in evidenza un incremento annuo di dieci miliardi di euro. Ad influenzare questo risultato è in particolare il saldo relativo alle merci che, tra il 2005 ed il 2006, passa da +0,5 a –9,5 miliardi di euro (sono negativi, seppur in misura decisamente inferiore, anche gli andamenti degli scambi relativi ai servizi, da –0,5 a –1,5 miliardi, e dei trasferimenti da –9,8 a –13,3 miliardi). Tab.10. I conti correnti nella Bilancia dei pagamenti - Anni 2000-2006 (1) (Saldi in miliardi di euro) Voci Merci (fob) Servizi - Trasporti (2) Redditi Trasferimenti unil. Totale 2000 10,4 1,2 -4,2 -13,1 -4,7 -6,3 2001 17,4 .. -3,7 -11,6 -6,5 -0,7 2002 14,0 -3,0 -4,0 -15,4 -5,6 -10,0 2003 9,9 -2,4 -4,8 -17,8 -7,1 -17,4 2004 8,9 1,2 -4,8 -14,8 -8,3 -13,1 2005 0,5 -0,5 -4,9 -13,6 -9,8 -23,4 2006 -9,5 -1,5 -5,0 -13,6 -13,3 -37,9 (1) Dati 2005-’06 provvisori. (2) Esclusi i dati relativi alle condotte che nel 2006 hanno generato un disavanzo di 430 milioni di euro. Fonte: Banca d’Italia Nel 2006, il saldo dei Trasporti nella Bilancia dei pagamenti è stato negativo, pari a –5 miliardi di euro (tab.11.), un valore in lenta ma graduale crescita nell’ultimo triennio. In merito alla distribuzione per attività, i saldi rilevati sono tutti negativi. Determinante, come in passato, è quello relativo alle merci (41% di crediti+debiti, quota in aumento rispetto al passato dovuto però solo da un aumento dei debiti) che raggiunge i –4,2 miliardi di euro, continuando a peggiorare di anno in anno e risultando quasi il doppio rispetto a quello rilevato all’inizio del millennio. Di gran lunga inferiore è invece il disavanzo relativo ai passeggeri (20% di crediti+debiti, quota in aumento rispetto ai primi anni del 2000 grazie ad un aumento della quota dei crediti), -712 milioni di euro, registrando un miglioramento rispetto al 2005 di circa 360 milioni, e risultando comunque il valore più basso negli ultimi 10 anni. Infine, il saldo 18 Il passaggio da lire a euro dei dati precendenti al 1999 è stato effettuato utilizzando il tasso di conversione fisso di 1936,27 lire per un euro; le tabelle di questo capitolo non comprendono il trasporto per condotta. 39 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ relativo ai servizi di assistenza (38% di crediti+debiti, quota simile a quella del 2005 ma di circa 7/8 punti percentuali inferiore a quelle precedenti, dovuto ad un analogo andamento delle singole quote di crediti e debiti), seppur in aumento rispetto al 2005, si attesta a –132 milioni di euro, un valore sicuramente buono rispetto al passato. Tab.11. I trasporti nella Bilancia dei pagamenti per attività (1) Anni 1997-2006 (Milioni di euro) Voci Crediti Merci Passeggeri S.assistenza Totale Debiti Merci Passeggeri S.assistenza Totale Saldi Merci Passeggeri S.assistenza Totale 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2.847 1.498 5.045 9.390 3.034 1.368 5.217 9.619 2.845 3.292 1.149 1.316 4.940 5.474 8.933 10.082 2.920 1.226 5.141 9.286 3.080 1.390 5.389 9.860 3.093 3.635 4.013 4.117 1.189 2.009 2.467 2.696 5.080 6.351 5.406 5.717 9.362 11.995 11.886 12.529 3.889 3.997 4.847 5.782 5.257 5.448 5.754 7.203 7.816 8.320 2.673 2.637 2.534 2.691 2.462 2.859 2.781 2.905 3.543 3.407 5.412 5.572 5.451 5.768 5.268 5.565 5.620 6.666 5.480 5.849 11.975 12.205 12.832 14.241 12.988 13.872 14.154 16.773 16.839 17.576 -1.043 -963 -2.003 -2.490 -2.338 -2.368 -2.661 -3.568 -3.803 -4.203 -1.175 -1.269 -1.385 -1.374 -1.236 -1.469 -1.592 -896 -1.076 -712 -367 -355 -511 -294 -128 -175 -539 -315 -74 -132 -2.585 -2.586 -3.899 -4.158 -3.701 -4.012 -4.793 -4.778 -4.953 -5.047 (1) Dati 2005-’06 provvisori. Fonte: Ufficio Italiano Cambi Dall’analisi dei crediti e dei debiti nel 2006 emerge che: dal lato delle uscite, il peso del trasporto passeggeri, più o meno come in passato, è pari al 19%; per le altre voci, invece, si rileva a partire dal 2005 una riduzione del peso delle attività connesse ai servizi di assistenza, dal 41% al 33% tra il 2000 ed il 2006, e parallelamente un aumento della quota delle attività relative alle merci, dal 41% al 47%, dal lato delle entrate, sono come sempre i servizi di assistenza a determinarne la quota più elevata, 46%, anche se tale percentuale risulta, per il secondo anno consecutivo, inferiore di quasi dieci punti percentuali rispetto a quelle rilevate in precedenza; tale diminuzione va a beneficio dell’incidenza connessa ai trasporti passeggeri che raggiunge il 22%; oscilla invece sempre intorno al 33% la quota dai servizi relativi al trasporto merci. Per quanto riguarda la modalità di trasporto (tab.12.), è come sempre quella marittima ad essere la più significativa, con una quota sul totale (crediti+debiti) del 41%, seguita da quella aerea (35%) e stradale (21%); il restante 2% è relativo al trasporto ferroviario. Negli 40 Il quadro dell’interscambio _____________________________________________________________________________________________________________ ultimi anni, la quota del trasporto marittimo diminuisce leggermente a favore di quella aerea. Tab.12. I trasporti nella Bilancia dei pagamenti per modalità di trasporto (1) Anni 1997-2006 (Milioni di euro) Voci 1997 1998 1999 2000 Crediti Marittima 3.951 4.234 4.044 4.624 Aerea 3.372 3.214 2.862 3.164 Stradale 1.942 2.044 1.874 2.108 Ferroviaria 125 127 153 187 Totale 9.390 9.619 8.933 10.082 Debiti Marittima 5.130 5.426 6.024 6.137 Aerea 4.383 4.291 4.214 4.708 Stradale 1.885 1.969 2.071 2.714 Ferroviaria 576 520 523 682 Totale 11.975 12.205 12.832 14.241 Saldi Marittima -1.180 -1.192 -1.981 -1.514 Aerea -1.011 -1.077 -1.352 -1.544 Stradale 57 75 -197 -605 Ferroviaria -451 -393 -370 -495 Totale -2.585 -2.586 -3.899 -4.158 2001 2002 2003 2004 2005 2006 4.298 2.896 1.881 210 9.286 4.480 3.104 1.991 285 9.860 4.499 5.187 4.715 4.706 2.669 4.141 4.585 5.002 1.981 2.482 2.407 2.650 185 179 172 213 9.362 11.995 11.886 12.529 5.611 6.009 6.294 7.616 7.068 7.616 4.182 4.678 4.638 5.122 5.677 5.642 2.515 2.606 2.622 3.413 3.527 3.779 680 580 623 567 539 600 12.988 13.872 14.154 16.773 16.839 17.576 -1.312 -1.529 -1.795 -2.429 -1.285 -1.574 -1.969 -981 -634 -614 -930 -641 -470 -295 -387 -438 -3.701 -4.012 -4.793 -4.778 -2.353 -2.910 -1.091 -640 -1.121 -1.130 -388 -367 -4.953 -5.047 (1) Dati 2005-’06 provvisori. Fonte: Ufficio Italiano Cambi Dall’analisi dei crediti e dei debiti si rileva che: dal lato delle uscite, la ripartizione per modalità è più o meno costante negli ultimi anni; il peso più elevato spetta al marittimo, 43%, seguito da quello aereo e stradale, 32% e 22%, mentre il trasporto ferroviario rappresenta il 3% dei debiti complessivi, dal lato delle entrate, la modalità più importante è quella aerea, 40%, seguita da quella marittima, 38%, quote che nel tempo risultano rispettivamente in aumento ed in diminuzione; il 21% deriva dal trasporto stradale ed il restante 1% da quello ferroviario. Come in passato, è la modalità marittima ad incidere in misura rilevante sul deficit della bilancia dei pagamenti dei trasporti. Rispetto al totale di -5 miliardi, infatti, tale modalità chiude il 2006 con un valore negativo di poco inferiore ai 3 miliardi, segnando un ampliamento del disavanzo di circa 600 milioni. A seguire, le attività connesse al trasporto stradale con un risultato negativo di circa 1,1 miliardi, un valore costante rispetto al 2005, ma decisamente più elevato rispetto al passato. Opposta è invece la dinamica del saldo negativo relativo alla modalità aerea che passa negli ultimi due anni da –1 a -0,6 miliardi 41 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ di euro. Infine, il trasporto ferroviario, che seppur lentamente, sembra diminuire negli anni, fermandosi nel 2006 a –367 milioni. Tab.13. Saldi per modalità e attività dei Trasporti nella Bilancia dei pagamenti (1) Anni 2000-2006 (Milioni di euro) Modalità 2000 Marittima Aerea Stradale Ferroviaria 2001 Marittima Aerea Stradale Ferroviaria 2002 Marittima Aerea Stradale Ferroviaria 2003 Marittima Aerea Stradale Ferroviaria 2004 Marittima Aerea Stradale Ferroviaria 2005 Marittima Aerea Stradale Ferroviaria 2006 Marittima Aerea Stradale Ferroviaria (1) Dati 2005-’06 provvisori. Merci Passeggeri Servizi Totale -1.219 -312 -488 -470 -41 -1.344 35 -25 -254 111 -152 --- -1.514 -1.544 -605 -495 -1.079 -255 -532 -471 -59 -1.215 37 1 -174 185 -139 --- -1.312 -1.285 -634 -470 -1.301 -94 -587 -387 -62 -1.561 61 92 -167 81 -89 --- -1.529 -1.574 -614 -295 -1.403 -206 -605 -448 -74 -1.633 55 61 -318 -131 -90 --- -1.795 -1.969 -641 -387 -1.990 -273 -790 -514 -85 -957 69 77 -354 249 -209 --- -2.429 -981 -930 -438 -2.117 -265 -945 -476 -71 -1.128 35 88 -165 301 -210 --- -2.353 -1.091 -1.121 -388 -2.519 -260 -972 -451 -34 -797 35 84 -357 418 -193 --- -2.910 -640 -1.130 -367 Fonte: Ufficio Italiano Cambi Come sempre, la vendita e l’acquisto di servizi di trasporto relativi alle singole modalità e attività (tab.13.) hanno generato soprattutto saldi negativi. Le uniche attività che invece, come in passato, presentano ancora un saldo positivo sono: 42 Il quadro dell’interscambio _____________________________________________________________________________________________________________ il trasporto ferroviario di passeggeri, che chiude il 2006 con un saldo positivo di 84 milioni di euro, un valore in linea con quelli rilevati nell’ultimo quinquennio ma sicuramente migliore rispetto a quelli precedenti, il trasporto stradale di passeggeri, che registra un avanzo di 35 milioni di euro; dopo il picco (69 milioni) raggiunto nel 2004, il saldo sembra stabilizzarsi su tale livello, un valore comunque superiore a quelli rilevati negli anni ’90, i servizi di assistenza connessi al trasporto aereo che continuano a contribuire positivamente al risultato complessivo del settore dei trasporti (fatta eccezione per il 2003); pari a 418 milioni di euro nel 2006, inoltre, tale valore ha ormai da diversi anni un andamento crescente. Nel 2006, i principali segmenti in cui la posizione delle imprese italiane risulta invece più debole sono nell’ordine (tab.13.): il trasporto marittimo di merci, dove le transazioni complessive hanno generato un saldo negativo di due miliardi e mezzo di euro, valore in continuo deterioramento ormai da diversi anni (400 milioni in più rispetto al 2005), il trasporto stradale di merci, con un saldo negativo di circa un miliardo di euro, un valore di poco superiore a quello rilevato nel 2005, anno in cui però era risultato pari a 945 milioni di euro rispetto ai 790 rilevati l’anno precedente, il trasporto aereo di passeggeri, - 797 milioni di euro, un valore invece sensibilmente inferiore a quelli rilevati negli ultimi anni, il trasporto ferroviario di merci, -451 milioni di euro, un risultato che per il secondo anno consecutivo, migliora (pari infatti a -514 e -476 nel 2004 e nel 2005). 2.2. Le singole modalità 2.2.1. I trasporti marittimi Nel 2006 (tab.14.), il trasporto di merci ed i servizi di assistenza determinano rispettivamente il 59% e 40% delle transazioni relative al trasporto marittimo, lasciando ai noli passeggeri un ruolo decisamente marginale (1%). Rispetto al passato, si evince un incremento del peso delle merci e parallelamente una diminuzione di uguale misura del peso dei servizi di assistenza19. 19 A partire dal 1999, la quota delle merci era già aumentata dal 44% al 49% e, di converso, quella dei servizi diminuita dal 55% al 50%. 43 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ A determinare tali modifiche sono le distribuzioni sia delle entrate sia delle uscite. Nel primo caso, il peso delle attività connesse alle merci e quello dei servizi è analogo, circa 49%, mentre in precedenza tali quote oscillavano rispettivamente intorno al 41-42% e 5859%20. Tab.14. I trasporti marittimi nella Bilancia dei pagamenti per attività (1) Anni 1997-2006(Milioni di euro) Voci Crediti Merci Passeggeri S.assistenza Totale Debiti Merci Passeggeri S.assistenza Totale Saldi Merci Passeggeri S.assistenza Totale 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 1.612 31 2.308 3.951 1.720 37 2.477 4.234 1.766 26 2.252 4.044 2.211 18 2.395 4.624 1.979 9 2.310 4.298 1.865 24 2.591 4.480 1.939 22 2.538 4.499 2.157 17 3.013 5.187 2.391 41 2.283 4.715 2.351 40 2.316 4.706 2.424 58 2.649 5.130 2.553 66 2.807 5.426 3.196 53 2.775 6.024 3.430 59 2.648 6.137 3.058 69 2.484 5.611 3.165 85 2.758 6.009 3.341 96 2.856 6.294 4.147 101 3.368 7.616 4.508 112 2.448 7.068 4.870 74 2.672 7.616 -812 -833 -1.431 -1.219 -1.079 -1.301 -1.403 -1.990 -2.117 -2.519 -27 -29 -26 -41 -59 -62 -74 -85 -71 -34 -341 -330 -524 -254 -174 -167 -318 -354 -165 -357 -1.180 -1.192 -1.981 -1.514 -1.312 -1.529 -1.795 -2.429 -2.353 -2.910 (1) Dati 2005-’06 provvisori. Fonte: Ufficio Italiano Cambi Dal lato delle uscite, dopo la svolta avvenuta nel 1999, anno in cui l’incidenza delle merci è aumentata dal 47% al 53% e, viceversa, quella dei servizi è diminuita dal 52% al 46%, la quota delle merci subisce un ulteriore incremento di circa dieci punti percentuali, raggiungendo il 64% nel 2006 mentre quella dei servizi decresce, fermandosi al 35%. Come sempre negli ultimi anni, è il trasporto delle merci21 a determinare il deficit della bilancia dei pagamenti relativa ai trasporti marittimi. Infatti, il saldo complessivo nel 2006 è stato di –2.910 milioni di euro (558 milioni in più rispetto al 2005) e quello determinato dalle transazioni relative alle merci di –2.519 milioni di euro (peggiorato di 400 milioni in un anno). Risulta invece decisamente più modesto l’apporto negativo del saldo relativo ai servizi di assistenza, -357 milioni; tale valore, circa il doppio rispetto all’anno precedente, è simile 20 21 44 Nel biennio 2000-2001, si era invece fermata al 52% e 54%. Nei primi anni ‘90, era il saldo relativo ai servizi di assistenza ad essere più elevato o comunque di valore analogo. Il quadro dell’interscambio _____________________________________________________________________________________________________________ però a quelli rilevati nel biennio ancora precedente22. Infine, il saldo relativo ai passeggeri, pari a –34 milioni di euro, registra un netto miglioramento rispetto al passato, interrompendo così la serie di valori negativi crescenti rilevati negli ultimi anni. 2.2.2. I trasporti aerei Fino al 2004, il trasporto di passeggeri ed i servizi di assistenza hanno determinato quasi tutte le transazioni con una leggera prevalenza del peso relativo alle attività connesse al traffico passeggeri23. Da allora, tale attività acquista invece un ruolo più significativo e, nel 2006, rappresenta il 54% delle transazioni complessive a fronte del 40% raggiunto dai servizi di assistenza. Il restante 6%, più o meno come in passato, è rappresentato dal trasporto di merci (tab.15.). Tab.15. I trasporti aerei nella Bilancia dei pagamenti per attività (1) Anni 1997-2006 (Milioni di euro) Voci Crediti Merci Passeggeri S.assistenza Totale Debiti Merci Passeggeri S.assistenza Totale Saldi Merci Passeggeri S.assistenza Totale 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 228 1.357 1.787 3.372 252 1.219 1.743 3.214 168 972 1.721 2.862 147 1.117 1.899 3.164 124 1.007 1.766 2.896 152 1.067 1.886 3.104 102 921 1.646 2.669 136 1.739 2.266 4.141 175 2.230 2.180 4.585 170 2.474 2.358 5.002 115 2.535 1.732 4.383 125 2.481 1.684 4.291 296 2.324 1.594 4.214 459 2.461 1.788 4.708 379 2.222 1.581 4.182 245 2.628 1.805 4.678 307 2.554 1.777 4.638 409 2.695 2.017 5.122 440 3.358 1.878 5.677 430 3.271 1.941 5.642 -273 -265 -957 -1.128 249 301 -981 -1.091 -260 -797 418 -640 113 127 -128 -312 -255 -94 -206 -1.179 -1.262 -1.351 -1.344 -1.215 -1.561 -1.633 55 59 127 111 185 81 -131 -1.011 -1.077 -1.352 -1.544 -1.285 -1.574 -1.969 (1) Dati 2005-’06 provvisori. Fonte: Ufficio Italiano Cambi Per quanto riguarda i singoli contributi nel 2006 su crediti e debiti si rileva che: dal lato delle entrate, le attività di trasporto passeggeri e quelle relative ai servizi di assistenza determinano rispettivamente il 50% e 47% delle entrate connesse al trasporto aereo, quote che negli ultimi anni risultano decisamente in aumento e in diminuzione, 22 23 E simili ai valori rilevati nella seconda metà degli anni ’90. Nel triennio 1999-2001, però, il peso dei servizi risultava di poco superiore a quello del trasporto dei passeggeri (come nel decennio precedente, oggi si verifica la situazione opposta). 45 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ dal lato delle uscite, il trasporto passeggeri genera il 58% dei debiti complessivi, percentuale in leggero aumento rispetto ai primi anni del 2000, mentre i servizi di assistenza il 34%, quota che, di converso, ha un trend decrescente rispetto all’inizio del millennio, ma che rispetto al 2005, riporta un leggero incremento. Per le merci, il peso sui crediti è nel 2006 pari al 3%, un valore in leggera flessione rispetto a quelli rilevati nel nuovo millennio (circa la metà, però, di quelli registrati nel corso degli anni ’90); dal lato dei debiti, dopo i valori modesti degli anni ’90 seguiti da un’impennata nel biennio 2000-’01, l’incidenza di questa attività oscilla intorno all’8%. La bilancia dei pagamenti dei trasporti aerei nel 2006 ha registrato un risultato negativo, pari a -640 milioni di euro, segnando un sensibile miglioramento rispetto al passato. Considerando le singole componenti, emerge che: è positivo, ed in crescita, il saldo delle transazioni relative ai servizi di assistenza che passa, tra il 2005 ed il 2006, da 301 a 418 milioni di euro, migliora sensibilmente il saldo negativo relativo alle attività di trasporto passeggeri: superiore ad un miliardo nel 2005, si ferma a -797 milioni l’anno successivo, il disavanzo relativo ai servizi di trasporto merci, nell’ultimo triennio, non subisce variazioni di rilievo, attestandosi nel 2006 a -260 milioni di euro. 2.2.3. I trasporti stradali Ancora più che nel recente passato24, per questa modalità l’incidenza delle transazioni relative alle merci risulta sempre più elevata, raggiungendo nel 2006, il 64% (57% nel 2002) mentre quella dei servizi si ferma al 35% (42% nel 2002); il restante 1% è determinato dal trasporto passeggeri, quota che, seppur superiore a quelle rilevate negli anni ‘90 (tra il 1995-’98 era appena lo 0,2%), ha in questi ultimi anni un trend decrescente. Considerando la distribuzione dei crediti per attività, il peso del trasporto merci raggiunge il 59% e quello dei servizi di assistenza il 39%. Si conferma di conseguenza la dinamica rilevata nel 2005 di un ulteriore incremento della quota delle attività legate al trasporto merci a svantaggio di quella relativa ai servizi di assistenza25, così come si conferma anche 24 25 46 Fino al 2002, le transazioni si ripartivano in modo più o meno equo fra attività connesse al trasporto delle merci e servizi di assistenza, con una leggera prevalenza di questi ultimi; nel 2002, invece, sono stati i servizi del trasporto merci a detenere la quota più alta di crediti+debiti, 57%, risultando di 15 punti percentuali superiore a quella relativa ai servizi di assistenza. Si ricorda che nel 2002, l’incidenza delle merci sui crediti, dopo un triennio di flessione, era sensibilmente aumentata (dal 41% al 51%); di converso, quella dei servizi di assistenza, pari al 57% nel 2001, era scesa al 46% l’anno successivo. Il quadro dell’interscambio _____________________________________________________________________________________________________________ la riduzione del peso relativo al trasporto di passeggeri, di poco inferiore al 2% (pari al doppio nel 2004). Anche dal lato delle uscite, si conferma l’incremento dell’incidenza dell’autotrasporto che registra negli anni un graduale incremento raggiungendo nel 2006 il 67% e, viceversa, il peso relativo ai servizi di assistenza che diminuisce, fermandosi al 33%26. Tab.16. I trasporti stradali nella Bilancia dei pagamenti per attività (1) Anni 1997-2006 (Milioni di euro) Voci Crediti Merci Passeggeri S.assistenza Totale Debiti Merci Passeggeri S.assistenza Totale Saldi Merci Passeggeri S.assistenza Totale 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 985 7 950 1.942 1.041 7 997 2.044 869 38 967 1.874 885 43 1.180 2.108 768 49 1.065 1.881 1.007 72 912 1.991 1.019 66 897 1.981 1.324 86 1.072 2.482 1.416 47 943 2.407 1.560 46 1.043 2.650 853 2 1.031 1.885 887 2 1.080 1.969 983 7 1.081 2.071 1.373 9 1.332 2.714 1.300 12 1.204 2.515 1.593 11 1.001 2.606 1.624 11 987 2.622 2.114 17 1.281 3.413 2.361 12 1.154 3.527 2.533 11 1.236 3.779 133 5 -81 57 154 5 -84 75 -114 32 -114 -197 -488 35 -152 -605 -532 37 -139 -634 -587 61 -89 -614 -605 55 -90 -641 -790 -945 -972 69 35 35 -209 -210 -193 -930 -1.121 -1.130 (1) Dati 2005-’06 provvisori. Fonte: Ufficio Italiano Cambi Il saldo relativo ai trasporti stradali è risultato nel 2006 pari a –1.130 milioni di euro (tab.16.), risultando di poco superiore a quello rilevato nel 2005. In tale anno, però, è stato rilevato un deterioramento di quasi 200 milioni di euro, preceduto da una dilatazione del disavanzo di ben trecento milioni; di fatto, se negli anni 2000-‘2004 il disavanzo era rimasto più o meno costante, intorno ai 630 milioni di euro, dal nuovo millennio ad oggi è quasi raddoppiato. Questo andamento è determinato in particolare dal saldo relativo alla vendita ed all’acquisto dei servizi di trasporto merci, la voce più importante per questa modalità, il cui saldo negativo passa da circa mezzo miliardo a quasi un miliardo tra il 2000 ed il 2006. Seppure in misura decisamente inferiore, il risultato è influenzato anche dal saldo relativo alla vendita e l’acquisto dei servizi di assistenza che passa, nei sette anni considerati, da – 152 a –193 milioni di euro (anche se in lieve miglioramento rispetto al 2005). Infine, il 26 Dal lato dei debiti, il peso delle merci è passato dal 52% al 61% tra il 2001 e 2002 e quello dei servizi di assistenza dal 48% al 38%. 47 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ trasporto passeggeri, l’unica voce in attivo per questa modalità, registra un avanzo nel 2006 di 35 milioni di euro, un valore simile a quelli rilevati all’inizio del nuovo millennio ma inferiore a quelli rilevati negli anni successivi. 2.2.4. I trasporti ferroviari Nel 2006, il 74% delle transazioni connesse a questa modalità sono state determinate dal traffico di merci mentre il restante 26% dal traffico di passeggeri e, per il quarto anno consecutivo, tali valori hanno rispettivamente un andamento crescente e viceversa. Si interrompe di conseguenza la tendenza rilevata fino al 2002 di una graduale diminuzione del peso del trasporto merci che, a metà degli anni ’90, oscillava invece intorno al 70% e, viceversa, di un aumento dell’incidenza dei servizi di trasporto passeggeri (che nello stesso periodo si aggirava al 30%)27. Queste percentuali continuano però ad essere il risultato di contributi sostanzialmente diversi considerando crediti e debiti. Infatti, risulta che: la movimentazione delle merci ha generato il 21% delle entrate e ben il 90% delle uscite, tali percentuali risultano invece pari a 79% e 10% per il trasporto di passeggeri. Dopo un sostanziale recupero del peso dei servizi connessi alle merci sui crediti nel periodo 1999-2002 e parallelamente ad una diminuzione del relativo peso sui debiti, la situazione è notevolmente peggiorata nel biennio successivo. A partire dal 2005, però, il peso di tale attività sui crediti aumenta sensibilmente (raddoppia tra il 2004 ed il 2006) mentre dal lato dei debiti, la quota relativa all’autotrasporto continua ad avere invece un trend crescente. 27 48 Come sempre, la lettura di questi dati deve però essere fatta considerando i criteri di calcolo del Manuale della Bilancia dei pagamenti del Fondo Monetario Internazionale relativi al trasporto ferroviario. Questi infatti prevedono che ad un paese siano addebitati i noli dei trasporti in importazione per il solo percorso che riguarda le reti dei paesi terzi attraversati (escludendo di conseguenza sia il trasporto iniziale, ossia quello fino alla frontiera del paese esportatore, sia il trasporto finale, ossia quello dopo la frontiera del paese importatore). Considerando che la maggior parte delle importazioni per ferrovia viene da paesi non confinanti con l’Italia, i debiti risultano inevitabilmente elevati. Viceversa, gli accrediti sono di modesta entità dato che si riferiscono esclusivamente al traffico di transito in Italia che, essendo un paese terminale, è interessato esclusivamente dai trasporti sulla direttrice ovest/est. Il quadro dell’interscambio _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.17. I trasporti ferroviari nella Bilancia dei pagamenti per attività (1) Anni 1997-2006 (Milioni di euro) Voci Crediti Merci Passeggeri S.assistenza Totale Debiti Merci Passeggeri S.assistenza Totale Saldi Merci Passeggeri S.assistenza Totale 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 22 103 0 125 22 105 0 127 41 112 0 153 49 137 0 187 49 161 0 210 57 228 0 285 33 180 0 213 18 167 0 185 30 148 0 179 36 136 0 172 498 78 0 576 431 89 0 520 372 151 0 523 519 162 0 682 520 160 0 680 444 135 0 580 481 119 0 600 532 91 0 623 507 60 0 567 487 52 0 539 -477 25 0 -451 -410 17 0 -393 -331 -39 0 -370 -470 -25 0 -495 -471 1 0 -470 -387 92 0 -295 -448 61 0 -387 -514 77 0 -438 -476 88 0 -388 -451 84 0 -367 (1) Dati 2005-’06 provvisori. Fonte: Ufficio Italiano Cambi Il saldo dei trasporti ferroviari (tab.17.) è risultato nel 2006 pari a –367 milioni di euro, registrando un leggero miglioramento rispetto al passato. In particolare, il saldo dei servizi relativi alle merci è passato da –476 a –451 milioni di euro, mentre quello positivo relativo ai passeggeri, da 88 a 84 milioni di euro, un risultato comunque decisamente migliore rispetto a quelli rilevati negli anni ‘90. 49 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ APPENDICE STATISTICA Tab.1. Anni Commercio con l'estero: flussi per modalità di trasporto (1) Anni 1990-2006 - Composizioni percentuali Maritt. Stradale Ferrov. Aerea Altre (2) Totale Flussi quantitativi 1990 68,9 1991 70,1 1992 67,6 1993 69,1 1994 68,0 1995 66,2 1996 68,4 1997 67,2 1998 64,8 1999 63,8 2000 61,2 2001 62,2 2002 61,3 2003 62,9 2004 62,3 2005 61,8 2006 60,4 14,2 12,7 15,3 14,4 15,5 17,2 15,1 15,9 16,8 16,9 20,0 19,0 19,6 19,0 19,2 19,1 20,1 9,9 10,2 9,8 9,2 10,1 9,5 9,2 9,5 9,3 9,0 10,0 10,1 9,4 8,7 8,5 8,6 8,6 0,2 0,2 0,2 0,2 0,1 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,1 0,1 0,2 0,2 0,2 6,8 6,8 7,1 7,2 6,3 7,0 7,1 7,2 8,9 10,1 8,6 8,5 9,5 9,2 9,8 10,4 10,7 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Flussi monetari 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 41,0 35,6 41,0 38,3 38,9 43,1 35,8 37,7 37,0 36,9 39,9 39,4 43,7 42,4 39,7 37,8 39,8 11,6 10,7 11,7 12,9 14,1 12,9 13,1 13,7 13,9 14,1 14,6 15,2 14,7 13,9 13,2 13,5 13,7 7,6 7,4 7,7 7,9 8,0 7,6 8,1 8,0 8,0 8,0 9,5 9,1 7,0 7,8 10,8 10,4 10,2 1,2 1,3 1,2 1,4 1,2 1,1 1,1 1,2 1,6 1,3 1,7 1,9 1,9 2,0 1,9 2,4 3,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 38,7 45,0 38,4 39,6 37,9 35,3 41,8 39,4 39,6 39,6 34,3 34,3 32,7 33,9 34,5 36,0 33,2 (1) Dati 2005-’06 provvisori. (2) Esclusi i dati sulle esportazioni nei flussi monetari. Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Ufficio Italiano Cambi 50 Il quadro dell’interscambio _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.2. Anni Importazioni per modalità di trasporto - Anni 1990-2006 (1) Composizioni percentuali Maritt. Stradale Ferrov. Aerea Altre Totale Flussi quantitativi 1990 73,5 1991 74,0 1992 71,7 1993 73,3 1994 72,6 1995 71,5 1996 73,0 1997 72,3 1998 69,6 1999 68,4 2000 65,0 2001 65,9 2002 65,3 2003 66,0 2004 65,3 2005 64,2 2006 63,7 8,8 7,9 10,2 8,7 9,9 10,7 9,3 9,8 10,4 10,5 13,8 13,2 13,7 13,3 13,1 13,5 13,4 9,2 9,6 9,1 8,7 9,4 8,7 8,5 8,9 8,4 7,8 9,3 9,3 8,6 8,4 8,4 8,2 8,3 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 8,5 8,4 8,9 9,3 8,1 8,9 9,2 9,0 11,6 13,2 11,7 11,5 12,4 12,3 13,1 14,0 14,6 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Flussi monetari 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 36,2 30,5 37,7 30,8 33,4 36,8 29,4 31,2 30,4 30,1 33,9 34,6 40,6 37,8 36,2 34,3 32,8 10,7 8,4 9,7 12,3 14,5 12,9 14,0 14,6 14,9 15,4 16,6 17,3 16,8 16,9 16,6 16,4 16,9 7,3 7,4 7,7 7,6 7,3 6,8 7,2 7,2 7,1 7,1 8,9 8,2 4,2 6,5 8,5 7,8 8,2 2,3 2,4 2,3 2,9 2,5 2,4 2,5 2,5 3,3 2,9 3,4 3,9 3,8 3,9 3,7 4,7 5,7 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 43,6 51,3 42,6 46,4 42,3 41,1 46,9 44,6 44,3 44,5 37,2 36,0 34,6 35,0 34,9 36,9 36,4 (1) Dati 2005-’06 provvisori. Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Ufficio Italiano Cambi 51 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.3. Anni Esportazioni per modalità di trasporto - Anni 1990-2006 (1) Composizioni percentuali Maritt. Stradale Ferrov. Aerea Altre (2) Totale Flussi quantitativi 1990 52,2 1991 55,8 1992 53,6 1993 56,8 1994 54,3 1995 50,0 1996 55,7 1997 54,1 1998 52,0 1999 51,4 2000 50,7 2001 51,6 2002 50,3 2003 53,6 2004 53,4 2005 54,9 2006 51,5 33,9 30,4 32,5 31,0 32,3 36,7 31,3 31,8 34,3 34,5 37,1 35,6 36,4 36,1 36,9 34,8 38,4 12,5 12,4 12,3 10,8 12,1 11,7 11,3 11,2 11,6 12,1 11,9 12,3 11,6 9,7 9,1 9,7 9,5 0,8 0,8 0,7 0,5 0,3 0,4 0,5 0,4 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,4 0,4 0,4 0,6 0,6 0,9 1,0 1,1 1,2 1,2 2,4 1,8 1,7 n.d. 0,2 1,4 0,2 0,2 0,2 0,2 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Flussi monetari 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 46,2 41,1 44,5 44,8 43,7 48,7 40,9 43,1 42,9 42,7 45,8 44,1 46,7 47,4 43,2 41,4 47,6 12,5 13,3 13,8 13,4 13,8 12,9 12,5 13,1 13,1 13,1 12,7 13,2 12,7 10,8 9,7 10,5 10,2 7,9 7,5 7,8 8,2 8,6 8,2 8,9 8,7 8,7 8,8 10,0 10,0 9,7 9,1 13,0 13,0 12,5 ----------------------------------- 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 33,4 38,2 33,9 33,6 33,9 30,1 37,8 35,1 35,4 35,5 31,5 32,7 30,9 32,7 34,1 35,1 29,7 (1) Dati 2005-’06 provvisori. (2) Dati non significativi in termini monetari. Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Ufficio Italiano Cambi 52 PARTE III L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Executive summary _____________________________________________________________________________________________________________ EXECUTIVE SUMMARY Il mercato globale delle M&A L’intervallo di osservazione del Rapporto biennale interessa il periodo 1 aprile 2005 – 31 marzo 2007. In estrema sintesi rispetto al periodo di riferimento si può affermare che hanno trovato conferma molte delle dinamiche già emerse nelle edizioni precedenti e riconducibili a: - forte spinta all’integrazione orizzontale realizzata sia sotto forma di acquisizioni e fusioni sia sotto forma di accordi di partnership e costituzione di joint venture; - minore spinta all’integrazione di filiera rispetto ai periodi precedenti, che emerge con evidenza dall’analisi del mercato delle M&A; - grande dinamicità delle economie in crescita che da paesi destinatari di investimenti (quali si sono caratterizzati nel periodo 2001-2005) iniziano ad entrare a pieno titolo nel novero degli investitori globali. L’andamento segnato dalle operazioni di M&A a livello globale conferma infatti il sempre maggiore sbilanciamento del mercato verso processi di integrazione orizzontale, che hanno interessato il 64% delle operazioni, contro il 16% delle operazioni di integrazione verticale. Oltre il 19% delle operazioni di fusione e acquisizione, poi, è stato portato a termine da soggetti che non appartengono al settore dei trasporti, ma che fanno capo ad investitori internazionali del settore delle infrastrutture o legati ad ambienti finanziari. L’interesse di tali investitori ha riguardato soprattutto i settori portuale (25% delle operazioni effettuate) e aeroportuale (18%), e i comparti della logistica (18%) e del trasporto marittimo (17%). Il ruolo attivo sul mercato degli operatori asiatici è confermato innanzitutto dai numeri della Cina: nel 2005 infatti solo 5 operazioni sono state effettuate da operatori cinesi sul mercato globale, contro le 13 del 2006. Nel complesso sui maggiori mercati - escluso quello italiano - sono state rilevate 28 operazioni che hanno riguardato soggetti provenienti da Germania, 28 da Stati Uniti, 21 da Francia e Paesi Bassi, 20 dal Regno Unito, 17 dalla Svizzera, 14 dal Giappone, 14 dalla Danimarca e 11 dall’Australia. Si deduce pertanto che il 70% delle operazioni del periodo (190 operazioni su 272, incluse quelle cinesi) sono state portate a termine da operatori di non più di 10 nazionalità. 55 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Al contrario, tra le aree di destinazione degli investimenti, la regione asiatica è senza dubbio quella più interessante, dal momento che circa il 20% delle operazioni di M&A ha avuto come controparte acquisita una società proveniente da un paese asiatico in crescita. In particolare il 7% delle operazioni ha riguardato il mercato cinese. Se poi si aggiungono le operazioni avvenute ad Hong Kong (formalmente cinese) la quota sale addirittura al 10%. In Italia, si evidenzia come il contributo delle acquisizioni di maggioranza e delle fusioni al totale delle operazioni nel 2005 (72%) e nel 2006 (64%) sia andato diminuendo rispetto al 2004 (88%); e sia aumentato - pertanto - il peso relativo delle acquisizioni di minoranza. Anche i dati relativi al primo trimestre 2007 restituiscono un rapporto pari al 33%. L’analisi dei settori Procedendo ad un’analisi per settore, che segue la tradizionale struttura del Rapporto biennale Federtrasporto-Nomisma, è possibile cogliere tendenze e dinamiche peculiari dei singoli comparti. Gli integratori logistici A livello generale, sul mercato globale degli operatori logistici sono state riscontrate le seguenti dinamiche: - per i maggiori raggruppamenti del settore, si segnala il raggiungimento di performance molto positive, con tassi di crescita del fatturato superiori a due cifre; in particolare si noti come ad aumenti straordinari di fatturato corrispondano le operazioni di acquisizione e integrazione rilevate nel periodo e di seguito descritte; - il grande dinamismo nelle operazioni di M&A degli operatori postali che si preparano - alla competizione integrale attesa con la liberalizzazione dei servizi postali europei; la consolidata dinamica di collaborazione tra gli operatori europei e statunitensi e le compagnie asiatiche, con prevalenza di quelle cinesi e giapponesi; la tendenza dei player globali a procedere a percorsi di specializzazione di ritorno al core business, con contestuale dismissione di attività non core (si pensi tra gli altri a TNT e a ABX Logistics). Nel periodo di riferimento il mercato globale ha assistito a molte operazioni di ristrutturazione di gruppi leader attraverso acquisizione e fusione di aziende e rami di 56 Executive summary _____________________________________________________________________________________________________________ attività e contestuale rebranding (Deutsche Bahn, TNT-TPG, UPS, DSV-Frans Maas, e CEVA, tra i maggiori). Le maggiori operazioni del periodo sono riconducibili a grandi leader del settore che hanno operato strategie di integrazione verticale e, principalmente, orizzontale, tramite acquisizioni di società connazionali (UPS/Overnite, Toll/Patrick) o, nel mercato europeo, tramite acquisizione di compagnie con sede nei Paesi Membri (Deutsche Post/Exel, Kuehne+Nagel/ACR Logistics). Kuehne & Nagel ha continuato nella serrata serie di operazioni ed accordi iniziati nel 2003, finalizzati sia al consolidamento del presidio del mercato continentale europeo, sia all’ingresso e/o consolidamento sul mercato nipponico, sia ad intraprendere percorsi di specializzazione. Sugli equilibri europei ha avuto forte impatto il takeover del gruppo Deutsche Post World Net sulla britannica Exel che, con un’operazione di oltre 5.500 milioni di euro, ha creato un gruppo di circa 500.000 dipendenti secondo una strategia che mira al rafforzamento della posizione dominante. Le due compagnie portano rispettivamente in dote, nell’ultimo biennio, l’incorporazione di altri due gruppi leader sul mercato europeo (rispettivamente DHL e Tibbet&Britten). Diversa è la strategia del gruppo TNT che ha messo in vendita la divisione logistica, concentrando il core business sui settori postale e delle consegne espresso. L’operazione Deutsche Post-Exel, di enorme portata, ma non isolata, conferma di fatto il dinamismo degli operatori postali: è evidente infatti il proseguire del trend di acquisizione di società di trasporto e logistica da parte delle Poste europee che si preparano alla competizione integrale che si dovrebbe sviluppare con la liberalizzazione dei servizi postali. Tra i maggiori attori: Finland Post, DP-Exel, Osterreichische Post, Japan Post, La Poste. Per quanto riguarda i mercati extraeuropei sul mercato australiano, dopo lunga trattativa, Patrick Corporation ha ceduto alla scalata ostile di Toll Holdings: l'operazione - preceduta da quella di acquisizione di SembCorp Logistics di Singapore - crea il maggiore operatore di logistica del continente con riflessi sull’intero mercato asiatico: nella regione è infatti in corso un processo di polarizzazione che vede da un lato la fusione Toll/Patrick e dall’altro l’aggregazione Queensland Rail, FCL Interstate Transport e Linfox, appoggiata da DP World (già Dubai Ports International) e P&O Ports. Il presidio del mercato australiano 57 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ assume importanza fortemente strategica dal momento che l’Australia intende posizionarsi nel contesto competitivo globale come piattaforma logistica del Sud Pacifico. Allo stesso tempo i grandi operatori leader non spostano l’attenzione dalle aree del mondo un tempo marginali, operando strategie di penetrazione attraverso l’acquisizione di società locali. In tal senso, è evidente come l’approccio ai paesi emergenti – si pensi all’Est Europa (Russia, Repubblica Ceca, Estonia), al Sudamerica (Venezuela, Brasile), piuttosto che al Far East (Corea del Sud e Cina) – riguardi tipicamente acquisizioni di piccole società locali, in una visione prevalentemente di integrazione orizzontale. Tra i vari casi si riportano le acquisizioni di Frans Maas in Russia, di TNT-TPG nella Repubblica Ceca e di Kuehne+Nagel in Estonia. Tra i mercati in crescita emergono i mercati dell’Est europeo (Russia, Slovenia, Lituania, Lettonia, Estonia, Ungheria, Repubblica Ceca), destinatari di investimenti e operazioni da parte degli operatori delle economie consolidate, nonché, nell’area asiatica, i mercati di India e Cina. Tuttavia, si porta ad evidenza come la Cina, al pari dei Paesi Arabi (Dubai, in primo luogo), a meno di un decennio dall’ingresso a pieno titolo sui mercati trasportistici globali, al ruolo di paese destinatario di interessi europei e statunitensi, affianchi ora il nuovo ruolo di paese investitore. Con riferimento al mercato italiano, il periodo in esame è caratterizzato per la propensione pressoché nulla degli integratori logistici nazionali ad investire nell’acquisizione di società a capitale straniero. Tra le eccezioni si riportano le operazioni di Arvato Logistics sul mercato svizzero e di Gruber Logistics su quello tedesco. Sul mercato domestico hanno invece avuto luogo diverse operazioni di integrazione orizzontale finalizzate ad irrobustire la struttura del network e a presidiare nuovi mercati: ne sono stati i principali protagonisti Number 1, Fercam, Frans Maas Italia, Cavalieri Trasporti. In tema di trasferimento di capitale italiano in mani di investitori stranieri, si segnalano le acquisizioni di STEF-TF, DSV-Frans Maas, Rhenus Logistics e del gruppo TNT. Autostrade inoltre ha ceduto la propria partecipazione (pari al 25%) in Midland Express a Macquarie Infrastructure che deteneva già il restante 75% della società. Sul mercato italiano diverse compagnie estere hanno potenziato il proprio network attraverso M&A e investimenti. Si pensi a TNT Express che ha aperto nuove sedi a 58 Executive summary _____________________________________________________________________________________________________________ Piacenza e a Novara e a Deutsche Post-DHL che ha raddoppiato la consistenza della rete italiana. Se nel periodo di riferimento gli operatori nazionali non hanno quasi portato a termine operazioni di M&A dirette ai mercati esteri, maggiore vivacità è stata riscontrata in tema di accordi commerciali e di partnership in campo internazionale, nelle regioni europee ed asiatiche. Interessante è la strategia di alleanze di Poste Italiane che intende sia consolidare la propria posizione sul mercato domestico (attraverso un accordo con il Gruppo FS), sia irrobustire la propria presenza in ambito internazionale (sfruttando il network del colosso statunitense UPS). In tema di contract logistics, poi, si è assistito nel periodo di riferimento alla crescente diffusione di accordi sul mercato italiano, che hanno visto protagonisti sia grandi operatori esteri – TNT, Kuehne+Nagel, Ceva (ex TNT Logistics), Norbert Dentressangle – che operatori nazionali – Borghi, Fercam, Cavalieri - . Il trasporto marittimo merci E’ ormai consolidata la crescita del mercato del comparto container: le prime 25 compagnie a livello mondiale, che nel biennio 2003-2004 avevano conosciuto un aumento complessivo dell’11%, nel 2005-2006 hanno registrato una performance del +20%. Tali dati sono dovuti principalmente, da una parte, al crescente flusso di traffici containerizzati dalle economie asiatiche verso Europa e Stati Uniti; dall’altra, al massiccio processo di concentrazione in atto nel comparto, come prova la maggiore operazione del periodo, il takeover di AP Moller-Maersk su Royal P&O Nedlloyd (per un controvalore di 2,3 miliardi di dollari), che vede la fusione del primo e terzo operatore armatoriale del settore container per capacità della flotta e dà vita ad un colosso con una potenzialità pari a 1,65 milioni di Teu contro i 784 mila della seconda società del settore, l’elvetica MSC. Nel biennio trascorso il mercato delle M&A ha registrato un elevato numero di operazioni, gran parte delle quali ha coinvolto società dell’area baltica (soprattutto Norvegia, ma anche Finlandia e Svezia) e del nord Europa (Paesi Bassi, Regno Unito, Danimarca, Islanda, Belgio), confermando la regione come una delle più dinamiche e strategiche per quanto attiene al trasporto marittimo. 59 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ È interessante notare come quasi tutte le società protagoniste dei takeover abbiano la stessa nazionalità delle aziende scalate (Wilh. Wilhelmsen/Unitor, Frontline/Bergshav Shipholding, Avion/Eimskip), o comunque la medesima area di provenienza. Nell’Europa continentale le maggiori operazioni hanno riguardato il mercato tedesco e quello francese: il gruppo tedesco TUI, attraverso la controllata Hapag-Lloyd, ha portato a termine il takeover sul leader canadese CP Ships, registrando in tal modo una crescita del 93% dal 2005 al 2006 e scalando la classifica mondiale dei 25 primi operatori, passando dal 14° posto nel 2005 al 5° nel 2006. In Francia il colosso armatoriale CMA CGM ha proceduto ad una serie di acquisizioni a presidio del mercato mediterraneo. Come accade nel settore portuale, forti segnali di dinamismo hanno riguardato il fronte orientale - Cina, India, Hong Kong, Singapore, Filippine, Giappone, Corea del Sud e Taiwan - dove è stato registrato un alto numero di operazioni. Allo stesso tempo un elevato numero di accordi orizzontali o verticali hanno avuto luogo sui mercati asiatici. Tra le intese di maggiore rilevanza vi è quella siglata da due tra i più importanti cartelli marittimi del comparto container, Grand Alliance e The New World Alliance per lo scambio di slot tra Asia e Stati Uniti orientali, via Panama. Complessivamente, i due gruppi raggiungono una capacità di stiva pari a 1,5 milioni di teu. Riguardo al comparto del trasporto marittimo non containerizzato, esso non presenta generalmente livelli di concentrazione analoghi a quelli del settore container, in particolare per quanto riguarda le rinfuse. Trova tuttavia conferma nel periodo il consolidamento di accordi e operazioni di M&A che denotano una progressiva concentrazione societaria ed un contestuale processo di razionalizzazione dei servizi. Tra i soggetti particolarmente attivi nel periodo, si segnala la tedesca Hamburg Sud; mentre tra le aree più dinamiche, il mercato baltico e nordeuropeo ha visto consolidarsi vari processi di concentrazione, che hanno avuto come protagoniste, tra le altre, in qualità di società acquisite alcune società norvegesi. Diversi accordi e operazioni sono stati registrati sui mercati di India, Malaysia e Corea del Sud, a dimostrare ancora una volta la dinamicità delle economie asiatiche in crescita. Con riferimento al comparto marittimo italiano, il grande protagonista nel periodo di riferimento è il gruppo Grimaldi di Napoli che ha continuato la strategia di espansione e di internazionalizzazione iniziata negli anni precedenti. Dopo un percorso iniziato nel 2005, 60 Executive summary _____________________________________________________________________________________________________________ nel 2007 il gruppo ha ottenuto il controllo della finlandese Finnlines, storico operatore che offre servizi ro-ro nel Mar Baltico e nel Mare del Nord. Titolari degli accordi siglati nel periodo sono prevalentemente le stesse compagnie attive sul versante delle operazioni di M&A, che hanno raggiunto intese finalizzate all’attivazione di servizi di autostrade del mare. Tra gli accordi interessanti, ai fini del processo di internazionalizzazione, vi è l’accordo di joint venture tra la sudcoreana Hanjin Shipping e il Gruppo Castaldi, che prenderà il nome di Hanjin Italy. Il settore portuale Un imponente processo di concentrazione ha avuto luogo nel settore portuale. E’ interessante inoltre notare il fermento mostrato dagli operatori terminalisti nei riguardi dei mercati emergenti est europei (Ucraina, Lituania e Russia) e medio orientali (Emirati Arabi e Iran). Tra le grandi manovre del periodo non si può tralasciare la strategia di PSA International (Singapore) che è entrata nella cinese Hutchinson Port Holdings, dopo aver dovuto rinunciare al takeover del colosso britannico P&O Ports, strappatale da Dubai Ports World, che ha proceduto contestualmente ad una furiosa espansione in India, Stati Uniti, Europa, Asia e Africa. La vertiginosa crescita per vie esterne di Dubai Ports è certamente il più emblematico ma non l’unico esempio di come negli ultimi anni si stia affermando un deciso trend di fusioni e acquisizioni che portano ad una sempre maggiore concentrazione dei colossi globali del settore; in questo contesto si inserisce l’ingresso di PSA International nel capitale di Hutchison Port Holdings e Hutchison Port Investment (Hutchinson Whampoa), per un controvalore che dovrebbe superare i 4 miliardi di dollari (pari a una quota del 20%). La politica di convergenza tra i due terminalisti asiatici è epocale, dati gli interessi di entrambi nel porto di Hong Kong. Dopo il takeover di DP World su P&O Ports, si preannuncia così la nascita di un duopolio nella movimentazione di container nei principali scali del mondo. Il passaggio di P&O Ports al terminalista arabo non è che l’ultimo atto dello smantellamento della compagnia britannica iniziato con la cessione alla danese A.P. Moller Maersk della partecipazione nella compagnia di navigazione P&O Nedlloyd e proseguito con la vendita della divisione Cold Logistics alla canadese Versacold Holdings. 61 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Sul fronte orientale, la Cina si conferma il mercato che, a livello mondiale, mostra il maggior numero di segnali di espansione: insieme allo sviluppo manifatturiero del colosso asiatico si sta registrando infatti una crescente spinta allo sviluppo delle infrastrutture portuali, con numerosi investimenti da parte di importanti attori globali quali PSA International (Temasek Holdings), COSCO Pacific, APM Terminals (Moller Maersk), Hutchison Port Holdings (Hutchison Whampoa), Macquarie Global Infrastructure Fund, sia per quanto riguarda l’acquisizione di terminal container esistenti, sia per quanto attiene alla realizzazione di nuovi terminal container; analoghi segnali di crescita, dal punto di vista portuale, provengono da altri paesi asiatici quali l’India e la Malaysia, pur se in misura minore rispetto all’evidente caso cinese. Gli investimenti dei grandi terminalisti cinesi sui porti nazionali vanno di pari passo con gli investimenti all’estero: in Egitto, COSCO è entrato nel capitale di Suez Canal Container Terminal (SCCT) di cui il gruppo AP Moller Maersk continua a detenerne il 60%; in Spagna, Hutchison Whampoa di Hong Kong ha ottenuto la maggioranza del Terminal Catalunya, nel porto di Barcellona, mentre la cinese Shangai International Port ha rilevato da AP Moller Maersk il 40% del terminal container dello scalo belga di Zeebrugge. Tra le compagnie emergenti si segnala il gruppo filippino ICTSI che dal 2006 ha dato vita ad una serie di operazioni sia sul mercato nazionale sia sui nuovi mercati di Indonesia, Siria e Ecuador. Estremamente attiva è anche la strategia di attrazione di investimenti della vietnamita Saigon Newport Company, agenzia governativa che ha costituito alcune joint venture con altrettanti gruppi leader del trasporto marittimo containerizzato, tra cui A.P. Møller-Mærsk, PSA International, DP World e la statunitense SSA Marine. Per quanto riguarda l’area europea, giova segnalare alcune acquisizioni che hanno dimostrato l’interesse di PSA/Hutchison per i mercati spagnoli e tedeschi, nonché l’elevato numero di takeover su società britanniche: DP World su P&O, l’australiana Babcock & Brown su PD Ports, la britannica Peel Holdings su Mersey Docks & Harbour e l’acquisizione totale da parte di una cordata di investitori, tra cui Goldman Sachs, di Associated British Ports (APB). Tra i terminalisti leader più dinamici nel periodo di riferimento, si segnala la francese CMA CGM che, dopo aver completato l’acquisizione della compagnia di navigazione connazionale Delmas, che ha portato un considerevole aumento di fatturato nel 2006, ha vinto, con un’offerta di 201,6 milioni di euro, la gara per la privatizzazione di Comanav, primo armatore marocchino. 62 Executive summary _____________________________________________________________________________________________________________ Sul mercato italiano, il Gruppo Grimaldi di Napoli ha acquisito il 49% del terminal multipurpose Unikai di Amburgo: l'operazione si inserisce in un progetto di crescita del gruppo partenopeo che prevede la costruzione di nuove navi e l'acquisizione o la realizzazione di infrastrutture portuali. Il trasporto ferroviario Una prima valutazione di sintesi dell’andamento del comparto del settore ferroviario merci non può non evidenziare il grande fermento verso il mercati dell’est europeo e verso la Russia, intesa come ponte tra l’Asia (Cina in primis) e l’Europa. La maggiore compagnia ferroviaria europea, Deutsche Bahn, ha dimostrato grande attivismo nel periodo, costituendo joint venture con le russe JSC Russian Railways e con RZD e il governo cinese per lo sviluppo del traffico ferroviario tra Asia orientale, Russia e Europa occidentale. L'alleanza che va delineandosi è tra gli elementi di maggiore interesse del periodo, se si pensa che la Germania offre la principale piattaforma di smistamento europea, mentre la Russia costituisce la più praticabile rotta terrestre tra il Vecchio Continente e l'Asia orientale. Tra le maggiori operazioni si segnala il takeover sulla statunitense Bax Global (Gruppo Brinx) da parte di Deutsche Bahn e - tra le altre operazioni siglate tra le due coste atlantiche - l’acquisizione dell’olandese CN WorldWide ad opera di Canadian National Railway, che mira a rafforzare il proprio posizionamento nel cuore dell’Unione Europea. Sul mercato svedese e francese, inoltre, sono in atto processi di concentrazione: in particolare, oltralpe, hanno dimostrato grande attivismo due colossi del settore ferroviario e portuale europeo, la compagnia nazionale SNCF e la compagnia armatoriale CMA CGM, che hanno stretto una serie di accordi e operazioni tesi al rafforzamento delle rispettive posizioni. In sintesi, sul mercato italiano, si evidenza come la direttrice del Brennero sia confermata direttrice-chiave del trasporto europeo nord-sud e, pertanto, considerata appetibile da parte di operatori italiani e stranieri. Più in generale, rimane stabile l’interesse degli operatori stranieri, a presidio della direttrice nord-sud del continente: tra gli operatori attivi nel periodo si citano B Cargo, SNCF Fret, SBB CFF FFS Cargo, CFL, P&O Ferrymaster, European Rail Shuttle, Crossrail. Contemporaneamente il Gruppo Ferrovie dello Stato ha portato avanti un’ampia strategia di affermazione della propria evoluzione da vettore a operatore logistico completo sia sul 63 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ mercato domestico che internazionale. Ne sono esempi – tra gli altri - il recente accordo di partnership con Poste Italiane per l’avvio di una joint venture sul trasporto merci e l’ottenimento del controllo di Cemat, società di trasporto combinato terrestre; e - tra le rare operazioni di rilievo registrate nel periodo - l’acquisizione del controllo della tedesca TX Logistics, tesa al rafforzamento del network di Ferrovie dello Stato anche in Germania, Svizzera e Austria. Il cargo aereo Nel 2006 il settore nel suo complesso ha registrato un aumento del traffico dei 30 maggiori scali a livello globale pari al 5,3% e le previsioni stimano una crescita stabile fino al 2010. Il contributo deriva senza dubbio dalla crescita delle economie asiatiche, dato confermato dalle performance a due cifre dei maggiori aeroporti cinesi e dai piani di investimento nei terminal cargo. Emirates SkyCargo, compagnia di Dubai, ha registrato nel 2006 la maggiore crescita (+25%), insieme a Air China, Asiana, UPS, Fedex, Korean Airlines, Singapore Airlines e Cathay Pacific, in un range di valori che va dal 15% di Air China al 5,2% di AF-KLM, che detiene comunque la maggiore quota di mercato a livello mondiale, seguita a poca distanza dalla tedesca Lufthansa Cargo. Le compagnie orientali infatti stanno con successo penetrando i mercati europei, come dimostrano i nuovi collegamenti di Thai Airways, Malaysia Airlines Cargo, China Cargo Airlines e Air China. Tra le intese più interessanti dal punto di vista dell’integrazione di filiera, alcune sono state messe a segno dai gruppi postali con vettori cargo (All Nippon Airways-Japan Post, UPS e DHL-Polar Air Cargo). Anche il mercato italiano, ha conosciuto una crescita di oltre 5 punti percentuali nel 2006, dato che restituisce segnali confortanti circa la tenuta del comparto. In testa alla classifica nazionale degli scali rimangono i due hub nazionali, Malpensa e Fiumicino, e BergamoOrio al Serio, che complessivamente gestiscono il 75% del traffico nazionale cargo. E’ interessante la crescita di Brescia-Montichiari, scelta come scalo italiano da Jade Cargo International (società sino-tedesca) e nuovo hub di Poste Italiane, a scapito di Fiumicino. Segnali forti circa l’appetibilità del mercato italiano nei traffici con l’Oriente derivano dall’interesse mostrato da alcuni operatori asiatici (Shanghai Airlines Cargo, Malaysia Airlines Cargo, Jade Cargo International) e mediorientali (Emirates SkyCargo). 64 Executive summary _____________________________________________________________________________________________________________ Con riferimento ai vettori nazionali, Alitalia Cargo ha annunciato il potenziamento del proprio network all cargo, attraverso l’espansione in mercati come India, Cina e Nord America. La compagnia inoltre ha consolidato le rotte verso Giappone e Corea del Sud e mira ad entrare in regioni emergenti come Africa e Medio Oriente. Il trasporto pubblico locale e a media-lunga percorrenza Sul mercato internazionale è continuato il processo di concentrazione che vede protagonista una rosa ormai consolidata di operatori leader. Negli anni più recenti, l’ingresso nei nuovi mercati era stato spesso avviato tramite strategie incentrate su accordi di partnership con operatori locali storici; nel periodo di riferimento, invece, sono state intensificate soprattutto le acquisizione di imprese con presidio consolidato sui mercati target. Si pensi alle operazioni di Stagecoach sul mercato scozzese, di Arriva su quello portoghese e tedesco e verso l’est europeo, di Transdev – che ha rafforzato il servizio su gomma e su ferro in Gran Bretagna, Germania, e Francia – e di Ratp, presente sia sul mercato europeo che su quello asiatico (Grecia, Italia, Marocco, Germania e la stessa Francia). In Italia, molte società a capitale pubblico sono state oggetto di percorsi di parziale privatizzazione, condotta attraverso la selezione ad evidenza pubblica di un socio privato industriale di minoranza – si pensi all’acquisizione di AMT Genova da parte di Transdev. Con riferimento ai processi di M&A, si segnalano, inoltre, tra le operazioni che coinvolgono gli operatori esteri, quelle di Arriva International, anche attraverso la controllata italiana SAB. Riguardo alle operazioni nazionali si ricordano la fusione Tigullio-Ali, l’operazione Dolomiti Bus-AGI, già azionista della compagnia e partner di Transdev nel processo di privatizzazione di AMT Genova e l’espansione di ATAP Pordenone che, dopo l’acquisizione di SAF Udine e di La Marca Treviso, ha rilevato una consistente quota di minoranza di APT Gorizia. Il trasporto aereo Il processo di concentrazione in atto nel mercato aereo e la tendenza degli operatori a seguire strategie di integrazione orizzontale sono stati confermati dai tentativi più o meno ostili di scalata effettuati su alcuni vettori. Tra i casi di estremo rilievo: US Airways/Delta Airlines, Macquarie Bank-TPG/Qantas, British Airways-TPG/Iberia, e sul mercato lowcost, RyanAir/AirLingus e Air Train Holding/Midwest Air. Sul mercato europeo, è stata 65 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ portata a termine l’acquisizione di Swiss da parte di Lufthansa, che, con un’operazione di integrazione verticale, ha rilevato una quota di minoranza di Fraport, società aeroportuale che gestisce lo scalo di Francoforte. Sono inoltre in corso grandi manovre che vanno nel senso di un rafforzamento del processo di concentrazione in Europa: i casi più rilevanti riguardano Iberia e Alitalia, entrambe sul mercato ed entrambe nelle mire di Texas Pacific Group, grande protagonista del periodo di riferimento. L’espansione di Air France-KLM, invece, viene perseguita consolidando la presenza nei mercati in crescita (Asia, America Latina, Medio Oriente e Africa). Sul mercato statunitense, il takeover di US Airways sulla connazionale America West ha portato alla creazione della sesta compagnia statunitense, mentre in Cina cinque tra i maggiori operatori asiatici convergono verso il modello dell’alleanza, suggellata da scambi azionari, proprio mentre il governo cinese autorizza una nuova aerovia verso l’Europa. Tra le regioni decisamente emergenti vi è il Medio Oriente: l’accordo Arabesk tutto interno al mondo arabo è stato costruito per contrastare le grandi alleanze globali, nonché le compagnie arabe storiche come Qatar Airways e Emirates. E proprio Emirates - compagnia aerea di Dubai che attualmente vanta il più alto tasso di crescita a livello mondiale - ha annunciato il piano di espansione nel Medio Oriente, che prevede il rafforzamento della propria presenza in Kuwait, in Siria e nel Regno Unito. In Italia, la crisi generalizzata di alcune tra le maggiori compagnie di trasporto aereo non ha impedito di riscontrare certa vivacità di vettori: tra questi, Meridiana e alcune compagnie low-cost che hanno intrapreso sentieri di espansione. Il periodo di riferimento ha assistito, tra le altre, alla vicenda ancora senza esisto di Alitalia-Volare e al ritorno all’utile di Meridiana. La compagnia infatti ha intrapreso una crescita per vie esterne attraverso operazioni di integrazione verticale e orizzontale, di sensibile impatto nel ristretto comparto aereo italiano, rilevando quote significative di minoranza del capitale di Aeroporto di Firenze (ADF) e di Eurofly, vettore leader nel mercato leisure. Forte interesse nei confronti del mercato nazionale è stato dimostrato, oltre che dalla ormai consolidata Ryanair, da vettori stranieri low-cost come Clickair, sussidiaria di Iberia, e Easyjet. Il settore aeroportuale Con riferimento ai processi di M&A, l’analisi delle operazioni che hanno avuto luogo nel periodo di riferimento restituisce un quadro di estremo interesse per diversi motivi: innanzitutto per la consistenza delle transazioni e per l’impatto che le operazioni hanno determinato sugli equilibri globali; in secondo luogo perché tali manovre danno la misura del processo di concentrazione in atto nel settore, ad opera di soggetti, sia tradizionali sia 66 Executive summary _____________________________________________________________________________________________________________ emergenti, estremamente dinamici, la cui campagna di espansione è iniziata non prima del 2003. Operazioni di rilievo sono riconducibili ai grandi investitori in infrastrutture del calibro della spagnola Grupo Ferrovial e dell’australiana Macquarie, che hanno acquisito rispettivamente Swissport e Copenhagen Airports, e alla tedesca Hochtief, che sta portando avanti una strategia di espansione che ha preso le mosse dall’acquisizione dell’aeroporto di Budapest ceduto dalla stessa Ferrovial. Il gruppo spagnolo è infatti divenuto leader nel settore aeroportuale acquistando British Airport Authority (Baa); ha inoltre messo in atto una strategia di concentrazione degli investimenti in Gran Bretagna, che prevede la cessione degli scali non-core tra cui – appunto – Budapest e Napoli-Capodichino. Nel mercato comunitario ed extracomunitario continuano a un ritmo sostenuto i processi di privatizzazione, in particolare in Francia, con riferimento al sistema degli aeroporti regionali, in Slovacchia, Bulgaria, Ungheria e, in ambito extracomunitario, in India. Il sistema aeroportuale italiano continua nel processo di consolidamento, con una crescita media che ha sfiorato il 9% nel 2006 e con 123,7 milioni di passeggeri movimentati all’attivo. Le operazioni di M&A hanno mostrato una certa dinamicità, sia internamente al mercato domestico, sia con riferimento al processo di internazionalizzazione principalmente passiva. Si ricordano, infatti, tra le vicende di primo piano del periodo, i mutamenti nella compagine azionaria di Aeroporti di Roma (detenuto da Gemina e Macquarie, entrambe in procinto di lanciare un’offerta di takeover), la strategia di SAVE, gestore dell’aeroporto di Venezia, e l’acquisizione di Aeroporti Holding di quote di capitale di Aeroporti di Firenze e di SAB, gestore dello scalo bolognese. Il trasporto marittimo passeggeri Sul mercato crocieristico mondiale non è stata data notizia dell’ingresso di nuovi operatori, né attraverso processi di fusione, né con riferimento a new entrants. Grandi protagonisti del biennio di riferimento sono stati i due leader globali Royal Caribbean Cruises - che ha riavviato il processo di concentrazione che da tempo caratterizza la sua strategia – e Carnival Corporation che ha finalizzato la strategia di penetrazione del continente europeo e, segnatamente, dei mercati tedesco e spagnolo. Star Cruises, gruppo pressoché monopolista nell’area asiatica è entrato con slancio anche nei mercati più maturi e remunerativi di Europa e Nord America, intraprendendo, negli anni più recenti un processo di espansione che lo ha portato a detenere il controllo di diverse società tra cui Norwegian Cruise Line (NCL), NCL America, Orient Lines and Cruise Ferries. Le maggiori operazioni nel comparto del cabotaggio marittimo internazionale, invece, 67 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ sono state portate a termine dal gruppo greco Attica Holdings, attivo principalmente sui mercati del Mediterraneo, ma presente anche su quelli dell’Europa settentrionale attraverso l’attività di varie società collegate e controllate. Ha poi avuto luogo una fusione tutta interna al robusto mercato del Baltico, che ha visto protagonisti la svedese Silja Line, già divisione ferries di Sea Containers, e la finlandese Tallink, che con un’operazione di integrazione orizzontale hanno dato vita al maggiore operatore della regione. Il periodo di riferimento ha visto, da ultimo, la privatizzazione della francese SNCM con l’ingresso nel capitale di partners finanziari e del socio industriale Veolia Transport. Per quanto riguarda lo scenario italiano, Grimaldi Napoli ha portato a termine il percorso di acquisizione di controllo della finlandese Finnlines, operatore leader nel mercato nordeuropeo. Tra gli attori di maggior interesse, si confermano le altre grandi compagnie di cabotaggio italiane Moby e Grandi Navi Veloci, entrambe protagoniste di processi di acquisizione che hanno profondamente modificato l’assetto delle società stesse e di alcune controllate. Dal momento che il comparto italiano della crocieristica è cresciuto complessivamente del 25%, non sorprende l’interesse di Carnival Corporation e di Royal Caribbean per il mercato nazionale e mediterraneo in genere, né l’investimento in Roma Cruise Terminal (RTC) dal momento che Civitavecchia è, dal 2005, il primo porto italiano per la crocieristica, secondo solo, nel Mediterraneo, a Barcellona. Parallelamente all’operazione RTC, Costa Crociere (gruppo Carnival) ha intensificato il programma di espansione verso i mercati sudamericani, asiatici e mediorientali; la compagnia intende, inoltre, intensificare l’offerta a Dubai e in Sudamerica. 68 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ 1. IL TRASPORTO MERCI E LA LOGISTICA 1.1. Le integrazioni di filiera Lo scenario internazionale In questa sezione vengono analizzate le dinamiche che, nel periodo di riferimento (1 aprile 2005 – 31 marzo 2007) abbiano riguardato: - tipologie di operatori attivi nel settore della logistica in senso stretto: integratori logistici (MTO), corrieri espresso ed operatori logistici (contract logistics, logistica distributiva, della supply chain…); - tipologie di operatori, attivi in diversi comparti del trasporto merci che hanno seguito nel periodo di riferimento strategie di integrazione nella filiera logistica; tra questi: compagnie marittime, operatori ferroviari, imprese aeroportuali, portuali e terminaliste. Per questo motivo vengono riportate sia le operazioni e gli accordi di integrazione orizzontale e verticale (di filiera) degli operatori logistici in senso stretto, sia le operazioni di integrazione verticale degli operatori degli altri comparti del trasporto merci. A livello generale, sul mercato globale degli operatori logistici sono state riscontrate le seguenti dinamiche: - per i maggiori raggruppamenti del settore, si segnala il raggiungimento di performance molto positive, con tassi di crescita del fatturato superiori a due cifre; in particolare si noti come ad aumenti straordinari di fatturato corrispondano le operazioni di acquisizione e integrazione rilevate nel periodo e di seguito descritte; - il grande dinamismo nelle operazioni di M&A degli operatori postali che si preparano alla competizione integrale attesa con la liberalizzazione dei servizi postali europei; - la consolidata dinamica di collaborazione tra gli operatori europei e statunitensi e le compagnie asiatiche, con prevalenza di quelle cinesi e giapponesi; la tendenza dei player globali a procedere a percorsi di specializzazione di ritorno al core business, con contestuale dismissione di attività non core (si pensi tra gli altri a TNT e a ABX Logistics). 69 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.1. 2006 Performance segnata dai maggiori raggruppamenti nella logistica - Anni 2005 e Società Deutsche Post World Net - DHL - Exel UPS Paese Valuta Fatturato 2006 (M) Fatturato Variazione Variazione 2005 Fatturato fatturato (M) 2006-2005 2005-2004 DE € 60.545,0 44.594,0 35,8% 3,3% USA US$ 47.547,0 42.581,0 11,7% 16,4% DE € 28.338,0 25.640,0 10,5% 7,0% USA US$ 32.294,0 29.363,0 10,0% 18,8% Kuehne & Nagel CH CHF 18.194,0 14.049,0 29,5% 21,5% TNT - TPG NL € 10.060,0 9.329,0 7,8% 2,4% USA US$ 9.566,0 8.618,0 11,0% 7,5% Panalpina CH CHF 7.735,0 6.962,0 11,1% 13,8% DSV-Frans Maas DK DKK 31.972,0 23.015,0 38,9% 27,2% Géodis FR € 3.785,0 3.595,7 5,3% 6,7% Norbert Dentressangle FR € 1.608,0 1.399,0 14,9% 7,4% Gruppo DB FedEx CSX Fonte: elaborazione Nomisma su dati dichiarati dalle società Nel periodo di riferimento, il mercato globale ha assistito a molte operazioni di ristrutturazione di gruppi leader attraverso acquisizione e fusione di aziende o rami di attività e contestuale rebranding. Tra le maggiori si ricorda: - il rafforzamento di Deutsche Bahn sul mercato filippino e indonesiano attraverso la fusione di alcune società di antica partnership; - il cambio di marchio (brand) di TPG, storico operatore postale, le cui divisioni Mail, Express e Logistics opereranno globalmente sotto il marchio unico di TNT; - il rilancio del trasporto stradale negli Stati Uniti da parte di UPS che con un nuovo logo sostituisce quello della controllata Overnite: il nuovo brand - UPS Freight - riunisce UPS Freight LTL, UPS Freight Truckload e Speciality Solutions; - l’acquisizione del leader storico olandese Frans Maas da parte di DFDS Transport, operazione che ha l’obiettivo dichiarato di creare un operatore logistico leader in Europa; a seguito dell’operazione la nuova società ha assunto la denominazione di DSV Group, gruppo che opera in tre divisioni (DSV Road, DSV Air & Sea e DSV Solutions); - la tormentata acquisizione del ramo spedizioni del gruppo olandese TNT (TNT Logistics) da parte del fondo Apollo Management e la definizione del nuovo brand CEVA. 70 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Alcuni tra i maggiori player del mercato hanno dispiegato strategie di espansione: in Europa, il gruppo elvetico Kuehne & Nagel, il gruppo Deutsche Post World Net e, nel Pacifico, il gruppo australiano Toll Holdings. Sul mercato europeo, Kuehne & Nagel ha continuato la propria strategia aggressiva di espansione iniziata nel 2003, finalizzata al consolidamento della propria posizione nell’area continentale e all’ingresso e consolidamento sul mercato nipponico, anche attraverso percorsi di specializzazione. In proposito si riportano: - le varie operazioni sul mercato europeo, che mirano ad una penetrazione geografica ed industriale complementare a quella attuale, dal momento che con le acquisizioni precedenti la società si era rafforzata soprattutto nel mercato nordamericano e asiatico; la strategia aggressiva di espansione di Kuehne&Nagel si è manifestata attraverso una campagna di serrate acquisizioni sul mercato estone (a presidio dell’area baltica), in Belgio, Spagna, Danimarca, Scandinavia, Francia e Slovenia, anche attraverso investimenti finalizzati al potenziamento delle proprie strutture logistiche; - l’inaugurazione di una piattaforma logistica in Belgio, caratterizzata per essere uno dei maggiori investimenti del settore in Europa; l’accordo di contract logistics in Irlanda con Organon Ireland per il trasporto a temperatura controllata; - ancora, sul mercato britannico, la costituzione di una joint venture per la logistica beverage nel Regno Unito e l’accordo con Logico, divisione servizi logistici di Freightliner, per il maggiore utilizzo del trasporto intermodale ferroviario in Gran Bretagna; - gli accordi nei paesi dell’est europeo confermano un interesse per i mercati europei di nuova espansione; tra questi l’accordo di contract logistics con Bosch in Polonia per la gestione aftermarket dei prodotti automotive sul mercato polacco, ceco e slovacco e l’apertura di una nuova piattaforma in Slovacchia, a Bratislava; - sul mercato giapponese, l’inaugurazione, all’inizio del 2007, di un nuovo centro logistico presso l’aeroporto di Marita, che ha come principale cliente la Japan Airlines, l’apertura di un ufficio commerciale a Kobe e l’apertura programmata di altri due centri logistici nel Paese. Le manovre di Deutsche Bahn, nel periodo di riferimento, riguardano l’acquisizione di BAX Logistics, operazione ritenuta come sinergica rispetto al precedente acquisto della filiale logistica Schenker; l'operazione al contempo rafforza notevolmente la posizione di Deutsche Bahn nelle spedizioni aeree e marittime. Attraverso Schenker, Deutsche Bahn nel 2005 ha notevolmente incrementato la propria capacità logistica nell'area di Parigi e si è garantita l’ingresso nel mercato giapponese attraverso un accordo con la nipponica Seino 71 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Holdings per l’utilizzo dei rispettivi network. Il gruppo ha inoltre rafforzato la propria presenza sul mercato filippino e indonesiano attraverso un’operazione di rebranding. Sul mercato americano, si segnalano il takeover di alcune compagnie europee su compagnie statunitensi (la scandinava Wallenius Wilhelmsen Lines, Deutsche Bahn, ..) e il rafforzamento di posizione dominante operato da UPS che sta investendo nella realizzazione di cinque hub aeromerci negli Stati Uniti. In Australia, Toll Holdings ha rilevato, al termine di una lunga scalata ostile, la connazionale Patrick Corporation, terminalista portuale, che offre anche servizi marittimi, intermodali terrestri e aerei. L’operazione, a lungo contrastata dal colosso Macquarie Group, ha dato vita al più grande operatore di logistica australiano. Il portafoglio di Toll spazia pertanto ad oggi dalla Cina all'India, da Singapore all'Australia. Si segnala come, nel periodo di riferimento, molti operatori leader abbiano cercato il rafforzamento della propria posizione su mercati consolidati europei o nordamericani, senza ambizioni per i nuovi mercati extra-continentali o per i mercati emergenti dell’est europeo: oltre a Kuehne+Nagel, si citano, tra gli altri, i casi della statunitense Schneider Logistics che ha concentrato le proprie acquisizioni sul mercato domestico; della canadese Versacold Holdings che ha rilevato la britannica P&O Logistics; di DFDS che ha acquisito la connazionale olandese Frans Maas. E, da ultimo, di Rhenus AG & Co che ha acquisito IHG, creando un’entità di primaria importanza con una rete capillare in Europa, Russia e Paesi Asiatici. Tra le operazioni di maggior rilievo sul mercato per il mutamento degli equilibri europei, si segnala l’acquisizione da parte di Géodis della divisione Freight Management di TNT, che si occupa di spedizioni aeree e navali. Il gruppo francese diviene così il quinto spedizioniere europeo e il decimo a livello mondiale e irrobustisce anche il gruppo delle ferrovie francesi SNCF che sono tra gli azionisti di Geodis, estremamente interessate al business di TNT, tanto da sottoscrivere un aumento di capitale di 150 milioni di euro. Il leader globale svizzero Panalpina guarda invece all’area scandinava e al Pacifico dal momento che ha perseguito una strategia volta a crescere organicamente attraverso acquisizioni: nel 2005 ha rilevato le attività della società di logistica Janco Oilfield Services di Singapore, azienda che opera principalmente a servizio dell’industria petrolifera, e, dopo anni di collaborazione, la società di spedizioni norvegese Overseas Shipping Group, acquisita dopo una collaborazione di anni; da ultimo ha siglato un 72 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ accordo con YAS, filiale logistica del gruppo armatoriale giapponese NYK per lo sviluppo di sinergie sui mercati di Giappone, America Latina, Africa e Medio Oriente. La britannica P&O ha invece proseguito con lo smantellamento del gruppo: dismettendo, oltre alle attività armatoriali, la divisione P&O Cold Logistics, acquisita dalla canadese Versacold Holdings Corp. Sugli equilibri europei ha avuto senz’altro impatto, nel periodo di riferimento, il takeover di Deutsche Post sulla britannica Exel; le due compagnie portano rispettivamente in dote, nell’ultimo biennio, l’incorporazione di altri due gruppi leader sul mercato europeo, rispettivamente DHL (costata 3,5 mld di euro) e Tibbet&Britten. L’operazione Deutsche Post-Exel - che vale 5,5 mld di euro - crea il maggior gruppo mondiale di logistica. L’operazione di enorme portata, ma non isolata, di fatto conferma il grande dinamismo degli operatori postali. E’ evidente infatti il proseguire del trend di acquisizione di società di trasporto e logistica da parte delle Poste europee che si preparano alla competizione integrale che si dovrebbe sviluppare con la liberalizzazione dei servizi postali. La dinamica è confermata dalle operazioni di M&A e accordi: - il gruppo postale Finland Post ha acquisito la società di logistica danese Cambifragt attiva in Scandinavia e nei Paesi Baltici, dando vita così ad uno dei maggiori operatori logistici dell’area baltica; la strategia di espansione del gruppo è ora diretta al mercato russo, dal momento che, dopo l’acquisizione, Finland Post può vantare piattaforme logistiche in Estonia, Lettonia, Lituania e Danimarca; - nel contempo DHL Express ha acquistato da Finland Post il 49% delle azioni della finlandese Kelpo Kuljetus Fi Oy, rilevandone l'intero controllo; - Österreichische Post ha acquisito la maggioranza del capitale della tedesca trans-oflex, specializzata nel trasporto di collettame espresso; le Poste austriache gettano così - le basi per un'ulteriore crescita nel mercato dinamico del collettame e della logistica potendo offrire un'importante piattaforma tra Est ed Ovest dell'Europa, all’interno di una rete espresso che ad oggi interessa Austria, Germania, Slovenia e Croazia; Japan Post, la compagnia postale giapponese, e TNT hanno annunciato la costituzione di una cooperazione strategica, finalizzata a perseguire il ruolo di posizione leader nel mercato dei corrieri espresso e della logistica nell'Asia pacifica: la cooperazione mira a rafforzare gli interessi di TNT nel mercato globale e la posizione di Japan Post sul mercato domestico; 73 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ - contestualmente TNT Post ha siglato un accordo con l’Agence et Messageries de la Press, distributore belga, che consentirà a TNT Post di espandere la propria quota di mercato all'interno del mercato postale del Belgio; ancora: TNT ha concluso l’acquisizione di PostCon Deutschland, società che svolge attività di smistamento postale. Le operazioni e gli accordi di TNT sono da ricondurre ad una strategia di potenziamento del settore postale e delle consegne espresso, confermata dalla dismissione delle divisioni Logistics e Freight Management, entrambe cedute nel biennio di riferimento. Ancora sul mercato europeo: - la francese La Poste ha reso noto che intende investire nei prossimi anni nella società controllata GeoPost - che ha recentemente rafforzato la sua posizione nella penisola iberica - e in DPD: lo scopo è quello di creare un network intercontinentale, con attenzione particolare per i mercati di Cina, Giappone, Russia, India, Brasile, Sudafrica e Medio Oriente; - le Poste Norvegesi hanno rilevato l’olandese Scanex, mentre le poste danesi il controllo della connazionale Transportgruppen, che ha una forte presenza anche sul mercato svedese. - Come già segnalato nel precedente Rapporto, continua l’espansione worldwide del gruppo statunitense UPS, strategia che comprende sia il rafforzamento sui mercati asiatici, sia il consolidamento sul mercato no parcel domestico e europeo: - attraverso l’acquisizione della connazionale Overnite Corporation, specializzata in spedizioni LCL (Less Than Container Load) in Nord America, e della britannica LYNX Express, specializzata nel settore della logistica delle parti di ricambio; - attraverso l’apertura di 3 nuovi centri di magazzinaggio e distribuzione in Cina, a Shanghai, Suzhou e Futian, con ulteriori piani di espansione che riguardano l’apertura sul mercato cinese di altre 20 piattaforme entro il prossimo biennio. Da ultimo si segnala che COSCO e TNT hanno firmato una lettera d'intenti per la costituzione di una joint venture logistica che opererà in Asia e nel Pacifico; l'obiettivo è quello di espandere la presenza di COSCO nella regione e di accrescere la penetrazione di TNT nel mercato cinese. COSCO intende inoltre compiere ulteriormente la trasformazione da vettore marittimo ad operatore logistico globale. Relativamente ai maggiori accordi di contract logistics, si segnala che: 74 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ - - - - - Kuhene+Nagel ha siglato in Polonia con la multinazionale Bosch un accordo per la gestione aftermarket dei prodotti automotive sul mercato polacco, ceco e slovacco, attraverso la piattaforma polacca di Wroclaw, all'interno del ProLogis Park; ha inoltre siglato un accordo con Organon Ireland per lo stoccaggio e il trasporto anche a temperatura controllata su strada, mare e aereo, attraverso la piattaforma irlandese di Swords; la francese GEFCO ha siglato un contratto europeo con la statunitense Rubbermaid Commercial Products per la gestione del traffico dal Lussemburgo verso Germania, Austria, Benelux, Francia, Scandinavia e Svizzera; DHL-Exel Supply Chain ha siglato un contratto quinquennale con la multinazionale EMI per la distribuzione di prodotti multimediali nel mercato europeo; TNT ha siglato un contratto con Electrolux per le spedizioni da Asia e Europa verso il resto del mondo, mentre la divisione espresso (TNT Express) si occuperà dei servizi di trasporto dal nuovo Centro Regionale per la Distribuzione dei Ricambi edificato a Dubai da Volvo; il gruppo Frans Maas ha siglato un accordo di partnership con una multinazionale giapponese leader mondiale nel settore delle moto per la gestione della logistica del prodotto finito destinato principalmente al mercato italiano; la tedesca BLG Logistics Group ha rinnovato l’accordo di contract logistics con la connazionale Heoegh Autoliners, che movimenta circa 100mila auto/anno nel terminal portuale di Bremerhaven che fa capo a BLG; BLG ha inoltre rinnovato il contratto con Mazda per la movimentazione sempre, nel porto di Bremerhaven, di autovetture provenienti dal Giappone e dall'Inghilterra. Si riportano di seguito le principali operazioni e gli accordi realizzati, sui mercati consolidati, da operatori ed integratori logistici e - di seguito - M&A ed accordi di integrazione di filiera.1 Tab.2. Operazioni di integratori logistici leader sui mercati consolidati Acquirente Anno Acquisita Operazione ed effetti rilevanti Kuehne+ Nagel (Svizzera) 2005 WM Cargonet Acquisizione 100%. (Gruppo WM Il gruppo logistico Kuehne Nagel ha acquistato da WM Group - NL) Group il rimanente 60% del capitale di WM Cargonet, azienda nata nel 2003 e specializzata nel groupage, diventandone l'unico proprietario. (continua) 1 Nel seguito del paragrafo si riportano inoltre operazioni e accordi di filiera – realizzati da integratori logistici e da altri operatori (MTO, portuali, ferroviari ed altri) - che hanno avuto luogo sui mercati in crescita. 75 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.2.) Gebr. Monkemoller (DE) ACR Logistics (FR) (Platinum Equity Group, USA) 2006 Aces Ltd (USA) E.M. Trans (ET) Divisione groupage FW DEUS (DE) HSBC Export Services (UK) 2007 Management 2005 (DE) Macquarie 2005 Midland Holdings (Macquarie Infrastructur, Australia) UPS (USA) 2005 Speditoren (Norvegia) MAN Logistics (Gruppo MAN, DE) Midland Express (UK) Overnite Corporation (USA) Acquisizione. Gebr. Monkemoller è specializzata in groupage e logistica con 360 dipendenti. Acquisizione. L’operazione, stando alle dichiarazioni di Kuehne Nagel, fornisce una penetrazione geografica ed industriale complementare a quella attuale. Con le acquisizione precedenti Kuehne + Nagel si era rafforzata soprattutto nel mercato nordamericano e asiatico. ACR ha sede a Parigi e conta 15.000 dipendenti; nel 2004 ha registrato un fatturato di 1,2 mld di euro. Acquisizione Aces è una società di spedizioni specializzata nel settore del prodotti forestali e fattura 15 mln di dollari l'anno. Acquisizione. L'acquisizione riguarda la società estone E.M. Trans e le sue filiali in Lettonia, Lituania e Finlandia . La società è specializzata in servizi di autotrasporto e nel 2004 ha registrato un fatturato di 10 mln di euro. Acquisizione (100%) KN ha comprato la divisione groupage dello speidzioniere tedesco FW DEUS. Passeranno al gruppo anche i 130 dipendenti. Nuova denominazione sociale KN DEUS GmbH Acquisizione 100% La società svizzera ha acquisito la divisione Export Services della britannica HSBC Bank, specializzata in documentazione e crediti per l'export. Acquisizione. Il gruppo Kuehne + Nagel ha comprato la Speditøren A/S, azienda norvegese che opera principalmente come spedizioniere doganale. Speditøren A/S offre anche servizi di trasporto e di magazzinaggio e servizi logistici. Management buy-in. Il gruppo tedesco MAN ha ceduto la filiale MAN Logistics (160 dipendenti, 30 mln di fatturato) ad un consorzio costituito dai manager della stessa società. Acquisizione. Autostrade ha ceduto a Macquarie la propria partecipazione (25%) in Midland Express. Macquarie Infrastructure deteneva già il restante 75% della società. Acquisizione. Overnite (1,65 mld di dollari di ricavi) è specializzata in spedizioni LCL (Less Than Container Load) in Nord America. L'obiettivo di UPS è quello di potenziare la propria offerta di servizi nel settore del trasporto cargo su strada. (continua) 76 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.2.) LYNX Express (UK) (controllata da Bridgepoint Capital, UK) De Rijke (NL) 2005 **** 2005 Roberts 2005 Europe (NL) Schneider Logistics (Gruppo Schneider National, USA) 2005 2006 Finland Post (FI) 2005 Panalpina (Svizzera) 2005 Acquisizione. LYNX Express è uno dei maggiori corrieri britannici e opera in particolare nella logistica delle parti di ricambio, e conta tra i suoi clienti alcune aziende internazionali leader nel proprio settore. Con questa operazione UPS mira a rafforzare la sua presenza in Gran Bretagna. La transazione ha un valore di 97,1 mln di dollari. Ups intende fondere i servizi LYNX all'interno del proprio portafoglio prodotti. Wetro Acquisizione. Europort (NL) Wetro è specializzata nello stoccaggio e nel trasporto stradale di rinfuse liquide. L'accordo include la cessione di una flotta di 35 camion e 60 trailer cisterna e di un centro logistico di 84.000 mq nel porto di Rotterdam. SembCorp Cessione (61%). Logistics SembCorp Industries (Gruppo Temasek Holdings) intende (Temasek vendere la filiale SembCorp Logistics di cui detiene il 61% Holdings del capitale azionario. Singapore) FedEx Acquisizione. Custom FedEx Custom Critical, filiale operativa europea di FedEx Critical Corporation, ha ceduto la sua divisione europea (USA) all'olandese Roberts Europe. La transazione è avvenuta con un'operazione di management buy-out. American Acquisizione. Port Services La società di logistica statunitense Schneider Logistics, (USA) Inc. (gruppo Schneider National) ha comprato la connazionale American Port Services. La società manterrà la propria ragione sociale ed opererà come filiale interamente controllata di Schneider Logistics. Attualmente American Port Services opera a Savannah, Norfolk, Charleston, Houston, Seattle e Long Beach. American Acquisizione. Overseas Air La statunitense Schneider Logistics ha rilevato la società di Freight (USA) spedizioni internazionali American Overseas Air Freight. American Overseas continuerà a mantenere la propria ragione sociale e ad avere sede e uffici in varie città californiane. Cambifragt Acquisizione. (DK) Il gruppo postale Finland Post acquisirà la società di logistica danese Cambifragt (140 mln di euro di fatturato), che sarà integrata nella divisione Post Logistics (254 mln di euro di fatturato) di Finland Post. Janco Oilfield Acquisizione. Services L’elvetica Panalpina ha rilevato le attività della società di (Singapore) logistica Janco Oilfield Services di Singapore. L’azienda asiatica opera principalmente a servizio dell’industria petrolifera. Nel 2004 l’azienda ha fatturato 25,1 milioni di dollari di Singapore (14,9 milioni di dollari USA). (continua) 77 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.2.) Overseas Shipping Group (Norvegia) Oversea Shipping Group (Norvegia) Acquisizione. Dopo anni di collaborazione Panalpina ha acquisito la società di spedizioni Overseas Shipping Group (36 dipendenti, 20,8 mln di dollari di fatturato). L'operazione si inserisce in una strategia volta a crescere organicamente attraverso acquisizioni. Acquisizione. Con effetto retroattivo al 1 gennaio 2005 Panalpina ha rilevato Oversea Shipping Group, da anni agente di Panalpina per il mercato dei paesi nordici. Nel 2004 Oversea ha fatto registrare un fatturato di 16,5 mln di euro. Acquisizione. Il gruppo trasportistico francese Norbert Dentressangle ha comprato la connazionale Venditelli, società di logistica. Venditelli è una società di logistica con 650 dipendenti, 9 uffici e 13 centri di distribuzione in Francia. Acquisizione. Deutsche Post e Exel hanno annunciato di aver stretto un accordo per il takeover del gruppo postale tedesco sull'azienda logistica britannica (110.000 dipendenti). L'acquisizione da 5,5 mld di euro, che segue quella del 2002 su DHL per 3,5 mld di euro, crea il maggior gruppo mondiale di logistica, con 55 mld di euro di fatturato e 500.000 di dipendenti. Norbert 2005 Dentressangl e Group (FR) Venditelli (FR) Deutsche 2005 Post - DHL Express(DE) Exel (UK) 2006 Kelpo Kuljetus Fi Oy (FI) Acquisizione 100% tramite quota ulteriore. DHL Express ha acquistato dalle Poste finlandesi il 49% delle azioni della società Kelpo Kuljetus Fi Oy, rilevandone l'intero controllo. FM Logistic (FR) 2005 Acquisizione. Il fornitore di servizi logistici FM Logistic ha acquisito le filiali internazionali del gruppo Premium Logistics, per un totale di 23 nuovi siti in Spagna, Italia e Ungheria. DFDS Transport Group (Gruppo DSV, NL) 2006 Filiali internazionali del gruppo Premium Logistics (ES) Frans Maas (NL) Versacold Holdings Corporation (Canada) 2005 P&O Cold Logistics (Gruppo P&O, UK) Acquisizione totale e fusione. DFDS Transport ha acquisito la compagnia olandese Frans Maas. La fusione ha l’obiettivo dichiarato di creare un operatore logistico leader in Europa. Dopo l'acquisizione del gruppo Frans Maas, dal 1 gennaio 2007 la società assumerà la denominazione di DSV, gruppo che opera in tre divisioni: DSV Road, DSV Air & Sea e DSV Solutions. Acquisizione. Il gruppo P&O ha venduto la divisione Cold Logistics alla canadese Versacold Holdings Corp, nell’ambito di una strategia di cessione dell’intero gruppo. P&O Cold Logistics ha oltre 3.000 dipendenti; nel 2004 la divisione ha fatturato 205,6 mln di sterline. (continua) 78 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.2.) Deutsche Bahn (DE) 2005 Toll Holdings (Australia) 2006 Rhenus & Co. (DE) 2006 TNT (NL) 2005 2006 Velocity Express (USA) 2006 Logistica TWT (PallEx, UK) 2006 BAX Global (Gruppo The Brink - USA) Acquisizione (100%). Deutsche Bahn ritiene l'acquisizione di BAX come un'operazione sinergica rispetto alla filiale logistica Schenker; l'operazione al contempo rafforza notevolmente la posizione di Deutsche Bahn nelle spedizioni aeree e marittime. BAX ha oltre 12.000 dipendenti con circa 500 uffici in 133 nazioni. SembLog Acquisizione. (Temasek Toll ha acquisito l'intero capitale azionario di SembLog, di Holdings cui SembCorp Industries deteneva il 60,01%. Toll punta a Singapore) diventare il fornitore logistico integrato leader della regione asiatica. Patrick Acquisizione (100%). Corporation Toll Holdings ha acquisito l'intero capitale del gruppo (Australia) portuale e trasportistico Patrick Corporation, di cui deteneva il 4,3%. Patrick Corporation ha ceduto alla scalata ostile di Toll Holdings dopo otto mesi di trattative. Patrick è soprattutto un terminalista portuale, ma offre anche servizi marittimi, intermodali terrestri e aerei. L'operazione crea il più grande operatore di logistica australiano. Interspe Acquisizione (100%) Hamann La nuova entità nata dall'acquisizione conta 11.000 Group (IHG) dipendenti e 200 centri in tutto il mondo con un fatturato di (DE) 2,3 miliardi di dollari. IHG dovrebbe continuare ad operare con il proprio marchio. TG+ (ES) Acquisizione. TNT ha completato l’acquisizione di TG+, società spagnola leader nella distribuzione domestica. L’acquisizione di TG+ consolida la posizione di TNT sul mercato dei servizi internazionali e in quello industriale domestico dei pacchi. Al momento dell’acquisizione, TG+ occupava la terza quota di mercato in Spagna. L'acquisizione permetterà a TNT di raddoppiare il proprio giro d'affari in Spagna. TNT (NL) Operazione di buyback (acquisizione 40%) delle azioni messe in vendita dallo Stato olandese. Lo Stato olandese vende la sua quota del 10,9%. Parte delle azioni saranno immesse nel mercato, le altre sono state acquistate dalla stessa TNT. L'operazione di buyback fa parte del più ampio piano di dismissione di TNT Logistics e TNT Freight Management e vale 1 mld di euro. CD&L (USA) Acquisizione 100%. Con questa operazione, la società statunitense diventa in USA il più grande operatore specializzato nella logistica espressa. Gestisce 5500 camion in Usa e Canada. Switch La società britannica, membro di Pall-Ex, ha acquisto International Switch International, ampliando l'attività nell'ambito del (UK) collettame e del trasporto di merci pericolose. (continua) 79 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.2.) 3i (UK) 2006 ABX LOGISTICS Worldwide (BE) AAA Logistics (NL) ABX LOGISTICS Worldwide (BE) Apollo 2006 Management (USA) TNT Logistics (NL) Alfred Talke 2006 Company (DE) Joint Venture Alfred Talke CompanyHoyer (DE) Lorang France (FR) NYK Logistics Europe Ltd (NYK, Giappone) TNT Post 2006 2006 Maverick 2006 Transportatio n (USA) PostCon Deutschland (DE) Schneider National (USA) Acquisizione (100%) 3i, leader europeo del private, ha completato l’acquisizione da Ferrovie Belghe (SNCB Holding) di ABX LOGISTICS Worldwide, il cui accordo risale nel 2005. La Commissione europea aveva imposto a SNCB di vendere la sua divisione logistica entro la fine del 2006. Secondo l'accordo: 10 mln euro a SNCB e 80 mln euro investiti in ABX Logistics. Nel 2005 il fatturato di ABZ è stato di approssimativamente 2,5 miliardi di euro. Di conseguenza il fondo britannico assume anche il controllo dell’italiana Saima. Acquisizione ramo di attività di ABX Logistics relativo alla distribuzione sul territorio olandese. ABX cede a AAA Logistics le attività di distribuzione nei Paesi Bassi. Il fatturato è circa il 10% di ABX e cioè pari a 25 milioni di euro. Con questa operazione ABX Logistics si concentra sulle attività di spedizione internazionale di logistica integrata. AAA Logistics è stata creata da 5 società di trasporto dei Paesi Bassi. Acquisizione 100% Il gruppo TNT ha annunciato la conclusione di un contratto di acquisto con cui vende la Divisione Logistics ad aziende affiliate di Apollo Management una delle maggiori società d’investimenti private con sedi a New York, Londra e Los Angeles. [Nel dicembre 2006 è stato annunciato che l nuovo nome sarà CEVA Logistics. CEVA è la seconda più grande azienda di logistica del mondo e vanta un fatturato di 3,5 miliardi di euro, impiega 38.000 dipendenti e gestisce aree di deposito che occupano oltre 7,4 milioni di metri quadrati in 26 paesi diversi.] Acquisizione 100% tramite quota ulteriore La joint-venture era stata avviata nel 2001 per offrire trasporto e logistica all'industria chimica. La società gestisce una flotta di 300 autocisterne e 1000 container. Acquisizione 100% NYK Logistics Europe, divisione europea del gruppo logistico giapponese NYK Logistics ha comprato la francese Lorang France attraverso la sua filiale NYK Logistics France. Acquisizione 100% TNT Post ha acquisito PostCon Deutschland, società tedesca con base a Berlino che svolge attività di smistamento postale. L'autorità antitrust tedesca ha dato il nulla osta. Acqusizione ramo di attività Maverick, fornitore di servizi logistici, ha concordato l'acquisto della divisione specializzata nella logistica del vetro. Maverick acquisisce 380 rimorchi, 800 camion e 425 autisti. (continua) 80 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.2.) Poste Norvegesi (Norvegia) 2006 Österreichisc 2006 he Post (AT) Post Danmark (DK) 2006 Géodis (FR) 2006 FedEx Corp. 2006 (USA) DHL (DE) 2006 UTI Worldwide Inc (USA) 2007 Monitor Clipper Partners (DE) 2007 TDS Logistics (USA) 2007 Scanex (NL) Acquisizione 100% Le poste norvegesi acquistano l'olandese Scanex, attiva nell'autotrasporto di collettame e di carichi completi. Scanex è anche agente di Nor-Cargo, impresa leader nei trasporti tra Norvegia e Paesi Bassi appartenente alle stesse poste norvegesi. trans-o-flex Acquisizione 74,9% (DE) Österreichische Post acquista il 74,9% del capitale della tedesca trans-o-flex, specializzata nel trasporto di collettame espresso. Come risultato dell'operazione, l'Austria diventerà un'impostante piattaforma tra Est ed Ovest dell'Europa. Attualmente, la rete espresso delle Poste austriache copre Austria, Germania, Slovenia e Croazia. Transportgrup Acquisizione 51%. pen (DK) Le due società hanno siglato un accordo per l’acquisizione del 51% del capitale di Transportgruppen fa parte delle poste danesi, che si rafforzeranno così nel mercato del collettame di ogni dimensione. TNT Freight Acquisizione 100% (acquisizione del ramo spedizioni di Management TNT). (NL) TNT Freight Management è la divisione che si occupa di spedizioni aeree e navali, sorta dopo l'acquisizione della svedese Wilson Logistics, avvenuta nel 2004 per 257 milioni di euro. Géodis diviene così il quinto spedizionierie europeo e decimo a livello mondiale. Le ferrovie francesi che sono tra gli azionisti di Geodis sottoscriveranno l'aumento di capitale di 150 milioni nel 2007. ANC Acquisizione 100%. Holdings La società statunitense, divisione express, amplia la rete di (UK) trasporto espresso in Gran Bretagna. Eganaberri Acquisizione 100%. (ES) La società basca è da tempo partner di DHL, che consolida così la sua posizione nei Paesi Baschi. Span Acquisizione 100%. International Fondato nel 1981, il gruppo Span offre servizi logistici in Group of Canada, Stati Uniti, Messico e Ungheria. Companies (Canada) VFW Acquisizione 100%. (Gruppo Le Poste tedesche hanno ceduto VFW, società Deutsche specializzata in reverse logistics, entrata nel gruppo nel Post, DE) 2005 nel corso dell'acquisizione di Exel ma non considerata strategica. Walsh Fusione. Western La statunitense TDS Logistics e la britannica Walsh International Western International hanno stabilito la fusione, formando (UK) così un unico gruppo che impiega 9000 persone nel mondo, specializzato nei settori Automotive ed High-tech. (continua) 81 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.2.) BNSF Logistics (USA) 2007 Pro-Am Transportatio n Services (USA) JIT Corporation (Gruppo NYK) (Giappone) 2007 NYK Logistics Japan Co. (Gruppo NYK) (Giappone) Eagle Global Logistics (USA) Fondi private 2007 equity Centerbridge Partners e Woodbridge (USA) GeoPost 2007 (FR) SeurSantander (ES) Acquisizione. L’americana BNSF Logistics (gruppo Burlington Northern Santa Fe Corporation) ha comprato la connazionale ProAm Transportation Services, Inc. (Pro-Am). Lo scorso anno Pro-Am, che farà parte della divisione Transportation Execution Services (TES) di BNSF Logistics, ha registrato un ricavo di circa 25 milioni di dollari. Fusione. Il gruppo armatoriale Nippon Yusen Kaisha (NYK) fonderà le due proprie filiali logistiche che operano in Giappone. La JIT Corporation e la NYK Logistics Japan Co. Ltd. Saranno riunite sotto l’unico marchio NYK Logistics Japan Co. Ltd., con sede a Tokyo. Acquisizione. La compagnia logistica statunitense viene acquisita dal fondo private equity per 1,7 miliardi di dollari. La società è presente con 400 uffici in cento Paesi. Acquisizione (100%). La società delle Poste francesi acquista il franchisee spagnolo Seur-Santander, rafforzando così la sua presenza nella parte settentrionale della Penisola Iberica. Fonte: Nomisma Tab.3. Accordi commerciali e di outsourcing e partnership di integratori logistici sui mercati consolidati Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 Frans Maas (NL) Accordo di contract logistics. Il gruppo Frans Maas ha siglato un accordo di partnership con una multinazionale giapponese leader mondiale nel settore delle due ruote per la gestione della logistica del prodotto finito destinato principalmente al mercato Italiano. Accordo per introdurre un nuovo servizio di distribuzione parcel. L'accordo con il distributore di giornali belga consentirà a TNT di espandere la quota di mercato all'interno mercato postale belga. Accordo per introdurre un nuovo servizio di distribuzione parcel. Japan Post (Poste Giapponesi) e TNT N.V. hanno annunciato la costituzione di una cooperazione strategica, finalizzata a perseguire il ruolo di posizione leader nel mercato dei corrieri espresso e della logistica nell'Asia pacifica. Accordo di contract logistics. TNT si occuperà della gestione di tutte le spedizioni Electrolux provenenti dall'Asia e dall'Europa verso il resto del mondo. Accordo di contract logistics. TNT Express ha annunciato un accordo con Volvo per i servizi di trasporto dal nuovo Centro Regionale per la Distribuzione dei Ricambi (RPDC) edificato a Dubai da Volvo. 2005 TNT Post (NL), Agence et Messageries de la Press (BE) TNT (NL), Japan Post (Giappone) 2006 TNT (NL), Electrolux (SE) TNT Express (NL), Volvo (SE) (continua) 82 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.3.) 2006 GeoLogistics (USA), Nor-Cargo (Norvegia) Accordo di collaborazione La compagnia servirà i clienti scandinavi con il nuovo partner norvegese Nor-Cargo, che a sua volta potrà usare il network globale di GeoLogistics. Nor-Cargo è di proprietà delle Poste Norvegesi. 2005 Kuehne+Nagel Accordo. (Svizzera), Nuehne+Nagel ha ulteriormente esteso il suo utilizzo del trasporto Logico (Gruppo intermodale ferroviario nel Regno Unito attraverso operazioni con Freightliner, UK) Logico, la divisione di servizi logistici di Freightliner. 2006 Kuhene+Nagel Accordo di contract logistics. (Svizzera), Accordo con Bosch in Polonia per la gestione aftermarket dei Bosch (DE) prodotti automotive sul mercato polacco, ceco e slovacco, attraverso la piattaforma di Wroclaw (PL), all'interno del ProLogis Park.K+N offrirà a Bosch logistica completa. K+N ha inoltre aperto una nuova piattaforma a Bratislava (SK). Kuhene + Nagel Accordo di contract logistics. (Svizzera), Organon Accordo con Organon Ireland per stoccaggio e trasporto anche a Ireland (IR) temperatura controllata su strada, mare e aereo, attraverso la piattaforma di Swords (IR). Kuehne + Nagel Joint venture - nulla osta da Bruxelles (Svizzera), Scottish & Bruxelles ha approvato la costituzione di una jv per la logistica Newcastle (UK) beverage nel Regno Unito. La jv si occuperà inizialmente della distribuzione di prodotti del produttore britannico per operare successivamente anche per conto terzi. 2007 Kuene+Nagel (CH), Accordo di collaborazione. Sun Chemical (USA) Lo spedizioniere svizzero gestirà la rete di trasporto della società chimica. Ciò comporterà anche la riorganizzazione delle 150 imprese che ora operano in tutta Europa. 2006 Globe Express (USA), Accordo di collaborazione. Soyuztransflot (Russia) Le due società siglano un accordo per lo sviluppo dei traffici tra Russia e le destinazioni di Asia e Stati Uniti. 2006 DHL Exel Supply Accordo di contract logistics. Chain (DE), La divisione DHL Exel Supply Chain ha siglato un accordo con la EMI (Usa) multinazionale EMI per la distribuzione di prodotti multimediali nel mercato europeo. Gestisce 300mila spedizioni l'anno. Contratto quinquennale 2006 Geodis (FR), Accordo/alleanza FedEx (Usa) Geodis effettuerà prese e consegne di Fedex Express nel territorio francese non servito direttamente dall'air courier statunitense. Siglato contratto triennale, operativo dal 2 gennaio 2007. 2006 BLG Logistics Group Accordo di contract logistics (rinnovo). (DE), Heoegh Autoliners movimenta circa 100mila auto/anno nel Heoegh Autoliners terminal portuale di Bremerhaven che fa capo a BLG. Il contratto (DE) è rinnovato fino alla fine del 2008 BLG Logistics Group Accordo di contract logistics (rinnovo) (DE), Il contratto è relativo alle autovetture Mazda movimentate nel Mazda (Giappone) porto di Bremerhaven. I veicoli provengono dal Giappone e dall'Inghilterra e sono stoccati temporaneamente a BH e poi imbarcati su navi feeder. (continua) 83 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.3.) BLG Logistics Group (DE), Mazda Logistics Europe (Giappone) 2006 GeoLogistics (USA, Nystroem (FI) 2006 La Poste (FR), Seur (ES) 2006 Schenker (Gruppo Deutsche Bahn, DE), Seino Holdings Co. (Giappone) 2006 Penske (USA), ABX Logistics (BE) 2006 K Line Logistics (Gruppo K Line), Kawasaki (Australia) (Gruppo K Line) Accordo di contract logistics. Contratto relativo a autovetture che transito nel Bremerhaven Auto Terminal dirette in Russia. Accordo di collaborazione La compagnia californiana ha siglato un accordo di collaborazione con Nystroem, società finlandese leader nelle spedizioni aeree. Joint-venture La società del gruppo La Poste ha avviato un joint venture con la spagnola Seur, creando la nuova società Seur GeoPost. Rinnovo accordo di cooperazione nel settore della logistica integrata L'intesa prevede l'accesso dei partner nei rispettivi mercati attraverso i network logistici della Seino e della Schenker, società che fa parte del gruppo DB. Nel 2002 le due società hanno costituito la jv Schenker-Seino Co. Alleanza per soluzioni di logistica integrata. Il target di mercato sono le aziende multinazionali. E' la prima importante mossa di ABX dopo la sua vendita al fondo 3i. Joint-venture (50%-50%) Costituita la filiale K Line Logistics Australia con sede a Melbourne. Si tratta della prima società della K Line Logistics in Australia. K Line Logistics è controllata dal gruppo armatoriale giapponese Kawasaki Kisen Kaisha (K Line). Contract logistics. DHL ha siglato un contratto con l'ente governativo per la consegna in circa 5000 farmacie in aree urbane e rurali in Australia. La piattaforma si trova a Greystanes (20mila mq). Alleanza spedizionieri per shipping e logistica Cinque operatori di 5 paesi europei creano Eurteam, per offrire un servizio di logistica e shipping a livello europeo. La struttura è aperta a nuove adesioni. La strategia è unire flessibilità e specializzazione ad una presenza paneuropea e a tariffe competitive. 2006 DHL Exel Supply Chain (DE), Prescription Benefit Scheme (Australia) 2006 Asta Logistik Grupo/Gimex Med (ES), Daher International (FR), Leschaco International/Lexzau Scharbau (BE,DE, NL), Del Corona & Scardigli (IT), Warrant Group (UK). 2007 Vos Logistics (NL), Accordo di collaborazione. Bertschi (Svizzera) I due trasportatori specializzati in prodotti chimici hanno siglato un accordo per l'offerta congiunta di servizi di merci sfuse, con un unico servizio a livello europeo. 2007 Dachster (DE), Azkar Joint venture. (ES) La collaborazione tra la tedesca Dachster e la società basca Azkar prevede di mettere in comune le risorse nel campo del trasporto di collettame e logistica in conto terzi nell'intera penisola Iberica. Fonte: Nomisma 84 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.4. Operazioni di integrazione di filiera riguardanti MTO, operatori marittimi, portuali, ferroviari ed altri sui mercati consolidati Acquirente Anno Acquisita Kuehne + Nagel (Svizzera) 2005 Ziegler & Co. (DK) Bertschi (Svizzera) 2005 Deutsche Bahn (DE) 2005 Wallenius 2005 Wilhelmsen Lines (SE) CP Ships (Canada) 2005 DFDS (DK) 2005 Kintetsu 2005 World Express (Giappone) Operazione ed effetti rilevanti Acquisizione. Ziegler & Co è specializzata nel trasporto di liquori e vini, soprattutto via mare e nel 2004 ha fatto registrare un fatturato di 9,1 mln di dollari. L'operazione ha lo scopo di ampliare il mercato di Kuehne & Nagel in Scandinavia. Nordic Bulkers Acquisizione (100%). (Gruppo La compagnia di navigazione Brostrom ha venduto la filiale Brostrom, SE) Nordic Bulkers al gruppo logistico elvetico Bertschi AG. Nordic Bulkers ha 60 dipendenti ed è specializzata nella logistica delle rinfuse e dispone di una flotta di container sia per carichi secchi che liquidi e terminal a Wallhamn e Ahus. Bax Global Acquisizione (100%). (gruppo Brink - Deutsche Bahn ritiene che l'operazione rafforza USA) notevolmente la posizione di Deutsche Bahn nelle spedizioni aeree e marittime, particolarmente importanti per la distribuzione internazionale in costante crescita. BAX ha oltre 12.000 dipendenti con circa 500 uffici in 133 nazioni. Distribution Acquisizione (50%). and Auto La svedese Wallenius Wilhelmsen Lines-joint venture Service (USA) armatoriale tra la svedese Wallenius Lines e la norvegese Wilh. Wilhelmsen-ha concluso un accordo per l'acquisizione della statunitense Distribution and Auto Service, fino ad oggi appartenente a Nissan North America e specializzata nella logistica e nella distribuzione di autovetture nel Nord America. Borg Int. Acquisizione. Freight CP Ships ha comprato BIFS società di spedizioni, Richard Services Azoulay fondatore e proprietario di Borg assumerà un (Canada) incarico dirigenziale nella divisione logistica di CP Ships Hallens (BE) Acquisizione (66%). La società di spedizioni Hallens è il principale cliente del servizio ro-ro EuroBridge di DFDS Tor Line e gran parte dei carichi trasportati dalla società belga sono generati dall'industria automobilistica e Volvo Logistics ne è uno dei principali clienti (e utilizza EuroBridge). Mitsui O.S.K. Alleanza e reciproco acquisto di azioni. Lines Logistics Il gruppo armatoriale Mitsui ha stretto un accordo con la (Giappone) Kintetsu World Express. L'intesa prevede che Mitsui si avvalga preferibilmente di Kintetsu quale partner principale nel settore delle spedizioni aeree, e che ne acquisti il 5% del capitale; Kintetsu utilizzerà preferibilmente i servizi del gruppo armatoriale per le spedizioni marittime in container ed acquisirà il 25% di Mitsui O.S.K. Lines Logistics, la filiale logistica del gruppo. (continua) 85 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.4.) Canadian National Railway (Canada) 2005 Mitsui 2005 O.S.K. Lines (Giappone) Avion (Islanda) 2005 V.Ships (UK) 2005 Toll Holdings (Australia) 2006 Zim Integrated Shipping Service (Israele) 2006 CN WorldWide Apertura nuova filiale. (NL) La nuova filiale gestirà le spedizioni internazionali tra Europa e Nord America, seguendo tutte le attività di trasporto dal segmento stradale a quello ferroviario, alla movimentazione portuale allo stoccaggioo delle merci e delle procedure doganali. Kintetsu World Alleanza e reciproco acquisto di azioni. Express Il gruppo armatoriale Mitsui ha stretto un accordo con la (Giappone) connazionale Kintetsu World Express. L'intesa prevede che Mitsui si avvalga preferibilmente di Kintetsu quale partner principale nel settore delle spedizioni aeree, e che ne acquisti il 5% del capitale; Kintetsu utilizzerà i servizi del gruppo armatoriale per le spedizioni marittime in container ed acquisirà il 25% di Mitsui O.S.K. Lines Logistics, la filiale logistica del gruppo. Eimskip Acquisizione (94,1%). (Islanda) Il gruppo Burdaras (Islanda) ha ceduto il 94,1% di Eimskip al gruppo Avion per 196 milioni di dollari circa in contanti e il restante in azioni del gruppo Avion. Martinoli SAM Acquisizione e fusione. (Monaco) V.Ships (UK) acquista la società di ship management Martinoli SAM realizzando la fusione di V. Ships Leisure (divisione navi passeggeri). Patrick Acquisizione. Corporation (segue) Dopo otto mesi di resistenza Patrick Corporation (Australia) cede alla scalata ostile di Toll Holdings. L'operazione crea il più grande operatore di logistica australiano. Patrick è soprattutto un terminalista portuale, ma offre anche servizi marittimi, intermodali terrestri e aerei. Toll nel 2005 ha fatturato 2,288 mld di euro, di cui il 40% dall'autotrasporto, il 30% dal trasporto ferroviario, il 10% dallo stoccaggio e distribuzione, il 9% dal trasporto marittimo, il 7% dal trasporto aereo, il 4% dalla movimentazione portuale. Questa acquisizione è la 46esima di Toll negli ultimi 17 anni, e il suo portafoglio spazia dalla Cina all'India, da Singapore all'Australia. Non è escluso che dopo questa operazione la programmata acquisizione di Patrick su FCL Interstate venga messa in dubbio.[L'8 maggio 2006 Macquarie Bank ha offerto a Patrick 7,2 mld di dollari contro i 5,8 proposti da Toll, per conto di un consorzio non identificato - questo può cambiare l'esito di tutta l'operazione] ZIM Logistics Asset. (Israele) Zim Integrated Shipping Services ha annunciato un investimento di 100 milioni di dollari per un terminal container a Qingdao, che avrà una capacità annuale di 150mila teu. La società ha anche creato una filiale in Cina per servizi di logistica, spedizioni e trasporto, denominata ZIM Logistics. (continua) 86 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.4.) "K" 2006 Logistics Corp. (Giappone) "K" Line Air Service Ltd. (Giappone) Mitsui 2006 OSK Lines (MOL) (Giappone) Mitsui 2006 OSK Lines (MOL) (Giappone) NYK Line 2006 (Giappone) Utoc Corporation (Giappone) Fusione. Il gruppo armatoriale giapponese Kawasaki Kisen Kaisha ("K" Line) opererà la fusione delle due proprie filiali "K" Line Air Service, Ltd. e "K" Logistics Corp., con effetto dal prossimo 1° luglio. Le due società, che si occupano rispettivamente di spedizioni aeree e di servizi di logistica marittima, confluiranno nella "K" Line Logistics, con sede a Tokyo. Acquisizione. MOL detiene il 31,17% di Utoc e ha l'obiettivo di ottenrne oltre il 50% attraverso un'offerta d'acquisto. Utoc Corporation (Giappone) Successo dell'offerta di acquisto MOL è riuscita ad ottenere oltre il 51% del capitale di Utoc, che è diventata una filiale del gruppo. PSA (Singapore) IJS Global (UK) Lupprians Cargo Express (UK) Asset (acquisizione terminal ro-ro). Il gruppo armatoriale giapponese Nippon Yusen Kaisha (NYK) ha rilevato i terminal ro-ro del gruppo PSA di Singapore nei porti di Zeebrugge e di Anversa. Quest’ultimo, che occupa una superficie di 1,25 milioni di metri quadrati, è uno dei più grandi terminal ro-ro europei. Acquisizione. IJS Global ha acquistato la maggioranza della compagnia britannica Lupprians Cargo Express, che sarà rinominata IJS Global UK. 2007 Fonte: Nomisma Tab.5. Accordi di integrazione di filiera riguardanti MTO, operatori marittimi, portuali, ferroviari ed altri sui mercati consolidati Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 CMA CGM (FR), P&O Nedlloyd (UKNL), OOCL (Cina-Hong Kong), CP Ships (Canada) Mitsui OSK Lines (Giappone), RCL Feeder (Thailandia) Mitsui OSK Lines (Giappone), Oman Shipping Company (Oman) NYK Reefers (Giappone), J.Lauritzen (DK) CMA CGM attiva due servizi settimanali a giorni fissi tra Nord Europa e Canada utilizzando spazi di carico sulla linea Canex, SLCS e Canada Maritime che toccano i porti di Anversa, Rotterdam, Bremerhaven, Montreal e Le Havre. 2005 2005 2005 Nuovo servizio intrasiatico. Grazie ad un accordo di noleggio slot con RCL Feeder, Mitsui OSK Lines effettuerà un nuovo servizio a rotazione tra Bangkok, Laem Chabang, Ho Chi Minh, Hong Kong e Shekou. Due joint ventures paritetiche (50:50). Le due nuove compagnie armatoriali si occuperanno di trasporto marittimo impiegando navi VLCC e product tanker del tipo Large Range 1. Avranno sede a Panama. Joint venture. La Commissione Europea ha approvato la jv LauritzenCool tra NYK Reefers e J.Lauritzen. La nuova compagnia sarà specializzata nel trasporto di prodotti deperibili. (continua) 87 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.5.) 2005 2005 2005 2005 2005 2005 2005 2005 2006 2006 The New World Alliance (TNWA) (APL - USA), Hyundai Merchant Marine (Corea del Sud), MOL (Giappone) Baltic Container Lines of Poland (PL), German Team Lines (DE), IMCL (CY) Grand Alliance (Hapag Lloyd Container Line (DE, NDL) MISC Berhad (Malaysia), Nippon Yusen Kaisha, Orient Overseas Container Line (HK, Cina), TNWA (APL, HYM, MOL) Maersk Sealand (DK), MSC (Svizzera) Rinnovo della partnership fino al 2012. I soci di TNWA hanno rinnovato l'accordo di partnership fino al 2012, grazie agli ottimi risultati degli 8 anni passati ed in vista degli investimenti previsti. Accordo di cooperazione. Con questo accordo i tre operatori razionalizzano i propri servizi tra il Baltic Container Terminal di Gdynia, gli altri porti baltici tra cui la Russia e Amburgo e Bremerhaven, riducendo il numero di fermate sul modello della suddivisione della capacità di slot. Accordo di cooperazione. L'accordo prevede inizialmente lo scambio di slot sulle rotte tra Asia ed Europae tra Asia e Mediterraneo e l'istituzione di un servizio tra Asia e Costa est degli USA via Panama. Successivamente sono previsti ampliamenti della cooperazione attraverso nuovi servizi congiunti. Cooperazione. Nuovo servizio di collegamento fra Asia centrale e settentrionale e costa orientale dell'Australia. Evergreen (Taiwan), Riorganizzazione dei servizi congiunti tra Cina e Mar Rosso. I Coscon (Cina), due servizi vengono fusi in uno solo dal nome FarEast-RedSea Hapag-Lloyd (DE-NL) (FRS) che collegherà Cina, SudEst asiatico e Mar Rosso. K-Line (Giappone), Nuovo servizio settimanale New Andes dal prossimo aprile. MOL (Giappone) Il nuovo servizio collegherà l'Asia con il Messico e la costa ovest del Sud America, rotta che attualmente le compagnie operano in joint service con P&O Nedlloyd (la js terminerà con l'acquisizione di P&O Nedlloyd da parte di AP Moller-Maersk). DFDS Sys Line Joint service. (Norvegia), Joint service per il trasporto di container tra Spagna, Irlanda e VaporesSuardian Norte Regno Unito (tra i porti di Bilbao,Avonmouth,Dublino e SL (ES) Greenock sotto la denominazione DFDS Suardiaz Line). China Shipping Accordo. Container Lines (Cina), L'intesa stabilisce che CSCL operi un traffico minimo di 30.000 Virginia Port Authority container/anno nel porto per i prossimi 10 anni. La lunga durata (USA) dell'accordo è indice di sicurezza per entrambi i partners. Kawasaki Kisen Kaisha Accordo. ("K" Line) (Giappone) e Il gruppo armatoriale giapponese Kawasaki Kisen Kaisha ("K" Baoshan Iron & Steel Line) ha siglato un contratto a lungo termine con la società Co. (Cina) siderurgica cinese Baoshan Iron & Steel Co. relativo al trasporto di minerale di ferro. Geest North Sea Line Condivisione di spazi di carico sulla rotta Rotterdam-Norvegia. (NL), DFDS Lys Line Il servizio con frequenza bisettimanale è operato con due (Norvegia) portacontainer di 750 teuq. (continua) 88 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.5.) 2006 2006 2006 2006 2006 2006 2006 2006 Malaysia Marine and Heavy Engineering (gruppo MISC,Malesia), Samsung Heavy Industries (SudCorea) CP Ships (Canada), CMA-CGM (FR), Marfret (FR) Joint venture (70% MMHE 30% SHI). La jv sarà operativa da aprile e si occuperà della riparazione di navi per gas naturale liquefatto. Vessel sharing. CP nella realizzazione di una più estesa e competitiva rete di servizi ha raggiunto un vsa con le altre due per la rotta Australia,Nuova Zelanda,isole del Pacifico,Costa est USA e Nord Europa via Panama a partire dal mese in corso. CP Ships (Canada), Acquisizione di slot. Maersk Sealand (DK) CP Ships ha acquistato da Maersk Sealand slots sul nuovo servizio settimanale che collega Audìstralia,Nuova Zelanda,isole del Pacifico,Costa est USA e Nord Europa via Panama. CP Ships (Canada), Collaborazione. Hapag-Lloyd (NL, UK), Hapag-Lloyd collaborerà con le altre due nell'ambito del loro CMA-CGM (FR) nuovo servizio settimanale tra Australia,Nuova Zelanda, SudEst asiatico; Mediterraneo e Nord Europa via Suez. V.Ships (Singapore), Gestione di 4 portacontainer da 9.600 teu. China Shipping La nuova società, la China International Ship Management co. Container Lines (Cina) Ltd., diventerà operativa il 1° giugno ed avrà sede a Shangai. NYK (Giappone), Costituzione di partnership in tutte le aree del trasporto Yamato Holdings Co., marittimo, terrestre ed aereo. Ltd (Giappone) Il gruppo armatoriale giapponese Nippon Yusen Kabushiki Kaisha (NYK) ha siglato un accordo con la connazionale Yamato Holdings Co. (ex Yamato Transport) che prevede la cooperazione sia nel settore operativo che in quello finanziario. CMA-CGM (Francia), Sigla di un contratto della durata di 10 anni. Virginia International Il gruppo armatoriale CMA CGM ha siglato un contratto della Terminals Inc. (USA) durata di 10 anni con la Virginia International Terminals Inc. (VIT), ramo terminalistico della Virginia Port Authority (VPA), in base al quale le navi francesi scaleranno il Norfolk International Terminals e il Portsmouth Marine Terminal. APM Terminals (DK), Joint venture COSCO Pacific (Cina) La società terminalista APM Terminals del gruppo armatoriale danese A.P. Møller-Mærsk, la società terminalista COSCO Pacific del gruppo armatoriale cinese COSCO e la cinese Guangzhou Port Group hanno costituito una joint venture che gestirà e avrà la proprietà della seconda fase del container terminal di Guangzhou Nansha nel porto di Guangzhou. CSAV (Cile), Libra Accordo. (Brasile), Montemar CSAV, Libra, Montemar, Amburg Sud e Alianca hanno siglato (Gruppo Libra), un accordo di scambio (slot) relativo ai traffici tra i porti Amburg Sud (DE), statunitensi e sudamericani della costa atlantica. Alianca (PT) APM Terminal (Gruppo Joint venture. AP Moller-Maersk, APM Terminals (del gruppo danese AP Moller-MaerskO e DK), l'armatore cinese Cosco hanno siglato un accordo per gestire il COSCO (Cina) terminal container di Guangzhou Nansha Fase 2. (continua) 89 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.5.) 2006 2006 2006 2007 2007 2007 2007 Eimskip (Islanda), Containerships (Finlandia) Joint venture. La compagnia di navigazione islandese Eimskip ha costituito una joint venture con la finlandese Container Finance Ltd Oy (Containerships). La nuova società, che assumerà la ragione sociale Containerships Group (CS), sarà partecipata con il 65% da Eimskip e con il 35% da Container Finance. Eimskip avrà un’opzione per acquisire l’intero capitale azionario della nuova compagnia. Nella società confluirà la Kursiu Linija. NWS Holdings, China Joint venture. Railway Container La NWS Holdings di Hong Kong ha siglato un accordo di joint Transport Corp., CIMC, venture della durata di 50 anni con la cinese China Railway Promisky Investment Container Transport Corp. Ltd., società pubblica del ministero delle Ferrovie di Pechino, con la China International Marine Containers (Group) Co. (CIMC) e con la Promisky Investment Ltd. relativo alla creazione della società China United International Rail Containers Co., Ltd. che avrà il compito di gestire 18 nuovi container terminal ferroviari grandi città cinesi. A.P. Møller-Mærsk A/S Accordo per costituzione nuova società. (DK), Teekay Shipping I gruppi armatoriali A.P. Møller-Mærsk A/S e Teekay Shipping Corporation (Bahamas) Corporation hanno annunciato la sottoscrizione di un accordo per costituire la Swift Tankers Ltd., a pool of product tanker. Wan Hai Lines Accordo. (Taiwan)-APL (USA), Wan Hai Lines e APL hanno siglato con la Kaohsiung Harbor Kaohsiung Harbor Bureau (KHB) contratti per prolungare di ulteriori dieci anni la Bureau (KHB) (Taiwan) durata delle concessioni su alcune banchine del porto di Kaohsiung operate dalle due compagnie di navigazione. China Shipping Accordo di cooperazione. Container Lines China Shipping Container Lines (CSCL) ha siglato un accordo (CSCL), Sinotrans di cooperazione con la Sinotrans Container Lines (Sinolines). Container Lines L’intesa prevede inizialmente lo scambio di slot nei servizi per (Sinolines) (Cina) le Filippine. Dal prossimo 13 gennaio CSCL garantirà alla Sinotrans Container Lines spazi pari a 30 teu alla settimana nel servizio Shanghai - Ningbo - Manila operato con due portacontainer da 1.700 teu, mentre Sinotrans Container Lines garantirà a CSCL 40 teu alla settimana nel servizio Shantou Xiamen - Manila effettuato con una portacontainer da 600 teu. Hamburg Süd (DE), Accordo. Maersk Line (DK), Hamburg Süd, Maersk Line, e NYK hanno stretto un accordo NYK (Giappone) per operare congiuntamente nei traffici tra l’Asia, il Sud Africa e il Sud America. COSCO (Cina), China Accordo di collaborazione. National Cereals Oils Il gruppo armatoriale cinese COSCO ha siglato un accordo di and Foodstuffs collaborazione con la China National Cereals Oils and Corporation (COFCO) Foodstuffs Corporation (COFCO) in base al quale quest’ultima (Cina) darà priorità alla flotta della COSCO per il trasporto dei carichi importati ed esportati dal gruppo. Da parte sua il gruppo armatoriale riserverà noli vantaggiosi alla COFCO. (continua) 90 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.5.) 2007 Höegh Autoliners (Norvegia), A.P. Møller-Mærsk (DK) 2007 Maersk Line (DK), Hamburg Sud (DE) 2007 Evergreen Marine Corporation (Taiwan), COSCON (Cina) Accordo di cooperazione. La compagnia di navigazione Höegh Autoliners del gruppo armatoriale norvegese Leif Höegh & Co., specializzata nel trasporto di autovetture, e il gruppo armatoriale danese A.P. Møller-Mærsk hanno stretto un accordo di cooperazione riguardante le rispettive flotte di car carrier. Accordo di collaborazione. Maersk Line e Hamburg Süd hanno stretto una collaborazione relativa ai collegamenti tra la costa orientale del Sud America e del Nord America che sfocerà nel rinnovamento del servizio settimanale NASA. In concomitanza con l’avvio del nuovo NASA cesserà la collaborazione di Maersk Line e Hamburg Süd con le compagnie Mitsui O.S.K. Lines (MOL) e American President Lines (APL) relativa all’attuale servizio NASA. Accordo di collaborazione. Evergreen e COSCO Container Lines (Coscon) suddivideranno l'attuale servizio ESA che tocca Asia, Sud Africa e Sud America. Le compagnie istituiranno il nuovo servizio ESA, che collegherà il Far East con il Sud America, e il nuovo servizio FAX, che collegherà il Far East con il Sud Africa. Fonte: Nomisma A complemento della descrizione del quadro competitivo internazionale in cui si muovono gli operatori integrati dei trasporti e della logistica, si vuole inoltre dare notizia delle operazioni e degli accordi che nel periodo di riferimento hanno avuto luogo in aree geografiche caratterizzate da mercati in veloce crescita. Non accenna infatti a rallentare l’interesse mostrato dai player globali – siano essi integratori logistici, compagnie marittime, spedizionieri aerei o express couriers - per i mercati delle economie in crescita, con particolare attenzione alla Cina ed ai maggiori mercati dell’America Latina (Brasile e Venezuela). Tra i mercati in crescita emergono i mercati dell’Est europeo (Russia, Slovenia, Lituania, Lettonia, Estonia, Ungheria, Repubblica Ceca), destinatari di investimenti e operazioni da parte degli operatori delle economie consolidate. Tra questi si segnalano nell’area asiatica anche India e Cina. E tuttavia si porta ad evidenza come la Cina, al pari dei Paesi Arabi (Dubai, in primo luogo), a meno di un decennio dall’ingresso a pieno titolo sui mercati trasportistici globali, al ruolo di paese destinatario di interessi europei e statunitensi, affianchi ora il ruolo attivo di soggetto investitore. Con riferimento alle operazioni si segnala in particolare: 91 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ - - l’ingresso nel mercato vietnamita di A.P. Moller-Maersk, prima compagnia estera ad aver ricevuto l’autorizzazione ad operare attività logistiche nel paese; l’ingresso della compagnia di navigazione APL e della sua divisione APL Logistics entrambe controllate dal gruppo Neptune Orient Lines (NOL) di Singapore – in Turchia, intesa come base privilegiata per i traffici di Europa, Asia e Medioriente, allo scopo di servire le economie in crescita dell’area; la campagna di forti investimenti di TNT Express in Medio ed Estremo Oriente. Percorso analogo è stato seguito in Brasile, da BDP International che nel 2000 aveva costituito una joint venture con una società locale, Gruppo Mesquita, e che nel 2006 ha acquisito interamente il capitale societario. Attenzione particolare merita la Cina dove sono state effettuate acquisizioni totali di joint venture precedentemente costituite (si cita, ad esempio, il caso di FedEx), a conferma della progressiva apertura del mercato cinese agli investitori internazionali: - tra gli operatori leader che rivestono ruoli pionieristici all’interno del mercato cinese, si segnala la statunitense UPS, prima società globale di express courier che effettua sul mercato interno cinese operazioni su larga scala completamente controllate; - nel contempo, la tedesca BLG, gestore di terminal container, è riuscita nel progetto di trasportare in Europa attraverso il porto di Bremerhaven le prime vetture cinesi (della casa Brilliance Auto); è interessante notare come, parallelamente, nella strategia di BLG ci sia l’intento di potenziare anche il ruolo dell’hub italiano di Gioia Tauro. Tab.6. Operazioni di integratori logistici sui mercati in crescita Acquirente Anno Acquisita Operazione ed effetti rilevanti Frans Maas (NL) 2005 STS Logistics (Russia) Acquisizione (20%). Frans Maas intende seguire un piano di espansione in Russia e nelle nazioni della Comunità degli Stati Indipendenti (CSI): la collaborazione con STS Logistics le garantirà la presenza in 30 città della regione. Inizialmente l'acquisizione riguarderà il 20% del capitale, con l'obiettivo di assumere il controlllo dell'azienda russa nei prossimi anni. Acquisizione (100%). TNT Express ha acquisito la slovena Door-to-door, compagnia leader in Slovenia nel trasporto su gomma. La compagnia impiega 200 persone e opera con 1 hub, 7 depositi e una flotta di 119 veicoli dalla sede di Lubiana. TNT Express 2005 (Gruppo TNT, NL) Door-to-Door (SL) (continua) 92 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.6.) TNT Innight (NL) 2006 TNT (NL) 2006 2007 2007 FedEx Express (USA) 2006 BALtrans Holdings (Hong Kong, Cina) 2006 ISH Nocni Expres (CZ) Acquisizione. ISH Nocni Expres è una società specializzata nella logistica e distribuzione notturna nella Repubblica Ceca e in Slovacchia, per anni partner di TNT Innight, soprattutto a servizio dell'industria automobilistica ed elettronica. TNT intende rafforzare il network notturno in Europa e, in particolare, nell'Europa dell'Est, area nella quale ha avviato una strategia di crescita. Speedage Express Acquisizione (100%). Cargo Service TNT ha acquisito Speedage, società indiana (India) specializzata nell'espresso stradale. L'operazione fa parte dell'espansione verso l'Asia meridionale. TNT mira al ruolo di fornitore leader nelle consegne espresso sul mercato indiano, su cui ora è al terzo posto. La decisione è stata decisa contestualmente alla vendita della divisione logistica ad Apollo Management. Expresso Mercurio Acquisizione 100%. S.A. (Mercurio) Mercurio è leader nel segmento del mercato (Brasile) espresso in Brasile, dove detiene una quota pari al 15% del mercato. L'acqusizione offre a TNT una piattaforma per un network stradale integrato in tutto il Sud America. Hoau (Cina) Acquisizione. La società olandese ha acquisito Hoau, una delle più grandi imprese cinesi di trasporto. Le parti non hanno rivelato le cifre della transazione. Con questa acquisizione, TNT intende diventare il principale operatore privato nella distribuzione cinese, ottenendo una copertura stradale completa. joint venture FerEx- Acquisizione (100%). DTW (Cina) FedEx ha acquisito dalla cinese Tianjin Datian w. Group co. il rimanente 50% della joint venture FedEx-DTW in mano alla DTW, diventando così l'unico proprietario dell'azienda di Pechino specializzata in consegne espresso. A seguito dell'accordo FedEx avrà oltre 6.000 dipendenti in Cina. Clover Cargo Acquisizione (52%). Holdings (Sud La società di spedizioni BALtrans Holdings Ltd. di Africa) Hong Kong ha acquisito il 52% della sudafricana Clover Cargo Holdings (Proprietary) Ltd., di cui deteneva il 10%. L’acquisita opera a Johannesburg, Durban, Cape Town e Port Elizabeth nei settori della logistica e delle spedizioni. L'obiettivo è la penetrazione di nuovi mercati di Europa, Medioriente e Africa, e la costruzione di un network integrato globale. (continua) 93 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.6.) BDP International (USA) 2006 Schenker (Gruppo Deutsche Bahn, DE) 2006 Schenker (Gruppo Deutsche Bahn, DE) 2006 CPI Transport (Filippine) Fusione e rebrandering. CPI Transport, partner locale, verrà inglobato da Schenker, insieme alla rete filippina di Bax Global (società del gruppo DB). La nuova entità avrà il marchio Schenker. Lo scopo è diventare il primo operatore nelle Filippine. CPI è dal 1988 è agente esclusivo di Schenker nelle Filippine. PWC Logistics (Kuwait) 2006 Global Marine Services (Arabia Saudita) Fusione di rami di attività. Le due società hanno fuso le loro divisioni dedicate alle spedizioni. OTS Logistics Group (Australia) 2007 Confreight Group (PL) Accordo per acquisizione. OTS Logistics Group, gruppo al quale fanno capo numerosi marchi del settore della logistica e delle spedizioni, ha siglato un accordo per comprare il gruppo Confreight, che si occupa principalmente di spedizioni marittime ed è presente in Belgio, Francia, Germania, Italia, Olanda, Polonia, Regno Unito, Spagna ed in altre nazioni europee. Il network della Confreight sarà utilizzato quale estensione dell'attività del marchio americano Vanguard Logistics Services, che fa parte del gruppo OTS. Kuehne + Nagel (CH) 2007 Censped (Slovenia) Acquisizione (100%). Il gruppo logistico elvetico Kuehne + Nagel ha comprato la società di spedizioni slovena Censped d.o.o., che ha sede nel porto di Capodistria. Nel 2006 l'azienda ha registrato un fatturato di nove milioni di euro. Fonte: Nomisma 94 BDP South America Acquisizione (100%). (Brasile) BDP ha rilevato l'intera proprietà della joint venture BDP South America, istituita nel 2000 insieme al Grupo Mesquita. BAX Indonesia Fusione e rebrandering. (filiale di Bax Schenker ha integrato le proprie attività locali con Global, gruppo DB) quelle di Bax Indonesia in un'unica società (DE) denominata PT Schenker Petrolog Utama, operativa dal 1 gennaio 2007. La nuova società offrirà servizi di spedizione internazionale e di logistica integrata. Bax Indonesia è l'agenzia locale di Bax Global dal 1997, mentre Schenker è presente nel Paese da trent'anni. L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.7. Operazioni di integrazione di filiera riguardanti MTO, operatori marittimi, portuali, ferroviari ed altri sui mercati in crescita Acquirente Anno Acquisita Operazione ed effetti rilevanti Varig Logistica SA (Brasile) 2006 Yang Ming (Cina) 2006 Varig (Brasile) Acquisizione. VarigLog acquista l'intero capitale della compagnia aerea brasiliana per soli 24 milioni di dollari. Salva così una storia di 80 anni di volo. Yangtze River Acquisizione (33%). (Cina) Il gruppo armatoriale Yang Ming ha rilevato un terzo del capitale azionario della cinese Uangtze River Logistics, che opera principalmente come agenzia marittima e società di spedizioni. Fonte: Nomisma Tab.8. Accordi di integratori logistici sui mercati in crescita Anno Partner 2006 LauritzenCool Logistics (SE), Grindrod (Sud Africa) 2006 2006 2006 2006 2007 Oggetto ed effetti dell’accordo Joint venture. Le due società costituiranno una joint venture specializzata nel trasporto via mare e via terra di prodotti deperibili. La nuova società sarà denominata LauritzenCool Logistics Grindrod Pty ltd. DFDS Transport Air & Sea Joint-venture. Holdings (DK), DFDS Transport Air & Sea Holdings ha istituito in India la Seabridge Maritime Agencies DSV Air & Sea, insieme alla Seabridge Maritime (Gruppo Parekh, India) Agencies, società del gruppo Parekh. La nuova impresa offrirà spedizioni aeree, marittime e di logistica. LauritzenCool Logistics Joint-venture. (LCL) (DK), LCL, specializzata nella logistica di prodotti deperibili, ha Worms A.C.S. (Egitto) costituito la LCL Egypt, joint venture tra la sua divisione regionale LCL Mediterranean e l'agenzia marittima egiziana Worms A.C.S. La società ha sede ad Alessandria. General Overnight (DE), Alleanza per distribuzione. Road Parcel Ltd (HU) Il network europeo di distribuzione e logistica si espande in Ungheria attraverso una serie di accordi con alcuni operatori locali. I principali clienti sono aziende farmaceutiche, multinazionali e banche. Oltre che in Ungheria, GO ha una presenza diretta in Austria, Svizzera, Repubblica Ceca e Danimarca. DHL Exel Supply Chain Accordo di gestione della struttura logistica. (DE), Saudi Aramco (Arabia DHL ha il compito di creare da una serie di attività Saudita) frammentate un servizio logistico integrato. Deutsche Post World Net (DE), TransPark (Dubai) Accordo di collaborazione. DPWN si è alleata con TransPark per gestire le piattaforme che quest'ultima gestisce a Dubai Industrial City, con circa 2 mil di mq. TransPark è uno dei principali operatori logistici dell'area e copre l'intera supply chain dei suoi clienti. (continua) 95 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.8.) 2007 Kerry Logistics (Cina), Talke Joint venture. Logistics (DE) La joint venture sarà specializzata nella gestione dell'intera catena logistica dei prodotti chimici in Cina. 2007 Dachster (DE), AFL (India) 2007 Gruppo formato da società ungheresi, russe e ucraine 2007 Kerry Logistics (Cina), Wincanton (UK) Joint venture per costituzione nuova società. In India, Dachster ha avviato una collaborazione con AFL, creando una nuova società denominata AFL Dachster, le cui quote sono equamente divise. AFL è una delle principali società indiane di servizi logistici in conto terzi e copre l'intera India. Grazie alla nuova società, Dachster può offrire ai suoi clienti globali l'accesso al mercato indiano. A loro volta, le imprese indiane ottengono una finestra sul mondo attraverso la struttura di Dachster. Accordo per realizzazione di un centro logistico. Un gruppo formato da società ungheresi, russe e ucraine ha siglato un accordo a Kiev per la realizzaizone a Zahony, nella parte orientale dell'Ungheria, del più grande centro logistico europeo. Il gruppo ha anche intenzione di costruire una nuova linea ferroviaria per collegare le città di Zahony e Csop. Accordo. La società cinese e quella britannica siglano un accordo per offrire soluzioni globali di supply chain dedicate ad imprese medie e grandi che producono e distribuiscono merci tra Asia ed Europa. Fonte: Nomisma Tab.9. Accordi di integrazione di filiera riguardanti MTO, operatori marittimi, portuali, ferroviari ed altri sui mercati in crescita Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 Zim (Israele); Jamaica Fruit and Shipping Co. (Giamaica) Joint venture per centro logistico (Kingston). La compagnia di navigazione Zim ha istituito un nuovo centro logistico a Kingston, in Giamaica, in joint venture con la Jamaica Fruit and Shipping Co. Il centro fa parte del network logistico ZPL di Zim. 2006 Lynden Air Freight (USAAlaska), Kerry Logistics (Cina) Joint venture. Le due società hanno creato una joint venture per potenziare i servizi in Asia e Nord America. 2006 MISC Integrated Logistics (MILS) (Gruppo MISC Berhard Malaysia), Rais Hassan LLC (Dubai) (Gruppo Rais Hassan Saadi Group - RHS Group, Dubai) Joint-venture (50%-50%). Costituzione della jv Rais-MILS LLC. La nuova società opererà nel settore delle spedizioni aeree, marittime e terrestri e si doterà di un proprio hub a Dubai. Fonte: Nomisma 96 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Con riferimento agli accordi governativi, il governo indiano ha approvato in via preliminare che Infrastructure and Logistics Pvt, joint venture costituita dal gruppo armatoriale e logistico Neptune Orient Lines di Singapore e dall'indiana Hindustan Infrastructure Projects & Engineering Pvt, operi servizi ferroviari per il trasporto delle merci in India; Tra gli elementi di novità da segnalare vi è inoltre l’intesa tra i Governi Cinese ed Ungherese per la realizzazione di un nuovo Trade Center a Budapest, che mira a diventare – non senza un turbamento degli equilibri logistici continentali - la base per la distribuzione pan-europea delle merci cinesi. L’investimento finanziato da capitali cinesi è (al di fuori della Cina) secondo solo al Trade Center di Dubai, che serve l’area del Medioriente. Si riporta infine l’accordo tra BERS e BEI nel 2006 per la costruzione di infrastrutture che darà vita a investimenti pari a 3,7 mld euro per progetti in Russia, Ucraina, Moldova e Caucaso. Lo scenario italiano Con riferimento al mercato italiano, il periodo in esame è caratterizzato per la propensione pressoché nulla degli integratori logistici nazionali ad investire nell’acquisizione di società a capitale straniero. Tra le eccezioni si riportano le operazioni di Arvato Logistics che, sul mercato svizzero, ha rilevato la divisione logistica di Universal Express, e di Gruber Logistics, azienda altoatesina che ha concluso un’acquisizione sul mercato tedesco. Circa il presidio dei mercati esteri, si ricorda l’interesse per la Spagna di Fercam, che ha aperto una filiale a Siviglia. Per quanto riguarda il mercato interno hanno invece avuto luogo diverse operazioni di integrazione orizzontale, finalizzate al rafforzamento dei network aziendali e alla ricerca di maggiori sinergie organizzative. E’ il caso di: - Number 1 che intende presidiare la Sardegna con l’acquisizione di una rete di piattaforme logistiche di Logistica Mediterranea; - nella stessa direzione si è mossa Fercam, che ha operato una serie di acquisizioni di operatori locali per rafforzare la propria rete nell’area emiliano-romagnola e nelle aree di Brescia, Padova e del Triveneto; - Send Italia e Skynet Italia, che hanno operato una fusione tra le strutture operative e Villanova che ha incorporato le diverse società del gruppo. 97 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ - Interessante è anche l’operazione di Cavalieri Trasporti che ha rafforzato la sua leadership nel settore del trasporto a temperatura controllata, acquisendo la divisione fresco di Italsempione, che ha dismesso il ramo di attività per concentrarsi sul core business. In tema di trasferimento di capitale italiano nelle mani di investitori stranieri, si segnala che la francese STEF-TFE ha siglato un accordo per il trasferimento del 33% del capitale di Cavalieri Trasporti. Allo stesso modo primari operatori stranieri hanno potenziato il proprio network attraverso operazioni di M&A e investimenti. Oltre a Frans Maas (poi DSV) e Rhenus Logistics, TNT Express, in particolare, ha aperto nuove sedi a Piacenza e a Novara, mentre Deutsche Post-DHL ha raddoppiato la consistenza della rete italiana. Particolare interesse per il mercato italiano è stato mostrato dall’elvetica Kuhene+Nagel dopo l’acquisizione dell’italiana ACR Logistics: la compagnia si sta espandendo soprattutto nel centro-sud (a Napoli, in Campania e in Sicilia) e intende sviluppare il trasporto marittimo di prodotti freschi, farmaceutici e alimentari e il cargo aereo. Si dà inoltre notizia del fatto che il Gruppo Autostrade ha ceduto la partecipazione pari al 25% nella britannica Midland Express all’australiana Macquarie Infrastructure che deteneva già il restante 75% della società, a conferma del fatto che il presidio del mercato britannico non rientra nelle linee strategiche del gruppo infrastrutturale italiano. Tab.10. Operazioni di integratori logistici sul mercato italiano Acquirente Anno Acquisita Provincia di Verona 2005 BresciaPadova Operazione ed effetti rilevanti Acquisizione (0,19%) La partecipazione della Provincia di Verona nella società autostradale Brescia-Padova sale al 4,74% dopo l'acquisizione del 0,19% messo in vendita dal Comune di Venezia. La Provincia sta valutando di acquistare anche le quote messe in vendita da Comune e Provincia di Milano. Arvato 2005 Universal Acquisizione Logistics (IT) Express Con effetto retroattivo al 1° gennaio 2005 Arvato (Svizzera) Logistics Services, costola logistica del gruppo Arvato, ha rilevato la divisione logistica dell'operatore svizzero Universal Express. L'acquisizione non ha riguardato la divisione spedizioni. Number 1 2005 Centro Acquisizione Logistic Group Distribuzione Con l'operazione Number 1 si dota in Sardegna di una rete (Barilla, IT) Merci proprietaria di piattaforme. A partire dal 1998 da quando (Logistica la Barilla Alimentare ha ceduto il ramo d'azienda della Mediterranea) logistica distributiva, la società ha reso disponibili ad altre (IT) imprese selezionate le sue strutture e competenze. (continua) 98 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.10.) Credito Emiliano Holding (IT) 2005 Autostrade (IT) Frans Maas Italia (NL) 2005 Fercam (IT) 2005 Birkart 2005 Globistics (DE) STEF-TFE (FR) 2005 Send Italia (gruppo Securpol) (IT) 2005 Fercam (IT) 2005 Kuehne+ Nagel 2006 (Svizzera) Acquisizione Dagli aggiornamenti Consob sulle partecipazioni rilevanti emerge che Credito Emiliano Holding detiene il 2,431% di Autostrade. Traini e Opzione per acquisizione Torresi Group La società olandese detiene un'opzione per l'acquisto fino (IT) al 50% della società italiana. L'opzione si inserisce in un (controllata accordo di partnership che permette a Frans Maas di avere da Ifitel spa) un network in Italia. Mattioli Acquisizione Logistica e L'azienda di trasporti e logistica Fercam ha rilevato Trasporti (IT) l'attività logistica della Mattioli Logistica e Trasporti di Parma. Il piano di espansione di Fercam prevede l'apertura di una nuova filiale a Cesena ed il rafforzamento delle filiali di Bologna e Parma. Fercam nel 2004 ha fatturato 286 mln di euro, con 1060 collaboratori nelle filiali italiane e straniere. Birkart Asset - Nuova filiale Globistics L'operatore logistico tedesco ha costituito una propria (IT) (Filiale filiale con sede a Milano, la Birkart Globistics srl. Il piano italiana) di espansione prevede anche l'apertura di filiali a Prato e Firenze. Cavalieri Accordo e acquisizione (33%) Trasporti (IT) L'accordo prevede il trasferimento del 33% del capitale di Cavalieri Trasporti al gruppo STEF-TFE, lasciando a Cavalieri l'opzione di cedere ulteriori quote o riacquistare l'intero pacchetto passato un periodo minimo di due anni. L'accordo mira ad ottimizzare sia in termini finanziari che di know how gli investimenti necessari a perseguire le proprie strategie di sviluppo. STEFTE punta a fare il suo ingresso in Italia. Skynet Italia Fusione (gruppo Le due società hanno firmato un accordo che prevede la Skynet fusione delle due strutture operative in un'unica realtà. Worldwide L'obiettivo dichiarato è quello di ottenere una maggior Express) efficienza. (Libano) Europ Cargo Acquisizione Spedizioni Fercam ha acquisito la società bresciana, dopo che a luglio (IT) aveva già rilevato l'azienda Ivano Trasporti e Depositi di Padova. L'obiettivo è quello di consolidare la propria presenza nel Triveneto, ampliando l'offerta con servizi specialistici. ACR Fusione Logistics (IT) Dal 1° gennaio 2006 il gruppo Kuehne+Nagel ufficializza l’acquisizione di ACR Logistics, uno dei più grandi fornitori di contract logistics in Europa. L’acquisizione ha comportato un costo di circa 440 milioni di euro. (continua) 99 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.10.) Cargil (USA) 2006 Attività di trasporto di Pagnan (IT) Cablog (IT) 2006 Villanova Spa (IT) 2006 Leonardi Group 2006 (IT) TNT (NL) 2006 TNT Post (NL) 2006 Fercam (IT) 2006 Illycaffé (IT) 2006 Asset La Commissione Europea ha autorizzato il piano del gruppo statunitense Cargill per l'acquisizione delle attività di trasporto per vie d'acqua interne di Pagnan spa. Il gruppo Cargill opera in numerosi settori incluso il commercio e la trasformazione di merci, la commercializzazione di ingredienti senza marchio per l'industria alimentare e la produzione e la commercializzazione di prodotti base per l'agricoltura. Pagnan opera nella logistica dello scarico e dello stoccaggio di cereali, derivati ed altri prodotti agricoli. La Commissione ha ritenuto che non vi siano sovrapposizioni orizzontali tra le parti. Cabl (IT) Acquisizione Cablog ha acquisito il ramo dell'azienda Cabl dedicato alla logistica distributiva. L'accordo prevede inoltre una partnership per la gestione della flotta mezzi: la divisione trasporti Cabl diventerà fornitore preferenziale di Cablog e rimarrà indipendente da un punto di vista societario. Villanova Acquisizione Logistica Per cercare di ottimizzare le sinergie delle varie divisioni (IT), e presentarsi sul mercato come entità unica e globale, Villanova Villanova spa, specializzata nella fornitura di servizi di Tematrans logistica integrata, trasporti e spedizioni nazionali e (IT), internazionali, ha incorporato le società Villanova Villanova Logistica, Villanova Tematrans, Villanova Trasporti e Fly Trasporti (IT), Sea. Fly Sea (IT) Maxicargo Fusione International Le due società emiliane annunciano la fusione con lo (IT) scopo di creare un polo per lo shipping e per le spedizioni internazionali. TNT-Arvil Acquisizione (IT) TNT salirà dal 51% al 100% della TNT-Arvil, joint venture che gestisce la logistica interna di Fiat Auto. Twm Italia Acquisizione 100% (IT) L'operatore postale ha acquisito Twm Italia, azienda piacentina attiva nel mercato della distribuzione di materiale pubblicitario. L'azienda rilevata ha un fatturato di circa 12 milioni di euro. Filiale Asset Fercam, operatore tra i più importanti a livello europeo, ha aperto una filiale a Siviglia, Spagna. Pacorini (IT) Asset Pacorini ha ceduto il ramo d'azienda denominato "Bruno Pacorini Distripark", piattaforma logistica del gruppo Pacorini situata nel comprensorio industriale di Trieste. La cessione riguarda un'area che occupa circa 60.000 mq dei 120.000 mq complessivi di proprietà di Pacorini (continua) 100 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.10.) Rhenus Logistics (DE) 2006 Gottardo Ruffoni Rondine (IT) Cavalieri Trasporti (IT) 2007 Italsempione (IT) Gruber Logistics (IT) 2007 Jung & Leiener (DE) Palletways 2007 Palletways Europe Limited Italia (IT) (UK) Acquisizione (100%) La società di spedizioni milanese s'integra maggiormente con il gruppo tedesco. Gottardo Ruffoni e Rondine, che già nel 2000 avevano unito strutture e denominazioni, diventano ora Rhenus Gottardo ed entrano così a pieno titolo nel gruppo logistico tedesco. È la conseguenza della fusione tra Rhenus Logistics ed Interspe Hamann Group (IHG), che aveva acquisito l'azienda italiana nel 2004. Acquisizione (Divisione alimentare fresco). Cavalieri Trasporti Spa, leader nel settore del trasporto a temperatura controllata, ha acquisito il ramo d'azienda relativo al traffico nazionale ed internazionale su strada del settore alimentare fresco di Italsempione, che invece prosegue la propria attività concentrandosi nell'alimentare congelato e fresco trasportato via aerea e marittima. Acquisizione. L'azienda altoatesina, specializzata nei trasporti eccezionali, ha acquistato l'impresa tedesca, che opera nella logistica e nelle spedizioni marittime ed aeree. Acquisizione. Palletways Italia è stata riacquisita dalla capogruppo inglese dopo che quest'ultima, nel 2002, l'aveva ceduta in concessione a due imprenditori italiani. La missione dell'azienda italiana consiste nel trasportare da uno a sei pallet, senza limiti di peso, con i tempi di resa di un corriere espresso ma a costi inferiori. Fonte: Nomisma Se nel periodo di riferimento gli operatori nazionali non hanno quasi portato a termine operazioni di M&A dirette ai mercati esteri, maggiore vivacità è stata riscontrata in tema di accordi commerciali e di partnership in campo internazionale. Si pensi ad esempio: - agli accordi di collaborazione dell’italiana Due Torri con Skorpion, maggior operatore bulgaro del settore, e con operatori logistici cinesi localizzati a Pechino e Shanghai per offrire servizi di logistica a imprese italiane e europee che hanno delocalizzato tutta o parte della propria produzione in Cina o nell'Est europeo; - all’accordo di collaborazione tra l’interporto di Verona e il porto israeliano che mira allo sviluppo dell'area industriale di Jenin e alla ricostruzione in Iraq; - all’intesa tra INLOG e il Tianjin Airport Industrial Park per la costruzione di un distretto industriale logistico a Tianjin, in Cina; la società italiana, costituita dagli interporti di Bologna, Iesi, Padova, Parma, Rivalta Scrivia e Verona, ha acquisito un area di 500mila metri quadrati. In questa sede si dà inoltre notizia della strategia di alleanze di Poste Italiane che intende consolidare la propria posizione sul mercato domestico e irrobustire la propria presenza in 101 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ ambito internazionale. La compagnia postale ha infatti stretto un’intesa con il Gruppo Ferrovie dello Stato per dare vita ad un grande operatore integrato della logistica; allo stesso tempo ha siglato un accordo per la gestione delle spedizioni internazionali di corriere espresso con il leader statunitense UPS, che metterà a disposizione di Poste Italiane il proprio network internazionale. Tab.11. Accordi commerciali e partnership di integratori logistici sul mercato italiano Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 Frans Maas Italia (NL), Traini e Torresi Group (Gruppo Ifitel spa, IT) Avioport spa (IT), Exel Italy (UK) Partnership di integrazione commerciale. Le società hanno instaurato una partnership volta all'integrazione commerciale. Nell'accordo si inserisce anche un'opzione di acquisto di Frans Maas su Traini e Torresi Group. 2005 2005 Ceccarelli Trasporti (IT), Eurocar Logistic (IT), Formaro Spedizioni (IT), For-Trans (IT), Tomaso Prioglio (IT) 2005 Due Torri (IT), Skorpion (BG) Due Torri (IT), Imprese cinesi 2005 Clerici Logistics Group (IT), interporto di Nola (IT) Contratto d'affitto. Avioport, joint venture tra le olandesi Schiphol Real Estate e Grontmij Real Estate e l'italiana Finair, ha siglato un accordo con Exel Italy per l'affitto di un complesso di magazzini presso il nuovo Avioport Logistics Park situato presso l'aeroporto di Milano Malpensa. Exel coordinerà tutte le proprie attività di import aereo del nord Italia. Accordo. Le 5 aziende hanno creato Eurasia Logistics srl, un progetto sviluppato sulla base dell'iniziativa della Regione Friuli-Venezia Giulia per la promozione e lo sviluppo delle relazioni economiche con la Cina. Il progetto mira a fornire servizi e logistica alle imprese cinesi. L'azienda si occuperà di trasportare verso la Cina soprattutto sistemi di impiantistica e tecnologie per le aziende, e di importare verso il Friuli-Venezia Giulia e l'Est Europa principalmente mezzi di consumo e vestiario. Accordo di collaborazione per la logistica. Due Torri ha siglato un accordo di collaborazione per la logistica con Skorpion, il maggior operatore bulgaro del settore. Due Torri gestirà, come unico interlocutore per i paesi europei, la supply chain delle merci tra l'Italia e la Bulgaria. Accordo di collaborazione per la logistica. Recentemente Due Torri ha firmato anche 3 accordi di collaborazione con imprese logistiche di Pechino e Shanghai: il target sono le imprese italiane o europee che hanno delocalizzato tutta o parte della propria produzione in Cina o nell'Est europeo. Accordo per gestione del ''polo del freddo''. L'accordo di collaborazione prevede che al Clerici Logistics Group, a cui fanno capo i terminal frutta di Genova e Salerno, vada la gestione del ''polo del freddo'' dell'interporto di Nola che per le dimensioni e per le potenzialità di stoccaggio della merce refrigerate e surgelata si configura come il più importante centro specializzato in Italia ed uno dei più rilevanti a livello europeo. (continua) 102 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.11.) 2005 2006 2006 2007 Hangartner (Svizzera), Italcontainer (IT), Trenitalia (IT), altre aziende CAT Italia (Gruppo CAT), Gruppo Mercurio (IT) UPS (USA), Poste Italiane (IT) Accordo. E' stato inaugurato presso il terminal ferroviario Hangartner (Interporto di Verona) il primo treno porta container ''Verona-La Spezia- Verona'', grazie all'intesa sancita fra il Gruppo Hangartner e Italcontainer in collaborazione con Trenitalia ed altre aziende. Joint venture. La joint venture ha portato alla nascita di una nuova impresa, Mercat srl, che opererà come trasportatore supappaltatore di Mercurio e CAT Italia. Accordo UPS e Poste Italiane per le spedizioni internazionali. UPS e Poste Italiane hanno siglato un accordo per la gestione delle spedizioni internazionali di corriere espresso dell'operatore postale italiano. UPS metterà a disposizione le risorse e la rete internazionale. Ferrovie dello Stato (IT), Poste Italiane (IT) Accordo. E' stato siglata una lettera d'intenti per dare vita ad un operatore della logistica. Il progetto è da definirsi a breve. Fonte: Nomisma Ancora, in tema di contract logistics2, si è assistito nel periodo di riferimento alla crescente diffusione di accordi sul mercato italiano, che hanno visto protagonisti sia grandi operatori esteri – TNT, Kuehne+Nagel, Ceva (ex TNT Logistics), Norbert Dentressangle – che operatori nazionali – Borghi, Fercam, Cavalieri - . Tab.12. Accordi di outsourcing delle attività di logistica realizzati sul mercato italiano Partner logistico Anno Partner Italian Seaways (IT) 2005 Holland America, Windstar Cruises (USA). Cavalieri Trasporti (IT) 2005 Kraft Italia (DE) (filiale italiana) Oggetto ed effetti dell’accordo Accordo per la gestione della logistica – Contract logistics. La genovese Italian Seaways ha acquisito la gestione logistica dall'Italia e per l'Italia delle parti di ricambio di Holland America e Windstar Cruises, compagnie crocieristiche del gruppo Carnival Corporation. La società italiana ha già in atto accordi di logistica globale con Costa Crociere, Carnival Cruise Lines e Silversea Cruises. Accordo per la distribuzione - Contract logistics. L'azienda parmense ha acquisito la distribuzione dei prodotti Kraft in Italia. (continua) 2 Si tratta della logistica in outsourcing, curata cioè da providers 3PL. 103 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.12.) Borghi Trasporti Spedizioni (IT) 2005 Samsung Electronics Italia (filiale italiana della multinazionale coreana) Accordo per trasporto e installazioni prodotti – Contract logistics. Borghi Trasporti Spedizioni, azienda di trasporto, di distribuzione e di gestione di apparecchiature ad alta tecnologia ha annunciato l'accordo siglato con Samsung Electronics Italia per il trasporto e l'installazione dei propri prodotti, destinati a tutte le fiere e le manifestazioni in Italia a cui Samsung prenderà parte. 2006 Westim Spa (IT) Accordo per distribuzione e nuova filiale – Contract logistics. Borghi Trasporti Spedizioni, società di trasporto, distribuzione e gestione di apparecchiature hightech, ha aperto una propria filiale a Pomezia per gestire la logistica e la distribuzione dei prodotti Westim, azienda che si occupa di importazione e distribuzione di elettronica di consumo e di prodotti per il trattamento dell'aria. Accordo per la gestione della logistica e nuovo deposito - Contract logistics. Il gruppo francese Norbert Dentressangle ha aperto un nuovo deposito presso il polo logistico di Castel S.Giovanni, vicino a Piacenza, per la gestione della logistica di Metro. Accordo di contract logistics. La filiale italiana della società logistica francese ha siglato un contratto da un milione di euro l'anno con l'azienda produttrice di biancheria. Accordo per la distribuzione dei prodotti – Contract logistics. Lorenz ha affidato a G.I.D.D. la distribuzione dei propri prodotti. Norbert Dentressangle (FR) 2005 Metro (DE) Norbert Dentressangle Italia (IT) 2007 Frette (IT) Gruppo Italia Distribuzione Depositi (IT) 2005 Lorenz (IT) Fercam (IT) 2005 Mondadori (IT) Accordo di 6 anni per la gestione della logistica Contract logistics. Federcam ha raggiunto un accordo con Mondadori Printing per la gestione in outsourcing di tutte le attività logistiche del colosso italiano delle arti grafiche. La partnership riguarda la totalità dei servizi logistici, dall'approvvigionamento e fornitura della carta per la stampa, fino alla distribuzione dei prodotti sul mercato italiano ed estero. Per ottimizzare l'attività, già iniziata in agosto, Federcam ha provveduto a integrare il proprio sistema informatico con quello della Mondadori. (continua) 104 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.12.) 2006 Basic Italia (IT) TNT (NL) 2005 Rcs (IT) TNT Logistics Italy (IT) (gruppo TNT, NL) 2006 Reebok (USA) TNT Post (NL) 2006 Hypo Group Alpe Adria (IT) Kuehne+Nagel Italia (Svizzera) 2006 Bavaria Italia (Gruppo Bavaria NV, DE) CEVA Logistics (IT) (ex TNT Logistics) (NL) 2007 Perfumery Douglas Spa (DE) Accordo di quasi-manufacturing e stoccaggio – Contract logistics. La società tessile, che produce i marchi Robe di Kappa e K-Way, ha affidato alla società logistica altoatesina lo stoccaggio e l'imballaggio dei suoi prodotti. Accordo di contract logistics. TNT Logistics e la divisione libri del gruppo RCS hanno rinnovato per altri 6 anni la partnership nata negli anni Ottanta. L'accordo riguarda l'outsourcing delle attività logistiche di stoccaggio e distribuzione. Accordo di contract logistics. L'accordo si estende fino al 2008. TNT Logistics vede confermata la gestione di tutte le attività di logistica distributiva. Accordo di contract logistics. La divisione TNT Post sigla un accordo con la società finanziaria Hypo Group Alpe Adria, mentre quella Express porta i Pony in Sardegna. Intanto il gruppo conclude la vendita di Logistics. Accordo di contract logistics. L'accordo vede rinnovata la gestione della logistica per altri cinque anni. Accordo di contract logistics. CEVA Logistics, il maggiore operatore globale dedicato alla contract logistics, ha siglato un contratto con la catena di cosmetici per servizi completi sul territorio italiano. La piattaforma centrale è a Milano. Fonte: Nomisma Da ultimo, si dà notizia degli accordi siglati da enti locali, autorità portuali o interporti tesi a sviluppare direttrici di interscambio tra regioni italiane ed estere avanzate dal punto di vista del mercato dei servizi logistici. In particolare, recentemente si sono registrati sforzi a carico degli enti locali liguri per dare vita a corridoi che colleghino l’Alto-Tirreno con la pianura padana – si pensi all’accordo che vede lo sviluppo di Alessandria come retroporto di Genova e l’accordo per lo sviluppo del traffico lungo la linea ferroviaria pontremolese tra l’interporto di Parma e il porto di La Spezia. Rilevante è l’accordo tra l’Autorità Portuale di Napoli e il colosso terminalista cinese COSCO che prevede un investimento privato di 200 milioni di euro per sviluppare la 105 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ darsena di Levante, che sarà gestita da Conateco, società terminalista sorta da una joint venture tra la cinese Cosco e la svizzera MSC. Con l’intesa, una quota consistente di capitale straniero entra nel settore portuale italiano. Tab.13. Accordi siglati da enti locali, autorità portuali o interporti sul mercato italiano Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 Interporto di Venezia (IT), Magazzini Generali di Padova (IT) Italia, Spagna, Portogallo Accordo. L'accordo ha l'obiettivo di mettere a frutto le possibili sinergie tra le due realtà. Accordo per Progetto Multis. Il progetto, voluto da 3 ministri dei paesi coinvolti e portato avanti con la collaborazione sia di attori pubblici che di attori privati, punta realizzare, con l'innovazione digitale, un sistema logistico comune per il trasporto merci. L'obiettivo è quello di migliorare la sicurezza nelle operazioni di imbarco e sbarco delle merci, di coordinare la posizione delle merci e le condizioni di trasporto. Sottoscrizione della convenzione IPA. Convenzione per creare un sistema integrato per la razionalizzazione dei servizi comuni e la definizione di percorsi di sviluppo attraverso la gestione partecipata. L'accordo intende contribuire al rilancio dell'economia del territorio insieme a Civitavecchia, come una delle 9 piattaforme per il rilancio dei servizi logistici. Accordo di collaborazione. L'interporto veneto ha siglato con i porti un accordo di collaborazione. 2005 2006 Interporto delle Marche, Autorità Portuale di Ancona, Aerdorica. 2006 Interporto di Verona (IT), Porti di Rostock, Norimberga, La Spezia e Gioia Tauro 2006 Interporto di Verona (IT), Porto di Haifa (Israele) 2006 2006 2006 Accordo di collaborazione. L'interporto veneto e il porto israeliano hanno siglato un accordo di collaborazione, indirizzato allo sviluppo dell'area industriale di Jenin e alla ricostruzione in Iraq. Autorità Portuale di Napoli Accordo per la costruzione di nuovo terminal. (IT), COSCO (Cina). L'accordo prevede un investimento di 200 milioni di euro per sviluppare la darsena di Levante, che sarà gestito da Conateco (società terminalista sorta da una joint venture tra la cinese Cosco e MSC). All'investimento privato si aggiungono 80 milioni di euro di finanziamento pubblico. INLOG SpA (IT), Tianjin Accordo. Airport Industrial Park Accordo INLOG - Tianjin Airport Industrial Park per la (Cina) costruzione di un distretto industriale logistico a Tianjin, Cina. La società italiana, costituita dagli interporti di Bologna, Iesi, Padova, Parma, Rivalta Scrivia e Verona, ha acquisito un area di 500mila metri quadri. Autorità Portuale di La Accordo di programma. Spezia (IT), Interporto di E' stato siglato l'accordo di programma che ha l'obiettivo di Parma (IT) potenziare il trasporto merci tra Parma e La Spezia. Fonte: Nomisma 106 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ In conclusione, si riportano in tabella le principali operazioni e gli accordi di integrazione di filiera, che saranno oggetto di trattazione nei successivi capitoli. Tab.14. Operazioni di integrazione di filiera riguardanti MTO, compagnie marittime, operatori portuali e ferroviari sul mercato italiano Acquirente Anno Acquisita Operazione ed effetti rilevanti Rimorchiatori 2006 Clerici Riuniti di Logistic Genova (IT) Group (IT) Acquisizione (40%) Il gruppo Pacorini, specializzato nella logistica del caffè, ha ceduto la sua quota nel Clerici Logistic Group, pari al 40%. A Clerici Logistic Group fanno capo i due terminal frutta dei porti di Genova e Salerno e diverse società operative nel settore dello shipping. Il gruppo Rimorchiatori Riuniti controlla le società di rimorchio che operano nei porti di Genova e Salerno. Gruppo 2006 Terminal Acquisizione (30%) Gallozzi (IT) Intermodale La società salernitana entra nell'azionariato di Terminal di Nola (IT) Intermodale di Nola (TIN), acquisendo il 30% della società, che finora era completamente nelle mani d'Interporto Campano Spa. Lo scopo è quello di sviluppare il traffico ferroviario e su gomma che interessa i mercati del Centro-Sud Italia. La società gestisce il terminal intermodale situato all'interno dell'interporto di Nola e l'accordo avrà ricadute positive sui porti di Napoli e Salerno, dove il Gruppo Gallozzi è presente. Moby Spa 2006 Lloyd Acquisizione. (IT) Sardegna (I) Lloyd Sardegna ha una flotta di cinque navi che collegano la Sardegna al continente. Moby ha quindici navi che effettuano servizi tra i porti di Genova, Livorno, Piombino e Civitavecchia e la Sardegna, la Corsica e l’Isola d’Elba. Gruppo 2007 Unikai (DE) Acquisizione (49%) Grimaldi (IT) (controllata Con effetto retroattivo al primo gennaio 2007, Grimaldi di HHLA) Napoli ha acquisito una quota del 49% nell’operatore terminalistico multipurpose Unikai Lagerei und Speditionsgesellschaft, controllata della società terminalistica pubblica Hhla, in via di (parziale) privatizzazione. Fonte: Nomisma Tab.15. Accordi di integrazione di filiera riguardanti MTO, operatori marittimi, portuali e ferroviari sul mercato italiano Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 Trenitalia (IT), Thyssenkrupp Acciai Speciali Terni (IT) (Gruppo Thyssenkrupp Stainless - DE) Accordo per lo sviluppo di progetti logistici comuni. Thyssenkrupp Stainless è leader mondiale nella produzione di acciaio inossidabile. Obiettivo è quello di aumentare i trasporti via ferrovia delle attività del gruppo. Trenitalia è sul mercato del trasporto dei prodotti siderurgici con circa 2.200 carri sellati per coils, 5.000 carri alte sponde per il trasporto di rottame e 8.000 pianali per il trasporto di semiprodotti, prodotti lunghi e tubi. (continua) 107 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.12.) 2005 GNV (IT) (Gruppo Grimaldi Genova), Autorità Portuale di Barcellona (ES) 2006 Asamar (Italia), Spedimar (Italia), Porto di Chongqing (Cina) Accordo. L'Autorità Portuale, riconoscendo a Grandi Navi Veloci la rilevanza del traffico movimentato, consente alla compagnia di accedere alle agevolazioni per gli ulteriori investimenti annunciati sulla linea Genova-Barcellona. Accordo di collaborazione Asamar e Spedimar hano firmato un accordo per sviluppare i collegamenti con ChongQing, il più grande porto fluviale della Cina. Le due imprese di spedizione intendono sviluppare il settore logistico con un'attenzione particolare all'agroalimentare, metallurgico e della carta, guardando alle destinazioni italiane e a quelle del nord europa. Fonte: Nomisma 1.2. Le integrazioni di settore 1.2.1 Il settore marittimo Lo scenario internazionale Data la vastità del comparto, la presente sezione si limiterà a fornire gli elementi strutturali e di mercato necessari alla collocazione dei numerosi accordi e operazioni del settore e all’individuazione delle strategie poste in essere dai principali operatori. L’attenzione si concentrerà sui servizi di linea, in quanto caratterizzati da precise strategie industrali e oggetto della competizione dei grandi gruppi armatoriali, distinguendo tra il trasporto di merce containerizzata e il cargo convenzionale (break bulk cargo e roll on-roll off cargo); non sono dunque presi in considerazione i servizi occasionali (tramp), per i quali l’irregolarità delle attività e la polverizzazione degli operatori non consentono l’individuazione puntuale delle dinamiche industriali in atto. Il comparto del containerizzato Di particolare interesse per il presente rapporto è il segmento del trasporto marittimo containerizzato, caratterizzato per sua natura dal peso preponderante dei servizi di linea, da un elevato grado di concentrazione, e da un altrettanto significativo livello di integrazione di filiera, che si manifesta attraverso il controllo dei contenitori lungo l’intera catena logistica da parte delle principali compagnie di navigazione. 108 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.16. I 25 maggiori operatori di trasporto marittimo containerizzato* rank 2006 rank 2005 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 1 2 5 4 14 8 6 9 7 10 16 11 12 13 15 18 19 20 21 22 23 25 26 27 28 Compagnia Nazionalità A.P. Moller-Maersk MSC CMA CGM Group Evergreen Group Hapag-Lloyd (TUI) CSCL APL Hanjin / Senator COSCO Container L. NYK Mitsui - OSK Line (MOL) OOCL CSAV Group K Line Zim Yang Ming Line Hamburg-Sud Group Hyundai Merchant Marine Pacific Int'l Lines (PIL) Wan Hai Lines UASC IRIS Lines Regional Container L. Grimaldi (Napoli) MISC Bhd (Danimarca) (Svizzera) (Francia) (Taiwan) (Germania) (Cina) (Singapore) (Corea del Sud) (Cina) (Giappone) (Giappone) (Cina, HK) (Cile) (Giappone) (Israele) (Cina) (Germania) (Corea del Sud) (USA) (Singapore) (Kuwait) (USA) (Cina) (Italia) (Malaysia) TEU 20061 1.665.272 784.248 507.954 477.911 412.344 346.493 331.437 328.794 322.326 302.213 241.282 234.141 234.002 227.872 201.432 188.206 184.438 147.989 134.362 114.346 74.004 53.512 48.604 44.363 40.543 TEU 20052 1.051.350 687.621 411.723 442.962 212.890 298.589 316.389 294.532 299.452 287.250 205.724 239.274 215.336 213.266 211.107 185.758 162.158 148.681 125.196 94.173 73.262 53.488 44.888 44.049 39.015 Var % 2006-2005 58,4% 14,1% 23,4% 7,9% 93,7% 16,0% 4,8% 11,6% 7,6% 5,2% 17,3% -2,1% 8,7% 6,8% -4,6% 1,3% 13,7% -0,5% 7,3% 21,4% 1,0% 0,0% 8,3% 0,7% 3,9% * Dati riferiti al totale della capacità disponibile in TEU sulle navi gestite dai primi 25 operatori di linea. Nella tabella non sono riportati gli operatori oggetto di takeover nel periodo di riferimento: si tratta di P&O Nedlloyd (UK), al 3° posto NEL 2005, CP Ships (USA) al 17°, e Delmas Group (FR) al 24°. Le tre società sono state acquisite rispettivamente da AP Moller Maersk, Hapag-Lloyd (gruppo TUI) e CMA CGM, che a seguito delle operazioni sono posizionate nel 2006 tra i primi 5 operatori globali. 1 2 Dati a gennaio 2006; Dati a maggio 2005 Fonte: Brs-Alphaliner Nel comparto container la crescita del mercato è consolidata da qualche anno: le prime 25 compagnie a livello mondiale, che nel biennio 2003-2004 avevano conosciuto un aumento complessivo dell’11%, nel 2005-2006 hanno registrato una performance del +20%. Il crescente livello di concentrazione dell’industria del trasporto marittimo containerizzato ha portato le prime 25 compagnie a livello mondiale a detenere circa l’84% della quota di mercato complessiva, contro il 75% del 2000, in un contesto in cui le prime 5 e le prime 10 compagnie detengono rispettivamente una quota sul totale pari al 42% e al 60%. 109 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.17. Il livello di concentrazione nel comparto del trasporto marittimo containerizzato TEU 2000 TOP 5 TOP 10 TOP 25 TOP 100 1.687.666 2.538.199 3.843.612 5.150.000 % sul totale 32,8% 49,3% 74,6% 100% TEU 2006 3.847.729 5.478.992 7.648.088 9.135.749 % sul totale 42,1% 60,0% 83,7% 100% Fonte: Brs-Alphaliner Oltre alla fusione con Royal P&O e il rebrand delle attività del gruppo sotto il marchio di Maersk Line, AP Moeller Maersk, ha acquisito una serie di società di dimensioni minori (Norske Merchant Ferries, Kerr-Mc Gee). L’impatto sul mercato della fusione dei due leader globali ha portato le autorità antitrust europee ad indurre il colosso danese alla dismissione di parte delle attività precedentemente operate da P&O Nedlloyd (PONL): i traffici tra Europa e Sud Africa sono stati rilevati dalla giapponese Mitsui O.S.K. Lines (MOL), armatore in espansione anche sul mercato domestico dove ha portato a termine l’acquisizione di Utoc Corporation e ha stretto un accordo con la connazionale K-Line per lo sviluppo di traffici tra Asia, Messico e Sud America. E’ interessante notare come molte delle società protagoniste dei takeover abbiano la stessa nazionalità delle aziende scalate (Wilh. Wilhelmsen/Unitor, Frontline/Bergshav Shipholding, Avion/Eimskip), o comunque la medesima area di provenienza, ad indicare come tra i possibili driver che muovono il mercato delle M&A sia considerato prioritario il processo di consolidamento. Nell’Europa continentale le maggiori operazioni hanno riguardato il mercato tedesco e quello francese: il gruppo tedesco TUI, attraverso la controllata Hapag-Lloyd, ha portato a termine il takeover sul leader canadese CP Ships, registrando in tal modo una crescita del 93% dal 2005 al 2006 e scalando la classifica mondiale dei 25 primi operatori, passando dal 14° posto nel 2005 al 5° nel 2006. Allo stesso modo il gruppo armatoriale CMA CGM ha acquisito la connazionale Delmas Vieljeux per 345 milioni di dollari, vedendo incrementare la propria capacità di traffico rispettivamente del 23,4%. Inoltre la compagnia francese: - ha completato l'acquisizione della connazionale SudCArgos ed ha acquisito la compagnia di navigazione taiwanese Cheng Lie Navigation Co. (CNC Line), che opera traffici intra-asiatici; - si è aggiudicata la gara per la privatizzazione di Comanav, con un’offerta pari a circa 201,6 milioni di euro; con l'acquisizione del primo armatore marocchino, CMA CGM fonda un presidio sulle coste africane del Mediterraneo. 110 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tra le regioni più dinamiche vi è senza dubbio il Nord Europa che ha vissuto lungo tutto il biennio un grande fermento, causato anche dal risveglio economico delle repubbliche baltiche. Ha attirato anche gli interessi di compagnie asiatiche, come la giapponese NYK, ha attivato una filiale a San Pietroburgo ed ha rilevato le attività dell’agenzia marittima russa Rusmarine. La compagnia ha inoltre rilevato i terminal ro-ro del gruppo PSA di Singapore nei porti di Zeebrugge e di Anversa, uno dei più grandi terminal ro-ro europei. L'armatore giapponese sta infatti avviando una nuova strategia di medio termine, resa pubblica nel 2007 e finalizzata al potenziamento delle infrastrutture portuali, ritenute la chiave di volta nei collegamenti marittimi. Tra i soggetti attivi nelle operazioni di M&A e accordi nella regione (si pensi ai mercati di Norvegia, Finlandia, Svezia, Islanda, Irlanda, Danimarca, Repubbliche Baltiche), emerge Eimskip, la più grande compagnia marittima islandese, appartenente al Gruppo Avion, che in poche settimane è entrata nel capitale di due società: la britannica Innovate Holdings, società di logistica, e la lituana Kursiu Linija. Le acquisizioni, che seguono quella precedente dell'olandese Daalimpex, consolidano Eimskip nelle prime posizioni in Europa del mercato della logistica del freddo. La strategia dichiarata del gruppo infatti è quella di aggredire il mercato nord-atlantico Come accade nel settore portuale, forti segnali di dinamismo hanno riguardato il fronte orientale - Cina, India, Hong Kong, Singapore, Filippine, Giappone, Corea del Sud e Taiwan - dove è stato registrato un alto numero di operazioni che però si differenziano da quelle europee per l’elevata frequenza di acquisto di azioni da parte di società che già controllavano l’azienda target (COSCO/COSTACO, The Wharf Holdins e Merchant Holdings International su Modern Terminals), o che comunque ne erano azionisti (Hyundai Heavy Industries/Hyundai Merchant Marine). Allo stesso tempo un elevato numero di accordi orizzontali o verticali hanno avuto luogo sui mercati asiatici. Tra le intese di maggiore rilevanza vi è quella siglata da due tra i più importanti cartelli marittimi del comparto container, Grand Alliance e The New World Alliance. E’ stato infatti firmato un accordo per lo scambio di slot tra Asia e Stati Uniti, via Panama. Grand Alliance è formato dalle compagnie Hapag-Lloyd Container Line, MISC Berhad, Nippon Yusen Kaisha (NYK) e Orient Overseas Container Line. The New World Alliance è composto dalle compagnie APL, Hyundai Merchant Marine e Mitsui OSK Lines (MOL). Complessivamente, i due gruppi raggiungono una capacità di stiva pari a 1,5 milioni di teu. 111 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.18. Principali operazioni nel segmento del trasporto marittimo containerizzato Acquirente Anno Acquisita Operazione ed effetti rilevanti AP Moller Maersk (DK) 2005 Royal P&O Nedlloyd (PONL) (NL) Trattative di fusione Rispettivamente primo e terzo operatore armatoriale del settore container per capacità della flotta, hanno confermato di avere in corso trattative di fusione. La flotta complessiva sarebbe pari a 1,5 milioni di teu contro i 680 mila della seconda Mediterranean Shipping Company. Offerta pubblica condizionata di acquisto dell'intero capitale di P&O Nedlloyd L'operazione concordata con il management di P&O prevede l'offerta di 57 euro per azione. Se il progetto andrà in porto, è prevista la riduzione di circa 1500 posti di lavoro in tutto il mondo e la sede del nuovo gruppo sarà a Copenhagen. Acquisizione dell'8,2% del capitale da Fidelity Funds (segue) Con questo acquisto di quote la compagnia danese è salita al 9,4% del capitale di PONL sulla quale ha lanciato un'offerta di acquisto dell'intero capitale azionario. Acquisto del 5% del capitale a 57 euro per azione (segue) AP Moller Maersk detiene ora il 14,4% circa del capitale di P&O. Acquisto del 4,8% circa del capitale azionario (segue) AP Moller Maersk detiene ora il 19,1% circa del capitale di P&O. (segue) Danske Bank e Nordea Bank Denmark hanno concordato l'acquisto del 15% e 10% di Royal P&O Nedlloyd dal gruppo P&O che esce definitivamente dal settore. Nel contempo si sono accordate con AP Moller Maersk per fissare le relative opzioni put e call che se esercitate porterebbero la quota al 44,1%. Acquisto quote AP Moller Maersk ha raggiunto il controllo del 95,6% di Royal P&O Nedlloyd, con l'acquisizione del 51,5% del capitale della compagnia nel periodo di adesione all'offerta pubblica e di aver esercitato la call sul 25% delle banche. (segue) Completamento dell'acquisizione (99,67%). (segue) AP Moller Maersk prevede di completare la fusione entro la fine del 2006, mentre da febbraio 2006 le rispettive attività del settore container confluiranno sotto il brand Maersk Line. Royal P&O Nedlloyd (PONL) (NL) P&O Nedlloyd Container Line (PONL) (NL) Danske Bank (DK), Nordea Bank Denmark (DE) 2005 AP Moller Maersk (DK) 2005 Royal P&O Nedlloyd (PONL) (NL) Royal P&O Nedlloyd (PONL) (NL) Royal P&O Nedlloyd (PONL) (NL) Royal P&O Nedlloyd (PONL) (NL) (continua) 112 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.18.) 2005 Kerr-Mc Gee (UK) 2005 Lorenzo Shipping Corporation (LSC) (Filippine) Stolt-Nielsen 2005 Transportation Group (Norvegia) Ermfemer (Gruppo Ermewa - Svizzera) Samskip (Islanda) 2005 Seawheel (UK) Zim Integrated Shipping Service (Israele) 2005 Zim Integrated Shipping Service (Israele) 2006 Hapag-Lloyd (gruppo TUI DE) 2005 Arebee Star Maritime Agencies Pvt.Ltd. (India) Stella Maris (jv Richiesta di acquisizione dell'intero pacchetto italo-israeliana) azionario. La Zim interviene sulla rete agenziale con l'obiettvo di rilevarne interamente la proprietà prima condivisa in jv con Fremura di Livorno. (segue) ZIM Logistics Asset. (Israele) Zim Integrated Shipping Services ha annunciato un investimento di 100 milioni di dollari per un terminal container a Qingdao, che avrà una capacità annuale di 150mila teu. La società ha anche creato una filiale in Cina per servizi di logistica, spedizioni e trasporto, denominata ZIM Logistics. CP Ships Acquisizione e fusione. (Canada) Il gruppo TUI acquisirà CP Ships in contanti e si farà anche carico del suo indebitamento netto e ha programmato un piano d'integrazione per risparmi complessivi intorno ai 180 mln euro/anno dal terzo anno in poi. National Marine Corporation (Filippine) Approvazione dell'acquisizione La Commissione Europea ha approvato l'acquisizione della britannica Kerr-McGee Ltd da parte di AP Moller Maersk (DK). Acquisizione. Neptune Orient Lines (NOL) ha ceduto tutte le quote di partecipazione che deteneva nella LSC, pari al 28,7% del capitale ordinario e all'82,2% del capitale privilegiato. Acquisizione SNTG ha acquisito la Ermfemer, società specializzata nel trasporto in container a temperatura controllata di generi alimentari. Acquisizione (21,9%) (segue) Frontline Ltd ha acconsentito all'acquisto del 21.9% delle azioni di Bergshav Shipholding AS. La parte venditrice è membro della famiglia Bergshaven e di società da essa controllate. Il prezzo concordato è di 50 milioni di US$ (prezzo complessivo dell'acqusizione delle quote di Frontline in Berghsav Shipholding and Berghsav Holding AS). Acquisizione Le compagnie hanno annunciato di aver terminato le attività di due diligence e attendono il benestare delle autorità competenti. Acquisizione (100%) Zim ha rilevato il capitale dell'agenzia indiana della quale è partner da vent'anni. (continua) 113 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.18.) CP Ships (Canada) CMA CGM (FR) 2005 Mitsui OSK Lines (MOL) (Giappone) 2005 2006 Frontline (Norvegia) 2005 Approvazione dell'acquisizione. Il via libera della Comm.Europea è condizionato all'uscita di Hapag Lloyd da due conference marittime che operano tra Europa e Nord America. CP Ships Accettazione dell'offerta d'acquisto. (Canada) (segue) Gli azionisti che detengono oltre i due terzi del capitale azionario di CP Ships hanno accettato l'offerta d'acquisto di TUI. L'obiettivo di TUI è quello di raggiungere il 100% del capitale. CP Ships Acquisizione (100%). (Canada) L'assemblea degli azionisti di CP Ships ha approvato la fusione con il gruppo tedesco TUI AG con una maggioranza del 99,8%. SudCargos Acquisizione del restante 50% (gruppo SNCM - CMA CGM ha completato l'acquisizione del FR) capitale di SudCargos. Dalmas Vieljeux Approvazione dell'acquisizione. (gruppo Bollorè) La Commissione Europea ha approvato (FR) l'acquisizione in oggetto. Attività Europa- Acquisizione SudAfrica di La giapponese MOL acquisirà le attività e i traffici P&O Nedlloyd tra l’Europa e il Sud Africa operati da P&O (gruppo AP Nedlloyd (PONL), compagnia che è stata comprata Moller dal gruppo danese A.P. Møller-Mærsk. La Maersk(DK) dismissione delle attività è stata prevista dalle attività antitrust. L’accordo coprevede l’acquisizione dei diritti di PONL ad operare tre navi nell’ambito di un’intesa di collaborazione del consorzio SAECS costituito da A.P. Møller-Mærsk, Safmarine e DAL Deutsche Afrika Linie. Utoc Corporation Acquisizione (Giappone) MOL detiene il 31,17% di Utoc e ha l'obiettivo di ottenrne oltre il 50% attraverso un'offerta d'acquisto. Utoc Corporation Successo dell'offerta di acquisto (Giappone) MOL è riuscita ad ottenere oltre il 51% del capitale di Utoc, che è diventata una filiale del gruppo. Bergshav Acquisizione (65,8%) Holding Frontline Ltd ha acconsentito all'acquisto del 65,8% (Norvegia) delle azioni di Bergshav Holding. La parte venditrice è membro della famiglia Bergshaven e di società controllate. Il prezzo concordato è di 50 milioni US$. (prezzo complessivo dell'acquisizione delle quote di Frontline in Berghsav Shipholding and Berghsav Holding). (segue) General Maritime Acquisizione (Tentativo di scalata) Corporation Frontline ha annunciato di possedere il 9,98% del (GenMar - USA) capitale di GenMar e di ritentarne la scalata, dopo l'insuccesso dei mesi scorsi. (continua) 114 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.18.) Hyundai Heavy Industries (Corea del Sud) 2006 Eimskip (Islanda) 2006 Tallink (ET) 2006 Rheinhold & Mahla (DE) 2006 Pacific International Lines (PIL) (USA) 2006 Hyundai Acquisizione (18,43%) Merchant Marine Hyundai Heavy Industries ha acquisito dalla (Corea del Sud) Geveran Trading co. (filiale della Greenwich Holding Ltd.) il 18,43% di Hyundai Merchant Marine, arrivando così a detenere il 26,68% del capitale della società. Hyundai Acquisizione (8,25%) Merchant Marine (segue) L'operazione di acquisizione ha l'obiettivo (Corea del Sud) di scongiurare la possibilità di un take over da parte di società estere. Kurisiu Kinija Acquisizione (50%) (LT) La compagnia islandese Eimskip ha comprato il 50% del capitale azionario della lituana Kursiu Linija, società di navigazione del gruppo Arijus. Si tratta dell'unica compagnia lituana che effettua il trasporto porta-a-porta di container, servendo i Paesi Baltici, la Polonia, la Russia, Gran Bretagna e l'Europa settentrionale. Kurisiu Kinija Acquisizione (20%) (LT) La compagnia islandese Eimskip ha rilevato un ulteriore 20% del capitale azionario della compagnia lituana elevando complessivamente la sua partecipazione al 70%. Innovate Acquisizione (55%) Holdings (UK) La società islandese ha rilevato il 55% della Innovate Holdings, società specializzata nello stoccaggio e distribuzione di merci a temperatura controllata. Questa operazione, combinata con la precedente acquisizione dell'olandese Daalimpex, proietta Eimskip nelle prime posizioni in Europa nella logistica del freddo. Silja Line (ET) Acquisizione (100%) La compagnia di navigazione estone acquisisce l'intero capitale azionario della Silja Line, attualmente di proprietà di Sea Containers. Salamis Group Acquisizione 100% (Filiale di The Maersk Company ha ceduto la filiale Salamis Maersk, Gruppo Group alla tedesca Rheinhold & Mahla. AP MollerLa società ha sede ad Aberdeen e genera un Maersk, DK) fatturato annuo di oltre 160 milioni di euro. Pacific Direct Acquisizione quota rilevante Line (PDL) Pacific International Lines (PIL) ha comprato una (USA) quota della compagnia di navigazione Pacific Direct Line (PDL). L’acquisizione riguarda una quota significativa della compagnia che opera servizi nel Pacifico. Le quote restanti rimangono in mano ai precedenti azionisti di PDL. (continua) 115 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.18.) DFDS (DK) 2006 Tschudi Shipping 2006 Company (Norvegia) SvitzerWijsmuller 2006 (gruppo A.P. Møller-Mærsk, DK) Wärtsilä Corporation (FI) 2006 **** 2006 Novoship (Russia) 2007 Grindrod (SudAfrica) 2007 Norfolk Line Containers (Gruppo AP Moller-Maersk, DK) Acquisizione 100% Il gruppo armatoriale DFDS ha acquisito il 100% del capitale della NLC, filiale dell’olandese Norfolk Holdings B.V., che fa capo al gruppo danese A.P. Møller - Mærsk. NLC opera servizi marittimi containerizzati tra l’Irlanda e il continente europeo. L’acquisizione mira a completare la gamma di servizi nel Mare del Nord, nel Mare d’Irlanda e in Spagna dalla filiale DFDS Tor Line attraverso DFDS Lys Line e DFDS Suardiaz Line. La compagnia sarà ribattezzata DFDS Container Line. Teco Lines (ET) Acquisizione 50% La norvegese Tschudi Shipping Company ha acquisito l’intera proprietà della compagnia di navigazione estone Teco Lines AS. Tschudi infatti, attraverso la sua filiale Estonian Shipping Company, ha comprato il rimanente 50% del capitale azionario della Teco Lines dalla Samskip. SmitWkjs Acquisizione 50% Towage (NL) L’olandese SMIT ha deciso di cedere la sua quota del 50% nella joint venture paritetica SmitWijs Towage all’altro azionista SvitzerWijsmuller, società del gruppo danese A.P. Møller-Mærsk. Stockholms Asset Fartygsreparation Il gruppo finlandese Wärtsilä Corporation ha siglato er (SE) un accordo del valore di 7,5 milioni di corone svedesi (800mila euro) per comprare le attività della Stockholms Fartygsreparationer AB, azienda svedese di riparazioni navali. Finnlines (FI) Acquisizione 5,43% Il gruppo Stora Enso ha annunciato di avere ceduto la propria quota in Finnlines per 35 milioni di euro. Si tratta del 5,43% dell’intero capitale azionario di Finnlines. Non è stato reso noto il nome dell'acquirente. Stora Enso ha specificato che non si tratta del Gruppo Grimaldi di Napoli. Sovcomflot Fusione (Russia) Nulla osta del governo russo alla fusione delle due compagnie di navigazione. La fusione darà vita ad un colosso tra le prime cinque compagnie mondiali. Sovcomflot è controllata interamente dallo Stato. Cross Country Acquisizione del restante 50% Containers Africa Il gruppo armatoriale e logistico sudafricano (Sudafrica) Grindrod è diventato unico proprietario della CMC (Gruppo Moller- Grindrod avendo comprato il rimanente 50% del Maersk, DE) capitale azionario dalla Cross Country Containers Africa, società che fa capo alla compagnia di navigazione Safmarine del gruppo A.P. MøllerMærsk. (continua) 116 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.18.) Yang Ming (Taiwan) 2007 Taiwan Navigation (Taiwan) Taiwan Navigation (Taiwan) 2007 Yang Ming (Taiwan) HSH N Nordic Finance AB (SE) 2007 Asset del gruppo TUI (DE) CMA CGM (FR) 2007 Cheng Lie (Taiwan) CMA CGM (FR) 2007 Comanav (Marocco) Scambio azionario Il gruppo armatoriale taiwanese Yang Ming ha annunciato di aver costituito un’alleanza strategica con la connazionale Taiwan Navigation Co. (TNC) che si concretizzerà con uno scambio azionario che avverrà sulla base di un rapporto 1 a 1,35 da Taiwan Navigation a Yang Ming. In particolare Yang Ming emetterà 69.627.226 nuove azioni in cambio di 51.575.723 azioni della Taiwan Navigation. Scambio azionario Il gruppo armatoriale taiwanese Yang Ming ha annunciato di aver costituito un’alleanza strategica con la connazionale Taiwan Navigation Co. (TNC) che si concretizzerà con uno scambio azionario che avverrà sulla base di un rapporto 1 a 1,35 da Taiwan Navigation a Yang Ming. In particolare Yang Ming emetterà 69.627.226 nuove azioni in cambio di 51.575.723 azioni della Taiwan Navigation. Acquisizione asset TUI ha venduto sette portacontainer ed una serie di container provenienti dal pacchetto CP Ships alla società svedese di leasing HSH N Nordic Finance AB, una società della filiale HSH Nordbank della tedesca DAL/AGV. Questa transazione consente di ridurre l’indebitamento netto del gruppo tedesco di ulteriori 320 milioni di euro circa. Le sette portacontainer e i container saranno noleggiati a lungo termine alla Hapag-Lloyd. Acquisizione L’armamento francese CMA CGM ha presentato un’offerta del valore complessivo di 5,25 miliardi di dollari di Taiwan (159,3 milioni di dollari) per comprare l’intero capitale azionario della compagnia di navigazione Cheng Lie Navigation Co. Ltd. (CNC Line) di Taipei. La compagnia taiwanese è stata fondata nel 1971 e dispone di una flotta di 15 portacontainer impiegate in traffici intra-asiatici. Acquisizione (tramite gara) La compagnia francese ha vinto la gara per la privatizzazione di Comanav, offrendo una cifra pari a circa 201,6 milioni di euro. Le due compagnie sono inoltre coinvolte nel consorzio che ha ottenuto la concessione del secondo terminal del porto di Tangeri, cui aderisce anche la Contship. La struttura sarà operativa nel 2008 e avrà una capacità di 1,8 milioni di teu. (continua) 117 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.18.) Zim Integrated Shipping Service (Israele) 2007 Stella Maris (jv italo-israeliana) Acquisizione e rebranding. (segue) A seguito della riorganizzazione della rete di agenzie marittime, Zim Integrated Shipping Service ha formalizzato l'acquisizione di Stella Maris, jv tra Zim e Fremura di Livorno, Si è pertanto proceduto al rebranding dell'agenzia marittima che cambierà la propria ragione sociale in Zim Italia. Fonte: Nomisma Tab.19. Accordi commerciali nel segmento del trasporto marittimo containerizzato Anno Partner 2005 CP Ships (Canada), Accordo di vessel sharing. Yantai Marine (SYMS) (Cina) CP Ships eleverà da agosto la frequenza del servizio tra Asia e Australia da quindicinale a settimanale grazie a quest'accordo con Yantai Marine. Entrambe destineranno al servizio due portacontainer da 1700 teu. NYK (Giappone), Accordo per costituzione joint venture China Shipping Terminal Il gruppo armatoriale giapponese Nippon Yusen Kaisha Development Co. (Cina) (NYK), e la società terminalista China Shipping Terminal Development Co., filiale del gruppo armatoriale cinese China Shipping, hanno siglato un accordo con la Dalian Port Container Co., filiale della Dalian Port (PDA) Company, per costituire una joint venture che avrà il compito di costruire e gestire un nuovo container terminal nell’ambito della terza fase di ampliamento dell’area portuale di Dayao Bay a Dalian. CSAV (Cile), VIT (USA) Accordo La compagnia di navigazione cilena CSAV (Compania Sudamericana de Vapores) ha siglato un contratto con la Virginia International Terminals (VIT) della durata di cinque anni, con opzione per ulteriori cinque anni. L’accordo prevede che CSAV garantisca un traffico annuo minimo pari a 75.000 teu attraverso il terminal Newport News Marine Terminal (NNMT) che la VIT opera nel porto di Norfolk. Il traffico potrebbe però raggiungere i 125.000 teu all’anno. 2006 2007 Oggetto ed effetti dell’accordo Fonte: Nomisma Infine, numerosi accordi e operazioni nel periodo di riferimento hanno confermato il crescente livello di integrazione di filiera tra gruppi armatoriali e operatori terminalisti. Tra gli operatori maggiormente attivi nel periodo in esame, si segnalano la compagnia di navigazione canadese CP Ships – acquisita nel periodo di riferimento dal gruppo leader tedesco Hapag-Lloyd-TUI -, l’armatore francese CMA-CGM e il gruppo giapponese NYK. Questi accordi e operazioni – di cui si danno maggiori dettagli nella sezione relativa al 118 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ settore portuale – presentano per i gruppi armatoriali un duplice vantaggio: se da un lato rispondono all’esigenza di garantire alle rispettive attività di navigazione servizi portuali personalizzati, a minor rischio di congestione e a costi minori, dall’altro consentono la commercializzazione dei servizi portuali presso vettori terzi, confermando le forti sinergie esistenti tra operazioni terminalistiche e di linea. Tab.20. Operazioni di integrazione di filiera realizzate da operatori del trasporto marittimo containerizzato Acquirente Anno Acquisita Wallenius Wilhelmsen Lines (SE) 2005 CP Ships (Canada) 2005 DFDS (DK) 2005 V.Ships (UK) 2005 Distribution and Acquisizione (50%). Auto Service La svedese Wallenius Wilhelmsen Lines - joint (USA) venture armatoriale tra la svedese Wallenius Lines e la norvegese Wilh. Wilhelmsen - ha concluso un accordo per l'acquisizione della statunitense Distribution and Auto Service, fino ad oggi appartenente a Nissan North America e specializzata nella logistica e nella distribuzione di autovetture nel Nord America. Borg Acquisizione. International CP Ships ha comprato BIFS società di spedizioni, Freight Services che ha sede a Montreal dà lavoro a 22 persone e nel (Canada) 2004 ha registrato un ricavo lordo annuo di 14 milioni di dollari. Hallens (BE) Acquisizione (66%). La società di spedizioni Hallens è il principale cliente del servizio ro-ro EuroBridge di DFDS Tor Line e gran parte dei carichi trasportati dalla società belga sono generati dall'industria automobilistica e Volvo Logistics ne è uno dei principali clienti (e utilizza EuroBridge). Martinoli SAM Acquisizione e fusione. (Monaco) V.Ships (UK) acquista la società di ship management Martinoli SAM realizzando la fusione di V. Ships Leisure (divisione navi passeggeri). Martinoli Consulting, con sede a Genova, resterà un'entità autonoma. ZIM Logistics Asset. (Israele) Zim Integrated Shipping Services ha annunciato un investimento di 100 milioni di dollari per un terminal container a Qingdao, che avrà una capacità annuale di 150mila teu. La società ha anche creato una filiale in Cina per servizi di logistica, spedizioni e trasporto, denominata ZIM Logistics. Utoc Acquisizione di controllo. Corporation MOL, che detiene il 31,17% di Utoc, è riuscita ad (Giappone) ottenere oltre il 51% del capitale di Utoc, che è diventata una filiale del gruppo. Zim Integrated 2006 Shipping Service (Israele) Mitsui OSK Lines (MOL) (Giappone) 2006 Operazione ed effetti rilevanti Fonte: Nomisma 119 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.21. Operazioni di integrazione di filiera riguardanti operatori marittimi sui mercati in crescita Acquirente Anno Acquisita Operazione ed effetti rilevanti Yang Ming (Cina) 2006 Yangtze River (Cina) Acquisizione (33%). Il gruppo armatoriale Yang Ming ha rilevato un terzo del capitale azionario della cinese Uangtze River Logistics, che opera principalmente come agenzia marittima e società di spedizioni. Fonte: Nomisma Tab.22. Accordi di integrazione di filiera tra compagnie marittime ed operatori terminalisti Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 CMA CGM (FR), P&O Nedlloyd (UK-NL), OOCL (Cina-Hong Kong), CP Ships (Canada) 2005 Mitsui OSK Lines (Giappone), RCL Feeder (Thailandia) CMA CGM attiva due servizi settimanali a giorni fissi tra Nord Europa e Canada utilizzando spazi di carico sulla linea Canex, SLCS e Canada Maritime che toccano i porti di Anversa, Rotterdam, Bremerhaven, Montreal e Le Havre. Nuovo servizio intrasiatico. Grazie ad un accordo di noleggio slot con RCL Feeder, Mitsui OSK Lines effettuerà un nuovo servizio a rotazione tra Bangkok, Laem Chabang, Ho Chi Minh, Hong Kong e Shekou. 2005 Mitsui OSK Lines (Giappone), Oman Shipping Company (Oman) 2005 NYK Reefers (Giappone), J.Lauritzen (DK) 2005 Due joint ventures paritetiche (50:50). Le due nuove compagnie armatoriali si occuperanno di trasporto marittimo impiegando navi VLCC e product tanker del tipo Large Range 1. Avranno sede a Panama. Joint venture. La Commissione Europea ha approvato la jv LauritzenCool tra NYK Reefers e J.Lauritzen. La nuova compagnia sarà specializzata nel trasporto di prodotti deperibili. The New World Alliance Rinnovo della partnership fino al 2012. (TNWA) (APL - USA), Hyundai I soci di TNWA hanno rinnovato l'accordo di Merchant Marine (Corea del partnership fino al 2012, grazie agli ottimi risultati Sud), degli 8 anni passati ed in vista degli investimenti Mitsui OSK Lines (Giappone) previsti. 2005 Baltic Container Lines of Poland (PL), German Team Lines (DE), IMCL (CY) 2005 Maersk Sealand (DK), MSC (Svizzera) Accordo di cooperazione Con questo accordo i tre operatori razionalizzano i propri servizi tra il Baltic Container Terminal di Gdynia, gli altri porti baltici tra cui la Russia e Amburgo e Bremerhaven, riducendo il numero di fermate sul modello della suddivisione della capacità di slot. Cooperazione. Nuovo servizio di collegamento fra Asia centrale e settentrionale e costa orientale dell'Australia. (continua) 120 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.22.) 2005 Grand Alliance (Hapag Lloyd Container Line (DE, NDL) MISC Berhad (Malaysia), Nippon Yusen Kaisha, Orient Overseas Container Line (HK, Cina), TNWA (APL, HYM, MOL) Accordo di cooperazione. L'accordo prevede inizialmente lo scambio di slot sulle rotte tra Asia ed Europae tra Asia e Mediterraneo e l'istituzione di un servizio tra Asia e Costa est degli USA via Panama. Successivamente sono previsti ampliamenti della cooperazione attraverso nuovi servizi congiunti. 2005 Evergreen (Taiwan), Coscon (Cina), Hapag-Lloyd (DE-NL) Riorganizzazione dei servizi congiunti tra Cina e Mar Rosso. I due servizi vengono fusi in uno solo dal nome FarEast-RedSea (FRS) che collegherà Cina, SudEst asiatico e Mar Rosso. 2005 K-Line (Giappone), MOL (Giappone) Nuovo servizio settimanale New Andes dal prossimo aprile. Il nuovo servizio collegherà l'Asia con il Messico e la costa ovest del Sud America, rotta che attualmente le compagnie operano in joint service con P&O Nedlloyd (la js terminerà con l'acquisizione di P&O Nedlloyd da parte di AP Moller-Maersk). 2006 Geest North Sea Line (NL), DFDS Lys Line (Norvegia) 2006 2006 Condivisione di spazi di carico sulla rotta RotterdamNorvegia. Il servizio con frequenza bisettimanale è operato con due portacontainer di 750 teuq. Malaysia Marine and Heavy Joint venture (70% MMHE 30% SHI). Engineering (gruppo La jv sarà operativa da aprile e si occuperà della MISC,Malesia), Samsung Heavy riparazione di navi per gas naturale liquefatto. Industries (SudCorea) CP Ships (Canada), Vessel sharing. CMA-CGM (FR), CP nella realizzazione di una più estesa e competitiva Marfret (FR) rete di servizi ha raggiunto un vsa con le altre due per la rotta Australia, Nuova Zelanda, isole del Pacifico, Costa est USA e Nord Europa via Panama a partire dal mese in corso. CP Ships (Canada), Maersk Sealand (DK) Acquisizione di slot. CP Ships ha acquistato da Maersk Sealand slots sul nuovo servizio settimanale che collega Audìstralia, Nuova Zelanda, isole del Pacifico, Costa est USA e Nord Europa via Panama. CP Ships (Canada), Hapag-Lloyd (NL, UK), CMA-CGM (FR) 2005 Collaborazione. Hapag-Lloyd collaborerà con le altre due nell'ambito del loro nuovo servizio settimanale tra Australia, Nuova Zelanda, SudEst asiatico; Mediterraneo e Nord Europa via Suez. DFDS Sys Line (Norvegia), Joint service. VaporesSuardian Norte SL (ES) Joint service per il trasporto di container tra i porti di Bilbao, Avonmouth, Dublino e Greenock, sotto la denominazione DFDS Suardiaz Line. (continua) 121 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.22.) 2006 2006 2006 2006 2006 2006 2006 V.Ships (Singapore), China Gestione di 4 portacontainer da 9.600 teu. Shipping Container Lines (Cina) La nuova società, la China International Ship Management co. Ltd., diventerà operativa il 1° giugno ed avrà sede a Shangai. NYK (Giappone), Yamato Costituzione di partnership in tutte le aree del trasporto Holdings Co., Ltd (Giappone) marittimo, terrestre ed aereo. Il gruppo armatoriale giapponese Nippon Yusen Kabushiki Kaisha (NYK) ha siglato un accordo con la connazionale Yamato Holdings Co., Ltd. (ex Yamato Transport) che prevede la cooperazione dei due gruppi. CMA-CGM (Francia), Sigla di un contratto della durata di 10 anni. Virginia International Terminals Il gruppo armatoriale francese CMA CGM ha siglato Inc. (USA) un contratto della durata di 10 anni con la Virginia International Terminals Inc. (VIT), ramo terminalistico della Virginia Port Authority (VPA), in base al quale le navi del gruppo transalpino scaleranno il Norfolk International Terminals e il Portsmouth Marine Terminal. CSAV (Cile), Libra (Brasile), Accordo. Montemar (Gruppo Libra), CSAV, Libra, Montemar, Amburg Sud e Alianca Amburg Sud (DE), Alianca (PT) hanno siglato un accordo di scambio (slot) relativo ai traffici tra i porti statunitensi e sudamericani della costa atlantica. APM Terminals (DK), COSCO Joint venture. Pacific (Cina) La società terminalista APM Terminals del gruppo armatoriale danese A.P. Møller-Mærsk, la società terminalista COSCO Pacific del gruppo armatoriale cinese COSCO e la cinese Guangzhou Port Group hanno costituito una joint venture che gestirà e avrà la proprietà della seconda fase del container terminal di Guangzhou Nansha nel porto di Guangzhou. APM Terminal (Gruppo AP Joint venture. Moller-Maersk, DK), APM Terminals (del gruppo danese AP MollerCOSCO (Cina) Maersk) e l'armatore cinese Cosco hanno siglato un accordo per gestire il terminal container di Guangzhou Nansha Fase 2. Eimskip (Islanda), Joint venture. Containerships (Finlandia) La compagnia di navigazione islandese Eimskip ha costituito una joint venture con la finlandese Container Finance Ltd Oy (Containerships). La nuova società, che assumerà la ragione sociale Containerships Group (CS), sarà partecipata con il 65% da Eimskip e con il 35% da Container Finance. Eimskip avrà un’opzione per acquisire l’intero capitale azionario della nuova compagnia. Nella società confluirà la Kursiu Linija. (continua) 122 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.22.) 2006 2006 2007 2007 NWS Holdings, China Railway Container Transport Corp., CIMC, Promisky Investment Joint venture. La NWS Holdings di Hong Kong ha siglato un accordo di joint venture della durata di 50 anni con la cinese China Railway Container Transport Corp. Ltd., società pubblica del ministero delle Ferrovie di Pechino, con la China International Marine Containers (Group) Co. (CIMC) e con la Promisky Investment Ltd. relativo alla creazione della società China United International Rail Containers Co., Ltd. che avrà il compito di gestire 18 nuovi container terminal ferroviari situati in 18 grandi città cinesi. A.P. Møller-Mærsk A/S (DK), Accordo per costituzione nuova società. Teekay Shipping Corporation I gruppi armatoriali A.P. Møller-Mærsk A/S e Teekay (Bahamas) Shipping Corporation hanno annunciato la sottoscrizione di un accordo per costituire la Swift Tankers Ltd., a pool of product tanker di capacità compresa tra 10.000 e 20.000 tonnellate di portata lorda. Wan Hai Lines (Taiwan)-APL Accordo. (USA), Kaohsiung Harbor Wan Hai Lines e APL hanno siglato con la Kaohsiung Bureau (KHB) (Taiwan) Harbor Bureau (KHB) contratti per prolungare di ulteriori dieci anni la durata delle concessioni su alcune banchine del porto di Kaohsiung operate dalle due compagnie di navigazione. China Shipping Container Lines Accordo di cooperazione. (CSCL), Sinotrans Container China Shipping Container Lines (CSCL) ha siglato un Lines (Sinolines) (Cina) accordo di cooperazione con la Sinotrans Container Lines (Sinolines). L’intesa prevede inizialmente lo scambio di slot nei servizi per le Filippine. Dal prossimo 13 gennaio CSCL garantirà alla Sinotrans Container Lines spazi pari a 30 teu alla settimana nel servizio Shanghai - Ningbo - Manila operato con due portacontainer da 1.700 teu, mentre Sinotrans Container Lines garantirà a CSCL 40 teu alla settimana nel servizio Shantou - Xiamen - Manila effettuato con una portacontainer da 600 teu. 2007 Hamburg Süd (DE), Maersk Line (DK), NYK (Giappone) Accordo. Hamburg Süd, Maersk Line, e NYK hanno stretto un accordo per operare congiuntamente nei traffici tra l’Asia, il Sud Africa e il Sud America. 2007 COSCO (Cina), China National Cereals Oils and Foodstuffs Corporation (COFCO) (Cina) Accordo di collaborazione. Il gruppo armatoriale cinese COSCO ha siglato un accordo di collaborazione con la China National Cereals Oils and Foodstuffs Corporation (COFCO) in base al quale quest’ultima darà priorità alla flotta della COSCO per il trasporto dei carichi importati ed esportati dal gruppo. Da parte sua il gruppo armatoriale riserverà noli vantaggiosi alla COFCO. (continua) 123 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.22.) 2007 Höegh Autoliners (Norvegia), A.P. Møller-Mærsk (DK) 2007 Maersk Line (DK), Hamburg Sud (DE) 2007 Evergreen Marine Corporation (Taiwan), COSCON (Cina) Accordo di cooperazione. La compagnia di navigazione Höegh Autoliners del gruppo armatoriale norvegese Leif Höegh & Co., specializzata nel trasporto di autovetture, e il gruppo armatoriale danese A.P. Møller-Mærsk hanno stretto un accordo di cooperazione riguardante le rispettive flotte di car carrier. Accordo di collaborazione. Maersk Line e Hamburg Süd hanno stretto una collaborazione relativa ai collegamenti tra la costa orientale del Sud America e del Nord America che sfocerà nel rinnovamento del servizio settimanale NASA. In concomitanza con l’avvio del nuovo NASA cesserà la collaborazione di Maersk Line e Hamburg Süd con le compagnie Mitsui O.S.K. Lines (MOL) e American President Lines (APL) relativa all’attuale servizio NASA. Accordo di collaborazione. Evergreen e COSCO Container Lines (Coscon) suddivideranno l'attuale servizio ESA che tocca Asia, Sud Africa e Sud America. Le compagnie istituiranno il nuovo servizio ESA, che collegherà il Far East con il Sud America, e il nuovo servizio FAX, che collegherà il Far East con il Sud Africa. Fonte: Nomisma Il trasporto marittimo di merce non containerizzata (specialized cargo, ro-ro, rinfuse) I servizi di trasporto marittimo di merce non containerizzata non presentano generalmente livelli di concentrazione analoghi a quelli del settore container, in particolare per quanto riguarda le rinfuse. In quest’ultimo segmento, tuttavia, trova conferma nel periodo di riferimento il consolidamento di accordi e operazioni di M&A che denotano una progressiva concentrazione societaria ed un contestuale processo di razionalizzazione dei servizi. Tra i soggetti particolarmente attivi nel periodo, si segnala la tedesca Hamburg Sud, che ha rafforzato la propria presenza sulle rotte transatlantiche e transpacifiche. Ha infatti acquisito le attività della compagnia iberica Ybarra Sud tra Mediterraneo occidentale e Sud America, mantenendone il marchio e ha istituito la nuova divisione traffici del Mediterraneo occidentale, con sede a Barcellona. Allo stesso tempo, la compagnia tedesca ha siglato un accordo con altri due colossi del settore – la danese Maersk Line e la giaponese NYK - per operare congiuntamente nei traffici tra Asia, Sud Africa e Sud America. Nel Pacifico, Hamburg Sud ha acquisito tre servizi di linea della Fesco Ocean Management, filiale di Far Eastern Shipping Company (FESCO), riguardanti i traffici tra 124 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Asia e Australia, tra Asia e Nuova Zelanda e tra Australia-Nuova Zelanda e costa ovest degli Stati Uniti. Tra le aree più dinamiche, il mercato baltico e nordeuropeo ha visto consolidarsi vari processi di concentrazione, che hanno avuto come protagoniste, tra le altre, in qualità di società acquisite alcune società norvegesi. La svedese Brostrom, ad esempio, ha acquisito l’ulteriore 50% del capitale della norvegese Iver Ships, acquisendo nell’operazione anche quattro product and terminal tanker della compagnia; le norvegesi Stromme e TESMA Holding, filiale del gruppo Camillo Eitzen specializzata nelle attività di ship e crew management, hanno proceduto ad una fusione, mentre il gruppo Eitzen ha raggiunto il controllo della connazionale Sigloo Gas, attraverso l’acquisizione di una quota ulteriore del 17,5%; il gruppo armatoriale nipponico Teekay Shipping Corporation, attraverso la controllata TPO Investments, ha rilevato il 50,3% del capitale azionario della norvegese Petrojarl, società che opera principalmente nel Mare del Nord. Diversi accordi e operazioni sono stati registrati sui mercati di India, Malaysia e Corea del Sud, a dimostrare ancora una volta la dinamicità delle economie asiatiche in crescita. Tab.23. Principali operazioni nel segmento del trasporto marittimo non containerizzato (bulk e rinfuse liquide, …) Acquirente Anno Brostrom (SE) 2005 Acquisita Operazione ed effetti rilevanti Iver Ships (Norvegia) Acquisto del restante 50% da Vroon (ND) Brostrom ha ottenuto l'intera proprietà di Iver Ships e di quattro product e terminal tanker della compagnia. Transbulk (SE) Acquisizione. La svedese Rederi AB Transatlantic ha venduto la Transbulk alla greca Drybulk. La società si occupa del trasporto di rinfuse secche e trasporta circa 6mln t/anno con una flotta di rinfusiere a noleggio. Seaboard Acquisto e integrazione nella nuova divisione di Corporation (US) Grindrod denominata Atlas Trading & Shipping, relativamete alle attività nel settore marittimo e delle commodities. Drybulk (GR) 2005 Grindrod (SudAfrica) 2005 Multraship Towage & Salvage (NL) 2005 Bourgas Tug Service Ltd (Bulgaria) Acquisizione MTS ha comprato BTS che ha 50 dipendenti e quattro rimorchiatori, per rafforzare la propria presenza nel Mar Nero. Maersk 2005 Oil&Gas (gruppo AP Moller Maersk - DK) Kerr-McGee Corporation (USA) Acquisto del controllo Maersk Oil&Gas acquisirà il controllo delle attività oil&gas nel Regno Unito e nel Mar del Nord detenute dalle società del gruppo Kerr-McGee. (continua) 125 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.23.) Navalmar (UK) 2005 CMA CGM (FR) 2005 Spliethoff (NL) 2005 **** 2005 Camillo Eitzen 2005 & Co. ASA (Norvegia) 2006 DFDS (DK) 2005 SMIT (NL) 2005 Great Eastern Shipping company (India) Teledata Informatics (India) 2005 2005 Mc Shipping Inc Lettera d'intenti (FR) V.Ships (UK) venderà il 20% di Mc Shipping a Navalmar. L'accordo prevede anche che Navalmar ceda le attività di ship management operate in Italia e Sri Lanka a V.Ships. La quota di Navalmar sale così al 52% circa di MC Shipping, mentre quella di V.Ships scende al 2,8% circa. Delmas (gruppo Completamento dell'acquisizione Bollorè) (FR) L'acquisizione comprende i marchi Delmas, Otal, Linea Setramar Spa, il 50% di SudCArgos, le 49 navi e i container di Delmas e la sua sede centrale di Le Havre. Transfennica (FI) Completamento dell'acquisizione Spliethoff sta per acquisire ufficialmente le restanti quote della compagnia finlandese ancora in mano a UPM-Kymmene, M-Real, Myllykoski Paper. Scandlines (jv tra Privatizzazione governo DK e I Governi tedesco e danese hanno concordato la Deutsche Bahn) vendita della compagnia di navigazione, con l'obiettivo di salvaguardarne l'occupazione e le possibilità di sviluppo. Stromme Fusione. (Norvegia) Siglata una lettera d'intenti che prevede la fusione tra Stromme e la TESMA Holding AS, filiale del gruppo Camillo Eitzen specializzata nelle attività di ship e crew management. Camillo Eitzen deterrà il 55% della nuova società, gli azionisti di Stromme il 45%. Sigloo Gas KS Acquisizione totale. (Norvegia) Il gruppo Camillo Eitzen ha comprato il restante 17,5% di Sigloo Gas KS e di essere in procinto di acquisire l'intero controllo. Lys Line AS, Acquisizione DFDS Lys-Line Simonsen Holding ha concordato la cessione del Rederi (FR) rimanente 34% del capitale azionario a DFDS, la quale conta di potenziare lo sviluppo di DFDS TorLine. Rebrocadores do Acquisizione (50%) Brasil (Brasile) La flotta della Rebras sarà potenziata quando SMIT concluderà la transazione prevista entro il 31 gennaio. SMIT così si impegna ad ampliare la gamma globale dei servizi offerti. United Shipper Acquisizione (26%) Limited (India) GE ha acquistato il 26% di USL, che ha una delle più grandi flotte chiatte dell'India. Picnic Marine Company (Thailandia) Acquisizione TI ha acquisito il controllo di PM che ha una flotta costituita da 13 navi gassiere. (continua) 126 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.23.) Rettig Group Ltd Bore (FI) 2006 Rederi AB Engship (FI) Acquisizione Rettig comprerà la connazionale Rederi. Il giro d'affari crescerà 70-80 mln euro. Cessione di azioni Il gruppo greco Attica Holdings SA ha ceduto il 12,329% dell'intero capitale azionario di Hellenic Seaways, ovvero la totalità della propria partecipazione. Amadeus Navigation (GR) 2006 Hellenic Seaways ANE (GR) Hamburg Sud (DE) 2006 Ybarra Sud (ES) Acquisizione L'acquisizione ha effetto dal 31 dicembre scorso e l'attività della compagnia iberica tra Mediterraneo occidentale e Sud America manterrà il marchio Ybarra sud. Hamburg Sud istituirà la nuova divisione Area Western Mediterranean con sede a Barcellona. FOML, filiale di far Eastern Shipping Company PLC (FESCO) Tre servizi di linea operati da Fesco Ocean Management E' stato finalizzato il contratto si cessione dei tre servizi. Si tratta delle linee tra Asia e Australia, tra Asia e Nuova Zelanda e tra Australia/Nuova Zelanda e costa ovest degli USA. Acquisizione (55%) Il gruppo alimentare indonesiano ha comprato dalla Shinetown Holdings Ltd il 55% del capitale azionario della compagnia di navigazione Pacsari Pte Ltd di Singapore. PT Indofood Sukses Makmur Tbk (Indonesia) 2006 Pacsari Pte Ltd (Singapore) Delphis (BE) 2006 TeamLines (DE) Acquisizione (100%) La compagnia di navigazione belga Delphis ha comprato la tedesca TeamLines da Finnlines, che opera servizi feeder in Nord Europa. Finnlines intende concentrare il proprio core business su ro-ro e ropax. Sovcomflot (Russia), Novoship (Russia) 2006 Marpetrol (ES) Acquisizione (100%) Le russe Sovcomflot e Novoship hanno comprato la compagnia di navigazione spagnola W.W. Marpetrol, S.A., specializzata nel trasporto di prodotti chimici.L’acquisizione, attuata su base paritetica dalle compagnie russe, consentirà a Sovcomflot e Novoship di rafforzare la propria presenza nel mercato spagnolo e in quello del Mediterraneo. Consorzio guidato da China Shipping Group (Cina) 2006 Universal Shipping (Hong Kong) Acquisizione 100% La compagnia di feeder Universal Shipping è stata acquisita da un consorzio cinese guidato da China Shipping per dieci milioni di dollari. (continua) 127 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.23.) SHV (NL) 2006 Mammoet (NL) Acquisizione Il gruppo olandese SHV ha elevato al 75% la propria quota del capitale azionario della Mammoet, la compagnia di navigazione specializzata nel trasporto di carichi superpesanti e nei settori petrolchimico ed offshore. La società ha acquisito quote in mano alla famiglia Van Seumeren, che possiede ora il restante 25% della compagnia. Teekay 2006 Shipping Corp. (Giappone) Petrojarl ASA (Norvegia) Acquisizione 100% Il gruppo armatoriale Teekay Shipping Corporation, attraverso la filiale interamente controllata TPO Investments AS, ha comprato il 50,3% del capitale azionario della norvegese Petrojarl ASA, società che opera principalmente unità FPSO nel Mare del Nord. Eimskip (Islanda) 2006 Pacific Tramper Services (USA) Acquisizione 100% La compagnia di navigazione islandese Eimskip ha comprato l’intero capitale azionario della statunitense Pacific Tramper Services, Inc. (PTI), azienda di Seattle che è specializzata nel trasporto di pesce congelato dall’Alaska. Fernando Fernandez Tapiaz (ES) 2006 Naviera de Galicia (ES) Acquisizione 42,5% L’imprenditore Fernando Fernández Tapias ha acquisito il 42,5% del capitale azionario della Naviera de Galicia S.A. (Navigasa), compagnia di navigazione spagnola del gruppo Marítima y Comercial Gallega, S.A (Macogasa) presieduto da Darío Amor Edreira, la cui base operativa è situata nel porto della Coruña. Overseas Shipholding Group (OSG) (USA) 2006 Maritrans Inc (USA) Acquisizione 100% Il gruppo armatoriale statunitense Overseas Shipholding Group (OSG) ha acquisito la connazionale Maritrans Inc., compagnia di navigazione specializzata nel trasporto di prodotti petroliferi. Kawasaki Kisen Kaisha ("K" Line) (Giappone) 2006 Hanjin Shipping (Corea del Sud) Hanjin Shipping (Corea del Sud) 2006 Acquisizione reciproca 3% La giapponese Kawasaki Kisen Kaisha ("K" Line) e la sudcoreana Hanjin Shipping acquisiranno reciprocamente il 3% del capitale azionario dell’altro partner. L'alleanza dovrebbe rafforzare la partnership e gli obiettivi comuni. Kawasaki Kisen Acquisizione reciproca 3% Kaisha ("K" La giapponese Kawasaki Kisen Kaisha ("K" Line) e Line) (Giappone) la sudcoreana Hanjin Shipping acquisiranno reciprocamente il 3% del capitale azionario dell’altro partner. L'alleanza dovrebbe rafforzare la partnership e gli obiettivi comuni. (continua) 128 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.23.) Dockwise 2006 Transport (NL) 3i (UK) Acquisizione 100% La compagnia olandese Dockwise Transport N.V., specializzata nel trasporto di carichi pesanti, sarà ceduta alla società di private equity 3i per oltre 700 milioni di dollari. Attualmente il 76% del capitale azionario della Dockwise è in mano alla Heerema, il restante 24% alla Wilh. Wilhelmsen. Hubline (Malaysia) Highline Shipping (Malaysia) Acquisizione del 50,23%. La compagnia di navigazione malese Hubline, che opera una rete di servizi feeder intra-asiatici, acquisirà il 50,23% del capitale azionario della connazionale Highline Shipping Sdn Bhd, specializzata nel trasporto marittimo di rinfuse secche. Navios 2007 Maritime Holdings (GR) Kleimar N.V. (BE) Acquisizione 100% La greca Navios Maritime Holdings ha comprato l’intero capitale azionario della belga Kleimar N.V. per 165,6 milioni di dollari, di cui 140,3 milioni in contanti. La compagnia di navigazione Kleimar, fondata nel 1993, ha 11 dipendenti ed opera 12 navi Capesize e Panamax, di cui tre di proprietà. Ilmarien Mutual Pension Insurance Company (FI) 2007 Finnlines (FI) Acquisizione ulteriore di azioni La finlandese Ilmarinen Mutual Pension Insurance Company ha innalzato la sua partecipazione al capitale azionario della compagnia di navigazione Finnlines al 10,02%. Attualmente la Ilmarinen Mutual Pension Insurance Company è la seconda maggiore azionista di Finnlines alle spalle del gruppo armatoriale napoletano Grimaldi. MOL Ferry Co. (Giappone) 2007 Kyushu Kyuko Fusione Ferry (Giappone) Il prossimo 1° giugno si fonderanno MOL Ferry Co. e Kyushu Kyuko Ferry Co., entrambe compagnie del gruppo armatoriale giapponese Mitsui O.S.K. Lines (MOL) che operano servizi ro-ro tra Kanto e Kyushu. La nuova società manterrà la denominazione MOL Ferry Co., Ltd. Il gruppo MOL ha l’intera proprietà di MOL Ferry e il 92% del capitale di Kyushu Kyuko Ferry. **** 2007 Aker Yards, di Acquisizione proprietà di Aker Il gruppo norvegese Aker ASA intende cedere la ASA (Norvegia) propria quota azionaria del gruppo navalmeccanico Aker Yards, è pari al 40,1% dell’intero capitale. Si tratta di 9,1 milioni di azioni della Aker Yards che Aker ASA intende vendere a investitori istituzionali norvegesi ed internazionali. 2007 (continua) 129 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.23.) Exponent Private Equity (UK) 2007 K awasaki Kisen kaisha ("K" Line) (Giappone) 2007 Norden (DK) e 2007 **** V. Holdings (UK) Acquisizione (50%) Exponent Private Equity ha stretto un accordo con il management di V.Holdings per rilevare gran parte una quota azionaria pari al 50% di V.Holdings, gruppo di ship management che controlla il marchio V.Ships, in mano alla Close Brothers Private Equity. Schiffahrtskontor Joint venture e acquisizione (50%) Altes Land Il gruppo armatoriale giapponese Kawasaki Kisen (SAL) (DE) Kaisha ("K" Line) ha siglato un accordo di joint venture con la tedesca SAL, compagnia specializzata nel trasporto marittimo di carichi superpesanti. "K" Line ha appositamente costituito la filiale "K" Line Heavy Lift (UK) Ltd. che acquisirà il 50% del capitale azionario della SAL dalle famiglie Heinrich e Rolner, che possiedono la compagnia. La joint venture, che manterrà la ragione sociale SAL, sarà inaugurata il prossimo mese. Norden (DK) Acquisizione (cessione di quote) L'armamento danese Torm venderà la propria partecipazione nella connazionale Norden, di cui è il principale azionista detenendo 752.330 azioni che ammontano complessivamente al 32,7% del capitale azionario della compagnia di navigazione. La stessa Norden ha annunciato l'intenzione di partecipare alla procedura di book building programmata dalla Torm acquisendo fino al 2% del proprio capitale azionario ed elevando la propria quota al 7,9% dell'intero capitale. Fonte: Nomisma Tab.24. Accordi tra compagnie nel segmento del trasporto marittimo non containerizzato (bulk e rinfuse liquide, …) Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 IMC (Singapore), Zhejiang Yongyue Shipping (Cina) Joint venture paritetica. JV per l'acquisizione di un cantiere di costruzione e riparazione navale a Zhoushan in grado di accogliere navi di grande dimensione incluse petorliere VLCC. 2005 DFDS (DK) Servizio marittimo tra Goteborg (SE) e Killingholme (UK) da Cobelfret (BE) Il servizio (HumberBridge) passerà sotto la gestione di DFDS e affiancherà il servizio AngloBridge tra i porti di Goteborg e Immingham operato da DFDS Tor Line. 2005 V.Ships (Principato di Monaco); Parekh (India) Joint venture paritetica. La jv prevede l’espansione dell’attività di brokeraggio e il servizio all'industria marittima già operati da Parekh in India e consente l'accesso di V.Ships nel mercato indiano. (continua) 130 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.24.) 2005 2005 2005 2005 2005 Lloyd's Register Asia (sede Hong Kong, gruppo UK), China Classification Society (CSS - Cina) Joint venture con sede a Pechino. Questa jv consentirà ai due organismi di classificazione di unire le forze ed ottenere vantaggi, con l'obiettivo di innalzare la quota di importazioni petrolifere cinese effettuata da navi di proprietà cinese dall'attuale 15% al 50% entro l'anno 2015. Abeer Marine Service Joint venture paritetica con sede a Singapore, denominata (Norvegia), Express Offshore Transport Pte. Ltd. SvitzerWijsmuller (DK) La jv offrirà servizi di trasporto marittimo per l'industria petrolifera offshore nel Golfo Persico e in Asia dal 1 novembre. RCL Feeder (Thailandia), Joint venture. Vinalink (gruppo Vinatrans) La nuova società RCL (Vietnam) ha assunto le attività di (Vietnam), agenzia del gruppo armatoriale in Vietnam svolte finora SGN Logistics (Vietnam) dalla Vinatrans. China Shipping Container Accordo. Lines (Cina), Virginia Port L'intesa stabilisce che CSCL operi un traffico minimo di Authority (USA) 30.000 container/anno nel porto per i prossimi 10 anni. La lunga durata dell'accordo è indice di sicurezza per entrambi i partners. Aktienselskabet Em.Z.Svitzer Joint venture paritetica. (gruppo AP Moller-Maersk - La Commissione europea ha approvato la jv che prevede il DK), Wilhelmsen Offshore & trasferimento di tutte le attività delle società relative al Chartering (Norvegia) noleggio di imbarcazioni con equipaggio alla jv. 2006 Hanjin Shipping (Corea del Sud), Navigation Maritime Colombo (PVT) Ltd (Sri Lanka) 2006 NYK (Giappone), Baoshan Iron & Steel Co. Ltd. (Cina) 2006 NYK (Giappone), Beitai Iron & Steel Group Co. (Cina) 2006 Evergreen Marine Corporation (Cina), Hanjin Shipping (Corea del Sud) Joint venture La compagnia di navigazione sudcoreana Hanjin Shipping costituirà una joint venture con la Navigation Maritime Colombo (PVT) Ltd, agenzia marittima che rappresenta la Hanjin nello Sri Lanka dal 1995. La compagnia prevede di investire circa 250mila dollari per acquisire il 40% del capitale della joint venture, la quota massima concessa alle aziende estere dalle normative dello Sri Lanka. Accordo Il gruppo armatoriale giapponese Nippon Yusen Kaisha (NYK) ha stretto un accordo con l’industria siderurgica cinese Baoshan Iron & Steel Co. Ltd. relativo al trasporto di minerale di ferro dall’Australia occidentale alla Cina per un periodo di 12,5 anni. Accordo della durata di 25 anni Il gruppo armatoriale giapponese Nippon Yusen Kaisha (NYK) ha siglato un accordo della durata di 25 anni con il gruppo siderurgico cinese Beitai Iron & Steel Group Co. relativo al trasporto di minerale di ferro dal Brasile. Accordo di slot-charter Evergreen Marine Corporation ha siglato un accordo di slot-charter con la sudcoreana Hanjin Shipping relativo a due linee tra la costa orientale del Nord e del Sud America e tra l’Asia, il Sud Africa e il Sud America. (continua) 131 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.24.) 2006 2006 2007 2007 Kawasaki Kisen Kaisha ("K" Line) (Giappone), Baoshan Iron & Steel Co. (Cina) Accordo Il gruppo armatoriale giapponese Kawasaki Kisen Kaisha ("K" Line) ha siglato un contratto a lungo termine con la società siderurgica cinese Baoshan Iron & Steel Co. relativo al trasporto di minerale di ferro. Tata Steel (India), Joint venture NYK (Giappone) L’industria siderurgica indiana Tata Steel e il gruppo armatoriale giapponese Nippon Yusen Kaisha (NYK) hanno siglato a Jamshedpur, in India, un accordo di joint venture 50:50 che prevede la costituzione di una società di navigazione che si occuperà del trasporto di rinfuse secche e di merci sfuse. China Shipping Development 1° Contratto Co. (Cina), China Shipping Development Co., compagnia del gruppo Baoshan Iron & Steel Co. armatoriale China Shipping (Group) Co., ha siglato due (Baosteel) (Cina) contratti con il gruppo siderurgico cinese Baoshan Iron & Steel Co. (Baosteel). Il primo accordo riguarda il trasporto marittimo di minerale di ferro lungo le coste cinesi per il periodo 1° aprile 2007 - 31 marzo 2010. È previsto il trasporto di circa sei milioni di tonnellate all’anno 2° Contratto Il secondo contratto è relativo all’importazione di minerale di ferro dall’Australia per un periodo di 15 anni con inizio dal 2010. Clarkson PLC (Clarksons) (UK); Famiglia Bayoumi, proprietaria della compagnia di navigazione Albaharia Shipping Co. (Egitto) Joint venture La britannica Clarkson PLC (Clarksons) ha costituito una joint venture in Egitto con la famiglia Bayoumi, proprietaria della compagnia di navigazione Albaharia Shipping Co. L’accordo prevede l’istituzione di due società: la Clarkson Shipping Agency (Egypt), che opererà come agenzia marittima a servizio dei principali porti egiziani e del canale di Suez, e la Clarkson Shipping Egypt, che si occuperà dello sviluppo di altri servizi marittimi tra cui il chartering. Fonte: Nomisma Da ultimo si dà notizia della stipula di accordi e protocolli di intesa di carattere governativo. Tab.25. Accordi e protocolli di intesa governativi nel settore del trasporto marittimo Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 Governo (FR),Governo (ES) Dichiarazione d'intenti. La finalità è l'istituzione di servizi di autostrade del mare in Atlantico a partire dal 2007, di un'autostrada del mare nel Mediterraneo e di un intervento di miglioramento delle infrastrutture di trasporto terrestre nei Pirenei. (continua) 132 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.25.) 2006 Ministri dei Trasporti di Germania e Russia Accordo per promozione traffici marittimi tra le due nazioni. L’intesa prevede il sostegno dei due governi ad iniziative che mirano a trasferire il trasporto delle merci dalla strada al mare, a migliorare le infrastrutture portuali e a promuovere l’istituzione di servizi traghetto tra la Germania e la Russia. Fonte: Nomisma Lo scenario italiano L’elevato grado di competizione del mercato internazionale dei trasporti di linea ha avuto, come parziale effetto, il crescente impegno di molte compagnie di navigazione italiane in manovre di ristrutturazione e irrobustimento. Con riferimento al comparto marittimo italiano, il grande protagonista nel periodo di riferimento è il gruppo Grimaldi di Napoli che ha continuato la strategia di espansione e di internazionalizzazione iniziata dal 2004, vantando una presenza significativa in diversi settori tra cui il settore container, il settore del trasporto di autovetture e il settore del cabotaggio. Dopo un percorso iniziato nel 2005, nel 2007 il gruppo ha portato a termine il percorso di acquisizione della finlandese Finnlines, storico operatore che offre servizi ro-ro nel Mar Baltico e nel Mare del Nord. Le quote detenute dal gruppo sono suddivise tra le filiali Grimaldi Compagnia di Navigazione, Industria Armamento Meridionale ed Atlantic Container Line. E proprio la filiale Grimaldi Compagnia di Navigazione ha concluso nel 2007 un’operazione strategica per l’espansione e il rafforzamento sul mercato nordeuropeo, acquisendo il 49% del capitale azionario di Unikai, azienda specializzata principalmente nella movimentazione di autovetture, container, merci sfuse e prodotti forestali, interamente controllata dal gruppo terminalistico tedesco HHLA, che gestisce il maggiore terminal multipurpose di Amburgo. Si segnala anche il nuovo passaggio di proprietà di Grandi Navi Veloci, che fa capo al gruppo Grimaldi di Genova, dopo che nel 2004 il fondo di private equity Permira Europe II aveva acquisito l'80% del capitale. Ora, l'intero pacchetto azionario è stato acquisito da Veloce Spa, società partecipata, tra gli altri, per il 60% da Investitori Associati e per il 13% dalla famiglia Grimaldi di Genova. Interessante nel periodo di riferimento è anche l’acquisizione del gruppo Messina della Premuda Chartering Navegacao di Madeira, controllata spagnola dell’italiana Premuda di Navigazione, mentre Motia e Gruppo Cafima hanno proceduto ad un’acquisizione di asset, rilevando in joint venture la flotta di navi gassiere di Navigazione Montanari. 133 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Sempre nel contesto italiano, Italia Marittima ha messo in atto un’azione di ristrutturazione delle proprie attività, ampliando i collegamenti con gli Stati Uniti, potenziando i servizi feeder dedicati alle rotte tra il Mediterraneo e i porti orientali degli Stati Uniti e irrobustendo la capacità della flotta dedicata. Sul versante mediterraneo, la compagnia ha implementato collegamenti diretti con la Turchia dal porto hub di Taranto ed ha sostituito Barcellona a Valencia nelle rotte spagnole. Tab.26. Principali operazioni riguardanti compagnie marittime sul mercato italiano Acquirente Anno Acquisita Operazione ed effetti rilevanti Motia (IT); Gruppo Cafima (IT) 2005 Navigazione Montanari (IT) Acquisizione di asset. Navigazione Montanari ha accettato l'offerta formulata in joint venture da Motia e Gruppo Cafima per l'acquisizione della flotta di navi gassiere di Montanari, con l'accordo di mantenere l'iscrizione al registro internazionale italiano e l'utilizzo commerciale nell'ambito del pool GaschemGasmare. Acquisizione (50%). Il Gruppo Messina ha acquisito il 50% della Premuda Chartering Navegacao di Madeira, controllata spagnola di Premuda. Premuda conta una flotta di 17 navi di proprietà tra bulk carrier e tanker; Messina gestisce una flotta di 20 unità specializzate per il trasporto di linea. Gruppo Messina 2006 (IT) Premuda Chartering Navegacao (Gruppo Premuda, IT) Gruppo Grimaldi (IT) 2005 Finnlines (FI) 2006 Finnlines (FI) Acquisizione (11,61%). Il gruppo armatoriale Grimaldi di Napoli ha acquistato l'11,16% delle azioni della Finnlines diventandone il principale azionista. La filiale Grimaldi Compagnia di Navigazione Spa ne ha acquistato il 6,798%, la filiale Industria Armamento Meridionale Spa il 4,81%. Il gruppo Finnlines offre servizi ro-ro nel Mar Baltico e nel Mare del Nord. (segue) Acquisizione (4,9%). (segue) Grimaldi ha innalzato dal 30,5% al 35,4% la propria quota nella compagnia di navigazione finlandese Finnlines. La quota è suddivisa tra le tre filiali del gruppo italiano Grimaldi Compagnia di Navigazione Spa, Industria Armamento Meridionale Spa ed Atlantic Container Line. (segue) Acquisizione di ulteriori quote. Con le acquisizioni, la società è arrivata a detenere il 46,2% della compagnia finlandese. (segue) (continua) 134 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.26.) Veloce Spa (IT) 2007 Finnlines (FI) 2007 Unikai (Gruppo HHLA, DE) 2006 GNV (Gruppo Grimaldi, Genova) (IT) Acquisizione di controllo. (segue) Nonostante sia fallito il recente tentativo di takeover sulla Finnlines, Grimaldi ha acquisito 1,5 milioni di azioni di Finnlines, di cui ora possiede complessivamente il 50,11%. L’acquisizione obbliga il gruppo Grimaldi ad avanzare un’offerta sulle restanti quote di Finnlines. (segue) Acquisizione di quota ulteriore. (segue) Si è chiusa l’offerta di takeover sulla Finnlines che è stata avanzata obbligatoriamente dalla Grimaldi Compagnia di Navigazione Spa. L’offerta, secondo i risultati preliminari, ha fruttato alla società italiana 264.368 azioni della compagnia scandinava, pari allo 0,65% dell’intero capitale azionario. La quota di Grimaldi Compagnia di Navigazione in Finnlines salirà quindi al 50,70% dell’intero capitale. Acquisizione (49%). Grimaldi Compagnia di Navigazione Spa, società del gruppo armatoriale Grimaldi di Napoli, ha comprato il 49% del capitale azionario della Unikai, azienda specializzata principalmente nella movimentazione di autovetture, container, merci sfuse e prodotti forestali che è interamente controllata dal gruppo terminalistico tedesco Hamburger Hafen und Logistik AG (HHLA). Acquisizione. Nuovo passaggio di proprietà di Grandi Navi Veloci, dopo che nel 2004 il fondo di private equity Permira Europe II aveva acquisito l'80% del capitale dalla famiglia Grimaldi per 133,628 milioni di euro. Veloce Spa è partecipata da Investitori Associati (59,5%), Gruppo De Agostini (17,5%), Famiglia Grimaldi (13%), Charme (8%), Silvano Cassano (2%). Fonte: Nomisma Titolari degli accordi siglati nel periodo sono prevalentemente le compagnie attive sul versante delle operazioni di M&A, che hanno raggiunto intese finalizzate all’attivazione di servizi di autostrade del mare. Si pensi al gruppo Grimaldi di Napoli che ha raggiunto un accordo con la francese LD Lines per la gestione congiunta della tratta CivitavecchiaTolone o, in ambito nazionale, a Snav e GNV per la Civitavecchia-Palermo. Tra gli accordi interessanti ai fini del processo di internazionalizzazione, si segnala la costituzione di una società in joint venture tra la società sudcoreana Hanjin Shipping e il Gruppo Castaldi, che prenderà il nome di Hanjin Italy. 135 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.27. Accordi riguardanti il segmento del trasporto marittimo sul mercato italiano Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 GNV (IT) (Gruppo Grimaldi Genova), Autorità Portuale di Barcellona (ES) 2005 Gruppo Grimaldi Napoli (IT), LD Lines (FR) Accordo. L'Autorità Portuale, riconoscendo a Grandi Navi Veloci la rilevanza del traffico movimentato, consente alla compagnia di accedere alle agevolazioni per gli ulteriori investimenti annunciati sulla linea Genova-Barcellona. Accordo per servizi congiunti. L'accordo prevede la gestione congiunta di servizi mareterra da Civitavecchia a Portsmouth (sud ovest di Londra). Il servizio denominato ''LongBridge'' prevede l'utilizzo del servizio trisettimanale dell'autostrada del mare Civitavecchia-Tolone e del servizio giornaliero tra i porti di Le Havre (nord di Parigi) e Portsmouth. 2006 Snav Aponte (IT), Grandi Navi Veloci (IT) (Gruppo Grimaldi Genova) Accordo. Le due società armatoriali hanno trovato un accordo per la gestione unitaria dell'autostrada del mare CivitavecchiaPalermo. 2006 NYK Bulkship (UK) (Gruppo Yusen Kabushiki Kaisha, Giappone), Enel (IT) 2006 Asamar (Italia), Spedimar (Italia), Porto di Chongqing (Cina) 2006 Hanjin Shipping (Corea del Sud), Gruppo Castaldi (IT) Siglato contratto decennale per trasporto carbone. NYK Bulkship è una società britannica del gruppo armatoriale e logistico Yusen Kabushiki Kaisha (Giappone) che offre trasporti marittimi di prodotti sfusi. La compagnia è stata scelta da Enel per trasportare nei prossimi dieci anni il carbone destinato ad alimentare le sue centrali elettriche. Questo è il primo contratto di così lungo termine siglato da NYK Bulkship con una società energetica. Per effettuare i trasporti, la compagnia britannica utilizzerà due carboniere post-panamax. Accordo di collaborazione Asamar e Spedimar hano firmato un accordo per sviluppare i collegamenti con ChongQing, il più grande porto fluviale della Cina. Le due imprese di spedizione intendono sviluppare il settore logistico con un'attenzione particolare all'agroalimentare, metallurgico e della carta, guardando alle destinazioni italiane e a quelle del nord europa. Joint venture per la costituzione di una nuova società. La società coreana ha creato una nuova società mista con il Gruppo Castaldi, che sarà operativa con effetto dal primo gennaio 2007, cui è stato attribuito il nome di Hanjin Italy SpA. Fonte: Nomisma Da ultimo, sul fronte degli accordi istituzionali, sono stati attivati scambi tra Italia e Spagna per lo sviluppo delle autostrade del mare sia a livello istituzionale, sia da parte di operatori privati (Grandi Navi Veloci – Autorità Portuale di Barcellona). L’importanza di 136 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ tale modalità di trasporto nell’agenda nazionale è confermata anche dai protocolli d’intesa siglati da Rete Autostrade del Mare con le Regioni Puglia e Liguria. Tab.28. Accordi di natura istituzionale riguardanti il settore del trasporto marittimo Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 Governo italiano, Governo spagnolo 2006 RAM (Rete Autostrade Mediterranee), Regione Liguria Accordo. Sarà creato un gruppo di lavoro misto per elaborare un progetto di accordo che preveda gli impegni finanziari e operativi per lo sviluppo della autostrade del mare tra i due Paesi. Protocollo d'intesa. Siglato un accordo fondamentale per creare le basi di uno sviluppo del trasporto sul mare. 2006 RAM (Rete Autostrade Mediterranee), Regione Puglia Protocollo d'intesa. Entro quattro mesi verrà definito il piano regionale per le Autostrade del Mare. 2006 RAM (Rete Autostrade Mediterranee), Infrastrutture Spa Convenzione per l'avvio degli accordi. La convenzione prevede di condurre congiuntamente una fase di preparazione per preparare i documenti attuativi da sottoporre alle amministrazioni competenti ai fini dell'attivazione dei programmi delle autostrade del mare. Fonte: Nomisma IL CASO GRIMALDI DI NAPOLI Con riferimento al comparto marittimo italiano, il grande protagonista, nel periodo di riferimento è il gruppo Grimaldi di Napoli, che ha continuato la strategia di espansione e di internazionalizzazione iniziata dal 2004, con una presenza significativa e diversificata in diversi settori: container, trasporto di autovetture, infrastrutture portuali e cabotaggio. La forte espansione del gruppo – i cui investimenti dal 1997 al 2008 sono riconducibili a circa 2,3 miliardi di euro - è avvenuta principalmente per vie esterne attraverso fusioni, acquisizioni e accordi.3 Nel 2005 il gruppo era già presente in ogni settore di traffico nelle regioni del Mediterraneo, Nord Europa, Stati Uniti, Canada, Sud America ed Africa. Ad oggi il gruppo è non solo la prima società di shipping in Italia, ma anche la numero uno al mondo nel settore ro-ro e la sesta nel trasporto di automobili. 3 Riguardo alla composizione del Gruppo, tra le quattro maggiori compagnie controllate figurano Grimaldi Compagnia di Navigazione, Inarme (Industria Armamento Meridionale), Atlantica di Navigazione e ACL (Atlantic Container Line), acquisita nel 2002, che ha permesso l’ampliamento dei traffici negli Stati Uniti e in Canada. Il gruppo è poi rappresentato da oltre 25 società minori nazionali ed estere controllate. 137 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Nel settore container, tra i maggiori 25 operatori di trasporto marittimo containerizzato a livello globale, Grimaldi si è classificato al 24° posto nel 2006 (con 44.363 teu movimentati), contro il 27° dell’anno precedente. Il gruppo è l’unica compagnia italiana a comparire nella graduatoria. Nel settore del trasporto di autovetture e delle infrastrutture portuali, Grimaldi ha contratti per servizi di tipo door-to-door e port-to-port con 30 marchi di case automobilistiche, e controlla e gestisce un network di terminal portuali, sia nel Mediterraneo occidentale, sia nel Nord Europa. In quest’area, nella quale la compagnia già controllava i terminal di Cork in Irlanda, di Esbjerg in Danimarca e un maxi-terminal ad Anversa, il gruppo partenopeo ha rafforzato la propria presenza ottenendo la concessione biennale del porto svedese di Wallhanm (con successiva opzione d’acquisto) in cui è concentrato l’import-export di auto nuove tra Italia e Scandinavia.4 L’interesse per il settore terminalistico multipurpose è confermata dall’acquisizione nel 2007 del 49% del capitale azionario di Unikai, società specializzata principalmente nella movimentazione di autovetture, container, merci sfuse e prodotti forestali e interamente controllata dal gruppo terminalistico tedesco Hamburger Hafen und Logistik (HHLA). Nel 2006 Unikai – che ha una dimensione di un milione di metri quadrati disposti lungo 1,5 chilometri di banchina - ha movimentato 769mila metri di carico tra cui circa 130 mila veicoli e 77 mila teu con oltre 280 scali. L’operazione si inserisce in un progetto di crescita del gruppo partenopeo che prevede inoltre la costruzione di nuove navi e l’acquisizione o la realizzazione di infrastrutture portuali. Il terminal è utilizzato anche da altri operatori roro, come NYK e Hual. Sempre nel settore delle infrastrutture portuali, Grimaldi ha portato a termine il terminal AET di Anversa5 e il terminal PTML di Lagos (Nigeria). Nel 2005 infatti il gruppo partenopeo ha stretto un accordo con il governo nigeriano per la realizzazione di un nuovo terminal con una superficie di 100.000 metri quadrati, che permetterà di raddoppiare i cinquanta scali effettuati dalla compagnia nella regione. Con riferimento al settore del cabotaggio, e nello specifico riguardo alle autostrade del mare, Grimaldi è presente attraverso servizi di linea nel Mediterraneo Occidentale, in 4 Il gruppo dispone di oltre 50 navi di proprietà o noleggiate, che consentono il trasporto via mare di 1.500.000 vetture l’anno nei porti del Mediterraneo, Nord Europa, Paesi Scandinavi, Isole Britanniche, Africa Occidentale, nord e Sud America. 5 L’ampliamento dell’hub belga, che movimenta 150.000 auto ogni anno, 80.000 container e migliaia di tonnellate di general cargo, riguarda 1,25 milioni di metri quadrati. 138 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ particolare tra Italia, Spagna e Tunisia. Nel 2004, l’attivazione della linea RomaBarcellona è stato uno dei tre progetti italiani - e l’unico relativo alle autostrade del mare inseriti nel programma europeo Marco Polo per favorire il trasporto intermodale. Gli incoraggianti risultati hanno indotto il gruppo a rafforzare ed espandere tale attività, creando nel 2005 il collegamento Civitavecchia-Barcellona e, in ambito nazionale, stringendo accordi con Snav e GNV per le tratte Civitavecchia-Palermo e CivitavecchiaCagliari. Nel 2006, la rete delle autostrade del mare si è allargata anche alla Corsica (Civitavecchia-Bastia) e nel 2007 Grimaldi ha presentato la nuova rotta LivornoBarcellona. Si segnala inoltre che, tra i primi accordi siglati dal gruppo, vi era anche quello con la francese LD Lines per la gestione congiunta della Civitavecchia-Tolone, poi esteso all’area britannica, per i servizi mare-terra da Civitavecchia a Portsmouth (sud-ovest di Londra). Il servizio denominato ''LongBridge'' prevedeva l'utilizzo del servizio dell'autostrada del mare dal porto laziale a Tolone e del servizio tra i porti di Le Havre e Portsmouth. Nella strategia di potenziamento del network internazionale, con focus sul Mediterraneo, Grimaldi, nel 2005, ha manifestato interesse alla privatizzazione di Sea Malta per l’acquisto della quota del 69,22%. Dopo mesi di trattative, il gruppo ha tuttavia rinunciato all’acquisizione della compagnia pubblica per il mancato accordo con il governo maltese e – attraverso la controllata Atlantica di Navigazione – ha fondato la Malta Motorways of the Sea, con un investimento di 10 milioni di euro. Nel disegno di internazionalizzazione e diversificazione dei mercati rientra l’acquisizione del controllo di Finnlines, società di medio-grandi dimensioni che opera circa 70 navi nel settore ro-ro tra la Finlandia e i maggiori partners commerciali europei (Belgio, Finlandia, Polonia, Germania, Norvegia, Russia e Regno Unito). La compagnia ha interessi inoltre nel settore portuale, con il marchio Finnsteve, nei terminal di Helsinki, Turku, Naantali and Kotka, nel porto industriale di Kantvik e in quello di Oslo, attraverso Norsteve, controllata di Finnsteve. Al momento dell’acquisizione, l’attività di Finnlines - partecipata da importanti gruppi industriali della carta, della cellulosa e dei legnami - riguardava, oltre alle due filiere di business ro-ro/ro-ro pax e porti e logistica, anche quella del feederaggio e containers attraverso la controllata tedesca Team Lines. Nel luglio 2006, tuttavia la società è stata ceduta interamente alla navigazione belga Delphis. 139 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Il lungo iter di acquisizione di controllo su Finnlines si può di fatto sintetizzare come segue. Dopo varie acquisizioni di minoranza6, nell’autunno 2006, il gruppo partenopeo, proprietario del 50,11% del capitale, ha lanciato un’Opa obbligatoria sul 100% delle quote. Il tentativo di takeover fallito, ha assestato la quota di Grimaldi al 50,7% del capitale. Da ultimo, con riferimento alla compagine azionaria di Finnlines, si dà notizia del fatto che nel 2007 la finlandese Ilmarinen Mutual Pension Insurance Company ha innalzato al 10,02% la propria partecipazione nel capitale della compagnia, divenendo, così, la seconda maggiore azionista alle spalle del gruppo armatoriale napoletano. 1.2.2. Il settore portuale Lo scenario internazionale L’attenzione di questa sezione si concentra sugli attori del mercato le cui strategie di crescita inducono ad un grande numero di operazioni di M&A ed accordi nel settore portuale. Segnatamente si tratta di enti portuali o imprese terminaliste di: - porti con funzione prevalente o rilevante di hub per il transhipment di carichi containerizzati, all’interno di un network hub and spoke (ad esempio, Singapore, Dubai, Gioia Tauro); - scali interessati da primari servizi di linea point to point, di attività general cargo, specialized cargo, ro-ro oltre che container, sostanzialmente a vocazione merceologica mista (si pensi ai principali porti del Nord Europa, quali Amburgo, Anversa, Rotterdam); - porti caratterizzati da una rilevante specializzazione in una data merceologia (rinfuse, idrocarburi, ….) o da una specifica tipologia di trasporto marittimo (ro-ro o specialized cargo con tankers, bulk carriers, car carriers, ...), riconducibili a fattori quali l’evoluzione storica, la prossimità al luogo di origine/estrazione o al mercato di destinazione, la scelta strategica,…7. Nella tabella che segue è riportata la classifica dei primi 20 porti per movimentazione di contenitori nel 2005 e 2006. Vi rientra la tipologia di scali di cui ai primi due punti precedenti; sono escluse le attività di movimentazione di merce non condizionata in container. 6 Il dettaglio delle operazioni è riportato, in tabella, nel paragrafo relativo allo scenario italiano del comparto del trasporto marittimo merci. 7 Come è noto, è questo il caso di diversi scali portuali italiani. 140 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.29 La movimentazione dei porti leader nel traffico container, anni 2005 e 2006 Rank 2006 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Rank 2005 1 2 3 4 5 6 7 9 10 8 11 14 12 13 17 18 15 20 16 19 Porti Paese Hong Kong Singapore Shangai Shenzen Busan Kaohsiung Rotterdam Amburgo Dubai Los Angeles Anversa Quingdao Long Beach Port Klang Ningbo Tianjin New York/N. Jersey Guangzou Tanjung Pelepas Laem Chabang Cina Singapore Cina Cina Corea del Sud Taiwan Paesi Bassi Germania Emirati Arabi Stati Uniti Belgio Cina Stati Uniti Malaysia Cina Cina Stati Uniti Cina Malaysia Thailandia TEU (2006) 22.427.000 22.288.000 18.084.000 16.197.100 10.857.326 9.470.000 9.300.000 8.050.000 7.619.222 7.484.624 6.482.029 6.310.000 6.164.046 5.543.527 5.191.000 4.801.000 4.800.000 4.684.000 4.169.177 3.765.967 TEU (2005) 21.932.000 20.600.000 14.557.200 13.650.000 11.430.000 9.710.000 8.300.000 7.003.479 6.428.883 7.321.440 6.063.746 5.139.700 5.779.852 5.243.593 4.005.500 3.814.000 4.400.000 3.308.200 4.020.421 3.624.000 Var.% 2005-06 2,3 8,2 24,2 18,7 -5,0 -2,5 10,7 14,9 18,5 2,2 6,9 22,8 6,6 5,7 29,6 25,9 9,1 41,6 3,7 3,9 Fonte: elaborazioni Nomisma su dati ci-online Rispetto a quanto già evidenziato nei precedenti rapporti, si conferma il primato del porto di Hong Kong, seguito da quello di Singapore, che ha registrato, rispetto al primo, una crescita più sostenuta. La crescita più sostenuta è da attribuire ai porti cinesi, con una media del +27%8 nel 2006 rispetto al 2005. Il boom della portualità cinese ha sbilanciato gli equilibri dell’area dal momento che tra i primi 20 porti container i restanti porti asiatici hanno visto una crescita complessiva appena superiore al 2%, con performance negative dello scalo taiwanese di Kaohsiung (-2,5%) e di quello sudcoreano di Busan (-5%). Dubai da solo vanta un aumento percentuale della movimentazione container a due cifre ( +18%), mentre i porti europei – Rotterdam, Amburgo e Anversa - e statunitensi si assestano rispettivamente sul +11% e +6%. È evidente pertanto l’interesse dei terminalisti portuali per gli scali asiatici. Questo è confermato dagli investimenti del colosso cinese Cosco nei porti connazionali di 8 Il dato esclude il porto di Hong Kong (crescita pari a +2,3%), scalo maturo che non sta sperimentando negli anni recenti la dinamica di vertiginoso sviluppo degli altri porti della regione cinese su cui si vuole in questa sede portare l’attenzione. 141 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Nansha, Ningbo, Nanjing e Tianjiin e da quelli di PSA International (Singapore) in quello di Tianjin – il più grande porto del nord della Cina - dove ha costituito una joint venture con l’autorità portuale per lo sviluppo di un nuovo terminal container. La politica di espansione di PSA ha interessato in modo particolare il porto di Hong Kong dove il gruppo terminalista ha acquisito il 20% dell’Hong Kong International Terminal da Hutchison Port Holdings e Hutchison Ports Investment, controllati dal gruppo cinese Hutchison Whampoa. La convergenza tra i due terminalisti asiatici è epocale, dati i numeri che caratterizzato i due soggetti: il gruppo PSA nel 2005 ha movimentato 41,18 milioni di teu, mentre Hutchison Port Holdings 51,8 milioni di teu (+8%). Allo stesso tempo il gruppo terminalistico China Merchants Holdings International (CMHI) di Hong Kong ha acquisito partecipazioni azionarie nel Shekou Container Terminal (SCT) del porto di Shenzhen, le cui quote sono state cedute dal gruppo cinese Swire Pacific e da P&O Dover Holdings, dal 2006 nell’orbita del gruppo Dubai Ports World. Nel 2006 diversi operatori asiatici strategici - Nippon Yusen Kaisha (Giappone), Hutchison Port Holdings (Cina, Hong Kong), China Shipping e la stessa PSA - sono subentrati nel capitale del Dalian Dagan Container Terminal, principale terminalista del porto di Dalian, arrivando a detenere complessivamente il 10% delle azioni. Mentre l’australiana Macquarie Global Infrastructure Fund – leader globale degli investimenti in infrastrutture - ha acquisito una rilevante quota di minoranza (38%) nel Changshu Xinghua Port, società che possiede un porto fluviale a 90 chilometri dal porto di Shanghai. Nella corsa al consolidamento delle posizioni sui porti cinesi messa in atto dai terminalisti asiatici, i competitors europei pare non trovino spazio: fa eccezione il caso del colosso APM Terminal, società del gruppo danese AP Moller Maersk, che ha stretto un’alleanza con COSCO Pacific nella realizzazione di un container terminal nel porto cinese di Nansha. COSCO, per parte sua, ha irrobustito la propria presenza nel porto chiave di Shangai acquisendo una corposa partecipazione (30%) nella società terminalista del Shanghai Waigaoqiao Terminal. Nello scenario dinamico della portualità cinese, le stesse autorità portuali sentono l’urgenza di consolidare il proprio ruolo all’interno del mercato in espansione: il porto di Ningbo e il porto di Zhoushan hanno dato vita a una fusione che, secondo il piano industriale, ha potenzialità per creare il terzo scalo al mondo entro il 2010. 142 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Sul ricco mercato dei porti cinesi si affacciano anche operatori emergenti: la filippina International Container Terminal Services Inc. (ICTSI) nel 2007 ha ottenuto il 60% del capitale azionario di Yantai Gangtong Container Terminal Company Ltd., terminalista del porto di Yantai, nella provincia dello Shandong. Il gruppo filippino sta conducendo dal 2006 un sostenuto processo di crescita attraverso operazioni su società connazionali - si pensi all’acquisizione della Davao Integrated Port and Stevedoring Services Corporation e su mercati esteri emergenti: il takeover sull’indonesiana Makassar Terminal Service, terminalista nel porto di Makassar; l’aggiudicazione della concessione del TCT, terminal principale del porto siriano di Tartous, battendo competitors di estrema rilevanza tra cui il colosso francese CMA CGM; e ancora l’aggiudicazione della concessione per gestire il terminal container e multipurpose del porto ecuadoreno di Guayaquil. Si fa notare che interesse per l’Ecuador ha mostrato anche il leader cinese Hutchison Port Holdings (Hutchison Whampoa) che si è aggiudicato la concessione trentennale del nuovo container terminal del porto di Manta. Estremamente attiva nel periodo di riferimento la strategia di attrazione di investimenti di Saigon Newport Company, agenzia governativa che gestisce il porto vietnamita di Saigon, che ha ottenuto dal governo il nulla osta alla costituzione di alcune joint venture con altrettanti gruppi leader mondiali del trasporto marittimo containerizzato, tra cui A.P. Møller-Mærsk, PSA International (Singapore), DP World e la statunitense SSA Marine. Allo stesso tempo la compagnia statunitense ha siglato un accordo con le vietnamite Vinalines e Quang Ninh Port per realizzare un container terminal a Cai Lan, l’area di espansione del porto di Quang Ninh, con un investimento di 100 milioni di dollari. Nel 2007, poi, Saigon Newport Company ha siglato un accordo con la compagnia di navigazione sudcoreana Hanjin Shipping per lo sviluppo di attività terminalistiche nel settore dei container in Vietnam. Gli investimenti dei grandi terminalisti cinesi sui porti nazionali vanno di pari passo con gli investimenti all’estero: - in Egitto, COSCO ha acquisito il 20% di Suez Canal Container Terminal (SCCT) dalla Egyptian International Container Terminal SA (filiale di APM Terminals, gruppo AP Moller Maersk) che attualmente detiene il 60% di SSCT; - Hutchison Port Holdings (HPH) ha ottenuto la maggioranza del Terminal Catalunya, terminalista del porto di Barcellona; - e da ultimo Shangai International Port (Cina) ha rilevato da APM Terminals il 40% del terminal container gestito dalla compagnia olandese nel porto di Zeebrugge. 143 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Allo scalo belga è interessato anche PSA di Singapore che, attraverso la controllata HNN, ha costituito con la francese CMA CGM una joint venture per la gestione del terminal container OCHZ del porto. E proprio PSA si conferma tra i grandi protagonisti del periodo di riferimento, anche attraverso il già citato ingresso nel colosso cinese Hutchison Port Holdings (HPH). A tal proposito si fa notare come - dopo il takeover di DP World sulla britannica P&O Ports, contesa proprio a PSA - si preannunci la nascita di un duopolio nella movimentazione di container, confermando l’imponente processo di concentrazione in atto nel settore. Infatti il terminalista arabo Dubai Ports World (DPW) si è posizionato stabilmente tra i cinque leader mondiali del settore, grazie ad una repentina crescita effettuata sia con l’integrazione degli scali portati in dote da P&O, sia attraverso una furiosa serie di investimenti in India, Europa, Asia e Africa.9 È interessante rilevare come l’acquisizione di P&O Ports da parte di DP World non sia che l’ultimo atto dello smantellamento della storica compagnia britannica iniziato con la cessione a A.P. Moller Maersk della compagnia di navigazione P&O Nedlloyd e proseguito con la vendita della divisione Cold Logistics alla canadese Versacold Holdings. Per quanto riguarda l’area europea, giova segnalare alcune acquisizioni che hanno dimostrato l’interesse di Hutchison per i mercati spagnoli e tedeschi, nonché l’elevato numero di takeover su società britanniche: queste ultime in particolare sono state protagoniste di numerose acquisizioni, sia da parte di connazionali sia da parte di attori esteri; al riguardo - oltre al già citato caso DP World-P&O - si portano all’evidenza l’acquisizione di PD Ports da parte dell’australiana Babcock & Brown Infrastructure Port Acquisition, e di Mersey Docks & Harbour ad opera della britannica Peel Holdings; e ancora l’acquisizione totale da parte di una cordata di investitori, tra cui Goldman Sachs, di Associated British Ports (APB), gestore leader di 21 porti del Regno Unito, che nel complesso movimentano un quarto del traffico nazionale. Tra i terminalisti leader più dinamici nel periodo di riferimento si segnala la francese CMA CGM che, dopo aver completato l’acquisizione della compagnia di navigazione connazionale Delmas, che ha portato un considerevole aumento di fatturato nel 2006, ha vinto con un’offerta di 201,6 milioni di euro la gara per la privatizzazione di Comanav, primo armatore marocchino. L’operazione è particolarmente rilevante dal momento che i 9 Alle due compagnie, e ai processi di M&A portati avanti nel periodo di riferimento, è dedicato il caso studio al termine di questo paragrafo. 144 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ porti del versante meridionale del Mediterraneo intendono entrare nel mercato globale del container. CMA GGM e Comanav sono già coinvolte nel consorzio che ha ottenuto la concessione del secondo terminal del porto di Tangeri, cui aderisce anche la Contship. Nello stesso periodo CMA GGM ha presentato un’offerta del valore complessivo di 159,3 milioni di dollari per il takeover della compagnia di navigazione taiwanese CNC Line. Sul mercato europeo si segnala da ultimo che recentemente il governo di Amburgo ha scelto un consorzio guidato da Hochtief - principale gruppo di costruzioni tedesco - e dall’australiana Macquarie Bank quali candidati alla parziale privatizzazione (49,9% del capitale) del gruppo terminalista tedesco HHLA. Tra i soggetti che hanno manifestato interesse vi era anche DP World, disposta ad offrire 1,6 miliardi di euro per l'acquisto della quota. Nell’area del Northern Range hanno avuto luogo le vicende più importanti in ambito europeo: la joint venture partecipata da PSA di Singapore e dalla elvetica MSC ha realizzato nel porto di Anversa il più grande terminal mono-cliente nel panorama della portualità mondiale, con un investimento di 250 milioni di euro. Di fatto PSA, da due anni, grazie a investimenti pari a 600 milioni di euro, controlla circa l’80% del traffico del porto belga di Anversa, undicesimo scalo per traffico merci a livello globale. Le due società hanno inoltre creato una joint venture per gestire i traffici di MSC nel porto di Singapore. Su scala diversa, anche MSC ha mostrato grande intraprendenza nel periodo di riferimento: oltre alle joint venture per il terminal di Anversa e di Singapore, la compagnia ha stretto accordi in Medio Oriente con il porto libanese di Beirut e negli Stati Uniti con la Virginia Port Authority. In tema di accordi tra scali, è rilevante quello siglato tra il porto di Rotterdam e il porto di Shangai: tra le aspettative dello scalo olandese vi è che la collaborazione consenta un miglior accesso al mercato cinese, mentre Shangai è interessato al know-how storico del porto di Rotterdam nell’accesso al mercato interno europeo, soprattutto per via fluviale. Tab.30. Principali operazioni riguardanti società terminaliste di terminal container Acquirente Anno APM 2005 Terminals (gruppo AO Moller Maersk - DK) Acquisita Operazione ed effetti rilevanti Gujarat Pi'pav port Ltd (GPPL) (India) Acquisizione (innalzamento quota al 45%). In occasione di un aumento di 2 miliardi di rupie (45,9 milioni di dollari) del capitale sociale di GPPL gli acquirenti hanno accresciuto al 45% la loro quota nella società portuale. (continua) 145 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.30.) COSCO Pacific (Cina) 2005 Port authority di Goteborg (SE) 2005 APM 2005 Terminals (gruppo AP Moller Maersk - DK) Peel Holdings (UK) 2005 CMA CGM (FR) 2005 The Wharf Holdings Ltd. (Hong KongCina) 2005 MCC Corporation Berhad (Malaysia) 2005 Porti di Nansha, Acquisizione. Ningbo, Nanjing, La compagnia terminalista cinese sta procedendo Tianjin (Cina) all’acquisizione di quattro terminal cinesi nei porti di Nansha, Ningbo, Nanjing, Tianjin. Gavle Acquisizione (20%). Containerterminal L'autorità portuale di Goteborg acquisirà il 20% AB (SE) della Gavle Containerterminal AB allo scopo di rafforzare l'alleanza tra il porto svedese e il più grande porto scandinavo. L'amministrazione comunale di Gavle sta investendo 21 mln di dollari per realizzare una nuova banchina e per lavori nel porto cittadino. La Gavle Containerterminal ha in programma l'acquisizione di nuovi mezzi di sollevamento: grazie a questi interventi la capacità di movimentazione annua del porto salirà da 70.000 container a 170.000. Terminal de Acquisizione. Conteineres do APM Terminals ha acquisito quote del capitale Vale do Itajai dell'azienda che opera il container terminal del porto (Teconvi) brasiliano di Itajai; inizialmente investirà 39,4 mln$ (Brasile) per accrescere la capacità di movimentazione ad 1mln teu/anno. Mersey Docks & Acquisizione (100%) Harbour Co. Il gruppo portuale britannico Mersey Docks & (UK) Harbour Co. Ha accettato l'offerta per l'acquisto dell'intero capitale azionario della società avanzata dalla connazionale Peel Holdings, che opera nel settore portuale attraverso la divisione Peel Ports. Antwerp Acquisizione (10%). Gateway (BE) Il gruppo P&O ha annunciato l'accordo di cessione a CMA CGM del 10% della società terminalista che gestisce un nuovo container terminal nel Porto di Anversa. L'investimento complessivo per la realizzazione del container che sarà completato nel 2010 costa. Modern Acquisizione (12,59%). Terminals Ltd Swire Pacific (Hong Kong) venderà la sua intera (HK) quota del 17,62% del capitale azionario della MT Ltd ai suoi partners: il 12,59% a The Wharf e il 5,03% a China Merchant Holdings. Pelabuhan Acquisizione (19,9%). Tanjung Pelepas Gli azionisti della MCC Corporation Berhad hanno Snd Bhd approvato la proposta di acquisizione del 19,9% del (Malaysia) capitale azionario di Pelabuhan Tanjung Pelepas Snd Bhd, società che gestisce il porto di Tanjung Pelepas. La quota sarà ceduta dalla Seaport Terminal Snd Bhd per 200,6 mln di dollari e porterà la partecipazione di MCC (che detiene già il 50,1%) al 70%. (continua) 146 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.30.) APM Terminal 2005 (gruppo AP Moller Maersk - DK) China 2005 Merchant Holdings International Co. Ltd (Cina) 2006 Tanzania Port Authority (Tanzania) 2005 APM 2005 Terminals (gruppo AP Moller Maersk - DK) Dubai Ports 2005 International Terminals (Dubai) Macquarie Global Infrastructure Fund Limited (Singapore) (Gruppo Macquarie Australia) 2005 Société d'Exploitation du Terminal de Vridi (FR) Modern Terminals Ltd (Hong Kong) Acquisizione (40%). Il gruppo Bollorè ha ceduto il 40% di SETV che opera il container terminal Vridi nel porto di Abidjan. Acquisizione (5,03%). Swire Pacific (Hong Kong) venderà la sua intera quota del 17,62% del capitale azionario della MT Ltd ai suoi partners: il 12,59% a The Wharf e il 5,03% a China Merchant Holdings. Shekou Container Acquisizione. Terminal (SCT) Il gruppo terminalistico China Merchants Holdings (Cina) (International) Co. (CMHI) di Hong Kong ha acquisito per 3,168 miliardi di dollari di Hong Kong (407 milioni di dollari USA) partecipazioni azionarie per accrescere la sua quota nel Shekou Container Terminal (SCT) del porto di Shenzhen. Le quote saranno cedute da Swire Pacific Ltd. e P&O Dover (Holdings) Ltd. (gruppo DP World). In particolare: da Swire il gruppo acquisirà il 17,5% della prima fase del terminal SCT e il 17,15% della seconda fase, mentre dalla P&O il 22,5% della prima fase e il 22,05% della seconda fase. Tanzania Acquisizione (maggioranza). Railways L'autorità portuale della Tanzania sta per prendere il Corporation controllo dei porti sui laghi Tanganyika, Victoria e (Tanzania) Nyasa, attualmente gestiti da Marine Services Company, filiale della Tanzania Railways Corporation. COSCO Pacific Quota del 20% della jv che realizzerà un container (Cina) terminal nel porto cinese di Nansha. COSCO Pacific sta per vendere a APM Terminals la suddetta quota. Dopo l'accordo APM deterrebbe un effettivo 11,2% della seconda fase del progetto. Dubai Ports Fusione. Authority (Dubai) La riorganizzazione del gruppo portuale di Dubai prevede la costituzione di un nuovo ente, la Dubai Ports and Jebel Ali Free Zone Authority, che avrà il compito di sovrintendere alle attività amministrative e normative correlate alle operazioni portuali di Dubai. Changshu Acquisizione (38%). Xinghua Port MIIF ha siglato un accordo per l'acquisizione del (Cina) 38% del capitale azionario di CXP, società che possiede un porto situato sul fiume Yangtze a 90 km ad ovest di Shanghai. MIIF comprerà il 38% di CXP acquisendo il 40% della Singapore Changshu Development Company (che possiede il 95% di CXP): il 26% di SCDC lo acquisirà da Pan-United, mentre il 14% verrà ceduto da altri due azionisti. (continua) 147 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.30.) **** 2005 P&O (Gran Bretagna) Cessione. Prosegue lo smantellamento del gruppo britannico P&O. Dopo aver ceduto la sua partecipazione nella compagnia di navigazione P&O Nedlloyd, diventata parte integrante del gruppo A.P. Moller-Maersk, e aver venduto numerose proprieta immobiliari, il gruppo ha ammesso di avere in corso trattative per la cessione del gruppo, che sarà incentrata sul cambio di proprietà della divisione terminalistica P&O Ports. E’ stata inoltre venduta la divisione Cold Logistics alla canadese Versacold Holdings Corp. Europe 2005 Container Terminals (NL) (ND - gruppo Hutchison Port Holdings) Duisburger Container Terminal (DE) Acquisizione. ECT ha ottenuto la maggioranza azionaria dell'inland terminal DeCeTe innalzando la quota dal 27% al 51,56% del capitale. Tale acquisizione rientra nella strategia di potenziare i collegamenti tra i flussi di container dell'hinterland e i terminal marittimi a Rotterdam. Tamasek Holdings (governo di Singapore) P&O (UK) Acquisizione. Tamasek, controllante del 100% di PSA, ha elevato al 3,24% la propria quota in P&O che è oggetto di un tentativo di take-over da parte di DPWorld (EAU). Acquisizione. HPH ha avviato la procedura di acquisizione di una quota di maggioranza nella società Terminal Catalunya che gestisce un container terminal nel porto di Barcellona. Terminal Catalunya ha una banchina di 1653 metri lineari ed è attrezzata con 8 gru di banchina. Il terminal copre un’area superiore ai 35 ettari. 2005 Hutchison Port 2005 Holdings (Cina-Hong Kong) Terminal Catalunya S.A. (Spagna) COSCO 2005 Pacific (gruppo COSCO Cina) Suez Canal Container Terminal SAE (Egitto) Acquisizione (20%). COSCO ha acquisito il 20% di SCCT dalla Egyptian International Container Terminal SA (filiale del gruppo APM Terminals gruppo AP Moller Maersk) che attualmente detiene il 60% di SSCT. Porto di Ningbo (Cina) Porto di Zhoushan (Cina) Fusione. I due porti cinesi si sono fusi per formare il porto di Ningbo-Zhoushan. Secondo il progetto il porto potrebbe diventare il terzo al mondo entro il 2010. Il porto di Ninbo prevede di chiudere il 2005 con un traffico di oltre 270 mln di tonnellate di merci (+19,5% rispetto al 2004), classificandosi al secondo posto in Cina per volume di traffico. Il porto di Zhoushan prevede invece di totalizzare nel 2005 un traffico di oltre 80 mln di tonnellate di merci. 2005 (continua) 148 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.30.) Babcock & Brown Infrastructure Port Acquisitions (Australia) Shea Homes Limited Partnership (USA) 2005 Dubai Ports World (Dubai) 2006 Oakdene Homes PLC (UK) 2006 2006 China Shipping 2006 Port Development Company Ltd. (gruppo China Shipping) (Cina) COSCO 2006 Pacific (gruppo COSCO Cina) PD Ports (UK) Acquisizione. PD Ports ha accettato la proposta di acquisizione di Babcock & Brown Infrastructure Port Acquisitions (interamente controllata da Babcock & Brown Infrastructure), scartando una precedente offerta di 246 mln di sterline avanzata da Endeavour Ports. P&O (UK) Vendita immobili. L'operazione si inquadra nel processo di smantellamento di P&O. P&O ha proseguito la cessione di proprietà negli Stati Uniti e nel Regno Unito vendendo tutte le sue proprietà a Denver alla Shea Homes per 67 mln di sterline e cedendo la sua partecipazione nella Elizabeth House a Londra per 61 mln di sterline. P&O (UK) Acquisizione. Dubai Ports World ha acquisito per 6,8 miliardi di dollari la P&O, il maggiore operatore britannico di porti e traghetti. L'operazione ha suscitato alcuni dissensi negli Usa, considerati gli importanti interessi di P&O negli scali di New York, New Jersey, Baltimora, New Orleans, Miami e Filadelfia. A seguito di queste polemiche DP World e P&O Ports North America hanno annunciato di voler cedere le attività americane del gruppo P&O ad un acquirente statunitense. West Quay (UK), Completamento dell'acquisizione. Railway Quay Il gruppo Sea Containers ha completato la cessione (UK) a Oakdene Homes del West Quay e del Railway Quay di Newhaven Marina Project. Newhaven Marina, insieme a West Quay and Railway Quay, localizzate a Newhaven nel Sud-Est dell'Inghilterra sono state acquisite da Sea Containers Plc. Nansha Port co. Acquisizione (40%). Ltd. (partecipata Con l'acquisizione China Shipping Port da Guangzhou Development Co. è diventata azionista della prima Port Container fase della banchina per la movimentazione di Development Co. container del porto cinese di Nansha, mentre il porto (Cina) è operato congiuntamente da Guangzhou Port Container Development Co., China Shipping Port Development Co. e Nansha Infrastructure Investment Co. Shanghai Pudong Acquisizione (10%). International COSCO Pacific ha acquisito il 10% di Shanghai Container (Cina) Pudong prima in mano a S.I.Infrastructure Holdings, e quindi ne detiene ora il 30% delle azioni della società terminalista del Shanghai Waigaoqiao Terminal. (continua) 149 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.30.) NYK Line 2006 Hong Kong(di Nippon Yusen Kaisha Giappone), Hutchison Port Holdings (di Hutchison Whampoa Hong Kong), PSA International (Singapore), China Shipping (Cina) PortCapital 2005 (PSA International Singapore) PSA International (Singapore) 2006 Deutsche Bank 2006 (DE) (cordata) Dalian Dagan Container Terminal (Cina) Acquisizione (IPO). Nippon Yusen Kaisha Line acquisirà 38 mln di dollari di azioni di Dalian Dagan Container Terminal, principale terminalista del porto di Dalian, arrivando così a detenere il 4,1% del capitale azionario. Gli altri grandi investitori che parteceperanno all'IPO sono il gruppo Hutchison Whampoa, il gruppo PSA International e il gruppo China Shipping. A questi 4 investitori strategici andranno complessivamente il 10% delle azioni. Nel 2005 il porto di Dalian ha registrato una movimentazione dei container pari a quasi 2,7 milioni di teu (+22% rispetto al 2004). Tianjin Port Group (Cina) Joint venture per nuovo terminal container. PSA parteciperà ad una joint venture con la società statale Tianjin Port Group al fine di costruire un terminal container a Tianjin, il più grande porto nel nord della Cina. PSA deterrà il 30% della nuova società, mentre Tianjin Port Group ne deterrà il 50%. Hong Kong Acquisizione (20%). International PSA ha acquisito il 20% della Hong Kong Terminal (HIT) International Terminal, punta di diamante nel (Cina-Hong mercato dei container dell'altro colosso della Kong) portualità mondiale, la Hutchison Whampoa, la cui quota è scesa al 66,5% del capitale. L'ingresso di PSA rappresenterebbe il consolidamento del gruppo nel Porto di Hong Kong. COSCO-HIT Acquisizione (10%) (Cina, Hong Hutchison Whampoa ha confermato l'accordo di Kong) cessione delle quote di COSCO-HIT alla PSA, dalle quali ricaverà un profitto di 707,1 mln di dollari USA. Hutchison Port Acquisizione (20%). Holdings e PSA ha raggiunto un accordo per l'acquisizione del Hutchison Ports 20% sia di Hutchison Port Holdings che di Investment (Cina, Hutchison Ports Investment. Il gruppo PSA nel 2005 Hong Kong) ha movimentato 41,18 milioni di teu, mentre Hutchison Port Holdings 51,8 milioni di teu (+8%). Grup TCB (ES) Acquisizione (37%). Un gruppo di investitori istituzionali capeggiati dalla tedesca Deutsche Bank ha acquisito dalla spagnola Pérez y Cía. il 37% del capitale azionario della spagnola Grup TCB, società terminalista a cui fanno capo container terminal nazionali (Barcellona, Valencia, Gijón, Santa Cruz de Tenerife) ed esteri (L’Avana, Paranagua e Yucatan). (continua) 150 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.30.) Lincolnshire 2006 Equity Fund III (UK) Montauban (FR) 2006 Dragados 2006 Servicios Portuarios y Logísticos (SPL) (Gruppo ACS) (ES) Admiral Acquisitions UK Ltd (UK) (consorzio) 2006 International Container Terminal Services Inc. (Filippine) 2006 Macquarie 2006 Korea Opportunities Fund (Gruppo Macquarie Bank) (Australia) APM 2006 Terminals (DK) (A.P. Møller-Mærsk) Amports Inc. (USA) (Gruppo ABPH, UK) Acquisizione. Associated British Ports Holdings (ABPH) ha annunciato la cessione di tutte le sue attività negli Stati Uniti. Il gruppo britannico venderà la filiale statunitense Amports ad una società di Lincolnshire Equity Fund III, L.P. per 107,8 milioni di dollari Simon Group Acquisizione totale (UK), (CMG Il gruppo portuale britannico Simon ha comunicato Group) agli azionisti di accettare l’offerta d’acquisto presentata dalla Montauban S.A. Terminal de Acquisizione 50%. Santa Catarina La spagnola Dragados Servicios Portuarios y SA (Brasile) Logísticos (SPL), società del Grupo ACS, ha comprato per 25,5 milioni di euro il 50% del capitale azionario della Terminal de Santa Catarina SA, società terminalista brasiliana che opera un terminal multipurpose nel porto di Sao Francisco do Sul con una concessione che scadrà nel 2047. Associated Acquisizione totale. British Ports La britannica Associated British Ports (ABP) ha (ABP) (UK) approvato l’acquisizione della società da parte della Admiral Acquisitions UK Ltd., consorzio costituito da Borealis Infrastructure Management Inc., GIC Special Investments Pte Ltd, Goldman Sachs Investments Ltd e Infracapital Partners L.P. Tartous Container Acquisizione (concessione). Terminal (TCT) Il gruppo terminalistico filippino International (Siria) Container Terminal Services Inc. (ICTSI) si è aggiudicato la concessione decennale (con opzione per altri 5 anni) del Tartous Container Terminal (TCT) del porto siriano di Tartous. Gli altri tre pretendenti alla privatizzazione del terminal: CMA CGM, Kuwait and Gulf Link Transport/Gulf Stevedoring e OPM/PWC Logistics. Hanjin Shipping Acquisizione (40%). (Corea del Sud) Macquarie Korea Opportunities Fund, fondo del gruppo Macquarie Bank, comprerà il 40% del capitale azionario di sei container terminal esteri del gruppo armatoriale sudcoreano Hanjin Shipping, che manterrà il restante 60%. Nord France Terminal International O.U. (FR) Acquisizione (61%). La società terminalista APM Terminals e la Port Autonome de Dunkerque hanno siglato un accordo che prevede il trasferimento del 61% del capitale azionario del container terminal Nord France Terminal International O.U. (NFTIou) dello scalo francese dalla port authority all’impresa terminalista. (continua) 151 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.30.) Mota-EngilAmbiente e Serviços, SGPS, S.A. (MEAS) (PT), Dragrados Servicios Portuarios y Logísticos, S.L. (DSPL) (Gruppo ACS) (ES) Shangai International Port (Cina) 2006 Sadoport (PT) Acquisizione. La Commissione Europea ha approvato l’acquisizione della portoghese Sadoport - Terminal Marítimo do Sado S.A. (Sadoport) da parte della connazionale Mota-Engil-Ambiente e Serviços, SGPS, S.A. (MEAS), che fa capo al gruppo MontaEngil, e della spagnola Dragrados Servicios Portuarios y Logísticos, S.L. (DSPL), che appartiene al gruppo ACS. 2006 APM Terminals (AP MollerMaersk, DK) RREEF Infrastructure (gruppo Deutsche Bank) (DE) 2006 Peel Ports (Peel Holdings, UK) Acquisizione (40%). Shangai International Port acquista da APM il 40% del terminal container gestito dalla compagnia olandese nello scalo belga di Zeebrugge. Acquisizione. La britannica Peel Holdings ha annunciato che la RREEF Infrastructure, filiale della tedesca RREEF (gruppo Deutsche Bank), ha effettuato un significativo investimento in Peel Ports, la società portuale britannica. La Commissione Europea ha dato il nulla osta all'operazione. Acquisizione (concessione). A Rabat l’agenzia governativa marocchina TMSA e il consorzio costituito da Horizon Terminals (HTL), Afriquia SMDC e Independent Petroleum Group hanno siglato il contratto che assegna al consorzio la concessione del terminal petrolifero del nuovo porto di Tanger Med per la durata di 25 anni. HTL è completamente controllata da ENOC Group, compagnia controllata dal Governo di Dubai; Afriquia SMDC è una filiale della marocchina del Akwa Group. Consorzio: 2006 Horizon Terminals (HTL) (ENOC Group, Dubai); Afriquia SMDC (Marocco); Independent Petroleum Group (Kuwait) Macquarie 2006 Infrastructure Partners (USA) Tanger Med (Marocco) Xiamen Port Development Co. (Cina) Area del porto di Xiamen (Cina) 2006 Halterm Limited (Canada) Acquisizione. La newyorkese Macquarie Infrastructure Partners comprerà l’intero capitale azionario della società terminalista canadese Halterm Limited, che è di proprietà dell’Halterm Income Fund. Acquisizione di asset. Xiamen Port Development Co., filiale del gruppo Xiamen International Port Co. (IPC), acquisirà l’area di 262mila metri quadrati del porto di Xiamen dove è già stata realizzata la prima fase dello Xiamen Xiangyu Free Trade Zone Logistic Park dall’amministrazione comunale di Xiamen. Si tratta di un investimento di 214,5 milioni di yuan (27,4 milioni di dollari). (continua) 152 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.30.) Ontario Teachers’ Pension Plan (OTPP) (Canada) 2006 AIG Global Investment Group (USA) 2006 **** 2007 International Container Terminal Services Inc. (ICTSI) (Filippine) 2007 **** 2007 AIG Global Investment Group (USA) 2007 Morgan Stanley (USA) 2007 Orient Overseas International (OOIL), (Cina, Hong Kong) Divisione Terminalistica P&O Ports North America (POPNA) (USA) (Gruppo DP World, Dubai) Acquisizione. Il gruppo Orient Overseas (International) Ltd. (OOIL) di Hong Kong ha ceduto l’intero capitale azionario della sua divisione terminalistica nordamericana alla Ontario Teachers’ Pension Plan (OTPP) per 2,35 milioni di dollari in contanti. Acquisizione. Il gruppo DP World di Dubai ha ceduto i terminal portuali statunitensi alla società di investimenti americana AIG Global Investment Group. La transazione riguarda i terminal della filiale P&O Ports North America (POPNA), comprata attraverso l’acquisto del gruppo britannico P&O. (segue) HHLA Container Cessione quote e privatizzazione. Terminal (Porto La municipalità di Amburgo cerca un partner cui di Amburgo, DE) cedere parte della società terminalista del porto. Posto in vendita il 49,9% del capitale. Tra i soggetti interessati DP World che offre 1,6 miliardi di euro per l'acquisto della quota. Davao Integrated Acquisizione. Port and La filippina International Container Terminal Stevedoring Services Inc. (ICTSI) ha acquisito il controllo della Services connazionale Davao Integrated Port and Stevedoring Corporation Services Corporation (DIPSSCOR), filiale della (DIPSSCOR) Aboitiz Transport System Corp. (ATSC). (Filippine) Governo Croato, Cessione quote e privatizzazione. Croatian Privatizzazione del porto croato di Ploce. La quota Privatization azionaria detenuta dal governo croato nel porto di Fund (Croazia) Ploce, detenuta attraverso il Croatian Privatization Fund, scenderà dall’attuale 61,2% a non più del 20%. La diminuzione della partecipazione statale nel porto avverrà nel corso dei prossimi tre anni. P&O Ports North Acquisizione. America (segue) Il gruppo mediorientale DPWorld ha (POPNA) (USA) completato la cessione di P&O Ports North America (Gruppo DP (POPNA) e dei terminal portuali gestiti dalla società World, Dubai) in Nord America. La filiale sarà ribattezzata Ports America, Inc. Montreal Acquisizione (80%). Gateway TUI AG ha annunciato di aver ceduto una quota Terminals (MGT) dell’80% del container terminal Montreal Gateway (Canada) Terminals (MGT) del porto di Montreal, al fondo Morgan Stanley. Il gruppo tedesco - a cui fa capo la compagnia di navigazione Hapag-Lloyd di Amburgo - aveva comprato il terminal canadese nel pacchetto dell'acquisizione di CP Ships nel 2005. L'operazione servirà a ridurre l'indebitamento del gruppo pari a circa 300 mln di euro. (continua) 153 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.30.) International Container Terminal Services Inc. (ICTSI) (Filippine) 2007 RREEF Infrastructure (gruppo Deutsche Bank) (DE) 2007 ICTSI (Filippine) 2007 Yantai Gangtong Container Terminal Company Ltd. (Cina) Acquisizione. Il gruppo terminalistico filippino ICTSI, attraverso la filiale ICTSI (Hong Kong), ha siglato un accordo di joint venture con la Yantai Port Group Company Ltd. e con la SDIC Communication per l’acquisto del 60% del capitale della società terminalista Yantai Gangtong Container Terminal Company Ltd., che opera il container terminal Yantai Gangtong Terminal del porto di Yantai, nella provincia dello Shandong. Il restante 40% della società cinese è suddiviso pariteticamente tra Yantai Port Group e SDIC Communications. Maher Terminals Acquisizione. (USA) RREEF Infrastructure (gruppo Deutsche Bank) comprerà la statunitense Maher Terminals, principale società terminalista del porto di New York - New Jersey dove opera un grande terminal a Port Elizabeth. L'impresa americana gestirà anche un terminal attualmente in costruzione nel porto di Prince Rupert, che sarà completato il prossimo autunno. Porto di Acquisizione (Concessione). Guayaquil Il gruppo terminalista filippino Internacional (Ecuador) Container Terminal Services Inc (ICTSI) si è aggiudicato la concessione della durata di venti anni per operare il terminal container e multipurpose del porto di Guayaquil. ICTSI investirà circa 800 milioni di dollari per modernizzare l'impianto nell'arco dei vent'anni di gestione. Fonte: Nomisma Tab.31. Operazioni di integrazione di filiera riguardanti operatori portuali sui mercati in crescita Acquirente Anno International 2006 Container Terminal Services Inc (Filippine) Acquisita Operazione ed effetti rilevanti Makassar Terminal Service (Indonesia) Acquisizione. Il gruppo terminalista filippino International Container Terminal Services Inc. (ICTSI) ha comprato per 5,6 milioni di dollari la società Makassar Terminal Service, che opera un container terminal nel porto di Makassar, nell’isola indonesiana di Sulawesi. Fonte: Nomisma Tab.32. Principali accordi riguardanti società terminaliste di terminal container Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 Vancouver Port Authority (Canada), Canadian Pacific Railway (Canada) Accordo. L'accordo ha l'obiettivo di accrescere la quota dei traffici con l'Asia e il Pacifico. (continua) 154 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.32.) 2005 2005 2005 2005 2005 2005 2005 2005 COSCO Ports (Cosco Pacific ltd. - Cina - Hong Kong), Guangzhou Port Container Comprehensive Development co. (controllata dalla Guangzhou Port Group co., Cina) Joint venture per la costruzione di un nuovo container terminal. La nuova azienda costruirà e opererà un nuovo container terminal, di cui avrà la proprietà, che rappresenterà la seconda fase di espansione del porto cinese di Nansha, nella provincia del Guangdong, che prevede la realizzazione di 6 banchine per complessivi 2,1 km. La jv avrà un capitale sociale di 169,5 mln di dollari e sarà partecipata al 56% dalla Cosco Ports e al 44% dalla Guangzhou Port Container Comprehnsive Development. CMA CGM (FR), Joint venture. Hesse-Noord Natie (gruppo Collaborazione alla gestione del container terminal OCHZ PSA, Singapore) del porto di Zeebrugge. La jv investirà per aumentare la capacità di movimentazione annua da 600 mila a 900 mila teu. Porto di Beirut (Libano), Accordo di collaborazione. Mediterranean Shipment L'accordo permetterà al porto libanese di essere utilizzato Company (Svizzera) come centro per lo sbarco e il reimbarco delle merci, divenendo così il primo scalo del genere in Libano. Kawasaki Kisen Kaisha Joint venture. (Giappone), Yang Ming La joint venture avrà il compito di gestire parte del (Taiwan) e Hanjin Shipping Deurganck Terminal di Hesse-Noord Natie ad (Corea del Sud) e la AnversaHesse-Noord Natie ha programmato di investire terminalista Hesse-Noord oltre 500 mln di euro nei prossimi 5 anni per arrivare al Natie (del gruppo PSA di raddoppio della capacità del terminal. Il terminal dovrebbe Singapore) diventare l'hub di Kawasaki Kisen Kaisha, Yang Ming e Hanjin per i traffici tra Europa e Far Est. China Ocean Shipping Accordo di cooperazione strategica a lungo termine. (Group) Co., (COSCO) Il gruppo armatoriale ed il gruppo portuale hanno siglato (Cina), Ningbo Port Group un accordo di collaborazione per lo sviluppo delle (Cina ) rispettive attività. Porto di Rotterdam (NL), Accordo di collaborazione tra i due scali. porto di Shanghai (Cina) In particolare Rotterdam auspica che la cooperazione con Shanghai consentirà un miglior accesso al mercato cinese, mentre il porto di Shanghai è interessato al know-how di Rotterdam nei collegamenti con i mercati interni, in particolare per via fluviale. Hesse-Noord Natie (gruppo Joint venture Antwerp International Terminal NV per la PSA Singapore), gestione del porto di Anversa. Kawasaki Kisen Kaisha La società terminalistica HNN ha costituito la jv con le (Giappone), altre società armatoriali che utilizzeranno tale scalo come Yang Ming (Taiwan), hub per i traffici tra Europa e Far East. Il programma delle Hanjin (Corea del Sud) società armatoriali è di concentrare i volumi in pochi mega hubs. Vancouver Port Authority Accordo per ampliamento del container terminal (Canada), TSI Terminal Deltaport. Systems (controllata da OOIL Sono previsti investimenti per 300 mln di dollari che - Cina - Hong Kong) permetteranno di accrescere la capacità del terminal del 50%. TSI otterrà la concessione per 50 anni. (continua) 155 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.32.) 2005 COSCO Pacific Hong Kong), Ningbo Port Group (Cina), OOCL Terminal (Hong Kong) e SDIC Communications (Cina) 2005 PSA (Singapore), MSC (Svizzera) 2005 P&O Ports (UK), Tan Thuan Industrial Development Co. (Vietnam) 2005 Hutchison Port Holdings (Cina - Hong Kong), Yantian Port Group (Cina) 2006 Stolt-Nielsen Transportation Group (SNTG) , Lingang Harbor Affairs Company (Cina) Joint venture per la realizzazione della banchina numero 7 della quarta fase del Beilun Container Terminal del porto di Ningbo. La quarta fase di costruzione del terminal prevede la costruzione di una banchina di 310 metri lineari e l'approntamento di un'area terminalistica di 150.000 mq. La capacità di movimentazione sarà di 400.000 teu. Inoltre la joint venture si è impegnata ad investire nella quinta fase del Beilun Container Terminal che avrà una banchina di 1.300 metri lineari ed una capacità di movimentazione annua di 1,7 mln di teu. La joint venture ha inaugurato ad Anversa il più grande terminal mono-cliente nel panorama della portualità mondiale L'investimento è stato di 250 mln di euro PSA da due anni, grazie ad un investimento di 600 mln di euro, controlla circa l'80% del traffico del porto di Anversa. Joint venture. La nuova società, Saigon Premier Container Terminal, partecipata all'80% da P&O e per il restante 20% da Industrial Promotion Company, avrà in concessione il terminal di Ho Chi Minh per 43 anni. Il terminal sarà insediato nell'ambito dello Hiep Phuoc Industrial Park ed avrà 1.000 metri lineari di banchine, aree per 40 ettari ed una capacità di movimentazione annua pari a 1,5 milioni di teu. L'investimento previsto ammonta a 224 milioni di dollari. Joint venture. Creazione di una joint venture che avrà il compito di operare un container terminal dedicato ai traffici di MSC nel porto di Singapore. Joint venture. La joint venture è partecipata al 65% da Hutchison PH e al 35% da Yantian PG; il piano prevede la costruzione di 6 nuove banchine per complessivi 3.297 metri lineari: la prima banchina diventerà operativa nel secondo semestre del 2006 e l'intero progetto sarà completato nel 2010. 1° accordo di joint venture Stolt-Nielsen Transportation Group (SNTG) ha formalizzato due accordi di joint venture con la cinese Lingang Harbor Affairs Company per la realizzazione di un terminal per prodotti petroliferi e chimici nel porto di Tianjin 2° accordo di joint venture SNTG ha formalizzato due accordi di joint venture con la cinese Lingang Harbor Affairs Company per la realizzazione di un terminal prodotti petroliferi e chimici nel porto di Tianjin (continua) 156 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.32.) 2006 2006 2006 2006 2006 2006 2006 2006 Georgia Authority e CMACGM (FR) Accordo La Georgia Authority ha concluso un accordo di stretta collaborazione con il gruppo armatoriale francesce CMA CGM per il mantenimento e lo sviluppo dei traffici nel porto statunitense di Savannah per quindici anni. APM Terminals (DK), Accordo per concessione nuovo terminal container Port authority di Rotterdam La società terminalista APM Terminals del gruppo (NL) armatoriale danese A.P. Møller-Mærsk ha siglato un accordo con la port authority di Rotterdam per ottenere in concessione un nuovo container terminal nella nuova area Maasvlakte 2 del porto olandese. SSA Marine (USA) e Porto di Joint venture Saigon (Vietnam) Il Governo vietnamita approva una joint venture tra la statunitense SSA marine ed il porto di Saigon, per costruire un nuovo terminal container a Cia Mep. Luka Koper (SL), Accordo di cooperazione. Hafen Nürnberg-Roth GmbH Luka Koper e Hafen Nürnberg-Roth, che gestiscono (DE) rispettivamente i porti di Capodistria e di NorimbergaRoth, hanno siglato un accordo di cooperazione che prevede la realizzazione di migliori collegamenti ferroviari tra lo scalo sloveno e il porto fluviale tedesco. Ningbo Port Group (Cina), Joint venture. COSCO Ports (Ningbo Ningbo Port Group, COSCO Ports (Ningbo Beilun) Beilun) (gruppo COSCO (gruppo COSCO Pacific), OOCL Terminal (Ningbo) Pacific) (Cina), OOCL (gruppo OOCL) e SDIC Communications Co. hanno Terminal (Ningbo) Ltd. formalizzato la costituzione della joint venture che sarà (gruppo OOCL) (Cina), SDIC incaricata di costruire e gestire la banchina numero 7 della Communications Co (Cina) 4° fase del Beilun Container Terminal del porto di Ningbo Maersk Line (DK), Accordo per lo sviluppo del porto. Georgia Ports Authority Maersk Line ha siglato un accordo ventennale con la (GPA) (USA) Georgia Ports Authority (GPA) che garantirà al porto di Savannah un crescente flusso di carichi containerizzati trasportati dalle navi dell’armamento danese. Governo Peruviano, DP Accordo. World (Dubai) Il gruppo terminalista DP World di Dubai ha sottoscritto con il governo peruviano un accordo per la realizzazione della costruzione e dell’ampliamento del container terminal al Muelle Sur del porto di Callao, che è stato recentemente ottenuto in concessione dal Consorcio Terminal Internacional de Contenedores del Callao costituito dalla britannica P&O Dover (acquisita da DP World) e dalla peruviana Unimar. Saigon Newport Company Joint venture (richiesta di nulla osta). (Vietnam), AP Moller Maersk Saigon Newport Company, l’agenzia governativa che (DK) gestisce il porto vietnamita di Saigon, ha chiesto al ministero della Programmazione e degli Investimenti di Hanoi di autorizzare la costituzione di una joint venture, con il gruppo danese A.P. Møller-Mærsk, leader mondiale del trasporto marittimo containerizzato. (continua) 157 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.32.) 2006 Virginia Port Authority (VPA) Accordo di cooperazione. (USA), Suez Canal Authority Virginia Port Authority (VPA) e Suez Canal Authority (Egitto) hanno siglato un accordo di cooperazione incentrato sulla promozione dei traffici marittimi tra Asia e Stati Uniti attraverso il canale di Suez. Saigon Newport Company Joint venture (richiesta di nulla osta). (Vietnam), PSA International Saigon Newport Company, l’agenzia governativa che (Singapore) gestisce il porto vietnamita di Saigon, ha chiesto al ministero della Programmazione e degli Investimenti di Hanoi di autorizzare la costituzione di una joint venture con il gruppo PSA di Singapore Saigon Port (Vietnam), SSA Joint venture. Marine (USA) Il governo vietnamita ha approvato la costituzione di una joint venture tra la Saigon Port e il gruppo terminalistico statunitense SSA Marine che avrà il compito di realizzare e gestire lo SP-SSA International Container Terminal (SSIT) a Cai Mep-Thi Vai, nuovo porto internazionale che sarà costruito a sud-est di Ho Chi Minh City (Saigon). Sono previsti investimenti per 160 milioni di dollari. 2006 SSA Marine (USA), Vinalines (Vietnam), Quang Ninh Port (Vietnam), 2006 APM Terminals (gruppo A.P. Møller-Mærsk) (DK) Aqaba Development Corporation (ADC) (Giordania) 2006 DP World (Dubai), Port Qasim (Pakistan) Accordo per gestione nuovo terminal. DP World ha siglato un accordo con Port Qasim per costruire e gestire un nuovo terminal container. Sarà realizzato in tre fasi e i lavori della prima termineranno nel 2009. La sua capacità sarà di due milioni di teu l'anno. 2006 Port authority di Corpus Christi (USA), DragadosS.P.L. (ES) Accordo per la gestione di terminal. La port authority di Corpus Christi ha recentemente siglato un memorandum of understanding con la spagnola Dragados-S.P.L. in vista della sottoscrizione di un accordo definitivo per la costruzione e la gestione del La Quinta Trade Gateway Container Terminal. La port authority americana si impegna ad investire circa 83 milioni di dollari nel progetto Joint venture. Le vietnamite Vinalines e Quang Ninh Port e la statunitense SSA Marine hanno siglato un accordo per costituire una joint venture che realizzerà e gestirà un container terminal a Cai Lan, l’area di espansione del porto di Quang Ninh che è situato nella provincia vietnamita di Quang Ninh. Il progetto prevede investimenti per un totale di 100 milioni di dollari. Joint venture. APM Terminals (gruppo A.P. Møller-Mærsk) e Aqaba Development Corporation (ADC) hanno formalizzato l’accordo per la costituzione di una joint venture che gestirà l’Aqaba Container Terminal (ACT) per un periodo di 25 anni (continua) 158 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.32.) 2006 2006 2006 2006 2006 2006 2007 Tianjin Port Co. (Cina), PSA International (Singapore) Joint venture. L’agenzia governativa cinese National Development and Reform Commission ha annunciato l’approvazione di una joint venture tra la Tianjin Port Co. e il gruppo terminalistico PSA di Singapore che è stata costituita per realizzare e gestire sei nuove banchine dedicate al traffico dei container nel porto di Tianjin. L’impianto avrà una capacità di movimentazione annua pari a 4 milioni di teu Chennai Port Trust (India), Accordo. PSA Sical (Gruppo PSA La Chennai Port Trust ha siglato una lettera d’intenti con International) (Singapore) la PSA Sical relativa alla costruzione e gestione di un secondo container terminal nel porto indiano di Chennai. Lo ha reso noto l’agenzia di stampa Press Trust of India specificando che l’investimento previsto ammonterà a 4,92 miliardi di rupie Luka Koper (SL) Port Accordo. Authority di Port Klang I rappresentanti di Luka Koper, società che gestisce il (Malaysia) porto di Capodistria, hanno siglato un accordo con la port authority di Port Klang nel corso di una recente missione in Asia. Obiettivo dell’intesa è promuovere il ruolo di entrambi gli scali quali gateway dei mercati interni. Bechtel (USA), C. Steinweg Accordo. (BE) Il gruppo statunitense Bechtel, specializzato nelle attività di ingegneria, approvvigionamento dei materiali e costruzione, ha siglato un accordo con la belga C. Steinweg, per avvalersi del porto di Anversa quale proprio hub nordeuropeo per il trasporto di attrezzature e materiali destinati a progetti in tutto il mondo. Lamnalco (Emirati Arabi), Joint venture. Jordan National Shipping Lamnalco, Jordan National Shipping Lines Company Lines Company (Giordania), (JNSL) e Aqaba Development Corporation (ADC) hanno Aqaba Development siglato un accordo che prevede la costituzione di una joint Corporation (Giordania) venture che si occuperà dello sviluppo del porto di Aqaba. Nei mesi scorsi il gruppo Lamnalco e JNSL, riuniti in consorzio, si erano aggiudicati il contratto per la gestione e lo sviluppo dei servizi portuali ad Aqaba. Port Authority di Beirut Accordo. (Libano), La port authority di Beirut ha siglato un accordo triennale CMA CGM (FR) con il gruppo armatoriale francese CMA CGM con il quale lo scalo libanese si è assicurato un traffico annuale pari ad almeno 100mila container DP World (Dubai), Costituzione di joint venture. Kaplan Equity Limited (KEL) Il gruppo terminalistico mediorientale DP World e un (Australia) consorzio guidato dall’australiana Kaplan Equity Limited (KEL), un private equity fund gestito da Kaplan Funds Management, hanno annunciato la costituzione di una joint venture per gestire attività logistiche in Australia con un investimento di circa 200 milioni di dollari australiani (159 milioni di dollari USA). (continua) 159 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.32.) 2007 2007 2007 2007 2007 2007 2007 Buss Ports (DE), Aluminium Oxid Stade (DE) Joint venture paritetica. Buss Ports, una divisione del gruppo tedesco Buss, ha costituito la nuova società Hafenentwicklungsgesellschaft Stade-Bützfleth mbH in joint venture 50:50 con la connazionale Aluminium Oxid Stade GmbH (AOS), azienda del gruppo DADCO, per la creazione di un nuovo terminal multipurpose nel porto di Amburgo. Samskip (Islanda), Accordo. PSA HNN (Gruppo PSA) Il gruppo trasportistico Samskip e la società terminalista (Singapore) PSA HNN (gruppo PSA di Singapore) hanno stretto un accordo per sviluppare il traffico containerizzato shortsea nel porto di Zeebrugge. In particolare Samskip utilizzerà le strutture terminalistiche di PSA HNN per espandere le proprie operazioni multimodali intraeuropee. Hutchison Port Holdings Joint venture. (HPH) (Cina-Hong Kong), Hutchison Port Holdings (HPH) e Huizhou Port Affairs Huizhou Port Affairs Group Group Co. hanno siglato un accordo di joint venture per la Co (Cina) costituzione della Huizhou Port International Container Terminals, società che realizzerà due banchine per la movimentazione dei container nel porto di Huizhou, nella Cina meridionale. Il progetto prevede una linea di banchina complessiva di 800 metri lineari con fondali di 15,2 metri. Governo Pakistano, Accordo per la gestione del porto. PSA International (Singapore) A Gwadar (Pakistan) è stato ufficializzato l’accordo con il quale il gruppo terminalistico PSA International di Singapore gestirà il nuovo porto locale. L’intesa prevede lo sviluppo di due aree terminalistiche, una dedicata ai container l’altra ai traffici multipurpose. Inoltre PSA sarà esentata per 20 anni dal pagamento di imposte. Neptune Orient Lines (NOL) Joint venture. (Singapore), Il gruppo armatoriale e logistico Neptune Orient Lines SITC Maritime (Group) Co. (NOL) di Singapore e la cinese SITC Maritime (Group) (Cina) Co. hanno siglato un accordo per costituire una joint venture 50:50 che avrà il compito di costruire e gestire un nuovo container terminal nel porto di Qingdao nell’ambito di una concessione che la compagnia armatoriale cinese si è aggiudicata nel 2005. Mota Engil SGPS (PT), Joint venture. Maersk McKinney Moeller Mota Engil e Maersk intendono procedere ad un accordo (DK) di joint venture per la gestione di importanti terminal container portoghesi. Hanjin Shipping (Corea del Joint venture. Sud), Saigon NewPort La compagnia di navigazione sudcoreana Hanjin Shipping Company (Vietnam) ha siglato un memorandum of understanding con la Saigon NewPort Company che prevede la costituzione di una joint venture per lo sviluppo di attività terminalistiche nel settore dei container in Vietnam. (continua) 160 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.32.) 2007 PSA Vietnam (gruppo PSA International, Singapore), Saigon Port (Vietnam) Joint venture. Dopo aver stilato accordi con la statunitense SSA Marine e l'araba DP World per la realizzazione di nuovi terminal container, il Governo vietnamita dà il via libera alla Psa di Singapore per la realizzazione di un nuovo scalo nella provincia di Vung Tau. La struttura sarà realizzata e gestita da una joint-venture tra Psa Vietnam Pte (che appartiene interamente a Psa International Pte) e Saigon Port, società dello Stato vietnamita. Fonte: Nomisma Di seguito vengono riportati gli accordi per la concessione di terminal portuali. Si dà notizia in particolare dell’espansione della danese APM Terminals (AP Moller-Maersk) che si è aggiudicata un nuovo posizionamento in Francia a Dunquerke, in Nigeria e in Jamaica. Tab.33. Accordi riguardanti concessioni per la gestione di terminal container Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 Dubai Ports International (Dubai), Porto di Aden (EAU). 2005 Europe Container Terminal (NL) (controllata di Hutchison Port Holdings, Cina-Hong Kong), Autorità Portuale di Rotterdam (NL) 2005 Autorità Portuale di Dunkerque (FR), APM Terminals (del gruppo A.P. Moller-Maersk, DK), Concessione (35 anni). La concessione prevede che la Dubai Ports International gestisca per 35 anni i container terminal Aden Container Terminal e Ma'alla Container Terminal del porto di Aden. L'Aden Container Terminal ha movimentato 282.287 teu, il Ma'alla Comtainer Terminal 36.514 teu. Accordo per la realizzazione e gestione di un nuovo terminal container. Le due società hanno raggiunto un accordo per la progettazione e la realizzazione di un nuovo terminal container. La struttura sarà destinata al trasporto fluviale e ai servizi feeder e prenderà il nome di Delta Barge Feeder Terminal. Con la nuova banchina la capacità di traffico del Delta Terminal del gruppo ECT arriverà a 880.000 teu. Concessione. La società terminalista APM Terminals ha ottenuto la concessione del container terminal NFTI-ou del porto di Dunkerque. Il terminal era in precedenza assegnato in gestione alla società NFTI-ou (Nord France Terminal International Opérateur Unifié) costituita nel 2001 dalla belga IFB-nv (gruppo ferroviario SNCB) e dalla Port Autonome de Dunkerque. Concessione (25 anni). Assegnata ad APM Terminal la concessione dell'Apapa Container Terminal del porto di Apapa; la società ha annunciato notevoli investimenti sia per attrezzature che per la formazione del personale. Apapa Container Terminal (Nigeria), APM Terminal (gruppo AP Moller Maersk , DK) (continua) 161 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.33.) Port Authority of Jamaica (Jamaica), APM Terminals (del gruppo A.P. Moller-Maersk, DK), 2005 Autorità Portuale di Tangeri (Marocco), Contship Italia (gruppo Eurogate, DE ), MSC (Svizzera), CGA-CGM (FR), Comanav (Marocco) 2006 Manta Port Authority (MPA) (Ecuador), Hutchison Port Holdings (HPH) (Cina-Hong Kong) Concessione (5 anni). Il contratto, quinquennale, prevede che APM gestisca il Kingstone Container Terminal del porto di Kingstone. Attualmente l'impianto può movimentare oltre 1 mln di teu l'anno, sono previsti interventi per aumentare la sua capacità a 1,5 mln di teu. Concessione trentennale. Il governo marocchino ha assegnato alla cordata la concessione del secondo terminal di Tangeri. L'operazione Tangeri finanziata da investitori degli Emirati arabi era decollata nel 2002 con la costituzione dell'Agenzia speciale TangerMed, che assecondava la tendenza alla proliferazione dei centri di transhipment di container nel Mediterraneo, realizzati in tempi stretti, assegnati ad operatori che hanno il controllo dei flussi e dotati di infrastrutture e fattori di attrazione come il regime di zona franca. Concessione. Costituita la nuova società Terminales Internacionales de Ecuador S.A. La Manta Port Authority (MPA) e la Hutchison Port Holdings (HPH) hanno siglato il contratto che assegna la concessione per trent’anni del nuovo container terminal del porto di Manta al gruppo terminalista Fonte: Nomisma Tab.34. Accordi riguardanti servizi portuali per cargo non container (general cargo, roro,…) Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 Swire Shipping (Cina), PSA (Singapore) 2007 COSCO Ports (Cina), COSCON (Cina), AP Moller Maersk (DK) 2007 Plangreat (gruppo COSCO Pacific) (Cina), COSCON (Cina) Terminal Service Agreement. Con tale accordo che comprende anche Tasman Orient Line, Swire Shipping si è assicurata i servizi terminalistici del gruppo, inclusa la priorità di accosto alle banchine di Pasir Panjang, per fare di Singapore il proprio hub del sud-et asiatico sfruttando spazi di stoccaggio e strutture PSA. Accordo. Il gruppo COSCO Pacific, attraverso la filiale COSCO Ports, ha siglato accordi per fornire servizi terminalistici alle navi della consociata COSCON e del gruppo armatoriale danese A.P. Møller-Mærsk. I contratti hanno validità 20072009. Il contratto con la COSCON valgono rispettivamente 138,8 milioni di dollari e 95 milioni di dollari. Accordo. COSCO Pacific, attraverso la filiale Plangreat, ha sottoscritto un accordo di fornitura di servizi terminalistici con la compagnia cinese COSCON, che ha validità dal 23 marzo 2007 al 31 dicembre 2009 e presenta un valore complessivo di 22,5 milioni di dollari. Fonte: Nomisma 162 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ LA CONCENTRAZIONE NEL SETTORE TERMINALISTICO PORTUALE: IL CASO DUBAI PORTS WORLD E PSA-HUTCHISON Un imponente processo di concentrazione ha avuto luogo nel settore portuale, annunciato negli ultimi anni da un deciso trend di fusioni e acquisizioni. Ad oggi – a seguito del takeover di DP World su P&O Ports e dell’alleanza tra PSA International e Hutchison Whampoa (HPH) - si preannuncia la nascita di un duopolio nella movimentazione di container nei principali scali del mondo. Tre delle quattro compagnie coinvolte appartengono infatti ai primi cinque operatori terminalistici mondiali – HPH, PSA, DPW, APM Terminals (gruppo AP Moller-Maersk) e COSCO Pacific – che hanno detenuto nel 2006 complessivamente una quota di mercato pari al 50% dei traffici container mondiali. Queste compagnie hanno tratto uno straordinario vantaggio dalla crescita del traffico containerizzato indotto dal continuo boom di esportazioni cinesi e dalla conversione dei flussi di traffico bulk a quello container. Da una parte, la vertiginosa crescita per vie esterne di Dubai Ports World (DPW), culminata con l’acquisizione del colosso portuale britannico P&O, posiziona stabilmente il terminalista tra i leader mondiali del settore, in virtù sia dell’integrazione degli scali portati in dote da P&O, che dell’espansione in India, Europa, Asia e Africa. Dall’altra, la epocale convergenza tra i due terminalisti asiatici modifica lo schacchiere geo-economico, dal momento che le due società, con l’esclusione degli Stati Uniti, presidiano ogni regione in modo complementare. L’operazione ha avuto luogo con l’ingresso di PSA nel 20% della Hong Kong International Terminal, per un contrvalore di 4 miliardi di dollari. La società è la punta di diamante nel mercato dei container dell'altro colosso della portualità mondiale, la cinese Hutchison Whampoa, la cui quota, controllata attraverso Hutchison Port Holdings (HPH) e Hutchison Port Investment è scesa al 66,5%. A seguito dell’acquisizione Hutchison ha confermato la cessione delle quote del 10% del colosso cinese COSCO-HIT a PSA per un controvalore di 707,1 milioni di dollari. L’operazione sancisce l’alleanza tra i principali operatori di Singapore e Hong Kong, i due più importanti porti container del mondo. HPH opera in 42 porti di 20 Paesi, e oltre all’headquarter cinese dove gestisce quattro terminali, le attività della società sono estese a tutta la Cina e nel resto dellì’Asia, con sette terminal dalla Corea all’Indonesia. HPH è presente anche in Centro e Sud America (con due terminali a Panama), in Europa (Duisburg, Rotterdam, Harwich, Felixstowe, Thamesport, Willebroek e Gdynia) e nella 163 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ regione di Africa e Medio Oriente in Arabia Saudita e Tanzania. PSA invece gestisce 19 porti in 11 paesi, ha sede a Singapore, dove ha quattro terminali e serve 200 compagnie marittime. Con riferimento a Dubai Ports, si segnala invece come per il terzo anno consecutivo il terminalista arabo si riveli il protagonista assoluto per dinamicità nel panorama della portualità internazionale. A fine 2005 la fusione tra la Dubai Ports Authority e Dubai Ports International ha dato vita alla Dubai Ports World, che di lì a poco ha lanciato e portato a termine il takeover su P&O Ports, divisione terminalistica del maggior operatore britannico di porti e traghetti. L’operazione, andata a segno nonostante i tentativi di rilancio di PSA International (controllata dal gruppo Temasek Holdings), ha dato vita al terzo soggetto su scala mondiale, dopo Hutchison Whampoa, ora alleata di PSA, e la stessa PSA/Temasek. L’acquisizione, del valore di 6,8 miliardi di dollari, ha modificato radicalmente gli equilibri geo-economici del comparto. Non sorprende pertanto che, per la sua importanza strategica e politica, l’operazione sia stata fortemente contrastata dagli Stati Uniti, contrari al fatto che una compagnia araba fosse titolare degli importanti interessi di P&O in numerosi scali americani (tra cui New York, New Jersey, Baltimora, New Orleans, Miami e Filadelfia). L’avversione statunitense ha indotto DP World ad optare per la cessione – completata nel 2007 - delle attività americane ad un investitore domestico, AIG Global Investment Fund, che ha riunite le compagnie rilevate sotto il nuovo brand, Ports America Inc. Contestazioni all’acquisizione di P&O da parte della società araba sono sorte anche in India, dove il gruppo controlla P&O Ports India. Il piano d'espansione di DP World al di fuori del Medio Oriente trova conferma, come anticipato, anche in molti progetti in Asia, Europa, Africa e America Latina. Il terminalista arabo sta portando a termine progetti per la costruzione di terminal containers nel porto di Qingdao e Tianjin, in Cina e nel porto di Ho Chi Minh City, in Vietnam, dando vita al più importante progetto infrastrutturale del Paese. In Pakistan, DP World, nello scalo di Port Muhammad Qasim, vicino Karachi, opera un terminal container da 850mila teu l'anno, gestito da Qasim International Container Terminal (QICT), società che fa parte del pacchetto P&O Ports. In Europa la compagnia ha concentrato gli investimenti nell’ambito del progetto London Gateway, con la costruzione di un terminal container a Thurrock, nell’Essex; infine ha spostato le mire sulla quota del 49,9% del terminal HHLA di Amburgo in via di privatizzazione, in seguito affidato dalla municipalità di Amburgo al colosso tedesco delle costruzioni Hochtief. In Africa, DPW sta invece realizzando il Doraleh Container Terminal (scalo di rango post-panamax) a Gibuti, nel Corno d’Africa, 164 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ dove gestisce già il porto di Gibuti e un grande terminal petrolifero. Infine, in America Latina, il gruppo è presente in Perù, dove sta completando l’ampliamento del terminal container Muelle Sur del porto di Callao, ottenuto in concessione dal Consorcio Terminal Internacional de Contenedores del Callao costituito dalla britannica P&O Dover (ora DP World) e dalla peruviana Unimar. Nel 2007, poi, con un consorzio guidato dall’australiana Kaplan Equity Limited ha costituito una joint venture per gestire attività logistiche in Australia. Mentre negli Emirati Arabi, da ultimo, ha ottenuto la concessione di 35 anni dell’Aden Container Terminal e del Ma'alla Container Terminal del porto di Aden. I processi di convergenza dei due grandi terminalisti hanno avuto ripercussioni anche sull’area europea: oltre alla fusione DP World/P&O, alcune acquisizioni che hanno dimostrato l’interesse di PSA/Hutchison per i mercati spagnoli e tedeschi. HPH ha infatti ottenuto la quota di maggioranza del Terminal Catalunya, terminalista del porto di Barcellona, mentre nel Northern Range, l’alleata PSA, ha portato a termine accordi di integrazione verticale. Dapprima - attraverso la controllata HNN (Hesse-Noord Natie) - ha costituito con il gruppo armatoriale francese CMA CGM una joint venture per la gestione del terminal container OCHZ del porto di Zeebrugge. In secondo luogo ha realizzato una joint venture nel porto di Anversa con il gruppo armatoriale elvetico MSC per la realizzazione del più grande terminal mono-cliente nel panorama della portualità mondiale, con un investimento di 250 milioni di euro. Di fatto PSA, da due anni, grazie a investimenti pari a 600 milioni di euro, controlla circa l’80% del traffico del porto belga di Anversa, undicesimo scalo per traffico merci a livello globale. PSA sta evidentemente portando avanti parallelamente al processo di concentrazione anche un percorso di consolidamento del core-business. La strategia di ritorno alla specializzazione e alla dismissione delle attività non-core è infatti un liet motiv nel periodo di riferimento nell’intero panorama globale in quasi tutti i settori del trasporto. PSA ha confermato la tendenza con diverse operazioni tra cui la cessione dei terminal ro-ro del gruppo (tra i maggiori in ambito europeo) dei porti di Zeebrugge e di Anversa, rilevati dalla giapponese NYK, che sta operando un processo di espansione nel Nord Europa. PSA mantiene tuttavia un interesse primario nel porto di Anversa. Oltre alle già citate alleanze, il gruppo – sempre attraverso la controllata HNN - ha costituito la Antwerp International Terminal in joint venture con la giapponese K Line, la taiwanese Yang Ming e la sudcoreana Hanjin, per la gestione del porto di Anversa. Il programma delle società 165 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ armatoriali è di concentrare i volumi in pochi mega hubs e di gestire congiuntamente parte del Deurganck Terminal di HNN ad Anversa. HNN ha programmato inoltre di investire oltre 500 milioni di euro nei prossimi 5 anni per arrivare al raddoppio della capacità del terminal, che sarà l’hub dei tre partners per i traffici tra Europa e Far East. Ancora nel Nord Europa, PSA, attraverso HNN, ha stretto un accordo con il gruppo trasportistico islandese Samskip per lo sviluppo del traffico container di cabotaggio (shortsea shipping) nel porto di Zeebrugge. In particolare Samskip utilizzerà le strutture terminalistiche di PSA-HNN per espandere le proprie operazioni multimodali intraeuropee. Anche nella regione asiatica, PSA ha dato luogo a diversi accordi che hanno portato alla costituzione di joint-venture. In Cina, è entrato in partnership con la società statale Tianjin Port Group – che gestisce il più grande scalo del nord del Paese – per la costituzione di una società di sviluppo di un nuovo terminal container. Nel 2006, inoltre, il gruppo è subentrato nel capitale del Dalian Dagan Container Terminal, principale terminalista del porto di Dalian, arrivando a detenere complessivamente il 10% delle azioni: la stessa operazione è stata portata avanti da altri operatori asiatici leader, tra cui il partner Hutchison, la giapponese NYK e China Shipping. PSA inoltre realizzerà una piattaforma all’imbocco del canale di Panama nel versante pacifico che movimenterà 450 mila teu all’anno. Questa è la terza importante operazione di PSA nel 2007, dopo l’intesa con Samskip su Zeebrugge e la realizzazione di un terminal container e di un altro a Gwadar. Con riferimento ai mercati emergenti, invece, sia PSA che DP World hanno siglato accordi con l’agenzia governativa vietnamita che gestisce il porto di Saigon per la costituzione di alcune joint venture finalizzate allo sviluppo dei traffici nella regione asiatica. I due competitori, oltre che sull’affaire P&O, si sono incontrati di recente anche sulla gestione di alcuni terminal del porto di Gwadar, in Pakistan, crocevia in via di sviluppo per le merci tra Occidente e Oriente, cui entrambi ambiscono. Lo scenario italiano In attesa dell’autonomia finanziaria alle Autorità Portuali, che sarà parzialmente operativa già nell’esercizio 2007, il settore portuale italiano ha dimostrato discreta vitalità nel corso del periodo di riferimento, registrando un aumento complessivo nella movimentazione container pari al 2%. 166 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Della crescente saturazione dei maggiori porti container (Gioia Tauro, Genova e La Spezia) hanno beneficiato Taranto, la cui crescita della movimentazione container nel 2006 è stata pari al 25% e che ha visto aumentare i traffici del 90% dal 2002 e Cagliari (+10% nel 2006). Nel periodo di riferimento Cagliari e Taranto hanno offerto una buona performance anche nel settore del traffico meci (rispettivamente +17,6% e +9,4% nel 2005). In un settore portuale frammentario come quello italiano, il trend di sviluppo del gigantismo navale, può paradossalmente portare opportunità di mercato. Infatti, come fa notare il rapporto di Assoporti sulla portualità (2007), l’entrata in servizio delle navi giganti consente la disponibilità di navi da 4.500 a 6.000 teu su itinerari che non toccano i grandi porti di transhipment e che vengono convogliate direttamente sui porti regionali. Il processo è già in atto, se si pensa – come fa notare il rapporto – che oltre ai porti di transhipment, altri 5 scali italiani direct- call hanno istituito servizi diretti con la Cina. Tab.35. La movimentazione di container nei principali porti italiani (migliaia di teu) Porto Rank 2006 Gioia Tauro 1 Genova 2 La Spezia 3 Taranto 4 Cagliari 5 Livorno 6 Napoli 7 Salerno 8 Venezia 9 Savona-Vado 10 Trieste 11 Ravenna 12 Ancona 13 Civitavecchia 14 Palermo 15 Catania 16 Trapani 17 Marina di Carrara 18 Monfalcone 19 Bari 20 Brindisi 21 Totale * Dati provvisori (aprile 2007) Rank 2005 1 2 3 4 5 6 8 7 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 2006* 2005 var % 2006/05 var% 2006/02 2.938 1.657 1.137 892 726 658 445 359 317 231 215 162 76 33 14 14 10 n.d. n.d. n.d. n.d. 9.878 3.161 1.625 1.024 717 660 659 374 419 290 220 198 169 64 45 28 15 n.d. 7 1 10 2 9.688 -7,1% 2,0% 11,0% 24,4% 10,0% -0,2% 19,0% -14,3% 9,3% 5,0% 8,6% -4,1% 18,8% -26,7% -50,0% -6,7% n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 2,0% -2,4% 8,2% 16,6% 89,0% 881,1% 26,5% 0,2% -4,3% 21,0% 320,0% 16,2% 0,6% -19,1% 57,1% 27,3% 7,7% -41,2% n.d. n.d. n.d. n.d. 19,8% Fonte: elaborazioni Nomisma su dati Assoporti 167 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Il bilancio relativo alla movimentazione di merce non containerizzata nei porti italiani evidenzia la crescita dei porti minori, a scapito di quelli maggiori. Infatti, i primi 20 porti hanno segnato una diminuzione del traffico del -2,4%, contro una crescita del 3,2% riferita all’intero sistema portuale italiano. Tra le rilevanti eccezioni, si segnalano le buone performance di Cagliari-Sarroch (+17,6%), di Messina-Milazzo (+56%) e di Savona-Vado (+12,5%). Tab.36. Movimentazione di merce (escluso container) nei primi 20 porti italiani (migliaia di tonnellate), 2005 Porto Genova Trieste Taranto Cagliari-Sarroch Augusta Venezia Livorno Messina - Milazzo Gioia Tauro Ravenna Napoli La Spezia Savona - Vado Civitavecchia Brindisi Ancona Piombino Salerno Olbia – G. Aranci Palermo Totale primi 20 Totale Italia Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 2005 di cui: Rinfuse liquide Rinfuse solide Merci varie var % 2005/04 var % 2005/00 55.189 47.718 47.657 37.913 33.419 29.099 28.211 25.661 24.765 23.879 21.009 17.162 16.156 11.517 9.306 9.210 8.286 8.195 6.550 5.739 466.641 493.277 21.464 37.970 6.907 26.985 31.970 12.147 8.627 16.267 365 4.757 5.619 3.055 8.039 4.475 2.863 5.046 486 750 197.792 205.511 8.201 1.963 24.117 414 1.448 9.556 1.186 758 124 11.980 4.176 1.530 4.396 1.609 6.364 1.511 6.101 122 125 240 85.921 91.142 25.524 7.785 16.633 10.514 7.396 18.398 8.635 24.276 7.142 11.214 12.577 3.721 5.433 79 2.652 1.699 8.073 6.425 4.749 182.925 196.620 -1,2% 1,7% 9,4% 17,6% 1,2% -2,2% 4,3% 56,4% -6,1% -6,1% 6,8% -6,9% 12,5% 1,9% -15,9% 1,2% 1,5% -8,9% 2,1% -3,3% -2,4% 3,2% 8,6% 0,2% 40,7% 25,1% 6,8% 3,3% 14,8% 138,1% -19,6% 5,3% 42,1% 3,9% 22,4% 16,9% 15,6% -17,4% -20,2% 113,7% 13,7% 9,8% 9,2% 15,5% Fonte: elaborazioni Nomisma su dati Assoporti Quanto alle operazioni che hanno caratterizzato il mercato, si segnala che il Gruppo Grimaldi di Napoli ha acquisito il 49% del terminal multipurpose Unikai di Amburgo: l'operazione si inserisce in un progetto di crescita del gruppo partenopeo che prevede la costruzione di nuove navi e l'acquisizione o la realizzazione di infrastrutture portuali. 168 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.37. Principali operazioni riguardanti terminal portuali sul mercato italiano Acquirente Anno Acquisita Operazione ed effetti rilevanti Gruppo Grimaldi Napoli (IT) 2007 Unikai (Divisione Logistica di HHLA) (DE) Acquisizione 49%. Grimaldi Napoli si radica nel porto di Amburgo con l'acquisto del 49% del terminal multipurpose Unikai. Unikai fa parte della divisione logistica della società HHLA e dispone di un terminal multipurpose di circa 1 milione di mq con 1,5 km di banchina Fonte: Nomisma Proseguono anche gli accordi per lo sviluppo delle autostrade del mare in territorio italiano: l’olandese Euro Marine Carrier ha attivato un servizio di trasporto di autovetture tra i porti di Civitavecchia e Barcellona grazie ad un accordo con le case automobilistiche Nissan e Mazda. Per quanto riguarda gli accordi relativi alla concessione di terminal container, si segnala che Conateco - società controllata a livello paritetico da Cosco e MSC, rispettivamente il secondo e il sesto armatore container nella graduatoria mondiale - ha ottenuto una concessione di durata cinquantennale per la gestione del nuovo terminal della darsena di Levante del Porto di Napoli. Conateco si impegna ad investire nella struttura 216,5 milioni di euro che si aggiungono ai 180 già stanziati da parte pubblica. L'operatività del terminal è prevista per il 2010. A Contship Italia, è stata affidata la concessione trentennale del secondo terminal di Tangeri, in Marocco. Contship Italia ha partecipato all’operazione in cordata con la svizzera MSC, la francese CGA-CGM e la marocchina Comanav. Tab.38. Accordi riguardanti concessioni di terminal container Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 Autorità Portuale di Tangeri (Marocco), Contship Italia (gruppo Eurogate, DE ), MSC (Svizzera), CGA-CGM (FR), Comanav (Marocco) Autorità Portuale di Napoli (IT), Conateco (IT) Concessione (30 anni). Il governo marocchino ha assegnato alla cordata la concessione del secondo terminal di Tangeri. Contship Italia è controllata da Contship, che fa parte a sua volta del gruppo tedesco Eurogate. 2006 Concessione per gestione terminal (50 anni) La AP di Napoli ha affidato la gestione del nuovo terminal a Conateco, società paritetica tra Cosco e MSC. Fonte: Nomisma 169 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.39. Accordi riguardanti terminal e servizi portuali sul mercato italiano Anno 2005 Partner Oggetto ed effetti dell’accordo Euro Marine Carrier (NL), Nissan (Giappone), Mazda (Giappone) Accordo. Euro Marine Carrier ha attivato un servizio di trasporto di autovetture tra i porti di Civitavecchia e Barcellona grazie ad un accordo con le case automobilistiche Nissan e Mazda. Fonte: Nomisma Hanno avuto luogo nel periodo di riferimento anche diversi accordi di natura istituzionale finalizzati allo sviluppo del settore della portualità. Le Ferrovie dello Stato, ad esempio, hanno stretto due accordi con l’autorità portuale di Genova e con il Comune di Taranto per potenziare la capacità di sfruttamento del trasporto su ferro dello scalo ligure e del porto di Taranto. Il porto pugliese ha inoltre siglato un’intesa, fortemente incoraggiata a livello governativo, con i porti di Gioia Tauro e Cagliari allo scopo di dare l’avvio al primo sistema integrato portuale nazionale e far crescere il traffico container italiano nel Mediterraneo. Allo stesso modo le Autorità Portuali di Venezia e Trieste stanno sviluppando la messa in comune del know how tecnologico ed una politica comune di marketing e promozione. Interessante nell’ottica delle politiche di sviluppo del territorio è anche l’intesa tra le Regioni Liguria e Piemonte, che prevede che Alessandria diventi il retroporto naturale di Genova. Con riferimento agli accordi in ambito internazionale si segnala la convenzione di partenariato stipulata dalle due autorità portuali di Catania e Malta che prevede un hub marittimo unico per la gestione congiunta del traffico merci e di crociere nel Mediterraneo, con l’obiettivo di ottimizzare i collegamenti marittimi esistenti tra Catania, Malta e Gozo. Tab.40. Accordi istituzionali per lo sviluppo del settore portuale Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 Autorità portuale di Genova (IT), Ferrovie dello Stato (IT) Accordo. Intesa per l'ottimizzazione ed il pieno utilizzo delle capacità produttive delle linee ferroviarie al servizio del traffico merci provenienti e dirette al porto. Le parti prevedono un aumento del 15% nel triennio 2005-2007 del traffico ferroviario sul traffico portuale complessivo. (continua) 170 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.40.) 2005 Comune di Taranto (IT), Ferrovie dello Stato (IT) 2005 Autorità portuale di Venezia (IT), Autorità portuale di Trieste (IT). 2005 Genova (IT), Costanza (Romania) 2005 Autorità Portuale di Catania (IT), Autorità portuale di Malta (Malta) 2006 Autorità Portuale di Venezia (Italia), Unioncamere Veneto (IT) 2006 Regione Calabria, RFI Accordo per potenziamento porto di Taranto. L'accordo è volto a dotare il porto di Taranto di adeguati collegamenti su rotaia con il resto del paese. Sono previsti interventi per linee di raccordo e il potenziamento di collegamenti già esistenti. Previsto anche il completamento dell'itinerario Taranto-Bologna. Accordo. L'accordo prevede la messa in comune del rispettivo know how tecnologico ed una politica comune di marketing e promozione. Il piano d'azione si articola nella costituzione di un ''Comitato tecnico-scientifico'' e nella definizione di un programma di iniziative da realizzare nel perseguimento di obiettivi strategici comuni quali: infrastrutture, formazione, sicurezza marittima e tutela ambientale, information technology, promozione, analisi di mercato. Accordo. L'accordo prevede di mantenere legami permanenti tra le due città che condividono lo sbocco sul mare e di favorire in tutti i settori gli scambi di esperienze e di collaborazione. Accordo di partnership. La convenzione di partenariato stipulata dalle due autorità portuali prevede un hub marittimo unico per la gestione congiunta del traffico merci e di crociere nel Mediterraneo. Gli obiettivi che le parti si propongono di raggiungere sono l'ottimizzazione dei collegamenti marittimi esistenti tra Catania, Malta e Gozo. Entro la prima metà del 2007 i due porti prevedono di portare il traffico passeggeri da 47.000 all'anno a 70.000. Accordo di programma. Le due istituzioni hanno siglato un accordo di programma che prevede un piano annuale di attività di comune interesse nei seguenti ambiti: progetti comunitari; esplorazione dei mercati esteri; politiche regionali di sviluppo dell'economia veneta; sviluppo del settore trasporti (autostrade del mare in particolare); promozione del sistema veneto. Accordo per gestione traffico ferroviario. La Regione concede a R.F.I. l'infrastruttura ferroviaria che raccorda il Porto di Gioia Tauro e la linea ferroviaria Rosarno-Gioia Tauro di proprietà di RFI. L'accordo sancisce il passaggio a Rfi della gestione e della manutenzione del fascio di 7 binari dello scalo merci di Gioia Tauro che comporterà la realizzazione del raccordo ferroviario fra la stazione di San Ferdinando, interna al porto, e quella di Rosarno. La Regione erogherà 608mila euro l'anno per la manutenzione e la gestione del raccordo ferroviario. (continua) 171 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.40.) 2006 2006 Autorità Portuale Gioia Tauro, Autorità Portuale Cagliari, Autorità Portuale Taranto Autorità Portuale di Genova, Regione Liguria, Regione Piemonte Accordo di partnership. Scopo dell'accordo è far nascere il primo sistema integrato portuale italiano e far crescere il traffico container italiano nel Mediterraneo. Accordo. Siglato un accordo che prevede che Alessandria diventi il retroporto naturale di Genova. Fonte: Nomisma 1.2.3. Il settore ferroviario merci Lo scenario internazionale Il comparto del settore ferroviario merci non ha conosciuto a livello europeo un percorso uniforme di liberalizzazione dei servizi, caratterizzato da forte vischiosità e dai differenti assetti di mercato preesistenti nei singoli Paesi membri. Il rapporto della Commissione in tema di liberalizzazione del comparto10, ha accertato che al 1 gennaio 2006, tutti gli Stati membri, ad eccezione del Lussemburgo, avevano formalmente trasposto il primo pacchetto ferroviario nella rispettiva legislazione nazionale, anche se in tempi diversi. Sebbene questi ritardi abbiano avuto ripercussioni sulla capacità dei soggetti interessati di posizionarsi sul mercato su scala europea, il rapporto ha restituito parere favorevole sull'attuazione del pacchetto. Allo stato attuale, coesistono sul mercato tre differenti tipologie di operatori tra loro competitor e allo stesso tempo integratori della stessa filiera e per questo complementari (si pensi alle società di pura trazione): - pochi gruppi leader fornitori di servizi logistici su scala continenatale, tipicamente incumbents, nati da compagnie nazionali a capitale pubblico, che si configurano come anelli portanti della catena di trasporto e che hanno sviluppato le competenze degli integratori logistici e degli MTO; - numerosi soggetti attivi in mercati di nicchia, specializzati per merceologia e direttrice, generalmente operatori entrati di recente nel mercato dei servizi ferroviari e non necessariamente fornitori diretti del trasporto vero e proprio, che perseguono strategie di integrazione di filiera; - numerose imprese fornitrici di servizi di sola trazione. 10 Com (2006) 189 del 3.5.2006. 172 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ E tuttavia lo scenario potrebbe rapidamente evolvere nei prossimi anni, dal momento che dal 1 gennaio 2007 è in vigore la totale apertura dei mercati interni del trasporto ferroviario cargo, che rappresenta circa il 50% del mercato ferroviario merci europeo.11 Una prima valutazione di sintesi dell’andamento del comparto del trasporto ferroviario merci per il periodo di riferimento non può non evidenziare il grande fermento verso il mercati dell’est europeo e verso la Russia, intesa come ponte tra l’Asia (Cina in primis) e l’Europa. Recenti studi12 stimano che i traffici ferroviari tra Europa occidentale ed orientale registreranno nel prossimo futuro un forte incremento, grazie anche all'aumento dei flussi provenienti dalla Cina. Tale incremento è avvalorato da dati relativi al primo semestre 2006 relativi ad un aumento del 38% dei traffici ferroviari tra Germania e la CSI. Si prevede inoltre che nel breve periodo i traffici tra la Germania ed i principali Paesi dell'Europa orientale (Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia) registrino incrementi tra il 10 e il 19%. Non sorprende pertanto che, proprio in relazione allo sviluppo dei collegamenti sulla direttrice orientale, i governi russo e ucraino abbiano siglato il protocollo d'intesa denominato "Nuova Via della Seta", finalizzato alla semplificazione del passaggio di mezzi su strada e treni, attraverso lo snellimento delle pratiche burocratiche e lo sviluppo di nuove infrastrutture; nel protocollo è prevista infatti la realizzazione di un collegamento ferroviario Cina-Europa attraverso il Kazakistan e la costruzione di due nuove autostrade Kiev-Mosca e Simferopoli-Mosca, attraverso Karkiv. Allo stesso tempo, nel 2006, a pochi mesi dall’ingresso nell’Unione Europea, il governo bulgaro ha aderito al progetto di una rete AV nel sud-est Europa, per cui cinque linee passeranno sul territorio della Bulgaria, mentre la Slovenia ha approvato un piano di investimento nell’infrastruttura ferroviaria in relazione al potenziamento della linea Capodistria-Lubiana e alla elettrificazione della Pragersko-Hodos. La rivitalizzazione dei collegamenti austro-ungarici è confermata dall’accordo siglato tra i governi ceco, austriaco e sloveno per la realizzazione di un collegamento ferroviario diretto tra Praga e il porto di Capodistria, passando per Linz, Graz e Lubiana. E ancora, a 11 12 A latere, si segnala che in gennaio 2007 il Parlamento Europeo ha invece respinto la liberalizzazione del servizio nazionale passeggeri negli Stati membri, che nel progetto di legge avrebbe dovuto partire nel 2017. Fonte: Deutsche Bahn (2007) 173 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ conferma del crescente ruolo dell’Austria quale snodo strategico tra sud-est europeo e mercati continentali, Turkish State Railways, compagnia nazionale turca, ha attivato un servizio per il trasporto di autostrada viaggiante da Istanbul allo scalo austriaco di Wels. E ancora, nel periodo di riferimento è stato siglato l’accordo tra le compagnie ferroviarie di Polonia, Germania, Bielorussia e Russia, che mira a rivitalizzare i flussi da Berlino a Mosca (il cosiddetto progetto Four Axis). La maggiore compagnia ferroviaria europea, Deutsche Bahn, che ha dimostrato grande attivismo nel periodo, ha costituito con la russa JSC Russian Railways una joint venture dedicata al trasporto ferroviario merci tra Asia orientale, Russia e Europa occidentale, che offrirà anche servizi logistici e di trasporto tra queste aree e la regione Baltica; ha inoltre siglato a Pechino, con le ferrovie russe (RZD) e il governo cinese, un accordo per lo sviluppo di collegamenti ferroviari container tra Asia e Europa: il progetto intende aumentare lo shift modale del traffico container che dalla Cina viaggia verso l'Europa, attraverso la linea Transiberiana. L'alleanza che va delineandosi tra le due compagnie ferroviare è tra gli elementi di maggiore interesse del periodo, se si pensa che la Germania offre la principale piattaforma di smistamento europea, mentre la Russia costituisce la più praticabile rotta terrestre tra il Vecchio Continente e l'Asia orientale. Per sostenere la sua crescita verso est, pertanto, Deutsche Bahn sta programmando un piano d'investimenti quinquennale, indirizzati al potenziamento della propria rete nella Repubblica Ceca, in Polonia, Slovacchia, Slovenia, Ungheria, Lituania, Lettonia e Estonia, fino al confine russo. Allo stesso tempo, il gruppo RZD, attraverso la controllata TransContainer, ha costituito con la Ferrovie finlandesi (Vr Group), la società TransContainer Scandinavia, allo scopo di organizzare i servizi container tra i due Paesi e, in futuro, prolungare i collegamenti verso Cina e Corea del Sud. Con riferimento specifico alle operazioni che riguardano i mercati dell’est, si segnala che l’elvetica Intercontainer-Interfrigo (ICF) ha ottenuto il controllo dell’ungherese Pannoncont (ora Intercontainer Hungary) acquisendo il restante 60% del capitale azionario da Intercontainer Austria, in un’ottica di ulteriore impegno nello sviluppo del proprio core business del trasporto combinato tra Europa occidentale e orientale/sudorientale. Anche il Northern Range guarda ad est, dal momento che Hupac e KFT hanno esteso a Budapest il servizio ferroviario shuttle tra Duisburg e Vienna, attraverso 4 treni 174 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ settimanali, consentendo così una rapida connessione intermodale tra i porti del Nord, ben collegati a Duisburg, e l’Europa orientale. Nel periodo di riferimento, inoltre, in Europa hanno avuto luogo processi di concentrazione orizzontale che hanno richiesto il nulla osta delle autorità antitrust: sul mercato svedese, dove Transwaggon ha acquisito la connazionale Nordwaggon, e su quello francese, dove Veolia Cargo e Rail Link (società del gruppo amatoriale CMA CGM) hanno acquisito le compagnie ferroviarie JVEF e JVCOM. Nel contempo CMA CGM e Veolia Environnement hanno siglato un accordo per avviare, attraverso le rispettive filiali Rail Link e Veolia Cargo, un nuovo servizio per il trasporto ferroviario container tra i terminal portuali e i clienti finali. Ancora, sul mercato francese, la compagnia ferroviaria nazionale SNCF e la compagnia postale nazionale La Poste hanno siglato un accordo per realizzare una rete europea di distribuzione merci ad alta velocità. L’attenzione di SNCF per il mercato della logistica è confermata anche dall’interesse mostrato nell’acquisizione di Geodis su TNT Freight Management, ramo spedizioni del gruppo olandese TNT, operazione che ha reso l’operatore logistico francese il quinto tra gli spedizionieri europei e il decimo a livello mondiale: infatti, conseguentemente alla fusione, le ferrovie francesi, tra i maggiori azionisti di Geodis, hanno sottoscritto un aumento di capitale pari a 150 milioni di euro. SNCF inoltre ha stretto con Deutsche Bahn un accordo commerciale che da una parte prevede l’istituzione del nuovo servizio ferroviario europeo ad alta velocità TGV Est Européen - che vedrà attivate a partire dal 2007 le linee ad alta velocità Parigi-Francoforte e Parigi-Stoccarda – e dall’altra la costituzione della joint venture RailEuroConcept (REC), che ha il compito di coordinare l’offerta dei servizi dei due gruppi ferroviari. Tra le maggiori operazioni di filiera, si segnala il takeover sulla statunitense Bax Global (Gruppo Brinx) da parte di Deutsche Bahn. L’acquisizione totale è finalizzata a completare la filiera logistica già presidiata da Schenker (compagnia cardine nel gruppo DB), rafforzando la posizione di DB nelle spedizioni aeree e marittime e nel mercato d’oltreoceano, settore chiave per la distribuzione internazionale in costante crescita. Tra le altre operazioni che hanno avuto luogo tra le due coste atlantiche si evidenzia l’acquisizione dell’olandese CN WorldWide ad opera di Canadian National Railway, che mira a rafforzare il proprio posizionamento nel cuore dell’Unione Europea, gestendo le spedizioni tra i due continenti attraverso il presidio di tutte le modalità di trasporto. 175 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ L’acquisizione della giapponese Sibu Railway da parte di Morgan Stanley, leader nel settore dei servizi di financial advisory, conferma ancora una volta l’interesse degli investitori nel settore ferroviario, come dimostra anche la recente acquisizione da parte del connazionale Fortress Investment Group della storica compagnia statunitense Rail America, che opera nel trasporto regionale negli Stati Uniti e in Canada. Tab.41. Operazioni realizzate da operatori ferroviari Acquirente Anno Acquisita Morgan Stanley (USA) 2005 **** 2005 RailAmerica (USA) 2005 Babcock & Brown (Australia) 2006 Governo Estone 2006 Seibu Railway Acquisizione. (Giappone) Morgan Stanley rimborserà per intero il debito di 1,4 trilioni di yen della compagnia. ABX Privatizzazione. Logistics Il gruppo pubblico belga SNCB Holding ha comunicato Worldwide di aver sottoscritto un memorandum of understanding (SNCB con un importante fondo di investimenti europeo per la Holding - BE) cessione del 100% delle azioni di ABX Logistics Worldwide. 4 linee Acquisizione di asset. ferroviarie del Le linee acquisite misurano 25 miglia, servono gruppo Alcoa stabilimenti per la produzione di alluminio nel Texas e a (USA) New York, ed una fabbrica chimica in Arkansas. Crossrail Acquisizione. (Svizzera) Nel 2005 Crossrail ha trasportato oltre 10.000 casse mobili e ha condotto oltre 1000 treni navetta e treni completi nel traffico interno e transfrontaliero. Estonian Acquisizione (66%). Railways La società estone Baltic Rail Services (BRS) ha messo in (Eesti Raudtee vendita il 66% di Eesti Raudtee, compagnia ferroviaria – EVR) (ET) estone. Il restante 34% della società è di proprietà del governo estone, che ha rilevato anche la quota ceduta da BRS, che aveva acquisito la compagnia ferroviaria attraverso la privatizzazione del 2001. Pannoncont Acquisizione. (HU) Intercontainer-Interfrigo ha assunto l'intero controllo della società Pannoncont acquisendo il restante 60% del capitale azionario dall'Intercontainer Austria. La società è stata ribattezzata Intercontainer Hungary. Nordwaggon Acquisizione. (SE) L'operatore Transwaggon ha comprato la società svedese. L'operazione è condizionata all'approvazione da parte delle competenti autorità antitrust. JVEF (FR), Acquisizione. JVCOM (FR) La Commissione Europea ha autorizzato l’acquisizione delle società ferroviarie francesi JVEF e JVCOM da parte delle connazionali Veolia Cargo e Rail Link (gruppo CMA CGM), che recentemente hanno stretto una partnership. Intercontainer- 2006 Interfrigo (ICF) (Svizzera) Transwaggon (SE) 2006 Veolia Cargo (FR), Rail Link (FR) 2006 Operazione ed effetti rilevanti (continua) 176 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.41.) Green Cargo (SE) 2007 Railion Denmark (Gruppo Railion Germania) (DK) Fortress Investment Group (USA) 2006- Rail America 2007 (USA) Acquisizione. La società ferroviaria tedesca Railion e la società ferroviaria svedese Green Cargo hanno siglato una lettera d’intenti che prevede l’acquisizione da parte di Green Cargo di una quota significativa del capitale azionario della Railion Danmark, la divisione danese del gruppo tedesco. Acquisizione. Fortress Investment Group ha acquisito RailAmerica. Quest’ultima inizierà la procedura di delisting per uscire dal New York Stock Exchange. RailAmerica offre servizi ferroviari locali e regionali operando un network di 42 linee ferroviarie su una rete di circa 7.800 miglia negli Stati Uniti e in Canada. Fonte: Nomisma Tab.42. Operazioni di integrazione di filiera realizzate da operatori ferroviari Acquirente Anno Acquisita Operazione ed effetti rilevanti Deutsche Bahn 2005 (DE) Bax Global Acquisizione (100%). (Gruppo Brink Deutsche Bahn considera BAX il completamento ideale - USA) della propria filiale logistica Schenker. BAX ha oltre 12.000 dipendenti con circa 500 uffici in 133 nazioni. Canadian National Railway (Canada) CN WorldWide (NL) 2005 Apertura nuova filiale. La nuova filiale gestirà le spedizioni internazionali tra Europa e Nord America, seguendo tutte le attività di trasporto dal segmento stradale a quello ferroviario, alla movimentazione portuale allo stoccaggio delle merci e delle procedure doganali. Fonte: Nomisma Tab.43. Accordi realizzati da operatori ferroviari Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 SNCF (FR), Deutsche Bahn (DE) Accordo per l'attivazione di linee veloci. L'accordo commerciale prevede l'istituzione del nuovo servizio ferroviario europeo ad alta velocità TGV Est Europeen. A partire dal 2007 saranno attivati i collegamenti Parigi-Francoforte e Parigi-Stoccarda. L'intesa prevede anche la costituzione della join venture RailEuroConcept. 2005 Railion (DE), Green Cargo (SE) Accordo di cooperazione. L'accordo ha l'obiettivo di aumentare l'efficienza del trasporto ferroviario delle merci, in particolare sull'asse Svezia-Germania-Italia. (continua) 177 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.43.) 2005 B Cargo (BE), Fret SNCF (FR), SBB CFF FFS Cargo (Svizzera), CFL (LU) 2006 Deutsche Bahn (DE), JSC Russian Railways (Russia) 2006 Deutsche Bahn (DE), RZD (Russia) e Ministero ferrovie cinesi 2006 Ferrovie finlandesi (FI), Transcontainer (RZDFerrovie russe) 2006 Canadian National Railway (Canada), Canadian Pacific Railway (Canada) P&O Ferrymaster (NL), European Rail Shuttle (NL) 2006 2006 SNCF (FR), La Poste (FR) 2007 Railion Deutschland AG (DE), RZD (Russia), Belarussian Railways (Bielorussia), Polish Railways (PL) Accordo di join venture. L'accordo prevede la costituzione di una join venture, Sibelit (Société pour l'itinéraire Benelux, Lorraine, Italie), con sede in Lussemburgo, che avrà il compito di ottimizzare i mezzi messi a disposizione dai partner. Accordo di joint venture. Le società ferroviarie Deutsche Bahn (DB) e JSC Russian Railways costituiranno una joint venture dedicata al trasporto ferroviario delle merci tra l’Asia orientale, la Russia e l’Europa occidentale. Accordo per sviluppare collegamenti ferroviari tra Asia e Europa. Lettera di intenti siglata a Pechino. Si vuole portare sulla rotaia parte del traffico di container che dalla Cina viaggia verso l'Europa, puntando sul tempo di viaggio di soli dodici giorni. Accordo per la costituzione di TransContainer Scandinavia. Lo scopo della nuova società è organizzare servizi container tra i due Paesi e, in futuro, prolungare i collegamenti verso Cina e Corea. Inoltre, TransContainer Scandinavia intensificherà il marketing della linea Helsinki-Mosca. Accordo per migliorare i servizi. L'intesa punta a migliorare i servizi ferroviari merci per il porto di Vancouver. Rinnovo patto strategico sottoscritto due anni fa. L'accordo è relativo allo sviluppo di trasporti intermodali lungo l'asse nord-sud dell'Europa. L'accordo coinvolge anche alcune importanti relazioni per l'Italia, dal momento che il suo rinnovo consente d'incrementare i flussi di merci che le due compagnie trasportano dalla Gran Bretagna al porto di Rotterdam e che poi proseguono verso Melzo e Padova. Accordo per realizzazione rete europea di distribuzione merci. SNCF e La Poste hanno siglato un accordo per realizzare una rete europea di distribuzione merci ad alta velocità. Aumenteranno i TGV Poste, che passeranno i confini francesi. Accordo di joint venture. La società di nuova costituzione EvraziaRailLogistics ha sede a Mosca. La sua missione è quella di migliorare il servizio ferroviario lungo il Corridoio Due (Berlino-Nizhny Novgorod). L’impresa avrà anche attività commerciali nell'ambito della fornitura di servizi logistici integrati. (continua) 178 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.43.) 2007 SNCF (FR), SNCB (BE) Accordo per la costituzione della nuova società Sideros. Le Ferrovie francesi e quelle belghe creano una nuova società per la logistica ed il trasporto intermodale di prodotti siderurgici. 2007 Railion (DE), Green Cargo (SE) Joint venture. La società ferroviaria tedesca Railion e la società ferroviaria svedese Green Cargo costituiranno una joint venture con lo scopo di velocizzare i servizi transfrontalieri. Fonte: Nomisma Tab.44. Accordi di integrazione di filiera realizzate da operatori ferroviari Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2006 NWS Holdings, China Railway Container Transport Corp., CIMC, Promisky Investment 2006 CMA CGM (FR), Veolia Environnement (FR) 2007 China Shipping (Cina), China Railway Container Transportation Co. (Cina) Joint venture La NWS Holdings di Hong Kong ha siglato un accordo di joint venture della durata di 50 anni con la cinese China Railway Container Transport Corp. Ltd., società pubblica del ministero delle Ferrovie di Pechino, con la China International Marine Containers (Group) Co. (CIMC) e con la Promisky Investment Ltd. relativo alla creazione della società China United International Rail Containers Co., Ltd. che avrà il compito di gestire 18 nuovi container terminal ferroviari situati in 18 grandi città cinesi. Partnership per la costituzione di due nuove società. Il gruppo armatoriale CMA CGM e la Veolia Environnement hanno siglato un accordo per avviare un nuovo servizio per il trasporto ferroviario dei container attraverso le rispettive filiali Rail Link e Veolia Transport. L’intesa prevede l’istituzione di due nuove società, una specializzata nel trasporto combinato (detenuta con il 51% da Rail Link e con il 49% da Veolia Transport), che sarà responsabile dell’organizzazione e della commercializzazione dei servizi ferroviari operati tra i terminal portuali e i clienti finali, ed una società ferroviaria ( 51% Veolia Transport e 49% Rail Link) che disporrà delle attrezzature e delle risorse e sarà responsabile delle operazioni di trasporto su rotaia. Accordo. Il gruppo armatoriale China Shipping (Group) Company ha siglato un accordo preliminare con la China Railway Container Transportation Company (CRCTC) che ha l’obiettivo di sviluppare le attività di trasporto marittimo e ferroviario dei container nella Repubblica Popolare Cinese promuovendo l’istituzione di linee ferroviarie dedicate tra i porti e il mercato interno cinese. Fonte: Nomisma Tra gli accordi governativi più significativi, si segnala la lettera di intenti tra Germania, Austria, Francia e Slovacchia per la collaborazione nel completamento della direttrice 179 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ ferroviaria ad alta velocità Parigi-Strasburgo-Stoccarda-Vienna-Bratislava, itinerario inserito nel progetto delle reti transeuropee di trasporto (TEN-T). Lo scenario italiano Come già rilevato nel precedente rapporto, i dati confermano che la direttrice del Brennero è considerata direttrice-chiave del trasporto europeo nord-sud. Nel 2006 è cresciuta sensibilmente la domanda di traffici intermodali attraverso il Brennero, tanto è vero che Cemat e Hupac hanno visto aumentare il volume dei traffici rispettivamente del 21% e del 20,9%. Di questo trend positivo hanno beneficiato anche Fercam. Nel complesso rimane stabile l’interesse degli operatori stranieri per il mercato italiano, a presidio della direttrice nord-sud del continente: - un pool di compagnie ferroviarie europee – la belga B Cargo, la francese SNCF Fret, la svizzera SBB CFF FFS Cargo e la lussemburghese CFL – ha siglato un accordo di joint venture per la costituzione di Sibelit (Société pour l'itinéraire Benelux, Lorraine, Italie) che avrà il compito di ottimizzare i mezzi messi a disposizione dai partner in Benelux, Lorena e Italia; SBB ha inoltre potenziato la propria offerta tra Germania e Italia, in particolare a Brescia e Torino; - le olandesi P&O Ferrymaster e European Rail Shuttle hanno rinnovato il patto strategico sottoscritto due anni fa, relativo allo sviluppo di trasporti intermodali lungo l'asse nord-sud dell'Europa; l'accordo coinvolge anche alcune importanti relazioni per l'Italia, dal momento che il suo rinnovo consente d'incrementare i flussi di merci che le due compagnie trasportano dalla Gran Bretagna al porto di Rotterdam e che poi proseguono verso Melzo e Padova; - la divisione merci della compagnia nazionale francese, SNCF Fret, ha acquisito l’italiana Monferail, impresa ferroviaria titolare di licenza ma non operativa; - attraverso l’assorbimento di Cargodrome, l’elvetica Crossrail ha costituito la nuova società Crossrail Italia, per la gestione del terminal di Domodossola e la trazione dei treni in Italia. Contemporaneamente, sul fronte domestico, il Gruppo Ferrovie dello Stato ha portato avanti un insieme di misure finalizzate alla riorganizzazione strutturale del comparto merci e logistica e allo sviluppo di accordi di collaborazione, all’interno di una più ampia strategia di affermazione della propria evoluzione da vettore a operatore logistico completo. Ne sono esempi: 180 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ - - - il recente accordo di partnership con Poste Italiane per l’avvio di una joint venture sul trasporto merci, che mira alla creazione di un operatore di distribuzione integrata fino all'ultimo miglio; l’ottenimento del controllo di Cemat, grazie alla cessione della quota del 4% da parte di Fiat, operazione che ha permesso a FS Cargo di arrivare a detenere il 51% complessivo del capitale della società di trasporto combinato terrestre; l'intesa tra Trenitalia e Thyssenkrupp Stainless, leader mondiale nella produzione di acciaio inossidabile, il cui obiettivo è quello di incrementare i traffici ferroviari sia nei collegamenti interstabilimento tra Torino e Terni, sia in quelli con la Germania per l'approvvigionamento, sia su nuove rotte verso il nord Italia e il nord Europa per la distribuzione del prodotto finito; per la compagnia ferroviaria italiana questo rapporto di collaborazione ha come obiettivo prioritario quello di irrobustire ulteriormente la propria presenza nel settore della siderurgia. L’accordo con Thyssenkrupp conferma altresì l’interesse del Gruppo FS per il mercato tedesco. Infatti tra le poche operazioni di rilievo registrate nel periodo vi è l’acquisizione del controllo (tramite acquisto di quota ulteriore) della tedesca TX Logistics, che rafforza così il proprio network ferroviario anche all’interno di Germania, Svizzera e Austria. L’operazione segue l’acquisizione di minoranza già segnalata nella edizione precedente di questo Rapporto, cui era seguito un accordo tra il gruppo e TX Logistics per un servizio congiunto di auto BMW sulla linea Verona-Monaco. A questo è seguito, a pochi mesi di distanza, l’accordo strategico tra il gruppo italiano e Deutsche Bahn finalizzato all’incremento del 20% dell’offerta tra Italia e Germania, recuperando i 2 milioni di tonnellate all'anno persi negli ultimi anni e assorbiti in parte dai nuovi competitors che hanno fatto il loro ingresso sul mercato ferroviario delle merci. Tra i progetti internazionali del gruppo, si segnalano inoltre le intese siglate con Finmeccanica e le ferrovie russe e con Indian Railways, tese a sviluppare collaborazioni commerciali e di scambio di know-how. Tra i soggetti investitori interessati al mercato del trasporto ferroviario cargo in Europa si fa notare che nel 2007 Unicredit Banca ha portato a termine operazioni su due mercati dell’est europeo. La banca italiana ha acquisito, infatti, il 30% della compagnia logistica ceca CS Cargo ed è coinvolta nel processo di privatizzazione di MAV Cargo, divisione merci delle ferrovie ungheresi, attraverso una partecipazione nel consorzio ProCargo, adviser dell’operazione. 181 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Sul mercato italiano, si dà inoltre notizia della nascita della nuova compagnia merci, Rail One, e del potenziamento dell’offerta di Rail Traction Company (RTC), che ha inaugurato nel 2006 un servizio merci Napoli-Milano dall’interporto di Nola. Tab.45. Operazioni nel settore ferroviario Acquirente Anno Acquisita Operazione ed effetti rilevanti Acquisizione (51%). TX Logistik è la seconda principale impresa ferroviaria privata nel settore merci in Germania ed una delle principali anche in Europa. Con l'acquisizione Trenitalia può disporre del controllo di un proprio network ferroviario all'interno di Germania, Svizzera e Austria e Svezia.L'antitrust ha dato il via libera all'acquisizione. TX svolge la propria attività esclusivamente in Germania. Trenitalia era già proprietaria di TX, insieme ad altri soci. Acquisizione. Monferail è un'impresa ferroviaria titolare di licenza ma non operativa, non avendo mai né richiesto né ottenuto il certificato di sicurezza necessario per operare i servizi di trazione ferroviaria. L'acquisto permette alle ferrovie francesi di risparmiare tempo nell'allestire una propria impresa ferroviaria in Italia. Acquisizione (4%). La quota del 4% acquisita da Fiat permette a FS di arrivare a detenere il 51% complessivo delle azioni di Cemat, società per il trasporto combinato terrestre. Costituzione di Crossrail Italia. La società ferroviaria svizzera apre la filiale italiana, assorbendo Cargodrome. La neonata Crossrail Italia gestisce il terminal di Domodossola e la trazione dei treni in Italia. Entro la fine dell'anno, Crossrail Italia disporrà di 14 locomotive e sta avviando le procedure per ottenere la licenza di operare in Italia come compagnia ferroviaria e i relativi certificati di sicurezza. Acquisizione La banca italiana acquisisce il 30% della compagnia logistica ceca CS Cargo e fa parte del consorzio Pro Cargo, adviser per la vendita della divisione cargo delle ferrovie ungheresi. Privatizzazione di MAV Cargo, la divisione delle Ferrovie ungheresi che segue il trasporto di merci. La sua unità d'investimento nell'Europa centrale possiede CA-IB Tokepiaci Tanacsado, società che è a capo del consorzio Pro Crago, scelto dalle ferrovie ungheresi come adviser per la vendita della divisione cargo. CA-IB è stata preferita al gruppo Credit Suisse e ad un consorzio diretto da Ernst and Young. Trenitalia Spa (Gruppo Ferrovie dello Stato - IT) 2005 TX Logistik (DE) SNCF Fret (FR) 2005 Monferail (IT) FS Cargo (IT) 2005 Cemat (IT) Crossrail (Svizzera) 2007 Cargodrome (IT) Unicredit Banca (IT) 2007 CS Cargo (CZ) Unicredit Banca (IT) 2007 MAV Cargo (HU) Fonte: Nomisma 182 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.46. Accordi realizzati nel settore ferroviario Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 Trenitalia (IT), Thyssenkrupp Acciai Speciali Terni (IT) (Gruppo Thyssenkrupp Stainless - DE) 2006 Ferrovie dello Stato (IT), Deutsche Bahn (DE) 2006 Ferrovie dello Stato (IT), Indian Railways (India) 2006 Finanziaria Sviluppo (IT), Fa.Del. (IT), Servizi Imprenditoriali (IT), Reset 2000 (IT) 2007 Ferrovie dello Stato (IT), Finmeccanica (IT), RZD (Russia) Accordo per lo sviluppo di progetti logistici comuni. L'obiettivo dell'accordo è quello di aumentare i trasporti via ferrovia delle attività del gruppo. Trenitalia è presente sul mercato del trasporto dei prodotti siderurgici con una flotta di circa 2.200 carri sellati per coils, oltre 5.000 carri alte sponde per il trasporto di rottame e 8.000 pianali per il trasporto di semiprodotti, prodotti lunghi e tubi. Accordo per aumentare offerta sulla direttrice Nord-Sud. Aumentare l'offerta del trasporto merci su rotaia del 20% tra Italia e Germania. Accordo di cooperazione. L'accordo punta a sviluppare le linee ad alta velocità in India, che tra l'altro dispone di una delle più grandi reti ferroviarie del mondo. Una cooperazione forte che servirà per lo sviluppo congiunto di tecnologie nell'ambito ferroviario e valorizzazione delle stazioni ferroviarie. Costituzione della società Nuovo Trasporto Viaggiatori SpA. Missione della società è l'effettuazione di servizi viaggiatori sulle nuove linee ad alta velocità. Cogliendo le opportunità offerte dalla liberalizzazione del trasporto ferroviario, NTV intende contribuire allo sviluppo del trasporto ferroviario ed alla valorizzazione di una infrastruttura fondamentale per modernizzare il sistema di trasporto. L'avvio dell'attività commerciale è previsto per l'inizio del 2010. Memorandum di intesa. Accordo che ha l’obiettivo di sviluppare collaborazioni commerciali per la realizzazione di progetti internazionali d’interesse comune, in particolare nel campo dell’alta velocità. L’intesa prevede anche l’avvio di attività comuni riferite alla formazione del personale e allo sviluppo di tecnologie ferroviarie, sia nell’ambito di materiale rotabile che di sistemi di automazione e apparati di segnalamento, così come iniziative congiunte per progetti infrastrutturali in altri Paesi. 2007 Poste Italiane (IT), Ferrovie dello Stato (IT) Joint venture. Siglata una lettera di intenti per l'avvio di una joint venture sul trasporto merci. La partnership punta alle sinergie nei rispettivi settori per la creazione di un operatore di distribuzione integrata fino all'ultimo miglio. Fonte: Nomisma 183 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.47. Accordi di natura istituzionale nel settore ferroviario italiano Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 Regione Veneto (IT), Provincia di Padova (IT), Rete Ferroviaria Italiana (IT) Accordo per collegamento ferroviario. L'accordo riguarda la realizzazione del progetto di collegamento ferroviario tra l'interporto di Padova e la linea Bologna-Padova. L'investimento è stato quantificato in 250 mln di euro. I lavori dovrebbero cominciare nel 2007 e terminare nel 2010. 2005 Autorità Portuale di Genova (IT), Ferrovie dello Stato (IT) 2006 Italia, Venezuela Accordo per sviluppo ferroviario. L'accordo ha come obiettivo il raggiungimento del pieno utilizzo delle capacità produttive delle line ferroviarie al servizio del traffico merci da e per il porto di Genova. L'iniziativa punta ad aumentare del 15% il traffico ferroviario sul porto nel triennio 2005-2007. Accordo intergovernativo. L'accordo prevede la costruzione da parte di un consorzio di imprese italiane di due tratte ferrovierie. Il progetto ha un valore di oltre 3 miliardi di euro. Fonte: Nomisma 1.2.4. Il settore cargo aereo Lo scenario internazionale Le previsioni Iata stimano che il settore del cargo aereo sarà in grado di generare nel 2007 un fatturato complessivo di 2,5 miliardi di dollari e che nel periodo 2006-2010 la crescita possa raggiungere il 5,3%. Il contributo maggiore è atteso dalle economie asiatiche, dove sulle rotte interne si dovrebbero raggiungere 8,3 milioni di tonnellate movimentate (pari al 26% del traffico globale) entro il 2010, e in particolare dalla Cina che dovrebbe registrare una crescita del 30%. I dati del settore aeroportuale cargo supportano tali stime, se si pensa che nella classifica dei maggiori 30 scali a livello globale lo scalo di Shanghai è passato dal 9° posto nel 2005 al 6° nel 2006, con una crescita pari al +13% e al +16% nei due anni. Lo stesso si può rilevare per Pechino (dal 24° al 21° posto) e per Guangzhou (dal 28° al 25°). Il grande fermento che caratterizza il settore è confermato altresì dal fatto che nel periodo di riferimento alcuni scali internazionali hanno presentato piani di sviluppo contraddistinti da ingenti investimenti nei terminal cargo. In particolare: - l’autorità aeroportuale di Shanghai-Pudong ha previsto, entro il 2015, il raddoppio dell’area cargo con una capacità di gestione di traffico fino a 4,2 milioni di tonnellate l’anno; 184 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ - - - Swissport ha aperto una piattaforma logistica nell’Air Freight Terminal dell’aeroporto di Singapore-Changi; lo scalo francese di Vatry - dedicato esclusivamente al traffico merci - ha avviato i lavori per la costruzione di un secondo terminal che avrà una capacità di movimentazione di 120.000 tonnellate annue; l’aeroporto di Frankfurt-Hahn, quarto scalo della Germania, ha inaugurato il nuovo terminal merci Bucher Cargo Centre, realizzato dal gruppo Bucher e gestito dalla Hahn Cargo Services, che movimenta carichi principalmente per conto di Fraport, società di gestione del maggiore aeroporto di Francoforte; DHL, operatore logistico leader controllato dal gruppo Deutsche Post, intende espandere di quasi quattro volte il proprio terminal cargo nell’aeroporto di Dubai ed investirà circa 118 milioni di euro in nuovi impianti nella Corea del Sud, in particolare nell’aeroporto di Seoul-Incheon, dove la compagnia mira a raggiungere una movimentazione quotidiana di 500 milioni di tonnellate. Tab.48. Il traffico cargo nei primi 30 aeroporti Rank Aeroporto 2006 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 Memphis, TN (MEM) Hong Kong, CN (HKG) Anchorage, (ANC) Seoul, KR (ICN) Tokyo, JP (NRT) Shanghai, CN (PVG) Francoforte, DE (FRA) Louisville, KY (SDF) Singapore, SG (SIN) Los Angeles, CA (LAX) Parigi, FR (CDG) Miami, FL (MIA) Taipei, TW (TPE) New York, NY (JFK) Chicago, IL (ORD) Amsterdam, NL (AMS) Dubai, AE (DXB) Londra, GB (LHR) Bangkok, TH (BKK) Indianapolis, IN (IND) Pechino, CN (PEK) Newark, NJ (EWR) Osaka, JP (KIX) Tokyo, JP (HND) Rank 2005 1 2 3 5 4 9 7 11 10 8 6 12 13 14 15 16 18 17 19 20 24 21 >30 23 Tonnellate* 3.692.205 3.608.789 2.803.792 2.336.571 2.280.026 2.159.321 2.127.797 1.982.985 1.931.881 1.907.173 1.854.950 1.830.592 1.698.808 1.660.158 1.618.331 1.559.787 1.503.696 1.343.932 1.181.814 1.044.293 1.028.908 969.936 842.085 832.854 % sul totale 7,7% 7,5% 5,8% 4,8% 4,7% 4,5% 4,4% 4,1% 4,0% 4,0% 3,8% 3,8% 3,5% 3,4% 3,4% 3,2% 3,1% 2,8% 2,4% 2,2% 2,1% 2,0% 1,7% 1,7% Var % Var% 2006/05 2005/04 2,6 5,1 5,9 8,7 -0,5 16,3 8,4 9,3 4,2 -1,1 5,0 3,9 -0,4 0,2 4,8 4,3 14,4 -3,1 3,6 0,3 31,6 2,1 -3,1 4,3 1,2 9,9 13,4 0,8 -3,5 13,1 6,7 4,3 3,3 1,3 7,2 -1,4 0,3 2,6 4,8 2,0 12,5 2,6 7,8 5,7 17,0 3,5 3,2 (continua) 185 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.48.) 25 26 27 28 29 30 Guangzhou, CN (CAN) Lussemburgo, LU (LUX) Dallas/FT Worth Airport, TX (DFW) Atlanta, GA (ATL) Bruxelles, BE (BRU) Colonia, DE (GN) TOTALE 26 27 28 25 30 >30 824.906 751.645 748.056 746.500 691.250 691.110 48.254.151 1,7% 1,6% 1,6% 1,5% 1,4% 1,4% 100,0% 9,9 1,9 1,5 -2,8 -0,3 7,4 4,5 18,7 4,2 -0,1 -10,8 5,2 3,8 * Dati al 16 marzo 2007 Fonte: Airport Council International Secondo dati di fonte Air France-KLM - compagnia che detiene la maggiore quota di mercato a livello mondiale (oltre il 7%) - è stato Emirates SkyCargo a registrare la migliore performance tra i vettori cargo nel periodo gennaio-settembre 2006, con un aumento dei traffici che ha sfiorato il +25% e detenendo una quota superiore al 3%. In termini di crescita, davanti al colosso franco-olandese, si posizionano Air China, Asiana, UPS, Fedex , Korean Airlines, Singapore Airlines e Cathay Pacific, in un range di valori che va dal 15% di Air China al 5,2% di Lufthansa e AF-KLM. Il ruolo trainante che l’espansione del mercato asiatico sta avendo sui traffici cargo, ha determinato oltre ad una crescente penetrazione dei vettori europei, anche un sempre maggiore irrobustimento degli stessi vettori asiatici. Al riguardo, nel periodo di riferimento sono stati siglati numerosi accordi tra operatori orientali leader e alcune tra le maggiori compagnie occidentali. In particolare: - Lufthansa Cargo ha siglato una serie di accordi commerciali bilaterali con diverse compagnie asiatiche tra cui i colossi cinesi Air China Cargo e Cathay Pacific Cargo e altre compagnie giapponesi, sudcoreane, taiwanesi e di Singapore; - la compagnia scandinava SAS Cargo ha stretto un accordo di cooperazione con Air China per incrementare di circa 100 tonnellate/settimana la capacità di stiva sulle tratte Copenhagen-Pechino e Copenhagen-Shanghai. Non mancano tuttavia le intese all’interno della regione asiatica, come conferma la recente joint venture siglata tra la sudcoreana Korean Air e la cinese Sinotrans Air e finalizzata alla costituzione di nuova compagnia cargo cinese. Anche British Airways e Aeroflot, dall’Europa, guardano ad Est, attraverso la riorganizzazione della propria struttura e l’attivazione di nuovi collegamenti: - la divisione World Cargo di BA ha avviato un collegamento quotidiano con Pechino ed ha contestualmente provveduto ad una riorganizzazione dell’organigramma societario che presiede alle attività di Asia, Pacifico e Medioriente; 186 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ - la compagnia di bandiera russa ha separato le attività merci da quelle passeggeri, creando Aeroflot Cargo, che collegherà Mosca con Shanghai, Seoul e Tokyo, oltre a Francoforte, Chicago e Anchorage. Per parte loro, le compagnie orientali non stanno a guardare, come dimostra l’attivazione di una rotta Bangkok-Parigi da parte della divisione cargo di Thai Airways e di due rotte tra Asia, Medioriente e Europa da parte di Malaysia Airlines Cargo; e il servizio regolare tra Shanghai, Pechino, Parigi e Copenhagen avviato da China Cargo Airlines, in risposta a quello avviato da Air China su una rotta analoga. Diverse intese portate a termine nel periodo di riferimento nel comparto sono poi riconducibili a veri e propri processi di integrazione di filiera13. Ad esempio, si fa notare che: - All Nippon Airways e il gruppo postale Japan Post hanno costituito in joint venture la nuova società ANA & JP Express che opererà nel settore aeromerci; tra le società coinvolte nell’operazione vi sono anche la giapponese Nippon Express e il colosso armatoriale connazionale Mitsui O.S.K. Lines (MOL); - Swiss Port International, primo fornitore globale di servizi aeroportuali, ha concluso due accordi di collaborazione con la tedesca Lufthansa Cargo, per l’attivazione di sinergie nell'aeroporto di Hannover, e con Cargo Air Lines (USA), compagnia statunitense che opera tra Stati Uniti e Europa, il cui hub europeo principale ha base a Liegi, in Belgio; - il leader logistico Schenker, controllata di Deutsche Bahn ha costituito con la cinese StarTrans International una joint venture, di cui Schenker deterrà la maggioranza, che si occuperà di spedizioni transpacifiche; - da ultimo, l’integratore logistico globale DHL, controllato dal gruppo Deutsche Post, ha stretto un accordo di partnership con Polar Air Cargo, per l’utilizzo delle stive del vettore americano; l'esigenza di stringere tali accordi, per DHL, deriva dalla scelta di non dotare la propria flotta con aerei da trasporto di elevata capacità, contrariamente a quanto stanno facendo i competitor UPS e FedEx. Tra gli operatori particolarmente attivi nel periodo di riferimento emergono SAS Cargo e Lufthansa Cargo. Lufthansa ha infatti messo a segno diversi accordi e operazioni sia sui mercati asiatici, che 13 Nel capitolo 1.1. sono riportate le operazioni di integrazioni di filiera (M&A e accordi) che hanno riguardato nel periodo di riferimento tutti i comparti di cui si è dato notizia nel presente Rapporto. 187 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ europei e sudamericani. Alle già citate intese bilaterali portate a termine sul mercato asiatico, si aggiungono l’accordo con l’elvetica Swiss WorldCargo, per la condivisione della capacità di carico, e quello con Air Madrid, secondo cui la compagnia tedesca gestirà la stiva cargo di tutti i voli della compagnia spagnola nata nel 2003 e rapidamente sviluppatasi nelle rotte europee e verso il Sud America. E, ancora in tema di integrazione con i gestori aeroportuali, oltre all’intesa con Swiss Port, Lufthansa ha siglato con Fraport un accordo per lo sviluppo dell’hub cargo dell’aeroporto di Francoforte. Tra le operazioni, invece, la compagnia è entrata nel 25% del capitale della cinese Jade Cargo International (JCI), costituita insieme a Shenzhen Airlines e ad un fondo di investimento tedesco che detengono rispettivamente il 51% e il 24% di JCI. L’operazione è evidentemente finalizzata a porre le basi per intercettare quote di traffico merci prodotto in Cina, dal momento che la nuova compagnia servirà gli scali di Amsterdam-Schiphol e Seoul-Incheon dal suo hub di Shenzhen, nella Cina meridionale, potendo disporre anche di una buona rete di collegamenti stradali con gli aeroporti di Hong Kong e Guangzhou. Nell’ambito della stessa strategia si inquadrano le due acquisizioni di quote rilevanti (rispettivamente il 50% e il 29%) dei due terminal cargo degli aeroporti cinesi di Shenzen e Shanghai-Pudong. La danese SAS Cargo invece ha stretto accordi di cooperazione sul mercato cinese e iberico, a presidio dei traffici orientali e di quelli sudamericani e africani. Oltre alla già citata intesa con Air China, l’accordo con SpainAir consente agli spedizionieri scandinavi accesso facilitato alle rotte per il Sud America e l'Africa, dal momento che buona parte del traffico merci che coinvolge tali aree transita dalla Spagna. In realtà, l'accordo è tutto interno alla compagnia scandinava, perché il 94,9% di Spanair è già detenuto da SAS Group, di cui SAS Cargo è una controllata. La compagnia danese, da ultimo, ha costituito la controllata Spirit Air Cargo Handling Group, di cui detiene il 100% del capitale, che si occuperà della movimentazione dei carichi in 12 terminal aeroportuali in Scandinavia. Sul mercato europeo inoltre è da poco nata una nuova compagnia cargo, Cargo B, con sede in Belgio che sarà operativa a fine 2007. Tra i vettori emergenti sul mercato continentale, si segnala Emirates SkyCargo che ha inserito nel proprio circuito merci gli scali di Roma-Fiumicino, Zurigo e Vienna: secondo i piani della compagnia di Dubai, lo scalo elvetico gestirà i traffici di prodotti deperibili e special cargo nell’Europa Centrale da e verso il Medioriente, mentre l’hub austriaco fungerà da porta di accesso dei prodotti cinesi e indiani a mercati quali Ungheria, Slovenia, 188 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Slovacchia e Repubblica Ceca. Le nuove rotte si aggiungono a quelle già attive negli aeroporti di Amsterdam, Francoforte, Dusseldorf, Milano e Gothenburg e, sul Mediterraneo, a Barcellona e Tunisi. Non si ferma tuttavia in Europa l’espansione del vettore di Dubai, che serve dieci destinazioni in Estremo Oriente - tra cui Taipei come rotta tuttomerci - e che ha siglato alleanze rilevanti finalizzate alla penetrazione di mercati chiave - quello africano e quello russo - con Astral Aviation, operatore cargo di Nairobi, e con AirBridge Cargo, operatore russo che apre l’accesso all’estesa rete nazionale russa. In conseguenza alla strategia worldwide del vettore arabo, l’aeroporto di Dubai ha segnato nei primi sei mesi del 2006 un aumento della movimentazione cargo del 20%, raggiungendo le 700.000 tonnellate14. Tab.49. Principali operazioni riguardanti il comparto del cargo aereo Acquirente Anno Acquisita Effetti rilevanti dell’operazione NYK (Giappone) 2005 Nippon Cargo Airlines (Giappone) Lufthansa Cargo (DE) 2006 Jade Cargo International (Cina) Acquisizione 27,59% - Controllo tramite quota ulteriore Il gruppo aereo giapponese All Nippon Airways Co. Ha venduto la sua quota del 27,59% in Nippon Cargo Airlines al gruppo armatoriale Nippon Yusen Kaisha (NYK), che a seguito dell'acquisizione vedrà la sua partecipazione salire al 55,18%. Costituzione di nuova società cargo (25%). La nuova compagnia (JCI) servirà gli scali di Amsterdam Schiphol e Seoul Incheon dal suo hub di Shenzhen, nella Cina meridionale, con tre voli settimanali. La compagnia dispone inoltre di una buona rete di collegamenti stradali anche con gli aeroporti di Hong Kong e Guangzhou. La compagine azionaria è così suddivisa tra le tre compagnie: Lufthansa Cargo (25%), Shenzhen Airlines (51%), Deutsche Investitions und Entwicklungsgesellschaft (24%). Acquisizione (50%). L’operazione intende porre le basi per intercettare quote del traffico merci prodotto in Cina. Acquisizione (29%). La partecipazione intende porre le basi per intercettare quote del traffico merci prodotto in Cina. Shenzen Airport Cargo Terminal (Cina) Shanghai Pudong Cargo Terminal (Cina) Fonte: Nomisma Tab.50. Principali accordi intrapresi nel comparto cargo aereo Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 Lufthansa Cargo (DE), Swiss WorldCargo (Svizzera) Accordo per la condivisione della capacità di carico. Ciascun partner potrà disporre di spazi di carico su voli dell'altra compagnia aerea. (continua) 14 Per dare un ordine di grandezza, si pensi che l’Italia nel 2006 ne ha movimentate complessivamente circa 975.000. 189 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.50.) 2006 Lufthansa Cargo (DE), Air China Cargo (Cina), Singapore Airlines Cargo (Singapore), Jal Cargo (Giappone), Korean Air Cargo (Corea del Sud), Cathay Pacific Cargo (Cina), Eva Air Cargo (Taiwan), Lan Chile Cargo (Cile) Accordi bilaterali. Lufthansa ha siglato una serie di intese commerciali bilaterali con diverse compagnie cargo asiatiche e sudamericane. Lufthansa Cargo (DE), AirMadrid (ES) Accordo di partnership. Lufthansa rileva la capacità cargo di AirMadrid, che copre la penisola iberica e la regione sudamericana. Dal primo settembre 2006, Lufthansa gestirà la stiva cargo di tutti i voli di AirMadrid, compagnia area spagnola fondata nel 2003 e che si è rapidamente sviluppata nelle rotte europee e verso il Sud America. 2006 UPS (USA), Poste USA 2006 SAS Cargo (DK), Air China (Cina) Contratto per fornitura trasporto aereo. La compagnia fornirà a UPS per tre anni il trasporto aereo nazionale per la posta first class e priority. Accordo di cooperazione per accrescere la capacità di stiva dalla Cina. La compagnia aerea scandinava SAS Cargo ha stretto un accordo di cooperazione con Air China in base al quale un velivolo all-cargo consentirà di incrementare di circa 100 tonnellate alla settimana la capacità offerta dalla Cina. SAS Cargo (DK), Spanair (ES) 2006 Emirates SkyCargo (Dubai), Astral Aviation (Nairobi) Emirates SkyCargo (Dubai), AirBridge Cargo (Russia) 2006 Korean Air (Corea del Sud), Sinotrans Air (Cina) Fonte: Nomisma 190 Accordo di cooperazione. L'accordo riguarda i 21 velivoli della società spagnola. Spanair mette a disposizione di SAS Cargo anche la sua rete interna alla penisola iberica. In realtà, l'accordo è tutto interno alla compagnia scandinava, perché il 94,9% di Spanair è di SAS Group, cui appartiene anche SAS Cargo. Il vettore di Dubai ha siglato un accordo di partnership all’interno del mercato africano con Astral Aviation, operatore cargo di Nairobi. Il vettore di Dubai ha siglato un accordo di partnership con AirBridge Cargo, operatore russo, allo scopo di avere accesso all’estesa rete nazionale russa. Joint venture per costituzione nuova compagnia cinese. Le due compagnie hanno avviato una joint venture nel cargo aereo che diventerà operativa nella seconda metà 2007 con tre aerei. L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.51. Principali accordi di filiera nel comparto cargo aereo Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2006 All Nippon Airways (Giappone), Japan Post (Giappone), Nippon Express (Giappone), Mitsui O.S.K. Lines (Giappone) 2006 Lufthansa Cargo (DE), Swiss Port International (Svizzera) 2006 Swiss Port International (Svizzera), Cargo Air Lines (USA), 2006 Schenker (DE) (Gruppo Deutsche Bahn), StarTrans International (Cina-Hong Kong) DHL (Gruppo Deutsche Post, DE), Polar Air Cargo (USA) Accordo per la costituzione di una nuova aviolinea cargo. La compagnia aerea All Nippon Airways e il gruppo postale Japan Post hanno annunciato la costituzione della joint venture ANA & JP Express che opererà nel settore aeromerci. La nuova aviolinea sarà inizialmente controllata al 100% da All Nippon Airways, mentre in seguito entreranno anche gli altri partner dell'iniziativa. All Nippon Airways deterrà il controllo con il 51,7% delle azioni. Accordo di collaborazione. Swiss Port International, il primo fornitore globale di servizi aeroportuali e Lufthansa Cargo hanno concluso un nuovo modello di collaborazione che offre a entrambi i partner benefici in termini strategici e operativi all'Hannover Airport. Accordo di collaborazione. La società aeroportuale e la società statunitense hanno siglato un nuovo modello di collaborazione a partire da ottobre 2006. Joint venture. La joint venture, di cui Schenker deterrà la maggioranza, si occuperà di spedizioni transpacifiche. 2006 Accordo di partnership. DHL utilizza le stive del partner americano per trasportare parte delle sue merci. L'esigenza deriva dalla scelta di DHL di non dotare la sua flotta con aerei da trasporto di elevata capacità, contrariamente a quanto stanno facendo i concorrenti UPS e FedEx. Accordo di collaborazione. La compagnia californiana ha siglato un accordo di collaborazione con Nystroem, leader nelle spedizioni aeree. 2006 GeoLogistics (USA), Nystroem (FI) 2006 Lynden Air Freight (USA- Joint venture. Alaska), Le due società hanno creato una joint venture per potenziare Kerry Logistics (Cina) i servizi in Asia e Nord America. 2006 Fraport (DE), Lufthansa (DE) Accordo per sviluppo hub cargo aeroporto Francoforte. Le due società hanno siglato un accordo per sviluppare l'hub cargo dell'aeroporto tedesco. Previsto non solo l'ampliamento della struttura, ma anche una collaborazione operativa. Fonte: Nomisma Lo scenario italiano La crescita di oltre 5 punti percentuali messa a segno nel complesso dal cargo aereo italiano nel 2006 restituisce segnali confortanti circa la tenuta del comparto. Tra le performance più positive si fa notare il caso dell’aeroporto di Bologna che ha conosciuto 191 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ nel 2006 un aumento di oltre il 27% rispetto all’anno precedente, movimentando circa 32.500 tonnellate. Positivo anche l’andamento di Venezia e Brescia, sesto e settimo scalo merci a livello nazionale, che hanno movimentato rispettivamente 26.692 tonnellate (+17,5% sull’anno precedente) e 24.428 tonnellate (+20,6%). In testa alla classifica nazionale rimangono i due hub nazionali, Malpensa e Fiumicino, e Bergamo-Orio al Serio la cui quota di mercato si sta avvicinando a quella del principale scalo romano (14,4% contro 16,9%). Complessivamente i tre aeroporti gestiscono il 75% del traffico nazionale cargo. Tab.52. Il traffico cargo negli aeroporti italiani – Anno 2006 Rank (1) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 Aeroporto Milano MXP Roma FCO Bergamo Bologna Milano LIN Venezia Brescia Roma CIA Treviso Pisa Torino Verona Catania Napoli Genova Ancona Palermo Cagliari Bari Pescara Firenze Lamezia Terme Rimini Trieste - Ronchi dei L. Olbia Forlì Alghero Brindisi Parma Reggio Calabria Trapani Totale Tonnellate Quota di mercato 419.128 164.761 140.630 32.465 27.468 26.692 24.428 23.785 19.598 13.969 12.997 12.138 9.234 8.353 6.061 5.302 5.186 4.799 3.445 2.849 2.287 2.286 2.201 1.026 914 618 609 523 313 197 127 974.396 43,0% 16,9% 14,4% 3,3% 2,8% 2,7% 2,5% 2,4% 2,0% 1,4% 1,3% 1,2% 0,9% 0,9% 0,6% 0,5% 0,5% 0,5% 0,4% 0,3% 0,2% 0,2% 0,2% 0,1% 0,1% 0,1% 0,1% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 100,0% (1) posizionamento nazionale dello scalo in relazione alle tonnellate movimentate Fonte: Assaeroporti 192 Var. % 2006/2005 8,9 -3,8 3,1 27,5 8,4 17,5 20,6 3,1 9,4 14,4 -5,8 11,5 -6,2 9,8 -5,3 6,6 -0,6 -1,1 -11,6 19,2 -38,1 -10,9 -16,2 23,5 -1,2 29,6 -12,1 -28,9 -59,0 1,5 36,6 5,6 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Segnali forti circa l’appetibilità del mercato italiano nei traffici con l’Oriente derivano dall’interesse mostrato da alcuni operatori asiatici, tra cui: - Shanghai Airlines Cargo, che ha incaricato l’italiana Greenam di gestire la rappresentanza commerciale in Italia dei servizi della compagnia; - Malaysia Airlines Cargo che ha inserito Milano-Malpensa all’interno di due rotte tra Asia, Medioriente e Europa; - Jade Cargo International che ha aumentato i voli verso l’Europa, inserendo nella rotazione l’aeroporto di Brescia-Montichiari; la compagnia cinese, operativa dal 2006, nata da una joint venture siglata tra Lufthansa Cargo e Shenzhen Airlines, coordina tutta la sua attività europea dall’aeroporto di Amsterdam-Schipol ed ha siglato un accordo di partnership con Swiss WorldCargo per la gestione dei traffici di Italia, Germania e Francia. Nell’ambito del potenziamento dei servizi merci da e per l’Europa, inoltre, Emirates SkyCargo ha inaugurato un collegamento tra Fiumicino, Malpensa e Dubai. La decisione della compagnia araba è particolarmente significativa per Fiumicino, dal momento che il servizio costituisce il primo collegamento tuttomerci di linea per lo scalo romano, che ha fra gli obiettivi quello di rivitalizzare il settore merci potenziando il ruolo della Cargo City. Con riferimento ai vettori nazionali, si segnala che Alitalia Cargo ha annunciato il potenziamento del proprio network all cargo, attraverso l’espansione in mercati come India, Cina e Nord America. La compagnia inoltre ha consolidato le rotte verso Giappone e Corea del Sud – siglando partnership storiche con Nippon Cargo e Korean Air Cargo – e mira ad entrare in regioni emergenti come Africa e Medio Oriente. Nel mercato italiano, poi, sono entrati nuovi competitors, tra cui CargoItalia, divenuta operativa nel 2006, e LinkAir Express, che ha inaugurato due collegamenti all cargo sulle rotte Linate-Cagliari-Fiumicino e Linate-Catania-Napoli. In materia di accordi, si dà notizia dell’intesa siglata da Poste Italiane con Alitalia e Air One, per la gestione del traffico postale aereo che convergerà sull’aeroporto di BresciaMontichiari, sostituito a Fiumicino come hub della compagnia postale. A seguito dell’accordo, lo scalo lombardo non nasconde l’ambizione di diventare uno dei maggiori hub merci, confortato dai dati registrati nell’ultimo biennio che mostrano nel 2006 una crescita pari al 20% sull’anno precedente e un posizionamento del 6° posto nella classifica degli scali nazionali cargo (dal 24° posto del 2004). 193 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Nel frattempo, Aeroporti di Roma (AdR), in un’ottica di razionalizzazione delle attività e di ritorno al core business, intende dismettere l’attività cargo, con la cessione, entro la fine del 2007, del servizio di handling merci di Fiumicino ad un operatore terzo. Contemporaneamente la gara per il secondo handler dello scalo, che avvierebbe la liberalizzazione del settore, è andata deserta. Nessuna delle aziende ammesse in fase di manifestazione d’interesse ha partecipato alla seconda fase del bando. Tab.53. Principali accordi intrapresi da vettori aerei nel comparto cargo sul mercato italiano Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2006 Greenam (Gruppo Sisam Accordo di rappresentanza commerciale. IT), Shanghai Airlines Cargo Greenam ha acquisito la rappresentanza commerciale in (Cina) Italia dei servizi della compagnia cinese Shanghai Airlines Cargo. 2006 DHL Aviation (DE), Accordo. Aeroporto di Bergamo-Orio La divisione Aviation rinnova il contratto con l’aeroporto al Serio (IT) di Orio al Serio fino al 2013, confermando lo scalo come hub italiano. 2006 Alitalia Cargo (IT), Accordo di partnership. Nippon Cargo (Giappone) L’intesa consente ad Alitalia di entrare nel mercato cargo giapponese. Alitalia Cargo (IT), Accordo di partnership. Korean Air Cargo (Corea del L’intesa consente ad Alitalia di entrare nel mercato cargo Sud) sudcoreano. 2007 Poste Italiane (IT), Accordo. Alitalia (IT), Poste Italiane ha stretto un accordo con Air One e Alitalia. Air One (IT), Per i prossimi due anni, 13 aerei delle due compagnie Aeroporto di Bresciaconvergeranno quotidianamente sull’aeroporto di Brescia Montichiari (IT) che ha sostituito Fiumicino come aeroporto hub delle Poste. Fonte: Nomisma 194 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ 2. IL TRASPORTO PASSEGGERI 2.1. Il settore terrestre 2.1.1. Il trasporto pubblico locale e a media-lunga percorrenza Come già nel Rapporto 2003-2005, nell’impostazione metodologica di questa sezione si è tenuto conto dei mutamenti di scenario imputabili all’apertura dei mercati del trasporto pubblico locale e all’ingresso di operatori ferroviari e su gomma sui mercati internazionali. Tale dinamica ha fatto sì che la tradizionale distinzione operata tra trasporto pubblico locale e trasporto a media-lunga percorrenza, su ferro e su gomma, abbia perso la sua ragione d’essere se affrontata dal punto di vista degli operatori e dei loro processi di internazionalizzazione, integrazione o concentrazione. Nel corso degli ultimi anni, i grandi player europei hanno sempre più messo in atto le proprie strategie sia sui mercati locali che su quelli a media-lunga percorrenza, indistintamente. Pertanto, in un quadro di riferimento generale che vede ancora sostanzialmente chiuso il mercato ferroviario a lunga percorrenza e che assiste alla messa a gara congiunta (si pensi soprattutto al caso italiano) di servizi di interesse locale e regionale, ha senso dare conto delle dinamiche in atto, dal punto di vista delle strategie e non tanto da quello dei mercati di ingresso. Lo scenario internazionale Con riferimento al processo di liberalizzazione del mercato del trasporto pubblico locale in ambito comunitario, il Rapporto precedente (2003-2005) aveva dato notizia della sentenza Altmark1. A seguito della sentenza, l’Ue ha pubblicato diversi provvedimenti volti a precisare gli obblighi comunitari relativi alla spinosa e contrastata questione dell’affidamento dei servizi pubblici di trasporto, in house o mediante gara, e le relative compensazioni pubbliche. Per i trasporti terrestri, la proposta di regolamento che disciplina l’affidamento, sostanzialmente riformulata nel luglio 2005, è ora prossima all’adozione. Nel frattempo, la Commissione europea ha dovuto più volte affrontare il tema degli aiuti di stato, incompatibili con il processo di liberalizzazione del settore. E tuttavia in alcuni casi – 1 Sentenza della Corte di Giustizia Europea (24 luglio 2003) in tema di aiuti di stato che ha stabilito che una compensazione finanziaria volta a costituire unicamente la contropartita di obblighi di servizio pubblico non reca indebiti vantaggi finanziari all’impresa beneficiaria, sotto vincolo di precise condizioni. 195 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ tra cui quello dell’ente pubblico del distretto del Wittenberg Landkreis, in Germania – è stato stabilito come, pur non sussistendo le condizioni richieste dalla sentenza Altmark, i sussidi erogati dall’ente al gestore fossero compatibili con il Mercato Unico se considerati in un’ottica di contributi al miglioramento della qualità del servizio. Allo stesso modo, la Polonia è stata autorizzata ad accordare sussidi per evitare il fallimento di un gestore, in considerazione dell’alto tasso di disoccupazione della regione. I casi citati hanno lo scopo di ricordare il ruolo sensibile ricoperto a livello politico e sociale dal comparto del trasporto pubblico locale, le cui dinamiche non possono essere assimilate a quelle in atto negli altri settori. Con riferimento all’internazionalizzazione del comparto, sul mercato europeo, è continuato il processo di concentrazione che vede protagonista una rosa ormai consolidata di operatori leader. Negli anni più recenti, l’ingresso nei nuovi mercati era stato spesso avviato tramite strategie incentrate su accordi di partnership con operatori locali storici – si pensi negli anni più recenti alle strategie di Arriva, Deutsche Bahn, Stragecoach e Ratp sul mercato britannico e italiano -; nel periodo di riferimento, invece, i maggiori operatori hanno soprattutto intensificato le operazioni di acquisizione di imprese che vantavano un presidio consolidato sui mercati di destinazione. Molte sono, ad esempio, le operazioni rilevate sul mercato britannico, tra cui l’interessante alleanza finalizzata al controllo del trasporto extraurbano scozzese che ha avuto luogo tra Stagecoach Group e ComfortDelGro, che hanno siglato una joint venture attraverso il passaggio del 35% del capitale di Scottish Citylink, controllata del gruppo, a Stagecoah. La multinazionale britannica Arriva International ha invece rafforzato la propria presenza sul mercato portoghese - su cui può già vantare una consistente presenza – acquisendo una rilevante partecipazione in Barraqueiro, azienda leader portoghese del trasporto passeggeri. L'investimento fa parte del percorso di sviluppo di Arriva sul mercato del trasporto pubblico in Portogallo, iniziato nel 2000 con l’acquisizione di AMI Transportes e proseguito nel 2002 con quella di TST proprio dal gruppo Barraqueiro, ora destinatario di tentativi di scalata. In ambiente continentale, Arriva, in joint venture con SBB - divisione tedesca della Federal Swiss Railway - si è inoltre aggiudicata il contratto in esclusiva per la gestione dei servizi ferroviari fra Monaco di Baviera, Oberstdorf e Lindau, nel sud della Germania. L’espansione del gruppo è proseguita poi verso l’Est europeo, con l’ingresso nel mercato ceco attraverso l’acquisizione di Transcentrum Bus. 196 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Contemporaneamente il gruppo francese Transdev, con estremo dinamismo, ha consolidato la propria presenza in vari paesi europei: - ha messo in atto, infatti, una strategia di rafforzamento sui mercati anglosassoni portando a termine il takeover di Blazefield e di Borunemouth, arrivando così a presidiare sia la parte settentrionale che quella meridionale della Gran Bretagna; - ha acquisito SZ, uno dei più importanti operatori tedeschi, dotandosi in tal modo di una robusta piattaforma di sviluppo in Germania, dal momento che l’acquisita vanta un esteso network e partecipazioni in molte società del mercato tedesco; l’operazione consente inoltre di consolidare parallelamente l’attività ferroviaria di TransRegio; - in tema di gare per la gestione del servizio, si è aggiudicato la gestione delle reti urbane di Chartres Métropole e Moulins Communauté e, in associazione con la filiale iberica Transamo3, la gara d'appalto per la costruzione, gestione e manutenzione delle linee T2 e T3 della metropolitana leggera di Madrid, per un investimento pari a 600 milioni di euro; - nel 2006 ha, da ultimo, beneficiato di un aumento di capitale, a cui ha contribuito Ratp, azionista che detiene il 25% del capitale che, nei piani di sviluppo della società, le consentirà di proseguire nella sua politica di espansione. La stessa Ratp coltiva mire espansionistiche sia nel mercato europeo che in quello asiatico: ha infatti siglato contratti in Grecia per la gestione della rete ferroviaria locale di Atene, in Italia per la costruzione e gestione della futura linea tranviaria di Firenze, in Marocco per la gestione del trasporto pubblico locale a Casablanca e, in Germania, per le linee ferroviarie tedesche. Allo stesso tempo, in ambito domestico, ha completato l’acquisto del Gruppo Cars Giraux, confermandosi così operatore leader nel centro e nell’hinterland parigino. Sempre con riferimento alla Francia, si dà notizia delle vicende di Keolis, operatore ferroviario leader partecipato dalla compagnia nazionale SNCF al 45%, che ha proceduto ad una ricomposizione del capitale che consentirà di mettere in atto una politica di investimenti per circa 300 milioni di euro in 5 anni. Allo stesso tempo ha effettuato il takeover di una connazionale che opera nella regione sud-orientale, in cui il gruppo ha già dato prova di dinamismo, con l’acquisizione del gruppo Planche. Nell’est europeo, infine, il governo rumeno ha approvato il piano di divisione in otto compagnie regionali della società nazionale per il trasporto ferroviario, CFR Calatori, dando il via al processo di privatizzazione del servizio di trasporto passeggeri. 197 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Si riportano di seguito le operazioni e gli accordi di rilievo per il settore internazionale che hanno avuto luogo nel periodo di riferimento. Tab.54. Principali operazioni riguardanti operatori di TPL sul mercato internazionale Acquirente Anno Acquisita Stagecoach Group (UK) 2005 Scottish Citylink (UK) Effetti rilevanti dell’operazione Acquisizione e joint venture. Stagecoach ha acquisito il 35% di Scottish Citylink. L'acquisizione si inserisce in una logica di joint venture con ComfortDelGro (operatore mondiale dei trasporti che controlla il 65% di Scottish Citylink) per il controllo del trasporto extraurbano scozzese. Transdev 2006 Gruppo Acquisizione (100%). (FR) Blazefield L'operazione rafforza la posizione di Transdev nella parte (UK) settentrionale della Gran Bretagna, grazie all'acquisizione di una società con 300 veicoli, 850 lavoratori e 44,5 milioni di euro di fatturato nel 2004. Bournemouth Acquisizione (100%). (UK) L'operazione rafforza la posizione di Transdev nella parte meridionale della Gran Bretagna, grazie all'acquisizione di una società con 123 veicoli, 336 lavoratori e 17,5 milioni di euro di fatturato nel 2004. SZ (Gruppo Acquisizione totale. Sterzenbach SZ, uno dei più importanti soggetti del tpl tedesco, opera (DE)) attraverso sei filiali e ha partecipazioni in molte società di tpl. Transdev si dota così di una piattaforma di sviluppo in Germania, uno dei più grandi mercati di tpl europei. ARRIVA 2006 Barraqueiro Acquisizione (21,5%). (UK) SGPS SA Barraqueiro è un'azienda leader portoghese del trasporto (PT) passeggeri con 4.800 impiegati e 2.000 bus. L'investimento fa parte del percorso di sviluppo di Arriva e dell'ingresso sul mercato del trasporto pubblico in Portogallo. Transcentrum Acquisizione totale. Bus (CZ) Arriva fa il suo ingresso nel mercato ceco, con l'acquisizione della Transcentrum Bus. L'acquisizione fornisce una piattaforma interessante per Arriva soprattutto per l'ingresso sul mercato Ceco e porta a nove i paesi in cui Arriva opera. Consorzio 2006 Keolis (FR) Acquisizione 55% (Ricomposizione del capitale). [Axa (FR), Keolis è il primo operatore privato di tpl in Francia. Il Cassa gruppo SNCF conserva il suo livello di partecipazione (45%) Depositi del e resta l'azionista industriale di riferimento. L'acquisizione Québec della quota del 55% è realizzata alla pari tra i due partner (Canada)] acquirenti. Il nuovo assetto di capitale consentirà a Keolis di mettere in atto la politica di investimenti futuri (circa 300 milioni di euro in 5 anni). RATP 2007 Gruppo Cars Acquisizione. Developement Giraux (FR) Ratp Developement, controllata al 75% dalla parigina Ratp, (FR) completa l'acquisito del Gruppo Cars Giraux. (continua) 198 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.54.) Keolis (FR) 2007 Gruppo Loisirs et Voyages (FR) Acquisizione totale. Il gruppo è un interessante operatore del tpl impegnato sulle regioni dell'Auvergne. Con l'operazione Keolis conferma il suo dinamismo nelle regioni della Francia sud-orientale, dove ha già messo a segno l'acquisto del gruppo Planche. Fonte: Nomisma Tab.55. Principali accordi tra operatori di TPL sul mercato internazionale Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 Governo Britannico, Dipartimento dei Trasporti (UK) Piano di affidamento. Il Dipartimento dei Trasporti britannico ha illustrato i nuovi piani di affidamento del servizio ferroviario nella zona dell'Inghilterra centrale che verranno attuati appena sarà scaduto il contratto della National Express Group, sostituendo i 4 attuali con 3 nuovi operatori. Gestione trasporto urbano. Transdev conferma il suo sviluppo aggiudicandosi due nuove reti urbane relative agli agglomerati urbani di Chartres Métropole (per 8 anni) e di Moulins Communauté (per 6 anni). Gestione metropolitana leggera. Attraverso un consorzio composto dalle imprese pubbliche OHL e COMSA e del gruppo finanziario AHORRO Corporacion, Transdev si è aggiudicata, in associazione con la sua filiale Transamo3, la gara d'appalto per la costruzione, gestione e manutenzione delle linee T2 e T3 della metropolitana leggera di Madrid. Gestione servizi ferroviari. Arriva si è aggiudicato il contratto per la gestione dei servizi ferroviari fra Monaco di Baviera, Oberstdorf nelle Alpi Bavaresi e Lindau bavaresi, nel sud della Germania. Il contratto corrente, conosciuto come ALEX, è operativo in joint venture fra Arriva e la SBB Gmbh - la divisione tedesca della Federal Swiss Railway -. A seguito dell'attuale aggiudicazione Arriva diventa il solo operatore. 2006 Transdev (FR) Municipalità di Madrid (ES), Consorzio [Transdev (FR), OHL, (ES), COMSA (ES), AHORRO Corporacion (ES)] 2006 Arriva (UK), Regione di Monaco di Baviera (DE) Fonte: Nomisma Lo scenario italiano Il periodo di riferimento è stato caratterizzato da alcuni provvedimenti normativi che hanno riguardato il settore del trasporto passeggeri, i cui effetti, nell’intenzione del legislatore, modificheranno l’attuale assetto del mercato del trasporto pubblico locale e del trasporto a media-lunga distanza. Nel 2005 è stata introdotta la normativa sul riordino delle autolinee interregionali di competenza statale che prevede la liberalizzazione dei servizi a partire dal 1° gennaio 199 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ 2011.2 Nel 2006 è stata invece stabilita la proroga al 31 dicembre 2007 del termine entro il quale si dovranno completare le procedure di gara ad evidenza pubblica per l’affidamento dei servizi di Tpl oggi gestiti da concessionari o da società derivanti dalla trasformazione delle aziende speciali in virtù di affidamenti diretti.3 In tema di gare per l’affidamento di servizi su ferro, la Regione Liguria ha rinnovato il contratto per il servizio di trasporto pubblico su ferro a Trenitalia per un anno, al termine del quale intende bandire la gara. Anche la Lombardia, in previsione del completamento di alcune infrastrutture entro il 2008, si muove nella direzione della piena liberalizzazione della rete ferroviaria, sollevando l’interesse di operatori privati stranieri che si propongono come competitor incumbent di Trenitalia. L’Italia infatti è uno dei mercati con il numero maggiore di utenti di servizi ferroviari in Europa: per questo è estremamente appetibile per le compagnie straniere, che, tipicamente, propongono un modello secondo cui l’operatore statale gestisce il servizio ferroviario passeggeri a lunga distanza ed è affiancato nei collegamenti locali e regionali da un partner privato. La Regione intende nei fatti convergere proprio verso un sistema misto di governance del trasporto pubblico locale. Tra i player stranieri, ha manifestato interesse nei confronti del mercato lombardo, il gruppo britannico Arriva International, già presente in Italia nel trasporto privato su gomma, dichiarando di essere disposto ad estendere i servizi anche ad altre regioni italiane.4 In Emilia-Romagna, nelle selezioni per il bando di affidamento dei servizi ferroviari regionali, si sono prequalificati solo il Consorzio Trasporti Integrati (CTI) e la francese Connex, che tuttavia si è ritirata in fase di offerta. CTI è formato da Trenitalia e da una società consortile composta dalle principali aziende ferroviarie attive sulla rete regionale. Connex invece è una compagnia francese di trasporto pubblico locale integrato che opera a livello internazionale e che ha recentemente effettuato un’operazione di rebrand modificando il nome in Veolia Transport. La compagnia, che fa parte del colosso francese 2 3 4 Dlgs 21 novembre 2005, n. 285 – Riordino dei servizi automobilistici interregionali di competenza statale. Secondo quanto previsto dalla finanziaria 2006 il termine stabilito dal d.lgs. 422/97 sarebbe scaduto il 31.12.2006. La nuova normativa di riferimento è la legge 26 febbraio 2007, n. 17, che ha convertito il decreto-legge 28 dicembre 2006, n. 300. Per far comprendere il peso dei player stranieri in Italia, si fa notare che Arriva International è il primo operatore nel servizio su strada nel mercato italiano, essendo presente, direttamente e attraverso società controllate, in Lombardia, Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e Friuli-Venezia Giulia, con una flotta di 2mila veicoli, oltre 3mila dipendenti e un fatturato, nel 2006, superiore a 248 milioni di euro. 200 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ delle municipalizzate Veolia Environnement, ha inoltre partecipato come socio industriale al processo di privatizzazione della compagnia di navigazione pubblica francese SNCM, di cui detiene ora il 28% del capitale. Nell’ambito dell’affidamento dei servizi, è interessante seguire i passi della Regione FriuliVenezia Giulia che sta progettando una gara per la gestione di un sistema integrato ferrogomma che verrà bandita entro il primo semestre 2008. L’obiettivo dichiarato è quello di giungere a un bacino unico regionale che comprenda gomma, ferro e acqua. Con riferimento alle operazioni e agli accordi che hanno avuto luogo sul mercato italiano nel periodo di riferimento, si riferisce che, contestualmente alla diminuzione del numero delle gare bandite, è diminuita la pressione da parte degli operatori stranieri per l’ingresso sul mercato italiano: - tra le operazioni di maggiore interesse, vi è quella relativa ad AMT Genova, per cui, a seguito delle tormentate vicende finanziarie degli anni più recenti, è stata bandita la prima gara italiana di parziale privatizzazione, che ha portato all’ingresso del colosso francese Transdev nel capitale azionario della compagnia (41%), in partnership con Autoguidovie (AGI); - successivamente Transdev, proseguendo nella strategia di penetrazione del mercato italiano, ha rilevato il 40% del capitale del partner AGI, compagnia italiana tra le maggiori, che vanta diverse controllate, e che punta ad un percorso di rapida crescita grazie al socio internazionale; - il gruppo inglese Arriva International - entrato nel 2002 nel mercato italiano con l’acquisto di Sab di Bergamo e implicitamente di una serie di controllate della compagnia - ha esercitato l'opzione d'acquisto dell'11% su capitale di SAF Udine, arrivando a detenere così il 60% delle azioni della compagnia. E allo stesso tempo, attraverso la controllata SAB ha acquisito da Sita il 5% di Trieste Trasporti, dopo il - nulla osta, nel 2005, dell’Autorità antitrust, operazione a seguito della quale la partecipazione di SAB salirà al 39,93% del capitale della compagnia, detenuto per il 60,06% da AMT (ex ACT) Trieste e per lo 0,01% da RATP Parigi; il gruppo francese Ratp ha siglato il primo contratto di project financing in Italia nel settore del trasporto pubblico locale per la costruzione e la gestione del sistema integrato di tramvia dell'area fiorentina; il Comune di Firenze ha autorizzato la TRAM, che si era aggiudicata la gara, a realizzare la linea 2 e il primo lotto della linea 3 della tramvia e a gestire l'intera rete tranviaria per trent’anni; Ratp, maggiore operatore pubblico francese del settore, ha già esperienza di gestione a Parigi e nell'Ile de France, 201 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ e, in Italia, è presente in Toscana nel trasporto su ferro, essendo azionista di LFI di Arezzo. Nel periodo di riferimento molte società a capitale pubblico sono state oggetto di percorsi di parziale privatizzazione, condotti attraverso la selezione di un socio privato industriale di minoranza attraverso procedura ad evidenza pubblica. Nelle Marche, ad esempio, Conerobus sta selezionando il socio privato che deterrà una quota del 40% della società mista di gestione del Tpl urbano ed extraurbano del bacino provinciale di Ancona e di alcuni tra i maggiori comuni, per i prossimi sei anni. Pur se indirettamente, l’interesse per il mercato dei grandi player stranieri è confermato dal fatto che è tra i competitor in gara vi sono AGI, partecipata dalla francese Transdev e la bergamasca Sab del gruppo britannico Arriva International, oltre ad operatori locali - il consorzio locale Tra.An, APM Perugia e il Consorzio Galassia che rappresenta 400 aziende tra varie regioni del centro-nord. Lo stesso iter riguarderà anche le marchigiane START Ascoli, STEAT Fermo e Contram, operativa nel bacino di Camerino/Macerata, mentre nel comasco otto tra operatori italiani e stranieri sono in gara per l'acquisto della quota di minoranza del 49% di SPT Linea. In considerazione dei molti elementi di analisi e della dinamicità riscontrata nel settore nel periodo di riferimento, si procederà di seguito ad evidenziare gli avvenimenti di maggior rilievo e rimandarne il dettaglio alle tabelle riassuntive, suddivise in base a: - operazioni di M&A effettuate da compagnie italiane e estere su società italiane; - fusioni tra operatori pubblici e privati finalizzate alla costituzione di nuove società, che operano sul mercato con un nuovo marchio; - costituzione di consorzi e imprese ad opera di raggruppamenti temporanei d’impresa (aggiudicatari di gare in un determinato lotto o bacino) o di operatori privati; o - costituzione di consorzi finalizzati a partecipare alle gare; accordi tra operatori italiani e esteri; percorsi di privatizzazione in corso nel settore; affidamenti tramite gara per la gestione dei servizi su gomma o su ferro; accordi di affidamento diretto. Con riferimento ai processi di M&A, nel dettaglio si segnalano: - tra le operazioni che coinvolgono gli operatori esteri, quelle di Arriva International (anche attraverso la controllata italiana SAB) e di Transdev, commentate in precedenza; 202 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ - tra le operazioni nazionali: il raggiungimento del controllo totale, tramite acquisizione di quota ulteriore, di Autolinee Liguri (ALI) da parte di Tigullio Pubblici Trasporti e la successiva fusione; l’acquisizione del 39,5% di Dolomiti Bus da parte di Autoguidovie, già azionista della compagnia e partner di Transdev nel processo di privatizzazione di AMT Genova; l’acquisizione da parte di ATAP, azienda concessionaria di tpl della Provincia di Pordenone, del 23% di APT Gorizia, operazione effettuata dopo quelle del biennio scorso su SAF Udine e La Marca Treviso. Tab.56. Principali operazioni riguardanti operatori di TPL sul mercato italiano Acquirente Anno Acquisita Banca Popolare Friuladria (IT) 2005 ATAP Pordenone (IT) Transdev (FR), AGI (IT) Transdev (FR) Tigullio Pubblici Trasporti (IT) Arriva International (UK) AGI (IT) Effetti rilevanti dell’operazione Acquisizione. Banca Popolare Friuladria ha acquisito una quota di minoranza di ATAP Pordenone, società che gestisce il trasporto pubblico locale. L'obiettivo dichiarato e quello di sostenere i progetti di sviluppo nel settore e favorire sempre maggiori sinergie tra le aziende municipalizzate del FriuliVenezia Giulia e del Veneto orientale. 2005 AMT Genova Acquisizione (41%). (IT) Il comune di Genova ha chiuso la prima gara italiana per la parziale privatizzazione dell'azienda di trasporto locale, l'AMT. Il colosso (1,3 mld di euro di fatturato) francese Transdev, alleato con l'italiana Autoguidovie, si è aggiudicato il 41% della società con relativa governance, più 6 anni di gestione del servizio urbano di autobus. L'Ati che ha vinto la gara appartiene al 95% a Transdev e al 5% a Autoguidovie. AGI (IT) Acquisizione (40%). Transdev entra nel capitale di Autoguidovie, dopo l’esperienza congiunta per l’acquisizione di AMT Genova. Con l’accordo Transdev si impegna ad utilizzare esclusivamente AGI o società del gruppo AGI per lo sviluppo della propria attività in Italia nel settore del Tpl. 2005 ALI (IT) Acquisizione (20%). Controllo totale. Dopo l'acquisto del 20% del capitale di Autolinee Liguri (detenuta da AMT di Genova) Tigullio è ora proprietaria dell'intera società e le due aziende procederanno con una fusione. Tigullio potrà contare su un parco di 273 autobus, 430 dipendenti ed oltre 9 milioni e mezzo di passeggeri. 2005 SAF Udine Acquisizione (11%). (IT) Arriva, ha esercitato l'opzione d'acquisto dell'11% su capitale della SAF, arrivando a detenere il 60% delle azioni di SAF. 2005 Dolomiti Bus Acquisizione (13,34%). (IT) Autolinee dell'Emilia, ha ceduto ad Autoguidovie (AGI) la sua quota in Dolomiti Bus, della quale la compagnia lombarda detiene ora il 39,5%. (continua) 203 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.56.) SAB (Gruppo Arriva, UK) ATAP Pordenone (IT) 2006 Trieste Acquisizione (5%). Trasporti (IT) L'operazione comunicata da SAB di acquisire da Sita il 5% di Trieste Trasporti ha ottenuto il via libera dell'Antitrust. Dopo l'operazione la partecipazione di SAB salirà al 34,99%. 2006 APT Gorizia Acquisizione (23%). (IT) ATAP, azienda concessionaria di tpl in provincia di Pordenone, ha acquisito il 23% dell'APT, direttamente dai quattro soci di maggioranza. La composizione societaria di APT: Provincia di Gorizia, Iris, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, AMT di Trieste e ATAP. ATAP ha affrontato questa acquisizione dopo le operazioni fatte su SAF di Udine e La Marca di Treviso. Fonte: Nomisma - tra le fusioni finalizzate alla costituzione di nuove società, hanno avuto luogo quelle riguardanti la ligure ATP, la veneta ATV e Parmabus; Tab.57. Operazioni di fusione per la costituzione di nuove società di TPL sul mercato italiano Acquirente Anno Acquisita Tigullio Pubblici Trasporti (IT), ALI (IT) Parmabus (IT) 2005 ATP (IT) AMT Verona (IT), APTV Verona (IT) Effetti rilevanti dell’operazione Fusione e costituzione di nuova società per azioni. La nuova azienda, ATP Azienda Trasporti Provinciali, si occuperà della gestione del trasporto pubblico locale dell'intera Provincia di Genova. 2006 TEP (IT), Costituzione di nuova società (fusione). Consorzio Gli azionisti sono Tep (51%), il consorzio Travelbus, e Travelbus, una trentina di piccole imprese di autonoleggio. 30 imprese di Parmabus avrà il compito di gestire alcune decine di autonoleggio contratti di servizio di trasporto pubblico locale urbano ed extraurbano. 2006 ATV Verona Fusione e costituzione di nuova società (ATV Verona). (IT) È prevista la costituzione di nuova società di gestione controllata al 50% da AMT e al 50% da APTV. La nuova società sarà la seconda in ordine di importanza sul territorio veneto, dopo Venezia. Alla nuova società verranno conferiti i servizi di trasporto sia urbano che extraurbano. AMT e APTV manterranno il 100% delle proprietà immobiliari. Fonte: Nomisma - 204 in relazione alla costituzione di consorzi e imprese ad opera di raggruppamenti temporanei d’impresa (aggiudicatari di gare in un determinato lotto o bacino) o di operatori privati; o costituzione di consorzi finalizzati a partecipare alle gare, si segnalano le operazioni seguenti, che hanno coinvolto in particolare compagnie operanti in Emilia, Toscana e Veneto; L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.58. Operazioni finalizzate alla costituzione di consorzi di TPL sul mercato italiano Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 ACT Reggio Emilia, FER Ferrovie Emilia Romagna, ATCM Modena. Newco per gara. Le tre aziende hanno dato vita ad una società, la SFP, creata per partecipare, in consorzio con Trenitalia, alla gara di affidamento del servizio pubblico di trasporto ferroviario bandita dalla Regione Emilia-Romagna. Costituzione di CTT (Compagnia Toscana Trasporti). Le sei aziende toscane si sono aggregate portando alla nascita di un gruppo pubblico-privato con circa 170 milioni di euro di fatturato, 1.250 autobus e 2.500 addetti. 2006 CPT Pisa, COPIT Pistoia, CLAP Lucca, ATL Livorno, CAP Prato, Lazzi Firenze 2006 Comune e Provincia di Nuoro, ATP Nuoro 2007 ACTV Venezia, SITA, La Marca, ACTT, ATVO, CTM, ATM Trasformazione di ATP in Società per azioni. La società gestisce il trasporto pubblico locale nel bacino di Nuoro. Costituzione del Consorzio STIV. E' stato costituito in Veneto il Consorzio STIV finalizzato all'ottimizzazione della gestione del trasporto pubblico locale e alla partecipazione alle gare. Tutte le aziende coinvolte sono venete, ad esclusione di SITA. Fonte: Nomisma - tra gli accordi tra operatori italiani e esteri, si riporta l’intesa già commentata tra il Comune di Firenze e Ratp per la gestione della metropolitana fiorentina e l’alleanza tra FTV Vicenza e Dolomiti Bus Belluno per una collaborazione sinergica tra le due aziende. Tab.59. Altri accordi tra operatori di TPL sul mercato italiano Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 Comune di Firenze, Ratp (FR) Contratto di project financing. E' stato siglato il contratto del primo project financing in Italia nel settore del trasporto pubblico locale per la costruzione e la gestione del sistema integrato di tramvia dell'area fiorentina. Con la firma della concessione il Comune di Firenze ha autorizzato la società in ATI (Tram) a realizzare la linea 2 e il primo lotto della linea 3 della tramvia (entro il 2009) e a gestire l'intera rete tranviaria dell'area fiorentina per 30 anni. La spesa complessiva prevista per realizzare l'opera è di 292 mln di euro. La linea 1 è già in costruzione con finanziamenti interamente pubblici. Scorporo di ATM Milano in Holding ATM spa e ATM Servizi. Il consiglio comunale ha deliberato lo scorporo di ATM. La Holding ATM resta titolare del patrimonio (bus, tram e depositi) mentre ATM servizi, società di gestione, parteciperà alle gare per aggiudicarsi i tre lotti in cui è stata suddivisa la rete milanese. Alleanza. L'accordo mira ad una collaborazione sinergica tra le due aziende. 2006 ATM Milano (IT) 2007 FTV Vicenza (IT) Dolomiti Bus Belluno (IT) Fonte: Nomisma 205 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ - con riferimento ai percorsi di privatizzazione di società a capitale pubblico, si ricordano ATM, SPT Linea, Conerobus e alcuni dei maggiori bacini marchigiani; Tab.60. Operazioni di privatizzazione di aziende di TPL sul mercato italiano, concluse e in itinere Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 AMT Genova (IT) Il comune di Genova ha chiuso la prima gara italiana per la parziale privatizzazione dell'azienda di trasporto locale, l'AMT. Il colosso (1,3 mld di euro di fatturato) francese Transdev, alleato con l'italiana Autoguidovie (AGI), si è aggiudicato il 41% della società con relativa governance, più 6 anni di gestione del servizio urbano di autobus. L'Ati che ha vinto la gara appartiene al 95% a Transdev e al 5% a AGI. Conerobus Spa ha pubblicato il bando per la selezione del socio privato di minoranza (40%) del capitale della società consortile per azioni alla quale saranno affidati con contratti di servizio della durata di sei anni, i servizi di tpl urbano ed extraurbano del bacino provinciale di Ancona e dei comuni di Senigallia, Castelfidardo, Jesi, Falconara e Sassoferrato, oltre a quello di Ancona. Le due compagnie marchigiane hanno pubblicato il bando per la scelta del socio privato di START Ascoli e STEAT Fermo. 2006 Conerobus (IT) 2006 START Ascoli (IT), STEAT Fermo (IT) 2006 Contram (IT) La società marchigiana ha pubblicato il bando per la scelta del socio privato di Contram, gestore di Tpl nel bacino Camerino/Macerata. 2007 SPT Linea (IT) Per la privatizzazione del gestore comasco, otto società tra operatori italiani e stranieri, hanno manifestato interesse all’appaltante SPT Como. E’ prevista la cessione di una quota di minoranza (fino ad un massimo del 49%). Fonte: Nomisma - per quanto riguarda gli affidamenti tramite gara e gli affidamenti diretti per la gestione dei servizi su gomma e su ferro, si segnalano le operazioni seguenti. Tab.61. Affidamenti tramite gara di servizi di TPL urbano ed extraurbano su gomma e su ferro nel mercato italiano Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 Agenzia della Mobilità (Ferrara), Trasporto Pubblico Ferrarese (ACFT spa, ATCM spa, ATC spa, Fer srl, Consorzio Ferrara Mobilità) 2005 Provincia di Livorno, ATL (IT) Assegnazione del servizio di trasporto pubblico locale. Il bacino di Ferrara verrà affidato all'Ati, Consorzio Ferrara Mobilità, composto dalle quattro società. 2005 Comune di Rovigo, Sita (IT) Contratto di affidamento del servizio TPL. Il contratto stabilisce i servizi minimi garantiti, quelli aggiuntivi e le modalità di erogazione. Accordo per servizio TPL. E' stato sottoscritto l'accordo per il servizio di TPL, regolarizzando anche il servizio di linea e il trasporto dei disabili. (continua) 206 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.61.) 2005 Provincia di Ancona 2005 Provincia di Perugia, Consorzio Ishtar (IT) 2005 Regione Veneto, Ati formata da Trenitalia e Sistemi Territoriali 2006 Provincia di Grosseto, Rama Mobilità Affidamento diretto a società mista. Il consiglio provinciale ha approvato un atto di indirizzo per stabilire le modalità di affidamento dei servizi di trasporto pubblico extraurbano: la scelta è stata quella dell'affidamento diretto ad un'unica società mista a prevalenza di capitale pubblico. Contratto di servizio per la gestione del bacino 1. Il consorzio, al quale aderiscono aziende pubbliche e private che gestiscono il trasporto pubblico locale, ha siglato con la Provincia un contratto di servizio fino al 2011. Affidamento servizi. L'Ati formata da Trenitalia e da Sistemi Territoriali si è aggiudicata l'assegnazione del servizio di trasporto locale ferroviario della Regione Veneto. Affidamento servizi. Rama Mobilità ha ottenuto l'affidamento della gestione dei servizi di TPL urbani ed extraurbani relativi al bacino del territorio provinciale di Grosseto e della linea GrossetoSiena-Firenze. Fonte: Nomisma Tab.62. Accordi di affidamento diretto o di proroga di affidamento diretto per i servizi di trasporto pubblico locale e regionale su gomma e su ferro sul mercato italiano Anno Partner 2005 ATAC Roma, Affidamento. Comune di Roma Il Comune di Roma ha trasferito ad ATAC la gestione del capolinea dell'Anagnina. L'operazione è stata intrapresa per eliminare la frammentazione di competenze tra i vari soggetti che agiscono nel nodo di scambio, al fine di programmare al meglio la gestione dell'intera struttura. ATAC, Affidamento. Trambus, Il trasporto pubblico romano continuerà ad essere gestito dalle aziende Met.Ro, capitoline Atac, Trambus e Met.Ro per i prossimi 7 anni: lo ha deciso la Comune di Roma Giunta comunale approvando i contratti di servizio con le tre aziende per un valore pari a 800 milioni di euro all'anno. Regione Liguria, La Liguria ha rinnovato il contratto per il servizio di trasporto pubblico Trenitalia su ferro a Trenitalia per 1 anno, al termine del quale intende bandire la gara. 2005 2006 Oggetto ed effetti dell’accordo Fonte: Nomisma Con riferimento all’assetto normativo, la Corte di giustizia europea si è pronunciata nell’aprile 2006 sulla compatibilità della normativa italiana con il diritto comunitario in materia di affidamento diretto dei servizi pubblici locali. La questione era stata sollevata dal Tar pugliese in relazione al caso di AMTAB Bari cui era stato negato l’affidamento diretto dei servizi. La norma ha stabilito che la gestione del trasporto pubblico locale può 207 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ essere affidata senza gara a condizione che l'Ente pubblico controlli interamente la società e che il gestore realizzi la parte più importante della propria attività con l’Ente controllante. Da ultimo si segnalano gli accordi istituzionali relativi al trasporto pubblico locale che hanno avuto luogo in Italia nel periodo di riferimento. Tab.63. Accordi istituzionali relativi al trasporto pubblico locale sul mercato italiano Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 Province Cremona, Brescia, Bergamo, Mantova di Accordo per la mobilità integrata. Le quattro province puntano alla messa in opera di una sinergia territoriale interprovinciale per pianificare il trasporto e la mobilità su ferro, gomma, acqua e aria in un'ottica intermodale integrata che permetta da un lato di perseguire economie di scala, dall'altro maggiore qualità del servizi. 2005 Comune Venezia di Bozza dell'atto di indirizzo sulla mobilità. La giunta comunale ha discusso la bozza dell'atto di indirizzo sulla mobilità nella quale viene accantonata l'ipotesi di una holding per i trasporti, a favore di un coordinamento delle società che fanno parte del sistema della mobilità: Asm, Pmv, Actv. Fonte: Nomisma 2.2. Il settore aereo 2.2.1. Il trasporto aereo Lo scenario internazionale Il processo di concentrazione in atto nel mercato aereo e la tendenza degli operatori a seguire strategie di integrazione orizzontale sono stati confermati, nel periodo di riferimento, dai tentativi più o meno ostili di scalata effettuati su alcuni vettori. Tra i casi di rilievo: US Airways/Delta Airlines, Macquarie Bank-Texas Pacific Group/Qantas e, sul mercato low-cost, RyanAir/ AirLingus e Air Train Holding/Midwest Air. In particolare sul mercato americano, negli ultimi mesi del 2006, grande fermento si è creato intorno alla scalata ostile (poi fallita) di US Airways, sesta compagnia statunitense, sulla connazionale Delta Airlines, società in amministrazione controllata dopo il fallimento del 2005. Delta ha rifiutato l’offerta di takeover - che ammontava dapprima a oltre 8 miliardi di dollari, poi a circa 11 - annunciando la prossima uscita dal regime di fallimento e il ritorno all’utile nel 2007. US Airways, prima dell’affaire Delta, aveva proceduto 208 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ all’acquisizione della connazionale America West, in seguito incorporata sotto lo stesso brand, dando vita così alla sesta compagnia aerea statunitense. Si è da poco chiusa senza successo anche l’Opa lanciata a fine 2006 per l’acquisizione di Qantas, compagnia di bandiera australiana, che detiene saldamente oltre il 65% del vasto mercato domestico. Airline Partners Australia (APA), consorzio guidato dall'australiana Macquarie e partecipato dal fondo statunitense Texas Pacific Group e da altri investitori australiani e stranieri, non è riuscito a superare entro i termini la soglia del 50% delle azioni ed è stato costretto a lasciar cadere l’offerta. L’ingente offerta di circa 6,6 miliardi di euro era giustificata dal fatto che Qantas è tra le compagnie aeree che vantano i migliori risultati economici e un posizionamento strategico nell’area Asia-Pacifico. Negli ultimi mesi del 2006 è stata data inoltre notizia di trattative di fusione tra United Airlines (UAL) e Continental Airlines, operazione di concentrazione che darebbe vita al più grande vettore aereo statunitense. Le due compagnie occupano infatti rispettivamente il secondo e quinto posto nel mercato aereo domestico. In tale scenario, anche i maggiori operatori asiatici convergono verso il modello delle alleanze. La notizia della possibile unione tra Air China, compagnia di bandiera cinese, e Cathay Pacific, vettore di Hong Kong, data nell’edizione precedente di questo Rapporto, ha trovato conferma nella ingente operazione che ha visto alcune tra le maggiori compagnie cinesi intraprendere uno scambio di quote azionarie, per dare vita ad uno dei più grandi gruppi aerei mondiali. L’alleanza, che ha avuto luogo attraverso la partecipata Dragonair, viene siglata proprio mentre il governo cinese autorizza una nuova aerovia verso l’Europa, che inizialmente consentirà 110 voli in più la settimana. Le cinque compagnie coinvolte sono Air China, Cathay Pacific, China National Aviation (CNAC), CITIC Pacific e Swire Pacific. Più nel dettaglio: - - Cathay Pacific ed Air China svolgono attività complementari, dal momento che la prima porta in dote una fitta rete intercontinentale, ma pochi collegamenti nella Cina continentale, mentre la seconda è estremamente ben posizionata nel mercato interno; con l’operazione, Air China, compagnia di bandiera, va ad acquisire il controllo totale di CNAC, di cui detiene già il 69%; l’acquisita è estremamente interessante, dal momento che, oltre alla consolidata attività di vettore, gestisce la movimentazione aeroportuale in diversi scali cinesi, e controlla inoltre Air Macau, società piccola ma strategica perché effettua collegamenti aerei diretti tra la Cina continentale e l’isola di Taiwan, in deroga all'embargo. 209 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ L’espansione dei vettori cinesi è fortemente sostenuta dal governo che ha approvato un piano di espansione del settore aereo che prevede un investimento di circa 220 miliardi di dollari, articolato nei seguenti step: entro il 2010 gli aerei delle compagnie nazionali cinesi saliranno dagli attuali 863 a 1580, mentre entro il 2025 il loro numero arriverà alle 4mila unità (contro le 500 del 2000). Anche sul mercato europeo sono in corso grandi manovre che vanno nel senso di un rafforzamento del processo di concentrazione. Texas Pacific Group (TPG) non nasconde le proprie ambizioni di protagonista nel rilancio delle compagnie aeree europee. Dopo aver contribuito al risanamento di Continental Airlines e RyanAir, ed avere tentato l’acquisizione di Qantas, il fondo statunitense, tra i primi cinque al mondo, ha manifestato interesse a rilevare il controllo della spagnola Iberia e di Alitalia. La vicenda relativa al possibile takeover della compagnia spagnola è iniziata nel novembre 2006 con l’acquisizione da parte di British Airways, proprietaria del 9% del capitale del vettore spagnolo, della quota dell’1% ceduta da American Airlines. La compagnia britannica, che vanta da anni una solida partnership con la partecipata, ha recentemente raggiunto un accordo con TPG e una cordata di fondi di private equity spagnoli per la scalata al controllo totale di Iberia. La strategia di Iberia è, d’altra parte, incerta se è vera l’esistenza di trattative di fusione con la tedesca Lufthansa e di contatti con Air France-KLM per verificare l’interesse del gruppo alla gara d’acquisto. La compagnia spagnola si riserva pertanto di valutare l’acquirente, consapevole del potenziale di attrattività della propria quota di mercato nei collegamenti tra Europa e America Latina, che sfiora il 20%. La stessa Lufthansa intanto ha portato avanti strategie parallele di integrazione orizzontale e verticale: in primo luogo con l’acquisizione della compagnia di bandiera elvetica Swiss International Airlines5 - per la quale aveva mostrato interesse anche British Airways - e conseguentemente con un ingresso di minoranza nel capitale di Fraport, società che gestisce l’aeroporto di Francoforte. Air France-Klm invece nel periodo di riferimento ha convogliato gli sforzi su azioni finalizzate ad aumentare la propria capacità su tutti i mercati in crescita, in particolare Asia (+11,4%), America Latina (+5,5%) e Medio Oriente (+19,7%). Il gruppo ha potenziato anche la presenza in Africa (+11%) principalmente sulle rotte ad alto traffico business 5 Operazione cui è stato dedicato un caso-studio nell’edizione 2003-2005 del presente Rapporto. 210 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ verso destinazioni sede di attività di estrazione petrolifera. L’irrobustimento della quota di mercato in questi Paesi target è stato perseguito sia attraverso l’aumento delle frequenze, sia con l’immissione nella flotta di aerei di capacità maggiore. Sulle rotte verso la Cina, poi, AF-KLM ha attivato un collegamento con Chengdu, quinta destinazione del gruppo nella regione. Nell’est europeo, si segnala il takeover portato a termine da un investitore britannico su Air Slovakia. E, in tema di privatizzazioni, si rende noto che l’ungherese Malev Hungarian Airlines, è stata acquisita da Air Bridge, compagnia russa che fa capo al Gruppo AirUnion, mentre il capitale di Air Bulgaria, compagnia di bandiera, è stato ceduto interamente alla connazionale Hemus Air, preferita dal governo bulgaro all’italiana Air One. Di seguito, si riportano gli accordi e le operazioni di M&A che hanno avuto luogo nel periodo di riferimento, nel comparto aereo internazionale. Tab.64. Principali operazioni riguardanti vettori aerei Acquirente Anno Acquisita Effetti rilevanti dell’operazione US Airways (US) 2005 America West (US) Lufthansa (DE) 2005 Swiss (Svizzera) Fusione. La società manterrà il nome US. Airways. La fusione ha dato vita alla sesta compagnia aerea statunitense, superando il leader del low-cost americano Southwest. Recentemente US Airways era stata messa in amministrazione controllata. Acquisizione attraverso Opa. La fusione è stata autorizzata dalla Commissione Europea. La direzione e la sede di Swiss rimarranno in Svizzera e la società manterrà la propria flotta, il proprio equipaggio ed il proprio marchio. Acquisizione (4,95%). Deutsche Lufthansa ha acquisito il 4,95% del capitale nominale di Fraport, società che gestisce l'aeroporto di Francoforte. L'obiettivo è quello di rafforzare la partnership con Fraport. Acquisizione (20%). L'accordo prevede che Tap versi inizialmente 62 milioni di dollari per coprire i debiti più urgenti di Varig; in un secondo momento la compagnia statale portoghese investirebbe 500 milioni di dollari per acquisire il controllo del 20% del capitale di Varig. Acquisizione (10,16%). (segue) Air China acquisirà il 10,16% del capitale azionario di Cathay Pacific dalla CITIC Pacific e dalla Swire Pacific. Swire Pacific e CITIC Pacific ridurranno la loro quota in Cathay Pacific rispettivamente al 40,00% e 17,50%. (segue) Fraport (DE) Tap (PT) 2005 Varig (Brasile) Air China (Cina) 2006 Cathay Pacific (Cina) (continua) 211 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.64.) Hemus Air (BG) 2006 Air China (Cina) 2006 Cathay Pacific (Cina) 2006 British Airways (UK) 2006 Harjinder Singh Sidhu (UK) Air Bridge (Russia) 2006 Fonte: Nomisma 212 2007 Air Bulgaria (BG) Privatizzazione tramite acquisizione totale. Il governo bulgaro ha proceduto alla privatizzazione della compagnia di bandiera, accettando l'offerta di acquisto di Hemus Air. L'offerta ammonta a 8,5 milioni di euro per l'acquisto più 103 milioni di investimento. Hemus Air, nata come secondo vettore statale bulgaro, è stata poi privatizzata ed è di proprietà del gruppo Chimimport. China National Acquisizione. Aviation (Cina - La compagnia di bandiera cinese Air China intende Hong Kong) acquistare l'intero capitale di China National Aviation Co (CNAC), di cui detiene già il 68,4%. Ma prima di ultimare l'operazione, va attesa la cessione delle quote di Dragonair in possesso di CNAC (43,3%) a Cathay Pacific, nell'ambito di un accordo che vede anche uno scambio azionario tra Air China e la stessa Cathay Pacific. Dragon Air (Cina Acquisizione (82,21%). - Hong Kong) Le compagnie aeree cinesi Air China, Cathay Pacific, China National Aviation Company (CNAC), CITIC Pacific e Swire Pacific hanno dato vita ad uno dei più grandi gruppi aerei mondiali. Si tratta di uno scambio azionario in più fasi, attraverso la controllata Dragonair. Cathay acquisirà l' 82,21% di Dragonair da CNAC, CITIC Pacific, Swire Pacific e da altri azionisti. (segue) Air China (Cina) Acquisizione (10%). (segue) Cathay Pacific accrescerà dal 10% al 20% la sua partecipazione in Air China. Dragon Air (Cina Acquisizione totale. - Hong Kong) (segue) Cathay Pacific ha completato l'acquisizione di Dragon Air (100%), avendo ottenuto tutte le approvazioni per definire anche il riallineamneto azionario con Air China, China National Aviation Company, Citic Pacific e Swire Pacific. Iberia (ES) Acquisizione di quota ulteriore. BA è salita dal 9 al 10% in Iberia, grazie all'acquisto della quota detenuta da American Airlines nel vettore spagnolo per 19 milioni di euro. Air Slovakia (SK) Acquisizione totale. La compagnia è stata acquistata dall'imprenditore inglese di origine indiana. Malev Hungarian Privatizzazione tramite acquisizione totale. Airlines (HU) Il governo ungherese ha iniziato il processo di privatizzazione totale della compagnia aerea Malev Hungarian Airlines, approvando il contratto tra la compagnia aerea russa Air Bridge e la Malev, per la vendita del 99,95% della quota azionaria, oltre l’accollo dei debiti societari che ammontano a 130,5 milioni di euro. AirBridge è di proprietà di KrasAir, che fa capo al Gruppo AirUnion. L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Nel periodo di riferimento sono stati siglati alcuni accordi di partnership tra vettori comunitari ed extra-comunitari, generalmente finalizzati al code-sharing o alla gestione commerciale e operativa comune su determinate tratte (Air France e China Southern; Cyprus Airways e Saudi Arabian Airlines). In ambito europeo invece Lufthansa ha siglato un accordo di cooperazione bilaterale con Air Malta. In tema di vere e proprie alleanze, invece si è assistito, da una parte, al processo di concentrazione strategica di alcune compagnie arabe (tra consolidate ed emergenti) e dall’altra, ad un processo di integrazione effettuato attraverso scambi azionari delle maggiori compagnie cinesi dall’altra, in evidente contrapposizione alle alleanze globali da tempo operanti sul mercato aereo, i cui membri di riferimento sono principalmente occidentali. Dell’alleanza asiatica si è dato conto in precedenza con riferimento ai processi di fusione e acquisizione. L’accordo tutto interno al mondo arabo, denominato Arabesk, invece, è stato costruito per diverse finalità, tra cui la condivisione di strategie atte a contrastare le grandi alleanze globali e il coordinamento centralizzato dei collegamenti. Tra i vettori aderenti all’alleanza vi sono Egypt Air, Gulf Air (Bahrain), la libanese Middle East Airlines (MEA), Oman Air, Royal Jordanian Airlines, Saudi Arabian Airlines, Tunis Air (Tunisia) e Yemenia Airways. L’intesa mira inoltre ad una riduzione dei costi operativi attraverso una gestione comune degli acquisti. Nessuna delle compagnie è membro di alleanze globali, tranne Royal Jordanian Airlines che solo recentemente è entrata in One World. Attraverso l'accordo le compagnie intendono inoltre contrastare le compagnie arabe storiche come Qatar Airways e Emirates. E proprio Emirates - compagnia aerea di Dubai che attualmente vanta il più alto tasso di crescita a livello mondiale - ha annunciato il piano di espansione nel Medio Oriente, che prevede il rafforzamento della propria presenza in Kuwait, in Siria e nel Regno Unito. Intanto, l’alleanza globale Star Alliance, i cui membri principali comprendono Lufthansa, United Airlines e US Airways, ha stretto nel 2005 un accordo verticale con Aéroports de Paris (ADP), che prevede un investimento di 220 milioni di euro finalizzato a rinnovare e potenziare il Terminal 1 dell'aeroporto di Parigi-Roissy entro il 2008. La strategia di Star Alliance mira al raggruppamento di tutti i membri in un unico terminal sul modello già utilizzato a Miami. SkyTeam, invece, alleanza fondata da Air France e Delta, cui appartiene anche Alitalia, ha ampliato la sua rete mondiale con 37 nuove destinazioni, soprattutto nel mercato 213 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ dell’Europa centrale e orientale e la regione Asia-Pacifico. L’ingresso nell’alleanza del colosso russo Aeroflot rende disponibili inoltre destinazioni-ponte tra l’Est europeo e l’Asia. Tab.65. Principali accordi intrapresi da vettori aerei Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 Star Alliance, Aéroports de Paris (ADP) (FR) Accordo di partnership. L'accordo, che segue un precedente accordo del 2001, prevede un investimento di 220 milioni di euro finalizzato a rinnovare e potenziare il Terminal 1 dell'aeroporto di Parigi-Roissy entro il 2008. Joint venture. Air France ha creato una joint venture con la compagnia cinese China Southern al fine di ridurre i costi e incrementare i ricavi delle rotte Francia-Cina. Accordo di cooperazione bilaterale. Le due compagnie intendono dare inizio ad una cooperazione bilaterale, modificando i propri orari e dando ai passeggeri l'opportunità di aumentare le coincidenze per le destinazioni internazionali. L'obiettivo della compagnia maltese è quello di inserirsi maggiormente nelle rotte internazionali. Accordo ''Arabesk''. Tra le finalità dell'accordo vi è la condivisione di strategie di contrasto delle alleanze globali storiche e realizzare il coordinamento centralizzato dei collegamenti. Nessuna delle compagnie è membro di alleanze globali, tranne Royal Jordanian, recentemente entrata in One World. 2005 Air France (FR), China Southern (Cina) 2005 Lufthansa (DE), Air Malta (MT) 2005 Egypt Air (Egitto), Gulf Air (Bahrain), Middle East Airlines (MEA) (Libano), Oman Air (Oman), Royal Jordanian Airlines (Giordania), Saudi Arabian Airlines (Arabia Saudita), Tunis Air (Tunisia) Yemenia Airways (Yemen) 2006 Cyprus Airways (CY), Saudi Arabian Airlines (EAU) 2006 Air China (Cina), Cathay Pacific (Cina), CNAC (Cina), CITIC Pacific (Cina), Swire Pacific (Cina). Fonte: Nomisma 214 Accordo di code-sharing. Le due compagnie hanno firmato un accordo di code-sharing per fornire un servizio migliore al traffico dei passeggeri tra Cipro e l'Arabia Saudita. Accordo per alleanza. Le compagnie aeree cinesi Air China, Cathay Pacific, China National Aviation Company (CNAC), CITIC Pacific e Swire Pacific hanno deciso di procedere ad uno scambio di quote azionarie e dare così vita ad uno dei più grandi gruppi aerei mondiali. La nuova alleanza avviene attraverso la partecipata Dragonair. L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.66. Composizione delle alleanze globali Star Alliance SkyTeam Oneworld Adria Airways ** Air Canada Air New Zealand ANA –All Nippon Airways Asiana Airlines Austrian Airlines Blue 1** British Midland Croatia Airlines ** LOT Polish Lines Lufthansa Scandinavian Airlines Singapore Airlines South African Airways Spanair SWISS TAP Portugal Thai Airways International United Airlines US Airways AeroFlot AeroMexico Air France Alitalia Continental Airlines CSA-Czech Airlines Delta Airlines KLM Korean Air Northwest Airlines American Airlines British Airways Cathay Pacific Finnair Iberia Japan Airlines LAN Airlines Malev Qantas Airways Royal Jordanian Airlines ** Membro regionale Fonte: Nomisma su fonti varie Con riferimento agli accordi governativi, è proseguito lo sforzo dell’Unione Europea di superare gli accordi bilaterali e di promuovere la liberalizzazione dei servizi aerei, come confermano le intese significative raggiunte nel periodo di riferimento con Ucraina, Georgia, Singapore e Stati Uniti. In particolare, l’accordo americano raggiunto dopo lunga negoziazione, entrerà in vigore nell’aprile 2008 e permetterà a tutte le compagnie aeree europee e statunitensi di collegare qualunque destinazione del continente a qualunque destinazione oltreoceano. Si segnala, da ultimo, l’accordo di collaborazione tra Unione Europea e governo indiano finalizzato allo sviluppo delle relazioni aeree tra le due regioni. Nel periodo di riferimento inoltre alcuni paesi extra-comunitari confinanti hanno sottoscritto l’accordo Open Skies: Norvegia, Islanda, Bulgaria6, Albania, Croazia, Macedonia, Romania, Serbia, Montenegro, l'autorità dell'Unmik in Kosovo sono infatti entrati nel regime di libero spazio aereo comune, evento che assume connotati politici di grande rilevanza soprattutto con riferimento alla regione dei Balcani. 6 La Bulgaria è diventata paese membro dell’Unione a distanza di pochi mesi, il 1 gennaio 2007. 215 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.67. Principali accordi governativi siglati nel periodo di riferimento Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 Unione Europea, Accordo sul trasporto aereo. Ucraina L'unione Europea ha siglato un accordo con il governo Ucraino che consentirà alle compagnie europee di operare voli tra qualsiasi stato membro e l'Ucraina. L'accordo orizzontale elimina le restrizioni basate sulla nazionalità negli accordi bilaterali sui servizi aerei stipulati tra i singoli stati membri e l'Ucraina. 2005 Unione Europea, Accordo Open Skies. Stati Uniti Unione Europea e Stati Uniti hanno raggiunto un primo accordo per la liberalizzazione dei servizi aerei. (segue) 2006 Unione Europea, Accordo sul trasporto aereo. Georgia Unione Europea e governo Georgiano hanno siglato un accordo che consente alle compagnie europee di volare tra la Georgia e qualsiasi stato membro, rimuovendo così le restrizioni precedenti dovute agli accordi bilaterali tra i singoli paesi e lo stato caucasico. 2006 Unione Europea, Accordo Open Skies. Stati Norvegia, Islanda, Bulgaria , Albania, Croazia, Macedonia, Romania, extracomunitari Serbia, Montenegro, l'autorità dell'Unmik in Kosovo entrano nel regime confinanti di libero spazio aereo comune, evento che assume un significato politico epocale soprattutto con riferimento alla regione dei Balcani. 2006 Unione Europea, I due governi hanno siglato un accordo che consente alle compagnie Singapore europee di volare tra lo stato asiatico e qualsiasi stato membro dell’Ue. Singapore è il primo paese in Asia a siglare un accordo di questo genere con l’Unione Europea. 2006 Unione Europea, Accordo sul trasporto aereo. India Unione Europea e governo indiano hanno stretto un accordo di collaborazione finalizzato allo sviluppo delle relazioni aeree tra le due regioni. 2007 Unione Europea, Accordo Open Skies. Stati Uniti (segue) Dopo oltre tre anni di negoziazioni, Unione Europea e Stati Uniti siglano l'accordo aereo "Open Skies" che rimuove gli ostacoli al traffico fra i due continenti. L'accordo entrerà in vigore nell'aprile 2008. L'intesa Open Skies permetterà a tutte le compagnie aeree europee e statunitensi di collegare qualunque città europea con qualunque destinazione Usa. Fonte: Nomisma Gli operatori a basso costo (low-cost) Il continuo ingresso di operatori low-cost sul mercato rappresenta una delle principali minacce per i vettori tradizionali nel segmento del traffico a corto raggio. Non accenna a diminuire infatti l’espansione delle compagnie a basso costo che ad oggi rappresentano il 14% dei voli mondiali e che di frequente vantano un indice di salute finanziaria di gran lunga superiore a quello delle compagnie tradizionali. E’ questo il caso delle due maggiori compagnie europee - Ryanair e Easyjet – la cui promettente crescita deriva anche dal fatto di poter contare, in prospettiva, sul target della clientela d’affari, che oltre al basso costo 216 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ del servizio, apprezza la più diffusa localizzazione e la migliore accessibilità degli scali minori su cui operano i vettori low-cost. In Europa, l’incidenza delle compagnie low-cost, che nel 2001 era del 3% sul totale del traffico europeo, è risultata pari al 12% nel 2004 e al 16% nel 2006. Le previsioni inoltre stimano una crescita media del 5% annuo almeno fino al 2010. Il fenomeno, nato negli Stati Uniti e diffusosi velocemente in Europa, soprattutto con l’ingresso nel mercato di Ryanair, non è più riconducibile esclusivamente ai mercati occidentali. Si dà infatti notizia di un’alleanza tra alcune compagnie della regione mediorientale – la libanese Mena Jet, la saudita Air Arabia e Al Jazeera del Kuwait – finalizzata a contendere quote di mercato alle compagnie tradizionali come Qatar e Emirates. Di frequente sono le stesse compagnie storiche a controllare o costituire vettori low-cost, per contrastare l’espansione di competitor consolidati: è questo il caso del gruppo Air France-Klm, entrato sul mercato a basso costo attraverso Transavia, partecipata al 60% dalla compagnia francese e al 40% dall’alleata olandese. L’investimento di 20 milioni di euro nell’operazione è giustificato dal fatto che il mercato d’oltralpe è considerato tra i più ricchi d’Europa, soprattutto per alcune tratte interne; con la costituzione della nuova compagnia Air France intende contrastare l’espansione di vettori storici low-cost come RyanAir e Easyjet. E’ inoltre emblematico il caso relativo all’australiana Qantas che detiene il 44,5% della fusione tra la compagnia low-cost Jetstar Asia, che fa capo alla stessa Qantas, e Valuair. Anche Iberia ha formalmente annunciato il debutto sul mercato di Clickair, sussidiaria low-cost con base a Barcellona, al fine di meglio contrastare la concorrenza interna ed internazionale per le destinazioni caratterizzate da maggiore elasticità della domanda al prezzo. Anche il vettore spagnolo, dunque, con il ricorso alla partnership del suo alleato Iberia Regional Air Nostrum, ha deciso di sviluppare il c.d. concetto di “aerolinea dentro l’aerolinea” (Jarach, 2006), configurazione di offerta che ha già annoverato numerose iniziative nel contesto internazionale e che nel mercato italiano vedrebbe idealmente la sua implementazione nell’acquisizione di Volare da parte di Alitalia. Negli Stati Uniti tale strada è stata intrapresa da tutti i vettori principali: nei fatti tuttavia resiste solo nel caso di United Airlines, con la sua consociata Ted. In Europa, dopo la costituzione e la frettolosa cessione di Go da parte di British Airways, anche Sas ha soppresso la propria aerolinea low-cost Snowflake, così come Klm ha deciso per 217 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ l’eliminazione del vettore Buzz. Tale formula sopravvive ancora per Lufthansa/GermanWings, le polacche Lot/CentralWings e, nel Regno Unito, per Bmi/BmiBaby. In Asia, infine, la strada dello spin-off low-cost è stata perseguita - oltre che dalla già citata Qantas - da Singapore Airlines, Thai e Japan Airlines. Nella regione, tuttavia, le numerose restrizioni normative hanno prodotto fino ad oggi una penetrazione minore del fenomeno, ancora non pienamente valutabile nei risultati. Con una diversa strategia, British Airways ha inteso contrastare il mercato low-cost annunciando una drastica diminuzione dei prezzi dei voli verso 65 destinazioni europee. Il cambio di strategia è epocale per una grande linea aerea tradizionale e conferma la destabilizzazione che la concorrenza a basso costo ha portato sulle tratte di medio-raggio. Tra le operazioni registrate nel periodo, si segnala la fusione tra SN Brussels Air (SNBA) e Virgin Express, che ha dato vita ad un nuovo operatore denominato Bruxelles Airlines. L’operazione nasce da un accordo tra Virgin Express Holding e SNBA, a seguito del quale la holding belga ha acquisito il controllo totale di Virgin Express. I piani di espansione della società seguono una strategia di sviluppo dei voli a lungo raggio, con particolare riferimento al Nord America e all’Africa, dove non si esclude nel prossimo futuro una partecipazione azionaria in Cameroon Airlines. Con riferimento al processo di concentrazione del settore, invece, si dà notizia di due scalate ostili che potrebbero modificare gli equilibri concorrenziali sui rispettivi mercati: - sul mercato americano, Air Train, una delle principali compagnie aeree low-cost statunitensi, ha messo in atto una scalata ostile per la connazionale Midwest Air, vettore regionale leader con sede a Milwaukee, rivedendo al rialzo la propria offerta d’acquisto, portandola da 290 milioni di dollari a 345; - sul mercato europeo, Ryanair ha fallito il tentativo di takeover su Aer Lingus, compagnia nazionale irlandese, che ha respinto l’offerta di 1 miliardo e 480 milioni di euro; in aggiunta a ciò, il governo irlandese, che detiene il 28% della compagnia si è detto non disposto a vendere la propria quota.7 7 Si fa notare che, anche nel caso in cui la scalata andasse a buon fine, l’operazione Ryanair–Aer Lingus è sottoposta al nulla osta della Commissione Europea, dal momento che la fusione potrebbe comportare grandi distorsioni nella concorrenza del settore aereo europeo. 218 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.68. Principali operazioni riguardanti operatori a basso costo Acquirente Anno Acquisita Effetti rilevanti dell’operazione Sterling Airline 2005 Maersk Air (DK) (gruppo Fons Eignarhaldsfelag, Islanda) Jetstar Asia (Australia) SN Air Holding (BE) Virgin Express Holding (UK) Go (Brasile) Acquisizione. La compagnia armatoriale A.P.Moller Maersk ha siglato un accordo con l'islandese Fons Eignarhaldsfelag, proprietaria della compagnia lowcost Sterling Airline, per la cessione delle attività della filiale aerea Maersk Air A/S. 2005 Valuair Fusione. (Singapore) L'associata low-cost di Qantas, la Jetstar Asia (di cui Qantas controlla il 49%), si fonderà con Valuair. La società risultante verrà controllata al 44,5% da Qantas. 2006 Virgin Express Acquisizione (100%) – Scambio azionario e fusione (Gruppo Virgin Finora Virgin Express era detenuta dal gruppo Virgin Express Holding, Express Holding. A seguito dell'accordo SN Brussels UK) Air (SNBA) acquisisce per 54 milioni di dollari la totalità della azioni di Virgin Express. (segue) 2006 Bruxelles Acquisizione (29,9%) – Scambio azionario e fusione Airlines (BE(segue) Fusione tra SN Brussels Air (SNBA) e UK) Virgin Express, che darà vita ad un nuovo operatore denominato Bruxelles Airlines. A seguito dell’accordo, il gruppo Virgin riceverà il 29,9% delle azioni della nuova società. 2007 Varig (Brasile) Acquisizione (100%). In Brasile la compagnia aerea low-cost Go sta acquistando Varig, che già aveva subito un processo di fallimento ed era stata acquisita dalla sua ex branca logistica e da un fondo di investimenti. Go investirà nell’operazione 320 milioni di dollari, di cui 275 in contanti ed in azioni e 45 milioni come ripiano dei debiti. Varig continuerà ad avere l'autonomia operativa e volerà con il proprio marchio. Fonte: Nomisma Tab.69. Principali accordi intrapresi da vettori aerei nel mercato dei voli low-cost Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 Virgin Blue (Australia), Governo delle Isole Samoa (Pacifico) Joint venture. I due partner hanno creato una nuova aerolinea in joint venture, la Polynesian Blue di cui saranno soci con il 49% ciascuno. Il rimanente 2% sarà tenuto da un azionista samoano. Fonte: Nomisma Lo scenario italiano La crisi generalizzata di alcune tra le maggiori compagnie di trasporto aereo italiano non ha impedito il riscontro nel periodo di riferimento di certa vivacità di alcuni vettori che 219 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ hanno condotto operazioni e strategie di qualche interesse: tra questi, Meridiana e alcune compagnie low-cost che hanno intrapreso sentieri di espansione. Nel 2006 il governo italiano ha avviato la privatizzazione di Alitalia, ponendo sul mercato il 49,9% delle azioni della compagnia di bandiera. Mentre si scrive, si apprende che sono tre le cordate ammesse alla gara per l’acquisizione della quota di maggioranza: Ap Holding, che controlla AirOne, la russa Aeroflot8 con Unicredit Banca Mobiliare e il fondo statunitense Texas Pacific Group (TPG)9 con la società di private equity MatlinPatterson e Mediobanca. Dati recenti (CERTeT, 2007) indicano che Alitalia si posiziona nel ranking delle compagnie europee al decimo posto per i collegamenti intercontinentali e al settimo per quelli continentali, alle spalle non solo dei tre colossi Lufthansa, Air France e British Airways, ma anche di Iberia, Sas e della low-cost Ryanair. Proprio Lufthansa, inoltre, è il vettore straniero più presente sul mercato italiano con 368 voli verso i due hub tedeschi. Il periodo di riferimento ha assistito, tra le altre, alla vicenda Alitalia-Volare. Nello scorso biennio, il gruppo Volare - dopo alcuni anni di rapida espansione, che lo avevano reso il quarto vettore domestico dopo Alitalia, Meridiana e AirOne - aveva dato i primi evidenti segnali di crisi. Nel 2006 Alitalia ha vinto la gara per l’acquisizione della società, superando la concorrenza di Air One e di Meridiana-Eurofly10. Tra gli asset che Volare porta in dote all’acquirente, vi sono, tra gli altri, 12 coppie di slot11 da Linate, di cui dieci per destinazioni nazionali e due per Parigi-Orly: il dato era di particolare interesse per le compagnie in gara dal momento che il city airport milanese, rigidamente regolamentato dopo l’apertura di Malpensa, ha ormai una capacità data di offerta di slot. Non sorprende pertanto che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato abbia subordinato il nulla osta all’operazione alla cessione da parte dell’acquirente di quattro coppie di slot da Linate per destinazioni su cui si determinerebbe la posizione dominante. Nel contempo Meridiana ha annunciato il ritorno all’utile dopo cinque anni ed ha programmato investimenti per 40 milioni di euro destinati al rinnovo della flotta e alla 8 9 10 11 La compagnia russa, entrata nell’alleanza SkyTeam, nel 2005 aveva stretto un accordo di code-sharing con Alitalia per le tratte tra Mosca e Milano-Malpensa, con la finalità reciproca di rafforzare la presenza nei due Paesi. Della strategia di espansione di TPG si è dato ampiamente conto in questo capitolo nella parte dedicata agli scenari internazionali. Il passaggio di Volare ad Alitalia è stato tuttavia sospeso dal Consiglio di Stato che ha accolto l’appello di Air One. Alla fine del 2006, la vicenda ha poi visto l’annullamento da parte del Tar del Lazio dei risultati della gara. I diritti di decollo ed atterraggio. 220 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ diversificazione delle attività nel settore turistico. La compagnia ha inoltre intrapreso una crescita per vie esterne attraverso due operazioni di integrazione verticale e orizzontale, di sensibile impatto nel ristretto mercato aereo italiano: - è infatti entrata nel capitale di Aeroporto di Firenze (ADF), società che gestisce lo scalo toscano, con una quota pari al 14% circa; - ha rilevato il 29,9% di Eurofly, vettore leader nel mercato leisure, dal fondo Spinnaker, che fa capo a Banca Profilo, rafforzando così la propria presenza nel Nord Italia e sulle rotte internazionali; con riferimento a ciò, si dà notizia del fatto che diversi soggetti, tra compagnie aeree e investitori, avevano manifestato interesse ad entrare nel capitale di Eurofly, tra cui la banca d’affari statunitense Morgan Stanley e la cordata formata vettore spagnolo Lte e da MyAir. Sul mercato italiano, i voli low-cost hanno registrato nel 2006 una crescita del 20% del volume d’affari (su una quota di mercato del 15,5%), rispetto al 13% dell’anno precedente. Con riferimento a tale comparto, si segnalano le strategie messe in atto nel periodo di riferimento da alcuni vettori. - La spagnola Iberia Regional Air Nostrum ha rafforzato la presenza sul mercato italiano attraverso il presidio di una nuova rotta (Madrid-Genova), in aggiunta a quelle già servite di Bologna, Napoli, Pisa e Torino. La compagnia - tra le maggiori aerolinee regionali d’Europa – è ad oggi l’operatore con il maggior numero di collegamenti tra Spagna, Italia e Francia. Air Nostrum è sotto il controllo totale di capitale privato, ma agisce come franchisee di Iberia che ne commercializza i voli. - Il leader europeo easyJet ha manifestato nel periodo di riferimento un forte interesse per il mercato italiano: prova ne è il fatto che, negli ultimi mesi, ha introdotto 20 collegamenti di cui 18 internazionali, da Malpensa (l’hub italiano), Ciampino e da diversi scali minori. EasyJet è tra le compagnie europee che vantano i maggiori tassi di investimento, insieme a Iberia, Ryanair e Air France. - - Air Italy, vettore low-cost di recente ingresso, ha differenziato la propria attività nel settore charter, costituendo EuroMediterranean Airline, di cui detiene il 75%, in partnership con un operatore egiziano di servizi turistici. La compagnia italiana ha inoltre ampliato il proprio network, programmando dall’hub di Verona otto nuove destinazioni europee e intende costituire la newco Air Italy Polska, che dall’aeroporto di Varsavia si specializzerà sulle tratte di lungo raggio per mete leisure. A pochi giorni dall’entrata della Romania nell’Unione Europea, SkyEurope ha avviato un collegamento low-cost diretto tra gli scali di Fiumicino e Bucarest-Baneasa. La 221 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ compagnia è particolarmente attiva nelle rotte tra Roma e l’Europa Orientale, di cui questa è il quinto collegamento diretto. Da ultimo, si segnala l’ingresso di Poste Italiane nel settore del trasporto aereo passeggeri, attraverso Mistral Air, compagnia controllata totalmente dal gruppo postale, che è in procinto di entrare nel settore charter, in partnership con Blue Panorama, vettore attivo prevalentemente nel mercato dei servizi turistici. Di seguito si riportano le principali operazioni e gli accordi, riguardanti il mercato italiano, che hanno avuto luogo nel periodo di riferimento. Tab.70. Principali operazioni riguardanti vettori aerei italiani Acquirente Anno Acquisita Effetti rilevanti dell’operazione Livingstone Aviation Group (Gruppo Ventaglio, IT) Meridiana (IT) 2005 Lauda Air (Gruppo Ventaglio, IT) 2006 Aeroporto di Firenze (ADF) (IT) Fusione. Il tour operator Ventaglio unificherà in una sola società le attività nel trasporto aereo, oggi divise tra Lauda Air Italia e Livingstone Aviation Group. Acquisizione. Meridiana ha completato l'acquisto di 1.250.891 azioni ordinarie di Aeroporto di Firenze, pari a circa il 14% del capitale sociale della società che gestisce lo scalo toscano. Fonte: Nomisma Tab.71. Accordi intrapresi da vettori aerei sul mercato italiano Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 Alitalia (IT), Aeroflot (Russia) 2005 Air One (IT), Darwin Airline (Svizzera) Accordo di code-sharing. Accordo per code-sharing per le tratte tra Mosca e MilanoMalpensa. Le compagnie mirano a sviluppare sinergie comuni nei due mercati. In particolare Alitalia punta a rafforzare la sua presenza nell'Europa dell'Est. Accordo di code-sharing. Accordo commerciale per promuovere il trasporto aereo tra Lugano e Roma. 2005 EasyJet (UK), Sea (Aeroporti di Milano) (IT) Accordo. Accordo per la creazione di un hub EasyJet a Malpensa, dove la compagnia inaugurerà cinque nuove rotte. 2007 Poste Italiane (IT), Alitalia (IT), AirOne (IT) Accordo di contract logistics. L’accordo, di durata biennale, prevede che 13 aerei delle due compagnie effettuino il servizio dall’aeroporto di Brescia che ha sostituito Fiumicino nel ruolo di storico aeroporto hub di Poste Italiane. Fonte: Nomisma 222 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.72. Principali operazioni riguardanti il comparto charter nel mercato italiano Acquirente Anno Acquisita Effetti rilevanti dell’operazione Air Italy (IT), Operatore egiziano di servizi turistici (Egitto) Meridiana (IT) 2006 EuroMediterranean Costituzione di nuova compagnia. Airline (Egitto) Nasce una nuova compagnia charter a maggioranza italiana. Si chiama Eurmediterranean Airline, batterà bandiera egiziana e sarà operativa dal primo novembre. Di Eurmediterranean Air Italy detiene il 75%, mentre il 25% appartiene a un operatore egiziano di servizi turistici. 2006 Eurofly (IT) Acquisizione (29,9%). Il fondo Spinnaker, di proprietà di Banca Profilo e famiglia Camuzzi, ha ceduto il 29,9% della sua quota di Eurofly a Meridiana per 16 milioni di euro. Spinnaker possedeva dal 2004 il controllo totale di Eurofly. L’operazione è sottoposta al nulla osta dell'Antitrust. Fonte: Nomisma Tab.73. Accordi riguardanti il comparto charter nel mercato italiano Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 Travelandia (Brasile), Air Italy (IT) Accordo di partnership. L'accordo prevede che Air Italy sia il vettore partner di Travelandia, tour operator specialista del Nordest del Brasile. L’accordo prevede dei voli regolari per il Brasile. 2006 Eurofly (IT); Accordo di partnership. Lauda Air - Livingston Livingston e Eurofly hanno siglato un accordo per l’utilizzo Aviation Group (Gruppo congiunto della flotta con base negli aeroporti di Milano Ventaglio, IT) Malpensa e Roma Fiumicino. L'obiettivo è quello di sfruttare le sinergie per coprire tutte le destinazioni turistiche del gruppo Ventaglio. 2007 Mistral Air (IT), Accordo. Blue Panorama (IT) Mistral Air, compagnia aerea posseduta dal 2005 al 100% da Poste Italiane, nel secondo trimestre 2007 entrerà ufficialmente nel settore charter, in partnership con la compagnia Blue Panorama. Fonte: Nomisma Tab.74. Accordi governativi relativi al settore aereo sul mercato italiano Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 Italia, India Accordo governativo. L'accordo permette di aggiungere altri 7 voli settimanali in entrambe le direzioni. L'accordo prevede anche la possibilità per compagnie private, in aggiunta alle due compagnie di bandiera, Alitalia e Air India, di prevedere collegamenti fra i due Paesi. Fonte: Nomisma 223 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ 2.2.2 L’attività aeroportuale Lo scenario internazionale I dati disponibili relativi al traffico passeggeri nei principali scali internazionali evidenziano una sostanziale stabilità nel posizionamento dei maggiori hub. I primi cinque aeroporti occidentali manifestano, tuttavia, una lieve flessione, mentre la crescita a due cifre degli scali del Far East, segnalata nel precedente rapporto, si sta stabilizzando su variazioni annuali più in linea con i valori europei: si pensi a Bangkok (+25% nel 2004; +9,8% nel 2006) e Hong Kong (+35% nel 2004, contro +9,3% nel 2006). I dati confermano inoltre la progressiva crescita di Pechino (+18,3%). Tab.75. Il traffico passeggeri nei primi 30 aeroporti a livello mondiale - Anni 2006 e 2005 Aeroporto Atlanta, Ga (ATL) Chicago, Il (ORD) London (LHR) Tokyo (HND) Los Angeles, Ca (LAX) Dallas/Ft Worth Airport, Tx (DFW) Paris (CDG) Frankfurt (FRA) Beijing (Pechino) (PEK) Denver, Colorado (DEN) Las Vegas, Nv (LAS) Amsterdam (AMS) Madrid (MAD) Hong Kong (HKG) Bangkok (BKK) Houston, Tx (IAH) New York, Ny (JFK) Phoenix, Az (PHX) Detroit, Michigan (DTW) Minneapolis/St Paul, Mn (MSP) Newark, Nj (EWR) Singapore (SIN) Orlando, Fl (MCO) London (LGW) San Francisco, Ca (SFO) Miami, Fl (MIA) Tokyo (NRT) Philadelphia, Pa (PHL) Toronto (YYZ) Jakarta, Id (CGK) Rank 2006* Rank 2005 Passeggeri 2006* Passeggeri 2005 Var.% 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 1 2 3 4 5 6 7 8 15 11 10 9 12 16 18 17 13 14 20 19 22 25 21 24 23 28 27 26 29 > 30 84.846.639 76.248.911 67.530.223 65.225.795 61.048.552 60.079.107 56.808.967 52.810.683 48.501.102 47.324.844 46.194.882 46.088.221 45.500.469 44.020.000 42.799.532 42.628.663 42.604.975 41.439.819 36.356.446 35.633.020 35.494.863 35.033.083 34.818.264 34.172.489 33.527.236 32.533.974 31.824.411 31.766.537 30.966.483 30.863.806 85.907.423 76.510.003 67.915.403 63.282.219 61.489.398 59.176.265 53.798.308 52.219.412 41.004.008 43.387.513 43.989.982 44.163.098 41.940.059 40.269.847 38.985.043 39.684.640 41.885.104 41.213.754 36.389.294 37.604.373 33.999.990 32.430.856 34.128.048 32.784.330 32.802.363 31.008.453 31.451.274 31.495.385 29.914.750 - -1,2% -0,3% -0,6% 3,1% -0,7% 1,5% 5,6% 1,1% 18,3% 9,1% 5,0% 4,4% 8,5% 9,3% 9,8% 7,4% 1,7% 0,5% -0,1% -5,2% 4,4% 8,0% 2,0% 4,2% 2,2% 4,9% 1,2% 0,9% 3,5% - * Dati provvisori aggiornati al 16 marzo 2007; nel 2005 la 30° posizione era occupata da Seattle, Wa (SEA) Fonte: Airport Council International 224 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Nella classifica dei 30 maggiori aeroporti mondiali, i dati 2006 confermano come scalo più trafficato, in ambito europeo, quello di London-Heathrow che ha movimentato un volume totale di passeggeri pari a 67,5 milioni, seguito da Paris-Charles de Gaulle (56,8 milioni) e Francoforte (52,8) – posizionati rispettivamente al terzo, settimo, ottavo posto – e, a distanza, Amsterdam-Schiphol (46), Madrid (45,5) e London-Gatwick (34), ultimo scalo europeo presente nella lista. Alcune differenze rilevanti rispetto al 2004 riguardano Amsterdam che, dal nono posto si posiziona oggi al dodicesimo, superato tra gli altri da Pechino, al ventesimo posto nel 2004, al quindicesimo nel 2005 e al nono nel 2006; e Madrid che, nell’ultimo anno ha registrato una interessante crescita dell’8,5%, la maggiore in ambito europeo. Nel periodo in esame proprio l’aeroporto di Madrid ha inaugurato il suo quarto terminal, portando la sua capacità di movimentazione a circa 70 milioni di passeggeri l’anno, investimento grazie al quale lo scalo mira a divenire, nel 2007, il secondo maggiore aeroporto europeo dopo Londra-Heathrow e il decimo a livello globale. Contestualmente, Aéroports de Paris (ADP), società di gestione degli aeroporti parigini, e l’alleanza globale Star Alliance hanno stretto un accordo di partenariato che prevede un investimento di 220 milioni di euro finalizzato a rinnovare e potenziare, entro il 2008, il Terminal 1 dell'aeroporto di Parigi-Roissy. Lo scalo, dal 2006, detiene una quota del mercato francese pari al 15% grazie all’ingresso di Tap Portugal e di South African Airways; nei piani di sviluppo commerciale vi è inoltre il perfezionamento dei contatti avviati con Cina, Russia, India e Medio Oriente. La strategia di Star Alliance su Roissy consiste nel raggruppamento di tutti i membri in un unico terminal sul modello già utilizzato a Miami. Sempre in Francia, è stata portata a termine la realizzazione del primo terminal low-cost europeo, Marseille-Provence 2 (Mp2), aeroporto di nuova concezione modellato sulla filosofia delle compagnie no frills, inserito nel complesso dell’aeroporto di Marsiglia. Lo scalo vanta collegamenti low-cost con 16 destinazioni europee gestite da Ryanair e EasyJet. A causa dell’evidente calo di traffici, subito in seguito all’attivazione del collegamento ferroviario TGV Marsiglia-Parigi, tra gli obiettivi più ambiziosi del progetto vi è quello di raggiungere un milione di passeggeri nel corso del 2007. Gli analisti si interrogano sul successo e sulla replicabilità del caso Mp2, nei confronti del quale le compagnie aeree e i gestori aeroportuali tradizionali hanno mostrato estrema ostilità. E’ interessante notare come la stessa avversione sia stata manifestata in passato per le linee 225 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ aeree low-cost che, in poco più di cinque anni, hanno conquistato il 25% del mercato europeo. Tale dato fa ipotizzare che anche il modello aeroporti low-cost possa seguire un analogo sviluppo e turbare in futuro gli equilibri europei del settore aeroportuale. Con riferimento ai processi di M&A, l’analisi delle operazioni che hanno avuto luogo nel periodo di riferimento restituisce un quadro di estremo interesse per diversi motivi: innanzitutto per la consistenza delle transazioni e per l’impatto che le operazioni hanno determinato sugli equilibri globali; in secondo luogo perché tali manovre danno la misura del grande processo di concentrazione in atto nel settore, ad opera di soggetti, sia tradizionali sia emergenti, estremamente dinamici, la cui campagna di espansione è iniziata non prima del 2003. Tra i grandi protagonisti dello scenario internazionale vi sono il gruppo di costruzioni spagnolo Ferrovial, il gruppo bancario internazionale, di origine australiana, Macquarie e il colosso delle costruzioni tedesco Hochtief. Macquarie Airports e Ferrovial Airports hanno portato avanti parallelamente strategie di espansione nel settore aeroportuale per convergere infine sull’operazione BAA. Nel 2005, infatti, hanno acquisito Exeter and Devon Airport, mentre nel 2006 Macquarie ha rilevato il 53,4% di Copenhagen Airports, gestore dei due scali della capitale danese, Kastrup e Roskilde. La compagnia australiana è divenuta così l’azionista di riferimento, in una compagine societaria che vede il governo danese detenere una quota del 39,2%. Contemporaneamente Grupo Ferrovial ha rilevato dal fondo di private equity Candover il colosso di settore Swissport International, maggiore operatore aeroportuale indipendente a livello globale, presente in oltre 170 aeroporti, con una movimentazione di 70 milioni di passeggeri e 3 milioni di tonnellate di merci l'anno. L’integrazione di Swissport è volta alla crescita in due mercati strategicamente importanti per Ferrovial - Europa e Nord America da cui deriva oltre il 90% del fatturato dell’acquisita. Swissport, per parte sua, ha dato anch’essa prova di estremo dinamismo portando avanti operazioni e accordi di integrazione verticale e orizzontale; in particolare: i) acquisendo una quota consistente nella compagnia di ground handling Globe Ground Korea, che ha base all’Incheon International Airport di Seoul; ii) stringendo accordi di varia natura con alcune compagnie aeree (Air France, Tiger Airways di Singapore, Air Malta e Swiss International Air Lines); iii) costituendo una joint venture con la società costruttrice indiana Punj Lloyd per lo sviluppo di nuove strutture aeroportuali sul territorio indiano: la nuova società di cui Swissport detiene la quota di controllo del 51% ha l’obiettivo di 226 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ presidiare il mercato indiano in considerazione del processo di privatizzazione del settore aeroportuale in corso nella regione. La grande operazione del periodo di riferimento è stata tuttavia – come già annunciato – il takeover di British Airport Authority (Baa) da parte di Ferrovial, che ha così assunto definitivamente il ruolo di operatore leader nel settore aeroportuale. La strategia del gruppo spagnolo intende concentrare gli investimenti – stimati intorno ai 16 miliardi in un orizzonte temporale di dieci anni – nei sette scali britannici12 di cui BAA ha il controllo totale. Per questo il gruppo ha avviato le procedure per la cessione di partecipazioni di controllo e di minoranza degli scali considerati non-core, tra cui l’aeroporto di Budapest (acquisito da Hocthief), quelli di Bristol e Sidney (passati sotto il controllo Macquarie) e Napoli-Capodichino. Hochtief Airport (HTA), inoltre, nei mesi seguenti ha acquisito a sua volta una quota del 2,77% del Sidney Airport, arrivando così a detenere il 13% del maggiore aeroporto australiano, con un investimento di 73 milioni di euro che ora divide con Macquarie (che detiene l’80% del capitale). Hochtief si posiziona ad oggi come uno dei maggiori gestori aeroportuali a livello globale13: la compagnia detiene infatti anche partecipazioni rilevanti nell’aeroporto di Atene (40%), Dusseldorf (30%), Amburgo (49%) e Tirana (47%), e, di recente, in quello di Budapest.14 Sul mercato americano, la notizia di un’operazione stimata intorno ai 3 miliardi di dollari ha risvegliato l’attenzione dei maggiori investitori, tra cui – di nuovo - Macquarie Bank e Grupo Ferrovial. Si tratta della possibile messa in vendita da parte della municipalità del Midway International Airport, secondo aeroporto internazionale di Chicago. Tra i soggetti che hanno manifestato interesse per l’acquisizione vi sarebbero anche Goldman Sachs e Deutsche Bank.15 Si segnala, inoltre, un’altra grande operazione che ha avuto luogo oltreoceano, in seguito alla quale la britannica Menzies Aviation ha acquisito l’intero capitale di Aeroground, società di ground handling che opera in nove tra i maggiori aeroporti di Stati Uniti e 12 13 14 15 London-Heathrow, London-Gatwick, London-Stansted, Glasgow, Edinburgh, Aberdeen e Southampton. L’espansione del gruppo nel settore aeroportuale avviene o direttamente attraverso HTA o attraverso Hochtief AirPort Capital (HTAC), consorzio costituito nel 2005 in partnership con Hastings Funds Management (Australia), Caisse de Dépôt et Placement du Québec (Canada) and KfW IPEX-Bank (Germania). Mentre si scrive si apprende che, in maggio 2007, BAA si è accordata sulla vendita dell’aeroporto di Budapest con Airport Holding Kft, consorzio guidato da Hochtief AirPort per 1.924 milioni di euro. L’operazione potrebbe essere osteggiata a livello istituzionale, dal momento che la privatizzazione degli scali non è pratica diffusa negli Stati Uniti dove generalmente gli aeroporti sono di proprietà pubblica. 227 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Canada, tra cui Los Angeles, Chicago-O’Hare, New York-JFK, Dallas/Fort Worth e Vancouver. Tab.76. Principali operazioni nel comparto aeroportuale internazionale Acquirente Anno Swissport 2005 International (Svizzera) Grupo Ferrovial (ES) 2005 Acquisita Effetti rilevanti dell’operazione Globe Ground Korea (Corea del Sud) Swissport International (Svizzera) Acquisizione quote. La compagnia aeroportuale ha acquisito una quota consistente nella compagnia di ground handling Globe Ground Korea, che ha base all’Incheon International Airport di Seoul. Acquisizione. Il gruppo Ferrovial ha acquisito dalla Candover la società di handling aeroportuale Swissport. L’integrazione di Swissport è volta alla crescita in due mercati strategicamente importanti per Ferrovial: l’Europa e il Nord America, dove Swissport ottiene oltre il 90% delle sue entrate. Acquisizione. Acquisizione dell'Exeter and Devon Airport da parte di Macquarie Airports e Ferrovial Aeropuertos. Macquarie 2005 Airports (Australia), Ferrovial Aeropuertos (ES) Macquarie 2005 Airports (Macquarie Group Australia) Exeter and Devon Airport Ltd (UK) Lufthansa (DE) 2005 Fraport (DE) Menzies Aviation (UK) 2006 Aeroground Acquisizione. Handling Menzies Aviation, filiale del gruppo britannico John (USA) Menzies plc, acquisirà l’intero capitale azionario della società di ground handling Aeroground, che opera in nove aeroporti degli Stati Uniti e del Canada (tra cui Los Angeles, Chicago O’Hare, New York JFK, Dallas/Fort Worth e Vancouver). La transazione ha un valore di 28 milioni di dollari. Copenhagen Acquisizione (53,4%). Airports Macquarie ha rilevato il 53,4% di Copenhagen Airports, (DK) gestore dei due scali della capitale danese, Kastrup e Roskilde. La compagnia australiana è divenuta così l’azionista di riferimento, in una compagine societaria che vede il governo danese detenere una quota del 39,2%. Acquisizione (4,95%). Lufthansa ha acquisito il 4,95% del capitale di Fraport, la società di gestione dell'aeroporto di Francoforte. L'operazione si inserisce nel piano del Governo Federale Tedesco che ha annunciato che cederà la sua partecipazione (18,2%) in Fraport. Tra gli azionisti figurano lo stato di Hessen (31,8%) e l'amministrazione comunale di Francoforte (20,4%). L’operazione è stimata 637 mln euro. (continua) 228 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.76.) Grupo Ferrovial (ES) 2006 Macquarie Bank (Australia) 2006 LBO France 2006 Gestion (FR) **** 2007 Hochtief AirPort Capital (HTAC) (DE) 2007 Hochtief AirPort (HTA) (DE) BAA (UK) Acquisizione. Il gruppo britannico BAA, numero uno mondiale nella gestione degli aeroporti (di cui 7 solo nel Regno Unito) ha dato il via libera all'OPA di Ferrovial, colosso spagnolo che si occupa di infrastrutture, dopo aver esaminato e scartato la contro offerta di Goldman Sachs. L'accordo prevede un corrispettivo di circa 14,9 miliardi di euro, prezzo maggiorato del 17% rispetto all'offerta iniziale. BAA gestisce anche Napoli-Capodichino. Bristol Acquisizione. Airport Il gruppo di costruzione spagnolo Ferrovial ha venduto la (UK) sua quota del 50% di Bristol Airport all'australiana Macquarie Bank per 106 milioni di sterline. L'aeroporto è quindi ora di proprietà di Macquarie Airports e di un fondo di investimento del gruppo, Macquarie European Infrastructure Fund. Vinci Acquisizione. Airport La Commissione Europea ha dato l'assenso all’acquisizione Services da parte dell’operatore francese di private equity LBO (FR) France Gestion di Vinci Airport Services. Il raggruppamento temporaneo di imprese è costituito dalle società di servizi aeroportuali European Flight Services, France Handling, Worldwide Flight Services, Worldwide Flight Services, SpaTrans Holding e Worldwide Flight Services France. Beijing Cessione quote. Capital Aéroports de Paris (ADP) ha venduto la partecipazione che international deteneva nella società Beijing Capital international Airport Airport Company (BCIA), gestore dell'aeroporto di Pechino, per un Company prezzo di 1.970,4 milioni di dollari di Hong Kong, pari a (BCIA) 191,6 milioni di euro. Termina così la collaborazione tra i due aeroporti durata 7 anni. Budapest Acquisizione. Airport Il consorzio guidato da Hochtief AirPort (HTA) ha proposto (HU) l'acquisizione dell'aeroporto di Budpest, attualmente detenuto da Ferrovial dopo l'acquisizione di BAA. La transazione è all’esame dell'Unione Europea. Sidney Airport (Australia) Acquisizione (2,77%). La società di costruzioni tedesca Hochtief, attraverso la controllata Hochtief AirPorts, ha acquisito una quota del 2,77% del Sidney Airport, arrivando così a detenere il 13% del maggiore aeroporto australiano. L'operazione è costata 122 milioni di dollari australiani (pari a circa 73 milioni di euro). Fonte: Nomisma 229 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.77. Principali accordi riguardanti società aeroportuali e di servizi aeroportuali internazionali Anno Partner 2005 Aéroports de Paris (ADP) Accordo di partenariato. (FR), L'accordo, che segue un precedente accordo del 2001, prevede Star Alliance un investimento di 220 milioni di euro finalizzato a rinnovare e potenziare il Terminal 1 dell'aeroporto di Parigi-Roissy entro il 2008. La strategia di Star Alliance consiste nel raggruppamento di tutti i membri in un unico terminal sul modello già utilizzato a Miami. L'aeroporto di Roissy arriverà ad una quota del mercato francese pari al 15% nel 2006 con l'ingresso di Tap Portugal e di South African Airways, inoltre l'aeroporto intende concretizzare i contatti avviati con Cina, Russia, India e Medio Oriente. Swissport International Accordo per la fornitura di servizi. (Svizzera), Il contratto, quadriennale, ha un valore di 7,97 milioni di euro Air France (FR) all'anno e prevede la fornitura di servizi aeroportuali di terra per 11 aeroporti. Swissport Aviation Services offre servizi ogni anno a 70 milioni di passeggeri in 174 aeroporti distribuiti in 40 paesi e annualmente movimenta 3 milioni di tonnellate di merce per conto di 600 clienti. Piraeus Port Authority Accordo per un collegamento multimodale mare-aria. (GR), L'accordo ha l'obiettivo di aumentare il flusso di merci che Aeroporto Internazionale transitano ad Atene tramite lo sviluppo di un collegamento di Atene (GR) multimodale mare-aria. Swissport International Accordo per servizi di ground handling. (Svizzera), La società di gestione aeroportuale si è aggiudicata tramite Tiger Airways gara la fornitura dei servizi di ground handling di Tiger (Singapore) Airways nel Singapore Airport. Tiger Airways è tra i più dinamici vettori del sud est asiatico. Swissport International Accordo per servizi di ground handling. (Svizzera), La società di gestione aeroportuale e Air Malta hanno concluso Air Malta (Malta) un accordo per la fornitura di servizi di ground handling. Swissport International Costituzione di joint venture. (Svizzera), La compagnia aeroportuale svizzera ha siglato una joint Punj Lloyd Ltd (India) venture con la società costruttrice indiana Punj Lloyd Ltd per sviluppare la realizzazione di nuove strutture aeroportuali sul territorio indiano. La nuova jv (di cui Swissport detiene il 51%) intende prepararsi al processo di privatizzazione del settore aeroportuale che ha corso in India. Swissport International Accordo di long-term per partnership. (Svizzera), Le due società hanno concluso un accordo relativo alla Swiss International Air fornitura di ground handling in Svizzera dal 2007 al 2011. Lines (Svizzera) Aéroports de Paris Accordo per la gestione di due progetti aeroportuali. International (ADPI) ADPI, filiale di Aéroports de Paris, sigla un contratto in Oman, (FR), per la gestione di progetti di sviluppo dei due principali Governo dell'Oman aeroporti, Muscat e Salalah. La missione di ADPI durerà quattro anni per un corrispettivo di 20 milioni di US$. 2005 2006 2006 2006 2006 2006 2006 Oggetto ed effetti dell’accordo (continua) 230 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.77.) 2006 Ferrovial Infraestructuras (ES), Macquarie Airports (Australia) Accordo. Il 29 marzo 2006, Ferrovial Infraestructuras ha raggiunto un accordo con Macquarie Airports grazie al quale le due parti garantiscono reciprocamente call and put options sulle holding di Ferrovial Aeropuertos, società completamente controllata da Ferrovial Infraestructuras che controlla gli aeroporti di Sydney e Bristol. Fonte: Nomisma Nel mercato comunitario ed extracomunitario continuano a un ritmo sostenuto i processi di privatizzazione degli scali aeroportuali. Alcuni tra i maggiori aeroporti regionali francesi si stanno preparando alla privatizzazione. Lione, Toulouse-Blagnac e Bordeaux-Mefignac - sull’esempio di Aéroports de Paris (ADP), gestore degli aeroporti parigini - intendono aprire il capitale a privati che potrebbero diventare azionisti di maggioranza dopo il 201316. E’ atteso inoltre che anche Nizza-Cote d’Azur, Montpellier, Nantes e Strasburgo seguano l’iter seppure con tempistiche differenti. Tra gli operatori che hanno già manifestato interesse per l’acquisizione vi sono il raggruppamento di gestori aeroportuali Vinci Airport Services acquisito nel 2006 dal gruppo investitore LBO France Gestion - e Veolia Transport – già Connex, controllata dal 2006 dal gruppo Veolia Environnement -. Sui mercati europei centro-orientali hanno preso ulteriore vigore gli investimenti in molti scali in fase di privatizzazione o in procinto di essere affidati a privati dai governi locali, tramite formule che prevedono la gestione o la cogestione di operatori occidentali. - Si dà ad esempio notizia del fatto che nel 2005 il governo slovacco ha approvato l’avvio delle procedure per la privatizzazione del 66% dei due aeroporti internazionali di Bratislava e Kosice, tramite gara internazionale. Il 14% del capitale rimarrà in mano pubblica, mentre il restante 20% sarà ripartito tra le rispettive municipalità. Interesse per l’operazione era stato espresso fin da subito da alcuni soggetti, tra cui Austrian Airlines, Vienna-Schwechat Airport, Danish Copenhagen Airports e TAV, gestore aeroportuale turco. - In Ungheria, nello stesso anno, è stato avviato il processo per la privatizzazione del 75% del capitale di Budapest Airport, per la cui procedura aveva manifestato interesse anche l’italiana SAVE, società che gestisce l'aeroporto di Venezia, in cordata con un 16 La normativa prevede infatti che gli aeroporti regionali debbano essere controllati dallo Stato fino al 2013; tuttavia gli scali potranno mettere il capitale sul mercato fino ad una quota del 49%. Nizza con i 9,9 milioni di viaggiatori è il principale dei 12 aeroporti regionali. Seguono Lione con 6,7 milioni, Marsiglia (6,1), Tolosa (6,0), Bordeaux (3,2), Nantes (2,4), Strasburgo (2), Montpellier (1,3) e i 4 aeroporti dei territori d’oltremare. 231 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ - gruppo di partners ungheresi. Lo scalo è stato poi aggiudicato a BAA e ceduto nel 2007 ad Hochtief a seguito dell’acquisizione di BAA da parte di Ferrovial e della conseguente dismissione delle attività non-core. In Bulgaria, invece, il governo ha dato l’avvio per la procedura di concessione ai privati di 23 ex-aeroporti militari. Il mercato internazionale ha manifestato grande interesse per tale opportunità dal momento che gli scali, dislocati nelle diverse regioni della Bulgaria, sono estremamente appetibili per il trasporto cargo e per i voli charter. A questo si aggiunge il fatto che, a seguito dell’ingresso della Bulgaria negli accordi Open Skies, il traffico aereo nel paese continua a crescere, in particolare negli scali di Varna e Burgas, che servono le località turistiche del Mar Nero. Ad aggiudicarsi la concessione dei due scali, per 35 anni, è stato il consorzio tra la tedesca Fraport, società che gestisce gli aeroporti di Francoforte, e la bulgara BM Star, che hanno offerto investimenti complessivi per 403 milioni di euro fino al 2041. Tra i processi di privatizzazione, al di fuori dell’ambito europeo, si segnala che il governo indiano ha annunciato l’apertura ai privati della gestione degli scali di Delhi, capitale politica, e Mumbay, capitale economica (già conosciuta come Bombay); l’obiettivo è quello di portare avanti il progetto di privatizzazione e ristrutturazione dell’intero sistema dei trasporti indiani. Non sorprende, pertanto, il crescente interesse per l’India dei paesi occidentali, tra cui l’Italia che, come già segnalato, ha stretto un accordo governativo per il settore aereo. Le dinamiche fin qui descritte confermano il rapido sviluppo del sistema aeroportuale anche nei Paesi emergenti, sia da un punto di vista legislativo, sia infrastrutturale. Sono stati, ad esempio, stanziati ingenti investimenti di modernizzazione e potenziamento dei sistemi aeroportuali di alcuni paesi confinanti con l’Unione Europea - i cosiddetti Neighbourhood Countries (NC) - e del Far East. - - 232 In Albania, la società tedesco-americana Airport Partners ha ottenuto la concessione della gestione dell’aeroporto di Tirana, subordinata ad un investimento di 50 milioni di euro finalizzato ad adeguare lo scalo agli standard internazionali. Il piano di sviluppo prevede di portare la capacità dello scalo ad oltre un milioni di passeggeri l’anno già dal 2007, per arrivare gradualmente fino a tre milioni. Il governo cinese costruirà 50 nuovi aeroporti entro il 2010, a riprova del fatto che nel paese lo sviluppo infrastrutturale per i trasporti sta vivendo un’accelerazione senza precedenti. L’obiettivo è quello di aumentare del 14,5% il traffico passeggeri, ovvero di movimentare 270 milioni di passeggeri l’anno. Con un investimento complessivo L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ - - previsto di 17,4 miliardi di dollari, il numero di aeroporti cinesi passerà da 142 nel 2005, a 190 nel 2010, a 220 nel 2020.17 Negli Emirati Arabi Uniti (EAU) è stato pianificato un investimento di 5,7 miliardi di dollari per l’espansione dell’aeroporto di Abu Dhabi, con l’obiettivo di realizzare entro il 2020 un nuovo terminal in grado di movimentare 20 milioni di passeggeri l’anno. Il piano di espansione di Abu Dhabi mira a replicare il caso Dubai. Il governo marocchino ha annunciato che nel 2005 il traffico aereo ha registrato un aumento del 19% (9,18 milioni di passeggeri) e che molte compagnie arabe ed europee hanno deciso di offrire 23 nuovi collegamenti da/per il Marocco. Il risultato è riconducibile ai primi effetti del piano strategico 2004-2007 che tra gli investimenti maggiori ha previsto un investimento annuo di 120 milioni di euro destinati all’ampliamento del terminal aeroportuale di Casablanca, con l’obiettivo di raggiungere la cifra record di 18 milioni di passeggeri entro il 2010. Il piano prevede anche la modernizzazione degli aeroporti di Marrakech, Essaouira, Tangeri, Dakhla, Rabat e Oujda. È già stata oggetto dell’edizione precedente di questo Rapporto la politica europea di incentivazione dello sviluppo degli aeroporti regionali, condotta derogando alla normativa sugli aiuti di stato e legittimando l’erogazione dei finanziamenti pubblici destinati agli investimenti nelle infrastrutture aeroportuali. Dopo i casi dell’aeroporto belga di Charleroi e del sistema degli aeroporti regionali tedeschi18, nel periodo di riferimento, la Commissione Europea ha approvato: - l’attivazione di un partenariato pubblico-privato per l’aeroporto di Anversa-Deurne composto dalla Regione fiamminga, da tre soggetti istituzionali locali e da un partner commerciale selezionato tramite gara - finalizzato all’adeguamento dello scalo al rango di aeroporto internazionale; - un regime di aiuti di Stato per l’attivazione di collegamenti aerei dagli aeroporti regionali del Galles e del Nord-Est e Nord-Ovest dell’Inghilterra - ad esclusione dello scalo di Manchester che movimenta 20 milioni di passeggeri l’anno - ; 17 18 La priorità sarà data agli hub internazionali di Pechino, Shanghai e Canton e ai crocevia regionali del traffico domestico di Xian, Kunming, Chengdu, Wuhan e Shenyang. Il piano di potenziamento interesserà anche le zone più remote della Cina, come lo Yunnan, al quale saranno destinati 2,5 miliardi di dollari che serviranno a costruire 5 nuovi aeroporti entro il 2010. Parallelamente, l’aeroporto internazionale di Guangzhou intende attirare 50 nuovi vettori internazionali nei prossimi cinque anni per diventare l’hub meridionale di riferimento del Paese. Per l’approfondimento dei casi precedenti si veda l’edizione 2005 di questo Rapporto: “FedertrasportoNomisma (2005), L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana, vol. 7 – Collana: Scenari dei Trasporti”. Il documento è scaricabile dal sito www.federtrasporto.it. 233 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ - il finanziamento in conto capitale di sei aeroporti regionali da parte del governo irlandese, per cui è prevista una spesa pubblica di 65,5 milioni nel periodo 2006-2010; il finanziamento per l’adeguamento dell’aeroporto sardo di Tortolì-Arbatax. Da ultimo, si segnala che la Commissione Europea ha adottato il pacchetto aeroporti, che consiste in un insieme di proposte relative a misure comuni di regolazione per gli scali europei, che attualmente operano in contesti regolatori e commerciali diversi per i vari Stati membri. La proposta di direttiva sulle tariffe aeroportuali ridefinisce i rapporti tra le società di gestione e gli utilizzatori delle infrastrutture imponendo trasparenza totale, consultazione degli operatori e applicazione del principio di non discriminazione nel calcolo dei costi dei servizi, come prevedono le normative suggerite dall’Icao, ente regolatorio internazionale. La direttiva si applica gli aeroporti con un traffico commerciale di oltre un milione di passeggeri l’anno e 25 mila tonnellate di merce ed esclude le tariffe per i servizi di assistenza al volo e di handling. IL CASO GRUPO FERROVIAL / BAA A sorpresa, nel febbraio 2006, il secondo maggiore costruttore iberico – Grupo Ferrovial ha annunciato l’intenzione di voler lanciare un’Opa del 100% sulla britannica British Airport Authority (Baa), maggior operatore aeroportuale al mondo. L´avance iberica ha portato al rialzo del 15% alla Borsa inglese i titoli della società Baa, che ha raggiunto un valore di 8 miliardi di sterline (circa 12 miliardi di euro). La vicenda ha avuto positive ripercussioni sui titoli del settore aeroportuale in Europa, compresi quelli di Gemina e SAVE sul mercato italiano. Le premesse al takeover su Baa, colosso che occupa 12mila dipendenti, erano le seguenti: la società non gode più da tre anni della protezione della golden share del governo britannico ed è pertanto ritenuta “scalabile”, ma è controllata - caso raro per una società inglese – da un nucleo duro di investitori privati che pesa per il 14% del capitale e che potrebbe rivelarsi decisivo per l'esito dell’operazione. Baa ha chiuso l'esercizio al 31 marzo 2005 con un fatturato di 2,115 miliardi di sterline, il 7,36% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, e con utili netti in aumento del 44,56% pari a 546 milioni di sterline. La spagnola Ferrovial, creata nel 1952, è ora un gruppo con 70mila dipendenti e una capitalizzazione di mercato di 9 miliardi di euro. Le attività del gruppo vanno dal settore delle costruzioni, alle telecomunicazioni, ai servizi aeroportuali. La scalata britannica a 234 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Baa ha avuto luogo in un momento di assedio alle società quotate della City da parte di numerosi soggetti investitori europei e di particolare effervescenza soprattutto da parte di quelli spagnoli. Da ricordare che nel 2004, infatti, il Banco Santander (Bsch) ha acquisito Abbey, specialista in crediti ipotecari, per 8,5 miliardi di sterline, pari a 13 miliardi di euro, e che nel 2005 il colosso Telefonica ha rilevato l'inglese O2 con un investimento di 17,7 miliardi di sterline. La stessa presenza di Ferrovial sul suolo inglese non è indifferente se si pensa che la compagnia opera nel Regno Unito dal 2003: nei servizi, attraverso Amey, principale società britannica di manutenzione stradale e di facility management, acquisita per 81 milioni di sterline e nel settore aeroportuale in scali minori come Bristol, Birmingham, Exeter e Belfast. E’ anche uno dei maggiori e più consolidati player nel settore del finanziamento delle infrastrutture con riferimento alle formule di project financing e partnership pubblico-private. I suoi principali contratti includono, inoltre, una concessione trentennale con Tube Lines, gestore della metropolitana londinese per l’approvvigionamento e la manutenzione di alcune tra le linee principali della London Underground - Jubilee, Norher e Piccadilly Lines -. Anche nel resto del mondo l’attività di Ferrovial è assai ramificata in campo aeroportuale, grazie alla gestione degli scali di Antofagasta in Cile e di Sidney in Australia. Nel 2005, il gruppo ha proceduto all’importante operazione di acquisizione di Swissport International, seconda compagnia elvetica di movimentazione bagagli, per 340 milioni di euro. L’integrazione con Swissport è volta alla crescita in due mercati strategicamente importanti come Europa e Nord America, da cui la compagnia svizzera ottiene oltre il 90% del suo giro d’affari. In tale contesto si inserisce il takeover di Ferrovial su Baa, che ha consentito al gruppo iberico di divenire il maggiore investitore in infrastrutture nel mondo. Il recente interesse dei grandi investitori per gli aeroporti nasce dal fatto che gli scali godono di un monopolio quasi naturale su base locale, dal momento che in presenza di più scali nello stesso territorio, il sistema aeroportuale è normalmente gestito da un unico operatore, a prevalente controllo pubblico. Tale fenomeno è alla base della forte attenzione da parte degli investitori privati per i processi di parziale o totale privatizzazione di uno scalo. Al momento dell’acquisizione Baa gestiva 19 aeroporti di cui: 7 nel Regno Unito (LondonHeathrow, London-Gatwick, London-Stansted, Glasgow, Edinburgh, Aberdeen e Southampton - che movimentano nel complesso 145 milioni di passeggeri l’anno); 4 negli 235 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Stati Uniti (Indianapolis, Boston, Pittsburgh, Baltimore), e 6 in Australia (Melbourne, Launceston, Perth e gli scali dei Northen territories, ovvero Darwin, Alice Springs, Tennant Creek); l’aeroporto di Napoli-Capodichino, primo investimento della Baa in Europa, nonché primo aeroporto privatizzato d'Italia; e, infine, l’aeroporto di Budapest acquisito nel dicembre 2005. I piani di sviluppo di Baa prevedevano ingenti investimenti (4,2 miliardi di sterline) per la realizzazione di un quinto terminal ad Heathrow e per la costruzione di una seconda pista a Stansted (2,7 miliardi di sterline). L’accordo di non belligeranza, datato fine marzo 2006, con il maggior competitor di Ferrovial – l’australiana Macquarie Bank - ha dato sostanza alle ambizioni di Ferrovial, inducendo il gruppo spagnolo a lanciare ufficialmente un'Opa del valore di 8,75 miliardi di sterline (12,55 miliardi di euro) sul gestore britannico. L'offerta formale è stata respinta senza esitazione dal gruppo britannico, che ha definito, in ogni caso, l’operazione come certamente unilaterale, ma non ostile. Per Grupo Ferrovial, il clima di distensione con Macquarie ha portato diversi vantaggi: scongiurate, infatti, le mire su Baa del colosso australiano delle infrastrutture, Ferrovial ha concesso all’alleato di rilevare le proprie quote degli aeroporti di Bristol e di Sydney, il secondo dei quali rientra nel core business specifico di Macquarie. Più in dettaglio, condizionatamente al buon esito dell’affare Baa, a Macquarie Airports, divisione del gruppo bancario, è stato concesso il diritto, a prezzo scontato, della quota del 20,9% dell'aeroporto di Sydney e quella del 50% dello scalo di Bristol. L’operazione è risultata strategica per Macquarie che controllava già il restante 50% dell'aeroporto inglese e il 55% di quello australiano – sulla cui vendita Ferrovial ha realizzato un capital gain di 475 milioni di euro -. La presenza del partner Macquarie, sostanzialmente sia partner finanziario che partner industriale, rassicura gli azionisti di Ferrovial sull’ammontare degli investimenti da mettere in campo. Sul continente, tra l’altro, la banca d'affari australiana è in possesso del 44% delle azioni di Aeroporti di Roma e advisor di Ferrovial; ha inoltre partecipazioni significative negli scali europei di Bruxelles, Birmingham, Copenhagen-Kastrup e Copenhagen-Roskilde. A seguito dell’operazione, all’inizio del 2007, Ferrovial ha ceduto la divisione Real Estate (Ferrovial Immobiliaria) a Promociònes Habitat per un controvalore di 1,6 miliardi di euro. Le prospettive di crescita di questa compagnia sono enormi: si pensi ad esempio che ha recentemente concluso il nuovo terminal dell’aeroporto polacco di Varsavia, grazie alla sua consolidata esperienza in campo internazionale. L'operazione rientra nella necessità di ridurre il debito dopo l’acquisizione di Baa, costata 15 miliardi di euro. La cessione di 236 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Habitat ha comportato, infatti, nell’immediato una plusvalenza di 770 milioni di euro. Tuttavia è interessante notare che nella strategia del gruppo spagnolo vi è in programma di riacquisire, a medio termine, il 20% del capitale di Habitat, per un controvalore di 125 milioni. Lo scenario italiano Complessivamente il sistema aeroportuale italiano continua nel processo di consolidamento in atto, con una crescita media che ha sfiorato il 9% nel 2006 e con 123,7 milioni di passeggeri movimentati all’attivo. Tra i grandi scali, al primo posto nella classifica nazionale, rimane Roma-Fiumicino, con una crescita di 5,2 punti percentuali, seguito da Milano-Malpensa (+10,9) e Milano-Linate (+6,7). I sistemi aeroportuali romano e milanese confermano nel complesso la propria solidità, dal momento che anche Bergamo-Orio al Serio, in sesta posizione, e Roma-Ciampino, in ottava posizione, hanno registrato rispettivamente un aumento di passeggeri movimentati del 20,4 e del 16,8%. Milano-Malpensa, inoltre, si conferma la porta principale del mercato aereo intercontinentale con 65 destinazioni extra-comunitarie contro le 57 di Roma-Fiumicino. Di seguito, per le rotte continentali e intercontinentali, si colloca Venezia con valori paragonabili ad Helsinki e Atene, seguita a distanza da Bologna, Torino, Firenze e Napoli. La buona performance di alcuni scali minori è dovuta principalmente al forte sviluppo delle compagnie low-cost che utilizzano tali scali come hub e su cui convogliano notevoli volumi di traffico: è questo ad esempio il caso di Pisa, Cuneo, Rimini e Parma. Negli ultimi anni si sono moltiplicati infatti aeroporti di piccole dimensioni che si trovano geograficamente nel bacino naturale dei grandi hub, cui sottraggono traffico: l’esplosione dei servizi low-cost, oltre a drenare traffico dagli aeroporti maggiori sulle tratte point-topoint, svolge anche una controproducente azione di feederaggio tra l’Italia e i maggiori hub europei sulle tratte intercontinentali. Tuttavia la grande disillusione per il settore italiano deriva dalla scelta strategica di Ryanair che ha deciso di insediare l’hub per il Sud Europa, a Marsiglia, e non in Italia, come precedentemente ipotizzato. Lo scalo francese ospiterà la compagnia irlandese investendo circa 16,4 milioni di euro forniti da soggetti privati e istituzionali locali, per costruire un nuovo terminal interamente dedicato ai voli Ryanair. 237 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.78. Il traffico passeggeri negli aeroporti italiani e variazione sull’anno precedente: anni 2006/2005 Aeroporto Roma FCO Milano MXP Milano LIN Venezia Catania Bergamo Napoli Roma CIA Palermo Bologna Torino Pisa Verona Cagliari Bari Olbia Firenze Lamezia T. Treviso Genova Alghero Brindisi Trieste - Ronchi dei L. Forlì Reggio Cal. Ancona Pescara Rimini Trapani Brescia Parma Crotone Bolzano Perugia Cuneo Siena Foggia TOTALE Rank Movimenti Var. % 2006/2005 Passeggeri Var. % 2006/2005 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 315.627 247.456 131.615 82.199 53.846 56.358 61.708 63.915 47.335 63.585 60.838 37.509 39.949 31.232 27.294 32.942 27.454 14.641 17.150 27.350 11.028 10.696 17.283 8.355 11.414 14.711 12.139 6.986 6.379 9.715 10.817 2.031 16.573 7.586 8.229 8.856 3.540 1.606.341 2,4 8,7 7,7 4,3 -0,4 9,1 6,4 8,7 7,4 17,4 6,9 14,7 3,8 8,5 17,9 5,8 -16,1 6,8 -2,5 9,3 -6,0 0,1 4,2 -2,4 51,9 -22 17,4 1,0 -7,1 -8,4 -9,5 -17,7 -2,1 1,2 2,3 -18,4 6,9 5,2 30.176.760 21.767.267 9.696.515 6.342.178 5.396.380 5.244.794 5.095.969 4.945.066 4.280.614 4.001.436 3.260.974 3.014.656 3.007.965 2.492.710 1.972.926 1.832.085 1.531.406 1.356.998 1.340.874 1.080.001 1.070.491 815.541 677.106 618.521 607.727 481.588 340.699 324.454 312.459 232.465 127.674 104.421 76.162 45.281 35.106 11.917 8.226 123.727.412 5,2 10,9 6,7 8,9 3,9 20,4 11,1 16,8 11,7 8,4 3,6 29,1 13,5 5,8 18,9 9,6 -10,1 16,7 3,1 6,5 -0,9 2,7 10,0 9,4 59,0 -0,9 -2,8 14,4 -19,8 -43,3 107,8 22,5 11,8 -17,4 85,3 -4,7 6,7 8,7 Fonte: Assaeroporti Con riferimento alle operazioni di M&A, il mercato italiano ha registrato, nel periodo di riferimento una certa dinamicità, sia internamente al mercato domestico, sia con riferimento al processo di internazionalizzazione principalmente passiva. 238 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ SAVE, società che gestisce lo scalo di Venezia, è entrata in possesso nel 2005 del 2,03% del capitale di Gemina, azionista di controllo di Aeroporti di Roma Spa (AdR), società di gestione degli scali romani. Nel 2007 ha poi ceduto la sua quota complessiva del 12,3% al Gruppo Toti, per un valore di circa 140 milioni di euro. L’operazione ha modificato gli equilibri dell’assetto societario di AdR, che Gemina controlla attraverso la holding Leonardo – proprietaria del 51% del capitale - e nel cui azionariato si trovano il gruppo australiano Macquarie Airports Group (44%) e ad altri soci minori19. Gli assetti azionari sono tuttavia in divenire, dal momento che le forti divergenze createsi tra i due maggiori soci sull’approvazione del piano industriale, fanno forse preludere ad un takeover su AdR, con conseguente uscita di uno dei soci. Sullo scalo di Napoli-Capodichino, invece, si ripercuotono i contraccolpi di una delle maggiori operazioni del periodo, ovvero l’acquisizione da parte del gruppo spagnolo Ferrovial della britannica Baa20, socio di maggioranza dello scalo partenopeo. L’acquirente intende focalizzare gli investimenti sul mercato britannico e dismettere gli scali definiti non-core, tra cui quello italiano, di cui detiene il 65% del capitale che intendere porre sul mercato con una base d’asta non inferiore a 300 milioni di euro. Nel 2006, è stato avviato il percorso di privatizzazione dell’aeroporto di Bologna: la Camera di Commercio, azionista di maggioranza della società di gestione SAB, ha ceduto il 5% del capitale a Aeroporti Holding (Aeho), società attiva nei servizi aeroportuali, che ha già partecipazioni negli scali di Torino e Firenze. L’azionariato di Aeroporti Holding è costituito dal partner industriale Sagat21, società di gestione dell'aeroporto di Torino che detiene il 60% del capitale, da San Paolo Imi Private Equity (30%) e da TecnoHolding (10%). Il controllo dello scalo bolognese, dopo la cessione, rimane in capo alla Camera di Commercio che detiene il 50,45% delle azioni22. Si fa notare, inoltre, che SAB detiene a sua volta una quota pari al 4% di SAGAT. Nel corso del 2006 il gestore aeroportuale ha avviato un piano di investimenti triennale di oltre cento milioni di euro, finalizzato allo sviluppo dello scalo bolognese. 19 20 21 22 Gli Enti locali detengono il 3% della partecipazione, così suddivisa: Regione Lazio (1,3%), Comune di Roma (1,33%), Provincia (0,25%) e Comune di Fiumicino (0,10%). Mentre altri investitori detengono una quota dell’1,24%. La vicenda è approfondita nel caso studio dedicato. Tra i principali azionisti di SAGAT vi sono il Comune di Torino (con una quota del 38%), Edizioni Holding, della famiglia Benetton, (24%) e Imi Investimenti (12,40%). Seguita da Comune di Bologna (16,75%), Provincia di Bologna (10%) e Regione Emilia-Romagna (8,80%) e altri soci (8,99%). 239 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Il progetto ambizioso di Aeroporti Holding (Aeho) prevede investimenti per la creazione di un network di scali regionali. In seguito all’operazione SAB, la società ha incrementato la propria partecipazione nel capitale sociale di Aeroporto di Firenze Spa (AdF), acquisendo la partecipazione del Comune di Prato, pari all'1,13%, portando così al 31% la propria partecipazione e divenendo socio di riferimento.23 Allo scalo fiorentino è interessata anche Meridiana che ha acquisito un ulteriore 2% nell'azionariato, assestandosi al 15%: la strategia della compagnia aerea intende coagulare gradualmente altre mini-quote ed accrescere la propria presenza nel capitale di AdF, per fare da contrappeso ad Aeho, socio di riferimento. Si fa notare a margine che, malgrado la società aeroportuale sia oggetto di scalata da parte dei due gruppi privati, la concessione statale dello scalo prevede che almeno il 10% di AdF resti in mano pubblica. Ancora in tema di privatizzazioni, sul mercato ha riscosso grande interesse il progetto di apertura ai privati dell’aeroporto di Comiso, ex scalo militare siciliano convertito ad uso civile, di cui SAC, gestore dello scalo di Catania, si è aggiudicato la gestione. È rilevante il fatto che tra gli operatori che avevano presentato manifestazione d’interesse vi erano alcuni tra i maggiori gestori aeroportuali italiani ed europei: SEA – Aeroporti di Milano, Aeroporti di Roma, SAB di Bologna, Aeroporto di Verona e Fraport, gestore dello scalo di Francoforte. Una operazione rilevante ha avuto luogo anche nel comparto dell’handling aeroportuale, segnando l’ingresso di ulteriore capitale estero nel principale scalo italiano. La società spagnola FCC, tramite la controllata Flightcare, ha acquisito per 72,5 milioni di euro ADR Handling (Adrh), società di gestione dell’handling negli aeroporti di Roma-Fiumicino e Roma-Ciampino. Il gruppo FCC prosegue così la sua strategia di crescita all'estero, iniziata con l’acquisto della britannica WRG e dell'austriaca Alpine, confermando pienamente la tendenza globale alla creazione di grandi operatori specializzati nel comparto. L’operazione rafforzerà la posizione di Flightcare in Aviance, alleanza globale che comprende 10 handlers indipendenti, fra cui AdP Handling, Fraport Austria e Sea Handling, presenti in 125 aeroporti in Europa e nelle Americhe. Nei piani di espansione di FCC – presente fino ad oggi in 11 scali in Spagna e in Belgio – rientra la sempre maggiore penetrazione del mercato italiano. 23 Con il raggiungimento di una partecipazione maggiore del 30% Aeho ha dovuto lanciare un’Opa totalitaria e obbligatoria relativa al 68,96% di AdF. 240 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.79. Principali operazioni riguardanti il comparto aeroportuale italiano Acquirente Anno Acquisita Effetti rilevanti dell’operazione Comune 2005 Aerdorica di Ancona (IT) (IT) SAVE (IT) 2005 Società 2005 Industriale Piemontes e (IT) **** 2005 2006 Grupo Ferrovial (ES) 2006 Aeroporti Holding (Aeho) (IT) 2006 Aumento di capitale a pagamento. Il Comune di Ancona sottoscriverà 200.000 euro di azioni di Aerdorica in seguito all'aumento di capitale a pagamento riservato agli attuali soci da 4 milioni a 4,8 milioni di euro. Gemina Acquisto di azioni (2,03%). (IT) Save - Aeroporto di Venezia Marco Polo spa ha comunicato di avere in portafoglio dal 25 maggio il 2,03% del capitale di Gemina Spa (a seguito di acquisti effettuati sul mercato negli ultimi 2 mesi). Gemina è azionista di controllo di Aeroporti di Roma spa, mentre il gruppo Save gestisce l'aeroporto Marco Polo di Venezia e l'aeroporto di Treviso. (segue) Ala Cessione. Toscana Sat, la società di gestione dell'aeroporto Galilei di Pisa (IT) controllata al 53% da enti pubblici, ha ceduto al suo principale azionista privato, Sip, il controllo di Ala Toscana, gestore dell'aeroporto dell'Elba. SEA (IT) Cessione (34%). Il comune di Milano intende alienare il 34% di SEA, che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa; il Comune rimarrà comunque l'azionista di maggioranza (attualmente ne detiene l'84,56%). L'alta base d'asta serve ad escludere dalla competizione i soggetti che non siano grandi gestori mondiali di aeroporti. (segue) Cessione (34%). (segue) Il Comune di Milano ha sospeso la gara per la vendita mediante asta competitiva del pacchetto di minoranza di SEA, a causa di uno stop imposto dal Tar. Società di Acquisizione. gestione Il gruppo britannico BAA ha dato via libera all'OPA di Ferrovial, dell'aeropor colosso spagnolo che si occupa di infrastrutture, dopo aver to di esaminato e scartato la contro offerta di Goldman Sachs. Capodichin L'accordo prevede un corrispettivo di circa 14,9 miliardi di euro, o (Gruppo prezzo maggiorato del 17% rispetto all'offerta iniziale. BAA, UK) Sab Spa Acquisizione (5%). (IT) Aeroporti Holding ha acquisito il 5% della Sab di Bologna, società di gestione dell'aeroporto di Bologna. Aeroporti Holding è costituita da Sagat (con una quota del 60%) società di gestione dell'aeroporto di Torino, San Paolo Imi Private Equity (30%) e da Tecno Holding (10%). La strategia della società è quella di investire in un network nazionale di scali regionali. Tra i principali azionisti di Sagat vi sono il Comune di Torino (38%), Edizioni Holding (Benetton) con il 24% e Imi Investimenti (12,40%). Dopo la cessione del 5% la CCIAA di Bologna mantiene la maggioranza di SAB spa con il 51%. Il Comune di Bologna detiene il 16% e la Provincia dil 10%. Si fa inoltre notare che SAB detiene a sua volta una quota pari al 4% di SAGAT. (continua) 241 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.79.) Aeroporto di Firenze (AdF) (IT) Acquisizione 1,13%. Aeroporti Holding ha acquisito dal Comune di Prato una partecipazione pari all'1,13% del capitale sociale di Aeroporto di Firenze Spa, portando così al 31% la propria partecipazione. L'azionariato di Aeroporti Holding è costituito da SAGAT (60%), IMI Investimenti Spa (30%) e Tecnoinfrastrutture (10%). Meridiana 2006 Aeroporto Acquisizione 2%. (IT) di Firenze Meridiana ha acquisito un ulteriore 2% nell'azionariato di (AdF) (IT) Aeroporti di Firenze assestandosi al 15,092%. L'obiettivo della compagnia aerea è quello di acquisire altre mini quote e di accrescere la propria presenza nel capitale della società che controlla lo scalo fiorentino e che attualmente vede al suo interno come socio di riferimento Aeroporti Holding della famiglia Benetton (31%). SAC (IT) 2006 ASAC (IT) Fusione. Sac, società che gestisce i servizi a terra dell'aeroporto di Catania, ha approvato il progetto di fusione con la controllata Asac. L'accorpamento era stato sollecitato dal'Enac ed è propedeutico al rinnovo della concessione governativa quarantennale per la gestione dello scalo di Fontanarossa. Flightcare 2006 ADR Acquisizione. (Gruppo Handling La società spagnola Fcc, tramite la controllata Flightcare, ha FCC) (ES) (IT) acquisito per 72,5 milioni euro ADR Handling, società di gestione dei bagagli negli aeroporti di Roma Fiumicino e Roma Ciampino. Gruppo 2007 Gemina Acquisizione 12,3%. Toti (IT) (IT) (segue) Save, società che gestisce gli aeroporti di Venezia e Treviso ha ceduto la sua quota del 12,3% in Gemina al Gruppo Toti, che diventa il terzo socio dopo la famiglia Romiti e Mediobanca. Gemina controlla Aeroporti di Roma attraverso la holding Leonardo, a cui fa capo il 51% dello scalo romano. SAVE 2007 AerTre Concambio di azioni. (IT) Aeroporto Accordo per l’integrazione tra Save, gestore dell’aeroporto di di Treviso Venezia, e AerTre, gestore dell’aeroporto di Treviso, di cui la (IT) Spa veneziana detiene già il 45%. Il concambio tra le azioni delle due società porterà a una completa integrazione fra i due aeroporti. Fonte: Nomisma Con riferimento alle intese siglate nel comparto aeroportuale, si segnalano, in modo particolare, due accordi di joint venture nel settore handling: quello tra i gestori dell’aeroporto di Palermo e di Napoli, che ha portato alla costituzione di GESAP Handling, nuova società che opererà nell’aeroporto siciliano; e quello tra la belga Aviapartner e ARE Handling, che fornirà servizi negli scali di Fiumicino, Malpensa, Venezia e Torino. 242 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.80. Principali accordi riguardanti società aeroportuali e di servizi aeroportuali italiane Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 Gesap spa (IT), Gesac spa (gruppo Alisud, IT) 2005 Aeroporto di AnconaFalconara, Aeroporto d'Abruzzo Aviapartner (BE), ARE Handling (ARE Group, IT) Accordo di joint venture nel settore handling aeroportuale. E’ stata costituita Gesap Handling (GH), partecipata per il 51% da Gesap e al 49% da Gesac, società di gestione dell´aeroporto di Napoli-Capodichino. GH gestirà, insieme a PAE MAS Airport Services, il servizio di handling dell'aeroporto di Palermo. Accordo di collaborazione. L'accordo mira a creare sinergie tra i due aeroporti. 2006 2006 DHL Express Italy (IT), Aerdorica SpA (IT) 2006 Air One (IT), Alitalia Airport (IT) 2007 Aeroporti Holding (IT), SOGIM (IT) 2007 SACBO (IT), Aeroporto "Valerio Catullo" (IT) 2007 Sistema Aeroporti del Garda (Verona e Brescia), Provincia Trento, Air Italy (IT) 2007 Aeroporto di BresciaMontichiari (BS) Accordo di joint venture nel settore handling aeroportuale. La nuova società, che opererà con il nome di Aviapartner, fornirà servizi negli aeroporti di Fiumicino, Malpensa, Venezia e Torino. L’operazione si inquadra nella liberalizzazione dei servizi aeroportuali recentemente introdotta in Italia. Partnership per potenziamento scalo aeroportuale Ancona. Parte l'accordo tra DHL e Aerdorica, società di gestione dell'aeroporto di Ancona-Falconara, Raffello Sanzio, per la realizzazione all'interno dell'aeroporto di una struttura interamente dedicata alle attività di smistamento delle merci del vettore aereo espresso. Accordo esteso all'aeroporto di Cagliari Air One ha esteso a Cagliari l'accordo con Alitalia Airport fino al 31 gennaio 2007. L'accordo prevede che l'assistenza ad alcuni voli Air One venga affidata ad Alitalia Airport anziché ad Eas, la propria società di handling. Accordo. Aeho e Sogim, soci privati che detengono rispettivamente il 31,1% e il 12,1% del capitale sociale di Aeroporto di Firenze Spa, hanno sottoscritto un patto parasociale della durata di tre anni con l’obiettivo di conferire unitarietà alla gestione della società. Anche i soci pubblici hanno conferito le azioni a un patto di sindacato che ha il 20%. Accordo per collaborazione. Lettera di intenti tra SACBO (società che gestisce l'aeroporto di Bergamo) e Valerio Catullo, cui fa riferimento oltre lo scalo di Verona, anche quello di Brescia-Montichiari. Accordo per costituzione di una società di marketing territoriale. Alleanza tra Verona, Brescia e Trento per dare vita ad una società per il marketing territoriale. L'obiettivo è promuovere il potenziale turistico: dall'Arena, al lago, alle Dolomiti. Il fornitore di servizi è la compagnia low-cost Air Italy che ha base a Verona ed effettuerà dal 1 giugno voli su varie destinazioni europee. Accordo istituzionale Le amministrazioni comunali di Ghedi, Montichiari, Montirone, Castenedolo e Castiglione (Brescia) hanno siglato un “patto programmatico” per lo sviluppo delle attività di trasporto aereo. L’iniziativa è forse da intendersi come una mossa preliminare all’entrata dei Comuni nella compagine societaria dell’aeroporto. Fonte: Nomisma 243 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Da ultimo, si segnala il nulla osta della Commissione europea all’aiuto di Stato di 3,171 milioni per l’ampliamento dell’aeroporto sardo di Tortolì-Arbatax, in concessione alla società privata Gearto Spa fino al 2024. Il finanziamento riguarda interventi sulle infrastrutture essenziali ed ha l’obiettivo di favorire la fruibilità dello scalo. 2.3. Il settore marittimo passeggeri 2.3.1. La crocieristica Lo scenario internazionale E’ noto come il settore crocieristico internazionale abbia il suo baricentro oltreoceano, dal momento che i primi due gruppi crocieristici mondiali - Carnival Corporation e Royal Caribbean Cruises - hanno base nel territorio statunitense. Nel periodo di rilevazione, la dinamicità del mercato nordamericano non è stata smentita, come emerge dal fatto che quasi tutte le operazioni rilevate hanno avuto in qualità di acquirente una società statunitense. Diversamente da quanto accaduto nel biennio precedente, nel periodo di riferimento non si è avuta notizia sul mercato mondiale dell’ingresso di nuovi operatori, né attraverso processi di fusione, né con riferimento a new entrants. Tra le informazioni di maggiore rilievo riguardo al processo di internazionalizzazione, si segnala il riavviarsi del processo di concentrazione che da tempo caratterizza la strategia di Royal Caribbean Cruises. Il gruppo statunitense ha infatti dato vita ad un’operazione di integrazione verticale, acquisendo la spagnola Pullmantur che diverrà la prima compagnia europea interamente di proprietà del gruppo statunitense. Sul fronte degli accordi verticali invece, Royal Caribbean ha stretto un’intesa con la Port Authority of Jamaica per lo sviluppo sinergico delle attività del comparto crocieristico. Grande protagonista del periodo è stata anche Carnival Corporation che ha finalizzato la sua strategia di penetrazione del continente europeo, e segnatamente dei mercati tedesco e spagnolo, costituendo due joint venture: - con il gruppo tedesco TUI - leader europeo del settore turistico e quinto operatore mondiale del trasporto marittimo containerizzato - per la promozione, gestione e commercializzazione congiunta di AIDA Cruises, marchio crocieristico di proprietà di 244 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ - Carnival, dedicato soprattutto ai target giovani, e del nuovo brand TUI Cruises, con un investimento complessivo di 300 milioni di euro; con Orizonia Corporación, per gestire e potenziare l’attività di Iberojet Cruceros, flotta crocieristica operata dal gruppo turistico spagnolo controllato per il 55% da Carlyle e per il 36% da Vista Capital (Banco Santander). Sebbene su scala diversa, Ambassadors International, società crocieristica, turistica e assicurativa, sta portando avanti una strategia di crescita per vie esterne sul mercato domestico: mentre si scrive sono infatti in corso trattative per l’acquisizione del marchio crocieristico Windstar Cruises, che fa capo alla filiale Holland America Line, di proprietà della stessa Carnival. Nel periodo di riferimento, inoltre, Ambassadors ha acquisito dalla Oregon Rail Holdings l’intero capitale della compagnia crocieristica American West Steamboat Company e dei marchi crocieristici collegati (American West Cruises). Sul mercato asiatico, invece, si segnala un’alleanza tra la malese Star Cruises, parte industriale dell’operazione, e i gruppi investitori cinesi Grand Boom Investment e Fullbrim, che ha portato alla costituzione di una joint venture finalizzata alla presentazione di un’offerta comune per la gestione del nuovo terminal crocieristico che sarà realizzato nel porto di Hong Kong. Star Cruises, leader nel mercato pacifico-asiatico, segue nella classifica globale, al terzo posto, le due compagnie statunitensi. Il gruppo, pressoché monopolista nell’area, è entrato con slancio anche nei mercati più maturi e remunerativi di Europa e Nord America, intraprendendo negli anni più recenti un processo di espansione che lo ha portato a detenere il controllo di diverse società tra cui Norwegian Cruise Line (NCL), NCL America, Orient Lines and Cruise Ferries. Dal momento che dopo l’acquisizione di NCL, la compagnia norvegese ha stabilmente mostrato performance migliori della controllante, è interessante notare come, dal 2006, le nuove unità della flotta vengano destinate in via prioritaria alla stessa NCL. Tab.81. Principali operazioni nel mercato internazionale del settore crocieristico Acquirente Anno Acquisita Effetti rilevanti dell’operazione Ambassadors International (US) 2005 American West Steamboat Company (US) Royal Caribbean Cruises (US) 2006 Pullmantur (ES) Acquisizione. Ambassadors ha acquisito dalla Oregon Rail Holdings l’intero capitale di American West Steamboat Company e dei marchi crocieristici collegati (American West Cruises). Acquisizione. Il gruppo Royal Caribbean Cruises ha acquisito Pullmantur. L’accordo prevede che Pullmantur abbandoni le attività relative al mercato cubano. Fonte: Nomisma 245 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.82. Principali accordi intrapresi da operatori nel settore crocieristico sul mercato internazionale Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 Star City (Star Cruises, Malaysia), Grand Boom Investment (VXL Capital, Cina-Hong Kong), Fullbrim (Nan Fung Development, Cina-Hong Kong) 2006 Royal Caribbean Cruises (US), Port Authority of Jamaica Joint venture. Le tre società hanno costituito una joint venture per presentare un'offerta per la gestione del nuovo terminal crocieristico che sarà realizzato nel porto di Hong Kong. Star Cruises è il terzo gruppo crocieristico mondiale alle spalle delle statunitensi Carnival Corporation e Royal Caribbean. Accordo quinquennale. Dal 1 gennaio 2005 e fino al 2009 la compagnia crocieristica statunitense si impegna a portare nei porti giamaicani almeno 462.500 passeggeri l’anno. Inoltre la Port Authority of Jamaica si impegna a migliorare le infrastrutture portuali a Montego Bay ed a Ocho Rios, dove entro il 2008 sarà costruito un nuovo terminal crocieristico. 2006 Carnival Corporation (US), Joint venture per la gestione del marchio AIDA Cruises e del TUI (DE) nuovo brand TUI Cruises. Il gruppo statunitense e il gruppo tedesco hanno costituito una joint venture alla quale sarà affidata la promozione, gestione e commercializzazione di due marchi crocieristici. Il gruppo tedesco, dal 5%, acquisirà gradualmente il 25% della partnership, che sarà controllata da Carnival. 2007 Carnival Corporation (US), Joint venture (75% Carnival; 25% Iberojet) Iberojet Cruceros (Gruppo Il gruppo crocieristico statunitense Carnival Corporation ha Orizonia Corporaciòn, ES) siglato una lettera d’intenti con Orizonia Corporación, che opera una flotta crocieristica con il marchio Iberojet Cruceros. Orizonia. L’intesa prevede la costituzione di una joint venture per operare e potenziare l’attività di Iberojet Cruceros. Fonte: Nomisma Lo scenario italiano Secondo lo European Cruise Council (ECC), l’Italia è capofila del mercato crocieristico europeo, con una quota di mercato pari a circa il 16% e quattro scali tra i primi dieci homeports. Tab.83. I primi 10 home-ports in Europa – Anno 2005 Porti Paese Barcellona Civitavecchia Palma de Majorca Venezia Southampton Savona Spagna Italia Spagna Italia Regno Unito Italia Rank 2005 Rank 2003 1 2 3 4 5 6 1 5 2 3 6 9 2005 % sul totale 1.228.561 983.171 877.912 815.153 701.000 632.895 19,0% 15,2% 13,6% 12,6% 10,8% 9,8% (continua) 246 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.83.) Genova Copenhagen Atene-Pireo Dover TOTALE Italia Danimarca Grecia Regno Unito 7 8 9 10 4 8 7 10 395.797 387.412 284.763 159.253 6.467.922 6,1% 6,0% 4,4% 2,5% 100,0% Fonte: elaborazioni Nomisma su dati MedCruise Il comparto è cresciuto complessivamente del 25%, grazie alle performance estremamente positive di Palermo (+70%), Civitavecchia (+49%), Genova (+37%) e, a seguire, quelle degli scali di Catania, Venezia, Savona e Livorno, caratterizzate da aumenti intorno al 20%. Non sorprende pertanto l’interesse di Carnival Corporation e di Royal Caribbean per il mercato italiano e mediterraneo, né la scelta dell’investimento in Roma Cruise Terminal (RTC) dal momento che il porto di Civitavecchia è, dal 2005, il primo porto italiano per la crocieristica, con una crescita del 150% dal 2000. Le previsioni stimano che, a consuntivo 2007, lo scalo laziale potrebbe sorpassare Barcellona con 1.460.000 croceristi contro i 1.400.000 del concorrente spagnolo. Nella classifica dei principali porti italiani per numero di passeggeri, seguono Napoli, Venezia e Savona che superano i 500.000 passeggeri croceristi. Tab.84. Passeggeri croceristi nei principali porti italiani (in ordine decrescente di passeggeri per l’anno 2005)* Porti Civitavecchia Napoli Venezia Savona Livorno Genova Palermo Bari Catania Cagliari Ravenna TOTALE Rank 2005 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 2000 2004 2005 Var % 2005/2004 Var % 2005/2000 392.103 404.568 337.475 120.071 237.119 397.516 157.092 106.789 42.616 39.491 2.234.840 659.277 773.223 677.990 530.057 387.379 287.863 193.197 262.888 47.918 46.692 13.318 3.879.802 983.171 830.158 815.153 632.895 462.383 395.797 329.858 277.979 59.130 35.423 12.071 4.834.018 49,1% 7,4% 20,2% 19,4% 19,4% 37,5% 70,7% 5,7% 23,4% -24,1% -9,4% 24,6% 150,7% 105,2% 141,5% 427,1% 95,0% -0,4% 110,0% 160,3% 38,8% -10,3% 116,3% * Sbarchi + Imbarchi + Transiti Fonte: elaborazioni Nomisma su dati Assoporti Nonostante la crescita del mercato, nel periodo di riferimento il comparto italiano della crocieristica non ha dato prova di particolare dinamismo in termini di processi di M&A. 247 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ L’unica operazione di rilievo, per quanto riguarda il processo di internazionalizzazione che si vuole qui monitorare, è quella della già citata integrazione verticale finalizzata all’acquisizione del controllo della società terminalista Roma Cruise Terminal (RCT) da parte di tre società operatori leader: Costa Crociere, controllata da Carnival Corporation, Royal Caribbean Cruises e l’italiana Marinvest, holding che controlla MSC Crociere. È di particolare interesse la compagine composita della joint venture, dal momento che l’alleanza: - coinvolge due colossi statunitensi, rispettivamente primo e secondo operatore a livello globale; - conferma la strategia di consolidamento di MSC Crociere - compagnia di recente ingresso, controllata da MSC, secondo gruppo armatoriale container a livello mondiale - che nel biennio precedente aveva acquisito Snav, vettore che opera sulla tratta Campania-Sardegna. Conseguentemente all’operazione RTC, Costa Crociere ha intensificato il programma di espansione verso i mercati sudamericani, asiatici e mediorientali. In Cina, dopo aver ottenuto – come prima compagnia a livello mondiale – l’autorizzazione governativa ad operare nel mercato locale salpando da porti nazionali, ha costituito la divisione Asia, con l’insediamento di uffici a Shanghai e Hong Kong, attraverso i quali la compagnia presidierà il mercato cinese e del Far East. La compagnia intende, inoltre, intensificare l’offerta a Dubai e in Sudamerica ed entrare per prima nel mercato delle crociere regolari a Mauritius, nelle isole Seychelles e nell’Oceano Indiano. In un’ottica di integrazione verticale, poi, Costa Crociere è in procinto di siglare un’intesa con Air France allo scopo di rafforzare le sinergie commerciali, rappresentando ad oggi il primo cliente del settore per la compagnia francese. Tab.85. Principali operazioni nel mercato italiano del settore crocieristico Acquirente Anno Acquisita Costa Crociere 2006 Roma Cruise (IT), Terminal Royal (RCT) Caribbean Cruises (US), Marinvest (IT) Fonte: Nomisma 248 Effetti rilevanti dell’operazione Acquisizione. La Commissione Europea ha approvato la joint venture costituita per procedere all’acquisizione del controllo della società terminalista Roma Cruise Terminal (RCT) da parte di Costa Crociere (controllata da Carnival Corporation), Royal Caribbean Cruises e Marinvest (holding che controlla MSC Crociere S.p.A.). L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.86. Principali accordi intrapresi da operatori nella crocieristica riguardanti il mercato italiano Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 Comune di Napoli (IT), Costa Crociere (IT) Accordo. L'accordo prevede che nella stagione estiva 2006 Napoli sia home port di Costa Fortuna, attuale ammiraglia della flotta di Costa Crociere insieme alla gemella Costa Magica. Fonte: Nomisma 2.3.2. Il cabotaggio marittimo Lo scenario internazionale Il settore del cabotaggio marittimo passeggeri è stato caratterizzato nel periodo di riferimento da uno scenario nel complesso poco dinamico che ha registrato operazioni di qualche rilievo riguardanti, quasi esclusivamente, il mercato mediterraneo. Il gruppo greco Attica Holdings, attivo principalmente sui mercati del Mediterraneo, ma presente anche su quelli dell’Europa settentrionale attraverso l’attività di varie società collegate e controllate, dopo la campagna acquisizioni del biennio precedente, ha perseverato nel tentativo di scalata della connazionale Minoan Lines, iniziata nel 2005, attraverso due operazioni messe a segno a breve distanza di tempo: dapprima ha innalzato la quota azionaria nella compagnia dall'11,61% al 13%, per poi passare a detenere una quota del 22,25%. Nel 2006, inoltre, ha avuto luogo una fusione tutta interna al robusto mercato del Baltico, che ha visto protagonisti due operatori nordeuropei - la svedese Silja Line, già divisione ferries di Sea Containers, e la finlandese Tallink – che nel 2005 hanno trasportato complessivamente oltre 6 milioni di passeggeri; l’operazione di integrazione orizzontale darà vita al maggiore operatore della regione, che opererà con una flotta di 21 navi sulle rotte tra Finlandia, Estonia, Germania, Lettonia e Svezia. Con la cessione di Silja, la britannica Sea Containers ha dismesso la divisione traghetti, per concentrarsi sul core business. Riguardo al processo di privatizzazione delle compagnie pubbliche, nel precedente Rapporto era stata data notizia della volontà del governo francese di ammettere investitori privati nel capitale azionario della compagnia di navigazione SNCM, incapace di uscire dalla critica situazione finanziaria con il ricorso alle sole risorse proprie. Nel periodo di riferimento, la compagnia è stata infatti parzialmente privatizzata con l’ingresso nel 249 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ capitale del fondo di investimento francese Butler Capital Partners e di Veolia Transport, gruppo internazionale specializzato in trasporti terrestri e marittimi, con partecipazioni rispettivamente pari al 38% e al 28%. Successivamente Veolia, socio industriale dell’operazione, ha adottato un progetto di rilancio di SNCM che si accompagnerà ad un massiccio processo di ricapitalizzazione che vedrà complessivamente investiti oltre 175 milioni di fonte pubblico-privata. SNCM ha inoltre stretto un accordo con CMN per la presentazione di un’offerta congiunta per la gara relativa all’assegnazione dei servizi marittimi di collegamento con la Corsica per il periodo 2007-2012. Tab.87. Principali operazioni nel mercato internazionale del cabotaggio passeggeri marittimo Acquirente Anno Acquisita Effetti rilevanti dell’operazione Macquarie Bank (Australia) 2005 The Isle of Man Steam Packet Company (UK) Acquisizione. La Montagu Private Equity ha ceduto la società che opera servizi traghetto tra il Regno Unito, l'Irlanda e l'isola di Man. Acquisizione (38%); acquisizione (28%). Privatizzazione della compagnia di navigazione pubblica francese SNCM (Societé Nationale Corse-Méditerranée). Il nuovo azionariato composto dal fondo di investimento BCP (38%), Veolia (28%), Stato Francese (25%), e dipendenti (9%). Veolia (già Connex) è controllata dal colosso delle public utilities Veolia Environnement. Acquisizione e fusione. Sea Container ha dismesso la divisione ferries, cedendo Silja Line a Tallink per 594 milioni di dollari. In seguito Silja e Tallink procederanno ad una fusione che darà vita al maggiore operatore del Mar Baltico. La nuova compagnia continuerà ad operare con 21 navi sulle rotte tra Finlandia, Estonia, Germania, Lettonia e Svezia. Con l'acquisizione di TeamLines, che opera servizi feeder in Nord Europa, la flotta è ora costituita da 45 navi, con una capacità di trasporto annua di circa 1 milione di teu. Innalzamento della quota azionaria dall'11,61% al 13%. Il gruppo armatoriale greco Attica Holdings S.A. ha innalzato la propria quota azionaria in Minoan Lines. Il gruppo Attica detiene anche l’intero capitale azionario della compagnia di navigazione Superfast Ferries e il 48,8% del capitale azionario della compagnia di navigazione Blue Star Ferries. (segue) (segue) Innalzamento della quota azionaria dal 13% al 22,25%. Attica detiene così 15.781.380 azioni della compagnia greca. Butler Capital 2006 Partners (FR), Veolia Transport (FR) SNCM (FR) Tallink (FI) 2006 Silja Line (SV) Delphis (BE) 2006 TeamLines (DE) (controllata di Finnlines, FI) Attica 2006 Holdings (GR) 2007 Fonte: Nomisma 250 Minoan Lines (GR) L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.88. Principali accordi intrapresi da operatori nel cabotaggio marittimo passeggeri e riguardanti il mercato internazionale Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2007 SNCM (FR), CMN (FR) Le compagnie di navigazione francesi Société Nationale Corse Méditerranée (SNCM) e Compagnie Méridionale de Navigation (CMN) presenteranno un’offerta congiunta, in Ati, per la gara relativa all’assegnazione dei servizi marittimi di collegamento con la Corsica per il periodo 2007-2012. Fonte: Nomisma Lo scenario italiano Come già segnalato nell’edizione precedente di questo Rapporto, l’evidente difficoltà di analizzare le strategie degli operatori a core-business “misto” distinguendo le due componenti di attività - cabotaggio merci e passeggeri - fa sì che, per esigenze di completezza, alcune informazioni siano riportate sia in questa sezione, sia nella parte del rapporto relativa al trasporto marittimo non containerizzato. È questo, ad esempio, il caso di Grimaldi Napoli - oggetto inoltre di uno dei tre casi-studio presentati – che ha portato a termine il percorso di acquisizione di controllo della finlandese Finnlines24, operatore leader nel mercato nordeuropeo che offre servizi ro-ro nel Mar Baltico e nel Mare del Nord, di cui la compagnia partenopea possiede ora il 50,11%. Tra gli attori di maggior interesse nel periodo di riferimento, oltre al già citato gruppo partenopeo, si confermano le altre grandi compagnie di cabotaggio italiane Moby e Grandi Navi Veloci, protagoniste di processi di acquisizione che hanno profondamente modificato l’assetto azionario delle società stesse e di alcune controllate. Moby Line ha rafforzato la sua posizione sul mercato grazie a una strategia che ha visto portare a termine operazioni sia di integrazione orizzontale, sia di acquisizioni di asset finalizzate al potenziamento della flotta – e un processo di riorganizzazione dell’azionariato che ha condotto in ultima istanza ad una parziale ricapitalizzazione. Una quota rilevante di partecipazione (pari al 30%) della compagnia - quasi totalmente controllata dal 2004 dalla Famiglia Onorato che deteneva oltre il 90% del capitale - è stata infatti acquisita dal fondo Clessidra, che supporterà Moby in progetti di sviluppo finalizzati in modo particolare alla crescita della flotta: l’apporto di nuove risorse inoltre è stato destinato in parte ad aumento di capitale. La compagnia ha inoltre annunciato 24 L’operazione è descritta in dettaglio nella sezione sul trasporto merci (paragrafo 1.2.1). 251 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ l’acquisizione del gruppo Lloyd Sardegna, società armatoriale che collega l’isola e il continente sulle stesse tratte servite da Moby, con l’obiettivo di rafforzare la propria posizione dominante nel Tirreno sia nel comparto passeggeri che in quello merci. Sul fronte adriatico invece l’acquisizione di un traghetto dalla greca Minoan Lines – con un investimento di 90 milioni di euro - ha consentito di consolidare il presidio della tratta Venezia-Patrasso. Si è verificato un nuovo passaggio di proprietà per Grandi Navi Veloci (GNV), dopo che nel 2004 il fondo di private equity Permira Europe II aveva acquisito l'80% del capitale dalla famiglia Grimaldi. L’acquirente - la società per azioni italiana Veloce - è partecipata da vari investitori, tra i quali Grimaldi di Genova, socio industriale della cordata, che detiene una quota del 13%. Il nuovo assetto proprietario giunge in un periodo di espansione per la compagnia, che si è concretizzato con alleanze e accordi verticali ed orizzontali e con una strategia di forti investimenti anche finalizzata alla penetrazione del mercato rivierasco nordafricano: - l’operatore ha infatti consolidato la presenza nel Mediterraneo, stringendo un accordo con l’Autorità Portuale di Barcellona, che prevede, da un lato, investimenti da parte della compagnia italiana, e, dall'altro, il riconoscimento di una serie di agevolazioni da parte del gestore portuale nel caso di consolidamento dei traffici di passeggeri a carico rotabile nello scalo; - ha inoltre siglato un’innovativa partnership con Snav, che prevede lo scambio di spazi stiva e passeggeri sull’autostrada del mare Civitavecchia-Palermo, sul modello in uso sulle rotte container; - da ultimo, in attesa della consegna del primo degli otto ferrycruise destinati a raddoppiare la flotta, ha disegnato un piano di sviluppo che prevede nuovi collegamenti verso Libia, Algeria, Marocco, Tunisia, oltre a quelli già esistenti da Genova e Palermo. E ancora con riferimento agli accordi tra operatori e porti, si segnala la nascita di una nuova società che gestirà gli spazi di Tirrenia di Navigazione, il grande gruppo di cabotaggio a controllo pubblico25, nello scalo di Genova-Ponte Libia, in cui sarà previsto un nuovo collegamento con la Sardegna. 25 Il Gruppo Tirrenia costituisce uno dei maggiori complessi armatoriali europei. Ne fanno parte, oltre alla Capogruppo Tirrenia di Navigazione, che comprende anche la Divisione Adriatica, le società CAREMAR (Campania Regionale Marittima), SAREMAR (Sardegna Regionale Marittima), SIREMAR (Sicilia Regionale Marittima), TOREMAR (Toscana Regionale Marittima). 252 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Per parte sua, Tirrenia, in attesa di una privatizzazione da tempo annunciata, si prepara alla competizione di libero mercato escludendo dal regime di sovvenzione pubblica quattro tratte miste merci-passeggeri (Genova - Porto Torres, Civitavecchia - Olbia, Napoli Palermo, Bari - Durazzo) e tre tratte tuttomerci, che insieme rappresentano circa l'80% del fatturato. La compagnia, che ha annunciato investimenti per 300 milioni di euro, sta inoltre valutando l’opportunità di una nuova rotta tra la Puglia, la Grecia e la Turchia. Tab.89. Principali operazioni nel mercato italiano del cabotaggio passeggeri marittimo Acquirente Anno Acquisita Effetti rilevanti dell’operazione Moby (IT) 2006 Minoan Lines (GR) Acquisizione asset. La compagnia italiana Moby ha comprato il traghetto Ariadne Palace della greca Minoan Lines per 90 milioni di euro. La Ariadne Palace è attualmente impiegata sulla linea Venezia-Patrasso. Il traghetto può trasportare 1.000 passeggeri e 580 autovetture (oppure 113 camion e 104 auto). Acquisizione. Il gruppo Lloyd Sardegna ha una flotta di 5 navi che collegano la Sardegna al continente. Moby ha 15 navi che effettuano servizi tra i porti di Genova, Livorno, Piombino e Civitavecchia e la Sardegna, la Corsica e l’Isola d’Elba. Acquisizione partecipazione (30%). Il fondo Clessidra è entrato con una partecipazione importante, il 30%, nel capitale di Moby, che fa capo al gruppo Onorato; tali risorse verranno destinate in parte ad aumento di capitale. Acquisizione. Nuovo passaggio di proprietà di Grandi Navi Veloci, dopo che nel 2004 il fondo di private equity Permira Europe II aveva acquisito l'80% del capitale dalla famiglia Grimaldi per 133,628 milioni di euro. Veloce Spa è partecipata da Investitori Associati (59,5%), Gruppo De Agostini (17,5%), Famiglia Grimaldi (13%), Charme (8%), Silvano Cassano (2%). Lloyd Sardegna (IT) Fondo 2006 Clessidra (IT) Moby (IT) Veloce (IT) GNV (IT) 2006 Fonte: Nomisma Tab.90. Principali accordi intrapresi da operatori nel cabotaggio marittimo passeggeri e riguardanti il mercato italiano Anno Partner 2005 GNV (IT), Accordo. Autorità Portuale L'Autorità Portuale, riconoscendo a Grandi Navi Veloci la rilevanza di Barcellona (ES) del traffico movimentato, consente alla compagnia di accedere alle agevolazioni per gli investimenti sulla linea Genova-Barcellona. GNV (IT), GNV ha siglato un accordo con la compagnia di cabotaggio marittimo Snav (IT) Snav, che prevede lo scambio di spazi stiva e passeggeri sull’autostrada del mare Civitavecchia-Palermo. 2006 Oggetto ed effetti dell’accordo (continua) 253 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.90.) 2006 Gruppo Grendi (IT), Tirrenia di Navigazione (IT) Fonte: Nomisma 254 Accordo per costituzione nuova società. Nascerà una nuova società per gestire gli spazi Tirrenia nello scalo di Genova-Ponte Libia. Previsto anche un nuovo collegamento con la Sardegna. L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ 3. IL MERCATO ITALIANO DELLE M&A NEL CONTESTO GLOBALE: I PROCESSI DI FUSIONE E ACQUISIZIONE Complessivamente sono 340 le operazioni fusione e acquisizione di cui è stata data notizia in ambito internazionale nel periodo 1 aprile 2005 – 31 marzo 2007. L’andamento segnato dalle operazioni di M&A a livello globale conferma il sempre maggiore sbilanciamento del mercato verso processi di integrazione orizzontale, che hanno interessato il 64% delle operazioni, contro il 16% delle operazioni di integrazione verticale (Tab. 91). Oltre il 19% delle operazioni di fusione e acquisizione è stato invece portato a termine da soggetti che non appartengono al settore dei trasporti, ma che fanno capo ad investitori internazionali del settore delle infrastrutture o legati ad ambienti finanziari. L’interesse di tali investitori ha riguardato soprattutto i settori portuale (25% delle operazioni effettuate) e aeroportuale (18%), e i comparti della logistica (18%) e del trasporto marittimo (17%). Tab.91. Integrazione verticale e orizzontale sul mercato globale delle M&A – Anni 20052007 Anno 2005 (apr-dic) 2006 (gen-dic) 2007 (gen-mar) Periodo di rilevazione (2005-2007) Anno 2005 (apr-dic) 2006 (gen-dic) 2007 (gen-mar) Periodo di rilevazione (2005-2007) Anno 2005 (apr-dic) 2006 (gen-dic) 2007 (gen-mar) Periodo di rilevazione (2005-2007) Integrazione di filiera Integrazione di settore Altri investitori Totale operazioni 26 26 4 56 76 105 38 219 17 34 14 65 119 165 56 340 Integrazione di filiera Integrazione di settore Altri investitori Totale operazioni 21,8% 15,8% 7,1% 16,5% 63,9% 63,6% 67,9% 64,4% 14,3% 20,6% 25,0% 19,1% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Integrazione di filiera Integrazione di settore Altri investitori Totale operazioni 46,4% 46,4% 7,1% 100,0% 34,7% 47,9% 17,4% 100,0% 26,2% 52,3% 21,5% 100,0% 35,0% 48,5% 16,5% 100,0% Fonte: Nomisma Rispetto alle 340 fusioni e acquisizioni rilevate nel periodo analizzato, escluse quelle relative all’Italia (68), si registrano 28 operazioni che hanno riguardato soggetti provenienti da Germania, 28 da Stati Uniti, 21 da Francia e Paesi Bassi, 20 dal Regno Unito, 17 dalla 255 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Svizzera, 14 dal Giappone, 14 dalla Danimarca e 11 dall’Australia. Si deduce pertanto che il 70% delle operazioni del periodo (190 -incluse quelle cinesi- su 272) sono state portate a termine da operatori di non più di 10 nazionalità. Al contrario, tra le aree di destinazione degli investimenti, la regione asiatica è senza dubbio quella più interessante, dal momento che circa il 20% delle operazioni di M&A ha avuto come controparte acquisita una società proveniente da un paese asiatico in crescita. In particolare il 7% delle operazioni ha riguardato il mercato cinese. Se poi si aggiungono le operazioni avvenute ad Hong Kong (formalmente cinese) la quota sale addirittura al 10%. Il ruolo attivo sul mercato degli operatori asiatici è confermato innanzitutto dai numeri della Cina: nel 2005 infatti solo 5 operazioni sono state effettuate da operatori cinesi sul mercato globale, contro le 13 del 2006. Più nel dettaglio (Tab. 92): circa il 54% delle operazioni di integrazione di filiera che hanno avuto luogo a livello internazionale nel periodo di rilevazione ha riguardato il settore degli operatori logistici (30 operazioni su 56), il 18% il settore marittimo (10 operazioni) e l’11% il trasporto aereo (6 operazioni); alcune tra le operazioni di filiera più rilevanti hanno interessato i grandi operatori logistici che hanno acquisito compagnie di trasporto marittimo e di trasporto su gomma; allo stesso modo alcune compagnie del settore postale e della corrieristica hanno acquisito compagnie minori di trasporto su gomma, con la finalità di consolidare la propria posizione in nuovi mercati e/o in mercati di nicchia; si segnala inoltre il caso di due vettori aerei che hanno acquisito imprese di trasporto marittimo. Tab.92. Operazioni di integrazione di filiera a livello globale – Anni 2005-2007 Settore Logistica* Ferroviario Trasporto marittimo Porti Aeroporti Cargo aereo Trasporto aereo TPL Crocieristica TOTALE 2005 (II-IV trim) 16 1 3 0 1 1 4 0 0 26 2006 12 1 6 1 1 3 2 0 0 26 2007 (I trim) 2 0 1 0 0 1 0 0 0 4 TOTALE % sul totale 30 2 10 1 2 5 6 0 0 56 53,6% 3,6% 17,9% 1,8% 3,6% 8,9% 10,7% 0,0% 0,0% 100,00% *Come descritto nel paragrafo sulle integrazioni di filiera, il comparto comprende integratori logistici, poste e operatori del trasporto su gomma. Fonte: Nomisma 256 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Per quanto riguarda le integrazioni di settore, invece, il 32% delle operazioni ha riguardato il settore marittimo (71 su 219), il 26% quello logistico (57 su 219), il 15% il settore portuale e il 9% il trasporto aereo (Tab. 93). Tab.93. Operazioni di integrazione di settore a livello globale – Anni 2005-2007 Settore Logistica Ferroviario Trasporto marittimo Porti Aeroporti Cargo aereo Trasporto aereo TPL Crocieristica TOTALE 2005 (II-IV trim) 14 5 23 19 3 0 6 6 0 76 2006 2007 (I trim) 12 0 17 3 2 0 2 2 0 38 31 3 31 12 5 1 12 9 1 105 TOTALE % sul totale 57 8 71 34 10 1 20 17 1 219 26,0% 3,7% 32,4% 15,5% 4,6% 0,5% 9,1% 7,8% 0,5% 100,0% Fonte: Nomisma Riguardo alla tipologia di operazione (Fig. 1), si conferma nel periodo di riferimento la prevalenza di operazioni di passaggio di controllo (partecipazioni maggioritarie e partecipazioni di controllo tramite acquisizione di quota ulteriore). Fig.1. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti per tipologia di operazione, sul mercato globale – Anni 2005-2007 Tipologia di operazioni – II-IV trimestre 2005 Tipologia di operazioni – Anno 2006 Maggioranza 50% Minoranza 25% Minoranza 22% Fusioni 6% Controllo tramite quota ulteriore Asset 8% Paritarie 7% 2% Fusioni 8% Paritarie 2% Maggioranza 56% Asset 7% Controllo tramite quota ulteriore 7% Tipologia di operazioni – I trimestre 2007 Minoranza 25% Maggioranza 56% Fusioni 7% Paritarie 4% Asset 4% Controllo tramite quota ulteriore 4% 257 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Fonte: Nomisma Focalizzando l’attenzione sul mercato italiano dei trasporti, nel periodo di riferimento sono state rilevate complessivamente 68 operazioni (di maggioranza, di controllo tramite quota ulteriore, di fusione, paritarie, di minoranza e di acquisizione di asset) (Tab. 94). Tab.94. Operazioni di M&A sul mercato italiano – Anni 2005-2007 Anno Numero di operazioni 2005 (II - IV trimestre) 2006 2007 (I trimestre) TOTALE 24 34 10 68 Fonte: Nomisma Si evidenzia la sostanziale stabilità del numero delle acquisizioni e fusioni nel 2005 e 2006 (Fig. 2). Fig.2. Acquisizioni nel settore dei trasporti in Italia, 1992-2006 Acquisizioni di maggioranza e fusioni Acquisizioni di minoranza 60 50 28 40 30 19 19 16 20 18 25 15 11 19 16 6 7 1993 1994 10 15 16 18 15 16 11 9 8 2 0 1992 18 20 27 11 10 23 12 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 7 2005 10 2006 Fonte: Nomisma Nella figura 3, si evidenzia, inoltre, come il contributo delle acquisizioni di maggioranza e delle fusioni al totale delle operazioni nel 2005 (72%) e nel 2006 (64%) sia andato diminuendo rispetto al 2004 (88%); e sia aumentato - pertanto - il peso relativo delle acquisizioni di minoranza. Anche i dati relativi al primo trimestre 2007 restituiscono un rapporto pari al 33%. 258 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Fig.3. Acquisizioni nel settore trasporti in Italia, 2005-2007 Acquisizioni di maggioranza e fusioni Acquisizioni di minoranza 30 25 20 18 15 13 10 3 5 10 7 6 0 apr-dic 2005 gen-dic 2006 gen-mar 2007 Fonte: Nomisma Riguardo alla tipologia di operazione (Tab. 95 e Fig. 4), nel 2005 e nel 2006 si conferma la prevalenza di operazioni di passaggio di controllo (partecipazioni maggioritarie e di controllo tramite acquisizione di quota ulteriore). Tab.95. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti, in Italia, per tipologia di operazione in Italia – Anni 1992 – 2007 ALTRO ACQUISIZIONI ‘92 ‘93 ‘94 ‘95 ‘96 ‘97 ‘98 '99 ‘00 ‘01 ‘02 ‘03 ‘04 ‘05 ‘06 ‘07* Tot. maggioranz. 14 o totali controllo (acq. quota ulteriore) di asset paritarie fusioni partecipaz. minoranza TOTALE 24 8 16 11 12 17 16 23 20 8 13 15 9 13 2 221 5 1 1 0 0 0 2 1 5 2 2 6 0 5 1 1 32 3 2 3 5 4 0 1 0 2 3 0 2 4 2 3 1 2 0 1 3 1 2 3 2 1 1 4 0 5 1 1 0 38 24 0 0 2 0 0 0 0 1 0 1 5 1 0 4 4 0 18 19 6 7 16 10 15 16 16 27 11 9 8 2 7 10 6 185 43 39 22 33 26 29 41 38 57 38 27 33 19 29 34 10 518 *Dati riferiti al I trimestre 2007 Fonte: Dati Nomisma aggiornati al 31/3/2007 259 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Fig.4. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti per tipologia di operazione in Italia – Anni 2005-2007 Tipologia di operazioni – II - IV trimestre 2005 Tipologia di operazioni - 2006 Minoranza 29% Maggioranza 31% Maggioranza 38% Controllo tramite quota ulteriore 17% Minoranza 24% Fusione 14% Paritaria 0% Asset 14% Fusione 12% Paritaria 3% Asset 15% Controllo tramite quota ulteriore 3% Tipologia di operazioni – I trimestre 2007 Maggioranza 20% Controllo tramite quota ulteriore 10% Asset Minoranza 60% 10% Fusione 0% Paritaria 0% Di seguito sono riportate, per comparto, le operazioni di M&A che hanno coinvolto almeno un’impresa italiana del settore dei trasporti. Sono considerate tutte le tipologie di operazione(estero/Italia, Italia/estero e Italia/Italia). 260 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.96. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti per comparto dell'acquirente in Italia Anni 1992 – 2007 ‘92 ‘93 ‘94 ‘95 ‘96 ‘97 ‘98 '99 ‘00 ‘01 ‘02 ‘03 ‘04 ‘05 ‘06 ‘07* Tot. 12 20 8 4 8 2 10 8 8 10 3 9 5 8 8 2 125 Logistica 2 2 5 1 1 2 6 2 3 T. Ferroviari 24 2 1 3 3 1 5 2 1 1 1 T. su gomma 20 2 1 4 3 5 2 1 0 2 1 Poste 21 T. Marittimi di cui: 4 6 1 8 4 3 7 8 4 5 6 8 7 2 7 3 83 Crocieristica 2 3 2 1 6 2 3 1 0 1 1 22 Attività portuali 2 3 1 2 2 2 2 2 1 1 2 1 3 24 Navigazione 4 2 5 1 1 3 7 3 2 6 3 37 2 2 1 5 4 6 4 3 3 5 1 2 9 2 T. Aerei di cui: 49 Vettori aerei 2 2 1 1 2 3 4 1 2 3 1 1 5 28 Gest. aeroporti 4 2 3 2 1 2 1 4 2 21 3 3 2 2 7 8 7 2 2 7 4 TPL 47 TOTALE 25 28 15 20 13 16 30 25 30 33 24 31 18 24 29 8 369 *Dati riferiti al I trimestre 2007 Fonte: dati Nomisma aggiornati al 31/03/2007 Tab.97. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti per comparto dell'acquisita in Italia Anni 1992 - 2007 ‘92 ‘93 ‘94 ‘95 ‘96 ‘97 ‘98 '99 ‘00 ‘01 ‘02 ‘03 ‘04 ‘05 ‘06 ‘07* 13 23 9 10 12 4 9 6 10 7 1 11 5 8 9 4 Logistica 2 1 1 1 4 1 3 2 3 1 1 T. Ferroviario 8 2 2 1 4 2 5 5 2 6 3 3 1 1 1 T. su gomma 2 1 6 1 6 1 2 0 1 Poste T. Marittimi di cui: 5 8 4 12 6 6 9 9 5 8 6 9 8 2 8 2 Crocieristica 3 5 1 5 2 5 3 3 1 0 1 1 Attività portuali 1 2 2 2 2 4 2 1 4 4 1 3 1 Navigazione 1 1 1 5 4 7 3 2 1 1 8 4 2 6 2 6 3 1 0 3 13 9 9 9 6 8 9 1 4 11 3 T. Aerei di cui: Vettori aerei 5 3 1 3 7 6 5 4 3 4 7 1 1 4 Gest. aeroporti 1 6 3 4 5 3 4 2 3 7 3 5 2 1 1 3 5 12 8 8 2 2 8 4 TPL TOTALE 39 37 19 26 26 27 41 35 48 36 29 37 19 27 34 10 *Dati riferiti al I trimestre 2007 Tot. 141 20 46 20 107 30 29 48 95 54 41 61 490 Fonte: dati Nomisma aggiornati al 31/03/2007 Le operazioni di fusione e acquisizione che hanno avuto luogo nel periodo 1 aprile 2005 31 marzo 2007 e che riguardano in qualità di acquirenti soggetti non facenti parte del settore dei trasporti (investitori o banche) sono 12: 4 sono relative al settore aeroportuale, 1 a quello logistico, 1 al cargo aereo, 1 al ferroviario merci, 1 al trasporto pubblico locale, 2 al marittimo passeggeri e 2 ad altri soggetti riconducibili a investitori che controllano altre imprese di trasporto.1 Al netto di tali operazioni, le acquisizioni e fusioni in Italia ammontano a 56 (Tab. 98). 1 Di queste operazioni non si tiene conto nelle tabelle 96 e 97. 261 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.98. Acquisizioni e fusioni per comparto del settore trasporti in Italia - Anni 2005– 2007* Comparto acquisita Comparto acquirente Logistica Ferroviario Logistica 14 T. su gomma 2 Ferroviario 3 T. su gomma 1 Poste 1 Marittimo e 1 1 porti Aereo e aeroporti TPL TOTALE 17 4 *Dati riferiti al I trimestre 2007 Poste Marittimo Aereo e e porti aeroporti TPL 1 TOTALE 17 3 1 1 10 12 13 2 1 10 13 13 9 9 9 56 Fonte: dati Nomisma (aggiornati al 31/03/2007) Per quanto riguarda infine il grado di internazionalizzazione delle imprese italiane, si portano ad evidenza le seguenti dinamiche: - ripresa dell’incidenza delle operazioni interne al mercato domestico: le acquisizioni e fusioni di compagnie italiane su connazionali è infatti passata dal 46% del biennio 2003-2005 al 59% del biennio 2005-2007 (Fig. 5); - nel periodo 2005-2006 sono 10 le operazioni di imprese estere sul mercato italiano, contro le 6 dello stesso periodo dell’anno successivo, questo ha comportato un’attenuazione del peso dell’internazionalizzazione a senso unico: nel 2005-2006, infatti, il 62,5% delle operazioni ha riguardato M&A di imprese estere su imprese italiane. contro un’incidenza del 37,5% sul totale nel periodo 2006-2007(Tab. 99); - allo stesso tempo, una maggiore intraprendenza delle imprese italiane nel periodo 2006-2007 ha condotto al perfezionamento di 9 operazioni all’estero (contro le 3 del periodo precedente) (Tab. 99). Tab.99. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti per tipologia di operazione in Italia, suddivise per periodo di rilevazione – Anni 2005-2007 Periodo di rilevazione* 2005-2006 2006-2007 Totale Estero su Italia n. 10 6 16 % 62,5% 37,5% 100,0% Italia su Estero n. 3 9 12 * dal 1 aprile di ogni anno al 31 marzo dell’anno successivo Fonte: Nomisma 262 % 25,0% 75,0% 100,0% Italia su Italia n. 20 20 40 % 50,0% 50,0% 100,0% Totale n. 33 35 68 % 48,5% 51,5% 100,0% L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Fig.5. Acquisizioni e fusioni sul mercato italiano per nazionalità dell’impresa acquirente, aprile 2005 - marzo 2007 (Fonte: Nomisma) Italia su Italia; 40 M&A; 59% Italia su Estero; 12 M&A; 18% Estero su Italia; 16 M&A; 24% Fonte: Nomisma Di seguito, in dettaglio, i dati relativi alle acquisizioni estere in Italia (classificate per comparto dell’acquisita, ovvero dell’impresa italiana) e quelli relativi alle acquisizioni di imprese italiane all’estero (per comparto dell’acquirente). Tab.100. Acquisizioni estere in Italia nel settore trasporti per comparto dell’acquisita – Anni 1992-2007 ‘92 Logistica T. Ferroviari T. Su gomma Poste T. Marittimi di cui: Crocieristica Attività portuali Navigazione T. Aerei di cui: Vettori aerei Gest. aeroporti TPL TOTALE ‘93 1 ‘94 15 ‘95 2 ‘96 1 ‘97 3 ‘98 1 '99 3 ‘00 4 ‘01 3 ‘02 ‘03 2 ‘04 2 1 1 2 1 1 2 3 1 2 3 3 2 1 1 1 2 1 1 2 17 2 4 5 6 1 ‘06 3 5 2 1 1 0 4 3 1 2 1 1 3 4 4 2 2 3 1 1 1 5 2 2 2 4 1 2 1 1 1 3 3 1 1 1 1 1 3 1 9 9 8 2 1 14 15 11 0 1 1 1 3 1 1 1 1 2 ‘05 ‘07* Totale 4 1 50 4 9 1 8 1 26 1 9 12 5 0 1 19 10 10 1 9 5 1 17 11 8 1 133 *Dati riferiti al I trimestre 2007 Fonte: Dati Nomisma aggiornati al 31/03/2007 263 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.101. Acquisizioni di imprese italiane all’estero nel settore trasporti per comparto dell’acquirente – Anni 1992-2007 ‘92 ‘93 ‘94 ‘95 ‘96 ‘97 ‘98 '99 ‘00 ‘01 ‘02 ‘03 ‘04 ‘05 ‘06 ‘07* Tot. Logistica T. Ferroviari T. Su gomma Poste T. Marittimi di cui: Crocieristica Attività portuali Navigazione T. Aerei di cui: Vettori aerei Gest. aeroporti TPL TOTALE 1 1 1 2 1 1 1 1 3 1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 16 4 1 5 0 1 1 1 1 3 1 2 1 1 1 1 1 2 3 3 1 1 1 1 1 1 3 1 2 1 2 1 1 2 Fonte: Dati Nomisma aggiornati al 31/03/2007 2 6 15 5 3 *Dati riferiti al I trimestre 2007 264 1 1 2 2 6 5 1 1 3 4 2 3 7 1 6 1 3 3 4 3 3 4 4 50 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ APPENDICE 1 - LE PRINCIPALI OPERAZIONI ITALIANE DI M&A Tab.102. Anno 2005 2005 2005 2005 2005 2005 2006 2006 2006 2006 2006 2006 2006 2006 2007 Acquisizioni e fusioni realizzate da imprese estere in Italia nel settore trasporti (Aprile 2005 – Marzo 2007) Acquirente (Paese), Comparto STEF-TFE (FR) Logistica Snfc Fret (FR) Servizi ferroviari Transdev (FR) Trasporto pubblico locale Transdev (FR) Trasporto pubblico locale Tigullio Pubblici Trasporti (IT) Trasporto pubblico locale Arriva (UK) Trasporto pubblico locale Kuehne+Nagel (Svizzera) Logistica Cargil (USA) Logistica Acquisita (Paese), Comparto Cavalieri Trasporti (IT) Logistica/T. su gomma Monferail srl (IT) Servizi ferroviari AMT Genova (IT) Trasporto pubblico locale AGI (IT) Trasporto pubblico locale Ali (IT) Trasporto pubblico locale SAF. Udine (IT) Trasporto pubblico locale ACR Logistics (IT) Logistica Attività di trasporto di Pagnan (IT) Logistica TNT (NL) Tnt-Arvil (IT) Logistica Logistica Tnt Post (NL) Twm Italia (IT) Logistica/Poste Logistica Rhenus Logistics (DE) Gottardo Ruffoni Rondine Logistica (IT) Logistica Grupo Ferrovial (ES) Società di gestione Altri investitori dell'aeroporto di Capodichino (Gruppo BAA, UK) Gestori Aeroporti Flightcare (Gruppo FCC) (ES) ADR Handling (IT) Gestori Aeroporti Gestori Aeroporti SAB (Gruppo Arriva - UK) Trieste Trasporti (IT) Trasporto pubblico locale Trasporto pubblico locale Palletways Europe Limited (UK) Palletways Italia (IT) Logistica Logistica Tipologia di operazione Accordo e acquisizione (33%) Acquisizione Acquisizione (41%) Acquisizione (40%) Acquisizione (20%) e controllo totale. Acquisizione (11%) Fusione Acquisizione di asset Acquisizione Acquisizione Acquisizione Acquisizione Acquisizione Acquisizione e autorizzazione AGCM. Acquisizione Fonte: Nomisma (aggiornato al 31/03/2007) 265 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.103. Acquisizioni e fusioni realizzate da imprese italiane all’estero nel settore dei trasporti (Aprile 2005 – Marzo 2007) Anno Acquirente (Paese), Comparto Acquisita (Paese), Comparto Tipologia di operazione 2005 Arvato Logistics (IT) Logistica Universal Express (Svizzera) Logistica TX Logistik AG (DE) Servizi ferroviari Acquisizione Finlines (FI) Servizi marittimi Acquisizione (11,61%) Euromediterranean (Egitto) Trasporto aereo Costituzione nuova compagnia Minoan Lines (GR) Servizi marittimi Finnlines (FI) Servizi marittimi Jung & Leiener (DE) Logistica Unikai (DE) (gruppo HHLA) Logistica Finnlines (FI) Servizi marittimi CS Cargo (CZ) Servizi ferroviari Acquisizione di asset 2005 Trenitalia Spa (Gruppo Ferrovie dello Stato, IT) Servizi ferroviari 2005 Grimaldi Compagnia di Navigazione Spa Napoli, Industria Armamento Meridionale Spa (gruppo Grimaldi) (IT) Servizi marittimi 2006 Air Italy (IT), Operatore egiziano di servizi turistici (Egitto) Trasporto aereo 2006 Moby Spa (IT) Servizi marittimi 2006 Gruppo Grimaldi (IT) Servizi marittimi 2007 Gruber Logistics (IT) Logistica 2007 Gruppo Grimaldi (IT) Servizi marittimi 2007 Grimaldi Napoli (IT) Servizi marittimi 2007 Unicredit Banca (IT) Altri investitori Fonte: Nomisma (aggiornato al 31/03/2007) 266 Acquisizione (51%) Acquisizione di quote ulteriori (46,2%) Acquisizione Acquisizione (49%) Controllo tramite quota ulteriore Acquisizione L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ APPENDICE 2 – I PRINCIPALI ACCORDI SIGLATI TRA OPERATORI ITALIANI ED ESTERI Tab.104. Anno Accordi commerciali e partnership di integratori logistici realizzati tra imprese estere ed italiane sul mercato italiano (Aprile 2005 – Marzo 2007) Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 Frans Maas Italia (NL), Traini e Torresi Group (Gruppo Ifitel spa, IT) 2005 2005 2006 2006 2006 2006 2006 Partnership di integrazione commerciale. Le società hanno instaurato una partnership volta all'integrazione commerciale. Nell'accordo si inserisce anche un'opzione di acquisto di Frans Maas su Traini e Torresi Group. Italian Seaways (IT), Holland Accordo per la gestione della logistica. America, Windstar Cruises La genovese Italian Seaways ha acquisito la gestione (USA) logistica da e per l'Italia delle parti di ricambio di Holland America e Windstar Cruises, compagnie crocieristiche del gruppo Carnival Corporation. Air One (IT), Accordo di code-sharing. Darwin Airline (Svizzera) Accordo commerciale per promuovere il trasporto aereo tra Lugano e Roma. Interporto di Verona (IT), Accordo di collaborazione. Porti di Rostock, L'interporto veneto ha siglato con i porti un accordo di Norimberga, La Spezia e collaborazione. Gioia Tauro Autorità Portuale di Napoli Accordo per la costruzione di nuovo terminal. (IT), COSCO (Cina). L'accordo prevede un investimento di 200 milioni di euro per sviluppare la darsena di Levante, che sarà gestito da Conateco (società terminalista sorta da una joint venture tra la cinese Cosco e MSC). All'investimento privato si aggiungono 80 milioni di euro di finanziamento pubblico. DB (DE), Accordo per aumentare l’offerta sulla direttrice Nord-Sud. FS (IT) Aumentare l'offerta del trasporto merci su rotaia del 20% tra Italia e Germania, recuperando i 2 milioni di tonnellate all'anno persi negli ultimi anni, in parte assorbiti dai nuovi concorrenti arrivati sul mercato ferroviario delle merci. Aviapartner (BE), Joint venture nel settore handling aeroportuale. Are Handling (Are Group) La nuova società, che opererà con il nome di Aviapartner, (IT) fornirà servizi negli aeroporti di Fiumicino, Malpensa, Venezia e Torino. Greenam (Gruppo Sisam Accordo di rappresentanza commerciale. IT), Shanghai Airlines Cargo Greenam ha acquisito la rappresentanza commerciale in (Cina) Italia dei servizi della compagnia cinese Shanghai Airlines Cargo. Fonte: Nomisma (aggiornato al 31/03/2007) 267 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab.105. Anno Accordi commerciali e partnership di integratori logistici realizzati tra imprese estere ed italiane sui mercati esteri (Aprile 2005 – Marzo 2007) Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2005 Due Torri (IT), Skorpion (Bulgaria) 2005 2005 2005 2005 2005 2006 2006 Accordo di collaborazione per la logistica. Due Torri ha siglato un accordo di collaborazione per la logistica con Skorpion, il maggior operatore bulgaro del settore. Due Torri gestirà, come unico interlocutore per i paesi europei, la supply chain delle merci tra l'Italia e la Bulgaria. Due Torri (IT), Accordo di collaborazione per la logistica. Imprese cinesi Recentemente Due Torri ha firmato anche 3 accordi di collaborazione con imprese logistiche di Pechino e Shanghai: il target sono le imprese italiane o europee che hanno delocalizzato tutta o parte della propria produzione in Cina o nell'Est europeo. AP Tangeri (Marocco), Concessione per gestione terminal. Contship Italia (IT), Contship Italia si è aggiudicata la concessione trentennale del Eurogate (DE), terminal container di Tangeri (Marocco). Nella cordata: MSC (Svizzera), Contship Italia (alla quale fanno capo i terminal container di CGA-CGM (Francia), Gioia Tauro, La Spezia, Livorno, Cagliari e Ravenna), la Comanav (Marocco) capogruppo tedesca Contship, Eurogate di Amburgo e Brema, Msc (gruppo Aponte) di Ginevra, CGA-CGM di Marsiglia e Comanav (compagnia nazionale marocchina). Alitalia (IT), Accordo di code-sharing. Aeroflot (Russia) Accordo per code-sharing per le tratte tra Mosca e Milano Malpensa. Le compagnie ritengono di poter ottenere sinergie comuni nei due mercati. In particolare Alitalia punta a rafforzare la sua presenza nell'Europa dell'Est. Travelandia (Brasile), Accordo di partnership. Air Italy (IT) L'accordo prevede che Air Italy sia il vettore partner di Travelandia per la prossima stagione. Travelandia è un tour operator specialista del Nordest del Brasile, e l'accordo in sostanza prevede dei voli regolari per il Brasile. Grimaldi Group Napoli Accordo per servizi congiunti. (IT), LD Lines (UK) L'accordo prevede la gestione congiunta di servizi mare-terra da Civitavecchia a Portsmouth (sud ovest di Londra). Il servizio denominato ''LongBridge'' prevede l'utilizzo del servizio trisettimanale dell'autostrada del mare CivitavecchiaTolone e del servizio giornaliero tra i porti di Le Havre (nord di Parigi) e Portsmouth. Interporto di Verona (IT), Accordo di collaborazione. Porto di Haifa (Israele) L'interporto veneto e il porto israeliano hanno siglato un accordo di collaborazione, indirizzato allo sviluppo dell'area industriale di Jenin e alla ricostruzione in Iraq. UPS (USA), Accordo UPS e Poste Italiane per le spedizioni internazionali. Poste Italiane (IT) UPS e Poste Italiane hanno siglato un accordo per la gestione delle spedizioni internazionali di corriere espresso dell'operatore postale italiano. UPS metterà a disposizione le risorse e la rete internazionale. (continua) 268 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab.105.) 2006 Asamar (Italia), Spedimar (Italia), Porto di Chongqing (Cina) 2006 Hanjin Shipping (Corea), Gruppo Castaldi (IT) 2006 Costa Crociere (IT), Carnival Cruise (USA), Tui (DE) 2007 FS (IT), Finmeccanica (IT), Ferrovie russe Accordo di collaborazione. Asamar e Spedimar hano firmato un accordo per sviluppare i collegamenti con ChongQing, il più grande porto fluviale della Cina. Joint venture per la costituzione di una nuova società. La società coreana ha creato una nuova società mista con il Gruppo Castaldi. Joint venture. I due gruppi, rispettivamente numeri uno a livello mondiale nel settore crocieristico e turistico, hanno formato una joint venture dedicata alle crociere per i passeggeri di lingua tedesca. Tui avrà inizialmente un 5% del gruppo, salendo poi nel 2010 al 20%, con un investimento di circa 300 milioni. Il valore di Aida per la stipula dell'accordo è stato stimato in 1,9 miliardi di euro. Memorandum di intesa. Accordo che ha l’obiettivo di sviluppare collaborazioni commerciali per la realizzazione di progetti internazionali d’interesse comune, in particolare nel campo dell’alta velocità. Fonte: Nomisma (aggiornato al 31/03/2007) 269 L'INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL TRASPORTO: LA POSIZIONE DELL'IMPRESA ITALIANA Osservatorio sul Mercato e sulle Imprese dei Trasporti (OMIT) Rapporto 2005-2007 Bologna, 30 aprile 2007 Studio L'INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL TRASPORTO: LA POSIZIONE DELL'IMPRESA ITALIANA Osservatorio sul Mercato e sulle Imprese dei Trasporti (OMIT) Rapporto 2005-2007 Commissionato da: FEDERTRASPORTO Viale Pasteur, 10 I00144 Roma (Italy) Redazione a cura di: NOMISMA - Società di Studi Economici S.p.A. Strada Maggiore, 44 I-40125 Bologna (Italy) tel.+39 (051) 6483.345-111 fax +39 (051) 223441 email: [email protected] web site: www.nomisma.it Responsabile di progetto Chiara Pelizzoni Gruppo di lavoro Francesca Pagnini (gestione banca dati - elaborazione dati) Chiara Pelizzoni (elaborazione dati - redazione testi) Rapporto concluso il 30 Aprile 2007 Nomisma è una società di studi economici e di policy advice, costituita in forma di S.p.A. a Bologna nel 1981, al cui capitale sociale partecipano circa ottanta azionisti tra istituti di credito, imprese e gruppi finanziari italiani ed esteri. Nomisma è stata fondata da un gruppo di accademici ed economisti, tra cui il prof. Romano Prodi. Nomisma svolge attività di ricerca, consulenza ed assistenza tecnica a livello internazionale, nazionale e locale sui fattori della produzione, sull'economia dei settori e delle imprese, sui problemi dello sviluppo reale e della crescita. I committenti sono costituiti da aziende private e pubbliche, banche, ministeri, fondazioni, enti pubblici centrali e periferici, organismi internazionali, società fieristiche e aeroportuali, organizzazioni imprenditoriali dell'industria, dell'artigianato, dell'agricoltura e del terziario. Dall'esperienza nel campo delle analisi di sistemi economici, Nomisma ha maturato competenze specifiche nell'elaborazione di progetti di fattibilità in ambito infrastrutturale, nei servizi alle imprese, nell'innovazione, nella formazione e nell'assistenza tecnica a soggetti impegnati nei processi di formulazione e gestione di politiche per lo sviluppo del territorio. Le professionalità presenti hanno pertanto sviluppato, nel corso degli anni, rilevanti competenze multisettoriali e multidisciplinari. La struttura di Nomisma, articolata per settori di ricerca, sottolinea il carattere polivalente delle competenze e la capacità di fornire risposte qualificate ad esigenze di studio, ricerca applicata, analisi operative e policy advice, promozione di contatti con imprese e azioni di marketing. Settori di ricerca Agricoltura e industria alimentare Città, territorio e Real Estate ■ Economia e interessi individuali ■ Imprese e politica industriale Programmi internazionali e cooperazione allo sviluppo Scenari strategici e sicurezza Servizi Pubblici e pubblica amministrazione Trasporti, infrastrutture e logistica Executive Summary 1. Il trasporto merci e la logistica 1.1 Le integrazioni di filiera 1.2 Le integrazioni di settore 1.2.1 Il settore marittimo IL CASO GRIMALDI NAPOLI 1.2.2 Il settore portuale LA CONCENTRAZIONE NEL SETTORE TERMINALISTICO PORTUALE: IL CASO DUBAI PORTS WORLD E PSA- HUTCHISON 1.2.3 Il settore ferroviario merci 1.2.4 Il settore cargo aereo 2. Il trasporto passeggeri 2.1 Il settore terrestre 2.1.1 Il trasporto pubblico locale e a media-lunga percorrenza 2.2 Il settore aereo 2.2.1 Il trasporto aereo 2.2.2 L'attività aeroportuale IL CASO GRUPO FERROVIAL / BAA 2.3 Il settore marittimo passeggeri 2.3.1 La crocieristica 2.3.2 3. Il cabotaggio marittimo Il mercato italiano delle M&A: le dinamiche dei trasporti Appendice - Le principali operazioni