FEDERTRASPORTO
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Centro Studi
Scenari dei trasporti
L’internazionalizzazione del trasporto:
la posizione dell’impresa italiana
Numero 9
Giugno 2007
FEDERTRASPORTO
Viale Pasteur, 10 - 00144 Roma
Tel. 06 97279400
Telefax 06 97279408
www.federtrasporto.it
Aderente a CONFINDUSTRIA
INDICE
L’INTERNAZIONALIZZAZIONE
DELL’IMPRESA ITALIANA
DEL
TRASPORTO:
LA
POSIZIONE
PARTE I
UN QUADRO DI SINTESI
PAG. 1
1.
Lo scenario globale
3
2.
La posizione competitiva delle imprese italiane
9
PARTE II
IL QUADRO DELL’INTERSCAMBIO
1.
2.
PAG. 19
Il trasporto internazionale: flussi, modalità e nazionalità delle imprese
21
1.1. Le merci
21
1.2. I passeggeri
34
La bilancia dei pagamenti dei servizi di trasporto
39
2.1. Il quadro d’insieme
39
2.2. Le singole modalità
43
PARTE III
L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE DI TRASPORTO
PAG. 53
Executive Summary
55
1.
Il trasporto merci e la logistica
69
1.1
Le integrazioni di filiera
69
1.2
Le integrazioni di settore
108
1.2.1 Il settore marittimo
IL CASO GRIMALDI NAPOLI
108
137
1.2.2
2.
Il settore portuale
138
LA CONCENTRAZIONE NEL SETTORE TERMINALISTICO PORTUALE:
IL CASO DUBAI PORTS WORLD E PSA-HUTCHISON
163
1.2.3
Il settore ferroviario merci
172
1.2.4
Il settore cargo aereo
184
Il trasporto passeggeri
195
2.1
Il settore terrestre
195
2.1.1
195
2.2
2.3
Il trasporto pubblico locale e a media-lunga percorrenza
Il settore aereo
208
2.2.1
208
Il trasporto aereo
2.2.2 L'attività aeroportuale
IL CASO GRUPO FERROVIAL / BAA
224
234
Il settore marittimo passeggeri
244
2.3.1
La crocieristica
244
2.3.2
Il cabotaggio marittimo
249
3. Il mercato italiano delle M&A nel contesto globale: i processi di
fusione ed acquisizione
255
Appendice - Le principali operazioni
265
NOTA
Federtrasporto è stata costituita nel 1993 come federazione delle imprese di trasporto
terrestre aderenti a Confindustria e, dal giugno del 2001, rappresenta anche le imprese di
trasporto marittimo ed aereo.
I soci che attualmente vi aderiscono sono ACI, AGENS, AISCAT, ANAV, ANITA, ASSAEREO,
ASSAEREOPORTI, ASSITERMINAL, ASSOLOGISTICA, CONFITARMA, FEDERTURISMO, FISE, UIR.
Scenari dei trasporti è la pubblicazione del Centro studi di Federtrasporto dedicata alle
analisi strategiche e statistiche dello sviluppo dei sistemi di trasporto. Sino ad oggi sono
state realizzate:
- tre edizioni sul mercato del trasporto di passeggeri;
- quattro edizioni sull'internazionalizzazione del trasporto.
Gli Scenari dei trasporti sull'internazionalizzazione sono realizzati in collaborazione con
Nomisma e prevedono un Rapporto biennale ed una edizione flash intermedia.
Le pubblicazioni sono disponibili sul sito internet www.federtrasporto.it. I contenuti di
questo numero non sono coperti da copyright e sono riproducibili citando la fonte:
“Centro Studi Federtrasporto – Nomisma, Scenari dei trasporti n. 9”.
PARTE I
UN QUADRO DI SINTESI
Un quadro di sintesi
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1. Lo scenario globale
La presente edizione degli Scenari sull’internazionalizzazione del trasporto1 aggiorna
all’ultimo biennio:
- i dati sulla bilancia dei pagamenti italiana per i servizi di trasporto e la misurazione delle
quote di mercato servite da vettori italiani nel traffico transfrontaliero, illustrati nella
Parte II,
- le rilevazioni sulle operazioni di M&A o di partnership nei settori del trasporto e della
logistica sul mercato globale e sul mercato italiano, oggetto della Parte III.
L’obiettivo è fare il punto, a due anni di distanza, sulla posizione competitiva delle imprese
italiane di trasporto e logistica sia nell’interscambio che interessa il territorio nazionale sia
rispetto ai processi di internazionalizzazione del settore e alle strategie di posizionamento
degli operatori leader nel mercato globale.
In questa I Parte vengono brevemente richiamati alcuni tratti emergenti dall’analisi
complessiva, a partire dallo scenario globale. Uno sguardo d’insieme, che permetta di
vedere le dinamiche globali in corso, rivela infatti mutamenti di interesse e offre una
cornice entro la quale valutare la qualità dell’internazionalizzazione nel mercato italiano.
La crescita dei traffici, degli investimenti e delle operazioni societarie imperniati sul Far
East e il Pacifico è ormai un dato di contesto noto, indagato con attenzione nella Parte III
del volume, al quale riteniamo opportuno dedicare uno spazio privilegiato in questa sintesi
in ragione del ritmo e della portata delle evoluzioni in corso.
Altre vicende di peso hanno segnato l’evoluzione del biennio e non vanno trascurate. Tra
queste, gli allargamenti ad est dell’Unione europea dal 2004, che hanno rilanciato anche
l’area baltica come importante snodo di traffici, e il riposizionamento della Russia nelle vie
di traffico ovest-est, dove si progettano nuove Vie della Seta e corridoi per raggiungere
l’oriente attraverso il territorio russo e i cieli della Siberia. La Russia ha finalmente
1
La pubblicazione è stata curata dal Centro Studi di Federtrasporto. La Parte I è redatta da Valeria Battaglia.
La Parte II è stata realizzata da Flavia Di Castro. La Parte III è stata realizzata da Nomisma, nelle persone
di Chiara Pelizzoni (Responsabile di Progetto) e Francesca Pagnini. La prima edizione dello Scenario sulla
internazionalizzazione del trasporto è uscito come Bollettino economico sul settore dei trasporti, n. 10; le
successive edizioni nella collana Scenari.
3
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
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sottoscritto l’accordo con l’Ue per l’azzeramento progressivo al 2013 della tassa di sorvolo
sulla Siberia per le rotte verso l’oriente, un prelievo sulle compagnie europee che nel 2006
ha raggiunto il picco di 430 milioni di euro, versati ad Aeroflot.
È un orizzonte che modifica i parametri delle scelte degli operatori leader e sposta il
baricentro geografico degli investimenti. L’ordine di grandezza dei player pubblici e
privati tende a crescere, si ampliano le opportunità di mercato, aumentano i volumi di
traffico sulle principali direttrici vecchie e nuove. Crescono in molte aree gli investimenti
di grande dimensione e di lungo termine finalizzati ad attrarre i traffici e le attività
connesse, specie nei mercati che esprimono gli operatori più strutturati – nord Europa, Stati
Uniti, Australia – e in quelli che esprimono maggiori traffici e potenziale di crescita,
soprattutto le economie del Pacifico.
In questo orizzonte, rispetto ai bienni di rilevazione precedenti, si confermano alcune
tendenze di carattere generale intraviste un anno fa2:
-
una minore spinta all’integrazione di filiera e, quindi, uno sbilanciamento verso
operazioni di integrazione orizzontale, realizzata sia sotto forma di acquisizioni e
fusioni sia sotto forma di accordi di partnership e joint venture. Il 64% delle operazioni
di M&A a livello globale riguarda processi di integrazione orizzontale, contro il 16%
delle operazioni di integrazione verticale;
-
il ruolo crescente di investitori che non appartengono al comparto dei trasporti ma a
quello delle infrastrutture e ad ambienti finanziari. Ad essi è riconducibile oltre il 19%
delle operazioni di fusione e acquisizione portate a termine nel biennio nel mercato
internazionale, specie nei settori portuale (25% delle operazioni), aeroportuale (18%),
della logistica (18%) e del trasporto marittimo (17%). Tra questi investitori figura il
Grupo Ferrovial, costruttore iberico, che nel biennio ha rilevato prima Swissport
International, società di servizi aeroportuali presente in oltre 170 scali al mondo, e poi
la BAA – British Airport Authority –, maggior operatore aeroportuale al mondo,
gestore tra l’altro degli scali londinesi di Heathrow, Gatwick e Stansted. E ancora il
gruppo bancario di origine australiana Macquarie o il fondo di investimento
statunitense Texas Pacific Group, esponenti di spicco di una tipologia di investitori che
2
4
Scenari dell’internazionalizzazione, Edizione Flash, luglio 2006.
Un quadro di sintesi
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si specializzano nella partecipazione in società di gestione di infrastrutture o in aziende
di trasporto da rilanciare, nei cinque continenti;
-
la frequenza di operazioni di takeover tra società della medesima nazionalità o della
stessa area di provenienza, ad indicare come tra i possibili driver che muovono
attualmente il mercato delle M&A vi sia l’obiettivo del consolidamento, funzionale ad
un forte posizionamento sul mercato domestico / regionale e, allo stesso tempo, ad una
maggiore capacità di aggressione del mercato internazionale. Sono significative a
questo riguardo acquisizioni di particolare peso, tra le molte descritte nella III Parte:
Deutsche Post sulla britannica Exel, la svizzera Kuehne & Nagel sulla francese ACR
Logistics, la danese AP Moller Maersk sull’olandese Royal P&O Nedlloyd, Toll
Holdings su Patrick in Australia, UPS (Usa) sulla connazionale Overnite.
Nei mercati consolidati, europei ma non solo europei, un elemento che ora emerge con
evidenza è il dinamismo degli operatori postali. Essi si preparano alla competizione
integrale mediante accordi di partnership – rilevanti quelli con vettori aerei cargo – ma
altresì con diffuse operazioni di acquisizione o di partecipazione su società di trasporto e
logistica. L’acquisizione della grande azienda di logistica Exel (che aveva già incorporato
Tibbet&Britten) da parte di Deutsche Post (che aveva già incorporato DHL) è l’operazione
di maggior rilievo e approda alla creazione del primo gruppo mondiale di logistica, con 55
mld di euro di fatturato e 500.000 dipendenti, ma nel biennio osservato hanno realizzato o
annunciato l’ampliamento della propria capacità operativa anche le Poste austriache,
francesi, scandinave e giapponesi, TNT Post, DHL Express, UPS, quest’ultima sia sul
mercato statunitense sia in Cina, dove prevede di realizzare a breve 20 nuove piattaforme
di magazzinaggio e distribuzione dopo le 3 già aperte.
Un imponente processo di concentrazione si rileva nel settore portuale. È significativo a
questo riguardo il rafforzamento dei due giganti della portualità mondiale, PSA di
Singapore e Dubai Ports World: PSA ha consolidato la propria presenza nel porto di Hong
Kong, il primo al mondo per movimentazione container, entrando nel capitale dell’HK
International Terminal controllato dal gruppo cinese Hutchison Whampoa, dopo aver
fallito il takeover del colosso britannico P&O Ports, conquistato da Dubai Ports World.
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L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
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Cresce e si consolida anche il comparto del trasporto marittimo containerizzato, con una
tendenza a rafforzare i livelli di integrazione di filiera tra gruppi armatoriali e operatori
terminalisti. L’operazione di maggior rilievo è la fusione tra il primo e il terzo operatore
armatoriale del settore container, ossia la già citata acquisizione della Royal P&O
Nedlloyd (NL) da parte della danese AP Moller Maersk e il rebrand del gruppo sotto il
marchio Maersk Line. Il gruppo raggiunge così una capacità doppia rispetto alla seconda
società del settore, l’elvetica MSC.
Il livello di concentrazione nel comparto del trasporto marittimo containerizzato
TOP 5
TOP 10
TOP 25
TOP 100
TEU 2000
% sul totale
TEU 2006
% sul totale
1.687.666
2.538.199
3.843.612
5.150.000
32,8%
49,3%
74,6%
100%
3.847.729
5.478.992
7.648.088
9.135.749
42,1%
60,0%
83,7%
100%
Fonte: Brs-Alphaliner
Come nella logistica e nel comparto marittimo, sono buone le performance di crescita del
settore aereo, che nel cargo sono largamente trainate dai traffici generati ad oriente: gli
aeroporti cinesi di Shanghai, Pechino e Guangzhou, e anche Dubai, di anno in anno
scalano posizioni nella classifica dei primi scali merci del mondo, con tassi di crescita a
due cifre. Le partnership che ne conseguono, sia all’interno dei mercati consolidati, sia nei
rapporti tra questi e i mercati emergenti, sia all’interno dell’area asiatica, hanno di
frequente i contorni dell’integrazione di filiera, tra integratori logistici o poste e aviolinee,
o tra aviolinee e fornitori di servizi aeroportuali.
Nel segmento passeggeri, resta alta la tensione verso obiettivi di consolidamento dei vettori
mediante strategie di integrazione orizzontale. Nei mercati statunitense, australiano ed
europeo, si è assistito nel biennio ad un numero cospicuo di tentativi di scalata, alcuni
falliti, altri riusciti, altri ancora oggetto di trattativa (v. Parte III.2.2). Ciò che emerge con
evidenza non è solo la persistenza di processi di ristrutturazione sospinti da un contesto più
liberalizzato e competitivo, ma anche la crescente contaminazione di figure imprenditoriali
di natura diversa interessate a prendervi parte e il rapido ingresso di nuovi soggetti
nell’arena delle M&A: tra le prime, il gruppo Macquarie e il fondo Texas Pacific Group
già citati, ma anche compagnie aeree low-cost che, forti delle loro pregevoli performance,
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Un quadro di sintesi
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nutrono l’ambizione di acquisire compagnie storiche (es. la scalata, non riuscita, di
RyanAir su AirLingus); tra i nuovi attori delle operazioni di M&A, i vettori dell’est
europeo, comunitari ed extra-Ue, come la russa Air Bridge, che ha siglato l’accordo per
rilevare l’ungherese Malev, o la russa Aeroflot, interessata alla gara su Alitalia.
Del consolidamento interno al mercato aereo cinese si fa cenno più avanti. Nel mondo
arabo ha preso vita l’accordo Arabesk tra Egypt Air, Gulf Air (Bahrain), Middle East
Airlines (Libano), Oman Air, Royal Jordanian Airlines, Saudi Arabian Airlines, Tunis Air
e Yemenia Airways e altre, finalizzato alla riduzione dei costi operativi e al coordinamento
delle rotte in chiave di contrasto sia alle alleanze globali storiche sia alle più forti
compagnie dell’area, Emirates e Qatar Airways.
Guardando all’Europa, sono i grandi attori tedeschi a mostrarsi particolarmente dinamici:
Lufthansa, Deutsche Bahn, Deutsche Post, direttamente o tramite le loro controllate (DHL,
Schenker).
Delle 4 principali operazioni societarie per il cargo aereo rilevate nel biennio, 3 fanno capo
a Lufthansa Cargo, di cui due relative all’acquisto di quote (50% e 29%) di terminal cargo
negli aeroporti cinesi di Shenzen e Shanghai. Dei 17 accordi di partnership rilevati nel
periodo, 7 interessano operatori tedeschi (Lufthansa Cargo, Schenker/Deutsche Bahn,
DHL/Deutsche Post, Fraport, gestore dell’aeroporto di Francoforte). Lufthansa è, insieme
al gruppo SAS, Austrian, TAP, Swiss, Lot, socio europeo della Star Alliance, che ha
concluso un accordo con lo scalo parigino Charles de Gaulle per rinnovare il terminal ove
saranno attestati tutti i vettori dell’alleanza dal 2008.
Dal canto suo Deutsche Bahn sembra volersi affermare come baricentro di una rete di
nuovi servizi transnazionali di cui il mondo ferroviario inizia a vedere la praticabilità, dopo
l’abbattimento di tante frontiere politiche e commerciali in Eurasia, l’importante crescita
dei traffici sul versante est, e in relazione alla definitiva liberalizzazione del segmento
merci nella Ue dal 1° gennaio 2007. Tra le numerose iniziative messe in campo nel
biennio, DB ha rafforzato la propria capacità logistica internazionale con l’acquisizione
della BAX (Usa) e si è proposta come partner privilegiato delle ferrovie russe per il
trasporto di merci tra i due Paesi con proiezioni verso l’area baltica e la Cina. L’attivismo
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L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
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di DB non si limita al segmento merci e non è affatto isolato. Dalla Scandinavia alla
Francia, dalla Svizzera all’Ungheria, all’Italia, tutti i maggiori gruppi ferroviari europei si
riposizionano per far fronte alla concorrenza nel mercato allargato e per coglierne le
opportunità.
Un elemento di interesse è il dinamismo crescente dell’area specificamente cinese. La Cina
si sta rapidamente qualificando nel panorama trasportistico globale non solo come Paese
destinatario di investimenti ma come Paese investitore.
Le operazioni di M&A effettuate da soggetti cinesi nel 2005 sono solo 5, ma salgono a 13
nel 2006. Dei 20 porti leader mondiali nella movimentazione di container, 13 sono asiatici
e, tra questi, 7 sono cinesi: tra il 2005 e il 2006 Hong Kong, Shanghai e Shenzen sono
rimasti rispettivamente al primo, terzo e quarto posto, gli altri 4 hanno scalato ciascuno due
posizioni in un anno. Tutti, tranne Hong Kong, hanno avuto nel 2006 sul 2005, nel
segmento container, tassi di crescita compresi tra il +18,7% di Shenzen e il +41,6% di
Guangzou, a fronte di tassi molto inferiori e persino negativi degli altri sei porti asiatici.
Sono rilevanti per intensità e portata anche le iniziative di ingresso o di espansione nei
porti cinesi, spesso una pluralità di porti, da parte di grandi terminalisti, armatori,
investitori del Pacifico: dalla cinese Cosco alla PSA di Singapore, dall’australiana
Macquarie alla giapponese NYK, dalla Hutchison Whampoa di Hong Kong alla filippina
ICTSI. Gli stessi operatori nel biennio hanno investito anche all’estero: Cosco nel Suez
Canal Container Terminal, Hutchison Whampoa nel Terminal Catalunya di Barcellona,
Shanghai International Port nello scalo belga di Zeebrugge.
Sul fronte passeggeri, investitori cinesi hanno costituito una joint venture con la malese
Star Cruises, leader dell’area pacifico-asiatica e terzo gruppo crocieristico del mondo
(dopo Carnival e Royal Caribbean - Usa), interessata alla gestione del nuovo terminal
crociere che sarà realizzato nel porto di Hong Kong.
Il traffico passeggeri nei maggiori aeroporti del Far East cresce a ritmi ancora sostenuti
(attorno all’8-9%), benché meno impressionanti di quelli registrati nel biennio precedente
(25-35%). Spicca tuttavia Pechino: nel 2004 era il 20° scalo passeggeri nel mondo, nel
2005 è passato al 15° posto (+17%), nel 2006 al 9° (+18%). E in Cina si delinea una
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Un quadro di sintesi
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strategia interna di alleanze mediante scambi azionari tra cinque delle maggiori compagnie,
Air China, Cathay Pacific, China National Aviation (CNAC), CITIC Pacific e Swire
Pacific, complementari sotto diversi profili, per dare vita ad uno dei più grandi gruppi
mondiali.
L’appoggio del governo nazionale si sostanzia, tra l’altro, in un piano di investimenti da
oltre 17 miliardi di dollari per realizzare 50 nuovi aeroporti entro il 2010, e altri 30 scali
entro il 2020, che si affianca al piano per portare la flotta delle compagnie cinesi dagli
attuali 863 aeromobili a 1580 entro il 2010, e a 4000 unità entro il 2025.
2. La posizione competitiva delle imprese italiane
L’analisi della posizione competitiva delle imprese italiane emerge dalla valutazione
congiunta dei risultati economici che il settore dei trasporti e della logistica registra
nell’interscambio con l’estero (si veda la Parte II per il dettaglio) e delle rilevazioni sulla
partecipazione di attori italiani ai processi di internazionalizzazione sopra accennati e
diffusamente descritti nella Parte III della pubblicazione.
I dati economici relativi all’interscambio con l’estero e alla bilancia dei pagamenti di
settore confermano un tendenziale assestamento delle performance degli operatori italiani,
a conclusione di un decennio nel quale si sono compiuti radicali processi di apertura dei
mercati del trasporto, almeno su scala europea, con conseguenti diffuse riorganizzazioni e
la perdita progressiva di quote di mercato servite da operatori nazionali negli scambi
transfrontalieri.
Le risultanze non possono considerarsi soddisfacenti e sollecitano una rinnovata attenzione
alle politiche utili a sostenere la competitività delle nostre imprese.
Nel comparto merci, i dati dell’interscambio con l’estero confermano nel 2006 la crescita
dei flussi quantitativi sia per le importazioni sia per le esportazioni ed il totale import +
export registra una crescita rispetto al 2005 del 3%, determinata in particolare dalle merci
in entrata in aumento del 4% (73% delle transazioni complessive) mentre risulta più
contenuta la variazione delle merci in uscita, che si ferma al 2%.
La relativa ripartizione tra le diverse modalità di trasporto indica, in termini quantitativi,
che nel 2006 il 60% delle merci in entrata e in uscita dal territorio nazionale è stato
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L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
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trasportato via mare, il 20% su strada, il 9% per ferrovia, lo 0,2% per via aerea3 (fig.1). Il
restante 11% afferisce alle c.d. altre modalità (principalmente condotta). Rispetto al
biennio precedente, tale ripartizione non subisce particolari modifiche, se non una leggera
flessione della quota relativa al vettore marittimo (di circa due punti percentuali) a
beneficio del ruolo della strada e delle c.d. altre modalità.
Quel che più interessa in questa sede è la rilevazione della presenza italiana in questo
mercato, ossia l’individuazione delle quote servite da vettori residenti in Italia. Rispetto ai
primi anni ‘90, la situazione è peggiorata in modo sostenuto per tutte le modalità. Resta
significativa, infatti, l’evoluzione rilevabile sul decennio 1997-2006, nel quale i vettori
stradali nazionali sono passati da una quota di mercato del 49% al 35%, i vettori aerei
nazionali, anche per effetto dei noti processi di liberalizzazione, dal 44% all’attuale 30% e,
la presenza dei vettori marittimi è scesa dal 23% al 17% (tab.1.).
Nel nuovo millennio, la presenza di operatori residenti in Italia per le singole modalità è
però caratterizzata da andamenti diversi e segnali postivi emergono a partire dal 2004 sia
per la modalità marittima sia per quella aerea. Nel primo caso, infatti, la quota servita da
vettori italiani sale dal 15% al 17%. L’aereo passa invece dal 24% al 30%.
Il trasporto stradale servito da operatori nazionali registra invece, tra il 2004 e il 2006, una
lieve flessione, passando da 36% a 35%, un dato comunque superiore ai picchi negativi
rilevati nel biennio precedente.
Nel comparto passeggeri, dopo la flessione rilevata nel 2004, i passaggi alle frontiere
ricominciano a crescere, e in misura particolarmente sostenuta nel 2006 (pari a 116,6
milioni, circa 10 milioni in più rispetto all’anno precedente). È il vettore aereo che,
nell’arco degli ultimi dieci anni, ha registrato un costante e sostanziale aumento della quota
modale (dal 17% nel 1997 al 30% nel 2006), specie per gli spostamenti degli stranieri, che
tendono a scegliere, sempre più spesso negli ultimi anni, l’aereo in luogo dell’automobile
in misura superiore agli Italiani.
In questo mercato, la quota servita da vettori italiani nel 2006 mostra segnali positivi per la
modalità sia marittima sia aerea (tab.1.). Per il marittimo, infatti, si conferma il trend di
3
In termini di valori, le quote modali sono diversamente distribuite: il 33% afferisce al trasporto marittimo,
il 40% al trasporto stradale, il 14% alla ferrovia, il 10% al trasporto aereo, il 3% alle altre modalità (fig.1).
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Un quadro di sintesi
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crescita: si passa dal picco minimo di 7% nel 2001 al 18% nel 2006, grazie in particolare
alle scelte effettuate dai viaggiatori italiani. Per il trasporto aereo, dopo un recupero
registrato nel 2003 (34%) seguito da un calo nel biennio successivo (fino al 27% nel 2005),
la presenza dei vettori nazionali manifesta di nuovo segnali di crescita, salendo al 29% nel
2006.
Il deficit della bilancia dei pagamenti di settore, merci e passeggeri, segna dunque ancora
dati insoddisfacenti. Il saldo nel 2006 ha superato i cinque miliardi di euro risultando, per il
secondo anno consecutivo, in lento ma graduale aumento (tab.2).
Per quanto riguarda le operazioni di M&A e gli accordi di partnership che hanno
interessato imprese italiane nei settori dei trasporti e della logistica, emerge nel biennio una
partecipazione più debole e selettiva del nostro Paese ai processi in atto su scala globale,
mentre si rileva una più robusta presenza nelle dinamiche di internazionalizzazione su
scala europea e mediterranea e, sul mercato domestico, una diffusa propensione verso
operazioni di integrazione orizzontale, mediante acquisizioni anche minoritarie o accordi
commerciali, finalizzati a rafforzare la struttura o il network aziendale.
Sul totale delle operazioni di M&A che hanno interessato imprese italiane nel biennio
(fig.2), la quota di operazioni interne al mercato domestico sono infatti tornate a salire
sensibilmente dal 46% del biennio precedente al 59%, a discapito delle operazioni di
imprese estere su imprese italiane, scese dal 40% al 24%. Il restante 18% (era 14% nei due
bienni precedenti) riguarda operazioni di imprese italiane su imprese estere.
Nello scenario globale, i pochi attori nazionali che hanno avviato nuove strategie di
espansione sono prevalentemente operatori a rete.
Tra questi si distinguono FS e Poste Italiane, che hanno avviato le intese per la costituzione
di un operatore logistico integrato, mentre entrambe rafforzano i rispettivi network
mediante accordi commerciali o di partnership a scala internazionale. Poste Italiane ha
siglato un accordo per la gestione delle spedizioni internazionali di corriere espresso con il
leader statunitense UPS, che metterà a disposizione di Poste Italiane il proprio network,
ma anche con Alitalia e Air One per il servizio domestico verso il nuovo hub di
smistamento a Brescia-Montichiari. Poste Italiane è peraltro entrata dal 2005 nel settore del
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L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
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trasporto aereo passeggeri attraverso la compagnia Mistral, posseduta al 100%, che dal
2007 offrirà servizi charter, in partnership con Blue Panorama.
Il gruppo FS, oltre all’alleanza con Poste Italiane, ha stretto accordi ad ampio raggio
finalizzati a consolidare una rete di cooperazione in chiave multimodale, logistica e
internazionale: con il porto di Genova e con Taranto per il pieno impiego delle capacità
ferroviarie a servizio dei traffici merci provenienti e diretti al mare, con Liguria e Piemonte
per lo sviluppo del retroporto di Genova nell’area ferroviaria di Alessandria, con Deutsche
Bahn per recuperare quote di traffici nord-sud sui quali si rafforza la concorrenza di altri
operatori, pubblici e privati; e ancora con l’acquisizione del controllo della tedesca TX
Logistics per rafforzare il network nell’area mitteleuropea, fino ad accordi commerciali e
di scambio di know how con le ferrovie russe e asiatiche.
Di rilievo è anche l’intesa tra INLOG - società italiana costituita da sei interporti del centro
nord Italia – e il Tianjin Airport Industrial Park per la costruzione di un distretto industriale
logistico a Tianjin, a 150 km da Pechino.
Sempre attivo sullo scenario mondiale si conferma il gruppo armatoriale Grimaldi di
Napoli (v. approfondimenti nella Parte III). Alitalia Cargo si consolida su rotte in
partnership con vettori giapponesi e coreani e prevede ulteriori investimenti verso i
mercati asiatico e Usa, in sintonia con il forte interesse che i vettori asiatici manifestano
per l’Europa e l’Italia mediante l’attivazione di nuove rotte e di rappresentanze
commerciali. E si consolida altresì il rapporto tra l’Autorità Portuale di Napoli e il colosso
cinese Cosco, per lo sviluppo terminalistico del porto.
Sul fronte europeo e mediterraneo si registra maggiore fermento. L’Italia, il suo territorio e
le sue imprese, appaiono aperti ad una competizione che gioca su un’area che si amplia a
tutto il Mediterraneo, ai Balcani, al Baltico fino alla Russia.
Il gruppo armatoriale Grimaldi di Napoli ha proseguito la strategia di espansione e di
internazionalizzazione con l’acquisizione del controllo sullo storico operatore finlandese
Finnlines, leader nel Baltico e nel Mare del Nord, e con l’acquisizione del 49% della
tedesca Unikai, specializzata nella movimentazione di autovetture, container, merci sfuse e
prodotti forestali, controllata dal gruppo terminalistico HHLA che gestisce il maggiore
terminal multipurpose di Amburgo. La stessa Grimaldi di Napoli presidia i nuovi mercati
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Un quadro di sintesi
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delle Autostrade del Mare mediante accordi per la gestione congiunta di collegamenti sia
transnazionali, anche mare-terra, sia domestici.
Altre imprese armatoriali e terminalistiche nazionali hanno messo nuove pedine sulla
scacchiera o siglato accordi di partnership di rilievo nell’area mediterranea, fino al
Marocco (Tangeri) e alla Turchia. Tra queste tornano nomi già noti: Grimaldi di Genova,
Italia Marittima, Grandi Navi Veloci, Moby Line, Contship Italia. In parallelo i porti
nazionali di transhipment – Gioia Tauro, Taranto e Cagliari – hanno siglato un accordo per
dar vita ad un sistema integrato che rafforzi l’offerta italiana nel Mediterraneo; a nord, le
Autorità Portuali di Venezia e Trieste hanno concordato una partnership per la messa in
comune del know how tecnologico e delle politiche di marketing e promozione; a sud
Catania e Malta hanno dato vita ad un accordo di partenariato per la gestione congiunta del
traffico merci e crocieristico nel Mediterraneo.
Processi di assestamento si rilevano, nel biennio osservato rispetto al precedente, nel
segmento della logistica, con rare acquisizioni estere da parte italiana (Arvato Logistics sul
mercato svizzero e Gruber Logistics su quello tedesco), alcune operazioni di M&A su
imprese italiane da parte di primari operatori europei (Kuhene+Nagel su ACR Logistics,
Frans Maas, TNT) associate ad iniziative di apertura di nuove sedi, le une e le altre
finalizzate ad ampliare i rispettivi network sul territorio.
Sembra accentuarsi, in concomitanza con la liberalizzazione completa dei servizi ferroviari
europei dal 1° gennaio 2007, l’interesse degli operatori ferroviari europei al mercato
italiano sulle direttrici nord-sud, mediante joint venture, accordi strategici e acquisizioni.
Alle articolate iniziative del gruppo FS anche nell’area europea si è fatto cenno nel
paragrafo precedente relativo agli scenari globali. Intanto la francese SNCF da un lato ha
acquisito l’italiana Monferail, dotata di licenza ma non operativa, dall’altro ha stretto una
joint venture con la compagnia lussemburghese e la svizzera SBB per ottimizzare
l’impiego dei mezzi nell’area Benelux, Lorena, Italia; mentre la svizzera Crossrail offre la
trazione in Italia tramite la neocostituita Crossrail Italia.
Poche e a senso unico, estero su Italia, sono le operazioni transnazionali rilevate nel
biennio nel trasporto pubblico locale, mentre sono più numerose le acquisizioni e le
partnership stabilite tra operatori domestici. A livello europeo prosegue un processo di
13
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
concentrazione che vede protagonista una rosa ristretta di operatori leader: in prima linea le
britanniche Arriva e Stagecoach, le francesi Transdev, RATP, Keolis, Connex/Veolia.
Queste stesse sono le imprese che, già presenti sul mercato italiano in diverse forme, hanno
realizzato o hanno tentato acquisizioni di quote (minoritarie) in aziende italiane, per lo più
municipalizzate in corso di parziale privatizzazione. L’interesse estero per il mercato
italiano dunque si conferma, benché la riduzione del numero delle gare bandite ne abbia
attenuato la pressione.
Infine, un accenno al settore aereo, tormentato in questi anni dalle vicende dell’Alitalia. Il
biennio osservato da un lato registra il ritorno all’utile di Meridiana, compagnia che si è
distinta per articolate strategie di integrazione orizzontale e verticale, dall’altro certamente
indica l’Italia come area di forte crescita dei servizi low-cost, da parte di vettori esteri e
nazionali, che hanno registrato nel 2006 una crescita del 20% del volume d’affari (su una
quota di mercato del 15,5%), rispetto al 13% dell’anno precedente.
Agli effetti positivi che l’esplosione del low-cost determina sulla crescita degli scali
minori, sulle loro potenzialità di sviluppo, sulla moltiplicazione delle connessioni point-topoint su scala regionale europea, si affiancano gli effetti negativi di drenaggio di traffico
dagli aeroporti maggiori e gli effetti di feederaggio dall’Italia verso i maggiori scali
europei sulle tratte intercontinentali. Un difficile equilibrio che l’Italia non ha ancora
trovato.
Le buone dinamiche di crescita di numerosi aeroporti italiani ampliano il ventaglio dei
soggetti interessati ad investire nel business aeroportuale. In questo contesto prendono
piede anche nel nostro Paese tendenze, emerse altrove, all’affermazione di operatori
specializzati nella gestione di una pluralità di aeroporti (es. Aeroporti Holding – Aeho) e di
grandi operatori specializzati nell’handling aeroportuale, attivi sul mercato internazionale e
membri di alleanze globali di handler. È significativa in questa direzione l’acquisizione di
ADR Handling, società di gestione dell’handling negli aeroporti di Roma-Fiumicino e
Roma-Ciampino, da parte della spagnola FCC tramite la controllata Flightcare. Il gruppo
FCC prosegue così la sua strategia di crescita all'estero, iniziata con l’acquisto della
britannica WRG e dell'austriaca Alpine.
14
Un quadro di sintesi
_____________________________________________________________________________________________________________
Concludiamo con un riferimento alla vicenda che ha visto a lungo protagoniste, nel 2006,
l’italiana Autostrade SpA (ora Atlantia SpA) e la spagnola Abertis in un progetto di
fusione che avrebbe portato alla costituzione del maggiore operatore del settore
autostradale in Europa e nel mondo, mantenendo in capo alla controllata Autostrade per
l’Italia SpA la concessione in essere in Italia. È noto che il progetto è stato per ora ritirato
dalle due società per la mancata autorizzazione da parte dello Stato italiano, e per
l’incertezza del quadro regolatorio e tariffario che si è determinata in Italia dopo
l’annuncio della fusione e che incide direttamente sulla valorizzazione di Atlantia. La
vicenda Autostrade/Atlantia – Abertis non è citata nella Parte III del volume perché
storicamente l’osservatorio non include le infrastrutture viarie; l’operazione tuttavia è
segno di una nuova spinta dei mercati ad una internazionalizzazione strategica anche in
questo settore, sollecitazione alla quale le imprese italiane confermano di essere pronte a
rispondere.
Fig.1.
Flussi con l’estero per modalità di trasporto – Anno 2006
Flussi quantitativi
Flussi economici
10%
0% 11%
3%
33%
9%
14%
20%
60%
40%
Marittima
Aerea
Stradale
Altre
Ferrov.
Marittima
Aerea
Stradale
Altre
Ferrov.
Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Ufficio Italiano Cambi
15
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.1.
Quote di mercato dei vettori residenti in Italia sui flussi di trasporto alle frontiere
(%) - Anni 1995-2006
Anni
Stradale
Merci Passeggeri
49,6
42,1
48,8
48,7
43,2
37,9
33,0
33,0
33,0
36,1
35,2
34,7
-
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Marittima
Merci
Passeggeri
22,6
20,4
14,9
23,1
11,6
23,0
17,3
21,4
15,1
19,8
8,7
19,8
6,8
17,5
8,1
20,6
9,8
14,9
15,4
15,4
18,4
16,6
18,1
Aerea
Merci
Passeggeri
60,9
44,0
31,5
44,0
31,6
44,0
30,0
38,1
27,4
32,2
27,7
27,2
27,8
27,2
32,3
24,5
34,1
23,6
30,7
29,3
27,5
29,5
29,1
Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Ufficio Italiano Cambi
Tab.2.
Saldi per modalità e attività dei Trasporti nella Bilancia dei pagamenti (1)
Anni 2000 e 2004-2006 (Milioni di euro)
Modalità
2000
Marittima
Aerea
Stradale
Ferroviaria
Totale
2004
Marittima
Aerea
Stradale
Ferroviaria
Totale
2005
Marittima
Aerea
Stradale
Ferroviaria
Totale
2006
Marittima
Aerea
Stradale
Ferroviaria
Totale
(1) Dati 2005-‘06 provvisori
Fonte: Ufficio Italiano Cambi
16
Merci
Passeggeri
Servizi
Totale
-1.219
-312
-488
-470
-2.490
-41
-1.344
35
-25
-1.374
-254
111
-152
---294
-1.514
-1.544
-605
-495
-4.158
-1.990
-273
-790
-514
-3.568
-85
-957
69
77
-896
-354
249
-209
---315
-2.429
-981
-930
-438
-4.778
-2.117
-265
-945
-476
-3.803
-71
-1.128
35
88
-1.076
-165
301
-210
---74
-2.353
-1.091
-1.121
-388
-4.953
-2.519
-260
-972
-451
-4.203
-34
-797
35
84
-712
-357
418
-193
---132
-2.910
-640
-1.130
-367
-5.047
Un quadro di sintesi
_____________________________________________________________________________________________________________
Fig. 2. Acquisizioni e fusioni sul mercato italiano per nazionalità dell’impresa acquirente,
aprile 2005 - marzo 2007
Italia su
Italia;
40 M&A;
59%
Italia su
Estero;
12 M&A;
18%
Estero su
Italia;
16 M&A;
24%
Fonte: Nomisma
Tab.3. Acquisizioni e fusioni per comparto del settore trasporti in Italia - Anni 2005–2007*
Comparto acquisita
Comparto acquirente
Logistica Ferroviario
Logistica
Ferroviario
T. su gomma
Poste
Marittimo e
porti
Aereo e
aeroporti
TPL
TOTALE
14
T. su
gomma
2
Poste
Marittimo Aereo e
e porti aeroporti
1
3
3
1
1
1
10
12
13
17
4
TOTALE
17
1
1
1
TPL
2
1
10
13
9
9
13
9
56
*Dati riferiti al I trimestre 2007
Fonte: dati Nomisma (aggiornati al 31/03/2007)
17
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Fig. 3. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti per tipologia di operazione in Italia –
Anni 2005-2007
Tipologia di operazioni – II - IV trimestre 2005
Maggioranza
31%
Controllo
tramite quota
ulteriore
17%
Minoranza
24%
Asset
14%
Paritaria
0%
Fusione
14%
Tipologia di operazioni - 2006
Minoranza
29%
Maggioranza
38%
Fusione
12%
Paritaria
3%
Asset
15%
Controllo
tramite quota
ulteriore
3%
Tipologia di operazioni – I trimestre 2007
Maggioranza
20%
Controllo
tramite quota
ulteriore
10%
Asset
Minoranza
60%
10%
Fusione
0%
Fonte: Nomisma
18
Paritaria
0%
PARTE II
IL QUADRO DELL'INTERSCAMBIO
Il quadro dell’interscambio
_____________________________________________________________________________________________________________
1.
IL
TRASPORTO
INTERNAZIONALE:
NAZIONALITÀ DELLE IMPRESE1
FLUSSI,
MODALITÀ
E
1.1. Le merci
1.1.1. I flussi quantitativi e monetari
Il trasporto internazionale di merci ha servito nel 2006 un mercato complessivo di circa
512 milioni di tonnellate, di cui il 73% come importazioni ed il restante 27% come
esportazioni (tab.1.), percentuali che, negli ultimi anni, non subiscono variazioni di
particolare rilievo. Complessivamente, la quantità di merce movimentata è aumentata del
3,3%, andamento determinato dalla crescita delle esportazioni, 1,6%, ma soprattutto
dall’incremento delle importazioni, 3,9%.
Tab.1.
Anni
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Importazioni ed esportazioni - Anni 1997-2006 (1)
Tonnellate (migliaia)
Import
Export
289.398
111.037
304.265
112.520
307.843
113.485
329.028
119.299
330.035
123.118
334.807
118.611
343.784
121.354
360.282
128.184
361.179
134.711
375.128
136.898
Import
184.678
195.625
207.015
258.507
263.757
261.226
262.998
285.634
309.292
348.348
Milioni di euro (2)
Export
211.297
220.105
221.040
260.413
272.990
269.064
264.616
284.413
299.923
326.992
Saldi
26.619
24.480
14.025
1.907
9.233
7.838
1.618
-1.221
-9.369
-21.356
(1) Dati 2006 provvisori.
(2) I valori monetari rilevati in lire e convertiti in euro relativi al periodo 1995-1998 sono denominati
“eurolire” (Per ulteriori indicazioni, consultare nel sito Internet dell’Istat le Note metodologiche relative
all’indagine sul Commercio con l’estero).
Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Istat
Per il terzo anno consecutivo2, il saldo in termini economici è negativo, pari a –21 miliardi
di euro. Su base annua, tale indicatore ha un andamento decisamente negativo,
considerando che nel 2005 era risultato pari a –9 miliardi e solo a –1 l’anno ancora
1
2
I dati illustrati nel paragrafo 1.1.1. sono tratti dal sito Internet dell’Istat, nella sezione dedicata ai risultati
dell’indagine sul Commercio con l’estero. Quasi tutte le informazioni riportate nei paragrafi successivi
sono state invece tratte dalla pubblicazione “Indagine campionaria sui trasporti internazionali di merci e
passeggeri” dell’Ufficio Italiano Cambi (disponibile sul sito www.uic.it); alcuni approfondimenti e
aggiornamenti sono stati inoltre forniti direttamente dall’Ufficio Italiano Cambi. A questo proposito, si
ringrazia il dott. Tosti per la preziosa collaborazione.
I dati si riferiscono alla valutazione delle importazioni e delle esportazioni Cif-Fob.
21
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
precedente (e di segno positivo negli anni precedenti). Tale andamento risente negli ultimi
anni del continuo incremento delle merci in entrata superiore (di rilievo a questo proposito
la crescita dei prezzi dei prodotti energetici) a quello delle merci in uscita dal nostro paese
(12,6% rispetto a 9%), differenza che il maggior valore per unità di peso delle esportazioni
rispetto alle importazioni non è riuscito, come in passato, a controbilanciare. Nel 2006, il
valore medio per tonnellata è stato rispettivamente di 2.389 e 929 euro e, in entrambi i casi,
la variazione rispetto all’anno precedente è risultata positiva ed elevata, 7,3% nel primo
caso e 8,4% nel secondo.
Passando all’analisi della distribuzione dei flussi economici in uscita per settore di attività
economica nel 2006 (tab.2.), i “prodotti trasformati e manufatti”, che come sempre
determinano quasi tutte le esportazioni (97%) sono, per il terzo anno consecutivo, in
aumento, in termini percentuali di quasi dieci punti rispetto all’anno precedente. Fra le voci
più significative di questa categoria, le variazioni più rilevanti riguardano i settori dei beni
di investimento:
 “i metalli e prodotti in metallo”, quota dell’11%, che registrano l’incremento più elevato
sia in valore assoluto (+7 miliardi di euro), sia in percentuale, 24%,

“le macchine e gli apparecchi meccanici”, la voce più significativa con un’incidenza sul
totale del 20%, che su base annua segna un +11% (+6,5 miliardi di euro),
 “i mezzi di trasporto”, 11% del totale, in crescita dell’8% (+2,7 miliardi di euro),
 “le macchine ed apparecchiature elettriche, ecc.”, in aumento dell’8%, ossia circa +2,1
miliardi di euro (incidenza del 9%).
A questi, va inoltre aggiunto la categoria dei “prodotti chimici e fibre sintetiche ed
artificiali” (10% delle esportazioni), che riporta un incremento del 7%, corrispondente a
+2,2 miliardi di euro.
La composizione dei flussi economici in uscita per settore di attività economica non
presenta variazioni di rilievo negli ultimi anni. I pesi delle singole voci non subiscono
particolari variazioni, se non un rafforzamento dei “metalli e prodotti in metallo” – di circa
tre punti percentuali e mezzo dal 2000 ad oggi – ed una riduzione invece dei “prodotti
dell’industria tessile e dell’abbigliamento” e degli “altri prodotti delle industrie
manifatturiere”, in entrambi i casi, di circa due punti percentuali, confermando la tendenza
in atto ormai da qualche anno di una flessione delle esportazioni dei prodotti classici del
made in Italy.
22
Il quadro dell’interscambio
_____________________________________________________________________________________________________________
Dal lato delle importazioni, è sempre il settore dei “prodotti trasformati e manufatti” a
determinare la maggior parte degli scambi, 79%, in aumento rispetto al 2005 dell’11%
(+27 miliardi), con le voci e le variazioni più significative che riguardano:
 “i metalli e prodotti in metallo”, quota del 12%, che registrano la variazione più elevata
in termini sia assoluti sia percentuali (+11 miliardi di euro, ossia +35%),

“i prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali”, con un’incidenza di circa 13%, sono
risultati in aumento dell’8% (in termini assoluti corrispondenti a +3,3 miliardi),

“i mezzi di trasporto”, 12% del totale, risultati in crescita del 5% (+2 miliardi).
Tab.2.
Esportazioni ed importazioni per settore di attività economica
Anni 2003-2006 - Composizioni percentuali (1)
Settori
Prodotti dell'agricoltura, ecc. (2)
Minerali energetici e non energetici
Prodotti trasformati e manufatti
- Alimentari, bevande e tabacco
- Tessile e abbigliamento
- Cuoio e prodotti in cuoio, pelle e similari
- Legno e prodotti in legno
- Carta e prod. di carta, stampa ed editoria
- Petroliferi raffinati, coke e comb.nucleari
- Chimici e fibre sintetiche e artificiali
- Gomma e materie plastiche
- Lavorazioni di minerali non metalliferi
- Metalli e prodotti in metallo
- Macchine ed apparecchi meccanici
- Macch. e apparecchiature elettriche (3)
- Mezzi di trasporto
- Altri prodotti
Energia elettrica, gas, acqua
Altri prodotti
Totale
2003
2004
2005
2006
Exp. Imp. Exp. Imp. Exp. Imp. Exp. Imp.
1,6
3,5
1,3
3,2
1,4
3,0
1,3
2,8
0,3 10,4
0,3 11,1
0,3 14,1
0,3 15,9
96,2 82,9 96,3 82,6 96,1 79,9 96,5 78,7
5,6
7,1
5,5
6,9
5,5
6,7
5,4
6,3
9,9
5,3
9,3
5,1
8,7
4,9
8,3
4,9
4,8
2,4
4,5
2,2
4,2
2,1
4,1
2,1
0,5
1,3
0,5
1,2
0,5
1,2
0,5
1,1
2,3
2,4
2,2
2,2
2,1
2,2
2,0
2,0
2,0
1,8
2,2
1,7
3,3
1,8
3,3
2,0
9,8 13,6
9,6 13,5 10,1 13,3
9,9 12,7
3,7
2,1
3,8
2,1
3,7
2,1
3,7
2,0
3,3
1,1
3,2
1,1
3,0
1,0
2,9
1,0
8,3
9,1
9,6 10,4 10,1 10,3 11,4 12,4
20,2
7,6 20,3
7,4 19,9
7,0 20,3
6,7
9,0 12,8
9,1 13,1
9,2 12,4
9,1 11,5
11,0 14,8 11,2 14,1 10,8 13,3 10,8 12,4
5,7
1,6
5,4
1,6
5,0
1,7
4,9
1,6
0,0
0,7
0,0
0,6
0,0
0,7
0,0
0,6
2,0
2,4
2,1
2,5
2,2
2,2
1,8
2,0
100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
(1) Rispetto ai flussi economici; dati 2006 provvisori.
(2) Prodotti dell’agricoltura, caccia e silvicoltura e della pesca e piscicoltura.
(3) Elettroniche e ottiche.
Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Istat
Una quota di rilievo, il 16%, è invece assorbita dai “minerali energetici e non energetici”
che, nel 2006, ha subito fra l’altro un notevole incremento, +27% ossia 12 miliardi in più3.
3
Nel 2005, la crescita aveva già raggiunto il 38%.
23
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Negli ultimi anni, la distribuzione per settore di attività economica mette in evidenza una
graduale crescita del ruolo dei “minerali energetici e non energetici”, di quasi cinque punti
percentuali dal 2000 ad oggi, a fronte di una riduzione dell’incidenza dei “prodotti
trasformati e manufatti”, da 84% a 79%. All’interno di quest’ultima categoria, le
variazione più elevate riguardano: da un lato, un incremento del peso dei “metalli e
prodotti e metallo” (dal 10,2% al 12,4% tra il 2000 ed il 2006) dall’altro la flessione
dell’incidenza sia dei “mezzi di trasporto” (da 13,6% a 12,4%) sia, e soprattutto, delle
“macchine elettriche ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche” (da 14,8% a
11,5%).
Ad influenzare in modo determinante il deficit della bilancia dei pagamenti è il saldo dei
“minerali energetici e non energetici” – l’8% delle transazioni (import+export) - che
chiude il 2006 con un valore di –54 miliardi di euro, disavanzo che per il secondo anno
consecutivo registra un peggioramento di ben 12 miliardi di euro. A questo si aggiungono,
come in passato, –5,4 miliardi totalizzati dai “prodotti dell’agricoltura e della pesca” e -2
miliardi per “l’energia elettrica, gas e acqua” (incidenza sul totale rispettivamente del 2% e
solo dello 0,3%)4. Non riesce a controbilanciare questi dati il saldo positivo relativo ai
“prodotti trasformati e manufatti” (87% di import+export), pari a 41 miliardi di euro, un
valore simile a quello rilevato l’anno precedente5.
All’interno di questo settore, considerando solo le voci più significative, hanno contribuito
positivamente all’avanzo complessivo soprattutto gli scambi di “macchine e apparecchi
meccanici” che, con un’incidenza sul totale degli scambi del 13%, hanno determinato un
saldo di ben +43 miliardi di euro. Significativi anche i valori assunti dal saldo relativo ai
“prodotti delle industrie tessili e dell’abbigliamento” (anche se tale avanzo è in
diminuzione dal 2002) ed alla più generica voce “altri prodotti delle industrie
manifatturiere”, pari nel 2006, a circa 10 miliardi di euro6 (rispettivamente il 7% e 3%
delle transazioni complessive).
4
5
6
24
Fra i settori compresi nella voce “Altri prodotti” riportata nella tabella, sono negativi anche i saldi degli
scambi dei “prodotti delle attività informatiche, professionali ed imprenditoriali” (-845 milioni di euro)
delle “merci dichiarate come provviste di bordo, merci nazionali di ritorno e respinte, merci varie” (-423
milioni); tali attività rappresentano lo 0,2% e l’1,7% del totale import+export.
Dal 2000 ad oggi, tale saldo oscilla tra 36 e 44 miliardi di euro, raggiunti rispettivamente nel 2003 e
2001; positivo, come in passato, è anche il saldo relativo agli scambi di “prodotti di altri servizi pubblici,
sociali e personali” (0,1% del totale), settore compreso nella voce “Altri prodotti” riportata nella tabella,
risultato pari a 207 milioni.
Negli ultimi sette anni, tale indicatore ha un trend decrescente in entrambi i casi, anche se si rileva una
leggera ripresa del risultato relativo agli “altri prodotti” tra il 2005 ed il 2006.
Il quadro dell’interscambio
_____________________________________________________________________________________________________________
Come in passato, rimangono invece negativi i saldi rilevati per gli scambi7 di “macchine
elettriche ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche” (-10 miliardi di euro,
risultato simile a quelli rilevati negli ultimi anni), di “prodotti chimici e fibre sintetiche e
artificiali” (-12 miliardi di euro, un valore che invece si deteriora dal 2000 ad oggi) e di
“mezzi di trasporto” (-8 miliardi). In quest’ultimo caso, il disavanzo, seppur pari a quasi il
doppio del saldo rilevato nel 2000, diminuisce dal 2002 ad oggi; nel 2006, tale riduzione è
di circa 600 milioni e, dopo quello relativo alle “macchine ed apparecchi meccanici” è
l’apporto positivo più elevato al risultato complessivo.
Dall’analisi per aree geografiche nel 2006 (tab.3.), emerge che il 72% delle esportazioni
sono state destinate al mercato europeo, il 12% a quello asiatico, l’11% a quello americano
– quasi l’8% la quota relativa ai soli Stati Uniti – e il 4% a quello africano. In Europa, il
58% del totale è arrivato nei paesi dell’UE25, il 13% in quelli dell’Europa centro-orientale
ed il 7% negli altri paesi (di cui poco più della metà in Svizzera). Nella UE15 (52% del
totale), i nostri principali acquirenti sono la Germania, 13% delle merci esportate, seguita
dalla Francia con il 12%, la Spagna ed il Regno Unito (+l’Irlanda), con un’incidenza sul
totale delle merci in uscita di circa il 7%.
Dal 2000, le dinamiche più rilevanti riguardano da un lato un aumento complessivo di
circa due punti percentuali della quota del mercato europeo – dove la riduzione di tre punti
del peso della UE15 (all’interno del quale diminuisce il peso degli scambi con la Germania
e con il Regno Unito mentre si rafforzano quelli con la Spagna) è più che bilanciato
dall’aumento di 5 punti del peso delle transazioni con i paesi dell’Europa centro orientale dall’altro una riduzione dell’incidenza degli scambi con l’America che passa dal 15% nel
2000 al valore attuale di 11%, che a sua volta risente dell’andamento degli scambi con gli
Stati Uniti (quota che diminuisce dal 10% al 7%).
L’incremento in termini economici delle esportazioni nel 2006 in Europa è stato del 9%,
+19 miliardi di euro in valore assoluto, di cui circa 10 riguardano i movimenti con l’UE15
(fra cui spicca l’importanza del mercato della Germania, +3,5 miliardi di euro, in termini
percentuali 9%). A livello di continente, a seguire, sono le esportazioni con l’Asia a
registrare la variazione più elevata, pari al 13%, corrispondente a +4,6 miliardi di euro.
Come negli ultimi due anni, continuano ad aumentare anche le merci arrivate nei mercati
africano e americano, rispettivamente del 10% e 7%, ossia + 1,2 e +2,6 miliardi di euro.
7
Le tre attività indicate di seguito incidono in misura del 10%, 11% e 12% sul totale degli scambi.
25
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
In termini di importazioni (tab.3.), è sempre l’Europa ad avere un ruolo predominante,
68%, anche se tale quota, per il terzo anno consecutivo, ha un trend decrescente
(determinato dalla flessione del peso dei paesi dell’UE15 dal 58% al 51% fra il 2003 ed il
2006 in parte bilanciato dall’incremento della quota dei paesi dell’Europa centro orientale
dal 10% al 12%). Analogo l’andamento delle transazioni con l’America che presenta
un’incidenza, dall’inizio del nuovo millennio, in lenta ma graduale diminuzione, dall’8,5%
nel 2000 a 6,2% nel 2006 (così come quella relativa agli Stati Uniti, dal 5,2% al 3,1%). Ad
avere una dinamica positiva è invece il peso delle importazioni dall’Asia, 16% rispetto al
13% nel 2000 (fra cui significativo è il dato relativo alla Cina che nel periodo passa da
2,7% a 5,2%), così come quello relativo all’Africa che, oltre ad essere come dal 2004
superiore a quello americano, passa dal 2000 ad oggi dal 7,7% al 9%.
26
Il quadro dell’interscambio
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.3.
Esportazioni ed importazioni per gruppi di paesi - Anni 2003-2006
Composizioni percentuali (1)
Paesi
Europa
Unione Europea25
Polonia
Ungheria
Unione Europea15
- Francia
- Belgio e Lussemburgo
- Paesi Bassi
- Germania
- Regno Unito, Irlanda
- Danimarca, Svezia e Finlandia
- Grecia
- Portogallo
- Spagna
- Austria
Europa centro-orientale
- Russia
Altri paesi europei
- Svizzera
Africa
America
- Stati Uniti
Asia
- Cina
- Giappone
Oceania e altri territori
Totale
- Opec
2003
2004
2005
2006
Exp.
Imp.
Exp.
Imp.
Exp.
Imp.
Exp.
Imp.
71,8
60,6
1,7
1,1
54,7
12,5
2,9
2,4
14,1
7,6
2,3
2,2
1,2
7,1
2,3
10,6
1,5
6,6
3,8
3,7
12,0
8,3
11,1
1,5
1,6
1,4
100,0
3,9
73,4
61,4
1,0
0,7
57,9
11,4
4,7
5,8
18,1
9,2
2,8
0,6
0,5
4,8
2,9
9,9
3,1
5,6
3,4
6,4
6,7
3,9
12,8
3,6
2,0
0,7
100,0
6,4
72,3
60,0
1,8
1,0
54,2
12,4
2,7
2,4
13,6
7,6
2,3
2,3
1,2
7,3
2,5
10,9
1,7
7,1
4,1
3,7
11,4
7,9
11,2
1,6
1,5
1,5
100,0
3,9
72,5
60,4
1,2
0,9
56,5
11,0
4,9
5,9
18,0
8,4
2,6
0,5
0,5
4,7
2,7
10,7
3,4
5,4
3,3
6,7
6,5
3,5
13,7
4,1
1,9
0,6
100,0
6,8
71,8
59,3
1,9
1,0
53,3
12,3
2,9
2,4
13,2
7,1
2,4
2,0
1,1
7,5
2,5
11,5
2,0
7,0
3,9
3,8
11,6
8,0
11,3
1,5
1,5
1,4
100,0
4,0
70,0
57,7
1,3
0,9
53,4
10,0
4,9
5,7
17,3
5,4
2,5
0,5
0,4
4,3
2,5
11,3
3,8
5,2
3,0
8,0
6,4
3,5
15,1
4,6
1,6
0,6
100,0
8,8
71,6
58,2
2,1
1,0
52,0
11,7
3,0
2,4
13,1
6,6
2,3
2,0
1,1
7,2
2,4
12,5
2,3
7,1
3,9
3,9
11,4
7,5
11,8
1,7
1,4
1,3
100,0
4,4
67,9
55,3
1,6
1,0
50,5
9,2
4,5
5,5
16,7
4,6
2,4
0,5
0,4
4,1
2,5
11,9
3,9
5,5
3,0
9,0
6,2
3,1
16,3
5,2
1,6
0,6
100,0
9,7
(1) Rispetto ai flussi economici; dati 2006 provvisori.
Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Istat
In Europa, il 55% delle importazioni proviene dall’UE25, il 12% dall’Europa centroorientale e quasi il 6% dagli altri paesi europei, fra cui la Svizzera che da sola ha
un’incidenza sul totale del 3%. Fra i paesi UE25, i mercati di approvvigionamento più
importanti sono, come sempre, la Germania (17%), la Francia (9%) e i Paesi Bassi (quasi il
6%). Di particolare rilievo è la dinamica della quota relativa alla Francia che, dal 2000 ad
oggi, ha un andamento decrescente (era quasi il 12%). Analogo l’andamento dell’incidenza
relativa al Regno Unito che passa dal 5,5% al 3,5%. Anche se decisamente più modesta, va
segnalata la quota della Polonia: pari attualmente a 1,6%, era solo lo 0,8% nel 2000.
27
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Ad influenzare in modo sostenuto la crescita complessiva delle importazioni, +13% ossia
+39 miliardi di euro, è, come in passato, l’aumento sostenuto delle importazioni
provenienti dall’Europa e dall’Asia, 9% e 21%, in valore assoluto +20 e +10 miliardi. Per
il terzo anno consecutivo, risultano in aumento anche quelle in arrivo dall’Africa, 28%,
+6,8 miliardi di euro, così come quelle relative all’America, +9%, in valore assoluto circa
2 miliardi in più. Considerando i singoli paesi, le variazioni più elevate riguardano la
Germania (variazione assoluta di +4,5 miliardi di euro) e a seguire la Cina (+3,8 miliardi di
euro), che continua a registrare negli ultimi anni tassi di crescita particolarmente sostenuti.
Considerando i singoli saldi, a livello di continenti, gli scambi con l’America (9% di
import+export) generano un saldo positivo di circa 16 miliardi di euro, confermando il
trend di crescita rilevato in questi ultimi anni; di particolare rilievo il saldo con gli Stati
Uniti, quasi 14 miliardi, in aumento per il terzo anno consecutivo. Anche se in misura
minore, contribuisce positivamente anche il saldo relativo agli scambi con i paesi di
“Oceania e altri territori” (1% di import+export) , pari nel 2006 a 2,2 miliardi di euro.
Sono invece decisamente negativi, ed elevati, i saldi con i paesi dell’Africa e quelli
dell’Asia (7% e 14% di import+export). Nel primo caso, il deficit raggiunge quasi i 19
miliardi di euro, ben 5 in più rispetto al 2005, anno in cui era già stato registrato un
peggioramento della stessa entità. Il mercato asiatico chiude con un disavanzo di 18
miliardi di euro ed anche in questo caso la dinamica negativa è particolarmente evidente:
pari a –7 nel 2000, era sceso a –280 milioni due anni dopo, per aumentare successivamente
fino a –13 miliardi nel 2005 e crescere ulteriormente di altri 5 miliardi nel 2006. Incidono
in particolare gli scambi con la Cina (25% del totale import+export con l’Asia8) il cui
disavanzo è stato di 12 miliardi (oscillava intorno ai –4 miliardi nei primi anni del 2000).
Più contenuto il saldo con i paesi dell’Europa, -2,5 miliardi, un valore in netto aumento
rispetto al 2005 ma inferiore a quelli del biennio 2002-’03, determinato in particolare dai
pessimi risultati rilevati con alcuni paesi dell’Ue15 (per questi, il deficit è di 6,2 miliardi).
Fra questi9, i peggiori sono quelli relativi agli scambi con la Germania (-15 miliardi, un
valore in forte deterioramento negli anni, era circa un terzo nel 2000) e i Paesi Bassi (-12
miliardi, anche in questo caso in crescita seppur in misura inferiore). Sono invece
decisamente positivi i saldi relativi agli scambi con la Spagna, +9,3 miliardi (valore simile
a quello rilevato nel 2005 ma superiore a quelli precedenti) e a seguire, il Regno Unito
(circa +7 miliardi) e la Francia (+6 miliardi); tali saldi, negli anni, hanno tutti una dinamica
8
9
28
Quota di dieci punti percentuali in più rispetto al 2000.
Germania e Paesi Bassi rappresentano il 15% ed il 4% delle transazioni complessive.
Il quadro dell’interscambio
_____________________________________________________________________________________________________________
positiva. Sempre significativo, a livello europeo, è inoltre il risultato degli scambi con la
Svizzera che, anche se costante nell’ultimo triennio, circa 2,3 miliardi di euro, oscillava
intorno ai 200 milioni all’inizio del nuovo millennio.
Infine, si segnala il disavanzo con i paesi esportatori di petrolio (Opec), in assoluto il più
elevato, pari nel 2006 a quasi 20 miliardi di euro, circa 5 in più rispetto all’anno
precedente, anno in cui però aveva registrato un incremento annuo di addirittura 7 miliardi.
1.1.2. La distribuzione dei flussi per modalità di trasporto
Tab.4.
Anni
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Flussi quantitativi con l’estero per modalità di trasporto - Anni 1997-2006
Composizioni percentuali (1)
Marittima
67,2
64,8
63,8
61,2
62,2
61,3
62,9
62,3
61,8
60,4
Stradale
15,9
16,8
16,9
20,0
19,0
19,6
19,0
19,2
19,1
20,1
Ferroviaria
9,5
9,3
9,0
10,0
10,1
9,4
8,7
8,5
8,6
8,6
Aerea
0,2
0,2
0,2
0,2
0,2
0,1
0,1
0,2
0,2
0,2
Altre
7,2
8,9
10,1
8,6
8,5
9,5
9,2
9,8
10,4
10,7
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
(1) Dati 2005-’06 provvisori.
Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Ufficio Italiano Cambi
Nel trasporto internazionale di merci la modalità di gran lunga più importante è, come
sempre, quella marittima (tab.4.). Nel 2006, sono state trasportate via mare il 60% delle
merci misurate in termini fisici (importazioni+esportazioni); segue la modalità stradale con
un’incidenza sul volume complessivo delle merci del 20%. Il trasporto ferroviario e quello
relativo alle c.d. altre modalità10 hanno movimentato rispettivamente il 9% e 11% delle
merci (del tutto marginale il peso del vettore aereo, 0,2%).
Dagli anni ’90 ad oggi, la distribuzione modale del traffico ha messo in evidenza una
graduale flessione della quota relativa al vettore marittimo, di circa sei punti percentuali, a
beneficio di un aumento del ruolo della strada e delle c.d. altre modalità.
10
La voce “c.d. altre modalità” comprende installazioni fisse, posta, vie navigabili interne e propulsione
propria.
29
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Il ruolo delle singole modalità è invece nettamente diverso se si misurano le merci in
termini economici11 (graf.1.), ossia considerando i valori medi unitari delle merci per
modalità di trasporto (il valore più basso è quello delle merci in entrata nel nostro paese
con le c.d. altre modalità, 375 euro/tonnellata, ed il più elevato è quello relativo alle
importazioni via aereo, 84 mila euro/tonnellata). Nel 2006, la quota del vettore marittimo si
abbassa, infatti, al 33%, risultando inferiore a quella del vettore stradale di sette punti
percentuali. Assume inoltre maggiore rilievo la modalità aerea (10%) mentre si riduce
sensibilmente il peso delle c.d. altre modalità (3%). Infine, l’incidenza del trasporto
ferroviario si attesta al 14%.
Graf.1. Flussi con l’estero per modalità di trasporto – Anno 2006
Flussi quantitativi
Flussi economici
3%
10%
0% 11%
33%
9%
14%
20%
60%
40%
Marittima
Aerea
Stradale
Altre
Ferrov.
Marittima
Aerea
Stradale
Altre
Ferrov.
Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Ufficio Italiano Cambi
Dopo aver assistito negli anni ‘90 ad una diminuzione della quota del vettore stradale a
beneficio, in particolare, di quello marittimo, nel 2000 aveva invece messo in evidenza un
discreto recupero da parte della strada di quote di mercato (tab.5.). Negli ultimi anni, però,
tali modalità non presentano dinamiche precise in quanto caratterizzate da frequenti
oscillazioni. Fra le altre modalità, il tempo mette in evidenza una crescita, seppur di pochi
punti, sia della quota del vettore aereo sia delle c.d. altre modalità.
11
30
Nella valutazione delle esportazioni in termini economici non è stato considerato il ruolo delle c.d. altre
modalità. La dimensione modesta del trasportato nonché la variabilità della tipologia di merce che lo
compone ne rendono, infatti, di difficile valutazione la stima in termini economici. Inoltre, gli studi
effettuati a questo proposito ne hanno comunque messo in evidenza il ruolo in termini monetari
decisamente marginale.
Il quadro dell’interscambio
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.5.
Anni
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Flussi economici con l’estero per modalità di trasporto
Anni 1997-2006 - Composizioni percentuali annue (1)
Marittima
39,4
39,6
39,6
34,3
34,3
32,7
33,9
34,5
36,0
33,2
Stradale
37,7
37,0
36,9
39,9
39,4
43,7
42,4
39,7
37,8
39,8
Ferroviaria
13,7
13,9
14,1
14,6
15,2
14,7
13,9
13,2
13,5
13,7
Aerea
8,0
8,0
8,0
9,5
9,1
7,0
7,8
10,8
10,4
10,2
Altre
1,2
1,6
1,3
1,7
1,9
1,9
2,0
1,9
2,4
3,0
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
(1) Dati 2005-’06 provvisori.
Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Ufficio Italiano Cambi
Analizzando distintamente i flussi in ingresso e quelli in uscita12 è possibile rilevare che,
come in passato, la composizione delle importazioni in termini quantitativi per modalità di
trasporto vede privilegiare – a causa del peso preponderante fra le importazioni delle
materie prime - il trasporto marittimo e quello relativo alle c.d. altre modalità13 (graf.2.).
Nel 2006, sono infatti arrivate via mare il 64% dei flussi quantitativi in entrata, il 15% con
le c.d. altre modalità, quota che per il secondo anno consecutivo supera quella relativa alla
strada, 13%, e l’8% per ferrovia (il ruolo dell’aereo si conferma decisamente marginale,
0,1%). Nel nuovo millennio, la distribuzione per modalità – dopo la diminuzione nel
decennio passato dell’incidenza del vettore marittimo a favore delle quote relative alle c.d.
altre modalità ed alla strada – presenta negli ultimi anni un modesto ma continuo aumento
del ruolo delle altre modalità a scapito di quello marittimo.
Considerando i flussi di importazioni in termini economici, la tendenza rilevata a partire
dal 2002, quando l’incidenza del vettore marittimo era stata inferiore a quella relativa al
vettore stradale, non trova più conferma nei dati degli ultimi due anni. Nel 2006, tali valori
risultano rispettivamente pari a 36% e 33% mentre la modalità ferroviaria, come
nell’ultimo quinquennio, presenta un’incidenza che oscilla intorno al 17% (risultando
dunque superiore ai valori raggiunti negli anni ’90). Anche il vettore aereo, fatta eccezione
per gli anni 2002-’03 in cui raggiungeva una quota più bassa rispetto al passato, ha
un’incidenza che oscilla sempre intorno all’8%. Infine, quella relativa alle c.d. altre
12
13
In appendice, sono riportate le tabelle con le serie storiche delle distribuzioni per modalità di trasporto dei
flussi di importazioni e di quelli di esportazioni in termini sia quantitativi sia economici.
In questo caso si tratta soprattutto di trasporto per condotte.
31
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
modalità si attesta al 6%, quota che negli ultimi due anni si rafforza di circa due punti
percentuali.
Considerando ora i volumi quantitativi di esportazioni nel 2006, è sempre il vettore
marittimo a detenere la quota di mercato più elevata (52%), seppur con un valore inferiore
rispetto alle importazioni ed in leggera diminuzione dal 2003 ad oggi. La differenza è
assorbita dal vettore stradale – influenzata in particolare dal maggior peso di beni
manufatti nelle esportazioni - che ha movimentato il 38% delle merci vendute all’estero
(quasi il triplo della quota relativa alle importazioni). Fra le altre modalità, l’incidenza del
trasporto ferroviario si attesta al 10%, valore ormai stabile dal 2003 (in precedenza pari a
11/12%), mentre risultano come sempre marginale quella sia del vettore aereo (0,4%) sia
delle c.d. altre modalità (0,2%).
Graf.2. Flussi quantitativi ed economici di importazioni ed esportazioni: composizione
percentuale per modalità di trasporto – Anno 2006
75%
60%
Comp.%
64%
52%
45%
36%
30%
15%
33%
30%
17%
15%
13%
48%
38%
8%
8%
0%
6%
0% 0%
0%
Tonnellate
Euro
Stradale
0%
Tonnellate
Importazioni
Marittima
10%13%
10%
Euro
Esportazioni
Ferroviaria
Aerea
Altre modalità
Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Ufficio Italiano Cambi
Se si valutano le esportazioni in termini economici, nel 2006, dopo una leggera flessione
nel biennio precedente, il peso della modalità stradale risulta di nuovo in aumento, 48%, a
sfavore di quello marittimo che si ferma al 30%. A seguire, il trasporto ferroviario che
incide in misura del 10% e quello aereo che, nonostante quantitativi trasportati marginali,
rappresenta ben il 13% dei flussi economici.
Negli anni passati, nonostante frequenti oscillazioni, la composizione modale delle
esportazioni in termini sia quantitativi sia economici non presentava variazioni
particolarmente significative. Rispetto al 2005, si rileva un aumento significativo della
quota del vettore stradale e di converso una riduzione di quello marittimo (influenzato dal
rafforzamento degli scambi con i paesi europei).
32
Il quadro dell’interscambio
_____________________________________________________________________________________________________________
1.1.3. La distribuzione dei flussi per nazionalità delle imprese di trasporto14
La domanda di trasporto merci internazionale è, come sempre, servita prevalentemente
dagli operatori stranieri (tab.6.). Nel 2006, in ambito stradale, poco più di un terzo del
traffico è soddisfatto dai vettori italiani, di poco inferiore, 30%, la quota relativa al
trasporto aereo mentre si attesta al 17% quella relativa al vettore marittimo. Rispetto ai
primi anni ‘90, la situazione si è deteriorata in modo sostenuto per tutte le modalità.
Nel nuovo millennio, la presenza di operatori residenti in Italia per le singole modalità è
caratterizzata da andamenti diversi. Il trasporto stradale soddisfatto dagli operatori
nazionali, dopo la flessione registrata nel 2001, è risultato stabile nel biennio successivo ed
in aumento nel 2004, andamento che però non ha trovato conferma nei risultati dei due
anni successivi (in valore assoluto, è rimasto comunque superiore ai livelli rilevati nel
2001-’03). Dal lato delle importazioni, la flessione è decisamente contenuta, quasi mezzo
punto percentuale dal 2004 ad oggi, mentre risulta più elevata quella relativa alle merci in
esportazione, quota che passa dal 36,1% al 33,8%.
Tab.6.
Anni
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Flussi quantitativi con l’estero: quote di mercato dei vettori residenti in Italia per
modalità di trasporto (%) - Anni 1997-2006 (1)
Stradale
Import Export Totale
41,0
55,0 48,8
41,0
55,0 48,7
40,0
45,9 43,2
38,9
36,8 37,9
30,7
35,3 33,0
32,1
34,0 33,0
32,1
34,0 33,0
36,1
36,1 36,1
35,8
34,6 35,2
35,7
33,8 34,7
Marittima
Import Export Totale
20,0
34,0
23,1
20,0
34,0
23,0
19,7
27,6
21,4
19,4
21,2
19,8
19,4
21,2
19,8
17,5
17,5
17,5
20,6
20,6
20,6
14,9
14,9
14,9
15,4
15,4
15,4
16,6
16,6
16,6
Import
44,0
44,0
38,0
32,0
26,9
26,9
24,5
29,7
37,8
37,8
Aerea
Export Totale
44,0
44,0
44,0
44,0
38,3
38,1
32,6
32,2
27,5
27,2
27,5
27,2
24,5
24,5
19,6
23,6
23,7
29,3
23,7
29,5
(1) Dati 2005-‘06 provvisori.
Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Ufficio Italiano Cambi
Diversa la dinamica del ruolo dei vettori residenti per il trasporto aereo che, dopo il
graduale trend decrescente messo in evidenza nei primi quattro anni del 2000, tende a
rafforzarsi negli ultimi anni. Tale indicatore è passato dal 32% nel 2000 al 23,6% nel 2004,
ma è risalito al 29,3% nel 2005 ed al 29,5% nel 2006. A migliorare sono entrambe le
componenti, soprattutto dal lato delle importazioni, dove la quota dei vettori residenti, pari
nel biennio 2005-’06 al 37,8% è addirittura superiore a quella rilevata nel 2000. Più
14
Escluse la modalità ferroviaria e quella relativa alle c.d. altre modalità.
33
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
modesta, seppure in ripresa, la presenza dal lato delle esportazione che raggiunge quasi i
24 punti percentuali.
In merito alla modalità marittima (a differenza delle altre due, rimasta sostanzialmente
stabile a partire dalla seconda metà degli anni ’90), si assiste ad un graduale recupero di
quote di mercato dopo la diminuzione rilevata nel 2004 (in aumento infatti, sia nel 2005 di
mezzo punto percentuale sia nel 2006, dal 15,4% al 16,6%). Dal 2002, per questa modalità,
sono inoltre disponibili anche le informazioni relative a diverse tipologie di trasporto. I dati
2006 indicano che la presenza dei vettori residenti in Italia è del 20% nel caso dei “bulk
liquidi”, del 17% per il “general cargo”, del 9% per i “container” e del 15% per i “bulk
solidi”, percentuali simili a quelle rilevate nel 2005, fatta eccezione per quest’ultima che
riporta un incremento di circa sei punti percentuali.
1.2. I passeggeri15
1.2.1. I flussi quantitativi
Dopo la consistente flessione del 2004, i passaggi complessivi di persone alle frontiere
italiane (tab.7.) aumentano in misura rilevante.
Tab.7.
Passaggi di viaggiatori italiani e stranieri alle frontiere italiane
Anni 1997-2006 (Dati in migliaia)
1997
Italiani
2006
45.249 49.089 49.132 49.387 49.129 49.601 50.999 43.335 46.030 49.128
Stranieri
59.878 61.392 63.172 64.879 63.243 65.472 65.240 59.483 60.220 67.456
Totale
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
105.127 110.481 112.304 114.266 112.372 115.073 116.239 102.818 106.250 116.584
Fonte: Ufficio Italiano Cambi
Infatti, dopo il +3% rilevato nel 2005, la variazione annua ha raggiunto nel 2006 il 10% e,
in termini assoluti, i passaggi sono stati circa 116 milioni, il valore più elevato dal 1996 ad
oggi. Positiva la dinamica rilevata per i viaggiatori italiani, il 42% del totale, che sono
15
34
Nel mese di aprile 2003, l’Ufficio Italiano Cambi ha aggiornato le serie storiche relative agli anni 2001‘02, attraverso un affinamento della metodologia dell’indagine, dei dati sul turismo internazionale di
passeggeri. Questa revisione ha provocato un salto di serie tra il 2000 ed il 2001 che, però, considerato il
livello generale dei dati esposti in questo studio non influenza in modo rilevante le considerazioni
generali sull’andamento delle variabili oggetto di studio. Anche nel 2004 la metodologia di rilevazione è
stata perfezionata e, in particolare, ciò ha influenzato la dinamica, molto positiva, rilevata per la modalità
aerea.
Il quadro dell’interscambio
_____________________________________________________________________________________________________________
aumentati nel 2006 del 7%; ancora più sostenuto l’incremento relativo alla componente
straniera che ha raggiunto il 12% (58% dei passaggi complessivi).
1.2.2. La distribuzione dei flussi per modalità di trasporto
Nel 2006, come in passato, la modalità di gran lunga più significativa è la strada con una
quota complessiva di passaggi alle frontiere italiane del 65% (tab.8.). Seguono a distanza il
trasporto aereo, incidenza del 30%, quello ferroviario e marittimo, in entrambi i casi, con
circa il 3%. Rispetto al passato, le tendenze in atto sono:
 la continua flessione del peso del trasporto stradale, che dal ‘96 ad oggi è diminuito di
circa 12 punti percentuali, sembra arrestarsi e, rispetto al 2005, tale valore rimane
sostanzialmente stabile (più tre decimali),
 il calo, anche se decisamente più modesto, di quello ferroviario - dal 5% nel ‘96 al 3%
nel 2005 – prosegue anche se di pochi decimali,
 il ruolo del vettore marittimo, sostanzialmente stabile e superiore al 3%, scende per la
prima volta nel 2006 al 2,6%,
 di converso, l’aumento sostenuto della quota del trasporto aereo (dal 15% nel ‘96 al
29% nel 2005), sempre in termini di decimali, segna un ulteriore passo in avanti e
raggiunge il 29,5%.
La ripartizione per modalità di trasporto distintamente per i viaggiatori italiani e quelli
stranieri fino al 2003 non presentava nel complesso differenze particolarmente elevate se
non una preferenza leggermente più sostenuta degli italiani per l’aereo (21% rispetto al
19% degli stranieri) ed un maggior uso del trasporto marittimo da parte degli stranieri (5%
rispetto al 2% degli italiani). Dal 2004, è però possibile rilevare alcune tendenze diverse in
quanto risulta che:
 l’uso della strada si riduce in modo lieve per gli italiani mentre tale andamento è


decisamente più sostenuto per gli stranieri: nel primo caso dal 73% nel 2003 al 70% nel
2006 e dal 72% al 62% nel secondo,
di converso, il ricorso al vettore aereo aumenta in modo più marcato per gli stranieri, dal
19% al 32%, rispetto a quanto accade fra gli italiani, dal 21% al 26%,
l’uso del vettore marittimo, in passato più frequente fra gli stranieri (4,6% rispetto a 2%
per gli italiani nel 2003), tende a diventare simile per le due tipologie di viaggiatori
risultando pari nel 2006 a 2,3% per gli italiani ed a 2,8% per gli stranieri.
35
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
L’incremento complessivo di 10 milioni di passaggi alle frontiere italiane nel 2006 è stato
assorbito soprattutto dalla modalità stradale. In questo caso, infatti, l’incremento è stato del
10%, ossia circa 7 milioni di passaggi in più, di cui 4,5 di nazionalità stranieri e 2,6 italiani.
Tab.8.
Italiani
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Stranieri
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Totale
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Passaggi di viaggiatori italiani e stranieri alle frontiere italiane per modalità di
trasporto - Anni 1997-2006 (Composizioni %)
Stradale
Ferroviaria
Aerea
Marittima
Totale
75,9
77,1
77,7
76,4
76,0
73,0
73,3
71,0
69,3
70,2
3,5
3,7
4,0
4,0
3,9
4,2
3,8
3,1
2,3
2,0
19,1
17,6
16,7
18,0
18,3
20,9
21,0
23,4
25,6
25,6
1,5
1,6
1,6
1,6
1,7
1,9
2,0
2,5
2,7
2,3
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
75,6
75,8
75,9
73,5
72,9
72,9
72,3
64,2
61,9
62,0
4,7
4,7
4,7
4,7
4,7
4,2
4,0
3,5
3,3
2,9
15,4
15,4
15,4
17,1
17,9
18,3
19,1
28,9
31,3
32,3
4,3
4,1
4,0
4,7
4,4
4,6
4,6
3,4
3,5
2,8
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
75,7
76,4
76,7
74,8
74,3
72,9
72,7
67,1
65,1
65,4
4,2
4,3
4,4
4,4
4,4
4,2
3,9
3,3
2,9
2,5
17,0
16,4
16,0
17,5
18,1
19,4
19,9
26,6
28,8
29,5
3,1
3,0
3,0
3,4
3,2
3,4
3,4
3,0
3,2
2,6
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
Fonte: Ufficio Italiano Cambi
Anche l’uso dell’aereo è aumentato, in termini percentuali del 12%, corrispondenti a 3,8
milioni di viaggiatori; particolarmente sostenuto è l’incremento rilevato per gli stranieri
che sono passati da 19 a 22 milioni (+16%), più modesto quello degli italiani da 11,8 a
12,6 milioni (+7%).
36
Il quadro dell’interscambio
_____________________________________________________________________________________________________________
Entrambe le altre modalità sono risultate invece in diminuzione. Per quanto riguarda la
ferrovia, il calo è stato del 4%, 123 mila viaggiatori, da attribuire essenzialmente alle scelte
degli italiani. Il trasporto marittimo ha subito invece una flessione più rilevante, -11%
corrispondenti a 376 mila viaggiatori, di cui 229 mila stranieri e 147 mila italiani.
1.2.3. La distribuzione dei flussi per nazionalità delle imprese di trasporto16
Considerando la nazionalità delle imprese di trasporto aereo e marittimo, il mercato è
dominato, come sempre, dalla presenza degli operatori stranieri: nel 2006 le imprese
italiane hanno infatti soddisfatto il 29% della domanda di trasporto aereo ed il 18% della
domanda di trasporto marittimo (tab.9.). Ciò detto, è però importante distinguere
l’andamento di tali indicatori prima e dopo il 2001.
Tab.9.
Anni
1997
1998
1999
2000
200117
2002
2003
2004
2005
2006
Flussi di persone alle frontiere italiane - Quote di mercato dei vettori residenti in
Italia (%) - Anni 1997-2006
Trasporto aereo
Stranieri
Italiani
Totale
31,3
32,1
31,6
28,6
31,6
30,0
25,0
30,2
27,4
24,2
32,2
27,7
23,7
33,3
27,8
25,1
40,7
32,3
26,8
42,5
34,1
27,8
35,4
30,7
25,8
30,1
27,5
27,2
32,0
29,1
Trasporto marittimo
Stranieri
Italiani
Totale
9,6
19,1
11,6
11,9
34,0
17,3
10,4
30,2
15,1
5,1
22,1
8,7
3,2
16,4
6,8
6,1
13,4
8,1
8,9
12,1
9,8
10,2
22,8
15,4
15,2
22,4
18,4
10,7
27,2
18,1
Fonte: Ufficio Italiano Cambi
Per quanto riguarda il mare, dopo la diminuzione del 2001, infatti, la quota di mercato è
gradualmente aumentata, raggiungendo nel 2006 il 18% (di tre decimale inferiore al valore
2005, comunque, il valore più elevato dal 1996 ad oggi). Tale risultato riflette soprattutto
le scelte degli italiani - che determinano una quota del 27% (in aumento negli anni) mentre si ferma all’11% nel caso degli stranieri (un valore in diminuzione nell’ultimo
anno).
16
17
Escluse la modalità ferroviaria e quella stradale.
Dai dati Enac, la quota di passeggeri trasportati da vettori italiani nel 2001 è più elevata, circa il 37%; tale
differenza, negli anni, ha un andamento decrescente.
37
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Nel trasporto aereo, il ruolo degli operatori italiani ha un andamento che invece oscilla
negli anni. Si passa dalla flessione verificatasi negli anni 1996-’99 al successivo recupero
di quote di mercato da parte dei vettori italiani fino al 2003, ad un successivo biennio di
indebolimento, fino al 2006 anno in cui la quota sale invece dal 27,5% al 29,1%. Tale
andamento positivo risente delle scelte sia degli italiani sia degli stranieri. Nel primo caso,
la presenza degli operatori nazionali passa dal 30% al 32% e nel secondo dal 26% al 27%
(uno dei valori più elevati rilevati nel nuovo millennio).
38
Il quadro dell’interscambio
_____________________________________________________________________________________________________________
2.
LA BILANCIA DEI PAGAMENTI DEI SERVIZI DI TRASPORTO18
2.1. Il quadro d’insieme
E’ sempre più negativo il quadro dei conti correnti della Bilancia dei pagamenti (tab.10.).
Nel 2006, chiudono con un disavanzo pari a 38 miliardi di euro, peggiorando di circa 15
miliardi rispetto al 2005, anno in cui avevano già messo in evidenza un incremento annuo
di dieci miliardi di euro. Ad influenzare questo risultato è in particolare il saldo relativo
alle merci che, tra il 2005 ed il 2006, passa da +0,5 a –9,5 miliardi di euro (sono negativi,
seppur in misura decisamente inferiore, anche gli andamenti degli scambi relativi ai
servizi, da –0,5 a –1,5 miliardi, e dei trasferimenti da –9,8 a –13,3 miliardi).
Tab.10. I conti correnti nella Bilancia dei pagamenti - Anni 2000-2006 (1)
(Saldi in miliardi di euro)
Voci
Merci (fob)
Servizi
- Trasporti (2)
Redditi
Trasferimenti unil.
Totale
2000
10,4
1,2
-4,2
-13,1
-4,7
-6,3
2001
17,4
..
-3,7
-11,6
-6,5
-0,7
2002
14,0
-3,0
-4,0
-15,4
-5,6
-10,0
2003
9,9
-2,4
-4,8
-17,8
-7,1
-17,4
2004
8,9
1,2
-4,8
-14,8
-8,3
-13,1
2005
0,5
-0,5
-4,9
-13,6
-9,8
-23,4
2006
-9,5
-1,5
-5,0
-13,6
-13,3
-37,9
(1) Dati 2005-’06 provvisori.
(2) Esclusi i dati relativi alle condotte che nel 2006 hanno generato un disavanzo di 430 milioni di euro.
Fonte: Banca d’Italia
Nel 2006, il saldo dei Trasporti nella Bilancia dei pagamenti è stato negativo, pari a –5
miliardi di euro (tab.11.), un valore in lenta ma graduale crescita nell’ultimo triennio. In
merito alla distribuzione per attività, i saldi rilevati sono tutti negativi. Determinante, come
in passato, è quello relativo alle merci (41% di crediti+debiti, quota in aumento rispetto al
passato dovuto però solo da un aumento dei debiti) che raggiunge i –4,2 miliardi di euro,
continuando a peggiorare di anno in anno e risultando quasi il doppio rispetto a quello
rilevato all’inizio del millennio.
Di gran lunga inferiore è invece il disavanzo relativo ai passeggeri (20% di crediti+debiti,
quota in aumento rispetto ai primi anni del 2000 grazie ad un aumento della quota dei
crediti), -712 milioni di euro, registrando un miglioramento rispetto al 2005 di circa 360
milioni, e risultando comunque il valore più basso negli ultimi 10 anni. Infine, il saldo
18
Il passaggio da lire a euro dei dati precendenti al 1999 è stato effettuato utilizzando il tasso di conversione
fisso di 1936,27 lire per un euro; le tabelle di questo capitolo non comprendono il trasporto per condotta.
39
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
relativo ai servizi di assistenza (38% di crediti+debiti, quota simile a quella del 2005 ma di
circa 7/8 punti percentuali inferiore a quelle precedenti, dovuto ad un analogo andamento
delle singole quote di crediti e debiti), seppur in aumento rispetto al 2005, si attesta a –132
milioni di euro, un valore sicuramente buono rispetto al passato.
Tab.11. I trasporti nella Bilancia dei pagamenti per attività (1)
Anni 1997-2006 (Milioni di euro)
Voci
Crediti
Merci
Passeggeri
S.assistenza
Totale
Debiti
Merci
Passeggeri
S.assistenza
Totale
Saldi
Merci
Passeggeri
S.assistenza
Totale
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2.847
1.498
5.045
9.390
3.034
1.368
5.217
9.619
2.845 3.292
1.149 1.316
4.940 5.474
8.933 10.082
2.920
1.226
5.141
9.286
3.080
1.390
5.389
9.860
3.093 3.635 4.013 4.117
1.189 2.009 2.467 2.696
5.080 6.351 5.406 5.717
9.362 11.995 11.886 12.529
3.889 3.997 4.847 5.782 5.257 5.448 5.754 7.203 7.816 8.320
2.673 2.637 2.534 2.691 2.462 2.859 2.781 2.905 3.543 3.407
5.412 5.572 5.451 5.768 5.268 5.565 5.620 6.666 5.480 5.849
11.975 12.205 12.832 14.241 12.988 13.872 14.154 16.773 16.839 17.576
-1.043
-963 -2.003 -2.490 -2.338 -2.368 -2.661 -3.568 -3.803 -4.203
-1.175 -1.269 -1.385 -1.374 -1.236 -1.469 -1.592
-896 -1.076 -712
-367
-355
-511
-294
-128
-175
-539
-315
-74 -132
-2.585 -2.586 -3.899 -4.158 -3.701 -4.012 -4.793 -4.778 -4.953 -5.047
(1) Dati 2005-’06 provvisori.
Fonte: Ufficio Italiano Cambi
Dall’analisi dei crediti e dei debiti nel 2006 emerge che:
 dal lato delle uscite, il peso del trasporto passeggeri, più o meno come in passato, è pari
al 19%; per le altre voci, invece, si rileva a partire dal 2005 una riduzione del peso delle
attività connesse ai servizi di assistenza, dal 41% al 33% tra il 2000 ed il 2006, e
parallelamente un aumento della quota delle attività relative alle merci, dal 41% al 47%,
 dal lato delle entrate, sono come sempre i servizi di assistenza a determinarne la quota
più elevata, 46%, anche se tale percentuale risulta, per il secondo anno consecutivo,
inferiore di quasi dieci punti percentuali rispetto a quelle rilevate in precedenza; tale
diminuzione va a beneficio dell’incidenza connessa ai trasporti passeggeri che
raggiunge il 22%; oscilla invece sempre intorno al 33% la quota dai servizi relativi al
trasporto merci.
Per quanto riguarda la modalità di trasporto (tab.12.), è come sempre quella marittima ad
essere la più significativa, con una quota sul totale (crediti+debiti) del 41%, seguita da
quella aerea (35%) e stradale (21%); il restante 2% è relativo al trasporto ferroviario. Negli
40
Il quadro dell’interscambio
_____________________________________________________________________________________________________________
ultimi anni, la quota del trasporto marittimo diminuisce leggermente a favore di quella
aerea.
Tab.12. I trasporti nella Bilancia dei pagamenti per modalità di trasporto (1)
Anni 1997-2006 (Milioni di euro)
Voci
1997
1998
1999 2000
Crediti
Marittima
3.951 4.234 4.044 4.624
Aerea
3.372 3.214 2.862 3.164
Stradale
1.942 2.044 1.874 2.108
Ferroviaria
125
127
153
187
Totale
9.390 9.619 8.933 10.082
Debiti
Marittima
5.130 5.426 6.024 6.137
Aerea
4.383 4.291 4.214 4.708
Stradale
1.885 1.969 2.071 2.714
Ferroviaria
576
520
523
682
Totale
11.975 12.205 12.832 14.241
Saldi
Marittima
-1.180 -1.192 -1.981 -1.514
Aerea
-1.011 -1.077 -1.352 -1.544
Stradale
57
75
-197
-605
Ferroviaria
-451
-393
-370
-495
Totale
-2.585 -2.586 -3.899 -4.158
2001
2002
2003
2004
2005
2006
4.298
2.896
1.881
210
9.286
4.480
3.104
1.991
285
9.860
4.499 5.187 4.715 4.706
2.669 4.141 4.585 5.002
1.981 2.482 2.407 2.650
185
179
172
213
9.362 11.995 11.886 12.529
5.611 6.009 6.294 7.616 7.068 7.616
4.182 4.678 4.638 5.122 5.677 5.642
2.515 2.606 2.622 3.413 3.527 3.779
680
580
623
567
539
600
12.988 13.872 14.154 16.773 16.839 17.576
-1.312 -1.529 -1.795 -2.429
-1.285 -1.574 -1.969
-981
-634
-614
-930
-641
-470
-295
-387
-438
-3.701 -4.012 -4.793 -4.778
-2.353 -2.910
-1.091
-640
-1.121 -1.130
-388
-367
-4.953 -5.047
(1) Dati 2005-’06 provvisori.
Fonte: Ufficio Italiano Cambi
Dall’analisi dei crediti e dei debiti si rileva che:
 dal lato delle uscite, la ripartizione per modalità è più o meno costante negli ultimi anni;
il peso più elevato spetta al marittimo, 43%, seguito da quello aereo e stradale, 32% e
22%, mentre il trasporto ferroviario rappresenta il 3% dei debiti complessivi,
 dal lato delle entrate, la modalità più importante è quella aerea, 40%, seguita da quella
marittima, 38%, quote che nel tempo risultano rispettivamente in aumento ed in
diminuzione; il 21% deriva dal trasporto stradale ed il restante 1% da quello ferroviario.
Come in passato, è la modalità marittima ad incidere in misura rilevante sul deficit della
bilancia dei pagamenti dei trasporti. Rispetto al totale di -5 miliardi, infatti, tale modalità
chiude il 2006 con un valore negativo di poco inferiore ai 3 miliardi, segnando un
ampliamento del disavanzo di circa 600 milioni. A seguire, le attività connesse al trasporto
stradale con un risultato negativo di circa 1,1 miliardi, un valore costante rispetto al 2005,
ma decisamente più elevato rispetto al passato. Opposta è invece la dinamica del saldo
negativo relativo alla modalità aerea che passa negli ultimi due anni da –1 a -0,6 miliardi
41
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
di euro. Infine, il trasporto ferroviario, che seppur lentamente, sembra diminuire negli anni,
fermandosi nel 2006 a –367 milioni.
Tab.13. Saldi per modalità e attività dei Trasporti nella Bilancia dei pagamenti (1)
Anni 2000-2006 (Milioni di euro)
Modalità
2000
Marittima
Aerea
Stradale
Ferroviaria
2001
Marittima
Aerea
Stradale
Ferroviaria
2002
Marittima
Aerea
Stradale
Ferroviaria
2003
Marittima
Aerea
Stradale
Ferroviaria
2004
Marittima
Aerea
Stradale
Ferroviaria
2005
Marittima
Aerea
Stradale
Ferroviaria
2006
Marittima
Aerea
Stradale
Ferroviaria
(1) Dati 2005-’06 provvisori.
Merci
Passeggeri
Servizi
Totale
-1.219
-312
-488
-470
-41
-1.344
35
-25
-254
111
-152
---
-1.514
-1.544
-605
-495
-1.079
-255
-532
-471
-59
-1.215
37
1
-174
185
-139
---
-1.312
-1.285
-634
-470
-1.301
-94
-587
-387
-62
-1.561
61
92
-167
81
-89
---
-1.529
-1.574
-614
-295
-1.403
-206
-605
-448
-74
-1.633
55
61
-318
-131
-90
---
-1.795
-1.969
-641
-387
-1.990
-273
-790
-514
-85
-957
69
77
-354
249
-209
---
-2.429
-981
-930
-438
-2.117
-265
-945
-476
-71
-1.128
35
88
-165
301
-210
---
-2.353
-1.091
-1.121
-388
-2.519
-260
-972
-451
-34
-797
35
84
-357
418
-193
---
-2.910
-640
-1.130
-367
Fonte: Ufficio Italiano Cambi
Come sempre, la vendita e l’acquisto di servizi di trasporto relativi alle singole modalità e
attività (tab.13.) hanno generato soprattutto saldi negativi. Le uniche attività che invece,
come in passato, presentano ancora un saldo positivo sono:
42
Il quadro dell’interscambio
_____________________________________________________________________________________________________________



il trasporto ferroviario di passeggeri, che chiude il 2006 con un saldo positivo di 84
milioni di euro, un valore in linea con quelli rilevati nell’ultimo quinquennio ma
sicuramente migliore rispetto a quelli precedenti,
il trasporto stradale di passeggeri, che registra un avanzo di 35 milioni di euro; dopo il
picco (69 milioni) raggiunto nel 2004, il saldo sembra stabilizzarsi su tale livello, un
valore comunque superiore a quelli rilevati negli anni ’90,
i servizi di assistenza connessi al trasporto aereo che continuano a contribuire
positivamente al risultato complessivo del settore dei trasporti (fatta eccezione per il
2003); pari a 418 milioni di euro nel 2006, inoltre, tale valore ha ormai da diversi anni
un andamento crescente.
Nel 2006, i principali segmenti in cui la posizione delle imprese italiane risulta invece più
debole sono nell’ordine (tab.13.):
 il trasporto marittimo di merci, dove le transazioni complessive hanno generato un saldo
negativo di due miliardi e mezzo di euro, valore in continuo deterioramento ormai da
diversi anni (400 milioni in più rispetto al 2005),
 il trasporto stradale di merci, con un saldo negativo di circa un miliardo di euro, un
valore di poco superiore a quello rilevato nel 2005, anno in cui però era risultato pari a
945 milioni di euro rispetto ai 790 rilevati l’anno precedente,
 il trasporto aereo di passeggeri, - 797 milioni di euro, un valore invece sensibilmente
inferiore a quelli rilevati negli ultimi anni,
 il trasporto ferroviario di merci, -451 milioni di euro, un risultato che per il secondo
anno consecutivo, migliora (pari infatti a -514 e -476 nel 2004 e nel 2005).
2.2. Le singole modalità
2.2.1. I trasporti marittimi
Nel 2006 (tab.14.), il trasporto di merci ed i servizi di assistenza determinano
rispettivamente il 59% e 40% delle transazioni relative al trasporto marittimo, lasciando ai
noli passeggeri un ruolo decisamente marginale (1%). Rispetto al passato, si evince un
incremento del peso delle merci e parallelamente una diminuzione di uguale misura del
peso dei servizi di assistenza19.
19
A partire dal 1999, la quota delle merci era già aumentata dal 44% al 49% e, di converso, quella dei
servizi diminuita dal 55% al 50%.
43
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
A determinare tali modifiche sono le distribuzioni sia delle entrate sia delle uscite. Nel
primo caso, il peso delle attività connesse alle merci e quello dei servizi è analogo, circa
49%, mentre in precedenza tali quote oscillavano rispettivamente intorno al 41-42% e 5859%20.
Tab.14. I trasporti marittimi nella Bilancia dei pagamenti per attività (1)
Anni 1997-2006(Milioni di euro)
Voci
Crediti
Merci
Passeggeri
S.assistenza
Totale
Debiti
Merci
Passeggeri
S.assistenza
Totale
Saldi
Merci
Passeggeri
S.assistenza
Totale
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
1.612
31
2.308
3.951
1.720
37
2.477
4.234
1.766
26
2.252
4.044
2.211
18
2.395
4.624
1.979
9
2.310
4.298
1.865
24
2.591
4.480
1.939
22
2.538
4.499
2.157
17
3.013
5.187
2.391
41
2.283
4.715
2.351
40
2.316
4.706
2.424
58
2.649
5.130
2.553
66
2.807
5.426
3.196
53
2.775
6.024
3.430
59
2.648
6.137
3.058
69
2.484
5.611
3.165
85
2.758
6.009
3.341
96
2.856
6.294
4.147
101
3.368
7.616
4.508
112
2.448
7.068
4.870
74
2.672
7.616
-812
-833 -1.431 -1.219 -1.079 -1.301 -1.403 -1.990 -2.117 -2.519
-27
-29
-26
-41
-59
-62
-74
-85
-71
-34
-341
-330
-524
-254
-174
-167
-318
-354
-165
-357
-1.180 -1.192 -1.981 -1.514 -1.312 -1.529 -1.795 -2.429 -2.353 -2.910
(1) Dati 2005-’06 provvisori.
Fonte: Ufficio Italiano Cambi
Dal lato delle uscite, dopo la svolta avvenuta nel 1999, anno in cui l’incidenza delle merci
è aumentata dal 47% al 53% e, viceversa, quella dei servizi è diminuita dal 52% al 46%, la
quota delle merci subisce un ulteriore incremento di circa dieci punti percentuali,
raggiungendo il 64% nel 2006 mentre quella dei servizi decresce, fermandosi al 35%.
Come sempre negli ultimi anni, è il trasporto delle merci21 a determinare il deficit della
bilancia dei pagamenti relativa ai trasporti marittimi. Infatti, il saldo complessivo nel 2006
è stato di –2.910 milioni di euro (558 milioni in più rispetto al 2005) e quello determinato
dalle transazioni relative alle merci di –2.519 milioni di euro (peggiorato di 400 milioni in
un anno).
Risulta invece decisamente più modesto l’apporto negativo del saldo relativo ai servizi di
assistenza, -357 milioni; tale valore, circa il doppio rispetto all’anno precedente, è simile
20
21
44
Nel biennio 2000-2001, si era invece fermata al 52% e 54%.
Nei primi anni ‘90, era il saldo relativo ai servizi di assistenza ad essere più elevato o comunque di valore
analogo.
Il quadro dell’interscambio
_____________________________________________________________________________________________________________
però a quelli rilevati nel biennio ancora precedente22. Infine, il saldo relativo ai passeggeri,
pari a –34 milioni di euro, registra un netto miglioramento rispetto al passato,
interrompendo così la serie di valori negativi crescenti rilevati negli ultimi anni.
2.2.2. I trasporti aerei
Fino al 2004, il trasporto di passeggeri ed i servizi di assistenza hanno determinato quasi
tutte le transazioni con una leggera prevalenza del peso relativo alle attività connesse al
traffico passeggeri23. Da allora, tale attività acquista invece un ruolo più significativo e, nel
2006, rappresenta il 54% delle transazioni complessive a fronte del 40% raggiunto dai
servizi di assistenza. Il restante 6%, più o meno come in passato, è rappresentato dal
trasporto di merci (tab.15.).
Tab.15. I trasporti aerei nella Bilancia dei pagamenti per attività (1)
Anni 1997-2006 (Milioni di euro)
Voci
Crediti
Merci
Passeggeri
S.assistenza
Totale
Debiti
Merci
Passeggeri
S.assistenza
Totale
Saldi
Merci
Passeggeri
S.assistenza
Totale
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
228
1.357
1.787
3.372
252
1.219
1.743
3.214
168
972
1.721
2.862
147
1.117
1.899
3.164
124
1.007
1.766
2.896
152
1.067
1.886
3.104
102
921
1.646
2.669
136
1.739
2.266
4.141
175
2.230
2.180
4.585
170
2.474
2.358
5.002
115
2.535
1.732
4.383
125
2.481
1.684
4.291
296
2.324
1.594
4.214
459
2.461
1.788
4.708
379
2.222
1.581
4.182
245
2.628
1.805
4.678
307
2.554
1.777
4.638
409
2.695
2.017
5.122
440
3.358
1.878
5.677
430
3.271
1.941
5.642
-273
-265
-957 -1.128
249
301
-981 -1.091
-260
-797
418
-640
113
127
-128
-312
-255
-94
-206
-1.179 -1.262 -1.351 -1.344 -1.215 -1.561 -1.633
55
59
127
111
185
81
-131
-1.011 -1.077 -1.352 -1.544 -1.285 -1.574 -1.969
(1) Dati 2005-’06 provvisori.
Fonte: Ufficio Italiano Cambi
Per quanto riguarda i singoli contributi nel 2006 su crediti e debiti si rileva che:
 dal lato delle entrate, le attività di trasporto passeggeri e quelle relative ai servizi di
assistenza determinano rispettivamente il 50% e 47% delle entrate connesse al trasporto
aereo, quote che negli ultimi anni risultano decisamente in aumento e in diminuzione,
22
23
E simili ai valori rilevati nella seconda metà degli anni ’90.
Nel triennio 1999-2001, però, il peso dei servizi risultava di poco superiore a quello del trasporto dei
passeggeri (come nel decennio precedente, oggi si verifica la situazione opposta).
45
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________

dal lato delle uscite, il trasporto passeggeri genera il 58% dei debiti complessivi,
percentuale in leggero aumento rispetto ai primi anni del 2000, mentre i servizi di
assistenza il 34%, quota che, di converso, ha un trend decrescente rispetto all’inizio del
millennio, ma che rispetto al 2005, riporta un leggero incremento.
Per le merci, il peso sui crediti è nel 2006 pari al 3%, un valore in leggera flessione rispetto
a quelli rilevati nel nuovo millennio (circa la metà, però, di quelli registrati nel corso degli
anni ’90); dal lato dei debiti, dopo i valori modesti degli anni ’90 seguiti da un’impennata
nel biennio 2000-’01, l’incidenza di questa attività oscilla intorno all’8%.
La bilancia dei pagamenti dei trasporti aerei nel 2006 ha registrato un risultato negativo,
pari a -640 milioni di euro, segnando un sensibile miglioramento rispetto al passato.
Considerando le singole componenti, emerge che:



è positivo, ed in crescita, il saldo delle transazioni relative ai servizi di assistenza che
passa, tra il 2005 ed il 2006, da 301 a 418 milioni di euro,
migliora sensibilmente il saldo negativo relativo alle attività di trasporto passeggeri:
superiore ad un miliardo nel 2005, si ferma a -797 milioni l’anno successivo,
il disavanzo relativo ai servizi di trasporto merci, nell’ultimo triennio, non subisce
variazioni di rilievo, attestandosi nel 2006 a -260 milioni di euro.
2.2.3. I trasporti stradali
Ancora più che nel recente passato24, per questa modalità l’incidenza delle transazioni
relative alle merci risulta sempre più elevata, raggiungendo nel 2006, il 64% (57% nel
2002) mentre quella dei servizi si ferma al 35% (42% nel 2002); il restante 1% è
determinato dal trasporto passeggeri, quota che, seppur superiore a quelle rilevate negli
anni ‘90 (tra il 1995-’98 era appena lo 0,2%), ha in questi ultimi anni un trend decrescente.
Considerando la distribuzione dei crediti per attività, il peso del trasporto merci raggiunge
il 59% e quello dei servizi di assistenza il 39%. Si conferma di conseguenza la dinamica
rilevata nel 2005 di un ulteriore incremento della quota delle attività legate al trasporto
merci a svantaggio di quella relativa ai servizi di assistenza25, così come si conferma anche
24
25
46
Fino al 2002, le transazioni si ripartivano in modo più o meno equo fra attività connesse al trasporto delle
merci e servizi di assistenza, con una leggera prevalenza di questi ultimi; nel 2002, invece, sono stati i
servizi del trasporto merci a detenere la quota più alta di crediti+debiti, 57%, risultando di 15 punti
percentuali superiore a quella relativa ai servizi di assistenza.
Si ricorda che nel 2002, l’incidenza delle merci sui crediti, dopo un triennio di flessione, era
sensibilmente aumentata (dal 41% al 51%); di converso, quella dei servizi di assistenza, pari al 57% nel
2001, era scesa al 46% l’anno successivo.
Il quadro dell’interscambio
_____________________________________________________________________________________________________________
la riduzione del peso relativo al trasporto di passeggeri, di poco inferiore al 2% (pari al
doppio nel 2004).
Anche dal lato delle uscite, si conferma l’incremento dell’incidenza dell’autotrasporto che
registra negli anni un graduale incremento raggiungendo nel 2006 il 67% e, viceversa, il
peso relativo ai servizi di assistenza che diminuisce, fermandosi al 33%26.
Tab.16. I trasporti stradali nella Bilancia dei pagamenti per attività (1)
Anni 1997-2006 (Milioni di euro)
Voci
Crediti
Merci
Passeggeri
S.assistenza
Totale
Debiti
Merci
Passeggeri
S.assistenza
Totale
Saldi
Merci
Passeggeri
S.assistenza
Totale
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
985
7
950
1.942
1.041
7
997
2.044
869
38
967
1.874
885
43
1.180
2.108
768
49
1.065
1.881
1.007
72
912
1.991
1.019
66
897
1.981
1.324
86
1.072
2.482
1.416
47
943
2.407
1.560
46
1.043
2.650
853
2
1.031
1.885
887
2
1.080
1.969
983
7
1.081
2.071
1.373
9
1.332
2.714
1.300
12
1.204
2.515
1.593
11
1.001
2.606
1.624
11
987
2.622
2.114
17
1.281
3.413
2.361
12
1.154
3.527
2.533
11
1.236
3.779
133
5
-81
57
154
5
-84
75
-114
32
-114
-197
-488
35
-152
-605
-532
37
-139
-634
-587
61
-89
-614
-605
55
-90
-641
-790
-945
-972
69
35
35
-209
-210
-193
-930 -1.121 -1.130
(1) Dati 2005-’06 provvisori.
Fonte: Ufficio Italiano Cambi
Il saldo relativo ai trasporti stradali è risultato nel 2006 pari a –1.130 milioni di euro
(tab.16.), risultando di poco superiore a quello rilevato nel 2005. In tale anno, però, è stato
rilevato un deterioramento di quasi 200 milioni di euro, preceduto da una dilatazione del
disavanzo di ben trecento milioni; di fatto, se negli anni 2000-‘2004 il disavanzo era
rimasto più o meno costante, intorno ai 630 milioni di euro, dal nuovo millennio ad oggi è
quasi raddoppiato. Questo andamento è determinato in particolare dal saldo relativo alla
vendita ed all’acquisto dei servizi di trasporto merci, la voce più importante per questa
modalità, il cui saldo negativo passa da circa mezzo miliardo a quasi un miliardo tra il
2000 ed il 2006.
Seppure in misura decisamente inferiore, il risultato è influenzato anche dal saldo relativo
alla vendita e l’acquisto dei servizi di assistenza che passa, nei sette anni considerati, da –
152 a –193 milioni di euro (anche se in lieve miglioramento rispetto al 2005). Infine, il
26
Dal lato dei debiti, il peso delle merci è passato dal 52% al 61% tra il 2001 e 2002 e quello dei servizi di
assistenza dal 48% al 38%.
47
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
trasporto passeggeri, l’unica voce in attivo per questa modalità, registra un avanzo nel
2006 di 35 milioni di euro, un valore simile a quelli rilevati all’inizio del nuovo millennio
ma inferiore a quelli rilevati negli anni successivi.
2.2.4. I trasporti ferroviari
Nel 2006, il 74% delle transazioni connesse a questa modalità sono state determinate dal
traffico di merci mentre il restante 26% dal traffico di passeggeri e, per il quarto anno
consecutivo, tali valori hanno rispettivamente un andamento crescente e viceversa. Si
interrompe di conseguenza la tendenza rilevata fino al 2002 di una graduale diminuzione
del peso del trasporto merci che, a metà degli anni ’90, oscillava invece intorno al 70% e,
viceversa, di un aumento dell’incidenza dei servizi di trasporto passeggeri (che nello stesso
periodo si aggirava al 30%)27.
Queste percentuali continuano però ad essere il risultato di contributi sostanzialmente
diversi considerando crediti e debiti. Infatti, risulta che:
 la movimentazione delle merci ha generato il 21% delle entrate e ben il 90% delle
uscite,
 tali percentuali risultano invece pari a 79% e 10% per il trasporto di passeggeri.
Dopo un sostanziale recupero del peso dei servizi connessi alle merci sui crediti nel
periodo 1999-2002 e parallelamente ad una diminuzione del relativo peso sui debiti, la
situazione è notevolmente peggiorata nel biennio successivo. A partire dal 2005, però, il
peso di tale attività sui crediti aumenta sensibilmente (raddoppia tra il 2004 ed il 2006)
mentre dal lato dei debiti, la quota relativa all’autotrasporto continua ad avere invece un
trend crescente.
27
48
Come sempre, la lettura di questi dati deve però essere fatta considerando i criteri di calcolo del Manuale
della Bilancia dei pagamenti del Fondo Monetario Internazionale relativi al trasporto ferroviario. Questi
infatti prevedono che ad un paese siano addebitati i noli dei trasporti in importazione per il solo percorso
che riguarda le reti dei paesi terzi attraversati (escludendo di conseguenza sia il trasporto iniziale, ossia
quello fino alla frontiera del paese esportatore, sia il trasporto finale, ossia quello dopo la frontiera del
paese importatore). Considerando che la maggior parte delle importazioni per ferrovia viene da paesi non
confinanti con l’Italia, i debiti risultano inevitabilmente elevati. Viceversa, gli accrediti sono di modesta
entità dato che si riferiscono esclusivamente al traffico di transito in Italia che, essendo un paese
terminale, è interessato esclusivamente dai trasporti sulla direttrice ovest/est.
Il quadro dell’interscambio
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.17. I trasporti ferroviari nella Bilancia dei pagamenti per attività (1)
Anni 1997-2006 (Milioni di euro)
Voci
Crediti
Merci
Passeggeri
S.assistenza
Totale
Debiti
Merci
Passeggeri
S.assistenza
Totale
Saldi
Merci
Passeggeri
S.assistenza
Totale
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
22
103
0
125
22
105
0
127
41
112
0
153
49
137
0
187
49
161
0
210
57
228
0
285
33
180
0
213
18
167
0
185
30
148
0
179
36
136
0
172
498
78
0
576
431
89
0
520
372
151
0
523
519
162
0
682
520
160
0
680
444
135
0
580
481
119
0
600
532
91
0
623
507
60
0
567
487
52
0
539
-477
25
0
-451
-410
17
0
-393
-331
-39
0
-370
-470
-25
0
-495
-471
1
0
-470
-387
92
0
-295
-448
61
0
-387
-514
77
0
-438
-476
88
0
-388
-451
84
0
-367
(1) Dati 2005-’06 provvisori.
Fonte: Ufficio Italiano Cambi
Il saldo dei trasporti ferroviari (tab.17.) è risultato nel 2006 pari a –367 milioni di euro,
registrando un leggero miglioramento rispetto al passato. In particolare, il saldo dei servizi
relativi alle merci è passato da –476 a –451 milioni di euro, mentre quello positivo relativo
ai passeggeri, da 88 a 84 milioni di euro, un risultato comunque decisamente migliore
rispetto a quelli rilevati negli anni ‘90.
49
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
APPENDICE STATISTICA
Tab.1.
Anni
Commercio con l'estero: flussi per modalità di trasporto (1)
Anni 1990-2006 - Composizioni percentuali
Maritt.
Stradale
Ferrov.
Aerea
Altre (2)
Totale
Flussi quantitativi
1990
68,9
1991
70,1
1992
67,6
1993
69,1
1994
68,0
1995
66,2
1996
68,4
1997
67,2
1998
64,8
1999
63,8
2000
61,2
2001
62,2
2002
61,3
2003
62,9
2004
62,3
2005
61,8
2006
60,4
14,2
12,7
15,3
14,4
15,5
17,2
15,1
15,9
16,8
16,9
20,0
19,0
19,6
19,0
19,2
19,1
20,1
9,9
10,2
9,8
9,2
10,1
9,5
9,2
9,5
9,3
9,0
10,0
10,1
9,4
8,7
8,5
8,6
8,6
0,2
0,2
0,2
0,2
0,1
0,2
0,2
0,2
0,2
0,2
0,2
0,2
0,1
0,1
0,2
0,2
0,2
6,8
6,8
7,1
7,2
6,3
7,0
7,1
7,2
8,9
10,1
8,6
8,5
9,5
9,2
9,8
10,4
10,7
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
Flussi monetari
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
41,0
35,6
41,0
38,3
38,9
43,1
35,8
37,7
37,0
36,9
39,9
39,4
43,7
42,4
39,7
37,8
39,8
11,6
10,7
11,7
12,9
14,1
12,9
13,1
13,7
13,9
14,1
14,6
15,2
14,7
13,9
13,2
13,5
13,7
7,6
7,4
7,7
7,9
8,0
7,6
8,1
8,0
8,0
8,0
9,5
9,1
7,0
7,8
10,8
10,4
10,2
1,2
1,3
1,2
1,4
1,2
1,1
1,1
1,2
1,6
1,3
1,7
1,9
1,9
2,0
1,9
2,4
3,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
38,7
45,0
38,4
39,6
37,9
35,3
41,8
39,4
39,6
39,6
34,3
34,3
32,7
33,9
34,5
36,0
33,2
(1) Dati 2005-’06 provvisori.
(2) Esclusi i dati sulle esportazioni nei flussi monetari.
Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Ufficio Italiano Cambi
50
Il quadro dell’interscambio
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.2.
Anni
Importazioni per modalità di trasporto - Anni 1990-2006 (1)
Composizioni percentuali
Maritt.
Stradale
Ferrov.
Aerea
Altre
Totale
Flussi quantitativi
1990
73,5
1991
74,0
1992
71,7
1993
73,3
1994
72,6
1995
71,5
1996
73,0
1997
72,3
1998
69,6
1999
68,4
2000
65,0
2001
65,9
2002
65,3
2003
66,0
2004
65,3
2005
64,2
2006
63,7
8,8
7,9
10,2
8,7
9,9
10,7
9,3
9,8
10,4
10,5
13,8
13,2
13,7
13,3
13,1
13,5
13,4
9,2
9,6
9,1
8,7
9,4
8,7
8,5
8,9
8,4
7,8
9,3
9,3
8,6
8,4
8,4
8,2
8,3
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
0,1
8,5
8,4
8,9
9,3
8,1
8,9
9,2
9,0
11,6
13,2
11,7
11,5
12,4
12,3
13,1
14,0
14,6
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
Flussi monetari
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
36,2
30,5
37,7
30,8
33,4
36,8
29,4
31,2
30,4
30,1
33,9
34,6
40,6
37,8
36,2
34,3
32,8
10,7
8,4
9,7
12,3
14,5
12,9
14,0
14,6
14,9
15,4
16,6
17,3
16,8
16,9
16,6
16,4
16,9
7,3
7,4
7,7
7,6
7,3
6,8
7,2
7,2
7,1
7,1
8,9
8,2
4,2
6,5
8,5
7,8
8,2
2,3
2,4
2,3
2,9
2,5
2,4
2,5
2,5
3,3
2,9
3,4
3,9
3,8
3,9
3,7
4,7
5,7
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
43,6
51,3
42,6
46,4
42,3
41,1
46,9
44,6
44,3
44,5
37,2
36,0
34,6
35,0
34,9
36,9
36,4
(1) Dati 2005-’06 provvisori.
Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Ufficio Italiano Cambi
51
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.3.
Anni
Esportazioni per modalità di trasporto - Anni 1990-2006 (1)
Composizioni percentuali
Maritt.
Stradale
Ferrov.
Aerea
Altre (2)
Totale
Flussi quantitativi
1990
52,2
1991
55,8
1992
53,6
1993
56,8
1994
54,3
1995
50,0
1996
55,7
1997
54,1
1998
52,0
1999
51,4
2000
50,7
2001
51,6
2002
50,3
2003
53,6
2004
53,4
2005
54,9
2006
51,5
33,9
30,4
32,5
31,0
32,3
36,7
31,3
31,8
34,3
34,5
37,1
35,6
36,4
36,1
36,9
34,8
38,4
12,5
12,4
12,3
10,8
12,1
11,7
11,3
11,2
11,6
12,1
11,9
12,3
11,6
9,7
9,1
9,7
9,5
0,8
0,8
0,7
0,5
0,3
0,4
0,5
0,4
0,3
0,3
0,3
0,3
0,3
0,3
0,4
0,4
0,4
0,6
0,6
0,9
1,0
1,1
1,2
1,2
2,4
1,8
1,7
n.d.
0,2
1,4
0,2
0,2
0,2
0,2
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
Flussi monetari
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
46,2
41,1
44,5
44,8
43,7
48,7
40,9
43,1
42,9
42,7
45,8
44,1
46,7
47,4
43,2
41,4
47,6
12,5
13,3
13,8
13,4
13,8
12,9
12,5
13,1
13,1
13,1
12,7
13,2
12,7
10,8
9,7
10,5
10,2
7,9
7,5
7,8
8,2
8,6
8,2
8,9
8,7
8,7
8,8
10,0
10,0
9,7
9,1
13,0
13,0
12,5
-----------------------------------
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
33,4
38,2
33,9
33,6
33,9
30,1
37,8
35,1
35,4
35,5
31,5
32,7
30,9
32,7
34,1
35,1
29,7
(1) Dati 2005-’06 provvisori.
(2) Dati non significativi in termini monetari.
Fonte: Elaborazioni Centro studi Federtrasporto su dati Ufficio Italiano Cambi
52
PARTE III
L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE
Executive summary
_____________________________________________________________________________________________________________
EXECUTIVE SUMMARY
Il mercato globale delle M&A
L’intervallo di osservazione del Rapporto biennale interessa il periodo 1 aprile 2005 – 31
marzo 2007.
In estrema sintesi rispetto al periodo di riferimento si può affermare che hanno trovato
conferma molte delle dinamiche già emerse nelle edizioni precedenti e riconducibili a:
- forte spinta all’integrazione orizzontale realizzata sia sotto forma di acquisizioni e
fusioni sia sotto forma di accordi di partnership e costituzione di joint venture;
- minore spinta all’integrazione di filiera rispetto ai periodi precedenti, che emerge con
evidenza dall’analisi del mercato delle M&A;
- grande dinamicità delle economie in crescita che da paesi destinatari di investimenti
(quali si sono caratterizzati nel periodo 2001-2005) iniziano ad entrare a pieno titolo
nel novero degli investitori globali.
L’andamento segnato dalle operazioni di M&A a livello globale conferma infatti il sempre
maggiore sbilanciamento del mercato verso processi di integrazione orizzontale, che hanno
interessato il 64% delle operazioni, contro il 16% delle operazioni di integrazione verticale.
Oltre il 19% delle operazioni di fusione e acquisizione, poi, è stato portato a termine da
soggetti che non appartengono al settore dei trasporti, ma che fanno capo ad investitori
internazionali del settore delle infrastrutture o legati ad ambienti finanziari. L’interesse di
tali investitori ha riguardato soprattutto i settori portuale (25% delle operazioni effettuate) e
aeroportuale (18%), e i comparti della logistica (18%) e del trasporto marittimo (17%).
Il ruolo attivo sul mercato degli operatori asiatici è confermato innanzitutto dai numeri
della Cina: nel 2005 infatti solo 5 operazioni sono state effettuate da operatori cinesi sul
mercato globale, contro le 13 del 2006.
Nel complesso sui maggiori mercati - escluso quello italiano - sono state rilevate 28
operazioni che hanno riguardato soggetti provenienti da Germania, 28 da Stati Uniti, 21 da
Francia e Paesi Bassi, 20 dal Regno Unito, 17 dalla Svizzera, 14 dal Giappone, 14 dalla
Danimarca e 11 dall’Australia. Si deduce pertanto che il 70% delle operazioni del periodo
(190 operazioni su 272, incluse quelle cinesi) sono state portate a termine da operatori di
non più di 10 nazionalità.
55
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Al contrario, tra le aree di destinazione degli investimenti, la regione asiatica è senza
dubbio quella più interessante, dal momento che circa il 20% delle operazioni di M&A ha
avuto come controparte acquisita una società proveniente da un paese asiatico in crescita.
In particolare il 7% delle operazioni ha riguardato il mercato cinese. Se poi si aggiungono
le operazioni avvenute ad Hong Kong (formalmente cinese) la quota sale addirittura al
10%.
In Italia, si evidenzia come il contributo delle acquisizioni di maggioranza e delle fusioni
al totale delle operazioni nel 2005 (72%) e nel 2006 (64%) sia andato diminuendo rispetto
al 2004 (88%); e sia aumentato - pertanto - il peso relativo delle acquisizioni di minoranza.
Anche i dati relativi al primo trimestre 2007 restituiscono un rapporto pari al 33%.
L’analisi dei settori
Procedendo ad un’analisi per settore, che segue la tradizionale struttura del Rapporto
biennale Federtrasporto-Nomisma, è possibile cogliere tendenze e dinamiche peculiari dei
singoli comparti.
Gli integratori logistici
A livello generale, sul mercato globale degli operatori logistici sono state riscontrate le
seguenti dinamiche:
- per i maggiori raggruppamenti del settore, si segnala il raggiungimento di performance
molto positive, con tassi di crescita del fatturato superiori a due cifre; in particolare si
noti come ad aumenti straordinari di fatturato corrispondano le operazioni di
acquisizione e integrazione rilevate nel periodo e di seguito descritte;
- il grande dinamismo nelle operazioni di M&A degli operatori postali che si preparano
-
alla competizione integrale attesa con la liberalizzazione dei servizi postali europei;
la consolidata dinamica di collaborazione tra gli operatori europei e statunitensi e le
compagnie asiatiche, con prevalenza di quelle cinesi e giapponesi;
la tendenza dei player globali a procedere a percorsi di specializzazione di ritorno al
core business, con contestuale dismissione di attività non core (si pensi tra gli altri a
TNT e a ABX Logistics).
Nel periodo di riferimento il mercato globale ha assistito a molte operazioni di
ristrutturazione di gruppi leader attraverso acquisizione e fusione di aziende e rami di
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Executive summary
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attività e contestuale rebranding (Deutsche Bahn, TNT-TPG, UPS, DSV-Frans Maas, e
CEVA, tra i maggiori).
Le maggiori operazioni del periodo sono riconducibili a grandi leader del settore che hanno
operato strategie di integrazione verticale e, principalmente, orizzontale, tramite
acquisizioni di società connazionali (UPS/Overnite, Toll/Patrick) o, nel mercato europeo,
tramite acquisizione di compagnie con sede nei Paesi Membri (Deutsche Post/Exel,
Kuehne+Nagel/ACR Logistics).
Kuehne & Nagel ha continuato nella serrata serie di operazioni ed accordi iniziati nel 2003,
finalizzati sia al consolidamento del presidio del mercato continentale europeo, sia
all’ingresso e/o consolidamento sul mercato nipponico, sia ad intraprendere percorsi di
specializzazione.
Sugli equilibri europei ha avuto forte impatto il takeover del gruppo Deutsche Post World
Net sulla britannica Exel che, con un’operazione di oltre 5.500 milioni di euro, ha creato
un gruppo di circa 500.000 dipendenti secondo una strategia che mira al rafforzamento
della posizione dominante. Le due compagnie portano rispettivamente in dote, nell’ultimo
biennio, l’incorporazione di altri due gruppi leader sul mercato europeo (rispettivamente
DHL e Tibbet&Britten).
Diversa è la strategia del gruppo TNT che ha messo in vendita la divisione logistica,
concentrando il core business sui settori postale e delle consegne espresso.
L’operazione Deutsche Post-Exel, di enorme portata, ma non isolata, conferma di fatto il
dinamismo degli operatori postali: è evidente infatti il proseguire del trend di acquisizione
di società di trasporto e logistica da parte delle Poste europee che si preparano alla
competizione integrale che si dovrebbe sviluppare con la liberalizzazione dei servizi
postali. Tra i maggiori attori: Finland Post, DP-Exel, Osterreichische Post, Japan Post, La
Poste.
Per quanto riguarda i mercati extraeuropei sul mercato australiano, dopo lunga trattativa,
Patrick Corporation ha ceduto alla scalata ostile di Toll Holdings: l'operazione - preceduta
da quella di acquisizione di SembCorp Logistics di Singapore - crea il maggiore operatore
di logistica del continente con riflessi sull’intero mercato asiatico: nella regione è infatti in
corso un processo di polarizzazione che vede da un lato la fusione Toll/Patrick e dall’altro
l’aggregazione Queensland Rail, FCL Interstate Transport e Linfox, appoggiata da DP
World (già Dubai Ports International) e P&O Ports. Il presidio del mercato australiano
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L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
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assume importanza fortemente strategica dal momento che l’Australia intende posizionarsi
nel contesto competitivo globale come piattaforma logistica del Sud Pacifico.
Allo stesso tempo i grandi operatori leader non spostano l’attenzione dalle aree del mondo
un tempo marginali, operando strategie di penetrazione attraverso l’acquisizione di società
locali. In tal senso, è evidente come l’approccio ai paesi emergenti – si pensi all’Est
Europa (Russia, Repubblica Ceca, Estonia), al Sudamerica (Venezuela, Brasile), piuttosto
che al Far East (Corea del Sud e Cina) – riguardi tipicamente acquisizioni di piccole
società locali, in una visione prevalentemente di integrazione orizzontale. Tra i vari casi si
riportano le acquisizioni di Frans Maas in Russia, di TNT-TPG nella Repubblica Ceca e di
Kuehne+Nagel in Estonia.
Tra i mercati in crescita emergono i mercati dell’Est europeo (Russia, Slovenia, Lituania,
Lettonia, Estonia, Ungheria, Repubblica Ceca), destinatari di investimenti e operazioni da
parte degli operatori delle economie consolidate, nonché, nell’area asiatica, i mercati di
India e Cina. Tuttavia, si porta ad evidenza come la Cina, al pari dei Paesi Arabi (Dubai, in
primo luogo), a meno di un decennio dall’ingresso a pieno titolo sui mercati trasportistici
globali, al ruolo di paese destinatario di interessi europei e statunitensi, affianchi ora il
nuovo ruolo di paese investitore.
Con riferimento al mercato italiano, il periodo in esame è caratterizzato per la propensione
pressoché nulla degli integratori logistici nazionali ad investire nell’acquisizione di società
a capitale straniero. Tra le eccezioni si riportano le operazioni di Arvato Logistics sul
mercato svizzero e di Gruber Logistics su quello tedesco.
Sul mercato domestico hanno invece avuto luogo diverse operazioni di integrazione
orizzontale finalizzate ad irrobustire la struttura del network e a presidiare nuovi mercati:
ne sono stati i principali protagonisti Number 1, Fercam, Frans Maas Italia, Cavalieri
Trasporti.
In tema di trasferimento di capitale italiano in mani di investitori stranieri, si segnalano le
acquisizioni di STEF-TF, DSV-Frans Maas, Rhenus Logistics e del gruppo TNT.
Autostrade inoltre ha ceduto la propria partecipazione (pari al 25%) in Midland Express a
Macquarie Infrastructure che deteneva già il restante 75% della società.
Sul mercato italiano diverse compagnie estere hanno potenziato il proprio network
attraverso M&A e investimenti. Si pensi a TNT Express che ha aperto nuove sedi a
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Executive summary
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Piacenza e a Novara e a Deutsche Post-DHL che ha raddoppiato la consistenza della rete
italiana.
Se nel periodo di riferimento gli operatori nazionali non hanno quasi portato a termine
operazioni di M&A dirette ai mercati esteri, maggiore vivacità è stata riscontrata in tema di
accordi commerciali e di partnership in campo internazionale, nelle regioni europee ed
asiatiche.
Interessante è la strategia di alleanze di Poste Italiane che intende sia consolidare la propria
posizione sul mercato domestico (attraverso un accordo con il Gruppo FS), sia irrobustire
la propria presenza in ambito internazionale (sfruttando il network del colosso statunitense
UPS).
In tema di contract logistics, poi, si è assistito nel periodo di riferimento alla crescente
diffusione di accordi sul mercato italiano, che hanno visto protagonisti sia grandi operatori
esteri – TNT, Kuehne+Nagel, Ceva (ex TNT Logistics), Norbert Dentressangle – che
operatori nazionali – Borghi, Fercam, Cavalieri - .
Il trasporto marittimo merci
E’ ormai consolidata la crescita del mercato del comparto container: le prime 25
compagnie a livello mondiale, che nel biennio 2003-2004 avevano conosciuto un aumento
complessivo dell’11%, nel 2005-2006 hanno registrato una performance del +20%. Tali
dati sono dovuti principalmente, da una parte, al crescente flusso di traffici containerizzati
dalle economie asiatiche verso Europa e Stati Uniti; dall’altra, al massiccio processo di
concentrazione in atto nel comparto, come prova la maggiore operazione del periodo, il
takeover di AP Moller-Maersk su Royal P&O Nedlloyd (per un controvalore di 2,3
miliardi di dollari), che vede la fusione del primo e terzo operatore armatoriale del settore
container per capacità della flotta e dà vita ad un colosso con una potenzialità pari a 1,65
milioni di Teu contro i 784 mila della seconda società del settore, l’elvetica MSC.
Nel biennio trascorso il mercato delle M&A ha registrato un elevato numero di operazioni,
gran parte delle quali ha coinvolto società dell’area baltica (soprattutto Norvegia, ma anche
Finlandia e Svezia) e del nord Europa (Paesi Bassi, Regno Unito, Danimarca, Islanda,
Belgio), confermando la regione come una delle più dinamiche e strategiche per quanto
attiene al trasporto marittimo.
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L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
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È interessante notare come quasi tutte le società protagoniste dei takeover abbiano la stessa
nazionalità delle aziende scalate (Wilh. Wilhelmsen/Unitor, Frontline/Bergshav
Shipholding, Avion/Eimskip), o comunque la medesima area di provenienza.
Nell’Europa continentale le maggiori operazioni hanno riguardato il mercato tedesco e
quello francese: il gruppo tedesco TUI, attraverso la controllata Hapag-Lloyd, ha portato a
termine il takeover sul leader canadese CP Ships, registrando in tal modo una crescita del
93% dal 2005 al 2006 e scalando la classifica mondiale dei 25 primi operatori, passando
dal 14° posto nel 2005 al 5° nel 2006. In Francia il colosso armatoriale CMA CGM ha
proceduto ad una serie di acquisizioni a presidio del mercato mediterraneo.
Come accade nel settore portuale, forti segnali di dinamismo hanno riguardato il fronte
orientale - Cina, India, Hong Kong, Singapore, Filippine, Giappone, Corea del Sud e
Taiwan - dove è stato registrato un alto numero di operazioni.
Allo stesso tempo un elevato numero di accordi orizzontali o verticali hanno avuto luogo
sui mercati asiatici. Tra le intese di maggiore rilevanza vi è quella siglata da due tra i più
importanti cartelli marittimi del comparto container, Grand Alliance e The New World
Alliance per lo scambio di slot tra Asia e Stati Uniti orientali, via Panama.
Complessivamente, i due gruppi raggiungono una capacità di stiva pari a 1,5 milioni di teu.
Riguardo al comparto del trasporto marittimo non containerizzato, esso non presenta
generalmente livelli di concentrazione analoghi a quelli del settore container, in particolare
per quanto riguarda le rinfuse. Trova tuttavia conferma nel periodo il consolidamento di
accordi e operazioni di M&A che denotano una progressiva concentrazione societaria ed
un contestuale processo di razionalizzazione dei servizi. Tra i soggetti particolarmente
attivi nel periodo, si segnala la tedesca Hamburg Sud; mentre tra le aree più dinamiche, il
mercato baltico e nordeuropeo ha visto consolidarsi vari processi di concentrazione, che
hanno avuto come protagoniste, tra le altre, in qualità di società acquisite alcune società
norvegesi.
Diversi accordi e operazioni sono stati registrati sui mercati di India, Malaysia e Corea del
Sud, a dimostrare ancora una volta la dinamicità delle economie asiatiche in crescita.
Con riferimento al comparto marittimo italiano, il grande protagonista nel periodo di
riferimento è il gruppo Grimaldi di Napoli che ha continuato la strategia di espansione e di
internazionalizzazione iniziata negli anni precedenti. Dopo un percorso iniziato nel 2005,
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Executive summary
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nel 2007 il gruppo ha ottenuto il controllo della finlandese Finnlines, storico operatore che
offre servizi ro-ro nel Mar Baltico e nel Mare del Nord.
Titolari degli accordi siglati nel periodo sono prevalentemente le stesse compagnie attive
sul versante delle operazioni di M&A, che hanno raggiunto intese finalizzate
all’attivazione di servizi di autostrade del mare. Tra gli accordi interessanti, ai fini del
processo di internazionalizzazione, vi è l’accordo di joint venture tra la sudcoreana Hanjin
Shipping e il Gruppo Castaldi, che prenderà il nome di Hanjin Italy.
Il settore portuale
Un imponente processo di concentrazione ha avuto luogo nel settore portuale. E’
interessante inoltre notare il fermento mostrato dagli operatori terminalisti nei riguardi dei
mercati emergenti est europei (Ucraina, Lituania e Russia) e medio orientali (Emirati Arabi
e Iran).
Tra le grandi manovre del periodo non si può tralasciare la strategia di PSA International
(Singapore) che è entrata nella cinese Hutchinson Port Holdings, dopo aver dovuto
rinunciare al takeover del colosso britannico P&O Ports, strappatale da Dubai Ports World,
che ha proceduto contestualmente ad una furiosa espansione in India, Stati Uniti, Europa,
Asia e Africa.
La vertiginosa crescita per vie esterne di Dubai Ports è certamente il più emblematico ma
non l’unico esempio di come negli ultimi anni si stia affermando un deciso trend di fusioni
e acquisizioni che portano ad una sempre maggiore concentrazione dei colossi globali del
settore; in questo contesto si inserisce l’ingresso di PSA International nel capitale di
Hutchison Port Holdings e Hutchison Port Investment (Hutchinson Whampoa), per un
controvalore che dovrebbe superare i 4 miliardi di dollari (pari a una quota del 20%). La
politica di convergenza tra i due terminalisti asiatici è epocale, dati gli interessi di entrambi
nel porto di Hong Kong.
Dopo il takeover di DP World su P&O Ports, si preannuncia così la nascita di un duopolio
nella movimentazione di container nei principali scali del mondo.
Il passaggio di P&O Ports al terminalista arabo non è che l’ultimo atto dello
smantellamento della compagnia britannica iniziato con la cessione alla danese A.P.
Moller Maersk della partecipazione nella compagnia di navigazione P&O Nedlloyd e
proseguito con la vendita della divisione Cold Logistics alla canadese Versacold Holdings.
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L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
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Sul fronte orientale, la Cina si conferma il mercato che, a livello mondiale, mostra il
maggior numero di segnali di espansione: insieme allo sviluppo manifatturiero del colosso
asiatico si sta registrando infatti una crescente spinta allo sviluppo delle infrastrutture
portuali, con numerosi investimenti da parte di importanti attori globali quali PSA
International (Temasek Holdings), COSCO Pacific, APM Terminals (Moller Maersk),
Hutchison Port Holdings (Hutchison Whampoa), Macquarie Global Infrastructure Fund,
sia per quanto riguarda l’acquisizione di terminal container esistenti, sia per quanto attiene
alla realizzazione di nuovi terminal container; analoghi segnali di crescita, dal punto di
vista portuale, provengono da altri paesi asiatici quali l’India e la Malaysia, pur se in
misura minore rispetto all’evidente caso cinese.
Gli investimenti dei grandi terminalisti cinesi sui porti nazionali vanno di pari passo con gli
investimenti all’estero: in Egitto, COSCO è entrato nel capitale di Suez Canal Container
Terminal (SCCT) di cui il gruppo AP Moller Maersk continua a detenerne il 60%; in
Spagna, Hutchison Whampoa di Hong Kong ha ottenuto la maggioranza del Terminal
Catalunya, nel porto di Barcellona, mentre la cinese Shangai International Port ha rilevato
da AP Moller Maersk il 40% del terminal container dello scalo belga di Zeebrugge.
Tra le compagnie emergenti si segnala il gruppo filippino ICTSI che dal 2006 ha dato vita
ad una serie di operazioni sia sul mercato nazionale sia sui nuovi mercati di Indonesia,
Siria e Ecuador. Estremamente attiva è anche la strategia di attrazione di investimenti della
vietnamita Saigon Newport Company, agenzia governativa che ha costituito alcune joint
venture con altrettanti gruppi leader del trasporto marittimo containerizzato, tra cui A.P.
Møller-Mærsk, PSA International, DP World e la statunitense SSA Marine.
Per quanto riguarda l’area europea, giova segnalare alcune acquisizioni che hanno
dimostrato l’interesse di PSA/Hutchison per i mercati spagnoli e tedeschi, nonché l’elevato
numero di takeover su società britanniche: DP World su P&O, l’australiana Babcock &
Brown su PD Ports, la britannica Peel Holdings su Mersey Docks & Harbour e
l’acquisizione totale da parte di una cordata di investitori, tra cui Goldman Sachs, di
Associated British Ports (APB).
Tra i terminalisti leader più dinamici nel periodo di riferimento, si segnala la francese
CMA CGM che, dopo aver completato l’acquisizione della compagnia di navigazione
connazionale Delmas, che ha portato un considerevole aumento di fatturato nel 2006, ha
vinto, con un’offerta di 201,6 milioni di euro, la gara per la privatizzazione di Comanav,
primo armatore marocchino.
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Executive summary
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Sul mercato italiano, il Gruppo Grimaldi di Napoli ha acquisito il 49% del terminal
multipurpose Unikai di Amburgo: l'operazione si inserisce in un progetto di crescita del
gruppo partenopeo che prevede la costruzione di nuove navi e l'acquisizione o la
realizzazione di infrastrutture portuali.
Il trasporto ferroviario
Una prima valutazione di sintesi dell’andamento del comparto del settore ferroviario merci
non può non evidenziare il grande fermento verso il mercati dell’est europeo e verso la
Russia, intesa come ponte tra l’Asia (Cina in primis) e l’Europa. La maggiore compagnia
ferroviaria europea, Deutsche Bahn, ha dimostrato grande attivismo nel periodo,
costituendo joint venture con le russe JSC Russian Railways e con RZD e il governo cinese
per lo sviluppo del traffico ferroviario tra Asia orientale, Russia e Europa occidentale.
L'alleanza che va delineandosi è tra gli elementi di maggiore interesse del periodo, se si
pensa che la Germania offre la principale piattaforma di smistamento europea, mentre la
Russia costituisce la più praticabile rotta terrestre tra il Vecchio Continente e l'Asia
orientale.
Tra le maggiori operazioni si segnala il takeover sulla statunitense Bax Global (Gruppo
Brinx) da parte di Deutsche Bahn e - tra le altre operazioni siglate tra le due coste
atlantiche - l’acquisizione dell’olandese CN WorldWide ad opera di Canadian National
Railway, che mira a rafforzare il proprio posizionamento nel cuore dell’Unione Europea.
Sul mercato svedese e francese, inoltre, sono in atto processi di concentrazione: in
particolare, oltralpe, hanno dimostrato grande attivismo due colossi del settore ferroviario e
portuale europeo, la compagnia nazionale SNCF e la compagnia armatoriale CMA CGM,
che hanno stretto una serie di accordi e operazioni tesi al rafforzamento delle rispettive
posizioni.
In sintesi, sul mercato italiano, si evidenza come la direttrice del Brennero sia confermata
direttrice-chiave del trasporto europeo nord-sud e, pertanto, considerata appetibile da parte
di operatori italiani e stranieri. Più in generale, rimane stabile l’interesse degli operatori
stranieri, a presidio della direttrice nord-sud del continente: tra gli operatori attivi nel
periodo si citano B Cargo, SNCF Fret, SBB CFF FFS Cargo, CFL, P&O Ferrymaster,
European Rail Shuttle, Crossrail.
Contemporaneamente il Gruppo Ferrovie dello Stato ha portato avanti un’ampia strategia
di affermazione della propria evoluzione da vettore a operatore logistico completo sia sul
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L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
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mercato domestico che internazionale. Ne sono esempi – tra gli altri - il recente accordo di
partnership con Poste Italiane per l’avvio di una joint venture sul trasporto merci e
l’ottenimento del controllo di Cemat, società di trasporto combinato terrestre; e - tra le rare
operazioni di rilievo registrate nel periodo - l’acquisizione del controllo della tedesca TX
Logistics, tesa al rafforzamento del network di Ferrovie dello Stato anche in Germania,
Svizzera e Austria.
Il cargo aereo
Nel 2006 il settore nel suo complesso ha registrato un aumento del traffico dei 30 maggiori
scali a livello globale pari al 5,3% e le previsioni stimano una crescita stabile fino al 2010.
Il contributo deriva senza dubbio dalla crescita delle economie asiatiche, dato confermato
dalle performance a due cifre dei maggiori aeroporti cinesi e dai piani di investimento nei
terminal cargo.
Emirates SkyCargo, compagnia di Dubai, ha registrato nel 2006 la maggiore crescita
(+25%), insieme a Air China, Asiana, UPS, Fedex, Korean Airlines, Singapore Airlines e
Cathay Pacific, in un range di valori che va dal 15% di Air China al 5,2% di AF-KLM, che
detiene comunque la maggiore quota di mercato a livello mondiale, seguita a poca distanza
dalla tedesca Lufthansa Cargo. Le compagnie orientali infatti stanno con successo
penetrando i mercati europei, come dimostrano i nuovi collegamenti di Thai Airways,
Malaysia Airlines Cargo, China Cargo Airlines e Air China.
Tra le intese più interessanti dal punto di vista dell’integrazione di filiera, alcune sono state
messe a segno dai gruppi postali con vettori cargo (All Nippon Airways-Japan Post, UPS e
DHL-Polar Air Cargo).
Anche il mercato italiano, ha conosciuto una crescita di oltre 5 punti percentuali nel 2006,
dato che restituisce segnali confortanti circa la tenuta del comparto. In testa alla classifica
nazionale degli scali rimangono i due hub nazionali, Malpensa e Fiumicino, e BergamoOrio al Serio, che complessivamente gestiscono il 75% del traffico nazionale cargo. E’
interessante la crescita di Brescia-Montichiari, scelta come scalo italiano da Jade Cargo
International (società sino-tedesca) e nuovo hub di Poste Italiane, a scapito di Fiumicino.
Segnali forti circa l’appetibilità del mercato italiano nei traffici con l’Oriente derivano
dall’interesse mostrato da alcuni operatori asiatici (Shanghai Airlines Cargo, Malaysia
Airlines Cargo, Jade Cargo International) e mediorientali (Emirates SkyCargo).
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Executive summary
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Con riferimento ai vettori nazionali, Alitalia Cargo ha annunciato il potenziamento del
proprio network all cargo, attraverso l’espansione in mercati come India, Cina e Nord
America. La compagnia inoltre ha consolidato le rotte verso Giappone e Corea del Sud e
mira ad entrare in regioni emergenti come Africa e Medio Oriente.
Il trasporto pubblico locale e a media-lunga percorrenza
Sul mercato internazionale è continuato il processo di concentrazione che vede
protagonista una rosa ormai consolidata di operatori leader. Negli anni più recenti,
l’ingresso nei nuovi mercati era stato spesso avviato tramite strategie incentrate su accordi
di partnership con operatori locali storici; nel periodo di riferimento, invece, sono state
intensificate soprattutto le acquisizione di imprese con presidio consolidato sui mercati
target. Si pensi alle operazioni di Stagecoach sul mercato scozzese, di Arriva su quello
portoghese e tedesco e verso l’est europeo, di Transdev – che ha rafforzato il servizio su
gomma e su ferro in Gran Bretagna, Germania, e Francia – e di Ratp, presente sia sul
mercato europeo che su quello asiatico (Grecia, Italia, Marocco, Germania e la stessa
Francia).
In Italia, molte società a capitale pubblico sono state oggetto di percorsi di parziale
privatizzazione, condotta attraverso la selezione ad evidenza pubblica di un socio privato
industriale di minoranza – si pensi all’acquisizione di AMT Genova da parte di Transdev.
Con riferimento ai processi di M&A, si segnalano, inoltre, tra le operazioni che
coinvolgono gli operatori esteri, quelle di Arriva International, anche attraverso la
controllata italiana SAB. Riguardo alle operazioni nazionali si ricordano la fusione
Tigullio-Ali, l’operazione Dolomiti Bus-AGI, già azionista della compagnia e partner di
Transdev nel processo di privatizzazione di AMT Genova e l’espansione di ATAP
Pordenone che, dopo l’acquisizione di SAF Udine e di La Marca Treviso, ha rilevato una
consistente quota di minoranza di APT Gorizia.
Il trasporto aereo
Il processo di concentrazione in atto nel mercato aereo e la tendenza degli operatori a
seguire strategie di integrazione orizzontale sono stati confermati dai tentativi più o meno
ostili di scalata effettuati su alcuni vettori. Tra i casi di estremo rilievo: US Airways/Delta
Airlines, Macquarie Bank-TPG/Qantas, British Airways-TPG/Iberia, e sul mercato lowcost, RyanAir/AirLingus e Air Train Holding/Midwest Air. Sul mercato europeo, è stata
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L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
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portata a termine l’acquisizione di Swiss da parte di Lufthansa, che, con un’operazione di
integrazione verticale, ha rilevato una quota di minoranza di Fraport, società aeroportuale
che gestisce lo scalo di Francoforte. Sono inoltre in corso grandi manovre che vanno nel
senso di un rafforzamento del processo di concentrazione in Europa: i casi più rilevanti
riguardano Iberia e Alitalia, entrambe sul mercato ed entrambe nelle mire di Texas Pacific
Group, grande protagonista del periodo di riferimento. L’espansione di Air France-KLM,
invece, viene perseguita consolidando la presenza nei mercati in crescita (Asia, America
Latina, Medio Oriente e Africa). Sul mercato statunitense, il takeover di US Airways sulla
connazionale America West ha portato alla creazione della sesta compagnia statunitense,
mentre in Cina cinque tra i maggiori operatori asiatici convergono verso il modello
dell’alleanza, suggellata da scambi azionari, proprio mentre il governo cinese autorizza una
nuova aerovia verso l’Europa. Tra le regioni decisamente emergenti vi è il Medio Oriente:
l’accordo Arabesk tutto interno al mondo arabo è stato costruito per contrastare le grandi
alleanze globali, nonché le compagnie arabe storiche come Qatar Airways e Emirates. E
proprio Emirates - compagnia aerea di Dubai che attualmente vanta il più alto tasso di
crescita a livello mondiale - ha annunciato il piano di espansione nel Medio Oriente, che
prevede il rafforzamento della propria presenza in Kuwait, in Siria e nel Regno Unito.
In Italia, la crisi generalizzata di alcune tra le maggiori compagnie di trasporto aereo non
ha impedito di riscontrare certa vivacità di vettori: tra questi, Meridiana e alcune
compagnie low-cost che hanno intrapreso sentieri di espansione. Il periodo di riferimento
ha assistito, tra le altre, alla vicenda ancora senza esisto di Alitalia-Volare e al ritorno
all’utile di Meridiana. La compagnia infatti ha intrapreso una crescita per vie esterne
attraverso operazioni di integrazione verticale e orizzontale, di sensibile impatto nel
ristretto comparto aereo italiano, rilevando quote significative di minoranza del capitale di
Aeroporto di Firenze (ADF) e di Eurofly, vettore leader nel mercato leisure. Forte interesse
nei confronti del mercato nazionale è stato dimostrato, oltre che dalla ormai consolidata
Ryanair, da vettori stranieri low-cost come Clickair, sussidiaria di Iberia, e Easyjet.
Il settore aeroportuale
Con riferimento ai processi di M&A, l’analisi delle operazioni che hanno avuto luogo nel
periodo di riferimento restituisce un quadro di estremo interesse per diversi motivi:
innanzitutto per la consistenza delle transazioni e per l’impatto che le operazioni hanno
determinato sugli equilibri globali; in secondo luogo perché tali manovre danno la misura
del processo di concentrazione in atto nel settore, ad opera di soggetti, sia tradizionali sia
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Executive summary
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emergenti, estremamente dinamici, la cui campagna di espansione è iniziata non prima del
2003. Operazioni di rilievo sono riconducibili ai grandi investitori in infrastrutture del
calibro della spagnola Grupo Ferrovial e dell’australiana Macquarie, che hanno acquisito
rispettivamente Swissport e Copenhagen Airports, e alla tedesca Hochtief, che sta portando
avanti una strategia di espansione che ha preso le mosse dall’acquisizione dell’aeroporto di
Budapest ceduto dalla stessa Ferrovial. Il gruppo spagnolo è infatti divenuto leader nel
settore aeroportuale acquistando British Airport Authority (Baa); ha inoltre messo in atto
una strategia di concentrazione degli investimenti in Gran Bretagna, che prevede la
cessione degli scali non-core tra cui – appunto – Budapest e Napoli-Capodichino. Nel
mercato comunitario ed extracomunitario continuano a un ritmo sostenuto i processi di
privatizzazione, in particolare in Francia, con riferimento al sistema degli aeroporti
regionali, in Slovacchia, Bulgaria, Ungheria e, in ambito extracomunitario, in India.
Il sistema aeroportuale italiano continua nel processo di consolidamento, con una crescita
media che ha sfiorato il 9% nel 2006 e con 123,7 milioni di passeggeri movimentati
all’attivo. Le operazioni di M&A hanno mostrato una certa dinamicità, sia internamente al
mercato domestico, sia con riferimento al processo di internazionalizzazione
principalmente passiva. Si ricordano, infatti, tra le vicende di primo piano del periodo, i
mutamenti nella compagine azionaria di Aeroporti di Roma (detenuto da Gemina e
Macquarie, entrambe in procinto di lanciare un’offerta di takeover), la strategia di SAVE,
gestore dell’aeroporto di Venezia, e l’acquisizione di Aeroporti Holding di quote di
capitale di Aeroporti di Firenze e di SAB, gestore dello scalo bolognese.
Il trasporto marittimo passeggeri
Sul mercato crocieristico mondiale non è stata data notizia dell’ingresso di nuovi
operatori, né attraverso processi di fusione, né con riferimento a new entrants. Grandi
protagonisti del biennio di riferimento sono stati i due leader globali Royal Caribbean
Cruises - che ha riavviato il processo di concentrazione che da tempo caratterizza la sua
strategia – e Carnival Corporation che ha finalizzato la strategia di penetrazione del
continente europeo e, segnatamente, dei mercati tedesco e spagnolo. Star Cruises, gruppo
pressoché monopolista nell’area asiatica è entrato con slancio anche nei mercati più maturi
e remunerativi di Europa e Nord America, intraprendendo, negli anni più recenti un
processo di espansione che lo ha portato a detenere il controllo di diverse società tra cui
Norwegian Cruise Line (NCL), NCL America, Orient Lines and Cruise Ferries.
Le maggiori operazioni nel comparto del cabotaggio marittimo internazionale, invece,
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L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
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sono state portate a termine dal gruppo greco Attica Holdings, attivo principalmente sui
mercati del Mediterraneo, ma presente anche su quelli dell’Europa settentrionale attraverso
l’attività di varie società collegate e controllate. Ha poi avuto luogo una fusione tutta
interna al robusto mercato del Baltico, che ha visto protagonisti la svedese Silja Line, già
divisione ferries di Sea Containers, e la finlandese Tallink, che con un’operazione di
integrazione orizzontale hanno dato vita al maggiore operatore della regione. Il periodo di
riferimento ha visto, da ultimo, la privatizzazione della francese SNCM con l’ingresso nel
capitale di partners finanziari e del socio industriale Veolia Transport.
Per quanto riguarda lo scenario italiano, Grimaldi Napoli ha portato a termine il percorso
di acquisizione di controllo della finlandese Finnlines, operatore leader nel mercato
nordeuropeo. Tra gli attori di maggior interesse, si confermano le altre grandi compagnie
di cabotaggio italiane Moby e Grandi Navi Veloci, entrambe protagoniste di processi di
acquisizione che hanno profondamente modificato l’assetto delle società stesse e di alcune
controllate.
Dal momento che il comparto italiano della crocieristica è cresciuto complessivamente del
25%, non sorprende l’interesse di Carnival Corporation e di Royal Caribbean per il
mercato nazionale e mediterraneo in genere, né l’investimento in Roma Cruise Terminal
(RTC) dal momento che Civitavecchia è, dal 2005, il primo porto italiano per la
crocieristica, secondo solo, nel Mediterraneo, a Barcellona. Parallelamente all’operazione
RTC, Costa Crociere (gruppo Carnival) ha intensificato il programma di espansione verso
i mercati sudamericani, asiatici e mediorientali; la compagnia intende, inoltre, intensificare
l’offerta a Dubai e in Sudamerica.
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L’internazionalizzazione delle imprese
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1.
IL TRASPORTO MERCI E LA LOGISTICA
1.1. Le integrazioni di filiera
Lo scenario internazionale
In questa sezione vengono analizzate le dinamiche che, nel periodo di riferimento (1 aprile
2005 – 31 marzo 2007) abbiano riguardato:
- tipologie di operatori attivi nel settore della logistica in senso stretto: integratori
logistici (MTO), corrieri espresso ed operatori logistici (contract logistics, logistica
distributiva, della supply chain…);
- tipologie di operatori, attivi in diversi comparti del trasporto merci che hanno seguito
nel periodo di riferimento strategie di integrazione nella filiera logistica; tra questi:
compagnie marittime, operatori ferroviari, imprese aeroportuali, portuali e terminaliste.
Per questo motivo vengono riportate sia le operazioni e gli accordi di integrazione
orizzontale e verticale (di filiera) degli operatori logistici in senso stretto, sia le operazioni
di integrazione verticale degli operatori degli altri comparti del trasporto merci.
A livello generale, sul mercato globale degli operatori logistici sono state riscontrate le
seguenti dinamiche:
- per i maggiori raggruppamenti del settore, si segnala il raggiungimento di performance
molto positive, con tassi di crescita del fatturato superiori a due cifre; in particolare si
noti come ad aumenti straordinari di fatturato corrispondano le operazioni di
acquisizione e integrazione rilevate nel periodo e di seguito descritte;
- il grande dinamismo nelle operazioni di M&A degli operatori postali che si preparano
alla competizione integrale attesa con la liberalizzazione dei servizi postali europei;
-
la consolidata dinamica di collaborazione tra gli operatori europei e statunitensi e le
compagnie asiatiche, con prevalenza di quelle cinesi e giapponesi;
la tendenza dei player globali a procedere a percorsi di specializzazione di ritorno al
core business, con contestuale dismissione di attività non core (si pensi tra gli altri a
TNT e a ABX Logistics).
69
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.1.
2006
Performance segnata dai maggiori raggruppamenti nella logistica - Anni 2005 e
Società
Deutsche Post World
Net - DHL - Exel
UPS
Paese Valuta
Fatturato
2006
(M)
Fatturato Variazione Variazione
2005 Fatturato
fatturato
(M) 2006-2005 2005-2004
DE
€
60.545,0
44.594,0
35,8%
3,3%
USA
US$
47.547,0
42.581,0
11,7%
16,4%
DE
€
28.338,0
25.640,0
10,5%
7,0%
USA
US$
32.294,0
29.363,0
10,0%
18,8%
Kuehne & Nagel
CH
CHF
18.194,0
14.049,0
29,5%
21,5%
TNT - TPG
NL
€
10.060,0
9.329,0
7,8%
2,4%
USA
US$
9.566,0
8.618,0
11,0%
7,5%
Panalpina
CH
CHF
7.735,0
6.962,0
11,1%
13,8%
DSV-Frans Maas
DK
DKK
31.972,0
23.015,0
38,9%
27,2%
Géodis
FR
€
3.785,0
3.595,7
5,3%
6,7%
Norbert Dentressangle
FR
€
1.608,0
1.399,0
14,9%
7,4%
Gruppo DB
FedEx
CSX
Fonte: elaborazione Nomisma su dati dichiarati dalle società
Nel periodo di riferimento, il mercato globale ha assistito a molte operazioni di
ristrutturazione di gruppi leader attraverso acquisizione e fusione di aziende o rami di
attività e contestuale rebranding. Tra le maggiori si ricorda:
- il rafforzamento di Deutsche Bahn sul mercato filippino e indonesiano attraverso la
fusione di alcune società di antica partnership;
- il cambio di marchio (brand) di TPG, storico operatore postale, le cui divisioni Mail,
Express e Logistics opereranno globalmente sotto il marchio unico di TNT;
- il rilancio del trasporto stradale negli Stati Uniti da parte di UPS che con un nuovo logo
sostituisce quello della controllata Overnite: il nuovo brand - UPS Freight - riunisce
UPS Freight LTL, UPS Freight Truckload e Speciality Solutions;
- l’acquisizione del leader storico olandese Frans Maas da parte di DFDS Transport,
operazione che ha l’obiettivo dichiarato di creare un operatore logistico leader in
Europa; a seguito dell’operazione la nuova società ha assunto la denominazione di
DSV Group, gruppo che opera in tre divisioni (DSV Road, DSV Air & Sea e DSV
Solutions);
- la tormentata acquisizione del ramo spedizioni del gruppo olandese TNT (TNT
Logistics) da parte del fondo Apollo Management e la definizione del nuovo brand
CEVA.
70
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
Alcuni tra i maggiori player del mercato hanno dispiegato strategie di espansione: in
Europa, il gruppo elvetico Kuehne & Nagel, il gruppo Deutsche Post World Net e, nel
Pacifico, il gruppo australiano Toll Holdings.
Sul mercato europeo, Kuehne & Nagel ha continuato la propria strategia aggressiva di
espansione iniziata nel 2003, finalizzata al consolidamento della propria posizione
nell’area continentale e all’ingresso e consolidamento sul mercato nipponico, anche
attraverso percorsi di specializzazione. In proposito si riportano:
- le varie operazioni sul mercato europeo, che mirano ad una penetrazione geografica ed
industriale complementare a quella attuale, dal momento che con le acquisizioni
precedenti la società si era rafforzata soprattutto nel mercato nordamericano e asiatico;
la strategia aggressiva di espansione di Kuehne&Nagel si è manifestata attraverso una
campagna di serrate acquisizioni sul mercato estone (a presidio dell’area baltica), in
Belgio, Spagna, Danimarca, Scandinavia, Francia e Slovenia, anche attraverso
investimenti finalizzati al potenziamento delle proprie strutture logistiche;
- l’inaugurazione di una piattaforma logistica in Belgio, caratterizzata per essere uno dei
maggiori investimenti del settore in Europa; l’accordo di contract logistics in Irlanda
con Organon Ireland per il trasporto a temperatura controllata;
- ancora, sul mercato britannico, la costituzione di una joint venture per la logistica
beverage nel Regno Unito e l’accordo con Logico, divisione servizi logistici di
Freightliner, per il maggiore utilizzo del trasporto intermodale ferroviario in Gran
Bretagna;
- gli accordi nei paesi dell’est europeo confermano un interesse per i mercati europei di
nuova espansione; tra questi l’accordo di contract logistics con Bosch in Polonia per la
gestione aftermarket dei prodotti automotive sul mercato polacco, ceco e slovacco e
l’apertura di una nuova piattaforma in Slovacchia, a Bratislava;
- sul mercato giapponese, l’inaugurazione, all’inizio del 2007, di un nuovo centro
logistico presso l’aeroporto di Marita, che ha come principale cliente la Japan Airlines,
l’apertura di un ufficio commerciale a Kobe e l’apertura programmata di altri due
centri logistici nel Paese.
Le manovre di Deutsche Bahn, nel periodo di riferimento, riguardano l’acquisizione di
BAX Logistics, operazione ritenuta come sinergica rispetto al precedente acquisto della
filiale logistica Schenker; l'operazione al contempo rafforza notevolmente la posizione di
Deutsche Bahn nelle spedizioni aeree e marittime. Attraverso Schenker, Deutsche Bahn nel
2005 ha notevolmente incrementato la propria capacità logistica nell'area di Parigi e si è
garantita l’ingresso nel mercato giapponese attraverso un accordo con la nipponica Seino
71
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Holdings per l’utilizzo dei rispettivi network. Il gruppo ha inoltre rafforzato la propria
presenza sul mercato filippino e indonesiano attraverso un’operazione di rebranding.
Sul mercato americano, si segnalano il takeover di alcune compagnie europee su
compagnie statunitensi (la scandinava Wallenius Wilhelmsen Lines, Deutsche Bahn, ..) e il
rafforzamento di posizione dominante operato da UPS che sta investendo nella
realizzazione di cinque hub aeromerci negli Stati Uniti.
In Australia, Toll Holdings ha rilevato, al termine di una lunga scalata ostile, la
connazionale Patrick Corporation, terminalista portuale, che offre anche servizi marittimi,
intermodali terrestri e aerei. L’operazione, a lungo contrastata dal colosso Macquarie
Group, ha dato vita al più grande operatore di logistica australiano. Il portafoglio di Toll
spazia pertanto ad oggi dalla Cina all'India, da Singapore all'Australia.
Si segnala come, nel periodo di riferimento, molti operatori leader abbiano cercato il
rafforzamento della propria posizione su mercati consolidati europei o nordamericani,
senza ambizioni per i nuovi mercati extra-continentali o per i mercati emergenti dell’est
europeo: oltre a Kuehne+Nagel, si citano, tra gli altri, i casi della statunitense Schneider
Logistics che ha concentrato le proprie acquisizioni sul mercato domestico; della canadese
Versacold Holdings che ha rilevato la britannica P&O Logistics; di DFDS che ha acquisito
la connazionale olandese Frans Maas. E, da ultimo, di Rhenus AG & Co che ha acquisito
IHG, creando un’entità di primaria importanza con una rete capillare in Europa, Russia e
Paesi Asiatici.
Tra le operazioni di maggior rilievo sul mercato per il mutamento degli equilibri europei, si
segnala l’acquisizione da parte di Géodis della divisione Freight Management di TNT, che
si occupa di spedizioni aeree e navali. Il gruppo francese diviene così il quinto
spedizioniere europeo e il decimo a livello mondiale e irrobustisce anche il gruppo delle
ferrovie francesi SNCF che sono tra gli azionisti di Geodis, estremamente interessate al
business di TNT, tanto da sottoscrivere un aumento di capitale di 150 milioni di euro.
Il leader globale svizzero Panalpina guarda invece all’area scandinava e al Pacifico dal
momento che ha perseguito una strategia volta a crescere organicamente attraverso
acquisizioni: nel 2005 ha rilevato le attività della società di logistica Janco Oilfield
Services di Singapore, azienda che opera principalmente a servizio dell’industria
petrolifera, e, dopo anni di collaborazione, la società di spedizioni norvegese Overseas
Shipping Group, acquisita dopo una collaborazione di anni; da ultimo ha siglato un
72
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
accordo con YAS, filiale logistica del gruppo armatoriale giapponese NYK per lo sviluppo
di sinergie sui mercati di Giappone, America Latina, Africa e Medio Oriente.
La britannica P&O ha invece proseguito con lo smantellamento del gruppo: dismettendo,
oltre alle attività armatoriali, la divisione P&O Cold Logistics, acquisita dalla canadese
Versacold Holdings Corp.
Sugli equilibri europei ha avuto senz’altro impatto, nel periodo di riferimento, il takeover
di Deutsche Post sulla britannica Exel; le due compagnie portano rispettivamente in dote,
nell’ultimo biennio, l’incorporazione di altri due gruppi leader sul mercato europeo,
rispettivamente DHL (costata 3,5 mld di euro) e Tibbet&Britten. L’operazione Deutsche
Post-Exel - che vale 5,5 mld di euro - crea il maggior gruppo mondiale di logistica.
L’operazione di enorme portata, ma non isolata, di fatto conferma il grande dinamismo
degli operatori postali. E’ evidente infatti il proseguire del trend di acquisizione di società
di trasporto e logistica da parte delle Poste europee che si preparano alla competizione
integrale che si dovrebbe sviluppare con la liberalizzazione dei servizi postali.
La dinamica è confermata dalle operazioni di M&A e accordi:
- il gruppo postale Finland Post ha acquisito la società di logistica danese Cambifragt
attiva in Scandinavia e nei Paesi Baltici, dando vita così ad uno dei maggiori operatori
logistici dell’area baltica; la strategia di espansione del gruppo è ora diretta al mercato
russo, dal momento che, dopo l’acquisizione, Finland Post può vantare piattaforme
logistiche in Estonia, Lettonia, Lituania e Danimarca;
- nel contempo DHL Express ha acquistato da Finland Post il 49% delle azioni della
finlandese Kelpo Kuljetus Fi Oy, rilevandone l'intero controllo;
- Österreichische Post ha acquisito la maggioranza del capitale della tedesca trans-oflex, specializzata nel trasporto di collettame espresso; le Poste austriache gettano così
-
le basi per un'ulteriore crescita nel mercato dinamico del collettame e della logistica
potendo offrire un'importante piattaforma tra Est ed Ovest dell'Europa, all’interno di
una rete espresso che ad oggi interessa Austria, Germania, Slovenia e Croazia;
Japan Post, la compagnia postale giapponese, e TNT hanno annunciato la costituzione
di una cooperazione strategica, finalizzata a perseguire il ruolo di posizione leader nel
mercato dei corrieri espresso e della logistica nell'Asia pacifica: la cooperazione mira a
rafforzare gli interessi di TNT nel mercato globale e la posizione di Japan Post sul
mercato domestico;
73
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
-
contestualmente TNT Post ha siglato un accordo con l’Agence et Messageries de la
Press, distributore belga, che consentirà a TNT Post di espandere la propria quota di
mercato all'interno del mercato postale del Belgio; ancora: TNT ha concluso
l’acquisizione di PostCon Deutschland, società che svolge attività di smistamento
postale.
Le operazioni e gli accordi di TNT sono da ricondurre ad una strategia di potenziamento
del settore postale e delle consegne espresso, confermata dalla dismissione delle divisioni
Logistics e Freight Management, entrambe cedute nel biennio di riferimento.
Ancora sul mercato europeo:
- la francese La Poste ha reso noto che intende investire nei prossimi anni nella società
controllata GeoPost - che ha recentemente rafforzato la sua posizione nella penisola
iberica - e in DPD: lo scopo è quello di creare un network intercontinentale, con
attenzione particolare per i mercati di Cina, Giappone, Russia, India, Brasile, Sudafrica
e Medio Oriente;
- le Poste Norvegesi hanno rilevato l’olandese Scanex, mentre le poste danesi il controllo
della connazionale Transportgruppen, che ha una forte presenza anche sul mercato
svedese.
- Come già segnalato nel precedente Rapporto, continua l’espansione worldwide del
gruppo statunitense UPS, strategia che comprende sia il rafforzamento sui mercati
asiatici, sia il consolidamento sul mercato no parcel domestico e europeo:
- attraverso l’acquisizione della connazionale Overnite Corporation, specializzata in
spedizioni LCL (Less Than Container Load) in Nord America, e della britannica
LYNX Express, specializzata nel settore della logistica delle parti di ricambio;
- attraverso l’apertura di 3 nuovi centri di magazzinaggio e distribuzione in Cina, a
Shanghai, Suzhou e Futian, con ulteriori piani di espansione che riguardano l’apertura
sul mercato cinese di altre 20 piattaforme entro il prossimo biennio.
Da ultimo si segnala che COSCO e TNT hanno firmato una lettera d'intenti per la
costituzione di una joint venture logistica che opererà in Asia e nel Pacifico; l'obiettivo è
quello di espandere la presenza di COSCO nella regione e di accrescere la penetrazione di
TNT nel mercato cinese. COSCO intende inoltre compiere ulteriormente la trasformazione
da vettore marittimo ad operatore logistico globale.
Relativamente ai maggiori accordi di contract logistics, si segnala che:
74
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
-
-
-
-
-
Kuhene+Nagel ha siglato in Polonia con la multinazionale Bosch un accordo per la
gestione aftermarket dei prodotti automotive sul mercato polacco, ceco e slovacco,
attraverso la piattaforma polacca di Wroclaw, all'interno del ProLogis Park; ha inoltre
siglato un accordo con Organon Ireland per lo stoccaggio e il trasporto anche a
temperatura controllata su strada, mare e aereo, attraverso la piattaforma irlandese di
Swords;
la francese GEFCO ha siglato un contratto europeo con la statunitense Rubbermaid
Commercial Products per la gestione del traffico dal Lussemburgo verso Germania,
Austria, Benelux, Francia, Scandinavia e Svizzera;
DHL-Exel Supply Chain ha siglato un contratto quinquennale con la multinazionale
EMI per la distribuzione di prodotti multimediali nel mercato europeo;
TNT ha siglato un contratto con Electrolux per le spedizioni da Asia e Europa verso il
resto del mondo, mentre la divisione espresso (TNT Express) si occuperà dei servizi di
trasporto dal nuovo Centro Regionale per la Distribuzione dei Ricambi edificato a
Dubai da Volvo;
il gruppo Frans Maas ha siglato un accordo di partnership con una multinazionale
giapponese leader mondiale nel settore delle moto per la gestione della logistica del
prodotto finito destinato principalmente al mercato italiano;
la tedesca BLG Logistics Group ha rinnovato l’accordo di contract logistics con la
connazionale Heoegh Autoliners, che movimenta circa 100mila auto/anno nel terminal
portuale di Bremerhaven che fa capo a BLG; BLG ha inoltre rinnovato il contratto con
Mazda per la movimentazione sempre, nel porto di Bremerhaven, di autovetture
provenienti dal Giappone e dall'Inghilterra.
Si riportano di seguito le principali operazioni e gli accordi realizzati, sui mercati
consolidati, da operatori ed integratori logistici e - di seguito - M&A ed accordi di
integrazione di filiera.1
Tab.2.
Operazioni di integratori logistici leader sui mercati consolidati
Acquirente
Anno
Acquisita
Operazione ed effetti rilevanti
Kuehne+
Nagel
(Svizzera)
2005
WM Cargonet Acquisizione 100%.
(Gruppo WM Il gruppo logistico Kuehne Nagel ha acquistato da WM
Group - NL) Group il rimanente 60% del capitale di WM Cargonet,
azienda nata nel 2003 e specializzata nel groupage,
diventandone l'unico proprietario.
(continua)
1
Nel seguito del paragrafo si riportano inoltre operazioni e accordi di filiera – realizzati da integratori
logistici e da altri operatori (MTO, portuali, ferroviari ed altri) - che hanno avuto luogo sui mercati in
crescita.
75
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.2.)
Gebr.
Monkemoller
(DE)
ACR
Logistics (FR)
(Platinum
Equity Group,
USA)
2006
Aces Ltd
(USA)
E.M. Trans
(ET)
Divisione
groupage FW
DEUS (DE)
HSBC Export
Services (UK)
2007
Management 2005
(DE)
Macquarie
2005
Midland
Holdings
(Macquarie
Infrastructur,
Australia)
UPS (USA) 2005
Speditoren
(Norvegia)
MAN
Logistics
(Gruppo
MAN, DE)
Midland
Express (UK)
Overnite
Corporation
(USA)
Acquisizione.
Gebr. Monkemoller è specializzata in groupage e logistica
con 360 dipendenti.
Acquisizione.
L’operazione, stando alle dichiarazioni di Kuehne Nagel,
fornisce una penetrazione geografica ed industriale
complementare a quella attuale.
Con le acquisizione precedenti Kuehne + Nagel si era
rafforzata soprattutto nel mercato nordamericano e
asiatico. ACR ha sede a Parigi e conta 15.000 dipendenti;
nel 2004 ha registrato un fatturato di 1,2 mld di euro.
Acquisizione
Aces è una società di spedizioni specializzata nel settore
del prodotti forestali e fattura 15 mln di dollari l'anno.
Acquisizione.
L'acquisizione riguarda la società estone E.M. Trans e le
sue filiali in Lettonia, Lituania e Finlandia . La società è
specializzata in servizi di autotrasporto e nel 2004 ha
registrato un fatturato di 10 mln di euro.
Acquisizione (100%)
KN ha comprato la divisione groupage dello speidzioniere
tedesco FW DEUS. Passeranno al gruppo anche i 130
dipendenti. Nuova denominazione sociale KN DEUS
GmbH
Acquisizione 100%
La società svizzera ha acquisito la divisione Export
Services della britannica HSBC Bank, specializzata in
documentazione e crediti per l'export.
Acquisizione.
Il gruppo Kuehne + Nagel ha comprato la Speditøren A/S,
azienda norvegese che opera principalmente come
spedizioniere doganale. Speditøren A/S offre anche servizi
di trasporto e di magazzinaggio e servizi logistici.
Management buy-in.
Il gruppo tedesco MAN ha ceduto la filiale MAN Logistics
(160 dipendenti, 30 mln di fatturato) ad un consorzio
costituito dai manager della stessa società.
Acquisizione.
Autostrade ha ceduto a Macquarie la propria
partecipazione (25%) in Midland Express. Macquarie
Infrastructure deteneva già il restante 75% della società.
Acquisizione.
Overnite (1,65 mld di dollari di ricavi) è specializzata in
spedizioni LCL (Less Than Container Load) in Nord
America. L'obiettivo di UPS è quello di potenziare la
propria offerta di servizi nel settore del trasporto cargo su
strada.
(continua)
76
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.2.)
LYNX
Express (UK)
(controllata da
Bridgepoint
Capital, UK)
De Rijke
(NL)
2005
****
2005
Roberts
2005
Europe (NL)
Schneider
Logistics
(Gruppo
Schneider
National,
USA)
2005
2006
Finland Post
(FI)
2005
Panalpina
(Svizzera)
2005
Acquisizione.
LYNX Express è uno dei maggiori corrieri britannici e
opera in particolare nella logistica delle parti di ricambio, e
conta tra i suoi clienti alcune aziende internazionali leader
nel proprio settore. Con questa operazione UPS mira a
rafforzare la sua presenza in Gran Bretagna. La transazione
ha un valore di 97,1 mln di dollari. Ups intende fondere i
servizi LYNX all'interno del proprio portafoglio prodotti.
Wetro
Acquisizione.
Europort (NL) Wetro è specializzata nello stoccaggio e nel trasporto
stradale di rinfuse liquide. L'accordo include la cessione di
una flotta di 35 camion e 60 trailer cisterna e di un centro
logistico di 84.000 mq nel porto di Rotterdam.
SembCorp
Cessione (61%).
Logistics
SembCorp Industries (Gruppo Temasek Holdings) intende
(Temasek
vendere la filiale SembCorp Logistics di cui detiene il 61%
Holdings del capitale azionario.
Singapore)
FedEx
Acquisizione.
Custom
FedEx Custom Critical, filiale operativa europea di FedEx
Critical
Corporation, ha ceduto la sua divisione europea
(USA)
all'olandese Roberts Europe. La transazione è avvenuta con
un'operazione di management buy-out.
American
Acquisizione.
Port Services La società di logistica statunitense Schneider Logistics,
(USA)
Inc. (gruppo Schneider National) ha comprato la
connazionale American Port Services. La società manterrà
la propria ragione sociale ed opererà come filiale
interamente
controllata
di
Schneider
Logistics.
Attualmente American Port Services opera a Savannah,
Norfolk, Charleston, Houston, Seattle e Long Beach.
American
Acquisizione.
Overseas Air La statunitense Schneider Logistics ha rilevato la società di
Freight (USA) spedizioni internazionali American Overseas Air Freight.
American Overseas continuerà a mantenere la propria
ragione sociale e ad avere sede e uffici in varie città
californiane.
Cambifragt
Acquisizione.
(DK)
Il gruppo postale Finland Post acquisirà la società di
logistica danese Cambifragt (140 mln di euro di fatturato),
che sarà integrata nella divisione Post Logistics (254 mln
di euro di fatturato) di Finland Post.
Janco Oilfield Acquisizione.
Services
L’elvetica Panalpina ha rilevato le attività della società di
(Singapore)
logistica Janco Oilfield Services di Singapore.
L’azienda asiatica opera principalmente a servizio
dell’industria petrolifera. Nel 2004 l’azienda ha fatturato
25,1 milioni di dollari di Singapore (14,9 milioni di dollari
USA).
(continua)
77
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.2.)
Overseas
Shipping
Group
(Norvegia)
Oversea
Shipping
Group
(Norvegia)
Acquisizione.
Dopo anni di collaborazione Panalpina ha acquisito la
società di spedizioni Overseas Shipping Group (36
dipendenti, 20,8 mln di dollari di fatturato). L'operazione si
inserisce in una strategia volta a crescere organicamente
attraverso acquisizioni.
Acquisizione.
Con effetto retroattivo al 1 gennaio 2005 Panalpina ha
rilevato Oversea Shipping Group, da anni agente di
Panalpina per il mercato dei paesi nordici. Nel 2004
Oversea ha fatto registrare un fatturato di 16,5 mln di euro.
Acquisizione.
Il gruppo trasportistico francese Norbert Dentressangle ha
comprato la connazionale Venditelli, società di logistica.
Venditelli è una società di logistica con 650 dipendenti, 9
uffici e 13 centri di distribuzione in Francia.
Acquisizione.
Deutsche Post e Exel hanno annunciato di aver stretto un
accordo per il takeover del gruppo postale tedesco
sull'azienda logistica britannica (110.000 dipendenti).
L'acquisizione da 5,5 mld di euro, che segue quella del
2002 su DHL per 3,5 mld di euro, crea il maggior gruppo
mondiale di logistica, con 55 mld di euro di fatturato e
500.000 di dipendenti.
Norbert
2005
Dentressangl
e Group (FR)
Venditelli
(FR)
Deutsche
2005
Post - DHL
Express(DE)
Exel (UK)
2006
Kelpo
Kuljetus Fi
Oy (FI)
Acquisizione 100% tramite quota ulteriore.
DHL Express ha acquistato dalle Poste finlandesi il 49%
delle azioni della società Kelpo Kuljetus Fi Oy,
rilevandone l'intero controllo.
FM Logistic
(FR)
2005
Acquisizione.
Il fornitore di servizi logistici FM Logistic ha acquisito le
filiali internazionali del gruppo Premium Logistics, per un
totale di 23 nuovi siti in Spagna, Italia e Ungheria.
DFDS
Transport
Group
(Gruppo
DSV, NL)
2006
Filiali
internazionali
del gruppo
Premium
Logistics (ES)
Frans Maas
(NL)
Versacold
Holdings
Corporation
(Canada)
2005
P&O Cold
Logistics
(Gruppo
P&O, UK)
Acquisizione totale e fusione.
DFDS Transport ha acquisito la compagnia olandese Frans
Maas. La fusione ha l’obiettivo dichiarato di creare un
operatore logistico leader in Europa. Dopo l'acquisizione
del gruppo Frans Maas, dal 1 gennaio 2007 la società
assumerà la denominazione di DSV, gruppo che opera in
tre divisioni: DSV Road, DSV Air & Sea e DSV Solutions.
Acquisizione.
Il gruppo P&O ha venduto la divisione Cold Logistics alla
canadese Versacold Holdings Corp, nell’ambito di una
strategia di cessione dell’intero gruppo. P&O Cold
Logistics ha oltre 3.000 dipendenti; nel 2004 la divisione
ha fatturato 205,6 mln di sterline.
(continua)
78
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.2.)
Deutsche
Bahn (DE)
2005
Toll
Holdings
(Australia)
2006
Rhenus &
Co. (DE)
2006
TNT (NL)
2005
2006
Velocity
Express
(USA)
2006
Logistica
TWT (PallEx, UK)
2006
BAX Global
(Gruppo The
Brink - USA)
Acquisizione (100%).
Deutsche Bahn ritiene l'acquisizione di BAX come
un'operazione sinergica rispetto alla filiale logistica
Schenker; l'operazione al contempo rafforza notevolmente
la posizione di Deutsche Bahn nelle spedizioni aeree e
marittime. BAX ha oltre 12.000 dipendenti con circa 500
uffici in 133 nazioni.
SembLog
Acquisizione.
(Temasek
Toll ha acquisito l'intero capitale azionario di SembLog, di
Holdings cui SembCorp Industries deteneva il 60,01%. Toll punta a
Singapore)
diventare il fornitore logistico integrato leader della
regione asiatica.
Patrick
Acquisizione (100%).
Corporation
Toll Holdings ha acquisito l'intero capitale del gruppo
(Australia)
portuale e trasportistico Patrick Corporation, di cui
deteneva il 4,3%. Patrick Corporation ha ceduto alla
scalata ostile di Toll Holdings dopo otto mesi di trattative.
Patrick è soprattutto un terminalista portuale, ma offre
anche servizi marittimi, intermodali terrestri e aerei.
L'operazione crea il più grande operatore di logistica
australiano.
Interspe
Acquisizione (100%)
Hamann
La nuova entità nata dall'acquisizione conta 11.000
Group (IHG) dipendenti e 200 centri in tutto il mondo con un fatturato di
(DE)
2,3 miliardi di dollari. IHG dovrebbe continuare ad operare
con il proprio marchio.
TG+ (ES)
Acquisizione.
TNT ha completato l’acquisizione di TG+, società
spagnola
leader
nella
distribuzione
domestica.
L’acquisizione di TG+ consolida la posizione di TNT sul
mercato dei servizi internazionali e in quello industriale
domestico dei pacchi. Al momento dell’acquisizione, TG+
occupava la terza quota di mercato in Spagna.
L'acquisizione permetterà a TNT di raddoppiare il proprio
giro d'affari in Spagna.
TNT (NL)
Operazione di buyback (acquisizione 40%) delle azioni
messe in vendita dallo Stato olandese.
Lo Stato olandese vende la sua quota del 10,9%. Parte
delle azioni saranno immesse nel mercato, le altre sono
state acquistate dalla stessa TNT. L'operazione di buyback
fa parte del più ampio piano di dismissione di TNT
Logistics e TNT Freight Management e vale 1 mld di euro.
CD&L (USA) Acquisizione 100%.
Con questa operazione, la società statunitense diventa in
USA il più grande operatore specializzato nella logistica
espressa. Gestisce 5500 camion in Usa e Canada.
Switch
La società britannica, membro di Pall-Ex, ha acquisto
International Switch International, ampliando l'attività nell'ambito del
(UK)
collettame e del trasporto di merci pericolose.
(continua)
79
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.2.)
3i (UK)
2006
ABX
LOGISTICS
Worldwide
(BE)
AAA
Logistics
(NL)
ABX
LOGISTICS
Worldwide
(BE)
Apollo
2006
Management
(USA)
TNT
Logistics
(NL)
Alfred Talke 2006
Company
(DE)
Joint Venture
Alfred Talke
CompanyHoyer (DE)
Lorang
France (FR)
NYK
Logistics
Europe Ltd
(NYK,
Giappone)
TNT Post
2006
2006
Maverick
2006
Transportatio
n (USA)
PostCon
Deutschland
(DE)
Schneider
National
(USA)
Acquisizione (100%)
3i, leader europeo del private, ha completato l’acquisizione
da Ferrovie Belghe (SNCB Holding) di ABX LOGISTICS
Worldwide, il cui accordo risale nel 2005. La
Commissione europea aveva imposto a SNCB di vendere
la sua divisione logistica entro la fine del 2006. Secondo
l'accordo: 10 mln euro a SNCB e 80 mln euro investiti in
ABX Logistics. Nel 2005 il fatturato di ABZ è stato di
approssimativamente 2,5 miliardi di euro. Di conseguenza
il fondo britannico assume anche il controllo dell’italiana
Saima.
Acquisizione ramo di attività di ABX Logistics relativo
alla distribuzione sul territorio olandese.
ABX cede a AAA Logistics le attività di distribuzione nei
Paesi Bassi. Il fatturato è circa il 10% di ABX e cioè pari a
25 milioni di euro. Con questa operazione ABX Logistics
si concentra sulle attività di spedizione internazionale di
logistica integrata. AAA Logistics è stata creata da 5
società di trasporto dei Paesi Bassi.
Acquisizione 100%
Il gruppo TNT ha annunciato la conclusione di un contratto
di acquisto con cui vende la Divisione Logistics ad aziende
affiliate di Apollo Management una delle maggiori società
d’investimenti private con sedi a New York, Londra e Los
Angeles. [Nel dicembre 2006 è stato annunciato che l
nuovo nome sarà CEVA Logistics. CEVA è la seconda più
grande azienda di logistica del mondo e vanta un fatturato
di 3,5 miliardi di euro, impiega 38.000 dipendenti e
gestisce aree di deposito che occupano oltre 7,4 milioni di
metri quadrati in 26 paesi diversi.]
Acquisizione 100% tramite quota ulteriore
La joint-venture era stata avviata nel 2001 per offrire
trasporto e logistica all'industria chimica. La società
gestisce una flotta di 300 autocisterne e 1000 container.
Acquisizione 100%
NYK Logistics Europe, divisione europea del gruppo
logistico giapponese NYK Logistics ha comprato la
francese Lorang France attraverso la sua filiale NYK
Logistics France.
Acquisizione 100%
TNT Post ha acquisito PostCon Deutschland, società
tedesca con base a Berlino che svolge attività di
smistamento postale. L'autorità antitrust tedesca ha dato il
nulla osta.
Acqusizione ramo di attività
Maverick, fornitore di servizi logistici, ha concordato
l'acquisto della divisione specializzata nella logistica del
vetro. Maverick acquisisce 380 rimorchi, 800 camion e 425
autisti.
(continua)
80
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.2.)
Poste
Norvegesi
(Norvegia)
2006
Österreichisc 2006
he Post (AT)
Post
Danmark
(DK)
2006
Géodis (FR)
2006
FedEx Corp. 2006
(USA)
DHL (DE)
2006
UTI
Worldwide
Inc (USA)
2007
Monitor
Clipper
Partners
(DE)
2007
TDS
Logistics
(USA)
2007
Scanex (NL)
Acquisizione 100%
Le poste norvegesi acquistano l'olandese Scanex, attiva
nell'autotrasporto di collettame e di carichi completi.
Scanex è anche agente di Nor-Cargo, impresa leader nei
trasporti tra Norvegia e Paesi Bassi appartenente alle stesse
poste norvegesi.
trans-o-flex
Acquisizione 74,9%
(DE)
Österreichische Post acquista il 74,9% del capitale della
tedesca trans-o-flex, specializzata nel trasporto di
collettame espresso. Come risultato dell'operazione,
l'Austria diventerà un'impostante piattaforma tra Est ed
Ovest dell'Europa. Attualmente, la rete espresso delle Poste
austriache copre Austria, Germania, Slovenia e Croazia.
Transportgrup Acquisizione 51%.
pen (DK)
Le due società hanno siglato un accordo per l’acquisizione
del 51% del capitale di Transportgruppen fa parte delle
poste danesi, che si rafforzeranno così nel mercato del
collettame di ogni dimensione.
TNT Freight Acquisizione 100% (acquisizione del ramo spedizioni di
Management TNT).
(NL)
TNT Freight Management è la divisione che si occupa di
spedizioni aeree e navali, sorta dopo l'acquisizione della
svedese Wilson Logistics, avvenuta nel 2004 per 257
milioni di euro.
Géodis diviene così il quinto spedizionierie europeo e
decimo a livello mondiale. Le ferrovie francesi che sono
tra gli azionisti di Geodis sottoscriveranno l'aumento di
capitale di 150 milioni nel 2007.
ANC
Acquisizione 100%.
Holdings
La società statunitense, divisione express, amplia la rete di
(UK)
trasporto espresso in Gran Bretagna.
Eganaberri
Acquisizione 100%.
(ES)
La società basca è da tempo partner di DHL, che consolida
così la sua posizione nei Paesi Baschi.
Span
Acquisizione 100%.
International Fondato nel 1981, il gruppo Span offre servizi logistici in
Group of
Canada, Stati Uniti, Messico e Ungheria.
Companies
(Canada)
VFW
Acquisizione 100%.
(Gruppo
Le Poste tedesche hanno ceduto VFW, società
Deutsche
specializzata in reverse logistics, entrata nel gruppo nel
Post, DE)
2005 nel corso dell'acquisizione di Exel ma non
considerata strategica.
Walsh
Fusione.
Western
La statunitense TDS Logistics e la britannica Walsh
International Western International hanno stabilito la fusione, formando
(UK)
così un unico gruppo che impiega 9000 persone nel
mondo, specializzato nei settori Automotive ed High-tech.
(continua)
81
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.2.)
BNSF
Logistics
(USA)
2007
Pro-Am
Transportatio
n Services
(USA)
JIT
Corporation
(Gruppo
NYK)
(Giappone)
2007
NYK
Logistics
Japan Co.
(Gruppo
NYK)
(Giappone)
Eagle Global
Logistics
(USA)
Fondi private 2007
equity
Centerbridge
Partners e
Woodbridge
(USA)
GeoPost
2007
(FR)
SeurSantander
(ES)
Acquisizione.
L’americana BNSF Logistics (gruppo Burlington Northern
Santa Fe Corporation) ha comprato la connazionale ProAm Transportation Services, Inc. (Pro-Am). Lo scorso
anno Pro-Am, che farà parte della divisione Transportation
Execution Services (TES) di BNSF Logistics, ha registrato
un ricavo di circa 25 milioni di dollari.
Fusione.
Il gruppo armatoriale Nippon Yusen Kaisha (NYK)
fonderà le due proprie filiali logistiche che operano in
Giappone. La JIT Corporation e la NYK Logistics Japan
Co. Ltd. Saranno riunite sotto l’unico marchio NYK
Logistics Japan Co. Ltd., con sede a Tokyo.
Acquisizione.
La compagnia logistica statunitense viene acquisita dal
fondo private equity per 1,7 miliardi di dollari. La società è
presente con 400 uffici in cento Paesi.
Acquisizione (100%).
La società delle Poste francesi acquista il franchisee
spagnolo Seur-Santander, rafforzando così la sua presenza
nella parte settentrionale della Penisola Iberica.
Fonte: Nomisma
Tab.3. Accordi commerciali e di outsourcing e partnership di integratori logistici sui
mercati consolidati
Anno Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005 Frans Maas (NL)
Accordo di contract logistics.
Il gruppo Frans Maas ha siglato un accordo di partnership con una
multinazionale giapponese leader mondiale nel settore delle due
ruote per la gestione della logistica del prodotto finito destinato
principalmente al mercato Italiano.
Accordo per introdurre un nuovo servizio di distribuzione parcel.
L'accordo con il distributore di giornali belga consentirà a TNT di
espandere la quota di mercato all'interno mercato postale belga.
Accordo per introdurre un nuovo servizio di distribuzione parcel.
Japan Post (Poste Giapponesi) e TNT N.V. hanno annunciato la
costituzione di una cooperazione strategica, finalizzata a
perseguire il ruolo di posizione leader nel mercato dei corrieri
espresso e della logistica nell'Asia pacifica.
Accordo di contract logistics.
TNT si occuperà della gestione di tutte le spedizioni Electrolux
provenenti dall'Asia e dall'Europa verso il resto del mondo.
Accordo di contract logistics.
TNT Express ha annunciato un accordo con Volvo per i servizi di
trasporto dal nuovo Centro Regionale per la Distribuzione dei
Ricambi (RPDC) edificato a Dubai da Volvo.
2005 TNT Post (NL),
Agence et Messageries
de la Press (BE)
TNT (NL),
Japan Post (Giappone)
2006 TNT (NL),
Electrolux (SE)
TNT Express (NL),
Volvo (SE)
(continua)
82
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.3.)
2006 GeoLogistics (USA),
Nor-Cargo (Norvegia)
Accordo di collaborazione
La compagnia servirà i clienti scandinavi con il nuovo partner
norvegese Nor-Cargo, che a sua volta potrà usare il network
globale di GeoLogistics. Nor-Cargo è di proprietà delle Poste
Norvegesi.
2005 Kuehne+Nagel
Accordo.
(Svizzera),
Nuehne+Nagel ha ulteriormente esteso il suo utilizzo del trasporto
Logico (Gruppo
intermodale ferroviario nel Regno Unito attraverso operazioni con
Freightliner, UK)
Logico, la divisione di servizi logistici di Freightliner.
2006 Kuhene+Nagel
Accordo di contract logistics.
(Svizzera),
Accordo con Bosch in Polonia per la gestione aftermarket dei
Bosch (DE)
prodotti automotive sul mercato polacco, ceco e slovacco,
attraverso la piattaforma di Wroclaw (PL), all'interno del ProLogis
Park.K+N offrirà a Bosch logistica completa. K+N ha inoltre
aperto una nuova piattaforma a Bratislava (SK).
Kuhene + Nagel
Accordo di contract logistics.
(Svizzera), Organon
Accordo con Organon Ireland per stoccaggio e trasporto anche a
Ireland (IR)
temperatura controllata su strada, mare e aereo, attraverso la
piattaforma di Swords (IR).
Kuehne + Nagel
Joint venture - nulla osta da Bruxelles
(Svizzera), Scottish & Bruxelles ha approvato la costituzione di una jv per la logistica
Newcastle (UK)
beverage nel Regno Unito. La jv si occuperà inizialmente della
distribuzione di prodotti del produttore britannico per operare
successivamente anche per conto terzi.
2007 Kuene+Nagel (CH),
Accordo di collaborazione.
Sun Chemical (USA)
Lo spedizioniere svizzero gestirà la rete di trasporto della società
chimica. Ciò comporterà anche la riorganizzazione delle 150
imprese che ora operano in tutta Europa.
2006 Globe Express (USA), Accordo di collaborazione.
Soyuztransflot (Russia) Le due società siglano un accordo per lo sviluppo dei traffici tra
Russia e le destinazioni di Asia e Stati Uniti.
2006 DHL Exel Supply
Accordo di contract logistics.
Chain (DE),
La divisione DHL Exel Supply Chain ha siglato un accordo con la
EMI (Usa)
multinazionale EMI per la distribuzione di prodotti multimediali
nel mercato europeo. Gestisce 300mila spedizioni l'anno.
Contratto quinquennale
2006 Geodis (FR),
Accordo/alleanza
FedEx (Usa)
Geodis effettuerà prese e consegne di Fedex Express nel territorio
francese non servito direttamente dall'air courier statunitense.
Siglato contratto triennale, operativo dal 2 gennaio 2007.
2006 BLG Logistics Group Accordo di contract logistics (rinnovo).
(DE),
Heoegh Autoliners movimenta circa 100mila auto/anno nel
Heoegh Autoliners
terminal portuale di Bremerhaven che fa capo a BLG. Il contratto
(DE)
è rinnovato fino alla fine del 2008
BLG Logistics Group Accordo di contract logistics (rinnovo)
(DE),
Il contratto è relativo alle autovetture Mazda movimentate nel
Mazda (Giappone)
porto di Bremerhaven. I veicoli provengono dal Giappone e
dall'Inghilterra e sono stoccati temporaneamente a BH e poi
imbarcati su navi feeder.
(continua)
83
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.3.)
BLG Logistics Group
(DE), Mazda Logistics
Europe (Giappone)
2006 GeoLogistics (USA,
Nystroem (FI)
2006 La Poste (FR),
Seur (ES)
2006 Schenker (Gruppo
Deutsche Bahn, DE),
Seino Holdings Co.
(Giappone)
2006 Penske (USA),
ABX Logistics (BE)
2006 K Line Logistics
(Gruppo K Line),
Kawasaki (Australia)
(Gruppo K Line)
Accordo di contract logistics.
Contratto relativo a autovetture che transito nel Bremerhaven
Auto Terminal dirette in Russia.
Accordo di collaborazione
La compagnia californiana ha siglato un accordo di collaborazione
con Nystroem, società finlandese leader nelle spedizioni aeree.
Joint-venture
La società del gruppo La Poste ha avviato un joint venture con la
spagnola Seur, creando la nuova società Seur GeoPost.
Rinnovo accordo di cooperazione nel settore della logistica
integrata
L'intesa prevede l'accesso dei partner nei rispettivi mercati
attraverso i network logistici della Seino e della Schenker, società
che fa parte del gruppo DB. Nel 2002 le due società hanno
costituito la jv Schenker-Seino Co.
Alleanza per soluzioni di logistica integrata.
Il target di mercato sono le aziende multinazionali. E' la prima
importante mossa di ABX dopo la sua vendita al fondo 3i.
Joint-venture (50%-50%)
Costituita la filiale K Line Logistics Australia con sede a
Melbourne. Si tratta della prima società della K Line Logistics in
Australia. K Line Logistics è controllata dal gruppo armatoriale
giapponese Kawasaki Kisen Kaisha (K Line).
Contract logistics.
DHL ha siglato un contratto con l'ente governativo per la
consegna in circa 5000 farmacie in aree urbane e rurali in
Australia. La piattaforma si trova a Greystanes (20mila mq).
Alleanza spedizionieri per shipping e logistica
Cinque operatori di 5 paesi europei creano Eurteam, per offrire un
servizio di logistica e shipping a livello europeo. La struttura è
aperta a nuove adesioni. La strategia è unire flessibilità e
specializzazione ad una presenza paneuropea e a tariffe
competitive.
2006 DHL Exel Supply
Chain (DE),
Prescription Benefit
Scheme (Australia)
2006 Asta Logistik
Grupo/Gimex Med
(ES),
Daher International
(FR),
Leschaco
International/Lexzau
Scharbau (BE,DE, NL),
Del Corona & Scardigli
(IT),
Warrant Group (UK).
2007 Vos Logistics (NL),
Accordo di collaborazione.
Bertschi (Svizzera)
I due trasportatori specializzati in prodotti chimici hanno siglato
un accordo per l'offerta congiunta di servizi di merci sfuse, con un
unico servizio a livello europeo.
2007 Dachster (DE), Azkar Joint venture.
(ES)
La collaborazione tra la tedesca Dachster e la società basca Azkar
prevede di mettere in comune le risorse nel campo del trasporto di
collettame e logistica in conto terzi nell'intera penisola Iberica.
Fonte: Nomisma
84
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.4.
Operazioni di integrazione di filiera riguardanti MTO, operatori marittimi,
portuali, ferroviari ed altri sui mercati consolidati
Acquirente
Anno
Acquisita
Kuehne +
Nagel
(Svizzera)
2005
Ziegler & Co.
(DK)
Bertschi
(Svizzera)
2005
Deutsche
Bahn (DE)
2005
Wallenius 2005
Wilhelmsen
Lines (SE)
CP Ships
(Canada)
2005
DFDS
(DK)
2005
Kintetsu
2005
World
Express
(Giappone)
Operazione ed effetti rilevanti
Acquisizione.
Ziegler & Co è specializzata nel trasporto di liquori e vini,
soprattutto via mare e nel 2004 ha fatto registrare un
fatturato di 9,1 mln di dollari. L'operazione ha lo scopo di
ampliare il mercato di Kuehne & Nagel in Scandinavia.
Nordic Bulkers Acquisizione (100%).
(Gruppo
La compagnia di navigazione Brostrom ha venduto la filiale
Brostrom, SE) Nordic Bulkers al gruppo logistico elvetico Bertschi AG.
Nordic Bulkers ha 60 dipendenti ed è specializzata nella
logistica delle rinfuse e dispone di una flotta di container sia
per carichi secchi che liquidi e terminal a Wallhamn e
Ahus.
Bax Global
Acquisizione (100%).
(gruppo Brink - Deutsche Bahn ritiene che l'operazione rafforza
USA)
notevolmente la posizione di Deutsche Bahn nelle
spedizioni aeree e marittime, particolarmente importanti per
la distribuzione internazionale in costante crescita. BAX ha
oltre 12.000 dipendenti con circa 500 uffici in 133 nazioni.
Distribution
Acquisizione (50%).
and Auto
La svedese Wallenius Wilhelmsen Lines-joint venture
Service (USA) armatoriale tra la svedese Wallenius Lines e la norvegese
Wilh. Wilhelmsen-ha concluso un accordo per
l'acquisizione della statunitense Distribution and Auto
Service, fino ad oggi appartenente a Nissan North America
e specializzata nella logistica e nella distribuzione di
autovetture nel Nord America.
Borg Int.
Acquisizione.
Freight
CP Ships ha comprato BIFS società di spedizioni, Richard
Services
Azoulay fondatore e proprietario di Borg assumerà un
(Canada)
incarico dirigenziale nella divisione logistica di CP Ships
Hallens (BE)
Acquisizione (66%).
La società di spedizioni Hallens è il principale cliente del
servizio ro-ro EuroBridge di DFDS Tor Line e gran parte
dei carichi trasportati dalla società belga sono generati
dall'industria automobilistica e Volvo Logistics ne è uno dei
principali clienti (e utilizza EuroBridge).
Mitsui O.S.K. Alleanza e reciproco acquisto di azioni.
Lines Logistics Il gruppo armatoriale Mitsui ha stretto un accordo con la
(Giappone)
Kintetsu World Express. L'intesa prevede che Mitsui si
avvalga preferibilmente di Kintetsu quale partner principale
nel settore delle spedizioni aeree, e che ne acquisti il 5% del
capitale; Kintetsu utilizzerà preferibilmente i servizi del
gruppo armatoriale per le spedizioni marittime in container
ed acquisirà il 25% di Mitsui O.S.K. Lines Logistics, la
filiale logistica del gruppo.
(continua)
85
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.4.)
Canadian
National
Railway
(Canada)
2005
Mitsui
2005
O.S.K.
Lines
(Giappone)
Avion
(Islanda)
2005
V.Ships
(UK)
2005
Toll
Holdings
(Australia)
2006
Zim
Integrated
Shipping
Service
(Israele)
2006
CN WorldWide Apertura nuova filiale.
(NL)
La nuova filiale gestirà le spedizioni internazionali tra
Europa e Nord America, seguendo tutte le attività di
trasporto dal segmento stradale a quello ferroviario, alla
movimentazione portuale allo stoccaggioo delle merci e
delle procedure doganali.
Kintetsu World Alleanza e reciproco acquisto di azioni.
Express
Il gruppo armatoriale Mitsui ha stretto un accordo con la
(Giappone)
connazionale Kintetsu World Express. L'intesa prevede che
Mitsui si avvalga preferibilmente di Kintetsu quale partner
principale nel settore delle spedizioni aeree, e che ne
acquisti il 5% del capitale; Kintetsu utilizzerà i servizi del
gruppo armatoriale per le spedizioni marittime in container
ed acquisirà il 25% di Mitsui O.S.K. Lines Logistics, la
filiale logistica del gruppo.
Eimskip
Acquisizione (94,1%).
(Islanda)
Il gruppo Burdaras (Islanda) ha ceduto il 94,1% di Eimskip
al gruppo Avion per 196 milioni di dollari circa in contanti
e il restante in azioni del gruppo Avion.
Martinoli SAM Acquisizione e fusione.
(Monaco)
V.Ships (UK) acquista la società di ship management
Martinoli SAM realizzando la fusione di V. Ships Leisure
(divisione navi passeggeri).
Patrick
Acquisizione.
Corporation
(segue) Dopo otto mesi di resistenza Patrick Corporation
(Australia)
cede alla scalata ostile di Toll Holdings. L'operazione crea
il più grande operatore di logistica australiano. Patrick è
soprattutto un terminalista portuale, ma offre anche servizi
marittimi, intermodali terrestri e aerei. Toll nel 2005 ha
fatturato 2,288 mld di euro, di cui il 40% dall'autotrasporto,
il 30% dal trasporto ferroviario, il 10% dallo stoccaggio e
distribuzione, il 9% dal trasporto marittimo, il 7% dal
trasporto aereo, il 4% dalla movimentazione portuale.
Questa acquisizione è la 46esima di Toll negli ultimi 17
anni, e il suo portafoglio spazia dalla Cina all'India, da
Singapore all'Australia. Non è escluso che dopo questa
operazione la programmata acquisizione di Patrick su FCL
Interstate venga messa in dubbio.[L'8 maggio 2006
Macquarie Bank ha offerto a Patrick 7,2 mld di dollari
contro i 5,8 proposti da Toll, per conto di un consorzio non
identificato - questo può cambiare l'esito di tutta
l'operazione]
ZIM Logistics Asset.
(Israele)
Zim Integrated Shipping Services ha annunciato un
investimento di 100 milioni di dollari per un terminal
container a Qingdao, che avrà una capacità annuale di
150mila teu. La società ha anche creato una filiale in Cina
per servizi di logistica, spedizioni e trasporto, denominata
ZIM Logistics.
(continua)
86
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.4.)
"K"
2006
Logistics
Corp.
(Giappone)
"K" Line Air
Service Ltd.
(Giappone)
Mitsui
2006
OSK Lines
(MOL)
(Giappone)
Mitsui
2006
OSK Lines
(MOL)
(Giappone)
NYK Line 2006
(Giappone)
Utoc
Corporation
(Giappone)
Fusione.
Il gruppo armatoriale giapponese Kawasaki Kisen Kaisha
("K" Line) opererà la fusione delle due proprie filiali "K"
Line Air Service, Ltd. e "K" Logistics Corp., con effetto dal
prossimo 1° luglio. Le due società, che si occupano
rispettivamente di spedizioni aeree e di servizi di logistica
marittima, confluiranno nella "K" Line Logistics, con sede a
Tokyo.
Acquisizione.
MOL detiene il 31,17% di Utoc e ha l'obiettivo di ottenrne
oltre il 50% attraverso un'offerta d'acquisto.
Utoc
Corporation
(Giappone)
Successo dell'offerta di acquisto
MOL è riuscita ad ottenere oltre il 51% del capitale di Utoc,
che è diventata una filiale del gruppo.
PSA
(Singapore)
IJS Global
(UK)
Lupprians
Cargo Express
(UK)
Asset (acquisizione terminal ro-ro).
Il gruppo armatoriale giapponese Nippon Yusen Kaisha
(NYK) ha rilevato i terminal ro-ro del gruppo PSA di
Singapore nei porti di Zeebrugge e di Anversa.
Quest’ultimo, che occupa una superficie di 1,25 milioni di
metri quadrati, è uno dei più grandi terminal ro-ro europei.
Acquisizione.
IJS Global ha acquistato la maggioranza della compagnia
britannica Lupprians Cargo Express, che sarà rinominata
IJS Global UK.
2007
Fonte: Nomisma
Tab.5. Accordi di integrazione di filiera riguardanti MTO, operatori marittimi, portuali,
ferroviari ed altri sui mercati consolidati
Anno
Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005
CMA CGM (FR),
P&O Nedlloyd (UKNL), OOCL (Cina-Hong
Kong), CP Ships
(Canada)
Mitsui OSK Lines
(Giappone),
RCL Feeder
(Thailandia)
Mitsui OSK Lines
(Giappone),
Oman Shipping
Company (Oman)
NYK Reefers
(Giappone), J.Lauritzen
(DK)
CMA CGM attiva due servizi settimanali a giorni fissi tra Nord
Europa e Canada utilizzando spazi di carico sulla linea Canex,
SLCS e Canada Maritime che toccano i porti di Anversa,
Rotterdam, Bremerhaven, Montreal e Le Havre.
2005
2005
2005
Nuovo servizio intrasiatico.
Grazie ad un accordo di noleggio slot con RCL Feeder, Mitsui
OSK Lines effettuerà un nuovo servizio a rotazione tra Bangkok,
Laem Chabang, Ho Chi Minh, Hong Kong e Shekou.
Due joint ventures paritetiche (50:50).
Le due nuove compagnie armatoriali si occuperanno di trasporto
marittimo impiegando navi VLCC e product tanker del tipo
Large Range 1. Avranno sede a Panama.
Joint venture.
La Commissione Europea ha approvato la jv LauritzenCool tra
NYK Reefers e J.Lauritzen. La nuova compagnia sarà
specializzata nel trasporto di prodotti deperibili.
(continua)
87
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.5.)
2005
2005
2005
2005
2005
2005
2005
2005
2006
2006
The New World
Alliance (TNWA) (APL
- USA), Hyundai
Merchant Marine
(Corea del Sud),
MOL (Giappone)
Baltic Container Lines
of Poland (PL),
German Team Lines
(DE), IMCL (CY)
Grand Alliance (Hapag
Lloyd Container Line
(DE, NDL) MISC
Berhad (Malaysia),
Nippon Yusen Kaisha,
Orient Overseas
Container Line (HK,
Cina), TNWA (APL,
HYM, MOL)
Maersk Sealand (DK),
MSC (Svizzera)
Rinnovo della partnership fino al 2012.
I soci di TNWA hanno rinnovato l'accordo di partnership fino al
2012, grazie agli ottimi risultati degli 8 anni passati ed in vista
degli investimenti previsti.
Accordo di cooperazione.
Con questo accordo i tre operatori razionalizzano i propri servizi
tra il Baltic Container Terminal di Gdynia, gli altri porti baltici
tra cui la Russia e Amburgo e Bremerhaven, riducendo il
numero di fermate sul modello della suddivisione della capacità
di slot.
Accordo di cooperazione.
L'accordo prevede inizialmente lo scambio di slot sulle rotte tra
Asia ed Europae tra Asia e Mediterraneo e l'istituzione di un
servizio tra Asia e Costa est degli USA via Panama.
Successivamente sono previsti ampliamenti della cooperazione
attraverso nuovi servizi congiunti.
Cooperazione.
Nuovo servizio di collegamento fra Asia centrale e settentrionale
e costa orientale dell'Australia.
Evergreen (Taiwan),
Riorganizzazione dei servizi congiunti tra Cina e Mar Rosso. I
Coscon (Cina),
due servizi vengono fusi in uno solo dal nome FarEast-RedSea
Hapag-Lloyd (DE-NL) (FRS) che collegherà Cina, SudEst asiatico e Mar Rosso.
K-Line (Giappone),
Nuovo servizio settimanale New Andes dal prossimo aprile.
MOL (Giappone)
Il nuovo servizio collegherà l'Asia con il Messico e la costa
ovest del Sud America, rotta che attualmente le compagnie
operano in joint service con P&O Nedlloyd (la js terminerà con
l'acquisizione di P&O Nedlloyd da parte di AP Moller-Maersk).
DFDS Sys Line
Joint service.
(Norvegia),
Joint service per il trasporto di container tra Spagna, Irlanda e
VaporesSuardian Norte Regno Unito (tra i porti di Bilbao,Avonmouth,Dublino e
SL (ES)
Greenock sotto la denominazione DFDS Suardiaz Line).
China Shipping
Accordo.
Container Lines (Cina), L'intesa stabilisce che CSCL operi un traffico minimo di 30.000
Virginia Port Authority container/anno nel porto per i prossimi 10 anni. La lunga durata
(USA)
dell'accordo è indice di sicurezza per entrambi i partners.
Kawasaki Kisen Kaisha Accordo.
("K" Line) (Giappone) e Il gruppo armatoriale giapponese Kawasaki Kisen Kaisha ("K"
Baoshan Iron & Steel
Line) ha siglato un contratto a lungo termine con la società
Co. (Cina)
siderurgica cinese Baoshan Iron & Steel Co. relativo al trasporto
di minerale di ferro.
Geest North Sea Line
Condivisione di spazi di carico sulla rotta Rotterdam-Norvegia.
(NL), DFDS Lys Line
Il servizio con frequenza bisettimanale è operato con due
(Norvegia)
portacontainer di 750 teuq.
(continua)
88
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.5.)
2006
2006
2006
2006
2006
2006
2006
2006
Malaysia Marine and
Heavy Engineering
(gruppo MISC,Malesia),
Samsung Heavy
Industries (SudCorea)
CP Ships (Canada),
CMA-CGM (FR),
Marfret (FR)
Joint venture (70% MMHE 30% SHI).
La jv sarà operativa da aprile e si occuperà della riparazione di
navi per gas naturale liquefatto.
Vessel sharing.
CP nella realizzazione di una più estesa e competitiva rete di
servizi ha raggiunto un vsa con le altre due per la rotta
Australia,Nuova Zelanda,isole del Pacifico,Costa est USA e
Nord Europa via Panama a partire dal mese in corso.
CP Ships (Canada),
Acquisizione di slot.
Maersk Sealand (DK)
CP Ships ha acquistato da Maersk Sealand slots sul nuovo
servizio settimanale che collega Audìstralia,Nuova Zelanda,isole
del Pacifico,Costa est USA e Nord Europa via Panama.
CP Ships (Canada),
Collaborazione.
Hapag-Lloyd (NL, UK), Hapag-Lloyd collaborerà con le altre due nell'ambito del loro
CMA-CGM (FR)
nuovo servizio settimanale tra Australia,Nuova Zelanda, SudEst
asiatico; Mediterraneo e Nord Europa via Suez.
V.Ships (Singapore),
Gestione di 4 portacontainer da 9.600 teu.
China Shipping
La nuova società, la China International Ship Management co.
Container Lines (Cina) Ltd., diventerà operativa il 1° giugno ed avrà sede a Shangai.
NYK (Giappone),
Costituzione di partnership in tutte le aree del trasporto
Yamato Holdings Co.,
marittimo, terrestre ed aereo.
Ltd (Giappone)
Il gruppo armatoriale giapponese Nippon Yusen Kabushiki
Kaisha (NYK) ha siglato un accordo con la connazionale
Yamato Holdings Co. (ex Yamato Transport) che prevede la
cooperazione sia nel settore operativo che in quello finanziario.
CMA-CGM (Francia),
Sigla di un contratto della durata di 10 anni.
Virginia International
Il gruppo armatoriale CMA CGM ha siglato un contratto della
Terminals Inc. (USA)
durata di 10 anni con la Virginia International Terminals Inc.
(VIT), ramo terminalistico della Virginia Port Authority (VPA),
in base al quale le navi francesi scaleranno il Norfolk
International Terminals e il Portsmouth Marine Terminal.
APM Terminals (DK), Joint venture
COSCO Pacific (Cina) La società terminalista APM Terminals del gruppo armatoriale
danese A.P. Møller-Mærsk, la società terminalista COSCO
Pacific del gruppo armatoriale cinese COSCO e la cinese
Guangzhou Port Group hanno costituito una joint venture che
gestirà e avrà la proprietà della seconda fase del container
terminal di Guangzhou Nansha nel porto di Guangzhou.
CSAV (Cile), Libra
Accordo.
(Brasile), Montemar
CSAV, Libra, Montemar, Amburg Sud e Alianca hanno siglato
(Gruppo Libra),
un accordo di scambio (slot) relativo ai traffici tra i porti
Amburg Sud (DE),
statunitensi e sudamericani della costa atlantica.
Alianca (PT)
APM Terminal (Gruppo Joint venture.
AP Moller-Maersk,
APM Terminals (del gruppo danese AP Moller-MaerskO e
DK),
l'armatore cinese Cosco hanno siglato un accordo per gestire il
COSCO (Cina)
terminal container di Guangzhou Nansha Fase 2.
(continua)
89
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.5.)
2006
2006
2006
2007
2007
2007
2007
Eimskip (Islanda),
Containerships
(Finlandia)
Joint venture.
La compagnia di navigazione islandese Eimskip ha costituito
una joint venture con la finlandese Container Finance Ltd Oy
(Containerships). La nuova società, che assumerà la ragione
sociale Containerships Group (CS), sarà partecipata con il 65%
da Eimskip e con il 35% da Container Finance. Eimskip avrà
un’opzione per acquisire l’intero capitale azionario della nuova
compagnia. Nella società confluirà la Kursiu Linija.
NWS Holdings, China
Joint venture.
Railway Container
La NWS Holdings di Hong Kong ha siglato un accordo di joint
Transport Corp., CIMC, venture della durata di 50 anni con la cinese China Railway
Promisky Investment
Container Transport Corp. Ltd., società pubblica del ministero
delle Ferrovie di Pechino, con la China International Marine
Containers (Group) Co. (CIMC) e con la Promisky Investment
Ltd. relativo alla creazione della società China United
International Rail Containers Co., Ltd. che avrà il compito di
gestire 18 nuovi container terminal ferroviari grandi città cinesi.
A.P. Møller-Mærsk A/S Accordo per costituzione nuova società.
(DK), Teekay Shipping I gruppi armatoriali A.P. Møller-Mærsk A/S e Teekay Shipping
Corporation (Bahamas) Corporation hanno annunciato la sottoscrizione di un accordo
per costituire la Swift Tankers Ltd., a pool of product tanker.
Wan Hai Lines
Accordo.
(Taiwan)-APL (USA),
Wan Hai Lines e APL hanno siglato con la Kaohsiung Harbor
Kaohsiung Harbor
Bureau (KHB) contratti per prolungare di ulteriori dieci anni la
Bureau (KHB) (Taiwan) durata delle concessioni su alcune banchine del porto di
Kaohsiung operate dalle due compagnie di navigazione.
China Shipping
Accordo di cooperazione.
Container Lines
China Shipping Container Lines (CSCL) ha siglato un accordo
(CSCL), Sinotrans
di cooperazione con la Sinotrans Container Lines (Sinolines).
Container Lines
L’intesa prevede inizialmente lo scambio di slot nei servizi per
(Sinolines) (Cina)
le Filippine. Dal prossimo 13 gennaio CSCL garantirà alla
Sinotrans Container Lines spazi pari a 30 teu alla settimana nel
servizio Shanghai - Ningbo - Manila operato con due
portacontainer da 1.700 teu, mentre Sinotrans Container Lines
garantirà a CSCL 40 teu alla settimana nel servizio Shantou Xiamen - Manila effettuato con una portacontainer da 600 teu.
Hamburg Süd (DE),
Accordo.
Maersk Line (DK),
Hamburg Süd, Maersk Line, e NYK hanno stretto un accordo
NYK (Giappone)
per operare congiuntamente nei traffici tra l’Asia, il Sud Africa e
il Sud America.
COSCO (Cina), China
Accordo di collaborazione.
National Cereals Oils
Il gruppo armatoriale cinese COSCO ha siglato un accordo di
and Foodstuffs
collaborazione con la China National Cereals Oils and
Corporation (COFCO) Foodstuffs Corporation (COFCO) in base al quale quest’ultima
(Cina)
darà priorità alla flotta della COSCO per il trasporto dei carichi
importati ed esportati dal gruppo. Da parte sua il gruppo
armatoriale riserverà noli vantaggiosi alla COFCO.
(continua)
90
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.5.)
2007
Höegh Autoliners
(Norvegia), A.P.
Møller-Mærsk (DK)
2007
Maersk Line (DK),
Hamburg Sud (DE)
2007
Evergreen Marine
Corporation (Taiwan),
COSCON (Cina)
Accordo di cooperazione.
La compagnia di navigazione Höegh Autoliners del gruppo
armatoriale norvegese Leif Höegh & Co., specializzata nel
trasporto di autovetture, e il gruppo armatoriale danese A.P.
Møller-Mærsk hanno stretto un accordo di cooperazione
riguardante le rispettive flotte di car carrier.
Accordo di collaborazione.
Maersk Line e Hamburg Süd hanno stretto una collaborazione
relativa ai collegamenti tra la costa orientale del Sud America e
del Nord America che sfocerà nel rinnovamento del servizio
settimanale NASA. In concomitanza con l’avvio del nuovo
NASA cesserà la collaborazione di Maersk Line e Hamburg Süd
con le compagnie Mitsui O.S.K. Lines (MOL) e American
President Lines (APL) relativa all’attuale servizio NASA.
Accordo di collaborazione.
Evergreen e COSCO Container Lines (Coscon) suddivideranno
l'attuale servizio ESA che tocca Asia, Sud Africa e Sud America.
Le compagnie istituiranno il nuovo servizio ESA, che collegherà
il Far East con il Sud America, e il nuovo servizio FAX, che
collegherà il Far East con il Sud Africa.
Fonte: Nomisma
A complemento della descrizione del quadro competitivo internazionale in cui si muovono
gli operatori integrati dei trasporti e della logistica, si vuole inoltre dare notizia delle
operazioni e degli accordi che nel periodo di riferimento hanno avuto luogo in aree
geografiche caratterizzate da mercati in veloce crescita.
Non accenna infatti a rallentare l’interesse mostrato dai player globali – siano essi
integratori logistici, compagnie marittime, spedizionieri aerei o express couriers - per i
mercati delle economie in crescita, con particolare attenzione alla Cina ed ai maggiori
mercati dell’America Latina (Brasile e Venezuela).
Tra i mercati in crescita emergono i mercati dell’Est europeo (Russia, Slovenia, Lituania,
Lettonia, Estonia, Ungheria, Repubblica Ceca), destinatari di investimenti e operazioni da
parte degli operatori delle economie consolidate.
Tra questi si segnalano nell’area asiatica anche India e Cina. E tuttavia si porta ad evidenza
come la Cina, al pari dei Paesi Arabi (Dubai, in primo luogo), a meno di un decennio
dall’ingresso a pieno titolo sui mercati trasportistici globali, al ruolo di paese destinatario
di interessi europei e statunitensi, affianchi ora il ruolo attivo di soggetto investitore.
Con riferimento alle operazioni si segnala in particolare:
91
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
-
-
l’ingresso nel mercato vietnamita di A.P. Moller-Maersk, prima compagnia estera ad
aver ricevuto l’autorizzazione ad operare attività logistiche nel paese;
l’ingresso della compagnia di navigazione APL e della sua divisione APL Logistics entrambe controllate dal gruppo Neptune Orient Lines (NOL) di Singapore – in
Turchia, intesa come base privilegiata per i traffici di Europa, Asia e Medioriente, allo
scopo di servire le economie in crescita dell’area;
la campagna di forti investimenti di TNT Express in Medio ed Estremo Oriente.
Percorso analogo è stato seguito in Brasile, da BDP International che nel 2000 aveva
costituito una joint venture con una società locale, Gruppo Mesquita, e che nel 2006 ha
acquisito interamente il capitale societario.
Attenzione particolare merita la Cina dove sono state effettuate acquisizioni totali di joint
venture precedentemente costituite (si cita, ad esempio, il caso di FedEx), a conferma della
progressiva apertura del mercato cinese agli investitori internazionali:
- tra gli operatori leader che rivestono ruoli pionieristici all’interno del mercato cinese, si
segnala la statunitense UPS, prima società globale di express courier che effettua sul
mercato interno cinese operazioni su larga scala completamente controllate;
- nel contempo, la tedesca BLG, gestore di terminal container, è riuscita nel progetto di
trasportare in Europa attraverso il porto di Bremerhaven le prime vetture cinesi (della
casa Brilliance Auto); è interessante notare come, parallelamente, nella strategia di
BLG ci sia l’intento di potenziare anche il ruolo dell’hub italiano di Gioia Tauro.
Tab.6.
Operazioni di integratori logistici sui mercati in crescita
Acquirente
Anno
Acquisita
Operazione ed effetti rilevanti
Frans Maas
(NL)
2005
STS Logistics
(Russia)
Acquisizione (20%).
Frans Maas intende seguire un piano di espansione
in Russia e nelle nazioni della Comunità degli Stati
Indipendenti (CSI): la collaborazione con STS
Logistics le garantirà la presenza in 30 città della
regione. Inizialmente l'acquisizione riguarderà il
20% del capitale, con l'obiettivo di assumere il
controlllo dell'azienda russa nei prossimi anni.
Acquisizione (100%).
TNT Express ha acquisito la slovena Door-to-door,
compagnia leader in Slovenia nel trasporto su
gomma. La compagnia impiega 200 persone e opera
con 1 hub, 7 depositi e una flotta di 119 veicoli
dalla sede di Lubiana.
TNT Express 2005
(Gruppo
TNT, NL)
Door-to-Door (SL)
(continua)
92
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.6.)
TNT Innight
(NL)
2006
TNT (NL)
2006
2007
2007
FedEx
Express
(USA)
2006
BALtrans
Holdings
(Hong Kong,
Cina)
2006
ISH Nocni Expres
(CZ)
Acquisizione.
ISH Nocni Expres è una società specializzata nella
logistica e distribuzione notturna nella Repubblica
Ceca e in Slovacchia, per anni partner di TNT
Innight, soprattutto a servizio dell'industria
automobilistica ed elettronica. TNT intende
rafforzare il network notturno in Europa e, in
particolare, nell'Europa dell'Est, area nella quale ha
avviato una strategia di crescita.
Speedage Express
Acquisizione (100%).
Cargo Service
TNT ha acquisito Speedage, società indiana
(India)
specializzata nell'espresso stradale.
L'operazione fa parte dell'espansione verso l'Asia
meridionale. TNT mira al ruolo di fornitore leader
nelle consegne espresso sul mercato indiano, su cui
ora è al terzo posto. La decisione è stata decisa
contestualmente alla vendita della divisione
logistica ad Apollo Management.
Expresso Mercurio Acquisizione 100%.
S.A. (Mercurio)
Mercurio è leader nel segmento del mercato
(Brasile)
espresso in Brasile, dove detiene una quota pari al
15% del mercato. L'acqusizione offre a TNT una
piattaforma per un network stradale integrato in
tutto il Sud America.
Hoau (Cina)
Acquisizione.
La società olandese ha acquisito Hoau, una delle più
grandi imprese cinesi di trasporto. Le parti non
hanno rivelato le cifre della transazione. Con questa
acquisizione, TNT intende diventare il principale
operatore privato nella distribuzione cinese,
ottenendo una copertura stradale completa.
joint venture FerEx- Acquisizione (100%).
DTW (Cina)
FedEx ha acquisito dalla cinese Tianjin Datian w.
Group co. il rimanente 50% della joint venture
FedEx-DTW in mano alla DTW, diventando così
l'unico proprietario dell'azienda di Pechino
specializzata in consegne espresso.
A seguito dell'accordo FedEx avrà oltre 6.000
dipendenti in Cina.
Clover Cargo
Acquisizione (52%).
Holdings (Sud
La società di spedizioni BALtrans Holdings Ltd. di
Africa)
Hong Kong ha acquisito il 52% della sudafricana
Clover Cargo Holdings (Proprietary) Ltd., di cui
deteneva il 10%.
L’acquisita opera a Johannesburg, Durban, Cape
Town e Port Elizabeth nei settori della logistica e
delle spedizioni. L'obiettivo è la penetrazione di
nuovi mercati di Europa, Medioriente e Africa, e la
costruzione di un network integrato globale.
(continua)
93
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.6.)
BDP
International
(USA)
2006
Schenker
(Gruppo
Deutsche
Bahn, DE)
2006
Schenker
(Gruppo
Deutsche
Bahn, DE)
2006
CPI Transport
(Filippine)
Fusione e rebrandering.
CPI Transport, partner locale, verrà inglobato da
Schenker, insieme alla rete filippina di Bax Global
(società del gruppo DB). La nuova entità avrà il
marchio Schenker.
Lo scopo è diventare il primo operatore nelle
Filippine. CPI è dal 1988 è agente esclusivo di
Schenker nelle Filippine.
PWC
Logistics
(Kuwait)
2006
Global Marine
Services (Arabia
Saudita)
Fusione di rami di attività.
Le due società hanno fuso le loro divisioni dedicate
alle spedizioni.
OTS
Logistics
Group
(Australia)
2007
Confreight Group
(PL)
Accordo per acquisizione.
OTS Logistics Group, gruppo al quale fanno capo
numerosi marchi del settore della logistica e delle
spedizioni, ha siglato un accordo per comprare il
gruppo Confreight, che si occupa principalmente di
spedizioni marittime ed è presente in Belgio,
Francia, Germania, Italia, Olanda, Polonia, Regno
Unito, Spagna ed in altre nazioni europee. Il
network della Confreight sarà utilizzato quale
estensione dell'attività del marchio americano
Vanguard Logistics Services, che fa parte del
gruppo OTS.
Kuehne +
Nagel (CH)
2007
Censped (Slovenia)
Acquisizione (100%).
Il gruppo logistico elvetico Kuehne + Nagel ha
comprato la società di spedizioni slovena Censped
d.o.o., che ha sede nel porto di Capodistria. Nel
2006 l'azienda ha registrato un fatturato di nove
milioni di euro.
Fonte: Nomisma
94
BDP South America Acquisizione (100%).
(Brasile)
BDP ha rilevato l'intera proprietà della joint venture
BDP South America, istituita nel 2000 insieme al
Grupo Mesquita.
BAX Indonesia
Fusione e rebrandering.
(filiale di Bax
Schenker ha integrato le proprie attività locali con
Global, gruppo DB) quelle di Bax Indonesia in un'unica società
(DE)
denominata PT Schenker Petrolog Utama, operativa
dal 1 gennaio 2007. La nuova società offrirà servizi
di spedizione internazionale e di logistica integrata.
Bax Indonesia è l'agenzia locale di Bax Global dal
1997, mentre Schenker è presente nel Paese da
trent'anni.
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.7. Operazioni di integrazione di filiera riguardanti MTO, operatori marittimi,
portuali, ferroviari ed altri sui mercati in crescita
Acquirente
Anno
Acquisita
Operazione ed effetti rilevanti
Varig Logistica SA
(Brasile)
2006
Yang Ming (Cina)
2006
Varig (Brasile) Acquisizione.
VarigLog acquista l'intero capitale della compagnia
aerea brasiliana per soli 24 milioni di dollari. Salva
così una storia di 80 anni di volo.
Yangtze River Acquisizione (33%).
(Cina)
Il gruppo armatoriale Yang Ming ha rilevato un
terzo del capitale azionario della cinese Uangtze
River Logistics, che opera principalmente come
agenzia marittima e società di spedizioni.
Fonte: Nomisma
Tab.8.
Accordi di integratori logistici sui mercati in crescita
Anno
Partner
2006
LauritzenCool Logistics
(SE),
Grindrod (Sud Africa)
2006
2006
2006
2006
2007
Oggetto ed effetti dell’accordo
Joint venture.
Le due società costituiranno una joint venture specializzata
nel trasporto via mare e via terra di prodotti deperibili. La
nuova società sarà denominata LauritzenCool Logistics
Grindrod Pty ltd.
DFDS Transport Air & Sea
Joint-venture.
Holdings (DK),
DFDS Transport Air & Sea Holdings ha istituito in India la
Seabridge Maritime Agencies DSV Air & Sea, insieme alla Seabridge Maritime
(Gruppo Parekh, India)
Agencies, società del gruppo Parekh. La nuova impresa
offrirà spedizioni aeree, marittime e di logistica.
LauritzenCool Logistics
Joint-venture.
(LCL) (DK),
LCL, specializzata nella logistica di prodotti deperibili, ha
Worms A.C.S. (Egitto)
costituito la LCL Egypt, joint venture tra la sua divisione
regionale LCL Mediterranean e l'agenzia marittima
egiziana Worms A.C.S. La società ha sede ad Alessandria.
General Overnight (DE),
Alleanza per distribuzione.
Road Parcel Ltd (HU)
Il network europeo di distribuzione e logistica si espande in
Ungheria attraverso una serie di accordi con alcuni
operatori locali. I principali clienti sono aziende
farmaceutiche, multinazionali e banche. Oltre che in
Ungheria, GO ha una presenza diretta in Austria, Svizzera,
Repubblica Ceca e Danimarca.
DHL Exel Supply Chain
Accordo di gestione della struttura logistica.
(DE), Saudi Aramco (Arabia DHL ha il compito di creare da una serie di attività
Saudita)
frammentate un servizio logistico integrato.
Deutsche Post World Net
(DE), TransPark (Dubai)
Accordo di collaborazione.
DPWN si è alleata con TransPark per gestire le piattaforme
che quest'ultima gestisce a Dubai Industrial City, con circa
2 mil di mq. TransPark è uno dei principali operatori
logistici dell'area e copre l'intera supply chain dei suoi
clienti.
(continua)
95
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.8.)
2007
Kerry Logistics (Cina), Talke Joint venture.
Logistics (DE)
La joint venture sarà specializzata nella gestione dell'intera
catena logistica dei prodotti chimici in Cina.
2007
Dachster (DE), AFL (India)
2007
Gruppo formato da società
ungheresi, russe e ucraine
2007
Kerry Logistics (Cina),
Wincanton (UK)
Joint venture per costituzione nuova società.
In India, Dachster ha avviato una collaborazione con AFL,
creando una nuova società denominata AFL Dachster, le
cui quote sono equamente divise. AFL è una delle
principali società indiane di servizi logistici in conto terzi e
copre l'intera India. Grazie alla nuova società, Dachster può
offrire ai suoi clienti globali l'accesso al mercato indiano. A
loro volta, le imprese indiane ottengono una finestra sul
mondo attraverso la struttura di Dachster.
Accordo per realizzazione di un centro logistico.
Un gruppo formato da società ungheresi, russe e ucraine ha
siglato un accordo a Kiev per la realizzaizone a Zahony,
nella parte orientale dell'Ungheria, del più grande centro
logistico europeo. Il gruppo ha anche intenzione di
costruire una nuova linea ferroviaria per collegare le città di
Zahony e Csop.
Accordo.
La società cinese e quella britannica siglano un accordo per
offrire soluzioni globali di supply chain dedicate ad
imprese medie e grandi che producono e distribuiscono
merci tra Asia ed Europa.
Fonte: Nomisma
Tab.9. Accordi di integrazione di filiera riguardanti MTO, operatori marittimi, portuali,
ferroviari ed altri sui mercati in crescita
Anno
Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005
Zim (Israele);
Jamaica Fruit and Shipping Co.
(Giamaica)
Joint venture per centro logistico (Kingston).
La compagnia di navigazione Zim ha istituito un nuovo
centro logistico a Kingston, in Giamaica, in joint
venture con la Jamaica Fruit and Shipping Co.
Il centro fa parte del network logistico ZPL di Zim.
2006
Lynden Air Freight (USAAlaska),
Kerry Logistics (Cina)
Joint venture.
Le due società hanno creato una joint venture per
potenziare i servizi in Asia e Nord America.
2006
MISC Integrated Logistics
(MILS) (Gruppo MISC Berhard Malaysia),
Rais Hassan LLC (Dubai)
(Gruppo Rais Hassan Saadi
Group - RHS Group, Dubai)
Joint-venture (50%-50%).
Costituzione della jv Rais-MILS LLC. La nuova
società opererà nel settore delle spedizioni aeree,
marittime e terrestri e si doterà di un proprio hub a
Dubai.
Fonte: Nomisma
96
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
Con riferimento agli accordi governativi, il governo indiano ha approvato in via
preliminare che Infrastructure and Logistics Pvt, joint venture costituita dal gruppo
armatoriale e logistico Neptune Orient Lines di Singapore e dall'indiana Hindustan
Infrastructure Projects & Engineering Pvt, operi servizi ferroviari per il trasporto delle
merci in India;
Tra gli elementi di novità da segnalare vi è inoltre l’intesa tra i Governi Cinese ed
Ungherese per la realizzazione di un nuovo Trade Center a Budapest, che mira a diventare
– non senza un turbamento degli equilibri logistici continentali - la base per la
distribuzione pan-europea delle merci cinesi. L’investimento finanziato da capitali cinesi è
(al di fuori della Cina) secondo solo al Trade Center di Dubai, che serve l’area del
Medioriente.
Si riporta infine l’accordo tra BERS e BEI nel 2006 per la costruzione di infrastrutture che
darà vita a investimenti pari a 3,7 mld euro per progetti in Russia, Ucraina, Moldova e
Caucaso.
Lo scenario italiano
Con riferimento al mercato italiano, il periodo in esame è caratterizzato per la propensione
pressoché nulla degli integratori logistici nazionali ad investire nell’acquisizione di società
a capitale straniero. Tra le eccezioni si riportano le operazioni di Arvato Logistics che, sul
mercato svizzero, ha rilevato la divisione logistica di Universal Express, e di Gruber
Logistics, azienda altoatesina che ha concluso un’acquisizione sul mercato tedesco. Circa il
presidio dei mercati esteri, si ricorda l’interesse per la Spagna di Fercam, che ha aperto una
filiale a Siviglia.
Per quanto riguarda il mercato interno hanno invece avuto luogo diverse operazioni di
integrazione orizzontale, finalizzate al rafforzamento dei network aziendali e alla ricerca di
maggiori sinergie organizzative. E’ il caso di:
- Number 1 che intende presidiare la Sardegna con l’acquisizione di una rete di
piattaforme logistiche di Logistica Mediterranea;
- nella stessa direzione si è mossa Fercam, che ha operato una serie di acquisizioni di
operatori locali per rafforzare la propria rete nell’area emiliano-romagnola e nelle aree
di Brescia, Padova e del Triveneto;
- Send Italia e Skynet Italia, che hanno operato una fusione tra le strutture operative e
Villanova che ha incorporato le diverse società del gruppo.
97
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
-
Interessante è anche l’operazione di Cavalieri Trasporti che ha rafforzato la sua
leadership nel settore del trasporto a temperatura controllata, acquisendo la divisione
fresco di Italsempione, che ha dismesso il ramo di attività per concentrarsi sul core
business.
In tema di trasferimento di capitale italiano nelle mani di investitori stranieri, si segnala
che la francese STEF-TFE ha siglato un accordo per il trasferimento del 33% del capitale
di Cavalieri Trasporti. Allo stesso modo primari operatori stranieri hanno potenziato il
proprio network attraverso operazioni di M&A e investimenti. Oltre a Frans Maas (poi
DSV) e Rhenus Logistics, TNT Express, in particolare, ha aperto nuove sedi a Piacenza e a
Novara, mentre Deutsche Post-DHL ha raddoppiato la consistenza della rete italiana.
Particolare interesse per il mercato italiano è stato mostrato dall’elvetica Kuhene+Nagel
dopo l’acquisizione dell’italiana ACR Logistics: la compagnia si sta espandendo
soprattutto nel centro-sud (a Napoli, in Campania e in Sicilia) e intende sviluppare il
trasporto marittimo di prodotti freschi, farmaceutici e alimentari e il cargo aereo.
Si dà inoltre notizia del fatto che il Gruppo Autostrade ha ceduto la partecipazione pari al
25% nella britannica Midland Express all’australiana Macquarie Infrastructure che
deteneva già il restante 75% della società, a conferma del fatto che il presidio del mercato
britannico non rientra nelle linee strategiche del gruppo infrastrutturale italiano.
Tab.10. Operazioni di integratori logistici sul mercato italiano
Acquirente
Anno Acquisita
Provincia di
Verona
2005 BresciaPadova
Operazione ed effetti rilevanti
Acquisizione (0,19%)
La partecipazione della Provincia di Verona nella società
autostradale Brescia-Padova sale al 4,74% dopo
l'acquisizione del 0,19% messo in vendita dal Comune di
Venezia. La Provincia sta valutando di acquistare anche le
quote messe in vendita da Comune e Provincia di Milano.
Arvato
2005 Universal
Acquisizione
Logistics (IT)
Express
Con effetto retroattivo al 1° gennaio 2005 Arvato
(Svizzera)
Logistics Services, costola logistica del gruppo Arvato, ha
rilevato la divisione logistica dell'operatore svizzero
Universal Express. L'acquisizione non ha riguardato la
divisione spedizioni.
Number 1
2005 Centro
Acquisizione
Logistic Group
Distribuzione Con l'operazione Number 1 si dota in Sardegna di una rete
(Barilla, IT)
Merci
proprietaria di piattaforme. A partire dal 1998 da quando
(Logistica
la Barilla Alimentare ha ceduto il ramo d'azienda della
Mediterranea) logistica distributiva, la società ha reso disponibili ad altre
(IT)
imprese selezionate le sue strutture e competenze.
(continua)
98
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.10.)
Credito
Emiliano
Holding (IT)
2005 Autostrade
(IT)
Frans Maas
Italia (NL)
2005
Fercam (IT)
2005
Birkart
2005
Globistics (DE)
STEF-TFE
(FR)
2005
Send Italia
(gruppo
Securpol) (IT)
2005
Fercam (IT)
2005
Kuehne+ Nagel 2006
(Svizzera)
Acquisizione
Dagli aggiornamenti Consob sulle partecipazioni rilevanti
emerge che Credito Emiliano Holding detiene il 2,431%
di Autostrade.
Traini e
Opzione per acquisizione
Torresi Group La società olandese detiene un'opzione per l'acquisto fino
(IT)
al 50% della società italiana. L'opzione si inserisce in un
(controllata
accordo di partnership che permette a Frans Maas di avere
da Ifitel spa) un network in Italia.
Mattioli
Acquisizione
Logistica e
L'azienda di trasporti e logistica Fercam ha rilevato
Trasporti (IT) l'attività logistica della Mattioli Logistica e Trasporti di
Parma. Il piano di espansione di Fercam prevede l'apertura
di una nuova filiale a Cesena ed il rafforzamento delle
filiali di Bologna e Parma. Fercam nel 2004 ha fatturato
286 mln di euro, con 1060 collaboratori nelle filiali
italiane e straniere.
Birkart
Asset - Nuova filiale
Globistics
L'operatore logistico tedesco ha costituito una propria
(IT) (Filiale
filiale con sede a Milano, la Birkart Globistics srl. Il piano
italiana)
di espansione prevede anche l'apertura di filiali a Prato e
Firenze.
Cavalieri
Accordo e acquisizione (33%)
Trasporti (IT) L'accordo prevede il trasferimento del 33% del capitale di
Cavalieri Trasporti al gruppo STEF-TFE, lasciando a
Cavalieri l'opzione di cedere ulteriori quote o riacquistare
l'intero pacchetto passato un periodo minimo di due anni.
L'accordo mira ad ottimizzare sia in termini finanziari che
di know how gli investimenti necessari a perseguire le
proprie strategie di sviluppo. STEFTE punta a fare il suo
ingresso in Italia.
Skynet Italia Fusione
(gruppo
Le due società hanno firmato un accordo che prevede la
Skynet
fusione delle due strutture operative in un'unica realtà.
Worldwide
L'obiettivo dichiarato è quello di ottenere una maggior
Express)
efficienza.
(Libano)
Europ Cargo Acquisizione
Spedizioni
Fercam ha acquisito la società bresciana, dopo che a luglio
(IT)
aveva già rilevato l'azienda Ivano Trasporti e Depositi di
Padova. L'obiettivo è quello di consolidare la propria
presenza nel Triveneto, ampliando l'offerta con servizi
specialistici.
ACR
Fusione
Logistics (IT) Dal 1° gennaio 2006 il gruppo Kuehne+Nagel ufficializza
l’acquisizione di ACR Logistics, uno dei più grandi
fornitori di contract logistics in Europa. L’acquisizione ha
comportato un costo di circa 440 milioni di euro.
(continua)
99
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.10.)
Cargil (USA)
2006 Attività di
trasporto di
Pagnan (IT)
Cablog (IT)
2006
Villanova Spa
(IT)
2006
Leonardi Group 2006
(IT)
TNT (NL)
2006
TNT Post (NL) 2006
Fercam (IT)
2006
Illycaffé (IT)
2006
Asset
La Commissione Europea ha autorizzato il piano del
gruppo statunitense Cargill per l'acquisizione delle attività
di trasporto per vie d'acqua interne di Pagnan spa. Il
gruppo Cargill opera in numerosi settori incluso il
commercio e la trasformazione di merci, la
commercializzazione di ingredienti senza marchio per
l'industria alimentare e la produzione e la
commercializzazione di prodotti base per l'agricoltura.
Pagnan opera nella logistica dello scarico e dello
stoccaggio di cereali, derivati ed altri prodotti agricoli. La
Commissione ha ritenuto che non vi siano sovrapposizioni
orizzontali tra le parti.
Cabl (IT)
Acquisizione
Cablog ha acquisito il ramo dell'azienda Cabl dedicato alla
logistica distributiva. L'accordo prevede inoltre una
partnership per la gestione della flotta mezzi: la divisione
trasporti Cabl diventerà fornitore preferenziale di Cablog
e rimarrà indipendente da un punto di vista societario.
Villanova
Acquisizione
Logistica
Per cercare di ottimizzare le sinergie delle varie divisioni
(IT),
e presentarsi sul mercato come entità unica e globale,
Villanova
Villanova spa, specializzata nella fornitura di servizi di
Tematrans
logistica integrata, trasporti e spedizioni nazionali e
(IT),
internazionali, ha incorporato le società Villanova
Villanova
Logistica, Villanova Tematrans, Villanova Trasporti e Fly
Trasporti (IT), Sea.
Fly Sea (IT)
Maxicargo
Fusione
International Le due società emiliane annunciano la fusione con lo
(IT)
scopo di creare un polo per lo shipping e per le spedizioni
internazionali.
TNT-Arvil
Acquisizione
(IT)
TNT salirà dal 51% al 100% della TNT-Arvil, joint
venture che gestisce la logistica interna di Fiat Auto.
Twm Italia
Acquisizione 100%
(IT)
L'operatore postale ha acquisito Twm Italia, azienda
piacentina attiva nel mercato della distribuzione di
materiale pubblicitario. L'azienda rilevata ha un fatturato
di circa 12 milioni di euro.
Filiale
Asset
Fercam, operatore tra i più importanti a livello europeo, ha
aperto una filiale a Siviglia, Spagna.
Pacorini (IT) Asset
Pacorini ha ceduto il ramo d'azienda denominato "Bruno
Pacorini Distripark", piattaforma logistica del gruppo
Pacorini situata nel comprensorio industriale di Trieste. La
cessione riguarda un'area che occupa circa 60.000 mq dei
120.000 mq complessivi di proprietà di Pacorini
(continua)
100
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.10.)
Rhenus
Logistics (DE)
2006 Gottardo
Ruffoni
Rondine (IT)
Cavalieri
Trasporti (IT)
2007 Italsempione
(IT)
Gruber
Logistics (IT)
2007 Jung &
Leiener (DE)
Palletways
2007 Palletways
Europe Limited
Italia (IT)
(UK)
Acquisizione (100%)
La società di spedizioni milanese s'integra maggiormente
con il gruppo tedesco. Gottardo Ruffoni e Rondine, che
già nel 2000 avevano unito strutture e denominazioni,
diventano ora Rhenus Gottardo ed entrano così a pieno
titolo nel gruppo logistico tedesco. È la conseguenza della
fusione tra Rhenus Logistics ed Interspe Hamann Group
(IHG), che aveva acquisito l'azienda italiana nel 2004.
Acquisizione (Divisione alimentare fresco).
Cavalieri Trasporti Spa, leader nel settore del trasporto a
temperatura controllata, ha acquisito il ramo d'azienda
relativo al traffico nazionale ed internazionale su strada
del settore alimentare fresco di Italsempione, che invece
prosegue la propria attività concentrandosi nell'alimentare
congelato e fresco trasportato via aerea e marittima.
Acquisizione.
L'azienda altoatesina, specializzata nei trasporti
eccezionali, ha acquistato l'impresa tedesca, che opera
nella logistica e nelle spedizioni marittime ed aeree.
Acquisizione.
Palletways Italia è stata riacquisita dalla capogruppo
inglese dopo che quest'ultima, nel 2002, l'aveva ceduta in
concessione a due imprenditori italiani. La missione
dell'azienda italiana consiste nel trasportare da uno a sei
pallet, senza limiti di peso, con i tempi di resa di un
corriere espresso ma a costi inferiori.
Fonte: Nomisma
Se nel periodo di riferimento gli operatori nazionali non hanno quasi portato a termine
operazioni di M&A dirette ai mercati esteri, maggiore vivacità è stata riscontrata in tema di
accordi commerciali e di partnership in campo internazionale. Si pensi ad esempio:
- agli accordi di collaborazione dell’italiana Due Torri con Skorpion, maggior operatore
bulgaro del settore, e con operatori logistici cinesi localizzati a Pechino e Shanghai per
offrire servizi di logistica a imprese italiane e europee che hanno delocalizzato tutta o
parte della propria produzione in Cina o nell'Est europeo;
- all’accordo di collaborazione tra l’interporto di Verona e il porto israeliano che mira
allo sviluppo dell'area industriale di Jenin e alla ricostruzione in Iraq;
- all’intesa tra INLOG e il Tianjin Airport Industrial Park per la costruzione di un
distretto industriale logistico a Tianjin, in Cina; la società italiana, costituita dagli
interporti di Bologna, Iesi, Padova, Parma, Rivalta Scrivia e Verona, ha acquisito un
area di 500mila metri quadrati.
In questa sede si dà inoltre notizia della strategia di alleanze di Poste Italiane che intende
consolidare la propria posizione sul mercato domestico e irrobustire la propria presenza in
101
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
ambito internazionale. La compagnia postale ha infatti stretto un’intesa con il Gruppo
Ferrovie dello Stato per dare vita ad un grande operatore integrato della logistica; allo
stesso tempo ha siglato un accordo per la gestione delle spedizioni internazionali di
corriere espresso con il leader statunitense UPS, che metterà a disposizione di Poste
Italiane il proprio network internazionale.
Tab.11. Accordi commerciali e partnership di integratori logistici sul mercato italiano
Anno
Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005
Frans Maas Italia
(NL), Traini e
Torresi Group
(Gruppo Ifitel spa,
IT)
Avioport spa (IT),
Exel Italy (UK)
Partnership di integrazione commerciale.
Le società hanno instaurato una partnership volta all'integrazione
commerciale. Nell'accordo si inserisce anche un'opzione di acquisto
di Frans Maas su Traini e Torresi Group.
2005
2005
Ceccarelli
Trasporti (IT),
Eurocar Logistic
(IT), Formaro
Spedizioni (IT),
For-Trans (IT),
Tomaso Prioglio
(IT)
2005
Due Torri (IT),
Skorpion (BG)
Due Torri (IT),
Imprese cinesi
2005
Clerici Logistics
Group (IT),
interporto di Nola
(IT)
Contratto d'affitto.
Avioport, joint venture tra le olandesi Schiphol Real Estate e
Grontmij Real Estate e l'italiana Finair, ha siglato un accordo con
Exel Italy per l'affitto di un complesso di magazzini presso il nuovo
Avioport Logistics Park situato presso l'aeroporto di Milano
Malpensa. Exel coordinerà tutte le proprie attività di import aereo del
nord Italia.
Accordo.
Le 5 aziende hanno creato Eurasia Logistics srl, un progetto
sviluppato sulla base dell'iniziativa della Regione Friuli-Venezia
Giulia per la promozione e lo sviluppo delle relazioni economiche con
la Cina. Il progetto mira a fornire servizi e logistica alle imprese
cinesi. L'azienda si occuperà di trasportare verso la Cina soprattutto
sistemi di impiantistica e tecnologie per le aziende, e di importare
verso il Friuli-Venezia Giulia e l'Est Europa principalmente mezzi di
consumo e vestiario.
Accordo di collaborazione per la logistica.
Due Torri ha siglato un accordo di collaborazione per la logistica con
Skorpion, il maggior operatore bulgaro del settore. Due Torri gestirà,
come unico interlocutore per i paesi europei, la supply chain delle
merci tra l'Italia e la Bulgaria.
Accordo di collaborazione per la logistica.
Recentemente Due Torri ha firmato anche 3 accordi di collaborazione
con imprese logistiche di Pechino e Shanghai: il target sono le
imprese italiane o europee che hanno delocalizzato tutta o parte della
propria produzione in Cina o nell'Est europeo.
Accordo per gestione del ''polo del freddo''.
L'accordo di collaborazione prevede che al Clerici Logistics Group, a
cui fanno capo i terminal frutta di Genova e Salerno, vada la gestione
del ''polo del freddo'' dell'interporto di Nola che per le dimensioni e
per le potenzialità di stoccaggio della merce refrigerate e surgelata si
configura come il più importante centro specializzato in Italia ed uno
dei più rilevanti a livello europeo.
(continua)
102
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.11.)
2005
2006
2006
2007
Hangartner
(Svizzera),
Italcontainer (IT),
Trenitalia (IT),
altre aziende
CAT Italia
(Gruppo CAT),
Gruppo Mercurio
(IT)
UPS (USA), Poste
Italiane (IT)
Accordo.
E' stato inaugurato presso il terminal ferroviario Hangartner
(Interporto di Verona) il primo treno porta container ''Verona-La
Spezia- Verona'', grazie all'intesa sancita fra il Gruppo Hangartner e
Italcontainer in collaborazione con Trenitalia ed altre aziende.
Joint venture.
La joint venture ha portato alla nascita di una nuova impresa, Mercat
srl, che opererà come trasportatore supappaltatore di Mercurio e CAT
Italia.
Accordo UPS e Poste Italiane per le spedizioni internazionali.
UPS e Poste Italiane hanno siglato un accordo per la gestione delle
spedizioni internazionali di corriere espresso dell'operatore postale
italiano. UPS metterà a disposizione le risorse e la rete internazionale.
Ferrovie dello
Stato (IT), Poste
Italiane (IT)
Accordo.
E' stato siglata una lettera d'intenti per dare vita ad un operatore della
logistica. Il progetto è da definirsi a breve.
Fonte: Nomisma
Ancora, in tema di contract logistics2, si è assistito nel periodo di riferimento alla crescente
diffusione di accordi sul mercato italiano, che hanno visto protagonisti sia grandi operatori
esteri – TNT, Kuehne+Nagel, Ceva (ex TNT Logistics), Norbert Dentressangle – che
operatori nazionali – Borghi, Fercam, Cavalieri - .
Tab.12. Accordi di outsourcing delle attività di logistica realizzati sul mercato italiano
Partner logistico
Anno
Partner
Italian Seaways
(IT)
2005 Holland America,
Windstar Cruises
(USA).
Cavalieri
Trasporti (IT)
2005 Kraft Italia (DE)
(filiale italiana)
Oggetto ed effetti dell’accordo
Accordo per la gestione della logistica – Contract
logistics.
La genovese Italian Seaways ha acquisito la
gestione logistica dall'Italia e per l'Italia delle
parti di ricambio di Holland America e Windstar
Cruises, compagnie crocieristiche del gruppo
Carnival Corporation. La società italiana ha già in
atto accordi di logistica globale con Costa
Crociere, Carnival Cruise Lines e Silversea
Cruises.
Accordo per la distribuzione - Contract logistics.
L'azienda parmense ha acquisito la distribuzione
dei prodotti Kraft in Italia.
(continua)
2
Si tratta della logistica in outsourcing, curata cioè da providers 3PL.
103
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.12.)
Borghi Trasporti
Spedizioni (IT)
2005 Samsung Electronics
Italia (filiale italiana
della multinazionale
coreana)
Accordo per trasporto e installazioni prodotti –
Contract logistics.
Borghi Trasporti Spedizioni, azienda di trasporto,
di distribuzione e di gestione di apparecchiature
ad alta tecnologia ha annunciato l'accordo siglato
con Samsung Electronics Italia per il trasporto e
l'installazione dei propri prodotti, destinati a tutte
le fiere e le manifestazioni in Italia a cui Samsung
prenderà parte.
2006 Westim Spa (IT)
Accordo per distribuzione e nuova filiale –
Contract logistics.
Borghi Trasporti Spedizioni, società di trasporto,
distribuzione e gestione di apparecchiature hightech, ha aperto una propria filiale a Pomezia per
gestire la logistica e la distribuzione dei prodotti
Westim, azienda che si occupa di importazione e
distribuzione di elettronica di consumo e di
prodotti per il trattamento dell'aria.
Accordo per la gestione della logistica e nuovo
deposito - Contract logistics.
Il gruppo francese Norbert Dentressangle ha
aperto un nuovo deposito presso il polo logistico
di Castel S.Giovanni, vicino a Piacenza, per la
gestione della logistica di Metro.
Accordo di contract logistics.
La filiale italiana della società logistica francese
ha siglato un contratto da un milione di euro
l'anno con l'azienda produttrice di biancheria.
Accordo per la distribuzione dei prodotti –
Contract logistics.
Lorenz ha affidato a G.I.D.D. la distribuzione dei
propri prodotti.
Norbert
Dentressangle
(FR)
2005 Metro (DE)
Norbert
Dentressangle
Italia (IT)
2007 Frette (IT)
Gruppo Italia
Distribuzione
Depositi (IT)
2005 Lorenz (IT)
Fercam (IT)
2005 Mondadori (IT)
Accordo di 6 anni per la gestione della logistica Contract logistics.
Federcam ha raggiunto un accordo con
Mondadori Printing per la gestione in outsourcing
di tutte le attività logistiche del colosso italiano
delle arti grafiche. La partnership riguarda la
totalità
dei
servizi
logistici,
dall'approvvigionamento e fornitura della carta
per la stampa, fino alla distribuzione dei prodotti
sul mercato italiano ed estero. Per ottimizzare
l'attività, già iniziata in agosto, Federcam ha
provveduto a integrare il proprio sistema
informatico con quello della Mondadori.
(continua)
104
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.12.)
2006 Basic Italia (IT)
TNT (NL)
2005 Rcs (IT)
TNT Logistics
Italy (IT)
(gruppo TNT,
NL)
2006 Reebok (USA)
TNT Post (NL)
2006 Hypo Group Alpe
Adria (IT)
Kuehne+Nagel
Italia (Svizzera)
2006 Bavaria Italia
(Gruppo Bavaria
NV, DE)
CEVA Logistics
(IT) (ex TNT
Logistics) (NL)
2007 Perfumery Douglas
Spa (DE)
Accordo di quasi-manufacturing e stoccaggio –
Contract logistics.
La società tessile, che produce i marchi Robe di
Kappa e K-Way, ha affidato alla società logistica
altoatesina lo stoccaggio e l'imballaggio dei suoi
prodotti.
Accordo di contract logistics.
TNT Logistics e la divisione libri del gruppo RCS
hanno rinnovato per altri 6 anni la partnership
nata negli anni Ottanta. L'accordo riguarda
l'outsourcing delle attività logistiche di
stoccaggio e distribuzione.
Accordo di contract logistics.
L'accordo si estende fino al 2008. TNT Logistics
vede confermata la gestione di tutte le attività di
logistica distributiva.
Accordo di contract logistics.
La divisione TNT Post sigla un accordo con la
società finanziaria Hypo Group Alpe Adria,
mentre quella Express porta i Pony in Sardegna.
Intanto il gruppo conclude la vendita di Logistics.
Accordo di contract logistics.
L'accordo vede rinnovata la gestione della
logistica per altri cinque anni.
Accordo di contract logistics.
CEVA Logistics, il maggiore operatore globale
dedicato alla contract logistics, ha siglato un
contratto con la catena di cosmetici per servizi
completi sul territorio italiano. La piattaforma
centrale è a Milano.
Fonte: Nomisma
Da ultimo, si dà notizia degli accordi siglati da enti locali, autorità portuali o interporti tesi
a sviluppare direttrici di interscambio tra regioni italiane ed estere avanzate dal punto di
vista del mercato dei servizi logistici.
In particolare, recentemente si sono registrati sforzi a carico degli enti locali liguri per dare
vita a corridoi che colleghino l’Alto-Tirreno con la pianura padana – si pensi all’accordo
che vede lo sviluppo di Alessandria come retroporto di Genova e l’accordo per lo sviluppo
del traffico lungo la linea ferroviaria pontremolese tra l’interporto di Parma e il porto di La
Spezia.
Rilevante è l’accordo tra l’Autorità Portuale di Napoli e il colosso terminalista cinese
COSCO che prevede un investimento privato di 200 milioni di euro per sviluppare la
105
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
darsena di Levante, che sarà gestita da Conateco, società terminalista sorta da una joint
venture tra la cinese Cosco e la svizzera MSC. Con l’intesa, una quota consistente di
capitale straniero entra nel settore portuale italiano.
Tab.13. Accordi siglati da enti locali, autorità portuali o interporti sul mercato italiano
Anno
Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005
Interporto di Venezia (IT),
Magazzini Generali di
Padova (IT)
Italia, Spagna, Portogallo
Accordo.
L'accordo ha l'obiettivo di mettere a frutto le possibili sinergie
tra le due realtà.
Accordo per Progetto Multis.
Il progetto, voluto da 3 ministri dei paesi coinvolti e portato
avanti con la collaborazione sia di attori pubblici che di attori
privati, punta realizzare, con l'innovazione digitale, un
sistema logistico comune per il trasporto merci. L'obiettivo è
quello di migliorare la sicurezza nelle operazioni di imbarco e
sbarco delle merci, di coordinare la posizione delle merci e le
condizioni di trasporto.
Sottoscrizione della convenzione IPA.
Convenzione per creare un sistema integrato per la
razionalizzazione dei servizi comuni e la definizione di
percorsi di sviluppo attraverso la gestione partecipata.
L'accordo intende contribuire al rilancio dell'economia del
territorio insieme a Civitavecchia, come una delle 9
piattaforme per il rilancio dei servizi logistici.
Accordo di collaborazione.
L'interporto veneto ha siglato con i porti un accordo di
collaborazione.
2005
2006
Interporto delle Marche,
Autorità Portuale di
Ancona, Aerdorica.
2006
Interporto di Verona (IT),
Porti di Rostock,
Norimberga, La Spezia e
Gioia Tauro
2006
Interporto di Verona (IT),
Porto di Haifa (Israele)
2006
2006
2006
Accordo di collaborazione.
L'interporto veneto e il porto israeliano hanno siglato un
accordo di collaborazione, indirizzato allo sviluppo dell'area
industriale di Jenin e alla ricostruzione in Iraq.
Autorità Portuale di Napoli Accordo per la costruzione di nuovo terminal.
(IT), COSCO (Cina).
L'accordo prevede un investimento di 200 milioni di euro per
sviluppare la darsena di Levante, che sarà gestito da Conateco
(società terminalista sorta da una joint venture tra la cinese
Cosco e MSC). All'investimento privato si aggiungono 80
milioni di euro di finanziamento pubblico.
INLOG SpA (IT), Tianjin Accordo.
Airport Industrial Park
Accordo INLOG - Tianjin Airport Industrial Park per la
(Cina)
costruzione di un distretto industriale logistico a Tianjin,
Cina. La società italiana, costituita dagli interporti di
Bologna, Iesi, Padova, Parma, Rivalta Scrivia e Verona, ha
acquisito un area di 500mila metri quadri.
Autorità Portuale di La
Accordo di programma.
Spezia (IT), Interporto di
E' stato siglato l'accordo di programma che ha l'obiettivo di
Parma (IT)
potenziare il trasporto merci tra Parma e La Spezia.
Fonte: Nomisma
106
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
In conclusione, si riportano in tabella le principali operazioni e gli accordi di integrazione
di filiera, che saranno oggetto di trattazione nei successivi capitoli.
Tab.14. Operazioni di integrazione di filiera riguardanti MTO, compagnie marittime,
operatori portuali e ferroviari sul mercato italiano
Acquirente
Anno Acquisita
Operazione ed effetti rilevanti
Rimorchiatori 2006 Clerici
Riuniti di
Logistic
Genova (IT)
Group (IT)
Acquisizione (40%)
Il gruppo Pacorini, specializzato nella logistica del caffè, ha
ceduto la sua quota nel Clerici Logistic Group, pari al 40%. A
Clerici Logistic Group fanno capo i due terminal frutta dei
porti di Genova e Salerno e diverse società operative nel
settore dello shipping. Il gruppo Rimorchiatori Riuniti
controlla le società di rimorchio che operano nei porti di
Genova e Salerno.
Gruppo
2006 Terminal
Acquisizione (30%)
Gallozzi (IT)
Intermodale La società salernitana entra nell'azionariato di Terminal
di Nola (IT) Intermodale di Nola (TIN), acquisendo il 30% della società,
che finora era completamente nelle mani d'Interporto
Campano Spa. Lo scopo è quello di sviluppare il traffico
ferroviario e su gomma che interessa i mercati del Centro-Sud
Italia. La società gestisce il terminal intermodale situato
all'interno dell'interporto di Nola e l'accordo avrà ricadute
positive sui porti di Napoli e Salerno, dove il Gruppo Gallozzi
è presente.
Moby Spa
2006 Lloyd
Acquisizione.
(IT)
Sardegna (I) Lloyd Sardegna ha una flotta di cinque navi che collegano la
Sardegna al continente. Moby ha quindici navi che effettuano
servizi tra i porti di Genova, Livorno, Piombino e
Civitavecchia e la Sardegna, la Corsica e l’Isola d’Elba.
Gruppo
2007 Unikai (DE) Acquisizione (49%)
Grimaldi (IT)
(controllata Con effetto retroattivo al primo gennaio 2007, Grimaldi
di HHLA)
Napoli ha acquisito una quota del 49% nell’operatore
terminalistico
multipurpose
Unikai
Lagerei
und
Speditionsgesellschaft, controllata della società terminalistica
pubblica Hhla, in via di (parziale) privatizzazione.
Fonte: Nomisma
Tab.15. Accordi di integrazione di filiera riguardanti MTO, operatori marittimi, portuali e
ferroviari sul mercato italiano
Anno
Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005
Trenitalia (IT),
Thyssenkrupp Acciai
Speciali Terni (IT)
(Gruppo
Thyssenkrupp
Stainless - DE)
Accordo per lo sviluppo di progetti logistici comuni.
Thyssenkrupp Stainless è leader mondiale nella produzione di
acciaio inossidabile. Obiettivo è quello di aumentare i trasporti
via ferrovia delle attività del gruppo. Trenitalia è sul mercato del
trasporto dei prodotti siderurgici con circa 2.200 carri sellati per
coils, 5.000 carri alte sponde per il trasporto di rottame e 8.000
pianali per il trasporto di semiprodotti, prodotti lunghi e tubi.
(continua)
107
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.12.)
2005
GNV (IT) (Gruppo
Grimaldi Genova),
Autorità Portuale di
Barcellona (ES)
2006
Asamar (Italia),
Spedimar (Italia),
Porto di Chongqing
(Cina)
Accordo.
L'Autorità Portuale, riconoscendo a Grandi Navi Veloci la
rilevanza del traffico movimentato, consente alla compagnia di
accedere alle agevolazioni per gli ulteriori investimenti annunciati
sulla linea Genova-Barcellona.
Accordo di collaborazione
Asamar e Spedimar hano firmato un accordo per sviluppare i
collegamenti con ChongQing, il più grande porto fluviale della
Cina. Le due imprese di spedizione intendono sviluppare il settore
logistico con un'attenzione particolare all'agroalimentare,
metallurgico e della carta, guardando alle destinazioni italiane e a
quelle del nord europa.
Fonte: Nomisma
1.2. Le integrazioni di settore
1.2.1 Il settore marittimo
Lo scenario internazionale
Data la vastità del comparto, la presente sezione si limiterà a fornire gli elementi strutturali
e di mercato necessari alla collocazione dei numerosi accordi e operazioni del settore e
all’individuazione delle strategie poste in essere dai principali operatori. L’attenzione si
concentrerà sui servizi di linea, in quanto caratterizzati da precise strategie industrali e
oggetto della competizione dei grandi gruppi armatoriali, distinguendo tra il trasporto di
merce containerizzata e il cargo convenzionale (break bulk cargo e roll on-roll off cargo);
non sono dunque presi in considerazione i servizi occasionali (tramp), per i quali
l’irregolarità delle attività e la polverizzazione degli operatori non consentono
l’individuazione puntuale delle dinamiche industriali in atto.
Il comparto del containerizzato
Di particolare interesse per il presente rapporto è il segmento del trasporto marittimo
containerizzato, caratterizzato per sua natura dal peso preponderante dei servizi di linea, da
un elevato grado di concentrazione, e da un altrettanto significativo livello di integrazione
di filiera, che si manifesta attraverso il controllo dei contenitori lungo l’intera catena
logistica da parte delle principali compagnie di navigazione.
108
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.16. I 25 maggiori operatori di trasporto marittimo containerizzato*
rank
2006
rank
2005
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
1
2
5
4
14
8
6
9
7
10
16
11
12
13
15
18
19
20
21
22
23
25
26
27
28
Compagnia
Nazionalità
A.P. Moller-Maersk
MSC
CMA CGM Group
Evergreen Group
Hapag-Lloyd (TUI)
CSCL
APL
Hanjin / Senator
COSCO Container L.
NYK
Mitsui - OSK Line (MOL)
OOCL
CSAV Group
K Line
Zim
Yang Ming Line
Hamburg-Sud Group
Hyundai Merchant Marine
Pacific Int'l Lines (PIL)
Wan Hai Lines
UASC
IRIS Lines
Regional Container L.
Grimaldi (Napoli)
MISC Bhd
(Danimarca)
(Svizzera)
(Francia)
(Taiwan)
(Germania)
(Cina)
(Singapore)
(Corea del Sud)
(Cina)
(Giappone)
(Giappone)
(Cina, HK)
(Cile)
(Giappone)
(Israele)
(Cina)
(Germania)
(Corea del Sud)
(USA)
(Singapore)
(Kuwait)
(USA)
(Cina)
(Italia)
(Malaysia)
TEU 20061
1.665.272
784.248
507.954
477.911
412.344
346.493
331.437
328.794
322.326
302.213
241.282
234.141
234.002
227.872
201.432
188.206
184.438
147.989
134.362
114.346
74.004
53.512
48.604
44.363
40.543
TEU 20052
1.051.350
687.621
411.723
442.962
212.890
298.589
316.389
294.532
299.452
287.250
205.724
239.274
215.336
213.266
211.107
185.758
162.158
148.681
125.196
94.173
73.262
53.488
44.888
44.049
39.015
Var %
2006-2005
58,4%
14,1%
23,4%
7,9%
93,7%
16,0%
4,8%
11,6%
7,6%
5,2%
17,3%
-2,1%
8,7%
6,8%
-4,6%
1,3%
13,7%
-0,5%
7,3%
21,4%
1,0%
0,0%
8,3%
0,7%
3,9%
* Dati riferiti al totale della capacità disponibile in TEU sulle navi gestite dai primi 25 operatori di linea.
Nella tabella non sono riportati gli operatori oggetto di takeover nel periodo di riferimento: si tratta di P&O
Nedlloyd (UK), al 3° posto NEL 2005, CP Ships (USA) al 17°, e Delmas Group (FR) al 24°. Le tre società
sono state acquisite rispettivamente da AP Moller Maersk, Hapag-Lloyd (gruppo TUI) e CMA CGM, che a
seguito delle operazioni sono posizionate nel 2006 tra i primi 5 operatori globali.
1
2
Dati a gennaio 2006; Dati a maggio 2005
Fonte: Brs-Alphaliner
Nel comparto container la crescita del mercato è consolidata da qualche anno: le prime 25
compagnie a livello mondiale, che nel biennio 2003-2004 avevano conosciuto un aumento
complessivo dell’11%, nel 2005-2006 hanno registrato una performance del +20%.
Il crescente livello di concentrazione dell’industria del trasporto marittimo containerizzato
ha portato le prime 25 compagnie a livello mondiale a detenere circa l’84% della quota di
mercato complessiva, contro il 75% del 2000, in un contesto in cui le prime 5 e le prime 10
compagnie detengono rispettivamente una quota sul totale pari al 42% e al 60%.
109
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.17. Il livello di concentrazione nel comparto del trasporto marittimo containerizzato
TEU 2000
TOP 5
TOP 10
TOP 25
TOP 100
1.687.666
2.538.199
3.843.612
5.150.000
% sul totale
32,8%
49,3%
74,6%
100%
TEU 2006
3.847.729
5.478.992
7.648.088
9.135.749
% sul totale
42,1%
60,0%
83,7%
100%
Fonte: Brs-Alphaliner
Oltre alla fusione con Royal P&O e il rebrand delle attività del gruppo sotto il marchio di
Maersk Line, AP Moeller Maersk, ha acquisito una serie di società di dimensioni minori
(Norske Merchant Ferries, Kerr-Mc Gee). L’impatto sul mercato della fusione dei due
leader globali ha portato le autorità antitrust europee ad indurre il colosso danese alla
dismissione di parte delle attività precedentemente operate da P&O Nedlloyd (PONL): i
traffici tra Europa e Sud Africa sono stati rilevati dalla giapponese Mitsui O.S.K. Lines
(MOL), armatore in espansione anche sul mercato domestico dove ha portato a termine
l’acquisizione di Utoc Corporation e ha stretto un accordo con la connazionale K-Line per
lo sviluppo di traffici tra Asia, Messico e Sud America.
E’ interessante notare come molte delle società protagoniste dei takeover abbiano la stessa
nazionalità delle aziende scalate (Wilh. Wilhelmsen/Unitor, Frontline/Bergshav
Shipholding, Avion/Eimskip), o comunque la medesima area di provenienza, ad indicare
come tra i possibili driver che muovono il mercato delle M&A sia considerato prioritario il
processo di consolidamento.
Nell’Europa continentale le maggiori operazioni hanno riguardato il mercato tedesco e
quello francese: il gruppo tedesco TUI, attraverso la controllata Hapag-Lloyd, ha portato a
termine il takeover sul leader canadese CP Ships, registrando in tal modo una crescita del
93% dal 2005 al 2006 e scalando la classifica mondiale dei 25 primi operatori, passando
dal 14° posto nel 2005 al 5° nel 2006.
Allo stesso modo il gruppo armatoriale CMA CGM ha acquisito la connazionale Delmas
Vieljeux per 345 milioni di dollari, vedendo incrementare la propria capacità di traffico
rispettivamente del 23,4%. Inoltre la compagnia francese:
- ha completato l'acquisizione della connazionale SudCArgos ed ha acquisito la
compagnia di navigazione taiwanese Cheng Lie Navigation Co. (CNC Line), che opera
traffici intra-asiatici;
- si è aggiudicata la gara per la privatizzazione di Comanav, con un’offerta pari a circa
201,6 milioni di euro; con l'acquisizione del primo armatore marocchino, CMA CGM
fonda un presidio sulle coste africane del Mediterraneo.
110
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
Tra le regioni più dinamiche vi è senza dubbio il Nord Europa che ha vissuto lungo tutto il
biennio un grande fermento, causato anche dal risveglio economico delle repubbliche
baltiche. Ha attirato anche gli interessi di compagnie asiatiche, come la giapponese NYK,
ha attivato una filiale a San Pietroburgo ed ha rilevato le attività dell’agenzia marittima
russa Rusmarine. La compagnia ha inoltre rilevato i terminal ro-ro del gruppo PSA di
Singapore nei porti di Zeebrugge e di Anversa, uno dei più grandi terminal ro-ro europei.
L'armatore giapponese sta infatti avviando una nuova strategia di medio termine, resa
pubblica nel 2007 e finalizzata al potenziamento delle infrastrutture portuali, ritenute la
chiave di volta nei collegamenti marittimi.
Tra i soggetti attivi nelle operazioni di M&A e accordi nella regione (si pensi ai mercati di
Norvegia, Finlandia, Svezia, Islanda, Irlanda, Danimarca, Repubbliche Baltiche), emerge
Eimskip, la più grande compagnia marittima islandese, appartenente al Gruppo Avion, che
in poche settimane è entrata nel capitale di due società: la britannica Innovate Holdings,
società di logistica, e la lituana Kursiu Linija. Le acquisizioni, che seguono quella
precedente dell'olandese Daalimpex, consolidano Eimskip nelle prime posizioni in Europa
del mercato della logistica del freddo. La strategia dichiarata del gruppo infatti è quella di
aggredire il mercato nord-atlantico
Come accade nel settore portuale, forti segnali di dinamismo hanno riguardato il fronte
orientale - Cina, India, Hong Kong, Singapore, Filippine, Giappone, Corea del Sud e
Taiwan - dove è stato registrato un alto numero di operazioni che però si differenziano da
quelle europee per l’elevata frequenza di acquisto di azioni da parte di società che già
controllavano l’azienda target (COSCO/COSTACO, The Wharf Holdins e Merchant
Holdings International su Modern Terminals), o che comunque ne erano azionisti (Hyundai
Heavy Industries/Hyundai Merchant Marine).
Allo stesso tempo un elevato numero di accordi orizzontali o verticali hanno avuto luogo
sui mercati asiatici. Tra le intese di maggiore rilevanza vi è quella siglata da due tra i più
importanti cartelli marittimi del comparto container, Grand Alliance e The New World
Alliance. E’ stato infatti firmato un accordo per lo scambio di slot tra Asia e Stati Uniti, via
Panama. Grand Alliance è formato dalle compagnie Hapag-Lloyd Container Line, MISC
Berhad, Nippon Yusen Kaisha (NYK) e Orient Overseas Container Line. The New World
Alliance è composto dalle compagnie APL, Hyundai Merchant Marine e Mitsui OSK Lines
(MOL). Complessivamente, i due gruppi raggiungono una capacità di stiva pari a 1,5
milioni di teu.
111
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.18. Principali operazioni nel segmento del trasporto marittimo containerizzato
Acquirente
Anno
Acquisita
Operazione ed effetti rilevanti
AP Moller
Maersk (DK)
2005
Royal P&O
Nedlloyd
(PONL) (NL)
Trattative di fusione
Rispettivamente primo e terzo operatore armatoriale
del settore container per capacità della flotta, hanno
confermato di avere in corso trattative di fusione.
La flotta complessiva sarebbe pari a 1,5 milioni di
teu contro i 680 mila della seconda Mediterranean
Shipping Company.
Offerta pubblica condizionata di acquisto dell'intero
capitale di P&O Nedlloyd
L'operazione concordata con il management di
P&O prevede l'offerta di 57 euro per azione. Se il
progetto andrà in porto, è prevista la riduzione di
circa 1500 posti di lavoro in tutto il mondo e la sede
del nuovo gruppo sarà a Copenhagen.
Acquisizione dell'8,2% del capitale da Fidelity
Funds
(segue) Con questo acquisto di quote la compagnia
danese è salita al 9,4% del capitale di PONL sulla
quale ha lanciato un'offerta di acquisto dell'intero
capitale azionario.
Acquisto del 5% del capitale a 57 euro per azione
(segue) AP Moller Maersk detiene ora il 14,4%
circa del capitale di P&O.
Acquisto del 4,8% circa del capitale azionario
(segue) AP Moller Maersk detiene ora il 19,1%
circa del capitale di P&O.
(segue) Danske Bank e Nordea Bank Denmark
hanno concordato l'acquisto del 15% e 10% di
Royal P&O Nedlloyd dal gruppo P&O che esce
definitivamente dal settore. Nel contempo si sono
accordate con AP Moller Maersk per fissare le
relative opzioni put e call che se esercitate
porterebbero la quota al 44,1%.
Acquisto quote
AP Moller Maersk ha raggiunto il controllo del
95,6% di Royal P&O Nedlloyd, con l'acquisizione
del 51,5% del capitale della compagnia nel periodo
di adesione all'offerta pubblica e di aver esercitato
la call sul 25% delle banche. (segue)
Completamento dell'acquisizione (99,67%).
(segue) AP Moller Maersk prevede di completare la
fusione entro la fine del 2006, mentre da febbraio
2006 le rispettive attività del settore container
confluiranno sotto il brand Maersk Line.
Royal P&O
Nedlloyd
(PONL) (NL)
P&O Nedlloyd
Container Line
(PONL) (NL)
Danske Bank
(DK), Nordea
Bank Denmark
(DE)
2005
AP Moller
Maersk (DK)
2005
Royal P&O
Nedlloyd
(PONL) (NL)
Royal P&O
Nedlloyd
(PONL) (NL)
Royal P&O
Nedlloyd
(PONL) (NL)
Royal P&O
Nedlloyd
(PONL) (NL)
(continua)
112
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.18.)
2005
Kerr-Mc Gee
(UK)
2005
Lorenzo Shipping
Corporation
(LSC) (Filippine)
Stolt-Nielsen
2005
Transportation
Group (Norvegia)
Ermfemer
(Gruppo Ermewa
- Svizzera)
Samskip (Islanda) 2005
Seawheel (UK)
Zim Integrated
Shipping Service
(Israele)
2005
Zim Integrated
Shipping Service
(Israele)
2006
Hapag-Lloyd
(gruppo TUI DE)
2005
Arebee Star
Maritime
Agencies Pvt.Ltd.
(India)
Stella Maris (jv
Richiesta di acquisizione dell'intero pacchetto
italo-israeliana)
azionario.
La Zim interviene sulla rete agenziale con l'obiettvo
di rilevarne interamente la proprietà prima
condivisa in jv con Fremura di Livorno. (segue)
ZIM Logistics
Asset.
(Israele)
Zim Integrated Shipping Services ha annunciato un
investimento di 100 milioni di dollari per un
terminal container a Qingdao, che avrà una capacità
annuale di 150mila teu. La società ha anche creato
una filiale in Cina per servizi di logistica, spedizioni
e trasporto, denominata ZIM Logistics.
CP Ships
Acquisizione e fusione.
(Canada)
Il gruppo TUI acquisirà CP Ships in contanti e si
farà anche carico del suo indebitamento netto e ha
programmato un piano d'integrazione per risparmi
complessivi intorno ai 180 mln euro/anno dal terzo
anno in poi.
National Marine
Corporation
(Filippine)
Approvazione dell'acquisizione
La
Commissione
Europea
ha
approvato
l'acquisizione della britannica Kerr-McGee Ltd da
parte di AP Moller Maersk (DK).
Acquisizione.
Neptune Orient Lines (NOL) ha ceduto tutte le
quote di partecipazione che deteneva nella LSC,
pari al 28,7% del capitale ordinario e all'82,2% del
capitale privilegiato.
Acquisizione
SNTG ha acquisito la Ermfemer, società
specializzata nel trasporto in container a
temperatura controllata di generi alimentari.
Acquisizione (21,9%)
(segue) Frontline Ltd ha acconsentito all'acquisto
del 21.9% delle azioni di Bergshav Shipholding AS.
La parte venditrice è membro della famiglia
Bergshaven e di società da essa controllate. Il
prezzo concordato è di 50 milioni di US$ (prezzo
complessivo dell'acqusizione delle quote di
Frontline in Berghsav Shipholding and Berghsav
Holding AS).
Acquisizione
Le compagnie hanno annunciato di aver terminato
le attività di due diligence e attendono il benestare
delle autorità competenti.
Acquisizione (100%)
Zim ha rilevato il capitale dell'agenzia indiana della
quale è partner da vent'anni.
(continua)
113
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.18.)
CP Ships
(Canada)
CMA CGM (FR)
2005
Mitsui OSK
Lines (MOL)
(Giappone)
2005
2006
Frontline
(Norvegia)
2005
Approvazione dell'acquisizione.
Il via libera della Comm.Europea è condizionato
all'uscita di Hapag Lloyd da due conference
marittime che operano tra Europa e Nord America.
CP Ships
Accettazione dell'offerta d'acquisto.
(Canada)
(segue) Gli azionisti che detengono oltre i due terzi
del capitale azionario di CP Ships hanno accettato
l'offerta d'acquisto di TUI. L'obiettivo di TUI è
quello di raggiungere il 100% del capitale.
CP Ships
Acquisizione (100%).
(Canada)
L'assemblea degli azionisti di CP Ships ha
approvato la fusione con il gruppo tedesco TUI AG
con una maggioranza del 99,8%.
SudCargos
Acquisizione del restante 50%
(gruppo SNCM - CMA CGM ha completato l'acquisizione del
FR)
capitale di SudCargos.
Dalmas Vieljeux Approvazione dell'acquisizione.
(gruppo Bollorè) La
Commissione
Europea
ha
approvato
(FR)
l'acquisizione in oggetto.
Attività Europa- Acquisizione
SudAfrica di
La giapponese MOL acquisirà le attività e i traffici
P&O Nedlloyd
tra l’Europa e il Sud Africa operati da P&O
(gruppo AP
Nedlloyd (PONL), compagnia che è stata comprata
Moller
dal gruppo danese A.P. Møller-Mærsk. La
Maersk(DK)
dismissione delle attività è stata prevista dalle
attività
antitrust.
L’accordo
coprevede
l’acquisizione dei diritti di PONL ad operare tre
navi nell’ambito di un’intesa di collaborazione del
consorzio SAECS costituito da A.P. Møller-Mærsk,
Safmarine e DAL Deutsche Afrika Linie.
Utoc Corporation Acquisizione
(Giappone)
MOL detiene il 31,17% di Utoc e ha l'obiettivo di
ottenrne oltre il 50% attraverso un'offerta
d'acquisto.
Utoc Corporation Successo dell'offerta di acquisto
(Giappone)
MOL è riuscita ad ottenere oltre il 51% del capitale
di Utoc, che è diventata una filiale del gruppo.
Bergshav
Acquisizione (65,8%)
Holding
Frontline Ltd ha acconsentito all'acquisto del 65,8%
(Norvegia)
delle azioni di Bergshav Holding. La parte
venditrice è membro della famiglia Bergshaven e di
società controllate. Il prezzo concordato è di 50
milioni US$. (prezzo complessivo dell'acquisizione
delle quote di Frontline in Berghsav Shipholding
and Berghsav Holding). (segue)
General Maritime Acquisizione (Tentativo di scalata)
Corporation
Frontline ha annunciato di possedere il 9,98% del
(GenMar - USA) capitale di GenMar e di ritentarne la scalata, dopo
l'insuccesso dei mesi scorsi.
(continua)
114
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.18.)
Hyundai Heavy
Industries (Corea
del Sud)
2006
Eimskip (Islanda) 2006
Tallink (ET)
2006
Rheinhold &
Mahla (DE)
2006
Pacific
International
Lines (PIL)
(USA)
2006
Hyundai
Acquisizione (18,43%)
Merchant Marine Hyundai Heavy Industries ha acquisito dalla
(Corea del Sud)
Geveran Trading co. (filiale della Greenwich
Holding Ltd.) il 18,43% di Hyundai Merchant
Marine, arrivando così a detenere il 26,68% del
capitale della società.
Hyundai
Acquisizione (8,25%)
Merchant Marine (segue) L'operazione di acquisizione ha l'obiettivo
(Corea del Sud)
di scongiurare la possibilità di un take over da parte
di società estere.
Kurisiu Kinija
Acquisizione (50%)
(LT)
La compagnia islandese Eimskip ha comprato il
50% del capitale azionario della lituana Kursiu
Linija, società di navigazione del gruppo Arijus. Si
tratta dell'unica compagnia lituana che effettua il
trasporto porta-a-porta di container, servendo i
Paesi Baltici, la Polonia, la Russia, Gran Bretagna e
l'Europa settentrionale.
Kurisiu Kinija
Acquisizione (20%)
(LT)
La compagnia islandese Eimskip ha rilevato un
ulteriore 20% del capitale azionario della
compagnia lituana elevando complessivamente la
sua partecipazione al 70%.
Innovate
Acquisizione (55%)
Holdings (UK)
La società islandese ha rilevato il 55% della
Innovate Holdings, società specializzata nello
stoccaggio e distribuzione di merci a temperatura
controllata. Questa operazione, combinata con la
precedente acquisizione dell'olandese Daalimpex,
proietta Eimskip nelle prime posizioni in Europa
nella logistica del freddo.
Silja Line (ET)
Acquisizione (100%)
La compagnia di navigazione estone acquisisce
l'intero capitale azionario della Silja Line,
attualmente di proprietà di Sea Containers.
Salamis Group
Acquisizione 100%
(Filiale di
The Maersk Company ha ceduto la filiale Salamis
Maersk, Gruppo Group alla tedesca Rheinhold & Mahla.
AP MollerLa società ha sede ad Aberdeen e genera un
Maersk, DK)
fatturato annuo di oltre 160 milioni di euro.
Pacific Direct
Acquisizione quota rilevante
Line (PDL)
Pacific International Lines (PIL) ha comprato una
(USA)
quota della compagnia di navigazione Pacific Direct
Line (PDL). L’acquisizione riguarda una quota
significativa della compagnia che opera servizi nel
Pacifico. Le quote restanti rimangono in mano ai
precedenti azionisti di PDL.
(continua)
115
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.18.)
DFDS (DK)
2006
Tschudi Shipping 2006
Company
(Norvegia)
SvitzerWijsmuller 2006
(gruppo A.P.
Møller-Mærsk,
DK)
Wärtsilä
Corporation (FI)
2006
****
2006
Novoship
(Russia)
2007
Grindrod
(SudAfrica)
2007
Norfolk Line
Containers
(Gruppo AP
Moller-Maersk,
DK)
Acquisizione 100%
Il gruppo armatoriale DFDS ha acquisito il 100%
del capitale della NLC, filiale dell’olandese Norfolk
Holdings B.V., che fa capo al gruppo danese A.P.
Møller - Mærsk. NLC opera servizi marittimi
containerizzati tra l’Irlanda e il continente europeo.
L’acquisizione mira a completare la gamma di
servizi nel Mare del Nord, nel Mare d’Irlanda e in
Spagna dalla filiale DFDS Tor Line attraverso
DFDS Lys Line e DFDS Suardiaz Line. La
compagnia sarà ribattezzata DFDS Container Line.
Teco Lines (ET) Acquisizione 50%
La norvegese Tschudi Shipping Company ha
acquisito l’intera proprietà della compagnia di
navigazione estone Teco Lines AS. Tschudi infatti,
attraverso la sua filiale Estonian Shipping
Company, ha comprato il rimanente 50% del
capitale azionario della Teco Lines dalla Samskip.
SmitWkjs
Acquisizione 50%
Towage (NL)
L’olandese SMIT ha deciso di cedere la sua quota
del 50% nella joint venture paritetica SmitWijs
Towage all’altro azionista SvitzerWijsmuller,
società del gruppo danese A.P. Møller-Mærsk.
Stockholms
Asset
Fartygsreparation Il gruppo finlandese Wärtsilä Corporation ha siglato
er (SE)
un accordo del valore di 7,5 milioni di corone
svedesi (800mila euro) per comprare le attività della
Stockholms Fartygsreparationer AB, azienda
svedese di riparazioni navali.
Finnlines (FI)
Acquisizione 5,43%
Il gruppo Stora Enso ha annunciato di avere ceduto
la propria quota in Finnlines per 35 milioni di euro.
Si tratta del 5,43% dell’intero capitale azionario di
Finnlines. Non è stato reso noto il nome
dell'acquirente. Stora Enso ha specificato che non si
tratta del Gruppo Grimaldi di Napoli.
Sovcomflot
Fusione
(Russia)
Nulla osta del governo russo alla fusione delle due
compagnie di navigazione. La fusione darà vita ad
un colosso tra le prime cinque compagnie mondiali.
Sovcomflot è controllata interamente dallo Stato.
Cross Country
Acquisizione del restante 50%
Containers Africa Il gruppo armatoriale e logistico sudafricano
(Sudafrica)
Grindrod è diventato unico proprietario della CMC
(Gruppo Moller- Grindrod avendo comprato il rimanente 50% del
Maersk, DE)
capitale azionario dalla Cross Country Containers
Africa, società che fa capo alla compagnia di
navigazione Safmarine del gruppo A.P. MøllerMærsk.
(continua)
116
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.18.)
Yang Ming
(Taiwan)
2007
Taiwan
Navigation
(Taiwan)
Taiwan
Navigation
(Taiwan)
2007
Yang Ming
(Taiwan)
HSH N Nordic
Finance AB (SE)
2007
Asset del gruppo
TUI (DE)
CMA CGM (FR)
2007
Cheng Lie
(Taiwan)
CMA CGM (FR)
2007
Comanav
(Marocco)
Scambio azionario
Il gruppo armatoriale taiwanese Yang Ming ha
annunciato di aver costituito un’alleanza strategica
con la connazionale Taiwan Navigation Co. (TNC)
che si concretizzerà con uno scambio azionario che
avverrà sulla base di un rapporto 1 a 1,35 da
Taiwan Navigation a Yang Ming. In particolare
Yang Ming emetterà 69.627.226 nuove azioni in
cambio di 51.575.723 azioni della Taiwan
Navigation.
Scambio azionario
Il gruppo armatoriale taiwanese Yang Ming ha
annunciato di aver costituito un’alleanza strategica
con la connazionale Taiwan Navigation Co. (TNC)
che si concretizzerà con uno scambio azionario che
avverrà sulla base di un rapporto 1 a 1,35 da
Taiwan Navigation a Yang Ming. In particolare
Yang Ming emetterà 69.627.226 nuove azioni in
cambio di 51.575.723 azioni della Taiwan
Navigation.
Acquisizione asset
TUI ha venduto sette portacontainer ed una serie di
container provenienti dal pacchetto CP Ships alla
società svedese di leasing HSH N Nordic Finance
AB, una società della filiale HSH Nordbank della
tedesca DAL/AGV. Questa transazione consente di
ridurre l’indebitamento netto del gruppo tedesco di
ulteriori 320 milioni di euro circa. Le sette
portacontainer e i container saranno noleggiati a
lungo termine alla Hapag-Lloyd.
Acquisizione
L’armamento francese CMA CGM ha presentato
un’offerta del valore complessivo di 5,25 miliardi
di dollari di Taiwan (159,3 milioni di dollari) per
comprare l’intero capitale azionario della
compagnia di navigazione Cheng Lie Navigation
Co. Ltd. (CNC Line) di Taipei. La compagnia
taiwanese è stata fondata nel 1971 e dispone di una
flotta di 15 portacontainer impiegate in traffici
intra-asiatici.
Acquisizione (tramite gara)
La compagnia francese ha vinto la gara per la
privatizzazione di Comanav, offrendo una cifra pari
a circa 201,6 milioni di euro.
Le due compagnie sono inoltre coinvolte nel
consorzio che ha ottenuto la concessione del
secondo terminal del porto di Tangeri, cui aderisce
anche la Contship. La struttura sarà operativa nel
2008 e avrà una capacità di 1,8 milioni di teu.
(continua)
117
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.18.)
Zim Integrated
Shipping Service
(Israele)
2007
Stella Maris (jv
italo-israeliana)
Acquisizione e rebranding.
(segue) A seguito della riorganizzazione della rete
di agenzie marittime, Zim Integrated Shipping
Service ha formalizzato l'acquisizione di Stella
Maris, jv tra Zim e Fremura di Livorno, Si è
pertanto proceduto al rebranding dell'agenzia
marittima che cambierà la propria ragione sociale in
Zim Italia.
Fonte: Nomisma
Tab.19. Accordi commerciali nel segmento del trasporto marittimo containerizzato
Anno
Partner
2005
CP Ships (Canada),
Accordo di vessel sharing.
Yantai Marine (SYMS) (Cina) CP Ships eleverà da agosto la frequenza del servizio tra
Asia e Australia da quindicinale a settimanale grazie a
quest'accordo
con
Yantai
Marine.
Entrambe
destineranno al servizio due portacontainer da 1700 teu.
NYK (Giappone),
Accordo per costituzione joint venture
China Shipping Terminal
Il gruppo armatoriale giapponese Nippon Yusen Kaisha
Development Co. (Cina)
(NYK), e la società terminalista China Shipping
Terminal Development Co., filiale del gruppo
armatoriale cinese China Shipping, hanno siglato un
accordo con la Dalian Port Container Co., filiale della
Dalian Port (PDA) Company, per costituire una joint
venture che avrà il compito di costruire e gestire un
nuovo container terminal nell’ambito della terza fase di
ampliamento dell’area portuale di Dayao Bay a Dalian.
CSAV (Cile), VIT (USA)
Accordo
La compagnia di navigazione cilena CSAV (Compania
Sudamericana de Vapores) ha siglato un contratto con la
Virginia International Terminals (VIT) della durata di
cinque anni, con opzione per ulteriori cinque anni.
L’accordo prevede che CSAV garantisca un traffico
annuo minimo pari a 75.000 teu attraverso il terminal
Newport News Marine Terminal (NNMT) che la VIT
opera nel porto di Norfolk. Il traffico potrebbe però
raggiungere i 125.000 teu all’anno.
2006
2007
Oggetto ed effetti dell’accordo
Fonte: Nomisma
Infine, numerosi accordi e operazioni nel periodo di riferimento hanno confermato il
crescente livello di integrazione di filiera tra gruppi armatoriali e operatori terminalisti.
Tra gli operatori maggiormente attivi nel periodo in esame, si segnalano la compagnia di
navigazione canadese CP Ships – acquisita nel periodo di riferimento dal gruppo leader
tedesco Hapag-Lloyd-TUI -, l’armatore francese CMA-CGM e il gruppo giapponese NYK.
Questi accordi e operazioni – di cui si danno maggiori dettagli nella sezione relativa al
118
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
settore portuale – presentano per i gruppi armatoriali un duplice vantaggio: se da un lato
rispondono all’esigenza di garantire alle rispettive attività di navigazione servizi portuali
personalizzati, a minor rischio di congestione e a costi minori, dall’altro consentono la
commercializzazione dei servizi portuali presso vettori terzi, confermando le forti sinergie
esistenti tra operazioni terminalistiche e di linea.
Tab.20. Operazioni di integrazione di filiera realizzate da operatori del trasporto marittimo
containerizzato
Acquirente
Anno
Acquisita
Wallenius
Wilhelmsen
Lines (SE)
2005
CP Ships
(Canada)
2005
DFDS (DK)
2005
V.Ships (UK)
2005
Distribution and Acquisizione (50%).
Auto Service
La svedese Wallenius Wilhelmsen Lines - joint
(USA)
venture armatoriale tra la svedese Wallenius Lines
e la norvegese Wilh. Wilhelmsen - ha concluso un
accordo per l'acquisizione della statunitense
Distribution and Auto Service, fino ad oggi
appartenente a Nissan North America e
specializzata nella logistica e nella distribuzione di
autovetture nel Nord America.
Borg
Acquisizione.
International
CP Ships ha comprato BIFS società di spedizioni,
Freight Services che ha sede a Montreal dà lavoro a 22 persone e nel
(Canada)
2004 ha registrato un ricavo lordo annuo di 14
milioni di dollari.
Hallens (BE)
Acquisizione (66%).
La società di spedizioni Hallens è il principale
cliente del servizio ro-ro EuroBridge di DFDS Tor
Line e gran parte dei carichi trasportati dalla società
belga sono generati dall'industria automobilistica e
Volvo Logistics ne è uno dei principali clienti (e
utilizza EuroBridge).
Martinoli SAM Acquisizione e fusione.
(Monaco)
V.Ships (UK) acquista la società di ship
management Martinoli SAM realizzando la fusione
di V. Ships Leisure (divisione navi passeggeri).
Martinoli Consulting, con sede a Genova, resterà
un'entità autonoma.
ZIM Logistics
Asset.
(Israele)
Zim Integrated Shipping Services ha annunciato un
investimento di 100 milioni di dollari per un
terminal container a Qingdao, che avrà una capacità
annuale di 150mila teu. La società ha anche creato
una filiale in Cina per servizi di logistica,
spedizioni e trasporto, denominata ZIM Logistics.
Utoc
Acquisizione di controllo.
Corporation
MOL, che detiene il 31,17% di Utoc, è riuscita ad
(Giappone)
ottenere oltre il 51% del capitale di Utoc, che è
diventata una filiale del gruppo.
Zim Integrated
2006
Shipping Service
(Israele)
Mitsui OSK
Lines (MOL)
(Giappone)
2006
Operazione ed effetti rilevanti
Fonte: Nomisma
119
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.21. Operazioni di integrazione di filiera riguardanti operatori marittimi sui mercati in
crescita
Acquirente
Anno
Acquisita
Operazione ed effetti rilevanti
Yang Ming (Cina)
2006
Yangtze River
(Cina)
Acquisizione (33%).
Il gruppo armatoriale Yang Ming ha rilevato un
terzo del capitale azionario della cinese Uangtze
River Logistics, che opera principalmente come
agenzia marittima e società di spedizioni.
Fonte: Nomisma
Tab.22. Accordi di integrazione di filiera tra compagnie marittime ed operatori terminalisti
Anno
Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005
CMA CGM (FR),
P&O Nedlloyd (UK-NL),
OOCL (Cina-Hong Kong), CP
Ships (Canada)
2005
Mitsui OSK Lines (Giappone),
RCL Feeder (Thailandia)
CMA CGM attiva due servizi settimanali a giorni fissi
tra Nord Europa e Canada utilizzando spazi di carico
sulla linea Canex, SLCS e Canada Maritime che
toccano i porti di Anversa, Rotterdam, Bremerhaven,
Montreal e Le Havre.
Nuovo servizio intrasiatico.
Grazie ad un accordo di noleggio slot con RCL Feeder,
Mitsui OSK Lines effettuerà un nuovo servizio a
rotazione tra Bangkok, Laem Chabang, Ho Chi Minh,
Hong Kong e Shekou.
2005
Mitsui OSK Lines (Giappone),
Oman Shipping Company
(Oman)
2005
NYK Reefers (Giappone),
J.Lauritzen (DK)
2005
Due joint ventures paritetiche (50:50).
Le due nuove compagnie armatoriali si occuperanno di
trasporto marittimo impiegando navi VLCC e product
tanker del tipo Large Range 1. Avranno sede a Panama.
Joint venture.
La Commissione Europea ha approvato la jv
LauritzenCool tra NYK Reefers e J.Lauritzen. La
nuova compagnia sarà specializzata nel trasporto di
prodotti deperibili.
The New World Alliance
Rinnovo della partnership fino al 2012.
(TNWA) (APL - USA), Hyundai I soci di TNWA hanno rinnovato l'accordo di
Merchant Marine (Corea del
partnership fino al 2012, grazie agli ottimi risultati
Sud),
degli 8 anni passati ed in vista degli investimenti
Mitsui OSK Lines (Giappone)
previsti.
2005
Baltic Container Lines of Poland
(PL),
German Team Lines (DE),
IMCL (CY)
2005
Maersk Sealand (DK),
MSC (Svizzera)
Accordo di cooperazione
Con questo accordo i tre operatori razionalizzano i
propri servizi tra il Baltic Container Terminal di
Gdynia, gli altri porti baltici tra cui la Russia e
Amburgo e Bremerhaven, riducendo il numero di
fermate sul modello della suddivisione della capacità di
slot.
Cooperazione.
Nuovo servizio di collegamento fra Asia centrale e
settentrionale e costa orientale dell'Australia.
(continua)
120
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.22.)
2005
Grand Alliance (Hapag Lloyd
Container Line (DE, NDL)
MISC Berhad (Malaysia),
Nippon Yusen Kaisha, Orient
Overseas Container Line (HK,
Cina), TNWA (APL, HYM,
MOL)
Accordo di cooperazione.
L'accordo prevede inizialmente lo scambio di slot sulle
rotte tra Asia ed Europae tra Asia e Mediterraneo e
l'istituzione di un servizio tra Asia e Costa est degli
USA via Panama. Successivamente sono previsti
ampliamenti della cooperazione attraverso nuovi
servizi congiunti.
2005
Evergreen (Taiwan),
Coscon (Cina),
Hapag-Lloyd (DE-NL)
Riorganizzazione dei servizi congiunti tra Cina e Mar
Rosso. I due servizi vengono fusi in uno solo dal nome
FarEast-RedSea (FRS) che collegherà Cina, SudEst
asiatico e Mar Rosso.
2005
K-Line (Giappone),
MOL (Giappone)
Nuovo servizio settimanale New Andes dal prossimo
aprile.
Il nuovo servizio collegherà l'Asia con il Messico e la
costa ovest del Sud America, rotta che attualmente le
compagnie operano in joint service con P&O Nedlloyd
(la js terminerà con l'acquisizione di P&O Nedlloyd da
parte di AP Moller-Maersk).
2006
Geest North Sea Line (NL),
DFDS Lys Line (Norvegia)
2006
2006
Condivisione di spazi di carico sulla rotta RotterdamNorvegia.
Il servizio con frequenza bisettimanale è operato con
due portacontainer di 750 teuq.
Malaysia Marine and Heavy
Joint venture (70% MMHE 30% SHI).
Engineering (gruppo
La jv sarà operativa da aprile e si occuperà della
MISC,Malesia), Samsung Heavy riparazione di navi per gas naturale liquefatto.
Industries (SudCorea)
CP Ships (Canada),
Vessel sharing.
CMA-CGM (FR),
CP nella realizzazione di una più estesa e competitiva
Marfret (FR)
rete di servizi ha raggiunto un vsa con le altre due per
la rotta Australia, Nuova Zelanda, isole del Pacifico,
Costa est USA e Nord Europa via Panama a partire dal
mese in corso.
CP Ships (Canada),
Maersk Sealand (DK)
Acquisizione di slot.
CP Ships ha acquistato da Maersk Sealand slots sul
nuovo servizio settimanale che collega Audìstralia,
Nuova Zelanda, isole del Pacifico, Costa est USA e
Nord Europa via Panama.
CP Ships (Canada),
Hapag-Lloyd (NL, UK),
CMA-CGM (FR)
2005
Collaborazione.
Hapag-Lloyd collaborerà con le altre due nell'ambito
del loro nuovo servizio settimanale tra Australia,
Nuova Zelanda, SudEst asiatico; Mediterraneo e Nord
Europa via Suez.
DFDS Sys Line (Norvegia),
Joint service.
VaporesSuardian Norte SL (ES) Joint service per il trasporto di container tra i porti di
Bilbao, Avonmouth, Dublino e Greenock, sotto la
denominazione DFDS Suardiaz Line.
(continua)
121
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.22.)
2006
2006
2006
2006
2006
2006
2006
V.Ships (Singapore), China
Gestione di 4 portacontainer da 9.600 teu.
Shipping Container Lines (Cina) La nuova società, la China International Ship
Management co. Ltd., diventerà operativa il 1° giugno
ed avrà sede a Shangai.
NYK (Giappone), Yamato
Costituzione di partnership in tutte le aree del trasporto
Holdings Co., Ltd (Giappone)
marittimo, terrestre ed aereo.
Il gruppo armatoriale giapponese Nippon Yusen
Kabushiki Kaisha (NYK) ha siglato un accordo con la
connazionale Yamato Holdings Co., Ltd. (ex Yamato
Transport) che prevede la cooperazione dei due gruppi.
CMA-CGM (Francia),
Sigla di un contratto della durata di 10 anni.
Virginia International Terminals Il gruppo armatoriale francese CMA CGM ha siglato
Inc. (USA)
un contratto della durata di 10 anni con la Virginia
International Terminals Inc. (VIT), ramo terminalistico
della Virginia Port Authority (VPA), in base al quale le
navi del gruppo transalpino scaleranno il Norfolk
International Terminals e il Portsmouth Marine
Terminal.
CSAV (Cile), Libra (Brasile),
Accordo.
Montemar (Gruppo Libra),
CSAV, Libra, Montemar, Amburg Sud e Alianca
Amburg Sud (DE), Alianca (PT) hanno siglato un accordo di scambio (slot) relativo ai
traffici tra i porti statunitensi e sudamericani della costa
atlantica.
APM Terminals (DK), COSCO Joint venture.
Pacific (Cina)
La società terminalista APM Terminals del gruppo
armatoriale danese A.P. Møller-Mærsk, la società
terminalista COSCO Pacific del gruppo armatoriale
cinese COSCO e la cinese Guangzhou Port Group
hanno costituito una joint venture che gestirà e avrà la
proprietà della seconda fase del container terminal di
Guangzhou Nansha nel porto di Guangzhou.
APM Terminal (Gruppo AP
Joint venture.
Moller-Maersk, DK),
APM Terminals (del gruppo danese AP MollerCOSCO (Cina)
Maersk) e l'armatore cinese Cosco hanno siglato un
accordo per gestire il terminal container di Guangzhou
Nansha Fase 2.
Eimskip (Islanda),
Joint venture.
Containerships (Finlandia)
La compagnia di navigazione islandese Eimskip ha
costituito una joint venture con la finlandese Container
Finance Ltd Oy (Containerships). La nuova società,
che assumerà la ragione sociale Containerships Group
(CS), sarà partecipata con il 65% da Eimskip e con il
35% da Container Finance. Eimskip avrà un’opzione
per acquisire l’intero capitale azionario della nuova
compagnia. Nella società confluirà la Kursiu Linija.
(continua)
122
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.22.)
2006
2006
2007
2007
NWS Holdings, China Railway
Container Transport Corp.,
CIMC,
Promisky Investment
Joint venture.
La NWS Holdings di Hong Kong ha siglato un accordo
di joint venture della durata di 50 anni con la cinese
China Railway Container Transport Corp. Ltd., società
pubblica del ministero delle Ferrovie di Pechino, con la
China International Marine Containers (Group) Co.
(CIMC) e con la Promisky Investment Ltd. relativo alla
creazione della società China United International Rail
Containers Co., Ltd. che avrà il compito di gestire 18
nuovi container terminal ferroviari situati in 18 grandi
città cinesi.
A.P. Møller-Mærsk A/S (DK),
Accordo per costituzione nuova società.
Teekay Shipping Corporation
I gruppi armatoriali A.P. Møller-Mærsk A/S e Teekay
(Bahamas)
Shipping Corporation hanno annunciato
la
sottoscrizione di un accordo per costituire la Swift
Tankers Ltd., a pool of product tanker di capacità
compresa tra 10.000 e 20.000 tonnellate di portata
lorda.
Wan Hai Lines (Taiwan)-APL
Accordo.
(USA), Kaohsiung Harbor
Wan Hai Lines e APL hanno siglato con la Kaohsiung
Bureau (KHB) (Taiwan)
Harbor Bureau (KHB) contratti per prolungare di
ulteriori dieci anni la durata delle concessioni su alcune
banchine del porto di Kaohsiung operate dalle due
compagnie di navigazione.
China Shipping Container Lines Accordo di cooperazione.
(CSCL), Sinotrans Container
China Shipping Container Lines (CSCL) ha siglato un
Lines (Sinolines) (Cina)
accordo di cooperazione con la Sinotrans Container
Lines (Sinolines). L’intesa prevede inizialmente lo
scambio di slot nei servizi per le Filippine. Dal
prossimo 13 gennaio CSCL garantirà alla Sinotrans
Container Lines spazi pari a 30 teu alla settimana nel
servizio Shanghai - Ningbo - Manila operato con due
portacontainer da 1.700 teu, mentre Sinotrans
Container Lines garantirà a CSCL 40 teu alla settimana
nel servizio Shantou - Xiamen - Manila effettuato con
una portacontainer da 600 teu.
2007
Hamburg Süd (DE), Maersk
Line (DK), NYK (Giappone)
Accordo.
Hamburg Süd, Maersk Line, e NYK hanno stretto un
accordo per operare congiuntamente nei traffici tra
l’Asia, il Sud Africa e il Sud America.
2007
COSCO (Cina), China National
Cereals Oils and Foodstuffs
Corporation (COFCO) (Cina)
Accordo di collaborazione.
Il gruppo armatoriale cinese COSCO ha siglato un
accordo di collaborazione con la China National
Cereals Oils and Foodstuffs Corporation (COFCO) in
base al quale quest’ultima darà priorità alla flotta della
COSCO per il trasporto dei carichi importati ed
esportati dal gruppo. Da parte sua il gruppo armatoriale
riserverà noli vantaggiosi alla COFCO.
(continua)
123
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.22.)
2007
Höegh Autoliners (Norvegia),
A.P. Møller-Mærsk (DK)
2007
Maersk Line (DK), Hamburg
Sud (DE)
2007
Evergreen Marine Corporation
(Taiwan), COSCON (Cina)
Accordo di cooperazione.
La compagnia di navigazione Höegh Autoliners del
gruppo armatoriale norvegese Leif Höegh & Co.,
specializzata nel trasporto di autovetture, e il gruppo
armatoriale danese A.P. Møller-Mærsk hanno stretto
un accordo di cooperazione riguardante le rispettive
flotte di car carrier.
Accordo di collaborazione.
Maersk Line e Hamburg Süd hanno stretto una
collaborazione relativa ai collegamenti tra la costa
orientale del Sud America e del Nord America che
sfocerà nel rinnovamento del servizio settimanale
NASA. In concomitanza con l’avvio del nuovo NASA
cesserà la collaborazione di Maersk Line e Hamburg
Süd con le compagnie Mitsui O.S.K. Lines (MOL) e
American President Lines (APL) relativa all’attuale
servizio NASA.
Accordo di collaborazione.
Evergreen e COSCO Container Lines (Coscon)
suddivideranno l'attuale servizio ESA che tocca Asia,
Sud Africa e Sud America. Le compagnie istituiranno
il nuovo servizio ESA, che collegherà il Far East con il
Sud America, e il nuovo servizio FAX, che collegherà
il Far East con il Sud Africa.
Fonte: Nomisma
Il trasporto marittimo di merce non containerizzata (specialized cargo, ro-ro, rinfuse)
I servizi di trasporto marittimo di merce non containerizzata non presentano generalmente
livelli di concentrazione analoghi a quelli del settore container, in particolare per quanto
riguarda le rinfuse. In quest’ultimo segmento, tuttavia, trova conferma nel periodo di
riferimento il consolidamento di accordi e operazioni di M&A che denotano una
progressiva concentrazione societaria ed un contestuale processo di razionalizzazione dei
servizi.
Tra i soggetti particolarmente attivi nel periodo, si segnala la tedesca Hamburg Sud, che ha
rafforzato la propria presenza sulle rotte transatlantiche e transpacifiche. Ha infatti
acquisito le attività della compagnia iberica Ybarra Sud tra Mediterraneo occidentale e Sud
America, mantenendone il marchio e ha istituito la nuova divisione traffici del
Mediterraneo occidentale, con sede a Barcellona. Allo stesso tempo, la compagnia tedesca
ha siglato un accordo con altri due colossi del settore – la danese Maersk Line e la
giaponese NYK - per operare congiuntamente nei traffici tra Asia, Sud Africa e Sud
America. Nel Pacifico, Hamburg Sud ha acquisito tre servizi di linea della Fesco Ocean
Management, filiale di Far Eastern Shipping Company (FESCO), riguardanti i traffici tra
124
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
Asia e Australia, tra Asia e Nuova Zelanda e tra Australia-Nuova Zelanda e costa ovest
degli Stati Uniti.
Tra le aree più dinamiche, il mercato baltico e nordeuropeo ha visto consolidarsi vari
processi di concentrazione, che hanno avuto come protagoniste, tra le altre, in qualità di
società acquisite alcune società norvegesi. La svedese Brostrom, ad esempio, ha acquisito
l’ulteriore 50% del capitale della norvegese Iver Ships, acquisendo nell’operazione anche
quattro product and terminal tanker della compagnia; le norvegesi Stromme e TESMA
Holding, filiale del gruppo Camillo Eitzen specializzata nelle attività di ship e crew
management, hanno proceduto ad una fusione, mentre il gruppo Eitzen ha raggiunto il
controllo della connazionale Sigloo Gas, attraverso l’acquisizione di una quota ulteriore del
17,5%; il gruppo armatoriale nipponico Teekay Shipping Corporation, attraverso la
controllata TPO Investments, ha rilevato il 50,3% del capitale azionario della norvegese
Petrojarl, società che opera principalmente nel Mare del Nord.
Diversi accordi e operazioni sono stati registrati sui mercati di India, Malaysia e Corea del
Sud, a dimostrare ancora una volta la dinamicità delle economie asiatiche in crescita.
Tab.23. Principali operazioni nel segmento del trasporto marittimo non containerizzato
(bulk e rinfuse liquide, …)
Acquirente
Anno
Brostrom (SE) 2005
Acquisita
Operazione ed effetti rilevanti
Iver Ships
(Norvegia)
Acquisto del restante 50% da Vroon (ND)
Brostrom ha ottenuto l'intera proprietà di Iver Ships e
di quattro product e terminal tanker della compagnia.
Transbulk (SE)
Acquisizione.
La svedese Rederi AB Transatlantic ha venduto la
Transbulk alla greca Drybulk. La società si occupa
del trasporto di rinfuse secche e trasporta circa 6mln
t/anno con una flotta di rinfusiere a noleggio.
Seaboard
Acquisto e integrazione nella nuova divisione di
Corporation (US) Grindrod denominata Atlas Trading & Shipping,
relativamete alle attività nel settore marittimo e delle
commodities.
Drybulk (GR)
2005
Grindrod
(SudAfrica)
2005
Multraship
Towage &
Salvage (NL)
2005
Bourgas Tug
Service Ltd
(Bulgaria)
Acquisizione
MTS ha comprato BTS che ha 50 dipendenti e
quattro rimorchiatori, per rafforzare la propria
presenza nel Mar Nero.
Maersk
2005
Oil&Gas
(gruppo AP
Moller Maersk
- DK)
Kerr-McGee
Corporation
(USA)
Acquisto del controllo
Maersk Oil&Gas acquisirà il controllo delle attività
oil&gas nel Regno Unito e nel Mar del Nord detenute
dalle società del gruppo Kerr-McGee.
(continua)
125
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.23.)
Navalmar
(UK)
2005
CMA CGM
(FR)
2005
Spliethoff
(NL)
2005
****
2005
Camillo Eitzen 2005
& Co. ASA
(Norvegia)
2006
DFDS (DK)
2005
SMIT (NL)
2005
Great Eastern
Shipping
company
(India)
Teledata
Informatics
(India)
2005
2005
Mc Shipping Inc Lettera d'intenti
(FR)
V.Ships (UK) venderà il 20% di Mc Shipping a
Navalmar. L'accordo prevede anche che Navalmar
ceda le attività di ship management operate in Italia e
Sri Lanka a V.Ships. La quota di Navalmar sale così
al 52% circa di MC Shipping, mentre quella di
V.Ships scende al 2,8% circa.
Delmas (gruppo Completamento dell'acquisizione
Bollorè) (FR)
L'acquisizione comprende i marchi Delmas, Otal,
Linea Setramar Spa, il 50% di SudCArgos, le 49 navi
e i container di Delmas e la sua sede centrale di Le
Havre.
Transfennica (FI) Completamento dell'acquisizione
Spliethoff sta per acquisire ufficialmente le restanti
quote della compagnia finlandese ancora in mano a
UPM-Kymmene, M-Real, Myllykoski Paper.
Scandlines (jv tra Privatizzazione
governo DK e
I Governi tedesco e danese hanno concordato la
Deutsche Bahn) vendita della compagnia di navigazione, con
l'obiettivo di salvaguardarne l'occupazione e le
possibilità di sviluppo.
Stromme
Fusione.
(Norvegia)
Siglata una lettera d'intenti che prevede la fusione tra
Stromme e la TESMA Holding AS, filiale del gruppo
Camillo Eitzen specializzata nelle attività di ship e
crew management. Camillo Eitzen deterrà il 55%
della nuova società, gli azionisti di Stromme il 45%.
Sigloo Gas KS
Acquisizione totale.
(Norvegia)
Il gruppo Camillo Eitzen ha comprato il restante
17,5% di Sigloo Gas KS e di essere in procinto di
acquisire l'intero controllo.
Lys Line AS,
Acquisizione
DFDS Lys-Line Simonsen Holding ha concordato la cessione del
Rederi (FR)
rimanente 34% del capitale azionario a DFDS, la
quale conta di potenziare lo sviluppo di DFDS TorLine.
Rebrocadores do Acquisizione (50%)
Brasil (Brasile)
La flotta della Rebras sarà potenziata quando SMIT
concluderà la transazione prevista entro il 31
gennaio. SMIT così si impegna ad ampliare la
gamma globale dei servizi offerti.
United Shipper
Acquisizione (26%)
Limited (India)
GE ha acquistato il 26% di USL, che ha una delle più
grandi flotte chiatte dell'India.
Picnic Marine
Company
(Thailandia)
Acquisizione
TI ha acquisito il controllo di PM che ha una flotta
costituita da 13 navi gassiere.
(continua)
126
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.23.)
Rettig Group
Ltd Bore (FI)
2006
Rederi AB
Engship (FI)
Acquisizione
Rettig comprerà la connazionale Rederi. Il giro
d'affari crescerà 70-80 mln euro.
Cessione di azioni
Il gruppo greco Attica Holdings SA ha ceduto il
12,329% dell'intero capitale azionario di Hellenic
Seaways, ovvero la totalità della propria
partecipazione.
Amadeus
Navigation
(GR)
2006
Hellenic
Seaways ANE
(GR)
Hamburg Sud
(DE)
2006
Ybarra Sud (ES)
Acquisizione
L'acquisizione ha effetto dal 31 dicembre scorso e
l'attività della compagnia iberica tra Mediterraneo
occidentale e Sud America manterrà il marchio
Ybarra sud. Hamburg Sud istituirà la nuova divisione
Area Western Mediterranean con sede a Barcellona.
FOML, filiale di
far Eastern
Shipping
Company PLC
(FESCO)
Tre servizi di linea operati da Fesco Ocean
Management
E' stato finalizzato il contratto si cessione dei tre
servizi. Si tratta delle linee tra Asia e Australia, tra
Asia e Nuova Zelanda e tra Australia/Nuova Zelanda
e costa ovest degli USA.
Acquisizione (55%)
Il gruppo alimentare indonesiano ha comprato dalla
Shinetown Holdings Ltd il 55% del capitale azionario
della compagnia di navigazione Pacsari Pte Ltd di
Singapore.
PT Indofood
Sukses
Makmur Tbk
(Indonesia)
2006
Pacsari Pte Ltd
(Singapore)
Delphis (BE)
2006
TeamLines (DE) Acquisizione (100%)
La compagnia di navigazione belga Delphis ha
comprato la tedesca TeamLines da Finnlines, che
opera servizi feeder in Nord Europa. Finnlines
intende concentrare il proprio core business su ro-ro e
ropax.
Sovcomflot
(Russia),
Novoship
(Russia)
2006
Marpetrol (ES)
Acquisizione (100%)
Le russe Sovcomflot e Novoship hanno comprato la
compagnia di navigazione spagnola W.W. Marpetrol,
S.A., specializzata nel trasporto di prodotti
chimici.L’acquisizione, attuata su base paritetica
dalle compagnie russe, consentirà a Sovcomflot e
Novoship di rafforzare la propria presenza nel
mercato spagnolo e in quello del Mediterraneo.
Consorzio
guidato da
China
Shipping
Group (Cina)
2006
Universal
Shipping (Hong
Kong)
Acquisizione 100%
La compagnia di feeder Universal Shipping è stata
acquisita da un consorzio cinese guidato da China
Shipping per dieci milioni di dollari.
(continua)
127
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.23.)
SHV (NL)
2006
Mammoet (NL)
Acquisizione
Il gruppo olandese SHV ha elevato al 75% la propria
quota del capitale azionario della Mammoet, la
compagnia di navigazione specializzata nel trasporto
di carichi superpesanti e nei settori petrolchimico ed
offshore. La società ha acquisito quote in mano alla
famiglia Van Seumeren, che possiede ora il restante
25% della compagnia.
Teekay
2006
Shipping Corp.
(Giappone)
Petrojarl ASA
(Norvegia)
Acquisizione 100%
Il gruppo armatoriale Teekay Shipping Corporation,
attraverso la filiale interamente controllata TPO
Investments AS, ha comprato il 50,3% del capitale
azionario della norvegese Petrojarl ASA, società che
opera principalmente unità FPSO nel Mare del Nord.
Eimskip
(Islanda)
2006
Pacific Tramper
Services (USA)
Acquisizione 100%
La compagnia di navigazione islandese Eimskip ha
comprato l’intero capitale azionario della statunitense
Pacific Tramper Services, Inc. (PTI), azienda di
Seattle che è specializzata nel trasporto di pesce
congelato dall’Alaska.
Fernando
Fernandez
Tapiaz (ES)
2006
Naviera de
Galicia (ES)
Acquisizione 42,5%
L’imprenditore Fernando Fernández Tapias ha
acquisito il 42,5% del capitale azionario della
Naviera de Galicia S.A. (Navigasa), compagnia di
navigazione spagnola del gruppo Marítima y
Comercial Gallega, S.A (Macogasa) presieduto da
Darío Amor Edreira, la cui base operativa è situata
nel porto della Coruña.
Overseas
Shipholding
Group (OSG)
(USA)
2006
Maritrans Inc
(USA)
Acquisizione 100%
Il gruppo armatoriale statunitense Overseas
Shipholding Group (OSG) ha acquisito la
connazionale Maritrans Inc., compagnia di
navigazione specializzata nel trasporto di prodotti
petroliferi.
Kawasaki
Kisen Kaisha
("K" Line)
(Giappone)
2006
Hanjin Shipping
(Corea del Sud)
Hanjin
Shipping
(Corea del
Sud)
2006
Acquisizione reciproca 3%
La giapponese Kawasaki Kisen Kaisha ("K" Line) e
la sudcoreana Hanjin Shipping acquisiranno
reciprocamente il 3% del capitale azionario dell’altro
partner. L'alleanza dovrebbe rafforzare la partnership
e gli obiettivi comuni.
Kawasaki Kisen Acquisizione reciproca 3%
Kaisha ("K"
La giapponese Kawasaki Kisen Kaisha ("K" Line) e
Line) (Giappone) la sudcoreana Hanjin Shipping acquisiranno
reciprocamente il 3% del capitale azionario dell’altro
partner. L'alleanza dovrebbe rafforzare la partnership
e gli obiettivi comuni.
(continua)
128
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.23.)
Dockwise
2006
Transport (NL)
3i (UK)
Acquisizione 100%
La compagnia olandese Dockwise Transport N.V.,
specializzata nel trasporto di carichi pesanti, sarà
ceduta alla società di private equity 3i per oltre 700
milioni di dollari. Attualmente il 76% del capitale
azionario della Dockwise è in mano alla Heerema, il
restante 24% alla Wilh. Wilhelmsen.
Hubline
(Malaysia)
Highline
Shipping
(Malaysia)
Acquisizione del 50,23%.
La compagnia di navigazione malese Hubline, che
opera una rete di servizi feeder intra-asiatici,
acquisirà il 50,23% del capitale azionario della
connazionale Highline Shipping Sdn Bhd,
specializzata nel trasporto marittimo di rinfuse
secche.
Navios
2007
Maritime
Holdings (GR)
Kleimar N.V.
(BE)
Acquisizione 100%
La greca Navios Maritime Holdings ha comprato
l’intero capitale azionario della belga Kleimar N.V.
per 165,6 milioni di dollari, di cui 140,3 milioni in
contanti. La compagnia di navigazione Kleimar,
fondata nel 1993, ha 11 dipendenti ed opera 12 navi
Capesize e Panamax, di cui tre di proprietà.
Ilmarien
Mutual
Pension
Insurance
Company (FI)
2007
Finnlines (FI)
Acquisizione ulteriore di azioni
La finlandese Ilmarinen Mutual Pension Insurance
Company ha innalzato la sua partecipazione al
capitale azionario della compagnia di navigazione
Finnlines al 10,02%. Attualmente la Ilmarinen
Mutual Pension Insurance Company è la seconda
maggiore azionista di Finnlines alle spalle del gruppo
armatoriale napoletano Grimaldi.
MOL Ferry
Co.
(Giappone)
2007
Kyushu Kyuko
Fusione
Ferry (Giappone) Il prossimo 1° giugno si fonderanno MOL Ferry Co.
e Kyushu Kyuko Ferry Co., entrambe compagnie del
gruppo armatoriale giapponese Mitsui O.S.K. Lines
(MOL) che operano servizi ro-ro tra Kanto e Kyushu.
La nuova società manterrà la denominazione MOL
Ferry Co., Ltd. Il gruppo MOL ha l’intera proprietà
di MOL Ferry e il 92% del capitale di Kyushu Kyuko
Ferry.
****
2007
Aker Yards, di
Acquisizione
proprietà di Aker Il gruppo norvegese Aker ASA intende cedere la
ASA (Norvegia) propria quota azionaria del gruppo navalmeccanico
Aker Yards, è pari al 40,1% dell’intero capitale. Si
tratta di 9,1 milioni di azioni della Aker Yards che
Aker ASA intende vendere a investitori istituzionali
norvegesi ed internazionali.
2007
(continua)
129
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.23.)
Exponent
Private Equity
(UK)
2007
K awasaki
Kisen kaisha
("K" Line)
(Giappone)
2007
Norden (DK) e 2007
****
V. Holdings
(UK)
Acquisizione (50%)
Exponent Private Equity ha stretto un accordo con il
management di V.Holdings per rilevare gran parte
una quota azionaria pari al 50% di V.Holdings,
gruppo di ship management che controlla il marchio
V.Ships, in mano alla Close Brothers Private Equity.
Schiffahrtskontor Joint venture e acquisizione (50%)
Altes Land
Il gruppo armatoriale giapponese Kawasaki Kisen
(SAL) (DE)
Kaisha ("K" Line) ha siglato un accordo di joint
venture con la tedesca SAL, compagnia specializzata
nel trasporto marittimo di carichi superpesanti. "K"
Line ha appositamente costituito la filiale "K" Line
Heavy Lift (UK) Ltd. che acquisirà il 50% del
capitale azionario della SAL dalle famiglie Heinrich
e Rolner, che possiedono la compagnia. La joint
venture, che manterrà la ragione sociale SAL, sarà
inaugurata il prossimo mese.
Norden (DK)
Acquisizione (cessione di quote)
L'armamento danese Torm venderà la propria
partecipazione nella connazionale Norden, di cui è il
principale azionista detenendo 752.330 azioni che
ammontano complessivamente al 32,7% del capitale
azionario della compagnia di navigazione. La stessa
Norden ha annunciato l'intenzione di partecipare alla
procedura di book building programmata dalla Torm
acquisendo fino al 2% del proprio capitale azionario
ed elevando la propria quota al 7,9% dell'intero
capitale.
Fonte: Nomisma
Tab.24. Accordi tra compagnie nel segmento del trasporto marittimo non containerizzato
(bulk e rinfuse liquide, …)
Anno
Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005
IMC (Singapore), Zhejiang
Yongyue Shipping (Cina)
Joint venture paritetica.
JV per l'acquisizione di un cantiere di costruzione e
riparazione navale a Zhoushan in grado di accogliere navi
di grande dimensione incluse petorliere VLCC.
2005
DFDS (DK)
Servizio marittimo tra Goteborg (SE) e Killingholme (UK)
da Cobelfret (BE)
Il servizio (HumberBridge) passerà sotto la gestione di
DFDS e affiancherà il servizio AngloBridge tra i porti di
Goteborg e Immingham operato da DFDS Tor Line.
2005
V.Ships (Principato di
Monaco); Parekh (India)
Joint venture paritetica.
La jv prevede l’espansione dell’attività di brokeraggio e il
servizio all'industria marittima già operati da Parekh in
India e consente l'accesso di V.Ships nel mercato indiano.
(continua)
130
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.24.)
2005
2005
2005
2005
2005
Lloyd's Register Asia (sede
Hong Kong, gruppo UK),
China Classification Society
(CSS - Cina)
Joint venture con sede a Pechino.
Questa jv consentirà ai due organismi di classificazione di
unire le forze ed ottenere vantaggi, con l'obiettivo di
innalzare la quota di importazioni petrolifere cinese
effettuata da navi di proprietà cinese dall'attuale 15% al
50% entro l'anno 2015.
Abeer Marine Service
Joint venture paritetica con sede a Singapore, denominata
(Norvegia),
Express Offshore Transport Pte. Ltd.
SvitzerWijsmuller (DK)
La jv offrirà servizi di trasporto marittimo per l'industria
petrolifera offshore nel Golfo Persico e in Asia dal 1
novembre.
RCL Feeder (Thailandia),
Joint venture.
Vinalink (gruppo Vinatrans) La nuova società RCL (Vietnam) ha assunto le attività di
(Vietnam),
agenzia del gruppo armatoriale in Vietnam svolte finora
SGN Logistics (Vietnam)
dalla Vinatrans.
China Shipping Container
Accordo.
Lines (Cina), Virginia Port
L'intesa stabilisce che CSCL operi un traffico minimo di
Authority (USA)
30.000 container/anno nel porto per i prossimi 10 anni. La
lunga durata dell'accordo è indice di sicurezza per entrambi
i partners.
Aktienselskabet Em.Z.Svitzer Joint venture paritetica.
(gruppo AP Moller-Maersk - La Commissione europea ha approvato la jv che prevede il
DK), Wilhelmsen Offshore & trasferimento di tutte le attività delle società relative al
Chartering (Norvegia)
noleggio di imbarcazioni con equipaggio alla jv.
2006
Hanjin Shipping (Corea del
Sud), Navigation Maritime
Colombo (PVT) Ltd (Sri
Lanka)
2006
NYK (Giappone),
Baoshan Iron & Steel Co.
Ltd. (Cina)
2006
NYK (Giappone),
Beitai Iron & Steel Group
Co. (Cina)
2006
Evergreen Marine
Corporation (Cina), Hanjin
Shipping (Corea del Sud)
Joint venture
La compagnia di navigazione sudcoreana Hanjin Shipping
costituirà una joint venture con la Navigation Maritime
Colombo (PVT) Ltd, agenzia marittima che rappresenta la
Hanjin nello Sri Lanka dal 1995. La compagnia prevede di
investire circa 250mila dollari per acquisire il 40% del
capitale della joint venture, la quota massima concessa alle
aziende estere dalle normative dello Sri Lanka.
Accordo
Il gruppo armatoriale giapponese Nippon Yusen Kaisha
(NYK) ha stretto un accordo con l’industria siderurgica
cinese Baoshan Iron & Steel Co. Ltd. relativo al trasporto
di minerale di ferro dall’Australia occidentale alla Cina per
un periodo di 12,5 anni.
Accordo della durata di 25 anni
Il gruppo armatoriale giapponese Nippon Yusen Kaisha
(NYK) ha siglato un accordo della durata di 25 anni con il
gruppo siderurgico cinese Beitai Iron & Steel Group Co.
relativo al trasporto di minerale di ferro dal Brasile.
Accordo di slot-charter
Evergreen Marine Corporation ha siglato un accordo di
slot-charter con la sudcoreana Hanjin Shipping relativo a
due linee tra la costa orientale del Nord e del Sud America
e tra l’Asia, il Sud Africa e il Sud America.
(continua)
131
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.24.)
2006
2006
2007
2007
Kawasaki Kisen Kaisha ("K"
Line) (Giappone),
Baoshan Iron & Steel Co.
(Cina)
Accordo
Il gruppo armatoriale giapponese Kawasaki Kisen Kaisha
("K" Line) ha siglato un contratto a lungo termine con la
società siderurgica cinese Baoshan Iron & Steel Co.
relativo al trasporto di minerale di ferro.
Tata Steel (India),
Joint venture
NYK (Giappone)
L’industria siderurgica indiana Tata Steel e il gruppo
armatoriale giapponese Nippon Yusen Kaisha (NYK)
hanno siglato a Jamshedpur, in India, un accordo di joint
venture 50:50 che prevede la costituzione di una società di
navigazione che si occuperà del trasporto di rinfuse secche
e di merci sfuse.
China Shipping Development 1° Contratto
Co. (Cina),
China Shipping Development Co., compagnia del gruppo
Baoshan Iron & Steel Co.
armatoriale China Shipping (Group) Co., ha siglato due
(Baosteel) (Cina)
contratti con il gruppo siderurgico cinese Baoshan Iron &
Steel Co. (Baosteel). Il primo accordo riguarda il trasporto
marittimo di minerale di ferro lungo le coste cinesi per il
periodo 1° aprile 2007 - 31 marzo 2010. È previsto il
trasporto di circa sei milioni di tonnellate all’anno
2° Contratto
Il secondo contratto è relativo all’importazione di minerale
di ferro dall’Australia per un periodo di 15 anni con inizio
dal 2010.
Clarkson PLC (Clarksons)
(UK); Famiglia Bayoumi,
proprietaria della compagnia
di navigazione Albaharia
Shipping Co. (Egitto)
Joint venture
La britannica Clarkson PLC (Clarksons) ha costituito una
joint venture in Egitto con la famiglia Bayoumi,
proprietaria della compagnia di navigazione Albaharia
Shipping Co. L’accordo prevede l’istituzione di due
società: la Clarkson Shipping Agency (Egypt), che opererà
come agenzia marittima a servizio dei principali porti
egiziani e del canale di Suez, e la Clarkson Shipping Egypt,
che si occuperà dello sviluppo di altri servizi marittimi tra
cui il chartering.
Fonte: Nomisma
Da ultimo si dà notizia della stipula di accordi e protocolli di intesa di carattere
governativo.
Tab.25. Accordi e protocolli di intesa governativi nel settore del trasporto marittimo
Anno
Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005
Governo (FR),Governo
(ES)
Dichiarazione d'intenti.
La finalità è l'istituzione di servizi di autostrade del mare in
Atlantico a partire dal 2007, di un'autostrada del mare nel
Mediterraneo e di un intervento di miglioramento delle
infrastrutture di trasporto terrestre nei Pirenei.
(continua)
132
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.25.)
2006
Ministri dei Trasporti di
Germania e Russia
Accordo per promozione traffici marittimi tra le due nazioni.
L’intesa prevede il sostegno dei due governi ad iniziative che
mirano a trasferire il trasporto delle merci dalla strada al mare,
a migliorare le infrastrutture portuali e a promuovere
l’istituzione di servizi traghetto tra la Germania e la Russia.
Fonte: Nomisma
Lo scenario italiano
L’elevato grado di competizione del mercato internazionale dei trasporti di linea ha avuto,
come parziale effetto, il crescente impegno di molte compagnie di navigazione italiane in
manovre di ristrutturazione e irrobustimento.
Con riferimento al comparto marittimo italiano, il grande protagonista nel periodo di
riferimento è il gruppo Grimaldi di Napoli che ha continuato la strategia di espansione e di
internazionalizzazione iniziata dal 2004, vantando una presenza significativa in diversi
settori tra cui il settore container, il settore del trasporto di autovetture e il settore del
cabotaggio. Dopo un percorso iniziato nel 2005, nel 2007 il gruppo ha portato a termine il
percorso di acquisizione della finlandese Finnlines, storico operatore che offre servizi ro-ro
nel Mar Baltico e nel Mare del Nord. Le quote detenute dal gruppo sono suddivise tra le
filiali Grimaldi Compagnia di Navigazione, Industria Armamento Meridionale ed Atlantic
Container Line. E proprio la filiale Grimaldi Compagnia di Navigazione ha concluso nel
2007 un’operazione strategica per l’espansione e il rafforzamento sul mercato
nordeuropeo, acquisendo il 49% del capitale azionario di Unikai, azienda specializzata
principalmente nella movimentazione di autovetture, container, merci sfuse e prodotti
forestali, interamente controllata dal gruppo terminalistico tedesco HHLA, che gestisce il
maggiore terminal multipurpose di Amburgo.
Si segnala anche il nuovo passaggio di proprietà di Grandi Navi Veloci, che fa capo al
gruppo Grimaldi di Genova, dopo che nel 2004 il fondo di private equity Permira Europe II
aveva acquisito l'80% del capitale. Ora, l'intero pacchetto azionario è stato acquisito da
Veloce Spa, società partecipata, tra gli altri, per il 60% da Investitori Associati e per il 13%
dalla famiglia Grimaldi di Genova.
Interessante nel periodo di riferimento è anche l’acquisizione del gruppo Messina della
Premuda Chartering Navegacao di Madeira, controllata spagnola dell’italiana Premuda di
Navigazione, mentre Motia e Gruppo Cafima hanno proceduto ad un’acquisizione di asset,
rilevando in joint venture la flotta di navi gassiere di Navigazione Montanari.
133
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Sempre nel contesto italiano, Italia Marittima ha messo in atto un’azione di ristrutturazione
delle proprie attività, ampliando i collegamenti con gli Stati Uniti, potenziando i servizi
feeder dedicati alle rotte tra il Mediterraneo e i porti orientali degli Stati Uniti e
irrobustendo la capacità della flotta dedicata. Sul versante mediterraneo, la compagnia ha
implementato collegamenti diretti con la Turchia dal porto hub di Taranto ed ha sostituito
Barcellona a Valencia nelle rotte spagnole.
Tab.26. Principali operazioni riguardanti compagnie marittime sul mercato italiano
Acquirente
Anno
Acquisita
Operazione ed effetti rilevanti
Motia (IT);
Gruppo Cafima
(IT)
2005
Navigazione
Montanari (IT)
Acquisizione di asset.
Navigazione Montanari ha accettato l'offerta
formulata in joint venture da Motia e Gruppo Cafima
per l'acquisizione della flotta di navi gassiere di
Montanari, con l'accordo di mantenere l'iscrizione al
registro internazionale italiano e l'utilizzo
commerciale nell'ambito del pool GaschemGasmare.
Acquisizione (50%).
Il Gruppo Messina ha acquisito il 50% della Premuda
Chartering Navegacao di Madeira, controllata
spagnola di Premuda. Premuda conta una flotta di 17
navi di proprietà tra bulk carrier e tanker; Messina
gestisce una flotta di 20 unità specializzate per il
trasporto di linea.
Gruppo Messina 2006
(IT)
Premuda
Chartering
Navegacao
(Gruppo
Premuda, IT)
Gruppo
Grimaldi (IT)
2005
Finnlines (FI)
2006
Finnlines (FI)
Acquisizione (11,61%).
Il gruppo armatoriale Grimaldi di Napoli ha
acquistato l'11,16% delle azioni della Finnlines
diventandone il principale azionista. La filiale
Grimaldi Compagnia di Navigazione Spa ne ha
acquistato il 6,798%, la filiale Industria Armamento
Meridionale Spa il 4,81%.
Il gruppo Finnlines offre servizi ro-ro nel Mar
Baltico e nel Mare del Nord. (segue)
Acquisizione (4,9%).
(segue) Grimaldi ha innalzato dal 30,5% al 35,4% la
propria quota nella compagnia di navigazione
finlandese Finnlines. La quota è suddivisa tra le tre
filiali del gruppo italiano Grimaldi Compagnia di
Navigazione Spa, Industria Armamento Meridionale
Spa ed Atlantic Container Line. (segue)
Acquisizione di ulteriori quote.
Con le acquisizioni, la società è arrivata a detenere il
46,2% della compagnia finlandese. (segue)
(continua)
134
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.26.)
Veloce Spa (IT)
2007
Finnlines (FI)
2007
Unikai (Gruppo
HHLA, DE)
2006
GNV (Gruppo
Grimaldi,
Genova) (IT)
Acquisizione di controllo.
(segue) Nonostante sia fallito il recente tentativo di
takeover sulla Finnlines, Grimaldi ha acquisito 1,5
milioni di azioni di Finnlines, di cui ora possiede
complessivamente il 50,11%.
L’acquisizione obbliga il gruppo Grimaldi ad
avanzare un’offerta sulle restanti quote di Finnlines.
(segue)
Acquisizione di quota ulteriore.
(segue) Si è chiusa l’offerta di takeover sulla
Finnlines che è stata avanzata obbligatoriamente
dalla Grimaldi Compagnia di Navigazione Spa.
L’offerta, secondo i risultati preliminari, ha fruttato
alla società italiana 264.368 azioni della compagnia
scandinava, pari allo 0,65% dell’intero capitale
azionario.
La quota di Grimaldi Compagnia di Navigazione in
Finnlines salirà quindi al 50,70% dell’intero capitale.
Acquisizione (49%).
Grimaldi Compagnia di Navigazione Spa, società del
gruppo armatoriale Grimaldi di Napoli, ha comprato
il 49% del capitale azionario della Unikai, azienda
specializzata principalmente nella movimentazione
di autovetture, container, merci sfuse e prodotti
forestali che è interamente controllata dal gruppo
terminalistico tedesco Hamburger Hafen und
Logistik AG (HHLA).
Acquisizione.
Nuovo passaggio di proprietà di Grandi Navi Veloci,
dopo che nel 2004 il fondo di private equity Permira
Europe II aveva acquisito l'80% del capitale dalla
famiglia Grimaldi per 133,628 milioni di euro.
Veloce Spa è partecipata da Investitori Associati
(59,5%), Gruppo De Agostini (17,5%), Famiglia
Grimaldi (13%), Charme (8%), Silvano Cassano
(2%).
Fonte: Nomisma
Titolari degli accordi siglati nel periodo sono prevalentemente le compagnie attive sul
versante delle operazioni di M&A, che hanno raggiunto intese finalizzate all’attivazione di
servizi di autostrade del mare. Si pensi al gruppo Grimaldi di Napoli che ha raggiunto un
accordo con la francese LD Lines per la gestione congiunta della tratta CivitavecchiaTolone o, in ambito nazionale, a Snav e GNV per la Civitavecchia-Palermo.
Tra gli accordi interessanti ai fini del processo di internazionalizzazione, si segnala la
costituzione di una società in joint venture tra la società sudcoreana Hanjin Shipping e il
Gruppo Castaldi, che prenderà il nome di Hanjin Italy.
135
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.27. Accordi riguardanti il segmento del trasporto marittimo sul mercato italiano
Anno
Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005
GNV (IT) (Gruppo Grimaldi
Genova),
Autorità Portuale di
Barcellona (ES)
2005
Gruppo Grimaldi Napoli (IT),
LD Lines (FR)
Accordo.
L'Autorità Portuale, riconoscendo a Grandi Navi Veloci la
rilevanza del traffico movimentato, consente alla
compagnia di accedere alle agevolazioni per gli ulteriori
investimenti annunciati sulla linea Genova-Barcellona.
Accordo per servizi congiunti.
L'accordo prevede la gestione congiunta di servizi mareterra da Civitavecchia a Portsmouth (sud ovest di Londra).
Il servizio denominato ''LongBridge'' prevede l'utilizzo del
servizio trisettimanale dell'autostrada del mare
Civitavecchia-Tolone e del servizio giornaliero tra i porti
di Le Havre (nord di Parigi) e Portsmouth.
2006
Snav Aponte (IT),
Grandi Navi Veloci (IT)
(Gruppo Grimaldi Genova)
Accordo.
Le due società armatoriali hanno trovato un accordo per la
gestione unitaria dell'autostrada del mare CivitavecchiaPalermo.
2006
NYK Bulkship (UK) (Gruppo
Yusen Kabushiki Kaisha,
Giappone),
Enel (IT)
2006
Asamar (Italia),
Spedimar (Italia),
Porto di Chongqing (Cina)
2006
Hanjin Shipping (Corea del
Sud),
Gruppo Castaldi (IT)
Siglato contratto decennale per trasporto carbone.
NYK Bulkship è una società britannica del gruppo
armatoriale e logistico Yusen Kabushiki Kaisha
(Giappone) che offre trasporti marittimi di prodotti sfusi.
La compagnia è stata scelta da Enel per trasportare nei
prossimi dieci anni il carbone destinato ad alimentare le
sue centrali elettriche. Questo è il primo contratto di così
lungo termine siglato da NYK Bulkship con una società
energetica. Per effettuare i trasporti, la compagnia
britannica utilizzerà due carboniere post-panamax.
Accordo di collaborazione
Asamar e Spedimar hano firmato un accordo per
sviluppare i collegamenti con ChongQing, il più grande
porto fluviale della Cina. Le due imprese di spedizione
intendono sviluppare il settore logistico con un'attenzione
particolare all'agroalimentare, metallurgico e della carta,
guardando alle destinazioni italiane e a quelle del nord
europa.
Joint venture per la costituzione di una nuova società.
La società coreana ha creato una nuova società mista con
il Gruppo Castaldi, che sarà operativa con effetto dal
primo gennaio 2007, cui è stato attribuito il nome di
Hanjin Italy SpA.
Fonte: Nomisma
Da ultimo, sul fronte degli accordi istituzionali, sono stati attivati scambi tra Italia e
Spagna per lo sviluppo delle autostrade del mare sia a livello istituzionale, sia da parte di
operatori privati (Grandi Navi Veloci – Autorità Portuale di Barcellona). L’importanza di
136
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
tale modalità di trasporto nell’agenda nazionale è confermata anche dai protocolli d’intesa
siglati da Rete Autostrade del Mare con le Regioni Puglia e Liguria.
Tab.28. Accordi di natura istituzionale riguardanti il settore del trasporto marittimo
Anno
Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005
Governo italiano,
Governo spagnolo
2006
RAM (Rete Autostrade
Mediterranee),
Regione Liguria
Accordo.
Sarà creato un gruppo di lavoro misto per elaborare un
progetto di accordo che preveda gli impegni finanziari e
operativi per lo sviluppo della autostrade del mare tra i
due Paesi.
Protocollo d'intesa.
Siglato un accordo fondamentale per creare le basi di uno
sviluppo del trasporto sul mare.
2006
RAM (Rete Autostrade
Mediterranee),
Regione Puglia
Protocollo d'intesa.
Entro quattro mesi verrà definito il piano regionale per le
Autostrade del Mare.
2006
RAM (Rete Autostrade
Mediterranee),
Infrastrutture Spa
Convenzione per l'avvio degli accordi.
La convenzione prevede di condurre congiuntamente una
fase di preparazione per preparare i documenti attuativi da
sottoporre alle amministrazioni competenti ai fini
dell'attivazione dei programmi delle autostrade del mare.
Fonte: Nomisma
IL CASO GRIMALDI DI NAPOLI
Con riferimento al comparto marittimo italiano, il grande protagonista, nel periodo di
riferimento è il gruppo Grimaldi di Napoli, che ha continuato la strategia di espansione e di
internazionalizzazione iniziata dal 2004, con una presenza significativa e diversificata in
diversi settori: container, trasporto di autovetture, infrastrutture portuali e cabotaggio.
La forte espansione del gruppo – i cui investimenti dal 1997 al 2008 sono riconducibili a
circa 2,3 miliardi di euro - è avvenuta principalmente per vie esterne attraverso fusioni,
acquisizioni e accordi.3 Nel 2005 il gruppo era già presente in ogni settore di traffico nelle
regioni del Mediterraneo, Nord Europa, Stati Uniti, Canada, Sud America ed Africa. Ad
oggi il gruppo è non solo la prima società di shipping in Italia, ma anche la numero uno al
mondo nel settore ro-ro e la sesta nel trasporto di automobili.
3
Riguardo alla composizione del Gruppo, tra le quattro maggiori compagnie controllate figurano Grimaldi
Compagnia di Navigazione, Inarme (Industria Armamento Meridionale), Atlantica di Navigazione e ACL
(Atlantic Container Line), acquisita nel 2002, che ha permesso l’ampliamento dei traffici negli Stati Uniti e in
Canada. Il gruppo è poi rappresentato da oltre 25 società minori nazionali ed estere controllate.
137
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Nel settore container, tra i maggiori 25 operatori di trasporto marittimo containerizzato a
livello globale, Grimaldi si è classificato al 24° posto nel 2006 (con 44.363 teu
movimentati), contro il 27° dell’anno precedente. Il gruppo è l’unica compagnia italiana a
comparire nella graduatoria.
Nel settore del trasporto di autovetture e delle infrastrutture portuali, Grimaldi ha contratti
per servizi di tipo door-to-door e port-to-port con 30 marchi di case automobilistiche, e
controlla e gestisce un network di terminal portuali, sia nel Mediterraneo occidentale, sia
nel Nord Europa. In quest’area, nella quale la compagnia già controllava i terminal di Cork
in Irlanda, di Esbjerg in Danimarca e un maxi-terminal ad Anversa, il gruppo partenopeo
ha rafforzato la propria presenza ottenendo la concessione biennale del porto svedese di
Wallhanm (con successiva opzione d’acquisto) in cui è concentrato l’import-export di auto
nuove tra Italia e Scandinavia.4
L’interesse per il settore terminalistico multipurpose è confermata dall’acquisizione nel
2007 del 49% del capitale azionario di Unikai, società specializzata principalmente nella
movimentazione di autovetture, container, merci sfuse e prodotti forestali e interamente
controllata dal gruppo terminalistico tedesco Hamburger Hafen und Logistik (HHLA). Nel
2006 Unikai – che ha una dimensione di un milione di metri quadrati disposti lungo 1,5
chilometri di banchina - ha movimentato 769mila metri di carico tra cui circa 130 mila
veicoli e 77 mila teu con oltre 280 scali. L’operazione si inserisce in un progetto di crescita
del gruppo partenopeo che prevede inoltre la costruzione di nuove navi e l’acquisizione o
la realizzazione di infrastrutture portuali. Il terminal è utilizzato anche da altri operatori roro, come NYK e Hual.
Sempre nel settore delle infrastrutture portuali, Grimaldi ha portato a termine il terminal
AET di Anversa5 e il terminal PTML di Lagos (Nigeria). Nel 2005 infatti il gruppo
partenopeo ha stretto un accordo con il governo nigeriano per la realizzazione di un nuovo
terminal con una superficie di 100.000 metri quadrati, che permetterà di raddoppiare i
cinquanta scali effettuati dalla compagnia nella regione.
Con riferimento al settore del cabotaggio, e nello specifico riguardo alle autostrade del
mare, Grimaldi è presente attraverso servizi di linea nel Mediterraneo Occidentale, in
4
Il gruppo dispone di oltre 50 navi di proprietà o noleggiate, che consentono il trasporto via mare di
1.500.000 vetture l’anno nei porti del Mediterraneo, Nord Europa, Paesi Scandinavi, Isole Britanniche,
Africa Occidentale, nord e Sud America.
5
L’ampliamento dell’hub belga, che movimenta 150.000 auto ogni anno, 80.000 container e migliaia di
tonnellate di general cargo, riguarda 1,25 milioni di metri quadrati.
138
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
particolare tra Italia, Spagna e Tunisia. Nel 2004, l’attivazione della linea RomaBarcellona è stato uno dei tre progetti italiani - e l’unico relativo alle autostrade del mare inseriti nel programma europeo Marco Polo per favorire il trasporto intermodale. Gli
incoraggianti risultati hanno indotto il gruppo a rafforzare ed espandere tale attività,
creando nel 2005 il collegamento Civitavecchia-Barcellona e, in ambito nazionale,
stringendo accordi con Snav e GNV per le tratte Civitavecchia-Palermo e CivitavecchiaCagliari. Nel 2006, la rete delle autostrade del mare si è allargata anche alla Corsica
(Civitavecchia-Bastia) e nel 2007 Grimaldi ha presentato la nuova rotta LivornoBarcellona. Si segnala inoltre che, tra i primi accordi siglati dal gruppo, vi era anche quello
con la francese LD Lines per la gestione congiunta della Civitavecchia-Tolone, poi esteso
all’area britannica, per i servizi mare-terra da Civitavecchia a Portsmouth (sud-ovest di
Londra). Il servizio denominato ''LongBridge'' prevedeva l'utilizzo del servizio
dell'autostrada del mare dal porto laziale a Tolone e del servizio tra i porti di Le Havre e
Portsmouth.
Nella strategia di potenziamento del network internazionale, con focus sul Mediterraneo,
Grimaldi, nel 2005, ha manifestato interesse alla privatizzazione di Sea Malta per
l’acquisto della quota del 69,22%. Dopo mesi di trattative, il gruppo ha tuttavia rinunciato
all’acquisizione della compagnia pubblica per il mancato accordo con il governo maltese e
– attraverso la controllata Atlantica di Navigazione – ha fondato la Malta Motorways of the
Sea, con un investimento di 10 milioni di euro.
Nel disegno di internazionalizzazione e diversificazione dei mercati rientra l’acquisizione
del controllo di Finnlines, società di medio-grandi dimensioni che opera circa 70 navi nel
settore ro-ro tra la Finlandia e i maggiori partners commerciali europei (Belgio, Finlandia,
Polonia, Germania, Norvegia, Russia e Regno Unito). La compagnia ha interessi inoltre nel
settore portuale, con il marchio Finnsteve, nei terminal di Helsinki, Turku, Naantali and
Kotka, nel porto industriale di Kantvik e in quello di Oslo, attraverso Norsteve, controllata
di Finnsteve. Al momento dell’acquisizione, l’attività di Finnlines - partecipata da
importanti gruppi industriali della carta, della cellulosa e dei legnami - riguardava, oltre
alle due filiere di business ro-ro/ro-ro pax e porti e logistica, anche quella del feederaggio
e containers attraverso la controllata tedesca Team Lines. Nel luglio 2006, tuttavia la
società è stata ceduta interamente alla navigazione belga Delphis.
139
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Il lungo iter di acquisizione di controllo su Finnlines si può di fatto sintetizzare come
segue. Dopo varie acquisizioni di minoranza6, nell’autunno 2006, il gruppo partenopeo,
proprietario del 50,11% del capitale, ha lanciato un’Opa obbligatoria sul 100% delle quote.
Il tentativo di takeover fallito, ha assestato la quota di Grimaldi al 50,7% del capitale.
Da ultimo, con riferimento alla compagine azionaria di Finnlines, si dà notizia del fatto che
nel 2007 la finlandese Ilmarinen Mutual Pension Insurance Company ha innalzato al
10,02% la propria partecipazione nel capitale della compagnia, divenendo, così, la seconda
maggiore azionista alle spalle del gruppo armatoriale napoletano.
1.2.2. Il settore portuale
Lo scenario internazionale
L’attenzione di questa sezione si concentra sugli attori del mercato le cui strategie di
crescita inducono ad un grande numero di operazioni di M&A ed accordi nel settore
portuale. Segnatamente si tratta di enti portuali o imprese terminaliste di:
- porti con funzione prevalente o rilevante di hub per il transhipment di carichi
containerizzati, all’interno di un network hub and spoke (ad esempio, Singapore,
Dubai, Gioia Tauro);
- scali interessati da primari servizi di linea point to point, di attività general cargo,
specialized cargo, ro-ro oltre che container, sostanzialmente a vocazione merceologica
mista (si pensi ai principali porti del Nord Europa, quali Amburgo, Anversa,
Rotterdam);
- porti caratterizzati da una rilevante specializzazione in una data merceologia (rinfuse,
idrocarburi, ….) o da una specifica tipologia di trasporto marittimo (ro-ro o specialized
cargo con tankers, bulk carriers, car carriers, ...), riconducibili a fattori quali
l’evoluzione storica, la prossimità al luogo di origine/estrazione o al mercato di
destinazione, la scelta strategica,…7.
Nella tabella che segue è riportata la classifica dei primi 20 porti per movimentazione di
contenitori nel 2005 e 2006. Vi rientra la tipologia di scali di cui ai primi due punti
precedenti; sono escluse le attività di movimentazione di merce non condizionata in
container.
6
Il dettaglio delle operazioni è riportato, in tabella, nel paragrafo relativo allo scenario italiano del comparto
del trasporto marittimo merci.
7
Come è noto, è questo il caso di diversi scali portuali italiani.
140
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.29 La movimentazione dei porti leader nel traffico container, anni 2005 e 2006
Rank
2006
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
Rank
2005
1
2
3
4
5
6
7
9
10
8
11
14
12
13
17
18
15
20
16
19
Porti
Paese
Hong Kong
Singapore
Shangai
Shenzen
Busan
Kaohsiung
Rotterdam
Amburgo
Dubai
Los Angeles
Anversa
Quingdao
Long Beach
Port Klang
Ningbo
Tianjin
New York/N. Jersey
Guangzou
Tanjung Pelepas
Laem Chabang
Cina
Singapore
Cina
Cina
Corea del Sud
Taiwan
Paesi Bassi
Germania
Emirati Arabi
Stati Uniti
Belgio
Cina
Stati Uniti
Malaysia
Cina
Cina
Stati Uniti
Cina
Malaysia
Thailandia
TEU
(2006)
22.427.000
22.288.000
18.084.000
16.197.100
10.857.326
9.470.000
9.300.000
8.050.000
7.619.222
7.484.624
6.482.029
6.310.000
6.164.046
5.543.527
5.191.000
4.801.000
4.800.000
4.684.000
4.169.177
3.765.967
TEU
(2005)
21.932.000
20.600.000
14.557.200
13.650.000
11.430.000
9.710.000
8.300.000
7.003.479
6.428.883
7.321.440
6.063.746
5.139.700
5.779.852
5.243.593
4.005.500
3.814.000
4.400.000
3.308.200
4.020.421
3.624.000
Var.%
2005-06
2,3
8,2
24,2
18,7
-5,0
-2,5
10,7
14,9
18,5
2,2
6,9
22,8
6,6
5,7
29,6
25,9
9,1
41,6
3,7
3,9
Fonte: elaborazioni Nomisma su dati ci-online
Rispetto a quanto già evidenziato nei precedenti rapporti, si conferma il primato del porto
di Hong Kong, seguito da quello di Singapore, che ha registrato, rispetto al primo, una
crescita più sostenuta. La crescita più sostenuta è da attribuire ai porti cinesi, con una
media del +27%8 nel 2006 rispetto al 2005. Il boom della portualità cinese ha sbilanciato
gli equilibri dell’area dal momento che tra i primi 20 porti container i restanti porti asiatici
hanno visto una crescita complessiva appena superiore al 2%, con performance negative
dello scalo taiwanese di Kaohsiung (-2,5%) e di quello sudcoreano di Busan (-5%). Dubai
da solo vanta un aumento percentuale della movimentazione container a due cifre ( +18%),
mentre i porti europei – Rotterdam, Amburgo e Anversa - e statunitensi si assestano
rispettivamente sul +11% e +6%.
È evidente pertanto l’interesse dei terminalisti portuali per gli scali asiatici.
Questo è confermato dagli investimenti del colosso cinese Cosco nei porti connazionali di
8
Il dato esclude il porto di Hong Kong (crescita pari a +2,3%), scalo maturo che non sta sperimentando negli
anni recenti la dinamica di vertiginoso sviluppo degli altri porti della regione cinese su cui si vuole in questa
sede portare l’attenzione.
141
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Nansha, Ningbo, Nanjing e Tianjiin e da quelli di PSA International (Singapore) in quello
di Tianjin – il più grande porto del nord della Cina - dove ha costituito una joint venture
con l’autorità portuale per lo sviluppo di un nuovo terminal container. La politica di
espansione di PSA ha interessato in modo particolare il porto di Hong Kong dove il gruppo
terminalista ha acquisito il 20% dell’Hong Kong International Terminal da Hutchison Port
Holdings e Hutchison Ports Investment, controllati dal gruppo cinese Hutchison Whampoa.
La convergenza tra i due terminalisti asiatici è epocale, dati i numeri che caratterizzato i
due soggetti: il gruppo PSA nel 2005 ha movimentato 41,18 milioni di teu, mentre
Hutchison Port Holdings 51,8 milioni di teu (+8%).
Allo stesso tempo il gruppo terminalistico China Merchants Holdings International
(CMHI) di Hong Kong ha acquisito partecipazioni azionarie nel Shekou Container
Terminal (SCT) del porto di Shenzhen, le cui quote sono state cedute dal gruppo cinese
Swire Pacific e da P&O Dover Holdings, dal 2006 nell’orbita del gruppo Dubai Ports
World.
Nel 2006 diversi operatori asiatici strategici - Nippon Yusen Kaisha (Giappone), Hutchison
Port Holdings (Cina, Hong Kong), China Shipping e la stessa PSA - sono subentrati nel
capitale del Dalian Dagan Container Terminal, principale terminalista del porto di Dalian,
arrivando a detenere complessivamente il 10% delle azioni. Mentre l’australiana
Macquarie Global Infrastructure Fund – leader globale degli investimenti in infrastrutture
- ha acquisito una rilevante quota di minoranza (38%) nel Changshu Xinghua Port, società
che possiede un porto fluviale a 90 chilometri dal porto di Shanghai.
Nella corsa al consolidamento delle posizioni sui porti cinesi messa in atto dai terminalisti
asiatici, i competitors europei pare non trovino spazio: fa eccezione il caso del colosso
APM Terminal, società del gruppo danese AP Moller Maersk, che ha stretto un’alleanza
con COSCO Pacific nella realizzazione di un container terminal nel porto cinese di
Nansha. COSCO, per parte sua, ha irrobustito la propria presenza nel porto chiave di
Shangai acquisendo una corposa partecipazione (30%) nella società terminalista del
Shanghai Waigaoqiao Terminal.
Nello scenario dinamico della portualità cinese, le stesse autorità portuali sentono
l’urgenza di consolidare il proprio ruolo all’interno del mercato in espansione: il porto di
Ningbo e il porto di Zhoushan hanno dato vita a una fusione che, secondo il piano
industriale, ha potenzialità per creare il terzo scalo al mondo entro il 2010.
142
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
Sul ricco mercato dei porti cinesi si affacciano anche operatori emergenti: la filippina
International Container Terminal Services Inc. (ICTSI) nel 2007 ha ottenuto il 60% del
capitale azionario di Yantai Gangtong Container Terminal Company Ltd., terminalista del
porto di Yantai, nella provincia dello Shandong. Il gruppo filippino sta conducendo dal
2006 un sostenuto processo di crescita attraverso operazioni su società connazionali - si
pensi all’acquisizione della Davao Integrated Port and Stevedoring Services Corporation e su mercati esteri emergenti: il takeover sull’indonesiana Makassar Terminal Service,
terminalista nel porto di Makassar; l’aggiudicazione della concessione del TCT, terminal
principale del porto siriano di Tartous, battendo competitors di estrema rilevanza tra cui il
colosso francese CMA CGM; e ancora l’aggiudicazione della concessione per gestire il
terminal container e multipurpose del porto ecuadoreno di Guayaquil. Si fa notare che
interesse per l’Ecuador ha mostrato anche il leader cinese Hutchison Port Holdings
(Hutchison Whampoa) che si è aggiudicato la concessione trentennale del nuovo container
terminal del porto di Manta.
Estremamente attiva nel periodo di riferimento la strategia di attrazione di investimenti di
Saigon Newport Company, agenzia governativa che gestisce il porto vietnamita di Saigon,
che ha ottenuto dal governo il nulla osta alla costituzione di alcune joint venture con
altrettanti gruppi leader mondiali del trasporto marittimo containerizzato, tra cui A.P.
Møller-Mærsk, PSA International (Singapore), DP World e la statunitense SSA Marine.
Allo stesso tempo la compagnia statunitense ha siglato un accordo con le vietnamite
Vinalines e Quang Ninh Port per realizzare un container terminal a Cai Lan, l’area di
espansione del porto di Quang Ninh, con un investimento di 100 milioni di dollari. Nel
2007, poi, Saigon Newport Company ha siglato un accordo con la compagnia di
navigazione sudcoreana Hanjin Shipping per lo sviluppo di attività terminalistiche nel
settore dei container in Vietnam.
Gli investimenti dei grandi terminalisti cinesi sui porti nazionali vanno di pari passo con gli
investimenti all’estero:
- in Egitto, COSCO ha acquisito il 20% di Suez Canal Container Terminal (SCCT) dalla
Egyptian International Container Terminal SA (filiale di APM Terminals, gruppo AP
Moller Maersk) che attualmente detiene il 60% di SSCT;
- Hutchison Port Holdings (HPH) ha ottenuto la maggioranza del Terminal Catalunya,
terminalista del porto di Barcellona;
- e da ultimo Shangai International Port (Cina) ha rilevato da APM Terminals il 40% del
terminal container gestito dalla compagnia olandese nel porto di Zeebrugge.
143
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Allo scalo belga è interessato anche PSA di Singapore che, attraverso la controllata HNN,
ha costituito con la francese CMA CGM una joint venture per la gestione del terminal
container OCHZ del porto.
E proprio PSA si conferma tra i grandi protagonisti del periodo di riferimento, anche
attraverso il già citato ingresso nel colosso cinese Hutchison Port Holdings (HPH). A tal
proposito si fa notare come - dopo il takeover di DP World sulla britannica P&O Ports,
contesa proprio a PSA - si preannunci la nascita di un duopolio nella movimentazione di
container, confermando l’imponente processo di concentrazione in atto nel settore.
Infatti il terminalista arabo Dubai Ports World (DPW) si è posizionato stabilmente tra i
cinque leader mondiali del settore, grazie ad una repentina crescita effettuata sia con
l’integrazione degli scali portati in dote da P&O, sia attraverso una furiosa serie di
investimenti in India, Europa, Asia e Africa.9
È interessante rilevare come l’acquisizione di P&O Ports da parte di DP World non sia che
l’ultimo atto dello smantellamento della storica compagnia britannica iniziato con la
cessione a A.P. Moller Maersk della compagnia di navigazione P&O Nedlloyd e
proseguito con la vendita della divisione Cold Logistics alla canadese Versacold Holdings.
Per quanto riguarda l’area europea, giova segnalare alcune acquisizioni che hanno
dimostrato l’interesse di Hutchison per i mercati spagnoli e tedeschi, nonché l’elevato
numero di takeover su società britanniche: queste ultime in particolare sono state
protagoniste di numerose acquisizioni, sia da parte di connazionali sia da parte di attori
esteri; al riguardo - oltre al già citato caso DP World-P&O - si portano all’evidenza
l’acquisizione di PD Ports da parte dell’australiana Babcock & Brown Infrastructure Port
Acquisition, e di Mersey Docks & Harbour ad opera della britannica Peel Holdings; e
ancora l’acquisizione totale da parte di una cordata di investitori, tra cui Goldman Sachs, di
Associated British Ports (APB), gestore leader di 21 porti del Regno Unito, che nel
complesso movimentano un quarto del traffico nazionale.
Tra i terminalisti leader più dinamici nel periodo di riferimento si segnala la francese CMA
CGM che, dopo aver completato l’acquisizione della compagnia di navigazione
connazionale Delmas, che ha portato un considerevole aumento di fatturato nel 2006, ha
vinto con un’offerta di 201,6 milioni di euro la gara per la privatizzazione di Comanav,
primo armatore marocchino. L’operazione è particolarmente rilevante dal momento che i
9
Alle due compagnie, e ai processi di M&A portati avanti nel periodo di riferimento, è dedicato il caso
studio al termine di questo paragrafo.
144
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
porti del versante meridionale del Mediterraneo intendono entrare nel mercato globale del
container. CMA GGM e Comanav sono già coinvolte nel consorzio che ha ottenuto la
concessione del secondo terminal del porto di Tangeri, cui aderisce anche la Contship.
Nello stesso periodo CMA GGM ha presentato un’offerta del valore complessivo di 159,3
milioni di dollari per il takeover della compagnia di navigazione taiwanese CNC Line.
Sul mercato europeo si segnala da ultimo che recentemente il governo di Amburgo ha
scelto un consorzio guidato da Hochtief - principale gruppo di costruzioni tedesco - e
dall’australiana Macquarie Bank quali candidati alla parziale privatizzazione (49,9% del
capitale) del gruppo terminalista tedesco HHLA. Tra i soggetti che hanno manifestato
interesse vi era anche DP World, disposta ad offrire 1,6 miliardi di euro per l'acquisto della
quota.
Nell’area del Northern Range hanno avuto luogo le vicende più importanti in ambito
europeo: la joint venture partecipata da PSA di Singapore e dalla elvetica MSC ha
realizzato nel porto di Anversa il più grande terminal mono-cliente nel panorama della
portualità mondiale, con un investimento di 250 milioni di euro. Di fatto PSA, da due anni,
grazie a investimenti pari a 600 milioni di euro, controlla circa l’80% del traffico del porto
belga di Anversa, undicesimo scalo per traffico merci a livello globale. Le due società
hanno inoltre creato una joint venture per gestire i traffici di MSC nel porto di Singapore.
Su scala diversa, anche MSC ha mostrato grande intraprendenza nel periodo di riferimento:
oltre alle joint venture per il terminal di Anversa e di Singapore, la compagnia ha stretto
accordi in Medio Oriente con il porto libanese di Beirut e negli Stati Uniti con la Virginia
Port Authority.
In tema di accordi tra scali, è rilevante quello siglato tra il porto di Rotterdam e il porto di
Shangai: tra le aspettative dello scalo olandese vi è che la collaborazione consenta un
miglior accesso al mercato cinese, mentre Shangai è interessato al know-how storico del
porto di Rotterdam nell’accesso al mercato interno europeo, soprattutto per via fluviale.
Tab.30. Principali operazioni riguardanti società terminaliste di terminal container
Acquirente
Anno
APM
2005
Terminals
(gruppo AO
Moller Maersk
- DK)
Acquisita
Operazione ed effetti rilevanti
Gujarat Pi'pav
port Ltd (GPPL)
(India)
Acquisizione (innalzamento quota al 45%).
In occasione di un aumento di 2 miliardi di rupie
(45,9 milioni di dollari) del capitale sociale di GPPL
gli acquirenti hanno accresciuto al 45% la loro quota
nella società portuale.
(continua)
145
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.30.)
COSCO
Pacific (Cina)
2005
Port authority
di Goteborg
(SE)
2005
APM
2005
Terminals
(gruppo AP
Moller Maersk
- DK)
Peel Holdings
(UK)
2005
CMA CGM
(FR)
2005
The Wharf
Holdings Ltd.
(Hong KongCina)
2005
MCC
Corporation
Berhad
(Malaysia)
2005
Porti di Nansha, Acquisizione.
Ningbo, Nanjing, La compagnia terminalista cinese sta procedendo
Tianjin (Cina)
all’acquisizione di quattro terminal cinesi nei porti
di Nansha, Ningbo, Nanjing, Tianjin.
Gavle
Acquisizione (20%).
Containerterminal L'autorità portuale di Goteborg acquisirà il 20%
AB (SE)
della Gavle Containerterminal AB allo scopo di
rafforzare l'alleanza tra il porto svedese e il più
grande porto scandinavo. L'amministrazione
comunale di Gavle sta investendo 21 mln di dollari
per realizzare una nuova banchina e per lavori nel
porto cittadino. La Gavle Containerterminal ha in
programma l'acquisizione di nuovi mezzi di
sollevamento: grazie a questi interventi la capacità
di movimentazione annua del porto salirà da 70.000
container a 170.000.
Terminal de
Acquisizione.
Conteineres do
APM Terminals ha acquisito quote del capitale
Vale do Itajai
dell'azienda che opera il container terminal del porto
(Teconvi)
brasiliano di Itajai; inizialmente investirà 39,4 mln$
(Brasile)
per accrescere la capacità di movimentazione ad
1mln teu/anno.
Mersey Docks & Acquisizione (100%)
Harbour Co.
Il gruppo portuale britannico Mersey Docks &
(UK)
Harbour Co. Ha accettato l'offerta per l'acquisto
dell'intero capitale azionario della società avanzata
dalla connazionale Peel Holdings, che opera nel
settore portuale attraverso la divisione Peel Ports.
Antwerp
Acquisizione (10%).
Gateway (BE)
Il gruppo P&O ha annunciato l'accordo di cessione a
CMA CGM del 10% della società terminalista che
gestisce un nuovo container terminal nel Porto di
Anversa. L'investimento complessivo per la
realizzazione del container che sarà completato nel
2010 costa.
Modern
Acquisizione (12,59%).
Terminals Ltd
Swire Pacific (Hong Kong) venderà la sua intera
(HK)
quota del 17,62% del capitale azionario della MT
Ltd ai suoi partners: il 12,59% a The Wharf e il
5,03% a China Merchant Holdings.
Pelabuhan
Acquisizione (19,9%).
Tanjung Pelepas Gli azionisti della MCC Corporation Berhad hanno
Snd Bhd
approvato la proposta di acquisizione del 19,9% del
(Malaysia)
capitale azionario di Pelabuhan Tanjung Pelepas
Snd Bhd, società che gestisce il porto di Tanjung
Pelepas. La quota sarà ceduta dalla Seaport
Terminal Snd Bhd per 200,6 mln di dollari e porterà
la partecipazione di MCC (che detiene già il 50,1%)
al 70%.
(continua)
146
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.30.)
APM Terminal 2005
(gruppo AP
Moller Maersk
- DK)
China
2005
Merchant
Holdings
International
Co. Ltd (Cina)
2006
Tanzania Port
Authority
(Tanzania)
2005
APM
2005
Terminals
(gruppo AP
Moller Maersk
- DK)
Dubai Ports
2005
International
Terminals
(Dubai)
Macquarie
Global
Infrastructure
Fund Limited
(Singapore)
(Gruppo
Macquarie Australia)
2005
Société
d'Exploitation du
Terminal de Vridi
(FR)
Modern
Terminals Ltd
(Hong Kong)
Acquisizione (40%).
Il gruppo Bollorè ha ceduto il 40% di SETV che
opera il container terminal Vridi nel porto di
Abidjan.
Acquisizione (5,03%).
Swire Pacific (Hong Kong) venderà la sua intera
quota del 17,62% del capitale azionario della MT
Ltd ai suoi partners: il 12,59% a The Wharf e il
5,03% a China Merchant Holdings.
Shekou Container Acquisizione.
Terminal (SCT) Il gruppo terminalistico China Merchants Holdings
(Cina)
(International) Co. (CMHI) di Hong Kong ha
acquisito per 3,168 miliardi di dollari di Hong Kong
(407 milioni di dollari USA) partecipazioni
azionarie per accrescere la sua quota nel Shekou
Container Terminal (SCT) del porto di Shenzhen.
Le quote saranno cedute da Swire Pacific Ltd. e
P&O Dover (Holdings) Ltd. (gruppo DP World). In
particolare: da Swire il gruppo acquisirà il 17,5%
della prima fase del terminal SCT e il 17,15% della
seconda fase, mentre dalla P&O il 22,5% della
prima fase e il 22,05% della seconda fase.
Tanzania
Acquisizione (maggioranza).
Railways
L'autorità portuale della Tanzania sta per prendere il
Corporation
controllo dei porti sui laghi Tanganyika, Victoria e
(Tanzania)
Nyasa, attualmente gestiti da Marine Services
Company, filiale della Tanzania Railways
Corporation.
COSCO Pacific
Quota del 20% della jv che realizzerà un container
(Cina)
terminal nel porto cinese di Nansha.
COSCO Pacific sta per vendere a APM Terminals la
suddetta quota. Dopo l'accordo APM deterrebbe un
effettivo 11,2% della seconda fase del progetto.
Dubai Ports
Fusione.
Authority (Dubai) La riorganizzazione del gruppo portuale di Dubai
prevede la costituzione di un nuovo ente, la Dubai
Ports and Jebel Ali Free Zone Authority, che avrà il
compito di sovrintendere alle attività amministrative
e normative correlate alle operazioni portuali di
Dubai.
Changshu
Acquisizione (38%).
Xinghua Port
MIIF ha siglato un accordo per l'acquisizione del
(Cina)
38% del capitale azionario di CXP, società che
possiede un porto situato sul fiume Yangtze a 90 km
ad ovest di Shanghai. MIIF comprerà il 38% di CXP
acquisendo il 40% della Singapore Changshu
Development Company (che possiede il 95% di
CXP): il 26% di SCDC lo acquisirà da Pan-United,
mentre il 14% verrà ceduto da altri due azionisti.
(continua)
147
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.30.)
****
2005
P&O (Gran
Bretagna)
Cessione.
Prosegue lo smantellamento del gruppo britannico
P&O. Dopo aver ceduto la sua partecipazione nella
compagnia di navigazione P&O Nedlloyd, diventata
parte integrante del gruppo A.P. Moller-Maersk, e
aver venduto numerose proprieta immobiliari, il
gruppo ha ammesso di avere in corso trattative per
la cessione del gruppo, che sarà incentrata sul
cambio di proprietà della divisione terminalistica
P&O Ports. E’ stata inoltre venduta la divisione
Cold Logistics alla canadese Versacold Holdings
Corp.
Europe
2005
Container
Terminals (NL)
(ND - gruppo
Hutchison Port
Holdings)
Duisburger
Container
Terminal (DE)
Acquisizione.
ECT ha ottenuto la maggioranza azionaria
dell'inland terminal DeCeTe innalzando la quota dal
27% al 51,56% del capitale. Tale acquisizione
rientra nella strategia di potenziare i collegamenti tra
i flussi di container dell'hinterland e i terminal
marittimi a Rotterdam.
Tamasek
Holdings
(governo di
Singapore)
P&O (UK)
Acquisizione.
Tamasek, controllante del 100% di PSA, ha elevato
al 3,24% la propria quota in P&O che è oggetto di
un tentativo di take-over da parte di DPWorld
(EAU).
Acquisizione.
HPH ha avviato la procedura di acquisizione di una
quota di maggioranza nella società Terminal
Catalunya che gestisce un container terminal nel
porto di Barcellona. Terminal Catalunya ha una
banchina di 1653 metri lineari ed è attrezzata con 8
gru di banchina. Il terminal copre un’area superiore
ai 35 ettari.
2005
Hutchison Port 2005
Holdings
(Cina-Hong
Kong)
Terminal
Catalunya S.A.
(Spagna)
COSCO
2005
Pacific (gruppo
COSCO Cina)
Suez Canal
Container
Terminal SAE
(Egitto)
Acquisizione (20%).
COSCO ha acquisito il 20% di SCCT dalla Egyptian
International Container Terminal SA (filiale del
gruppo APM Terminals gruppo AP Moller Maersk)
che attualmente detiene il 60% di SSCT.
Porto di
Ningbo (Cina)
Porto di
Zhoushan (Cina)
Fusione.
I due porti cinesi si sono fusi per formare il porto di
Ningbo-Zhoushan. Secondo il progetto il porto
potrebbe diventare il terzo al mondo entro il 2010. Il
porto di Ninbo prevede di chiudere il 2005 con un
traffico di oltre 270 mln di tonnellate di merci
(+19,5% rispetto al 2004), classificandosi al
secondo posto in Cina per volume di traffico. Il
porto di Zhoushan prevede invece di totalizzare nel
2005 un traffico di oltre 80 mln di tonnellate di
merci.
2005
(continua)
148
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.30.)
Babcock &
Brown
Infrastructure
Port
Acquisitions
(Australia)
Shea Homes
Limited
Partnership
(USA)
2005
Dubai Ports
World (Dubai)
2006
Oakdene
Homes PLC
(UK)
2006
2006
China Shipping 2006
Port
Development
Company Ltd.
(gruppo China
Shipping)
(Cina)
COSCO
2006
Pacific (gruppo
COSCO Cina)
PD Ports (UK)
Acquisizione.
PD Ports ha accettato la proposta di acquisizione di
Babcock & Brown Infrastructure Port Acquisitions
(interamente controllata da Babcock & Brown
Infrastructure), scartando una precedente offerta di
246 mln di sterline avanzata da Endeavour Ports.
P&O (UK)
Vendita immobili.
L'operazione si inquadra nel processo di
smantellamento di P&O. P&O ha proseguito la
cessione di proprietà negli Stati Uniti e nel Regno
Unito vendendo tutte le sue proprietà a Denver alla
Shea Homes per 67 mln di sterline e cedendo la sua
partecipazione nella Elizabeth House a Londra per
61 mln di sterline.
P&O (UK)
Acquisizione.
Dubai Ports World ha acquisito per 6,8 miliardi di
dollari la P&O, il maggiore operatore britannico di
porti e traghetti. L'operazione ha suscitato alcuni
dissensi negli Usa, considerati gli importanti
interessi di P&O negli scali di New York, New
Jersey, Baltimora, New Orleans, Miami e Filadelfia.
A seguito di queste polemiche DP World e P&O
Ports North America hanno annunciato di voler
cedere le attività americane del gruppo P&O ad un
acquirente statunitense.
West Quay (UK), Completamento dell'acquisizione.
Railway Quay
Il gruppo Sea Containers ha completato la cessione
(UK)
a Oakdene Homes del West Quay e del Railway
Quay di Newhaven Marina Project. Newhaven
Marina, insieme a West Quay and Railway Quay,
localizzate a Newhaven nel Sud-Est dell'Inghilterra
sono state acquisite da Sea Containers Plc.
Nansha Port co.
Acquisizione (40%).
Ltd. (partecipata Con
l'acquisizione
China
Shipping
Port
da Guangzhou
Development Co. è diventata azionista della prima
Port Container
fase della banchina per la movimentazione di
Development Co. container del porto cinese di Nansha, mentre il porto
(Cina)
è operato congiuntamente da Guangzhou Port
Container Development Co., China Shipping Port
Development Co. e Nansha Infrastructure
Investment Co.
Shanghai Pudong Acquisizione (10%).
International
COSCO Pacific ha acquisito il 10% di Shanghai
Container (Cina) Pudong prima in mano a S.I.Infrastructure Holdings,
e quindi ne detiene ora il 30% delle azioni della
società terminalista del Shanghai Waigaoqiao
Terminal.
(continua)
149
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.30.)
NYK Line 2006
Hong Kong(di Nippon
Yusen Kaisha Giappone),
Hutchison Port
Holdings (di
Hutchison
Whampoa Hong Kong),
PSA
International
(Singapore),
China Shipping
(Cina)
PortCapital
2005
(PSA
International Singapore)
PSA
International
(Singapore)
2006
Deutsche Bank 2006
(DE) (cordata)
Dalian Dagan
Container
Terminal (Cina)
Acquisizione (IPO).
Nippon Yusen Kaisha Line acquisirà 38 mln di
dollari di azioni di Dalian Dagan Container
Terminal, principale terminalista del porto di
Dalian, arrivando così a detenere il 4,1% del
capitale azionario. Gli altri grandi investitori che
parteceperanno all'IPO sono il gruppo Hutchison
Whampoa, il gruppo PSA International e il gruppo
China Shipping. A questi 4 investitori strategici
andranno complessivamente il 10% delle azioni. Nel
2005 il porto di Dalian ha registrato una
movimentazione dei container pari a quasi 2,7
milioni di teu (+22% rispetto al 2004).
Tianjin Port
Group (Cina)
Joint venture per nuovo terminal container.
PSA parteciperà ad una joint venture con la società
statale Tianjin Port Group al fine di costruire un
terminal container a Tianjin, il più grande porto nel
nord della Cina. PSA deterrà il 30% della nuova
società, mentre Tianjin Port Group ne deterrà il
50%.
Hong Kong
Acquisizione (20%).
International
PSA ha acquisito il 20% della Hong Kong
Terminal (HIT)
International Terminal, punta di diamante nel
(Cina-Hong
mercato dei container dell'altro colosso della
Kong)
portualità mondiale, la Hutchison Whampoa, la cui
quota è scesa al 66,5% del capitale. L'ingresso di
PSA rappresenterebbe il consolidamento del gruppo
nel Porto di Hong Kong.
COSCO-HIT
Acquisizione (10%)
(Cina, Hong
Hutchison Whampoa ha confermato l'accordo di
Kong)
cessione delle quote di COSCO-HIT alla PSA, dalle
quali ricaverà un profitto di 707,1 mln di dollari
USA.
Hutchison Port
Acquisizione (20%).
Holdings e
PSA ha raggiunto un accordo per l'acquisizione del
Hutchison Ports 20% sia di Hutchison Port Holdings che di
Investment (Cina, Hutchison Ports Investment. Il gruppo PSA nel 2005
Hong Kong)
ha movimentato 41,18 milioni di teu, mentre
Hutchison Port Holdings 51,8 milioni di teu (+8%).
Grup TCB (ES)
Acquisizione (37%).
Un gruppo di investitori istituzionali capeggiati
dalla tedesca Deutsche Bank ha acquisito dalla
spagnola Pérez y Cía. il 37% del capitale azionario
della spagnola Grup TCB, società terminalista a cui
fanno capo container terminal nazionali (Barcellona,
Valencia, Gijón, Santa Cruz de Tenerife) ed esteri
(L’Avana, Paranagua e Yucatan).
(continua)
150
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.30.)
Lincolnshire
2006
Equity Fund III
(UK)
Montauban
(FR)
2006
Dragados
2006
Servicios
Portuarios y
Logísticos
(SPL) (Gruppo
ACS) (ES)
Admiral
Acquisitions
UK Ltd (UK)
(consorzio)
2006
International
Container
Terminal
Services Inc.
(Filippine)
2006
Macquarie
2006
Korea
Opportunities
Fund (Gruppo
Macquarie
Bank)
(Australia)
APM
2006
Terminals
(DK) (A.P.
Møller-Mærsk)
Amports Inc.
(USA) (Gruppo
ABPH, UK)
Acquisizione.
Associated British Ports Holdings (ABPH) ha
annunciato la cessione di tutte le sue attività negli
Stati Uniti. Il gruppo britannico venderà la filiale
statunitense Amports ad una società di Lincolnshire
Equity Fund III, L.P. per 107,8 milioni di dollari
Simon Group
Acquisizione totale
(UK), (CMG
Il gruppo portuale britannico Simon ha comunicato
Group)
agli azionisti di accettare l’offerta d’acquisto
presentata dalla Montauban S.A.
Terminal de
Acquisizione 50%.
Santa Catarina
La spagnola Dragados Servicios Portuarios y
SA (Brasile)
Logísticos (SPL), società del Grupo ACS, ha
comprato per 25,5 milioni di euro il 50% del
capitale azionario della Terminal de Santa Catarina
SA, società terminalista brasiliana che opera un
terminal multipurpose nel porto di Sao Francisco do
Sul con una concessione che scadrà nel 2047.
Associated
Acquisizione totale.
British Ports
La britannica Associated British Ports (ABP) ha
(ABP) (UK)
approvato l’acquisizione della società da parte della
Admiral Acquisitions UK Ltd., consorzio costituito
da Borealis Infrastructure Management Inc., GIC
Special Investments Pte Ltd, Goldman Sachs
Investments Ltd e Infracapital Partners L.P.
Tartous Container Acquisizione (concessione).
Terminal (TCT) Il gruppo terminalistico filippino International
(Siria)
Container Terminal Services Inc. (ICTSI) si è
aggiudicato la concessione decennale (con opzione
per altri 5 anni) del Tartous Container Terminal
(TCT) del porto siriano di Tartous. Gli altri tre
pretendenti alla privatizzazione del terminal: CMA
CGM, Kuwait and Gulf Link Transport/Gulf
Stevedoring e OPM/PWC Logistics.
Hanjin Shipping Acquisizione (40%).
(Corea del Sud)
Macquarie Korea Opportunities Fund, fondo del
gruppo Macquarie Bank, comprerà il 40% del
capitale azionario di sei container terminal esteri del
gruppo armatoriale sudcoreano Hanjin Shipping,
che manterrà il restante 60%.
Nord France
Terminal
International
O.U. (FR)
Acquisizione (61%).
La società terminalista APM Terminals e la Port
Autonome de Dunkerque hanno siglato un accordo
che prevede il trasferimento del 61% del capitale
azionario del container terminal Nord France
Terminal International O.U. (NFTIou) dello scalo
francese
dalla
port
authority
all’impresa
terminalista.
(continua)
151
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.30.)
Mota-EngilAmbiente e
Serviços,
SGPS, S.A.
(MEAS) (PT),
Dragrados
Servicios
Portuarios y
Logísticos,
S.L. (DSPL)
(Gruppo ACS)
(ES)
Shangai
International
Port (Cina)
2006
Sadoport (PT)
Acquisizione.
La
Commissione
Europea
ha
approvato
l’acquisizione della portoghese Sadoport - Terminal
Marítimo do Sado S.A. (Sadoport) da parte della
connazionale Mota-Engil-Ambiente e Serviços,
SGPS, S.A. (MEAS), che fa capo al gruppo MontaEngil, e della spagnola Dragrados Servicios
Portuarios y Logísticos, S.L. (DSPL), che appartiene
al gruppo ACS.
2006
APM Terminals
(AP MollerMaersk, DK)
RREEF
Infrastructure
(gruppo
Deutsche
Bank) (DE)
2006
Peel Ports (Peel
Holdings, UK)
Acquisizione (40%).
Shangai International Port acquista da APM il 40%
del terminal container gestito dalla compagnia
olandese nello scalo belga di Zeebrugge.
Acquisizione.
La britannica Peel Holdings ha annunciato che la
RREEF Infrastructure, filiale della tedesca RREEF
(gruppo Deutsche Bank), ha effettuato un
significativo investimento in Peel Ports, la società
portuale britannica. La Commissione Europea ha
dato il nulla osta all'operazione.
Acquisizione (concessione).
A Rabat l’agenzia governativa marocchina TMSA e
il consorzio costituito da Horizon Terminals (HTL),
Afriquia SMDC e Independent Petroleum Group
hanno siglato il contratto che assegna al consorzio la
concessione del terminal petrolifero del nuovo porto
di Tanger Med per la durata di 25 anni. HTL è
completamente controllata da ENOC Group,
compagnia controllata dal Governo di Dubai;
Afriquia SMDC è una filiale della marocchina del
Akwa Group.
Consorzio:
2006
Horizon
Terminals
(HTL) (ENOC
Group, Dubai);
Afriquia
SMDC
(Marocco);
Independent
Petroleum
Group
(Kuwait)
Macquarie
2006
Infrastructure
Partners (USA)
Tanger Med
(Marocco)
Xiamen Port
Development
Co. (Cina)
Area del porto di
Xiamen (Cina)
2006
Halterm Limited
(Canada)
Acquisizione.
La newyorkese Macquarie Infrastructure Partners
comprerà l’intero capitale azionario della società
terminalista canadese Halterm Limited, che è di
proprietà dell’Halterm Income Fund.
Acquisizione di asset.
Xiamen Port Development Co., filiale del gruppo
Xiamen International Port Co. (IPC), acquisirà
l’area di 262mila metri quadrati del porto di Xiamen
dove è già stata realizzata la prima fase dello
Xiamen Xiangyu Free Trade Zone Logistic Park
dall’amministrazione comunale di Xiamen. Si tratta
di un investimento di 214,5 milioni di yuan (27,4
milioni di dollari).
(continua)
152
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.30.)
Ontario
Teachers’
Pension Plan
(OTPP)
(Canada)
2006
AIG Global
Investment
Group (USA)
2006
****
2007
International
Container
Terminal
Services Inc.
(ICTSI)
(Filippine)
2007
****
2007
AIG Global
Investment
Group (USA)
2007
Morgan
Stanley (USA)
2007
Orient Overseas
International
(OOIL), (Cina,
Hong Kong) Divisione
Terminalistica
P&O Ports North
America
(POPNA) (USA)
(Gruppo DP
World, Dubai)
Acquisizione.
Il gruppo Orient Overseas (International) Ltd.
(OOIL) di Hong Kong ha ceduto l’intero capitale
azionario della sua divisione terminalistica
nordamericana alla Ontario Teachers’ Pension Plan
(OTPP) per 2,35 milioni di dollari in contanti.
Acquisizione.
Il gruppo DP World di Dubai ha ceduto i terminal
portuali statunitensi alla società di investimenti
americana AIG Global Investment Group. La
transazione riguarda i terminal della filiale P&O
Ports North America (POPNA), comprata attraverso
l’acquisto del gruppo britannico P&O. (segue)
HHLA Container Cessione quote e privatizzazione.
Terminal (Porto La municipalità di Amburgo cerca un partner cui
di Amburgo, DE) cedere parte della società terminalista del porto.
Posto in vendita il 49,9% del capitale. Tra i soggetti
interessati DP World che offre 1,6 miliardi di euro
per l'acquisto della quota.
Davao Integrated Acquisizione.
Port and
La filippina International Container Terminal
Stevedoring
Services Inc. (ICTSI) ha acquisito il controllo della
Services
connazionale Davao Integrated Port and Stevedoring
Corporation
Services Corporation (DIPSSCOR), filiale della
(DIPSSCOR)
Aboitiz Transport System Corp. (ATSC).
(Filippine)
Governo Croato, Cessione quote e privatizzazione.
Croatian
Privatizzazione del porto croato di Ploce. La quota
Privatization
azionaria detenuta dal governo croato nel porto di
Fund (Croazia)
Ploce, detenuta attraverso il Croatian Privatization
Fund, scenderà dall’attuale 61,2% a non più del
20%. La diminuzione della partecipazione statale
nel porto avverrà nel corso dei prossimi tre anni.
P&O Ports North Acquisizione.
America
(segue) Il gruppo mediorientale DPWorld ha
(POPNA) (USA) completato la cessione di P&O Ports North America
(Gruppo DP
(POPNA) e dei terminal portuali gestiti dalla società
World, Dubai)
in Nord America. La filiale sarà ribattezzata Ports
America, Inc.
Montreal
Acquisizione (80%).
Gateway
TUI AG ha annunciato di aver ceduto una quota
Terminals (MGT) dell’80% del container terminal Montreal Gateway
(Canada)
Terminals (MGT) del porto di Montreal, al fondo
Morgan Stanley. Il gruppo tedesco - a cui fa capo la
compagnia di navigazione Hapag-Lloyd di
Amburgo - aveva comprato il terminal canadese nel
pacchetto dell'acquisizione di CP Ships nel 2005.
L'operazione servirà a ridurre l'indebitamento del
gruppo pari a circa 300 mln di euro.
(continua)
153
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.30.)
International
Container
Terminal
Services Inc.
(ICTSI)
(Filippine)
2007
RREEF
Infrastructure
(gruppo
Deutsche
Bank) (DE)
2007
ICTSI
(Filippine)
2007
Yantai Gangtong
Container
Terminal
Company Ltd.
(Cina)
Acquisizione.
Il gruppo terminalistico filippino ICTSI, attraverso
la filiale ICTSI (Hong Kong), ha siglato un accordo
di joint venture con la Yantai Port Group Company
Ltd. e con la SDIC Communication per l’acquisto
del 60% del capitale della società terminalista
Yantai Gangtong Container Terminal Company
Ltd., che opera il container terminal Yantai
Gangtong Terminal del porto di Yantai, nella
provincia dello Shandong. Il restante 40% della
società cinese è suddiviso pariteticamente tra Yantai
Port Group e SDIC Communications.
Maher Terminals Acquisizione.
(USA)
RREEF Infrastructure (gruppo Deutsche Bank)
comprerà la statunitense Maher Terminals,
principale società terminalista del porto di New
York - New Jersey dove opera un grande terminal a
Port Elizabeth. L'impresa americana gestirà anche
un terminal attualmente in costruzione nel porto di
Prince Rupert, che sarà completato il prossimo
autunno.
Porto di
Acquisizione (Concessione).
Guayaquil
Il gruppo terminalista filippino Internacional
(Ecuador)
Container Terminal Services Inc (ICTSI) si è
aggiudicato la concessione della durata di venti anni
per operare il terminal container e multipurpose del
porto di Guayaquil. ICTSI investirà circa 800
milioni di dollari per modernizzare l'impianto
nell'arco dei vent'anni di gestione.
Fonte: Nomisma
Tab.31. Operazioni di integrazione di filiera riguardanti operatori portuali sui mercati in
crescita
Acquirente
Anno
International
2006
Container Terminal
Services Inc
(Filippine)
Acquisita
Operazione ed effetti rilevanti
Makassar
Terminal Service
(Indonesia)
Acquisizione.
Il gruppo terminalista filippino International
Container Terminal Services Inc. (ICTSI) ha
comprato per 5,6 milioni di dollari la società
Makassar Terminal Service, che opera un
container terminal nel porto di Makassar,
nell’isola indonesiana di Sulawesi.
Fonte: Nomisma
Tab.32. Principali accordi riguardanti società terminaliste di terminal container
Anno
Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005
Vancouver Port Authority
(Canada), Canadian Pacific
Railway (Canada)
Accordo.
L'accordo ha l'obiettivo di accrescere la quota dei traffici
con l'Asia e il Pacifico.
(continua)
154
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.32.)
2005
2005
2005
2005
2005
2005
2005
2005
COSCO Ports (Cosco Pacific
ltd. - Cina - Hong Kong),
Guangzhou Port Container
Comprehensive Development
co. (controllata dalla
Guangzhou Port Group co.,
Cina)
Joint venture per la costruzione di un nuovo container
terminal.
La nuova azienda costruirà e opererà un nuovo container
terminal, di cui avrà la proprietà, che rappresenterà la
seconda fase di espansione del porto cinese di Nansha,
nella provincia del Guangdong, che prevede la
realizzazione di 6 banchine per complessivi 2,1 km. La jv
avrà un capitale sociale di 169,5 mln di dollari e sarà
partecipata al 56% dalla Cosco Ports e al 44% dalla
Guangzhou Port Container Comprehnsive Development.
CMA CGM (FR),
Joint venture.
Hesse-Noord Natie (gruppo
Collaborazione alla gestione del container terminal OCHZ
PSA, Singapore)
del porto di Zeebrugge. La jv investirà per aumentare la
capacità di movimentazione annua da 600 mila a 900 mila
teu.
Porto di Beirut (Libano),
Accordo di collaborazione.
Mediterranean Shipment
L'accordo permetterà al porto libanese di essere utilizzato
Company (Svizzera)
come centro per lo sbarco e il reimbarco delle merci,
divenendo così il primo scalo del genere in Libano.
Kawasaki Kisen Kaisha
Joint venture.
(Giappone), Yang Ming
La joint venture avrà il compito di gestire parte del
(Taiwan) e Hanjin Shipping
Deurganck Terminal di Hesse-Noord Natie ad
(Corea del Sud) e la
AnversaHesse-Noord Natie ha programmato di investire
terminalista Hesse-Noord
oltre 500 mln di euro nei prossimi 5 anni per arrivare al
Natie (del gruppo PSA di
raddoppio della capacità del terminal. Il terminal dovrebbe
Singapore)
diventare l'hub di Kawasaki Kisen Kaisha, Yang Ming e
Hanjin per i traffici tra Europa e Far Est.
China Ocean Shipping
Accordo di cooperazione strategica a lungo termine.
(Group) Co., (COSCO)
Il gruppo armatoriale ed il gruppo portuale hanno siglato
(Cina), Ningbo Port Group
un accordo di collaborazione per lo sviluppo delle
(Cina )
rispettive attività.
Porto di Rotterdam (NL),
Accordo di collaborazione tra i due scali.
porto di Shanghai (Cina)
In particolare Rotterdam auspica che la cooperazione con
Shanghai consentirà un miglior accesso al mercato cinese,
mentre il porto di Shanghai è interessato al know-how di
Rotterdam nei collegamenti con i mercati interni, in
particolare per via fluviale.
Hesse-Noord Natie (gruppo
Joint venture Antwerp International Terminal NV per la
PSA Singapore),
gestione del porto di Anversa.
Kawasaki Kisen Kaisha
La società terminalistica HNN ha costituito la jv con le
(Giappone),
altre società armatoriali che utilizzeranno tale scalo come
Yang Ming (Taiwan),
hub per i traffici tra Europa e Far East. Il programma delle
Hanjin (Corea del Sud)
società armatoriali è di concentrare i volumi in pochi
mega hubs.
Vancouver Port Authority
Accordo per ampliamento del container terminal
(Canada), TSI Terminal
Deltaport.
Systems (controllata da OOIL Sono previsti investimenti per 300 mln di dollari che
- Cina - Hong Kong)
permetteranno di accrescere la capacità del terminal del
50%. TSI otterrà la concessione per 50 anni.
(continua)
155
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.32.)
2005
COSCO Pacific Hong Kong),
Ningbo Port Group (Cina),
OOCL Terminal (Hong Kong)
e SDIC Communications
(Cina)
2005
PSA (Singapore),
MSC (Svizzera)
2005
P&O Ports (UK),
Tan Thuan Industrial
Development Co. (Vietnam)
2005
Hutchison Port Holdings
(Cina - Hong Kong),
Yantian Port Group (Cina)
2006
Stolt-Nielsen Transportation
Group (SNTG) , Lingang
Harbor Affairs Company
(Cina)
Joint venture per la realizzazione della banchina numero 7
della quarta fase del Beilun Container Terminal del porto
di Ningbo.
La quarta fase di costruzione del terminal prevede la
costruzione di una banchina di 310 metri lineari e
l'approntamento di un'area terminalistica di 150.000 mq.
La capacità di movimentazione sarà di 400.000 teu. Inoltre
la joint venture si è impegnata ad investire nella quinta
fase del Beilun Container Terminal che avrà una banchina
di 1.300 metri lineari ed una capacità di movimentazione
annua di 1,7 mln di teu.
La joint venture ha inaugurato ad Anversa il più grande
terminal mono-cliente nel panorama della portualità
mondiale L'investimento è stato di 250 mln di euro
PSA da due anni, grazie ad un investimento di 600 mln di
euro, controlla circa l'80% del traffico del porto di
Anversa.
Joint venture.
La nuova società, Saigon Premier Container Terminal,
partecipata all'80% da P&O e per il restante 20% da
Industrial Promotion Company, avrà in concessione il
terminal di Ho Chi Minh per 43 anni. Il terminal sarà
insediato nell'ambito dello Hiep Phuoc Industrial Park ed
avrà 1.000 metri lineari di banchine, aree per 40 ettari ed
una capacità di movimentazione annua pari a 1,5 milioni
di teu. L'investimento previsto ammonta a 224 milioni di
dollari.
Joint venture.
Creazione di una joint venture che avrà il compito di
operare un container terminal dedicato ai traffici di MSC
nel porto di Singapore.
Joint venture.
La joint venture è partecipata al 65% da Hutchison PH e al
35% da Yantian PG; il piano prevede la costruzione di 6
nuove banchine per complessivi 3.297 metri lineari: la
prima banchina diventerà operativa nel secondo semestre
del 2006 e l'intero progetto sarà completato nel 2010.
1° accordo di joint venture
Stolt-Nielsen Transportation Group (SNTG) ha
formalizzato due accordi di joint venture con la cinese
Lingang Harbor Affairs Company per la realizzazione di
un terminal per prodotti petroliferi e chimici nel porto di
Tianjin
2° accordo di joint venture
SNTG ha formalizzato due accordi di joint venture con la
cinese Lingang Harbor Affairs Company per la
realizzazione di un terminal prodotti petroliferi e chimici
nel porto di Tianjin
(continua)
156
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.32.)
2006
2006
2006
2006
2006
2006
2006
2006
Georgia Authority e CMACGM (FR)
Accordo
La Georgia Authority ha concluso un accordo di stretta
collaborazione con il gruppo armatoriale francesce CMA
CGM per il mantenimento e lo sviluppo dei traffici nel
porto statunitense di Savannah per quindici anni.
APM Terminals (DK),
Accordo per concessione nuovo terminal container
Port authority di Rotterdam
La società terminalista APM Terminals del gruppo
(NL)
armatoriale danese A.P. Møller-Mærsk ha siglato un
accordo con la port authority di Rotterdam per ottenere in
concessione un nuovo container terminal nella nuova area
Maasvlakte 2 del porto olandese.
SSA Marine (USA) e Porto di Joint venture
Saigon (Vietnam)
Il Governo vietnamita approva una joint venture tra la
statunitense SSA marine ed il porto di Saigon, per
costruire un nuovo terminal container a Cia Mep.
Luka Koper (SL),
Accordo di cooperazione.
Hafen Nürnberg-Roth GmbH Luka Koper e Hafen Nürnberg-Roth, che gestiscono
(DE)
rispettivamente i porti di Capodistria e di NorimbergaRoth, hanno siglato un accordo di cooperazione che
prevede la realizzazione di migliori collegamenti
ferroviari tra lo scalo sloveno e il porto fluviale tedesco.
Ningbo Port Group (Cina),
Joint venture.
COSCO Ports (Ningbo
Ningbo Port Group, COSCO Ports (Ningbo Beilun)
Beilun) (gruppo COSCO
(gruppo COSCO Pacific), OOCL Terminal (Ningbo)
Pacific) (Cina), OOCL
(gruppo OOCL) e SDIC Communications Co. hanno
Terminal (Ningbo) Ltd.
formalizzato la costituzione della joint venture che sarà
(gruppo OOCL) (Cina), SDIC incaricata di costruire e gestire la banchina numero 7 della
Communications Co (Cina)
4° fase del Beilun Container Terminal del porto di Ningbo
Maersk Line (DK),
Accordo per lo sviluppo del porto.
Georgia Ports Authority
Maersk Line ha siglato un accordo ventennale con la
(GPA) (USA)
Georgia Ports Authority (GPA) che garantirà al porto di
Savannah un crescente flusso di carichi containerizzati
trasportati dalle navi dell’armamento danese.
Governo Peruviano, DP
Accordo.
World (Dubai)
Il gruppo terminalista DP World di Dubai ha sottoscritto
con il governo peruviano un accordo per la realizzazione
della costruzione e dell’ampliamento del container
terminal al Muelle Sur del porto di Callao, che è stato
recentemente ottenuto in concessione dal Consorcio
Terminal Internacional de Contenedores del Callao
costituito dalla britannica P&O Dover (acquisita da DP
World) e dalla peruviana Unimar.
Saigon Newport Company
Joint venture (richiesta di nulla osta).
(Vietnam), AP Moller Maersk Saigon Newport Company, l’agenzia governativa che
(DK)
gestisce il porto vietnamita di Saigon, ha chiesto al
ministero della Programmazione e degli Investimenti di
Hanoi di autorizzare la costituzione di una joint venture,
con il gruppo danese A.P. Møller-Mærsk, leader mondiale
del trasporto marittimo containerizzato.
(continua)
157
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.32.)
2006
Virginia Port Authority (VPA) Accordo di cooperazione.
(USA), Suez Canal Authority Virginia Port Authority (VPA) e Suez Canal Authority
(Egitto)
hanno siglato un accordo di cooperazione incentrato sulla
promozione dei traffici marittimi tra Asia e Stati Uniti
attraverso il canale di Suez.
Saigon Newport Company
Joint venture (richiesta di nulla osta).
(Vietnam), PSA International Saigon Newport Company, l’agenzia governativa che
(Singapore)
gestisce il porto vietnamita di Saigon, ha chiesto al
ministero della Programmazione e degli Investimenti di
Hanoi di autorizzare la costituzione di una joint venture
con il gruppo PSA di Singapore
Saigon Port (Vietnam), SSA
Joint venture.
Marine (USA)
Il governo vietnamita ha approvato la costituzione di una
joint venture tra la Saigon Port e il gruppo terminalistico
statunitense SSA Marine che avrà il compito di realizzare
e gestire lo SP-SSA International Container Terminal
(SSIT) a Cai Mep-Thi Vai, nuovo porto internazionale che
sarà costruito a sud-est di Ho Chi Minh City (Saigon).
Sono previsti investimenti per 160 milioni di dollari.
2006
SSA Marine (USA),
Vinalines (Vietnam),
Quang Ninh Port (Vietnam),
2006
APM Terminals (gruppo A.P.
Møller-Mærsk) (DK) Aqaba
Development Corporation
(ADC) (Giordania)
2006
DP World (Dubai),
Port Qasim (Pakistan)
Accordo per gestione nuovo terminal.
DP World ha siglato un accordo con Port Qasim per
costruire e gestire un nuovo terminal container. Sarà
realizzato in tre fasi e i lavori della prima termineranno nel
2009. La sua capacità sarà di due milioni di teu l'anno.
2006
Port authority di Corpus
Christi (USA), DragadosS.P.L. (ES)
Accordo per la gestione di terminal.
La port authority di Corpus Christi ha recentemente
siglato un memorandum of understanding con la spagnola
Dragados-S.P.L. in vista della sottoscrizione di un accordo
definitivo per la costruzione e la gestione del La Quinta
Trade Gateway Container Terminal. La port authority
americana si impegna ad investire circa 83 milioni di
dollari nel progetto
Joint venture.
Le vietnamite Vinalines e Quang Ninh Port e la
statunitense SSA Marine hanno siglato un accordo per
costituire una joint venture che realizzerà e gestirà un
container terminal a Cai Lan, l’area di espansione del
porto di Quang Ninh che è situato nella provincia
vietnamita di Quang Ninh. Il progetto prevede
investimenti per un totale di 100 milioni di dollari.
Joint venture.
APM Terminals (gruppo A.P. Møller-Mærsk) e Aqaba
Development Corporation (ADC) hanno formalizzato
l’accordo per la costituzione di una joint venture che
gestirà l’Aqaba Container Terminal (ACT) per un periodo
di 25 anni
(continua)
158
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.32.)
2006
2006
2006
2006
2006
2006
2007
Tianjin Port Co. (Cina), PSA
International (Singapore)
Joint venture.
L’agenzia governativa cinese National Development and
Reform Commission ha annunciato l’approvazione di una
joint venture tra la Tianjin Port Co. e il gruppo
terminalistico PSA di Singapore che è stata costituita per
realizzare e gestire sei nuove banchine dedicate al traffico
dei container nel porto di Tianjin. L’impianto avrà una
capacità di movimentazione annua pari a 4 milioni di teu
Chennai Port Trust (India),
Accordo.
PSA Sical (Gruppo PSA
La Chennai Port Trust ha siglato una lettera d’intenti con
International) (Singapore)
la PSA Sical relativa alla costruzione e gestione di un
secondo container terminal nel porto indiano di Chennai.
Lo ha reso noto l’agenzia di stampa Press Trust of India
specificando che l’investimento previsto ammonterà a
4,92 miliardi di rupie
Luka Koper (SL) Port
Accordo.
Authority di Port Klang
I rappresentanti di Luka Koper, società che gestisce il
(Malaysia)
porto di Capodistria, hanno siglato un accordo con la port
authority di Port Klang nel corso di una recente missione
in Asia. Obiettivo dell’intesa è promuovere il ruolo di
entrambi gli scali quali gateway dei mercati interni.
Bechtel (USA), C. Steinweg
Accordo.
(BE)
Il gruppo statunitense Bechtel, specializzato nelle attività
di ingegneria, approvvigionamento dei materiali e
costruzione, ha siglato un accordo con la belga C.
Steinweg, per avvalersi del porto di Anversa quale proprio
hub nordeuropeo per il trasporto di attrezzature e materiali
destinati a progetti in tutto il mondo.
Lamnalco (Emirati Arabi),
Joint venture.
Jordan National Shipping
Lamnalco, Jordan National Shipping Lines Company
Lines Company (Giordania), (JNSL) e Aqaba Development Corporation (ADC) hanno
Aqaba Development
siglato un accordo che prevede la costituzione di una joint
Corporation (Giordania)
venture che si occuperà dello sviluppo del porto di Aqaba.
Nei mesi scorsi il gruppo Lamnalco e JNSL, riuniti in
consorzio, si erano aggiudicati il contratto per la gestione
e lo sviluppo dei servizi portuali ad Aqaba.
Port Authority di Beirut
Accordo.
(Libano),
La port authority di Beirut ha siglato un accordo triennale
CMA CGM (FR)
con il gruppo armatoriale francese CMA CGM con il
quale lo scalo libanese si è assicurato un traffico annuale
pari ad almeno 100mila container
DP World (Dubai),
Costituzione di joint venture.
Kaplan Equity Limited (KEL) Il gruppo terminalistico mediorientale DP World e un
(Australia)
consorzio guidato dall’australiana Kaplan Equity Limited
(KEL), un private equity fund gestito da Kaplan Funds
Management, hanno annunciato la costituzione di una
joint venture per gestire attività logistiche in Australia con
un investimento di circa 200 milioni di dollari australiani
(159 milioni di dollari USA).
(continua)
159
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.32.)
2007
2007
2007
2007
2007
2007
2007
Buss Ports (DE),
Aluminium Oxid Stade (DE)
Joint venture paritetica.
Buss Ports, una divisione del gruppo tedesco Buss, ha
costituito la nuova società Hafenentwicklungsgesellschaft
Stade-Bützfleth mbH in joint venture 50:50 con la
connazionale Aluminium Oxid Stade GmbH (AOS),
azienda del gruppo DADCO, per la creazione di un nuovo
terminal multipurpose nel porto di Amburgo.
Samskip (Islanda),
Accordo.
PSA HNN (Gruppo PSA)
Il gruppo trasportistico Samskip e la società terminalista
(Singapore)
PSA HNN (gruppo PSA di Singapore) hanno stretto un
accordo per sviluppare il traffico containerizzato shortsea
nel porto di Zeebrugge. In particolare Samskip utilizzerà
le strutture terminalistiche di PSA HNN per espandere le
proprie operazioni multimodali intraeuropee.
Hutchison Port Holdings
Joint venture.
(HPH) (Cina-Hong Kong),
Hutchison Port Holdings (HPH) e Huizhou Port Affairs
Huizhou Port Affairs Group
Group Co. hanno siglato un accordo di joint venture per la
Co (Cina)
costituzione della Huizhou Port International Container
Terminals, società che realizzerà due banchine per la
movimentazione dei container nel porto di Huizhou, nella
Cina meridionale. Il progetto prevede una linea di
banchina complessiva di 800 metri lineari con fondali di
15,2 metri.
Governo Pakistano,
Accordo per la gestione del porto.
PSA International (Singapore) A Gwadar (Pakistan) è stato ufficializzato l’accordo con il
quale il gruppo terminalistico PSA International di
Singapore gestirà il nuovo porto locale. L’intesa prevede
lo sviluppo di due aree terminalistiche, una dedicata ai
container l’altra ai traffici multipurpose. Inoltre PSA sarà
esentata per 20 anni dal pagamento di imposte.
Neptune Orient Lines (NOL) Joint venture.
(Singapore),
Il gruppo armatoriale e logistico Neptune Orient Lines
SITC Maritime (Group) Co.
(NOL) di Singapore e la cinese SITC Maritime (Group)
(Cina)
Co. hanno siglato un accordo per costituire una joint
venture 50:50 che avrà il compito di costruire e gestire un
nuovo container terminal nel porto di Qingdao nell’ambito
di una concessione che la compagnia armatoriale cinese si
è aggiudicata nel 2005.
Mota Engil SGPS (PT),
Joint venture.
Maersk McKinney Moeller
Mota Engil e Maersk intendono procedere ad un accordo
(DK)
di joint venture per la gestione di importanti terminal
container portoghesi.
Hanjin Shipping (Corea del
Joint venture.
Sud), Saigon NewPort
La compagnia di navigazione sudcoreana Hanjin Shipping
Company (Vietnam)
ha siglato un memorandum of understanding con la
Saigon NewPort Company che prevede la costituzione di
una joint venture per lo sviluppo di attività terminalistiche
nel settore dei container in Vietnam.
(continua)
160
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.32.)
2007
PSA Vietnam (gruppo PSA
International, Singapore),
Saigon Port (Vietnam)
Joint venture.
Dopo aver stilato accordi con la statunitense SSA Marine
e l'araba DP World per la realizzazione di nuovi terminal
container, il Governo vietnamita dà il via libera alla Psa di
Singapore per la realizzazione di un nuovo scalo nella
provincia di Vung Tau. La struttura sarà realizzata e
gestita da una joint-venture tra Psa Vietnam Pte (che
appartiene interamente a Psa International Pte) e Saigon
Port, società dello Stato vietnamita.
Fonte: Nomisma
Di seguito vengono riportati gli accordi per la concessione di terminal portuali. Si dà
notizia in particolare dell’espansione della danese APM Terminals (AP Moller-Maersk)
che si è aggiudicata un nuovo posizionamento in Francia a Dunquerke, in Nigeria e in
Jamaica.
Tab.33. Accordi riguardanti concessioni per la gestione di terminal container
Anno
Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005
Dubai Ports International (Dubai),
Porto di Aden (EAU).
2005
Europe Container Terminal (NL)
(controllata di Hutchison Port
Holdings, Cina-Hong Kong),
Autorità Portuale di Rotterdam
(NL)
2005
Autorità Portuale di Dunkerque
(FR),
APM Terminals (del gruppo A.P.
Moller-Maersk, DK),
Concessione (35 anni).
La concessione prevede che la Dubai Ports
International gestisca per 35 anni i container terminal
Aden Container Terminal e Ma'alla Container
Terminal del porto di Aden. L'Aden Container
Terminal ha movimentato 282.287 teu, il Ma'alla
Comtainer Terminal 36.514 teu.
Accordo per la realizzazione e gestione di un nuovo
terminal container.
Le due società hanno raggiunto un accordo per la
progettazione e la realizzazione di un nuovo terminal
container. La struttura sarà destinata al trasporto
fluviale e ai servizi feeder e prenderà il nome di Delta
Barge Feeder Terminal. Con la nuova banchina la
capacità di traffico del Delta Terminal del gruppo
ECT arriverà a 880.000 teu.
Concessione.
La società terminalista APM Terminals ha ottenuto la
concessione del container terminal NFTI-ou del porto
di Dunkerque. Il terminal era in precedenza assegnato
in gestione alla società NFTI-ou (Nord France
Terminal International Opérateur Unifié) costituita
nel 2001 dalla belga IFB-nv (gruppo ferroviario
SNCB) e dalla Port Autonome de Dunkerque.
Concessione (25 anni).
Assegnata ad APM Terminal la concessione
dell'Apapa Container Terminal del porto di Apapa; la
società ha annunciato notevoli investimenti sia per
attrezzature che per la formazione del personale.
Apapa Container Terminal
(Nigeria),
APM Terminal (gruppo AP Moller
Maersk , DK)
(continua)
161
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.33.)
Port Authority of Jamaica
(Jamaica),
APM Terminals (del gruppo A.P.
Moller-Maersk, DK),
2005
Autorità Portuale di Tangeri
(Marocco),
Contship Italia (gruppo Eurogate,
DE ),
MSC (Svizzera),
CGA-CGM (FR),
Comanav (Marocco)
2006
Manta Port Authority (MPA)
(Ecuador),
Hutchison Port Holdings (HPH)
(Cina-Hong Kong)
Concessione (5 anni).
Il contratto, quinquennale, prevede che APM gestisca
il Kingstone Container Terminal del porto di
Kingstone. Attualmente l'impianto può movimentare
oltre 1 mln di teu l'anno, sono previsti interventi per
aumentare la sua capacità a 1,5 mln di teu.
Concessione trentennale.
Il governo marocchino ha assegnato alla cordata la
concessione del secondo terminal di Tangeri.
L'operazione Tangeri finanziata da investitori degli
Emirati arabi era decollata nel 2002 con la
costituzione dell'Agenzia speciale TangerMed, che
assecondava la tendenza alla proliferazione dei centri
di transhipment di container nel Mediterraneo,
realizzati in tempi stretti, assegnati ad operatori che
hanno il controllo dei flussi e dotati di infrastrutture e
fattori di attrazione come il regime di zona franca.
Concessione.
Costituita
la
nuova
società
Terminales
Internacionales de Ecuador S.A. La Manta Port
Authority (MPA) e la Hutchison Port Holdings
(HPH) hanno siglato il contratto che assegna la
concessione per trent’anni del nuovo container
terminal del porto di Manta al gruppo terminalista
Fonte: Nomisma
Tab.34. Accordi riguardanti servizi portuali per cargo non container (general cargo, roro,…)
Anno
Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005
Swire Shipping (Cina),
PSA (Singapore)
2007
COSCO Ports (Cina),
COSCON (Cina),
AP Moller Maersk (DK)
2007
Plangreat (gruppo COSCO
Pacific) (Cina),
COSCON (Cina)
Terminal Service Agreement.
Con tale accordo che comprende anche Tasman Orient Line,
Swire Shipping si è assicurata i servizi terminalistici del
gruppo, inclusa la priorità di accosto alle banchine di Pasir
Panjang, per fare di Singapore il proprio hub del sud-et
asiatico sfruttando spazi di stoccaggio e strutture PSA.
Accordo.
Il gruppo COSCO Pacific, attraverso la filiale COSCO
Ports, ha siglato accordi per fornire servizi terminalistici alle
navi della consociata COSCON e del gruppo armatoriale
danese A.P. Møller-Mærsk. I contratti hanno validità 20072009. Il contratto con la COSCON valgono rispettivamente
138,8 milioni di dollari e 95 milioni di dollari.
Accordo.
COSCO Pacific, attraverso la filiale Plangreat, ha
sottoscritto un accordo di fornitura di servizi terminalistici
con la compagnia cinese COSCON, che ha validità dal 23
marzo 2007 al 31 dicembre 2009 e presenta un valore
complessivo di 22,5 milioni di dollari.
Fonte: Nomisma
162
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
LA CONCENTRAZIONE NEL SETTORE TERMINALISTICO PORTUALE: IL
CASO DUBAI PORTS WORLD E PSA-HUTCHISON
Un imponente processo di concentrazione ha avuto luogo nel settore portuale, annunciato
negli ultimi anni da un deciso trend di fusioni e acquisizioni.
Ad oggi – a seguito del takeover di DP World su P&O Ports e dell’alleanza tra PSA
International e Hutchison Whampoa (HPH) - si preannuncia la nascita di un duopolio nella
movimentazione di container nei principali scali del mondo. Tre delle quattro compagnie
coinvolte appartengono infatti ai primi cinque operatori terminalistici mondiali – HPH,
PSA, DPW, APM Terminals (gruppo AP Moller-Maersk) e COSCO Pacific – che hanno
detenuto nel 2006 complessivamente una quota di mercato pari al 50% dei traffici
container mondiali. Queste compagnie hanno tratto uno straordinario vantaggio dalla
crescita del traffico containerizzato indotto dal continuo boom di esportazioni cinesi e dalla
conversione dei flussi di traffico bulk a quello container.
Da una parte, la vertiginosa crescita per vie esterne di Dubai Ports World (DPW),
culminata con l’acquisizione del colosso portuale britannico P&O, posiziona stabilmente
il terminalista tra i leader mondiali del settore, in virtù sia dell’integrazione degli scali
portati in dote da P&O, che dell’espansione in India, Europa, Asia e Africa.
Dall’altra, la epocale convergenza tra i due terminalisti asiatici modifica lo schacchiere
geo-economico, dal momento che le due società, con l’esclusione degli Stati Uniti,
presidiano ogni regione in modo complementare. L’operazione ha avuto luogo con
l’ingresso di PSA nel 20% della Hong Kong International Terminal, per un contrvalore di
4 miliardi di dollari. La società è la punta di diamante nel mercato dei container dell'altro
colosso della portualità mondiale, la cinese Hutchison Whampoa, la cui quota, controllata
attraverso Hutchison Port Holdings (HPH) e Hutchison Port Investment è scesa al 66,5%.
A seguito dell’acquisizione Hutchison ha confermato la cessione delle quote del 10% del
colosso cinese COSCO-HIT a PSA per un controvalore di 707,1 milioni di dollari.
L’operazione sancisce l’alleanza tra i principali operatori di Singapore e Hong Kong, i due
più importanti porti container del mondo. HPH opera in 42 porti di 20 Paesi, e oltre
all’headquarter cinese dove gestisce quattro terminali, le attività della società sono estese a
tutta la Cina e nel resto dellì’Asia, con sette terminal dalla Corea all’Indonesia. HPH è
presente anche in Centro e Sud America (con due terminali a Panama), in Europa
(Duisburg, Rotterdam, Harwich, Felixstowe, Thamesport, Willebroek e Gdynia) e nella
163
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
regione di Africa e Medio Oriente in Arabia Saudita e Tanzania. PSA invece gestisce 19
porti in 11 paesi, ha sede a Singapore, dove ha quattro terminali e serve 200 compagnie
marittime.
Con riferimento a Dubai Ports, si segnala invece come per il terzo anno consecutivo il
terminalista arabo si riveli il protagonista assoluto per dinamicità nel panorama della
portualità internazionale. A fine 2005 la fusione tra la Dubai Ports Authority e Dubai Ports
International ha dato vita alla Dubai Ports World, che di lì a poco ha lanciato e portato a
termine il takeover su P&O Ports, divisione terminalistica del maggior operatore britannico
di porti e traghetti. L’operazione, andata a segno nonostante i tentativi di rilancio di PSA
International (controllata dal gruppo Temasek Holdings), ha dato vita al terzo soggetto su
scala mondiale, dopo Hutchison Whampoa, ora alleata di PSA, e la stessa PSA/Temasek.
L’acquisizione, del valore di 6,8 miliardi di dollari, ha modificato radicalmente gli
equilibri geo-economici del comparto. Non sorprende pertanto che, per la sua importanza
strategica e politica, l’operazione sia stata fortemente contrastata dagli Stati Uniti, contrari
al fatto che una compagnia araba fosse titolare degli importanti interessi di P&O in
numerosi scali americani (tra cui New York, New Jersey, Baltimora, New Orleans, Miami
e Filadelfia). L’avversione statunitense ha indotto DP World ad optare per la cessione –
completata nel 2007 - delle attività americane ad un investitore domestico, AIG Global
Investment Fund, che ha riunite le compagnie rilevate sotto il nuovo brand, Ports America
Inc. Contestazioni all’acquisizione di P&O da parte della società araba sono sorte anche in
India, dove il gruppo controlla P&O Ports India.
Il piano d'espansione di DP World al di fuori del Medio Oriente trova conferma, come
anticipato, anche in molti progetti in Asia, Europa, Africa e America Latina. Il terminalista
arabo sta portando a termine progetti per la costruzione di terminal containers nel porto di
Qingdao e Tianjin, in Cina e nel porto di Ho Chi Minh City, in Vietnam, dando vita al più
importante progetto infrastrutturale del Paese. In Pakistan, DP World, nello scalo di Port
Muhammad Qasim, vicino Karachi, opera un terminal container da 850mila teu l'anno,
gestito da Qasim International Container Terminal (QICT), società che fa parte del
pacchetto P&O Ports. In Europa la compagnia ha concentrato gli investimenti nell’ambito
del progetto London Gateway, con la costruzione di un terminal container a Thurrock,
nell’Essex; infine ha spostato le mire sulla quota del 49,9% del terminal HHLA di
Amburgo in via di privatizzazione, in seguito affidato dalla municipalità di Amburgo al
colosso tedesco delle costruzioni Hochtief. In Africa, DPW sta invece realizzando il
Doraleh Container Terminal (scalo di rango post-panamax) a Gibuti, nel Corno d’Africa,
164
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
dove gestisce già il porto di Gibuti e un grande terminal petrolifero. Infine, in America
Latina, il gruppo è presente in Perù, dove sta completando l’ampliamento del terminal
container Muelle Sur del porto di Callao, ottenuto in concessione dal Consorcio Terminal
Internacional de Contenedores del Callao costituito dalla britannica P&O Dover (ora DP
World) e dalla peruviana Unimar.
Nel 2007, poi, con un consorzio guidato dall’australiana Kaplan Equity Limited ha
costituito una joint venture per gestire attività logistiche in Australia. Mentre negli Emirati
Arabi, da ultimo, ha ottenuto la concessione di 35 anni dell’Aden Container Terminal e del
Ma'alla Container Terminal del porto di Aden.
I processi di convergenza dei due grandi terminalisti hanno avuto ripercussioni anche
sull’area europea: oltre alla fusione DP World/P&O, alcune acquisizioni che hanno
dimostrato l’interesse di PSA/Hutchison per i mercati spagnoli e tedeschi.
HPH ha infatti ottenuto la quota di maggioranza del Terminal Catalunya, terminalista del
porto di Barcellona, mentre nel Northern Range, l’alleata PSA, ha portato a termine
accordi di integrazione verticale. Dapprima - attraverso la controllata HNN (Hesse-Noord
Natie) - ha costituito con il gruppo armatoriale francese CMA CGM una joint venture per
la gestione del terminal container OCHZ del porto di Zeebrugge. In secondo luogo ha
realizzato una joint venture nel porto di Anversa con il gruppo armatoriale elvetico MSC
per la realizzazione del più grande terminal mono-cliente nel panorama della portualità
mondiale, con un investimento di 250 milioni di euro. Di fatto PSA, da due anni, grazie a
investimenti pari a 600 milioni di euro, controlla circa l’80% del traffico del porto belga di
Anversa, undicesimo scalo per traffico merci a livello globale.
PSA sta evidentemente portando avanti parallelamente al processo di concentrazione anche
un percorso di consolidamento del core-business. La strategia di ritorno alla
specializzazione e alla dismissione delle attività non-core è infatti un liet motiv nel periodo
di riferimento nell’intero panorama globale in quasi tutti i settori del trasporto. PSA ha
confermato la tendenza con diverse operazioni tra cui la cessione dei terminal ro-ro del
gruppo (tra i maggiori in ambito europeo) dei porti di Zeebrugge e di Anversa, rilevati
dalla giapponese NYK, che sta operando un processo di espansione nel Nord Europa.
PSA mantiene tuttavia un interesse primario nel porto di Anversa. Oltre alle già citate
alleanze, il gruppo – sempre attraverso la controllata HNN - ha costituito la Antwerp
International Terminal in joint venture con la giapponese K Line, la taiwanese Yang Ming
e la sudcoreana Hanjin, per la gestione del porto di Anversa. Il programma delle società
165
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
armatoriali è di concentrare i volumi in pochi mega hubs e di gestire congiuntamente parte
del Deurganck Terminal di HNN ad Anversa. HNN ha programmato inoltre di investire
oltre 500 milioni di euro nei prossimi 5 anni per arrivare al raddoppio della capacità del
terminal, che sarà l’hub dei tre partners per i traffici tra Europa e Far East.
Ancora nel Nord Europa, PSA, attraverso HNN, ha stretto un accordo con il gruppo
trasportistico islandese Samskip per lo sviluppo del traffico container di cabotaggio (shortsea shipping) nel porto di Zeebrugge. In particolare Samskip utilizzerà le strutture
terminalistiche di PSA-HNN per espandere le proprie operazioni multimodali intraeuropee.
Anche nella regione asiatica, PSA ha dato luogo a diversi accordi che hanno portato alla
costituzione di joint-venture. In Cina, è entrato in partnership con la società statale Tianjin
Port Group – che gestisce il più grande scalo del nord del Paese – per la costituzione di una
società di sviluppo di un nuovo terminal container. Nel 2006, inoltre, il gruppo è
subentrato nel capitale del Dalian Dagan Container Terminal, principale terminalista del
porto di Dalian, arrivando a detenere complessivamente il 10% delle azioni: la stessa
operazione è stata portata avanti da altri operatori asiatici leader, tra cui il partner
Hutchison, la giapponese NYK e China Shipping.
PSA inoltre realizzerà una piattaforma all’imbocco del canale di Panama nel versante
pacifico che movimenterà 450 mila teu all’anno. Questa è la terza importante operazione di
PSA nel 2007, dopo l’intesa con Samskip su Zeebrugge e la realizzazione di un terminal
container e di un altro a Gwadar.
Con riferimento ai mercati emergenti, invece, sia PSA che DP World hanno siglato accordi
con l’agenzia governativa vietnamita che gestisce il porto di Saigon per la costituzione di
alcune joint venture finalizzate allo sviluppo dei traffici nella regione asiatica. I due
competitori, oltre che sull’affaire P&O, si sono incontrati di recente anche sulla gestione di
alcuni terminal del porto di Gwadar, in Pakistan, crocevia in via di sviluppo per le merci
tra Occidente e Oriente, cui entrambi ambiscono.
Lo scenario italiano
In attesa dell’autonomia finanziaria alle Autorità Portuali, che sarà parzialmente operativa
già nell’esercizio 2007, il settore portuale italiano ha dimostrato discreta vitalità nel corso
del periodo di riferimento, registrando un aumento complessivo nella movimentazione
container pari al 2%.
166
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
Della crescente saturazione dei maggiori porti container (Gioia Tauro, Genova e La
Spezia) hanno beneficiato Taranto, la cui crescita della movimentazione container nel 2006
è stata pari al 25% e che ha visto aumentare i traffici del 90% dal 2002 e Cagliari (+10%
nel 2006). Nel periodo di riferimento Cagliari e Taranto hanno offerto una buona
performance anche nel settore del traffico meci (rispettivamente +17,6% e +9,4% nel
2005).
In un settore portuale frammentario come quello italiano, il trend di sviluppo del
gigantismo navale, può paradossalmente portare opportunità di mercato. Infatti, come fa
notare il rapporto di Assoporti sulla portualità (2007), l’entrata in servizio delle navi
giganti consente la disponibilità di navi da 4.500 a 6.000 teu su itinerari che non toccano i
grandi porti di transhipment e che vengono convogliate direttamente sui porti regionali. Il
processo è già in atto, se si pensa – come fa notare il rapporto – che oltre ai porti di
transhipment, altri 5 scali italiani direct- call hanno istituito servizi diretti con la Cina.
Tab.35. La movimentazione di container nei principali porti italiani (migliaia di teu)
Porto
Rank
2006
Gioia Tauro
1
Genova
2
La Spezia
3
Taranto
4
Cagliari
5
Livorno
6
Napoli
7
Salerno
8
Venezia
9
Savona-Vado
10
Trieste
11
Ravenna
12
Ancona
13
Civitavecchia
14
Palermo
15
Catania
16
Trapani
17
Marina di Carrara
18
Monfalcone
19
Bari
20
Brindisi
21
Totale
* Dati provvisori (aprile 2007)
Rank
2005
1
2
3
4
5
6
8
7
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
2006*
2005
var %
2006/05
var%
2006/02
2.938
1.657
1.137
892
726
658
445
359
317
231
215
162
76
33
14
14
10
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
9.878
3.161
1.625
1.024
717
660
659
374
419
290
220
198
169
64
45
28
15
n.d.
7
1
10
2
9.688
-7,1%
2,0%
11,0%
24,4%
10,0%
-0,2%
19,0%
-14,3%
9,3%
5,0%
8,6%
-4,1%
18,8%
-26,7%
-50,0%
-6,7%
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
2,0%
-2,4%
8,2%
16,6%
89,0%
881,1%
26,5%
0,2%
-4,3%
21,0%
320,0%
16,2%
0,6%
-19,1%
57,1%
27,3%
7,7%
-41,2%
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
19,8%
Fonte: elaborazioni Nomisma su dati Assoporti
167
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Il bilancio relativo alla movimentazione di merce non containerizzata nei porti italiani
evidenzia la crescita dei porti minori, a scapito di quelli maggiori. Infatti, i primi 20 porti
hanno segnato una diminuzione del traffico del -2,4%, contro una crescita del 3,2% riferita
all’intero sistema portuale italiano. Tra le rilevanti eccezioni, si segnalano le buone
performance di Cagliari-Sarroch (+17,6%), di Messina-Milazzo (+56%) e di Savona-Vado
(+12,5%).
Tab.36. Movimentazione di merce (escluso container) nei primi 20 porti italiani (migliaia
di tonnellate), 2005
Porto
Genova
Trieste
Taranto
Cagliari-Sarroch
Augusta
Venezia
Livorno
Messina - Milazzo
Gioia Tauro
Ravenna
Napoli
La Spezia
Savona - Vado
Civitavecchia
Brindisi
Ancona
Piombino
Salerno
Olbia – G. Aranci
Palermo
Totale primi 20
Totale Italia
Rank
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
2005
di cui:
Rinfuse
liquide
Rinfuse
solide
Merci
varie
var %
2005/04
var %
2005/00
55.189
47.718
47.657
37.913
33.419
29.099
28.211
25.661
24.765
23.879
21.009
17.162
16.156
11.517
9.306
9.210
8.286
8.195
6.550
5.739
466.641
493.277
21.464
37.970
6.907
26.985
31.970
12.147
8.627
16.267
365
4.757
5.619
3.055
8.039
4.475
2.863
5.046
486
750
197.792
205.511
8.201
1.963
24.117
414
1.448
9.556
1.186
758
124
11.980
4.176
1.530
4.396
1.609
6.364
1.511
6.101
122
125
240
85.921
91.142
25.524
7.785
16.633
10.514
7.396
18.398
8.635
24.276
7.142
11.214
12.577
3.721
5.433
79
2.652
1.699
8.073
6.425
4.749
182.925
196.620
-1,2%
1,7%
9,4%
17,6%
1,2%
-2,2%
4,3%
56,4%
-6,1%
-6,1%
6,8%
-6,9%
12,5%
1,9%
-15,9%
1,2%
1,5%
-8,9%
2,1%
-3,3%
-2,4%
3,2%
8,6%
0,2%
40,7%
25,1%
6,8%
3,3%
14,8%
138,1%
-19,6%
5,3%
42,1%
3,9%
22,4%
16,9%
15,6%
-17,4%
-20,2%
113,7%
13,7%
9,8%
9,2%
15,5%
Fonte: elaborazioni Nomisma su dati Assoporti
Quanto alle operazioni che hanno caratterizzato il mercato, si segnala che il Gruppo
Grimaldi di Napoli ha acquisito il 49% del terminal multipurpose Unikai di Amburgo:
l'operazione si inserisce in un progetto di crescita del gruppo partenopeo che prevede la
costruzione di nuove navi e l'acquisizione o la realizzazione di infrastrutture portuali.
168
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.37. Principali operazioni riguardanti terminal portuali sul mercato italiano
Acquirente
Anno
Acquisita
Operazione ed effetti rilevanti
Gruppo
Grimaldi
Napoli (IT)
2007
Unikai
(Divisione
Logistica di
HHLA) (DE)
Acquisizione 49%.
Grimaldi Napoli si radica nel porto di Amburgo con
l'acquisto del 49% del terminal multipurpose Unikai.
Unikai fa parte della divisione logistica della società
HHLA e dispone di un terminal multipurpose di circa 1
milione di mq con 1,5 km di banchina
Fonte: Nomisma
Proseguono anche gli accordi per lo sviluppo delle autostrade del mare in territorio
italiano: l’olandese Euro Marine Carrier ha attivato un servizio di trasporto di autovetture
tra i porti di Civitavecchia e Barcellona grazie ad un accordo con le case automobilistiche
Nissan e Mazda.
Per quanto riguarda gli accordi relativi alla concessione di terminal container, si segnala
che Conateco - società controllata a livello paritetico da Cosco e MSC, rispettivamente il
secondo e il sesto armatore container nella graduatoria mondiale - ha ottenuto una
concessione di durata cinquantennale per la gestione del nuovo terminal della darsena di
Levante del Porto di Napoli. Conateco si impegna ad investire nella struttura 216,5 milioni
di euro che si aggiungono ai 180 già stanziati da parte pubblica. L'operatività del terminal è
prevista per il 2010.
A Contship Italia, è stata affidata la concessione trentennale del secondo terminal di
Tangeri, in Marocco. Contship Italia ha partecipato all’operazione in cordata con la
svizzera MSC, la francese CGA-CGM e la marocchina Comanav.
Tab.38. Accordi riguardanti concessioni di terminal container
Anno
Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005
Autorità Portuale di Tangeri
(Marocco),
Contship Italia (gruppo Eurogate,
DE ),
MSC (Svizzera),
CGA-CGM (FR),
Comanav (Marocco)
Autorità Portuale di Napoli (IT),
Conateco (IT)
Concessione (30 anni).
Il governo marocchino ha assegnato alla cordata la
concessione del secondo terminal di Tangeri.
Contship Italia è controllata da Contship, che fa parte
a sua volta del gruppo tedesco Eurogate.
2006
Concessione per gestione terminal (50 anni)
La AP di Napoli ha affidato la gestione del nuovo
terminal a Conateco, società paritetica tra Cosco e
MSC.
Fonte: Nomisma
169
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.39. Accordi riguardanti terminal e servizi portuali sul mercato italiano
Anno
2005
Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
Euro Marine Carrier (NL),
Nissan (Giappone),
Mazda (Giappone)
Accordo.
Euro Marine Carrier ha attivato un servizio di
trasporto di autovetture tra i porti di Civitavecchia e
Barcellona grazie ad un accordo con le case
automobilistiche Nissan e Mazda.
Fonte: Nomisma
Hanno avuto luogo nel periodo di riferimento anche diversi accordi di natura istituzionale
finalizzati allo sviluppo del settore della portualità.
Le Ferrovie dello Stato, ad esempio, hanno stretto due accordi con l’autorità portuale di
Genova e con il Comune di Taranto per potenziare la capacità di sfruttamento del trasporto
su ferro dello scalo ligure e del porto di Taranto. Il porto pugliese ha inoltre siglato
un’intesa, fortemente incoraggiata a livello governativo, con i porti di Gioia Tauro e
Cagliari allo scopo di dare l’avvio al primo sistema integrato portuale nazionale e far
crescere il traffico container italiano nel Mediterraneo.
Allo stesso modo le Autorità Portuali di Venezia e Trieste stanno sviluppando la messa in
comune del know how tecnologico ed una politica comune di marketing e promozione.
Interessante nell’ottica delle politiche di sviluppo del territorio è anche l’intesa tra le
Regioni Liguria e Piemonte, che prevede che Alessandria diventi il retroporto naturale di
Genova.
Con riferimento agli accordi in ambito internazionale si segnala la convenzione di
partenariato stipulata dalle due autorità portuali di Catania e Malta che prevede un hub
marittimo unico per la gestione congiunta del traffico merci e di crociere nel Mediterraneo,
con l’obiettivo di ottimizzare i collegamenti marittimi esistenti tra Catania, Malta e Gozo.
Tab.40. Accordi istituzionali per lo sviluppo del settore portuale
Anno
Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005
Autorità portuale di Genova
(IT),
Ferrovie dello Stato (IT)
Accordo.
Intesa per l'ottimizzazione ed il pieno utilizzo delle
capacità produttive delle linee ferroviarie al servizio del
traffico merci provenienti e dirette al porto. Le parti
prevedono un aumento del 15% nel triennio 2005-2007 del
traffico ferroviario sul traffico portuale complessivo.
(continua)
170
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.40.)
2005
Comune di Taranto (IT),
Ferrovie dello Stato (IT)
2005
Autorità portuale di Venezia
(IT),
Autorità portuale di Trieste
(IT).
2005
Genova (IT),
Costanza (Romania)
2005
Autorità Portuale di Catania
(IT),
Autorità portuale di Malta
(Malta)
2006
Autorità Portuale di Venezia
(Italia),
Unioncamere Veneto (IT)
2006
Regione Calabria, RFI
Accordo per potenziamento porto di Taranto.
L'accordo è volto a dotare il porto di Taranto di adeguati
collegamenti su rotaia con il resto del paese. Sono previsti
interventi per linee di raccordo e il potenziamento di
collegamenti già esistenti. Previsto anche il completamento
dell'itinerario Taranto-Bologna.
Accordo.
L'accordo prevede la messa in comune del rispettivo know
how tecnologico ed una politica comune di marketing e
promozione. Il piano d'azione si articola nella costituzione
di un ''Comitato tecnico-scientifico'' e nella definizione di
un programma di iniziative da realizzare nel perseguimento
di obiettivi strategici comuni quali: infrastrutture,
formazione, sicurezza marittima e tutela ambientale,
information technology, promozione, analisi di mercato.
Accordo.
L'accordo prevede di mantenere legami permanenti tra le
due città che condividono lo sbocco sul mare e di favorire
in tutti i settori gli scambi di esperienze e di collaborazione.
Accordo di partnership.
La convenzione di partenariato stipulata dalle due autorità
portuali prevede un hub marittimo unico per la gestione
congiunta del traffico merci e di crociere nel Mediterraneo.
Gli obiettivi che le parti si propongono di raggiungere sono
l'ottimizzazione dei collegamenti marittimi esistenti tra
Catania, Malta e Gozo. Entro la prima metà del 2007 i due
porti prevedono di portare il traffico passeggeri da 47.000
all'anno a 70.000.
Accordo di programma.
Le due istituzioni hanno siglato un accordo di programma
che prevede un piano annuale di attività di comune
interesse nei seguenti ambiti: progetti comunitari;
esplorazione dei mercati esteri; politiche regionali di
sviluppo dell'economia veneta; sviluppo del settore
trasporti (autostrade del mare in particolare); promozione
del sistema veneto.
Accordo per gestione traffico ferroviario.
La Regione concede a R.F.I. l'infrastruttura ferroviaria che
raccorda il Porto di Gioia Tauro e la linea ferroviaria
Rosarno-Gioia Tauro di proprietà di RFI. L'accordo
sancisce il passaggio a Rfi della gestione e della
manutenzione del fascio di 7 binari dello scalo merci di
Gioia Tauro che comporterà la realizzazione del raccordo
ferroviario fra la stazione di San Ferdinando, interna al
porto, e quella di Rosarno. La Regione erogherà 608mila
euro l'anno per la manutenzione e la gestione del raccordo
ferroviario.
(continua)
171
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.40.)
2006
2006
Autorità Portuale Gioia
Tauro, Autorità Portuale
Cagliari, Autorità Portuale
Taranto
Autorità Portuale di Genova,
Regione Liguria, Regione
Piemonte
Accordo di partnership.
Scopo dell'accordo è far nascere il primo sistema integrato
portuale italiano e far crescere il traffico container italiano
nel Mediterraneo.
Accordo.
Siglato un accordo che prevede che Alessandria diventi il
retroporto naturale di Genova.
Fonte: Nomisma
1.2.3. Il settore ferroviario merci
Lo scenario internazionale
Il comparto del settore ferroviario merci non ha conosciuto a livello europeo un percorso
uniforme di liberalizzazione dei servizi, caratterizzato da forte vischiosità e dai differenti
assetti di mercato preesistenti nei singoli Paesi membri.
Il rapporto della Commissione in tema di liberalizzazione del comparto10, ha accertato che
al 1 gennaio 2006, tutti gli Stati membri, ad eccezione del Lussemburgo, avevano
formalmente trasposto il primo pacchetto ferroviario nella rispettiva legislazione
nazionale, anche se in tempi diversi. Sebbene questi ritardi abbiano avuto ripercussioni
sulla capacità dei soggetti interessati di posizionarsi sul mercato su scala europea, il
rapporto ha restituito parere favorevole sull'attuazione del pacchetto.
Allo stato attuale, coesistono sul mercato tre differenti tipologie di operatori tra loro
competitor e allo stesso tempo integratori della stessa filiera e per questo complementari (si
pensi alle società di pura trazione):
- pochi gruppi leader fornitori di servizi logistici su scala continenatale, tipicamente
incumbents, nati da compagnie nazionali a capitale pubblico, che si configurano come
anelli portanti della catena di trasporto e che hanno sviluppato le competenze degli
integratori logistici e degli MTO;
- numerosi soggetti attivi in mercati di nicchia, specializzati per merceologia e direttrice,
generalmente operatori entrati di recente nel mercato dei servizi ferroviari e non
necessariamente fornitori diretti del trasporto vero e proprio, che perseguono strategie
di integrazione di filiera;
- numerose imprese fornitrici di servizi di sola trazione.
10
Com (2006) 189 del 3.5.2006.
172
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
E tuttavia lo scenario potrebbe rapidamente evolvere nei prossimi anni, dal momento che
dal 1 gennaio 2007 è in vigore la totale apertura dei mercati interni del trasporto ferroviario
cargo, che rappresenta circa il 50% del mercato ferroviario merci europeo.11
Una prima valutazione di sintesi dell’andamento del comparto del trasporto ferroviario
merci per il periodo di riferimento non può non evidenziare il grande fermento verso il
mercati dell’est europeo e verso la Russia, intesa come ponte tra l’Asia (Cina in primis) e
l’Europa.
Recenti studi12 stimano che i traffici ferroviari tra Europa occidentale ed orientale
registreranno nel prossimo futuro un forte incremento, grazie anche all'aumento dei flussi
provenienti dalla Cina. Tale incremento è avvalorato da dati relativi al primo semestre
2006 relativi ad un aumento del 38% dei traffici ferroviari tra Germania e la CSI. Si
prevede inoltre che nel breve periodo i traffici tra la Germania ed i principali Paesi
dell'Europa orientale (Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia) registrino
incrementi tra il 10 e il 19%.
Non sorprende pertanto che, proprio in relazione allo sviluppo dei collegamenti sulla
direttrice orientale, i governi russo e ucraino abbiano siglato il protocollo d'intesa
denominato "Nuova Via della Seta", finalizzato alla semplificazione del passaggio di
mezzi su strada e treni, attraverso lo snellimento delle pratiche burocratiche e lo sviluppo
di nuove infrastrutture; nel protocollo è prevista infatti la realizzazione di un collegamento
ferroviario Cina-Europa attraverso il Kazakistan e la costruzione di due nuove autostrade
Kiev-Mosca e Simferopoli-Mosca, attraverso Karkiv.
Allo stesso tempo, nel 2006, a pochi mesi dall’ingresso nell’Unione Europea, il governo
bulgaro ha aderito al progetto di una rete AV nel sud-est Europa, per cui cinque linee
passeranno sul territorio della Bulgaria, mentre la Slovenia ha approvato un piano di
investimento nell’infrastruttura ferroviaria in relazione al potenziamento della linea
Capodistria-Lubiana e alla elettrificazione della Pragersko-Hodos.
La rivitalizzazione dei collegamenti austro-ungarici è confermata dall’accordo siglato tra i
governi ceco, austriaco e sloveno per la realizzazione di un collegamento ferroviario
diretto tra Praga e il porto di Capodistria, passando per Linz, Graz e Lubiana. E ancora, a
11
12
A latere, si segnala che in gennaio 2007 il Parlamento Europeo ha invece respinto la liberalizzazione del
servizio nazionale passeggeri negli Stati membri, che nel progetto di legge avrebbe dovuto partire nel
2017.
Fonte: Deutsche Bahn (2007)
173
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
conferma del crescente ruolo dell’Austria quale snodo strategico tra sud-est europeo e
mercati continentali, Turkish State Railways, compagnia nazionale turca, ha attivato un
servizio per il trasporto di autostrada viaggiante da Istanbul allo scalo austriaco di Wels.
E ancora, nel periodo di riferimento è stato siglato l’accordo tra le compagnie ferroviarie di
Polonia, Germania, Bielorussia e Russia, che mira a rivitalizzare i flussi da Berlino a
Mosca (il cosiddetto progetto Four Axis).
La maggiore compagnia ferroviaria europea, Deutsche Bahn, che ha dimostrato grande
attivismo nel periodo, ha costituito con la russa JSC Russian Railways una joint venture
dedicata al trasporto ferroviario merci tra Asia orientale, Russia e Europa occidentale, che
offrirà anche servizi logistici e di trasporto tra queste aree e la regione Baltica; ha inoltre
siglato a Pechino, con le ferrovie russe (RZD) e il governo cinese, un accordo per lo
sviluppo di collegamenti ferroviari container tra Asia e Europa: il progetto intende
aumentare lo shift modale del traffico container che dalla Cina viaggia verso l'Europa,
attraverso la linea Transiberiana.
L'alleanza che va delineandosi tra le due compagnie ferroviare è tra gli elementi di
maggiore interesse del periodo, se si pensa che la Germania offre la principale piattaforma
di smistamento europea, mentre la Russia costituisce la più praticabile rotta terrestre tra il
Vecchio Continente e l'Asia orientale. Per sostenere la sua crescita verso est, pertanto,
Deutsche Bahn sta programmando un piano d'investimenti quinquennale, indirizzati al
potenziamento della propria rete nella Repubblica Ceca, in Polonia, Slovacchia, Slovenia,
Ungheria, Lituania, Lettonia e Estonia, fino al confine russo.
Allo stesso tempo, il gruppo RZD, attraverso la controllata TransContainer, ha costituito
con la Ferrovie finlandesi (Vr Group), la società TransContainer Scandinavia, allo scopo di
organizzare i servizi container tra i due Paesi e, in futuro, prolungare i collegamenti verso
Cina e Corea del Sud.
Con riferimento specifico alle operazioni che riguardano i mercati dell’est, si segnala che
l’elvetica Intercontainer-Interfrigo (ICF) ha ottenuto il controllo dell’ungherese
Pannoncont (ora Intercontainer Hungary) acquisendo il restante 60% del capitale azionario
da Intercontainer Austria, in un’ottica di ulteriore impegno nello sviluppo del proprio core
business del trasporto combinato tra Europa occidentale e orientale/sudorientale.
Anche il Northern Range guarda ad est, dal momento che Hupac e KFT hanno esteso a
Budapest il servizio ferroviario shuttle tra Duisburg e Vienna, attraverso 4 treni
174
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
settimanali, consentendo così una rapida connessione intermodale tra i porti del Nord, ben
collegati a Duisburg, e l’Europa orientale.
Nel periodo di riferimento, inoltre, in Europa hanno avuto luogo processi di
concentrazione orizzontale che hanno richiesto il nulla osta delle autorità antitrust: sul
mercato svedese, dove Transwaggon ha acquisito la connazionale Nordwaggon, e su quello
francese, dove Veolia Cargo e Rail Link (società del gruppo amatoriale CMA CGM)
hanno acquisito le compagnie ferroviarie JVEF e JVCOM. Nel contempo CMA CGM e
Veolia Environnement hanno siglato un accordo per avviare, attraverso le rispettive filiali
Rail Link e Veolia Cargo, un nuovo servizio per il trasporto ferroviario container tra i
terminal portuali e i clienti finali.
Ancora, sul mercato francese, la compagnia ferroviaria nazionale SNCF e la compagnia
postale nazionale La Poste hanno siglato un accordo per realizzare una rete europea di
distribuzione merci ad alta velocità. L’attenzione di SNCF per il mercato della logistica è
confermata anche dall’interesse mostrato nell’acquisizione di Geodis su TNT Freight
Management, ramo spedizioni del gruppo olandese TNT, operazione che ha reso
l’operatore logistico francese il quinto tra gli spedizionieri europei e il decimo a livello
mondiale: infatti, conseguentemente alla fusione, le ferrovie francesi, tra i maggiori
azionisti di Geodis, hanno sottoscritto un aumento di capitale pari a 150 milioni di euro.
SNCF inoltre ha stretto con Deutsche Bahn un accordo commerciale che da una parte
prevede l’istituzione del nuovo servizio ferroviario europeo ad alta velocità TGV Est
Européen - che vedrà attivate a partire dal 2007 le linee ad alta velocità Parigi-Francoforte
e Parigi-Stoccarda – e dall’altra la costituzione della joint venture RailEuroConcept (REC),
che ha il compito di coordinare l’offerta dei servizi dei due gruppi ferroviari.
Tra le maggiori operazioni di filiera, si segnala il takeover sulla statunitense Bax Global
(Gruppo Brinx) da parte di Deutsche Bahn. L’acquisizione totale è finalizzata a completare
la filiera logistica già presidiata da Schenker (compagnia cardine nel gruppo DB),
rafforzando la posizione di DB nelle spedizioni aeree e marittime e nel mercato
d’oltreoceano, settore chiave per la distribuzione internazionale in costante crescita.
Tra le altre operazioni che hanno avuto luogo tra le due coste atlantiche si evidenzia
l’acquisizione dell’olandese CN WorldWide ad opera di Canadian National Railway, che
mira a rafforzare il proprio posizionamento nel cuore dell’Unione Europea, gestendo le
spedizioni tra i due continenti attraverso il presidio di tutte le modalità di trasporto.
175
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
L’acquisizione della giapponese Sibu Railway da parte di Morgan Stanley, leader nel
settore dei servizi di financial advisory, conferma ancora una volta l’interesse degli
investitori nel settore ferroviario, come dimostra anche la recente acquisizione da parte del
connazionale Fortress Investment Group della storica compagnia statunitense Rail
America, che opera nel trasporto regionale negli Stati Uniti e in Canada.
Tab.41. Operazioni realizzate da operatori ferroviari
Acquirente
Anno
Acquisita
Morgan
Stanley (USA)
2005
****
2005
RailAmerica
(USA)
2005
Babcock &
Brown
(Australia)
2006
Governo
Estone
2006
Seibu Railway Acquisizione.
(Giappone)
Morgan Stanley rimborserà per intero il debito di 1,4
trilioni di yen della compagnia.
ABX
Privatizzazione.
Logistics
Il gruppo pubblico belga SNCB Holding ha comunicato
Worldwide
di aver sottoscritto un memorandum of understanding
(SNCB
con un importante fondo di investimenti europeo per la
Holding - BE) cessione del 100% delle azioni di ABX Logistics
Worldwide.
4 linee
Acquisizione di asset.
ferroviarie del Le linee acquisite misurano 25 miglia, servono
gruppo Alcoa stabilimenti per la produzione di alluminio nel Texas e a
(USA)
New York, ed una fabbrica chimica in Arkansas.
Crossrail
Acquisizione.
(Svizzera)
Nel 2005 Crossrail ha trasportato oltre 10.000 casse
mobili e ha condotto oltre 1000 treni navetta e treni
completi nel traffico interno e transfrontaliero.
Estonian
Acquisizione (66%).
Railways
La società estone Baltic Rail Services (BRS) ha messo in
(Eesti Raudtee vendita il 66% di Eesti Raudtee, compagnia ferroviaria
– EVR) (ET) estone. Il restante 34% della società è di proprietà del
governo estone, che ha rilevato anche la quota ceduta da
BRS, che aveva acquisito la compagnia ferroviaria
attraverso la privatizzazione del 2001.
Pannoncont
Acquisizione.
(HU)
Intercontainer-Interfrigo ha assunto l'intero controllo
della società Pannoncont acquisendo il restante 60% del
capitale azionario dall'Intercontainer Austria. La società
è stata ribattezzata Intercontainer Hungary.
Nordwaggon Acquisizione.
(SE)
L'operatore Transwaggon ha comprato la società
svedese. L'operazione è condizionata all'approvazione da
parte delle competenti autorità antitrust.
JVEF (FR),
Acquisizione.
JVCOM (FR) La Commissione Europea ha autorizzato l’acquisizione
delle società ferroviarie francesi JVEF e JVCOM da
parte delle connazionali Veolia Cargo e Rail Link
(gruppo CMA CGM), che recentemente hanno stretto
una partnership.
Intercontainer- 2006
Interfrigo (ICF)
(Svizzera)
Transwaggon
(SE)
2006
Veolia Cargo
(FR),
Rail Link (FR)
2006
Operazione ed effetti rilevanti
(continua)
176
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.41.)
Green Cargo
(SE)
2007
Railion
Denmark
(Gruppo
Railion
Germania)
(DK)
Fortress
Investment
Group (USA)
2006- Rail America
2007 (USA)
Acquisizione.
La società ferroviaria tedesca Railion e la società
ferroviaria svedese Green Cargo hanno siglato una
lettera d’intenti che prevede l’acquisizione da parte di
Green Cargo di una quota significativa del capitale
azionario della Railion Danmark, la divisione danese del
gruppo tedesco.
Acquisizione.
Fortress Investment Group ha acquisito RailAmerica.
Quest’ultima inizierà la procedura di delisting per uscire
dal New York Stock Exchange. RailAmerica offre
servizi ferroviari locali e regionali operando un network
di 42 linee ferroviarie su una rete di circa 7.800 miglia
negli Stati Uniti e in Canada.
Fonte: Nomisma
Tab.42. Operazioni di integrazione di filiera realizzate da operatori ferroviari
Acquirente
Anno
Acquisita
Operazione ed effetti rilevanti
Deutsche Bahn 2005
(DE)
Bax Global
Acquisizione (100%).
(Gruppo Brink Deutsche Bahn considera BAX il completamento ideale
- USA)
della propria filiale logistica Schenker. BAX ha oltre
12.000 dipendenti con circa 500 uffici in 133 nazioni.
Canadian
National
Railway
(Canada)
CN
WorldWide
(NL)
2005
Apertura nuova filiale.
La nuova filiale gestirà le spedizioni internazionali tra
Europa e Nord America, seguendo tutte le attività di
trasporto dal segmento stradale a quello ferroviario, alla
movimentazione portuale allo stoccaggio delle merci e
delle procedure doganali.
Fonte: Nomisma
Tab.43. Accordi realizzati da operatori ferroviari
Anno
Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005
SNCF (FR),
Deutsche Bahn (DE)
Accordo per l'attivazione di linee veloci.
L'accordo commerciale prevede l'istituzione del nuovo
servizio ferroviario europeo ad alta velocità TGV Est
Europeen. A partire dal 2007 saranno attivati i collegamenti
Parigi-Francoforte e Parigi-Stoccarda. L'intesa prevede
anche la costituzione della join venture RailEuroConcept.
2005
Railion (DE),
Green Cargo (SE)
Accordo di cooperazione.
L'accordo ha l'obiettivo di aumentare l'efficienza del
trasporto ferroviario delle merci, in particolare sull'asse
Svezia-Germania-Italia.
(continua)
177
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.43.)
2005
B Cargo (BE),
Fret SNCF (FR),
SBB CFF FFS Cargo
(Svizzera), CFL (LU)
2006
Deutsche Bahn (DE),
JSC Russian Railways
(Russia)
2006
Deutsche Bahn (DE),
RZD (Russia) e Ministero
ferrovie cinesi
2006
Ferrovie finlandesi (FI),
Transcontainer (RZDFerrovie russe)
2006
Canadian National Railway
(Canada),
Canadian Pacific Railway
(Canada)
P&O Ferrymaster (NL),
European Rail Shuttle (NL)
2006
2006
SNCF (FR),
La Poste (FR)
2007
Railion Deutschland AG
(DE), RZD (Russia),
Belarussian Railways
(Bielorussia), Polish
Railways (PL)
Accordo di join venture.
L'accordo prevede la costituzione di una join venture,
Sibelit (Société pour l'itinéraire Benelux, Lorraine, Italie),
con sede in Lussemburgo, che avrà il compito di
ottimizzare i mezzi messi a disposizione dai partner.
Accordo di joint venture.
Le società ferroviarie Deutsche Bahn (DB) e JSC Russian
Railways costituiranno una joint venture dedicata al
trasporto ferroviario delle merci tra l’Asia orientale, la
Russia e l’Europa occidentale.
Accordo per sviluppare collegamenti ferroviari tra Asia e
Europa.
Lettera di intenti siglata a Pechino. Si vuole portare sulla
rotaia parte del traffico di container che dalla Cina viaggia
verso l'Europa, puntando sul tempo di viaggio di soli dodici
giorni.
Accordo per la costituzione di TransContainer Scandinavia.
Lo scopo della nuova società è organizzare servizi
container tra i due Paesi e, in futuro, prolungare i
collegamenti verso Cina e Corea. Inoltre, TransContainer
Scandinavia intensificherà il marketing della linea
Helsinki-Mosca.
Accordo per migliorare i servizi.
L'intesa punta a migliorare i servizi ferroviari merci per il
porto di Vancouver.
Rinnovo patto strategico sottoscritto due anni fa.
L'accordo è relativo allo sviluppo di trasporti intermodali
lungo l'asse nord-sud dell'Europa.
L'accordo coinvolge anche alcune importanti relazioni per
l'Italia, dal momento che il suo rinnovo consente
d'incrementare i flussi di merci che le due compagnie
trasportano dalla Gran Bretagna al porto di Rotterdam e che
poi proseguono verso Melzo e Padova.
Accordo per realizzazione rete europea di distribuzione
merci.
SNCF e La Poste hanno siglato un accordo per realizzare
una rete europea di distribuzione merci ad alta velocità.
Aumenteranno i TGV Poste, che passeranno i confini
francesi.
Accordo di joint venture.
La società di nuova costituzione EvraziaRailLogistics ha
sede a Mosca. La sua missione è quella di migliorare il
servizio ferroviario lungo il Corridoio Due (Berlino-Nizhny
Novgorod). L’impresa avrà anche attività commerciali
nell'ambito della fornitura di servizi logistici integrati.
(continua)
178
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.43.)
2007
SNCF (FR),
SNCB (BE)
Accordo per la costituzione della nuova società Sideros.
Le Ferrovie francesi e quelle belghe creano una nuova
società per la logistica ed il trasporto intermodale di
prodotti siderurgici.
2007
Railion (DE),
Green Cargo (SE)
Joint venture.
La società ferroviaria tedesca Railion e la società
ferroviaria svedese Green Cargo costituiranno una joint
venture con lo scopo di velocizzare i servizi
transfrontalieri.
Fonte: Nomisma
Tab.44. Accordi di integrazione di filiera realizzate da operatori ferroviari
Anno
Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2006
NWS Holdings, China
Railway Container
Transport Corp., CIMC,
Promisky Investment
2006
CMA CGM (FR),
Veolia Environnement
(FR)
2007
China Shipping (Cina),
China Railway Container
Transportation Co. (Cina)
Joint venture
La NWS Holdings di Hong Kong ha siglato un accordo di
joint venture della durata di 50 anni con la cinese China
Railway Container Transport Corp. Ltd., società pubblica del
ministero delle Ferrovie di Pechino, con la China
International Marine Containers (Group) Co. (CIMC) e con
la Promisky Investment Ltd. relativo alla creazione della
società China United International Rail Containers Co., Ltd.
che avrà il compito di gestire 18 nuovi container terminal
ferroviari situati in 18 grandi città cinesi.
Partnership per la costituzione di due nuove società.
Il gruppo armatoriale CMA CGM e la Veolia Environnement
hanno siglato un accordo per avviare un nuovo servizio per il
trasporto ferroviario dei container attraverso le rispettive
filiali Rail Link e Veolia Transport. L’intesa prevede
l’istituzione di due nuove società, una specializzata nel
trasporto combinato (detenuta con il 51% da Rail Link e con
il 49% da Veolia Transport), che sarà responsabile
dell’organizzazione e della commercializzazione dei servizi
ferroviari operati tra i terminal portuali e i clienti finali, ed
una società ferroviaria ( 51% Veolia Transport e 49% Rail
Link) che disporrà delle attrezzature e delle risorse e sarà
responsabile delle operazioni di trasporto su rotaia.
Accordo.
Il gruppo armatoriale China Shipping (Group) Company ha
siglato un accordo preliminare con la China Railway
Container Transportation Company (CRCTC) che ha
l’obiettivo di sviluppare le attività di trasporto marittimo e
ferroviario dei container nella Repubblica Popolare Cinese
promuovendo l’istituzione di linee ferroviarie dedicate tra i
porti e il mercato interno cinese.
Fonte: Nomisma
Tra gli accordi governativi più significativi, si segnala la lettera di intenti tra Germania,
Austria, Francia e Slovacchia per la collaborazione nel completamento della direttrice
179
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
ferroviaria ad alta velocità Parigi-Strasburgo-Stoccarda-Vienna-Bratislava, itinerario
inserito nel progetto delle reti transeuropee di trasporto (TEN-T).
Lo scenario italiano
Come già rilevato nel precedente rapporto, i dati confermano che la direttrice del Brennero
è considerata direttrice-chiave del trasporto europeo nord-sud. Nel 2006 è cresciuta
sensibilmente la domanda di traffici intermodali attraverso il Brennero, tanto è vero che
Cemat e Hupac hanno visto aumentare il volume dei traffici rispettivamente del 21% e del
20,9%. Di questo trend positivo hanno beneficiato anche Fercam.
Nel complesso rimane stabile l’interesse degli operatori stranieri per il mercato italiano, a
presidio della direttrice nord-sud del continente:
- un pool di compagnie ferroviarie europee – la belga B Cargo, la francese SNCF Fret, la
svizzera SBB CFF FFS Cargo e la lussemburghese CFL – ha siglato un accordo di joint
venture per la costituzione di Sibelit (Société pour l'itinéraire Benelux, Lorraine, Italie)
che avrà il compito di ottimizzare i mezzi messi a disposizione dai partner in Benelux,
Lorena e Italia; SBB ha inoltre potenziato la propria offerta tra Germania e Italia, in
particolare a Brescia e Torino;
- le olandesi P&O Ferrymaster e European Rail Shuttle hanno rinnovato il patto
strategico sottoscritto due anni fa, relativo allo sviluppo di trasporti intermodali lungo
l'asse nord-sud dell'Europa; l'accordo coinvolge anche alcune importanti relazioni per
l'Italia, dal momento che il suo rinnovo consente d'incrementare i flussi di merci che le
due compagnie trasportano dalla Gran Bretagna al porto di Rotterdam e che poi
proseguono verso Melzo e Padova;
- la divisione merci della compagnia nazionale francese, SNCF Fret, ha acquisito
l’italiana Monferail, impresa ferroviaria titolare di licenza ma non operativa;
- attraverso l’assorbimento di Cargodrome, l’elvetica Crossrail ha costituito la nuova
società Crossrail Italia, per la gestione del terminal di Domodossola e la trazione dei
treni in Italia.
Contemporaneamente, sul fronte domestico, il Gruppo Ferrovie dello Stato ha portato
avanti un insieme di misure finalizzate alla riorganizzazione strutturale del comparto merci
e logistica e allo sviluppo di accordi di collaborazione, all’interno di una più ampia
strategia di affermazione della propria evoluzione da vettore a operatore logistico
completo. Ne sono esempi:
180
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
-
-
-
il recente accordo di partnership con Poste Italiane per l’avvio di una joint venture sul
trasporto merci, che mira alla creazione di un operatore di distribuzione integrata fino
all'ultimo miglio;
l’ottenimento del controllo di Cemat, grazie alla cessione della quota del 4% da parte di
Fiat, operazione che ha permesso a FS Cargo di arrivare a detenere il 51% complessivo
del capitale della società di trasporto combinato terrestre;
l'intesa tra Trenitalia e Thyssenkrupp Stainless, leader mondiale nella produzione di
acciaio inossidabile, il cui obiettivo è quello di incrementare i traffici ferroviari sia nei
collegamenti interstabilimento tra Torino e Terni, sia in quelli con la Germania per
l'approvvigionamento, sia su nuove rotte verso il nord Italia e il nord Europa per la
distribuzione del prodotto finito; per la compagnia ferroviaria italiana questo rapporto
di collaborazione ha come obiettivo prioritario quello di irrobustire ulteriormente la
propria presenza nel settore della siderurgia.
L’accordo con Thyssenkrupp conferma altresì l’interesse del Gruppo FS per il mercato
tedesco. Infatti tra le poche operazioni di rilievo registrate nel periodo vi è l’acquisizione
del controllo (tramite acquisto di quota ulteriore) della tedesca TX Logistics, che rafforza
così il proprio network ferroviario anche all’interno di Germania, Svizzera e Austria.
L’operazione segue l’acquisizione di minoranza già segnalata nella edizione precedente di
questo Rapporto, cui era seguito un accordo tra il gruppo e TX Logistics per un servizio
congiunto di auto BMW sulla linea Verona-Monaco.
A questo è seguito, a pochi mesi di distanza, l’accordo strategico tra il gruppo italiano e
Deutsche Bahn finalizzato all’incremento del 20% dell’offerta tra Italia e Germania,
recuperando i 2 milioni di tonnellate all'anno persi negli ultimi anni e assorbiti in parte dai
nuovi competitors che hanno fatto il loro ingresso sul mercato ferroviario delle merci. Tra i
progetti internazionali del gruppo, si segnalano inoltre le intese siglate con Finmeccanica e
le ferrovie russe e con Indian Railways, tese a sviluppare collaborazioni commerciali e di
scambio di know-how.
Tra i soggetti investitori interessati al mercato del trasporto ferroviario cargo in Europa si
fa notare che nel 2007 Unicredit Banca ha portato a termine operazioni su due mercati
dell’est europeo. La banca italiana ha acquisito, infatti, il 30% della compagnia logistica
ceca CS Cargo ed è coinvolta nel processo di privatizzazione di MAV Cargo, divisione
merci delle ferrovie ungheresi, attraverso una partecipazione nel consorzio ProCargo,
adviser dell’operazione.
181
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Sul mercato italiano, si dà inoltre notizia della nascita della nuova compagnia merci, Rail
One, e del potenziamento dell’offerta di Rail Traction Company (RTC), che ha inaugurato
nel 2006 un servizio merci Napoli-Milano dall’interporto di Nola.
Tab.45. Operazioni nel settore ferroviario
Acquirente
Anno
Acquisita
Operazione ed effetti rilevanti
Acquisizione (51%).
TX Logistik è la seconda principale impresa ferroviaria
privata nel settore merci in Germania ed una delle
principali anche in Europa. Con l'acquisizione Trenitalia
può disporre del controllo di un proprio network
ferroviario all'interno di Germania, Svizzera e Austria e
Svezia.L'antitrust ha dato il via libera all'acquisizione.
TX svolge la propria attività esclusivamente in
Germania. Trenitalia era già proprietaria di TX, insieme
ad altri soci.
Acquisizione.
Monferail è un'impresa ferroviaria titolare di licenza ma
non operativa, non avendo mai né richiesto né ottenuto
il certificato di sicurezza necessario per operare i servizi
di trazione ferroviaria. L'acquisto permette alle ferrovie
francesi di risparmiare tempo nell'allestire una propria
impresa ferroviaria in Italia.
Acquisizione (4%).
La quota del 4% acquisita da Fiat permette a FS di
arrivare a detenere il 51% complessivo delle azioni di
Cemat, società per il trasporto combinato terrestre.
Costituzione di Crossrail Italia.
La società ferroviaria svizzera apre la filiale italiana,
assorbendo Cargodrome. La neonata Crossrail Italia
gestisce il terminal di Domodossola e la trazione dei
treni in Italia. Entro la fine dell'anno, Crossrail Italia
disporrà di 14 locomotive e sta avviando le procedure
per ottenere la licenza di operare in Italia come
compagnia ferroviaria e i relativi certificati di sicurezza.
Acquisizione
La banca italiana acquisisce il 30% della compagnia
logistica ceca CS Cargo e fa parte del consorzio Pro
Cargo, adviser per la vendita della divisione cargo delle
ferrovie ungheresi.
Privatizzazione di MAV Cargo, la divisione delle
Ferrovie ungheresi che segue il trasporto di merci.
La sua unità d'investimento nell'Europa centrale
possiede CA-IB Tokepiaci Tanacsado, società che è a
capo del consorzio Pro Crago, scelto dalle ferrovie
ungheresi come adviser per la vendita della divisione
cargo. CA-IB è stata preferita al gruppo Credit Suisse e
ad un consorzio diretto da Ernst and Young.
Trenitalia Spa
(Gruppo
Ferrovie dello
Stato - IT)
2005
TX Logistik
(DE)
SNCF Fret
(FR)
2005
Monferail (IT)
FS Cargo (IT)
2005
Cemat (IT)
Crossrail
(Svizzera)
2007
Cargodrome
(IT)
Unicredit
Banca (IT)
2007
CS Cargo (CZ)
Unicredit
Banca (IT)
2007
MAV Cargo
(HU)
Fonte: Nomisma
182
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.46. Accordi realizzati nel settore ferroviario
Anno
Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005
Trenitalia (IT), Thyssenkrupp
Acciai Speciali Terni (IT)
(Gruppo Thyssenkrupp
Stainless - DE)
2006
Ferrovie dello Stato (IT),
Deutsche Bahn (DE)
2006
Ferrovie dello Stato (IT),
Indian Railways (India)
2006
Finanziaria Sviluppo (IT),
Fa.Del. (IT),
Servizi Imprenditoriali (IT),
Reset 2000 (IT)
2007
Ferrovie dello Stato (IT),
Finmeccanica (IT),
RZD (Russia)
Accordo per lo sviluppo di progetti logistici comuni.
L'obiettivo dell'accordo è quello di aumentare i trasporti
via ferrovia delle attività del gruppo. Trenitalia è presente
sul mercato del trasporto dei prodotti siderurgici con una
flotta di circa 2.200 carri sellati per coils, oltre 5.000 carri
alte sponde per il trasporto di rottame e 8.000 pianali per il
trasporto di semiprodotti, prodotti lunghi e tubi.
Accordo per aumentare offerta sulla direttrice Nord-Sud.
Aumentare l'offerta del trasporto merci su rotaia del 20%
tra Italia e Germania.
Accordo di cooperazione.
L'accordo punta a sviluppare le linee ad alta velocità in
India, che tra l'altro dispone di una delle più grandi reti
ferroviarie del mondo. Una cooperazione forte che servirà
per lo sviluppo congiunto di tecnologie nell'ambito
ferroviario e valorizzazione delle stazioni ferroviarie.
Costituzione della società Nuovo Trasporto Viaggiatori
SpA.
Missione della società è l'effettuazione di servizi
viaggiatori sulle nuove linee ad alta velocità. Cogliendo le
opportunità offerte dalla liberalizzazione del trasporto
ferroviario, NTV intende contribuire allo sviluppo del
trasporto ferroviario ed alla valorizzazione di una
infrastruttura fondamentale per modernizzare il sistema di
trasporto. L'avvio dell'attività commerciale è previsto per
l'inizio del 2010.
Memorandum di intesa.
Accordo che ha l’obiettivo di sviluppare collaborazioni
commerciali per la realizzazione di progetti internazionali
d’interesse comune, in particolare nel campo dell’alta
velocità. L’intesa prevede anche l’avvio di attività comuni
riferite alla formazione del personale e allo sviluppo di
tecnologie ferroviarie, sia nell’ambito di materiale rotabile
che di sistemi di automazione e apparati di segnalamento,
così come iniziative congiunte per progetti infrastrutturali
in altri Paesi.
2007
Poste Italiane (IT),
Ferrovie dello Stato (IT)
Joint venture.
Siglata una lettera di intenti per l'avvio di una joint venture
sul trasporto merci. La partnership punta alle sinergie nei
rispettivi settori per la creazione di un operatore di
distribuzione integrata fino all'ultimo miglio.
Fonte: Nomisma
183
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.47. Accordi di natura istituzionale nel settore ferroviario italiano
Anno
Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005
Regione Veneto (IT),
Provincia di Padova
(IT),
Rete Ferroviaria
Italiana (IT)
Accordo per collegamento ferroviario.
L'accordo riguarda la realizzazione del progetto di collegamento
ferroviario tra l'interporto di Padova e la linea Bologna-Padova.
L'investimento è stato quantificato in 250 mln di euro. I lavori
dovrebbero cominciare nel 2007 e terminare nel 2010.
2005
Autorità Portuale di
Genova (IT),
Ferrovie dello Stato
(IT)
2006
Italia,
Venezuela
Accordo per sviluppo ferroviario.
L'accordo ha come obiettivo il raggiungimento del pieno utilizzo
delle capacità produttive delle line ferroviarie al servizio del
traffico merci da e per il porto di Genova.
L'iniziativa punta ad aumentare del 15% il traffico ferroviario sul
porto nel triennio 2005-2007.
Accordo intergovernativo.
L'accordo prevede la costruzione da parte di un consorzio di
imprese italiane di due tratte ferrovierie. Il progetto ha un valore di
oltre 3 miliardi di euro.
Fonte: Nomisma
1.2.4. Il settore cargo aereo
Lo scenario internazionale
Le previsioni Iata stimano che il settore del cargo aereo sarà in grado di generare nel 2007
un fatturato complessivo di 2,5 miliardi di dollari e che nel periodo 2006-2010 la crescita
possa raggiungere il 5,3%. Il contributo maggiore è atteso dalle economie asiatiche, dove
sulle rotte interne si dovrebbero raggiungere 8,3 milioni di tonnellate movimentate (pari al
26% del traffico globale) entro il 2010, e in particolare dalla Cina che dovrebbe registrare
una crescita del 30%.
I dati del settore aeroportuale cargo supportano tali stime, se si pensa che nella classifica
dei maggiori 30 scali a livello globale lo scalo di Shanghai è passato dal 9° posto nel 2005
al 6° nel 2006, con una crescita pari al +13% e al +16% nei due anni. Lo stesso si può
rilevare per Pechino (dal 24° al 21° posto) e per Guangzhou (dal 28° al 25°).
Il grande fermento che caratterizza il settore è confermato altresì dal fatto che nel periodo
di riferimento alcuni scali internazionali hanno presentato piani di sviluppo contraddistinti
da ingenti investimenti nei terminal cargo. In particolare:
- l’autorità aeroportuale di Shanghai-Pudong ha previsto, entro il 2015, il raddoppio
dell’area cargo con una capacità di gestione di traffico fino a 4,2 milioni di tonnellate
l’anno;
184
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
-
-
-
Swissport ha aperto una piattaforma logistica nell’Air Freight Terminal dell’aeroporto
di Singapore-Changi;
lo scalo francese di Vatry - dedicato esclusivamente al traffico merci - ha avviato i
lavori per la costruzione di un secondo terminal che avrà una capacità di
movimentazione di 120.000 tonnellate annue;
l’aeroporto di Frankfurt-Hahn, quarto scalo della Germania, ha inaugurato il nuovo
terminal merci Bucher Cargo Centre, realizzato dal gruppo Bucher e gestito dalla Hahn
Cargo Services, che movimenta carichi principalmente per conto di Fraport, società di
gestione del maggiore aeroporto di Francoforte;
DHL, operatore logistico leader controllato dal gruppo Deutsche Post, intende
espandere di quasi quattro volte il proprio terminal cargo nell’aeroporto di Dubai ed
investirà circa 118 milioni di euro in nuovi impianti nella Corea del Sud, in particolare
nell’aeroporto di Seoul-Incheon, dove la compagnia mira a raggiungere una
movimentazione quotidiana di 500 milioni di tonnellate.
Tab.48. Il traffico cargo nei primi 30 aeroporti
Rank
Aeroporto
2006
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
Memphis, TN (MEM)
Hong Kong, CN (HKG)
Anchorage, (ANC)
Seoul, KR (ICN)
Tokyo, JP (NRT)
Shanghai, CN (PVG)
Francoforte, DE (FRA)
Louisville, KY (SDF)
Singapore, SG (SIN)
Los Angeles, CA (LAX)
Parigi, FR (CDG)
Miami, FL (MIA)
Taipei, TW (TPE)
New York, NY (JFK)
Chicago, IL (ORD)
Amsterdam, NL (AMS)
Dubai, AE (DXB)
Londra, GB (LHR)
Bangkok, TH (BKK)
Indianapolis, IN (IND)
Pechino, CN (PEK)
Newark, NJ (EWR)
Osaka, JP (KIX)
Tokyo, JP (HND)
Rank
2005
1
2
3
5
4
9
7
11
10
8
6
12
13
14
15
16
18
17
19
20
24
21
>30
23
Tonnellate*
3.692.205
3.608.789
2.803.792
2.336.571
2.280.026
2.159.321
2.127.797
1.982.985
1.931.881
1.907.173
1.854.950
1.830.592
1.698.808
1.660.158
1.618.331
1.559.787
1.503.696
1.343.932
1.181.814
1.044.293
1.028.908
969.936
842.085
832.854
% sul
totale
7,7%
7,5%
5,8%
4,8%
4,7%
4,5%
4,4%
4,1%
4,0%
4,0%
3,8%
3,8%
3,5%
3,4%
3,4%
3,2%
3,1%
2,8%
2,4%
2,2%
2,1%
2,0%
1,7%
1,7%
Var % Var%
2006/05 2005/04
2,6
5,1
5,9
8,7
-0,5
16,3
8,4
9,3
4,2
-1,1
5,0
3,9
-0,4
0,2
4,8
4,3
14,4
-3,1
3,6
0,3
31,6
2,1
-3,1
4,3
1,2
9,9
13,4
0,8
-3,5
13,1
6,7
4,3
3,3
1,3
7,2
-1,4
0,3
2,6
4,8
2,0
12,5
2,6
7,8
5,7
17,0
3,5
3,2
(continua)
185
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.48.)
25
26
27
28
29
30
Guangzhou, CN (CAN)
Lussemburgo, LU (LUX)
Dallas/FT Worth Airport, TX (DFW)
Atlanta, GA (ATL)
Bruxelles, BE (BRU)
Colonia, DE (GN)
TOTALE
26
27
28
25
30
>30
824.906
751.645
748.056
746.500
691.250
691.110
48.254.151
1,7%
1,6%
1,6%
1,5%
1,4%
1,4%
100,0%
9,9
1,9
1,5
-2,8
-0,3
7,4
4,5
18,7
4,2
-0,1
-10,8
5,2
3,8
* Dati al 16 marzo 2007
Fonte: Airport Council International
Secondo dati di fonte Air France-KLM - compagnia che detiene la maggiore quota di
mercato a livello mondiale (oltre il 7%) - è stato Emirates SkyCargo a registrare la
migliore performance tra i vettori cargo nel periodo gennaio-settembre 2006, con un
aumento dei traffici che ha sfiorato il +25% e detenendo una quota superiore al 3%. In
termini di crescita, davanti al colosso franco-olandese, si posizionano Air China, Asiana,
UPS, Fedex , Korean Airlines, Singapore Airlines e Cathay Pacific, in un range di valori
che va dal 15% di Air China al 5,2% di Lufthansa e AF-KLM.
Il ruolo trainante che l’espansione del mercato asiatico sta avendo sui traffici cargo, ha
determinato oltre ad una crescente penetrazione dei vettori europei, anche un sempre
maggiore irrobustimento degli stessi vettori asiatici. Al riguardo, nel periodo di riferimento
sono stati siglati numerosi accordi tra operatori orientali leader e alcune tra le maggiori
compagnie occidentali. In particolare:
- Lufthansa Cargo ha siglato una serie di accordi commerciali bilaterali con diverse
compagnie asiatiche tra cui i colossi cinesi Air China Cargo e Cathay Pacific Cargo e
altre compagnie giapponesi, sudcoreane, taiwanesi e di Singapore;
- la compagnia scandinava SAS Cargo ha stretto un accordo di cooperazione con Air
China per incrementare di circa 100 tonnellate/settimana la capacità di stiva sulle tratte
Copenhagen-Pechino e Copenhagen-Shanghai.
Non mancano tuttavia le intese all’interno della regione asiatica, come conferma la recente
joint venture siglata tra la sudcoreana Korean Air e la cinese Sinotrans Air e finalizzata alla
costituzione di nuova compagnia cargo cinese.
Anche British Airways e Aeroflot, dall’Europa, guardano ad Est, attraverso la
riorganizzazione della propria struttura e l’attivazione di nuovi collegamenti:
- la divisione World Cargo di BA ha avviato un collegamento quotidiano con Pechino ed
ha contestualmente provveduto ad una riorganizzazione dell’organigramma societario
che presiede alle attività di Asia, Pacifico e Medioriente;
186
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
-
la compagnia di bandiera russa ha separato le attività merci da quelle passeggeri,
creando Aeroflot Cargo, che collegherà Mosca con Shanghai, Seoul e Tokyo, oltre a
Francoforte, Chicago e Anchorage.
Per parte loro, le compagnie orientali non stanno a guardare, come dimostra l’attivazione
di una rotta Bangkok-Parigi da parte della divisione cargo di Thai Airways e di due rotte
tra Asia, Medioriente e Europa da parte di Malaysia Airlines Cargo; e il servizio regolare
tra Shanghai, Pechino, Parigi e Copenhagen avviato da China Cargo Airlines, in risposta a
quello avviato da Air China su una rotta analoga.
Diverse intese portate a termine nel periodo di riferimento nel comparto sono poi
riconducibili a veri e propri processi di integrazione di filiera13. Ad esempio, si fa notare
che:
- All Nippon Airways e il gruppo postale Japan Post hanno costituito in joint venture la
nuova società ANA & JP Express che opererà nel settore aeromerci; tra le società
coinvolte nell’operazione vi sono anche la giapponese Nippon Express e il colosso
armatoriale connazionale Mitsui O.S.K. Lines (MOL);
- Swiss Port International, primo fornitore globale di servizi aeroportuali, ha concluso
due accordi di collaborazione con la tedesca Lufthansa Cargo, per l’attivazione di
sinergie nell'aeroporto di Hannover, e con Cargo Air Lines (USA), compagnia
statunitense che opera tra Stati Uniti e Europa, il cui hub europeo principale ha base a
Liegi, in Belgio;
- il leader logistico Schenker, controllata di Deutsche Bahn ha costituito con la cinese
StarTrans International una joint venture, di cui Schenker deterrà la maggioranza, che
si occuperà di spedizioni transpacifiche;
- da ultimo, l’integratore logistico globale DHL, controllato dal gruppo Deutsche Post,
ha stretto un accordo di partnership con Polar Air Cargo, per l’utilizzo delle stive del
vettore americano; l'esigenza di stringere tali accordi, per DHL, deriva dalla scelta di
non dotare la propria flotta con aerei da trasporto di elevata capacità, contrariamente a
quanto stanno facendo i competitor UPS e FedEx.
Tra gli operatori particolarmente attivi nel periodo di riferimento emergono SAS Cargo e
Lufthansa Cargo.
Lufthansa ha infatti messo a segno diversi accordi e operazioni sia sui mercati asiatici, che
13
Nel capitolo 1.1. sono riportate le operazioni di integrazioni di filiera (M&A e accordi) che hanno
riguardato nel periodo di riferimento tutti i comparti di cui si è dato notizia nel presente Rapporto.
187
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
europei e sudamericani. Alle già citate intese bilaterali portate a termine sul mercato
asiatico, si aggiungono l’accordo con l’elvetica Swiss WorldCargo, per la condivisione
della capacità di carico, e quello con Air Madrid, secondo cui la compagnia tedesca gestirà
la stiva cargo di tutti i voli della compagnia spagnola nata nel 2003 e rapidamente
sviluppatasi nelle rotte europee e verso il Sud America. E, ancora in tema di integrazione
con i gestori aeroportuali, oltre all’intesa con Swiss Port, Lufthansa ha siglato con Fraport
un accordo per lo sviluppo dell’hub cargo dell’aeroporto di Francoforte.
Tra le operazioni, invece, la compagnia è entrata nel 25% del capitale della cinese Jade
Cargo International (JCI), costituita insieme a Shenzhen Airlines e ad un fondo di
investimento tedesco che detengono rispettivamente il 51% e il 24% di JCI. L’operazione è
evidentemente finalizzata a porre le basi per intercettare quote di traffico merci prodotto in
Cina, dal momento che la nuova compagnia servirà gli scali di Amsterdam-Schiphol e
Seoul-Incheon dal suo hub di Shenzhen, nella Cina meridionale, potendo disporre anche di
una buona rete di collegamenti stradali con gli aeroporti di Hong Kong e Guangzhou.
Nell’ambito della stessa strategia si inquadrano le due acquisizioni di quote rilevanti
(rispettivamente il 50% e il 29%) dei due terminal cargo degli aeroporti cinesi di Shenzen
e Shanghai-Pudong.
La danese SAS Cargo invece ha stretto accordi di cooperazione sul mercato cinese e
iberico, a presidio dei traffici orientali e di quelli sudamericani e africani. Oltre alla già
citata intesa con Air China, l’accordo con SpainAir consente agli spedizionieri scandinavi
accesso facilitato alle rotte per il Sud America e l'Africa, dal momento che buona parte del
traffico merci che coinvolge tali aree transita dalla Spagna. In realtà, l'accordo è tutto
interno alla compagnia scandinava, perché il 94,9% di Spanair è già detenuto da SAS
Group, di cui SAS Cargo è una controllata. La compagnia danese, da ultimo, ha costituito
la controllata Spirit Air Cargo Handling Group, di cui detiene il 100% del capitale, che si
occuperà della movimentazione dei carichi in 12 terminal aeroportuali in Scandinavia.
Sul mercato europeo inoltre è da poco nata una nuova compagnia cargo, Cargo B, con sede
in Belgio che sarà operativa a fine 2007.
Tra i vettori emergenti sul mercato continentale, si segnala Emirates SkyCargo che ha
inserito nel proprio circuito merci gli scali di Roma-Fiumicino, Zurigo e Vienna: secondo i
piani della compagnia di Dubai, lo scalo elvetico gestirà i traffici di prodotti deperibili e
special cargo nell’Europa Centrale da e verso il Medioriente, mentre l’hub austriaco
fungerà da porta di accesso dei prodotti cinesi e indiani a mercati quali Ungheria, Slovenia,
188
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
Slovacchia e Repubblica Ceca. Le nuove rotte si aggiungono a quelle già attive negli
aeroporti di Amsterdam, Francoforte, Dusseldorf, Milano e Gothenburg e, sul
Mediterraneo, a Barcellona e Tunisi. Non si ferma tuttavia in Europa l’espansione del
vettore di Dubai, che serve dieci destinazioni in Estremo Oriente - tra cui Taipei come rotta
tuttomerci - e che ha siglato alleanze rilevanti finalizzate alla penetrazione di mercati
chiave - quello africano e quello russo - con Astral Aviation, operatore cargo di Nairobi, e
con AirBridge Cargo, operatore russo che apre l’accesso all’estesa rete nazionale russa. In
conseguenza alla strategia worldwide del vettore arabo, l’aeroporto di Dubai ha segnato nei
primi sei mesi del 2006 un aumento della movimentazione cargo del 20%, raggiungendo le
700.000 tonnellate14.
Tab.49. Principali operazioni riguardanti il comparto del cargo aereo
Acquirente
Anno
Acquisita
Effetti rilevanti dell’operazione
NYK
(Giappone)
2005
Nippon Cargo
Airlines
(Giappone)
Lufthansa
Cargo (DE)
2006
Jade Cargo
International
(Cina)
Acquisizione 27,59% - Controllo tramite quota ulteriore
Il gruppo aereo giapponese All Nippon Airways Co. Ha
venduto la sua quota del 27,59% in Nippon Cargo
Airlines al gruppo armatoriale Nippon Yusen Kaisha
(NYK), che a seguito dell'acquisizione vedrà la sua
partecipazione salire al 55,18%.
Costituzione di nuova società cargo (25%).
La nuova compagnia (JCI) servirà gli scali di
Amsterdam Schiphol e Seoul Incheon dal suo hub di
Shenzhen, nella Cina meridionale, con tre voli
settimanali. La compagnia dispone inoltre di una buona
rete di collegamenti stradali anche con gli aeroporti di
Hong Kong e Guangzhou. La compagine azionaria è
così suddivisa tra le tre compagnie: Lufthansa Cargo
(25%), Shenzhen Airlines (51%), Deutsche Investitions
und Entwicklungsgesellschaft (24%).
Acquisizione (50%).
L’operazione intende porre le basi per intercettare quote
del traffico merci prodotto in Cina.
Acquisizione (29%).
La partecipazione intende porre le basi per intercettare
quote del traffico merci prodotto in Cina.
Shenzen Airport
Cargo Terminal
(Cina)
Shanghai
Pudong Cargo
Terminal (Cina)
Fonte: Nomisma
Tab.50. Principali accordi intrapresi nel comparto cargo aereo
Anno
Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005
Lufthansa Cargo (DE),
Swiss WorldCargo
(Svizzera)
Accordo per la condivisione della capacità di carico.
Ciascun partner potrà disporre di spazi di carico su voli
dell'altra compagnia aerea.
(continua)
14
Per dare un ordine di grandezza, si pensi che l’Italia nel 2006 ne ha movimentate complessivamente circa
975.000.
189
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.50.)
2006
Lufthansa Cargo (DE),
Air China Cargo (Cina),
Singapore Airlines Cargo
(Singapore), Jal Cargo
(Giappone), Korean Air
Cargo (Corea del Sud),
Cathay Pacific Cargo (Cina),
Eva Air Cargo (Taiwan),
Lan Chile Cargo (Cile)
Accordi bilaterali.
Lufthansa ha siglato una serie di intese commerciali
bilaterali con diverse compagnie cargo asiatiche e
sudamericane.
Lufthansa Cargo (DE),
AirMadrid (ES)
Accordo di partnership.
Lufthansa rileva la capacità cargo di AirMadrid, che copre
la penisola iberica e la regione sudamericana. Dal primo
settembre 2006, Lufthansa gestirà la stiva cargo di tutti i
voli di AirMadrid, compagnia area spagnola fondata nel
2003 e che si è rapidamente sviluppata nelle rotte europee
e verso il Sud America.
2006
UPS (USA),
Poste USA
2006
SAS Cargo (DK),
Air China (Cina)
Contratto per fornitura trasporto aereo.
La compagnia fornirà a UPS per tre anni il trasporto aereo
nazionale per la posta first class e priority.
Accordo di cooperazione per accrescere la capacità di stiva
dalla Cina.
La compagnia aerea scandinava SAS Cargo ha stretto un
accordo di cooperazione con Air China in base al quale un
velivolo all-cargo consentirà di incrementare di circa 100
tonnellate alla settimana la capacità offerta dalla Cina.
SAS Cargo (DK),
Spanair (ES)
2006
Emirates SkyCargo (Dubai),
Astral Aviation (Nairobi)
Emirates SkyCargo (Dubai),
AirBridge Cargo (Russia)
2006
Korean Air (Corea del Sud),
Sinotrans Air (Cina)
Fonte: Nomisma
190
Accordo di cooperazione.
L'accordo riguarda i 21 velivoli della società spagnola.
Spanair mette a disposizione di SAS Cargo anche la sua
rete interna alla penisola iberica. In realtà, l'accordo è tutto
interno alla compagnia scandinava, perché il 94,9% di
Spanair è di SAS Group, cui appartiene anche SAS Cargo.
Il vettore di Dubai ha siglato un accordo di partnership
all’interno del mercato africano con Astral Aviation,
operatore cargo di Nairobi.
Il vettore di Dubai ha siglato un accordo di partnership con
AirBridge Cargo, operatore russo, allo scopo di avere
accesso all’estesa rete nazionale russa.
Joint venture per costituzione nuova compagnia cinese.
Le due compagnie hanno avviato una joint venture nel
cargo aereo che diventerà operativa nella seconda metà
2007 con tre aerei.
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.51. Principali accordi di filiera nel comparto cargo aereo
Anno
Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2006
All Nippon Airways
(Giappone),
Japan Post (Giappone),
Nippon Express
(Giappone), Mitsui O.S.K.
Lines (Giappone)
2006
Lufthansa Cargo (DE),
Swiss Port International
(Svizzera)
2006
Swiss Port International
(Svizzera),
Cargo Air Lines (USA),
2006
Schenker (DE) (Gruppo
Deutsche Bahn),
StarTrans International
(Cina-Hong Kong)
DHL (Gruppo Deutsche
Post, DE),
Polar Air Cargo (USA)
Accordo per la costituzione di una nuova aviolinea cargo.
La compagnia aerea All Nippon Airways e il gruppo postale
Japan Post hanno annunciato la costituzione della joint
venture ANA & JP Express che opererà nel settore
aeromerci. La nuova aviolinea sarà inizialmente controllata
al 100% da All Nippon Airways, mentre in seguito
entreranno anche gli altri partner dell'iniziativa. All Nippon
Airways deterrà il controllo con il 51,7% delle azioni.
Accordo di collaborazione.
Swiss Port International, il primo fornitore globale di servizi
aeroportuali e Lufthansa Cargo hanno concluso un nuovo
modello di collaborazione che offre a entrambi i partner
benefici in termini strategici e operativi all'Hannover
Airport.
Accordo di collaborazione.
La società aeroportuale e la società statunitense hanno
siglato un nuovo modello di collaborazione a partire da
ottobre 2006.
Joint venture.
La joint venture, di cui Schenker deterrà la maggioranza, si
occuperà di spedizioni transpacifiche.
2006
Accordo di partnership.
DHL utilizza le stive del partner americano per trasportare
parte delle sue merci. L'esigenza deriva dalla scelta di DHL
di non dotare la sua flotta con aerei da trasporto di elevata
capacità, contrariamente a quanto stanno facendo i
concorrenti UPS e FedEx.
Accordo di collaborazione.
La compagnia californiana ha siglato un accordo di
collaborazione con Nystroem, leader nelle spedizioni aeree.
2006
GeoLogistics (USA),
Nystroem (FI)
2006
Lynden Air Freight (USA- Joint venture.
Alaska),
Le due società hanno creato una joint venture per potenziare
Kerry Logistics (Cina)
i servizi in Asia e Nord America.
2006
Fraport (DE),
Lufthansa (DE)
Accordo per sviluppo hub cargo aeroporto Francoforte.
Le due società hanno siglato un accordo per sviluppare l'hub
cargo dell'aeroporto tedesco. Previsto non solo
l'ampliamento della struttura, ma anche una collaborazione
operativa.
Fonte: Nomisma
Lo scenario italiano
La crescita di oltre 5 punti percentuali messa a segno nel complesso dal cargo aereo
italiano nel 2006 restituisce segnali confortanti circa la tenuta del comparto. Tra le
performance più positive si fa notare il caso dell’aeroporto di Bologna che ha conosciuto
191
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
nel 2006 un aumento di oltre il 27% rispetto all’anno precedente, movimentando circa
32.500 tonnellate. Positivo anche l’andamento di Venezia e Brescia, sesto e settimo scalo
merci a livello nazionale, che hanno movimentato rispettivamente 26.692 tonnellate
(+17,5% sull’anno precedente) e 24.428 tonnellate (+20,6%).
In testa alla classifica nazionale rimangono i due hub nazionali, Malpensa e Fiumicino, e
Bergamo-Orio al Serio la cui quota di mercato si sta avvicinando a quella del principale
scalo romano (14,4% contro 16,9%). Complessivamente i tre aeroporti gestiscono il 75%
del traffico nazionale cargo.
Tab.52. Il traffico cargo negli aeroporti italiani – Anno 2006
Rank (1)
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
Aeroporto
Milano MXP
Roma FCO
Bergamo
Bologna
Milano LIN
Venezia
Brescia
Roma CIA
Treviso
Pisa
Torino
Verona
Catania
Napoli
Genova
Ancona
Palermo
Cagliari
Bari
Pescara
Firenze
Lamezia Terme
Rimini
Trieste - Ronchi dei L.
Olbia
Forlì
Alghero
Brindisi
Parma
Reggio Calabria
Trapani
Totale
Tonnellate
Quota di mercato
419.128
164.761
140.630
32.465
27.468
26.692
24.428
23.785
19.598
13.969
12.997
12.138
9.234
8.353
6.061
5.302
5.186
4.799
3.445
2.849
2.287
2.286
2.201
1.026
914
618
609
523
313
197
127
974.396
43,0%
16,9%
14,4%
3,3%
2,8%
2,7%
2,5%
2,4%
2,0%
1,4%
1,3%
1,2%
0,9%
0,9%
0,6%
0,5%
0,5%
0,5%
0,4%
0,3%
0,2%
0,2%
0,2%
0,1%
0,1%
0,1%
0,1%
0,1%
0,0%
0,0%
0,0%
100,0%
(1) posizionamento nazionale dello scalo in relazione alle tonnellate movimentate
Fonte: Assaeroporti
192
Var. % 2006/2005
8,9
-3,8
3,1
27,5
8,4
17,5
20,6
3,1
9,4
14,4
-5,8
11,5
-6,2
9,8
-5,3
6,6
-0,6
-1,1
-11,6
19,2
-38,1
-10,9
-16,2
23,5
-1,2
29,6
-12,1
-28,9
-59,0
1,5
36,6
5,6
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
Segnali forti circa l’appetibilità del mercato italiano nei traffici con l’Oriente derivano
dall’interesse mostrato da alcuni operatori asiatici, tra cui:
- Shanghai Airlines Cargo, che ha incaricato l’italiana Greenam di gestire la
rappresentanza commerciale in Italia dei servizi della compagnia;
- Malaysia Airlines Cargo che ha inserito Milano-Malpensa all’interno di due rotte tra
Asia, Medioriente e Europa;
- Jade Cargo International che ha aumentato i voli verso l’Europa, inserendo nella
rotazione l’aeroporto di Brescia-Montichiari; la compagnia cinese, operativa dal 2006,
nata da una joint venture siglata tra Lufthansa Cargo e Shenzhen Airlines, coordina
tutta la sua attività europea dall’aeroporto di Amsterdam-Schipol ed ha siglato un
accordo di partnership con Swiss WorldCargo per la gestione dei traffici di Italia,
Germania e Francia.
Nell’ambito del potenziamento dei servizi merci da e per l’Europa, inoltre, Emirates
SkyCargo ha inaugurato un collegamento tra Fiumicino, Malpensa e Dubai. La decisione
della compagnia araba è particolarmente significativa per Fiumicino, dal momento che il
servizio costituisce il primo collegamento tuttomerci di linea per lo scalo romano, che ha
fra gli obiettivi quello di rivitalizzare il settore merci potenziando il ruolo della Cargo City.
Con riferimento ai vettori nazionali, si segnala che Alitalia Cargo ha annunciato il
potenziamento del proprio network all cargo, attraverso l’espansione in mercati come
India, Cina e Nord America. La compagnia inoltre ha consolidato le rotte verso Giappone e
Corea del Sud – siglando partnership storiche con Nippon Cargo e Korean Air Cargo – e
mira ad entrare in regioni emergenti come Africa e Medio Oriente.
Nel mercato italiano, poi, sono entrati nuovi competitors, tra cui CargoItalia, divenuta
operativa nel 2006, e LinkAir Express, che ha inaugurato due collegamenti all cargo sulle
rotte Linate-Cagliari-Fiumicino e Linate-Catania-Napoli.
In materia di accordi, si dà notizia dell’intesa siglata da Poste Italiane con Alitalia e Air
One, per la gestione del traffico postale aereo che convergerà sull’aeroporto di BresciaMontichiari, sostituito a Fiumicino come hub della compagnia postale. A seguito
dell’accordo, lo scalo lombardo non nasconde l’ambizione di diventare uno dei maggiori
hub merci, confortato dai dati registrati nell’ultimo biennio che mostrano nel 2006 una
crescita pari al 20% sull’anno precedente e un posizionamento del 6° posto nella classifica
degli scali nazionali cargo (dal 24° posto del 2004).
193
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Nel frattempo, Aeroporti di Roma (AdR), in un’ottica di razionalizzazione delle attività e
di ritorno al core business, intende dismettere l’attività cargo, con la cessione, entro la fine
del 2007, del servizio di handling merci di Fiumicino ad un operatore terzo.
Contemporaneamente la gara per il secondo handler dello scalo, che avvierebbe la
liberalizzazione del settore, è andata deserta. Nessuna delle aziende ammesse in fase di
manifestazione d’interesse ha partecipato alla seconda fase del bando.
Tab.53. Principali accordi intrapresi da vettori aerei nel comparto cargo sul mercato
italiano
Anno
Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2006 Greenam (Gruppo Sisam Accordo di rappresentanza commerciale.
IT), Shanghai Airlines Cargo Greenam ha acquisito la rappresentanza commerciale in
(Cina)
Italia dei servizi della compagnia cinese Shanghai Airlines
Cargo.
2006 DHL Aviation (DE),
Accordo.
Aeroporto di Bergamo-Orio La divisione Aviation rinnova il contratto con l’aeroporto
al Serio (IT)
di Orio al Serio fino al 2013, confermando lo scalo come
hub italiano.
2006 Alitalia Cargo (IT),
Accordo di partnership.
Nippon Cargo (Giappone)
L’intesa consente ad Alitalia di entrare nel mercato cargo
giapponese.
Alitalia Cargo (IT),
Accordo di partnership.
Korean Air Cargo (Corea del L’intesa consente ad Alitalia di entrare nel mercato cargo
Sud)
sudcoreano.
2007 Poste Italiane (IT),
Accordo.
Alitalia (IT),
Poste Italiane ha stretto un accordo con Air One e Alitalia.
Air One (IT),
Per i prossimi due anni, 13 aerei delle due compagnie
Aeroporto di Bresciaconvergeranno quotidianamente sull’aeroporto di Brescia
Montichiari (IT)
che ha sostituito Fiumicino come aeroporto hub delle
Poste.
Fonte: Nomisma
194
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
2.
IL TRASPORTO PASSEGGERI
2.1. Il settore terrestre
2.1.1. Il trasporto pubblico locale e a media-lunga percorrenza
Come già nel Rapporto 2003-2005, nell’impostazione metodologica di questa sezione si è
tenuto conto dei mutamenti di scenario imputabili all’apertura dei mercati del trasporto
pubblico locale e all’ingresso di operatori ferroviari e su gomma sui mercati internazionali.
Tale dinamica ha fatto sì che la tradizionale distinzione operata tra trasporto pubblico
locale e trasporto a media-lunga percorrenza, su ferro e su gomma, abbia perso la sua
ragione d’essere se affrontata dal punto di vista degli operatori e dei loro processi di
internazionalizzazione, integrazione o concentrazione. Nel corso degli ultimi anni, i grandi
player europei hanno sempre più messo in atto le proprie strategie sia sui mercati locali che
su quelli a media-lunga percorrenza, indistintamente.
Pertanto, in un quadro di riferimento generale che vede ancora sostanzialmente chiuso il
mercato ferroviario a lunga percorrenza e che assiste alla messa a gara congiunta (si pensi
soprattutto al caso italiano) di servizi di interesse locale e regionale, ha senso dare conto
delle dinamiche in atto, dal punto di vista delle strategie e non tanto da quello dei mercati
di ingresso.
Lo scenario internazionale
Con riferimento al processo di liberalizzazione del mercato del trasporto pubblico locale in
ambito comunitario, il Rapporto precedente (2003-2005) aveva dato notizia della sentenza
Altmark1. A seguito della sentenza, l’Ue ha pubblicato diversi provvedimenti volti a
precisare gli obblighi comunitari relativi alla spinosa e contrastata questione
dell’affidamento dei servizi pubblici di trasporto, in house o mediante gara, e le relative
compensazioni pubbliche. Per i trasporti terrestri, la proposta di regolamento che disciplina
l’affidamento, sostanzialmente riformulata nel luglio 2005, è ora prossima all’adozione.
Nel frattempo, la Commissione europea ha dovuto più volte affrontare il tema degli aiuti di
stato, incompatibili con il processo di liberalizzazione del settore. E tuttavia in alcuni casi –
1
Sentenza della Corte di Giustizia Europea (24 luglio 2003) in tema di aiuti di stato che ha stabilito che una
compensazione finanziaria volta a costituire unicamente la contropartita di obblighi di servizio pubblico
non reca indebiti vantaggi finanziari all’impresa beneficiaria, sotto vincolo di precise condizioni.
195
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
tra cui quello dell’ente pubblico del distretto del Wittenberg Landkreis, in Germania – è
stato stabilito come, pur non sussistendo le condizioni richieste dalla sentenza Altmark, i
sussidi erogati dall’ente al gestore fossero compatibili con il Mercato Unico se considerati
in un’ottica di contributi al miglioramento della qualità del servizio. Allo stesso modo, la
Polonia è stata autorizzata ad accordare sussidi per evitare il fallimento di un gestore, in
considerazione dell’alto tasso di disoccupazione della regione.
I casi citati hanno lo scopo di ricordare il ruolo sensibile ricoperto a livello politico e
sociale dal comparto del trasporto pubblico locale, le cui dinamiche non possono essere
assimilate a quelle in atto negli altri settori.
Con riferimento all’internazionalizzazione del comparto, sul mercato europeo, è continuato
il processo di concentrazione che vede protagonista una rosa ormai consolidata di operatori
leader. Negli anni più recenti, l’ingresso nei nuovi mercati era stato spesso avviato tramite
strategie incentrate su accordi di partnership con operatori locali storici – si pensi negli
anni più recenti alle strategie di Arriva, Deutsche Bahn, Stragecoach e Ratp sul mercato
britannico e italiano -; nel periodo di riferimento, invece, i maggiori operatori hanno
soprattutto intensificato le operazioni di acquisizione di imprese che vantavano un presidio
consolidato sui mercati di destinazione.
Molte sono, ad esempio, le operazioni rilevate sul mercato britannico, tra cui l’interessante
alleanza finalizzata al controllo del trasporto extraurbano scozzese che ha avuto luogo tra
Stagecoach Group e ComfortDelGro, che hanno siglato una joint venture attraverso il
passaggio del 35% del capitale di Scottish Citylink, controllata del gruppo, a Stagecoah.
La multinazionale britannica Arriva International ha invece rafforzato la propria presenza
sul mercato portoghese - su cui può già vantare una consistente presenza – acquisendo una
rilevante partecipazione in Barraqueiro, azienda leader portoghese del trasporto passeggeri.
L'investimento fa parte del percorso di sviluppo di Arriva sul mercato del trasporto
pubblico in Portogallo, iniziato nel 2000 con l’acquisizione di AMI Transportes e
proseguito nel 2002 con quella di TST proprio dal gruppo Barraqueiro, ora destinatario di
tentativi di scalata.
In ambiente continentale, Arriva, in joint venture con SBB - divisione tedesca della Federal
Swiss Railway - si è inoltre aggiudicata il contratto in esclusiva per la gestione dei servizi
ferroviari fra Monaco di Baviera, Oberstdorf e Lindau, nel sud della Germania.
L’espansione del gruppo è proseguita poi verso l’Est europeo, con l’ingresso nel mercato
ceco attraverso l’acquisizione di Transcentrum Bus.
196
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
Contemporaneamente il gruppo francese Transdev, con estremo dinamismo, ha consolidato
la propria presenza in vari paesi europei:
- ha messo in atto, infatti, una strategia di rafforzamento sui mercati anglosassoni
portando a termine il takeover di Blazefield e di Borunemouth, arrivando così a
presidiare sia la parte settentrionale che quella meridionale della Gran Bretagna;
- ha acquisito SZ, uno dei più importanti operatori tedeschi, dotandosi in tal modo di una
robusta piattaforma di sviluppo in Germania, dal momento che l’acquisita vanta un
esteso network e partecipazioni in molte società del mercato tedesco; l’operazione
consente inoltre di consolidare parallelamente l’attività ferroviaria di TransRegio;
- in tema di gare per la gestione del servizio, si è aggiudicato la gestione delle reti urbane
di Chartres Métropole e Moulins Communauté e, in associazione con la filiale iberica
Transamo3, la gara d'appalto per la costruzione, gestione e manutenzione delle linee T2
e T3 della metropolitana leggera di Madrid, per un investimento pari a 600 milioni di
euro;
- nel 2006 ha, da ultimo, beneficiato di un aumento di capitale, a cui ha contribuito Ratp,
azionista che detiene il 25% del capitale che, nei piani di sviluppo della società, le
consentirà di proseguire nella sua politica di espansione.
La stessa Ratp coltiva mire espansionistiche sia nel mercato europeo che in quello asiatico:
ha infatti siglato contratti in Grecia per la gestione della rete ferroviaria locale di Atene, in
Italia per la costruzione e gestione della futura linea tranviaria di Firenze, in Marocco per
la gestione del trasporto pubblico locale a Casablanca e, in Germania, per le linee
ferroviarie tedesche. Allo stesso tempo, in ambito domestico, ha completato l’acquisto del
Gruppo Cars Giraux, confermandosi così operatore leader nel centro e nell’hinterland
parigino.
Sempre con riferimento alla Francia, si dà notizia delle vicende di Keolis, operatore
ferroviario leader partecipato dalla compagnia nazionale SNCF al 45%, che ha proceduto
ad una ricomposizione del capitale che consentirà di mettere in atto una politica di
investimenti per circa 300 milioni di euro in 5 anni. Allo stesso tempo ha effettuato il
takeover di una connazionale che opera nella regione sud-orientale, in cui il gruppo ha già
dato prova di dinamismo, con l’acquisizione del gruppo Planche.
Nell’est europeo, infine, il governo rumeno ha approvato il piano di divisione in otto
compagnie regionali della società nazionale per il trasporto ferroviario, CFR Calatori,
dando il via al processo di privatizzazione del servizio di trasporto passeggeri.
197
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Si riportano di seguito le operazioni e gli accordi di rilievo per il settore internazionale che
hanno avuto luogo nel periodo di riferimento.
Tab.54. Principali operazioni riguardanti operatori di TPL sul mercato internazionale
Acquirente
Anno Acquisita
Stagecoach
Group (UK)
2005 Scottish
Citylink
(UK)
Effetti rilevanti dell’operazione
Acquisizione e joint venture.
Stagecoach ha acquisito il 35% di Scottish Citylink.
L'acquisizione si inserisce in una logica di joint venture con
ComfortDelGro (operatore mondiale dei trasporti che
controlla il 65% di Scottish Citylink) per il controllo del
trasporto extraurbano scozzese.
Transdev
2006 Gruppo
Acquisizione (100%).
(FR)
Blazefield
L'operazione rafforza la posizione di Transdev nella parte
(UK)
settentrionale della Gran Bretagna, grazie all'acquisizione di
una società con 300 veicoli, 850 lavoratori e 44,5 milioni di
euro di fatturato nel 2004.
Bournemouth Acquisizione (100%).
(UK)
L'operazione rafforza la posizione di Transdev nella parte
meridionale della Gran Bretagna, grazie all'acquisizione di
una società con 123 veicoli, 336 lavoratori e 17,5 milioni di
euro di fatturato nel 2004.
SZ (Gruppo Acquisizione totale.
Sterzenbach SZ, uno dei più importanti soggetti del tpl tedesco, opera
(DE))
attraverso sei filiali e ha partecipazioni in molte società di
tpl. Transdev si dota così di una piattaforma di sviluppo in
Germania, uno dei più grandi mercati di tpl europei.
ARRIVA
2006 Barraqueiro Acquisizione (21,5%).
(UK)
SGPS SA
Barraqueiro è un'azienda leader portoghese del trasporto
(PT)
passeggeri con 4.800 impiegati e 2.000 bus. L'investimento
fa parte del percorso di sviluppo di Arriva e dell'ingresso sul
mercato del trasporto pubblico in Portogallo.
Transcentrum Acquisizione totale.
Bus (CZ)
Arriva fa il suo ingresso nel mercato ceco, con l'acquisizione
della Transcentrum Bus. L'acquisizione fornisce una
piattaforma interessante per Arriva soprattutto per l'ingresso
sul mercato Ceco e porta a nove i paesi in cui Arriva opera.
Consorzio
2006 Keolis (FR) Acquisizione 55% (Ricomposizione del capitale).
[Axa (FR),
Keolis è il primo operatore privato di tpl in Francia. Il
Cassa
gruppo SNCF conserva il suo livello di partecipazione (45%)
Depositi del
e resta l'azionista industriale di riferimento. L'acquisizione
Québec
della quota del 55% è realizzata alla pari tra i due partner
(Canada)]
acquirenti. Il nuovo assetto di capitale consentirà a Keolis di
mettere in atto la politica di investimenti futuri (circa 300
milioni di euro in 5 anni).
RATP
2007 Gruppo Cars Acquisizione.
Developement
Giraux (FR) Ratp Developement, controllata al 75% dalla parigina Ratp,
(FR)
completa l'acquisito del Gruppo Cars Giraux.
(continua)
198
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.54.)
Keolis (FR)
2007 Gruppo
Loisirs et
Voyages
(FR)
Acquisizione totale.
Il gruppo è un interessante operatore del tpl impegnato sulle
regioni dell'Auvergne. Con l'operazione Keolis conferma il
suo dinamismo nelle regioni della Francia sud-orientale,
dove ha già messo a segno l'acquisto del gruppo Planche.
Fonte: Nomisma
Tab.55. Principali accordi tra operatori di TPL sul mercato internazionale
Anno Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005 Governo Britannico,
Dipartimento dei Trasporti
(UK)
Piano di affidamento.
Il Dipartimento dei Trasporti britannico ha illustrato i nuovi
piani di affidamento del servizio ferroviario nella zona
dell'Inghilterra centrale che verranno attuati appena sarà
scaduto il contratto della National Express Group, sostituendo
i 4 attuali con 3 nuovi operatori.
Gestione trasporto urbano.
Transdev conferma il suo sviluppo aggiudicandosi due nuove
reti urbane relative agli agglomerati urbani di Chartres
Métropole (per 8 anni) e di Moulins Communauté (per 6
anni).
Gestione metropolitana leggera.
Attraverso un consorzio composto dalle imprese pubbliche
OHL e COMSA e del gruppo finanziario AHORRO
Corporacion, Transdev si è aggiudicata, in associazione con
la sua filiale Transamo3, la gara d'appalto per la costruzione,
gestione e manutenzione delle linee T2 e T3 della
metropolitana leggera di Madrid.
Gestione servizi ferroviari.
Arriva si è aggiudicato il contratto per la gestione dei servizi
ferroviari fra Monaco di Baviera, Oberstdorf nelle Alpi
Bavaresi e Lindau bavaresi, nel sud della Germania. Il
contratto corrente, conosciuto come ALEX, è operativo in
joint venture fra Arriva e la SBB Gmbh - la divisione tedesca
della Federal Swiss Railway -. A seguito dell'attuale
aggiudicazione Arriva diventa il solo operatore.
2006 Transdev (FR)
Municipalità di Madrid
(ES),
Consorzio [Transdev (FR),
OHL, (ES), COMSA (ES),
AHORRO Corporacion
(ES)]
2006 Arriva (UK),
Regione di Monaco di
Baviera (DE)
Fonte: Nomisma
Lo scenario italiano
Il periodo di riferimento è stato caratterizzato da alcuni provvedimenti normativi che hanno
riguardato il settore del trasporto passeggeri, i cui effetti, nell’intenzione del legislatore,
modificheranno l’attuale assetto del mercato del trasporto pubblico locale e del trasporto a
media-lunga distanza.
Nel 2005 è stata introdotta la normativa sul riordino delle autolinee interregionali di
competenza statale che prevede la liberalizzazione dei servizi a partire dal 1° gennaio
199
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
2011.2 Nel 2006 è stata invece stabilita la proroga al 31 dicembre 2007 del termine entro il
quale si dovranno completare le procedure di gara ad evidenza pubblica per l’affidamento
dei servizi di Tpl oggi gestiti da concessionari o da società derivanti dalla trasformazione
delle aziende speciali in virtù di affidamenti diretti.3
In tema di gare per l’affidamento di servizi su ferro, la Regione Liguria ha rinnovato il
contratto per il servizio di trasporto pubblico su ferro a Trenitalia per un anno, al termine
del quale intende bandire la gara.
Anche la Lombardia, in previsione del completamento di alcune infrastrutture entro il
2008, si muove nella direzione della piena liberalizzazione della rete ferroviaria,
sollevando l’interesse di operatori privati stranieri che si propongono come competitor
incumbent di Trenitalia. L’Italia infatti è uno dei mercati con il numero maggiore di utenti
di servizi ferroviari in Europa: per questo è estremamente appetibile per le compagnie
straniere, che, tipicamente, propongono un modello secondo cui l’operatore statale gestisce
il servizio ferroviario passeggeri a lunga distanza ed è affiancato nei collegamenti locali e
regionali da un partner privato. La Regione intende nei fatti convergere proprio verso un
sistema misto di governance del trasporto pubblico locale.
Tra i player stranieri, ha manifestato interesse nei confronti del mercato lombardo, il
gruppo britannico Arriva International, già presente in Italia nel trasporto privato su
gomma, dichiarando di essere disposto ad estendere i servizi anche ad altre regioni
italiane.4
In Emilia-Romagna, nelle selezioni per il bando di affidamento dei servizi ferroviari
regionali, si sono prequalificati solo il Consorzio Trasporti Integrati (CTI) e la francese
Connex, che tuttavia si è ritirata in fase di offerta. CTI è formato da Trenitalia e da una
società consortile composta dalle principali aziende ferroviarie attive sulla rete regionale.
Connex invece è una compagnia francese di trasporto pubblico locale integrato che opera a
livello internazionale e che ha recentemente effettuato un’operazione di rebrand
modificando il nome in Veolia Transport. La compagnia, che fa parte del colosso francese
2
3
4
Dlgs 21 novembre 2005, n. 285 – Riordino dei servizi automobilistici interregionali di competenza statale.
Secondo quanto previsto dalla finanziaria 2006 il termine stabilito dal d.lgs. 422/97 sarebbe scaduto il
31.12.2006. La nuova normativa di riferimento è la legge 26 febbraio 2007, n. 17, che ha convertito il
decreto-legge 28 dicembre 2006, n. 300.
Per far comprendere il peso dei player stranieri in Italia, si fa notare che Arriva International è il primo
operatore nel servizio su strada nel mercato italiano, essendo presente, direttamente e attraverso società
controllate, in Lombardia, Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e Friuli-Venezia Giulia, con una flotta di 2mila
veicoli, oltre 3mila dipendenti e un fatturato, nel 2006, superiore a 248 milioni di euro.
200
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
delle municipalizzate Veolia Environnement, ha inoltre partecipato come socio industriale
al processo di privatizzazione della compagnia di navigazione pubblica francese SNCM, di
cui detiene ora il 28% del capitale.
Nell’ambito dell’affidamento dei servizi, è interessante seguire i passi della Regione FriuliVenezia Giulia che sta progettando una gara per la gestione di un sistema integrato ferrogomma che verrà bandita entro il primo semestre 2008. L’obiettivo dichiarato è quello di
giungere a un bacino unico regionale che comprenda gomma, ferro e acqua.
Con riferimento alle operazioni e agli accordi che hanno avuto luogo sul mercato italiano
nel periodo di riferimento, si riferisce che, contestualmente alla diminuzione del numero
delle gare bandite, è diminuita la pressione da parte degli operatori stranieri per l’ingresso
sul mercato italiano:
- tra le operazioni di maggiore interesse, vi è quella relativa ad AMT Genova, per cui, a
seguito delle tormentate vicende finanziarie degli anni più recenti, è stata bandita la
prima gara italiana di parziale privatizzazione, che ha portato all’ingresso del colosso
francese Transdev nel capitale azionario della compagnia (41%), in partnership con
Autoguidovie (AGI);
- successivamente Transdev, proseguendo nella strategia di penetrazione del mercato
italiano, ha rilevato il 40% del capitale del partner AGI, compagnia italiana tra le
maggiori, che vanta diverse controllate, e che punta ad un percorso di rapida crescita
grazie al socio internazionale;
- il gruppo inglese Arriva International - entrato nel 2002 nel mercato italiano con
l’acquisto di Sab di Bergamo e implicitamente di una serie di controllate della
compagnia - ha esercitato l'opzione d'acquisto dell'11% su capitale di SAF Udine,
arrivando a detenere così il 60% delle azioni della compagnia. E allo stesso tempo,
attraverso la controllata SAB ha acquisito da Sita il 5% di Trieste Trasporti, dopo il
-
nulla osta, nel 2005, dell’Autorità antitrust, operazione a seguito della quale la
partecipazione di SAB salirà al 39,93% del capitale della compagnia, detenuto per il
60,06% da AMT (ex ACT) Trieste e per lo 0,01% da RATP Parigi;
il gruppo francese Ratp ha siglato il primo contratto di project financing in Italia nel
settore del trasporto pubblico locale per la costruzione e la gestione del sistema
integrato di tramvia dell'area fiorentina; il Comune di Firenze ha autorizzato la TRAM,
che si era aggiudicata la gara, a realizzare la linea 2 e il primo lotto della linea 3 della
tramvia e a gestire l'intera rete tranviaria per trent’anni; Ratp, maggiore operatore
pubblico francese del settore, ha già esperienza di gestione a Parigi e nell'Ile de France,
201
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
e, in Italia, è presente in Toscana nel trasporto su ferro, essendo azionista di LFI di
Arezzo.
Nel periodo di riferimento molte società a capitale pubblico sono state oggetto di percorsi
di parziale privatizzazione, condotti attraverso la selezione di un socio privato industriale
di minoranza attraverso procedura ad evidenza pubblica.
Nelle Marche, ad esempio, Conerobus sta selezionando il socio privato che deterrà una
quota del 40% della società mista di gestione del Tpl urbano ed extraurbano del bacino
provinciale di Ancona e di alcuni tra i maggiori comuni, per i prossimi sei anni. Pur se
indirettamente, l’interesse per il mercato dei grandi player stranieri è confermato dal fatto
che è tra i competitor in gara vi sono AGI, partecipata dalla francese Transdev e la
bergamasca Sab del gruppo britannico Arriva International, oltre ad operatori locali - il
consorzio locale Tra.An, APM Perugia e il Consorzio Galassia che rappresenta 400
aziende tra varie regioni del centro-nord.
Lo stesso iter riguarderà anche le marchigiane START Ascoli, STEAT Fermo e Contram,
operativa nel bacino di Camerino/Macerata, mentre nel comasco otto tra operatori italiani e
stranieri sono in gara per l'acquisto della quota di minoranza del 49% di SPT Linea.
In considerazione dei molti elementi di analisi e della dinamicità riscontrata nel settore nel
periodo di riferimento, si procederà di seguito ad evidenziare gli avvenimenti di maggior
rilievo e rimandarne il dettaglio alle tabelle riassuntive, suddivise in base a:
- operazioni di M&A effettuate da compagnie italiane e estere su società italiane;
- fusioni tra operatori pubblici e privati finalizzate alla costituzione di nuove società, che
operano sul mercato con un nuovo marchio;
- costituzione di consorzi e imprese ad opera di raggruppamenti temporanei d’impresa
(aggiudicatari di gare in un determinato lotto o bacino) o di operatori privati; o
-
costituzione di consorzi finalizzati a partecipare alle gare;
accordi tra operatori italiani e esteri;
percorsi di privatizzazione in corso nel settore;
affidamenti tramite gara per la gestione dei servizi su gomma o su ferro;
accordi di affidamento diretto.
Con riferimento ai processi di M&A, nel dettaglio si segnalano:
- tra le operazioni che coinvolgono gli operatori esteri, quelle di Arriva International
(anche attraverso la controllata italiana SAB) e di Transdev, commentate in
precedenza;
202
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
-
tra le operazioni nazionali: il raggiungimento del controllo totale, tramite acquisizione
di quota ulteriore, di Autolinee Liguri (ALI) da parte di Tigullio Pubblici Trasporti e la
successiva fusione; l’acquisizione del 39,5% di Dolomiti Bus da parte di Autoguidovie,
già azionista della compagnia e partner di Transdev nel processo di privatizzazione di
AMT Genova; l’acquisizione da parte di ATAP, azienda concessionaria di tpl della
Provincia di Pordenone, del 23% di APT Gorizia, operazione effettuata dopo quelle del
biennio scorso su SAF Udine e La Marca Treviso.
Tab.56. Principali operazioni riguardanti operatori di TPL sul mercato italiano
Acquirente
Anno Acquisita
Banca
Popolare
Friuladria
(IT)
2005 ATAP
Pordenone
(IT)
Transdev
(FR),
AGI (IT)
Transdev
(FR)
Tigullio
Pubblici
Trasporti
(IT)
Arriva
International
(UK)
AGI (IT)
Effetti rilevanti dell’operazione
Acquisizione.
Banca Popolare Friuladria ha acquisito una quota di
minoranza di ATAP Pordenone, società che gestisce il
trasporto pubblico locale. L'obiettivo dichiarato e quello di
sostenere i progetti di sviluppo nel settore e favorire sempre
maggiori sinergie tra le aziende municipalizzate del FriuliVenezia Giulia e del Veneto orientale.
2005 AMT Genova Acquisizione (41%).
(IT)
Il comune di Genova ha chiuso la prima gara italiana per la
parziale privatizzazione dell'azienda di trasporto locale,
l'AMT. Il colosso (1,3 mld di euro di fatturato) francese
Transdev, alleato con l'italiana Autoguidovie, si è
aggiudicato il 41% della società con relativa governance, più
6 anni di gestione del servizio urbano di autobus. L'Ati che
ha vinto la gara appartiene al 95% a Transdev e al 5% a
Autoguidovie.
AGI (IT)
Acquisizione (40%).
Transdev entra nel capitale di Autoguidovie, dopo
l’esperienza congiunta per l’acquisizione di AMT Genova.
Con l’accordo Transdev si impegna ad utilizzare
esclusivamente AGI o società del gruppo AGI per lo
sviluppo della propria attività in Italia nel settore del Tpl.
2005 ALI (IT)
Acquisizione (20%). Controllo totale.
Dopo l'acquisto del 20% del capitale di Autolinee Liguri
(detenuta da AMT di Genova) Tigullio è ora proprietaria
dell'intera società e le due aziende procederanno con una
fusione. Tigullio potrà contare su un parco di 273 autobus,
430 dipendenti ed oltre 9 milioni e mezzo di passeggeri.
2005 SAF Udine
Acquisizione (11%).
(IT)
Arriva, ha esercitato l'opzione d'acquisto dell'11% su capitale
della SAF, arrivando a detenere il 60% delle azioni di SAF.
2005 Dolomiti Bus Acquisizione (13,34%).
(IT)
Autolinee dell'Emilia, ha ceduto ad Autoguidovie (AGI) la
sua quota in Dolomiti Bus, della quale la compagnia
lombarda detiene ora il 39,5%.
(continua)
203
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.56.)
SAB
(Gruppo
Arriva, UK)
ATAP
Pordenone
(IT)
2006 Trieste
Acquisizione (5%).
Trasporti (IT) L'operazione comunicata da SAB di acquisire da Sita il 5%
di Trieste Trasporti ha ottenuto il via libera dell'Antitrust.
Dopo l'operazione la partecipazione di SAB salirà al 34,99%.
2006 APT Gorizia Acquisizione (23%).
(IT)
ATAP, azienda concessionaria di tpl in provincia di
Pordenone, ha acquisito il 23% dell'APT, direttamente dai
quattro soci di maggioranza. La composizione societaria di
APT: Provincia di Gorizia, Iris, Fondazione Cassa di
Risparmio di Gorizia, AMT di Trieste e ATAP. ATAP ha
affrontato questa acquisizione dopo le operazioni fatte su
SAF di Udine e La Marca di Treviso.
Fonte: Nomisma
-
tra le fusioni finalizzate alla costituzione di nuove società, hanno avuto luogo quelle
riguardanti la ligure ATP, la veneta ATV e Parmabus;
Tab.57. Operazioni di fusione per la costituzione di nuove società di TPL sul mercato
italiano
Acquirente
Anno Acquisita
Tigullio
Pubblici
Trasporti (IT),
ALI (IT)
Parmabus (IT)
2005 ATP (IT)
AMT Verona
(IT),
APTV Verona
(IT)
Effetti rilevanti dell’operazione
Fusione e costituzione di nuova società per azioni.
La nuova azienda, ATP Azienda Trasporti Provinciali, si
occuperà della gestione del trasporto pubblico locale
dell'intera Provincia di Genova.
2006 TEP (IT),
Costituzione di nuova società (fusione).
Consorzio
Gli azionisti sono Tep (51%), il consorzio Travelbus, e
Travelbus,
una trentina di piccole imprese di autonoleggio.
30 imprese di Parmabus avrà il compito di gestire alcune decine di
autonoleggio contratti di servizio di trasporto pubblico locale urbano ed
extraurbano.
2006 ATV Verona Fusione e costituzione di nuova società (ATV Verona).
(IT)
È prevista la costituzione di nuova società di gestione
controllata al 50% da AMT e al 50% da APTV. La nuova
società sarà la seconda in ordine di importanza sul
territorio veneto, dopo Venezia. Alla nuova società
verranno conferiti i servizi di trasporto sia urbano che
extraurbano. AMT e APTV manterranno il 100% delle
proprietà immobiliari.
Fonte: Nomisma
-
204
in relazione alla costituzione di consorzi e imprese ad opera di raggruppamenti
temporanei d’impresa (aggiudicatari di gare in un determinato lotto o bacino) o di
operatori privati; o costituzione di consorzi finalizzati a partecipare alle gare, si
segnalano le operazioni seguenti, che hanno coinvolto in particolare compagnie
operanti in Emilia, Toscana e Veneto;
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.58. Operazioni finalizzate alla costituzione di consorzi di TPL sul mercato italiano
Anno Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005 ACT Reggio Emilia,
FER Ferrovie Emilia
Romagna,
ATCM Modena.
Newco per gara.
Le tre aziende hanno dato vita ad una società, la SFP, creata per
partecipare, in consorzio con Trenitalia, alla gara di affidamento
del servizio pubblico di trasporto ferroviario bandita dalla Regione
Emilia-Romagna.
Costituzione di CTT (Compagnia Toscana Trasporti).
Le sei aziende toscane si sono aggregate portando alla nascita di
un gruppo pubblico-privato con circa 170 milioni di euro di
fatturato, 1.250 autobus e 2.500 addetti.
2006 CPT Pisa,
COPIT Pistoia,
CLAP Lucca,
ATL Livorno,
CAP Prato,
Lazzi Firenze
2006 Comune e Provincia di
Nuoro,
ATP Nuoro
2007 ACTV Venezia,
SITA, La Marca,
ACTT, ATVO,
CTM, ATM
Trasformazione di ATP in Società per azioni. La società gestisce il
trasporto pubblico locale nel bacino di Nuoro.
Costituzione del Consorzio STIV.
E' stato costituito in Veneto il Consorzio STIV finalizzato
all'ottimizzazione della gestione del trasporto pubblico locale e alla
partecipazione alle gare. Tutte le aziende coinvolte sono venete, ad
esclusione di SITA.
Fonte: Nomisma
-
tra gli accordi tra operatori italiani e esteri, si riporta l’intesa già commentata tra il
Comune di Firenze e Ratp per la gestione della metropolitana fiorentina e l’alleanza tra
FTV Vicenza e Dolomiti Bus Belluno per una collaborazione sinergica tra le due
aziende.
Tab.59. Altri accordi tra operatori di TPL sul mercato italiano
Anno Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005 Comune di Firenze,
Ratp (FR)
Contratto di project financing.
E' stato siglato il contratto del primo project financing in Italia nel
settore del trasporto pubblico locale per la costruzione e la
gestione del sistema integrato di tramvia dell'area fiorentina. Con
la firma della concessione il Comune di Firenze ha autorizzato la
società in ATI (Tram) a realizzare la linea 2 e il primo lotto della
linea 3 della tramvia (entro il 2009) e a gestire l'intera rete
tranviaria dell'area fiorentina per 30 anni. La spesa complessiva
prevista per realizzare l'opera è di 292 mln di euro. La linea 1 è già
in costruzione con finanziamenti interamente pubblici.
Scorporo di ATM Milano in Holding ATM spa e ATM Servizi.
Il consiglio comunale ha deliberato lo scorporo di ATM. La
Holding ATM resta titolare del patrimonio (bus, tram e depositi)
mentre ATM servizi, società di gestione, parteciperà alle gare per
aggiudicarsi i tre lotti in cui è stata suddivisa la rete milanese.
Alleanza.
L'accordo mira ad una collaborazione sinergica tra le due aziende.
2006 ATM Milano (IT)
2007 FTV Vicenza (IT)
Dolomiti Bus Belluno
(IT)
Fonte: Nomisma
205
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
-
con riferimento ai percorsi di privatizzazione di società a capitale pubblico, si
ricordano ATM, SPT Linea, Conerobus e alcuni dei maggiori bacini marchigiani;
Tab.60. Operazioni di privatizzazione di aziende di TPL sul mercato italiano, concluse e
in itinere
Anno Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005 AMT Genova (IT)
Il comune di Genova ha chiuso la prima gara italiana per la parziale
privatizzazione dell'azienda di trasporto locale, l'AMT. Il colosso
(1,3 mld di euro di fatturato) francese Transdev, alleato con l'italiana
Autoguidovie (AGI), si è aggiudicato il 41% della società con
relativa governance, più 6 anni di gestione del servizio urbano di
autobus. L'Ati che ha vinto la gara appartiene al 95% a Transdev e al
5% a AGI.
Conerobus Spa ha pubblicato il bando per la selezione del socio
privato di minoranza (40%) del capitale della società consortile per
azioni alla quale saranno affidati con contratti di servizio della durata
di sei anni, i servizi di tpl urbano ed extraurbano del bacino
provinciale di Ancona e dei comuni di Senigallia, Castelfidardo, Jesi,
Falconara e Sassoferrato, oltre a quello di Ancona.
Le due compagnie marchigiane hanno pubblicato il bando per la
scelta del socio privato di START Ascoli e STEAT Fermo.
2006 Conerobus (IT)
2006 START Ascoli (IT),
STEAT Fermo (IT)
2006 Contram (IT)
La società marchigiana ha pubblicato il bando per la scelta del socio
privato di Contram, gestore di Tpl nel bacino Camerino/Macerata.
2007 SPT Linea (IT)
Per la privatizzazione del gestore comasco, otto società tra operatori
italiani e stranieri, hanno manifestato interesse all’appaltante SPT
Como. E’ prevista la cessione di una quota di minoranza (fino ad un
massimo del 49%).
Fonte: Nomisma
-
per quanto riguarda gli affidamenti tramite gara e gli affidamenti diretti per la gestione
dei servizi su gomma e su ferro, si segnalano le operazioni seguenti.
Tab.61. Affidamenti tramite gara di servizi di TPL urbano ed extraurbano su gomma e su
ferro nel mercato italiano
Anno Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005 Agenzia
della
Mobilità
(Ferrara), Trasporto Pubblico
Ferrarese (ACFT spa, ATCM
spa, ATC spa, Fer srl,
Consorzio Ferrara Mobilità)
2005 Provincia di Livorno,
ATL (IT)
Assegnazione del servizio di trasporto pubblico locale.
Il bacino di Ferrara verrà affidato all'Ati, Consorzio Ferrara
Mobilità, composto dalle quattro società.
2005 Comune di Rovigo,
Sita (IT)
Contratto di affidamento del servizio TPL.
Il contratto stabilisce i servizi minimi garantiti, quelli
aggiuntivi e le modalità di erogazione.
Accordo per servizio TPL.
E' stato sottoscritto l'accordo per il servizio di TPL,
regolarizzando anche il servizio di linea e il trasporto dei
disabili.
(continua)
206
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.61.)
2005 Provincia di Ancona
2005 Provincia
di
Perugia,
Consorzio Ishtar (IT)
2005 Regione Veneto, Ati formata
da Trenitalia e Sistemi
Territoriali
2006 Provincia di Grosseto, Rama
Mobilità
Affidamento diretto a società mista.
Il consiglio provinciale ha approvato un atto di indirizzo per
stabilire le modalità di affidamento dei servizi di trasporto
pubblico extraurbano: la scelta è stata quella dell'affidamento
diretto ad un'unica società mista a prevalenza di capitale
pubblico.
Contratto di servizio per la gestione del bacino 1.
Il consorzio, al quale aderiscono aziende pubbliche e private
che gestiscono il trasporto pubblico locale, ha siglato con la
Provincia un contratto di servizio fino al 2011.
Affidamento servizi.
L'Ati formata da Trenitalia e da Sistemi Territoriali si è
aggiudicata l'assegnazione del servizio di trasporto locale
ferroviario della Regione Veneto.
Affidamento servizi.
Rama Mobilità ha ottenuto l'affidamento della gestione dei
servizi di TPL urbani ed extraurbani relativi al bacino del
territorio provinciale di Grosseto e della linea GrossetoSiena-Firenze.
Fonte: Nomisma
Tab.62. Accordi di affidamento diretto o di proroga di affidamento diretto per i servizi di
trasporto pubblico locale e regionale su gomma e su ferro sul mercato italiano
Anno
Partner
2005
ATAC Roma,
Affidamento.
Comune di Roma Il Comune di Roma ha trasferito ad ATAC la gestione del capolinea
dell'Anagnina. L'operazione è stata intrapresa per eliminare la
frammentazione di competenze tra i vari soggetti che agiscono nel nodo
di scambio, al fine di programmare al meglio la gestione dell'intera
struttura.
ATAC,
Affidamento.
Trambus,
Il trasporto pubblico romano continuerà ad essere gestito dalle aziende
Met.Ro,
capitoline Atac, Trambus e Met.Ro per i prossimi 7 anni: lo ha deciso la
Comune di Roma Giunta comunale approvando i contratti di servizio con le tre aziende
per un valore pari a 800 milioni di euro all'anno.
Regione Liguria, La Liguria ha rinnovato il contratto per il servizio di trasporto pubblico
Trenitalia
su ferro a Trenitalia per 1 anno, al termine del quale intende bandire la
gara.
2005
2006
Oggetto ed effetti dell’accordo
Fonte: Nomisma
Con riferimento all’assetto normativo, la Corte di giustizia europea si è pronunciata
nell’aprile 2006 sulla compatibilità della normativa italiana con il diritto comunitario in
materia di affidamento diretto dei servizi pubblici locali. La questione era stata sollevata
dal Tar pugliese in relazione al caso di AMTAB Bari cui era stato negato l’affidamento
diretto dei servizi. La norma ha stabilito che la gestione del trasporto pubblico locale può
207
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
essere affidata senza gara a condizione che l'Ente pubblico controlli interamente la società
e che il gestore realizzi la parte più importante della propria attività con l’Ente controllante.
Da ultimo si segnalano gli accordi istituzionali relativi al trasporto pubblico locale che
hanno avuto luogo in Italia nel periodo di riferimento.
Tab.63. Accordi istituzionali relativi al trasporto pubblico locale sul mercato italiano
Anno
Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005
Province
Cremona,
Brescia,
Bergamo,
Mantova
di Accordo per la mobilità integrata.
Le quattro province puntano alla messa in opera di una sinergia
territoriale interprovinciale per pianificare il trasporto e la mobilità su
ferro, gomma, acqua e aria in un'ottica intermodale integrata che
permetta da un lato di perseguire economie di scala, dall'altro maggiore
qualità del servizi.
2005
Comune
Venezia
di Bozza dell'atto di indirizzo sulla mobilità.
La giunta comunale ha discusso la bozza dell'atto di indirizzo sulla
mobilità nella quale viene accantonata l'ipotesi di una holding per i
trasporti, a favore di un coordinamento delle società che fanno parte del
sistema della mobilità: Asm, Pmv, Actv.
Fonte: Nomisma
2.2. Il settore aereo
2.2.1. Il trasporto aereo
Lo scenario internazionale
Il processo di concentrazione in atto nel mercato aereo e la tendenza degli operatori a
seguire strategie di integrazione orizzontale sono stati confermati, nel periodo di
riferimento, dai tentativi più o meno ostili di scalata effettuati su alcuni vettori. Tra i casi di
rilievo: US Airways/Delta Airlines, Macquarie Bank-Texas Pacific Group/Qantas e, sul
mercato low-cost, RyanAir/ AirLingus e Air Train Holding/Midwest Air.
In particolare sul mercato americano, negli ultimi mesi del 2006, grande fermento si è
creato intorno alla scalata ostile (poi fallita) di US Airways, sesta compagnia statunitense,
sulla connazionale Delta Airlines, società in amministrazione controllata dopo il fallimento
del 2005. Delta ha rifiutato l’offerta di takeover - che ammontava dapprima a oltre 8
miliardi di dollari, poi a circa 11 - annunciando la prossima uscita dal regime di fallimento
e il ritorno all’utile nel 2007. US Airways, prima dell’affaire Delta, aveva proceduto
208
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
all’acquisizione della connazionale America West, in seguito incorporata sotto lo stesso
brand, dando vita così alla sesta compagnia aerea statunitense.
Si è da poco chiusa senza successo anche l’Opa lanciata a fine 2006 per l’acquisizione di
Qantas, compagnia di bandiera australiana, che detiene saldamente oltre il 65% del vasto
mercato domestico. Airline Partners Australia (APA), consorzio guidato dall'australiana
Macquarie e partecipato dal fondo statunitense Texas Pacific Group e da altri investitori
australiani e stranieri, non è riuscito a superare entro i termini la soglia del 50% delle
azioni ed è stato costretto a lasciar cadere l’offerta. L’ingente offerta di circa 6,6 miliardi di
euro era giustificata dal fatto che Qantas è tra le compagnie aeree che vantano i migliori
risultati economici e un posizionamento strategico nell’area Asia-Pacifico.
Negli ultimi mesi del 2006 è stata data inoltre notizia di trattative di fusione tra United
Airlines (UAL) e Continental Airlines, operazione di concentrazione che darebbe vita al
più grande vettore aereo statunitense. Le due compagnie occupano infatti rispettivamente il
secondo e quinto posto nel mercato aereo domestico.
In tale scenario, anche i maggiori operatori asiatici convergono verso il modello delle
alleanze. La notizia della possibile unione tra Air China, compagnia di bandiera cinese, e
Cathay Pacific, vettore di Hong Kong, data nell’edizione precedente di questo Rapporto,
ha trovato conferma nella ingente operazione che ha visto alcune tra le maggiori
compagnie cinesi intraprendere uno scambio di quote azionarie, per dare vita ad uno dei
più grandi gruppi aerei mondiali. L’alleanza, che ha avuto luogo attraverso la partecipata
Dragonair, viene siglata proprio mentre il governo cinese autorizza una nuova aerovia
verso l’Europa, che inizialmente consentirà 110 voli in più la settimana.
Le cinque compagnie coinvolte sono Air China, Cathay Pacific, China National Aviation
(CNAC), CITIC Pacific e Swire Pacific. Più nel dettaglio:
-
-
Cathay Pacific ed Air China svolgono attività complementari, dal momento che la
prima porta in dote una fitta rete intercontinentale, ma pochi collegamenti nella Cina
continentale, mentre la seconda è estremamente ben posizionata nel mercato interno;
con l’operazione, Air China, compagnia di bandiera, va ad acquisire il controllo totale
di CNAC, di cui detiene già il 69%; l’acquisita è estremamente interessante, dal
momento che, oltre alla consolidata attività di vettore, gestisce la movimentazione
aeroportuale in diversi scali cinesi, e controlla inoltre Air Macau, società piccola ma
strategica perché effettua collegamenti aerei diretti tra la Cina continentale e l’isola di
Taiwan, in deroga all'embargo.
209
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
L’espansione dei vettori cinesi è fortemente sostenuta dal governo che ha approvato un
piano di espansione del settore aereo che prevede un investimento di circa 220 miliardi di
dollari, articolato nei seguenti step: entro il 2010 gli aerei delle compagnie nazionali cinesi
saliranno dagli attuali 863 a 1580, mentre entro il 2025 il loro numero arriverà alle 4mila
unità (contro le 500 del 2000).
Anche sul mercato europeo sono in corso grandi manovre che vanno nel senso di un
rafforzamento del processo di concentrazione.
Texas Pacific Group (TPG) non nasconde le proprie ambizioni di protagonista nel rilancio
delle compagnie aeree europee. Dopo aver contribuito al risanamento di Continental
Airlines e RyanAir, ed avere tentato l’acquisizione di Qantas, il fondo statunitense, tra i
primi cinque al mondo, ha manifestato interesse a rilevare il controllo della spagnola Iberia
e di Alitalia. La vicenda relativa al possibile takeover della compagnia spagnola è iniziata
nel novembre 2006 con l’acquisizione da parte di British Airways, proprietaria del 9% del
capitale del vettore spagnolo, della quota dell’1% ceduta da American Airlines. La
compagnia britannica, che vanta da anni una solida partnership con la partecipata, ha
recentemente raggiunto un accordo con TPG e una cordata di fondi di private equity
spagnoli per la scalata al controllo totale di Iberia.
La strategia di Iberia è, d’altra parte, incerta se è vera l’esistenza di trattative di fusione
con la tedesca Lufthansa e di contatti con Air France-KLM per verificare l’interesse del
gruppo alla gara d’acquisto. La compagnia spagnola si riserva pertanto di valutare
l’acquirente, consapevole del potenziale di attrattività della propria quota di mercato nei
collegamenti tra Europa e America Latina, che sfiora il 20%.
La stessa Lufthansa intanto ha portato avanti strategie parallele di integrazione orizzontale
e verticale: in primo luogo con l’acquisizione della compagnia di bandiera elvetica Swiss
International Airlines5 - per la quale aveva mostrato interesse anche British Airways - e
conseguentemente con un ingresso di minoranza nel capitale di Fraport, società che
gestisce l’aeroporto di Francoforte.
Air France-Klm invece nel periodo di riferimento ha convogliato gli sforzi su azioni
finalizzate ad aumentare la propria capacità su tutti i mercati in crescita, in particolare Asia
(+11,4%), America Latina (+5,5%) e Medio Oriente (+19,7%). Il gruppo ha potenziato
anche la presenza in Africa (+11%) principalmente sulle rotte ad alto traffico business
5
Operazione cui è stato dedicato un caso-studio nell’edizione 2003-2005 del presente Rapporto.
210
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
verso destinazioni sede di attività di estrazione petrolifera. L’irrobustimento della quota di
mercato in questi Paesi target è stato perseguito sia attraverso l’aumento delle frequenze,
sia con l’immissione nella flotta di aerei di capacità maggiore. Sulle rotte verso la Cina,
poi, AF-KLM ha attivato un collegamento con Chengdu, quinta destinazione del gruppo
nella regione.
Nell’est europeo, si segnala il takeover portato a termine da un investitore britannico su Air
Slovakia. E, in tema di privatizzazioni, si rende noto che l’ungherese Malev Hungarian
Airlines, è stata acquisita da Air Bridge, compagnia russa che fa capo al Gruppo AirUnion,
mentre il capitale di Air Bulgaria, compagnia di bandiera, è stato ceduto interamente alla
connazionale Hemus Air, preferita dal governo bulgaro all’italiana Air One.
Di seguito, si riportano gli accordi e le operazioni di M&A che hanno avuto luogo nel
periodo di riferimento, nel comparto aereo internazionale.
Tab.64. Principali operazioni riguardanti vettori aerei
Acquirente
Anno
Acquisita
Effetti rilevanti dell’operazione
US Airways
(US)
2005
America West
(US)
Lufthansa
(DE)
2005
Swiss (Svizzera)
Fusione.
La società manterrà il nome US. Airways. La fusione ha
dato vita alla sesta compagnia aerea statunitense,
superando il leader del low-cost americano Southwest.
Recentemente US Airways era stata messa in
amministrazione controllata.
Acquisizione attraverso Opa.
La fusione è stata autorizzata dalla Commissione Europea.
La direzione e la sede di Swiss rimarranno in Svizzera e la
società manterrà la propria flotta, il proprio equipaggio ed
il proprio marchio.
Acquisizione (4,95%).
Deutsche Lufthansa ha acquisito il 4,95% del capitale
nominale di Fraport, società che gestisce l'aeroporto di
Francoforte. L'obiettivo è quello di rafforzare la
partnership con Fraport.
Acquisizione (20%).
L'accordo prevede che Tap versi inizialmente 62 milioni
di dollari per coprire i debiti più urgenti di Varig; in un
secondo momento la compagnia statale portoghese
investirebbe 500 milioni di dollari per acquisire il
controllo del 20% del capitale di Varig.
Acquisizione (10,16%).
(segue) Air China acquisirà il 10,16% del capitale
azionario di Cathay Pacific dalla CITIC Pacific e dalla
Swire Pacific. Swire Pacific e CITIC Pacific ridurranno la
loro quota in Cathay Pacific rispettivamente al 40,00% e
17,50%. (segue)
Fraport (DE)
Tap (PT)
2005
Varig (Brasile)
Air China
(Cina)
2006
Cathay Pacific
(Cina)
(continua)
211
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.64.)
Hemus Air
(BG)
2006
Air China
(Cina)
2006
Cathay
Pacific
(Cina)
2006
British
Airways
(UK)
2006
Harjinder
Singh Sidhu
(UK)
Air Bridge
(Russia)
2006
Fonte: Nomisma
212
2007
Air Bulgaria (BG) Privatizzazione tramite acquisizione totale.
Il governo bulgaro ha proceduto alla privatizzazione della
compagnia di bandiera, accettando l'offerta di acquisto di
Hemus Air. L'offerta ammonta a 8,5 milioni di euro per
l'acquisto più 103 milioni di investimento. Hemus Air,
nata come secondo vettore statale bulgaro, è stata poi
privatizzata ed è di proprietà del gruppo Chimimport.
China National
Acquisizione.
Aviation (Cina - La compagnia di bandiera cinese Air China intende
Hong Kong)
acquistare l'intero capitale di China National Aviation Co
(CNAC), di cui detiene già il 68,4%. Ma prima di ultimare
l'operazione, va attesa la cessione delle quote di Dragonair
in possesso di CNAC (43,3%) a Cathay Pacific,
nell'ambito di un accordo che vede anche uno scambio
azionario tra Air China e la stessa Cathay Pacific.
Dragon Air (Cina Acquisizione (82,21%).
- Hong Kong)
Le compagnie aeree cinesi Air China, Cathay Pacific,
China National Aviation Company (CNAC), CITIC
Pacific e Swire Pacific hanno dato vita ad uno dei più
grandi gruppi aerei mondiali. Si tratta di uno scambio
azionario in più fasi, attraverso la controllata Dragonair.
Cathay acquisirà l' 82,21% di Dragonair da CNAC, CITIC
Pacific, Swire Pacific e da altri azionisti. (segue)
Air China (Cina) Acquisizione (10%).
(segue) Cathay Pacific accrescerà dal 10% al 20% la sua
partecipazione in Air China.
Dragon Air (Cina Acquisizione totale.
- Hong Kong)
(segue) Cathay Pacific ha completato l'acquisizione di
Dragon Air (100%), avendo ottenuto tutte le approvazioni
per definire anche il riallineamneto azionario con Air
China, China National Aviation Company, Citic Pacific e
Swire Pacific.
Iberia (ES)
Acquisizione di quota ulteriore.
BA è salita dal 9 al 10% in Iberia, grazie all'acquisto della
quota detenuta da American Airlines nel vettore spagnolo
per 19 milioni di euro.
Air Slovakia (SK) Acquisizione totale.
La compagnia è stata acquistata dall'imprenditore inglese
di origine indiana.
Malev Hungarian Privatizzazione tramite acquisizione totale.
Airlines (HU)
Il governo ungherese ha iniziato il processo di
privatizzazione totale della compagnia aerea Malev
Hungarian Airlines, approvando il contratto tra la
compagnia aerea russa Air Bridge e la Malev, per la
vendita del 99,95% della quota azionaria, oltre l’accollo
dei debiti societari che ammontano a 130,5 milioni di
euro. AirBridge è di proprietà di KrasAir, che fa capo al
Gruppo AirUnion.
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
Nel periodo di riferimento sono stati siglati alcuni accordi di partnership tra vettori
comunitari ed extra-comunitari, generalmente finalizzati al code-sharing o alla gestione
commerciale e operativa comune su determinate tratte (Air France e China Southern;
Cyprus Airways e Saudi Arabian Airlines). In ambito europeo invece Lufthansa ha siglato
un accordo di cooperazione bilaterale con Air Malta.
In tema di vere e proprie alleanze, invece si è assistito, da una parte, al processo di
concentrazione strategica di alcune compagnie arabe (tra consolidate ed emergenti) e
dall’altra, ad un processo di integrazione effettuato attraverso scambi azionari delle
maggiori compagnie cinesi dall’altra, in evidente contrapposizione alle alleanze globali da
tempo operanti sul mercato aereo, i cui membri di riferimento sono principalmente
occidentali. Dell’alleanza asiatica si è dato conto in precedenza con riferimento ai processi
di fusione e acquisizione.
L’accordo tutto interno al mondo arabo, denominato Arabesk, invece, è stato costruito per
diverse finalità, tra cui la condivisione di strategie atte a contrastare le grandi alleanze
globali e il coordinamento centralizzato dei collegamenti. Tra i vettori aderenti all’alleanza
vi sono Egypt Air, Gulf Air (Bahrain), la libanese Middle East Airlines (MEA), Oman Air,
Royal Jordanian Airlines, Saudi Arabian Airlines, Tunis Air (Tunisia) e Yemenia Airways.
L’intesa mira inoltre ad una riduzione dei costi operativi attraverso una gestione comune
degli acquisti. Nessuna delle compagnie è membro di alleanze globali, tranne Royal
Jordanian Airlines che solo recentemente è entrata in One World. Attraverso l'accordo le
compagnie intendono inoltre contrastare le compagnie arabe storiche come Qatar Airways
e Emirates.
E proprio Emirates - compagnia aerea di Dubai che attualmente vanta il più alto tasso di
crescita a livello mondiale - ha annunciato il piano di espansione nel Medio Oriente, che
prevede il rafforzamento della propria presenza in Kuwait, in Siria e nel Regno Unito.
Intanto, l’alleanza globale Star Alliance, i cui membri principali comprendono Lufthansa,
United Airlines e US Airways, ha stretto nel 2005 un accordo verticale con Aéroports de
Paris (ADP), che prevede un investimento di 220 milioni di euro finalizzato a rinnovare e
potenziare il Terminal 1 dell'aeroporto di Parigi-Roissy entro il 2008. La strategia di Star
Alliance mira al raggruppamento di tutti i membri in un unico terminal sul modello già
utilizzato a Miami.
SkyTeam, invece, alleanza fondata da Air France e Delta, cui appartiene anche Alitalia, ha
ampliato la sua rete mondiale con 37 nuove destinazioni, soprattutto nel mercato
213
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
dell’Europa centrale e orientale e la regione Asia-Pacifico. L’ingresso nell’alleanza del
colosso russo Aeroflot rende disponibili inoltre destinazioni-ponte tra l’Est europeo e
l’Asia.
Tab.65. Principali accordi intrapresi da vettori aerei
Anno Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005 Star Alliance,
Aéroports de Paris (ADP)
(FR)
Accordo di partnership.
L'accordo, che segue un precedente accordo del 2001, prevede
un investimento di 220 milioni di euro finalizzato a rinnovare
e potenziare il Terminal 1 dell'aeroporto di Parigi-Roissy entro
il 2008.
Joint venture.
Air France ha creato una joint venture con la compagnia
cinese China Southern al fine di ridurre i costi e incrementare i
ricavi delle rotte Francia-Cina.
Accordo di cooperazione bilaterale.
Le due compagnie intendono dare inizio ad una cooperazione
bilaterale, modificando i propri orari e dando ai passeggeri
l'opportunità di aumentare le coincidenze per le destinazioni
internazionali. L'obiettivo della compagnia maltese è quello di
inserirsi maggiormente nelle rotte internazionali.
Accordo ''Arabesk''.
Tra le finalità dell'accordo vi è la condivisione di strategie di
contrasto delle alleanze globali storiche e realizzare il
coordinamento centralizzato dei collegamenti.
Nessuna delle compagnie è membro di alleanze globali, tranne
Royal Jordanian, recentemente entrata in One World.
2005 Air France (FR),
China Southern (Cina)
2005 Lufthansa (DE),
Air Malta (MT)
2005 Egypt Air (Egitto),
Gulf Air (Bahrain),
Middle East Airlines
(MEA) (Libano),
Oman Air (Oman),
Royal Jordanian Airlines
(Giordania),
Saudi Arabian Airlines
(Arabia Saudita),
Tunis Air (Tunisia)
Yemenia Airways
(Yemen)
2006 Cyprus Airways (CY),
Saudi Arabian Airlines
(EAU)
2006 Air China (Cina),
Cathay Pacific (Cina),
CNAC (Cina),
CITIC Pacific (Cina),
Swire Pacific (Cina).
Fonte: Nomisma
214
Accordo di code-sharing.
Le due compagnie hanno firmato un accordo di code-sharing
per fornire un servizio migliore al traffico dei passeggeri tra
Cipro e l'Arabia Saudita.
Accordo per alleanza.
Le compagnie aeree cinesi Air China, Cathay Pacific, China
National Aviation Company (CNAC), CITIC Pacific e Swire
Pacific hanno deciso di procedere ad uno scambio di quote
azionarie e dare così vita ad uno dei più grandi gruppi aerei
mondiali. La nuova alleanza avviene attraverso la partecipata
Dragonair.
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.66. Composizione delle alleanze globali
Star Alliance
SkyTeam
Oneworld
Adria Airways **
Air Canada
Air New Zealand
ANA –All Nippon Airways
Asiana Airlines
Austrian Airlines
Blue 1**
British Midland
Croatia Airlines **
LOT Polish Lines
Lufthansa
Scandinavian Airlines
Singapore Airlines
South African Airways
Spanair
SWISS
TAP Portugal
Thai Airways International
United Airlines
US Airways
AeroFlot
AeroMexico
Air France
Alitalia
Continental Airlines
CSA-Czech Airlines
Delta Airlines
KLM
Korean Air
Northwest Airlines
American Airlines
British Airways
Cathay Pacific
Finnair
Iberia
Japan Airlines
LAN Airlines
Malev
Qantas Airways
Royal Jordanian Airlines
** Membro regionale
Fonte: Nomisma su fonti varie
Con riferimento agli accordi governativi, è proseguito lo sforzo dell’Unione Europea di
superare gli accordi bilaterali e di promuovere la liberalizzazione dei servizi aerei, come
confermano le intese significative raggiunte nel periodo di riferimento con Ucraina,
Georgia, Singapore e Stati Uniti. In particolare, l’accordo americano raggiunto dopo lunga
negoziazione, entrerà in vigore nell’aprile 2008 e permetterà a tutte le compagnie aeree
europee e statunitensi di collegare qualunque destinazione del continente a qualunque
destinazione oltreoceano. Si segnala, da ultimo, l’accordo di collaborazione tra Unione
Europea e governo indiano finalizzato allo sviluppo delle relazioni aeree tra le due regioni.
Nel periodo di riferimento inoltre alcuni paesi extra-comunitari confinanti hanno
sottoscritto l’accordo Open Skies: Norvegia, Islanda, Bulgaria6, Albania, Croazia,
Macedonia, Romania, Serbia, Montenegro, l'autorità dell'Unmik in Kosovo sono infatti
entrati nel regime di libero spazio aereo comune, evento che assume connotati politici di
grande rilevanza soprattutto con riferimento alla regione dei Balcani.
6
La Bulgaria è diventata paese membro dell’Unione a distanza di pochi mesi, il 1 gennaio 2007.
215
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.67. Principali accordi governativi siglati nel periodo di riferimento
Anno Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005 Unione Europea, Accordo sul trasporto aereo.
Ucraina
L'unione Europea ha siglato un accordo con il governo Ucraino che
consentirà alle compagnie europee di operare voli tra qualsiasi stato
membro e l'Ucraina. L'accordo orizzontale elimina le restrizioni basate
sulla nazionalità negli accordi bilaterali sui servizi aerei stipulati tra i
singoli stati membri e l'Ucraina.
2005 Unione Europea, Accordo Open Skies.
Stati Uniti
Unione Europea e Stati Uniti hanno raggiunto un primo accordo per la
liberalizzazione dei servizi aerei. (segue)
2006 Unione Europea, Accordo sul trasporto aereo.
Georgia
Unione Europea e governo Georgiano hanno siglato un accordo che
consente alle compagnie europee di volare tra la Georgia e qualsiasi
stato membro, rimuovendo così le restrizioni precedenti dovute agli
accordi bilaterali tra i singoli paesi e lo stato caucasico.
2006 Unione Europea, Accordo Open Skies.
Stati
Norvegia, Islanda, Bulgaria , Albania, Croazia, Macedonia, Romania,
extracomunitari Serbia, Montenegro, l'autorità dell'Unmik in Kosovo entrano nel regime
confinanti
di libero spazio aereo comune, evento che assume un significato
politico epocale soprattutto con riferimento alla regione dei Balcani.
2006 Unione Europea, I due governi hanno siglato un accordo che consente alle compagnie
Singapore
europee di volare tra lo stato asiatico e qualsiasi stato membro dell’Ue.
Singapore è il primo paese in Asia a siglare un accordo di questo genere
con l’Unione Europea.
2006 Unione Europea, Accordo sul trasporto aereo.
India
Unione Europea e governo indiano hanno stretto un accordo di
collaborazione finalizzato allo sviluppo delle relazioni aeree tra le due
regioni.
2007 Unione Europea, Accordo Open Skies.
Stati Uniti
(segue) Dopo oltre tre anni di negoziazioni, Unione Europea e Stati
Uniti siglano l'accordo aereo "Open Skies" che rimuove gli ostacoli al
traffico fra i due continenti. L'accordo entrerà in vigore nell'aprile 2008.
L'intesa Open Skies permetterà a tutte le compagnie aeree europee e
statunitensi di collegare qualunque città europea con qualunque
destinazione Usa.
Fonte: Nomisma
Gli operatori a basso costo (low-cost)
Il continuo ingresso di operatori low-cost sul mercato rappresenta una delle principali
minacce per i vettori tradizionali nel segmento del traffico a corto raggio. Non accenna a
diminuire infatti l’espansione delle compagnie a basso costo che ad oggi rappresentano il
14% dei voli mondiali e che di frequente vantano un indice di salute finanziaria di gran
lunga superiore a quello delle compagnie tradizionali. E’ questo il caso delle due maggiori
compagnie europee - Ryanair e Easyjet – la cui promettente crescita deriva anche dal fatto
di poter contare, in prospettiva, sul target della clientela d’affari, che oltre al basso costo
216
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
del servizio, apprezza la più diffusa localizzazione e la migliore accessibilità degli scali
minori su cui operano i vettori low-cost.
In Europa, l’incidenza delle compagnie low-cost, che nel 2001 era del 3% sul totale del
traffico europeo, è risultata pari al 12% nel 2004 e al 16% nel 2006. Le previsioni inoltre
stimano una crescita media del 5% annuo almeno fino al 2010.
Il fenomeno, nato negli Stati Uniti e diffusosi velocemente in Europa, soprattutto con
l’ingresso nel mercato di Ryanair, non è più riconducibile esclusivamente ai mercati
occidentali. Si dà infatti notizia di un’alleanza tra alcune compagnie della regione
mediorientale – la libanese Mena Jet, la saudita Air Arabia e Al Jazeera del Kuwait –
finalizzata a contendere quote di mercato alle compagnie tradizionali come Qatar e
Emirates.
Di frequente sono le stesse compagnie storiche a controllare o costituire vettori low-cost,
per contrastare l’espansione di competitor consolidati: è questo il caso del gruppo Air
France-Klm, entrato sul mercato a basso costo attraverso Transavia, partecipata al 60%
dalla compagnia francese e al 40% dall’alleata olandese. L’investimento di 20 milioni di
euro nell’operazione è giustificato dal fatto che il mercato d’oltralpe è considerato tra i più
ricchi d’Europa, soprattutto per alcune tratte interne; con la costituzione della nuova
compagnia Air France intende contrastare l’espansione di vettori storici low-cost come
RyanAir e Easyjet. E’ inoltre emblematico il caso relativo all’australiana Qantas che
detiene il 44,5% della fusione tra la compagnia low-cost Jetstar Asia, che fa capo alla
stessa Qantas, e Valuair.
Anche Iberia ha formalmente annunciato il debutto sul mercato di Clickair, sussidiaria
low-cost con base a Barcellona, al fine di meglio contrastare la concorrenza interna ed
internazionale per le destinazioni caratterizzate da maggiore elasticità della domanda al
prezzo. Anche il vettore spagnolo, dunque, con il ricorso alla partnership del suo alleato
Iberia Regional Air Nostrum, ha deciso di sviluppare il c.d. concetto di “aerolinea dentro
l’aerolinea” (Jarach, 2006), configurazione di offerta che ha già annoverato numerose
iniziative nel contesto internazionale e che nel mercato italiano vedrebbe idealmente la sua
implementazione nell’acquisizione di Volare da parte di Alitalia.
Negli Stati Uniti tale strada è stata intrapresa da tutti i vettori principali: nei fatti tuttavia
resiste solo nel caso di United Airlines, con la sua consociata Ted. In Europa, dopo la
costituzione e la frettolosa cessione di Go da parte di British Airways, anche Sas ha
soppresso la propria aerolinea low-cost Snowflake, così come Klm ha deciso per
217
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
l’eliminazione del vettore Buzz. Tale formula sopravvive ancora per
Lufthansa/GermanWings, le polacche Lot/CentralWings e, nel Regno Unito, per
Bmi/BmiBaby.
In Asia, infine, la strada dello spin-off low-cost è stata perseguita - oltre che dalla già citata
Qantas - da Singapore Airlines, Thai e Japan Airlines. Nella regione, tuttavia, le numerose
restrizioni normative hanno prodotto fino ad oggi una penetrazione minore del fenomeno,
ancora non pienamente valutabile nei risultati.
Con una diversa strategia, British Airways ha inteso contrastare il mercato low-cost
annunciando una drastica diminuzione dei prezzi dei voli verso 65 destinazioni europee. Il
cambio di strategia è epocale per una grande linea aerea tradizionale e conferma la
destabilizzazione che la concorrenza a basso costo ha portato sulle tratte di medio-raggio.
Tra le operazioni registrate nel periodo, si segnala la fusione tra SN Brussels Air (SNBA) e
Virgin Express, che ha dato vita ad un nuovo operatore denominato Bruxelles Airlines.
L’operazione nasce da un accordo tra Virgin Express Holding e SNBA, a seguito del quale
la holding belga ha acquisito il controllo totale di Virgin Express. I piani di espansione
della società seguono una strategia di sviluppo dei voli a lungo raggio, con particolare
riferimento al Nord America e all’Africa, dove non si esclude nel prossimo futuro una
partecipazione azionaria in Cameroon Airlines.
Con riferimento al processo di concentrazione del settore, invece, si dà notizia di due
scalate ostili che potrebbero modificare gli equilibri concorrenziali sui rispettivi mercati:
- sul mercato americano, Air Train, una delle principali compagnie aeree low-cost
statunitensi, ha messo in atto una scalata ostile per la connazionale Midwest Air,
vettore regionale leader con sede a Milwaukee, rivedendo al rialzo la propria offerta
d’acquisto, portandola da 290 milioni di dollari a 345;
-
sul mercato europeo, Ryanair ha fallito il tentativo di takeover su Aer Lingus,
compagnia nazionale irlandese, che ha respinto l’offerta di 1 miliardo e 480 milioni di
euro; in aggiunta a ciò, il governo irlandese, che detiene il 28% della compagnia si è
detto non disposto a vendere la propria quota.7
7
Si fa notare che, anche nel caso in cui la scalata andasse a buon fine, l’operazione Ryanair–Aer Lingus è
sottoposta al nulla osta della Commissione Europea, dal momento che la fusione potrebbe comportare
grandi distorsioni nella concorrenza del settore aereo europeo.
218
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.68. Principali operazioni riguardanti operatori a basso costo
Acquirente
Anno Acquisita
Effetti rilevanti dell’operazione
Sterling Airline
2005 Maersk Air (DK)
(gruppo Fons
Eignarhaldsfelag,
Islanda)
Jetstar Asia
(Australia)
SN Air Holding
(BE)
Virgin Express
Holding (UK)
Go (Brasile)
Acquisizione.
La compagnia armatoriale A.P.Moller Maersk ha
siglato un accordo con l'islandese Fons
Eignarhaldsfelag, proprietaria della compagnia lowcost Sterling Airline, per la cessione delle attività
della filiale aerea Maersk Air A/S.
2005 Valuair
Fusione.
(Singapore)
L'associata low-cost di Qantas, la Jetstar Asia (di cui
Qantas controlla il 49%), si fonderà con Valuair. La
società risultante verrà controllata al 44,5% da
Qantas.
2006 Virgin Express
Acquisizione (100%) – Scambio azionario e fusione
(Gruppo Virgin
Finora Virgin Express era detenuta dal gruppo Virgin
Express Holding, Express Holding. A seguito dell'accordo SN Brussels
UK)
Air (SNBA) acquisisce per 54 milioni di dollari la
totalità della azioni di Virgin Express. (segue)
2006 Bruxelles
Acquisizione (29,9%) – Scambio azionario e fusione
Airlines (BE(segue) Fusione tra SN Brussels Air (SNBA) e
UK)
Virgin Express, che darà vita ad un nuovo operatore
denominato Bruxelles Airlines. A seguito
dell’accordo, il gruppo Virgin riceverà il 29,9% delle
azioni della nuova società.
2007 Varig (Brasile)
Acquisizione (100%).
In Brasile la compagnia aerea low-cost Go sta
acquistando Varig, che già aveva subito un processo
di fallimento ed era stata acquisita dalla sua ex
branca logistica e da un fondo di investimenti. Go
investirà nell’operazione 320 milioni di dollari, di cui
275 in contanti ed in azioni e 45 milioni come
ripiano dei debiti.
Varig continuerà ad avere l'autonomia operativa e
volerà con il proprio marchio.
Fonte: Nomisma
Tab.69. Principali accordi intrapresi da vettori aerei nel mercato dei voli low-cost
Anno
Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005
Virgin Blue
(Australia),
Governo delle Isole
Samoa (Pacifico)
Joint venture.
I due partner hanno creato una nuova aerolinea in joint venture, la
Polynesian Blue di cui saranno soci con il 49% ciascuno. Il
rimanente 2% sarà tenuto da un azionista samoano.
Fonte: Nomisma
Lo scenario italiano
La crisi generalizzata di alcune tra le maggiori compagnie di trasporto aereo italiano non
ha impedito il riscontro nel periodo di riferimento di certa vivacità di alcuni vettori che
219
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
hanno condotto operazioni e strategie di qualche interesse: tra questi, Meridiana e alcune
compagnie low-cost che hanno intrapreso sentieri di espansione.
Nel 2006 il governo italiano ha avviato la privatizzazione di Alitalia, ponendo sul mercato
il 49,9% delle azioni della compagnia di bandiera. Mentre si scrive, si apprende che sono
tre le cordate ammesse alla gara per l’acquisizione della quota di maggioranza: Ap
Holding, che controlla AirOne, la russa Aeroflot8 con Unicredit Banca Mobiliare e il fondo
statunitense Texas Pacific Group (TPG)9 con la società di private equity MatlinPatterson e
Mediobanca.
Dati recenti (CERTeT, 2007) indicano che Alitalia si posiziona nel ranking delle
compagnie europee al decimo posto per i collegamenti intercontinentali e al settimo per
quelli continentali, alle spalle non solo dei tre colossi Lufthansa, Air France e British
Airways, ma anche di Iberia, Sas e della low-cost Ryanair. Proprio Lufthansa, inoltre, è il
vettore straniero più presente sul mercato italiano con 368 voli verso i due hub tedeschi.
Il periodo di riferimento ha assistito, tra le altre, alla vicenda Alitalia-Volare. Nello scorso
biennio, il gruppo Volare - dopo alcuni anni di rapida espansione, che lo avevano reso il
quarto vettore domestico dopo Alitalia, Meridiana e AirOne - aveva dato i primi evidenti
segnali di crisi. Nel 2006 Alitalia ha vinto la gara per l’acquisizione della società,
superando la concorrenza di Air One e di Meridiana-Eurofly10. Tra gli asset che Volare
porta in dote all’acquirente, vi sono, tra gli altri, 12 coppie di slot11 da Linate, di cui dieci
per destinazioni nazionali e due per Parigi-Orly: il dato era di particolare interesse per le
compagnie in gara dal momento che il city airport milanese, rigidamente regolamentato
dopo l’apertura di Malpensa, ha ormai una capacità data di offerta di slot. Non sorprende
pertanto che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato abbia subordinato il nulla
osta all’operazione alla cessione da parte dell’acquirente di quattro coppie di slot da Linate
per destinazioni su cui si determinerebbe la posizione dominante.
Nel contempo Meridiana ha annunciato il ritorno all’utile dopo cinque anni ed ha
programmato investimenti per 40 milioni di euro destinati al rinnovo della flotta e alla
8
9
10
11
La compagnia russa, entrata nell’alleanza SkyTeam, nel 2005 aveva stretto un accordo di code-sharing
con Alitalia per le tratte tra Mosca e Milano-Malpensa, con la finalità reciproca di rafforzare la presenza
nei due Paesi.
Della strategia di espansione di TPG si è dato ampiamente conto in questo capitolo nella parte dedicata
agli scenari internazionali.
Il passaggio di Volare ad Alitalia è stato tuttavia sospeso dal Consiglio di Stato che ha accolto l’appello di
Air One. Alla fine del 2006, la vicenda ha poi visto l’annullamento da parte del Tar del Lazio dei risultati
della gara.
I diritti di decollo ed atterraggio.
220
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
diversificazione delle attività nel settore turistico. La compagnia ha inoltre intrapreso una
crescita per vie esterne attraverso due operazioni di integrazione verticale e orizzontale, di
sensibile impatto nel ristretto mercato aereo italiano:
- è infatti entrata nel capitale di Aeroporto di Firenze (ADF), società che gestisce lo
scalo toscano, con una quota pari al 14% circa;
- ha rilevato il 29,9% di Eurofly, vettore leader nel mercato leisure, dal fondo Spinnaker,
che fa capo a Banca Profilo, rafforzando così la propria presenza nel Nord Italia e sulle
rotte internazionali; con riferimento a ciò, si dà notizia del fatto che diversi soggetti, tra
compagnie aeree e investitori, avevano manifestato interesse ad entrare nel capitale di
Eurofly, tra cui la banca d’affari statunitense Morgan Stanley e la cordata formata
vettore spagnolo Lte e da MyAir.
Sul mercato italiano, i voli low-cost hanno registrato nel 2006 una crescita del 20% del
volume d’affari (su una quota di mercato del 15,5%), rispetto al 13% dell’anno precedente.
Con riferimento a tale comparto, si segnalano le strategie messe in atto nel periodo di
riferimento da alcuni vettori.
- La spagnola Iberia Regional Air Nostrum ha rafforzato la presenza sul mercato italiano
attraverso il presidio di una nuova rotta (Madrid-Genova), in aggiunta a quelle già
servite di Bologna, Napoli, Pisa e Torino. La compagnia - tra le maggiori aerolinee
regionali d’Europa – è ad oggi l’operatore con il maggior numero di collegamenti tra
Spagna, Italia e Francia. Air Nostrum è sotto il controllo totale di capitale privato, ma
agisce come franchisee di Iberia che ne commercializza i voli.
- Il leader europeo easyJet ha manifestato nel periodo di riferimento un forte interesse
per il mercato italiano: prova ne è il fatto che, negli ultimi mesi, ha introdotto 20
collegamenti di cui 18 internazionali, da Malpensa (l’hub italiano), Ciampino e da
diversi scali minori. EasyJet è tra le compagnie europee che vantano i maggiori tassi di
investimento, insieme a Iberia, Ryanair e Air France.
-
-
Air Italy, vettore low-cost di recente ingresso, ha differenziato la propria attività nel
settore charter, costituendo EuroMediterranean Airline, di cui detiene il 75%, in
partnership con un operatore egiziano di servizi turistici. La compagnia italiana ha
inoltre ampliato il proprio network, programmando dall’hub di Verona otto nuove
destinazioni europee e intende costituire la newco Air Italy Polska, che dall’aeroporto
di Varsavia si specializzerà sulle tratte di lungo raggio per mete leisure.
A pochi giorni dall’entrata della Romania nell’Unione Europea, SkyEurope ha avviato
un collegamento low-cost diretto tra gli scali di Fiumicino e Bucarest-Baneasa. La
221
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
compagnia è particolarmente attiva nelle rotte tra Roma e l’Europa Orientale, di cui
questa è il quinto collegamento diretto.
Da ultimo, si segnala l’ingresso di Poste Italiane nel settore del trasporto aereo passeggeri,
attraverso Mistral Air, compagnia controllata totalmente dal gruppo postale, che è in
procinto di entrare nel settore charter, in partnership con Blue Panorama, vettore attivo
prevalentemente nel mercato dei servizi turistici.
Di seguito si riportano le principali operazioni e gli accordi, riguardanti il mercato italiano,
che hanno avuto luogo nel periodo di riferimento.
Tab.70. Principali operazioni riguardanti vettori aerei italiani
Acquirente
Anno Acquisita
Effetti rilevanti dell’operazione
Livingstone
Aviation Group
(Gruppo
Ventaglio, IT)
Meridiana (IT)
2005 Lauda Air
(Gruppo
Ventaglio,
IT)
2006 Aeroporto
di Firenze
(ADF)
(IT)
Fusione.
Il tour operator Ventaglio unificherà in una sola società le
attività nel trasporto aereo, oggi divise tra Lauda Air Italia e
Livingstone Aviation Group.
Acquisizione.
Meridiana ha completato l'acquisto di 1.250.891 azioni
ordinarie di Aeroporto di Firenze, pari a circa il 14% del
capitale sociale della società che gestisce lo scalo toscano.
Fonte: Nomisma
Tab.71. Accordi intrapresi da vettori aerei sul mercato italiano
Anno Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005 Alitalia (IT),
Aeroflot (Russia)
2005 Air One (IT),
Darwin Airline
(Svizzera)
Accordo di code-sharing.
Accordo per code-sharing per le tratte tra Mosca e MilanoMalpensa. Le compagnie mirano a sviluppare sinergie comuni
nei due mercati. In particolare Alitalia punta a rafforzare la sua
presenza nell'Europa dell'Est.
Accordo di code-sharing.
Accordo commerciale per promuovere il trasporto aereo tra
Lugano e Roma.
2005 EasyJet (UK),
Sea (Aeroporti di
Milano) (IT)
Accordo.
Accordo per la creazione di un hub EasyJet a Malpensa, dove la
compagnia inaugurerà cinque nuove rotte.
2007 Poste Italiane (IT),
Alitalia (IT),
AirOne (IT)
Accordo di contract logistics.
L’accordo, di durata biennale, prevede che 13 aerei delle due
compagnie effettuino il servizio dall’aeroporto di Brescia che ha
sostituito Fiumicino nel ruolo di storico aeroporto hub di Poste
Italiane.
Fonte: Nomisma
222
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.72. Principali operazioni riguardanti il comparto charter nel mercato italiano
Acquirente
Anno Acquisita
Effetti rilevanti dell’operazione
Air Italy
(IT),
Operatore
egiziano di
servizi
turistici
(Egitto)
Meridiana
(IT)
2006 EuroMediterranean Costituzione di nuova compagnia.
Airline (Egitto)
Nasce una nuova compagnia charter a maggioranza
italiana. Si chiama Eurmediterranean Airline, batterà
bandiera egiziana e sarà operativa dal primo novembre.
Di Eurmediterranean Air Italy detiene il 75%, mentre il
25% appartiene a un operatore egiziano di servizi
turistici.
2006 Eurofly (IT)
Acquisizione (29,9%).
Il fondo Spinnaker, di proprietà di Banca Profilo e
famiglia Camuzzi, ha ceduto il 29,9% della sua quota di
Eurofly a Meridiana per 16 milioni di euro.
Spinnaker possedeva dal 2004 il controllo totale di
Eurofly. L’operazione è sottoposta al nulla osta
dell'Antitrust.
Fonte: Nomisma
Tab.73. Accordi riguardanti il comparto charter nel mercato italiano
Anno Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005 Travelandia (Brasile),
Air Italy (IT)
Accordo di partnership.
L'accordo prevede che Air Italy sia il vettore partner di
Travelandia, tour operator specialista del Nordest del Brasile.
L’accordo prevede dei voli regolari per il Brasile.
2006 Eurofly (IT);
Accordo di partnership.
Lauda Air - Livingston
Livingston e Eurofly hanno siglato un accordo per l’utilizzo
Aviation Group (Gruppo congiunto della flotta con base negli aeroporti di Milano
Ventaglio, IT)
Malpensa e Roma Fiumicino. L'obiettivo è quello di sfruttare le
sinergie per coprire tutte le destinazioni turistiche del gruppo
Ventaglio.
2007 Mistral Air (IT),
Accordo.
Blue Panorama (IT)
Mistral Air, compagnia aerea posseduta dal 2005 al 100% da
Poste Italiane, nel secondo trimestre 2007 entrerà ufficialmente
nel settore charter, in partnership con la compagnia Blue
Panorama.
Fonte: Nomisma
Tab.74. Accordi governativi relativi al settore aereo sul mercato italiano
Anno Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005 Italia,
India
Accordo governativo.
L'accordo permette di aggiungere altri 7 voli settimanali in entrambe
le direzioni. L'accordo prevede anche la possibilità per compagnie
private, in aggiunta alle due compagnie di bandiera, Alitalia e Air
India, di prevedere collegamenti fra i due Paesi.
Fonte: Nomisma
223
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
2.2.2
L’attività aeroportuale
Lo scenario internazionale
I dati disponibili relativi al traffico passeggeri nei principali scali internazionali
evidenziano una sostanziale stabilità nel posizionamento dei maggiori hub. I primi cinque
aeroporti occidentali manifestano, tuttavia, una lieve flessione, mentre la crescita a due
cifre degli scali del Far East, segnalata nel precedente rapporto, si sta stabilizzando su
variazioni annuali più in linea con i valori europei: si pensi a Bangkok (+25% nel 2004;
+9,8% nel 2006) e Hong Kong (+35% nel 2004, contro +9,3% nel 2006). I dati
confermano inoltre la progressiva crescita di Pechino (+18,3%).
Tab.75. Il traffico passeggeri nei primi 30 aeroporti a livello mondiale - Anni 2006 e 2005
Aeroporto
Atlanta, Ga (ATL)
Chicago, Il (ORD)
London (LHR)
Tokyo (HND)
Los Angeles, Ca (LAX)
Dallas/Ft Worth Airport, Tx (DFW)
Paris (CDG)
Frankfurt (FRA)
Beijing (Pechino) (PEK)
Denver, Colorado (DEN)
Las Vegas, Nv (LAS)
Amsterdam (AMS)
Madrid (MAD)
Hong Kong (HKG)
Bangkok (BKK)
Houston, Tx (IAH)
New York, Ny (JFK)
Phoenix, Az (PHX)
Detroit, Michigan (DTW)
Minneapolis/St Paul, Mn (MSP)
Newark, Nj (EWR)
Singapore (SIN)
Orlando, Fl (MCO)
London (LGW)
San Francisco, Ca (SFO)
Miami, Fl (MIA)
Tokyo (NRT)
Philadelphia, Pa (PHL)
Toronto (YYZ)
Jakarta, Id (CGK)
Rank
2006*
Rank
2005
Passeggeri
2006*
Passeggeri
2005
Var.%
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
1
2
3
4
5
6
7
8
15
11
10
9
12
16
18
17
13
14
20
19
22
25
21
24
23
28
27
26
29
> 30
84.846.639
76.248.911
67.530.223
65.225.795
61.048.552
60.079.107
56.808.967
52.810.683
48.501.102
47.324.844
46.194.882
46.088.221
45.500.469
44.020.000
42.799.532
42.628.663
42.604.975
41.439.819
36.356.446
35.633.020
35.494.863
35.033.083
34.818.264
34.172.489
33.527.236
32.533.974
31.824.411
31.766.537
30.966.483
30.863.806
85.907.423
76.510.003
67.915.403
63.282.219
61.489.398
59.176.265
53.798.308
52.219.412
41.004.008
43.387.513
43.989.982
44.163.098
41.940.059
40.269.847
38.985.043
39.684.640
41.885.104
41.213.754
36.389.294
37.604.373
33.999.990
32.430.856
34.128.048
32.784.330
32.802.363
31.008.453
31.451.274
31.495.385
29.914.750
-
-1,2%
-0,3%
-0,6%
3,1%
-0,7%
1,5%
5,6%
1,1%
18,3%
9,1%
5,0%
4,4%
8,5%
9,3%
9,8%
7,4%
1,7%
0,5%
-0,1%
-5,2%
4,4%
8,0%
2,0%
4,2%
2,2%
4,9%
1,2%
0,9%
3,5%
-
* Dati provvisori aggiornati al 16 marzo 2007; nel 2005 la 30° posizione era occupata da Seattle, Wa (SEA)
Fonte: Airport Council International
224
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
Nella classifica dei 30 maggiori aeroporti mondiali, i dati 2006 confermano come scalo più
trafficato, in ambito europeo, quello di London-Heathrow che ha movimentato un volume
totale di passeggeri pari a 67,5 milioni, seguito da Paris-Charles de Gaulle (56,8 milioni) e
Francoforte (52,8) – posizionati rispettivamente al terzo, settimo, ottavo posto – e, a
distanza, Amsterdam-Schiphol (46), Madrid (45,5) e London-Gatwick (34), ultimo scalo
europeo presente nella lista.
Alcune differenze rilevanti rispetto al 2004 riguardano Amsterdam che, dal nono posto si
posiziona oggi al dodicesimo, superato tra gli altri da Pechino, al ventesimo posto nel
2004, al quindicesimo nel 2005 e al nono nel 2006; e Madrid che, nell’ultimo anno ha
registrato una interessante crescita dell’8,5%, la maggiore in ambito europeo.
Nel periodo in esame proprio l’aeroporto di Madrid ha inaugurato il suo quarto terminal,
portando la sua capacità di movimentazione a circa 70 milioni di passeggeri l’anno,
investimento grazie al quale lo scalo mira a divenire, nel 2007, il secondo maggiore
aeroporto europeo dopo Londra-Heathrow e il decimo a livello globale.
Contestualmente, Aéroports de Paris (ADP), società di gestione degli aeroporti parigini, e
l’alleanza globale Star Alliance hanno stretto un accordo di partenariato che prevede un
investimento di 220 milioni di euro finalizzato a rinnovare e potenziare, entro il 2008, il
Terminal 1 dell'aeroporto di Parigi-Roissy. Lo scalo, dal 2006, detiene una quota del
mercato francese pari al 15% grazie all’ingresso di Tap Portugal e di South African
Airways; nei piani di sviluppo commerciale vi è inoltre il perfezionamento dei contatti
avviati con Cina, Russia, India e Medio Oriente. La strategia di Star Alliance su Roissy
consiste nel raggruppamento di tutti i membri in un unico terminal sul modello già
utilizzato a Miami.
Sempre in Francia, è stata portata a termine la realizzazione del primo terminal low-cost
europeo, Marseille-Provence 2 (Mp2), aeroporto di nuova concezione modellato sulla
filosofia delle compagnie no frills, inserito nel complesso dell’aeroporto di Marsiglia. Lo
scalo vanta collegamenti low-cost con 16 destinazioni europee gestite da Ryanair e
EasyJet. A causa dell’evidente calo di traffici, subito in seguito all’attivazione del
collegamento ferroviario TGV Marsiglia-Parigi, tra gli obiettivi più ambiziosi del progetto
vi è quello di raggiungere un milione di passeggeri nel corso del 2007. Gli analisti si
interrogano sul successo e sulla replicabilità del caso Mp2, nei confronti del quale le
compagnie aeree e i gestori aeroportuali tradizionali hanno mostrato estrema ostilità. E’
interessante notare come la stessa avversione sia stata manifestata in passato per le linee
225
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
aeree low-cost che, in poco più di cinque anni, hanno conquistato il 25% del mercato
europeo. Tale dato fa ipotizzare che anche il modello aeroporti low-cost possa seguire un
analogo sviluppo e turbare in futuro gli equilibri europei del settore aeroportuale.
Con riferimento ai processi di M&A, l’analisi delle operazioni che hanno avuto luogo nel
periodo di riferimento restituisce un quadro di estremo interesse per diversi motivi:
innanzitutto per la consistenza delle transazioni e per l’impatto che le operazioni hanno
determinato sugli equilibri globali; in secondo luogo perché tali manovre danno la misura
del grande processo di concentrazione in atto nel settore, ad opera di soggetti, sia
tradizionali sia emergenti, estremamente dinamici, la cui campagna di espansione è iniziata
non prima del 2003.
Tra i grandi protagonisti dello scenario internazionale vi sono il gruppo di costruzioni
spagnolo Ferrovial, il gruppo bancario internazionale, di origine australiana, Macquarie e il
colosso delle costruzioni tedesco Hochtief.
Macquarie Airports e Ferrovial Airports hanno portato avanti parallelamente strategie di
espansione nel settore aeroportuale per convergere infine sull’operazione BAA. Nel 2005,
infatti, hanno acquisito Exeter and Devon Airport, mentre nel 2006 Macquarie ha rilevato
il 53,4% di Copenhagen Airports, gestore dei due scali della capitale danese, Kastrup e
Roskilde. La compagnia australiana è divenuta così l’azionista di riferimento, in una
compagine societaria che vede il governo danese detenere una quota del 39,2%.
Contemporaneamente Grupo Ferrovial ha rilevato dal fondo di private equity Candover il
colosso di settore Swissport International, maggiore operatore aeroportuale indipendente a
livello globale, presente in oltre 170 aeroporti, con una movimentazione di 70 milioni di
passeggeri e 3 milioni di tonnellate di merci l'anno. L’integrazione di Swissport è volta alla
crescita in due mercati strategicamente importanti per Ferrovial - Europa e Nord America da cui deriva oltre il 90% del fatturato dell’acquisita.
Swissport, per parte sua, ha dato anch’essa prova di estremo dinamismo portando avanti
operazioni e accordi di integrazione verticale e orizzontale; in particolare: i) acquisendo
una quota consistente nella compagnia di ground handling Globe Ground Korea, che ha
base all’Incheon International Airport di Seoul; ii) stringendo accordi di varia natura con
alcune compagnie aeree (Air France, Tiger Airways di Singapore, Air Malta e Swiss
International Air Lines); iii) costituendo una joint venture con la società costruttrice
indiana Punj Lloyd per lo sviluppo di nuove strutture aeroportuali sul territorio indiano: la
nuova società di cui Swissport detiene la quota di controllo del 51% ha l’obiettivo di
226
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
presidiare il mercato indiano in considerazione del processo di privatizzazione del settore
aeroportuale in corso nella regione.
La grande operazione del periodo di riferimento è stata tuttavia – come già annunciato – il
takeover di British Airport Authority (Baa) da parte di Ferrovial, che ha così assunto
definitivamente il ruolo di operatore leader nel settore aeroportuale. La strategia del gruppo
spagnolo intende concentrare gli investimenti – stimati intorno ai 16 miliardi in un
orizzonte temporale di dieci anni – nei sette scali britannici12 di cui BAA ha il controllo
totale. Per questo il gruppo ha avviato le procedure per la cessione di partecipazioni di
controllo e di minoranza degli scali considerati non-core, tra cui l’aeroporto di Budapest
(acquisito da Hocthief), quelli di Bristol e Sidney (passati sotto il controllo Macquarie) e
Napoli-Capodichino.
Hochtief Airport (HTA), inoltre, nei mesi seguenti ha acquisito a sua volta una quota del
2,77% del Sidney Airport, arrivando così a detenere il 13% del maggiore aeroporto
australiano, con un investimento di 73 milioni di euro che ora divide con Macquarie (che
detiene l’80% del capitale). Hochtief si posiziona ad oggi come uno dei maggiori gestori
aeroportuali a livello globale13: la compagnia detiene infatti anche partecipazioni rilevanti
nell’aeroporto di Atene (40%), Dusseldorf (30%), Amburgo (49%) e Tirana (47%), e, di
recente, in quello di Budapest.14
Sul mercato americano, la notizia di un’operazione stimata intorno ai 3 miliardi di dollari
ha risvegliato l’attenzione dei maggiori investitori, tra cui – di nuovo - Macquarie Bank e
Grupo Ferrovial. Si tratta della possibile messa in vendita da parte della municipalità del
Midway International Airport, secondo aeroporto internazionale di Chicago. Tra i soggetti
che hanno manifestato interesse per l’acquisizione vi sarebbero anche Goldman Sachs e
Deutsche Bank.15
Si segnala, inoltre, un’altra grande operazione che ha avuto luogo oltreoceano, in seguito
alla quale la britannica Menzies Aviation ha acquisito l’intero capitale di Aeroground,
società di ground handling che opera in nove tra i maggiori aeroporti di Stati Uniti e
12
13
14
15
London-Heathrow, London-Gatwick, London-Stansted, Glasgow, Edinburgh, Aberdeen e Southampton.
L’espansione del gruppo nel settore aeroportuale avviene o direttamente attraverso HTA o attraverso
Hochtief AirPort Capital (HTAC), consorzio costituito nel 2005 in partnership con Hastings Funds
Management (Australia), Caisse de Dépôt et Placement du Québec (Canada) and KfW IPEX-Bank
(Germania).
Mentre si scrive si apprende che, in maggio 2007, BAA si è accordata sulla vendita dell’aeroporto di
Budapest con Airport Holding Kft, consorzio guidato da Hochtief AirPort per 1.924 milioni di euro.
L’operazione potrebbe essere osteggiata a livello istituzionale, dal momento che la privatizzazione degli
scali non è pratica diffusa negli Stati Uniti dove generalmente gli aeroporti sono di proprietà pubblica.
227
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Canada, tra cui Los Angeles, Chicago-O’Hare, New York-JFK, Dallas/Fort Worth e
Vancouver.
Tab.76. Principali operazioni nel comparto aeroportuale internazionale
Acquirente
Anno
Swissport
2005
International
(Svizzera)
Grupo
Ferrovial
(ES)
2005
Acquisita
Effetti rilevanti dell’operazione
Globe
Ground
Korea
(Corea del
Sud)
Swissport
International
(Svizzera)
Acquisizione quote.
La compagnia aeroportuale ha acquisito una quota
consistente nella compagnia di ground handling Globe
Ground Korea, che ha base all’Incheon International Airport
di Seoul.
Acquisizione.
Il gruppo Ferrovial ha acquisito dalla Candover la società di
handling aeroportuale Swissport. L’integrazione di
Swissport è volta alla crescita in due mercati strategicamente
importanti per Ferrovial: l’Europa e il Nord America, dove
Swissport ottiene oltre il 90% delle sue entrate.
Acquisizione.
Acquisizione dell'Exeter and Devon Airport da parte di
Macquarie Airports e Ferrovial Aeropuertos.
Macquarie
2005
Airports
(Australia),
Ferrovial
Aeropuertos
(ES)
Macquarie
2005
Airports
(Macquarie
Group
Australia)
Exeter and
Devon
Airport Ltd
(UK)
Lufthansa
(DE)
2005
Fraport
(DE)
Menzies
Aviation
(UK)
2006
Aeroground Acquisizione.
Handling
Menzies Aviation, filiale del gruppo britannico John
(USA)
Menzies plc, acquisirà l’intero capitale azionario della
società di ground handling Aeroground, che opera in nove
aeroporti degli Stati Uniti e del Canada (tra cui Los Angeles,
Chicago O’Hare, New York JFK, Dallas/Fort Worth e
Vancouver). La transazione ha un valore di 28 milioni di
dollari.
Copenhagen Acquisizione (53,4%).
Airports
Macquarie ha rilevato il 53,4% di Copenhagen Airports,
(DK)
gestore dei due scali della capitale danese, Kastrup e
Roskilde. La compagnia australiana è divenuta così
l’azionista di riferimento, in una compagine societaria che
vede il governo danese detenere una quota del 39,2%.
Acquisizione (4,95%).
Lufthansa ha acquisito il 4,95% del capitale di Fraport, la
società di gestione dell'aeroporto di Francoforte.
L'operazione si inserisce nel piano del Governo Federale
Tedesco che ha annunciato che cederà la sua partecipazione
(18,2%) in Fraport. Tra gli azionisti figurano lo stato di
Hessen (31,8%) e l'amministrazione comunale di
Francoforte (20,4%). L’operazione è stimata 637 mln euro.
(continua)
228
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.76.)
Grupo
Ferrovial
(ES)
2006
Macquarie
Bank
(Australia)
2006
LBO France 2006
Gestion (FR)
****
2007
Hochtief
AirPort
Capital
(HTAC)
(DE)
2007
Hochtief
AirPort
(HTA)
(DE)
BAA (UK)
Acquisizione.
Il gruppo britannico BAA, numero uno mondiale nella
gestione degli aeroporti (di cui 7 solo nel Regno Unito) ha
dato il via libera all'OPA di Ferrovial, colosso spagnolo che
si occupa di infrastrutture, dopo aver esaminato e scartato la
contro offerta di Goldman Sachs. L'accordo prevede un
corrispettivo di circa 14,9 miliardi di euro, prezzo
maggiorato del 17% rispetto all'offerta iniziale. BAA
gestisce anche Napoli-Capodichino.
Bristol
Acquisizione.
Airport
Il gruppo di costruzione spagnolo Ferrovial ha venduto la
(UK)
sua quota del 50% di Bristol Airport all'australiana
Macquarie Bank per 106 milioni di sterline. L'aeroporto è
quindi ora di proprietà di Macquarie Airports e di un fondo
di investimento del gruppo, Macquarie European
Infrastructure Fund.
Vinci
Acquisizione.
Airport
La Commissione Europea ha dato l'assenso all’acquisizione
Services
da parte dell’operatore francese di private equity LBO
(FR)
France Gestion di Vinci Airport Services.
Il raggruppamento temporaneo di imprese è costituito dalle
società di servizi aeroportuali European Flight Services,
France Handling, Worldwide Flight Services, Worldwide
Flight Services, SpaTrans Holding e Worldwide Flight
Services France.
Beijing
Cessione quote.
Capital
Aéroports de Paris (ADP) ha venduto la partecipazione che
international deteneva nella società Beijing Capital international Airport
Airport
Company (BCIA), gestore dell'aeroporto di Pechino, per un
Company
prezzo di 1.970,4 milioni di dollari di Hong Kong, pari a
(BCIA)
191,6 milioni di euro. Termina così la collaborazione tra i
due aeroporti durata 7 anni.
Budapest
Acquisizione.
Airport
Il consorzio guidato da Hochtief AirPort (HTA) ha proposto
(HU)
l'acquisizione dell'aeroporto di Budpest, attualmente
detenuto da Ferrovial dopo l'acquisizione di BAA. La
transazione è all’esame dell'Unione Europea.
Sidney
Airport
(Australia)
Acquisizione (2,77%).
La società di costruzioni tedesca Hochtief, attraverso la
controllata Hochtief AirPorts, ha acquisito una quota del
2,77% del Sidney Airport, arrivando così a detenere il 13%
del maggiore aeroporto australiano. L'operazione è costata
122 milioni di dollari australiani (pari a circa 73 milioni di
euro).
Fonte: Nomisma
229
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.77. Principali accordi riguardanti società aeroportuali e di servizi aeroportuali
internazionali
Anno
Partner
2005
Aéroports de Paris (ADP) Accordo di partenariato.
(FR),
L'accordo, che segue un precedente accordo del 2001, prevede
Star Alliance
un investimento di 220 milioni di euro finalizzato a rinnovare e
potenziare il Terminal 1 dell'aeroporto di Parigi-Roissy entro il
2008. La strategia di Star Alliance consiste nel
raggruppamento di tutti i membri in un unico terminal sul
modello già utilizzato a Miami. L'aeroporto di Roissy arriverà
ad una quota del mercato francese pari al 15% nel 2006 con
l'ingresso di Tap Portugal e di South African Airways, inoltre
l'aeroporto intende concretizzare i contatti avviati con Cina,
Russia, India e Medio Oriente.
Swissport International
Accordo per la fornitura di servizi.
(Svizzera),
Il contratto, quadriennale, ha un valore di 7,97 milioni di euro
Air France (FR)
all'anno e prevede la fornitura di servizi aeroportuali di terra
per 11 aeroporti. Swissport Aviation Services offre servizi ogni
anno a 70 milioni di passeggeri in 174 aeroporti distribuiti in
40 paesi e annualmente movimenta 3 milioni di tonnellate di
merce per conto di 600 clienti.
Piraeus Port Authority
Accordo per un collegamento multimodale mare-aria.
(GR),
L'accordo ha l'obiettivo di aumentare il flusso di merci che
Aeroporto Internazionale transitano ad Atene tramite lo sviluppo di un collegamento
di Atene (GR)
multimodale mare-aria.
Swissport International
Accordo per servizi di ground handling.
(Svizzera),
La società di gestione aeroportuale si è aggiudicata tramite
Tiger Airways
gara la fornitura dei servizi di ground handling di Tiger
(Singapore)
Airways nel Singapore Airport. Tiger Airways è tra i più
dinamici vettori del sud est asiatico.
Swissport International
Accordo per servizi di ground handling.
(Svizzera),
La società di gestione aeroportuale e Air Malta hanno concluso
Air Malta (Malta)
un accordo per la fornitura di servizi di ground handling.
Swissport International
Costituzione di joint venture.
(Svizzera),
La compagnia aeroportuale svizzera ha siglato una joint
Punj Lloyd Ltd (India)
venture con la società costruttrice indiana Punj Lloyd Ltd per
sviluppare la realizzazione di nuove strutture aeroportuali sul
territorio indiano. La nuova jv (di cui Swissport detiene il
51%) intende prepararsi al processo di privatizzazione del
settore aeroportuale che ha corso in India.
Swissport International
Accordo di long-term per partnership.
(Svizzera),
Le due società hanno concluso un accordo relativo alla
Swiss International Air
fornitura di ground handling in Svizzera dal 2007 al 2011.
Lines (Svizzera)
Aéroports de Paris
Accordo per la gestione di due progetti aeroportuali.
International (ADPI)
ADPI, filiale di Aéroports de Paris, sigla un contratto in Oman,
(FR),
per la gestione di progetti di sviluppo dei due principali
Governo dell'Oman
aeroporti, Muscat e Salalah. La missione di ADPI durerà
quattro anni per un corrispettivo di 20 milioni di US$.
2005
2006
2006
2006
2006
2006
2006
Oggetto ed effetti dell’accordo
(continua)
230
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.77.)
2006
Ferrovial Infraestructuras
(ES),
Macquarie Airports
(Australia)
Accordo.
Il 29 marzo 2006, Ferrovial Infraestructuras ha raggiunto un
accordo con Macquarie Airports grazie al quale le due parti
garantiscono reciprocamente call and put options sulle holding
di Ferrovial Aeropuertos, società completamente controllata da
Ferrovial Infraestructuras che controlla gli aeroporti di Sydney
e Bristol.
Fonte: Nomisma
Nel mercato comunitario ed extracomunitario continuano a un ritmo sostenuto i processi di
privatizzazione degli scali aeroportuali.
Alcuni tra i maggiori aeroporti regionali francesi si stanno preparando alla
privatizzazione. Lione, Toulouse-Blagnac e Bordeaux-Mefignac - sull’esempio di
Aéroports de Paris (ADP), gestore degli aeroporti parigini - intendono aprire il capitale a
privati che potrebbero diventare azionisti di maggioranza dopo il 201316. E’ atteso inoltre
che anche Nizza-Cote d’Azur, Montpellier, Nantes e Strasburgo seguano l’iter seppure con
tempistiche differenti. Tra gli operatori che hanno già manifestato interesse per
l’acquisizione vi sono il raggruppamento di gestori aeroportuali Vinci Airport Services acquisito nel 2006 dal gruppo investitore LBO France Gestion - e Veolia Transport – già
Connex, controllata dal 2006 dal gruppo Veolia Environnement -.
Sui mercati europei centro-orientali hanno preso ulteriore vigore gli investimenti in molti
scali in fase di privatizzazione o in procinto di essere affidati a privati dai governi locali,
tramite formule che prevedono la gestione o la cogestione di operatori occidentali.
- Si dà ad esempio notizia del fatto che nel 2005 il governo slovacco ha approvato
l’avvio delle procedure per la privatizzazione del 66% dei due aeroporti internazionali
di Bratislava e Kosice, tramite gara internazionale. Il 14% del capitale rimarrà in mano
pubblica, mentre il restante 20% sarà ripartito tra le rispettive municipalità. Interesse
per l’operazione era stato espresso fin da subito da alcuni soggetti, tra cui Austrian
Airlines, Vienna-Schwechat Airport, Danish Copenhagen Airports e TAV, gestore
aeroportuale turco.
- In Ungheria, nello stesso anno, è stato avviato il processo per la privatizzazione del
75% del capitale di Budapest Airport, per la cui procedura aveva manifestato interesse
anche l’italiana SAVE, società che gestisce l'aeroporto di Venezia, in cordata con un
16
La normativa prevede infatti che gli aeroporti regionali debbano essere controllati dallo Stato fino al
2013; tuttavia gli scali potranno mettere il capitale sul mercato fino ad una quota del 49%. Nizza con i 9,9
milioni di viaggiatori è il principale dei 12 aeroporti regionali. Seguono Lione con 6,7 milioni, Marsiglia
(6,1), Tolosa (6,0), Bordeaux (3,2), Nantes (2,4), Strasburgo (2), Montpellier (1,3) e i 4 aeroporti dei
territori d’oltremare.
231
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
-
gruppo di partners ungheresi. Lo scalo è stato poi aggiudicato a BAA e ceduto nel 2007
ad Hochtief a seguito dell’acquisizione di BAA da parte di Ferrovial e della
conseguente dismissione delle attività non-core.
In Bulgaria, invece, il governo ha dato l’avvio per la procedura di concessione ai
privati di 23 ex-aeroporti militari. Il mercato internazionale ha manifestato grande
interesse per tale opportunità dal momento che gli scali, dislocati nelle diverse regioni
della Bulgaria, sono estremamente appetibili per il trasporto cargo e per i voli charter.
A questo si aggiunge il fatto che, a seguito dell’ingresso della Bulgaria negli accordi
Open Skies, il traffico aereo nel paese continua a crescere, in particolare negli scali di
Varna e Burgas, che servono le località turistiche del Mar Nero. Ad aggiudicarsi la
concessione dei due scali, per 35 anni, è stato il consorzio tra la tedesca Fraport, società
che gestisce gli aeroporti di Francoforte, e la bulgara BM Star, che hanno offerto
investimenti complessivi per 403 milioni di euro fino al 2041.
Tra i processi di privatizzazione, al di fuori dell’ambito europeo, si segnala che il governo
indiano ha annunciato l’apertura ai privati della gestione degli scali di Delhi, capitale
politica, e Mumbay, capitale economica (già conosciuta come Bombay); l’obiettivo è
quello di portare avanti il progetto di privatizzazione e ristrutturazione dell’intero sistema
dei trasporti indiani. Non sorprende, pertanto, il crescente interesse per l’India dei paesi
occidentali, tra cui l’Italia che, come già segnalato, ha stretto un accordo governativo per il
settore aereo.
Le dinamiche fin qui descritte confermano il rapido sviluppo del sistema aeroportuale
anche nei Paesi emergenti, sia da un punto di vista legislativo, sia infrastrutturale. Sono
stati, ad esempio, stanziati ingenti investimenti di modernizzazione e potenziamento dei
sistemi aeroportuali di alcuni paesi confinanti con l’Unione Europea - i cosiddetti
Neighbourhood Countries (NC) - e del Far East.
-
-
232
In Albania, la società tedesco-americana Airport Partners ha ottenuto la concessione
della gestione dell’aeroporto di Tirana, subordinata ad un investimento di 50 milioni di
euro finalizzato ad adeguare lo scalo agli standard internazionali. Il piano di sviluppo
prevede di portare la capacità dello scalo ad oltre un milioni di passeggeri l’anno già
dal 2007, per arrivare gradualmente fino a tre milioni.
Il governo cinese costruirà 50 nuovi aeroporti entro il 2010, a riprova del fatto che nel
paese lo sviluppo infrastrutturale per i trasporti sta vivendo un’accelerazione senza
precedenti. L’obiettivo è quello di aumentare del 14,5% il traffico passeggeri, ovvero
di movimentare 270 milioni di passeggeri l’anno. Con un investimento complessivo
L’internazionalizzazione delle imprese
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-
-
previsto di 17,4 miliardi di dollari, il numero di aeroporti cinesi passerà da 142 nel
2005, a 190 nel 2010, a 220 nel 2020.17
Negli Emirati Arabi Uniti (EAU) è stato pianificato un investimento di 5,7 miliardi di
dollari per l’espansione dell’aeroporto di Abu Dhabi, con l’obiettivo di realizzare entro
il 2020 un nuovo terminal in grado di movimentare 20 milioni di passeggeri l’anno. Il
piano di espansione di Abu Dhabi mira a replicare il caso Dubai.
Il governo marocchino ha annunciato che nel 2005 il traffico aereo ha registrato un
aumento del 19% (9,18 milioni di passeggeri) e che molte compagnie arabe ed europee
hanno deciso di offrire 23 nuovi collegamenti da/per il Marocco. Il risultato è
riconducibile ai primi effetti del piano strategico 2004-2007 che tra gli investimenti
maggiori ha previsto un investimento annuo di 120 milioni di euro destinati
all’ampliamento del terminal aeroportuale di Casablanca, con l’obiettivo di raggiungere
la cifra record di 18 milioni di passeggeri entro il 2010. Il piano prevede anche la
modernizzazione degli aeroporti di Marrakech, Essaouira, Tangeri, Dakhla, Rabat e
Oujda.
È già stata oggetto dell’edizione precedente di questo Rapporto la politica europea di
incentivazione dello sviluppo degli aeroporti regionali, condotta derogando alla normativa
sugli aiuti di stato e legittimando l’erogazione dei finanziamenti pubblici destinati agli
investimenti nelle infrastrutture aeroportuali. Dopo i casi dell’aeroporto belga di Charleroi
e del sistema degli aeroporti regionali tedeschi18, nel periodo di riferimento, la
Commissione Europea ha approvato:
- l’attivazione di un partenariato pubblico-privato per l’aeroporto di Anversa-Deurne composto dalla Regione fiamminga, da tre soggetti istituzionali locali e da un partner
commerciale selezionato tramite gara - finalizzato all’adeguamento dello scalo al rango
di aeroporto internazionale;
- un regime di aiuti di Stato per l’attivazione di collegamenti aerei dagli aeroporti
regionali del Galles e del Nord-Est e Nord-Ovest dell’Inghilterra - ad esclusione dello
scalo di Manchester che movimenta 20 milioni di passeggeri l’anno - ;
17
18
La priorità sarà data agli hub internazionali di Pechino, Shanghai e Canton e ai crocevia regionali del
traffico domestico di Xian, Kunming, Chengdu, Wuhan e Shenyang. Il piano di potenziamento interesserà
anche le zone più remote della Cina, come lo Yunnan, al quale saranno destinati 2,5 miliardi di dollari che
serviranno a costruire 5 nuovi aeroporti entro il 2010. Parallelamente, l’aeroporto internazionale di
Guangzhou intende attirare 50 nuovi vettori internazionali nei prossimi cinque anni per diventare l’hub
meridionale di riferimento del Paese.
Per l’approfondimento dei casi precedenti si veda l’edizione 2005 di questo Rapporto: “FedertrasportoNomisma (2005), L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana, vol. 7 –
Collana: Scenari dei Trasporti”. Il documento è scaricabile dal sito www.federtrasporto.it.
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L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
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-
il finanziamento in conto capitale di sei aeroporti regionali da parte del governo
irlandese, per cui è prevista una spesa pubblica di 65,5 milioni nel periodo 2006-2010;
il finanziamento per l’adeguamento dell’aeroporto sardo di Tortolì-Arbatax.
Da ultimo, si segnala che la Commissione Europea ha adottato il pacchetto aeroporti, che
consiste in un insieme di proposte relative a misure comuni di regolazione per gli scali
europei, che attualmente operano in contesti regolatori e commerciali diversi per i vari
Stati membri. La proposta di direttiva sulle tariffe aeroportuali ridefinisce i rapporti tra le
società di gestione e gli utilizzatori delle infrastrutture imponendo trasparenza totale,
consultazione degli operatori e applicazione del principio di non discriminazione nel
calcolo dei costi dei servizi, come prevedono le normative suggerite dall’Icao, ente
regolatorio internazionale. La direttiva si applica gli aeroporti con un traffico commerciale
di oltre un milione di passeggeri l’anno e 25 mila tonnellate di merce ed esclude le tariffe
per i servizi di assistenza al volo e di handling.
IL CASO GRUPO FERROVIAL / BAA
A sorpresa, nel febbraio 2006, il secondo maggiore costruttore iberico – Grupo Ferrovial ha annunciato l’intenzione di voler lanciare un’Opa del 100% sulla britannica British
Airport Authority (Baa), maggior operatore aeroportuale al mondo. L´avance iberica ha
portato al rialzo del 15% alla Borsa inglese i titoli della società Baa, che ha raggiunto un
valore di 8 miliardi di sterline (circa 12 miliardi di euro). La vicenda ha avuto positive
ripercussioni sui titoli del settore aeroportuale in Europa, compresi quelli di Gemina e
SAVE sul mercato italiano.
Le premesse al takeover su Baa, colosso che occupa 12mila dipendenti, erano le seguenti:
la società non gode più da tre anni della protezione della golden share del governo
britannico ed è pertanto ritenuta “scalabile”, ma è controllata - caso raro per una società
inglese – da un nucleo duro di investitori privati che pesa per il 14% del capitale e che
potrebbe rivelarsi decisivo per l'esito dell’operazione. Baa ha chiuso l'esercizio al 31 marzo
2005 con un fatturato di 2,115 miliardi di sterline, il 7,36% in più rispetto allo stesso
periodo dell'anno precedente, e con utili netti in aumento del 44,56% pari a 546 milioni di
sterline.
La spagnola Ferrovial, creata nel 1952, è ora un gruppo con 70mila dipendenti e una
capitalizzazione di mercato di 9 miliardi di euro. Le attività del gruppo vanno dal settore
delle costruzioni, alle telecomunicazioni, ai servizi aeroportuali. La scalata britannica a
234
L’internazionalizzazione delle imprese
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Baa ha avuto luogo in un momento di assedio alle società quotate della City da parte di
numerosi soggetti investitori europei e di particolare effervescenza soprattutto da parte di
quelli spagnoli. Da ricordare che nel 2004, infatti, il Banco Santander (Bsch) ha acquisito
Abbey, specialista in crediti ipotecari, per 8,5 miliardi di sterline, pari a 13 miliardi di euro,
e che nel 2005 il colosso Telefonica ha rilevato l'inglese O2 con un investimento di 17,7
miliardi di sterline.
La stessa presenza di Ferrovial sul suolo inglese non è indifferente se si pensa che la
compagnia opera nel Regno Unito dal 2003: nei servizi, attraverso Amey, principale
società britannica di manutenzione stradale e di facility management, acquisita per 81
milioni di sterline e nel settore aeroportuale in scali minori come Bristol, Birmingham,
Exeter e Belfast. E’ anche uno dei maggiori e più consolidati player nel settore del
finanziamento delle infrastrutture con riferimento alle formule di project financing e
partnership pubblico-private. I suoi principali contratti includono, inoltre, una concessione
trentennale con Tube Lines, gestore della metropolitana londinese per
l’approvvigionamento e la manutenzione di alcune tra le linee principali della London
Underground - Jubilee, Norher e Piccadilly Lines -.
Anche nel resto del mondo l’attività di Ferrovial è assai ramificata in campo aeroportuale,
grazie alla gestione degli scali di Antofagasta in Cile e di Sidney in Australia. Nel 2005, il
gruppo ha proceduto all’importante operazione di acquisizione di Swissport International,
seconda compagnia elvetica di movimentazione bagagli, per 340 milioni di euro.
L’integrazione con Swissport è volta alla crescita in due mercati strategicamente
importanti come Europa e Nord America, da cui la compagnia svizzera ottiene oltre il 90%
del suo giro d’affari.
In tale contesto si inserisce il takeover di Ferrovial su Baa, che ha consentito al gruppo
iberico di divenire il maggiore investitore in infrastrutture nel mondo. Il recente interesse
dei grandi investitori per gli aeroporti nasce dal fatto che gli scali godono di un monopolio
quasi naturale su base locale, dal momento che in presenza di più scali nello stesso
territorio, il sistema aeroportuale è normalmente gestito da un unico operatore, a prevalente
controllo pubblico. Tale fenomeno è alla base della forte attenzione da parte degli
investitori privati per i processi di parziale o totale privatizzazione di uno scalo.
Al momento dell’acquisizione Baa gestiva 19 aeroporti di cui: 7 nel Regno Unito (LondonHeathrow, London-Gatwick, London-Stansted, Glasgow, Edinburgh, Aberdeen e
Southampton - che movimentano nel complesso 145 milioni di passeggeri l’anno); 4 negli
235
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
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Stati Uniti (Indianapolis, Boston, Pittsburgh, Baltimore), e 6 in Australia (Melbourne,
Launceston, Perth e gli scali dei Northen territories, ovvero Darwin, Alice Springs,
Tennant Creek); l’aeroporto di Napoli-Capodichino, primo investimento della Baa in
Europa, nonché primo aeroporto privatizzato d'Italia; e, infine, l’aeroporto di Budapest
acquisito nel dicembre 2005. I piani di sviluppo di Baa prevedevano ingenti investimenti
(4,2 miliardi di sterline) per la realizzazione di un quinto terminal ad Heathrow e per la
costruzione di una seconda pista a Stansted (2,7 miliardi di sterline).
L’accordo di non belligeranza, datato fine marzo 2006, con il maggior competitor di
Ferrovial – l’australiana Macquarie Bank - ha dato sostanza alle ambizioni di Ferrovial,
inducendo il gruppo spagnolo a lanciare ufficialmente un'Opa del valore di 8,75 miliardi di
sterline (12,55 miliardi di euro) sul gestore britannico. L'offerta formale è stata respinta
senza esitazione dal gruppo britannico, che ha definito, in ogni caso, l’operazione come
certamente unilaterale, ma non ostile. Per Grupo Ferrovial, il clima di distensione con
Macquarie ha portato diversi vantaggi: scongiurate, infatti, le mire su Baa del colosso
australiano delle infrastrutture, Ferrovial ha concesso all’alleato di rilevare le proprie quote
degli aeroporti di Bristol e di Sydney, il secondo dei quali rientra nel core business
specifico di Macquarie. Più in dettaglio, condizionatamente al buon esito dell’affare Baa, a
Macquarie Airports, divisione del gruppo bancario, è stato concesso il diritto, a prezzo
scontato, della quota del 20,9% dell'aeroporto di Sydney e quella del 50% dello scalo di
Bristol.
L’operazione è risultata strategica per Macquarie che controllava già il restante 50%
dell'aeroporto inglese e il 55% di quello australiano – sulla cui vendita Ferrovial ha
realizzato un capital gain di 475 milioni di euro -. La presenza del partner Macquarie,
sostanzialmente sia partner finanziario che partner industriale, rassicura gli azionisti di
Ferrovial sull’ammontare degli investimenti da mettere in campo. Sul continente, tra
l’altro, la banca d'affari australiana è in possesso del 44% delle azioni di Aeroporti di
Roma e advisor di Ferrovial; ha inoltre partecipazioni significative negli scali europei di
Bruxelles, Birmingham, Copenhagen-Kastrup e Copenhagen-Roskilde.
A seguito dell’operazione, all’inizio del 2007, Ferrovial ha ceduto la divisione Real Estate
(Ferrovial Immobiliaria) a Promociònes Habitat per un controvalore di 1,6 miliardi di euro.
Le prospettive di crescita di questa compagnia sono enormi: si pensi ad esempio che ha
recentemente concluso il nuovo terminal dell’aeroporto polacco di Varsavia, grazie alla sua
consolidata esperienza in campo internazionale. L'operazione rientra nella necessità di
ridurre il debito dopo l’acquisizione di Baa, costata 15 miliardi di euro. La cessione di
236
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
Habitat ha comportato, infatti, nell’immediato una plusvalenza di 770 milioni di euro.
Tuttavia è interessante notare che nella strategia del gruppo spagnolo vi è in programma di
riacquisire, a medio termine, il 20% del capitale di Habitat, per un controvalore di 125
milioni.
Lo scenario italiano
Complessivamente il sistema aeroportuale italiano continua nel processo di
consolidamento in atto, con una crescita media che ha sfiorato il 9% nel 2006 e con 123,7
milioni di passeggeri movimentati all’attivo. Tra i grandi scali, al primo posto nella
classifica nazionale, rimane Roma-Fiumicino, con una crescita di 5,2 punti percentuali,
seguito da Milano-Malpensa (+10,9) e Milano-Linate (+6,7). I sistemi aeroportuali romano
e milanese confermano nel complesso la propria solidità, dal momento che anche
Bergamo-Orio al Serio, in sesta posizione, e Roma-Ciampino, in ottava posizione, hanno
registrato rispettivamente un aumento di passeggeri movimentati del 20,4 e del 16,8%.
Milano-Malpensa, inoltre, si conferma la porta principale del mercato aereo
intercontinentale con 65 destinazioni extra-comunitarie contro le 57 di Roma-Fiumicino.
Di seguito, per le rotte continentali e intercontinentali, si colloca Venezia con valori
paragonabili ad Helsinki e Atene, seguita a distanza da Bologna, Torino, Firenze e Napoli.
La buona performance di alcuni scali minori è dovuta principalmente al forte sviluppo
delle compagnie low-cost che utilizzano tali scali come hub e su cui convogliano notevoli
volumi di traffico: è questo ad esempio il caso di Pisa, Cuneo, Rimini e Parma. Negli
ultimi anni si sono moltiplicati infatti aeroporti di piccole dimensioni che si trovano
geograficamente nel bacino naturale dei grandi hub, cui sottraggono traffico: l’esplosione
dei servizi low-cost, oltre a drenare traffico dagli aeroporti maggiori sulle tratte point-topoint, svolge anche una controproducente azione di feederaggio tra l’Italia e i maggiori
hub europei sulle tratte intercontinentali.
Tuttavia la grande disillusione per il settore italiano deriva dalla scelta strategica di
Ryanair che ha deciso di insediare l’hub per il Sud Europa, a Marsiglia, e non in Italia,
come precedentemente ipotizzato. Lo scalo francese ospiterà la compagnia irlandese
investendo circa 16,4 milioni di euro forniti da soggetti privati e istituzionali locali, per
costruire un nuovo terminal interamente dedicato ai voli Ryanair.
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L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
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Tab.78. Il traffico passeggeri negli aeroporti italiani e variazione sull’anno precedente:
anni 2006/2005
Aeroporto
Roma FCO
Milano MXP
Milano LIN
Venezia
Catania
Bergamo
Napoli
Roma CIA
Palermo
Bologna
Torino
Pisa
Verona
Cagliari
Bari
Olbia
Firenze
Lamezia T.
Treviso
Genova
Alghero
Brindisi
Trieste - Ronchi dei L.
Forlì
Reggio Cal.
Ancona
Pescara
Rimini
Trapani
Brescia
Parma
Crotone
Bolzano
Perugia
Cuneo
Siena
Foggia
TOTALE
Rank
Movimenti
Var. %
2006/2005
Passeggeri
Var. %
2006/2005
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
315.627
247.456
131.615
82.199
53.846
56.358
61.708
63.915
47.335
63.585
60.838
37.509
39.949
31.232
27.294
32.942
27.454
14.641
17.150
27.350
11.028
10.696
17.283
8.355
11.414
14.711
12.139
6.986
6.379
9.715
10.817
2.031
16.573
7.586
8.229
8.856
3.540
1.606.341
2,4
8,7
7,7
4,3
-0,4
9,1
6,4
8,7
7,4
17,4
6,9
14,7
3,8
8,5
17,9
5,8
-16,1
6,8
-2,5
9,3
-6,0
0,1
4,2
-2,4
51,9
-22
17,4
1,0
-7,1
-8,4
-9,5
-17,7
-2,1
1,2
2,3
-18,4
6,9
5,2
30.176.760
21.767.267
9.696.515
6.342.178
5.396.380
5.244.794
5.095.969
4.945.066
4.280.614
4.001.436
3.260.974
3.014.656
3.007.965
2.492.710
1.972.926
1.832.085
1.531.406
1.356.998
1.340.874
1.080.001
1.070.491
815.541
677.106
618.521
607.727
481.588
340.699
324.454
312.459
232.465
127.674
104.421
76.162
45.281
35.106
11.917
8.226
123.727.412
5,2
10,9
6,7
8,9
3,9
20,4
11,1
16,8
11,7
8,4
3,6
29,1
13,5
5,8
18,9
9,6
-10,1
16,7
3,1
6,5
-0,9
2,7
10,0
9,4
59,0
-0,9
-2,8
14,4
-19,8
-43,3
107,8
22,5
11,8
-17,4
85,3
-4,7
6,7
8,7
Fonte: Assaeroporti
Con riferimento alle operazioni di M&A, il mercato italiano ha registrato, nel periodo di
riferimento una certa dinamicità, sia internamente al mercato domestico, sia con
riferimento al processo di internazionalizzazione principalmente passiva.
238
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
SAVE, società che gestisce lo scalo di Venezia, è entrata in possesso nel 2005 del 2,03%
del capitale di Gemina, azionista di controllo di Aeroporti di Roma Spa (AdR), società di
gestione degli scali romani. Nel 2007 ha poi ceduto la sua quota complessiva del 12,3% al
Gruppo Toti, per un valore di circa 140 milioni di euro.
L’operazione ha modificato gli equilibri dell’assetto societario di AdR, che Gemina
controlla attraverso la holding Leonardo – proprietaria del 51% del capitale - e nel cui
azionariato si trovano il gruppo australiano Macquarie Airports Group (44%) e ad altri soci
minori19. Gli assetti azionari sono tuttavia in divenire, dal momento che le forti divergenze
createsi tra i due maggiori soci sull’approvazione del piano industriale, fanno forse
preludere ad un takeover su AdR, con conseguente uscita di uno dei soci.
Sullo scalo di Napoli-Capodichino, invece, si ripercuotono i contraccolpi di una delle
maggiori operazioni del periodo, ovvero l’acquisizione da parte del gruppo spagnolo
Ferrovial della britannica Baa20, socio di maggioranza dello scalo partenopeo. L’acquirente
intende focalizzare gli investimenti sul mercato britannico e dismettere gli scali definiti
non-core, tra cui quello italiano, di cui detiene il 65% del capitale che intendere porre sul
mercato con una base d’asta non inferiore a 300 milioni di euro.
Nel 2006, è stato avviato il percorso di privatizzazione dell’aeroporto di Bologna: la
Camera di Commercio, azionista di maggioranza della società di gestione SAB, ha ceduto
il 5% del capitale a Aeroporti Holding (Aeho), società attiva nei servizi aeroportuali, che ha
già partecipazioni negli scali di Torino e Firenze. L’azionariato di Aeroporti Holding è
costituito dal partner industriale Sagat21, società di gestione dell'aeroporto di Torino che
detiene il 60% del capitale, da San Paolo Imi Private Equity (30%) e da TecnoHolding
(10%). Il controllo dello scalo bolognese, dopo la cessione, rimane in capo alla Camera di
Commercio che detiene il 50,45% delle azioni22. Si fa notare, inoltre, che SAB detiene a
sua volta una quota pari al 4% di SAGAT. Nel corso del 2006 il gestore aeroportuale ha
avviato un piano di investimenti triennale di oltre cento milioni di euro, finalizzato allo
sviluppo dello scalo bolognese.
19
20
21
22
Gli Enti locali detengono il 3% della partecipazione, così suddivisa: Regione Lazio (1,3%), Comune di
Roma (1,33%), Provincia (0,25%) e Comune di Fiumicino (0,10%). Mentre altri investitori detengono
una quota dell’1,24%.
La vicenda è approfondita nel caso studio dedicato.
Tra i principali azionisti di SAGAT vi sono il Comune di Torino (con una quota del 38%), Edizioni
Holding, della famiglia Benetton, (24%) e Imi Investimenti (12,40%).
Seguita da Comune di Bologna (16,75%), Provincia di Bologna (10%) e Regione Emilia-Romagna
(8,80%) e altri soci (8,99%).
239
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Il progetto ambizioso di Aeroporti Holding (Aeho) prevede investimenti per la creazione di
un network di scali regionali. In seguito all’operazione SAB, la società ha incrementato la
propria partecipazione nel capitale sociale di Aeroporto di Firenze Spa (AdF), acquisendo
la partecipazione del Comune di Prato, pari all'1,13%, portando così al 31% la propria
partecipazione e divenendo socio di riferimento.23
Allo scalo fiorentino è interessata anche Meridiana che ha acquisito un ulteriore 2%
nell'azionariato, assestandosi al 15%: la strategia della compagnia aerea intende coagulare
gradualmente altre mini-quote ed accrescere la propria presenza nel capitale di AdF, per
fare da contrappeso ad Aeho, socio di riferimento. Si fa notare a margine che, malgrado la
società aeroportuale sia oggetto di scalata da parte dei due gruppi privati, la concessione
statale dello scalo prevede che almeno il 10% di AdF resti in mano pubblica.
Ancora in tema di privatizzazioni, sul mercato ha riscosso grande interesse il progetto di
apertura ai privati dell’aeroporto di Comiso, ex scalo militare siciliano convertito ad uso
civile, di cui SAC, gestore dello scalo di Catania, si è aggiudicato la gestione. È rilevante il
fatto che tra gli operatori che avevano presentato manifestazione d’interesse vi erano alcuni
tra i maggiori gestori aeroportuali italiani ed europei: SEA – Aeroporti di Milano,
Aeroporti di Roma, SAB di Bologna, Aeroporto di Verona e Fraport, gestore dello scalo di
Francoforte.
Una operazione rilevante ha avuto luogo anche nel comparto dell’handling aeroportuale,
segnando l’ingresso di ulteriore capitale estero nel principale scalo italiano. La società
spagnola FCC, tramite la controllata Flightcare, ha acquisito per 72,5 milioni di euro ADR
Handling (Adrh), società di gestione dell’handling negli aeroporti di Roma-Fiumicino e
Roma-Ciampino. Il gruppo FCC prosegue così la sua strategia di crescita all'estero, iniziata
con l’acquisto della britannica WRG e dell'austriaca Alpine, confermando pienamente la
tendenza globale alla creazione di grandi operatori specializzati nel comparto.
L’operazione rafforzerà la posizione di Flightcare in Aviance, alleanza globale che
comprende 10 handlers indipendenti, fra cui AdP Handling, Fraport Austria e Sea
Handling, presenti in 125 aeroporti in Europa e nelle Americhe. Nei piani di espansione di
FCC – presente fino ad oggi in 11 scali in Spagna e in Belgio – rientra la sempre maggiore
penetrazione del mercato italiano.
23
Con il raggiungimento di una partecipazione maggiore del 30% Aeho ha dovuto lanciare un’Opa
totalitaria e obbligatoria relativa al 68,96% di AdF.
240
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.79. Principali operazioni riguardanti il comparto aeroportuale italiano
Acquirente Anno Acquisita
Effetti rilevanti dell’operazione
Comune
2005 Aerdorica
di Ancona
(IT)
(IT)
SAVE
(IT)
2005
Società
2005
Industriale
Piemontes
e (IT)
****
2005
2006
Grupo
Ferrovial
(ES)
2006
Aeroporti
Holding
(Aeho)
(IT)
2006
Aumento di capitale a pagamento.
Il Comune di Ancona sottoscriverà 200.000 euro di azioni di
Aerdorica in seguito all'aumento di capitale a pagamento
riservato agli attuali soci da 4 milioni a 4,8 milioni di euro.
Gemina
Acquisto di azioni (2,03%).
(IT)
Save - Aeroporto di Venezia Marco Polo spa ha comunicato di
avere in portafoglio dal 25 maggio il 2,03% del capitale di
Gemina Spa (a seguito di acquisti effettuati sul mercato negli
ultimi 2 mesi). Gemina è azionista di controllo di Aeroporti di
Roma spa, mentre il gruppo Save gestisce l'aeroporto Marco
Polo di Venezia e l'aeroporto di Treviso. (segue)
Ala
Cessione.
Toscana
Sat, la società di gestione dell'aeroporto Galilei di Pisa
(IT)
controllata al 53% da enti pubblici, ha ceduto al suo principale
azionista privato, Sip, il controllo di Ala Toscana, gestore
dell'aeroporto dell'Elba.
SEA (IT)
Cessione (34%).
Il comune di Milano intende alienare il 34% di SEA, che gestisce
gli aeroporti di Linate e Malpensa; il Comune rimarrà comunque
l'azionista di maggioranza (attualmente ne detiene l'84,56%).
L'alta base d'asta serve ad escludere dalla competizione i soggetti
che non siano grandi gestori mondiali di aeroporti. (segue)
Cessione (34%).
(segue) Il Comune di Milano ha sospeso la gara per la vendita
mediante asta competitiva del pacchetto di minoranza di SEA, a
causa di uno stop imposto dal Tar.
Società di Acquisizione.
gestione
Il gruppo britannico BAA ha dato via libera all'OPA di Ferrovial,
dell'aeropor colosso spagnolo che si occupa di infrastrutture, dopo aver
to di
esaminato e scartato la contro offerta di Goldman Sachs.
Capodichin L'accordo prevede un corrispettivo di circa 14,9 miliardi di euro,
o (Gruppo prezzo maggiorato del 17% rispetto all'offerta iniziale.
BAA, UK)
Sab Spa
Acquisizione (5%).
(IT)
Aeroporti Holding ha acquisito il 5% della Sab di Bologna,
società di gestione dell'aeroporto di Bologna. Aeroporti Holding
è costituita da Sagat (con una quota del 60%) società di gestione
dell'aeroporto di Torino, San Paolo Imi Private Equity (30%) e
da Tecno Holding (10%). La strategia della società è quella di
investire in un network nazionale di scali regionali. Tra i
principali azionisti di Sagat vi sono il Comune di Torino (38%),
Edizioni Holding (Benetton) con il 24% e Imi Investimenti
(12,40%). Dopo la cessione del 5% la CCIAA di Bologna
mantiene la maggioranza di SAB spa con il 51%. Il Comune di
Bologna detiene il 16% e la Provincia dil 10%. Si fa inoltre
notare che SAB detiene a sua volta una quota pari al 4% di
SAGAT.
(continua)
241
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.79.)
Aeroporto
di Firenze
(AdF) (IT)
Acquisizione 1,13%.
Aeroporti Holding ha acquisito dal Comune di Prato una
partecipazione pari all'1,13% del capitale sociale di Aeroporto di
Firenze Spa, portando così al 31% la propria partecipazione.
L'azionariato di Aeroporti Holding è costituito da SAGAT
(60%), IMI Investimenti Spa (30%) e Tecnoinfrastrutture (10%).
Meridiana 2006 Aeroporto Acquisizione 2%.
(IT)
di Firenze Meridiana ha acquisito un ulteriore 2% nell'azionariato di
(AdF) (IT) Aeroporti di Firenze assestandosi al 15,092%. L'obiettivo della
compagnia aerea è quello di acquisire altre mini quote e di
accrescere la propria presenza nel capitale della società che
controlla lo scalo fiorentino e che attualmente vede al suo
interno come socio di riferimento Aeroporti Holding della
famiglia Benetton (31%).
SAC (IT) 2006 ASAC (IT) Fusione.
Sac, società che gestisce i servizi a terra dell'aeroporto di
Catania, ha approvato il progetto di fusione con la controllata
Asac. L'accorpamento era stato sollecitato dal'Enac ed è
propedeutico al rinnovo della concessione governativa
quarantennale per la gestione dello scalo di Fontanarossa.
Flightcare 2006 ADR
Acquisizione.
(Gruppo
Handling
La società spagnola Fcc, tramite la controllata Flightcare, ha
FCC) (ES)
(IT)
acquisito per 72,5 milioni euro ADR Handling, società di
gestione dei bagagli negli aeroporti di Roma Fiumicino e Roma
Ciampino.
Gruppo
2007 Gemina
Acquisizione 12,3%.
Toti (IT)
(IT)
(segue) Save, società che gestisce gli aeroporti di Venezia e
Treviso ha ceduto la sua quota del 12,3% in Gemina al Gruppo
Toti, che diventa il terzo socio dopo la famiglia Romiti e
Mediobanca. Gemina controlla Aeroporti di Roma attraverso la
holding Leonardo, a cui fa capo il 51% dello scalo romano.
SAVE
2007 AerTre Concambio di azioni.
(IT)
Aeroporto Accordo per l’integrazione tra Save, gestore dell’aeroporto di
di Treviso Venezia, e AerTre, gestore dell’aeroporto di Treviso, di cui la
(IT)
Spa veneziana detiene già il 45%. Il concambio tra le azioni delle
due società porterà a una completa integrazione fra i due
aeroporti.
Fonte: Nomisma
Con riferimento alle intese siglate nel comparto aeroportuale, si segnalano, in modo
particolare, due accordi di joint venture nel settore handling: quello tra i gestori
dell’aeroporto di Palermo e di Napoli, che ha portato alla costituzione di GESAP Handling,
nuova società che opererà nell’aeroporto siciliano; e quello tra la belga Aviapartner e ARE
Handling, che fornirà servizi negli scali di Fiumicino, Malpensa, Venezia e Torino.
242
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.80. Principali accordi riguardanti società aeroportuali e di servizi aeroportuali italiane
Anno
Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005
Gesap spa (IT),
Gesac spa (gruppo
Alisud, IT)
2005
Aeroporto di AnconaFalconara,
Aeroporto d'Abruzzo
Aviapartner (BE),
ARE Handling (ARE
Group, IT)
Accordo di joint venture nel settore handling aeroportuale.
E’ stata costituita Gesap Handling (GH), partecipata per il 51%
da Gesap e al 49% da Gesac, società di gestione dell´aeroporto di
Napoli-Capodichino. GH gestirà, insieme a PAE MAS Airport
Services, il servizio di handling dell'aeroporto di Palermo.
Accordo di collaborazione.
L'accordo mira a creare sinergie tra i due aeroporti.
2006
2006
DHL Express Italy (IT),
Aerdorica SpA (IT)
2006
Air One (IT),
Alitalia Airport (IT)
2007
Aeroporti Holding (IT),
SOGIM (IT)
2007
SACBO (IT),
Aeroporto "Valerio
Catullo" (IT)
2007
Sistema Aeroporti del
Garda (Verona e
Brescia),
Provincia Trento,
Air Italy (IT)
2007
Aeroporto di BresciaMontichiari (BS)
Accordo di joint venture nel settore handling aeroportuale.
La nuova società, che opererà con il nome di Aviapartner, fornirà
servizi negli aeroporti di Fiumicino, Malpensa, Venezia e
Torino. L’operazione si inquadra nella liberalizzazione dei
servizi aeroportuali recentemente introdotta in Italia.
Partnership per potenziamento scalo aeroportuale Ancona.
Parte l'accordo tra DHL e Aerdorica, società di gestione
dell'aeroporto di Ancona-Falconara, Raffello Sanzio, per la
realizzazione all'interno dell'aeroporto di una struttura
interamente dedicata alle attività di smistamento delle merci del
vettore aereo espresso.
Accordo esteso all'aeroporto di Cagliari
Air One ha esteso a Cagliari l'accordo con Alitalia Airport fino al
31 gennaio 2007. L'accordo prevede che l'assistenza ad alcuni
voli Air One venga affidata ad Alitalia Airport anziché ad Eas, la
propria società di handling.
Accordo.
Aeho e Sogim, soci privati che detengono rispettivamente il
31,1% e il 12,1% del capitale sociale di Aeroporto di Firenze
Spa, hanno sottoscritto un patto parasociale della durata di tre
anni con l’obiettivo di conferire unitarietà alla gestione della
società. Anche i soci pubblici hanno conferito le azioni a un
patto di sindacato che ha il 20%.
Accordo per collaborazione.
Lettera di intenti tra SACBO (società che gestisce l'aeroporto di
Bergamo) e Valerio Catullo, cui fa riferimento oltre lo scalo di
Verona, anche quello di Brescia-Montichiari.
Accordo per costituzione di una società di marketing territoriale.
Alleanza tra Verona, Brescia e Trento per dare vita ad una
società per il marketing territoriale. L'obiettivo è promuovere il
potenziale turistico: dall'Arena, al lago, alle Dolomiti. Il fornitore
di servizi è la compagnia low-cost Air Italy che ha base a Verona
ed effettuerà dal 1 giugno voli su varie destinazioni europee.
Accordo istituzionale
Le amministrazioni comunali di Ghedi, Montichiari, Montirone,
Castenedolo e Castiglione (Brescia) hanno siglato un “patto
programmatico” per lo sviluppo delle attività di trasporto aereo.
L’iniziativa è forse da intendersi come una mossa preliminare
all’entrata dei Comuni nella compagine societaria dell’aeroporto.
Fonte: Nomisma
243
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Da ultimo, si segnala il nulla osta della Commissione europea all’aiuto di Stato di 3,171
milioni per l’ampliamento dell’aeroporto sardo di Tortolì-Arbatax, in concessione alla
società privata Gearto Spa fino al 2024. Il finanziamento riguarda interventi sulle
infrastrutture essenziali ed ha l’obiettivo di favorire la fruibilità dello scalo.
2.3. Il settore marittimo passeggeri
2.3.1. La crocieristica
Lo scenario internazionale
E’ noto come il settore crocieristico internazionale abbia il suo baricentro oltreoceano, dal
momento che i primi due gruppi crocieristici mondiali - Carnival Corporation e Royal
Caribbean Cruises - hanno base nel territorio statunitense. Nel periodo di rilevazione, la
dinamicità del mercato nordamericano non è stata smentita, come emerge dal fatto che
quasi tutte le operazioni rilevate hanno avuto in qualità di acquirente una società
statunitense.
Diversamente da quanto accaduto nel biennio precedente, nel periodo di riferimento non si
è avuta notizia sul mercato mondiale dell’ingresso di nuovi operatori, né attraverso
processi di fusione, né con riferimento a new entrants.
Tra le informazioni di maggiore rilievo riguardo al processo di internazionalizzazione, si
segnala il riavviarsi del processo di concentrazione che da tempo caratterizza la strategia di
Royal Caribbean Cruises. Il gruppo statunitense ha infatti dato vita ad un’operazione di
integrazione verticale, acquisendo la spagnola Pullmantur che diverrà la prima compagnia
europea interamente di proprietà del gruppo statunitense. Sul fronte degli accordi verticali
invece, Royal Caribbean ha stretto un’intesa con la Port Authority of Jamaica per lo
sviluppo sinergico delle attività del comparto crocieristico.
Grande protagonista del periodo è stata anche Carnival Corporation che ha finalizzato la
sua strategia di penetrazione del continente europeo, e segnatamente dei mercati tedesco e
spagnolo, costituendo due joint venture:
- con il gruppo tedesco TUI - leader europeo del settore turistico e quinto operatore
mondiale del trasporto marittimo containerizzato - per la promozione, gestione e
commercializzazione congiunta di AIDA Cruises, marchio crocieristico di proprietà di
244
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
-
Carnival, dedicato soprattutto ai target giovani, e del nuovo brand TUI Cruises, con un
investimento complessivo di 300 milioni di euro;
con Orizonia Corporación, per gestire e potenziare l’attività di Iberojet Cruceros, flotta
crocieristica operata dal gruppo turistico spagnolo controllato per il 55% da Carlyle e
per il 36% da Vista Capital (Banco Santander).
Sebbene su scala diversa, Ambassadors International, società crocieristica, turistica e
assicurativa, sta portando avanti una strategia di crescita per vie esterne sul mercato
domestico: mentre si scrive sono infatti in corso trattative per l’acquisizione del marchio
crocieristico Windstar Cruises, che fa capo alla filiale Holland America Line, di proprietà
della stessa Carnival. Nel periodo di riferimento, inoltre, Ambassadors ha acquisito dalla
Oregon Rail Holdings l’intero capitale della compagnia crocieristica American West
Steamboat Company e dei marchi crocieristici collegati (American West Cruises).
Sul mercato asiatico, invece, si segnala un’alleanza tra la malese Star Cruises, parte
industriale dell’operazione, e i gruppi investitori cinesi Grand Boom Investment e
Fullbrim, che ha portato alla costituzione di una joint venture finalizzata alla presentazione
di un’offerta comune per la gestione del nuovo terminal crocieristico che sarà realizzato
nel porto di Hong Kong. Star Cruises, leader nel mercato pacifico-asiatico, segue nella
classifica globale, al terzo posto, le due compagnie statunitensi. Il gruppo, pressoché
monopolista nell’area, è entrato con slancio anche nei mercati più maturi e remunerativi di
Europa e Nord America, intraprendendo negli anni più recenti un processo di espansione
che lo ha portato a detenere il controllo di diverse società tra cui Norwegian Cruise Line
(NCL), NCL America, Orient Lines and Cruise Ferries. Dal momento che dopo
l’acquisizione di NCL, la compagnia norvegese ha stabilmente mostrato performance
migliori della controllante, è interessante notare come, dal 2006, le nuove unità della flotta
vengano destinate in via prioritaria alla stessa NCL.
Tab.81. Principali operazioni nel mercato internazionale del settore crocieristico
Acquirente
Anno
Acquisita
Effetti rilevanti dell’operazione
Ambassadors
International
(US)
2005
American West
Steamboat
Company (US)
Royal
Caribbean
Cruises (US)
2006
Pullmantur (ES)
Acquisizione.
Ambassadors ha acquisito dalla Oregon Rail Holdings
l’intero capitale di American West Steamboat Company
e dei marchi crocieristici collegati (American West
Cruises).
Acquisizione.
Il gruppo Royal Caribbean Cruises ha acquisito
Pullmantur. L’accordo prevede che Pullmantur
abbandoni le attività relative al mercato cubano.
Fonte: Nomisma
245
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.82. Principali accordi intrapresi da operatori nel settore crocieristico sul mercato
internazionale
Anno Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005 Star City (Star Cruises,
Malaysia),
Grand Boom Investment
(VXL Capital, Cina-Hong
Kong),
Fullbrim (Nan Fung
Development, Cina-Hong
Kong)
2006 Royal Caribbean Cruises
(US),
Port Authority of Jamaica
Joint venture.
Le tre società hanno costituito una joint venture per presentare
un'offerta per la gestione del nuovo terminal crocieristico che
sarà realizzato nel porto di Hong Kong.
Star Cruises è il terzo gruppo crocieristico mondiale alle spalle
delle statunitensi Carnival Corporation e Royal Caribbean.
Accordo quinquennale.
Dal 1 gennaio 2005 e fino al 2009 la compagnia crocieristica
statunitense si impegna a portare nei porti giamaicani almeno
462.500 passeggeri l’anno. Inoltre la Port Authority of
Jamaica si impegna a migliorare le infrastrutture portuali a
Montego Bay ed a Ocho Rios, dove entro il 2008 sarà
costruito un nuovo terminal crocieristico.
2006 Carnival Corporation (US), Joint venture per la gestione del marchio AIDA Cruises e del
TUI (DE)
nuovo brand TUI Cruises.
Il gruppo statunitense e il gruppo tedesco hanno costituito una
joint venture alla quale sarà affidata la promozione, gestione e
commercializzazione di due marchi crocieristici. Il gruppo
tedesco, dal 5%, acquisirà gradualmente il 25% della
partnership, che sarà controllata da Carnival.
2007 Carnival Corporation (US), Joint venture (75% Carnival; 25% Iberojet)
Iberojet Cruceros (Gruppo Il gruppo crocieristico statunitense Carnival Corporation ha
Orizonia Corporaciòn, ES) siglato una lettera d’intenti con Orizonia Corporación, che
opera una flotta crocieristica con il marchio Iberojet Cruceros.
Orizonia. L’intesa prevede la costituzione di una joint venture
per operare e potenziare l’attività di Iberojet Cruceros.
Fonte: Nomisma
Lo scenario italiano
Secondo lo European Cruise Council (ECC), l’Italia è capofila del mercato crocieristico
europeo, con una quota di mercato pari a circa il 16% e quattro scali tra i primi dieci homeports.
Tab.83. I primi 10 home-ports in Europa – Anno 2005
Porti
Paese
Barcellona
Civitavecchia
Palma de Majorca
Venezia
Southampton
Savona
Spagna
Italia
Spagna
Italia
Regno Unito
Italia
Rank 2005
Rank 2003
1
2
3
4
5
6
1
5
2
3
6
9
2005
% sul totale
1.228.561
983.171
877.912
815.153
701.000
632.895
19,0%
15,2%
13,6%
12,6%
10,8%
9,8%
(continua)
246
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.83.)
Genova
Copenhagen
Atene-Pireo
Dover
TOTALE
Italia
Danimarca
Grecia
Regno Unito
7
8
9
10
4
8
7
10
395.797
387.412
284.763
159.253
6.467.922
6,1%
6,0%
4,4%
2,5%
100,0%
Fonte: elaborazioni Nomisma su dati MedCruise
Il comparto è cresciuto complessivamente del 25%, grazie alle performance estremamente
positive di Palermo (+70%), Civitavecchia (+49%), Genova (+37%) e, a seguire, quelle
degli scali di Catania, Venezia, Savona e Livorno, caratterizzate da aumenti intorno al
20%.
Non sorprende pertanto l’interesse di Carnival Corporation e di Royal Caribbean per il
mercato italiano e mediterraneo, né la scelta dell’investimento in Roma Cruise Terminal
(RTC) dal momento che il porto di Civitavecchia è, dal 2005, il primo porto italiano per la
crocieristica, con una crescita del 150% dal 2000. Le previsioni stimano che, a consuntivo
2007, lo scalo laziale potrebbe sorpassare Barcellona con 1.460.000 croceristi contro i
1.400.000 del concorrente spagnolo.
Nella classifica dei principali porti italiani per numero di passeggeri, seguono Napoli,
Venezia e Savona che superano i 500.000 passeggeri croceristi.
Tab.84. Passeggeri croceristi nei principali porti italiani (in ordine decrescente di
passeggeri per l’anno 2005)*
Porti
Civitavecchia
Napoli
Venezia
Savona
Livorno
Genova
Palermo
Bari
Catania
Cagliari
Ravenna
TOTALE
Rank
2005
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
2000
2004
2005
Var %
2005/2004
Var %
2005/2000
392.103
404.568
337.475
120.071
237.119
397.516
157.092
106.789
42.616
39.491
2.234.840
659.277
773.223
677.990
530.057
387.379
287.863
193.197
262.888
47.918
46.692
13.318
3.879.802
983.171
830.158
815.153
632.895
462.383
395.797
329.858
277.979
59.130
35.423
12.071
4.834.018
49,1%
7,4%
20,2%
19,4%
19,4%
37,5%
70,7%
5,7%
23,4%
-24,1%
-9,4%
24,6%
150,7%
105,2%
141,5%
427,1%
95,0%
-0,4%
110,0%
160,3%
38,8%
-10,3%
116,3%
* Sbarchi + Imbarchi + Transiti
Fonte: elaborazioni Nomisma su dati Assoporti
Nonostante la crescita del mercato, nel periodo di riferimento il comparto italiano della
crocieristica non ha dato prova di particolare dinamismo in termini di processi di M&A.
247
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
L’unica operazione di rilievo, per quanto riguarda il processo di internazionalizzazione che
si vuole qui monitorare, è quella della già citata integrazione verticale finalizzata
all’acquisizione del controllo della società terminalista Roma Cruise Terminal (RCT) da
parte di tre società operatori leader: Costa Crociere, controllata da Carnival Corporation,
Royal Caribbean Cruises e l’italiana Marinvest, holding che controlla MSC Crociere. È di
particolare interesse la compagine composita della joint venture, dal momento che
l’alleanza:
- coinvolge due colossi statunitensi, rispettivamente primo e secondo operatore a livello
globale;
- conferma la strategia di consolidamento di MSC Crociere - compagnia di recente
ingresso, controllata da MSC, secondo gruppo armatoriale container a livello mondiale
- che nel biennio precedente aveva acquisito Snav, vettore che opera sulla tratta
Campania-Sardegna.
Conseguentemente all’operazione RTC, Costa Crociere ha intensificato il programma di
espansione verso i mercati sudamericani, asiatici e mediorientali. In Cina, dopo aver
ottenuto – come prima compagnia a livello mondiale – l’autorizzazione governativa ad
operare nel mercato locale salpando da porti nazionali, ha costituito la divisione Asia, con
l’insediamento di uffici a Shanghai e Hong Kong, attraverso i quali la compagnia
presidierà il mercato cinese e del Far East. La compagnia intende, inoltre, intensificare
l’offerta a Dubai e in Sudamerica ed entrare per prima nel mercato delle crociere regolari a
Mauritius, nelle isole Seychelles e nell’Oceano Indiano. In un’ottica di integrazione
verticale, poi, Costa Crociere è in procinto di siglare un’intesa con Air France allo scopo di
rafforzare le sinergie commerciali, rappresentando ad oggi il primo cliente del settore per
la compagnia francese.
Tab.85. Principali operazioni nel mercato italiano del settore crocieristico
Acquirente
Anno Acquisita
Costa Crociere 2006 Roma Cruise
(IT),
Terminal
Royal
(RCT)
Caribbean
Cruises (US),
Marinvest (IT)
Fonte: Nomisma
248
Effetti rilevanti dell’operazione
Acquisizione.
La Commissione Europea ha approvato la joint venture
costituita per procedere all’acquisizione del controllo della
società terminalista Roma Cruise Terminal (RCT) da parte
di Costa Crociere (controllata da Carnival Corporation),
Royal Caribbean Cruises e Marinvest (holding che
controlla MSC Crociere S.p.A.).
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.86. Principali accordi intrapresi da operatori nella crocieristica riguardanti il mercato
italiano
Anno Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005 Comune di Napoli
(IT), Costa
Crociere (IT)
Accordo.
L'accordo prevede che nella stagione estiva 2006 Napoli sia home port
di Costa Fortuna, attuale ammiraglia della flotta di Costa Crociere
insieme alla gemella Costa Magica.
Fonte: Nomisma
2.3.2. Il cabotaggio marittimo
Lo scenario internazionale
Il settore del cabotaggio marittimo passeggeri è stato caratterizzato nel periodo di
riferimento da uno scenario nel complesso poco dinamico che ha registrato operazioni di
qualche rilievo riguardanti, quasi esclusivamente, il mercato mediterraneo.
Il gruppo greco Attica Holdings, attivo principalmente sui mercati del Mediterraneo, ma
presente anche su quelli dell’Europa settentrionale attraverso l’attività di varie società
collegate e controllate, dopo la campagna acquisizioni del biennio precedente, ha
perseverato nel tentativo di scalata della connazionale Minoan Lines, iniziata nel 2005,
attraverso due operazioni messe a segno a breve distanza di tempo: dapprima ha innalzato
la quota azionaria nella compagnia dall'11,61% al 13%, per poi passare a detenere una
quota del 22,25%.
Nel 2006, inoltre, ha avuto luogo una fusione tutta interna al robusto mercato del Baltico,
che ha visto protagonisti due operatori nordeuropei - la svedese Silja Line, già divisione
ferries di Sea Containers, e la finlandese Tallink – che nel 2005 hanno trasportato
complessivamente oltre 6 milioni di passeggeri; l’operazione di integrazione orizzontale
darà vita al maggiore operatore della regione, che opererà con una flotta di 21 navi sulle
rotte tra Finlandia, Estonia, Germania, Lettonia e Svezia. Con la cessione di Silja, la
britannica Sea Containers ha dismesso la divisione traghetti, per concentrarsi sul core
business.
Riguardo al processo di privatizzazione delle compagnie pubbliche, nel precedente
Rapporto era stata data notizia della volontà del governo francese di ammettere investitori
privati nel capitale azionario della compagnia di navigazione SNCM, incapace di uscire
dalla critica situazione finanziaria con il ricorso alle sole risorse proprie. Nel periodo di
riferimento, la compagnia è stata infatti parzialmente privatizzata con l’ingresso nel
249
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
capitale del fondo di investimento francese Butler Capital Partners e di Veolia Transport,
gruppo internazionale specializzato in trasporti terrestri e marittimi, con partecipazioni
rispettivamente pari al 38% e al 28%. Successivamente Veolia, socio industriale
dell’operazione, ha adottato un progetto di rilancio di SNCM che si accompagnerà ad un
massiccio processo di ricapitalizzazione che vedrà complessivamente investiti oltre 175
milioni di fonte pubblico-privata.
SNCM ha inoltre stretto un accordo con CMN per la presentazione di un’offerta congiunta
per la gara relativa all’assegnazione dei servizi marittimi di collegamento con la Corsica
per il periodo 2007-2012.
Tab.87. Principali operazioni nel mercato internazionale del cabotaggio passeggeri
marittimo
Acquirente
Anno
Acquisita
Effetti rilevanti dell’operazione
Macquarie
Bank
(Australia)
2005
The Isle of Man
Steam Packet
Company (UK)
Acquisizione.
La Montagu Private Equity ha ceduto la società che
opera servizi traghetto tra il Regno Unito, l'Irlanda e
l'isola di Man.
Acquisizione (38%); acquisizione (28%).
Privatizzazione della compagnia di navigazione pubblica
francese SNCM (Societé Nationale Corse-Méditerranée).
Il nuovo azionariato composto dal fondo di investimento
BCP (38%), Veolia (28%), Stato Francese (25%), e
dipendenti (9%). Veolia (già Connex) è controllata dal
colosso delle public utilities Veolia Environnement.
Acquisizione e fusione.
Sea Container ha dismesso la divisione ferries, cedendo
Silja Line a Tallink per 594 milioni di dollari. In seguito
Silja e Tallink procederanno ad una fusione che darà vita
al maggiore operatore del Mar Baltico. La nuova
compagnia continuerà ad operare con 21 navi sulle rotte
tra Finlandia, Estonia, Germania, Lettonia e Svezia.
Con l'acquisizione di TeamLines, che opera servizi
feeder in Nord Europa, la flotta è ora costituita da 45
navi, con una capacità di trasporto annua di circa 1
milione di teu.
Innalzamento della quota azionaria dall'11,61% al 13%.
Il gruppo armatoriale greco Attica Holdings S.A. ha
innalzato la propria quota azionaria in Minoan Lines. Il
gruppo Attica detiene anche l’intero capitale azionario
della compagnia di navigazione Superfast Ferries e il
48,8% del capitale azionario della compagnia di
navigazione Blue Star Ferries. (segue)
(segue) Innalzamento della quota azionaria dal 13% al
22,25%. Attica detiene così 15.781.380 azioni della
compagnia greca.
Butler Capital 2006
Partners (FR),
Veolia
Transport (FR)
SNCM (FR)
Tallink (FI)
2006
Silja Line (SV)
Delphis (BE)
2006
TeamLines (DE)
(controllata di
Finnlines, FI)
Attica
2006
Holdings (GR)
2007
Fonte: Nomisma
250
Minoan Lines
(GR)
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.88. Principali accordi intrapresi da operatori nel cabotaggio marittimo passeggeri e
riguardanti il mercato internazionale
Anno
Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2007
SNCM (FR),
CMN (FR)
Le compagnie di navigazione francesi Société Nationale Corse
Méditerranée (SNCM) e Compagnie Méridionale de Navigation (CMN)
presenteranno un’offerta congiunta, in Ati, per la gara relativa
all’assegnazione dei servizi marittimi di collegamento con la Corsica per
il periodo 2007-2012.
Fonte: Nomisma
Lo scenario italiano
Come già segnalato nell’edizione precedente di questo Rapporto, l’evidente difficoltà di
analizzare le strategie degli operatori a core-business “misto” distinguendo le due
componenti di attività - cabotaggio merci e passeggeri - fa sì che, per esigenze di
completezza, alcune informazioni siano riportate sia in questa sezione, sia nella parte del
rapporto relativa al trasporto marittimo non containerizzato.
È questo, ad esempio, il caso di Grimaldi Napoli - oggetto inoltre di uno dei tre casi-studio
presentati – che ha portato a termine il percorso di acquisizione di controllo della
finlandese Finnlines24, operatore leader nel mercato nordeuropeo che offre servizi ro-ro
nel Mar Baltico e nel Mare del Nord, di cui la compagnia partenopea possiede ora il
50,11%.
Tra gli attori di maggior interesse nel periodo di riferimento, oltre al già citato gruppo
partenopeo, si confermano le altre grandi compagnie di cabotaggio italiane Moby e Grandi
Navi Veloci, protagoniste di processi di acquisizione che hanno profondamente modificato
l’assetto azionario delle società stesse e di alcune controllate.
Moby Line ha rafforzato la sua posizione sul mercato grazie a una strategia che ha visto
portare a termine operazioni sia di integrazione orizzontale, sia di acquisizioni di asset finalizzate al potenziamento della flotta – e un processo di riorganizzazione
dell’azionariato che ha condotto in ultima istanza ad una parziale ricapitalizzazione. Una
quota rilevante di partecipazione (pari al 30%) della compagnia - quasi totalmente
controllata dal 2004 dalla Famiglia Onorato che deteneva oltre il 90% del capitale - è stata
infatti acquisita dal fondo Clessidra, che supporterà Moby in progetti di sviluppo finalizzati
in modo particolare alla crescita della flotta: l’apporto di nuove risorse inoltre è stato
destinato in parte ad aumento di capitale. La compagnia ha inoltre annunciato
24
L’operazione è descritta in dettaglio nella sezione sul trasporto merci (paragrafo 1.2.1).
251
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
l’acquisizione del gruppo Lloyd Sardegna, società armatoriale che collega l’isola e il
continente sulle stesse tratte servite da Moby, con l’obiettivo di rafforzare la propria
posizione dominante nel Tirreno sia nel comparto passeggeri che in quello merci. Sul
fronte adriatico invece l’acquisizione di un traghetto dalla greca Minoan Lines – con un
investimento di 90 milioni di euro - ha consentito di consolidare il presidio della tratta
Venezia-Patrasso.
Si è verificato un nuovo passaggio di proprietà per Grandi Navi Veloci (GNV), dopo che
nel 2004 il fondo di private equity Permira Europe II aveva acquisito l'80% del capitale
dalla famiglia Grimaldi. L’acquirente - la società per azioni italiana Veloce - è partecipata
da vari investitori, tra i quali Grimaldi di Genova, socio industriale della cordata, che
detiene una quota del 13%.
Il nuovo assetto proprietario giunge in un periodo di espansione per la compagnia, che si è
concretizzato con alleanze e accordi verticali ed orizzontali e con una strategia di forti
investimenti anche finalizzata alla penetrazione del mercato rivierasco nordafricano:
- l’operatore ha infatti consolidato la presenza nel Mediterraneo, stringendo un accordo
con l’Autorità Portuale di Barcellona, che prevede, da un lato, investimenti da parte
della compagnia italiana, e, dall'altro, il riconoscimento di una serie di agevolazioni da
parte del gestore portuale nel caso di consolidamento dei traffici di passeggeri a carico
rotabile nello scalo;
- ha inoltre siglato un’innovativa partnership con Snav, che prevede lo scambio di spazi
stiva e passeggeri sull’autostrada del mare Civitavecchia-Palermo, sul modello in uso
sulle rotte container;
- da ultimo, in attesa della consegna del primo degli otto ferrycruise destinati a
raddoppiare la flotta, ha disegnato un piano di sviluppo che prevede nuovi collegamenti
verso Libia, Algeria, Marocco, Tunisia, oltre a quelli già esistenti da Genova e
Palermo.
E ancora con riferimento agli accordi tra operatori e porti, si segnala la nascita di una
nuova società che gestirà gli spazi di Tirrenia di Navigazione, il grande gruppo di
cabotaggio a controllo pubblico25, nello scalo di Genova-Ponte Libia, in cui sarà previsto
un nuovo collegamento con la Sardegna.
25
Il Gruppo Tirrenia costituisce uno dei maggiori complessi armatoriali europei. Ne fanno parte, oltre alla
Capogruppo Tirrenia di Navigazione, che comprende anche la Divisione Adriatica, le società CAREMAR
(Campania Regionale Marittima), SAREMAR (Sardegna Regionale Marittima), SIREMAR (Sicilia
Regionale Marittima), TOREMAR (Toscana Regionale Marittima).
252
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
Per parte sua, Tirrenia, in attesa di una privatizzazione da tempo annunciata, si prepara alla
competizione di libero mercato escludendo dal regime di sovvenzione pubblica quattro
tratte miste merci-passeggeri (Genova - Porto Torres, Civitavecchia - Olbia, Napoli Palermo, Bari - Durazzo) e tre tratte tuttomerci, che insieme rappresentano circa l'80% del
fatturato. La compagnia, che ha annunciato investimenti per 300 milioni di euro, sta inoltre
valutando l’opportunità di una nuova rotta tra la Puglia, la Grecia e la Turchia.
Tab.89. Principali operazioni nel mercato italiano del cabotaggio passeggeri marittimo
Acquirente
Anno
Acquisita
Effetti rilevanti dell’operazione
Moby (IT)
2006
Minoan
Lines (GR)
Acquisizione asset.
La compagnia italiana Moby ha comprato il traghetto
Ariadne Palace della greca Minoan Lines per 90 milioni di
euro. La Ariadne Palace è attualmente impiegata sulla linea
Venezia-Patrasso. Il traghetto può trasportare 1.000
passeggeri e 580 autovetture (oppure 113 camion e 104
auto).
Acquisizione.
Il gruppo Lloyd Sardegna ha una flotta di 5 navi che
collegano la Sardegna al continente. Moby ha 15 navi che
effettuano servizi tra i porti di Genova, Livorno, Piombino e
Civitavecchia e la Sardegna, la Corsica e l’Isola d’Elba.
Acquisizione partecipazione (30%).
Il fondo Clessidra è entrato con una partecipazione
importante, il 30%, nel capitale di Moby, che fa capo al
gruppo Onorato; tali risorse verranno destinate in parte ad
aumento di capitale.
Acquisizione.
Nuovo passaggio di proprietà di Grandi Navi Veloci, dopo
che nel 2004 il fondo di private equity Permira Europe II
aveva acquisito l'80% del capitale dalla famiglia Grimaldi
per 133,628 milioni di euro.
Veloce Spa è partecipata da Investitori Associati (59,5%),
Gruppo De Agostini (17,5%), Famiglia Grimaldi (13%),
Charme (8%), Silvano Cassano (2%).
Lloyd
Sardegna
(IT)
Fondo
2006
Clessidra (IT)
Moby (IT)
Veloce (IT)
GNV (IT)
2006
Fonte: Nomisma
Tab.90. Principali accordi intrapresi da operatori nel cabotaggio marittimo passeggeri e
riguardanti il mercato italiano
Anno
Partner
2005
GNV (IT),
Accordo.
Autorità Portuale L'Autorità Portuale, riconoscendo a Grandi Navi Veloci la rilevanza
di Barcellona (ES) del traffico movimentato, consente alla compagnia di accedere alle
agevolazioni per gli investimenti sulla linea Genova-Barcellona.
GNV (IT),
GNV ha siglato un accordo con la compagnia di cabotaggio marittimo
Snav (IT)
Snav, che prevede lo scambio di spazi stiva e passeggeri
sull’autostrada del mare Civitavecchia-Palermo.
2006
Oggetto ed effetti dell’accordo
(continua)
253
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.90.)
2006
Gruppo Grendi
(IT),
Tirrenia di
Navigazione (IT)
Fonte: Nomisma
254
Accordo per costituzione nuova società.
Nascerà una nuova società per gestire gli spazi Tirrenia nello scalo di
Genova-Ponte Libia. Previsto anche un nuovo collegamento con la
Sardegna.
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
3.
IL MERCATO ITALIANO DELLE M&A NEL CONTESTO GLOBALE: I
PROCESSI DI FUSIONE E ACQUISIZIONE
Complessivamente sono 340 le operazioni fusione e acquisizione di cui è stata data notizia
in ambito internazionale nel periodo 1 aprile 2005 – 31 marzo 2007. L’andamento segnato
dalle operazioni di M&A a livello globale conferma il sempre maggiore sbilanciamento
del mercato verso processi di integrazione orizzontale, che hanno interessato il 64% delle
operazioni, contro il 16% delle operazioni di integrazione verticale (Tab. 91).
Oltre il 19% delle operazioni di fusione e acquisizione è stato invece portato a termine da
soggetti che non appartengono al settore dei trasporti, ma che fanno capo ad investitori
internazionali del settore delle infrastrutture o legati ad ambienti finanziari. L’interesse di
tali investitori ha riguardato soprattutto i settori portuale (25% delle operazioni effettuate) e
aeroportuale (18%), e i comparti della logistica (18%) e del trasporto marittimo (17%).
Tab.91. Integrazione verticale e orizzontale sul mercato globale delle M&A – Anni 20052007
Anno
2005 (apr-dic)
2006 (gen-dic)
2007 (gen-mar)
Periodo di rilevazione (2005-2007)
Anno
2005 (apr-dic)
2006 (gen-dic)
2007 (gen-mar)
Periodo di rilevazione (2005-2007)
Anno
2005 (apr-dic)
2006 (gen-dic)
2007 (gen-mar)
Periodo di rilevazione (2005-2007)
Integrazione
di filiera
Integrazione
di settore
Altri
investitori
Totale
operazioni
26
26
4
56
76
105
38
219
17
34
14
65
119
165
56
340
Integrazione
di filiera
Integrazione
di settore
Altri
investitori
Totale
operazioni
21,8%
15,8%
7,1%
16,5%
63,9%
63,6%
67,9%
64,4%
14,3%
20,6%
25,0%
19,1%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
Integrazione
di filiera
Integrazione
di settore
Altri
investitori
Totale
operazioni
46,4%
46,4%
7,1%
100,0%
34,7%
47,9%
17,4%
100,0%
26,2%
52,3%
21,5%
100,0%
35,0%
48,5%
16,5%
100,0%
Fonte: Nomisma
Rispetto alle 340 fusioni e acquisizioni rilevate nel periodo analizzato, escluse quelle
relative all’Italia (68), si registrano 28 operazioni che hanno riguardato soggetti provenienti
da Germania, 28 da Stati Uniti, 21 da Francia e Paesi Bassi, 20 dal Regno Unito, 17 dalla
255
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Svizzera, 14 dal Giappone, 14 dalla Danimarca e 11 dall’Australia. Si deduce pertanto che
il 70% delle operazioni del periodo (190 -incluse quelle cinesi- su 272) sono state portate a
termine da operatori di non più di 10 nazionalità.
Al contrario, tra le aree di destinazione degli investimenti, la regione asiatica è senza
dubbio quella più interessante, dal momento che circa il 20% delle operazioni di M&A ha
avuto come controparte acquisita una società proveniente da un paese asiatico in crescita.
In particolare il 7% delle operazioni ha riguardato il mercato cinese. Se poi si aggiungono
le operazioni avvenute ad Hong Kong (formalmente cinese) la quota sale addirittura al
10%. Il ruolo attivo sul mercato degli operatori asiatici è confermato innanzitutto dai
numeri della Cina: nel 2005 infatti solo 5 operazioni sono state effettuate da operatori
cinesi sul mercato globale, contro le 13 del 2006.
Più nel dettaglio (Tab. 92): circa il 54% delle operazioni di integrazione di filiera che
hanno avuto luogo a livello internazionale nel periodo di rilevazione ha riguardato il
settore degli operatori logistici (30 operazioni su 56), il 18% il settore marittimo (10
operazioni) e l’11% il trasporto aereo (6 operazioni); alcune tra le operazioni di filiera più
rilevanti hanno interessato i grandi operatori logistici che hanno acquisito compagnie di
trasporto marittimo e di trasporto su gomma; allo stesso modo alcune compagnie del
settore postale e della corrieristica hanno acquisito compagnie minori di trasporto su
gomma, con la finalità di consolidare la propria posizione in nuovi mercati e/o in mercati
di nicchia; si segnala inoltre il caso di due vettori aerei che hanno acquisito imprese di
trasporto marittimo.
Tab.92. Operazioni di integrazione di filiera a livello globale – Anni 2005-2007
Settore
Logistica*
Ferroviario
Trasporto marittimo
Porti
Aeroporti
Cargo aereo
Trasporto aereo
TPL
Crocieristica
TOTALE
2005
(II-IV trim)
16
1
3
0
1
1
4
0
0
26
2006
12
1
6
1
1
3
2
0
0
26
2007
(I trim)
2
0
1
0
0
1
0
0
0
4
TOTALE
% sul totale
30
2
10
1
2
5
6
0
0
56
53,6%
3,6%
17,9%
1,8%
3,6%
8,9%
10,7%
0,0%
0,0%
100,00%
*Come descritto nel paragrafo sulle integrazioni di filiera, il comparto comprende integratori logistici, poste
e operatori del trasporto su gomma.
Fonte: Nomisma
256
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
Per quanto riguarda le integrazioni di settore, invece, il 32% delle operazioni ha riguardato
il settore marittimo (71 su 219), il 26% quello logistico (57 su 219), il 15% il settore
portuale e il 9% il trasporto aereo (Tab. 93).
Tab.93. Operazioni di integrazione di settore a livello globale – Anni 2005-2007
Settore
Logistica
Ferroviario
Trasporto marittimo
Porti
Aeroporti
Cargo aereo
Trasporto aereo
TPL
Crocieristica
TOTALE
2005
(II-IV trim)
14
5
23
19
3
0
6
6
0
76
2006
2007
(I trim)
12
0
17
3
2
0
2
2
0
38
31
3
31
12
5
1
12
9
1
105
TOTALE
% sul totale
57
8
71
34
10
1
20
17
1
219
26,0%
3,7%
32,4%
15,5%
4,6%
0,5%
9,1%
7,8%
0,5%
100,0%
Fonte: Nomisma
Riguardo alla tipologia di operazione (Fig. 1), si conferma nel periodo di riferimento la
prevalenza di operazioni di passaggio di controllo (partecipazioni maggioritarie e
partecipazioni di controllo tramite acquisizione di quota ulteriore).
Fig.1.
Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti per tipologia di operazione, sul mercato
globale – Anni 2005-2007
Tipologia di operazioni – II-IV trimestre 2005
Tipologia di operazioni – Anno 2006
Maggioranza
50%
Minoranza
25%
Minoranza
22%
Fusioni
6%
Controllo
tramite quota
ulteriore
Asset
8%
Paritarie 7%
2%
Fusioni
8%
Paritarie
2%
Maggioranza
56%
Asset
7%
Controllo
tramite quota
ulteriore
7%
Tipologia di operazioni – I trimestre 2007
Minoranza
25%
Maggioranza
56%
Fusioni
7%
Paritarie
4%
Asset
4%
Controllo
tramite quota
ulteriore
4%
257
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Fonte: Nomisma
Focalizzando l’attenzione sul mercato italiano dei trasporti, nel periodo di riferimento
sono state rilevate complessivamente 68 operazioni (di maggioranza, di controllo tramite
quota ulteriore, di fusione, paritarie, di minoranza e di acquisizione di asset) (Tab. 94).
Tab.94. Operazioni di M&A sul mercato italiano – Anni 2005-2007
Anno
Numero di operazioni
2005 (II - IV trimestre)
2006
2007 (I trimestre)
TOTALE
24
34
10
68
Fonte: Nomisma
Si evidenzia la sostanziale stabilità del numero delle acquisizioni e fusioni nel 2005 e 2006
(Fig. 2).
Fig.2.
Acquisizioni nel settore dei trasporti in Italia, 1992-2006
Acquisizioni di maggioranza e fusioni
Acquisizioni di minoranza
60
50
28
40
30
19
19
16
20
18
25
15
11
19
16
6
7
1993
1994
10
15
16
18
15
16
11
9
8
2
0
1992
18
20
27
11
10
23
12
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
7
2005
10
2006
Fonte: Nomisma
Nella figura 3, si evidenzia, inoltre, come il contributo delle acquisizioni di maggioranza e
delle fusioni al totale delle operazioni nel 2005 (72%) e nel 2006 (64%) sia andato
diminuendo rispetto al 2004 (88%); e sia aumentato - pertanto - il peso relativo delle
acquisizioni di minoranza. Anche i dati relativi al primo trimestre 2007 restituiscono un
rapporto pari al 33%.
258
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
Fig.3.
Acquisizioni nel settore trasporti in Italia, 2005-2007
Acquisizioni di maggioranza e fusioni
Acquisizioni di minoranza
30
25
20
18
15
13
10
3
5
10
7
6
0
apr-dic 2005
gen-dic 2006
gen-mar 2007
Fonte: Nomisma
Riguardo alla tipologia di operazione (Tab. 95 e Fig. 4), nel 2005 e nel 2006 si conferma la
prevalenza di operazioni di passaggio di controllo (partecipazioni maggioritarie e di
controllo tramite acquisizione di quota ulteriore).
Tab.95. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti, in Italia, per tipologia di operazione in
Italia – Anni 1992 – 2007
ALTRO
ACQUISIZIONI
‘92 ‘93 ‘94 ‘95 ‘96 ‘97 ‘98 '99 ‘00 ‘01 ‘02 ‘03 ‘04 ‘05 ‘06 ‘07* Tot.
maggioranz. 14
o totali
controllo
(acq. quota
ulteriore)
di asset
paritarie
fusioni
partecipaz.
minoranza
TOTALE
24
8
16
11
12
17
16
23
20
8
13
15
9
13
2
221
5
1
1
0
0
0
2
1
5
2
2
6
0
5
1
1
32
3
2
3
5
4
0
1
0
2
3
0
2
4
2
3
1
2
0
1
3
1
2
3
2
1
1
4
0
5
1
1
0
38
24
0
0
2
0
0
0
0
1
0
1
5
1
0
4
4
0
18
19
6
7
16
10
15
16
16
27
11
9
8
2
7
10
6
185
43
39
22
33
26
29
41
38
57
38
27
33
19
29
34
10
518
*Dati riferiti al I trimestre 2007
Fonte: Dati Nomisma aggiornati al 31/3/2007
259
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Fig.4.
Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti per tipologia di operazione in Italia –
Anni 2005-2007
Tipologia di operazioni – II - IV trimestre 2005
Tipologia di operazioni - 2006
Minoranza
29%
Maggioranza
31%
Maggioranza
38%
Controllo
tramite quota
ulteriore
17%
Minoranza
24%
Fusione
14%
Paritaria
0%
Asset
14%
Fusione
12%
Paritaria
3%
Asset
15%
Controllo
tramite quota
ulteriore
3%
Tipologia di operazioni – I trimestre 2007
Maggioranza
20%
Controllo
tramite quota
ulteriore
10%
Asset
Minoranza
60%
10%
Fusione
0%
Paritaria
0%
Di seguito sono riportate, per comparto, le operazioni di M&A che hanno coinvolto
almeno un’impresa italiana del settore dei trasporti. Sono considerate tutte le tipologie di
operazione(estero/Italia, Italia/estero e Italia/Italia).
260
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.96. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti per comparto dell'acquirente in Italia Anni 1992 – 2007
‘92 ‘93 ‘94 ‘95 ‘96 ‘97 ‘98 '99 ‘00 ‘01 ‘02 ‘03 ‘04 ‘05 ‘06 ‘07* Tot.
12 20
8
4
8
2 10
8
8 10
3
9
5
8
8
2 125
Logistica
2
2
5
1
1
2
6
2
3
T. Ferroviari
24
2
1
3
3
1
5
2
1
1
1
T. su gomma
20
2
1
4
3
5
2
1
0
2
1
Poste
21
T. Marittimi di cui:
4
6
1
8
4
3
7
8
4
5
6
8
7
2
7
3
83
Crocieristica
2
3
2
1
6
2
3
1
0
1
1
22
Attività portuali
2
3
1
2
2
2
2
2
1
1
2
1
3
24
Navigazione
4
2
5
1
1
3
7
3
2
6
3
37
2
2
1
5
4
6
4
3
3
5
1
2
9
2
T. Aerei di cui:
49
Vettori aerei
2
2
1
1
2
3
4
1
2
3
1
1
5
28
Gest. aeroporti
4
2
3
2
1
2
1
4
2
21
3
3
2
2
7
8
7
2
2
7
4
TPL
47
TOTALE
25 28 15 20 13 16 30 25 30 33 24 31 18 24 29
8 369
*Dati riferiti al I trimestre 2007
Fonte: dati Nomisma aggiornati al 31/03/2007
Tab.97. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti per comparto dell'acquisita in Italia Anni 1992 - 2007
‘92 ‘93 ‘94 ‘95 ‘96 ‘97 ‘98 '99 ‘00 ‘01 ‘02 ‘03 ‘04 ‘05 ‘06 ‘07*
13 23
9 10 12
4
9
6 10
7
1 11
5
8
9
4
Logistica
2
1
1
1
4
1
3
2
3
1
1
T. Ferroviario
8
2
2
1
4
2
5
5
2
6
3
3
1
1
1
T. su gomma
2
1
6
1
6
1
2
0
1
Poste
T. Marittimi di
cui:
5
8
4 12
6
6
9
9
5
8
6
9
8
2
8
2
Crocieristica
3
5
1
5
2
5
3
3
1
0
1
1
Attività portuali
1
2
2
2
2
4
2
1
4
4
1
3
1
Navigazione
1
1
1
5
4
7
3
2
1
1
8
4
2
6
2
6
3
1
0
3 13
9
9
9
6
8
9
1
4 11
3
T. Aerei di cui:
Vettori aerei
5
3
1
3
7
6
5
4
3
4
7
1
1
4
Gest. aeroporti
1
6
3
4
5
3
4
2
3
7
3
5
2
1
1
3
5 12
8
8
2
2
8
4
TPL
TOTALE
39 37 19 26 26 27 41 35 48 36 29 37 19 27 34
10
*Dati riferiti al I trimestre 2007
Tot.
141
20
46
20
107
30
29
48
95
54
41
61
490
Fonte: dati Nomisma aggiornati al 31/03/2007
Le operazioni di fusione e acquisizione che hanno avuto luogo nel periodo 1 aprile 2005 31 marzo 2007 e che riguardano in qualità di acquirenti soggetti non facenti parte del
settore dei trasporti (investitori o banche) sono 12: 4 sono relative al settore aeroportuale, 1
a quello logistico, 1 al cargo aereo, 1 al ferroviario merci, 1 al trasporto pubblico locale, 2
al marittimo passeggeri e 2 ad altri soggetti riconducibili a investitori che controllano altre
imprese di trasporto.1 Al netto di tali operazioni, le acquisizioni e fusioni in Italia
ammontano a 56 (Tab. 98).
1
Di queste operazioni non si tiene conto nelle tabelle 96 e 97.
261
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.98. Acquisizioni e fusioni per comparto del settore trasporti in Italia - Anni 2005–
2007*
Comparto acquisita
Comparto acquirente
Logistica Ferroviario
Logistica
14
T. su
gomma
2
Ferroviario
3
T. su gomma
1
Poste
1
Marittimo e
1
1
porti
Aereo e
aeroporti
TPL
TOTALE
17
4
*Dati riferiti al I trimestre 2007
Poste
Marittimo Aereo e
e porti aeroporti
TPL
1
TOTALE
17
3
1
1
10
12
13
2
1
10
13
13
9
9
9
56
Fonte: dati Nomisma (aggiornati al 31/03/2007)
Per quanto riguarda infine il grado di internazionalizzazione delle imprese italiane, si
portano ad evidenza le seguenti dinamiche:
- ripresa dell’incidenza delle operazioni interne al mercato domestico: le acquisizioni e
fusioni di compagnie italiane su connazionali è infatti passata dal 46% del biennio
2003-2005 al 59% del biennio 2005-2007 (Fig. 5);
- nel periodo 2005-2006 sono 10 le operazioni di imprese estere sul mercato italiano,
contro le 6 dello stesso periodo dell’anno successivo, questo ha comportato
un’attenuazione del peso dell’internazionalizzazione a senso unico: nel 2005-2006,
infatti, il 62,5% delle operazioni ha riguardato M&A di imprese estere su imprese
italiane. contro un’incidenza del 37,5% sul totale nel periodo 2006-2007(Tab. 99);
- allo stesso tempo, una maggiore intraprendenza delle imprese italiane nel periodo
2006-2007 ha condotto al perfezionamento di 9 operazioni all’estero (contro le 3 del
periodo precedente) (Tab. 99).
Tab.99. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti per tipologia di operazione in Italia,
suddivise per periodo di rilevazione – Anni 2005-2007
Periodo di rilevazione*
2005-2006
2006-2007
Totale
Estero su Italia
n.
10
6
16
%
62,5%
37,5%
100,0%
Italia su Estero
n.
3
9
12
* dal 1 aprile di ogni anno al 31 marzo dell’anno successivo
Fonte: Nomisma
262
%
25,0%
75,0%
100,0%
Italia su Italia
n.
20
20
40
%
50,0%
50,0%
100,0%
Totale
n.
33
35
68
%
48,5%
51,5%
100,0%
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
Fig.5.
Acquisizioni e fusioni sul mercato italiano per nazionalità dell’impresa acquirente,
aprile 2005 - marzo 2007 (Fonte: Nomisma)
Italia su
Italia;
40 M&A;
59%
Italia su
Estero;
12 M&A;
18%
Estero su
Italia;
16 M&A;
24%
Fonte: Nomisma
Di seguito, in dettaglio, i dati relativi alle acquisizioni estere in Italia (classificate per
comparto dell’acquisita, ovvero dell’impresa italiana) e quelli relativi alle acquisizioni di
imprese italiane all’estero (per comparto dell’acquirente).
Tab.100.
Acquisizioni estere in Italia nel settore trasporti per comparto dell’acquisita
– Anni 1992-2007
‘92
Logistica
T. Ferroviari
T. Su gomma
Poste
T. Marittimi
di cui:
Crocieristica
Attività
portuali
Navigazione
T. Aerei
di cui:
Vettori aerei
Gest.
aeroporti
TPL
TOTALE
‘93
1
‘94
15
‘95
2
‘96
1
‘97
3
‘98
1
'99
3
‘00
4
‘01
3
‘02
‘03
2
‘04
2
1
1
2
1
1
2
3
1
2
3
3
2
1
1
1
2
1
1
2
17
2
4
5
6
1
‘06
3
5
2
1
1
0
4
3
1
2
1
1
3
4
4
2
2
3
1
1
1
5
2
2
2
4
1
2
1
1
1
3
3
1
1
1
1
1
3
1
9
9
8
2
1
14
15
11
0
1
1
1
3
1
1
1
1
2
‘05
‘07* Totale
4
1
50
4
9
1
8
1
26
1
9
12
5
0
1
19
10
10
1
9
5
1
17
11
8
1
133
*Dati riferiti al I trimestre 2007
Fonte: Dati Nomisma aggiornati al 31/03/2007
263
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.101.
Acquisizioni di imprese italiane all’estero nel settore trasporti per comparto
dell’acquirente – Anni 1992-2007
‘92 ‘93 ‘94 ‘95 ‘96 ‘97 ‘98 '99 ‘00 ‘01 ‘02 ‘03 ‘04 ‘05 ‘06 ‘07* Tot.
Logistica
T. Ferroviari
T. Su gomma
Poste
T. Marittimi
di cui:
Crocieristica
Attività portuali
Navigazione
T. Aerei
di cui:
Vettori aerei
Gest. aeroporti
TPL
TOTALE
1
1
1
2
1
1
1
1
3
1
1
1
1
2
1
1
1
1
1
16
4
1
5
0
1
1
1
1
3
1
2
1
1
1
1
1
2
3
3
1
1
1
1
1
1
3
1
2
1
2
1
1
2
Fonte: Dati Nomisma aggiornati al 31/03/2007
2
6
15
5
3
*Dati riferiti al I trimestre 2007
264
1
1
2
2
6
5
1
1
3
4
2
3
7
1
6
1
3
3
4
3
3
4
4
50
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
APPENDICE 1 - LE PRINCIPALI OPERAZIONI ITALIANE DI M&A
Tab.102.
Anno
2005
2005
2005
2005
2005
2005
2006
2006
2006
2006
2006
2006
2006
2006
2007
Acquisizioni e fusioni realizzate da imprese estere in Italia nel settore
trasporti (Aprile 2005 – Marzo 2007)
Acquirente (Paese),
Comparto
STEF-TFE (FR)
Logistica
Snfc Fret (FR)
Servizi ferroviari
Transdev (FR)
Trasporto pubblico locale
Transdev (FR)
Trasporto pubblico locale
Tigullio Pubblici Trasporti (IT)
Trasporto pubblico locale
Arriva (UK)
Trasporto pubblico locale
Kuehne+Nagel (Svizzera)
Logistica
Cargil (USA)
Logistica
Acquisita (Paese),
Comparto
Cavalieri Trasporti (IT)
Logistica/T. su gomma
Monferail srl (IT)
Servizi ferroviari
AMT Genova (IT)
Trasporto pubblico locale
AGI (IT)
Trasporto pubblico locale
Ali (IT)
Trasporto pubblico locale
SAF. Udine (IT)
Trasporto pubblico locale
ACR Logistics (IT)
Logistica
Attività di trasporto di
Pagnan (IT)
Logistica
TNT (NL)
Tnt-Arvil (IT)
Logistica
Logistica
Tnt Post (NL)
Twm Italia (IT)
Logistica/Poste
Logistica
Rhenus Logistics (DE)
Gottardo Ruffoni Rondine
Logistica
(IT)
Logistica
Grupo Ferrovial (ES)
Società di gestione
Altri investitori
dell'aeroporto di
Capodichino (Gruppo
BAA, UK)
Gestori Aeroporti
Flightcare (Gruppo FCC) (ES)
ADR Handling (IT)
Gestori Aeroporti
Gestori Aeroporti
SAB (Gruppo Arriva - UK)
Trieste Trasporti (IT)
Trasporto pubblico locale
Trasporto pubblico locale
Palletways Europe Limited (UK) Palletways Italia (IT)
Logistica
Logistica
Tipologia di operazione
Accordo e acquisizione
(33%)
Acquisizione
Acquisizione (41%)
Acquisizione (40%)
Acquisizione (20%) e
controllo totale.
Acquisizione (11%)
Fusione
Acquisizione di asset
Acquisizione
Acquisizione
Acquisizione
Acquisizione
Acquisizione
Acquisizione e
autorizzazione AGCM.
Acquisizione
Fonte: Nomisma (aggiornato al 31/03/2007)
265
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.103.
Acquisizioni e fusioni realizzate da imprese italiane all’estero nel settore dei
trasporti (Aprile 2005 – Marzo 2007)
Anno Acquirente (Paese), Comparto
Acquisita (Paese),
Comparto
Tipologia di operazione
2005 Arvato Logistics (IT)
Logistica
Universal Express
(Svizzera)
Logistica
TX Logistik AG (DE)
Servizi ferroviari
Acquisizione
Finlines (FI)
Servizi marittimi
Acquisizione (11,61%)
Euromediterranean (Egitto)
Trasporto aereo
Costituzione nuova
compagnia
Minoan Lines (GR)
Servizi marittimi
Finnlines (FI)
Servizi marittimi
Jung & Leiener (DE)
Logistica
Unikai (DE) (gruppo
HHLA)
Logistica
Finnlines (FI)
Servizi marittimi
CS Cargo (CZ)
Servizi ferroviari
Acquisizione di asset
2005 Trenitalia Spa (Gruppo Ferrovie
dello Stato, IT)
Servizi ferroviari
2005 Grimaldi Compagnia di
Navigazione Spa Napoli, Industria
Armamento Meridionale Spa
(gruppo Grimaldi) (IT)
Servizi marittimi
2006 Air Italy (IT), Operatore egiziano
di servizi turistici (Egitto)
Trasporto aereo
2006 Moby Spa (IT)
Servizi marittimi
2006 Gruppo Grimaldi (IT)
Servizi marittimi
2007 Gruber Logistics (IT)
Logistica
2007 Gruppo Grimaldi (IT)
Servizi marittimi
2007 Grimaldi Napoli (IT)
Servizi marittimi
2007 Unicredit Banca (IT)
Altri investitori
Fonte: Nomisma (aggiornato al 31/03/2007)
266
Acquisizione (51%)
Acquisizione di quote
ulteriori (46,2%)
Acquisizione
Acquisizione (49%)
Controllo tramite quota
ulteriore
Acquisizione
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
APPENDICE 2 – I PRINCIPALI ACCORDI SIGLATI TRA OPERATORI
ITALIANI ED ESTERI
Tab.104.
Anno
Accordi commerciali e partnership di integratori logistici realizzati tra
imprese estere ed italiane sul mercato italiano (Aprile 2005 – Marzo 2007)
Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005 Frans Maas Italia (NL),
Traini e Torresi Group
(Gruppo Ifitel spa, IT)
2005
2005
2006
2006
2006
2006
2006
Partnership di integrazione commerciale.
Le società hanno instaurato una partnership volta
all'integrazione commerciale. Nell'accordo si inserisce
anche un'opzione di acquisto di Frans Maas su Traini e
Torresi Group.
Italian Seaways (IT), Holland Accordo per la gestione della logistica.
America, Windstar Cruises
La genovese Italian Seaways ha acquisito la gestione
(USA)
logistica da e per l'Italia delle parti di ricambio di Holland
America e Windstar Cruises, compagnie crocieristiche del
gruppo Carnival Corporation.
Air One (IT),
Accordo di code-sharing.
Darwin Airline (Svizzera)
Accordo commerciale per promuovere il trasporto aereo tra
Lugano e Roma.
Interporto di Verona (IT),
Accordo di collaborazione.
Porti di Rostock,
L'interporto veneto ha siglato con i porti un accordo di
Norimberga, La Spezia e
collaborazione.
Gioia Tauro
Autorità Portuale di Napoli
Accordo per la costruzione di nuovo terminal.
(IT), COSCO (Cina).
L'accordo prevede un investimento di 200 milioni di euro
per sviluppare la darsena di Levante, che sarà gestito da
Conateco (società terminalista sorta da una joint venture tra
la cinese Cosco e MSC). All'investimento privato si
aggiungono 80 milioni di euro di finanziamento pubblico.
DB (DE),
Accordo per aumentare l’offerta sulla direttrice Nord-Sud.
FS (IT)
Aumentare l'offerta del trasporto merci su rotaia del 20%
tra Italia e Germania, recuperando i 2 milioni di tonnellate
all'anno persi negli ultimi anni, in parte assorbiti dai nuovi
concorrenti arrivati sul mercato ferroviario delle merci.
Aviapartner (BE),
Joint venture nel settore handling aeroportuale.
Are Handling (Are Group)
La nuova società, che opererà con il nome di Aviapartner,
(IT)
fornirà servizi negli aeroporti di Fiumicino, Malpensa,
Venezia e Torino.
Greenam (Gruppo Sisam Accordo di rappresentanza commerciale.
IT), Shanghai Airlines Cargo Greenam ha acquisito la rappresentanza commerciale in
(Cina)
Italia dei servizi della compagnia cinese Shanghai Airlines
Cargo.
Fonte: Nomisma (aggiornato al 31/03/2007)
267
L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana
_____________________________________________________________________________________________________________
Tab.105.
Anno
Accordi commerciali e partnership di integratori logistici realizzati tra
imprese estere ed italiane sui mercati esteri (Aprile 2005 – Marzo 2007)
Partner
Oggetto ed effetti dell’accordo
2005 Due Torri (IT),
Skorpion (Bulgaria)
2005
2005
2005
2005
2005
2006
2006
Accordo di collaborazione per la logistica.
Due Torri ha siglato un accordo di collaborazione per la
logistica con Skorpion, il maggior operatore bulgaro del
settore. Due Torri gestirà, come unico interlocutore per i paesi
europei, la supply chain delle merci tra l'Italia e la Bulgaria.
Due Torri (IT),
Accordo di collaborazione per la logistica.
Imprese cinesi
Recentemente Due Torri ha firmato anche 3 accordi di
collaborazione con imprese logistiche di Pechino e Shanghai: il
target sono le imprese italiane o europee che hanno
delocalizzato tutta o parte della propria produzione in Cina o
nell'Est europeo.
AP Tangeri (Marocco),
Concessione per gestione terminal.
Contship Italia (IT),
Contship Italia si è aggiudicata la concessione trentennale del
Eurogate (DE),
terminal container di Tangeri (Marocco). Nella cordata:
MSC (Svizzera),
Contship Italia (alla quale fanno capo i terminal container di
CGA-CGM (Francia),
Gioia Tauro, La Spezia, Livorno, Cagliari e Ravenna), la
Comanav (Marocco)
capogruppo tedesca Contship, Eurogate di Amburgo e Brema,
Msc (gruppo Aponte) di Ginevra, CGA-CGM di Marsiglia e
Comanav (compagnia nazionale marocchina).
Alitalia (IT),
Accordo di code-sharing.
Aeroflot (Russia)
Accordo per code-sharing per le tratte tra Mosca e Milano
Malpensa. Le compagnie ritengono di poter ottenere sinergie
comuni nei due mercati. In particolare Alitalia punta a
rafforzare la sua presenza nell'Europa dell'Est.
Travelandia (Brasile),
Accordo di partnership.
Air Italy (IT)
L'accordo prevede che Air Italy sia il vettore partner di
Travelandia per la prossima stagione. Travelandia è un tour
operator specialista del Nordest del Brasile, e l'accordo in
sostanza prevede dei voli regolari per il Brasile.
Grimaldi Group Napoli
Accordo per servizi congiunti.
(IT), LD Lines (UK)
L'accordo prevede la gestione congiunta di servizi mare-terra
da Civitavecchia a Portsmouth (sud ovest di Londra). Il
servizio denominato ''LongBridge'' prevede l'utilizzo del
servizio trisettimanale dell'autostrada del mare CivitavecchiaTolone e del servizio giornaliero tra i porti di Le Havre (nord
di Parigi) e Portsmouth.
Interporto di Verona (IT), Accordo di collaborazione.
Porto di Haifa (Israele)
L'interporto veneto e il porto israeliano hanno siglato un
accordo di collaborazione, indirizzato allo sviluppo dell'area
industriale di Jenin e alla ricostruzione in Iraq.
UPS (USA),
Accordo UPS e Poste Italiane per le spedizioni internazionali.
Poste Italiane (IT)
UPS e Poste Italiane hanno siglato un accordo per la gestione
delle spedizioni internazionali di corriere espresso
dell'operatore postale italiano. UPS metterà a disposizione le
risorse e la rete internazionale.
(continua)
268
L’internazionalizzazione delle imprese
_____________________________________________________________________________________________________________
(segue Tab.105.)
2006 Asamar (Italia),
Spedimar (Italia),
Porto di Chongqing
(Cina)
2006 Hanjin Shipping (Corea),
Gruppo Castaldi (IT)
2006 Costa Crociere (IT),
Carnival Cruise (USA),
Tui (DE)
2007 FS (IT), Finmeccanica
(IT), Ferrovie russe
Accordo di collaborazione.
Asamar e Spedimar hano firmato un accordo per sviluppare i
collegamenti con ChongQing, il più grande porto fluviale della
Cina.
Joint venture per la costituzione di una nuova società.
La società coreana ha creato una nuova società mista con il
Gruppo Castaldi.
Joint venture.
I due gruppi, rispettivamente numeri uno a livello mondiale nel
settore crocieristico e turistico, hanno formato una joint
venture dedicata alle crociere per i passeggeri di lingua
tedesca. Tui avrà inizialmente un 5% del gruppo, salendo poi
nel 2010 al 20%, con un investimento di circa 300 milioni. Il
valore di Aida per la stipula dell'accordo è stato stimato in 1,9
miliardi di euro.
Memorandum di intesa.
Accordo che ha l’obiettivo di sviluppare collaborazioni
commerciali per la realizzazione di progetti internazionali
d’interesse comune, in particolare nel campo dell’alta velocità.
Fonte: Nomisma (aggiornato al 31/03/2007)
269
L'INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL TRASPORTO: LA
POSIZIONE DELL'IMPRESA ITALIANA
Osservatorio sul Mercato e sulle Imprese dei Trasporti (OMIT)
Rapporto 2005-2007
Bologna, 30 aprile 2007
Studio
L'INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL TRASPORTO:
LA POSIZIONE DELL'IMPRESA ITALIANA
Osservatorio sul Mercato e sulle Imprese dei Trasporti (OMIT)
Rapporto 2005-2007
Commissionato da:
FEDERTRASPORTO
Viale Pasteur, 10 I00144 Roma (Italy)
Redazione a cura di:
NOMISMA - Società di Studi Economici S.p.A.
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I-40125 Bologna (Italy)
tel.+39 (051) 6483.345-111
fax +39 (051) 223441
email: [email protected]
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Responsabile di progetto
Chiara Pelizzoni
Gruppo di lavoro
Francesca Pagnini
(gestione banca dati - elaborazione dati)
Chiara Pelizzoni
(elaborazione dati - redazione testi)
Rapporto concluso il 30 Aprile 2007
Nomisma è una società di studi economici e di policy advice, costituita in forma di S.p.A. a
Bologna nel 1981, al cui capitale sociale partecipano circa ottanta azionisti tra istituti di
credito, imprese e gruppi finanziari italiani ed esteri. Nomisma è stata fondata da un gruppo di
accademici ed economisti, tra cui il prof. Romano Prodi.
Nomisma svolge attività di ricerca, consulenza ed assistenza tecnica a livello internazionale,
nazionale e locale sui fattori della produzione, sull'economia dei settori e delle imprese, sui
problemi dello sviluppo reale e della crescita.
I committenti sono costituiti da aziende private e pubbliche, banche, ministeri, fondazioni,
enti pubblici centrali e periferici, organismi internazionali, società fieristiche e aeroportuali,
organizzazioni imprenditoriali dell'industria, dell'artigianato, dell'agricoltura e del terziario.
Dall'esperienza nel campo delle analisi di sistemi economici, Nomisma ha maturato
competenze specifiche nell'elaborazione di progetti di fattibilità in ambito infrastrutturale, nei
servizi alle imprese, nell'innovazione, nella formazione e nell'assistenza tecnica a soggetti
impegnati nei processi di formulazione e gestione di politiche per lo sviluppo del territorio.
Le professionalità presenti hanno pertanto sviluppato, nel corso degli anni, rilevanti
competenze multisettoriali e multidisciplinari.
La struttura di Nomisma, articolata per settori di ricerca, sottolinea il carattere polivalente
delle competenze e la capacità di fornire risposte qualificate ad esigenze di studio, ricerca
applicata, analisi operative e policy advice, promozione di contatti con imprese e azioni di
marketing.
Settori di ricerca
Agricoltura e industria alimentare
Città, territorio e Real Estate
■ Economia e interessi individuali
■ Imprese e politica industriale
Programmi internazionali e cooperazione allo sviluppo
Scenari strategici e sicurezza Servizi Pubblici e
pubblica amministrazione Trasporti, infrastrutture e
logistica
Executive Summary
1.
Il trasporto merci e la logistica
1.1
Le integrazioni di filiera
1.2
Le integrazioni di settore
1.2.1 Il settore marittimo
IL CASO GRIMALDI NAPOLI
1.2.2 Il settore portuale
LA CONCENTRAZIONE NEL SETTORE TERMINALISTICO PORTUALE: IL CASO
DUBAI PORTS WORLD E PSA- HUTCHISON
1.2.3 Il settore ferroviario merci
1.2.4 Il settore cargo aereo
2.
Il trasporto passeggeri
2.1
Il settore terrestre
2.1.1 Il trasporto pubblico locale e a media-lunga percorrenza
2.2
Il settore aereo
2.2.1 Il trasporto aereo
2.2.2 L'attività aeroportuale
IL CASO GRUPO FERROVIAL / BAA
2.3
Il settore marittimo passeggeri
2.3.1 La crocieristica
2.3.2
3.
Il cabotaggio marittimo
Il mercato italiano delle M&A: le dinamiche dei trasporti
Appendice - Le principali operazioni
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