n. 10/2007 NELLE MANI DEI BAMBINI PADOVA Piazza delle Erbe - Piazza dei Frutti - Piazza dei Signori 24 settembre 2006 NELLE MANI DEI BAMBINI C arissimi genitori,amici, simpatizzanti, volontari, soci di Cometa A.S.M.M.E. Con un po’ di ritardo arriva il nostro giornalino e di questo mi scuso, ma non me ne vogliate, oltre ad essere il vostro Presidente da ormai 15 anni (è si, sono trascorsi 15 anni) come sapete sono anch’io mamma di un ragazzo metabolico e quindi al suo fianco per la sua crescita, con mille problemi, mille ansie, preoccupazioni per il suo futuro... Il simbolo che ha accompagnato nella comunicazione quest’anno la nostra associazione è stato il punto di domanda, un punto interrogativo riguardo al futuro delle MME al futuro dei nostri figli. Siamo qui, insieme per dare un futuro più dignitoso possibile ai bimbi e agli adulti che rappresentiamo, riuniti perché per noi non sia sempre una eterna strada in salita per conquistare quello che è un nostro diritto: il diritto alla salute. Proprio per questo abbiamo voluto organizzare a Padova e più precisamente il 24 settembre un grande evento nelle piazze principali, il primo grande evento della nostra associazione creato nella città di Cometa A.S.M.M.E. ma soprattutto nella città che vede arrivare sempre più bimbi affetti da malattia metabolica ereditaria per essere curati nel Centro di Unità Operativa Complessa Malattie Metaboliche Ereditarie, un grande punto di riferimento, due grandi medici, il nostro caro Dott. Alberto Burlina, per i più piccoli e poi per i ragazzi adulti il caro dott. Alessandro Burlina... senza di loro mancherebbe la speranza per tutte le famiglie, loro sono la nostra sicurezza, il nostro porto nel quale arrivare quando i nostri figli così all’improvviso si scompensano e chiedono aiuto... Una giornata indimenticabile iniziata fin dalle prime ore dell’alba dove tantissime famiglie e volontari hanno dato un aiuto concreto perché tutto fosse realizzato nel migliore dei modi... e così è stato, anche il tempo ci ha voluto premiare, sembrava luglio, devo confessarvi che, arrivata in piazza delle Erbe e vedendo tutto ciò che era stato realizzato mi sono emozionata e ho provato una punta di orgoglio per essere il Presidente di chi aveva creato tutto ciò. Voglio ringraziare il Comune di Padova in particolar modo il nostro vicesindaco prof. Sinigaglia e il Dott. Formaggio per averci aiutato e aver creduto in questa grande manifestazione. Queste pagine sono ricche di testimonianze delle famiglie presenti quel fantastico giorno, leggendole capirete, e probabilmente vi emozionerete anche per chi non è potuto essere stato con noi... una giornata che rimarrà nella storia della nostra associazione, rimarrà un ricordo felice della mia vita di Presidente di Cometa A.S.M.M.E. Le ultime parole, non meno importanti sono per tutti voi, perché credete in Cometa A.S.M.M.E. sostenendola e aiutandola... un sincero augurio di una buona e serena Pasqua. Il Presidente Anna Maria Marzenta Nemo propheta in patria di Cristiano Quattromani MME INSIEME Q uesta locuzione in lingua latina che significa “Nessuno è profeta nella (propria) patria” ben rappresenta la difficoltà delle persone di emergere in ambienti a loro familiari. Era la situazione, più psicologica che reale, in cui si trovava Cometa ASMME, attiva ed apprezzata in ambienti estranei a Padova, prima del 24 settembre. Era però arrivato il momento di dare un segnale forte, creare un evento aperto alla cittadinanza ed impostato per lasciare un segno nella città del Santo, pertanto quando Elisabetta ha proposto di organizzare qualche cosa su Padova ho creduto nel suo entusiasmo ed ho appoggiato l’iniziativa. Era importante coinvolgere qualcuno o qualcosa che fosse conosciuto a Padova ma certamente quello che si presentava come particolarmente difficile era far capire che la nostra Associazione non aveva niente da invidiare ad altre Associazioni più blasonate e conosciute e certamente più visibili. I Gelatieri ci accolgono mostrandoci foto di altri eventi, trasmissioni televisive, manifestazioni che hanno dato visibilità e riconoscimenti. Ma è difficile non farti coinvolgere dall’entusiasmo di Elisabetta, le faccio da spalla ed abbiamo così coinvolto il primo patner. Lungo la strada per arrivare al 24 settembre, troviamo degli amici che hanno deciso di condividere la nostra avventura, il Prof: Sinigaglia, Vice Sindaco di Padova lavora al nostro fianco, perché crede in quello che vogliamo proporre. Le difficoltà sorgono come i funghi, peccato non siano commestibili, siamo costantemente aggiornati, per ultimo si mette il tempo, cominciamo a scrutare il cielo più come sciamani che come semplici utenti, non perdiamo un bollettino meteorologico, siamo costantemente aggiornati sulla situazione delle isobare. Finalmente il 23 settembre, la notte prima degli esami,è sempre un momento di bilanci, dove tutto ti scorre davanti agli occhi come un film, ormai quello che è fatto è fatto, oramai niente ripensamenti, all’alba del 24 si aprono le danze. Tutti siamo frenetici, cerchiamo nel più breve tempo possibile di allestire il tutto, di rendere la piazza secondo i nostri progetti. Il colpo d’occhio è eccezionale, il logo di Cometa è bello, ripetitivo, ossessionante, sarà certamente difficile non ricordarlo. Arrivano i primi bambini, che strano,sono uguali ai bambini metabolici, si confondono e le barriere cadono cominciano a dipingere ed a giocare; il loro entusiasmo è contagioso, la stanchezza e la paura lasciano il posto alla felicità. La gente si fa fotografare, mangia i gelati, si fa contaminare dalla voglia di conoscere la storia di Cometa, la storia delle malattie metaboliche. La giornata fila tra gli spettacoli teatrali e l’attenzione per questa nuova realtà padovana di appena 15 anni;ci chiedono dove siamo stati fino ad adesso, ci ringraziano per la giornata diversa dal solito. Siamo tutti stanchi ma soddisfatti, solo Elisabetta continua a saltare come un grillo, incitando chi cerca di tirare i remi in barca, appagata per aver realizzato un sogno. Grazie Padova, hai accolto tra le Tue braccia un figliol prodigo, Cometa ha lasciato il segno. NELLE MANI DEI BAMBINI Un giorno magico di Elisabetta Mazzari ra davvero tanta la voglia di dedicare una giornata alla nostra associazione nella città che l’ha vista nascere e dove tutt’ora esiste, ma soprattutto nella città dove arrivano tutti i bimbi che soffrono di una malattia metabolica ereditaria, sicuramente il nostro Santo ne sa sta, una festa dedicata ai bimbi non poteva che essere addolcita da un buon e gustoso gelato... È da tempo che Cinzia, una mamma di Cometa A.S.M.M.E. e anche mamma del gruppo “mamme per caso” mi proponeva l’opportunità di venire a cantare con il gruppo per qualcosa, quante visite alla Basilica da parte delle nostre famiglie per chiedere a Lui di fare qualcosa... Era da molto che mi frullava in testa questo desiderio e quasi un anno fa ho iniziato a darmi da fare, non è stato facile ottenere una piazza nel centro di Padova e quando dopo mille telefonate ce l’ho fatta ho pianto di gioia al telefono con Anna segretaria del nostro vicesindaco Prof. Sinigaglia, la mia tenacia e il suo aiuto ci avevano premiato. La nostra giornata voleva essere la prima grande giornata dedicata all’associazione con l’obbiettivo di farci conoscere di più, di far sentire in maniera forte che COMETA A.S.M.M.E. esiste, è una realtà del territorio padovano e questa volta, per la prima volta dopo 15 anni non volevamo parlare sottovoce, ma urlarlo a tutti. Un mio desiderio era anche quello di collaborare insieme ai gelatieri padovani ed ecco l’occasione giu- la nostra associazione... Tanti davvero i permessi per poter realizzare la manifestazione, non poche le difficoltà... nel cammino di questa nostra avventura un incontro importante: Micaela e Renata del Teatro dei Ragazzi. Era ancora buio quando arrivammo a Piazza Delle Erbe, non avevo chiuso occhio (poco avevo dormito anche le notti precedenti) ero carica di tensione ed emozione, insomma non vedevo l’ora di cominciare... ed ecco i nostri genitori e volontari all’appello all’alba di quel giorno tanto annunciato, all’alba di quella giornata che volevamo a tutti i costi riempire di colori. Fabiola con Generoso iniziano ad attaccare gli striscioni colorati, Graziano,Gianni e Stefano costruiscono i gazebo, Cristiano e Diego circondano la fontana di pannelli per i murales, Annalisa crea il suo angolo per le coroncine di gomma piuma, Alberto prepara la postazione con i computer, Gabriella e Giancarlo costruiscono stelline e poi c’è riccetto, la nostra mascotte e Maura che forma il suo spazio di colori e il gruppo Panta Rhei arrivato per far giocare i bimbi e poi i gelati, ce ne sono anche di particolari per i “nostri bimbi”; anche il palco via via prende forma, cartelloni, striscioni e altro ancora arredano la piazza, l’abbiamo davvero trasformata ora è la nostra piazza per una giorno la piazza di Cometa A.S.M.M.E. si riempie di mille colori e un sole splendido ci accompagna per tutto il corso di questa giornata, alla sera arrivano le mamme per caso che con le loro voci aiutano a chiudere in armonia questa splendida giornata di festa. Solo alle due del mattino rientro in casa, sono stanchissima ma davvero felice è andato tutto bene, forse per la prima volta è andato davvero tutto a meraviglia, il ricordo della nostra piazza piena di bimbi, di colori di gente resterà nel mio cuore per sempre. Desidero ringraziare in maniera particolare il Vicesindaco di Padova prof. Sinigaglia e la sua segreteria, sig.ra Anna e sig.ra Loretta, il gabinetto del Sindaco nella persona del Dott. Formaggio, della sig.ra Caterina e del sig. Moreno, senza il loro aiuto non sarebbe stato possibile realizzare questa festa. MME INSIEME E NELLE MANI DEI BAMBINI 24 settembre 2006, una giornata storica di Graziano Bacco U n giorno indimenticabile per molti di noi che si sono svegliati all’alba per recarsi ad un appuntamento speciale nelle principali piazze di Padova: delle “Erbe”, dei “Frutti” e dei “Signori”. Per la prima volta nella nostra storia di associati ci mettevamo in piazza, sfidando il meteo (per fortuna è stata una meravigliosa giornata di sole), sfidando il timore di un eventuale flop organizzativo (mai l’organizzazione di un evento è filata così liscia), sfidando l’impatto con la gente di Padova, alla quale era rivolto il nostro messaggio. La risposta attenta, interessata e partecipata della gente alle varie attività interattive e informative proposte è stata superiore ad ogni aspettativa. Da quel giorno ci sentiamo un po’ meno soli, ma soprattutto ci siamo tro- vati in tanti soci e simpatizzanti a condividere fatiche ed emozioni. Alla sera si era stanchi, ma sereni e convinti di essere stati protagonisti di uno straordinario evento di sensibilizzazione e visibilità Un ottimo banco di prova per impegni futuri. La nostra battaglia per la dignità dell’esistenza dei nostri figli, fratelli, parenti e/o amici portatori di malattie metaboliche ereditarie passa anche attraverso queste fatiche di “Ercole”. Un caldo abbraccio ed un grazie di cuore a quanti hanno condiviso con l’Associazione e con me questa “incredibile” esperienza. Un gelato... per tutti di Filippo Bano MME INSIEME P enso sia stata una bella iniziativa anche se a posteriori si pensa sempre che si poteva fare meglio. Confesso che ero scettico nella riuscita della manifestazione perché la data non era delle migliori per il gelato, invece grazie anche alla bellissima giornata penso che sia andato tutto bene. La finalità era molto nobile, riporto il commento di una mamma che ci ha ringraziato perché per la prima volta nella sua vita il suo bambino ha potuto degustare una pallina di gelato al cioccolato. Sono piccole cose che lasciano un grande segno nell’animo di noi gelatieri. Alla fine siamo stati molto contenti di aderire a questa bellissima iniziativa perché nel nostro piccolo siamo riusciti a fare felice qualche bambino che non aveva mai potuto assaporare un gelato nella sua vita. Devo fare i complimenti a tutto lo staff organizzativo perché organizzare il tutto in una sola giornata non è stato facile visto le molteplici problematiche da superare. Anche dal punto di vista professionale è stata una bella esperienza perché fare un gelato senza saccarosio,senza latte e derivati del latte non è stato facile riuscendo ad ottenere un prodotto buono. Carissimi genitori e amici di Cometa A.S.M.M.E. di Fabiola Zandonà C on queste poche righe volevo renderVi partecipi delle mie emozioni vissute durante la Manifestazione del 24.09.06 tenutasi a Padova. La mia giornata è iniziata alla 05,30 con l’arrivo in piazza delle Erbe dove ho trovato altri amici pronti a mettersi al lavoro per la buona riuscita della festa, per me era la prima volta che mi mettevo in “prima linea” per organizzare e preparare il tutto perciò ho provato delle forti emozioni nel vedere la piazza che si trasformava diventando un insieme di luce e colori. La gioia e l’emozione (sapete quel palpitare del cuore quell’agitazione che si prova quando si dà un’esame) sono poi aumentate quando le piazze hanno iniziato anche ad animarsi di persone che chiedevano informazioni e di bambini che con i loro sorrisi la loro gioia hanno contaminato tutte le piazze. Poi naturalmente quando è arrivato il mio piccolo ometto l’emozione si è fatta ancora più forte, perché vedete per noi genitori non c’è gioia più bella che vedere il proprio bimbo che gioca ride e si diverte insieme ad altri bambini e ancor di più il cuore palpita quando essi stessi con un grosso abbraccio ringraziano per la bella giornata. Cosa rimane da dire, un grazie a tutti che avete riempito la giornata con il Vs affetto e un grazie infinito all’associazione che dispensa sempre generosità affetto a tutti. NELLE MANI DEI BAMBINI Impegno gioia ed entusiasmo nelle nostre mani di Annalisa Di Stefano I l 24 settembre per me non è stata una giornata come tante, ma ha rappresentato una delle poche occasioni che ho avuto modo di vedere il risultato che può dare amare il prossimo fino a regalargli un sogno lungo tutta una giornata. Un sogno che è costato molto impegno e dove in tanti abbiamo collaborato perché fosse tutto perfetto, infatti soprattutto durante le ultime settimane prima della festa ho avuto l’occasione di venire a conoscenza di tanti associati che assieme a me ed Elisabetta si sono cimentati nella realizzazione di quelle coroncine di gomma piuma che hanno infine contribuito a rendere la piazza più colorata durante quella meravigliosa domenica di sole. Dalle nostre mani, quel sogno è passato a quelle dei bambini, figura a cui COMETA A.S.M.M.E. ha sempre dedicato un occhio di riguardo in quanto nelle loro mani c’è il FUTURO! E proprio per questo durante la manifestazione è stata loro regalata una bacchetta magica perché metaforicamente con essa possano compiere una magia per aiutare i loro coetanei più sfortunati. Ho avuto l’opportunità di vivere questa esperienza dal momento in cui è stato prestabilito che la manifestazione avrebbe avuto luogo in P.zza delle Erbe sino a quando è nata l’idea di collaborare con il Teatro dei ragazzi che proprio nel medesimo giorno festeggiava il suo XXIV anniversario. Ho collaborato giorno dopo giorno a fianco di Elisabetta M. e per quanto mi riguarda ho sentito crescere l’entusiasmo di entrambe. La sera del 24 quando ci eravamo ormai resi tutti conto che le cose non avrebbero potuto andare meglio ricordo di aver provato una grandissima gioia… …ce l’abbiamo fatta! Credo che Padova abbia avuto l’occasione di conoscerci, e nel migliore dei modi! Il miracolo della vita di Diego Marcenta, papà metabolico U lo comincia a stare meglio e ricomincia a vivere. Io credo che il Miracolo per le MME sia proprio la “precocità della diagnosi”, che non significa guarigione ma almeno sapere con chi stai combattendo. È chiaro che un miracolo è più facile se “moltiplichiamo” il dott. Burlina per tanti altri ricercatori. Questa moltiplicazione non deve essere solo economica, benché importante, ma anche e soprattutto UMANA e di conoscenza delle problematiche legate alle MME. Il 24 Settembre nelle piazze di Padova abbiamo avuto un esempio concreto che quando si parla di MME c’è ancora tanta “non conoscenza”. Io stesso prima di avere Filippo non avevo mai pensato e non conoscevo le MME e le associazioni come la Cometa A.S.M.M.E. In conclusione un Miracolo non è necessariamente la guarigione dello zoppo che torna a camminare o meglio ancora del cieco che torna a vedere ma sta nella semplicità, nella disponibilità, nell’amore di tutte quelle persone che, impegnando del loro tempo, il 24 Settembre hanno reso magica una domenica di sole e di amicizia. Desidero ringraziare tutti per quella splendida giornata ed in particolar modo Rosanna, Marta e Anna che hanno risposto ad una mia chiamata in maniera encomiabile. MME INSIEME n giorno, non uno qualsiasi ma uno che non dimenticherai mai che ti cambia la vita, nasce tuo figlio. Il Miracolo della vita, primo vero Miracolo. Ti mostrano un esserino piccolo, tutto sporco che sembra fragilissimo ma invece sarà forte. Scopri però nel giro di pochi giorni, poche settimane che ha un problema, un grosso problema ma non riesci a capire quale. In ospedale a Padova non trovano il bandolo della matassa ed in terapia intensiva, peraltro un “covo” di angeli travestiti da infermieri, non migliora anzi sta sempre peggio. Un giorno però, ecco il secondo Miracolo, il dott. Burlina capisce cosa c’è che non va e il tuo picco- NELLE MANI DEI BAMBINI La giornata, le collaborazioni, gli incontri, il futuro... di Renata Rebeschini e Micaela Grasso MME INSIEME L o sapevamo, ne eravamo certi. Doveva essere, anzi, sarebbe stata certamente una grande giornata... Unico timore: il tempo. No, non il tempo per preparare, per organizzare, per inventare, per divertire, per coinvolgere, per condividere. Il tempo proprio nel senso meteorologico. Siamo nella pianura padana e a settembre c’è sempre il rischio di anticipi d’autunno! Ma no. La volontà che tutto andasse per il meglio era tale da aver condizionato anche il cielo ed ecco una giornata di sole meraviglioso, di temperatura tepida, di voglia di vita, di allegria, di futuro. Non vi diciamo quando il 17 settembre c’è stato il diluvio: freddo, vento, acqua... e noi a chiederci: “e se capitasse anche nella Nostra domenica?” Quante volte con gli amici di Cometa A.S.M.M.E. ci siamo guardati in faccia, quasi non osando o non volendo pensare al peggio! Doveva essere bello! Doveva e basta. Così siamo stati sordi ai mille timori, come quel ranocchio di una vecchia parabola in cui si racconta di un’impresa impossibile. Eccovela. C’era una volta una gara di ranocchi e l’obiettivo era arrivare in cima a una gran torre. Si radunò molta gente per vedere e fare il tifo per loro. Iniziò la gara. La gente, però, non credeva possibile che i ranocchi potessero raggiungere la cima, così tutto quello che si ascoltava erano frasi tipo: “Che pena! Non ce la faranno mai!” Molti ranocchi cominciarono a desistere, tranne alcuni, in particolare uno che continuava ad andare avanti. E la gente seguitava: “ Che pena! Non ce la faranno mai!...” A queste continue sollecitazioni negative i ranocchi si stavano dando per vinti tranne il solito ranocchio testardo che continuava ad insistere. Alla fine, tutti abbandonarono tranne quel ranocchio che, solo e con grande sforzo, alla fine raggiunse la cima. Allora tutti vollero sapere come avesse fatto a concludere la prova... e scoprirono che era sordo! La morale è: Non ascoltare le persone con la pessima abitudine di essere negative:derubano le migliori speranze del tuo cuore! Per cui, preoccupati di essere sempre positivo e sii sempre sordo quando qualcuno ti dice che non puoi realizzare i tuoi sogni. E noi il sogno di quella domenica l’abbiamo realizzato e ne abbiamo ricevuto un premio entusiasmante, che rimarrà nelle menti e nei cuori di tutti coloro che quel giorno sono stati con noi. Per tutta domenica 24 settembre le piazze del centro di Padova sono state “invase” da migliaia di persone: bambini e genitori uniti l’unione tra Cometa A.S.M.M.E. e il nostro Istituto potrebbe sembrare casuale: entrambe le associazioni intenzionate ad usufruire proprio quella domenica delle piazze patavine, da noi prenotate da tempo essendo quel 24 settembre l’unica domenica possibile, in quanto dalla settimana successiva sarebbe partito il 25° Festival, nel quale vengono programmati spettacoli teatrali per i bambini ogni sabato pomeriggio e, appunto, le domeniche mattina e pomeriggio, fino al 3 dicembre. Nella vita le cose non capitano per caso e anche questo incontro lo ha dimostrato. A noi l’idea di celebrare 25 anni di attività condividendo una giornata di festa assieme ad una Associazione che doveva farsi conoscere di più (perché conoscere i problemi è il primo passo per poterli risolvere) in una festa indimenticabile, una festa che, celebrando il passato (nello specifico i 25 anni del Festival Nazionale del Teatro per i Ragazzi, il più antico d’Italia), si proiettava per guardare con speranza al futuro mettendoci, tutti insieme, “Nelle mani dei Bambini”. Un futuro per le loro menti, un futuro per una vita migliore. La conoscenza, la collaborazione e è sembrato un modo bellissimo di festeggiare un avvenimento tanto importante. Stavamo preparando il programma di sala, quando il destino ci ha fatti incontrare, e subito è nata tra di noi una forte sintonia. Immediatamente sono state cambiate alcune pagine del giornalino e, insieme, abbiamo presentato il progetto che migliaia di famiglie hanno letto e continueranno a leggere nei NELLE MANI DEI BAMBINI prossimi mesi, oltre alle migliaia di compagnie teatrali sparse per tutta Italia che ricevono il libretto e che avranno così modo di conoscere anche la realtà di Cometa A.S.M.M.E. Abbiamo scritto: ...E, proprio come i Re Magi sono stati condotti da una cometa, ecco che ne è arrivata una per noi, con noi, per viaggiare insieme verso nuove mete: Cometa A.S.M.M.E. Perché insieme? Perché per noi il Teatro è vita, è con- Mamme per caso Siamo nate per caso, e abbiamo proseguito perché ciò che ci accomuna è la gioia di cantare, di stare assieme e di trasmettere anche agli altri questa nostra emozione. Questo è lo spirito con il quale ci poniamo agli altri, e con il quale le “mamme” hanno dato la massima disponibilità nei confronti dell’iniziativa promossa da “Cometa A.S.M.M.E.”. I figli a casa con i mariti, l’ora tarda, la laguna da attraversare e in aggiunta anche i no-global, non hanno creato alcun ostacolo, non hanno esitato un attimo a dire di si, quando ho proposto la nostra partecipazione alla giornata che Elisabetta voleva organizzare. Ci siamo impegnate, l’abbiamo fatto con gioia, e devo dire, da parte mia con un emozione in più nel cuore. Purtroppo la serata ha avuto qualche inconveniente tecnico, e, considerata l’ora tarda e che i bambini il giorno dopo erano a scuola, anche il pubblico si è notevolmente ridotto. (Spero non siano scappati proprio tutti per colpa nostra!!!!!) L’importante è che nel complesso la giornata sia stata positiva. Ognuno di noi è felice di poter dare a suo modo un contributo, di tempo, di denaro o quant’ altro. Non possiamo che ringraziarVi per averci dato la possibilità di essere felici. Cinzia Bubacco con le Mamme per caso, il maestro Marino Sartori ed il fonico Maurizio. MME INSIEME divisione è crescita intelligente e divertente. Appunto: crescita, vita! E abbiamo capito che no, non ci bastava, non ci poteva bastare quello che stavamo preparando. Volevamo di più, per noi, per voi, per tutti i bambini e genitori che, pur nelle difficoltà, vorremmo guardassero con un sorriso di speranza al futuro. Conoscere per non aver paura, conoscere per affrontare, conoscere per unirsi, conoscere per capire, conoscere per condividere, conoscere per donare, conoscere per dare e ricevere vita. Aprirsi ai problemi con la gioia di vivere. Abbiamo voluto che a farlo con noi ci fossero nuovi amici, una nostra, vostra Cometa che facesse da ponte, come un arcobaleno, verso nuove aperture, verso nuove conoscenze, verso un mondo migliore per tutti. Allora mettiamoci, con tutto il cuore, Nelle Mani dei Bambini. Sono stati creati manifesti, striscioni, oggetti con i simboli delle due Associazioni e sono stati appesi tra le antiche colonne sotto la loggia del Palazzo della Ragione, tra i lampioni che illuminano la piazza dei Signori, dei Frutti e delle Erbe a rendere vivo e gioioso lo spazio che abbiamo occupato per l’intera giornata. I bravi animatori di Cometa A.S.M.M.E. avevano preparato giocosi banchetti con tanti oggetti creati con la gommapiuma (grazie all’ultra veloce corso tenuto dal neo papà Walter) e avevano affisso grandi fogli che i bambini disegnavano pasticciandosi meravigliosamente con mille colori e creando un clima di immensa allegria. E poi c’erano i gelatieri padovani, con le loro dolci specialità, e, soprattutto, c’era tanto teatro. Molte importanti Compagnie teatrali di professionisti provenienti da tutta Italia (da Sorrento a Rimini, da Roma all’Abruzzo, da Formia a Ferrara, da Montegrotto a Padova) hanno arricchito l’intero pomeriggio con le loro storie e con la loro arte. Mentre gli attori, nei vari palchi allestiti nelle piazze, presentavano i loro divertenti spettacoli il gruppo Bertold Brecht di Formia girava per tutto il centro per accompagnare nuovi spettatori allietandoli con musiche e canti. È doveroso ricordare la presenza della grande Laura Kibel, con il suo Teatro dei piedi, i bravissimi attori della Compagnia Lanciavicchio di Avezzano, Antonio Guida e il suo gruppo dell’Arcolaio, la divertente Alessandra Casali, i tanto amati burattinai della Città di Ferrara e, ancora, Guido Spinello, Walter Mazzocchi e La Città dei bambini e tutti i collaboratori che hanno voluto aiutarci per festeggiare con noi l’importante anniversario. A tutti loro il nostro ringraziamento per averci aiutati a realizzare un sogno. Ah, dimenticavamo: quella famosa domenica, anche noi “abbiamo messo la faccia!” NELLE MANI DEI BAMBINI A come alba MME INSIEME di Gianni Menarbin A come alba. Erano le 6 di mattina il 24 settembre quando è suonata la sveglia. L’appuntamento a Padova alle 7 per montare gazebi, appendere striscioni e organizzare il tutto. Che sonno. Accidenti a me che avevo dato piena disponibilità per la giornata. B come bicicletta. La mia cara bicicletta che mi ha avrebbe consentito di fare agevolmente e più volte la spola tra l’ufficio, mio campo base, e Piazza delle Erbe. Nelle prime ore del giorno l’avremmo trasformato in piazza dell’A.S.M.M.E. C come crederci. Ci si poteva credere in una festa fatta di varie anime (A.S.M.M.E, teatro e musica?) Avrebbe funzionato? Avremmo fatto conoscere a Padova il mondo dei metabolici? Ma! Speriamo bene. D come domenica. Ma perché queste cose si fanno sempre di domenica? Il giorno del riposo si stava già profilando come una bella faticata. Solo a sera avrei saputo se ne era valsa la pena. E come Elisabetta. La vera artefice di tutto. Tutto colpa sua che aveva organizzato per mesi la giornata. Lo facevo per l’A.S.M.M.E. o per Elisabetta? A sera l’avrei ringraziata o maledetta? F come festa. Invece è stata una vera festa. Una bella giornata; un sacco di gente a vivere una piazza decisamente animata; un sacco di famiglie a divertirsi con il teatro; e tutti a passare per i gazebi per prendere i nostri volantini. G come gioia.. È stata proprio una bella gioia vedere che la festa era un successo. Ti ripagava dalla fatica della mattina, ti dava un senso al tempo speso, ti dava certezza che tutto quello che facciamo come A.S.M.M.E. ha veramente un significato. H come…….. Vi sfido a trovare qualcosa che inizi con H e che sia attinente alla nostra festa. I come incontro. Molti gli incontri in quella domenica. Con gli altri amici dell’associazione ma soprattutto con la gente. Mi ricordo in particolare di un signore che mi ha chiesto un sacco di precisazioni sulle malattie metaboliche e sullo stato della loro cura a Padova concludendo, sentita la situazione ancora decisamente “precaria”, che ne avrebbe parlato con chi sa lui. Chissà chi era e chissà con chi ne doveva parlare? Certo è che l’obiettivo della festa con lui era stato pienamente raggiunto.. L come leccare il gelato. Molto buono quello che insieme ai Gelatieri Padovani abbiamo offerto a tutti. Anche i gusti aproteici. Anche in questo caso nessuno avrebbe mai creduto che a fine settembre il gelato tira bene. In verità sono stati sorpresi anche i gelatieri stessi. M come metterci la faccia. Già sperimentata a Prove di Contaminazione l’idea si è rivelata ancora grande. In tantissimi a farsi fotografare in barba della privacy. E tutti sicuramente un attimo al perché finivano sul maxi schermo ci hanno pensato. Le malattie metaboliche, queste sconosciute, cominciano a farsi sentire. N come non l’avrei mai detto. La festa era un successo, per chi l’aveva organizzata e per chi semplicemente la viveva. Certamente per me che all’inizio non ci credevo molto, che mi ero impegnato solo in questa giornata, ma che, stanco, mi congratulavo con me stesso, con l’A.S.M.M.E. e soprattutto con Elisabetta. O come organizzazione. Funzionava tutto. L’organizzazione di Elisabetta, Luca, Cristiano e tutti gli altri veniva promossa a pieni voti. P come palloncini. Ne ho legati a decine. Sembrava che i bambini padovani non ne avessero mai visto. Ma li regalavamo più che volentieri. La nostra A.S.M.M.E. è fatta soprattutto per loro, per farli vivere meglio se malati e comunque per farli felici. Q come Quattromani. Decisamente sempre presente e attivo, col baffo alla Cestrone. Autore dei buoni rapporti che oggi vi sono con l’Azienda Ospedaliera padovana tanto che possiamo fregiarci di essere l’unica associazione di studio malattie metaboliche riconosciuta dalla stessa e si portano avanti progetti in comune come quello sull’assistenza ai pazienti adulti. R come ripetere. Una bella festa sicuramente da ripetere fra un anno. S come sole: Una bella giornata di sole, calda. Il buon Dio ci ha dato una mano. Che delusione se il cattivo tempo ci avesse rovinato tutto. T come teatranti. Veramente bravi. In tutte le varie rappresentazioni durante il giorno ma soprattutto nell’ultima, prima di cena, nella nostra piazza, gremita di gente. Pieno successo anche sotto questo aspetto. U come ugula. Avevano proprio delle belle voci le Mamme per Caso. Peccato solo che a sera, quando hanno cantato, ad ascoltarle c’era poca gente. La festa stava ormai volgendo al termine. V come vittoria. Erano le 24 quando lasciavo piazza dell’A.S.M.M.E. dopo altre due buone ore di lavoro per sistemare tutto. Contento potevo fare l’ultimo giro in bici a riprendermi l’auto e tornare a casa cantando vittoria per come era andata la giornata. Z come Zorro. È l’ultima dell’alfabeto e la mia lettera è finita. Ciao da Gianni. NELLE MANI DEI BAMBINI Il futuro è nelle mani dei bambini di Bea M. C he il futuro sia nelle mani dei bambini è, in linea di principio, indiscutibile. Come natura e tempo che passa vogliono. Altrettanto pacifico è che i bambini siano nelle nostre, degli adulti, mani. Occuparsi dei bambini infatti, almeno per i genitori o per chi li sostituisce, è un obbligo e una necessità, non è una scelta. Del modo con cui ci si occupa dei bambini si potrebbe invece discutere all’infinito. Nelle scelte che facciamo per conto loro si rende evidente il nostro modo di pensare e di occuparci del futuro: attribuendo- zioni che lo vedranno trasformarsi nel proprio presente. Ma è compito nostro occuparcene, per conto di chi sarà adulto domani. Ecco perché servirebbe da parte nostra uno sforzo di generosità, parola poco praticata e fuori moda nel contesto pubblico dove vigono invece diritti e doveri. Generosità, per mettere da parte esigenze e bisogni contingenti in vista di quelli futuri. Parola che non a caso ci riporta alla stessa radice di genitore. Chi più di un genitore dovrebbe essere generoso? Chi più di un genitore dovrebbe lasciar da parte se stesso e i propri bisogni per pensare alle necessità del figlio? Ma anche restando nell’ambito di una logica stringente e necessaria, perché legata alla vita e alla morte, dovremmo da adulti renderci conto che se il nostro tempo è finito, quasi, quello dei bambini comincia ora. MME INSIEME celo ed appropriandocene, o consegnandolo via via “nelle loro mani”. Occuparci dei bambini con la consapevolezza che il futuro è loro significa fare in modo le scelte che noi facciamo oggi vadano ad aprire il maggior numero di possibilità per i bambini. Significa coltivare, mantenere aperto quello spazio del possibile che è il loro futuro. Facendo in modo che gli strumenti che mettiamo in campo per occuparci dei bambini siano strumenti di libertà. Libertà di confermare o di cambiare le cose, libertà di riuscire a immaginare il nuovo. Risorse e conquiste collettive che ci troviamo a gestire oggi, dovrebbero poter aprire strade diverse, migliori. Migliori, nella prospettiva della complessità dell’individuo, che comprende ben altro che il benessere materiale e concreto che ci offre, se siamo tra i fortunati, questa nostra cultura occidentale e tecnologica. Salute, istruzione, lavoro ed espressione di sé, consapevolezza del mondo e della propria parte di responsabilità in esso. Tutte sfere e dimensioni, di una lista che potrebbe continuare, che hanno strumenti propri e specifici che andrebbero oggi pensati in questa prospettiva, di un futuro non nostro, di possibilità che con le nostre scelte non dovremmo permetterci di soffocare. Ma si può anche scegliere, più o meno inconsapevolmente, di credere che il mondo che ci troviamo a gestire sia l’unica forma possibile, un punto d’arrivo e non un passaggio, e pensare tutti questi strumenti in modo da confermarci il più a lungo possibile nel nostro ruolo, senza pensare che il nostro fare o non fare oggi avrà delle conseguenze domani, degli effetti che andranno a pesare su un futuro in cui noi non ci saremo. Perché visto da “qui” il futuro non può mai essere nostro, non è mai di chi lo pensa, ma è delle genera- XXXX XXXXXX XXXXXXXXXXXXXX X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X ................................. Prestazione indispendabile e non riconducibile a nessuna prestazione presente nel vigente Nomenclatore Tariffario Regionale. X X X X X X 10 MME INSIEME N.B. La ricetta deve essere firmata da uno specialista (ad esempio pediatra) e deve indicare quanto sopra riportato affinché la prescrizione possa essere espletata (al momento il 90% delle ricette è sbagliato e pertanto gli esami non possono essere eseguiti). Da Familia Vilarins Neves (Itatim-Bahia-Brasil) Para a famiglia della Associazione COMETA Cara Famiglia. Nosso agradecimento pela solidariedade e pela oportunidade de nos proporcionar nossa viagem, que será de grande importância para nossas vidas e principalmente de nossa filha que é um ser tão especial para nós e para Deus, que desperta nas pessoas como vocês um sentimento tão profundo de solidariedade. É importante para nós saber-mos que existe pessoas capazes de tamanho gesto de sincera bondade ao próximo e que ainda podemos confiar na bondade do ser humano que nos dar oportunidade de ir em busca de conhecimento sobre a síndrome do ring14 que pouco conhecemos e o objetivo dessa viagem é sabermos algo mais para que possamos compreender melhor a nossa Moana e que ela possa ter uma qualidade de vida melhor e digna, dentro de suas possibilidades de um futuro melhor para ela e para toda família pois se ela estiver bem todos nos estaremos bem. Todos nós seremos eternamente gratos a todos vocês por tamanho gesto de solidariedade e que Deus na sua tamanha sabedoria devolvam a todos muitas bênçãos. De Moana um grande beijo e um até breve. E um grande abraço de toda a família Vilarins Neves. Itatim-Ba Brasil. Da famiglia Vilarins Neves per la Famiglia COMETA lei possa avere più qualità di vita e così possa vivere con dignità, per un futuro migliore per lei e per noi. Se lei sta bene tutti noi stiamo ugualmente bene. Tutti noi, saremo eternamenti grati a tutti voi per questo gesto di solidarietà e che Dio nella sua sapienza distribuisca a tutti quanti una forma di benedizione. Da Moana un grandissimo bacio. Un abbraccio da tutti noi, famiglia Vilarins Neves. Itatim-Bahia Brasile. Cometa A.S.M.M.E. partecipa al congresso internazionale “ring 14” a Reggio Emilia nei giorni 13 e 14 ottobre 2006 di Strozzi Rosanna I l Ring 14 è una sindrome rara, della quale sono segnalate in letteratura poche decine di casi. I sintomi e segni più costanti sono a carico del sistema nervoso centrale e della retina. L’epilessia è costante. In Italia questa sindrome è curata a Reggio Emilia presso la struttura complessa di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale “Santa Maria Nuova” che è anche uno dei centri che si occupa di malattie NEUROMETABOLICHE e delle malformazioni cerebrali in età evolutiva. Il Direttore Dr. Elvio Della Giustina e il suo staff sono diventati un punto di riferimento, a livello regionale, per molte malattie rare, anche metaboliche. Ho conosciuto personalmente il Dr. Elvio Della Giustina e la signora Azzali Stefania, Presidente dell’Associazione Internazionale “Ring 14” e valutato che sia Cometa ASMME che Ring 14 hanno gli stessi obiettivi è nato il desiderio di collaborare per iniziative comuni. Per questo motivo nei giorni 13 e 14 ottobre durante il 1° Congresso Internazionale Ring 14 sono stata presente con un punto informativo e con il libro di Cometa ASMME “Un amico Speciale”. MME INSIEME Carissimi amici e familiari della associazione Cometa vogliamo esprimere il nostro ringraziamento per la solidarietà e l’opportunità che voi avete proporzionato donando il nostro viaggio. Questa sarà di grande importanza per la nostra vita e principalmente per la vita di nostra figlia che è così talmente speciale per noi e per Dio. Lui che suscita in persone come voi questo sentimento talmente profondo di solidarietà. È importante per noi sapere che esistono persone come voi, capaci di gesti grandiosi di sincera bontà verso il prossimo e che ancora possiamo avere fiducia nella bontà degli esseri umani che ci danno opportunità perchè possiamo conoscere di più la sindrome di nostra figlia. Questo è veramente il motivo di questo nostro viaggio, comprendere più la nostra Moana perchè 11 La partita di Asiago di don Gianpaolo 12 MME INSIEME S ono don Giampaolo, parroco di due parrocchie sull’altopiano di Asiago, amico di Nicola Baù e della sua famiglia. Da tempo avevo tra le mani la possibilità di fare ad Asiago una partita di beneficenza, grazie alla conoscenza ed al passaparola di alcuni amici imprenditori e calciatori; ma qui in altopiano ci sono parecchie realtà che si occupano di disabili, di minori in difficoltà, delle missioni, di disagi giovanili... Insomma erano fin troppe le situazioni verso le quali si poteva esprimere un sostegno. In parrocchia a Stoccareddo, in quel periodo, stavo organizzando il Grest, e già da tre anni Nicola Baù mi aiutava, al pari di pochi altri animatori. Per motivi organizzativi sono stato invitato a pranzo a casa sua, e pur conoscendo abbastanza bene la sua malattia non avevo mai avuto l’occasione di approfondire maggiormente il tema con i suoi famigliari... Mi hanno parlato degli amici di Nicola, dell’ospedale, dell’associazione Cometa (che ha sede a Legnaro e che io, già cappellano a Legnaro per due anni, non conoscevo ancora!) e della disinformazione che c’è attorno alle malattie rare: e si concludeva che solo chi ci è in mezzo può capire l’importanza di parlarne, di far conoscere, della solidarietà! In un attimo ho deciso che quello doveva essere l’obiettivo della nostra solidarietà, e che Nicola con i suoi amici poteva ricevere un aiuto anche attraverso questa occasione. Appena ne ho parlato a Luisa, la referente della Nazionale Calcio TV, ne è stata subito entusiasta, visto che aveva già conosciuto casualmente il sorriso tenero, spontaneo e disarmante di Nicola. Così sono passati velocemente i due mesi di preparazione dell’evento, con la collaborazione di tanti: parrocchiani, maestre, alunni, giovani e l’aiuto concreto degli sponsor. Ormai c’eravamo quasi. Ho trascorso la serata del sabato 14 ottobre accogliendo i VIP all’arrivo in albergo e portandoli al ristorante: mi sono divertito tra le battute di Mandi Mandi e di Gullo, inframezzate dalle provocazioni di Ascanio e Capitan Ventosa: mi sono fatto l’idea che sono proprio uomini in carne ed ossa, che si cibano di cose semplici: pane, vino, battute anche sporchine e canti con la chitarra... Ed ecco il giorno fatidico: una splendida autunnale giornata di sole! Anche il tempo era dalla nostra parte. Ero contento. Più passavano le ore e più la mia tensione, inizialmente notevole, si allentava. Anche se ero stanco per le tre messe celebrate al mattino, ed il bollettino stampato nella notte, quando sono arrivato allo stadio ero caricato: quanta gente stava arrivando! Mi sforzavo di ripensare se era tutto a posto, ma ero già emozionato dai saluti dei bambini, dal sostegno della gente, dai volontari che erano già al loro posto, tutto come previsto. Ero anche concentrato per la partita:cercavo di ascoltare il mister, ma contemporaneamente ascoltavo il presentatore per intuire lo spettacolo, vedevo Nicola che veniva presentato davanti al pubblico e che assieme a Catia di Ascanio tirava il calcio d’inizio e poi non ricordo più nulla, se non il campo, i dribbling, la marcatura sull’avversario, il fiatone e la... benedetta traversa che ho colpito e che trema ancora! Ormai era quasi gol: avrei esaudito il desiderio dei bimbi che hanno disegnato sullo striscione: “don Giampaolo, segna per la pace!” ...Se c’è ancora guerra nel mondo, un po’ è colpa anche mia! Beh, meglio così, in questo modo non mi monto la testa, perchè se avessi segnato sarebbe caduta la tribuna, piena di tifosi di Stoccareddo, parrocchiani di me e di Nicola! Alla fine della partita, dopo le premiazioni, con la fetta di torta in mano, salutavo Nicola e volevo sapere le sue impressioni; ma chiedergliele era superfluo, Nicola era raggiante ed io lo so il perchè: ci vedeva felici. Una giornata speciale all’insegna della solidarietà I Genitori Di Nicola, Moreno e Morena Baù È domenica 15 ottobre, una giornata attesa da tante persone che lavorano e si impegnano per sostenere l’ASSOCIAZIONE COMETA A.S.M.M.E. Per noi genitori di Baù Nicola, affetto da malattia metabolica, è stato un traguardo raggiunto poter finalmente far conoscere anche nel nostro altopiano questa Associazione della quale noi facciamo parte da molti anni. Poco, infatti, si è sentito parlare delle iniziative e del lavoro che questa associazione porta avanti, anche se noi genitori ci siamo impegnati notevolmente per entrare nel cuore delle famiglie. E quando queste iniziative riscontrano successo per noi è un segno tangibile dell’attenzione che la gente pone verso chi ha problemi e anche verso un futuro che garantisca che sempre meno famiglie debbano conoscere la sofferenza e il disagio che la malattia comporta. Una giornata svoltasi al campo sportivo Zotti di Asiago con la pre- senza di un pubblico numeroso iniziata con un prespettacolo da parte della Scuola Danza Asiago e con una partita dei “pulcini” dell’Asiago Calcio. Per i bambini presenti immensa è stata la gioia nel vedere e poter abbracciare il GABIBBO simbolo, in questa occasione della semplicità RICCHEZZA interiore di tutti i bimbi. Con molta disponibilità ha autografato il libro “UN AMICO SPECIALE” dispensato dall’Associazione con il riccio protagonista della storia di cui il libro tratta. È quindi seguita la partita di calcio fra la Nazionale Artisti TV e la Team Asiago Altopiano. La sorpresa più grande per Nicola è stato il momento in cui si è sentito chiamare al centro del campo per dare il calcio d’inizio della partita assieme a Katia Pedrotti del Grande Fratello alla quale ha anche offerto un mazzo di fiori. In quel momento noi genitori ci siamo commossi per nostro figlio nel vedere il suo sorri- so di gioia e di soddisfazione. Alla fine della partita vinta dalla Nazionale Artisti TV per 2 a 0, hanno avuto inizio le premiazioni e ancora una volta, a sua insaputa, Nicola è stato protagonista. Infatti ha ricevuto una coppa premio per la sua capacità di affrontare sempre serenamente le difficoltà che la sua malattia comporta. Il suo sorriso e la sua semplicità hanno raggiunto il cuore di tante persone presenti commosse come noi genitori. Per i giovani il suo esempio è uno sprone ad amare la vita e ad apprezzare le piccole cose quotidiane che a volte il benessere cancella. Come genitori non dimenticheremo facilmente questi momenti e la gioia più grande per noi nell’abbracciare nostro figlio è stata la felicità che abbiamo letto nei suoi grandi occhi. Per queste emozioni ringraziamo tutti coloro che hanno lavorato per realizzare questo progetto, un grazie alla Nazionale Artisti Tv che con il loro impegno contribuiscono alla riuscita delle manifestazioni. E in particolare un GRAZIE a Don Giampaolo, parroco delle parrocchie di Stoccareddo e di Sasso che con caparbietà è riuscito nel suo intento di aiutare l’Associazione ed ha anche avuto l’onore di giocare la partita come capitano del TEAM ASIAGO ALTOPIANO. E noi genitori circondati dall’affetto di tanta gente siamo d’accordo con Don Giampaolo che su una grandissima torta ha voluto scrivere: SIAMO TUTTI STELLE, MA SE SI FA DEL BENE DIVENTIAMO UNA “COMETA” MME INSIEME 13 PROVE DI CONTAMINAZIONE Ancona 22 ottobre 2006 Emozioni di Novella Valli 14 MME INSIEME N otti insonni a girare e rigirare sotto la coperta, pensieri, ansie, speranze. Sto organizzando con mia figlia Miria, nella mia Regione, le Marche, la tanto desiderata e fortemente voluta festa “continuano le prove di contaminazione”, un seguito del progetto iniziato a Vicenza e che nel mio immaginario dovrebbe continuare di Regione in Regione, fino a portare tutti i nostri affetti da MME ad interessare l’Italia intera. Un progetto utopistico ed io sono un’incurabile sognatrice? Forse, ma come ha scritto mia cognata Maria in un manifesto presente al palasport “chi l’ha dura la vince”! Spero tanto che altri volenterosi vogliano continuare a portare avanti il nostro progetto, è inutile piangersi addosso e non fare niente, il futuro dei nostri cari è nelle nostre mani. È vero, siamo presi dalla quotidianità di assistere i nostri figli, è duro affrontare ogni giorno la realtà che comporta la malattia, spesso stanchi e depressi, pensiamo di non poter fare niente di più e continuiamo a “vivere”. Un giorno io ho aperto gli occhi e mi sono accorta che la forza di mia nipote e di mia figlia dovevano servirmi d’esempio. Da quel giorno ho deciso di lottare per loro e per tutti gli affetti da MME. Ritorno alle mie notti insonni: è tutto fatto? Cosa manca! Riuscirò a coinvolgere la mia cittadina? Faremo in tempo a preparare tutto! Quanta ansia! Poi arriva il giorno. Miria & volontari hanno lavorato fino alle luci dell’alba. Ci siamo, una sosta prima del- la porta, le gambe tremano, pure lo stomaco va in sciopero, ma... ecco, sono entrata, la musica m’accoglie, i miei occhi hanno una visione dell’insieme ogni cosa perfettamente al suo posto, i palloncini svolazzano con i loro colori, è bello! Gli occhi mi bruciano, non voglio piangere, Anna Maria è commossa e mi abbraccia forte, forte, non servono le parole. Quella folla che riempie gli spazi è il nostro premio, non importa se non arriveranno tutti quelli che vedevo nel mio sognare, sono tanti ugualmente ed ascoltano e finalmente anche loro sanno che i nostri figli esistono, che esistono le Malattie Metaboliche Ereditarie. Si dimenticheranno? Forse, ma non tutti, ne sono certa, perché quando si semina con amore c’è sempre un fiore che spunta. La scala su cui salire è costellata di punti interrogativi, ma ogni gradino che superiamo con speranza e tenacia ci porta a quel traguardo che un giorno si presenterà. La mia emozione più forte? Aver realizzato in parte la promessa fatta il giorno in cui ho smesso di piangermi addosso ed ho voluto dare un senso alla mia vita. Qual è il senso della mia vita? Asja, la mia dolcissima nipotina e tutti i bambini come lei. La promessa? In ricordo di quelle piccole e giovani comete che non ci sono più ,il mondo sommerso e sconosciuto delle MME, un giorno sarà il senso della vita di tanti. FUTURO? MAGARI Assemblea del 19 Novembre 2006 Nel corso dell’assemblea dell’associazione del novembre 2006 i partecipanti sono stati invitati ad esprimersi su varie tematiche ritenute importanti per il mondo delle malattie metaboliche ereditarie. I temi da sviluppare, tutti improntati a come sviluppare un futuro dignitoso per i pazienti e le loro famiglie erano: 1 - un’esperienza possibile... con chi non sa niente delle MME 2 - un’esperienza possibile... nel lavoro; 3 - un’esperienza possibile... con i medici 4 - un’esperienza possibile... a scuola 5 - un’esperienza possibile... nel tempo libero È interessante riportare le riflessioni e considerazioni che sono emerse dai tavoli di lavoro: 1 - MME, che dire? A chi non le conosce; tema affrontato da 2 tavoli di lavoro Titolo - metabolismo, miracolo emergenza - vinciamo il muro della diffidenza Sottotitolo Proposte Insieme a chi - se le conosci non le eviti - coinvolgimento a livello locale dei gruppi sportivi e par- - coinvolgere un personag- realtà nascoste, incomprese, rocchiali per organizzare attività sociali-sportive e divulga- gio famoso del mondo la forza di far emergere la re il messaggio MME; dello spettacolo o dello rabbia della fatica del vivere - training formativo per i pediatri di base per aiutarli a ge- sport, meglio se amato quotidiano stire la cura di eventuali pazienti; dai giovani, come “testi- progetto/disegno di legge per inserire nei programmi di- monial” dell’associaziodattici delle scuole, a tutti i livelli, informative sull’esistenza ne; delle MME; - istituzioni, mass media - “obbligare” i medici di base, ma in generale tutte le strutture mediche, ad aggiornarsi sulle MME; - potenziare la pubblicità per ottenere attenzione dagli enti pubblici e strutture sociali importanti anche al fine di meglio far comprendere l’attività dell’associazione 2 - MME, che dire? Ai tuoi colleghi?, Al titolare? A chi è responsabile della legislazione?; tema affrontato da 3 tavoli di lavoro Titolo Sottotitolo - genitori lavoratori con Figli affetti da MME; - ai colleghi, accettami - al titolare, tutela i miei Diritti nei confronti di chi mi avversa, - al legislatore, fate in Modo che sia tutelato in tutto il percorso di vita; - aiutateci a vivere una vita normale - problemi di accesso al lavoro; - assentarsi dal lavoro; - non aspettatevi la quantità e qualità lavorativa se non può essere data - il datore di lavoro vegli per il rispetto della mia dignità - al legislatore chiedo di non essere di peso alle famiglie di fratelli e parenti quanto i genitori non ci saranno più; - legge 104 a tutti malatti MME, per una sicurezza in più; a casa, a scuola, nel lavoro Proposte Insieme a chi MME INSIEME - MME - libretto di sanità per disabile per un miglior rico- - contratti di lavoro nel noscimento al diritto al posto di lavoro; settore privato e pubbli- aprire le porte alla comunicazione, non obbligare le per- co, possibilità di applisone a dover nascondere la propria malattia/terapia, per cazione della normativa paura di perdere il posto di lavoro; in particolare nel privato - i genitori di pazienti con MME deve essere riconosciuto il (legge 104/92); diritto di poter usufruire di permessi per assistere i propri - importante la collabofigli in caso di bisogno, anche in orari eccedenti a quelli razione di enti quali il previsti dalla normativa; SIL, che si incaricano di - individuare tipi di disabilità individuale, privilegiare e aiu- individuare le abilità dei tare le abilità di ciascuno per essere accettato come risor- nostri ragazzi e li inserisa positiva per quello che può dare scono nel mondo del la- appoggio a servizi di integrazione lavorativa, vista l’espe- voro con lo svolgimento rienza positiva presso il S.I.L. che sostiene già l’inserimen- di mansioni adeguate; to di ragazzi con MME - collaborazione con Azien- collaborazione tra datori di lavoro e famiglie affinchè il da Ospedaliera di Padolavoratore, portatore di MME, abbia la piena dignità che gli va, Associazione Cometa spetta nella società; A.S.M.M.E., Banche - notevole pubblicità per far conoscere queste realtà soprattutto a medici, scuole colleghi di lavoro, titolari di impresa, ecc. con il supporto economico di “sponsor” sensibili al mondo delle MME; - sensibilizzare le mense scolastiche e aziendali per su diete adeguate ai lavoratori portatori di MME; 15 3 - MME, che dire? Al medico di base ? Al pediatra ?; tema affrontato da 3 tavoli di lavoro Titolo Sottotitolo Proposte - vorreste conoscerci me- - cerchiamo insieme gli stru- - coinvolgere il medico di base o pediatra ad approfondire, glio? menti necessari per essere partecipando a corsi specifici, la materia metabolica (anche - tre parole chiave: forma- più coinvolti con eventuale riconoscimento di crediti da parte ASL per re, comunicare, collabo- - istruire i medici e infermieri la carriera); rare fin dalla scuola - promuovere occasioni di colloqui, scambio informazioni tra medico/pediatra ed i medici dell’Unità Autonoma MME di Padova, anche al fine di evitare che sia solo la famiglia a svolgere il ruolo di tramite tra queste figure professionali; - consegnare e far compilare questionari ai medi di base e pediatri per sondare la loro cultura professionale del mondo delle MME: sensibilità, conoscenze e necessità; - chiedere all’Università di istituire una materia di esame sulle MME; - sponsorizzare borse di studio, tesi di laurea e specializzazione sulle MME; - l’università individui persone capaci e motivate e le incentivi per ottenere risultati; - corsi di aggiornamento per pediatri e medici del pronto soccorso - disponibilità del centro MME a dedicare orari pomeridiani per rispondere a pediatri volonterosi; - prevedere che a livello di USSL i pazienti con MME siano seguito da un unico pediatra o medico di base (adulti); Insieme a chi - ASL del territorio - facoltà di medicina dell’Università per formare e sensibilizzare i futuri medici; - Telethon - valorizzare il ruolo dell’Unità Autonoma MME affinchè funga da riferimento anche ad altre strutture ospedaliere con le quali collaborare; 4 - MME, che dire? Agli insegnanti di Tuo figlio?, ai suoi compagni e loro genitori?; tema affrontato da 3 tavoli di lavoro Titolo Sottotitolo Proposte 16 MME INSIEME - una diversa difficoltà; - tutti abbiamo delle difficoltà, - percorso di formazione con corsi mirati per tutti gli inse- lo sai che con una cara- vuoi considerare la mia?; gnanti in modo che siano in grado di capire la situazione mella puoi far del male - siamo tutti uguali e tutti globale e possano fare un programma personalizzato, anal tuo migliore amico?; diversi. Lottiamo insieme che, se necessario, con l’interventento di un tutor; - MME, chi siamo? per vincere!!; - i genitori devono informare gli insegnanti su come capire - informare le istituzioni su e riconoscere le emergenze e spiegare agli stessi in cosa chi sono i portatori di MME consiste la malattia; e le difficoltà inerenti alla - gli insegnanti dovrebbero essere figure di mediazione patologia tra il ragazzo con MME e i compagni di classe, favorendo momenti di socializzazione (es. festa di compleanno), di informazione (parlare in classe della MME) e di solidarietà (aiutarlo nei compiti, se necessario); - informazione globale per tutti gli organi competenti della scuola: dirigente, insegnanti, bidelli, alunni, addetti alla mensa; - corretto comportamento e sensibilizzazione delle famiglie dei compagni dei nostri figli affetti da MME, promuovendo, ad esempio, una festa informativa per tutti gli amici con somministrazione di alimenti dietetici, tipo aproteici, ecc.; - informazione periodica anche attraverso tavole rotonde, filmati, feste, ecc. per mantenere alta l’attenzione sulla diversità; - disponibilità di un pediatra o medico competente a spiegare nelle scuole il perchè di determinate scelte o situazioni che portano i pazienti delle MME a seguite diete, terapie e stili comportamentali; Insieme a chi - istituzioni, azioni sostenute da leggi (finanziaria); - collaborazione con altre associazioni del territorio; - persone sensibili impegnate nel volontariato (anche nella scuola; servizio già funzionante in alcune realtà); - le amministrazioni locali (Sindaco in testa) dovrebbero tenere alta l’attenzione nel proprio territorio sulle MME; - sensibilizzare le istituzioni; - la psicologa; - gli insegnanti; - strutture che dopo l’età scolastica favoriscano un sereno inserimento dei pazienti affetti da MME nel mondo del lavoro e nella comunità 5 - MME, che dire? La domenica in vacanza, al ristorante, al cinema, a teatro, a una festa, a....; tema affrontato da 3 tavoli di lavoro Titolo Sottotitolo Proposte - no all’isola del tempo - vogliamo essere liberi di - sensibilizzazione delle istituzioni ed enti (scuole, comuni, libero; gestire il nostro tempo nel ristoranti, cinema, teatro, ecc.) dei diversi bisogni speciali - la vacanza mondo; dei bambini con MME: alimentazione, attitudine sportiva, - la gestione alimentare attività sociali. Prevedere corsi di formazione o incontri specifici a tema sulle problematiche relative alla discriminazione sociale in aula, nel doposcuola e nelle attività sportive; - fare in modo di integrare i bambini con MME perché queste siano considerate una diversa normalità e non solamente una diversità; - aggiornare e semplificare il sito internet della nostra associazione; - organizzare una giornata a tema sulle MME contemporaneamente nelle maggiori piazze del triveneto (tipo le azalee per la ricerca, ecc.); - informazione a livello di settore (strutture adeguate per cucinare) su problematiche relative all’alimentazione; - la possibilità di avere a disposizione cibi precotti di facile utilizzo in occasioni di vacanza tipo gita scolastica, attività sportiva, ecc.; - disporre di un ricettario per una dieta più variegata Insieme a chi - autorità pubbliche, mass-midia, pubblicità, appositi programmi scolastici per tutte le scuole e soprattutto quelle alberghiere; - collaborazione con parrocchie, scuole, comuni; - associazione albergatori (da interessare soprattutto i cuochi anche con corsi formazione), - ristoratori; - ambiente scolastico Dal lavoro svolto ai tavoli emerge uno spaccato del mondo delle malattie metaboliche ereditarie che può essere così sintetizzato: - esigenza di vivere con dignità la propria diversità, nella scuola, nel mondo del lavoro, nel tempo libero. Per questo necessita comunicare continuamente con il mondo e far conoscere queste patologie affinchè il paziente non si senta mai diverso o tollerato, ma semplicemente una persona come altre che con i tanti può condividere molto (affetti, lavoro, studio, amicizia, sport, cultura, pranzi, ecc.) eccetto uno stile di vita e di alimentazione adeguato alla MME di cui è affetto; - esigenza di strutture sanitarie adeguate a gestire il paziente affetto da MME, dalla diagnosi della malattia in poi. La formazione di medici ad hoc e la ricerca vengono auspicati con forza per dare un futuro di dignità e speranza a chi è e sarà affetto da MME; - esigenza che il legislatore tuteli i diritti delle persone affette da MME soprattutto nell’inserimento nel mondo del lavoro e nella cura presso strutture sanitarie adeguate. È doveroso evidenziare l’amore profondo e commovente, nei confronti del mondo delle MME, che soprattutto i genitori hanno evidenziato nelle proposte sopra riportate (trascritte il più fedelmente possibile). È questa l’anima dell’associazione, l’alimento principale del “motore-turbo” che ci spinge a non mollare mai. Graziano Bacco MME INSIEME 17 Associazione Moldavia Dr. Octavian Usurelu Dear colleagues, Association for Rehabilitation of children with Phenylketonuria from Republic Moldova wants to thank you whole-heartedly for sensibility and trust which you help PKU children with. The Low Protein Product “Aproten” which we get represent a true help which need PKUchildren all the time. We thank you very much for care you give us and we hope that further we will collaborate more closely to exchange the experience in the sphere of development of organizational management, of the medical and social rehabilitation of PKU children, of preparation of doctors for efficient medical assistance of children with metabolical diseases. God bless you! Best regards Dr. Octavian Usurelu - President of ARC - PKU Gentili Colleghi, l’Associazione per la Riabilitazione dei bambini affetti dalla Fenilchetonuria nella Repubblica della Moldavia vuole ringraziare tutti voi con tutto il cuore per la vostra sensibilità e la fiducia che avete dimostrato ai bambini affetti da questa malattia. Il prodotto di basso contenuto proteico “Aproten” che abbiamo ricevuto rappresenta per noi un vero aiuto in quanto serve sempre ai nostri bambini. Vi ringraziamo moltissimo per la vostra generosità e speriamo in futuro di poter collaborare ancora più da vicino con voi per scambiare le nostre esperienze nell’ambito dello sviluppo della gestione organizzativa, della riabilitazione medica e sociale dei bambini malati di fenilchetonuria, della formazione dei medici perché possano dare assistenza efficace ai bambini affetti da malattie metaboliche. Che Dio vi benedica ! Distinti saluti, Dr. Octavian Usurelu - Presidente del ARC – PKU Testimonianze Di Anna Bormida 18 MME INSIEME M i chiamo Anna e sono maestra elementare in classe quinta in un paese in provincia di Cuneo. Sono sensibile ai problemi legati alla salute dei bambini, perchè mia figlia Camilla è affetta da una rarissima sindrome genetica, che nessun medico nè luminare consultato in 32 anni, ha saputo diagnosticarmi. A nessuno è venuto in mente di farle fare un “cariotipo” per vedere la salute dei suoi cromosomi. Era la cosa più banale da fare, ma i medici molto spesso sono banali. La luce mi è venuta due anni fa, da una mamma sconosciuta incontrata per strada, la quale mi ha indicato la via, e dopo 15 giorni, finalmente sapevo che cosa diavolo aveva Camilla. DIAGNOSI DOPO 32 ANNI DI VIA CRUCIS. Per come sono fatta io e per la mia esperienza di vita, sono molto protesa ad interessare i bambini su questi argomenti, che vanno dall’handicap a tutto ciò che riguarda la diversità, vista sempre come risorsa più che come limite. Vengono infatti in classe da noi, regolarmente, i ragazzi disabili di un centro diurno a far da maestri agli alunni, nell’arte della creta. Tornando alla favola “UN AMICO SPECIALE”, non potevo rimanere indifferente al mondo dei malati metabolici, anche perché, anni or sono, nella mia scuola di allora, c’era un bambino, ora quasi trentenne,che era affetto da “fenilchetonuria”, quindi mi sono tornati alla mente ricordi. Ho preso spunto da questa delicata favola per far conoscere ai ragazzi che ormai sono in quinta e studiano il corpo umano, una fetta di realtà, devo dire che sono rimasti entusiasti ed incuriositi. È BELLO PARTIRE DA UNA FAVOLA PER POI ANDARE LONTANO, e la cara Rosanna, che l’ha scritta, oltre ad aprire le porte là dove forse senza una favola sarebbero rimaste chiuse, ha dato un grande esempio di generosità, perché anziché chiudersi nel suo grande dolore di madre che ha perso un figlio, si è aperta ai figli degli altri e a tutti noi, insegnandoci qualcosa di buono. Io, come insegnante, sono partita così, senza grosse pretese, ma ora ho messo a punto un progetto per il primo quadrimestre, circa le attività opzionali, che saranno dedicate a questo argomento. Ho contattato la mamma di quel mio ex alunno affetto da “fenilchetonuria”che dopodomani verrà in classe a raccontare la storia di Andrea e a rispondere alle tante domande che le verranno rivolte dai ragazzi. Le parlerò della vostra associazione e le chiederò se vuole mettersi in contatto con voi, fra l’altro suo figlio non è più a dieta da tanti anni e sta benissimo, naturalmente ogni anno si sottopone ai dovuti controlli. Quando una Riccetto incontra gli scolari rinuncia diventa della 5b della scuola Elementare una ricchezza di Bibbiano (RE) di Strozzi Rosanna di Strozzi Rosanna e Vanna Zuelli D l 24/03/2006 io e la mia amica Vanna abbiamo presentato ai suoi alunni di 5B la favola un “Amico speciale”. Essendo i ragazzi abituati a momenti di ascolto di racconti o storie letti da lei, l’attenzione è stata al massimo. Finita la lettura io ho risposto alle loro domande riguardanti i piccoli malati metabolici e il modo come poterli aiutare. Le domande sono state tantissime, mirate, interessate: - I bambini metabolici vanno a scuola regolarmente? - Sono malattie curabili? - Qual è l’ultima malattia scoperta? - Sono malattie contagiose? - È possibile che i genitori abbiano mangiato delle cose o preso delle medicine che hanno fatto nascere i figli con queste malattie? - Perché c’è bisogno che l’Associazione raccolga i soldi per pagare dei medici che facciano delle ricerche, degli studi? Alla domanda - “Cosa ne pensate della malattia metabolica di Riccetto?” Le risposte che ci hanno dato ci hanno confermato l’importanza di questo progetto, infatti i ragazzi hanno colto non solo il messaggio della favola, ma qualcosa in più. Ecco le loro considerazioni: - Nel libro si parla della malattia di Riccetto come se fosse un PREGIO, come se fosse una cosa positiva. Attraverso la sua malattia lui diventa un amico IMPORTANTE per i suoi compagni. - Questo libro fa ACCETTARE i bambini con queste malattie. Questi bambini si capisce che NON sono sgarbati, cattivi o viziati perché fin da piccoli nessuno è stato così con loro. - È Riccetto che AIUTA gli altri a CAPIRE cosa è l’amicizia. - La favola ti fa capire che NON BISOGNA SCARTARE i bambini metabolici, ma essergli amici. - Con questa storia i bambini metabolici vengono VALORIZZATI ed insegna a RISPETTARE MAGGIORMENTE LE DIVERSITÀ. - Il libro sottolinea che i genitori dei bambini metabolici SONO DEI GENITORI BRAVI E SONO UN ESEMPIO ANCHE PER GLI ALTRI GENITORI, anzi sono dei genitori CORAGGIOSI perché vedono i loro figli soffrire. - Riccetto è dolce, generoso e si fa accettare con dei GESTI GENTILI. - Dopo aver letto la storia vien voglia di CONOSCERE un bambino metabolico e AVVICINARLO IN MODO SEMPLICE. - Viene voglia di aiutare questi bambini con un CONTRIBUTO economico e fisico. Grazie ad Enea, Jacopo, Morgan, Emanuele, Claudio, Cristian, Elena, Alessandra, Selma, Alessia, Letizia e Giuseppina ragazzi che hanno dimostrato anche loro di essere “speciali”. opo aver letto in classe la favola “Un amico speciale” le insegnanti e gli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado di Montecchio Emilia (RE) hanno organizzato la “SETTIMANA DEL PANE” nel mese di marzo 2006. In pratica 800 ragazzi hanno rinunciato alla merenda e mangiato solo pane, fornito dalla Scuola in collaborazione con il Forno Fantuzzi di Villa Aiola, in modo da raccogliere fondi a favore dell’Associazione Onlus COMETA A.S.M.M.E. Alla fine della settimana i ragazzi hanno portato a Scuola una libera offerta, concordata con la loro famiglia. Devo dire che grande è stata la sensibilità delle insegnanti, della Dirigente Scolastica che ho avuto il piacere di conoscere personalmente, ma soprattutto dei ragazzi e delle loro famiglie che hanno voluto con questo gesto aiutare bambini e ragazzi che hanno la loro età e forse gli stessi sogni, ma che per raggiungerli devono lottare ogni giorno con la loro malattia. Grazie di cuore. Ciao mi chiamo Elena e... C POMERIGGI DA FAVOLA COMETA A.S.M.M.E. presenta la favola “UN AMICO SPECIALE” VENERDÌ 26 MAGGIO 2006 - ORE 16.30 BIBLIOTECA COMUNALE - COMUNE DI BIBBIANO (RE) Iniziativa promossa dall’Assessorato alla Cultura rivolta a tutti i bambini dai 4 agli 8 anni e alle loro famiglie MME INSIEME iao mi chiamo Elena e ho 11 anni; ho apprezzato molto la storia di Riccetto, anche perché anche’io come lui DEVO MANGIARE IN MODO “SPECIALE” e per fortuna, anch’io come lui ho trovato tanti AMICI che mi hanno aiutata. Sono infatti celiaca da 6 anni, e se anche all’inizio è stato difficile da accettare, ho poi capito che alla fine la cosa più importante è ricevere tanto AFFETTO E AMORE, che aiutano a superare ogni difficoltà con più coraggio. Un bacio a tutti. Grossi Elena (Montecchio Emilia –RE) I 1 Cometa A.S.M.M.E. e il carnevale di Verona Di Susan Mutter I l “Bacanal del Gnoco” non è il nome di un gustoso piatto a base di gnocchi di patate, come potrebbe sembrare! Sicuramente i lettori di origine veronese sapranno che il “Bacanal del Gnoco”è il nome dato all’ultimo venerdì del carnevale e che questo nome deriva dal Patrono del Carnevale di Verona, cioè il “Papà del Gnoco”. Quest’anno il “Bacanal del Gnoco” era venerdì 16 febbraio. In questa giornata di sole, quasi di temperatura primaverile, il centro storico di Verona ha ospitato una grande festa, un momento di vera magìa sia per i grandi che per i piccoli. Una lunghissima, coloratissima sfilata di carri è partita da Corso Porta Nuova ed è passata per le vie del centro, Piazza Erbe e Castelvecchio per terminare davanti alla bellissima Basilica di San Zeno. I carri erano tanti, tutti meravigliosi; rappresentavano il mondo della fantasia e della tradizione, scene tratte da film famosi e cortei di re e regine, dame e signori nobili, personaggi storici e mo- derni, tutti a sfilare insieme per la gioia di chi sfilava e chi guardava e accoglieva la sfilata lungo tutti i 8 km del percorso. L’atmosfera era di una grande festa fra amici, tanti sorrisi e abbracci, balli e canti, e piogge di coriandoli e caramelle ce volavano da tutte le parti. Grazie al grande cuore di Corrado Contro, un collega di lavoro di mio marito ed un membro del Comitato del Carnevale di Oppeano, quest’anno anche la Cometa A.S.M.M.E. ha sfilato per le strade di Verona. Cor- AIUTACI CONTRIBUENDO O ISCRIVENDOTI A COMETA A.S.M.M.E. Il sottoscritto residente a Via cap. n. tel. desidera aderire alla Associazione in qualità di: Simpatizzante: offerta libera MME INSIEME Socio sostenitore: sup. 26 Euro Data C/C POSTALE N° 15114358 C/C BANCARIO N° 6225/62600/290916/K Cassa di Risparmio di PD e RO Ag. Legnaro Inviare la scheda in busta chiusa al seguente indirizzo: Socio ordinario: 26 Euro 20 rado ci ha proposto di portare lo striscione della Cometa A.S.M.M.E. sul carro del “Paron de la Tore” di Oppeano in tutte le sfilate del Carnevale 2007. Abbiamo detto subito “sì” e quando era il momento di vestirci anche noi da paggetti per sfilare con il Paron de la Tore non ci siamo tirati indietro. Carnevale è anche l’occasione per i grandi di ritornare piccoli e lasciarsi coinvolgere nella spontaneità e nella voglia di divertirsi che sono caratteristiche naturali di tutti i bambini. Sono sempre molto contenta quando Cometa A.S.M.M.E. fa parte di un momento di festa. Credo che stare insieme e dividere questi momenti di divertimento è importante sia per i nostri figli che per noi genitori. Per molti di noi, la vita quotidiana contiene delle difficoltà più o meno gravi, e un momento di svago serve per aiutarci ad affrontare con nuova forza e rinnovato coraggio questi momenti meno facili. Grazie e “Buon Carnevale” a tutti!! Firma Cometa A.S.M.M.E. Via Vittorio Veneto, 12/A 35020 Legnaro (PD) Tel. 049.9772448 Cell. 335 8040220 .....Quando poi si diventa adulti!! C mente mi sono presa la responsabilità di portare avanti... ovvero il famoso: PROGETTO PER L’ADULTO!! Che vedrebbe il Dott. Alessandro Burlina affianco ai pazienti metabolici adulti. Per aver successo però, il PROGETTO PER L’ADULTO deve, secondo me, vedere noi metabolici adulti uniti! Ciò è importante non solo per poterci aiutare e confrontare, oltre ad avere al nostro fianco l’aiuto e la disponibilità date dal Dott. Alessandro Burlina, ma anche per preparare un futuro migliore ai metabolici adulti di domani. Vorrei che si creasse un collegamento tra tutti noi e soprattutto tra quelli che come me vivono situazioni migliori per dar voce di conseguenza a chi non ne ha. So che non sarà facile... perché molti di noi spesso tendono ad allontanarsi dai loro problemi per dimenticare in questo modo di averli e altri che stanno meglio non li vogliono neppure affrontare perché non ne sentono il bisogno, perché insieme con lo scambio di esperienze potremmo aiutarci a migliorare la nostra vita... che ne dite? Fine ultimo sarebbe quello di portare tutte le nostre esperienze in un importante incontro tra metabolici adulti e il dott. Alessandro Burlina. Gradirei avere un vostro parere in merito ricordandovi che potete contattarmi: al n. 3357268097, e-mail: [email protected] Fax: 049790197 Annalisa Di Stefano Ho letto con piacere l’entusiastica lettera di Annalisa e spero che questa sua “chiamata alle armi” per i Pazienti metabolici adulti rappresenti un momento di presa di coscienza per tutti del problema legato al futuro assistenziale di tali patologie. Voglio solamente precisare che il mio ruolo nel PROGETTO PER L’ADULTO è strettamente legato alle mie competenze professionali. Infatti, seguo le problematiche neurologiche dei Pazienti metabolici adulti e dato che il sistema nervoso viene coinvolto in un’elevata percentuale di casi nelle malattie metaboliche ereditarie la mia presenza risulta rilevante. Ma non esiste solo la Neurologia! Abbiamo bisogno di coinvolgere altri specialisti (prima di tutto Nefrologi, Gastroenterologi e Cardiologi) se vogliamo assicurare un futuro di cure adeguate per i Pazienti adulti. La mia speranza è proprio quella di poter fungere (come sta già avvenendo in alcuni casi) da elemento non solo di mediazione tra le varie discipline mediche, ma anche di stimolo per garantire un futuro migliore ai piccoli Pazienti metabolici di oggi, Uomini e Donne del domani. Dott. Alessandro P. Burlina, MD, PhD Clinica Neurologica I, Dipartimento di Neuroscienze Azienda Ospedaliera - Università di Padova MME INSIEME iao, prima di illustrarvi i motivi che mi hanno portato a scrivervi comincio col presentare me e la posizione che occupo all’interno della nostra Associazione: “il mio nome è Annalisa Di Stefano, ho 26 anni e sono di Padova, attualmente collaboro all’interno della segreteria di Cometa A.S.M.M.E. anche se anch’io faccio parte dell’ Associazione si può dire da quando è nata. La mia collaborazione con Cometa ha avuto inizio circa un anno fa, dopo aver deciso per mia spontanea volontà di avvicinarmi all’Associazione per avere alcune informazioni riguardo la mia patologia: la FRUTTOSEMIA, ovvero sono intollerante verso tutti gli alimenti che contengono fruttosio e anche se sono venuta a conoscenza di avere questa malattia metabolica quando avevo appena 6 mesi i dubbi e le incertezze sono ancora tanti! Inoltre oggi ho raggiunto un’età in cui credo sia importante che, a prendere in mano le redini del mio problema sia io e non più i miei genitori, ma è proprio qui che nasce il dilemma perché se un tempo (e credo di non parlare solo per me) erano loro a preoccuparsi per noi portandoci periodicamente ai classici controlli in pediatria, oggi si preoccupano assieme a noi perché spesso noi adulti non sappiamo a chi rivolgerci, così mi è venuto in mente che siamo davvero in tanti ad avere questo tipo di preoccupazione e la cosa più triste è che per lo più non ci conosciamo neppure. Non ho potuto dunque fare a meno di vedere in Voi degli ottimi alleati nel progetto che ultima- 21 Anche quest’anno puoi destinare il 5 per mille dell’IRPEF a Cometa A.S.M.M.E. Onlus Come fare? Aderire è davvero semplice, dovrai solo mettere la tua firma e il numero del codice fiscale della nostra associazione nell’apposito spazio della dichiarazione dei redditi riservato al sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale (O.N.L.U.S.) che trovi nei modelli 730, UNICO e CUD. Rossi Mario 92065090281 Il codice fiscale di Cometa A.S.M.M.E. Onlus è: 92065090281 Rossi Mario 92065090281 A che cosa servirà il tuo aiuto? La tua firma al 5 per mille non ha alcun costo per te, ed è invece molto importante per Cometa A.S.M.M.E. Onlus, per continuare il finanziamento ai progetti di ricerca sulle Malattie Metaboliche Ereditarie. Rossi Mario 92065090281 Puoi anche invitare parenti ed amici a scrivere il codice fiscale di Cometa A.S.M.M.E. Onlus sulla loro dichiarazione dei redditi. DOMANDE E RISPOSTE SUL 5 x 1000 D: Questa donazione rappresenta un costo aggiuntivo per il contribuente? R: No. Il contribuente può destinare la quota del 5 per mille della sua imposta sul reddito (IRPEF) firmando uno solo dei quattro riquadri presenti nei moduli per la dichiarazione dei redditi. Se non firma, questa quota resterà allo Stato. 22 MME INSIEME D: Ma questo contributo è in alternativa all’8 per mille? R: La scelta di destinazione del 5 per mille e quella dell’8 per mille (di cui alla legge n. 222 del 1985) non sono in alcun modo alternative fra loro. D: Cosa si deve fare esattamente affinché il contributo vada effettivamente a Cometa A.S.M.M.E. Onlus? R: Oltre a firmare nel riquadro di pertinenza delle Onlus, (il primo in alto a sinistra) bisogna specificare il codice fiscale di Cometa A.S.M.M.E. Onlus nello spazio sotto la firma. D: Se si firma soltanto senza indicare il codice fiscale cosa succede? R: Se non viene indicato il codice fiscale le somme saranno ripartite in modo proporzionale in base al numero di preferenze ricevute dalle associazioni appartenenti alla stessa categoria. Trasforma la tua dichiarazione dei redditi in un gesto di solidarietà! Grazie a nome di tutte le famiglie • 5 febbraio 2007 - Trieste Sala Tripcovich manifestazione culturale di prosa dal titolo “QUESTO MATRIMONIO NON S’HA DA FARE” percorso teatrale da “I promessi sposi” di Alessandro Manzoni spettacoli ore 16.00 e ore 21.00. Per info e prevendite Biline srl tel. 0432-510377 • 16 febbraio - Verona centro storico sfilata dei carri-COMETA A.S.M.M.E. parteciperà alla 476° edizione del “bacanal del gnocco” il carnevale di Verona, grazie a una collaborazione instaurata con il “comitato benefico carnevale di Oppiano” il carro di Oppeano porterà lo striscione di Cometa promuovendo l’associazione in tutte le sfilate del carnevale da Febbraio a Giugno. • 21 febbraio - Modena Teatro Sacro Cuore manifestazione culturale di prosa dal titolo “Tre uomini e una zattera” di Slavomir Mrozek - spettacoli ore 16.00 e ore 21.00. Per info e prevendite Gruppo 2M srl tel. 800771477 • 1 marzo - Padova Teatro Don Bosco - manifestazione culturale di prosa “NEL BLU’ DIPINTO DI BLU” recitata dalla compagnia teatrale ELSINOR Teatro Stabile di Innovazione. Spettacoli ore 17.00 e ore 21.00 - per info e prevendite ELLE srl n. 800086541 • 10 marzo - Premiazione del concorso “Disegna il 2007” - ore 10.30 presso la scuola Primaria “Don Milani” di Sottomarina. Saranno presenti il sindaco di Chioggia Dott. Fortunato Guarnieri, il vicepresidente della Commissione Sanità della Regione Veneto Dott. Lucio Tiozzo, l’Assessore alla Pubblica Istruzione dott. Sergio Ravagnan e il dirigente scolastico del 5° circolo Chioggia Dott. Rodolfo Janes • 11 marzo - Padova Nuovo Teatro Don Bosco via S. C. De Lellis, 4 ore 16.30 Un pomeriggio per sensibilizzare le famiglie padovane offerto dalla compagnia Teatrale Porto Allegro che presenta “La bella e la bestia” spettacolo per bambini in atto unico, tratto e liberamente adattato dall’omonimo film della Disney - ingresso gratuito • 11 marzo - Lido di Venezia Alberoni Circolo golf Venezia gara di golf a favore di Cometa A.S.M.M.E. COPPA COMETA A.S.M.M.E. • 14 marzo - Teatro Comunale - Belluno. Manifestazione culturale di prosa dal titolo “QUESTO MATRIMONIO NON S’HA DA FARE” percorso teatrale da “I promessi sposi” di Alessandro Manzoni spettacoli ore 17.00 e ore 21.00 - per info e prevendite ELLE srl n.800086541 • 24 aprile - Salgareda TV Palazzetto dello Sport h.20.30 “Una ricerca per la vita” serata dedicata a Cometa A.S.M.M.E. • 1 maggio - San Bruson di Dolo - Ve Villa Angeli - giornata dedicata a Cometa A.S.M.M.E. durante la giornata verrà rappresentata la commedia “Un amico speciale” tratta dal nostro libro “Un amico speciale” • 4-5-6 maggio - FIERA DI PADOVA “CIVITAS”-NOSTRA PRESENZA ALL’XII EDIZIONE DEL PIÙ IMPORTANTE APPUNTAMENTO EUROPEO DEL NO PROFIT • 17 maggio - Bassano Del Grappa Vicenza Teatro Remondini manifestazione culturale di prosa “L’avaro” di Moliere - spettacoli ore 17.00 ed ore 21.00 per info e prevendite GRUPPO 2M SRL tel. 800771477 • 14 giugno - Bologna Teatro “Fassolo” spettacolo teatrale “OTELLO” di W. Shakespeare, commedia recitata dalla compagnia teatrale Atlantide Teatro di Verona - spettacoli ore 17.00 e ore 21.00. Per info e prevendite ELLE srl n. 800-086541 • 23 giugno - Vicenza Teatro San Marco manifestazione culturale di prosa “L’avaro” di Moliere - spettacoli ore 17.00 ed ore 21.00 per info e prevendite GRUPPO 2M SRL tel. 800771477 Campagna di sensibilizzazione con le uova Pasquali 18 marzo 31 marzo • Parrocchia Ca’ Bianca di Chioggia (VE) • Parrocchia di Conche di Codevigo (PD) • SME Susegana (TV) • Piazze padovane: via Roma, Prato della Valle, piazza della Frutta • Piazza Dei Martiri Belluno • Piazza Moniga a San Felice D/Benaco (BS) • Piazza Mercato a Vedelago (TV) 24 marzo • SME San Donà di Piave (VE) 24 e 25 marzo 1 aprile • Parrocchia di Montebello (VI) • Parrocchia di Selva di Montebello (VI) • Parrocchia di Agugliana (VI) • Parrocchia di Villaraspa di Mason Vicentino 25 marzo • Palatrento (TN) - in occasione della partita dell’Itas Diatec contro Cimone Modena • Mercatino dell’antiquariato di Oderzo (PD) • Parrocchia San Filippo Neri (PD) • Parrocchia di Vigonza (PD) • Parrocchia di San Bruson di Dolo (VE) • Piazza Moniga a San Felice D/Benaco (BS) • Parrocchia di SS. Donato e Carpoforo Renate (MI) • Parrocchia di Passarella di Sotto a San Donà di Piave (VE) Siamo presenti nelle seguenti scuole - Scuola materna Sant’Osvaldo, Padova Scuola materna Wollemborg, Padova - Scuola dell’infanzia di Sanguinetto, Verona - Scuola dell’infanzia di San Pietro in Valle, Verona - Scuola primaria di Sanguinetto, Verona - Scuola primaria di Maccacari, Verona - Scuola primaria di Roncanova, Verona Scuola secondaria di Sanguinetto, Verona - Scuola secondaria di Roncanova, Verona - Scuola dell’infanzia di Sustinenza, Verona - Scuola primaria di Sustinenza, Verona - Scuola primaria di Casaleone, Verona - Scuola secondaria di Casaleone, Verona - Scuola dell’infanzia di Nogara, Verona Scuola dell’infanzia di Sorgà, Verona - Scuola dell’infanzia di Bonferraro, Verona - Scuola primaria di Nogara, Verona - Scuola primaria di Caselle, Verona - Scuola primaria di Bonferraro, Verona - Scuola secondaria di Nogara, Verona - Scuola secondaria di Sorgà, Verona - Scuola dell’infanzia di Correzzo, Verona - Scuola dell’infanzia di Roncanova, Verona. MME INSIEME Asilo nido Bertacchi, Padova - Asilo nido Colibrì, Padova - Asilo nido Il Bruco, Padova - Asilo nido Il Girasole, Padova - Asilo nido Lo Scricciolo, Padova - Asilo nido Il Mago Di Oz, Padova - Asilo nido Sacra Famiglia, Padova - Asilo nido Arcobaleno, Padova - Asilo nido Lo Scarabocchio, Padova - Asilo nido Il Piccolo Principe, Padova - Asilo nido La Coccinella, Padova - Scuola materna Giovanni XXIII, Padova - Scuola materna Mago Di Oz, Padova - Scuola materna Il Girasole, Padova Cometa A.S.M.M.E. Tutte le informazioni Presidente: Anna Maria Marzenta – cell. 335 8040220 Vice presidente: Cristiano Quattromani – cell. 335 7268096 Segretaria: Elisabetta Marzari – cell. 335 7268022 – [email protected] Il Presidente e il Vice Presidente sono a disposizione degli associati ai numeri telefonici indicati, il martedì e il giovedì dalle 18,30 alle 20,30 Componenti del consiglio direttivo: Graziano Bacco, Piero Casarotto, Elisabetta Mazzari, Gianni Menarbin, Salvino Padoan, Loris Quaggio, Susan Udina Componenti del Comitato ristretto: Anna Maria Marzenta, Cristiano Quattromani, Gianni Menarbin, Susan Udina, Graziano Bacco REFERENTI PER PROVINCIA O REGIONE: Padova Vicenza Rovigo Verona Treviso Venezia Belluno Friuli Trentino Emilia Romagna Lombardia Centro-Sud REFERENTI PER PATOLOGIE: Pku, Iperfenilalaninemie Acid. organiche, leucinosi, iperammoniemie Amminoacidopatie, omocistinuria Glicogenosi, fruttosemia, galattosemia Acidosi lattiche, beta ossidazione degli acidi grassi Fabiola Zandonà Piero Casarotto Sandro Sinigaglia Fausto De Guidi Susan Udina Sandra Redigolo Giuliana Morello Emanuela Carlin Gabrieli Nives Guida Carlesso Ilenia Rossi Giuseppe Clauser Roberto Dellai Roberto Girardi Rosanna Iotti Sergio Gaetarelli Erminio Fortuna tel. tel. tel. tel. tel. tel. tel. tel. tel. tel. tel. tel. tel. tel. cell. tel. 049 9001577 0445 855316 0425 601219 045 7364034 045 8840339 0422 853570 041 992328 041 414086 0437 578943 0427 799073 0465 702093 0461 209102 0464 552678 0522 887361 349 5253882 0734 840700 Padoan Salvino Fortuna Erminio Carlin Gabrieli Emanuela Ronzani Patrizia Morello Giuliana Clauser Giuseppe Bacco Graziano Menarbin Gianni tel. tel. tel. tel. tel. tel. tel. tel. 041 5542158 0734 840700 041 414086 049 632850 041 992328 0465 702093 049 5817330 049 9704148 Segreteria: Elisabetta Mazzari Collegio Revisori dei Conti: commercialista Ivano Oregio Catelan, Emanuela Salmaso, Fausto De Guidi Collegio dei Probiviri: Giuseppe Clauser, Rosanna Strozzi/Iotti, Paola Belleggia Fortuna MME INSIEME Ai Soci, Amici, Volontari, i nostri più sinceri Auguri di Buona Pasqua Periodico di Cometa A.S.M.M.E. - Associazione Studio Malattie Metaboliche Ereditarie ONLUS Associazione di volontariato senza fini di lucro - Reg. Vol. Regione Veneto PD 222 - C.F. - P. IVA 92065090281 - Sede legale: Via Vittorio Veneto, 12/A - 35020 Legnaro (Padova) Italy - Tel. 049 9772448 - E-mail: [email protected] - Reg. Trib. Padova n. 1713 del 4/10/2000 - Redazione: Via Vittorio Veneto, 12/A - 35020 Legnaro (Padova) Italy - Direttore responsabile: Franco Bomprezzi - Comitato di redazione: Anna Maria Marzenta, Cristiano Quattromani, Salvino Padoan, Gianni Menarbin, Elisabetta Mazzari. Foto tratte da archivio storico di Cometa A.S.M.M.E. - Stampa: Tipografia Daniele - Legnaro (PD) - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004 N. 46) art. 1, comma 2, DCB Padova Il presente numero è stato chiuso in redazione il 20 marzo 2007. Questa rivista viene inviata a tutti i soci e sostenitori di Cometa A.S.M.M.E. e ai malati metabolici. La rivista viene anche spedita ai ricercatori, medici di base, medici ospedalieri e personale infermieristico alle Ulss, ospedali, strutture sanitarie pubbliche e private impegnate sulle tematiche legate alle malattie metaboliche ereditarie. “MME INSIEME“ viene recapitata inoltre alle associazioni di volontariato impegnate sul tema delle malattie rare, agli uffici comunali, provinciali, regionali e statali che operano in tale settore e a quanti ne facciano richiesta. Ai sensi dell’art. 13, legge 675/96, è possibile in qualsiasi momento e gratuitamente consultare, modificare e cancellare i dati o semplicemente opporsi al loro utilizzo scrivendo a: Redazione “MME INSIEME” - Via Vittorio Veneto 12/A - 35020 Legnaro (Padova).