N. 39 - Novembre 2014 - Periodico di informazione per i soci “SENIORES TELECOM ALATEL LAZIO” - Allegato a “Esperienza” Novembre 2014 ASSOCIAZIONE SENIORES TELECOM - ALATEL INFORMAZIONE PER I SOCI DEL LAZIO Gli auguri corrono sul filo SENIORES TELECOM ALATEL sommario 1 inCIPIT 19 Cari Soci Periodico d’informazione per i Soci SENIORES TELECOM - ALATEL/LAZIO 2 Direttore Editoriale Guglielmo Carretti 3 Capo Redattore Luciano Stoppa Memento inIMPEGNO inDIRITTO Francesco Abet, Aldo Baldazzi, Virio Berti, Renato Cardinali, Carlo Carissimi, Guglielmo Carretti, Enrico Casini, Giancarlo Cocco, Domenico Fiorini, Franco Fontana, Giuseppe Gargano, Cesare Lucarelli, Amalia Madonna, Roberto Malasoma, Pier Paolo Musicarelli, G.Carlo Pasquini, Francesco Pettorini, Franco Roscini, Luciano Stoppa, Marco Turbati. 5 Sede SENIORES TELECOM ALATEL LAZIO Via Cristoforo Colombo,142 - 00147 Roma Tel. 06.54432940 - fax 06.54432175 (0-24) 10 inPREVIDENZA inGALLERIA Galleria di Soci 8 inCONVERSAZIONE Patuao e Mieli 11 inFACILITAZIONI [email protected] Sito: www.alatel.it per versamenti: • conto corrente postale numero 91364000 intestato a: ALATEL - Associazione Lavoratori Seniores Gruppo Telecom Italia s.p.a. oppure • Bonifico bancario sul c/c Unicredit Banca di Roma codice IBAN IT 20 Q 02008 05134 000005485499 • Bonifico sul c/c postale Alatel Lazio IBAN IT 15 C 07601 03200 000091364000 Fotografie F. Abet, G. Amadei, G. Carretti, F. Pettorini, L. Stoppa, P. Zaccaria Impaginazione e grafica Duemme grafica Stampa Duemme grafica Via della Maglianella, 71 00166 Roma tel./fax 06.45437273 - 06.45437338 [email protected] - www.duemmegrafica.it Finito di stampare nel mese di Novembre 2014 inFOTOGRAFIA inRIUNIONE Telefoniste...presenti!!! 26 inCULTURA Il teatro dll’assurdo 28 inMEMENTO Spigolature 1° DI COPERTINA Auguri dal mondo 3° DI COPERTINA Le facilitazioni telefoniche Foto attività inANNIVERSARI Foto attività Ricordiamo le telecomunicazioni E-mail: 24 Gocce previdenziali 6 Porto di Traiano Escursione alle Eolie Tour a Londra Foro di Augusto L'angolo del fotografo Gocce Legislative Comitato di Redazione (dal lunedì al venerdì ore 9-12) 23 Lettera aperta 4 inSIEME • • • • inQUOTA n. 39 4° DI COPERTINA incipit Cari Soci, Il Vostro Presidente Gian Carlo Pasquini Colgo l’occasione per rivolgere un sentito e fraterno ringraziamento a tutti coloro che mi sono stati vicini in occasione della recente scomparsa di mia moglie. GIORGIO NAPOLITANO TESSERA D’ONORE ANLA L’ALATEL LAZIO a nome di tutti i Soci porge le congratulazioni al Presidente della Repubblica GIORGIO NAPOLITANO che è entrato a far parte della grande famiglia ANLA; infatti il Vice Segretario Generale ANLA Sig.ra Letizia Lotito, di recente, ha fatto pervenire al Presidente della Repubblica, per il tramite del Consigliere prof. Carlo Guelfi, la tessera d’onore della Associazione ANLA con una pergamena che sancisce il conferimento della stessa. Ricordiamo che durante la cerimonia per la consegna delle Stelle al Merito dello scorso 1° maggio, il Presidente della Repubblica aveva rivolto ad ANLA parole di vivo apprezzamento ringraziando, “come appartenente alla categoria”, il dottor Zappi “anche per la descrizione che ha fatto delle virtù degli anziani“. Il prof. Guelfi nell’accogliere a nome del Capo dello Stato la nostra tessera, ha portato all’Associazione e al presidente Zappi il grazie e il saluto di Napolitano auspicando, appena possibile, un’udienza alla nostra Associazione. 1 l’anno 2014 è ormai avviato alla fine tra mille e ancora irrisolti problemi politico-economici; in tale atmosfera l’ALATEL LAZIO ha continuato a gestire le proprie attività per poter offrire momenti di svago ai Soci e consentire loro di trascorrere giornate in tutta serenità. In verità, per alcune di queste manifestazioni, le partecipazioni sono state al di sotto di quanto previsto, di certo per intervenute difficoltà di vario genere che hanno “frenato” le adesioni, ma che hanno nel contempo, spronato l’ALATEL a ricercare nuove soluzioni. L’impegno a programmare e portare a termine quanto comunicato sul “Foglio Notizie” è uno dei grandi compiti (come potete leggere nella “lettera aperta ai Soci” a firma del Segretario) dei volontari che svolgono il loro lavoro con pazienza e capacità, per dare più concretezza all’obbiettivo prefissato, sempre e totalmente basato sull’idea di Associazionismo. Continueremo, quindi, ad attivarci per operare costantemente al meglio e promuovere in noi tutti dei sentimenti di autentica e reciproca amicizia. Vi aspetto sempre più numerosi. La Redazione inquota GRUPPO SENIORES TELECOM iscrizione a Seniores Telecom Alatel Lazio I Soci in servizio hanno la trattenuta mensile sullo stipendio Se hai qualche amico “telefonico” (pensionato o ancora in servizio) invitalo a far parte della nostra Associazione Alatel Lazio. Sono sufficenti 20 anni di servizio per essere iscritti. Telefona e fai telefonare per ogni informazione al (dal lun. al ven. ore 9-12) Con l’iscrizione all’Alatel si ha diritto a ricevere il Giornale “New Continuare Insieme” e a partecipare alle numerose e variegate attività, nonchè avere assistenza sui principali “temi sociali”. Inoltre si è anche iscritti all’ANLA (Associazione Nazionale Lavoratori Anziani d’Azienda), si riceverà il Giornale “Esperienza” e si avrà la possibilità di usufruire di varie agevolazioni anche telefoniche (v. pg 7). N.B. L’importo della quota annuale (Euro 25,00) è indivisibile (art. 5 statuto) e quindi va sempre versata per intero anche se l’iscrizione avviene nel corso dell’anno. QUOTA 2015 2 Rinnova la tua QUOTA 2015 Caro Socio pensionato 3 Un caro saluto a tutti. insaluto È da un po’ di tempo che desideravo intrattenerVi, con discrezione e senza troppa enfasi, su un argomento che mi sta molto a cuore e del quale oggi voglio farVi partecipi. Mi riferisco al sistema organizzativo che regola in Alatel Lazio tutte le azioni, i comportamenti necessari e, di conseguenza, le attività svolte nel corso dell’anno. Queste ultime sono quelle più appariscenti perché concretizzano attraverso l’accettazione più o meno partecipativa dei Soci, programmi e iniziative sino allora soltanto formulati. È a questo punto che vorrei invitarVi a dare una sbirciata dietro le quinte per rendersi conto che i risultati ottenuti, che potranno pure essere migliorati, non nascono dal niente, ma sono stati e sono il frutto di un lavoro di squadra svolto con passione, dedizione e amore per l’Associazione. Pensiamo solamente a quel che comporta, e non soltanto come costo (che non è da sottovalutare), la redazione, la stampa e l’imbustazione del nostro Giornale “New Continuare Insieme” che puntualmente viene spedito al domicilio (e ancora da non dimenticare le non lievi spese postali); pensiamo ai programmi semestrali dietro i quali c’é un impegno non da poco da parte del “gruppo attività” (che parte dalla ricerca di méte interessanti da inquadrare in una logica di costi sempre più ardua); pensiamo alla informazione tempestiva sulle novità attuata con la mensile news letter; pensiamo al lavoro laborioso relativo alla gestione delle “facilitazioni telefoniche” concesse ai pensionati iscritti; pensiamo ai biglietti di auguri ai Soci per il loro compleanno, pensiamo all’impegno per presidiare il nostro Numero Verde dal lunedì al venerdì come punto di ascolto e di informazione, e così via. Pertanto mi sembrava doveroso e soprattutto rispettoso un riconoscimento, da parte del Consiglio Direttivo, a tutti i nostri amici “volontari” ai quali rinnovo il ringraziamento per la tanta e variegata mole di lavoro. Vorrei concludere queste poche righe con un appello ai Soci di buona volontà che volessero dare una collaborazione più diretta; siamo sempre a disposizione e li aspetteremo a braccia aperte. Aldo Baldazzi LETTERA APERTA AI SOCI Luciano Stoppa indiritto GOCCE… LEGISLATIVE Continuiamo la rubrica che “apre le finestre” sulle più recenti e principali leggi, sentenze, decreti o quant’altro possa interessare i nostri Soci ed il loro ambiente familiare, condominiale, lavorativo, economico, ecc. Non possiamo qui pubblicare per intero le normative, per cui ci limitiamo a darne il “succo” con alcuni riferimenti (es.: n° della G.U.- estremi della Sentenza, del Decreto, della Circolare, ecc.) utili per chi voglia ricercare ed approfondire maggiormente l’argomento. 4 CONDOMINIO: DELEGHE ALL’AMMINISTRATORE Torniamo sull’argomento per rammentare che la nuova legge condomino; orbene nemmeno in questo caso è possibile che l’am- sul “condominio” (la n° 220 dell’11/12/2012) ha chia- ministratore intervenga in assemblea con deleghe di altri condomi- ramente sancito che all’amministratore NON possono essere con- ni. L’Amministratore / condòmino ovviamente può votare in riferi- ferite deleghe: il dubbio espresso da qualche Socio riguarda la pos- mento alla sola sua unità immobiliare, ma non per altri: la legge ha sibilità di dare delega all’amministratore allorché questi è anche un vietato questa possibilità proprio per evitare “conflitto di interessi”. RINNOVO PATENTE A partire dal 2104, alla scadenza della patente (la cui vali- la patente sarà integralmente sostituita con una “card plastificata”; dità è: 5 anni per i conducenti fino a 70 anni di età, 3 anni dai pertanto gli adempimenti sono questi: il conducente dovrà, una 70 agli 80 anni, 2 anni per gli over 80), il D. M. 10/12/2013 volta superata la visita medica, consegnare allo stesso medico due e la conseguente circolare n° 492 del 3.3.2014 hanno copie della foto aggiornata, il medico invierà il tutto alla Motoriz- previsto che non ci sarà più il solito bollino adesivo di rinnovo, ma zazione e la nuova patente verrà inviata direttamente al domicilio. RISCALDAMENTO: NUOVO LIBRETTO Sono cambiati i documenti che certificano l’efficienza energe- dotati di vecchio libretto, questo deve essere sostituito con il tica degli impianti di riscaldamento; lo prescrive il DM 10 feb- nuovo a cura di chi ha la responsabilità dell’impianto entro il braio 2014 (in G.U. n° 55 del 7/3/2014).Per gli impianti già 15 ottobre c.a. CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ “TELEFONICI” - RICORSO Si rammenta che l’Alatel Lazio, per conto di un ricorso è incardinato sul Tribunale di Roma. Sono gruppo di Soci, ha inoltrato un ricorso avverso già in atto analoghe iniziative per i residenti nelle il c.d. “contributo di solidarietà” applicato altre sedi del Lazio che insistono su altri Tribunali. dal 1.1.2012 e sino al 31.12.2017 sulla pensione Chi è intenzionato a questo ricorso contatti i Fidu- dei “telefonici” quali ex iscritti al Fondo Speciale. Il ciari locali oppure la Segreteria. CERTIFICATI MEDICI PER PALESTRE Il decreto legge del 24.4.2013 (alias “legge del re attività ludico-motoria amatoriale (come ad esempio fare”) ha cancellato l'obbligo di presentare il certificato andare in palestra o svolgere nuoto libero). medico, e le spese economiche ad esse annesse, per svolge- inprevidenza Apriamo la finestra su alcuni quesiti che di tanto in tanto ci vengono proposti dai nostri Soci in merito a dubbi sulla normativa previdenziale. Luciano Stoppa GOCCE… PREVIDENZIALI LA PENSIONE E’ PIGNORABILE? Si, il reddito di pensione è pignorabile con le modalità e limiti previsti la pensione può essere pignorata nella misura di 1/5 assicurando dalle sentenze della Corte Costituzionale (n° 468 e n° 506 del 2002) però il limite necessario per le esigenze di vita che sono pari all’im- e rese operative dall’INPS con la circolare n. 43/2003 che precisa: porto del trattamento minimo INPS - (per il 2014 è di euro 501,38). 5 CHE DIFFERENZA TRA PENSIONE DI “VECCHIAIA” E PENSIONE “ANTICIPATA”? Sono cambiati i nomi ma la sostanza è rimasta quasi identica. La pata” è quella che si ottiene prima dell’età per la pensione di vec- pensione di “vecchiaia” è quella che si ottiene con il raggiungi- chiaia ed al raggiungimento di un numero minimo di anni di con- mento dell’età pensionabile (oggi 66 anni e 3 mesi per gli uomini tribuzione (al momento anni 42 e 6 mesi per uomini e 41 e 6 mesi e 63 anni e 9 mesi per le donne) purché si possegga un minimo di per donne). Tutti i suddetti requisiti sono soggetti ad incremento in anni di contribuzione (attualmente 20), mentre la pensione “antici- rapporto alla c.d. “aspettativa di vita”. L’ASSEGNO PER INVALIDITA’ CIVILE QUANDO SI TRASFORMA IN ASSEGNO SOCIALE? E CON QUALI CONSEGUENZE ? Il trattamento economico per l’invalidità civile al compimento dei per invalidità civile era commisurato al solo reddito dell’invalida/o, 65 anni si tramuta automaticamente nel nuovo “assegno socia- per l’assegno sociale si tiene conto anche del reddito del coniuge. le” che però ha modalità diverse di erogazione: mentre l’assegno SE UNA DONNA NON HA MAI LAVORATO HA DIRITTO ALLA PENSIONE SOCIALE ? Si, ma a determinate due coesistenti condizioni che sono: 1) avere redditi superiori a circa 5.800 euro/anno; se coniugata si calcola 65 anni di età; ma detto requisito è sempre in movimento per effet- anche il reddito del coniuge e il tutto non deve superare circa to dalla cosiddetta “aspettativa di vita”; 2) se single non deve avere 11.650 euro/anno. OPZIONE DONNA - COSA E’? La Riforma Fornero ha roproposto un regime sperimentale chiamato se dipendente privata, in possesso dei seguenti requisiti: 35 anni di "Opzione donna" ossia una disposizione normativa che prevede la contributi e 57 anni e 3 mesi di età. La suddetta “opzione donna” possibilità alle donne di andare in pensione prima del tempo purché, ha però una scadenza precisa, quella del 31 dicembre 2015. Guglielmo Carretti ingalleria 6 GALLERIA DI SOCI Il giornale di un’associazione ha bisogno di riportare fatti, eventi, ricordi, attività che si raccontano con un proprio lessico di gruppo che rende il tutto esclusivo e quasi riservato ai Soci, con un linguaggio e riferimenti che magari al di fuori del gruppo sono difficilmente comprensibili nella loro esatta portata. Ed allora queste informazioni vanno ricercate nel nostro ambito, sollecitandole ad amici e colleghi che oggi conosciamo in un contesto diverso dal mondo del lavoro ma che di quel mondo custodiscono ricordi impossibili da trovare in un ambiente diverso e che poi rivelano aspetti e attività impensati. Ad esempio: DOMENICO FIORINI Ha lavorato in SIP dal 1°giugno 1970 al 30 settembre 2002, assunto presso la Direzione Tecnica Impianti di Trasmissione nella linea Programmi-Progetti con il compito di collaborare alla stesura dei programmi di investimento per gli apparati e cavi di giunzione (rete distrettuale ed interdistrettuale). Domenico, quali aspetti del tuo lavoro ricordi particolarmente? - Nel primo periodo collaboravo nella ricerca dell’area di copertura del Teledrin che era uno dei primi sistemi ricerca-persone (il nome era stato elaborato da una ricerca della Direzione Mercato con la SARIN - ndr) ed al collaudo e alla ricerca dell’area di copertura del Radiotelefono 150 MHz (riservato agli autoveicoli, quando l’apparato veniva installato nel cofano delle auto) e del 450 MHz, precursore dell’attuale “telefonino”. Il lavoro era piacevole perché si svolgeva all’aperto e si conoscevano molti nuovi posti, in particolare ricordo quando per la prima volta mi capitò di vedere i monti della Sardegna durante un sopralluogo per l’installazione di ponti radio. Successivamente, con la chiusura della Direzione di Zona, venni assegnato alla linea Programmi della Direzione Centrale Tecnica (Impianti di Trasmissione), in DG, con il compito di gestire le procedure informatiche e le specifiche funzionali occorrenti alla loro realizzazione, collaudarle e avviarle in esercizio effettuando contemporaneamente la formazione del personale interessato di tutte le Direzioni regionali (TRITS per la gestione dei circuiti e SIAR-T per la gestione degli ordini di lavoro). Questi corsi si tenevano presso un noto albergo di Vietri sul Mare (circa 30 corsi) ed erano rivolti a far conoscere le implementazioni che venivano riportate nelle procedure Siar/T, Siar/pb e Proton. Questa attività consentiva oltre alla formazione tecnica, anche di sviluppare amicizie con i colleghi delle Direzioni Regionali, che in molti casi conoscevo solo telefonicamente. Poi il passaggio alla Divisione Clienti Privati - Gestione del SIAR-IL per la rete di distribuzione e partecipazione al gruppo di lavoro del nuovo sistema aziendale con relativa procedura informatica NCMS (Network Creation Management System) a cura di Andersen Consulting per la gestione tecnica e dei costi degli impianti da realizzare. Lo sviluppo della procedura era realizzato in collaborazione con il sistema informativo di Mestre, mentre in collaborazione con il sistema informativo di Napoli pres- so il CED di Pozzuoli veniva avviato l’esercizio. Poi mi sono occupato del Coordinamento e Monitoraggio della realizzazione dei Piani Operativi soggetti a finanziamento agevolato da parte della Unione Europea (F.E.S.R.- Fondo Europeo Sviluppo Regionale) partecipando alle riunioni con le sei Regioni del sud Italia sul tema. Mi sembra che verso il 2000 vi era capitata, come, del resto a tutto il Paese e a tutto il mondo, una brutta gatta da pelare Però, ora, anche da incallito pensionato, mi pare che non ti annoi, visto l’elenco delle attività che occupano il tuo tempo. I Seniores Telecom Alatel del Lazio, per la tua solerte attività, hanno ritenuto opportuno nominarti Vice Segretario per le attività gestionali È un lavoro che mi gratifica molto anche perché, come dico sempre agli amici, Telecom ci ha consentito di vivere una vita dignitosa e personalmente mi ha consentito un lavoro interessante e soddisfacente, quindi penso che dare parte del mio tempo libero all’associazione sia come ripagare un debito di riconoscenza. Ma l’Alatel non basta E non basta ancora! Si, sono Delegato regionale per il Lazio dei Circoli Filatelici per conto della FSFI - Federazione fra le Società Filateliche Italiane - che ha lo scopo di riunire tutte le associazioni, unioni, circoli, gruppi e simili che prevedano nel proprio statuto attività di collezionismo filatelico, per coordinare, sostenere e sviluppare la comune azione di propaganda e conoscenza della filatelia. Per completare il tuo curriculum aggiungiamo che sei socio dell’Istituto Nazionale di Studi Romani - che, guarda caso! - ha sede sull’Aventino, fai volontariato con i Padri Somaschi della Basilica di Sant’Alessio, sempre sull’Aventino… ……e poi, non ultimo, la gratificazione di avere ricevuto l’onorificenza di Maestro del Lavoro. È un nostro collega dell’Alatel Lazio. AIUTI e CONSULENZE per i SOCI con sportello telefonico gratuito PRATICHE ASSICURATIVE - tutti i martedì dalle ore 10 alle 12 in sede (Roma - Via Colombo,142) il Socio P. Paolo MUSICARELLI, già agente Generale Assicurazioni, sarà a disposizione dei Soci per suggerimenti, consigli e chiarimenti su “pratiche assicurative” (auto, casa, infortuni, ecc) LEGALE - (fiscale, tributario, lavoro e previdenziale, successioni, infortunistica stradale) - rivolgersi a Studio Socio LASTEI (Roma V.Foligno,10) - telef. info n° 06.7021633 - merc. e ven. ore 17- 19,30 SERVIZI BANCARI - Socio Fabio CENTOMINI - telef. info ufficio - 06.3269801 oppure cell. 335.7788753. INFORTUNISTICA STRADALE - Socio Marcello MARIANI - V. Quintilio Varo, 193 - Roma telef. info 06.7481671 (lun- mer- giov- ore 17-19,30) - fax attivo 0-24 n° 06.7481671 7 Certo, con la partecipazione alla task-force che, in preparazione all’anno 2000, fu impegnata senza soluzione di continuità nel controllo teso a neutralizzare il rischio del “Millennium Bug” per i possibili effetti su rete e sistemi di TLC. In tanti anni poi ho avuto modo di vivere la trasformazione della rete dall’ Analogico al Numerico, passando dai canali FDM al PCM fino alle fibre ottiche. Beh, sono anche Presidente dell’Associazione Amici Dell’Aventino che dal 1981, come organizzazione non lucrativa di utilità sociale, agisce con il contributo economico ed operativo dei suoi soci e oggi è riconosciuta da tutte le Amministrazioni cittadine come valido ed affidabile interlocutore e rappresentate delle istanze civiche dei cittadini residenti sul Colle Aventino. La tutela del territorio, del patrimonio culturale, della qualità della vita sul Colle Aventino sono tra i principali temi di attività che impegnano l’Associazione nel suo agire costantemente in rapporto con i cittadini e le Istituzioni Pier Paolo Musicarelli inconversazione 8 MARCO PATUANO e PAOLO MIELI in CONVERSAZIONE Il 12 luglio scorso mi trovavo a Spoleto insieme ad alcuni amici per assistere al “ Festival dei due Mondi” che annualmente si svolge nella cittadina umbra. Avevamo già acquistato i biglietti per alcuni spettacoli teatrali e concerti quando ho scorto, in un programma della manifestazione più aggiornato della prima stesura in mio possesso, l’evento del titolo, irrinunciabile per me, vecchio affezionatissimo telefonico, ex-TETI, ex-SIP ed attuale ALATEL. Non è stato facile convincere i miei amici a parteciparvi anche perché l’orario,15,30 ed il caldo estivo richiedevano un certo sforzo, ma alla fine li ho convinti. Immaginando la popolarità dei due interlocutori ed il richiamo presso il pubblico mi sono presentato allo storico palazzo... con più di mezz’ora di anticipo perché sapevo che, ad esaurimento posti in sala, sarebbe stato impossibile l’accesso infatti, i miei amici, arrivati, stile romano, con un quarto d’ora di ritardo hanno trovato la grande sala gremita con severo divieto di accesso. Avevo già visto all’opera il dr. Patuano il 24 giugno a Roma in occasione di un importante meeting tra i gestori di tutte le aziende di telecomunicazioni ma, era li nel suo ruolo di Amministratore Delegato TELECOM ITALIA, con discorsi ufficiali molto interessanti anche per l’accento polemico nei confronti dell’Authority e delle corse pazze al ribasso dei prezzi dei servizi tra i vari Gestori. Qui invece era stato coinvolto dal dr. Paolo Mieli noto giornalista ed opinionista nella sua rubrica, nell’ambito del Festival, intitolata, appunto “CONVERSAZIONI CON PAOLO MIELI” che nei giorni scorsi aveva visto succedersi altri personaggi di alto profilo. Mi aspettavo un dialogo aperto attraverso il quale avrei potuto conoscere aspetti forse più “umani”, rispetto a quelli professionali, sulla figura di Marco Patuano che tra l’altro, e non è da trascurare, ha sempre dimostrato interesse e simpatia per la nostra ALATEL. “SAPER LEGGERE NELLA CONTEMPORANEITÀ I SEGNI DI QUELLO CHE SARA IL NOSTRO FUTURO. CAPIRE SUBITO CIO CHE “ACCADRÀ ” E DOVE CI STANNO PORTANDO LE TRASFORMAZIONI CHE ATTRAVERSANO IL NOSTRO TEMPO”. Tematica ardua ma che ha visto, sotto l’incalzare implacabile delle domande, la massima tranquillità dell’ospite suo che ha raccontato la sua giornata, che inizia con la lettura di notizie tramite giornali su web, cosa che non è piaciuta molto al dr. Mieli che avrebbe preferito leggesse il Corriere della sera di cui è stato per tanto tempo direttore, prima di passare ad altrettanto prestigiosi incarichi. Abbiamo poi saputo che, essendo figlio di ufficiale, ha trascorso la sua intelecom La Redazione adolescenza in città diverse con trasferimenti frequenti, per cui non ha potuto fruire di amicizie consolidate dagli anni come invece avviene per la pluralità dei ragazzi. Evidentemente la cosa non deve averlo condizionato troppo ma anzi gli ha permesso una maggiore concentrazione negli studi. Alla domanda di come vedeva la vita da bambino, nasce ad Alessandria nel 1964 (combinazione: l’anno di costituzione della SIP! ndr) , risponde che desiderava allargare al massimo i confini del suo mondo, tendenza che lo ha portato a compiere gran parte della sua carriera all’estero e poi, anche adesso, a viaggiare molto per il suo lavoro. Spesso,oggi, quando leggo il giornale mi capita di pensare a Lui con nostalgia di quei momenti. Sono piccole cose che però arricchiscono la memoria dei bei ricordi”. .La conversazione prosegue con domande e risposte su fatti meno personali, riguardanti, il passaggio delle telecomunicazioni italiane dal pubblico al privato, il susseguirsi di azionisti diversi, le varie situazioni di concorrenza, i non facili rapporti con l’Authority, il problema dei ritardi nella disponibilità della banda larga ed altri che ostacolano un più rapido ed efficace sviluppo. Ometto i cenni sulla brillante carriera su cui si è soffermato il dr. Mieli, reperibili facilmente tramite internet, accenno solo alla struttura del suo ufficio, cinque collaboratori diretti e alla domanda se nel difficile, complesso compito, ricordasse tra suoi validi collaboratori un nome ha citato quello del dr. Seymandi. 9 Grande passione per la lettura fin da bambino, “ sono un lettore compulsivo” dice “ e avevo l’abitudine di leggere tutto quello che mi passava sotto il naso; in particolare leggevo i giornali insieme a mio nonno materno, uomo molto brillante che si divertiva molto alle mie domande. la ricordo: “quando un mio collaboratore commette un errore in un progetto, non lo considero un fallimento perché ha effettuato una prova in buona fede e va considerato positivamente”. Al di la delle numerose domande e risposte, mi hanno colpito la quantità di giornalisti, di operatori televisivi (tra cui RAI), nonché l’attenzione assoluta da parte del pubblico presente, molto interessato ad un protagonista di un mondo abbastanza specialistico ancorché presente di continuo nelle ore della nostra giornata per via di un oggetto che ci capita di tenere spesso tra le mani - iPad, iPod, Smartphone, iPhone, telefonini più semplici di ogni marca e di ogni colore - che ci rendono la vita a volte più difficile ma, a mio avviso quasi sempre più facile e comoda. Una buona notizia:”visto che stiamo crescendo prevediamo migliaia di assunzioni negli anni 2014 e 2015. Da qui dobbiamo partire per avviare un cambio di business model e, per innovare, dobbiamo investire sui giovani”. Al termine vado a salutare il dr. Patuano anche a nome del dr. Giancarlo Pasquini, presidente di SENIORES TELECOM ALATEL LAZIO, al cui nome mi fa un grande sorriso con: ”mi saluti Giancarlo!” e a, questo punto, incoraggiato, chiedo di farmi fotografare con lui che aderisce gentilmente e incarica del “delicato” compito addirittura la Signora Patuano, che ringrazio ancora (sono anche un po’ emozionato). Un’ affermazione che mi ha colpito, che riporto come Ma che bel pomeriggio! 10 11 SIP - ITALCABLE - IRITEL (ASST) - TELESPAZIO - SIRM 4 9 9 1 20 TELECOM ITALIA e 50 SIP SI CELEBRANO 4 1 20 inanniversari 4 6 9 1 Autori Vari RICORDIAMO LE TELECOMUNICAZIONI ANNI DI ANNI DALLA NASCITA DELLA segue Formidabile quel 1964 da L’ESPRESSO dell’11 settembre 2014-09-26 Paolo di Paolo 12 ...L’Italia del ‘64 è un’Italia che prova a rinnovarsi, cammina sulla scia del boom economico, comincia a perdere vecchie certezze e a guadagnarne di nuove. Dal traforo del San Bernardo - il primo traforo stradale alpino inaugurato il 19 marzo - alla Nutella, che entra in commercio da figlia della Supercrema Ferrero per diventare uno dei prodotti dolciari più diffusi - ed esaltati – al mondo; dalla vaccinazione antipolio, la prima grande campagna di massa, con la zolletta di zucchero su cui l’ufficiale sanitario del comune faceva cadere una goccia di liquido rosso, alla nascita della SIP, che smista le telefonate degli italiani abbonati e installa cabine telefoniche anche nella provincia profonda. I bar hanno così il telefono e il jukebox, che nell’anno del primo Festivalbar vive un’autentica esplosione: le hit sono” In ginocchio da te” di Morandi e, naturalmente, un paio di pezzi dei Beatles, pronti a mettere piede in Italia nel ‘65 per una trionfale apparizione romana. Il festival di Sanremo lo vince “Non ho l’età”: la Cinquetti ha diciassette anni, è o fa l’ingenua, mentre Camilla Cederna su l’“Espresso” racconta le nuove teenager come ragazze annoiate dai vecchi moralismi «le figlie che tante madri moderne non sanno come trattare», nervose e inquiete, sempre meno preoccupate dagli antichi tabù. Spuntano sulle spiagge italiane, nel ‘64, i primi topless: alcuni sindaci minacciano di far sorvolare con gli elicotteri gli stabilimenti balneari per punire l’oltraggio al comune senso pudore... Olimpiadi 1960 L’impegno della TETI Michele Ricciuti Alcuni anni prima della costituzione della SIP ci fu un evento di grande rilevanza sportiva e mediatica : le Olimpiadi di Roma del 1960, per le quali furono necessari impianti e collegamenti eccezionali per le comunicazioni, la cui organizzazione si riversò interamente sulla Direzione Regionale del Lazio dell’allora concessionaria Società Telefonica Tirrena che da poco, dal 1958, era stata acquistata dall’IRI e inserita nel Gruppo STET. La Direzione Regionale TETI a Corso Vittorio Emanuele in Roma La necessità di attrezzare tutti i centri sportivi dove si sarebbero svolte le gare e mettere a disposizione le necessarie linee telefo- niche per gli operatori e i collegamenti per i centri stampa richiese lo studio di interventi tecnici fuori dell’usuale. Non preoccupavano tanto le sedi delle gare in Roma e gli alloggi degli atleti nel nuovo villaggio olimpico al Flaminio, tutti collegabili alle relative centrali telefoniche urbane e ai servizi internazionali da operatrice quanto le sedi più lontane delle gare: il lago di Albano, i Pratoni del Vivaro per le gare di equitazione, il lido di Ostia, gli aeroporti di Ciampino e di Fiumicino -questo appena inaugurato - dato che il Distretto di Roma aveva in quel momento una notevole scarsità di linee e, soprattutto, poteva assicurare soltanto il servizio vocale in bassa frequenza. Inoltre,la teleselezione era ancora ben lontana dall’essere realizzata su tutto il territorio – fu completata dieci anni dopo, nel 1970 - e molti settori importanti dello stesso distretto si potevano raggiungere solo con commutazione manuale tramite operatrice. Occorreva perciò potenziare la rete di trasmissione a media distanza in tempi brevi e non si poteva pensare alla posa di nuovi cavi o linee aeree che, a parte la spesa, avrebbe comportato tempi di realizzazione eccessivi rispetto all’inizio delle gare. La ricerca di nuove soluzioni fu affrontata con grande entusiasmo e impegno da tutti i tecnici delle trasmissioni, comportamenti che furono decisive per il successo delle operazioni.e che comportarono anche soluzioni di tipo creativo. Si pensi ai problemi da superare per attrezzare un vasto terreno collinoso e privo di strade come quello dei Pratoni del Vivaro dove si sarebbero svolte le gare di equitazione! Bisognava allestire dal nulla le cabine per i giornalisti e gli operatori e farli parlare con tutto il mondo! Ma una delle curiosità a cui accennavamo è proprio legata all’introduzione di tali sistemi:. Fin dai primi anni del 1900, per aumentare la distanza a cui poteva arrivare la voce nelle comunicazioni telefoniche sui cavi con conduttori in rame, veniva utilizzata la tecnica della “pupinizzazione” ( daI grande fisico serbo Michael Pupin,che si era trasferito negli Stati Uniti e che brevettò questo suo metodo nel 1899 per aumentare, appunto, la distanza nelle comunicazioni telefoniche mediante l’inserimento di bobine magnetiche su ogni coppia di conduttori del cavo,a distanze prefissate,riuscendo così anche a triplicare la portata dei cavi stessi. Peraltro nei primi anni del 2000 venne accertato che lo stesso metodo era già stato sperimentato da Meucci qualche decina di anni prima ma anche questo non brevettato per le note difficoltà economiche dell’inventore fiorentino – ndr) Ebbene, per l’impiego di questi nuovi sistemi multicanali,cosiddetti a frequenze vettrici, le bobine Pupin avevano un effetto assolutamente negativo e cioè quello di bloccarne la tra- Alcuni anni più tardi durante una missione STETSIP presso le principali Società Telefoniche degli Stati Uniti abbiamo potuto constatare,con grande soddisfazione, quanto le nostre centrali di trasmissione fossero altamente innovative rispetto alle corrispondenti strutture americane. Alle Olimpiadi di Roma Abdon Pamich, che negli anni ’80 era poi diventato nostro collega, vinse la medaglia di bronzo per i 50 km di marcia (foto) 13 Fortunatamente si stavano affermando in quel periodo le nuove tecnologie nei sistemi di telecomunicazione: ci riferiamo all’impiego dei transistors negli apparati di trasmissione che avevano sostituito di recente le vecchie valvole termoioniche con prestazioni di gran lunga superiori : migliore qualità della voce, dimensioni ridotte,ecc. Ma,soprattutto, significava poter utilizzare gli stessi cavi o linee aeree esistenti moltiplicando fino a 12 volte il numero delle conversazioni possibili rispetto alla loro capacità precedente e superare i limiti di distanza mediante stazioni amplificatrici. La creatività dei tecnici fu essenziale per adattare questi nuovi apparati con componenti allo stato solido (transistors) apportandovi opportune modifiche circuitali per consentire le diverse tipologie di comunicazione e, soprattutto, garantirne l’assoluta continuità del servizio anche in caso di interruzioni della rete elettrica. smissione ! Pertanto, man mano che occorreva attivare questi apparati multicanali, si doveva procedere alla rimozione graduale delle bobine : quello che era stato un metodo storico determinante per aumentare le distanze raggiungibili dal segnale telefonico doveva essere sacrificato per consentire il necessario notevole aumento del numero di conversazioni possibili su ogni circuito fisico dello stesso cavo. In tal modo si riuscì ad ampliare in tempi rapidi la rete di trasmissione nel Distretto di Roma e far fronte alla forte richiesta di linee telefoniche necessarie per lo svolgimento dell’Olimpiade. E questa occasione fu molto importante perchè dette avvìo al potenziamento e ammodernamento generalizzato delle centrali di trasmissione e della rete della nostra Società portandola all’avanguardia per quell’epoca. 14 dal periodico AMBIENTE del giugno 1990 15 Francesco Abet 16 LA SIP E LA TELEMEDICINA La Telemedicina è nata negli anni’70, quando ancora non si parlava d’Internet e il grado di sofisticazione delle apparecchiature biomediche e la loro capacità di elaborazione e di automatizzazione erano molto limitate. • Con l’evolversi da un lato dell’informatica sanitaria e dall’altro delle tecnologie biomediche (bioingegneria), con apparecchiature sempre più autonome e “intelligenti”, si è manifestata la tendenza a confondere: Telemedicina, Informatica Sanitaria e Tecnologie Biomediche. • Le definizioni del termine Telemedicina non sono mai state univoche nel corso degli anni, ma sono comunque pervase dall’idea di base che sia l’informazione e non il paziente o il medico a doversi spostare per prendere una decisione o eseguire una procedura. La SIP, che da sempre era all’avanguardia nell’impiego delle tecnologie di comunicazione più innovative, fin dai primi anni ‘80 ha iniziato la sperimentazione di soluzioni telematiche applicate alla Sanità in collaborazione con i maggiori centri di eccellenza clinica e ha sviluppato soluzioni di Telemedicina in alcuni particolari contesti operativi: • • • • • integrazione socio-sanitaria; situazioni critiche ed emergenze; situazione di cittadini geograficamente e/o socialmente isolati; razionalizzazione ottimale delle risorse di un’ASL; integrazione delle competenze specialistiche interne a una struttura sanitaria, con l’utilizzo di eccellenze remote. L’Italia è stata così tra i primi Paesi a sperimentare la Telemedicina, prima con la trasmissione d’elettrocardiogrammi a distanza tramite sistemi di accoppiamento acustico sul microtelefono e poi con l’impiego della videocomunicazione per il consulto remoto e la trasmissione di dati clinici, immagini diagnostiche e referti nei vari settori delle scienze mediche. Dopo numerose sperimentazioni, prevalentemente tecnologiche, tra cui ricordiamo, a puro titolo d’esempio: • • Il progetto TELECAR per la teleassistenza cardiologica nella Regione Lazio; l’esperienza dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, per il monitoraggio domiciliare di bambini cardiopatici; l’esperienza avviata in alcuni ospedali di Milano, dotati di ambulanze in collegamento con la centrale d’emergenza e l’unità coronarica cittadina; il teleconsulto satellitare tra l’Ospedale Militare del Celio e gli ospedali da campo italiani all’estero (Kosovo, Iraq, Libano, Afghanistan). D’intesa con il Ministero della Salute, da sempre attento all’impatto dell’innovazione in Sanità, si ritenne opportuno sviluppare il progetto TELECOS, con il quale si realizzò un sistema di videocomunicazione per il consulto a distanza in ambito oncologico in 3 regioni: Friuli Venezia Giulia, Marche e Basilicata, coordinate dal Policlinico A. Gemelli di Roma, per rilevare l’attitudine culturale e la resistenza al cambiamento da parte degli operatori e verificare i cambiamenti indotti nei modelli organizzativi dall’introduzione della Telemedicina. I risultati hanno evidenziato una serie di ostacoli, prevalentemente di natura socio-culturale, tuttora attuali. (*) Francesco ABET: nel 1964 inizia la propria attività lavorativa in TETI come “programmatore elettronico”. Nel 1979 le sue competenze informatiche vengono richieste dal Servizio Applicazioni Telefoniche Speciali (SATS) per occuparsi delle prime applicazioni telematiche offerte dalla SIP. In particolare, cura la la progettazione di sistemi a valore aggiunto per la Pubblica Amministrazione. Nel corso di un visita ai laboratori di alcune società USA nella Silicon Valley, ha l’occasione di analizzare le problematiche della trasmissione in telemetria dei dati clinici degli astronauti in orbita. Tornato in Italia, avvia lo studio e realizzazione delle prime applicazioni telematiche in Sanità: nasce così la Telemedicina in SIP. Nel 1984 è nominato dirigente e collabora anche, in qualità d’esperto d’informatica e telecomunicazioni, con la Commissione Europea per l’innovazione tecnologica in Sanità. Dal 1995 svolge attività libero-professionale, come consulente sulle tecnologie e servizi telematici e sulle modalità d’accesso ai finanziamenti dell’Unione Europea per l’innovazione tecnologica per varie società ed Enti, tra cui il Consorzio TELEMED. Ha pubblicato, su varie riviste scientifiche, diversi articoli sulla telemedicina ed ha collaborato alla redazione dei volumi “La Telemedicina in Italia” edito dalla Masson; “Il medico on-line” edito da Verduci. Ha partecipato, nell’ambito della Commissione Permanente Innovazione Tecnologica del Dipartimento Affari Regionali ed Autonomie Locali, ai lavori del Tavolo di lavoro sulla Telemedicina. Ha partecipato ai gruppi di lavoro della Commissione Europea per la valutazione delle proposte di progetti d’innovazione tecnologica e la revisione dei progetti finanziati, in qualità di esperto d’applicazioni telematiche in ambito sanitario (e-Health) e per anziani e disabili (eInclusion). È stato responsabile dei Progetti Europei della SIT - Società Italiana di Telemedicina. Antonio Marra SIP ANNI 80 Non più solo conversazioni... Ricordo come primo esempio la nascita dei servizi di Astrologia 1951-1952 (oroscopo del giorno e oroscopo settimanale)iniziata con la selezione degli astrologi più famosi dell’epoca e concretizzatasi con la scelta di una collaborazione con una nota professionista del settore Maria Gardini (astrologa ma anche medium, punta di diamante del centro di parapsicologia di Bologna) la quale, oltre a validi contenuti, era in grado di offrire un prodotto di qualità sonora eccellente col supporto della voce del marito, noto speaker della Rai. L’utente formando i numero del servizio desiderato era in grado di ascoltare un messaggio contenente tutte le previsioni astrologiche per i vari segni zodiacali. Pur nella sua semplicità (non era infatti ancora possibile né scegliere il proprio segno zodiacale né ascoltare il messaggio dall’inizio) fu un grande successo concretizzatosi fino al 1993 in milioni di accessi al servizio ogni anno, tenuto conto del bassissimo impegno pubblicitario che si traduceva in presenza sull’avantielenco SIP, qualche articolo di colore sulla carta stampata, gadgets e soprattutto con il passaparola. Questo buon risultato ci rese consapevoli che la potenza del mezzo telefonico (se pur con limitazioni tecniche),soprattutto con l’immediata fruizione di servizi sempre aggiornati e utilizzati comodamente da casa, avrebbe potuto essere anche validamente concorrenziale, per via del basso costo, con altri mezzi di informazione. La ricerca di nuovi contenuti si estese pertanto in varie direzioni producendo la nascita di molteplici iniziative, quali: Informazioni (notizie di Borsa 193, bollettini nautici 196, farmacie di turno 192) Servizi per il tempo libero (Astrologia 1951-2 ,spettacoli cinematografici 198,ricette di cucina 1991-9, il disco del giorno 1669, Le fiabe della buonanotte 1664, servizio neve 162) Notizie sportive (Generali 1631, corse ippiche 1635, corse automobilistiche 1637) Cultura e Servizi di utilità sociale (informazioni sanitarie, corsi di inglese per telefono, protezione animali) 17 È il 1982 e la SIP intraprende un cammino di modernizzazione che nell’anno successivo si concluderà attraverso una corposa ristrutturazione organizzativa articolata non più su quattro ma su tre livelli. Contestualmente si verificano significative aperture verso quello che il mercato sembra richiedere, sia come atteggiamenti di servizio sia come contenuti e prestazioni possibili da offrire: non è certo una rivoluzione ma quello da noi vissuto è stato un momento di lusinghiero cambiamento e di entusiasmo; basti pensare alle riunioni settimanali di comitati per l’innovazione tenuti espressamente da un direttore generale dell’azienda. È proprio in queste sedi che prende corpo l’idea di offrire attraverso il mezzo telefonico informazioni che vadano oltre quelle già fornite (giornale radio, informazioni meteo e percorribilità delle strade) e investano le abitudini, le tradizioni e il tempo libero della gente. Si inizia pertanto a studiare, col supporto di ricerche di mercato, quali contenuti possano essere più attrattivi in relazione alla vita condotta dalle persone: nascono i SERVIZI 1 a diffusione regionale, con varie proposte di offerte informative compatibili col mezzo telefonico, aventi come caratteristiche essenziali la semplicità e l’efficacia di fruizione tenendo conto soprattutto della durata massima dei messaggi che non oltrepassa, in genere, i tre minuti. Guglielmo Carretti 18 Nella seconda metà degli anni 80, con il progredire della tecnologia che consentiva all’utente di interagire attraverso menù ad albero alla ricerca delle informazioni desiderate e ricevendo il contenuto informativo sempre dall’inizio, fu possibile un approccio più moderno e, propedeutico, a quanto via computer sarebbe avvenuto qualche anno più tardi con le informazioni via internet .I servizi forniti sulla numerazione 166* ne furono l’esempio concreto: gli oltre 100 messaggi facenti capo al prefisso 1661, predisposti da esperti del dal Ministero della Sanità, fornivano infatti interessanti informazioni sull’assistenza sanitaria, farmaceutica e ospedaliera nelle varie regioni e consulenza specifica per problemi della donna, del bambino, di malati cronici e sieropositivi. Sulla numerazione 1669 i giovani potevano ascoltare, con qualità decente, i dischi della hitparade radiofonica periodicamente aggiornata e sul l’1664 il nonno accostando la cornetta all’orecchio del nipotino poteva fargli ascoltare la “Fiaba della Buonanotte” prima di addormentarsi. Particolarmente interessante fu l’elaborazione di un corso di inglese per telefono su numerazione 1665-1666 :era offerto in versione base per principianti e avanzata per studenti di medio livello, supportato da dispense vendute in edicola e da messaggi in lingua per esercitarsi nella pronuncia. Quest’ultima iniziativa, che con l’uso del telefono era prima al mondo nel suo genere, ebbe anche l’onore di una menzione sulla prima pagina del Financial Times. Purtroppo però l’iniziativa non ebbe grande successo perché in edicola, dove il supporto cartaceo veniva distribuito, SIP trovò un forte ostacolo da parte di editori concorrenti molto agguerriti che distribuivano analoghi prodotti supportati da cassette registrate. I Servizi 1 costituirono, per un’azienda telefonica operante in regime di monopolio come era ancora la Sip, un primo banco di prova per un approccio più moderno all’offerta di servizi informativi preparando gli utenti a un cambiamento profondo, ormai all’orizzonte, che preludeva all’apertura a iniziative di soggetti privati. Questi ultimi operando in concorrenza (relativamente ai contenuti) sul supporto tecnico fornito dal gestore telefonico avrebbero realizzato nuove iniziative ma a costi più elevati per l’utente finale. Correva l’anno 1993…. insieme A.A.V.V. GIRARE GIRARE IL PORTO DI TRAIANO (M. L. Sparaci) Il Porto di Traiano (ricostruzione) gonale con lati di 358 m e profondo 5 m, con una superficie di 32 ettari e 2000 metri di banchina. Le navi da carico (onerariae) attraccavano alle banchi- ne sui due lati del canale d’ingresso o a quelle del bacino interno, e le merci venivano immediatamente smistate ai magazzini, da cui ripartivano alla volta di Roma (dopo permanenze di varia durata legata al tipo e alla deperibilità del prodotto) su battelli di stazza minore (caudicariae), più adatti a risalire la Fossa Traiana (l’attuale Canale di Fiumicino) e quindi il Tevere. Per dare maggiore fluidità al trasporto dei i prodotti verso la città di Roma venne poi costruita una strada che prese per l’appunto il nome di “Via Portuense”. I grandiosi resti dei numerosi magazzini, la ampiezza della darsena e la enorme superficie in cui era sistemato il porto, ci ha dato subito la consapevolezza di quanto fosse operoso questo complesso che riforniva di derrate la ormai grande città di Roma, la “Caput Mundi”. Una atmosfera suggestiva nel ricordare questo angolo di Roma antica ha pervaso i Soci dell’Alatel Lazio; è un luogo forse poco frequentato; viene aperto solo due volte al mese ma con l’Alatel abbiamo ottenuto la visita in privato e quindi abbiamo trascorso una mattinata nel silenzio di questa oasi naturale. Tutti contenti ed alla fine non poteva mancare un pranzo “marinaro” ben allestito e gradito. LE ISOLE EOLIE (P.Magistrini) Da tempo desideravo visitare le ISOLE EOLIE, che non conoscevo. Ho colto quindi l’opportunità che ALATEL ci ha offerto: una escursione dal 18 al 23 maggio in queste splendide isole, oggi proclamate dall’UNESCO patrimonio dell’umanità. È emozionante scoprire tutta una meravigliosa gamma di colori: dal nero della lava e delle spiagge al blu cristallo del mare, dal verde degli ulivi e dei vigneti che producono l’eccellente Malvasia fino al bianco latte delle case chiamate “cubi” dalla loro forma. LIPARI non è solo la più grande delle isole Eolie ma ne è anche il suo cuore pulsante: la sua cittadina si estende ai piedi della imponente rocca del castello, unica acropoli greca, che ospita il Museo Archeologico. L’isola, montuosa e frastagliata, è alta 600 mt. circa e si estende lungo le insenature di Marina Corta e Marina Lunga dove approdano barche e aliscafi. Conta circa 12.000 abitanti con quelli delle belle frazioni di Canneto, Acquacalda, Quattropani e Pianoconte. Facendo il giro dell’isola, abbiamo ammirato rocce rossastre e una vasta cava di pomice (ora non 19 In una giornata di sole ci siamo tuffati nella realtà storica di 2.000 anni fa: la interessante visita al PORTO DI TRAIANO, ben illustrata da una simpatica guida, ci ha consentito di rivedere quello che rimane di una straordinaria opera di indiscutibile grandiosità e di elevato valore ingegneristico, TRAIANO affidò la costruzione dell’’intero complesso ad Apollodoro di Damasco che portò a compimento questo nuovo porto, più funzionale e più arretrato rispetto a quello di Claudio. I lavori durarono dal 100 al 112 e venne creato un bacino di forma esa- 20 più attiva) intersecata da colate di ossidiana, una lucida pietra nera con la quale, prima dell’età del bronzo, venivano fatte lance e armi taglienti; è grazie all’ossidiana che si è determinata la ricchezza di Lipari; la ottima cucina eolica l’abbiamo apprezzata al ristorante “E Pulera” che per tutte le sere ci ha servito manicaretti a base di pesce. Il gruppo a Stromboli STROMBOLI è l’isola più settentrionale con un vulcano che mostra la propria attività esplosiva ogni quarto d’ora circa, ed è uno spettacolo impressionante che abbiamo ammirato dal mare (di notte con la cena a bordo) ancorati di fronte alla Sciara del fuoco. L’isola è una località naturale ed integra, non priva di scomodità visto che non c’è illuminazione nelle strade e c’è penuria di acqua, ma si ha una sensazione di pace, lontana dai rumori e dall’inquinamento delle nostre città. Venne riscoperta, dopo la guerra, da Roberto Rossellini che girò con la Bergman il film “Strom- PANAREA è la più piccola, silenziosa (girano solo piccole “cars” elettriche) e bianca, deliziosa e ambita per una vacanza raffinata. VULCANO mi ha colpito, oltre che per le sue attive fumarole, per i suoi inebrianti profumi e i suoi smaglianti colori. Alcuni di noi si sono avventurati a piedi (e non senza difficoltà) sino alla sommità del cratere, altri invece, come chi scrive, hanno effettuato con un’auto a nolo il giro dell’isola; è stato bellissimo perché, oltre agli splendidi panorami, le sponde verdi ricche di cespugli gialli di ginestre, rosa e bianchi di oleandri e di “cisco”(fiori simili a rose selvatiche) abbiamo assaporato il profumo degli eucaliptus e di altri grandi e verdi alberi e notato le capre che danno un’ottima ricotta, lavorata per ottenere gli ancor ottimi cannoli alla “siciliana”. SALINA, conosciuta ancor meglio dopo il film “Il postino” con il bravissimo Massimo Troisi, girato nella frazione di Pollara (che abbiamo visto costeggiando l’isola), è detta l’isola verde perché ricca di acqua, quindi fertile, dove si coltivano uve pregiate dalle quali si ricava la gradevole Malvasia, oltre a capperi, fichi e agrumi. Una delizia per le papille gustative! Ottimo il pane “cunzato” da Alfredo famoso anche per le granite (originali quelle di mandorle e pistacchio). Tra l’altro abbiamo visitato il luogo ove un tempo v’erano le vasche per la produzione del sale (da qui il nome dell’isola). In conclusione è stata una piacevolissima escursione, grazie anche all’impegno del nostro accompagnatore sempre attento per la parte organizzativa e puntuale nel rispetto degli orari e degli appuntamenti, nonché alla comitiva dei partecipanti, allegri e desiderosi di godersi l’escursione ed il caldo sole delle isole. (altre foto in 4a di copertina) L’eruzione dello Stromboli boli terra di Dio” ed abbiamo potuto vedere la casa ove la diva alloggiava durante le riprese. Vicino, uno scoglio disabitato (sono i resti di un antico vulcano) di nome “Strombolicchio” sul quale si trova il faro della Marina Militare. Il gruppo a Salina LONDRA (D. Fiorini) Dopo una sosta per uno spuntino ci siamo diretti verso il centro con il pullman per vedere Trafalgar Square e Piccadilly Circus, due “punti strategici” turisticamente parlando. Nei giorni successivi, accompagnati da un tempo splendido e temperatura fino a 27°, cosa rara per i londinesi per un periodo così lungo, ci siamo deliziati con belle passeggiate nei giardini di Kensington (residenza del Principe William) ed a Hyde Park. Di seguito, continuando il nostro tour, ci siamo diretti per la visita alla Torre di Londra con i tesori dei Reali (con occhi sbarrati alla vista di tante bellissime gemme), e al Castello di Windsor, una costruzione bellissima e ben conservata. Ci siamo incontrati all’aeroporto di Roma Fiumicino al mattino molto presto: appuntamento alle ore 6.30 e partenza in orario poco dopo le 8.30. A Londra siamo arrivati con qualche minuto di anticipo e qui abbiamo incontrato la nostra guida che ci ha seguito per tutti i 5 giorni; al nostro gruppo si sono aggiunti una coppia di soci dell’Alatel di Varese giunti con un volo da Milano Malpensa. Paola, il nome della guida, una italiana molto professionale trasferitasi a Londra circa 30 anni fa e con un bagaglio culturale di prima qualità, ci ha immediatamente catapultato nella visita dei siti che avevamo in programma: il Tower Bridge, la ruota panoramica (London Eye), il Big Ben per terminare la mattinata con la visita all’Abbazia di Westminster: Westminster, dopo la Cattedrale di San Paolo, è il più importante luogo di culto anglicano di Londra dove sono stati incoronati quasi tutti i Sovrani e dove sono stati sepolti nei secoli passati gran parte di loro fino al 1760. Abbiamo assistito al cambio della guardia a Buckingham Palace, una bella manifestazione alla quale non si può mancare di assistere e che è uno degli appuntamenti cui difficilmente ogni turista in visita a Londra sa rinunciare. Interessante anche la visita ad uno dei centri commerciali più grandi e lussuosi del mondo, i magazzini Harrods dove vige lo slogan «dallo spillo all’elefantefl. La sera dopo cena era molto gradevole visitare le vie del quartiere di Kensington (dove era posizionato il nostro Albergo) e gradevole era anche ritrovarci a bere una birra in uno dei caratteristici pub. Molto interessante dal punto id vista strettamente culturale la visita al British Museum, che da solo vale una visita a Londra e poi la visita (ved.foto) alla nota località di Stonehenge (pietra sospesa) famoso sito neolitico situato nella piana di Salisbury, composto da un insieme circolare di grosse pietre erette, conosciute come megaliti ed avvolte ancora nei misteri. L’ultimo giorno visita alla località di Greenwich nota per la sua storia marittima e per aver dato il nome al Meri- Abbazia di Westminster Il gruppo a Stonehenge 21 Quando ti si prospetta la possibilità di effettuare un viaggio in Europa, una delle possibili mete che subito ti vengono in mente è sicuramente l’Inghilterra e quindi il desiderio di poter trascorrere un soggiorno a Londra. Quest’anno nel nostro programma dell’Alatel Lazio era stata prevista per la gita internazionale un viaggio di 5 giorni a Londra; allora quale occasione migliore per partire, per stare con degli amici con cui condividere piacevoli momenti e poter visitare la cattedrale di Westminster, il Bridge Town, il Castello di Windsor, il Tamigi, i parchi e tutte le altre attrazioni presenti in loco. È vero che per noi che viviamo a Roma e abituati a vedere i nostri monumenti, siamo sempre esigenti nel cercare di trovare delle bellezze da comparare alle nostre ma Londra ha delle caratteristiche monumentali un po’ diverse. Ed allora ecco che un folto gruppo di Soci Alatel iniziano questo viaggio verso il nord Europa. diano di Greenwich (longitudine 0), dove abbiamo potuto visitare il museo della Marina e ammirare anche il “Cutty Sark” veliero inglese con stazza di 963 tonnellate, varato nel novembre del 1869 che navigò sulla rotta delle Indie per il commercio del tè e della lana. In serata, con un poco di nostalgia, ma molto soddisfatti, siamo ripartiti per Roma. Altre foto in 3a di copertina 22 FORO DI AUGUSTO DI NOTTE (F.Pettorini) In una notte con la ancora tiepida temperatura estiva, i nostri Soci, numerosi e quindi divisi fra due giornate, hanno potuto assistere alla ricostruzione “emozionante” della vita al tempo di Augusto. Protagonisti sono stati i reperti del FORO DI AUGUSTO e da questi è partito il viaggio nella storia di 2000 anni fa. “Le pietre parlano e sono in grado di raccontare grandi cose” ha commentato Piero Angela che con Paco Lanciano ha ideato questo “capolavoro” e hanno fatto riscoprire questo sito, un tempo il centro della vita e delle vicende dell’antica Roma, ricostruito con rigore storico e scientifico nel suo luogo originario. Al di là di una semplice mostra di reperti antichi, gli spettatori - muniti di cuffie - sono stati proiettati nella vita palpitante del passato tra proiezioni di immagini vive, filmati, animazioni, effetti sonori tra il racconto di Piero Angela, rivivendo la vita al tempo di Augusto. E così si è rivista la magnifica facciata del- l’imponente costruzione alta quanto un palazzo di 9 piani, il tempio e la statua di Marte vendicatore (dell’assassinio di Cesare); l’interno era delimitato da portici nei due lunghi lati fiancheggiati da colonne e statue e un pavimento di ricchi marmi colorati, luogo di incontri per la cultura, la politica, gli avvocati. Al centro si aprivano due emicicli nei quali vi erano le aule dei Tribunali dove veniva amministrata la giustizia per cittadini e stranieri (praetor urbanus et peregrinus). Su tutto dominava l’immensa statua di Augusto alta 12 metri della quale è rimasto il basamento e una impronta del piede. In fondo, a chiusura verso la Suburra, un altissimo muro quanto un palazzo di 11 piani costruito senza malta, ma tenuto insieme con graffette, ancora in piedi dopo 20 secoli dopo aver resistito a terremoti e incendi e alluvioni. Il silenzio e l’opacità della notte, che copre rumori e altri oggetti e la magia dei mezzi audiovisivi, ha immerso gli spettatori nell’atmosfera della grandezza e lo splendore di Roma facendoli rivivere l’epoca del grande impero. La cometa di Lovejov La montagna Le frecce tricolori Anche in questa edizione desideriamo riservare uno spazio ai “clik” inviati da alcuni Soci amanti delle fotografie. Abbiamo scelto quattro scatti di Pietro ZACCARIA che stanno a dimostrare la LA FAME NEL MONDO bravura e la professionalità del nostro Socio: l’impostazione del soggetto e la luce che lo inquadra sono il frutto di una attenta ricerca e di una acuta attenzione ai particolari. Il 19 ottobre scorso è tornata a Roma l’Hunger Run, la maratona di 10 km per combattere la fame nel mondo e raccogliere fondi per finanziare i programmi di alimentazione scolastica. Ad organizzare l’evento sono le agenzie del polo agro-alimentare delle Nazioni Unite. Alla maratona ha partecipato anche uno dei Soci dell’Alatel Lazio: Fabio Stoppa: eccolo con il n° 466 che ha ottenuto un buon tempo nonostante i suoi 46 anni; all’arrivo ha dichiarato: “Sono stanco ma contento; ho anch’io voluto mostrare solidarietà per dare da mangiare a tantissimi bambini meno fortunati.” 23 L’ape e il fiore infotografia La Redazione L’ANGOLO DEI FOTOGRAFI una telefonista inriunione 24 TELEFONISTE... PRESENTI!!! Nello scorso mese di ottobre, abbiamo risposto con entusiasmo all’invito dell’Alatel Lazio per un incontro (svoltosi in due tornate) tra le ex addette alla commutazione manuale; è stata una “rimpatriata” molto emozionante che ci ha fatto “rivivere” una atmosfera passata allorché si trovavamo nelle sale del “12”, dell’ “interurbano” e del “fonotelegrammi” per la nostra giornata di lavoro. L’opportunità offertaci dall’Alatel Lazio ci ha consentito così di rivedere le colleghe e scambiare con loro i saluti e raccontarci la nostra vita “post-lavorativa”. Dopo il saluto inaugurale da parte del Segretario (Aldo Baldazzi), abbiamo ascoltato con vivo interesse l’intervento del Vice Presidente dell’Alatel Lazio (Luciano Stoppa) che peraltro abbiamo avuto il piacere di rivedere avendolo conosciuto allorché prestava servizio nella “mitica” Agenzia di Roma. L’inizio dell’intervento di Stoppa è stato incentrato sull’amicizia che, sorta nei posti di lavoro, non può e non deve essere dimenticata; da qui il passaggio agli obbiettivi dell’Alatel è stato quasi naturale, poiché l’Associazione - ha precisato il Vice Presidente - coltiva l’”associazionismo” che mira appunto a unire e riunire i Soci in varie attività a largo spettro (cultura, escursioni, tour, folklore, ecc) nonché a dare a molti l’opportunità di “uscire dalla solitudine” che oggi colpisce, e purtroppo spesso, i “più avanti con l’età”. Inoltre l’Alatel svolge verso i Soci consulenza in vari campi (fiscale, previdenziale, condominiale, ecc) e gestisce le interessanti facilitazioni telefoniche che la Telecom ha concesso ai pensionati iscritti. Tutte queste attività sono oggetto di particolari e puntuali momenti di informazione ai Soci attraverso il giornale quadrimestrale “New Continuare Insieme”, il “Foglio Notizie” semestrale, la “News letter mensile” e il “sito”. Infine ci è stato ricordato che l’Alatel fa parte dell’ANLA, la quale, con i 85.000 Soci “anziani” a livello Nazionale ed appartenenti a molte grandi Società(di assicurazioni, bancarie, manufatturiere, cantieristiche, telecomunicazione, ecc.) si impegna nella salvaguardia e tutela dell’anzianato con vari interventi e proposte di legge interessanti, alcune delle quali hanno trovato riscontro a livello legislativo. Questa attività ci viene comunicata tramite il giornale “Esperienza” inviato ai Soci per 10 edizioni/anno. A seguire abbiamo ricevuto il gradito saluto delle nostre “ex responsabili” Raggi e Iannucci; infine Abet Franco ha illustrato e pubblicizzato l’importanza del sito Alatel Lazio (www.alatel.it) ove vengono in tempo reale comunicate le notizie più importanti e la vita dell’Associazione. All’incontro era presente anche il dr. Enrico Casini a suo tempo operante nel settore della commutazione prima in Direzione Regionale e poi in Direzione Generale. Al termine dell’incontro ci è stato offerto un gradito omaggio e poi, tutte insieme, abbiamo brindato alla rimpatriata con un augurio: ripetere l’incontro ma se possibile - in una sala idonea a consentire una riunione “plenaria”. Il saluto della Raggi e della Iannucci Amalia Madonna inassurdo IN PALCOSCENICO Il teatro dell’assurdo 26 Il termine “assurdo”, (dal latino absurdus in cui la particella ab (da) sta per allontanamento), indica tutto ciò che è contrario alla logica, contraddittorio o che genera un senso di ridicolo. In Italia, massimo rappresentante dell’assurdo comico è Dario Fo il cui moralismo, capace di autentica indignazione, si manifesta nella forma del grottesco e del paradosso. La definizione deI Teatro dell’Assurdo (The theatre of the absurd) fu coniata nel 1961 dal critico Martin Esslin (1918-2002) prendendo in esame il lavoro di alcuni drammaturghi quali Samuel Beckett ed Eugène Ionesco, i quali con le loro opere hanno cercato di dare espressione e forma al concetto filosofico di assurdità dell’esistenza umana. Il teatro dell’assurdo ha caratterizzato gli anni 40, 50 e 60 del Novecento. E’ necessario considerare il momento storico e sociale in cui prende vita questo nuovo genere teatrale: la fine di due guerre che avevano portato con i loro orrori ad una crisi profonda dei valori etici e morali e ad uno smarrimento delle coscienze. Eugène Ionesco nasce a Slatina (Romania) nel 1909 da padre romeno e madre francese. Dal 1913 è a Parigi e qui rimane fino alla separazione dei genitori (1925). Torna in Romania fino al 1939, conseguendo il dottorato in Letteratura francese. Si trasferisce in Francia a Parigi dove lavora come correttore di bozze. Al teatro arriva in età matura e quasi per caso. Nel 1970 viene eletto membro dell’Accademia Francese. Muore a Parigi nel marzo del 1994. Alcune delle sue opere sono atti unici tra cui La Cantatrice calva del 1950, che è stata definita dallo stesso autore “anticommedia”, poi La Lezione del 1951, Le sedie del 1952, Vittime del dovere del 1953. Molteplici furono le critiche a Ionesco sul suo modo di fare teatro, sia da parte di un gruppo di intellettuali di si- Samuel Beckett nistra che lo accusarono di essere poco attento ai problemi socio-politici, che da parte di alcuni critici che ritenevano che lo scrittore si sottraesse alla realtà, non credendo nell’uomo, nella ragione, nel progresso e nella civiltà. Ionesco si difese rifiutando il conformismo di sinistra ed affermando che l’arte ha la necessità di esprimersi in libera autonomia. Come S.Beckett, anche Ionesco si rende interprete dei disagi, dei dubbi e della solitudine dell’uomo contemporaneo. Samuel Beckett nasce a Dublino nel 1906 e a 14 anni frequenta la stessa scuola di Oscar Wilde la Port Ro- In sintesi nel teatro dell’assurdo la successione degli eventi non segue un andamento logico ed essi sono legati tra loro da asserzioni o stati d’animo od emozioni apparentemente senza alcun preciso significato. Sono portati in scena, l’angoscia, la solitudine dell’uomo moderno, l’impossibilità di comunicare, con dialoghi surreali ridotti al minimo e costituiti in parte da squarci di quotidianità scomposti e poi rimontati con effetti a volte di comicità frammista però ad una vena drammatica che ne rappresenta la vera essenza. Un teatro non facile da comprendere ed apprezzare! yal School. Sin da ragazzo avverte i segni di un profondo disagio esistenziale che lo porta ad isolarsi dagli altri e alla depressione. Nel 1928 si trasferisce a Parigi che rappresenta una svolta importante della sua vita, frequentando i circoli letterari parigini dove conosce James Joyce che diventerà suo maestro. Il suo amore verso la letteratura e la poesia (tra l’altro Beckett diviene un vero esperto di Dante Alighieri) e il suo dedicarsi alla scrittura avranno un effetto benefico sul suo stato pschico-fisico. Il suo poema “Whorscope” tratta della transitorietà della vita. S.Beckett ritiene che la routine “non è che il cancro del tempo”. Tra il 1945 e il 1950 scrive varie opere di cui quelle teatrali ed il suo capolavoro Waiting for Godot (Aspettando Godot), che messo in scena nel 1953 ottiene un successo immediato. S.Beckett è stato il primo “scrittore dell’assurdo” ad avere un riconoscimento internazionale, ottiene infatti nel 1969 il premio Nobel per la letteratura, proprio per l’opera Aspettando Godot. Muore a Parigi nel 1989. Nelle opere teatrali in esame, la struttura tradizionale costituita da una trama definita, dalla concatenazione degli eventi e con una logica conclusione, non viene assolutamente seguita, infatti c’è il rifiuto per una costruzione drammaturgica razionale e di un linguaggio logico conseguenziale. Il teatro secondo Ionesco deve essere libero da pregiudizi e divenire terreno di esplorazione nel quale gli spettatori non si immedesimino in ciò che viene rappresentato, ma vengano spinti a riflettere sia sulla condizione dell’uomo che sul modo di fare teatro. Il teatro dell’assurdo pone l’uomo di fronte alle proprie responsabilità, costringendolo a ragionare in maniera autonoma e a trarre le proprie conclusioni. Anche nell’opera di Samuel Beckett Aspettando Godot si ripete la stessa struttura: non esiste un vero e proprio intreccio, gli eventi appaiono slegati tra loro e i dialoghi, le battute scarne, monche e ripetitive, evidenziando però una tagliente ironia. In questa opera viene rappresentata l’attesa di due viandanti Vladimir (Vladimiro) ed Estragon (Estrazione) in un luogo indefinito (con un solo salice piangente simbolo del tutto o del niente) che aspettano un certo Godot che dovrebbe offrirgli un lavoro. Della vicenda non si sa da dove vengano i personaggi, chi o che cosa sia Godot che non arriverà mai. Il teatro “dell’Assurdo” risultò negli anni 60 del Novecento anch’esso accademizzato, se così si può dire, per cui si cercarono strade diverse di espressività teatrale. 27 Eugene Ionesco Tutti questi concetti sono espressi pienamente nella pièce teatrale La Cantatrice Calva di Eugène Ionesco. Fu rappresentata a Parigi nel 1950, e fu accolta all’inizio, proprio per il suo carattere fortemente innovativo, con diffidenza. Solo nel 1955 riscosse un grande successo, rimanendo in cartellone per 15 anni consecutivi. La Redazione inmemento Associazione per l’assistenza sanitaria integrativa ai lavoratori delle Aziende del Gruppo Telecom Italia Sito internet: www.assilt.it I Soci ASSILT del Lazio fanno riferimento al L'Unità Operativa di Roma che ha sede in Via del Pellegrino 155 - 00186 - Servizio fax: 06.6846.6168 La corrispondenza va inviata a “HRS/Welfare - Servizi Amministrativi per Assilt/Centro.” Comunque nella sede Telecom di V.le Colombo,142 (nell’atrio di ingresso) rimane attiva la cassetta postale per la raccolta della corrispondenza. Sportello amministrativo - Via del Pellegrino 155 - Roma Riceve il lunedì ed il martedì dalle ore 09.30 alle ore 12.30. 28 Associazione per l’Assistenza Sanitaria Integrativa Dirigenti Aziende del Gruppo Telecom Italia IDA S S A Via Tripoli, 94 - 10137 Torino Sono state modificati i criteri per la gestione ed il recapito delle domande di rimborsi Digitare: www.assida.it e seguire le istruzioni oppure digitare: www.alatel.it e poi Lazio. A S S I S T E N Z A ASSOCIAZIONE SPILLE D’ORO OLIVETTI Delegazione di Roma e del Lazio Fiduciaria Manuela MOTTIRONI - Tel/Fax 06.687346 Sede: (presso Fondazione Adriano Olivetti) - Via Zanardelli, 34 00186 Roma Orario presenza in sede: Martedì e Giovedì ore 10,00 - 12,30 a Siamo o n fine an Devo ricordarmi di rinnovare la QUOTA SOCIALE 2015 (invariata a Euro 25,00/anno) Per il versamento si può provvedere tramite - il c/c postale n° 91364000 intestato a Alatel - Associazione Lavoratori Seniores Gruppo Telecom - tramite bonifico postale o bancario (vedere IBAN nel retro di copertina) - presso la sede di Roma - Via C. Colombo, 142 (da Lu a Ve ore 9-12) - oppure, se si risiede fuori Roma, versare la quota ai nostri Fiduciari locali. Mi raccomando, non indugiare, perché il tuo contributo è molto importante. 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