Progetto UrbAL “COME COSTRUIRE UN BILANCIO PARTECIPATIVO: TRASFERIMENTO DI PRATICHE IN UNA PROSPETTIVA DI SCAMBIO RECIPROCO” Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 1 Dimensione Finanziaria Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 2 Dimensione Finanziaria Il contesto italiano: TUEL 267 del 2000 – la disciplina degli enti locale è affidata a questo importante D. Lgs. Anche l’ordinamento contabile fa riferimento a questa disposizioni Aspetto soggettivo – attività contabile svolta da Province, Comuni, Comunità Montane, Comunità isolane, Città metropolitane e Unioni di Comuni Aspetto oggettivo rendicontazione Ufficio Partecipazione – attività di programmazione, Comune di Grottammare gestione, 3 Dimensione Finanziaria Il contesto italiano: Giunta Comunale – ha il compito di redigere il Bilancio specificandone gli obiettivi assegnandone le risorse mediante il PEG. in questo settore la partecipazione ha un alto impatto in quanto la Giunta si fa permeare dai percorsi inclusivi Consiglio Comunale – approva il Bilancio e indica le linee guida in maniera generale. In questo caso la partecipazione gioca un ruolo di minore importanza anche se si notano comunque effetti poiché in alcuni casi i consiglieri traggono una forza maggiore in caso di scelte radicali Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 4 Dimensione Finanziaria Il Contesto Italiano: Programma triennale degli investimenti – redatto nel rispetto dei documenti programmatori e urbanistici e contiene l’elenco dei lavori articolato per settore. Rimane un documento molto importante anche nella prospettiva partecipativa poiché, specialmente per gli interventi cittadini, in alcuni casi si chiede di intervenire in questo ambito. Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 5 Dimensione Finanziaria Gestione del Bilancio: No contrapposizione tra gestione in modo tradizionale e in maniera partecipativa – non è opportuno creare una netta contrapposizione tra bilancio gestito in maniera tradizionale e bilancio gestito in maniera partecipativa. La gestione del bilancio risulta essere il percorso finale di un sistema inclusivo in grado di far interagire la istanze tipiche delle democrazia rappresentativa e momenti di partecipazione civica Forte interazione tra le due metodologie e creazione di un sistema capace di azionare un meccanismo virtuoso ed in grado di richiamare l’approccio tradizionale e partecipativo Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 6 Dimensione Finanziaria Gestione del Bilancio: Nelle assemblee di Quartiere la discussione solo in parte basata sulla discussione tecnica del Bilancio – la maggior parte della discussione si basa essenzialmente su richieste di quartiere, richieste cittadine, proposte per la città e la propria zona di appartenenza, segnalazioni ecc. questo ovviamente fa sentire i propri effetti sul Bilancio I luoghi e le istanze rappresentativi rimangono inalterati nella loro funzione – al consiglio comunale rimane l’organo deputato ad approvare il Bilancio mentre la redazione del Bilancio rimane sempre nelle mani della Giunta Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 7 Dimensione Finanziaria Gestione del Bilancio: La partecipazione influisce al momento della scelta politica che si effettua al momento della redazione del Bilancio – l’implementazione tecnica e il rapporto con la struttura rimane invariato; in altri termini per la struttura tecnica poco cambia se una decisione è presa in maniera autonoma oppure appoggiata da un percorso che ha coinvolto centinaia di cittadini Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 8 Dimensione Finanziaria Dimensione politica Alto Impatto Dimensione burocratica Basso Impatto Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 9 Dimensione Finanziaria Limiti di budget: A Grottammare non si utilizza alcuna limitazione budgetaria per la partecipazione – non vi sono somme a disposizione per singoli quartieri oppure tetti prefissati destinati alla partecipazione. Processo intersettoriale – il Bilancio Partecipativo si configura come un percorso intersettoriale ed assessorile in maniera da arrivare a comprendere varie azioni dell’agire amministrativo Azioni richieste non sempre prevedono spese budgetarie da porre in essere – in molti casi le richieste cittadine non pongono in gioco risorse ma, ad esempio, azioni di pressione in sedi consortili Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 10 Dimensione Finanziaria Limiti di budget: • Tetti alla partecipazione bloccherebbero eventuali dinamiche perequative in grado di promuovere uno sviluppo omogeneo – questo è un fattore molto importante che si è verificato a Grottammare e, anche adesso, si sta verificando. La Partecipazione a Grottammare è riuscita, nel corso del tempo, a porre in gioco importanti dinamiche redistributive in grado di garantire uno sviluppo omogeneo del territorio. Quartieri che precedentemente partecipavano in maniera importante poiché muovevano da una situazione di forte disagio, attualmente (alla luce di molte conquiste e di una situazione decisamente migliore rispetto all’inizio del processo) sono quelle che partecipano meno lasciando il passo a zone di recente costituzione e sviluppo che si stanno organizzando in comitati ed hanno aumentato notevolmente l’accesso all’interno del processo Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 11 Dimensione Finanziaria Limiti di budget: • Alcune zone potrebbero avere esigenze sovradimensionate alle risorse messe a disposizione e viceversa – non è possibile immaginare che tutte le zone e i quartieri abbiano le stesse necessità di risorse e di impegno da parte dell’azione comunale soprattutto se, come è successo a Grottammare, vi è una divisione territoriale molto capillare • Difficoltà a trovare un criterio attraverso il quale fissare i limiti e i tetti delle risorse a disposizione – nel caso in cui ci dovessero essere diversi limiti di budget sarebbe molto difficile capire in quale proporzione distribuirlo tra le zone e in base a quale specifico criterio di adozione Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 12 Dimensione Finanziaria Limiti tematici Ci sono limiti tematico argomentativi in cui la partecipazione non può intervenire – ovviamente la partecipazione non può intervenire in precisi ambiti perché in alcuni casi le richieste non hanno bisogno di essere discusse ulteriormente poiché oggettivamente chiare Tutte quelle scelte relative alla parte di Bilancio che si pone come rigida e sulla quale non si può decidere perché pregiudicherebbero il normale funzionamento della struttura (personale e tutte le spese di funzionamento indispensabile per il Comune) Non sono stati mai attuati percorsi di partecipazione in riferimento a tassazioni, stipendi, o alle entrate del bilancio in generale – il Bilancio Partecipativo interviene sulla distribuzione e sull’impegno delle risorse e non tanto sulla loro acquisizione Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 13 Dimensione Finanziaria Bilancio 2006 : Uscite BILANCIO 2006 - USCITE 1% 8% 5% 4% 33% 5% 5% 0% 1% 1% 0% 3% 15% 0% 0% 1% 4% 12% 1% PERSONALE ISTRUZIONE SETTORE SOCIALE CULTURA-TURISMO SPORT VIABILITA' PATRIMONIO FOGNE E DEPURAZIONE SMALTIMENTO RIFIUTI GESTIONE TERRITORIO E AMBIENTE SERVIZIO COMMERCIO VIGILI URBANI ANAGRAFE E STATO CIVILE MANUTENZIONE GENERALE E VARIE INTERESSI RIMBORSO MUTUI UTENZE ASSICURAZIONI FARMACIA Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 14 Dimensione Finanziaria Bilancio 2006 : Entrate CITTADINI 89% STATO 4% REGIONE 7% PROVINCIA E ALTRI 0% CITTADINI Ufficio Partecipazione STATO REGIONE PROVINCIA E ALTRI Comune di Grottammare 15 Dimensione Finanziaria Limiti e criticità legati al contesto nazionale: Continui tagli dal governo centrale – le ultime 6 finanziarie si sono particolarmente caratterizzate per i forti tagli agli enti locali da parte del governo centrale. I maggiormente colpiti sono i comuni poiché province e regioni hanno fatto seguire tagli proporzionati verso gli enti sotto ordinati Maggiori competenze – paradossalmente ai continui tagli nei confronti dei comuni è stato affiancato un forte trasferimento di servizi e competenze specifiche Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 16 Dimensione Finanziaria Limiti e criticità legati al contesto nazionale: Ingessamento dei Bilanci Comunali – la diminuzione delle risorse unitamente al trasferimento di maggiori competenze ha portato ad un irrigidimento del documento contabile poiché si è costretti a ricorrere alla privatizzazione dei servizi e ad una conseguente diminuzione del potere discrezionale e di controllo Patto di stabilità – una misura dettata dal governo centrale che costringe l’amministrazione a rientrare all’interno di certi parametri di spesa Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 17 Dimensione Finanziaria Limiti e criticità legati al contesto nazionale: Ritardo nell’emanazione della finanziaria – questo porta in molti casi a far approvare usualmente i bilanci comunali al oltre il 31 Dicembre dell’anno di competenza. Il processo di Bilancio Partecipativo si avvale di questo fisiologico ritardo poiché usualmente le assemblee del secondo ciclo si tengono all’inizio dell’anno di competenza successivo Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 18 Dimensione Finanziaria esercitazione Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 19 Dimensione Finanziaria Possibili soluzioni per non strangolare la partecipazione nei limiti endogeni ed esogeni: Assecondare la partecipazione in altri settori Dell’agire amministrativo Ufficio Partecipazione Azioni che non Comportano dispendio di risorse Comune di Grottammare Promuovere azioni di corealizzazione 20 Progetto UrbAL “COME COSTRUIRE UN BILANCIO PARTECIPATIVO: TRASFERIMENTO DI PRATICHE IN UNA PROSPETTIVA DI SCAMBIO RECIPROCO” Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 21 La dimensione normativa Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 22 La dimensione normativa L’importanza del contesto: Necessità di un dibattito – questo aspetto rappresenta uno snodo fondamentale quando parliamo di partecipazione e per questo motivo è indispensabile un’adeguato confronto politico prima che tecnico al fine di evitare derive ideologiche o poco aderenti al tessuto sociale Importanza della contestualizzazione – quando si fa riferimento è determinante riuscire a leggere le esigenze della società civile. Anche in questo settore è opportuno evitare di forzare eccessivamente la mano per calare dall’alto decisioni di tipo normativo o regolamentare Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 23 La dimensione normativa La situazione di Grottammare Lo Statuto – all’interno del Comune di Grottammare seppur lo statuto presenti, ovviamente, articoli dedicati alla partecipazione civica non vi sono riferimenti chiari al Bilancio Partecipativo Regolamento – non esiste alcun regolamento che disciplina il processo di Bilancio Partecipativo Regolamento di gestione contabile – è il regolamento esecutivo del Bilancio comunale e all’articolo 5 si stabilisce che il Bilancio deve essere presentato ai cittadini attraverso assemblee Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 24 La dimensione normativa La situazione di Grottammare: Motivi della scarsa formalizzazione – la forte volontà politica di attuare questo tipo di percorso ha fatto da garante per l’implementazione continuata ed è stato allo stesso momento causa ed effetto della mancata istituzionalizzazione Processo estremamente dinamico – il percorso di Bilancio Partecipativo nel Comune di Grottammare è nato in maniera assolutamente diverso nella strutturazione rispetto a come ad oggi Non si è mai avvertita la reale necessità – gli strumenti di garanzia sono stati trovati nella strutturazione Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 25 La dimensione normativa Vantaggi dell’istituzionalizzazione: Maggiore coinvolgimento della struttura – il riconoscimento formale “obbliga” la struttura burocratica comunale a rapportarsi con questo strumento, attribuendogli maggiore dignità e importanza radicandolo Maggiore garanzia per i cittadini – se l’istituzionalizzazione è realmente affiancata da una ferma volontà politica i cittadini sarebbero maggiormente garantiti verso reali dinamiche di co – decisione e non meramente consultive Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 26 La dimensione normativa Svantaggi e pericoli dell’istituzionalizzazione Alcuna garanzia sostanziale alla sopravvivenza del processo – il grado istituzionalizzazione se non assistita da una reale volontà politica non garantisce il radicarsi del processo all’interno della struttura e, soprattutto, all’interno della società civile Bloccare l’evoluzione – “recintare” il percorso all’interno di paletti normativi rischia di ingessare il processo impedendone la possibilità di seguire le continue evoluzione richieste dalle mutevoli esigenze della società civile Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 27 La dimensione normativa Svantaggi e pericoli dell’istituzionalizzazione: Pericolo di derive demagogiche –maggioranze diverse da quelle che hanno istituzionalizzato il processo che non cedono nel Bilancio Partecipativo potrebbero utilizzarlo per creare consenso in maniera demagogica compromettendo per molto tempo il suo radicamento all’interno della società civile Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 28 La dimensione normativa Esercitazione Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 29 La dimensione normativa Caratteristiche principali di un eventuale regolamento: Aprire un dibattito Con la società civile Ufficio Partecipazione Assicurarsi di avere Una chiara volontà politica Rivolgere tale regolamento anche alla struttura Comune di Grottammare Modificare al termine di ogni ciclo Coinvolgendo i cittadini intervenuti 30 La dimensione normativa Basso Statuto Medio Regolamento Reg gestione contabile Ufficio Partecipazione Medio Comune di Grottammare 31 Progetto UrbAL “COME COSTRUIRE UN BILANCIO PARTECIPATIVO: TRASFERIMENTO DI PRATICHE IN UNA PROSPETTIVA DI SCAMBIO RECIPROCO” Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 32 Dimensione Partecipativa Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 33 Dimensione Partecipativa I luoghi dell’articolazione budgetaria: Da un punto di vista formale i luoghi e l’iter per la realizzazione del Bilancio rimangono sostanzialmente intatti – i meccanismi di partecipazione popolare vanno ad inserirsi all’interno dell’assetto rappresentativo cercando di rinforzarlo e lubrificando i suoi ingranaggi La partecipazione influisce in maniera decisamente maggiore all’interno del potere esecutivo – meccanismi di inclusione sociale e di co-decisione permettono ai cittadini di prendere parte attivamente alla formazione del bilancio e dalle politiche che da esse derivano Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 34 Dimensione Partecipativa I luoghi dell’articolazione budgetaria: Da un punto di vista informale la redazione del Bilancio è il punto di arrivo di un percorso attraverso il quale il potere della Giunta Municipale si fa permeare dalla volontà cittadina Il consiglio comunale – tecnicamente in seno al consiglio comunale la partecipazione riesce ad intervenire indirettamente facendo poiché i consiglieri sono consapevoli del percorso partecipativo intrapreso Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 35 Dimensione Partecipativa Impatto della partecipazione sui luoghi tradizionali delle scelte Giunta alto Consiglio Comunale basso Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 36 Dimensione Partecipativa Il Bilancio Partecipativo: Una delle prime esperienze in Italia – Grottammare risulta essere uno dei primi laboratori partecipativi in Italia e in Europa Inizialmente scarsa consapevolezza – il processo nei primi anni si è caratterizzata per un alto tasso di spontaneismo ed informalità tanto che non prendeva ancora il nome di Bilancio Partecipativo e configurandosi come ascolto selettivo Un esempio autoctono – a differenza di molte altre esperienze il processo partecipativo nasce a Grottammare in maniera parallela e quasi inconsapevole rispetto alle esperienze sudamenricane elaborando un proprio modello Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 37 Dimensione Partecipativa Il Bilancio Partecipativo: Porto Alegre – con il Social Forum Mondiale del 2001 e la tematizzazione del Bilancio Partecipativo avutasi con il movimento altermondialista il BP di Grottammare si contamina da un punto di vista strutturale con le altre esperienze internazionali Alto tasso di flessibilità nella sua strutturazione – il processo partecipativo nasce in maniera totalmente diversa rispetto all’attuale configurazione Difficile esportabilità del modello – proprio in virtù del fatto che il processo partecipativo è autoctono e quindi legato al contesto difficilmente può essere esportato tout court in altri contesti. In altri termini non esiste un kit partecipativo. Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 38 Dimensione Partecipativa Attori coinvolti: Sindaco e Giunta - presenti in tutte le assemblee “Struttura Amministrativa” – rappresenta la parte meno coinvolta poiché i processi partecipativi sono intesi come un percorsi essenzialmente politici che vanno incidere essenzialmente sul momento decisionale. Il dibattito sull’opportunità di coinvolgere maggiormente l’apparato burocratico è, tuttavia, piuttosto sviluppato Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 39 Dimensione Partecipativa Attori coinvolti: • Popolazione – è la dimensione più importante e l’accesso è garantito a tutti i cittadini interessati. Tutti possono intervenire alle Assemblee e non ci sono deleghe o forme di rappresentanza da far velere. Tutti i cittadini hanno uguale peso e importanza all’interno dei momenti deliberativi. Comitati di Quartiere – sono libere associazioni di cittadini che hanno il compito di rendere la partecipazione popolare uno strumento permanente e non più relegato all’occasionalità delle assemblee. Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 40 Dimensione Partecipativa Non solo Bilancio Partecipativo: Grosso impaccio analitico ad attenersi esclusivamente al processo relativo al Bilancio Partecitativo – anche da un punto di vista esplicativo e analitico è difficile fare riferimento solo ed esclusivamente alle pratiche partecipative riferite al Bilancio di Previsione annuale Ulteriori scenari partecipativi che influiscono direttamente o indirettamente sulla formulazione e sugli effetti di bilancio – le pratiche partecipative hanno saputo replicarsi in ulteriori scenari proprio dell’agire amministrativo Grottammare intende la partecipazione come un sistema che influisce anche sul bilancio come su altre arene dell’agire amministrativo Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 41 Dimensione Partecipativa Non solo Bilancio Partecipativo: Intendere il Bilancio come punto di un insieme più ampio e corrispondente a quello Amministrativo Intendere il Bilancio Partecipativo come punto di un insieme più grande e corrispondente alla Partecipazione Far interagire i due insiemi fino a creare un Sistema in grado di richiamarsi a vicenda in un percorso virtuoso basato sull’interazione delle due dimensioni Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 42 Dimensione Partecipativa Insieme partecipativo Insieme amministrativo Sistema amministrativo partecipativo Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 43 Dimensione Partecipativa Non solo Bilancio Partecipativo: Progettazione Partecipata dei singoli interventi – Piazza kurssal, San Pio V, polo scolastico ecc. Piano Regolatore Generale – 1000 000 di metri cubi in meno e in poco tempo poiché gli amministratori hanno avuto il coraggio di prendere una simile decisione poiché hanno potuto vedere che c’era consenso intorno a quella scelta (agisce sulla politics non solo sulle policy) Azione di problem solving amministrativa – chiusura al traffico veicolare del vecchio incasato e interessanti dinamiche di co-realizzazione Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 44 Dimensione Partecipativa Non solo Bilancio Partecipativo: Riunione del Mercoledì – riunione aperta a tutti coloro che si riconoscono all’interno nel movimento Laboratorio aperto e in continua evoluzione – Percorso Partecipativo per la Sacra Giubilare con tavoli aperti per la co-realizzazione dell’evento Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 45 Dimensione Partecipativa Piano Regolatore Generale, perchè: Le assemblee del Bilancio Partecipativo avevano messo in evidenza la necessità di mettere mano a questo strumento 1996 – 1997 – iter di svolgimento partecipativo Vecchio Piano Regolatore Generale – sovradimensionato nelle previsioni rispetto a al reale sviluppo locale Risaliva a metà degli anni ’70 Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 46 Dimensione Partecipativa Piano Regolatore Generale, come: Apposite assemblee Azione dei Comitati di Quartiere Ufficio di Piano – aperto due pomeriggi a settimana con la presenza di tecnici per illustrare il processo di sintesi che si stava compiendo Conferenze tematiche – volte ad illustrare e semplificare il percorso Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 47 Dimensione Partecipativa Piano Regolatore Generale, risultati: Centinai di cittadini coinvolti Diminuzione volumetria edificabile Tempi brevi di approvazione – 2 anni per rivoluzionare un piano vecchio di oltre 20 anni Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 48 Dimensione Partecipativa Obiettivi di natura sociale: Perequazione livello sociale della vita cittadina – questo aspetto è molto interessante e mostra in quale modo si è riusciti ad azionare dinamiche perequative in ordine ad uno sviluppo locale omogeneo e condiviso Apprendimento sociale in grado di porre in essere momenti di crescita collettiva attraverso lo start up di dinamiche solidaristiche – se prevalentemente si è avuto una forte incidenza di richieste riconducibili all’urbanistica o alla viabilità piano piano il trand è cambiato con richieste cittadine che riguardano campagne di sensibilizzazione o azioni popolari Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 49 Dimensione Partecipativa Obiettivi di natura sociale: Far occupare direttamente ai cittadini quegli spazi decisionali e lasciati dalla crisi dei partiti e da altri tradizionali strumenti di partecipazione Intercettare cittadini che esulano dai tradizionali circuiti di rappresentanza o di concertazione – i percorsi partecipativi hanno garantito l’accesso al potere decisionale a quelle persone altrimenti escluse Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 50 Dimensione Partecipativa Obiettivi di natura politica: Rinforzare la delega rappresentativa – il contatto continuo con le persone e il conseguente aumento delle responsabilità che da esso ne deriva permette di rinforzare la delega data dai meccanismi rappresentativi Aumentare la responsiveness del politico – questo concetto ribalta la concezione positiva della partecipazione poiché è senza dubbio possibile affermare che la partecipazione è un istituto utile per i cittadini quanto per gli amministratori stessi in termini di valutazione delle problematiche e azione di valutazione Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 51 Dimensione Partecipativa Obiettivi di natura politica: Maggiore legittimazione del sistema politico – ovviamente un sistema politico che si raffronta periodicamente con centinai di cittadini ha una legittimazione maggiore rispetto ad un’azione governativa autoreferenziale Possibilità di superare empasse politico economiche derivante da eventuali commistioni tra pubblico e privato Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 52 Dimensione Partecipativa Obiettivi di natura amministrativa: Maggiore controllo del territorio - in termini di conflitto sociale, soddisfazione delle policy, conoscenza di criticità urbanistiche, culturali o di altra natura Maggiore trasparenza amministrativa Maggiore conoscenza del problema (monitoraggio) e delle possibili soluzioni (problem solving) Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 53 Dimensione Partecipativa Priorità: Importanza elevatissima della priorizzazione degli interventi Aspetto attraverso il quale si esplicita la maggiore responsabilizzazione del corpo politico Alta qualità della deliberazione Permette di uscire dall’ascolto selettivo Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 54 Dimensione Partecipativa Ruolo delle associazione Non hanno particolari momenti di coinvolgimento Non hanno partecipativo canali differenziati per intervenire nel processo Non vi è alcun rapporto di proporzionalità positiva tra grandezza dell’associazione (es. numero di tesserati) e influenza sulla decisioni La loro “forza” deriva dalla capacità di coinvolgere i propri associati all’interno del processo partecipativo Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 55 Dimensione Partecipativa Ruolo della società civile: Assoluto protagonismo Unici attori in grado di intervenire secondo il meccanismo una testa un voto Destinatari ultimi del processo di Bilancio Partecipativo e allo stesso tempo artefici dei principali cambiamenti della sua strutturazione Controllori attraverso i tavoli tecnici e il ruolo attivo dei Comitati di Quartiere Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 56 Dimensione Partecipativa Azioni di monitoraggio: Fondamentale per mettere in discussione la strutturazione del processo e articolare un’adeguata comunicazione Al primo anno di attuazione Moduli consegnati ai partecipanti Timore nel turbare la qualità della deliberazione poiché ai cittadini vengono distribuiti diversi moduli Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 57 Dimensione Partecipativa Obiettivi del monitoraggio Garantire un dimensione determinante per tutto il processo di Bilancio Partecipativo: l’accesso Mirare azioni e politiche di comunicazione in grado intercettare strati sociali esclusi dal percorso attualizzandolo alle mutevoli esigenze della società civile Strutturare la partecipazione in maniera tale da agevolare la partecipazione di strati ancora esclusi Grosse difficoltà ad effettuare un’adeguata opera di monitoraggio Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 58 Dimensione Partecipativa Possibile percorso partecipativo nell’articolarsi di diverse arene (eccezionale – valore di ideal tipo): Bilancio Partecipativo Emersione del progetto Progettazione Partecipata Possibili soluzioni Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 59 Dimensione Partecipativa Riunione del mercoledì Possibili soluzioni Progettazione partecipata Ufficio Partecipazione Scelta soluzioni Comune di Grottammare 60 Progetto UrbAL “COME COSTRUIRE UN BILANCIO PARTECIPATIVO: TRASFERIMENTO DI PRATICHE IN UNA PROSPETTIVA DI SCAMBIO RECIPROCO” Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 61 Dimensione Politica Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 62 Dimensione Politica Il contesto di Grottammare : Solidarietà e Partecipazione – “lista civica” all’interno del quale si è riconosciuto il movimento cittadino I partiti sono entrati nel movimento – molto importante è sottolineare come sono i partiti ad essere entrati all’interno del movimento accettandone regole e principi Personale formante – il movimento lista è formato da cittadini iscritti ai tradizionali partiti della sinistra così come cittadini facenti parti della società civile che non hanno riferimenti partitici Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 63 Dimensione Politica Il contesto di Grottammare : Capire come è nato il movimento è strumentale a capire come è stato possibile arrivare ad intendere un certo approccio amministrativo Il primo programma elettorale è stato redatto attraverso assemblee pubbliche Prima vittoria alle elezioni amministrative nel 1994 – attualmente il movimento è al terzo mandato amministrativo Area politica – sicuramente, per azione amministrativa consolidata e partiti che ne fanno parte, Solidarietà e Partecipazione è riconducibile alla sinistra Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 64 Dimensione Politica Il contesto di Grottammare : Trand elettorale dicotomico – alle elezioni politiche l’elettorato di Grottammare vota prevalentemente a destra mentre alle elezioni amministrative il consenso si radicalizza a sinistra Sindaco – attualmente il Sindaco proviene dalla società civile e non ha alcun riferimento partitico Ex sindaco – l’ex sindaco di Grottammare è attualmente il Presidente della Provincia di Ascoli Piceno dove sta attuando, anche in questo ente, dinamiche partecipative; esse si differenziano notevolmente da quelle attuate in ambito municipale Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 65 Dimensione Politica Il contesto in cui nasce il Bilancio Partecipativo: Contesto internazionale – la globalizzazione mostra in maniera sempre più palese le proprie criticità e momenti di contraddizione e il movimento altermondialista comincia a intrecciare i primi legami Contesto nazionale – Tangentopoli e nuovo sistema elettorale prevalentemente maggiortario; sfiducia generalizzata nei confronti della politica e dei suoi soggetti (Partiti) Contesto locale – 4 mesi di commisaariamento prefettizzio a causa delle dimissioni anticipate dell’allora Sindaco Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 66 Dimensione Politica Il contesto in cui nasce il Bilancio Partecipativo: La Partecipazione come momento di rottura per uscire da una contesto di crisi – come è possibile vedere dalla precedente slide il Bilancio Partecipativo si inserisce in un momento di forte crisi istituzionale e locale contribuendo a rilanciare un nuovo modo di intendere la politica Un passaggio graduale – nei momenti iniziali vi era una scarsa consapevolezza di ciò che si stava realizzando e poco o nulla si era teorizzato nel discorso relativo alla partecipazione; Porto Alegre in questo senso era molto più lontana. Lo stesso processo non si chiamava nemmeno Bilancio Partecipativo nome che fu assunto dopo la forte tematizzazione avuta dopo Porto Alegre Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 67 Dimensione Politica Il contesto politico attuale: Delega alla partecipazione al vicesindaco - anche politiche sociali e cooperazione internazionale Il Sindaco è il più esposto al processo in virtù della natura politica dello stesso – anche lui segue in maniera consistente l’evoluzione del processo Area amministrativa “ Comunicazione e Partecipazione” – capoarea Direttore Generale Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 68 Dimensione Politica Informazione e comunicazione: Ruolo di assoluta importanza delle due variabili Continui sforzi nel tentativo di aumentarne i valori sia in termini qualitativi che quantitativi Forte ruolo della struttura Aspetti non accessori e facenti parte del processo Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 69 Dimensione Politica Informazione: Intesa come conoscenza del processo – dei suoi effetti, delle opportunità, della sua strutturazione, del suo articolarsi, dei suoi limiti Permette di raggiungere un livello della deliberazione alto – perché i cittadini sanno come rapportarsi con il processo e contribuiscono a farlo crescere Strumenti adeguati – report parziale e finale Chiara e semplice – non deve, tuttavia, far perdere la complessità del processo partecipativo Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 70 Dimensione Politica Report: Analisi degli interventi realizzati o meno l’anno precedente – serve per rendersi conto di quanto il processo ha inciso sulla tradizionale azione amministrativa Report parziale “Gli Amministratori ascoltano i cittadini” – elenco generale delle richieste, analisi della tipologia, numero partecipanti, aree di policy, numero di segnalazioni, di interventi di quartiere e cittadini, nome dei portavoce scelti dalle diverse assemblee…. Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 71 Dimensione Politica Report: Report parziale “Decido Anch’io” – schede portate alle assmblee, priorità di quartiere, priorità cittadine, risposte alle segnalazioni da parte degli uffici tecnici, numero di partecipanti divo per zona e ciclo. Report finale: Report analisi dei risultati realizzati l’anno precedente Report parziale “Gli Amministratori ascoltano i Cittadini” Report parziale “Decido anch’io” Rassegna stampa Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 72 Dimensione Politica Comunicazione: Tipologia ridondante – la comunicazione viene effettuata su più canali e con tempistiche diverse Strumentale ad ottenere un adeguato Accesso al processo – fattore determinante per garantire processo effettivo e credibile agli occhi dell’apparato e dei cittadini Uscire dagli schemi convenzionali della tradizionale comunicazione istituzionale – creare schemi e canali comunicativi accattivanti, nuovi e in grado di raggiungere in maniera semplice un numero sempre crescente di popolazione Tempistica adeguata – ogni strumento o canale comunicativo va inquadrato all’interno di un periodo di riferimento temporale tempestivo e allo stesso tempo adeguato Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 73 Dimensione Politica Il Piano di Comunicazione: Manifesti e Locandine – Comunicazione generica e riassuntiva riguardante tutte le assemblee Volantini: Nelle cassette postali 1 o 2 giorni prima l’assemblea di riferimento Distribuiti manualmente nelle occasioni dei mercati rionali per colloquiare e spiegare ai cittadini come funziona il processo Conferenze stampa - all’inizio di ogni ciclo di assemblee Comunicati stampa - dopo ogni assemblea Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 74 Dimensione Politica Il Piano di Comunicazione: Sito Internet – apposita sezione dove è possibile verificare le date delle assemblee e i risultati dell’anno precedente “Grottammare Informa” bimestrale del Comune – molto importante perché arriva in tutte le famiglie e permette di comunicare sia le date delle assemblee sia i risultati Avvisi audiofonici – effettuati per due volte il giorno dell’assemblea nella zona di competenza permettono una comunicazione tempestiva Attività dei Comitati di Quartiere Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 75 Dimensione Politica Dimensione Soggetto Strumento Destinatario Finalità Informazione U. R. P. Uff dem part Report Tutta la società civile Alta qualità deliberativa Comunicazione U. R. P. Uff dem part Piano di Tutta la Comunicazio società civile ne Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare Accesso 76 Dimensione Politica Legame causa – effetto della politica • Assoluta prevalenza di questa dimensione su quella prettamente tecnica – la componente della politica rimane indubbiamente preponderante • Causa – il Bilancio Partecipativo e gli istituti di democrazia partecipativa in generale sono posti in essere a Grottammare dalla componente politica • Effetto – gli effetti della partecipazione si fanno sentire soprattutto all’interno della sfera politica Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 77 Dimensione Politica Processi Partecipativi e tradizionale percorso percorso di policy making: Agenda setting Senza percorsi partecipativi – la formazione dell’agenda istituzionale viene effettuata direttamente dal politico che in piena autonomia decide cosa inserire e cosa non inserire Con la presenza di percorsi partecipativi – la partecipazione gioca un ruolo importante poiché detta quali sono le azioni più importanti favorendo il passaggio dall’agenda sociale a quella istituzionale Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 78 Dimensione Politica Processi Partecipativi e tradizionale percorso percorso di policy making: Strutturazione delle alternative Senza percorsi partecipativi – questa fase è svolta dall’interazione tra corpo politico e corpo tecnico Con la presenza di percorsi partecipativi – la partecipazione può intervenire all’interno di questo processo attraverso momenti di incontri tematici e/o cittadini Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 79 Dimensione Politica Processi Partecipativi e tradizionale percorso percorso di policy making: Scelta delle alternative Senza percorsi partecipativi – questa fase è svolta dall’interazione tra corpo politico e corpo tecnico Con la presenza di percorsi partecipativi – la partecipazione può intervenire all’interno di questo processo attraverso momenti di incontri tematici e/o cittadini Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 80 Dimensione Politica Processi Partecipativi e tradizionale percorso percorso di policy making: Implementazione Senza percorsi partecipativi – questa fase è svolta esclusivamente dal corpo burocratico Con la presenza di percorsi partecipativi – in questo caso la partecipazione non riesce ad intervenire fattivamente lasciando al corpo tecnico la realizzazione dell’intervento Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 81 Dimensione Politica Processi Partecipativi e tradizionale percorso percorso di policy making: Valutazione Senza percorsi partecipativi – questa fase è svolta esclusivamente dal corpo politico in base al tipo di policy posta in essere Con la presenza di percorsi partecipativi – la partecipazione, in alcune azioni amministrative, può dare la misura della riuscita o meno di una determinata politica specialmente per le politiche non oggettivabili Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 82 Dimensione Politica Esercitazione Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 83 Dimensione Politica Impatto della partecipazione sulle fasi di policy making: alto Agenda setting medio Progettazione Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 84 Dimensione Politica nessuna implementazione basso Valutazione Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 85 Progetto UrbAL “COME COSTRUIRE UN BILANCIO PARTECIPATIVO: TRASFERIMENTO DI PRATICHE IN UNA PROSPETTIVA DI SCAMBIO RECIPROCO” Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 86 Dimensione territoriale Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 87 Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 88 Dimensione territoriale Il contesto del Comune di Grottammare: Città a sud delle Marche Si sviluppa sull’asse Nord - Sud come la maggior parte delle cittadine adriatiche A sud confina con San Benedetto del Tronto una città di circa 40 000 abitanti a forte vocazione turistica – questo ha portato non pochi problemi a causa del fatto che una parte del territorio è praticamente attaccato a San Benedetto e distante dal centro di Grottammare. Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 89 Dimensione territoriale Il contesto del Comune di Grottammare: Territorio decisamente compromesso da un punto di vista di infrastrutture per la viabilità – il territorio è attraversato sull’asse sud nord dalla SS 16, dall’autostrada A 14 e dalla ferrovia; sull’asse est – ovest dalla Strada Provinciale Valtesino Presenza del fiume Tesino che divide il territorio in due parti allontanando il centro dalla periferia della città Un paese medievale nella parte alta del paese a picco sul mare Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 90 Dimensione territoriale Il contesto del Comune di Grottammare: Forte presenza di vivai Bandiera Blu dal 1999 - è stata “Bandiera blu” d’Europa nel 1999, 2000, 2001, 2002, 2003, 2004, 2005 e 2006; questo riconoscimento viene conferito dall’Unione Europea a quelle amministrazioni che si sono distinte per la perfetta qualità delle acque, la cura dell’arredo urbano, la massima funzionalità dei sistemi di depurazione e l’ottima offerta dei servizi turistici Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 91 Dimensione territoriale Un primo passo fondamentale: Importanza strategica nella divisione territoriale – un’adeguata strutturazione territoriale del Bilancio Partecipativo è, per certi versi, determinante poiché permette di raggiungere di rapportarsi in maniera più effettiva ed efficace con il processo partecipativo favorendo un tipo di deliberazione più elevata qualitativamente. È il primo delicato passo per chi decide di iniziare con il percorso di Bilancio Partecipativo Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 92 Dimensione territoriale Un primo passo fondamentale: Fondamentale concordare con Comitati o Associazioni di zona le subterritorialità in cui deve articolarsi il Bilancio Partecipativo – è opportuno non effettuare un confronto si come dividere il territorio con Comitati di Quartiere, Associazioni e singoli cittadini al fine di non calare dall’alto questo passaggio così importante per l’articolarsi del percorso Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 93 Dimensione territoriale Un primo passo fondamentale: Assecondare il più possibile il decentramento territoriale nell’articolarsi del processo di Bilancio Partecipativo – “capillarizzare” il percorso all’interno del territorio permette di avere momenti di confronto più mirati e allo stesso tempo decisamente più gestibili da un punto di vista organizzativo; tuttavia è altrettanto opportuno evitare una eccessiva suddivisione per non disperdere eccessivamente la dimensione collettiva Un’adeguata divisione territoriale rende il processo partecipativo più credibile agli occhi dei cittadini – arrivare ad una divisione territoriale in grado di rispettare le differenze e le omogeneità del territorio permette di confrontarsi con un processo più credibile sia agli occhi degli amministratori sia agli occhi dei cittadini Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 94 Dimensione territoriale Vantaggi della forte divisione territoriale Aumenta la dimensione quantitativa – una maggiore divisione del territorio permette di raggiungere un numero di persone indubbiamente più alto. Questo comporta un maggiore sforzo in termini di risorse umane Aumenta la dimensione qualitativa della deliberazione – una divisione strumentalmente sovradimensionata permette ai cittadini di rapportarsi con momenti collettivi meno affollati permettendo una serie di vantaggi volti a garantire la dimensione dell’accesso. Assemblee troppo affollate potrebbero far scattare meccanismi di delega in quanto escluderebbero persone troppo timide, non alfabetizzate, immigrati, ecc. Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 95 Dimensione territoriale Pericoli e limiti derivanti dalla sovraddivisione territoriale Maggiore difficoltà nella comunicazione – ovviamente seguendo questo approccio si deve ricorrere ad una forte capillarizzazione degli strumenti di comunicazione Possibile confusione tra i cittadini – la società civile potrebbe confondersi e non capire quale è la zona di riferimento Maggiore dispendio di risorse umane – sia l’apparato politico che quello tecnico aumentano notevolmente la propria attività Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 96 Dimensione territoriale Criteri utili per un’adeguata divisione territoriale: Non per forza il criterio deve essere quello numerico – demografico – molte volte si può credere che la divisione territoriale deve essere per forza omogenea in termini di popolazione residente. Questo se da una rappresenta un fattore importante dall’altra rischia di annientare convergenze identificative molto importanti che possono scoraggiare la partecipazione e creare problemi nei momenti collettivi di confronto poiché andrebbe a far confrontare persone con problemi differenti in quanto riconducibili a criticità legate a contesti diversi Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 97 Dimensione territoriale Criteri utili per un’adeguata divisione territoriale: Morfologia del territorio – in molte occasioni il territorio stesso da importanti indicazioni in questo senso; zone lungo la costa ad esempio avranno problematiche e situazioni diverse rispetto a zone dell’entroterra che devono affrontare criticità in parte differenti. Identità culturale- questo aspetto rappresenta uno dei più importanti criteri in tema di divisione territoriale; la capacità di un quartiere di sentirsi tale è infatti determinante per arrivare ad un processo di divisione territoriale in grado di rispecchiare fedelmente le diversità e le uguaglianze di un determinante Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 98 Dimensione territoriale Criteri utili per un’adeguata divisione territoriale: Identità storiche – preservare possibili identità storiche dei diversi quartieri è una precondizione indispensabile soprattutto in Italia dove questo aspetto è presente in molte realtà. I cittadini che da molto tempo si identificano all’interno di una determinata zona devono continuare a trovare i propri punti di riferimento all’interno del processo Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 99 Dimensione territoriale I Comitati di Quartiere: Differiscono fortemente dalle tradizionali circoscrizioni che a Grottammmare non sono presenti – il numero di abitanti è davvero esiguo per creare ulteriori organi eletti a suffragio diretto Usualmente in Italia le circoscrizioni hanno il suffragio diretto solo per le città con un densità abitativa consistente Materia regolata dall’art 17 del TUEL – poca chiarezza in merito agli organi e alle competenze e comunque rimandate allo statuto e ai regolamenti appositi Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 100 Dimensione territoriale I Comitati di Quartiere: Libere associazioni – i Comitati di Quartiere, da un punto di visto formale, sono libere associazioni di cittadini che si occupano della propria zona Alta flessibilità – strutturazioni decisamente leggere al fine di renderle più possibile vicino alle esigenze della collettività, nel corso del tempo sono nati Comitati dove erano assenti e altri si sono sciolti per svariati motivi Seguono dinamiche simili a quelli delle Assemblee del Bilancio Partecipativo assecondandone le variazioni Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 101 Dimensione territoriale I Comitati di Quartiere: Valorizzano i sapere esperti – nel caso in cui ci dovesse essere la possibilità di avere a disposizione particolari professionalità il Comitato di Quartiere può valorizzarle e trasferirle ad altri membri Valorizzano i saperi quotidiani dei cittadini – in tema di saperi i Comitati di Quartiere si pongono anche come punto di riferimento per quella logica di valorizzazione dei saperi quotidiani dettati con la convivenza di molte persone con determinate criticità e di eventuali fallimenti di possibili dinamiche o azioni risolutive Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 102 Dimensione territoriale I Comitati di Quartiere: Stakeholder – essi rappresentano comunque un gruppo d’interesse organizzato …. Quindi portatore di interessi … quindi possono porre in essere eventuali azioni di contrapposizione all’operato amministrativo Corpi intermedi – essi sono reali corpi intermedi tra l’amministrazione e la società civile No pretese di rappresentanza – i Comitati di Quartiere non possono avere, all’interno del processo partecipativo, pretese di rappresentanza ne dell’amministrazione nei confronti della Società civile ne viceversa Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 103 Dimensione territoriale I Comitati di Quartiere: Favoriscono la partecipazione agevolando la comunicazione tra i propri associati In taluni casi i Comitati di Quartiere si pongono come semplificatori del processo effettuando riunioni preparatorie Non in tutte le zone del Bilancio Partecipativo ci sono i Comitati di Quartiere in virtù di quella capillarizzazione delle assemblee prima accennata Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 104 Dimensione territoriale I Comitati di Quartiere: Possono gestire luoghi e spazi pubblici – in alcuni casi i Comitati di Quartiere gestiscono spazi pubblici andando a valorizzare le risorse umane proprie e municipali Devono promuovere il dibattito collettivo – è opportuno evitare forme di “Effetto Urp” con “liste della spesa” presentate al momento delle assemblee Possono partecipare anche non residenti – all’interno di essi possono intervenire e farne parte anche persone che hanno interessi economici, lavorativi o familiari Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 105 Dimensione territoriale I Comitati di Quartiere: Possono richiedere specifiche assemblee per trovare soluzioni condivise a criticità e problemi legati al territorio Dinamiche difficili da “governare” – quanto esposto non è semplice da ottenere e spesso e volentieri si presenta come un working in progress con continui aggiustamenti, problemi e sfide da vincere e in grado di arrivare ad una definizione finale dei ruoli e dei compiti dei Comitati di Quartiere Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 106 Dimensione territoriale I Comitati di Quartiere: Hanno un ruolo di garanzia – seguono lo stato di attuazione delle priorità emerse negli altri cicli di Bilancio Partecipativo, chiedono spiegazioni all’amministrazione di eventuali ritardi Garantiscono la dimensione permanente – permettono di non relegare la partecipazione ai momenti assembleari dandogli anche un profondità temporale Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 107 Dimensione territoriale esercitazione Ufficio Partecipazione Comune di Grottammare 108 Dimensione territoriale Identità storiche Ufficio Partecipazione Identità culturali Territorio Comune di Grottammare Numero abitanti 109