Proposta di messa in pratica di 1° impegno e promessa. settore accompagnamento branca esploratori SOMMARIO INTRODUZIONE........................................................................................................................................................ 3 SUDDIVISIONE IN FASI ......................................................................................................................................................... 3 CONSIGLI UTILI ....................................................................................................................................................... 4 SCELTA DI LUOGO E DI MOMENTI ........................................................................................................................................... 4 CAPI PRONTI AL COMPITO..................................................................................................................................................... 4 SCELTA DELLE PAROLE ......................................................................................................................................................... 4 LA TRADIZIONE .................................................................................................................................................................. 5 QUEL TOCCO IN PIÙ ............................................................................................................................................................ 5 IL DIARIO ......................................................................................................................................................................... 5 ATTIVITÀ PRATICA .............................................................................................................................................................. 5 “HO FATTO UNA SCELTA” IN BREVE......................................................................................................................... 6 1° IMPEGNO – FASE “CONOSCO” ............................................................................................................................. 8 CONTENUTI ....................................................................................................................................................................... 8 SPUNTI PER IDEARE L’ATTIVITÀ .............................................................................................................................................. 9 1° IMPEGNO – FASE “SCELGO” .............................................................................................................................. 10 LA SCELTA ...................................................................................................................................................................... 10 SPUNTI PER IDEARE L’ATTIVITÀ ............................................................................................................................................ 11 1° IMPEGNO – FASE “APPROFONDISCO”............................................................................................................... 12 SPUNTI PER IDEARE L’ATTIVITÀ “APPROFONDIRE LA LEGGE” ........................................................................................................ 12 SPUNTI PER IDEARE L’ATTIVITÀ “COINVOLGERSI IN PATTUGLIA”.................................................................................................... 12 1° IMPEGNO – FASE “M’IMPEGNO”........................................................................................................................ 14 ALLA CERIMONIA CI DEV’ESSERE…........................................................................................................................................ 14 UN RICORDO ................................................................................................................................................................... 15 PROMESSA – FASE “CONOSCO” ............................................................................................................................. 16 PREMESSA....................................................................................................................................................................... 16 CONTENUTI ..................................................................................................................................................................... 16 SPUNTI PER IDEARE L’ATTIVITÀ ............................................................................................................................................ 17 PROMESSA – FASE “SCELGO”................................................................................................................................. 18 LA SCELTA ...................................................................................................................................................................... 18 SPUNTI PER IDEARE L’ATTIVITÀ ............................................................................................................................................ 18 PROMESSA – FASE “APPROFONDISCO” ................................................................................................................. 20 IDEE SULL’AMBIENTAZIONE (IN GENERALE).............................................................................................................................. 20 SPUNTI PER IDEARE L’ATTIVITÀ “APPROFONDIRE LA LEGGE” ........................................................................................................ 21 SPUNTI PER IDEARE L’ATTIVITÀ “DARE UN SENSO ALLA MIA VITA”................................................................................................ 22 SPUNTI PER IDEARE L’ATTIVITÀ “IMPEGNARMI NELLE COMUNITÀ” .................................................................................................. 23 PROMESSA – FASE “M’IMPEGNO” .......................................................................................................................... 24 ALLA CERIMONIA CI DEV’ESSERE…........................................................................................................................................ 24 UN RICORDO ................................................................................................................................................................... 25 ESEMPIO DI SCALETTA .......................................................................................................................................... 26 IMPRESSUM Fascicolo “HO FATTO UNA SCELTA…” - Proposta di messa in pratica di 1° impegno e promessa Edizione settembre 2011 Redatto e riletto da Pietro Casari/Cooky Michela Paronitti/Yoghi Nicola Della Casa/Bradipo Missile Sonya Rigamonti/Bee Yvonne Di Gregorio Disegni Marta Migliasso Copyright Scoutismo Ticino – CP 2601 – 6501 Bellinzona “HO FATTO UNA SCELTA…” Proposta di messa in pratica di 1° impegno e promessa 3 INTRODUZIONE Lo scopo di questo fascicolo è: proporre una traccia su come preparare e realizzare il 1° impegno e la promessa. La spiegazione più approfondita sul loro significato e sugli aspetti metodologici che li contraddistinguono è descritta in un altri documenti: Questo fascicolo invece è uno strumento utile per la messa in pratica. Esso contiene una suddivisione in più parti (fasi) della preparazione e della cerimonia, delle proposte di contenuti e delle idee di forme d’attività. È dedicato a chi non ha la minima idea di come organizzare 1° impegno e promessa, a chi ha già un sistema ma vuole conoscerne un altro per un confronto o a chi vuole creare un modello da lasciare come tradizione per gli anni a venire. Naturalmente possono esistere altri metodi di messa in pratica; questo è solo un esempio. SUDDIVISIONE IN FASI Con questo sistema proponiamo di vivere la preparazione e la cerimonia tramite un cammino suddiviso in 4 fasi, a cui dobbiamo aggiungerne una di premessa iniziale: PREMESSA: FASE “VIVO” Per capire lo scoutismo non c’è modo migliore che viverlo sul terreno, sentirlo nella pattuglia, toccarlo con la tecnica, percepirlo dai valori vissuti ogni giorno. Le FASI seguenti, sia per il 1° impegno che per la promessa aiutano a prepararsi ma non possono compensare l’inesperienza di vita scout. FASE “CONOSCO” FASE “SCELGO” FASE “APPROFONDISCO” FASE “M’IMPEGNO” “HO FATTO UNA SCELTA…” Proposta di messa in pratica di 1° impegno e promessa 4 La suddivisione in fasi ci permette di: □ Delineare un percorso chiaro a tutti, sia agli esploratori1 che possono percepire la progressione verso l’impegno (inteso come cerimonia), sia ai capi che hanno un’idea su come procedere. □ Dare a ogni fase un suo senso e un suo traguardo finale. □ Ripartire il cammino in più momenti, pianificati in giorni susseguenti. □ Applicare il sistema sia per 1° impegno sia per la promessa. CONSIGLI UTILI SCELTA DI LUOGO E DI MOMENTI La definizione dei momenti e dei luoghi in cui svolgere tutte le attività di preparazione e di cerimonia è importante. La natura come ambiente è la scelta che offre miglior garanzia. Per esempio si possono fare in cima a una collina durante un tramonto, oppure in riva a un lago durante l’alba, oppure ancora in un prato durante una notte stellata. Bisogna fare attenzione a ciò che c’è attorno, onde evitare tutte le fonti di disturbo e di distrazione. È opportuno effettuare dei sopralluoghi e chiedere i permessi necessari. CAPI PRONTI AL COMPITO Sembra banale dirlo ma il CR, gli aggiunti e i CP che hanno il compito di preparare il 1° impegno e la promessa devono essere pronti a svolgerlo. Il valore dell’attività sarà direttamente proporzionale alla serietà con cui essi per primi la prepareranno: dalla ricchezza di riflessioni e contenuti presenti, alla cura logistica dei dettagli. Meglio non sottovalutare questo aspetto. Un’attenzione particolare va alla promessa; il significato non è semplice da trasmettere per i capi particolarmente giovani: se necessario fatevi aiutare. Non lasciate niente all’improvvisazione o al caso. Una promessa mal spiegata, mal organizzata e mal realizzata è controproducente. Il CP può, anzi deve avere un ruolo importante. Nel documento vi sono idee e consigli in merito. SCELTA DELLE PAROLE Ogni età ha il suo linguaggio. Scegliete le parole più opportune al momento di presentare promessa e 1° impegno ai ragazzi, sottolineando gli atteggiamenti e le emozioni da favorire. Esprimetevi con essenzialità, semplicità, solennità, serenità e intensità. Tutto questo fa stile. Scegliete anche la praticità, spiegando con quali comportamenti personali si può concretizzare la promessa: cosa significa stabilire un patto con gli altri, mantenere la parola data, rispettare le regole, assumersi un impegno,… “HO FATTO UNA SCELTA…” Proposta di messa in pratica di 1° impegno e promessa 5 LA TRADIZIONE Le attività di preparazione, se vengono ripetute di anno in anno, diventeranno facilmente una tradizione e nel tempo daranno sempre più attrattività e spessore al significato di 1° impegno e promessa. Di volta in volta saranno gli stessi esploratori più anziani a ricordarne e alimentarne il senso. QUEL TOCCO IN PIÙ Può essere utile coinvolgere nella preparazione il CSZ o l’assistente o un rover, per arricchire l’evento di un’idea, un’esperienza, una riflessione speciale che colpisca e lasci un segno in ricordo. In ogni caso questo ospite dev’essere conosciuto e non deve destabilizzare negativamente l’attività. IL DIARIO Molto utile far fare al candidato un diario con riassunte le attività, le riflessioni e i momenti forti delle fasi, dalla preparazione all’impegno. Inoltre sarà anche un buon ricordo dell’avvenimento per il futuro. ATTIVITÀ PRATICA Lo diceva prima di tutti B.-P. che nello scoutismo vale di più la pratica che la… grammatica. Nel 1° impegno e nella promessa si discutono e si trattano temi astratti e si chiede agli esploratori di riflettere e ragionare su di essi. È un’attività con alto pericolo di “appassimento mentale”, con possibile stato di noia e caduta in sonno profondo. Ma proprio lo scoutismo ci insegna che si può fare tutto con il gioco (ma niente per gioco). E allora perché non abbinare la riflessione a un lavoro manuale, o a un’arte grafica? Nel seguito del documento proporremo qualche idea concreta. “HO FATTO UNA SCELTA” IN BREVE SCOPI GENERALI 1° IMPEGNO PROMESSA Con il 1° impegno il ragazzo sceglie di voler fare parte del gruppo e principalmente della sua pattuglia, accettando le regole del gioco scout. Con la promessa, l’esploratore, sceglie di impegnarsi a vivere per sempre con gli ideali scout, rappresentati dai tre punti della promessa. Il ragazzo: Si prende la prima responsabilità durante il primo anno nel reparto. S’impegna a conoscere i vari elementi dello scoutismo. Inizia ad assumersi un ruolo attivo nella pattuglia. Prende coscienza del cammino di progressione personale. L’esploratore: Prende la decisione di voler crescere come persona, conducendo una vita sana nel corpo e nello spirito e mettendo a profitto i propri talenti. Assume l’impegno di aiutare gli altri, i compagni, le persone che soffrono, e tutti coloro che ci sono attorno. È l’affermazione della cultura della solidarietà contro quella dell’indifferenza. FASE “CONOSCO” Il ragazzo conosce lo scoutismo e la sua nuova branca, e inizia a vivere i principali elementi che la caratterizzano. L’esploratore riflette sulla sua vita scout vissuta fin’ora, sulla forza e il significato dello scoutismo. FASE “SCELGO” A seguito dell’invito dei capi, il ragazzo sceglie liberamente di pronunciare il 1° impegno. L’esploratore sceglie liberamente di pronunciare la promessa e impegnarsi per tutta la vita vivere secondo i valori scout. FASE “APPROFONDISCO” Il ragazzo assume delle responsabilità in pattuglia e una prima base di coscienza di cosa significa vivere la legge scout. L’esploratore approfondisce i valori della promessa e si confronta con essi. FASE “IMPEGNO” Il ragazzo svolge la cerimonia in cui dichiara di mantenere fede alla sua scelta. L’esploratore svolge la cerimonia in cui dichiara di mantenere fede alla sua scelta. Voglio impegnarmi nella mia pattuglia e fare del mio meglio per vivere secondo la legge scout. Chiedo a Dio e a tutti voi di aiutarmi. [oppure] Chiedo a tutti voi di aiutarmi. Secondo la formula del MSS, si può scegliere se pronunciare o meno “Chiedo a Dio…”. L’impegno religioso diventa così una scelta che dipende dal modello di Spiritualità dalla sezione (Valori, Valori/Dio o Valori/Dio/Comunità). Confidando nell'aiuto di Dio e nel vostro aiuto, con gioia prometto di fare tutto il possibile per: [oppure] Confidando nel vostro aiuto, con gioia prometto di fare tutto il possibile per: 1) Approfondire i valori della nostra legge scout. 2) Cercare di dare un senso alla mia vita. 3) Impegnarmi a favore delle comunità in cui vivo. Lo scout può scegliere di aggiungere un 4° punto della promessa. Secondo la formula del MSS, si può decidere se pronunciare o meno “Chiedo a Dio…”. L’impegno religioso diventa così una scelta che dipende dal modello di Spiritualità dalla sezione (Valori, Valori/Dio o Valori/Dio/Comunità). TEMPISTICA RUOLO DEL CP IMPORTANTE Attenzione a non pianificare le fasi troppo distanti l’una dall’altra, altrimenti rischiano di essere troppo dispersive. Dopo un periodo di qualche mese con attività in cui si punta alla vita di pattuglia (importante!!!), sarebbe l’ideale svolgerle nel giro di pochi giorni, una settimana al massimo. In particolare, nella fase “approfondisco” bisogna fare in modo che il ragazzo abbia concretamente la possibilità di vivere un ruolo pratico (incarico, compito,…) in pattuglia. Anche in questo caso è bene non pianificare le fasi troppo distanti l’una dall’altra. Il campeggio si presta bene per la promessa per due motivi: L’occasione migliore che offre il 1° impegno a un CP è quella di instaurare, durante la preparazione, un legame con il proprio compattugliano, ascoltando le sue impressioni e condividendo le sue riflessioni sui suoi primi giorni in pattuglia. Solitamente il CP ha già fatto la promessa. È quindi fresco testimone dell’impegno e può far parte di chi per primo accoglie l’esploratore nella famiglia scout. Inoltre può avere compiti specifici nella preparazione, in particolare per l’accompagnamento di un proprio compattugliano. Si può pianificare tre o più momenti/serate di seguito + la cerimonia, ciò che permette di mantenere regolare il cammino e viva la sua riflessione. Attività come queste si prestano bene al campo in quanto è proprio il momento in cui si vive l’apice dello scoutismo. Così come i capi hanno la responsabilità di trasmettere il giusto e vero significato della promessa, l’esploratore ha quella di decidere ciò che ritiene giusto per lui. Solo facendo la promessa si diventa scout a tutti gli effetti. Se rinuncia a farla, ha decisamente poco senso proseguire il proprio cammino scout. “HO FATTO UNA SCELTA…” Proposta di messa in pratica di 1° impegno e promessa 1° IMPEGNO – FASE “CONOSCO” 8 Il ragazzo conosce lo scoutismo e la sua nuova branca, e inizia a vivere i principali elementi che la caratterizzano. Sono passati pochi mesi dall’entrata in reparto del ragazzo e il mondo che gli si è aperto dinnanzi è pieno di cose tanto nuove quanto strane. Niente è lì per caso però; tutte ha il suo significato, che il giovane deve conoscere, se vuole iniziare a capire cosa sia lo scoutismo. Elenchiamo una proposta di elementi da scoprire, con annesso un esempio di testo rivolto all’esploratore. Esso può essere ripreso su un cartellone o sul suo diario personale. CONTENUTI LA PATTUGLIA Passerai gran parte delle tue avventure con la tua pattuglia. In un reparto ci sono diverse pattuglie, ma ognuna è distinta per il suo nome, le sue tradizioni e gli scout che ne fanno parte. Il CP non ricopre il suo ruolo per caso da un momento all'altro, ma ha fatto anche lui "la gavetta"! Prima era un esplo giovane e senza esperienza, poi passo dopo passo è diventato capo della propria unità. Ti abituerai in fretta alla vita in pattuglia, farai nuove esperienze e assumerai via via delle responsabilità sempre più grandi. Nella pattuglia c'è bisogno di tutti, dal più piccolo al più grande: ognuno ha un posto da occupare e una responsabilità da assumere. IL MOTTO Il motto esplo è “sempre pronto”. Sempre pronti nello spirito, a obbedire a quanto ci viene chiesto, a riflettere su quanto ci viene detto o ci troviamo a vivere, per saper fare la cosa giusta al momento giusto ed essere decisi a farla. Sempre pronti nel corpo, per essere attivi, forti e capaci di fare la cosa giusta al momento giusto, e farla. LA LEGGE SCOUT La legge è l’enunciazione dei comportamenti che lo scout si impegna a tenere nella vita quotidiana; è la traccia da seguire per mettere in pratica la propria scelta di essere uno scout. La legge non è un regolamento che prevede punizioni per chi non la osserva, bensì una linea di condotta per la vita scout e la vita di tutti i giorni. È la base comune per tutti gli scout e permette di raggiungere insieme gli obiettivi fissati. Essa è sempre espressa in modo positivo. Con la promessa lo scout s’impegna a fare tutto il possibile per mettere in pratica la legge. IL SALUTO SCOUT Senz'altro ti sei accorto che nel mondo scout puoi dare del tu a tutti, anche agli adulti e al capo. Questo non significa che non ci si rispetta, bensì che tutti quanti apparteniamo a una grande famiglia. Il saluto scout ci permette di riconoscerci: viene fatto con la mano destra. Le tre dita centrali della mano sono tese, a ricordare i tre punti della promessa. Il pollice copre il mignolo piegato, ciò significa che il forte protegge il debole. Quando saluti un altro scout esegui il saluto con la mano destra e gli dai la sinistra in quanto essa è la più vicina al cuore. LA DIVISA & FOULARD La divisa scout ci permette di riconoscerci ovunque, anche se può essere diversa da un paese all'altro. L'idea di portare una divisa deriva da B.-P.: al primo raduno organizzato sull'isola Brownsea, i ragazzi si erano presentati con i loro abiti di tutti i giorni. La differenza tra ricchi e poveri allora era alquanto evidente. Per questo motivo B.-P. ebbe l'idea di una divisa che doveva fare scomparire queste differenze. La divisa è lo specchio dello scoutismo; quando la gente vede dei ragazzi con un foulard e una camicia color cachi, capisce subito che si tratta di scout. Per questo è importante che la divisa venga indossata correttamente, dentro i pantaloni, con il foulard messo in modo corretto. LE TAPPE Per diventare un buon esplo sai che dovrai guadagnarti le tappe: la 1°, poi la 2° ed infine la 3°. I tuoi capi ti diranno cosa devi fare, mentre il tuo CP ti aiuterà a imparare la tecnica scout. Se t’impegnerai, passo dopo passo diventerai un buon esplo; capace di renderti utile in pattuglia, in campeggio e durante tutte le attività. S. GIORGIO Gli scout festeggiano il 23 aprile in ricordo di S.Giorgio, patrono protettore ed esempio degli scout. Già nel medioevo il cavalier Giorgio venne notato per il suo coraggio durante una battaglia con il drago. Agli scout viene chiesto di imitare la lealtà, il saper mettersi al servizio dei deboli, dei poveri e degl’indifesi (caratteristico di Giorgio). “HO FATTO UNA SCELTA…” Proposta di messa in pratica di 1° impegno e promessa 9 SPUNTI PER IDEARE L’ATTIVITÀ Il primo buon esempio di attività è certamente il giusto approccio alla vita e allo spirito di pattuglia. Con essa il ragazzo vive le prime dinamiche di gruppo e scopre cosa significa farne parte. Meglio quindi se il programma prevede delle attività di pattuglia. In seguito, per prendere coscienza dei contenuti, si può pensare ad altri momenti più diretti: ROUTE A PUNTI in cui si descrivono i contenuti. Il ragazzo segue un percorso stabilito, a ogni postazione, legge il descrittivo su un aspetto importante dello scoutismo e svolge un piccolo gioco di riflessione personale (es.: trova un oggetto nel bosco che rappresenta ciò che pensa della tua pattuglia, racconta o disegna una situazione correlata al motto,...). Con delle SCENE MIMATE, un gruppo composto da CP e da capi, tra il serio e il faceto, rappresenta il senso del messaggio che si vuol trasmettere (es.: perché mettiamo la divisa, cosa rappresenta il saluto,…). Possono essere coinvolti i ragazzi chiedendo loro d’indovinare cosa si vuole dire, di sostituire un attore o di intervenire nella scena. La DISCUSSIONE LIBERA attorno al fuoco è un’attività statica, tra quelle sconsigliabili, ma fattibile se (e solo se) l’animatore che la guida è uno che ci sa fare: spiega i contenuti con esempi e aneddoti (es.: la storia di San Giorgio,…), coinvolge i ragazzi nella discussione, rende partecipi i CP, alterna il parlato a piccoli giochi. Sa essere serio ma vivo. COMPITI DEL CP È importante che il CP sia presente e attivamente partecipe alle attività di riflessione dei ragazzi: per esempio gestendo un punto della route o prendendo parte alle scenette oppure occupandosi della trasmissione dei contenuti nelle attività a tema. “HO FATTO UNA SCELTA…” Proposta di messa in pratica di 1° impegno e promessa 1° IMPEGNO – FASE “SCELGO” 10 A seguito dell’invito dei capi, il ragazzo sceglie liberamente di pronunciare il 1° impegno. Adesso che ha una visione più chiara di cosa sia il grande gioco scout, il ragazzo sceglie di proseguire il suo cammino verso il 1° impegno. Ai capi e al CP il difficile compito di elencare i doveri che comportano questa scelta. Scegliere di fare il 1° impegno significa: □ Impegnarsi nella pattuglia e per la pattuglia. Seguire la guida del proprio CP e i consigli degli esploratori più vecchi. Mettersi a disposizione e aiutare in ogni circostanza, imparare ad assumersi a poco a poco le responsabilità che la situazione richiede. □ Scoprire la legge scout, cominciare a imparare a rispettarla e meglio ancora anche a viverla sia nella vita scout sia a casa. Questo in poche parole è ciò che comporta la scelta; si può trovare una spiegazione più approfondita nei documenti specifici citati nell’introduzione. LA SCELTA Qui va fatta una riflessione particolare. Scegliere di fare il 1° impegno rappresenta la volontà del ragazzo di proseguire lungo il suo sentiero scout. Ma una scelta negativa cosa significa? Così preso alla lettera significa rinunciare a impegnarsi in pattuglia, a vivere i valori della legge scout, in poche parole rinunciare alla vita scout. In questo caso non ha senso che il ragazzo prosegua il suo cammino nello scoutismo. Certo questa è una posizione estrema, e prima di arrivarci, bisogna assicurarsi che non vi sia un intoppo da qualche altra parte. Per esempio può essere che la spiegazione non sia stata sufficientemente esaustiva e quindi il ragazzo non abbia capito. Oppure non è chiaro che con il 1° impegno si chiede di “fare del proprio meglio”, il che significa metterci la volontà massima, anche se il risultato non sarà garantito. Oppure semplicemente il ragazzo non è ancora pronto. Ma oltre a questi di motivi ce ne possono essere altri ancora. Noi chiediamo ai ragazzi di fare una scelta responsabile. Ma proprio per questo dev’essere responsabile anche la nostra risposta nei loro confronti. Se è positiva abbiamo l’onere di accogliere il ragazzo e di metterlo nelle condizioni di vivere il vero scoutismo. Ma se è negativa? Come regolarci quindi di fronte a questo atto di scelta? L’invito che noi facciamo ai capi è quello di essere imparziali, chiari e coerenti. Imparziali perché è importante che si possa scegliere liberamente anche di non farlo se non è convinti. Forzare od obbligare distrugge il suo senso. Allo stesso modo però chiari e coerenti nel portare avanti l’idea dello scoutismo e quindi nel saper indicare altre vie a chi non condivide o non è portato per marciare sulla strada tracciata da B.-P. . “HO FATTO UNA SCELTA…” Proposta di messa in pratica di 1° impegno e promessa 11 SPUNTI PER IDEARE L’ATTIVITÀ La SIMBOLOGIA ci sta sempre bene nello La scelta può nascere da un CONFRONTO con scoutismo. Possiamo vedere la scelta come gli altri, in particolare con i compattugliani. Ognuno un’azione, e il 1° impegno come una “tappa” di può raccontargli come ha vissuto lui stesso il 1° essa, in cui si è tenuti a decidere se affrontarla o impegno, quali esperienze ha vissuto fin’ora, cosa meno (es.: lo scoutismo è un viaggio; in questo gli piace dello scoutismo. Il dialogo con un coetaneo momento ci si trova a un bivio e bisogna è più diretto, e responsabilizza chi è chiamato a scegliere se proseguire o tornare indietro). dare testimonianza. La scelta deve nascere da una RIFLESSIONE, con domande e spunti sul proprio ruolo e su cosa si vuole fare. Cosa significa per me essere scout? Cos’ho imparato fin’ora del mio cammino da esplo? Cosa vedo di simile e di diverso dai lupi? Voglio provare a giocare questo grande gioco? Come posso rendermi utile nella mia pattuglia? In quale punto della legge devo migliorare? COMPITI DEL CP Al CP può essere dato il compito di spiegare cos’è il 1° impegno e cosa rappresenta, dando il giusto valore al momento, senza sminuirlo o sottovalutarlo a una “sottopromessa”. Egli risponde alle sue eventuali domande e l’incoraggia, se il caso particolare lo richiede. Per un esploratore sentire la presentazione fatta dal suo CP, un quasi coetaneo e fratello maggiore, avrà un senso particolare. Il CP prende parte all’attività ed è il primo testimone della scelta dell’esploratore. Nella simbologia può svolgere il ruolo del “compagno di viaggio”. “HO FATTO UNA SCELTA…” Proposta di messa in pratica di 1° impegno e promessa 1° IMPEGNO – FASE “APPROFONDISCO” 12 Il ragazzo assume delle responsabilità in pattuglia e una prima base di coscienza di cosa significa vivere la legge scout. Il ragazzo ha effettuato LA SCELTA: vuole diventare un esploratore! A questo punto bisogna pianificare nel programma alcune attività in cui vi sia la possibilità e lo spazio per approfondire la legge e per coinvolgersi in pattuglia. SPUNTI PER IDEARE L’ATTIVITÀ “APPROFONDIRE LA LEGGE” Alcune idee di attività per meglio conoscere la legge scout: MESSAGGIO FOTOGRAFICO: si chiede ai ragazzi di rappresentare una scena in cui viene interpretato un punto della legge. Questa scena viene poi fotografa e messa nel diario di ognuno. Variante: i ragazzi invece di rappresentare la scena, la cercano e la fotografano girando per il paese e osservando momenti di vita quotidiana. MESSAGGIO NARRATIVO: pensando a fatti di attualità, di cronaca, alla storia, alle fiabe, alle leggende, a racconti vari... si accosta a ogni punto un nome di personaggio famoso che ha dimostrato di fare quanto scritto (es.: Guglielmo Tell > Affrontare con fiducia le difficoltà,…). MINIGIOCO: per ogni punto della legge i capi preparano un minigioco pertinente a esso. Gli esploratori dovranno capire di che punto si tratta. Variante: invertire i ruoli. RIFLESSIONE ALL’AMMAINA: Lettura della legge scout durante la giornata. All’apertura viene letta per ricordarci di rispettarla durante il giorno. Alla chiusura, prima di congedarci, uno scout recita a uno a uno tutti i punti lasciando del tempo tra uno e l’altro, dando modo di riflettere se il punto sia stato rispettato o meno (alcuni usano dire se è il caso “ho mancato”; quale ammissione degli errori commessi e incoraggiamento a migliorare per il giorno dopo). SPUNTI PER IDEARE L’ATTIVITÀ “COINVOLGERSI IN PATTUGLIA” La pattuglia deve coinvolgere (nella misura a loro adeguata ma rilevante) i nuovi compattugliani che si stanno preparando al 1° impegno. In tutta coscienza vivranno realmente sulla pelle cosa significa impegnarsi a favore del proprio gruppo. Durante la CUCINA SUL FUOCO O TRAPPER, il ragazzo può assumersi l’incarico di cercare la legna, di accendere il fuoco e preparare la brace per la cottura. È un’attività che avrà certamente già svolto come capo sestena e che quindi conosce bene. In seguito si assumerà l’onere di mantenere viva la fiamma o la brace fino alla fine della cottura. In caso di bisogno potrà essere consigliato dai più anziani su come fare. Per finire avrà la responsabilità di spegnere il fuoco correttamente. C’è da preparare un BOZZETTO per il bivacco? C’è da mimare un personaggio o un animale? C’è da proporre una danza, un grido, una canzone o un gioco? Chi ha appena vissuto in muta sarà certamente fresco sia di idee sia di ispirazione, così come di allenamento e disponibilità nel mettersi in gioco con spensieratezza. Che bel contributo per la pattuglia! “HO FATTO UNA SCELTA…” Proposta di messa in pratica di 1° impegno e promessa 13 In un’ESCURSIONE forse il ragazzo non è ancora in grado di leggere una cartina e forse nemmeno a orientarla e men che meno a stilare una tabella di marcia. Ma questo non vuol dire che non possa rendersi utile nella sua pattuglia in questa circostanza. Se l’escursione prevede l’acquisto del pranzo, ecco che occorrerà un cassiere per gestire i soldi affidati alla pattuglia, un compito certamente alla sua portata. Oppure, se sarà necessario documentare il tragitto, ecco la possibilità di assumersi l’incarico di fotografo o di scrittore del libro delle memorie, altri compiti a lui confacenti. Se lui se la sente, potrà anche aiutare il magazziniere di pattuglia a gestire il materiale necessario per il Raid. La CACCIA O GRANDE GIOCO è cosa tipica scout. Ma il ragazzo sente la competizione tra le pattuglie? Sente la voglia di vincere del suo CP? Teme di non essere utile alla pattuglia o addirittura dannoso? Sbaglia. Di certo nel gioco sarà (o si farà in modo che lo sia) indispensabile la partecipazione di tutti, mettendo in campo punti in cui è l’unione del gruppo a fare la differenza e anche qualche tecnica scout già vista dei lupetti, che naturalmente toccherà al giovane svolgere. MONTARE UNA TENDA o un riparo con i teli militari è impresa difficile. Bisogna lavorare con precisione per evitare di ritrovarsela addosso al primo soffio di vento o al primo scroscio di pioggia nel cuore della notte. Solitamente sta ai CP o agli esploratori anziani assumersi tale responsabilità, ma non possono fare tutto da soli. C’è bisogno di braccia per tenere i pali, per tirare contemporaneamente “a stella” i tiranti, per martellare le sardine nel terreno con la giusta angolatura o per abbottonare correttamente i teli. Compiti semplici ma determinanti per passare una buona notte tranquilla. COMPITI DEL CP Dove c’è pattuglia non può mancare il CP. Egli deve ideare il compito o l’incarico da affidare al giovane esploratore e assicurarsi che egli abbia i mezzi per svolgerlo. Ma non solo, egli deve IN PRIMIS dare fiducia al ragazzo e fare in modo che anche gli altri esploratori abbiano fiducia in lui. Solo così si svilupperà la fiducia del giovane in sé stesso. A prima vista non è semplice mettere in pratica questo difficile compito, ma qui il CR potrà essere certamente d’aiuto al CP. Insieme, per ogni attività, troveranno il giusto sistema (idee, proposte, strumenti, metodi,…) per coinvolgere il nuovo arrivato nella vita e nel lavoro di pattuglia. “HO FATTO UNA SCELTA…” Proposta di messa in pratica di 1° impegno e promessa 1° IMPEGNO – FASE “M’IMPEGNO” 14 Il ragazzo svolge la cerimonia in cui dichiara di mantenere fede alla sua scelta. La cerimonia deve essere solenne e seria, per dare maggior importanza all’impegno e deve mettere in luce che si entra a far parte del grande gioco scout. È importante che sia un momento particolarmente intimo di reparto, senza genitori o altri elementi che possano essere fonte di disturbo. Essa avviene davanti al CR e al CP, con la pattuglia a poca distanza. Questo per sottolineare il proprio ruolo all’interno del piccolo gruppo. Al termine della stessa si riceve il distintivo. La cerimonia dev’essere ben preparata; i tempi, i luoghi e gli orari devono essere ben scelti. Non bisogna dimenticare di preparare gli altri esploratori del reparto e di sensibilizzarli all’evento. Essi non hanno vissuto la preparazione e vengono “gettati” nella cerimonia a freddo. A seconda dei casi può essere utile ricordare quale sia il senso del 1° impegno e della loro presenza al grande cerchio. ALLA CERIMONIA CI DEV’ESSERE… La pattuglia del ragazzo come testimone dell’impegno che egli sta per prendere. Il CP che accompagna il ragazzo durante la cerimonia e durante il suo impegno. Il reparto al completo in divisa e foulard. Possibilmente anche il CSZ. Un filo conduttore (per esempio una storia che accompagna la cerimonia), una scaletta con testi e canzoni. I canzonieri. Tutti i simboli, gli oggetti e il materiale necessario. Un grande fuoco, torce e candele se viene fatta di notte. La bandiera di sezione, di reparto o di pattuglia. Per ogni ragazzo la presentazione delle motivazioni che lo hanno spinto a scegliere di impegnarsi. Durante la preparazione, lasciare il tempo necessario per rifletterci ed eventualmente annotarsele. Un cerimoniere. Egli ha il compito di animare con la giusta attitudine (solenne ma spigliata, vivace ma seria) la cerimonia. Proprio perché la riuscita della cerimonia dipende tanto da lui, dev’essere designato con attenzione e il suo ruolo dev’essere riconosciuto da tutti. Il distintivo accompagnato da un biglietto di benvenuto, firmato da tutti i capi, dal CP e dai compattugliani. Un fotografo che sappia agire discretamente. “HO FATTO UNA SCELTA…” Proposta di messa in pratica di 1° impegno e promessa 15 UN RICORDO Abbiamo detto prima dell’importanza del diario. In esso non potrà certamente mancare una foto del momento della pronuncia dell’impegno. Foto che può anche essere incorniciata e appesa in sede, nell’angolo di pattuglia. Sarà anche un buon ricordo dell’avvenimento. Spesso pionieri o capi riguardano con piacere i momenti che hanno segnato il loro cammino scout. Voglio impegnarmi per il mio gruppo e fare del mio meglio per vivere secondo la legge scout. Chiedo a voi tutti di aiutarmi. COMPITI DEL CP Il CP accompagna l’esploratore durante la cerimonia, a simboleggiare l’accoglienza o nel reparto e nella sua pattuglia. A seconda delle tradizioni, della sensibilità e dell’inventiva del reparto, al CP si può dare anche un ruolo più attivo nell’animazione della cerimonia. Per esempio: 1) Il CP può essere il primo a cui il ragazzo annuncia il suo 1° impegno. 2) Il CP presenta il ragazzo agli altri, e racconta come ha vissuto i suoi primi giorni in pattuglia. 3) Un CP particolarmente brillante può assumere il ruolo di aiuto cerimoniere. “HO FATTO UNA SCELTA…” Proposta di messa in pratica di 1° impegno e promessa 16 PROMESSA – FASE “CONOSCO” L’esploratore riflette sulla sua vita scout vissuta fin’ora e sulla forza e il significato dello scoutismo. PREMESSA Nella preparazione al 1° impegno, l’esploratore ha riflettuto su quegli elementi primari dello scoutismo: LA PATTUGLIA – IL SALUTO SCOUT – IL MOTTO – LA DIVISA & IL FOULARD – SAN GIORGIO – LA LEGGE – LE TAPPE (vedi descrizione nella fase analoga del 1° impegno). CONTENUTI Il valore degli elementi sopra citati è stato sentito nella vita scout fin’ora vissuta. È importante che vi sia stata questa sorta di premessa “VIVO” prima di passare alla parte di presa di coscienza vera e propria, in quanto grazie a questa esperienza, la percezione dello scoutismo si svilupperà maggiormente. L’esploratore potrà riprendere la propria riflessione fatta nel 1° impegno e arricchirla ulteriormente. Rileggendo il diario di allora, potrà fare un tuffo nel passato e ripartire da quanto aveva scritto di suo pugno a suo tempo. Ma oltre ai vecchi testi vi sono in aggiunta altri nuovi spunti: I SEGNI DI RICONOSCIMENTO Gli scout si riconoscono nel mondo, in quanto portano anche dei simboli di riconoscimento che li rendono uguali. La base di questi simboli è uguale in tutto il mondo. Si tratta del giglio per i maschi e del trifoglio per le femmine. Il giglio e il trifoglio sono eseguiti secondo lo stesso schema: le tre foglie hanno la medesima posizione del saluto scout relativi ai tre punti riguardanti la promessa scout. La venatura centrale rappresenta l'ago della bussola che indica il nord e che quindi permette di ritrovare sempre la strada giusta. I NOMI SCOUT (TOTEM) È d'abitudine attribuire agli scout un totem, con un battesimo, questo per far capire loro che fanno parte del gruppo. Questo battesimo deve rappresentare un avvenimento importante nella vita di ogni scout, in modo da averne per sempre un felice ricordo. Il nome scout deve rappresentare una particolarità (positiva) che distingue dagli altri. L’AMBITO INTERNAZIONALE Esistono due associazioni internazionali: quella delle esploratrici (Word Association of Girl Guides and Girl scouts WAGGGS) e quella degli esploratori (Word Organization of Scout Movement WOSM). WAGGGS ha sede a Londra, WOSM a Ginevra. Il Movimento Scout Svizzero (MSS), grazie alla fusione, è affiliata a entrambi i movimenti mondiali. I delegati di tutte le associazioni socie si trovano ogni tre anni per la conferenza mondiale. Tema importante durante l'incontro è il futuro del movimento. Durante queste conferenze vengono anche stabiliti i luoghi e le date dei ritrovi internazionali importanti. LA BA (BUONA AZIONE) Guardati intorno! Vedi qualcuno che potresti aiutare o al quale potresti fare un favore? Vedrai quanta felicità dà fare una BA tutti i giorni. L'idea della BA è stata ideata da B.-P. stesso, il fondatore degli scout, che l'ha ripresa da tradizioni dei nobili del medioevo. Quindi la BA è un'idea vecchia, ma non credi che possa essere ancora d'attualità? Vedrai che non è per nulla difficile. B.-P. ha anche introdotto il motto "sempre pronti". Tieni aperti gli occhi e nel tuo cuore lascia un po' di spazio anche per gli altri. Sii pronto ad aiutarli e a dividere con loro le tue gioie, i tuoi divertimenti e i tuoi giochi. IL JAMBOREE B.-P. ha dato lui stesso questo nome durante il primo incontro internazionale scout a Londra, al quale, nell'anno 1920, presero parte cinquemila scout provenienti da 34 paesi. Più tardi i Jamboree ebbero luogo ogni 4 anni, con un'interruzione durante la seconda guerra mondiale. Al Jamboree possono partecipare scout tra i 14 ed i 18 anni. I CAMPI Il clou dell’attività è il campeggio. È il momento dell’anno in cui si vive a stretto contatto con la natura e lo scoutismo. Ogni campeggio è un’esperienza indimenticabile! Alcune sezioni organizzano più di un campo durante l’anno (per Pasqua, d’inverno) ma il più importante è quello estivo. Vi sono inoltre campi di zona, cantonali, federali, europei e mondiali. “HO FATTO UNA SCELTA…” Proposta di messa in pratica di 1° impegno e promessa 17 SPUNTI PER IDEARE L’ATTIVITÀ Se c’è bisogno, i capi approfondiscano le loro conoscenze per portarle in modo chiaro e completo. Ecco alcuni spunti possibili per questa fase: L’esploratore segue un percorso AMARCORD FOTOGRAFICO, in cui trova delle sue fotografie che lo ritraggono durante la vita scout vissuta fino ad allora. Ogni fotografia rappresenta un episodio vissuto, ma è anche collegato a un elemento dello scoutismo (vedi contenuti vecchi e nuovi). L’esploratore ha l’occasione sia di ricordare il momento passato sia di riflettere su cosa abbia significato per lui quella situazione e cosa rappresenti ora quell’elemento. Stesso principio sopra citato; lo si può fare con un AMARCORD OGGETTI. Anziché utilizzare delle fotografie, si piazzano oggetti simbolici, oggetti che solo l’esploratore potrà abbinare a un evento specifico. COMPITI DEL CP È importante che il CP sia presente e attivamente partecipe alle attività di riflessione dei ragazzi: per esempio gestendo un punto del percorso di riflessione o prendendo parte alle scenette oppure occupandosi della trasmissione dei contenuti nelle attività a tema. “HO FATTO UNA SCELTA…” Proposta di messa in pratica di 1° impegno e promessa PROMESSA – FASE “SCELGO” 18 L’esploratore sceglie liberamente di pronunciare la promessa e impegnarsi per tutta la vita vivere secondo i valori scout. A questo punto l’esploratore sta diventando un esperto dello scoutismo. Ha fatto il 1° impegno, ha vissuto i valori scout, ha riflettuto su di essi e ora ha una visione del grande gioco scout. Egli dovrebbe avere la consapevolezza di cosa significhi proseguire sul sentiero dei valori scout, da ora e per tutta la vita. La maturità come essere umano è ancora verde, questo è logico, ma la consapevolezza può, anzi dev’essere chiara. Ai capi e ai CP il compito di elencare i doveri che comportano la scelta. Alcune idee: □ La formula dice “prometto di fare tutto il possibile”. Significa che nessuno può garantire risultati positivi, ma certamente ognuno può assicurarsi che ce la metterà tutta. □ Vivere i valori significa che essi faranno parte del vivere quotidiano: sia quando siamo scout, sia quando non indossiamo la divisa, sia quando lasceremo lo scoutismo attivo. Questo in poche parole è ciò che comporta la scelta; si può trovare una spiegazione più approfondita nei documenti specifici citati nell’introduzione. LA SCELTA Riprendiamo la riflessione citata nella fase analoga del 1° impegno. Una scelta negativa cosa significa? Solo facendo la promessa si diventa scout. Se si rinuncia a farla, ha decisamente poco senso proseguire il proprio cammino scout. Così preso alla lettera significa rinunciare a essere scout; anche in questo caso non ha senso che il ragazzo prosegua il suo cammino nello scoutismo. Ammettendo che tutta la preparazione sia stata svolta a regola d’arte e che la scelta negativa sia sincera e non sia condizionata da fraintendimenti o altri aspetti poco chiari, l’invito che noi facciamo ai capi è, anche in questo caso, quello di essere imparziali, chiari e coerenti. Imparziali perché è importante che si possa scegliere liberamente anche di non farla se non è convinti. Forzare od obbligare, distrugge il suo senso. Allo stesso modo però chiari e coerenti nel portare avanti l’idea dello scoutismo e quindi nel saper indicare altre vie a chi non condivide o non è portato per la strada tracciata da B.-P. . SPUNTI PER IDEARE L’ATTIVITÀ Simboleggiamo lo scoutismo come un’azione, e la promessa come un momento dell’azione, in cui siamo tenuti a scegliere se proseguire o meno. ESEMPIO CLASSICO: Lo scoutismo è un viaggio lungo un sentiero, e la promessa è un bivio. In questi anni ho visto il sentiero percorso, ho conosciuto degli amici, ho ammirato il paesaggio, ho faticato nelle salite, ma ho anche gioito ogni volta che arrivavo a una sosta fissata, prima di intraprendere la strada che portava alla successiva. Ora, al bivio, trovo un viandante. Egli mi spiega che posso scegliere di continuare e proseguire lungo la strada, per raggiungere altri obiettivi più ambiziosi, raggiungere altre mete, sempre assieme a vecchi e nuovi amici e scoprendo nuovi paesaggi. Questo significa fare una promessa per la vita e impegnarsi per sempre a rispettarla. Oppure, se non me la sento posso scegliere la strada che torna indietro. “HO FATTO UNA SCELTA…” Proposta di messa in pratica di 1° impegno e promessa 19 ALTRI ESEMPI D’AZIONE CON SCELTA LA TRAVERSATA DI UN OCEANO: anche Cristoforo Colombo, nel seguire la rotta ha avuto dubbi, incertezze e voglia di ritornare indietro. Ma ha scelto di proseguire giungendo a una scoperta che ha cambiato il mondo intero. LA SCALATA DI UN MONTE: il buon esempio in cui la fatica della strada verrà ricompensata da una soddisfazione pari solamente al bellissimo panorama che si potrà gustare. Proseguire lungo il sentiero anche e soprattutto quando si è stanchi è una scelta positiva. LA CRESCITA DI UN ALBERO: un miracolo della natura. Chi direbbe che quel piccolo innesto un giorno diventerà alto, vigoroso e forte e darà buoni frutti? L’agricoltore lo sa e quindi sceglie di coltivarlo e curarlo. IL CORSO DI UN FIUME: anche i grandi fiumi all’inizio sono dei ruscelli, poi via via si ingrandiscono e percorrono anche migliaia di chilometri. Incontrano nuotatori, pescatori, assetati, navigatori,… . Attraversano villaggi e pianure. Scegliere di “essere fiume” significa abbeverare grandi città, aiutare l’uomo a vivere, a lavorare (mulini, dighe,…), a viaggiare. Significa raccogliere esperienza e saggezza. COMPITI DEL CP Al CP può essere dato il compito di spiegare i doveri della promessa. Per un esploratore sentirselo dire dal suo CP, suo fratello maggiore, sarà emozionante. Il CP prende parte all’attività ed è il primo testimone della scelta dell’esploratore. Nella simbologia può svolgere il ruolo del “compagno di viaggio”. “HO FATTO UNA SCELTA…” Proposta di messa in pratica di 1° impegno e promessa PROMESSA – FASE “APPROFONDISCO” 20 L’esploratore approfondisce i valori della promessa e si confronta con essi. Gli esploratori che hanno SCELTO di pronunciare la promessa approfondiscono i valori che emergono dai tre punti. Ognuno dei tre petali necessita di un’attività tutta sua, separata e differenziata dagli altri. Questa fase è un momento molto forte, che coinvolge singolarmente ogni “candidato” alla promessa. Egli deve avere la possibilità di isolarsi dal resto del mondo e riflettere. I tempi, luoghi e orari devono essere ben scelti. Bisogna limitare al minimo disturbi e distrazioni esterne. Chiaramente quelle elencate sotto sono solo idee, alcune non sempre abbinabili l’una con l’altra. Hanno il semplice scopo di dare spunti. Sta poi ai capi trovare la giusta combinazione. IDEE SULL’AMBIENTAZIONE (IN GENERALE) ACCAMPAMENTO SEMI-SOLITARIO I candidati, durante un’uscita o in campeggio, si isolano dal resto del reparto e scelgono un prato su cui pernottare con teli militari. Ognuno monta la sua piccola tenda personale, poco distante dagli altri, in modo da potersi scorgere a vista d’occhio, ma senza disturbarsi a vicenda. In quel momento, aiutati dal silenzio, illuminati da un fuocherello e attorniati dall’atmosfera calma e tranquilla, svolgono le attività di approfondimento sui punti della promessa che i capi hanno affidato loro. Il mattino si ritroveranno con il CR e i CP per condividere le proprie riflessioni. RAID I candidati partono per un raid tutti assieme, oppure distanziati di qualche minuto. Il tragitto non dev’essere lungo e faticoso ma piuttosto piacevole, panoramico e affascinante. Esso dovrà avere un punto d’arrivo simbolico e legato al significato della promessa. Durante le pause o al termine del percorso, gli esploratori svolgeranno delle attività di approfondimento sui punti della promessa. Infine si ritroveranno con il CR e i CP per condividere le proprie riflessioni. QUALCOSA DI PARTICOLARE Non è strettamente necessario fare accampamenti o escursioni per trovare il giusto ambiente. Vanno bene anche altre forme, a patto che esse sappiano trasmettere la necessaria ispirazione per riflettere. La natura, abbiamo già detto, è sempre la scelta che offre miglior garanzia. □ Una sera in una baita di montagna accanto a un fuoco di camino. □ Una notte di luna piena su una spiaggia o su un isolotto in mezzo a un lago. □ … “HO FATTO UNA SCELTA…” Proposta di messa in pratica di 1° impegno e promessa 21 SPUNTI PER IDEARE L’ATTIVITÀ “APPROFONDIRE LA LEGGE” La CO A STELLA è la corsa d’orientamento in cui dopo ogni postazione si ritorna alla punto centrale per farsi dare l’indicazione sull’ubicazione della prossima. A ogni postazione si troverà un punto della legge scritto in codice segreto (che può essere differente per ogni articolo). Il ragazzo dovrà riprodurre il messaggio e ritornare al centro, dove gli verrà data la chiave per decifrarlo. Inoltre dovrà esprimere e scrivere quello che pensa del punto. Per raggiungere le postazioni possono essere utilizzati sistemi diversi: con la cartina, con solo le curve di livello, con l’azimut, a memoria, tramite schizzo, seguendo delle tracce, con una fotografia del luogo, descrizione scritta o verbale,.... . ATTENZIONE CHE IL LATO FISICO E TECNICO DELL’ATTIVITÀ NON METTA IN OMBRA QUELLO PIÙ IMPORTANTE IN QUESTA CIRCOSTANZA: IL LATO RIFLESSIVO. * * * * * * * * * L’ABBINAMENTO SIMBOLICO è un’idea classica ma con molte varianti. Per esempio a ogni punto della legge lo scout abbina simbolicamente un colore. L’interpretazione sarà puramente personale; ognuno avrà la sua e durante la messa in comune potrà spiegarla agli altri. Meglio se poi c’è una rappresentazione anche fisica del simbolismo. Per esempio colorando un sasso rappresentante il punto della legge del colore scelto, abbinando il colore a cosa penso del valore, e la forma a quanto riesco a rispettarlo. L’abbinamento simbolico può essere fatto anche con altri temi: una canzone conosciuta, una poesia, un oggetto o uno strumento musicale, un fiore, un albero, un animale, un paese, un popolo (o una nazione),… . La rappresentazione fisica si farà costruendo in cartone i fiori o gli animali scelti, cantando/recitando alla cerimonia la canzone o la poesia scelta,… . * * * * * * * * * Per chi vuole, questa è anche l’occasione per definire il proprio PUNTO DELLA LEGGE PERSONALE. “HO FATTO UNA SCELTA…” Proposta di messa in pratica di 1° impegno e promessa 22 SPUNTI PER IDEARE L’ATTIVITÀ “DARE UN SENSO ALLA MIA VITA” L’esploratore dovrà scrivere una LETTERA a LA VEGLIA è un momento di riflessione, di una persona a lui cara (es: un amico lontano, pausa e di verifica. Il buio, il silenzio, e le stelle ci oppure un parente immaginario) raccontandogli aiutano a ripensare alla nostra vita, scout e non, tutto quanto della sua vita. alla nostra famiglia, ai nostri amici. Caro amico ti scrivo,… L’idea della lettera ha La veglia è un momento passato di notte, attorno sempre un suo fascino, soprattutto per chi ama al fuoco di bivacco, magari bevendo un tè caldo. particolarmente scrivere. Ci aiuta a essere sinceri Tramite un libricino preparato in precedenza si con noi stessi, ci dà il tempo per riflettere bene e leggono messaggi inerenti al tema del senso della per risponderci con attenzione alle domande vita. Basta una poesia, un testo di una bella importanti su noi stessi. Oltre alla lettera ci sono canzone, un aforisma o l’ultimo messaggio di altre video- B.-P. . All’esploratore si dà la possibilità di lasciare messaggio; forse un po’ meno affascinanti, ma un segno indelebile di tutte le emozioni che sta ugualmente intensi se (e solo se) fatti con la vivendo, proponendogli di scrivere le sue riflessioni dovuta serietà che il momento esige. sul libricino che rimarrà a lui stesso come ricordo. varianti: l’audio-messaggio o il Caro amico ti scrivo, come vivo, cosa faccio, come Cosa potrebbe significare secondo me “dare un vado a scuola, come passo il mio tempo libero, senso alla vita”? È una cosa che riguarda anche i quali sono gli affetti a me più cari, cosa voglio fare ragazzi della mia età? Cosa voglio fare nella vita? in futuro, in cosa credo, in cosa spero, cosa amo e Cosa mi manca? Quali sono le mie certezze? Quali cosa detesto, come e dove mi vedo tra 10 anni. sono i dubbi e le perplessità? “HO FATTO UNA SCELTA…” Proposta di messa in pratica di 1° impegno e promessa 23 SPUNTI PER IDEARE L’ATTIVITÀ “IMPEGNARMI NELLE COMUNITÀ” Il modo migliore per rendersi conto dell’importanza di avere chi si impegna in comunità è vivere UN’ESPERIENZA DI SERVIZIO. Variante: ascoltare la TESTIMONIANZA di chi ha vissuto o lavorato nelle missioni in paesi poveri. Per esempio passare una giornata ad aiutare in un centro per senzatetto, oppure cucinare in una mensa dei poveri, oppure ancora visitare un ricovero per anziani. Sono esperienze che, se vissute in modo positivo, mostrano ai ragazzi quel mondo meno fortunato del nostro, quel mondo che spesso sfugge agli occhi di tutti. Per concludere l’esperienza, vi saranno delle domande di riflessione. Cosa ho sentito vivendo quest’esperienza?... Cosa ho provato?... Che influenza credo avrà sulla mia vita?... Che differenza c’è tra me e loro?... Perché?... Me ne rendo conto?... Me lo ricordo sempre?... Cosa posso fare per aiutare gli altri?... In cosa sento di essere portata?... Riuscirei a impegnarmi per quanto tempo?... Come posso fare perché il mio contributo sia continuo ed efficace? * * * * * * * * * Impegnarsi in comunità significa anche saper fare quelle SCELTE DI VITA a favore della salute fisica e sociale degli altri e rispettose dell’ambiente. È nostro dovere di educatori scout presentare tali possibilità perché i ragazzi ne siano a conoscenza e in futuro possano liberamente scegliere quelle che loro stessi ritengono fattibili o applicabili, importanti o meno. In questo caso l’intervento di specialisti nell’apposito campo si rivelerà necessaria. Per esempio: □ Imparare a riciclare o separare i rifiuti a casa. □ Conoscere l’esistenza di prodotti in commercio che favoriscono determinate situazioni (per esempio quelli a favore del commercio equo e della lotta contro la povertà, oppure quelli che contribuiscono attivamente allo sviluppo di un'agricoltura in armonia con la natura). Il rispetto dell’ambiente a molti può apparire fuori zona per questo punto della promessa. Eppure è un argomento che ci riguarda tutti e quindi importante in un discorso d’impegno comunitario. * * * * * * * * * E da ultimo, ma non per importanza, non dimentichiamoci la BUONA AZIONE, che lo stesso B.-P. proponeva come “gioco” per gli esploratori. A riguardo esistono diversi esempi: mettere pace tra due litiganti, aiutare la mamma o la vicina nelle faccende domestiche, lasciare il proprio posto a sedere, aiutare i compagni nei compiti, raccogliere i rifiuti, pulire un sentiero, trasmettere allegria a chi è triste, ascoltare chi ha bisogno di sfogarsi, condividere le proprie cose, difendere i più deboli, coinvolgersi in qualche azione di volontariato,… COMPITI DEL CP Al CP si potrà affidare la preparazione o la presentazione di una di queste attività, e chiedergli di assistere l’esploratore durante lo svolgimento di essa: consigliandolo e incoraggiandolo. “HO FATTO UNA SCELTA…” Proposta di messa in pratica di 1° impegno e promessa PROMESSA – FASE “M’IMPEGNO” 24 L’esploratore svolge la cerimonia in cui dichiara di a mantenere fede alla sua scelta. Tramite la cerimonia, gli esploratori pronunciano la promessa e al termine di essa ricevono il distintivo. Come per il 1° impegno bisogna fare in modo che essa sia solenne, seria e ben preparata; che sia un momento intimo di reparto (senza elementi di disturbo o ospiti che non c’entrano niente) e che i tempi, i luoghi e gli orari siano ben scelti. Inoltre è meglio già spiegare a tutti come si svolgerà la cerimonia in modo da evitare disguidi e imprevisti. ALLA CERIMONIA CI DEV’ESSERE… Il CP come accompagnatore dell’esploratore, la pattuglia e il reparto in divisa come testimoni. Tutti devono essere informati sullo svolgimento, sensibilizzati sul senso e delucidati sul loro ruolo. Il CSZ ed eventualmente anche altre figure importanti della sezione. È lui che, assieme al CR, svolgerà il ruolo di cerimoniere. Il momento è così forte che è bene che siano loro ad assumersi un incarico così delicato. Una storia (un tema) arricchita di testi, canzoni, simboli e oggetti che danno forma alla cerimonia. Tutto il materiale necessario per animarla. Il canto della promessa. La presentazione, da parte di ogni esploratore che fa la promessa, delle motivazioni emerse durante la preparazione che lo hanno spinto a scegliere di pronunciarla. Meglio se arricchite di testimonianze e di esperienze personali vissute nello scoutismo. Se è il caso, anche la presentazione del proprio punto della legge personale. La possibilità a ogni esploratore che fa la promessa di scegliere una canzone da cantare durante la cerimonia (oppure una poesia o un testo o altro). Il momento è loro, perché non arricchirlo secondo i loro desideri? Tutto il materiale necessario. Un grande fuoco, torce e candele se viene fatta di notte. La bandiera di sezione o di reparto. Il distintivo accompagnato da un biglietto “buona Strada” firmato da tutti i capi, dai compattugliani e dagli esploratori. Un fotografo che sappia agire discretamente. La possibilità per capi ed esploratori che lo desiderano, di pronunciare la riconferma della promessa. Naturalmente questo va studiato e organizzato in precedenza dal CSZ o dal CR, e non improvvisato. “HO FATTO UNA SCELTA…” Proposta di messa in pratica di 1° impegno e promessa 25 UN RICORDO Abbiamo detto prima dell’importanza del libretto. In esso non potrà certamente mancare una foto del momento della pronuncia dell’Impegno. Foto che può anche essere incorniciata e appesa in sede, nell’angolo di pattuglia. Sarà anche un buon ricordo dell’avvenimento. Non è raro, anzi spesso, pionieri o capi riguardano con piacere i momenti che hanno segnato il loro cammino scout. Confidando nell'aiuto di Dio e nel vostro aiuto, con gioia prometto di fare tutto il possibile per: 1) Approfondire i valori della nostra legge scout. 2) Cercare di dare un senso alla mia vita. 3) Impegnarmi a favore delle comunità in cui vivo. COMPITI DEL CP Il CP accompagna l’esploratore durante la cerimonia a simboleggiare l’accoglienza nel reparto e nella sua pattuglia. A seconda delle tradizioni, della sensibilità e dell’inventiva del reparto, al CP si può dare anche un ruolo più attivo nell’animazione della cerimonia. Per esempio: 1) Il CP può essere il primo a cui l’esploratore annuncia il suo 1° impegno. 2) Il CP presenta al reparto l’esploratore, e racconta come ha vissuto i suoi primi giorni in pattuglia. 3) Un CP particolarmente brillante può assumere il ruolo di aiuto cerimoniere. “HO FATTO UNA SCELTA…” Proposta di messa in pratica di 1° impegno e promessa 26 ESEMPIO DI SCALETTA ORA SVOLGIMENTO Tutta il reparto in divisa si piazza al luogo di partenza. Il CSZ lancia un grido di apertura della serata. Il CSZ spiega (o ricorda) a tutti cos’è la promessa, qual’è il ruolo del reparto, dei CP e delle pattuglie. In seguito descrive brevemente come si svolgerà la cerimonia. Lettura della prima parte della storia-guida della cerimonia (riassunto dei primi capitoli del Piccolo Principe, descrizione dei personaggi). Canzone 1. PERCORSO Per pattuglia, i candidati alla promessa e al 1° impegno, accompagnati dai CP e dai compattugliani, s’incamminano lungo il percorso segnato con delle candele. Sul cammino trovano dei punti in cui vi è presente un capo o un rover. I punti rappresentano i pianeti del viaggio del Piccolo Principe. A ogni punto si fermano e il capo racconta loro (o riassume se il testo è lungo) un pezzo di storia-guida (la visita del Piccolo Principe al rispettivo pianeta) e vengono loro detti uno o due punti della legge scout legati al significato del racconto. Per esempio: 1) Vanitoso = essere aperti e sinceri. 2) Re = ascoltare e rispettare gli altri. 3) Il Pilota = offrire il nostro aiuto. 4) Volpe = trasmettere gioia attorno a noi. 5) Ricco = condividere. 6) Venditore di pillole = affrontare con fiducia le difficoltà. 7) Lampionario = saper fare delle scelte e prendere degli impegni. 8) Ubriacone = amare la vita e proteggere la natura. ARRIVO AL GRANDE CERCHIO Si arriva al grande cerchio in un luogo appartato e tranquillo. Il fuoco rappresenta la forza che ci fa viaggiare e che illumina il nostro cammino. Canzone 2. 1° IMPEGNO Ogni ragazzo, una volta chiamato, si mette nel mezzo, si rivolge agli altri e spiega le motivazioni che l’hanno portato a scegliere di prendere l’impegno. Recita il suo 1° impegno, saluta i capi, il CP e la propria pattuglia con il saluto scout. In seguito riceve il distintivo su un cartoncino con gli auguri di buona strada. Voglio impegnarmi per il mio gruppo… Canzone 3. “HO FATTO UNA SCELTA…” Proposta di messa in pratica di 1° impegno e promessa 27 PROMESSA Ogni ragazzo, una volta chiamato, si mette nel mezzo, si rivolge agli altri e spiega le motivazioni che l’hanno portato a scegliere di prendere l’impegno. Recita la sua promessa, saluta i capi, il CP e la propria pattuglia. In seguito riceve il distintivo su un cartoncino con gli auguri di buona strada. Confidando nell'aiuto… Canzone 4. Lasciamo spazio alla riconferma della promessa per chi lo desidera. CONCLUSIONE Intervento e riflessione finale del CSZ o del CR. Lettura del finale della storia. Canzone Finale 5. 1 Per facilitare la lettura tutti i termini riferiti a funzioni e persone sono riportati al maschile, vi è naturalmente compresa pure l’accezione femminile.