SECGQ-05 diocesi Domenica 29 maggio 2011 «santi di casa nostra» ricordo/1 ricordo/2 Mons. Mario Tomalino Mons. Luigi Oldani l 20 maggio è morto monsignor Mario Tomalino, Cappellano di Sua Santità, residente a Monza presso la parrocchia S. Biagio, dove è stato parroco dal 1963 al 1994. Nato a Lecco il 28-8-1917 era stato ordinato nel 1941. l 21 maggio è morto monsignor Luigi Oldani, Cappellano di Sua Santità, già parroco dal 1956 al 1997 di S. Maria Nascente in Cabiate, dove era residente. Nato a Robecco sul Naviglio il 6-12-1921, ordinato nel 1944. Un cammino di santità esigente e mite un buono a nulla!»: così dissero molti confratelli di Padre Innocenzo da Berzo. Peccato per loro che egli ora sia «Beato» e speriamo che divenga santo, appena compirà un altro miracolo, che si aggiunga ai molti che fece sin dalla sua morte e che lo hanno portato a divenire Beato nel 1961. «Un buono a nulla», dunque, per i confratelli cappuccini, che, in effetti, terminato il noviziato fu prima mandato nel Convento di Albino, poi in Corso Monforte (oggi Viale Piave) a Milano, dopo in quello di Crema, quindi di nuovo a Berzo, sempre accompagnato dallo sferzante giudizio: «É un buono a nulla, un pover’uomo!». Non pare fosse così agli occhi di Dio, e della gente. La sua mitezza, giudicata «debolezza» dai confratelli, attirava al convento sempre nuove persone, desiderose di ascolto, di consiglio, di pace del cuore, di indicazioni sicure per un cammino di santità che fosse insieme esigente e mite, com’è il Signore. La disponibilità di Padre Innocenzo si coniugava con la preghiera: il trapasso dal dialogo con le persone a quello con Dio era per lui naturale e il tempo con gli uni non era minore di quello con l’Altro, e viceversa: era naturale per lui, im- «E’ OGGI Ore 11, Milano - Santuario San Camillo De Lellis (via Boscovich, 25) - Celebrazione eucaristica nella Festa del Patrono. DOMANI Ore 9.30, Milano - Arcivescovado Udienze con i sacerdoti. MARTEDÌ 31 MAGGIO Ore 10, Milano - Arcivescovado Incontro con i Decani. Ore 20.45, Milano - Parrocchia Santa Maria di Caravaggio (via Brioschi, 38) - Processione mariana nel 100° della Consacrazione della basilica. MERCOLEDÌ 1 GIUGNO Ore 17.30, Milano - Duomo - Celebrazione eucaristica vigiliare nella solennità dell’Ascensione del Signore. GIOVEDÌ 2 GIUGNO Ore 8, Milano - Cappella feriale del Duomo - Celebrazione eucaristica con i sacerdoti ordinati nel 2006. Ore 17, Milano - Stadio G. Meazza a San Siro - Incontro con i Cresimandi e i Cresimati. 4 - 5 GIUGNO Triuggio (Mb) - Villa Sacro Cuore Consiglio pastorale diocesano. DOMENICA 5 GIUGNO Ore 16, Seveso (Mb) - Seminario (via S. Carlo, 2) - Incontro con il Gruppo Samuele. Giovedì 2 giugno in 50 mila incontreranno il cardinale Tettamanzi nel momento finale del cammino dei «cento giorni» merso pienamente in quel Dio che era tutto per lui. La gente cominciò a chiedergli non solo un consiglio o il perdono di Dio, ma anche l’intercessione. Cominciarono così i fatti «strani», le guarigioni: un uomo dal braccio in cancrena che lo supplicava per i suoi sette figli, e guarì; una giovane donna liberata improvvisamente dalla paralisi che l’aveva aggredita. Il tutto era condito dal suo segreto di sempre: le penitenze senza misura, che alla fine ebbero ragione del suo pur giovane fisico. Spirò il 3 marzo 1890, a quarantasei anni d’età, lasciandoci il richiamo del suo esempio e delle sue parole: «Qualcuno dirà: in un secolo corrotto come il nostro, com’è possibile non essere trascinati dalla moltitudine dei cattivi? Fare del bene oggi sarebbe come tirarsi addosso le beffe e la derisione di tutti! Ma il nostro mondo è più corrotto di quello del tempo di Noè? Trovatemi un luogo, un tempo, una professione, uno stato qualunque che non abbia anche oggi persone per bene e virtuose. Io ho sempre trovato nel mondo, accanto ai cattivi, anche tante persone buone, in ogni stato, di ogni condizione, sesso ed età». Ennio Apeciti I I cresimandi colorano lo stadio di San Siro DI la lettera L’Arcivescovo ai ragazzi: «Prego per voi» E’ Il manifesto che annuncia l’incontro dei cresimandi a San Siro. A destra, la copertina della lettera dell’Arcivescovo il programma In festa anche genitori e catechisti cancelli allo Stadio Meazza di Milano apriranno alle ore 15 di giovedì 2 giugno per i ragazzi della Cresima, accompagnati da genitori, padrini e madrine, catechisti ed educatori. Tutti indosseranno il pettorale Cresimandi 2011, ciascuno del colore corrispondente alla Zona pastorale di appartenenza. Seguendo il proprio colore i gruppi individueranno gli ingressi e le rampe di accesso ai tre anelli dello Stadio. Il libretto della celebrazione fungerà da pass d’ingresso allo stadio. Alle ore 17 avrà inizio la celebrazione, dopo aver accolto il cardinale Dionigi Tettamanzi accompagnato dai Vicari episcopali e dai Vescovi ausiliari. La conclusione è prevista per le ore 18. Per partecipare all’Incontro diocesano è necessario iscriversi. Informazioni sul sito www.chiesadimilano.it/fom. I dono dello Spirito Santo da imparare a conoscere. I doni dello Spirito insieme formano uno stile che è appunto la carità, di cui il buon samaritano è l’emblema imitabile». «Tutti i colori dello Spirito» è il titolo dato ai «cento giorni» che i ragazzi della Cresima hanno vissuto intensamente a partire dal tempo di Quaresima. L’immagine dei colori, che mescolati insieme possono realizzare un’opera d’arte, sarà ripresa nelle figurazioni che seguiranno l’andamento della preghiera presieduta dall’Arcivescovo (a partire dalle ore 17). Sul campo di San Siro scenderà un gruppo di mille figuranti, formato da adolescenti provenienti da decine di utti gli anni, nel corso dell’incontro allo stadio Meazza di Milano, si rinnova l’amicizia tra il cardinale Dionigi Tettamanzi e i cresimandi. Questa amicizia è resa ancor più forte e significativa dalla lettera che ogni anno il Cardinale scrive appositamente per loro e che nasce nella preghiera, come afferma lui stesso: «Prego per voi ogni giorno affidandovi di cuore al Signore affinché vi doni di crescere liberi, responsabili e felici». La lettera di quest’anno, «Santi? Si può!» (Centro Ambrosiano, pagine 24, euro 2.30), si inserisce pienamente nel percorso pastorale «In cammino con san Carlo» e nell’anno oratoriano «Anche tu così», dedicati alla santità. Così l’Arcivescovo si rivolge ai ragazzi: «È possibile diventare santi! Non è un’avventura per pochi eroi o per alcuni fortunati, ma un’opportunità buona per la vita di tutti voi, già adesso, alla vostra età». Per capire come questo sia possibile il Cardinale prende spunto dall’incontro tra Gesù e un dottore della Legge che gli domanda: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». È una domanda importante, una di quelle grandi domande che anche i nostri ragazzi hanno nel cuore; la risposta è già nota al dottore della Legge: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il tuo prossimo come te stesso». L’Arcivescovo risponde quindi all’interrogativo espresso dal titolo «Santi? Si può!» dicendo ai ragazzi che «in fondo la santità consiste nel trovare il punto d’incontro dei due assi cartesiani dell’amore, quello verticale dell’amore per Dio e quello orizzontale dell’amore verso i fratelli». La consegna della lettera può essere un’occasione semplice per comunicare l’affetto e l’amicizia che il Cardinale vuole dimostrare in anticipo ai cresimandi 2011 che lo incontreranno il 2 giugno. T MARIO PISCHETOLA il momento dei cinquantamila che incontreranno allo Stadio Meazza di Milano il cardinale Dionigi Tettamanzi nel pomeriggio di giovedì 2 giugno (apertura cancelli ore 15.00). Sono i Cresimandi 2011 accompagnati dai loro genitori, dai catechisti, dai loro padrini e madrine e, quest’anno, anche dagli educatori dei gruppi preadolescenti degli oratori che, davanti all’arcivescovo, si impegneranno ad accogliere i ragazzi della Cresima e ad accompagnarli a nuove tappe di crescita nella fede e nella vita, all’interno della comunità cristiana. Dare una bellissima immagine di Chiesa, in cui rimanere e portare frutto, è l’obiettivo principale dell’Incontro dei Cresimandi a San Siro, momento culminante del cammino dei «cento giorni» che, nella scia dell’anno pastorale «Santi per vocazione», ha indicato nella pratica della carità la via principale per una santità possibile anche per i ragazzi. Il titolo dell’Incontro del 2 giugno riprende lo slogan dell’anno oratoriano 2010-2011 «Anche tu così» e completa un percorso in cui le azioni da imitare sono quelle narrate nella parabola evangelica del buon samaritano (cfr. Luca 10, 2537). I ragazzi della Cresima hanno imparato a conoscere questa parabola grazie ad un quadro che ogni settimana, nella prima parte dei cento giorni, hanno colorato con le loro mani. «Era un quadro che nascondeva un mistero - spiega don Samuele Marelli, responsabile del Servizio ragazzi, adolescenti e oratorio - che è stato svelato solo dopo che tutti i colori hanno preso posto sulla tela e hanno mostrato i soggetti in azione nella parabola. I ragazzi hanno potuto appendere il quadro nella sala del loro gruppo e comprendere che solo chinandosi sull’uomo ferito si può mettere in pratica l’amore. I colori sulla tela erano «tutti i colori dello Spirito», per cui ogni colore rappresentava un I oratori della diocesi. «Le coreografie - continua don Samuele Marelli cercheranno di mettere in mostra la doppia dinamica dell’amore: quella verticale che unisce Dio e l’uomo e quella orizzontale che, sostenuta dall’Alto, diventa espressione della nostra fraternità». All’ingresso allo Stadio i gruppi dei cresimandi potranno lasciare il frutto della raccolta che hanno realizzato in queste settimane per la creazione di una scuola d’arte per il recupero e la formazione dei giovani presso il centro giovanile Santa Bakhita a Mazabuka in Zambia: «Anche questo è un modo - conclude don Marelli - per fare dell’amore un’opera d’arte». Sui migranti il prossimo Consiglio pastorale Il 31 maggio l’incontro dei Decani Il 2 giugno la solennità dell’Ascensione La IV sessione si terrà a Triuggio il 4 e 5 giugno. Ecco i temi da discutere n incontro dei Decani si terrà martedì 31 alle 9.30 in Curia (piazza Fontana, 2 - Milano). Aprirà i lavori l’Arcivescovo che li concluderà alle 12.30. All’ordine del giorno, le elezioni per il rinnovo dei Consigli pastorali e per gli affari economici parrocchiali, di comunità pastorale e dei Consigli pastorali decanali, con la presentazione del nuovo direttorio; sarà presentata anche l’«agenda pastorale» per il 2011-2012 con riferimento al VII incontro mondiale delle famiglie. iovedì prossimo 2 giugno ricorre la solennità dell’Ascensione del Signore, che insieme alla Pasqua e alla Pentecoste è tra le grandi festività del Tempo Pasquale. Poiché quest’anno la solennità dell’Ascensione viene a coincidere con la Festa civile della Repubblica, l’orario delle Messe di quel giorno opportunamente sarà simile a quello domenicale. Sarà cura dei sacerdoti invitare con forza i fedeli a partecipare alla Messa festiva dell’Ascensione, segnalando accuratamente gli orari delle celebrazioni di quel giorno. DI LUISA S BOVE arà interamente delicata al tema dell’immigrazione la IV Sessione del Consiglio pastorale diocesano che si terrà il 4 e 5 giugno a Triuggio presieduto dall’Arcivescovo Dionigi Tettamanzi. A introdurre l’argomento all’ordine del giorno «I migranti: per una pastorale e una cultura del “vivere insieme”» sarà Giorgio del Zanna, coordinatore della Commissione preparatoria. Ma per riflettere e rendere più efficace il dibattito, i consiglieri hanno già ricevuto ampio materiale in merito: analisi e dati sul fenomeno migratorio, contributi sul tema dell’accoglienza, del dialogo tra culture e religioni differenti, della relazione interconfessionale, della responsabilità educativa nei confronti di tutti. Quello che bisogna evitare è «il rischio di una sociologia “fai da te”, fondata su elementi e strumenti di osservazione molto limitati e parziali». L’analisi dei dati sulla presenza dei migranti sul territorio italiano e in particolare nella diocesi ambrosiana, «può condurre al superamento di luoghi comuni e stereotipi utilizzati dai mezzi di comunicazione e ancor prima dal territorio istituzionale, privato e purtroppo alcune volte anche dai contesti pastorali». Inutile nascondere che il fenomeno migratorio è ormai «esponenziale e irreversibile», nella stessa Lombardia e a Milano la presenza di stranieri ha registrato un trend maggiore rispetto al territorio nazionale. Oggi le etnie presenti in diocesi sono circa 170 e rappresentano «una molteplicità di culture, tradizioni e costumi, anche modalità diverse tra loro di visualizzare il bisogno e il valore aggiunto di cui sono portatori». Per don Giancarlo Quadri, responsabile della Pastorale migranti, c’è una certa «avversione o indifferenza» verso la questione immigrazione, forse a causa di una deriva culturale. «Il migrante», dice, «è ancora considerato come il poveraccio che bussa alla nostra porta in cerca di aiuto e non come il segno tangibile e sempre più evidente di un’opportunità o, ancora di più, segno evidente di un mondo in cambiamento o già cambiato». «Non ci è lecito accettare che il mondo dell’immigrazione sia abbandonato a se stesso», spiega don Roberto Davanzo, direttore di Caritas Ambrosiana, «che si chiuda a riccio, che coltivi sentimenti di frustrazione e risentimento». Il fenomeno migratorio interpella tutti, anche le comunità cristiane, e nei prossimi giorni toccherà al Consiglio pastorale diocesano raccogliere la sfida e interrogarsi in modo costruttivo per dare alcune indicazioni concrete su temi come l’accoglienza, l’educazione, l’evangelizzazione e il dialogo. U G