Settimanale di notizie a cura dell’Ufficio Stampa della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Direttore Responsabile: Massimo Tognoni Anno XXI - N. 7 19 febbraio 2010 Informazioni Primo piano Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > Nota della Redazione Questo numero è stato chiuso il 18 febbraio 2010 alle ore 12.00 Si prega di inviare il materiale da pubblicare entro le ore 10.30 del giovedì Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel. 06-844.39.372 Fax 06-844.39.402 In Redazione: Laura Lupo Le notizie possono essere inviate anche per E-mail: [email protected] [email protected] Lavoro: Legacoop sigla le “Linee guida per la formazione nel 2010”, un accordo che punta ad integrare maggiormente la formazione con gli ammortizzatori sociali “Linee guida per la formazione nel 2010”. È il tema al centro dell’accordo firmato, la sera del 17 febbraio, tra Governo, Regioni / Province Autonome e Parti Sociali (CGIL ha dichiarato la propria adesione con una nota di dissenso relativa a quanto previsto a favore della promozione dell’apprendimento nell’ impresa mancando l’indicazione di una procedura di accertamento della capacità formativa dell’impresa). L’accordo, che per Legacoop è stato firmato da Carlo Marignani, Responsabile dell’Ufficio Politiche del Lavoro, Relazioni Industriali e Previdenza, presenta connotazioni sperimentali in relazione allo stato di emergenza occupazionale del nostro Paese, e si pone l’obiettivo di integrare maggiormente la formazione con gli ammortizzatori sociali (ivi compresa la mobilità) e di realizzare effettivamente una migliore efficienza nell’incontro tra domanda ed offerta di lavoro. Legacoop ha aderito, insieme a Confcooperative ed AGCI, dopo aver ricordato quanto già messo in atto con Fon.coop e nei rapporti con le regioni e aver evidenziato, parimenti ad altre Parti Sociali, che ogni eventuali risultanza di riforma strutturale andrà sottoposta al tavolo delle regioni e delle parti sociali alla luce di quanto emerso nel periodo “sperimentale” del 2010. Per l’anno in corso va, quindi, sviluppata ulteriormente l’iniziativa delle strutture associative di Legacoop al fine di assicurare la tutela delle imprese cooperative aderenti e cogliere le opportunità che potranno emergere nella gestione attuativa dell’accordo. “In tale contesto” –sottolinea Marignani- “si conferma rilevante una tempestiva diffusione delle informazioni e delle esperienze, per la quale si ribadisce l’impegno di questo ufficio, confidando sulla collaborazione di tutte le strutture regionali/territoriali”. Pubblichiamo, di seguito, il testo integrale dell’accordo. Intesa tra Governo, Regioni, Province Autonome e Parti Sociali - Linee Guida per la Formazione nel 2010 Premessa La positiva iniziativa di cooperazione interistituzionale avviata con l’Accordo del 12 febbraio 2009 “Interventi a sostegno al reddito e alle competenze” connotata da un grande impegno politico e finanziario delle Regioni che ha coinvolto anche il livello comunitario ha perseguito l’obiettivo di rispondere alla crisi in atto in modo concertato ed efficace. Nel solco di questa esperienza, Governo, Regioni, Province autonome e parti sociali concordano sulla necessità di individuare tempestivamente alcune fondamentali linee guida per orientare, attraverso una prima sperimentazione nel corso del 2010, l’impiego delle risorse finanziarie per la formazione degli inoccupati, dei disoccupati, dei lavoratori in mobilità o temporaneamente sospesi (cassintegrati, percettori di indennità di disoccupazione ex art. 19 legge n. 2/2009, ecc.). Ciò in relazione ai caratteri discontinui e selettivi della ripresa che potranno indurre un allungamento del periodo di inattività o rendere difficoltosa la transizione verso altra occupazione di molti lavoratori. La formazione viene organizzata in funzione dei fabbisogni professionali dei settori e delle imprese e della occupabilità e della inclusione sociale delle persone con particolare attenzione alle fasce deboli del mercato del lavoro. A tale riguardo particolare attenzione andrà posta alla coerenza tra il ricorso agli ammortizzatori sociali, concordato nelle sedi proprie, e il ricorso alle pratiche di politica attiva. Ferma restando la competenza esclusiva delle Regioni in materia di formazione professionale e la conseguente facoltà di valutare autonomamente l’eventuale impiego di proprie risorse finanziarie, il Governo, le Regioni, le Province Autonome e le parti sociali si impegnano a sollevare concordemente nelle competenti sedi co- 1 Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > munitarie il tema delle semplificazioni e di un utilizzo più flessibile del Fondo Sociale Europeo e le questioni relative al disimpegno automatico (anche in considerazione delle risorse comunitarie accantonate per le politiche attive e passive di cui all’accordo del 12 febbraio 2009).Analogamente le parti si impegnano sul piano nazionale a non introdurre elementi che possano configurare criticità nel flusso finanziario previsto dalle norme al fine di evitare la perdita di risorse. Il Governo, le Regioni, le Province Autonome e le parti sociali si impegnano a favorire la massima semplificazione nella gestione dei finanziamenti dei fondi per la formazione continua, e a promuovere la loro piena autonomia e la sussidiarietà riguardo all‘intervento pubblico. Le parti sociali firmatarie costituenti i fondi interprofessionali si impegnano, inoltre, a individuare tempestivamente le risorse dei fondi interprofessionali per la formazione continua da destinare ai bisogni di formazione emergenti nel corso del 2010. Le parti si impegnano, altresì, anche attraverso una valutazione a livello territoriale dell’impiego delle risorse destinate alla formazione, comprese quelle dei fondi interprofessionali, a promuovere per il 2010 una più efficiente sinergia tra le risorse pubbliche e quelle private per la formazione con l’obiettivo di sostenere l’occupabilità delle persone nell’ambito degli interventi che si renderanno necessari per salvaguardare il capitale umano. Le parti si impegnano a convergere entro il primo semestre del 2011, in una ottica di innalzamento della qualità della offerta formativa e nella prospettiva del necessario raccordo con il sistema dei servizi pubblici e degli altri servizi competenti al lavoro di cui al decreto legislativo n. 181/2000, verso un sistema nazionale di standard professionali a conclusione del tavolo nazionale a ciò dedicato e di certificazione delle competenze. In questo quadro le parti verificheranno l’ipotesi di revisione del sistema di accreditamento delle strutture formative nel rispetto degli ambiti del DM 166/2001. Linee guida Governo, Regioni, Province autonome e parti sociali concordano sulla necessità di valorizzare ulteriormente il ruolo sussidiario delle organizzazioni rappresentative dei datori di lavoro e dei lavoratori come dei loro organismi bilaterali, là dove esistenti, al fine di favorire investimenti formativi a) mirati ai soggetti più esposti alla esclusione dal mercato del lavoro; b) organizzati, secondo criteri non autoreferenziali, in ambienti produttivi o prossimi a essi; c) rispondenti alla domanda di qualificazione e riqualificazione dei lavoratori coinvolti nelle transizioni occupazionali che caratterizzeranno il mercato del lavoro nel corso del 2010; d) progettati in una logica di placement, volta cioè a ottimizzare un incontro dinamico e flessibile tra la domanda e l’offerta di lavoro e a rendere più efficiente il raccordo e, là dove opportuna, l’integrazione tra il sistema educativo di istruzione e formazione e il mercato del lavoro, in modo da rispondere alla domanda di competenze da parte dei settori e dei territori in cui le imprese operano. A questo fine Stato, Regioni, Province autonome e parti sociali concordano sui seguenti ambiti di intervento: 1. attivazione di una unità operativa straordinaria presso il Ministero del lavoro per la raccolta dei fabbisogni di competenze e figure professionali rilevati nei territori e nei diversi settori produttivi.Tale unità si fonderà sulla cabina di regia nazionale già istituita dal Ministero del lavoro, sugli osservatori regionali già esistenti e sulle strutture delle parti sociali già costituite a questo scopo. Questa unità operativa dovrà fornire periodicamente rilevazioni miste, prevalentemente qualitative, sui fabbisogni di breve termine, a livello territoriale e settoriale, da integrare con le macro tendenze di lungo periodo elaborate a livello nazionale e internazionale. Tenuto conto della necessità di individuare e condividere una metodologia di rilevazione unitaria, le parti firmatarie di impegnano, in una ottica di sussidiarietà e di ottimizzazione delle risorse, a far pervenire tempestivamente alla cabina di regia nazionale le elaborazioni, a partire da quelle a dimensione territoriale condotte dai vari soggetti pubblici e privati operanti su tale tema. Compito della unità operativa sarà quello di mettere in rete e a fattore comune le informazioni e i dati già esistenti circa le figure professionali richieste dal mercato del lavoro e di darne tempestiva comunicazione ai soggetti firmatari degli accordi sugli ammortizzatori sociali in sede regionale/territoriale (Regioni, Province autonome, parti sociali), nonché ai servizi competenti al lavoro, ai fondi interprofessionali e a tutti gli altri soggetti interessati, compresi i lavoratori, al fine di una loro opportuna diffusione e utilizzo nei territori e nei settori. La raccolta di informazioni dovrà riguardare non solo e non tanto i profili professionali ma soprattutto i mestieri e le competenze, descritte qualitativamente in termini di compiti e di situazioni di compito che il mercato ri2 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > chiede, in linea con i più moderni sistemi di qualifiche a livello europeo. La rilevazione dei fabbisogni contribuisce non solo a rendere visibili i bacini di occupazione nascosta, ma anche e soprattutto a fornire ai soggetti interessati precise indicazioni circa le conoscenze, abilità e competenze che necessario promuovere per una qualificata occupabilità delle persone; 2. impiego diffuso del metodo concreto di apprendimento per “competenze”. Ciò comporta la convergenza verso la definizione di un sistema nazionale di competenze in grado di garantire ai cittadini la spendibilità delle competenze comunque acquisite. Ciò significa: a) estendere la sperimentazione del libretto formativo quale strumento di registrazione delle competenze, anche coinvolgendo, in una logica di sussidiarietà, gli organismi bilaterali; b) affermare il valore dell’istruzione e formazione tecnico-professionale anche promuovendo l’integrazione con il lavoro attraverso reti e intese tra istituti tecnici e professionali, enti di formazione e associazioni di settore, per condividere i fabbisogni di competenze e orientare coerentemente l’offerta formativa anche nel medio e lungo periodo, c) rilanciare il contratto di apprendistato nelle sue tre tipologie (professionalizzante, per l’esercizio del diritto-dovere di istruzione e formazione, di alta formazione universitaria,) con l’obiettivo di garantire un percorso di formazione a tutti gli apprendisti; 3. l’ampliamento e la diversificazione delle azioni formative in favore degli inoccupati attraverso la promozione di tirocini di inserimento, corsi di istruzione e formazione tecnico superiore (IFTS), contratti di apprendistato, e, in generale, promuovendo l’apprendimento nella impresa. Le parti firmatarie si impegnano altresì a definire un quadro più razionale ed efficiente dei tirocini formativi e di orientamento al fine di valorizzarne le potenzialità in termini di occupabilità e prevenire gli abusi e l’utilizzo distorto dello strumento; 4. formazione degli adulti attraverso: a) accordi di formazione-lavoro per il rientro anticipato dei cassaintegrati, b) la possibilità di impiego di parte delle risorse dei fondi interprofessionali per la formazione continua per finanziare la formazione per i lavoratori soggetti a procedure di mobilità nel corso dei 2010 e per i lavoratori in mobilità che vengano assunti nel 2010, fermo restando il vincolo della iscrizione ai fondi dell’azienda cui il lavoratore apparteneva, c) l’individuazione, nell’ambito della bilateralità e dei servizi competenti al lavoro, pubblici e privati, autorizzati e accreditati, di punti di informazione e orientamento per i lavoratori di tutte le età, perché siano presi in carico, guidati e responsabilizzati in vista del loro reinserimento nel mercato del lavoro; d) programmi di formazione nei luoghi produttivi di beni o servizi anche se inattivi o nei centri di formazione professionale che garantiscano la riproduzione di effettivi contesti produttivi, nonché congrui periodi di tirocinio presso l’impresa; e) possibilità di impiego dei lavoratori inattivi quali tutori nell’ambito di attività formative tecnico-professionali, previa formazione specifica per questa funzione anche in vista delle possibili esperienze di alternanza scuola lavoro e di apprendistato formativo e professionalizzante; f) rilancio del contratto di inserimento per gli over 50, per i giovani e per le donne con una forte valorizzazione delle ricalibrature professionali decise insieme con i soggetti coinvolti nel contratto; 5. definizione, a partire dalle esperienze già presenti a livello regionale, in via sperimentale per il 2010 di un sistema di accreditamento su base regionale e secondo standard omogenei condivisi a livello nazionale di “valutatori/certificatori” valorizzando il ruolo delle parti sociali e dei loro organismi bilaterali. Tali valutatori/certificatori dovranno essere in grado di riconoscere, valutare e certificare, in situazioni di compito autentiche e su domanda della persona in cerca di occupazione, le effettive competenze dei lavoratori comunque acquisite, in modo da rafforzare la trasparenza e la migliore informazione nel mercato del lavoro, da accrescere la capacità di offerta sul mercato del lavoro, da migliorare l’incontro tra domanda e offerta e da stimolare la ricerca delle più utili attività formative. Lo strumento idoneo a registrare le competenze acquisite sarà il Libretto formativo introdotto dall’articolo 2 del decreto legislativo n. 276/2003 che potrà confluire nel fascicolo elettronico dedicato a tutte le attività educative e lavorative come alle prestazioni sociali di ciascuna persona. Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali convoca le parti sociali firmatarie della presente intesa per valutare le modalità di attuazione dei punti e) ed f) del punto 4. Al termine del 2010 le parti firmatarie valuteranno congiuntamente i risultati conseguiti con la presente intesa al fine di assumere ogni eventuale nuova iniziativa in materia. 3 < Torna all’inizio Informazioni Legacoop Legacoop: Premio Quadro Fedele 2009, assegnati i riconoscimenti a 3 Elle, Itaca e Coop Adriatica Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > < Torna all’inizio Sono la 3 Elle di Imola, la Itaca di Pordenone, e Coop Adriatica di Bologna, le cooperative che hanno ricevuto il 15 febbraio, il premio “Quadro Fedele 2009” delle rispettive categorie. Il riconoscimento viene assegnato ogni anno dall’Associazione italiana revisori contabili dell’economia sociale con il patrocinio di Legacoop Nazionale. La cerimonia si è tenuta a Bologna nel corso del convegno su “Il Bilancio delle Società Cooperative e le nuove regole contabili”. Alla coop 3Elle è andato, per la terza volta, il premio per il miglior bilancio d’esercizio. Il riconoscimento per il miglior bilancio sociale è invece stato assegnato alla coop Itaca, mentre Coop Adriatica, per il secondo anno consecutivo, si è aggiudicata, il premio BEST, miglior bilancio d’esercizio e sociale trasparente. Alla premiazione erano presenti, il presidente della Giuria Enea Mazzoli ed il presidente di Legacoop Giuliano Poletti, che ha concluso i lavori del Convegno. “La necessità di documentare nel modo più efficace e trasparente possibile gli esiti del lavoro delle cooperative” – ha detto Giuliano Poletti, presidente di Legacoop nazionale – “è una esigenza a cui stiamo lavorando da tempo e questo premio è proprio finalizzato a riconoscere l’impegno delle cooperative ad una rendicontazione chiara e trasparente. Questo consente ai cittadini e a chiunque voglia conoscere le attività delle cooperative, di poterlo fare in modo semplice e chiaro”. “Il premio “Quadro Fedele” che assegniamo ormai da undici anni” - ha detto Gianni Bragaglia, presidente nazionale di Airces – “ai migliori bilanci d’esercizio e sociali è un po’ l’Oscar dei bilanci e ha l’obiettivo di migliorare i conti economici delle cooperative sotto il profilo della chiarezza, della trasparenza, della leggibilità”. Nel corso del convegno è stata realizzata anche una breve presentazione del recente decreto legislativo di recepimento della disciplina europea per la revisione contabile e presentato il libro di Edmondo Belbello e Andrea Dili “Il bilancio delle società cooperative” - Franco Angeli Editore. 4 Informazioni Settori Taiis: milleproroghe, positiva la retromarcia del Governo sulla norma “salva ritardo nei pagamenti”................................................................................5 Sezioni Primo piano > Legacoop > Ancst-Legacoop: “Più imprese cooperative, più tutela del lavoro per un paese migliore e più competitivo”; Assemblea congressuale il 25 e 26 febbraio a Roma..............6 Ancst/Legacoop 2: il 25 febbraio presentazione della pubblicazione “Servizi, Lavoro, Impresa Cooperativa. Il terziario in Legacoop e nelle altre organizzazioni di rappresentanza (1975-2010)”...........................................................................7 Settori > Territori > Imprese > Ancst/Legacoop 3: significativi interventi istituzionali e politici all'assemblea congressuale del 25 e 26 febbraio ........................................................................8 Sondaggio > Ancst/Legacoop 4: rush finale assemblee territoriali in preparazione assemblea congressuale.........................................................................................................8 Legacoop Agroalimentare: le proposte per l’export; Luppi: c’è ampio spazio per le esportazioni italiane, vanno superati i limiti di sistema, le cooperative devono aggregarsi, crescere di dimensione e sviluppare alleanze anche con partner europei...............................................................................................9 Legacoop Agroalimentare 2: Piscopo, bene l’emendamento che agevola le aggregazioni di cooperative agricole; il ministro Luca Zaia saprà sostenere la norma..............................................................................................................10 Mediacoop: l’iniziativa unitaria degli operatori dell’editoria per salvare pluralismo ed occupazione ..................................................................................10 Editoria: la Commissione Cultura della Camera approva all’unanimità la proposta di prorogare per un anno il diritto soggettivo ai contributi .................10 Pesca: a Tunisi siglato protocollo Lega Pesca-Utap.............................................11 Turismo: si terrà in Sicilia, a maggio, l’Assemblea di AITR...................................11 Turismo 2: Davolio è intervenuto al convegno organizzato dall’Associazione “Borghi Più Belli d’Italia” ....................................................................................12 Vigilanza privata: network, presto una discussione con il ministero per il loro superamento; la posizione di Ancst/Legacoop ....................................12 Taiis: milleproroghe, positiva la retromarcia del Governo sulla norma “salva ritardo nei pagamenti” “Abbiamo salutato con soddisfazione il passo indietro fatto dal Governo sulla norma che proteggeva le aziende sanitarie e ospedaliere delle Regioni che avessero sottoscritto piani di rientro dal disavanzo, impedendo l’attuazione per 12 mesi di azioni esecutive nei loro confronti; la norma era incostituzionale e in contrasto con la normativa europea, tant’è che avevamo già presentato un Esposto in merito alla Commissione europea” È questo il commento del TAIIS, Tavolo Interassociativo Imprese di Servizi alla nuova norma inserita nel cosiddetto maxiemendamento al Decreto “Milleproroghe” approvato il 12 febbraio al Senato. Se il testo sarà confermato dalla Camera (che dovrà approvarlo entro le prossime due settimane), da marzo sarà già possibile intraprendere, o continuare, le azioni esecutive a danno delle aziende debitrici del sistema sanitario nazionale. Restano però irrisolti i nodi strutturali del sistema e l’Italia continua ad essere il fanalino di coda in Europa, per quanto riguarda i tempi di pagamento: in Europa lo Stato paga media5 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > mente in 68 giorni con punte di eccellenze quali Danimarca (36 giorni) e Germania (41 giorni) contro gli oltre 250 giorni medi di ritardo registrati nel nostro Paese, con punte anche di 2 anni in Sicilia. I problemi, oltretutto, denunciano al TAIIS, non riguardano solo il sistema sanitario nazionale, ma anche gli enti locali, vincolati nei flussi di spesa dal Patto di stabilità interno, anche per contratti già firmati e per servizi già effettuati e pur in presenza di risorse anche materialmente in cassa. Serve maggiore elasticità nella gestione della spesa, soprattutto in presenza di servizi spesso di interesse pubblico caratterizzati da alta intensità di manodopera, assicurando alle Regioni flussi regolari e tempestivi nei trasferimenti e consentendo agli enti locali una gestione autonoma delle risorse disponibili. “Esprimiamo, quindi”, conclude la nota del TAIIS, “soddisfazione per l’attenzione finalmente dedicata al tema del ritardo nei pagamenti nel corso dei lavori parlamentari legati alla conversione in legge del decreto legge 25 gennaio 2010, recante interventi urgenti concernenti enti locali e regioni. Molti degli emendamenti presentati, oltretutto da un ampio schieramento di forze politiche, vanno nella direzione giusta: con un auspicio forte, però, ovvero che si tenga conto dei servizi e non solo delle opere”. Ancst-Legacoop: “Più imprese cooperative, più tutela del lavoro per un paese migliore e più competitivo”; Assemblea congressuale il 25 e 26 febbraio a Roma “Più imprese cooperative, più tutela del lavoro per un paese migliore e più competitivo”. Questo il tema al centro del dibattito dell’Assemblea Congressuale di Ancst-Legacoop che si terrà a Roma il 25 e 26 febbraio, presso la sala Conferenze Biblioteca Nazionale Centrale (Viale Castro Pretorio, 105). Di seguito il programma dei lavori: 25 febbraio 10,30 Anteprima - Presentazione del Volume “Servizi, Lavoro, Impresa Cooperativa. Il terziario in Legacoop e nelle altre organizzazioni di rappresentanza (1975-2010)” Edizioni Il Mulino Intervengono: Marco Frey e gli autori Giuliana Bertagnoni e Tito Menzani 11,30 Tavola Rotonda 35 anni dopo: la cooperazione dei servizi per la tutela e la valorizzazione del lavoro, la centralità della persona, un diverso modello economico-sociale per il Paese Interventi di: Giorgio Bertinelli, Vicepresidente Vicario Legacoop Marco Frey, Ordinario di economia, Scuola Superiore Sant’Anna, Pisa Bruno Jossa, Ordinario di economia, Università Federico II, Napoli Franco Tumino, Presidente ANCST/Legacoop 13,00 Chiusura dei lavori 14,00 Accredito delegati ed invitati Assemblea Congressuale 15,00 Apertura dei lavori Ferdinando Palanti, Vicepresidente ANCST Insediamento della Presidenza e nomina delle Commissioni 6 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > 15,30 Proiezione audiovisivo L’impresa cooperativa tra lavoratori e piccoli imprenditori per la tutela e la valorizzazione del lavoro 15,45 Relazione introduttiva “Le nostre opinioni, le nostre proposte, le nostre richieste” Franco Tumino, Presidente ANCST/Legacoop 16,30 Interventi istituzionali e degli ospiti: Sen. Maurizio Sacconi, Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali 18,00 Presentazione del rapporto di ricerca “Dimensione, caratteri e composizione del settore terziario. Il vantaggio delle esternalizzazioni per il Paese, casi di buone pratiche” 19,30 Chiusura dei lavori 26 febbraio 9,30 Apertura dei lavori Da Ancst a Legacoop Servizi: le ragioni, la proposta La percezione della cooperazione di servizi e del marchio Legacoop nell’opinione pubblica Enzo Risso, SWG Il progetto di renaming Gualtiero Tonna, Plures Design 10,15 Dibattito Interventi programmati di: Ferdinando Palanti, Vicepresidente ANCST/Legacoop Giuliano Poletti, Presidente Legacoop 13,00 Chiusura dei lavori 14,00 Parte riservata ai delegati > Presentazione dei lavori delle commissioni > Elezioni degli organi 17,00 Conclusione dei lavori dell’assemblea congressuale Ancst/Legacoop 2: il 25 febbraio presentazione della pubblicazione “Servizi, Lavoro, Impresa Cooperativa. Il terziario in Legacoop e nelle altre organizzazioni di rappresentanza (1975-2010)” Il 25 febbraio, durante i lavori congressuali, sarà presentato il volume “Servizi, Lavoro, Impresa Cooperativa. Il terziario in Legacoop e nelle altre organizzazioni di rappresentanza (1975-2010)” Edizioni Il Mulino. Negli ultimi 40 anni il settore dei «servizi non distributivi» ha conosciuto una crescita inarrestabile. Figure come l’operatore che raccoglie le foglie ai giardini, l’addetto al lavaggio dei vetri in ufficio, l’inserviente che impiatta il pranzo in mensa, il vigilante che sorveglia l’ingresso del centro commerciale, il trasportatore che recapita pacchetti e acquisti accompagnano la vita quotidiana di molte collettività del mondo; ma la messa a fuoco delle problematiche del comparto in Italia è ancora molto incerta e all’opinione pubblica sfugge che alle spalle di questi lavoratori vi sono imprese con organizzazioni talvolta molto sofisticate. Questo volume intende offrire un primo contributo per delineare i contorni del settore e la sua forte crescita in prospettiva storica, prendendo come angolo di osservazione le sue rappresentanze imprenditoriali e sindacali. Partendo dalla nascita dell’Associazione nazionale cooperative servizi di Legacoop, che ha sempre mostrato attenzione 7 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > alla necessità di creare negli operatori consapevolezza della propria rilevanza nell’economia e nel mondo del lavoro, il volume vuole allargare l’orizzonte, aprendo la prospettiva alle forme di rappresentanza degli interessi delle imprese e dei lavoratori e, nel contempo, toccando nodi storiografici cruciali connessi all’evoluzione del settore. Ne emerge un quadro poliedrico, in cui l’intreccio di fonti documentali e orali rende possibile un approccio su diversi livelli, accessibile anche ai non addetti ai lavori. Giuliana Bertagnoni è studiosa di storia contemporanea. Con il Mulino ha pubblicato, fra l’altro, «Uomini donne valori alle radici di Camst» (2005); «Competizione e valorizzazione del lavoro. La rete cooperativa del consorzio nazionale servizi» (con P. Battilani, 20082); «Un’impresa di cooperatori, artigiani, camionisti. La CTA e il trasporto merci in Italia» (con P. Battilani e S. Vignini, 2008). Tito Menzani, dottore di ricerca in Storia dell’impresa, è assegnista presso il Dipartimento di Scienze economiche dell’Università di Bologna. Con il Mulino ha pubblicato «La cooperazione in Emilia-Romagna. Dalla Resistenza alla svolta degli anni settanta» (2007). Ancst/Legacoop 3: significativi interventi istituzionali e politici all’assemblea congressuale del 25 e 26 febbraio Si arricchisce il programma dei lavori congressuali di Ancst/Legacoop (che va verso il cambiamento della denominazione; l’assemblea congressuale con tutta probabilità approverà il cambiamento di denominazione in “Legacoop Servizi”) che si terrà il 25 e 26 febbraio a Roma, sala Conferenze della Biblioteca Nazionale, via di Castro Pretorio). Una approfondita relazione su dati, tendenze, raffronti e valutazioni inerenti le cooperative aderenti, approvata dall’ufficio di presidenza e curata da Antonio Zanotti, responsabile economico dell’associazione, è messa a disposizione dei delegati ed invitati (ed è già reperibile sul sito dell’associazione, www.ancst.it) e sarà illustrata sinteticamente dallo stesso Zanotti nella seduta del 25 febbraio pomeriggio. Significativa anche la presenza di soggetti istituzionali e politici che hanno raccolto la richiesta di intervenire. Oltre a quello del Ministro del Lavoro On. Maurizio Sacconi, sono previsti gli interventi dell’On. Pierpaolo Baretta, Capogruppo del Partito Democratico in commissione Bilancio della Camera dei Deputati (che interverrà nel pomeriggio del 25 febbraio), di Cesare Damiano, Partito Democratico, già Ministro del Lavoro nel precedente Governo, di Stefano Fassina, Responsabile Economia e Lavoro e membro della Segreteria del Partito Democratico (entrambi interverranno la mattina del 26 febbraio), dell’On. Bruno Tabacci, “Alleanza per l’Italia”, Vice Presidente della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, che interverrà nel corso dei lavori. Ne dà comunicazione Franco Tumino, Presidente uscente dell’Associazione, in una nota interna nella quale chiarisce anche che, salvo la relazione introduttiva, che non verrà preventivamente inviata, tutti la restante documentazione oggetto della riflessione congressuale in linea di massima non verrà distribuita stampata (vogliamo essere socialmente responsabili anche sotto questo aspetto, sottolinea Franco Tumino), ma verrà consegnata all’interno di una penna USB di cui sarà fatto dono ai delegati e agli invitati presenti. Per questo, conclude la nota del presidente Ancst, tale documentazione verrà inviata preventivamente e resa reperibile sul sito dell’associazione, www.ancst.it. Ancst/Legacoop 4: rush finale assemblee territoriali in preparazione assemblea congressuale Sarà la riunione congressuale della cooperazione di servizi in Sardegna, il prossimo 23 febbraio, a concludere la tornata di assemblee congressuali preparatorie della assemblea congressuale di Ancst Legacoop (che con ogni probabilità va verso un cambiamento di denominazione, assumendo quello di Legacoop Servizi); l’assemblea territoriale, che si terrà a Cagliari, presso l’Hotel Mediterraneo, sarà in- trodotta da Ignazio Angioni, Responsabile del settore servizi della regione, e vedrà la presenza di Gianfranco Piseri, membro della Presidenza nazionale di Ancst, e di Antonio Carta, Presidente di Legacoop Sardegna. Mentre pubblichiamo questo numero di Lega Informazioni è in svolgimento, il 19 febbraio, a Roma, con la presenza di Adriano Padiglioni, membro della Presidenza dell’Associazione nazionale, l’as8 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > semblea congressuale delle cooperative del Lazio; l’assemblea sarà introdotta da Stefano Venditti, responsabile del settore servizi e che nel frattempo è stato nominato presidente di Legacoop Lazio. L’assemblea, che delibererà la costituzione dell’associazione regionale del settore servizi (accogliendo anche una sollecitazione da molto tempo avanzata dall’associazione nazionale), registrerà significativi interventi istituzionali (il programma completo della assemblea è reperibile sul sito dell’Ancst, www.ancst.it). Nei giorni scorsi si sono tenute alcune assemblee regionali, in particolare l’11 febbraio, a Pescara, la riunione congressuale delle cooperative dell’Abruzzo, il 12 febbraio, ad Aquileia l’assemblea delle cooperative del Friuli Venezia Giulia (con intervento per Ancst di Gianfranco Piseri), a Bari, nelle ore mattutine, quella delle cooperative pugliesi (per l’associazione nazionale presente Alberto Armuzzi), il 15 febbraio a Genova delle cooperative dei servizi della Liguria, alla quale è intervenuto per Ancst Gianfranco Piseri, il 16 a Torino, che è stata conclusa da Franco Tumino, Presidente Ancst, per le cooperative piemontesi. Documentazione sulle assemblee citate è già reperibile o sarà via via reperibile sul citato sito dell’associazione nazionale. Legacoop Agroalimentare: le proposte per l’export; Luppi: c’è ampio spazio per le esportazioni italiane, vanno superati i limiti di sistema, le cooperative devono aggregarsi, crescere di dimensione e sviluppare alleanze anche con partner europei L’insieme delle esportazioni di prodotti agroalimentari italiani copre una quota che sfiora il 5% del mercato mondiale per un valore di 25 miliardi di euro mentre, secondo dati Ismea elaborati da Francesco Fumelli per SCS Consulting, il fake Italy e l’Italian sounding – prodotti che imitano o falsificano quelli nostrani – valgono 56 miliardi di euro. C’è dunque spazio per ampliare la presenza dell’agroalimentare di qualità realmente italiano sui mercati esteri, ma occorre superare una serie di limiti di sistema e guardare con più decisione ai mercati emergenti, ancora poco presidiati. Quali sono gli elementi critici che ostacolano una più ampia affermazione dei prodotti agroalimentari del nostro paese? Cosa andrebbe fatto per superarli? «Le imprese devono andare oltre l’attuale polverizzazione e assumere dimensioni più ampie che consentano di confrontarsi con i mercati da posizioni di forza – ha esordito Giovanni Luppi, presidente di Legacoop Agroalimentare aprendo il seminario promosso a Roma da Legacoop Agroalimentare dedicato alle sfide dell’internazionalizzazione che si è svolto questo pomeriggio al Centro Congressi Cavour con la partecipazione di alcuni dei protagonisti del settore–. Inoltre, vanno costruite alleanze, che possono prendere anche la forma di imprese, sia tra cooperative italiane, sia tra queste e cooperative europee, per insediarci con maggiore peso sui mercato mondiali, evitando di duplicare costi e sforzi e migliorando l’efficienza». Sono diverse le cooperative e i consorzi aderenti a Legacoop Agrolimentare a vantare una robusta presenza all’estero: dal Gruppo Italiano Vini – che ricava dalle esportazioni il 70% del proprio fatturato di 300mln di euro – ad Apofruit – 200mln di fatturato, il 45% dalle esportazioni – a Grandi Salumifici Italiani che vende all’estero per un valore di circa 70mln di euro con una importante finestra aperta sul mercato cinese. «Le imprese devono fare la loro parte – ha osservato Luppi – e il governo deve sostenere e accompagnare con maggiore efficacia le aziende: all’estero, infatti, ci si va come sistema paese – ha sottolineato il presidente – non solo come singole imprese». Luppi si è anche detto d’accordo con la proposta fatta da Francesco Pugliese, direttore generale di Conad, durante la tavola rotonda che ha visto la partecipazione di Christian Pees, presidente del Gruppo Euralis; Angel Sanchez, direttore generale di Conserve Italia; Renzo Piraccini, direttore generale di Apofruit; Rolando Chiossi, amministratore delegato di Cantine Riunite – CIV; Sergio Nasi, direttore generale di Coopfond, Daniel Benski, International Food Marketing e conclusa dal presidente di Legacoop Giuliano Poletti. «L’ipotesi di Pugliese di dar vita ad una struttura consortile che raggruppi produzione e distribuzione, sostenuta anche dalle istituzioni, che proponga l’agroalimentare made in Italy a livello internazionale – ha rilevato Luppi – ci trova del tutto favorevoli. Uno dei limiti da superare è dato dal fatto che la grande distribuzione nostrana è chiusa all’interno dei confini nazionali e non fa da veicolo per i prodotti italiani all’estero, come invece avviene con le grandi catene di altri paesi che hanno le proprie insegne in Europa e nel mondo». 9 Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > Legacoop Agroalimentare 2: Piscopo, bene l’emendamento che agevola le aggregazioni di cooperative agricole; il ministro Luca Zaia saprà sostenere la norma “Favorire la concentrazione delle imprese agricole cooperative costituisce uno dei presupposti necessari per creare un sistema agroalimentare capace di affrontare le sfide dell’internazionalizzazione, della ricerca e dell’innovazione. Per questo – afferma il direttore generale di Legacoop Agroalimentare, Giuseppe Piscopo – valutiamo positivamente l’emendamento al disegno di legge sulla competitività del settore agroalimentare approvato mercoledì sera alla Ca- mera. Con questo atto, da noi più volte sollecitato proprio nel segno della competitività, si riconosce anche alle cooperative, così come già avviene per le imprese di capitale, un importante beneficio agevolativo che potrà contribuire in modo significativo al processo di crescita e razionalizzazione in atto. Siamo certi che il ministro Luca Zaia saprà difendere questa norma durante l’iter parlamentare dei prossimi giorni assicurando un’adeguata copertura finanziaria”. Mediacoop: l’iniziativa unitaria degli operatori dell’editoria per salvare pluralismo ed occupazione Si è svolta il 15 febbraio, presso la sede della FNSI, l’assemblea dei CDR dei giornali cooperativi, non profit e di partito sulla vicenda dei contributi all’editoria. Oltre alla FNSI, che aveva convocato l’incontro, hanno partecipato anche Articolo21 e Mediacoop. La drammaticità della situazione è stata fortemente presente in tutti gli intervenuti: la cancellazione retroattiva per il 2009, del diritto soggettivo, infatti, mette in crisi la maggioranza delle 92 testate ammesse a contributo. Delle conseguenze di tale situazione sembra non rendersi conto il sottosegretario Bonaiuti che si impegna elusivamente a convocare, entro giugno, gli Stati Generali dell’editoria come luogo di confronto sulle prospettive.A giugno si rischia di arrivare con una buona parte delle testate interessate già chiuse. C’è una esigenza improcrastinabile, dunque. Occorre risolvere subito il problema della conferma per i prossimi due anni del diritto soggettivo. In questo modo si avrà il tempo necessario per individuare contenuti e percorsi condivisi per porre mano ad una riforma di sistema e per approvare un Regolamento rigoroso che, nel contempo, consenta risparmi per le casse dello Stato ed alle imprese di adeguarsi alle nuove disposizioni. Torniamo a sottolineare che, con il comma 62 dell’art. 2 della legge finanziaria 2010, si tagliano re- troattivamente i contributi del 2009 - risorse correttamente contabilizzate nei bilanci delle aziende sulla base della precedente normativa ed in particolare di quanto stabilito dalla legge n. 99 del 23 luglio 2009, ulteriormente ribadito dal Regolamento attualmente in discussione in Parlamento - rendendo impossibile per molti di approvare i bilanci. La conseguenza di una immediata stretta creditizia impedirà qualunque gestione aziendale e costringerà gran parte delle aziende a chiudere i battenti. Per queste ragioni si è dato vita ad un coordinamento dei soggetti interessati e delle loro rappresentanze per sostenere, in Parlamento e nel Paese, tutte le iniziative necessarie per sventare un così duro colpo al pluralismo dell’informazione ed alla democrazia del Paese. Tutto ciò a partire dall’occasione del passaggio alla Camera del Decreto “Milleproroghe”. Certo, il tempo è ristretto, ma sarebbe più che sufficiente se ci fosse la volontà politica di porre riparo a questa drammatica congiuntura. Spetta soprattutto al Governo prendere fino in fondo consapevolezza della gravità della situazione e proporre una rapida soluzione rispettando, correttamente e doverosamente, la volontà del Parlamento che in tale direzione si è più volte ed unitariamente espresso. Editoria: la Commissione Cultura della Camera approva all’unanimità la proposta di prorogare per un anno il diritto soggettivo ai contributi Nella mattina di giovedì 18 febbraio, la commissione Cultura della Camera, nell’ambito del parere sul Mileproroghe, ha approvato all’unanimità la proposta, avanzata dalla relatrice Angela Fassinetti (Pdl), di prorogare per un anno le norme che contengono il diritto soggettivo per i finanziamenti pub- < Torna all’inizio blici all’editoria. Un cospicuo gruppo di parlamentari di tutte le aree politiche ha chiesto che, qualora il governo intendesse porre la questione di fiducia, l’emendamento approvato venga inserito nel maxiemendamento del Governo. 10 Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > Intanto prosegue la raccolta delle firme sull’ordine del giorno bipartisan nel quale si chiede la proroga biennale del diritto soggettivo e si impegna il governo a presentare entro giugno un DDL di riforma. In merito a questa iniziativa riportiamo, di seguito, il testo del comunicato diffuso il 17 febbraio dall Federazione Nazionale della Stampa Italiana. “L’appello al Governo di quasi trecento deputati di tutte le aree politiche, perché siano prorogati fino al 2011 i contributi all’editoria no profit, di partito, di giornali gestiti da cooperative, di idee e di espressione di minoranze linguistiche, è rilevante perché coerente con gli indirizzi di una riforma organica condivisa, da far partire dopo una idonea fase di transizione. L’appello non può essere lasciato senza risposta dal Governo. Sono in gioco il pluralismo delle voci, un bene che lo Stato deve preservare e proteggere, e migliaia di posti di lavoro.E’ opportuno che sia fatto ogni sforzo per recuperare i fondi già nel passaggio del decreto “Milleproroghe” alla Camera dopo essere stato approvato dal Senato. E’ altresì indispensabile stringere i tempi per una riforma del sistema delle provvidenze, al fine di sostenere con rigore le voci del pluralismo, facendo chiarezza sui requisiti e prestando attenzione alla reale organizzazione editoriale e alla consistenza dell’ occupazione qualificata e certificata. La Fnsi resta impegnata con i comitati di redazione e le organizzazioni di settore a compiere ogni sforzo perché questi temi siano recuperati coerentemente dal Governo e dal legislatore. Il Sindacato dei giornalisti illustrerà le preoccupazione della categoria al Sottosegretario Paolo Bonaiuti, che ha comunicato di aver messo in agenda questo appuntamento a brevissima scadenza”. Pesca: a Tunisi siglato protocollo Lega Pesca-Utap Al via un nuovo protocollo di intesa tra UTAP (Unione tunisina Agricoltura e Pesca) e Lega Pesca (Associazione di settore di Legacoop), siglato a Tunisi dai presidenti Mabrouk BAHRI ed Ettore IANI’. La Lega Pesca, anche a seguito del rinnovo degli organi dell’UTAP, rilancia e rivitalizza i rapporti già consolidati con la Tunisia, nell’ambito di una strategia di rafforzamento della cooperazione con i Paesi rivieraschi del Bacino, che costituirà una delle sfide principali della riforma della politica comune della pesca PCP per il Mediterraneo, secondo quanto delineato dal Libro Verde della Commissione europea– ha dichiarato Ettore Ianì, presidente Lega Pesca. Alla luce dei positivi risultati delle numerose iniziative di cooperazione avviate con la sigla di un primo protocollo d’intesa nel 2000, le due Associazioni hanno rilanciato la collaborazione sulla base di una piena confluenza di idee e di vedute in merito all’esigenza di promuovere una pesca compatibile, di valorizzare le produzioni (la Tunisia, con una produzione annua di circa 100.000 t è, tra i Paesi del MAGREB, il maggior esportatore di prodotti ittici nell’UE) elevandone la qualità agli standard igienico-sanitari comunitari e di combattere le diverse forme di pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (IUU). Nel corso dell’incontro, le delegazioni delle due Associazioni hanno concordato di selezionare e concentrare l’attenzione su tre priorità di interesse comune: l’adeguamento della filiera del pesce azzurro agli standard europei, la realizzazione di un progetto pilota da inserire nella pianificazione nazionale dell’acquacoltura e la formazione sulla normativa comunitaria con particolare riferimento alla tracciabilità e alla commercializzazione dei prodotti ittici. Inoltre, è stato condiviso di partecipare insieme ad un progetto di partenariato nell’ambito dell’ENPI (strumento europeo di vicinato e partenariato), volto al rafforzamento della filiera della pesca artigianale. Le due delegazioni hanno inoltre concordato sulla costituzione di un tavolo tecnico misto, con il compito di approfondire le proposte per la messa a punto di progetti cantierabili ricorrendo anche ai finanziamenti comunitari e internazionali. Turismo: si terrà in Sicilia, a maggio, l’Assemblea di AITR Il Direttivo di AITR, riunitosi l’11 febbraio a Milano, ha deliberato di tenere l’assemblea di bilancio e di rinnovo delle cariche venerdì 21 maggio a S. Ambrogio, in Sicilia, su invito dei soci siciliani, fra cui le cooperative A.L.I., Eco, Palma Nana, La Locanda di Selinunte e il Con- < Torna all’inizio sorzio Mediterraneo Libera Terra. Si tratta di una decisione che rappresenta un atto di amicizia e di solidarietà verso soci che sono impegnati nella lotta per la legalità e il lavoro onesto anche nel turismo. AITR prenderà parte alla commemorazione di Giovanni Falcone, di 11 Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > cui il 23 maggio ricorre l’anniversario dell’assassinio. Il Direttivo ha accolto le domande di adesione della cooperativa Cogecstre di Penne, di Osvic (Oristano), Naturaliter (Reggio Calabria), Tra Terra e Cielo (Toscana), Peru Responsabile (in Peru) e delle due prestigiose case editrici Lonely Planet e Touring Club. Nel Direttivo è stato cooptato Stefano Landi, uno dei massimi studiosi di turismo in Italia. Il Presidente Maurizio Davolio ha fornito informazioni sui progressi del progetto EARTH a guida Legacoop, sulla sua partecipazione agli incontri di Parigi organizzati da ATES, sui rapporti con il Ministero del Turismo e con il Dipartimento. Turismo 2: Davolio è intervenuto al convegno organizzato dall’Associazione ”Borghi Più Belli d’Italia” Il Responsabile di Legacoop Turismo Maurizio Davolio ha preso parte al convegno organizzato dall’Associazione Borghi Più Belli d’Italia nell’ambito del progetto europeo Calypso, dedicato al turismo sociale, svoltosi il 12 febbraio a Sangemini. Al convegno hanno preso parte rappresentanti dell’associazionismo turistico, di estrazione sindacale e del tempo libero, oltre alle autorità locali. Fra i relatori il Presidente del BITS Norberto Tonini, il Presidente di Fitus Benito Perli, il Prof. Enzo Nocifora dell’Università La Sapienza di Roma. Temi salienti del convegno sono stati il progetto Calypso, che è stato rifinanziato dalla Commissione Europea; il prossimo congresso mondiale del turismo sociale previsto a Rimini dal 29 settembre; lo stato dell’iniziativa Buoni Vacanza. Dal 20 gennaio vi è infatti la possibilità di pre- notare e acquisire on line i Buoni Vacanza; le visite al sito sono state tantissime, centinaia di migliaia, ma le prenotazioni sono state ancora poche, circa il 40% delle disponibilità. Il meccanismo appare infatti non del tutto adeguato. Enormemente cresciuto il numero degli alberghi e degli esercizi che si sono accreditati sul sito dichiarando la disponibilità ad accettare il Buono come mezzo di pagamento: si è arrivati a 3.500 iscrizioni. Il convegno è servito anche per fare il punto sull’organizzazione del Congresso previsto a Rimini. La Regione Emilia Romagna ha approvato una legge per aderire al BITS e deliberato le risorse per l’organizzazione del congresso e di quattro eventi preparatori che si terranno nell’arco dell’anno. Legacoop è fortemente impegnata nell’organizzazione degli eventi. Vigilanza privata: network, presto una discussione con il ministero per il loro superamento; la posizione di Ancst/Legacoop A breve il tema dei cosiddetti Network (una figura imprenditoriale specifica, prevista dall’art. 115 del Tulps, abilitata ad una attività di intermediazione tra Istituti di vigilanza e clienti) approderà alla discussione tra le organizzazioni di rappresentanza del settore ed il Ministero; un impegno in tal senso è stato preso dallo stesso Sottosegretario con delega al Ministero dell’Interno, On. Alfredo Mantovano. Da tempo Ancst/Legacoop sottolinea la necessità del superamento di tale normativa, o almeno della cancellazione della possibilità per i cosiddetti network di sottoscrivere in proprio i contratti < Torna all’inizio con i clienti subappaltandone poi interamente le prestazioni, e nel contempo di limitare più in generale i subappalti nell’ambito della committenza privata. Franco Tumino, Presidente uscente di Ancst/Legacoop, ha precisato in proposito il punto di vista dell’Associazione di Legacoop in un’intervista rilasciata a www.vigilanzaprivataonline.com, “la sola rivista on line interamente dedicata a vigilanza privata, trasporto valori e investigazioni private”, come sottolinea il suo Direttore Ilaria Garaffoni. L’intervista è reperibile, oltre che sul sito della rivista, anche su quello dell’associazione 12 Informazioni Territori Sezioni Trentino Alto Adige Primo piano > Agevolazioni alle imprese femminili e alle cooperative sociali; due incontri informativi di Legacoopbund . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 Legacoop > Veneto Settori > Territori > Imprese > Le cooperative di produzione-lavoro resistono alla crisi; affrontati, in un confronto con l’assessore regionale alle Attività produttive Badiali, i problemi del settore e discusse le soluzioni per combattere il rallentamento congiunturale . . . . . 15 Sondaggio > Lazio Centro Servizi e nuove adesioni, Lega Pesca rafforza presenza a Caorle; strategico il sostegno e lo sviluppo della piccola pesca costiera . . . . . . . . . 14 Marche Emma Bonino, le cooperative di Legacoop sono una realtà importante per la loro qualità imprenditoriale e come fattore di coesione . . . . . . . . . . . . 15 Polverini, le cooperative strumento efficace a disposizione di tutti . . . . . . . . 17 Abruzzo Congresso regionale delle cooperative di servizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 Sardegna Carta (Legacoop), tavolo regionale di concertazione, scelta saggia . . . . . . . 19 Piemonte Torino: le cooperative manifestano contro i tagli alle pulizie nelle scuole; a rischio 300 posti di lavoro e qualità dei servizi nelle scuole materne ed elementari. . . 19 Emilia Romagna Sergio Caselli nuovo responsabile regionale Lega Pesca. . . . . . . . . . . . . . . . 20 Bologna: situazione politica; Calzolari all’incontro fra categorie economiche e parlamentari “nessuna risposta concreta alle nostre preoccupazioni” . . . . 20 Reggio Emilia: Bellacoopia; presentati i progetti delle scuole che partecipano al concorso promosso da Legacoop . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20 Reggio Emilia 2: la Direzione di Legacoop ha approvato un progetto per la montagna; la promozione delle cooperative, l’assistenza, la valorizzazione dell’agroalimentare, il marketing turistico. Cigarini: “La cooperazione produce la parte più rilevante del Pil della montagna” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21 Imola: il 23 febbraio presentazione e proiezione del DVD “Diventare grandi” . . . . 22 Ravenna: soddisfazione per la proroga della scadenza delle concessioni demaniali al 2015 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23 Forlì-Cesena: sicurezza sul lavoro e legalità; con il progetto “Safety” di Legacoop coinvolte 21 aziende . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23 Forlì-Cesena 2: tagli delle pulizie nelle scuole, a rischio un centinaio di stipendi . . . . 24 Modena: Palazzo Ducale, restaurato il balcone della facciata nord grazie al contributo di Assicoop . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 Rimini: solidarietà attiva di Legacoop al “Consorzio Via Portogallo” colpito dal disastroso incendio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 Sicilia Catania: il 20 febbraio convegno con Legacoop e Confcooperative “Cooperazione sociale: nuove opportunità lavorative” . . . . . . . . . . . . . . . . . 25 13 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Alto Adige-Süd Tirol: agevolazioni alle imprese femminili e alle cooperative sociali; due incontri informativi di Legacoopbund Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > La componente femminile nelle cooperative associate a Legacoopbund raggiunge delle percentuali molto alte: le donne sono un quarto dei presidenti di tutte le cooperative e tale percentuale sale al 44% nelle cooperative sociali.Anche dal punto di vista dell’occupazione la cooperazione si dimostra una forma d’impresa adatta a valorizzare le donne: l’occupazione femminile in cooperativa supera di 26 punti percentuali quella maschile. Esistono inoltre cooperative interamente femminili. Ad esse e a tutte quelle con maggioranza femminile era dedicato l’incontro informativo di ieri organizzato da Legacoopbund relativo al bando 2010 per la promozione dell’imprenditoria femminile. La dott.ssa Petra Vedovelli della ripartizione Innovazione, ricerca, sviluppo e cooperative della Provincia Autonoma di Bolzano ha illustrato quali sono i presupposti d’accesso, le spese ammesse e i documenti richiesti e fornito numerose informazioni utili relative al bando 2008-2010 per la promozione dell’imprenditoria femminile. Nella stessa giornata si è svolto un incontro informativo riservato alle cooperative sociali associate a Legacoopbund relativo alla compilazione e presentazione delle domande di contributo per la legge n. 13/91 per il 2010. Insieme ai funzionari degli uffici competenti sono state trattate a fondo le varie sezioni dei moduli delle domande di contributo al fine di rimuovere eventuali dubbi e di semplificare la compilazione delle stesse. I due incontri sono stati organizzati per andare incontro alle esigenze delle cooperative e migliorare sempre di più la collaborazione tra Legacoopbund, le sue cooperative associate e gli Uffici Pubblici. Con queste iniziative Legacoopbund intende offrire la possibilità alle cooperative di ricevere informazioni direttamente dalle persone competenti nei relativi settori. Veneto: Centro Servizi e nuove adesioni, Lega Pesca rafforza presenza a Caorle; strategico il sostegno e lo sviluppo della piccola pesca costiera Lega Pesca saluta con soddisfazione la nuova adesione della Cooperativa Pescatori Livenza scarl di Caorle, importante realtà produttiva a livello locale (23 i soci, 9 imbarcazioni, 6 di pesca costiera ravvicinata e 3 di locale) che segue l’apertura del Centro Servizi Piccola Pesca di Caorle e la precedente adesione della Coop. Ittica Caorlese. Si tratta di un ulteriore traguardo nella costante crescita della nostra rappresentanza associativa in Veneto, dichiara Ettore Ianì, presidente nazionale. Una crescita che premia gli investimenti che abbiamo realizzato sui Centri Servizi, per rafforzare, ampliare e qualificare i servizi e l’assistenza diretta agli operatori della piccola pesca. Con l’apertura del Centro Servizi di Carole, salgono attualmente a tre i CAPP ( Centri Assistenza Piccola Pesca) attivi nel Veneto, dopo quelli di Chioggia e Scardovari. “Le nuove adesioni – dichiara Antonio Gottardo - ci spronano a fare di più meglio per sostenere e rilanciare la piccola pesca costiera, dando risposte certe agli operatori. E’ un comparto che riteniamo strategico per il suo contributo all’oc- cupazione, ad una pesca sostenibile e ad una alimentazione di qualità, ma che, in quest’area, come in tutto l’Alto adriatico è attualmente al centro di una vera e propria emergenza, dovuta sia alla scadenza, a maggio 2010, delle deroghe per le 3 miglia, che ai problemi legati alla sovrapposizione di più mestieri nello stesso braccio di mare. La tutela della piccola pesca è una priorità che Lega Pesca persegue non solo attraverso le misure finanziarie del Fondo Europeo Pesca (FEP), ma anche nell’ambito della riforma della Politica Comune della Pesca, per affermare l’esigenza di responsabilizzare i produttori nella gestione delle risorse e di sostenere le politiche di valorizzazione e miglioramento della qualità dei prodotti, di integrazione della filiera e di diversificazione dell’attività, attraverso forme di integrazione del reddito come il pescaturismo e l’ittiturismo. Attività che a Caorle rappresentano una grande opportunità, dato il binomio inscindibile di turismo e pesca”. 14 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > Marche: le cooperative di produzione-lavoro resistono alla crisi; affrontati, in un confronto con l’assessore regionale alle Attività produttive Badiali, i problemi del settore e discusse le soluzioni per combattere il rallentamento congiunturale Le cooperative di produzione e lavoro di Legacoop Marche, attive nei settori manifatturieri ed industriali, resistono alla crisi anche se temono che gli effetti congiunturali saranno ancora pesanti nel 2010. Il fatturato, infatti, ha subito un calo, diverse sono le commesse perse e queste cooperative si trovano, spesso, a dover combattere anche una concorrenza sleale da parte di altre aziende, che occupano lavoratori in nero, o d’imprese che delocalizzano le produzioni solo per abbassare i costi del lavoro. Un’altra difficoltà per molte di queste cooperative, molte lavorano con le pubbliche amministrazioni, è dovuta ai ribassi degli appalti pubblici, che possono anche raggiungere il 40-50% sulla base economica della gara. I presidenti delle 31 cooperative, con 466 soci e 772 occupati, un fatturato 2008 di 100 milioni di euro, hanno illustrato le loro problematiche all’assessore regionale alle Attività produttive, Fabio Badiali, in un incontro che si è svolto, il 13 febbraio, nella sede di Legacoop Marche, ad Ancona, un confronto e un bilancio sulla situazione e sulle prospettive di queste aziende.“Le cooperative di produzione e lavoro – ha detto Vittorio Belardinelli, presidente della cooperativa Tecnos di Belvedere Ostrense (An) e presidente del Comitato regionale settore Pl di Legacoop Marche – si stanno impegnando per continuare ad essere protagoniste dell’economia regionale, malgrado la crisi, ma soprattutto a mantenere il livello attuale di occupazione perché i lavoratori sono il nostro più importante capitale. Certo, anche per noi le difficoltà sono notevoli ma dobbiamo lavorare per avere una migliore organizzazione, per utilizzare il marketing e il commerciale, per creare una rete di filiera produttiva e per promuovere la nascita di consorzi, per meglio affrontare il mercato, nazionale ed estero, perché è questo che serve per continuare a crescere, da adesso al futuro. E’ chiaro che abbiamo bisogno del sostegno del governo regionale per diventare più forti e per affrontare la crisi, ma abbiamo, soprattutto, necessità di risposte in tempi brevi perché l’economia corre e non può aspettare”. Concetti ribaditi anche da Simone Cecchettini, responsabile regionale cooperative Pl, secondo cui “la prossima uscita dei bandi della legge regionale per la cooperazione, la 5 del 2003, e i fondi del Fondcooper per le cooperative, potranno contribuire a migliorare le capacità di sviluppo delle nostre imprese, come anche la grande attenzione della Regione verso la capitalizzazione di queste coop, che sarà realizzata attraverso il Fondo sul capitale di rischio, gestito dal Confidicoop”. Il direttore di Legacoop Marche, Stefania Serafini, rispetto al problema della competizione danneggiata da chi non applica il reale costo del lavoro, ha proposto “di utilizzare al meglio gli Osservatori provinciali per la cooperazione, strumenti che hanno, fra i loro compiti,anche quello di segnalare agli ispettorati del lavoro le aziende che non rispettano i contratti e le leggi sull’occupazione”. L’assessore regionale alle Attività produttive, Fabio Badiali, ha sottolineato che “i valori delle imprese cooperative sono fondamentali per l’economia e per la società e noi tutti dobbiamo contribuire a farli essere protagonisti. E saranno un valore aggiunto in quest’ anno in cui si dovrà continuare ad affrontare le conseguenze della crisi”.Difficoltà contro cui,la Regione Marche, ha già messo in campo il Fondo di solidarietà, il Fondo di garanzia, gli ammortizzatori sociali in deroga. “Credo che anche le cooperative – ha detto Badiali – debbano impegnarsi per migliorare quei fattori di competitività, come l’innovazione e la ricerca,la formazione professionale,l’organizzazione e la creazione di rete d’imprese ma la politica, gli amministratori devono dettare e far rispettare le regole a tutti.Regole dell’economia che vanno affrontate non solo a livello regionale e nazionale ma almeno europeo per permettere a tutte le imprese di poter agire sullo stesso piano”. Lazio: Emma Bonino, le cooperative di Legacoop sono una realtà importante per la loro qualità imprenditoriale e come fattore di coesione “Le imprese di Legacoop sono, nel Lazio, una realtà importante, non solo in termini numerici, di fatturato e di occupazione, ma anche per la qualità dell’attività e perché la cooperazione apporta un prezioso elemento di coesione”. È quanto ha affermato la Senatrice Emma Bonino, candidata del PD alla presidenza delle Regione, in apertura del suo intervento tenuto l’8 febbraio alla riunione della Direzione di Legacoop Lazio, nella sede di Legacoop nazionale. L’incontro, che ha rappresentato una prima occasione di confronto sui programmi e le proposte del movimento coo15 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > perativo nella Regione in vista delle prossime elezioni - al quale seguirà, giovedì prossimo, un secondo confronto con la candidata Renata Polverini- è stato organizzato da Legacoop Lazio. I lavori sono stati introdotti dal Presidente di Legacoop Lazio, Stefano Venditti, e, in rappresentanza di Legacoop nazionale, da Dora Iacobelli, presidente della commissione Pari opportunità dell’organizzazione. Nel suo intervento, Emma Bonino ha raccolto in gran parte le indicazioni avanzate daVenditti, riguardo all’istanza di partecipazione, a pieno titolo, delle associazioni cooperative ai tavoli di concertazione sulla programmazione regionale e alle richieste dell’associazione riguardanti “il miglioramento della competitività delle cooperative laziali”. Più specificamente,Venditti ha focalizzato il suo intervento su alcuni punti ritenuti essenziali per l’operatività delle imprese cooperative quali: “l’attuazione della Legge 328 del 2000 sul welfare; la soluzione del ritardo nei pagamenti dei servizi prestati dalle cooperative agli enti pubblici e, non ultimo per importanza, l’abbattimento dell’IRAP pagata dalle cooperative solo nel Lazio, al fine di agevolare la loro partecipazione ai bandi di gara”. In risposta alle sollecitazioni di Legacoop Lazio, la senatrice Bonino ha sottolineato “il riconoscimento di Legacoop come interlocutore istituzionale” e ha garantito il suo “impegno ad affrontare il problema della certezza dei tempi pagamento, ad accelerare l’iter della legge sugli appalti che ha ricordato- dalla Giunta non è passata al Consiglio” e a promuovere momenti di consultazione e snellimento di procedure mettendo però in guardia gli interlocutori dal “rischio di proliferazione normativa e della strumentazione burocratica”. Il punto centrale -ha detto in sintesi Bonino- è che abbiamo degli stanziamenti già deliberati che non vengono resi operativi e delle ottime leggi che non vengono applicate: per questo “occorre agire con incisività, trasparenza e rigorosa applicazione delle regole mettendo in atto strumentazioni ade- guate di monitoraggio e controllo”. E in merito ai problemi sollevati in tema di promozione della competitività delle PMI, e specificamente delle cooperative, Emma Bonino ha richiamato “la necessità di rendere operativo il progetto Europeo sulle PMI, che il Governo italiano ha recepito solo in parte e che la Regione Lazio potrebbe accogliere” perché “costituisce uno strumento potente di semplificazione delle procedure nelle gare d’appalto e garantisce spazi di competitività per le imprese piccole e medie” che altrimenti rischiano di essere prevaricate dalle realtà più forti e strutturate. La candidata del PD ha poi trattato i vari settori chiave del territorio laziale e il ruolo potenziale delle imprese cooperative richiamandosi alla illustrazione fatta dal Presidente Venditti. “Nei diversi settori, ma, in particolare , in campo socio-sanitario assistenziale - ha detto Emma Bonino- le cooperative da voi rappresentate sono una espressione quasi unica” e su questo terreno che “costituisce un’emergenza sociale che non trova risposte adeguate, specie per gli anziani, è possibile sviluppare un rapporto efficace e produttivo per entrambi: Regione Lazio e cooperative”. Per rispondere efficacemente al problema – ha aggiunto- “occorrerebbe uniformare la governance socio-assistenziale e sanitaria per evitare duplicazioni, coordinare le prestazioni, contenere i costi ospedalieri”. Dopo quello socio- sanitario, l’altro settore chiave, ripreso dall’intervento di Emma Bonino, è quello dell’edilizia abitativa. Per affrontare il problema abitativo, a giudizio della candidata del PD, “è innanzitutto necessario rendere immediatamente operativi gli stanziamenti già disponibili e deliberati”, e anche su questo terreno, ha detto, in sintesi, Emma Bonino, trovano spazio e prospettive di sviluppo le proposte di impegno avanzate dal presidente di Legacoop Lazio in merito all’housing sociale, ovvero alla disponibilità di abitazioni, in affitto ed in vendita, a prezzi agevolati e concordati, per far fronte ai bisogni 16 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > sempre più pressanti. Tuttavia – ha precisato la senatrice – “più che ad una nuova cementificazione, credo sia necessario prioritariamente procedere alla riqualificazione urbana, specie delle periferie”, “alla rottamazione e al recupero degli edifici” fatiscenti. Facendo infine riferimento ai settori Agroalimentare e Turistico, Emma Bonino ha sottolineato l’esigenza di “riequilibrare il peso della capitale sul territorio”. Il turismo, ha aggiunto, rappresenta un’importante risorsa, non solo del litorale, ma anche dell’entroterra, ricchissimo sotto il profilo artistico e ambientale, sulla quale occorre investire per potenziare le presenze anche in periodi diversi da quelli tradizionali di vacanza”. Al di là delle questioni specifiche e settoriali, in conclusione Emma Bonino ha sottolineato che “per sostenere lo sviluppo della regione e, in quest’ambito, delle realtà imprenditoriali cooperative che sono un’importantissima risorsa” è essenziale tenere ferma la barra sul timone “della legalità, del rispetto delle regole che sono una garanzia di democrazia e un’efficace difesa contro ogni prevaricazione”. Lazio 2: Polverini, le cooperative strumento efficace a disposizione di tutti “Conosco la storia ed i valori del movimento cooperativo. So che le cooperative sono uno strumento efficace a disposizione della gente, attraverso il quale molte persone si sono create un lavoro, hanno potuto farsi una casa ed esprimere il loro impegno umano e sociale. Per questo credo che la cooperazione possa giocare un ruolo trainante in un progetto di nuovo sviluppo del Lazio”. Lo ha detto Renata Polverini, candidata del PDL alla Presidenza della Regione Lazio, intervenendo alla Direzione di Legacoop Regionale, svoltasi l’11 febbraio a Roma, presso la sede di Legacoop Nazionale. L’incontro è stato aperto dal saluto di Giuliano Poletti, Presidente di Legacoop Nazionale, che, dopo aver dato il benvenuto all’ospite, ha sottolineato come la cooperazione abbia prodotto, nell’ultimo decennio, risultati molto positivi in termini di crescita dell’occupazione; risultati che, pur con un sensibile rallentamento, sono proseguiti anche in concomitanza con la crisi che attanaglia il Paese. “Il lavoro” -ha detto Poletti- “è per noi il tema prioritario; e la decisione di dedicare il 2010 al tema dell’innovazione, alla valorizzazione delle conoscenze e dei saperi presenti nelle nostre cooperative va di pari passo con il nostro impegno di promuovere quelle che abbiamo definito ‘le cooperative del sapere’: un’opportunità di occupazione per i giovani professionisti che entrano nel mondo del lavoro, ma anche per quelli che vengono espulsi, in questa fase di difficoltà, dal processo produttivo”. Poletti ha ricordato come nessuno, venti anni fa, avrebbe immaginato il grande sviluppo delle cooperative sociali, che oggi rappresentano un soggetto di primo piano nel welfare nazionale; “lo stesso” -ha aggiunto- “potrebbe accadere con le cooperative tra professionisti”. “Legacoop” -ha concluso il Presidente- “è un interlocutore aperto e disponibile a collaborare, nella convinzione che l’interesse comune lo si può raggiungere solo con il coinvolgimento e la partecipazione delle parti sociali”. Al saluto di Poletti è seguita l’introduzione di Stefano Venditti, Presidente di Legacoop Lazio, che, dopo aver ricordato i dati salienti della cooperazione regionale di Legacoop (1.000 imprese, 400.000 soci, 27.000 occupati), ha delineato le aspettative delle imprese cooperative. “Vorremmo” -ha detto Venditti- “un Lazio che sia regione di mercati aperti, regole esigibili, sviluppo 17 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > sostenibile; una regione coesa, che riduca le fratture sul territorio; che utilizzi il federalismo come leva per l’integrazione, non per la separazione; che faccia passi in avanti sul terreno dell’inclusione sociale; una regione con un’amministrazione che programmi di più e gestisca di meno”. Venditti ha proseguito sottolineando che i valori delle cooperative aderenti a Legacoop “non sono di un solo campo, ma si ritrovano nell’idea complessiva di un nuovo modello di sviluppo di cui il Lazio ha bisogno; un o sviluppo cui le cooperative vogliono contribuire sulla base delle capacità imprenditoriali e sociali che esprimono”. A tale proposito,Venditti ha ricordato alcuni settori di intervento delle cooperative: la sanità (le cooperative garantiscono la pulizia di vari ospedali, spesso con tecniche che consentono di risparmiare materiali e risorse energetiche), la gestione integrata di patrimoni immobiliari, la costruzione di abitazioni e di infrastrutture, l’assistenza ai diversamente abili e la loro integrazione nel mondo del lavoro.“Crediamo” –ha concluso Venditti- “di avere i titoli per essere riconosciuti come sistema di imprese che contribuisce significativamente alla produzione di ricchezza, all’innovazione, allo sviluppo”. Alle sollecitazioni del Presidente di Legacoop Lazio, Renata Polverini ha risposto premettendo che l’incontro con l’Associazione è “la conferma di un metodo, quello della concertazione, che per me è denso di significato, in quanto ritengo che nulla si realizza concretamente se non è sostenuto da un consenso che si costruisce con il dialogo ed il confronto; l’obiettivo di questo incontro, pertanto, è quello di ascoltare e di prendere impegni reciproci”. Dopo aver sottolineato l’utilità sociale della cooperazione come strumento a disposizione dei cittadini, la Polverini ha ricordato che “le cooperative rappresentano, nella realtà quotidiana, una parte importante del panorama economico-imprenditoriale del Lazio” e che “per un programma che rimetta in moto lo sviluppo regionale ci sono alcune parole chiave sulle quali è indispensabile collaborare”. Tra queste, la candidata del PDL alla Presidenza della Regione ha messo al primo posto il lavoro, sottolineando che occorre guardare alle coope- rative in modo meno distratto di quanto si è fatto finora. “Dobbiamo prevedere” -ha detto in proposito- “misure ed interventi che diano un sostegno concreto alle grandi imprese, ma, soprattutto, alle piccole e medie imprese, ed alle cooperative, che rappresentano una parte importante del sistema produttivo regionale”. “L’obiettivo” -ha spiegato- “è quello di fare in modo che il Lazio non esca impoverito dalla crisi, puntando sia al rilancio di settori tradizionali (agricoltura, servizi, turismo) ma anche allo sviluppo di settori innovativi come l’industria aerospaziale, degli audiovisivi, del cinema, della formazione elevata, delle telecomunicazioni”. “In questo quadro” -ha detto la Polverini- “la cooperazione può diventare, in termini di sussidiarietà, un soggetto trainante dello sviluppo”, indicando, tra i settori di maggiore potenzialità, quello della casa e quelli dei servizi alla salute e alla famiglia, altre due temi chiave della sua campagna elettorale. La Polverini ha sottolineato, in proposito, che la sua intenzione è quella di costruire un sistema sanitario regionale che non faccia pesare sui cittadini le conseguenze del deficit accumulato in passato, rispetto al quale si sta pensando di rinegoziare col Governo lo specifico piano di rientro, e che punti ad una razionalizzazione dei centri di costo, alla creazione di un centro unico regionale di prenotazione delle prestazioni, ad una riduzione degli eccessi di burocrazia per dare ai cittadini un interlocutore certo ed affidabile. “Per costruire un nuovo sistema sanitario” -ha detto in proposito- “c’è assoluto bisogno di chi, come voi, lavora nel campo dei servizi alle persone: ad esempio, ridurre l’ospedalizzazione comporta un presidio della salute sul territorio in termini di assistenza alle persone; un campo nel quale le cooperative già operano con successo e dove possono acquisire un ruolo ancora più importante, estendendo la loro attività anche in direzione di un servizio di prevenzione sul territorio”.“Il mio auspicio” –ha concluso la Polverini- “è che sia possibile, anche con il vostro contributo, costruire un Lazio dove mutualità e solidarietà non restino solo impegno di pochi, ma diventino valori comuni”. Abruzzo: Congresso regionale delle cooperative di servizi Si è svolto giovedì 11 febbraio, con un’ampia partecipazione, il Congresso regionale delle cooperative di servizi, in vista del Congresso nazionale dell’Associazione nazionale ANCST. Alberto Armuzzi, Presidente dell’Associazione regionale ANCST Emilia Romagna, ha illustrato una dettagliata relazione sulle tesi congressuali. È inoltre seguito un ampio dibattito focalizzato sull’analisi della presenza nel territorio abruzzese, di cooperative di servizi di grandi dimensioni, e sulla necessità di trovare nuove formule imprenditoriali, e pro18 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > ficue sinergie tra le realtà locali e le grandi cooperative del settore, presenti a livello nazionale.Il Congresso, si è concluso con l’intervento del Commissario straordinario Legacoop Abruzzo, Elio Di Odoardo, e la nomina di due delegati: Lucia Todisco, Presidente di CoopServizi e Maria Assunta Rossi, Presidente di Coselp. Sardegna: Carta (Legacoop), tavolo regionale di concertazione, scelta saggia Pubblichiamo, di seguito, il comunicato stampa diffuso il 16 febbraio dal Presidente di Legacoop Sardegna Antonio Carta. “In relazione all’incontro, tenutosi ieri 15 febbraio, tra il Presidente della Giunta regionale Cappellacci, accompagnato dagli Assessori Angioni, La Spisa e Manca, e le Associazioni datoriali tra cui Legacoop Sardegna, la Presidenza regionale di Legacoop considera una saggia decisione, da accogliere con favore, la scelta di attivare un tavolo permanente e strutturato di confronto e di concertazione tra la Regione e le forze sociali. In questa fase di emergenza occorre muoversi da subito e con rapidità, non solo attraverso il ricorso ai pur utili e indispensabili ammortizzatori sociali, ma anche e soprattutto costruendo una soluzione positiva alla crisi ed ai problemi dello sviluppo in Sardegna. La fuga delle multinazionali rischia di coinvolgere e danneggiare anche le imprese sarde e, tra esse, le imprese cooperative: occorre quindi una nuova politica industriale, più confacente al nostro territorio e alle sue attitudini. Nessuno può sottrarsi in Sardegna all’obbligo di ricercare la necessaria via d’uscita. Le difficoltà da aggredire sono numerose. Nell’immediato occorre mettere mano all’accesso al credito per le imprese; ai ritardi nei pagamenti da parte delle Amministrazioni pubbliche che, in taluni casi, raggiungono i 12/16 mesi – se non peggio - con l’effetto di porre le cooperative davanti a problemi finanziari insormontabili; al superamento delle diffuse pratiche ribassiste negli appalti pubblici; alla difficile gestione delle dismissioni delle imprese in crisi. La capacità del sistema cooperativo di porre al centro della sua azione interessi di natura generale può costituire una risorsa utile per affrontare la crisi. Legacoop Sardegna assicura la sua disponibilità ad ogni approfondimento che – anche attraverso un tavolo settoriale della cooperazione – prosegua il confronto già avviato nell’ambito dell’Assessorato alla Programmazione e permetta al sistema cooperativo di offrire le sue competenze e la sua consolidata esperienza”. Torino: le cooperative manifestano contro i tagli alle pulizie nelle scuole; a rischio 300 posti di lavoro e qualità dei servizi nelle scuole materne ed elementari Sono 300 i posti di lavoro a rischio nelle cooperative e nelle altre società che si occupano della vigilanza e delle pulizie nelle scuole materne ed elementari della città di Torino. E’ l’infausto risultato provocato dalla circolare del ministro dell’istruzione Gelmini, arrivata nelle scuole il 22 dicembre scorso, come nota sui conti e sulle manovre finanziarie del Governo per il 2010. La circolare prevede infatti che il servizio di pulizia debba essere ridotto del 25% per realizzare una maggiore efficienza. Per le società che hanno in appalto il servizio, la più parte cooperative, significa tagliare posti di lavoro, visto che il 95 per cento del costo delle pulizie e della vigilanza è impegnato per pagare gli stipendi. Per i dirigenti scolastici il problema è invece come garantire la pulizia di banchi, aule, corridoi e bagni degli istituti. Una iniziativa di protesta delle cooperative coinvolte si è svolta nel pomeriggio di lunedì 15 febbraio, davanti al Municipio di Torino in piazza Palazzo di Città, in concomitanza con lo svolgimento del Consiglio comunale. Intanto, in tutte le scuole cittadine viene distribuito un volantino che spiega la difficile situazione che si verrà a creare per lavoratori, genitori ed alunni con i tagli al personale previsti dalla circolare ministeriale. “La mobilitazione decisa dai soci delle cooperative interessate è assolutamente condivisa da Legacoop Piemonte” -ha sottolineato Giancarlo Gonella, presidente di Legacoop Piemonte, nell’imminenza della manifestazione“300 posti di lavoro in meno, aule e ambienti 19 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > scolastici con minori garanzie igienico-sanitarie sono il risultato della politica di tagli ai servizi di pulizia e assistenza negli edifici scolastici operata dal Governo Berlusconi. Il presidio davanti al Comune di Torino ha l’obiettivo di fare cancellare questo provvedimento. Ci auguriamo che, oltre i soci delle cooperative, partecipino anche tanti genitori, perché gli effetti devastanti di questi tagli ricadono anche sulle condizioni in cui devono studiare i loro figli”. Emilia Romagna: Sergio Caselli nuovo responsabile regionale Lega Pesca Cambio al vertice per Lega Pesca Emilia Romagna. Nell’ambito del processo di rinnovamento, ristrutturazione e rilancio organizzativo dell’Associazione, l’Assemblea delle cooperative aderenti ha deliberato l’avvicendamento alla guida della struttura regionale di Sergio Caselli, responsabile del settore agroalimentare di Legacoop Ferrara, di cui è stato anche vi- cepresidente. Sergio Caselli, che estende al settore ittico una solida competenza maturata nell’ambito del settore primario, prende il posto di Giovanni Fucci, che al termine di un incarico decennale quale responsabile regionale dell’Associazione, proseguirà la sua esperienza professionale nel settore ittico come presidente del Consorzio unitario Tre Ponti di Comacchio. Bologna: situazione politica; Calzolari all’incontro fra categorie economiche e parlamentari “nessuna risposta concreta alle nostre preoccupazioni” “Dall’incontro di questa mattina, usciamo delusi. La politica non ha fatto nessun passo avanti e le preoccupazione avanzate dal mondo dell’impresa e del lavoro non stanno ricevendo nessuna risposta concreta.” Questa la posizione di Gianpiero Calzolari, al termine dell’incontro tenutosi il 15 febbraio in Camera di Commercio fra le categorie economiche e i parlamentari bolognesi sulla situazione politica cittadina. “Sta in capo alle forze politiche presenti in parlamento il compito di mettere la città nelle condizioni di votare al più presto – ribadisce Calzolari - ben comprendendo che occorre un intervento legislativo di carattere straordinario. Il commissario avrà il pieno sostegno delle forze economiche per gestire l’emergenza, ma le decisioni strategiche devo essere prese da un governo eletto dai cittadini.” “Quello che il mondo economico può fare è di dare la sua disponibilità ad in- terloquire ed essere un soggetto responsabile, ma in nessun modo il mondo economico può sostituirsi alla politica: sappiamo, perché lo vediamo tutti i giorni su scala internazionale, che quando l’economia ha invaso impropriamente gli spazi lasciati vuoti dalla politica i risultati sono sempre stati negativi”. “Le istituzioni locali bolognesi e il mondo economico hanno garantito finora la tenuta della coesione sociale anche grazie al Patto contro la crisi, promosso dalla Regione Emilia Romagna e sottoscritto dalle parti economiche e sociali; questa condizione sarà difficilmente replicabile in futuro senza una nuova assunzione di responsabilità di tutto il mondo politico nazionale e locale. Sono queste le risposte che ci attendiamo per conto delle imprese che rappresentiamo, a maggior ragione in un momento in cui la crisi economica si sta scaricando pesantemente sul fronte occupazionale e quindi sulle famiglie bolognesi”. Reggio Emilia: Bellacoopia; presentati i progetti delle scuole che partecipano al concorso promosso da Legacoop Sono stati presentati questa mattina al Cinema Al Corso di Reggio Emilia gli otto progetti di impresa cooperativa che stanno sviluppando gli studenti delle scuole medie superiori reggiane che partecipano al concorso Bellacoopia. Il concorso, giunto alla settima edizione, è promosso da Legacooop Reggio Emilia per diffondere nelle scuole reggiane la cultura cooperativa. Le otto classi che partecipano a Bellacoopia sono la IV T dell’Itis Nobili di Reggio Emilia (cooperativa Dartagnan), la III H del Matilde di Canossa di Reggio Emilia (cooperativa Alba Ferroviaria), la IV U del Russel di Guastalla (cooperativa Poasi), la III A dell’ITCG Einaudi di Correggio (cooperativa S.C.E.R. - Società Costruzioni Energie Rinnovabili), la III E 20 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > dell’Istituto d’Arte Chierici di Reggio Emilia (cooperativa Moebius), la 4 B della Filippo Re di Reggio Emilia (cooperativa World), la IV G dello Zanelli di Reggio Emilia (cooperativa Freeclean) e la IV C Mercurio dello Scaruffi-Levi-Tricolore di Reggio Emilia (cooperativa Ecokart). Gli studenti, già al lavoro da alcuni mesi, stanno realizzando dei progetti di impresa cooperativa molto interessanti. Una cooperativa vuole progettare, realizzare e riparare costumi teatrali e scenografie (Dartagnan); la cooperativa Poasi intende valorizzare dal punto di vista turistico l’area golenale del Po; la riqualificazione energetica dei plessi scolastici è lo scopo della cooperativa S.C.E.R.; Moebius progetta oggetti di arredo con interventi di recupero e riciclaggio, l’integrazione e lo scambio culturale fra persone di diverse etnie è la missione della cooperativa World; Freeclean vuole realizzare lavori e servizi all’interno della scuola, per finanziare attività sociali e ricreative per gli studenti; Ecokart sta progettato la gestione di una pista per minimoto e gokart ecologici, collegata a servizi ricreativi. Del tutto particolare, dal punto di vista cooperativistico, il progetto di Alba Ferroviaria, che ha progettato una attività tipografica ed editoriale per realizzare una rivista sulla cultura, l’economia e i problemi sociali del territorio reggiano da distribuire sulla linea ferroviaria Reggio-Ciano, che fu realizzata agli inizi del ‘900 dal Movimento cooperativo. Nella presentazione dei progetti gli studenti hanno usato molta fantasia, mettendo in scena piccoli sketch e animazioni che hanno vivacizzato la mattinata. I progetti presentati oggi verranno completati nei prossimi mesi e i migliori verranno premiati in maggio. Si tratta di veri e propri progetti di impresa, che prevedono la stesura dello statuto, ill piano finanziario, una analisi di mercato, la valutazione delle risorse umane, il piano di comunicazione. Agli oltre 200 studenti presenti, accompagnati dagli insegnanti, dai tutor e dal responsabile dell’iniziativa Daniela Cervi, ha portato il saluto di Legacoop il presidente Ildo Cigarini, che ha ricordato come Bellacoopia sia da anni una delle iniziative più importanti e qualificanti della cooperazione reggiana, grazie anche al contributo di molte cooperative aderenti a Legacoop. “Il nostro progetto – ha detto Cigarini – si sta diffondendo nella nostra regione e non solo, tanto che Legacoop Emilia-Romagna, in collaborazione con la Regione, ha dato vita lo scorso anno alla Rete regionale Bellacoopia”. Prima della presentazione dei progetti è stato proiettato il film “Si può fare”, con Claudio Bisio, ispirato alla vicenda vera di una cooperativa sociale nata per inserire al lavoro pazienti psichiatrici. Reggio Emilia 2: la Direzione di Legacoop ha approvato un progetto per la montagna; la promozione delle cooperative, l’assistenza, la valorizzazione dell’agroalimentare, il marketing turistico. Cigarini: “La cooperazione produce la parte più rilevante del Pil della montagna” La Direzione di Legacoop, nella riunione del 16 febbraio, ha discusso della situazione economica e sociale della montagna reggiana. Sentita la relazione del coordinatore della montagna Sergio Fiorini, la Direzione ha approvato un programma che vuole essere un contributo allo sviluppo dell’Appennino. “Per dare un peso importante alla nostra proposta” –ha spiegato il presidente di Legacoop Ildo Cigarini – “abbiamo voluto discuterne con la Direzione. D’altra parte il ruolo della cooperazione in montagna è fondamentale. La cooperazione è la forma di impresa di gran lunga più rappresentata nell’ambito dell’Appennino Reggiano, produce la parte relativamente più importante del Pil, è superiore alle altre forme di impresa per numero di soci imprenditori e di lavoratori occupati in tutti i settori della produzione e dei servizi. Solo per quanto riguarda le cooperative associate a Legacoop, che hanno sede o operano nei comuni della montagna reggiana, abbiamo 620 occupati e 8.357 soci, per un fatturato di quasi 82 milioni di euro. Le nostre cooperative con sede in montagna sono 29, e altre 15 operano nello stesso territorio”. “Va poi rilevato” –ha aggiunto Cigarini – “che delle cooperative di Legacoop, che pure risentono, come tutte, della crisi economica, nessuna ha dovuto cessare l’attività e neppure ricorrere a riduzioni di organici ed a ammortizzatori sociali. Inoltre la cooperazione sta dando da tempo risposte alle istanze di presidio dei servizi alla persona in aree particolarmente deboli e per tipologie non redditizie. Sul nostro programma – ha concluso Cigarini – chiederemo un confronto 21 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > con le amministrazioni competenti e con il Parco Nazionale, anche per definire intese e iniziative comuni”. Legacoop propone oggi un programma di lavoro per favorire il consolidamento e lo sviluppo delle cooperative operanti sul territorio montano e per creare nuova impresa.“Una prima azione su cui puntiamo” –ha spiegato Sergio Fiorini – “è la promozione cooperativa, per cogliere ed interpretare le opportunità di sviluppo economico legate al territorio. Abbiamo in piedi un progetto di promozione e assistenza alle nuove cooperative, che ha il finanziamento anche della Camera di Commercio, che avrà una sezione dedicata appositamente alla montagna”.Verrà inoltre assicurato il tutoraggio delle iniziative imprenditoriali da parte di Legacoop e del sistema delle cooperative aderenti, con il contributo di professionalità di elevato livello ed esperienza.“Sta poi partendo” –ha aggiunto il responsabile del settore agroalimentare Luigi Tamburini – “un progetto per le filiere corte nel comparto agroalimentare, centrato sulla qualificazione del territorio per l’offerta dei prodotti di qualità, Parmigiano Reggiano in particolare, con il marketing e la qualificazione commerciale del prodotto di montagna, sulla valorizzazione delle produzioni minori della filiera e sulla presenza qualificata dei prodotti nella rete distributiva cooperativa al di fuori del territorio. Siamo anche in prima fila per rilanciare il progetto ‘Latterie d’Appennino’ per il marketing specifico del formaggio di montagna, per la valorizzazione dei caseifici, della loro funzione sul territorio per la difesa di un paesaggio unico ed il mantenimento della biodiversità di questo ambiente.” Sul fronte del marketing turistico sarà da attuare un progetto di sviluppo del turismo di comunità e sostenere l’associazionismo tra gli operatori e in particolare il nuovo Club di Prodotto, contribuendo al superamento della frammentazione dei soggetti di promo commercializzazione e della sovrapposizione delle competenze. “Per quanto riguarda il consolidamento delle imprese, e per il loro sostegno finanziario” –ha spiegato il direttore di Legacoop Francesco Malpeli – metteremo in rete gli strumenti finanziari del sistema Legacoop. Stiamo anche predisponendo un progetto per il territorio, che riguarda la difesa e la manutenzione del suolo, i percorsi e gli itinerari, le energie rinnovabili. Vogliamo condividerlo con le istituzioni interessate (enti locali, Regione, Parco Nazionale e Bonifiche) per ottenere sinergie ed attivare nuovi flussi di risorse sul territorio. Proponiamo poi un patto tra le istituzioni e le imprese per sviluppare la rete a sostegno della socialità e della solidarietà con particolare riguardo alle fasce più sensibili (giovani, famiglie, anziani) ed alle aree più fragili”. Legacoop intende poi impegnarsi nella progettazione di un intervento cooperativo nei confronti degli emigrati dall’Appennino verso destinazioni nazionali ed internazionali, collegandosi con il progetto “Parco nel Mondo” e sviluppando azioni continuative nei campi della promozione culturale, della solidarietà sociale e della piccola impresa. “Riteniamo importante” – conclude il presidente Cigarini – costruire questo programma di promozione, sviluppo e consolidamento insieme alle organizzazioni di Legacoop delle altre province e regioni coinvolte nell’ambito del Parco Nazionale. E’ nostra intenzione confrontarci non solo con le amministrazioni pubbliche e il Parco Nazionale, ma anche con le altre componenti del mondo imprenditoriale: oggi più che mai è importante fare un gioco di squadra”. Imola: il 23 febbraio presentazione e proiezione del DVD “Diventare grandi” Il 23 febbraio, alle ore 17.00, presso la sala Convegni Camera di Commercio di Bologna – delegazione di Imola (V.le Rivalta, 6), sarà presentato e proiettato il DVD “Diventare grandi – Scegliere la scuola/Pensare al lavoro”. Un film per orientarsi: progetto sperimentale di orientamento scolastico nella scuola secondaria di primo grado. Di seguito il programma dell’evento Saluto di benvenuto Daniele Manca, Sindaco di Imola Interventi: Sergio Prati, Presidente Legacoop Imola Marco Gasparri, Consigliere delegato di Unindustria-delegazione imolese Partecipa Alex Zanardi, Pilota e testimonial del dvd Conduce Paolo Bernardi, Vice Direttore di “Sabato Sera” 22 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Ravenna: soddisfazione per la proroga della scadenza delle concessioni demaniali al 2015 Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > Pubblichiamo, di seguito, un comunicato stampa diffuso in data 12 febbraio, da Giovanni Monti, Presidente Legacoop ravenna e da Stefano Patrizi, Responsabile Turismo Legacoop Ravenna. “Legacoop Ravenna ringrazia i parlamentari che con il loro lavoro hanno consentito l’inserimento, nell’emendamento al ‘decreto milleproroghe’ votato ieri sera dal Senato, del prolungamento al 2015 della scadenza delle concessioni demaniali. Confidiamo che la stessa strada venga seguita dall’altro ramo del Parlamento. Ora urge una concertazione tra Governo, Regioni e Categorie per ottenere, al pari di altre tipologie di imprese rispetto a quelle balneari: · il superamento della Procedura d’Infrazione UE, il riconoscimento e la salvaguardia della specificità delle imprese balneari italiane che garantisca continuità e prospettiva; · la definizione di una normativa – disciplinare che valorizzi la specificità e la professionalità nel conferimento delle concessioni, tutelando le caratteristiche peculiari del turismo balneare italiano, evitando la costituzione di monopòli o il cambio di destinazione degli arenili, che devono prevalentemente continuare a garantire elioterapie, balneazione, ed al servizio delle numerosissime piccole imprese della ricettività turistica (hotel, pensioni, residence, seconde case, ecc..); · la garanzia, nel caso in cui nonostante il disciplinare il concessionario dovesse non risultare confermato, visto che si interromperebbe la continuità imprenditoriale, di un risarcimento adeguato che contenga sia l’indennizzo degli investimenti sostenuti e della perdita della possibilità di proseguire l’attività. Su questo auspichiamo l’unità delle rappresentanze balneari nazionali. Forlì-Cesena: sicurezza sul lavoro e legalità; con il progetto “Safety” di Legacoop coinvolte 21 aziende Da più parti si legge la voglia di tornare a parlare di economia reale e di impresa, dopo che la finanza ha provocato i tracolli che tutti ben conosciamo. A occuparsi cioè di cose concrete, anche e soprattutto nell’ambiente di lavoro. Accanto a questa tendenza positiva, però, se ne legge un’altra di segno opposto. Quella di chi giustifica, visto che c’è la crisi, un allentamento dell’attenzione su questioni di importanza primaria, non ultima la sicurezza sul lavoro. È l’atteggiamento, spesso giustificato su più ampia scala da provvedimenti di condono, di chi pensa che di fronte alle difficoltà dell’economia si sia in qualche modo autorizzati a tenere le maglie della rete più larghe, in termini di legalità e rispetto delle norme. Diciamolo subito: non può e non deve essere così, e le Istituzioni devono tenere alta la guardia contro derive che, una volta passata la congiuntura, si faticherebbe a contenere. Legacoop Forlì-Cesena da sempre ha messo al centro del proprio agire i temi della formazione continua ai soci e ai dipendenti delle cooperative associate, anche e soprattutto in materia di sicurezza. Tornare indietro, perché qualcuno ritiene che in questo modo si possa competere meglio con paesi dove i livelli di diritto (e quindi i prezzi) sono più bassi sempli- < Torna all’inizio cemente non è accettabile. Non solo: è un modo per arretrare in vista del futuro, rinunciando a costruire un ciclo virtuoso che si basi sull’innovazione piuttosto che sul dumping sociale. Legacoop Forlì-Cesena, da parte sua, continuerà a tenere alta l’attenzione su questi argomenti, proponendo progetti come “Safety”, con cui si è valutato un campione significativo di aziende di varie dimensioni sullo stato dell’arte in materia di tutela della salute e della sicurezza in ambito lavorativo. Per le 21 aziende coinvolte è stato svolto un sopralluogo presso le sedi per valutare la conformità normativa, in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro attraverso l’ausilio di una check–list elaborata dai tecnici di Risorse Engineering. Per ogni sopralluogo, è stato redatto un rapporto di Audit. L’indagine ha evidenziato una situazione positiva di adeguamento e conformità normativa con una crescente attenzione soprattutto delle medie imprese, di dirigersi anche verso sistemi volontari di certificazione in materia (SGSL). Si denota altresì il bisogno da parte delle piccole imprese di una semplificazione burocraticoamministrativa nella gestione degli aspetti legati alla sicurezza e non solo. 23 Informazioni Sezioni Forlì-Cesena 2: tagli delle pulizie nelle scuole, a rischio un centinaio di stipendi Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > La decisione del ministro per l’Istruzione, Maria Stella Gelmini, di tagliare del 25% i fondi per le pulizie scolastiche non ha tardato a fare sentire i suoi effetti anche a Forlì-Cesena. «Ad essere penalizzati – spiega Enrica Mancini, delegata al settore Welfare e Servizi di Legacoop Forlì-Cesena – sono oltre un centinaio di lavoratori, anche diversamente abili e svantaggiati, che vedono ridotto improvvisamente il loro stipendio di un quarto, in un momento già particolarmente difficile per la nostra economia»..La disposizione interessa in prima persona le cooperative sociali e di servizi che gestiscono attività quali la pulizia dei locali e la sorveglianza negli istituti scolastici. Non mancano le incertezze per quello che succederà a settembre con l’avvio del nuovo anno scolastico, visto che i contratti in essere arrivano fino a giugno, aggiungendo così difficoltà a difficoltà e mettendo in forse la continuità delle attività di questo settore. «Spiace constatare – prosegue la Mancini - che ancora una volta la razionalizzazione della spesa pubblica finisca per essere scaricata solo sulle spalle dei lavoratori e di quelli più deboli, penalizzando tante imprese sane e produttive con importanti contrazioni di attività e il rischio della perdita di posti di lavoro». «Legacoop Forlì-Cesena – conclude - è impegnata perché anche a livello territoriale la situazione possa essere affrontata con responsabilità, arrivando, d’intesa con le rappresentanze sindacali, alla eventuale definizione, laddove necessario, di accordi per il ricorso agli ammortizzatori sociali in deroga per permettere alle cooperative di affrontare questa difficile situazione». Modena: Palazzo Ducale, restaurato il balcone della facciata nord grazie al contributo di Assicoop Martedì 16 febbraio, nella Sala dello Stringa del Palazzo Ducale di Modena, è stato presentato l’intervento di restauro del balcone posto sulla facciata nord del Palazzo Ducale, prospiciente al Piazzale Basile d’Aleo. I lavori di restauro, durati circa tre mesi, sono stati possibili grazie al finanziamento offerto dalla Società Assicoop Modena (Agente generale UGF Assicurazioni linea Unipol per la provincia di Modena) che, per il Comandante dell’Accademia Militare, “ha dimostrato grande interesse e sensibilità verso il recupero del patrimonio artistico della città”. Alla presentazione, presieduta dallo stesso Comandante dell’Accademia Militare, Gen. C.A. Roberto Bernardini, sono intervenuti il dott. Milo Pacchioni, Presidente di Assicoop Modena, l’Arch. Paola Grifoni, Soprintendente ai Beni Architettonici e Paesaggistici dell’Emilia Romagna, l’Arch. Graziella Polidori , dirigente della stessa Soprintendenza che ha diretto a lavori di restauro, ed il Col. Riccardo Romita, Direttore del 6° Reparto Infrastrutture di Bologna.Ad illustrare l’intervento è stato il Sig. Lemmi della ditta “Clessidra” che ha eseguito i lavori attraverso i quali è stato possibile pulire il balcone fortemente degradato, consolidare e ripristinare il piano di calpestio nonché alcuni pilastrini in marmo. L’opera si inserisce nel più ampio progetto di restauro di opere ed ambienti del Palazzo Ducale che l’Accademia Militare, grazie al supporto di “pubblico e privato” e ad una concreta politica di apertura del Palazzo Ducale alla cittadinanza, alla società civile ed al mondo economico ed imprenditoriale, sta perseguendo con importanti risultati. L’Accademia Militare intende, infatti, conservare nel modo migliore uno dei patrimoni più importanti del nostro Paese, attraverso la preziosa collaborazione degli enti pubblici e privati della città.Tra questi Assicoop Modena, che con scelte coerenti persegue il suo noto impegno artistico–culturale a favore della comunità provinciale. A partire dalla valorizzazione e divulgazione delle opere (tele, disegni e sculture) di artisti modenesi dalla fine dell’800 ai giorni nostri: un impegno che, tra l’altro, ha fatto della “Galleria Assicoop Modena – Unipol (visitabile su appuntamento presso la sede di via Carlo Zucchi n. 31/H a Modena)” una delle collezioni più prestigiose della provincia. Rimini: solidarietà attiva di Legacoop al “Consorzio Via Portogallo” colpito dal disastroso incendio Il Comitato Direttivo Legacoop Rimini riunitosi il16 febbraio, ha espresso solidarietà alle Cooperative del Consorzio Via Portogallo, ai soci, ai lavoratori, a < Torna all’inizio seguito delle devastanti conseguenze dell’incendio che ha danneggiato pesantemente gli uffici della Cooperativa Sociale Olmo ed in parte quelli della 24 Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > Il Comitato Direttivo Legacoop Rimini riunitosi il16 febbraio, ha espresso solidarietà alle Cooperative del Consorzio Via Portogallo, ai soci, ai lavoratori, a seguito delle devastanti conseguenze dell’incendio che ha danneggiato pesantemente gli uffici della Cooperativa Sociale Olmo ed in parte quelli della Cooperativa Sociale La Formica. Si tratta di un duro colpo per il Consorzio e per le 4 Cooperative (Ecoservizi Olmo, La Formica, Cento Fiori, New Horizon), che avevano deciso di costruire una sede unitaria che aveva comportato un investimento di € 2,5 milioni per le 4 cooperative (aderenti alle Centrali Confcooperative e Legacoop) attraverso il ricorso ad un mutuo bancario. Il Comitato Direttivo Legacoop ha deciso di aprire una sottoscrizione fra le cooperative aderenti per raccogliere fondi per sostenere le ingenti spese che in particolare la Cooperativa Olmo dovrà sostenere per ripristinare la piena funzionalità degli uffici amministrativi e della sede. Il Comitato Direttivo Legacoop, a fronte dei pesanti indizi che inducono ad avvalorare l’ipotesi di incendio doloso, chiedono che le indagini in corso siano condotte con impegno e determinazione per individuare le responsabilità di questo atto violento ed inqualificabile e che avrebbe potuto avere conseguenze ancor più gravi coinvolgendo le persone che soggiornavano negli appartartamenti all’interno dello stabile. Catania: il 20 febbraio convegno con Legacoop e Confcooperative “Cooperazione sociale: nuove opportunità lavorative” Sabato 20 febbraio presso la Parrocchia San Pio X Catania alle ore 16,30 si svolgerà un Convegno sulla “Cooperazione sociale: nuove opportunita’ lavorative”, organizzato dai gruppi di volontariato presenti nel quartiere: Centro di Primo Ascolto “Carmelo Condorelli”, l’“Assemblea Territoriale Catania Ovest” di Cittadinanzattiva, insieme all’associazione “Arca del Futuro” formata da genitori di ragazzi con disagi psichici e mentali e a un gruppo di giovani della Parrocchia. nell’ambito della Pastorale sociale e del lavoro e di quella giovanile. Quest’incontro nasce dalla presenza nel territorio di due gruppi di giovani e di adulti, motivati a creare nell’immediato due cooperative sociali di tipo A (che offrirà servizi nell’ambito del sociale) e di tipo B (che favorirà l’inclusione sociale lavorativa). < Torna all’inizio Obiettivo del convegno la diffusione di sensibilità verso la realtà della cooperazione sociale e solidarietà con quanti si misurano nella realizzazione di nuove forme di occupazione. Informazione e formazione adeguate, saranno fornite da persone competenti provenienti dal mondo della Cooperazione sociale (Legacoop con il Presidente Giuseppe Giansiracusa che concluderà il convegno e Confcooperative, con l’intervento del Direttore Luciano Ventura). Aprirà la sessione dei lavori Cristian Giansiracusa. Sono previste relazioni di imprenditori, agronomi e psicologi. A conclusione sarà offerto un banchetto della solidarietà, con vendita di agrumi e sagra del dolce a sostegno delle due costituende cooperative. A cura di Graziella Pulvirenti del Centro di Primo Ascolto “Carmelo Condorelli” Catania 25 Informazioni Imprese Sezioni Primo piano > Legacoop > Coop: Luciana Littizzetto è il volto della nuova campagna di comunicazione 2010 ideata dalla Y&R, i primi spot on air dal 21 febbraio; tre soggetti per raccontare la particolarità dell’impresa cooperativa, i suoi valori, la convenienza................26 Conad: sempre più prodotti italiani sulla tavola dei consumatori europei...........27 Ccfs: i risultati del 2009 e le linee guida per l’anno 2010 .................................28 Settori > Territori > Unieco: 2010, l’anno della crescita sostenibile; l’assemblea dei soci ha approvato il budget: fatturato a 650 milioni, in crescita nonostante lo scenario di crisi .....30 Imprese > Cooperativa sociale L’Olmo: gravi danni causati da un incendio, forse doloso; il messaggio di Poletti ai soci ...........................................................................31 Sondaggio > Centro di documentazione sulla cooperazione e l’economia sociale: pubblicato nella collana del Centro, “Esperienze e immagini cooperative”, il volume “Il Club ’87. Vent’anni di vita cooperativa”, a cura di Giancarlo Pasquini...........32 Coop Adriatica: le “Maioliche” di Faenza sempre più solidale e sostenibile; l’Ipercoop dona gli alimenti invenduti e utilizza l’energia del sole ......................32 Coop Adriatica 2: oltre 400 studenti a scuola di integrazione; dal 23 febbraio a Imola arriva la BIM, Biblioteca Interculturale Mobile ......................................33 Cooperativa Sociale “Il Cerchio”: 15° edizione del prenio “Nickelodeon per il cortometraggio sociale” ..........................................................................33 Coop Itaca: ogni giorno “Diretta ai diritti”; una campagna volta a perseguire l’esigibilità dei diritti dei più fragili ....................................................................34 Coopselios: inaugurazione del Centro Diurno di Sarzana, nuove risposte ai bisogni socio- assistenziali............................................................................35 Coopselios 2: La Spezia, nella rete dei servizi alla persona, ha presentato il Bilancio Sociale: responsabilità sociale e radicamento territoriale..................35 Alce Nero & Mielizia: testimone del bio made in Italy e del fair trade al Biofach in programma a Norimberga dal 17 al 20 febbraio.............................................36 Mielizia: un ricettario alla scoperta del miele in cucina; da Mielizia e Gambero Rosso una preziosa raccolta di ricette per gustare i piatti della tradizione accompagnati dalle diverse varieta' di miele.....................................................36 Coop: Luciana Littizzetto è il volto della nuova campagna di comunicazione 2010 ideata dalla Y&R, i primi spot on air dal 21 febbraio; tre soggetti per raccontare la particolarità dell’impresa cooperativa, i suoi valori, la convenienza Tre spot (ma altri ne arriveranno) e una protagonista. E’ Luciana Littizzetto che presta il proprio volto alla nuova campagna di comunicazione Coop. Per l’impresa della grande distribuzione italiana una novità. Per trovare il precedente testimonial occorre infatti ritornare agli anni Ottanta. Allora fu Peter Falck-alias te- nente Colombo- a provare a raccontare la particolarità di un’impresa che non ha eguali perché, proprio in virtù della sua natura, non ha un privato come proprietario, fa gli interessi dei suoi soci (sono oggi oltre 7 milioni) e dei consumatori, sforzandosi di dare il meglio al miglior prezzo, di svolgere un’azione di calmie- 26 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > ramento e di indirizzo nel mercato, di rispettare i diritti fondamentali della salute, del lavoro, dell’ambiente in cui viviamo. “Vogliamo provare a raccontare chi siamo e come siamo, concentrandoci sul senso dell’essere cooperativa –ha spiegato Vincenzo Tassinari, presidente del Consiglio di Gestione di Coop Italia alla presentazione della campagna- e per farlo abbiamo deciso di ritornare dopo tanti anni al testimonial. Devo dire però che la scelta di Luciana Littizzetto obbedisce a regole diverse rispetto a quelle di Peter Falck. Peter Falck era il suo personaggio, il tenente Colombo: popolare, arruffone e arguto, vicino. Luciana invece è se stessa, non è il personaggio ma la persona ad essere coerente con il profilo di Coop. E’ un volto familiare, una donna intelligente e spiritosa, una che non sembra scesa dalla Luna, ma che immagini alle prese con i problemi e le opportunità di tutti i giorni. Pensiamo che da questa prima esperienza possa nascere una storia di collaborazione importante”. Gli spot in effetti, ideati dall’agenzia Y&R con la Direzione Creativa Esecutiva di Vicky Gitto, da Dario Alesani e Umberto Mauri, rispettivamente direttori creativi art e copy, girati nel supermercato Coop di via Arona a Milano con la regia di Matteo Pellegrini, raccontano, attraverso l’esperienza di spesa, quali sono lo spirito e i vantaggi della cooperazione, i valori dei prodotti a marchio coop, gli impegni di convenienza. Il tutto con un approccio ironico, con l’umorismo intelligente e graffiante tipico di Luciana Littizzetto. “Un testimonial – dice Vicky Gitto - deve essere credibile per la marca che rappresenta e non semplicemente per la propria notorietà. Per questo Luciana Littizzetto non interpreta alcun ruolo se non se stessa, perché incarna tutti i valori di vicinanza, genuinità e ironica intelligenza che distinguono da sempre Coop.” “Ho accolto subito con piacere la proposta di Coop di diventare testimonial della nuova campagna, perchè ne condivido la visione –ha ammesso Luciana Littizzetto presente in conferenza stampa- Mi piace l’idea di collaborare con una cooperativa, perché in questi tempi in cui il cittadino conta sempre meno, l’idea che ci sia un luogo che gli dia la possibilità di fare sentire la propria voce, anche solo in un supermercato, mi piace. E poi la Coop mi è simpatica”. Alla presentazione ufficiale della campagna hanno partecipato anche Maura Latini, vicepresidente Consiglio di Gestione di Coop Italia, Aldo Soldi, presidente Ancc-Coop, Ernesto Dalle Rive, presidente Consiglio di Sorveglianza di Coop Italia e Marco Lombardi, presidente Y&R Italia. Conad: sempre più prodotti italiani sulla tavola dei consumatori europei In un anno in cui le esportazioni del settore alimentare registrano un calo del 3,5 per cento rispetto al 2008, l’export di Conad ha prodotto un giro d’affari di 30 milioni di euro, in crescita del 15 per cento. I dati sono stati comunicati nel corso del seminario “La sfida dell’internazionalizzazione. Opportunità di crescita per l’agroalimentare italiano”, organizzato il 17 febbraio a Roma da Legacoop agroalimentare. Conad è l’unica catena della distribuzione italiana a portare in Europa i prodotti italiani con una serie di promozioni – tra le quali Vive l’Italie, con l’ennesima edizione in programma dal 7 al 17 aprile 2010 nei 600 ipermercati del partner francese E.Leclerc e dal 16 al 28 ago- sto 2010 in tutti i 1.900 punti di vendita di Coop Suisse –, anche in collaborazione con alcune Regioni (Emilia-Romagna, Puglia, Sicilia). Tale attività ha prodotto la presenza permanente, tutto l’anno, di oltre 100 specialità italiane sugli scaffali della grande distribuzione europea. Conad ha concentrato l’offerta del prodotto tipico italiano attraverso Coopernic, prima cooperativa europea con 101,8 miliardi di euro di fatturato (ovvero il 10 per cento delle vendita in Europa) e 17.547 mila punti di vendita presenti in 18 Stati europei – della quale fanno parte, oltre a Conad, i francesi E.Leclerc, i belgi Colruyt, i tedeschi Rewe e gli svizzeri Coop – 27 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > aprendo nuove possibilità di vendita e di consumo dei prodotti della migliore tradizione enogastronomica nazionale. Per valorizzare al meglio l’italian food e portarlo ad essere sempre più presente nei canali della grande distribuzione estera, qualificando la produzione e migliorando la competitività delle imprese, Conad ha realizzato una linea di 20 prodotti di qualità – Creazioni d’Italia – dedicata in esclusiva ai mercati europei. Nel 2008 il fatturato è stato di 4 milioni di euro, che saliranno a 6 milioni a fine 2010 con il raddoppio del numero di prodotti previsto in corso d’anno. Ad aprile, un accordo tra Conad e Lecasud, la centrale di acquisto di E.Leclerc per i punti di vendita della Provenza, porterà in modo permanente nei 44 ipermercati di questa zona della Francia oltre 150 prodotti italiani delle linee Sapori&Dintorni Conad e Creazioni d’Italia, 41 dei quali surgelati. Entro fine anno, l’accordo sarà esteso ai freschi. Ogni punto di vendita dedicherà ai prodotti uno spazio permanente nel quale i consumatori troveranno prodotti autenticamente italiani, di alta qualità, dal gusto italiano e con la garanzia di tipicità data dai marchi Dop, Igp e Docg. “Scontiamo ancora la ridotta dimensione delle aziende produttrici e la loro estrema polverizzazione rispetto ai competitor europei, la cronica carenza infrastrutturale che affligge i prodotti, soprattutto quelli provenienti dalle regioni meridionali, e una politica di prezzo che penalizza il made in Italy”, sottolinea il direttore generale di Conad Francesco Pugliese. “A ciò si aggiunge il fatto che mancano progetti comuni di promozione dei prodotti italiani e si assiste ad un’estrema parcellizzazione degli investimenti. Così come sono troppi i soggetti istituzionali (Ice, ministeri, Regioni, Province, Camere di commercio, consorzi...) che si occupano di promozione; una promozione limitata, tuttavia, alla partecipazione a fiere o a cene di rappresentanza senza un’organica programmazione mirata alla promozione della vendita nei mercati esteri. Per quanto ci riguarda, continueremo a selezionare e portare all’estero i prodotti italiani in accordo con i nostri partner commerciali, ma auspichiamo la nascita di una struttura consortile che raggruppi produzione e distribuzione, finalizzata a sviluppare progetti di internazionalizzazione del made in Italy anche con il sostegno delle istituzioni”. Ccfs: i risultati del 2009 e le linee guida per l’anno 2010 Sono stati presentati il 12 febbraio i risultati dell’anno 2009 del CCFS presso la nuova sede del Consorzio a Reggio Emilia. Il CCFS chiude anche il 2009 con un bilancio positivo che conferma le attese presentando un risultato economico prima delle imposte di circa 3,5 milioni di euro (già al netto dell’accantonamento al fondo rischi). L’inizio del 2009 è stato caratterizzato da una forte crisi generalizzata della liquidità e negli ultimi mesi dell’anno si è assistito ad un ribaltamento della situazione creando delle condizioni di lavoro difficili, nonostante ciò la professionalità e l’impegno del CCFS hanno consentito di realizzare una redditività che permette il riconoscimento di un ristorno ai soci, che vedranno anche in questo modo ricompensata la fiducia accordata al Consorzio. È ,inoltre, prevista la distribuzione degli utili il cui ammontare verrà definito dal Cda in concomitanza alla definizione delle politiche di bilancio. Il numero dei soci è ancora in crescita e si attesta sulle 1.115 unità presenti in tutte le regioni italiane. Gli spread sul credito bancario sono tornati su livelli normali e di frequente, negli ultimi mesi la raccolta bancaria é risultata meno costosa di quella da soci, che peraltro rimane comunque prioritaria, per missione del Consorzio. La raccolta media complessiva proviene,infatti, per oltre il 77% dai soci e si attesta sui 895 milioni di euro, mentre in media i finanziamenti alle imprese associate si sono attestati sugli oltre 776 milioni di euro medi . La movimentazione bancaria è stata nel 2009 di 59,6 miliardi di euro, in forte riduzione rispetto al 2008 (-15%). Dal 2009 l’attività svolta tramite operazioni in modalità telematica è svolta tramite il nuovo servizio di corporate banking WebCBIPlus, in collaborazione con Banca Popolare dell’Emilia Romagna, attivo dal gennaio 2009, che consente alle cooperative di operare invia telematica, in modalità sia informativa che dispositiva, con CCFS e con Cooperfactor spa, all’interno di un unico prodotto multibanca in ambiente CBI avanzato, già pronto per i nuovi servizi di fatturazione ed archiviazione elettronica che diventeranno lo standard del futuro utilizzata nel corso dell’anno da 171 soci attivi. I Molti soci stanno ancora effettuando la migrazione dal vecchio Web Banking al nuovo servizio, andando così ad aumentare sensibilmente il numero di utenze. 28 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > < Torna all’inizio Incrementi significativi sono stati riscontrati anche nel servizio di compensazione dei flussi finanziari tra i soci, che con 7,4 miliardi registra un aumento del 9%. Con le banche proseguirà ulteriormente la collaborazione su progetti/operazioni (sui soci o sulle partecipate) anche nell’ottica di utilizzarli per ottenere linee di tesoreria o provvista indiretta.Il CCFS dovrebbe conseguire nel 2010 uno spread medio intorno allo 0,80%, sostanzialmente in linea con il dato dell’ultimo trimestre 2009. Gli obiettivi del Consorzio per il 2010 sono di continuare ad utilizzare al massimo la modalità di finanziamento in pool, che nel 2009 sono arrivati a circa 300 milioni, a cominciare dalle linee agevolate con Coopfond e UGF Banca/BPER/Cariparma e , al fine di coprire tutto il territorio nazionale, di ampliare il numero delle convenzioni, anche con piccoli istituti locali. Ciò ha consentito nel complesso di mettere a disposizione delle cooperative circa 1.1150 milioni di euro complessivi nel corso del passato esercizio. Alle convenzioni già in essere se ne affiancheranno altre analoghe nel settore del leasing (Pico Leasing) e del finanziamento al settore sociale (Banca Prossima, Banca Etica). Un forte sviluppo di attività è previsto su Finanza Cooperativa che opererà soprattutto nel leasing strumentale ed auto. Un forte potenziale di sviluppo nel settore del leasing immobiliare, invece, potrebbe derivare dalla nuova società specializzata. Proseguirà nel 2010 il lavoro dei gruppi creati da Legacoop sul tema delle politiche finanziarie da adottare in chiave anticrisi, cui anche CCFS ha dato un contributo attivo In particolare dovrebbero completarsi i seguenti progetti: · Avvio dell’attività del Confidi Nazionale · Progetto Capitalizzazione delle Cooperative mediante utilizzo dei fondi dedicati del Ministero (3 ml.) e della BEI (5 ml.) con obiettivo di rafforzamento dei capitale in tutti i settori o dimensioni cooperative. In quest’ambito si andrà a collocare anche il finanziamento di recente strutturazione tecnica offerto dalla nostra partecipata Finanza & Lavoro ai soci delle cooperative · Immobiliare per cooperazione sociale ed altri settori: per consentire alle cooperative di smobilizzare le proprietà immobiliare, mantenendone l’utilizzo in affitto, potendo eventualmente quotare sul mercato queste parti di attività che non incidono sullo scambio mutualistico · Fondi etici per l’edilizia sociale: a supporto degli investimenti delle cooperative di abitazione in alloggi di edilizia convenzionata e sociale, con particolare attenzione all’offerta di case in locazione · Strumento per il leasing immobiliare: finalizzato a mettere a disposizione delle cooperative quantità crescenti di risorse da dedicare a questo scopo. Si sta lavorando con diverse banche per raggiungere l’obiettivo · Completamento della formazione alla rete di operatori finanziari qualificati presso le strutture territoriali di Legacoop Nell’ambito degli strumenti specializzati sarà invece l’anno di consolidamento e crescita di Cooperfactor spa, lo strumento per il factoring, finalizzato soprattutto allo smobilizzo dei crediti verso le Pubbliche Amministrazioni. Costituita con il nuovo assetto societario, nel settembre 2009 è operativa dallo scorso ottobre e per il 2010 è prevista una crescita sostenuta degli interventi.Per quel che concerne l’attività di leasing, Leasecoop s.p.a. presenta un trend in lieve calo nel volume dell’attività finanziaria chiudendo il 2009 con 158 milioni di euro; in continua crescita l’attività della controllata Car Server s.p.a. (noleggio auto), che con un parco di oltre 15.000 veicoli conferma buoni risultati economici. Consolidata appare l’attività di Pico Leasing , immobiliare partecipata con Coopfond e Cfi (Compagnia Finanziaria Industriale) che nel 2009 conferma in progressiva crescita i volumi complessivi dei contratti arrivando a superare i 18 milioni. Inno.tecs. spa presenta risultati sostanzialmente in linea rispetto all’esercizio precedente attestandosi su un volume comunque superiore ai 93 milioni. Quorum spa si attesta su un volume di attività che supera i 34 milioni di euro, +11% circa rispetto al 2008. Le nuove erogazioni di prestiti personali effettuati dalla partecipata Finanza & Lavoro a dipendenti di cooperative sono state 723 (+4,7% rispetto al 2008) ad un tasso medio del 6,5% e garantite a spese della società da una polizza che prevede la cancellazione del debito residuo in caso di sinistri gravissimi occorsi al lavoratore finanziato. 29 29 Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > Unieco: 2010, l’anno della crescita sostenibile; l’assemblea dei soci ha approvato il budget: fatturato a 650 milioni, in crescita nonostante lo scenario di crisi Il fatturato consolidato di Unieco nel 2010 si attesterà a 650 milioni di euro (510 il preconsuntivo 2009) mantenendo la redditività netta a 12 milioni euro. Alla flessione del margine netto (in calo rispetto ai 18 del preconsuntivo 2009 ma comunque positivo) si abbina una grande solidità: 277 milioni il capitale netto con il rapporto Debt /Equity che rimane abbondantemente sotto all’unità a 0,73 (0,72 la previsione del piano poliennale per il 2010). Il ROI (return on investment) e il ROE (Return on equity) si attestano entrambi fra il 4 ed il 5%. Sono indici inferiori a quelli degli ultimi anni ma ancora ampiamente soddisfacenti rispetto al contesto di mercato. Il cash flow si attesterà intorno ai 16 milioni. “Ancora una volta abbiamo scelto la strada di impegnarci su un budget sfidante ?spiega il Presidente di Unieco Mauro Casoli – le nostre previsioni infatti rimangono in controtendenza rispetto ai segnali di criticitàchequotidianamentericeviamodainostrimercati di riferimento ”. Il budget 2010, approvato dai soci nel corso dell’assemblea che si è svoltail 12 febbraio, al teatro Ariosto di Reggio Emilia, definisce il 2010 “l’anno della crescita sostenibile”: “Siamo impegnati in una azione di gestione delle attività, improntata a un forte rigore, che mira alla massima efficienza attraverso il rigido controllo dei costi – spiega Casoli ma ‘non fermeremo la macchina’. I nuovi investimenti che Unieco prevede porteranno al consolidamento della presenza in tutte le aree di business dove già opera ma anche all’ingresso in settori innovativi dove le sinergie tra costruzioni, ferroviario, ambiente e laterizi saranno un fattore competitivo importante (le infrastrutture avanzate, l’impiantistica sportiva, le energie rinnovabili, gli impianti per l’ambiente , i materiali da costruzione), la nostra visione della crisi che stiamo vivendo è dinamica. Non vediamo solo problemi ma anche opportunità. Non un Euro vada sprecato, ma anche non un Euro vada lesinato allo sviluppo ed alla formazione. Non ci fermeremo ai numeri di breve, ma ci proietteremo al medio lungo”. LE AREE DI BUSINESS La divisione costruzioni Italia (impegnata su grandi opere come la BreBeMi,TEM e altre infrastrutture che puntano all’Expo 2015 nell’area milanese ma che opera in tutta Italia su grandi progetti anche in sinergia con altri partner) e la Divisione Costruzioni Emilia (che sta realiz- < Torna all’inizio zando la nuova sede Efsa a Parma) sono alle prese con uno scenario complesso che ancora non evidenzia segni di ripresa ma il forte orientamento verso la crescita garantirà una fase di sviluppo oltre la crisi anche valutando l’ingresso nel giro di pochi anni sui mercati esteri. La divisione lavori ferroviari con CLF,Arfer e Sifel sarà impegnata nella costruzione di una linea Alta Velocità in Algeria e l’obiettivo del 4% del fatturato 2010 realizzato all’estero è solo propedeutico all’oltre 30% nell’arco del Piano. La divisione ambiente si misurerà in Toscana, con la prima gestione integrata dei rifiuti nell’area ATO Sud (Siena Arezzo Grosseto) partecipando al programma con la partecipata STA (società toscana ambiente), e in Piemonte dove sarà protagonista nella costruzione e gestione del nuovo termovalorizzatore di Torino. La linea di crescita punta anche alla presenza nell’area waste to energy (energia dai rifiuti) e nelle energie rinnovabili (fotovoltaico e biomasse). La divisione Laterizi&Co grazie al consolidamento di un pool di imprese specializzate che ora comprende anche APE, Arcaland, Uin , Viva Terra, Solava, Evento, Rivesto, Airbeton, Gral punta a superare la drammatica crisi del settore laterizi grazie a una gamma di prodotti e soluzioni più adeguate alle nuove esigenze del “costruire sostenibile”. Unieco oggi garantisce lavoro stabile a 1.440 addetti (di cui oltre la metà nelle società partecipate). Anche nel 2010, come avviene da diversi anni, il trend occupazionale è improntato alla crescita (+ 4% medio): “la sua caratteristica – commenta Mauro Casoli – è la continua ricerca di profili professionali capaci di sostenere attraverso la specializzazione e la qualificazione i processi di crescita delle divisioni. Vengono confermati i percorsi di formazione diffusi in tutte le aree di Unieco (oltre 12mila previste nel 2010) , i piani di formazione avanzata (come progetto Astrolabio 30 Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > in relazione con le grandi università) e stiamo progettando la nuova “Scuola Unieco” che sarà la palestra dove formare le risorse umane per le sfide future e sostanziare il concetto di formazione permanente che deve caratterizzare i percorsi professionali”. I SOCI Il numero dei soci cooperatori è destinato a crescere grazie al continuo inserimento di giovani. Gli appuntamenti sociali più importanti del 2010 sono : il rinnovo del consiglio di amministrazione (15 membri), previsto in giugno in occasione dell’assemblea che approverà il bilancio 2009 e il Bilancio Sociale (l’undicesimo), e la revisione della corporate governance che porterà in maggiore evidenza il ruolo delle sezioni soci, dei comitati soci, della Commissione Valori e della Direzione Sociale che sarà rinnovata nella composizione, contestualmente al consiglio di amministrazione. IL 25° UNIECO Le radici cooperative di quella che oggi è Unieco sono datate formalmente 1904 (nascita della Cooperativa Muratori Campagnola, o volendo, storicamente, il suo primo nucleo addirittura risale al 1884 con la nascita della Cooperativa Braccianti e Muratori di Reggio Emilia). In oltre un secolo, attraverso fusioni e sviluppo delle aree di business, questa cooperativa è diventata un player di prima grandezza nel panorama delle imprese di costruzioni e nelle attività legate ai lavori ferroviari, all’ambiente e alla produzione di laterizi, ma la vera svolta che ha aperto la strada della crescita è datata 1985 quando si sono fuse la Ircoop di Reggio Emilia e la Unicoop di Correggio dando origine ad Unieco. In venticinque anni il fatturato è passato da 48 milioni di euro a oltre 600 mentre gli addetti sono saliti a oltre 1.400.“L’unificazione del 1985 – spiega Mauro Casoli (presidente di Unieco dal 1994) – ha avuto un preciso significato: ha trasformato una impresa che si muoveva lungo la via Emilia in un general contractor capace di affrontare le nuove sfide, di dialogare con partner di alto livello (privati e cooperativi, italiani e stranieri) e di misurarsi sui progetti di alto standing come la costruzione della linea ferroviaria Alta Velocità Milano Bologna, la gestione di progetti ambientali (depuratori, trattamento rifiuti, waste to Energy) e nella produzione dei più innovativi materiali da costruzione (dal mattone faccia vista di Fosdondo alle nuove soluzioni in calcestruzzo cellulare autoclavato “Airbeton”). Oggi viviamo una fase che vogliamo sempre caratterizzata dallo sviluppo ma più orientata alla sostenibilità, all’innovazione e alla espansione sui mercati esteri”. In occasione del 25° Unieco è stata presentata una edizione aggiornata del volume “La Famiglia Unieco” curata da Massimiliano Panarari e con la prefazione di Romano Prodi. Nel corso dell’assemblea, che ha dato il via libera al budget 2010 di Unieco di “Sostenibilità a 360°”, ha portato un contributo al confronto sul futuro Edo Ronchi, già ministro per l’Ambiente e ora presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile che vede Unieco tra i soci. E’ nata nel 2008 e sta portando avanti importanti ricerche.“Di solito nei tempi di crisi le prime ad essere sacrificate erano le politiche in favore dell’ambiente ma in questa crisi, che ancora non è finita, accade esattamente il contrario. L’ambiente è una risorsa. Ci stiamo abituando a ‘pensare sostenibile’ e ormai l’economia verde, anche in Italia, ha un peso. In particolare nei tre segmenti più importanti: efficienza energetica, fonti rinnovabili e riciclo dei rifiuti. Ogni giorno dimostriamo che anche in Italia questo settore e’ molto dinamico. Si parla ormai diffusamente di green economy,di interventi che fanno bene all’ambiente e all’economia – ha detto Ronchi – ma si fa ancora troppo poco per promuoverla effettivamente con politiche e misure intelligenti e mirate ma sono convinto che ‘l’industria verde’ sarà un volano come è stata l’informatica negli anni novanta e anche la crisi climatica promuoverà nuovi prodotti e nuovi consumi”. Cooperativa sociale L’Olmo: gravi danni causati da un incendio, forse doloso; il messaggio di Poletti ai soci “Desidero esprimere la piena solidarietà della Presidenza Nazionale di Legacoop a te e a tutti i soci della cooperativa per gli ingenti danni prodotti dall’incendio che si è verificato nella vostra sede senza provocare, fortunatamente, conseguenze per le persone che erano presenti. Nel confermarvi la nostra vicinanza e l’apprezzamento per l’impegno con il quale da sempre < Torna all’inizio svolgete un’attività di grande valore sociale per il territorio, auspichiamo un rapido accertamento dei fatti da parte delle forze di polizia e, qualora si ravvisasse la natura dolosa del fatto, l’individuazione dei responsabili”. È questo il messaggio che Giuliano Poletti, Presidente di Legacoop Nazionale, ha inviato a Gilberto Vittori, Presidente della Cooperativa 31 Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > sociale L’Olmo di Rimini, a seguito degli ingenti danni causati dall’incendio scoppiato nella nottata tra venerdì 12 e sabato 13 all’interno di un capannone in via Portogallo dove hanno sede, oltre alla cooperativa sociale L’Olmo, le cooperative New Orizon, Cento Fiori e La Formica. A dare l’allarme, poco prima dell’1, sono stati alcuni residenti di una palazzina vicino alla struttura, subito evacuata. Quattro squadre dei Vigili del Fuoco hanno lavorato fino a tarda mattinata per vincere le fiamme. Sul posto sono intervenuti gli uomini della Scientifica che avrebbero riscontrato segni di effrazione all’ingresso della struttura. Prende corpo, per questo motivo, l’ipotesi dolosa del rogo. Centro di documentazione sulla cooperazione e l’economia sociale: pubblicato nella collana del Centro, “Esperienze e immagini cooperative”, il volume “Il Club ’87. Vent’anni di vita cooperativa”, a cura di Giancarlo Pasquini Si terrà, martedì 23 febbraio alle ore 16,30 a Bologna presso la Sala Convegni del Centro Italiano di Documentazione sulla Cooperazione e l’Economia Sociale (Via Mentana, 2), la celebrazione del Ventennale del Club ’87. L’iniziativa intende ricordare gli ideali di solidarietà, mutualità e partecipazione che ispirarono gli intenti e l’opera dei suoi fondatori, attivisti e soci che pur rappresentando differenti realtà ideologiche, politiche, sociali e culturali, avviarono il lungo e laborioso percorso del superamento delle barriere ideologiche e della divisione tra le centrali cooperative. Per l’occasione verrà consegnato ai partecipanti il volume a cura di Giancarlo Pasquini “Il Club ’87. Vent’anni di vita cooperativa”, pubblicato nella collana del Centro “Esperienze e immagini cooperative” edita da Clueb ed un segno di riconoscenza a tutti coloro che hanno dato il loro contributo all’attività del Club. Saranno presenti Gianpiero Calzolari, Presidente Legacoop Bologna; Mario Bortolotti, Vicepresidente Confcooperative Bologna; Luciano Sita, Assessore Comunale alle Attività Produttive e alla Città Storica; il Sen.Giovanni Bersani, già Presidente del Club ’87; Enea Mazzoli, già Presidente del Club ’87 - Presidente Onorario U.G.F Unipol Gruppo Finanziario; Marco Macciantelli, Sindaco di San Lazzaro di Savena – già Presidente del Club ’87; Dario Lodi, già Vicepresidente del Club ’87; Sen. Giancarlo Pasquini, Presidente del Centro Italiano di Documentazione sulla Cooperazione e l’Economia Sociale. Coop Adriatica: le “Maioliche” di Faenza sempre più solidale e sostenibile; l’Ipercoop dona gli alimenti invenduti e utilizza l’energia del sole A otto mesi dalla sua inaugurazione, nel giugno 2009, l’ipercoop “Le Maioliche” di Faenza diventa ancora più solidale e sostenibile. Da questo mese, infatti, grazie al progetto “Brutti ma buoni”, il punto vendita di Coop Adriatica destinerà in solidarietà gli alimentari invenduti, riducendo i rifiuti e trasformando lo spreco in risorsa per i più bisognosi. I prodotti – con piccole imperfezioni estetiche, o una data di scadenza ravvicinata, ma ancora buonissimi e perfettamente commestibili – verranno donati alla cooperativa sociale Zerocento, che li utilizzerà per preparare i pasti dei dieci minori ospitati nella comunità educativa “La casa ritrovata”, e all’Enpa, che cura gli animali abbandonati del “Rifugio del cane”. Sul tetto dell’ipercoop inoltre è entrato inoltre in funzione l’impianto fotovoltaico con una potenza di 315 kilowatt: i pannelli – che hanno comportato investimenti per oltre 1,2 milioni di < Torna all’inizio euro – produrranno in un anno circa 340 mila kilowattora, coprendo l’11% dei consumi elettrici del negozio, e abbattendo di 170 tonnellate delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera. L’equivalente della piantumazione di 240 alberi. Soci e consumatori possono ora verificarne in tempo reale i benefici ambientali, grazie al display-contatore, continuamente aggiornato, collocato presso l’ingresso dell’area vendita. E a dicembre, ha cominciato a produrre energia pulita anche l’impianto fotovoltaico installato sul supermercato del centro “Il Borgo” di Faenza. I due annunci – l’avvio del progetto “Brutti ma Buoni” e l’entrata in funzione dei pannelli solari – sono stati dati questa mattina dal presidente di Coop Adriatica Gilberto Coffari e dal presidente dei soci Coop della città Alvaro Valmori, alle “Maioliche” per l’inaugurazione di “Seminar libri”, lo spazio libero e gratuito dove incontrarsi, 32 Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > leggere e prendere a prestito centinaia di volumi. Insieme a Coffari e Valmori, anche il sindaco di Faenza Claudio Casadio e l’attore Ivano Marescotti, che per l’occasione ha dato voce ad alcune letture. I libri – romanzi, racconti, gialli, raccolte di poesie, testi per bambini, di- sposti su uno scaffale adiacente all’Ufficio soci – sono stati raccolti grazie all’impegno dei soci volontari, in collaborazione con la Biblioteca Manfrediana del Comune di Faenza. Chiunque, poi, potrà donare i propri testi, inserendo, magari, un messaggio tra le pagine. Coop Adriatica 2: oltre 400 studenti a scuola di integrazione; dal 23 febbraio a Imola arriva la BIM, Biblioteca Interculturale Mobile Oltre 400 studenti imolesi a “scuola” di dialogo tra culture diverse, grazie ad animazioni e dibattiti che prenderanno vita dalla lettura e dalla visione di oltre 300 tra libri e video da tutto il mondo. Dal 23 febbraio al 5 marzo in città farà tappa la Bim, Biblioteca interculturale mobile, il progetto di Coop Adriatica e del CD/LEI-Centro di documentazione/laboratorio per un‘educazione interculturale del Comune di Bologna, che promuove l’incontro e il confronto tra ragazzi provenienti da Paesi diversi, coinvolgendo 15 classi dell’istituto secondario di primo grado “Luigi Orsini”. L’iniziativa, patrocinata dal Comune, è stata presentata, giovedì 18 febbraio, alle ore 17 nella sede dalla scuola, in via Vivaldi 76, in un incontro pubblico al quale prenderanno parte gli assessori alla Scuola e alla Cultura, Marco Raccagna e Valter Galavotti, Lamberto Solmi, curatore del catalogo Bim e bibliotecario del CD/LEI, e Marisa Strozzi, responsabile dell’Educazione al consumo consapevole di Coop Adriatica. I laboratori della Bim si svolgono sotto la guida di educatori esperti; gli studenti – seduti su un tappeto che riproduce la carta geografica di Peters (la proiezione che rispetta le proporzioni tra le superfici dei continenti) e circondati da casse di legno colorate, ricolme di volumi e video dai quattro angoli della Terra – si confronteranno sui diversi temi legati all’intercultura: partendo da letture, anche in lingua straniera, o da spunti d’attualità, potranno condividere storie da altri Paesi, riflettere sulle diverse tradizioni culturali, gastronomiche e religiose, o ancora scoprire le storie degli immigrati italiani del secolo scorso. Oltre che per le animazioni, la biblioteca resterà a disposizione degli studenti e dei docenti per l’intera durata dell’iniziativa. Per informazioni e prenotazioni della Bim a Imola, telefonare al numero 331 6159822. La Bim – nata tre anni fa a Bologna – ha coinvolto nel 2009 1.800 studenti, nel capoluogo emiliano e a Schio (Vicenza). Il progetto è stato premiato il 18 novembre scorso con l’Ethic Award assegnato dalla rivista Gdoweek, nella categoria Minoranze e società. La Biblioteca interculturale mobile è solo l’ultima tappa della lunga esperienza sulle attività di Educazione al consumo consapevole, che Coop realizza da 30 anni in collaborazione con le scuole, per aiutare bambini e ragazzi a sviluppare una coscienza critica su cosa acquistare e come alimentarsi. Nel 2009, 30 mila studenti hanno partecipato ai laboratori didattici, continuamente aggiornati, e alle simulazioni di spesa nei negozi di Coop Adriatica. Lo scorso anno, dall’esperienza della Bim è nata la Bici, la Biblioteca interculturale cucine itineranti, che stimola i giovani alla conoscenza e al confronto tra cibi, sapori e tradizioni alimentari dal mondo, già proposta a 350 ragazzi di 16 classi della scuola media statale AlighieriFermi di Rimini. Cooperativa Sociale “Il Cerchio”: 15° edizione del prenio “Nickelodeon per il cortometraggio sociale” Gli obiettivi del Premio Nickelodeon sono: · contribuire a favorire la produzione di opere cinematografiche che riescano a ben illustrare, insieme alla padronanza della tecnica cinematografica e della comunicazione audiovisiva, tematiche sociali: temi universali (lotta per la vita, conflitti armati, ricerca della pace ecc.), temi tradizionali dello Stato-Sociale (anziani, handicap, salute < Torna all’inizio mentale, migranti, carcerati ecc.) o relazione tra le persone (gioia, amicizia, creatività, sostegno, solitudine ecc.) · sostenere nel campo del Sociale l’utilizzo e la qualità di nuovi linguaggi e strumenti di comunicazione · rendere visibili le attività cinematografiche di Scuole ed Enti privati e pubblici (associazioni, cooperative, servizi ecc.) 33 Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > · promuovere attraverso il mezzo cinematografico la riflessione e la discussione fra i giovani sui temi del Sociale. Possono partecipare Autori (professionisti ed emergenti) che abbiano realizzato Cortometraggi a Tema Sociale, la partecipazione è gratuita ed aperta a tutti, sia a livello individuale che associativo (scuole, associazioni, cooperative ecc.); le opere potranno appartenere a qualsiasi genere (fiction, documentario, animazione, spot, videoclip ecc.). La durata dei Cortometraggi non dovrà superare i 20 minuti - titoli di testa e di coda compresi - e tutti i Cortometraggi dovranno essere in lingua italiana o sottotitolati in italiano. Il Montepremi complessivo per la 15a edizione del “Premio Nickelodeon per il Cortometraggio Sociale” è fissato in Euro 5.000 ed i Cortometraggi saranno giudicati sia dalla GIURIA DEI GIOVANI (è la Giuria composta da ragazzi e ragazze dai 12 ai 28 anni dei Comuni dell’Ambito Territoriale n. 9 dell’Umbria che assegnerà, nella Rosa dei Finalisti, il Premio Miglior Cortometraggio) e sia dalla GIURIA DELLA CRITICA (è la Giuria composta da professionisti del Cinema che assegnerà, nella Rosa dei Finalisti, il Premio della Critica) Verrà inoltre assegnato anche quest’anno - in collaborazione con la Direzione della Casa di Reclusione di Spoleto - il PREMIO SPECIALE “CORTI D’EVASIONE” attribuito da una Giuria composta dai detenuti. Per partecipare, tutti gli interessati dovranno inviare i propri Cortometraggi entro e non oltre il giorno 1° Settembre 2010 al seguente indirizzo: Cooperativa Sociale “Il Cerchio” - via Flaminia n° 3 - 06049 Spoleto (PG). Il Regolamento completo e la Scheda di Iscrizione sono a disposizione sul sito www.ilcerchio.net/nickelodeon/ o possono essere richiesti alla Cooperativa Sociale IL CERCHIO per fax al n. 0743.46400 o per posta all’indirizzo di Via Flaminia n. 3 - 06049 Spoleto (PG). Il Premio Nickelodeon è presente anche su Facebook all’indirizzo www.facebook.com/pages/premio-nickelodeon/45249983871 e su YouTube all’indirizzo www.youtube.com/user/premionickelodeon/ Coop Itaca: ogni giorno “Diretta ai diritti”; una campagna volta a perseguire l’esigibilità dei diritti dei più fragili Una campagna per promuovere quotidianamente l’esigibilità dei diritti delle persone e delle categorie più fragili, a partire dai bambini e da chi convive con la sofferenza mentale. Si tratta di “Itaca Ogni Giorno Diretta ai Diritti”, la campagna di sensibilizzazione della Cooperativa sociale Itaca di Pordenone mirata alla promozione, al sostegno ed alla tutela, anche attraverso i servizi erogati, per costruire una cornice culturale di riferimento alla quale uomini e donne si possano appellare nell’agire quotidiano. I diritti sono quella cornice comune, il codice attraverso il quale intraprendere progetti, azioni, servizi in un’ottica di sviluppo e di empowerment. Dodici cartoline realizzate dall’artista friulano Guido Carrara, in arte Quisco, ora in distribuzione gratuita in tutto il Friuli Venezia Giulia e Veneto, per una campagna che sta ricevendo adesioni da tutta Italia tramite Facebook. Il 20 novembre 2009 ricorrevano i 20 anni della Convenzione per i diritti dell’infanzia, che venne approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York il 20 novembre 1989. Entrata in vigore il 2 settembre 1990, l’Italia la ratificò il 27 maggio 1991 con la legge n.176. La Cooperativa sociale Itaca - che fin dalla sua nascita ha tenuto ben presenti i diritti dei bam- < Torna all’inizio bini nelle proprie politiche sociali - ha inteso celebrare tale rilevante anniversario lanciando una campagna: Ogni giorno “Diretta ai Diritti”. Grazie ad una serie di cartoline che la Cooperativa sta distribuendo gratuitamente, l’idea è quella di sottolineare che i diritti vanno ottemperati quotidianamente, di qui la proposta del motto “Itaca ogni giorno diretta ai diritti”. Le 12 cartoline, rappresentanti i 12 diritti della Convenzione, sono state realizzate da Guido Carrara in arte Quisco, artista che già fa parte del progetto Snait (Buenos Aires - Argentina), gemellato con la Cooperativa stessa. “Si è trattato di una riflessione che è partita in occasione del Ventennale della Convenzione per i diritti del fanciullo - spiega Christian Gretter, Responsabile di area produttiva dell’Ufficio Minori di Itaca ed ispiratore della campagna IOGDD -. Mi sono e ci siamo interrogati come Itaca su quale manifestazione organizzare per sottolineare tale importante anniversario. Ci siamo così resi conto che questa era soltanto un’occasione tra le tante per ricreare un calendario di eventi ed appuntamenti dove fossero contemplati i diritti umani, del fanciullo, di cittadinanza”. Che è, in sostanza, è anche un po’ l’essenza della mission della Cooperativa friulana, impe- 34 Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > gnata sul campo dal 1992. “Ciò che dobbiamo tener presente è la grande lezione di Franco Basaglia, dalla quale siamo nati e per la quale continuiamo tuttora ad agire. Oltre a rispondere ai bisogni delle persone - prosegue Gretter -, Itaca in tutti i suoi servizi e nella sua quotidianità deve continuare a perseguire l’esigibilità dei diritti delle persone e delle categorie più fragili. Partendo da ciò abbiamo così elaborato la campagna “Diretta ai diritti”: 12 cartoline e un poster riassuntivo in collaborazione con Guido Carrara che, oltre ad essere un grande artista friulano, è anche l’anima del progetto Snait che si rivolge ai bambini e alle bambine di un barrio di Buenos Aires”. Tutto questo per sottolineare dall’inizio come “la lotta per una cornice comune di riferimento parte dalla collaborazione con tante realtà diverse. Infatti in un’epoca di frammentazione, isolamento, caduta delle ideologie e dei valori, ovvero di una cornice culturale di riferimento alla quale uomini e donne si possono appellare nell’agire quotidiano, i diritti di cittadinanza sono quella cornice comune, il codice attraverso il quale si possono intraprendere progetti, azioni, servizi in un’ottica di sviluppo e di empowerment”. Costruire un altro mondo è possibile, ma va fatto ogni giorno e da tutti. “La prospettiva è quella dell’impegno per ridare alle persone un potere sulla propria vita, dalle decisioni alla gestione delle varie attività. In tal senso le cartoline e i poster sono solo l’inizio di una campagna che vuole continuare a sviluppare reti, relazioni, capitale sociale e umano fatto a sua volta di rapporti significativi per garantire un mondo equo alle generazioni future. Desidero ringraziare conclude Gretter - tutti gli educatori, educatrici, operatori, assistenti della nostra Cooperativa che quotidianamente con la loro qualità nel lavoro rendono esigibili i diritti delle persone a cui garantiamo un servizio”. Per aderire alla campagna IOGDD su Facebook: http://www.facebook.com/pages/ITACAOGNI-GIORNO-DIRETTA-AI- DIRITTI/302607141449?ref=ts Coopselios: inaugurazione del Centro Diurno di Sarzana, nuove risposte ai bisogni socio- assistenziali Mercoledì 17 febbraio, è stato inaugurato il Centro Diurno per Anziani di Sarzana, situato presso l’RSA/RP Sabbadini, via Falcinello 1, realizzato grazie alla sinergia tra Comune, Fondazione Carispe e l’Associazione Temporanea di Impresa Coopselios, Il Girasole - a nome del Cress - Cir Food. Sono intervenuti alla cerimonia, il Sindaco di Sarzana Massimo Caleo, il Direttore Generale dell’Azienda ASL n.5, Gianfranco Conzi, il Presidente della Fondazione Carispe, Matteo Melley, l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Sarzana, Rossana Pittiglio. Presente, inoltre Claudio Montaldo, Assessore alla Salute, Politiche della sicurezza dei cittadini della Regione Liguria. Si tratta di un Centro Diurno di primo livello destinato ad anziani con vario grado di non autosufficienza. La struttura è pensata per offrire percorsi riabilitativi e di socializzazione: nei vari momenti della giornata verranno organizzate attività volte allo stimolo, al mantenimento e alla valorizzazione dell’autonomia dell’anziano. Il personale è quello previsto per consentire l’accreditamento da parte della Regione ed è composto da un coordinatore, referente degli assistenti sociali delle ASL e dei comuni nella gestione degli accessi, dagli addetti all’assistenza, da un infermiere e da un animatore che si occuperà delle attività ricreative volte all’inserimento dell’anziano nell’ambito della vita comunitaria, per prevenire i frequenti fenomeni di solitudine, isolamento, sensazione di inutilità. Il Centro Diurno, che si affianca alla R.S.A. Sabbadini, gestita dall’ATI fra la cooperativa sociale Coopselios di Reggio Emilia, la cooperativa Il Girasole di La Spezia, su mandato del Consorzio CRESS, e CIR FOOD, vuole colmare una lacuna da anni lamentata nella locale rete di servizi per anziani sollevando le famiglie e offrendo una valida alternativa al ricovero in Residenza. Coopselios 2: La Spezia, nella rete dei servizi alla persona, ha presentato il Bilancio Sociale: responsabilità sociale e radicamento territoriale La cooperativa sociale Coopselios, ha presentato mercoledì 17 febbraio, il proprio Bilancio Sociale allo scopo di condividere, anche con gli interlocutori liguri, i più che positivi risultati raggiunti e < Torna all’inizio le sfide che la cooperativa, in collaborazione con gli Enti Locali e le diverse realtà territoriali, si pone per il futuro. Coopselios, cooperativa sociale di Reggio Emilia, è presente in Liguria dal 2002 e 35 Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > in particolare, nella provincia di La Spezia, gestisce una rete di servizi rivolti all’infanzia (Nido Cipollino di La Spezia e Nido Il Castello Magico di Santo Stefano di Magra) e agli anziani (oltre alla nuova R.S.A di La Spezia, l’R.S.A. A.Sabbadini a Sarzana, i servizi di assistenza domiciliare dei Comuni della Val di Magra - in ATI con la cooperativa Il Girasole di La Spezia e il Consorzio 45, e, dal prossimo mese di marzo il Centro Diurno Anziani di Sarzana, in ATI con Cress e Cir Food). Si tratta di un percorso di radicamento territoriale forte, basato anche sulla collaborazione con realtà cooperative locali, in primo luogo la cooperativa sociale Il Girasole e il Consorzio Regionale Cress. Un percorso che segna l’impegno nei confronti della comunità spezzina, e che, ad oggi, ha portato a produrre lavoro per oltre 160 soci nella provincia e ad erogare servizi per un’utenza media giornaliera di quasi 450 persone fra bambini, minori e anziani. L’impegno di Coopselios verso le comunità, soprattutto i soggetti più deboli, è testimoniato anche dai risultati ottenuti che, nonostante il difficile contesto economico, mostrano un miglioramento qualitativo nei processi organizzativi e nell’ambito dell’innovazione continua e della ricerca di nuove metodologie. Il 2008 si è chiuso con un fatturato di circa 79 milioni di euro, + 11,7% rispetto all’anno precedente, un aumento delle strutture gestite, 176 dislocate in ben 8 regioni italiane e un incremento del numero degli associati pari al 5,8% raggiungendo la quota di 2.269 soci lavoratori. Erano presenti all’evento Davide Fazioli, Presidente AUSER La Spezia,Guido Saccardi,Presidente Coopselios, Gianni Calabrese, Vice Presidente Coopselios, Gianluigi Bellettini, DirettoreArea Liguria-ToscanaLazio, Ileana Ferrari e Carla Malaspina, Presidente e Vice Presidente della Cooperativa Il Girasole di La Spezia. Per l’occasione è stato presentato il nuovo logo della Cooperativa. Alce Nero & Mielizia: testimone del bio made in Italy e del fair trade al Biofach in programma a Norimberga dal 17 al 20 febbraio Al Biofach di Norimberga, la più importante esposizione internazionale sul biologico, quest’anno si parlerà molto di commercio equo e solidale. Una scelta che trova in sintonia Alce Nero & Mielizia, realtà per la quale è forte il connubio tra l’attenzione sociale e quella per la salute dell’uomo e dell’ambiente. Per questo, il Biofach sarà per il Gruppo bolognese l’occasione per far conoscere l’accordo di esclusiva con la brasiliana Jasmine, produttrice alimenti bio in Sudamerica e distributore, nella sua catena di supermercati, dei prodotti a marchio Alce Nero. Da oltre-oceano, dunque, un’ulteriore conferma della crescita del Gruppo, non solo in Italia dove registra un boom nel canale specializzato e nella distribuzione organizzata, ma anche all’estero. Giappone e Malesia sono i pilastri consolidati dell’espansione nell’area asiatica, accompagnati dalla Cina, dove la certificazione biologica di Alce Nero e Mielizia è una delle poche ad essere riconosciuta dal mercato. Ottimi i risultati anche tra i confini comunitari: i consumatori svizzeri, ad esempio, stanno dimostrando grande attenzione nei negozi specializzati, mentre la Danimarca continua la sua corsa al biologico apprezzando i prodotti Alce Nero sia nei supermercati di alto livello che nello specializzato. Un mercato dinamico, quello del Vecchio Continente che, ancora, spazia dalla Francia alla Russia, ma non trascura i mercati di Olanda, Belgio, Ungheria e Polonia. Alla rassegna tedesca, naturalmente, Alce Nero & Mielizia si presenterà con l’intera gamma di prodotti biologici ed equosolidali: latte di riso Basmati dall’India e confetture di mango e frutti misti tropicali dall’America Latina - ultime novità bio certificate Fairtrade di Alce Nero - si affiancano a caffè, tè, cioccolato al latte e fondente, frollini con fave di cacao, miele, zucchero di canna, riso, snack e succhi di frutta.Tutti prodotti che garantiscono compensi adeguati, progetti pluriennali e contratti equi in tutti i passaggi della filiera. A questi prodotti si aggiungono in particolare la nuova gamma dei pesti e dei patè Alce nero e, per Mielizia, la delicata linea Gourmet (che abbina miele di sulla e frutta) o la preziosa linea bio dei Mieli della Mia Terra, garantita dagli apicoltori Mielizia, che in etichetta “ci mettono la faccia”. Mielizia: un ricettario alla scoperta del miele in cucina; da Mielizia e Gambero Rosso una preziosa raccolta di ricette per gustare i piatti della tradizione accompagnati dalle diverse varieta’ di miele Le ricette delle migliori trattorie italiane a portata di... miele. Mielizia e il Gambero Rosso presentano In cucina con i Tre Gamberi, una < Torna all’inizio raccolta di ricette e raffinate idee a base di mieli biologici Mielizia, dall’acacia al millefiori, dal castagno all’eucalipto. 36 Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > < Torna all’inizio La pubblicazione lega Mielizia, leader nella produzione di mieli italiani e da sempre impegnato a fare cultura su questo prezioso alimento, agli chef delle trattorie premiate con i “Tre gamberi” dalla Guida Ristoranti d’Italia 2010: una conferma del perfetto connubio tra il piu’ prezioso frutto dell’alveare e la migliore tradizione gastronomia nazionale. Insieme portano in tavola un’alimentazione sana e gustosa, specchio dei territori culla dei mieli italiani. Il progetto, dopo la cena milanese di presentazione organizzata dal Gambero Rosso per il 15 febbraio, si trasforma in un’occasione unica per intraprendere un itinerario tra le 15 trattorie dalla grande personalita’, accomunate dall’amore per i prodotti del territorio, compreso il miele, del quale e’ in atto una vera e propria riscoperta in cucina. Sempre piu’ infatti il miele sta conquistando le cucine non piu’ solo per dolcificare, ma soprattutto come ingrediente pronto ad esaltare antipasti, arrosti, risotti o dessert. Basta un click su www.alceneromielizia.com/arnie-e-padelle per scaricare gratuitamente il mini-ricettario. Nella sua versione cartacea, invece, e’ disponibile nelle trattorie “Tre Gamberi”, iscrivendosi al sito www.mielizia.it o richiedendolo a [email protected]. 37 Informazioni Il sondaggio della settimana Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > INDAGINE SWG: Osservatorio Nazionale sul Razzismo - Dagli inclusivi agli improntati al razzismo: i clan giovanili in Italia Le nuove generazioni si rapportano con gli altri in tanti modi diversi formando sette gruppi distinti a seconda del grado di apertura o di chiusura che li contraddistingue. Il 40% dei giovani italiani sposa posizioni aperturiste, mentre il 45% si ritrova su atteggiamenti di chiusura I ragazzi e le ragazze italiane sono razzisti? Quanti sono quelli chiusi verso l’altro e quanti quelli che si possono definire aperti e includenti? Il tema è delicato e occorre evitare luoghi comuni e stereotipi. L’universo giovanile nostrano si spacca nettamente in due aree: da un lato il fronte aperturista, che include quasi il 40% degli intervistati, in cui troviamo almeno tre agglomerati valoriali, tre clan: gli “inclusivi” (che sono il 19,4% dei giovani), i “tolleranti” (che sono il 14,7% dei ragazzi e delle ragazze) e gli “aperturisti tiepidi” (che sono il 5,5%). Sul versante opposto abbiamo l’area di quelli più chiusi, respingenti, l’area degli escludenti. Qui troviamo collocato il 45% dei giovani italiani, suddivisi in tre gruppi valoriali, in tre clan: i Romeno-rom- albanese fobici (che sono il 15,3% dei giovani), gli xenofobi per elezione (che sono il 19,8% dei giovani) e gli improntati al razzismo (che sono il 10,7%). In mezzo alle due aree si colloca un ulteriore clan, i mixofoci, che sono il 14,5% dei giovani. Questa la fotografia scattata da “Io e gli altri. I giovani italiani nel vortice dei cambiamenti”, l’inchiesta realizzata dall’istituto SWG di Trieste e promossa dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome e dalla Camera dei deputati, che ha analizzato gli atteggiamenti e le pulsioni che caratterizzano i ragazzi italiani tra i 18 e i 29 anni. Gli inclusivi sono il clan pienamente aperturista verso gli immigrati, sono disponibili verso le posizioni altrui e riescono ad accettare serenamente le idee divergenti. Sono soprattutto ragazze (55,3%), persone tra i 22 e i 25 anni e residenti nelle Isole, al Sud e al Centro. Ad un gradino di capacità aperturista leggermente inferiore troviamo i “tolleranti” (14,7%), 38 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Legacoop > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > che sono un po’ più freddi e calmierati rispetto agli inclusivi. La loro apertura verso il prossimo appare dettata da una presa di posizione razionale che nega gli atteggiamenti razzisti, piuttosto cha da una effettiva capacità di riconoscersi nell’altro. L’ultima fetta della schiera aperturista, gli “aperturisti tiepidi”, è composta da giovani decisamente antirazzisti (il 71% ritiene assolutamente inaccettabile qualunque atteggiamento discriminatorio), ma con forme più caute, più trattenute. Così, chi appartiene a questo clan crede nel rispetto di tutte le religioni, ma in modo un po’ meno marcato; riconosce l’omossessualità come una forma d’amore al pari di quella eterossuale, ma in forma più ridotta rispetto agli altri due gruppi. Minori anche le forme di interazione con le altre etnie. A metà dell’asse immaginaria che va dalla massima inclusione alle forme più marcate di esclusione, troviamo i “mixofobici”. Si tratta del gruppo mediano in cui convergono i giovani che non sono del tutto proiettati verso la chiusura, ma che non denotano nemmeno evidenti segnali aperturisti. Questi ragazzi si trovano a vivere in una sorta di limbo contraddistinto da un sentimento di fastidio di sottofondo, di sofferenza verso ciò che si allontana dalla loro identità. Sono, tuttavia, persone che non hanno ancora deciso fino in fondo “da che parte stare”: non ripudiano la contaminazione, non la contrastano apertamente, ma neanche la ricercano. Al contrario dei gruppi aperturisti, i mixofobici sono soprattutto maschi (55,4%), persone tra i 26 e i 29 anni e vivono principalmente al Sud e nelle Isole. Incontriamo mixofobici soprattutto nei piccoli centri, tra i lavoratori precari, ma anche tra le famiglie agiate, tra i cattolici praticanti, ma anche tra quelli più saltuari e scostanti. L’area escludente, come quella aperturista, ha una propria gradazione interna, una scala di avversione che scorre fino a posizioni di chiara marcatura razzista. In questa area, che raccoglie il 45,8% dei giovani, ritroviamo tre clan e quello minoritario è certamente quello più razzista. Il primo clan è costituito dai “rumeno-romalbanese fobici” che, come indica chiaramente il nome, si scagliano contro un target ben pre- ciso. Pur non provando particolare simpatia per diverse etnie, la loro intolleranza prende di mira più direttamente rumeni, rom e albanesi. Verso questi popoli hanno una vera e propria ossessione, ma riescono a convivere con altre appartenenze o, quantomeno, a dimostrare una certa indifferenza. Questo è l’unico clan, fra quelli dell’asse dell’esclusione, in cui la maggioranza è costituita da ragazze (56%). Per lo più i rumenorom-albanese fobici sono giovani “maturi”, tra i 26 e i 29 anni, residenti a Nordovest e al Centro Italia, sono diplomati e vivono in famiglie benestanti. Seguono gli “xenofobi per elezione”. Si tratta del clan giovanile più grande, che comprende quasi il 20% degli intervistati. L’atteggiamento predominante è quello di negazione netta di tutti gli immigrati, senza distinzioni particolari. Si sentono fortemente italiani. Sono il clan che marca di più questo universo identitario. Non esprimono forme di odio violente. La cosa che più conta è che le altre etnie se ne stiano lontane, possibilmente fuori dai confini nazionali. Gli adepti di questo clan sono perlopiù maschi sotto i 21 anni. Proseguendo l’analisi della mappa delle forme di inclusione ed esclusione, troviamo l’ultimo clan, quello degli “improntati al razzismo”. E’ il più piccolo dell’area escludente (10,7%), ma il più estremo. Per i componenti di questo gruppo, infatti, non esistono etnie accettabili.Tutti, tranne europei ed italiani, sono da considerarsi antipatici. Tra gli improntati al razzismo troviamo forme di ostentazione di superiorità, un persistente bisogno di potenza, atteggiamenti apertamente omofobici, spinte antisemitiche, convinzione dell’inferiorità delle donne. In sostanza, rifiuto e fastidio per tutto ciò che è diverso. Nota metodologica: dati Osservatorio Nazionale sul razzismo (istituto di ricerche SWG per la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni e delle Province Autonome e la Camera dei Deputati). Sondaggio CAWI su un campione di 2.085 giovani tra i 18 e i 29 anni, residenti nel territorio nazionale, rappresentativi dell’universo di riferimento in base ai parametri di sesso, età e zona di residenza. Date di rilevazione: 6-9/10/2009. 39 < Torna all’inizio