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ANIMALI
Sabato, 6 novembre 2010
Le api, iL mieLe e iL Carso triestino. DaL 2008 è aumentato iL tasso Di mortaLità
Il mondo segreto delle api
Il mondo delle api ha destato da sempre il sincero interesse dell’uomo. L’antico popolo egizio mummiicava i faraoni
con la cera d’api, la parola “mummia”
deriva dall’arabo “mum” o “moum” che
signiica “cera”, statuette, ceri votivi, talismani sono alcuni dei prodotti realizzati
con questa “pasta d’api”. L’ape era considerata creatura divina, perché regola il
suo sviluppo entro il periodo di rotazione
del Sole su se stesso. Virgilio cantò nel
IV libro delle sue Georgiche le qualità
del piccolo animale, assunto dai re Merovingi a simbolo soprannaturale, tanto
che la tomba di Childerico I conteneva
oltre 300 api d’oro massiccio. Non sembra affatto casuale che nella descrizione
della “candida rosa” del Paradiso Dante
Alighieri paragoni l’andirivieni di angeli
e i vari gradi di beati al laborioso insetto
“sì come schiera d’ape che s’iniora/una
iata, e una si ritorna/là dove suo laboro
s’insapora” (Par., XXXI, VV. 7-9). Si dice
che Albert Einstein usasse ripetere che la
scomparsa delle api avrebbe condotto la
specie umana all’estinzione in soli quattro anni. Qual è il fondo di verità di questa affermazione così forte e minacciosa?
Le api hanno una vita segreta, danzano
parlano, formano nuovi gruppi, valutano attività e azioni e indagano la qualità
del luogo ove costruire il nuovo alveare.
Imparano a riconoscere i segnali identiicativi dei loro simili, in poche parole
comunicano. All’ingresso di una colonia
sono presenti api operaie vigilanti che
accertano tramite l’olfatto se concedere o
meno l’accesso ai visitatori. La scoperta
delle danze di comunicazione delle api
si deve a Karl von Fritsch (1886-1982),
zoologo ricercatore dell’Università di
Monaco (Germania), che proprio per i
suoi studi decennali sulla comunicazione
degli insetti fu onorato del premio Nobel
nel 1973.
Il Carso sloveno ha arnie e alveari decorati che si possono visitare per comprendere meglio una parte essenziale dell’arte
popolare. Livio Dorigo (veterinario e Presidente del “Circolo Istria”) è un esperto
che raccoglie da anni informazioni sulle
strategie di valorizzazione del miele del
Carso. Ha svolto di recente indagini sulla
lora e la fauna del nostro territorio, e con
l’Università di Udine ha realizzato una ricerca per individuare l’origine geograica
dei pollini (esame melissopalinologico).
L’Unione Europea prevede la denominazione d’origine (DOP) dei prodotti agricoli e alimentari (CEE, 1992) e il regolamento comunitario 2081/92 sancisce
la protezione delle aree geograiche. Per
risalire alla zona della lora “bottinata”
dalle api operaie, che cercano nettare e
polline, se ne deve individuare l’area di
provenienza.
Nelle zone indagate da Dorigo i mieli
unilorali (di Prunus mahaleb, di acacia,
di tiglio e di melata) sono scarsi, più abbondanti risultano le produzioni di miele
“milleiori”. «La ricchezza loristica del
Carso però - dice Dorigo - evidenzia la
possibilità di una migliore
gestione del territorio», inalizzata ad un incremento
dell’attività apistica locale
e ad una valorizzazione dei
suoi prodotti. I mieli analizzati risultano ben caratterizzati dal punto di vista
melissopalinologico. «Dai
dati ottenuti - dice Dorigo si possono indicare alcuni
tipi pollinici che risultano
tipici per i mieli multilorali e unilorali
della zona del Carso triestino e isontino».
Secondo Dorigo sembra dunque possibilite applicare una strategia di protezione e tutela dell’indicazione geograica ai
mieli prodotti in queste zone.
La vita delle api è stata messa in pericolo dall’uomo, dal 2008 è aumentato il
loro tasso di mortalità. È stato anche ipotizzato che le api perdano l’orientamento
a causa dell’elettrosmog, fenomeno chiamato Colony Collapse Disorder (CCD)
che si ha quando l’alveare viene abbandonanto da tutte le api, tranne che dalla
regina. Sembrano scomparire nel nulla.
L’Agenzia Nazionale per la Protezione
dell’Ambiente ha dichiarato che le cause
della mortalità degli alveari nel nostro
paese sono riconducibili in primo luogo
a tre fattori scatenanti: recrudescenza e
virulenza dell’acaro Varroa; diffusione di
nuove patologie; impiego di insetticidi in
agricoltura (come i neonicotinoidi).
Nel 2008 il tasso di mortalità negli al-
veari si aggirava attorno al 40% con punte del 70%. La Francia ha contrastato la
moria di api che afliggeva mezzo mondo
seminando piante mellifere lungo 250
chilometri di strade per offrire alle api ulteriori fonti alimentari. Le prode erbose
sono state falciate solo una volta all’anno,
e non tre come d’abitudine.
Per gli esperti il pericolo ora è diminuito, anche se non deinitivamente scomparso. Ci sono ancora troppi spazi per i
produttori di sostanze chimiche e l’ape
melliica è un indicatore biologico importante che segnala come sta l’ambiente. A.
Einstein aveva dunque ragione a considerarla vitale per l’esistenza del pianeta. Il
processo di impollinazione è fondamentale per il funzionamento dell’ecosistema e le api evidenziano il danno chimico
sull’ambiente. E se le api non riescono a
lavorare perché la comunicazione è ridotta o addirittura assente, non possono
svolgere il loro compito, proprio come gli
uomini.
Nuria Kanzian
Senza famiglia: 16 cuccioli e le loro mamme in cerca di adozione
Si tratta di due cucciolate incrocio pastore tedesco Rottweiler: i cagnolini sono nati
rispettivamente ai primi di settembre ed alla
ine dello stesso mese e si trovano attualmente con le loro mamme.
Sono afidabili subito 5 cuccioli (4 maschi e una femmina) igli di Dea, bellissimo
pastore tedesco femmina di soli 2 anni già
rinunciata dal proprietario che può quindi
essere adottata: la bestiola è provvista di microchip e libretto sanitario.
Bisognerà attendere invece ancora circa
20 giorni per prendere in afido i nove cuccioli di Aska che al momento hanno soltanto
40 giorni e pertanto devono essere ancora
svezzati. Anche in questo caso la mamma incrocio pastore tedesco di 2 anni sarà rinunciata dal proprietario che non è più in grado
di tenere con se la bestiola.
Attendono già al canile altre due femmine molto giovani: Mey, cagnolina dagli occhi
dolci di taglia media e Regina Jana stupendo esemplare di Pastore tedesco entrambe
sterilizzate e vaccinate, mentre la bellissima
Mida, Dogue de Bordeaux rimasta sola dopo
la morte del proprietario, cerca disperatamente una famiglia disposta a prenderla con
se.
Si ricorda che tutti i cani verranno dati
in adozione soltanto a persone residenti in
provincia di Trieste che avranno i requisiti
richiesti e che daranno precise garanzie di
serietà e responsabilità e referenze.
I cani, come gli altri animali domestici,
soffrono terribilmente quando vengono abbandonati o rinunciati dai proprietari ed è
perciò estremamente importante valutare
attentamente l’idoneità dei nuovi proprieta-
ri al ine di evitare altri traumi a queste sfortunate bestiole. I cuccioli, come prevede la
legge, non possono essere allontanati dalla
madre prima dei 60 giorni minimi previsti
per lo svezzamento ed entro il terzo mese di
vita devono essere iscritti presso l’anagrafe canina: l’operazione di apposizione del
microchip sarà eseguita: dai veterinari ASS
locale competente per il territorio, in provincia di Trieste presso l’ambulatorio di via
Molino a Vento 121 dal lunedì al venerdì ore
8:30-10:00 e martedì pomeriggio ore 14:0015:00; oppure presso l’ambulatorio del polo
zooantropologico, Prosecco stazione numero 20 (Sgonico), dal lunedì al venerdì ore
11.00-12.30 e mercoledì pomeriggio ore
13:30-14:30; o da veterinari liberi professionisti che ne daranno poi comunicazione agli
ufici veterinari dell’ASS di competenza.
Regina Jana: bellissimo esemplare pastore tedesco di circa due anni sterilizzata e
vaccinata, bravissima al guinzaglio, molto
intelligente e un po’ riservata, potrebbe essere la compagna ineguagliabile data la sua
capacità di apprendere gli insegnamenti ed
il suo desiderio di compiacere il proprietario.
Fondamentalmente è un animale socievole
e desideroso del contatto umano, allegra e
amante del gioco.
Dea: giovane pastore tedesco dal carattere equilibrato ed ubbidiente, dopo essere stata
rinunciata perché gravida si trova ora in afido temporaneo per evitare il suo trasferimento
al canile. A giorni saranno adottati i suoi cuccioli e diventerà necessario trovare una casa
anche per lei: ha solo due anni e tanta voglia di correre e giocare.
Mida: femmina Dogue de Bordeaux di 5 anni con pedigree, microchip e vaccinazioni in regola, ottimo cane da
guardia ma anche da compagnia, molto dolce in famiglia
ama vivere all’aria aperta, dalla corporatura possente e
allo stesso tempo armonica, adatta ad una casa con giardino ma anche alla vita in appartamento con proprietari
dinamici che assicurino lunghe passeggiate giornaliere.
Mey: giovane dolcissima
cagnolina di taglia media dal
carattere mite un po’ timida, ma
desiderosa di affetto e di coccole. I suoi occhi parlano più delle
parole...chi vuole ridarle un po’
di felicità?
Per tutti gli appelli di smarrimento/adozione chiamare l’associazione il Capofonte al numero 040 571623 dalle ore 09:00 alle 13:00
Scrivere a [email protected]
Per vedere altri cani da adottare: www.ilcapofonte.it
c/c postale n. 94147162 causale obbligatoria: cani
Aska e i suoi cuccioli
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