STAKEHOLDERS' MEETING
Progetto EUropeo Mobilita
Mobilita degli Apprendisti
Apprendisti in Europa
Europa
BOURG EN BRESSE
06/11/07 – 16.00/18.00
ORDINE DEL GIORNO
1. Sintesi dei lavori della riunione Focus Group del 30 Agosto 2007
2. Sviluppo e lavori concreti sui temi seguenti per ciascuno dei 3 paesi considerati (Italia –
Germania – Spagna):
2.1. Comunicazione ravvicinata alle imprese francesi e messa in relazione con una società
all’estero
2.2. Preparazione della partenza all’estero per l’apprendista: viaggio, livello linguistico,
accoglienza nel paese ospitante
2.3. Accompagnamento pedagogico durante i periodi all’estero
P.J. : diaporama
STAKEHOLDERS’ MEETING – 06/11/2007
1. Accoglienza:
Fabienne BENONNIER, Responsabile pedagogico e responsabile del progetto EU MATE accoglie i
partecipanti ed ognuno di loro si presenta all’assemblea.
Participanti:
ESCI de l’Ain
Responsable pédagogique
Responsable Projet EU MATE
Mme
BENONNIER
Fabienne
M.
BERARD
Alexandre ESCI de l’Ain
Apprenti
M.
BOETTI
Luca
IFOA
Directeur
M.
BONNET
-PIRON
Grégory
ESCI de l’Ain
Apprenti
M.
CHABRY
Jean
Conseil
Général de
l’Ain
Vice Président Chargé de l’Enseignement
Supérieur, de l’Education et de l’Environnement
Mme
CHAPUIS
Chantal
ESCI de l’Ain
Attachée de Direction
M.
COURTEAUD Yves
Pôle Sup 01
ESCI de l’Ain
Vice Président
Directeur
M.
CULTY
Paul
MEDEF de
l’Ain
Directeur
M.
DUSSOLIET
Thierry
RENAULT
TRUCKS
Responsable Systèmes de Production
Mme
FERGUSON
Karen
ESCI de l’Ain
Responsable Espace International
Mme
HERITIER
Nicole
FORMASUP
Ain Rhône
Loire
Déléguée Départementale
Conseiller Apprentissage
Mlle
LOPEZ
Aurore
Maison des
Etudiants
Responsable
Mme
MALOSSE
Ignazia
CGPME de
l’Ain
Elue déléguée à la formation
M.
MAYORAL
Patrice.
ADEFIM
Directeur
Mme
NUNES
Annie
Société
HERMES
METAL
Responsable Ressources Humaines
Mme
TERENZIANI
Elena
IFOA
Chef de Projet EUMATE
Excused:
M.
BAILLY
Jean-Marc
Chambre Régionale de
Commerce et d’Industrie
Rhône-Alpes
Chambre de Commerce et
d’Industrie de l’Ain
Mr
CIMBARO
Yves
FORMASUP Ain Rhône Loire
M.
DUCAROUGE
René
Communauté de Communes
AGGLO
Président Commission
Formation
Président
Directeur
Responsable du Contrat de
Développement Rhône Alpes
STAKEHOLDERS’ MEETING – 06/11/2007
M.
PIERROT
Hervé
Chambre de Commerce et
d’Industrie de l’Ain
Vice Président
2. Presentazione del progetto EUMATE
Il progetto EU MATE si riferisce a uno studio / analisi della mobilità degli apprendisti su scala europea
ed è messo in opera da un’iniziativa della Comunità Europea.
Dodici progetti sono attualmente in fase di realizzazione su questa tematica e l’ESCi de l’Ain è partner
di uno di questi, diretto da IFOA in Italia (Organismo di formazione delle camere di commercio italiane
– Union Camere Italia).
In Italia, IFOA s’appoggia su di un partenariato locale con la Camera di Commercio dell’Emilia
Romagna e di Union Camere Italia.
In Francia è stato costituito un partenariato con FORMASUP Ain Rhône Loire, CFA senza muro creato
per sviluppare l’apprendimento negli insegnamenti superiori nella regione Rhône Alpes.
I 12 progetti sono stati avviati congiuntamente il 15 marzo 2007 a Bruxelles, la fien del progetto è
prevista in dicembre 2008. I progetti sono organizzati con un approccio ai paesi, ai settori, ai diversi
livelli di formazione, …
L’obiettivo generale del progetto mira alla sensibilizzazione sull’importanza della mobilità degli
apprendisti in Europa e alla messa in atto di facilitazioni
Le attività consistono principalmente nel mettere in opera i lavori di ricerca e in riunioni di scambio e di
riflessione con gli attori di “moltiplicazione”.
3. Sintesi dei lavori della riunione del Focus Group del 6 agosto2007
•
I partecipanti a questa prima riunione ci hanno riportato informazioni complementari
alle nostre ricerche, in materia di
• Dispositivi esistenti;
• Conoscenza e espressione dei bisogni;
•
Situazione dell’apprendimento in Francia :
1.Lo studio apparso nel 2007 realizzato dalla DARES (Direzione dell’Animazione della ricerca,
degli Studi e delle Statistiche – Ministero dell’Impiego, della coesione sociale e dell’alloggio)
Questo studio si riferisce alla situazione dell’apprendimento del 2005. Mostra che è in crescita
costante da 3 anni, secondo l’obiettivo dato dallo Stato di raggiungere 500 000 apprendisti nel
2010 (crescita di circa 6% per anno). D’altronde, c’è l’obbligo per le imprese di assumere degli
apprendisti: al tasso dell’1% degli effettivi nel 2007, 2% nel 2008, 3% nel 2009.
La crescita è più significativa nelle imprese di più di 50 persone (+12%) e riguarda
particolarmente i servizi come parrucchieri, ristorazione, hotel…
Si nota inoltre una crescita significativa nell’insegnamento superiore (in entrata di contratto
d’apprendistato, 52% degli apprendisti hanno più di 18 anni).
Invece la durata dei contratti si accorcia: 42 % hanno una durata inferiore a 2 anni.
2.Finanziamento della formazione :
Le imprese costituiscono il principale finanziatore.
L’ammontare globale è in progressione per l’alternanza e la formazione professionale
(mantenimento in impiego dei salariati d’impresa)
Lo Stato è il secondo finanziatore (rappresenta 25.9 miliardi € nel 2005). La sua partecipazione
tuttavia diminuisce da quando certe competenze sono state trasferite alle regioni.
•
1.
I tre temi principali emersi dalla prima riunione:
Come motivare le imprese?
Le imprese (spesso di piccola taglia) non a contatto diretto con scambi all’estero (non
esportatrici), non vedono generalmente l’interesse di inviare un apprendista in una struttura
straniera durante una parte della durata del contratto.
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2.
Qual’è la popolazione target ?
La seconda riflessione riguarda il target di popolazione: viste le barriere linguistiche e
l’adattamento necessario a livello culturale come a livello tecnico, sarebbe più considerato
orientare lo studio, in un primo tempo su:
Giovani adulti piuttosto che adolescenti
Allievi con un certo livello di formazione, dunque sull’insegnamento superiore.
3.
Come motivare le partenze degli allievi?
La terza riflessione ha tentato d’identificare i freni che potrebbero avvertire gli allievi prima della
loro partenza:
Prima di tutto, difficoltà d’espressione in un paese parlante una lingua differente, che ha una
cultura differente, che ha una legislazione differente.
In secondo luogo, sulle tappe da raggiungere per la riuscita del loro soggiorno:
l’organizzazione del viaggio e dell’alloggio.
Infine sull’integrazione nell’imprese: trovare o scegliere la sua impresa, che gli proponga un
compito che lo integri nella pedagogia, con un tutor che lo sostenga.
4. Prime risposte proposte ai partecipanti
Noi proponiamo di avre un approccio concreto su ciascuno dei temi identificati nel Focus Group
•
Comunicazione alle imprese e sensibilizzazione:
Potrebbe farsi attraverso la mediazione di tavoli di lavoro organizzati in partenariato con gli organismi
consulenti (Chambre de Commerce et d’Industrie de l’Ain, Chambre des Métiers …), le organizzazioni
professionali (Institutions représentant des entreprises MEDEF, CGPME, Syndicats professionnels… ),
le associazioni d’impresa (MECABOURG …).
Queste riunione potrebbero essere l’occasione di diffusione alle imprese coinvolte, una guida che
abbia per obiettivo l’aiuto alle imprese nel loro procedimento:
Un’introduzione che metta in rilievo gli interessi commerciali, economici, giuridici e sociali: le imprese
avranno, attraverso l’apprendista che avrà soggiornato all’estero, conoscenze sul mercato dell’export,
sul contesto culturale del paese, sui tipi di contratto che è possibile stabilire, sulle possibilità di trovare
dei partner. Inoltre, l’impresa, attraverso l’apprendista avrà l’opportunità di migliorare le proprie
conoscenze linguistiche e capacità comunicative.
Una rubrica indirizzi di organismi da contattare con le indicazioni necessarie prima di attivare un
progetto di mandato di un allievo a soggiornare in un paese straniero per una parte dello stage.
I CCI per la ricerca di partner, le informazioni giuridiche e sociali, i dispositivi ERAI (Entreprises Rhône
Alpes International), gli organismi di formazione che praticano stage all’estero, …
Una lista di tappe da seguire per condurre a buon fine il progetto: ricerca di un allievo, ricerca di
un’impresa, messa in campo delle convenzioni di partenariato,…
•
Aiuto ai giovani per preparare il loro viaggio:
Converrà togliere i freni che i giovani riscontrano al momento del loro stage e accrescere la loro
motivazione, facilitando così i loro spostamenti e il loro soggiorno all’estero.
In materia di viaggio: dare loro dei consigli di base, informarli sui paesi che hanno richieste particolari
(documenti, ecc..), le procedure da attuare, le scadenze necessarie.
In materia di alloggio: mettere in atto il partenariato con organismi stranieri per trovare famiglie di
accoglienza, o agenzie per l’accoglienza in modo tale che non debbano passare da un hotel/ostello
all’altro. Sarebbe buona cosa inoltre poter proporre loro delle borse per l’alloggio (correspondant à
l’APL Allocation pour le Logement, en France), i termini necessari.
STAKEHOLDERS’ MEETING – 06/11/2007
Rispetto al livello linguistico: è importante assicurarsi che abbiano una capacità di espressione e di
comprensione della lingua a partire dell’arrivo all’estero: e di offrire loro quindi corsi sufficientemente
intensivi prima della partenza affinché possano padroneggiare: le espressioni correnti (saper gestire
situazioni quotidiane per strada, nei negozi, nei ristoranti, ecc…), le espressioni tecniche (a priori in
inglese) in modo che la loro integrazione nell’impresa non sia ostacolata da barriere linguistiche.
Legislazione del paese d’accoglienza: è necessario fornire nozioni di base sul diritto sociale e di lavoro
o più semplicemente nozioni di cultura del paese ospitante, abitudini comuni che evitino loro situazioni
spiacevoli per ignoranza.
•
Accompagnamento pedagogico:
Ovunque come in Francia, quando un’impresa accoglie un giovane per uno stage o un’alternanza, è in
un orizzonte di formazione e di trasferimento di competenze pratiche. Sarà quindi importante per
l’impresa, designare un tutor nel proprio personale, ad un livello almeno equivalente a quello preparato
dall’allievo e di definire chiaramente il suo ruolo. Un corrispondente in seno all’organizzazione è
designato. Queste due figure saranno i contatti privilegiati dell’allievo, che contribuiranno alla riuscita
della sua missione.
I ruoli di ciascuno sono rigorosamente definiti da: un manuale del tutor d’impresa, un manuale del tutor
accademico, un libretto d’apprendistato. Ciascuno di questi dossier riprende i compiti affidati ad
ognuno: comunicazioni elettroniche o telefoniche tra i tre attori, riassunto dettagliato alla fine di ogni
incontro, produzione di documenti di sintesi del lavoro svolto, valutazione da parte del tutor d’impresa.
5. Scambio d’opinioni sul tema : Condizioni per la riuscita di una mobilità in
Europa per gli Apprendisti
Come motivare le imprese ?
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Le imprese che lavorano già all’estero ha le soluzioni necessarie alla mobilità, ciò è gestito dal
servizio delle Risorse Umane alla pari che da un collaboratore di lunga data. Potrebbe essere
di sostegno, nel quadro di questo progetto proporre metodi che sono già stati messi in atto dal
loro gruppo.
Le “grandi” imprese potrebbe avere un ruolo sociale in materia di sviluppo della mobilità. Tutti
gli apprendisti delle multinazionali non resteranno alla fine del contratto e quindi potrebbero in
seguito trovarsi in PME che utilizzerebbero le competenze sviluppate grazie alle grandi
imprese.
Per le PME, l’apprendista è spesso una persona coinvolta totalmente nel processo produttivo
dell’impresa, che non ha la possibilità di “perderlo” per un certo periodo per mandarlo
all’estero. L’obiettivo delle PME è spesso di fidelizzarsi il loro apprendista assumendolo.
Alcune PME non sono che all’inizio delle riflessioni sull’export, non tutte hanno la possibilità di
associare un apprendista alle loro riflessioni per paura di moltiplicare le difficoltà.
Tuttavia le PME necessitano di questa apertura all’internazionalizzazione per potersi
sviluppare: assumere una persona che avrà potuto soggiornare all’estero permetterà
all’impresa di beneficiare di un collaboratore dotato di uno spirito più aperto e che avrà
predisposizione agli spostamenti.
L’importante per le PME è avere delle persone di fiducia che avranno gestito unità all’estero
perché i “subappaltatori” devono seguire le grandi imprese che s’installano all’esterno della
Francia.
È d’altronde abbastanza facile trovare stranieri che verranno a formarsi in Francia sui metodi di
di management e ritorneranno poi nei loro paesi.
Per le PME, si possono considerare degli scambi: un apprendista viene in Francia mentre
un’apprendista francese parte per l’estero.
Perché non tentare di mettere in campo un’organizzazione europea di apprendistato che
permetta di organizzare un flusso di mano d’opera a scala europea?
Associazioni create nei vari paesi, finanziate dalle comunità locali e dalle grandi imprese
permetterebbero alle PME di avere sempre un apprendista, e ogni impresa “di partenza”
pagherebbe il suo apprendista durante tutta la durata del contratto.
Come motivare gli allievi a partire per l’estero?
 Sembrerebbe essere la questione cruciale: i francesi non hanno molta propensione alla
mobilità, nemmeno all’interno della Francia.
STAKEHOLDERS’ MEETING – 06/11/2007
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E importante motivarli alla mobilità, il più rapidamente possibile.
Inoltre, quando i giovani sono partiti una prima volta, benché questa sia loro costata molto,
hanno poi desiderio di ritornarci.
I giovani francesi mancano di sicurezza in campo linguistico: pensano di non potersela cavare
ma debbono “osare”, sapranno gestire le situazioni all’estero.
L’obiettivo è di parlarne in un primo tempo, gli iscritti verrano in seguito.
La riuscita passa necessariamente attraverso la padronanza di due o tre lingue straniere
(indispensabili per le grandi imprese) e l’acquisizione di queste competenze linguistiche non
può attraversare che una full-immersion.
Uno stage intensivo di lingua però, prima della partenza, permetterà un’integrazione più rapida
nell’impresa, o anche uno stage linguistico nel paese d’accoglienza prima dell’inizio dello stage
in impresa. È inoltre fondamentale collocarli in famiglia e non lasciare i francesi tra loro.
Come mettere in campo l’accompagnamento?
 L’accompagnamento pedagogico passa dal tutor accademico e dal tutor d’impresa. E anche
due tutor d’impresa nel quadro degli scambi nel corso di un contratto d’apprendistato: il
responsabile d’apprendistato in Francia e all’estero.
 È importante che queste diverse persone possano comunicare, dunque che i tutor francesi
parlino l’inglese, si possono anche prefigurare scambi tra università.
 Lo statuto del responsabile d’apprendistato non è riconosciuto in Francia: è una carica
supplementare non valorizzata; riconosce il suo ruolo gli permetterà di essere in condizioni
migliori per accogliere l’apprendista e facilitare la sua integrazione.
 L’accompagnamento dell’apprendista nella sua ricerca di alloggio e altresì importante, ciò
nonostante il passaggio per gli ostelli resta un’esperienza interessante per le modalità di
soggiorno che favoriscono scambi linguistico-culturali molto formativi.
L’aiuto alla ricerca di un’impresa capace di fornire all’allievo un compito interessante e corrispondente
alla pedagogia è più importante poiché non è molto facile comunicare prima della partenza.
6. Conclusioni
In seguito a questi scambi, è dunque importante proseguire i lavori sviluppando dei partenariati con
organizzazioni e organismi stranieri e di creare qualche scheda “istruzioni per l’uso” per i giovani e per
le imprese.
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