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V
periodico trimestrale della:
VEJO-LAGO
Banca di Formello
e Trevignano
di Credito Cooperativo
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% Roma Aut. N. 21/2009
Dalla sede centrale...per l’informazione dei prodotti bancari,
al territorio ...per la comunicazione sulle numerose iniziative della Banca.
BCC
CREDITO COOPERATIVO
[
01
FEBBRAIO 2009
ANNO 2
[
EDITORIALE
del Presidente
LA CRISI E LA…SPERANZA
E
La crisi che da tempo sta interessando i mercati finanziari mondiali non sembra trovare una via d’uscita; continuano a manifestarsi segnali di squilibrio e
di incertezza che interessano le Borse mondiali con gravi riflessi sulle attività degli operatori finanziari e bancari, nonché sulle scelte delle famiglie e delle
imprese. Una crisi che viene da lontano, sia da un punto di vista geografico - essa
nasce negli Stati Uniti per via, tra le altre cause, dell’eccessivo indebitamento a
lungo termine delle famiglie e dell’elevato processo di finanziarizzazione di quella
economia - sia da un punto di vista temporale.
I più attenti ne percepirono i segnali. Alcuni lanciarono l’allarme, come Tremonti. Lo
stesso Governatore della Banca d’Italia ebbe a dire: “ L’accumularsi di tensioni era
palese ben prima della scorsa estate. Fin dal primo intervento pubblico pronunciato
in questa funzione all’inizio del 2006, chi vi parla richiamò l’attenzione sugli squilibri
che si erano determinati e sui nuovi rischi che accompagnavano i pur indubbi benefici dell’innovazione finanziaria. Un anno fa, proprio in questa sede, facemmo presente che la percezione del rischio da parte degli investitori poteva mutare in modo
repentino, con effetti destabilizzanti; che la crescente complessità e interdipendenza dei mercati, se rendeva il sistema più robusto ed efficiente in tempi normali, poteva accrescerne la vulnerabilità a eventi esterni”.
Soltanto l’autunno scorso la crisi ha preso corpo nei confronti della più ampia opinione pubblica, per via dei fallimenti che hanno coinvolto alcune importanti strutture
finanziarie statunitensi e britanniche, dei pesanti interventi che, per primi, i Governi
Americano e Inglese, hanno dovuto assumere a sostegno di importanti istituzioni,
prima finanziarie e poi industriali.
È stata più volte evocata la crisi del ’29 per sottolineare la gravità della situazione. Sì è
talora fatto riferimento alle crisi che seguirono i c.d. shock petroliferi. Gli economisti hanno
individuato diverse analogie, anche se, come tutte le crisi finanziarie, quella in corso non
potrà avere una durata tanto breve da poterne cogliere con immediatezza tutte le similitudini (o difformità) rispetto a precedenti, apparentemente analoghe situazioni.
In questo contesto importante è il ruolo che hanno assunto l’Europa e L’Euro e ciò al di
là degli effetti dell’apprezzamento della moneta europea sul dollaro e dei differenziali di
tasso esistenti tra i due mercati, quello europeo e quello statunitense.
La concertazione sul piano politico in particolare - oltre che su quello della politica monetaria grazie agli interventi della BCE - delle iniziative e delle misure da adottare pur nell’autonomia dei singoli Governi, hanno certamente aiutato il nostro ed i Paesi dell’Area a
contenere, almeno al momento, gli effetti di una crisi che avrebbero potuto essere devastanti in un altro contesto socio-politico, magari simile a quello del ’29. Nel nostro Paese
i provvedimenti governativi adottati sin da questa estate, attraverso l’impostazione di una
rigorosa manovra finanziaria, e seguiti in autunno con i provvedimenti cautelativi a sostegno del sistema bancario hanno mostrato la loro efficacia .
Ma al di là di tutto quanto precede, ritengo doveroso ricordare che se il nostro Paese,
come sembra riconosciuto dai più, sta dimostrando di essere in grado di far fronte alla
situazione determinatasi con maggiore agilità rispetto ad altri, ciò lo dobbiamo in larga
misura alla struttura del nostro sistema bancario ed economico, basato fondamentalmente su piccole realtà strettamente legate al territorio ed alle componenti familiari, a loro
volta ancora capaci di esprimere un grado di propensione al risparmio che, pur nella
invarianza pluriennale dei redditi da stipendi e pensioni, non ha eguali in Europa.
È, dunque, anche grazie alla capacità di intrapresa ed al coraggio di molteplici piccole e medie aziende, alla capacità di risparmio delle famiglie, alla vicinanza di
importanti componenti del sistema bancario alle realtà locali, come le Banche di
Credito Cooperativo, che dobbiamo il “successo” del “sistema Italia”. Certamente la
cura sarà lunga ma, diversamente dai coristi della paura e della sfiducia, ci sembra opportuno condividere un messaggio di speranza e di fiducia. L’Italia saprà
meglio di altri Paesi trasformare questa crisi in opportunità.
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Il Presidente, Gino Polidori
in questo
numero...
2
EDITORIALE
3
UNA SFIDA CHE VIENE
DAL PASSATO
E CONTINUA...
4
50° ANNIVERSARIO...
...FESTEGGIAMENTI
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IN BREVE
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CASTELGANDOLFO:
INCONTRO CON IL
PERSONALE DELLA
BCC
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LA RINASCITA DEL
COOPERATIVISMO
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DA DIETRO
IL BANCONE
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SITO DELLA BCC:
AMPLIATO
E AGGIORNATO
01
FEBBRAIO
2009 VELA
Una sfida che
viene dal passato
e continua...
È come pensare a una poesia
le cui strofe toccano il cuore o a
una musica le cui note ti portano
indietro nel tempo e muovono sentimenti che si sono assopiti
ma…non si sono spenti...
E così che da un certo tempo vivo
tutto ciò che vede protagonista la
Nostra BCC nell’essere attrice di
imprese che già da molti anni, per
non dire fin dalla nascita, si
avventurano nel sociale a sostegno della comunità locale in ogni
ambito e ogni iniziativa che vede
protagonisti persone di ogni età e
di ogni estrazione che si improvvisano attori del momento per dare
vita ad azioni che portano feste,
folklore, spettacolo, musica,
sport, mostre, pittura, concerti,
raccolte di fondi e ogni altra iniziativa che essi sono capaci di ideare spaziando in ogni campo e rendendosi protagonisti di una realtà
che ha sempre qualcosa da
donarci come il frutto delle quattro
stagioni.
Da Formello a Trevignano, da
Campagnano ad Anguillara passando per Cesano, in questo
vasto territorio, la Nostra Banca si
pone continuamente, e a volte in
modo esclusivo, come punto di
riferimento di chi ha l’ardire di
mettersi in discussione e progetta
di realizzare un qualcosa per
tenere viva la sensibilità e l’attenzione della gente; ed è così che lo
stemma del Credito Cooperativo
entra nelle case della gente, di
Il Direttore, Mario Porcu
ogni persona, nel suo focolare e
contribuisce a dare maggior calore come, e piace ricordarlo, nella
comunità Giacomo Cusmano di
Anguillara dove tanti giovani, vittime del male della droga, grazie
all’impegno di poche suore e
qualche volontario, si cimentano
con se stessi e si impegnano per
ridare una ragione alla propria
vita e nuova speranza e fiducia ai
loro cari che in silenzio patiscono
questo incolmabile dolore.
Ma la Bcc è volata anche oltre il
territorio di competenza, oltre le
frontiere della Nostra Italia, per
arrivare nel Bangladesh, con un
piccolo sostegno a favore della
Comunità Papa Giovanni XXIII di
don Oreste Benzi per dare loro la
possibilità di realizzare alcune
opere di primaria importanza
come scuole e depositi di acqua
che per il nostro vivere sono poca
cosa ma nel loro mondo rappresentano un sicuro veicolo per una
vita con più salute e anche con un
sorriso in più.
Dal Bangladesh in Africa, nella
Nuova Guinea, nel Konacri, dove
la BCC è oggi partner della
Comunità di Sant Egidio in un progetto a favore di 40 bambini e delle
loro famiglie per strapparli dalle
conseguenze mortali dell’AIDS ma
anche per dare loro un sostentamento quotidiano insieme a una
formazione scolastica e a una
iscrizione all’Anagrafe che permette di salvarli dalle azioni criminali di
banditi che cercano di farne merce
di scambio per un lurido pugno di
denaro.
E così che l’opera della BCC va
oltre i numeri, anzi se ne serve e
li chiama a essere pilastri di
un’opera, una grande opera, dove
dentro sembra di rivedere e
incontrare tutte quelle persone
come i soci fondatori, vecchi
amministratori, sindaci, direttori e
dipendenti che certamente hanno
permesso di arrivare a questi traguardi e dal loro posto ci spronano ad andare avanti.
E così…È come pensare a una
poesia…È come pensare al
Credito Cooperativo…È come
pensare alla Banca di Formello e
Trevignano Romano…e dire che
…la sfida continua…
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01
FEBBRAIO
2009 VELA
50° Anniversario della Costituzione della Cassa Rurale
ed Artigiana “S. Lorenzo” - Formello (seconda parte)
La storia... un anno dopo
la costituzione
Il 10 febbraio 1961- era appena passato un anno dall’inizio dell’attività- si riunì il Consiglio per la
quarta volta per risolvere un vero e
preoccupante problema. Erano
state accolte alcune domande di
fido ma la banca non aveva in
cassa i soldi per erogare i mutui
deliberati. Dopo ampia discussione
fu adottata,non senza imbarazzi,
una salomonica decisione : “ ll rag.
Massimi poteva dare seguito alle
operazioni suddette non appena le
disponibilità della Cassa lo consentivano”
Non mancarono certamente sorrisini di scherno, che la parte avversa tramutò in sberleffi quando si
seppe che nel la successiva riunione, in cui furono accolte altre
domande di fido, il Consiglio aveva
di nuovo stabilito “ che i fidi concessi nella stessa seduta saranno dati
non appena ce ne sarà la disponibilità, come ha fatto rilevare il rag.
Massimi, Segretario contabile della
Cassa Rurale”. Il quale, forse preoccupato della precaria situazione,
riferì di aver presentato domanda
di partecipazione ad un concorso
pubblico, che poi vinse. Si licenziò
poco meno di un anno dopo. Pur
nelle evidenti difficoltà che creavano un senso di scoramento collettivo, il Consiglio deliberò di stipulare un contratto di locazione per il
sottoscala di viale Umberto 1° fino
ad allora utilizzato, al costo di L.
5.000 mensili, disponendo anche
l’inizio delle pratiche necessarie
per dotare il piccolo ambiente di un
telefono. In quell’anno fu esaminato anche un problema sollevato
dagli agricoltori operanti nella zona
che stavano trasformando i terreni
avuti dall’Ente Maremma. Grande
era il fervore della popolazione che
aveva finalmente ottenuto vastissimi appezzamenti di terreno da coltivare. Ma non avevano i mezzi a
disposizione e nemmeno cognizio-
4
ni esatta di cosa coltivare. La
Cassa Rurale seppe interpretare il
problema e farlo proprio. Incaricò
alcuni tecnici della Montecatini di
eseguire le analisi del terreno sull’intero territorio per individuare
quali vitigni impiantare e che tipo di
piante di ulivo mettere a dimora.
Abbastanza lunga fu l’operazione,
ma estremamente efficace alla
luce dei risultati che nel tempo
furono conseguiti.
Nonostante le iniziative intraprese
ed i primi mutui concessi, di modesta entità, per l’acquisto dei primi
attrezzi agricoli, le difficoltà permanevano, tanto è vero che il
Presidente Serata
indusse il
Consiglio, nella seduta del 20 maggio, a convocare tutti gli Artigiani
ed i commercianti del posto per
sollecitarli ad utilizzare la Cassa
con più convinzione. Decisero pure
di “ fare propaganda nelle scuole
locali dando ai migliori alunni,due
per ogni classe, un libretto di deposito”. Non fu raggiunto un accordo
sulla entità di questi depositi cosic-
ché la lodevole iniziativa fu rinviata
ad una successiva seduta.
La permanente carenza di liquidità
per far fronte alla crescente richiesta di prestiti – la cassa Rurale era
l’unica banca presente sul territorio- indusse il Consiglio a prendere
una decisione coraggiosa ed
anche personalmente rischiosa.
Concluse un accordo con la Cassa
di Risparmio di Roma, filiale di
Campagnano, per aprire uno scoperto di conto corrente di cinque
milioni di lire, al tasso del 7%,
senza l’aggravio di alcuna commissione. La garanzia richiesta e concordata fu una fideiussione personale di tutti i membri del Consiglio
di Amministrazione e di quelli del
Collegio Sindacale. La delibera
relativa fu assunta nella seduta
dell’8 luglio . La postilla di precisazione delle modalità del prestito,
aggiunta in calce al verbale, tuttavia , porta la firma del solo
Presidente del Consiglio e quella
del Presidente del Collegio
Sindacale.
Formello anni ‘50
01
… nulla più fare
L’iniziativa ebbe sicuramente un
forte impatto emotivo nei protagonisti della vicenda e, si deve presumere, anche all’interno delle famiglie.
Ci furono anche vivaci discussioni
intorno alla liceità della deliberazione, che portò via via ad un ripensamento del discusso provvedimento,
tanto che nella seduta del 17
novembre 1961 venne annullata la
decisione di luglio stabilendo “ di
nulla più fare con la Cassa di
Risparmio di Roma”. Tuttavia il problema della liquidità permaneva il
che indusse il Consiglio a tappezzare i muri di Formello di manifesti
contenenti l’invito ai cittadini di farsi
Soci della Banca. Difficoltà si sommarono a difficoltà quando all’inizio
dell’autunno si ruppe l’addizionatrice, a suo tempo acquistata già ricostruita. Un problema non certamente procrastinabile tanto che prontamente fu acquistata una calcolatrice, questa volta elettrica, al prezzo
di L. 140.000
Aumentano i dipendenti.
Sempre nel 1961 i responsabili
della Cassa Rurale ed Artigiana
dovettero affrontare la sostituzione del Segretario Contabile, unico
impiegato della Banca. Il rag.
Massimi, infatti, si era licenziato a
far data dal 13 febbraio 1961, in
concomitanza con la sua assunzione presso il Ministero della
Difesa. Tanto era sentito il problema che nella seduta del 27 febbraio furono invitati a presenziare
anche il direttore della Cassa
Rurale di Trevignano, sig. Antonio
Luciani, che nell’occasione assunse anche le funzioni di segretario
della seduta, e quello di
Ronciglione, Primitivo Giordani,
che in seguito diventò un importante punto di riferimento. Fu esplicitato che l’Ente Nazionale Casse
Rurali ed Artigiane aveva segnalato il rag. Armando Cialdea come
persona idonea a ricoprire il posto
FEBBRAIO
2009 VELA
vacante, al quale tuttavia lo stesso
Ente Nazionale suggeriva di
affiancare la signora Alba Adamini,
quale contabile, data l’accresciuta
operatività del nuovo Istituto di
Credito. Furono assunti con una
retribuzione mensili di £ 40.000 il
primo e £. 35.000 la seconda.
Accresciuta la struttura impiegatizia ed aumentati gli affidamenti
deliberati e concessi- era quasi
regola accogliere le domande per
una somma pari alla metà di quella richiesta- sorgeva la preoccupazione del puntuale pagamento dei
mutui concessi, data ancora la diffusa precarietà economica della
cittadinanza, totalmente dipendente da una arretrata economia rurale. In quel periodo si iniziava appena ad intravvedere un consistente
sviluppo definito poi “ il miracolo
economico italiano degli anni sessanta”. Le prima Vespe cominciavano a girare per le strade del
paese percorse anche, di tanto in
tanto,da fiammanti trattoretti.
All’inizio di marzo il Consiglio decise di esaminare il registro dei
clienti impegnati per “rinfrescare gli
effetti” e verificare se tutti gli avallanti erano stati “ puntuali”.
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01
FEBBRAIO
2009 VELA
Anche la costituzione della ex Cassa Rurale ed Artigiana di Trevignano Romano,
nata un anno prima di quella di Formello, è stata festeggiata il 13 dicembre scorso.
e la sua operosità a favore della
Sabato 13 dicembre 2008
locale economia.
scorso, in occasione della “Festa
Doverosamente, in occasione della
del Socio”, è stato festeggiato,
recente “Festa del Socio”, sono
presso la sala conferenze della
stati ricordati tutti i protagonisti
B.C.C., il cinquantenario della
della sua costituzione, che oggi tracostituzione della CASSA RURAlasciamo per ragione di spazio.
LE ED ARTIGIANA DI TREVGNARitengo, però, opportuno ricordare
NO ROMANO, avvenuta il 9 febdue personaggi che hanno fortebraio 1958.
mente voluto la costituzione della
Cinquanta anni che hanno segnato
CASSA RURALE ED ARTIGIANA
profondi mutamenti della comunità
DI TREVGNANO ROMANO, guarlocale. Una profonda metamorfosi
da caso, due “Cavalieri del Lavoro”:
che ha trasformato una società
il Cav. Primitivo Giordani, instancamedioevale in una comunità moderbile ed autentico apostolo della
na post-industriale influenzata e
“Cooperazione di Credito” ed il
sospinta dalla globalizzazione.
Cav. Terzino Del Savio, primo
Una società contadina che, grazie
alla costituzione della
C.R.A. di Trevignano
Romano ha vissuto ed
attraversato un’era di
rilevante crescita economica e sociale,
approdando a livelli di
benessere mai raggiunti.
La particolare posizione geografica di
Trevignano, il privilegio di godere di un
clima particolarmente
benigno, la sua esposizione a mezzogiorno sull’intero interland del lago di
Bracciano sono state
e sono ancora impor- L’ex Direttore Luciani e il Presidente Polidori.
tanti risorse per
Presidente del neonato organismo
imbastire programmi di sviluppo
bancario, che ha avuto il coraggio
nel settore agricolo ed in quello
di assumersi per primo le responturistico.
sabilità insite in una nuova avvenL’apertura dello sportello bancario
tura mutualistica, voluta per lo svidella C.R.A. di Trevignano Romano
luppo della nostra comunità.
provoca una generale psicosi tra i
Dobbiamo rivolgere il nostro rivevari imprenditori locali, che finalrente pensiero a tutti i Presidenti
mente vedono giunta l’ora di realizche si sono susseguiti nella gestiozare i vari progetti che da tempo
ne della Cassa Rurale.
rimanevano chiusi nei cassetti per
Anche se privi, generalmente, di
la impossibilità di accesso al crediuna specifica preparazione tecnico
to. Si sprigiona un nuovo slancio
professionale, hanno lasciato una
produttivo, che porta in pochi anni
profonda impronta positiva sul
ad una consistente crescita econopiano della onorabilità, moralità e
mica e sociale.
profonda fede negli ideali della cooCon il miglioramento dell’economia
perazione di credito.
si sviluppa e cresce l’influenza
Essi hanno vissuto ed operato con
della Cassa Rurale, che riesce ad
profonda coerenza ai valori tipici
accrescere il patrimonio aziendale
della civiltà contadina, che sono
l’assenza di una ordinata convivenza civile.
Negli anni 80 e 90 si esaurisce la
fase evolutiva della economia locale, per il cambiamento del sistema
di vita introdotto dalla globalizzazione dei mercati. Si esaurisce la
spinta produttiva nel settore agricolo, che provoca conseguentemente
un ridimensionamento dell’intero
sistema produttivo. Finisce un’era
per la nostra società ed i tempi del
miracolo economico si allontanano
sempre di più. Nasce in tutta Italia
la corsa verso la concentrazione
della aziende di credito, allo scopo
di ridurre i costi aziendali. Anche nella C.R.A. di
Trevignano si apre un
dibattito sulla opportunità di una fusione con
altre consorelle. Dopo
un lungo periodo di confronto tra diverse posizioni all’interno della
compagine sociale, e
dopo un periodo di commissariamento durato
oltre un anno, l’assemblea straordinaria dei
soci, in data 24/10/2004,
delibera a larga maggioranza la fusione per
incorporazione con la
consorella di Formello.
La Banca di Formello e
Trevignano Romano di
credito Cooperativo è oggi una solida realtà, ha superato e metabolizzato le inevitabili difficoltà insite in
una fusione.
È iniziata una nuova fase di espansione territoriale.
Ritengo opportuno ricordare che le
due consorelle erano già legate da
comuni radici ed unità di intenti:
sorte e concepite nello stesso
momento storico, volute da simili
estrazioni sociali, tenute a battesimo dallo stesso notaio, assistite e
propugnate dallo stesso apostolo
della cooperazione di credito, il Cav.
Primitivo Giordani, entrambi amici,
entrambi provenienti da Morlupo.
Concludo questa mia commemorazione con un pressante invito
segue a pag. 7
6
01
rivolto a quanti nel passato hanno
preso parte attiva alla costruzione
della nostra banca e della nostra
comunità locale.
L’invito è quello di guardare con spirito costruttivo al futuro del nostro
Istituto di Credito, di recuperare
quello spirito araldico che animò i
FEBBRAIO
2009 VELA
nostri fondatori. Sono certo che se
sapremo riscoprire tali valori, potremo anche per il futuro raggiungere
lusinghieri traguardi.
...in breve
CORSI DI AGRICOLTURA
Proseguono con successo i corsi di agricoltura iniziati
il 3 dicembre 2008.
Lezioni di potatura sul campo
24 gennaio 2009
FESTA DEL SOCIO
Nei giorni 13 e 14 dicembre 2008 si è svolta, come da
tradizione ventennale,la festa del Socio, durante la
quale sono state consegnate borse di studio a tutti i
laureati e diplomati dell’anno,oltre a coloro che hanno
conseguito
la
licenza di scuola
media con il massimo punteggio. A
Trevignano,
in
occasione del 50°
anniversario della
fondazione della
ex Cassa Rurale,
è stata consegnata ai soci viventi una medaglia d’oro.
Per i defunti una targa d’argento agli eredi.
CONTRATTI DI MANUTENZIONE
A dicembre dl 2008 sono stati indetti gli appalti per la
manutenzione degli impianti di condizionamento d’aria,
elettrici, di pulizia delle sedi e così via. Nel razionalizzare i
nuovi contratti si è potuto realizzare un significativo risparmio ma soprattutto l’adeguamento alle vigenti normative.
CINQUANTESIMO ANNIVERSARIO
della costituzione della ex Cassa Rurale di Formello.Si
sta approntando il programma dei festeggiamenti il cui
primo appuntamento è la Crociera prevista per la fine
di maggio/ primi di giugno.
CORSI DI AGGIORNAMENTO
Numerosi sono i corsi di aggiornamento a cui partecipa il
personale della Banca. A Gennaio riprenderanno anche
i corsi di formazione per i componenti del Consiglio di
Amministrazione che daranno la possibilità di accumulare
i crediti formativi necessari per la eventuale partecipazione alle prossime elezioni degli organi sociali.
CONOSCERE ROMA
È stato necessario programmare la ripetizione di alcune
gite culturali come quelle al Quirinale ed ai musei Vaticani.
Il programma è riportato nel primo numero di VELA.
IL CONCORSO INDETTO DALLA BANCA
Il giorno 16 dicembre si è tenuta la
prova scritta per il
concorso per la
selezione di 5
nuovi dipendenti.
Hanno partecipato
87
concorrenti.
Dopo la successiva prova orale è stato assunto un solo partecipante al
concorso.
7
01
FEBBRAIO
2009 VELA
Incontro del personale della
BCC a Castelgandolfo
Sabato 15 novembre 2008, in
una bella giornata iscritta metereologicamente nell’estate di San
Martino, si è tenuto un incontro di
tutto il personale della nostra Banca
nella splendida e verdeggiante cornice di Castelgandolfo. Hanno partecipato al seminario di studio
anche i componenti del Consiglio di
Amministrazione e del Collegio
Sindacale.
L’incontro, primo di una serie che
vedrà riunito il Personale della
Banca almeno ogni sei mesi, è stato
voluto dal Presidente dott. Gino
Polidori, che, supportato dalla
Direzione generale, ne ha curato
l’organizzazione, la scelta della
“location” e, soprattutto, i temi da
trattare, nell’ottica di soddisfare l’imprescindibile bisogno di poter partecipare, tutti insieme, all’approfondimento dei temi che maggiormente
interessano la vita della Banca.
L’iniziativa si affianca ad altre forme
di diffusione delle esperienze di
lavoro che vengono attuate attraverso iniziative di vario genere, quali
calendari di riunioni su specifici
aspetti dell’operatività aziendale, diffusione via intranet della normativa
e della documentazione interna elaborata con il concorso delle
Strutture competenti per materia,
partecipazione a corsi e seminari
specialistici prevalentemente organizzati dalle strutture federali del
Movimento Cooperativo, ecc.
All’incontro, che si è protratto per
tutta la mattinata per concludersi
con una colazione di lavoro, erano
presenti, oltre agli Amministratori ed
i Sindaci della nostra Banca, anche
il Direttore della Federazione delle
BCC del Lazio, Umbria e Sardegna,
dott. Paolo Grignaschi, nonchè il
Presidente della Banca dei Castelli
dott. Caporicci, accompagnato dal
suo Direttore e Vice Direttore, i quali
hanno voluto cortesemente portare
il saluto, rispettivamente, della
Federazione delle BCC del’Lazio
8
Una veduta di Castelgandolfo.
Umbria Sardegna e della Banca
della città ospite. In particolare il
dott. Caporicci, nel suo indirizzo di
saluto e di benvenuto non ha mancato di ricordare le analogie che
legano le esperienze della Sua e
della nostra Banca, ambedue rivenienti da processi di incorporazione
tra entità diverse ed ambedue, quindi, partecipi dei problemi legati alle
esigenze di portare a fattor comune
esperienze diverse.
Il Presidente Polidori ha sottolineato le finalità sottese all’iniziativa,
anticipando l’intendimento di rinnovare periodicamente incontri della
specie, in ciò condividendo l’avviso
del Presidente Caporicci e nella
convinzione che si tratti di occasioni
cui, al di là del piccolo sacrificio
richiesto di sottrarre qualche ora ad
una giornata non lavorativa, consegue certamente un maggior grado
di coesione tra tutti i collaboratori tra
loro e tra essi e la Banca intesa
quale istituzione.
Il Direttore Generale, Mario Porcu,
dal canto proprio si è del pari soffermato sugli aspetti congiunturali e
sugli effetti che questi stanno producendo sui conti della Banca, estendendo, peraltro, il suo sguardo
anche alle tematiche di tipo istituzionale e normativo che stanno coinvolgendo la vita della Banca e che
richiedono un impegno quotidiano
di tutte le Strutture, ciascuna per gli
aspetti di competenza; ad ognuna di
esse il Direttore non ha mancato di
rivolgere apprezzamento per la collaborazione resa, non senza stimolarle ulteriormente ravvisando in
una costante attenzione e tensione
operativa la condizione per il mantenimento nel tempo di livelli accettabili di “performance” aziendale.
Analoghe considerazioni hanno formato oggetto dell’apprezzato intervento del dott. Paolo Grignaschi il
quale, dopo aver condiviso gli obiettivi di iniziative della specie, ha esortato tutti i presenti , se così si può
dire, ad affilare le armi in vista della
fine del tunnel rappresentato da
questa crisi finanziaria ed economica che ci sta interessando, prefigurando un contesto operativo nel
quale la concorrenza sarà vivacissima, se possibile più di quanto non lo
sia stato sin qui, specie nel segmento di mercato verso il quale è maggiormente orientata l’operatività
delle Bcc, quello delle famiglie e
delle piccole imprese che ancora
costituiscono il tessuto connettivo
del nostro sistema economico.
Entrando nel vivo dell’incontro alcuni Colleghi hanno intrattenuto l’assemblea su temi riguardanti più da
vicino l’operatività quotidiana .
Sono intervenuti:
- Stefano Bracciotti, Gabriele Di
Marco, Gian Filippo Santi, Paolo
Montanari
Successivamente agli interventi
dei citati colleghi, ha preso la
parola il dott. Luigi Fabii, ex dirigente della Banca d’Italia in quie-
01
scenza che da qualche mese collabora con al Banca per l’approfondimento di alcuni temi normativi di cruciale rilievo per la Banca
stessa. Egli, proprio riferendosi ai
temi ai quali sta collaborando ha
innanzi tutto ricordato brevemente lo svolgersi dei lavori per la
definizione dell’accordo c.d. di
“Basilea2” e i timori che avevano
caratterizzato la prima fase di
detti lavori specie da parte delle
piccole imprese in relazione alle
implicazioni derivanti dalla eventualità di dotarsi di un “rating” ai
fini dell’accesso al credito; ha
quindi descritto sommariamente
il regime di vigilanza prudenziale
definito per le banche di piccole
dimensioni, quali le BCC, cui è
conseguito il definitivo superamento delle anzidette preoccupazioni, ammesso che le stesse
fossero effettivamente fondate,
ed ha richiamato all’attenzione
dei presenti i vari rischi che la
FEBBRAIO
2009 VELA
Banca ha individuato come “rilevanti”
nella
sua
prima
Rendicontazione ICAAP (internal
capital adeguacy assessment
process) resa alla Banca d’Italia
in data 30 settembre u.s. Per ciascun rischio, sono stati passati
velocemente in rassegna la definizione, il grado di intensità
apprezzato dalla Banca nella propria “autovalutazione” ed i presidi
apprestati o da apprestare per il
loro governo.
La rinascita del cooperativismo
I valori e le speranze ereditate dopo la guerra dal movimento del credito cooperativo
All’indomani della Liberazione,
dopo una guerra disastrosa che
aveva ulteriormente impoverito le piccole comunità rurali, la cooperazione
era l’unico strumento per poter ricreare un tessuto sociale e riavviare l’economia. La cooperazione racchiudeva
in sé i valori della parsimonia e della
solidarietà, della speranza e della
fiducia nell’altro. Nel nostro territorio,
tra il 1945 e il 1960 vennero fondate
prima le cooperative di contadini per
le occupazioni delle terre e poi le cooperative di assegnatari della riforma
fondiaria. Dopo la frammentazione
del latifondo, in un rinnovato clima di
sviluppo, vivo nei desideri di ognuno
ma ancora tutto da costruire nella
realtà, nella seconda metà degli anni
Cinquanta vedranno la luce anche
due Casse rurali ed artigiane.
Le cooperative di contadini
C’era “fame di terra”; così si diceva
allora e si scriveva sui cartelli, nelle
manifestazioni pubbliche e nelle occupazioni delle terre, che ripresero già
dall’estate del 1947. Molti contadini si
unirono in cooperative, sull’esempio
delle università agrarie che da decenni gestivano i terreni ad uso civico. Le
occupazioni avvenivano iniziando a
coltivare un terreno padronale incolto,
con zappe e vanghe, per seminare il
grano, oppure solo simbolicamente,
con picchetti e bandiere. Spesso il
corteo degli occupanti era preceduto
dal sindaco o dal parroco, ed era
seguito dalla banda musicale.
Secondo l’economista agrario Pietro
Ugolini, autore di un importante studio
sulla società formellese degli anni
Cinquanta, tra il 1945 e il 1946 si costituirono a Formello due cooperative,
una comunista (la cooperativa “Luigi
Calcagni”) e una cattolica (la cooperativa “Lorenzo Bonafede”), che ottennero terreni da coltivare contrattando
con le famiglie Santi e Vecchiarelli. I
proprietari cedevano i terreni a rotazione di semina, ricevendo in cambio
una parte del raccolto, la cosiddetta
“corrisposta”. I semplici braccianti
manifestavano invece con gli “scioperi
alla rovescia”, cioè eseguendo lavori
non retribuiti ma di pubblica utilità.
Le cooperative tra assegnatari
dell’Ente Maremma - Manifestazioni e
occupazioni si verificarono in tutto il
Paese. Nella foto di un’affollata manifestazione della fine degli anni Quaranta,
campeggia il cartello “Trevignano Vogliamo la riforma agraria - W l’Unità”.
Per allentare questa forte pressione
sociale sulle terre, alla fine del 1950 il
governo varò la riforma fondiaria, creando degli enti di riforma in varie regioni
italiane. Per la Toscana e per le province di Viterbo e Roma fu costituito l’Ente
Maremma tosco-laziale.L’Ente acquistò
i terreni da grandi proprietari, li frazionò
in quote e poderi e poi li assegnò a
famiglie di coloni e braccianti, che dovevano ripagare il terreno in rate annuali,
per trent’anni.I terreni assegnati potevano essere dei poderi di circa 12 ettari,
con casa colonica, oppure piccole
quote di pochi ettari, senza casa colonica ma più vicine al paese. Formello fu
inserito del centro di Colonizzazione di
Prima Porta, che assegnò cinque mila
ettari di terreni tra Castelnuovo di Porto,
Campagnano di Roma, Rignano
Flaminio, Torrita Tiberina e Roma.
Trevignano apparteneva invece al
Centro di Colonizzazione di Bracciano,
esteso anche nei comuni di Anguillara
Sabazia, Manziana e Roma, per tre
mila ettari. Nel frattempo vennero assegnate ad affitto ventinovennale anche le
“particelle” comunali. Le cooperative di
contadini si sciolsero, perché ormai
ognuno aveva avuto in qualche modo
un “pezzo di terra”. L’Ente Maremma
promosse allora delle nuove cooperative tra assegnatari, per favorire la trasformazione e la vendita dei prodotti
(ad esempio con frantoi e cantine
sociali) e per garantire le lavorazioni
collettive con trattori e trebbiatrici,
moderni mezzi meccanici che nessun
assegnatario poteva permettersi individualmente. Dopo anni di occupazioni e
di lotte, per tutti la riforma fondiaria
significò il raggiungimento di un grande
obiettivo e la possibilità di investire in
agricoltura e poi nell’edilizia. Ma per
investire occorreva una forma di accesso al credito vicina alla popolazione
locale:contadini, artigiani e piccoli commercianti.
Il credito cooperativo
Nel corso degli anni Cinquanta, quando
le assegnazioni di terreni avevano finalmente intaccato l’immobilismo econo-
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01
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2009 VELA
mico del latifondo, il movimento del credito cooperativo ereditò e traguardò
verso il futuro i valori del cooperativismo
e le speranze di una società desiderosa
di migliorare le proprie condizioni di vita.
Anche nel nostro territorio vennero fondate due Casse rurali ed artigiane, a
Trevignano Romano nel 1958 e a
Formello nel 1959. Si trattava di aziende per il credito rivolte proprio agli artigiani e ai contadini, con fini mutualistici
e sociali, legate allo sviluppo delle realtà locali e in grado di redimere dalla
miseria e di scongiurare l’usura. I soci
poterono partecipare direttamente alla
vita della banca, anche con depositi
non elevati.Un’idea di elevazione mora-
le attraverso il credito univa soci e
amministratori. Gli inizi furono difficili,
perché il denaro circolante era poco,
come in tutte le economie in gran parte
di mera sussistenza. Nel febbraio 1960,
a pochi mesi dalla fondazione, il presidente della Cassa rurale di Formello,
Augusto Serata, invitava i consiglieri ad
impegnarsi personalmente nella raccolta dei depositi, “con tutti i mezzi leciti e
possibili”. Anche quando nei primi
Consigli di Amministrazione venivano
deliberati dei prestiti, rimaneva “ben
inteso che tutti i fidi saranno dati non
appena ce ne sarà la disponibilità”. Ma
già dopo il primo anno, e poi sempre di
più negli anni successivi, le due nuove
banche seppero radicarsi nella società,
guadagnare la fiducia di tutti, al tempo
stesso promuovere e adeguarsi ai
grandi cambiamenti sociali del dopoguerra. Mentre le cooperative della riforma fondiaria con gli anni si sono spesso indebitate e sfilacciate, le due casse
rurali hanno avuto una gestione oculata
e dinamica, sempre mantenendo il
duplice obiettivo di essere “buona
banca” e “buona cooperativa”.In questo
modo sono arrivate fino a noi, divenendo negli anni Novanta Banche di
Credito Cooperativo e confluendo pochi
anni fa nella Banca di Formello e
Trevignano Romano di Credito
Armando Finocchi
Cooperativo.
...da dietro il bancone
In questa nuova rubrica - alla quale
se ne aggiungerà presto un’altra
per dar voce ai soci - i dipendenti
della banca parleranno, a turno,
delle problematiche inerenti la
funzione a ciascuno assegnata.
Ciò al fine di migliorare sempre di
più il rapporto della compagine
sociale con le strutture della BCC.
Il Controllo andamentale
del Credito
Gabriele Di Marco
retta conduzione.
Ciò rappresenta inoltre uno strumento volto a migliorare
ulteriormente la qualità degli assets creditizi della Banca
stessa, traducendosi in un servizio che assume particolare
significato specie in momenti come questi caratterizzati
dalle gravi turbolenze vissute dal Mondo della Finanza a
livello mondiale; vicende che tuttavia non hanno coinvolto
la stabilità del mondo del Credito Cooperativo proprio per le
sue peculiarità di Banca del Territorio, fedele ai valori etici
che pone a fondamento della propria azione, e che consente di offrire servizi a tutto vantaggio della Comunità locale
attraendo a sè nuova clientela. In tale direzione vanno gli
sforzi degli Organi di Governo della Banca e di tutti quelli
che vi operano giornalmente, mettendo in campo energie e
professionalità per migliorare e dotarsi di strumenti sempre
più efficaci per una “sana e prudente gestione” nell’interesse della compagine sociale, della clientela e a tutela dei
depositanti.
L’Ufficio titoli
Antimo Mastroianni
La funzione del Controllo Andamentale e di Revisione ha
preso avvio dal luglio scorso in coincidenza con la riformulazione dei testi regolamentari delle varie Aree della Banca
operata dal Consiglio di Amministrazione, dotando anche
tale ufficio di una propria struttura, e quindi di una specifica regolamentazione finalizzata a regolare sia l’attività di
Controllo sulle linee di credito concesse dalla Banca, fino ad
allora in capo al Risk Controller, che quella della periodica
revisione del Credito concesso, in capo all’Ufficio Fidi.
In particolare si è ritenuto necessario avvalersi di un mezzo
più incisivo diretto al costante monitoraggio dei fidi concessi dalla Banca per poterne seguire gli sviluppi, ed intervenire qualora si dovessero rilevare anomalie nella loro cor-
L’Ufficio Titoli rappresenta il nucleo a cui fanno riferimento
tutte le agenzie della BCC per le operazioni di Finanza; nello
specifico l’erogazione di tale servizio è affidata al
Responsabile dell’agenzia che nelle relazioni con la clientela riceve supporto dall’ufficio titoli presso la sede centrale il
quale coordina e supporta tutta la “rete di vendita” promuovendo la vasta gamma di servizi e prodotti d’investimento
che vanno da quelli “propri” della banca, (Pronti Contro
Termine, Obbligazioni, ecc. www.bccformello.com), a quel(segue)
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(segue)...da
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dietro il bancone
li del risparmio gestito (Fondi Comuni d'Investimento,
Gestioni Patrimoniali, Gestioni in Fondi, Fondi di Fondi),
emessi dalla Società di gestione appartenente al gruppo del
Credito Cooperativo Aureo Gestioni www.aureogestioni.it,
ai prodotti assicurativi per coloro che prediligono gli investimenti finanziari di questo genere (prodotti di BCC Vita.
www.bccvita.it). La nostra BCC provvede, tramite l’ufficio
titoli, all'acquisto di qualsiasi strumento finanziario, sia
azionario che obbligazionario, quotato nei mercati nazionali ed internazionali, curando il servizio di custodia ed amministrazione mediante accensione di uno specifico dossier
titoli del quale vengono adempiuti obblighi amministrativi e
fiscali. Nell’ultimo anno, anche a seguito dell’adozione della
normativa sulla Mifid, la Direttiva Comunitaria sui servizi di
investimento che introduce nuove regole per rendere più
trasparenti i rapporti fra cliente e banca a tutela degli investimenti dei risparmiatori, la nostra BCC ha deciso di
ampliare la gamma dei servizi offrendo anche la “consulenza” e andando così incontro alle esigenze sempre maggiori
della clientela riguardo i propri risparmi e le indicazioni sui
titoli più adatti alle proprie esigenze di investimento.
TO!
A
V
NO
RIN
Per operare scelte opportune e consapevoli nei mercati
finanziari è necessario un continuo lavoro di elaborazione
ed organizzazione di tutte quelle informazioni che giungono
dai mercati stessi. La maggior parte della clientela si affida
ai nostri operatori, specie in momenti particolarmente turbolenti come questi che stiamo vivendo, operatori che
attraverso le loro capacità professionali possono informare
e consigliare investimenti sempre e comunque improntati
alla massima prudenza e in tutela dell’investitore. Grazie
all’impiego di collaboratori qualificati, all’uso di sistemi
informatici appropriati e ad una approfondita conoscenza
delle esigenze della propria clientela, la BCC è in grado di
selezionare le opportunità di investimento più convenienti
ed adeguate presenti sui mercati.
Questo è il fine per il quale il personale dell’Ufficio Titoli
della BCC ogni giorno si prodiga ispirandosi a principi, propri della Credito Cooperativo, di stabilità e sicurezza del
risparmio piuttosto che perseguire logiche speculative.
Un cordiale saluto ed un invito a collegarvi al sito internet
della BCC (www.bccformello.com) o a rivolgervi ai nostri
operatori per ogni Vostra esigenza.
Il sito web della Banca
Il sito web è
oramai uno
strumento di
comunicazione fondamentale per
ogni azienda: è infatti
Paolo Montanari
sempre più
importante utilizzare le opportunità
offerte dalla rete in modo ottimale per
avere successo.Internet consente ad
esempio di promuovere in modo efficiente ed efficace la propria attività e i
propri prodotti.
Un sito web consente un rapido
aggiornamento della comunicazione
di marketing e permette di essere visibili a qualsiasi ora e a qualsiasi latitudine. Internet inoltre permette di
testare il gradimento dei propri prodotti direttamente con i consumatori
perché consente un rapporto diretto
con loro, stimolandoli a fornire le loro
opinioni o i loro suggerimenti.
Ecco alcuni dei vantaggi di Internet:
- Possibilità di utilizzare uno strumento di comunicazione efficace ed efficiente
- Possibilità di ampliare il proprio
business e quindi acquisire dei nuovi
clienti, rafforzando la propria immagine aziendale;
una comunicazione alla Banca tramite
e-mail
- Reperibilità delle informazioni 24 ore
su 24 per 365 giorni l'anno in modo
facile e veloce;
- Contatti: visualizza l’elenco dei
numeri telefonici per contattare le
diverse sedi e filiali della banca
- Opportunità di vendere servizi e/o
prodotti in maniera più efficace e più
diretta;
- Siti web utili: visualizza il link per
l’accesso diretto a siti web utili
- Possibilità di testare direttamente
con il consumatore l'efficacia di nuovi
prodotti;
- Facoltà di essere raggiunti con pochi
click da molte persone;
Sul nostro sito web puoi trovare
informazioni utili come ad esempio:
- Blocco carte: visualizza i numeri telefonici per effettuare l’immediato blocco delle carte in caso di furto o smarrimento
- Fogli Informativi: visualizza l’elenco
dei Fogli Informativi per ogni prodotto
e da la possibilità di selezionarne uno
per vedere e stampare il dettaglio di
tutte le informazioni in esso riportate.
- Dove siamo: visualizza la dislocazione delle sedi e filiali sul territorio
AREA SOCI
- Prodotti: visualizza l’elenco dei principali prodotti disponibili con possibilità di visualizzare e stampare la scheda di dettaglio del singolo prodotto
È un’area riservata solo ai Soci della
BCC, alla quale si accederà tramite
login con Utente e Password stabilite
dalla Banca. Al momento, temporaneamente, si può accedere con un
utente ed una password generica:
- News & Eventi: visualizza avvisi della
Banca, eventi come gite, corsi , bandi
concorso, feste, ecc.
utente: sociobcc
password: sociobcc
- Contattaci: da la possibilità di inviare
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AREA SOCI
È un’area riservata solo ai Soci della
BCC, alla quale si accederà tramite
login con Utente e Password stabilite
dalla Banca. Al momento, temporaneamente, si può accedere con un
utente ed una password generica:
utente: sociobcc
password: sociobcc
Il Sito web della Banca è stato ampliato ed aggiornato.
Nella pagina di benvenuto, al momento vi è
- la funzione “Contatti” con la quale, il socio, può inviare una e-mail alla
Banca.
- la funzione “Album foto BCC” con la quale, il socio, può visualizzare un
album delle foto relative ad eventi vari gestiti dalla banca (in questo caso
per visualizzare le immagini, se richiesto utilizzare la password “sociobcc”
Desideriamo però aggiungere nuove funzionalità di utilità per il socio e per
ela
V
questo invitiamo i soci a dare suggerimenti sulle funzioni che potrebbero
essere inserite in questa area. Se hai quindi un suggerimento premi la funzione “Contatti” e quindi premi il pulsante “Invia e-mail”e compila il modulo inserendo il tuo suggerimento. I suggerimenti pervenuti verranno esaminati e
quelli ritenuti più interessanti ed utili saranno presi in considerazione per
essere realizzati.
Grazie per la collaborazione
Paolo Montanari
Banca di Formello
e Trevignano
BCC
CREDITO COOPERATIVO
Formello
e
Trevignano Romano
di Credito Cooperativo
01 FEBBRAIO 2009 - ANNO 2 - PERIODICO TRIMESTRALE
Proprietario
Banca di Credito Cooperativo
di Formello e Trevignano
Direttore Responsabile
Domenico Petrocelli
Registrato presso il Tribunale di Tivoli il
27/10/2008 al N. 21/2008
Sede
Tel. 06 90143095
[email protected]
Stampa: Tipografia Miligraf S.r.l.
Formello (Roma)
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