N. 4 - Anno 2015 COLLEGIO UNIVERSITARIO “LAMARO POZZANI” - FEDERAZIONE NAZIONALE DEI CAVALIERI DEL LAVORO PANORAMA PER I GIOVANI 1 | 2016 01-01-16 PANORAMA PER I GIOVANI EDIZIONE D I G I TA L E Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro Direttore responsabile Mario Sarcinelli Direttore editoriale Stefano Semplici Grafica David D’Hallewin Direzione Collegio Universitario “Lamaro Pozzani” Via Giuseppe Saredo N. 84 - 00173 Roma, tel. 06 72.971.322 - fax 06 72.971.326 Internet: www.collegiocavalieri.it E-mail: [email protected] Autorizzazione edizione on-line panoramaperigiovani.it Tribunale di Roma n. 361 del 13/10/2008 ECONOMIA CULTURA FORMAZIONE POLIS SCIENZE ECONOMIA N. N. 41 - Anno 2016 2015 Quel pasticcio delle obbligazioni subordinate: “per colpa di chi”? Il salvataggio di quattro grandi istituti bancari ha comportato, per migliaia di investitori, la perdita dei propri risparmi: è essenziale evitare che, in futuro, si verifichi nuovamente una situazione analoga. di Nicola Galvani Il decreto salva-banche del Governo, che ha evitato il fallimento della Cassa di Ferrara, di Banca Marche, di Banca Etruria e di CariChieti, ha azzerato i risparmi di chi aveva sottoscritto obbligazioni subordinate. Migliaia di risparmiatori hanno così visto svanire nel nulla quanto accumulato in anni di rinunce e sacrifici. Per non lasciare del tutto a mani vuote questi nostri concittadini il Governo ha deciso di istituire un Fondo di Solidarietà di circa 100 milioni di euro, ma la somma messa a disposizione copre solo in piccola parte il valore delle obbligazioni subordinate ormai prive di valore. Come spesso accade nella vita, questi risparmiatori pagheranno colpe non loro. La situazione che si è creata vede infatti grandi responsabilità in capo agli amministratori delle banche salvate. Si prenda il caso della vecchia Banca Etruria. Secondo quanto riportato da giornali e altri mezzi di comunicazione, essa ha subito ispezioni da parte della Banca d’Italia almeno a partire dal 2012, tutte conclusesi con il rilevamento di gravi problemi e addirittura con una sanzione di oltre due milioni al Cda e ai sindaci nel settembre 2014. Nonostante, a fine 2014, il “buco” avesse raggiunto l’esorbitante ammontare di 3 miliardi di euro, i compensi per consiglieri e 2 sindaci non hanno accennato a diminuire, rappresentando un’uscita di circa tre milioni ogni anno. Nel periodo 20132014 sono stati spesi 15 milioni solo in consulenze. Ennesima dimostrazione dell’inefficienza organizzativa è data dal fatto che gli addetti al recupero crediti, forse le figure più importanti nello scenario descritto, fossero solo 19 e rappresentassero unicamente l’1% del totale dei dipendenti. Un altro tema di grande rilievo, oltre a quello delle responsabilità degli amministratori, riguarda il rapporto tra intermediari finanziari e clienti; l’interesse dei primi finisce laddove inizia quello dei secondi. Si sono diffuse alcune pratiche con le quali anche agli investitori al dettaglio, alla cosiddetta “clientela retail”, vengono venduti strumenti finanziari pericolosi, bypassando i necessari obblighi informativi e di trasparenza. Il consiglio per l’investitore è quello di prendere sempre le dovute informazioni e porre le necessarie domande al proprio interlocutore finanziario, evitando di dare deleghe o firmare documenti in bianco. Se proprio si vuole evitare ogni rischio, si ricordi infine che esiste sempre la possibilità di depositare i soldi in un conto corrente o in un libretto di risparmio. PANORAMA PER I GIOVANI CULTURA N. N. 41 - Anno 2016 2015 “Fin’amor”: L’amor cortese attraverso i secoli I diversi aspetti e l’evoluzione dell’ideale dell’amor cortese nella poesia medievale partendo dai trovatori fino ad arrivare al Dolce Stil Novo di Tommaso Temperini Nel corso del XII secolo iniziò a diffondersi negli ambienti delle corti europee il concetto di “amor cortese”: l’amore veniva celebrato come espressione della nobiltà d’animo ed esercizio degli ideali della cavalleria. Pur trattandosi di un amore in cui aveva un ruolo centrale la spiritualità, non si può certo dire che fosse puramente platonico: come lascia intendere Andrea Cappellano nel De amore non mancava infatti un aspetto sensuale. In ogni caso, tale sentimento doveva essere mantenuto segreto: i trobadours, infatti, non menzionavano mai il vero nome dell’amata. Questa segretezza è il punto centrale dell’”alba”, un genere della poesia provenzale che descrive il congedo dei due amanti che si devono lasciare prima del sorgere del sole, per evitare di essere scoperti dal marito di lei o dalle malelingue invidiose. A tal proposito si può citare l’alba “Reis glorios” di Giraut de Bornelh, in cui una dama, preoccupata dal sopraggiungere del giorno, rivolge a Dio una preghiera affinché accompagni il suo amato, temendo che possa incontrare un rivale geloso. I trobadours però cantano l’amore anche quando non è appagato: Bernart de Ventadorn, ad esempio, descrive nella canso “Quan vei la lauzeta mover” la sua afflizione per il desiderio amoroso insoddisfatto partendo dall’immagine gioiosa di un’allodola che spicca il volo, suscitante nel trobador una profonda invidia, poiché da quando una dama ha rapito il suo cuore egli non può più essere felice. In questa poesia si intersecano diversi piani interpretativi: il volo dell’allodola può essere letto anche come metafora spirituale dello slancio mistico dell’anima verso la divinità. Del resto nel trobar non è raro incontrare composizioni che racchiudono un significato spirituale ulteriore, come testimonia la produzione di Jaufré Rudel: in particolare, nella poesia “Lanquan li jorn son lonc en may” viene fatto riferimento ad “un’amor de lonh”. La leggenda, ripresa poi dal Carducci, vuole che si tratti di Melisenda, contessa di Tripoli, della quale il trobador si sarebbe innamorato al solo sentirne narrare le virtù: si sarebbe poi fatto crociato per poterla incontrare a Tripoli dove, ammalatosi gravemente, sarebbe morto tra le sue braccia, dopo averla vista per la prima e unica volta. L’ amor de lonh rappresenta inoltre il sentimento della lontananza da Dio: la donna diventa dunque simbolo dell’elevazione spirituale anticipando così la donna angelicata del Dolce Stil Novo. L’idea che tramite la donna l’amore possa raffinare lo spirito verrà infatti ripresa dagli stilnovisti, eredi del trobar leu, come testimonia la celebre poesia di Guinizelli “Al cor gentil rempaira sempre amore”: il poeta, nella strofa finale, volendo spiegare questa sovrapposizione dell’amore profano a quello verso Dio, immagina di doversi giustificare davanti all’Eterno con queste parole: “Tenne d’angel sembianza che fosse del Tuo regno; non me fu fallo, s’in lei posi amanza”. PANORAMA PER I GIOVANI 3 FORMAZIONE N. N. 41 - Anno 2016 2015 “Erasmus+”: l’azione strategica dell’unione europea nel settore della formazione Al via il terzo anno del programma europeo a sostegno dell’educazione e della mobilità internazionale. di Sara Bladelli Dal 1 gennaio 2016 entrerà nel suo terzo anno di esecuzione il programma “Erasmus+”, ormai assestatosi stabilmente e più o meno diffusamente nei vari Stati membri. Istituito con il Regolamento UE n. 1288/2013 e valido per un arco di sette anni, cioè fino al 31 dicembre 2020, “Erasmus+” è la strategia messa in atto dalle istituzioni europee per conseguire nuovi risultati nel campo della promozione del capitale umano, facendo leva su mobilità, internazionalizzazione e formazione specifica. È questo un passaggio cruciale per stemperare quel clima di tensione, sfiducia ed incertezza in cui spesso proprio i più giovani piombano per mancanza di prospettive e garanzie concrete, di fronte alle numerose difficoltà del nostro tempo. Con “Erasmus+” si definisce il programma europeo per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport. Lo slogan Cambiare vita, aprire la mente riflette il messaggio che l’Europa ha voluto lanciare ai suoi giovani cittadini: non limitatevi ai paradigmi tradizionali, ma siate liberi di progettare e costruire il vostro futuro, inseguendo i vostri sogni e le vostre idee innovative. Come si presenta “Erasmus+”? Il programma comprende una serie di tre azioni chiave (key actions), entro le quali si colloca una vasta gamma di opportunità concrete; fra di esse, alcune consistono in vecchi programmi europei già condotti con successo, come Comenius, Erasmus/Erasmus Mundus, Leonardo da Vinci, che vengono ripresi e riattivati all’interno del nuovo pacchetto integrato, semplificato ed al contempo arricchito con nuovi programmi. Nello specifico, le tre key actions del programma unico “Erasmus+” risultano essere: progetti di mobilità individuale ai fini dell’apprendimento, attraverso esperienze di studio/tirocinio all’estero. i cosiddetti partenariati strategici e progetti di cooperazione, a vario titolo, che puntano alla creazione di reti di conoscenza e al mutuo scambio di buone prassi, ai fini del progres- 4 so della società civile in termini di innovazione e sviluppo sostegno alle riforme politiche in materia di educazione ed istruzione giovanile, con attività, iniziative e collaborazioni sviluppate entro il contesto di un dialogo e processi di riflessione strutturati. A queste tre principali linee d’azione si aggiungono il tema dell’integrazione europea e lo sport, in particolare quello praticato a livello amatoriale. Le attività denominate “Jean Monnet” sono rivolte a soddisfare il primo ambito, mentre le iniziative e gli eventi che interessano il mondo dello sport hanno l’obiettivo di sensibilizzare sulla buona cultura sportiva, perché anche nella vita, come nello sport, abbiamo bisogno di allenarci rispettando gli altri competitors e praticando l’assoluta trasparenza ed onestà dei nostri comportamenti. L’UE investirà complessivamente circa 14,7 miliardi nel programma “Erasmus+”. La peculiarità è che le opportunità contenute nel programma non sono destinate esclusivamente agli studenti: anche gli adulti, sia i docenti, sia il personale tecnico-amministrativo, ne possono beneficiare, per approfondire, migliorare ed adeguare la loro formazione alle esigenze del nuovo mondo globalizzato. Inoltre, la scelta di non privilegiare le sovvenzioni dirette al privato, ma di impiegare i fondi di finanziamento per supportare in primis progetti ed attività di enti, istituzioni, organizzazioni favorisce la sinergia fra i diversi attori sociali, generando quel valore aggiunto che rende “Erasmus+” uno strumento chiave per conseguire alcuni degli obiettivi strategici che stanno particolarmente a cuore all’Unione. Con “Erasmus+” l’Unione Europea vuole dare una risposta ai gravissimi problemi della disoccupazione giovanile e dell’abbandono scolastico prematuro, oltre a promuovere l’innovazione, la ricerca e lo sviluppo sostenibile, con nuovi professionisti ed esperti che siano in grado di supportare ogni cambiamento del complesso mercato del lavoro contemporaneo. PANORAMA PER I GIOVANI POLIS N. N. 41 - Anno 2016 2015 Venezuela: futuro incerto Dopo le elezioni del 6 dicembre si apre una nuova fase per il Paese in preda a una gravissima crisi economica. di Mario Vallese Le elezioni parlamentari venezuelane del 6 dicembre hanno sancito la netta vittoria della coalizione di opposizione MUD (Mesa de Unidad Democratica), che ha conquistato 112 dei 167 seggi disponibili. Il risultato evidenzia la sfiducia dell’elettorato verso il PSUV (Partido Socialista Unido de Venezuela), al governo da 17 anni. Dopo la morte del presidente Hugo Chávez il potere è passato nelle mani di Nicolás Maduro nel marzo 2013 e da allora il Paese è caduto in una gravissima crisi economica. La causa principale consiste nel crollo del prezzo del petrolio: il prezzo al barile, sceso in meno di due anni da 140 a circa 40 dollari, ha avuto un impatto nefasto su un’economia le cui esportazioni sono costituite da greggio per il 96%. Le risorse petrolifere sono gestite interamente dall’azienda statale PDVSA e rappresentano la maggior parte delle entrate dello Stato, che, nell’epoca della “Rivoluzione Bolivariana”, non ha lavorato per potenziare il sistema economico in altri settori. Il calo degli introiti ha portato ad una notevole svalutazione della moneta locale, il bolivar, scambiato intorno a 850 con il dollaro – a fronte di un cambio ufficiale a 6,3 – e ad un’inflazione galoppante, stimata per il 2015 al 160%. Il default è considerato quasi certo nei prossimi 5 anni e i tassi di interesse sui titoli di stato sono alle stelle. La carenza di beni di prima necessità è stimata ai due terzi. Il governo preferisce onorare il debito sovrano per evitare il fallimento. I cittadini possono recarsi al supermercato a giorni alterni e sono costretti a lunghissime file per acquistare pochissimi prodotti, quando disponibili. All’esasperazione della cittadinanza ha contribuito anche il duro atteggiamento del precedente governo nei confronti delle opposizioni. 43 persone sono state uccise negli scontri del febbraio 2014 e vari esponenti dei partiti rivali sono stati incarcerati. Tra gli altri, Leopoldo López, leader del partito “Voluntad Popular”, è stato condannato a 13 anni e 9 mesi di reclusione per aver istigato la rivolta. Quali prospettive per il futuro? Secondo il sistema vene- zuelano il governo resterà al potere fino al 2019, ma la Costituzione garantisce ampi poteri al parlamento. La maggioranza dei due terzi conquistata dall’opposizione permette non solo di porre il veto sui decreti dell’esecutivo, ma anche di promuovere referendum e riforme costituzionali e convocare l’Assemblea Costituente. Inoltre sarà possibile approvare una legge di amnistia per i prigionieri politici, provvedimento che la MUD ha intenzione di prendere per primo all’inizio dei lavori. La transizione non si prospetta comunque facile perché il Presidente Maduro, dopo aver pubblicamente ammesso la sconfitta, ha dato segno di non volersi arrendere facilmente. Il 13 gennaio, come ha riportato il sito di Rainews, ha invitato le forze armate a tenersi pronte perché “il Venezuela è vittima di una guerra non convenzionale, economica, finanziaria, criminale e psicologica”, dietro alla quale ci sarebbero gli Stati Uniti. Il 17 dicembre inoltre, Maduro ha annunciato la creazione di un parlamento parallelo, il “Parlamento Comunale Nazionale”, che avrà il ruolo distribuire risorse alle province. Giuristi critici verso il governo hanno avanzato dei dubbi sulla costituzionalità dell’iniziativa. Come riporta “El País”, il 30 dicembre la Corte Suprema ha decretato la sospensione dell’elezione di 4 deputati, di cui 3 dell’opposizione, per irregolarità nel processo elettorale. Il ricorso presentato dal PSUV è stato, dunque, accolto, e altri 6 deputati dell’opposizione sono ancora oggetto delle indagini della Corte. La situazione è dunque estremamente complessa e saranno necessari provvedimenti drastici in ambito economico per evitare il default. Risulta fondamentale ridurre l’eccessiva dipendenza dal petrolio, implementando la varietà e l’efficienza della produzione interna. Urgente sarà anche la lotta alla diffusa corruzione, facilitata dall’ipertrofia dell’apparato statale, e alla criminalità. La capitale, Caracas, con quasi 28.000 omicidi nel 2015, è tra le città più pericolose al mondo. PANORAMA PER I GIOVANI 5 SCIENZA N. N. 41 - Anno 2016 2015 Pericolo sottile: il problema dell’inquinamento atmosferico 50 mcg per metro cubo al giorno è il limite di concentrazione media del particolato nell’aria, previsto dalle normative europee. Limite che non dovrebbe essere superato per più di 35 giorni all’anno ma che le nostre città più grandi hanno violato. di Mattia Nicolella Il ricorso al blocco totale del traffico milanese per tre giornate (dal 28 al 30 dicembre) e alle targhe alterne dal 28 al 29 dicembre nella città di Roma sono solo alcune delle ultime misure antismog a causa del ristagno delle polveri sottili prodotte dall’attività umana nell’aria dei più grandi centri italiani. Questa seria allerta ambientale non è solo italiana e altrove la situazione è di gran lunga peggiore. Allarme rosso per Pechino, dove la concentrazione di particelle particolarmente pericolose ha superato di oltre 20 volte il livello stabilito dall’Oms. Livelli allarmanti sono stati registrati anche a Teheran, Madrid e Sarajevo. Per risolvere tale problema urge una soluzione di carattere politico, presa alla luce dell’analisi scientifica della natura di tale problematica. Bisogna specificare che con il termine “polveri sottili” si identifica tutto l’insieme delle particelle solide e liquide sospese nell’aria, conosciuto altrimenti con il nome di “particolato” o “pulviscolo atmosferico”. Una prima classificazione è possibile sulla base delle dimensioni assunte da queste polveri. Si parla di particolato grossolano se il diametro supera i 10 µm; le particelle inferiori ai 10 µm e ai 2,5 µm vengono chiamate rispettivamente Pm10 e Pm2,5. Questi aggregati possono avere origine naturale (derivano, per esempio, dall’erosione del suolo, dal polline, dalle ceneri vulcaniche) o antropica. Alla formazione delle polveri l’essere umano contribuisce con le emissioni della combustione dei motori, del riscaldamento domestico, di impianti industriali e di inceneritori (particelle primarie), nonché con i processi di trasformazione chimica di alcuni gas (particelle secondarie). Gli studi dell’EPA (la statunitense Environ- 6 mental Protection Agency) rilevano che a livello mondiale il 6-10% di tale particelle è determinato dalle attività umane. Il rapporto fra le componenti naturali e quelle antropiche può cambiare, però, sensibilmente a seconda della zona analizzata. Nella stessa Milano i trasporti e il riscaldamento delle caldaie sono la causa di circa il 40% delle polveri sottili presenti in città. L’alta pressione insistente sull’Italia, con temperature miti e scarse precipitazioni, peggiora la situazione. I residui dei processi di combustione e altre particelle inquinanti non vengono dispersi con il vento ma si addensano nei primi 3-4000 metri d’atmosfera. I rischi per la salute dovuti alle polveri di origine antropica sono concreti. Le particelle Pm10 e Pm2,5 riescono, infatti, a penetrare all’interno dell’organismo: se le prime non passano il setto nasale e la laringe, le seconde, essendo più sottili, vengono inalate con facilità giungendo in profondità nei polmoni. Lo SCENIHR (un comitato scientifico in seno all’UE) sospetta addirittura che le nanopolveri (dal diametro compreso tra 80,2 e 100 nm) siano in grado di penetrare nelle cellule entrando nel circolo sanguigno. È accertato, invece, come queste particelle possano essere responsabili di asma, tumori e altre patologie acute dell’apparato respiratorio e cardio-circolatorio. Gli effetti delle particelle sulla salute dipendono anche dalla loro composizione chimica. Mentre l’aria ricca di iodio può giovare alla popolazione che vive nei pressi di un mare, i particolati prodotti dalla combustione di plastiche sono in grado di trasportare sostanze altamente nocive, come le diossine. PANORAMA PER I GIOVANI