Equipes Notre Dame – Settore di Milano
ÉQUIPES NOTRE DAME
MILANO
GIORNALINO DI SETTO RE
Anno 21 n°3 Ottobre 2002
IN RICERCA
Maria Luce e Tullio Galleno
(resp. Settore Milano)
Eccoci tornati da Ciampino!
Questa volta abbiamo fatto il viaggio in treno:
è più riposante dopo la giornata lavorativa del
venerdì. I viaggi in treno sono sempre interessanti, ci aprono spaccati della vita altrui; tutti
insieme su due rotaie…per qualche ora abitanti
di una stessa casa: c’è la persona che si chiude
nel suo “walkman” e non riesci nemmeno a farle
capire che vorresti alzarti perché sei ormai
“mummificata”,…c ’è il bambino piccolo con il
ciuccio in bocca che compare e scompare trotterellando al ritmo del treno,….annunci, avvisi,
persone nomadi senza posto e..storie…un giovane e una ragazza si raccontano le vicissitudini del loro divorzio…delusioni…sofferenze.
E noi? Stiamo andando a Roma a parlare di cosa? Proprio della ricerca di questo amore dura turo, che non si stanca, che cerca sempre in
ogni stagione della vita novità e freschezza.
Perché questo desiderio mai soddisfatto? Perché siamo chiamati sempre ad Altro.
Gli incontri e le relazioni di Ciampino sono molto interessanti. C’è stata la relazione di commiato di Carlo e Maria Carla Volpini e quella
dei nuovi responsabili dell’equipe Italia Emanuela e Joseph Lee torinesi. E’ stato presentaEND Ottobre 2002
to il tema di approfondimento dell’equipe di
servizio “ABRAMO E SARA” coordinata da
Poppi e Silvia Simonis con il titolo: “ Il ruolo
profetico del Movimento END ieri e oggi”. I
nuovi responsabili della Lettera, Roberto e
Carla Vio di Torino, hanno illustra to il piano
di redazione per il 2003.
Emanuela e Joseph hanno presentato quella che è la loro
visione delle END che si articola su due
grandi assi portanti: Il Movimento e lo stile
del Servizio; riportiamo qui di seguito alcuni
considerazioni tra quelle che ci hanno maggiormente colpito ed interessato.
Le E.N.D sono un movimento ecclesiale di
spiritualità coniugale con delle caratteristiche forti e consolidate: laicità, unità e pluralismo, internazionalità e, soprattutto, costante tensione a non dimenticare lo spirito
profetico che l’ha contraddistinto fin dagli
inizi…
Il “metodo” di equipe ed i “punti concreti
d’impegno”, ben lontani dall’essere precetti
per coltivare una vita religiosa strettamente individuale, sono vie per esplorare ed approfondire le relazione umana, punto di partenza ed origine della relazione spirituale,
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che a sua volta fonda sempre più l’aspetto umano della relazione. Non siamo un Movimento
“attivo” ma un “Movimento di attivi”, un movimento che si sente unito nel richiamo evangelico, nel “metodo” spirituale di coppia, che vive
e si arricchisce anche delle diversità e del
pluralismo delle esperienze, dei carismi.
Anche l’internazionalità vuol dire diversità,
unità e pluralismo. Il Movimento è presente in
tutti i continenti con le relative diversità storiche e culturali. Una maggior consapevolezza
ed un maggior scambio internazionale e interculturale non può che arric chire ulteriormente il no stro cammino cristiano di
fede, di spiritualità, di vita
di coppia. L’internazionalità
del Movimento quindi non è
un fatto narcisistico, non è
per dire: guardate come
siamo belli perché siamo in ternazionali. E’ una reale necessità di conoscere per po ter meglio proporre al mon do la nostra esperienza di
spiritualità
c o n i ug a l e .
Dall’anno scorso sono state
costituite le cosiddette
“equipes satelliti” che gira no intorno al Movi mento in ternazionale e sono coordinate dall’ERI (Equipe Responsabile Internazionale) ,
proprio per venire incontro
a queste esigenze di cono scenza di culture e contesti sociali diversi,
pur nella stessa fede. Non dobbiamo però dimenticare che l’internazionalità inizia subito
oltre il nostro spazio personale, inizia dal nostro vicino di banco, dal nostro coèquipier,
dalla coppia con la quale siamo chiamati a fare
un servizio. Lo sforzo che compiamo per capire o farci capire da qualcuno che non parla la
nostra lingua è lo stesso sforzo che dobbiamo compiere nei confronti di chi, pur parlando
la stessa lingua, ha pensieri altri o intravede
vie diverse dalle nostre.
La storia ci mostra che le E.N.D. sono state
END Ottobre 2002
un movimento profetico fin dall’inizio.
L’importanza della coppia cristiana intuita
da P. Caffarel ormai oltre cinquanta anni fa
era una novità, una anticipazione di ciò che
oggi è ritenuto normale. Ma un Movimento è
movimento solo se non rimane fermo.. Deve
muoversi sempre in modo che non si cristallizzi in uno stato sterile. Ricordarsi della
tensione profetica è una necessità particolarmente sentita dal movimento italiano.
Siamo chiamati ad essere portatori e porta trici della speranza, a fare l’esperienza
indispensabile del perdono e della riconciliazione,
insomma, ad essere credibili nel vivere il nostro
amore umano, in un contesto che si fa sempre più
globale e che deve abbracciare tutta la Creazione, che mai come oggi
“soffre e geme”. Ma è
l’amore,
soprattutto
l’amore tra un uomo e una
donna, il nostro tema centrale da cui partono tutte
le altre considerazioni, e
forse è anche l’unico tema
che ci compete veramente.
Lo stile di servizio nel
movimento che vorremmo
sottolineare, è un tipo di
servizio che privilegia gli
aspetti di efficacia, piuttosto che efficienza e corresponsabilità
nella collegialità. Molte volte il Movimento
viene concepito come un soggetto a sé
stante, un burocratico alieno, un qualcosa
che riguarda gli altri, quelli che hanno te mpo, mentre la nostra vita di équipiers ruota
tutta nel microcosmo della nostra équipe di
base: non per niente si riscontrano tante
difficoltà nella rotazione dei servizi, che
molte volte si inceppano per mancanza di
disponibilità. Allora se il nostro servizio non
entra nella vita, nel cuore delle coppie, anche se è efficiente dal punto di vista orga2
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nizzativo, anche se ha dato visibilità al Movimento, non è efficace, è solo utile umanamen te, ma è un servizio “inutile” evangelicamente.
La collegialità non significa prendere decisioni
democratiche, a mo’ di decisione della maggioranza, e nemmeno aderire alla decisione di uno
che sembra avere più ragione degli altri, o che
è riuscito a convincerli. Significa scuola di alterità, scuola di vero ascolto e fiducia recipro ca, di incontro delle diversità con eventuale
mutamento reciproco, scuola di discernimento
collettivo, in cui la decisione, qualsiasi decisione presa, a volte anche una “non decisione”, deve riflettere l’esperienza di aver vissuto in comunità e comunione. La collegialità quindi, pur
nel giusto e vivace confronto di opinioni diverse, rientra nell’esperienza di vivere la conversione interiore, la fiducia, l’abbandono, per riuscire a liberarci dalla cultura imperversante
del sospetto, della sfiducia, dell’invidia, della
legge del più forte, o di chi si fa più ragioni, o
di chi riesce ad ottenere più consenso.
Apprezziamo e condividiamo la visione dei Lee
e cercheremo, per quanto possibile, di trasferirla e viverla nel nostro Settore certi, lo abbiamo già constatato, della partecipazione e
collaborazione di tutti Voi per sostenerci nello
svolgimento di un compito non proprio facile.
Abbiamo letto le relazioni di bilancio che ci avete inviato, e ci accorgiamo quanto il metodo
aiuti tutti noi a camminare pur nelle difficoltà
che l’attuazione dello stesso comporta. Camminare verso quale meta? Verso il Padre sulle
orme di Gesù. Per questo, per conoscerlo meglio, nel ritiro di settembre abbiamo affronta to il tema: “GESU’ MODELLO DI COMUNICAZIONE: uno sguardo che fa vivere, una parola
che crea dialogo, un ascolto che accoglie”. Perché solo guardandoLo avranno significato tutti
i punti concreti d’impegno della nostra Carta.
Le relazioni che Padre Giuseppe Mo retti ha
svolto durante il ritiro sono allegate al giornalino.
nate di Settore con tre diversi orientamen ti. La prima, come è ormai tradizione, prende in considerazione un argomento stretta mente collegato al nostro Movimento; nel
caso specifico approfondiamo la tematica
relativa ad uno dei punti concreti di impegno contenuti nella Carta: la preghiera di
coppia. Abbiamo scelto questo argomento in
seguito alle segnalazioni che abbiamo ricevuto da molte coppie sulla sua difficile attuazione e per l’importanza che lo stesso
riveste per la nostra crescita spirituale.
Nella seconda giornata di Settore si svolgerà il miniritiro di quaresima che
quest’anno si terrà a Pavia e avrà come tema “il silenzio”. Come gli altri anni la terza
giornata affronterà un problema di cara ttere sociale e di interesse generale: stiamo
pensando ai temi della pace e/o
dell’accoglienza.
Organizzeremo l’incontro con le coppie responsabili d’equipe per tenerci in contatto
con tutto il settore e la Veglia di preghiera
per chiedere la continuità e la profondità
dell’amore coniugale, perché possa superare
difficoltà e crisi e giungere alla gioia della
comprensione reciproca.
Ricordiamo che nei giorni 11 e 12 gennaio
2003 si terrà a Triuggio, organizzata
dall’Equipe Regione, la minisessione per le
coppie che hanno meno di cinque anni di
permanenza in equipe: è un’opportunità per
rivisitare ed approfondire il metodo e sco prirne meglio il senso e il valore; è anche
un’ulteriore occasione per sperimentare
l’ampio respiro e la possibilità di arricchimento reciproco che il Movimento vive e
propone.
Rimaniamo uniti nella preghiera affinché la
pace del Signore penetri nei nostri cuori e
si diffonda intorno a noi.
Con amicizia
Tullio e Maria Luce Galleno
Con l’Equipe di settore abbiamo programmato il
calendario degli incontri che si svolgeranno nel
corso del 2002/2003. Sono previste tre giorEND Ottobre 2002
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Equipes Notre Dame – Settore di Milano
I nostri consiglieri spirituali
IL NOSTRO “POSTO”
Don Sandro Villa
(Consigliere Spirituale del Settore e della Mi 10)
La vocazione universale o di tutti alla santità
si realizza nella vocazione personale,rivolta
cioé alla singola persona nella sua unicità e
irripetibilità. Anche questa é una verità
straordinaria,capace di darmi le vertigini, se
appena penso che nessun altro al di fuori di
me può occupare quel preciso "posto",che Dio
nel suo disegno d'amore mi affida - quanta
fiducia da parte sua e quanta responsabilità
da parte mia - nel mistero della Chiesa".
Queste
riflessioni
del
Card.
Dionigi
Tettamanzi ci possono aiutare nel cammino
del nuovo anno delle nostre equipes,che é,
sempre, un cammino di santità.
unicità ed un suo preciso "posto" nel
mistero della Chiesa.
Anche ogni equipe é irripetibile,ed ha un
posto,che Dio le affida nel suo mistero
d'amore. Vivere questo "posto" é una
responsabilità,che dà però gioia al solo
pensare che Dio ha così fiducia di noi (come
faccia solo Lui lo sa) da far sorgere equipes,
che testimonino sulla terra il suo amore
divino, dono specifico del matrimonio
cristiano. L'augurio, per quest'anno, é che
in ogni incontro le singole coppie e il
Consigliere Spirituale portino la ricchezza
del loro cammino di santità.
don Sandro
Ognuno di noi ha un suo posto irripetibile, io
come prete,voi come singoli laici e come
coppie. Sì, anche "questa coppia" ha una sua
NEWS DALL’EQUIPE DI SETTORE
Salutiamo e ringraziamo Paola e Rodolfo Gatti e Dina e Michele Dicorato per il loro
servizio nell’ Équipe di Settore e per la loro calorosa amicizia.
In particolare, a Dina e Michele i nostri più cari auguri per i loro trent’anni di matrimonio e la preghiera di tutti, affinché il Signore doni sempre ad entrambi la forza di
testimoniare ovunque e in ogni tempo la gioia del vivere insieme.
Accogliamo con affettuosa amicizia nella nostra Équipe Antonella e Paolo Roveda.
Alle coppie responsabili si ricorda che i contributi annuali vanno versati entro la fine
del mese di dicembre 2002.
EDS
END Ottobre 2002
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Equipes Notre Dame – Settore di Milano
L’eredità di P. Caffarel riscoperta nei suoi scritti
LE TRASFORMAZIONI CHE SONO NECESSARIE
(tratto dal libro: “Due due di loro erano in cammino” )
Tre orientamenti generali sembrano imporsi con carattere di priorità :
lo studio e la pratica dell'ascesi cristiana,
l'ascolto della Parola di Dio, la pratica
dell' orazione mentale.
Non mi limiterò ad indicare questi orien ta menti: ne sottolineerò il modo di applicarli nella propria vita, dato che c'è sempre il rischio di compiacersi delle belle
idee e di fermarsi lì.
E' importante, prima di tutto, che il Movimento aiuti i suoi membri ad impegnarsi
nella vita dell'ascesi cristiana, che per il
momento definirò: un'imitazione del Cristo nella vita quotidiana. Sono convinto
infatti che all'origine delle deficienze del
Movimento si trovi una mancata conoscen za delle esigenze dell'ascesi cristiana. E,
nel dirvi questo, non faccio tanto il pro cesso a voi quanto a me stesso. Trent'anni
fa io immaginavo, un po' ingenuamente,
davanti a quelle giovani coppie che vivevano un amore cristiano gioioso e fervido,
che il loro slancio sarebbe stato sufficiente a portarli fino alla santità. Dopo
averle viste evolvere, dopo aver approfondito il pensiero del Cristo, ora capisco che
a molti manca la conoscenza delle esigen ze evangeliche. Senza un leale e coraggioso sforzo di purificazione del cuore, è vano pretendere di conoscere Dio e di testi moniarlo. Il Cristo lo ha detto: «Beati i
puri di cuore, essi vedranno Dio». Ed ha
anche detto: «Chi vuol essere mio discepolo, rinneghi se stesso, prenda la sua
croce ogni giorno e mi segua» (Lc. 9, 23).
Quando si parla di ascesi, c' è chi pensa a
chissà quali penitenze, degne dei Padri del
deserto. È al tempo stesso cosa più semplice, più profondo e più gioiosa. In tutti
noi coabitano due forze incompatibili, ciò
END Ottobre 2002
che la Scrittura chiama la «cupidigia» - o,
se preferite, l'egoismo - e la carità, che è
amore di Dio e dei nostri fratelli per Dio.
Durante venti secoli di vita cristiana, è
venuta elaborandosi una scienza ed un'arte, che insegnano i mezzi per far trionfare la carità sulla cupidigia. «l'uomo nuovo» sull'«uomo vecchio», sul peccatore
che tutti noi siamo. È impensabile che
nelle Equipes Notre Dame, Movimento di
spiritualità, le coppie non compiano lealmente un'iniziazione a quella scienza del
progresso spirituale che è l'ascesi cristiana. (…)
Non siatene spaventati in anticipo: l'ascesi cristiana non è né triste né oppressiva, essa è apertura al soffio dello Spirito, ci prepara alla Pentecoste, a quella
Pentecoste che ogni cristiano è chiamato
a sperimentare personalmente.
A questo orienta mento dell'ascesi farei
corrispondere l’intenzione che abbiamo di
attribuire d'ora innanzi una più grande
importanza all'ìmpegno e al rinnovo
dell'impegno nelle Equipes. Impegnarsi in
un Movimento, accettare una cornice,
osservare una regola, sono mezzi per
premunirsi contro l’incostanza, per
controbilanciare
il
nostro
gusto
d'indipendenza, che spesso non è altro
che una forma di orgoglio e di
sufficienza, per reagire contro una
tendenza all'individualismo spirituale, a
fare a meno degli altri lungo la via della
santità. Ma dev'essere ben chiaro che,
per avere il suo pieno valore, questo
mezzo dev'essere scelto coscientemente,
perseguito lealmente. E’ per questo
motivo che, d'ora innanzi, nel pronunciare
l'impegno e nel rinnovarlo, si dovrà
precisare che si è pienamente d'accordo
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Equipes Notre Dame – Settore di Milano
sulla natura, gli orientamenti e la pedagogia
delle Equipes Notre Dame. Come mi sembra
essenziale che non si scoraggino mai le
coppie che, piene di buona volontà,
incontrano delle difficoltà nell'osservare
gli obblighi della nostra Carta, così mi pare
altrettanto illogico e pericoloso che
entrino o rimangano nel Movimento quelle
che non sono d'accordo circa gli scopi o i
mezzi o che, pur essendo d'accordo, non
hanno la volontà di «stare al gioco». (…)
L'ascolto della Parola di Dio: ecco il secondo orientamento generale che vi pro pongo. L'ascesi, nel senso di marcia verso
la santità, esige una ricerca di Dio attiva
e perseverante, specialmente attraverso
lo studio delle Scritture. Ora, questo stu dio occupa un posto troppo secondario
nella vita personale dei coniugi, nella vita
della coppia, nella vita d'équipe. D'ora in
avanti bisognerà impegnarvisi con molta
maggior deliberazione. Vedremo allora
colui che prega può esclamare, un giorno
o l’altro, come Giobbe rivolto a Dio: «
Finora io ti conoscevo per sentito dire;
ora i miei occhi ti hanno veduto»
(Gb 42,5)
In avvenire verrà chiesto a tutti i me mbri
del
Movimento
di
dedicare
all’orazione mentale, ogni giorno a partire dal momento dell’impegno, il modesto
minimo di dieci minuti. Contemporaneamente, a tutti i livelli, verrà compiuto un
grande sforzo di iniziazione all’orazione,
perché questa sia ciò che già è per tanti
di voi: un incontro quotidiano con il Signore. Le Equipes, Movimento di spiritualità, saranno un movimento di preghiera – è logico!
quali miracoli opera la Parola di Dio, perché essa è creatrice: essa fa vivere quan ti si aprono alla sua virtù, fa scaturire la
gioia nella famiglia. (…)
Infine, l'orazione mentale è il terzo o rientamento.
Per
trovare
Dio,
indubbiamente bisogna prima di tutto ascoltarlo, ma bisogna anche rispondergli aprendo e abbandonando la profondità del nostro essere alla sua Parola. Questo ascolto
e questa risposta esigono quella preghiera
che viene chiamata «orazione mentale».
Dove la preghiera manca tutto deperisce,
dove c'è la preghiera tutto rinasce, tutto
matura. Bisogna pur riconoscere che, mentre nella riunione d'équipe la preghiera occupa un posto, la stessa cosa non si verifica nella vita personale della maggior parte
dei membri del Movimento. Anzi! Ora, sarebbe vano pretendere di diventare dei testimoni del Dio vivente se non si fosse decisi a diventare degli oranti. Si può rendere testimonianza soltanto di ciò che si conosce. Solo le persone che pregano - siano
o meno fornite di una grande cultura – non
deludono quando parlano di Dio. E soltanto
END Ottobre 2002
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Equipes Notre Dame – Settore di Milano
La nostra “Carta”
Preghiera in comune
La preghiera comunitaria é il grande mezzo
per incontrarsi in profondità, per acquistare
un’anima comune per prender coscienza della
presenza del Cristo in mezzo al suoi. Ma essa
opererà tutto ciò soltanto se, prolungata a
sufficienza, aiuta a staccarsi dalle proprie
preoccupazioni, a fare silenzio. Le si dedica
almeno un quarto d'ora prima dello scambio
di idee.
Prima di iniziare la preghiera, le coppie mettono in comune le loro intenzioni. Perché esse
siano realmente fatte proprie da tutti, la loro presentazione dev'essere sufficientemen te circostanziata e deve apparire manifesto
che esse stanno veramente a cuore a coloro
che le raccomandano.
Poi si evocano, al fine di prendere anche queste a carico nella preghiera, le intenzioni attuali della grande famiglia cattolica (per esempio: cristiani perseguitati, qualche missione in difficoltà, un determinato sforzo apostolico, il problema delle vocazioni sacerdotali, ecc.).
Affinché questa preghiera in comune dilati i
cuori e li faccia battere al ritmo della Chiesa,
essa comprenderà salmi, orazioni ed inni dei
breviario e del messale, che verranno propo sti alle équipes dalla Lettera delle Equipes
Notre-Dame.
Un'altra parte della preghiera consisterà nel
lasciare che ciascuno esprima ad alta voce le
riflessioni ed i sentimenti che gli avrà suggerito il brano di Scrittura indicato dalla Lettera.
Dovrà esser previsto anche un momento di
silenzio, onde permettere a ciascuno di avere
un contatto intimo e personale con Dio.
END Ottobre 2002
L’angolo della preghiera
Preghiera a Maria
Madre del Redentore
per compiere il suo provvidenziale
piano salvifico, Dio Padre ti ha scelta
prima della creazione del mondo.
Tu credesti nel suo amore
e obbedisti alla sua parola.
Il Figlio di Dio ti desiderò
come Madre.
Tu lo ricevesti con
pronta obbedienza e cuore indiviso.
Lo Spirito Santo ti, colmò di doni.
singolari.
Tu ti lasciasti condurre dalla sua azione misteriosa e potente.
A te, Madre della famiglia umana,
affidiamo fiduciosi l'umanità intera
con le sue speranze e i suoi timori.
Fa che non le manchi la luce
della vera saggezza.
Guida i suoi passi sulla via della pace.
Concedi a tutti di incontrare Cristo,
Via, Verità e Vita.
Giovanni Paolo II
RICORDIAMO A TUTTI
CHE IL GIORNO
25 NOVEMBRE
È LA FESTA
DELLA COPPIA BEATA
BELTRAMI-QUATTROCCHI
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Equipes Notre Dame – Settore di Milano
La voce della Chiesa
La cultura dominante schiaccia la famiglia
Card. Dionigi Tettamanzi
Da: ”Famiglia dove sei? ” Lettera pastorale alla diocesi di Genova
Da Gerusalemme - citta' posta sul monte, la
sposa del gran Re - la famiglia scendeva verso
Gerico, nella pianura del gran lago salato,
sotto il livello del mare, Scendeva per le vie
tortuose e impervie della storia quando, ad
una svolta, incontro' ì Tempi Moderni. Non
erano di loro natura briganti, non peggio di
tanti altrì Tempi, ma si accanirono subito
contro la famiglia, non trovando di loro gusto
la sua pace, che rispecchiava ancora la luce
della citta' di Dio. (…)
Le rubarono prima di tutto
la fede, che bene o male
aveva conservato fino a
quel momento come un
fuoco acceso sotto la
cenere dei secoli. Poi la
spogliarono dell'unità e
della fedeltà, della gioia
dei figli e di ogni
fecondità generosa; infine
le tolsero la serenità del
colloquio domestico, la
solidarietà col vicinato,
l'ospitalità sacra per i
viandanti e i dispersi... La
lasciarono così semiviva
sull'orlo della strada e se
ne andarono… (…)
Passò per quella strada un sociologo, vide la
famiglia, la studiò a lungo e disse: «Ormai è
morta!»; e andò oltre. Le venne accanto uno
psicologo e sentenziò: «L’istituzione familiare
era oppressiva. Meglio cosi!». La trovò un
prete e si mise a sgridarla. «Dovevi opporti ai
ladroni! Perchè non hai resistito meglio? Eri
forse d'accordo con chi ti calpestava?» (…)
Il sociologo legge la famiglia non tanto come un
dato "naturale", costitutivo e strutturale
dell'essere umano in relazione, uomo e donna:
END Ottobre 2002
quanto come un dato "culturale", un dato cioè che
non tocca l'essere, ma i modi di pensare, anzi di
sentire. Per questo la fami glia vive in se stessa le
linee tipiche della cultura, che sono diverse e che
variano da tempo a tempo e da luogo a luogo. In
questa prospettiva quali problemi ci sono ad
accettare o almeno a tollerare i nuovi - diversi e
contrastanti - modelli di "fami glia"? Lo psicologo,
abituato a rilevare i tanti e vari condizionamenti,
esterni e interiori, che coinvolgono le persone,
puo' facilmente sollevare il dubbio circa la
possibilità stessa di una vera
libertà dell'uomo e della donna
nello sposarsi, quando non giunge
egli stesso a condividere l'idea
che sia proprio l'istituzione
familiare il più pesante
condizionamento per la libertà
degli sposi. Giusto sarebbe allora
parlare di "istituzione oppressiva".
Il prete, almeno nella trascrizione
della
parabola,
assume
l'atteggiamento del "moralista"
nel senso meno simpatico del
termine. Interviene subito con il
giudizio sulle colpe della famiglia,
con un giudizio quasi irritato e
malizioso di condanna. Ma dal
prete la fetiniglia non ha forse il
diritto
di
attendersi
qualcos'altro? Prima di essere
denunciata nelle sue responsabilita', non dovrebbe
essere invitata a lasciarsi affascinare dalla
bellezza dei suoi valori? (…) Le tre figure ci
offrono un insegnamento: la famiglia, come ogni
realta' umana, ha bisogno di essere aiutata,
conosciuta, studiata e sostenuta in modo concreto
specialmente nelle sue situazioni di difficolta' e di
crisi. Aiutata si', purche' ci si accosti ad essa
sempre con umile rispetto e grande amore.
Proprio questo amore sollecitera' la famiglia a
credere in se stessa, ad avere fiducia nelle sue
risorse, e spìngera' tutti a imparare a ricevere
tanto dalla famiglia. (…)
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Equipes Notre Dame – Settore di Milano
Passò alla fine il Signore, ne ebbe
compassione e si chinò su di lei (la famiglia) a
curarne le ferite, versandovi sopra l’olio della
sua tenerezza e il vino del suo sdegno. Poi,
caricatala sulle spalle, la portò fino alla
Chiesa e glirla affidò, perché ne avesse cura,
dicendole: «Ho già pagato per lei tutto quello
che c'era da pagare. L'ho comprata con il mio
sangue e voglio fame la mia prima, piccola
sposa. Non lasciarla più sola sulla strada, in
balia dei tempi. Ristorala con la mia Parola e il
mio Pane. Al mio ritorno ti chiedero' conto di
lei ».
La famiglia è una vocazione
Dalla “Lettera ai genitori” Card. C.M. Martini
Il Regno documenti 13/2002, 427-428
La
prima
vocazione
di cui voglio parlarvi è la vostra, quella
di essere
ma ri to
e
moglie, papà e ma mma.
Perciò
la
mia prima
parola
è
proprio per
invitarvi a
prendervi
cura
del
vostro volervi bene
come marito e moglie: tra le tante cose urgenti, tra le tante sollecitazioni che vi assediano, mi sembra che sia necessario custodire qualche tempo, difendere qualche spazio,
programmare qualche momento che sia come
un rito per celebrare l’amore che vi unisc e.
L’inerzia della vita con le sue frenesie e le sue noie, il logorio della convivenza, il
fatto che ciascuno sia prima o poi una delusione per l’altro quando emergono e si irrigidiscono difetti e cattiverie, tutto questo finisce per far dimenticare la benedizione del
volersi bene, del vivere insieme, del mettere
al mondo i figli e introdurli nella vita.
L’amore che vi ha persuasi al matri END Ottobre 2002
monio non si riduce all’emozione di una stagione un po’ euforica, non è solo
un’attrazione che il tempo consuma. L’amore
sponsale è la vostra vocazione: nel vostro
volervi bene potete riconoscere la chiamata
del Signore. Il matrimonio non è solo la decisione di un uomo e di una donna: è la grazia
che attrae due persone mature, consapevoli,
contente, a dare un volto definitivo alla propria libertà. Il volto di due persone che si
amano rivela qualcosa del mistero di Dio.
Vorrei pertanto invitarvi a custodire
la bellezza del vostro amore e a perseverare
nella vostra vocazione: ne deriva tutta una
concezione della vita che incoraggia la fedeltà, consente di sostenere le prove, le delusioni, aiuta ad attraversare le eventuali crisi
senza ritenerle irrimediabili. Chi vive il suo
matrimonio come una vocazione professa la
sua fede: non si tratta solo di rapporti umani
che possono essere motivo di felicità o di
tormento, si tratta di attraversare i giorni
con la certezza della presenza del Signore,
con l’umile pazienza di prendere ogni giorno
la propria croce, con la fierezza di poter far
fronte, per grazia di Dio, alle responsabilità.
Non sempre gli impegni professionali,
gli adempimenti di famiglia, le condizioni di
salute, il contesto in cui vivete, aiutano a vedere con lucidità la bellezza e la grandezza
della vostra vocazione. È necessario reagire
all’inerzia indotta dalla vita quotidiana e vo lere tenacemente anche momenti di libertà,
di serenità, di preghiera.
Vi invito pertanto a pregare insieme,
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Equipes Notre Dame – Settore di Milano
già questa sera, e poi domani e poi sempre: una
preghiera semplice per ringraziare il Signore,
per chiedere la sua benedizione per voi, i vostri figli, i vostri amici, la vostra comunità:
qualche Ave Maria per tutte quelle attese e
quelle pene che forse non si riescono neppure
a dire tra di voi.
Vi invito ad aver cura di qualche data,
a distinguerla con un segno, come una visita a
un santuario, una Messa anche in giorno feriale, una lettera per dire quelle parole che inceppano la voce: la data del vostro matrimonio, quella del battesimo dei vostri figli, quella
di qualche lutto familiare, tanto per fare qualche esempio.
Vi invito a trovare il tempo per parlare
tra voi con semplicità, senza trasformare ogni
punto di vista in un puntiglio, ogni divergenza
in un litigio: un tempo per parlare, scambiare
delle idee, riconoscere gli errori e chiedervi
scusa, rallegrarvi del bene compiuto, un tempo
per parlare passeggiando tranquillamente la
domenica pomeriggio, senza fretta. E vi invito
a stare per qualche tempo da soli, ciascuno
per conto suo: un momento di distacco può
aiutare a stare insieme meglio e più volentieri.
Vi invito ad avere fiducia nell’incidenza
della vostra opera educativa: troppi genitori
sono scoraggiati dall’impressione di una certa
impermeabilità dei loro figli, che sono capaci
di pretendere molto, ma risultano refrattari
a ogni interferenza nelle loro amicizie, nei
loro orari, nel loro mondo.
La vostra vocazione a educare è benedetta da Dio: perciò trasformate le vostre
apprensioni in preghiera, meditazione, confronto pacato. Educare è come seminare: il
frutto non è garantito e non è immediato, ma
se non si semina è certo che non ci sarà raccolto. Educare è una grazia che il Signore vi
fa: accoglietela con gratitudine e senso di
responsabilità. Talora richiederà pazienza e
amabile condiscendenza, talora fermezza e
determinazione, talora, in una famiglia, capita
anche di litigare e di andare a letto senza salutarsi: ma non perdetevi d’animo, non c’è
niente di irrimediabile per chi si lascia condurre dallo Spirito di Dio.
E affidate spesso i vostri figli alla protezione
di Maria, non tralasciate una decina del rosa rio per ciascuno di loro: abbiate fiducia e non
perdete la stima né di voi stessi né dei vostri
figli. Educare è diventare collaboratori di Dio
perché ciascuno realizzi la sua vocazione.
UN DOPPIO SALUTO
Vostre Eminenze Cardinali Carlo Maria Martini e Dionigi Tettamanzi,
conoscendo le vostre affettuose attenzioni per la pastorale della coppia e della
famiglia, le Equipes Notre Dame —Settore di Milano— vi ringraziano per tutto
ciò che avete fatto e farete anche per noi.
Ricordandovi nelle nostre preghiere di coppia, auguriamo a Lei Card. Martini di
raggiungere finalmente la desiderata Gerusalemme, e a Lei Card. Tettamanzi un
fruttuoso ministero pastorale nella nostra Diocesi.
Equipes Notre Dame - Settore di Milano
END Ottobre 2002
10
Equipes Notre Dame – Settore di Milano
Sessione nazionale
La Coppia END: terra di mezzo,
terra di incontro
Cinzia e Luigi Brambilla (Monza 4)
Se dovessimo sintetitizzare in uno slogan
cosa ci siamo portati a casa dalla sessione
nazionale svoltasi a Ciampino questa estate,
pensiamo non ci possa essere miglior sintesi
del titolo di questo articolo.
Questa volta siamo partiti carichi di curiosità e di attese a seguito dell’esperienza dello
scorso anno, per noi la prima, che ci aveva
aiutato a tradurre in parole sentimenti provati ma difficili da esprimere; avevamo la sciato con riconoscenza la sessione passata
avendo acquisito una maggiore consapevolezza sul senso e sull’efficacia dei sacramenti.
Quest’anno il tema è stato il sacramento del
matrimonio, un’equipe appositamente formata ha raccolto in un documento le interviste
rilasciate da teologi e da coppie di diversa
estrazione e provenienza; inoltre, rispetto
al passato, vi è stata anche la trasformazione delle Equipes di formazione in gruppi di
lavoro…insomma c’erano tutti gli elementi
per rendere gustosa la nostra partecipazione. I frutti non si sono fatti attendere, teologi, liturgisti, coppie, sacerdoti ci hanno
offerto approfondimenti teologici, esperienze di vita vissuta, compartecipazione di successi e fallimenti; è stata condivisa la consapevolezza di testimoniare la felicità del matrimonio celebrato nella Chiesa. Anche gli
approfondimenti nei gruppi di lavoro sono
stati vivaci e appassionati, in poche parole
appaganti. Lo svolgimento degli interventi e i
lavori di gruppo si sono rivelati così frenetici ed interessanti che hanno rischiato di
trasformare la sessione nazionale in un
grande convegno, un grande simposio di esperti! Per fortuna non è stato così; il clima
è sempre stato familiare e sostenuto da due
END Ottobre 2002
grandi convinzioni:
la prima è che la Chiesa partendo
dalla riflessione sul matrimonio deve recuperare una dimensione di “SPONSALITÀ”: Dio
non si può vedere, l’uomo non può “cogliere” la
sua presenza “diretta”, Dio però si rende visibile attraverso le sue opere, se le sue creature non sono suo sacramento, segno che
rende visibile la sua realtà, allora non è possibile fare esperienza di Dio. Se l’uomo e la
donna, quindi sono sacramento, con il loro amore, di Dio, allora Dio è sposale (custodirsi
reciprocamente, prendersi cura dell’altro).
Se la sponsalità è all’interno di Dio, allora anche la Chiesa deve essere sponsale, anche
nella Chiesa le relazioni devono prevalere sulle funzioni;
la seconda è che la coppia unita
nel matrimonio sacramento in cui vede la realizzazione del proprio desiderio di felicità,
ha il compito e l’impegno di inventare una
“Teologia Narrativa”, cioè costruire una
“terra di mezzo” dove l’uomo può essere se
stesso senza imbarazzo o sensi di inadeguatezza, una terra di mezzo dove l’uomo “della
strada” possa capire che è possibile fare esperienza di Dio attraverso l’incontro con il
suo sacramento più bello: la coppia. Coppia
che in quanto tale parla il linguaggio
dell’Amore. Tale linguaggio può essere compreso da chiunque, a prescindere dalla comunità di riferimento; occorre infatti considerare che nel mondo attuale, sempre più globalizzato, vi sono ormai molteplici comunità
di riferimento, diverse da quelle territoriali.
La comunità ecclesiale non è più l’unica comunità dove l’uomo può trovare risposte al senso della sua esistenza. Le comunità di amici,
11
Equipes Notre Dame – Settore di Milano
parenti, volontariato, colleghi eccetera offrono a
modo loro delle risposte. Tutte queste comunità
hanno i loro linguaggi, profondamente diversi dal
linguaggio teologico della Chiesa.
(chiunque volesse approfondire questi argomenti
può fare richiesta delle relazioni tenutesi alla sessione nazionale a Cinzia e Luigi Brambilla – Equipe
Monza-4)
Allora Maria disse:
«Eccomi, sono la serva del Signore,
Avvenga di me quello che hai detto» .
Lc 1,38
RICORDIAMO ALLE
NUOVE COPPIE
IN EQUIPE DA MENO DI 5 ANNI
Par
tec
ipat
e!!
LA MINI SESSIONE
A TRIUGGIO
VILLA S.CUORE
11 e 12 Gennaio 2003
La minisessione vuole essere un’occasione per rivisitare ed approfondire il metodo END e scoprirne meglio il senso ed il valore, oltre ad essere un’occasione per
sperimentare l’ampio respiro e la possibilità di arricchimento che il Movimento
vive e propone.
END Ottobre 2002
12
Equipes Notre Dame – Settore di Milano
Vita del nostro settore
Un’occasione di pausa e preghiera
Cecilia e Davide Martinelli (Milano 11)
La partecipazione agli esercizi spirituali è
uno dei punti di forza del nostro rapporto di
coppia. Possiamo azzardarci a dire che ci siamo conosciuti per la prima volta nell’ormai
lontano 1988 proprio durante una settimana
di “esercizi”.
Già negli anni del fidanzamento abbiamo fatto in modo di pianificare un’occasione annuale
di ascolto, preghiera e discernimento. Sposi,
abbiamo deciso di intraprendere il cammino
nelle End grazie allo stile incontrato durante
gli esercizi spirituali proposti dal settore di
Milano nel 1997 e 1999. Eravamo alla ricerca
di un ritiro spirituale pensato e ritmato sulle
esigenze della coppia, che prevedessero un
taglio speciale nello svilupparsi del tema scelto per le meditazioni, che ci aiutasse ad approfondire le ragioni e i modi della scelta di
essere sposi cristiani.
Così, bene inseriti nell’equipe Milano 11 dal
2000, nei limiti del possibile continuiamo a
scegliere la due giorni di esercizi organizzati
dal nostro settore. Un’occasione di pausa e di
preghiera che cade proprio al termine delle
vacanze estive, quasi a voler dare una pro spettiva diversa al nuovo anno di impegno e
lavoro appena intrapreso.
La seconda domenica di settembre, data
scel ta dal settore per questo appuntamento,
è sempre in prossimità del nostro anniversario di matrimonio: finora abbiamo ricevuto in
regalo, per poter partecipare, un fine settimana senza figli.
Non è mai facile partire (per gli oneri orga nizzativi che tutti ben conosciamo) ma anche
quest’anno abbiamo portato a casa i frutti
abbondanti: ottime meditazioni di un predicatore in gamba, la partecipazione a celebrazioni dell’eucaristia e momenti di preghiera
ben preparati, la condivisione di un dialogo
END Ottobre 2002
intenso nella coppia. Non ultimo pregio
l’opportunità di condividere l’esperienza con
altri sposi delle END.
Osiamo affermare che il successo degli esercizi spirituali (come sa chi vi ha già partecipato) dipende in massima parte dal nostro
stato d’animo e dalla voglia di mettersi in
gioco sotto lo sguardo di Gesù.
“Lì dove sono gli uomini
vostri fratelli,
lì dove sono le vostre aspirazioni,
il vostro lavoro,
lì dove si riversa il vostro amore,
quello è il posto
del vostro incontro quotidiano con Cristo.
Il cielo e la terra
sembra che si uniscano laggiù,
sulla linea dell’orizzonte.
Invece no, è nei vostri cuori
che si fondano davvero,
quando vivete
santamente
la vita ordinaria.”
S. Josemaría Escrivá
Fondatore dell’Opus Dei
Canonizzato a Roma il 6 ottobre 2002
13
Equipes Notre Dame – Settore di Milano
EQUIPE CORMANO 5
UNA SAPIENTE ALCHIMIA DI
SOMIGLIANZE E DIFFERENZE
Simonetta e Stefano Necco (Cormano 5)
Giunge a Brusuglio un inviato speciale che a
seguito delle numerose anomalie segnalate
vuol vederci più chiaro in questo strano proliferare di equipes nella stessa zona, giunto ormai alla sua quinta filiazione.
Il suo occhio è piuttosto sull’ultima nata;
un’equipe che raduna coppie “giovani” con meno
di 6 anni di cammino matrimoniale nella storia
e persone di età inferiore ai 37 anni.
Hanno in comune l’aver “ruotato” intorno alla
parrocchia di Brusuglio: qualcuno è cresciuto
in oratorio, altri sono scout, ci sono un paio di
ex educatori, un organizzatore del trekking,
un infiltrato per amicizie altolocate ….insomma
un po’ di storie che in un dato momento della
storia si son trovate ad un comune crocicchio
per partire per dove non si sapeva, e forse non
si sa ancora….
Quel che è certo è che tutti gli ardori della
partenza sono stati sapientemente accolti e
indirizzati da due audaci camminatori (Laura e
Paolo Casalone di Monza) che nella prima parte
del percorso hanno aiutato il gruppo a modulare il passo per iniziare il viaggio e la salita.
Ma guardiamo un po’ da vicino questo insolito
gruppo di “scalatori”:
ci sono Serse e Silvia, sposati da un anno, che
han messo nello zaino pennelli, creta, smalti e
stucchi con qualche attrezzo da ginnastica e
gli inseparabili sci: sono due artisti e amanti
dell’attività fisica. Lei è anche un’ottima maestra di sci di fondo che offre lezioni (anche
gratuite) ad amici e conoscenti, lui un abile restauratore di dipinti e affreschi.
Luca e Laura hanno un bambino, Paolo, di due
anni e un po’: vivono in una comunità di famiglie
a Cesano, dilettandosi nell’arte della falegnameria (lui) e in quella dello studio e
dell’educazione (lei).
Lele e Stefy hanno una bimba di nove mesi,
Chiara: sono ex educatori dell’oratorio attualEND Ottobre 2002
mente impegnati in un’ associazione di volontariato a sostegno di orfanotrofi
dell’Ucraina. Lui partirà a maggio per un
viaggio sul luogo.
Laura e Max sono i nostri amanti della montagna e della glaciologia: lei è un abile informatica, lui un esperto preparatore di cibi biologici, miele e confetture ed entrambi
si dilettano a partecipare a concerti e feste etniche e folk.
Condividono con Luca e Federica, che tra
14
Equipes Notre Dame – Settore di Milano
breve avranno un bambino (che chiameranno
Simone), un interesse e una passione per il
Commercio Equo e Solidale. Sono stati (Luca
e Federica lo sono tutt’ora) tutti volontari
della bottega del mondo l’altromercato, che è
proprio qui a Brusuglio. Luca e Federica sono
un diligente ingegnere ed un’infermiera provetta.
Simonetta e Stefano si dilettano a far crescere Andrea, un tipo vispo che ha tre anni.
Lei lavora in una scuola dell’infanzia e nel
tempo libero studia, lui quando finisce di fare l’impiegato canta gospel.
Ultimo ma non meno importante è il nostro
don Sergio, che viene da una famiglia numerosa nonché dal vicino Quarto Oggiaro: è un
ottimo narratore di storie famigliari e non,
ed anche amante della tavola e dei viaggi. Si
diletta approfondendo i rapporti tra teologia
e bioetica, ritagliando spazi dalla sua vita di
coadiutore, assistente scout e faro della
Cormano 5.
Ci invidiate? Fate bene! Uno così non si trova
facilmente…
E in realtà non si trovano nemmeno compagni
di viaggio disposti a condividere anni di vita e
di cammino.
Quindi benediciamo il Signore per aver concesso tanta grazia a noi che abbiamo iniziato
questa avventura END.
Gli chiediamo di aiutarci a superare la mediocrità, a trovare la strada per essere santi
quotidiani, amanti della Bellezza del Creato e
veri strumenti di pace.
Incontri per genitori
A cura di Marina e Biagio Savarè (Mi10)
Venerdì 25 ottobre
L'adolescenza
Relatore: Dott. Andrea Basili
Psicoterapeuta
Venerdì 8 novembre
La famiglia e le istituzioni
Relatore: Dott.ssa Gigliola Guerrieri
Avvocato
Venerdì 15 novembre (da confermare)
Genitori anche se separati
Ing. Ernesto Emanuele
Sig. Ennio Radice
Genitori separati
Gli incontri sono organizzati da:
Famiglie Separate Cristiane
Per informazìom e adesioni:
Comitato Lombardo Associazioni Familiari
Tel. 02 7000.6319 o 6174 (mattino)
e.mall: [email protected]
La partecipazione ai corsi è gratuita. I corsi
non sono ovviamente riservati solo ai
separati.
Martedì 29 ottobre
«Questo è il mio
Comandamento:
che vi amiate gli uni gli altri,
come io vi ho amati.»
Gv 15,13
END Ottobre 2002
Adolescenza: problemi e aspetti psicologici
Relatore: Dott. Ezio Aceti
Psicologo, consulente psicopedagogico del
Comune di Milano
L’incontro, gratuito e aperto a tutti, si
svolgerà presso :
Famiglie Nuove
Tel. 0248196695
E—mail: [email protected]
15
Equipes Notre Dame – Settore di Milano
Vita del nostro settore
L’EQUIPE
“DIFFUSIONE INFORMAZIONE e PILOTAGGGIO”
Laura e Paolo Casalone (Monza 3)
In questo breve articolo vi vorremmo riferire
come abbiamo vissuto la “nascita” dell’Equipe
DIP e darvi poi alcune informazioni pratiche.
La premessa è stata per noi l’incrocio di due
eventi significativi a cui abbiamo partecipato,
la scintilla è stato un gentile appello-invito di
Tullio e Maria Luce; la conferma proviene da un
veloce e amichevole giro di consultazioni con le
altre coppie invitate: ed ecco che è nata la tanto attesa Equipe DIP.
DIP, nome misterioso che (secondo la moda in
uso nelle End di affibbiare sigle ad ogni realtà)
vorrebbe significare Diffusione, Informazione
e Pilotaggio, ma che ad uso e consumo di questo
nostro breve intervento, vogliamo ribattezzare
miscela DI Provocazioni, per noi ed in generale
per tutte le coppie del Settore.
Spieghiamo meglio cosa sono stati per me e per
Laura i due eventi significativi.
Il primo è stata l’esperienza del pilotaggio di
una nuova Equipe. La potente iniezione di vitalità trasmessa e testimoniata dalle giovani coppie di Cormano (direttamente vissuta sulla nostra pelle, e descritta sapientemente sul Giornalino del Settore dalla penna dei Sangalli che
appartengono all’equipe parallelamente pilotata
dai Besana) evidenziano l’importanza di assicurare e facilitare la conoscenza del metodo End.
Come? Ce lo dice genuinamente la testimonianza dell’”Equipe frizzante”: “ne parleremo ad
altre coppie di amici perché venga anche a
loro il desiderio di provare”. Si’ perché tutto
il discorso della propagazione delle End si riconduce a questo concetto portante: il cristiano che ha scoperto di avere trovato un tesoro,
testimonia e annuncia.
Il secondo motivo ispiratore è stata l’occasione
di approfondimento sul concetto di missionarietà offerto dalla partecipazione al Ritiro del
END Ottobre 2002
Consiglio Pastorale della nostra parrocchia. La lettera dell’Arcivescovo “Partiamo
da Emmaus”, approfondisce tanti aspetti
da cui traggo questi punti salienti che trasformiamo in provocazioni e su cui ognuno
troverà il modo di riflettere.
La risurrezione è presentata dalla Bibbia
come un evento che discende direttamente dall'amore e dalla potenza del Padre e
supera le leggi della nostra esistenza storica. Però questo evento deve essere annunciato nella storia umana e deve essere
accolto da ogni uomo, perché dice qual è il
senso della storia, il destino dell'umanità.
L'uomo quindi entra in causa sia come destinatario sia come protagonista dell'annuncio della risurrezione. Anzi si può dire
che la libertà dell'uomo esiste appunto per
questo: per partecipare alla vita risorta di
Gesù, per accoglierla pienamente dentro di
sé e per comunicarla agli altri.
La nuova realtà, creata da Gesù nei discepoli, comincia a esprimersi in un nuovo stile
di vita, nel quale la libertà sprigiona le sue
energie più belle: i discepoli si staccano
dalle loro speranze ambigue, dai loro progetti, dalle stanchezze e dalle pigrizie; un
ardore nuovo invade il loro cuore e lo riempie di gioia; a sera inoltrata, deponendo
ogni preoccupazione per se stessi e per il
proprio riposo, corrono verso Gerusalemme, tutti presi ormai da un compito che li
sollecita e li affascina.
Anche le relazioni libere tra uomo e uomo
vengono coinvolte nella novità della vita. I
discepoli non restano soli. Sentono il biso16
Equipes Notre Dame – Settore di Milano
gno di parlarsi l'un l'altro, non più per comunicarsi, come poche ore prima, le amarezze e le
delusioni, ma per spronarsi a vicenda col ricordo del cuore ardente, che l'incontro con
Gesù ha suscitato in loro. Sentono soprattutto il bisogno di correre a Gerusalemme per
raccontare quanto hanno vissuto, per riaggregarsi alla comunità dei discepoli e per prepararsi a un compito che li vedrà testimoni del
Risorto presso ogni popolo e ogni uomo fino
agli estremi confini della terra.
Questi aspetti della missione, colti sinteticamente nell'episodio di Emmaus, vengono sviluppati e approfonditi in molti testi, tra cui il
libro a noi noto “Due di loro erano in cammino”
che applica questi discorsi alla vita di coppia e
presenta il metodo END
Anche noi possiamo farci promotori di queste
iniziative di annuncio e ci domandiamo quali
caratteristiche devono avere per renderle
belle, vere, sante.
ne geografica nel territorio)
Parolini (zona ad est di Milano)
Gardella (zona ovest)
Pignataro (Milano citta’)
Queste tre coppie si terranno a disposizione
per l’ accoglienza delle coppie da informare
la sera di ogni secondo martedi del mese, a
partire da ottobre.
Le coppie del settore che sono a conoscenza
di necessità di informazione contatteranno i
Casalone che organizzeranno l’incontro.
2) Nel caso che la richiesta di informazione
provenga da un gruppo che ci invita ad andare noi sul luogo,
andrà
una coppia
dell’équipe DIP insieme alla coppia che è stata contattata dal gruppo.
Tutte le coppie che si apprestano a fare
questo servizio sono pregate di contattare i
Pignataro, che sono a disposizione per fornire alcune indicazioni utili per svolgere queDa queste riflessioni scaturiscono al- sta attività e per fornire il materiale da dicune linee comportamentali e di azione da te- stribuire alle coppie da informare (materiale
nere presenti anche per l’impostazione che deve essere molto succinto: quando i
dell’attività della DIP:
pri mi cristiani avevano cominciato ad annunRimanere legati ad uno spazio fisico,
ciare la buona notizia non esistevano ancora i
se possibile, nelle nostre case, ad una quattro Vangeli, ma si basavano sulla tradiesperienza concreta delle nostre fa zione orale). Inoltre tra i compiti dell’ Equimiglie, rimanere cioè coi “piedi per
pe DIP c’e’ anche quello di seguire le coppie
terra”
pilota, quando sono in corso dei pilotaggi di
Inseriti in una comunità, aiutati da un nuove equipes: Vi informiamo che probabilmetodo
mente ci sarà un pilotaggio, che comincerà
Privi di ogni “trionfalismo” seguendo il ad ottobre.
principio della gradualità, convinti di
non essere mai arrivati
Troverete infine riportato qui di seguito
E’ in questo spirito che intendiamo coinvolger- [p.18 n.d.r.] l’indirizzo dei componenti dell’
ci , informandovi che potete contare su alcuni Equipe DIP a cui potete fare riferimento
punti di riferimento, predisposti allo scopo di per ogni necessità.
facilitare e rendere possibile l’attività di dif- Ulteriori informazioni sulle END potranno
fusione e di informazione sul territorio.
essere trovate su vari siti internet.
Normalmente le richieste di informazioni ar- Vi segnaliamo per esempio
rivano da coppie singole o da gruppi di coppie. il sito di END Italia: http://www.equipes1) Nel primo caso l’ informazione avverrà radunando queste coppie (almeno due o tre)
nella casa di una delle seguenti tre coppie
dell’équipe DIP (scelte in base alla collocazioEND Ottobre 2002
notre-dame.it/
il sito di END Francia : http://www.equipesnotre-dame.com
il sito di END settore di Milano e’ in progettazione ….
17
Equipes Notre Dame – Settore di Milano
Paolo e Laura
Casalone
Roberto e Susanna
Gardella
Via S, Gottardo,75
20052 Monza (MI)
Via Fagnani 61/E 20018 Sedriano (Mi)
039384966
paolo.
casalone@shell.
0290111814
Folgard
@tiscalinet.it
Giuseppe e
Maria Dolores
Parolini
Via don Mario
Ciceri, 27
20050 Sulbiate (Mi)
0396021910
giuseppe.
parolini@alcatel.
it
Francesco ed
Alessandra
Pignataro
Via G.B. Morgagni,10
20129 Milano
022047644
francesco.
[email protected]
0290091781
marina.
eichholzer@tin.
it
Giuliano e Marina
Tavaroli
Via Giovanni
XXIII 7/A
20082 Noviglio Mi
(S. Corinna)
I nostri appuntamenti
Impegno
Giornata di
Settore
Incontro con le
CRE
Veglia di preghiera
Sessione regio nale
Giornata di
settore
Sessione naz.
Primaverile
Luogo
Invitati
Data
ora
Monza/
Canossiane
Tutti
20/10/02
8,45
Cormano
CRE + EDS
9/11/02
17,00
Monza (M.delle
Grazie) e Milano
Tutti
30/11/02
21,00
Triuggio
Coppie con meno
di 5 anni di END
11/12/01/03
Pavia
Tutti
16/03/03
Ciampino
Tutti
23-27/04/03
incerta
Tutti
05/04/03
20,30
8,45
Equipes miste
Giornata di Settore
Cormano
Tutti
25/05/03
Sessione naz.
estiva
Ciampino
Tutti
19-23/08/03
Albino (BG)
Tutti
13-14/09/03
Ritiro END
END Ottobre 2002
8,45
18
Equipes Notre Dame – Settore di Milano
Traduzioni dal mondo
La parola ai consiglieri spirituali
Testimonianza sui "risposati"
Trad. di Giovannella Luquer (Milano 8)
Padre Nino Carta, Caraguatatuba
Non avevo mai approfondito questo argomento. Circa due anni dopo il mio arrivo in Brasile
dall'Italia una coppia che voleva battezzare il
proprio figlio ha chiesto di me, informandomi
che erano divorziati e "risposati". Appartenevano alla mia parrocchia. Dubbioso,ho suggerito loro che parlassimo un po’. Ho chiesto loro
se volevano soltanto battezzare il figlio o se
essi cercavano qualcosa di più dal sacerdote.
Ho chiesto loro se andavano a messa. Mi risposero affermativamente, ma si sentivano
estranei in chiesa, fuori posto e si sedevano
sempre in fondo provando una certa vergogna. Ho notato che era una coppia alla ricerca
di Dio, ma angosciata dalla propria situazione
matrimoniale. Per coincidenza era l'anno in
cui la Campagna della Fraternità aveva dibattuto la questione degli esclusi. Mi hanno fatto
compassione. Ho verificato che lì c'era il dito
di Dio e mi sono chiesto che cosa Lui voleva
dirmi.
Il sabato seguente durante la messa ho detto
che chi fosse in una situazione matrimoniale
irregolare poteva cercarmi dopo. Sono venute
due coppie, seguite da altre. Così è nato un
gruppetto e ci riunivamo senza sapere cosa
fare. La prima riunione è stato terribile. Fare
che cosa? Non sapevo. Non avevo esperienza
di questo problema. Mi era chiara soltanto
una cosa: questi sono figli di Dio e come tali
devono essere amati con amore di misericordia.
Piano piano siamo andati avanti ed ho scoperto una meditazione che mi ha dato molta luce.
Si chiama le "Sorgenti di Dio". Queste sorEND Ottobre 2002
genti sono sei:
La prima sorgente di Dio è chiaramente la
Eucarestia ed è forse la più alta.
Ma il fratello anche è sorgente di Dio
"dove due o più sono riuniti, Io sono in me zzo a loro". Mt. 18, 20. E così nasce Gesù.
Il povero è il volto di Dio.
La gerarchia è fonte di Dio: "Chi vi ascolta
mi ascolta".
Allora abbiamo pensato che, praticamente,
ai "risposati" mancava solo l' Eucarestia. La
Chiesa è chiara quanto a questo. Ma chi ama il fratello possiede Dio. Tu puoi ascoltare la Parola e meditarla. Tu puoi servire il
fratello. Tu puoi fare comunità. Nessuno te
lo proibisce. Il Vangelo dice: "dove due o
più …. ", non dice: "dove due o più sposati in
Chiesa ….. "
Così abbiamo cominciato e siamo andati avanti. E' stato impressionante. Dopo sette
o otto mesi l'esperienza si è sparsa. Molti
ne sono venuti a conoscenza.. Monsignore
Paulo Roxo de Mogi das Cruzes ci ha portati al SP 2 della CNBB **. Ho portato con
me cinque coppie perché raccontassero la
loro esperienza. Uno di loro davanti a 150,
200 persone ha detto: "Io comunico. Abbiamo cominciato a impegnarci seriamente
con bambini di strada.Questo lavoro oggi va
benissimo , al punto che è stato riconosciuto dallo Stato. La cosa cresce molto a Caraguatatuba. Ogni bambino davanti al supermercato con quelle magliette che abbiamo fatto, per me, è Gesù. Io comunico con
il loro dolore, io vivo in pienezza, questa è
la mia comunione giornaliera.”.
Questa coppia ha quattro figli. Due sono
chierichetti, una figlia vuol essere suora.
19
Equipes Notre Dame – Settore di Milano
I genitori non possono ricevere l'Eucarestia ma
sono assidui in chiesa. Dicono ai figli: approfittate e comunicatevi. E' il dono che noi non abbiamo perché abbiamo sbagliato. Comunicatevi
anche per noi, così la famiglia comunica. Abbiamo Gesù nella nostra famiglia.
Abbiamo parlato della possibilità di dichiarare
nullo il primo matrimonio. La coppia dice: ”se la
Chiesa dichiarasse nullo il primo matrimonio noi
ci sposeremo di nuovo in Chiesa, ma se questo
non può accadere noi non ci sentiamo abbandonati dalla Chiesa.”
A proposito del fatto di sapere se è permesso
ricevere l'Eucarestia o meno.
È la storia del giovane di diciannove anni che
amava la vita agitata, la vita in discoteca. Ha
avuto una incidente con la moto ed è quasi morto. Si è salvato per miracolo, ma ha dovuto amputare una gamba. In seguito ha messo la testa
a posto e ha cominciato a vivere veramente. Ha
imparato anche a guidare con una gamba sola.
Si è sposato, lavora ed è un ottimo ragazzo. La
gamba non ritorna ma la vita continua. Io dico:
c'è gente con una gamba sola che fa molto di
più di certi con due gambe. E' chiaro che il sacramento è il sacramento. Le E.N.D. per esempio sono nate dal sacramento ***. Il tema dell'ultima riunione della mia equipe era:
l'Istituzione Coniugale. Ho detto ai miei equipier: "State attenti. Avete un piatto d'oro e
potete morire di fame . Sfruttate il sacramen to. C'è gente con un piatto di plastica che man gia molto bene e che si alimenta meglio di voi.
Sfruttate il dono del sacramento: c'è gente
che non ha il sacramento e vi passa avanti nel
dono del servizio e nell'amore per gli altri".
Concludendo nell'ultima assemblea parrocchiale
con cento quindici persone, presenti i capi delle
comunità, dei movimenti e delle pastorali, con
mia grande sorpresa uno dei "risposati" ha avuto novanta voti come coordinatore della pasto rale parrocchiale. Ho detto a Mons. Davide: "E'
incredibile! Lei conosce questo ragazzo. Ha avuto novanta voti. E' proibito che il ragazzo
assuma questo incarico?" La risposta è stata:
"No. Il servizio pastorale non è sacra mento". E
così nella mia parrocchia il coordinatore della
pastorale parrocchiale è un "risposato".
END Ottobre 2002
Questa è la realtà. Dio costruisce sentieri
che neppure sognavamo. Il segreto è questo: quando tu guardi una persona con uno
sguardo di misericordia, tu ami, Dio illumina e ognuno ha il suo posto nella Chiesa.
* Moncau, Nancy Cajado: Equipes de
Nossa Sehnora do Brasil. Ensaio sobre seu histórico, pag. 236…238.
** CNBB = Conferência Nacional dos
Bispos Brasileiros. E' l'equivalente,
per il Brasile, della nostra CEI.
***la sottolineatura è la nostra.
CANTO BRASILIANO
Dio solo può dare la fede;
tu, però, puoi dare la tua testimonianza.
Dio solo può dare la speranza;
tu, però, puoi infondere fiducia nei tuoi
fratelli.
Dio solo può dare l'amore;
tu, però, puoi insegnare all'altro ad amare.
Dio solo può dare la pace;
tu, però, puoi seminare l'unione.
Dio solo può dare la forza; tu, però, puoi
dare sostegno a uno scoraggiato.
Dio solo è la via; tu, però, puoi indicarla agli
altri.
Dio solo è la luce; tu, però, puoi farla brillare agli occhi di tutti.
Dio solo è la vita; tu, però, puoi far rinascere negli altri il desiderio di vivere.
Dio solo può fare ciò che appare impossibile; tu, però, potrai fare il possibile.
Dio solo basta a se stesso; egli, però, preferisce contare su di te.
Da B. Ferrero “Cerchi nell’acqua”
20
Equipes Notre Dame – Settore di Milano
L’angolo dei libri
SPIRITUALITÀ CONIUGALE E PREGHIERA
Autore: Giovannella Chierichetti
Titolo :“Quando i figli raccontano Dio”
Edizioni
:
Piemme
«Parlare di sé è spesso un'inutile indiscrezio ne, a volte una mancanza di gusto.
Questo libro vorrebbe invece far presente
come, in ogni storia, si possano avvertire i segni di una presenza silenziosa accanto a noi.
Qualcosa da riscoprire: un'attesa e un ascolto
che rendono più vivo e sempre nuovo il nostro
andare con Lui.»
Il libro, scritto da una nostra équipier, sarà
reperibile nelle librerie a partire dalla seconda quindicina di novembre. Contiene una presentazione
di
Mons.
Lafranconi
e
l’introduzione di P. Gheddo.
Autore: Gruppo “La Vigna”
Titolo :“Abitare la Casa Abitare la Vita”
Edizioni
:
EDB
Siamo un gruppo di coppie e un sacerdote, e ci
riuniamo da qualche anno per interrogarci sul
significato che ha per noi il matrimonio.
Abbiamo scelto di riflettere sulla casa, e sulle
dinamiche della coppia che vi abita, perché la
casa è il luogo in cui la coppia si spende nella
dimensione che le è congegnale, quella del
quotidiano. E poi perché la casa rischia di diventare un luogo scontato, di perdere la sua
formidabile capacità evocativa. Mentre essa è
metafora dell’intera esistenza, è rimando, sti molo, epifania del trascendente.
Il soggiorno: la stanza del cambiamento, la cucina: i sapori e il sapere, la camera da letto: la
liturgia del disvelamento, il bagno: dalla cura
di sé all’abbandono, la cantina: il sottoscala
dell’anima, casa e senza casa: tra sicurezza e
precarietà.
END Ottobre 2002
Ci siamo inseriti nell’alveo della riflessione
teologica e pastorale sul tema della coppia e
della casa, ma l’abbiamo fatto con il nostro
stile. In un nostro precedente volume, Storie
di coppie, tracce di Dio, abbiamo cercato di
dar vita a un’esperienza di teologia narrativa,
strumento di riflessione e analisi che si sta
sempre più affermando tra le coppie. Con
questo nuovo testo mettiamo in comune con i
lettori le nostre esperienze, le nostre riflessioni, le nostre attese, delusioni speranze.
Speriamo di incoraggiare altre coppie a riflettere su di sé, a vivere in modo sempre più
consapevole, ad accogliere i propri limiti, a
sanare le proprie ferite, a introdurre nel
mondo dinamiche di accoglienza e di vita.
Il GRUPPO LA VIGNA è costituito da cinque
coppie e da un sacerdote, che si riuniscono
da alcuni anni per interrogarsi sul significato
che ha per loro il matrimonio. Vivono a Roma
e nelle loro riflessioni coinvolgono anche altre coppie e specialisti amici. “Non siamo
nuovi a una riflessione sul matrimonio, perché
tutti facciamo parte delle Equipes NotreDame, un movimento di formazione e di spiritualità coniugale che ci ha consentito di approfondire sempre più il senso del nostro ma trimonio e, soprattutto, ci ha dato un metodo
di analisi del nostro vissuto, come persone e
come coppie. Abbiamo scelto di chiamarci LA
VIGNA per alludere a qualcosa che, come il
matrimonio, richiede di essere continuamen te coltivato per dare frutto e anche con riferimento alle molteplici allegorie che la Bibbia dedica a questa immagine”.
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Equipes Notre Dame – Settore di Milano
Autore: Battista Borsato
Titolo :“Vita di coppia –Linee di spiritualità coniugale e familiare”
Edizioni
:
EDB
Nella tradizione della Chiesa pochi valori sono sottovalutati quanto quelli della corporeità e del piacere nell’incontro coniugale. Eppure la “bontà radicale” dell’amore umano traluce da ogni pagina della Bibbia, dove compare
come unica fedele metafora del rapporto tra
Dio e il mondo.
Dedicato a scrivere la fisionomia del matrimonio come incontro di alterità fatto di continua ricerca, di passaggi da una forma di
dialogo e di desiderio a un’altra, più alta e più
soddisfacente, il volume contiene in parallelo
un altro invito, un altro itinerario:
l’approfondimento della spiritualità propria
del matrimonio. Anche qui bisogna sfatare un
luogo comune: la spiritualità non si contrappone alla materialità della vita. Non è distacco né negazione: è sentimento del significato. Non c’è paradosso dunque nel parlare di
una spiritualità coniugale e familiare, e
l’autore precisa che essa si attua proprio “nel
modo di vivere la relazione di coppia”.
L’autore scrive distesamente, come in un colloquio, riflessioni di volta in volta bibliche,
psicologiche, pastorali: il suo libro è una miniera di sollecitazioni a riflettere e a vivere
l’amore in coppia e in famiglia con meno frustrazioni e rigidità, ma anche fuori da rassicuranti schemi mentali.
Battista Borsato è prete vicentino. Ha conseguito il dottorato in teologia. E’ attento
nell’aiutare gruppi e persone a vivere una fede responsabile e creativa e nello spingere le
comunità cristiane a ritrovare la loro identità per un dialogo più aperto con il mondo e
più rispettoso della sua laicità. L’amore
dell’uomo e della donna è, secondo Borsato, la
relazione più significativa e biblicamente
densa da cui partire per affrontare questi
obiettivi. Insegna presso lo Studio teologico
“Santa Maria di Monte Berico”. Ha pubblicaEND Ottobre 2002
to altri fortunati volumi presso le EDB : NASCE UN POPOLO NUOVO (1991); SPOSARSI NEL SIGNORE (1992); LE SFIDE ALLA
PASTORALE D’OGGI. VIVERE LA FEDE E
LA CHIESA IN MODO ADULTO(1995);
L’ALTERITA’ COME ETICA. UNA LETTURA
DI EMMANUEL LEVINAS(1996); QUALE
FEDE? TEMI DI EDUCAZIONE ALLA FEDE
PER GIOVANI E ADULTI(1997); QUALE
CHIESA? TEMI DI EDUCAZIONE ALLA
FEDE PER GIOVANI E ADULTI(1998).
Autore: Battista Borsato
Titolo : “L’amore intelligente (per la gioia
della vita di coppia)
Edizioni : Queriniana
Perché crisi e stanchezze di coppia crescono
di numero? Perché il ricorso alla separazione
si estende in maniera inquietante? È l’amore
che è fragile oppure è il modo di intenderlo e
di viverlo che va vissuto? Ci si può fermare
al “sentimento amoroso”, nobile ma possessivo, oppure ci si deve inoltrare verso un amore
fatto di rispetto e di distanza dall’altro? Amore spontaneo oppure amore di alterità?
Amore-dono oppure amore-costruzione? Amore come dovere oppure come continua esplosione di meraviglia? E ancora: la vita di
coppia è un’esperienza privata o contiene anche una dimensione comunitaria e sociale?
Attorno a queste alternative e ad altri inte rrogativi simili si snodano le pagine di don
Ba ttista Borsato . Esse accompagnano i lettori, giovani, fidanzati, sposi, verso una modalità altra e gioiosa di guardare e vivere
l’amore. Un amore che domanda sapienza ed
intelligenza.
Il libretto si presenta in dieci capitoli molto
snelli corredati da domande per la riflessione
o la discussione. Questa struttura lo rende
adatto come tema di studio per Équipes o per
incontri di gruppi familiari parrocchiali.
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Equipes Notre Dame – Settore di Milano
Autore:
Titolo :
e anima”
N° Pagine: 63
Edizioni
:
Renzo Bonetti
“Dire l’amore con corpo
SAN PAOLO
Perché il “SI” pronunciato in Chiesa è “per
sempre”, eterno e indissolubile? Perché i
matrimonio è un sacramento? Perché un bacio d’amore fra due sposi è un’icona di Cristo? Esiste una spiritualità per gli sposi, o è
una cosa solo per preti e suore? Come gli
sposi sono sacerdoti, profeti e re? Quando
due sposi si amano, cosa c’entra Dio? E la
fede? E se uno dei due non crede? Le rispo ste a queste e altre domande in una riflessione sulla spiritualità della coppia e della
famiglia, scritta con linguaggio semplice ,
concreto e veramente familiare, per capire
che l’amore tra uomo e donna e la loro quotidiana vita in comune è Parola di Dio, presen za di Dio e conduce a Dio
Autore: Charles A. Gallagher
Titolo :“TU PUOI CAMBIARE IL MONDO (dieci proposte per una visione della
vita di coppia, di famiglia e di parrocchia)”
N° Pagine: 110
Edizioni : GRIBAUDI
Dalla nostra famiglia possono partire spinte
di rinnovamento che “possono cambiare il
mondo”. Ogni famiglia, piccola Chiesa domestica, diviene centro della cattolicità. Cioè
dell’apertura all’altro. L’autore di questo libro, padre gesuita, propone dieci idee che si
rifanno ad una visione profondamente cristiana della vita. Sono semplici ma molto ef ficaci ed entusiasmanti; i risultati saranno
immediatamente visibili. Le proposte riguardano l’affettuosità, il celebrare le feste,
eliminare la critica, l’ospitalità, l’entusiasmo
per la vita familiare, la condivisione dei talenti di ognuno, la spiritualità, il pranzare
insieme. Sono suggerimenti diretti al cuore
delle famiglie, non ci sarà bisogno di uscire
END Ottobre 2002
di casa per realizzarli. Partiamo dal primo e
lasciamo che avvolga l’atmosfera della nostra
casa, continuare sarà naturale ed enorme sarà
l’impatto nella nostra vita di casa e su quella
dei nostri amici. Con un piccolo lavoro aggiunti vo per preparare alcuni stimoli di riflessione
ad ogni proposta, il libro è un ottimo strumento per Equipes o gruppi familiari.
Autore: Mario Spezzibottiani –“La casa” di
Erba –Asso – Fabio Bigatti
Titolo : “Lui, Lei… L’altro (Il corso per fidanzati più serio e divertente che abbiate
mai visto!)”
N° Pagine: 93
Edizioni : Monti
Il libro è stato pensato come strumento adatto ai corsi per fidanzati. Si pone come un sussidio “leggero” e allo stesso tempo approfondito su tematiche così delicate. Segue le osservazioni del Direttorio di Pastorale Familiare e tocca quindi molti argomenti la cui conoscenza è utile al matrimonio cristiano: dalle
norme di diritto che lo regolano, al controllo
naturale della fertilità, dal significato del rito
e del sacramento alla psicologia di coppia, per
arrivare agli aspetti medico- sessuologici
dell’unione fra uomo e donna. Tutto trattato
con semplicità in capitoli essenziali ed incisivi,
illustrati dalle divertenti vignette di Fabio Bigatti. Certo il libro ha come naturali referenti
i fidanzati, che vi troveranno gli stimoli giusti
è gli spunti necessari a riflettere sul passo
che stanno per compiere. Questo volume non è
inutile, infine, agli sposati: è destinato ad una
consultazione frequente, ad essere guida abituale, ad occupare un posto stabile in qualunque biblioteca di famiglia
Redazione:
Cesare e Lucia Reverdito
Via Giardini,6 Sesto S.Giovanni, Mi
Tel 022620160
E-mail: [email protected]
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Equipes Notre Dame – Settore di Milano
Autore: Enzo Bianchi
Titolo : “Il libro delle preghiere”
N° Pagine: 291
Edizioni : Einaudi tascabili
Tutti gli uomini hanno la necessità interiore
di esprimere in forme diverse la loro sete di
verità e di Assoluto. Al pari della prosa e
della poesia, anche la preghiera rinvia a un
irriducibile ispirazione e tensione metafisica. Gli inni di Ilario Poitiers, le benedizioni
della liturgia ebraica, la preghiera musulmana, san Francesco, i sonetti di Shakespeare,
le composizioni di Rilke, Verlaine, Rebora,
Kierkegard: più di cento poesie e poeti diversissimi tra loro sono qui raccolti per temi
come il silenzio, l’ascolto, la morte, l’amore,
Dio, ma senza alcuna suddivisione culturale,
confessionale o cronologica. Il criterio di
scelta del curatore è stato quello di ritrovare all’interno delle tre religioni monoteiste
(cristianesimo, ebraismo ed islamismo) le infinite intonazioni della preghiera umana, recuperando ad una lettura “laica” autori e testi da sempre consegnati alla sola tradizione
religiosa. Enzo Bianchi è fondatore e priore
della comunità Monastica di Bose.
I SITI CONSIGLIATI:
Per restare in tema con l’argomento della
giornata di settore di questo mese...
http://www.preghiera.retecattolica.org
http://www.pregate.it
http://www.maranatha.it
http://www.wccm.org
Sono stati inoltre segnalati:
http://www.famigliainsieme.it
E’ inoltre molto ben fatto e particolarmente utile il sito della nostra diocesi:
http://www.diocesi.milano.it
VISITATE IL NOSTRO
SITO !!
http:// www.equipes-notredame.it
IN DIALOGO COL MISTERO
Mons. Bruno Maggioni (biblista, docente alla Facoltà Teologica Interregionale in
Milano e all’Università Cattolica) terrà presso il Centro Asteria le seguenti tre meditazioni :
“Maschio e femmina Dio li creò” : Riflessione biblica su Genesi 1-3
14/11/02
“Forte come la morte è l’amore” : Riflessione biblica sul Cantico dei Cantici
13/03/03
“La donna cingerà l’uomo” : Riflessione sulla Bibbia 8/05/03
Questi incontri si svolgeranno presso il
Centro Asteria, v.le G. da Cermenate, 2 (ingresso P.zza Carrara 17.1)
Tel. 02/8460919
E-mail: [email protected]
Ingresso gratuito — ore 18.30
END Ottobre 2002
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Equipes Notre Dame – Settore di Milano
Maria Grazia Bertolini
(Pavia 3)
Chiara Rocchi
(Milano 2)
Miriam Tiziani
(Monza 4)
Nuove baby-equipiers! A
tutte il nostro più affettuoso augurio di
BENVENUTE TRA NOI!
Ci scusiamo con la piccola Elisabetta
Tavaroli (Pv2) per averla chiamata
Francesca nell’ultimo giornalino.
Buona crescita!
La redazione
SOMMARIO
In ricerca (Maria Luce e Tullio Galleno)
1
Il nostro posto (Don Sandro Villa)
4
News dal Settore (EDS)
4
Le trasformazioni che sono necessarie (P. Caffarel)
5
La nostra “carta”: La preghiera in comune
7
L’angolo della preghiera
7
La cultura dominante schiaccia la famiglia (Mons. D. Tettamanzi)
8
La famiglia è una vocazione (Mons. C.M.Martini)
9
La coppia END: terra di mezzo, terra di incontro (Cinzia e Luigi
Brambilla)
11
Un’occasione di pausa e preghiera (Cecilia e Davide Martinelli)
13
Equipe Cormano 5. Una sapiente alchimia di somiglianze e differenze
(Simonetta e Stefano Necco)
14
L’equipe Diffusione Informazione e Pilotaggio (Laura e Paolo Casalone)
16
Appuntamenti END (a cura di EDS)
18
La parola ai consiglieri spirituali. Testimonianza sui risposati (trad. di
Giovannella Luquer)
19
L’angolo dei libri (contributi vari)
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