UNITÀ PASTORALE ARACELI - SAN FRANCESCO - VI PASSARE ALLA VITA, ECCO COS'È LA PASQUA. La Pasqua... Arrivare fino al nostro prossimo e spogliarci di tutto per condividere il nostro pane con lui. Arrivare fino al Vangelo per afferrarlo come pane quotidiano, e poi portarlo al mondo come un lievito, come una forza, come un fuoco. Arrivare fino a Cristo e poi prostrarsi davanti a lui e ripartire con lui diretti verso quelli che, da così tanto tempo, sperano di risorgere. Ecco cosa vuol dire passare alla vita, ecco cos'è la Pasqua. Carissimi/e Dal vangelo secondo Giovanni (20,1-9) Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all'altro discepolo, e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario, - che era stato sul suo capo, - non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti. eccoci nuovamente a Pasqua. La Pasqua di Dio. La Pasqua del Signore. Cristo è risorto. Sì, è proprio meraviglioso! Ma la Pasqua di Gesù è la nostra Pasqua. E tu, a che punto sei con la tua Pasqua? La tua Pasqua di tutti i giorni. Tutti quei «passaggi» quotidiani: il passaggio dal potere al servizio, dalla rivincita al perdono, dalla menzogna alla verità, dalla violenza alla pace, dall'orgoglio all'umiltà, dall'odio all'amore. Dimmi, fratello, o sorella, a che punto siamo... a livello di parole? di sogni? ai propositi? Pasqua: è facile dirlo, ma quando si tratta di fare il passaggio... quando si deve passare dagli insulti ai gesti di affetto, dal pugno chiuso alla mano aperta... Non è proprio in quel punto che il Signore ci attende? Dimmi, sorella o fratello, a che punto siamo noi? Perché a Pasqua i sogni si realizzano, l'impossibile diventa possibile. I nostri passi, anche se piccoli, ci conducono alla Speranza! Vi inviamo il programma della settimana santa, con tutte le opportunità che vi saranno offerte per celebrare questa settimana, in modo particolare il Triduo Pasquale (cfr. programma qui di seguito). Vi invitiamo anche ad approfittare delle occasione che vi sono offerte per celebrare il Sacramento del Perdono (confessione) Un saluto e un augurio speciale per gli ammalati, gli anziani e le persone in difficoltà. Il Consiglio Pastorale don Ivan, don Lorenzo, don Luigi e il seminarista Matteo PROGRAMMA PER LA SETTIMANA SANTA E LA PASQUA 2015 Noi siamo nati a Pasqua, noi viviamo ogni giorno immersi nella Pasqua, celebriamo ogni settimana la Pasqua, la domenica. Allora non vivere questi giorni, come coloro che non sanno cosa succede a Pasqua. Il giovedì sera riscoprirai, nell’intimità del Cenacolo, l’amore infinito di Colui che si fa Pane per il nostro cammino. Il venerdì sera ti ricorderai quanto grande è la forza del male e dell’odio, fin dove arriva la cattiveria umana, ma contemplerai anche quanto è grande l'amore di Colui che dà la vita per i suoi amici! Il sabato sera entrerai nel cuore della liturgia cristiana: gioirai con noi perché con Cristo, vittorioso sulla morte e glorioso nella sua risurrezione, noi ricordiamo la nostra nascita, rinnoviamo il nostro essere cristiani, celebriamo la grande speranza che abita i nostri cuori, nell’attesa della Pasqua senza fine. Non vivere questo sabato nelle distrazioni di cui sono pieni i nostri giorni. Vieni e gioisci con noi perché sei nato a Pasqua e sei fatto nuovo a Pasqua! Celebrazioni comunitarie della Penitenza per le famiglie - Lunedì 30 marzo alle 19.00 ad Araceli e alle 20.00 a San Francesco Celebrazione del Sacramento della Penitenza (individuale) - Mercoledì 1 aprile: ore 15-19 ad Araceli e a San Francesco - Venerdì 3 aprile: ore 8.30-12 e 16-18 ad Araceli e a San Francesco - Sabato 4 aprile: ad Araceli ore 8.30-12 e 15-18 a San Francesco 9,30-12 e 16-18 Ad Araceli: Domenica delle palme 29 marzo - ore 8.30: breve processione e S. Messa - ore 10.30: In Oratorio, processione e S. Messa. - ore 19.00: S. Messa a S. Maria Lunedì santo 30 marzo: - ore 8.00: S. Messa - Adorazione eucaristica: 8.30-12 e 15-19 - ore 19.00: celebrazione comunitaria della Penitenza. Martedì santo 31 marzo: - ore 8.00: S. Messa - Adorazione eucaristica: 8.30-12 e 15-19 - ore 19.00: Vespero cantato e benedizione eucaristica Mercoledì santo 1 aprile: - ore 8.00: S. Messa - ore 15-19: Celebrazione individuale della Penitenza Giovedì santo 2 aprile: - ore 9.00 in cattedrale: Messa Crismale - ore 20.00: S. Messa della Cena del Signore con lavanda dei piedi seguita dall'adorazione eucaristica Venerdì santo 3 aprile: - ore 8.00: preghiera delle Lodi - ore 8.30-12 e 16-18: Celebrazione individuale della Penitenza - ore 15.00: Via Crucis (al Parco Querini, animata dai ragazzi) - ore 20.00: Celebrazione della Passione, adorazione della Croce. Sabato santo 4 aprile: - ore 8.00: preghiera delle Lodi - ore 8.30-12 e 15-18: Celebrazione individuale della Penitenza - ore 21.00: Veglia pasquale Domenica di Pasqua 5 aprile: - ore 8.30 e 11.00: S. Messa - ore 19.00: S. Messa a S. Maria Lunedì di Pasqua: - ore 9.00: S. Messa A San Francesco: Domenica delle palme 29 marzo: - ore 8.00: breve processione e S. Messa - ore 10.00: ritrovo al Parco Città, Processione per via Turra e S. Messa Lunedì santo 30 marzo: - ore 18-20: Adorazione Eucaristica per zone - ore 20.00: Celebrazione comunitaria della Penitenza e confessione Martedì santo 31 marzo: - ore 18-20: Adorazione Eucaristica per zone - ore 20.00: Vespero cantato e benedizione eucaristica Mercoledì santo 1 aprile: - ore 9.00 S. Messa seguita da Celebrazione individuale della Penitenza Giovedì santo 2 aprile: - ore 9.00 in Cattedrale: Messa Crismale - ore 20.00: S. Messa della Cena del Signore con lavanda dei piedi seguita dall'adorazione eucaristica notturna fino a mezzanotte Venerdì santo 3 aprile: - ore 8.30-12 e 16-18: Celebrazione individuale della Penitenza - ore 15.00: Via Crucis (a Parco Querini, animata dai ragazzi) - ore 20.00: Celebrazione della Passione e adorazione della Croce. Sabato santo: - ore 9.00: preghiera delle Lodi - ore 9.30-12 e 16-18: Celebrazione individuale della Penitenza - ore 21.00: Veglia pasquale Domenica di Pasqua: - ore 8.00 e ore 10.30: S. Messa Lunedì di Pasqua: - ore 9.00: S. Messa IL MISTERO DELLA PASQUA E LA CELEBRAZIONE DEL TRIDUO PASQUALE Il triduo pasquale ci fa rivivere il mistero della Pasqua e, attraverso i suoi riti, i suoi silenzi e i suoi messaggi, ci fa entrare in questo Mistero di Cristo e rivivere la nostra dignità battesimale. GIOVEDI la messa “nella Cena del Signore” Solo a partire dalla Cena del Signore, del giovedì santo, noi riconosciamo e sappiamo cosa celebriamo in ogni nostra Messa. Questa sera santa è la sera in cui Gesù prima di offrire la sua vita e di spezzarla per amore sulla Croce, ci lascia il segno-sacramento di questa sua vita donata; ci fa dono della sua presenza per sempre in mezzo a noi “nello spezzare il pane”, nell'Eucaristia, tanto da farsi mangiare per amore. Durante la celebrazione si fa anche il piccolo rito della lavanda del piedi: a indicarci che l’eucarestia celebrata è chiamata a prolungarsi nell’eucarestia vissuta, in quella attitudine al servizio ai fratelli. VENERDI: la liturgia della passione e morte di Gesù. In questo giorno di silenzio e di riflessione, sempre la Chiesa ha riascoltato la lettura della Passione del Signore, si è prostrata in adorazione davanti alla Croce, fonte di redenzione e salvezza di tutto il mondo e sempre ha rivolto una lunga e ricca preghiera per tutto il genere umano. La Comunità dei redenti si ferma in silenzio in questo giorno, fa anche digiuno, evita la confusione e il frastuono, perché ricorda il suo Signore e la sua passione. VEGLIA PASQUALE, la madre di tutte le Veglie. Celebriamo la risurrezione: di Cristo e nostra; ci ricordiamo che siamo già risorti con Cristo, a partire dal Battesimo. Iniziamo la Veglia con il fuoco nuovo e con il rito della luce, quando dal buio della notte nella chiesa, si passa progressivamente alla luce quella di Cristo Risorto, dove ogni fedele con la candela accesa al Cero Pasquale fa memoria del suo Battesimo. È tutta la storia della salvezza che converge in questa notte: le letture della Parola di Dio ci raccontano questa storia di liberazione che trova in Gesù Risorto il compimento. Quando si fa memoria di questo compimento, allora esplode la luce, esplode la festa e il canto di gioia: si suonano le campane, si canta il Gloria e l'Alleluia al Risorto. È in questo momento che tutti i fedeli rinnovano la loro adesione al Cristo con le promesse battesimali. Si condivide poi l’Eucaristia, rompendo così il “digiuno” del venerdì santo: si fa festa. “ANNUNCIARE OGGI IL VANGELO DELLA FAMIGLIA” Tra un Sinodo (ott. '14) e l'altro (ott. '15) Ci accorgiamo che uno dei nodi fondamentali della vita personale, sociale e anche ecclesiale è la “famiglia” o le “famiglie”. Sempre di più che le nostre famiglie vivono tante fatiche, portano tanti pesi, sono attraversate da tante fragilità e instabilità. Per questo è provvidenziale la proposta di Papa Francesco di dedicare due sinodi sul tema della famiglia. È anche un invito rivolto a tutti noi e alle nostre Comunità ad essere attenti alle famiglie, a sostenerle, ad aiutarle, a valorizzarle, ad offrire loro il “Vangelo” della famiglia, cioè la lieta notizia di Gesù. Così scrivono i Vescovi al termine del Sinodo del 2014 “Il Sinodo dei Vescovi riunito intorno al Papa rivolge il suo pensiero a tutte le famiglie del mondo con le loro gioie, le loro fatiche, le loro speranze. In particolare sente il dovere di ringraziare il Signore per la generosa fedeltà con cui tante famiglie cristiane rispondono alla loro vocazione e missione. Lo fanno con gioia e con fede anche quando il cammino familiare le pone dinanzi a ostacoli, incomprensioni e sofferenze. A queste famiglie va l’apprezzamento, il ringraziamento e l’incoraggiamento di tutta la Chiesa e di questo Sinodo. Nella veglia di preghiera celebrata in Piazza San Pietro sabato 4 Ottobre 2014 in preparazione al Sinodo sulla famiglia Papa Francesco ha evocato in maniera semplice e concreta la centralità dell’esperienza familiare nella vita di tutti, esprimendosi così: «Scende ormai la sera sulla nostra assemblea. È l’ora in cui si fa volentieri ritorno a casa per ritrovarsi alla stessa mensa, nello spessore degli affetti, del bene compiuto e ricevuto, degli incontri che scaldano il cuore e lo fanno crescere, vino buono che anticipa nei giorni dell’uomo la festa senza tramonto. È anche l’ora più pesante per chi si ritrova a tu per tu con la propria solitudine, nel crepuscolo amaro di sogni e di progetti infranti: quante persone trascinano le giornate nel vicolo cieco della rassegnazione, dell’abbandono, se non del rancore; in quante case è venuto meno il vino della gioia e, quindi, il sapore – la sapienza stessa – della vita [...] Degli uni e degli altri questa sera ci facciamo voce con la nostra preghiera, una preghiera per tutti». Grembo di gioie e di prove, di affetti profondi e di relazioni a volte ferite, la famiglia è veramente “scuola di umanità” (cfr. Gaudium et Spes, 52), di cui si avverte fortemente il bisogno. Nonostante i tanti segnali di crisi dell’istituto familiare nei vari contesti del “villaggio globale”, il desiderio di famiglia resta vivo, in specie fra i giovani, e motiva la Chiesa, esperta in umanità e fedele alla sua missione, ad annunciare senza sosta e con convinzione profonda il “Vangelo della famiglia” che le è stato affidato con la rivelazione dell’amore di Dio in Gesù Cristo e ininterrottamente insegnato dai Padri, dai Maestri della spiritualità e dal Magistero della Chiesa. LE PROPOSTE DELLA NOSTRA DIOCESI PER LA FAMIGLIA La nostra diocesi ci offre anche degli strumenti che sono al servizio della “pastorale familiare” delle nostre Comunità “La comunità cristiana – ha detto il direttore dell’Ufficio di Pastorale familiare – è preoccupata di accompagnare i giovani alla scelta del matrimonio, con cammini che non si esauriscano nell’immediatezza della celebrazione sacramentale, ma che sappiano rispondere ad una domanda di senso degli sposi che torna a manifestarsi nei diversi momenti della loro vita”. Per questo l’azione portata avanti dalla Commissione diocesana si articola in ambiti diversi che vanno dalla formazione pre-matrimoniale, allo accompagnamento dei neo genitori, dalla cura di situazioni particolari o difficili (attraverso gruppi specifici o l’azione dei consultori), fino all’offerta di specifici momenti di spiritualità. “Stiamo puntando molto sulla formazione di coppie animatrici, perché la famiglia – ha detto don Flavio – è chiamata ad essere non solo oggetto di cura da parte della comunità cristiana, ma anche soggetto della nuova e gioiosa evangelizzazione cui Papa Francesco ci invita”. BENEDIZIONE DI PASQUA IN FAMIGLIA Tutti: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen G. Benedici, Signore Gesù, questa tua famiglia, riunita in festa nel giorno della tua Risurrezione. (se c’è l’acqua benedetta della Veglia si aggiunge ciò che segue) (Quest’acqua di Pasqua ci ricorda che anche noi, per il battesimo, siamo passati dalla morte alla vita nuova con Te, dalla paura alla tua gioia, dall’oscurità alla tua luce). Sii presente in questa nostra famiglia e aiutaci a vivere sempre nella tua pace e nella tua amicizia. Benedici noi e questi doni della tua bontà (benedici gli ospiti che condividono la nostra festa) e anche i poveri della terra possano far festa con noi. Per Cristo nostro Signore. T.: Amen IL CAMMINO DELLA NOSTRA UNITÀ PASTORALE Verbale dell'incontro dei due Consigli Pastorali mercoledì 23 febbraio a San Francesco Molte persone non si sono nemmeno accorte che siamo un’Unità pastorale, altre non vedono la differenza, altre liquidano il fatto pensando che è solo un problema di scarsità di preti. Altri si chiedono come mai tre preti stanno insieme ad Araceli, non potrebbero stare uno per parrocchia, come prima? Queste ed altre sono le domande che molte persone si pongono. Ma perché questa scelta di creare un’Unità pastorale? Perché… - È finito il tempo dei “campanili”, è iniziato il tempo di comunità aperte. - È finito il tempo delle parrocchie che si identificano con il parroco, è iniziato il tempo di comunità che vivono nella corresponsabilità di tutti. - È finito il tempo di Comunità organizzate e autosufficienti, è iniziato il tempo di Comunità in rete e in collaborazioni allargate. - È finito il tempo delle parrocchie rinchiuse in se stesse, è iniziato il tempo dell'uscire e dell'andare per offrire a tutti il dono del Vangelo. 1. Quali passi abbiamo fatto in questi due anni come Unità pastorale? Nel campo della formazione: gli animatori delle due parrocchie più volte hanno lavorato insieme per condividere l’animazione dei gruppi giovanili; con incontri di formazione e uscite insieme, con campi-scuola comuni per i ragazzi del catechismo. La preparazione comune dei genitori al Battesimo e dei fidanzati al Matrimonio. Gli incontri per i Ministri della Comunione Nel campo liturgico: i foglietti domenicali della liturgia e degli avvisi che hanno contribuito ad avvicinare le due comunità e a conoscersi meglio. Un repertorio di canti comuni da raccogliere in un libretto comune. Le Veglie dei venerdì di Quaresima fatte in alternanza nelle due parrocchie. I martedì per le Missioni di ottobre. L'alternanza dei preti che celebrano le Messe nell'U.P. Il cammino di conclusione dell’anno catechistico a maggio. Nel campo missionario e caritativo: i martedì per le Missioni di ottobre. Un progetto comune di solidarietà per la Quaresima. Il mercatino dei lavori manuali del gruppo “Girasoli” fatto nelle due parrocchie. L'avvio dello studio assistito a San Francesco in collaborazione con Araceli. 2. Come avanzare su questo cammino? - Continuando l’animazione liturgica comune in Avvento, nei venerdì di Quaresima e a conclusione dell’anno catechistico a S. Maria. - Incrementando i momenti formativi comuni per animatori, catechiste e ministri della Comunione, il percorso della catechesi familiare, del Battesimo e del Matrimonio; - Proponendo campi-scuola comuni per i gruppi dei giovani. - Partecipando alle feste patronali delle due parrocchie (Aracelinsieme inizio settembre e Festa di S. Francesco inizio ottobre), scambiandosi inviti, ma anche competenze e strutture. PROGETTO DI QUARESIMA a favore delle popolazioni della SIERRA LEONE COLPITE DALL'EBOLA e aiutate da MEDICI CON L'AFRICA CUAMM Cos'è il virus Ebola È una febbre emorragica altamente infettiva; è stata identificata per la prima volta in Sudan e nella Repubblica Democratica del Congo. Dal 1976 (data nella quale è stato identificato per la prima volta) fino a tutto il 2013, almeno 1.000 persone all'anno sono state contagiate. La più grande epidemia di Ebola è avvenuta a partire dai primi mesi del 2014 ed è tuttora in corso in Africa Occidentale, in particolare in Guinea e in Sierra Leone. La malattia ha un tasso di mortalità molto elevato, tra il 50% e il 70% delle persone infettate. Chi sono i Medici con l'Africa CUAMM È una tra le maggiori organizzazioni non governative sanitarie italiane per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. Nasce a Padova nel 1950 con il nome Cuamm (Collegio Universitario Aspiranti Medici Missionari), per iniziativa del professor Francesco Canova e del vescovo di Padova Girolamo Bortignon, e con lo scopo di formare medici per i Paesi in via di sviluppo; negli anni, ha scelto di operare particolarmente nel continente africano, da cui il nome “Medici con l’Africa”. Attraverso un Ufficio di Coordinamento in Italia (a Padova) e sette sedi distaccate in Africa, “Medici con l’Africa” è oggi presente con 33 progetti di cooperazione principali e 157 operatori in: Angola, Etiopia, Mozambico, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania e Uganda. Medici con l'Africa Cuamm si propone come obiettivo primario il miglioramento delle condizioni di salute delle popolazioni dei paesi dell'Africa subsahariana; mette in atto ogni azione conseguente per favorire il necessario cambiamento comportamentale dei paesi ricchi verso i paesi poveri, e la crescita di una cultura della solidarietà, della cooperazione tra i popoli, della giustizia e della pace. Notizie dalla Sierra Leone - 20 FEBBRAIO 2015 “Ciao Don Dante… oggi 20 febbraio alle ore 9,45 locali in Lunsar St John of God Hospital in Sierra Leone, ancora con epidemia Ebola, abbiamo aperto la sala operatoria con il primo intervento dopo la chiusura da settembre 2014…evviva!!! Un abbraccio, Vincenzo. P.S. Ho fatto 2 interventi chirurgici... alla fine del primo un applauso liberatorio da parte del personale della sala….” Mi è arrivato ieri pomeriggio l’sms di Vincenzo. Ho voglia di condividerlo subito. Abbiamo vissuto insieme tanti brutti momenti in questi ultimi mesi. Oggi la gioia di una grande vittoria: la riapertura del più delicato e “pericoloso” dei servizi ospedalieri, la chirurgia e l’ostetricia. Una festa del cuore pensando alle tante mamme, bambini e famiglie che da mesi non avevano cure e assistenza a causa dell’Ebola. L’ospedale di Lunsar, nel distretto di Port Loko, gestito dall’Ordine ospedaliero di San Giovanni di Dio, conta 151 posti letti e serve abitualmente una popolazione di 500.990 persone. Da agosto 2014 è rimasto privo di assistenza, dopo la chiusura a causa dell’Ebola. Passo passo, insieme, si ricostruisce il futuro. Un abbraccio Don Dante – Direttore del CUAMM I 70 anni del gruppo Scout Vicenza 3 Nella Parrocchia di Araceli esiste ormai da 70 anni un gruppo scout che raccoglie ragazzi e ragazze provenienti da Araceli, Anconetta, San Andrea e San Francesco. Attraverso varie attività basate sul gioco (i Lupetti del Branco) sull'avventura (gli Esploratori e le Guide del Reparto) sulla strada ed il servizio (i Rover e le Scolte del Clan/noviziato) condotte dai rispettivi capi molti ragazzi hanno percorso il cammino scout in questi anni, facendo esperienze che hanno arricchito la loro vita.... Per festeggiare la ricorrenza del 70° del Vicenza 3, tutti i vecchi e nuovi scout sono inviatati a Costigiola (base nazionale dell'AGESCI) il 6 e 7 giugno 2015, momento in cui ci troveremo per raccontarci le esperienze passate (e nuove), per cantare assieme le vecchie canzoni, per ricordare gli amici scout scomparsi, per giocare assieme il grande gioco scout... Inoltre quest'estate il Vicenza 3 organizzerà un campo di gruppo dal 1 al 9 agosto a Bolca (VR), ovvero nella stessa zona contemporaneamente si svolgeranno le vacanze di branco, il campo di reparto.... e parte della route di Clan e noviziato... un'avventura da vivere assieme. Date dei Campi-scuola… - 11-18 luglio campo 4-5 elementare U.P. a Pieve Tesino (TN) - 18-25 luglio campo 1-2 media U.P. a Pieve Tesino (TN) - 25 luglio-1 agosto campo 3a media, 1-2 sup. Araceli a Pieve Tesino (TN) - 26 luglio-2 agosto campo 3a media, 1-2 sup. San Francesco a Dolcè (VR) - 17-23 agosto campo di lavoro, con "Libera" presso Baia Verde (Campania) 4a superiore san Francesco. Sequenza Alla vittima pasquale, s’innalzi oggi il sacrificio di lode. L’Agnello ha redento il suo gregge, l’Innocente ha riconciliato noi peccatori col Padre. Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello. Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa. «Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?». «La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto, e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti. Cristo, mia speranza, è risorto: precede i suoi in Galilea». Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto. Tu, Re vittorioso, abbi pietà di noi. UNITÀ PASTORALE ARACELI - S. FRANCESCO Borgo Scroffa, 24 - 0444 514438 - fax 0444 319749 www.araceli.it - e mail: [email protected] Via Pagani, 2 - 0444 301126 - fax 0444 503337 e mail: [email protected]