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WlGé/^O
^p:"x^ìZ
ITALIAN
HISTORY
i
OF
THE
RISORGIMENTO
PERIOD
THECOLLECTIONOF
;
GA^
H.NELSON
A.M.1896
Iboughterom
the
BEQUEST
ARCHlBALD-CAECfCOOLIDGE:
A.B.
MDCCCCXXXr
1887
OF
xoi^ii
SPECIALMEi
rOru*.
^^u
SCUOLE
DELLE
?CS
a
IISFANTILI
beneficiodello scuole LDianiili
bi
V
^
Htt^fia
PRESSO
GIROLAMO
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istrada
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POPOLO
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SPECIALMENTE
E
SUE
DELLE
CONDIZIONI
NOSTRA
AVVOCATO
GIUSEPPE
SALERI
Diu'ATsrao
pBisionm
nuA
ETÀ
NELLA
DELL*
DISCORSO
noFniTo
POPOLO
DEL
pubblica
bukia
oi
dbli'anho
SBsnon
accadivico
hdccczli
-oMllHo-
buono
è
^DOMO
natura,
dalla
la
e
educazione
ignoranza
il
contro
ed
vizio
delitto (^". Di
al
loro
eloquente
secolo,
scorso
vita
della
gli
di
ogni
del
egli
è
di
qal
male
pur
falsata
le
pensamento
le
escladere
semi
0
loro
cito
di
e
i
pensatori
sorti
della
il
domma
coesistono
ora
vero
parole
che
il
edacazione.
di
an
delia
con
pervertimento
illastre
quelli
si
del
fecero
che
suole
e
cima
alla
educazione.
intendo
non
ma,
dell*
digradazione
essere
sub-
specie
oggimai
bene
giacque
umana
scrittore,
originale
progressi
né
universale
la
la
delio
mezzo
dei
impotente
governi politici posero
stessi
esso
studi
loro
effetto
al
alzavano
guisa
filantropi nel
fu
scina
tra-
destino
naturale
suo
voce,
non
dappoiché
ai
(1) Io
quella
civile,
infruttuosa:
bietto
e
lo
pregiudizio
questa
alcuni
voce
falsata
soltanto
dal
e
della
mani
dalle
alPescire
nel
sequela
o
di
I
uomo.
umano
cuore
con
;
trasandata
ma
2
—
Ed
è
questo
si differenzia
tale
-
onde
movimento
un
lunga mano
passate, nelle qualila
dalle
la età nostra
.
delle infime
istruzione
non
ad
causa
una
ad
che
tempo
di trasandata
un
e
di sé
sagrificio
gnarono
spregevole,se-
che
nello
vero
vuoisi
che
citudini
solle-
spirito
ad
ogni
di chiarire
scopo
avviati sia per riuscire
strada
cui siamo
su
ed al bene
s^ ella sia tale in quel cambio
o
classe
la
sorreggesi la istruzione
sociale compartita allo
,
generale
le universali
addentrarci
ad
stro
no-
rintracciare
a
,
onde
di
umane
F istruzione
attragga in oggi
conduce
ne
cose
la meditazione
sia venuto
cagionionde
se
so*
del
singolarissima
Condizione
volge
cure
si levavano
da poco e
in apparenza
intervalli la storia delle
luminose.
epoche
le
spiriti
generosiche
che facendo
e
affezioni,
le comuni
le
attraeva
non
di alcuni
se
vra
classi
di
se
al
da
,
traviarci
Gravi
e
degne
investigazioni
che
noi si svolgano in questo giorno solenne
per
dedicato
in ispecial
modo
alle scienze, alle lettere
glia;
famied alle arti e quindi al vantaggiodella umana
al tutto, ma
non
non
nuove
perciò inutili:
nell'errore.
conciossiachè
si odono
sono
a
le menti
che
tutto
torneranno
coloro
uscirne
sua
vi
ripetute,
da
che
ove
luce, e
e
di
io
conquistare non
se
si stanno
nel
nuovo
ho
ne
in
za
abbastan-
mai
non
cieco odio addotte
sorga
vane,
che
verità
sono
a
muover
nostro
fiducia, le
tra
i
dubbi,
innanzi il
loro si ponga
utili certamente
saranno
vero
si pos-r
guerra
secolo,
mie
non
parole a
desiderosi
di
nella intera
giopei nostri vani
ischiavi a fallaci prinfidate
abitudini,sono
ai quali,non
concittadini,
tenaci a contratte
cipiie non
le sorti di nostra
specie nell'avvenire.
mare
afferSe si stesse all'opinare
di alcuni dovremmo
che
che il dare opera all'istruzione universale,
3
-
da
quasi un
da
cieco
intrattiene
secolo
fanatismo
che
gno,
fosse
frutto
bisognifattizi
in
lumi
effrenati
segnato
che
sviluppo
lo
tive
alle società
che
morali
e
la
e
venire
a
sentenze!
pose in ogni
addurne
al bene,
quasi
intellet-»
umana
tura
crea-
in
trarne
e
quasi che Terrore
non
glia
sonon
essere
se
passeggiero e la universalità e
la costanza
nel proclamare il bisogno e Futile della
teorica quale che
nel consentire
a
istruzione,come
il suggellodei giudizidella
non
siasi,
soglianoessere
quella vece
rovina:
lo
provvidenza
stesso
dovessero
non
a
generare
artiere
nelF
perfezionedelle facoltà
Dio
reggiare
pa-
creare
efficaci
la
Strane
umane.
a
classi,
a
solo
che
del biso*
diretti
proprio stato
abbia
poi
agricoltore
: d^onde
sconvolgimento di ogni ordine
neir
ha
fuor
le
tutte
uno
del
scontentamento
e
menti, venisse
d^ intendimenti
desideri
e
le
tutte
diffondere
a
confondere
e
—
a
e
,
natura.
Si
trascurava
intellettiva
e
che
r
negli
tempi la
popolo, perchè
del
morale
e
andati
esperienza non
si stessero
le veraci
sero
acchiudere
da
a
il bene
e
nelle
,
il male
più o meno
legislazione
desumere
i gradi della
una
elementi
essenziali
delTuomo;
rimuovere
in
essere
prospero
deglistati: si pareva allora che net
,
che
zione
osserva-
cagionidel
degF individui e
nei premi
precettilegislativi
sero
la
chiarito
ancora
aveano
educazione
al bene
conciossiachè
ostacoli
non
possono
il ben
pene
delle
si doves-^
nazioni, e
lodevole
vita
istanno
si
civile. Ma
aves-*
gli
neglistatuti
essi porgere
aiuti
nire
può veche
i suoi germi,
e
dall'opera della natura:
che vogliono essere
nelle potenze
svolti,si stanno
nel
conoscitive delFuomo, nelle morali
e
affezioni,
loro ordinato
sviluppamento.Di questa guisa sol-
e
ma
,
essere
non
5-
-.
nel
propriasorte
felicità od
alla
ch^egIiconcorre
propria,perchè eglisolo
soltanto
senso
alla sventura
sua
scere
gli enti della creazione ha facoltà di conole leggi naturali,di seguitarle o di deviarne.
,
Ma
si
si fatte leggi, nelle quali sta il vero,
non
del pensiero re-,
colla virtù
comprendono se non
ad alto grado ; dappoiché in nessuna
delle vacata
rie
la sensitiva,
guise di vita proprie air uomo,
la intellettiva,
indivisibile dal
la morale, il vero,
bene, si offre per ogni parte intuitivo : le apparenze
sono
agli enti
ingannevoli: né come
per ogni dove
la provvidenza ha compartitaalla nostra
irrazionali,
sicura de^ suoi
e
speciela c(»nprensioneimmediata
destini,de^suoi bisognie dei mezzi a soddisfarli "^".
fra tutti
(1) Nel
leeoli
in
paò
yero
far
a
migliori
che
tutto
gr individui
imaginazione
arti
si videro
dine
fisico e
le nazioni
in flore
morale
»
male
che
inteso
la espressione
affetti
deiruomo;
nimo
ad
di ogni
e
é desso
relazioni
uomo
air imperio
dei
superstizione
di
e
ciò
che
dal
beneficii,non
Montesquica
,
essere
:
nel
e
é
giuridiche
é che
le
il vero
leggi
in
dei
e
la
difetto
ogni
é
che
credenze.
Onde
essenziali
tutto
che
il vero
nei
sceverata
che
gli uomini
nelle
vidui
gP indi-
si sottraggo
che
in tutto
fra
Ta-
tf istituzioni;
maniera
religione stessa,
negli
cfGcaci
sMnviliscono
la morale
diffonde
e
cagioni
in
;
sono
eleva
magistrati
nazione
le relazioni
pensieri
le
per
non
consorzio
stanno
cittadini
lettere
le
le
delFor-
fattizi
modelli
nei
vero
glndizii dei
fra nazione
non
cui
il vero
ne*
e
della
dappoiché
essenziali
a
nell'umano
affetti, in che
leggi
fanatismo
di
avvi
civile, che
principii giuridici;
e
vita
bellezze
ressero
bio
cam-
i godimenti
scopo
V eloquenza
;
popoli,
uomo,
si
in
volgono
ma
delia
alle
ove
generoso,
giustizia nelle
le
di
nobili
i
a
V amenità
cuore
nuove
la libertà
la
rispetti fra
e
vivace
degradano
aventi
si attennero
cose
si
risguarda
arti
scaddero
imprendimento
al bene»
sviamento
di-
per
naturale.
T ordine
per
Inutile
è
rutile
se
,
e
guisa di
ogni
nelle
sinché
spirito di
esista
non
si conducono
del
gli affetti
,
ove
che
:
del
corso
il vero
famiglia;
umana
esseref materiale
si ponga
egli è il bello
ruina;
a
menti
né
della
sorti
al ben
risguarda
delle
De
le
nel
interyenne
rafQgarato quanto
essere
é che
che
fra
dalla
zioni
consolail dettato
gli
enti
Lo
svolgimento
della
V
il
per
que
scriveva
uomo
V
essere
potenza
primo bisogno :
Elvezio
quando
e
della
il frutto
uomo
la è dun*'
dell'intelletto
educazione
,
proferivaquelF
ed
ingegno
acuto
in
errava
ciò
la educazione
e
del
delle
aiutatrice
1 utto
ella
infatti
che
delle
dall'abituro
vedi
fedele
delle
Àpelle,di
dell'Ariosto
e
ed
del
edifici del-
rudi
natura,
tu
pitture,
elezione
senza
di
opere
dalle canzoni
rusti-
esquisite alle
,
e
onde
di Tiziano
Fuomo
:
primordi dell'umano
memoria
dei figliuoli
nei
alla
effondeva
il nemico
le
riportata sovra
o
affezioni dell'anima, ai poemi di Omero,
del Tasso:
dalle idee incompiute del
e
ad ogni
bene
che
schiude
la intuizione
ai sistemi
uomo,
nobili
dal
delFuomo:
cuore
dalle
noi
ordinato
meno
sontuosi
più
della
o
derivò
selvaggio errante
incivilite:
raccomandava
tenere
ai
del
e
altro
non
informi
la vittoria
vero
età
Rafaello
consorzio
più
e
partipiù
sue
cali ed
delle
che
essere
secoli
più
,
del
mano
per
nella terra
r architettura
copia
ampio
che
scavarsi
può
vero
connaturali.
dei
corso
deirintendimento
facoltà
né
è
non
siderasse
con-
utile,di bello^di grande
di
nel
leggiamo prodotto
più o meno
processo
si pareva
delle idee del
alFuomo
potenze
tissima,
importan-
che
solo
creatrice
laddove
bene,
verità
una
scientifici dell'Accademia
e
del
Pe-
nero
ripato: dagli usi e dalle pratiche in cui si contenle prime teoriche della sociale giustizia ai codici
elaborati
della
sapienza leggifattiva tu non
vedi, se ben consideri,che i vari gradi e moltiplici
della perfezione, della intelligenzae del cuore.
rono
Fubarbari
i popoli quando quellepotenze erano
,
,
farono
indotte
i destini
(Vedi
dalla
del civile
BervUle.)
natura,
consorzio,
dovrebbe
e
a
tutto
applicarsi
a
indistintamente
tutto
che
rumano
risguarda
sapere.
7
—
ch^eile ebbero
ingerme, e si fecero civili a misura
procedimento.
E lo sviluppo delle facoltà conoscitive
giova in
modo
ammirabile
quellodelle affezioni,che il vero
nelle regioni
conquistatonon si aggira infruttuoso
dell' intelletto,
destino
delFuomo
essendo
conoscere
scendono
die agire
e i convincimenti
profondi della mente
la cagione su»
e sono
operativinel cuore
delF indole
varia degP individui
é dei popoli.
prema
La moralità
e
verace
pende ella stessa dal
operosa
,
,
che
vero
noi
d'onde
sotto
il
tribunale
un
muove
una
è
di
nome
non
voce
innalza
coscienza
suscettivo
di
tro
den-
corruzione,
della
cui vazione
approal cui
e
ineffabile,
potente,
sequela un contento
rimprovero succede il rimorso laceratore. E la reale
delle nae
e
zioni
non
perituragrandezza degli uomini
ze
dal vero
nasce
più o meno
aperto nelle credenche
radicate
abbiano
alzate tutte le potenze
ne
,
conoscitive
L'eroismo
dei popoli che sveglia
e morali.
l'ammirazione
altre cagioni;
non
venne
per
fra di essi,prosperarono
trionfo
ottennero
ressero
e
credenze
quellinei quali viveano
profonde: caddero
invece
vinti quellisoltanto
in cui o non
furono
e
erano
convincimenti,o non
pareggiavano nella forza
i convincimenti
dei popoli vincitori.
Se il potere infatti della ragione sia allargatoin
sieno ordinate,
un
ne
popolo, se le affezioni del cuore
sadatte
di leggidila vita civile procede ad onta
o
di istituzioni sconfacenti:
o
dappoiché alla
viene
delle leggi od
mancanza
a
leggi inconsulte
riparatodai costumi e dagli usi che spesse fiate ne
tengono vece , e gli istituti inopportuniai tempi o
delcadono
si riformano; ma
le idee sieno figlie
o
se
,
P
errore,
e
le affezioni sieno travolte
dall'ordine
na-
a-
—
si giace^e noi
turale,l^operadel più savio
legislatore
frutto o torcersi
senza
veggiamo per la storia o tornare
in danno
le stesse
riformagioni che ti parrebbero
teoricamente
aveano
più utili,perchè non
radice
sentire dei popoli.E fu
nelF intendere
e nel
i pensatoridella
tale sperienza quellache condusse
celebre scuola storica di Àllemagna nella sentenza
,
il
incivile
che
fosse
avvegnaohè eccessiva,
pensiero
di creare
avvisando
codici scritti,
essi essere
questi
inutili ove
sieno
la espressionedelle idee e dei costumi,
,
,
ed
essere
gradi vari
Ma
dal
se
dannosi
ove
non
della
ed
intelligenza
il bene
deìV individuo
perfezionarsidella
delle affezioni
del
cuore
ne
rivelino
i sensi
che
civili dei
e
della
è
soltanto
i
gislator
le-
speciepende
intelligenzae dall' appurarsi
dividui
il darvi opera
si per gV in,
che
per
alcuni
si pensano,
come
appunto
di
le nazioni
un
non
,
intervenute
nel
doveroso:
ma
precipuamente dal
tale dovere
e
vennero
convincimento
le innovazioni
nostro
lodevole
secolo
in
profondo
che noi veggiamo
fatto di pubblica
educazione.
Neir ordine
naturale,le leggidi provvidenzareggitrici
delPuomo, che ne rivelano i suoi doveri e ad
rivarsi
defonte possono
d'altra
un
non
tempo i diritti,
che
che
dalla sua
ne
specialecostituzione
appalesa i destini, e dall'indole delle facoltà onde
coi quali
fornito
che
venne
ne
appaiono i mezzi
soltanto possono
quei destini avere
compimento. Il
dei principii
filosofo investigatore
morali
e
giuridici
di quella
natura
adopera nello indagare la nmana
che
ricerguisa che il naturalista fa subbietto alle sue
la costituzione
titudini:
deglienti materiali e le loro atpoiché l'ordine ammirabile di questo mondo
rìsulta
dal
loro
sviluppo, e tutte raggiungono
il fine ad esse
prefisso, che sta nella perfezione
possibilecui è dato loro di pervenire. Se lo
delle fisiche discipline
studioso
trasandi
lo iùvestìe
quella costituzione
quelle attitudini,gli è
gare
fisico : e
impossibileil comprendimento del mondo
del pari al filosofo ed al politico,
si addentrino
non
se
nella natura
dell'uomo, torna vano
l'adoperarsi
statuire
le leggi del mondo
morale.
a
Ora
mediti
colla indagine
tu
sì nelF individuo
se
rica,
stopsicologicae si nelle nazioni colla osservazione
appuBto
in
ti è
pronto
le
essere
dell'uomo
potenze
procedimento; e quest'indoleprocessiva rivela una
legge: poiché la provvidenza non
d'inutile e di dannoso, e sarebbe
nulla
assurdo
crea
ch'ella
della
avesse
gli elementi
posto nell'uomo
voluto
averne
seguimento.
perfezione senza
e
prescrittoil conPuò
da
deridersi la legge del processo
la ragione, io diceva
osservatori:
ma
superficiali
altra fiata, la rivela, la storia la testimonia, la reKgione la santifica ^^\
atte
a
(1)
di
perenne
inutile
Reputo
progresso
della
discorso
stampato
un
nel
1839»
abusata
verità
più splendida,
processiva
fiata
sebbene
,
retrograda.
cristiana
che
per
Ivi
i
ho
popoli
si cancellino
dalla
storia
processo
è che
Io
e
non
morale,
in
quale,
come
le
per
ogni
cosa
osserva
chi
mediti
sulle
in
alcuni
tempi
pur
detto
del
un
e
dalla
in
specialmente
la
del
giudizioso
idea
che
ella
bene,
acuto
e
vita
preordinate,
è
ravviamento
anno
più
tempo
un
la
stazionaria
alla
nità
uma-
e
tal
religione
deperiscano,
non
antiche
della
a
dell'essere
ascriversi
moderne,
dell*
veggasi
esservi
non
debba
perfezione
ed
Brescia
si vegga
provvidenza
e
legge
per
di
umane,
delle
avveniva
come
vero
età
ma
cose
come
nelle
sviluppo
cagioni
esservi
non
procedimento,
reggano
parlato
delPAteneo
dimostrare
quella dell'umano
io
intendersi
,
Commentari
nei
debba
avendone
specie
a
elie
qui
spiegare
nostra
ebbi
quale
di
Io
reale
Il
nazioni.
nò
fisica, intellettiva
è
non
alla
filosofo italiano
:
che
il
quisto
con-
civiltà,
non
è
co$a
la
10-
-
E
leggi colle
dio
col porlo eziandifferenza di tutti gli enti
nella età nostra
bisogno di
palesò le
provvidenza non
facoltà air uomo
compartite,ma
la
sole
nello
irrazionali
stato
sociale
: non
essendo
dottrinamenti
refutare
glistrani
sociale^che
tratto
condizione
rinveniva
Nella
ordine
nello
si
società
nello
di sociale
acchiudono
ne.
aggregazio-
debole
ed
L^uomo
morali.
esposto
a
mille
sé
del
stesso,
per Tuoforze fisiche,
essere
comun
senso
,
teoriche
frutto
del
immediato
e
solo
si afforza
nazione:
è
nella
lasciato F
mo
uo-
le
inspirazioni
nee
spontadifettivo delle più ovvie
egli è
bene
sue
e
pericoli,
ostanti
non
processo
infatti tutto
nel municipio, nella
famiglia,
a
di
germi
,
e
mento
disvia-
solo
specie e
stato
con^
selvaggiola
stato
maraviglioso i quali riconfermano
il crescere
le
mo
legge di natura
intellettive
del
delF autore
di nostra
naturale
dair
a
sue
del
che
male
sieno
non
della
che
o
quelle teoriispirazione,
in lui si smarriscono
debbasi procedere anco
se
alle più agevoli praticheapplicazioni,
zioni,
affee le sue
incivili e barbare;
lungi dair essere
sono
umane,
le idee di ogni specie sorgono,
si appurano
ma
e
e
allargano e gliaffetti si fanno umani
gentilicol
sussidio portentoso della parolae colle simpatiecreate
dalla convivenza, colF aiuto della tradizione
che
accumula
i trovati ed
i pensamenti di coloro
che
furono
i quali si crescono
nel corso
dei secoli e onde
ogni età si vantaggia si colle verità che i nostri
si coglierrori stessi in cui
e
maggiori discopersero,
,
,
traviarono.
negativa:
opera
nello
siane,
edifica
9
non
somiglia quella
smantellare
(Vedi
atterra:
si compiace
che
dell* architettore
antichi
GioberH,)
non
n"m
delle
colloca
,
edifieii^ma
nel
ristorarli
e
ruines
la
sua
condurli
la
e
sua
maesiria
a
perfì'
-
Ogni'istituzione
,
in contrasto
e
alle
11
-
ogni legge
sarebbe
coir ordine
segnato
€Ose
se
umane,
alla conservazione,allo scopo
fosse
non
eziandio
perciò
ziosa
vi-
dalla videnza
provrivolta,oltre
della
possibile
intellettiva e morale
di tutto il compreso
perfezionefisica,
dei cittadini. Per lunghezza di secoli le menti
della sociale
disviarono
dalle teoriche
dei
politici
formandosi
a
capriccioTidea di un ben
giustizia,
essere
generale cui soltanto dovesse aversi la mira
nazione, e a cui si dovessero
negli statuti di una
il bene
il diritto dei singuli:
e
per infino sacrificare
che il
imperocchè il bene generale non
può essere
risultato
sociale
del bene
individuale
consorzio, che
ed
è
abbandonata
che
altrimenti
di tutti
si
la realità
i membri
erra
delle
del
in un^ astrazione
cose.
E
fu
privatopotesse farsi
mai
sagrificioallentile generale: dappoiché così il
siccome
debbono
i singolicittadini non
corpo sociale
nella quale
civile,
essere
governatiche dalla giustizia
i diritti di tutti sono
contemperati,e Futile generale
del pari che
legge
quello deir indivìduo
per
la sequela.
della natura
suole
costante
essere
ne
ad ogni classe
doversi
avvi chi contraddica
Non
sociale
egli è
proteggimento e conservazione; ma
che
il pensare
strano
gli ufBci del potere pubblico
versale
si circoscrivano
alla conservazione
rispettoall'unii mezzi
al perfezionamento
dei cittadini,
e che
classi privisoltanto ad alcune
debbano
legiate:
procacciarsi
si
conciossiachè
nello stato civile e politico
tutti gli uomini
raccolsero
pel conseguimento più
zionamen
pei quali il perfeagevole dei naturali loro destini
non
può dividersi dalla conservazione.
si conEd óve
delle cose
si penetrinelF intimo
non
serva
la t^ondizione
dell' uomo
esperfettibile
per
errore
disastroso
del bene
,
48-
—
che
rebbe
ben
soltanto
intellettivo
essere
La
età
essi nelFordinarla
suscitare
specialedei
stato
maniera
di
di
sistemi
fortificare
e
educazione
ma
invasioni?
il
che
non
dai
condotti
di dare
da
svi*
te
esclusivamensi restrinsero
le
allo
passioniconfacenti
popoli,al che pure intese ogni
vari
popolo
se
scopo
di educazione
sociali istituzioni.
un
si conobbe
dalFintendimento
natura,
dovesse
morale.
trascorse;
non
luppo alla umana
i loro
politico,
e
della
importanza
delle
legislatóri
a
pochi procacciar si
a
circondato
tutti
Si
alla educazione
pensava
da
niere
pericolidi stra-
gli istituti
in
un
colla
zione
educa-
il valor
militare. Noi
v(dgeansi a creare
vegin Ispartatutto
tendesse
fare
giamo perciò come
a
guerrieri: i figlisi consideravano
appartenenti allo
anziché
alla famiglia,
stato
e
toglieansialla potestà
ed alla protezione dei genitori
le arti volte
: tutte
atte
agli agi ed ai comodi, che si consideravano
sólo
a
sbassare
V altezza
delF
interdicevansi
anima
,
ai
cittadini
: gli
aglischiavi abbandonate
Dei
che
si disegnavano al culto
del popolo si effigiavano
armati
monianza
là stessa Venere, giusta la testie
di Pausania, veniva
raffiguratain armi;
innalzava
dice Fil^ngeri,
così il legislatore,
al cielo la
forza bellica
più veneranda
per farla quindi discendere
la terra.
Voleasi
sovra
allargare il territorio di
instituire
stato
di guisa un
uno
e
popolo da farlo
sMndirizzava
conquistatore?ol trecche tutto in Roma
formare
uomini
robusti
a
e
valorosi, le instituzioni
miravano
ad ingenerare nelle menti
tissimo
alconcetto
un
si vedella città eterna, e la religione
stessa
dea
di un
fomentatrice
orgoglio e di un' ambizione
si reputava ogni popolo e
smodata, onde barbaro
e
venivano
,
-
-
delle
predisposto al concpiisto
cielo
dal
14
quile, destinate mai
sempre
è da
Né
maravigliare, se
fondato
politico non
romane
a*
vittoria.
alla
uno
mente
esclusiva-
scopo
nella
delF
natura
mo,
uo-
,
le istituzioni
formò
può
barbari
dei
la educazione
popoli,in*
che
le
dimentico
andare
E
e
dei
circostanze
sogno
: il biprovincie delF impero romano
li cacciava dalle loro regioni, e non
miravano
cui si gettache a guerreggiarei popoli sovra
vano
siche
fii loro conquisti
ed a consolidare
: le forze
veva
i loro pensierie doattrarre
perciò doveano
si divisero
essi
accidentali
nelle
ma
la
condizione
dirsi
dei
i traviamenti
,
il fine cui
di consolidare
pensassero
intendeasi
lo
a
il morale
e
V intellettivo.
tempi legittimava, se cosi
della educazione
ché
: imperocdai
stato, ed
reggitoridei popoli era
era
costituirsi ed
nelF ordine
a
che
i mezzi
creare
i
poli
polevoli
va-
reprimere i nemici esteriori anziché si desr
menti
sero
pensiero della perfezionedegF interni ordinacivili. Noi
veggiamo perciò lo stesso spirito
i comuni
dominare.
le età municipali quando sursero
in questa età la
a
regime popolare: poiché anco
a
esistenza
delio
le menti
occupava
destino
fatale, anziché
volti i
stato
mu-
,
nicipii,per un
a
gersi,
congiuna
guerreggiarsi e distruggersi; e lo veggiamo
della politica
gF intendimenti
pure
governare
delle moderne
nazioni
prima ch^elle si fossero in
forti stati costituite. Di questa guisa l'educazione
in
di avvisare
generale dei trascorsi secoli,in cambio
allo svolgimento degli elementi
che
del bene
sono
neir uomo,
si vedea
ed
spesso diretta a travolgerli
falsarli: né é perciò subbietto
a
a
stupirese caddero
gli istituti di un
giorno, poiché nulla avvi di pò-
15
-
tente
dì duraturo
e
che
-
si abbia
non
radice
nella
natura.
umana
quando si videro consolidati gli stati
fu per lunghezza di tempo posta mente
moderni
non
delle infime
classi sociali;
alla educazione
imperocché
sorvisse
lo spiritodelle istituzioni feudali
alla
in quella età sventurata
loro
nei
caduta, e come
i beni, i diritti e
grandi e potentisi concentravano
essi soli attrassero
le cure
dei legislato
ancora
gli onori
Ma
anche
,
agiate diffondersi e proteggersi,
popolo abbandonato, tranne
rare
il basso
al
eccezioni
mente
sola-
classi
utili alle
e
istituzioni scientifiche
noi vedemmo
: e
senso
rozzo
ed
comune
al catechismo.
,
La
caduta
condizione
in
trar
seco
pure
leggidei
la
al
ed
esse
:
r antico
un
caduta
se
non
se
di
età
diversa
tutto
barbari
convenienti
ad
della
però
nuovo
non
un
mezzo
delle
nazioni
di
ordine
novello
doveano
di
cose
delle
e
non
infatti air
offerivano
cumulo
la sorvenuta
istituzioni
delle
doveansi
edificio,
edificio
e
rovine.
Ma,
più
servatore
os-
strutto
di-
menta
gittarele fondache
rispondesseai
vita civile. Si
più crescente
miglioramenti: e noi veggiamo
operarono
V effrenato
tirsi
dispotismo che pesava sui popoliconverin governamenti temperati:le leggi
mano
mano
della ugualitànaturale
di tutti gli
piegare al senso
diritto primila libertà civile riconoscersi
uomini:
genio
dalla natura
compartito alla intera specieed
Ma
avviarsi
T abolizione
degli statuti di privilegio.
di questa guisa si toglievanogliostacoli alla vita ci*
veraci ca^
si era
alle sue
vile,e non
aggiuntiancora
renderle opesecondarle
a
e
gioni, né si intendeva
rative.
lontane
dal legislatore,
Si stavano
elle non
bisogni della
sempre
notevoli
e
si acchiudeano
come
,
fu tocco
sopra,
nella
intelli*
16-
—
nel
e
genza
dell^uomo; e appunto perchè
cuore
invilite dall' abitudine
erano
E
e
discorreano
cine
vi-
servate.
inos-
di acuta
indagine, il quale
spirito
in ogni cosa
si adopera a scoprireil vero,
né si sta
contento
aglieffetti ma vuol salire alle originie alle
cagionipiù remote, quello che ricondusse il pensiero
dalla nazione
alla città, dalla città alla famiglia,
da ciò venne,
dal
dalla famigliaair uomo;
e
non
novament
impotente ad incapricciodi alcuni pochi sempre
generalie durevoli,che per ogni dove si
alzasse grido e si studiasse a prò della educazione
di tutte le classi di cittadini,
che lo scopo ne fosse
e
della vita civile,che
r avanzamento
può ottenersi
soltanto dallo sviluppoordinato
delFintero compreso
della
fu
natura*
umana
E
ad
lo
del
alla educazione
condizione
se
ben
dei
Tattenzione
attrarre
popolo
delle nazioni:
economica
cagione potente,
vicinassero
e i popoli si av-
consideri,che gliuomini
gliuni agli altri e che le teoriche
si aggirasseroinfruttuose
non
giustizia
r intelletto
ma
si adducessero
volgesseroin pratica.Volete
in sé medesimo
fatelo,da
solitario. Volete
e
sociale
che
T
si spenga
uomo
sovra
Ponete
tutto
centri
con-
tiva?
affet-
ente
un
per natura
,
affetti si espandano? approssima
colla
uomo
gli uomini
accomunate
nell'una
cuore
si
la vita
fra
di
convivenza.
delle
lete
Vo-
adoperate a
loro?
toglieretra essi le differenze collo addurre
quale uguaglianza di condizione, diffondete
e
nel-
ch^eglié
i suoi
air altro
avvicinare
che
che
della
il
muovere
a
,
si
dei governi
la mutata
sorvenne
si
sociale
e
pensatorie
certa
i beni
la istruzione.
classi sociali
ibeni, glio-
la istruzione: incatenate
l'altra nella
nori, i diritti,
miseria, nella ignoranza e nell' abbiezione che ne
17
-
conseguita
voi
e
-
vedrete
la servitù
nascere
nale
perso-
,
Grecia
di
medio
del
di
e.
la condizione
evo
della
la servitù
Roma,
servitù
dalla
gleba
simile
dis-
non
,
in
tempi. E
moderni
delle
strema
della
si videro
cui
non
i
proletaridei
la disparitàe-
che
,
condizioni
fraternità
fiate
spesse
crediate
vaglia
nei
naturale
a
il
spegnere
uomini
soli
senso
.
minati
illu-
non
fia
sapienza: i creatori della greca filososenziali
quelliche potrebbero dirsi i creatori negli esdella moderna
furono
principiipur anco
tratti appunto dalle accennate
cagioni nei più strani
dottriuamenti.
Socrate,queiringegno altisssimo,
la
quelvirtuoso
che è meraviglia dei tempi antichi,
uomo
di Senonei memorabili
fonte,
insegnava,siccome abbiamo
in ischiai nemici
essere
giusto F addurre
alle società politiche
affermava
vitù. Platone
essere
dalla
,
,
necessario
uccida
che
schiavo
uno
il
quale
a
schiavi:
libero
Tuomo
soggiacerea
potersiper
:
purificare
soltanto
martoriare
sieno
vi
talento
uccida
il
insino
e
padrone.
a
che
lo
versi
do-
ma
pena
non
che
contrario
lo schiavo
muoia
Aristotele
aggiugneva:
possedere, e fra le cose
di animate, e a
che si posseggono
annoverarsene
Catone
V esempio
queste appartenere lo schiavo.
dei pubblici
il censore
della severa
virtù
romana
versi
docostumi, ne' suoi precettieconomici
proponeva
visita i suoi poderi vendere
dal padrone che
fermicc
i buoi
invecchiati,gli strumenti
logori,i servi inE Cicerone, che
metteva
disperatogrido
essere
necessario
alla
vita
il
,
,
,
al
pensiero di
trovava
un
subbietto
condannato
romano
a
t
generali nemici,
€
si abbandonavano
censura
quando
si trascinavano
i
alla croce,
si
dietro
prigionierialle
non
scannavano
i
bestie
trionfi,
feroci
48-
-
allettamento
nel circo ad
illustre per
Nella età di mezzo
di
bene
popolo barbaro, sebsanguinosiconquistamenti.
F
un
appartenente
uomo
alle classi
dir vero
odio abituale per
non
aveva
a
privilegiate
del popolo, ma, diviso da lui pel grado,
Tuomo
per
gliagi,per la istruzione,per le consuetudini,non
le simpatie affettuose che si generano
avea
per esso
da certa
elianto
ugualitànella condizione; e i cronicisti di quei tempi appartenenti alle classi elevate
mentre
gico
ne
dipingono con emozione
profonda il trafine di un
freddo
mo
aninobile,ci raccontano
con
i massacri
le torture
di ogni guisa cui di spese
so
soggiacevano quei della plebe.
Nei secoli stessi che si dicevano
esempio della moderna
coltura, continuatasi
classi sociali
la divisione
disavventure
le
diel
,
affettuosi
generavano
fine dd
secolo
Francia
in
moti
nacquero
le
popdo
provinciadel
popolaridisordinati
rie
va-
non
costanti commovimenti.
e
XYII
fra
Sulla
una
regno
di
per certa
le infime
imposta che voleasi introdurre gravosa per
atrocità
classi,i quali vennero
repressicon
senza
dìlicata e sensitiva
esempio: e la colta, spirituale,
di Sevignè dipinsealla figlia
madama
in una
tera
letsua
le spogliazioni
i supplicii
barbari
di quel
crudeli,
popolo sventurato
senza
ribrezzo,e frammischiando
al racconto
delF anima
la più
gli scherzi significativi
tranquilla:esempio solenne, osserva
Tocqueville,
che
nella
in
età
cui
infinita
classi elevate
dalle
le
,
non
simpatia che
aveano
Egli
è
tanto
sociali torna
affetti
vero
che
essenziale ad
senza
reciproci,
era
per
la distanza
dì
persone
la sventura
privilegio
del
.
V avvicinare
avvivare
di che
del popolo
può
le varie
ed
tiluomo»
gen-
classi
allargaregli
esservi bensì
coltu-
-
ra,
ad incivilire
varrebbe
^i
vita
verace
non
ma
altri
o
disamorevoli.
i9-
che nessuna
istituzione
civile,
uomini
o
disgiunti
gliuni daLe
stesse
voci
del cristianesimo,
dirette alla fraternità universale,
riu*
o
sempre
8cirono tal fiata vane, o non
bero
avrebgiovarono,come
dovuto
insino
a
dbe
non
furono
le menti
ed
,
i cuori
dal
e
volgerlein pratica
dispostiad accoglierle
processo
convivenza.
della
vita civile individuo
da
dirozzata
Verità
importantissima che alcuni non
sanno
comprendere pensando che le sole idee reli*
cale ogni altro
^ose debbano
svolgersi,posto in non
della umana
elemento
che la storia
natura, ma
testimonia
ne
male
mostrandone
inteso
come
di
nelle
età barbare
se
religioneconducesed
al fanatismo^
alla superstizione
gli uomini
fra le cattoliche mis»
i semi sparsida alcuna
e
come
dessero
il frutto loro pro^
sioni più strepitose,
non
in terreno
adatto a prospe^
non
prio perchè gettati
dei popoli.
rarli per la barbarie
voi
air America
settentricmale,
e
Volgete rocchio
in molte
delle sue
vedrete
provincie abolita dalle
leggi la schiavitù,che in onta alle voci alzate da
secoli deturpa ancora
alcune
parti di quella repub^
blica; ma
glischiavi affrancati non hanno beni, non
hanno
istruzione : e queste cagioni onde i negri si
TÌdero
divisi dai bianchi
si considerarono
e
per lunghi anni
na,
quasi non
appartenentialla specieumadella ugualità non
Tidea
sussistono
tuttavia
e
nel cuore
nella mente
ricani.
e
ancora
degli ameregna
hanno
Inutilmente
i negri per istituto politico
del popolo,
nella elezione dei raj^resentanti
voto
ardisce comparire alle assemblee
che nessun
negro
ai negri
elettorali: vanamente
la legge conferisce
il diritto di sedere al pari dei bianchi
tra i giurati
un
senso
'
air occhio
dei
proprietari,le varie classi sodali
le une
si avvicinarono
alle altre,gli affetti del
fra loro avvivando,e sulle rovine
si vennero
cuore
dello spiritodi privilegiopredominò
la sentenza,
che
il poter pubblico debbe
tutti senza
zioni
distina
proteggimento e istruzione.
Intese le cure
dei governi alP interna
vita civile,
in pregio maggiore la umana
venuta
natura, sorto
dair applicazione a
k) spiritofilosofico
tutte
parti
dello scìbile umano
del metodo
naturale, non
pòle menti
teano
meditazione
non
volgersicon
fonda
proassai
alla scienza
sociale^ e fu veduto, con
maggior luce che nei decorsi secoli,coift il prospero
dei popoli non
stato
potesse dividersi dalle
morali
dei cittadini,
alla ignoranza ed
virtù
e
come
tanza
ineducazione
debbano
accompagnarsi
d'ordinario
alla
La
infatti
morale
delle
la natura
per
il vizio e il delitto.
il cui
la volontà
tra
ebbi
il dovere
e
game
le-
si è di indurre
scopo
,
cose
dirlo
a
tra
al-
,
siccome
e
il
cavarne
alla morale
abitudini
e
tempo
un
recondite
arte
dalP
si
spetta
intelletto
lo incatenino
all'osservanza
non
si
rale
mo-
le
se
de' suoi
prestano
che
cuore
creando
cosi
:
suscitarvi
neir
posso
doveri; ma
dalle
a
principii
che
le teori-
il far sì che
nel
,
mi,
alla
i
appartiene il fissare
più lontane e
conseguenze
operosi conunovimenti,
che
ed arte:
scienza
come
discendano
efficaci
ad
scienza
volta',è
cosi
uomo
esprin^erfici
fatti uf-
potenze conoscitive
dalla istruzione. Si fu
disviluppate
per la conoscenza
del còme
importi la morale
privata al ben essere
i delitti
pubblico che^ dove un giorno a causare
si pretendevano che
i comandi,
le proibizioni,
non
intende
le punizioni, oggi una
a
più savia politica
prevenire il delitto togliendone le cagionicollo sce-
-22-
la miseria
mare
Ed
e
V utile
recare
a
diffondere
col
deir
che
rivela
ne
dei
lenni,
soefficaci,
novella,la
atti
scienza
fisiche
condizioni
le
a
menti
nelle
in
i cittadini.
universale
istruzione
quella profonditàdi convincimento
pensatori che silole trasmutarsi
durevoli,si aggiunse una
statistica
fra
i lumi
rali,
mo,
,
dei popoli,e di un
popolo
politichereligiose
nei vari periodi della sua
stesso
vita^le cagioniche
derivarono.
le produssero, le conseguenze
che
ne
,
Dai
i
fatti offerti
delitti,
e
ducazione
da
abbia
non
le affezioni
:
istruzione
fatte
radi
abbia
tolta
la
V
ove
e--
nate
ordi-
e
meno
sempre
e
le affezioni
umane
che
,
sono
che
e
si testimonia
scienza
più gravi,abbondano
sviluppatala mente
essi i
tra
V
gravi ove
pregiudizie
questa
ignoranza e
del
ì
Tali
cuore.
quasi un secolo dalle
statistiche dei delitti neir Inghilterranella Prussia,
nella Svizzera,
in molte
parti della Germania, nella
Francia, nella ^agna, nelF America settentrionale.
i risultamenti
sono
raccolti
per
,
E
nella
stessa
numero
nazione
nella
e
la differenza
è notevole
gravità dei
delitti tra
nel
e
provinciae
provinciasecondo che la istruzione abbia avuto nelV una
diffondimene
più che nelP altra abbondevole
to ^^K Egli è ciò manifesto
dai quadri accuratissimi
Carlo Dupin, che
divise
compilatidal benemerito
la Francia
delle quali
in due« grandi sezioni,
Tuna
è da lui appellataoscura
V altra illuminata.
e
E non
è da meravigliarsene:
dappoiché,Tistruzione
saviamente
graduata alle varie condizioni *dei citta(1) Vedasi
Istrutte
la differenza
per
il LccAS
de
,
pWionnement,
aetuel
de
la
e
così
delitti tra
nei
la reforme
l'opera
dee
del
prisons
le classi sociali
9
Dccpetiadx,
reforme pénitentiaire.
ou
de
de$
la
istrutte
theorie
progrés
de
et de
e
V
non
em-
Fétat
-«3-
dinì ed
migliorea
métoo
sarà mai dato
di togliere
(che non
intiero),
sorgente amplissima di delitto,
per
il più grave
delle società
malanno
fu sempre
che ne
non
a
ne
pericolo,ma
pose
pure
che
umane,
sconvolse
la pace
Se bene
ruina.
a
il
è
cuore,
la miseria
scemare
e
del
educatrice
di
supremo
T ordine
e
fatti si
in
è
stato
uno
spesso
consideri,il bisogno
savio
un
nelle istituzioni
e
le condusse
e
economico
namento,
ordi-
primitivedei popoli nói
pensiero alla costituzione della proprietà
si
della
anziché
economia,
e
mano
ponesse
alle forme
polìtichedei governi.Mosè, eletta un^ opportuna
regione al popolo di cui era
liberatore,
dei beni
al moto
onde
nelnon
pose già ostacolo
altri acquistaricchezza,
delle cose
r andare
umane
dalla miseria o, escitone,è coned altri o non
esce
dotto
di guisa
ma
a
ricadérvi,
imprese a moderarlo
dato
veggiamo
che
nazione
la
non
avesse
a
Buret
dice
sofTerire
,
dalla
inerzia,dalla
individui:
cupidigiae
venduta, poiché la
di
anni
SO
tutti
di
Dio, e
: e
possessori
dopo
terra
i suoi
soltanto
erano
ne
sere
potesse a perpetuitàes-
terra
nessuna
,
gli
de-
dalle esorbitanze
era
nelle
rientrassero
coloni
il
periodo
in
terre
prima possedute ^^\ Licurgo dette principioalle sue
le terre ugualmente
in Ispartadal ripartire
riforme
fra tutti i cittadini ; e Solone
avvegnaché sia subdi controversia
bietto
se
procedesse ad innovamenti
al tutto
uguali in Atene, é però certo che avvisò
I quali fatti giumezzi di risultato corrispondente.
a
,
(1)
advena
jf^rm
et coloni
Reverietur
mUiam
Anno
non
quoque
mei
pristinam.
JuWiBi
esHs.
ad
homo
Iri.
redimi
vendetur
Lbyitico»
possenionem
vers.
omnei
in
quia
perpetuum:
cap.
sttam
xxy»
et
Ters.
estf
mea
possessiones
unusquisque
suas.
voi
23.
rediet
10.
ad
et
Vers.
13.
ad
fa-
-24-
Mosè
che non
cagioniparticolari
e
sono
tori
qui da annoverare,
quanto a^ greci legisladei mali, cui nqn
dallo stremo
sapeasitrovare
rimedio
estreme
con
se
non
misure, le quali sarebbe
non
derne
ingiusto,ma disastroso applicarealle mopure
nazioni
me
^^^^ vagliono a porre in luce siccoeoi moderni
nella
gli antichi savi concorressero
che il sociale ben essere
sentenza
posa capitalmente
stificatiquanto
a
diffusione
sulla
dei
da
alla sussistenza.
mezzi
Ma
quale spediente ad ottenére quel salutare diffondimento, la cui ignoranza trascinò quasi tutti gli
adottare
ad
antichi legislatori
le leggiagrarie,
o
stabilire la schiavitù
onde
i proletaricosì digradati
o
a
inviliti
e
riuscissero
non
Il
problema che
precipuamente nel
sta
avvii
Io
ad
unirsi
r economista
ordinatamente
lato
deve
modo
trovar
onde
tutti
ciosi?
minac-
sciogliere
il lavoro
capitale(^
col
alimenta, acchiudendosi
da
alla società
i malanni
nelP
si
che
sere
es-
braccia, e dair altro,come
in Inghilterra
ed in Irlanda,tutti glistromenti
della
produzione, i beni, gli stabilimenti d'industria,il
i qualiToperajo si giaceesposto alla
danaro, senza
crudeltà
delF avaro
speculatoreed a periredi fame.
Ora, lasciato il dire come
a
giungimento
quelFawenturato conun
le sole
conferiscano
dei beni
al
della
il lasciare
il diffondersi
aprire libero il
alla industria e al commercio, il moderato
ii)
ripartimentodei tributi pubblici, le istitucorso
V
natura
,
campo
ed
equo
In
memoria
una
dell'anno
ho
lu
provato
cui
(2)
1834
pei
meno
poggiavano
Si
prende
assunta
a
stampata
intorno
Commentari
al diritto
istrutti
le disastrose
qui il vocabolo
significarebeni
nei
V assurdità
teoriche
di proprietà
delle
dei
capitale nel
di
dell'Ateneo
ed
limiti, io
a* suoi
leggi agrarie
»
scia
Bre-
e
Y errerà
Sansimonisti.
senso
ampio
stabili,mobili, denaro». ec.
sti»
degli economi-
-.25-
zioni
proteggimento delV industriare,onde
la sovercliiante
gannatri
ingorda e inrepressa
speculazione,V associazione degliartieri,
lume
a
sia tolta
e
o
,
di beneficenza
le società
di
e
le
temperanza
casse
,
puto
somiglievolitrovamenti,io reche tutti i mezzi
manifesto
dagli economisti
di efvuoti
dai
fetto
filantropiimaginati sarebbero
di
e
risparmio ed
altri
educatrice
la istruzione
senza
delle infime
classi
l'
delpopolo, che esser deve la pietrafondamentale
dice il citato Buret
edificio. Ogni uomo,
^^\ ha un
sergli
escapitaledie in società bene costituita dovrebbe
del
sufficiente
tudinq
trarne
a
abbia
la vita ove
campare
il conveniente
profitto: e sta
atti-
a
esso
genza
intelliorgani e della sua
quell'uso, io
applicatialla produzione; ma
dico, richiede sviluppo delle forze fisiche,svol|iche allontani dal
moralità
della intelligenza,
mento
il lavoro:
che renda
e
caro
vizio, abitudine
sto
quemai si consegua
avverrà
za
sennon
triplice
scopo
solo insegnativa,
la popolare instituzione
ma
non
neir
libero
uso
de' suoi
^K
educatrice
de
(1) BuRBT,
misere
la
des
lahorieuses
elctsses
AngUterre
en
et
en
Fknnee.
(2)
Fu
in
tempo
considerata
soltanto
di coloro
UDO
delle
trarre
finanze,
nel
merci
in
del
lei più
delle
scopo
oro
classi
si doveva
il ben
essere
da
le
altre
ad
nazioni.
astrazione
e
menti
gli intendi-
non
un
si prendea
alla produzione
sì perchè
popolo
"
e
di ogni
sì perchè
onde
mezzi
possibile;
uscisse
ne
;
eppure
scienza
in
per
della
cura
esse
e
chi
neireo-
nazione
una
ad
o
si occupava
dei
maggiore
che
destinate
chi
per
conoscenza
di
:
esclusivamente
e
lo arricchire
Nessuno
rivolgere
diretti
denaro
esportazioni
sue
di tutto
nella
di
la copia
società
esse
per
ricchezza
mercantile;
scopo
ano
collocava
per
nella
erano
si accbiudea
commercio
veniva
,
ad
pubblico
tesoro
della
la scienza
occupavano
l'economia
acquistate
pensiero
ne
se
politica
l* economia
siccome
di finanza, o
scopo
occupavasi
trare
che
cai
le
zione
condi-
il primo
sociale
stanno
è
le
26-
—
E
lasciando
se
prosperitàmateriale
della
il dire
,
la
delle
alP andare
quale guardato
cose
moralità
alia
necessaria
pur
affezioni,si
delle
è
umane,
^
sideri
con-
cagioni dello splendore della potenza e
essere
questi
gloriadei popoli è chiaro non
alle
,
della
,
beni
consentiti
costituiscano
le varie
se
armonico
tutto
un
classi di
di un
idee, degliaffetti,
né questa unità
può
comune;
le
istruzione
della
almanco
conoscenze
alla vita
istruzione
sono
richiesti
onde
elementari
vari
essere
i
abbia
classe
ogni
pensabili
indis-
ed
usuali
e
morale.
fisica,intellettiva
debbono
non
la medesimezza
per
fine supremo
tutti
a
tale dif*
essere
senza
delle
fondimento
nazione
una
Nella
bhe
gradi,secondo
diversità
dalla
degU ingegni della posizione
colari,
partisociale,dei fini ad ogni condizione
in seguito verrà dimostro; ma
altro è
come
graduazione delle cognizionifra le classi elevate
,
la
e
ed
altro
tale
lumi
ed
i beni
infime
le
differenza
che
nelle
une
,
concentri
i
alle
non
altre
Né
lasci
che
il
che
ignoranza
diceva
popolo io
sollecitudini
pel suo
ne
e
altra volta
demerita
,
della
Borgenti
dei
tempi
ricchezza.
il farlo
nel
adatta
con
fanzia,
materie
necessarie
non
si
attiene
dove
della
r amore
vita
air
opera
civile
che
delle
vi
delle
queste
a
della
nazioni;
ad
facoltà
porta,
ogni
sole
di
ingegno
che
e
ha
non
morali.
che
possono
alla
prosperità
1* opera
mettesi
sinché
ma
al
le
all'uomo
conceduto
né
rale
mo-
dairiih
sin
contratte
produzioiie
al lavoro,
il renderlo
e
unico,
barbarie:
congiunga
dall*
intellettive
at)itudini
natura
genere
nella
è
natura
cose
la
il povero
l*addestrare
ma
nell* andare
sperienza
Taffezionarvelo
migliore,
pur
si segnano
si
cbe
e
la
e
salutari
con
non
che
mo
I* osservazione
e
degl* individui
prime
degliagiaticittadini,
essere
ingegnoso,
istruzione
il mezzo
sono
ben
Ma
lavoro
le
,
il convincimento
generarono
e
conseguono,
miseria.
l*uo*
,
si avvia
a
propria
nel
civiltà
gradi
i
,- e
lavoro
se
e
dal^
,
conseguirsi
senza
lo sviluppo
oè
al-
_
di
perduti6
sono
sostengano
Egli
fatica,e
«
beneficio
a
il
è
liberalità i
mera
delle
infime
popolo quello che
rende
fruttiferi
elidessi
sagrifici
classi sociali ^^K
si
nella
consuma
i nostri
campi: che nelle
officine profonde sudori
a
procacciare alimento
ai nostri comodi
ai nostri piaceri
fa pròe
: che
ricco
il nostro
commercio:
nel quale
e
e
spero
in estreme
si rinvengono T ardore
disavventure
limiti alla difesa
della pubblica
il
senza
causa,
»
n
99
yj
99
99
che
99
valore
99
grifici;e
si doma
non
delle
e
V
entusiasmo
dei
sa-
virtù
99
morali, negli essenziali loro elementi
si offrono dal popolo
ne
prove
luminose
: poiché negliagiatiabbondano
spesso le
teoriche
le parole, nel popolo i fatti. Alla
e
del popolo, diceva
inretta
acuto
un
conoscenza
deesi guardare alle taverne
ed ai trinon
gegno,
relazioni
di favii, ma
volger F occhio alle sue
a
miglia, di amicizia, di vicinato,ed osservare
il compreso,
alcuni particolari
dei
ad
tutto
non
suoi costumi; cosi ci verrà
veduto
senso
spesso
affezione
verace
profondo di religione:
conjugale
sensitivo e
al lavoro: cuore
e
paterna: amore
openelle altrui sventure, che ti previene,ti aiuta
roso
99
e
99
99
99
99
99
99
99
99
99
99
99
conforta
Ma
affetto
questo popolo
cosi posso
se
i
di
stesse
da
essenziale
vuole
esprimermi,
difetti
principali
mancanza
che
alla
recato
in
essere
ed
esso
devozione
preso
per
^9.
mano,
istruito: conciossiachè
ne
occorrono
di educazione.
Né
vengono
dee disto*
che
pensiero al popolo V osservare
i delitti
fime
dalle inpiù parte si commettono
nelF intimo
classi,dappoiché, addentrandoci
delle cose
ci)
le cagionine
di spesso nella trastanno
,
glieredal
porre
per la
Vedi
i miei
Ateneo
del
discorsi
1838.
stampati
'in fronte
ai Commentari
del
sciano
bre-
«29-
Nel
complesso delie cagioni che siam venuti accennando,
le parole del Maestro
evangelico: siete
del padre stesso : siete tutti fratelli non
figli
pure
,
,
si compresero
da tutte
le menti
discesero
nella
ma
,
coscienza
efficaci e fruttuose; ond'è
che
il moto
della
età
bella
e
nostra
la istruzione
diffondere
a
ha
la
più
delle sanzioni
più veneranda
quella che si
,
comparte dalle idee religiose.
Per le quali cose
è agevole il conoscere
come
vadano
che fanno
errati coloro
mal
viso allo spirito
dei pensatori e
che
le menti
oggidì informa
essi
degli stessi governi: combattono
tura
avvenper
senza
avvedersene, le sante leggi da Dio prefisse
al conseguimento del privato ben
ad
essere
e
re
un
tempo delF ordine pubblico: si piaccionoascriveal capricciodi alcuni
pochi e alle illusioni di cui
che è frutto
ne
vogliono vittima quel movimento
deir opera
della vita civile elaborata
coli:
per lunghi se.
,
intendono
render
a
invocano
dei filosofi che
che
legislatori
ad
opera
akeano
attuarla
della umanità
o
mai
conclavi
indigenti» argentum,
dare
quot
'Intorno
le
Dei
mie
mezzi
stampate
valens
queste
a
memorie:
onde
nei
Le
idee
Dei
scemare
Commentari
le
che
danno
grida che
i voti della umanità
non
o
errore
stesse
e
dei
istruzione,
si
bisogno imperioso,irresistibile
ne;
quanta che ne vuole soddisfazio-
qiK"d poisides
e$.
nipotenti
on-
e
effetto. L^ istruzione universale
di
inhumatum,
intomo
alle
la miseria
delPAteneo
norme
della
fondamenti
e
qui
penes
te
Qìto circa
tot
iosegnavansl
dottrine
del
di Brescia
da
soccorso,
proprietà
migliorare
ra
inte-
compimento?
avere
calceuSj
discaleeali
eonsertxu;
riunite
buoni
diffonderla;ma
si videro
frutto di
essere
in
quam
un
tutta
quando
e
e
vuote
è oramai
la
proclamano, dei
la
esciranno
le voci
vane
e
s.
marcescit;
injuriaris,
Ambrogio.
si
de' suoi
la istruzione
degli anni
veggano
limiti,
del popolo
1S34
e
1835.
e
:
30-
-
Ma
lo
spiritoche
cui
informa
nella
universalmente
età
la i-*
nostra
si
adopera è egli
tale che avvisi al verace
e
miglioramento sociale
sì meriti
del politicoe
l' approvazione del filosofo
ad un
religioso?La è questa Fin*
tempo delFuomo
a
compiere il disegnoche ci
dagine che ne rimane
siamo
proposti.
struzione
,
,
,
,
Il riscontro
istruzione
abbiamo
se
e
vuoisi
di
nelle
la età
età
facoltà
ora
che
se
ai
le classi sociali
:
tesi
spaziavasinelle ipoerudizione
a
sola pompa
ogni ramo
dMnsegnamento
praticodegli individui e dei popoli:
F infanzia
di
un
si avvia
si vedea
trascurata,
lecitudin
consigliale maggiori solistruzione
era
precettiva
,
V
ad
essere
educatrice
delle affezioni del
cuore.
che ogni
quali differenze,
intercedere
fra gli antichi
e
delle
accorge
lo
in
intellettive che
sistemi
in
delFuomo
prima
tutte
istruzione
dì
un
nostra
disamina
a
astrattezze,o
se
:
si
nella
alF utile
che
nella
accumunata
oraamento,
s^ intende
ora
della
piena luce che se un di,
già tocco, ella si stringevaai potenti é
un
e
moderne
e
in
pongono
ora
ricchi,
che
antiche
le forme
tra
di istruzione
debb^
essere
si delle
Dalla
osservatore
i moderni
manifes^to
ai
no
me-
,
veggenti
preceduti.
Non
dirò
i
come
il nostro
infatti della
secolo
trascuranza
si
vantaggi sui
in
che
si
a-
proletaripresso gliantichi,quando una
gran
me
parte della popolazioneera schiava all'altra : né coin antico non
fosse sistema
d' istruzione
pubblica
dalla ginnastica in fuori : né come
V insegnamento
delle più importanti e nobili discipline
fosse lasciato
alP arbitrio
di privati dottrinatori
dai quali nessuna
,
guarentigiarichiedeasi di probitàe di sapere,
onde
serie varia e molteplice
di dotderivava una
ne
veano
-
oggettial pubblicobene essenziali spesse
che toglieano
V unita del
sé contrastanti,
necessaria
della repubblial ben
essere
ca:
fossero perciò subbietto non
le scienze
fiate tra
pensièro si
come
concordia
di
-
in
trinamenti
ne
31
di
ma
fra ì cittadini. L^idea
divisione
ordinato
che
ai tempi
venne
insegnamento non
chigia
degP imperatoriromani, in cui, perduta ogni frandi patria era
cittadinesca,T amore
spento:
dusse
dice Constant, T istruzione
pubblica s^ ine, come
ogni stimolo
allorquandoai. cittadini mancava
a
profittarne.
Ma
anche
ai tempi in cui si alzò a mevenendo
glio
di m^zzo,
è
lo stato delle nazioni, dopo Petà
istituzioni d' insegnamen
da ripeterlo,
noi veggiamò sorgere
rono
cospicue e fondarsi università che salialla
miravano
ad alta fama, le qualiperò non
utilità generale:poiché si vedeano
ristrette^
prima del
tifica,
secolo XYIII, alla elevata istruzione letteraria e scienche è sempre
a
concessa
pochi, e si parlava
veniva
in esse
da secoli;onde
un
linguaggiomorto
di
che
elle
tornavano
erano
non
fra tutte
inutili alla educazione,
unione
di
strumento
classi dei cittadini
del
affetto
di
e
v^ induceano
ma
sepa"^
,
razione, crescèndo
di
a
condizione,per
danno
Nelft
la stessa
fra
esse
la
estrema
ineguaglianza
la
quale o
ugualità di
poco
monta
o
riesce
diritto.
nostra
le condizioni
al tutto
si tramutarono:
età
polo:
po-
del
pubblico
non
è
esso
gnamento
insechiuso
rac-
grandi istituzioni scientifiche,ed aampio e graduato di
perto soltanto a pochi, ma
vantaggiarsene
guisa che tutti i cittadini possano
giusta la sociale loro posizione;e se al popolo non
si addice Taltezza della scienza,gli si ammanniscono
però di essa gli ultimi praticirisultamenti, onde
nelle
82
-
che
viene
F istruzione
se
letterati
-
è
efficace
ora
dare
a
e
ma*
nire
professori,lo è del pari a forartieri illuminati,e
e istrutti commercianti, e
industriosi ed utili agricoltori.
Discorrete
i sistemi
indotti nella Prussia
della istruzione
nell'Austria,
,
neir Inghilterra nella Francia
nelF America
vi
e
,
,
,
e
gistrati
scorgerete
riempieT
ogni
per
che
accordo
un
animo
Per
e
intendimento
un
e
di contentezza
dove
ogni
dove
a
è
non
si intende
vi
:
tempo
un
che
di
e
raviglia:
me-
Cottimo, ma
questo è lo spirito
tocco
e
governi e che dee fermare la mente
filosofo,del polìticoe a un tempo del
Tutti
hanno
la stessa origine
gliuomini
religioso.
,
la stessa costituzione,
lo stesso
fine: ed erano
ciò
peringiustele istituzioni di un giorno che, rivolte
alla perfezione soltanto di alcune
classi,si pareano
intese a mantenere
nella ignoranza T universale;e
l'istruzione a tutti aperta nella età nostra, giusta
i bisogni delle moltiplici
condizioni
sociali,è un
trionfo della giustizia
civile che, travolta negli andati
tempi, impera nel nostro
secolo; e la ugualità di
tutti gli uomini
che acchiudevasi
come
sicnella
mente
teorica è recata
oggidì in pratica fruttuosa.
Per alcuni si teme
il diffondimento
dei lumi, e
intravvede
se
ne
ma
posta a pericolola religione;
i lumi (*" quelli che
offendano
ai prinnon
sono
regge
dell'uomo
tutti i
(1) É pensiero
alla
colie
del
coltivare
neir
«
cosi
«
vengono
di
dei
discorso
nei
sì
i
lumi
dei
egli si esprime,
domandarci
non
favoreggino,
dottrinamento
strano
più venerabili
Padre
Gerard
premi
vi
sono
distribuiti
alcuni
il torpore
della
tano
nuo-
ma
in
Cliiesa
contrasto
che
io
qui
reco
,
avente
fanciulli la intelligenza per
occasione
a
che
,
Padri
del
alcani
refutare
religione. A
sentenze
brano
stolto
titolò: Della
a
renderli
nella
in
sua
nome
necessità
lui
religiosi, da
scuola
della
della intelligenzae
un
—
«
rito
profe-
Eppure
religione
la notte
di
,
stessa
dell' ani-
ctpiimorali
che
il vizio
sibbene
religiosi,
e
,
dalla
P ordinario
per
si generano
dalF errore.
I lumi
•ignoranzae
compiuti, o
il delitto
e
miseria, dalla
soltanto
falsi
o
in^
o
,
ristretti in alcune
classi^nelle quali pos*di oppressione per
le altre,
strumento
essere
sono
raffermare
i veraci e compiuti
e
portano danno:
dannevoli
lumi
che
Coloro
ma»
»
quanta
«
forza
cadere.
»
genza
che
»
di
Dio;
ma
»
frutto,
non
Se
^
è
se
•
sé
Egli
»
gere
«
me
•
averne,
«
hanno
»
mentre
•
niverso,
può
«
raviglia
in
una
mi
gratitudine
»
seno
dei
«
cosa
dovremo
»
gorosa,
»
nuovo
di
dotato
frutto
vigore
al
I*
Che
pietà
ne
la
e
la
acquisti
nutrice
da
è
dell*U'
di
giorno
me-
tributo
Tin-
parte
una
che
dal
sorge
pietà
della
madre
diventi
ogni
pure
terra;
cosi
risalire
religione
intelligenza
buona
la
verso
che
e
spettacolo
dunque
altra
co-
possano
non
offrirgli il grato
per
Ecco
dair
volti
dello
vaghezza,
Creatore,
stupidità,
di
dell'educatore
178.
coi
Firenze,
dimostrato
del
la
e
distrug'
intelligenza^
tutti
godere
può
i bruti
che
senza
sguardi,
né
poi domando
Se
^
con
più
sempre
forza
nuova
,
vie
«.
Guida
Brescia
i loro
veramente
se
la
sono
dell* adorazione.
bramare?
perchè
bruti
ragione
fino
della
Ma
i
T ordine
e
lumi.
pag.
di
ammirarne
riconoscenza
Dalla
che
prepara.
alla
contraddizione
creature,
sue
dono
un
funesta
essere
in
mai
religione, e
una
come
meraviglia
•
ho
pensieri,
i*nomo
delia
Io
risponde,
si
i loro
abbia
altra
IMntelìi-
fargli portar
per
può
è loro
quali
questo
concesso
alle
agguati
coir
nelle
esser
non
si trova
non
che
Ì*uomo
che
«
1837,
ciò
stato
dissimulare
nell'uomo
risponde
coltura
tendere
può
non
è
distinte
posso
venga
si
ci
sua
il Creatore
mano
avvenga
La
non
contraddizioni
mi
dono
al tutto
ma
d*onde
domando
io
soffocarlo.
perchè
con
spinge;
le strane
per
così, questo
per
stesso.
li
distingue dai bruti,
lo
religione,
.»
che
provi
io
sorpresa
condizioni
due
uno
il motivo
Rispetterò
«
funesto
per
della ragione.
agli uomini
alzano
apologistidella ignoranza
si
in
confondono
avere
Dio
da
fatto
il dono
che
lo stesso
torna
in
1840
Raffaele
tipi
discorso
un
che
ove
della
Lam
nei
si abusi
Anno
secondo,
1837.
Galileiana,
stampato
non
bruschini.
delFAteneo
Commentari
delle
manifestamente
idee
e
,
deijocaboli,
e
non
lo
spirito filosofico
nuoce
alla
è
fonte
religione.
di.verilà
e
non
di
errore,
e
voreggia
fa-
34
—
della società
umana:
che
sociali versanti
in
di
virtù
nella
ne
differenzia. Nei
in alcune
una
notevole
coli
sese
classi
età nella
quale
procedimento;
certo
grado
può essere
lumi, e lo
pochezza dei
giudiziodi
recar
ess^e
ignoranza in
nascente
di un'e*
ignoranza e virtù,e
potesse
ottenuto
società
una
se
la storia
a
talvolta
nella
la vita civile abbia
ma
intero
virtù
che
dedusse
traducono
si
per
incivili si videro
ne
i fatti che
e
presenta
ne
poca
un^ epoca
-
sociale
stato
sino a certo punto ordinato
e
può essere
tranquillo:
usi e pratiche che
il comun
poiché le leggi sono
induce
evidenza
fa accogliere,la loro
le
senso
e
le.
santificarraccomanda
la superstizione
e
concorre
a
La
nella loro
storia di tutti i popoli ne
mostra
la diversità
origineugualità di idee e di usi nonostante
dei luoghi e dei tempi:
che
prova indubitata
dettati
della intuizione
tutto
stringeasinegli elementari
P autorità
spontanea; e ne attesta del pari come
dei legislatori
alle leggifossero guarene là reverenza
tite
dalle idee religiose.
la civiltà abbia
Ma dove
ail comvuto
Tindustria
e
mercio
avanzamento, Fagricoltura,
siensi ampliati e perfezionati,e le relazioni
sociali moltiplicate,
dei primi principii
la evidenza
vale più a
dei privati,né
né lo stato
non
reggere
dere
quello delle nazioni : ed è mestieri allora discen-
recondite:
né
e
sequele più lontane
è neal bisogno le intuizioni,ma
più soccorrono
cessario
il potere della riflessione. E se ciò si avvera
informarsi
vuole
rispettoalle teoriche onde la mente
alle
si per
loro
scienze
le
del
le arti
per
a
dismisura
prodottisvariati
e
i mestieri
si
vera
av-
,
pari rispettoalle
traviamento
dei
che
il cui
affezioni del cuore,
si
della
aumenta
gF
per
vita civile
se
,
tivi
incen-
le forze
-35-
che
morali
la
educazione
comparte
,
pongano
L'uomo
informati
argine salutare.
un
die
in
al
la mente
ed
vero
Hobbes,
diceva
è
le intellettive
fisiche
La
il
cuore
robusto:
abbondano,
natura
non
forze fisiche al fanciullo
sieno
non
nelle società
fanciullo
morali.
e
ed
al bene
un
in cui le forze
ente
vi op«
non
,
incivilite^
egli è un
nulle
sono
e
ha
compartito
difettivo delle
perchè è
morali da cui le prime vogliono essere
governate :
di pariguisa certo
nelle società nascenti
si vede
ese
quilibriotra le forze fisiche e le morali; ma
r uomo
od un
popolo giunga alla età virile e la iciullo
si ha il fanstruzione
conservi queir equilibrio,
non
robusto del citato scrittore nel quale il fisico
vince
i sensi predominano: e nel
r intellettivo
e
la vita
predominio dei sensi sta la barbarie, non
civile.
tu ben
consideri,di
se
apparisce,
assai maggiore importanza pel basso popolo che non
V agiato
per le altre classi dei cittadini : il ricco o
la vita onde
costretto
non
procacciarsi
a
consumare
istruirsi da sé stesso,
la sussistenza,ha mezzo
o ad
la istruzione
E
o
rifare T educazione
a
nei
primi anni,
della
società
e
che
il modo
istrutta
avesse
del
gli può
viver
falsata
ricevuto
nella
suo
servire
esso
parte
mo
medesi-
il povero
se
perde i primi
educazione;ma
sadatta
venire
senza
istrutto,o riceve istruzione dio
non
savia,soggiacealle idee' concetto e alle
di
anni
contratte
il
abitudini
deglianni.
come
principii
corso
suoi
in traviamenti?
non
senza
potersene rilevare
sono
i
tutto
pqpolo e i
giudicatis'egliincappa
no
suoi pariquelliche rechi-
suoi. E
vengono
in
giudiziodi lui^ ma sono
soggettano a risponderedi
le azioni
del
le classi istrutte
ciò che
che
il
egli si pensi,si
stati di
Euro^, e veri^nno
in generazionese
zione
le
in qaella che
sorge
intellettivo
di
ugualità
le
classi
età
popolo,
sia
governata
sola
nostra, può
a
di
tutto
genera*
nuovo.
sancita
un
porre
cio
edifi-
La
stessa
per
tutte
dannosa
tornare
se
tale
una
nel
dalla
al
di
mano
fondamenta
morale
e
diasi
non
diritto, giustamente
nella
di
ridea
trasmessi
e
sia illuminata
eguaglianza non
nei
tenerla
a
giusti confini non
sentimenti
morali
e
religiosiche
se
da
,
istruzione
educatrice
della
mente
e
del
generati e guarentiti.Ond'è
che
sì fatto bisogno di educazione
popolare, lo abè oggidì sentito
dair universale
biam
dei
già detto
Educazione
pensatori e dei governi politici.
popo-^
il
lare f dice
Mayer : questo grido risuona da un
ne
angolo air altro di Europa, e TÀtlantico
porta
di simil grido che tutta
Feco
V America
commuove
:
la sapienza,la politica,
la religioneconcorrono
ad
afforzare quel grido ed a farlo efficace coi loro lu-^
cuore
essere
possono
,
mi
colle
e
£
loro
sanzioni.
la istruzione
presente
a
ipotesie le astrazioni,
poiché la età nostra
che
si percorrono
Ove
dalF
si
è
volta,lasciate
tutto
risultamenti
segna
di utilità
T ultimo
intelletto
umano
le
positiva,
deglistadi
in
tutte
le
lo
svolgersi della umana
noi veggiamo che dapprima le idee direi
intelligenza,
senso
quasi istintive del comun
mini:
guidano gli uoai bisogni degP individui e
sopperiscono esse
dei popoli nel primo periodo della età loro:
alle ii bisogni ed
spirazionidel comun
senso, moltiplicati
le relazioni
sorviene la riflessione,
ciò che
estese
e
,
conoscenze.
teneasi
per
ragionato e
o
meno
segua
la intukione
lucente;
indistinta
la
è
e
confusa
si vuole
questa T età filosofica più
avanzata,^ giusta le condizioni
dei
luoghi a
tempi. Ma
dei
Fuomo,
sul
vi
il
cuore,
in
si stende
Puomo
neir epoca
giaccionoinfruttuose:
commuovono
agiscono elle
intende
Tuomo
e
del-
a
gerle
vol-
della
natura:
umana
in cui
appunto
la
noi
e
teorica
ci troviamo
vuoisi
condurre
atto.
Nei
tempi
andati
indirizzate
scopo
che
deano
alla
le
della mente
si^ore
naturale
no
destipratica: imperocché il suo
si confina
a
concepimenti intellettivi,
ma
air azione:
concepire ed agire ci offrono
traviato dalla imaginativa,ma
tratto
non
dalla realità
ma
fatte
,
non
non
air
le idee
sembrava
alla
il soddisfare
classica
il
che
istruzione
una
più
non
inutile
delle
tuzioni
isti-
avessero
curiosità
:
a
inten-
tavano
gP ingegni si abiliad essere
ciò che
i tempi richiedevano,
non
scrittori e poeti di tempi che
erano
più non
:
luogo della psicoloipotesie le astrazioni teneano
gia
che il metodo
della fisica,
ne
e
proclamato da Bacoda Galileo
da Cartesio,
e
non
coe posto in uso
letteratura,e
,
nosceasi
o
si trascurava
per
cieca
alle in-
reverenza
insegnamento del diritto circoscriveasi alle prescrizioni
positivedelle leggiromane
canoniche
e
era
poiché la fisolofia non
trata
pene,
scuole
delle scienze
nelle
ancora
giuridiche.
Ne compajono bensì dinanzi nei decorsi tempi letterati
di primo grado ed acuti filosofi: ma
essi non
dovettero
fama
agP inviamenti
spesse fiate la loro
che
nelle scuole
avessero
ricevuto, e
per avventura
il loro ingegno soltanto
valse
a
sciorglidai ceppi
che loro veniano
da falsi metodi, e ottennero
di salire
val$e abitudini:
a
nominanza
aperto
avessero
Le
sul
scienze
e
T
immortale
nelle
reale
non
loro
ben
per
opere,
essere
non
V altezza
P influsso
per
delle
letto
delP intelche
nazioni.
alzate sulle reali loro
fondamenta,
39
-
libro
dal
tratte
non
—
diceva
come
magno,
offerivano
Bruno,
cose,
frequentivolte se non
della imaginativa:ond^è
frutto
venendosi
rinche, non
le teoriche corrispondenti
alla realtà delie
due
i teorici e i praticicomponeano
classi al
tutto
Tuna
della natura
non
,
il
se
dalFaltra
le
nimiche,
quali
distinte
ed
vicenda
o
a
Derivatele
combatteano.
dei
al risultato
scienze
fatti del
potè più la teorica
pratica,ed anzi nacque
stretto
legame, donde un
uno
lumi
infatti
maravigliosi
Sono
immensi
sono
industria
modi
della
del
e
esistenza:
che
nostra
vi dà
del basso
scire
a
in
essere
tra
si
o
natura,ridotte
materiale
Tuna
influsso
tuale,
spiri-
e
contrasto
e
P altra
reciprocodi
ma
di
questi beni
ma
vero
non
dalla conversione
Ora
sì fatta
una
il
utile
se
vulnera
della
al filosofo né
come
delle
arti,
s^variatii prodotti
pei bisogni e co^
il ricco cittadino
mano
popolo;
scopo
i ritrovamenti
commercio
agli usi praticidella vita.
si appartienené
non
ziato né
dalla
immensamente
ed
della
nella età
irridevano
beneficii.
di
e
T ordinario
per
si
mondo
non
colla
anzi
:
scienza
sione
conver-
allo scien^
ella è ufficio
popolo potrebbe riu*'
fosse istruito,
non
se
acconcio
di lui con
ordinata
metodo
intelligenza
fossero postiinnanzi qualiassiomi
non
disviluppata
in compendio i risultamenti
della meditazione del
alla
e
e
filosofo
In
e
tutto
r azione
destini
dello
che
scienziato?
forma
subbietto
al
pensiero o
perfezione stanno
o
dell'uomo, nella cui
eh' egli dee compiere non
altro
ali
strumento
,
che
intelligenza
:
fisidi lei vi ha bisogno nelle investigazioni
e
se
die o filosofiche,
nelle lettere e nelle belle arti,
se
di lei
nelle economiche
se
e
giuridichedisci[dine,
è
dalla
natura
a
lui consentito
la
40-r
—
mirano
è mestieri, in quelle che
pure
ed al comodo
al necessario
che intendono
air utile
della
e
stenza,
esi-
la pastoriziaogni mestiere
ed
agricoltura,
Se ogni parte dell'umano
arte meccanica.
sapere, se
sa
ogni arte abbisogna della intelligenzadi quellaguir
,
,
r istruzione
die
è necessaria
*
allo
scienziato^colla
proporzioneal suo specialedestino
agricoltoreed all'artiere.
debita
air
Un
uomo
di
la scienza
congiunte, ed
alla scienza:
l'arte
e
anzi
era
si vedeano
l'arte
,
lo è pure
nello
in molte
stesso
cose
prevenne
quellal'età della infanzia dei
centi
popoliin cui la sola intuizione forniva i lumi confaai primitivi
e
pochi bisognidei sociali consorzi.
uomini
v'ebbero
iche, non
Progredita la civiltà,
la susstretti a consumare
la vita nel procacciarsi
sistenza,
col pensiero sopra
i
si poterono alzare
fatti e i fenomeni
del mondo
materiale, indagarne
le cause,
larne
calcostatuirne
le leggi, prevederne e
vise
gli effetti : e in questa epoca la scienza si dima
dall'arte,la quale si resse
cogliusi invalsi,
Divisione
sì fatta però non
utili procedimenti.
senza
era
voluta
dair intrinseca
destino
dell'una
congiungimento;
e
e
indole
delle
dell' altra si
tale
fenomeno
cose,
era
e
il loro
turale
navello
no-
differenzia
imperocché si ebbero
nei tempi andati
plicazi
parecchilumi di scienza,ma l'apdice l'avvocato
Maestri, e la coordinaziasi videro che
delle partimoltiplici
del sapere non
ne
lavoro si
nella età presente in cui nel più meschino
la
uniscono
l'arte: il pensiero regge
la scienza
e
nologia
la mano
dal pensieros'informa,e la tece
mano,
è tutto propria delle
nel grado più elevato
è
inoderne
nazioni. Il giogo servile dell'abitudine
spezzato per le arti,e la scienza è avviata a peneil nostro
dai
trascorsi
secoli:
-41
si nel
trare
del
tugurio
umile
più
SOrio
a
iJiumina
le
tive
della
alla
altrettanti
i trovati
le arti
costumi
alPanima
scienza:
onde
cennato,
ac-
si
la scienza
teoriche.
b
confermano, rettificano,
Le
vita
arti
stesso
civile
così
che
sono
sono
giovàil nerbo
gentilie dolci
raffrenano
le passioniferoci, dando
e
di nuova
soddkfacimenti
specieche la stol"brutali,e fornendo
agio ed ozio aprono
,
i
abbiamo
sperimenti
della
scienza,nelFatto
moderna
che
.
arti,e
smentiscono
neir officina
artiere.
esse
prova
le
dell^ agricoltore
die
le arti alla condizione
Pervenute
mettono
—
dai
gono
via alla coltura
fatto
dalla
delle
lettere
e
e
fanno
delle arti belle. L'artiere
istruzione
ingegnoso è egli stesso
Lo
Smith
colla sua
che
osserva
discopritore
pratica.
le macchine
più ingegnosesi del^ono a sempliciar*
stima delle arti mecBacone
facea somma
caniche
e
tigiani:
alle
più vili, e ne reputava la
apparenze
storia sommamente
vantaggiosaalla filosofia.
alla pratica,
L'utile
della scienza
della unione
si appalesa da ciò,
giusta lo scrittore sopraccitato,
che fra tutte
le scienze salirono
più preste a perfezionarsi
relazione
quelle che colla pratica aveano
là medicina:
T astronomia, la fisica,
più stretta, come
la filosofia razionale,che dalla praticapiù
e
si discosta,
fu per secoli involta nelle sottigliezze
e
nelle astrazioni. La scienza
delle leggi quanto non
ebbe
dalla praticaincremento
e
perfezione?Quanto
leggisi deve ai pra*
fu
tici
nazionale
legislazione
una
il frutto
delle sentenze
ricevute
dagli scrittori,e
delle decisioni dei tribunali,quando il diritto romano
si rese
ai bisognidella civiltàmosconfacente
derna,
anche prima che nelle varie nazioni d'Eu*
avvi
di
sapiente nelle
giureconsulti,ed
romane
pensieroalla compilazionedi
ponesse
ropa 81
codici.
volersi
dal
si dimostra
più
che
nella
pel bene
la scienza alParte
ogni altro tempo,
in
del
istruzione
della
la necessità
Ma
popolo, che
nostra
gere
congiun-
età
delle nazioni che
sulle arti
pò
meccanica
ed
la
ostacoli
che
alle arti
nuovo
tale
il
sociali,dice
traduce
in
né
delle
coloro
clie
dee
Mayer,
educazione
cio^
commer-
a
cose
non
proporre
vi
abbiano
la
fezionata
per-
trionfare
degli
agli
oppone
istrutti si dedicano
a
della
se
chezza
ric-
renza.
concor-
destim
stesso
il
il
quale si
dere
equivalente: ren-
popoli
è
cam**
chimica,
alla
reggere
chi medita
sui
dei
che
quest'altro
gliuomini
la
al processo
possono
di cose
stato
della
problema
ordine
concorrono
ne
pubblica
In
atti
intelligenzasono
individuali;ma
sforzi
potenze,
Gli artieri che
il-vapore.
il
sul
e
posa,
signoredel
dall'essere fatte
pur mantfesta
della industria tre novelle
è
nuovi
,
capaci di
meccanico
ad
lavoro
passare da un
ramente
pualtro lavoro che richieggauso
dMntelligenza.
La
contenzione
il commercio
a
e
migliorarel'industria,
è
il
nuovo
genere
che
padfico,fruttuoso,onorevole
i
di
a
sperare
proreggiarsi
guer-
il
tempo
vinca gli
popoli:quello fra essi che
d' intelligenza
li vincerà
del
altri di istruzione e
sarà
pari in potenza: quello che perda al paragone
aglialtri nella potenza inferiore e più esposto a p^ifra le nazioni
sarà
coli : il verace
equilibrio
politico
operato dalla ugualitàdel processo nelF agricoltura,
cui
nel commercio
nelle arti
; e a quellainferiorità
sarà condannato
un
popolo rispettoalP altro,se noi
pareggiin quegli elementi essenziali della prosperità
nei moderni
tempi,lo sarà pure quellaporzionedi uno
ha
indotto
tra
,
-43-
popolo rispettoall'altra,se
itesso
stria
i! traffico
sieno
retti
nelFuna
rindu'*
dalla
e
intelligenza,
neir altra sieno opera
manuale:
la porzioneilluminata
nel fatto direi quasi schiava la porzione
avrà
difettiva di educazione
e perciòdi
sviluppo nella in*
W:
la saviezza dei legista*
vanamente
e
telligenza
e
(1) Il signor Ghevalier
Tindastria
oggimai
e
col
la
bene
dair
discreto
nel
porta
sostentamento
stria
che
con
ch'ella
yale
classi
sicurezza
che
come
di
doe
dei
specie
proprietari
onde
ad
£, volgendosi
accennati
misura
situdini,
vicisle in*
pericolo alla
di
si
ciò
:
egli coindanOA:
che
indurre
onde
ai mezzi
che
raccorrà
si continua
le
concordia
a
oggidì
che
attuare
sono
non
bia
ab-
il secondo
gli
de-
l'aumento
nazioni
molte
in
lettivo
presente intel-
V essere
se
nella
all'aumentare
si stringono
tutti
gli
de-
ributtante.
disuguaglianza più
scrittore
vi
non
masse
leggi proclamano
le
che
che
soggettare le
o
ad
opera
possibile le produzioni. Ma
le leggi sulla
beni
l'alzarsi
,
In
poche
tornerà
né
mani
,
più
volte
dello
si meriti
egualità naturale, tolti
dell' operajo
,
osservate
sollievo
a
del
maggior
un
potrà
e
sia
perciò cresciuto
l'altra nell'istruzione
per
ma
di
alla
[se posso
nell'
utile»
agiato
ma
ricchezza
materiale
educatrice
l' operajo
onde
,
subbietto
esprimermi
renduta
efficace
di
delle
di questa
nazioni
non
loro
In
del
prò
il
solo
benevolenza.
cristiana
divisamente
e
una
gno,
guada-
non
cuore
si consideri
guisa» intellettiva
per
l'opera loro
della Intelligenzanegli artieri, onde
pregio
ripetere le
è da
il frutto
che
mai
essere
al diffondimento
ceppi
i
migliore,
condizione
a
non
»
svolgimento
misero
materiale
dare
afferma
numero.
5tatuUe
e
la
degli operai
produzioni
guarda
un
riodu*
rende
che
capitali e quelle degli operai
partiti, asserisce
morale
maggior
nel
estreme
sorgente
industriale
schiavitù
o
il citato
maggiore
e
di
de*
nel fatto
essere
parte
di
francese
professore
quella uguaglianza
,
cose
onde
miseria,
delitti,e
ai
il
cose
condannarlo?
contrasto
dei
dall* ultima
artieri
i mezzi
i, rischi
partiti ai quali appigliarsis
aduna
non
delle
trascorrevoli
condizione
operai
in
altri
nersi
può rite-
non
guarentire agli
Indagare
fra
umano,
genere
ma
che
sociale.
tale
forze
alzare
ad
valga
inquiete,
sarebbero
e
clTlle ;
,
non
In
ad
del
essere
a
sebbene
9
fime
ben
ancora
ai adopera
politica atferma,
economia
la libertà
e
alcuni
arricchisce
il
seco
non
e
t
di
corso
dell* uomo
dignità
osserrare
sao
dalla
pur
mezzo
Chi
za,
ricchez-
morale^,non
piié
dai
e
palagidèi gràndi ài
tiensi necessaria
nelle
purè
non
ed
campo
aU'dlBcina, che
teoriche
speculative,
eziandio
negli usi pratici della vita.
Fino
da noi
molto
discosti noii
si
a
tempi non
di propositoche alF adolescenza,e T inmente
fanzia
ponea
delUuomo
sembrava
immeritevole
di gravi e
la umana
gna
è denatura
pensate sollecitudini*,
eppure
di reverenza
in qualunque
età, e in modo
il cuore,
specialenegli anni primi, in cui la mente
e
sono
vergini le abitudini piglianopiù facilmente radice
si gittano i semi
che
acchiudono
in se bene
e
ma
,
i destini di tutta la vita. Air essenziale
difetto
spesso
dei tempi che furono
si sopperisce nei nostri colle
infantili (^^
scuole
tapplicaUon.
provo^picr
et»
lioration
ipiration
eiasses
lahorietues
en
faveur
de
pUtnehe
menion
totale!
deux
ient
rulUè
lib,
IV
i.
diresse
è
ai
le scu"rie
scrittore
onde
fosse
tutto
dttbiutamente
che
dimostra
è
e
nostro
perchè
Santa
alla
ile
ne
de
le baieseront
Burbt
non
ali* avanzamento
ispezione
regolato
trarsi
da
immediata
sui
serie
banoo
coiieomme
sh^-
d^une
voioi
detreue:
n'a^
qu^Ue
pai
de
»
ia
preso
il
clie
1837
catechismi
di anni
circolare
la
slato,
egli è
delitti
ai
Sede,
eh* ella
disastrosi, il supporre
alla
leurpaviUon
agosto
che
giovanetti
nei
nuovo
dei
argine
porre
torto
gran
regardent
menaeèe
angìaiie,
payt,
sainU
une
mieeré
la
2.
U
mal
le
genio
cardinale
Ode-
Romagna.
opinione
,
al
du
13
della
vescovi
ferma
per
delle
tempo
et
ile
qui
est
timorosi
ia circolare
per
sempre
dettato
arbore
dani
.
scalchi
operare
ioeieté
Fame'
$in€0tfMnt
enfóles
camme
p^^lain
flOTerchiamente
Infantili
ebbi
d»$irent
populaire^
la
Scozia, diffuse
ir.
sex.
scnole
Io
toni
Vopinion
et
voeu
qui
eeux
paur
Vaat
qu'iU
tee
eap.
salut
de
nella
sorte
Fédueation
Védueation
ans
Alcuni
(1)
Tou$
dé$
Funique
dejd
che,
un
che
dell* età
bisogno
imperioso
si
moltipllcano
di
di buon
diocesani,
1 frutti
e
V
del
civiltà
pio
esem-
con
nei
scuole
tempi pia
volte
popolo, soggette
insegnamento
dalle
stro
no-
che
perchè repi^fai
grado
della vita civile nel
per
e
tesse
po-
1* infanzia
istruire
prima,
dei vescovi
non
r
percl\|^
proteggitrice
vedesse
discoeso
in
quali
più abbondevoll.
intronde
d* al-
so,
religio-
1* espéVienza
Quella
circo-
4ft-
—
nella
nelt^Inghilterra,
sancite
magna,
come
Francia, nel Belgio,neH' Aleistituzione naaonaledaiP
lare
impe-
appoggia la proibizione.al
del
)
testo
regolamenti
i
erano
idee della
prime
air evidenza
dimostra
dare
mente^
in
le scuole
giudicato
avesse
riprovazione ( lo
vere
e
ad
lo
un
zelo
di
custodire
solo
staio.
circolare,
avessero
Appena
escita
Veneto
che
esposi sulle
si accordavano
il senso
pensamenti
pienamente
dotti
a
e
che
le mie
osservazioni
con
quelle delle
scuole
se
si fatte
benemerito
altamente
Odescalchi
al cardinale
r accennato
in
cui
nimata
d"iHe
da
che
n
l'abbia
interpellato
comunicazione
E in
vero
non
elica,poiché
né
il
E
in
tutti
nostre
sì per
del vescovi,
scuole
ottennero
da
non
sua
che
mi
scrive
scrive
9
veggendoìa
le scuole
a»
in
piantate
nelle
disapprovate
aggiunge
caro
aver
3
faccia
ch'io
a-
lettera
sua
cara
comprese
delia
mi
tetta-
e
averle
tra
tacermi
eminenza
la
assunsero
ne
dapprima
vivi
che
,
per
il favore
il cardinale
sorreglianza,
non
le
ogni
al"
permesse,
pareggiandole
favoreggiate,
so
l'effètto,dell'enea
dell'accennato
regno
dopo di
gli acquisti
io
egli
uso.
del nostro
protette
utm
,
altro, fuori
governo»
e
opera
che
chiedendo
e
dovesse
se
intrapresch
godergli l'animo
e
,
essere
e
con
osservando
eertamente
libero
i vescovi
seguito
pia istituzione
parlando
più
poteva
religioso nostro
avrebbe
tra
il
subito
nelV
sacerdote
degno
Homa
scuole
i regolamenti
quell'ottimo cardinale,
e
rispondeva
intendevansi
non
i nostri,
sono
a
faceva:
spirito cattolico
retto
enciclica,
io
mandandogli
,
continuare
a
che
e
daddovero
come
mi
confortava
quella fórma
dair
cura
sacerdote,
mi
risguardano
splacessero
dali* averne
stenersi
le
persone
Lombardo-
del Regno
,
che
tati
ripu-
e
T accennata
,
i libri
tran*
intorno
sacerdote
egregio
renduto
scrisse
ne
si restringe
dovuto
,
dell* Infanzia
il do*
comune.
circolare, un
oramai
mancato
non
prime
di
degne
cattolico, giacché
avrebbe
la
la Santa
avrebbe
non
considerazione
l miei
regno
che
Tenne
fossero
dottrine
Io
quale
potesse risgnar*
pontificio.Se
)
il mondo
risposto unanimemente,
e
è
si
non
delle
il
motiro
sane
,
la
enunciata
immaginare
tutto
a
sola
nostro
solo
pur
1*
contenenti
non
inraotili in so stesse
più timorate.
venne
giustissime
erano
che
mi
e
cuore;
deposito delle
il
Questa
del
dèi
dello slato
vescovi
assurdo
proscrizione
ecclesiastici
scuole
sentimenti
le scuole
è
che
le coscienze
qoillare
che
la
difTonderne
di
ai soli
indiritla
Sede
gua/t («odo. parole
religiosamente istituite» e da ciò
genere
fa
ne*
presiedere alla formazione
dee
la proibizione
eome
proibizione
che
de^primi
e
libri
le medesime
per
cattolico
quello spiritoveramente
di
motiTO
ad
causa
di
morte.
specialissimo
Horozzo,
che
che
le
pur
ratore
-ti-
delle
Russie,accolte
rica,comparvero
colle
ha
non
pure
entusiasmo
con
molto
in
Italia,ma
acquistadal-
che
riforme
neirAme-
istituto
ogni umano
r origineprocedendo, e colle innovazioni
che vi si
di un
indussero
dallo spiritoreligioso
illustre filannon
perituraotterrà la venerazione
tn^o, la cui memoria
delle postere generazioniW.
era
lume
un
splendido della Chiesa
reyerenza
per
Nò
Santa
alla
il successore,
atino
T intervallo
scuole
e
del
né
tndini.
suo
E
voglio aggiugnere
la Francia
percorreva
ittdarvi sistema
la
cava
di
tendere
ed
che
sono
il mal
a
In
apersero.
tovi
da
8.
di
e.
di
di
di
Eicei
delle
benemerito
in
uomini
asili per appararne
che
egregio
dei
furti
fu
poiché,
a
campo
verrà
come
tale
i lumi,
un
istitutori
adatti
seguito,
chela
é
nomini,
T indifferenza
alto
delle
le
scuole
autoriiza-
impiegato
lettere
mi
nel
scrive
,
delle
a
visitare
colle
per
E
loro.
parole
0nd*6
zelo
nello
fermo
ajuUrà.
Brescia
infan-
di
presso
tener
aperto
nostre
mandato
lettera
ci
infsntill,e
dottrina,
hanno
a
nostra
alcuni
istitutore
introdurli
il cielo
Tin*
«
scuole
alla condizione
per
dell* uomo
V
ajuta certo,
mi
scuote
le nostre
òffirirà,io spero,
infanzia adoperano
nei
figlidel
povero,
a
sforno
a
diffondere
ed
II
alle
luminoso.
esempio
delle
che
In
veduto
procedimento,
Provincie
Gli
dubbio
Quanta
tra
scuole
perfetta imagtne
la sua
,
giustificare o
a
Un
e
confortandomi
chiudeva
figlidel povero,
ed
per
,
scienze
ed
1 metodi,
ecclesiastico
confido fìAoridi
e
,
è
penitenziale
dedi»
contratto
sana
ne
ék Ferrara
caritatevoli
1 nostri
favore
che
Roma,
Lucas
evangeliche^ Istituzioni!
Lambruscltini.
Stato
soUeci*
e
di aprire
libri
Domenico
na
dottri-
sua
delle, carceri
Africa,
ed
civili
più
pontificie il permesso
Macerata
aperta
alcuni
un
e
sua
l' avvocato
quale
e
vesòovo
alle
il segretario
Kuola
4iii-; ed
(1)
fatti. esempi!
nuovo
della
giovani condannati.
,
una
altre
dei
prigione
Bordè^i
giornaliere
quando
,
punitivo
deli* insegnamehto
pontificio
governo
stesso
e
né
intorno
spendervi
tempo
un
così
genio
norma
•
geri,
Al-
di
vescovo
in
mente
sua
la condizione
a
del
autorità
di TUa
secoli, .di S. Ago-
povero
mif^iorare
a
a
del
religiosi,i quali allegano la religione
alle
propostisi
si
animo
il sentire
0
Chiesto
fosse
di
lunga
serie
infanzia
egli
eh*
propria
sua
commozione
per
che
casa
pur
lo
generoso
cuore
di
dalFalta
indegno né
credeva
non
r
per
,
patria,
santUà
per
F illustre
Dapuch,
monsignore
dopo
13
Instituiva
dottrina,
per
Sede.
che
tacere
posso
,
avvisano
-48-
viviamo,
Noi
novità
U
scuola
La
«
9
premo,
»
vani
9
la
»
il cielo!
V
Ulto
forse
nostro
esservi
che
Ti
»
è
nostro
«
Ma
può
tutto
aggiungiamo
che
innanzi
•
non
V
nn
»
dei
•
rota
•
il Padre
»
do.
»
omòre
di
Vangelo,
luce.
1
esser
luce
eh' io
venero,
mai
Su-
le gio-
in
gioventù
azione
contro
e
de-
commettere
a
Il nòstro
della
di
il
e
vita
In
sostengo
ma
più
ciò
non
ai fanciulli
Insegniamo
di
vasto
richiedono,
tutti;
il farlo
e
i creduli
fra
esprime
dUenebre.
divin
illuminare
antica»
la Chiesa
ne
ha
»
siòni..I simboli,
le
sue
n
Vedete
»
del
»
le ombre
•
leviU
scrupolosamente
sui
quelle lampade
notte;
esciaipa:ecco
e
quei
angeli
nostri
di
teneb^re
che
cero
la luce di
nel
in
portato
Cristo!
ogni
mentre
nelle
Maestro
che
alla
per
lo
instes-
fede
sua
le espres-
medesima
lingua.
alla piena
mezzo
santuario
buon
finanche
colla
mon-
figli della
Ovunque
Fedele
del
sedenti
loro
conservate
altari
luce
diventar
ecc.
pa-
vi s'intitola
il
dominante.
ci parlano
cerimonie
ardenti
come
la
trovo
eran
a
angdidiluee
idea
la stessa
Dio,
che
le pagine
tutte
la
è
Il termine
de* cristiani
chiamati
detti
talvolta in
mio
coloro
debbono
In
si chiama
Redentore
son
del
Il Dio
Cristo
•
il concetto.
se
saranno
non
furfanti.
dai
la parola
I demoni
lingua. Vadasi
della
si fa
parole sfigurate più
Gesù
ovunque
che
scandalo
lo
tacere
posso
non
ali* abuso
siamo
terra.
quelle faci
lumi
cristiani
SO
della
oggetto
Noi
n
e
primo
;
che
So
?
lusso
un
eccesso,
conflne
scuola.
parola
a
i*.gannarcl si trasmutano
linguaggio,
un
nostra
come
è venata
ministri
che
al Giudice
al vero
de* fanciulli
bisogni
ma
quella
a
morte.
alla
i
seminarsi
sento;
luce
giorno;
Istrniaforse
chiamare
la
s'intende
il giusto
le nostre
poco
lo
d»* lumi.
della
che
questa
da
opposta
Questa
nella
rifletto
fra
e
aspro»
lumi
noi
»
moneta
poco
eiò
quando
così,
lumi
è il nostro
proposito
falsa
un
Dovremmo
a
contro
Ma
-
dischiudere
naturali,
invece
oltrepassarsi
poi
dovere.
provo,
«
noi.
giorno
un
a
nell' istruzione
di superfluo
nulla
in
novità!
:
anime.
potrà spingerci
la voce
con
religione; questo
•
stato
i talenti
umana
pericoloso
e
in
»
forza
lóro
spesso
«
disordinato
eome
»
dal
conspirassimo
,
Nessuna
dirà
»
.»
umana
le
e
Sì, certamente;
—
risponderemmo
come
chiamati
si nero.
Si
la
Ulumlniamo
Intelligenze,a svolgerne
ragione
«
»
noi
se
E
tenebre?
i lumi!
propagare
cosi
e
,
portarvi le
»
di
terribile
Accasa
religioso risponde per
che
pari
cerca
i fiincittHl
mo
«
n
del
triviale
addiviene
e
:
circondati
padri nostri,
dellMnsegnamento.
nel modo
illuminato
uomo
«
fanciulli
da
tuttodì
vissero i
e
luce
rischiarano
solitarie
in
trionfo, dal
anno
il popolo
proster-
-49-
ehe
spregievoletutto
nel mondo
nato
«
parola
»
fame
«
chi
di
parola
E
«
declamare
•
popolo
»
Il
questo
tengo
qui
....
•
ripete
9
edificante!
massima
»
r Interesse
e
»
r infanzia
9
abbiamo
»
buto
»
miglia
fa
che
e
spero
«
Norma
»
Il buono
»
trul
11 bello.
e
le
»
suprema.
9
questo
9
qaanto
9
san
E
noi
né
ed
r amore
della
11 caso
anche
»
spirito
migliori
»
fessare?
»
vere,
•
la nostra
9
nati?
di
servilità
che
quella
»
o
fede
varrebbero
carità
altro
per
nò
a
non
contri-
a
ha
detto
di
padre
un
fa-
regola,
è la nostra
dove
che
—
ragione,
che
armonia
le altre
,
col
medesimo
ce
è
Dovrem
noi
altri
motivi
allora
Tamor
la
D*
pas-
altra
parte
vero,
quale,
cadavere
basso
di
il rispetto
al dire
della
una
credenza
e^
,
de*
talvolta
rossore
avremmo
del
l'amore
rigettarliper
dunque
che
antica
mezzi
come
suggeriscono
ne
bontà
alla
e
compiere
Ingegnoso
amore
esser
penetrarci di
moderni.
tempi
di
sentir
specie cangia; l vecchi
gioventù,
senza
da
al-
esemplo
la prima
dobbtam
abbiamo
questa
,
air
bellezza
alla
il vero
ma
;
deve
1* uomo
—
un
va
,
principalmente
è che
il nuovo
attenerci
ciecamente
noi
cristiana,
non
Tale
alla
antichi.
,
E
e
degli
che
e
Il Redentore
slmile
del^
Istitutori
l tempi
tutti
esser
pigrizia,dal*
dalla
noi
si
e
;
massima
educazione,
la sua
più
ma
in
sono
,
dal
,
;
Bella
a
nostri
al
anatemi
errore.
acclamata
vecchio
II
L* opera
umana
più
,
nuovi
mani
Quanto
!
,
Istitutori
la specie
9
togliergli dalle
»
sanno
ognor
pensiero.
gran
rifiessione
materno
buon
mezzo
a
giustificazione.
pecorelle
non
un
del nuovo.
e
è né
lungi
perchè
innalzarsi
d* uso,
9
E
stupide
lo
e
per
nomo
che
la cosa.
ancora
ripugnanza.
vecchio
non
e
deve
la nostra
V uomo
è
mettiamo
senza
e
regno
del
tesoro
per
come
»
a
e
principiato,
altrettanti
quasi
fede
suol,
l
suo
sia pure
che
...
buona
che
nel
,
vanno
assai
al
in
si mormorano
proprio
con
predilezione
ministro
ogni
:
proposta
amor
vogliamo
senza
la
utilmente
dall* offeso
che
accuse
ogni novità
che
altri interessi
che
fi turbamento
innovazioni^
compiacenza
con
,
9
le
le parole novità^
orecchi
»
Temo
si è
come
giungasi prima
sinistre»
rispetto per
poco
continuando,
non
pure
cessan
non
9
»
se
ben
spargerà
si
d* idee
sacra
*
Ma
«
t lumi^
Cristo "
Vangelo.
che
velo
qaal
questa
a
sopra
proscrizione?
di
conservato
fermo
per
contro
di
abbia
voce,
E
...
so
segnale
e
.'
Eterno
gettarsi non
obbrobrio,
la
vitupera
aW
rete
ora
accade
comune;
nel fisico,
che i fe-
e
che avviene
iian
vorrebbe
lumi
»
»
dò
morale
risponde: graaié
»
è ordinario
con-
pel
do-
Scrittura
,
di
dan-
-50-
le cojmete,i terremoti attragstraordinari,
gono
primi Inattenzione e sveglianola maraviglia,e
che trascorrono, negletti
meno
mirabili,
amquantunque non
il magisterodella provvideni consueti;ma
za
è
le
considerato
in tutte
degno di essere
sempre
più sapiente
sue, ed anzi comparisce ancora
opere
minime
che
nelle cose
nelle grandi.E si pare
uno
destino
condotti
che gliuomini
sieno sempre
strano
ad intrattenersi deglioggettiesteriori anziché
dei fenomeni
che risguardano la natura
loro propria: il
dei semi di una
botanico
si occupa
pianta, del loro
svolgersisuccessivo e ti presenta le più sottilileggi
che preseggono
allo sviluppodelle foglie,dei fiori,
namenr
Dalla
Guida
1837
pag.
In
alcuni
181.
ed
nello
stato
sarà
Tersoli
Firenze
della
rivolgimento
reale,
dello
sviluppo
volgerà
efficaci
un*
voi
adunanza
della
chiamate
società
rivoluzionari
.
che
iiccpcgevano
la
in
toglieano
verità
sociale
arditi
dalle
di
teoriche
intorno
eloquente,
riuscire
ridevoU
^hanno
tempi
e
,
iramuta
nei
in
ed
avranno
cui
le
quali
nelle
cl^
mentf
il
in
un
nel
alla
ad
loro
istituzioni
che
de
reveren-
Lamartine
in
diceva
:
di
la
come
religione
se
mo
sareme
co-
»
si
stato, i quali, quando
di
persuasione
porla
dei
terreno
polo,
po-
pericolo
senza
Dio
fatti.
uà
ne
ceda
con-
dice
uno
natura!
le nuove
accolte
-Terranno
dine
or-
darlo
rasso-
gli schiavi, noi
liberi
filosofi per
dei
molti
scrittore
farà
schiavitù
divenuta
era
mani
tale
a
,
uomini
legislatorie trapiantarla
rivoluzionari
dell*
leggi
le
ma
civile.
la legge,
quelle dei
Possono
^i
una
i grandi
vita
della
fare
a
come
tutti
,
della
opera
varrà
ma
natura
,
l* abolizione
1* ordine,
come
religiose
della
1* intendere
come
.
dottrine
per
rivolazione
Fénélon.
le
sarà
sante
sociale,
1*ordine
esso
metodi
tale
di
non
delle
effetti
ali* aumento
,
apparente:
bene0ci
dei
basso
in
1*
da* nuovi
nascere
rivo^
detti
sono
rivolgimento
ma
verso
turberà
non
mostrandole
non
dee
assoluto
generazione;
umana
infantili
scuole
secondo
1837.
Galileiana
delle
Anno
Lambruscbini.
Raffaele
tipi della
coi
bene
ma
non
di
gì*istitutori
infatti
naturale:
:
educatore
libercoli
tuzionari^
Tiolenza,
deW
e
popolare,
superficiali;ma
osservatori
pratico
eseguimento
più contrastate
giorno
sapienza
istruzione
fu
virtù
detto
si adottano
follia
cittadina.
e
tal
:
poiché
dalle
elle
vi
zioni
na-
fiata .delitto,
51
-
—
dei frutti : il chimico
prende a disamina accuratissi-*
i vari corpi,ne
ma
scandagliaglielementi, divide
proca
ne
gliuni daglialtri,
indaga Fazione e reazione recidi nuova
e il rinvenimento
legge che presegga
ed ai loro effetti si alza
alla loro combinazione
fa immortale
cielo
a
di un
al sorgere
ciullo
fanscopritore;
dello svolgimento de^suoi
e
nessuno
pensa,
facoltà conoscitive,de^suoi
affetti
sensi, delle sue
assai pochi si prendono cura.
civile si è la sorIstituzione perciòeminentemente
ta
è solo la cafra noi, la quale non
recentemente
rità
che soccorre
al bisogno quando sia nato, ma
che previene il bisogno futuro; che se la carità un
mare
specialea togliereo scetempo dava opera in modo
lere
glieffetti nella età nostra ella intende a svelle cagionidalla radice e si studia a creare
ogni
e
lo
,
della vita
elemento
Se
detto
è
come
sopra
,
nel
del
regno
,
ni
rinvie-
teorica,la
la civiltà nella
consideri
tu
sociale.
vero
del
e
gliuomini : e se la consideri sotto pratico
delavventurata
è quella condizione
aspetto, essa
bene
r
tra
intellettiva
La
e
vita
esistenza
fisica
robusta
sussistenza
(1) Nelle
]0ro
destino
se
ne
castigo.
nello
e
compiacciono
La
insegnamento
spirito che
incateniamoli
il
e
nel
ad
posto
se
esso
della
età
prima.
privameli
nei
e
prima: richiede
no
quale si acchiudomezzi
a procacciarsi
che
alcuno
inviare
tutti
tiene
una
al loro
attività
i
destino
esprimermi
ed
di grave
straordinaria
figli del
colle
,
;
il desiderano
fiate
alcune
vece
al
poveri
manuali
opere
al lavoro:
avere
per
i fanciulli
alcune
con
fanciulli
C9SÌposso
i
ad
fanciulli
Volgiamo
corpo.
,
abiti
dei
,
ha
natura
ad
si adopera
la inclinazione
è aipmirabile
e
(*".Parrebbe
adatto
con
pel popolo
infantili
scuole
nella
sana,
e
fisica,la
offre per
si
ne
esclusivamente
la
la vita
in cui prosperano
la morale.
consorzio
umano
idee
si
povero
e
cogli
53-
-
nella
prima, nella quale le meaibr»
del corpo e i delicati suoi organi sono
per così dira
hanno
nella loro creazione
stenza
non
e
quindi la consiche acquistanonelle età successive;in un
cor^
falsato regime può avere
sequele che
pò robusto un
sieno pass^giere e facilia ripararsi,
riescono elle
ma
in corpi che si stanno
rovinose
formando.
ancora
Ora
io domando, rispettoal regime della vita^
del
quale sia la condizione ordinaria dei figliuoli
iscarsi o
povero? quali alimenti ricevano, se non
disadatti e guasti in alcuni
giorni, in altri soverchiamente
abbondevoli
dannosi? con
e perciòsempre
loro somministrati?
quale ordinato metodo
vengano
tal fiata violenti
non
se
quali sieno i loro esercizii fisici,
tale altra non
bastevoli? quale sia Tana
che
e
respirano,il luogo ove hanno dimora? quale la pulitezza?
quali le vestuBenta?
quale lo stato del loro
inviliti
alF estremo,
ora
animo, se ora accarezzati
dalle subite ire e dal mal
revoli
genio di spesso disamoineducati genitori?
e
Non
è perciò a maravigliarese, come
il
osserva
Gagnazziintorno al regno di Napoli, un terzo dei
fanciulli perisse
nello scorso
secolo dal primo al sesto
tentissime
di vita:
anno
r indicato
se
in Firenze
periododi
nella stessa
se
età
gli ammalati
Firenze
si
rachitide
di
e
della
e
della
se
a
numero
paragone
dei fanciulli
del
novero
nella nostra
si rinvenga
e
nel-
per
Milano
infino
fetto
in-
il trentatre
statistiche di tutti
gli
in immenso
maggiore
poveri morti nella età pripia
E ciòposto^
dei fanciulliagiati.
dalle
cento:
e. se
sopra
stati di Europa sia chiaro essere
il
classi
periscail venti percento:
in Pisa,fortunati climi dove
per
per risanare, il trenta
età prima sia vittima della
scrofola:
questimalanni
infime
ne
recano
dei fanciulli
cento
età
nelle
-54
stupiremo noi
le
se
la miseria
in
Una
frequentile
sono
contrade
nostre
se
,
si vegga
scemare
procedimento?
spie alla vita
anco
provegga
dalla mattina
si accolgano i figlidel povero
ove
5
alla
dali,
spe-
dMmpotenti,
classi anziché
delle infime
i nostri
ridondano
ricovero
istituzione
fisica
che
di
case
continuo
dMnfermi
abbondano
se
di mendici
se
-
sera
loro
che
sufficente
vi abbiano
e
si
ordinatamente
e
alimento
sano
sia pulitezza
somministri, ove
i fanciulli respirino
di corpo
di vesti
ove
e
,
di meassistenza giornaliera
aria salubre
ed abbiano
dici,
ove
esercizii si afforzino
alternati
con
ripeto,come
come
causare
istituzione,
generatr
ri-
il Vangelo
fra le
annovera
al
premio eterno il porgere soccorso
il confortare
r assistere all'infermo,
l'afflitto,
il far di
del pari e più ancora
lo sarà
non
le
di prevenirele infermità
la miseria
e
di
degne
povero,
Se
sociale?
tale
una
dirsi eminentemente
vorrebbe
non
e
opere
educatrici:
neri
te-
sia promossa
dalle cure
e
la letizia delF animo
ove
corpicelli,
dalle occupazionisvariate,dal canto
affettuose di ottime
i loro
,
afflizioni?
Allo istituirsidelle scuole
si studiano
vita
la
igiene pubblica previdero come
dovesse
del povero
esserne
figliuoli
il fatto vinse per insino l'aspettazione.
alla
fisica dei
migliorata;ma
La
che
mortalità
Firenze
in
al
venti
due
solo
e
per
ai
mezzo
cento
:
sei
e, tranne
Milano
a
Venezia
e
primo
gli accolti
vedesi
anni
i risultati che
a
dal
fra
cento,
per
nò
accen-
,
ascendeva
sopra,
si
come
,
di
che
infantili tutti coloro
nella
nostra
sesto
a
anno
negli asili
limitata
differenze
si ebbero
al
al
dai
tre
spondono
miniale, corriPisa, a Torino,
Brescia
ma,
medesi-
,
nella
quale oserei quasidire che,
salvo
casi di
-55-
malattie
straoi'dinarie the
del
dominino,
tre
per cento
istituzione salva la
la cifra modicissima
sia tocca.
non
E
se
la
vita, a maggior ragione
le forze
avvia a guarigione e la compie nei
cresce
,
rachitici e negliscrofolosi,
si prova
dalle mecome
diche
relazioni degliasili più accreditati : e noi stessi
abbiamo
la esperienza, imperocché
sott^ occhio
ne
che colle stampelle
parecchifanciulli non
reggentisi
in sei mesi
le abbandonarono, si videro la scrofola
e
allegerirsi
scomparire,le idropisie
risanarsi;
e
se
nuova
volete
chiarirvi di quanto vi espongo,
in ciascuno
entrate
dei nostri asili e vedrete
i fanciulli che vi si
accolgono vispi,vivaci, il guardo e il moto
pieni
dì vita,il color sano
nei loro volti il
significanti
e
divisa
può essere
contento, anzi la giojache non
dalla perfettasalute.
si stringonoa
Ma
infantili non
le nostre
scuole
del povero^.
proteggere la vita e la salute dei figliuoli
A
fine
questo
si videro
elle circoscritte
nella
lora
Inghilterra;ma
(ciò che
di poter sentencoloro i qualicredono
ziare
di tutto
conoscere) in Italia nostra gif
senza
al tutto
un'indole
asili assunsero
si spine
sero
nuova,
ad avvivare
ed allargarela vita délF intelletto
origine in
si ignora da
e
del
Iscozia
al novello
a
questo punto
opinano essere
svolgimento della
ìmaginando che le
dell'uomo
le
tro
cure
a
che
per
alcuni
si
muovono
istituto le
essi
che
in
cuore.
Egli è
e
e
più aspre contraddizioni: poiché
perduta fatica l'adoperarsiallo
del cuore
dèi figliuoletti,
mente
o
facoltà
intellettuali ed
affettive
che intorno
al settimo
anno,
sorgano
riservarsi i pensierie
questa età debbano
non
deir educatore.
dannevole
che
mal
Pregiudiziosopra
nate
abitudini
ogn
hanno
i aU
gè*
-56-
che
nerato, ond'è
nella
che
età
Io debba
La
enti
natura
dalla
ne
e
prima
dalF essersi tras"adatQ
per
essere
pure
stoltamente
argomentasi
al
e.
presente
nelF
nire!
avve-
è operosa e sapiente,
dappcHchè tutti gli
loro originepercorrono
un
processo
renne,
pe-
avvi
infruttuoso
intervallo
si
questa legge
se
secoli
ruomo
avvera
nelle opere
tutti
per
sue;
gli enti
sano
è in-
pensamento che la provvidenzaaJbbia disviato
Se si dicesse
da^suoi disegnisoltanto rispettoalFuomo.
air agricoltore,
pigliartene
posto un seme, non
sia sorta una
fino a che non
alcuna
cura
ne
pianta,
le male erbe
sarchiarvi il terreno, non
non
estirpare
nella età
che vi crescono
rimondarne
intomo, non
dirizzarla
non
prima il tronco dagliinutili virgulti,
artificiato alimento
crescerle fòrza con
se
torta, non
il
se
difetti del
griderebbe alla pazzia,
stesso
che
alzerebbe
ricavasi dal
che
naturale
voce
e,
terreno, si
ragione; ma
con
contro
a
colui che
quegli
rasse
trascu-
senza
querele
pianta,osserva
trascurarsi Fuomo
neglianni suoi primi, quasi fosse
di un
censure
egli da meno
vegetabile,
e si alzano
altrimenti
e si muovono
parole di compassione,non
che fossero persone
ro
colocontro
dappoco o imbecilli,,
che spendono pensieried
la
a
opera
prosperare
un
seme
istituzione
novella
vita civile del
Dal
fisico
una
o
momento
che
nostro
in cui
segna
secolo.
Tuomo
a
caratteri luminosi
ha
vita il
suo
la
essere
al pari
procede, si afibrza,si perfeziona;ma
del fisico procede il suo
sebbene
intellettivo,
essere
si rivelano soltanto
quel processo,
per cagioni che
air osservatore
paziente,si continui per gradi pressoché
della
I subbietti della sensìvità,
impercettibili.
della libertà,
intelligenza,
degliaffettinel fanciullo
-57-
mo
quelliche intrattengonoT Uoè disagevoleil comprendere
adulto, che non
le operazioni
intellettive e morali
deiPetà
ma
pridall'altea
inosservate.
discorrano
Discendete
come
che
in
vi
ha
al fanciullo
loro
per
un
il
deglianni, awidnatevi
corso
intrattenetevi
momento,
di
ciò
onde
Intorno
si
posto
e^i sMntrattiene^e vi verrà veduto come
fino dai primi istanti della sua
in esso
anco
e
adulto nei
tutte compajano le facoltà delFuomo
il ministero
dèi sensi e deif intelletto
germi, e come
in esso
sia anche
maraviglioso.
stesso
vita
da
diversi
COSÌ
SODO
al settimo
svolgono
e
il fanno
Questo
dai nemici
si consente
abilità
è
non
anno
infusa
le
atto
le
facoltà
a
ricevere
del fanciullo
segnamen
svariati in-
di
giornalieraesperienza^
alle scuole infantili;
ma
quella
vero
da tutte
che esca
per miracolo
rato
frutto che fu elabo: la è
un
leggi della natura
negli anni precedenti;le facoltà adunque che
si
in quella età
certo
recate
a
grado
veggono
di perfezione
ebbero
preesistenzaavvegnadiè quasi
forzando
afinerti nei primordi della vita
si vennero
e
negli anni successivi. Se quelle facoltà
suscettive
di aumento,
preesistononel fanciullo,se sono
se
gradualmente e da sé si afforzano, perchè
elle venir
rette
dovranno
non
coltivate,
ajutate,didalla educazione?
elle si svolgano senza
le
se
sarà
cure
delPuomo, di quanto quello svilupponon
più ampio e più rapido se la educazione
ne
sorregga
Pesercizio
le governi? perchè in quella età il fi^
e
sico dovrà
eccitare le simpatie,perchè dovrà
porsi
materiale
al fanciullo
ben
mente
e
essere
pel suo
lasciarsi
gli organi del corpo dovranno
e
ajutarsi,
,
,
a
rincontro
le
le facoltà
intellettive
e
morali
dono?
in abban-
inspirazioni
più imperiosee più care
della
natura
inducono
ne
fenciulk) onde
protezioneun
bole
deesposto a pericolinel suo
medesime
quelleinspirazioni
de
e
pensierionspendere cure
sia
non
e
come
corpicello:
varranno
non
giacciainerte
non
non
farne
a
Voi
infeconda
e
traviati
sieno
ne
i
direi al
vorreste
9
che
fosse
in
ma
hanno
o
diritti
forma:
preso
molle,
fatto
primi affetti del
delle
dileggiatore
cuore?
i
piega:
nel
semi
morali
T indole
posso
un^ anima
; il
mai
nel
suo
che
la
formarsi:
strada
esprimermi,
in quele
cui
dare
e
la
la
da
verrà
alla
onde
il
vase
sia stato
non
per
to
adul-
suole
non
sapienzadivina ììe
fanciullo
quale un
cadente
imbevuto
ammonisce
si
sia
viato
av-
allorquando
neppure
vecchiezza.
quale bisogno di argomentazioniin subbietto
la sperienza ormai
generale è in pronto
solenne
mentita
prima?
Volete
aperte
ai nemici
venite
ma
il
asili,ove
i
non
intorno
le
e
figlidel
altro
ai
prove
novello
scevri
senso
bene
del
prire e
del
tutti coloro
a
ogni pensiero
more
che
lui lasciata
inutile
direi
destini dell'uomo
affermava
P odore
per
pervenuto
Ma
in
filosofo
lasciare
non
sia
i futuri
pongono
poeta
quasi
•
e
ha
creta
una
vergine, ma
su
quella tavola
r anima
si veggono
già scritte cifre che forse
mai
cancellate,e che dinotano
potranno essere
avventura
ciullo
fan-
del
fanciullo
cosi
se
fantili,
incazione;
edu-
ogni
radice:
più
rasa,
anni
o
scuole
le inclinazioni
messo
abbiam
tavola
sette
a
una
hanno
non
una
mente
età
questa
torti
o
la loro
protratta
già
di
circondare
a
che
affermassero
fanciulli
del
a
vostro
istituto: venite
della
età
errore?
e
vate;
osser-
da
prevenzione in questi
civiltà esquisita,ove
i^adi una
della religioneacil sentimento
colgono
considerateli per isco»
e
povero,
la verità. -Voi
vi vedrete
il pò-
tere
al-
^
ammirabile
della natura
vita delPuomo:
sia dar
le facoltà
come
primordi dellt
deir intelletto
del
e
nel fanciullo e come
il loro sviluppo
sorgano
sia tale da suscitare la maraviglia,e da vincere
Ta-^
cuore
spettazionedegli stessi
tente
i fanciulli di
e
istitutori: la memoria
vogliasi,e T istitutore
air insegnamento onde
che
vi raccomandano
tratto
un
dee
non
tutto
sura
mi-
che
.porre
soverchiamente
non
la potenza della
è po^
riflessione
gravarli
ag-
comparisce
efficace,e da ciò viene che il leggere, il conteggiare
"*"
si apprendono speditamente; ed
lo scrivere
che il fanciullo anche
è si vero
prima sia scorsa
r infanzia riflette e ragiona, che
voi potete soon-'
volgere,e d'improvviso,l'ordine déir alfabeto e del
metodo
e
senza
compitare, ed egli procede con
fallo a
commettono
errore, e che quando le maestre
unanime
dei fanciulli viene prondisegno dalla voce
ta
la correzione. Insegnate loro alcune massime
rali
moplice
semo
poi fate ad essi un racconto
religiose,
è
del
Parlandosi
dovere.
Yoce
coloro
del
nò
:
di
scrivere.
1.* per
perchè
del
leggere
e
dello
prosperità
sono
Noi
diciamo
sia
esposto,
ad
,
della
che
non
religione
è sufficiente, o
essere
può
che
utile
e
ad
un
tempo
che
al
tutto
come
vittima
assai
inefficace
non
3.*
;
e
per
per
che
;
da
V i-
la stessa
orale
istruzione
un
nifesto
ma-
agrimperitl
avviene
frode
è
di
al povero
ed
alimentata
piacevole intrattenimento,
né
inGmi
quel bisogno
generazione
gno
biso-
aver
più
ricco
perioso
im-
si alza
carità
non
scuola,
la sola
spesso
se
di
della
dalla
la società
per
pubblica
miestieri
comune
letture; 4.' perchè si prepari alla sorgente
di
ai
ottenersi
,
tornerebbe
è
si afferma
e
al contrario
economia
scrìvere
più usuale
struzione
destinati
che
non
ed
della
limitata
F istruzione
conteggiare,
»
così
anco
ch'essi
veduto
necessaria
ma
delle illusioni
la domestica
il povero
2.*
non
popolo
scrivere, del
popolo,
libercolo
Nel
V istruzione
contro
leggere
al
mai
quasi
leggere, dello
utile
solamente
non
alle massime
fatti si affacciano
vi verrà
non
e
apprese,
(1)
i cui
chiaro
e
vi
opportune
argomento
il tempo
yuoto
o
alle
passano
elementari:
nei
costantemente
Io
onde
temporaneo
svolgersi
,
danno
dette
ogni
soggetto
altre:
di
quelli tra
precedenti tre
l'esercizio
studio
di
di
alcune
soltanto
facoltà
una
è
facoltà
una
avere
essi
e
che
anni
di
frequen-
esse
ristoro
biano
ab-
torni
non
alt*
a
altra, clié paro
corrispondente^
Quintiliano
,
encomiando
1* occupazione
più produttivi
se
si
scuote
n^lle
usano
E
imitazione.
il sole
V
ad
di
essere
più
avrai
negli
delle
Se
dii
concepire profondamente;
le
facoltà
sole
come
vorrebbero
nalisi
? i' anima
bitudine
la
farà
alla
di
la
esposti
della
pari
Il Naville
ed
nella
queste
Lambruschini^
viene
«
negligerne
»
•
prime
di
sorgente
tolto
ò
in essi
il
cose
sole
chò
il sentire
ogni
a
dee
affetto
e
seienze
i' a-
quelle che
pur
una
a-
esatte
solo genere
un
si
educazione
dita
inaricio.
sacrifi-
prezioso del
saranno
gli
alunni
soggettarsi
ai
dettati
abbandonalo
so
all'
commozioni,
affettive
potenze
giudizio,
,
ed
ò
pure
vare
colti-
ed
umane:
nobili
e
il
a
uòmo
isterilita
sono
:
che
bisogno,
opera
intitolata
e
si trascrivono
secondo
1837,
educar
Le
nel
spirito Inventivo,
dalla
pagina
fanciullo
potenze
tdueatlon
—
che
parole,
spirito di osservazione
lo
elevate
e
nelle
delle
né
calcolo
verrà
che
tezza
rat-
senza
può
del
condurre
vizio.
sua
alcuna.
lo
giudizio,
al
anno
adunque
:
cieco
e
virtù
»
ai
dimostrazioni
morali
poeta,
«n
ali* invece
che
affetto
non
1* abilità
ragionamento
il convincemento
,
alla
di
suirandamenlo
traviamento
facile
a
scienze
pensiero delle
prendi
ragione,
con
in lei la
spenta
ti
nelle
conquisterà
ne
benevolenza,' e,
Se
delle
Influsso
certezza
avrà
il
pregio
vuota
logica
Vuoi
cittadino.
né
senza
avrai
è
dimento.
compren-
nulle
sono
non
idee
i* imaginazione,
e
leggieri,ma
poesia
la
delPnemo
memoria
giudizio,
acuto
danno
non
facoltà
che
Francia
lucente
e
sono
svariati
medesime
,
maggiore
U
la
e
svolgere
e
modo
questo
calcolo
ai
cose
famiglia nò
che
precisione
inetta
lianno
fatta
di
scrivere
senza
intellettive
alcuni
soia
ciò clie più monta
e
di
padre
nò
veracemente
le
la
eloquenza
intellettive,
facoltà
a
studi
in
sulle
l' intero
tutte
coltivi
tu
la
intervalli
tempo
mi
vaglia
die
ad
gli
clie
campi
raccomandava
ne
,
e
i
esempio
veduti
assicurarne
ed
ad
manifesta.
ad
reca
Cousln,
Alemagna
edocare
alunni
il
e
frequente
giammai:
oratore
un
dell*
agevolarne
Importanza
pud
né
avvicendati;
il ritorno
mezzo
moltipHce,
tutte
pratique
le
e
me
espridel
delFedueatore
Guida
150
si
—
seguenti:
dell*
facolta
«
E*
uomo
consenza
,
ihtèlUttuali
4
la
e
moraH
il
memoria
l'imaginaKione,
si
,
la
le
presentano
ragionaknento
coscienza,
il
il
,
senti*
stessi
noi
forma
inferiore della
prima classe:
portati di
parecchi essere
vedemmo
ne
seconda
alla
tratto
un
istrutti di ciò che
sono
della sezione
argomento
e
seuole
le nostre
tate
Si
sezione.
diffonda
lo
zelo
genitoridi affidare i figliagli asili a tre anni:
i parrochi il dovere
dei
proclamino dal pergamo
della
genitorie lo afforzino nelle menti colla voce
fanciulli
è più dei 214,000
religione e la metà
che frequentano le scuole pubbliche elementari
corciata
acnei
,
,
di
un
educazione
la
anno
che
loro si comparte, offrirà oltre
cresciuti
di lavoro
»
mento
»
di
»
mento
»
di
»
attenzione
»
il gusto
e
del
nobili
queste
alla
coltivare
la
sua
sua
imaginaziene
7
»
nel
mondo
»
vrà
aver
facoltà
»
gli
di
di
casa^
la
di
cittadino,
membro
di
le matematiche
e
,
»
dalle
»
sua
»
tralciato
della
vita ?
»
Sia
posta
sì poca
»
e
»
le
»
venientemente
»
no
insidie
ohe
tranquillità,
stata
il giudizio
facoltà
?
Non
Alcuni
dovrà
cura
Che
formare
voi
messa
vi
sarete
da
parte
le
dirigerle, quanto
funeste
!
disviamento
e
piangere
lui
lo
rivolti
la
salvarlo
per
interessi
la
e
inche
amaramente,
tpirito é^ osservazione
unicamente
coscienta
che
incaule
vostre
che
a
a
sola
svolgere
può
sollecitudini
con-
posso-
»
vorrebbero
domestica,
in
obbli-
il cammino
inciampi,
egli allora
a
se
che
senza
egli do-'
comunità,
suoi
i
La
a* suoi
poesia
difendere
per
^
fargli correre,
e
-—
tese
saran
intellettuali,
divenire
(1)
m«
gli
sua
gettato
quando
;
una
la
sarà
egli
adempiere
o
La
matematico.
un
saviezza
cogli uomini^
voi
erudito.
quando
propria
detri-
grave
contenterete
un
avrete
Ma
poeta.
che
d* affari
?
"^).
solamente
più
Vi
farete
ne
ragionare
un
guida
T erudizione
varranno
fanciullo?
di
11
arrecare
dell* uomo.
anni
regno
alcuna
svolgere
a
di
essere
educherete
commercio
ght di capo
ben
d^un
altra
senz*
»
al
e
memoria
la
e
risichiamo
potenze,
perfezione
ci poniamo
Se
driennio
qua-
107,000
a
del nostro
air industria
bello.
un
per
che
la
il togliere
considerano
dall' ordine
educazione
naturale
i
popolare
fosse
figlipoveri
ai
onde
debbano
mente
esclusiva-
genitori
venir
rotti
co-
gami
i le-
,
della
famiglia
domestica
i padri
di
e
ma
dovesse
le madri
educatori?
;
Debito
del
se
fosse
vero
reputarsi
basso
primo
popolo
di tutte
fra
che
di
tutte
che
regola
la migliore,
vagliano
te madri
generale
è
a
dove
sostenere
di porgere
esse
la
zione
educa-
sono
ora
r ufficio
il latte ai
La
vita
morale
dei
serebbe
una
ai
loro
nitori
eh* ella
è
educatore
debba
nei
dair
voglia
scrittore
stre
elll
ma
dell*
via
per
,
la
condurre
alla
vita
dominate
da
prie
fidati
SI
della
r
alle
sia
utile
lo
ce
sono
i. vaoo
sciolgano
sono
fine
o
stessi per
quella
delle
scuole
sovra
tutt'
strada,
però
il timore
imaglne
l vincoli
di
nelle
raccolti
abbandono,
l
II
famiglia
:
l
alia
loro
al lavoro
figliuoli,e rivedendoli
più docili
Tisguardatl
si perde
e
rispettosi
con
dai
più
invilirli:
ai
nelle
sensi
e
senza
forze
che
prò-'
al
il
vanetti
gio-
genitori
mal
noi
figlidel
ai
esempio
di
sieno
di
quelle
la
mattina
onde
e
le madri
ogni
l
;
avendo
sera
genio
mal
né
dotte
con-
Roma
usitate.
infantili
non
priccio
ca-
,
figliuoli si tolgono
:
al
e
pericolo
sera
vero
po-
il vivere
oppure
le scolette
parlando
al
guardando
ma
se
zione
educa-
sia
,
affezione
al
la
meglio
infantili,
come
; e
scuole
colle
;
altro, cioè
scuole
Morlchinl
quelle fra
di
che
giorno
zione:
affe-
e
Incoraggiare
Infantili
,
fra
indo*
volte
torni
se
esposti
o
scoletta
nella
o
dipinge monsignor
r
indoli
pensiero
porre
disamina
in
pure
non
rare
tempe-
non
fiducia
la
t
cifre.
dirigere
casa
è da
illu»
fiducia
ma
tutto
:
togliere
senza
sé
anime
nuovo
nn
feticarle
inspirando
siasi'
di
dice
domare
che
che
che
;
ranciolll,
nell' astratta
si restituiscono
Uberi
fatti
commovimenti
Tessere
in
sulla
o
Intorno
di
deesl
lasciati
e
estrema
molti
,
die
riflessione
famiglia
più
dei
di
proprie
Indagine
o
dell* animo
interiore
In
smarriscono
fatto
mobUità
facilità
dimenticare
!
ò da
?
fé
ciò
ciò
ciò
non
gè-,
sopra
argomentare
e
bai*
dei
mediUto
educare
ma
nel
primaticcia.
conoscere
germe,
ispegnerle:
orgoglio: correggere
in
in
porgere
a
morale
età
può
figli
propri
ramiglia
e
loro
Per
,
fermare
levare
Aeoltà
i
aecn*
istitutori.
di
educare,
comandare
:
abili
da
è
tempo.
non
amore
si
chi
inabili
molto
noi
rettamente
bollenti,
imaginazioni
abbia
essere
ma
fidasse
Intellettivo
altri:
in
nostro
natura;
sono
nella
la moralità
nelF
eduoaiione
In
nasca
sviluppare
,
la
egli
nascere
dei
da
è
che
per
essere
ad
all*essere
eh*
solo
andati
tempi
li fidano
figliricchleggono
ugnali cagioni
da
latto
ciò
che
impossibile
necessario
da
stesso, perchè
i
della
genitori
se
considerare
che
cure
ò
elemento
un
queil* alimento,
dei
stesso
pari guisa, é
il yoto
di
educazione
ò mestieri
alie
e
difettante
lo
Dite
figli acconcia
popolo
buon
è .chiaramente
se»
nutrice?
convincersi
A
si
Ule
madre
una
ad
so
fanciulli
flgliaoli;che
loro
di
procede
ha già
ogni
vi
padri
l
arrlccShltl
non
sorge
pensiero
pel propri figli,che
ai
di qualche
il di
Idea
e
loro
e
di
contro
nitori
ge-
dano
atten-
tutto
genitori
si
che
.
nella
II vestito
novella
ne
sta
tuzione
istia
loro
-.(14-
"ioo
imperocché
peso
ehò
lissUnac
guidano
agli affetti
famiglia
è facile
che
si conoscono
si amano,
classi, e si gettano
sulla
in
del
cosi
della
e
nella
alle
si
le sociali
o
private si
al
separati
chò
:
nella
mondo
le
sola
al
tutto
infantili
scuole
si
le governano
uguali
riverlseono,
nelle
e
infime
destino
dell'uomo
i vantaggi
della
educazione
delPuda
dell* altra:
veraci
rischio
di
»
ràie, farò
»
pensasse
insorge
190
prima
una
lui
lavorare
per
Ora,
—
vivere;
le idee
con
istillarsi
»
può
»
ajuto
•
abbandonare
»
se
tutto
in
dovesse
loro
a
vece?
sé
passare
confine, alle virtù
recente
stato
che
refntaztone
di quanto
educaiove
il
sul
signor Pepe
cuore
cui
in
e
il
e
queste
al modo
madri
sopra
o
questa
la terra. a
e.
gene-
chiunque
La
si trova
che
intorno
di
le stringe
al
con
,
,
princlpii da
di
indocHlrll
ed
educarli;
nulla
occorre
di
fare
generazione
la nascente
medesima?
?
mo
pri-
anno
rispondermi.
popolo
bisogno
hanno
,
la quistione
risolvere
nel
;
a
in
sparsa
alle madri
,
da
aspettare
ed
pregherò
nello
e
;
lasciasse
ddV
Per
«
:
le madri
posseggono
;
la mano
ài figliuoli,e intorno
»
e
che
dice
e
cui
manchevoli
e
di
figlisi
{Guida
mettersi
a
è questa.
le qualità
e
dei
naturale
domanda,
,
domanda
192)
e
cipuamente
pre-
senza
umane,
angusto
istituzione
l' educazione
il Lambruschini
pagina
come
la
dell* ordine
chiamate
sono
rischio
,
che
rocché
impe-
le cittadine.
sacrificare
combattendo
Pepe
troppo
a
virtù
imperfette
sono
o
e
genitori,corrono
delle
fecondi
i germi
virtù
nostra, vorrebbe
1836,
»
città, che
e nella
famiglia
fiimigliari,
alle
non
Circoscritti gli affetti
corre
egli scrive,
»
della
troppo
stato, in cui gH
dello
i figli dai
tutto
sociali,
virtù
sono
Il colonello
»
che
gli sconci
senza
sviluppano
non
seconda,
vi
vivere:
della socialità, primo
,
che
piccolo
infantili congiunti
domestica
prima,
Informarsi
Italia
di
maiRsiori sì necessario
ai
rispetto
i semi
scuole
nelle
cosi
pubblica
nella
un
che
superiori
i
specie
intera
si creino
debbono
cut
quelli
a
poi nti-
torna
concentra
si
terra.
Sono
di
annodarsi
piccola città, imagine
T abitudine
si contrae
In
in comune
potenza.
Im-
Tlcppià
esse
per
famiglia
della
e
i giovanetti
una
e
ed
nazione
reale
ti rappresentano
della
espandere
della
mondo
dal
diverso
esclusivamente
voglionsi
sdorai
anziché
di aisolata
il easo
tranne
pane,
la educazione
famigliari, e
quella
gli affetti che
di
infantili
seuole
le
i vlneoli
stringono
fatto
provvederli
ordinate
Goal
il
debbono
e
,
migliore nei nosbtì asili:
ilvolere, F agire
sentire,l'intendere,
tnteUettivò
e
si
può
generazione
guisa d*una
loro
in
tranquillamente
trascurando,
meteora
si
tacita
come
ed
in-
-65-
delFuomo
reazione
e
credi
tu
»
aspettare
le naove
»
della
prole?
le lodi
»
delle
saranno
che
del
buoni
»
necessaria,
»
desidera
»
educatrice?
«
tanti
a
io
(ed
9
r universalità
»
sogna
,
Ed
9
Sto?
»
sono
»
sarà
»
pagate
»
quello spirito,
»
una
morta
«
che
in
•
tili anco
destinate
»
giovani
(farò poi
»
corruttori
»
dri
9
non
•
ranno
9
nesti
9
pregio
•
madri,
accolti.
altro
E
né
che
di
molte
figliuoli: ondo
o
che
grado, di
che
con
vorrà
biso-
due,
tre;
dirsi
che
ripeto, bia
non
que-
le farà
che
sapranno
infantili
neiravTeaire
o
non
non
che
del
costumati
i
diminuiscono
di
non
e
pa-
educare,
se
non
la
e
modi
generazione
impedidiso-
o
terrà in
che
le
onorerà
buone
».
possa
sperarsi
possibile,
ve
utili
mai,
ma
ne
dalla
e-
avranno
educare
potranno
cesseranno
pure
ben
parole
quanto
spinta alla perfezione
non
infan*
le scuole
che
da
dirlo) quello
esse
sorgere
per
prò-
diviene
santa
nei
almeno
virtuose,
le donne
siano
viviGcate
e
più
opera
una
somma
vi
tale
sposi degni di loro,
tristi, con
esempi
elle
formano)
che
esempi;
in
la
formando
li
che
fanciulli
opereranno
perchè
medesimo
le scuole
essere
bene
gran
de* buoni
questo
madri
impor-
dei fondatori:
giubilo
e
alla medesima
loro
il lodato' scrittore
delle
lo
se
dei
istituzione
fanciulle, preparano
con
che
Io
quella regola,
con
realmente
che
prepareranno,
per
però
dncazione
questo
la turberanno
la virtù,
possa
d* asilo, ove
sale
(mi glorio
sieno
vedere
buone
sconci:
o
una,
infantili
immediato
delle
ai soli maschi:
la forza
con
ed
buona
adempierli,
ò 1*intenzione
ed
stata
qualunque
elle
sono.
lavoreranno
che
al bene
condotte
e
cui
ove
cosa;
delle
che
r effetto
bisogna,
Firenze
.Osserva
minor
più
è semprjs
senza
i soavi
sono?
le scuole
Pepe
forse
avrà
ove
11 sig.
una
perchè
educata,
pur
essere
sappiano
occorrono
aggiungerò
che
potrà
ne
soccorresse
,
immancabilmente
quanto
ne
bene
e
,
avvenire,
e
Ye
mirano
che
ben
Tale
elleno?
è
già abbastanza
appieno
vogliano
e
quante
ma
a
questo,
a
e
edacatrici
non
utile
madre
ogni
conoscano
spn
de' bambini
formarle.
Sì,
Dove
molte,
ma
ma
sempre
maternità,
formarle.
»
che
felice
quel
lui), quando
madri
della
tutte
fosse
perfette
ancora
ella poi
è
non
appunto
con
Queste
pure
umane
non
meriterebbe
quando
,
preparare
doveri
gna
«
momentanei
bisogni
a
eh* ella
giorno
un
,
»
facoltà
lei qnasi
di
d* asilo, che
sale
la venerazione
e
ehe
madri
r istituzione
Ma
el earare
non
delle
sola
,
•
loro
sono
dall'una
noi
zione
lìgame congiunti: Fareciproche: e ciò che
stretto
loro
venire
possiamo
noena,
»
da
sono
sebbene
necessarie.
i loro
in
60
—
suole
essere
Il
compreso.
più
il
sempre
fisico
-
risultato
forte
robusto
e
intera
loro
del
è
strumento
operazionidelF anima, rende
fiducia,e la
contento, ispirando
Puomo
alle
atto
confidente
e
inchina
fa
timido
Fuomo
ed
il fisico debole
air affetto:
tezza
conten-
miccio
infer-
nelinerte, concentra
li espande: P intelletti
e
r individuo
gli affetti e non
chiari
ed effimotivi
caci
disviluppatooffre alP uomo
frenare
a
e
dirigerele inclinazioni ed i desialla vita morale
derii. Ma egli è mestieri intorno
il
discendere
ad alcuni
particolari.
si avvia efficace
La vita morale
degli uomini non
col
soltanto
porre
alcune
in
sentenze
a
capo
un
fanciullo,ch'ella è teorica ad un
tempo e pratica,
educatrice:
le è bisogno di un'istruzione
i
e
in sentimenti
debbono
tramutarsi
morali
principii
e
direi quasi in istinti che
sulla
soli sogliono essere
sensività
na
operativi:siccome avvi un abito che mel'uomo
lo incatena, così del pari
al vizio e ve
v'ha
e
debbono
concorrere
mirabilmente
(i; Molti
dalia
ella
della
istruzione
vale
a
Educare
tili alla
della
ad
fare
operose
e
agire,
le
alzare,
le opere
alla
come
dice
potenza
è l'educazione:
di varie
solo
cognizioni,
egli
ma
ciò
a
è
istruzione
il signor
del
l'istruziime
tempo.
non
guise
abilitarlo
ad
volgerlo
e
nulla
e-
Lucas,
E
Lo
deve
a
le
noscere,
co-
scenze,
cono-
necessarie
e
piùs
officio.
soltanto
applicare
le azioni
dell'abitudine*
volontà,
deir
restringelilsuo
si
od
affezioni, a ripetere
intelligenza,della
insegnamento
e
detta
strettamente
precisa
cognizioni
all'uomo
è dargli
non
cui
la importanza.
gravissima
pure
dà
un'idea
formare
i'intelletto,
uomo
vita, per
gli affetti
gna
semplice
sentire,
a
è
quale
in
e
l'istrnztooe
distinguere
si sanno
illuminare
un
a
né
salutare
l'affetto prova
infantili ^^K L'età
prima-
scuole
ancora
sanno
educazione,
la riflessione
e
nelle
Don
ducatrice
La
fermo*, e quest'abito
lo tien
ve
tù
all'esercizio dèlia vir-
lo conduce
che
abito
un
ed
u-
le conoscenze,
abbiso-
l'educazione
scopo
essere
di ogni
ultimo
cbe
e
oa
mezzo
-67
pieghevole,la
tìccia è
questo
coii9€goire
a
che
coloro
a
inclina
la
natura
circondano, ed
la
che
seopo,
—
nella
sta
ereaiimie
ad
donarsi
abban-
è per
essenza
affetti
di
di
e
abiti
coofacenti.
in
Brottgtaam
siasi,
che
quale
quale
sulla
strada
Dubot8,ttel
di
Francia:
siano
i
dei
gradi
delie
prospetto
Deputati
politiche. Lo
Francia
gli attori,
Nelle
della
allo
e
sale
e
gli
suo
ò
Non
dire
da
nò
importa
che
lo
Le
lo,
e
carceri
in
che
uomini
vuole
ad
un
illastre
essere
al
e
nostro
legi
colessi
esser
sono
s'incaricava
si
mezzo
morale
politico,
morale
e
usava
la religione.
quella separazione,
vicende
dei
tempi
Imperioso
si
congiungano
tempo
sono
l'educazione
ciò
ma
;
l' istruzione
che
ma
alle punizioni
punitive
pari
e
di
età
prima
tutti
dei
ed
i filosofi
l'efficacia
ma
cure
uomo
del
accompagnata
religiosi;
e
nacque
bisogno
dividano,
si
sociali
concordano
della
il
è
morali
il
siccome
al fine.
essere
vogliano
le
nelle
venne
ne
non
la educazione
indirizzate
che
onde
il
senso
la
ai gradi
passa.
od
politica,
la
tutti
in
i cattedranti
e
in
cazione
edu-
di alcuni
il governo
quali
tempo
un
cagioni
le
ode
Tlstromento
,
necessità
due
nelle
ad
fra
che
dei
della
asseriva:
ove
,
same
all'e-
Camera
scienze
parlando
educatrici,
pubblico
manifesto
l'educazione
e
mezzo
è
Il signor
applichino
di
scientifiche
Lucas,
unità
discorrere
ed
al
agiva
e
eravi
dell' utile
tempo.
metodi
e
si
e
il Lucas,
norme
educazione,
proprio,
da
qui
si nniva
con
antiche,
religioso, perchò
e
dalla
alla
I principii
all'accademia
sino
cui
dice
della
azione
deputata
esponeva
si osservino
che
normali
simili
e
di
deviare
nostro
commissione
1837,
che
rappresentazioni
di
i tempi
d'istruzione, dalle sale di asilo sino
alunni
istruzione
deUa
nome
dell'anno
costituiti
non
società
scopo
a
e
Dobois,
stesso
tutti
nel
che
del
supremo
necessario
essere
scuole
in
l'eseguimento
difficoltà
bisogno
spese
stabilimenti
nostri
accademie
il
posti in onore,
scientifici, dalle
di
è
rapporto
suo
alla Ca-»
affermava
le istituzioni
facile
Incontrare
Lord
umane:
incamminati.
si sia
educatrice
L'istruzióne
dei
lascia
non
e
quale rende
la
azioni
dell'infanzia
asili
gli
intorno
all'abitudine,
appoggiarsi
signora delle
la
Inghilterra: i legislatorie
d'
Lord
del
mera
discorso
un
è
Bacone»
dlcea
L'abitudine,
educatrici
e
gli
del sistema
i governi,
figlidel
il signor Consin:
basso
un
economisti
e
1
massimamente
popolo.
Io
è
tempo,
penitenziale, coi
dipende
popo"-
lascio
le
Che
delinquenti.
nei
ad
del
vero
un
politici e
gli
oramai
sono
dalla
qui
cazione
edu-
il dire
bisogna, così egli si esprime, porre
r
svolta
vivace
intelligenza
e
alti decenti:
che
ciò
e
che
sia
perchè
alla
virtù,
che
fine
fine,
vuol
vuole
tra
mezzo
che
sull'animo
speciale
ha
quale
E
Tesemplo
dai
padri
di
più
tanto
dalle
e
madri
salga dagli Inferiori
In luce
dati
genitori
Hanno
sotto
ha
cagioni
se
furono
Firenze
si porga
frequenti
dei
che
gran
ricoverati
stoltamente
loro
In
nomi,
esse
fare
del
a
dei
in
in
!
dotta
scuole
giova
memo»
figlilegittimi
bisogno:
e
ne
l'esposizioi
educarne
il relatore
da
uscite
perchè
molti
coir
essi
figliuoli.
figliuoli.;
spizio,
dall'o-
quali 1 figlisi ripresero
diceva
9
nelle
in
vari
illusioni
ridicolo
si costumino
mezzo
le
oggetti
vi stabituino
perchè
visibili col
delle
libro
porre
Indicative
stampe
nei
di
quali
dello
infantili proviene
degli
stato
dallo
dale
spe-
innocenti.
L'autore
(2)
sollievo
padri
i casi
nel
ma
nei
innocenza
Buffini
esposizione
vengono
massime
utilissima
Andrea
genitori,
parte
le
è
che
loro
religiosità ed
istituzione
ai
teneri
cuore
spirano
della
,
degU
sul
quando
pel rispetto
dai
famiglia
dottore
dei
le scuole:
aperte
di
immoralità
scemando
Firenze
asili
le
nella
siano
In
Il nostro
come
In
nuova
famiglia.
provato
verrà
e
rispetto la
altro
di
recati
mando.
co-
superiori,
i casi
rinviarono
si
di
eziandio
di ammirazione
la
muta,
dai
moltiplici
guisa
idea
ogni
discenda
relazioni
degni
lezione
si divide
la
di
ma
,
figli:ma
ai
nelle
giuochi (^)
i
una
tra
ordine:
uomini
è
quando
ed
Nelle
sono
canti
lei
pure
maravigliosa
1 loro
e
non
gU
egli
da
quanto
scostumatezza
potenza
giovanili
le affezioni,
non
Infantili
ogni
una
pure
Ala
ria
ad
fanciulli;
superiori.
dagl'Insegnamenti
generato
labbra
dei
agli inferiori
ai
le scuole
circa
intelletto
tutti
colla
fatto
è
figliodelF
di
gittarsi
azione,
,
efficacissimo
torna
giormente
mag(^). L^uomo
ed
Nulla
sia
cuore
efficacia
assai
compone
azione
delP
sol
vergine
si
non
non
veggano
di edificazione,
riflessivo: il
mezzo.
e
è potente
cuori
fra
preghiera, gli esercizi
(1)' L* esemplo
teneri
essere
eletta
infantili
scuole
più
senz'ordine
e
parole
dottrinamenti
savi
virtuoso
ventura
e
i
quei
su
non
che
odano
non
varrà
F affetto:
che
della
stampe
Infantili
scuole
si
I fanciulli
giuochi ginnastici.
di
pubblica
fanno
a
perchè
Miserabili
lo
si
vi
adopera
si usino
ai fanciulli
conoscere
movimenti
gli oggetti ha
carità
regolari,
inezie
!
scopo
che
•
pel
perchè
dappoiché
li
i fancinlli
primo aprirsidi
imparino
non
la
cole
debbe
la scuola
muoversi
fatica
dello
avere
1*aspetto
richiede
regolato
perchè
i
metodi
giudicare
delle
che
o
si costuma
alia
di
voglio
formarmi
conda
In
»
cupi
•
leggiadre,
«
garzoncello
»
volontieri
»
E
»
caro
»
timenti
non
le
all'altra
,
l'uomo:
che
sia
è
di
nobili
piglia
età
lieto
pii
sciegiierò
lago
della
le
di
,
canzoni
a
nella
grazia
giodel
animi
:
spirituali,
nell* armonia.
nella
e
capanna
cantarle
canto
genio
pure,
e
Il
scuola,
del
culla
propagatriel
e
campi.
nel
alla
presso
nazionali,
canzoni
11
posarsi
Impareranno
scuola
Gol
«
t
a
dialogo.
silo
generazione
una
accenti
negli
natura
ancora
un
tuUochè
gradi
nelle
patria
popolo,
della
destinato
la letizia alza
popolari
canti
le
trasmettono
popolo,
contento;
di
amore
e
di
varie
pari del
al
efllcace
dei
e
del
di benevolenza
E
che
Trascrivo
—
nel
a
giova
i fanciulli
Gerard
sponde
che
A
—
di
sen-
».
misura
al
citato
volentieri
facilmente
fuor
tradizione
delle
la
come
religiosi
e
lui.
diventeranno
sia
che
quasi
e
e
natura.
me
sicco-
ma
deiranima
espansione
educarmi
ed
contentezza,
per
Istituzione,
nuova
al lavorare.
ma
venga
continuerà
e
;
avvi
quale
,
l'intrattenervi
sulle
scuola
fanciulla
la
la
,
ripeteranno
bambino
che
a
avviene
quale studio,
non
dell'umana
tempo
abitante
ricetto
giovine madre
cipii morali
essi
ri-
trovare
come
quale
e
canticchiare
lieta
semplici
e
ai
alla
sono
il
ègittare
una
mezzo
infantili
bisogno
scuola
cristianesiipo, genio
Nulla
giosi,
corag-
indifferenti.
parole del più volte
le
maestro
la
e
nastici
gin-
pretendere
mestieri
genio
mai
occupazione
un
non
refutazione
Vecchio
è
conoscerle
in
scuole
nelle
alcuni:
dicono
hanno
si mostrano
come
Indirizzarsi
intera
i»
vi
e
effondersi,
di
ama
debbono
»
che
o
di alleviamento
Il canto?
•
coloro
tutti
canto
mezzo
che
scuole,
nuove
Per
povera
pie-
giuochi
robusti
il
e
:
nelle
i
e
i fanciulli
praticamente
senza
la amano
non
(1) Il
cose
nelle
ciono,
compiac-
ne
anco
grandi;
figli del
a
coli* Insegnamento,
piacevole
vuole
quale
nelle,
giovi poi
necessarie
indotti
[se
non
,
dirlo, di
da
la
qnall
alternandosi
fanciulli
fisiche, e rendono
qualità soprammodo
delle
paròle
dMntrattenimento
attenzione
le forze
sviluppano
devoli
i
studio,
,
abituale,
farsi
cose
memoria
al
i tristi
vi vedreste
e
,
alleviano
e
della
carico
testimoni
vorrei
precisa signiflcazione; 1 moYlmenti,
la
Intendono
vi
scuola,
una
solo
con
»
Io
refezioni.
^^",le
i canti
e
idee
dall'indole
sua
vita
l'anima
le
e
prin-
non
chi
deri
consi-
ben
Il canto
può
sono
dall'una
credenze
loro,
civile.
al lavoro,
diffondere
generazioni:
umane
e
a
fa
lieto
contendersi
sveglia nobili
e
gene-
-71
effetti di
traviata
una
educazione
obbedienza
non
-
al
nelle
ccunanda,
dei
case
non
veri:
po-
lezza
amorevo-
i
trascorrevolezza
alF ingiuma
fanciulli,
riare
nelle
politezzanel corpo
e
reciproco, non
alcuna
alcuna
abitudine
idea, non
vesti, non
ligiosa:
resi parrebbe disperato
alle prime apparenze
negli asili ordine
imprendimento il voler indurre
trascorre
non
ma
un
e
e
disciplina;
quella
mese,
intero. Voi veche vi sgomenta si muta
scena
dreste
per
al divertimento
un
centinajodi fanciulli sbandati
ad una
della maestra
voce
e
raccogliersi
carsi
reche
al posto loro destinato,senza
si
pur uno
tra
mostri
afflitto: i rami
riottoso od
o
della
istruzione
sieno
alternano, perchè di soverchio non
gravate
i giuochi i
quelle tenere menti , e vi si mescono
,
i
i
ad
fanciuUetti
lavori:
cenno
un
canti,
passano
dal giuoco al canto, dal
alF altro esercizio,
dalPuno
air istruzione,docilissimi e pieni di gioja:né
canto
di scutica o di grave
castigoè bisogno,perchè preseggono
alla novella istituzione la intelligenza
e Tamuovere
la più severa
pi^nizione si stringea rie
more^
nuti.
dal suo
posto il fanciullo per alcuni misi
Nella
età
al
e
rose
affezioni:
nella
Svizzera
adulta
ciò
il
sapienza civile
di
diffondere
saggi
e
giova
dai
la
germe
un
commoventi
sono
popolari
1 canti
cale
è
ed
età
nella
ripete
predomina
prima delFuomo
scuola
primo aprirsidi una
quei
torna
canto,
lumi
la
vana
onde
felicità
e
istruttive
si
che
più ispesso
di
e
fra
di
ti
scritta.
il Coindet
cui
Oltreché
diceva:
la pthisie.
e
virtù.
età
saranno
essi
perviene
lo
stesso
Vusage
est
Nell*Alemagna
canzoni
,
modéré
exempte
potente
la viva
fisico
du
si
s
tati
det-
mezzo
a
dei
voce
afforza
chant
dTirritaHon
e
e
Rettili'
prima.
frivoli,infondetevi
o
non
prio,
prootter-
non
popolari
nella
immorali
fMirole fortifiela poitrine^ lorsque elk
ìence predispose à
le
apprese
religione,
poporo,
di
e
Famor
et
:
e
de
le si-
-72-
ad
reste
alcun
che
r altro
sarebbe
difficile che
corressero
di
che
pane
la maestra
con
divìdesse col-
porta
ad
che
senza
il
esso
ora
seco:
accennasse
nelP altro
pane
dividere
a
fanciullo
uh
il
mancasse
ne
essi il difetto
di
che
patto
uno
molti
Tira
proprio;
facile nel
fanciullo,e F ardore alla vendetta
è gagliardo e subito:
oggidì voi scorgereste
che Fingiuriante
il costume
si
F ingiuriato
usuale
e
bacino
Tun
T altro,e T ingiuriato
essere
spesse fiate
il perdono per
il primo che implora dalla maestra
della ingiuria.
Fautore
delF ordine, alF affetto reciproco,alE alFamore
nei gioF osservanza
i maggiori si accompagna
verso
vanetti
di religione senza
del quale
alto senso
un
,
né i lumi
delF intelletto né giiaffetti del cuore
si assi accende
da
securano
(1) Si
,
e
,
parti
et
fanciullo
un
:
razionalmente
erano
alle
parole
debiloribus
le proferisce
vi 8* induce:
non
ne
giunto
dimittimut
noe
non
se
cogli altri
chiamato
eccitato
:
disparte
In
che
prima,
egli dice, voglio fare la pace
proferirà quelle parole,
altro
in
sul
sviluppamento
Un
non.
dal
cerca
li decalogo
rubare:
e
onde
piange
ri*
eccitamenti
e
perchè?
chi
l'abbia
e
perchè
sorella.
si
pane:
sieut
popolare,
recita
agli
maestro,
mia
con
al maestro
pane
nella
nnirvisl
le
tutte
nostra
linguaggio
all'indomani;
ma
dire
maestro
di
debita
una
e
si Immora
11 rubatore
riparare
tolto
con
adatto
al mattino
al furto
il
e
guente
se-
giorno
commesso.
fanciullo
direttore
si smarrisce
dell* asilo;
il dovere
il maestro,
si
di
pezzo
precetto
il proprio
reca
innanzi
un
si fa dal
si trova:
non
asilo
sensibili
nobis
nel
in
,
sponde
Manca
dette
a
dominicale
rendute
dimitt$
noetrUj
i fanciulli
vedreste
1* orazione
insegnata
,
infantile
scuola
Monot
racconta
era
^^K Voi
traviamento
offenda
sorge
perdono
e
che
dì
hanno
del
verso
a
a
confessare
Dio, poi
:
il suo
al direttore.
e
ad
l
opportuno
maggióri^.gli
il dovere
il giovinetto
(allo,dichiarando
del
comando
un
(onpscece.con
violando
come
Dio, poi il superiore
spontaneo
obbedire
si fa
appresso
i minori
si fa ragione
prima
prima
il
volendo
non
afunni
conto
rac-
vèrso
della obbedienza
che
si era
di
rito
smar-
chiederne
-73-
offerire F
degliasili
aspetto impofientedel raccoglimento
nella
preghiera:entra
chiesa,e non
un
grido
nella
turba
una
non
di fanciulli
una
che
voce
si
,
alzi
la celebrazione
:
della
si divide
messa
per essi in
del sacrificio
canti
la santità
dol luogo e
e
religiosi,
che imprima una
reverenza
profonda in
pare
quei teneri cuori, che la compostezza e il silenzio
adulti
non
potrebberoessere
maggiori negli uomini
^^\
e
più divoti alla religione
SomigUeToll
aecadono
esempi
sene
ragguaglio particolareggiato
aiiH
per
del
ma
Vinfanzia
Monot
signor
può
non
Le
fanciulli
dell'uomo
estese
la cui
delle
istituzioni
altri
indi
Vincenzo
un
Ond^è
Borromeo.
un
de' fanciulli
La
alle
discipline
dei
infantili
bisogni
alla
e
morale,
all' estremo
:
il che
tutto
nella
si recò
compatibile
non
al
di
educazione
della
pensiero
,
unMiani,
Calasanzio,
le moderne
nei
vari
dalla
e
v'innestò
nel
confinando
scuole
ad
tanti
impor-
puo
preci-
chi
v'ha
1* istruzione
intellettiva
istruzione
volle
taluno
volse
alla
dare
vorrebbe
siffatte
misteri
ai
intendeano
poco
e
che
la varietà
stesse
origine
Aporti:
che
importanza
e
loro
della
i germi
prima:
Le
tempi.
divertimento,
perfetto dal ùosiro
età
debbesi
non
favoreggiato dali'Owen
Bucanan
custodia
sovercbia
colla
ascetiche
ed
nell' ottavo
Dateo
l'esperienza, appalesando
e
indotto
l'opera
per
la
afforzò
le
ai cattolicismo
un
un
il
e
soggiacquero
Vilderspin
per
che
istituzioni
hanno
nostra
elle aveano
istruzione
Neri,
neri
te-
1* istruzione
si debbono
presenta
ne
nii
osservazione
vi
età
a
dei
educazione
evangelica
,
modificazioni:
scopo
Paoli,
contento
comandano
dottrina
,
sta
regno;
protestanti.
la
che
delia
esempi
relazioni
nostro
si
e
alla
che
Insegnative
le antiche
tra
la
grossolano
errore
dai
venga
differenza
de
dirette
Scritture
prima;
del
e
Degli
conoscerli.
senza
scuole
dalle
,
secolo,
non
titolo:
nelle
•
yeder-
pnò
e
a
1841
v* interviene
maledirli
età
lasciando
storia
pubblicatosi
chi
a
dalla
prime
nel
quelle degli asili di Toscana
si traggono
le
e
,
avente
in
supreme
sino
libretto
Piacenza
fors' anco
cagioni
in .un
in
notiiia
averne
disprezzarll e
(1)
e
negli asili,
frequeotissimi
le cose
istruzione
scuole
al
ed
ai
religiosi
,
dommi.
Di
dei
quei
nostri
vari
attuali
sistemi
asili
dovea
:
dei
farsi
quali
acconcia
assai
male
mistura
si
; e
giudica
tale
è l' indole
confondendoli
-74-
La
religionecosi
che
dee
colle
istituzioni
Bell
di
allargate dall* illustre
ha
rlgine
alcuni
per
da
difettayano
apparire,
loro
direi:
fruiti:
vi
esempio
dirsi
è
se
e
ella
venga
si esprimeva
«
Già
«
e
in
«
esse
»
dirvi
»
mirabile
»
uomini,
«
inviano
»
stata
è
che
di
e
in
sono
del
quasi
direi
certe
epoche
ai genitori
»
tempo
e
»
veniva
aireducazione
»
l'edificio della
»
mezzo
»
struzione
»
tutti
0
abbraccia
»
ferenti, che
la loro
essenziale
una
di
i
denza,
provvidarcene
di
piaciuto
in
guisa "ihe possono
dell* Aporti
Infantili
di
del
luglio
7
1833
,
una
Ferrante
sociale
dei
istruzione
il potente
sfera
una
non
ha
presentivano
destinati
si ampia,
può
non
trovato
sconosciuta
,
o
potenza
e
della
di
am-
quei
rari
Provvidenza
manuali
e
si
che
cure
di
le sale
vi ha
quei ricetti
da
la base
scorto
di
ogni
lo
elevare
professioni,
disacconcia,
veramente
egli
accrescerà
ha
e
a
d' asilo
il loro
consumano
1* utilità che
rivolge ad età
vaga,
che
che
soccorso
genere
scopo
cioè
i
per
capacità
del;
il
dell* U
unico
oggi Tinsegnamento
a
più
xure
pubblica
essendo
esser
ben
posso
ecclesiastico
uno
TAporti
nettamente
la quale
sono
da
delPeducazione
più
influenza
eh* io
Aporti,
se
rlnnovellamento.
fanciulli. Ma
e
loro
Ciò
d*un
mano
le materne
che
come
diffuse, soprattutto
popolare.
signor
ignoro
Io
la suprema
valere
fatta
poveri.
state
in
tutti
opera;
che
sieno
poveri, liberandoli
elementare,
Egli perciò
di
del
divenute
angeli,
circoscrivere
coloro
d*asilo
al primo
benedizione
sia
dente.
evi-
stabilite In Inghilterra,in Germania
istruzione
riconosciuto
arrecano
»
è
osservatene
scuole
i fanciulli
e
ed
Cremona,
avevano
di
loro
in
esse
»
»
sulle
quanto
»
educazione
quel
Tutti
le
ove
To-
stessa,
neli* adunanza
d*asilo
oltremonti
scoperta
ulteriore
sale
raccogliere
per
prosperino
nella
sé
si fondarono
noi
relazione
sua
le
note
sono
,
»
in
che
Scozia
fatta
accoglietela siccome
paese
ciò
nella
avessero
derivano
ne
contro
furono
non
ancora
non
educatore.
vero,
ristltuzione
GeorgofilL
dei
Francia
là sia
metodo
e
:
vi
9
noi,
origine,
lo
nostrale.
nella
air Accademia
letta
fra
presso
al tutto
Lambruschlnl
pel leggere, per
infantili perchè
quali
qualunque
tali scuole
; ma
istituzione
11
da
scuole
fossero
utile
loro
nella
si supponga
e
guardate
ed
santa
utili
che
opportuno
alle
trapiantate
e,
trasformazione,
di
genio
scuole
le nostre
Lancaster
ispirata,poi-
,
protestanti
paesi
Se
di
e
Gerard,
mal
un^ opera
coronare
a
dirsi da lei stessa
verità
con
scrivere, pel conteggiare,
Si
concorre
per
più,
sì dif*
inefficace.
posto
nelle
sale
quella deirammaesfara-
-75
r-
leggiamo nelle Scritture: hai tu figliuoli?
li ammaestra
e
disciplinafino dalln loro puerizia;
ivi è benedetto
il figliuolo
il padre che educò
fin
dair infanzia;la legge presso
gli ebrei doveà
getesi
legil popolo, agli uomini, alle donne,
tutto
a
noi
che
ai
fanciulli
e
:
Padre
un
Chiesa
della
facendo
gione
ra-
,
degF intendimenti
deir ebraico
serva
oslegislatore,
che anco
ai fanciulli dee notificarsi la legge,
radice dalFeta
piglierà
perchè se la legge non
prima
mali germi proveranno
in camnel cuore
delPuòmo
bio
entro
quella vergine terra; ivi sta scritto che
sin dai primi anni
Puomo
alla virtù
incamminasi
od al delitto,e che
i destini della
vita pensua
dono
della età prima; e il Maestro
dalle abitudini
«
mento
»
nna
»
primario,
che
italiana
coàa
è
ne
se
le
Impadronito,
ribattezzando
fatte
ha
Italiano
con
le ha
infantili
scuole
al
zate
'
«
al ricco
accomunate
pubblica
di
grado
questi frutti
Ma
»
scuole
»
come
popolari
lui
di
sentiva
«
9
trodurre
delle
lo
Allora
«
fanciulli
fin dal
»
terne
»
dal
«
Tidea
chiamato
vero
che
;
loro
»
perchè
»
scuole
»
scuole.
A
»
le
sale d* asilo.
»
Cremona
azione
già
283.
cadeva
In
una
vide
parola
adolescenza
deir
queste
»"
Dalla
altro
e
dunque
o
Guida
e
per
coopcrazione
deW
educatore
già
o
1* infanzia
In
del
»
sviate
anno
per*
la
disposti
mal
ridurre
,
a
si avevano
non
Iscuole
buoni
,
perchè
,
si voleano
trasformate
del
ma-
potere
potevano
preparati
e
loro
del
che
dei
mammelle
gli parvero
dell* adolescenza
egli pensò
la
quel
quanto
T istruzione
dalle
elementari
non
dell* Infanzia,
Invocò
citata
da
in-
sollecitudine
e
ineno
d* uopo
potente,
la
e
si staccano
operavano
le scuole
così
chi,
a
rlgeneratrice
L* azione
fosse
dalle
operato
era
1* educazione
scuole
soggetti
sopra
riforma
1*abilità
e
Le
che
che
innal-
peròall'Aportie
popolo.
eglino
che
operassero
»
del
cominciare
al pensiero.
scopo
si voleva
di
Idee
le ha
de* costumi
^durévole
e
metodi
del
momento
gli balenò
loro
che
pag.
ha
cosa,
sé 1* avvenire.
per
bastavano
gU pareva
non
la bontà
prometteva
,
nelle
e
ha
che
non
ampia
quanto
elementari
maestri.
?9
nome
al povero^
ed
miglioramento
Lombardia)
ne' costumi
scuole
Istituzione
( il visibile
,
»
naoya
,
f
»
una
e
primo
infantili
dotonne
1836
»
77
--
Ma
i beneficìi che
darà
ad
innanci
•
provvedere
»
quella
»
varrebbe
»
di
e
ad
dalle
ch^
mezzo
dee
vi
si
a
trarsi
istruzione
e
che
naturali,
la bontà
sol
non
fanciulli
di
svolgersi primitivo
cui
trarsi
ad
ajutarle
essere
e
diretti
non
della
metodi
a
,
tore,
L'educa-
secondare
le
aversi
clte
dal loro
appalesate
umane
fanzia
in-
avventizi
possono
non
migenio
pri-
e
dell* nomo
gli adatti
che
allargarle, e
facoltà
delle
utili se
vive,
della
studio
relativa.
la bontà
à
deirin-
spontaneo
costituzione
prima, saprà rinvenire
possono
cui
in
leggi, dagli elementi
cambio
ci
quale
la morale
Il politico nello
delle
in
società
dello
della
lettive
intel-
umane
fattizio,
e
nella
avrà
i* ideologo
sensi
dei
le cagioni,
penetrarne
a
le facoltà
genuina
natura.
assoluta
età
lo
della
costumi
imaglne
è
in
fatti da
Gerard
,
diceva
della
mia
giovanetti:
a* suoi
che
vlu, Topera alla quale desidero
Quando
vi entrai, ve
«
ogni giorno. Eppure
si è pensato
»
insegnamento
elevato.
»
abbandonassi
ottusa
più
i miei
non
»
11 posto
assegnatomi
bello
tutu.
feci solenne
Ah
giovani
la mente,
»
di
ne
dalla
Intendeste
Se
«
perfezionamento
II
ni.
ha
delia
1* educazione
poco
»
»
sacrifizio
qualunque
Tuomo
non
r intima
non
dlmemedesimodirò
»
di
sorgere
svilupparsi.
padre
»
(^).
i fondamenti
posare
essere
filosofia
La
umana
intima
conoscenza
Non
.
tuosa
frut-
deiradoleacenza
si cominciasse
loro
dai
sceverare
della
,
dalla
questa
processivi:
reale,
e
dalla
innestano,da
occupandosi
facoltà
idee
smentite
saranno
cui
perato
ado-
più
morali
e
indagare
i gradi
i*uomo
svolgersi della
da
immenso
cura,
ad
verace
dall* abitudine.
e
avrà
nel
vedrà
morali,
dall* esempio
teresse
in
1* opera
ove
ed
aperte
modificato
e
in
in essi
degli affetti dell* uomo,
e
modi
i
istituzione
creato
e
e
chiamano
facoltà
toccarne
e
il metodo
qualunque
,
Infantili
delle
spontaneo
novella
e
finati
con-
pubblica istruzione
dell* infeiceia
ottenere
miglia
fa-
umana
saranno
non
intellettaali
bisogni
alla
».
scuole
a
di
sociale, che
mal
anni
"i) Le
al
quelli
a
riforma
dieci
maniera
provvedere
venire
infanzia
povero:
indole
nuova
ogni
«
debbono
della
dagli asili
ai figli
del
—
che
io portassi
! crederei
chi
E
11 lasciarli
figli?
questa scuola
non
intenderebbe
ho
è
un
ai
promesso
sopra
un
abbassarmi
anzi
divina
Io
sguardi
ben
sarebbe
gior-
che vi ripeto
promessa
di
è 1*opera
de*miei
li resto
i miei
parlare
di
è permesso
consacrare
Provvidenza
miei
di
promessa;
amici.
che
mi
Il
dell* uomo.
età
prima
,
se
seppur
discendere?
miei
occhi
di vegliare
—
-
il
più
su
di
degli andati tempi parrebbe
dal civile goch^elle avessero
pigliatoforma
nel
non
quale la pubblica autorità
vernianento,
mento
si ricorre al convinciistruisce,ma
comanda, ne
degF individui perchè la legge sia eseguita,
Gonsiderando
il debb^
ch^ ella
di
»
voi;
e
»
derà
la
*
co* vostri
Q
più
btsogno
r infelice
fanzla
delle
r istituzione
ingegno
la
a
di
in
un
lord
diffondere
nel
soldo
la
si
quale
istruzione
moltissimi,
un
L* intendimento
dei
veansl
sorgono
un
è
ogni
la
cognizioni:
pubblicazioni
i mezzi
gara
Aporti
oggidì
istruzione
utili
scienza
le
dove
di
un
la
stesso
condizione
sociali?
cui
In
luce
fogli
con
si difliisero
oratore
e
B
consulto,
giure-
in Italia
favoreggiare
a
appalesa
ogni
per
si
popolari,
dell'arte
a
tesa
In-
lasciando
altri
T
si
nulla
e
e
popolo
società
che
tacere,
come
per
l* ingegno
alla
illuminati
cuparsi
oc-
nelle
del
spargere
grande
Lambruschini
si diffondano
povero.
a
ad
benefico
figli
Infantili
più
studio
lezioni
politici dell* Inghilterra.
ali* istruzione
biblioteche
ed
In*
1* istruzione
uomo
dei
,
quel
uomini
soltanto,
queir
si
stro
no-
dall*
recava
luce
presiedere
scuole
a
nomini
degli
di
gloria
;
In
seggio politico tn
cognizioni
vengono
dotti
importanti
dello
alla
si
si
meglio ordinare
mandava
Il
dallo
Cousin
è
anzi
ed
scendeva
immortale,
"
popolo
fin
il Cnvier
:
Gerard,
classi
e
del-
coli* opera.
e
cominciata
padre
dall'alto
primi
Infime
e
il
precipuamente
al
giorno pei
per
la
universale
libri che
t
popolo
e
pure
li prospero
digradarsi
scritti
popolo
Degerando
collocato,
esso
delle
di
:
di
onde
dei
pende
essa
primarie
lumi
consacrava
debbono
non
da
fama
scuole
raccorrò
maestri
morale
con
le
Brongham,
hanno
e
la
buoni
lo
Londra
nostra
a
voi
[Guida
istratione
civiltà futura
si ebbe
che
Istituire
,
dottrina
che
cogli
del
della
di Francia
regno
:
la
temono
non
1* Istrazione
in
eminente
la vita
tutta
di
di
cbe
e
diifonderia
e
fattore
primo
Alemagna
nel
popolare
nostra
naxioni,
salutava
modo
dell*
regioni
età
delle
leggi del mondo,
del
Dalla
»
conce-
eerto,
son
!
pregamelo
a
convinti
,
proclamarla
il
come
ne
,
mi
Signore
,
stato
nel
il
180.
fatti
della
grave
pare
individuale
senso
ehe
spero
voi
e
meco
pag.
di
E
servizio.
nnirete
1837,
Romagnosi
e
vi
il
pure
gli domando;
genitori
anno
onorano
d*
che
grazia
più grandi ingegni
I
ove
essere
al vostro
morire
r educatore
il
alle scuole
e
giornali
prezzo
di
utili
consente
da
non
dole
In-
«cri-
pel- popolo:
tipografica
sì buon
i libri
dovet
pubblicava
nelP
anco
pur
e
ora
tiche
prache
rare
sope-
contraddica;
vi
lo
e
prescrizioniintendono
esteriore
zione
immediato
scopo
coscienza, ma
ordinari
e
propri ad
,
obbedienza
infatti
Discorrendo
secoli
per
che
di
essi
dovremmo
missione
la
concette,
e
ricevute.
nascente
che
per
fosse
in
stampate
questa guisa
ai
loro
co-
pensassero
istruzione
avessero
Di
di
più
dottrine
le
della
stretta
era
il
sì
trasmettere
lo
nuali
conti-
furono
dMstruire
scopo
alunni
si
gli
le teoriche
che
dire
di
che
conseguito ove
mente
i metodi
il carico
toglieansi
avere
tenere
ot-
premi, dal-
i
parte
una
Pa^
punizioni(^".
le
r altra
da
sono
le civili
la
è
non
i mezzi
e
cui
la
generazion
della
pensamenti
generazione che trascorreva, e così era forza di spesso
le scuole, o rifacessero
che
i giovani, lasciate
di
(1) L* educazione
castighi
Vuol
del
1* educazione
essere
confidenza
dannose
i
e
sì
pur
che
premi
e
castighi
tra
delle
sequele
opere
da
i
ben
delC
pochi
che
calcolati
i
premi
buone
sé
per
castighi
loro
di
i
e
e
meritorie;
guisa
propri.
dettati
Feffetto
animo
che
quelli
azioni;
4.**
dei
non
3/"
si
che
non
siano
fanciulli
vagliano
ad
ma
stesso
dicine:
me-
sono
e
appropriate.
il
mezzi
di
dei
ciulli,
fan-
cuore
dei
giovanetti,
dalle
avvivato
dovere
bisogno.
dalia
che
del
,
alle
lievissimi
nell^animo
registrate
stanno
atto
utili»
non
o
cattivarsi
quello
e
castighi sarà
castighi
cattive
nelP
onore
nell*
sono
sufficienti
istillare
sapiente
somigliarsi
non
stesso.
tempo
e
e
,
un
ma
necessarie,
saputo
saputo
d*
elle
ma
non
abbiano
pajono
sopra
o
,
educare
tornino
caso
senso
educatore
castighi
originare
agli occhi
il
neir
vuole
ricorrere,
acconciamente
religiose,di
i
i maestri
agevole,
a
forte
ispirare rispetto
frequenti,
ogni
in
deve
castigo
troppo
o
ove
siasi
Guida
siano
talvolta
se
Nella
i
dee
ma
ove
idee
Il
dirò
non
è
ignoranza
,
:
amore^
si
punizione;
che
della
comandi
precetti
il Lambruschini
dice
amorevole
e
ed
vi
Io
e
»
pari dolce
anzi
figlio dell* orgoglio
sistema
:
in
si acchiudeya
giorno
un
parecchie
saviezza
:
1.*
siano
voglia produrre
sogliono
né
i
2,*
le
mai
premi
né
sentimenti;
cattivi
invilire
;
essere
sMngiungano
tali
intorno
norme
e
digradare
i
premi
sì preferiscano
naturali
per
stighi
ca-
i castighi
5.**
non
i fanciulli
-80-
nuovi
con
edificio intellettuale
il loro
studi
e
navano
tor-
,
perciòinutili
ad
le fatiche spese
addottrinarsi
mai
i
negli anni che pure sogliono essere
sempre
doiche gli erronei
della yita, o
più profittevoli
trinamenti
un
giorno diffusi venissero continuati per
sconfacenti
cotanto
lunghezza di secoli. Metodi
pocontinuarsi quando si ignorava che
teano originarsi
e
il
è una
legge santa della natura, e si pensava
progresso
tutto
stendersi
che r autorità
dovesse
a
e
gere
spinil comando
insino nello svolgimento del
per
talora
pensiero e delF affetto degli uomini , onde
ordinavasi
che
sMnsegnasserole dottrine platoniche
si proscriveano le aristoteliche,
talora le aristotelich
e
e
dito
in discresi favoreggiavanoe si poneano
veniva
le contrarie;e di questa maniera
volto
scontato
r ordine
naturale, poiché il suggello indubidel
vero
del
e
bene
si acchiude
spontaneo degli uomini
di
tutti i
da
tempi
coloro
non
,
che
di
nel
tutti
mento
consentii
luoghi e
nelle particolari
poste
opinioniimsi arroghino il monopolio della
istruzione.
Cosi
nella
fatte
età
nostra, in cui
ha
dine
teoriche
posto
naturale
cadere
doveano
uno
la estensione
spiritodi
e
statuisce al potere,
acuta
i limiti
e
caddero
e
che
si conobbe
vazione
osser-
Por-
che,
prescrittoF insegnamento delle dottrine che la ragione
essenziali alF ordine
la sperienzadimostrano
e
pubblico, e proibitele disastrose,in tutto che
vuoisi
dipenden
la inal bene
risguarda al vero
e
rispettare
del pensiero poiché sarebbe
e la libertà
,
tolto altrimenti
il progresso della età presente e delle
avvenire, il quale non
può dividersi dallo svolgimento
di tutte le
libero delle potenze conoscitive
umane
creature.
E
che deve oggìmai
questo spìrito,
ogni
reggere
distruzione,governa
appunto le nostre scuole
genere
conciossiachè
in esse
s^ intende
tutto
infantili,
sovra
le facoltà naturali, ed a porre
i fanciulli
ad avviare
che o ì principii
in tale condizione
nei
spontasorgano
nella loro mente,
o
eglinostessi se ne facciano
ligenza
ragione, ora volgendosi per diretto alla loro intel'
suscitando
ora
in essi le emozioni
del
cuore
,
ad
si acconcie
instillare i
principiimorali, ora rendendo
adatti pratici
loro sensibili le verità con
esempi.
V indole precettivadelle antiche scuoDi questo modo
le
dai nostri asili,
sia
e scomparirà, non
scomparve
dubbio, anche nei gradi della istruzione superiore,
educatore
sì rispetto
vi venne
e
surrogato il metodo
alla mente
perchè inteso ad alzarne le facoltà e
^
abilitarle
ad
alla
immediata
conoscenza
del
vero
e
rispettoalla libertà ed al volere, col
di ordine
col renabitudini
di operosità
e
dere
generare
in
del dovere, e col tramutare
Fidea
vivace
^^K
del cuore
le massime
sentimenti
religiose
del
bene,'
sì
e
,
(1)
L'istruzione
di
nella
Lucas
del
che
onde
.*
Dans
fintroduction
partout
j* ai
de
la
lecture
munication»
me
et
l'écueil
enlretìu
des
Dans
et
ces
relalions
de
et
instructions
Venseignement
de
humaine,
eontagieuse
loro, condotta
guarentigia
les
elargir par
suiS'je attaché
à
rémunératoire
f
et
détenus
ne
conséquent
étabUr,
eux,
les voies
V instruetion
m4me
d
Vécole,
dannali
con-
scrivere
e
somiglianti
di
concernant
centrales^
maisons
noe
V intelligence
les ressources
de
previeni
Vinfluence
pas
l'indiscréte
ferait qu*accroitre
n'y organiser
à
entre
ai
miglioramento
un
données
j* ai
ne
Carlo
»
1* abuso
dam
Von
cbe
dello
leggere
crime
au
où
maisons,
l'écriture
vorrebbe
tere
met-
,
contro
que
può
passioni. Il signor
provasse
elementaire
d'ouvrir
des
del
1* istruzione
una
toutes
delle
penitenziale
sistema
la
ove
si avesse
,
cognizioni
del
al cuore
estesa
non
e
soltanto
servigio
si desse
non
pena
conteggiare
morale
al
Teorica
sua
»
a
turni
i
spesso
intelletto
al solo
volta
de
les
propagation
moyens
ladépnwation
qu' à
entre
tiire
de
:
com-
aussi
exceptionnel
Venseignement
6
de
8'i
-
Egli
è
questo
-
razionale,onde
il metodo
istituzioni si scostano
dalle
differenza
per
stre
no-
essenziale
Làncaster, che si vedeano
efficaci nel pri-^
e quindi non
puramente insegnativi,
ne
mitivo
ad umana
loro essere
e
compiuta educazio(contro al
delFuomo; egli è questo il metodo
mono
quale gridasi da coloro soltanto che nulla più tedella umana
perato
il processo
che
ragione) adodettava
da Socrate, il quale non
precetti,
de^suoi
indirizzavasi al comun
senso
ma
discepoli,
di Beli
i metodi
definire
solea
né
di
e
ma
ed
esempi
dalla
in
nulla
della
della
venissero
le
E
istruzione
diremo
da
fatto per
un
alzar
trine
dot-
che
tale
Scritture:
nelle
usato
scienza
co-
rere
ricor-
senza
più frequente che il
é detto
senso
: interrogavi
giudica; si piglianoin esse
e
mosse
fondo
riferimento
di
esse
air intimo
le
voce
sapiente,noi
queirantico
il modo
era
dal
il diffondimento.
di cui voleva
a
sua
presentare
,
onde
interrogare,
anziché
dubbi
muovere
,
la tua
scienza
co-
,
di
le menti
sovente
alle verità
che
polla d^ acqua
zampilli,un
albero, un
fanciullo,una
ammalato, un
moneta,
fiore offrono subbietto
ad istruzioni
un
maraviglioai dubbi
dei discepoli
il Maestro
se:
evangelicoatinuo
dopera si che rispondono eglino stessi,e di conli eccita ad esercitar la ragione e a consultare
più
sublimi:
una
l'intimo
neir animo
colF
la
leetun
et
i
principiloteoreteci o pratici,e
escito
abito in sentimenti, Fuomo,
de
reeritun
,
duite:
e' est
autrementf
saire,
et
société
ressenUrait
De
suspendre
la tkeorie
Insinuati così razionalmente
sentimento.
de
à
un
apprendte
son
hientót
are
d^epreuvB,
tempg
au
un
voleur
trait
un
stage de
le moyen
empaiuanné
dr
de
versi
con-
dalla
banne
devenir
plus
9
con-
fausdimt
la
Vatleinté.
Vesprisonnément
Paris, 1838.
Tom.
deuxieme
pag.
378.
pericolo che nella vita sociale,
che
è pur
suo
destino, o si giaccianoinerti
infruttiferi o si cancellino, come
avverrebbe
e
se
che
la sua
massime
mente
non
accogliesse
imparaticcie,le quali, siccome semi sparsi sulla superficie
di arida
sperdere
terra, ogni soffio di aria vale a di-
educazioae,
non
corre
"^".
metodo
(1) U
razionale
le afflda
idee,
al
educazione
la
è utilissimo
sono
fa
convincimento,
dell* intelletto
tal
per
graduale,
lo studio
quella
con
modo
perchè
del
aggradevole
cuore:
solide
yeracemente
e
chiare
rende
le
fa cospirante
e
le
c'ognizioni acquistate
se
ne
1* uso
agevola
pratico.
Io
diceva
spirito
giorno
pn
filosofico
assertiva
mia
che
udito,
venne
insegnare
egli
metodo,
diversi
loro
adunque
idee
esempi
mestieri
il riso
si fosse
di
giovanetti
Non
meraviglia.
la
e
età
mi
e
mato
affer-
me
per
avanzata
vi
non
occorrermi
poteva
più
età
inavvertenza;
del
fanciullo
età
nella
ma
si perde
che
non
questo
agevole
ali* intellettivo
debhonsi
mestieri
d'imprimerli nella loro
e
gli affetti
tentare
per
ragione
può
quella
dei
del
cuore,
e
nesso
di
via
al giovane
l'intelletto
idea
,
di
fanciulli;
procedere
non
intralasci
principio
avvi
Non
spesso
ora
il maestro
che
ove
il
e
,
nell* animo
il più
i
e
precetti
lento,
della
lasciaU
comprende.
deesi
scopo
esempi:
prima,
è
di
diretto
per
mezzana
insinuarsi
possa
acconci
certamente
nulla
e
due
età
la memoria
la potenza
avanzata
più stretto,
senso
processo
ora
emerga
fra
nel
il
scitive
cono-
proporzionata.il metodo
soltanto
caricare
non
idea
una
razionale
e
primaticcia
se
Nella
per
a
col
si coglie
suggerire
aggiugnere
graduale
sensitive,
progrediscono,
e
sorgono
esservi
deve.
1* acconcio
eleggerne
le facoltà
fondo
onde
il modo
ed
prima
a
educazione
neHa
perchè
intuitivo.
di utile
conoscere
i*educazione
non
dell* età
deiruomo,
debb*essere
regole;
delle
è
gradi:
si confonda
É
di
la
e
,
quello spirito
dei
fanciullo
a
morali
e
e
di
acuto
infantili:
provocò
ne
,
scuole
di
cosa.
Per
di
delle
che
ragione
bisogno
argomento
stato
strana
il
se
di
air insegnamento
rispetto
sarebbe
fuor
sì
parve
è mestieri
ch*egli
deli* insegnamento
modi
nei
distinto
personaggio
a
per
che
dovere
onde
ma
racconti
eti
scala
sono
comprendimento.
di
mente
offerire
in
modo
ai
diretti
fanciulli
positivo;
ma
insegnamenti
questo
metodo
vuoto
e
-85-
per libertaerroneamente
voleasi del parìli^concepita
bero a tuttiT insegnare,
che né delF attitudine^
senza
tìè.della probità
fosse offertaguarentigia,
sicché Tai^
torità pubblica
dovesse pigliarsi
né delnon
cura
indole
r
delle dottrine insegnate,
né della capacità
L^ uguaglianza
assoluta distruzione
degliinsegnatori.
fra tutte le classi supporrebbe
ugualità
perfetta
di condizioni: e la libertà delf insegnamento
poserebbe
r
che
indifferente
tornasse
ipotesi,
sopra
alla società il diffondersio
savi
o
menti. Così fatte idee scomparvero
strani dottrina-
dalle menti pensatrici:
al presentevuoisi diffusa F
ma
istruzione,
alle condizioni varie dei cittadini;
e il
graduandola
é richiestodi pariguisae dalF utile genegraduarla
rale,
e
dal ben inteso
e
del
delle classi inferiori
interasse
onde
popolo:dappoiché
istato normale
Fumana
società sia in
è mestieri di elementi abbondevoli
e di elementi per la intellettiva:
per la vita fisica,
le
lo sono
necessarie le arti e i mestieri,
e
sono
scienze,più elevate. Ma
non
é consentito né
dalle
né dalla differente
degliindividui,
che tutti dieno opera a un
posizione
sociale^,
attitudini varie
loro
ed
tempo
alzare
e
a
fornire i mezzi
crescere
potevanoessere
T
alla vita
ad
e
fisica,
nelle società
intellettiva;
nello stesso individuo
nascenti
le
congiunte
tale unione é renduta
ma
professioni
piùdisparate,
in tempinei quali
sia notevolmente proimpossibile
gredita
la vita civile: e
nel modo
che fu mestieri
di divi^
umane
delle cose
essere
quest'ultimo
fu
dere il lavoro,come
insegnano
glieconomisti,
in
pure necessitata^la divisione delle arti meccaniche*
dei mestieri dagli
studi elevati della scienza.
e
adunque che abbia destinato
capriccio
T andar
classi povere alle artie ai mestieri^
ma
Non
le
è il
essi
imperocché si addicono
voro
coloro che per la sussistenza abbisognino del laa
le lettere
delle lor braccia; e le scienze
e
e
svillupatee condotte al p^fetto
vogliono essere
che non
lottando
no
col bisogno handa quellisoltanto
re
naturale:
deir ordine
anche
ciò
per
il tempo
e
e
di animo
T altezza
richiesti. Perchè
studi
sublimi
a
solo
Finterò
dei
niera
pari guisa dedicarsi ad ogni masarebbe
di studi
bisogno di ugualitànon
re
pudi agi e di comodi:
di mezzi
a
sussistenza,ma
si vorrebbero
perciò, giusta gli strani pensamenti
di alcuni
le leggi agrarie delle quali sarebbe
quela
sevivere
in tutti,ma
r agiatoe comodo
la
non
F ignoranza universale. E
miseria,e per conseguenza
classi (tran*
le infime
rinviare
agli studi scientifici
di eminenti
casi straordinari
ne
ingegni) sarebbe
cittadini
potesse
di
,
ad
,
medesime
esse
di
sorgente
scontento
di
e
no:
dan-
si considerino
nel loro
conciossiachè,ove le cose
si acchiude
tutto nel conintimo, la felicità umana
tentamento
deir animo, il quale nensi
può altrimenti
che
ottenere
o
limite,il che
pareggiando i
dalla
è conceduto
non
ai desiderii
mezzi
umana
e
senza
sociale
onde
sìeno coi
i desiderii
posizione,o moderando
mezzi
in giusta proporzione.Per
le classi inferiori
del popolo quel contentamento
che le faccia felici
non
si otterrà
abiliti ad
che
sono
ne
se
non
industriarsi
r elementare
radicata
che
nelle
e
sino
tolga
ai
mestieri
sino
di
loro
dalla
e
istruzione
mestieri
che
per
le
modo
decoro; e i mezzi ne
tudine
il tecnico insegnamento e F abiniche
deglianni primi alle arti mecca-
L^ abitudine
se
arti
utilità
trarre
possono
adatta
con
se
è
alzarsi
seconda
tenera
vi rimarrà
e
età
legato,
a
meta
natura,
non
ed
si abitui
e
si vedrà
guibile.
conseun
alle
ciullo
fanarti
contento
e
8/-
negli anni
successivi.
L^ alzare
il
popola
alFistru-
i beni che sono
perderead esso
alla sua
gli lascia conseguirequelportata, e non
li
naturale
fuori della sua
che
sono
destinazione;
r iniziamento
agli studi elevati in coloro che non
tudine
moltimezzi
abbiano
crea
a
perfezionarvisi
una
vedesi
che falso
di semi-dotti,nei quali non
debitrice se non
va
orgoglio,e a cui la società non
scientifica fa
zione
se
di errori
che
ne
vengono
loro
larga mano
disavventure; ed è perfino
per
a
diffusi,e spesso di estreme
delle
opinione di valenti osservatori che una
i suicidi si
cagioni onde in alcuni stati abbondano
origini,alla
debba, salendo alle occulte e lontane
collocati da un^ ifalsa posizionein cui molti
sono
alP universale.
estesa
struzione
senza
prudente misura
Anche
in
fatto
distruzione
non
conviene
tenersi
at-
deesi
astrattezze, non
pure
considerare
utilità assoluta, ma
guardare ad
alla [relativa
è perciò
pratica.Non
a
una
conseguibilenella
infantili e alla
alle scuole
che
i favoreggiatori
vero
confondere
in uno
istruzione
a
popolare intendano
no
e
pareggiaretutte le classi;dappoiché essi vogliolo vogliono
sia negletto, ma
che
il popolo non
il leggere, lo
dalla natura:
al posto destinatogli
e
scrivere, il conteggiaree il tecnico insegnamento,
dei primi anentri di sequela nella istruzione
che
ni,
fare
intendono
mento
scienziati;e se è lanon
a
il concorso
dei
generale che sia soverchio
a
togliere
poveri air istruzione superiore,il mezzo
si sta appunto
nelP inviare
cosi fatto sconcio
negli
ri,
alle arti ed ai mestieanni primi i figlidel povero
che
sia
e
ogni
nelPannodarveli
altro
con
spediente sarebbe
abitudini
salutari: che
riprovato del
pari
e
princìpiidella giustìziae
dai
da
quellidella
tica
poli-
(*).
In
ogni
delle
però
facoltà
di
di
gionare ,
bisogno alPuomo
è
di
attendere,
d^ inventare
giudicare
debbono
il ricco
studio
il
sì umile
esercitata. Il
ed
tura
col-
i subbietti
avvi
non
popolo
subbiet(o
di
gione
ra-
una
in
generale è confinato
arti e dei mestieri,ma
deve
prosperarle; non
delle
intrattenersi
ad
ma
abbisogni delPuso
quale non
svolta
diversi
essere
delF opera,
e
della
di ra-.
riflettere,
poiché tra il
:
,
e
povero
dello
stato
egli è bisogno dMngegno a
timi
e
egli alzarsi alle scientifiche investigazioni,
gli ulsoltanto
di quelle gli debbono
risultati
es^
offerti: ma
sere
egli né li comprende, né li applica
atto
be
del
in
una
deve
non
tampoco
siccome
si
non
con
o
poco
lavoro
da
non
lo elevano
e
lo
senso
un
le arti
i
e
stieri
me-
dalla
si giaciono
intelligenza
assoggettano il popolo a
fanno
della
contento
agliocchi propri né
perciò di stima inverso
sua
a
conforta
te
sor-
quelli
sé stesso
promett
può egli ridalla sua
industria
stato
uno
migliore,
che non
può cogliere col lavoro
quel ben essere
nelle sensuali dilettazioni,
al cui soddisfacerca
anima,
(1) Veggasi
in
Se
mestieri
nei
e
,
deglialtri:
non
arti
né
,
sareb-'
deve,
scienziata,ma
imo
nelle
frutto:
schiavo, noi
sarebbe,
non
non
applicazione;
materiale.
governino
nessun
inteUigenea,
perché
scienza, noi
essere
usarsi
macchina
una
della
acconcia
artiere
parola, P
la
incdto
e
teoriche
cogliere le
pari a farne
a
rude
ingegno
un
se
dirozzata
sia
ne
non
ove
Francia
avente
Franee.
a
a
né
a
,
tutte
titolo
:
prova
dei
tristi
Cartiere:
effetti
le classi, Terudita
Coup
à* (HI
sur
noa
dell* alta
del
opera
V état
de
istruzione
sig. Gollard
V imtruclion
accomunata
de
Martigny
puhlique
en
cimento
vede
non
i 'mezzi
spesso
che
nel
vizio, e
delitto.
nel
Non
pera
della
il novello
pure
suo
ne
né
limitarsi
istituto dovesse
procedere
senza
essere
Ma
lieve,
disprezzevolePoche abbiamo
fra noi gli asili
posta, a fondare
infanzia
è il bene, ove
"*",che immenso
ne
dunque
è
a
migliore condizione.
le mie
parole potrei
volgere al loro termine
occultarvi
da
un
pensiero, astenermi
cui favore
a
cospirano i più profondi
nel
mia
della
mente,
le commozioni
e
alF attuale
proposta
una
convincimenti
di
affetto
che
mi
comprendono T animo, generati dal con-'
del povero,
tatto di sei anni coi figliuoli
dalla conoscenza
delle loro facoltà in uno
dei loro bisogni
e
di quello che
al presente e di quello
eglino sono
che
nel progredire del tempo
addivenire,
possono
tutto
,
solo
facciasi
che
desiderii
i miei
è
loro
a
dovere
un
un
prò
Aprirvi
beneficenza?
cittadina
e
ancora
ì
miei
pensamenti
lètta
lega alla di-
mi
che
dalla
passo
dalle
silenzio
né mi é consentito
patriacomune,
voci
imperiose della coscienza.
infantili
succedano
Alle scuole
cogli stessi
di
custodia
ed
educatori
delF intelletto
del
e
modi
cuore
i fanciulli
si
minori, e in progresso
dedichino
a
quel mestiere che al vario loro genio
più corrisponda"2) che vi ha fra gli egregi diretle
elementari
,
(1) Questo
sopra
(2)
dare
seconde
tutti
infime
in
fu
discorso
sessione
una
dair
proferito
Atenèo
dell*
pubblica
avvocato
Salari,
fu
come
notato
di Brescia.
,
Il
bisogno
di
al
novello
coloro
cbe
educatori
posero
sociali.
classi
la
istituto
metodi
i
alle
congiungere
scuole
possibile
nelle
perfezione,
prime
e
adoperati
elementari
le
di
si ò
egregio
filantropo,
conosciuto
tentò
attuale
In
per
alle
accomunare
pensièro alla condizione
seriamente
Il Frassi
infantili
Pisa
da
delle
novazione
l'in-
,
e
,
in
varie
città
della
Toscana'
il metodo
delle
scuole
delibi
-90
—
^
istituti chi è ffk pronto
tori di confecenti
rere
concor-
a
in così fatta opera caritatevole ralla commissione
si unisca
ri,
delle scuole
comitato di artieattuale
un
si
come
in
usa
sia
città
patria italiana:
della
stati,ma
alcune
di
cura
officine
giovanettiin particolari
si
infanzia
molti
•
se
9
ancora
«
altri
luoghi
principio
un
il bisogno
di
con
norma
Quale
fosse
la
tuoso
miglioramento!
priipa
(1) Io pongo
scuole
fra
le città
qui alcune
che
infantili
dice
in
t
subbletto
a
italiane
norme
ad
per
degli asili in Tenezia,
in
:
in
:
compiacenza
offerire
altri
se
almeno
in
ancora
è
stata
ad
da««ervire
la nostra
V esempio
continuazione
non
nessuqo
sicuri
e
unione
Questa
«
generali
offerire
è fidata
cui
insegnamento,
si teme
là
i
quasi in
questa guisa Pe-
il Lambruschini
tanto
mentare
ele-
corso
averli
benemerito
qualcuno
esteri
il collocare
pratico eseguimento.
potrebbero
,
istituzione.
di
principli
effettuata
».
reciproco
Grandi»
si desidera»
presenta
ne
dei
quelle
ed
^^\ Di
anni
L*abate
primaria.
ali* idea
»
In
osserva
I* istruzione
diede
ai diciotto
fino
tutela
il
finito
comitato
tale
un
di
solo
non
di
dei
le traccie
Brescia
si frut-.
un
delle
metodo
della
nuova
-«
NORME
1PS2L
SfT!F"DT(D
À
I.
I
figlidel
PRO
DEI
dei
POVERO
per
dalle scuole
anno
fantili,
in-
verranno
disposizioni,
cominciarvi
o
per compiervi
sovrane
elementare
minore
a
in
norma
il
tutto
vigoreggiantiregolamenti.
a.
Il metodo
verrà
si
istruzione
BEL
usciti al sesto
povero,
accolti in separate scuole
della
Flou
prescrìvono le
come
corso
S0ffZST7S(S"
di custodia
continuato
nelle
e
delle scuole
di educazione
nuove
scuole
protrarrano, giusta il bisogno, sino al
dementane
nono
od
le
fantili
in-
quali
al decima
dificio del
asili per
quale abbiàoio gittatele fondameata
cogli
noi aperti sarà
condotto
alia perfezione:
che
Teggendosi
anno,
atti alla seconda
sono
3. In
rancialli
molti
il corso
tutto
si avrà
ai
giovanetti la persuasione del loro destino
e
vi
il corso
4* Compiuto
due
per
mestieri,
eleggendo
abili,o
disegno
5.
Vi
locdli
un
sarà
in
più
o
metodico
il triennio
indicato
avanzata
meno
una
per
Compiuto
7.
officine
fine
il biennio
protezione
le
quali si elegeranno
di
membri
Sara
9.
ogni
10.
i
comitato
della
anno
loro
che
giovanetti,
e
condotta
la festa, in
ore
in
già alla
genitori,e
ed
istrutte
sptto
persone:
alla buona
arti
dall'autorità
anni,
loro
determinate
e
di rendere
profitto.
esposizione di
vi
si
ccMidotta
e
riore.
supe-
divisamente
membri
una
pubblicamente
giovanetti alle
e
collocati
coi
del
e
sia, stabilita
Dedicati
tenuta,
ot-
possano
vi fossero
ai diciotto
congiunta
giovedì
onde
già
specialmente degliartieri,e
de' suoi
e
alP abilità
i
della
più^
non
approvati
essere
elemen*
ai mestieri.
probe
nella classe
i
paragrafo 4*
triennio, verranno
di
giovanetti sino
Verrà, quando
dei
premi
del
cura
al
accordandosi
comitato
un
dovranno
sorvegliare
conto
il
o
elementare,
corso
la
8.
perfezionamento
alle arti ed
attendere
nel
la istruzione
giorno
tieri
ar-
graduale.
e
a
il
di
mestieri, onde
ricevere
ore
vigenti
insegnamento.
a
particolariquei giovanettiche
del
i cui
due
o
migliore agio
eon
il
o
i
sorvegli
ordine
con
il biennio
ma
di
che
de^
ai
prìncipiidel
I
officine.
adatte
capace
giovanetti continueranno
tare
netti
giova-
la direzione
specialedi questo
giovani vi si addestrino
i
i
direttori
dei
alcuno
separati, sotto
ramo
piersona
6. Durante
lavoro,
manuale.
opera
coq
collocandoli
saranno
al
futuro
anni, giusta il bisogno, alle arti ed
tre
o
fantili
in-
d^ insinuare
cura
elementare, si dedicheranno
convenendosi
o
istituti, o
alcuna
con
scuole
classe,
della istruzione
si avvieranno
dalle
uscenti
ai
vori
la-
distribuiranno
morale
mestieri,
e
ligiosa.
re-
verranno
raccolti nel locale
Principe cvd sóào fidati i
periale e reale T amato
ordinò
la erezione
in Brescia
nostri deàtini, che
dell* insegnamento
LMmportanza
popolare
Istruzione
V attuale
che
•
primaria,
»
rie
«
tempo
»
medicina,
»
farà
«
sublime
V
parlano,
»
accanto
a
9
sciamo
quanto
•
«
pag.
La
la
lavorare
con
minorata
si ardirebbe,
fare
di
metafisica,
Dalia
deW
Guida
di
ben
ricono-
venga
collMudustria
so
quale
astra-
di
così
utili
li
propo-
Lambruschini
del
educatore
poi
quando
e
industriosa
non
effettuazione
air
ostacolo
si
non
domandiamo
gareggiare
nome
a
più
fatica, di moltiplicare
di
qualità,
la
di
e
di
più
resto
popolazione
ove
migliorarne
che
gloria nazionale)
modeste
vincerla:
di
e
»?
di
di
prodotti,
straniera,
scuole
i mezzi
la
innalzata
abbiano
diritto
architettura;
visiterà;
( le quali del
da
stato
hanno
lingue
mai
nissuno
istituzioni
splendide
a
di
corsi
di
e
eontra-
Lo
di
scienze
,
che
che!
scuole
le
se
dell* istruzione
sarebbero
Ma
d* intaglio
quanto
Istituirà
astruso
di «ontrade
queste
attingere
gravi spese
stabilimenti
ricchi
più
viia
con
pittura, di scoltura,
dUdiomi
e
si dia
sizioni
io
di
e
i suoi
di
in
insegnare
economia.
nel-
diceva
asserito,
popolo
gli artigiani
per
alla
insegnamento,
stato
al
politica
manterrà
scuole
congionto
specialmente
tale
un
debitore
proposte
della
ed
giustizia: «É
soltanto
le scuole
principii
veri
zione
^
e
dubbio
in
posta
essere
sociale
di
va
immemorabile
che
«ad
«
ai
dirsi
il' governo
che
Arago,
1»
dee
guardi,
Torrel
,
delle. nazioni:
economico
stato
ben
tu
può
non
,
che
tecnico
1838,
anno
,
298.
scuola
qui
^elle
officine
indefinito.
tempo
alla
intorno
altro
nò
cade
disegno;
«
Ustica
9
dalla
»
delle
«
era
»
zioni
»
disciplinate
»
opificio universale
d'arti, per
ed
mestieri
quello
cioè
t
Odo
«
fondare
trattengano
per
lettere
sue
infine
in
secondochò
campo
officina
sco-
uscendo
vanno
Idea
mestiere.
un
debba
che
generale
una
i bambini
ad
mettersi
a
nelle
che
che
,
diceva
cadauno
usuali
giovani
si
giovani
Pepe
signor
di
promuovervi
iniziarli
i
quale
popolare
i
e.
intendimenti
miei
ne'
col
più comuni
1
d* inviare
scopo
nel
convengo
educazione
un
sala
lo
dMndnstria
Io
•
di
e
che
particolari:
istituto
un
arti
ha
non
propongo,
crearsi
di
elementare
più
tanto
vana
,
anteriori
facilissima
l* universo
opera
maschili, perchè
;
»
riuscisse
•
frutti, perchè
nel
quella
una
della
anche
di
di
era
nn*
essere
collegio
Tarte
guerra.
,
cimento
frntti
ad
impossibile
quanto
ove
Ma
non
cni
in
atto.
tutte
le
adulte
per
fosse
avversa
un*
non
a
stato
assurdità
darebbe
tutti
In Isparta
genera-
austerissimamente
esse
erano
neirodierno
instituirlo,
opera
ridotta
i sani
opificiarlo, un
evidente
,
se
e
non
savi
e
si
pessimi
principi
dì
della
punto
«
d* economia
»
arte
ha
«
quali
•
sol
sulla
arti
»
perchè
»
cazione.
»
che
«
il
»
yacna
«
oggi
«
molti
•
loro, perchè
«
armi,
navi
Finito
il
cose
unirersalissimo
cadaun
fanciullo
riunirrisl
fanciullo
ayesse
l Chi
maestro
nello
già
governi
altre
ed
che
sono
ayere
e
di
per
alcuni
ciò
che
di
qualche
più
permesso
di
e
prezzo
che
officine
generali
qualità,
11
al
luogo
trovar
fors*
anco
farsi;
non
hi-
esser
discipline.
le
ma
ben
di
,
giovanetti
preaccennate
risultato
vrebbe
do-
compiuto
tutto
potrebbe
che
essere
di
nelle
proposto
di
cenno
un
dovrebbero
non
è
per-
non
le
al
non
artieri
potrebbe
quanto
meccanici,
particolari airtieri».
fors* anche
di
yo»
quello del fatto,
in
vantaggio
da*
e
ma
;
naturale
delirio
dimettendo
poco
con
comitato
di
intiero
definitive
di
avviate,
bene
a
poco
occorrenze
del
cura
per
a
elementare
corso
officine
yanno
bel
ed
tutti
a
ha
cui
Delirio
economica,
Deilt
particolare Tocazione,
un
Atelier?
libera
opificio scolastico^
artefici
sua
ciò
tutto
la
ecc.
trite
e
li-
sulla
»
ecc.
air arte
la
cadauna
generar
questo
i mille
tutti
yoce
scienza
certificati
essere
non
della
stato
iniziarsi
in
a
conte
essere
secondo
della
innebrlata
testa
ornai
che
layoro
emulazione
,
Tede
non
necessaria
cose
potesse
del
,
Torrebbe
rorrebbe
Indi
suo
dir
non
per
che
cadaun
«ogno
dire
non
relailoni
e
ripartizione
V utilissima
questa
con
e
,
dirò
Bile
popolo
,
eoneomnxa
scopo
ap*
destinato
alle of«
dipendenze
mille
le altre
tutte
9
In
iulle
^abbUea
con
del
istruzione
allo
mestieri
e
moltipticità degi* Intraprenditori
bera
«
arti
gabinetto di
ttn
discipline
ponderata
esperienza.
Io
data
vorrei
ligioso
debb*
né
popoli
al giovanetti
il
essere
primo:
una
triplice istruzione.
che
senza
Il catechismo
né
religione
re-
grindivldui,
per
.
pel
vuoisi
«1
noi
per
tiene
perchè
rannoda
e
la
anco
il
civile
che
utile
che
dottrinamentl
possano
che
può
essere
nella
slam
adotta
a
dei
mente
venuti
ed
pochi
perchè
elementari
savi
si
cui
rìdevole
che
sanno
fecondi
ma
e
gli svariati
insinuarsi
i
ma
tutto
Coloro
utopia
ma
umane
sovra
aggregazione.
giovanetti
divisando;
sì
si fondi
reputano
acuta
giustizia ;
dell'uomo,
cuore
che
alla sociale
intelligenza perspicace
pensiero
11
civile
e
né
penale,
e
muovono
esteriore
virtù
è sommamente
una
scienza
motivi
moralità
verace
il catechismo
nei
sola
né
essere
aggi ugnerò
considerazioni
manchi
può
non
ogni
prlncipii,
e
,
che
possono
mun
senso,
siffattamente
che
L'esempio
città
sarà,
T
della
non
è
a
collegarsi
insegnamento
predlvisata
ne
sia
colle
solido, spedito
ordinazione
dubitarne, fruttuoso
intuizioni
delle
alle
spontanee
e
co-
luminoso.
popolari nella
senole
campagne,
del
Per
le scuole
in-
stendere
a
Scine, del quale io stesso fui chiamato
cui la benemerita
le discipline,a
Congregazione
di commercio
hanno
stabilimunicipale e la Camera
ta una
dotazione, e pei cui effetti benefici il nostro
nemerito
accademico, seguendo i voti espressidal becorpo
professoredi fisica Antonio Perego, ha già
offerto
di unire
gratuitamente il tecnico insegnamento
dai nostri
favore
dei giovanettiche escono
a
asili.
i
popolo, chiamati
ricchi
il sistema
a
proteggimento dei poveri ed attuato
penitenzialecolle provvidenze di protettorato
che
debbono
accompagnarlo (dappoiché a mio
infantili e
le carceri
avviso
le scuole
penitenziali
i due
ciale
sono
perni sui quali dee rigirarsiogni sole classi sociali
perfezionamento), e avvicinate
quale sorgente di moralità e di ben' essere
Così
le
ordinate
del
scuole
,
,
saranno
non
società
r
sacerdote
egregio
Orzionovi;
ma
richiede
scuole
Chiodi
anche
esse
è prescritta
parrochia
vegnènti generazioni?
alle
aperte
delle
maggiori pericolidi gravi disavventure
istanno
non
più nelle guerre
umane
I
fantili
noi
per
nei
il metodo
TOgliono
comuni
elementare^
scuola
una
fìittò prore
ha
educatore
ma
lode
tutta
procedimento.
la
di
di
e
assai
mento
a
tale
le arti
per
e
il catechismo
naie,
rurale,
benemerito
abate
educazione
popolare
spetti morali
e
:
un
non
ma
che
,
dini,
stanno
dei
secoli
nella
loro
d*oro
già
alle
sole
che
non
e
precipue
nella
civile
alla
annesso
inriamento
si
alle
stringe
oggidì
dai
nella
poeti,
conseguente
tardano
e
e
rrebbe
do-
L'egregio
che
,
e
semplicità
pel rispetti
alle
qnl
della
il bisogno
tenacità
pe«
scuola
idee
eziandio
i contadini
rebbe
sa-
delIMnsegna-
teorici insegnamenti.
città
sono
che
campo
dato
faroleggiate
ignoranza
le cagioni
dei
bisognano
ne
religiosi
ha
,
innocenza
piccolo
cambio
al cateclfismo
unirsi
applicazione
Cercano
significate. E
rengono
ed
in
comuni,
dorrebbe
mestieri,
offrire la pratica
e
Nei
ordinamento.
si fatte
poco
,
bisogno
fa
ogni
In
perfezione
infantili
delle
di
degne
disa-
pei
e
rl«
nella
mici
econo-
abitu*
gli agrari miglioramentL
-96-
di
promòsse dallo spirito,oggi
dalla universale opinione sbandito, di stranieri
con*
dei popoli
nelF abuso
danno
non
:
a
quistanoienti
si
del pubblico potere, che ovunque
gòverveggono
namenti
delle
nel soverchiare
politici
temperati: non
danno
delle infime, che la saviezza
classi elevate
a
addolciti
delle leggie i costumi
lo consentono;
non
nel mal
genio che nei poveri tuttavia sussiste
ma
ai ricchi e che si appalesa sì nei casi di pubrispetto
blici
nelle
dottrine
nelle
e
sconvolgimenti,come
che
in varie nazioni
d^ Europa.
società
sono
^arse
che
^tose
Nella
un
erano
condizione
attuale
Tessere
mutato
della
esclusivamente
abbandonato
ugualità di
giova
r
nelle
età moderne
delle
cose
civiltà
sé
a
il
umane
antica, si
stesso,
le classi
e
letario,
pro-
trova
gli
poco
nei
derni
moproclamata
il proletarioera
codici. In antico
schiavo : ma
i pregiudizie perfinole idee religiose
concorrevano
i principii
del privilegio;
nel medio
a consacrare
evo
il proletarioera
addetto alla gleba: ma
la ignoranza,
vicissitudini di quella età lo renle sventurate
e
deano
della sua
tollerante
sorte; in quei tempi la
sussistenza
assicura vasi al proletarioo come
stroa
mento
a
pel ricco delle proprie rendite, o come
difensore. Le idee si mutarono,
e
gliantichi ledami
tutte
si sciolsero
e
le infime
classi
no
so-
,
medesime, e se la carità fratellevole del ricco non
alla miseria
sopperiscegenerosa
il proletariood é esposto a perire od é
spesse volte
litto
il proprietarioed al decondotto
air odio
contro
^*). E veramente
nazioni
la povertà
per molte
lasciate
a
sé
^
,
(1) Non
del
e
signor
seguente.
tenermi
posso
Lucas
Théorie
,
dal
de
recare
qui
un
V imprisonmmentf
brano
tomo
della
citata
secondo,
opera
pag.
172
-97
-
è sorgente minacciosa
di disavventure
(iljpawpèrismo)
assai più che noi
fosse Io stato
della schia-^
vitù per gli antichi. I poveri che combattono
colnei moderni
r estremo
stati,e le cui idee
bisoigno
VexploUaiion
Dan»
travati
dee
rattociation
par
l'intérèt
chose
et
vitude
moyen
du
àge restitua
sous
Vinfluenee
aux
soins
de
dit
( Memoire
si
besoins,
grande
et
protégé
;
du
groupées
l'expression caraetèristique de
dèfendre
besoin
au
devenant
de
c'est
du
a
commencé
le chàleau
et
et
la guerre
que
rune
et
Vhomme
est
le couvent
aujourd^hui compier
,
du
parce
sur
moral
du
et
sein
le
,
tout
serf
dee
Le
moyen
àge
le
le
; ce
ou
,
et
servage
et
Dans
classes
d^isolement,
,
demandati
patriarcale
Vautre.
vage
Vesclanos
so-
inférieures^
isole
n'est
»
avec
le public
Cest
personne,
le
dans
malheureux
,
il
monde
d
convent,
temps
voisin.
vie
que
que
cela
par
du
nécessairement
devenu
à
partout,
ou
que
au
montre
chàteau
moine
lui la
pour
précisément
du
est
prète
Cesi
était
chàleau
domesticité
la
entre
indépendant,
et
de
ou
etait
organisé l'assistance.
nous
du
social
manoir
ite
vraù
est
aussi
qui
Vétat
comme
contraire,
le monde,
doit
souvent
pine
au
libertà,
c'est tout
besoin,
l'appui
libre
qui remplace
trop
:
modemes,
vie
la faim
dge tieni le milieu
mogen
Métés
de
vivait
disparaissait Vindividu;
qui avait
autour
fèodale
manquer.
ckacun
pays,
queville
Toc-
la majoritó
minor
nótre
isole» partout
e' est la guerre
topographique
la
et
de
population
une
à lui
opprime,
ou
oppresseur
La
toujours
vient
M.
petit nombrc.
Aujoard'hui
féodale
n' etait
qa*un
ser-
seuUment
la nation
...
viyait.
la
elle sentii
»
la societé
de
majorité
enfin
àme.
de
devoirs
besoins
non
»
son
le ?ivre
public
société
de
éprouvait
n'en
dee
anime
veUler
V ensemble
rencontre
les chaumières
epoque,
romain
la
de
elle
du
féodale nul
physianomie
se
salut
partout
,
se
la
entre
étaii
trouvait
en
U
faim, si Tappui
proteeteur
pour
du
mals
la société
cette
part
de
une
ses
Lorsque
titre d'étre
sor^
au
La
le reste
et
physiqw.
,
contraste
La
mime
faire de Vhomme
et
du
hesoins
aux
satisfaction de
néeessité
la
aJoate-t-il, mais
de
méme
serf
primitive
inspiratiqnt
la
vie
padani
en
,
nulle
n*etait
chaeun
est
raison
HBiTRBUSB
dans
au
le pauperisme)-.
sur
MisÉBABLB,
Ce
sa
forme
pourvoir
vint
dee
l'esolave
de
mais
,
de
romain
defaul
christianisme
óorps
son
sans
mourir
du
a/vec
L* aissance
plus
conservation
ia
chargeait
$e
d
»
à
garantissait
la
essentiels
proprietà
la
de
"
presque
chef
semole
qui
»
Vesclavage
Lorsque
Vhumanité
de
le
,
eerviteurs.
see
patriarecde
ne
rencontre
,
personne.
7
-98-
ed
aflezionì
si alzino
non
da
confacente
istruzione
educatrice,sono
peggioridei barbari e dei selvaggi;
credenze
che
in questi vi è un
culto, vi hanno
che allon*
e
tradizioni,vive certa fierezza d'animo
difetta la spel'assoluta
tana
digradazionee non
ranza
i proletari
dei tempi
dell'avvenire:
laddove
credenze
hanno
nòstri in molti
paesi non
religio^
tradizioni,non
isperanze:la sola esistenza
se, non
soddisfacimenti
fisica e i sensuali
ne
raccolgono i
che in essi predomina
ond'è
pensierie gli affetti,
la immoralità
e
più brutale , e ne è mostruosa
ventevole
spala corruzione.
Si
approssimi il
miseria
e
:
si soccorra
al povero,
alla
la si protegga colle istituzioni che si pongono
prodel bisogno sarà
ed oltrecchè
V estremità
scemata, il povero
ricco
guarderà
non
al
ricco,nelle
sate
abu-
dominate
spesso le infime classi sono
,
beni
tolti
colui
che
i
alla
si
a
e
gode
usurpa
sollecito ed amorevole
destinazione,ma
a
come
idee
come
loro
onde
Di
tal
abbondevole
e
società, giusta il
della natura
voto
i dettati della più umana
e
e civile
di bene
delle credenze, non
offrirà l'aspettoche
ed affettuosa famiglia:
ordinata,tranquilla
poiché né
si rubano, né si accoltellano
che si amano.
coloro
E sotto altro rispetto
l'avvicinarsi del ricco al povero
po
tornerà
vantaggioso;imperocché avvi nel tembenefattore.
nostro
menti
e
nei
della vita
il
non
e
il mal
darvi
la
attività nelle
straordinaria
dal
cuori
degli uomini , creata
civile,ed è sommamente
utile
essere,
debbono
guisa
scopo
e
essere
la
intorno
a
cui
inquietezzadelle
per
spedalmente
attribuite. Si
affetti delle
classi
agiate
avventura
volgano
a
a
i
beneficio
so
proces-
pericoloso
adoperarsi:
società
tale
tuali
at-
diffetto
pensierie gli
del
povero,
99
-
il
sia fine
ne
e
sì nei
popolo,
sèrvarvelo
—
soccorso
anni
primi
educazione
la
e
del po-
delF innocenza
sì nei successivi
,
durlo
ricon-
traviato,
per
se
,
con-
per
di attività
queirabbondanza
intellettuale ed affettiva avrà
degno scopo e vantaggioso,
i pericoli
che
sia lasciata
e sì scemeranno
alla ventura
menti,
determinati
senza
e
positiviintendie
perciòo si volga a turbare Tordine
blico,
pubinvilisca gli animi
nella corruzione.
o
stato
a
Se
normale:
si dicesse
e
alla mia
contro
guirla fosse così
quelle utopieche
che
ma
i savi
difficile da
doversi
hanno
fra
annoverare
coltivarsi
possono
neir
accademia,
di porre
pensare
oppositoriche
non
in
a
rispondereiagli
al proporsi,
di nuovo
Tese-
proposta, che
,
sempre
to;
at-
paiono
com-
istituto
quale che siasi,
del povero
trattisi del bene
cui
dei figliuoli
ove
,
purché si voglia:che
basta, tutto è possibile
che
poco
le difficoltà
che
si vincono
vi fossero
pur
profonda la convinzione
compimento al più importante
che
della sociale giustizia:
che
sia
ove
sempre,
trattasi di dar
veri
dei dopiù sacro
ogni sacrificio p(!r
un
ampio compenso;
cui veggonsi già utili
dee tornar
disagevole
gli alti intelletti e le
al
,
diffondere
aggiugnereiche
ed
avviamenti
in
un
anime
Né
in altre
domini
onde
città
non
generose.
lo spendio sarebbe
assai
(1) Alcuni
illusioni
sempre
ciò di
abbondano
ove
paese
nostra
portano
ha
la morale
8l
notevoli
le nostre
scuole
somme
di
compiacciono
esagerare
infantili
e
,
della
pubblica carità,
maggiormente
onorasi
dubbi
o
il nostro
intorno
la
nel
o
gllntendimentl
la
o
:
che
nella città
perecchiistituti
in
1* autore
quale
Ignoranza
tempo,
"*"
grave
da
del
ad
trascorrevolezza
degli uomini
tristo
diffìcile
sarebbe
l'odio
lo
immenso
ogni
spendio
libercolo
clie
delle
V affermare
nuova
si
se
istituzione
impadente
a
gere
spar-
più benemeriti, giunge
compimento alta novella istituzione. Le elemosine,
tranne
pochi casi, si danno per necessità alla yenpopolare
possibile,
cose
umane
i delitti
dappoiché
;
le
se
si preverranno
non
classi
infime
popolo
del
sia
quanto
per
,
sieno
non
nelle
mente
moral-
rigenerate.
alla
Educate
primi
dai
sino
stato,
il
dei
novero
mezzi
la
e
al
anni
i
pure
non
fisica, intellettiva
vita
che
più
prezzi
a
onde
compensata
ricovero
sicure
infatti
le
nostre
popolo
del
dei
dei
del
ricchi
tutt*
dei
loro
col
uno
si
1* obolo
loro
dicotio
come
le
più copia, ed
agi
piaceri. Il
e
1 ricchi
che
più
al
somministrano
innanzi
mettono
oltreché
fatto
in
però
Noi
le
pongono
calcolatori
povero
nazione,
adoperano
al
a*
vivere
É
del
follia
loro
sola
sono
,
male
volti
siccome
in
fausta
in-
col
di
Inghilterra ascendeva,
ricchezza
della
bisogno,
guisa
tale
di
sovra
si
i-
quali,
esposti alle
si veggono
che
tiera
in-
pochi,
produzione,
sovvenimento
il
anni,
molti
sono
non
diella
fondato
tutto
la
stromenti
lotta
estremo
sequela
ì beni
mani
economico
aumentare
meri
bili
i misera-
contrasto
un
miseria
poche
in
ad
quali
nei
,
sistema
un
per
è
dove
desolante
una
concentrano
commercio,
a
200
franchi.
però
metodo
immaginare
educatore
debbano
rendimenti
Brettagna,
ed
abitualmente
nella
di
Gran
paesi
in
ventura
afiligentivicissitudini,
ed
poveri
che
dove
gli uomini
strane
milioni
leggi
e
il
nostra
per
morali,
le
sopra
assai
economia.
strabocchevole
d* incivili
e
pubblica
nella
come
opulenza
r industria
di
materiali
che
popolare
educazione
air
obbiezione
per
utilità
viviamo
non
abbondino
un*
spendio
lo
non
Coloro
uno.
per
,
a
dosi
Proclaman-
diritti.
assai
il cento
scritture
,
oggi,
in
richiedere
promuove
che
in
e
inetti
gli agricoltori,
e
migliori
più preziosi loro
popolo
e
gli artieri
e
;
a
siccome
affolteranno,
gli oggetti
i ricchi
guarentigie
utilità
la
frutterà
più
trade,
con-
degli
,
oltre
prio
prò-
si scemerà
agli spedali,
prodotti
daranno
educazione
la
si
non
e
1 condannati
ed
otterranno
educazione
procacciarsi
credasi
di
ingegnosi,
e
miti
la
proporre
tra
vi
tro-
del
poiché
:
ingombreranno
non
vi
miglioramento
al
degli infermi
concorso
gì*inquisiti
attivi
più
il
luoghi
ai
prigioni
fatti
mendici
i
abituatelo
popolo,
ingegnoso
esso
ma
sarà
adoperi
il
,
lavoro
alle
in
sussistenza,
si
miserabili
si diminuirà
al
fatelo
lavoro»
alla
spesa
morale
e
di
conto
che
tutto
a
sottomettere
dflle
spese
le
scuole
il
infantili
elementare
corso
i cittadini
annue
a
delle
peso
varie
e
i^
proseguimento
col
tecnico
incomportabile.
scuole
segnamento
inDai
infantili
e
,
102-
-
tura,
gliono
moderati.
delle
da*
dei
modica
della
il metodo
Brescia
in
sono
scuole, poiché
si
del
pensiero
del
in
casa
pensione,
terzo
un
Sieno
infime
per
non
le
di
ai
che
poveri
la
dio
ezianE
figliuolidel
non
per
povero,
le sue
poco
i mezzi
d* arti
stromenti
air estremo
bisogno,
lasciandosi
genitori,
ad
merenda
la
e
e
nelle
si profonde
colezione
per
e
,
mezzi
si ammette
non
1* intiero
sostenerne
necessità
ne
che
tro
con-
metà,
una
paga
termini
del
Padre
della
la
carità
alla
cuori
vivace
più
piCi
ed
dal
lievi.
é
non
ispirata
eh* egli é
quello
per
che
la
dalla
salutare
che
pensi
esiste
e
delle
quello
che
rende
per
non
i
di convincimenti
poveri,
nuovo,
e
opere;
dei
istituto
creare
abbia
sorretta
e
prò
il concorso
la
debbono
poveri
religione
il difetto
a
operoso
i
prietà
pro-
ricordino
:
provvidenza
santa
e
solamente
Redentore,
Si
necessario
figlio che
un
della
condizione
cattolica, che
Chiesa
siccome
stesso
cittadina
nei
miglioramento
del
imperiosa
fratello
che
ma
perdere
nei
quali
gravi ed
io
comodi
in-
imploro
vare
conser-
per
figliuoli
400
notevolmente.
meno
di
a
dello
spirito religioso,
si veggono
origine
degenerate
d* intera
portanza
qui le parole, significative la im-
trascrivere
posso
nella
ultime
considerevoli
di
gabinetto
al
sentire
avviati
quali
le
fruttuosa.
e
già ottenuti
essere
perfezionare
già al bene
se
i ricchi
raffigurato sé
carità
continui
sono
abbia
della
,
e
dei
persuadano
i
1 sacrifici
Io
può
mancheranno
profondi,
e
Consolidate
altra
prò
a
si
illustre
un
inanimi
non
dalla
osservato
si soccorre
chi
:
non
i figli effettivi:
lumi
voleasi
già
plìneper
del
sera
considerarsi
oltre
mezzi
si è
un
sussidio
le menti
sovvenire
ciascuno
dai
la
classi:
d*
sentenza
dato
ogni
gratuiti insegnatori. Né
non
vestito,
viene
,
di
esse
termini
quarto.
penetrate
il
da
che
insegnamento
un
chi
e
un
,
delle
che
porge
ricovero
in
in
disposizioni
pari
beneficenza
pronto
a
esistenti, si volgeranno
disposte
il mantenimento
e
e
il
come
tecnico
pel
,
essi
del
santa
la cittadina
che
e
mestieri
non
gì*istituti
dotarono
nostra
istituzione
e
le
»
fo-
e
manuali
bisogno.
ogni
1* utile
vistone
e
sta
in elemosine
,
già irrevocabilmente
elargizioni;
nostre
spendio
,
è bisogno
ne
Io
che
ad
miseria,va-
miserabili
che
ciò
,
sono
somme
di
parte
istituzione
nuova
parlando
manifesto
sorbonderebbe
pii luoghi
cittadini, siccome
alla
r
sola
potrattone
,
dei
novero
è
nostre
la
cessare
,
Una
scuole
il
crescere
a
specialmente
erogato
fiate,anziché
spesse
e
lode.
del
Lambruschini
molte
delle
antiche
intorno
le
istituzioni
cagioni
tevoli
meri-
103
-
quella che
»
belle
»
fu
antiche
del
1. Perchè
tale
a
contemporaneamente
»
che
mirano
renderlo
carità
di
si sono
per
intesa,
essere
indi-
quali motivi
le più
degenerato,
noi
vedremo
le istituzioni
che
provedevano
hanno
(o
del
fisico
bisogno
a* suoi
da
al
,
fondate
se
che
proprio
conservate
) quelle
mancavano
ed
morali
bisogni
sé
si sono
non
povero
si sono
non
pensare
a
capace
debb'
egli dice,
conservate
soddisfare
a
bene
seguenti:
altro
»
*
considerare,
a
mentre
tal
o
la carità
Vangelo comanda,
istituzioni
alcuno
per
»
»
il
cL faceUmo
noi
Se
«
il vizio. E
ed
Fozio
mentare
-
intellettuali, ed
a
sostentamento.
,
Perchè
2.
«
nel
9
istituzione, hanno
»
vi
»
renze
*
"
è stato
di
le necessità
lo
al povero,
morale
stato
ne
e
gli svegli
e
in
fiducia
di
sensi
cuore
davvicino
non
e
le soffe-
gli mostri
e
,
della
caritatevoli,
vegga
fisico
e
r oggetto
era
le persone
parte
aver
che
,
fratellanza
sentimenti
di
di
rispetto
,
,
dignità.
3. Ma
*
zione
»
chi
"
animo
«
nuto,
V
cessato
dà il
di
E
dà
essere
la carità
a* benefatori
»
sacrifici
»
bili,sia rendendo
la miseria
delle
ma
,
del
non
è raro
di
frivolezza
quando
tempo,
separate.
infime
le varie
L* intrattenersi
intendimenti,
potente
alla
e
moralità
sublima
1, 1836,
ed
ed
un
sorta
torrà
ne
medesime
esse
ed
assai
classi
del
ricco
egli stesso
al costume
l'anima.
di
al
atti
salutare
impero
tra
noi
in
gran
nobili
che
,
scemerà
potuto
infondendo
i
sostenere
sui
misera-
di cuore
».
la ignoranza
parte le conseguenze
migliori pigliandosi
le
in
tale
occupazioni
utili
une
che
V operare
altee
dalle
destino
,
d* immoralità,
dannoso
benefacienti
opere
avrà
a
popolo esempio
viveano
in
ha
migliori
e
ed
più oggigiorno
sociali
sia
renderli
faranno
si
spesso
ha
,
,
vuote
sovve-
228.
pag.
elevate
classi
che
vizio,
può
mal
agenzia.
una
1* abuso
riconoscenti, discreti
classi, e
le stesse
di
solo
di
o
istitnzione
quale, finché
la
,
impedito
nuovamente
presentino
e
ha
acquistare
anno
povero;
che
ad
e
la istituzione
disastrose
ne
,
i beneficati
dell' educatore^
pensiero
pia
quale
col
La
diritto.
divenuta
è sparita la religione
carità,
della
è
carità, ed
qnello spirito che
V
solo
di
atto
dà
lo
e
comunicazione
un
come
nella
,
d* impiego
alcuna
in
amministra-
un*
materiale
tutto
opera
obbligo
un
lo considera
un
addivenute
sono
un'
mettersi
la istituzione
vivificare
Né
come
senza
riceve
lo
con
Guida
Io
almeno
chi
e
semipubblica,
o
soccorso
o
istituzioni
codeste
invece
pubblica
4.
»
e
si accosti
,
,
•
*
più
di
cessato
chi
il soccorso,
al povero
porgere
lo
una
11 bene
non
un
al tutto
alzerà
a
nerosi
ge-
incitazione
appaga
gentilisce
in,
104
-
rizzata
non
^^^i
(i) Farebbe
sia
tornano
ma
la
che
? La
in
danno
nelle
dei
e
»
no
»
far entrare
»
beni:
9
un
»
possibile
»
pensare
sempre
si
nella
cato, soggiunge,
»
rano
V
lontarl
tra
e
£
fossero
»
1.
»
carità
r"
superstizione
»
cenza
in
venerazione
beneficenza.
3. La
allogata
male
»
condizione
»
travagliare.
né
»
cui
la forza
E
nelle
del
togliere la poltroneria
di
che
manze
»
no
»
mentano
»
gli uomini
»
la
»
tere,
V
spirito produce
ninna
non
è
tanto
dallo
pietà
spirito
tutti debbano
e
più largamente
e
ed
niuna
diffondersi
nutrica.
»
E
di
quanto
che
cer-
genevo-
alle fisiche.
tale
La
fenomeno.
male
è
intesa
coloro
la
e
benifl-
una
cui
della
né
la
la
§ ti, intorno
E
«
che
come
quelle che
nascono,
come
più cara,
ninna
quanto
seguito,parlando
cessità
ne-
le costunondlmee
cosa
si alié
che
è la religione,
più profonde
si possono
di
vietano
mente
molte,
può
nare
esami-
volte
essere
possono
usanza
ad
,
si esprime:
hanno
farvi
mendichi
intesa,
economiche
quanto
minimo
dee
che
2.
fatiche
stato
pietà; perciocché
di
aver
così
Tumanità:
temersi
da
lo
del
leggi. 4. LMgnoranza
proprie
la poltroneria
favoriscono
»
così
di
e
due
si flsirebbe
e
alle
derivare
male
carità
digressioni
sue
So
pubblico
delle
né
corpo
si farebbero
le morali
o
me-
si potessero
scrittore
«
del
dove
più,
economia,
poltroni
dal
colle
il pascere
ge
aggiun-
dunque
in
vuol
si
trascuranza
vi si
dell* impiego
più alle morali
si hanno
verità
nazione,
11 citato
di
rosi
ope-
questa
poveri. Se
della
derarsi
desi-
economia.
derivano:
donde
una
ed
porre
massima
folla
tempi.... É
dei
La
ascrivere
morali
ragioni
i poveri
rcnditori
det
e
Tozio
di
doveflo
di
e
cagioni fisiche,
le
a
dice, vi è dove
generale
e
sarebbe
xiii
capo
discendendo
mi
pare
a
fondamentale
politi sì gran
quattro
e
mendicanti
costume.
».
morali
uttli,
sono
testimoniarla, e
economia
di
la miseria
se
ai
manuali
non
che
di pubblica
lavoratori
loro
far
a
paese,
i popoli
,
e
concorre
di
parte
varrebbe
la rendita
onde
elemosine
molta
a
ogni
dei
i politici
le
le
mora-
diretto
per
il vizio, e
trattatori
numero
al
in
ed
umane
degli oziosi, massima
cagioni
La
In
massa
servigio
tutti
Trovo
cose
«
:
dato
»
»
l*ozio
lezioni
accrescerebbe
gran
le
vagabondi
un
dispensa,
dei
sue
e
operoso
che
si convertisse
concorde
Il Genovesi
poveri
le
1* esperienza
il sentimento
popolo
venture
disav-
,
chi
delle
ma
indubitate
e
linquent
de-
sequeladei
per
vere
dimostrare
crescendo
natura
luce;
piena
di
beneficenza
soia
e
somministrato
soccorso
accurato
a
le
il
egli bisogno
quanto
per
rendere
a
il
e
sollevare
a
ma
ed
degli oziosi
fare
a
-
quelle che
di molti
met-
radici
questo
istituti
che
106-
-
figlicol provvederlidi educazione
e
morale, anziché ai genitori che
al
alimento
sommlDistrano
nel
quale siasi pensato
»
uno
»
giore che
V
litico ?
»
dall' azione
»
parte
»
stato
ben
Ora
si
può?
le parti
tutte
nelPozio,
il vigore
e
potendola
di
essa
che
ha
ne
queir utile
pietà che
sia adoprare
mag-
corpo
dal
dipende
corpo
egli pur
parte del
essi
la
atti al la-
ve
poveri
sono
è che
che
io
Ma
«
questo
quindi
;
sieno
questi
non
intellettiva
,
voce:
da
trarre
a
Questi poveri
la sanità
di
Alza
povevU
fisica
pò-
vigore
lascia
ne
una
dello
utilità
con
e
,
cotale
pietà
,
"
nelle
«
commendabilissima
»
ella
»
risguardava
arti
delle
più feconde
Taccio
«.
titolo
la misere
De
:
la
de
dair
coronata
des
Vindication
limosino
Le
manuali
11 debbono
essere
ad
avere
l'attività individuale
delle
d'opera,
e
necessità
n
migliorare
volgono
si
la
a
ogni
uomo
fomento
di
del
vizio
onore
e
quindi
e
del
bisogno,
di
neir
officina
della
4.
gli
perchè
dal lavoro
la
T adito
apre
oziosi,
neiruomorale
vita
a
mano
sce-
mano
facendo
e
la
tolgono
delitto; 6. spengono
di dignità si necessario
guere
estin-
2.
;
le
il timore
contro
il pubblico;
e
stender
il valore
anco
5. alienando
condizione;
sua
senso
al povero,
s) utile
risparmio,
del
assicurando
crescono
a
Franee,
en
più comodo
e
campo
previdenza,
lavoratori
i
avente
parte, 1. in luogo
gì*intraprenditori ed
danneggiano
dei
la
e
3. diminuendo
sventure;
cognizione
nel
sudare
citare
les sociétes.
affranchir
,
et
liani
ita-
effeels»desescauses,
ses
è assai
dappoiché
ella
a
Buret
signor
de
molta
io
sempre
stringo
Angleterre»
en
intima
senza
mi
e
e
divenendo
sbarbicare
cui
a
,
del
en
a
bellissima
sé
per
gli altri economisti
tutti
Francia
propres
che
soccorso
di
s' instruiscono
gravissimo,
mali
que*
existcnee»
son
date
di
si
Quanto
....
non
vizio
laborietuses
povertà Taumeotaoo:
la
mano
de
moyens
fatti»se
in
di
elcaees
misere»
la
de
nature
avec
come
degli stranieri
e
Istituto
de*
di
sentenze
Gioja
sapienza
veramente
in
sorgenti
delle
del
è
si converte
virtù»
,
r opera
fanciulle
che
pietà
utili? questa
specialmente
e
alle
dalla
,
*
una
ed
fanciulli
al
appartiene
è accompagnata
non
e
civile.
Nella
gonsl
ab
ridusse
porre
a
Brescia
nostra
a
antico
reggimento
il soccorso
loro
nel
di
e
il cui
sia stretto
soltanto:
ai savi
sorte
non
zelo
al
vero
e
e
del
prudente
bisogno,
dimenticate
sono
nelle
sarebbe
concittadini
benemeriti
la cui
e
povero,
e
veg-
,
che
Degerando
ingiustiziaTapche
circospetta
meritevoli
vostre
dove
elemosiniere
sapienza caritativa,
della
visitatore
suo
istituto
solenne
un
gettati I germi
sistema
censura
avvi
ne
seggono
cautela, onde
di tutta
sollecitudini
lode.
la
Io dirci
novella
106-
—
voluti dalla umacompie tutti i particolari
nità,
dalla religionee dalla politica.
il rispetto
alla intenzione dei benefattori
Potrebbe
indurre ne^piiluoghi elemosinieri
mal
genio a mutare
in alcuna
delle solite elargizioni?
parte i modi
rendite
Yi hanno
speciale
ne^piiistituti aventi una
dalla quale non
di
destinazione
almanco
potrebbesi,
sarebbero
come
se
regola, declinare,
quelleper dispendi doti.,per soccorsi ad ammalati, per pensioni
di quelle dirette in geagli orfani; e ve n'hanno
nere
la
sola
è fidaalla
cui applicazione
ta
beneficenza,
al
giudizioconscienzioso
degli amministratori.
Ora
dubitare
che
parlando di queste ultime, come
la miglioreapplicazione
sia quelladi sovvenon
ne
nire
vero,
la
che
coloro
a
alimento
custodia, T
lasciando
lottano
i
che
miseria
colla
assumendo
T educazione
e
genitori fatti più
dei
liberi
,
istitazione
l'educazione
titudine
Senza
bere
dubbio,
chi
a
ad
lavoro
Buret,
è opera
dice
fame
ha
onesto
sete
e
caritatevole
il vestire
e
non
né
basta
gli affici della carità
compire
a
varrebbe
a
le nazioni
salvare
dalle
da
il dar
nella
Tat-
generazione.
è ignudo
chi
,
seria
mi-
generati
saranno
ia sorgente
per
sollievo della
a
intellettlTa,religiosa e civile, e
1*abito
e
,
alla qnale sì congiungeranno
soccorrendo
figli,e
provveda-
mangiare
tutto
ma
ampiezza,
generosa
disavventnre
onde
da
questo
,
loro
e
ciate
minac-
sono
,
la
per
radice,
miseria;
faranno
esse
più attiva
domandarmisi
con
in
di
ispavento:
che
E
il citato
della
sua
de
opera
eleggere
la miseria
che
ne
siano
Tuna
con
la
miseria
1 mezzi
pubblica,
studiò
misere
delle
tale
colpiti se
nei
due
se
tale
paesi di
una
che
misura,
odo,
io
In
cambio,
coloro
liberarsene
col
gran
conchiude
la
alla
carità
egli aggiunge,
a
somministrare
a
si tolgono
non
egli fare?
miseria
de
risponche
ciono
giac-
lavoro.
le
parte d'Europa
nella
introduzione
,
coses
nna
in
valevoli
eicases
dei
efficacia
non
malanno
conviene
o
scrittore, che
tale
sopperirvi. Ma
privata,
cagioni, lo stato, i pericoli delia
alta
di
de* miserabili
istato
egli, di limosina
vlttinu
le cause
se
sempre
sarà
non
e
o
ch*ella
labarietues
:
rinunciare
alla
non
riesca
o
ad
giusta punizione.
tosto
o
tardi
civiltà, o
essere
per
verrà
con-
tere
combatcoloro
107
-
-
coir opera propriaal resto dei bisognidella glia?
famiL^ elemosina
da
a
vantaggio dei figliè secura
no
tellettivo
ogni pericolo,e congiunge al beneficio fisico l'inSi travolgonole giusteidee della
morale.
e
si ritenga rivolta al solo
ove
pubblica beneficenza
si vogliano posti in non
sollievo dei bisognifisici,
e
I benefattori
cale i morali, gF intellettivi ed ì religiosi.
il bene, e lo spiritodella religioneli
vollero
alle disposteelargizioni,
la religione
né
condusse
il supporre
che essi abbiano
al fisico;dappoiché di due
consente
avvisato
beneficenze
le elemosine
e
esclusivamente
guise sono
le
dirette
al corpo
danno
i principii
religiosi
le
une
,
,
spirito ed
la preminenza
allo
le altre
,
ultime
queste
a
i^\
ni,
originele disposizioil sollievo ai bidotati i piiistituti,
sogni
furono
onde
in modo
citudini
fisici avesse
specialeattratto le solledei benefattori,
vi
emergendo in processo nuoal
Se
modi
di
2. 2.
$inl
corporales
mosyncB
ragioni
Sed
1. qaest.
di
coloro
S.
Utarum
modo
semplieUer
loquendo
tritici
cui
subvenilur,
ad
,
ita
et
nobiliores
osserva
:
et
ed
,
corporalibus,
debet
S. Tommaso
qui
sunt
magis
est
sarebbe
sicut
pascendus
fame
ayer
9
quam
afferma
salvare
uno
:
nobilius
ejus
ratione
quantum
sibi
homo
ad
cor-
diligere, 3. quantum
serviles
sarebbe
la vita
docendus.
:
dicendum
quia spirituales aetus
corporale
di
2.
sicut
quam
le
recate
spirituales pra-
unde
ipsum
se
quadammodo
si trattasse
moriens
spiritum
elee-
duplidter
corporali:
corporea
proximo
1* elemosina
ove
est
saa
utrum
exhibitur
quod
del
nella
Respondeo
eleemosyna
id
quia
ad
,
spirltaale,e
quesito:
aggiagne:
hoc
nobilior
subvenitur
quibus
il
potest attendi
secundum
protHdere quantum
quem
elemosine
più pregevoli le corporali ,
quidem
I
di
e dopo
fptrtVtia/es,
Agostino
quia spirilus
proximo
ipsos aetiUy
si propone
spirituale qtutd prcsminet
debet
ipsi magis
pus
ratione;
donum
specie
eleemosinarum
comparano
eitj scilieet
iii.
clie sostenevano
quod
minent
art.
potiores quam
est, citando
cantra
33
Futile
unissero
che
qaelle due
di
parlando
yol.
ebbero
cui
beneficenza
usare
(I) S. Tommaso
somma
in
tempo
:
in
da
nn
solo
sunt
caso,
preferirsialla
dicendo
egli
cbe
10»
—
Il
--*
ch'io
qui propongo/
istituto,de^piiluoghi elemosinieri
retto
concorso
la prima
tuBndis,
Se
disposizione
testatore
un
fatte
aresse
morto
le farebbe
il testatore
'
Né
regola
dar
diritto
di
registrato
singillatim
8unt
sed
prehendi
aliqua
in
eum
,
arliculi
omnes
citati
Sui
e
de
tur
lege
prò
tùm
.
tese
cogitasset
easu
ierminis
ex
dee
ad
eum
affermano
notarsi
hano
statoti, clie
essere
altrimenti
Le
volontà
16
cose
delie
il
lodato
opinionemt
ai
riforme
de
dimostrano
dei
testatori
a
.
dehet»
il Man-
f"erisimUis
éum
risarcimento
Judiciarem
non
oa-
habe-^
allegare
ideo
..inhis
ut
ad
ctssu
uno
altri
da
esse
dei
danni
civilium
poter
la loro
di
testato*
verosi*
alle
legge pei
sotto
beneficenza
pena
di
parti. Cosi
eausarum.
egstve
i
grido,
eomunem.
facevano
uniformarvtsi,
de
similibus
et
legali
si
aUum
dispositio
lui,
tea"-
...et
disposuisse
degli scrittori
ad
?, 4
voluntas
ad
'veroiimile
facta in
dubio
is
»
.
est
T espressa
convertire
est
dieere
dicitur
Mantica
adunque
com-
fuisset interrogatus ita
si
i giudici
ordine
pos-
iV^. 1, 2,
19.
non
none
ca-
non
.-
jus
testatorem
sine
cioè
comuni
obbligavano
obbligati
dette
ultime
cita
che
verisimititudo
.
testatoris.
mente
Dig.
era
consuonano,
quia
quod
verosimile
quo
le opinioni
che
nostri
^apo
E
vi
verisimililudinem
de
casum
ita
atque
diepositum
procedit
supradiata
poiché
dispositio eastenditur
autem
81.
manifesta
eorum
che
buendone
attri-
$enatmconsultis
aut
dtMbitandum
dispositio testatoris
verosimili
et
respondisset.
militer
quali
tacita
regula
trahatur
ris
..et
.
est
legibus
chiederebb
ri-
leggi
premesse
/i6. 3. Ut.
observari
juhct
quod
est
altri
di
fuUset
qui allegai
.
observandum
porrigitur
E
unde
.
legis quoniam
illud
eo
veriHmiliter
idem
quo
qwBlibet
sU:
tequenda
testatoris
est
non
de
Dig,
voluntatutn
Primum
affermava:
15»
sum
vUimarum
delle
un
figlied
figlia,Zeg,
contemplati,
procedere
serie
una
sopra
e
conjMturis
de
tica
testi
alla
sententia
similia
ad
qui jurisdiclioni presesi
due
terzo', nati
quinti
legibus
causa
od
due
12.
aut
porzioni,
parti la sostanza,
solo
statore
te-
legatis, 1. Se
testatore
il disposto
leg.
del
del
materialmente
nella
de
Big,
fosse
e
presunta
quinto
che
il testamento
dopo
presuntiva
uguali
un
) la volontà
un
dirsi
ai casi
che
figlia in
in cinque
figlio ed
8.
in
hcer, insti'
jaccessorio,
volontà
figlinascituri
de
cai
,
legato. Leg,
una
Big,
a
vo
nuo-
portereb^
non
un
la
del
prò
ult.
formassero
nel
terzi, ed
potrebbe
un
aggiunte
,
inst.
potesse
fondo
ne
due
si dividesse
ciascun
a
lasciato
contemplato
non
che
har.
due
in
Leg.
queste
Istituito
avesse
figlia( caso
de
di
la seconda.
che
aggiunte
comprendere
figlio nascituro
una
avesse
disporre
senza
non
a
ii
§. 27.
ostacolo
nelle
al proposto
tio-
-
subbietto
nel
be
né
dei
testamenti,né
ne
differenzierebbe
mutamento
donazioni
delle
e
ma
neirapplicazione,
mutamento
alla corteccia
il modo
soltanto
dandovi
maggiore perfezione.Ed
ghi
pure potesse adottarsi che le rendite de^piiluosogno
dovessero
non
volgersi che al sollievo del bila loro conversione
sussidio del proa
fisico,
posto
istituto non
potrebbesidire disviamento dalla
eseguimento
deir
ove
destinazione:
loro
materiale
il
si avrebbe
soccorso
to
alimenrispettoalle famigliedando
facendo
abilità a' genitoridi ocaMoro
e
cuparsi
figli,
liberamente
terrebbe
guadagno; e si otper onesto
al bisogno fisico rispettoai figli
soccorso
che loro si desse
nella istruzione
la quale non
anco
,
indirizzata alla scienza, ma
sarebbe
al fornir loro
i mezzi
alFindustriare
proficuo,e così a conseguire
al
bisogno
onesto
un
istitato
elle, escluso
a
in
le proprie
chiarazione
alle
sempre
di
testi
N.
15
de
avvalora
si
uiuriSy 34.
il Mantica
Dig,
cogli altri
tfoluieee conformare
comoni
dalle
de
leggi
ove
§.
reguliejuris
wìluntalum
ed
riferirsi
gno
biso-
adilitio
de
144
edtcio,
Dai
eod.
lib. xi.
quali
tit. ^iv.
prcuumilur
Testaior
s
di*
avrebbe
legali concbiude,
scrittori
volalo
espressa
non
e
fisico;
opinioni
sUntendono
Dig.
gnisa
abbiano
ne
che
20.
le
e
concorra
non
di»positione SUUuHf
eum
che
1 testatori
31.
di
il solo
allegate leggi
massima
divertis
conjecturie uUimarum
de
ed
i contraenti
legali prescrizioni. Questa
prova
Dig.
giacché,
;
che
furono
cui
le disposizioni
credere
è da
,
da
religione
raggiunto
vigenti le
disposizioni
contrario,
in
la
volessero
universalmente
pratica ricevute
che
prima
non
disposto
,
(i).
i* intenderne
spirituale,
avendo
che
la
.*
consente
non
I* utile
seconda
dominate
1.
considerazioni
disporre
a
nell'avvenire
pane
due
per
Condotti
I
fisico
afferma
s«
tali
essere
le
sentenze.
è
(1) Non
necessario,
soggetto
come
la
qui
potersi
delle
io
eh'
bisogno
ove
P utile
dimostrai
e
di
dica
,
disposizioni,
miieria
lo
nel
pubblico
sì per
le
discorso
migliorare
la
dappoiché
lo
al
mio
variare
richiegga
leggi civili, che
avente
a
istruzione
titolo
del
per
:
De'
non
scopo
eziandio
è
il
che
le ecclesiastidi
mezzi
popolo* Né
in
mare
sce-
fatti.
-Ili
Parlando
-
delle beneficenze
sempre
aventi
non
speciale e il cui ripartimentoè
io direi
coscienza
degliamministratori
Jacopo
uno
lasciato alla
,
ad
ogni
,
conscienzioso
ministratore
ad
mezzi
al corpo
efletti come
Funo
allo
e
volto
al solo
spirito:l'uno
le limosine
sono
lontà
vo-
T altro
corpo,
manuali
ne' suoi
che
possono
l'altro
di
vizio,
del
dell'ozio
dalla
incerto
,
fomento
due
pronto
fidatovi
il mandato
adempire
de' testatori:
in
avete
:
am^-
e
volgersia
l'alimento
utile indubitato, come
la educazione
sona
e
in qual modo
dei figli
del povero
la rettitudine
;
che vi distinguepuò consentirvi
di
religiosa
^^\
regola la preferenza alla limosina manuale?
singolarmente
xioni
uUle
essere
diversa
le
Idee
moderne
xioni
(1) Io
in
il loro
Del
di
modo
raggiugne
sicurezza
a
fruttuosa.
renderla
che
Quando
Buchanan
la
e
gli asili per
al consiglio
e
illustre
di
nel
esempi
v'hanno
Pastoret,
Wildérspin,
T Infanzia
nel
a
1827
si rivolse
prò
e
e
in
una
allo stesso
Parigi,
e
da
di
delle
a
tolo:
ti-
coli* Intimo
i
figlinoli,
vagliano
di
molte
scuole
cenza
benefi-
infantili
signore, ad
alla
la proposta
sovvenzione
ultimo
istituzione
nuova
fama
onde
avente
affermo
anzi
vorreb"
sola
educandone
si rivolse, oltreché
1821,
casa
della
coirajuto
pensò,
e
amministrazioni
di
legista-
che,
i particolari che
tutti
dalla
mossa
generale degli ospizi
una
al povero
ogni pericolo
le rendite
l'assegno di
ottenne
Millct
E
volsero
ne
fatta
Le
le reputo
memoria
una
popolo;
del
la miseria
da
in
età
imporre
avvedimento:
generi,
in
e
sostengo
ma
sagace
dimostrato
può
in
potesse
assoluto,
lavori, indi
la elemosina
che
di
testa
che
luminosi.
modo
in
danno
generazioni.
venture
disposi-
forse
a
sia
non
ultime
Ciò
oggi
esempi
vero
bisogno
in
avere
scemare
che
che
indefinito.
tornar
e
indispensabili;
è
scopo,
convincimento
con
le
tutte
umanità
parml
come
quegli
questo
elargirsi dapprima
denaro»
che
le elemosine
della
raggiungano
elle
di
condanno
non
esserlo,
a
delle
tempo
a
non
comandi
offrono
condizione
bero
assurdo
i suoi
e
stendano
si
ore
dubitarsi
pud
,
il soggetto
V immutare
età, può
una
sarebbe
e
,
sue
alla
in
pubblica
ragione
de* governi
podestà
nella
della
teoriche
le sole
per
carità
ne
di denaro.
consiglio degli ospizi,
fu
La
che
di
aprire
privata
,
plaudita,
signora
fu
largo
113-
-
sommetto
i mrei
meditativi
della
lo
pensamenti
mìa patria ai
tutti
a
gli
mini
uo-
benemeriti
cui
,
di
le autorità
poiché
il gettare
nelle
in
alla
soccorso
delle
giÀ aperti
si
che
e
dovessero
sancire
Possano
così
più
distinti
fatti
ecclesiastici
la novella
S.
Tommaso
istituzione
d*Aquino
si
si pensò
degli ospizi si
prese
aprire: chiamò
nel
e
successivo
alla
si unisse
asili,
che
e
missione
com-
con
muni
co-
più confacenti
alla
infruttuosi
essere
ed
adoperarono
in
ciò
Tutto
che
presso
di
parte
«
(al dire
»
d*altro
»
cita
»
lida
della
l' umanità
passeggera
»
ma
«
dal
»
eccelsi
vita
,
nella
che,
rare
prospedi
largheggiare
e
Saint*Ktienne
Mont,
de
del
del
mente
ciò
in
sulla
ha
in
riva
profe-
avvenire
anzi
una
la feli-
quella
da
dissomiglia
fuorché
di
che
l'esistenza
la
preparar
ge-
ani-
sua
».
la carità
cristiano
vero
religione
insieme
procurare
trascura
è
ed
,
pigliarsi pensiero
nell'uomo
altro
religione
La
non
appunto
terra,
vita
sono
la terra.
ella sola
sa
alla
appartiene
sopra
vedendo
non
della
inseparabili
Dio
eteme,
sola
e
l'umanità
e
medesima
virtù
due
son
inspirata
,
calvario
e
motiVi
dai
santificata
più
i
puri
e
gara
con
i
più
»..
adunque
secolo
in
cui
dal
vedere
viviamo
,
manità
soffre
che
ad
,
suoi
pietosi
filosofo) sembra
presente: e
ricompense
Lungi
nel
celebre
cose
ch'egli
Quindi
sorelle
«
delle
missione
sua
d*un
filantropia
»
»
della
stesso
che
alle
e
promuovere
proferita nella chiesa
gli animi
eccitare
interessa
essenziale
»
a
orazione
una
,
»
mare
sce-
precedenti:
Parigi;
norme
non
1829
di
degli
le
deve
e
eloquenti parole:
queste
•
anni
consiglio
esempi
Olivier, carato
,
«
:
per
l*abate
soccorrimenti
V
Nel
indifferente
noi!
Gli
p
di
direttrici
e
pad
sMntendeva
del
istitutrici
sola
generale
negli
gli uffici di carità
comitato
città
11 delitto.
fatto
altri soccorsi,
alla
che
il consiglio
e
evea
non
un
signore
prosperità.
di
asili
che
deliberazioni
loro
che
pia opera
deliberò
1830
anno
gli
tatti
sé
di
sotto
innanzi
più
ed
immoralitÀ
la
essere
non
istitazione,
una
degli asili,
il numero
spinse assai
conobbero
ad
classi
infime
crescere
a
cittadine
fondamenta
le
Parigi. prodigarono
mairesdi
Tari
sovvenltnenU.
naovi
passi
»
cattolica
»
de' suoi
,
a.
coopera
figli ».
si pensa
aprire
purificare
volontieri
a
lei
per
i suoi
a
nobile
la
avversione
con
nuovi
porgere
nuovi
soccorsi
ricoveri
che
all'
u-
illuminare
a
1
,
costumi
tutto
;
quello
lungi
che
può
da
la
ciò
,
religone
contribuire'al
bene
T amministrazione
affidata
è
de^piiluoghi ej^^mosinieri, ai rispettabili
reggitoridelle nostre parrochìe,
mi volgo ad un
de^mieì
e
teippo alleammo
generoso
ililetti concittadini
richiesto
^pendio
che
grave,
dalla
il peso
solo
un
a
molti
li chiamo
e
fosse
che
non
riuscire
per
privato addiviene
diviso, e
che
istituzione
nuova
che
considerare
a
Io
sarà
portabile
incom-
lievissimo
pra
so-
agiati desse
inanimo, oltre alP usata beneficenza, di togliereai
loro piaceridella giornata la vile somma
di pochi
centesimi, sarebbe creata alle sorgenti generazioni
idei povero
«
di
Madre,
menti
»
Ma
»
ella
teme
»
sia
forse
cbe
*
fesso
motivi
*
lo
»
le
»
dice:
n
voi
suo
loro
seno
andate,
Or
r opera
per
ancora
»
fanzia) è chiaramente
y
gè
il
braccio
suo
t"à\\à
Guida
io
l'ajuto
un*
tutelare
noi
siamo
di
opera
che
in
ella
fate
li
esa-
li ricopre
lei
la
celeste
sua
beni
OMinoi
vita,
del
In
e
».
qui
simll
radunati
(gli
e
genere;
asili
IMn-
per
le por-
la religione
».
dell'educatore
del
Lambruschini
1838,
terzo
anno
gina
pa-
seguente.
Firenze
congregazione
mediante
e
tempo,
,
121
che
con
da
vorrebbe
i
che
aperti:
siano
si
con-
,
loro
avete
Ma
li benedice,
ella allora
voi
le
vino
un
angoscia;
:
non
taccio, lo
osa....
beneficare
a
no.
d*oro
santi
lo
in
non
e
deireternitÀ
i beni
la quale
per
;
No»
tazze
1 libri
(né
accoglierli, comunica
fiducia
dolore?
suo
figliuoliin
Allora
riconoscenza
con
provvedi-
,
ubriaca.
oh!
dei
inquieta, sospettosa quasi
dicono
come
,
si presentano
con
andate
raccorrete
che
manifesto;
,
il
apre
dà
a* suoi
spi-
,-
rigettare
il
talvolta
interroga, indaga
quelli che
ali
sne
o
ella
gloria) ella è in apprensione,
sua
apparisca
scopo
*
«
di
è
dello
nostra
consolano
preparata
la mente,
indugia, trema,
mina,
madre»
avvelenata
bevanda
a
è
destinazio-
nuova
età
potrebbe
Tinfortunio,
la bevanda
che
anzi
affatto
più tenera,
perch'olla
annuvola.
»
la
alleviando
appunto
»
trecento
a
è il potere nella
tatto
cbe,
»
felice ed
una
Immenso
.ne.
ove
(cito
di
con
emozione
S.Giovanni
uno
Battista, destinata
visitatori, itrondotte
dovessero
col
splendido
già esistente
al
un
tutto
italiano), la
dei
soccorso
infantili, decise
le scuole
istituto
esemplo
solo
che
poveri
mar
for-
esse
!
8
114
-
-
dalla civiljtà
creato
associazione,elemento
moderna
disconosciuto
e
agliantichi tempi; e se il
deirtto ha per disavventura
tin
contàgio,anche Te*sempio delie azioni virtuose svegliale simpatie e
di
rito
la imitazione.
provoca
ie
Nella
età
è ammirri)i-
nostra
ed io ne
associazione,
"^uni esempi luminosi
a
disinganno di
si può
innanzi
il non
mettono
sempre
,
il
delP
potere
affermava
Genovesi
ogni
generoso
Predominava
il vÌ2Ìo
deH^
forti,con
Americhe
nelle
di
inimico
e
nella
per V abuso
le disastrose conseguenze
ubbriachezza
tutte
V abate
che
intendimento.
salutare
e
che
«coloro
il mortale
essere
al-
accenno
Inghilterra
dei liquori
prie:
pro-
sue
le leggi, e le punizioni,
impotenti erano
frenarlo. Un
filantropo
concepisceVìdea dMnstie
a
tuire
associazioni
di
temperanza. I dottrìnatori
si
non
e
ro
può avrebbero
reputato ridevole quel pensiequel desiderio;ma in breve volgere di anni le
società
così
dette
di 3000
di
temperanza
si crebbero
fabbriche
più che 2000
6000
: più che
bottegheper
scomparvero
acquavite si chiusero: in più che 700
ne
del
fu
:
soppx*esso
Fuso:
e
di
una
metà
al
di
mero
nu-
liquori
vendita
di
bastimenti
venne
mata
sce-
importazionedei liquoriforestieri.
Le prigionierano
nella più parte d'Europa oggetto
di ribrezzo
co,
filantropo,pel politiper l'uomo
che non
vi si vedeano
nitari
riguardisapel religioso:
r
ne'
morali,
Alcuni
ed
erano
scuole
di
vizio
e
litto.
di de-
ingegni insorsero contro *gli
abusi
la praticaapplicaziopressoché generali;ma
ne
de' principiisviluppati dai pensatorisfi debbe
all' attiva
delle
società pel miglioramento
opera
in
delle prigioni,che
s'istituirono nelle Americhe
Filadelfia ed a Boston, e nell'Europa in Olanda,
eminenti
-415•
in
Francia, in vari stati deirÀlemadel Regno
e
gna,
sopra ogni altra città nella capitale
Unito. Una
donna, .madama
Fry, si delìbera
un
giorno di penetrare nella prigione di Newga^
te: non
la ritengono le dilfieoltà delF imprendimene
innanzi, e gli stessi pericoli
io, die le si pongono
personaliai qualiandava ad esporsì:F altezza deira-»
nimo
di ributtante
sa
suo
e
non
ristarsi,
carcere
un
dissolutezza in pochi mesi è tramutato
dinato
quasi in orrifugio,ed in iscuola mirabilmente
discipli-;
Il suq esempio chiama
in
nata.
sorgono
compagne:
delle donne
comitati di signore protettrici
Inghilterra
Prussia,
in
condannate:
si
colla Fry le
pongono
si sentirono
alzate alla
che
onde
fare
estende
si
P animo
commuove
e
cui
F istituzione
la
comunicazione
carceri
in
signore di Pietroburgo,
altrettante
di
missione
stessa
lei
miglioramenti e
toglieredisordini, avviare
delle
nente,
conti-
sul
zione.
educa-
istituzioni di
negri durava da secoli: sembrava
generale che i negri non appartenessero
nell'opinione
alla umana
natura:
ciali
gP interessi agricolie commerdelle nazioni erano
legatialla continuazione dì
La
schiavitù
infame
un
le
tornate
il
e
più
abuso
parte
e
commercio
eloquentiparole dì
sforzi isolati
ai
disumano
brutale
dalPuna
solenni
dei
della
sulF altra
sono
presso
della
che
:
molti
forza
ed
erano
scrittori contro
fisica esercitata
umana
sempre
ma
generaliriformagioni;
voleri delF individuo, cade
inutili
famiglia.Gli
impotenti a
l'abuso
che
non
persistenza
dèlie associazioni:
in varie parli
si eressero
esse
la
d'Europa, e le nazioni più incivilite proscrissero
schiavitù,e danno efficace opera a distruggerlaper
ogni angolo della terra.
cede
alla
117
-
dei
e
giovanettisi aperse, i loro
nei
i
pubblici saggi annuali
nel
presente
l'ingégno
svolsero,
Proclamata
.
delle
delia
r epoca
lire
propria
che
il sig.
dei
annue
pronto
alio
tecnico
il
consiglio,
alla
unito
alla
andamento
si
dare
di
i giovedì
gratuitamente
Io
umiliai
custodia
A.
S.
a
1. R.
il metodo
ed
la
e
mia
1842»
siceom»
e
morale
di
di
la
Divulgatasi
sig. canonico
gratitudine
del
esciti
che
siano
all'uomo
Il
può
«ente
ad
si vede
di
che
numero
rendalo
cuore
paese,
offerto
dal
bensì
esprimere
e
corso
il cui
arti
il mio
di
stesso
pel successivo
ad
delle
una
scuole
fantili
in-
si
abbiano
del
accresciuto
nei
compiere
tinuare
con-
segnamento
in-
novembre
figli del
l'abitudine
mestieri^
e
a
tecnico
29
risoluzione
la
che
pensamento
carità
l'egregio
povero
aW
sità^
opero-
dichiarata
venne
di
i
per
sulla
giovanetti
nel
fiorente
suo
Italia
alla
noto
e
ficenza»
pubblica benedelle
delle
e
arti
scuole
e
stieri,
me-
infantili,
istituto.
Siano
,
le
ampiezza
!
reverenza
Degerando
nobilo
estimazione
IMnsegnamento
per
evangelico
con
benemerito
e
alla
è in
nome
elementare
degnamente
lo
e
dell'Ateneo
allievi
agli
raccomandato
possibile,
tributare
obbligato
zione
fonda-
protetta.
nell'opera
veramente
la
per
milanesi:
consolidare
alle
accogliere,
sia
di
risoluzione,
e
non
tari,
elemen-
scuole
erogare,
i dotti
asili
di
scopo
e
9
ed
venerata
con
sì altamente
nostro
come
si è
nel
vice-reale
Pavoni,
Europa,
per
favorita
essere
si è
:
alle
1000
minore
l'istruzione
promuovere
meritevole
religiosa
e
lire
Viceré
degli
all'ubile
tendente
l'educazione
il Principe
proposta
,
istituzione
feste.
elementare
corso
doversi
tecniche
le
e
educatore
il
tutto
per
lezioni
lire 3000
anni
nuova
aggiunto
di lire 500
annua
offerti
sono
vorrei
commercio,
di
camera
famiglia
provveduta.
mestieri,
e
di
somma
amministratore
cinque
la
per
concittadino,
come
per
ove
deliberato
ha
d*arti
somma
io
che
comunale
offerto
altrimenti
termine
gabinetto
un
ha
donalo
fasciare
benemerito
e
zione
disposi-
la
senza
istituto»
nuovo
sussidio
altro
insegnamento,
consiglio
di
voce
del
spirare
del
elemosinieri,
porgere
a
illustre
nostro
educatore
ha
signore
muoja
ove
cittadini
una
irrevocabile
autentico
affetti si
metodo
realizzarsi
a
ricco
un
150000
a
favore
a
pti lupghì
gratuito
Pel
con
di Rosa,
cav.
altamente
sente
fòsse
2000:
atto
del
protrazione
"
;
,
lire
aumentarsi
da
50000
morte
sua
la
elaroentari, è vicina
le
oltrepasserà
che
discorso
alle
infantili
scuole
-
lodi
ma
,
e
i
che
ringraziamenti,
la
lingua
che
è impa-
irs
—
—
commossi
pur
die ua^ opera
Potrei imagtnare
già
ma
meravigliati.
sperimentata sì fruttosa vogliasispenta, in cantbio
vi sì affollavano
dìc
T
Ond'
che
è
dalle
beneficenza
la
che
eccellentemente,
già disposte
le
tutte
si volle
entusiasmo
con
onde
città
del
regno
i soli
che
Né
quali che
alla
di
civile
dei
egli tocchi, direi
sensibile
fratelli.
al ricco
NelPctà
dei
ricchi
da
dei
primi
anni
si
di
Pepe
mia
si
»
scala
»
è
stessi
esprime
di
sale
in
o
starebbe
»
ziale,
»
così
benissimo,
in
cui
salendo
pei ricchi
nei
sorvengono
neir
sognevole
».
loro
attuale
Che
»
Alle scuole
se
vi
essere
sono
vi
fossero
vi
ai vari
gradi
gradualmente
iniziato
alle
e
la
sala
il bambino
é
ed
ed
Ora
educato
nella
che
ogni
sovra
uomini
gli
sono
istruzione
r
affettuose
ai
verso
successivi
veri,
poche
cagioni
in
discorso
preparato
abilitato
a
a*
mia
proposta
nemici.
Il signor
della
lo
asili della
da
cui
una
essere
la
cosa
,
scalino
-per
ini-
essere,
trarre
infanzia
si
in cui
età
superiori
al mestiere
gli
V opinione
potesse
formerebbe
salire
Infantili
discipline
,
»
soltanto
sempre
corrispondenti
é
al ricco, giacché
umanità
di
cosi
si dette
deelTarsi
ricordazioni
acquistare
fatti cosi:
si
nelle
credito
differenziare
a
i
figliai figlidel
allora
tutti
che
mere
te-
altri.
dovrebbe
scuole
disciplinabilee
o
troppo
dagli
che
e
;
elemento
un
di
proposta
coloro
poveri
valga
che
e
altra
ogni
agiati cittadini
il povero
miseria,
sua
evangelica,
avvi
non
avrà
anco
la
mano,
la sentenza
quella dei
gli uni
(1) La
con
prima
dappoiché
slontanano
quasi
ove
venirla,
sov-
a
economia:
al misero
inverso
si allargano
ricco
vane
potrebbesi
si crebbe
la
pensione
sentire, avvicinando
ciulli
fan-
450
1* annientamento?
teneri
:
dere
cre-
Brescia,
In
e
alctmi
fu santo
loro
discreta
con
cristiano
e
stato?
i loro
accomunare
sieno
si intendesse
anni
si meritano
che
Il pensiero
fu giovata
ne
le affezioni
altra
di
scuole.
nostre
istituzione:
esempio
le lodi
tacermi
in
,
sette
povero
render
e
che
le scuole
dopo
pure
potrebbesi
bene,
florido
aumentano
volessero
ne
isdegnarono
non
nelle
povero
bresciani
qui
io posso
si
e
prosperano
al
temere
in
non
disperdere
degli asili, non
trovasi
che
ora
avviati
Potrebbesi
V istituzione
cada
non
il dirlo,
beneficenze?
E
si volessero
a
gno
però egli è biso-
si rimanga.
non
oblazioni,
forza
è
giorno
un
elargizioni. Intanto
private
usitate
che
pel figlidel
le tecniche
concittadina
cessandole
che,
intendimento,
mio
aspettative
le elementarie
ma
indipendenti
essere
per
felici
più
le
si hanno
attuali,
le scuole
non
è
ardore, siccome
ultima
perfezione"*)?
d'esservi
darle
furono
ne
sono
il hi-
ap-
11»
^
le mie
Po^s^o
voti avere
i miei
e
(ornar vane
parole qon
Se ciò avvenisse,
eccovi a
compimeirtoi
la mia coscienza : ridotto al termiae della mia
nudo
lo scalino "lal signor Pepe
punto
Guida
( scrive il Lambruschini,
infantili
le scuole
ammiraMlo
sclAa
quali lo mk glorio di
»
V»
eh*io Talge: ma
tuel poco
d*qn
posai foQdam"^ntl
grandi fabbriche
•
ta,
»
di
pra
»
ancora
9
In
»
privo
«
nm
quelle?
ohe
So
bene
valore:
di
elle
in
nell'età infantile gernogllano
9
aeguentl
ancorcbò
n
principiato un'opera;
9
pirla :
edifizio
un'immenso
ziamo
»
con
9
di moro:
»
confortati
•
agevolmente
9
loro sembrata
9
tendeva
9
Come
9
do ancora
9
quell'educazionepermanente
»
il fanciullonella casa»
9
loro
ai
e
aluti ;
occhi
a
e
passatempi,
nezza,
consiglierae
e
e
non
9
9
guirà
sparsi
nelle
V aver
cba
quella fabbrica, la
a
diceva
quando
idea ci avesse
come
loro soltanto—
fatto noi:
progressiva,cAe
,
lo
a
o
come
noi
stessi
una
fatto
avremmo
—
braccia
poche
terra,
si
che
pur
via
adducono
sarebbe
l'architetto
in
muri.—
due
fatto,quan-
sul modo
dovrebbe
via
e
cui ampiezza
lo avremmo
e
brillate alla mente
via, nel lavoro
madre
;
da
fabbrichiamo
istituire
di
accompagnare
negli uffizidomestici» ne*
restargli a fianco nella
una
amica
dicevamo
compirà
e
nella
dovrebbe
un'
e
di alzare
al-
—
prestar materiali
a
costruire
non
età
proseguirla, di com-
di
prima un'impresa impossibile, e
da
nessuna
»
mèntn
semi
finalmente
so
st
sterile o"
fruttificano
e
so
ma
principalmente)
dell'opera fatta,
bellezza
dalla
se
poi
acconsentono
questo architetto,così abbiamo
l'avvenire,
più che
rimane
i buoni
e
volonterosi
si voglia
termine
por
fondare
»
dì
so
,
accorron
—
non
quei muri
dall' utilità
se
basta;
non
educazione
è necessità
è stimolo
9
che
cose
sèmpre
le fondamen
si alzi la fabbrica
che
utilità:
Chi
E nelle
mille e mille i qualilsarebherosgomentati al dir loro
che
e
quasi
di nuovi
prlte
neir
e
grande
di
•
,
(
altre
certe
principio è aenpre
iHMW
cosa?
tana
proseguimento
senza
le
tir
fin ch'io
stabilirne bene
avanti
qaella
il tempo?
Toperae
esistono;
non
principio
un
a
di
preparare
e
consacrar
perciò u^a
principio delle
il
che
principio
senza
materie
certe
invocare
esse
egliappunto
scalino
ad
prometto di
sono
É terissimo^
«
—
primo
,
dessi II
sono
1836, pagina 276),
anno
un
cdlQzio getta dunque
si pensa
non
e
si lasciano riposare ed assodare
non
e
9
nlQla più che
consacrato,
aver
perchè
trascurarsi?
di istituzioni popolari
»
Ma
delFeducatore^
sono
non
»
tutte
desiderato.
grand-opera doveano
di una
principio
«
-
sua
più adulta
tutrice, almeno
perchè
cominciam
avevamo
purci
giovi-
come
una
fede
nel-
altri
prose-
«.
e
120-
-
vita,
al
e
sce
si
ha
non
pregio
che
mio
spargesse
sul
fossero
dalle
si
cui
delitto:
siccome
estreme
avessi
che
sola
popolo:
e
dai
dai
mi
Q^ie
alla
malevoli
detto
sia
lagrima
i cui
figliuoli
vizio
dal
e
al
lasciata
inutile
terra
se
zione
istitu-
una
data
in
le
tutto
questa
su
scritto
dal
e
addolcirebbero
non
l'avere
siccome
una
del
morale
rigenerazione
cristiano,
come
si
Brescia
varrebbe
che
genitori
passaggio
mia
disoomparì-
bene,
salvati
cure
pensando,
diletta
alla
il
e
pensiero
sepolcro
il mio.
stato
vero
cittadino,
in
ore
sarebbe
il
il
nostre
illusione
ogni
conforterebbe
mi
uomo,
in
momento
ché
chec-
opera,
ad
contrario
,
istituzione
air
sparse
Lungo
necessari
causare
il
nell*
bruschini,
anima
e
mio
discorso
eccellente
opera
fors^anco
riscontri
la
la
della
speranza
farebbe
ridere
sor-
misericordia
e
dei
"*".
perdono
(1)
religiosa, mi
eminentemente
censura
ho
la
colle
per
di
le
profittato
Guida
stesse
deir
parole;
corrispondenti
plagrario
degli
altrui
qnà
e
edfiKaton
ma
non
citazioni.
pensieri.
colà
di
«teatte
dell'abate
ebbi
Sia
il tempo
ciò
detto
idee
tamdei
per
RAGIONAMENTO
INTORNO
ORIGINE,
ALL^
PRINCIPII
AI
SALE
DELLE
D^ASILO
ED
ALLE
PER
y
CONDIZIONI
INFANZIA
DBL
BARONE
DEGERANDO
VOLOARIZZAMENTO
d'un
AD
OPERA
DELLE
SCUOLE
COBOIISSIONE
DEUA
INDIVIDUO
INFANTILI
DI
BRESCIA
Ili
barane
//
9uto
settanta
tale
in
del
anni
di
circa
il 9
Parigi
dello
dalle
stato;
l'estremo
ferivano
governando
Firenze^
pale
città
in
di
lui
che
fondò
4i
lui
che
condusse
sulla
tomba
in
l'amico
Parigi
pii
degVillustri
prof^
gravissimi
straniere^
fu
Roma^
"i
deputazioni
salma
dai
riposo
personaggi
e
pt-
mot'»
la
Era
ultimo
alF
esser
carriera
sua
18427^
novembre
e
dopo
Lione
compiila
scortata
trapassato
"A)rpi
di
Degerando
Parigi
istituti
TRADVWORE
che
lui
di
Barcellona^
a
ognora
istituzioni
indefesso giorni
dM'
a
uomo;
cmitate^oli;
operosi
prò
a
dell'umanità.
decorato
Fu
pari
di
di
dalle
Francia^
ed
vice-presidente
grande
stato
cariclie
ufficiale
di
della
di
segretario
sta^o^
dell'interno
professore
consiglio
quel
legion
^
consigliere
di
onorificenze
d'
generale
di
onore
^
del
diritto
nistero
mi-
ammi-
y
nistrativo
membro
y
del
conèigiio
generale
degli
-Ì25
carità
di
asili
V
per
giudicando
fanfili^
storia
—
infanzia^
le
ossia
il
opportuno
insegnamenti
e
scuole
di
pensiero
lodi
inr
intorno
fondere
difco-
a
j
dalla
fondazione
novella
testa
dee
quale
per
^
le
prendere
rozzi
0
In
l'umana
tutta
deh!
educare
al
plebe
bene
Brescia
(1)
tale
Su
in
stampato
da
Piacenza
rimarchevole
e
è
argomento
il
Ietto
Novi
quell'
29
il
italiano
,
alla
Gioja.
nitido^
di
morale
più
splendidi^
che
si
legga
considerazioni
per
e,
ammiri
di
la
e
È
logico^
società
questo
ragionamenti
e
asili
degli
per
lingua
di
pieni
testé
infantili
di
preziosissimo,
scritto
uno
vigoroso
discorso
un
squisito
di
di
senno
sofia^
filo-
,
dicasi
sapienti
ed
gegno
in-
gloria
popolo
universale
lettura
^
sapore
d'
^^\
virtù
Ì84S
marzo
Pietro
stile
uno
di
meritevole
avvocato
per
alla
uditi
la
guisa
è
1843.
Febbrajo
15
anche
abbia
sociale
uomini
nostro
più
non
acconcia
nuova
per
secolo
il
miracoli
creatore:
degli
depravazione.
memoria
produrre
nel
unico
della
china
sulla
0
riforma
la
mosse
ventura
av-
pure^
e
di
intorno
commoventi
da
tutti
nobilissimo
i
nostri
e
è
coraggio;
agli
dagli
asili
per
V
uno
infanzia^
stranieri.
Jl
scrìtto
traduttore.
dei
degno
DELI
PUBBIIGi
BEinCEIfZi
DSL
BA"OlifE
1»ARI
FBAHCIA,
01
DEGEBAIfDO
DELL'ISTITUTO,
MKHBRO
DI
^ra
i
rABIOI,
|iedamabile
fanciulli
di
dove
e
tuosissime
verso
(1) Qal.ll
Veih
Non
nostra.
ed
lettere
consistere
dee
della
neir
neir
e
abitudini
cominciata
terre
popolose
di
negli
asIH
di
scorta
Colà
nelle
e
sé
della
sì
nel-
generalità
privata
e
dotta
con-
contento
d* altrui.
e
gli
scienze,
operoso,
infanzia
r
per
colla
proseguita
di
affet-
infocata
sociale
di
Tnomo
amico
religioso,
Tiene
poterò
religione,
rendano
cbe
giusto,
"*"
moltitudine
del
princlpll
di
tezione,
pro-
inconsapevoli
quale
la
ammaestrare
ammaestramento
istillare
indurre
disciplina
delle
L*
condizione,
sua
dì
trattasi
avviano
educazione
di
vigilante
educazione?
air
allude
belle.
arti
di
approfittano
dementata
Degerando
ingegnoso
moltitudine
una
si
av-
convocamenti
questi
ombra
e
carità
alcuno
trastullandosi
bene
una
dalla
genio
di
alF
sollecitudini
OSPIZI
ice.
raunata
età
DEGLI
,
più
vedesi
prima
MC.
avventura
per
Move
GIMKRALE
COHSIGLIO
del
trovati
fvene
OBL
Una
delle
tale
co-
che
città
sioni
commis-
proteggitrici
,
in
di
officine,
in
Iscuole
fa
poderi-modelli
,
plebe
depressa,
proclivi
più
a
,
consolidare
mettere
lo
e
sorgere
popolo
un
a
d* arti
in
sociali
di
e
in
mestieri,
un
prosperare
agricoltori,
accordo
V
d*
interesse
ad
istituzioni
,
istabilimenti
popolo
artigiani,
proprio
osservare
che
campestri
è
non
d'uomini
oon
le
bene
dab-
quello
leggi
più
:
dei
allora
128
-
occhi
che
dolore
vada
quadri affliggenti
danni
per
benefico
Fuomo
ovunque
sorge
paro,
ri-
senza
consQlaxioqilGqlà lo sguare
portando c;onlbrtji
do
schifose
zio,
del viè Rattristato dalle^ immàgini
non
il
quale
colà
bene
ìà beneficenza
è
non
venire
abusati
di
e
in
tenuta
ricambio
averne
seria:
mi-
sperate.
grida di-
non
gemiti,
di
speso
so-
il risico
incertezze,da timori, noh corre
ingannata nella dispensa de^ suoi
da
vederli
della
si fa compagno
spesso
lagrime,non
non
Colà
di
tormenti,
isventure,per
per
di
il dolore
bevono
non
—
doni, di
za.
sconoscen-
la sola
loro vista
gli asili d'infanzia:
fa spuntare nelF anima
soave
una
sorpresa: ogni
di questibamboli,
la presenza
spira quivi letizia;
del loro giubilo,della loro salute^delF ordine
Visitate
vi
cosa
della
in tutto; le fanciuUeche regna
pulitezza
,sche esercitazioni compite con esattezza e buon garbo
che
la nascente
e
sibilità
senintelligenza
per guisa
colali auspizii
minamento.
sotto
prende un felice incame
,
Si
per
lasciare
;L'gione
e
.noo
più
occultano
apparirele
la morale
ribellìoQi,
,trui proprietà,
e
iNon
una
è la
quindi
guida
d* anima
$ola
i$a/ert 9
poH. pubblicati
(Progresso
di
con
sulla
per
di
e
che
ciò
dal
riforma. della
Napoliy
di
di gente
al
misero
Il visitatore
profondo
monsignor
di
spedali,
dispendio.
quella
della
Avvi
fame*
è una.4!onsQlazione,
poyero)., Questa
.vengono
offerti
ragionamento
Ferdinanda»
filosofico del-
ÌM-Ifuca
ne'
di
JVa-
regno
arcivescovo
di
Seleucia
16ft).
pag,
Nota
_
iti
con-
zione
neli* educa-
nel
istruzione
Mazzetti
marzo-aprile .1^38^
«
del
napoletano
pubblica
armata,
il pubblico
pia fatale che
quest* appoggio
sollecitata
froquenti violazi9nidell*al-
non
minorato
riehieda$i
qai^ premesso
cura
«
il bisogno
radiane
(Deger.
guida,
soiliecitata dal
,suoi Psnfieri
e
appoggio
sola%ioa0«. questa
^: avvocato
minorato
elemo9ina
ur^
y
più mifteria
non
idi carceri, di magistrati
un'indigenza
^sse
vestigiadella miseria
la reimaginidella felicità;
si aggiranoin questesse
le
Tf^duittìrt.
-129-
infantili
adunamenti
gli
dispiegarviT augusta
per
accenti commoventi
ed accettevoli.
parola con
Direbbesi
risplendereun^ aurora
graziosasu tutte
di speranza;
rebbesi
diquelle sorgentiesistenze,aurora
fiori sotto i passidella
un
prato che mette
beneficenza.
Se si volessero
pennelleggiarele opere
della
l'
carità, questo soggetto aspetterebbealloro
Albano.
ARTICOLO
ORIGINE
La
COMINCIAMENTO
B
di
tenerezza
vita
e
DI
mano,
Tuttavia, è dovere
"*) appartieneal
(1) H
di
la traduzione
per
(Piemonte)
per
onorare
una
sua
punto
•
citati
•
devolissiml
dei
»
attribuire
»
che
sé
stessi,
alla Francia
forse
»
questa
»
r arciprete milanese
»
sa
9
cazione
ogni parte
voler
Senza
della
e
solo
signora
di
primo
di
sì fatti tentativi
che
Datéo
prima
nel
parrochi
infanzia.
Ma
o
di
Pastoret,
se
tutti
tuttochò
per
;
lo-
potere
peroc-
si troverebbero
,
T Italia
si volessero
ed
i fatti
cbe
istituzione
e
questo
su
di osservare
questa
ottavo,
case
viamo
trascri-
contraddire
particolari,
secolo
tori
let-
nostri
Piemonte
il passato
gli altri
superare
blicava
pub-
sagli asili
però sufficienti
ci sembrano
non
il merito
quanti altri benemeriti
della
«
1839
,
indagare diligentemente
»
materia
12.)
del
anli
degli
ci permettiamo
Oberlin
di
si volesse
in
autore,
pastore
per
benemerito
(n.* 3. pag.
nota
air egregio
•
se
quel
nel
profitto de*
Per
note.
,
e
garono.
propa-
Degerando
di
lavoro
alcune
di
corredandolo
r infanzia
Rivarolo
stesso
questo
e
pensiero
pastore del Ban de
venerabile
di
ro
diede-
primo
il rimembrarlo, il
Farina
Maurizio
cavaliere
moto
questa l'operadelle
la diressero
sostanzialmente
e
dar
imaginarono,vi
la
fatto
in
com'elle
dee
maternalc
amor
un
STABILIMENTI.
QUESTI
siffatta istituzione. Sia
a
donne,
I.
avrebbe
ricordare
il Calatanzio
religioseche
questi tentativi
in
attesero
isolali,
e
e
chi
all*edunon
pò.
9
130-
-
la
Oberlin^ il quale sino dallo scorso
sulle
di conserva
sua
con
moglie avea
Vosges radunati parecchifanciuliini sotto
Roche,
dei
secondato
conduttrici
di
fondazione
dalla
del
(^)
benefattrice
dama
in
presente
,
una
la direzione
Luigia
quasi i-
rimasto
era
al cominciare
tardi
Più
gnorato.
lui
di
domestica
Scheppler ^^\ Questo esempio
vette
operosamente
j
cotale
colo
se-
a
fece
ne
colo,
se-
novello
un
in
saggio a Parigi.Alcuni anni dopo si crearono
di infant schools
Inghilterracolla denominazione
molta
alle quali con
varie simili istituzioni,
opero-
levano
ancora
n
questa
parola
»
stanza,
n
un
»
Importa
»
dunqae
"U
»
lettuale
e
»
terra;
»
Ciò
»
di
»
Governo
»
sulle
»
Francia
per
o
questa
utile
il fare
»
dello
avvocato
»
della
;
istituzione
beneficenza
(1) Intorno
ghiati da
quanto
alla
forma
ad
un
sorelle
zelo
di
si cita
dei
e
stato
benefizi
stesso
(Degerando).
Pastoret:
di
numero
dell* Inghilterra
particolarmente
propagata
il primo
irou
diversi
4
rico-
a
analo-
dell' infanzia
causa
Mfllet
degli
alla
Dott.
Gerise,
mirabile
istoria
del
Tr^duttort,
uomini
utili.
anni
riunì
ai 6
anni
nel
borgo
sopravveg-
cura.
furono
quelle
alla
B.
legge
dovuta
promulgarne
a
»
fauci alletti dai
di prenderne
eh* è
di questa
la raccolta
ella'per
la
promovere
,
autore
1837
dell*I.
successo
mad.
nel
mezzo
lode
ed
resi
signori Goehih,
dello
nel
intet-
iCporti.
ali* abate
quel governo
stato
li merito
isdegnò
mirabile
quasi
e
dello
veggasi
incaricate
infant schools
essere
gì* immensi
per
Oberlin
certo
rapido
non
noi, ali* Inghil-
per
la giusta
scema
si debba
allo sviluppo
non
cremonese
qualche
educazione
secondo
lumi
dir
successo.
francese
de* suoi
ciò
per
pubblica
marchesa
di
ed
dovuto,
governo
stabilimento
uno
infine
Né
sì
con
Giuseppe Rey
Honoré
proipero
valersi
onde
evasile,
instancabile
(2) La
con
fondatore
benemerito
avere
come
leggi
»
quanto
Io stesso
che
Salles
fatto
in
istruttivo, religioso e morale,
al metodo
è vero
loro
le qoali
creazione,
austriaco,
ghe
bene
giacché
;
fisico, è incontrastabilmente
rivolgersi al
»
infantile
di
senso
in
perchè
pregare,
o
stretto
bambini
alcuni
il radunare
farli canticchiare
o
questa
infantili nello
Scttole
o
basta
non
scuola
tanto
tanto
noscerla
Le
(che
una
0
quanto
»
S.
;
il nudrirli
asilo
Asili
chiamarsi
»
di
descritte
Wilderspin
in
e
molte
di
opere
Wilson.
fra
131
-
sita
pio
Buchanan
1820
scuola
ufìa
Il primo
inglesi.
New-Lanark
a
Roberto
da
tentato
le dame
parte
presero
fu dato
-
nel celebre
Buchanan
stabilimento
il 1819.
verso
chiamato
fu
Londra
a
infantile mediante
esem-*
Nel
apiùre
per
la
cooperazione di do-*
splendevano i nomi
Lansdowne, ec. "*)
dici
soscrittori,alla cui testa
di
di Brougham, del marchese
Alcuni
siffatti felici
filantropifrancesi celebrarono
dama
andò
a visitare quelle scuole
esperimenti:una
il modello
nella
infantili ne portò seco
capitale
cesi
perfezionandolo ed accomodandolo
agli usi franj
(^)
altri
:
in
ordinò
dame
di sale
in
tiplicavansi
di quelle dame
membro
di
(2)
Madama
Millet
(3) Si conceda
il velo
plouis
dei
e
Julie
comitali
formazione
silo
deir
con
(4)
Si
scrizione
note.
eresse
:
il signor
Mallet.
di
si
cui
Veggasi
delle
tenuta
Parigi
nel
si trasferì
del
sale
novembre
1835,
sale
due
8."* =
contrada
Du
Bac
contrada
di
Hacbette
dame
morale
in
"f asilo
;
A-
175.
pag.
dell* umanità
L'istruzione
=
neir
Macaulay
d' asilo.
direzione
8."
fatti conoscere
furono
Zachary
copersero
della
delle
in progresso
giusta gratitudioe degli amici
anonimo
(5) Soddisfacendo
desse
l'enfance)
di sortìeglianza ; in
e
V infanzia molper
della capitalecol favore
punti
ispettrice delle
alla
la
sotto
d^ asilo
quella riunione,
de
za
radunan-
tuttodì
particolari di tale fondazione
de' fanciulli (Ami
cuore
primo istituto su
Parigi"*) : la quale arezione
soprintenderealla di-
à
"^". Ebbero
61' importanti
un
mico
e
varii
ir
con
il
dieci anni
volle
per
di que^simili istituti che
denominazione
da
diresse
e
tipo formato
nuovo
dunanza
(1)
dello stile ^^\ Una
lenocinio
col
congiunta
questo
propri esempi e in uno
bella mostra
V eloquenza del
fa
ove
di
questo
coi
ritrovamento
scritti
raccomandarono
appresso
Canti
de
Nau
delle
sale
elementare
per
zare
al-
di
Cbamd' asUo
la
per
le sale
d'
a-
1833-1834.
,
1826
nella
poscia
in
qui al debito
col soccorso
di
una
so*
Varennes.
di riconoscenza
che
gli amici
del
bene
-.133
di
il carattere
cora
—
stabilimento
legalmente
orga*
tolse
per
si sa
tronde
d'al-
aizzato;la pubblicaamministrazione
non
ad
anche
ma
organizzarlie dirigerli:
esistere
^n Inghilterrauna
non
detta
pubblica amministrazione.
ìnfantile-modello
di
educazione
al
quellacittà
formò
diverse
per
eziandio
La
scuola
istituita
dalla
società
dalla
creazione
e
di
più
insino
per
no
si-
Scozia:
parti della
Irlanda
in
sua
istruì ella medesima
ed
maestri
spedi
ne
di
1832,
cento
Elascow
di
mente
propria-
ella
alle Indie
occidentali.
questa istituzione
Introdotta
(^) vi
1826
razioni
di
di
si
piantò tostamente
soscrizioni. Fu
spontanee
uffici di beneficenza
12
seno
suo
sale
ispira-
concorso
quasi subito secondata
degli ospizie dagli
dalF amministrazione
e
capitalevide
la
il
per
no
an-
dessa
dall' amministrazione
e
e
nelF
le
per
caritatevole
società
una
Parigi
a
successivamente
cipale:
muninel
nascere
d' asilo ^^\
grandi città,Strasbourg,
Lyon Bordeaux, Nantes, Toulouse, Rouen, Arras,
Parecchie
(1) L*
del
autore
1824
delle
nella
i precipui
generale
che
dei
in
franchi
in
24,700
tutto
Nel
1836
Nel
a
marzo
dame
e
centesimo
annui, per
il numero
di
esistenti
di
deir
a
delle
detto
19
esaminare
gio
mag-
Parigi
una
done
esponen-
il
mese
consiglio
la proposta
ed
il lavoro
dicembre
1834
per
Parigi al 31
degli ospizi, n.^
Ciascun
fanciullo
al giorno;
cioè
le sale
20
costava
per
franchi
15
l'anno,
al-
pigioni in totalità
18,000, per diverse
spese
12,230;
54,930.
tali
stabilimehti
fu
portato
24.
1837
in
nel
d* asilo
sale
amministrazione
trattamento
lire francesi
annue
1835
delle
mezzo
creare
deliberazione
quelli distribuiti.
ovvero
che
1 motivi
pei fanciulletti
comitati
2,800
con
Per
commissione
una
svolgeva
ne
(2) Asili
opera
vantaggi.
incaricò
di
proponeva
ricordare
poter
generale degli ospizi
al consiglio
quale
,
crede
scritto
presente
egli indirizzò
memoria
nostre
erano
21
con
3565
allievi.
a
19
:
neir
no
an-
134
-
—
Àngouléme, Brest,Nimes, Àngers, ìllunìiVersailles,
da questo esempio parteciparonofra qualche
lìate
beneficio. L^ impulso partìtalora da
allo stesso
anno
caritativa
e
zelante, e talora da riunioni
persona
lari
spontaneamente formate : si videro sempliciparticoistituire a loro spese delle sale d'asilo degne di
Le
cipali
modello.
additate
magistrature muniessere
per
applaudivanoa tali /ondazioni,e qualche volta
Il clero in più luoghi le favoregvi si associavano.
giò
À
Bordeaux
ardente.
zelo
sotto
gli
uno
con
prelato e di un ecclesiar
auspicidi un venerando
(1) L' abate
Cheverns
la sua
Noi
similmente
il primo
di
dame
selo
d' Ippona
Adolfo
collocarsi
d* Algeri
mirabile
e
venerando
o
1842
mo
con
di
vera
23
Bordeaux
a
nella
colia
dal
le condizioni
tutte
a
trada
con-
Fin
municipale.
soddisfece
e
vescovo
da
1842
esso
di
lode
a
18
ottobre
n.*" 298
vescovo
sulle
1842
può
Dupuch
Patia, Tosi, piena
Agostino
n."* 291.
leggersi
da
di
in
S.
vescovo
Ippona
dell* antica
ruine
Nella
un*
E.
affetto
il
:
stessa
per
zetta
gazzette
gaz-
episiola 2 maggio
consigliere
cristiano
del
inti^
espresso
magniloquenza.
Noia
sonaggio
per-
na
dell'ul-
il dono
Oupucb
vescovo
ivi sorgerà
s.
di
sapienza, per
per
in Pavia
di
dignità
Egli è quel
dMngegno,
destro
del
alla
alla Francia.
ricevere
a
elevato
poco
vivacità
dianzi
che
Hilano
ottobre
ad
fu
dell'avambraccio
cattedrale
indiritta
stato
venne
per-
soscrittori
di
dell* autorità
e
per
reliquia trasferita
nella
che
società
soggetta
ora
venne
cubito
privilegiata di
del
de
egualmente
asilo-modello
di
una
per
Oupucii
e
osso
1833
fanciullini
d'Ippona
,
M.
di
titolo.
suo
religioso,il quale
ossia
nel
100
(2) Questo Antonio
vescovo
1854
ovunque
di rammentare
sala
una
caritatevoli
contenne
dal
Imposte
fondò
Si
cooperazione
nascere
del bene
benedetta
ognora
dovere
un
aprendo
esempio
Luckner.
suo
^^\ Nel
influenza.
ci facciamo
diedesi
sarà
,
aperte
gli auspici
sotto
dagli amici
desiderato
memoria
la cui
infelici
(*"
,
giustamente
tanto
dagli
ordinario
canonico
Dapuch
,
cbe
nelle
incanto
quasi per
si videro
opere buone
dodici sale d'asilo
infaticabile
stico
Traduttore,
135-
-
pertanto
noiì
cotali
esistevano
non
di
in 54
Ma
ripartiti
dipartimenti.
ad apprezzarli.
Avevano
pubblica opinionecominciava
già per loro i suffragidelle persone dabbene
del frutto che produunanimi
cevano,
per la sperienza
la
ed
stabilimenti
ed
offerivano
il valore
desso
anche
solo
:
brama
lodevole
con
che
delle
ordimento
sale
alcune
erano
altre
ambo
pubblici;
le
asilo
dividevansi
stabilimenti
furono
più
esse
riconobbe
di
natura
Similmente
in
intero
erano
tre
tegorie
ca-
privatisoltanto ;
mista, riunendo
appartenevano in
cagione deir o~
agli stabilimenti di carità a
rigine loro ed a quellid'istruzione
1837
zione
istru-
la
a
uno
Nel
comprese
quale mirava
alF
collegarsi
primarie, poiché ne
di
tali condizioni.
ne
promovere
il governo
andava
scuole
preludio. Le
:
a
Francia:
siffatta istituzione
aspetto allettativo che
Il governo
nella
epoca
quella una
era
V
per
alF osservatore.
primitiva in
il
ejie 102
ancora
dal ministro
lo
scopo.
soggettate alle
per
e poco
regolamentid'istruzione,
appresso
di siffatto
reale regolòl'intero sistema
un'ordinanza
il preciso suo
insegnamento, determinò
oggetto, il
delle sale d'asilo
carattere, i limiti,la distinzione
di dirigerle,
le attribuzioni
pubblicheo private,il modo
leggied
ai
delle
autorità
destinate
sopravvegghiarle.Saviamente
di
asilo
si abbia
facoltà
con
una
in
donna
certi
ad
amministrarle
e
si statuì che
per
casi di
ogni sala
direttrice o vigilante
aggiungervi un
posta
comvigilante;che ad una commissione
l'ufficio di
di madri
di famiglia si confidi
ne;
scandagliarecoloro che si offriranno a tale ispeziol'incarico
che
dame
avranno
sopravvegghianti
di visite abituali e della soprintendenzagiornaliera
direttore
delle sale
o
d^ asilo. Del
resto
le sale
d'asilo
furono
136-
-
sottoposte fti regolamentigeneralispettantiT organizzazione
primiera ed alla
istituitidalle leggiper le
deir istruzione
degliufficiali
siffatte disposizioni
gP
Dietro
elementari
visitarono
nel
doni
da
(1) Vedasi
dipartimenti
fanciulli
reale
diflBniscpno come
di
sale
asilo
le sale
sino
anni
di
e
nelle
saie
i primi
elementari
del
leggere,
dei
compiuti
primiera
necessariamente
aggiungere
sei
della
faranno
nuto
sovve-
degli
d* asilo
e
del
e
primi
tro
quat-
essere
possono
le
menti
stabilimessi
am-
delia
cure
lanza
vigi-
voluta
dair
età
esercizi
che
comprenderanno
dell* istruzione
prlncipii
scrivere
sessi
ricevervi
educazione
istruttivi
canti
due
per
I
«Urettanti
sono
,
quali gl'infanti dei
materna
somma
asilo:
di
età
prima
della
1837.
dicembre
22
segue
scuole
o
del
caritatevoli, nei
I*età
le
e
:
privati^\
1* ordinanza
articoli
di
62
alla spesa per una
164,607, ed il di più era
franchi
di
tot^e
si
in
sistenza
l'e-
contribuivano
comunità
Vi
d' asilo
sale
in
conoscere
città,frequentatada 28,080
192
I. Le
328
fece
scuole
esistenti
asilo
visita
tale
e
delle
ispettori
di
sale
le
1837,
di
e
scuole
"*).
elementali
Francia
stanza
sopra-
religiosa
calcolo
morali, dei
loro.
verbale.
e
Vi
lavori di ago
1»
nozioni
si potranno
ed
ogni
opera
mano.
II. Le
m.
Le
tutto
saie
sale
in
o
d* asilo
d' asilo
dai
parte
pubbliche
sono
pubbliche
,
IV.
Ninna
sala
d'asilo
trattamento
e
caricata
di
sia
lo
debitamente
nei
La
varii
(che
comuni
presidenza
fortunatamente
del
dallo
stato.
fino
pubblica
assicurati
vengano
sia
o
per
a
che
alla
fondazioni,
consiglio generale
gio
allog-
un
in»
persona
donazioni
del consiglio
o
in
sostenute
vengono
o
gati,
le-
cipale
muni-
approvate.
(2) L* amministrazione
il quadro
non
stabilimento,
deliberazioni
dipartimenti
considerata
convenevoli
tenere
per
sarà
private.
quelle che
sono
dai
comuni
o
noi
e
dell* istruzione
del
ommettiamo)
pubblica
comunicò
delle
numero
sale
di
air
asilo
autore
aperte
città.
della
commissione
si confidarono
e
r alta direzione
nella capitale
a
un
delle
membro
sale
d* asilo
del consiglio
137-
-
In
questo prospetto
13
in
che
più
dall'età
Non
25
preso
ancora
videro
Si
Il
il
formata
invitò
a
lari,
pubblicò
che
reale
più
ed
(1)
dello
un*
non
questa
In
natura
"^).
Seine
e
Oise
visitato
venne
votò
elevati
zelo
dell* università.
di
somma
nel!* accennato
compreso
delegati
una
lo
il
Renda).
è
non
dai
intendimenti
,
A.
(M.
opera,
l'organizzazione,il
per
i più
eccellente
anima
buona
cotesta
per
fanzioni
colali
in
dipartimento
stesso
e
regolamento
Il dipartimento
perchè
semplici
loro asili che nulla
spese
dotarli in guisa che
ne
sole
la durazione
in
un
porta
paro
troduzio
in-
si
doni
a
a-
appropriò ben tosto cotale istituzione
società
di scuole guurdiane. Una
titolo
sostenerle
e
Bruxelles
diffonderle,
a
per
sovvenzioni
soscrizioni periodiche,
a
parti-
Belgio
sotto
a
Francia
punti della
desiderare,
a
assicurata
venisse
sin
dipartimentinel 1857
noi^
parte ai vantaggi di cotale
diversi
su
particolaristabilire
lasciavano
Francia
educazione
buona
una
in
tenera.
pertanto
veano
di
il latte
succhiare
a
figliuoletti
che, grazie
istituzione,cominciano
novella
"*". Per
retribuzione
paganti una
all'incirca 50,000
sono
alla
mento
diparti-
in
che
Oise
242
e
lo
il
compreso
neva
quel tempo conteciulle;
fanS34
sale d'asilo
ragazzi, 359
con
allevati
de' quali 831
tutto
1075,
tuitament
gra-
ed
Seine
di
è
non
3,000
dro,
qua-
Il consiglio
franchi
raggiare
inco-
per
istituzione.
asili
si aprirono
quel dipartimento
In comuni
anime
1626-
una
sala
d'asilo
benefattore
che
sottrae
stabilimento
è
rurali
di
1615-735-450.
(2) iSoi
visitamipo
150
contenente
il suo
lato
nome
un
vero
alla
gli altri
tra
pargoli
istituita
pubblica
modello.
da
Tours
a
un
riconoscenza.
nel
modesto
Questo
1836
per
ogni
138
—
~
delia scada
nella
eretta
reggimento, la disciplina
capitale.
in filantropici
menti
stabiliL' ÀUemagna
ricca tanto
assai poco
cogniti,può ascriversi i primi ola prinnori in così fatta istituzione. Sin dal 1813
cipessa
Berlino
asilo
di Lippe-Detmold fondò
un
a
ella diceva,acquistarela
per gP infanti. Io vorrei
che donne
sfortur
confidenza delle madri
povere;
da
si liberassero
nate
cure
e
opprimenti e
pene
utilare
le loro
famiglie.Più
potessero col lavoro
benefat*
tardi un
collegamento in parte di dame
Prussia
nella capitale della
trici si compose
per
gno;
moltiplicarecotesti stabilimenti e propagarlinel renel 1836
cinque asili costituiti da quellacomaltri spuntavano alla luce
pagnia vi prosperavano;
^
^
a
Louisenstadt
; relazioni
Francfortrsur-rOder
a
,
e
di statuti pubblicati
prospetti,istruzioni,modelli
dalla compagnia stessa, chiarivano
mavano
le opinioni,ani^^\
alle fondazioni,guidavano F esecuzione
Frattanto sorsero
cotesoggetticapaci di governare
L^ imperatricemadre. Carolina Augusta,
ste scuole.
dotò
silo
nel 1830
la capitaledell^ Austria di sale d'adi cinque, le quali vanno
dapprima in numero
aumentandosi
di
giorno in giorno "^". Weymar
dovette
simile
un
che
principessa
beneficio
Struekfass
(1) Mydeler
novembre
1837
,
Uno
di
del
uno
di
membri
tale
colali
asili
è
pubblica
societii
,
neli* Amico
estratto
un
146
pag.
posto
e
una
vita alle azioni d'una
sua
,
questi ragguagli. Avvene
e
la
consacra
di
air eccitamento
delt infanzia
bre
settem,
181.
la
sotto
protezione
della
principessa
di
Liegnitz.
(2) Veggasi
di
avevano
Vienna
dotato
delCinfanzia
neir^imco
in
data
questi
15
luglio
stabilimenti
1836.
di
novembre
In
più
1837
allora
di
26
pag.
i doni
mila
189
dei
fiorini.
una
tera
let-
soscrittorl
139
-
—
illuminata
viera,
beneficenza; la Sassonia
intera, la Bamania
Wurtemberg, Bade, tutti gli stati della Gerfecero
di breve
godere all'infanzia di una
influenza
In
salutare.
cotanto
aveasi
altro
nessun
paese
più che
disposizionedi riconoscerne
migliore
in Germania
altro
Futilità, posciachè in nessun
si tenne
più saggiamenteconto delF educazione
paese
"*).
elementare
Il governo
in
di Danimarca
aveva
Europa presentitoFutile
stabilimento
lo
c"
di
al
di
sale
che
sotto
,
il divisamento
lemento
necessario
Nel
soccorso.
il
sotto
di
1814
di
nome
buon
un
fecero
ne
scuole
fine
aveva
del
^^^
sistema
secolo
V
come
di
e-
pubblico
ivi menzione
ancora
guardiane^ come
apparte*
reggimento di pubblicae-
nenti
ad un
buon
pure
^^\ Tuttavolta
ducazione
alle madri
Esso
^)
costituirne
di
forse
particolari
pei bamboli
i cui parenti sono
tutta
»
ultimo
primo
poteva promettere
deglianni S
la giornataoccupati fuori di casa.
sin dalla
concepito ed annunciato
79
il
per
in
anche
Danimarca
era
ad effetto
famiglia di mettere
questo santo pensiero.La società delle dame
benefiche
1790
esistenti a Gopenhague dopo Tanno
ebbe
la prima sala d^ asilo; la seconda
aperse
per
malia
di Danimarca, Carolina-Afondatrice
la principessa
(^). Si radunò
una
commissione; i dati eriserbato
(1) Noi
sale
,
taeim
occasione
avemmo
segnatamente
a
offrono
ec;
;
1
28
€openhague;
(4) Nel
una
higUo
di
visitare
Stuttgart
vista
1799
certo
un
,
Nuremberg,
ed
graziosa
intorno
ai
di
numero
queste
Francfort
i più
pubblici
Man,
soddisfacenti
soccorsi
a
sultati.
ri-
Co-
75.
(3) Regolamento
di
Weymar,
desse
(2) Regolamento
penbagne
di
1828
42
e
e
1829.
luglio
64.
1814
sull* istruzione
pubblica
della
eikU
141-
-
pregio.
LMdea
«
d^ncominciare
fanciulli dal momento
}9
fece
che
breccia
F istruzione
dalle
si staccano
de'
poppe
99
egli applicolladapprima
delle
ai figliuoletti
famiglie ricche. Riuscita la
oltre V aspettazione V abate
Àporti ed i
prova
,
che il secondavano, ne estesero
benefattori
l'
apla base
delplicazioneai poveri. Egli vi scorse
della pubblica educazione*^ egli collocò
Tedifizio
sale d'asilo
nelle sue
un'incognita potenza che
accrescerà
quella della primitivaistituzione. QuesV uomo
evangelico,semplice col popolo, giovane
coi giovanetti saggio fra' saggi alzossi su
tale
,
,
meditazioni
in uno
argomento alle più elevate
all'istruzione
scritto ch'ei
elepubblicò intorno
"?
mentale
materne
"9
;
,
»
n
«
n
99
^9
y9
99
99
99
"*)
Lombardia
in
che
rende
gli
"^". «
il
Tale
^^).
emulo
degno
suo
la testimonianza
è
dabbene
di
gli uomini
Toscana
ad
si provvido concepiappropriarsiun
mento,
di subito svelò all'Italia intera i vantaggi
e
da
aspettarsene e ragionò degl'intendimenticoi
porsi in azione ^^K Già il signorLuigi
quali doveva
Questi
Prassi
da
canto
arricchita
aveva
risale
Aporti
ali* uso
manuale
un
d'una
la città di Pisa
dell* abate
fondazione
(1) La
invitò
suo
al 1829
pubblicò
:
fondatori
dei
scuola
temporaneamente
con-
tradotto
stato
in
francese.
(2) Il
Manuale
di
dell* abate
Aporti
d* istituire
altri
di
autore
Abbecedario
e
,
libro
un
asili per
simili
ed ammaestramento
assolutamente
1*infanzia
od
:
per
Guida
ai
necessario
Nel
(4) Le
deW
suo
prime
educatore
ragguaglio
di
lui
apparve
sulle
nozioni
di
a
Lo
accudirvi.
i' infanzia.
fondatori
Metodo
scuole
di
si lessero
chi
per
poi nel
1836.
1830
mona
Cre-
si proponga
l* Abbecedario.
Traduttore.
(Lambruschini).
e
1833.
La
è
infantili.
insegnare
del
a
Aporti
stesso
scuole
delle
Cremona.
nel
tili
infan-
colle stampe
Nota
(3)
le scuole
,
lavori
sillabario
per
si pubblicò
qui rammentato,
É desso
1833.
nel
educazione
sua
Guida
142-
-
ricevuto
in Italia. Sopra tale esempio
infantile^nome
una
colleganza di soscrittori eccitati dal conte
Guicciardini
po
eresse
quella di Firenze. Tra poco temtutta
Siena, Prato, Livorno, la Toscana
tarono
seguii begli esempi. Il governo
avea
compartita
dai salutari effetti che
facoltà di fare saggi; mosso
il frutto, volle desso
dazioni,
erano
impinguare le fonne
concorrere
la
e
duchessa
gran
essi
scuola
de^
accordarsi
fanciulli,
don
Il parroco
Cremona
assistere
Pisa,
Zesi
generale.
andò
Milano
di
stabilimento
lo
agli e-
nelP ammirazione
Pietro
studiare
a
; vidersi
di
infantile
la
sercizi
a
duca
il gran
stessi visitare
mente
inopinata-
dotarle
a
abate
delP
albergo parrochiale
ch'egli apri la scuola deW infanzia e della carità
in tal guisa da
compiacendosi di venir circondato
di guidarne egli stesso
creature
e
queste innocenti
Àporti
e
fu
nel
stesso
suo
,
^
L'arciduca
r educazione.
di
i
Milano,
vice
più
re,
il cardinale
vescovo
arci-
notabili
cittadini di
quella
quelF istituto e vollero
prenderne parte (^". Il cardinale legato di Bologna
in benevola
tenne
protezione le scuole della provdi quella città.
ndenza
stabilite da dame
caritatevoli
città
gran
(1) Le
S.
ed
quale
di
A.
L
R.
arciduca
il progresso,
air epoca
della
volle
verace
con
r
S.
nel
A.
ali* opportunità
fruttuoso
per
infantili
protezione
prema
la
scuole
innanimavano
infanzia
compiacque
Lombardo-Veneto
regno
I. R.
serenissima
la
degnasi
viceré
si
di
degna
di
patrocinio.
Lo
stesso
incoronazione
a
bontà
sovrana
che
accettare
istituivasi
la
in
ed
Milano
quella
di
sua
fausta
consorte
suo
la continuazione
ad
nn
esse
passando
presenza
per
un
occasione
e
,
del
l
Brescia,
terzo
del
asilo
quale
dedica.
Nota
mente
cle-
Ferdinando
d* Austria
1838,
sn-
vice-regina,
L' attgusto
impartendo
imperatore
onorare
arciduchessa
incoraggiarne
pure
frequente
visitandole
sua
visitarle.
la
sotto
stanno
Traduttore,
si
143
-
-
Lombardia
La
chiesa
intera,il Piemonte
^^\glistati
dì Napoli e quasi tutte
le
regno
il
,
d^ Italia accolsero
istituzione
cotesta
Gli
emulazione.
con
della
città
una
osservatori
mendevole
com-
notarono
specialmente nelle sale di asilo di questa parte di
bene
Europa delle studiate sollecitudini e norme
alla primitiva educazione
acconce
religiosae morale
(3).
"2)
Petitti
Il conte
(1)
la
Torino,
in
esistenti
di
Pallette
marchese
delle
prima
enunciando
ci viene
Roreto
di
Barrol
quali si aprì nel
le due
e
altre
da
(2) Si
e
sale
1834
nel
in
d* osiHo
Hachette;
la
e
di
città
st* ultinia
parecchi
a
si
loro
fondatori
deir
Fin
eretta
colla
calda
e
esempio
fece
provincia
di
Questo
Orzinovi
I. R.
sorgere
altra
Brescia
157).
scritto
delle
scuole
(Paris
chez
e
mantenuta
bene
colla
che
Brescia
in vari
di
e
scritti
tili
infan-
infantile
valente
agli
predicatore
accordo
in
que-
anima
sua
scuole
tre
scuola
del
zelo
in
sue
spese
filantropica
mettere
seppe
a
Milano
di
egli
diffuse
ordinata
allo
dovuta
istituì
penna
cato
dell'avvo-
Istituto
1837
vanta
ora
fanciulli.
Oiiodi
Giambattista
quest*
400
oltre
da
frequentate
del
lo
onorevole
dd
sua
istituzione
a
titolo
qui ricordanza
infantile
già
guisa che
opera
pag.
Italia
francese
in
,
in
asilo
Lambruscbini.
di Brescia.
cotesta
in
col
tradotto
penaionario
Il Saleri
di
fu
che
il fare
membro
scuola
una
le lodi
adoperò
abate
generosi
gratitudine
benefattori.
stampa
Intorno
deirAteneo
presidente
d'asilo
sale
di
trici
benefat-
2.,
tom.
ec,
alle
dell* abate
Saleri
Giuseppe
per
j
Italia, scritto
Guida
(3) É dovere
e
dai
mendicità
della
governo
consultare
può
pubblicato
buon
sul
1830
sale
private donne
,
(Saggio
ie tre
la carità
di
quei possidenti.
A
di
cagione
Domenico
stato
Bergamo
A
Soresina
Carlo
i{icd
pontificio
scuola
una
nominiamo
onore
e
Botta,
Eufrasia
Valperga
parrochi
Pietro
A
Marino.
di
Zesi
,
Giulio
di
Secco
Torino
Stuardi
Carlo
senatore
asili per
del segretario
notte
Borghese
per
le
Cadorna,
Barolo
;
Lorenzo
istituì
A
cavaliere
Valerio
contessa
,
,
A
dello
Camozzi^
Pinelli
Alessatwlro
fanzia:
l' in-
fanciulle.
Ambrogio
ed
di
il marchese
nobile
popolari
di
la principessa
anche
Leonino
avvocato
letture
Roma
A
istitutori
approvazione
con
ricovero
Vertua,
1* abate
delle
di
conte
Boncompagni,
direttore
Macerata
Lambruscbini.
infantile
Carlo
a
i seguenti
Milano
Batti
,
il dottore
Francesco
Giuseppe Sacchi,
Bossi^
canonico
Ambra-
tre
144-
-
questo frattempo V istituzione
isole britanniche, quasi da suo
In
Dalle
Una
si fa
che
nascere,
lo
bobile
di
dell*
Martino
s.
Verona
abate
Re.
A
Argine,
Valenti
Giuseppe
A
Saleri.
Giuseppe
avyocato
Antonio
A
Gonzaga
Antonio
Per
in
del
patria
i mezzi
Provolo
Giuliari,
abate
neiia
Michele
Guicciardinii
yer;
A
Carlo
conte
A
Dussange,
Augusto
barone
Napoli,
benefico
questo
infantili
in
Ebbero
(2)
società
alle
formata
ed
ritrovato,
parecchi
simile
un
Un
dame
di
pratico
sale
di
loro
alla
di
quartieri
,
di
spetto
»
direzione
»
prime
della
morale
assai
paragoni
tornano
già fanno
bene.
Noi
penta
carità
e
Francia
sale
d* asilo
Amico
ad
le
dell'
infanzia
stati
scuole
il
cosi
Ve-
A
Codemo.
Pietro
eonte
Chiesii Enrico
scuole
le
a
del
Ma-
Traduttore,
spinta
una
a
scuole
si apersero
dell* Unione.
infantili
parallelo
superiori;
sono
insegnare
chini»
Zec-
città.
dell'infanzia
(Amico
giovevoli
dair
epiloga
dell'insegnamento,
superiori»
pigliammo
ti.
le
tosto
altri
comparando
osservatore
chese
mar-
Muti,
Giambattista
dare
seppe
ben
voce
negli
incamminamento
asilo
Boston
quella grande
,
»
a
il
Burini,
Noia
(1) Una
priore
Giuseppe
Luigi Frassi^
Tito
Brescia
città
in
Giovanni
dottore
Torreggiami
A
Falavigna^
professore
Toscana
In
pensammo
Aporti;
professore
De-Grandis,
D.
varono
gio-
ne
Careano.
professore
abate
Padova
abate
cavaliere
sacerdote
;
noi
pro?incia.
^
conte
zione.
ordina-
lo fecero
che
ciò
Treviglio
Mantova,
che
i casi
ed
attuarono,
propagazione ^^\
epitomarne la storia.
gio Amhrosoliy
pietosa
al-
meraviglie in veggendo un
tardi
discoperto, eseguito e
la
di
animo
nelF
questa
il riconoscere
grato
man.
le
^pensamento
E
di
origine
Talvolta
diffuso.
si suscita
inclinazione
forte
salutare
nelle
e
i
nido, si propagò
colonie
inglesi.
,
apparato della
r
^^^
Stati-Uniti
agli
valicava
1837
«
:
infantili
molti
fatti
Sotto
sono
374).
pag.
meglio
terra
Inghil-
quello
sotto
far
d*
a
qui
coloro
sopra-
Tadella
alle
Gotali
che
ram-
145
-
-
ARTICOLO
PRINCIPII
CHE
DOMINARE
DIREZIONE
E
Onde
DEBBONO
preludio dell' educazione
soprastante a tutti quegli
è
e
,
ASILO.
DI
istituto
uà
ORDINAZIONE
NELLA
SALE
DELLE
che
avviene
IL
la
per
ciò
per
prima
età
il
appunto
di
beneficenza, sia non
formazione
? L^ ragion^ si
pertanto di recentissima
è che il suo
giovamento non
poteva venir misu-^
che
dietro
osservazioni
rato
e
considerazioni,le
innanzi
si recano
a
prima giunta; e che^
quali non
dei pubblici soccorsi
i diversi rami
divisandosi
si
fiso primamente lo sguardo sui bisogni attuali e
,
sui
mali
lungo
che
cadono
prima
allorché
i sensi.
Laonde
l'impotenza delF
sconosciuta
tempo
della
sotto
età. Per
andò
mento
alleva-
avventurata
una
appunto usciva
fuori
binazione,
com-
i-
cotesta
di Saussure
in una
belNecker
stituzione,madama
novella
luce su
a
piene mani una
Topera spargeva
alla copia de' frutti
questo soggetto; e in mezzo
de'
è un
che
germinarono dall'ingegnodi lei non
additato
minori
il profittoche quasi
1' avere
tutto
,
racchiudevasi
delle sale d'asilo,
in seme
nella disciplina
e
loro
I
di
avere
con
ciò
origine validissimo
vantaggi che offrono
miserabili
elemosina:
non
dato
sono
un
essa
sino
dalla
raccomandamento.
le sale
affatto
sona
ad
d'asilo
dissimili da
soccorso
accettarli senza
famigliepossono
esse
maggiore libertà per
alle famiglie
l'
delqiìjilli
diretto; queste
arrossire:
acquistano
occuparsiin la10
vorii
"i) la
peMoro figliuolini;
si fortifica
notevolmente;
maggiore sicurezza
di questi guadagna
e
salute
la
si prevengono
accade
bamboli
dissipano;
o
fisica
nella
grazia del
in
affezioni
le
costituzione;
loro
morbose
mirabile
una
di
esistenza
nuovo
tanee
cutamorfosi
me-
questi
della
governo
loro
più copiosi i benefici
morali
che si spandono sulle famiglie.I garzoncelli
tudini
dai primi loro anni
contraggono di leggeri le abidi politezza; imparano le cond'ordine
venienze.,
e
si dispongono alia socialità;la loro attenzione
^^".
vita
Ma
si
si
ferma;
animo
ad
avvezzano
dischiude
si
osservare,
i fenomeni
considerare
a
il loro
ancora
sono
a
della
minciano
co-
natura;
affezioni; già
pure
principianoad antivedere, a gustare la più nobile
prerogativa della nostra
ligioso.
renatura, il sentimento
di cui
La
gioiscono,
gajezza, la serenità
allo sviluppo delle
coltà
faavventuratamente
cooperano
in miglioloro. Per
tale maniera
re
pervengono
attitudine
alP educazione
di maggior conseguenza
che
li attende
al
vedendoli
crescenti
nei
per
dair
sesto
settimo
o
paghi, docili^ prosperosi,
primi progressi,sentono
piarsi
raddop-
essi
la
tenerezza,
fors^ anche
e
di
questi piccoli
migliori.
(1) Si
nel
1835
per
che
gasi per
la
ragione
certo
numero
(2) La
città
di
mortalità
de*
dei
Rouen
che
di
iOO
soli
loro
vestiti.
simili
si
della
avvide
sua
si facesse
pargoletti
dal
loro
al sesso
appartenevano
di
giovani
Importerebbe
più
abbandonati
essersi
Parigi
asilo.
Londra
a
eoik.fiiM"co: i 4;5
camere
a
riseppe
Noi
di
e
occasione
a
da
paragone
braclati
Hncbiusi
Il che
possedè
nelle
in
spie*
famiglie.
diminuzione
che
essi
di conoscere
povere
notabile
popolazione
simile
parenti
occorsi
una
perirono
femminino;
avemmo
accidenti
edificati
divengono
ne
,
medesimi
renti
pa-
ritornare
loro
esempio
I loro
anno.
altre
nella
le sale
città.
di
147
-
Golia
—
opportunità di
cotale
venire
il
esteso
le
agiate verso
patrociniodelle
Comunica
povere.
le forme
allettativo
circoli
in
vivo
nuovo
e
amore
tale
in
ben
dilettarcene
tosto,
frivoli
o
pratiche di
le
per
senza
con
congiuntura
mondani
allora
si dà
pratichealle quali non
"^erosa,
zione
istitu-
essa
dell' amorevoleeza.
air esercizio
fino
tenere
man-
ricchi richiamandoli
si vide
non
tale i trocinio
pa-
svegliaree
a
rimenti
pa-
famiglie
a
Diventa
benevolenza.
giovevoleagli stessi
volte
dessa
più proprie
la mutua
potente
Quante
istituzione mirasi
un
carità
una
opera
senza
affezionar-
più
ognor
starsi
de-
visi?
Dal
delle
cuore
alle
necessarie
debbono
madri
sale
di
le
muovere
asila
La
rezioni
di-
tenere;Eza
ispirazione,deve dettarne le
del piacereguiderà
In età sì fievole la voce
norme.
sciplina
di piegarle alla dialP istruzione. L'arte
r infanzia
consiste nell'arte di rendernela
piacevole;
trattenimenti
laonde
animati
le lezioni saranno
variati,
L'autorità dee trasformarsi
sotto
ma
regolari.
si sentiranno
i giovincelli
le spogliedell'affezione;
T obbedienza
medesima
sottomessi insieme e protetti;
materna,
sarà
E
quasi
per
festevole.
qui
desiderio
un
di
dare
moto
dilatata. Ancorché
il
scoglio; guardiamoci dal
in questistabilìm^ati all' insegnamento
sfera troppo
troppo rapido, una
vente
questi amabili asili portino so-
schiviamo
nome
di
uno
si snaturano
scuole
se
ne
mono
assu-
,
l' aspetto serio
e
grave,
se
l'ammaestramento
profuso à dismisura, se accompagnato da un
dee quivi essere
L' ammaestrare
apparato metodico.
ricreare
continuato.
un
L'allegriaterrà le veci di
ed uno
sviEvitiamo
ai ragazziil disagio,
maestro.
vi è
149
-
Le
lezioni
sulle
-
risguardanoprecipuàmeote
paci
già cognitia garzoncellite Ca-
cose
gli oggettisensibili
di adescarli;debbonsi
loro sott^ occhio
porre
le proprietà le fogge le dimensioni
gli usi. Gli
dalle opere ddla
o
argomenti della lezione si cavano
dalle produzionideir industria; e questo
natura
o
studio
i più toccanti,
famigliaresi estende ai fenòmeni
alle situazioni più semplici ad alle casuali.
Si addottrina
per dialogo,per interrogazione,
curando
prodi destare
la curiosità e T emulazione, ed
evitando
di affaticare la mente.
Si trae partitodalla
stessa
deglioggetti,dalle immagini loro,
presenza
,
dalla
o
loro
mostrano
le
frutti
,
descrizione
anche
fuori.
unire
un
piante a
a
,
si
:
nella
recano
Fortuna
maturare
o
fiori
i
la
se
o
si
si possa allo stabilimento
i giovanettimirino
se
giardino ove
crescere,
sala
sbucciare, i
a
situazione
conceda
il
,
di farli
mezzo
Per
campestri^^\
passeggiate
in veduta
degliallievi le figurede*
ricorre aglistampi : il paragone
di
in
movere
mettere
si
gli oggetti
,
i fenciulli
che serbano
tali imagini colla ricordanza
ria,
degliobbietti reali,esercita il giudizioe la memoloro di aggradevole passatempo. Ma
torna
e
sieno stampi fedeli. La scelta degli oggettiche ritraggono
sia la più congruente; però di rado
se
onde
è
trovano
dei già formati:
necessità
di
ne
ai bisognidelle sale d^ asilo (^).
appropriarli
(1) Le
essere
ben
$euole
che
quelle
concepita
(2) Ciò
A
fu
Parigi
i
presentarono
estesa.
dove
aperte
ìq
rimpiego
di
pieeoli fanciulli ,
finora
ed
tenuta,
gli esercizii
per
Vedemmo
a
Ginevra
usavasi
opportunamente
sembrano
Isvizzera
,
una
d'un
questi mezzi
sala
d'asilo
giardino
in
guisa
mente
perfetta-
annesso
per
degli allievi.
bene
una
inteso
scelta
le prime
ed
eseguito
d' incisioni
lezioni
fu
a
da
Ginevra
poco
particolarmente.
tempo
di questi stabilimenti.
pubblicata
per
compagnare
ac-
150
—
—
dei
i primi abboezi
segni abbracciano
della numerazione, del
della lettara,della scrittura,
disegno e della musica.
Gli uffici della lettura si adempiono coir aiuto
ed haimo
delle tavole nere;
mente
solaper iscopo non
la conoscenza
e
d^nsegnare ai giovincelli
Le
lenoni
combinazione
delF
caratteri
dei
alfabeto
la
ma
,
eziandio
pronuncia
Lo
età
a'
schizzo
nette,
intelligibile,
delta scrittura
di
o
corrette.
traccia, in
una
gna
bambina, non
può tentarsi che sulla lavatende
ad intraprendere
colla matite; il che
giuste immitazione.
giovanettiuna
sì
Le
nozioni
elementeri
si comunicano
calcolo
di
mmto
pressò
a
col
enumerazione
d^uno
soccorso
questo
a
di
il md;odo
stro-
intuizione.
Alcune
di
vite.
ed
il
tolto
per
elemeur
ammaestramento
Pestelozzi
del
e
pallecontetrìci (boulier compteur)
nazioni
semi -barbare
^^); ed ha
fine di adattare
tele
deir
principiodella
figuresemplici delineate su tevolette
ed equiparateagli obbietti reali,trasmettendo
nera
della
elementeli
le notizie
geometria,
dare conoscenza
al giovincello
mirano
delle grana
dezze,
delle
dimensioni
delle
forme.
In
e
questi
tenui
tenzione
studi, egualmente che nei precedenti, T ated il giudizio si svegliano: la memoria
si esperimente senza
saperlo.
II canto
la più parte di teli pratiche,
accompagna
Coleste pratiche
si confonde
con
o
esse.
pur
hanno
forte lusinga
sorta
pei garzoncellied una
nuova
(1)
Tale
È
lo
in
usanza
vedemmo
presso
Ita
infisso
ferro
le tribù
le mani
dei
fortifica
canto
di
si compone
maccbinetla
filo di
un
sopra
Il
in
Russi
mobili
il
disposta
petto
dieci
a
quadro.
un
che
pallette
loro
discendono
e
dei
dagli
Cosacchi.
antichi
Sciti,
e
noi
-151-
e
gli argani
eziandio
coi
èssi
Siccome
così
con
,
i loro
D^ altra
parte V
più semplici concenti, tiene
cuori
giovani
me
della
voce.
segreto
un
favorevole
e
armoiìia
,
quei
su
impero
tando,
: can-
leggono, calcolano e recitano ^^\
tutti i giovinettiriuniti cantano
insie*
mirabile
accordo
eseguiscono insieme
diversi
esercizi
Fanno
movimenti.
prò loro
della
che
immitazione
ciascuna
azione si age«
; con
vola
e
meglio ; le idee di ordine arrestano
governa
io sguardo, fomno
le abitudini
di ordine
contrarre
e
A
simpatia vicendevole.
si divisò
con
sagacia di
il quale
piccolo organo,
una
nascere
Bordeaux
nella
sala
tema
de^ canti.
un
Ogni operazione
tissima.
Gr
infanti
secondando
e
il moto
inclinazione
dessi
di
sito
si
di
e
il
modula
durata
una
avere
amano
cotale
Mutano
dee
collocare
limita-
la
novità; e
guidano , si reggono.
occupazione; ed i
e
picciolirivolgimenti,cui prestò il destro siflÌBitto
loro
divertimento, regola ai
passaggio, fruttano
loro passi ed al loro
contegno. Da ciò ne provie^
certa
ne
una
ginnasticanaturale. Vi si aggiugono,
menti
sia fattibile,
allorché
giuochi e passeggiate; movidi piedi con
nata
determie
regolari di braccia
ad afforzare
e
misura, atti a svolgere le membra
i muscoli.
In
qualche
citta (^)
introdotto
venne
con
buon
quale apparecchio di ginnasticaassai
il quale i ragazzisi bilanciano,
semplice mediante
esito
certo
,
(i) Grazie
di
alle
tali ranciulleschl
Manuale
"2) La
dèi
città
di
cure
di
Se
canti.
fondatori
Arras,
b
Millet
madama
d%i
se
ne
si
erriamo,
ne
da
in
Francia
gli esemplari
vedere
possono
direttori scritto
non
perfezionò
r uso
sopra
Cocbio.
porse
il primo
esempio.
II
152
—
stependono
si
arrischiarsi violentemente;
senza
che
avvertito
-fu
-
cotali
esercitazioni
e
deratamente
ripetutemo-
dissipavanoalcune affezioni dì cute,
di povere
i figliuoli
cui soggiacciononon
poco
famiglie.
di ginnastica:
Il lavoro
manuale
è
sorta
una
ne.
formare
serve
a
gli organi ed a fissare T attenzioCon
ragione pertanto (secondo noi) uomini
nelle
sale
dMntrometterlo
esperimentatiesortano
il travaglio
in età si fievole dee
d^ asilo. Tuttavia
richiedere
forte ap»
essere
semplice e leggero,non
plicazionené molto prolungata.E bensi giovevole
l'amore
insinuare
rare,
all'opetempo ne' giovinetti
per
il gusto. II
ma
egli è mestieri d' ispirargliene
lavoro
stullo:
quindi dovrebbe
appresentarsi quale tracon
non
e
sogliono i fanquanta ardenza
di un
coltura
ciuUetti occuparsi nella
giardino!
Ciò verrà
preludio all'apprendimento;
dunque come
la nesarìi un
veicolo d'impedire la dissipazione,
gligenza.
Il
scuola
nella
À
infantile
che
certo
un
Guicciardini
conte
di
morale
avviso
nostro
di Firenze
nelle
i
recando
ravvisovvi
lavori
appunto
educazione.
sale
dee
d'asilo
giare
primeg-
di maggior rilievo
la
quella educazione
,
,
e
Egli è
purificail cuore.
quale foggia il carattere
che a questa età traspare a mala
il germe
vero
pena
delle nobili facoltà ch'essa
si accinge a coltivare;
memente
confornondimeno
sì può dar mano
a
disvolgerle*
licata,
ai disegni della provvidenza : impresa demeritoria, che vuole sollecitudini sagaci ed
assidue
e
che
in
taluno
di
siffattistabilimenti
non
,
è
abbastanza
conosciuta
ancora.
per avventura
I garzoncelli
in bisogno stringente di
sono
di
,
attività
le
,
quali attitudini
o
bilità
mo-
contrastate
153
—
abbandonate
o
a
-
ìnedesime
loro
,
in
impazienza
in
cattivo
degenerano
in
umore
,
distruzione
alla
tardi
sorgenti
d^asilo
sale
docile
si
e
Gli
senz^ avvedersene
più
delle
esetcitamenti
al bene
soddisfarlo:
di
anche
faranno
volgendo
istante
denza
ten-
,
disordini.
verranno
neir
slogno
di
stamente
to-
bi-
cotesto
il fanciullo
domato
sarà
verrà
di-
senza
,
contrastamento.
Il
piccolinoha una
disposizione ognora
La
debolezza.
d^ asilo tra
sala
operanti
di
al contraggenio ;
disposizione
al sentimento
compagna
statuita
nel grembo
comunione
garzonettimossi
concordemente
e
dallo
della
stimolo,
stesso
schiamazzanti
della
e
viventi
originein que^ molli cuori
simpatie: servigi reciprocamente prestati
lenza.
loro
discoprire il pregiò della benevo-
stessa
una
darà
vita
,
a
dolci
faranno
T obbedienza.
il timore, non
piccolinoconosce
L^ autorità
che
gli si dispiega nella sala d- asilo è
ad una
vestita
di un^
benignità rassembrante
tezione
prochi
giogo. Comparisce agli ocpiù che ad un
suoi sotto
la faccia delP ordine, e si riproduce
Di
ferma.
là
tutti placida e
costantemente
e
per
ad obbedire
spetto
amando:
il riapprende il figliuoletto
la confidenza
e
prende in lui piede mercè
la gratitudine.
Il piccolino è avido
di felidtà; non
mocene.
maraviglialui ciò che
la rugiada è
Il piacere è per
ai germogli delle piante. Ogni cosa
nelle sale d^àsilo spiri contento
La
felicità di
ed amorevolezza.
fettuos
afbazzicare
si addoppia eoa
questi bamboli
un
si spande in quelle ani*
Un
bel
sereno
Il
mette
e
vi
si fecondano
i semi
tutti
del
bene.
-
154-
schiavo delle impressioni
Piccolinoè naturalmente
sensìbili;tuttavia,la benefattrice più verace
deirumanità, la religione,
può spuntare nel cuore
di lui. Nelle pratichedella sala d^ asilo per penetrare
facilmente
in quei pieghevolirampolli torra
divisa amabile
cordiale. Ecco i giovanetti
cantare
e
in coro
V inno della
le ingenue preci al Signore e
riconoscenza!
Questi canti sono
scuola,
per essi una
però che la religioneparla ai teneri cuori prima
che air intelligenza.
E non
comprenderanno eghno la
tutti i blandimenti?
bontà
dappoiché ne
provano
essi ad amare?
Non
cominciano
Ora, la immagine
U
della bontà
di
al culto
scorge
allorché
Dio.
disse:
Direttori
questa sublime
nostri
parola nella
di
venire
sua
%
fanti)
in-
goletti?
par-
semplicità.
d^asilo sta principalmente
cui
delle persone
carattere
( gF
me
a
amore
asiliintendete
modesti
sala
una
essi
additò
non
T
è affidata. E
il
che
ripeterlo,è questo un ministero
nistero
mialle donne; é un
appartieneesclusivamente
di pazienza, di dolcezza, dMndulgenza, di
necessario
si
E
Lasciate
dei
Il riuscimento
nel
benefattore:
al celeste
conduce
bontà
di
eziandio
accarezzamento
:
consiste, in
,
mille
piccolepremure;
abbraccia
inosservate.
ed
Per
nutissime
miparticolarità
ciò
appunto
nelle
donne, alle quali vien conferito, si de3Ìdera un
di qualità ed inoltre una
accoppiamento ben raro
fanciulli.
di educare
qualche esperienza nell'arte
Sarebbe
credenza
che persone
un' erronea
volgari,
,
zare
adempiendo a cotali funzioni,valessero ad indirizi figliuoletti
del povero.
per la via del bene
anzi
al sembiante
bassa
richiede
Questa prova
elevazione
di sentimenti, che
faccia
certa
una
ne
,
,
avvisare
V intento
,
;
una
caldezza
d' anima
da
con-
156
^
-
il
tal qual digaità di maniere
magistero*, una
da
riportarneuno
spontaneo rispetto;una
ed in ispecie una
eoi tura
sagacità di
intellettuale,
la precettricein ìstato di co*
giudìzio che ponga
fortarne
munìcare
le
asilo
in
ebbe
Per
Si
agiatezza e
vedove
che
delle
sale
vissero
per
distinzione; e
con
ninna
più di queste.
capaci è opportuno
ciò
a
che
vi si dedicano
in
le persone
ad esempio, dove
dietro
terranno
stabilimento
due
mesi
quegli esercitamenti
principiiche debbono
a
s' imbaveranno
de^
Sarà
fatto
ìpoi ben
ed
abbondevpli
istitutori
trarre
o
frutti
chiarezza
con
vedute
sono
di
governo
dar
a
anmiaestrare
uno
il
sotbì
P addietro
sala
elementari
convenienti.
esattezsa
di
nozioni
subiscano
che
un
uno
per
dove
,
animarli.
esame
compagnato
ac-
qualche-pratico esperimeuto.
sala d^ asilo dipenderà dalla
La
riuscita di una
mai
Noi grideremo sempre
diligenza in presiederla.
che
celesta
mente
presidenzasi affa alle donne e specialdella classe primaria, le quali vi
alle dame
aggregheranno, in età acconcia, le propriefigliuole.
Siffatta
spiezione sarà quotidiana e quasi conti^
mai
senz'essere
nuata
ciosa.
inquieta, garrula o capricL^ assistenza
monianze
delle dame
vigilanti,le testida
della
della
loro
istitutrice
giovinetti.Gli
ad
netti
e
premura
di
saranno
uffici
esaminare
avvaloreranno
della
efficace
presidenza
lo zelo
pungolò
si
non
ai
stringono
re-
V assettamento
de^ garzomandare
polosamente
scru-
seguire i loro esercizi a
adempiute le discipline,a far tenere
in giornata i registri andranno
più lungi cioè
;
delle
in seno
ì poveri fanciulli
accompagneranno
loro
famiglie per esplorare intorno alle necessità
a
,
,
,
157
~
meridiana
sulFora
pel desinare,
stabilimento
nello
usando
ricevono
delle
quelito
provvisioni che
Vi si rimedia
talvolta distribuendo
portò seco.
i ragazzi in gruppi separati; e taP altra,e
ciascuno
meglio, somministrando
stesso
stabilimento,
di
esibizione
dietro
vigliettisi
dispensano
E
andare
possono
facilmente
preparato nello
somministrazione
che
avviene
bona ^^K Questi
o
biglietto
dalle famiglieagiate,e si
un
zione
proficua istituleggeriampliarsi.Queste sale d'asilo
di
può
tutti cibo
a
comperano
in segreto alle povere.
il pensare
che
questa
caro
alla
-
alle scuole
annesse
la
direzione
alla sposa,
alla figliadelF istitutore. Per
cotal
commettersene
sorella
elementari,e
o
nei comuni
di campamoltiplicherebbero
gna
bene
necessarie
nel
divengono
ove
spesso
dei lavori campestri; e verrebbero
con
tevole
notempo
siti
vantaggio surrogatia quella sorte di deposi
guisa
confidati
fanciulli
di
più capaci
al
tutf
persone
mediante
di
retribuzione
custodia
una
a
teriale.
ma-
®
(1) Fra
ItalUini
noi
allieri, gratuitamente
gU
aglaM
laogo;
;
in
nostre
abbandonati
cmde
e
erbe
a
la mala
e
loro
stessi
abitudine
di
periscoqo.
alcuna
idea
air esercizio
LMntroduzione
atto
,
laddove
Alla
di
religione
di
ve
scuole
ne
di morale,
abituati
sia
simili
nei
II bisogno,
passatempo
Impedire
agli
qualclie
anni
sei
lano,
amma,
subordinazione
attinenti
o
di
ghiottoneria
per
alla
gono
Ten-
della
sozzure
politi, robusti,
Yillaggioffrirebbe
ad
in
intisichiscono
spesso
lutti
Traduttore.
del
degli
state
crescerebbero
di
desco
le Insalubri
infantile
fatiche
tenui
di
e
fra
nella
bene
onde
scuola
più
cibarsi
,
al disotto
a
mensuale
stesso
uno
Nota
lo
per
alimenti
mercede
una
ad
fanciullettl
i
brutta acerbe
di
centra
separatamente.
campagne
gli
porgere
,
confusamente
qualclie altro
(2) Nelle
persona
ai poveri
siedono
tutti
e
Io sUbilimento
saole
con
ed
ali* agricoltura.
un
minorare
proYTedimento
nella gene-
158
—
-
annuale
gazzo
ogni raParigi la spesa media
per
non
circa; e nelle
passò a venti franchi
città di provincia a Arras, a Bordeaux, a Lione,
a
Strasburgo ella è generalmente ancora
minore;
À
che
15
16
^per le sale
fanciulli. E
accogliere 100
egli possibile
possono
Nullafar più di bene
minore?
a
prezzo
ascende
non
che
in
meno
a
questi
si
non
contro
eccessiva
franchi
di
gli stabilimenti
in guardia
stare
tutti
abbastanza
può
male
possederein
concedere
essa
pendi
Sti-
economìa
intesa
debboùsi
convenevoli
onde
in
come
beneficenza
una
o
una
alla
trice,
diret-
per ogni
incarico.
persona
ad
cotesto
accudire, a
rispetto idònea
Abbiasi
accorgimento che F ospizio presenticerte
comodità
sito
un
indispensabiliun ingressofacile,
salubre
un^ ampiezza sufficiente : che
sia sempre
umidore
in piana terra
senza
; la sala propriamente
detta
ché
vasta, acciocper gli esercizi sufficientemente
i giovinettivi sì possano
liberamente
girare
rag,
,
e
al
fondo
che
vi
velli
ed
di
si
tratto
innalzi
scenda
con
in
tratto
copiosa
facilita
che
la
:
anfiteatro
un
la
di
con
Paria
luce;
nettezza
posto: che
iscalinate;
di
mutare
vi
sia
si rinno-
vi
V
tutte
a
ore
fuori
riscano
porticalicoperti offeai fanciuUini
comodo
passeggio nei tristi
d^ arbori
e
se
tempi : il cortile sia spazioso,ornato
fia fattìbile con
a
giardino, affinchè vi corrano
estrema;
sollazzo
razione
de*
al
ridente
in
quasi
villici la Inclinazione
ombroso:
teatro
air oziosità
ai
furti
,
r irriverenza
per
tutto
Cotale
miglioramento
buenti
alU
spesa
di
ciò
di
eh*
era
costumi
cotesta
in
passato
campestri
aHa
che
sia
crapula,
al*
,
ai loro
occhi
rlspettaMle.
ricompenserebbe
i etmtri-
istituzione.
Nota
iti
Traéuiién.
159
^
aperta
"^) :
cucina
una
pélleUile vi
manchi
che
niuna
per ultimo
supche
sieno
tutte
mente
acconcia-
e
^^\
conservate
beneficio
Un
-
d^ ordinario
è
fecondo
done
partoren-
,
altri. In
i
parecchie citta si pensarono
di congiungere allo spendio delle sale
di soccorsi
cumulo
serabili
pei fanciulletti mierogarsi precipuamente in biancherie,
degli
fondatori
d'asilo
un
da
vestiti,calzari
consimili
e
Goteste
robe.
zioni
distribu-
più vantaggi (^): primieramente
di comparagazziindigentiil mezzo
rire
riuniscono
ai
forniscono
le loro
fra
miseria; il
la loro
in
alla
,
deir
dine
modo
che
air assettamento
poco
non
in
camerate
decente
pari tempo
mondezza,
Secondariamente
istituto.
dendo
nascon-
tali
giova
alFor^-
zioni
distribu-
portano ad investigarelo stato delle famiglie
cui appartengono questiragazzi beneficati,con
a
di apportar loro altri beni non
il destro
che
viene
fallaci. Finalmente
tali
con
fatti solleciti alla buona
deir educazione
riuscita
figliloro educazione
pregiare.
ai
data
i parenti
pratichevengono
che
non
sanno
e
nute
mante-
,
bastevolmente
a
visitammo
e
seeondo
ordine,
Si
in
trova
l*alfiibetoin
d*imagini
il
eeturoao
desiderarsi
a
delle sale d* asilo
paese
angusti»
oscuri,
romani
le
testo
cifre
e
le
le tavolette
società
I doni
dei
di
signor Hachette
materiale
»
col
soprastanti;
il
caratteri
numerazione
(3) La
luoghi
presso
oggetti componenti
'a
qualche
in
fondate
senza
che
si pro-
sitaate"
a
primo
nò
anticamera
ad-
esteriori.
diacenze
(2)
sieno
pubbliche,è
spese
Noi
(1)
d'asilo
le sale
Ancorché
delle sale
destiBato
arabiche
degli
In
essere
colla stessa
affisso
la Iettata,
per
sul maro$
destinazione
i registri di
di
Parigi raccolte
d'asilo, cioè
ad
interrogazioni;
soscrittori
materie
libraio
visita
;
per
collezioni
delle
dame
assentL
di BraieUcs
prime
e
di
Strasbourg,
di vestimenti
offerti Ml
d*Ams
«o-
benefattore
160
^
soscrizioni
Yochino
-
volontarie
sostenere
una
per
che il risparmio che
dispendio; per ciò
darà
del
risulterà
di
pubblico denaro
ne
campo
cotesti istituti ampliarli perfezionarli.
moltiplicare
benevoli
Il concorso
di
soscrittori aggiunge il
frutto d^lluminare
Topinione intorno al merito di
ad essa
il pubdi adescare
blico,
questa buona
opera,
di eccitare,oltre alla cooperazionepecuniale,
ciò uno
alla ispezione,
zelo
il concorrimento
con
e
nei direttori,nei
fanciulli più
più acceso
ognora
del
parte
,
,
ardore
vivo
stabilimento
allo
vita
novella
una
,
,
amorevoli
protettori
d'asilo le persone
non
le
più
impossibileche
quello spettacolo e che
è
la brama
famiglie e per
il gusto
meno
prezioso,
Conducete
beneficenza.
della
di
,
giovamento
propagare,
la virtù
e
ultimo
alle
di entrare
aliene
non
di
opere
tocche
dalle
vengano
si susciti
non
parte di quel santo
a
sala
una
a
in
rità;
ca-
da
loro
:
operare
vole
fricose
sino allora occupatesidi
giovanipersone
di piacereconosceranno
che avvi sulla terra
e
un
più nobile destino, e che per esse medesime
v'hanno
delle virtù da esercitare. Dolce
conquista
mento
allettasull'egoismoe sulla leggerezza! Fortunato
nuovi
che acquistandoal povero
proteggitori,
dilata insieme
in meglio
l'imperodella virtù,avanza
i costumi
dalla fortuna.
della classe spalleggiata
Non
vogliamo noi qui disegnare le discipline
normali
che
noi
raccolte
preferiamo di
in
cui
modelli
dei
"1) Siccome
e
d*
introdotte
andrebbero
dirigere
le
insegnare
madri
sale
su
di
di
di
eiò
1
silo;
d'a-
delle
alla lettura
e
particolareggiate
ragion pubblica ^^) ^^\ Noi
famiglia
asilo
sale
veggono
fatti di
già
alle
si
vi
esortare
nelle
;
cosi
si
alle
migliori
,
eziandio
medesime
precetti
dere
diffon-
fondare
di
aspettava
e
di
si aspettava
farli gustare.
La
161
-
limiteremo
ci
non
replicare alcune raccomandazioni
chiarite
nei regolamenti. Noi
consia
sempre
Francia
lo dicemmo
noi
tiene
Gamplouis,
di
let, Nau
nomi»
si
DeUa
fatto
dinxione
vigilanza
2.
di
alla
Parigi
;
Lettere
qui rimembrare
reale
5.
/
6.
//
canti
da
uno
di
Collezioni
9.
Primizie
Uno
con-
alcune
specialmente
oltre
quelle
delle
additate
d'asilo
dei
e
comitati
di
sopra
alle
dottrine
Parigi,
4.**
in
di Grenoble,
Rey
dott.
Cerise
edizione
terza
delle
consigliere
;
Parigi
;
1836.
,
Parigi, 1836.
facoltà intellettuali
del
signore
delle
scuole
annù
;
coppiare
ac-
seppe
1835.
asilo, del
sviluppo
lo
il quale
Gochin,
per
Giuseppe
per
d'asUo,
^
Wilderpin,
e
morali
dei
zione;
inglese, 2. edi-
in
1834.
sul
sistema
^imagini
le sale
per
naturale
storia
la
d'Inghilterra per
d'asilo
in-
prima
ad
uso
Parigi 1836.
i
delle
titolo
alcune
italiane
le quali
Sull'educazione
:
citati
da
d'asilo,
sale
del
signor
fra
il discorso
deiravv.
yolgarizzamento
questo
rimembrati
ragionamento
e
da
della
sotto
classe
digente,
in-
ancbe
noi
un
elenco
agli asili per Tinfanzia,
intorno
le mani.
ed
di
i
Piacenza
lavori
lodato
in
nota
del
utilissimi
conte
al proemio
Petitti
e
Aporti
di
,
Lambnuchini
d* alte
di
Firenze
,
Degerando,
qui stampato
ridondante
il 1832,
infanzia
aggiungeremo
stampate
Gioia
degli insigni filantropiabate
Cremona
prima
Torino
a
caritatevoli.
anime
Degerando
opericcioole
ci troviamo
ora
della
alle
dedicati
cenni
scritti
apprezzabile pubblicato
assai
scritto
(2) Agli
di
materno
Parigi, 1836.
seguente
Oltre
ec.
d'
sette
a
di
brevi
di
ignorare
Millet; Parigi 1836.
M.
8.
10.
sale
Grenoble,
sale
per
Osservazioni
Baielle;
Il
moglie
le sale
Londra,
fanzioy
la pratica
delle
sistema
fanciulli
7.
linguaggio
Francia,
in
degP infanti
d*Angers;
per
delle
settole
mia
a
medico
//
lasciarono
1834.
delle
JUanuale
corte
4.
il
parole
seguite
inorale
felicemente
3.
elleno
pure
capitolo.
questo
1.
loro
colle signore Mil-
pietosa carità.
più profitteyoli pubblicazioni
In
quando
nelle
d*nna
ben
reputiamo
Noi
Mallet;
discoperse
accenti
cogli
glnnto
obbligazione
cotesU
,
,
i loro
~
ed
dell* avv.
idee
di
degli stessi
altri
Saleri, infiorato
filosofia
di
di
cav.
autori,
opportuna
giustizia sociale
ed
il
dizione
eru-
e
,
11
di
162
-
glieremoverbigraziadi
esito
buon
provata con
beneficenza
pubblicarono
si
,
annuali
Rapporti
asili di
,
alle
Fantastici
Suir
Pietro
Guicciardini,
della
Rossi
Angelo
ispettrice,
Bartolinl-BalVandoni
P.
seppe
Giu,
Barzellotti.
infanzia
prima
Becchi
Gio.
,
Gipriani, Franceschi,
educazione
scrivere
a
Giampletri
Fruttuoso
Targioni-Tozzetti,
Gazzeri,
di
agli
intorno
Elvira
,
delli, Antonio
stabilimenti
degli
quali ebbero
Luciani,
nata
rendite
1835-36-37-38-39-40-41
nei
stampati,
Rosellini
Massimina
in
anni
Francesco
dott.
Francescbi,
generale la pratica
che
qualche istituto
e
:
gli
per
colà
Firenze,
rendere
applicabile
giurisprudenza
proficua
-
nella
indigente
classe
;
Torino,
1832.
Discorsi
di
D.
viglio; Pavia,
Dott.
Buffini
r aspetto
asili
dagli
aspettare
future
istitutore
Careano
delle
scuole
infantili
Tre-
in
1838.
Andrea
sotto
delle
Carlo
di
direttore
di
sanitaria
polizia
Brescia
;
salute
sulla
pubblica
sul
e
siderati
con-
dannosi
che
ben
essere
tipografo
Venturini
Gaetano
per
,
effetti
ovvero
,
deli* infanzia
generazioni
gli asili deliMnfanzia
spedali,
,
1839.
Delle
infantili
scuole
Regolamento
Maurizio
dell* asilo
Farina
Sermone
d*un
di
;
D.
anonimo
infantile
Torino
di
1839.
Torino,
;
Rivarolo
) del cavaliere
( Canavese
1840.
Giulio
Ratti
di
proposto
in Sfilano.
Fedele
s.
Milano,
—
.
1838.
risposte dello
Brevi
pubblica
Gli
carità.
Milano,
-"
asili deir
all'opuscolo
stesso
infanzia
anonimo.
Sacchi;
loro
utilità
ed
ordinamento
memoria
Lambrusckini
dallo
pubblicate
Saleri»
9
De-
di
,
altre
ed
della
1838.
,
fendente
illusioni
Le
—
Giuseppe
appartenenti
stesso,
Adelaide
Sacchi,
ai
Montgolfier.
gnori
si-
—
Milano, 1836.
Rapporto
sulle
scuole
infantili
Pisa,
di
di
Alessandro
Torri.
•—
Pisa,
1838.
Zanella
sacerdote
Melodie
sacre
Giambattista,
le
per
scuole
di
Trento.
infantili di
Padova,
—
Samuele
1840.
Biava.
Milano
—
,
1836.
Della
direzione
delle
Orazione
morale
scienze
del
e
canonico
delle
sale
d' asilo.
Milano,
—
1837
annali
dell* industria.
Ambrogio
Ambrosoli.
—
Milano,
1839.
versali
uni-
153
-
consìste
nell' affidare
fratello
un
Sullo
degli
stato
altri
l*infnnzia.
^
asili
Degli
carità
simili
Milano,
1837
infantili
in
adottivi
r infanzia
per
del
rapporti
allo
ed
di
fra
presi
Milano,
di
i
1838,
di
agili
degli
di
carità
per
Sacchi.
Giuseppe
del
e
in
tutela
medeaimo.
attuale
stato
generale
alla
ragazzo
sorella
di
alla fondazione
Intorno
ciascun
una
asìH
ed
Saechij
Giuseppe
di
o
-
asilo
primo
in
Mantova
scorso
di,
sacerdote
del
deir
Proposta
di Brescia
dell'Ateneo
asili
Muti.
Mantova,
-
infantili
in
Saleri,
Br*oia
1839.
fatta
nel
Commentari
—
naio
gen-
stampa
a
1835.
carità
di
scnole
Giuseppe
dello
simile
Proposta
Giuseppe
delle
erezione
dall* avvocato
1835,
Sugli
professore
stesso.
Tinfanzia,
per
1836.
Brescia,
—
di
carme
Silvio
Pellico.
Codo-
—
1838.
gno,
Regolamento
scuola
d*una
r istituzione
per
infantile
in
Novara
—
1840.
Novara,
nelle
infantili
scuole
Boncompagni.
cavaliere
del
Torino
—
1839.
,
asili
Sugli
T infanzia
per
1841.
Tanno
per
professore
dell* abate
Orazione
Piacenza,
in
Piacenza
—
Strenna
—
Zecchini.
Giambattista
Verona
—
Scarabelli
Luciano
strenna
di
simile
dello
1839.
stesso
Tanno
per
1842.
Istruzione
religiosa
delTabate
Gio.
Piccola
Il
Abate
di
dottore
per
Edita
—
asili
in
di
Soresina
Treviglio.
infanzia
Torino,
—
del
della
Verona,
~
tradotto
con
1837.
compendio
infantili.
1839.
derise
dottore
Milano,
—
anzidetto,
scuole
delle
infantili
scuole
figure.
Bianchi,
Zecchini
uso
delle
con
T
per
Andrea
professore
Maria
fanciulli
pei fanciulli
degli
del
note
Vertua,
Bibbia
medico
pei
1839,
vita
Cristo.
di
e
edizione
terza
1842.
del
Strenna
parmense
a
beneficio
degli
asili
T
per
infanzia.
Parma,
—
1843.
Nuove
parole
di
Atessandro
Micali.
al povero,
istituto
provvidenza
Guastallese
un
Giuseppe
Soccorrasi
SulT
di
di
dalla
poesie
principessa
Marchetti.
Parma,
^
educazione
a' suoi
di
per
alcuni
le
concittadini
carità
per
fanzia
T in-
1842.
giovani.
fanciulle
Adelaide
di
—
fondato
Borghese.
—
Trento,
sotto
Roma,
1842.
il titolo
1842,
Della
autore
INDICE
MATBRIB^
DBLLB
Differensa
nel
pensiero
istruzione
l' età
tra
DELL'AVVOCATO
DISCORSO
sentimento
nel
e
popolare
DEL
intorno
nostra
età
le
e
bisogno
al
della
trascorse
.
nel
Perchè
dello
fini
Ilei
suoi
vero
vpro
Influsso
si
passato
Necessità
istruzione
V
della
istmadone
dell'
importansa
trascurasse
sviluppo
infime
delle
perchè
intelligenza
popolare
l'
acchiude
al
coglie
del
ciò
tutto
dalla
che
Idea
del
Cagioni
le
è
popolo
Rousseau
trovano
bene
Sentenze
Spirito
.
»
}
"
3
»
4
i
colga
sortì
il
e
umane»
del
"
»
cuore
e
sui
dei
destini
7
V
sociali
doveri
primi
dei
uno
che
che
nazioni
dominava
tardarono
moderne
9
»
intomo
in
Io
questo
d'
generale
discordanti
8
»
....
progresso
si
che
.
disviluppata
affezioni
sulle
le
prospera
intelligenza
intelligenza
del
di
Errore
.
»....»
istruzione
Idea
.
classi
nomo
popoli
L'
ì
pag»
propri
si
della
ed
necessità
alla
ObbiezioBi
.
.
del
T
e
del
germi
processo
stato
una
»
nazione
pensatori
istruzione
l' istruzione
e
sociale
stato
cagioni
"
intorno
la
gli
presso
popolare»
che
la
fecero
pubblica
situazione
dopo
sorgere
il
»
iS
»
i3
.
antichi
anco
Ì0
costituite
e
la
fusero
dif-
»
i5
166
-
Idea
della
Come
la
—
morale
21
pag,
statistica
iaflaito
abbia
dare
a
all' istruzione
Hnportaiiza
popolare
dell'economia
Importanza
negli stati^
influsso
ed
dell' i-
sovr'essa
strozione
la
Anco
Le
potenza
infime
e
i
tano
Dottrine
gloria delle nazioni
la
sociali
classi
politicanei
l' economia
fallaci intomo
Idee
22
»
la
proprietari per
»
35
»
26
»
27
.
.
si sommet-
istruzione
loro
di
ricchi
dei
il dovere
intomo
cattoliche
.
23
dall'istruzione
sacrifici^ cui
i
-
.
pendono
demeritano
non
andati
tempi
»
i poveri
soccorrere
28
»
Particolari
compartita
lasciar
del
Danni
Condizioni
Y
Ubera
vuoisi
di
Circostanze
la
eccezione
a
nelle
i' età
secoli^ dopo
varii
religione
ogni dottrinatore
ad
istruzione
per
età nostra
cittadini
aceomunata
ora
oflendono
non
di
classe
ogni
dell' istrozioiie
L' istrazione
I lumi
ad
nella
vuoisi
che
istruzione
la
distinguono
che
le
tntte
,
.
di
.
mezzo
.
»
30
*
ini
»
31
»
tv*
»
32
,
.
classi
la morale
e
quali
può
virtù
essere
pochi
c»n
«33
lumi
Le
classi
infime
dell' istruzione
abbisognai
assai
più
che
le
vate
ele35
.,...»
L'istruzione
è
si
Uvenaioni
ara
volta
nazioni
all' utilità delle
e
per
essa
la
alla pratica
congiunge
della età nostra
»
rendono
che
più
neccessaria
inesatta
condizione
Deir
istruzione
del
delle
classi
della
del
Cagioni
13
dell' infanzia
agosto
Romagna
Regno
onde
no«
di
e
•
migliorare
la
e
1837»
dell' utile
può
del
trarsi
che
e
delle
offesa
»
ai
Odescalchi
delle
scuole
venissero
nelle
età
43
45
vescovi
infantili
•
trascurati
42
scuole
religioso
cardinale
ad
procede
Lombardo-Veneto
i fanciulli
»
.
»
povere
infantili^fisico» intellettivo morale
L'enciclica
mezzi
sui
sig. Chevalier
37
r istruzione
popolare
Sentenza
rica
teo-
passate
...»
ivi
48
id7
-
—
•
Che
indole
del
Utile
Le
dalle
aasonta
dello
leggere"
iniuidll
scaole
IHflèreiuie
ddl'
Necessità
della
scrivere
del
e
isciolgouo
non
edoeasioae
del
praticauente
e
in
i vincoli
primi
pag.
di
famiglia
anni
il
decisione
settembre
6
63
»
bunali
dal
e
e
del
il sistema
4841, da
sua
che
il
principe vice-re
eceeUeisa
antorizM
intomo
dalle
stato
il
ad
tore
governadai
avere
1 delitti
le contravvenzioni^
giuochi
nei
giovanetti
della
prima
del
religioso
sentimento
fanciulli
dei
istruzione
è dovuta
al
della
di
Necessità
del
della
di
delle
cazione
tecnico
fino
Norme
I
al
scuole
stesse
insegnamento,
i8.**
di
e
d'
un
dei
metodo
tutto
per
nuovo
attuali
società
la
verso
i ricchi
essere
esposta
a
maggiori
tempi
antichi
e
del
e
,
72
*
73
e
»
78
lità
uti-
sua
81
.
figlidel
di
il
evitarle
ad
mezai
e
custodia
corso
protettorato
a
in
povero
e
84
»
89
quela
se-
di educa-
elementare
col
degli
stessi
prò
»
istituto
90
acchiudersi
condizione
medio
•
Lucas
popolare
prò
60
educazione
alla
intellettiva
»
...
anno
provvisorie pel
pericoli delle
a
infantili,col
scuole
delle
istruzione
istituzione
novella
è razionale,
nostra
proposito
in
sentenza
Esagerazioni dannose
età
Tùtruzione
congiungere
cuore;
Proposta
nella
istruzione
68
cattoli-
.^
metodo
»
ginnastici
cismo
11
tri-
prigioni
regolare* dei
movimento
comunicata
sig. conte
l' autore
notizie
lo
dei
R.
canto
Sviluppo
L' idea
I.
governo
pei fanciulli
Utile
di S. A.
oolpevoU^
i
66
•ivi
Lombwdia,
di
55
59
penitenziale
Graziosa
»
......
perehè sia ntUe
,
5S
...»
edjacazione
la
51
»
Italia
conteggiare pei poveri
e
.
fisica
vita
infantili
scuole
semplice istrozione
la
tra
teoricamente
eonsiderata
perfezionamento
dei
ImportanBa
Hvo^a
dvtttà
la
sia
cosa
del
vicende,
eyo
nel
mal
povero
che
non
genio
nel
il
dei
nostro
poveri
tempo
proletario
dei
«96
168
—
Non
istituzione
r
eisere
ai
riuscire
per
nuova
-
di
riechi
portabile
incom-
peto
99
»
elemosine
delle
Pericoli
manuali
»
intendimenti
dagl'
disviarsi
Non
ed
al
al
pure
non
dei
benefattori
fisico^
bisogno
ma
le
ad
elomosine
tempo
un
plicandole
ap-
telletto
all'in-
morale
"
cattolica
Sentenza
in
delle
Potere
confronto
bresciana
irrevocabUi
come
queir
protetto
alla
che
merita
elemosina
V
corporale
»
prò
celebrate
già
delle
a
infantili,
scuole
favore
del
e
istituto
nuovo
Vice-Reale
39
e
lo
dichiara
1842
meritevole
che
approva
d'
essere
113
tore
dall'au-
»
novembre
107
disposizioni
proposto
sopra
istituto,
»
a
Ì06
tuale
spiri-
assocciazioni
Beneficenza
Risoluzione
preferenza
sulla
ivi
in
massima
favorito
e
.117
lf6
INDICE
MATERIE
DELLE
RAGIONAMENTO
DEL
DEL
BARONE
DEGERANDO
ALL*
INTORNO
0RI61NB
AI
PRINGIPII
ED
CONDIZIONI
ALLB
DELLE
SALE
,
ODASELO
L*INP
PER
•IONE
DELLE
VOLGARHSATO
DA
INFANTILI
SCUOLE
del
Gloja
(avvocato
Proemio
di
foir
Origine
In
DELLA
di
menzione
un
discorso
suo
(in
nota
una
»
sugli asili dell' infanzia
Degerando
di
Traduttore
del
essi
di
oomiBclameBto
e
infiantili
tali
il
stabilimenti
delle
donne
.
.
tale
su
in
del
argomento
In
132
i80
e
IM
piemontese
Haarislo
cav.
di
Inghilterra
Pastoret
istitutori
Millet
le
fa
ne
un
Buchanan^
visita^
e
»
iS9
»
iSO
Farina
nota)
marchesa
Madama
e
....
.
.
La
con
saggio
a
Parigi
Brongham^
altre
dame
ec
s'istituiscono
.
»
130
»
i31
in
ÌM
Parigi
In
Londra
iS7
iS9
........
^
Parere
•
.
il9^
pensiero
»
«129
.
primo
1S6
L
specialmente
opera
iS7
»
(in nota)
iRrimi inventori
Danimarca
1S3
»
Pietro);
utilità
scuole
(
COMHIg-
BRR8CIA.
DI
ARTICOLO
I
MEMBRO
Traduttore)
del
Le
Uff
traduttore
Proemio
Cenni
ANSIA
ed
in
tutto
il
regno
unito
»
i32
170-^
-
Bordò
A
infentiU
scuole
Altre
Dupach
Francia
In
di
ossa
di
vescovo
s.
i33, iS4, 435,
che
nota
si legge (in nota)
i38
fonda
l'iapemirlee
Vienna
A
IfeUa
Berlino
a
Carolina
Augusta
•
Lambruschini^
Zesi,
"
Guicciardini^
Frassi"
il
^«"* ***»
Lombardia
a
Vice-re
Saleri
Ferdinando
istituisce
le
altri
protesione
in
visita in
I. le
delle
LL.
AA.
II.
440, 444
nomi
ed
debbono
dominare
agli
Orzinovi^
alle Colonie
nota
una
del
e
direBione
Educazione
Regola
Utilità
—
che
si dà
riguardo
—
*^
e
448
infantili
»
abitudini
^*2
444
e
»
444
»
445
»
446,
446
lodevoli
ivi
e
447
»
446
447, 448, 449,150, 451. 45S, 463,464
alla salute
alle
445
e
•ivi
ristretto
in
•
»
in tali scuole
ù^i
delle
(in nota)
bruciati
438
IL
ITecker
madama
439
duttore)
Tra-
Inglesi
nella ordinazione
dalle scuole
HoUiplici Vantagigfi
Fanciulli
e
tale istituzione
si ritardasse
scrisse
Ne
**''
molti
e
sale d'asUo
Perchè
?
•ivi
Brescia
loro; (in
ARTICOLO
Principii che
i39
•
Chiodi
Brescia,
di America
»
RR.
443
Agli Stati-Uniti
*^
24J
(in nota)
città d'Italia:
varie
in
la
sotto
Vice-regina
ta
e
imperatore
L'
•
stanno
•
cardinale
legato di Bologna
In
i34
*
Svinerà
Aporti
»
»
Italia
In
i37
.
Belgio
principessa le
e
dei Traduttore)
IfeU'Alemagna
Una
136
Algeri
Agostino; (in
reale
un'ordinania
da
regoUta
nel
Scuole
Pavia
da
trasporta
pag.
....
attuale
Dapnch
fonda
le
Francia
in
el65
»
464
»
449
»
ivi
171
-
Utilità
ciguiArdo ai legami
"-
benevoleRBa
all' ifltmzione
—
ai
—
—
di
segni
sulle
leggere^
9
-.
ricco
tra
e
povero
.
cose
numeraiione
scrivere,
^
alia
—
—
al
—
—
all'ammaestramento
—
—
al
—
~
alla
150
ginnastica
151
»
piacevole
al
—
—
—
donne
la
d'
contraggenio
del
l'educazione
de'fonciulli
delle
infontili
scuole
dame
visitatrici
economiche
ed
di
questi stabilimenti
estendere
nelle
(ed
campagne
una
nota
ogni
ragazzo
Parigi
a
ed
in
altre
città
della
.
156
156
.
iv
le
157
»
15S
ai
.
.
.
scuole
2)
nota
de' doni
»
»
ospizio per
la
157
.
.
direttrice
Suppellettili (e
e
del
Francia
,
Distribuzione
ivi
»
dovrebbero
dell'
»
»
.
.
Traduttore)
Qualità
ivi
III.
156
alla
•
»
comune
per
155
»
paganti
asili si
ivi
•
.
precettrici
materiali
154
?
esdnsivamente
tvi
ivi
•
precettrice
le
Condizioni
Salerio
153
fon-
»
ARTICOLO
Spesa
147
e
religione
collegiale delle
Riunione
Gli
15S
obbedienza
presidenza
una
per
Desco
»
151, 15S
»
disposizione del
mala
si aspetta
pure
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alla
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Scuola
e
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MILANO
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Tipi
di
Paolo
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Carpano
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DEL
EDITORE
oscuri
luoghi più
I
di
LIBRAJO
dichiarati
Dante
GIROLAMO
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della
controyersi
e
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stesso
Dwina
,
Piòci^ professore di
delFalneo
onorario
socio
e
di
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I. Introduzione
n.
Confutazione
IV.
Il Veltro
Quando
il
abbia
VI.
Musaici
ed
dieci
cinque.
Divina
nella
n.
Ottantasette
poste
a^ suoi
m.
al
di
volume
e
e
nuova
Fiuto.
»^
Dante
i
lezioni
molti
classici toscani.
Cominedfà
della Divina
prò-
editori.
del
Dantesca
secolo
decimonono
condotta
opere.
207
in
in
nuove
futuri
Riblioteca
numero
Un
bormiesi
Commedia,
Commedia
Divina
APPENDICI
I. Idiotismi
allegorica.
inferito.
deU^
di
Terso
e
la
compiuta
anagrammi
interpretazione del
Ginnasio
allegorica.
Selva
storicodella
cinquecento
la cantica
Selva
della
morale
senso
Dante
particolarmente
e
R.
CAPITOLI
senso
del
ed
nelfl.
Rrescia.
BEI
dei
Dimostrazione
lettere
piano delP opera.
e
III.
V.
belle
seppe'
Giu-
di
appendici
tre
con
Commedia
8.^
carta
comune
L.
4
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alla Rodoniana
99
^
*.
Vittorio
Barzoni
Pagani^ letto
all'ateneo
Elogio
G,
B.
di
4pssione
Del
Cressoni.
7
di Rrescia
1843. Opuscolo
maggio
Salasso.
dell^ avvocato
Lettere
Opuscolo
in
8.^
del
in
dottor
nella
8.^
i
51
—
...
Angelo
»
—
76
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