£cJmc WlGé/^O ^p:"x^ìZ ITALIAN HISTORY i OF THE RISORGIMENTO PERIOD THECOLLECTIONOF ; GA^ H.NELSON A.M.1896 Iboughterom the BEQUEST ARCHlBALD-CAECfCOOLIDGE: A.B. MDCCCCXXXr 1887 OF xoi^ii SPECIALMEi rOru*. ^^u SCUOLE DELLE ?CS a IISFANTILI beneficiodello scuole LDianiili bi V ^ Htt^fia PRESSO GIROLAMO in istrada 7iuoì?a ut BDltOKE UBRAiO QUADRI «. S517 e 3550. r , JiX ìoXsjtA, , / r RAGIONAMENTO INTOBNO LA ISTRUZIONE SPEOALMENTE E RICHIESTE LE SUE DEL COin)IZIONI ETÀ DALLA NOSTRA POPOLO RAGIONAMENTO INTORNO LA SPEOALMENTE ISTRUZIOINE E RICHIESTE LE SUE DEL CONDIZIONI ETÀ. DALLA NOSTRA POPOLO RAGIONAMENTO INTOBNO LA ISTRUZIOINE SPEOALMENTE E LE DEL GOinìIZIONI SUE ETÀ KIGHIESTE DALLA NOSTRA POPOLO ne(^ jdci!e9vie^ "^ ne/c" uióef^ " ^nncyìHX/f^e m cu/ Àrec^d(yrù jdfioù jdv caCc accoMier" ^ìH/v^z^ e cTìiomne onorai cauo/ mc MKcen/ziaéc a" oncl" Àr(decixon" ,d4f Aod^ m^^ d 0u^a^ net oidnóo cofua^p^^do/ M9^o recente cne ae^u^ ^ùpà/ neà e^oca^ /x"rme2"af ìdéiiuzame Mf^ jàoca^^ e if^Ttfo mwyì^ eoo /ored4ùe9i^o^ Àiiéàùodf. e tumU ypìn^oCa^^c a/nme e^l oftoram:^ ènciàimenà/. e rùceroccérùce àì^eóémtóo eùoééo oa^nc Ao^ae9^ cte^f/ìuv cuc Aenc' noó^fy^ ^àer€^ eCeU' aen^^tca^ atl eCe^cu eéà" a/' noó^a^^ modo e Idù^ci^oTic oahh^o^ a£^^€^oàWJ eaucafrcce cti eie^A^o^^ m^"^^ 'im^ À€M€iéo €ueù^ Àromao^ere ééicua^ MfcriUo Àreden£" fjfo aoMiiUo ecù éof au^ene me ^iH"d49^o iumchf^érm^ a^ mira nofne^ m a rla""r(hfa^ am- dAecìut-- uenerceie àféy^u/Zéone cuce m e ^ , ane^x^ menie e a^ jà'àeéuir^ne éfUemufnenéù Areoi.^ 'v^'ì^ano £^y^?ne aeM u^ ^ad^o e co7uuzu"ni/: jàoumtóo^ odic cua^ ji^£rm"dù ^i/v"yr". Aer nan^ noti in€ua/no jàoàau^ Aer colme cnlrùhifecc cùec jéa^ eoe e/ au^e m^oa/no a€za/ì^t m a concu^zione ^no^a^/ inleiMà/ua^ jàefvx^i^ e óa'ì"ne^^€o^" jtfo/mu^ eùed/ Tnocùernc ne/^ ancAc cne j^cuale l€'dO^^O. fwn lene^icen^zci// ca^nunaócc' Ae^" cwi^ curiMc cieace^Hz^ con c anna^ it- aecc ne^ti sàéiàùi déalo net jàuo ae/' cnAin/ziev e Ziro jdiw ev cooùci^' Aeiu^cv "Zùone^ me /w"^ tìio^ faaaatiéaf cu 0^aàl^y ÀurC' non euirmfada^ me- a^ carico rejjffo a^Cf^éueccxcu cÀ" mcmcfìumono Tìb cm ,omr€r" inA^ti"Cacu.one Còd^r^a Aé^'ueniref a^cKUodcc^menle tt^édez/za^ ^o^ nitHSf Avvero (let ux^ u(^ meo cenno tu cmo^^om-' Mfca^ ^otfS^ rmw- mccà ne/ cJJi^ov"x^2cone: iev^auf M cAe^ Aenda/jnenfc Mcim '^ eumncCenauhf^ meri' net SPECIALMENTE E SUE DELLE CONDIZIONI NOSTRA AVVOCATO GIUSEPPE SALERI Diu'ATsrao pBisionm nuA ETÀ NELLA DELL* DISCORSO noFniTo POPOLO DEL pubblica bukia oi dbli'anho SBsnon accadivico hdccczli -oMllHo- buono è ^DOMO natura, dalla la e educazione ignoranza il contro ed vizio delitto (^". Di al loro eloquente secolo, scorso vita della gli di ogni del egli è di qal male pur falsata le pensamento le escladere semi 0 loro cito di e i pensatori sorti della il domma coesistono ora vero parole che il edacazione. di an delia con pervertimento illastre quelli si del fecero che suole e cima alla educazione. intendo non ma, dell* digradazione essere sub- specie oggimai bene giacque umana scrittore, originale progressi né universale la la delio mezzo dei impotente governi politici posero stessi esso studi loro effetto al alzavano guisa filantropi nel fu scina tra- destino naturale suo voce, non dappoiché ai (1) Io quella civile, infruttuosa: bietto e lo pregiudizio questa alcuni voce falsata soltanto dal e della mani dalle alPescire nel sequela o di I uomo. umano cuore con ; trasandata ma 2 — Ed è questo si differenzia tale - onde movimento un lunga mano passate, nelle qualila dalle la età nostra . delle infime istruzione non ad causa una ad che tempo di trasandata un e di sé sagrificio gnarono spregevole,se- che nello vero vuoisi che citudini solle- spirito ad ogni di chiarire scopo avviati sia per riuscire strada cui siamo su ed al bene s^ ella sia tale in quel cambio o classe la sorreggesi la istruzione sociale compartita allo , generale le universali addentrarci ad stro no- rintracciare a , onde di umane F istruzione attragga in oggi conduce ne cose la meditazione sia venuto cagionionde se so* del singolarissima Condizione volge cure si levavano da poco e in apparenza intervalli la storia delle luminose. epoche le spiriti generosiche che facendo e affezioni, le comuni le attraeva non di alcuni se vra classi di se al da , traviarci Gravi e degne investigazioni che noi si svolgano in questo giorno solenne per dedicato in ispecial modo alle scienze, alle lettere glia; famied alle arti e quindi al vantaggiodella umana al tutto, ma non non nuove perciò inutili: nell'errore. conciossiachè si odono sono a le menti che tutto torneranno coloro uscirne sua vi ripetute, da che ove luce, e e di io conquistare non se si stanno nel nuovo ho ne in za abbastan- mai non cieco odio addotte sorga vane, che verità sono a muover nostro fiducia, le tra i dubbi, innanzi il loro si ponga utili certamente saranno vero si pos-r guerra secolo, mie non parole a desiderosi di nella intera giopei nostri vani ischiavi a fallaci prinfidate abitudini,sono ai quali,non concittadini, tenaci a contratte cipiie non le sorti di nostra specie nell'avvenire. mare afferSe si stesse all'opinare di alcuni dovremmo che che il dare opera all'istruzione universale, 3 - da quasi un da cieco intrattiene secolo fanatismo che gno, fosse frutto bisognifattizi in lumi effrenati segnato che sviluppo lo tive alle società che morali e la e venire a sentenze! pose in ogni addurne al bene, quasi intellet-» umana tura crea- in trarne e quasi che Terrore non glia sonon essere se passeggiero e la universalità e la costanza nel proclamare il bisogno e Futile della teorica quale che nel consentire a istruzione,come il suggellodei giudizidella non siasi, soglianoessere quella vece rovina: lo provvidenza stesso dovessero non a generare artiere nelF perfezionedelle facoltà Dio reggiare pa- creare efficaci la Strane umane. a classi, a solo che del biso* diretti proprio stato abbia poi agricoltore : d^onde sconvolgimento di ogni ordine neir ha fuor le tutte uno del scontentamento e menti, venisse d^ intendimenti desideri e le tutte diffondere a confondere e — a e , natura. Si trascurava intellettiva e che r negli tempi la popolo, perchè del morale e andati esperienza non si stessero le veraci sero acchiudere da a il bene e nelle , il male più o meno legislazione desumere i gradi della una elementi essenziali delTuomo; rimuovere in essere prospero deglistati: si pareva allora che net , che zione osserva- cagionidel degF individui e nei premi precettilegislativi sero la chiarito ancora aveano educazione al bene conciossiachè ostacoli non possono il ben pene delle si doves-^ nazioni, e lodevole vita istanno si civile. Ma aves-* gli neglistatuti essi porgere aiuti nire può veche i suoi germi, e dall'opera della natura: che vogliono essere nelle potenze svolti,si stanno nel conoscitive delFuomo, nelle morali e affezioni, loro ordinato sviluppamento.Di questa guisa sol- e ma , essere non 5- -. nel propriasorte felicità od alla ch^egIiconcorre propria,perchè eglisolo soltanto senso alla sventura sua scere gli enti della creazione ha facoltà di conole leggi naturali,di seguitarle o di deviarne. , Ma si si fatte leggi, nelle quali sta il vero, non del pensiero re-, colla virtù comprendono se non ad alto grado ; dappoiché in nessuna delle vacata rie la sensitiva, guise di vita proprie air uomo, la intellettiva, indivisibile dal la morale, il vero, bene, si offre per ogni parte intuitivo : le apparenze sono agli enti ingannevoli: né come per ogni dove la provvidenza ha compartitaalla nostra irrazionali, sicura de^ suoi e speciela c(»nprensioneimmediata destini,de^suoi bisognie dei mezzi a soddisfarli "^". fra tutti (1) Nel leeoli in paò yero far a migliori che tutto gr individui imaginazione arti si videro dine fisico e le nazioni in flore morale » male che inteso la espressione affetti deiruomo; nimo ad di ogni e é desso relazioni uomo air imperio dei superstizione di e ciò che dal beneficii,non Montesquica , essere : nel e é giuridiche é che le il vero leggi in dei e la difetto ogni é che credenze. Onde essenziali tutto che il vero nei sceverata che gli uomini nelle vidui gP indi- si sottraggo che in tutto fra Ta- tf istituzioni; maniera religione stessa, negli cfGcaci sMnviliscono la morale diffonde e cagioni in ; sono eleva magistrati nazione le relazioni pensieri le per non consorzio stanno cittadini lettere le le delFor- fattizi modelli nei vero glndizii dei fra nazione non cui il vero ne* e della dappoiché essenziali a nell'umano affetti, in che leggi fanatismo di avvi civile, che principii giuridici; e vita bellezze ressero bio cam- i godimenti scopo V eloquenza ; popoli, uomo, si in volgono ma delia alle ove generoso, giustizia nelle le di nobili i a V amenità cuore nuove la libertà la rispetti fra e vivace degradano aventi si attennero cose si risguarda arti scaddero imprendimento al bene» sviamento di- per naturale. T ordine per Inutile è rutile se , e guisa di ogni nelle sinché spirito di esista non si conducono del gli affetti , ove che : del corso il vero famiglia; umana esseref materiale si ponga egli è il bello ruina; a menti né della sorti al ben risguarda delle De le nel interyenne rafQgarato quanto essere é che che fra dalla zioni consolail dettato gli enti Lo svolgimento della V il per que scriveva uomo V essere potenza primo bisogno : Elvezio quando e della il frutto uomo la è dun*' dell'intelletto educazione , proferivaquelF ed ingegno acuto in errava ciò la educazione e del delle aiutatrice 1 utto ella infatti che delle dall'abituro vedi fedele delle Àpelle,di dell'Ariosto e ed del edifici del- rudi natura, tu pitture, elezione senza di opere dalle canzoni rusti- esquisite alle , e onde di Tiziano Fuomo : primordi dell'umano memoria dei figliuoli nei alla effondeva il nemico le riportata sovra o affezioni dell'anima, ai poemi di Omero, del Tasso: dalle idee incompiute del e ad ogni bene che schiude la intuizione ai sistemi uomo, nobili dal delFuomo: cuore dalle noi ordinato meno sontuosi più della o derivò selvaggio errante incivilite: raccomandava tenere ai del e altro non informi la vittoria vero età Rafaello consorzio più e partipiù sue cali ed delle che essere secoli più , del mano per nella terra r architettura copia ampio che scavarsi può vero connaturali. dei corso deirintendimento facoltà né è non siderasse con- utile,di bello^di grande di nel leggiamo prodotto più o meno processo si pareva delle idee del alFuomo potenze tissima, importan- che solo creatrice laddove bene, verità una scientifici dell'Accademia e del Pe- nero ripato: dagli usi e dalle pratiche in cui si contenle prime teoriche della sociale giustizia ai codici elaborati della sapienza leggifattiva tu non vedi, se ben consideri,che i vari gradi e moltiplici della perfezione, della intelligenzae del cuore. rono Fubarbari i popoli quando quellepotenze erano , , farono indotte i destini (Vedi dalla del civile BervUle.) natura, consorzio, dovrebbe e a tutto applicarsi a indistintamente tutto che rumano risguarda sapere. 7 — ch^eile ebbero ingerme, e si fecero civili a misura procedimento. E lo sviluppo delle facoltà conoscitive giova in modo ammirabile quellodelle affezioni,che il vero nelle regioni conquistatonon si aggira infruttuoso dell' intelletto, destino delFuomo essendo conoscere scendono die agire e i convincimenti profondi della mente la cagione su» e sono operativinel cuore delF indole varia degP individui é dei popoli. prema La moralità e verace pende ella stessa dal operosa , , che vero noi d'onde sotto il tribunale un muove una è di nome non voce innalza coscienza suscettivo di tro den- corruzione, della cui vazione approal cui e ineffabile, potente, sequela un contento rimprovero succede il rimorso laceratore. E la reale delle nae e zioni non perituragrandezza degli uomini ze dal vero nasce più o meno aperto nelle credenche radicate abbiano alzate tutte le potenze ne , conoscitive L'eroismo dei popoli che sveglia e morali. l'ammirazione altre cagioni; non venne per fra di essi,prosperarono trionfo ottennero ressero e credenze quellinei quali viveano profonde: caddero invece vinti quellisoltanto in cui o non furono e erano convincimenti,o non pareggiavano nella forza i convincimenti dei popoli vincitori. Se il potere infatti della ragione sia allargatoin sieno ordinate, un ne popolo, se le affezioni del cuore sadatte di leggidila vita civile procede ad onta o di istituzioni sconfacenti: o dappoiché alla viene delle leggi od mancanza a leggi inconsulte riparatodai costumi e dagli usi che spesse fiate ne tengono vece , e gli istituti inopportuniai tempi o delcadono si riformano; ma le idee sieno figlie o se , P errore, e le affezioni sieno travolte dall'ordine na- a- — si giace^e noi turale,l^operadel più savio legislatore frutto o torcersi senza veggiamo per la storia o tornare in danno le stesse riformagioni che ti parrebbero teoricamente aveano più utili,perchè non radice sentire dei popoli.E fu nelF intendere e nel i pensatoridella tale sperienza quellache condusse celebre scuola storica di Àllemagna nella sentenza , il incivile che fosse avvegnaohè eccessiva, pensiero di creare avvisando codici scritti, essi essere questi inutili ove sieno la espressionedelle idee e dei costumi, , , ed essere gradi vari Ma dal se dannosi ove non della ed intelligenza il bene deìV individuo perfezionarsidella delle affezioni del cuore ne rivelino i sensi che civili dei e della è soltanto i gislator le- speciepende intelligenzae dall' appurarsi dividui il darvi opera si per gV in, che per alcuni si pensano, come appunto di le nazioni un non , intervenute nel doveroso: ma precipuamente dal tale dovere e vennero convincimento le innovazioni nostro lodevole secolo in profondo che noi veggiamo fatto di pubblica educazione. Neir ordine naturale,le leggidi provvidenzareggitrici delPuomo, che ne rivelano i suoi doveri e ad rivarsi defonte possono d'altra un non tempo i diritti, che che dalla sua ne specialecostituzione appalesa i destini, e dall'indole delle facoltà onde coi quali fornito che venne ne appaiono i mezzi soltanto possono quei destini avere compimento. Il dei principii filosofo investigatore morali e giuridici di quella natura adopera nello indagare la nmana che ricerguisa che il naturalista fa subbietto alle sue la costituzione titudini: deglienti materiali e le loro atpoiché l'ordine ammirabile di questo mondo rìsulta dal loro sviluppo, e tutte raggiungono il fine ad esse prefisso, che sta nella perfezione possibilecui è dato loro di pervenire. Se lo delle fisiche discipline studioso trasandi lo iùvestìe quella costituzione quelle attitudini,gli è gare fisico : e impossibileil comprendimento del mondo del pari al filosofo ed al politico, si addentrino non se nella natura dell'uomo, torna vano l'adoperarsi statuire le leggi del mondo morale. a Ora mediti colla indagine tu sì nelF individuo se rica, stopsicologicae si nelle nazioni colla osservazione appuBto in ti è pronto le essere dell'uomo potenze procedimento; e quest'indoleprocessiva rivela una legge: poiché la provvidenza non d'inutile e di dannoso, e sarebbe nulla assurdo crea ch'ella della avesse gli elementi posto nell'uomo voluto averne seguimento. perfezione senza e prescrittoil conPuò da deridersi la legge del processo la ragione, io diceva osservatori: ma superficiali altra fiata, la rivela, la storia la testimonia, la reKgione la santifica ^^\ atte a (1) di perenne inutile Reputo progresso della discorso stampato un nel 1839» abusata verità più splendida, processiva fiata sebbene , retrograda. cristiana che per Ivi i ho popoli si cancellino dalla storia processo è che Io e non morale, in quale, come le per ogni cosa osserva chi mediti sulle in alcuni tempi pur detto del un e dalla in specialmente la del giudizioso idea che ella bene, acuto e vita preordinate, è ravviamento anno più tempo un la stazionaria alla nità uma- e tal religione deperiscano, non antiche della a dell'essere ascriversi moderne, dell* veggasi esservi non debba perfezione ed Brescia si vegga provvidenza e legge per di umane, delle avveniva come vero età ma cose come nelle sviluppo cagioni esservi non procedimento, reggano parlato delPAteneo dimostrare quella dell'umano io intendersi , Commentari nei debba avendone specie a elie qui spiegare nostra ebbi quale di Io reale Il nazioni. nò fisica, intellettiva è non alla filosofo italiano : che il quisto con- civiltà, non è co$a la 10- - E leggi colle dio col porlo eziandifferenza di tutti gli enti nella età nostra bisogno di palesò le provvidenza non facoltà air uomo compartite,ma la sole nello irrazionali stato sociale : non essendo dottrinamenti refutare glistrani sociale^che tratto condizione rinveniva Nella ordine nello si società nello di sociale acchiudono ne. aggregazio- debole ed L^uomo morali. esposto a mille sé del stesso, per Tuoforze fisiche, essere comun senso , teoriche frutto del immediato e solo si afforza nazione: è nella lasciato F mo uo- le inspirazioni nee spontadifettivo delle più ovvie egli è bene sue e pericoli, ostanti non processo infatti tutto nel municipio, nella famiglia, a di germi , e mento disvia- solo specie e stato con^ selvaggiola stato maraviglioso i quali riconfermano il crescere le mo legge di natura intellettive del delF autore di nostra naturale dair a sue del che male sieno non della che o quelle teoriispirazione, in lui si smarriscono debbasi procedere anco se alle più agevoli praticheapplicazioni, zioni, affee le sue incivili e barbare; lungi dair essere sono umane, le idee di ogni specie sorgono, si appurano ma e e allargano e gliaffetti si fanno umani gentilicol sussidio portentoso della parolae colle simpatiecreate dalla convivenza, colF aiuto della tradizione che accumula i trovati ed i pensamenti di coloro che furono i quali si crescono nel corso dei secoli e onde ogni età si vantaggia si colle verità che i nostri si coglierrori stessi in cui e maggiori discopersero, , , traviarono. negativa: opera nello siane, edifica 9 non somiglia quella smantellare (Vedi atterra: si compiace che dell* architettore antichi GioberH,) non n"m delle colloca , edifieii^ma nel ristorarli e ruines la sua condurli la e sua maesiria a perfì' - Ogni'istituzione , in contrasto e alle 11 - ogni legge sarebbe coir ordine segnato €Ose se umane, alla conservazione,allo scopo fosse non eziandio perciò ziosa vi- dalla videnza provrivolta,oltre della possibile intellettiva e morale di tutto il compreso perfezionefisica, dei cittadini. Per lunghezza di secoli le menti della sociale disviarono dalle teoriche dei politici formandosi a capriccioTidea di un ben giustizia, essere generale cui soltanto dovesse aversi la mira nazione, e a cui si dovessero negli statuti di una il bene il diritto dei singuli: e per infino sacrificare che il imperocchè il bene generale non può essere risultato sociale del bene individuale consorzio, che ed è abbandonata che altrimenti di tutti si la realità i membri erra delle del in un^ astrazione cose. E fu privatopotesse farsi mai sagrificioallentile generale: dappoiché così il siccome debbono i singolicittadini non corpo sociale nella quale civile, essere governatiche dalla giustizia i diritti di tutti sono contemperati,e Futile generale del pari che legge quello deir indivìduo per la sequela. della natura suole costante essere ne ad ogni classe doversi avvi chi contraddica Non sociale egli è proteggimento e conservazione; ma che il pensare strano gli ufBci del potere pubblico versale si circoscrivano alla conservazione rispettoall'unii mezzi al perfezionamento dei cittadini, e che classi privisoltanto ad alcune debbano legiate: procacciarsi si conciossiachè nello stato civile e politico tutti gli uomini raccolsero pel conseguimento più zionamen pei quali il perfeagevole dei naturali loro destini non può dividersi dalla conservazione. si conEd óve delle cose si penetrinelF intimo non serva la t^ondizione dell' uomo esperfettibile per errore disastroso del bene , 48- — che rebbe ben soltanto intellettivo essere La età essi nelFordinarla suscitare specialedei stato maniera di di sistemi fortificare e educazione ma invasioni? il che non dai condotti di dare da svi* te esclusivamensi restrinsero le allo passioniconfacenti popoli,al che pure intese ogni vari popolo se scopo di educazione sociali istituzioni. un si conobbe dalFintendimento natura, dovesse morale. trascorse; non luppo alla umana i loro politico, e della importanza delle legislatóri a pochi procacciar si a circondato tutti Si alla educazione pensava da niere pericolidi stra- gli istituti in un colla zione educa- il valor militare. Noi v(dgeansi a creare vegin Ispartatutto tendesse fare giamo perciò come a guerrieri: i figlisi consideravano appartenenti allo anziché alla famiglia, stato e toglieansialla potestà ed alla protezione dei genitori le arti volte : tutte atte agli agi ed ai comodi, che si consideravano sólo a sbassare V altezza delF interdicevansi anima , ai cittadini : gli aglischiavi abbandonate Dei che si disegnavano al culto del popolo si effigiavano armati monianza là stessa Venere, giusta la testie di Pausania, veniva raffiguratain armi; innalzava dice Fil^ngeri, così il legislatore, al cielo la forza bellica più veneranda per farla quindi discendere la terra. Voleasi sovra allargare il territorio di instituire stato di guisa un uno e popolo da farlo sMndirizzava conquistatore?ol trecche tutto in Roma formare uomini robusti a e valorosi, le instituzioni miravano ad ingenerare nelle menti tissimo alconcetto un si vedella città eterna, e la religione stessa dea di un fomentatrice orgoglio e di un' ambizione si reputava ogni popolo e smodata, onde barbaro e venivano , - - delle predisposto al concpiisto cielo dal 14 quile, destinate mai sempre è da Né maravigliare, se fondato politico non romane a* vittoria. alla uno mente esclusiva- scopo nella delF natura mo, uo- , le istituzioni formò può barbari dei la educazione popoli,in* che le dimentico andare E e dei circostanze sogno : il biprovincie delF impero romano li cacciava dalle loro regioni, e non miravano cui si gettache a guerreggiarei popoli sovra vano siche fii loro conquisti ed a consolidare : le forze veva i loro pensierie doattrarre perciò doveano si divisero essi accidentali nelle ma la condizione dirsi dei i traviamenti , il fine cui di consolidare pensassero intendeasi lo a il morale e V intellettivo. tempi legittimava, se cosi della educazione ché : imperocdai stato, ed reggitoridei popoli era era costituirsi ed nelF ordine a che i mezzi creare i poli polevoli va- reprimere i nemici esteriori anziché si desr menti sero pensiero della perfezionedegF interni ordinacivili. Noi veggiamo perciò lo stesso spirito i comuni dominare. le età municipali quando sursero in questa età la a regime popolare: poiché anco a esistenza delio le menti occupava destino fatale, anziché volti i stato mu- , nicipii,per un a gersi, congiuna guerreggiarsi e distruggersi; e lo veggiamo della politica gF intendimenti pure governare delle moderne nazioni prima ch^elle si fossero in forti stati costituite. Di questa guisa l'educazione in di avvisare generale dei trascorsi secoli,in cambio allo svolgimento degli elementi che del bene sono neir uomo, si vedea ed spesso diretta a travolgerli falsarli: né é perciò subbietto a a stupirese caddero gli istituti di un giorno, poiché nulla avvi di pò- 15 - tente dì duraturo e che - si abbia non radice nella natura. umana quando si videro consolidati gli stati fu per lunghezza di tempo posta mente moderni non delle infime classi sociali; alla educazione imperocché sorvisse lo spiritodelle istituzioni feudali alla in quella età sventurata loro nei caduta, e come i beni, i diritti e grandi e potentisi concentravano essi soli attrassero le cure dei legislato ancora gli onori Ma anche , agiate diffondersi e proteggersi, popolo abbandonato, tranne rare il basso al eccezioni mente sola- classi utili alle e istituzioni scientifiche noi vedemmo : e senso rozzo ed comune al catechismo. , La caduta condizione in trar seco pure leggidei la al ed esse : r antico un caduta se non se di età diversa tutto barbari convenienti ad della però nuovo non un mezzo delle nazioni di ordine novello doveano di cose delle e non infatti air offerivano cumulo la sorvenuta istituzioni delle doveansi edificio, edificio e rovine. Ma, più servatore os- strutto di- menta gittarele fondache rispondesseai vita civile. Si più crescente miglioramenti: e noi veggiamo operarono V effrenato tirsi dispotismo che pesava sui popoliconverin governamenti temperati:le leggi mano mano della ugualitànaturale di tutti gli piegare al senso diritto primila libertà civile riconoscersi uomini: genio dalla natura compartito alla intera specieed Ma avviarsi T abolizione degli statuti di privilegio. di questa guisa si toglievanogliostacoli alla vita ci* veraci ca^ si era alle sue vile,e non aggiuntiancora renderle opesecondarle a e gioni, né si intendeva rative. lontane dal legislatore, Si stavano elle non bisogni della sempre notevoli e si acchiudeano come , fu tocco sopra, nella intelli* 16- — nel e genza dell^uomo; e appunto perchè cuore invilite dall' abitudine erano E e discorreano cine vi- servate. inos- di acuta indagine, il quale spirito in ogni cosa si adopera a scoprireil vero, né si sta contento aglieffetti ma vuol salire alle originie alle cagionipiù remote, quello che ricondusse il pensiero dalla nazione alla città, dalla città alla famiglia, da ciò venne, dal dalla famigliaair uomo; e non novament impotente ad incapricciodi alcuni pochi sempre generalie durevoli,che per ogni dove si alzasse grido e si studiasse a prò della educazione di tutte le classi di cittadini, che lo scopo ne fosse e della vita civile,che r avanzamento può ottenersi soltanto dallo sviluppoordinato delFintero compreso della fu natura* umana E ad lo del alla educazione condizione se ben dei Tattenzione attrarre popolo delle nazioni: economica cagione potente, vicinassero e i popoli si av- consideri,che gliuomini gliuni agli altri e che le teoriche si aggirasseroinfruttuose non giustizia r intelletto ma si adducessero volgesseroin pratica.Volete in sé medesimo fatelo,da solitario. Volete e sociale che T si spenga uomo sovra Ponete tutto centri con- tiva? affet- ente un per natura , affetti si espandano? approssima colla uomo gli uomini accomunate nell'una cuore si la vita fra di convivenza. delle lete Vo- adoperate a loro? toglieretra essi le differenze collo addurre quale uguaglianza di condizione, diffondete e nel- ch^eglié i suoi air altro avvicinare che che della il muovere a , si dei governi la mutata sorvenne si sociale e pensatorie certa i beni la istruzione. classi sociali ibeni, glio- la istruzione: incatenate l'altra nella nori, i diritti, miseria, nella ignoranza e nell' abbiezione che ne 17 - conseguita voi e - vedrete la servitù nascere nale perso- , Grecia di medio del di e. la condizione evo della la servitù Roma, servitù dalla gleba simile dis- non , in tempi. E moderni delle strema della si videro cui non i proletaridei la disparitàe- che , condizioni fraternità fiate spesse crediate vaglia nei naturale a il spegnere uomini soli senso . minati illu- non fia sapienza: i creatori della greca filososenziali quelliche potrebbero dirsi i creatori negli esdella moderna furono principiipur anco tratti appunto dalle accennate cagioni nei più strani dottriuamenti. Socrate,queiringegno altisssimo, la quelvirtuoso che è meraviglia dei tempi antichi, uomo di Senonei memorabili fonte, insegnava,siccome abbiamo in ischiai nemici essere giusto F addurre alle società politiche affermava vitù. Platone essere dalla , , necessario uccida che schiavo uno il quale a schiavi: libero Tuomo soggiacerea potersiper : purificare soltanto martoriare sieno vi talento uccida il insino e padrone. a che lo versi do- ma pena non che contrario lo schiavo muoia Aristotele aggiugneva: possedere, e fra le cose di animate, e a che si posseggono annoverarsene Catone V esempio queste appartenere lo schiavo. dei pubblici il censore della severa virtù romana versi docostumi, ne' suoi precettieconomici proponeva visita i suoi poderi vendere dal padrone che fermicc i buoi invecchiati,gli strumenti logori,i servi inE Cicerone, che metteva disperatogrido essere necessario alla vita il , , , al pensiero di trovava un subbietto condannato romano a t generali nemici, € si abbandonavano censura quando si trascinavano i alla croce, si dietro prigionierialle non scannavano i bestie trionfi, feroci 48- - allettamento nel circo ad illustre per Nella età di mezzo di bene popolo barbaro, sebsanguinosiconquistamenti. F un appartenente uomo alle classi dir vero odio abituale per non aveva a privilegiate del popolo, ma, diviso da lui pel grado, Tuomo per gliagi,per la istruzione,per le consuetudini,non le simpatie affettuose che si generano avea per esso da certa elianto ugualitànella condizione; e i cronicisti di quei tempi appartenenti alle classi elevate mentre gico ne dipingono con emozione profonda il trafine di un freddo mo aninobile,ci raccontano con i massacri le torture di ogni guisa cui di spese so soggiacevano quei della plebe. Nei secoli stessi che si dicevano esempio della moderna coltura, continuatasi classi sociali la divisione disavventure le diel , affettuosi generavano fine dd secolo Francia in moti nacquero le popdo provinciadel popolaridisordinati rie va- non costanti commovimenti. e XYII fra Sulla una regno di per certa le infime imposta che voleasi introdurre gravosa per atrocità classi,i quali vennero repressicon senza dìlicata e sensitiva esempio: e la colta, spirituale, di Sevignè dipinsealla figlia madama in una tera letsua le spogliazioni i supplicii barbari di quel crudeli, popolo sventurato senza ribrezzo,e frammischiando al racconto delF anima la più gli scherzi significativi tranquilla:esempio solenne, osserva Tocqueville, che nella in età cui infinita classi elevate dalle le , non simpatia che aveano Egli è tanto sociali torna affetti vero che essenziale ad senza reciproci, era per la distanza dì persone la sventura privilegio del . V avvicinare avvivare di che del popolo può le varie ed tiluomo» gen- classi allargaregli esservi bensì coltu- - ra, ad incivilire varrebbe ^i vita verace non ma altri o disamorevoli. i9- che nessuna istituzione civile, uomini o disgiunti gliuni daLe stesse voci del cristianesimo, dirette alla fraternità universale, riu* o sempre 8cirono tal fiata vane, o non bero avrebgiovarono,come dovuto insino a dbe non furono le menti ed , i cuori dal e volgerlein pratica dispostiad accoglierle processo convivenza. della vita civile individuo da dirozzata Verità importantissima che alcuni non sanno comprendere pensando che le sole idee reli* cale ogni altro ^ose debbano svolgersi,posto in non della umana elemento che la storia natura, ma testimonia ne male mostrandone inteso come di nelle età barbare se religioneconducesed al fanatismo^ alla superstizione gli uomini fra le cattoliche mis» i semi sparsida alcuna e come dessero il frutto loro pro^ sioni più strepitose, non in terreno adatto a prospe^ non prio perchè gettati dei popoli. rarli per la barbarie voi air America settentricmale, e Volgete rocchio in molte delle sue vedrete provincie abolita dalle leggi la schiavitù,che in onta alle voci alzate da secoli deturpa ancora alcune parti di quella repub^ blica; ma glischiavi affrancati non hanno beni, non hanno istruzione : e queste cagioni onde i negri si TÌdero divisi dai bianchi si considerarono e per lunghi anni na, quasi non appartenentialla specieumadella ugualità non Tidea sussistono tuttavia e nel cuore nella mente ricani. e ancora degli ameregna hanno Inutilmente i negri per istituto politico del popolo, nella elezione dei raj^resentanti voto ardisce comparire alle assemblee che nessun negro ai negri elettorali: vanamente la legge conferisce il diritto di sedere al pari dei bianchi tra i giurati un senso ' air occhio dei proprietari,le varie classi sodali le une si avvicinarono alle altre,gli affetti del fra loro avvivando,e sulle rovine si vennero cuore dello spiritodi privilegiopredominò la sentenza, che il poter pubblico debbe tutti senza zioni distina proteggimento e istruzione. Intese le cure dei governi alP interna vita civile, in pregio maggiore la umana venuta natura, sorto dair applicazione a k) spiritofilosofico tutte parti dello scìbile umano del metodo naturale, non pòle menti teano meditazione non volgersicon fonda proassai alla scienza sociale^ e fu veduto, con maggior luce che nei decorsi secoli,coift il prospero dei popoli non stato potesse dividersi dalle morali dei cittadini, alla ignoranza ed virtù e come tanza ineducazione debbano accompagnarsi d'ordinario alla La infatti morale delle la natura per il vizio e il delitto. il cui la volontà tra ebbi il dovere e game le- si è di indurre scopo , cose dirlo a tra al- , siccome e il cavarne alla morale abitudini e tempo un recondite arte dalP si spetta intelletto lo incatenino all'osservanza non si rale mo- le se de' suoi prestano che cuore creando cosi : suscitarvi neir posso doveri; ma dalle a principii che le teori- il far sì che nel , mi, alla i appartiene il fissare più lontane e conseguenze operosi conunovimenti, che ed arte: scienza come discendano efficaci ad scienza volta',è cosi uomo esprin^erfici fatti uf- potenze conoscitive dalla istruzione. Si fu disviluppate per la conoscenza del còme importi la morale privata al ben essere i delitti pubblico che^ dove un giorno a causare si pretendevano che i comandi, le proibizioni, non intende le punizioni, oggi una a più savia politica prevenire il delitto togliendone le cagionicollo sce- -22- la miseria mare Ed e V utile recare a diffondere col deir che rivela ne dei lenni, soefficaci, novella,la atti scienza fisiche condizioni le a menti nelle in i cittadini. universale istruzione quella profonditàdi convincimento pensatori che silole trasmutarsi durevoli,si aggiunse una statistica fra i lumi rali, mo, , dei popoli,e di un popolo politichereligiose nei vari periodi della sua stesso vita^le cagioniche derivarono. le produssero, le conseguenze che ne , Dai i fatti offerti delitti, e ducazione da abbia non le affezioni : istruzione fatte radi abbia tolta la V ove e-- nate ordi- e meno sempre e le affezioni umane che , sono che e si testimonia scienza più gravi,abbondano sviluppatala mente essi i tra V gravi ove pregiudizie questa ignoranza e del ì Tali cuore. quasi un secolo dalle statistiche dei delitti neir Inghilterranella Prussia, nella Svizzera, in molte parti della Germania, nella Francia, nella ^agna, nelF America settentrionale. i risultamenti sono raccolti per , E nella stessa numero nazione nella e la differenza è notevole gravità dei delitti tra nel e provinciae provinciasecondo che la istruzione abbia avuto nelV una diffondimene più che nelP altra abbondevole to ^^K Egli è ciò manifesto dai quadri accuratissimi Carlo Dupin, che divise compilatidal benemerito la Francia delle quali in due« grandi sezioni, Tuna è da lui appellataoscura V altra illuminata. e E non è da meravigliarsene: dappoiché,Tistruzione saviamente graduata alle varie condizioni *dei citta(1) Vedasi Istrutte la differenza per il LccAS de , pWionnement, aetuel de la e così delitti tra nei la reforme l'opera dee del prisons le classi sociali 9 Dccpetiadx, reforme pénitentiaire. ou de de$ la istrutte theorie progrés de et de e V non em- Fétat -«3- dinì ed migliorea métoo sarà mai dato di togliere (che non intiero), sorgente amplissima di delitto, per il più grave delle società malanno fu sempre che ne non a ne pericolo,ma pose pure che umane, sconvolse la pace Se bene ruina. a il è cuore, la miseria scemare e del educatrice di supremo T ordine e fatti si in è stato uno spesso consideri,il bisogno savio un nelle istituzioni e le condusse e economico namento, ordi- primitivedei popoli nói pensiero alla costituzione della proprietà si della anziché economia, e mano ponesse alle forme polìtichedei governi.Mosè, eletta un^ opportuna regione al popolo di cui era liberatore, dei beni al moto onde nelnon pose già ostacolo altri acquistaricchezza, delle cose r andare umane dalla miseria o, escitone,è coned altri o non esce dotto di guisa ma a ricadérvi, imprese a moderarlo dato veggiamo che nazione la non avesse a Buret dice sofTerire , dalla inerzia,dalla individui: cupidigiae venduta, poiché la di anni SO tutti di Dio, e : e possessori dopo terra i suoi soltanto erano ne sere potesse a perpetuitàes- terra nessuna , gli de- dalle esorbitanze era nelle rientrassero coloni il periodo in terre prima possedute ^^\ Licurgo dette principioalle sue le terre ugualmente in Ispartadal ripartire riforme fra tutti i cittadini ; e Solone avvegnaché sia subdi controversia bietto se procedesse ad innovamenti al tutto uguali in Atene, é però certo che avvisò I quali fatti giumezzi di risultato corrispondente. a , (1) advena jf^rm et coloni Reverietur mUiam Anno non quoque mei pristinam. JuWiBi esHs. ad homo Iri. redimi vendetur Lbyitico» possenionem vers. omnei in quia perpetuum: cap. sttam xxy» et Ters. estf mea possessiones unusquisque suas. voi 23. rediet 10. ad et Vers. 13. ad fa- -24- Mosè che non cagioniparticolari e sono tori qui da annoverare, quanto a^ greci legisladei mali, cui nqn dallo stremo sapeasitrovare rimedio estreme con se non misure, le quali sarebbe non derne ingiusto,ma disastroso applicarealle mopure nazioni me ^^^^ vagliono a porre in luce siccoeoi moderni nella gli antichi savi concorressero che il sociale ben essere sentenza posa capitalmente stificatiquanto a diffusione sulla dei da alla sussistenza. mezzi Ma quale spediente ad ottenére quel salutare diffondimento, la cui ignoranza trascinò quasi tutti gli adottare ad antichi legislatori le leggiagrarie, o stabilire la schiavitù onde i proletaricosì digradati o a inviliti e riuscissero non Il problema che precipuamente nel sta avvii Io ad unirsi r economista ordinatamente lato deve modo trovar onde tutti ciosi? minac- sciogliere il lavoro capitale(^ col alimenta, acchiudendosi da alla società i malanni nelP si che sere es- braccia, e dair altro,come in Inghilterra ed in Irlanda,tutti glistromenti della produzione, i beni, gli stabilimenti d'industria,il i qualiToperajo si giaceesposto alla danaro, senza crudeltà delF avaro speculatoreed a periredi fame. Ora, lasciato il dire come a giungimento quelFawenturato conun le sole conferiscano dei beni al della il lasciare il diffondersi aprire libero il alla industria e al commercio, il moderato ii) ripartimentodei tributi pubblici, le istitucorso V natura , campo ed equo In memoria una dell'anno ho lu provato cui (2) 1834 pei meno poggiavano Si prende assunta a stampata intorno Commentari al diritto istrutti le disastrose qui il vocabolo significarebeni nei V assurdità teoriche di proprietà delle dei capitale nel di dell'Ateneo ed limiti, io a* suoi leggi agrarie » scia Bre- e Y errerà Sansimonisti. senso ampio stabili,mobili, denaro». ec. sti» degli economi- -.25- zioni proteggimento delV industriare,onde la sovercliiante gannatri ingorda e inrepressa speculazione,V associazione degliartieri, lume a sia tolta e o , di beneficenza le società di e le temperanza casse , puto somiglievolitrovamenti,io reche tutti i mezzi manifesto dagli economisti di efvuoti dai fetto filantropiimaginati sarebbero di e risparmio ed altri educatrice la istruzione senza delle infime classi l' delpopolo, che esser deve la pietrafondamentale dice il citato Buret edificio. Ogni uomo, ^^\ ha un sergli escapitaledie in società bene costituita dovrebbe del sufficiente tudinq trarne a abbia la vita ove campare il conveniente profitto: e sta atti- a esso genza intelliorgani e della sua quell'uso, io applicatialla produzione; ma dico, richiede sviluppo delle forze fisiche,svol|iche allontani dal moralità della intelligenza, mento il lavoro: che renda e caro vizio, abitudine sto quemai si consegua avverrà za sennon triplice scopo solo insegnativa, la popolare instituzione ma non neir libero uso de' suoi ^K educatrice de (1) BuRBT, misere la des lahorieuses elctsses AngUterre en et en Fknnee. (2) Fu in tempo considerata soltanto di coloro UDO delle trarre finanze, nel merci in del lei più delle scopo oro classi si doveva il ben essere da le altre ad nazioni. astrazione e menti gli intendi- non un si prendea alla produzione sì perchè popolo " e di ogni sì perchè onde mezzi possibile; uscisse ne ; eppure scienza in per della cura esse e chi neireo- nazione una ad o si occupava dei maggiore che destinate chi per conoscenza di : esclusivamente e lo arricchire Nessuno rivolgere diretti denaro esportazioni sue di tutto nella di la copia società esse per ricchezza mercantile; scopo ano collocava per nella erano si accbiudea commercio veniva , ad pubblico tesoro della la scienza occupavano l'economia acquistate pensiero ne se politica l* economia siccome di finanza, o scopo occupavasi trare che cai le zione condi- il primo sociale stanno è le 26- — E lasciando se prosperitàmateriale della il dire , la delle alP andare quale guardato cose moralità alia necessaria pur affezioni,si delle è umane, ^ sideri con- cagioni dello splendore della potenza e essere questi gloriadei popoli è chiaro non alle , della , beni consentiti costituiscano le varie se armonico tutto un classi di di un idee, degliaffetti, né questa unità può comune; le istruzione della almanco conoscenze alla vita istruzione sono richiesti onde elementari vari essere i abbia classe ogni pensabili indis- ed usuali e morale. fisica,intellettiva debbono non la medesimezza per fine supremo tutti a tale dif* essere senza delle fondimento nazione una Nella bhe gradi,secondo diversità dalla degU ingegni della posizione colari, partisociale,dei fini ad ogni condizione in seguito verrà dimostro; ma altro è come graduazione delle cognizionifra le classi elevate , la e ed altro tale lumi ed i beni infime le differenza che nelle une , concentri i alle non altre Né lasci che il che ignoranza diceva popolo io sollecitudini pel suo ne e altra volta demerita , della Borgenti dei tempi ricchezza. il farlo nel adatta con fanzia, materie necessarie non si attiene dove della r amore vita air opera civile che delle vi delle queste a della nazioni; ad facoltà porta, ogni sole di ingegno che e ha non morali. che possono alla prosperità 1* opera mettesi sinché ma al le all'uomo conceduto né rale mo- dairiih sin contratte produzioiie al lavoro, il renderlo e unico, barbarie: congiunga dall* intellettive at)itudini natura genere nella è natura cose la il povero l*addestrare ma nell* andare sperienza Taffezionarvelo migliore, pur si segnano si cbe e la e salutari con non che mo I* osservazione e degl* individui prime degliagiaticittadini, essere ingegnoso, istruzione il mezzo sono ben Ma lavoro le , il convincimento generarono e conseguono, miseria. l*uo* , si avvia a propria nel civiltà gradi i ,- e lavoro se e dal^ , conseguirsi senza lo sviluppo oè al- _ di perduti6 sono sostengano Egli fatica,e « beneficio a il è liberalità i mera delle infime popolo quello che rende fruttiferi elidessi sagrifici classi sociali ^^K si nella consuma i nostri campi: che nelle officine profonde sudori a procacciare alimento ai nostri comodi ai nostri piaceri fa pròe : che ricco il nostro commercio: nel quale e e spero in estreme si rinvengono T ardore disavventure limiti alla difesa della pubblica il senza causa, » n 99 yj 99 99 che 99 valore 99 grifici;e si doma non delle e V entusiasmo dei sa- virtù 99 morali, negli essenziali loro elementi si offrono dal popolo ne prove luminose : poiché negliagiatiabbondano spesso le teoriche le parole, nel popolo i fatti. Alla e del popolo, diceva inretta acuto un conoscenza deesi guardare alle taverne ed ai trinon gegno, relazioni di favii, ma volger F occhio alle sue a miglia, di amicizia, di vicinato,ed osservare il compreso, alcuni particolari dei ad tutto non suoi costumi; cosi ci verrà veduto senso spesso affezione verace profondo di religione: conjugale sensitivo e al lavoro: cuore e paterna: amore openelle altrui sventure, che ti previene,ti aiuta roso 99 e 99 99 99 99 99 99 99 99 99 99 99 conforta Ma affetto questo popolo cosi posso se i di stesse da essenziale vuole esprimermi, difetti principali mancanza che alla recato in essere ed esso devozione preso per ^9. mano, istruito: conciossiachè ne occorrono di educazione. Né vengono dee disto* che pensiero al popolo V osservare i delitti fime dalle inpiù parte si commettono nelF intimo classi,dappoiché, addentrandoci delle cose ci) le cagionine di spesso nella trastanno , glieredal porre per la Vedi i miei Ateneo del discorsi 1838. stampati 'in fronte ai Commentari del sciano bre- «29- Nel complesso delie cagioni che siam venuti accennando, le parole del Maestro evangelico: siete del padre stesso : siete tutti fratelli non figli pure , , si compresero da tutte le menti discesero nella ma , coscienza efficaci e fruttuose; ond'è che il moto della età bella e nostra la istruzione diffondere a ha la più delle sanzioni più veneranda quella che si , comparte dalle idee religiose. Per le quali cose è agevole il conoscere come vadano che fanno errati coloro mal viso allo spirito dei pensatori e che le menti oggidì informa essi degli stessi governi: combattono tura avvenper senza avvedersene, le sante leggi da Dio prefisse al conseguimento del privato ben ad essere e re un tempo delF ordine pubblico: si piaccionoascriveal capricciodi alcuni pochi e alle illusioni di cui che è frutto ne vogliono vittima quel movimento deir opera della vita civile elaborata coli: per lunghi se. , intendono render a invocano dei filosofi che che legislatori ad opera akeano attuarla della umanità o mai conclavi indigenti» argentum, dare quot 'Intorno le Dei mie mezzi stampate valens queste a memorie: onde nei Le idee Dei scemare Commentari le che danno grida che i voti della umanità non o errore stesse e dei istruzione, si bisogno imperioso,irresistibile ne; quanta che ne vuole soddisfazio- qiK"d poisides e$. nipotenti on- e effetto. L^ istruzione universale di inhumatum, intomo alle la miseria delPAteneo norme della fondamenti e qui penes te Qìto circa tot iosegnavansl dottrine del di Brescia da soccorso, proprietà migliorare ra inte- compimento? avere calceuSj discaleeali eonsertxu; riunite buoni diffonderla;ma si videro frutto di essere in quam un tutta quando e e vuote è oramai la proclamano, dei la esciranno le voci vane e s. marcescit; injuriaris, Ambrogio. si de' suoi la istruzione degli anni veggano limiti, del popolo 1S34 e 1835. e : 30- - Ma lo spiritoche cui informa nella universalmente età la i-* nostra si adopera è egli tale che avvisi al verace e miglioramento sociale sì meriti del politicoe l' approvazione del filosofo ad un religioso?La è questa Fin* tempo delFuomo a compiere il disegnoche ci dagine che ne rimane siamo proposti. struzione , , , , Il riscontro istruzione abbiamo se e vuoisi di nelle la età età facoltà ora che se ai le classi sociali : tesi spaziavasinelle ipoerudizione a sola pompa ogni ramo dMnsegnamento praticodegli individui e dei popoli: F infanzia di un si avvia si vedea trascurata, lecitudin consigliale maggiori solistruzione era precettiva , V ad essere educatrice delle affezioni del cuore. che ogni quali differenze, intercedere fra gli antichi e delle accorge lo in intellettive che sistemi in delFuomo prima tutte istruzione dì un nostra disamina a astrattezze,o se : si nella alF utile che nella accumunata oraamento, s^ intende ora della piena luce che se un di, già tocco, ella si stringevaai potenti é un e moderne e in pongono ora ricchi, che antiche le forme tra di istruzione debb^ essere si delle Dalla osservatore i moderni manifes^to ai no me- , veggenti preceduti. Non dirò i come il nostro infatti della secolo trascuranza si vantaggi sui in che si a- proletaripresso gliantichi,quando una gran me parte della popolazioneera schiava all'altra : né coin antico non fosse sistema d' istruzione pubblica dalla ginnastica in fuori : né come V insegnamento delle più importanti e nobili discipline fosse lasciato alP arbitrio di privati dottrinatori dai quali nessuna , guarentigiarichiedeasi di probitàe di sapere, onde serie varia e molteplice di dotderivava una ne veano - oggettial pubblicobene essenziali spesse che toglieano V unita del sé contrastanti, necessaria della repubblial ben essere ca: fossero perciò subbietto non le scienze fiate tra pensièro si come concordia di - in trinamenti ne 31 di ma fra ì cittadini. L^idea divisione ordinato che ai tempi venne insegnamento non chigia degP imperatoriromani, in cui, perduta ogni frandi patria era cittadinesca,T amore spento: dusse dice Constant, T istruzione pubblica s^ ine, come ogni stimolo allorquandoai. cittadini mancava a profittarne. Ma anche ai tempi in cui si alzò a mevenendo glio di m^zzo, è lo stato delle nazioni, dopo Petà istituzioni d' insegnamen da ripeterlo, noi veggiamò sorgere rono cospicue e fondarsi università che salialla miravano ad alta fama, le qualiperò non utilità generale:poiché si vedeano ristrette^ prima del tifica, secolo XYIII, alla elevata istruzione letteraria e scienche è sempre a concessa pochi, e si parlava veniva in esse da secoli;onde un linguaggiomorto di che elle tornavano erano non fra tutte inutili alla educazione, unione di strumento classi dei cittadini del affetto di e v^ induceano ma sepa"^ , razione, crescèndo di a condizione,per danno Nelft la stessa fra esse la estrema ineguaglianza la quale o ugualità di poco monta o riesce diritto. nostra le condizioni al tutto si tramutarono: età polo: po- del pubblico non è esso gnamento insechiuso rac- grandi istituzioni scientifiche,ed aampio e graduato di perto soltanto a pochi, ma vantaggiarsene guisa che tutti i cittadini possano giusta la sociale loro posizione;e se al popolo non si addice Taltezza della scienza,gli si ammanniscono però di essa gli ultimi praticirisultamenti, onde nelle 82 - che viene F istruzione se letterati - è efficace ora dare a e ma* nire professori,lo è del pari a forartieri illuminati,e e istrutti commercianti, e industriosi ed utili agricoltori. Discorrete i sistemi indotti nella Prussia della istruzione nell'Austria, , neir Inghilterra nella Francia nelF America vi e , , , e gistrati scorgerete riempieT ogni per che accordo un animo Per e intendimento un e di contentezza dove ogni dove a è non si intende vi : tempo un che di e raviglia: me- Cottimo, ma questo è lo spirito tocco e governi e che dee fermare la mente filosofo,del polìticoe a un tempo del Tutti hanno la stessa origine gliuomini religioso. , la stessa costituzione, lo stesso fine: ed erano ciò peringiustele istituzioni di un giorno che, rivolte alla perfezione soltanto di alcune classi,si pareano intese a mantenere nella ignoranza T universale;e l'istruzione a tutti aperta nella età nostra, giusta i bisogni delle moltiplici condizioni sociali,è un trionfo della giustizia civile che, travolta negli andati tempi, impera nel nostro secolo; e la ugualità di tutti gli uomini che acchiudevasi come sicnella mente teorica è recata oggidì in pratica fruttuosa. Per alcuni si teme il diffondimento dei lumi, e intravvede se ne ma posta a pericolola religione; i lumi (*" quelli che offendano ai prinnon sono regge dell'uomo tutti i (1) É pensiero alla colie del coltivare neir « cosi « vengono di dei discorso nei sì i lumi dei egli si esprime, domandarci non favoreggino, dottrinamento strano più venerabili Padre Gerard premi vi sono distribuiti alcuni il torpore della tano nuo- ma in Cliiesa contrasto che io qui reco , avente fanciulli la intelligenza per occasione a che , Padri del alcani refutare religione. A sentenze brano stolto titolò: Della a renderli nella in sua nome necessità lui religiosi, da scuola della della intelligenzae un — « rito profe- Eppure religione la notte di , stessa dell' ani- ctpiimorali che il vizio sibbene religiosi, e , dalla P ordinario per si generano dalF errore. I lumi •ignoranzae compiuti, o il delitto e miseria, dalla soltanto falsi o in^ o , ristretti in alcune classi^nelle quali pos*di oppressione per le altre, strumento essere sono raffermare i veraci e compiuti e portano danno: dannevoli lumi che Coloro ma» » quanta « forza cadere. » genza che » di Dio; ma » frutto, non Se ^ è se • sé Egli » gere « me • averne, « hanno » mentre • niverso, può « raviglia in una mi gratitudine » seno dei « cosa dovremo » gorosa, » nuovo di dotato frutto vigore al I* Che pietà ne la e la acquisti nutrice da è dell*U' di giorno me- tributo Tin- parte una che dal sorge pietà della madre diventi ogni pure terra; cosi risalire religione intelligenza buona la verso che e spettacolo dunque altra co- possano non offrirgli il grato per Ecco dair volti dello vaghezza, Creatore, stupidità, di dell'educatore 178. coi Firenze, dimostrato del la e distrug' intelligenza^ tutti godere può i bruti che senza sguardi, né poi domando Se ^ con più sempre forza nuova , vie «. Guida Brescia i loro veramente se la sono dell* adorazione. bramare? perchè bruti ragione fino della Ma i T ordine e lumi. pag. di ammirarne riconoscenza Dalla che prepara. alla contraddizione creature, sue dono un funesta essere in mai religione, e una come meraviglia • ho pensieri, i*nomo delia Io risponde, si i loro abbia altra IMntelìi- fargli portar per può è loro quali questo concesso alle agguati coir nelle esser non si trova non che Ì*uomo che « 1837, ciò stato dissimulare nell'uomo risponde coltura tendere può non è distinte posso venga si ci sua il Creatore mano avvenga La non contraddizioni mi dono al tutto ma d*onde domando io soffocarlo. perchè con spinge; le strane per così, questo per stesso. li distingue dai bruti, lo religione, .» che provi io sorpresa condizioni due uno il motivo Rispetterò « funesto per della ragione. agli uomini alzano apologistidella ignoranza si in confondono avere Dio da fatto il dono che lo stesso torna in 1840 Raffaele tipi discorso un che ove della Lam nei si abusi Anno secondo, 1837. Galileiana, stampato non bruschini. delFAteneo Commentari delle manifestamente idee e , deijocaboli, e non lo spirito filosofico nuoce alla è fonte religione. di.verilà e non di errore, e voreggia fa- 34 — della società umana: che sociali versanti in di virtù nella ne differenzia. Nei in alcune una notevole coli sese classi età nella quale procedimento; certo grado può essere lumi, e lo pochezza dei giudiziodi recar ess^e ignoranza in nascente di un'e* ignoranza e virtù,e potesse ottenuto società una se la storia a talvolta nella la vita civile abbia ma intero virtù che dedusse traducono si per incivili si videro ne i fatti che e presenta ne poca un^ epoca - sociale stato sino a certo punto ordinato e può essere tranquillo: usi e pratiche che il comun poiché le leggi sono induce evidenza fa accogliere,la loro le senso e le. santificarraccomanda la superstizione e concorre a La nella loro storia di tutti i popoli ne mostra la diversità origineugualità di idee e di usi nonostante dei luoghi e dei tempi: che prova indubitata dettati della intuizione tutto stringeasinegli elementari P autorità spontanea; e ne attesta del pari come dei legislatori alle leggifossero guarene là reverenza tite dalle idee religiose. la civiltà abbia Ma dove ail comvuto Tindustria e mercio avanzamento, Fagricoltura, siensi ampliati e perfezionati,e le relazioni sociali moltiplicate, dei primi principii la evidenza vale più a dei privati,né né lo stato non reggere dere quello delle nazioni : ed è mestieri allora discen- recondite: né e sequele più lontane è neal bisogno le intuizioni,ma più soccorrono cessario il potere della riflessione. E se ciò si avvera informarsi vuole rispettoalle teoriche onde la mente alle si per loro scienze le del le arti per a dismisura prodottisvariati e i mestieri si vera av- , pari rispettoalle traviamento dei che il cui affezioni del cuore, si della aumenta gF per vita civile se , tivi incen- le forze -35- che morali la educazione comparte , pongano L'uomo informati argine salutare. un die in al la mente ed vero Hobbes, diceva è le intellettive fisiche La il cuore robusto: abbondano, natura non forze fisiche al fanciullo sieno non nelle società fanciullo morali. e ed al bene un in cui le forze ente vi op« non , incivilite^ egli è un nulle sono e ha compartito difettivo delle perchè è morali da cui le prime vogliono essere governate : di pariguisa certo nelle società nascenti si vede ese quilibriotra le forze fisiche e le morali; ma r uomo od un popolo giunga alla età virile e la iciullo si ha il fanstruzione conservi queir equilibrio, non robusto del citato scrittore nel quale il fisico vince i sensi predominano: e nel r intellettivo e la vita predominio dei sensi sta la barbarie, non civile. tu ben consideri,di se apparisce, assai maggiore importanza pel basso popolo che non V agiato per le altre classi dei cittadini : il ricco o la vita onde costretto non procacciarsi a consumare istruirsi da sé stesso, la sussistenza,ha mezzo o ad la istruzione E o rifare T educazione a nei primi anni, della società e che il modo istrutta avesse del gli può viver falsata ricevuto nella suo servire esso parte mo medesi- il povero se perde i primi educazione;ma sadatta venire senza istrutto,o riceve istruzione dio non savia,soggiacealle idee' concetto e alle di anni contratte il abitudini deglianni. come principii corso suoi in traviamenti? non senza potersene rilevare sono i tutto pqpolo e i giudicatis'egliincappa no suoi pariquelliche rechi- suoi. E vengono in giudiziodi lui^ ma sono soggettano a risponderedi le azioni del le classi istrutte ciò che che il egli si pensi,si stati di Euro^, e veri^nno in generazionese zione le in qaella che sorge intellettivo di ugualità le classi età popolo, sia governata sola nostra, può a di tutto genera* nuovo. sancita un porre cio edifi- La stessa per tutte dannosa tornare se tale una nel dalla al di mano fondamenta morale e diasi non diritto, giustamente nella di ridea trasmessi e sia illuminata eguaglianza non nei tenerla a giusti confini non sentimenti morali e religiosiche se da , istruzione educatrice della mente e del generati e guarentiti.Ond'è che sì fatto bisogno di educazione popolare, lo abè oggidì sentito dair universale biam dei già detto Educazione pensatori e dei governi politici. popo-^ il lare f dice Mayer : questo grido risuona da un ne angolo air altro di Europa, e TÀtlantico porta di simil grido che tutta Feco V America commuove : la sapienza,la politica, la religioneconcorrono ad afforzare quel grido ed a farlo efficace coi loro lu-^ cuore essere possono , mi colle e £ loro sanzioni. la istruzione presente a ipotesie le astrazioni, poiché la età nostra che si percorrono Ove dalF si è volta,lasciate tutto risultamenti segna di utilità T ultimo intelletto umano le positiva, deglistadi in tutte le lo svolgersi della umana noi veggiamo che dapprima le idee direi intelligenza, senso quasi istintive del comun mini: guidano gli uoai bisogni degP individui e sopperiscono esse dei popoli nel primo periodo della età loro: alle ii bisogni ed spirazionidel comun senso, moltiplicati le relazioni sorviene la riflessione, ciò che estese e , conoscenze. teneasi per ragionato e o meno segua la intukione lucente; indistinta la è e confusa si vuole questa T età filosofica più avanzata,^ giusta le condizioni dei luoghi a tempi. Ma dei Fuomo, sul vi il cuore, in si stende Puomo neir epoca giaccionoinfruttuose: commuovono agiscono elle intende Tuomo e del- a gerle vol- della natura: umana in cui appunto la noi e teorica ci troviamo vuoisi condurre atto. Nei tempi andati indirizzate scopo che deano alla le della mente si^ore naturale no destipratica: imperocché il suo si confina a concepimenti intellettivi, ma air azione: concepire ed agire ci offrono traviato dalla imaginativa,ma tratto non dalla realità ma fatte , non non air le idee sembrava alla il soddisfare classica il che istruzione una più non inutile delle tuzioni isti- avessero curiosità : a inten- tavano gP ingegni si abiliad essere ciò che i tempi richiedevano, non scrittori e poeti di tempi che erano più non : luogo della psicoloipotesie le astrazioni teneano gia che il metodo della fisica, ne e proclamato da Bacoda Galileo da Cartesio, e non coe posto in uso letteratura,e , nosceasi o si trascurava per cieca alle in- reverenza insegnamento del diritto circoscriveasi alle prescrizioni positivedelle leggiromane canoniche e era poiché la fisolofia non trata pene, scuole delle scienze nelle ancora giuridiche. Ne compajono bensì dinanzi nei decorsi tempi letterati di primo grado ed acuti filosofi: ma essi non dovettero fama agP inviamenti spesse fiate la loro che nelle scuole avessero ricevuto, e per avventura il loro ingegno soltanto valse a sciorglidai ceppi che loro veniano da falsi metodi, e ottennero di salire val$e abitudini: a nominanza aperto avessero Le sul scienze e T immortale nelle reale non loro ben per opere, essere non V altezza P influsso per delle letto delP intelche nazioni. alzate sulle reali loro fondamenta, 39 - libro dal tratte non — diceva come magno, offerivano Bruno, cose, frequentivolte se non della imaginativa:ond^è frutto venendosi rinche, non le teoriche corrispondenti alla realtà delie due i teorici e i praticicomponeano classi al tutto Tuna della natura non , il se dalFaltra le nimiche, quali distinte ed vicenda o a Derivatele combatteano. dei al risultato scienze fatti del potè più la teorica pratica,ed anzi nacque stretto legame, donde un uno lumi infatti maravigliosi Sono immensi sono industria modi della del e esistenza: che nostra vi dà del basso scire a in essere tra si o natura,ridotte materiale Tuna influsso tuale, spiri- e contrasto e P altra reciprocodi ma di questi beni ma vero non dalla conversione Ora sì fatta una il utile se vulnera della al filosofo né come delle arti, s^variatii prodotti pei bisogni e co^ il ricco cittadino mano popolo; scopo i ritrovamenti commercio agli usi praticidella vita. si appartienené non ziato né dalla immensamente ed della nella età irridevano beneficii. di e T ordinario per si mondo non colla anzi : scienza sione conver- allo scien^ ella è ufficio popolo potrebbe riu*' fosse istruito, non se acconcio di lui con ordinata metodo intelligenza fossero postiinnanzi qualiassiomi non disviluppata in compendio i risultamenti della meditazione del alla e e filosofo In e tutto r azione destini dello che scienziato? forma subbietto al pensiero o perfezione stanno o dell'uomo, nella cui eh' egli dee compiere non altro ali strumento , che intelligenza : fisidi lei vi ha bisogno nelle investigazioni e se die o filosofiche, nelle lettere e nelle belle arti, se di lei nelle economiche se e giuridichedisci[dine, è dalla natura a lui consentito la 40-r — mirano è mestieri, in quelle che pure ed al comodo al necessario che intendono air utile della e stenza, esi- la pastoriziaogni mestiere ed agricoltura, Se ogni parte dell'umano arte meccanica. sapere, se sa ogni arte abbisogna della intelligenzadi quellaguir , , r istruzione die è necessaria * allo scienziato^colla proporzioneal suo specialedestino agricoltoreed all'artiere. debita air Un uomo di la scienza congiunte, ed alla scienza: l'arte e anzi era si vedeano l'arte , lo è pure nello in molte stesso cose prevenne quellal'età della infanzia dei centi popoliin cui la sola intuizione forniva i lumi confaai primitivi e pochi bisognidei sociali consorzi. uomini v'ebbero iche, non Progredita la civiltà, la susstretti a consumare la vita nel procacciarsi sistenza, col pensiero sopra i si poterono alzare fatti e i fenomeni del mondo materiale, indagarne le cause, larne calcostatuirne le leggi, prevederne e vise gli effetti : e in questa epoca la scienza si dima dall'arte,la quale si resse cogliusi invalsi, Divisione sì fatta però non utili procedimenti. senza era voluta dair intrinseca destino dell'una congiungimento; e e indole delle dell' altra si tale fenomeno cose, era e il loro turale navello no- differenzia imperocché si ebbero nei tempi andati plicazi parecchilumi di scienza,ma l'apdice l'avvocato Maestri, e la coordinaziasi videro che delle partimoltiplici del sapere non ne lavoro si nella età presente in cui nel più meschino la uniscono l'arte: il pensiero regge la scienza e nologia la mano dal pensieros'informa,e la tece mano, è tutto propria delle nel grado più elevato è inoderne nazioni. Il giogo servile dell'abitudine spezzato per le arti,e la scienza è avviata a peneil nostro dai trascorsi secoli: -41 si nel trare del tugurio umile più SOrio a iJiumina le tive della alla altrettanti i trovati le arti costumi alPanima scienza: onde cennato, ac- si la scienza teoriche. b confermano, rettificano, Le vita arti stesso civile così che sono sono giovàil nerbo gentilie dolci raffrenano le passioniferoci, dando e di nuova soddkfacimenti specieche la stol"brutali,e fornendo agio ed ozio aprono , i abbiamo sperimenti della scienza,nelFatto moderna che . arti,e smentiscono neir officina artiere. esse prova le dell^ agricoltore die le arti alla condizione Pervenute mettono — dai gono via alla coltura fatto dalla delle lettere e e fanno delle arti belle. L'artiere istruzione ingegnoso è egli stesso Lo Smith colla sua che osserva discopritore pratica. le macchine più ingegnosesi del^ono a sempliciar* stima delle arti mecBacone facea somma caniche e tigiani: alle più vili, e ne reputava la apparenze storia sommamente vantaggiosaalla filosofia. alla pratica, L'utile della scienza della unione si appalesa da ciò, giusta lo scrittore sopraccitato, che fra tutte le scienze salirono più preste a perfezionarsi relazione quelle che colla pratica aveano là medicina: T astronomia, la fisica, più stretta, come la filosofia razionale,che dalla praticapiù e si discosta, fu per secoli involta nelle sottigliezze e nelle astrazioni. La scienza delle leggi quanto non ebbe dalla praticaincremento e perfezione?Quanto leggisi deve ai pra* fu tici nazionale legislazione una il frutto delle sentenze ricevute dagli scrittori,e delle decisioni dei tribunali,quando il diritto romano si rese ai bisognidella civiltàmosconfacente derna, anche prima che nelle varie nazioni d'Eu* avvi di sapiente nelle giureconsulti,ed romane pensieroalla compilazionedi ponesse ropa 81 codici. volersi dal si dimostra più che nella pel bene la scienza alParte ogni altro tempo, in del istruzione della la necessità Ma popolo, che nostra gere congiun- età delle nazioni che sulle arti pò meccanica ed la ostacoli che alle arti nuovo tale il sociali,dice traduce in né delle coloro clie dee Mayer, educazione cio^ commer- a cose non proporre vi abbiano la fezionata per- trionfare degli agli oppone istrutti si dedicano a della se chezza ric- renza. concor- destim stesso il il quale si dere equivalente: ren- popoli è cam** chimica, alla reggere chi medita sui dei che quest'altro gliuomini la al processo possono di cose stato della problema ordine concorrono ne pubblica In atti intelligenzasono individuali;ma sforzi potenze, Gli artieri che il-vapore. il sul e posa, signoredel dall'essere fatte pur mantfesta della industria tre novelle è nuovi , capaci di meccanico ad lavoro passare da un ramente pualtro lavoro che richieggauso dMntelligenza. La contenzione il commercio a e migliorarel'industria, è il nuovo genere che padfico,fruttuoso,onorevole i di a sperare proreggiarsi guer- il tempo vinca gli popoli:quello fra essi che d' intelligenza li vincerà del altri di istruzione e sarà pari in potenza: quello che perda al paragone aglialtri nella potenza inferiore e più esposto a p^ifra le nazioni sarà coli : il verace equilibrio politico operato dalla ugualitàdel processo nelF agricoltura, cui nel commercio nelle arti ; e a quellainferiorità sarà condannato un popolo rispettoalP altro,se noi pareggiin quegli elementi essenziali della prosperità nei moderni tempi,lo sarà pure quellaporzionedi uno ha indotto tra , -43- popolo rispettoall'altra,se itesso stria i! traffico sieno retti nelFuna rindu'* dalla e intelligenza, neir altra sieno opera manuale: la porzioneilluminata nel fatto direi quasi schiava la porzione avrà difettiva di educazione e perciòdi sviluppo nella in* W: la saviezza dei legista* vanamente e telligenza e (1) Il signor Ghevalier Tindastria oggimai e col la bene dair discreto nel porta sostentamento stria che con ch'ella yale classi sicurezza che come di doe dei specie proprietari onde ad £, volgendosi accennati misura situdini, vicisle in* pericolo alla di si ciò : egli coindanOA: che indurre onde ai mezzi che raccorrà si continua le concordia a oggidì che attuare sono non bia ab- il secondo gli de- l'aumento nazioni molte in lettivo presente intel- V essere se nella all'aumentare si stringono tutti gli de- ributtante. disuguaglianza più scrittore vi non masse leggi proclamano le che che soggettare le o ad opera possibile le produzioni. Ma le leggi sulla beni l'alzarsi , In poche tornerà né mani , più volte dello si meriti egualità naturale, tolti dell' operajo , osservate sollievo a del maggior un potrà e sia perciò cresciuto l'altra nell'istruzione per ma di alla [se posso nell' utile» agiato ma ricchezza materiale educatrice l' operajo onde , subbietto esprimermi renduta efficace di delle di questa nazioni non loro In del prò il solo benevolenza. cristiana divisamente e una gno, guada- non cuore si consideri guisa» intellettiva per l'opera loro della Intelligenzanegli artieri, onde pregio ripetere le è da il frutto che mai essere al diffondimento ceppi i migliore, condizione a non » svolgimento misero materiale dare afferma numero. 5tatuUe e la degli operai produzioni guarda un riodu* rende che capitali e quelle degli operai partiti, asserisce morale maggior nel estreme sorgente industriale schiavitù o il citato maggiore e di de* nel fatto essere parte di francese professore quella uguaglianza , cose onde miseria, delitti,e ai il cose condannarlo? contrasto dei dall* ultima artieri i mezzi i, rischi partiti ai quali appigliarsis aduna non delle trascorrevoli condizione operai in altri nersi può rite- non guarentire agli Indagare fra umano, genere ma che sociale. tale forze alzare ad valga inquiete, sarebbero e clTlle ; , non In ad del essere a sebbene 9 fime ben ancora ai adopera politica atferma, economia la libertà e alcuni arricchisce il seco non e t di corso dell* uomo dignità osserrare sao dalla pur mezzo Chi za, ricchez- morale^,non piié dai e palagidèi gràndi ài tiensi necessaria nelle purè non ed campo aU'dlBcina, che teoriche speculative, eziandio negli usi pratici della vita. Fino da noi molto discosti noii si a tempi non di propositoche alF adolescenza,e T inmente fanzia ponea delUuomo sembrava immeritevole di gravi e la umana gna è denatura pensate sollecitudini*, eppure di reverenza in qualunque età, e in modo il cuore, specialenegli anni primi, in cui la mente e sono vergini le abitudini piglianopiù facilmente radice si gittano i semi che acchiudono in se bene e ma , i destini di tutta la vita. Air essenziale difetto spesso dei tempi che furono si sopperisce nei nostri colle infantili (^^ scuole tapplicaUon. provo^picr et» lioration ipiration eiasses lahorietues en faveur de pUtnehe menion totale! deux ient rulUè lib, IV i. diresse è ai le scu"rie scrittore onde fosse tutto dttbiutamente che dimostra è e nostro perchè Santa alla ile ne de le baieseront Burbt non ali* avanzamento ispezione regolato trarsi da immediata sui serie banoo coiieomme sh^- d^une voioi detreue: n'a^ qu^Ue pai de » ia preso il clie 1837 catechismi di anni circolare la slato, egli è delitti ai Sede, eh* ella disastrosi, il supporre alla leurpaviUon agosto che giovanetti nei nuovo dei argine porre torto gran regardent menaeèe angìaiie, payt, sainU une mieeré la 2. U mal le genio cardinale Ode- Romagna. opinione , al du 13 della vescovi ferma per delle tempo et ile qui est timorosi ia circolare per sempre dettato arbore dani . scalchi operare ioeieté Fame' $in€0tfMnt enfóles camme p^^lain flOTerchiamente Infantili ebbi d»$irent populaire^ la Scozia, diffuse ir. sex. scnole Io toni Vopinion et voeu qui eeux paur Vaat qu'iU tee eap. salut de nella sorte Fédueation Védueation ans Alcuni (1) Tou$ dé$ Funique dejd che, un che dell* età bisogno imperioso si moltipllcano di di buon diocesani, 1 frutti e V del civiltà pio esem- con nei scuole tempi pia volte popolo, soggette insegnamento dalle stro no- che perchè repi^fai grado della vita civile nel per e tesse po- 1* infanzia istruire prima, dei vescovi non r percl\|^ proteggitrice vedesse discoeso in quali più abbondevoll. intronde d* al- so, religio- 1* espéVienza Quella circo- 4ft- — nella nelt^Inghilterra, sancite magna, come Francia, nel Belgio,neH' Aleistituzione naaonaledaiP lare impe- appoggia la proibizione.al del ) testo regolamenti i erano idee della prime air evidenza dimostra dare mente^ in le scuole giudicato avesse riprovazione ( lo vere e ad lo un zelo di custodire solo staio. circolare, avessero Appena escita Veneto che esposi sulle si accordavano il senso pensamenti pienamente dotti a e che le mie osservazioni con quelle delle scuole se si fatte benemerito altamente Odescalchi al cardinale r accennato in cui nimata d"iHe da che n l'abbia interpellato comunicazione E in vero non elica,poiché né il E in tutti nostre sì per del vescovi, scuole ottennero da non sua che mi scrive scrive 9 veggendoìa le scuole a» in piantate nelle disapprovate aggiunge caro aver 3 faccia ch'io a- lettera sua cara comprese delia mi tetta- e averle tra tacermi eminenza la assunsero ne dapprima vivi che , per il favore il cardinale sorreglianza, non le ogni al" permesse, pareggiandole favoreggiate, so l'effètto,dell'enea dell'accennato regno dopo di gli acquisti io egli uso. del nostro protette utm , altro, fuori governo» e opera che chiedendo e dovesse se intrapresch godergli l'animo e , essere e con osservando eertamente libero i vescovi seguito pia istituzione parlando più poteva religioso nostro avrebbe tra il subito nelV sacerdote degno Homa scuole i regolamenti quell'ottimo cardinale, e rispondeva intendevansi non i nostri, sono a faceva: spirito cattolico retto enciclica, io mandandogli , continuare a che e daddovero come mi confortava quella fórma dair cura sacerdote, mi risguardano splacessero dali* averne stenersi le persone Lombardo- del Regno , che tati ripu- e T accennata , i libri tran* intorno sacerdote egregio renduto scrisse ne si restringe dovuto , dell* Infanzia il do* comune. circolare, un oramai mancato non prime di degne cattolico, giacché avrebbe la la Santa avrebbe non considerazione l miei regno che Tenne fossero dottrine Io quale potesse risgnar* pontificio.Se ) il mondo risposto unanimemente, e è si non delle il motiro sane , la enunciata immaginare tutto a sola nostro solo pur 1* contenenti non inraotili in so stesse più timorate. venne giustissime erano che mi e cuore; deposito delle il Questa del dèi dello slato vescovi assurdo proscrizione ecclesiastici scuole sentimenti le scuole è che le coscienze qoillare che la difTonderne di ai soli indiritla Sede gua/t («odo. parole religiosamente istituite» e da ciò genere fa ne* presiedere alla formazione dee la proibizione eome proibizione che de^primi e libri le medesime per cattolico quello spiritoveramente di motiTO ad causa di morte. specialissimo Horozzo, che che le pur ratore -ti- delle Russie,accolte rica,comparvero colle ha non pure entusiasmo con molto in Italia,ma acquistadal- che riforme neirAme- istituto ogni umano r origineprocedendo, e colle innovazioni che vi si di un indussero dallo spiritoreligioso illustre filannon perituraotterrà la venerazione tn^o, la cui memoria delle postere generazioniW. era lume un splendido della Chiesa reyerenza per Nò Santa alla il successore, atino T intervallo scuole e del né tndini. suo E voglio aggiugnere la Francia percorreva ittdarvi sistema la cava di tendere ed che sono il mal a In apersero. tovi da 8. di e. di di di Eicei delle benemerito in uomini asili per appararne che egregio dei furti fu poiché, a campo verrà come tale i lumi, un istitutori adatti seguito, chela é nomini, T indifferenza alto delle le scuole autoriiza- impiegato lettere mi nel scrive , delle a visitare colle per E loro. parole 0nd*6 zelo nello fermo ajuUrà. Brescia infan- di presso tener aperto nostre mandato lettera ci infsntill,e dottrina, hanno a nostra alcuni istitutore introdurli il cielo Tin* « scuole alla condizione per dell* uomo V ajuta certo, mi scuote le nostre òffirirà,io spero, infanzia adoperano nei figlidel povero, a sforno a diffondere ed II alle luminoso. esempio delle che In veduto procedimento, Provincie Gli dubbio Quanta tra scuole perfetta imagtne la sua , giustificare o a Un e confortandomi chiudeva figlidel povero, ed per , scienze ed 1 metodi, ecclesiastico confido fìAoridi e , è penitenziale dedi» contratto sana ne ék Ferrara caritatevoli 1 nostri favore che Roma, Lucas evangeliche^ Istituzioni! Lambruscltini. Stato soUeci* e di aprire libri Domenico na dottri- sua delle, carceri Africa, ed civili più pontificie il permesso Macerata aperta alcuni un e sua l' avvocato quale e vesòovo alle il segretario Kuola 4iii-; ed (1) fatti. esempi! nuovo della giovani condannati. , una altre dei prigione Bordè^i giornaliere quando , punitivo deli* insegnamehto pontificio governo stesso e né intorno spendervi tempo un così genio norma • geri, Al- di vescovo in mente sua la condizione a del autorità di TUa secoli, .di S. Ago- povero mif^iorare a a del religiosi,i quali allegano la religione alle propostisi si animo il sentire 0 Chiesto fosse di lunga serie infanzia egli eh* propria sua commozione per che casa pur lo generoso cuore di dalFalta indegno né credeva non r per , patria, santUà per F illustre Dapuch, monsignore dopo 13 Instituiva dottrina, per Sede. che tacere posso , avvisano -48- viviamo, Noi novità U scuola La « 9 premo, » vani 9 la » il cielo! V Ulto forse nostro esservi che Ti » è nostro « Ma può tutto aggiungiamo che innanzi • non V nn » dei • rota • il Padre » do. » omòre di Vangelo, luce. 1 esser luce eh' io venero, mai Su- le gio- in gioventù azione contro e de- commettere a Il nòstro della di il e vita In sostengo ma più ciò non ai fanciulli Insegniamo di vasto richiedono, tutti; il farlo e i creduli fra esprime dUenebre. divin illuminare antica» la Chiesa ne ha » siòni..I simboli, le sue n Vedete » del » le ombre • leviU scrupolosamente sui quelle lampade notte; esciaipa:ecco e quei angeli nostri di teneb^re che cero la luce di nel in portato Cristo! ogni mentre nelle Maestro che alla per lo instes- fede sua le espres- medesima lingua. alla piena mezzo santuario buon finanche colla mon- figli della Ovunque Fedele del sedenti loro conservate altari luce diventar ecc. pa- vi s'intitola il dominante. ci parlano cerimonie ardenti come la trovo eran a angdidiluee idea la stessa Dio, che le pagine tutte la è Il termine de* cristiani chiamati detti talvolta in mio coloro debbono In si chiama Redentore son del Il Dio Cristo • il concetto. se saranno non furfanti. dai la parola I demoni lingua. Vadasi della si fa parole sfigurate più Gesù ovunque che scandalo lo tacere posso non ali* abuso siamo terra. quelle faci lumi cristiani SO della oggetto Noi n e primo ; che So ? lusso un eccesso, conflne scuola. parola a i*.gannarcl si trasmutano linguaggio, un nostra come è venata ministri che al Giudice al vero de* fanciulli bisogni ma quella a morte. alla i seminarsi sento; luce giorno; Istrniaforse chiamare la s'intende il giusto le nostre poco lo d»* lumi. della che questa da opposta Questa nella rifletto fra e aspro» lumi noi » moneta poco eiò quando così, lumi è il nostro proposito falsa un Dovremmo a contro Ma - dischiudere naturali, invece oltrepassarsi poi dovere. provo, « noi. giorno un a nell' istruzione di superfluo nulla in novità! : anime. potrà spingerci la voce con religione; questo • stato i talenti umana pericoloso e in » forza lóro spesso « disordinato eome » dal conspirassimo , Nessuna dirà » .» umana le e Sì, certamente; — risponderemmo come chiamati si nero. Si la Ulumlniamo Intelligenze,a svolgerne ragione « » noi se E tenebre? i lumi! propagare cosi e , portarvi le » di terribile Accasa religioso risponde per che pari cerca i fiincittHl mo « n del triviale addiviene e : circondati padri nostri, dellMnsegnamento. nel modo illuminato uomo « fanciulli da tuttodì vissero i e luce rischiarano solitarie in trionfo, dal anno il popolo proster- -49- ehe spregievoletutto nel mondo nato « parola » fame « chi di parola E « declamare • popolo » Il questo tengo qui .... • ripete 9 edificante! massima » r Interesse e » r infanzia 9 abbiamo » buto » miglia fa che e spero « Norma » Il buono » trul 11 bello. e le » suprema. 9 questo 9 qaanto 9 san E noi né ed r amore della 11 caso anche » spirito migliori » fessare? » vere, • la nostra 9 nati? di servilità che quella » o fede varrebbero carità altro per nò a non contri- a ha detto di padre un fa- regola, è la nostra dove che — ragione, che armonia le altre , col medesimo ce è Dovrem noi altri motivi allora Tamor la D* pas- altra parte vero, quale, cadavere basso di il rispetto al dire della una credenza e^ , de* talvolta rossore avremmo del l'amore rigettarliper dunque che antica mezzi come suggeriscono ne bontà alla e compiere Ingegnoso amore esser penetrarci di moderni. tempi di sentir specie cangia; l vecchi gioventù, senza da al- esemplo la prima dobbtam abbiamo questa , air bellezza alla il vero ma ; deve 1* uomo — un va , principalmente è che il nuovo attenerci ciecamente noi cristiana, non Tale alla antichi. , E e degli che e Il Redentore slmile del^ Istitutori l tempi tutti esser pigrizia,dal* dalla noi si e ; massima educazione, la sua più ma in sono , dal , ; Bella a nostri al anatemi errore. acclamata vecchio II L* opera umana più , nuovi mani Quanto ! , Istitutori la specie 9 togliergli dalle » sanno ognor pensiero. gran rifiessione materno buon mezzo a giustificazione. pecorelle non un del nuovo. e è né lungi perchè innalzarsi d* uso, 9 E stupide lo e per nomo che la cosa. ancora ripugnanza. vecchio non e deve la nostra V uomo è mettiamo senza e regno del tesoro per come » a e principiato, altrettanti quasi fede suol, l suo sia pure che ... buona che nel , vanno assai al in si mormorano proprio con predilezione ministro ogni : proposta amor vogliamo senza la utilmente dall* offeso che accuse ogni novità che altri interessi che fi turbamento innovazioni^ compiacenza con , 9 le le parole novità^ orecchi » Temo si è come giungasi prima sinistre» rispetto per poco continuando, non pure cessan non 9 » se ben spargerà si d* idee sacra * Ma « t lumi^ Cristo " Vangelo. che velo qaal questa a sopra proscrizione? di conservato fermo per contro di abbia voce, E ... so segnale e .' Eterno gettarsi non obbrobrio, la vitupera aW rete ora accade comune; nel fisico, che i fe- e che avviene iian vorrebbe lumi » » dò morale risponde: graaié » è ordinario con- pel do- Scrittura , di dan- -50- le cojmete,i terremoti attragstraordinari, gono primi Inattenzione e sveglianola maraviglia,e che trascorrono, negletti meno mirabili, amquantunque non il magisterodella provvideni consueti;ma za è le considerato in tutte degno di essere sempre più sapiente sue, ed anzi comparisce ancora opere minime che nelle cose nelle grandi.E si pare uno destino condotti che gliuomini sieno sempre strano ad intrattenersi deglioggettiesteriori anziché dei fenomeni che risguardano la natura loro propria: il dei semi di una botanico si occupa pianta, del loro svolgersisuccessivo e ti presenta le più sottilileggi che preseggono allo sviluppodelle foglie,dei fiori, namenr Dalla Guida 1837 pag. In alcuni 181. ed nello stato sarà Tersoli Firenze della rivolgimento reale, dello sviluppo volgerà efficaci un* voi adunanza della chiamate società rivoluzionari . che iiccpcgevano la in toglieano verità sociale arditi dalle di teoriche intorno eloquente, riuscire ridevoU ^hanno tempi e , iramuta nei in ed avranno cui le quali nelle cl^ mentf il in un nel alla ad loro istituzioni che de reveren- Lamartine in diceva : di la come religione se mo sareme co- » si stato, i quali, quando di persuasione porla dei terreno polo, po- pericolo senza Dio fatti. uà ne ceda con- dice uno natura! le nuove accolte -Terranno dine or- darlo rasso- gli schiavi, noi liberi filosofi per dei molti scrittore farà schiavitù divenuta era mani tale a , uomini legislatorie trapiantarla rivoluzionari dell* leggi le ma civile. la legge, quelle dei Possono ^i una i grandi vita della fare a come tutti , della opera varrà ma natura , l* abolizione 1* ordine, come religiose della 1* intendere come . dottrine per rivolazione Fénélon. le sarà sante sociale, 1*ordine esso metodi tale di non delle effetti ali* aumento , apparente: bene0ci dei basso in 1* da* nuovi nascere rivo^ detti sono rivolgimento ma verso turberà non mostrandole non dee assoluto generazione; umana infantili scuole secondo 1837. Galileiana delle Anno Lambruscbini. Raffaele tipi della coi bene ma non di gì*istitutori infatti naturale: : educatore libercoli tuzionari^ Tiolenza, deW e popolare, superficiali;ma osservatori pratico eseguimento più contrastate giorno sapienza istruzione fu virtù detto si adottano follia cittadina. e tal : poiché dalle elle vi zioni na- fiata .delitto, 51 - — dei frutti : il chimico prende a disamina accuratissi-* i vari corpi,ne ma scandagliaglielementi, divide proca ne gliuni daglialtri, indaga Fazione e reazione recidi nuova e il rinvenimento legge che presegga ed ai loro effetti si alza alla loro combinazione fa immortale cielo a di un al sorgere ciullo fanscopritore; dello svolgimento de^suoi e nessuno pensa, facoltà conoscitive,de^suoi affetti sensi, delle sue assai pochi si prendono cura. civile si è la sorIstituzione perciòeminentemente ta è solo la cafra noi, la quale non recentemente rità che soccorre al bisogno quando sia nato, ma che previene il bisogno futuro; che se la carità un mare specialea togliereo scetempo dava opera in modo lere glieffetti nella età nostra ella intende a svelle cagionidalla radice e si studia a creare ogni e lo , della vita elemento Se detto è come sopra , nel del regno , ni rinvie- teorica,la la civiltà nella consideri tu sociale. vero del e gliuomini : e se la consideri sotto pratico delavventurata è quella condizione aspetto, essa bene r tra intellettiva La e vita esistenza fisica robusta sussistenza (1) Nelle ]0ro destino se ne castigo. nello e compiacciono La insegnamento spirito che incateniamoli il e nel ad posto se esso della età prima. privameli nei e prima: richiede no quale si acchiudomezzi a procacciarsi che alcuno inviare tutti tiene una al loro attività i destino esprimermi ed di grave straordinaria figli del colle , ; il desiderano fiate alcune vece al poveri manuali opere al lavoro: avere per i fanciulli alcune con fanciulli C9SÌposso i ad fanciulli Volgiamo corpo. , abiti dei , ha natura ad si adopera la inclinazione è aipmirabile e (*".Parrebbe adatto con pel popolo infantili scuole nella sana, e fisica,la offre per si ne esclusivamente la la vita in cui prosperano la morale. consorzio umano idee si povero e cogli 53- - nella prima, nella quale le meaibr» del corpo e i delicati suoi organi sono per così dira hanno nella loro creazione stenza non e quindi la consiche acquistanonelle età successive;in un cor^ falsato regime può avere sequele che pò robusto un sieno pass^giere e facilia ripararsi, riescono elle ma in corpi che si stanno rovinose formando. ancora Ora io domando, rispettoal regime della vita^ del quale sia la condizione ordinaria dei figliuoli iscarsi o povero? quali alimenti ricevano, se non disadatti e guasti in alcuni giorni, in altri soverchiamente abbondevoli dannosi? con e perciòsempre loro somministrati? quale ordinato metodo vengano tal fiata violenti non se quali sieno i loro esercizii fisici, tale altra non bastevoli? quale sia Tana che e respirano,il luogo ove hanno dimora? quale la pulitezza? quali le vestuBenta? quale lo stato del loro inviliti alF estremo, ora animo, se ora accarezzati dalle subite ire e dal mal revoli genio di spesso disamoineducati genitori? e Non è perciò a maravigliarese, come il osserva Gagnazziintorno al regno di Napoli, un terzo dei fanciulli perisse nello scorso secolo dal primo al sesto tentissime di vita: anno r indicato se in Firenze periododi nella stessa se età gli ammalati Firenze si rachitide di e della e della se a numero paragone dei fanciulli del novero nella nostra si rinvenga e nel- per Milano infino fetto in- il trentatre statistiche di tutti gli in immenso maggiore poveri morti nella età pripia E ciòposto^ dei fanciulliagiati. dalle cento: e. se sopra stati di Europa sia chiaro essere il classi periscail venti percento: in Pisa,fortunati climi dove per per risanare, il trenta età prima sia vittima della scrofola: questimalanni infime ne recano dei fanciulli cento età nelle -54 stupiremo noi le se la miseria in Una frequentile sono contrade nostre se , si vegga scemare procedimento? spie alla vita anco provegga dalla mattina si accolgano i figlidel povero ove 5 alla dali, spe- dMmpotenti, classi anziché delle infime i nostri ridondano ricovero istituzione fisica che di case continuo dMnfermi abbondano se di mendici se - sera loro che sufficente vi abbiano e si ordinatamente e alimento sano sia pulitezza somministri, ove i fanciulli respirino di corpo di vesti ove e , di meassistenza giornaliera aria salubre ed abbiano dici, ove esercizii si afforzino alternati con ripeto,come come causare istituzione, generatr ri- il Vangelo fra le annovera al premio eterno il porgere soccorso il confortare r assistere all'infermo, l'afflitto, il far di del pari e più ancora lo sarà non le di prevenirele infermità la miseria e di degne povero, Se sociale? tale una dirsi eminentemente vorrebbe non e opere educatrici: neri te- sia promossa dalle cure e la letizia delF animo ove corpicelli, dalle occupazionisvariate,dal canto affettuose di ottime i loro , afflizioni? Allo istituirsidelle scuole si studiano vita la igiene pubblica previdero come dovesse del povero esserne figliuoli il fatto vinse per insino l'aspettazione. alla fisica dei migliorata;ma La che mortalità Firenze in al venti due solo e per ai mezzo cento : sei e, tranne Milano a Venezia e primo gli accolti vedesi anni i risultati che a dal fra cento, per nò accen- , ascendeva sopra, si come , di che infantili tutti coloro nella nostra sesto a anno negli asili limitata differenze si ebbero al al dai tre spondono miniale, corriPisa, a Torino, Brescia ma, medesi- , nella quale oserei quasidire che, salvo casi di -55- malattie straoi'dinarie the del dominino, tre per cento istituzione salva la la cifra modicissima sia tocca. non E se la vita, a maggior ragione le forze avvia a guarigione e la compie nei cresce , rachitici e negliscrofolosi, si prova dalle mecome diche relazioni degliasili più accreditati : e noi stessi abbiamo la esperienza, imperocché sott^ occhio ne che colle stampelle parecchifanciulli non reggentisi in sei mesi le abbandonarono, si videro la scrofola e allegerirsi scomparire,le idropisie risanarsi; e se nuova volete chiarirvi di quanto vi espongo, in ciascuno entrate dei nostri asili e vedrete i fanciulli che vi si accolgono vispi,vivaci, il guardo e il moto pieni dì vita,il color sano nei loro volti il significanti e divisa può essere contento, anzi la giojache non dalla perfettasalute. si stringonoa Ma infantili non le nostre scuole del povero^. proteggere la vita e la salute dei figliuoli A fine questo si videro elle circoscritte nella lora Inghilterra;ma (ciò che di poter sentencoloro i qualicredono ziare di tutto conoscere) in Italia nostra gif senza al tutto un'indole asili assunsero si spine sero nuova, ad avvivare ed allargarela vita délF intelletto origine in si ignora da e del Iscozia al novello a questo punto opinano essere svolgimento della ìmaginando che le dell'uomo le tro cure a che per alcuni si muovono istituto le essi che in cuore. Egli è e e più aspre contraddizioni: poiché perduta fatica l'adoperarsiallo del cuore dèi figliuoletti, mente o facoltà intellettuali ed affettive che intorno al settimo anno, sorgano riservarsi i pensierie questa età debbano non deir educatore. dannevole che mal Pregiudiziosopra nate abitudini ogn hanno i aU gè* -56- che nerato, ond'è nella che età Io debba La enti natura dalla ne e prima dalF essersi tras"adatQ per essere pure stoltamente argomentasi al e. presente nelF nire! avve- è operosa e sapiente, dappcHchè tutti gli loro originepercorrono un processo renne, pe- avvi infruttuoso intervallo si questa legge se secoli ruomo avvera nelle opere tutti per sue; gli enti sano è in- pensamento che la provvidenzaaJbbia disviato Se si dicesse da^suoi disegnisoltanto rispettoalFuomo. air agricoltore, pigliartene posto un seme, non sia sorta una fino a che non alcuna cura ne pianta, le male erbe sarchiarvi il terreno, non non estirpare nella età che vi crescono rimondarne intomo, non dirizzarla non prima il tronco dagliinutili virgulti, artificiato alimento crescerle fòrza con se torta, non il se difetti del griderebbe alla pazzia, stesso che alzerebbe ricavasi dal che naturale voce e, terreno, si ragione; ma con contro a colui che quegli rasse trascu- senza querele pianta,osserva trascurarsi Fuomo neglianni suoi primi, quasi fosse di un censure egli da meno vegetabile, e si alzano altrimenti e si muovono parole di compassione,non che fossero persone ro colocontro dappoco o imbecilli,, che spendono pensieried la a opera prosperare un seme istituzione novella vita civile del Dal fisico una o momento che nostro in cui segna secolo. Tuomo a caratteri luminosi ha vita il suo la essere al pari procede, si afibrza,si perfeziona;ma del fisico procede il suo sebbene intellettivo, essere si rivelano soltanto quel processo, per cagioni che air osservatore paziente,si continui per gradi pressoché della I subbietti della sensìvità, impercettibili. della libertà, intelligenza, degliaffettinel fanciullo -57- mo quelliche intrattengonoT Uoè disagevoleil comprendere adulto, che non le operazioni intellettive e morali deiPetà ma pridall'altea inosservate. discorrano Discendete come che in vi ha al fanciullo loro per un il deglianni, awidnatevi corso intrattenetevi momento, di ciò onde Intorno si posto e^i sMntrattiene^e vi verrà veduto come fino dai primi istanti della sua in esso anco e adulto nei tutte compajano le facoltà delFuomo il ministero dèi sensi e deif intelletto germi, e come in esso sia anche maraviglioso. stesso vita da diversi COSÌ SODO al settimo svolgono e il fanno Questo dai nemici si consente abilità è non anno infusa le atto le facoltà a ricevere del fanciullo segnamen svariati in- di giornalieraesperienza^ alle scuole infantili; ma quella vero da tutte che esca per miracolo rato frutto che fu elabo: la è un leggi della natura negli anni precedenti;le facoltà adunque che si in quella età certo recate a grado veggono di perfezione ebbero preesistenzaavvegnadiè quasi forzando afinerti nei primordi della vita si vennero e negli anni successivi. Se quelle facoltà suscettive di aumento, preesistononel fanciullo,se sono se gradualmente e da sé si afforzano, perchè elle venir rette dovranno non coltivate, ajutate,didalla educazione? elle si svolgano senza le se sarà cure delPuomo, di quanto quello svilupponon più ampio e più rapido se la educazione ne sorregga Pesercizio le governi? perchè in quella età il fi^ e sico dovrà eccitare le simpatie,perchè dovrà porsi materiale al fanciullo ben mente e essere pel suo lasciarsi gli organi del corpo dovranno e ajutarsi, , , a rincontro le le facoltà intellettive e morali dono? in abban- inspirazioni più imperiosee più care della natura inducono ne fenciulk) onde protezioneun bole deesposto a pericolinel suo medesime quelleinspirazioni de e pensierionspendere cure sia non e come corpicello: varranno non giacciainerte non non farne a Voi infeconda e traviati sieno ne i direi al vorreste 9 che fosse in ma hanno o diritti forma: preso molle, fatto primi affetti del delle dileggiatore cuore? i piega: nel semi morali T indole posso un^ anima ; il mai nel suo che la formarsi: strada esprimermi, in quele cui dare e la la da verrà alla onde il vase sia stato non per to adul- suole non sapienzadivina ììe fanciullo quale un cadente imbevuto ammonisce si sia viato av- allorquando neppure vecchiezza. quale bisogno di argomentazioniin subbietto la sperienza ormai generale è in pronto solenne mentita prima? Volete aperte ai nemici venite ma il asili,ove i non intorno le e figlidel altro ai prove novello scevri senso bene del prire e del tutti coloro a ogni pensiero more che lui lasciata inutile direi destini dell'uomo affermava P odore per pervenuto Ma in filosofo lasciare non sia i futuri pongono poeta quasi • e ha creta una vergine, ma su quella tavola r anima si veggono già scritte cifre che forse mai cancellate,e che dinotano potranno essere avventura ciullo fan- del fanciullo cosi se fantili, incazione; edu- ogni radice: più rasa, anni o scuole le inclinazioni messo abbiam tavola sette a una hanno non una mente età questa torti o la loro protratta già di circondare a che affermassero fanciulli del a vostro istituto: venite della età errore? e vate; osser- da prevenzione in questi civiltà esquisita,ove i^adi una della religioneacil sentimento colgono considerateli per isco» e povero, la verità. -Voi vi vedrete il pò- tere al- ^ ammirabile della natura vita delPuomo: sia dar le facoltà come primordi dellt deir intelletto del e nel fanciullo e come il loro sviluppo sorgano sia tale da suscitare la maraviglia,e da vincere Ta-^ cuore spettazionedegli stessi tente i fanciulli di e istitutori: la memoria vogliasi,e T istitutore air insegnamento onde che vi raccomandano tratto un dee non tutto sura mi- che .porre soverchiamente non la potenza della è po^ riflessione gravarli ag- comparisce efficace,e da ciò viene che il leggere, il conteggiare "*" si apprendono speditamente; ed lo scrivere che il fanciullo anche è si vero prima sia scorsa r infanzia riflette e ragiona, che voi potete soon-' volgere,e d'improvviso,l'ordine déir alfabeto e del metodo e senza compitare, ed egli procede con fallo a commettono errore, e che quando le maestre unanime dei fanciulli viene prondisegno dalla voce ta la correzione. Insegnate loro alcune massime rali moplice semo poi fate ad essi un racconto religiose, è del Parlandosi dovere. Yoce coloro del nò : di scrivere. 1.* per perchè del leggere e dello prosperità sono Noi diciamo sia esposto, ad , della che non religione è sufficiente, o essere può che utile e ad un tempo che al tutto come vittima assai inefficace non 3.* ; e per per che ; da V i- la stessa orale istruzione un nifesto ma- agrimperitl avviene frode è di al povero ed alimentata piacevole intrattenimento, né inGmi quel bisogno generazione gno biso- aver più ricco perioso im- si alza carità non scuola, la sola spesso se di della dalla la società per pubblica miestieri comune letture; 4.' perchè si prepari alla sorgente di ai ottenersi , tornerebbe è si afferma e al contrario economia scrìvere più usuale struzione destinati che non ed della limitata F istruzione conteggiare, » così anco ch'essi veduto necessaria ma delle illusioni la domestica il povero 2.* non popolo scrivere, del popolo, libercolo Nel V istruzione contro leggere al mai quasi leggere, dello utile solamente non alle massime fatti si affacciano vi verrà non e apprese, (1) i cui chiaro e vi opportune argomento il tempo yuoto o alle passano elementari: nei costantemente Io onde temporaneo svolgersi , danno dette ogni soggetto altre: di quelli tra precedenti tre l'esercizio studio di di alcune soltanto facoltà una è facoltà una avere essi e che anni di frequen- esse ristoro biano ab- torni non alt* a altra, clié paro corrispondente^ Quintiliano , encomiando 1* occupazione più produttivi se si scuote n^lle usano E imitazione. il sole V ad di essere più avrai negli delle Se dii concepire profondamente; le facoltà sole come vorrebbero nalisi ? i' anima bitudine la farà alla di la esposti della pari Il Naville ed nella queste Lambruschini^ viene « negligerne » • prime di sorgente tolto ò in essi il cose sole chò il sentire ogni a dee affetto e seienze i' a- quelle che pur una a- esatte solo genere un si educazione dita inaricio. sacrifi- prezioso del saranno gli alunni soggettarsi ai dettati abbandonalo so all' commozioni, affettive potenze giudizio, , ed ò pure vare colti- ed umane: nobili e il a uòmo isterilita sono : che bisogno, opera intitolata e si trascrivono secondo 1837, educar Le nel spirito Inventivo, dalla pagina fanciullo potenze tdueatlon — che parole, spirito di osservazione lo elevate e nelle delle né calcolo verrà che tezza rat- senza può del condurre vizio. sua alcuna. lo giudizio, al anno adunque : cieco e virtù » ai dimostrazioni morali poeta, «n ali* invece che affetto non 1* abilità ragionamento il convincemento , alla di suirandamenlo traviamento facile a scienze pensiero delle prendi ragione, con in lei la spenta ti nelle conquisterà ne benevolenza,' e, Se delle Influsso certezza avrà il pregio vuota logica Vuoi cittadino. né senza avrai è dimento. compren- nulle sono non idee i* imaginazione, e leggieri,ma poesia la delPnemo memoria giudizio, acuto danno non facoltà che Francia lucente e sono svariati medesime , maggiore U la e svolgere e modo questo calcolo ai cose famiglia nò che precisione inetta lianno fatta di scrivere senza intellettive alcuni soia ciò clie più monta e di padre nò veracemente le la eloquenza intellettive, facoltà a studi in sulle l' intero tutte coltivi tu la intervalli tempo mi vaglia die ad gli clie campi raccomandava ne , e i esempio veduti assicurarne ed ad manifesta. ad reca Cousln, Alemagna edocare alunni il e frequente giammai: oratore un dell* agevolarne Importanza pud né avvicendati; il ritorno mezzo moltipHce, tutte pratique le e me espridel delFedueatore Guida 150 si — seguenti: dell* facolta « E* uomo consenza , ihtèlUttuali 4 la e moraH il memoria l'imaginaKione, si , la le presentano ragionaknento coscienza, il il , senti* stessi noi forma inferiore della prima classe: portati di parecchi essere vedemmo ne seconda alla tratto un istrutti di ciò che sono della sezione argomento e seuole le nostre tate Si sezione. diffonda lo zelo genitoridi affidare i figliagli asili a tre anni: i parrochi il dovere dei proclamino dal pergamo della genitorie lo afforzino nelle menti colla voce fanciulli è più dei 214,000 religione e la metà che frequentano le scuole pubbliche elementari corciata acnei , , di un educazione la anno che loro si comparte, offrirà oltre cresciuti di lavoro » mento » di » mento » di » attenzione » il gusto e del nobili queste alla coltivare la sua sua imaginaziene 7 » nel mondo » vrà aver facoltà » gli di di casa^ la di cittadino, membro di le matematiche e , » dalle » sua » tralciato della vita ? » Sia posta sì poca » e » le » venientemente » no insidie ohe tranquillità, stata il giudizio facoltà ? Non Alcuni dovrà cura Che formare voi messa vi sarete da parte le dirigerle, quanto funeste ! disviamento e piangere lui lo rivolti la salvarlo per interessi la e inche amaramente, tpirito é^ osservazione unicamente coscienta che incaule vostre che a a sola svolgere può sollecitudini con- posso- » vorrebbero domestica, in obbli- il cammino inciampi, egli allora a se che senza egli do-' comunità, suoi i La a* suoi poesia difendere per ^ fargli correre, e -— tese saran intellettuali, divenire (1) m« gli sua gettato quando ; una la sarà egli adempiere o La matematico. un saviezza cogli uomini^ voi erudito. quando propria detri- grave contenterete un avrete Ma poeta. che d* affari ? "^). solamente più Vi farete ne ragionare un guida T erudizione varranno fanciullo? di 11 arrecare dell* uomo. anni regno alcuna svolgere a di essere educherete commercio ght di capo ben d^un altra senz* » al e memoria la e risichiamo potenze, perfezione ci poniamo Se driennio qua- 107,000 a del nostro air industria bello. un per che la il togliere considerano dall' ordine educazione naturale i popolare fosse figlipoveri ai onde debbano mente esclusiva- genitori venir rotti co- gami i le- , della famiglia domestica i padri di e ma dovesse le madri educatori? ; Debito del se fosse vero reputarsi basso primo popolo di tutte fra che di tutte che regola la migliore, vagliano te madri generale è a dove sostenere di porgere esse la zione educa- sono ora r ufficio il latte ai La vita morale dei serebbe una ai loro nitori eh* ella è educatore debba nei dair voglia scrittore stre elll ma dell* via per , la condurre alla vita dominate da prie fidati SI della r alle sia utile lo ce sono i. vaoo sciolgano sono fine o stessi per quella delle scuole sovra tutt' strada, però il timore imaglne l vincoli di nelle raccolti abbandono, l II famiglia : l alia loro al lavoro figliuoli,e rivedendoli più docili Tisguardatl si perde e rispettosi con dai più invilirli: ai nelle sensi e senza forze che prò-' al il vanetti gio- genitori mal noi figlidel ai esempio di sieno di quelle la mattina onde e le madri ogni l ; avendo sera genio mal né dotte con- Roma usitate. infantili non priccio ca- , figliuoli si tolgono : al e pericolo sera vero po- il vivere oppure le scolette parlando al guardando ma se zione educa- sia , affezione al la meglio infantili, come ; e scuole colle ; altro, cioè scuole Morlchinl quelle fra di che giorno zione: affe- e Incoraggiare Infantili , fra indo* volte torni se esposti o scoletta nella o dipinge monsignor r indoli pensiero porre disamina in pure non rare tempe- non fiducia la t cifre. dirigere casa è da illu» fiducia ma tutto : togliere senza sé anime nuovo nn feticarle inspirando siasi' di dice domare che che che ; ranciolll, nell' astratta si restituiscono Uberi fatti commovimenti Tessere in sulla o Intorno di deesl lasciati e estrema molti , die riflessione famiglia più dei di proprie Indagine o dell* animo interiore In smarriscono fatto mobUità facilità dimenticare ! ò da ? fé ciò ciò ciò non gè-, sopra argomentare e bai* dei mediUto educare ma nel primaticcia. conoscere germe, ispegnerle: orgoglio: correggere in in porgere a morale età può figli propri ramiglia e loro Per , fermare levare Aeoltà i aecn* istitutori. di educare, comandare : abili da è tempo. non amore si chi inabili molto noi rettamente bollenti, imaginazioni abbia essere ma fidasse Intellettivo altri: in nostro natura; sono nella la moralità nelF eduoaiione In nasca sviluppare , la egli nascere dei da è che per essere ad all*essere eh* solo andati tempi li fidano figliricchleggono ugnali cagioni da latto ciò che impossibile necessario da stesso, perchè i della genitori se considerare che cure ò elemento un queil* alimento, dei stesso pari guisa, é il yoto di educazione ò mestieri alie e difettante lo Dite figli acconcia popolo buon è .chiaramente se» nutrice? convincersi A si Ule madre una ad so fanciulli flgliaoli;che loro di procede ha già ogni vi padri l arrlccShltl non sorge pensiero pel propri figli,che ai di qualche il di Idea e loro e di contro nitori ge- dano atten- tutto genitori si che . nella II vestito novella ne sta tuzione istia loro -.(14- "ioo imperocché peso ehò lissUnac guidano agli affetti famiglia è facile che si conoscono si amano, classi, e si gettano sulla in del cosi della e nella alle si le sociali o private si al separati chò : nella mondo le sola al tutto infantili scuole si le governano uguali riverlseono, nelle e infime destino dell'uomo i vantaggi della educazione delPuda dell* altra: veraci rischio di » ràie, farò » pensasse insorge 190 prima una lui lavorare per Ora, — vivere; le idee con istillarsi » può » ajuto • abbandonare » se tutto in dovesse loro a vece? sé passare confine, alle virtù recente stato che refntaztone di quanto educaiove il sul signor Pepe cuore cui in e il e queste al modo madri sopra o questa la terra. a e. gene- chiunque La si trova che intorno di le stringe al con , , princlpii da di indocHlrll ed educarli; nulla occorre di fare generazione la nascente medesima? ? mo pri- anno rispondermi. popolo bisogno hanno , la quistione risolvere nel ; a in sparsa alle madri , da aspettare ed pregherò nello e ; lasciasse ddV Per « : le madri posseggono ; la mano ài figliuoli,e intorno » e che dice e cui manchevoli e di figlisi {Guida mettersi a è questa. le qualità e dei naturale domanda, , domanda 192) e cipuamente pre- senza umane, angusto istituzione l' educazione il Lambruschini pagina come la dell* ordine chiamate sono rischio , che rocché impe- le cittadine. sacrificare combattendo Pepe troppo a virtù imperfette sono o e genitori,corrono delle fecondi i germi virtù nostra, vorrebbe 1836, » città, che e nella famiglia fiimigliari, alle non Circoscritti gli affetti corre egli scrive, » della troppo stato, in cui gH dello i figli dai tutto sociali, virtù sono Il colonello » che gli sconci senza sviluppano non seconda, vi vivere: della socialità, primo , che piccolo infantili congiunti domestica prima, Informarsi Italia di maiRsiori sì necessario ai rispetto i semi scuole nelle cosi pubblica nella un che superiori i specie intera si creino debbono cut quelli a poi nti- torna concentra si terra. Sono di annodarsi piccola città, imagine T abitudine si contrae In in comune potenza. Im- Tlcppià esse per famiglia della e i giovanetti una e ed nazione reale ti rappresentano della espandere della mondo dal diverso esclusivamente voglionsi sdorai anziché di aisolata il easo tranne pane, la educazione famigliari, e quella gli affetti che di infantili seuole le i vlneoli stringono fatto provvederli ordinate Goal il debbono e , migliore nei nosbtì asili: ilvolere, F agire sentire,l'intendere, tnteUettivò e si può generazione guisa d*una loro in tranquillamente trascurando, meteora si tacita come ed in- -65- delFuomo reazione e credi tu » aspettare le naove » della prole? le lodi » delle saranno che del buoni » necessaria, » desidera » educatrice? « tanti a io (ed 9 r universalità » sogna , Ed 9 Sto? » sono » sarà » pagate » quello spirito, » una morta « che in • tili anco destinate » giovani (farò poi » corruttori » dri 9 non • ranno 9 nesti 9 pregio • madri, accolti. altro E né che di molte figliuoli: ondo o che grado, di che con vorrà biso- due, tre; dirsi che ripeto, bia non que- le farà che sapranno infantili neiravTeaire o non non che del costumati i diminuiscono di non e pa- educare, se non la e modi generazione impedidiso- o terrà in che le onorerà buone ». possa sperarsi possibile, ve utili mai, ma ne dalla e- avranno educare potranno cesseranno pure ben parole quanto spinta alla perfezione non infan* le scuole che da dirlo) quello esse sorgere per prò- diviene santa nei almeno virtuose, le donne siano viviGcate e più opera una somma vi tale sposi degni di loro, tristi, con esempi elle formano) che esempi; in la formando li che fanciulli opereranno perchè medesimo le scuole essere bene gran de* buoni questo madri impor- dei fondatori: giubilo e alla medesima loro il lodato' scrittore delle lo se dei istituzione fanciulle, preparano con che Io quella regola, con realmente che prepareranno, per però dncazione questo la turberanno la virtù, possa d* asilo, ove sale (mi glorio sieno vedere buone sconci: o una, infantili immediato delle ai soli maschi: la forza con ed buona adempierli, ò 1*intenzione ed stata qualunque elle sono. lavoreranno che al bene condotte e cui ove cosa; delle che r effetto bisogna, Firenze .Osserva minor più è semprjs senza i soavi sono? le scuole Pepe forse avrà ove 11 sig. una perchè educata, pur essere sappiano occorrono aggiungerò che potrà ne soccorresse , immancabilmente quanto ne bene e , avvenire, e Ye mirano che ben Tale elleno? è già abbastanza appieno vogliano e quante ma a questo, a e edacatrici non utile madre ogni conoscano spn de' bambini formarle. Sì, Dove molte, ma ma sempre maternità, formarle. » che felice quel lui), quando madri della tutte fosse perfette ancora ella poi è non appunto con Queste pure umane non meriterebbe quando , preparare doveri gna « momentanei bisogni a eh* ella giorno un , » facoltà lei qnasi di d* asilo, che sale la venerazione e ehe madri r istituzione Ma el earare non delle sola , • loro sono dall'una noi zione lìgame congiunti: Fareciproche: e ciò che stretto loro venire possiamo noena, » da sono sebbene necessarie. i loro in 60 — suole essere Il compreso. più il sempre fisico - risultato forte robusto e intera loro del è strumento operazionidelF anima, rende fiducia,e la contento, ispirando Puomo alle atto confidente e inchina fa timido Fuomo ed il fisico debole air affetto: tezza conten- miccio infer- nelinerte, concentra li espande: P intelletti e r individuo gli affetti e non chiari ed effimotivi caci disviluppatooffre alP uomo frenare a e dirigerele inclinazioni ed i desialla vita morale derii. Ma egli è mestieri intorno il discendere ad alcuni particolari. si avvia efficace La vita morale degli uomini non col soltanto porre alcune in sentenze a capo un fanciullo,ch'ella è teorica ad un tempo e pratica, educatrice: le è bisogno di un'istruzione i e in sentimenti debbono tramutarsi morali principii e direi quasi in istinti che sulla soli sogliono essere sensività na operativi:siccome avvi un abito che mel'uomo lo incatena, così del pari al vizio e ve v'ha e debbono concorrere mirabilmente (i; Molti dalia ella della istruzione vale a Educare tili alla della ad fare operose e agire, le alzare, le opere alla come dice potenza è l'educazione: di varie solo cognizioni, egli ma ciò a è istruzione il signor del l'istruziime tempo. non guise abilitarlo ad volgerlo e nulla e- Lucas, E Lo deve a le noscere, co- scenze, cono- necessarie e piùs officio. soltanto applicare le azioni dell'abitudine* volontà, deir restringelilsuo si od affezioni, a ripetere intelligenza,della insegnamento e detta strettamente precisa cognizioni all'uomo è dargli non cui la importanza. gravissima pure dà un'idea formare i'intelletto, uomo vita, per gli affetti gna semplice sentire, a è quale in e l'istrnztooe distinguere si sanno illuminare un a né salutare l'affetto prova infantili ^^K L'età prima- scuole ancora sanno educazione, la riflessione e nelle Don ducatrice La fermo*, e quest'abito lo tien ve tù all'esercizio dèlia vir- lo conduce che abito un ed u- le conoscenze, abbiso- l'educazione scopo essere di ogni ultimo cbe e oa mezzo -67 pieghevole,la tìccia è questo coii9€goire a che coloro a inclina la natura circondano, ed la che seopo, — nella sta ereaiimie ad donarsi abban- è per essenza affetti di di e abiti coofacenti. in Brottgtaam siasi, che quale quale sulla strada Dubot8,ttel di Francia: siano i dei gradi delie prospetto Deputati politiche. Lo Francia gli attori, Nelle della allo e sale e gli suo ò Non dire da nò importa che lo Le lo, e carceri in che uomini vuole ad un illastre essere al e nostro legi colessi esser sono s'incaricava si mezzo morale politico, morale e usava la religione. quella separazione, vicende dei tempi Imperioso si congiungano tempo sono l'educazione ciò ma ; l' istruzione che ma alle punizioni punitive pari e di età prima tutti dei ed i filosofi l'efficacia ma cure uomo del accompagnata religiosi; e nacque bisogno dividano, si sociali concordano della il è morali il siccome al fine. essere vogliano le nelle venne ne non la educazione indirizzate che onde il senso la ai gradi passa. od politica, la tutti in i cattedranti e in cazione edu- di alcuni il governo quali tempo un cagioni le ode Tlstromento , necessità due nelle ad fra che dei della asseriva: ove , same all'e- Camera scienze parlando educatrici, pubblico manifesto l'educazione e mezzo è Il signor applichino di scientifiche Lucas, unità discorrere ed al agiva e eravi dell' utile tempo. metodi e si e il Lucas, norme educazione, proprio, da qui si nniva con antiche, religioso, perchò e dalla alla I principii all'accademia sino cui dice della azione deputata esponeva si osservino che normali simili e di deviare nostro commissione 1837, che rappresentazioni di i tempi d'istruzione, dalle sale di asilo sino alunni istruzione deUa nome dell'anno costituiti non società scopo a e Dobois, stesso tutti nel che del supremo necessario essere scuole in l'eseguimento difficoltà bisogno spese stabilimenti nostri accademie il posti in onore, scientifici, dalle di è rapporto suo alla Ca-» affermava le istituzioni facile Incontrare Lord umane: incamminati. si sia educatrice L'istruzióne dei lascia non e quale rende la azioni dell'infanzia asili gli intorno all'abitudine, appoggiarsi signora delle la Inghilterra: i legislatorie d' Lord del mera discorso un è Bacone» dlcea L'abitudine, educatrici e gli del sistema i governi, figlidel il signor Consin: basso un economisti e 1 massimamente popolo. Io è tempo, penitenziale, coi dipende popo"- lascio le Che delinquenti. nei ad del vero un politici e gli oramai sono dalla qui cazione edu- il dire bisogna, così egli si esprime, porre r svolta vivace intelligenza e alti decenti: che ciò e che sia perchè alla virtù, che fine fine, vuol vuole tra mezzo che sull'animo speciale ha quale E Tesemplo dai padri di più tanto dalle e madri salga dagli Inferiori In luce dati genitori Hanno sotto ha cagioni se furono Firenze si porga frequenti dei che gran ricoverati stoltamente loro In nomi, esse fare del a dei in in ! dotta scuole giova memo» figlilegittimi bisogno: e ne l'esposizioi educarne il relatore da uscite perchè molti coir essi figliuoli. figliuoli.; spizio, dall'o- quali 1 figlisi ripresero diceva 9 nelle in vari illusioni ridicolo si costumino mezzo le oggetti vi stabituino perchè visibili col delle libro porre Indicative stampe nei di quali dello infantili proviene degli stato dallo dale spe- innocenti. L'autore (2) sollievo padri i casi nel ma nei innocenza Buffini esposizione vengono massime utilissima Andrea genitori, parte le è che loro religiosità ed istituzione ai teneri cuore spirano della , degU sul quando pel rispetto dai famiglia dottore dei le scuole: aperte di immoralità scemando Firenze asili le nella siano In Il nostro come In nuova famiglia. provato verrà e rispetto la altro di recati mando. co- superiori, i casi rinviarono si di eziandio di ammirazione la muta, dai moltiplici guisa idea ogni discenda relazioni degni lezione si divide la di ma , figli:ma ai nelle giuochi (^) i una tra ordine: uomini è quando ed Nelle sono canti lei pure maravigliosa 1 loro e non gU egli da quanto scostumatezza potenza giovanili le affezioni, non Infantili ogni una pure Ala ria ad fanciulli; superiori. dagl'Insegnamenti generato labbra dei agli inferiori ai le scuole circa intelletto tutti colla fatto è figliodelF di gittarsi azione, , efficacissimo torna giormente mag(^). L^uomo ed Nulla sia cuore efficacia assai compone azione delP sol vergine si non non veggano di edificazione, riflessivo: il mezzo. e è potente cuori fra preghiera, gli esercizi (1)' L* esemplo teneri essere eletta infantili scuole più senz'ordine e parole dottrinamenti savi virtuoso ventura e i quei su non che odano non varrà F affetto: che della stampe Infantili scuole si I fanciulli giuochi ginnastici. di pubblica fanno a perchè Miserabili lo si vi adopera si usino ai fanciulli conoscere movimenti gli oggetti ha carità regolari, inezie ! scopo che • pel perchè dappoiché li i fancinlli primo aprirsidi imparino non la cole debbe la scuola muoversi fatica dello avere 1*aspetto richiede regolato perchè i metodi giudicare delle che o si costuma alia di voglio formarmi conda In » cupi • leggiadre, « garzoncello » volontieri » E » caro » timenti non le all'altra , l'uomo: che sia è di nobili piglia età lieto pii sciegiierò lago della le di , canzoni a nella grazia giodel animi : spirituali, nell* armonia. nella e capanna cantarle canto genio pure, e Il scuola, del culla propagatriel e campi. nel alla presso nazionali, canzoni 11 posarsi Impareranno scuola Gol « t a dialogo. silo generazione una accenti negli natura ancora un tuUochè gradi nelle patria popolo, della destinato la letizia alza popolari canti le trasmettono popolo, contento; di amore e di varie pari del al efllcace dei e del di benevolenza E che Trascrivo — nel a giova i fanciulli Gerard sponde che A — di sen- ». misura al citato volentieri facilmente fuor tradizione delle la come religiosi e lui. diventeranno sia che quasi e e natura. me sicco- ma deiranima espansione educarmi ed contentezza, per Istituzione, nuova al lavorare. ma venga continuerà e ; avvi quale , l'intrattenervi sulle scuola fanciulla la la , ripeteranno bambino che a avviene quale studio, non dell'umana tempo abitante ricetto giovine madre cipii morali essi ri- trovare come quale e canticchiare lieta semplici e ai alla sono il ègittare una mezzo infantili bisogno scuola cristianesiipo, genio Nulla giosi, corag- indifferenti. parole del più volte le maestro la e nastici gin- pretendere mestieri genio mai occupazione un non refutazione Vecchio è conoscerle in scuole nelle alcuni: dicono hanno si mostrano come Indirizzarsi intera i» vi e effondersi, di ama debbono » che o di alleviamento Il canto? • coloro tutti canto mezzo che scuole, nuove Per povera pie- giuochi robusti il e : nelle i e i fanciulli praticamente senza la amano non (1) Il cose nelle ciono, compiac- ne anco grandi; figli del a coli* Insegnamento, piacevole vuole quale nelle, giovi poi necessarie indotti [se non , dirlo, di da la qnall alternandosi fanciulli fisiche, e rendono qualità soprammodo delle paròle dMntrattenimento attenzione le forze sviluppano devoli i studio, , abituale, farsi cose memoria al i tristi vi vedreste e , alleviano e della carico testimoni vorrei precisa signiflcazione; 1 moYlmenti, la Intendono vi scuola, una solo con » Io refezioni. ^^",le i canti e idee dall'indole sua vita l'anima le e prin- non chi deri consi- ben Il canto può sono dall'una credenze loro, civile. al lavoro, diffondere generazioni: umane e a fa lieto contendersi sveglia nobili e gene- -71 effetti di traviata una educazione obbedienza non - al nelle ccunanda, dei case non veri: po- lezza amorevo- i trascorrevolezza alF ingiuma fanciulli, riare nelle politezzanel corpo e reciproco, non alcuna alcuna abitudine idea, non vesti, non ligiosa: resi parrebbe disperato alle prime apparenze negli asili ordine imprendimento il voler indurre trascorre non ma un e e disciplina; quella mese, intero. Voi veche vi sgomenta si muta scena dreste per al divertimento un centinajodi fanciulli sbandati ad una della maestra voce e raccogliersi carsi reche al posto loro destinato,senza si pur uno tra mostri afflitto: i rami riottoso od o della istruzione sieno alternano, perchè di soverchio non gravate i giuochi i quelle tenere menti , e vi si mescono , i i ad fanciuUetti lavori: cenno un canti, passano dal giuoco al canto, dal alF altro esercizio, dalPuno air istruzione,docilissimi e pieni di gioja:né canto di scutica o di grave castigoè bisogno,perchè preseggono alla novella istituzione la intelligenza e Tamuovere la più severa pi^nizione si stringea rie more^ nuti. dal suo posto il fanciullo per alcuni misi Nella età al e rose affezioni: nella Svizzera adulta ciò il sapienza civile di diffondere saggi e giova dai la germe un commoventi sono popolari 1 canti cale è ed età nella ripete predomina prima delFuomo scuola primo aprirsidi una quei torna canto, lumi la vana onde felicità e istruttive si che più ispesso di e fra di ti scritta. il Coindet cui Oltreché diceva: la pthisie. e virtù. età saranno essi perviene lo stesso Vusage est Nell*Alemagna canzoni , modéré exempte potente la viva fisico du si s tati det- mezzo a dei voce afforza chant dTirritaHon e e Rettili' prima. frivoli,infondetevi o non prio, prootter- non popolari nella immorali fMirole fortifiela poitrine^ lorsque elk ìence predispose à le apprese religione, poporo, di e Famor et : e de le si- -72- ad reste alcun che r altro sarebbe difficile che corressero di che pane la maestra con divìdesse col- porta ad che senza il esso ora seco: accennasse nelP altro pane dividere a fanciullo uh il mancasse ne essi il difetto di che patto uno molti Tira proprio; facile nel fanciullo,e F ardore alla vendetta è gagliardo e subito: oggidì voi scorgereste che Fingiuriante il costume si F ingiuriato usuale e bacino Tun T altro,e T ingiuriato essere spesse fiate il perdono per il primo che implora dalla maestra della ingiuria. Fautore delF ordine, alF affetto reciproco,alE alFamore nei gioF osservanza i maggiori si accompagna verso vanetti di religione senza del quale alto senso un , né i lumi delF intelletto né giiaffetti del cuore si assi accende da securano (1) Si , e , parti et fanciullo un : razionalmente erano alle parole debiloribus le proferisce vi 8* induce: non ne giunto dimittimut noe non se cogli altri chiamato eccitato : disparte In che prima, egli dice, voglio fare la pace proferirà quelle parole, altro in sul sviluppamento Un non. dal cerca li decalogo rubare: e onde piange ri* eccitamenti e perchè? chi l'abbia e perchè sorella. si pane: sieut popolare, recita agli maestro, mia con al maestro pane nella nnirvisl le tutte nostra linguaggio all'indomani; ma dire maestro di debita una e si Immora 11 rubatore riparare tolto con adatto al mattino al furto il e guente se- giorno commesso. fanciullo direttore si smarrisce dell* asilo; il dovere il maestro, si di pezzo precetto il proprio reca innanzi un si fa dal si trova: non asilo sensibili nobis nel in , sponde Manca dette a dominicale rendute dimitt$ noetrUj i fanciulli vedreste 1* orazione insegnata , infantile scuola Monot racconta era ^^K Voi traviamento offenda sorge perdono e che dì hanno del verso a a confessare Dio, poi : il suo al direttore. e ad l opportuno maggióri^.gli il dovere il giovinetto (allo,dichiarando del comando un (onpscece.con violando come Dio, poi il superiore spontaneo obbedire si fa appresso i minori si fa ragione prima prima il volendo non afunni conto rac- vèrso della obbedienza che si era di rito smar- chiederne -73- offerire F degliasili aspetto impofientedel raccoglimento nella preghiera:entra chiesa,e non un grido nella turba una non di fanciulli una che voce si , alzi la celebrazione : della si divide messa per essi in del sacrificio canti la santità dol luogo e e religiosi, che imprima una reverenza profonda in pare quei teneri cuori, che la compostezza e il silenzio adulti non potrebberoessere maggiori negli uomini ^^\ e più divoti alla religione SomigUeToll aecadono esempi sene ragguaglio particolareggiato aiiH per del ma Vinfanzia Monot signor può non Le fanciulli dell'uomo estese la cui delle istituzioni altri indi Vincenzo un Ond^è Borromeo. un de' fanciulli La alle discipline dei infantili bisogni alla e morale, all' estremo : il che tutto nella si recò compatibile non al di educazione della pensiero , unMiani, Calasanzio, le moderne nei vari dalla e v'innestò nel confinando scuole ad tanti impor- puo preci- chi v'ha 1* istruzione intellettiva istruzione volle taluno volse alla dare vorrebbe siffatte misteri ai intendeano poco e che la varietà stesse origine Aporti: che importanza e loro della i germi prima: Le tempi. divertimento, perfetto dal ùosiro età debbesi non favoreggiato dali'Owen Bucanan custodia sovercbia colla ascetiche ed nell' ottavo Dateo l'esperienza, appalesando e indotto l'opera per la afforzò le ai cattolicismo un un il e soggiacquero Vilderspin per che istituzioni hanno nostra elle aveano istruzione Neri, neri te- 1* istruzione si debbono presenta ne nii osservazione vi età a dei educazione evangelica , modificazioni: scopo Paoli, contento comandano dottrina , sta regno; protestanti. la che delia esempi relazioni nostro si e alla che Insegnative le antiche tra la grossolano errore dai venga differenza de dirette Scritture prima; del e Degli conoscerli. senza scuole dalle , secolo, non titolo: nelle • yeder- pnò e a 1841 v* interviene maledirli età lasciando storia pubblicatosi chi a dalla prime nel quelle degli asili di Toscana si traggono le e , avente in supreme sino libretto Piacenza fors' anco cagioni in .un in notiiia averne disprezzarll e (1) e negli asili, frequeotissimi le cose istruzione scuole al ed ai religiosi , dommi. Di dei quei nostri vari attuali sistemi asili dovea : dei farsi quali acconcia assai male mistura si ; e giudica tale è l' indole confondendoli -74- La religionecosi che dee colle istituzioni Bell di allargate dall* illustre ha rlgine alcuni per da difettayano apparire, loro direi: fruiti: vi esempio dirsi è se e ella venga si esprimeva « Già « e in « esse » dirvi » mirabile » uomini, « inviano » stata è che di e in sono del quasi direi certe epoche ai genitori » tempo e » veniva aireducazione » l'edificio della » mezzo » struzione » tutti 0 abbraccia » ferenti, che la loro essenziale una di i denza, provvidarcene di piaciuto in guisa "ihe possono dell* Aporti Infantili di del luglio 7 1833 , una Ferrante sociale dei istruzione il potente sfera una non ha presentivano destinati si ampia, può non trovato sconosciuta , o potenza e della di am- quei rari Provvidenza manuali e si che cure di le sale vi ha quei ricetti da la base scorto di ogni lo elevare professioni, disacconcia, veramente egli accrescerà ha e a d' asilo il loro consumano 1* utilità che rivolge ad età vaga, che che soccorso genere scopo cioè i per capacità del; il dell* U unico oggi Tinsegnamento a più xure pubblica essendo esser ben posso ecclesiastico uno TAporti nettamente la quale sono da delPeducazione più influenza eh* io Aporti, se rlnnovellamento. fanciulli. Ma e loro Ciò d*un mano le materne che come diffuse, soprattutto popolare. signor ignoro Io la suprema valere fatta poveri. state in tutti opera; che sieno poveri, liberandoli elementare, Egli perciò di del divenute angeli, circoscrivere coloro d*asilo al primo benedizione sia dente. evi- stabilite In Inghilterra,in Germania istruzione riconosciuto arrecano » è osservatene scuole i fanciulli e ed Cremona, avevano di loro in esse » » sulle quanto » educazione quel Tutti le ove To- stessa, neli* adunanza d*asilo oltremonti scoperta ulteriore sale raccogliere per prosperino nella sé si fondarono noi relazione sua le note sono , » in che Scozia fatta accoglietela siccome paese ciò nella avessero derivano ne contro furono non ancora non educatore. vero, ristltuzione GeorgofilL dei Francia là sia metodo e : vi 9 noi, origine, lo nostrale. nella air Accademia letta fra presso al tutto Lambruschlnl pel leggere, per infantili perchè quali qualunque tali scuole ; ma istituzione 11 da scuole fossero utile loro nella si supponga e guardate ed santa utili che opportuno alle trapiantate e, trasformazione, di genio scuole le nostre Lancaster ispirata,poi- , protestanti paesi Se di e Gerard, mal un^ opera coronare a dirsi da lei stessa verità con scrivere, pel conteggiare, Si concorre per più, sì dif* inefficace. posto nelle sale quella deirammaesfara- -75 r- leggiamo nelle Scritture: hai tu figliuoli? li ammaestra e disciplinafino dalln loro puerizia; ivi è benedetto il figliuolo il padre che educò fin dair infanzia;la legge presso gli ebrei doveà getesi legil popolo, agli uomini, alle donne, tutto a noi che ai fanciulli e : Padre un Chiesa della facendo gione ra- , degF intendimenti deir ebraico serva oslegislatore, che anco ai fanciulli dee notificarsi la legge, radice dalFeta piglierà perchè se la legge non prima mali germi proveranno in camnel cuore delPuòmo bio entro quella vergine terra; ivi sta scritto che sin dai primi anni Puomo alla virtù incamminasi od al delitto,e che i destini della vita pensua dono della età prima; e il Maestro dalle abitudini « mento » nna » primario, che italiana coàa è ne se le Impadronito, ribattezzando fatte ha Italiano con le ha infantili scuole al zate ' « al ricco accomunate pubblica di grado questi frutti Ma » scuole » come popolari lui di sentiva « 9 trodurre delle lo Allora « fanciulli fin dal » terne » dal « Tidea chiamato vero che ; loro » perchè » scuole » scuole. A » le sale d* asilo. » Cremona azione già 283. cadeva In una vide parola adolescenza deir queste »" Dalla altro e dunque o Guida e per coopcrazione deW educatore già o 1* infanzia In del » sviate anno per* la disposti mal ridurre , a si avevano non Iscuole buoni , perchè , si voleano trasformate del ma- potere potevano preparati e loro del che dei mammelle gli parvero dell* adolescenza egli pensò la quel quanto T istruzione dalle elementari non dell* Infanzia, Invocò citata da in- sollecitudine e ineno d* uopo potente, la e si staccano operavano le scuole così chi, a rlgeneratrice L* azione fosse dalle operato era 1* educazione scuole soggetti sopra riforma 1*abilità e Le che che innal- peròall'Aportie popolo. eglino che operassero » del cominciare al pensiero. scopo si voleva di Idee le ha de* costumi ^durévole e metodi del momento gli balenò loro che pag. ha cosa, sé 1* avvenire. per bastavano gU pareva non la bontà prometteva , nelle e ha che non ampia quanto elementari maestri. ?9 nome al povero^ ed miglioramento Lombardia) ne' costumi scuole Istituzione ( il visibile , » naoya , f » una e primo infantili dotonne 1836 » 77 -- Ma i beneficìi che darà ad innanci • provvedere » quella » varrebbe » di e ad dalle ch^ mezzo dee vi si a trarsi istruzione e che naturali, la bontà sol non fanciulli di svolgersi primitivo cui trarsi ad ajutarle essere e diretti non della metodi a , tore, L'educa- secondare le aversi clte dal loro appalesate umane fanzia in- avventizi possono non migenio pri- e dell* nomo gli adatti che allargarle, e facoltà delle utili se vive, della studio relativa. la bontà à deirin- spontaneo costituzione prima, saprà rinvenire possono cui in leggi, dagli elementi cambio ci quale la morale Il politico nello delle in società dello della lettive intel- umane fattizio, e nella avrà i* ideologo sensi dei le cagioni, penetrarne a le facoltà genuina natura. assoluta età lo della costumi imaglne è in fatti da Gerard , diceva della mia giovanetti: a* suoi che vlu, Topera alla quale desidero Quando vi entrai, ve « ogni giorno. Eppure si è pensato » insegnamento elevato. » abbandonassi ottusa più i miei non » 11 posto assegnatomi bello tutu. feci solenne Ah giovani la mente, » di ne dalla Intendeste Se « perfezionamento II ni. ha delia 1* educazione poco » » sacrifizio qualunque Tuomo non r intima non dlmemedesimodirò » di sorgere svilupparsi. padre » (^). i fondamenti posare essere filosofia La umana intima conoscenza Non . tuosa frut- deiradoleacenza si cominciasse loro dai sceverare della , dalla questa processivi: reale, e dalla innestano,da occupandosi facoltà idee smentite saranno cui perato ado- più morali e indagare i gradi i*uomo svolgersi della da immenso cura, ad verace dall* abitudine. e avrà nel vedrà morali, dall* esempio teresse in 1* opera ove ed aperte modificato e in in essi degli affetti dell* uomo, e modi i istituzione creato e e chiamano facoltà toccarne e il metodo qualunque , Infantili delle spontaneo novella e finati con- pubblica istruzione dell* infeiceia ottenere miglia fa- umana saranno non intellettaali bisogni alla ». scuole a di sociale, che mal anni "i) Le al quelli a riforma dieci maniera provvedere venire infanzia povero: indole nuova ogni « debbono della dagli asili ai figli del — che io portassi ! crederei chi E 11 lasciarli figli? questa scuola non intenderebbe ho è un ai promesso sopra un abbassarmi anzi divina Io sguardi ben sarebbe gior- che vi ripeto promessa di è 1*opera de*miei li resto i miei parlare di è permesso consacrare Provvidenza miei di promessa; amici. che mi Il dell* uomo. età prima , se seppur discendere? miei occhi di vegliare — - il più su di degli andati tempi parrebbe dal civile goch^elle avessero pigliatoforma nel non quale la pubblica autorità vernianento, mento si ricorre al convinciistruisce,ma comanda, ne degF individui perchè la legge sia eseguita, Gonsiderando il debb^ ch^ ella di » voi; e » derà la * co* vostri Q più btsogno r infelice fanzla delle r istituzione ingegno la a di in un lord diffondere nel soldo la si quale istruzione moltissimi, un L* intendimento dei veansl sorgono un è ogni la cognizioni: pubblicazioni i mezzi gara Aporti oggidì istruzione utili scienza le dove di un la stesso condizione sociali? cui In luce fogli con si difliisero oratore e B consulto, giure- in Italia favoreggiare a appalesa ogni per si popolari, dell'arte a tesa In- lasciando altri T si nulla e e popolo società che tacere, come per l* ingegno alla illuminati cuparsi oc- nelle del spargere grande Lambruschini si diffondano povero. a ad benefico figli Infantili più studio lezioni politici dell* Inghilterra. ali* istruzione biblioteche ed In* 1* istruzione uomo dei , quel uomini soltanto, queir si stro no- dall* recava luce presiedere scuole a nomini degli di gloria ; In seggio politico tn cognizioni vengono dotti importanti dello alla si si meglio ordinare mandava Il dallo Cousin è anzi ed scendeva immortale, " popolo fin il Cnvier : Gerard, classi e del- coli* opera. e cominciata padre dall'alto primi Infime e il precipuamente al giorno pei per la universale libri che t popolo e pure li prospero digradarsi scritti popolo Degerando collocato, esso delle di : di onde dei pende essa primarie lumi consacrava debbono non da fama scuole raccorrò maestri morale con le Brongham, hanno e la buoni lo Londra nostra a voi [Guida istratione civiltà futura si ebbe che Istituire , dottrina che cogli del della di Francia regno : la temono non 1* Istrazione in eminente la vita tutta di di cbe e diifonderia e fattore primo Alemagna nel popolare nostra naxioni, salutava modo dell* regioni età delle leggi del mondo, del Dalla » conce- eerto, son ! pregamelo a convinti , proclamarla il come ne , mi Signore , stato nel il 180. fatti della grave pare individuale senso ehe spero voi e meco pag. di E servizio. nnirete 1837, Romagnosi e vi il pure gli domando; genitori anno onorano d* che grazia più grandi ingegni I ove essere al vostro morire r educatore il alle scuole e giornali prezzo di utili consente da non dole In- «cri- pel- popolo: tipografica sì buon i libri dovet pubblicava nelP anco pur e ora tiche prache rare sope- contraddica; vi lo e prescrizioniintendono esteriore zione immediato scopo coscienza, ma ordinari e propri ad , obbedienza infatti Discorrendo secoli per che di essi dovremmo missione la concette, e ricevute. nascente che per fosse in stampate questa guisa ai loro co- pensassero istruzione avessero Di di più dottrine le della stretta era il sì trasmettere lo nuali conti- furono dMstruire scopo alunni si gli le teoriche che dire di che conseguito ove mente i metodi il carico toglieansi avere tenere ot- premi, dal- i parte una Pa^ punizioni(^". le r altra da sono le civili la è non i mezzi e cui la generazion della pensamenti generazione che trascorreva, e così era forza di spesso le scuole, o rifacessero che i giovani, lasciate di (1) L* educazione castighi Vuol del 1* educazione essere confidenza dannose i e sì pur che premi e castighi tra delle sequele opere da i ben delC pochi che calcolati i premi buone sé per castighi loro di i e e meritorie; guisa propri. dettati Feffetto animo che quelli azioni; 4.** dei non 3/" si che non siano fanciulli vagliano ad ma stesso dicine: me- sono e appropriate. il mezzi di dei ciulli, fan- cuore dei giovanetti, dalle avvivato dovere bisogno. dalia che del , alle lievissimi nell^animo registrate stanno atto utili» non o cattivarsi quello e castighi sarà castighi cattive nelP onore nell* sono sufficienti istillare sapiente somigliarsi non stesso. tempo e e , un ma necessarie, saputo saputo d* elle ma non abbiano pajono sopra o , educare tornino caso senso educatore castighi originare agli occhi il neir vuole ricorrere, acconciamente religiose,di i i maestri agevole, a forte ispirare rispetto frequenti, ogni in deve castigo troppo o ove siasi Guida siano talvolta se Nella i dee ma ove idee Il dirò non è ignoranza , : amore^ si punizione; che della comandi precetti il Lambruschini dice amorevole e ed vi Io e » pari dolce anzi figlio dell* orgoglio sistema : in si acchiudeya giorno un parecchie saviezza : 1.* siano voglia produrre sogliono né i 2,* le mai premi né sentimenti; cattivi invilire ; essere sMngiungano tali intorno norme e digradare i premi sì preferiscano naturali per stighi ca- i castighi 5.** non i fanciulli -80- nuovi con edificio intellettuale il loro studi e navano tor- , perciòinutili ad le fatiche spese addottrinarsi mai i negli anni che pure sogliono essere sempre doiche gli erronei della yita, o più profittevoli trinamenti un giorno diffusi venissero continuati per sconfacenti cotanto lunghezza di secoli. Metodi pocontinuarsi quando si ignorava che teano originarsi e il è una legge santa della natura, e si pensava progresso tutto stendersi che r autorità dovesse a e gere spinil comando insino nello svolgimento del per talora pensiero e delF affetto degli uomini , onde ordinavasi che sMnsegnasserole dottrine platoniche si proscriveano le aristoteliche, talora le aristotelich e e dito in discresi favoreggiavanoe si poneano veniva le contrarie;e di questa maniera volto scontato r ordine naturale, poiché il suggello indubidel vero del e bene si acchiude spontaneo degli uomini di tutti i da tempi coloro non , che di nel tutti mento consentii luoghi e nelle particolari poste opinioniimsi arroghino il monopolio della istruzione. Cosi nella fatte età nostra, in cui ha dine teoriche posto naturale cadere doveano uno la estensione spiritodi e statuisce al potere, acuta i limiti e caddero e che si conobbe vazione osser- Por- che, prescrittoF insegnamento delle dottrine che la ragione essenziali alF ordine la sperienzadimostrano e pubblico, e proibitele disastrose,in tutto che vuoisi dipenden la inal bene risguarda al vero e rispettare del pensiero poiché sarebbe e la libertà , tolto altrimenti il progresso della età presente e delle avvenire, il quale non può dividersi dallo svolgimento di tutte le libero delle potenze conoscitive umane creature. E che deve oggìmai questo spìrito, ogni reggere distruzione,governa appunto le nostre scuole genere conciossiachè in esse s^ intende tutto infantili, sovra le facoltà naturali, ed a porre i fanciulli ad avviare che o ì principii in tale condizione nei spontasorgano nella loro mente, o eglinostessi se ne facciano ligenza ragione, ora volgendosi per diretto alla loro intel' suscitando ora in essi le emozioni del cuore , ad si acconcie instillare i principiimorali, ora rendendo adatti pratici loro sensibili le verità con esempi. V indole precettivadelle antiche scuoDi questo modo le dai nostri asili, sia e scomparirà, non scomparve dubbio, anche nei gradi della istruzione superiore, educatore sì rispetto vi venne e surrogato il metodo alla mente perchè inteso ad alzarne le facoltà e ^ abilitarle ad alla immediata conoscenza del vero e rispettoalla libertà ed al volere, col di ordine col renabitudini di operosità e dere generare in del dovere, e col tramutare Fidea vivace ^^K del cuore le massime sentimenti religiose del bene,' sì e , (1) L'istruzione di nella Lucas del che onde .* Dans fintroduction partout j* ai de la lecture munication» me et l'écueil enlretìu des Dans et ces relalions de et instructions Venseignement de humaine, eontagieuse loro, condotta guarentigia les elargir par suiS'je attaché à rémunératoire f et détenus ne conséquent étabUr, eux, les voies V instruetion m4me d Vécole, dannali con- scrivere e somiglianti di concernant centrales^ maisons noe V intelligence les ressources de previeni Vinfluence pas l'indiscréte ferait qu*accroitre n'y organiser à entre ai miglioramento un données j* ai ne Carlo » 1* abuso dam Von cbe dello leggere crime au où maisons, l'écriture vorrebbe tere met- , contro que può passioni. Il signor provasse elementaire d'ouvrir des del 1* istruzione una toutes delle penitenziale sistema la ove si avesse , cognizioni del al cuore estesa non e soltanto servigio si desse non pena conteggiare morale al Teorica sua » a turni i spesso intelletto al solo volta de les propagation moyens ladépnwation qu' à entre tiire de : com- aussi exceptionnel Venseignement 6 de 8'i - Egli è questo - razionale,onde il metodo istituzioni si scostano dalle differenza per stre no- essenziale Làncaster, che si vedeano efficaci nel pri-^ e quindi non puramente insegnativi, ne mitivo ad umana loro essere e compiuta educazio(contro al delFuomo; egli è questo il metodo mono quale gridasi da coloro soltanto che nulla più tedella umana perato il processo che ragione) adodettava da Socrate, il quale non precetti, de^suoi indirizzavasi al comun senso ma discepoli, di Beli i metodi definire solea né di e ma ed esempi dalla in nulla della della venissero le E istruzione diremo da fatto per un alzar trine dot- che tale Scritture: nelle usato scienza co- rere ricor- senza più frequente che il é detto senso : interrogavi giudica; si piglianoin esse e mosse fondo riferimento di esse air intimo le voce sapiente,noi queirantico il modo era dal il diffondimento. di cui voleva a sua presentare , onde interrogare, anziché dubbi muovere , la tua scienza co- , di le menti sovente alle verità che polla d^ acqua zampilli,un albero, un fanciullo,una ammalato, un moneta, fiore offrono subbietto ad istruzioni un maraviglioai dubbi dei discepoli il Maestro se: evangelicoatinuo dopera si che rispondono eglino stessi,e di conli eccita ad esercitar la ragione e a consultare più sublimi: una l'intimo neir animo colF la leetun et i principiloteoreteci o pratici,e escito abito in sentimenti, Fuomo, de reeritun , duite: e' est autrementf saire, et société ressenUrait De suspendre la tkeorie Insinuati così razionalmente sentimento. de à un apprendte son hientót are d^epreuvB, tempg au un voleur trait un stage de le moyen empaiuanné dr de versi con- dalla banne devenir plus 9 con- fausdimt la Vatleinté. Vesprisonnément Paris, 1838. Tom. deuxieme pag. 378. pericolo che nella vita sociale, che è pur suo destino, o si giaccianoinerti infruttiferi o si cancellino, come avverrebbe e se che la sua massime mente non accogliesse imparaticcie,le quali, siccome semi sparsi sulla superficie di arida sperdere terra, ogni soffio di aria vale a di- educazioae, non corre "^". metodo (1) U razionale le afflda idee, al educazione la è utilissimo sono fa convincimento, dell* intelletto tal per graduale, lo studio quella con modo perchè del aggradevole cuore: solide yeracemente e chiare rende le fa cospirante e le c'ognizioni acquistate se ne 1* uso agevola pratico. Io diceva spirito giorno pn filosofico assertiva mia che udito, venne insegnare egli metodo, diversi loro adunque idee esempi mestieri il riso si fosse di giovanetti Non meraviglia. la e età mi e mato affer- me per avanzata vi non occorrermi poteva più età inavvertenza; del fanciullo età nella ma si perde che non questo agevole ali* intellettivo debhonsi mestieri d'imprimerli nella loro e gli affetti tentare per ragione può quella dei del cuore, e nesso di via al giovane l'intelletto idea , di fanciulli; procedere non intralasci principio avvi Non spesso ora il maestro che ove il e , nell* animo il più i e precetti lento, della lasciaU comprende. deesi scopo esempi: prima, è di diretto per mezzana insinuarsi possa acconci certamente nulla e due età la memoria la potenza avanzata più stretto, senso processo ora emerga fra nel il scitive cono- proporzionata.il metodo soltanto caricare non idea una razionale e primaticcia se Nella per a col si coglie suggerire aggiugnere graduale sensitive, progrediscono, e sorgono esservi deve. 1* acconcio eleggerne le facoltà fondo onde il modo ed prima a educazione neHa perchè intuitivo. di utile conoscere i*educazione non dell* età deiruomo, debb*essere regole; delle è gradi: si confonda É di la e , quello spirito dei fanciullo a morali e e di acuto infantili: provocò ne , scuole di cosa. Per di delle che ragione bisogno argomento stato strana il se di air insegnamento rispetto sarebbe fuor sì parve è mestieri ch*egli deli* insegnamento modi nei distinto personaggio a per che dovere onde ma racconti eti scala sono comprendimento. di mente offerire in modo ai diretti fanciulli positivo; ma insegnamenti questo metodo vuoto e -85- per libertaerroneamente voleasi del parìli^concepita bero a tuttiT insegnare, che né delF attitudine^ senza tìè.della probità fosse offertaguarentigia, sicché Tai^ torità pubblica dovesse pigliarsi né delnon cura indole r delle dottrine insegnate, né della capacità L^ uguaglianza assoluta distruzione degliinsegnatori. fra tutte le classi supporrebbe ugualità perfetta di condizioni: e la libertà delf insegnamento poserebbe r che indifferente tornasse ipotesi, sopra alla società il diffondersio savi o menti. Così fatte idee scomparvero strani dottrina- dalle menti pensatrici: al presentevuoisi diffusa F ma istruzione, alle condizioni varie dei cittadini; e il graduandola é richiestodi pariguisae dalF utile genegraduarla rale, e dal ben inteso e del delle classi inferiori interasse onde popolo:dappoiché istato normale Fumana società sia in è mestieri di elementi abbondevoli e di elementi per la intellettiva: per la vita fisica, le lo sono necessarie le arti e i mestieri, e sono scienze,più elevate. Ma non é consentito né dalle né dalla differente degliindividui, che tutti dieno opera a un posizione sociale^, attitudini varie loro ed tempo alzare e a fornire i mezzi crescere potevanoessere T alla vita ad e fisica, nelle società intellettiva; nello stesso individuo nascenti le congiunte tale unione é renduta ma professioni piùdisparate, in tempinei quali sia notevolmente proimpossibile gredita la vita civile: e nel modo che fu mestieri di divi^ umane delle cose essere quest'ultimo fu dere il lavoro,come insegnano glieconomisti, in pure necessitata^la divisione delle arti meccaniche* dei mestieri dagli studi elevati della scienza. e adunque che abbia destinato capriccio T andar classi povere alle artie ai mestieri^ ma Non le è il essi imperocché si addicono voro coloro che per la sussistenza abbisognino del laa le lettere delle lor braccia; e le scienze e e svillupatee condotte al p^fetto vogliono essere che non lottando no col bisogno handa quellisoltanto re naturale: deir ordine anche ciò per il tempo e e di animo T altezza richiesti. Perchè studi sublimi a solo Finterò dei niera pari guisa dedicarsi ad ogni masarebbe di studi bisogno di ugualitànon re pudi agi e di comodi: di mezzi a sussistenza,ma si vorrebbero perciò, giusta gli strani pensamenti di alcuni le leggi agrarie delle quali sarebbe quela sevivere in tutti,ma r agiatoe comodo la non F ignoranza universale. E miseria,e per conseguenza classi (tran* le infime rinviare agli studi scientifici di eminenti casi straordinari ne ingegni) sarebbe cittadini potesse di , ad , medesime esse di sorgente scontento di e no: dan- si considerino nel loro conciossiachè,ove le cose si acchiude tutto nel conintimo, la felicità umana tentamento deir animo, il quale nensi può altrimenti che ottenere o limite,il che pareggiando i dalla è conceduto non ai desiderii mezzi umana e senza sociale onde sìeno coi i desiderii posizione,o moderando mezzi in giusta proporzione.Per le classi inferiori del popolo quel contentamento che le faccia felici non si otterrà abiliti ad che sono ne se non industriarsi r elementare radicata che nelle e sino tolga ai mestieri sino di loro dalla e istruzione mestieri che per le modo decoro; e i mezzi ne tudine il tecnico insegnamento e F abiniche deglianni primi alle arti mecca- L^ abitudine se arti utilità trarre possono adatta con se è alzarsi seconda tenera vi rimarrà e età legato, a meta natura, non ed si abitui e si vedrà guibile. conseun alle ciullo fanarti contento e 8/- negli anni successivi. L^ alzare il popola alFistru- i beni che sono perderead esso alla sua gli lascia conseguirequelportata, e non li naturale fuori della sua che sono destinazione; r iniziamento agli studi elevati in coloro che non tudine moltimezzi abbiano crea a perfezionarvisi una vedesi che falso di semi-dotti,nei quali non debitrice se non va orgoglio,e a cui la società non scientifica fa zione se di errori che ne vengono loro larga mano disavventure; ed è perfino per a diffusi,e spesso di estreme delle opinione di valenti osservatori che una i suicidi si cagioni onde in alcuni stati abbondano origini,alla debba, salendo alle occulte e lontane collocati da un^ ifalsa posizionein cui molti sono alP universale. estesa struzione senza prudente misura Anche in fatto distruzione non conviene tenersi at- deesi astrattezze, non pure considerare utilità assoluta, ma guardare ad alla [relativa è perciò pratica.Non a una conseguibilenella infantili e alla alle scuole che i favoreggiatori vero confondere in uno istruzione a popolare intendano no e pareggiaretutte le classi;dappoiché essi vogliolo vogliono sia negletto, ma che il popolo non il leggere, lo dalla natura: al posto destinatogli e scrivere, il conteggiaree il tecnico insegnamento, dei primi anentri di sequela nella istruzione che ni, fare intendono mento scienziati;e se è lanon a il concorso dei generale che sia soverchio a togliere poveri air istruzione superiore,il mezzo si sta appunto nelP inviare cosi fatto sconcio negli ri, alle arti ed ai mestieanni primi i figlidel povero che sia e ogni nelPannodarveli altro con spediente sarebbe abitudini salutari: che riprovato del pari e princìpiidella giustìziae dai da quellidella tica poli- (*). In ogni delle però facoltà di di gionare , bisogno alPuomo è di attendere, d^ inventare giudicare debbono il ricco studio il sì umile esercitata. Il ed tura col- i subbietti avvi non popolo subbiet(o di gione ra- una in generale è confinato arti e dei mestieri,ma deve prosperarle; non delle intrattenersi ad ma abbisogni delPuso quale non svolta diversi essere delF opera, e della di ra-. riflettere, poiché tra il : , e povero dello stato egli è bisogno dMngegno a timi e egli alzarsi alle scientifiche investigazioni, gli ulsoltanto di quelle gli debbono risultati es^ offerti: ma sere egli né li comprende, né li applica atto be del in una deve non tampoco siccome si non con o poco lavoro da non lo elevano e lo senso un le arti i e stieri me- dalla si giaciono intelligenza assoggettano il popolo a fanno della contento agliocchi propri né perciò di stima inverso sua a conforta te sor- quelli sé stesso promett può egli ridalla sua industria stato uno migliore, che non può cogliere col lavoro quel ben essere nelle sensuali dilettazioni, al cui soddisfacerca anima, (1) Veggasi in Se mestieri nei e , deglialtri: non arti né , sareb-' deve, scienziata,ma imo nelle frutto: schiavo, noi sarebbe, non non applicazione; materiale. governino nessun inteUigenea, perché scienza, noi essere usarsi macchina una della acconcia artiere parola, P la incdto e teoriche cogliere le pari a farne a rude ingegno un se dirozzata sia ne non ove Francia avente Franee. a a né a , tutte titolo : prova dei tristi Cartiere: effetti le classi, Terudita Coup à* (HI sur noa dell* alta del opera V état de istruzione sig. Gollard V imtruclion accomunata de Martigny puhlique en cimento vede non i 'mezzi spesso che nel vizio, e delitto. nel Non pera della il novello pure suo ne né limitarsi istituto dovesse procedere senza essere Ma lieve, disprezzevolePoche abbiamo fra noi gli asili posta, a fondare infanzia è il bene, ove "*",che immenso ne dunque è a migliore condizione. le mie parole potrei volgere al loro termine occultarvi da un pensiero, astenermi cui favore a cospirano i più profondi nel mia della mente, le commozioni e alF attuale proposta una convincimenti di affetto che mi comprendono T animo, generati dal con-' del povero, tatto di sei anni coi figliuoli dalla conoscenza delle loro facoltà in uno dei loro bisogni e di quello che al presente e di quello eglino sono che nel progredire del tempo addivenire, possono tutto , solo facciasi che desiderii i miei è loro a dovere un un prò Aprirvi beneficenza? cittadina e ancora ì miei pensamenti lètta lega alla di- mi che dalla passo dalle silenzio né mi é consentito patriacomune, voci imperiose della coscienza. infantili succedano Alle scuole cogli stessi di custodia ed educatori delF intelletto del e modi cuore i fanciulli si minori, e in progresso dedichino a quel mestiere che al vario loro genio più corrisponda"2) che vi ha fra gli egregi diretle elementari , (1) Questo sopra (2) dare seconde tutti infime in fu discorso sessione una dair proferito Atenèo dell* pubblica avvocato Salari, fu come notato di Brescia. , Il bisogno di al novello coloro cbe educatori posero sociali. classi la istituto metodi i alle congiungere scuole possibile nelle perfezione, prime e adoperati elementari le di si ò egregio filantropo, conosciuto tentò attuale In per alle accomunare pensièro alla condizione seriamente Il Frassi infantili Pisa da delle novazione l'in- , e , in varie città della Toscana' il metodo delle scuole delibi -90 — ^ istituti chi è ffk pronto tori di confecenti rere concor- a in così fatta opera caritatevole ralla commissione si unisca ri, delle scuole comitato di artieattuale un si come in usa sia città patria italiana: della stati,ma alcune di cura officine giovanettiin particolari si infanzia molti • se 9 ancora « altri luoghi principio un il bisogno di con norma Quale fosse la tuoso miglioramento! priipa (1) Io pongo scuole fra le città qui alcune che infantili dice in t subbletto a italiane norme ad per degli asili in Tenezia, in : in : compiacenza offerire altri se almeno in ancora è stata ad da««ervire la nostra V esempio continuazione non nessuqo sicuri e unione Questa « generali offerire è fidata cui insegnamento, si teme là i quasi in questa guisa Pe- il Lambruschini tanto mentare ele- corso averli benemerito qualcuno esteri il collocare pratico eseguimento. potrebbero , istituzione. di principli effettuata ». reciproco Grandi» si desidera» presenta ne dei quelle ed ^^\ Di anni L*abate primaria. ali* idea » In osserva I* istruzione diede ai diciotto fino tutela il finito comitato tale un di solo non di dei le traccie Brescia si frut-. un delle metodo della nuova -« NORME 1PS2L SfT!F"DT(D À I. I figlidel PRO DEI dei POVERO per dalle scuole anno fantili, in- verranno disposizioni, cominciarvi o per compiervi sovrane elementare minore a in norma il tutto vigoreggiantiregolamenti. a. Il metodo verrà si istruzione BEL usciti al sesto povero, accolti in separate scuole della Flou prescrìvono le come corso S0ffZST7S(S" di custodia continuato nelle e delle scuole di educazione nuove scuole protrarrano, giusta il bisogno, sino al dementane nono od le fantili in- quali al decima dificio del asili per quale abbiàoio gittatele fondameata cogli noi aperti sarà condotto alia perfezione: che Teggendosi anno, atti alla seconda sono 3. In rancialli molti il corso tutto si avrà ai giovanetti la persuasione del loro destino e vi il corso 4* Compiuto due per mestieri, eleggendo abili,o disegno 5. Vi locdli un sarà in più o metodico il triennio indicato avanzata meno una per Compiuto 7. officine fine il biennio protezione le quali si elegeranno di membri Sara 9. ogni 10. i comitato della anno loro che giovanetti, e condotta la festa, in ore in già alla genitori,e ed istrutte sptto persone: alla buona arti dall'autorità anni, loro determinate e di rendere profitto. esposizione di vi si ccMidotta e riore. supe- divisamente membri una pubblicamente giovanetti alle e collocati coi del e sia, stabilita Dedicati tenuta, ot- possano vi fossero ai diciotto congiunta giovedì onde già specialmente degliartieri,e de' suoi e alP abilità i della più^ non approvati essere elemen* ai mestieri. probe nella classe i paragrafo 4* triennio, verranno di giovanetti sino Verrà, quando dei premi del cura al accordandosi comitato un dovranno sorvegliare conto il o elementare, corso la 8. perfezionamento alle arti ed attendere nel la istruzione giorno tieri ar- graduale. e a il di mestieri, onde ricevere ore vigenti insegnamento. a particolariquei giovanettiche del i cui due o migliore agio eon il o i sorvegli ordine con il biennio ma di che de^ ai prìncipiidel I officine. adatte capace giovanetti continueranno tare netti giova- la direzione specialedi questo giovani vi si addestrino i i direttori dei alcuno separati, sotto ramo piersona 6. Durante lavoro, manuale. opera coq collocandoli saranno al futuro anni, giusta il bisogno, alle arti ed tre o fantili in- d^ insinuare cura elementare, si dedicheranno convenendosi o istituti, o alcuna con scuole classe, della istruzione si avvieranno dalle uscenti ai vori la- distribuiranno morale mestieri, e ligiosa. re- verranno raccolti nel locale Principe cvd sóào fidati i periale e reale T amato ordinò la erezione in Brescia nostri deàtini, che dell* insegnamento LMmportanza popolare Istruzione V attuale che • primaria, » rie « tempo » medicina, » farà « sublime V parlano, » accanto a 9 sciamo quanto • « pag. La la lavorare con minorata si ardirebbe, fare di metafisica, Dalia deW Guida di ben ricono- venga collMudustria so quale astra- di così utili li propo- Lambruschini del educatore poi quando e industriosa non effettuazione air ostacolo si non domandiamo gareggiare nome a più fatica, di moltiplicare di qualità, la di e di più resto popolazione ove migliorarne che gloria nazionale) modeste vincerla: di e »? di di prodotti, straniera, scuole i mezzi la innalzata abbiano diritto architettura; visiterà; ( le quali del da stato hanno lingue mai nissuno istituzioni splendide a di corsi di e eontra- Lo di scienze , che che! scuole le se dell* istruzione sarebbero Ma d* intaglio quanto Istituirà astruso di «ontrade queste attingere gravi spese stabilimenti ricchi più viia con pittura, di scoltura, dUdiomi e si dia sizioni io di e i suoi di in insegnare economia. nel- diceva asserito, popolo gli artigiani per alla insegnamento, stato al politica manterrà scuole congionto specialmente tale un debitore proposte della ed giustizia: «É soltanto le scuole principii veri zione ^ e dubbio in posta essere sociale di va immemorabile che «ad « ai dirsi il' governo che Arago, 1» dee guardi, Torrel , delle. nazioni: economico stato ben tu può non , che tecnico 1838, anno , 298. scuola qui ^elle officine indefinito. tempo alla intorno altro nò cade disegno; « Ustica 9 dalla » delle « era » zioni » disciplinate » opificio universale d'arti, per ed mestieri quello cioè t Odo « fondare trattengano per lettere sue infine in secondochò campo officina sco- uscendo vanno Idea mestiere. un debba che generale una i bambini ad mettersi a nelle che che , diceva cadauno usuali giovani si giovani Pepe signor di promuovervi iniziarli i quale popolare i e. intendimenti miei ne' col più comuni 1 d* inviare scopo nel convengo educazione un sala lo dMndnstria Io • di e che particolari: istituto un arti ha non propongo, crearsi di elementare più tanto vana , anteriori facilissima l* universo opera maschili, perchè ; » riuscisse • frutti, perchè nel quella una della anche di di era nn* essere collegio Tarte guerra. , cimento frntti ad impossibile quanto ove Ma non cni in atto. tutte le adulte per fosse avversa un* non a stato assurdità darebbe tutti In Isparta genera- austerissimamente esse erano neirodierno instituirlo, opera ridotta i sani opificiarlo, un evidente , se e non savi e si pessimi principi dì della punto « d* economia » arte ha « quali • sol sulla arti » perchè » cazione. » che « il » yacna « oggi « molti • loro, perchè « armi, navi Finito il cose unirersalissimo cadaun fanciullo riunirrisl fanciullo ayesse l Chi maestro nello già governi altre ed che sono ayere e di per alcuni ciò che di qualche più permesso di e prezzo che officine generali qualità, 11 al luogo trovar fors* anco farsi; non hi- esser discipline. le ma ben di , giovanetti preaccennate risultato vrebbe do- compiuto tutto potrebbe che essere di nelle proposto di cenno un dovrebbero non è per- non le al non artieri potrebbe quanto meccanici, particolari airtieri». fors* anche di yo» quello del fatto, in vantaggio da* e ma ; naturale delirio dimettendo poco con comitato di intiero definitive di avviate, bene a poco occorrenze del cura per a elementare corso officine yanno bel ed tutti a ha cui Delirio economica, Deilt particolare Tocazione, un Atelier? libera opificio scolastico^ artefici sua ciò tutto la ecc. trite e li- sulla » ecc. air arte la cadauna generar questo i mille tutti yoce scienza certificati essere non della stato iniziarsi in a conte essere secondo della innebrlata testa ornai che layoro emulazione , Tede non necessaria cose potesse del , Torrebbe rorrebbe Indi suo dir non per che cadaun «ogno dire non relailoni e ripartizione V utilissima questa con e , dirò Bile popolo , eoneomnxa scopo ap* destinato alle of« dipendenze mille le altre tutte 9 In iulle ^abbUea con del istruzione allo mestieri e moltipticità degi* Intraprenditori bera « arti gabinetto di ttn discipline ponderata esperienza. Io data vorrei ligioso debb* né popoli al giovanetti il essere primo: una triplice istruzione. che senza Il catechismo né religione re- grindivldui, per . pel vuoisi «1 noi per tiene perchè rannoda e la anco il civile che utile che dottrinamentl possano che può essere nella slam adotta a dei mente venuti ed pochi perchè elementari savi si cui rìdevole che sanno fecondi ma e gli svariati insinuarsi i ma tutto Coloro utopia ma umane sovra aggregazione. giovanetti divisando; sì si fondi reputano acuta giustizia ; dell'uomo, cuore che alla sociale intelligenza perspicace pensiero 11 civile e né penale, e muovono esteriore virtù è sommamente una scienza motivi moralità verace il catechismo nei sola né essere aggi ugnerò considerazioni manchi può non ogni prlncipii, e , che possono mun senso, siffattamente che L'esempio città sarà, T della non è a collegarsi insegnamento predlvisata ne sia colle solido, spedito ordinazione dubitarne, fruttuoso intuizioni delle alle spontanee e co- luminoso. popolari nella senole campagne, del Per le scuole in- stendere a Scine, del quale io stesso fui chiamato cui la benemerita le discipline,a Congregazione di commercio hanno stabilimunicipale e la Camera ta una dotazione, e pei cui effetti benefici il nostro nemerito accademico, seguendo i voti espressidal becorpo professoredi fisica Antonio Perego, ha già offerto di unire gratuitamente il tecnico insegnamento dai nostri favore dei giovanettiche escono a asili. i popolo, chiamati ricchi il sistema a proteggimento dei poveri ed attuato penitenzialecolle provvidenze di protettorato che debbono accompagnarlo (dappoiché a mio infantili e le carceri avviso le scuole penitenziali i due ciale sono perni sui quali dee rigirarsiogni sole classi sociali perfezionamento), e avvicinate quale sorgente di moralità e di ben' essere Così le ordinate del scuole , , saranno non società r sacerdote egregio Orzionovi; ma richiede scuole Chiodi anche esse è prescritta parrochia vegnènti generazioni? alle aperte delle maggiori pericolidi gravi disavventure istanno non più nelle guerre umane I fantili noi per nei il metodo TOgliono comuni elementare^ scuola una fìittò prore ha educatore ma lode tutta procedimento. la di di e assai mento a tale le arti per e il catechismo naie, rurale, benemerito abate educazione popolare spetti morali e : un non ma che , dini, stanno dei secoli nella loro d*oro già alle sole che non e precipue nella civile alla annesso inriamento si alle stringe oggidì dai nella poeti, conseguente tardano e e rrebbe do- L'egregio che , e semplicità pel rispetti alle qnl della il bisogno tenacità pe« scuola idee eziandio i contadini rebbe sa- delIMnsegna- teorici insegnamenti. città sono che campo dato faroleggiate ignoranza le cagioni dei bisognano ne religiosi ha , innocenza piccolo cambio al cateclfismo unirsi applicazione Cercano significate. E rengono ed in comuni, dorrebbe mestieri, offrire la pratica e Nei ordinamento. si fatte poco , bisogno fa ogni In perfezione infantili delle di degne disa- pei e rl« nella mici econo- abitu* gli agrari miglioramentL -96- di promòsse dallo spirito,oggi dalla universale opinione sbandito, di stranieri con* dei popoli nelF abuso danno non : a quistanoienti si del pubblico potere, che ovunque gòverveggono namenti delle nel soverchiare politici temperati: non danno delle infime, che la saviezza classi elevate a addolciti delle leggie i costumi lo consentono; non nel mal genio che nei poveri tuttavia sussiste ma ai ricchi e che si appalesa sì nei casi di pubrispetto blici nelle dottrine nelle e sconvolgimenti,come che in varie nazioni d^ Europa. società sono ^arse che ^tose Nella un erano condizione attuale Tessere mutato della esclusivamente abbandonato ugualità di giova r nelle età moderne delle cose civiltà sé a il umane antica, si stesso, le classi e letario, pro- trova gli poco nei derni moproclamata il proletarioera codici. In antico schiavo : ma i pregiudizie perfinole idee religiose concorrevano i principii del privilegio; nel medio a consacrare evo il proletarioera addetto alla gleba: ma la ignoranza, vicissitudini di quella età lo renle sventurate e deano della sua tollerante sorte; in quei tempi la sussistenza assicura vasi al proletarioo come stroa mento a pel ricco delle proprie rendite, o come difensore. Le idee si mutarono, e gliantichi ledami tutte si sciolsero e le infime classi no so- , medesime, e se la carità fratellevole del ricco non alla miseria sopperiscegenerosa il proletariood é esposto a perire od é spesse volte litto il proprietarioed al decondotto air odio contro ^*). E veramente nazioni la povertà per molte lasciate a sé ^ , (1) Non del e signor seguente. tenermi posso Lucas Théorie , dal de recare qui un V imprisonmmentf brano tomo della citata secondo, opera pag. 172 -97 - è sorgente minacciosa di disavventure (iljpawpèrismo) assai più che noi fosse Io stato della schia-^ vitù per gli antichi. I poveri che combattono colnei moderni r estremo stati,e le cui idee bisoigno VexploUaiion Dan» travati dee rattociation par l'intérèt chose et vitude moyen du àge restitua sous Vinfluenee aux soins de dit ( Memoire si besoins, grande et protégé ; du groupées l'expression caraetèristique de dèfendre besoin au devenant de c'est du a commencé le chàleau et et la guerre que rune et Vhomme est le couvent aujourd^hui compier , du parce sur moral du et sein le , tout serf dee Le moyen àge le le ; ce ou , et servage et Dans classes d^isolement, , demandati patriarcale Vautre. vage Vesclanos so- inférieures^ isole n'est » avec le public Cest personne, le dans malheureux , il monde d convent, temps voisin. vie que que cela par du nécessairement devenu à partout, ou que au montre chàteau moine lui la pour précisément du est prète Cesi était chàleau domesticité la entre indépendant, et de ou etait organisé l'assistance. nous du social manoir ite vraù est aussi qui Vétat comme contraire, le monde, doit souvent pine au libertà, c'est tout besoin, l'appui libre qui remplace trop : modemes, vie la faim dge tieni le milieu mogen Métés de vivait disparaissait Vindividu; qui avait autour fèodale manquer. ckacun pays, queville Toc- la majoritó minor nótre isole» partout e' est la guerre topographique la et de population une à lui opprime, ou oppresseur La toujours vient M. petit nombrc. Aujoard'hui féodale n' etait qa*un ser- seuUment la nation ... viyait. la elle sentii » la societé de majorité enfin àme. de devoirs besoins non » son le ?ivre public société de éprouvait n'en dee anime veUler V ensemble rencontre les chaumières epoque, romain la de elle du féodale nul physianomie se salut partout , se la entre étaii trouvait en U faim, si Tappui proteeteur pour du mals la société cette part de une ses Lorsque titre d'étre sor^ au La le reste et physiqw. , contraste La mime faire de Vhomme et du hesoins aux satisfaction de néeessité la aJoate-t-il, mais de méme serf primitive inspiratiqnt la vie padani en , nulle n*etait chaeun est raison HBiTRBUSB dans au le pauperisme)-. sur MisÉBABLB, Ce sa forme pourvoir vint dee l'esolave de mais , de romain defaul christianisme óorps son sans mourir du a/vec L* aissance plus conservation ia chargeait $e d » à garantissait la essentiels proprietà la de " presque chef semole qui » Vesclavage Lorsque Vhumanité de le , eerviteurs. see patriarecde ne rencontre , personne. 7 -98- ed aflezionì si alzino non da confacente istruzione educatrice,sono peggioridei barbari e dei selvaggi; credenze che in questi vi è un culto, vi hanno che allon* e tradizioni,vive certa fierezza d'animo difetta la spel'assoluta tana digradazionee non ranza i proletari dei tempi dell'avvenire: laddove credenze hanno nòstri in molti paesi non religio^ tradizioni,non isperanze:la sola esistenza se, non soddisfacimenti fisica e i sensuali ne raccolgono i che in essi predomina ond'è pensierie gli affetti, la immoralità e più brutale , e ne è mostruosa ventevole spala corruzione. Si approssimi il miseria e : si soccorra al povero, alla la si protegga colle istituzioni che si pongono prodel bisogno sarà ed oltrecchè V estremità scemata, il povero ricco guarderà non al ricco,nelle sate abu- dominate spesso le infime classi sono , beni tolti colui che i alla si a e gode usurpa sollecito ed amorevole destinazione,ma a come idee come loro onde Di tal abbondevole e società, giusta il della natura voto i dettati della più umana e e civile di bene delle credenze, non offrirà l'aspettoche ed affettuosa famiglia: ordinata,tranquilla poiché né si rubano, né si accoltellano che si amano. coloro E sotto altro rispetto l'avvicinarsi del ricco al povero po tornerà vantaggioso;imperocché avvi nel tembenefattore. nostro menti e nei della vita il non e il mal darvi la attività nelle straordinaria dal cuori degli uomini , creata civile,ed è sommamente utile essere, debbono guisa scopo e essere la intorno a cui inquietezzadelle per spedalmente attribuite. Si affetti delle classi agiate avventura volgano a a i beneficio so proces- pericoloso adoperarsi: società tale tuali at- diffetto pensierie gli del povero, 99 - il sia fine ne e sì nei popolo, sèrvarvelo — soccorso anni primi educazione la e del po- delF innocenza sì nei successivi , durlo ricon- traviato, per se , con- per di attività queirabbondanza intellettuale ed affettiva avrà degno scopo e vantaggioso, i pericoli che sia lasciata e sì scemeranno alla ventura menti, determinati senza e positiviintendie perciòo si volga a turbare Tordine blico, pubinvilisca gli animi nella corruzione. o stato a Se normale: si dicesse e alla mia contro guirla fosse così quelle utopieche che ma i savi difficile da doversi hanno fra annoverare coltivarsi possono neir accademia, di porre pensare oppositoriche non in a rispondereiagli al proporsi, di nuovo Tese- proposta, che , sempre to; at- paiono com- istituto quale che siasi, del povero trattisi del bene cui dei figliuoli ove , purché si voglia:che basta, tutto è possibile che poco le difficoltà che si vincono vi fossero pur profonda la convinzione compimento al più importante che della sociale giustizia: che sia ove sempre, trattasi di dar veri dei dopiù sacro ogni sacrificio p(!r un ampio compenso; cui veggonsi già utili dee tornar disagevole gli alti intelletti e le al , diffondere aggiugnereiche ed avviamenti in un anime Né in altre domini onde città non generose. lo spendio sarebbe assai (1) Alcuni illusioni sempre ciò di abbondano ove paese nostra portano ha la morale 8l notevoli le nostre scuole somme di compiacciono esagerare infantili e , della pubblica carità, maggiormente onorasi dubbi o il nostro intorno la nel o gllntendimentl la o : che nella città perecchiistituti in 1* autore quale Ignoranza tempo, "*" grave da del ad trascorrevolezza degli uomini tristo diffìcile sarebbe l'odio lo immenso ogni spendio libercolo clie delle V affermare nuova si se istituzione impadente a gere spar- più benemeriti, giunge compimento alta novella istituzione. Le elemosine, tranne pochi casi, si danno per necessità alla yenpopolare possibile, cose umane i delitti dappoiché ; le se si preverranno non classi infime popolo del sia quanto per , sieno non nelle mente moral- rigenerate. alla Educate primi dai sino stato, il dei novero mezzi la e al anni i pure non fisica, intellettiva vita che più prezzi a onde compensata ricovero sicure infatti le nostre popolo del dei dei del ricchi tutt* dei loro col uno si 1* obolo loro dicotio come le più copia, ed agi piaceri. Il e 1 ricchi che più al somministrano innanzi mettono oltreché fatto in però Noi le pongono calcolatori povero nazione, adoperano al a* vivere É del follia loro sola sono , male volti siccome in fausta in- col di Inghilterra ascendeva, ricchezza della bisogno, guisa tale di sovra si i- quali, esposti alle si veggono che tiera in- pochi, produzione, sovvenimento il anni, molti sono non diella fondato tutto la stromenti lotta estremo sequela ì beni mani economico aumentare meri bili i misera- contrasto un miseria poche in ad quali nei , sistema un per è dove desolante una concentrano commercio, a 200 franchi. però metodo immaginare educatore debbano rendimenti Brettagna, ed abitualmente nella di Gran paesi in ventura afiligentivicissitudini, ed poveri che dove gli uomini strane milioni leggi e il nostra per morali, le sopra assai economia. strabocchevole d* incivili e pubblica nella come opulenza r industria di materiali che popolare educazione air obbiezione per utilità viviamo non abbondino un* spendio lo non Coloro uno. per , a dosi Proclaman- diritti. assai il cento scritture , oggi, in richiedere promuove che in e inetti gli agricoltori, e migliori più preziosi loro popolo e gli artieri e ; a siccome affolteranno, gli oggetti i ricchi guarentigie utilità la frutterà più trade, con- degli , oltre prio prò- si scemerà agli spedali, prodotti daranno educazione la si non e 1 condannati ed otterranno educazione procacciarsi credasi di ingegnosi, e miti la proporre tra vi tro- del poiché : ingombreranno non vi miglioramento al degli infermi concorso gì*inquisiti attivi più il luoghi ai prigioni fatti mendici i abituatelo popolo, ingegnoso esso ma sarà adoperi il , lavoro alle in sussistenza, si miserabili si diminuirà al fatelo lavoro» alla spesa morale e di conto che tutto a sottomettere dflle spese le scuole il infantili elementare corso i cittadini annue a delle peso varie e i^ proseguimento col tecnico incomportabile. scuole segnamento inDai infantili e , 102- - tura, gliono moderati. delle da* dei modica della il metodo Brescia in sono scuole, poiché si del pensiero del in casa pensione, terzo un Sieno infime per non le di ai che poveri la dio ezianE figliuolidel non per povero, le sue poco i mezzi d* arti stromenti air estremo bisogno, lasciandosi genitori, ad merenda la e e nelle si profonde colezione per e , mezzi si ammette non 1* intiero sostenerne necessità ne che tro con- metà, una paga termini del Padre della la carità alla cuori vivace più piCi ed dal lievi. é non ispirata eh* egli é quello per che la dalla salutare che pensi esiste e delle quello che rende per non i di convincimenti poveri, nuovo, e opere; dei istituto creare abbia sorretta e prò il concorso la debbono poveri religione il difetto a operoso i prietà pro- ricordino : provvidenza santa e solamente Redentore, Si necessario figlio che un della condizione cattolica, che Chiesa siccome stesso cittadina nei miglioramento del imperiosa fratello che ma perdere nei quali gravi ed io comodi in- imploro vare conser- per figliuoli 400 notevolmente. meno di a dello spirito religioso, si veggono origine degenerate d* intera portanza qui le parole, significative la im- trascrivere posso nella ultime considerevoli di gabinetto al sentire avviati quali le fruttuosa. e già ottenuti essere perfezionare già al bene se i ricchi raffigurato sé carità continui sono abbia della , e dei persuadano i 1 sacrifici Io può mancheranno profondi, e Consolidate altra prò a si illustre un inanimi non dalla osservato si soccorre chi : non i figli effettivi: lumi voleasi già plìneper del sera considerarsi oltre mezzi si è un sussidio le menti sovvenire ciascuno dai la classi: d* sentenza dato ogni gratuiti insegnatori. Né non vestito, viene , di esse termini quarto. penetrate il da che insegnamento un chi e un , delle che porge ricovero in in disposizioni pari beneficenza pronto a esistenti, si volgeranno disposte il mantenimento e e il come tecnico pel , essi del santa la cittadina che e mestieri non gì*istituti dotarono nostra istituzione e le » fo- e manuali bisogno. ogni 1* utile vistone e sta in elemosine , già irrevocabilmente elargizioni; nostre spendio , è bisogno ne Io che ad miseria,va- miserabili che ciò , sono somme di parte istituzione nuova parlando manifesto sorbonderebbe pii luoghi cittadini, siccome alla r sola potrattone , dei novero è nostre la cessare , Una scuole il crescere a specialmente erogato fiate,anziché spesse e lode. del Lambruschini molte delle antiche intorno le istituzioni cagioni tevoli meri- 103 - quella che » belle » fu antiche del 1. Perchè tale a contemporaneamente » che mirano renderlo carità di si sono per intesa, essere indi- quali motivi le più degenerato, noi vedremo le istituzioni che provedevano hanno (o del fisico bisogno a* suoi da al , fondate se che proprio conservate ) quelle mancavano ed morali bisogni sé si sono non povero si sono non pensare a capace debb' egli dice, conservate soddisfare a bene seguenti: altro » * considerare, a mentre tal o la carità Vangelo comanda, istituzioni alcuno per » » il cL faceUmo noi Se « il vizio. E ed Fozio mentare - intellettuali, ed a sostentamento. , Perchè 2. « nel 9 istituzione, hanno » vi » renze * " è stato di le necessità lo al povero, morale stato ne e gli svegli e in fiducia di sensi cuore davvicino non e le soffe- gli mostri e , della caritatevoli, vegga fisico e r oggetto era le persone parte aver che , fratellanza sentimenti di di rispetto , , dignità. 3. Ma * zione » chi " animo « nuto, V cessato dà il di E dà essere la carità a* benefatori » sacrifici » bili,sia rendendo la miseria delle ma , del non è raro di frivolezza quando tempo, separate. infime le varie L* intrattenersi intendimenti, potente alla e moralità sublima 1, 1836, ed ed un sorta torrà ne medesime esse ed assai classi del ricco egli stesso al costume l'anima. di al atti salutare impero tra noi in gran nobili che , scemerà potuto infondendo i sostenere sui misera- di cuore ». la ignoranza parte le conseguenze migliori pigliandosi le in tale occupazioni utili une che V operare altee dalle destino , d* immoralità, dannoso benefacienti opere avrà a popolo esempio viveano in ha migliori e ed più oggigiorno sociali sia renderli faranno si spesso ha , , vuote sovve- 228. pag. elevate classi che vizio, può mal agenzia. una 1* abuso riconoscenti, discreti classi, e le stesse di solo di o istitnzione quale, finché la , impedito nuovamente presentino e ha acquistare anno povero; che ad e la istituzione disastrose ne , i beneficati dell' educatore^ pensiero pia quale col La diritto. divenuta è sparita la religione carità, della è carità, ed qnello spirito che V solo di atto dà lo e comunicazione un come nella , d* impiego alcuna in amministra- un* materiale tutto opera obbligo un lo considera un addivenute sono un' mettersi la istituzione vivificare Né come senza riceve lo con Guida Io almeno chi e semipubblica, o soccorso o istituzioni codeste invece pubblica 4. » e si accosti , , • * più di cessato chi il soccorso, al povero porgere lo una 11 bene non un al tutto alzerà a nerosi ge- incitazione appaga gentilisce in, 104 - rizzata non ^^^i (i) Farebbe sia tornano ma la che ? La in danno nelle dei e » no » far entrare » beni: 9 un » possibile » pensare sempre si nella cato, soggiunge, » rano V lontarl tra e £ fossero » 1. » carità r" superstizione » cenza in venerazione beneficenza. 3. La allogata male » condizione » travagliare. né » cui la forza E nelle del togliere la poltroneria di che manze » no » mentano » gli uomini » la » tere, V spirito produce ninna non è tanto dallo pietà spirito tutti debbano e più largamente e ed niuna diffondersi nutrica. » E di quanto che cer- genevo- alle fisiche. tale La fenomeno. male è intesa coloro la e benifl- una cui della né la la § ti, intorno E « che come quelle che nascono, come più cara, ninna quanto seguito,parlando cessità ne- le costunondlmee cosa si alié che è la religione, più profonde si possono di vietano mente molte, può nare esami- volte essere possono usanza ad , si esprime: hanno farvi mendichi intesa, economiche quanto minimo dee che 2. fatiche stato pietà; perciocché di aver così Tumanità: temersi da lo del leggi. 4. LMgnoranza proprie la poltroneria favoriscono » così di e due si flsirebbe e alle derivare male carità digressioni sue So pubblico delle né corpo si farebbero le morali o me- si potessero scrittore « del dove più, economia, poltroni dal colle il pascere ge aggiun- dunque in vuol si trascuranza vi si dell* impiego più alle morali si hanno verità nazione, 11 citato di rosi ope- questa poveri. Se della derarsi desi- economia. derivano: donde una ed porre massima folla tempi.... É dei La ascrivere morali ragioni i poveri rcnditori det e Tozio di doveflo di e cagioni fisiche, le a dice, vi è dove generale e sarebbe xiii capo discendendo mi pare a fondamentale politi sì gran quattro e mendicanti costume. ». morali uttli, sono testimoniarla, e economia di la miseria se ai manuali non che di pubblica lavoratori loro far a paese, i popoli , e concorre di parte varrebbe la rendita onde elemosine molta a ogni dei i politici le le mora- diretto per il vizio, e trattatori numero al in ed umane degli oziosi, massima cagioni La In massa servigio tutti Trovo cose « : dato » » l*ozio lezioni accrescerebbe gran le vagabondi un dispensa, dei sue e operoso che si convertisse concorde Il Genovesi poveri le 1* esperienza il sentimento popolo venture disav- , chi delle ma indubitate e linquent de- sequeladei per vere dimostrare crescendo natura luce; piena di beneficenza soia e somministrato soccorso accurato a le il egli bisogno quanto per rendere a il e sollevare a ma ed degli oziosi fare a - quelle che di molti met- radici questo istituti che 106- - figlicol provvederlidi educazione e morale, anziché ai genitori che al alimento sommlDistrano nel quale siasi pensato » uno » giore che V litico ? » dall' azione » parte » stato ben Ora si può? le parti tutte nelPozio, il vigore e potendola di essa che ha ne queir utile pietà che sia adoprare mag- corpo dal dipende corpo egli pur parte del essi la atti al la- ve poveri sono è che che io Ma « questo quindi ; sieno questi non intellettiva , voce: da trarre a Questi poveri la sanità di Alza povevU fisica pò- vigore lascia ne una dello utilità con e , cotale pietà , " nelle « commendabilissima » ella » risguardava arti delle più feconde Taccio «. titolo la misere De : la de dair coronata des Vindication limosino Le manuali 11 debbono essere ad avere l'attività individuale delle d'opera, e necessità n migliorare volgono si la a ogni uomo fomento di del vizio onore e quindi e del bisogno, di neir officina della 4. gli perchè dal lavoro la T adito apre oziosi, neiruomorale vita a mano sce- mano facendo e la tolgono delitto; 6. spengono di dignità si necessario guere estin- 2. ; le il timore contro il pubblico; e stender il valore anco 5. alienando condizione; sua senso al povero, s) utile risparmio, del assicurando crescono a Franee, en più comodo e campo previdenza, lavoratori i avente parte, 1. in luogo gì*intraprenditori ed danneggiano dei la e 3. diminuendo sventure; cognizione nel sudare citare les sociétes. affranchir , et liani ita- effeels»desescauses, ses è assai dappoiché ella a Buret signor de molta io sempre stringo Angleterre» en intima senza mi e e divenendo sbarbicare cui a , del en a bellissima sé per gli altri economisti tutti Francia propres che soccorso di s' instruiscono gravissimo, mali que* existcnee» son date di si Quanto .... non vizio laborietuses povertà Taumeotaoo: la mano de moyens fatti»se in di elcaees misere» la de nature avec come degli stranieri e Istituto de* di sentenze Gioja sapienza veramente in sorgenti delle del è si converte virtù» , r opera fanciulle che pietà utili? questa specialmente e alle dalla , * una ed fanciulli al appartiene è accompagnata non e civile. Nella gonsl ab ridusse porre a Brescia nostra a antico reggimento il soccorso loro nel di e il cui sia stretto soltanto: ai savi sorte non zelo al vero e e del prudente bisogno, dimenticate sono nelle sarebbe concittadini benemeriti la cui e povero, e veg- , che Degerando ingiustiziaTapche circospetta meritevoli vostre dove elemosiniere sapienza caritativa, della visitatore suo istituto solenne un gettati I germi sistema censura avvi ne seggono cautela, onde di tutta sollecitudini lode. la Io dirci novella 106- — voluti dalla umacompie tutti i particolari nità, dalla religionee dalla politica. il rispetto alla intenzione dei benefattori Potrebbe indurre ne^piiluoghi elemosinieri mal genio a mutare in alcuna delle solite elargizioni? parte i modi rendite Yi hanno speciale ne^piiistituti aventi una dalla quale non di destinazione almanco potrebbesi, sarebbero come se regola, declinare, quelleper dispendi doti.,per soccorsi ad ammalati, per pensioni di quelle dirette in geagli orfani; e ve n'hanno nere la sola è fidaalla cui applicazione ta beneficenza, al giudizioconscienzioso degli amministratori. Ora dubitare che parlando di queste ultime, come la miglioreapplicazione sia quelladi sovvenon ne nire vero, la che coloro a alimento custodia, T lasciando lottano i che miseria colla assumendo T educazione e genitori fatti più dei liberi , istitazione l'educazione titudine Senza bere dubbio, chi a ad lavoro Buret, è opera dice fame ha onesto sete e caritatevole il vestire e non né basta gli affici della carità compire a varrebbe a le nazioni salvare dalle da il dar nella Tat- generazione. è ignudo chi , seria mi- generati saranno ia sorgente per sollievo della a intellettlTa,religiosa e civile, e 1*abito e , alla qnale sì congiungeranno soccorrendo figli,e provveda- mangiare tutto ma ampiezza, generosa disavventnre onde da questo , loro e ciate minac- sono , la per radice, miseria; faranno esse più attiva domandarmisi con in di ispavento: che E il citato della sua de opera eleggere la miseria che ne siano Tuna con la miseria 1 mezzi pubblica, studiò misere delle tale colpiti se nei due se tale paesi di una che misura, odo, io In cambio, coloro liberarsene col gran conchiude la alla carità egli aggiunge, a somministrare a si tolgono non egli fare? miseria de risponche ciono giac- lavoro. le parte d'Europa nella introduzione , coses nna in valevoli eicases dei efficacia non malanno conviene o scrittore, che tale sopperirvi. Ma privata, cagioni, lo stato, i pericoli delia alta di de* miserabili istato egli, di limosina vlttinu le cause se sempre sarà non e o ch*ella labarietues : rinunciare alla non riesca o ad giusta punizione. tosto o tardi civiltà, o essere per verrà con- tere combatcoloro 107 - - coir opera propriaal resto dei bisognidella glia? famiL^ elemosina da a vantaggio dei figliè secura no tellettivo ogni pericolo,e congiunge al beneficio fisico l'inSi travolgonole giusteidee della morale. e si ritenga rivolta al solo ove pubblica beneficenza si vogliano posti in non sollievo dei bisognifisici, e I benefattori cale i morali, gF intellettivi ed ì religiosi. il bene, e lo spiritodella religioneli vollero alle disposteelargizioni, la religione né condusse il supporre che essi abbiano al fisico;dappoiché di due consente avvisato beneficenze le elemosine e esclusivamente guise sono le dirette al corpo danno i principii religiosi le une , , spirito ed la preminenza allo le altre , ultime queste a i^\ ni, originele disposizioil sollievo ai bidotati i piiistituti, sogni furono onde in modo citudini fisici avesse specialeattratto le solledei benefattori, vi emergendo in processo nuoal Se modi di 2. 2. $inl corporales mosyncB ragioni Sed 1. qaest. di coloro S. Utarum modo semplieUer loquendo tritici cui subvenilur, ad , ita et nobiliores osserva : et ed , corporalibus, debet S. Tommaso qui sunt magis est sarebbe sicut pascendus fame ayer 9 quam afferma salvare uno : nobilius ejus ratione quantum sibi homo ad cor- diligere, 3. quantum serviles sarebbe la vita docendus. : dicendum quia spirituales aetus corporale di 2. sicut quam le recate spirituales pra- unde ipsum se quadammodo si trattasse moriens spiritum elee- duplidter corporali: corporea proximo 1* elemosina ove est saa utrum exhibitur quod del nella Respondeo eleemosyna id quia ad , spirltaale,e quesito: aggiagne: hoc nobilior subvenitur quibus il potest attendi secundum protHdere quantum quem elemosine più pregevoli le corporali , quidem I di e dopo fptrtVtia/es, Agostino quia spirilus proximo ipsos aetiUy si propone spirituale qtutd prcsminet debet ipsi magis pus ratione; donum specie eleemosinarum comparano eitj scilieet iii. clie sostenevano quod minent art. potiores quam est, citando cantra 33 Futile unissero che qaelle due di parlando yol. ebbero cui beneficenza usare (I) S. Tommaso somma in tempo : in da nn solo sunt caso, preferirsialla dicendo egli cbe 10» — Il --* ch'io qui propongo/ istituto,de^piiluoghi elemosinieri retto concorso la prima tuBndis, Se disposizione testatore un fatte aresse morto le farebbe il testatore ' Né regola dar diritto di registrato singillatim 8unt sed prehendi aliqua in eum , arliculi omnes citati Sui e de tur lege prò tùm . tese cogitasset easu ierminis ex dee ad eum affermano notarsi hano statoti, clie essere altrimenti Le volontà 16 cose delie il lodato opinionemt ai riforme de dimostrano dei testatori a . dehet» il Man- f"erisimUis éum risarcimento Judiciarem non oa- habe-^ allegare ideo ..inhis ut ad ctssu uno altri da esse dei danni civilium poter la loro di testato* verosi* alle legge pei sotto beneficenza pena di parti. Cosi eausarum. egstve i grido, eomunem. facevano uniformarvtsi, de similibus et legali si aUum dispositio lui, tea"- ...et disposuisse degli scrittori ad ?, 4 voluntas ad 'veroiimile facta in dubio is » . est T espressa convertire est dieere dicitur Mantica adunque com- fuisset interrogatus ita si i giudici ordine pos- iV^. 1, 2, 19. non none ca- non .- jus testatorem sine cioè comuni obbligavano obbligati dette ultime cita che verisimititudo . testatoris. mente Dig. era consuonano, quia quod verosimile quo le opinioni che nostri ^apo E vi verisimililudinem de casum ita atque diepositum procedit supradiata poiché dispositio eastenditur autem 81. manifesta eorum che buendone attri- $enatmconsultis aut dtMbitandum dispositio testatoris verosimili et respondisset. militer quali tacita regula trahatur ris ..et . est legibus chiederebb ri- leggi premesse /i6. 3. Ut. observari juhct quod est altri di fuUset qui allegai . observandum porrigitur E unde . legis quoniam illud eo veriHmiliter idem quo qwBlibet sU: tequenda testatoris est non de Dig, voluntatutn Primum affermava: 15» sum vUimarum delle un figlied figlia,Zeg, contemplati, procedere serie una sopra e conjMturis de tica testi alla sententia similia ad qui jurisdiclioni presesi due terzo', nati quinti legibus causa od due 12. aut porzioni, parti la sostanza, solo statore te- legatis, 1. Se testatore il disposto leg. del del materialmente nella de Big, fosse e presunta quinto che il testamento dopo presuntiva uguali un ) la volontà un dirsi ai casi che figlia in in cinque figlio ed 8. in hcer, insti' jaccessorio, volontà figlinascituri de cai , legato. Leg, una Big, a vo nuo- portereb^ non un la del prò ult. formassero nel terzi, ed potrebbe un aggiunte , inst. potesse fondo ne due si dividesse ciascun a lasciato contemplato non che har. due in Leg. queste Istituito avesse figlia( caso de di la seconda. che aggiunte comprendere figlio nascituro una avesse disporre senza non a ii §. 27. ostacolo nelle al proposto tio- - subbietto nel be né dei testamenti,né ne differenzierebbe mutamento donazioni delle e ma neirapplicazione, mutamento alla corteccia il modo soltanto dandovi maggiore perfezione.Ed ghi pure potesse adottarsi che le rendite de^piiluosogno dovessero non volgersi che al sollievo del bila loro conversione sussidio del proa fisico, posto istituto non potrebbesidire disviamento dalla eseguimento deir ove destinazione: loro materiale il si avrebbe soccorso to alimenrispettoalle famigliedando facendo abilità a' genitoridi ocaMoro e cuparsi figli, liberamente terrebbe guadagno; e si otper onesto al bisogno fisico rispettoai figli soccorso che loro si desse nella istruzione la quale non anco , indirizzata alla scienza, ma sarebbe al fornir loro i mezzi alFindustriare proficuo,e così a conseguire al bisogno onesto un istitato elle, escluso a in le proprie chiarazione alle sempre di testi N. 15 de avvalora si uiuriSy 34. il Mantica Dig, cogli altri tfoluieee conformare comoni dalle de leggi ove §. reguliejuris wìluntalum ed riferirsi gno biso- adilitio de 144 edtcio, Dai eod. lib. xi. quali tit. ^iv. prcuumilur Testaior s di* avrebbe legali concbiude, scrittori volalo espressa non e fisico; opinioni sUntendono Dig. gnisa abbiano ne che 20. le e concorra non di»positione SUUuHf eum che 1 testatori 31. di il solo allegate leggi massima divertis conjecturie uUimarum de ed i contraenti legali prescrizioni. Questa prova Dig. giacché, ; che furono cui le disposizioni credere è da , da religione raggiunto vigenti le disposizioni contrario, in la volessero universalmente pratica ricevute che prima non disposto , (i). i* intenderne spirituale, avendo che la .* consente non I* utile seconda dominate 1. considerazioni disporre a nell'avvenire pane due per Condotti I fisico afferma s« tali essere le sentenze. è (1) Non necessario, soggetto come la qui potersi delle io eh' bisogno ove P utile dimostrai e di dica , disposizioni, miieria lo nel pubblico sì per le discorso migliorare la dappoiché lo al mio variare richiegga leggi civili, che avente a istruzione titolo del per : De' non scopo eziandio è il che le ecclesiastidi mezzi popolo* Né in mare sce- fatti. -Ili Parlando - delle beneficenze sempre aventi non speciale e il cui ripartimentoè io direi coscienza degliamministratori Jacopo uno lasciato alla , ad ogni , conscienzioso ministratore ad mezzi al corpo efletti come Funo allo e volto al solo spirito:l'uno le limosine sono lontà vo- T altro corpo, manuali ne' suoi che possono l'altro di vizio, del dell'ozio dalla incerto , fomento due pronto fidatovi il mandato adempire de' testatori: in avete : am^- e volgersia l'alimento utile indubitato, come la educazione sona e in qual modo dei figli del povero la rettitudine ; che vi distinguepuò consentirvi di religiosa ^^\ regola la preferenza alla limosina manuale? singolarmente xioni uUle essere diversa le Idee moderne xioni (1) Io in il loro Del di modo raggiugne sicurezza a fruttuosa. renderla che Quando Buchanan la e gli asili per al consiglio e illustre di nel esempi v'hanno Pastoret, Wildérspin, T Infanzia nel a 1827 si rivolse prò e e in una allo stesso Parigi, e da di delle a tolo: ti- coli* Intimo i figlinoli, vagliano di molte scuole cenza benefi- infantili signore, ad alla la proposta sovvenzione ultimo istituzione nuova fama onde avente affermo anzi vorreb" sola educandone si rivolse, oltreché 1821, casa della coirajuto pensò, e amministrazioni di legista- che, i particolari che tutti dalla mossa generale degli ospizi una al povero ogni pericolo le rendite l'assegno di ottenne Millct E volsero ne fatta Le le reputo memoria una popolo; del la miseria da in età imporre avvedimento: generi, in e sostengo ma sagace dimostrato può in potesse assoluto, lavori, indi la elemosina che di testa che luminosi. modo in danno generazioni. venture disposi- forse a sia non ultime Ciò oggi esempi vero bisogno in avere scemare che che indefinito. tornar e indispensabili; è scopo, convincimento con le tutte umanità parml come quegli questo elargirsi dapprima denaro» che le elemosine della raggiungano elle di condanno non esserlo, a delle tempo a non comandi offrono condizione bero assurdo i suoi e stendano si ore dubitarsi pud , il soggetto V immutare età, può una sarebbe e , sue alla in pubblica ragione de* governi podestà nella della teoriche le sole per carità ne di denaro. consiglio degli ospizi, fu La che di aprire privata , plaudita, signora fu largo 113- - sommetto i mrei meditativi della lo pensamenti mìa patria ai tutti a gli mini uo- benemeriti cui , di le autorità poiché il gettare nelle in alla soccorso delle giÀ aperti si che e dovessero sancire Possano così più distinti fatti ecclesiastici la novella S. Tommaso istituzione d*Aquino si si pensò degli ospizi si prese aprire: chiamò nel e successivo alla si unisse asili, che e missione com- con muni co- più confacenti alla infruttuosi essere ed adoperarono in ciò Tutto che presso di parte « (al dire » d*altro » cita » lida della l' umanità passeggera » ma « dal » eccelsi vita , nella che, rare prospedi largheggiare e Saint*Ktienne Mont, de del del mente ciò in sulla ha in riva profe- avvenire anzi una la feli- quella da dissomiglia fuorché di che l'esistenza la preparar ge- ani- sua ». la carità cristiano vero religione insieme procurare trascura è ed , pigliarsi pensiero nell'uomo altro religione La non appunto terra, vita sono la terra. ella sola sa alla appartiene sopra vedendo non della inseparabili Dio eteme, sola e l'umanità e medesima virtù due son inspirata , calvario e motiVi dai santificata più i puri e gara con i più ».. adunque secolo in cui dal vedere viviamo , manità soffre che ad , suoi pietosi filosofo) sembra presente: e ricompense Lungi nel celebre cose ch'egli Quindi sorelle « delle missione sua d*un filantropia » » della stesso che alle e promuovere proferita nella chiesa gli animi eccitare interessa essenziale » a orazione una , » mare sce- precedenti: Parigi; norme non 1829 di degli le deve e eloquenti parole: queste • anni consiglio esempi Olivier, carato , « : per l*abate soccorrimenti V Nel indifferente noi! Gli p di direttrici e pad sMntendeva del istitutrici sola generale negli gli uffici di carità comitato città 11 delitto. fatto altri soccorsi, alla che il consiglio e evea non un signore prosperità. di asili che deliberazioni loro che pia opera deliberò 1830 anno gli tatti sé di sotto innanzi più ed immoralitÀ la essere non istitazione, una degli asili, il numero spinse assai conobbero ad classi infime crescere a cittadine fondamenta le Parigi. prodigarono mairesdi Tari sovvenltnenU. naovi passi » cattolica » de' suoi , a. coopera figli ». si pensa aprire purificare volontieri a lei per i suoi a nobile la avversione con nuovi porgere nuovi soccorsi ricoveri che all' u- illuminare a 1 , costumi tutto ; quello lungi che può da la ciò , religone contribuire'al bene T amministrazione affidata è de^piiluoghi ej^^mosinieri, ai rispettabili reggitoridelle nostre parrochìe, mi volgo ad un de^mieì e teippo alleammo generoso ililetti concittadini richiesto ^pendio che grave, dalla il peso solo un a molti li chiamo e fosse che non riuscire per privato addiviene diviso, e che istituzione nuova che considerare a Io sarà portabile incom- lievissimo pra so- agiati desse inanimo, oltre alP usata beneficenza, di togliereai loro piaceridella giornata la vile somma di pochi centesimi, sarebbe creata alle sorgenti generazioni idei povero « di Madre, menti » Ma » ella teme » sia forse cbe * fesso motivi * lo » le » dice: n voi suo loro seno andate, Or r opera per ancora » fanzia) è chiaramente y gè il braccio suo t"à\\à Guida io l'ajuto un* tutelare noi siamo di opera che in ella fate li esa- li ricopre lei la celeste sua beni OMinoi vita, del In e ». qui simll radunati (gli e genere; asili IMn- per le por- la religione ». dell'educatore del Lambruschini 1838, terzo anno gina pa- seguente. Firenze congregazione mediante e tempo, , 121 che con da vorrebbe i che aperti: siano si con- , loro avete Ma li benedice, ella allora voi le vino un angoscia; : non taccio, lo osa.... beneficare a no. d*oro santi lo in non e deireternitÀ i beni la quale per ; No» tazze 1 libri (né accoglierli, comunica fiducia dolore? suo figliuoliin Allora riconoscenza con provvedi- , ubriaca. oh! dei inquieta, sospettosa quasi dicono come , si presentano con andate raccorrete che manifesto; , il apre dà a* suoi spi- ,- rigettare il talvolta interroga, indaga quelli che ali sne o ella gloria) ella è in apprensione, sua apparisca scopo * « di è dello nostra consolano preparata la mente, indugia, trema, mina, madre» avvelenata bevanda a è destinazio- nuova età potrebbe Tinfortunio, la bevanda che anzi affatto più tenera, perch'olla annuvola. » la alleviando appunto » trecento a è il potere nella tatto cbe, » felice ed una Immenso .ne. ove (cito di con emozione S.Giovanni uno Battista, destinata visitatori, itrondotte dovessero col splendido già esistente al un tutto italiano), la dei soccorso infantili, decise le scuole istituto esemplo solo che poveri mar for- esse ! 8 114 - - dalla civiljtà creato associazione,elemento moderna disconosciuto e agliantichi tempi; e se il deirtto ha per disavventura tin contàgio,anche Te*sempio delie azioni virtuose svegliale simpatie e di rito la imitazione. provoca ie Nella età è ammirri)i- nostra ed io ne associazione, "^uni esempi luminosi a disinganno di si può innanzi il non mettono sempre , il delP potere affermava Genovesi ogni generoso Predominava il vÌ2Ìo deH^ forti,con Americhe nelle di inimico e nella per V abuso le disastrose conseguenze ubbriachezza tutte V abate che intendimento. salutare e che «coloro il mortale essere al- accenno Inghilterra dei liquori prie: pro- sue le leggi, e le punizioni, impotenti erano frenarlo. Un filantropo concepisceVìdea dMnstie a tuire associazioni di temperanza. I dottrìnatori si non e ro può avrebbero reputato ridevole quel pensiequel desiderio;ma in breve volgere di anni le società così dette di 3000 di temperanza si crebbero fabbriche più che 2000 6000 : più che bottegheper scomparvero acquavite si chiusero: in più che 700 ne del fu : soppx*esso Fuso: e di una metà al di mero nu- liquori vendita di bastimenti venne mata sce- importazionedei liquoriforestieri. Le prigionierano nella più parte d'Europa oggetto di ribrezzo co, filantropo,pel politiper l'uomo che non vi si vedeano nitari riguardisapel religioso: r ne' morali, Alcuni ed erano scuole di vizio e litto. di de- ingegni insorsero contro *gli abusi la praticaapplicaziopressoché generali;ma ne de' principiisviluppati dai pensatorisfi debbe all' attiva delle società pel miglioramento opera in delle prigioni,che s'istituirono nelle Americhe Filadelfia ed a Boston, e nell'Europa in Olanda, eminenti -415• in Francia, in vari stati deirÀlemadel Regno e gna, sopra ogni altra città nella capitale Unito. Una donna, .madama Fry, si delìbera un giorno di penetrare nella prigione di Newga^ te: non la ritengono le dilfieoltà delF imprendimene innanzi, e gli stessi pericoli io, die le si pongono personaliai qualiandava ad esporsì:F altezza deira-» nimo di ributtante sa suo e non ristarsi, carcere un dissolutezza in pochi mesi è tramutato dinato quasi in orrifugio,ed in iscuola mirabilmente discipli-; Il suq esempio chiama in nata. sorgono compagne: delle donne comitati di signore protettrici Inghilterra Prussia, in condannate: si colla Fry le pongono si sentirono alzate alla che onde fare estende si P animo commuove e cui F istituzione la comunicazione carceri in signore di Pietroburgo, altrettante di missione stessa lei miglioramenti e toglieredisordini, avviare delle nente, conti- sul zione. educa- istituzioni di negri durava da secoli: sembrava generale che i negri non appartenessero nell'opinione alla umana natura: ciali gP interessi agricolie commerdelle nazioni erano legatialla continuazione dì La schiavitù infame un le tornate il e più abuso parte e commercio eloquentiparole dì sforzi isolati ai disumano brutale dalPuna solenni dei della sulF altra sono presso della che : molti forza ed erano scrittori contro fisica esercitata umana sempre ma generaliriformagioni; voleri delF individuo, cade inutili famiglia.Gli impotenti a l'abuso che non persistenza dèlie associazioni: in varie parli si eressero esse la d'Europa, e le nazioni più incivilite proscrissero schiavitù,e danno efficace opera a distruggerlaper ogni angolo della terra. cede alla 117 - dei e giovanettisi aperse, i loro nei i pubblici saggi annuali nel presente l'ingégno svolsero, Proclamata . delle delia r epoca lire propria che il sig. dei annue pronto alio tecnico il consiglio, alla unito alla andamento si dare di i giovedì gratuitamente Io umiliai custodia A. S. a 1. R. il metodo ed la e mia 1842» siceom» e morale di di la Divulgatasi sig. canonico gratitudine del esciti che siano all'uomo Il può «ente ad si vede di che numero rendalo cuore paese, offerto dal bensì esprimere e corso il cui arti il mio di stesso pel successivo ad delle una scuole fantili in- si abbiano del accresciuto nei compiere tinuare con- segnamento in- novembre figli del l'abitudine mestieri^ e a tecnico 29 risoluzione la che pensamento carità l'egregio povero aW sità^ opero- dichiarata venne di i per sulla giovanetti nel fiorente suo Italia alla noto e ficenza» pubblica benedelle delle e arti scuole e stieri, me- infantili, istituto. Siano , le ampiezza ! reverenza Degerando nobilo estimazione IMnsegnamento per evangelico con benemerito e alla è in nome elementare degnamente lo e dell'Ateneo allievi agli raccomandato possibile, tributare obbligato zione fonda- protetta. nell'opera veramente la per milanesi: consolidare alle accogliere, sia di risoluzione, e non tari, elemen- scuole erogare, i dotti asili di scopo e 9 ed venerata con sì altamente nostro come si è nel vice-reale Pavoni, Europa, per favorita essere si è : alle 1000 minore l'istruzione promuovere meritevole religiosa e lire Viceré degli all'ubile tendente l'educazione il Principe proposta , istituzione feste. elementare corso doversi tecniche le e educatore il tutto per lezioni lire 3000 anni nuova aggiunto di lire 500 annua offerti sono vorrei commercio, di camera famiglia provveduta. mestieri, e di somma amministratore cinque la per concittadino, come per ove deliberato ha d*arti somma io che comunale offerto altrimenti termine gabinetto un ha donalo fasciare benemerito e zione disposi- la senza istituto» nuovo sussidio altro insegnamento, consiglio di voce del spirare del elemosinieri, porgere a illustre nostro educatore ha signore muoja ove cittadini una irrevocabile autentico affetti si metodo realizzarsi a ricco un 150000 a favore a pti lupghì gratuito Pel con di Rosa, cav. altamente sente fòsse 2000: atto del protrazione " ; , lire aumentarsi da 50000 morte sua la elaroentari, è vicina le oltrepasserà che discorso alle infantili scuole - lodi ma , e i che ringraziamenti, la lingua che è impa- irs — — commossi pur die ua^ opera Potrei imagtnare già ma meravigliati. sperimentata sì fruttosa vogliasispenta, in cantbio vi sì affollavano dìc T Ond' che è dalle beneficenza la che eccellentemente, già disposte le tutte si volle entusiasmo con onde città del regno i soli che Né quali che alla di civile dei egli tocchi, direi sensibile fratelli. al ricco NelPctà dei ricchi da dei primi anni si di Pepe mia si » scala » è stessi esprime di sale in o starebbe » ziale, » così benissimo, in cui salendo pei ricchi nei sorvengono neir sognevole ». loro attuale Che » Alle scuole se vi essere sono vi fossero vi ai vari gradi gradualmente iniziato alle e la sala il bambino é ed ed Ora educato nella che ogni sovra uomini gli sono istruzione r affettuose ai verso successivi veri, poche cagioni in discorso preparato abilitato a a* mia proposta nemici. Il signor della lo asili della da cui una essere la cosa , scalino -per ini- essere, trarre infanzia si in cui età superiori al mestiere gli V opinione potesse formerebbe salire Infantili discipline , » soltanto sempre corrispondenti é al ricco, giacché umanità di cosi si dette deelTarsi ricordazioni acquistare fatti cosi: si nelle credito differenziare a i figliai figlidel allora tutti che mere te- altri. dovrebbe scuole disciplinabilee o troppo dagli che e ; elemento un di proposta coloro poveri valga che e altra ogni agiati cittadini il povero miseria, sua evangelica, avvi non avrà anco la mano, la sentenza quella dei gli uni (1) La con prima dappoiché slontanano quasi ove venirla, sov- a economia: al misero inverso si allargano ricco vane potrebbesi si crebbe la pensione sentire, avvicinando ciulli fan- 450 1* annientamento? teneri : dere cre- Brescia, In e alctmi fu santo loro discreta con cristiano e stato? i loro accomunare sieno si intendesse anni si meritano che Il pensiero fu giovata ne le affezioni altra di scuole. nostre istituzione: esempio le lodi tacermi in , sette povero render e che le scuole dopo pure potrebbesi bene, florido aumentano volessero ne isdegnarono non nelle povero bresciani qui io posso si e prosperano al temere in non disperdere degli asili, non trovasi che ora avviati Potrebbesi V istituzione cada non il dirlo, beneficenze? E si volessero a gno però egli è biso- si rimanga. non oblazioni, forza è giorno un elargizioni. Intanto private usitate che pel figlidel le tecniche concittadina cessandole che, intendimento, mio aspettative le elementarie ma indipendenti essere per felici più le si hanno attuali, le scuole non è ardore, siccome ultima perfezione"*)? d'esservi darle furono ne sono il hi- ap- 11» ^ le mie Po^s^o voti avere i miei e (ornar vane parole qon Se ciò avvenisse, eccovi a compimeirtoi la mia coscienza : ridotto al termiae della mia nudo lo scalino "lal signor Pepe punto Guida ( scrive il Lambruschini, infantili le scuole ammiraMlo sclAa quali lo mk glorio di » V» eh*io Talge: ma tuel poco d*qn posai foQdam"^ntl grandi fabbriche • ta, » di pra » ancora 9 In » privo « nm quelle? ohe So bene valore: di elle in nell'età infantile gernogllano 9 aeguentl ancorcbò n principiato un'opera; 9 pirla : edifizio un'immenso ziamo » con 9 di moro: » confortati • agevolmente 9 loro sembrata 9 tendeva 9 Come 9 do ancora 9 quell'educazionepermanente » il fanciullonella casa» 9 loro ai e aluti ; occhi a e passatempi, nezza, consiglierae e e non 9 9 guirà sparsi nelle V aver cba quella fabbrica, la a diceva quando idea ci avesse come loro soltanto— fatto noi: progressiva,cAe , lo a o come noi stessi una fatto avremmo — braccia poche terra, si che pur via adducono sarebbe l'architetto in muri.— due fatto,quan- sul modo dovrebbe via e cui ampiezza lo avremmo e brillate alla mente via, nel lavoro madre ; da fabbrichiamo istituire di accompagnare negli uffizidomestici» ne* restargli a fianco nella una amica dicevamo compirà e nella dovrebbe un' e di alzare al- — prestar materiali a costruire non età proseguirla, di com- di prima un'impresa impossibile, e da nessuna » mèntn semi finalmente so st sterile o" fruttificano e so ma principalmente) dell'opera fatta, bellezza dalla se poi acconsentono questo architetto,così abbiamo l'avvenire, più che rimane i buoni e volonterosi si voglia termine por fondare » dì so , accorron — non quei muri dall' utilità se basta; non educazione è necessità è stimolo 9 che cose sèmpre le fondamen si alzi la fabbrica che utilità: Chi E nelle mille e mille i qualilsarebherosgomentati al dir loro che e quasi di nuovi prlte neir e grande di • , ( altre certe principio è aenpre iHMW cosa? tana proseguimento senza le tir fin ch'io stabilirne bene avanti qaella il tempo? Toperae esistono; non principio un a di preparare e consacrar perciò u^a principio delle il che principio senza materie certe invocare esse egliappunto scalino ad prometto di sono É terissimo^ « — primo , dessi II sono 1836, pagina 276), anno un cdlQzio getta dunque si pensa non e si lasciano riposare ed assodare non e 9 nlQla più che consacrato, aver perchè trascurarsi? di istituzioni popolari » Ma delFeducatore^ sono non » tutte desiderato. grand-opera doveano di una principio « - sua più adulta tutrice, almeno perchè cominciam avevamo purci giovi- come una fede nel- altri prose- «. e 120- - vita, al e sce si ha non pregio che mio spargesse sul fossero dalle si cui delitto: siccome estreme avessi che sola popolo: e dai dai mi Q^ie alla malevoli detto sia lagrima i cui figliuoli vizio dal e al lasciata inutile terra se zione istitu- una data in le tutto questa su scritto dal e addolcirebbero non l'avere siccome una del morale rigenerazione cristiano, come si Brescia varrebbe che genitori passaggio mia disoomparì- bene, salvati cure pensando, diletta alla il e pensiero sepolcro il mio. stato vero cittadino, in ore sarebbe il il nostre illusione ogni conforterebbe mi uomo, in momento ché chec- opera, ad contrario , istituzione air sparse Lungo necessari causare il nell* bruschini, anima e mio discorso eccellente opera fors^anco riscontri la la della speranza farebbe ridere sor- misericordia e dei "*". perdono (1) religiosa, mi eminentemente censura ho la colle per di le profittato Guida stesse deir parole; corrispondenti plagrario degli altrui qnà e edfiKaton ma non citazioni. pensieri. colà di «teatte dell'abate ebbi Sia il tempo ciò detto idee tamdei per RAGIONAMENTO INTORNO ORIGINE, ALL^ PRINCIPII AI SALE DELLE D^ASILO ED ALLE PER y CONDIZIONI INFANZIA DBL BARONE DEGERANDO VOLOARIZZAMENTO d'un AD OPERA DELLE SCUOLE COBOIISSIONE DEUA INDIVIDUO INFANTILI DI BRESCIA Ili barane // 9uto settanta tale in del anni di circa il 9 Parigi dello dalle stato; l'estremo ferivano governando Firenze^ pale città in di lui che fondò 4i lui che condusse sulla tomba in l'amico Parigi pii degVillustri prof^ gravissimi straniere^ fu Roma^ "i deputazioni salma dai riposo personaggi e pt- mot'» la Era ultimo alF esser carriera sua 18427^ novembre e dopo Lione compiila scortata trapassato "A)rpi di Degerando Parigi istituti TRADVWORE che lui di Barcellona^ a ognora istituzioni indefesso giorni dM' a uomo; cmitate^oli; operosi prò a dell'umanità. decorato Fu pari di di dalle Francia^ ed vice-presidente grande stato cariclie ufficiale di della di segretario sta^o^ dell'interno professore consiglio quel legion ^ consigliere di onorificenze d' generale di onore ^ del diritto nistero mi- ammi- y nistrativo membro y del conèigiio generale degli -Ì25 carità di asili V per giudicando fanfili^ storia — infanzia^ le ossia il opportuno insegnamenti e scuole di pensiero lodi inr intorno fondere difco- a j dalla fondazione novella testa dee quale per ^ le prendere rozzi 0 In l'umana tutta deh! educare al plebe bene Brescia (1) tale Su in stampato da Piacenza rimarchevole e è argomento il Ietto Novi quell' 29 il italiano , alla Gioja. nitido^ di morale più splendidi^ che si legga considerazioni per e, ammiri di la e È logico^ società questo ragionamenti e asili degli per lingua di pieni testé infantili di preziosissimo, scritto uno vigoroso discorso un squisito di di senno sofia^ filo- , dicasi sapienti ed gegno in- gloria popolo universale lettura ^ sapore d' ^^\ virtù Ì84S marzo Pietro stile uno di meritevole avvocato per alla uditi la guisa è 1843. Febbrajo 15 anche abbia sociale uomini nostro più non acconcia nuova per secolo il miracoli creatore: degli depravazione. memoria produrre nel unico della china sulla 0 riforma la mosse ventura av- pure^ e di intorno commoventi da tutti nobilissimo i nostri e è coraggio; agli dagli asili per V uno infanzia^ stranieri. Jl scrìtto traduttore. dei degno DELI PUBBIIGi BEinCEIfZi DSL BA"OlifE 1»ARI FBAHCIA, 01 DEGEBAIfDO DELL'ISTITUTO, MKHBRO DI ^ra i rABIOI, |iedamabile fanciulli di dove e tuosissime verso (1) Qal.ll Veih Non nostra. ed lettere consistere dee della neir neir e abitudini cominciata terre popolose di negli asIH di scorta Colà nelle e sé della sì nel- generalità privata e dotta con- contento d* altrui. e gli scienze, operoso, infanzia r per colla proseguita di affet- infocata sociale di Tnomo amico religioso, Tiene poterò religione, rendano cbe giusto, "*" moltitudine del princlpll di tezione, pro- inconsapevoli quale la ammaestrare ammaestramento istillare indurre disciplina delle L* condizione, sua dì trattasi avviano educazione di vigilante educazione? air allude belle. arti di approfittano dementata Degerando ingegnoso moltitudine una si av- convocamenti questi ombra e carità alcuno trastullandosi bene una dalla genio di alF sollecitudini OSPIZI ice. raunata età DEGLI , più vedesi prima MC. avventura per Move GIMKRALE COHSIGLIO del trovati fvene OBL Una delle tale co- che città sioni commis- proteggitrici , in di officine, in Iscuole fa poderi-modelli , plebe depressa, proclivi più a , consolidare mettere lo e sorgere popolo un a d* arti in sociali di e in mestieri, un prosperare agricoltori, accordo V d* interesse ad istituzioni , istabilimenti popolo artigiani, proprio osservare che campestri è non d'uomini oon le bene dab- quello leggi più : dei allora 128 - occhi che dolore vada quadri affliggenti danni per benefico Fuomo ovunque sorge paro, ri- senza consQlaxioqilGqlà lo sguare portando c;onlbrtji do schifose zio, del viè Rattristato dalle^ immàgini non il quale colà bene ìà beneficenza è non venire abusati di e in tenuta ricambio averne seria: mi- sperate. grida di- non gemiti, di speso so- il risico incertezze,da timori, noh corre ingannata nella dispensa de^ suoi da vederli della si fa compagno spesso lagrime,non non Colà di tormenti, isventure,per per di il dolore bevono non — doni, di za. sconoscen- la sola loro vista gli asili d'infanzia: fa spuntare nelF anima soave una sorpresa: ogni di questibamboli, la presenza spira quivi letizia; del loro giubilo,della loro salute^delF ordine Visitate vi cosa della in tutto; le fanciuUeche regna pulitezza ,sche esercitazioni compite con esattezza e buon garbo che la nascente e sibilità senintelligenza per guisa colali auspizii minamento. sotto prende un felice incame , Si per lasciare ;L'gione e .noo più occultano apparirele la morale ribellìoQi, ,trui proprietà, e iNon una è la quindi guida d* anima $ola i$a/ert 9 poH. pubblicati (Progresso di con sulla per di e che ciò dal riforma. della Napoliy di di gente al misero Il visitatore profondo monsignor di spedali, dispendio. quella della Avvi fame* è una.4!onsQlazione, poyero)., Questa .vengono offerti ragionamento Ferdinanda» filosofico del- ÌM-Ifuca ne' di JVa- regno arcivescovo di Seleucia 16ft). pag, Nota _ iti con- zione neli* educa- nel istruzione Mazzetti marzo-aprile .1^38^ « del napoletano pubblica armata, il pubblico pia fatale che quest* appoggio sollecitata froquenti violazi9nidell*al- non minorato riehieda$i qai^ premesso cura « il bisogno radiane (Deger. guida, soiliecitata dal ,suoi Psnfieri e appoggio sola%ioa0«. questa ^: avvocato minorato elemo9ina ur^ y più mifteria non idi carceri, di magistrati un'indigenza ^sse vestigiadella miseria la reimaginidella felicità; si aggiranoin questesse le Tf^duittìrt. -129- infantili adunamenti gli dispiegarviT augusta per accenti commoventi ed accettevoli. parola con Direbbesi risplendereun^ aurora graziosasu tutte di speranza; rebbesi diquelle sorgentiesistenze,aurora fiori sotto i passidella un prato che mette beneficenza. Se si volessero pennelleggiarele opere della l' carità, questo soggetto aspetterebbealloro Albano. ARTICOLO ORIGINE La COMINCIAMENTO B di tenerezza vita e DI mano, Tuttavia, è dovere "*) appartieneal (1) H di la traduzione per (Piemonte) per onorare una sua punto • citati • devolissiml dei » attribuire » che sé stessi, alla Francia forse » questa » r arciprete milanese » sa 9 cazione ogni parte voler Senza della e solo signora di primo di sì fatti tentativi che Datéo prima nel parrochi infanzia. Ma o di Pastoret, se tutti tuttochò per ; lo- potere peroc- si troverebbero , T Italia si volessero ed i fatti cbe istituzione e questo su di osservare questa ottavo, case viamo trascri- contraddire particolari, secolo tori let- nostri Piemonte il passato gli altri superare blicava pub- sagli asili però sufficienti ci sembrano non il merito quanti altri benemeriti della « 1839 , indagare diligentemente » materia 12.) del anli degli ci permettiamo Oberlin di si volesse in autore, pastore per benemerito (n.* 3. pag. nota air egregio • se quel nel profitto de* Per note. , e garono. propa- Degerando di lavoro alcune di corredandolo r infanzia Rivarolo stesso questo e pensiero pastore del Ban de venerabile di ro diede- primo il rimembrarlo, il Farina Maurizio cavaliere moto questa l'operadelle la diressero sostanzialmente e dar imaginarono,vi la fatto in com'elle dee maternalc amor un STABILIMENTI. QUESTI siffatta istituzione. Sia a donne, I. avrebbe ricordare il Calatanzio religioseche questi tentativi in attesero isolali, e e chi all*edunon pò. 9 130- - la Oberlin^ il quale sino dallo scorso sulle di conserva sua con moglie avea Vosges radunati parecchifanciuliini sotto Roche, dei secondato conduttrici di fondazione dalla del (^) benefattrice dama in presente , una la direzione Luigia quasi i- rimasto era al cominciare tardi Più gnorato. lui di domestica Scheppler ^^\ Questo esempio vette operosamente j cotale colo se- a fece ne colo, se- novello un in saggio a Parigi.Alcuni anni dopo si crearono di infant schools Inghilterracolla denominazione molta alle quali con varie simili istituzioni, opero- levano ancora n questa parola » stanza, n un » Importa » dunqae "U » lettuale e » terra; » Ciò » di » Governo » sulle » Francia per o questa utile il fare » dello avvocato » della ; istituzione beneficenza (1) Intorno ghiati da quanto alla forma ad un sorelle zelo di si cita dei e stato benefizi stesso (Degerando). Pastoret: di numero dell* Inghilterra particolarmente propagata il primo irou diversi 4 rico- a analo- dell' infanzia causa Mfllet degli alla Dott. Gerise, mirabile istoria del Tr^duttort, uomini utili. anni riunì ai 6 anni nel borgo sopravveg- cura. furono quelle alla B. legge dovuta promulgarne a » fauci alletti dai di prenderne eh* è di questa la raccolta ella'per la promovere , autore 1837 dell*I. successo mad. nel mezzo lode ed resi signori Goehih, dello nel intet- iCporti. ali* abate quel governo stato li merito isdegnò mirabile quasi e dello veggasi incaricate infant schools essere gì* immensi per Oberlin certo rapido non noi, ali* Inghil- per la giusta scema si debba allo sviluppo non cremonese qualche educazione secondo lumi dir successo. francese de* suoi ciò per pubblica marchesa di ed dovuto, governo stabilimento uno infine Né sì con Giuseppe Rey Honoré proipero valersi onde evasile, instancabile (2) La con fondatore benemerito avere come leggi » quanto Io stesso che Salles fatto in istruttivo, religioso e morale, al metodo è vero loro le qoali creazione, austriaco, ghe bene giacché ; fisico, è incontrastabilmente rivolgersi al » infantile di senso in perchè pregare, o stretto bambini alcuni il radunare farli canticchiare o questa infantili nello Scttole o basta non scuola tanto tanto noscerla Le (che una 0 quanto » S. ; il nudrirli asilo Asili chiamarsi » di descritte Wilderspin in e molte di opere Wilson. fra 131 - sita pio Buchanan 1820 scuola ufìa Il primo inglesi. New-Lanark a Roberto da tentato le dame parte presero fu dato - nel celebre Buchanan stabilimento il 1819. verso chiamato fu Londra a infantile mediante esem-* Nel apiùre per la cooperazione di do-* splendevano i nomi Lansdowne, ec. "*) dici soscrittori,alla cui testa di di Brougham, del marchese Alcuni siffatti felici filantropifrancesi celebrarono dama andò a visitare quelle scuole esperimenti:una il modello nella infantili ne portò seco capitale cesi perfezionandolo ed accomodandolo agli usi franj (^) altri : in ordinò dame di sale in tiplicavansi di quelle dame membro di (2) Madama Millet (3) Si conceda il velo plouis dei e Julie comitali formazione silo deir con (4) Si scrizione note. eresse : il signor Mallet. di si cui Veggasi delle tenuta Parigi nel si trasferì del sale novembre 1835, sale due 8."* = contrada Du Bac contrada di Hacbette dame morale in "f asilo ; A- 175. pag. dell* umanità L'istruzione = neir Macaulay d' asilo. direzione 8." fatti conoscere furono Zachary copersero della delle in progresso giusta gratitudioe degli amici anonimo (5) Soddisfacendo desse l'enfance) di sortìeglianza ; in e V infanzia molper della capitalecol favore punti ispettrice delle alla la sotto d^ asilo quella riunione, de za radunan- tuttodì particolari di tale fondazione de' fanciulli (Ami cuore primo istituto su Parigi"*) : la quale arezione soprintenderealla di- à "^". Ebbero 61' importanti un mico e varii ir con il dieci anni volle per di que^simili istituti che denominazione da diresse e tipo formato nuovo dunanza (1) dello stile ^^\ Una lenocinio col congiunta questo propri esempi e in uno bella mostra V eloquenza del fa ove di questo coi ritrovamento scritti raccomandarono appresso Canti de Nau delle sale elementare per zare al- di Cbamd' asUo la per le sale d' a- 1833-1834. , 1826 nella poscia in qui al debito col soccorso di una so* Varennes. di riconoscenza che gli amici del bene -.133 di il carattere cora — stabilimento legalmente orga* tolse per si sa tronde d'al- aizzato;la pubblicaamministrazione non ad anche ma organizzarlie dirigerli: esistere ^n Inghilterrauna non detta pubblica amministrazione. ìnfantile-modello di educazione al quellacittà formò diverse per eziandio La scuola istituita dalla società dalla creazione e di più insino per no si- Scozia: parti della Irlanda in sua istruì ella medesima ed maestri spedi ne di 1832, cento Elascow di mente propria- ella alle Indie occidentali. questa istituzione Introdotta (^) vi 1826 razioni di di si piantò tostamente soscrizioni. Fu spontanee uffici di beneficenza 12 seno suo sale ispira- concorso quasi subito secondata degli ospizie dagli dalF amministrazione e capitalevide la il per no an- dessa dall' amministrazione e e nelF le per caritatevole società una Parigi a successivamente cipale: muninel nascere d' asilo ^^\ grandi città,Strasbourg, Lyon Bordeaux, Nantes, Toulouse, Rouen, Arras, Parecchie (1) L* del autore 1824 delle nella i precipui generale che dei in franchi in 24,700 tutto Nel 1836 Nel a marzo dame e centesimo annui, per il numero di esistenti di deir a delle detto 19 esaminare gio mag- Parigi una done esponen- il mese consiglio la proposta ed il lavoro dicembre 1834 per Parigi al 31 degli ospizi, n.^ Ciascun fanciullo al giorno; cioè le sale 20 costava per franchi 15 l'anno, al- pigioni in totalità 18,000, per diverse spese 12,230; 54,930. tali stabilimehti fu portato 24. 1837 in nel d* asilo sale amministrazione trattamento lire francesi annue 1835 delle mezzo creare deliberazione quelli distribuiti. ovvero che 1 motivi pei fanciulletti comitati 2,800 con Per commissione una svolgeva ne (2) Asili opera vantaggi. incaricò di proponeva ricordare poter generale degli ospizi al consiglio quale , crede scritto presente egli indirizzò memoria nostre erano 21 con 3565 allievi. a 19 : neir no an- 134 - — Àngouléme, Brest,Nimes, Àngers, ìllunìiVersailles, da questo esempio parteciparonofra qualche lìate beneficio. L^ impulso partìtalora da allo stesso anno caritativa e zelante, e talora da riunioni persona lari spontaneamente formate : si videro sempliciparticoistituire a loro spese delle sale d'asilo degne di Le cipali modello. additate magistrature muniessere per applaudivanoa tali /ondazioni,e qualche volta Il clero in più luoghi le favoregvi si associavano. giò À Bordeaux ardente. zelo sotto gli uno con prelato e di un ecclesiar auspicidi un venerando (1) L' abate Cheverns la sua Noi similmente il primo di dame selo d' Ippona Adolfo collocarsi d* Algeri mirabile e venerando o 1842 mo con di vera 23 Bordeaux a nella colia dal le condizioni tutte a trada con- Fin municipale. soddisfece e vescovo da 1842 esso di lode a 18 ottobre n.*" 298 vescovo sulle 1842 può Dupuch Patia, Tosi, piena Agostino n."* 291. leggersi da di in S. vescovo Ippona dell* antica ruine Nella un* E. affetto il : stessa per zetta gazzette gaz- episiola 2 maggio consigliere cristiano del inti^ espresso magniloquenza. Noia sonaggio per- na dell'ul- il dono Oupucb vescovo ivi sorgerà s. di sapienza, per per in Pavia di dignità Egli è quel dMngegno, destro del alla alla Francia. ricevere a elevato poco vivacità dianzi che Hilano ottobre ad fu dell'avambraccio cattedrale indiritta stato venne per- soscrittori di dell* autorità e per reliquia trasferita nella che società soggetta ora venne cubito privilegiata di del de egualmente asilo-modello di una per Oupucii e osso 1833 fanciullini d'Ippona , M. di titolo. suo religioso,il quale ossia nel 100 (2) Questo Antonio vescovo 1854 ovunque di rammentare sala una caritatevoli contenne dal Imposte fondò Si cooperazione nascere del bene benedetta ognora dovere un aprendo esempio Luckner. suo ^^\ Nel influenza. ci facciamo diedesi sarà , aperte gli auspici sotto dagli amici desiderato memoria la cui infelici (*" , giustamente tanto dagli ordinario canonico Dapuch , cbe nelle incanto quasi per si videro opere buone dodici sale d'asilo infaticabile stico Traduttore, 135- - pertanto noiì cotali esistevano non di in 54 Ma ripartiti dipartimenti. ad apprezzarli. Avevano pubblica opinionecominciava già per loro i suffragidelle persone dabbene del frutto che produunanimi cevano, per la sperienza la ed stabilimenti ed offerivano il valore desso anche solo : brama lodevole con che delle ordimento sale alcune erano altre ambo pubblici; le asilo dividevansi stabilimenti furono più esse riconobbe di natura Similmente in intero erano tre tegorie ca- privatisoltanto ; mista, riunendo appartenevano in cagione deir o~ agli stabilimenti di carità a rigine loro ed a quellid'istruzione 1837 zione istru- la a uno Nel comprese quale mirava alF collegarsi primarie, poiché ne di tali condizioni. ne promovere il governo andava scuole preludio. Le : a Francia: siffatta istituzione aspetto allettativo che Il governo nella epoca quella una era V per alF osservatore. primitiva in il ejie 102 ancora dal ministro lo scopo. soggettate alle per e poco regolamentid'istruzione, appresso di siffatto reale regolòl'intero sistema un'ordinanza il preciso suo insegnamento, determinò oggetto, il delle sale d'asilo carattere, i limiti,la distinzione di dirigerle, le attribuzioni pubblicheo private,il modo leggied ai delle autorità destinate sopravvegghiarle.Saviamente di asilo si abbia facoltà con una in donna certi ad amministrarle e si statuì che per casi di ogni sala direttrice o vigilante aggiungervi un posta comvigilante;che ad una commissione l'ufficio di di madri di famiglia si confidi ne; scandagliarecoloro che si offriranno a tale ispeziol'incarico che dame avranno sopravvegghianti di visite abituali e della soprintendenzagiornaliera direttore delle sale o d^ asilo. Del resto le sale d'asilo furono 136- - sottoposte fti regolamentigeneralispettantiT organizzazione primiera ed alla istituitidalle leggiper le deir istruzione degliufficiali siffatte disposizioni gP Dietro elementari visitarono nel doni da (1) Vedasi dipartimenti fanciulli reale diflBniscpno come di sale asilo le sale sino anni di e nelle saie i primi elementari del leggere, dei compiuti primiera necessariamente aggiungere sei della faranno nuto sovve- degli d* asilo e del e primi tro quat- essere possono le menti stabilimessi am- delia cure lanza vigi- voluta dair età esercizi che comprenderanno dell* istruzione prlncipii scrivere sessi ricevervi educazione istruttivi canti due per I «Urettanti sono , quali gl'infanti dei materna somma asilo: di età prima della 1837. dicembre 22 segue scuole o del caritatevoli, nei I*età le e : privati^\ 1* ordinanza articoli di 62 alla spesa per una 164,607, ed il di più era franchi di tot^e si in sistenza l'e- contribuivano comunità Vi d' asilo sale in conoscere città,frequentatada 28,080 192 I. Le 328 fece scuole esistenti asilo visita tale e delle ispettori di sale le 1837, di e scuole "*). elementali Francia stanza sopra- religiosa calcolo morali, dei loro. verbale. e Vi lavori di ago 1» nozioni si potranno ed ogni opera mano. II. Le m. Le tutto saie sale in o d* asilo d' asilo dai parte pubbliche sono pubbliche , IV. Ninna sala d'asilo trattamento e caricata di sia lo debitamente nei La varii (che comuni presidenza fortunatamente del dallo stato. fino pubblica assicurati vengano sia o per a che alla fondazioni, consiglio generale gio allog- un in» persona donazioni del consiglio o in sostenute vengono o gati, le- cipale muni- approvate. (2) L* amministrazione il quadro non stabilimento, deliberazioni dipartimenti considerata convenevoli tenere per sarà private. quelle che sono dai comuni o noi e dell* istruzione del ommettiamo) pubblica comunicò delle numero sale di air asilo autore aperte città. della commissione si confidarono e r alta direzione nella capitale a un delle membro sale d* asilo del consiglio 137- - In questo prospetto 13 in che più dall'età Non 25 preso ancora videro Si Il il formata invitò a lari, pubblicò che reale più ed (1) dello un* non questa In natura "^). Seine e Oise visitato venne votò elevati zelo dell* università. di somma nel!* accennato compreso delegati una lo il Renda). è non dai intendimenti , A. (M. opera, l'organizzazione,il per i più eccellente anima buona cotesta per fanzioni colali in dipartimento stesso e regolamento Il dipartimento perchè semplici loro asili che nulla spese dotarli in guisa che ne sole la durazione in un porta paro troduzio in- si doni a a- appropriò ben tosto cotale istituzione società di scuole guurdiane. Una titolo sostenerle e Bruxelles diffonderle, a per sovvenzioni soscrizioni periodiche, a parti- Belgio sotto a Francia punti della desiderare, a assicurata venisse sin dipartimentinel 1857 noi^ parte ai vantaggi di cotale diversi su particolaristabilire lasciavano Francia educazione buona una in tenera. pertanto veano di il latte succhiare a figliuoletti che, grazie istituzione,cominciano novella "*". Per retribuzione paganti una all'incirca 50,000 sono alla mento diparti- in che Oise 242 e lo il compreso neva quel tempo conteciulle; fanS34 sale d'asilo ragazzi, 359 con allevati de' quali 831 tutto 1075, tuitament gra- ed Seine di è non 3,000 dro, qua- Il consiglio franchi raggiare inco- per istituzione. asili si aprirono quel dipartimento In comuni anime 1626- una sala d'asilo benefattore che sottrae stabilimento è rurali di 1615-735-450. (2) iSoi visitamipo 150 contenente il suo lato nome un vero alla gli altri tra pargoli istituita pubblica modello. da Tours a un riconoscenza. nel modesto Questo 1836 per ogni 138 — ~ delia scada nella eretta reggimento, la disciplina capitale. in filantropici menti stabiliL' ÀUemagna ricca tanto assai poco cogniti,può ascriversi i primi ola prinnori in così fatta istituzione. Sin dal 1813 cipessa Berlino asilo di Lippe-Detmold fondò un a ella diceva,acquistarela per gP infanti. Io vorrei che donne sfortur confidenza delle madri povere; da si liberassero nate cure e opprimenti e pene utilare le loro famiglie.Più potessero col lavoro benefat* tardi un collegamento in parte di dame Prussia nella capitale della trici si compose per gno; moltiplicarecotesti stabilimenti e propagarlinel renel 1836 cinque asili costituiti da quellacomaltri spuntavano alla luce pagnia vi prosperavano; ^ ^ a Louisenstadt ; relazioni Francfortrsur-rOder a , e di statuti pubblicati prospetti,istruzioni,modelli dalla compagnia stessa, chiarivano mavano le opinioni,ani^^\ alle fondazioni,guidavano F esecuzione Frattanto sorsero cotesoggetticapaci di governare L^ imperatricemadre. Carolina Augusta, ste scuole. dotò silo nel 1830 la capitaledell^ Austria di sale d'adi cinque, le quali vanno dapprima in numero aumentandosi di giorno in giorno "^". Weymar dovette simile un che principessa beneficio Struekfass (1) Mydeler novembre 1837 , Uno di del uno di membri tale colali asili è pubblica societii , neli* Amico estratto un 146 pag. posto e una vita alle azioni d'una sua , questi ragguagli. Avvene e la consacra di air eccitamento delt infanzia bre settem, 181. la sotto protezione della principessa di Liegnitz. (2) Veggasi di avevano Vienna dotato delCinfanzia neir^imco in data questi 15 luglio stabilimenti 1836. di novembre In più 1837 allora di 26 pag. i doni mila 189 dei fiorini. una tera let- soscrittorl 139 - — illuminata viera, beneficenza; la Sassonia intera, la Bamania Wurtemberg, Bade, tutti gli stati della Gerfecero di breve godere all'infanzia di una influenza In salutare. cotanto aveasi altro nessun paese più che disposizionedi riconoscerne migliore in Germania altro Futilità, posciachè in nessun si tenne più saggiamenteconto delF educazione paese "*). elementare Il governo in di Danimarca aveva Europa presentitoFutile stabilimento lo c" di al di sale che sotto , il divisamento lemento necessario Nel soccorso. il sotto di 1814 di nome buon un fecero ne scuole fine aveva del ^^^ sistema secolo V come di e- pubblico ivi menzione ancora guardiane^ come apparte* reggimento di pubblicae- nenti ad un buon pure ^^\ Tuttavolta ducazione alle madri Esso ^) costituirne di forse particolari pei bamboli i cui parenti sono tutta » ultimo primo poteva promettere deglianni S la giornataoccupati fuori di casa. sin dalla concepito ed annunciato 79 il per in anche Danimarca era ad effetto famiglia di mettere questo santo pensiero.La società delle dame benefiche 1790 esistenti a Gopenhague dopo Tanno ebbe la prima sala d^ asilo; la seconda aperse per malia di Danimarca, Carolina-Afondatrice la principessa (^). Si radunò una commissione; i dati eriserbato (1) Noi sale , taeim occasione avemmo segnatamente a offrono ec; ; 1 28 €openhague; (4) Nel una higUo di visitare Stuttgart vista 1799 certo un , Nuremberg, ed graziosa intorno ai di numero queste Francfort i più pubblici Man, soddisfacenti soccorsi a sultati. ri- Co- 75. (3) Regolamento di Weymar, desse (2) Regolamento penbagne di 1828 42 e e 1829. luglio 64. 1814 sull* istruzione pubblica della eikU 141- - pregio. LMdea « d^ncominciare fanciulli dal momento }9 fece che breccia F istruzione dalle si staccano de' poppe 99 egli applicolladapprima delle ai figliuoletti famiglie ricche. Riuscita la oltre V aspettazione V abate Àporti ed i prova , che il secondavano, ne estesero benefattori l' apla base delplicazioneai poveri. Egli vi scorse della pubblica educazione*^ egli collocò Tedifizio sale d'asilo nelle sue un'incognita potenza che accrescerà quella della primitivaistituzione. QuesV uomo evangelico,semplice col popolo, giovane coi giovanetti saggio fra' saggi alzossi su tale , , meditazioni in uno argomento alle più elevate all'istruzione scritto ch'ei elepubblicò intorno "? mentale materne "9 ; , » n « n 99 ^9 y9 99 99 99 "*) Lombardia in che rende gli "^". « il Tale ^^). emulo degno suo la testimonianza è dabbene di gli uomini Toscana ad si provvido concepiappropriarsiun mento, di subito svelò all'Italia intera i vantaggi e da aspettarsene e ragionò degl'intendimenticoi porsi in azione ^^K Già il signorLuigi quali doveva Questi Prassi da canto arricchita aveva risale Aporti ali* uso manuale un d'una la città di Pisa dell* abate fondazione (1) La invitò suo al 1829 pubblicò : fondatori dei scuola temporaneamente con- tradotto stato in francese. (2) Il Manuale di dell* abate Aporti d* istituire altri di autore Abbecedario e , libro un asili per simili ed ammaestramento assolutamente 1*infanzia od : per Guida ai necessario Nel (4) Le deW suo prime educatore ragguaglio di lui apparve sulle nozioni di a Lo accudirvi. i' infanzia. fondatori Metodo scuole di si lessero chi per poi nel 1836. 1830 mona Cre- si proponga l* Abbecedario. Traduttore. (Lambruschini). e 1833. La è infantili. insegnare del a Aporti stesso scuole delle Cremona. nel tili infan- colle stampe Nota (3) le scuole , lavori sillabario per si pubblicò qui rammentato, É desso 1833. nel educazione sua Guida 142- - ricevuto in Italia. Sopra tale esempio infantile^nome una colleganza di soscrittori eccitati dal conte Guicciardini po eresse quella di Firenze. Tra poco temtutta Siena, Prato, Livorno, la Toscana tarono seguii begli esempi. Il governo avea compartita dai salutari effetti che facoltà di fare saggi; mosso il frutto, volle desso dazioni, erano impinguare le fonne concorrere la e duchessa gran essi scuola de^ accordarsi fanciulli, don Il parroco Cremona assistere Pisa, Zesi generale. andò Milano di stabilimento lo agli e- nelP ammirazione Pietro studiare a ; vidersi di infantile la sercizi a duca il gran stessi visitare mente inopinata- dotarle a abate delP albergo parrochiale ch'egli apri la scuola deW infanzia e della carità in tal guisa da compiacendosi di venir circondato di guidarne egli stesso creature e queste innocenti Àporti e fu nel stesso suo , ^ L'arciduca r educazione. di i Milano, vice più re, il cardinale vescovo arci- notabili cittadini di quella quelF istituto e vollero prenderne parte (^". Il cardinale legato di Bologna in benevola tenne protezione le scuole della provdi quella città. ndenza stabilite da dame caritatevoli città gran (1) Le S. ed quale di A. L R. arciduca il progresso, air epoca della volle verace con r S. nel A. ali* opportunità fruttuoso per infantili protezione prema la scuole innanimavano infanzia compiacque Lombardo-Veneto regno I. R. serenissima la degnasi viceré si di degna di patrocinio. Lo stesso incoronazione a bontà sovrana che accettare istituivasi la in ed Milano quella di sua fausta consorte suo la continuazione ad nn esse passando presenza per un occasione e , del l Brescia, terzo del asilo quale dedica. Nota mente cle- Ferdinando d* Austria 1838, sn- vice-regina, L' attgusto impartendo imperatore onorare arciduchessa incoraggiarne pure frequente visitandole sua visitarle. la sotto stanno Traduttore, si 143 - - Lombardia La chiesa intera,il Piemonte ^^\glistati dì Napoli e quasi tutte le regno il , d^ Italia accolsero istituzione cotesta Gli emulazione. con della città una osservatori mendevole com- notarono specialmente nelle sale di asilo di questa parte di bene Europa delle studiate sollecitudini e norme alla primitiva educazione acconce religiosae morale (3). "2) Petitti Il conte (1) la Torino, in esistenti di Pallette marchese delle prima enunciando ci viene Roreto di Barrol quali si aprì nel le due e altre da (2) Si e sale 1834 nel in d* osiHo Hachette; la e di città st* ultinia parecchi a si loro fondatori deir Fin eretta colla calda e esempio fece provincia di Questo Orzinovi I. R. sorgere altra Brescia 157). scritto delle scuole (Paris chez e mantenuta bene colla che Brescia in vari di e scritti tili infan- infantile valente agli predicatore accordo in que- anima sua scuole tre scuola del zelo in sue spese filantropica mettere seppe a Milano di egli diffuse ordinata allo dovuta istituì penna cato dell'avvo- Istituto 1837 vanta ora fanciulli. Oiiodi Giambattista quest* 400 oltre da frequentate del lo onorevole dd sua istituzione a titolo qui ricordanza infantile già guisa che opera pag. Italia francese in , in asilo Lambruscbini. di Brescia. cotesta in col tradotto penaionario Il Saleri di fu che il fare membro scuola una le lodi adoperò abate generosi gratitudine benefattori. stampa Intorno deirAteneo presidente d'asilo sale di trici benefat- 2., tom. ec, alle dell* abate Saleri Giuseppe per j Italia, scritto Guida (3) É dovere e dai mendicità della governo consultare può pubblicato buon sul 1830 sale private donne , (Saggio ie tre la carità di quei possidenti. A di cagione Domenico stato Bergamo A Soresina Carlo i{icd pontificio scuola una nominiamo onore e Botta, Eufrasia Valperga parrochi Pietro A Marino. di Zesi , Giulio di Secco Torino Stuardi Carlo senatore asili per del segretario notte Borghese per le Cadorna, Barolo ; Lorenzo istituì A cavaliere Valerio contessa , , A dello Camozzi^ Pinelli Alessatwlro fanzia: l' in- fanciulle. Ambrogio ed di il marchese nobile popolari di la principessa anche Leonino avvocato letture Roma A istitutori approvazione con ricovero Vertua, 1* abate delle di conte Boncompagni, direttore Macerata Lambruscbini. infantile Carlo a i seguenti Milano Batti , il dottore Francesco Giuseppe Sacchi, Bossi^ canonico Ambra- tre 144- - questo frattempo V istituzione isole britanniche, quasi da suo In Dalle Una si fa che nascere, lo bobile di dell* Martino s. Verona abate Re. A Argine, Valenti Giuseppe A Saleri. Giuseppe avyocato Antonio A Gonzaga Antonio Per in del patria i mezzi Provolo Giuliari, abate neiia Michele Guicciardinii yer; A Carlo conte A Dussange, Augusto barone Napoli, benefico questo infantili in Ebbero (2) società alle formata ed ritrovato, parecchi simile un Un dame di pratico sale di loro alla di quartieri , di spetto » direzione » prime della morale assai paragoni tornano già fanno bene. Noi penta carità e Francia sale d* asilo Amico ad le dell' infanzia stati scuole il cosi Ve- A Codemo. Pietro eonte Chiesii Enrico scuole le a del Ma- Traduttore, spinta una a scuole si apersero dell* Unione. infantili parallelo superiori; sono insegnare chini» Zec- città. dell'infanzia (Amico giovevoli dair epiloga dell'insegnamento, superiori» pigliammo ti. le tosto altri comparando osservatore chese mar- Muti, Giambattista dare seppe ben voce negli incamminamento asilo Boston quella grande , » a il Burini, Noia (1) Una priore Giuseppe Luigi Frassi^ Tito Brescia città in Giovanni dottore Torreggiami A Falavigna^ professore Toscana In pensammo Aporti; professore De-Grandis, D. varono gio- ne Careano. professore abate Padova abate cavaliere sacerdote ; noi pro?incia. ^ conte zione. ordina- lo fecero che ciò Treviglio Mantova, che i casi ed attuarono, propagazione ^^\ epitomarne la storia. gio Amhrosoliy pietosa al- meraviglie in veggendo un tardi discoperto, eseguito e la di animo nelF questa il riconoscere grato man. le ^pensamento E di origine Talvolta diffuso. si suscita inclinazione forte salutare nelle e i nido, si propagò colonie inglesi. , apparato della r ^^^ Stati-Uniti agli valicava 1837 « : infantili molti fatti Sotto sono 374). pag. meglio terra Inghil- quello sotto far d* a qui coloro sopra- Tadella alle Gotali che ram- 145 - - ARTICOLO PRINCIPII CHE DOMINARE DIREZIONE E Onde DEBBONO preludio dell' educazione soprastante a tutti quegli è e , ASILO. DI istituto uà ORDINAZIONE NELLA SALE DELLE che avviene IL la per ciò per prima età il appunto di beneficenza, sia non formazione ? L^ ragion^ si pertanto di recentissima è che il suo giovamento non poteva venir misu-^ che dietro osservazioni rato e considerazioni,le innanzi si recano a prima giunta; e che^ quali non dei pubblici soccorsi i diversi rami divisandosi si fiso primamente lo sguardo sui bisogni attuali e , sui mali lungo che cadono prima allorché i sensi. Laonde l'impotenza delF sconosciuta tempo della sotto età. Per andò mento alleva- avventurata una appunto usciva fuori binazione, com- i- cotesta di Saussure in una belNecker stituzione,madama novella luce su a piene mani una Topera spargeva alla copia de' frutti questo soggetto; e in mezzo de' è un che germinarono dall'ingegnodi lei non additato minori il profittoche quasi 1' avere tutto , racchiudevasi delle sale d'asilo, in seme nella disciplina e loro I di avere con ciò origine validissimo vantaggi che offrono miserabili elemosina: non dato sono un essa sino dalla raccomandamento. le sale affatto sona ad d'asilo dissimili da soccorso accettarli senza famigliepossono esse maggiore libertà per alle famiglie l' delqiìjilli diretto; queste arrossire: acquistano occuparsiin la10 vorii "i) la peMoro figliuolini; si fortifica notevolmente; maggiore sicurezza di questi guadagna e salute la si prevengono accade bamboli dissipano; o fisica nella grazia del in affezioni le costituzione; loro morbose mirabile una di esistenza nuovo tanee cutamorfosi me- questi della governo loro più copiosi i benefici morali che si spandono sulle famiglie.I garzoncelli tudini dai primi loro anni contraggono di leggeri le abidi politezza; imparano le cond'ordine venienze., e si dispongono alia socialità;la loro attenzione ^^". vita Ma si si ferma; animo ad avvezzano dischiude si osservare, i fenomeni considerare a il loro ancora sono a della minciano co- natura; affezioni; già pure principianoad antivedere, a gustare la più nobile prerogativa della nostra ligioso. renatura, il sentimento di cui La gioiscono, gajezza, la serenità allo sviluppo delle coltà faavventuratamente cooperano in miglioloro. Per tale maniera re pervengono attitudine alP educazione di maggior conseguenza che li attende al vedendoli crescenti nei per dair sesto settimo o paghi, docili^ prosperosi, primi progressi,sentono piarsi raddop- essi la tenerezza, fors^ anche e di questi piccoli migliori. (1) Si nel 1835 per che gasi per la ragione certo numero (2) La città di mortalità de* dei Rouen che di iOO soli loro vestiti. simili si della avvide sua si facesse pargoletti dal loro al sesso appartenevano di giovani Importerebbe più abbandonati essersi Parigi asilo. Londra a eoik.fiiM"co: i 4;5 camere a riseppe Noi di e occasione a da paragone braclati Hncbiusi Il che possedè nelle in spie* famiglie. diminuzione che essi di conoscere povere notabile popolazione simile parenti occorsi una perirono femminino; avemmo accidenti edificati divengono ne , medesimi renti pa- ritornare loro esempio I loro anno. altre nella le sale città. di 147 - Golia — opportunità di cotale venire il esteso le agiate verso patrociniodelle Comunica povere. le forme allettativo circoli in vivo nuovo e amore tale in ben dilettarcene tosto, frivoli o pratiche di le per senza con congiuntura mondani allora si dà pratichealle quali non "^erosa, zione istitu- essa dell' amorevoleeza. air esercizio fino tenere man- ricchi richiamandoli si vide non tale i trocinio pa- svegliaree a rimenti pa- famiglie a Diventa benevolenza. giovevoleagli stessi volte dessa più proprie la mutua potente Quante istituzione mirasi un carità una opera senza affezionar- più ognor starsi de- visi? Dal delle cuore alle necessarie debbono madri sale di le muovere asila La rezioni di- tenere;Eza ispirazione,deve dettarne le del piacereguiderà In età sì fievole la voce norme. sciplina di piegarle alla dialP istruzione. L'arte r infanzia consiste nell'arte di rendernela piacevole; trattenimenti laonde animati le lezioni saranno variati, L'autorità dee trasformarsi sotto ma regolari. si sentiranno i giovincelli le spogliedell'affezione; T obbedienza medesima sottomessi insieme e protetti; materna, sarà E quasi per festevole. qui desiderio un di dare moto dilatata. Ancorché il scoglio; guardiamoci dal in questistabilìm^ati all' insegnamento sfera troppo troppo rapido, una vente questi amabili asili portino so- schiviamo nome di uno si snaturano scuole se ne mono assu- , l' aspetto serio e grave, se l'ammaestramento profuso à dismisura, se accompagnato da un dee quivi essere L' ammaestrare apparato metodico. ricreare continuato. un L'allegriaterrà le veci di ed uno sviEvitiamo ai ragazziil disagio, maestro. vi è 149 - Le lezioni sulle - risguardanoprecipuàmeote paci già cognitia garzoncellite Ca- cose gli oggettisensibili di adescarli;debbonsi loro sott^ occhio porre le proprietà le fogge le dimensioni gli usi. Gli dalle opere ddla o argomenti della lezione si cavano dalle produzionideir industria; e questo natura o studio i più toccanti, famigliaresi estende ai fenòmeni alle situazioni più semplici ad alle casuali. Si addottrina per dialogo,per interrogazione, curando prodi destare la curiosità e T emulazione, ed evitando di affaticare la mente. Si trae partitodalla stessa deglioggetti,dalle immagini loro, presenza , dalla o loro mostrano le frutti , descrizione anche fuori. unire un piante a a , si : nella recano Fortuna maturare o fiori i la se o si si possa allo stabilimento i giovanettimirino se giardino ove crescere, sala sbucciare, i a situazione conceda il , di farli mezzo Per campestri^^\ passeggiate in veduta degliallievi le figurede* ricorre aglistampi : il paragone di in movere mettere si gli oggetti , i fenciulli che serbano tali imagini colla ricordanza ria, degliobbietti reali,esercita il giudizioe la memoloro di aggradevole passatempo. Ma torna e sieno stampi fedeli. La scelta degli oggettiche ritraggono sia la più congruente; però di rado se onde è trovano dei già formati: necessità di ne ai bisognidelle sale d^ asilo (^). appropriarli (1) Le essere ben $euole che quelle concepita (2) Ciò A fu Parigi i presentarono estesa. dove aperte ìq rimpiego di pieeoli fanciulli , finora ed tenuta, gli esercizii per Vedemmo a Ginevra usavasi opportunamente sembrano Isvizzera , una d'un questi mezzi sala d'asilo giardino in guisa mente perfetta- annesso per degli allievi. bene una inteso scelta le prime ed eseguito d' incisioni lezioni fu a da Ginevra poco particolarmente. tempo di questi stabilimenti. pubblicata per compagnare ac- 150 — — dei i primi abboezi segni abbracciano della numerazione, del della lettara,della scrittura, disegno e della musica. Gli uffici della lettura si adempiono coir aiuto ed haimo delle tavole nere; mente solaper iscopo non la conoscenza e d^nsegnare ai giovincelli Le lenoni combinazione delF caratteri dei alfabeto la ma , eziandio pronuncia Lo età a' schizzo nette, intelligibile, delta scrittura di o corrette. traccia, in una gna bambina, non può tentarsi che sulla lavatende ad intraprendere colla matite; il che giuste immitazione. giovanettiuna sì Le nozioni elementeri si comunicano calcolo di mmto pressò a col enumerazione d^uno soccorso questo a di il md;odo stro- intuizione. Alcune di vite. ed il tolto per elemeur ammaestramento Pestelozzi del e pallecontetrìci (boulier compteur) nazioni semi -barbare ^^); ed ha fine di adattare tele deir principiodella figuresemplici delineate su tevolette ed equiparateagli obbietti reali,trasmettendo nera della elementeli le notizie geometria, dare conoscenza al giovincello mirano delle grana dezze, delle dimensioni delle forme. In e questi tenui tenzione studi, egualmente che nei precedenti, T ated il giudizio si svegliano: la memoria si esperimente senza saperlo. II canto la più parte di teli pratiche, accompagna Coleste pratiche si confonde con o esse. pur hanno forte lusinga sorta pei garzoncellied una nuova (1) Tale È lo in usanza vedemmo presso Ita infisso ferro le tribù le mani dei fortifica canto di si compone maccbinetla filo di un sopra Il in Russi mobili il disposta petto dieci a quadro. un che pallette loro discendono e dei dagli Cosacchi. antichi Sciti, e noi -151- e gli argani eziandio coi èssi Siccome così con , i loro D^ altra parte V più semplici concenti, tiene cuori giovani me della voce. segreto un favorevole e armoiìia , quei su impero tando, : can- leggono, calcolano e recitano ^^\ tutti i giovinettiriuniti cantano insie* mirabile accordo eseguiscono insieme diversi esercizi Fanno movimenti. prò loro della che immitazione ciascuna azione si age« ; con vola e meglio ; le idee di ordine arrestano governa io sguardo, fomno le abitudini di ordine contrarre e A simpatia vicendevole. si divisò con sagacia di il quale piccolo organo, una nascere Bordeaux nella sala tema de^ canti. un Ogni operazione tissima. Gr infanti secondando e il moto inclinazione dessi di sito si di e il modula durata una avere amano cotale Mutano dee collocare limita- la novità; e guidano , si reggono. occupazione; ed i e picciolirivolgimenti,cui prestò il destro siflÌBitto loro divertimento, regola ai passaggio, fruttano loro passi ed al loro contegno. Da ciò ne provie^ certa ne una ginnasticanaturale. Vi si aggiugono, menti sia fattibile, allorché giuochi e passeggiate; movidi piedi con nata determie regolari di braccia ad afforzare e misura, atti a svolgere le membra i muscoli. In qualche citta (^) introdotto venne con buon quale apparecchio di ginnasticaassai il quale i ragazzisi bilanciano, semplice mediante esito certo , (i) Grazie di alle tali ranciulleschl Manuale "2) La dèi città di cure di Se canti. fondatori Arras, b Millet madama d%i se ne si erriamo, ne da in Francia gli esemplari vedere possono direttori scritto non perfezionò r uso sopra Cocbio. porse il primo esempio. II 152 — stependono si arrischiarsi violentemente; senza che avvertito -fu - cotali esercitazioni e deratamente ripetutemo- dissipavanoalcune affezioni dì cute, di povere i figliuoli cui soggiacciononon poco famiglie. di ginnastica: Il lavoro manuale è sorta una ne. formare serve a gli organi ed a fissare T attenzioCon ragione pertanto (secondo noi) uomini nelle sale dMntrometterlo esperimentatiesortano il travaglio in età si fievole dee d^ asilo. Tuttavia richiedere forte ap» essere semplice e leggero,non plicazionené molto prolungata.E bensi giovevole l'amore insinuare rare, all'opetempo ne' giovinetti per il gusto. II ma egli è mestieri d' ispirargliene lavoro stullo: quindi dovrebbe appresentarsi quale tracon non e sogliono i fanquanta ardenza di un coltura ciuUetti occuparsi nella giardino! Ciò verrà preludio all'apprendimento; dunque come la nesarìi un veicolo d'impedire la dissipazione, gligenza. Il scuola nella À infantile che certo un Guicciardini conte di morale avviso nostro di Firenze nelle i recando ravvisovvi lavori appunto educazione. sale dee d'asilo giare primeg- di maggior rilievo la quella educazione , , e Egli è purificail cuore. quale foggia il carattere che a questa età traspare a mala il germe vero pena delle nobili facoltà ch'essa si accinge a coltivare; memente confornondimeno sì può dar mano a disvolgerle* licata, ai disegni della provvidenza : impresa demeritoria, che vuole sollecitudini sagaci ed assidue e che in taluno di siffattistabilimenti non , è abbastanza conosciuta ancora. per avventura I garzoncelli in bisogno stringente di sono di , attività le , quali attitudini o bilità mo- contrastate 153 — abbandonate o a - ìnedesime loro , in impazienza in cattivo degenerano in umore , distruzione alla tardi sorgenti d^asilo sale docile si e Gli senz^ avvedersene più delle esetcitamenti al bene soddisfarlo: di anche faranno volgendo istante denza ten- , disordini. verranno neir slogno di stamente to- bi- cotesto il fanciullo domato sarà verrà di- senza , contrastamento. Il piccolinoha una disposizione ognora La debolezza. d^ asilo tra sala operanti di al contraggenio ; disposizione al sentimento compagna statuita nel grembo comunione garzonettimossi concordemente e dallo della stimolo, stesso schiamazzanti della e viventi originein que^ molli cuori simpatie: servigi reciprocamente prestati lenza. loro discoprire il pregiò della benevo- stessa una darà vita , a dolci faranno T obbedienza. il timore, non piccolinoconosce L^ autorità che gli si dispiega nella sala d- asilo è ad una vestita di un^ benignità rassembrante tezione prochi giogo. Comparisce agli ocpiù che ad un suoi sotto la faccia delP ordine, e si riproduce Di ferma. là tutti placida e costantemente e per ad obbedire spetto amando: il riapprende il figliuoletto la confidenza e prende in lui piede mercè la gratitudine. Il piccolino è avido di felidtà; non mocene. maraviglialui ciò che la rugiada è Il piacere è per ai germogli delle piante. Ogni cosa nelle sale d^àsilo spiri contento La felicità di ed amorevolezza. fettuos afbazzicare si addoppia eoa questi bamboli un si spande in quelle ani* Un bel sereno Il mette e vi si fecondano i semi tutti del bene. - 154- schiavo delle impressioni Piccolinoè naturalmente sensìbili;tuttavia,la benefattrice più verace deirumanità, la religione, può spuntare nel cuore di lui. Nelle pratichedella sala d^ asilo per penetrare facilmente in quei pieghevolirampolli torra divisa amabile cordiale. Ecco i giovanetti cantare e in coro V inno della le ingenue preci al Signore e riconoscenza! Questi canti sono scuola, per essi una però che la religioneparla ai teneri cuori prima che air intelligenza. E non comprenderanno eghno la tutti i blandimenti? bontà dappoiché ne provano essi ad amare? Non cominciano Ora, la immagine U della bontà di al culto scorge allorché Dio. disse: Direttori questa sublime nostri parola nella di venire sua % fanti) in- goletti? par- semplicità. d^asilo sta principalmente cui delle persone carattere ( gF me a amore asiliintendete modesti sala una essi additò non T è affidata. E il che ripeterlo,è questo un ministero nistero mialle donne; é un appartieneesclusivamente di pazienza, di dolcezza, dMndulgenza, di necessario si E Lasciate dei Il riuscimento nel benefattore: al celeste conduce bontà di eziandio accarezzamento : consiste, in , mille piccolepremure; abbraccia inosservate. ed Per nutissime miparticolarità ciò appunto nelle donne, alle quali vien conferito, si de3Ìdera un di qualità ed inoltre una accoppiamento ben raro fanciulli. di educare qualche esperienza nell'arte Sarebbe credenza che persone un' erronea volgari, , zare adempiendo a cotali funzioni,valessero ad indirizi figliuoletti del povero. per la via del bene anzi al sembiante bassa richiede Questa prova elevazione di sentimenti, che faccia certa una ne , , avvisare V intento , ; una caldezza d' anima da con- 156 ^ - il tal qual digaità di maniere magistero*, una da riportarneuno spontaneo rispetto;una ed in ispecie una eoi tura sagacità di intellettuale, la precettricein ìstato di co* giudìzio che ponga fortarne munìcare le asilo in ebbe Per Si agiatezza e vedove che delle sale vissero per distinzione; e con ninna più di queste. capaci è opportuno ciò a che vi si dedicano in le persone ad esempio, dove dietro terranno stabilimento due mesi quegli esercitamenti principiiche debbono a s' imbaveranno de^ Sarà fatto ìpoi ben ed abbondevpli istitutori trarre o frutti chiarezza con vedute sono di governo dar a anmiaestrare uno il sotbì P addietro sala elementari convenienti. esattezsa di nozioni subiscano che un uno per dove , animarli. esame compagnato ac- qualche-pratico esperimeuto. sala d^ asilo dipenderà dalla La riuscita di una mai Noi grideremo sempre diligenza in presiederla. che celesta mente presidenzasi affa alle donne e specialdella classe primaria, le quali vi alle dame aggregheranno, in età acconcia, le propriefigliuole. Siffatta spiezione sarà quotidiana e quasi conti^ mai senz'essere nuata ciosa. inquieta, garrula o capricL^ assistenza monianze delle dame vigilanti,le testida della della loro istitutrice giovinetti.Gli ad netti e premura di saranno uffici esaminare avvaloreranno della efficace presidenza lo zelo pungolò si non ai stringono re- V assettamento de^ garzomandare polosamente scru- seguire i loro esercizi a adempiute le discipline,a far tenere in giornata i registri andranno più lungi cioè ; delle in seno ì poveri fanciulli accompagneranno loro famiglie per esplorare intorno alle necessità a , , , 157 ~ meridiana sulFora pel desinare, stabilimento nello usando ricevono delle quelito provvisioni che Vi si rimedia talvolta distribuendo portò seco. i ragazzi in gruppi separati; e taP altra,e ciascuno meglio, somministrando stesso stabilimento, di esibizione dietro vigliettisi dispensano E andare possono facilmente preparato nello somministrazione che avviene bona ^^K Questi o biglietto dalle famiglieagiate,e si un zione proficua istituleggeriampliarsi.Queste sale d'asilo di può tutti cibo a comperano in segreto alle povere. il pensare che questa caro alla - alle scuole annesse la direzione alla sposa, alla figliadelF istitutore. Per cotal commettersene sorella elementari,e o nei comuni di campamoltiplicherebbero gna bene necessarie nel divengono ove spesso dei lavori campestri; e verrebbero con tevole notempo siti vantaggio surrogatia quella sorte di deposi guisa confidati fanciulli di più capaci al tutf persone mediante di retribuzione custodia una a teriale. ma- ® (1) Fra ItalUini noi allieri, gratuitamente gU aglaM laogo; ; in nostre abbandonati cmde e erbe a la mala e loro stessi abitudine di periscoqo. alcuna idea air esercizio LMntroduzione atto , laddove Alla di religione di ve scuole ne di morale, abituati sia simili nei II bisogno, passatempo Impedire agli qualclie anni sei lano, amma, subordinazione attinenti o di ghiottoneria per alla gono Ten- della sozzure politi, robusti, Yillaggioffrirebbe ad in intisichiscono spesso lutti Traduttore. del degli state crescerebbero di desco le Insalubri infantile fatiche tenui di e fra nella bene onde scuola più cibarsi , al disotto a mensuale stesso uno Nota lo per alimenti mercede una ad fanciullettl i brutta acerbe di centra separatamente. campagne gli porgere , confusamente qualclie altro (2) Nelle persona ai poveri siedono tutti e Io sUbilimento saole con ed ali* agricoltura. un minorare proYTedimento nella gene- 158 — - annuale gazzo ogni raParigi la spesa media per non circa; e nelle passò a venti franchi città di provincia a Arras, a Bordeaux, a Lione, a Strasburgo ella è generalmente ancora minore; À che 15 16 ^per le sale fanciulli. E accogliere 100 egli possibile possono Nullafar più di bene minore? a prezzo ascende non che in meno a questi si non contro eccessiva franchi di gli stabilimenti in guardia stare tutti abbastanza può male possederein concedere essa pendi Sti- economìa intesa debboùsi convenevoli onde in come beneficenza una o una alla trice, diret- per ogni incarico. persona ad cotesto accudire, a rispetto idònea Abbiasi accorgimento che F ospizio presenticerte comodità sito un indispensabiliun ingressofacile, salubre un^ ampiezza sufficiente : che sia sempre umidore in piana terra senza ; la sala propriamente detta ché vasta, acciocper gli esercizi sufficientemente i giovinettivi sì possano liberamente girare rag, , e al fondo che vi velli ed di si tratto innalzi scenda con in tratto copiosa facilita che la : anfiteatro un la di con Paria luce; nettezza posto: che iscalinate; di mutare vi sia si rinno- vi V tutte a ore fuori riscano porticalicoperti offeai fanciuUini comodo passeggio nei tristi d^ arbori e se tempi : il cortile sia spazioso,ornato fia fattìbile con a giardino, affinchè vi corrano estrema; sollazzo razione de* al ridente in quasi villici la Inclinazione ombroso: teatro air oziosità ai furti , r irriverenza per tutto Cotale miglioramento buenti alU spesa di ciò di eh* era costumi cotesta in passato campestri aHa che sia crapula, al* , ai loro occhi rlspettaMle. ricompenserebbe i etmtri- istituzione. Nota iti Traéuiién. 159 ^ aperta "^) : cucina una pélleUile vi manchi che niuna per ultimo supche sieno tutte mente acconcia- e ^^\ conservate beneficio Un - d^ ordinario è fecondo done partoren- , altri. In i parecchie citta si pensarono di congiungere allo spendio delle sale di soccorsi cumulo serabili pei fanciulletti mierogarsi precipuamente in biancherie, degli fondatori d'asilo un da vestiti,calzari consimili e Goteste robe. zioni distribu- più vantaggi (^): primieramente di comparagazziindigentiil mezzo rire riuniscono ai forniscono le loro fra miseria; il la loro in alla , deir dine modo che air assettamento poco non in camerate decente pari tempo mondezza, Secondariamente istituto. dendo nascon- tali giova alFor^- zioni distribu- portano ad investigarelo stato delle famiglie cui appartengono questiragazzi beneficati,con a di apportar loro altri beni non il destro che viene fallaci. Finalmente tali con fatti solleciti alla buona deir educazione riuscita figliloro educazione pregiare. ai data i parenti pratichevengono che non sanno e nute mante- , bastevolmente a visitammo e seeondo ordine, Si in trova l*alfiibetoin d*imagini il eeturoao desiderarsi a delle sale d* asilo paese angusti» oscuri, romani le testo cifre e le le tavolette società I doni dei di signor Hachette materiale » col soprastanti; il caratteri numerazione (3) La luoghi presso oggetti componenti 'a qualche in fondate senza che si pro- sitaate" a primo nò anticamera ad- esteriori. diacenze (2) sieno pubbliche,è spese Noi (1) d'asilo le sale Ancorché delle sale destiBato arabiche degli In essere colla stessa affisso la Iettata, per sul maro$ destinazione i registri di di Parigi raccolte d'asilo, cioè ad interrogazioni; soscrittori materie libraio visita ; per collezioni delle dame assentL di BraieUcs prime e di Strasbourg, di vestimenti offerti Ml d*Ams «o- benefattore 160 ^ soscrizioni Yochino - volontarie sostenere una per che il risparmio che dispendio; per ciò darà del risulterà di pubblico denaro ne campo cotesti istituti ampliarli perfezionarli. moltiplicare benevoli Il concorso di soscrittori aggiunge il frutto d^lluminare Topinione intorno al merito di ad essa il pubdi adescare blico, questa buona opera, di eccitare,oltre alla cooperazionepecuniale, ciò uno alla ispezione, zelo il concorrimento con e nei direttori,nei fanciulli più più acceso ognora del parte , , ardore vivo stabilimento allo vita novella una , , amorevoli protettori d'asilo le persone non le più impossibileche quello spettacolo e che è la brama famiglie e per il gusto meno prezioso, Conducete beneficenza. della di , giovamento propagare, la virtù e ultimo alle di entrare aliene non di opere tocche dalle vengano si susciti non parte di quel santo a sala una a in rità; ca- da loro : operare vole fricose sino allora occupatesidi giovanipersone di piacereconosceranno che avvi sulla terra e un più nobile destino, e che per esse medesime v'hanno delle virtù da esercitare. Dolce conquista mento allettasull'egoismoe sulla leggerezza! Fortunato nuovi che acquistandoal povero proteggitori, dilata insieme in meglio l'imperodella virtù,avanza i costumi dalla fortuna. della classe spalleggiata Non vogliamo noi qui disegnare le discipline normali che noi raccolte preferiamo di in cui modelli dei "1) Siccome e d* introdotte andrebbero dirigere le insegnare madri sale su di di di eiò 1 silo; d'a- delle alla lettura e particolareggiate ragion pubblica ^^) ^^\ Noi famiglia asilo sale veggono fatti di già alle si vi esortare nelle ; cosi si alle migliori , eziandio medesime precetti dere diffon- fondare di aspettava e di si aspettava farli gustare. La 161 - limiteremo ci non replicare alcune raccomandazioni chiarite nei regolamenti. Noi consia sempre Francia lo dicemmo noi tiene Gamplouis, di let, Nau nomi» si DeUa fatto dinxione vigilanza 2. di alla Parigi ; Lettere qui rimembrare reale 5. / 6. // canti da uno di Collezioni 9. Primizie Uno con- alcune specialmente oltre quelle delle additate d'asilo dei e comitati di sopra alle dottrine Parigi, 4.** in di Grenoble, Rey dott. Cerise edizione terza delle consigliere ; Parigi ; 1836. , Parigi, 1836. facoltà intellettuali del signore delle scuole annù ; coppiare ac- seppe 1835. asilo, del sviluppo lo il quale Gochin, per Giuseppe per d'asUo, ^ Wilderpin, e morali dei zione; inglese, 2. edi- in 1834. sul sistema ^imagini le sale per naturale storia la d'Inghilterra per d'asilo in- prima ad uso Parigi 1836. i delle titolo alcune italiane le quali Sull'educazione : citati da d'asilo, sale del signor fra il discorso deiravv. yolgarizzamento questo rimembrati ragionamento e da della sotto classe digente, in- ancbe noi un elenco agli asili per Tinfanzia, intorno le mani. ed di i Piacenza lavori lodato in nota del utilissimi conte al proemio Petitti e Aporti di , Lambnuchini d* alte di Firenze , Degerando, qui stampato ridondante il 1832, infanzia aggiungeremo stampate Gioia degli insigni filantropiabate Cremona prima Torino a caritatevoli. anime Degerando opericcioole ci troviamo ora della alle dedicati cenni scritti apprezzabile pubblicato assai scritto (2) Agli di materno Parigi, 1836. seguente Oltre ec. d' sette a di brevi di ignorare Millet; Parigi 1836. M. 8. 10. sale Grenoble, sale per Osservazioni Baielle; Il moglie le sale Londra, fanzioy la pratica delle sistema fanciulli 7. linguaggio Francia, in degP infanti d*Angers; per delle settole mia a medico // lasciarono 1834. delle JUanuale corte 4. il parole seguite inorale felicemente 3. elleno pure capitolo. questo 1. loro colle signore Mil- pietosa carità. più profitteyoli pubblicazioni In quando nelle d*nna ben reputiamo Noi Mallet; discoperse accenti cogli glnnto obbligazione cotesU , , i loro ~ ed dell* avv. idee di degli stessi altri Saleri, infiorato filosofia di di cav. autori, opportuna giustizia sociale ed il dizione eru- e , 11 di 162 - glieremoverbigraziadi esito buon provata con beneficenza pubblicarono si , annuali Rapporti asili di , alle Fantastici Suir Pietro Guicciardini, della Rossi Angelo ispettrice, Bartolinl-BalVandoni P. seppe Giu, Barzellotti. infanzia prima Becchi Gio. , Gipriani, Franceschi, educazione scrivere a Giampletri Fruttuoso Targioni-Tozzetti, Gazzeri, di agli intorno Elvira , delli, Antonio stabilimenti degli quali ebbero Luciani, nata rendite 1835-36-37-38-39-40-41 nei stampati, Rosellini Massimina in anni Francesco dott. Francescbi, generale la pratica che qualche istituto e : gli per colà Firenze, rendere applicabile giurisprudenza proficua - nella indigente classe ; Torino, 1832. Discorsi di D. viglio; Pavia, Dott. Buffini r aspetto asili dagli aspettare future istitutore Careano delle scuole infantili Tre- in 1838. Andrea sotto delle Carlo di direttore di sanitaria polizia Brescia ; salute sulla pubblica sul e siderati con- dannosi che ben essere tipografo Venturini Gaetano per , effetti ovvero , deli* infanzia generazioni gli asili deliMnfanzia spedali, , 1839. Delle infantili scuole Regolamento Maurizio dell* asilo Farina Sermone d*un di ; D. anonimo infantile Torino di 1839. Torino, ; Rivarolo ) del cavaliere ( Canavese 1840. Giulio Ratti di proposto in Sfilano. Fedele s. Milano, — . 1838. risposte dello Brevi pubblica Gli carità. Milano, -" asili deir all'opuscolo stesso infanzia anonimo. Sacchi; loro utilità ed ordinamento memoria Lambrusckini dallo pubblicate Saleri» 9 De- di , altre ed della 1838. , fendente illusioni Le — Giuseppe appartenenti stesso, Adelaide Sacchi, ai Montgolfier. gnori si- — Milano, 1836. Rapporto sulle scuole infantili Pisa, di di Alessandro Torri. •— Pisa, 1838. Zanella sacerdote Melodie sacre Giambattista, le per scuole di Trento. infantili di Padova, — Samuele 1840. Biava. Milano — , 1836. Della direzione delle Orazione morale scienze del e canonico delle sale d' asilo. Milano, — 1837 annali dell* industria. Ambrogio Ambrosoli. — Milano, 1839. versali uni- 153 - consìste nell' affidare fratello un Sullo degli stato altri l*infnnzia. ^ asili Degli carità simili Milano, 1837 infantili in adottivi r infanzia per del rapporti allo ed di fra presi Milano, di i 1838, di agili degli di carità per Sacchi. Giuseppe del e in tutela medeaimo. attuale stato generale alla ragazzo sorella di alla fondazione Intorno ciascun una asìH ed Saechij Giuseppe di o - asilo primo in Mantova scorso di, sacerdote del deir Proposta di Brescia dell'Ateneo asili Muti. Mantova, - infantili in Saleri, Br*oia 1839. fatta nel Commentari — naio gen- stampa a 1835. carità di scnole Giuseppe dello simile Proposta Giuseppe delle erezione dall* avvocato 1835, Sugli professore stesso. Tinfanzia, per 1836. Brescia, — di carme Silvio Pellico. Codo- — 1838. gno, Regolamento scuola d*una r istituzione per infantile in Novara — 1840. Novara, nelle infantili scuole Boncompagni. cavaliere del Torino — 1839. , asili Sugli T infanzia per 1841. Tanno per professore dell* abate Orazione Piacenza, in Piacenza — Strenna — Zecchini. Giambattista Verona — Scarabelli Luciano strenna di simile dello 1839. stesso Tanno per 1842. Istruzione religiosa delTabate Gio. Piccola Il Abate di dottore per Edita — asili in di Soresina Treviglio. infanzia Torino, — del della Verona, ~ tradotto con 1837. compendio infantili. 1839. derise dottore Milano, — anzidetto, scuole delle infantili scuole figure. Bianchi, Zecchini uso delle con T per Andrea professore Maria fanciulli pei fanciulli degli del note Vertua, Bibbia medico pei 1839, vita Cristo. di e edizione terza 1842. del Strenna parmense a beneficio degli asili T per infanzia. Parma, — 1843. Nuove parole di Atessandro Micali. al povero, istituto provvidenza Guastallese un Giuseppe Soccorrasi SulT di di dalla poesie principessa Marchetti. Parma, ^ educazione a' suoi di per alcuni le concittadini carità per fanzia T in- 1842. giovani. fanciulle Adelaide di — fondato Borghese. — Trento, sotto Roma, 1842. il titolo 1842, Della autore INDICE MATBRIB^ DBLLB Differensa nel pensiero istruzione l' età tra DELL'AVVOCATO DISCORSO sentimento nel e popolare DEL intorno nostra età le e bisogno al della trascorse . nel Perchè dello fini Ilei suoi vero vpro Influsso si passato Necessità istruzione V della istmadone dell' importansa trascurasse sviluppo infime delle perchè intelligenza popolare l' acchiude al coglie del ciò tutto dalla che Idea del Cagioni le è popolo Rousseau trovano bene Sentenze Spirito . » } " 3 » 4 i colga sortì il e umane» del " » cuore e sui dei destini 7 V sociali doveri primi dei uno che che nazioni dominava tardarono moderne 9 » intomo in Io questo d' generale discordanti 8 » .... progresso si che . disviluppata affezioni sulle le prospera intelligenza intelligenza del di Errore . »....» istruzione Idea . classi nomo popoli L' ì pag» propri si della ed necessità alla ObbiezioBi . . del T e del germi processo stato una » nazione pensatori istruzione l' istruzione e sociale stato cagioni " intorno la gli presso popolare» che la fecero pubblica situazione dopo sorgere il » iS » i3 . antichi anco Ì0 costituite e la fusero dif- » i5 166 - Idea della Come la — morale 21 pag, statistica iaflaito abbia dare a all' istruzione Hnportaiiza popolare dell'economia Importanza negli stati^ influsso ed dell' i- sovr'essa strozione la Anco Le potenza infime e i tano Dottrine gloria delle nazioni la sociali classi politicanei l' economia fallaci intomo Idee 22 » la proprietari per » 35 » 26 » 27 . . si sommet- istruzione loro di ricchi dei il dovere intomo cattoliche . 23 dall'istruzione sacrifici^ cui i - . pendono demeritano non andati tempi » i poveri soccorrere 28 » Particolari compartita lasciar del Danni Condizioni Y Ubera vuoisi di Circostanze la eccezione a nelle i' età secoli^ dopo varii religione ogni dottrinatore ad istruzione per età nostra cittadini aceomunata ora oflendono non di classe ogni dell' istrozioiie L' istrazione I lumi ad nella vuoisi che istruzione la distinguono che le tntte , . di . mezzo . » 30 * ini » 31 » tv* » 32 , . classi la morale e quali può virtù essere pochi c»n «33 lumi Le classi infime dell' istruzione abbisognai assai più che le vate ele35 .,...» L'istruzione è si Uvenaioni ara volta nazioni all' utilità delle e per essa la alla pratica congiunge della età nostra » rendono che più neccessaria inesatta condizione Deir istruzione del delle classi della del Cagioni 13 dell' infanzia agosto Romagna Regno onde no« di e • migliorare la e 1837» dell' utile può del trarsi che e delle offesa » ai Odescalchi delle scuole venissero nelle età 43 45 vescovi infantili • trascurati 42 scuole religioso cardinale ad procede Lombardo-Veneto i fanciulli » . » povere infantili^fisico» intellettivo morale L'enciclica mezzi sui sig. Chevalier 37 r istruzione popolare Sentenza rica teo- passate ...» ivi 48 id7 - — • Che indole del Utile Le dalle aasonta dello leggere" iniuidll scaole IHflèreiuie ddl' Necessità della scrivere del e isciolgouo non edoeasioae del praticauente e in i vincoli primi pag. di famiglia anni il decisione settembre 6 63 » bunali dal e e del il sistema 4841, da sua che il principe vice-re eceeUeisa antorizM intomo dalle stato il ad tore governadai avere 1 delitti le contravvenzioni^ giuochi nei giovanetti della prima del religioso sentimento fanciulli dei istruzione è dovuta al della di Necessità del della di delle cazione tecnico fino Norme I al scuole stesse insegnamento, i8.** di e d' un dei metodo tutto per nuovo attuali società la verso i ricchi essere esposta a maggiori tempi antichi e del e , 72 * 73 e » 78 lità uti- sua 81 . figlidel di il evitarle ad mezai e custodia corso protettorato a in povero e 84 » 89 quela se- di educa- elementare col degli stessi prò » istituto 90 acchiudersi condizione medio • Lucas popolare prò 60 educazione alla intellettiva » ... anno provvisorie pel pericoli delle a infantili,col scuole delle istruzione istituzione novella è razionale, nostra proposito in sentenza Esagerazioni dannose età Tùtruzione congiungere cuore; Proposta nella istruzione 68 cattoli- .^ metodo » ginnastici cismo 11 tri- prigioni regolare* dei movimento comunicata sig. conte l' autore notizie lo dei R. canto Sviluppo L' idea I. governo pei fanciulli Utile di S. A. oolpevoU^ i 66 •ivi Lombwdia, di 55 59 penitenziale Graziosa » ...... perehè sia ntUe , 5S ...» edjacazione la 51 » Italia conteggiare pei poveri e . fisica vita infantili scuole semplice istrozione la tra teoricamente eonsiderata perfezionamento dei ImportanBa Hvo^a dvtttà la sia cosa del vicende, eyo nel mal povero che non genio nel il dei nostro poveri tempo proletario dei «96 168 — Non istituzione r eisere ai riuscire per nuova - di riechi portabile incom- peto 99 » elemosine delle Pericoli manuali » intendimenti dagl' disviarsi Non ed al al pure non dei benefattori fisico^ bisogno ma le ad elomosine tempo un plicandole ap- telletto all'in- morale " cattolica Sentenza in delle Potere confronto bresciana irrevocabUi come queir protetto alla che merita elemosina V corporale » prò celebrate già delle a infantili, scuole favore del e istituto nuovo Vice-Reale 39 e lo dichiara 1842 meritevole che approva d' essere 113 tore dall'au- » novembre 107 disposizioni proposto sopra istituto, » a Ì06 tuale spiri- assocciazioni Beneficenza Risoluzione preferenza sulla ivi in massima favorito e .117 lf6 INDICE MATERIE DELLE RAGIONAMENTO DEL DEL BARONE DEGERANDO ALL* INTORNO 0RI61NB AI PRINGIPII ED CONDIZIONI ALLB DELLE SALE , ODASELO L*INP PER •IONE DELLE VOLGARHSATO DA INFANTILI SCUOLE del Gloja (avvocato Proemio di foir Origine In DELLA di menzione un discorso suo (in nota una » sugli asili dell' infanzia Degerando di Traduttore del essi di oomiBclameBto e infiantili tali il stabilimenti delle donne . . tale su in del argomento In 132 i80 e IM piemontese Haarislo cav. di Inghilterra Pastoret istitutori Millet le fa ne un Buchanan^ visita^ e » iS9 » iSO Farina nota) marchesa Madama e .... . . La con saggio a Parigi Brongham^ altre dame ec s'istituiscono . » 130 » i31 in ÌM Parigi In Londra iS7 iS9 ........ ^ Parere • . il9^ pensiero » «129 . primo 1S6 L specialmente opera iS7 » (in nota) iRrimi inventori Danimarca 1S3 » Pietro); utilità scuole ( COMHIg- BRR8CIA. DI ARTICOLO I MEMBRO Traduttore) del Le Uff traduttore Proemio Cenni ANSIA ed in tutto il regno unito » i32 170-^ - Bordò A infentiU scuole Altre Dupach Francia In di ossa di vescovo s. i33, iS4, 435, che nota si legge (in nota) i38 fonda l'iapemirlee Vienna A IfeUa Berlino a Carolina Augusta • Lambruschini^ Zesi, " Guicciardini^ Frassi" il ^«"* ***» Lombardia a Vice-re Saleri Ferdinando istituisce le altri protesione in visita in I. le delle LL. AA. II. 440, 444 nomi ed debbono dominare agli Orzinovi^ alle Colonie nota una del e direBione Educazione Regola Utilità — che si dà riguardo — *^ e 448 infantili » abitudini ^*2 444 e » 444 » 445 » 446, 446 lodevoli ivi e 447 » 446 447, 448, 449,150, 451. 45S, 463,464 alla salute alle 445 e •ivi ristretto in • » in tali scuole ù^i delle (in nota) bruciati 438 IL ITecker madama 439 duttore) Tra- Inglesi nella ordinazione dalle scuole HoUiplici Vantagigfi Fanciulli e tale istituzione si ritardasse scrisse Ne **'' molti e sale d'asUo Perchè ? •ivi Brescia loro; (in ARTICOLO Principii che i39 • Chiodi Brescia, di America » RR. 443 Agli Stati-Uniti *^ 24J (in nota) città d'Italia: varie in la sotto Vice-regina ta e imperatore L' • stanno • cardinale legato di Bologna In i34 * Svinerà Aporti » » Italia In i37 . Belgio principessa le e dei Traduttore) IfeU'Alemagna Una 136 Algeri Agostino; (in reale un'ordinania da regoUta nel Scuole Pavia da trasporta pag. .... attuale Dapnch fonda le Francia in el65 » 464 » 449 » ivi 171 - Utilità ciguiArdo ai legami "- benevoleRBa all' ifltmzione — ai — — di segni sulle leggere^ 9 -. ricco tra e povero . cose numeraiione scrivere, ^ alia — — al — — all'ammaestramento — — al — ~ alla 150 ginnastica 151 » piacevole al — — — donne la d' contraggenio del l'educazione de'fonciulli delle infontili scuole dame visitatrici economiche ed di questi stabilimenti estendere nelle (ed campagne una nota ogni ragazzo Parigi a ed in altre città della . 156 156 . iv le 157 » 15S ai . . . scuole 2) nota de' doni » » ospizio per la 157 . . direttrice Suppellettili (e e del Francia , Distribuzione ivi » dovrebbero dell' » » . . Traduttore) Qualità ivi III. 156 alla • » comune per 155 » paganti asili si ivi • . precettrici materiali 154 ? esdnsivamente tvi ivi • precettrice le Condizioni Salerio 153 fon- » ARTICOLO Spesa 147 e religione collegiale delle Riunione Gli 15S obbedienza presidenza una per Desco » 151, 15S » disposizione del mala si aspetta pure Alunni 15S piacere de' bambini alla — Scuola e » continuo movimento alla — Qualità l"l .158 — Così e mannaie lavoro ciuUo Alle 149 disc- » — » " canto giio, 147 pag, . ragazzi » t»^ ivi i59 » m ivi MILANO coi Tipi di Paolo Ripamonti Carpano vjmBLiCAXtoia vmovB DEL EDITORE oscuri luoghi più I di LIBRAJO dichiarati Dante GIROLAMO lai da della controyersi e QUADRI stesso Dwina , Piòci^ professore di delFalneo onorario socio e di INBIGE I. Introduzione n. Confutazione IV. Il Veltro Quando il abbia VI. Musaici ed dieci cinque. Divina nella n. Ottantasette poste a^ suoi m. al di volume e e nuova Fiuto. »^ Dante i lezioni molti classici toscani. Cominedfà della Divina prò- editori. del Dantesca secolo decimonono condotta opere. 207 in in nuove futuri Riblioteca numero Un bormiesi Commedia, Commedia Divina APPENDICI I. Idiotismi allegorica. inferito. deU^ di Terso e la compiuta anagrammi interpretazione del Ginnasio allegorica. Selva storicodella cinquecento la cantica Selva della morale senso Dante particolarmente e R. CAPITOLI senso del ed nelfl. Rrescia. BEI dei Dimostrazione lettere piano delP opera. e III. V. belle seppe' Giu- di appendici tre con Commedia 8.^ carta comune L. 4 ^"" » 5 ^5 6 00 velina » » » 9) alla Rodoniana 99 ^ *. Vittorio Barzoni Pagani^ letto all'ateneo Elogio G, B. di 4pssione Del Cressoni. 7 di Rrescia 1843. Opuscolo maggio Salasso. dell^ avvocato Lettere Opuscolo in 8.^ del in dottor nella 8.^ i 51 — ... Angelo » — 76