Lezione 3 Tavola periodica e legame chimico atomo = particella “chimicamente elementare” non sintetizzabile da particelle subatomiche di massa inferiore ( in assenza di forze elettromagnetiche e/o gravitazionali sufficienti) particelle subatomiche = protoni, neutroni, elettroni. atomo Nucleo, formato da protoni e neutroni Guscio di elettroni in movimento nucleo protoni neutroni elettroni mp mn me mp : mn : me 1 : 1 : 0,00054 in ogni atomo il numero degli elettroni è uguale al numero dei protoni. Questo numero viene denominato Numero Atomico, Z. Si riconoscono così 109 specie atomiche, con Z da 1 a 109, che vengono definite Elementi Chimici indicati con un simbolo che corrisponde alla prima lettera, o alle prime due lettere, del nome latino. H He Li Be B C N O F Ne Na Mg Al Si P S Cl Ar K Ca Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn Ga Ge As Se Br Kr Rb Sr Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd In Sn Sb Te Xe Cs Ba Lu Hf Ta W Re Os Pt Au Hg Tl Pb Bi Po At Rn Fr Ra Lr Rf Db Sg Bh Hs Mt Uun Uuu Ir I La Ce Pr Nd Pm Sm Eu Gd Tb Dy Ho Er Tm Yb Ac Th Pa U Np Am Cm Bk Cf Es Fm Md No Pu ISOTOPI Esempio: 35Cl : 17 protoni + 17 elettroni + 18 neutroni 37Cl : 17 protoni + 17 elettroni + 20 neutroni Numero atomico (Z) = numero di elettroni Unità di massa atomica: 1/12 della massa di 12C ( = 1,6606×10-27 kg) Alcune masse atomiche (pesi atomici): H He Li Be B C N O F 1,008 4,003 6,941 9,012 10,811 12,011 14,007 15,999 18,998 Ne Na Mg Al Si P S Cl Ar 20,180 22,990 24,305 26,982 28,086 30,974 32,066 35,453 39,948 Modello planetario orbita sole pianeta forza centrifuga = forza di gravitazione tra sole e pianeta orbita nucleo elettrone + Modello atomico di Bohr Modello planetario quantizzato. Si ha orbita per un elettrone quando: forza attrattiva tra nucleo ed elettrone momento angolare dell’elettrone Niels Henrik Bohr Copenhagen 7.10.1885 - Copenhagen 18.11.1962 Nobel per la Fisica 1922 = = forza centrifuga della rotazione dell’elettrone intorno al nucleo multiplo intero della costante di Planck Riproduce perfettamente lo spettro dell’atomo d’idrogeno ... e basta. Dualismo onda-materia Ad ogni particella, di massa m che si muove con velocità v, è associata un onda di lunghezza : h m Louis Victor Duc de Broglie Dieppe 15.8.1892 - Parigi 1987 Nobel per la Fisica 1929 elettroni Conseguenza: per gli elettroni in un atomo sono possibili solo “onde stazionarie” Oscillazione di una corda tesa sono permesse solo le “onde stazionarie” “onde stazionarie” su orbite circolari: “orbita non stazionaria” “orbita stazionaria” Equazione di Schrödinger Per una particella che si muove lungo la dimensione x, con energia E e con potenziale V(x): h 2 d 2 (x) 2 V (x) (x) E (x) 2 8 m dx Erwin Rudolf Josef Alexander Schrödinger Vienna 12 Agosto 1887 – Vienna 4 Gennaio 1961 Nobel per la Fisica 1933 (x) è la funzione d’onda che descrive la particella. (x) è una funzione d’onda che descrive la particella, ma in se non ha un significato fisico, è solo un artificio matematico. Tuttavia: (x) P(x) 2 P(x) è la probabilita di trovare la particella alla coordinata x Principio di indeterminazione di Heisenberg px x x px h Werner Heisenberg Würzburg 5.12.1901 - Monaco di Baviera 1976 Nobel per la Fisica 1932 L’equazione di Shrodinger è un’equazione differenziale del second’ordine, la cui soluzione non è un unica funzione, (x), ma una famiglia di funzioni d’onda che si distinguono per diversi valori di alcuni parametri (numeri quantici), n,,m(x). Numeri quantici: n (principale) = 1, 2, 3, … (momento angolare) = 0, 1, … (n-1) m (momento magnetico) = -, …, 0, …, + Numero quantico di spin Una particella carica, che ruota su stessa, genera un campo magnetico. S N Un elettrone possiede un numero quantico di campo magnetico di “spin”, che può avere solo due valori, s = +½ e s = -½. atomo idrogenoide, costituito da un nucleo di un solo protone e quindi da un solo elettrone: È un atomo fittizio per il quale è relativamente facile definire le funzioni “orbitali atomici” Gli orbitali atomici di un atomo idrogenoide sono distinguibili con 4 numeri quantici, denominati rispettivamente principale, n, 1; individua i livelli di energia possibili. orbitale, l; 0 l (n-1); geometria della regione dello spazio in cui è più probabile trovare l’elettrone. magnetico, m; - l m + l; indica piccole variazioni di energia dell’elettrone in presenza di un campo magnetico. di spin, s; può assumere due valori: s = +1/2, s= -1/2 Ogni elettrone, in un atomo, è definito dai suoi numeri quantici: n = 1, 2, 3, … = 0, 1, … (n-1) n,,m(x) m = -, …, 0, …, + s = +½, -½ In un atomo non possono esistere più elettroni con tutti i numeri quantici uguali. (Principio di esclusione di Pauli) Wolfgang Pauli Vienna 2.4.1900 – Zurigo 15.12.1958 Nobel per la Fisica 1945 Orbitale atomico: Legato alla probabilità di trovare un elettrone in una certa zona dello spazio. Orbitali atomici: s (orbitale sferico) p (tre orbitali a lobo orientati lungo gli assi cartesiani) d (5 orbitali orientati nello spazio) ….. In ciascun orbitale possono trovarsi, al massimo, due elettroni Orbitali p Orbitali d Si può immaginare di “costruire la struttura elettronica” di un atomo andando a collocare un elettrone dopo l’altro nell’orbitale libero ad energia più bassa. In questa operazione si devono tenere presenti due principi della meccanica quantistica. Principio di Pauli: due elettroni di un dato atomo devono differire almeno per il numero quantico di spin. Ciò significa che un dato orbitale, definito da n, l e m, può “ospitare” due elettroni, uno con s = + ½ , l’altro con s = - ½. Regola di Hund: nel costruire la struttura elettronica, gli orbitali, corrispondenti ad un dato valore di l, devono essere “occupati” ciascuno con un elettrone con spin = +1/2, e solo successivamente “completati” col secondo elettrone avente spin di segno opposto. E 5p 4d 5s 4p 3d 4s 3p 3s 2p 2s 1s Ossigeno, ha 8 elettroni. 1s2 2s2 2p4 Mendeleev, Dmitri Ivanovitch 1834 - 1907 Julius Lothar Meyer 1830-1895 Tavola periodica degli elementi (1860) Elementi organizzati in base al numero atomico e alle loro caratteristiche chimico-fisiche. H Gas Li Be Liquidi B C N O F Ne Na Mg Solidi Al Si P S Cl Ar K He Ca Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn Ga Ge As Se Br Kr Rb Sr Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd In Sn Sb Te Xe Cs Ba Lu Hf Ta W Re Os Pt Au Hg Tl Pb Bi Po At Rn Fr Ra Lr Rf Db Sg Bh Hs Mt Uun Uuu Ir I La Ce Pr Nd Pm Sm Eu Gd Tb Dy Ho Er Tm Yb Ac Th Pa U Np Am Cm Bk Cf Es Fm Md No Pu Periodi Gruppi orbitali p orbitali s H Li orbitali d Be Na Mg K Ca Sc Ti Rb Sr Y V Cr Mn Fe Co Ni He B C N O F Ne Al Si P S Cl Ar Cu Zn Ga Ge As Se Br Kr Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd In Sn Sb Te Cs Ba La Hf Ta W Re Os Ir Pt Au Hg Tl Pb Bi I Po At Ra Fr Ra Ac Ce Pr Nd Pm Sm Eu Gd Tb Dy Ho Er Tm Yb Lu Th Pa orbitali f Xe U Np Pu Am Cm Bk Cf Es Fm Md No Lr H He Non metalli Semimetalli Li Be Metalli Na Mg K B C N O F Ne Al Si P S Cl Ar Ca Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn Ga Ge As Se Br Kr Rb Sr Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd In Sn Sb Te Xe Cs Ba Lu Hf Ta W Re Os Pt Au Hg Tl Pb Bi Po At Rn Fr Ra Lr Rf Db Sg Bh Hs Mt Uun Uuu Ir I La Ce Pr Nd Pm Sm Eu Gd Tb Dy Ho Er Tm Yb Ac Th Pa U Np Am Cm Bk Cf Es Fm Md No Pu H He Li Be B C N O F Ne Na Mg Al Si P S Cl Ar K Ca Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn Ga Ge As Se Br Kr Rb Sr Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd In Sn Sb Te Xe Cs Ba Lu Hf Ta W Re Os Pt Au Hg Tl Pb Bi Po At Rn Fr Ra Lr Rf Db Sg Bh Hs Mt Uun Uuu Ir I La Ce Pr Nd Pm Sm Eu Gd Tb Dy Ho Er Tm Yb Ac Th Pa U Np Am Cm Bk Cf Es Fm Md No Pu Massa atomica Numero atomico 8 Ossigeno 15,9994 Elettronegatività 13,61 Prima ionizzazione (eV) O 0,66 [He] 2s2 2p4 Raggio atomico (Å) 3,5 -2 Numeri di ossidazione Proprietà fisiche e chimiche Affinità elettronica Energia di ionizzazione Numeri di ossidazione Raggio atomico Struttura cristallina Affinità elettronica: Capacità di un elemento di accettare un altro elettrone. Quella dei non metalli è più alta di quella dei metalli e quella degli alogeni è la più alta di tutte. Energia di ionizzazione: Energia necessaria per rimuovere un elettrone dall’elemento. Aumenta lungo il periodo e diminuisce lungo il gruppo. Numeri di ossidazione: Carica che l’atomo di un elemento assumerebbe nell’ipotesi che tutti gli elettroni impegnati nei legami si localizzino sull’atomo più “elettronegativo”. Energia di ionizzazione di un atomo (o potenziale di ionizzazione): A(g) A+(g) + e-(g) H ° = I1 Affinità elettronica di un atomo: A-(g) A(g) + e-(g) H ° = A Elettronegatività: tendenza di un atomo ad attrarre su di se gli elettroni di un legame. Energia di Affinità Elettronegatività + ionizzazione elettronica Elettronegatività He H 2,2 Li 1,0 0 Be B 1,6 Na Mg 0,9 1,3 K Ca Sc Rb Sr 1,0 Y 1,1 Zr Cs Ba La Hf Fr Ra Ac 0,8 0,8 0,8 0,7 1,0 0,9 0,9 1,4 1,1 1,1 Ti 1,5 1,3 1,3 V 1,6 Cr 1,7 Nb Mo Tc 1,6 2,2 1,9 Ta W Re 1,5 2,4 1,9 N O F Ne 2,6 3,0 3,4 4,0 Al Si P S 2,6 Cl 3,2 Ar Br Kr 1,5 1,8 2,2 0 0 Co Ni Cu Zn Ga Ge As Se Ru Rh 2,2 2,3 Pd Ag Cd In Sn Sb Te 2,1 2,7 I Xe Os Ir Pt Au Hg Tl Bi Po At Rn Mn Fe 1,6 C 2,0 1,8 2,2 1,9 2,2 1,9 2,3 2,3 1,9 1,9 2,5 1,7 1,7 2,0 1,8 1,8 2,0 2,0 2,0 Pb 2,3 2,2 2,1 2,0 2,6 2,0 3,0 2,2 0 0 0 L’energia del legame A-B è l’energia necessaria per provocarne la dissociazione, in pratica è il H del processo: AB(g) A(g) + B(g) I legami chimici sono sempre il frutto di interazioni elettrostatiche. Legame chimico • Covalente (omonucleare o eteronucleare) • Covalente polare (eteronucleare) • Ionico • Idrogeno Le cariche negative degli elettroni si trovano a contatto Se non avviene niente tra gli Oppure, si possono verificare due elettroni, i due atomi si respingono casi limite: e non si ha nessun legame. Uno dei due atomi è più elettronegativo dell’altro: uno o più elettroni passano all’atomo più elettronegativo Uno dei due atomi è più elettronegativo dell’altro: + - si forma uno ione positivo ed uno negativo che si attraggono LEGAME IONICO I due atomi hanno elettronegatività paragonabile: se si verificano le condizioni adatte, gli elettroni possano localizzarsi in mezzo ai due atomi LEGAME COVALENTE I due atomi hanno elettronegatività diversa, ma non troppo: gli elettroni si localizzano in mezzo ai due atomi, ma un po’ spostati verso quello più elettronegativo LEGAME COVALENTE-POLARE Sovrapposizione degli orbitali atomici: possono essere condivisi soltanto due elettroni a spin opposto. Perché il legame si formi la sovrapposizione degli orbitali atomici deve portare ad una stabilizzazione del sistema. Il legame covalente è direzionale poiché gli orbitali atomici hanno una precisa orientazione nello spazio. Il legame covalente si può formare tra atomi uguali, e anche tra atomi diversi. Si possono formare molecole piccole o grandi (idrogeno e emoglobina), oppure reticoli di atomi collegati tra loro (diamante e quarzo). Orbitale molecolare: Combinazione lineare degli orbitali atomici. H2 *1s 1s 1s 1s N2 *2p 2p x y 2p *2p z 2p 2p *2s 2s 2s 2s Talvolta la geometria degli orbitali atomici non è sufficiente a spiegare la geometria della molecola BeH2: la struttura sperimentale è H – Be – H 180° BF3: la struttura sperimentale è F F B 120° F Ibridazione Quando un atomo, che ha elettroni su orbitali s e p, inizia a formare dei legami molecolari abbiamo che si ha una combinazione tra gli orbitali p e l’orbitale s per dare dei nuovi orbitali molecolari. Orbitale s e un orbitale p 2 orbitali ibridi sp Orbitale s e due orbitali p 3 orbitali ibridi sp2 Orbitale s e tre orbitali p 4 orbitali ibridi sp3 Orbitali ibridi sp 180° CO2 BF3 sp2 sp3 109,5° 120° CH4