La città di Casoria sorge 3 Km a Nord di Napoli
> Lungo le due principali Statali:
>> Sannitica (S.S. 87), Nazionale delle Puglie (S.S. 7)
Casoria forma una unica grande conurbazione
con Napoli >> S. Pietro a Patierno e Secondigliano
Il territorio comunale si estende su circa 12 kmq
suddiviso in due nuclei:
>> il centro, che dà il nome al Comune,
>> la frazione di Arpino,
lungo la Nazionale delle Puglie.
LINEAMENTI STORICI
> LA LEGGENDA Secondo la tradizione locale, il
territorio di Casoria apparteneva anticamente ai
Benedettini di Montecassino, che vi avrebbero
introdotto il culto del santo protettore Mauro e del
suo maestro Benedetto, a cui sono dedicate le due
chiese principali della città.
>> Sulle presunte origini ‘benedettine’ di Casoria
vedi C. FERONE, Le origini del culto di San Mauro
abate a Casoria, Casoria (Na), GN, 2006.
Dalla fine del Duecento, durante le varie
dominazioni, Casoria divenne FEUDO
> prima dei Sanframondo (Secc. XIV-XV)
e poi dei Di Sangro (Secc. XVI-XVII)
Alla fine del Cinquecento fu dichiarata demaniale…
1631 >> la Universitas si riscattò a proprie spese 12mila Ducati - dal dominio dei baroni, aggregandosi
al Regio Demanio
>> Attraverso varie vicende, il casale
fu realmente libero ed indipendente
solo nella prima metà del Settecento,
sotto Carlo I di Borbone.
Ai primi dell’800 con la riorganizzazione
amministrativa napoleonica, Casoria divenne
Capoluogo di Distretto,
>> 19 Comuni (Afragola, Arzano, Pomigliano d’Arco,
Frattamaggiore, Grumo Nevano, Pomigliano d’Atella,
Frattapiccola, Casalnuovo, Licignano, Piscinola, Melito, S. Antimo,
Giugliano, Villaricca, Qualiano, Mugnano, Calvizzano, Crispano,
Cardito, Caivano).
> sede della ‘Sottointendenza’ della Prefettura, di un
Tribunale civile e di un carcere mandamentale
>> fu aggregato al territorio
comunale il vicino paese di
Casavatore, che sarà frazione di
Casoria fino al 1946.
Dopo l’Unità d’Italia (1861) Casoria rimase un
punto di riferimento amministrativo per molti centri
> Perse il suo ruolo progressivamente, dai primi del
900; le funzioni amministrative e di potere si
concentrarono sempre a Napoli, isolando la
provincia nell’arretratezza agricola.
>> Il divario fra città e campagna,
fra centro e periferia, sarà colmato in
modo improvviso ed ‘imperfetto’
solo all’indomani della seconda guerra
mondiale, quando a Casoria si
insedieranno alcuni grandi
stabilimenti industriali…
ECONOMIA E SOCIETÀ
Nel PERIODO MEDIEVALE Casoria era un
casale formato da grandi masserie abitate da
agricoltori e coloni, che erano veri e propri ‘servi’ di
importanti monasteri napoletani.
>> Nel XIII Secolo, il territorio passò sotto la
protezione dell’Arcivescovo di Napoli,
per essere poi gradualmente frazionato e venduto
>> a Casoria investirono importanti
famiglie napoletane come i Caracciolo
e i Capece, ma anche numerosi
piccoli proprietari.
PERIODO MEDIEVALE
> In generale, la popolazione locale era composta da
una grande massa di agricoltori
>> tra i quali si distinguevano pochi nobili, come
Giacomo Torello da Fano, un militare stabilitosi a
Casoria nel 1254
Nei Secoli XIII-XIV si andò consolidando
soprattutto la posizione di coloni e piccoli proprietari
terrieri locali, tra i quali emersero diverse famiglie.
>> Qualcuna si diede anche al commercio, come i
Ferrara, che nel 400 possedevano gran parte della
zona di Santa Maria delle Grazie, chiesa fondata nel
1459 dal mercante Petrillo Ferrara.
>> Altri investirono negli incarichi di
governo (ecclesiastici e civili), come i
Russo, che fin dai primi del
Cinquecento (per alcuni secoli)
gestirono San Mauro e la pubblica
amministrazione.
Ai primi del Seicento la città contava diversi
«particulares», ovvero famiglie facoltose, che
finanziarono la costruzione della nuova imponente
chiesa di San Mauro.
>> Non si trattava più solamente di proprietari
terrieri o ecclesiastici; tra di loro, come rivelano le
sepolture della stessa chiesa, c’erano infatti anche
diversi professionisti: fisici che esercitavano la
professione medica, ma soprattutto giuristi
impegnati nelle attività di avvocati e notai.
Nel Settecento il ceto di professionisti costituiva
una vera e propria aristocrazia locale, insieme al clero
cittadino.
>> Nella parrocchia di San Mauro, infatti, fu
fondata nel 1700 una ‘Collegiata’: una istituzione
composta da venti sacerdoti (ma arriveranno
anche a superare i trenta) che fu un importante
centro di potere, non solo ecclesiastico.
Alla aristocrazia locale (composta da professionisti e
sacerdoti), che deteneva anche il potere politico,
seguiva un ceto di artigiani.
>> Alcuni erano impegnati nella lavorazione del
ferro, ma più importante era la tradizione dei
cosiddetti ‘maestri d’ascia’, falegnami e intagliatori
del legno (v. soffitto a cassettoni dorati e l’organo
della chiesa di S. Mauro).
>> Altri erano ‘cantinieri’ dediti alla produzione o
commercializzazione del vino.
>>> I vinai di Casoria non godevano
di una buona reputazione, secondo lo
storico Giustiniani…
Alla base della piramide sociale vi era
la massa di contadini
>> impegnati soprattutto nella coltivazione di patate
e frumento (grano e granturco), e della canapa, che
veniva lavorata prevalentemente nell’area frattese.
>> Come nel resto della provincia di
Napoli, l’organizzazione del lavoro
agricolo non raggiunse mai
l’efficienza di grandi e moderne
aziende agricole, rimanendo legato
alle esigenze dei grandi proprietari
agrari e dei loro fittavoli e coloni.
L’agricoltura di Casoria subì
una prima CRISI a cavallo tra 800 e 900
> le nuove le linee ferroviarie ruppero la continuità
tra il territorio di Arpino e la fertile zona orientale di
Napoli (Volla-Ponticelli), da secoli sotto l’influenza
dell’economia casoriana.
>> Con l’insediamento delle prime
grandi industrie napoletane, inoltre, molti
contadini casoriani lasciarono i campi per
impiegarsi in fabbrica.
Ai primi del Novecento la crescita urbana di Napoli
determinò anche una crescente richiesta di
manodopera in campo edilizio.
>> da Capodichino fino a Casoria, inoltre, sorsero
numerose piccole aziende specializzate nella
produzione seriale di porte, tramezzi e manufatti per
l’edilizia: per distinguerle dalle botteghe artigiane, i
falegnami le chiamavano semplicemente ‘segherie’.
Lo scenario che cambiò completamente
all’indomani della seconda guerra
mondiale >> negli anni Cinquanta,
diverse industrie si insediarono
direttamente sul territorio di Casoria…
L’IMPORTANZA DELLA CHIESA
Fin dal Medioevo, quando era sotto l’influenza del
vescovo di Napoli, Casoria è stata sempre molto
legata al potere ecclesiastico
> La pubblica amministrazione del casale, fin dalla
nascita (XV sec.) fu gestita dalle stesse famiglie alle
quali appartenevano i parroci del paese (Russo, Pisa,
Vergara, Ferrara, Galluccio)
>> Il potere politico, sia civile che
ecclesiastico, si concentrò soprattutto
intorno alla chiesa di San Mauro, dove nel
1700 fu fondata la ‘Collegiata’, una
congregazione di sacerdoti che accumulò
un consistente patrimonio immobiliare
Nella seconda metà dell’Ottocento
per effetto delle nuove leggi, la Collegiata di San
Mauro fu soppressa, e cominciò una lunga battaglia
legale tra Stato e Chiesa
>> Proprio in questo periodo, a cavallo tra la
fine del regno Borbonico e l’Unità d’Italia, si
colloca l’opera sociale – ma anche politica – di
padre Ludovico, un religioso originario di
Casoria che fu un grande ispiratore e precursore
del movimento cattolico meridionale.
PADRE LUDOVICO DA CASORIA
Arcangelo Palmentieri (1814 – 1885)
divenne frate francescano con il nome di Ludovico.
> Insegnante di matematica, fisica e chimica, a metà
dell’Ottocento lasciò la scuola per fondare una sua
congregazione
>> ‘Frati bigi’ e Suore elisabettiane bigie’
Promosse circa 200 istituti in tutta Italia
>> istituti di formazione professionale, per
combattere analfabetismo e delinquenza minorile ed
avviare piccole attività artigiane, come l’“Opera
degli accattoncelli” di Napoli
>> scuole e collegi per portatori di handicap, come
l’istituto per sordomuti di Casoria, o quello per
cechi e sordomuti di Assisi.
>> ‘Monti di pietà’ per la lotta all’usura;
opere di assistenza per la vecchiaia, come
la casa di riposo per pescatori di
Posillipo; o di promozione culturale,
come il Collegio “San Raffaele” di Roma
e l’osservatorio meteorologico di
Sant’Agata sui due golfi.
GLI ISTITUTI RELIGIOSI
L’opera di padre Ludovico ebbe grande influenza
anche sul territorio di Casoria, dove nella seconda
metà dell’Ottocento si insediarono diversi istituti
religiosi.
>> Il primo, nato per suo diretto interessamento,
fu la “Pia Casa Arcivescovile per sordomuti”, che
si stanziò a Casoria nel 1860
>> Seguì qualche anno più tardi
l’orfanotrofio “Anna Lapini”, gestito
dalle suore Stimmatine.
Tre congregazioni religiose scelsero di insediarsi
stabilmente sul territorio:
1884 > la religiosa Maria Luigia Velotti istituì a
Casoria la casa-madre delle sue “Suore adoratrici
della santa croce”.
1890 > madre Giulia Salzano fondò le sue “Suore
catechiste del Sacro Cuore”
1893 > madre Maria Cristina Brando
insediò a Casoria la chiesa e il convento
delle “Suore vittime espiatrici di Gesù
sacramentato”
LA SITUAZIONE ATTUALE
Giulia Salzano (Beata)
> Istituti per la catechesi, missioni all’estero
>> a Casoria: Scuola parificata, catechesi
M. Cristina Brando (Beata)
> Istituti per la catechesi, missioni all’estero
>> a Casoria: Scuola parificata
M. Luigia Velotti (Venerabile)
> Istituti e missioni all’estero
>> a Casoria: Scuola parificata
LA SITUAZIONE ATTUALE
Padre Ludovico(Beato)
> Istituti di assistenza in Italia e missioni in
America Centrale
>> a Casoria: Casa Natale, Ass. “Caritas sine
conditio”
CHIESA DI SAN MAURO
1092 > La prima notizia sulla cappella di campagna
1429 > Sviluppandosi il casale viene istituita
ufficialmente la parrocchia, sotto il patronato
dell’Universitas (il Comune dell’epoca) e dei
notabili del luogo.
1606 > si avvia la fabbrica della nuova
chiesa, grandiosa struttura in stile
barocco conclusa nel 1621 e completata
nei decenni successivi con pregevolissime
opere d’arte.
Una sola navata, 10 cappelle
>> Altare maggiore in marmi policromi (700)
>> 3 splendide tele di Domenico Antonio Vaccaro
>> interessanti opere di Pietro di Martino detto
Forlì, pala lignea della Madonna di Monserrato
>> Organo a canne (1760) e cantoria lignea
>> Soffitto a cassettoni dorati, dell’800.
La facciata ottocentesca è stata adornata nel 2000 da
un notevole portale in bronzo, istoriato con scene
di vita di San Mauro.
Notizie interessanti su:
http://www.parrocchiasanmauro.it/
VESCOVI E CARDINALI
Luigi Maglione (1877-1944) Cardinale, Segretario di
Stato di Pio XII > tomba in San Mauro.
Antonio Del Giudice (1913-1982) Arcivescovo,
Nunzio Apostolico > tomba in San Mauro.
Alfonso Castaldo (1890-1966) Cardinale,
Arcivescovo di Napoli > fondatore del “Madrinato S.
Placido” in Casoria.
CHIESA DI SAN BENEDETTO
L’attuale chiesa è stata costruita a partire dal 1694, ed
è la terza a sorgere sullo stesso sito.
Le principali notizie sulle origini della chiesa sono
state raccolte in una Platea, cominciata nel 1614
>> “autonoma e vanta il titolo di rettoria e parrocchia da
immemorabil tempo”.
>> I primi documenti finora noti sono però
abbastanza recenti >> Atti della Santa
Visita del 1542
>>> A testimoniare l’antichità della
chiesa contribuisce però la tomba di
Giacomo Torello da Fano
>> G. PESCE, Giacomo Torello da
Fano: Una storia d’arme e d’amore
nel Mezzogiorno Svevo-Angioino
CCAM: Casoria Contemporary Art Museum
> Museo Internazionale di Arte Contemporanea
della città di Casoria
Comune di Casoria > Regione Campania > Provincia
di Napoli > Associazione International
Contemporary Art Center di Antonio Manfredi.
>> Nato nel 2003 con 100 opere, estende
continuamente la propria collezione
>> coinvolgendo ARTISTI di TUTTO il MONDO
in periodiche mostre tematiche,
l’ultima sull’Africa: AfriCAM
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