Scienze della Formazione Primaria
Esame di Didattica della Matematica
BARBARO Tiziana
BELLI Anna
CONTI Paola
MIGANI Alice
PAPA Maria
PAVAN Giulia
RIZZI Elena
Prima domanda:
chi sei, dove insegni e di cosa ti occupi principalmente?
Ormai da molti anni insegno matematica e discipline
scientifiche nella scuola elementare di Bologna.
Nella mia scuola mi chiamano tutti “Annaronca” o
“Lannaronca” e questo mi diverte molto! Tranne quando
insorgono delle problematiche all’interno della scuola,
relative all’utilizzo del computer e mi sento dire:
- Dov’è Lannaronca? Non funziona più il computer quattro,
manca la cartuccia nella stampante, cos’è successo allo
scanner…
!
Dicono questo perché io mi occupo della gestione dei due
laboratori di informatica della scuola e di tutti i computer, un
po’ vecchi, per la verità, che si trovano nelle classi. Inoltre tutti
gli anni tengo piccoli corsi di informatica alle colleghe che ne
vogliono sapere… di più su questo mondo “fantastico”.
Eh sì, lo avrete capito sono una grande appassionata di
informatica!!
Seconda domanda:
Come mai tutti ti chiamano “LANNARONCA”?
Fu un bambino a chiamarmi per primo così
“Lannaronca”, anzi per meglio dire “Lannalonca”.
Ogni volta che gli chiedevo:- Chi sono io?- Lui
immancabilmente rispondeva con un gran sorriso –
Lannalonca!Sto parlando di un bambino davvero speciale, uno
dei tanti che ha attraversato la mia vita e ne ha
lasciato un segno, per questo non lo dimenticherò
mai…
Terza domanda:
Come si chiama la tua scuola e dove si trova?
La nostra scuola si chiama
“Caduti per la libertà” e si
trova ad Anzola, in provincia di
Bologna, a pochi metri dalla
via Emilia, in una zona
tranquilla e verdeggiante,
contornata da un grande
giardino, trasformato in "parco
didattico". Ricco di numerose
specie di piante, offre,
volendo, un percorso
naturalistico, spazio a volontà
per giochi, feste,
manifestazioni ed iniziative
all’aperto.
Quarta domanda:
com’è strutturata la scuola?
La mia scuola è suddivisa in due edifici, è anche
sede della Direzione dell’Istituto Comprensivo
E. de Amicis che comprende, oltre alla nostra,
altre quattro scuole. Vi sono numerose aule
grandi e luminose, alcune di esse adibite a
laboratori, dove gli alunni possono seguire
percorsi di pittura, ceramica, informatica, ecc.
Quinta domanda:Qual è la sua idea di laboratorio?
Com’è organizzato?
La mia idea di laboratorio è di un luogo in cui il bambino venga
stimolato a fare del suo meglio e a tirar fuori tutte le
potenzialità insite in lui.
Nella mia scuola vi è un apposito spazio che è riservato a
questo infatti ci sono due aule all’interno delle quali vengono
svolti i laboratori di informatica, una delle quali è molto
grande e ben equipaggiata Entrambe sono sempre a
disposizione dei bambini e inoltre in quasi tutte le classi vi è la
presenza di un elaboratore.
Grazie a questo laboratorio i bambini incominciano a
familiarizzare con il computer riservandogli le dovute
attenzioni ( imparano ad accenderlo e spegnerlo
correttamente, a spolverarlo e a coprirlo dopo averlo
utilizzato). Inoltre sono persuasa che grazie all’auto correzione
degli esercizi eseguiti al computer i bambini siano in grado di
comprendere i propri errori e di raggiungere poi traguardi
inaspettati.
Sesta domanda:
Ci sono dei rischi nell’utilizzo del computer?
Si, ci sono sicuramente dei rischi nell’utilizzo
del computer, tra i quali, secondo me, tre sono
i prevalenti: l’arrossamento degli occhi e il
possibile
abbassamento
della
vista,
l’assunzione di una scorretta postura e
l’eccessiva dipendenza dal computer che può
portare nel tempo a un isolamento che
indebolisce le relazioni sociali.
Settimana domanda:
Ha degli utili consigli da suggerirci nell’utilizzo del
computer?
Certamente! Ad esempio per evitare
l’abbassamento della vista e l’arrossamento
degli occhi è indispensabile che:
Il monitor venga
posizionato a 90°
rispetto alle finestre.
Lo schermo sia posto di
fronte a chi è seduto alla
scrivania e che la sedia sia
regolabile in altezza e
inclinazione
La distanza del monitor dagli
occhi sia compresa tra i 40 e i
60 centimetri
Un altro consiglio utile concerne sicuramente
l’assunzione di una postura corretta per questo
occorre che:
La schiena sia bene
appoggiata alla
sedia
Il gomito sia a 90°
sulla scrivania e gli
avambracci siano
paralleli al tavolo e i
polsi siano appoggiati
ad un supporto.
Le gambe siano tenute ad
angolo retto rispetto alla
colonna vertebrale e che i
piedi siano bene
appoggiati per terra.
Infine un aspetto da evitare è la troppa
dipendenza dal computer che potrebbe
condurre nel tempo all’ isolamento perciò è
necessario che:
Il computer sia un aiuto
per lo svolgimento dei
compiti e che i giochi
utilizzati in esso siano in
grado di stimolare la
creatività.
Non eccedere nel suo
utilizzo sia che si tratti
di motivi di studio che
di gioco.
Intervallare le ore
passate davanti allo
schermo con una
merenda o con una
conversazione con i
genitori o i pari
Ottava domanda:
Ci potrebbe esplicitare quanti tipi di libri conosce e quali
peculiarità li caratterizza?
Nella scuola vengono utilizzati diversi libri di testo
e di lettura ma posso dire che anche in Internet si
incontrano molti libri, alcuni di questi un po'
particolari, ma in generale tutta la rete può
essere paragonata ad un unico grande libro: un
libro virtuale.
I tipi di libri potrei così suddividerli : il libro di
carta, il libro virtuale ed il libro elettronico. Vi
illustro in breve le caratteristiche principali.
Ci
sono
delle
peculiarità
che
lo
contraddistinguono: la sua struttura e la sua
organizzazione sequenziale, sono le due
componenti che guidano il lettore tra le pagine.
Inoltre si parla di un oggetto che è comodo da
leggere perché facilmente trasportabile e
consultabile ovunque e in qualunque momento.
Questa tipologia di libro si possiede, si può
toccare, amare, "sottolineare“e inoltre induce
alla riflessione e al ripensamento.
Diversamente dal libro di carta, il libro elettronico (cd rom)
presenta degli svantaggi come ad esempio il fatto che sia faticoso
leggerlo e che spesso non sia di facile fruizione perché è sempre
necessario avere a disposizione un computer per poterlo utilizzare.
Inoltre i contenuti risultano frammentari.
Si possono però notare anche delle peculiarità come la quantità di
informazioni che può contenere e la possibilità di effettuare delle
ricerche grazie all’utilizzo di cd all’interno dei quali vi sono vere e
proprie enciclopedie.
Un altro strumento attraverso cui si possono fare ricerche è il
libro virtuale che è un'espansione del libro elettronico: è
in altre parole la grande rete di Internet. Ci troviamo di
fronte a contenuti che si intrecciano e ad una quantità di
informazioni indefinita.
Tra i punti di forza troviamo sicuramente il superamento
della divisione delle discipline e l’interattività che
coinvolge gli alunni mentre un punto di debolezza è
decisamente la facilità con cui ci si perde in questo
vasto mondo virtuale privilegiando quello che si trova per
caso piuttosto che quello che realmente si cerca.
Ottava domanda:
Riguardo alle ricerche in internet ci può illustrare le
caratteristiche e gli aspetti positivi collegate all’utilizzo
del computer e del libro virtuale?
La tecnologia sicuramente potenzia le capacità di apprendimento
offrendo nuove potenzialità sia agli alunni che a noi insegnanti.
La ricerca serve per approfondire, rinnovare, integrare la nostra
preparazione professionale, creare un percorso di conoscenza
personalizzato ed infine dà un ottima possibilità per integrare il
libro di testo.
Gli alunni diventano così i protagonisti attivi del loro sapere e
lavorando a gruppi si potenziano e si integrano le conoscenze
individuale e inoltre si stabiliscono nuove relazioni sociali.
Inoltre un altro aspetto da tenere in considerazione
è il fatto che noi insegnanti dobbiamo essere
sempre disponibili a far riflettere su ciò che gli
alunni elaborano e a fornire un supporto diretto
come coordinatori del lavoro di ricerca.
La ricerca infine permette di valorizzare e
approfondire la conoscenza e l’utilizzo della lingua
inglese che gli alunni studiano già a scuola e
consente di avvicinarsi preliminarmente ad altre
lingue straniere.
Nona domanda:
Qual è un possibile rischio rispetto alle informazioni
messe a disposizione dalla rete?
Il rischio che si può correre in ambito didattico, è quello
che le informazioni messe a disposizione dalle rete
vengano utilizzate senza i necessari controlli che invece
l’insegnante riesce ad esercitare su un qualsiasi libro di
testo. All'insegnante infatti spetta il compito di
scegliere i libri di testo da adottare a supporto del
proprio insegnamento e talvolta è sufficiente un rapida
occhiata all'indice degli argomenti per valutare la qualità
di un testo ed effettuare una scelta coerente in
relazione alla propria visione della disciplina e ai bisogni
della classe in cui opera.
Al contrario per la ricerca delle informazioni della rete
si richiede all’insegnante una maggiore attenzione
rispetto all’attendibilità delle stesse.
Decima domanda:
Che consiglio si sente di dare a noi insegnanti rispetto
all’insegnamento dell’informatica a scuola?
Indubbiamente ci vogliono degli insegnanti preparati che abbiano una
conoscenza abbastanza approfondita del computer, perché quando
si verifica un problema bisogna anche saperlo superare
rapidamente, altrimenti si perde una gran quantità di tempo.
L’utilizzo del computer va studiato molto bene in rapporto al
programma e alla materia in cui lo si vuole inserire. E poi ci sono,
ovviamente, delle variazioni in base all'età e in base all'esperienza
che gli alunni hanno già oppure non hanno con il computer. Con i
bambini più piccoli verrà utilizzato soltanto qualche volta per fare
disegni, per stampare un testo che si è scritto, per familiarizzare
con la tastiera, mentre con i ragazzi più grandi può essere utilizzato
per fare delle ricerche, per fare dei calcoli, per scrivere dei testi,
per mandare delle e-mail ad amici e ad altre scuole. Si può fare
anche una conferenza in diretta; non c'è che l'imbarazzo della
scelta
Undicesima domanda:
Come mai il computer secondo lei attira così tanto i
bambini?
Molti programmi sono basati sull'immagine e
naturalmente l'immagine attira moltissimo, anche perché
molte di esse di esse sono colorate e accompagnate da
suoni. Per non parlare poi degli ipertesti che
costituiscono una specie di avventura. Ci sono poi dei
percorsi guidati con immagini molto affascinanti e
questo attira molto i bambini. Ma anche la possibilità di
creare qualcosa come poter fare disegni, delle ricerche
e potere anche comunicare con una classe di bambini che
si trova da tutt'altra parte, oppure fare il giornalino di
classe. È davvero molto stimolante!
Dodicesima domanda:
Dato che abbiamo parlato di libri, le piace leggere? Ci
consiglia dei siti da proporre ai nostri bambini?
Mi piace molto leggere soprattutto per la magia che crea il
libro, per il sottile filo che inevitabilmente mi lega alla
vicenda e ai personaggi. Un libro è come un amico che ti
tiene compagnia, finire di leggerlo è come venire
abbandonati e per un attimo trovarsi soli. Vi consiglio
questo sito:
BRUNO TOGNOLINI
un meraviglioso cantastorie moderno
http://www.geocities.com/tognolini/index-it.html
Ringraziamenti
La ringraziamo molto per la sua disponibilità, siamo molto sorprese e
contente di vedere un insegnante così appassionata, attenta alle
esigenze dei bambini e creativa nel campo dell’informatica. Il suo
lavoro innovativo è sicuramente un buon esempio da proporre in
tutte le scuole.
Le sette nane:
Alice Migani
Anna Belli
Giulia Pavan
Elena Rizzi
Maria Chiara Papa
Paola Conti
Tiziana Barbaro
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G-C-03 profilo di un grande informatico