Conto alla rovescia per Fiorentina-Juve: Franchi tutto esaurito Firenze si prepara al big match di domani. Nello sport Il nuovo ITALIAN COMMUNITY DAILY NEWSPAPER $1.00 Più tasse nella Gta (prezzo più alto fuori) ■ Anno 02 ■ N. 233 www.corriere.com Giovedi 4 Dicembre 2014 Lezione di moderazione dagli italiani Passo indietro della Augimeri per il ruolo di Speaker: via libera alla Nunziata, Tory evita la prima spaccatura TORONTO - Una lezione di moderazione e di distensione a City Hall. Maria Augimeri, candidata da 19 consiglieri comunali in alternativa a Frances Nunziata per la carica di Speaker, ha fatto ieri un passo indietro, accettando la conferma alla guida del North York Community Council. Un gesto che ha evitato la prima spaccatura dell’era Tory a City Hall. ARTICOLO A PAGINA 2 IL DELITTO Loris, i video smentiscono il racconto della madre RAGUSA - I video delle telecamere di sorveglianza sparsi per tutto il paese smentiscono il racconto fatto dalla madre di Loris. È questa la novità investigativa emersa ieri nell’ambito delle indagini sul delitto del bambino di 8 anni a Santa Croce Camerina. L’abitazione della famiglia colpita dalla terribile tragedia è stata perquisita dagli inquirenti. Sì al Jobs Act, scontri in piazza Approvata in Italia la riforma del lavoro ma continuano le tensioni e le polemiche ARTICOLO A PAG. 7 ARTICOLO A PAGINA 6 COSTA CONCORDIA SPETTACOLI TERRORISMO Isis, raid iraniani contro i jihadisti ARTICOLO A PAG. 8 «In nave io ero il primo dopo Dio» Seconda giornata di deposizione per Schettino: non fu colpa mia GROSSETO - Schettino sotto torchio anche ieri al processo di Grosseto, eppure, come ha detto lui stesso al pubblico ministero, quando comandava era «il primo dopo Dio» sulla nave, anche sulla Concordia, e anche nel mare del Giglio la sera del naufragio il 13 gennaio 2012. Schettino si è difeso anche così, di fronte alle domande dell’accusa. Guglielmo Tell, il capolavoro rivoluzionario di Rossini ARTICOLO A PAG. 9 ARTICOLO A PAG. 6 Celebriamo il 27.mo Anniversario MIGLIORA I TUOI INDICI D’ASCOLTO Columbus Medical Arts building 8333 Weston Rd #105 Woodbridge L4L 8E2 905 264 9975 DOMENICO COSENTINO (HIS) Specialista Apparecchi Acustici DR. G. CASTILLO (M.D.F.R.C.S.’C’) SILVANA KASI (HIS) FILIPPO COSENTINO (HIS) ProSound 1420 Burnhamthorpe Rd # 350 Mississauga, On L4X 2J9 905 232 0606 Chin Building 622 College St #204 Toronto M6G 1B6 416 924 5033 GIOVEDI 4 DICEMBRE 2014 • CORRIERE CANADESE 2 CANADA TORONTO Augimeri, un primo gesto distensivo a City Hall Francesco Veronesi TORONTO - Poteva essere la prima grana per il neo sindaco di Toronto. Si è trasformato invece in un gesto distensivo che testimonia un cambiamento a 360 gradi del clima politico a City Hall. Maria Augimeri ieri mattina ha infatti deciso di farsi da parte e non lanciare la sfida a Frances Nunziata per la poltrona di Speaker, dopo che diciannove consiglieri comunali si erano messi insieme e avevano proposto la sua candidatura in alternativa a quella della candidata indicata da John Tory. Augimeri in un primo momento aveva dato la propria disponibilità, di fronte a tanto entusiasmo mostratole da numeri colleghi a testimonianza della stima nutrita nei sui confronti. Ma alla fine ha deciso di fare un passo indietro, accettando invece la carica di Chair del North York Community Council. Un ruolo questo estremamente significativo, perché le permetterà di stare a più stretto contatto con i cittadini di North York, ascoltarne le esigenze e i problemi e agire di conseguenza. La nomina alla guida del consiglio di North York non ha trovato opposizione né da parte del sindaco né da parte di altri consiglieri comunali. «Ho ricoperto questo ruolo per molto tempo ha dichiarato Augimeri - è dove sta il mio cuore e dove sarò in Il consiglio comunale a Toronto. Nel riquadro Maria Augimeri grado di continuare a svolgere un buon lavoro». Oltre a questo, stando ai regolamenti comunali, esiste una chiara incompatibilità tra il ruolo di Speaker di City Hall e quello di Chair di una commissione locale. Il gesto della Augimeri ha quindi evitato la prima possibile spaccatura all’interno del consiglio comunale, dove anco- ra numeri consiglieri devono digerire le nomine volute da Tory. Il neo sindaco, nella commissione esecutiva, ha scelto ben nove componenti su dodici che erano già presenti nella precedente amministrazione Ford. Nelle sue scelte - è questa una critica giunta da più parti - sono stati esclusi totalmente i consiglieri di area progressista. Tory su questo punto si è difeso con forza anche ieri mattina. Il sindaco infatti ha ribadito la sua volontà a dare sin dall’inizio un determinato indirizzo alla sua amministrazione cittadina e per questo le scelte sui ruoli base della commissione esecutiva sono cadute su quei consiglieri comunali che gli offrivano le maggiori garanzie in tal sen- so. «Ho cercato - ha dichiarato il sindaco - di fare ciò che ritenevo prudente in un contesto di assoluta necessità per me per arrivare a risultati tangibili in settori come, trasporto, lavoro e tasse. E non voglio che nessun tipo di “ideologia” diventi un ostacolo a una buona idea». Per quanto riguarda l’Augimeri, numerosi colleghi avevano scelto la sua candidatura per quanto fatto in tutti questi anni in consiglio comunale e per la sua gestione alla guida della Ttc negli ultimi mesi a City Hall prima delle elezioni dello scorso ottobre. Ma allo stesso tempo, rileggendo le parole di ieri di Tory, è evidente come il sindaco nella creazione della sua squadra di governo cittadino abbia voluto puntare su consiglieri che si posizionano su uno spettro politico di centrodestra. Nunziata da questo punto di vista avrebbe offerto a Tory maggiori garanzie, anche se da più parti si chiedeva un sostanziale cambiamento rispetto alla gestione degli ultimi quattro anni. Su questo la stessa Augimeri ha voluto avere delle garanzie. «Nelle ultime ventiquattr’ore - ha ribadito l’ex chair della Ttc - sono stata rassicurata dall’ufficio del sindaco che ci sarà definitivamente una presidenza maggiormente conciliatoria e formale da parte della Speaker». IL VERTICE Energia e oleodotto, Wynne ancora preoccupata TORONTO - Le preoccupazioni non sono sparite, tutt’altro. Il vertice di ieri a Queen’s Park tra Kathleen Wynne e Jim Prantice non ha fugato i dubbi della premier dell’Ontario riguardo la proposta di costruzione della Energy East Pipeline, un oleodotto sponsorizzato invece a gran forza dal premier dell’Alberta. Il meeting di ieri ha comunque registrato anche qualche passo avanti rispetto alle previsioni della vigilia. I due premier infatti sono stati in grado di tracciare una lista di punti sui quali poter intavolare una discussione più approfondita nell’immediato futuro. Wynne e Prenti- ce hanno anche discusso della lista di sette principi da seguire irmata dall’Ontario e dal Quebec. Il progetto di costruzione dell’oleodotto, se dovesse essere realizza- to, costerà circa 12 miliardi di dollari. I dubbi della premier liberale riguardano soprattutto l’impatto ambientale, i rischi di danni ambientali e il previsto aumento delle emissioni di gas serra. Prentice, dal canto suo, ha ribadito la necessità di realizzare la pipeline attraverso la quale dovrebbe passare il greggio estratto nelle zone delle sabbie bituminose in Alberta. Il premier della provincia dell’Ovest si è detto comunque soddisfatto per gli esiti dell’incontro, dove ha registrato la buona volontà dell’Ontario di continuare a dialogare sulla questione. Stesso discorso per quanto riguarda il Quebec, altra provincia lungo la quale dovrebbe passare l’oleodotto. Secondo Prentice, inoltre, il National Energy Board dovrebbe dare il proprio via libe- ra ai principi sottoscritti dai leader delle due province, un passo decisivo per la futura costruzione della Energy East Pipeline. L’Alberta negli ultimi mesi sta cercando di sponsorizzare la costruzione di numerosi progetti per il miglioramento del trasporto del petrolio. Tra questi quello della Keyston XL Pipeline, un oleodotto che nelle intenzioni di TransCanada dovrebbe collegare i giacimenti delle sabbie bituminose direttamente con le rainerie del Texas. Questo progetto nei giorni scorsi è stata bocciato negli Stati Uniti. ITALIAN COMMUNITY DAILY NEWSPAPER ATTENZIONE! AVVISO IMPORTANTE! Vogliamo avvisare ai nostri gentili abbonati e lettori che il Corriere Canadese ha cambiato sede: 2790 Dufferin St. (secondo piano) (Tra Tycos Dr. e Windgold Ave.) Toronto ON M76B 3R7 - Tel: 416-782-9222 Visitate il nostro sito web: www.corriere.com CORRIERE CANADESE • GIOVEDI 4 DICEMBRE 2014 3 CANADA LA REPLICA “La scuola cattolica è l’orgoglio dell’Ontario” Monsignor Iverinci risponde duramente all’ex ministro Greg Sorbara che vuole abolire le scuole cattoliche Monsignor John Iverinci Mi è stato fatto recapitare l’articolo del Corriere Canadese del 14 novembre u.s. riguardante quello che il Sig. Sorbara dice a proposito delle Scuole Cattoliche chiedendomi un commento. Adesso che il Sig. Sorbara è fuori dalla scena politica “ufficiale” spara per l’estinzione della Scuola Cattolica. Perché non l’ha fatto prima quando è stato, per molti e lunghi anni, al governo dell’Ontario e anche ministro delle Finanze? Forse aveva il presentimento di perdere la poltrona, di non essere eletto, così è successo ad altri politici? La veste indossata da vari politici è molto camaleontica. È molto facile per il Sorbara, ora che politicamente parlando non ha nulla da guadagnare, uscire fuori con questa sua posizione. È sempre riprovevole rigettare quello di cui si è usufruito. “Dobbiamo guardare al futuro e creare sistemi che riflettano quello che siamo, non quello da cui veniamo” (Corriere Canadese, 14 nov. u.s.). Queste parole ha scritto, in inglese il Sorbara nella sua autobiografia. Secondo questa citazione, allora, dovremmo abbandonare il nostro passato, le nostre radici, la nostra cultura, le nostre tradizioni, le origini da cui veniamo? Il futuro non si costruisce abbattendo il passato, ma prendendo lezione dal passato per meglio programmare il futuro. “The present cannot be divorsed from the past, and the past always bears the seeds of the future” (in “Pope Francis” by Chris Lowney, pag. 105). Il Sorbara vorrebbe “un sistema dell’educazione pubblica unica per tutti”. Quando ci piace, ed è conveniente, siamo diversi, multiformi, multiculturali e poi, in altri momenti, la diversità specialmente quella scolastica non è più utile. Eppure il governo canadese sostiene, protegge ed elargisce fondi per mantenere le diversità. Nella società così come nella politica, nel business e in tutti i campi ci sono diversità. Perché allora non ci dovrebbe essere diversità nella scuola? La diversità è quella che fa emergere, che ispira e che sprona a risultati più ambiti, senza far dimenticare che “variety is the spice of life” (William Cowper). Quindi la differenza scolastica, e non l’unicità è ricchezza del sistema scolastico stesso. Mi fa sempre specie quando sento parlare dei fondi dati alle scuole cattoliche. Ma questi fondi da dove vengono? Ma i cattolici non pagano pure loro le tasse per la scuola? E allora perché non dare loro quello che spetta e quello che ogni democrazia dovrebbe fare per tutti i suoi cittadini, lasciando ai genitori la scelta della scuola. “I genitori, avendo il dovere ed il diritto primario e irrinunciabile di educare i figli, debbono godere di una reale libertà nella scelta della scuola. Perciò i pubblici poteri, a cui incombe la tutela e la difesa della libertà dei cittadini, nel rispetto della giustizia distributiva, debbono preoccuparsi che le sovvenzioni pubbliche siano erogate in maniera che i genitori possano scegliere le scuole per i propri figli in piena libertà, seguendo la loro coscienza (VaticanoII, G.E. #6). Se ci fosse un solo sistema scolastico perché le tasse dei Cattolici dovrebbero sostenere un sistema di educazione che non trasmette i principi e i valori cattolici? Anzi, li rigetta, li ostacola e li azzera. Se le scuole cattoliche fossero vuote, chiuderle lo si potrebbe capire; ma, a prova contraria, sono stracolme di alunni. "La Chiesa loda quelle autorità e società civili che, tenendo conto del pluralismo esistente nella società moderna e garantendo la giusta libertà religiosa, aiutano le famiglie perché l’educazione dei loro figli possa aver luogo in tutte le scuole secondo i principi morali e religiosi propri di quelle stesse famiglie”. (Vat.II,#7). È ben noto che la scuola cattolica non è da meno di quella pubblica, forse è anche superiore e non sto qui ad elencarne i meriti riconosciuti anche da tanti genitori non cattolici, i quali vogliono che i loro figli siano educati nella scuola cattolica. La scuola cattolica, per tradizione e per i suoi meriti e risultati, è l’orgoglio dell’Ontario. Quanti dei politici e uomini e donne di successo, anche nostrani, sono stati educati nelle scuole cattoliche? Chiediamolo al Sig. Sorbara e in questo, certamente il Sig. Volpe, direttore del Corriere ci potrebbe aiutare. IL RAPPORTO Corruzione percepita, il Canada ok Presents A ROSS PETTY PRODUCTION FROM RUBY SLIPPERS TO GLASS SLIPPERS! BERLINO - A leggere le cronache degli ultimi giorni, o anche anni, non si fa molta fatica a crederlo: l’Italia è il Paese in Europa con il più diffuso livello di percezione della corruzione nell’amministrazione pubblica, a pari merito con altri sei Stati, quattro dei quali europei. Lo ha certificato, ancora una volta, l’ong Transparency International nella sua nuova classifica sulla corruzione, che per il 2014 vede l’Italia stabile al sessantanovesimo posto di una classifica che comprende 175 Stati. Pur trovandosi insieme a Brasile, Bulgaria, Grecia, Romania, Senegal e Swaziland, con 43 punti, l’Italia ha fatto registrare infatti il valore potenziale più basso (34 punti). Questo la colloca all’ultimo gradino della scala dei Paesi dell’eurozona e dell’Europa tutta. Diversa invece la situazione del Canada che è tra le prime dieci dietro alla Danimarca (prima), la Nuova Zelanda, la Finlandia, la Svezia e Singapore. L’indice di Transparency, occorre precisare, si basa sulla percezione, non su un registro di casi certificati. Ciò significa che il racconto della corruzione fatto con enfasi in alcuni Paesi, meno in altri, possa pesare sul valore registrato. In altre parole, la classifica non necessariamente restituisce il valore reale di casi di corruzione certificati. Secondo il rapporto, comunque, il livello di corruzione percepito è in aumento soprattutto nei Paesi con il più alto tasso di crescita economica. Tra questi la Turchia, in particolare, seguita da Brasile, Russia, India e Cina. Ma al centro delle critiche di Transparency International ci sono anche importanti centri finanziari. Che si trovino o meno in Paesi dove il livello di corruzione è basso, le banche multinazionali e le principali piazze finanziarie come Francoforte, Londra e New York giocano un ruolo importante nel fenomeno corruttivo. Fermandosi alla classifica per Paesi - stilata sulla corruzione nelle amministrazioni pubbliche, secondo la percezione di fonti private, come le agenzie di rating, e istituzionali -, anche quest’anno la Danimarca ha difeso il suo primo posto, seguita da Nuova Zelanda e Finlandia. All’ultimo posto si sono classificate a pari merito Corea del Nord e Somalia. Tra i più grandi partner europei dell’Italia fanno bene la Germania dodicesima e la Gran Bretagna quattordicesima. Meno bene la Francia, ventiseiesima, con gli Usa diciassettesimi. «I Paesi nella parte più bassa della classifica devono prendere misure radicali contro la corruzione a vantaggio dei propri cittadini. Mentre gli Stati ai primi posti devono assicurarsi di non esportare pratiche corruttive nei Paesi in ritardo di sviluppo», ha spiegato il presidente di Transparency International, José Ugaz. 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A spiegare che l’esistenza della donna e dei suoi igli non era propriamente serena è la responsabile di un rifugio di Scarborough per donne vittime di abusi che conferma di aver ospitato nel 2013 per numerose settimane al Dr. Roz’s Healing Place, le tre vittime. «La famigliola è venuta a chiedere aiuto al centro perché si trovava in una situazione di abuso, isico, emotico e inanziario - ha detto Roz Roach - Zahra, dopo essere giunta in Canada negli anni Novanta senza alcun sostegno aveva sposato un uomo che aveva reso la sua vita un inferno. Lei era di sua proprietà, la controllava in ogni modo, abusava di lei in continuazione». Zahra, che lavorava come infermiera presso il Toronto Public Health, aveva provato a ottenere la custodia dei igli senza successo. A causa del suo stipendio a Zahra non è stato riconosciuto il diritto a un alloggio popolare mentre un aitto da privati era troppo oneroso per lei. «Si è trovata in trappola come tante altre donne - ha detto Roach - se hanno un lavoro non vengono aiutate, non ricevono alcuna forma di assistenza sociale». Secondo la responsabile del centro Dr. Roz’s Healing Place, Zahra a quel punto è stata costretta tornare nella casa che condivideva con il marito. Il resto è storia. La mamma e i suoi due igli sono stati ricordati martedì scorso durante una veglia dalla comunità di Thorclife Park. «I bambini erano molto brillanti, intelligenti, pieni di energia ricorda commossa Roach - il più grande era sempre pronto a proteggere la madre, sempre pronto a intervenire per difenderla». Roz Roach ricorda anche che Zahra non voleva chiedere aiu- A sinistra Zahra Mohamoud Abdille con il iglio Zain; a destra il iglio Faris to alla sua comunità. «Non voleva parlarne. Non voleva che la sua comunità sapesse quello che suc- cedeva tra le mura della sua casa. Non aveva familiari in Canada, nessuno che potesse aiutarla», ag- L’assicurazione sanitaria sui farmaci per gli anziani è “da rivedere” giunge Roach. Intanto la indagini proseguono e la polizia di Toronto sta valutando il possibile legame tra gli omicidi e la morte di un uomo, avvenuta qualche ora dopo lo stesso giorno, un uomo ancora non identiicato che si è gettato dal Leaside Bridge sulle auto che transitavano lungo Don Valley Parkway. «È un caso diicile - ha detto il sergente Matt Moyer - posso solo dire che questa triste storia ha colpito profondamente gli agenti della polizia di Toronto». CRONACA NERA Donna rapinata in casa, caccia a due uomini TORONTO - La York Regional Police sta dando la caccia a due uomini, che armati di coltelli, hanno legato e derubato una donna dopo essersi introdotti nella sua casa a Markham. I ladri sono entrati nell’abitazione che si trova su Woodward Avenue, nelle vicinanze di Steeles Avenue e Yonge Street, verso le 4 del mattino: si sono poi allontanati a piedi con un bottino di denaro in contanti e gioielli. La polizia ha affermato che nessuno è rimasto ferito durante la rapina e che non si conosce il motivo per cui è stata presa di mira proprio quella abitazione. Chiunque abbia informazioni sull’accaduto può contattare la York Regional Police all’1-866-876-5423, interno 6631 o Crime Stoppers all’1-800222-TIPS. ¬ Un residente di Oshawa è stato ricoverato in ospedale dopo es- sere stato tratto in salvo da un agente di polizia e da un passante dal suo minivan in fiamme che aveva precedentemente colpito PRIMO PIATTO Riso con fiori di zucca un ponte di cemento. Il veicolo, dopo lo schianto, è stato avvolto completamente dalle fiamme: l’uomo è stato trasportato in un ospedale di Toronto a causa delle gravi ferite riportate. La polizia investiga. • Una persona è morta in seguito allo schianto tra due veicoli avvenuto sulla 401 a Brockville. Ad aver causato l’incidente, secondo l’Opp, è stata la strada scivolosa a causa della neve e della pioggia gelata cadute durante la notte. L’automobilista ha perso il controllo del veicolo andando a sbattere contro un divisore di cemento: la donna, passeggero sull’auto è deceduta sul colpo mentre quella al volante non ha riportato gravi ferite. Gli agenti dell’Opp hanno risposto a 400 chiamate per incidenti avvenuti sulle autostrade della Gta. CONTORNO TORONTO - In una società, questa canadese, dove si sta verificando il rapido invecchiamento della popolazione, due relazioni chiedono che vengano “rivisti” i piani assicurativi del governo sui farmaci per gli anziani. I due rapporti propongono però un approccio diverso al problema, che è destinato, con gli anni a diventare sempre più grande. Nel rapporto reso noto ieri da Steve Morgan, esperto di politica sanitaria, appare chiaro che i piani di copertura provinciali del Canada per coloro che hanno una età superiore ai 65 anni (alcuni dei quali basati sull’età, altri sul reddito) debbono essere sostituiti da programmi finanziati attraverso le imposte sul reddito e resi disponibili a tutti i canadesi, qualunque sia la loro età. Questo rapporto, pubblicato dall’Institute for Research on Public Policy (IRPP) suggerisce che se le province e i territori decidono di creare una agenzia per acquistare i farmaci in massa, ciò si tradurrebbe in un risparmio di miliardi di dollari: denaro questo che potrebbe contribuire a inanziare questo programma. Nel frattempo un rapporto del C.D. Howe Institute giudica positivi i piani assicurativi basati sul reddito: quelli che prendono in considerazione l’età rappresentano un modello poco valido se si considera l’avanzare dell’età dei baby boomers che stanno per entrare nella fascia “seniors”. DOLCE Fagiolini alla pancetta Tartine alla grappa Calorie per porzione: 190 Tempo di preparazione: 35 min. Economico: si Vegetariano: no La Cucina di Ingredienti per 4 persone : 600 gr. di fagiolini - 50 gr. di pancetta afumicata - 3 cucchiai di parmigiano - 20 gr. di burro - un ciufo di prezzemolo - un cucchiaio di olio extravergine d’oliva - sale. Teresina Il Corriere Canadese invita le sue afezionate lettrici a inviare le ricette a loro più care, quelle che fanno leccare i bai a tutta la famiglia, che magari vengono preparate per celebrare una occasione speciale oppure che sono semplici da eseguire, ideali quando si rientra a casa dal lavoro. La cucina italiana di oggi nasce dalla tradizione: condividete le vostre ricette con noi: le pubblicheremo in italiano e in inglese! L’indirizzo è: [email protected] Calorie per porzione: 580 Tempo di preparazione: 40 min. Economico: no Vegetariano: no Ingredienti per 4 persone : 400 gr. di riso 300 gr. di iori di zucca - 25 gr. di burro - una piccola cipolla - un litro e mezzo di brodo di carne - 50 gr. di grana grattugiato - sale e pepe. Preparazione: “Lessare i fagiolini in acqua bollente salata per 20 minuti. Tagliare la pancetta a dadini e rosolarla in una piccola pentola con l’olio. A parte, scaldare il burro ed incorporarvi parmigiano, lasciandolo sciogliere. Scolare i fagiolini e disporli in un piatto da portata; unire la pancetta rosolata, cospargere con la salsa di formaggio preparata, spolverizzare con il prezzemolo tritato e servire.” Preparazione: “Pulire i iori di zucca, lavarli e privarli del pistillo. A parte, far rosolare la cipolla nel burro, aggiungere i iori di zucca, il riso e lasciar insaporire per qualche istante, mescolando. Unire quindi il brodo, un po’ alla volta, continuando a rimestare e lasciar cuocere per circa venti minuti, aggiustando di sale. A fuoco spento, aggiungere una macinata di pepe e il formaggio grattugiato; mescolare accuratamente e servire su un piatto caldo." Editore - Consorzio M.T.E.C. Consultants Italia, nr 86 Via Maria, 03100 Frosinone. E M.T.E.C. Consultants Limited. 3800 Steeles Ave. W., Suite 300, Vaughan Ont., Canada Calorie per porzione: 330 Tempo di preparazione: 30 min. Economico: si Vegetariano: si Ingredienti per 4 persone: 4 fette di pane di segale - 4 formaggini freschi - 20 gr. di burro - una spruzzata di grappa - 10 gherigli di noci - un cucchiaio di olio extravergine d’oliva - sale e pepe bianco. Preparazione: Sopra un tagliere di legno, tritare inemente le noci impastandole con i formaggini e aggiungendo -se occorre- un cucchiaio d’olio per ammorbidire. Condire l’impasto con sale, pepe e un po’ di grappa, mescolando bene per amalgamare tutto. Imburrare il pane di segale e poi spalmarvi la crema ottenuta. Guarnire a piacere e servire. Redazione: Corriere Canadese Italia, nr 86 Via Maria, 03100 Frosinone. Canada, 2700 Duferin St., Unit 90. Toronto, On, M6B 4J3 Amministrazione: L'On. Joe Volpe, Presidente Francesco Veronesi, Direttore Nicola Sparano, Vice-Direttore K.T. WEB Printing Ltd. 287 Bridgeland Ave. Toronto, On, M6A 1Z6 CORRIERE CANADESE • GIOVEDI 4 DICEMBRE 2014 5 OPINIONI IL COMMENTO «Miope la politica di Kenney e Alexander» Mubarak Ahmed TORONTO - Rocco Galati, celebre a livello nazionale per la sua volontà nel voler sidare il governo nella difesa dei diritti democratici della gente, è in corte per sidare il Bill C-24. Questa legge, intitolata “Strengthening Canadian Citizenship Act”, è stata presentata in parlamento quest’anno è ha ricevuto il Royal Assent il 19 giugno. La legge ha introdotto nuove regole che si applicano sui futuri richiedenti della cittadinanza canadese. La legge cambia molti aspetti delle leggi sulla cittadinanza in Canada. Il fondamento logico alla base della legge è che le nuove regole prepareranno meglio i nuovi immigrati per una piena partecipazione e integrazione nella società canadese, mentre viene alimentato un forte attaccamento ai valori canadesi. Sciocchezze, come viene detto in Inghilterra. Quello che fa in realtà è aumentare le spese in tempo, soldi e frustrazioni per acquisire la cittadinanza. I nuovi arrivati in Canada stanno, nella maggior parte del casi, in cerca di un nuovo e migliore futuro che gli permetterà di avere l’opportunità di lavorare e condurre i propri affari senza essere soggetti a piani oppressivi da parte di altri soggetti. Loro apprezzano veramente il concetto di Stato di diritto. Nei confronti degli altri valori, l’unico che conta è che tutte le leggi emanate dal parlamento e dalla legislatura devono essere conformi alla Carta dei diritti e delle libertà. Sin dalla sua promulgazione del 1982, il nostro attaccamento alla Carta e elle sue interpretazioni della Corte Suprema è ciò che ha contraddistinto la nostra cittadinanza. Ogni altro valore è eimero come le generazioni che li hanno prodotti. Come dicevano i romani: O tempore o mores. Qualcuno che è immigrato in Canada negli anni Cinquanta, Sessanta o Settanta ri- conosce ancora questo Paese? Il loro orgoglio per le conquiste dei loro antenati in Italia diminuisce i loro valori come canadesi? Nessuno vuole spostare indietro l’orologio. Nessuno può farlo. Jason Kenney e il suo successore al ministero dell’Immigrazione e della Cittadinanza, Chris Alexander, pensano così. Per loro, a meno che qualcuno non sia in grado di parlare un inglese ai livelli di un laureato di Oxford, o francese come la controparte alla Sorbona, non è degno di diventare un cittadino vero e proprio. Sarebbe una perdita per il Canada. Per molti, parlare una seconda o anche una terza lingua è un as- la loro madrelingua. Questo potrà avvenire attraverso le generazioni. Ma non dovrebbe avere nulla a che fare con l’abilità di diventare cittadini veri e propri. La politica di Kenney e Alexander è draconiana, miope e toglie delle pratiche legittime precedentemente accettate per acquisire la cittadinanza. Uno rimane con l’impressione che Kenney e Alexander non vogliano che gli immigrati diventino cittadini. Spero che Rocco Galati lo provi in corte. set che si può mettere sul tavolo quando si fa richiesta per un lavoro. Ma questo non è indispensabile per il successo, o per l’integrazione. I concetti dietro la politica multiculturale o della società giusta sottolinea tutto questo. La gente che arriva da Paesi dove non parla l’inglese come Italia, Portogallo o Spagna parla delle lingue che portano con loro tesori di conoscenza sedimentatisi nei millenni. Si adatteranno. Gli italocanadesi lo hanno provato molte volte. Il loro primo test di cittadinanza non dovrebbe essere se loro hanno abbandonato con successo Mubarak Ahmed è il presidente Toronto Region, Partito Liberale del Canada (Ontario) ENGLISH VERSION Kenney and Alexander policy is short-sighted Mubarak Ahmed TORONTO - Rocco Galati, nationally renowned for his willingness to challenge the government in defense of the people’s democratic rights, is in Court to challenge Bill C-24. This Bill, titled, the “Strengthening Canadian Citizenship Act”, was introduced in Parliament earlier in the year and received Royal Assent on June 19. It introduced new rules to cover future applicants for Canadian citizenship. It changes many key aspects of Canada's citizenship laws. The rationale is that the new rules will better prepare newcomers for full participation and integration into Canadian society, while fostering a strong attachment to Canadian values. Poppycock, as they say in England. What it does is increase the expense in time, money and frus- tration to acquire citizenship. Newcomers to Canada are, in the main, looking to a new and more promising future that will afford them the opportunity to work and go about their business without being subjected to the oppressive plans of others. They really do appreciate the concept of the rule of law. As to other “values”, the only one that counts is that all laws emanating from Parliament and Legislatures must meet the Charter of Rights and Freedoms Challenge. Since its enactment in 1982, our attachment to the Charter and the Supreme Court’s interpretations of its reach is what distinguishes our Citizenship. Any other “values” are as ephemeral as the generations that spawn them. As the Romans said: O tempore o mores. Does anyone who immigrated to Canada in the 50s, 60s, 70s…still recognize this country? Does their pride in the achievements of their ancestors in Italy diminish their value as Canadians? No one wants to “turn back the clock”. No one can. Jason Kenney and his successor at Citizenship Canada, Chris Alexander, think so. For them, unless you can speak English at the same level as an Oxford graduate , or French like their counterpart from the Sorbonne, you may never become a fullfledged citizen. It would be Canada’s loss. For many, speaking a second, or even third, language is an asset one brings to a job application. But it not indispensable to success…or to integration. The concepts behind a Multiculturalism Policy or a Just Society underscore this. People from non-English speaking countries such as Italy, Portugal, or Spain speak languages that hold treasuries of knowledge gathered over thousands of years. They will adjust. Italian Canadians have proved this over and over. Their first test of Citizenship should not be whether they have successfully abandoned their mother tongue. That may well happen over the generation(s). But it should have little or no bearing on one’s ability to a fullfledged Citizen. The Kenney/ Alexander policy is draconian, short-sighted and takes away previously accepted legitimate practices for acquiring Citizenship. One is left with the impression that Kenney and Alexander do not want immigrants to be citizens. I hope Rocco Galati proves as much in Court. Mubarak Ahmed is the President Toronto Region Liberal Party of Canada (Ontario) L'EDITORIALE Louise Russo l’ospite speciale di Tory: un segnale molto incoraggiante TORONTO - Un segnale, positivo e incoraggiante. La presenza di Louise Russo come “special guest” di John Tory durante la cerimonia di giuramento del neo sindaco rappresenta una svolta netta rispetto agli ultimi quattro anni a City Hall che va accolta con un applauso. Il primo cittadino di Toronto, nella giornata più importante perché dà il via ufficiale alla sua amministrazione a City Hall, ha voluto al suo fianco una donna simbolo di coraggio e perseveranza, valori che Louise in tutti questi anni ha dimostrato di possede- re. Siamo lontani anni luce dalle pagliacciate di fordiana memoria con Don Cherry e altri personaggi discutibili: al contrario qui siamo di fronte a una persona che ha sofferto moltissimo nella vita ma, allo stesso tempo, di fronte alle difficoltà ha saputo reagire, lottando con forza e coraggio. Louise Russo è il simbolo della violenza insensata che popola le nostre strade, un male che il nuovo sindaco Tory dovrà cercare di estirpare. Anche perché gli ultimi dati non sono certo confortanti. Stando infatti a Statistics Canada se da un lato il numero di omici- mi ha aiutato a “ Anna sfruttare quegli sconti di cui non conoscevo nemmeno l’esistenza. - Nancy R. ” “ Amo il fatto che Anna possa parlare in italiano e sia più facile per me capire. - Paulino M. ” di in Canada è in netto calo, a Toronto viviamo in contro tendenza, con il tasso in aumento. Ecco allora che la presenza della Russo nella cerimonia di investitura del nuovo sindaco assume un significato particolare che vale più di mille, vuoti e inutili proclami. Louise Russo venne colpita da una pallottola esplosa in un California Sandwich a Toronto nell’ottobre del 2004. Da allora la donna è rimasta paralizzata dalla vita in giù. Russo negli anni è diventata un’attivista contro la violenza. 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Le immagini, registrate da una telecamere ad una cinquantina di metri dall’abitazione della famiglia, confermano dunque i dubbi di investigatori ed inquirenti che ora vogliono capire perché Veronica ha raccontato loro una versione diversa da quella immortalata nei frame video. «Ho accompagnato Loris a scuola con la macchina e l’ho lasciato a poca distanza dal cancello» ha raccontato Veronica. Ma nelle immagini si vede invece che Loris, attorno alle 8.30, scende dalla Polo nera della mamma e va verso il portone di casa. Da quel momento in poi di Loris non ci sono più immagini, almeno tra quelle visionate inora dagli investigatori: ricompare, 8 ore dopo nel canalone a Mulino Vecchio. Morto. «Esistono diversi video che sono allo studio. Ci sono 42 telecamere che hanno ripreso 24 ore e sono tutte interessanti e utili» si limita a dire il procuratore di Ragusa Carmelo Petralia: il procuratore aggiunge anche che «non ci saranno tempi lunghi per chiarire le prime cose». Il che signiica che la svolta ancora non c’è ma che gli investigatori hanno imboccato una pista ritenuta molto interessante. Allo stato delle indagini sul registro degli indagati, con l’accusa SCHETTINO «Sulla nave io primo dopo Dio» Michele Giuntini RAGUSANO Loris, un video smentisce il racconto fatto dalla madre di sequestro di persona e omicidio, rimane comunque il solo nome di Orazio Filone, il cacciatore che sabato pomeriggio ha trovato il corpo di Loris nel fosso a Mulino Vecchio. Un atto dovuto per consentire di fare gli accertamenti irripetibili sulla sua auto e sui suoi vestiti. La sua posizione resta dunque al vaglio degli inquirenti, che continuano a ritenere poco plausibile la spiegazione che l’uomo ha dato del perché, appena saputo della scomparsa di Loris, si è diretto proprio in quel punto dove poi è stato trovato il corpo. Così come sono ancora da chiarire i rapporti dell’uomo con la famiglia del piccolo. Veronica Panarello, invece, al momento non è indagata e lo dice chiaramente il procuratore. Ma è evidente che gli investigatori e gli inquirenti - che anche ieri hanno continuato a sentire diversi testimoni - vorranno quanto prima chiarire il perché la donna ha mentito e fare una serie di atti uficiali. Il primo è arrivato già nel po- meriggio quando una quindicina tra poliziotti e carabinieri si sono presentati su mandato della Procura in via Garibaldi e sono rimasti nell’abitazione di Loris ino a tarda sera. Gli uomini della scientiica e del Racis hanno operato anche con il Luminol, per rilevare la presenza di tracce non visibili ad occhio nudo, e hanno raccolto una serie di elementi che saranno poi analizzati dagli specialisti dello Sco della polizia e del Ros dei carabinieri. IL DELITTO Abruzzese ucciso in Germania, arrestato italiano Matteo Alvini BERLINO - Dieci, undici colpi sparati in sequenza attraverso la porta a vetri del suo locale, la pizzeria “La Casa” di Nierstein, nel Land tedesco della Renania-Palatinato. Domenico Antonio Battista, il 51enne della provincia di Vasto titolare del ristorante, non ha scampo: cade a terra, morto, unica vittima della mano di un connazionale, sembra. Per l’omicidio la polizia locale ha arrestato un 36enne di nazionalità italiana. Che finora è l’unica persona incriminata per la morte dell’imprenditore. L’arrestato «conosceva la vittima», ha spiegato la procuratrice generale Andrea Keller, a capo delle indagini che dovranno fare luce sull’omicidio di Battista, «ma per quanto ne sappiamo non lavorava nel ristorante». C’è una foto che gira sui so- cial-network, ripresa dalla stampa locale, che immortalerebbe il momento del suo arresto: si vedono due agenti in borghese che tengono a terra un giovane, appena uscito da una Bmw. Sul caso sta lavorando a pieno ritmo una squadra speciale di investigatori della polizia della vicina Magonza, la “SoKo Casa”, dal nome del ristorante. Ma finora sono poche, pochissime le informazioni sul principale sospettato, che continua a tacere nella sua cella. E che secondo la stampa locale non era registrato come residente nella zona. Per questo la polizia continua a fare appello alla popolazione di Nierstein: chiunque abbia visto qualcosa quella notte, o abbia informazioni in proposito, parli. Un grande punto interrogativo resta sui motivi che avrebbero spinto l’assassino a premere il grilletto contro Battista. «La polizia sta indagando in tutte le direzioni e al momento non è esclusa nessuna pista», nemmeno quella della criminalità organizzata, riferisce Keller. Anche se il crimine di Nierstein sembra avere davvero poco a che fare con precedenti ben più famosi, come la strage di Duisburg, dove nel 2007 per una faida di ‘ndrangheta erano state trucidate sei persone. «L’assassino deve pagare, di qualunque nazionalità sia», chiede la madre Concetta dall’Italia, distrutta dall’uccisione del figlio. Presto il corpo potrebbe essere riconsegnato alla famiglia, al fratello Mario e al padre, che è partito da Vasto per riportarlo a casa. «Voglio sapere la verità sulla morte di mio figlio. Nessuno me lo può ridare, ma voglio sapere perché lo hanno ucciso in questo modo», ripete Concetta. A giudicare dal suo profilo Facebook, Domenico Antonio Battista amava il suo lavoro, la cucina, la famiglia, il mare, i cani. E poi si dilettava nel tempo libero a tirare di boxe al sacco che aveva appeso in casa, o ad andare in moto. Uno normale, come tanti. Sono decine le persone che da sabato hanno espresso il loro cordoglio sulla pagina del social-network della vittima. Domenica davanti al locale c’è stata anche una piccola veglia. Italiani e tedeschi, amici e avventori del ristorante, tutti senza parole per quel che è accaduto. Le luci del ristorante-pizzeria “La Casa” sono rimaste spente da sabato, il telefono continua a squillare a vuoto. E fuori un cartello giallo appeso sui menù esposti recita laconico: “La pizzeria è provvisoriamente chiusa’’. GROSSETO - Schettino sotto torchio anche ieri al processo di Grosseto, eppure, come ha detto lui stesso al pubblico ministero, quando comandava era «il primo dopo Dio» sulla nave, anche sulla Concordia, e anche nel mare del Giglio la sera del naufragio il 13 gennaio 2012. Schettino si è difeso anche così, non solo esaltando la sua perizia di navigatore ma rivendicando il suo ruolo. «Io come comandante sono il primo dopo di Dio», ossia le decisioni sono tutte sue e gli altri devono obbedire. Il pm Alessandro Leopizzi lo ha interrogato sette ore, mettendo in ila, dopo la prima parte di ieri, le tante e gravi accuse che lo riguardano. Tra queste «perché lei, Schettino, tardò a dare il segnale di emergenza generale?», ha domandato il pm. «Volevo far arrivare la nave più possibile sotto l’isola - ha risposto l’imputato - Altrimenti se avessimo dato i sette ischi brevi e uno lungo, con le vibrazioni che c’erano state, la gente si sarebbe tuffata in acqua», mentre la Concordia scarrocciava ancora in mare aperto. «Ho atteso a dare l’emergenza generale, me ne prendo la responsabilità», ha spiegato perché «sapevo esattamente i tempi di scarroccio della nave, io conoscevo bene la Concordia, volevo che si avvicinasse all’isola per dare l’emergenza generale. Il danno era ormai fatto. Andava mitigato». Il pm Leopizzi ha comunque insistito molto sul ritardato allarme anche perché la nave aveva i locali motore allagati, non aveva più propulsione, il generatore d’emergenza era ko: tutte cose che Schettino seppe presto. E quando ha chiesto degli annunci vocali rassicuranti fatti dare dal personale ai croceristi terrorizzati, Schettino ha risposto: «L’ho fatto per tranquillizzare le persone, temevo il panico. Non erano mica su un ottovolante». Il pm ha chiesto perché non avvisò la capitaneria (è un altro reato). E’ qui che Schettino tira in causa Roberto Ferrarini, il capo dell’unità di crisi della flotta di Costa quella sera, un altro dei co-indagati con Schettino che ha patteggiato: «Mi disse “Chiamo io la capitaneria”, mentre io feci chiamare la capitaneria di Civitavecchia cui do il mio cellulare, sempre nella consapevolezza che la nave rimanesse a galla». LA SAPIENZA Soldi per passare gli esami ROMA - Bastava metter mano al portafoglio per superare l’esame di “Statica e Teoria delle Strutture” o quello di “Tecnica delle costruzioni” alla facoltà di Architettura dell’Università La Sapienza di Roma. Con duemila euro era assicurato un bel 28; con dieci lezioni private, pagando dai 20 ai 50 euro l’ora, si poteva ottenere un 18 e invece per avere dei crediti formativi era necessario partecipare a dei viaggi a pagamento all’estero. Il “prezzario” era stato definito direttamente dal docente Antonio Patruno, ex professore a contratto dell’Ateneo romano, denunciato dai finanzieri del comando provinciale di Roma grazie ad un servizio della trasmissione televi- siva Le Iene andato in onda nel novembre 2011. La conclusione delle indagini preliminari ha portato alla contestazione di ben 34 capi di imputazione formulati dalla Procura della Repubblica di Roma per i reati di concussione, abuso d’ufficio, peculato, falso materiale e ideologico in atti pubblici. Con la complicità di una studentessa, gli inviati de Le Iene ripresero con telecamere nascoste il professore mentre nel suo studio privato dava indicazioni alla ragazza su come superare agevolmente alcuni esami a patto di pagare 2000 euro. Le domande venivano concordate e il pagamento era in contanti e in anticipo. CORRIERE CANADESE • GIOVEDI 4 DICEMBRE 2014 7 ITALIA ROMA Inchiesta mafia, Alemanno si autosospende Luca Laviola ROMA - Il giorno dopo la grande retata, Roma si sveglia stordita dall’impatto dell’inchiesta “Mafia Capitale”. In carcere per ora non ci sono politici, ma l’efetto del tornado giudiziario riguarda soprattutto i partiti. E non certo solo a livello locale. La presidente della Camera Laura Boldrini esprime «totale sdegno». Gianni Alemanno, ex sindaco Pdl indagato per associazione maiosa, si autosospende dagli incarichi in Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale. Il presidente del Pd Matteo Orini dice che il partito a Roma è «da rifondare e ricostruire su basi nuove». Ha un assessore e il presidente del Consiglio comunale indagati e dimissionari e altri esponenti sotto inchiesta. Con destra e sinistra sotto choc all’attacco va il Movimento 5 Stelle, che chiede al prefetto Giuseppe Pecoraro di sciogliere il Comune di Roma per iniltrazioni maiose. Mentre iniziano gli interrogatori di garanzia dei 36 arrestati - uno è ancora latitante - e il presunto capoclan Massimo Carminati non risponde ai magistrati, la politica prova a riprendersi dallo choc di un quadro desolante. «Manifesto totale sdegno - dice Boldrini - Bisogna fare quanto prima chiarezza, chi ha responsabilità deve renderne conto». In un’intervista il sindaco Ignazio Marino parla delle «pressioni» sul- SENATO la sua amministrazione, che «ha sbarrato le porte a chiunque volesse inluenzarla in qualsiasi modo», assicura. E dell’ormai ex assessore alla Casa Daniele Ozzimo (che nel rimpasto era addirittura in predicato per assumere le deleghe al sociale), indagato e dimessosi, dice: «L’ho conosciuto per la sua forza nell’imporre la legalità». Gianni Alemanno scrive alla leader di Fdi-An Giorgia Meloni e si sospende dagli incarichi “per evitare strumentalizzazioni”, dice, “ino a quando la mia posizione non sarà pienamente e positivamente chiarita”. E al Tg1 aferma: «Se c’era una cupola era bipartisan, andava da destra a sinistra» e ammette “errori” nella scelta della sua squadra. Un suo ex compagno di partito nel Pdl, Luca Gramazio, indagato e ritenuto vicino a Carminati, per ora non si dimette da capogruppo di Forza Italia alla Regione Lazio. «Non faccio parte di un sistema e lo dimostrerò - dice - Gli incontri con Carminati? Incontro un milione di persone». Il sisma di Maia Capitale fa tremare anche il Pd che vede un ex assessore Ozzimo e un ex presidente di aula indagati. E l’ex capogruppo al Campidoglio Umberto Marroni che compare nei discorsi della organizzazione di Carminati: «Neanche so chi è e non sono indagato», dice Marroni, ora deputato. Il presidente nazionale Orini parla di «una vicenda agghiacciante per il sistema criminale che emerge e le responsabilità della politica. Emerge a Roma un partito da rifondare». LA LEGGE ELETTORALE Il Jobs Act diventa legge ROMA - Alta tensione nel corteo di ieri a Roma contro il Jobs Act, mentre si discuteva al Senato la iducia sul provvedimento poi approvato in serata. Nella manifestazione organizzata da sindacati di base, precari e studenti sono state dapprima lanciate uova contro gli agenti che presidiavano i dintorni del Senato, tre dei quali, informa la Questura, sono rimasti feriti negli scontri che hanno fatto seguito. La Polizia avrebbe caricato i manifestanti con un’azione “di contenimento” dopo diversi tentativi di forzare il cordone, provocando la contusione di alcuni partecipanti al corteo. Al momento si stanno vagliando le immagini delle telecamere sulle divise degli agenti per identiicare gli autori dei disordini. In serata è poi arrivato il via libera deinitivo alla delega sul lavoro: ora, come sottolinea il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, il Governo punta ad approvare già entro ine anno i primi decreti delegati. “Il Jobs Act diventa legge. L’Italia cambia davvero. Questa è #lavoltabuona. E noi andiamo avanti”, twitta subito dopo il voto inale il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Il Parlamento «ci consegna un testo signiicativamente cambiato e migliorato», sottolinea invece Poletti dopo le polemiche dei giorni scorsi sullo scarso peso delle Camere, ribadendo che in pole position fra i decreti ci dovrebbero essere le norme attuative del contratto a tutele crescenti (e le modiiche dell’articolo 18) in modo da u- ta O! i d n IT T e V N ra - GARA p m Co CESSO C SU 5 yrs. running Italicum ancora in stallo tilizzare gli sgravi contributivi previsti dal ddl di stabilità per le assunzioni fatte nel 2015 e la revisione dell’Aspi con l’estensione del sussidio per chi perde il lavoro anche ai collaboratori (igura per la quale si prevede il ‘’superamento’’ con l’arrivo del contratto a tutele crescenti). Tempi più lunghi dovrebbero esserci invece per il varo della riforma del resto degli ammortizzatori sociali (cassa integrazione, la mobilità dovrebbe andare a esaurirsi a ine 2016) diluendo l’operazione (costosa) su più anni. «Questa è la grande legislatura delle riforme», ha detto prima del voto Renzi, esprimendo solidarietà al deputato Antonio Boccuzzi oggetto di insulti per aver detto sì al Jobs Act. Il provvedimento ha incassato il sì anche della minoranza Pd che ha votato la iducia «per senso di responsabilità» nonostante le criticità segnalate sulla delega. Soddisfazione per il testo è stata espressa dal presidente della Commissione lavoro del Senato (Ncd), Maurizio Sacconi che ha chiesto al Governo di scrivere nei decreti delegati «norme semplici e applicabili, a partire da quell’articolo 18 che dobbiamo lasciare alle nostre spalle con tutto il suo bagaglio di ostilità all’impresa e di accanimento ideologico». Meno soddisfatto della mediazione è apparso il presidente della Commissione lavoro della Camera, Cesare Damiano che al provvedimento ha dato un «sei meno meno». Giovanni Innamorati ROMA - La proposta lanciata martedì dal premier Renzi di approvare l’Italicum subito facendolo però entrare in vigore solo nel 2016 non sblocca il cammino di questa riforma, visto il fuoco di sbarramento che si alza dalle ile della minoranza del Pd. Ieri il voto di iducia sul Jobs Act in Senato ha bloccato la Commissione Afari costituzionali, dove però gli esponenti della minoranza del Pd hanno ribadito la richiesta che l’Italicum entri in vigore solo dopo l’approvazione della riforma del Bicameralismo, all’esame della Commissione della Camera. Ma anche qui è la stessa minoranza del Pd a sollevare con i propri emendamenti una serie di questioni che ne stanno rallentando l’iter. Dunque, il tentativo di governo e maggioranza del Pd è di riuscire a convincere una parte dei deputati della minoranza Dem, in modo da avere i numeri in Commissione e sbloccare lo stallo. Uno dei leader della minoranza, Gianni Cuperlo, ha confermato il proprio “niet” alla proposta Renzi di entrata in vigore diferita ma a data certa dell’Italicum. Un primo passaggio si avrà quando la Commissione Afari costituzionali del Senato voterà un ordine del giorno di Roberto Calderoli che prevede l’entrata in vigore della riforma elettorale dopo quella del bicameralismo. Se il bersaniano Miguel Gotor dovesse votare per l’ordine del giorno (che è solo un documento di indirizzo) il governo dovrebbe correre ai ripari per il prosieguo. Ed è quello che sta tentando di fare nell’altra Commissione afari costituzionali, quella della Camera, che sta votando gli emendamenti alla riforma del bicameralismo e del Titolo V. Anche qui la minoranza Dem, che è determinante in Commissione, ha presentato delle proposte di modiica su alcuni punti essenziali della riforma: la composizione del Senato; le procedure legislative; i poteri del governo nel chiedere il voto bloccato sui propri ddl. Vista la diicoltà a trovare una intesa la Commissione procede a rilento, cosa che ha suscitato la preoccupazione di Ncd, col suo capogruppo Dorina Bianchi, anche se il presidente della commissione Francesco Paolo Sisto ha garantito che il testo arriverà in Aula il 16 dicembre. Il governo e la maggioranza interna del Pd puntano non tanto a convincere tutta la minoranza (in commissione siedono Rosi Bindi, Gianni Cuperlo, Pierluigi Bersani, Alfredo D’Attorre, ecc) quanto alcuni di essi più attenti ai contenuti che allo schieramento, come i due costituzionalisti Andrea Giorgis e Giuseppe Lauricella. L’intenzione del governo è di accogliere alcuni loro emendamenti, o delle riformulazioni di essi, per esempio sul processo legislativo, sulle competenze del futuro Senato. Rocco Piccininno Ce ll 416 8 8 8 8 438 Fax 416 783 60 82 w w w.roccowork s.com Sutton Group - Tower Realty Ltd., Brokerage S u t t o n G r o u p Towe r 416 7 8 3 5 0 0 0 OFFERTA SPECIALE AGLI ABBONATI del Comprate o vendete con me e avrete un VOLO GRATIS* per l’ITALIA * Some Conditions Apply * GIOVEDI 4 DICEMBRE 2014 • CORRIERE CANADESE 8 ESTERI TERRORISMO Stop all’avanzata dell’Isis, raid dell’Iran NEW YORK - L’avanzata dello Stato Islamico in Iraq e in Siria «è stata fermata», assicura la Coalizione anti-Isis che da ora può contare anche sui raid dei caccia militari dell’Iran, che in modo autonomo hanno bombardato le postazioni dei jihadisti sul territorio iracheno. La campagna di aerea della Coalizione “comincia a mostrare dei risultati”, hanno scritto in un documento congiunto i sessanta Paesi anti-Isis, riuniti a Bruxelles su iniziativa degli Stati Uniti. Ma Damasco non è d’accordo, anzi, sostiene il contrario. I raid sono inefficaci, «non hanno prodotto risultati reali», ha detto il presidente Bashar al Assad. I bombardamenti aerei della coalizione, «ci avrebbero certamente aiutato se fossero stati seri ed efficaci, ma non abbiamo osservato alcun cambiamento e non ci sono stati risultati reali, ha detto Assad. L’affondo di Damasco arriva proprio mentre il Pentagono rivela che anche l’Iran, grande alleato del presidente siriano sta conducendo a sua volta raid aerei contro postazioni dell’Isis in Iraq. Al Jazeera ha mostrato le immagini dei caccia F-4 Phantom iraniani in volo sulla provincia irachena di MOGADISCIO Attacco suicida contro l’Onu, terrore in Africa Dyala e il portavoce del Pentagono, ammiraglio John Kirby, ha affermato che gli Usa hanno «indicazioni che Teheran ha condotto attacchi aerei contro l’Isis in Iraq con jet da combattimento». Ma si tratta di raid, ha subito precisato Kirby, che sono condotti dall’Iran in maniera indipendente, ovvero non sono coordinati con gli Usa, perché, ha detto, «non è cambiato nulla riguardo alla nostra politica in base alla quale non coordiniamo le nostre attività con gli iraniani». Un concetto ribadito anche a Bruxelles dal segretario di Stato John Kerry, secondo il quale «è evidente che è un bene» se l’Iran colpisce l’Isis, ma nella politica degli Usa verso l’Iran «nulla è cambiato» e quindi «non c’è alcun piano di coordinamento». Chiaro il riferimento al braccio di ferro sul programma nucleare di Teheran. A sua volta, l’Iran non conferma né smentisce. «Non c’è stato alcun cambiamento nella politica iraniana per fornire supporto e consulenza alle autorità irachene nella lotta contro Daech (a- cronimo arabo per l’Isis, ndr)», ha solo detto il portavoce del ministro degli Esteri iraniano, Marzieh Afkham. Ma resta il fatto che nel comunicato diffuso al termine dalla riunione ministeriale dei 60 paesi della coalizione anti-Isis si afferma che finalmente i raid iniziano a produrre dei “risultati” visibili. “Le forze irachene e le forze del governo regionale del Kurdistan, con il sostegno di raid aerei della coalizione, stanno riguadagnando terreno in Iraq”, secondo quanto si legge nel documento. IL VIRUS Ebola, migliora il medico italiano di Emergency Tuttavia, precisano i sanitari dello Spallanzani, persiste la sintomatologia presente nei giorni precedenti, con un leggero miglioramento, e permane una profonda spossatezza. La prognosi resta riservata. I segnali di miglioramento, in ogni caso, spingono ad un cauto ottimismo e l’auspicio è che l’ulteriore trattamento con un farmaco sperimentale, iniziato ieri, possa bloccare l’evoluzione della malattia. Ancora nessun dettaglio è stato fornito dai medici sul nome dei farmaci utilizzati. Certo è che l’ultimo trattamento sperimentale impiegato è la quarta ‘arma’ sulla quale i sanitari stanno scommettendo. Il medico, infatti, è stato finora trattato con u- Manuela Correra ROMA - Difficile dire se sia per effetto del trattamento iniziato martedì pomeriggio con un nuovo farmaco sperimentale, ma ieri il medico italiano di Emergency colpito da Ebola e ricoverato allo Spallanzani sta meglio: le sue condizioni, hanno affermato i sanitari che lo hanno in cura, sono «leggermente migliorate e attualmente non ha la febbre». Una buona notizia, dopo il peggioramento generale del quadro clinico del paziente “zero” nei giorni scorsi: il paziente, si legge nel bollettino medico numero nove, ‘’è contattabile e risponde a tono alle domande poste’’. na terapia antivirale, il plasma di soggetti convalescenti, ovvero ormai guariti da Ebola (che gli viene somministrato sulla base delle condizioni cliniche e non quotidianamente) ed un altro farmaco, sempre sperimentale e mai utilizzato prima d’ora per un caso di Ebola, che agisce sulla risposta del sistema immunitario. Per curare il paziente zero, i medici potranno ricorrere a tutte le opzioni terapeutiche sperimentali attualmente disponibili, dal momento che contro la malattia da virus Ebola non esiste ancora una terapia ufficiale. All’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) è stata infatti chiesta l’autorizzazione per tutti i farmaci possibili, e ciò proprio al fine di avere la disponibilità di tutti i medicinali che dovessero rendersi indispensabili. E se in Italia c’è apprensione per le condizioni del medico, il conto delle vittime del virus in Africa continua a salire: il numero di morti, secondo gli ultimi dati resi noti dall’Organizzazione mondiale della sanità, ha raggiunto la cifra di 6.055, con 17.111 casi. L’emergenza Ebola, dunque, continua. Tanto che il presidente Usa, Barack Obama, ha esortato il Congresso a sbloccare i finanziamenti per frenare l’epidemia: «Non possiamo sconfiggere l’Ebola senza ulteriori fondi», ha detto il presidente durante una visita all’Istituto di Sanità a Bethesda, nel Maryland. ROMA - Gli integralisti somali Shabaab hanno riportato il terrore nel cuore di Mogadiscio, con un attentato kamikaze contro un convoglio Onu, mentre continua in Nigeria lo spargimento si sangue che vede protagonisti i Boko Haram. È di almeno quattro morti e una decina di feriti il bilancio dell’attentato suicida contro il convoglio Onu all’uscita dell’aeroporto di Mogadiscio. Secondo quanto riferito da fonti di polizia, il kamikaze si è infiltrato con un’auto imbottita di esplosivo tra il convoglio e la sua scorta, poi si è fatto esplodere. «Il boato è stato fortissimo - ha raccontato un testimone - Tutta l’area è stata avvolta da una colonna di fumo. Non riuscivo nemmeno a vedere i morti e i feriti che giacevano a terra». Tra le vittime non figurano dipendenti delle Nazioni Unite. «Un attacco contro soldati somali e dipendenti stranieri delle Nazioni Unite»: così un portavoce dei miliziani integralisti somali Shabaab ha definito l’operazione suicida. L’area dell’aeroporto è strategica e fortificata: è lì che fanno base i 22mila soldati della forza di pace dell’Unione africana impegnata nella lotta contro gli Shabaab. È poi la porta di accesso al quartiere delle ambasciate della capitale somala. L’attentato di Mogadiscio arriva a 24 ore dal massacro nella cava a Koromey, nel nordest del Kenya al confine con la Somalia, e che ha provocato la morte di almeno 36 persone non musulmane. I miliziani somali Shabaab hanno rivendicato anche questa strage, sbandierando di avere ucciso dei “cristiani”. Gli integralisti hanno agito di notte, sorprendendo i minatori nel sonno: hanno separato i musulmani dai non musulmani e allineato questi ultimi sul terreno per poi freddarli con un colpo di arma da fuoco alla testa. TEL AVIV Israele al voto il 17 marzo, sale ancora la tensione nelle colonie Massimo Lomonaco TEL AVIV - Nel primo giorno di crisi del governo di Benyamin Netanyahu, con la data delle elezioni fissata per il prossimo 17 marzo, due israeliani sono stati accoltellati da un ragazzo palestinese in un supermercato della città colonia di Malè Adumim, in Cisgiordania. Secondo le prime ricostruzioni, il ragazzo, un palestinese di Gerusalemme est, è entrato in un supermarket della catena Rami Levy di Mishor Adu- mim (la zona industriale del luogo) e si è scagliato contro due avventori, ferendoli all’addome e alle braccia. Una guardia civile, presente sul posto per fare acquisti, ha subito estratto la pistola e ha sparato alle gambe dell’assalitore, ferendolo. La polizia ha poi fermato per accertamenti altri due palestinesi che sembrano essere coinvolti nell’attacco. Il luogo dell’attentato - come hanno ricordato i media - non è privo di significato: la catena Rami Levy in Cisgiorda- nia rappresenta da sempre “un’isola di normalità’’ e di coesistenza in quanto vede fra i suoi dipendenti sia israeliani sia palestinesi. E non sono pochi i palestinesi a farvi acquisti, fianco a fianco con gli israeliani. «È evidente - ha sottolineato il sindaco Benny Kashrie - che il terrorista voleva colpire questa coesistenza». L’attentato - il secondo del genere negli ultimi tre giorni - ha confermato, fin dalle prime reazioni, quanto il tema della sicurezza sarà uno dei principali del- la prossima campagna elettorale. Senza dimenticare lo stallo totale di una qualsivoglia trattativa tra israeliani e palestinesi. Una realtà complessiva che ha segnato con forza i dissensi tra Netanyahu e i ministri centristi Yair Lapid e Tzipi Livni silurati dal premier addirittura con l’evocazione di un ‘’tentato putsch’’. La Livni ieri ha replicato per le rime definendo Netanyahu un «leader che ha paura dei suoi ministri e del mondo esterno e che va rimpiazzato». Il voto del 17 marzo si appresta così a diventare un vero e proprio referendum su Netanyahu e la sua politica di questi anni. Del resto è stato lo stesso premier e leader della destra ad avvalorare questa interpretazione dell’impasse politica di Israele. «Le elezioni - ha argomentato - hanno un solo significato: scegliere chi guiderà la nazione». E Netanyahu ha mostrato di non avere dubbi su chi debba essere, ammonendo l’elettorato che solo il suo partito, il Likud, «può farlo». Check our HOT TOPICS online www.corriere.com To advertise or subscribe call: 416-782-9222 CORRIERE CANADESE • GIOVEDI 4 DICEMBRE 2014 9 SPETTACOLI A TORONTO Guglielmo Tell, l’opera rivoluzionaria di Rossini Adriana Frisenna TORONTO - «Cinque mesi impiegai a comporre il Guglielmo Tell, e mi parve assai. Lo scrissi in campagna al Petit-Bourg nella villa dell’amico Aguado. Vi si faceva vita assai gaia: io avevo preso una gran passione per la pesca alla lenza e perciò mandavo avanti il mio lavoro con poca regolarità. Ricordo di aver abbozzato la scena della congiura una mattina, stando seduto sulla riva dello stagno, in attesa che il pesce abboccasse all’amo. Ad un tratto mi accorsi che la canna da pesca era sparita, trascinata da un grosso carpione, mentre ero tutto infervorato ad occuparmi di Arnoldo e Gessler». Così Gioacchino Rossini raccontava la gestazione del Guglielmo Tell, l’opera scritta nel 1828 per l’Académie Royale de Musique (l’Opéra) su libretto di Étienne de Jouy e Hippolyte Bis tratto dal Wilhelm Tell di Schiller e che ha cambiato la storia del melodramma, aprendo una nuova via. L’ultima e rivoluzionaria opera di Gioachino Rossini, Guglielmo Tell sarà rappresentata venerdì sera alla Roy Thompson dall’orchestra, dal coro e dai solisti del Teatro Regio di Torino (circa 160 componenti), ospite della Toronto Symphony Orchestra grazie alla collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura. Si tratta dell’unica tappa canadese del tour nordamericano dell’orchestra e del coro Teatro Regio di Torino dopo i successi al Metropolitan di New York e il tour con la Israel Philharmonic Orchestra. L’opera sarà interpretata in forma di concerto e diretta dal maestro Gianandrea Noseda, ammirato e riconosciuto a livello internazionale. Rossini cominciò a scrivere il Guillaume Tell nella primavera del 1828. Da qualche anno risiedeva a Parigi e il pubblico aspettava con ansia un’opera nuova, in francese e ideata esplicitamente per la platea parigina. Il lavoro fu completato in cinque mesi (un tempo insolitamente lungo per il musicista) e avrebbe dovuto andare in scena immediatamente, ma una serie di contrattempi costrinse a rimandare il debutto di mese in mese. L’attesa fece crescere in modo smisurato le aspettative del pubblico e i prezzi dei palchi. Quando l’opera andò finalmente in scena, nell’agosto del 1829, i più l’accolsero con freddezza. Solo una parte dei critici e dei musicisti, come Berlioz e Donizetti, seppero apprezzare la bellezza di una musica squisitamente romantica. Nonostante tutto, per diversi decenni l’opera circolò tra i principali teatri europei sia nella versione francese originale che nella traduzione italiana realizzata da Calisto Bassi nel 1831. Dopo la prima parigina, un cuoco realizzò una torta dedicata all’opera a base di mele (ovviamente!), decorata con una freccia e una balestra e sormontata da una mela di zucchero attraversa- positore (il 13 novembre del 1868 a Passy, alle porte di Parigi), Rossini non comporrà più opere: scriverà brani sacri, brani da camera e divertissement che chiamerà Péchés de vieillesse. Guglielmo Tell rimarrà la sua ultima opera. Il concerto si svolgerà alle 7 pm alla Roy Thompson Hall (con due ricevimenti durante l’intervallo) e sarà anticipato alle 6 pm da un ricevimento durante il quale saranno servite specialità gastronomiche e vino piemontese. Alla fine del concerto alle 11 pm ci sarà un brindisi con il maestro Noseda e gli artisti dello spettacolo. ta da una freccia di zucchero color argento. Proprio interpretando il ruolo di Arnoldo, il tenore Gilbert-Louis Duprez usò una voce piena, cosiddetta “di petto”, e venne perciò considerato l’inventore del “do di petto”, nota che Rossini definì un «urlo di un cappone sgozzato». «Io reputo il Guglielmo Tell la nostra Divina Commedia», scrisse Bellini mentre per Donizetti, «il primo atto e il terzo li ha scritti Rossini, il secondo Dio». Per le sue novità e per le sue pagine memorabili, l’opera è considerata un capolavoro assoluto di Rossini, come il Barbiere di Siviglia, pur godendo di una popolarità decisamente diversa. Molti critici hanno individuato nel libretto il responsabile della scarsa diffusione del lavoro, tuttavia, come afferma Fedele D’Amico, «la drammaturgia è lenta per il livello monumentale delle sue componenti, che vogliono essere contemplate a lungo; ma è sapientissima e tale da rialzare l’attenzione dell’ascoltatore continuamente». Secondo il maestro Gianandrea Noseda il Guglielmo Tell è uno dei più grandi capolavori del repertorio operistico di tutti i tempi. «Credo che Rossini, con molta sensibilità, avesse avvertito il cambiamento in atto intorno a sé – commenta il dinamico direttore dell’orchestra del Teatro Regio - Così decide di uscire di scena ma lo fa con un coup de théâtre da maestro, facendo vedere al mondo, con il Guglielmo Tell, che se solo avesse voluto sarebbe diventato un punto di riferimento anche nel nuovo melodramma dell’Ottocento». Noseda analizza il capolavoro di Rossini in una lucida prospettiva storica e lo definisce: «Un titolo con cui fare i conti per riassumere l’esperienza del passato, ricavarne il meglio e proiettarsi nel futuro». Il Guglielmo Tell è stata l’ultima opera composta da Rossini. Nei Adriana Frisenna è la Acting Director dell’Istituto Italiano di Cultura di Toronto trentanove anni che separano la sua messa in scena (il 3 agosto del 1829 a Parigi) e la morte del com- SEASON PRESENTING SPONSOR PRESENTA: GIANANDREA NOSEDA, DIRETTORE : L L E T O M GUGLIEL TORINO) IO G E R O R T A THEATRE (TE TURIN ROYAL SPETTACOLO COLOSSALE, SOLO PER UNA NOTTE! Nella foto in alto, il direttore d’orchestra Gianandrea Noseda. Nelle altre immagini, coro e orchestra del Teatro Regio di Torino Gianandrea Noseda, direttore Dalibor Jenis, baritono (Guglielmo Tell) Enea Scala, tenore (Arnoldo Melcthal) Angela Meade, soprano (Matilde) Marco Spotti, basso (Gualtiero Farst) Fabrizio Beggi, basso (Melcthal) VENERDÌ 5 DICEMBRE ALLE 7PM Marina Bucciarelli, soprano (Jemmy) Rossini: Guglielmo Tell Anna Maria Chiuri, mezzo-soprano (Edwige) (opera in concerto in italiano con Gabriele Sagona, basso (Gessler) sottotitoli teatrali in inglese) Mikeldi Atxalandabaso, tenore (Ruodi) Saverio Fiore, tenore (Rodolfo) 6.15 pm Chat nella Lobby Paolo Maria Orecchia, basso (Leutoldo) prima del concerto Orchestra & Coro Teatro Regio Torino ACQUISTATE I BIGLIETTI DA 33 DOLLARI ROY THOMSON HALL 416.593.4828 TSO.CA/WilliamTell TEATRO REGIO TORINO is sponsored by MAIN SPONSORS OFFICIAL AIRLINE SPONSOR SPECIAL THANKS TO GIOVEDI 4 DICEMBRE 2014 • CORRIERE CANADESE 10 ESTERI FOCUS Firenze aspetta la Juve, vale un derby Venerdì l'anticipo tra le dua rivali: lo stadio sarà tutto esaurito, media da tutto il mondo FIRENZE - A Firenze come dici Juventus si alza la febbre e si infiamma il clima. È così da tanto tempo e lo è anche oggi alla vigilia della partita di venerdì nel capoluogo toscano dove sono attesi 2.000 tifosi. Così nessuno può credere a chi dice che Fiorentina-Juve sia una partita come le altre. In mancanza di stracittadine per i sostenitori viola è questo il derby che spesso vale una stagione. Figurarsi poi se capita come un anno fa, Fiorentina sotto di due reti alla fine del primo tempo e avanti di quattro a fine gara grazie alla tripletta di Giuseppe Rossi e al gol di Joaquin per una storica rimonta. Stavolta Pepito, dopo il quarto intervento al ginocchio destro, sarà in tribuna a fare il tifo ma le tre vittorie di fila conquistate nell’ultima settimana hanno trasmesso entusiasmo a tutto l’ambiente viola e spinto più che mai i tifosi a correre al botteghino. I biglietti per la sfida di venerdì sono ormai introvabili, ne sono rimaste solo poche centinaia e per lo più per posti a visibilità limitata Giuseppe Rossi, il match winner di Fiorentina-Juventus dello scorso anno, venerdì non sarà in campo ma in tribuna e il Franchi venerdì sarà esaurito. I biglietti saranno comunque in vendita da oggi: non è garantito che si possa seguire per intero in match, ma sarà possibile respirare il clima della sfida e, comunque, si potrà dire: io c’ero. Non mancheranno dunque i tradizionali sfottò, alcuni dei quali hanno segnato in qualche modo la storia della rivalità, come lo slogan “Meglio secondi che ladri” coniato molti anni fa dalla storica testata fiorentina “Il Brivido Sportivo” e stampato su migliaia di adesivi che tappezzarono la città. E anche se, rispetto ai momenti più “caldi” del rapporto tra i tifosi dei due club il termometro sembra segnare una febbre un po’ più bassa, i responsabili dell’ordine pubblico non intendono abbassare la guardia. I supporter bianconeri arriveranno da varie regioni, sia con pullman organizzati che con mezzi privati. Per prevenire disordini, una volta arrivati a Firenze saranno scortati dalla polizia fino allo stadio Franchi. Predisposti anche controlli all’altezza dei caselli autostradali. La curva Fiesole come sempre sta preparando una coreografia ad effetto e la sede del club è stata inondata di richieste di accrediti stampa da tutto il mondo, Usa, Argentina, Arabia, Germania, Francia, persino dal Guatemala. Perchè Fiorentina-Juve ormai ha varcato ogni confine. *Fiorentina-Juventus in diretta anche a Toronto, Raitalia, 2.45 am ora di Toronto. I GIALLOROSSI I BIANCONERI Testa ai viola ma l’Atletico incombe Pjanic “vede” lo scudetto TORINO - Massimiliano Allegri ha un bel dire, come fanno tutti gli allenatori del mondo, che «bisogna pensare a una gara per volta, partita per partita». La Juventus che si accinge ad affrontare venerdì prossimo la Fiorentina non può non pensare che - subito dopo - è attesa da una partita fondamentale come quella del 9 dicembre contro l’Atletico Madrid. Una partita che vale la stagione, non è contemplato sbagliarla. Nello stesso tempo la Juventus, a cominciare da Massimiliano Allegri, è consapevole della delicatezza della trasferta di Firenze. Per tanti motivi. In primo luogo per la forza oggettiva dalla squadra di Montella: dopo le diicoltà di inizio campionato, i viola hanno ritrovato ora equilibrio e convinzione (i 4 gol riilati al Cagliari ne sono la prova più evidente). In secondo luogo, quella con la Fiorentina è una partita delicata per i suoi risvolti psicologici. Proprio a Firenze la Juve di Conte, lo scorso campionato, incocciò nel più clamoroso sbandamento della stagione: in vantaggio di due reti, ne subì quattro che misero alla prova la sua capacità di tenuta. In terzo luogo, perdere a Firenze avrebbe conseguenze sulla fondamentale prestazione di martedì in Champions. È per tutto questo che Massimiliano Allegri non pensa “partita per partita” in vista di Firenze, ma prepara la gara contro la Fioren- tina tenendo ben presente anche quella con l’Atletico Madrid. Il tecnico, nonostante l’emergenza in difesa (Lichtsteiner squaliicato, Barzagli, Asamoah e Caceres infortunati) è orientato a far riiatare almeno uno tra Marchisio e Pirlo, con Pereyra dentro dal primo minuto. Lo stesso per Llorente, che dovrebbe lasciare spazio a Morata, e Tevez, che potrebbe lasciare spazio a Giovinco. Tutto questo mentre riprendono a serpeggiare, seppur sotto forma di sottofondo lontano, le voci che vorrebbero Vidal tornare sul mercato a gennaio. Anche se non vi sono conferme uiciali, si torna a parlare di un interessamento del Manchester City. A riaprire questa ipotesi, o quantomeno a non chiuderla in modo deinitivo, ROMA - «La partita più importante è sempre la prossima». A Trigoria il mantra di Rudi Garcia è ormai stato assorbito in tutto e per tutto dallo spogliatoio della Roma. Per pensare alla gara in programma tra una settimana col Manchester City, decisiva per il passaggio agli ottavi di Champions League, ci sarà tempo, quello che conta adesso è battere sabato il Sassuolo per continuare il duello a distanza con la Juventus. Lo scudetto, più dell’Europa, è infatti un traguardo che dopo tanti anni di attesa sembra inalmente tornato a portata di mano. «Vincerlo sarebbe un sogno, veramente - confessa Miralem Pjanic, uno degli uomini chiave nel gioco del tecnico francese -. E’ quello che mi ha dato una motivazione in più per irmare e rimanere. Voglio assolutamente vincere qualcosa qui. Nel prossimo futuro della Roma c’è lo scudetto, sicuro. Stiamo lavorando bene, abbiamo una squadra forte, con una buona mentalità, tutti vogliamo vincere». Prima però si dovranno fare i conti con la Juventus e con quei tre punti di gap in classiica dai bianconeri frutto dello scontro diretto perso a Torino. Farsi distrarre dall’impegno in Champions potrebbe quindi costar caro alla Roma, che già lo scorso anno inì col pareggiare all’Olimpico col Sassuolo. Ecco perché Pjanic ricorda che «come dice Garcia la partita più importante è sempre la prossima. Noi dobbiamo è stato lo stesso Vidal, con un’intervista concessa alla cilena Radio Cooperativa. Alla domanda se fossero vere le voci di un nuovo interessamento del club inglese nei suoi confronti, il giocatore ha risposto: «A Torino sto bene, la Juventus è casa mia. E comunque di queste cose si occupa il mio agente». Nel frattempo la Juventus ieri ha ricevuto a Vinovo il saluto di un campione del mondo, Felice Gimondi, accompagnato dall’ex ciclista professionista Massimo Ghirotto. Gimondi e Ghirotto sono stati accolti dall’ad Giuseppe Marotta, grande appassionato di ciclismo, da Pavel Nedved e dal direttore sportivo Fabio Paratici. *Nella foto, Felice Gimondi e Pavel Nedved a Vinovo VISIT YORKDALE FORD LINCOLN ALL NEW 2015 F150 S/CREW 4X4 CASH PRICE essere pronti, sabato ci aspetta il Sassuolo, una partita importante che stiamo preparando bene perché vogliamo assolutamente i tre punti». Magari grazie a un’altra rete del bosniaco: «Il mio rapporto col gol? Sono più un giocatore che, anche a due metri dalla porta, preferisce dare il pallone a un compagno. Se capita di tirare lo faccio, ma se mi viene in mente una giocata all’ultimo secondo la faccio. Ovvio che fa più piacere un gol ma anche fare assist è bello». La specialità di Pjanic, tuttavia, sembrano essere i calci piazzati. A parlare per lui sono i dati: ha trasformato il 13% delle punizioni battute in Serie A (7/52) ed è il migliore tra i giocatori con più di 15 tentativi dal 2011/12. Col Sassuolo diicilmente Garcia lo farà risposare, mentre sarà da valutare in che modo il tecnico gestirà l’utilizzo di Strootman che, dopo i due scampoli di partita con Torino e Cska, non vede l’ora di tornare a vestire una maglia da titolare. Chi invece potrebbe accomodarsi in panchina è Astori, difidato e perciò a rischio squaliica. L’alternativa, da inserire al ianco di Manolas, è rappresentata da Yanga-Mbiwa, tornato ad allenarsi regolarmente col resto del gruppo e ormai pienamente recuperato. Sabato gli unici indisponibili certi, oltre a Castan (sottoposto ieri ad intervento neurochirurgico per la rimozione di un cavernoma alla testa), saranno Torosidis e Ucan. † TO PLACE AN ORDER TODAY! +HST ALL NEW ALL NEW Claudio Di Pede BODY STYLE 2.7L V6 ECOBOOST ENGINE [email protected] ALL NEW ALL NEW ALUMINUM BODY 416-787-4534 ext. 118 IMPROVED FUEL ECONOMY †See dealer for details. 3130 Dufferin Street, just North of Lawrence CORRIERE CANADESE • GIOVEDI 4 DICEMBRE 2014 11 SPORT Mchedlidze come Ibra, Empoli piega il Genoa Coppa Italia, quarto turno: il due a zero al volo di tacco, toscani agli ottavi con la Roma EMPOLI (Firenze) - Vittoria e passaggio del turno di Coppa Italia per l’Empoli che al Castellani ha battuto 2-0 il Genoa. Gara mai in discussione visto che la prestazione degli azzurri padroni di casa è stata nettamente superiore a quella dei liguri. In campo molte secondo linee, Sarri e Gasperini hanno puntato sul turnover, ma è stato l’attacco azzurro a fare la diferenza con uno scatenato Laxalt sulla trequarti e un mastodontico Mchedlidze che ha fatto ciò che voleva in attacco. Il Genoa ha fatto il suo gioco, ma la linea mediana schierata a Empoli ha mostrato varie lacune. Partita divertente nonostante il terreno reso pesante dalla pioggia. Subito in gol, al 5’, Laxalt che sfrutta un assist perfetto al limite dell’area di Pucciarelli e batte Lamanna. Il Genoa avrebbe subito la replica pronta, ma un minuto dopo lo svantaggio il sinistro poten- L'attaccante georgiano Levan Mchedlidze ha segnato di tacco, imitando il colpo dello scorpione reso famoso da Ibrahimovic te di Greco viene deviato da Bassi in corner. Nell’Empoli si scatena Zielinski, il polacco avrà infatti ben tre occasioni per il raddoppio, sempre conclusioni mancine terminate di poco fuori. Anche Mchedlidze ha la sua occasione, ma al 22’ la palla termina di po- chissimo fuori. Il Genoa non c’è, solo al 1’ del secondo tempo sfiora il pari con Sturaro colpendo il palo. Ma la perla della serata è proprio del georgiano Levan Mchedlidze il cui gol entra di diritto fra i più belli degli ultimi an- ni: un colpo dello scorpione su corner, una rete alla Ibrahimovic, che chiude la gara. Empoli atteso a gennaio dalla sfida negli ottavi di finale contro la Roma. Empoli (4-3-2-1): Bassi, Hysaj, Bianchetti, Barba, Mario Rui (19’ st Tonelli), Croce (13’ st Valdifiori), Signorelli, Laxalt, Zielinski, Mchedlidze (29’ st Aguirre), Pucciarelli. (1 Pugliesi, 33 Sepe, 3 Agrifogli, 24 Rugani, 30 Gemignani, 14 Dioussé, 18 Verdi, 15 Piu). All.: Sarri. Genoa (3-5-2): Lamanna, Antonini (19’ st Matri), De Maio, Burdisso, Rosi, Greco (35’ st Rincon), Sturaro, Mussis, Marchese, Lestienne, Fetfatzidis (9’ st Pinilla). (1 Perin, 39 Sommariva, 5 Izzo, 21 Edenilson, 24 Iago Falque, 33 Kucka, 32 Matri). All.: Gasperini. Arbitro: Di Bello di Brindisi. Reti: nel pt 5’ Laxalt; nel st 28’ Mchedlidze. . INGHILTERRA, TURNO INFRASETTIMANALE L’ATALANTA TROVA LA VIOLA Chelsea e City vittoriose Boakye spazza via l’Avellino LONDRA - Chelsea e Manchester City vincono nel turno infrasettimanale di Premier: la distanza tra la capolista e la prima inseguitrice non cambia, la squadra di Mourinho comanda con 6 punti di vantaggio. I Blues, dopo qualche diicoltà iniziale (traversa di Kane all'8'), si sbarazzano facilmente del Tottenham di Lamela (30). Sblocca Hazard, dopo un uno-due con Drogba. Il portiere Lloris sbaglia il rinvio, Hazard serve Oscar che mette l'ivoriano nelle condizioni di battere a rete. Nella ripresa Remy sostituisce Drogba e proprio l’attaccante francese chiude la partita. Super Aguero - Il City vince sul campo del Sunderland (14). Apre Wickham, poi si scatena la coppia Aguero-Jovetic (un gol e un assist a testa). In particolare bellissima la rete del pari dell'argentino, che segna con un gran destro da fuori. Nella ripresa arriva anche il gol di Zabaleta e la seconda zampata di Aguero, in forma strepitosa ad una settimana dalla sfida di Champions con la Roma. L’Arsenal vince con Sanchez - Alexis Sanchez, nel finale di partita, regala all’Arsenal la vittoria contro il Southampton di Pellè (1-0): l'attaccante conclude un'azione insistita dei Gunners facendosi trovare al posto giusto sull'assist di Ramsey. Psg sorpasso mancato - Il Psg manca l’occasione di tornare in vetta alla classifica della Ligue 1 superando il Marsiglia. La squadra di Blanc pareggia 1-1 sul campo del Lilla: non basta il gol di Cavani al 29' per regalare i tre punti ai parigini che poi devono accontentarsi del pari per un autogol di Sirigu al 42’ che rovina la festa a Lavezzi e compagni. Il Psg deve fare a meno di Ibrahimovic ma l’uruguaiano ex Napoli sblocca il risultato. Poi l’autogol del portiere e nella ripresa non arriva il gol vittoria. Il Marsiglia resta in testa a quota 35 mentre il Psg sale a 34. BERGAMO - In uno stadio semideserto (914 spettatori) l’Atalanta batte 2-0 (doppio Boakye) l’Avellino e si qualifica agli ottavi di Coppa Italia: il 14 gennaio sfiderà la Fiorentina. Dopo gli incidenti seguiti alla sfida con la Roma, la spinta della curva bergamasca è forzatamente ridotta: la maggioranza degli ultras, senza tessera del tifoso (era obbligatoria per assistere al match), preferisce trasferirsi a Zingonia per tifare la Primavera impegnata contro il Milan. I pochissimi presenti intonano qualche coro contro giornalisti, forze dell’ordine e ministro Alfano, invocando anche la revoca del divieto di trasferta imposto dal Viminale. Il settore ospiti è chiuso per volere del prefetto, ma alcuni tifosi avellinesi “locali” (e tesserati) spuntano in tribuna. In campo le riserve atalantine mettono subito alle corde l’Avellino e al 13’ sbloccano il risultato. Passaggio da destra di Scaloni, Boakye controlla e mette nell’angolino. L’attaccante si ripete al 18’ con un bel piatto al volo su assist di Bianchi: 2-0 e match virtualmente chiuso. L’Atalanta non corre ulteriori rischi: gestisce il possesso di palla e conduce in porto il risultato. Inutile l’assalto finale degli irpini, che perdono ma non sfigurano. I bergamaschi si godono il successo: almeno in Coppa i gol sono arrivati. Ora bisognerà aggiustare la mira anche in campionato. La brutta notizia è che domenica, contro il Cesena, Boakye (squalificato) non ci sarà. Atalanta (4-4-2): Avramov, Scaloni, Benalouane, Biava (34’ st Dramè), Bellini, Spinazzola (19’ st D’Alessandro), Baselli (1’ st Grassi), Migliaccio, Molina, Boakye, Bianchi. All. Colantuono. Avellino (4-3-3): Frattali, Pisacane, Ely (25’ st Vergara), Fabbro, Petricciuolo, Angeli, Arini (1’ st Kone), D’Angelo, Soumarè, Pozzebon, Castaldo (11’ st Comi). All. Rastelli. Arbitro: Minelli di Varese. Reti: nel pt al 13’ e al 18’ Boakye CESENA ELIMINATO Udinese avanti ai supplementari UDINE - L’Udinese passa il turno di Coppa Italia battendo ai supplementari un Cesena generoso. I friulani hanno la meglio solamente dopo 120 minuti di gioco e dopo essere stati in svantaggio. I due tecnici decidono di mandare in campo due squadre largamente rimaneggiate, piene di secondo linee, ma è partita vera. Pronti via e gli ospiti sono già in vantaggio: al 4’ Djuric con un colpo di testa su assist di Mazzotta batte un incolpevole Scufet. L’Udinese accusa il colpo ma trova la forza di reagire e al 20’ trova il pareggio con un potente tiro di Allan dalla destra che si insacca sotto la traversa. Alla ine del primo tempo sono i padroni di casa a passare in vantaggio: questa volta è Bruno Fernandes a sfruttare al meglio un assist da sinistra di Pasquale. Nel secondo tempo il copione non cambia: partita aperta e frequenti cambiamenti di fronte. Al 55’ è ancora Mazzotta a fare l’assist vincente, questa volta per Succi. La partita a questo punto diventa nervosa: ioccano le ammonizioni e il cesenate Volta viene espulso. Si arriva così ai supplementari, dove la stanchezza dei giocatori e la superiorità numerica dei friulani incidono sulla partita. Al 9 del primo tempo supplementare Lucas Evangelista porta l’Udinese di nuovo in vantaggio mentre a 4 minuti dalla ine Thereau issa il punteggio sul 4-2. Udinese (3-4-1-2): Scufet, Bubjnic, Danilo, Belmonte, Pasquale, Pinzi, Allan, Guilherme (72’ Théréau), Piris (85’ Lucas Evangelista), Bruno Fernandes (103’ Kone), Alex Geijo. Allenatore: Stramaccioni. Cesena (4-3-1-2): Agliardi, Capelli, Volta, Krajnic, Mazzotta, Valzania (48’ Cazzola), De Feudis, Coppola, Tabanelli (4’ Defrel), Succi (69’Lucchini), Djuric. Allenatore: Bisoli. Arbitro: Dino Tommasi di Bassano del Grappa Reti: 4’ Duric, 20’ Allan, 44’ Bruno Fernandes, 55’ Succi, 99’ Lucas Evangelista, 113’ Théréau Espulsi: 61’ Volta VOCI DI MERCATO Il portiere Cech nella lista dei regali della Roma, Giovinco verso il Torino MILANO - Con il futuro di Morgan De Sanctis tutto da decifrare, la Roma si cautela e inserisce sul proprio taccuino il nome di Petr Cech. Il ceco del Chelsea, 32 anni e un grande passato, è ritenuto la soluzione ideale per esperienza e aidabilità ed è entrato nei pensieri del club giallorosso. Mourinho lo ha relegato a riserva in favore del belga Courtois, tornato alla base dopo il prestito biennale all’Atletico Madrid dove si è consacrato come tra i miglio- ri portieri europei: si tratterebbe di un’operazione con cui la Roma si metterebbe al sicuro qualora De Sanctis dovesse decidere di appendere i guantoni al chiodo, favorendo l'arrivo alla corte di Garcia di un estremo difensore d'enorme prestigio e qualità. Cech sarebbe nella lista dei regali di Natale anche del Queens Park Randers. dell-Atletico Madrid e del paris St Germain. La Juve libera Gabbiadini Dopo Ciro Immobile, sembra ar- rivato il momento di staccare il cordone ombelicale tra la Juve e Manolo Gabbiadini, uno dei tanti giovani che è sotto il controllo del club bianconero. Accordo totale con la Samp: può partire già a gennaio e diventare un rinforzo per il Napoli. Intesa anche sul prezzo: 14 milioni da dividere in due. Non si esclude uno sconto leggero. La società di De Laurentiis voleva il ragazzo già a giugno, adesso ha deciso di anticipare i tempi alla luce del grave infortunio di Insigne. Il sistema di gioco del Napoli, inoltre, sembra cucito addosso a Gabbiadini che può tranquillamente giocare alle spalle di Higuain. Giovinco verso il Toro - In virtù di un contratto con la Juventus in scadenza il prossimo giugno, Sebastian Giovinco sarà libero, dal prossimo febbraio, di accordarsi con un altro club. Nel futuro della “Formica Atomica”, nonostante la dirigenza bianconera non si sia “preoccupata” di convocarlo per discutere di rinnovo, potrebbe però esserci ancora la città di Torino, questa volta sponda granata. Impossibile tuttavia, stando alle parole dell'agente del giocatore, l'avvocato Claudio Pasqualin, che il 27enne attaccante piemontese possa lasciare la Juve durante l’imminente finestra di mercato invernale: «Novità riguardo Giovinco non ce ne sono e non ce ne saranno - ha sottolineato il procuratore - A gennaio non si muoverà dalla Juventus». GIOVEDÌ 4 DICEMBRE 2014 • CORRIERE CANADESE 12 SPORT Sylvinho vice di Mancio, tocco brasiliano all’Inter L’ex calciatore dell’Arsenal e del Barcellona completa lo staff tecnico. A gennaio i rinforzi MILANO - È un’Inter sempre più internazionale, come piace a Thohir. Mancini sembra aver individuato il suo vice: il brasiliano Sylvinho ex giocatore che ha militato nell’Arsenal, capace di vincere tre campionati spagnoli e due Champions tra le file del Barcellona e vecchia conoscenza proprio dell’allenatore nerazzurro che lo guidò ai tempi del City. Sarà insomma un’Inter dal tocco anche brasiliano, ennesimo strappo con la passata gestione di Mazzarri che aveva preferito farsi affiancare da Frustalupi, uomo fidato ma dal profilo e dall’esperienza prettamente nazionale. Manca ancora l’ufficialità, che comunque pare ormai vicina, e Sylvinho sbarcherà in nerazzurro. L’ex difensore non è nuovo al ruolo di allenatore in seconda, perché dopo aver lasciato il calcio giocato nel 2011, ha iniziato subito la sua carriera in panchina. È stato già secondo di un Mancini, ma è Vagner tecnico che ha seguito nel Cruzeiro, poi nel Recife e infine nel Capibaribe. Nel luglio 2013 ha preso poi il posto di Gerarld De- Lavezzi e Cerci sono nel miro dell’Inter Il nuovo vice di Roberto Mancini, Sylvinho lamore al Corinthians nel ruolo di assistente di Adenor Leonardo “Tite” Bacchi e poi di Mano Menezes. Mancini ha così completato lo staff che lo assisterà nel lungo percorso verso il rilancio dell’Inter. Rincorsa che deve passare, obbligatoriamente, per un successo contro l’Udinese domenica sera a San Siro. Sarà il ritorno ufficiale per l’allenatore nerazzurro in una gara casalinga, momento da coronare con una vittoria. A gennaio la società si muoverà per soddisfare le sue richieste e regalargli l’esterno necessario per il 4-3-3. Dalla Francia sono convinti che Lavezzi lascerà il Psg e l’Inter ne ha fatto una priorità assolu- ta. Anche per Cerci l’esperienza all’estero sembra già avvicinarsi alla conclusione. All’Atletico l’ex granata trova poco spazio e potrebbe essere ceduto in prestito a gennaio proprio all’Inter che avrebbe così una valida alternativa sia come attaccante centrale che come seconda punta. Gli occhi degli osservatori nerazzurri, però, sono puntati anche su Okaka della Sampdoria che non sarebbe intenzionato a firmare il rinnovo di contratto con il club blucerchiato. Su di lui c’è il forte pressing del Milan, ma anche l’Inter è interessata tanto che lunedì sera al Marassi c’era Mirabelli capo degli osservatori che ha apprezzato anche il centrocampista Soriano. IL PILOTA FRANCESE MONDIALI NUOTO Incidente a Suzuka: per la Fia è Bianchi il colpevole La staffetta è out Pellegrini furiosa ROMA - È Jules Bianchi il responsabile del suo stesso incidente: è la conclusione finale dell’inchiesta Fia si quanto è successo nelle fasi finali del Gp del Giappone a Suzuka quando il pilota della Marussia andò a sbattere contro una gru, entrata a bordo pista per portar via la Sauber di Sutil. Nel giorno in cui annuncia la stagione di Formula 1 che verrà a Doha in Qatar, la federazione automobilistica internazionale pubblica le 396 pagine del rapporto stilato da una commissione di esperti, tra cui anche l’ex team principal della Ferrari Stefano Domenicali e l’ex boss della Mercedes Ross Brawn in cui si scarica ogni responsabilità sul pilota francese. «Jules non ha rallentato a sufficienza per evitare di perdere il controllo della sua Marussia. Se i piloti seguissero quanto richiesto dal regolamento per doppie bandiere gialle (“essere pronti a fermarsi in qualsiasi momento”), né loro, né i commissari, correrebbero rischi per l’incolumità fisica». Il rapporto degli esperti incaricati dalla Fia assolve completamente i commissari di gara del Gp di Suzuka: «Hanno agito secondo le regole e non c’è alcuna ragione per cui la Safety Car dovesse essere mandata in pista prima o dopo l’incidente di Sutil». Secondo quanto scritto dalla commissione l’idea di chiudere l’abitacolo per abbassare il rischio di lesioni per il pilota è stata giu- dicata «non fattibile. È imperativo prevenire che una monoposto possa mai sbattere contro una gru o investire i commissari che vi lavorano vicino». Per quanto riguarda il campionato 2015 la Fia ha annunciato il nuovo calendario che prevede l’aumento delle gare da 19 a 21 (sarebbe record) con il ritorno di Messico e Sud Corea, da confermare, e alcune novità come l’annullamento dei doppi punti nell’ultima corsa della stagione. Via libera poi alla safety-car virtuale, una tra le misure introdotte per evitare il ripetersi di incidenti come quello accaduto a Bianchi. Si tratta di un sistema che impone dei limiti di velocità ai piloti senza bisogno che questi si accodino dietro ad una vettura vera e propria, la solita Mercedes Amg. Non ci sarà invece nessuna ripartenza dalla griglia in caso di ingresso di safety-car in pista durante la gara. Novità anche per il rilascio della superlicenza per evitare altri casi come il giovanissimo pilota della Toro Rosso Max Verstappen ingaggiato ancor prima d’aver compiuto 17 anni. Per correre in F1 dal 2016 ci vorranno almeno 18 anni e aver percorso almeno 300 km di test su una monoposto e due anni di esperienza in campionati minori. La nuova stagione di Formula 1 partirà il 15 marzo come di consueto da Melbourne in Australia per chiudersi il 29 novembre sempre ad Abu Dhabi. IL NUOVO CALENDARIO Formula Uno: 21 gran premi nel 2015, torna la gara in Sud Corea DOHA - Il ritorno del Gran Premio della Corea del Sud in Formula 1: è questa la principale novità del calendario 2015 del Campionato del mondo che prevede per la prima volta 21 gare da marzo a novembre e convalidato dalla federazione automobilistica internazionale a Doha. Come previsto e già annunciato dal Consiglio Mondiale della Fia a settembre a Pechino, il Gp del Messico tornerà in calendario e si correrà l’1 novembre. Cambiano le date dei Gp di Cina, Bahrein, Stati Uniti e Messico. I gran premi del Canada e dell'Italia restano alle stesse date. Questo il calendario completo del Mondiale 2015 di Formula 1.: 15 marzo: Australia (Melbourne) 29 marzo: Malesia (Sepang) 12 aprile: Cina (Shanghaï) 19 aprile: Bahreïn (Sakhir) 3 maggio: Corea del Sud (da confermare) 10 maggio: Spagna (Barcellona) 24 maggio: Monaco 7 giugno: Canada (Montreal) 21 giugno: Austria (Red Bull Ring, Spielberg) 5 luglio: Gran Bretagna (Silverstone) 19 luglio: Germania (Nürburgring) 26 luglio: Ungheria (Budapest) 23 agosto: Belgio (Spa-Francorchamps) 6 settembre: Italia (Monza) 20 settembre: Singapore (Marina Bay) 27 settembre: Giappone (Suzuka) 11 ottobre: Russia (Sotchi) 25 ottobre: Stati-Uniti (Austin) Pimo novembre: Messico 15 novembre: Brésil (San Paolo) 29 novembre: Abu Dhabi (Yas Marina) Non più doppi punti Dalla prossima stagione non saranno assegnati più i doppi punti nell’ultima gara del Mondiale, come accaduto invece quest’anno ad Abu Dhabi. È quanto ha deciso la Federazione automobilistica internazionale (Fia) riunitasi a Doha, che ha dato anche il via libera alla safety-car virtuale sperimentate nelle ultime prove libere della scorsa stagione e che costringerà i piloti a rallentare in caso di pericolo. ROMA - La prima giornata dei mondiali di nuoto in vasca corta di Doha non sorride all’Italia. Le speranze azzurre erano affidate alla staffetta 4x100 stile libero uomini che in mattinata si era qualificata con il miglior tempo. In finale però le aspettative non sono state rispettate e il quartetto azzurro (Luca Dotto, Marco Orsi, Luca Leonardi e Filippo Magnini) si è dovuto accontentare del quarto posto dietro alla Francia - che ha conquistato l’oro trascinata dal solito Florent Manadou - alla Russia e agli Stati Uniti. In mattinata a deludere era stata la 4x200 stile libero donne che nemmeno si era qualificata per la finale 8vinta poi dall’Olanda che ha stabilito anche il nuovo primato mondiale davanti a Cina e Australia) suscitando l’ira di Federica Pellegrini che quella finale l’avrebbe nuotata volentieri. La campionessa veneta - non schierata nelle batterie - ha twittato il suo disappunto non senza polemica: «Non ho parole... sono incazzata nera.. non si può stare fuori da una finale così importante per non aver fatto le giuste valutazioni! Comunque brave lo stesso alle ragazze», il testo del tweet della Pellegrini. La mattinata si era aperta con le eliminazioni di Filippo Magnini nei 200 stile (primo degli esclusi) e Andrea Mitchell D’Arrigo, di Arianna Castiglioni nei 50 rana, di Simone Sabbioni e Niccolò Bonacchi nei 100 dorso e di Matteo Rivolta nei 100 farfalla. La prima medaglia dei campionati, 200 stile libero se l’è aggiudicata il sudafricano Chad Le Clos. L.A. LOMBARDI CHARTERED PROFESSIONAL ACCOUNTANT Len Lombardi, 500 Highway 7 East, Suite 200 Richmond Hill, Ontario L4B 1J1 CPA, CA, LPA, BA Tel: 416.924-9559 ext. 342 Fax: 905-707-1322 - Email: [email protected] CORRIERE CANADESE • GIOVEDÌ 4 DICEMBRE 2014 13 SPORT La Vecchia Signora vista da Toronto Il presidente del Club Juve a ruota libera: in Champions andremo avanti, Buffon resta il migliore Nicola Sparano «L'emergenza in difesa proprio non ci voleva. Ma la Juve è la Juve, quindi supererà anche questo ostacolo. Supereremo il turno di Champions. Ci credo molto, anzi andrò a vedere Juve-Atletico. Lo scudetto? Con la Roma sarà un duello testa a testa fino alla fine, credo che a decidere possa essere il cammino delle due in Champions. Garcia e le sue frecciate? Lo fa per motivare la sua squadra. Buffon in fase calante? Il nostro grande Gigi non è immune all’età, ma resta comunque tra i top portieri del mondo, come dimostra la sua nomination Fifa». Si presenta così il neo presidente dello Juventus Club Toronto, l’abruzzese da sempre amante della Signora, Vince Carlucci. Carlucci succede a Tiziana Pace che nel nuovo direttivo ha assunto la carica di segretaria. Il neo presidente resterà in carica per tre anni. Presidente, qual è la sua agenda, il mandato? «Innanzitutto intendo ridare visibilità al club che negli ultimi tempi si era un tantino defilato. Intendo recuperare i vecchi soci e dare nuovi stimoli al popolo bianconero di Toronto». Stimoli in che senso, quali? «Cominciamo con l'incontrarci più spesso. Lo potremo fare dal Villaggio Azzurro ideato e gestito da Roberto Iarusci e Ralph Ciccia. In quel Villaggio potremo vedere le partite, discutere e divertirci». Quanti soci ha attualmente il Club Juve? «Circa 60, 55 dei quali erano presenti al party di Natale che abbiamo appena dato alla Lanterna. È stato un successone. Serate del genere le ripeteremo con più frequenza. La campagna abbonamenti è aperta, invito tutti gli amanti della Signora a farsi avanti. Abbiamo tanti “nemici”, in senso sportivo naturalmente, e abbiamo bisogno di molto supporto per portare avanti la bandiera della “juventudine”». La Juve, come la vede al momento? di in chiave juventina il prosieguo del campionato? «A questo punto è chiaro che per lo scudetto è corsa due. Noi andiamo forte, la Roma non molla, è attrezzata per andare fino in fondo. Penso che a decidere lo sprint scudetto possano essere gli impegni di Champions, vedremo». Garcia continua a pungere... «Lui tira l’acqua al suo mulino. Lo fa per stimolare la squadra e ci sta riuscendo. Ma anche Allegri non scherza, sa quali tasti spingere per ottenere il meglio dai bianconeri». Allegri non sta facendo rimpiangere Conte, o no? «Conte è stato ed è un grandissimo. Debbo confessare che Allegri mi ha sorpreso, piacevolmente per come ha “preso” possesso della squadra e per come la fa giocare. Praticamente ha la stessa squadra dell'anno scorso al momento non c'è appagamento o sintomi di stanchezza mentale. Ci sono gli infortuni, ma quelli, in una maniera o nell'altra, li hanno tutti». Chi sta andando meno bene è Buffon... «Gigi è sempre un grandissimo da una vita ed anche quest'anno è nella lista Top 10 della Fifa. Sarà anche vero che l'età si comincia a far sentire, ma lui in Serie A resta il migliore. E poi, stata osservanto come parano i portieri della Roma e del Milan?”. Tornando alle polemiche del dopo Juve-Roma, lei scrisse al Corriere Canadese una lettera di difesa-accusa in cui ripercorreva alcune tappe di Calciopoli... «Resto dell'avviso che Calciopoli ha punito ingiustamente la Juventus, mentre altre squadre se la sono cavata. Accusare la Juve è una moda vecchia di anni, scaturita dall'invidia di chi non vince. Io dico ai non juventini: continuate a criticarci, noi intanto vinciamo. Buon Natale a tutti». Nelle foto, in alto , il nuovo direttivo del Club Juve Toronto; al centro il presidente Vince Carlucci con Bob Iarusci e Ralph Ciccia; in basso, Tiziana Pace e Dino Di Gennaro (Foto Corriere - T. Pavia) NHL «Mezza acciaccata in difesa, ma pronta a strappare all'Atletico la qualificazione. A proposito, io vado a vedere la partita ed incontrare i dirigenti del Centro Coordi- namento tifosi con i quali debbo chiarire alcune cose. Poi andrò in Abruzzo per trascorrere il Natale con la mia vecchietta». Champions a parte, come ve- MONTREAL CANADIENS Beliveau, se n’è andata una leggenda WESTERN CONFERENCE EASTERN CONFERENCE ATLANTIC DIVISION CENTRAL DIVISION GIOCATE Tampa Bay Montreal Detroit Toronto Boston Florida Ottawa Buffalo 26 26 25 24 26 23 24 25 PUNTI 37 36 33 29 29 26 25 20 METROPOLITAN DIVISION GIOCATE Pittsburgh Islanders Rangers Washington New Jersey Philadelphia Carolina Columbus MONTREAL - La leggenda canadese dell'hockey su ghiaccio, Jean Béliveau, è morto a 83 anni nella sua casa a Longueuil. Originario di Trois-Rivières (Quebec), Béliveau ha vestito per 20 stagioni la maglia dei Canadiens, tra il 1950 e il 1971, aggiudicandosi numerosi riconoscimenti individuali, prima di fare il proprio ingresso nella Hockey Hall of fame, nel 1972. Con 10 Stanley cup è il secondo giocatore di maggior successo nella storia della Nhl, dietro l'ex compagno di squadra Henri Richard. Béliveau è il secondo giocatore più titolato in assoluto nella storia della NHL, ha vinto per dieci volte (1956, 1957, 1958, 1959, 1960, 1965, 1966, 1968, 1969, 1971) la Stanley Cup. Nel 1998 ha ricevuto il più alto riconoscimento canadese, il titolo di “Compagno dell’ordine”: «Individuo onesto, ha dato se stesso più e più volte, accettando di sponsorizzare organizzazioni come l'Alzheimer Society e Big Brothers and Big Sisters, nonché una moltitudine di attività per i bambini con disabilità. L'influenza che esercita, non solo sul mondo dello sport, ma anche sui giovani del Canada, è indiscutibile. Egli è forse il miglior esempio di un atleta invariato dal suo successo, si leggeva nelle motivazioni. 23 25 24 24 25 24 24 24 PUNTI 34 36 26 24 22 19 19 16 GIOCATE Nashville St Louis Chicago Winnipeg Minnesota Dallas Colorado 24 24 24 25 23 25 25 PUNTI 34 34 31 28 27 23 23 PACIFIC DIVISION GIOCATE Vancouver Anaheim Calgary Los Angeles San Jose Arizona Edmonton 25 26 26 25 26 26 25 PUNTI 35 35 34 31 28 23 16 RISULTATI Mercoledì - Minnesota-Montreal, Chicago-St Louis, WinnipegEdmonton, Anaheim-Philadelphia. Martedì - Toronto-Dallas 5-3, Carolina-Nashville 2-1, WashingtonVancouver 3-4, Islanders-Ottawa 3-2 0t, Pittsburgh-New Jersey 1-0, Buffalo-Tampa Bay 2-1 rigori, Detroit-Florida 3-4, CalgaryArizona 3-2, San Jose-Philadelphia 2-1, Los Angeles-Boston 2-0. Lunedì - Columbus-Florida 2-1, Rangers-Tampa Bay 3-6, Colorado-Montreal 3-4, Edmonton-Arizona 2-5, Anaheim-Boston 3-0. Domenica: Detroit-Vancouver 5-3. Sabato: Toronto-Washington 6-2, Rangers-Philadelphia 5-2, Montreal-Buffalo 3-4 rigori, Tampa Bay-Ottawa 4-1, Islanders-New Jersey 3-1, Carolina-Pittsburgh 2-3, Nashville-Columbus 2-1, Minnesota-St. Louis 2-3 rigori, Colorado-Dallas 5-2, Arizona-Calgary 0-3, Los Angeles-Chicago 1-4, San Jose-Anaheim 4-6. PROSSIME PARTITE Mercoledì - Toronto-New Jersey, Pittsburgh-Vancouver, CarolinaWashington, Detroit-Dallas, Florida-Columbus, Ottawa-Islanders, Tama Bay-Buffalo, Washington-St Louis, Calgary-Colorado, Arizona-Los Angeles, San Jose-Boston. GIOVEDI 4 DICEMBRE 2014 • CORRIERE CANADESE 14 CLASSIFIED Tel: 416-782-9222 - Fax: 416-782-9333 - Email: [email protected] - Sito web: www.corriere.com CHIROMANTI Signor 3 CONSULTI: Sfera di cristallo Tarrocchi o mano ANGELO $10.00 Psychic Risultati in 12 ore Aiuta in amore matrimonio depressione Specializzato nel riunire i separati Rimuove l'inluenza diabolica Una visita gratuita 2 domande al telefono GRATIS Noto per aver aiutato la comunità italiana e portoghese per oltre 30 anni. Se lui non può aiutarvi nessuno altro può 416-792-4515 328 Wilson Ave. (a Bathurst St) DI OGGI ARIETE 22 MAR - 21 APR TORO 22 APR - 21 MAG Allontanando con decisione l’insicurezza, potrete cogliere il meglio di quanto la giornata vi offre. Novità e sorprese da parte degli amici. Soluzioni provvidenziali arrivano attraverso l’intuito. In caso di scelte importanti, non siate precipitosi. Giornata piuttosto tranquilla per le questioni affettive e professionali. Molti di voi preferiranno stare da soli e coltivare hobby e interessi. MoGEMELLI menti di riflessione per chiarire cosa 22 MAG - 21 GIU volete da chi vi sta a cuore. Avrete preziose intuizioni. Giornata baciata dalla fortuna, con il supporto della Luna in Toro. Un surplus di concretezza e buonsenso rende possibile raggiungere gli CANCRO obiettivi. Grandi prestazioni in ambito 22 GIU-21 LUG amoroso. Successi, doni e consensi. Fortuna al tavolo verde. LEONE 22 LUG-21 AGO Pronti a vivere una giornata ad alta velocità? Complici Urano e Sole in buon aspetto, potreste mettere a segno un colpo grosso o più di uno. Le ansie paventate dalla Luna oggi non hanno presa su di voi. Siete sicuri, decisi, proiettati verso il futuro. Oggi sì che vi alzate con il piede giusto con il favore della Luna in Toro. Ideale per risolvere con coraggio una questione intricata. È la giornata giusta per muovervi, divertirvi, viaggiare. VERGINE Le vostre opinioni trovano credito e 22 AGO-21 SETT riscontro. Qualche turbolenza in ambito lavorativo potrà mettervi un po’ sottosopra, ma detto fatto, saprete volgere la situazione a vostro vantaggio. Avete la BILANCIA sensazione che qualcuno non ve la conti giusta? Potreste non aver torto. 22 SET-21 OTT Esigete sia fatta chiarezza. Dificoltà di relazione con l’ambiente? La colpevole è ancora una volta la Luna in Toro, oggi quadrata a Giove. Incomprensioni e dissensi. Per ritroSCORPIONE vare l’equilibrio, la soluzione ottimale 22 OTT-21 NOV è seguire l’istinto che vi consiglia la decisione più saggia. Dinamizzato dal trigono di Urano, il Sole nel vostro segno vi accompagna a vivere esperienze “fuori dall’ordinario” e imprese avventurose. Non imquale sia la meta, oggi ciò che SAGITTARIO porta conta è partire per scoprire luoghi e 22 NOV-21 DIC conoscere gente nuova. Afidatevi al buonsenso dispensato dalla Luna in Toro, per risolvere una questione che vi sta a cuore. Carisma, ambizioni, belle notizie. Vi senCAPRICORNO tite allegri, sereni, tutto vi entusiasma avete una carica da leoni. Serata 22 DIC-21 GEN e piacevole con gli amici. Luna in Toro e Giove in Leone si guardano in cagnesco, provocando esagerazioni, aggressività, giudizi avventati e confusione. Tenetevi in disparte, non fate niente fuori dall’orACQUARIO dinario, parlate solo se necessario, in 22 GEN-21 FEB poche parole volate basso. Vi muoverete abilmente sul fronte economico, saprete essere tempestivi e intascare un bel gruzzoletto. Giornata interessante, ricca di stimoli. Sensibili e intuitivi, non vi farete scapPESCI pare l’occasione di allacciare rapporti 22 FEB-21 MAR con persone valide. 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ARTICOLO A PAGINA pag. 5 NITY DAILY NEWSPA Lunedi 1 Dicembre MONEY FOR YOU! Home Owner Loans for Any Purpose! $ $ $$$$$$$$$$$ $$ $$$ $ $ nge Renzo Carbo era stato un pioniere nella diagnosi e ne cura della depress ione e dello stress ROMA - La legge pera il primo giro di stabilità sufiducie ottenute di boa. Dopo le ieri la Camera ha dato dal governo, il suo via libera alla manovra e al ddl sando il testimone bilancio, pasPalazzo Madama al Senato. È a stati rimandati infatti che sono molti nodi ancora insoluti necessari e in alcuni casi per modificare migliorare il testo, già rivisto a Montecitorio. Da oggi governo e Parlamento riprenderanno dunque il lavoro sugli emendamenti concentrand alcuni filoni fondamental osi su i, primo tra tutti quello fiscale. ARTICOLO A PAG. L'ALMANACCO 4 ONTARIO Quattro vittime e tanti misteri, giallo a Toronto Troppa Roma, crol la ” - Nancy R. il fatto che Anna “ inAmoitaliano possa parlare e sia più facile per me capire.”- Paulino M. una persona preparata “ eFinalmente amichevole che comprenda me e le mie esigenze. ” - Dante R. derby all’ultimo I giocatori della Roma in festa: i giallorossi hanno battuto l'Inter per 4-2 l’Inter di Mancini secondo con Pirlo, Inizia a risparmiare oggi vola la Fiorentina con il Cagliari ARTICOLI NELLO SPORT fino al 40% di scon to Per un preventiv o gratuito senza chiamate Anna Zangari-T obblighi, alarico al 905-265-2711 o il numero gratuito 1-866-621-6980. standrewsinsuran $ LET US HELP ONTARIO –WIDE FINANCIAL 1-416-925-3974 To advertise or subscribe call 416-782-9222 VENITE A TROVARCI: www.corriere.com WORKER C A N A D A Richard Boraks Lawyer Worker Canada 55 Browns Line Etobicoke, Ontario M8W 3S2 www.Ontario-WideFinancial.com FSCO Lic # 12456 T: 416.588.8707 F: 416.588.8785 E: [email protected] Website: www.workercanada.com Blog: workercanadaimmigration.blogspot.ca PREGHIERA PERSONAL Preghiera alla Madonna del Perpetuo Soccorso Preghiera al Santo Padre Pio Spirito Santo Tu mi illumini su tutto e mi mostri la strada per raggiungere tutti i miei ideali. Tu che mi dai il dono divino di perdonare e dimenticare il male che mi viene fatto e che sei in ogni istante della mia vita al mio ianco. Io, in questo piccolo dialogo, voglio ringraziarTi per tutto e confermare ancora una volta che mai mi separerò da Te respingendo ogni tentazione anche le più grandi. Voglio stare con Te e con tutti i miei cari nella Tua gloria perpetua. Amen. B Per grazia ricevuta, -. -. Dite questa preghiera 3 volte per tre giorni consecutivi senza rivelare il vostro desiderio. Dopo 3 giorni il vostro desiderio sarà esaudito, non importa quanto diicile esso sia. Promettete di pubblicare questa preghiera immediatamente dopo aver ricevuto la grazia. La soluzione di ieri Our Mother of Perpetual Help -34o www.corriere.com LAWYERS ➢ Mortgage arrears ➢ Tax arrears ➢ Income tax ➢ Self employed / no proof of income ➢ Debt consolidation ➢ Power of sale / Bankruptcy ➢ Bank turndown? 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Tu, il Santo delle Stigmate, che hai conosciuto il dolore e la solitudine del cuore, conforta chi soffre, chi è solo, chi ha il cuore gonfio di pene! lntercedi per noi presso Dio e presso la Vergine Santa e ottieni a noi la grazia che tanto ci sta a cuore. Alza, o Santo Padre Pio, la tua santa mano a sorreggerci e a benedirci. Amen. Per grazia ricevuta: -.-. C. C. Santo S. BARBARA patr. di Rieti S. Giovanni Damasceno dott. S. Melezio vesc. mart. Il Nome: Barbara Etimologia: Dal greco "barbaroi", "straniero" termine onomatopeico creato per indicare l'apparente balbettio di quanti non si esprimevano nell'idioma ellenico, si trasformò in seguito in un "cognomen" romano, molto difuso tra le classi più umili. Carattere: Dall'umore e dagli interessi incostanti, ha un'unica idea issa: quella di afermare il suo diritto alla libertà. E' autonoma e fa sempre ciò in cui crede. Convinta di non aver avuto una vera famiglia, tende a far la moglie più che l'amante, e se non ha igli adotta un cane o un "amico di passaggio". Amore come nido caldo? Sì. E' fedele e frequenta con piacere gli amici, soprattutto d'infanzia, con cui mantiene rapporti di grande solidarietà e comprensione ino alla vecchiaia. Numero fortunato: 7 Compleanni Rainer M. Rilke - 1875 Jef Bridges - 1949 Sergej Bubka - 1963 Marisa Tomei - 1964 Sei nato oggi? La tua simpatia fa di te una persona molto amata e attorniata da tanti amici. Nel lavoro dovrai però imparare a non essere troppo dispersivo e a scegliere con cura i progetti da portare avanti. Ti si addicono tutte le professioni basate sulla scioltezza di espressione e sull'uso della parola. In amore, ti troverai molto bene con un partner maturo, riflessivo, in grado di ascoltarti e di indirizzare le tue scelte. Proverbio "Neve dicembrina per tre dì ti sta vicina" Benedici, o Padre Pio Dite questa preghiera 3 volte per tre giorni consecutivi senza rivelare il vostro desiderio. Promettete di pubblicare questa preghiera immediatamente dopo aver ricevuto la grazia. La soluzione #42 PER CONTATTARCI: NUOVO: 2790 Dufferin St. Toronto ON M6B 3R7 Tel: 416-782-9222 Fax: 416-782-9333 Email: [email protected] Oggi accadde: "E' il 1985, quando, dopo sette giorni nello spazio, rientra a terra la navetta americana Atlantis., i cui astronauti dovevano costruire una piattaforma, anticipazione delle future basi spaziali. La missione è compiuta." EUREKA! Casa Ha fatto passi da gigante aiutando le donne a compiere una serie di operazioni in cucina, come impastare, mescolare, sminuzzare, tagliare gli ingredienti sempre più velocemente ed è ormai arrivato dappertutto. Il frullatore, inventato da un americano di origine polacca, Stephen Poplawski, e brevettato nel 1922, si è difuso in modo molto capillare, anche se in principio le casalinghe americane non erano poi così convinte della sua utilità. "Frulletto" si chiamava, con un nome un po' bufo, il primo frullatore italiano, e con lui sono venuti gli anni dei cocktail da ofrire agli amici e dei frullati fatti in casa per "fornire" vitamine ai bambini. Web: www.corriere.com ATTENZIONE! AVVISO IMPORTANTE! Vogliamo avvisare ai nostri gentili abbonati e lettori che il Corriere Canadese ha cambiato sede: 2790 Dufferin St. (secondo piano) (Tra Tycos Dr. e Windgold Ave.) Toronto ON M76B 3R7 - Tel: 416-782-9222 GIOVEDI 4 DICEMBRE 2014 • CORRIERE CANADESE 16 ITALIAN COMMUNITY DAILY NEWSPAPER Project: Digitization of Archives 1954 - 2014 L’obiettivo è semplice: preservare per sempre l’archivio del Corriere Canadese. Sessant’anni di storia racchiusi in oltre 300mila pagine sono contenuti nell’archivio cartaceo del giornale. Ora abbiamo preso l’impegno di digitalizzare l’intero archivio, per poterlo consegnare intatto e integro anche alle generazioni future di italocanadesi. Ma per farlo, abbiamo bisogno del vostro aiuto. Già alcuni sponsor sono scesi in campo per darci una mano e per contribuire e a salvaguardare un pezzo della nostra storia. Invitiamo anche altre imprese, associazioni e gruppi a diventare sponsor per la digitalizzazione degli archivi. Unitevi ai nostri SPONSORS LIDO CONSTRUCTION Head Ofice 1263 Wilson Avenue Toronto ON M3M 3G3 • Tel: 416.241.1183 • Toll free: 1.877.834.1183 • Website: www.liunalocal183.ca your logo your logo DOCUMENT SCAN CANADA Website: www.liunalopdc.org your logo your logo Per ulteriori informazioni : Tel: 416-782-9222 Email: [email protected]