. Giornalino informativo del Club Ausonia - Anno X II - n° 25 maggio 2002 Assoc. sportiva - art. 36 / 38 e seguenti Codice Civile statuto reg. Trib. di Firenze n. 10727 il 15/12/1978 - Sede Via Giacomo Matteotti 18 – 50019 Sesto F.no (FI) tel.efono/fax 055 443447 - fax 055 470997 – e-mail:[email protected] Simone Lenzi della Forestale 1° arrivato ( tempo 59 minuti) Grande eco e successo di partecipanti, oltre le 500 unità, e di prestigio per la 28esima edizione del bellissimo “Trofeo Oliviero Frosali”, con percorso per metà ritrovato, fortemente voluto da tutti i podisti, e per metà, la discesa, cambiato e migliorato. Il bel tempo ha aiutato non poco lo svol gi mento della manifestazione e gli organizzatori, poiché affrontare le ripide nel bosco al ritorno sarebbe stato problematico per molte persone; invece tutti al traguardo senza un graffio. Dopo qualche incomprensione in avvio di gara tra addetti Ausonia e Cronometristi UISP, la gara è scorsa via veloce tra il bosco della prima parte dentro Monte Morello e la discesa da San Vico lungo guadi, terreno campestre e prati incolti, il tutto con un’organizzazione attenta e perfetta in ogni sua parte. Tra gli uomini ha vinto in 59 minuti Simone Lenzi della Forestale, al secondo posto Graziano Poli dell’Orecchiella, terzo Cristiano Di Vico dell’Atletica Castello, quarto Stefano Anichini della Romola, quinto Giorgio Malacarni sempre dell’Atletica Castello, sesto Claudio Simi dell’Orecchiella anch’egli, settimo Alfrediano Prato del Fiorino, ottavo Fouad Touti dell’Oltrarno, nono Massimo Santucci dell’Orecchiella, decimo Alessio Ranfagni del Fiorino. Veterani spicca ancora il nome di Carlo Betti del Maiano seguito dal compagno di squadra Marcello Siddu, da Fosco Malesi dei Marciatori Mugello; quarto Umberto Billi del CAI Prato, quinto Giuliano Bruni dell’Isolotto. Nella categoria Argento vince ancora una volta Giuliano Tagliaferri del Gabbi Bologna, secondo Giuseppe Monini dell’Orecchiella, terzo Vittorio Vitali del Porretta, quarto Paolo Ventagli delle Panche, quinto Alberto Mannucci del Gualdo. Nelle donne Emma Iozzelli del Lammari ha fatto il vuoto attorno a sé fin dai primi metri vincendo con facilità, seconda Susanna Neri dell’Isolotto e terza Claudia Melis, sempre dell’Isolotto; al quarto posto Luisa Migliorini dell’Atletica Signa ed al quinto posto l’inossidabile Nicoletta Bisori della Città di Sesto. Per quel che riguarda le Veterane affermazione di Imbenia Belloni dell’Atletica Signa, seconda Maria Grazia Balleri del Mazzamuto, terza Irene Dallai dell’Atletica Signa, quarta Oretta Lazzeri delle Torri. Una manifestazione ben riuscita per via del percorso e dell’affidabilità del G. S. Ausonia. Tommaso Chimenti Campionato a squadre di biliardo 2002 Si è concluso il campionato provinciale di biliardo a squadre U.I.S.P. con una buona affermazione del nostro circolo Rinascita. Nel campionato di seconda categoria ben quattro squadre sono approdate alla fase finale Play-off. La squadra composta da: Giannini, Lauri, Mugnai, Filippi e Brugnola (cop.) ha disputato la semifinale dove si è dovuta arrendere all’ottimo Peretola (squadra risultata poi campione provinciale). Soltanto la sfortuna non ha permesso alle altre squadre di poter disputare una finale tutta in casa. Nelle terze categorie la squadra capitanata da: Capizzi e composta da: Becheroni, Conti ,Lombardini e Donnini ha partecipato anch’essa ai Play-off, distinguendosi per tecnica e comportamento. Becheroni è stato l’autentica rivelazione di questo anno partecipando allo spareggio per il titolo di campione provinciale dei nove birilli.Ottima come sempre la convivenza nell’ambito del settore biliardi nel nostro circolo Rinascita, cosa che ci fa ben sperare per nuove affermazioni. Ottimo anche l’interesse dimostrato verso il settore boccette dove la squadra del nostro presidente Roberto Morini si è distinta nel proprio girone . Ringraziamo la ditta G.S. AUTO che ci è stata vicino in questa annata sportiva. Infine, un bocca al lupo per il prossimo anno a tutti i frequentatori e un ringraziamento per la disponibilità data dal sig. Rogai. Il responsabile settore biliardi del circolo Rinascita Pierluigi Rossi 1 data Martedì 14 Maggio Giovedì 16 Maggio Venerdì 17 Maggio Sabato 18 Maggio Sabato 18 Maggio Domenica 19 Maggio Domenica 19 Maggio Domenica 19 Maggio Domenica 19 Maggio Domenica 19 Maggio Domenica 19 Maggio Domenica 19 Maggio Martedì 21 Maggio Martedì 21 Maggio Giovedì 23 Maggio Venerdì 24 Maggio Sabato 25 Maggio Domenica 26 Maggio Domenica 26 Maggio Domenica 26 Maggio Mercoledì 29 Maggio Giovedì 30 Maggio Giovedì 30 Maggio Venerdì 31 Maggio Domenica 2 Giugno Domenica 2 Giugno Domenica 2 Giugno Domenica 9 Giugno Domenica 9 Giugno nome della corsa km Sudatina di Maggio - non competitiva – Firenze Isolotto tel. 055/785594 9 Prato per la vita - non Competitiva – Iolo di Prato – partenza h 20,45 8/4 San Buca Val di Pesa (Firenze) competitiva – Partenza h 20,30 9,800/3,300 Trofeo La Tinaia nel Parco di San Salvi – Firenze - non Competitiva tel. 055/2767816 – h 15 2,300/4,600/9,2 Corsa del cuore – Firenze/Fortezza da Basso – non Competitiva – tel. 055/582754 – h 21,00 5/10 15 Sgambata tra i colli degli Etruschi – Volterra (Pisa) – non Comp. – tel. 058886134 – h 8,30 8/18 Leccio Reggello (Firenze) – Semicompetitiva – tel. 055/8657793 – Partenza h 9,00 16/4,500 T. As Corriprimavera – Livorno – Comp. e non. Interna. – Partenza h 9,00 – tel. 0586/886309 10,800 Trofeo Monterivecchi – Firenze – non Competitiva – Partenza h 9,00 – tel. 055/620072 15 Trofeo Guarda Bonistallo – Poggio a Caiano (Prato) – non Comp. – h 9,00 – tel. 055/877485 3/7/12 Guarda Prato – Competitiva – Partenza h 9,00 – tel. 0574/591916 10,500 Giro dell’isola dei Renai – Signa (fi) – Competitiva a staffetta – part. h 9,00 7x2 Prato per la Vita – Santa Maria a Colonica – non Compet. – Partenza h 20,45tel. tel.055/8739079 Ponte a Ema (Firenze) – Coppa Dino Cammelli – non Competitiva – tel. 055/642792 4/11 0574/691133 Galluzzo Firenze – Semicompetitiva e non Competitiva – Partenza h 20,15 – tel. 10/4 Trofeo Silvano Conticini Firenze – non Competitiva – Partenza h 21,00 – tel. 055/433233 11/3,500 055/2048506 Centochilometri del Passatore – Competitiva e non Competitiva – Partenza h 15,00 km 28,7/51/64,70 Trofeo 6/14 100 Calenzano (Fi) – Semicompetitiva e non Comp. – Partenza h 9,00 – tel. 055/8879158 Trofeo Bellavista (Si) – Semicompetitiva e non Compet. Partenza h 9,00 – tel. 0577/979373_ 5/12 Scalata al Castello Arezzo – Competitiva e non Compet. – Partenza h 9,45 – tel 0575/979153 4//15 Firenze le Panche – Competitiva a Coppie e non Compet. - Partenza h 20,30 – tel. 055435090 8 Cascine del Riccio (Fi) – non Competitiva – Partenza h 20,15 – tel. 055/209032 8,500 Prato San Paolo – Traver. nott. 3 Piazze – Compet. e non – Parten. h 21,00 – tel 9/4 Campi Bisenzio (Fi) – Trofeo dello Sport – non compet. – tel. 055/891387 10 0574/604584 Firenze Olympic Day Run – Assi Giglio Rosso –tel. 055/582754 Prato Le Macine – Giro delle mura sotto i ponti di Prato – tel. 0574/577089 2/6/16 Sesto Fiorentino Sesto Run – Competitiva – tel. 055/4564149 Maiano di Fiesole Firenze – Competitiva e non competitiva – tel. 055/59000 San Giusto Prato – non Competitiva – tel. 0574/635.644 Guarda Firenze 14 Aprile 2002 competitiva Internazionale km 12 Targioni Roberto 13° VT h 47,42 Campostrini Aldo h 55,00 Maratonina del Vitello D’oro 31 Marzo 2002 Ellera Firenze km 15,500 Tommaso Chimenti 4° h 1,01’20’’ 17° Trofeo Liliano Romagnoli 7 Aprile 2002 Pieve a Ripoli km 17,500 Tommaso Chimenti 44° h 1,08’20’’ Maurizio Fratoni h 1,20’57’’ Maratonina del Ghibellino Massa e Cozzile 14 Aprile 2002 km 21 Tommaso Chimenti 50° h 1,31’12’’ Maurizio Fratoni h 1,50’00’’ 25° Scarabone Vaglia 21 Aprile 2002 km 16 Tommaso Chimenti h 1,02’20’’ Maurizio Fratoni h 1,20’00’’ Grande prestazione del bancario fiorentino Roberto Targioni alla sua prima apparizione al “Giro degli Etruschi”, giunto alla settima edizione, svoltosi dal 26 al 29 aprile compreso. Targioni, rientrante nella categoria dai 50 ai 55 anni, era arrivato sul litorale tirrenico per vedere e conoscere un po’ questa corsa a tappe di cui tutti gli parlavano così bene. “E’ stata una vera e propria festa di gente e di colori, di nuove amicizie e di vero, sano e puro sport, dice Roberto, un vero divertimento correre per tre giorni di fila e poi a sera parlare con gli amici- avversari della giornata seguente, cambiare sempre terreno di gara, confrontarsi con la fatica, la stanchezza accumulata, con le gambe a pezzi, ed anche con l’età che si fa sempre più sentire”. La prima tappa, nel bellissimo scenario del Golfo di Baratti, era una campestre composta da due giri nel percorso predisposto dall’organizzazione targata Fila, in mezzo all’erba, alla pineta e sulla spiaggia calda. Nella prima tappa, con partenze cadenzate ed il pubblico delle grandi occasioni, da brividi, Targioni ha impiegato 24 minuti per compiere due giri del tracciato di 5,5 chilometri; nella seconda giornata, nella tappa in salita svoltasi a Campiglia Marittima, di quasi 10 chilometri, ha impiegato 40’14”, un buon tempo veramente. Infine nell’ultimo rush finale, nella pineta di san Vincenzo con l’arrivo affascinante al porto, di 13 chilometri pianeggianti, ha impiegato 53’22”, chiudendo questa sua prima presenza al 12esimo posto della classifica finale della categoria di appartenenza, cioè quella dai 50 ai 55 anni. “Cerco sempre di allenarmi con cura, conclude Roberto Targioni, e dedizione da anni, e le gare come quella degli Etruschi danno energia e soddisfazioni che vanno ben al di là dello sport e sconfinano nella vita di tutti i giorni, insomma certe cose ti fanno veramente sentire vivo!”. Tommaso Chimenti 28° Trofeo Oliviero Frosali 25 Aprile 2002 km 16,800 Tommaso Chimenti 37° h 1,12’00’’ Maurizio Fratoni h 1,28’00’’ C.aselle postali: e-mail:[email protected] San Casciano (Firenze) 5 Maggio 2002 km 14 Maurizio Fratoni h 1,04’ Stefano Giuliani h 1,08’ 2 e-mail: [email protected] Adesione per partecipazione settimanale Telefonare entro il Venerdì’ in Sede Ausonia 055 443447 Magni Siro 055 444788 h. 9-12.30 /16-18 Marialuisa Calzolari 340 / 6736485 - 055/4212875 Latini Valfrido 055 495142 - 333 4267648 Una congiura per i l Magnifico Cavalcanti, Francesco Nori che verrà ucciso per aver fatto da scudo al suo amico Lorenzo, e altri. Al suono della campanella Maffei e Stefano tirarono fuori i pugnali dalla tonaca , ma inesperti come erano riuscirono solo a ferire Lorenzo al collo, poi lui sguainò la spada e colpì di striscio i due preti, scavalcò la ringhiera dell’altare e si precipitò verso la nuova sagrestia che il Poliziano si affrettò a sbarrare.Intanto Giuliano era già in terra , ucciso dal pugnale del Baroncelli il quale gli aveva inferto una pugnalata che gli aveva quasi spaccato il cranio in due. A quel punto anche Francesco de’ Pazzi aveva infierito con numerose coltellate sul corpo ormai privo di vita di Giuliano. Nel frattempo i congiurati guidati dall’arcivescovo Salviati si erano diretti al Palazzo della Signoria credendo ormai di essere riusciti nell’impresa. I cospiratori furono ricevuti dal Gonfaloniere Cesare Petrucci il quale fedele ai Medici fece annientare e prendere prigionieri dalle sue guardie tutti i congiurati. A questo punto si scatenò la vendetta dei sostenitori dei Medici chiamati dalla campana di palazzo “La vacca”. I capi della congiura fecero una brutta fine a Jacopo di Poggio Bracciolini dopo avergli legato una corda intorno al collo e l’altro estremo ad una trave fu lanciato fuori della finestra . La stessa sorte toccò sia all’arcivescovo Salviati che a Francesco de’ Pazzi il quale fu prima denudato e poi lanciato nel vuoto. Due dei complici dell’arcivescovo furono strangolati e in seguito i loro corpi penzolarono dalle finestre.Il Poliziano che si trovava in quel momento sotto le finestre annotò un fatto raccapricciante,vide l’arcivescovo con gli occhi ormai strabuzzati mordere il corpo nudo di Francesco de’ Pazzi . Nessuno dei cospiratori riuscì a sfuggire alla vendetta dei sostenitori dei Medici, alla fine quando Lorenzo si mostrò alla folla con il collo bendato e con l’abito intriso di sangue riuscì a rassicurare i suoi sostenitori. In quella occasione Lorenzo esortò i suoi seguaci a risparmiare energie per resistere ai nemici dello stato che avevano architettato il complotto e che sicuramente avrebbero attaccato la città che l’aveva sventato. Infatti successivamente Firenze verrà minacciata di distruzione da parte del Papa Sisto IV che si alleò con Ferrante Re di Napoli per attaccare Firenze. Solo allora si vedrà il grande valore e il supremo coraggio di Lorenzo il quale riuscirà ad annullare questo pericolo recandosi da solo e indifeso alla corte del Re Ferrante, sostenendo con la sua grande personalità e autorità le proprie ragioni e quelle di Firenze, meritando appieno l’eterna riconoscenza dei cittadini di Firenze e il titolo di Magnifico. (Di Romano Valli) Lorenzo figlio di Piero dei Medici detto il Gottoso e di Lucrezia Tornabuoni, dopo aver dato prova della sua freddezza e strategia nonostante i suoi 17 anni, sventando la cospirazione dei congiurati guidati da Luca Pitti (come già narrato nel giornalino precedente). Anche in altre occasioni Lorenzo avrebbe dato prova di essere veramente un personaggio che non sarebbe stato facile scalzare dal proprio potere o addirittura sopprimere. Un fatto che ci fa capire quanto erano aleatori a quei tempi, la vita e il potere di chi aveva in mano le sorti di Firenze, fu la congiura dei Pazzi. Da tempo Papa Sisto IV aveva messo gli occhi su Firenze e incitato da suo nipote Girolamo Riario, Francesco Salviati arcivescovo di Pisa e Francesco de’ Pazzi banchiere in Roma, addivenne ad un’accordo con questi personaggi per spodestare i Medici da Firenze, purchè disse il Papa “non vi fossero uccisioni”. Naturalmente i tre avuto via libera per l’impresa sapevano che avrebbero dovuto uccidere i due Medici perché la loro impresa fosse coronata da successo. I fratelli Lorenzo e Giuliano dei Medici già da tempo erano sotto il tiro di queste congiure, per fortuna tutte fallite, ma i Pazzi temendo che i loro piani omicidi trapelassero, ritennero troppo pericoloso ritardare ulteriormente. Si stabilì dunque che l’eliminazione dei due fratelli dovesse essere attuata nella cattedrale durante una messa solenne. I congiurati avevano anche stabilito il momento adatto per assestare i colpi mortali. Durante il suono della campanella del Sanctus o meglio all’elevazione dell’Ostia. Era l’occasione ideale, perché oltre al segnale dell’azione, tutti i fedeli avrebbero avuto gli occhi bassi in segno di reverenza. Chi avrebbe dovuto vibrare il colpo mortale su Giuliano sarebbe stato Francesco de’ Pazzi assistito da Bernardo Bandini Baroncelli, invece su Lorenzo avrebbe infierito il condottiero Gian Battista da Montesecco, un soldato non molto avvezzo a queste congiure tantè che il Montesecco protestò dicendo che la sua coscienza non gli avrebbe mai permesso di compiere un sacrilegio in un luogo sacro e che non avrebbe potuto uccidere un uomo a tradimento. Allora i cospiratori pensarono di sostituirlo con due assassini meno scrupolosi si trattava di due preti: Antonio Maffei e Stefano da Bagnore. Appena compiuto gli omicidi i congiurati si sarebbero recati al Palazzo della Signoria, impadronendosi del potere e uccidendo tutti gli oppositori. Venne infine il giorno fatidico della congiura il 26 Aprile del 1478 i due fratelli si recarono in Duomo dove i congiurati erano già schierati . Insieme ai due fratelli c’erano alcuni amici: il Poliziano, Filippo Strozzi, Lorenzo Istituzione Sestoidee Circolo A.RC.I. Rinascita La data della commedia verrà comunicata prossimamente Presso il Salone Rinascita V. Matteotti 18 - Sesto Fiorentino La compagnia teatrale associata al circolo Rinascita PR ES E N TA “ IL CILINDRO ” di Eduardo de Filippo Costo del biglietto Euro 5.00 Ballo con orchestra dal vivo tutti i Sabati dalle ore 21.30 , le Domeniche e festivi dalle ore 15.30 Inoltre: Ristorante pizzeria tutti i Sabati e le Domeniche dalle ore 18.30 Tombola tutti i Giovedì, Sabato, Domenica e festivi dalle ore 21.00 Scuola di “Ballo liscio”, tutti i Lunedì e martedì Scuola di ballo “Latino - Americano” tutti i Mercoledì Circolo A.R.C.I. Salone Rinascita V. Matteotti 18 TL. 055-440147 3 Dal 5 Giugno alle ore 16.00 nei locali del circolo RINASCITA verrà presentata la III mostra di modellismo statico. L’apertura al pubblico nei giorni feriali sarà dalle 16 alle 19 e dalle 21 alle 23 Nei giorni festivi compreso il sabato dalle 16 alle 23 La mostra rimarrà aperta fino al 15- Giugno alle ore 19.00 La sez. cultura del circolo Rinascita R.V. Qualcuno mi aveva richiesto uno scritto di miei aneddoti personali nelle precedenti annate della nostra corsa. Io ne ho invece preso lo spunto per raccontarne l’inizio. Dunque questa gara fu pensata per la prima volta, e poi organizzata nell’ufficio di assicurazioni di Siro Magni nel 1974, il 25 Aprile 1975 si svolse la prima edizione. Molti di noi eravamo podisti da poco tempo, alcuni da un anno o due. Il gruppo di presidente e consiglieri era: BACCI BRUNO GORI CARLO GORI LUIGI BENINI BRUNO BENINI FRANCESCO MAGNI SIRO BINI ALFREDO PIERALLI ROMANO CAPPELLETTI PRIMO SANTINI ROMANO FRANCESCHINI VINCENZO ZUCCA ROMANO Quest’elenco più che della memoria, l’ho dedotto dal libretto della gara che facemmo stampare. In quello dell’anno dopo furono aggiunti: BELLANDI FABIO CICCHI ALBERTO BETTI FABRIZIO COCCHI GIACOMO DEGL’INNOCENTI GIOVANNI In quello del 1978 – 4° edizione si aggiunsero: CIOLLI LUIGI MEZZOMONTE MARCO Questo elenco, all’apparenza un po’ burocratico, l’ho voluto per rendere l’idea della crescita della nostra società sportiva dal primo nucleo in poi. Alcuni di questi nomi vi sono noti, altri invece no perché ritiri e avvicendamenti si sono avuti continuamente durante tutta la nostra vita sportiva. A questi nomi sarebbe doveroso aggiungere l’elenco sterminato di tanti iscritti e non, che durante tutti questi anni hanno collaborato, ed alcuni (pochi) tuttora collaborano alla buona riuscita della corsa. Qui non posso dare l’elenco dei nomi perché elencarli tutti è impossibile, e nominandone solo alcuni si rischierebbe di fare torto agli altri. Questo però credo di poterlo affermare: senza questi che non posso nominare, senza il loro aiuto, non si sarebbe potuto fare niente. Il nome della gara fu Oliviero Frosali, ormai lo sapete tutti, perché essendo il più noto fu prescelto come nome simbolo dei 62 nomi dei Caduti di Sesto fiorentino. In definitiva io ho qui voluto descriverne l’inizio e gli organizzatori delle prime quattro edizioni. Dopo è stato tutto un susseguirsi, possiamo paragonare le corse ad un edificio: ogni gara è come un piano, ed ad ogni piano per la sua fabbricazione collaborano un certo gruppo di persone. Al piano successivo molti sono i soliti, qualcun altro per le cause più diverse si ritira, venendo sostituito qualche volta in peggio, qualche volta in meglio da altri volenterosi. Così il Trofeo Frosali ha già fatto la ventottesima edizione. E’ stata quest’ultima un edizione positiva? Io qui mi astengo dal dare giudizio. Io nelle mie critiche tendo sempre più alle sfumature ottimistiche piuttosto che a quelle pessimistiche. D’una cosa però sono convinto e qui lo voglio esprimere: corse importanti come la scarpinata Fiorentina, Trofeo della Liberazione, Trofeo Chinacci, Trofeo Terza Punta, Vaglia Monte Senario, ecc. ecc. sono state cancellate. Pur fra un pochino di critiche fra noi, il nostro gruppo è ancora qui e consolidato da un avvicendamento di podisti e organizzatori abili e volenterosi degli ultimissimi anni, e sono certo fra un poò si sentirà parlare di progetti per la 29^ edizione. Senz’ombra di retorica io credo che potete, anzi noi tutti possiamo essere fieri di essere sempre sulla breccia Romano Zucca. 4 I consigli per chi corre la tonificazione dei muscoli addominali Noi che corriamo per sentirci meglio, abbiamo una ragione di piu' per approfittare degli allenamento casalinghi che ci consentono di dare maggior tono ai nostri muscoli, maggiore mobilizzazione alle nostre articolazioni e senz'altro ci fanno ottenere anche dei migliori risultati in corsa. A tale scopo inizieremo con l'indicare una serie di esercizi da fare in una stanza qualsiasi purchè provvista di una sedia e di un tappeto, per parlare poi di esercizi da eseguire con l'ausilio di semplici attrezzi (la corda, i manubri, il pallone medicinale, l'estensore, la cicletta, il vogatore). Cominciamo col descrivere qualche esercizio da eseguire senza l'ausilio di nessun attrezzo. Prima pero' di dedicarci ai movimenti specifici sarà bene riscaldarsi per circa cinque/dieci minuti con dei saltelli (a piedi uniti, su un piede solo, divaricando e riunendo le gambe, con un piede avanti e uno dietro, incrociando le gambe) alternati ad esercizi di allungamento. Sdraiati con la schiena in terra, mani alla nuca. flettere le gambe e le cosce cercando di avvicinare il più possibile i ginocchi al petto senza sollevare pero' il bacino, distendere poi le gambe mantenendo sollevate cinque/dieci centimetri da terra; raccogliere nuovamente i ginocchi al petto e cosi' via. Ripetere dalle cinque alle quindici volte inspirando mentre si flettono i ginocchi ed espirando nella fase successiva. Dalla posizione di partenza dell'esercizio precedente, sollevare le gambe tese fino a portarle a squadra con il busto e farle scendere molto lentamente fino a arrivare a cinque/dieci centimetri da terra. Riportarle poi a squadra e cosi' via. Si inspira mentre le gambe salgono e si espira successivamente. Ripetere dalle cinque alle quindici volte. Sdraiati a terra, mani alla nuca, gambe piegate, piante dei piedi poggiate a terra. Flettere il busto avvicinando la testa il piu' possibile ai ginocchi (se non vi dovesse riuscire con le mani alla nuca provare con le braccia in alto). Ripetere dalle cinque al quindici volte, espirando durante la flessione del busto. A cura di Tommaso Chimenti eccitati come i cavalli da corsa prima di una partenza per il Palio, quando sono tra i canapi. Il mio personale esaurimento, poi, penso sia proprio al limite della sopportazione umana (vedi Santa Concetta da Monterosso n.d.r.); infatti la mattina precedente la maratona mi alzo alle 6, esco di casa alle 7, vado a comprare il pane dal fornaio che normalmente aspetta me per chiudere la sera alle 19,30, prendo la macchina e vado al piazzale per vedere come si sta alle 8 di mattina lassù, resto in giro per circa un’oretta per poi tornare a casa alle 9,30. Avendo visto un posto strategico dove lasciare la macchina per mettere dentro gli indumenti la mattina successiva chiamo Marco per accompagnarmi a fare la suddetta operazione ed alle 12 è già finita la mia giornata. Siamo al top dell’esaurimento!!! La mattina della gara alle 7,30 sono già pronto per il riscaldamento, aspetto Marco e Luca (che come al solito sono in ritardo) ed insieme andiamo al piazzale. Marco, incredibilmente, ha dimenticato a casa il suo chip; fortuna e coincidenza fanno sì che la Luisa glielo porti poco dopo. Siamo tesi ma penso al punto giusto, nel senso che sappiamo benissimo tutti che abbiamo fatto una preparazione, che siamo rodati al puntino ma quello che nessuno di noi vuole ammettere è che corriamo per stare sotto le 3 ore; ognuno di noi, infatti, rivolgendosi agli altri dice frasi come “l’importante è finirla” “prendiamola come un allenamento” “facciamo finta che è come il lungo di domenica scorsa” ecc. ecc. Siamo già pronti alla partenza 30 minuti prima e cerchiamo di stemperare la tensione parlottando con i nostri vicini. Appena partiti la prima vera dimostrazione di sana amicizia correreccia. Luca dice “dovrei fare la pipì” in chiaro accento genovese, alla sua richiesta mi aggiungo anch’io e il capitano, perché no, dice ok fermiamoci. Inizia così la ns prima maratona con una sosta dietro una siepe dopo 500 mt di corsa: che bello!!! Iniziamo la gara vera e propria rilassati nella mente e nel corpo ed iniziamo a cercare la cadenza ideale. Intorno la 10 km dovrebbe esserci la Giovanna che , munita di bici, borsa della spesa e di una quantità impressionante di integratori alimentatori, amminoacidi ed altre schifezze varie, ci accompagnerà per tutta la gara. Il passaggio ai 5 avviene con un tempo di 20, 15 regolare ma alto per il tempo che vorremmo avere. Appena vediamo Giovi subito iniziamo a chiedere le borracce personali (che esauriti), le mollo i miei guanti e continuiamo in modo regolare. Ai 10 passiamo in 40,30 sempre regolari ma dobbiamo avere un passo leggermente più spedito. Alle cascine iniziamo a correre veramente bene ed al 15 km abbiamo quasi portato la media ai 4min./km. (passaggio in 20,30). Segue a pag. 6 Le pazzie, si sa, prima si fanno e poi si pensano. Dopo una torrida estate dove forse il sole ha fatto sin troppo il suo dovere, veniamo fuori con un’idea strana, sconvolgente ma sicuramente entusiasmante: “e se per Firenze facessimo la maratona?” La frase, da me buttata lì al Capitano e a cavallo pazzo Luca viene immediatamente recepita ed accolta dai due. Non l’avessi mai detto! Boccaccia fossi stata chiusa! E qui inizia la lunga storia della Maratona di Firenze. Iniziamo la preparazione con allenamenti di 20/25 Km, uscite domenicali a Monte Morello passando dalla fonte del ciliegio dove, ad ogni ritorno alla macchina la frase mia era sempre la stessa “ma ne siamo sicuri? Ma il che si fa? Ma siamo grulli? E se si facesse la ½ cercando di fare un buon tempo?” La maratona del Mugello rappresenta per noi uno spartiacque; Marco ha corso la settimana prima la Volterra San Gimignano (30 km) in 2h e04min. e quindi è già in forma, io e Luca invece vogliamo verificare la nostra tenuta su una distanza un pochino più lunga di quelle abituali per vedere se dobbiamo rinunciare prima d’iniziare oppure se è il caso di continuare. Il risultato finale dei 26 km. del Mugello, tutt’altro che pianeggianti, ci inducono a considerare seriamente l’ipotesi maratona (per la cronaca abbiamo chiuso in 1h e 46 min.). Dopo la ½ di Siena (vedi altra storia) decidiamo di dedicarci a degli allenamenti lunghi domenicali. Il primo è tutto un programma . Luca e Marco decidono di segnare i km su un percorso che si snoda da Sesto a Calenzano, fino al laghetto di Legri ed altri passaggi collinari sopra Sesto. La bici di Luca, dotata di contachilometri, si addice all’operazione. La mattina seguente, dopo essere passati al 3 km segnato con dei tempi lontanissimi dalla realtà, inizio ad avere dei seri dubbi sull’effettività dei Km. Dopo aver preso come riferimento il cartello della statale ed aver consultato la Giovanna che ci veniva dietro con un’altra bici per farci assistenza arriviamo alla matematica certezza che i km. segnati sono errati (e nemmeno di poco: abbiamo dopo verificato che per invece del Km. noi correvamo esattamente il miglio!) Come direbbe Camillari, “nuttata persa e figlia fimmina”. E se questo è l’inizio, figuriamoci il resto. La preparazione si svolge, con l’aiuto del buon Dio, senza traumi, correndo alle Cascine (ed evitando gli irti e tormentati percorsi del duo Luca-Marco) e con oltre 500 km percorsi in meno di 2 mesi, ed arriviamo alla Maratona di Firenze. Siamo Pelletteria Corti Raffaello Effettua Riparazioni Su ogni tipo di pelle Via G. Lulli 72 – Firenze Tel. 055 364426 5 Segue da pagina 5 km.) sarebbe semmai da evitare data la mole elevata di auto che circolano parallelamente all’andare dei maratoneti ma sono troppo felice, trovo un ragazzo di Lecce che mi dice di essere anche lui alla prima maratona, ci parliamo ci facciamo i complimenti a vicenda, parliamo della bellezza di Firenze e del fascino di questa maratona che, forse, vorremmo non finisse mai. Passiamo al 41 km Luca lo vedo 200 mt aventi a me, Marco a 100 mt, la Giovanna continua a fare la spola e a domandarci se vogliamo ancora qualcosa; io grazie anche a questo ragazzo ed alla felicità che ho dentro trovo anche la forza per aumentare il passo, ai 500 mt dall’arrivo sono quasi in lacrime, vedo Tommy che mi corre incontro per dirmi che è finita ma io proprio quei momenti vorrei non finissero mai, vedo due ali di folla in mezzo alle quali noi maratoneti ci infiliamo per andare a concludere il nostro sforzo e la mia felicità cresce, faccio passare con un gesto di cortesia il ragazzo di Lecce (dopo aver discusso per oltre un minuto vai tu, no tu, ma ti pare tu sei in casa, ma no, tu vieni da fuori) ed arrivo a Santa Croce. Mentre taglio il traguardo penso a che dedicare questa impresa, prima di tutto al Signore che ci ha dato tutta questa forza, a chi non c’è più ma ci guarda dall’alto, alla Concy che mi ha sopportato pazientemente, alla Giovanna che mi (ci) ha accompagnato in tutta la trionfale cavalcata e perché no anche a me stesso, oltre a Luca e Marco senza i quali non avrei intrapreso questa spettacolare avventura, a Maurizino e Tommaso che ci hanno sempre stimolato al punto giusto ed a tutti gli amici dell’Ausonia. Immediatamente dopo aver tagliato il traguardo sono solo abbracci, baci, strette di mano, complimenti reciproci con persone mai viste e naturalmente con Marco e Luca. Sono felicissimo e ripeto almeno 2.000 volte a Marco, mentre ci cambiamo d’abito nel pullman ancora deserto “ma ti rendi conto?” e lui che mi risponde 2.000 volte “ma scherzi davvero?”. Il ritorno a casa dalla Concy che mi accoglie con un grosso bacio e con l’affermazione “ne ero sicura che correvate sotto le tre ore, vi ho visto troppo bene al passaggio alle cascine, sembravate in allenamento” rappresenta per me il premio più bello. Grazie ragazzi, per il grosso aiuto. E grazie anche a te Firenze, per avermi fatto godere questa sensazionale avventura. Dolce e piacevole visione la Concy che, nonostante la febbre alta, è venuta a vederci sia alla Facoltà di agraria che al successivo passaggio vicino alla passerella. Alle fine del viale delle Cascine Luca si ferma di nuovo a fare la pipì, e perdiamo non meno di 30 secondi, ma nonostante ciò recuperiamo molto bene e al passaggio alla ½ maratona facciamo registrare un eccellente1h 28min. esatti. Siamo col passo giusto, diciamo tutti in coro. Corriamo sempre in modo regolare e da piazza Pitti in poi Marco, per almeno 5 km. svolge un lavoro eccezionale, cioè ci fa allungare in fila indiana ma alza in modo sensibile la media, tanto che arriviamo alla badia di Ripoli (30 km.) in 2h e 04min. Io ritengo di essere in leggera difficoltà a mantenere questo ritmo ma soprattutto grazie all’aiuto psicologico della Giovanna supero questo momento d’impasse. A questo punto vengono fuori i sogni e le paure: il sogno di poter correre effettivamente sotto le tre ore e la paura di spendere troppo ora e poi dopo il 35° km? Cosa succederà? Ce la faremo? Crolleremo. Corriamo ancora con ritmo regolare intorno ai 4,10/4,15 al km. ed anche al 35 km. sembriamo ancora tutti e tre in grado di continuare con un buon ritmo. Il più stanco sono io, che continuo a dire a Luca “dove ca…. corri così forte? Non vedi che ce la faremo sicuramente a stare sotto le 3 ore?” Luca ormai è come un automa, Marco gli si mette dietro mentre io, al contrario penso a controllarmi e a controllarli, cerco di affrontare il tratto del pavé del centro nel modo meno traumatico possibile, anche perché non sono proprio sicuro di me stesso e penso se venie una crisi e mi debbo fermare? Se mi faccio male oppure cado sul lastricato? Così, vedendo che continuo a correre intorno ai 4,15m/km. decido di andare in modo guardingo, senza farmi distanziare troppo dai miei due amici e compagni d’avventura. Lo scenario diventa di colpo bellissimo, unico, insostituibile: da Piazza della Repubblica a piazza Signoria, dopodiché, passando da Via dei Calzaioli ed al lato del Battistero, ci infiliamo di fianco al Duomo nei posti più belli ed invidiati del mondo e, nonostante il mio guardare sempre a terra per essere sicuro dove metto i piedi, mi accorgo di vedere questi luoghi con una luce diversa, più intima. Dopo essere transitato al 39 km. ed essere passato per piazza Santa Maria Annunziata capisco davvero cosa significa il fascino della maratona: ormai il tempo non mi preoccupa più, correrò sicuramente sotto le 3 ore, inizio a godermi questa grande impresa. Il passaggio sui viale (40 Giancarlo Trabucco Giornale Settimanale di informazione 6 I consigli per chi corre la soglia anaerobica di Orlando Pizzolato La soglia anaerobica è l'intensità alla quale nei muscoli si inizia ad accumulare l'acido lattico, e come si sa questa sostanza limita fortemente il rendimento fisico nelle gare di resistenza. Migliorare la velocità della soglia anaerobica significa ritardare il momento in cui l'acido lattico si accumula, e quindi ritardare il momento in cui si va in crisi avanti. I mezzi di allenamento che consentono d'innalzare la soglia anaerobica sono quelle delle ripetute su distanze medie e lunghe. Le distanze da percorrere nelle prove ripetute vanno da 1000 ai 3000 metri, e lo sforzo è simile a quello che si tiene in gare di 10-15 chilometri. Proprio per il fatto di "ricostruire" lo sforzo e le sensazioni di gara, le ripetute sulle distanze medie e lunghe rappresentano un allenamento molto importante sia da un punto di vista fisico che psicologico. Le sedute di ripetute lunghe, oltre ad essere utili per innalzare la soglia anaerobica, influiscono sul miglioramento della resistenza alla velocità della soglia anaerobica. Il recupero tra una prova e l'altra dovrebbe essere compreso tra i 3 e i 5 minuti. Non sono necessari tempi più lunghi altrimenti lo sforzo sarebbe troppo diluito e l'allenamento poco produttivo. Durante la fase di recupero è molto utile mantenere un minimo d'attività fisica. La corsa in leggera scioltezza consente di mantenere una certa attività cardiocircolatoria, che favorisce il rapido allontanamento dell'acido lattico dai muscoli. Per questo motivo un recupero fatto correndo è più rapido ed efficace rispetto ad un recupero in cui si cammina o si sta fermi. I podisti particolarmente efficienti, che vogliono incrementare in maniera decisiva la propria condizione di forma, possono anche fare il "recupero" ad impegno sostenuto, simile a quello della corsa media. Alternare tratti di corsa veloce a tratti ad intensità minore, ma non lenta, è una metodica molto utile per le gare lunghe, come la maratona. Gli allenamenti andrebbero corsi in pista, o su tratti misurati, in modo da controllare i tempi di percorrenza e calibrare adeguatamente lo sforzo. Se è importante non andare più piano el ritmo previsto per evitare che lo sforzo sia un po' troppo blando, è anche molto importante non correre più velocemente. In quest'ultimo caso si rischia di spostare lo sforzo nel versante anaerobico ed oltre ad essere più faticoso da svolgere (visti i lunghi tempi di corsa), non servirebbe a stimolare le componenti fisiologiche riportate in precedenza. Nell'impostare la modalità d'allenamento bisogna seguire il principio della gradualità del carico. Si aumenta gradualmente la distanza ed il numero delle prove (per esempio iniziare con 5 x 1 km, passando quindi a 6 e 7, e poi passare a 3 e 4 x 2 km). In seguito si può aumentare il ritmo di corsa delle prove e quindi, all'approssimarsi del periodo agonistico, si può provare ad accorciare i tempi di recupero. Le sedute di ripetute lunghe vanno programmate, nella fase di preparazione specifica, cioè nelle ultime 6-8 settimane prima del periodo agonistico, ogni settimana. a cura di Tommaso Chimenti Giovedì 18 Aprile la Compagnia Teatrale ‘’Il Giuggiolo’’ ha rappresentato al Salone Rinascita la commedia ‘’Vole Pensione’’ di S. Catani e L. Scotti. Questa commedia appartiene al genere classico vernacolo fiorentino anni ’50 ed è stata bene interpretata secondo i canoni di questo tipo di teatro popolare. Si tratta di un testo particolarmente spiritoso, pieno di battute divertenti che gli attori hanno saputo porgere in maniera adeguata. Specialmente la coppia di caratteristici più anziani è stata proprio esilerante e molto brava. Bravi comunque tutti. Quello che abbiamo visto non è certo teatro d’avanguardia, ma la serata è stata molto divertente e al giorno d’oggi questo ha pur sempre il suo valore. Carla Dagliana Serata di allegria e leccornie…. .……..…. (gara di dolci), Venerdì 12 Aprile al Circolo Rinascita, i podisti del gruppo AUSONIA in arte pasticceri, si sono presentati con un proprio dolce fatto in casa sottoponendolo ad una giuria di compagni di gruppo, addolcendo con arte il dopo di una cospicua cena con menù semplice ma abbondante, (4 tipi di crostini, 2 primi, un secondo con prosciutto, salame e formaggio pecorino) il tutto annaffiato da un buon vino prodotto nelle colline del Chianti recepito dal gruppo podistico competitivo e non competitivo, durante le sudatine domenicali delle corse. L’ingresso ormai come regola Valli, acquisti 5 biglietti della lotteria e sei autorizzato all’intrattenimento della festa che durante una pausa, avviene l’estrazione dei premi, concedendo del tempo alla giuria assaggiatori golosi senza problemi di linea ad emettere un risultato. Seduti ad un tavolo con penna e blocco notes hanno annotato i suoi giudizi sull’aspetto e bontà dei dolci presentati, dopo di che sono stati trasferiti in cucina dove un presunto cuoco ha trasformato quelle bellissime leccornie in tante fette per tutti i presenti già sazi della cena ma acclamandoli al suo arrivo e innaffiandoli con del buono spumante festeggiando i primi tre vincitori, senza nulla togliere a quelli non rientrati in graduatoria, sarebbero stati tutti quanti da premiare per il loro impegno e fantasia culinaria. Lo spumante con il suo top ha attirato l’attenzione dei presenti che si sono precipitati a farsi riempire i bicchieri per brindare alla magnifica serata con un arrivederci al prossimo ritrovo fra amici podisti. Latini valfrido 7 La nascita, la vita e la morte delle stelle (Di Romano Valli) Le nebulose sono specie di fiocchi di nebbia biancastra luminosa, sono fatte di polveri e gas in grande abbondanza, la materia di cui sono formate costituisce materiale per la nascita delle stelle, infatti molto spesso vengono chiamate le culle delle stelle. La nebulosa di Orione è molto spettacolare perché è un insieme di nubi luminose e oscure, la più celebre nebulosa oscura è la “Testa di cavallo”, così chiamata per la sua forma caratteristica. Una nebulosa che sia sufficientemente densa è destinata a formare stelle. Inizia così a contrarsi e nelle zone di maggiore concentrazione cominciano a formarsi dei globuli detti di “Bok”. Il collasso dei gas scalda i nuclei dei globuli formando protostelle. Queste diventano vere stelle quando hanno inizio le reazioni nucleari. Ma torniamo alla fase iniziale della nascita della stella, con il tempo la situazione del nucleo della protostella si fa critica, le enormi pressioni nel nucleo fanno aumentare la densità di miliardi di volte, la temperatura supera i dieci milioni di gradi iniziano così le reazioni nucleari. I nuclei di idrogeno compressi gli uni contro gli altri si fondono formando nuclei di elio, la protostella diviene una vera stella. Con la sua luce e il suo calore la stella neonata scaglia lontano le nubi di gas e polveri, rendendosi visibile con il suo splendore. I cicli vitali delle stelle sono determinati da reazioni nucleari e dal colore della stella stessa. Le stelle di colore azzurro hanno temperature altissime, anche di 25mila gradi e sono stelle giovani, le gialle come il nostro Sole hanno temperature di 6000 gradi, le stelle rosse invece hanno temperature inferiori ai 3500gradi. La durata della vita di una stella dipende dalla massa e dalla posizione della sequenza, infatti quando la stella si stabilizza si dice che è entrata nella sequenza principale, tale stato ha una durata dovuta alla massa della stella, una nana rossa poco luminosa si evolve così lentamente che occorrono 200miliardi di anni prima che lasci la sequenza principale ed inizi la sua fine, il nostro Sole ne esce in 10miliardi di anni . Mentre per una stella di massa pari a 5 volte quella del Sole basteranno circa 70 milioni di anni. La fine di alcune stelle è drammatica, polverizzate da esplosioni apocalittiche . Altre invece scompaiono tranquillamente alla vista. Quali fattori determinano una morte piuttosto che l’altra? La stella lascia la sequenza principale quando è invecchiata cioè quando ha finito la sua scorta di idrogeno e incomincia a bruciare l’elio, inizia così a gonfiarsi, diventando una gigante rossa, se è di massa più grande una supergigante. Con il tempo inizia a scagliare nello spazio gli strati più esterni, è il segno della fine imminente. A questo punto l’involucro esterno della stella è già stato espulso nello spazio, rimane esposto il nucleo caldo che splende di luce bianca. La contrazione della materia per effetto della fortissima forza di gravità ha raggiunto una densità tale che il suo peso è di circa 1 tonnellata per centimetro cubo. Questo vale per qualsiasi stella di massa fino al 40% superiore a quella del Sole. Se la stella lo supera, la temperatura raggiunta nel nucleo sarà più elevata e quindi ci sarà un nuovo collasso che porterà il nucleo ad una contrazione ancora più forte della precedente, e quindi si formerà una stella di neutroni, la cui materia avrà una densità in cui una cucchiaiata di questa materia peserebbe un miliardo di tonnellate. Ma non è finita, se la stella ha una massa superiore a cinque volte la massa solare, la forza di gravità sarà talmente elevata da schiacciare perfino i neutroni, a questo punto i concetti della fisica che noi conosciamo non hanno più valore, si pensa teoricamente che data l’immensa forza di gravità creata in questa fase fa si che la materia e l’energia non possono più sfuggire dalla stella, essa diventa un “buco nero” da cui neppure la luce può sfuggire, quindi a questo punto si ha la morte definitiva della stella. Perché per raggiungere i pianeti si impiega tanto tempo. (Di Romano Valli) Nei films di fantascienza siamo abituati a vedere viaggi verso altri pianeti con una facilità estrema e in tempi ridotti, ma tutto questo allo stato attuale non è così semplice. Dobbiamo considerare che gli attuali combustibili solidi o liquidi hanno delle limitazioni di ordine pratico ed economico. Prendiamo la velocità: il Voyager 2 , la sonda spaziale finora lanciata , viaggia a 18,5 Km al sec., che rapportata all’ora è 66.600 Km, questa velocità sembra impressionante . Ma per un viaggio spaziale è il passo di una lumaca. Marte a volte è il pianeta più vicino a noi, è lontano in media 79 milioni di Km, quindi se un astronave viaggiasse in linea retta verso questo pianeta a 66.00Km l’ora ci impiegherebbe ben 79 giorni. Alcuni progetti americani e russi su un viaggio di andata e ritorno del genere , calcolano che richiederebbe almeno 2 anni. Questo lungo tempo è dovuto ad un percorso curvo costituito da varie orbite dovute alla gravità solare. In futuro i sistemi di propulsione miglioreranno, ma occorrerà principalmente rompere più velocemente i vincoli della forza di gravità terrestre. Ma a questo ci sono dei vincoli fisici nell’uomo, il quale ad un alta velocità di partenza del veicolo, verrebbe schiacciato dalla gravità artificiale che si produrrebbe con una tale accelerazione . Infine in attesa che la scienza migliori i sistemi di propulsione, ci accontenteremo di assistere ai viaggi spaziali al cinema, magari alla velocità della luce o meglio ancora alla velocità del pensiero. L'AGENZIA IMMOBILIARE DEI MILLE - PER INFORMAZIONI TELEFONARE Geom. P. Portaluppi Telefono 055 / 5520499 cell. 348 / 3305603 Per stime - Certificati catastali - Visure Conservatoria, Preventivi per ristrutturazioni - Consulenza mutui etc 8