Forum Solidarietà Bilancio Sociale 2009 Forum Solidarietà Bilancio Sociale 2009 FORUM SOLIDARIETÀ, CENTRO DI SERVIZI PER IL VOLONTARIATO IN PARMA Forum Solidarietà Bilancio Sociale 2009 Coordinamento redazionale: Conforti Arnaldo, Belletti Rossana Testi a cura di: Baraldi Beatrice, Belletti Rossana, Bergonzani Clelia, Bigliardi Francesca, Bozzi Laura, Bussolati Stefano, Bussoni Monica, Casetti Romano, Coccoi Sandro, Colombini Roberta, Conforti Arnaldo, Fabbro Fabio, Faccini Fabio, Ferrari Enrica, Ferrarini Patrizia, Malaspina Federica, Marè Eugenia, Marini Roberto, Moretti Francesca, Morini Marina, Paladini Flavia, Patané Luca, Pippa Rosanna, Piroli Cristina, Pizzarotti Franco, Pongolini Cristiana, Olivieri Omar, Sacchelli Greta, Serranò Susanna, Tedeschi Simona, Truffelli Giacomo, Ulietti Roberta. Il processo di elaborazione del bilancio sociale è realizzato con la consulenza di [email protected] Forum Solidarietà Bilancio Sociale 2009 Sommario 6 7 9 L’identità e le risorse umane 9 Forum Solidarietà in sintesi 11 Missione e strategia 11 13 14 – La storia – La missione – Le linee guida strategiche 17 I portatori di interesse 17 20 22 – Analisi degli stakeholder – Il mondo del volontariato locale – Il coinvolgimento degli stakeholder 23 Il governo e la struttura 23 25 29 – La compagine sociale – Il sistema di governo – La struttura organizzativa 30 Le risorse umane 30 31 – Composizione – Formazione e valorizzazione 33 I principali processi di gestione 33 35 36 37 – – – – 39 39 44 44 4 – Lettera del presidente – Nota metodologica La programmazione L’erogazione dei servizi Il monitoraggio e la valutazione Il sistema di relazioni e la partecipazione a reti La dimensione economica – Oneri e proventi – Aspetti patrimoniali – Prospettive future Forum Solidarietà Bilancio Sociale 2009 46 La dimensione sociale 46 L’attività di consulenza, formazione, informazione, documentazione 46 48 51 54 57 60 62 65 67 – – – – – – – – – Premessa Ambito giuridico-amministrativo Ambito motivazionale-relazionale Supporto all’organizzazione e allo sviluppo Informazione e supporto alla comunicazione People raising Supporto alla progettazione Documentazione Supporto tecnico-logistico 69 I servizi a supporto di progetti di sviluppo delle organizzazioni di volontariato 82 I servizi di consulenza e tesoreria per le reti pubblicoprivate 84 La ricerca, sensibilizzazione e promozione del volontariato e della cultura solidale 84 85 88 – Premessa – La promozione della cultura solidale e dell’agire volontario – La ricerca 90 I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale 128 I servizi a supporto della progettazione sociale interprovinciale 132 I servizi a supporto della progettazione sociale regionale 137 138 140 141 149 La dimensione ambientale – Aspetti ambientali diretti – Aspetti ambientali indiretti Gli obiettivi di miglioramento Questionario di valutazione In allegato al Bilancio Sociale 2009 “Tavola per la verifica della completezza e della conformità del bilancio sociale rispetto al modello dell’Agenzia per le Onlus” scaricabile dal sito www.forumsolidarieta.it, nella sezione “Bilancio Sociale”. 5 Forum Solidarietà Bilancio Sociale 2009 Lettera del presidente Mentre pensavo all’introduzione al nostro ottavo bilancio sociale, mi è venuto in mente un breve racconto di Olivier Clerc, scrittore e filosofo. “Immaginate una pentola piena d’acqua fredda in cui nuota tranquillamente una piccola ranocchia. Un piccolo fuoco è acceso sotto la pentola e l’acqua si riscalda molto lentamente, così lentamente che la ranocchia non si accorge di nulla. L’acqua piano piano diventa tiepida e la ranocchia, trovando ciò piuttosto gradevole, continua a nuotare. La temperatura dell’acqua continua a salire. Ora l’acqua è calda, più di quanto la ranocchia possa apprezzare, si sente un po’ affaticata, ma ciò nonostante non si spaventa. Ora l’acqua è veramente calda e la ranocchia comincia a trovare ciò sgradevole, ma è molto indebolita, allora sopporta e non fa nulla. La temperatura continua a salire, fino a quando la ranocchia finisce semplicemente per cuocere e morire. Se la stessa ranocchia fosse stata buttata direttamente nell’acqua a 50 gradi, con un colpo di zampe sarebbe immediatamente saltata fuori dalla pentola”. Quando un cambiamento avviene in un modo sufficientemente lento, sfugge alla coscienza e non suscita nella maggior parte dei casi alcuna reazione, alcuna opposizione. Se guardiamo ciò che succede attorno a noi da qualche tempo a questa parte notiamo che stiamo subendo una lenta deriva alla quale ci stiamo abituando. Mi preoccupa in particolare la perdita del senso di comunità che conduce all’indifferenza nei confronti del sociale e della politica, alla divisione della società. Il sentirsi comunità è un sentimento che i membri di una collettività provano sentendosi importanti vicendevolmente all’interno del gruppo, nella fiducia condivisa che i bisogni e gli obiettivi saranno soddisfatti e raggiunti con l’impegno dell’unione. Recuperare senso di comunità comporta necessariamente promuovere, sostenere, facilitare percorsi di partecipazione. La partecipazione, infatti, è la condizione per lo sviluppo della comunità. Anche a Parma occorre rafforzare modalità che permettano ai singoli di appartenere ad un gruppo, e favorire nella comunità forme condivise di solidarietà. Leggendo le pagine di questo bilancio sociale, che si conferma fondamentale strumento di trasparenza e di consapevolezza, rivivendo le attività e i progetti che hanno coinvolto (e stanno coinvolgendo) molti dei 10.000 volontari attivi in provincia di Parma, guardo al futuro con più ottimismo alimentato di speranza. Molte persone non si fanno ingannare dal torpore dell’acqua tiepida, e reagiscono quotidianamente per la costruzione di relazioni significative che favoriscono una migliore condizione della vita umana. In questo orizzonte si colloca il lavoro di Forum Solidarietà e la sfida da affrontare. Auguro quindi a tutti coloro che abitano il nostro territorio di poter partecipare al futuro come soggetti costruttori di solidarietà in cui nessuno abbia a sperimentare la solitudine. Fabio Fabbro – Presidente di Forum Solidarietà 6 Forum Solidarietà Bilancio Sociale 2009 Nota metodologica Con il bilancio sociale, giunto alla sua ottava edizione, Forum Solidarietà si propone di rendicontare sull’attività svolta ed i risultati ottenuti nel 2009 rispetto al perseguimento della propria missione e tenendo conto delle esigenze informative dei principali portatori di interessi. Ciò al fine sia di garantire trasparenza, illustrando con ampiezza di prospettiva il proprio operato, sia di effettuare in modo periodico e strutturato un’analisi della propria identità e di quanto realizzato, favorendo in tal modo processi di miglioramento. Per l’elaborazione del documento sono stati adottati come principali riferimenti il “Modello per il Bilancio Sociale dei CSV. Guida operativa per la redazione” (2006), proposto da CSVnet (Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il volontariato) e le “Linee guida per la redazione del bilancio sociale delle organizzazioni non profit” elaborate dall’Agenzia per le Onlus e rese pubbliche nel mese di febbraio 2010. Come è possibile verificare nella tavola (prevista dalle stesse Linee Guida) in allegato, nel bilancio sociale sono presenti il 100% delle cosiddette ‘informazioni essenziali’ applicabili alle caratteristiche di Forum Solidarietà (in totale 53) e il 61,5% completamente ed il 5,8% in parte delle cosiddette ‘informazioni volontarie’ applicabili (in totale 52) previste dal modello dell’Agenzia per le Onlus. Questo bilancio sociale si colloca quindi al “livello A”, che segna la piena conformità al modello. Il processo di elaborazione, in continuità con le precedenti edizioni, è stato coordinato da un gruppo operativo interno (costituito da Arnaldo Conforti, direttore di Forum Solidarietà, e Rossana Belletti, co-responsabile del settore Amministrazione) e da un esperto esterno (Giovanni Stiz della società SENECA, consulente di CSVnet). La metodologia di lavoro adottata è stata volta a favorire la partecipazione di tutti i collaboratori di Forum Solidarietà, ciascuno dei quali ha elaborato la bozza del documento relativamente all’area di competenza specifica. Il bilancio sociale è stato distribuito e presentato, in forma sostanzialmente completa ma non definitiva, all’Assemblea di giugno 2010, sollecitando proposte e suggerimenti per l’edizione definitiva, chiusa a luglio. Il documento viene stampato in 800 copie e reso disponibile sul sito internet dell’organizzazione (www.forumsolidarieta.it) unitamente al bilancio di esercizio. Il documento si riferisce alle attività di Forum Solidarietà, sia quelle svolte in quanto ente gestore del Centro Servizio per il Volontariato di Parma sia quelle di altra natura. L’organizzazione non ha legami 7 Forum Solidarietà Bilancio Sociale 2009 rilevanti con altri soggetti tali da richiedere un più ampio perimetro di rendicontazione; rispetto al 2008 non ci sono stati cambiamenti significativi di perimetro o metodi di misurazione. Rispetto all’edizione 2008 si sono introdotti i seguenti miglioramenti: – piena conformità alle Linee Guida sul bilancio sociale dell’Agenzia per le Onlus, come detto precedentemente; – revisione della struttura del documento, superando la differenziazione tra attività realizzate attraverso i finanziamenti provenienti dal Fondo Speciale per il Volontariato e attività supportate da altre fonti di finanziamento; la nuova struttura risulta certamente più consona a rappresentare in modo unitario, completo e connesso con la missione le attività svolte da Forum Solidarietà; – integrazione di ulteriori informazioni, in relazione sia alle richieste dell’Agenzia per le Onlus sia alla rendicontazione delle attività “extra Fondo Speciale”; – diminuzione delle dimensioni del documento, per renderlo più fruibile, attraverso una maggiore sintesi. Su questo fronte si lavorerà ulteriormente nella prossima edizione. Il bilancio sociale è articolato in 4 parti: – l’Identità e le risorse umane, che fornisce una descrizione generale di Forum Solidarietà (storia, missione, indirizzi strategici, assetto istituzionale, struttura organizzativa, risorse umane, principali processi gestionali), dei suoi stakeholder ed in particolare del mondo delle organizzazioni di volontariato cui si rivolge prioritariamente il suo operato; – la Dimensione Economica, che approfondisce gli aspetti economici e patrimoniali della gestione; – la Dimensione Sociale, che rende conto in dettaglio dell’operato svolto da Forum Solidarietà per perseguire la propria missione; – la Dimensione Ambientale, che rende conto rispetto agli aspetti ambientali connessi direttamente ed indirettamente all’operato dell’organizzazione. In conclusione, vengono dichiarati gli obiettivi di miglioramento che Forum Solidarietà si è posto per il triennio 2009-2011, in connessione con gli indirizzi strategici pluriennali, dando conto del loro stato di attuazione e degli ulteriori impegni per il 2010. Al documento viene allegato un questionario per raccogliere le osservazioni e le proposte dei lettori. Per informazioni ed osservazioni al bilancio sociale: Rossana Belletti [email protected] tel. 0521.228330 fax 0521.287154 8 Forum Solidarietà Bilancio Sociale 2009 L’identità e le risorse umane Forum Solidarietà in sintesi Forum Solidarietà è un’associazione1 con personalità giuridica che dal 1997 gestisce il Centro di Servizio per il Volontariato di Parma. La sua base sociale è costituita da 100 organizzazioni di volontariato e 3 associazioni di promozione sociale; è iscritta dal 1995 al Registro del Volontariato regionale sezione provinciale. I servizi erogati dal CSV sono rivolti a tutte le associazioni di volontariato operanti nella provincia di Parma, nonché a tutti i cittadini che desiderano avvicinarsi al mondo del volontariato. Grazie ad una convenzione con la Provincia di Parma, alcuni servizi sono disponibili anche per le associazioni di promozione sociale. La sede principale di Forum Solidarietà è a Parma2. Per favorire l’accesso ai servizi sono inoltre attive 3 sedi periferiche a Fidenza, Traversetolo e Borgotaro. Alcuni dati di particolare rilievo 2009 N. collaboratori retribuiti 39 N. volontari continuativi 2 oltre ai componenti gli organi Ricavi e proventi complessivi 1.950.926 euro N. associazioni che hanno richiesto ed usufruito 350 (70% di quelle censite) dei servizi del CSV Premio San Giovanni 2009 La XX edizione del Premio S.Giovanni, l’importante riconoscimento, promosso dalla Fondazione Cariparma per il mondo del non-profit, ha visto premiata l’iniziativa promossa e coordinata da Forum Solidarietà che ha coinvolto 24 organizzazioni di volontariato con l’obiettivo di contrastare le povertà vecchie e nuove (fpag.134). Con il Premio S. Giovanni a Parma ogni anno si rinnova quella particolare ed assidua attenzione verso una delle realtà più preziose e significative della città e della provincia: il Volontariato. 2008 43 3 oltre ai componenti gli organi 1.847.842 euro 350 (70% di quelle censite) 1 2 Fiscalmente Forum Solidarietà è un ente non commerciale. In B.go Marodolo 11 - 43125 Parma, che è anche l’indirizzo della sede legale. 9 L’identità e le risorse umane Forum Solidarietà in sintesi Cosa sono i Centri di Servizio per il Volontariato I Centri di Servizio per il Volontariato (CSV) sono enti creati dalla Legge quadro per il Volontariato n. 266 del 1991, allo scopo di essere “a disposizione delle organizzazioni di volontariato… con la funzione di sostenerne e qualificarne l’attività”. I loro compiti sono stati precisati dall’art. 4 del Decreto del Ministero del Tesoro dell’ottobre 1997, secondo cui i Centri di Servizio: “Erogano le proprie prestazioni sotto forma di servizi a favore delle Organizzazioni di Volontariato iscritte e non iscritte nei registri regionali. In particolare: a) approntano strumenti e iniziative per la crescita della cultura della solidarietà, la promozione di nuove iniziative di volontariato e il rafforzamento di quelle esistenti; b) offrono consulenza e assistenza qualificata nonché strumenti per la progettazione, l’avvio e la realizzazione di specifiche attività; c) assumono iniziative di formazione e qualificazione nei confronti degli aderenti ad organizzazioni di volontariato; d) offrono informazioni, notizie, documentazione e dati sulle attività di volontariato locale e nazionale”. La Legge Regionale 37/1996 ha inoltre ulteriormente specificato che essi “contribuiscono all’attuazione dei progetti promossi dalle odv fornendo alle organizzazioni interessate prestazioni o servizi previsti dagli stessi progetti”. La gestione di un CSV deve essere effettuata, secondo il Decreto, da un’organizzazione di volontariato o da un’entità giuridica costituita da organizzazioni di volontariato o con presenza maggioritaria di esse (il cosiddetto “ente gestore” del CSV). La stessa Legge 266 dispone le modalità di finanziamento dei CSV, prevedendo che “una quota non inferiore ad un quindicesimo dei proventi” delle fondazioni di origine bancaria “venga destinata alla costituzione di Fondi speciali presso le Regioni” deputati al finanziamento delle attività dei Centri di servizio. Ogni Fondo speciale è amministrato da un Comitato di Gestione, composto da 1 rappresentante della Regione competente, 4 rappresentanti delle organizzazioni di volontariato maggiormente presenti nel territorio regionale, 1 membro nominato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, 7 membri nominati dalle fondazioni di origine bancaria, 1 membro nominato dall’Associazione fra le Casse di Risparmio (ACRI) e 1 rappresentante degli enti locali della Regione. In ogni provincia dell’Emilia Romagna è operativo un Csv, che riceve risorse economiche sulla base dei progetti presentati e di parametri legati alla popolazione e al numero di odv presenti nella relativa provincia. 10 L’identità e le risorse umane Missione e strategia Missione e strategia La storia Il percorso di Forum Solidarietà nasce a partire dal 1990 con un censimento delle associazioni di solidarietà di Parma e provincia. La ricerca, condotta da volontari obiettori di coscienza in congedo, si conclude nel giugno del ’92 con la pubblicazione di “Pagine Aperte”, che raccoglie i profili di 200 gruppi. Dopo la “scoperta” reciproca, le associazioni cominciano a collaborare. Nell’aprile ’93 si svolge “Giornate Aperte”, la prima mostra convegno del volontariato parmense, della durata di tre giorni, con la partecipazione di 90 associazioni. Nel febbraio del 1994 è pronto il “progetto Forum”, che prevede la nascita di un organismo di collegamento con il fine di favorire il dialogo tra le associazioni locali e rispondere alla richiesta di servizi e strumenti operativi. Già nel primo anno nasce “Forum Notizie”, il mensile inviato alle associazioni per informare su normative, iniziative e servizi. Vengono aperti sportelli di consulenza giuridica e fiscale e si avvia il settore formazione. Si organizzano giornate di studio sulla gestione amministrativa e incontri pubblici su temi sociali e politici. Viene allestita la “Tenda della Solidarietà”, che per un mese informa sull’attività delle associazioni e raccoglie nuovi volontari. Nell’aprile del 1995 l’assemblea provinciale delle associazioni delibera la costituzione dell’Associazione Forum Solidarietà, ispirandosi ai principi della legge sul volontariato 266/91 e alla normativa regionale. Nel secondo anno di attività viene formalizzata la struttura e consolidati i servizi e le attività. Viene avviato il “Progetto scuola ’96 - adotta un progetto”, riconosciuto come corso di aggiornamento per insegnanti dal Provveditorato agli Studi di Parma e si cominciano ad organizzare i coordinamenti di settore. Nel giugno ’96, in seguito al bando regionale emesso dal Comitato di Gestione Fondo speciale per il Volontariato dell’Emilia-Romagna, Forum Solidarietà prepara un progetto di istituzione del Centro di Servizi, sottoposto nel luglio ‘96 in prima analisi a “15 saggi”, individuati per la loro competenza ed esperienza in ambito di volontariato, solidarietà, terzo settore, istituzioni. Tra settembre e ottobre, per sette giorni le associazioni si servono di un apposito sportello consultivo per dare suggerimenti e chiedere spiegazioni sulla bozza del progetto. Il progetto definitivo viene approvato all’unanimità dall’assemblea e presentato al Comitato di Gestione del Fondo speciale per il Volontariato della Regione Emilia-Romagna, che lo approva il 19 febbraio 1997. Il Centro di Servizio inizia così il suo lavoro a supporto di tutto il volontariato parmense. Presentazione di “Pagine Aperte”, 2008 11 L’identità e le risorse umane Missione e strategia Già dal 1997 il Centro di Servizio apre, oltre alla sede principale in Parma, una sede di riferimento per il distretto fidentino, in collaborazione con l’associazione Insieme di Fidenza. Nel 1999, Forum Solidarietà avvia l’esperienza del sostegno ai progetti di rete tra organizzazioni di volontariato, in una prospettiva orientata a promuovere la capacità delle organizzazioni di volontariato e delle comunità locali di dare vita a processi di trasformazione e di cambiamento, a partire dalla lettura dei bisogni emergenti sul proprio territorio. A partire dal 2000 e negli anni successivi l’attività del Centro si amplia ad altri settori di intervento a sostegno dell’azione delle organizzazioni: prima il settore Europa e l’anno successivo il settore di supporto alla progettazione. Nel 2001 Forum Solidarietà intraprende l’iter per ottenere la qualifica di Ente accreditato ad offrire formazione nella scuola, che si conclude positivamente nel maggio 2002. Nel medesimo anno viene accreditato dalla competente Agenzia Nazionale quale ente abilitato ad operare nell’ambito del programma comunitario “Gioventù”. Nel 2002 si amplia la gamma di servizi di base con una prima disponibilità di servizi tecnico-logistici a disposizione delle organizzazioni locali. Il 2003 si caratterizza per l’apertura di nuove sedi periferiche, nel distretto Taro-Ceno a Borgo Taro in collaborazione con Società Mutuo Soccorso Imbriani e a Traversetolo, per il distretto Sud-Est, in collaborazione con l’associazione Forum del volontariato di Traversetolo. Nel 2004 vengono introdotti i progetti di sviluppo e sovra-provinciali. Nel 2006 la Fondazione Cassa di Risparmio di Parma in collaborazione con Forum Solidarietà, Consorzio Solidarietà Sociale e Caritas Parmense promuovono il Progetto SMS: SonoMentreSogno, sperimentazione che costituisce un vero e proprio laboratorio di politiche sociali innovative che rappresenta una novità anche nel contesto nazionale. Nel 2007 l’associazione ottiene il riconoscimento della personalità giuridica presso la Regione Emilia Romagna. Inaugurazione “Città Responsabile”, 2005 12 L’identità e le risorse umane Missione e strategia La missione Forum Solidarietà ha lo scopo di sostenere e qualificare le organizzazioni di volontariato e di favorire lo sviluppo e la diffusione della cultura della solidarietà. A tal fine realizza, nel territorio della provincia di Parma, attività di: a. consulenza, formazione, informazione, documentazione a favore di ogni organizzazione di volontariato; b. promozione e coordinamento di esperienze di progettualità sociale; c. ricerca, sensibilizzazione e promozione sui temi della cultura solidale e dell’agire volontario. Forum Solidarietà vuole essere espressione delle organizzazioni di volontariato, di cui rispetta l’identità e l’autonomia. Si riconosce pienamente nella Carta dei Valori del Volontariato3 ed opera secondo i seguenti principi: – comprendere i bisogni delle organizzazioni di volontariato e con esse definire programmi e progetti (coprogettazione); – operare in rete e favorire la nascita di reti tra le organizzazioni di volontariato e le altre realtà pubbliche e private; – agire per progetti; – fornire servizi professionalmente qualificati e fruibili da parte di ogni organizzazione di volontariato. 3 La Carta dei Valori del Volontariato è stata proposta nel 2001 da Gruppo Abele e Fondazione Italiana per il Volontariato, dopo un percorso di elaborazione che ha coinvolto anche il territorio parmense. Forum Solidarietà l’ha sottoscritta insieme a molte altre organizzazioni. La Carta è disponibile anche sul sito internet di Forum Solidarietà (www.forumsolidarieta.it). 13 L’identità e le risorse umane Missione e strategia Linee guida strategiche La missione è stata declinata, attraverso un percorso ampiamente partecipato, nelle seguenti linee strategiche: – Favorire lo sviluppo ed il consolidamento delle organizzazioni di volontariato in ambito organizzativo e gestionale. – Favorire il raccordo tra le organizzazioni di volontariato. – Favorire il rapporto tra volontariato ed enti pubblici. – Sostenere le organizzazioni di volontariato nella ridefinizione in termini innovativi di quanto attiene all’oggetto di lavoro e all’organizzazione. – Promuovere la “Cittadinanza Attiva”. Promuovere la “Cittadinanza Attiva” Favorire il rapporto tra Odv ed enti pubblici Favorire il raccordo tra le Odv (in una logica di rete e prog. sociale) Favorire lo sviluppo ed il consolidamento delle Odv in ambito organizzativo e gestionale Obiettivi di miglioramento A fpag.141, in connessione con le “Linee guida strategiche”, vengono esplicitati gli obiettivi di miglioramento che Forum Solidarietà si è posto per il triennio 2009-2011, dando conto del loro stato di attuazione e degli ulteriori impegni per il 2010. 14 Sostenere le Odv nella ridefinizione in termini innovativi di quanto attiene all’oggetto di lavoro e all’organizzazione Favorire lo sviluppo ed il consolidamento delle odv in ambito organizzativo e gestionale Una importante sfida per il futuro è costituita dal pensare in modo specifico, “altro” e magari inedito i modelli organizzativi delle odv, in modo tale da alimentare la loro capacità di mettersi in continua discussione (evitando processi di istituzionalizzazione delle cariche, delle gerarchie, delle conoscenze e dei saperi) e far fronte alla dinamicità del contesto di riferimento. Ciò tenendo conto che non esiste la “buona organizzazione” in senso assoluto; un’organizzazione che è buona in un contesto potrebbe non esserlo affatto in un altro. Forum Solidarietà ritiene quindi fondamentale lavorare per dare risposte alle seguenti domande: – quali processi orientano in modo strategico le interazioni tra organizzazione e persone? – quali sono le pratiche di accoglienza che permettono alle persone di sentirsi parte di un’identità di gruppo, sapendo che le persone non attraversano le organizzazioni, ma le abitano? – quanto la formazione dei dirigenti di un’associazione deve realizzarsi L’identità e le risorse umane Missione e strategia anche all’esterno dell’associazione stessa? – quali sono i processi organizzativi che producono capitale sociale all’interno dell’organizzazione? – quali processi attivano meccanismi di responsabilità collettive? – come è possibile per un’organizzazione evolvere secondo criteri di sostenibilità? – come affrancarsi da un approccio fondato sull’urgenza di risolvere problemi per entrare in quello della progettualità, della costruzione di oggetti di lavoro? – come è possibile documentare la propria attività non solo per ricercare volontari o fondi, o per fare memoria, ma anche per ricontestualizzare i valori che sono alla base dell’associazione, dando spazio alla riprogettazione e alla progettazione delle proprie attività al fine di renderle più rispondenti al contesto di riferimento? Favorire il raccordo tra le organizzazioni di volontariato A dispetto dei luoghi comuni ricorrenti, che rappresentano le odv come realtà che non vanno al di là del loro “orticello”, va segnalato che le odv della provincia di Parma hanno sviluppato negli anni una rete di collaborazioni continuative e significative. Solo l’11% di esse non ha collaborazioni degne di nota. Da un lato questi dati vanno letti con soddisfazione in quanto anche frutto dell’intenso lavoro in tale direzione svolto dal CSV in questi anni, dall’altro occorre leggerli come un punto di partenza verso risultati ancora più significativi, in quanto i vantaggi potenziali del raccordo sono molteplici: ottimizzare risorse, superare la frammentarietà, potenziare le capacità di affrontare temi complessi e comuni, aumentare l’autorevolezza e la credibilità, arricchirsi “culturalmente”. Per questi motivi per Forum Solidarietà è strategico lavorare per: – motivare al tema della rete: ciò implica offrire strumenti di conoscenza e occasioni di stimolo al lavoro di rete; – accrescere le competenze sul tema: ciò implica, in modo differenziato a seconda dei destinatari, fornire strumenti di riflessione e di metodo per aumentare le competenze di lavoro in contesti di rete; – favorire la comunicazione e la circolarità delle informazioni tra organizzazioni di volontariato e tra Odv e CSV; – curare la relazione tra coloro che si presentano ai vari tavoli di raccordo/progettazione/confronto come rappresentanti di un Odv e l’odv stessa. Favorire il rapporto tra volontariato ed enti pubblici Luogo attuale di effettivo confronto su programmazione e gestione delle politiche sociali sono i tavoli dei Piani di Zona. Percorso che sembra consolidarsi progressivamente, ma che presenta criticità riconducibili al ruolo effettivo assegnato al volontariato nella costruzione dei Piani, alla rappresentanza delle Odv, alla capacità delle Associazioni di fare rete e condividere percorsi di analisi e proposta, superando l’attuale parcellizzazione. Si evidenzia ancora una difficoltà nell’attuare una programmazione locale effettivamente partecipata ed una costruzione condivisa, nel rispetto dei ruoli reciproci, di un sistema integrato di servizi. Il volontariato riveste sempre più spesso una funzione pubblica, 15 L’identità e le risorse umane Missione e strategia di soggetto attivo nella programmazione, che gli richiede. Affinché questa dimensione possa crescere positivamente emerge la necessità per il volontariato locale di darsi gli strumenti per lavorare in rete e con le istituzioni, di farsi promotore di esperienze innovative e sperimentazioni, di individuare forme di rappresentanza. Sostenere le Odv nella ridefinizione in termini innovativi di quanto attiene all’oggetto di lavoro e all’organizzazione S i ritiene importante offrire significative opportunità di sviluppo, attraverso un sostegno qualificato, a quelle organizzazioni che maturano l’esigenza di ripensarsi in modo complessivo. Si tratta di sostenere le Odv nel: – ridefinire il proprio operato (rispetto alle tematiche, all’organizzazione interna, alle metodologie di lavoro, alle tecnologie); – ridare senso alla propria presenza/azione sul territorio; – adeguarsi all’evoluzione della società e rispondere in modo adeguato al contesto e ai suoi bisogni rinnovati; – far fronte a difficoltà organizzative interne all’associazione (ricambio generazionale, ricambio delle cariche, comunicazione, appiattimento su una routine consolidata, ottimizzazione delle risorse economiche, suddivisione dei compiti e del carico di lavoro dei singoli soci...). Promuovere la Cittadinanza Attiva Il volontariato è una delle possibile forme di Cittadinanza Attiva, non l’unica ma sicuramente una delle più importanti e radicate nel territorio. Per permettere la crescita, il consolidamento sul territorio, l’innovazione delle tematiche e delle modalità è fondamentale che il volontariato possa contare su un costante innesto di nuove forze e competenze (volontari) e sulla possibilità di agire in un contesto sociale capace di recepire gli stimoli che provengono dal volontariato stesso. Per questo è importante una capillare promozione della cittadinanza attiva, attraverso modalità e strumenti differenziati per target, e di un’efficace rete di accoglienza della spinta ad impegnarsi che molte persone continuano ad avere. In particolare Forum Solidarietà vuole: – stimolare i cittadini ad intraprendere forme attive di partecipazione sociale con particolare riguardo ai giovani, prevedendo forme differenziate di informazione, formazione e sperimentazione; – potenziare iniziative e riflessioni nelle Odv sul ruolo del volontariato come luogo privilegiato per la cittadinanza attiva; – potenziare iniziative per la ricerca di nuovi volontari; – potenziare iniziative rivolte alla cittadinanza su tematiche vicine al mondo delle associazioni di volontariato che possano mettere in luce tematiche di attualità ma ancora poco “seguite” dal volontariato locale (nuove povertà, nuove dipendenze, minori immigrati di seconda generazione, ecc.) per favorire il dialogo e la progettualità comune su questi temi; – promuovere riflessione di alto livello che coinvolga terzo settoreistituzioni-imprese, dando continuità a livello locale all’esperienza “Scuola di volontariato”già promossa a livello regionale da Co.Ge e CSV Emilia Romagna. 16 Forum Solidarietà Bilancio Sociale 2009 I portatori d’interesse Analisi degli stakeholder Con il termine stakeholder si intendono tutti i soggetti, interni ed esterni ad un’organizzazione, che sono portatori di interessi, diritti, aspettative collegati all’attività dell’organizzazione e agli effetti da questa determinati. Il bilancio sociale si propone di rendere conto della missione, delle attività realizzate e dei risultati conseguiti tenendo conto degli interessi e delle aspettative dei vari stakeholder, in modo tale da consentire loro di esprimere una valutazione consapevole sulle scelte e l’operato dell’organizzazione. Sulla base della situazione attuale, sono stati individuati una serie di stakeholder principali, suddividendoli in alcune categorie derivanti dalla natura della relazione con Forum Solidarietà. Stakeholder verso cui è rivolta direttamente la missione di Forum Solidarietà Si tratta di 487 organizzazioni (fpag.20). La qualificazione e il sostegno Le organizzazioni di volontariato di tali organizzazioni costituisce la ragione di essere di Forum Solidarietà, della provincia di Parma nella cui missione sono individuati i principali impegni e principi di relazione (fpag.13). Forum Solidarietà si pone lo scopo di promuovere il volontariato e la cultura solidale in tutta la comunità sociale (singole persone e organizzazioni) La comunità sociale della provincia di Parma. In forma indiretta, sono soggetti interessati della provincia di Parma all’attività di Forum Solidarietà tutti i “destinatari finali” dell’azione delle organizzazioni di volontariato della provincia di Parma (in particolare di quelli relativi ai progetti avviati con la collaborazione di Forum Solidarietà). Finanziatori Le fondazioni di origine bancaria Le fondazioni di origine bancaria finanziano l’attività dei CSV attraverso una quota dei propri utili (fpag.10). In particolare, nella regione Emilia Romagna, si tratta di 20 fondazioni. L’impegno di Forum Solidarietà è di utilizzare le risorse ricevute in modo efficace ed efficiente, nonchè di rendicontare in modo completo, trasparente e puntuale il loro utilizzo. Stakeholder che concorrono direttamente al governo di Forum Solidarietà Si tratta di 103 organizzazioni (fpag.23). Forum Solidarietà si assume l’impegno di favorirne la partecipazione e di garantire la trasparenza. Forum Le organizzazioni socie Solidarietà mantiene la massima disponibilità all’ampliamento della base associativa e si sforza di coinvolgere nel processo di programmazione dell’attività anche le organizzazioni non socie. Il Co.Ge. (fpag.10) ha una funzione di indirizzo, verifica e controllo delle attività di Forum Solidarietà, che esercita attraverso l’individuazione delle Il Comitato di Gestione del Fondo linee di orientamento, la ripartizione delle risorse economiche, il monitoraggio e la valutazione. Inoltre il Co.Ge. ha il potere di nominare un membro del Comitato Esecutivo e del Collegio dei Revisori di Forum Solidarietà. 17 L’identità e le risorse umane I portatori d’interesse Le risorse umane Il personale I collaboratori esterni I volontari Il personale (fpag.30) è la principale risorsa di Forum Solidarietà per perseguire la sua missione. Vengono considerati tali oltre i dipendenti, i collaboratori a progetto ed anche i consulenti che svolgono attività continuativa il cui senso di appartenenza, pur nella differenza di tipologia contrattuale e di tempo dedicato, costituisce un forte valore aggiunto. Impegno di Forum Solidarietà è di garantire una retribuzione congrua, un ambiente e una modalità di lavoro stimolanti e gratificanti, un’attenzione specifica alla crescita professionale e umana delle persone. Alcuni servizi realizzati da Forum Solidarietà si avvalgono della collaborazione di professionisti esterni. La politica di Forum Solidarietà è di selezionare collaboratori che abbiano già una precedente esperienza nel mondo del sociale e di favorire lo sviluppo di competenze specialistiche che costituiscano una risorsa per tutto il volontariato locale. Oltre ai componenti gli organi, 2 persone svolgono attività di volontariato collaborando strettamente con competenze specifiche con il personale di Forum Solidarietà fin dall’inizio della sua attività per l’erogazione dei servizi. Costituiscono un patrimonio da promuovere e valorizzare per la loro esperienza esempio dei valori e dei principi dell’agire volontario. I partners locali Si tratta di: Comuni, Provincia di Parma, Regione Emilia Romagna, Ausl e Azienda Ospedaliera. Forum Solidarietà mantiene con tali soggetti proficue Enti locali relazioni volte soprattutto a favorire l’azione congiunta, nel rispetto della reciproca identità ed autonomia, di istituzioni pubbliche e di organizzazioni di volontariato per affrontare i problemi del territorio. Ai sensi dell’Art. 23 della L.R. n° 12/05 i Comitati Paritetici Provinciali sono preposti al costante raccordo e confronto tra il Volontariato e gli Enti Locali con funzioni di proposta, di impulso, di sensibilizzazione, di verifica Il Comitato Paritetico Provinciale e di valutazione. I Comitati fissano le priorità per l’azione del Centro di Servizio istituito sul territorio provinciale. In particolare contribuiscono all’individuazione delle priorità di intervento territoriali per la programmazione dei progetti promossi ed attuati dalle Organizzazioni di volontariato. Le altre organizzazioni Forum Solidarietà realizza alcune iniziative e progetti con organizzazioni del di terzo settore terzo settore di varia natura, quali associazioni di promozione sociale, della provincia di Parma cooperative sociali, Ong. Le organizzazioni di origine ecclesiale costituiscono una realtà molto attiva Le organizzazioni sul territorio parmense. Per tale motivo Forum Solidarietà mantiene e vuole ecclesiali ulteriormente sviluppare relazioni di collaborazione e partnership utili al perseguimento delle reciproche finalità. Forum Solidarietà riconosce tali soggetti come fondamentali per l’azione di Le istituzioni scolastiche e l’Università promozione del volontariato e della cultura solidale e, in tale prospettiva, è impegnato in intensi rapporti di collaborazione. Le reti tra Csv, volontariato e terzo settore Altri Csv, Coordinamento Nazionale Forum Solidarietà si impegna a continuare e sviluppare un lavoro di rete che Csvnet, Coordinamento Reg. Csv Emilia consenta scambio di esperienze, confronto, valorizzazione delle buone prassi Romagna operative, crescita delle competenze sia a livello regionale che nazionale. Forum Solidarietà vuole mantenere un confronto con gli organismi che Organismi di collegamento e collegano le organizzazioni di volontariato e di terzo settore, quali ad rappresentanza esempio, il Forum del Terzo Settore, l’Osservatorio Nazionale del Volontariato del volontariato e e la Fondazione Italiana per il Volontariato. del terzo settore Fondazioni che concorrono alla costituzione del Fondo speciale per il Volontariato in Emilia Romagna Fondazione Cassa di Risparmio di Parma, Fondazione Monte Parma, Fondazione C.R. Bologna, Fondazione C.R. Carpi, Fondazione C.R. Cento, Fondazione C.R. Cesena, Fondazione C.R. e B.M. di Lugo, Fondazione C.R. Ferrara, Fondazione C.R. Forlì, Fondazione C.R. Imola, Fondazione C.R. Mirandola, Fondazione C.R. Modena, Fondazione C.R. Piacenza e Vigevano, Fondazione C.R. Ravenna, Fondazione C.R. Reggio Emilia, Fondazione C.R. Rimini, Fondazione C.R. Vignola, Fondazione Monte Bologna e Ravenna, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Fondazione Monte e C.R. Faenza 18 L’identità e le risorse umane I portatori d’interesse Fondazioni di origine bancaria Co.Ge. Organizzazioni socie Finanziatori Stakeholders che concorrono al governo di Forum Solidarietà Organizzazioni di Volontariato Stakeholders “di missione” I partner locali Il sistema rete dei Csv Comunità sociale Enti locali Comitato Paritetico Provinciale Le risorse umane Enti ecclesiali Istituti scolastici e Università Altre organizzazioni Il personale I volontari I collaboratori esterni Altri Csv, Csvnet, Coord. Reg. Csv Emilia Romagna Organismi di collegamento del volontariato e del terzo settore 19 L’identità e le risorse umane I portatori d’interesse Il mondo del volontariato locale Le organizzazioni di volontariato censite in provincia di Parma a fine 2009 erano 487, ben 47 in più rispetto all’anno precedente. Ciò è dovuto in parte ad effettivo aumento di organizzazioni, ed in parte ad un’azione di censimento particolarmente approfondita rispetto alle realtà non iscritte nel Registro Provinciale del Volontariato da noi effettuata nel maggio 2009 in collaborazione con la Regione Emilia Romagna in occasione della rilevazione per la verifica dei criteri minimi di uniformità delle procedure di verifica e di controllo diretto sulle attività delle organizzazioni di volontariato iscritte nei registri di cui alla L.r. n.12/2005. Ulteriore fonte di aggiornamento è stata la rilevazione a carattere nazionale dell’Amministrazione finanziaria (Agenzia delle entrate) per il censimento di tutte le organizzazione del terzo settore svoltasi nella seconda parte dell’anno (vedi fpag.47). Rispetto al totale complessivo (487), 401 (pari al 82,3%), sono iscritte al registro del volontariato, nel 2008 erano 395. La distribuzione sul territorio delle odv è sostanzialmente proporzionale alla presenza della popolazione: il 58% è presente nel distretto parmense, il 21% nel distretto fidentino, il 12% nel distretto SudEst ed il 9% nel distretto Taro-Ceno. I comuni con la maggiore presenza di organizzazioni di volontariato sono: Parma (52% sul totale), Fidenza (11%), Salsomaggiore Terme (3%), Collecchio, Felino, Langhirano, Noceto, Torrile e Traversetolo (ognuno con il 2% circa). Ambiti d’intervento delle organizzazioni di volontariato Attività ricreative e di educazione allo sport Centro di servizi e organi di coordinamento Profilassi e prevenzione veterinaria Attuazione principi della pace tra i popoli Educativo 1% 2% 3% 3% 3% Socio-assistenziale 52% Culturale e tutela-valorizzazione dei beni culturali 4% Tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale 8% Tutela e valorizzazione dei diritti Protezione civile Varie 20 8% Sanitario 12% 12% 45% L’identità e le risorse umane I portatori d’interesse oltre 50 Suddivisione delle associazioni (in percentuale) in base al numero dei volontari attivi in modo gratuito e continuativo (per volontari continuativi si considera coloro che prestano in associazione un impegno medio pari almeno a 1 ora alla settimana) da 21 a 50 5% 8% da 0 a 5 32% da 11 a 20 22% da 6 a 10 33% Complessivamente nella provincia di Parma i volontari continuativi (che prestano un impegno medio pari almeno ad 1 ora alla settimana) sono circa 10.000, pari al 2,2% della popolazione totale. La percentuale diventa del 3,1% se il termine di confronto è costituito dalla “popolazione attiva” con età fra 18 e 75 anni, fascia di età in cui viene svolta, nella quasi totalità dei casi, l’attività di volontariato. A queste vanno aggiunte altre 7/8000 persone che svolgono attività di volontariato in modo non continuativo. La quasi totalità delle Odv (oltre 90 %) non dispone di una sede di proprietà, avvalendosi di affitti o comodati in uso gratuito; di questi, poco meno di un terzo ha solo un recapito presso uno dei membri, spesso utilizzato anche per riunioni e attività. oltre 100 meno 29 da 51 a 100 5% escl. masc. 9% 8% non prevalente sup. 65 16% 6% da 30 a 45 32% da 46 a 65 41% Suddivisione delle associazioni (in percentuale) in base alle classi di volontari prevalenti all’interno delle stesse escl. femm. prev. masc. 7% 4% inferiore 1 prev. femm. 21% 24% equivalente 38% Suddivisione delle associazioni (in percentuale) in base alla distribuzione di genere dei volontari 32% da 11 a 50 23% da 1 a 10 34% Suddivisione delle associazioni (in percentuale) in base all’ammontare delle entrate 21 L’identità e le risorse umane I portatori d’interesse Il coinvolgimento degli stakeholder Forum Solidarietà, da sempre, ritiene fondamentale il coinvolgimento degli stakeholder nel processo di programmazione e valutazione delle proprie attività. Ogni anno a tal fine effettua un articolato programma di incontri per poter rilevare i bisogni, le critiche e gli stimoli. Nel processo di programmazione (come si può vedere a fpag.33 “Principali processi di gestione”) Forum Solidarietà ha avuto cura di approfondire il dialogo non solo con i propri stakeholder di missione, ma anche con altri soggetti coinvolti a vario titolo. Di particolare rilevanza come luogo di incontro con gli stakeholder è rappresentato dal Comitato Paritetico Provinciale (CPP). I Comitati Paritetici Provinciali Costituiti ai sensi dell’Art. 23 della L.R. n. 12/05 i CPP sono preposti al costante raccordo e confronto tra il Volontariato e gli Enti Locali con funzioni di proposta, di impulso, di sensibilizzazione, di verifica e di valutazione. I Comitati contribuiscono all’individuazione delle priorità di intervento territoriali per la programmazione dei progetti promossi ed attuati dalle Organizzazioni di volontariato, in forma singola, o in rete tra loro, o con altri soggetti istituzionali per dare risposte puntuali ed efficaci ai bisogni del territorio e del volontariato. In tale direzione il Comitato: Il Comitato Paritetico è composto da: – l’Assessore al Coordinamento Politiche Sociali e Sanitarie, Associazionismo e rapporti con il volontariato della Provincia; – due rappresentanti per ogni zona sociale, nominati dai Comitati di Distretto (raccomandando che tali nomine siano rispettose delle diverse espressioni politiche) per un totale di otto membri; – nove rappresentanti eletti dalle Organizzazioni di Volontariato, iscritte e non iscritte al Registro Provinciale, più precisamente due per ciascun distretto e tre per il distretto di Parma. Partecipano al Comitato senza esserne componenti: – i rappresentanti dei soggetti che contribuiscono al fondo speciale per il volontariato in relazione alle diverse appartenenze territoriali: Fondazione Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza e Fondazione Banca Monte Parma; – i rappresentanti del Centro di Servizi di Parma. Sono inoltre invitati: – un rappresentante del volontariato membro dell’Osservatorio Regionale del Volontariato (Art.22 - L.R. 12/2005); – un rappresentante del volontariato nel Comitato Regionale di Gestione del fondo speciale per il volontariato (Art. 19 - L.R. 12/2005); – il portavoce del Volontariato del Forum Provinciale del Terzo Settore. Per quanto riguarda nello specifico la realizzazione del Bilancio sociale, si evidenziano di seguito i passaggi più significativi: – 2 incontri con il “Comitato Paritetico Provinciale” in merito a programmazione e rendicontazione; – presentazione e discussione della prima bozza del presente Bilancio sociale nell’Assemblea dei Soci, con raccolta ed elaborazione delle indicazioni emerse; – interviste a 40 rappresentanti di diversi stakeholder (il report completo è pubblicato nel sito www.forumsolidarieta.it). 22 Forum Solidarietà Bilancio Sociale 2009 Il governo e la struttura La compagine sociale Forum Solidarietà è un’associazione cui possono aderire tutte le organizzazioni, anche non iscritte ai registri del volontariato, che abbiano esclusivo fine di solidarietà e che basino la propria attività sull’apporto personale, spontaneo e gratuito dei propri associati. Le organizzazioni che sono dotate di una rappresentanza o struttura organizzativa territoriale (comunale o provinciale) devono aderire per il tramite della struttura di secondo livello. E’ richiesta una quota associativa di 50 all’anno. Al 31 dicembre 2009 le organizzazioni socie erano 103, come l’anno precedente. Nel 2009 nessuna organizzazioni è uscita dalla compagine sociale e nessuna richiesta di adesione è stata respinta. TComposizione della compagine sociale (al 31/12/2009) N. org. 2° livello 8 8 N. totale 89 11 3 103 Dinamica della compagine sociale dal momento della costituzione come Csv N. org. 1° livello N. org. 2° livello Odv socie al 31 dicembre 1996 61 5 Odv entrate dal 31/12/1996 al 31/12/2009 47 3 Odv uscite dal 31/12/1996 al 31/12/2009 13 - N. totale 66 50 13 Odv iscritte al Registro Vol. Odv non iscritte al Registro Vol. Associazioni di Promozione Sociale Totale N. org. 1° livello 81 11 3 95 Tenendo conto che le 8 organizzazioni socie di secondo livello sono rappresentative di 95 organizzazioni, si ha che il 45% delle organizzazioni di volontariato presenti sul territorio provinciale sono associate a Forum Solidarietà. Indicatore di rappresentatività delle organizzazioni di volontariato Di 1° livello Di 2° livello % Odv socie su Odv presenti in provincia 28% 87% Totale 45% 23 L’identità e le risorse umane Il governo e la struttura Tutti i settori di intervento del volontariato parmense sono rappresentati nella compagine sociale; solamente nel caso del settore della protezione civile / ambiente si ha una minore presenza rispetto alla dimensione provinciale. Composizione della compagine sociale per settore di intervento Settori d’intervento N. org. 1° livello Adolescenza - Educazione 5 Anziani 12 Dipendenze 3 Disabilità 10 Disagio - Emarginazione 5 Donazione sangue-organi 1 Famiglia - Infanzia 10 Migranti - Intercultura 2 Pace - Diritti - Economia solidale 3 Protezione civile - Ambiente 1 Soccorso emergenza trasporto infermi 4 Solidarietà internazionale 12 Tutela della salute 26 Tutela degli animali 1 Altro (coordinamento) Totale 95 N. org. 2° livello 1 3 1 3 8 N. totale 5 13 3 10 5 4 10 2 3 2 4 12 26 1 3 103 La compagine dei soci di Forum Solidarietà rispetto all’insieme delle odv presenti nel territorio è ben rappresentativa rispetto a parameri quali dimensioni e budget a disposizione, ma è sovrarappresentata dalle associazioni che operano nel distretto del capoluogo nei confronti degli altri. Composizione della compagine sociale per area territoriale Distretto (prevalente) di operatività N. org. 1° livello Parma 80 Fidenza 5 Taro-Ceno 1 Sud-Est 8 N. org. 2° livello 5 1 1 N. totale 85 6 1 9 Composizione della compagine sociale per dimensione Dimensione N. org. 1° livello < 20 soci 36 da 20 a 200 soci 41 >200 soci 18 N. org. 2° livello 3 5 - N. totale 39 46 18 24 L’identità e le risorse umane Il governo e la struttura Il sistema di governo Nel 2008, a seguito di un percorso avviato l’anno precedente, è stata ottenuta la Personalità giuridica. Gli organi sociali di Forum Solidarietà sono: – l’Assemblea dei soci; – il Comitato esecutivo; – il Presidente; – il Vice Presidente; – il Collegio dei revisori dei conti; – il Collegio dei probiviri. L’Assemblea dei soci è costituita da tutte le organizzazioni socie; va segnalato che vengono invitate a partecipare tutte le organizzazioni di volontariato della provincia. Nel 2009 è stata convocata 2 volte. Assemblee realizzate nel 2009 Data Oggetto 13/06/09 – Relazione attività svolta nel 2008 Ordinaria – Presentazione bozza bilancio sociale – Presentazione, discussione ed approvazione bilancio di esercizio al 31/12/2008, relazione revisori dei conti. 26/11/09 – Presentazione programma 2010 Ordinaria – Approvazione bilancio preventivo 2010 Partecipazione – 38 organizzazioni socie (pari al 38%), delle quali 9 con delega – 5 organizzazioni non socie – 32 organizzazioni socie (pari al 32%), delle quali 4 con delega – 3 organizzazioni non socie Il Comitato Esecutivo, il cui compito è di amministrare l’associazione, è eletto dall’Assemblea tra i rappresentanti delle organizzazioni socie o tra altre persone indicate dalle medesime organizzazioni. Al Comitato Esecutivo partecipa un membro aggiunto di nomina del Comitato di Gestione del Fondo speciale per il Volontariato (Co.Ge.) avente medesimi diritti/doveri degli altri membri relativamente alle questioni riguardanti la gestione dell’attività del Centro Servizi del Volontariato. Le cariche sociali durano 3 anni e possono essere confermate. Può essere composto in numero variabile da 5 a 11 membri. L’attuale Comitato, rinnovato nel 2007 e in scadenza nel 2010, è composto da 11 membri, dei quali 2 al primo mandato. Il Presidente, eletto dal Comitato Esecutivo, rappresenta legalmente l’organizzazione. La sua carica dura 3 anni e può essere confermata. Ai componenti dell’organo di governo non sono conferite deleghe specifiche, ad eccezione del presidente a cui è confeito anche l’incarico di tesoriere. Il Comitato Esecutivo nel 2009 si è riunito 8 volte. La partecipazione media è stata del 62,5%. Nel 2009 il Comitato esecutivo, oltre a svolgere l’attività ordinaria, è stato particolarmente impegnato nella ridefinizione del regolamento interno (presentato ed approvato dall’Assemblea dei soci ad inizio 25 L’identità e le risorse umane Il governo e la struttura 2010) che ha portato in particolare ad una più precisa definizione di: – ruoli, compiti e mansioni degli organi associativi e degli operatori; – processi decisionali; – modalità di rinnovo degli organi associativi. La composizione del Comitato esecutivo (2007/2010) Nome e carica Org. appartenenza Anni carica Franco Pizzarotti ABC (Ass. Bambino 11 Presidente Cardiopatico Titolo studio Diploma Professione Pensionato Emilio Rossi Vice Presidente Coordinamento Pace e solidarietà 8 Diploma Dipendente comunale Alfredo Carbognani Forum del Volontariato Traversetolo 5 Laurea Giudice di Pace Dino Carpi Coord. Prov.le Cent. Soc. Anz. Com. Anz. Orti 5 Diploma Pensionato Franco Delindati Fabio Fabbro Lega Lotta Tumori Famiglia aperta di Castelguelfo 5 2 Laurea Diploma Pensionato Educatore Guido Menoni Legambiente 5 Laurea Bancario Giuseppina Poletti sulle ALI delle MENTI 8 Diploma Dirigente amm.vo scolastico Emilia Zacomer Per Ricominciare 2 Diploma Pensionata Giacomino Vezzani Il Portico (Nomina Co.Ge) Auser 8 Diploma 5 Diploma Agente di commercio Pensionato Corrado Rossi 26 Altri ruoli Revisore presso le associazioni: Centro aiuto alla vita (Odv), Ass. Famiglia Più (Odv), Ass. Culturale il Borgo (aps), Ass. Emofiliaci Aves (Odv) Vice-presidente di Coord. Pace e solidarietà e presidente di CIAC, una aps convenzionata con 22 comuni) Presidente di Fondo Prov.le Multisoccorso (Odv) e consigliere del Coord. Prov.le Anziani e Orti (Odv) Presidente di Famiglia aperta di Castelguelfo (Odv) Tesoriere di Legambiente Parma (Odv) Presidente di Sulle ali delle menti e del Comitato Consultivo misto Ausl - Distretto Taro-Ceno Consigliere prov.le AVOPRORIT, presidente Ass. Per Ricominciare, presidente Comitato Consultivo Misto Ausl - Distretto Sud Est Presidente Ass. Il Portico (Odv) Presidente Auser (Odv), Membro effettivo direttivo naz.le - reg.le Auser, direttivo prov.le SpiCgi, invitato permanente direttivo conf.le CGIL Parma L’identità e le risorse umane Il governo e la struttura Il Collegio dei Revisori dei Conti si compone di 3 membri eletti dall’Assemblea e da 1 membro indicato dal Comitato di Gestione del Fondo Speciale per il Volontariato. Gli eletti di nomina assembleare durano in carica 3 anni e sono sempre rieleggibili. Nel 2009 il Collegio dei Revisori dei Conti si è riunito 6 volte. Le principali questioni affrontate dall’organo di controllo nel corso del 2009, oltre all’attività tipica dei revisori, hanno riguardato il monitoraggio e la gestione della carenza di liquidità derivata dai forti ritardi con cui alcune Fondazioni di origine ex bancaria hanno effettuato i versamenti dovuti in base alla legge 266/91. Situazione evolutosi positivamente solo negli ultimi giorni dell’anno dopo avere raggiunto un’esposizione preoccupante. La composizione del Collegio dei Revisori dei Conti (2007/2010) Nome Org. appartenenza Anni carica Titolo studio Ermete Dall’Asta 2 Laurea Giancarlo Ferrari Giacomo Grulla Marco Ziliotti Avis com.le Parma FIDAS Emilia Romagna Membro nomina CO.GE 5 8 Diploma Diploma 8 Laurea Professione - Abilitaz. prof.le Dott. Commercialista iscritto Albo Revisori Pensionato, ex bancario Pensionato, ex dirigente industria locale Dott. Commercialista Docente Universitario iscritto Albo Revisori Il Collegio dei Probiviri è costituito da 3 membri nominati dall’Assemblea fra non soci. I suoi membri durano in carica 3 anni e sono sempre rieleggibili. Nel 2009 il Collegio dei probiviri non si è mai riunito. La composizione del Collegio dei Probiviri(2007/2010) Nome Org. appartenenza Liliano Lamberti Presidente del Consorzio di Solidarietà Sociale Avvocato giurista Il regolamento interno prevede che venga individuato all’occorrenza dal presidente dell’Ordine degli avvocati tra gli iscriti all’ordine. Dottore Commercialista Il regolamento interno prevede che venga individuato all’occorrenza dal presidente degli Ordini dei dottori commercialisti e revisori contabili avvocati tra gli iscriti all’ordine Tutte le cariche sono ricoperte in modo totalmente gratuito. Sono previsti unicamente i rimborsi spesa relativi a spese documentate inerenti all’espletamento di attività istituzionali fuori sede. Nel corso del 2009 l’importo complessivo è stato pari a 1.315 , riconosciute interamente al presidente per spese di trasporto, vitto e alloggio relative alla partecipazione ai coordinamenti regionali e nazionali del sistema Centri di Servizio per il Volontariato. 27 L’identità e le risorse umane Il governo e la struttura Per evitare conflitti d’interesse: – l’appartenenza all’organo deliberativo ed all’organo di controllo è incompatibile con l’appartenenza agli organi direttivi di organismi a cui le organizzazioni di volontariato presenti nel territorio provinciale di riferimento attribuiscono funzioni di rappresentanza. L’incompatibilità sussiste anche per l’appartenenza alla Conferenza regionale del Terzo settore di cui all'articolo 35 della legge regionale 21 aprile 1999, n. 3 (Riforma del sistema regionale e locale), ai Comitati di cui all’articolo 23 ed agli organismi di concertazione istituiti dagli Enti locali; – qualsiasi incarico negli organi sociali di Forum Solidarietà decade automaticamente con eventuale l’elezione in amministrazioni locali o in Parlamento (art. 6 regolamento Forum Solidarietà); – qualora il Comitato Esecutivo di Forum Solidarietà si trovi a deliberare rispetto all’associazione di appartenenza di un consigliere, questi è tenuto a non partecipare alla fase di discussione e decisione assentandosi temporaneamente. Questo comportamento non regolato da una specifica norma rappresenta uno stile comportamentale finora rispettato e verbalizzato. 28 L’identità e le risorse umane Il governo e la struttura La struttura organizzativa La struttura dell’organigramma non ha avuto nel corso del 2009 cambiamenti significativi rispetto al 2008. Assemblea dei soci Revisori dei conti Ermete Dall’Asta, Giancarlo Ferrari, Giacomo Grulla, Marco Ziliotti* *di nomina Co.Ge. Comitato esecutivo Presidente: Franco Pizzarotti Vice Presidente: Emilio Rossi Consiglieri: Alfredo Carbognani, Dino Carpi, Franco Delindati, Fabio Fabbro, Guido Menoni, Giuseppina Poletti, Corrado Rossi, Giacomino Vezzani*, Emilia Zacomer *di nomina Co.Ge. Direttore Sedi periferiche Sedi Referenti Fidenza Borgotaro Traversetolo Roberto Marini Omar Olivieri Cristina Piroli Collegio dei provibiri Presidente Consorzio Solidarietà Sociale, 1 giurista e 1 commercialista individuati dagli Ordini degli Avvocati e dei Dottori Commercialisti Serv. prev. e protezione Giacomo Grulla Arnaldo Conforti Amministrazione Segreteria Rossana Belletti Caterina Savio - Roberta Ulietti Equipè analisi ed elaborazione ipotesi progettuale Attività di consulenza, formazione, informazione, documentazione Francesca Bigliardi Monica Bussoni Roberta Colombini Enrica Ferrari Francesca Moretti Equipè monitoraggio Rossana Belletti Enrica Ferrari Giacomo Truffelli Progettazione sociale La ricerca, sensibilizzazione e promozione della cultura solidale e dell’agire volontario Altri progetti 29 Forum Solidarietà Bilancio Sociale 2009 Le risorse umane Composizione Alla fine del 2009 i collaboratori di Forum Solidarietà erano 41: – 7 dipendenti (1 in più rispetto al 2008), di cui 2 a tempo pieno e 5 a tempo parziale (da 25 a 30 ore settimanali). Nel 2009 il turn-over è stato molto limitato: si è verificata un’uscita di un tempo pieno per dimissioni a seguito della positiva partecipazione ad un concorso pubblico in un ruolo di responsabilità in un ente locale e due assunzioni a tempo determinato part-time. La retribuzione media netta è stata di 1.540 al mese (parametrando tutti a tempo pieno); essi non godono di benefit. Viene applicato il CCNL Commercio; – 26 collaboratori coordinati continuativi a progetto (4 in meno rispetto al 2008), per un totale stimato di 13,2 unità di lavoro standard (equivalente tempo pieno). Questo inquadramento contrattuale risulta essere il più idoneo per le attività svolte dal CSV, costituite quasi esclusivamente dalla realizzazione di progetti sociali finanziati per un anno. Il compenso è differenziato secondo gli impegni e il parametro di riferimento è il contratto della cooperazione sociale; – 6 collaboratori con partita IVA, 1 in meno rispetto al 2008. Per il compenso di tali professionisti si applica il minimo tariffario del relativo ordine professionale; – 2 volontari stabili. Per i volontari è prevista la possibilità di usufruire di rimborsi spese solo per costi documentati (sono esclusi rimborsi forfettari). Nel 2009 il relativo importo è stato nullo. All’interno dell’organizzazione un volontario si occupa di orientamento al volontariato con un impegno di 4 ore alla settimana, mentre l’altro si occupa di consulenza in materia di sicurezza negli ambienti di lavoro con un impegno di circa 100 ore all’anno: l’apporto complessivo è pari a 300 ore annuali. Non sono entrati ed usciti volontari stabili. Andamento collaboratori stabili nell’ultimo triennio (dati fine anno) 2009 2008 2007 Dipendenti 7 6 6 Co.pro 26 30 22 P. Iva 6 7 7 Volontari 2 3 3 Totale 41 46 38 Collaboratori stabili di Forum Solidarietà: ripartizione per ruolo Dipendenti Co.Pro. Direttore 1 Amministrativi 1 Consulenti specialistici Resp. ambiti e coord. progetti 5 26 Totale 7 26 30 P.Iva 6 6 Volontari 2 2 Totale 1 1 8 31 41 L’identità e le risorse umane Le risorse umane Collaboratori stabili di Forum Solidarietà: ripartizione per età Dipendenti Co.Pro. P. Iva Da 20 ai 30 5 Da 31 a 40 3 16 1 Da 41 a 50 4 4 4 Oltre 50 1 1 Collaboratori stabili di Forum Solidarietà: ripartizione per genere Dipendenti (%) Co.Pro. (%) P. Iva (%) Maschi 1 (14%) 7 (27%) 5 (86%) Femmine 6 (86%) 19 (73%) 1 (14%) Volontari 2 Totale (%) 5 (12%) 20 (48%) 12 (30%) 4 (10%) Volontari (%) 1 (50%) 1 (50%) Totale (%) 14 (34%) 27 (66%) Collaboratori stabili di Forum Solidarietà: ripartizione per titolo di studio Dipendenti Co.Pro. P. Iva Volontari Laurea 4 26 6 Diploma 3 2 Totale (%) 36 (87%) 5 (13%) Le assenze per malattie fatte registrare dai dipendenti nel corso del 2009 sono complessivamente 37 giornate, pari ad una media di 6 giornate procapite. Nel corso dell’anno non si sono registrati infortuni sul lavoro né alcun tipo di contenzioso con i collaboratori e i volontari. Formazione e valorizzazione Formazione Anche nel 2009, per poter offrire un servizio sempre più qualificato alle Odv, Forum Solidarietà ha sostenuto la formazione permanente dei suoi collaboratori. Tutti i collaboratori dipendenti e coordinati continuativi hanno seguito almeno 1 iniziativa formativa. Dati generali sulla formazione interna 2009 N. collaboratori che hanno seguito un’iniziativa N. totale iniziative di formazione N. totale ore uomo formazione N. ore medie di formazione annue per collaboratore 35 (100%) 8 933 26 Iniziative di formazione interna realizzate nel 2009 Oggetto Gli effetti del volontariato su varie forme di capitale sociale: un’analisi su un campione Lavorare in rete in contesti in evoluzione La cittadinanza attiva in relazione all’attuale contesto sociale Le dimensioni che fanno oggi da ostacolo all’impegnarsi attivamente in ambito sociale e politico Volontariato: quale futuro? Il coordinamento dei progetti di rete Reclutare e formare volontari per la propria organizzazione: il people raising e la gestione di attività ed eventi Gruppo RSSP incontri aggiornamenti e formazione continua Valutazione rischio e formazione personale Modalità Seminario Durata (ore) 4 N. partecipanti 26 Seminario Seminario Seminario 4 4 4 33 31 39 Seminario Corso Corso 4 22 8 32 14 3 Corso Seminario 1 3 12 31 31 L’identità e le risorse umane Le risorse umane Valorizzazione Da sempre Forum Solidarietà pone la massima attenzione nella gestione del personale sia per il particolare contesto lavorativo nel quale opera sia in coerenza con la propria mission. Il rafforzamento dell’identità comune e della motivazione viene stimolata attraverso la metodologia del lavoro in equipe e la costante circolazione di informazioni sia verticalmente dalla direzione che orizzontalmente tra colleghi. L’idea che sta alla base è quella di creare un gruppo di lavoro che abbia sia competenze specifiche sia spiccate caratteristiche di flessibilità. La costruzione della “squadra” passa attraverso momenti formativi (sopradescritti) e momenti ludici (gite, pranzi/cene di gruppo, festeggiamento di compleanni e di buone notizie in genere), senza perdere di vista il contributo personale di ognuno e massima flessibilità degli orari di lavoro, attività di supervisione e monitoraggio. Rispetto al tema delle Pari opportunità, al momento non risulta essere necessario adottare particolari politiche. Il 64% delle risorse umane è di genere femminile. I ruoli di responsabilità sono ricoperti in maniera sostanzialmente equa tra uomini e donne. Benefit Per il personale non è previsto alcun tipo di benefit. Ciò rientra in una politica di sobrietà dell’uso delle risorse pienamente condivisa dal personale stesso. Coperture assicurative Forum Solidarietà ha sottoscritto una copertura assicurativa per tutte le tipologie delle proprie risorse umane (dipendenti, collaboratori e volontari ) andando oltre le previsioni di legge. Tali polizze coprono: – responsabilità civile generale (massimale 5.000.000 ); – infortuni e malattia (principali massimali: morte 200.000 ; invalidità 250.000 , rimborso spese sanitarie 10.000 ; diaria per ricovero 30/50 ); – Kasco (relativamente all’utilizzo propria auto per impegni associative 10.000 a rischio). 32 Forum Solidarietà Bilancio Sociale 2009 I principali processi di gestione La programmazione Il processo di definizione del programma annuale di attività del CSV – sulla cui base il Comitato di Gestione assegna le risorse finanziarie provenienti dal Fondo Speciale – riveste un’importanza fondamentale per far si che le attività svolte siano in grado di rispondere efficacemente ai bisogni del volontariato. Per Forum Solidarietà assume un rilievo primario sviluppare un percorso di programmazione partecipata che permetta al volontariato di esserne pienamente protagonista. Tale percorso si è sviluppato nelle seguenti quattro fasi: 1. Momento informativo Tutte le organizzazioni di volontariato della provincia sono state informate sugli elementi costitutivi del piano di ripartizione delle risorse del Fondo Speciale e sulle modalità di partecipazione alla definizione della programmazione attraverso diversi strumenti: una lettera circolare specifica, l’houseorgan mensile Forum Notizie, una apposita newsletter, il sito web del CSV. 2. Momento di confronto Il confronto è avvenuto attraverso: a. la partecipazione costante al Comitato Paritetico Provinciale, che assume una valenza particolarmente qualificata, in quanto ne fanno parte i rappresentanti del volontariato e delle istituzioni, delle fondazioni bancarie, del Forum del Terzo settore, nonché i membri locali nel Co.Ge.; b. la realizzazione di specifici incontri con le Odv (attraverso incontri di gruppo per settore d’intervento o di dislocazione territoriale o anche personalizzati con singole Odv); c. un approfondito ed articolato percorso di condivisione e rielaborazione di tutti feed-back/elementi di valutazione raccolti. 3. Momento progettuale Il momento progettuale si è articolato attraverso 2 diverse fasi: a. la comprensione dei bisogni, per la quale ci si è avvalsi in specifico di: – elementi, considerazioni, valutazioni emerse nel corso degli incontri del momento di confronto; – ricerche realizzate dal CSV o raccolte da questo rispetto all’evoluzione della situazione del volontariato, delle 33 L’identità e le risorse umane I principali processi di gestione problematiche sociali, dei ruoli reciproci di Istituzioni e terzo settore, ecc.; – elementi di valutazione e feedback relativi alle attività svolte; – analisi dettagliata dei Piani di Zona. b. l’elaborazione delle ipotesi progettuali, attraverso diversi momenti di lavoro: Per i servizi diretti – condivisione in Equipe del lavoro di comprensione e analisi del bisogno; – stesura da parte dei responsabili di settore di una prima bozza di progetto e successivo confronto con il coordinatore del CSV; – confronto tra i responsabili d’Area sulle parti di lavoro comune, le integrazioni tra aree, le sinergie e le metodologie condivise; – presentazione delle bozze al Comitato esecutivo e relativa discussione ed approvazione. Per i Servizi a supporto della progettazione sociale Si è partiti, come da metodologia consolidata, da una elaborazione partecipata delle associazioni operanti in un medesimo ambito d’intervento, attraverso: – riunioni tra i soggetti promotori del progetti in corso (e aperta alle altre organizzazioni impegnate o interessate alla tematica) per verificare la realizzazione, ad oggi, della seconda annualità e per individuare e condividere modalità di sviluppo degli obiettivi e delle azioni precedentemente formulate; – riunioni del tavolo di lavoro per l’elaborazione di una bozza di progetto; – rilettura e apporto di modifiche alla bozza di progetto, proposte e concordate con il tavolo di lavoro; – discussione ed approvazione delle bozze progettuali all’interno del Comitato Esecutivo di Forum Solidarietà; – validazione dei progetti da parte dell’Assemblea generale di tutte le associazioni di volontariato attive nella provincia di Parma, socie e non socie di Forum Solidarietà, iscritte e non iscritte al registro. 4. Momento decisionale L’assemblea dei soci ha analizzato ed approvato la programmazione in data 26 novembre 2008. 34 L’identità e le risorse umane I principali processi di gestione L’erogazione dei servizi I servizi disponibili vengono pubblicizzati attraverso: – l’invio con frequenza annuale a tutte le organizzazioni di volontariato del territorio di una brochure che fornisce un quadro di sintesi di tutti i servizi; nel momento dell’attivazione di ogni singolo servizio viene inviata una specifica comunicazione, diffusa anche attraverso il sito, la newsletter e l’house organ Forum Notizie; – la stampa locale, relativamente alle iniziative che coinvolgono la cittadinanza. Fidenza Parma Traversetolo Borgotaro Per facilitare l’accesso ai servizi Forum Solidarietà ha aperto una sede in ciascuno dei distretti territoriali nei quali è divisa la provincia (fvedi paragrafo successivo). I volontari e/o i cittadini che si rivolgono al Centro vengono accolti dalla segreteria, che svolge una funzione di prima analisi della domanda e di indirizzo/accompagnamento presso il referente che si occupa del tipo di problematica presentata. Per quanto possibile viene fornito materiale informativo inerente. Forum Solidarietà s’impegna ad erogare qualunque tipo di servizio richiesto entro una settimana dalla richiesta. E’ cura d’ogni referente coinvolgere prontamente i colleghi d’altri ambiti qualora la complessità della domanda richieda, ai fini di un aiuto efficace, un’integrazione di competenze. Nell’équipe costituita dai referenti dei vari settori vengono discussi i casi più complessi e monitorata l’attività di integrazione tra servizi. Ogni referente registra i servizi erogati onde poter avere gli elementi per rendicontare e documentare l’attività svolta, per effettuare statistiche rispetto l’andamento e l’evoluzione dei servizi ed anche per avere un quadro preciso rispetto ai servizi che ogni realtà utilizza/richiede. 4 Si evidenzia che, per aumentare la fruibilità dei servizi, quando necessario i servizi vengono realizzati anche in orario serale (post-lavoro) o nelle giornate di sabato e domenica (mattina/pomeriggio). Le sedi periferiche Dal 2003, con l’apertura di Borgotaro e Traversetolo, una sede di Forum Solidarietà è operativa in tutti e 4 i distretti della provincia di Parma. Mentre presso la sede di Parma vengono erogati tutti i servizi di Forum Solidarietà, le sedi periferiche da un lato forniscono direttamente i servizi di consulenza, informazione e formazione, dall’altro svolgono una funzione di facilitazione all’accesso di tutti gli altri servizi. Sede B.go Marodolo 11 Via Carducci 41 Via Corridoni 45 Via F.lli Cantini 8 43125 Parma 43036 Fidenza 43043 Borgotaro 43029 Traversetolo Orario di apertura 4 Dal Lun. al Ven. continuato (8,30-19,00) - Sabato (previo appuntamento) Mart. (8,30-12,30 / 14,30-18,30) - Giov. (14,30-18,30) - Lun. (10-12) Giovedì (16-17) - Sabato (11-12) Previo appuntamento In particolare: - a Fidenza le attività sono realizzate in stretta collaborazione con l’Associazione Insieme, coordinamento del volontariato della zona di Fidenza, che svolge un importante azione di raccordo con le Odv locali. In questa sede ci si avvale di un operatore 24 ore alla settimana; - a Borgotaro esiste una stretta collaborazione con l’Associazione Mutuo Soccorso Imbriani, che, pur non essendo un coordinamento strutturato, è riconosciuto come importante punto di riferimento per il volontariato locale. In questa sede ci si avvale di un operatore 14 ore alla settimana; - a Traversetolo esiste una stretta collaborazione con l’Associazione Forum del Volontariato di Traversetolo, che, nato come coordinamento del volontariato traversetolese, si configura sempre di più come importante punto di riferimento per il volontariato di tutto il distretto. 35 L’identità e le risorse umane I principali processi di gestione Il monitoraggio e la valutazione Forum Solidarietà, ai fini di una gestione efficace ed efficiente delle proprie attività, si è dotato di un sistema di monitoraggio e di valutazione. Il sistema di monitoraggio Il sistema di monitoraggio di Forum Solidarietà trova il suo presupposto nella prassi che prevede la formalizzazione in un documento scritto di ogni iniziativa dell’associazione, che riporta finalità, obiettivi, tempi, strumenti, modalità d’attuazione e di verifica, modalità d’impiego delle risorse. Il processo di monitoraggio si svolge nel seguente modo: – realizzazione d’incontri periodici di verifica sullo stato d’avanzamento dei progetti e delle iniziative tra il coordinatore di Forum Solidarietà ed i singoli responsabili di settore e coordinatori di progetto; – controllo mensile della spesa realizzato da parte dei responsabili di settore e dei coordinatori di progetto con l’amministrazione; – realizzazione periodica di incontri di équipe degli operatori su temi trasversali ai vari progetti ed iniziative. – redazione semestrale di una relazione scritta da parte dei responsabili di settore e dei coordinatori di progetto sullo stato d’avanzamento delle attività e iniziative. Il coordinatore del CSV presenta inoltre periodicamente al Comitato Esecutivo lo stato d’avanzamento, le difficoltà e le opportunità relative alle diverse iniziative e progetti. Per supportare e qualificare tutto l’iter sono state predisposte delle apposite tracce. Per quanto riguarda l’ambito giuridico-amministrativo, l’ambito motivazionale-relazionale, l’informazione, la comunicazione, la documentazione, la ricerca di finanziamenti e progettazione, la ricerca di nuovi volontari, la ricerca, la promozione del volontariato e l’ambito tecnico-logistico, la traccia predisposta è finalizzata a favorire il monitoraggio delle attività in relazione alla verifica di coerenza tra l’affermazione dei principi contenuti nella mission di Forum Solidarietà e l’agire quotidiano. Attraverso la traccia vengono monitorati i temi della co-progettazione, dell’operare in rete, dell’agire per progetti, del fornire servizi qualificati e fruibili, del gradimento del servizio, oltre ad alcuni aspetti organizzativi. Per quanto riguarda i progetti sociali la traccia è finalizzata a porre l’attenzione rispetto ad alcuni temi specifici quali il processo, la ricaduta sulle Odv, la ricaduta sui destinatari finali e l’impatto sulle istituzioni. Il sistema di valutazione Progressivamente Forum Solidarietà sta cercando di migliorare la capacità di valutare il suo operato ed i risultati ottenuti. Si inseriscono in tale processo la realizzazione di modelli di riferimento per la valutazione, le iniziative di formazione interna su questi temi e la stessa elaborazione del bilancio sociale. In particolare il CSV ha attivamente partecipato alla definizione del sistema di monitoraggio e di valutazione dei CSV dell’Emilia Romagna promosso dal comitato di gestione e sviluppato con la collaborazione della Società IRESS di Bologna. Dal 2005 il CSV ha volontariamente sperimentato tutti gli strumenti definiti in tale percorso atti a valutare le fasi “ex-ante” ed “in itinere/finale”. 36 L’identità e le risorse umane I principali processi di gestione Il sistema di relazioni e la partecipazione a reti Forum Solidarietà opera valorizzando in ogni occasione il lavoro di rete, sia facendosi promotore o facilitatore della costruzione di reti sul territorio tra i diversi soggetti presenti, in particolare tra le organizzazioni di volontariato, sia essendo parte attiva e propositiva di una rete di collaborazioni, scambi e confronti che valorizza le competenze esistenti sul territorio. L’azione di promozione delle reti Trova la sua applicazione più evidente nel costante lavoro realizzato con le organizzazioni di volontariato e con altri soggetti pubblici e privati per la progettazione e la gestione di progetti sociali sul territorio. Nel corso del 2009 sono state 18 le reti tra organizzazioni di volontariato ed altri soggetti supportate da Forum Solidarietà (fpag.90). La partecipazione diretta Nel corso del 2009 sono continuate, in alcuni casi qualificandosi, le collaborazioni intraprese negli anni precedenti. Ormai Forum Solidarietà è in rete con tutte le principali componenti della comunità: – Terzo settore (in tutte le sue espressioni, dall’associazionismo alle fondazioni bancarie locali). – Istituzioni. – Imprese. – Scuola ed università. – Organismi ecclesiali. Settore Partnership per la gestione delle sedi periferiche di Forum Solidarietà Confronto e azioni congiunte relative al sistema dei Csv Membro del consiglio direttivo del Copesc (coord. provinciale enti servizio civile) Terzo settore –Associazione Insieme di Fidenza –Forum del Volontariato di Traversetolo –Società di mutuo soccorso Imbriani di Borgo Val di Taro –Coordinamento regionale dei CSV –Coordinamento nazionale (Csvnet) –Varie realtà associative –Consorzio Coop. Sociali Istituzioni Vari comuni e la Provincia di Parma Profit Scuola e Univ. Org. ecclesiali Caritas Parmense 37 L’identità e le risorse umane I principali processi di gestione Settore Soggetto promotore della rete di relazioni e collaborazioni sviluppate all’interno del progetto “Verso cibus per tutti” (fpag.130), che ha per fine la realizzazione del Festival Internazionale del cibo equo e solidale “Kuminda - Il diritto al cibo” Realizzazione Festa Multiculturale Progetto SMS (fpag.122) Progetto Per educare un fanciullo Attivazione iniziative finalizzate al coinvolgimento delle Odv nei piani di zona. Realizzazione di iniziative di sensibilizzazione quali: Festival diritti (fpag.86), Rassegna divisioni, Ponte di mezzo, Educ / A scuola col volontariato (fpag.92) Sostegno all’associazionismo di promozione sociale Progetto regionale lotta alle nuove povertà (fpag.134) 38 Terzo settore Ass. delle Ong italiane, Forum delle Ong, Ass. Italiana Agricoltura Biologica, Assemblea Generale Italiana Comm. equo solidale, Assobotteghe, International Fair Trade, Rete Europea Botteghe Comm. equo solidale, Tavolo Bio equo, Rete Lilliput nazionale, Centrali cooperative e consorzi della coop. soc., Ass. Terre di Mezzo –Ciac (Centro immigrazione, accoglienza e coop. internazionale); –14 comunità di immigrati –Fondazione Cariparma; –Consorzio Coop. Soc. Fondazione Cariparma Varie realtà dell’associazionismo e della coop. sociale Istituzioni –Provincie di Parma, Reggio Emilia; –Comuni di Parma, Sorbolo, Correggio Profit Scuola e Univ. Università di Parma, Centro Universitario per la Cooperazione Int.le Org. ecclesiali Comune di Collecchio –Caritas P.se; –Diocesi di Fidenza Comune di Parma - Agenzia per la famiglia –Provincia di Parma; –Comitato paritetico prov.le; –Comuni capi distretto –Provincia di Parma –Comuni di Borgotaro, Bedonia, Albareto, Solignano, –Comunità Montana Provincia di Parma Fondazione Cariparma –Provincia di Parma; –Distretto Piani di Zona; –Comune di Parma Coop Consumatori Nordest –Caritas P.se; –Caritas di Fidenza Forum Solidarietà Bilancio Sociale 2009 La dimensione economica Oneri e proventi Il risultato gestionale dell’esercizio 20095 (dato dalla differenza tra proventi ed oneri complessivi) è stato positivo per 296.694 (nel 2008 era stato di 104.280 , nel 2007 di 69.471 ). Si tratta di un avanzo significativo dovuto ad un atteggiamento prudenziale consequenziale all’incertezza di incasso dei proventi che ha negativamente caratterizzato l’annata (vedi “Aspetti patrimoniali” fpag.44). I proventi del 2009 ammontano complessivamente a 1.950.926 , con un aumento del 5,6% rispetto al 2008. Ciò è principalmente dovuto all’incremento del gettito derivante dal Fondo speciale per il volontariato (L. 266/91). Complessivamente le risorse di origine extra Fondo speciale per il volontariato sono pari a 340.534 (-9,3% rispetto al 2008), pari al 17,5% del totale. Proventi per provenienza Provenienza Fondo speciale per il volontariato Accantonamenti Fondo spec. anno prec. Provincia di Parma Comuni Regione Emilia Romagna Fondazioni bancarie Altri contributi Festa Multiculturale Quote associative Interessi attivi Totale proventi 2009 Importo % sul tot. 1.256.716 64,4% 353.676 18,1% 100.644 5,2% 32.585 1,7% 0 0,0% 58.277 3,0% 23.136 1,2% 118.988 6,1% 4.400 0,2% 2.009 0,1% 1.847.842 100,0% 2008 Importo % sul tot. 1.144.210 61,9% 208.654 11,3% 132.658 7,2% 184.280 10,0% 0 0,0% 39.163 2,1% 22.136 1,2% 100.837 5,5% 4.500 0,2% 11.404 0,6% 1.847.842 100,0% 5 2007 Importo % sul tot. 955.507 75,1% 16.115 1,3% 134.074 10,5% 0 0,0% 10.896 0,9% 59.948 4,7% 20.614 1,6% 106.677 8,4% 6.811 0,5% 9.013 0,7% 1.319.655 100,0% I dati che seguono sono ricavati dal bilancio economico approvato dall’assemblea in data 21 giugno 2009. Il bilancio di esercizio è integralmente scaricabile dal sito internet di Forum Solidarietà e ad esso si rinvia per le informazioni di dettaglio. Tutti i soci lo ricevono in versione cartacea. 39 La dimensione economica Il Bilancio dell’esercizio 2009, costituito dallo stato patrimoniale e dal rendiconto gestionale, è sostanzialmente ma non completamente aderente alle “Linee guida e schemi per la redazione del bilancio d’esercizio” dell’Agenzia per le Onlus in quanto Forum Solidarietà, per la sua natura di Centro Servizi per il Volontariato deve attenersi ai suggerimenti elaborati dalla Consulta Nazionale dei Comitati di Gestione, dal coordinamento regionale dei Centri di Servizio, in accordo con il Comitato di Gestione del fondo speciale per il Volontariato dell’Emilia Romagna e delle raccomandazioni della Direzione affari istituzionale e legislativi della regione Emilia Romagna ai fini del conseguimento della Personalità giuridica. L’impostazione è altresì in linea con i redatto con le norme introdotte dal D. Lgs. 127/91, e con quanto raccomandato dalla Commissione Aziende Non Profit del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili. 600000 500000 400000 300000 200000 100000 0 2004 2005 2006 2007 Fonti dei proventi Fonti Legge 266/91 - Fondo spec. per il volontariato Contratti Convenzioni Erogazioni liberali Attività produttive marginali Altro (interessi attivi, quote associative) Totale Principali soggetti che contribuiscono alla costituzione dei proventi Soggetti Fondo spec. per il volont. presso regione Emilia Romagna – L.266/91 Festa Multiculturale (attività produttiva margianale) Provincia di Parma Fondazione Cariparma (extra Fondo speciale per il volontariato) Comune di Parma 40 Importo 1.610.392 118.988 100.644 58.277 32.585 2008 2009 Importo 1.610.392 81.908 133.229 118.988 6.409 1.950.926 2010 % 82,5% 4,2% 6,8% 0,0% 6,1% 0,3% 100,0% % sul tot. (1.950.926) 82,5% 6,1% 5,2% 3,0% 1,7% La dimensione economica Pur essendosi registrato un calo nei proventi derivanti da Comuni, Provincia, Fondazioni bancarie ed altri soggetti, Forum Solidarietà ha sviluppato e consolidato i rapporti con questi importanti interlocutori a testimonianza di una significativa integrazione nel proprio territorio. Nell’ultimo quinquennio i proventi derivanti da queste attività sono passati da 212.298 del 2005 a 340.534 del 2009, con una punta di 494.976 del 2008. Nel 2010, a seguito di accordi già impostati nel 2009, è previsto un aumento significativo. Le principali attività gestite in convenzione sono legate a: Ente Provincia di Parrma Oggetto Servizio Volontario Europeo (SVE) Servizio civile volontario ed educazione alla solidarietà EDUC Distretto di economia solidale Tempo libero in famiglia Sostegno giuridico-amministartivo alle ass.ni di promozione soc. (Aps) Comune di Parma Laboratori famiglia Coordinamento Enti servizio Civile (Co.p.e.s.c.) La tenuta della contabilità ordinaria La durata dei contratti è sempre annuale, spesso rinnovabili. I pagamenti avvengono di regola in quota al 50% alla sottoscrizione e al 50% alla conclusione previa presentazione della relazione conclusiva di attività. Mediamente i tempi di erogazione delle tranches concordate sono di 6 mesi. Nel 2009 non si sono avuti contenziosi con la Pubblica Amministrazione e mai ce ne sono stati. Gli oneri del 2009 sono ammontati a 1.514.127 diminuzione del 5,1% rispetto al 2008. Oneri per destinazione Destinazione 2009 Importo % sul tot. 1.364.976 82,5% 372.410 22,5% Attività istituzionale (tot.) Progettazione sociale Progetti di sviluppo, sovraprovinciali 275.637 e regionali Ricerca, sensibilizzazione e promozione del volontariato 155.342 e della cultura solidale Consulenza, formazione, informazione 375.292 e documentazione Altri progetti 6 186.295 Attività di supporto (tot.) 281.050 Costi generali di gestione 7 97.062 Attività di supporto generali 8 183.988 Oneri finanz. e patrimoniali (tot.) 8.206 Totale oneri 1.654.232 , con una 6 Vedi: Festa Multiculturale (fpag.86), Servizi in convenzione (fpag.82) e attività minori. 7 Attrezzature, fitti, utenze, cancelleria, postali, assicurazioni, contabilità e buste paga, formazione del personale. 8 Direzione, amministrazione, segreteria e sedi periferiche. 2008 Importo % sul tot. 1.409.134 80,8% 493.901 28,3% 2007 Importo % sul tot. 972.848 77,8% 194.268 15,5% 16,7% 176.611 10,1% 105.719 8,5% 9,4% 198.554 11,4% 169.845 12,4% 22,7% 364.514 20,9% 326.309 27,3% 11,2% 17,0% 5,9% 11,1% 0,5% 100,0% 175.554 328.370 192.040 136.330 6.111 1.743.565 10,1% 18,8% 11,0% 7,8% 0,4% 100,0% 176.707 272.098 126.167 145.931 5.238 1.250.184 14,2% 21,8% 10,1% 11,7% 0,4% 100,0% 41 La dimensione economica Nelle tabelle che seguono sono riportati nel dettaglio gli oneri relativi all’attività istituzionale svolta nel 2009. Dettaglio oneri di consulenza, formazione, informazione, documentazione Ambito Importo 2009 Importo 2008 Giuridico-amministrativo 33.064 39.147 Motivazionale-relazionale 73.633 78.844 Informazione e Comunicazione 43.956 46.383 Documentazione 32.476 28.079 People e fund raising 32.938 29.200 Supporto alla progettazione 76.439 50.134 Supporto organizzazione e sviluppo 53.742 58.856 Ambito tecnico-logistico 21.144 33.871 Totale 301.978 364.514 Importo 2007 25.780 70.216 49.755 39.719 39.719 44.032 44.185 12.903 326.309 Pur a fronte di un calo complessivo, seguito alla contrazione dei proventi e alla difficoltà di incasso già citata (fpag.39.), nel corso del 2009 gli oneri dei singoli ambito d’intervento sono mediamente in linea con quelli dell’anno precedente a con variazioni contenute nell’orine del 10/15% (in positivo o in negativo). Fanno eccezione: – l’ambito tecnico-logistico in quanto nel 2008 si era provveduto ad un investimento straordinario (acquisto automezzo); – l’ambito supporto alla progettazione in quanto alla luce degli obiettivi strategici (fpag.62) si è ritenuto necessario aumentare gli investimenti. Dettaglio oneri di Ricerca, sensibilizzazione e promozione del volontariato e della cultura solidale Ambito Importo 2009 Importo 2008 Importo 2007 Festa Multiculturale 118.988 100.837 106.677 Iniziative di promoz. della cultura sol. e dell’agire vol. 36.354 81.874 48.644 Ricerca 7.900 15.793 14.524 Totale 163.242 198.504 169.845 Nel 2009 la promozione del volontariato e la ricerca, non legate a richieste esplicite e dirette delle Odv, sono stati gli ambiti maggiormente penalizzati a causa dei problemi finanziari, più volte citati. * La tabella nel dettaglio non è comparabile con quelle degli anni precedenti in quanto legate a progettualità di durata annuale. E’ comparabile il solo totale annuale che nel 2008 era di 484.862 euro. Il calo nel 2009 è principalmente dovuto alla conclusione del progetto “Per educare un fanciullo” che, avvalendosi di un forte cofinanziamento del Comune di Parma, aveva prodotto oneri per 177.000 euro. 42 Dettaglio oneri servizi a supporto dei progetti sociali 2009 A scuola con il volontariato 27.036 Anziani per la comunità (già Futuro prossimo) 27.364 Attivamente anziani 1.435 Cambio di stile 12.402 Co.Ama 11.146 Il Corso della vita 26.657 Io ci conto 20.500 Economia solidale 31.437 E se domani 35.271 Libero bivacco 26.631 Opportunità: pari o dispari? 12.295 Parma multiculturale 26.326 Poveri si diventa 16.976 Prima di prevenire 2.437 Prove di dialogo 10.871 Servizi per la solidarietà internazionale 29.557 Sud est 7.192 Una città per tutti 13.873 Volontariamente 33.004 Totale* 372.410 La dimensione economica Consulenza, informazione, formazione, documentazione Fondo Speciale per il Volontariato 22,7% Ricerca, sensibilizzazione e promozione del volontariato e della cultura solidale 9,4% 82,5% Progettazione sociale Enti pubblici 22,5% 6,9% Attività di supporto generale 11,1% Forum Solidarietà Festa Multiculturale 6,1% 4,3% 5,9% 16,7% Progetti di sviluppo, sovraprovinciali e regionali Altri 0,2% Quote associative Costi generali di gestione 0,5% Oneri finanziari e patrimoniali 11,2% Altri progetti 43 La dimensione economica Aspetti patrimoniali Al 31/12/2009 Forum Solidarietà disponeva di un patrimonio netto pari a 828.494 (769.388 nel 2008 e 518.402 nel 2007), di cui: – 294.156 vincolati per la realizzazione dei progetti iniziati nel 2009, ma la cui conclusione è prevista entro il 2010; di questi, 208.205 provengono dal Fondo speciale per il volontariato; – 534.338 costituiscono il patrimonio libero da vincoli progettuali, in quanto frutto di proventi extra legge 266/91. Relativamente al patrimonio libero: – 275.079 sono derivanti da un utilizzo inferiore al preventivato delle quote attribuite negli anni dal Fondo Speciale del volontariato. Nel corso del 2009 alcune fondazione bancarie hanno ottemperato all’erogazione dei Fondo con notevoli ritardi rispetto ai tempi dovuti. Si è dovuto far fronte ad una pesante situazione di cassa limitando prudenzialmente le uscite. Solo al 31/12/2009 sono stati incassati 321.298 a fronte di un credito complessivo di 558.443 . Ad oggi, giugno 2010, l’associazione è ancora in attesa di 149.869 di competenza 2009; – 259.259 sono derivanti da rapporti di convezione in atto e in quota minoritaria dagli avanzi di gestione accumulati da Forum Solidarietà in ormai quasi sedici anni di attività produttive marginali e di gestione di convenzioni con enti pubblici. L’associazione non dispone di alcun patrimonio immobiliare. Gli unici altri beni nella facoltà dell’associazione sono gli arredi e le attrezzature per gli uffici, interamente ammortizzati nel corso dell’anno 2009. Prospettive future La principale entrata di Forum Solidarietà (82,5%) è costituita dal Fondo speciale per il volontariato, che è alimentato da un 1/15 dei proventi delle Fondazioni di origine bancaria. Un sistema rispetto al quale il perdurare della crisi internazionale pesa in maniera significativa. Dopo un 2009 ancora favorevole in quanto beneficiario dei proventi 2007 delle fondazioni, a partire dal 2010 si registra un cambio di tendenza. In particolare si rileva una situazione di forte calo a partire dal 2011 (proventi fondazioni anno 2009), in cui il Fondo regionale si assesterà a circa 6 milioni di euro, con un calo del 63% rispetto al 2009 e del 37% rispetto all’anno 2010. Tale situazione per i prossimi 5 anni non avrà margini di miglioramento in quanto, in seguito all’accordo nazionale L’accordo è stato firmato dall'Acri, l’associazione che rappresenta collettivamente le Fondazioni, il Forum del Terzo Settore, CSVnet, Consulta Nazionale Permanente 44 La dimensione economica del Volontariato presso il Forum, ConVol - Conferenza Permanente Presidenti Associazioni e Federazioni Nazionali di Volontariato, Consulta Nazionale dei Comitati di Gestione Co.Ge. siglato nel giugno 2010, queste cifre rimarranno invariate indipendentemente dai proventi delle fondazioni bancarie. In previsione di un futuro difficile, nel corso degli anni 2009 e 2010 Forum Solidarietà ha destinato, come previsto dai relativi Piani di ripartizione del Comitato di Gestione del Fondo Speciale, una quota pronti delle risorse disponibili – pari a 529.000 – ad un Fondo di stabilizzazione (vedi box a lato) che sarà utilizzato in gran parte già nel 2011 per integrare le quote ed alleggerire la diminuzione di servizi a beneficio del volontariato locale. Andamento quote Fondo Speciale per il Volontariato destinate a Parma 2000 1800 1600 1400 1200 1000 800 600 400 200 Fondo di Stabilizzazione Estratto Piano di ripartizione Fondo speciale per il volontariato 2010 regione Emilia Romagna Visto il perdurare della crisi in atto e la difficoltà di prevedere gli scenari futuri di interesse per il volontariato, è possibile per ogni CSV istituire un Fondo di Stabilizzazione per l’anno 2010. Il Fondo di Stabilizzazione consiste nella possibilità da parte di ogni singolo CSV di non progettare parte della propria quota del fondo 2010. La quota non progettata risulterà dalla differenza tra la quota disponibile e la somma di quanto progettato nelle due scadenze utili previste dal presente Piano. La quota non progettata da ogni singolo CSV verrà attribuita al medesimo nel Piano 2011. La quota non progettata rimarrà depositata presso le Fondazioni bancarie e potrà essere utilizzata a seguito della procedura di progettazione dei CSV e valutazione-approvazione del Comitato di Gestione. Il Comitato di Gestione si riserva, in corso d’opera, di valutare il corretto utilizzo di tale strumento e di chiedere al CSV eventuali correzioni al fine di evitare un eccessivo accumulo di residui. 0 2007 2008 2009 2010 2011 Serie 1: andamento delle previste dal Fondo speciale per il volontariato in base ai bilanci fondazioni bancarie già approvati Serie 2: andamento 2009-2011 con applicazione del fondo di stabilizzazione 45 Forum Solidarietà Bilancio Sociale 2009 La dimensione sociale L’attività di consulenza, formazione, informazione, documentazione Premessa Costituisce l’attività “storica” e consolidata di Forum Solidarietà. Si tratta dei servizi di consulenza, formazione, informazione, documentazione, per dare direttamente risposta ai bisogni delle organizzazioni di volontariato nei seguenti ambiti: – – – – – – – – – giuridico-amministrativo; motivazionale-relazionale; dell’informazione e supporto alla comunicazione; people raising; della documentazione; del supporto alla progettazione; del supporto all’organizzazione e allo sviluppo; della ricerca di nuovi volontari; tecnico-logistico. Ciascuno di questi ambiti-settori è oggetto di una specifica programmazione ed è affidato ad un responsabile. Le organizzazioni di volontariato (sia iscritte che non al registro) che nel 2009 hanno fatto esplicita richiesta di un servizio di una “certa consistenza” sono nell’ordine delle 350 pari a circa il 70% (come negli ultimi anni) di quelle censite. In questa percentuale non sono considerate tutte quelle realtà che si sono rivolte al CSV per semplici domande o richiesta di modulistica-pubblicazioni. Da rilevare che, come negli anni passati, circa la metà delle Odv che non hanno richiesto i servizi erogati dal CSV è costituita dalle sezioni delle organizzazioni che hanno una struttura articolata, come ad 46 La dimensione sociale L’attività di consulenza, formazione, informazione, documentazione esempio: Avis, Aido, Adas, Anpas, Ancescao. Le rispettive sedi provinciali, con le quali Forum Solidarietà mantiene rapporti di collaborazione, costituiscono i naturali e “dovuti” principali punti di riferimento per queste sezioni per quanto riguarda gli aspetti giuridico/fiscali, formativi, promozionali ed informativi. I servizi più richiesti sono quelli di tipo giuridico-amministrativo (204 odv) e formativi (656 partecipanti di 104 Odv). E’ importante ricordare che tutte le Odv censite nel territorio provinciale ricevono puntualmente ogni notizia rilevante rispetto al mondo del volontariato attraverso l’house organ Forum Notizie, la newsletter settimanale e apposite lettere circolari. In questi ultimi anni Forum Solidarietà, grazie ad una convenzione con la Provincia, ha aperto l’offerta dei servizi oltre che alle organizzazioni di volontariato anche alle associazioni di promozione sociale ed in genere alle associazioni culturali, sportive e ricreative. I servizi previsti sono principalmente relativi all’ambito giuridicofiscale (sia di tipo consulenziale che formativo) . Nel 2009, si sono rivolte al CSV circa 290 (+31% rispetto al 2008) organizzazioni di tale natura. 47 La dimensione sociale L’attività di consulenza, formazione, informazione, documentazione Ambito giuridico-amministrativo I bisogni In ambito giuridico-amministrativo le Odv richiedono un interlocutore professionale, qualificato, chiaro, competente, sempre disponibile per: – ricevere risposte chiare, sintetiche, competenti e professionali sulle normative specifiche del settore (costituzione, modifica, trasformazione e cessazione nella/della vita associativa); – trovare soluzioni a problemi di ordine tecnico-pratico che derivano dalla gestione diretta contabile amministrativa dell’organizzazione. Risorse destinate nel 2009 Oneri diretti totali 33.064 (-19,40% rispetto al 2008) Personale 1 collaboratore interno impegnato per 4/6 ore settimanali 6 professionisti (2 commercialisti, 3 avvocati, 1 consulente del lavoro) che ricevono su appuntamento 2 professionisti volontari (1 in ambito sicurezza sul lavoro ed 1 in ambito finanziario) che ricevono su appuntamento Obiettivi, iniziative, risultati Forum Solidarietà fornisce un servizio di supporto alle Odv sulle tematiche: – giuridiche, per tutto ciò che concerne la nascita, la vita e la cessazione di un’organizzazione di volontariato; – fiscali e contabili; – assicurative, relative cioè alla stipula di polizze assicurative per i volontari e per gli amministratori; – del lavoro, in ordine agli inquadramenti delle posizioni contrattuali, agli adempimenti necessari per l’assunzione di dipendenti e la stipula di contratti con collaboratori (co.pro., prestazioni occasionali, lettere d’incarico, denunce INPS e INAIL, ecc…); – sicurezza e igiene sul lavoro (ex-L.626/94- lg.81/2008); – finanziaria (rapporti con le banche, ecc.). Gli strumenti utilizzati sono: – la consulenza di sportello; – la consulenza on-line; – le attività informative e formative; – le pubblicazioni. Tali strumenti sono correlati tra loro, sia dal punto di vista dei beneficiari, sia per il fatto che sono erogati per lo più attraverso l’impiego delle stesse risorse umane: ciò permette un risparmio di risorse, un alto livello di competenza e una maggiore esperienza sul campo. Si sottolinea che un effetto rilevante delle attività in quest’ambito è quello di aver creato un “polo” d’esperti a livello locale, risorsa importante e riferimento per tutto il mondo del volontariato (anche interprovinciale). La consulenza di sportello Si tratta di una consulenza “ad personam”, rivolta alla singola organizzazione che ne fa richiesta o al singolo cittadino che, intenzionato a costituire una organizzazione di volontariato, abbia bisogno di essere informato/orientato in merito alla vigente legislazione in materia. Tutte le consulenze sono su appuntamento. Gli esperti sono disponibili un pomeriggio alla settimana presso la sede di Forum Solidarietà e ogni consulenza ha una durata media di 1 ora (al costo medio aziendale di circa 45 /h). Si sottolinea che gli esperti sono retribuiti, con il loro consenso, al minimo delle tariffe professionali. 48 La dimensione sociale L’attività di consulenza, formazione, informazione, documentazione Nel 2009 la consulenza di sportello erogata ammonta ad un totale di 552 ore, 119 in più rispetto al 2008 (in molti casi le consulenze sono fornite da due professionisti – civilista e fiscalista – congiuntamente). Va segnalato che il settore nel 2009 è stato è stato notevolmente impegnato dalle consulenze a seguito del censimento delle organizzazioni di volontariato iscritte ai registri emesso dalla Regione Emilia Romagna e dalla rilevazione a carattere nazionale che l’Amministrazione finanziaria ha avviato per il censimento di tutte le organizzazioni del terzo settore (meglio noto come modello EAS – comunicazione dei dati e delle notizie rilevanti ai fini fiscali.) Nonostante le organizzazioni di volontariato iscritte a registro fossero tra i soggetti esclusi, il CSV ha dato consulenza alle organizzazioni costituite secondo i criteri della legge 266/91 pur non essendo iscritte a nessun registro e alle associazioni di promozione sociale. L’erogazione del servizio alle Aps è permesso dalla convenzione con la Provincia di Parma tramite i fondi per il sostegno all’associazionismo. Esiste inoltre una quota di consulenze che vergono fornite ai cittadini in fase di costituzione e che non si possono inquadrare nelle due tipologie maggiormente scelte (volontariato lg. 266/91, associazionismo lg. 383/2000). Organizzazioni che hanno usufruito dello sportello di consulenza Odv Aps Già esistenti 147 166 In costituzione 57 121 Totale 2009 204 287 Totale 2008 157 130 Consulenza Associazioni 50 11 61 43 Totale 363 189 552 330 Consulenza on-line Viene offerto un servizio che offre la possibilità di proporre quesiti attraverso il sito web di Forum Solidarietà. Nel 2009 sono stati forniti 94 pareri scritti via e-mail, tutti ad organizzazioni diverse; rispetto al 2008 vi è stato un aumento del 15%. Attività informative e formative Come negli anni precedenti sono stati organizzati corsi, seminari e convegni di formazione teorico-pratica sulle tematiche relative agli aspetti giuridici e amministrativi della vita delle associazioni. I destinatari sono state sia le organizzazioni di volontariato sia (grazie al finanziamento derivante da una convenzione stipulata con la Provincia di Parma) le associazioni di promozione sociale. I corsi realizzati sono stati 6 (+4 rispetto al 2008) e si sono articolati in 4 incontri della durata di 3 ore ciascuno con cadenza settimanale. Corsi ambito giuridico-amministrativo nel 2009 Luogo Iscritti Odv Parma 27 27 Parma 27 0 Parma 30 10 Parma 27 8 Parma 14 0 Parma 23 11 Totale 148 56 Aps 0 27 20 19 14 12 92 49 La dimensione sociale L’attività di consulenza, formazione, informazione, documentazione Nel 2009 sono stati realizzati 12 seminari (+7 rispetto al 2008). Seminari, giornate e serate informative nel 2009 Luogo Tema Parma Siae e Privacy Parma Siae e Privacy Parma Siae e Privacy Parma Siae e Privacy Parma Siae e Privacy Parma Sicurezza del posto di lavoro Noceto Dall’inquadramento giuridico alla gestione amministrativa, passando dalla responsabilità degli amministratori per le Avis provinciali S. Secondo P.se Dall’inquadramento giuridico alla gestione amministrativa, passando dalla responsabilità degli amministratori per le Avis provinciali Lagrimone PRIVACY – gestione pratica per le Avis provinciali Borgotaro Legge 81/2008 – rilievi riferiti alle sezioni Avis provinciali Parma PRIVACY – gestione pratica per le Avis provinciali Parma Legge 81/2008 – rilievi riferiti alle sezioni Avis provinciali Totale Partecipanti 30 27 27 27 23 22 37 21 14 6 19 22 275 Pubblicazioni Nel 2009 sono state inviate a tutte le Odv 6 circolari di aggiornamento su novità o scadenze di particolare rilievo attraverso il canale informatico e anche cartaceo. I temi dell’anno sono stati: – la sanatoria per quelle organizzazioni (volontariato, onlus, promozione sociale) le cui domande di ammissione al riparto del 5 per mille per gli anni 2006 e 2007 (dichiarazioni dei redditi presentate nel 2006 e 2007) erano state rigettate a causa del mancato o tardivo invio della dichiarazione sostitutiva ovvero per averla prodotta in maniera errata o incompleta; – l’apertura dei termini per la nuova iscrizione al 5 per 1000 per l’anno 2009; – i controlli agli enti associativi come da art. 30 Legge n. 2 del 28.1.2009. che ha interessato tutte le associazioni non iscritte ai registri provinciali/regionali/nazionali. Consulenze alla / con la Pubblica Amministrazione Anche nel 2009 gli esperti dell’ambito giuridico/amministrativo di Forum Solidarietà hanno fornito assistenza alla Pubblica Amministrazione in ordine alla gestione sia del Registro provinciale del volontariato sia di quello delle associazioni di promozione sociale. Inoltre in occasione del censimento regionale la collaborazione tra Provincia di Parma e Forum Solidarietà è stato utile per valutare le posizioni delle organizzazioni con maggiore anzianità di iscrizione per l’adeguamento statutario. Tale ruolo offre l’opportunità agli esperti del Centro di esprimere il loro parere consultivo. 50 La dimensione sociale L’attività di consulenza, formazione, informazione, documentazione Ambito motivazionale-relazionale I bisogni L’azione volontaria è caratterizzata da un legame forte tra le cose che si fanno e come e perché si fanno. Nella costruzione di tale legame sono richieste alcune capacità, sia di tipo motivazionalerelazionale, come ad esempio stare in relazione con le persone, con le organizzazioni e con contesti diversi, mettere a fuoco e nutrire nel tempo la motivazione che spinge a fare volontariato, sia capacità di tipo tecnico specialistico, legate a precise esigenze organizzative, gestionali ed operative del volontariato. Queste capacità non solo sono imprescindibili per la pratica dei “diversi volontariati”, ma sono anche risorse che contribuiscono al patrimonio culturale delle singole persone, delle organizzazioni e, per contagio e risonanza, al capitale sociale della società. Obiettivi, iniziative, risultati Forum Solidarietà ha deciso di dedicare una specifica attenzione al tema delle competenze relazionali e motivazionali, ponendosi l’obiettivo di sostenere e qualificare in quest’ambito sia le persone che si avvicinano al volontariato che quelle già attive in un’organizzazione. Sono stati individuati tre ambiti specifici di lavoro: rispetto alla motivazione, alle competenze relazionali, alle competenze relazionali legate allo sviluppo dell’organizzazione. Sono stati individuati tre ambiti specifici di lavoro: rispetto alla motivazione, alle competenze relazionali, alle competenze relazionali legate allo sviluppo dell’organizzazione e alle competenze tecniche. Risorse destinate nel 2009 Oneri diretti totali 73.633 (-0,5% rispetto al 2008) Personale 2 responsabili d’area, per un impegno medio di 30 ore settimanali Formatori, tutor e altre professionalità specifiche richieste dalle singole iniziative Le principali priorità per il 2009 sono state: – elaborare proposte formative capaci di coniugare aspettative individuali dei soggetti interessati con aspettative e reali opportunità di partecipazione offerte dalle organizzazioni; – introdurre in modo strutturato occasioni formative di tipo seminariale rivolte specificamente ai presidenti, responsabili e coordinatori associativi nell’intento di diffondere una cultura di governo delle organizzazioni attenta alle persone, al raggiungimento degli obiettivi in coerenza con le scelte valoriali, agli strumenti ed ai metodi utilizzati e al contesto. Gli strumenti utilizzati sono stati: – percorsi formativi: percorsi di ricerca, conoscenza e apprendimento dall’esperienza, intendendo quest’ultimo come un processo che valorizza i saperi esperienziali di ciascun partecipante, vale a dire la conoscenza tacita incorporata nelle esperienze sociali e che privilegia l’aspetto dell’”imparare facendo”. Si sottolinea che a volte viene utilizzata la metodologia del laboratorio esperienziale, quale occasione per produrre apprendimento dalla sperimentazione concreta in un contesto protetto; – seminari: occasioni di studio, limitate nel tempo, per la ricerca di applicazioni pratiche relativamente ad argomenti circoscritti. 51 La dimensione sociale L’attività di consulenza, formazione, informazione, documentazione Dati generali relativi all’attività svolta nel 2009 Iniziative Partecipanti 32 percorsi formativi per volontari 656 volontari 418 organizzazioni di volontariato Relativamente ai dati generali delle attività, si sottolinea che c’è stato un incremento del numero di attività formative realizzate e del numero di volontari partecipanti rispetto all’anno precedente, dovuto: – alla scelta di includere nelle proposte dell’ambito iniziative quali la “Scuola di Comunità”, occasione strutturata di approfondimento sugli aspetti che concorrono alla crescita della comunità locale a cui ha partecipato un pubblico molto ampio; – alla scelta di includere la formazione tecnica, rispondendo alle esigenze di alcune funzioni specifiche all’interno delle organizzazioni. Si è confermata efficace la scelta di strutturare attività intensive, concentrate nel breve periodo e soprattutto nella formula del seminario, permettendo la fruibilità ad un maggior numero di persone. Un gruppo in aula L’ambito della motivazione La motivazione è una spinta propulsiva legata sia ad una dimensione personale sia alla natura storico-sociale del contesto di riferimento. Approfondire quindi il tema della motivazione al volontariato significa aprire una riflessione sul significato che ogni soggetto dà alla propria esperienza e contribuire alla costruzione del senso che sottosta alle azioni svolte. Tale riflessione è rivolta sia alle persone che vogliono iniziare un’esperienza di volontariato sia a coloro che già da tempo la vivono. Le scelte circa la metodologia ed il contenuto specifico della formazione in questo ambito sono state operate a partire dalla convinzione che creare uno spazio di confronto su queste tematiche possa essere un valido supporto per motivare-rimotivare le persone alla scelta. Percorsi di formazione 5 per cittadini 1 per volontari attivi Totale 11 N. ore 7,5 10,0 17,5 Il grado di soddisfazione complessivo, espresso in una scala che va dal valore “per niente” al valore “moltissimo”, fa riferimento alla rilevazione attraverso un questionario finale di gradimento compilato dai partecipanti. N. percorsi formazione 13 52 N. ore 112 N. partecipanti 16 6 22 N. organizzazioni coinvolte 0 20 20 Grado di soddisfazione complessivo11 molto molto - L’ambito delle competenze relazionali Le competenze relazionali sono competenze trasversali che interessano tutti i volontari attivi nelle organizzazioni. Sono stati realizzati percorsi formativi su temi, quali ad esempio: il valore dei beni relazionali nella costruzione del capitale sociale, il counseling, la gestione dei conflitti, la gestione dello stress, la relazione interculturale, parlare in pubblico, la comunicazione sociale del dono. N. partecipanti 435 N. organizzazioni coinvolte 264 Grado di soddisfazione complessivo molto La dimensione sociale L’attività di consulenza, formazione, informazione, documentazione L’ambito delle competenze relazionali legate allo sviluppo dell’organizzazione I temi della gestione delle persone, dei sistemi premianti, della comunicazione interna ed esterna, della formazione delle figure dei futuri dirigenti, della partecipazione, sono fondanti per la crescita delle organizzazioni di volontariato e per il loro sviluppo. Le competenze collegate a questi temi interessano i volontari che nelle organizzazioni hanno ruoli di responsabilità e di coordinamento. Sono stati realizzati percorsi formativi su temi quali ad esempio: il coaching, la facilitazione dei processi decisionali, la gestione degli eventi critici, la comunicazione verso l’esterno, la partecipazione ed il lavoro di gruppo, la ricerca dei fondi, la ricerca volontari. N. percorsi formazione 7 N. ore 80 N. partecipanti 106 N. organizzazioni coinvolte 76 Grado di soddisfazione complessivo molto Scuola di Comunità 53 La dimensione sociale L’attività di consulenza, formazione, informazione, documentazione Supporto all’organizzazione e allo sviluppo Bisogni La lettura maturata dal CSV in questi anni è che frequentemente le organizzazioni di volontariato presentano problemi di carattere organizzativo, che incidono sulla loro operatività rendendola difficoltosa, in alcuni casi senza che ve ne sia sufficiente consapevolezza. Per molte di esse, affrontare aspetti e criticità organizzative e gestionali è un’operazione che necessita di un accurato supporto nel tempo, di figure professionali capaci di strutturare una relazione di fiducia con i responsabili associativi per affrontare problematiche delicate. Risorse destinate nel 2009 Oneri diretti totali 53.742 (-8,7% rispetto al 2008) Personale 2 collaboratori per un impegno medio totale di 30 ore settimanali 10 consulenti esterni al CSV attivati per interventi specifici Obiettivi, iniziative, risultati L’intento del CSV è di offrire un qualificato accompagnamento alle organizzazioni di volontariato per far emergere i bisogni, a volte inespressi, di sviluppo organizzativo, promuovere un diverso sguardo su di essi, non timoroso ma aperto a cogliere nuove sfide o opportunità di crescita e cambiamento. Più specificamente, le principali criticità ed esigenze organizzative e gestionali sono relative a: – scarsa chiarezza o scarsa legittimazione di ruoli e funzioni all’interno dell’organizzazione; difficoltà nello svolgimento di una leadership efficace da parte dei responsabili, oppure nella delega da parte di questi ad altri componenti del gruppo, in funzione del governo complessivo dell’associazione; problematiche relative ai processi decisionali e alle modalità di partecipazione alla vita associativa da parte dei vari membri; – modalità comunicative fra le parti dell’organizzazione, ascolto e cura delle motivazioni e delle attese dei volontari sia in arrivo che presenti da tempo nell’organizzazione; elaborazione delle conflittualità interne da parte dell’associazione come motivo di rilettura dei bisogni e delle relazioni dei volontari dell’organizzazione; valorizzazione di tutti coloro che fanno parte dell’associazione e vi sono a vari livelli impegnati; – aspetti organizzativi e relazionali della collaborazione in rete e per progetti: capacità di lavorare per obiettivi, di adattarsi ai cambiamenti, di ricoprire funzioni nuove, di relazionarsi e negoziare con le istituzioni e gli enti locali, la retribuzione di personale ed i cambiamenti strutturali conseguenti, il rapporto fra volontari e collaboratori retribuiti. Rispetto alla fase preliminare di incontri di analisi dei bisogni, nel corso del 2009 le operatrici del CSV hanno incontrato 60 organizzazioni di volontariato del territorio per una prima analisi di bisogni inerenti ad aspetti organizzativi, gestionali e di sviluppo. Si è voluto connotare questo servizio con un carattere già di prima consulenza, vista la finalità di aiutare le associazioni in questa fase a identificare il bisogno o la criticità emergente e a ipotizzare possibilità di risposte, mettendo in campo le competenze interne al CSV acquisite nel tempo. 54 La dimensione sociale L’attività di consulenza, formazione, informazione, documentazione Rispetto alla fase successiva di consulenza a carattere specialistico, delle 60 organizzazioni di volontariato incontrate nell’anno, 30 hanno intrapreso percorsi consulenziali mirati. Per 13 di queste si sono intrecciati percorsi di consulenza su due ambiti diversi (ad es. un primo step di consulenza in ambito gestione risorse umane ed un secondo step di consulenza sugli aspetti organizzativi del lavoro di rete). Tutti questi percorsi sono stati affidati a professionisti esterni al CSV, che sono stati scelti sia per le competenze specialistiche indispensabili alla realizzazione degli interventi sia per la conoscenza del mondo del volontariato. Quadro di sintesi dell’attività svolta 60 organizzazioni hanno effettuato un incontro di analisi dei bisogni. 30 di queste hanno poi realizzato uno o più percorsi consulenziali: – 19 di consulenza organizzativa – 10 sulla gestione delle risorse umane – 14 sugli aspetti relazionali ed organizzativi del lavoro di rete e per progetti Analisi organizzativa 1. Consulenza organizzativa Si sono effettuati percorsi specifici di consulenza per 19 associazioni operanti in vari ambiti. Mediamente le consulenze si sono strutturate in due/cinque incontri, con la partecipazione di membri dei direttivi delle associazioni e si sono affrontate alcune tematiche fra le quali: preparazione delle condizioni interne necessarie per il ricambio generazionale della dirigenza (chiarezza di ruoli, funzioni, mansioni, capacità di delega, processi di legittimazione, ecc.), supporto organizzativo ai nuovi gruppi dirigenti, individuazione o ridefinizione di strumenti operativi necessari per lo svolgimento delle attività delle associazioni, in coerenza con la mission associativa, accompagnamento alla gestione più consapevole dei conflitti interni e riformulazione dei bisogni o delle domande sottostanti da parte dei volontari attivi da tempo e nuovi in un’ottica costruttiva e di chiarimento. 2. Consulenza alla gestione delle risorse umane Si sono effettuati percorsi specifici di consulenza per 10 associazioni del territorio operanti in vari ambiti. Mediamente le consulenze si sono strutturate in due/quattro incontri, con la partecipazione di membri dei direttivi delle associazioni ed hanno affrontato alcune tematiche fra le quali: la cura delle motivazioni dei volontari e delle loro relazioni, problematiche legate al senso di appartenenza dei volontari e ai riconoscimenti approntati dall’associazione, l’analisi della problematica del turn over e l’individuazione di strategie di fronteggiamento di questo fenomeno, la messa a punto di strumenti e modalità che facilitino un maggiore coinvolgimento della base associativa e un’integrazione di questa con i vertici dell’associazione. 3. Consulenza sugli aspetti relazionali ed organizzativi del lavoro di rete e per progetti Nel corso del 2009 si è riscontrato che alcune modalità di collaborazione da parte delle associazioni con le istituzioni e gli enti locali hanno comportato degli elementi di criticità a livello organizzativo e relazionale internamente alle associazioni stesse. Pertanto, il servizio di consulenza 55 La dimensione sociale L’attività di consulenza, formazione, informazione, documentazione specifico per questo ambito di problematicità, attivato in via sperimentale nell’anno 2008, nello scorso anno è entrato a pieno regime. Si sono effettuati percorsi specifici di consulenza per 14 associazioni del territorio operanti in vari ambiti. Mediamente le consulenze si sono strutturate in quattro/dieci incontri, con la partecipazione di membri dei direttivi delle associazioni ed hanno affrontato alcune tematiche fra le quali: la messa a fuoco delle ricadute organizzative interne relative alla collaborazione con le istituzioni e gli enti locali (comuni, provincia, A.USL, altre realtà del terzo settore), la messa a punto di strategie, modalità collaborative e comunicative, piani di intervento più efficaci per attività in rete e/o per progetti. Fra questi percorsi di accompagnamento, si vuole segnalare la particolarità e la rilevanza di quello intrapreso dalle organizzazioni formali ed informali afferenti al progetto SMS-Sono mentre sogno, sia per il numero (12 organizzazioni coinvolte su tre distretti, Parma, Bassa Est, Fidenza), sia per la riuscita acquisizione di competenze atte ad un efficace lavoro di rete. Più specificamente, la consulenza ha raggiunto un duplice obiettivo: da una parte la messa a punto di strategie per agganciare e gestire le diverse tipologie di giovani intercettati da SMS, inventando modalità di azioni e relazioni differenti a seconda dei segmenti del mondo giovanile intercettati; dall’altra, l’individuazione di possibili proposte da formulare agli altri attori del territorio (in particolare le Amministrazioni comunali) in relazione alla prosecuzione del progetto nel 2010, rendendo visibili (e dunque “acquistabili”) i prodotti realizzati da SMS. Grazie a questo supporto, si sono messe a punto modalità efficaci di costruzione di alleanze con gli attori del territorio per consentire al progetto SMS maggiori probabilità di continuità nel tempo, a fronte di una restrizione di finanziamenti dell’ente fino ad oggi sostenitore del progetto. Percorsi di co-progettazione con le singole associazioni Delle 60 organizzazioni incontrate nel 2009, 11 si sono impegnate nella costruzione di progetti di sviluppo, dei quali 3 su tematiche inerenti allo sviluppo organizzativo ed i restanti su altre tematiche di competenza degli altri settori del CSV. Formazione nell’ambito delle competenze relazionali necessarie per lo sviluppo dell’organizzazione Sono stati realizzati percorsi formativi su temi quali ad esempio: il coaching, la facilitazione dei processi decisionali, la gestione degli eventi critici, la comunicazione verso l’esterno, la partecipazione ed il lavoro di gruppo, la ricerca dei fondi, la ricerca volontari. L’acquisizione delle competenze necessarie per trattare questi aspetti è fondamentale per la crescita delle organizzazioni di volontariato e per il loro sviluppo. N. percorsi formazione 6 56 N. ore 34 N. partecipanti 92 N. organizzazioni coinvolte 75 Grado di soddisfazione complessivo molto La dimensione sociale L’attività di consulenza, formazione, informazione, documentazione Informazione e supporto alla comunicazione I bisogni Essere informate sulle attività, le opportunità e le problematiche del territorio è una condizione fondamentale per l’agire delle associazioni di volontariato. La mole di dati e di fonti è molto grande, per questo è necessaria un’azione di filtro che possa aiutare le associazioni a concentrare l’attenzione su ciò che è veramente utile per la loro attività. Le Odv sono particolarmente interessate a ricevere un’informazione tempestiva e completa sulle iniziative che riguardano il volontariato locale in genere. La circuitazione e la condivisione delle informazioni se da un lato favorisce le collaborazioni e gli scambi fra organizzazioni, dall’altro agevola la creazione di spazi di confronto ed approfondimento intorno a tematiche di interesse comune. Inoltre le Odv esprimono il bisogno di una maggiore visibilità delle loro iniziative, di una più ampia diffusione dei loro messaggi oltre che di una più efficace padronanza dei moderni strumenti di comunicazione e di competenze adeguate per relazionarsi con i mass media. Risorse destinate nel 2009 Oneri diretti totali 43.956 (-11,7% rispetto al 2008) Personale 3 collaboratori interni part-time, per un totale pari a circa 25 ore settimanali Obiettivi, iniziative, risultati Gli obiettivi che Forum Solidarietà si è posto sono: – incrementare la quantità e la qualità di informazioni e dati utili al volontariato locale disponibili sul territorio; – accrescere la qualità della comunicazione verso il territorio da parte delle Odv; – approfondire tematiche di interesse comune e fornire chiavi di lettura utili all’interpretazione dei fenomeni che interessano il mondo del volontariato locale. Questi obiettivi sono stati perseguiti attraverso una pluralità di azioni e strumenti integrati: – il periodico Forum Notizie; – il sito internet; – il portale on-line e i siti vetrina delle associazioni; – la newsletter periodica; – l’ufficio stampa. Forum Notizie E’ il periodico di collegamento tra le Odv, la comunità e le realtà sociali del territorio. Si tratta di uno strumento monografico che analizza e approfondisce, anche attraverso focus group e contributi di personaggi autorevoli, argomenti d’interesse comune o trasversale e agevola il confronto e la connessione fra realtà diverse del territorio; prodotto anche in versione telematica, è disponibile per il download sul sito internet di Forum Solidarietà. I numeri pubblicati nel 2009 sono stati: n. 106 “Solidarietà 57 La dimensione sociale L’attività di consulenza, formazione, informazione, documentazione Internazionale: collaborazione e rispetto delle diversità”, n. 107 “Operazione cool, quando un frigorifero può fare la differenza”; n. 108 “Kuminda! Un altro modo di dire cibo”. Numeri pubblicati 3 Articoli e notizieT pubblicati 45 Tiratura 2.500 n. 106 e 107 5.000 n. 108 Tot. copie diffuse per via postale 10.000 Sito Web Il sito www.forumsolidarieta.it è strutturato per: offrire ai visitatori informazioni relative all’identità ed ai servizi del CSV; consentire l’accesso diretto alla consulenza on line (attraverso il forma “Chiedi all’esperto”); accedere a informazioni su bandi e finanziamenti; scaricare documenti e materiali; essere informati sui progetti delle organizzazioni del territorio. Per tutto il corso dell’anno, è stato implementato in modo costante con aggiornamenti settimanali. Pagine web visualizzate in un mese (valore medio) Visitatori in un mese (valore medio) 62.000 4.770 Portale e i siti per le associazioni Il portale è un luogo virtuale che consente di conoscere e orientarsi sul web fra le associazioni di volontariato di Parma e provincia dotate di un sito internet. Il servizio vuole dare visibilità alle associazioni di volontariato e aumentare i loro contatti con l’esterno. Nel 2009, per le associazioni che ne erano sprovviste, sono stati pubblicati sul portale 14 nuovi siti. Personale competente ha guidato le associazioni nel definire le esigenze di comunicazione per il proprio sito che è stato quindi progettato e realizzato. Per favorire la gestione autonoma dei siti, i volontari sono stati messi in grado di inserire loro stessi i dati e gli aggiornamenti. Ciò è stato possibile grazie anche alla semplicità degli strumenti di gestione. Newsletter La newsletter periodica, inviata con cadenza settimanale e collegata al sito internet, si è confermata un veicolo di informazioni efficace e consolidato. Nel corso del 2009 ha informato gli iscritti (associazioni, singoli volontari, comuni cittadini) su: appuntamenti di maggior rilievo (eventi, convegni, seminari, corsi) attinenti il mondo del volontariato e le tematiche sociali; novità normative ed adempimenti amministrativi; bandi e occasioni di finanziamento; iniziative e servizi di Forum Solidarietà; iniziative delle associazioni del territorio. A fine 2009 erano iscritti alla newsletter 1.851 utenti (+ 209 rispetto al 2008). Newsletter pubblicate Invii totali nell’anno Notizie pubblicate sul sito internet e inviate in newsletter Appuntamenti riportati nella pagina bacheca del sito e segnalati in newsletter 58 46 82.800 239 430 La dimensione sociale L’attività di consulenza, formazione, informazione, documentazione Ufficio stampa Il servizio ha la finalità di accrescere e qualificare la presenza del volontariato sui media locali per le notizie provenienti direttamente da Forum Solidarietà o, per il suo tramite, dalle associazioni del territorio. Con la sua attività, l’ufficio stampa si propone di facilitare le Odv nell’accesso ai media attraverso: la segnalazione di giornalisti e redattori; il supporto nella stesura e nell’invio ai media di comunicati; l’organizzazione di conferenze stampa e altri eventi. A questo scopo l’ufficio stampa nel tempo ha consolidato collaborazioni editoriali attraverso relazioni stabili con interlocutori privilegiati all’interno delle singole testate. Le testate che hanno dato spazio con continuità alle iniziative promosse, per un totale di 12 redazioni, sono state: – Giornali cartacei: Gazzetta di Parma, Polis Quotidiano, Informazione di Parma, Il Mese, Vita Nuova; – Televisioni: Tv Parma, Tele Ducato; – Giornali sul web: La Repubblica Parma.it, Gazzetta di Parma.it; – Portali di informazione: sociale.parma.it, eventi.parma.it, parmaok.it. Nel corso del 2009 si sono avvalsi del servizio di ufficio stampa 28 Odv e 18 progetti sociali di associazioni. L’attività si può sintetizzare in numeri come segue: Attività del servizio di ufficio stampa nel 2009 Comunicati stampa 68 di cui: – 3 per attività istituzionali del CSV – 34 per iniziative connesse ai progetti sociali – 31 per conto di Odv Conferenze stampa 19 Articoli relativi 365 di cui ad iniziative del CSV e – 158 Gazzetta di Parma progetti di rete – 29 Vita Nuova rilevati su giornali locali – 52 Polis e riviste specializzate – 87 L’informazione di Parma – 24 Il Mese – 1 Il Sole 24 ore – 13 Repubblica.it – 1 Vita.it Numerosi rimandi su siti e portali on-line di informazione locale e regionale. E’ stata inoltre iniziata una collaborazione con il sito internet della Gazzetta di Parma per realizzare appuntamenti mensili che presentino le attività delle associazioni a partire da ricorrenze del calendario. Nel mese di dicembre, in occasione della “Giornata mondiale del volontariato”, sono state coinvolte 9 associazioni: ciascuna ha potuto pubblicare i propri materiali su una pagina web a lei dedicata, linkabile dalla home del sito www.gazzettadiparma.it 59 La dimensione sociale L’attività di consulenza, formazione, informazione, documentazione People raising I bisogni Il problema del ricambio generazionale e del reperimento di nuove persone con caratteristiche il più possibili coerenti con la propria identità e necessità è particolarmente sentito e diffuso nelle associazioni del territorio. D’altra parte molte persone desiderano intraprendere un’esperienza di volontariato, ma spesso incontrano delle difficoltà a trovare l’associazione che più si adatta alle loro esigenze di tempo o con attività che possano valorizzarli e coinvolgerli attivamente. Risorse destinate nel 2009 Oneri diretti totali 32.938 (+211,4% rispetto al 2008) Personale 1 responsabile d’area per un impegno medio di 15 ore alla settimana 1 volontario per un impegno di 3 ore settimanali Obiettivi, iniziative, risultati Il Centro di Servizi ha messo in campo una serie di azioni in diverse aree per poter dare una risposta il più possibile completa e trasversale alla domanda di ricerca di nuovi volontari.. Gli obiettivi sono: – favorire l’ingresso nelle organizzazioni di volontariato di nuovi volontari, con caratteristiche coerenti con le esigenze delle organizzazioni; – aiutare i cittadini che intendono impegnarsi in un’esperienza di volontariato a conoscere il panorama delle Odv attive sul territorio e a trovare una collocazione il più possibile aderente alle proprie propensioni e attitudini; – fornire alle associazioni di volontariato strumenti e conoscenze utili per trovare nuovi volontari e per minimizzare l’abbandono dei volontari dopo i primi contatti. Consulenza in ambito ricerca volontari Si è proceduto a contattare ed incontrare 5 associazioni per esplorare/analizzare eventuali bisogni in quest’ambito. In linea generale le consulenze si sono articolate in percorsi mediamente di 2 incontri sulla strutturazione di azioni per cercare e mantenere i volontari all’interno delle associazioni. Diverse associazioni di volontariato nel corso del 2008 hanno usufruito di consulenze mirate sul people raising per promuovere un progetto di sviluppo delle proprie attività (vedi progetti di sviluppo). Campagna di ricerca volontari Si è rinnovata la campagna di ricerca volontari, iniziata nel 2007, nell’ambito del territorio comunale e provinciale, attraverso la distribuzione di materiale cartaceo (depliant, locandine, segnalibri) e la diffusione sulla stampa locale e il sito internet. La campagna ha mantenuto come centro del proprio messaggio il valore del tempo quale risorsa importante per sé e per la comunità (“Volontariato. Coltiva il tuo tempo”) e anche durante il 2009 è stata accompagnata dalle “uscite” dello sportello di orientamento (c.d. sportello itinerante) nel luoghi di maggior frequentazione dei cittadini. Inoltre si sono svolti, su richiesta delle aziende, incontri di conoscenza e informazione sulla funzione del servizio e sulle eventuali opportunità del volontariato, rivolti ai dipendenti dei gruppi Chiesi Farmaceutica, Ikea, Glaxo 60 La dimensione sociale L’attività di consulenza, formazione, informazione, documentazione Smith-Kline. Forum Solidarietà è stato inoltre ospite del salone dell’orientamento rivolto alle matricole promosso dall’Azienda per il diritto allo studio dell’Università di Parma. Sportello di orientamento Lo sportello di informazione ed orientamento al volontariato è stato aperto al pubblico 10 ore a settimana. Si è avvalso nel 2009 di oltre 100 schede di ricerca volontari dettagliatamente compilate da altrettante associazioni di Parma e provincia alla ricerca di nuove risorse per le diverse attività, sia quotidiane, sia per specifiche esigenze, sia per particolari occasioni durante l’anno. All’attività in ufficio si è aggiunta quella del c.d. sportello itinerante, con il quale si è inteso aumentare le occasioni di incontro tra i cittadini che vogliono impegnarsi in un’esperienza di volontariato e le organizzazioni attive sul territorio. Le uscite si sono svolte durante i mercati di quartiere in città e presso il centro commerciale Centro Torri, oltre, come già menzionato, gli incontri presso le aziende cittadine e la partecipazione all’iniziativa rivolta alle matricole dell’Università di Parma. Sono stati orientati in tutto circa 190 cittadini passati dallo sportello, oltre una ventina tramite posta elettronica. L’età media di queste persone è di circa 35 anni. Altri orientamenti hanno riguardato cittadini che hanno beneficiato dell’indulto e persone appartenenti a categorie protette (segnalazione del SERT o dei servizi sociali). In collaborazione con un progetto del Centro di servizi che promuove il collegamento tra scuole e volontariato sono stati realizzati dei percorsi brevi di stage nelle organizzazioni di volontariato. Per quanto concerne gli esiti dell’attività svolta nel 2009, il follow up sui cittadini orientati durante è previsto verso fino 2010. Un primo dato emergente è quello però relativo alla tipologia di persone che hanno chiesto un colloquio: si tratta di studenti e persone adulte in cerca di nuova occupazione. L’ultima analisi dell’attività del servizio risale all’anno precedente, il 2008: hanno risposto oltre 100 persone tra quelle che hanno avuto un colloquio di orientamento e alle quali è stato chiesto se avevano effettivamente contattato una delle associazioni verso cui sono state indirizzate, se quindi avevano cominciato il loro percorso in associazione e se, a distanza di un anno, stavano continuando. Alla prima domanda ha risposto affermativamente il 66% degli intervistati, tra questi il 58% ha effettivamente cominciato a fare volontariato e il 57% di quelli che avevano cominciato stava continuando a un anno di distanza. Gli ambiti in cui si sono effettivamente impegnate le persone passate dal servizio sono principalmente minori e anziani. Associazioni aperte È stata realizzata per il secondo anno l’iniziativa chiamata Associazioni aperte. Si tratta di un’iniziativa che si è sviluppata nel corso di una giornata dedicata all’apertura della sede ai cittadini, con la proposizione di iniziative invitanti e interessanti. L’iniziativa ha viste coinvolte 28 associazioni. 61 La dimensione sociale L’attività di consulenza, formazione, informazione, documentazione Supporto alla progettazione: piani di zona, reti, bandi e finanziamenti,fund raising I bisogni Molte Odv manifestano bisogni legati a: – affinare la propria capacità di sviluppare progetti sia autonomi che in collaborazione con altre organizzazioni; – utilizzare le opportunità di sostegno economico per realizzare le proprie attività; – qualificare la propria partecipazione alla pianificazione sociale (Piani di Zona), dandosi strumenti utili per lavorare in rete e con le istituzioni, per farsi promotore di esperienze innovative e sperimentazioni, per individuare forme di effettiva rappresentanza. Risorse destinate nel 2009 Oneri diretti totali 76.439 (+52,4% rispetto al 2008) Personale 3 collaboratori a tempo parziale per un totale di circa 30 ore alla settimana Obiettivi, iniziative, risultati L’obiettivo generale perseguito è di incrementare capacità e possibilità d’interazione delle organizzazioni di volontariato con il territorio in termini progettuali, nonché favorire per l’intera comunità locale – e quindi anche per gli altri attori sociali – forme di collaborazione, progettualità condivisa, parternariato. Il suo perseguimento è avvenuto secondo tre linee di azione: – rispetto alla capacità progettuale: aumentare le possibilità di conoscenza e l’accesso alle opportunità di progettazione in relazione a bandi o finanziamenti pubblici; – rispetto al supporto alle reti: incrementare la capacità progettuale delle reti territoriali e/o settoriali sia da un punto di vista strategico che tecnico; – rispetto alla promozione della partecipazione: costruire una prassi di partecipazione e responsabilità che vada oltre la semplice presenza di rappresentanze alle fasi formali di pianificazione (tavoli tecnici), promuovendo una capacità propositiva autonoma e condivisa da parte del volontariato (e del terzo settore) e nuovi luoghi e processi di lavoro che consentano al volontariato dei distretti di costruire una posizione comune sui temi che si affrontano ai tavoli e di farla considerare all’interno di quei tavoli. Gli strumenti utilizzati sono stati: – il monitoraggio e la segnalazione delle opportunità di finanziamento esistenti; – la consulenza per la progettazione anche finalizzata alla partecipazione a bandi; – l’accompagnamento nelle occasioni di partecipazione in particolare rispetto ai processi legati alla pianificazione zonale, al monitoraggio e alla valutazione della stessa. Va rilevato che, per effetto della crisi finanziaria ed economica internazionale, diverse occasioni di finanziamento pubbliche e private non sono state rinnovate per l’anno 2009. In particolare la sospensione del bando annuale della Fondazione Cariparma, che da tempo 62 La dimensione sociale L’attività di consulenza, formazione, informazione, documentazione rappresenta un’opportunità importante per le Odv di Parma e Provincia, ha disatteso le aspettative di numerose associazioni con una conseguente significativa riduzione delle richieste di consulenze sulla progettazione. Monitoraggio e segnalazione delle opportunità di finanziamento Le segnalazioni fornite attraverso sito e newsletter – canali ormai consolidati d’informazione rispetto a queste notizie – sono state 9 rispetto a opportunità provenienti da Istituzioni pubbliche (Ministero, Regione e Provincia) e da Fondazioni o altri soggetti privati. Consulenza per la progettazione e la rendicontazione Complessivamente sono state fornite prestazioni di tipo consulenziale per l’elaborazione e stesura di progetti a 36 Odv. Le consulenze si sono sviluppate attraverso attività di: – orientamento alle opportunità esistenti (4 casi); – supporto nell’elaborazione di tracce progettuali, budget, metodologie e strumenti di valutazione (32 casi). Gli accompagnamenti hanno comportato ripetuti incontri per l’elaborazione delle idee progettuali e il supporto nelle fasi di valutazione e rendicontazione. In particolare si sottolinea il cospicuo impegno nel supportare tra quelle indicate un gruppo di associazioni (circa 20) per la partecipazione al Progetto Regionale Lotta alle Nuove Povertà. Le dimensioni territoriali del progetto, che coinvolge gruppi associativi di 9 province della Regione e la complessità dell’obiettivo delle azioni progettuali (il contrasto alle nuove e nascoste povertà), ha richiesto un intenso lavoro di condivisione degli obiettivi operativi, delle metodologie e degli strumenti da utilizzare, che è durato da maggio a dicembre 2009. In ultimo è stato realizzato un incontro di tre ore sul tema della rendicontazione di progetti finanziati a cui hanno partecipato i rappresentanti di 5 associazioni. Momento progettuale Accompagnamento nella costruzione di occasioni di partecipazione A prosecuzione del lavoro impostato nel 2008 che ha stimolato l’interesse e la partecipazione del volontariato ai Piani di zona, si è proceduto a: – consolidare lo staff di figure tecniche all’interno del CSV a supporto dei rappresentanti eletti nei tavoli tematici dei piani di zona, con percorsi di affiancamento e supervisione individuali e di gruppo del responsabile di area; – sostenere attivamente il lavoro dei rappresentanti nei tavoli tematici anziani, disabilità e minori nel Distretto di Parma, creando raccordo con la progettualità sociale in atto; – rinforzare, nel Distretto di Fidenza, le collaborazioni con l’Ufficio di Piano ed il coinvolgimento attivo del volontariato; – stimolare la partecipazione ed il coinvolgimento del volontariato nei Distretti Valli Taro-Ceno e Sud Est; 63 La dimensione sociale L’attività di consulenza, formazione, informazione, documentazione – sviluppare strumenti informativi di raccordo che favoriscano i meccanismi di partecipazione; – raccordarsi costantemente con gli Uffici di Piano dei Distretti e i responsabili della Provincia. Sperimentazione raccolta fondi da imprese Sono state svolte consulenze attraverso le quali si sono supportate circa 20 associazioni nell’individuare strategie di raccolta fondi più efficaci per il raggiungimento degli obiettivi associativi. Le consulenze sono veri e propri percorsi realizzati in più incontri per l’ideazione e la realizzazione delle iniziative; la pianificazione dei mass media da coinvolgere, ma anche pianificazione dei costi, briefing grafico, implementazione; la costruzione della buona causa e del documento di promozione; la predisposizione del materiale di supporto (documento di buona causa, brochure, depliant, gadget); la definizione di campagne di direct marketing (attraverso mailing, telemarketing, e-mailing); la ricerca di sponsor; l’ottimizzazione del sito istituzionale e/o di un blog ai fini di una raccolta fondi online o di supporto all’offline. Contemporaneamente si è consolidato il progetto Parmadona dando continuità nella gestione del sito www.parmadona.it. In collaborazione con l’area ricerca (vedi fpag.88) è stata realizzata un’indagine sulla percezione del volontariato da parte del mondo profit. La ricerca è disponibile nel sito www.forumsolidarieta.it All’obiettivo della ricerca si associava l’obiettivo implicito di approfondire la conoscenza con alcuni interlocutori strategici dell’imprenditoria del territorio locale, al fine di implementare il data base di potenziali donatori. Sono stati alcuni interesanti rapporti da svilupparsi nel 2010. Infine è stato organizzato il seminario formativo di 6 ore dal titolo “Come strutturare una campagna per il 5x1000 con le tecniche del fund raising” a cui hanno partecipato 17 volontari di 14 associazioni. 64 La dimensione sociale L’attività di consulenza, formazione, informazione, documentazione Documentazione I bisogni Storicamente Forum Solidarietà considera importante investire nei processi relativi alla documentazione, intesi come l’insieme degli interventi di raccolta, elaborazione e produzione di informazione inerenti al volontariato, pur nella consapevolezza che le Odv, concentrate sull’agire, tendono a trascurarli. Il Centro di Servizi si propone quindi come punto di riferimento per il volontariato locale attraverso la gestione costantemente aggiornata di un data-base completo delle organizzazioni di volontariato e di un centro di documentazione dedicato. Il Centro di Servizi vuole diventare crocevia d’esperienze delle Odv e di domanda d’apprendimento e informazione anche da parte di altri soggetti (studenti universitari, enti, altre organizzazioni). Obiettivi, iniziative, risultati Gli obiettivi perseguiti sono stati: – incrementare la disponibilità di informazioni dettagliate sulle singole organizzazioni di volontariato locale a disposizione di tutti coloro – Odv, enti locali, singoli cittadini, ecc. – che ricerchino questo tipo di informazioni; – favorire il raccordo tra le odv ed il territorio; – fornire alle Odv la documentazione necessaria alla progettazione (bandi, formulari, buone prassi progetti esemplari, ecc.); – aumentare la capacità delle odv di definire, documentare e comunicare all’esterno la propria mission, la propria identità e la propria struttura organizzativa, le attività ed i risultati conseguiti. Risorse destinate nel 2009 Oneri diretti totali 32.476 (+15,7% rispetto al 2008) Personale 2 collaboratori interni part-time per un totale complessivo indicativo pari a 25 ore settimanali Le attività intraprese per il perseguimento degli obiettivi si declinano sostanzialmente in due azioni: – Centro di documentazione sul volontariato; – Banca dati del volontariato e dell’associazionismo. Centro di documentazione sul volontariato Il Centro gestisce la Biblioteca ed Emeroteca di Forum Solidarietà, raccoglie, archivia e cataloga pubblicazioni sulle principali tematiche connesse al volontariato. Mensilmente, attraverso la newsletter, vengono recensiti e segnalati gli articoli e le pubblicazioni di maggior interesse. Dal 2009 è attivo il servizio on-line di rassegna stampa sul volontariato locale su quotidiani locali (Gazzetta di Parma; Informazione di Parma; Catalogo del Centro di documentazione 2009 Riviste di settore consultabili 13 Dossier e rassegne pubblicate sul sito 9 Monografie di rassegne stampa 86 Articoli catalogati 3.490 Libri catalogati 1.183 Variazione rispetto 2008 -5 -3 + 90 + 101 65 La dimensione sociale L’attività di consulenza, formazione, informazione, documentazione Polis; LaRepubblicaParma.it) e quotidiani nazionali (Il Sole 24 Ore + Norme e Tributi; Italia Oggi). Sul sito di Forum Solidarietà si può visionare la rassegna stampa dell’ultima settimana direttamente oltre a richiedere monografie tematiche, visionare l’archivio completo e richiedere ricerche mirate. Scorcio del centro di documentazione Banca dati del volontariato, Banca dati dell’associazionismo La Banca dati del volontariato consiste nella sistematica e metodica raccolta e aggiornamento di schede anagrafiche e d’approfondimento delle organizzazioni di volontariato del territorio. Questo lavoro permette di avere dati aggiornati in tempo reale e di essere di riferimento anche per gli Enti locali che chiedono confronti con i dati in loro possesso. L’attività di banca dati viene svolta anche rispetto alle associazioni di promozione sociale, grazie ad un accordo con la Provincia di Parma. Organizzazioni censite 2009 Volontariato Promozione sociale Altre Totale 490 1.455 267 2.209 Centro documentazione di settore e Banca dati sono strumenti di lavoro utilizzati principalmente dagli operatori del Centro, responsabili di settore e coordinatori di progetto, e forniscono chiavi interpretative ed elementi di analisi sui fenomeni legati all’agire volontario utili ai fini dell’attività rivolta verso e con le associazioni di volontariato. Va rilevato però che sono sempre più frequenti le richieste di informazioni e di indirizzari da parte di soggetti diversi dalle Odv. 66 La dimensione sociale L’attività di consulenza, formazione, informazione, documentazione Supporto tecnico logistico I bisogni Le Odv si trovano spesso nella necessità di: – utilizzare strumenti che, per una serie di motivi, non possono o non vogliono acquistare; – disporre di spazi attrezzati dove poter progettare e realizzare azioni inerenti la propria mission. Obiettivi, iniziative, risultati Forum Solidarietà risponde alle esigenze di strumentazione e spazi delle Odv (socie e non socie) attraverso: – il prestito (di breve durata) di strumentazione e/o attrezzature. Le Odv devono farsi carico solo delle spese di trasporto e dell’eventuale materiale di consumo. Altri strumenti sono invece disponibili presso la sede Forum Solidarietà ed utilizzabili in ogni momento, con un operatore sempre a disposizione per illustrarne l’utilizzo; – la messa a disposizione di una sala attrezzata con ingresso indipendente e capienza pari a 15/20 persone; – la realizzazione di convenzioni per la fornitura di beni e servizi a prezzi agevolati sfruttando la potenziale capacità d’acquisto delle Odv dell’Emilia Romagna. Questa azione è coordinata tra i 9 Centri di servizio emiliano-romagnoli per conto di circa 3.800 organizzazioni di volontariato (di queste circa 2.705 risultano essere iscritte ai registri del volontariato che operano sul territorio regionale). Verso la fine del 2009 è stato siglato un importante accordo con Intercent – piattaforma regionale degli enti locali per gli acquisti on line. Si tratta di un traguardo ambizioso raggiunto grazie ad una specifica modifica della legge regionale che permetterà concreti risparmi alle Odv; – il sostegno all’informatizzazione a favore soprattutto delle piccole organizzazioni (1/3 di quelle presenti in provincia). Alle organizzazioni che ne fanno richiesta vengono forniti computer usati in comodato d’uso gratuito, che derivano dal riutilizzo di pc dismessi dalle aziende locali che i volontari di associazioni operanti nel “trashware” ricondizionano, installando anche un software che non richiede il pagamento di licenze. Parallelamente alla consegna della macchina è stato organizzato un corso di formazione per l’uso corretto del software. L’azione, partita lo scorso anno, ha trovato una grande collaborazione delle aziende, che ha permesso di raccogliere nel 2009 70 computer che sono stati ricondizionati e consegnati ad altrettante organizzazioni. Risorse destinate nel 2009 Oneri diretti totali 21.144 (-37% rispetto al 2008) Personale 1 collaboratore per un impegno medio di 4 ore settimanali 1 collaboratore per 400 ore complessive suddivise tra i 9 CSV dell’Emilia Romagna Volontari delle associazioni che operano nel settore specifico del “trashware” per un tempo non stimabile Durante l’anno diverse realtà imprenditoriali di Parma hanno contattato il CSV per avere supporto nell’effettuare donazioni di mobili e arredi (sia nuovi che usati) alle organizzazioni di volontariato iscritte al registro. Si sono quindi effettuate collaborazioni con l’ordine dei dottori commercialisti di Parma, con Cisita (ente di formazione dell’unione industriali) e con Ikea. In quest’ultimo caso in particolare sono stati 67 La dimensione sociale L’attività di consulenza, formazione, informazione, documentazione distribuiti al volontariato 44 materassi e 330 frigoriferi nuovi che ha permesso di soddisfare molte richieste in tutta la regione. Utilizzo degli strumenti tecnici Odv che complessivamente hanno utilizzato i servizi Accessi (numero di volte che è stato erogato uno dei servizi dell’area) Fotocopie Odv che hanno utilizzato lo spazio attrezzato (già ricompreso nel totale riportato sopra) Odv che hanno utilizzato il furgone (già ricompreso nel totale riportato sopra) Giorni di utilizzo medio del furgone Km percorsi 2009 75 408 5.441 16 15 6,4 3.768 2008 41 352 15.515 15 0 0 0 I dati di utilizzo del furgone si riferiscono al periodo marzo-dicembre 2009 Distribuzione dei frigoriferi Ikea Strumenti tecnici a disposizione delle organizzazioni di volontariato 1 fotocopiatore 1 ciclostile 2 piegatrici 1 videoregistratore 1 taglierina 1 telo per proiezioni 1 impianto di amplificazione 1 furgone Fiat Ducato 2 lavagne luminose 2 rilegatrici 2 lavagne a fogli mobili 3 videocamere di cui 1 acquistata nel 2009 3 videoproiettori 3 personal computer portatili 3 gazebo 6 macchine fotografiche di cui 3 acquistate nel 2009 68 Forum Solidarietà Bilancio Sociale 2009 I servizi a supporto di progetti di sviluppo delle organizzazioni di volontariato Premessa I servizi a supporto di progetti di sviluppo si rivolgono alle Odv che intendono realizzare un percorso personalizzato mediante l’utilizzo integrato dei tipici servizi svolti dal CSV. Questa tipologia di progettualità deve rispondere alle seguenti caratteristiche: – essere promossia da 1 o più Odv; – basarsi sull’analisi di un bisogno specifico di sviluppo o innovazione dell’Odv e mirare a fornire risposta allo stesso; – prevedere una o più azioni inserite in uno sviluppo progettuale dell’Odv. Nel 2009 Forum Solidarietà ha supportato complessivamente 49 progetti di sviluppo (35 nel 2008), di cui: – 22 erano già stati avviati nella seconda parte del 2008; – 12 si sono avviati e conclusi nell’arco del 2009; – 15 si concluderanno nel 2010. I progetti sono stati promossi da 51 organizzazioni, di cui 49 di primo livello e 2 di secondo livello, i cui ambiti d’intervento sono: Ambiti d’intervento Ambiente Educativo Protezione civile Sanitario Socio assistenziale Solidarietà internazionale Tutela animali 3 4 1 21 15 6 1 Nello specifico lo sviluppo dell’Odv si è tradotto in termini di: Capacità di integrazione con il territorio Innovazione nella operatività Potenziamento di un’attività già in essere 21 12 6 43% 25% 32% Per ciascun progetto il CSV ha destinato una figura da affiancare all’Odv per la definizione della proposta progettuale e la sua successiva 69 La dimensione sociale I servizi a supporto di progetti di sviluppo delle organizzazioni di volontariato implementazione; si tratta, di norma, di uno dei responsabili delle aree dei servizi diretti alle odv in cui è articolato il CSV. In particolare l’accompagnamento si è articolato in: – supporto alla progettazione; – consulenza e condivisione delle modalità di attuazione delle fasi del progetto; – gestione amministrativa del progetto; – documentazione del percorso attraverso la raccolta di materiale; – valutazione e monitoraggio. La tipologia e l’utilizzo dei servizi del CSV è di seguito indicata: Consulenza organizzativa Formazione Servizi di informazione Servizi di promozione della solidarietà Documentazione Fund raising Ricerca People raising 5 20 3 25 0 4 7 4 7,5% 29,0% 4,5% 37,0% 0,0% 6,0% 10,0% 6,0% Dall’analisi delle schede di valutazione redatte dai responsabili delle associazioni coinvolte si evince che la realizzazione dei progetti ha comportato il raggiungimento degli obiettivi prefissati con ottimi margini di soddisfazione. Tra i principali fattori che hanno determinato questo risultato, le associazioni coinvolte, hanno individuato l’adeguatezza del supporto e degli strumenti messi a disposizione di Forum Solidarietà. Per la maggioranza dei referenti inoltre, al di là delle risorse economiche, senza il supporto e lo stimolo di Forum Solidarietà l’associazione non avrebbe intrapreso il progetto o l’avrebbe realizzato con maggiori difficoltà, tempi più lunghi e, probabilmente, minor impatto. Per le associazioni la partecipazione ai progetti ha comportato lo svilupparsi di competenze nuove e specifiche, lo sviluppo di legami con le istituzioni e un maggior radicamento nel territorio. Anche nel 2009 proseguendo le buone prassi avviate l’anno precedente Forum Solidarietà si preoccupato di: – evitare il rischio piuttosto alto che con il cessare dell’accompagnamento vengano meno le buone prassi instaurate vanificando in tal modo il lavoro intrapreso e riportando l’Odv alle condizioni iniziali. E’ noto che in ambito sociale i gli obiettivi una volta raggiunti vanno mantenuti con un continuo lavoro di cura. Si è quindi dedicata una particolare attenzione nel mantenere i contatti con le Odv oggetti di progetto di sviluppo negli anni passati. Questa azione ha permesso di intervenire prontamente quando necessario con percorsi di consulenza e supervisione. – aumentare l’impegno affinché i membri delle Odv condividano in maniera unitaria le ragioni alla base del progetto. Questo è essenziale per evitare il pericolo che esso nasca dagli intenti di una minoranza che nel tempo possa perdere la motivazione non sentendo la condivisione dell’intera associazione. 70 La dimensione sociale I servizi a supporto di progetti di sviluppo delle organizzazioni di volontariato Quadro di sintesi dei progetti di sviluppo supportati nel 2009 Come leggere le tabelle che seguono: Titolo del progetto Organizzazione di volontariato Ambito di intervento Oneri 2009 in Inizio - Fine Ai giovani, da Lilt Associazione di volontariato Lilt Socio-sanitario 2.628 Inizio: 2008 Fine: 2009 Amurt Amurt Tutela e valorizzazione dei diritti 3.633 Inizio: 2009 Fine: 2010 Anpas: costi e prestazioni Assistenza Pubblica Colorno Soccorso e trasporto 9.150 Inizio: 2008 Fine: 2009 Finalità Servizi previsti Dotare l’associazione di nuove modalità e strumenti comunicativi di forte impatto sui giovani, al fine di promuovere la fruizione degli screening preventivi (ad oggi quasi unicamente utilizzati da adulti) Diffusione della campagna di sensibilizzazione attraverso i media locali e la realizzazione di materiale cartaceo e gadget (locandine autobus, sottobicchieri birra, adesivi) - Aumentare le competenze linguistiche di base di lingua inglese sia rispetto alla comunicazione verbale che a quella scritta. - Migliorare la capacità di comunicare e collaborare con le sedi AMURT nel mondo. - Sperimentare e consolidare una nuova strategia di raccolta fondi, che aumenti il grado di integrazione di AMURT nel mondo delle imprese. - Avvio di un corso di formazione linguistica inglese per circa 9 volontari di 40 ore. - Creazione di un database di aziende composto da un numero significativo di indirizzi email. - Ideazione di un progetto di partnership composto da tre proposte, caratterizzate da un progressivo livello di coinvolgimento da parte dell’azienda, da realizzarsi in occasione del periodo natalizio. - Avvio di contatti con le aziende gestito via email, tramite un software di invio di massa. - Aumentare la capacità delle Pubbliche Assistenze di Parma e provincia di ottimizzare la gestione economica in merito alla politica tariffaria dei servizi ordinari e urgenti. - Identificare le “best practice” nelle funzioni di approvvigionamento e gestione dei fattori produttivi (utenze, carburante, altri servizi, ecc.) nella prospettiva futura di giungere ad una “centrale di acquisto unificata” per i vari approvvigionamenti, che riduca consenta di ridurre i costi. E’ stata realizzata una ricerca con l’Università di Parma, Facoltà di Economia, che ha portato alla redazione di una dispensa “Associazioni di Pubblica Assistenza: nuovo schema extrabilancio ai fini dell’accreditamento delle strutture di Soccorso-Trasporto infermi”. Infatti nel corso degli incontri è emersa fortemente l’esigenza di uno schema di rendicontazione comune ai fini dei requisiti di accreditamento stabiliti dalla L. R. 12/2005, e la dispensa si è concentrata particolarmente su questo tema. La ricerca si è sviluppata, con raccolta dati e interviste dirette a responsabili amministrativi, in termini quantitativi e qualitativi. I risultati sono stati presentati a tutti i responsabili amministrativi delle Pubbliche Assistenze in un incontro finale. 71 La dimensione sociale I servizi a supporto di progetti di sviluppo delle organizzazioni di volontariato Attacchi di passione Lidap Sanitario 569 Inizio: 2009 Fine: 2010 Attivarsi nel soccorso Associazione SEIRS Soccorso sanitario, Protezione Civile, Formazione 519 Inizio: 2009 Fine: 2010 A.VO.PRO.RI.T in formazione A.VO.PRO.RI.T Sanitario 3.982 Inizio: 2008 Fine: 2009 Axa compie vent’anni Associazione per Affidi Affido 4.261 Inizio: 2009 Fine: 2009 72 - Aumentare il numero di persone, in particolare affette da DAP (Disturbo da Attacchi di Panico) e loro famigliari, interessate ad avvicinarsi all’associazione ed alle sue attività. - Aumentare nei cittadini di Parma il grado di conoscenza e di sensibilità rispetto alla patologia da DAP. - Aumentare nel territorio di Parma la visibilità dell’Associazione LIDAP. Sono state avviate le pratiche amministrative ed organizzative per realizzare nel 2010 uno spettacolo teatrale collegato ad un seminario scientifico inerente le patologie da DAP. - Aumentare la conoscenza dell’associazione e delle sue attività presso la cittadinanza locale. - Accrescere nei giovani cittadini la consapevolezza dell'importanza del primo soccorso attivato con una rianimazione cardio-respiratoria in attesa dell'arrivo dell’ambulanza. - Favorire nei giovani cittadini la capacità di riconoscere i sintomi di un arresto cardio-circolatorio e di attivare la procedura di base di rianimazione. - Realizzazione di incontri preliminari finalizzati a strutturare le modalità e i tempi di contatto del target di riferimento del progetto. - Saranno programmate attività di incontri presso gli istituti superiori della città e presso associazioni sportive. - Sarà inoltre prodotto materiale a supporto della promozione del corso di primo soccorso rivolto alla cittadinanza con particolare riguardo ai giovani. - Accrescere la conoscenza dei modelli di riferimento in merito al ruolo del volontario all’interno dell’associazione. - Implementare competenze di comunicazione in relazione ai pazienti, ai loro familiari e al personale curante. - Acquisire nozioni e strumenti necessari per lo svolgimento dei servizi più importanti dell’associazione (hospice, assistenza domiciliare, ambulatori). - Aumentare il numero di volontari con vocazione per l’assistenza domiciliare ed in hospice. - Realizzazione di un corso di formazione per nuovi volontari e volontari già attivi della durata di 15 incontri complessivi (30 ore più 10 ore di stage) tenutosi tra aprile e maggio 2009 e cui hanno partecipato mediamente 50 volontari, di cui 8 attualmente impegnati in hospice. - Realizzazione materiale promozionale per la diffusione del corso (pieghevole e locandina). - Aumentare la conoscenza dell’associazione e dell’esperienza dell’affido familiare di minori nella città di Fidenza. - Stimolare l’interesse e la disponibilità a sperimentare l’esperienza dell’affido familiare. - Produzione di video promozionale sull’affido e sui progetti dell’associazione. - Studio e realizzazione di un libro sulla storia dell’associazione e di materiale promozionale. - Realizzazione di 2 eventi di promozione dell’associazione e dell’affido. La dimensione sociale I servizi a supporto di progetti di sviluppo delle organizzazioni di volontariato Casa Bargone Associazione Il Diamante Socio assistenziale - Assistenza anziani 3.955 Inizio 2009 Fine: 2009 - Aumentare la conoscenza del nuovo centro di socializzazione in località Bargone di Salsomaggiore presso le istituzioni e le altre realtà del territorio al fine di avviare collaborazioni. - Migliorare l’accessibilità alla casa da parte dei fruitori attraverso un sistema di trasporto efficace e un lavoro di rete con le realtà del territorio. - Aumentare la conoscenza del nuovo servizio presso la cittadinanza potenzialmente interessata. Comunicare giovane – Comunicare Avis AVIS Comunale - Acquisire competenze comunicative Sociale -sanitario efficaci dirette ai giovani. 1.033 - Creare internamente all’associaInizio: 2009 zione le condizioni per accogliere Fine: 2010 gli eventuali nuovi ingressi. - Aumentare il numero di volontari attivi nell’ambito organizzativo nella fascia d’età compresa tra i 18 e i 30 anni. Comunità Sant’Egidio Comunità Sant’Egidio Socio-assistenziali 3.230 Inizio: 2008 Fine 2009 - Potenziare e qualificare le competenze dei volontari al fine di migliorare la capacità di attivare e gestire relazioni di aiuto, soprattutto con anziani e bambini; - Aumentare la propria conoscenza/visibilità per integrarsi nel territorio (Quartiere Oltretorrente) al fine di sciogliere un po’ la diffidenza rilevata in questi ultimi tempi da parte degli anziani. - Realizzazione di un evento di inaugurazione della nuova struttura cui hanno partecipato oltre 150 persone tra rappresentati istituzionali, referenti di associazioni e di strutture sanitarie oltre ad un pubblico di amici e sostenitori. - Realizzazione di materiale per la promozione dell’evento. - Organizzazione di una campagna di pubbliche relazioni supportata dalla produzione e diffusione di materiale di presentazione della struttura (pieghevole). - Realizzazione di un percorso formativo di 3 incontri sul tema dei nuovi strumenti di comunicazione e sulla loro efficacia rivolto ai responsabili associativi e soci interessati (partecipazione di 15 volontari per serata). - Studio della campagna di comunicazione di people raising “The dark side of AVIS” attraverso la realizzazione di 3 focus group che hanno coinvolto 15 persone. - Organizzazione di un evento (aperitivo) per il lancio della campagna cui hanno partecipato circa 100 persone. - Realizzazione materiale promozionale necessario (pieghevole, invito e gadget). - Formazione: 3 cicli di incontri per un totale di circa 40 ore volti ad aumentare la motivazione al servizio volontario. - Promozione: consulenza per realizzazione opuscolo informativo stampato in 1000 copie distribuite nel quartiere di attività dell’associazione. 73 La dimensione sociale I servizi a supporto di progetti di sviluppo delle organizzazioni di volontariato Contotendenze Avis provinciale Socio-assistenziali 9.281 Inizio: 2009 Fine: 2009 - Analizzare le cause del calo delle donazioni di sangue registratosi nel corso dell’anno precedente per attivare strategie di controtendenza. - Attività di ricerca mediante tecnica del focus group coinvolgendo donatori ed ex donatori reperiti tra la lista campionaria delle unità locali dell’AVIS di Parma, principalmente tra quelle che hanno registrato il maggiore calo delle donazioni. - Attività di formazione ai dirigenti, a partire da quanto emerso dalla ricerca, per contrastare il calo delle donazioni. Educare narrando Associazione Kwa Dunia Tutela e valorizzazione dei diritti 3.566 Inizio:2008 Fine: 2009 - Qualificare le competenze dei volontari attraverso nuove esperienze formative su pratiche metodologiche. - Realizzare un percorso di supervisione al ruolo e al compito della gestione del gruppo classe. - Svolgimento di un laboratorio esperienziale formativo sul metodo della narrazione presso l’ass. O’Thiasos (Centeno) VT, all’avanguardia nella formazione residenziale. L’attività è stata partecipata da 15 volontari. - Realizzazione di un percorso di supervisione di 20 ore con un consulente specifico per tutti i volontari. - Aumentare il livello di conoscenza dell’associazione nella comunità di riferimento per aumentare il numero di adozioni di gatti e di volontari attivi. - Creare una relazione a lungo termine con i contatti vicini all’associazione. - Accrescere le donazioni in qualsiasi forma esse si presentino (mangime per animali, vaccini, sterilizzazioni). - Aumentare il numero di volontari attivi. - Promozione: è stato realizzato un pieghevole con le informazioni sull’attività dell’associazione. - Raccolta Fondi e Ricerca Volontari: è stato organizzato un evento, la cui promozione è avvenuta tramite volantinaggio e invio di lettere a tutti i contatti acquisiti nel tempo. È stato distribuito un gadget “Borsa di stoffa” con le informazioni relative all’organizzazione. È seguito l’invio di lettere di ringraziamento a tutti i partecipanti (circa 150). - Aumentare le competenze relazionali con particolare riferimento alle relazioni interculturali. - Potenziare le capacità di gestione dei conflitti sia a livello individuale che di piccolo gruppo. - Implementare l’attuazione del processo decisionale all’interno di una relazione educativa. - Accrescere la conoscenza dell’utilizzo del gioco come strumento educativo. È stato realizzato 1 percorso formativo di 28 ore per 17 volontari e 15 operatori con l’approccio metodologico del Centro Psicopedagogico per la Pace e la Gestione dei Conflitti di Piacenza. Il percorso è stato strutturato in tre fasi: - Un seminario di 4 ore sulla relazione interculturale per volontari e operatori; - Una formazione di 12 ore per operatori sulla gestione di conflitti all’interno di una relazione di aiuto; - Una formazione di 12 ore per volontari su come aiutare i bambini a gestire i conflitti. I gatti di Maria Luigia Ass. I gatti di Maria Luigia Tutela dei felini - Animalista 3.665 Inizio: 2009 Fine: 2009 Il centro di aiuto alla vita CAV – Centro di aiuto alla vita Socio-assistenziale 4.179 Inizio: 2009 Fine: 2009 74 La dimensione sociale I servizi a supporto di progetti di sviluppo delle organizzazioni di volontariato Il laboratorio degli eventi di successo Da qui a là Rafforzare nell’associazione la conCooperazione internazionale sapevolezza delle sue capacità stra3.870 tegiche e progettuali con l’insegnaInizio: 2008 mento di un metodo di lavoro che Fine: 2009 le permetta piena autonomia gestionale. - Acquisizione di competenze di fundraising Il passato nel presente e nel futuro del WWF WWF - Aumentare la capacità di progettare Tutela dell’ambiente l’operatività presente e futura 4.147 dell’associazione, a partire dall’anaInizio: 2008 lisi e dall’interpretazione dei dati Fine: 2009 sulla storia dell’ambientalismo a Parma nel ultimi vent’anni. - Aumentare nei volontari attivi la consapevolezza del proprio agire volontario con uno sguardo sul percorso fatto e uno al futuro. Il programma di affiliazione per un efficace raccolta fondi Associazione il Pellicano - Incrementare il numero di adozioni Socio - Assistenziale a distanza tra nuovi contatti, esterni 2.799 all’associazione. Inizio: 2009 - Rinnovo delle “adozioni a distanza” Fine: 2010 già attivate. Invisibili artefici Muoversi non Commuoversi Maendeleo Italia Tutela e valorizzazione dei diritti 5.900 Inizio: 2008 Fine: 2009 - Promozione delle associazioni nel territorio attraverso un’azione informativa sul tema della condizione della donna e dell’infanzia nei Paesi in Via di Sviluppo e coinvolgimento nuovi volontari. Percorso formativo di livello avanzato sui temi dell’organizzazione eventi e raccolta fondi. - Realizzazione di un evento per aumentare i ricavi dell’associazione e incrementare gli utenti da sensibilizzare. - Realizzazione di una ricerca sulla storia dell’ambientalismo a Parma degli ultimi vent’anni attraverso interviste a testimoni attivi sia nel passato sia nel presente sulle principali questioni ambientaliste affrontate nel territorio parmense: criticità e successi. - Realizzazione di una pubblicazione con la raccolta delle testimonianze dei volontari attivi e del materiale pubblicato sulla stampa locale negli anni: articoli, dati, fotografie. - Realizzazione di materiali informativi e di promozione: copie della ricerca in materiale cartaceo e in dvd. - Avvio e svolgimento di alcuni incontri di formazione sui temi del fund raising per la pianificazione di un “programma di affiliazione” che renda più appetibile e duratura nel tempo la proposta delle “adozioni a distanza”. - Progettazione grafica del materiale divulgativo dell’associazione. - Realizzazione di una rassegna cinematografica sul tema della condizione della donna e dell’infanzia nei Paesi in Via di Sviluppo. Si sono svolte 4 serate di proiezione in un cinema del centro città con una partecipazione media per serata di 200 persone. 75 La dimensione sociale I servizi a supporto di progetti di sviluppo delle organizzazioni di volontariato Inseme per crescere CNGEI Minori 1.628 Inizio: 2008 Fine: 2009 Io dono, tu giochi... Lui vince! ADMO Sociosanitario 645 Inizio: 2008 Fine: 2009 La casa della giovane ACISJF – Associazione Cattolica Internazionale al Servizio della Giovane (protezione della giovane) – Comitato di Parma Accoglienza giovani 4.523 Inizio: 2009 Fine: 2009 La comunicazione below the web Fidenza per i Bambini nel Mondo Solidarietà internazionale 3.971 Inizio: 2008 Fine: 2009 76 - Aumentare la visibilità dell’associazione nel quartiere. - Accrescere il numero dei bambini e ragazzi che si iscrivono alla sezione CNGEI. - Ideazione, produzione e diffusione di una campagna di ricerca volontari. - Organizzazione di una giornata di festa e animazione di quartiere. La campagna integrata e la festa realizzate che prevedevano sia l’avvicinamento di giovani e adulti in qualità di nuovi volontari, sia la sensibilizzazione di nuove famiglie alla proposta educativa scout per i propri figli ha dato come esiti: - l’adesione di 15 nuovi lupetti; - la disponibilità di alcuni genitori come volontari. - Aumentare il numero dei volontari competenti per la realizzazione di percorsi educativi sul tema del dono presso i gruppi sportivi di Parma e provincia. - Aumentare le occasioni di incontro sia a Parma che nella provincia tra le società sportive e i volontari ADMO al fine di aumentare il numero dei donatori. - Percorso di formazione di 15 ore rivolto ai volontari attivi. - Produzione di un video divulgativo sulle attività di ADMO e l’importanza del dono. - Realizzazione di pannelli totem esplicativi delle attività svolte dall’associazione da installare temporaneamente nelle società sportive. - Sviluppare la conoscenza del mondo giovanile acquisendo dati che orientino l’attività educativa dell’associazione e che contemporaneamente siano di spunto per le realtà del territorio che offrono servizi ai giovani. - Coinvolgere nel percorso di ricerca gli stessi giovani, “ricercatori nella ricerca”, al fine di renderli soggetti attivi in un’azione di conoscenza reciproca. Supporto alla realizzazione di una ricerca sulla condizione giovanile attraverso il coinvolgimento diretto degli studenti di 25 scuole superiori di Parma e Provincia, che hanno contribuito con più di 100 elaborati. La sintesi dei dati emersi è stata pubblicata in un libretto riprodotto in 2.500 copie, consegnate a studenti, insegnanti, educatori, istituzioni e privato sociale. - Accrescere le competenze dell’associazione nella gestione della promozione on-line, tramite l’acquisizione di competenze comunicative e di marketing. - Accrescere le competenze informatiche dell’associazione per raggiungere l’autonomia gestionale della promozione on-line. - Realizzazione di un percorso di formazione (30 ore) comprendente parte teorica e parte di esercitazione, oltre ad una assistenza postformazione. - Realizzazione di un percorso di consulenza informatica per l’individuazione di software per invii automatici di e-mail e newsletter e produzione di 2 lay-out grafici. La dimensione sociale I servizi a supporto di progetti di sviluppo delle organizzazioni di volontariato La gestione del soccorso negli eventi maggiori Pubblica Assistenza Croce Verde di - Accrescere competenze specialistiNoceto che nei volontari del soccorso. Socio Sanitario - Migliorare capacità di coordina9.032 mento ed integrazione tra soggetti Inizio: 2009 coinvolti nel sistema del soccorso. Fine: 2009 La raccolta alimentare a salsomaggiore si fidelizza Centro di Solidarietà P.G. Frassati - Aumentare il livello di conoscenza Povertà dell’associazione nella comunità di 4.055 riferimento per incrementare fiducia Inizio: 2009 e credibilità verso il suo operato. Fine: 2009 - Incrementare il numero di “famiglie solidali” disponibili a donare regolarmente beni alimentari. L’Age si apre ai più piccoli Associazione Genitori Fidenza Educazione 3.117 Inizio: 2008 Fine: 2009 - Aumentare la conoscenza dei genitori rispetto al tema del “prendersi cura di sé per prendersi cura dei figli”. - Offrire ai genitori spazi di riflessione, confronto e approfondimento guidati sul tema prescelto. - Ampliare e rafforzare le relazioni all’interno del contesto scolastico territoriale. - Accrescere le competenze relative alla conduzione di gruppi dei volontari attivi in questo ambito. È stato realizzato un ciclo di seminari rivolto ai volontari soccorritori sul tema delle maxi emergenze in occasione del centenario dell’ associazione Croce Verde di Noceto. Hanno partecipato volontari dell’associazione e soggetti coinvolti nel sistema del soccorso a livello regionale. Il percorso è stato strutturato su 4 sabati mattina e un sabato pomeriggio dedicato alle simulazioni computerizzate di un evento maggiore. Il ciclo di seminari ha coinvolto circa una cinquantina di partecipanti a mattinata. - Studio e realizzazione di logo e materiale informativo dell’associazione e delle sue attività. - Consulenza per la raccolta fondi con studio e realizzazione di “kit di adesione” per le famiglie solidali. - Acquisto spazi pubblicitari su quotidiani e periodici. - Realizzazione di 4 incontri informativi diretti ai genitori di bambini di nidi, scuole d’infanzia e primarie di Fidenza, condotti da formatrice qualificata, e successivi percorsi di approfondimento gestiti da volontari. - Realizzazione di seminario di formazione rivolto ai volontari per accrescere le competenze riguardo alla conduzione di gruppi e fornire elementi di analisi circa i temi proposti negli incontri pubblici. 77 La dimensione sociale I servizi a supporto di progetti di sviluppo delle organizzazioni di volontariato L’arte di resistere Assistenza Pubblica di Parma Sanitario 6.680 Inizio: 2009 Fine: 2010 Le sfide del cambiamento Ass. Compagnia In…stabile Socio-culturale 2.732 Inizio: 2009 Fine: 2010 - Implementare la capacità dell’associazione di far fronte in termini organizzativi al fenomeno del turn over dei volontari. - Aumentare la conoscenza dei bisogni e dei vissuti emozionali dei volontari nello svolgimento del servizio, attraverso l’individuazione dei fattori protettivi e di rischio nelle situazioni di stress. - Individuare e sperimentare strategie e strumenti nuovi di fronteggiamento dello stress a supporto del benessere dei volontari. - Nell’anno 2009 si è effettuata una ricerca che ha analizzato la situazione dei volontari rispetto ai seguenti aspetti: vulnerabilità nella gestione dello stress, motivazione e grado di soddisfazione dell’esperienza, elementi protettivi e abilità di coping dei singoli soggetti. Si è somministrato un questionario, appositamente costruito, ad un campione significativamente rappresentativo di volontari dell’associazione. I dati ricavati sono stati elaborati e sistematizzati in un report di restituzione finale. - Si prevede di realizzare nell’anno 2010: incontri di restituzione della ricerca ai vari livelli dell’associazione e all’assemblea generale dei soci; un articolato percorso di formazione al gruppo di referenti dell’Ufficio Comando e altri soggetti ritenute figure strategiche; la messa a punto e l’attivazione di strumenti e modalità atte a far fronte ad eventi critici nello svolgimento del servizio volontario. - Aumentare le capacità relazionali e di presa in carico di soggetti che frequentano il laboratorio Famiglie al Portico gestito dall’associazione. - Implementare competenze specifiche relative al coordinamento di persone e attività, al lavoro di animazione e all’uso dello strumento informatico (per compilare griglie di monitoraggio e valutazione). - Potenziare competenze di problem setting* e problem solving** rispetto ai compiti dell’èquipe e alle difficoltà relazionali tra operatori, tra operatori e volontari. È stata attivata la fase di supervisione rivolta a all’èquipe di lavoro che nel suo complesso durerà 32 ore. Gli incontri sono quindicinali e centrati sull’analisi di criticità che emergono nell’esercizio delle attività che si svolgono all’interno del Laboratorio Famiglie al Portico e sui vissuti relazionali conflittuali e l’orientamento delle attività formative successive. * Il problem setting è il processo teorico e pratico che serve a trasformare un disagio in un problema, in una questione ben definita. ** Problem Solving significa letteralmente “risolvere problemi” si riferisce alle abilità e ai processi implicati nell’affrontare problemi di qualsiasi tipo, da quelli pratici a quelli interpersonali o psicologici. 78 La dimensione sociale I servizi a supporto di progetti di sviluppo delle organizzazioni di volontariato Legambiente cambia casa Legambiente Parma Tutela dell’ambiente 5.030 Inizio: 2009 Fine: 2010 Mobilità ed integrazione Perché no? Attività socio-assistenziali 3.590 Inizio: 2008 Fine: 2009 Non c’è tempo da perdere Gruppo Sostegno Alzheimer Socio-Assistenziale 4.075 Inizio: 2008 Fine: 2009 P.A. Cercasi volontari Pubblica Assistenza Fidenza e Croce Bianca Busseto Soccorso e trasporto 7.551 Inizio: 2008 Fine: 2009 - Rilanciare le attività dell’associazione nel territorio locale. - Ri-motivare all’attivismo volontari da tempo inattivi. - Aumentare il numero di volontari attivi. Il progetto ha realizzato una campagna pubblicitaria con più format (pieghevole, locandine e volantini) contenente le informazioni sull’attività dell’associazione per promuovere diverse modalità di attivismo. È stata prevista la differenziazione dei messaggi della campagna per due tipi di destinatari: volontari dell’associazione e cittadini. L’azione di promozione è stata collegata all’inaugurazione della nuova sede e alla iniziativa Puliamo il Mondo. - Dotare gli insegnanti dell’associazione di nuove e specifiche competenze sul tema dell’educazione stradale, che necessitano di aggiornamenti relativi alla normativa vigente, viste le continue modifiche al Codice della Strada. - Creare le basi per fare dell’associazione un “luogo nuovo”, peraltro unico a Parma, in cui parlare di educazione stradale ed ancor prima di civile convivenza, al fine di realizzare un’azione costante di informazione ed educazione alla mobilità responsabile e condivisa. - Realizzazione di un corso di formazione di 30 ore, per 6 insegnanti volontari dell’associazione, svolto dal responsabile della formazione di ACI Italia, sede di Parma. - Acquisto di materiale didattico ad uso di studenti ed insegnanti dell’associazione: cavalletto con cartelloni, libri di testo per insegnanti e libri di testo in lingua francese, inglese, arabo, cinese e russo. - Fornire informazioni sugli aspetti clinici, relazionali e famigliari della demenza e sulle strutture sociosanitarie preposte alla diagnosi e alla cura. - Suscitare interesse ad avvicinarsi all'associazione e a conoscere la sua mission e le sue attività. - Offrire opportunità di contatto con potenziali nuovi volontari. - Rafforzare la collaborazione con i servizi dell’Ausl e dei Comuni del territorio. - Studio e realizzazione di materiale informativo sull’associazione e di promozione degli incontri. - Distribuzione di materiale informativo nei comuni sedi degli incontri e aree limitrofe. - Azione di mailing rivolta ai medici di base del distretto. - Realizzazione di 2 cicli da 3 incontri ciascuno in 2 comuni distinti del distretto, condotti da medici specialisti, psicologi, volontari in collaborazione con Ausl e Assistenti sociali comunali. - Aumentare il numero di volontari, in particolare i “giovani anziani” che prestano servizio preso le P.A. di Busseto e Fidenza. - Promuovere presso la cittadinanza una corretta visione delle Pubbliche Assistenze, in particolare sottolineando il carattere volontario dell’opera prestata. - Realizzazione di 2 focus group con cittadini (1 a Fidenza e 1 a Busseto). - Individuazione di un’agenzia di comunicazione. - Studio e realizzazione di una campagna di ricerca volontari e di materiale promozionale da utilizzare in momenti pubblici delle due P.A. - Distribuzione materiale promozionale. 79 La dimensione sociale I servizi a supporto di progetti di sviluppo delle organizzazioni di volontariato Per ricominciare Associazione per Ricominciare Socio assistenziali - detenuti 4.046 Inizio: 2008 Fine: 2009 Più famiglie a Famiglia più Famiglia più Socio - Assistenziale 2.019 Inizio: 2009 Fine: 2010 - Incentivare le collaborazioni tra associazione e realtà pubbliche territoriali, che agiscono sul tema carcere e la cittadinanza al fine di favorire la conoscenza reciproca e la messa in relazione tra i bisogni e le risorse esistenti. - Organizzazione di una giornata di lavori seminariale. - Realizzazione di spettacolo teatrale inerente il tema dei detenuti e della famigliaa cura di associazione di ex detenuti minorenni. - Incrementare il numero di persone (genitori, coniugi, persone separate, coloro che svolgono funzioni educative) interessate a contattare l’associazione per problematiche famigliari, genitoriali, educative. - Progettazione e realizzazione di materiale promozionale, che verrà nel tempo aggiornato dai volontari dell’associazione. - Pianificazione di incontri di formazione attraverso la rete delle parrocchie condotti dai professionisti impegnati nell’associazione (psicologi, pedagogisti) con la compresenza dei volontari attivi. Sport: un buon esempio per donare Adas Intecral Parma - Propagandare il principio altamente Donazione del sangue umanitario dell’offerta libera, gra4.149 tuita ed anonima della donazione Inizio: 2009 del sangue. Fine: 2009 - Divulgare i criteri informatori della pratica trasfusionale. - Promuovere iniziative sociali, ricreative, culturali, sportive al fine di incentivare e diffondere i principi e i valori della donazione del sangue. Traumi (da evitare) Ass. Traumi Attività socio-assistenziali 4.122 Inizio: 2009 Fine: 2010 Un data base di contatti utili Associazione Operare per Solidarietà internazionale 3765 Inizio: 2008 Fine: 2009 80 - Realizzazione di un incontro pubblico serale, a carattere informativo, sulla convergenza dei valori etici dello sport con quello della solidarietà insito nel gesto della donazione. Hanno partecipato 5 relatori e 5 testimonial. Il numero dei partecipanti è stato pari a 80. - Aumentare le competenze comunicative e relazionali rivolte ai giovani nel gruppo delle volontarie che interverranno nelle scuole. - Accrescere nello stesso gruppo le competenze nel preparare e gestire un discorso da fare ad un pubblico di adolescenti. - Fornire strumenti tecnici necessari alla realizzazione di un modello di intervento dinamico all’interno delle scuole. - Nel 2009 è stato realizzato un percorso formativo di 10 ore sul tema del parlare in pubblico ed in particolare ad un pubblico di adolescenti. Alla formazione ha partecipato il gruppo delle volontarie (4) che sono poi intervenute nelle scuole. - Il gruppo ha poi iniziato il percorso di supervisione (2 ore) e si è incontrato più volte per la definizione dei gadget e del contenuto di un video promozionale. Accrescere le competenze nella raccolta di contatti utili, tramite: - tecniche per la corretta gestione del database; - progetto di marketing per la pianificazione di attività per acquisire nuovi contatti e per sfruttare tutte le potenzialità del database, nel rispetto della legge sulla privacy. Formazione e consulenza tecnica per realizzazione data base. La dimensione sociale I servizi a supporto di progetti di sviluppo delle organizzazioni di volontariato Un quartiere per amico Associazione Cristo Colombo Socio- assistenziale 4.243 Inizio: 2009 Fine: 2009 Verso il sereno in formazione Ass. Verso il sereno Attività sanitarie 3.646 Inizio: 2008 Fine: 2009 Volontari clown VIP – Viviamo in Positivo Attività di animazione e clowterapia 3.347 Inizio: 2009 Fine: 2009 - Aumentare il livello di integrazione dell’associazione nel territorio. - Potenziare le competenze dei volontari del gruppo che si occupa di animazione di persone diversamente abili. - Realizzazione di un incontro con la cittadinanza in occasione del 30° dell’associazione (circa 60 presenti). - Realizzazione di rappresentazioni teatrali aperte alla cittadinanza e alle famiglie del quartiere (circa 120 presenti). - Realizzazione di un percorso formativo, per i volontari che si occupano delle persone diversamente abili, quale occasione per implementare competenze e coesione nel gruppo; il corso era di 6 incontri a cui hanno partecipato circa 15 volontari. - Consolidare un nuovo modello formativo che aumenti la motivazione e il senso di appartenenza dei volontari in ingresso, con l’acquisizione delle competenze di base. - Individuare le migliori strategie, analizzando le criticità incontrate nell’esercizio del ruolo volontario, per affrontare in modo più efficace problematiche relazionali, comunicative vissute con i pazienti, i familiari, il personale curante e con il gruppo di volontari. - Realizzazione di 1 percorso formativo di 10 ore per 5 nuovi volontari. - Realizzazione di 1 percorso formativo per 25 volontari dell’associazione, suddiviso in 24 ore di formazione / supervisione (9 incontri) sugli aspetti organizzativi, relazionali e della comunicazione dell’associazione e 12 ore di formazione (5 incontri) su tematiche relative ad aspetti concreti dell’agire dei volontari. - Aumentare la conoscenza delle tecniche di improvvisazione e della loro presentazione in pubblico. - Aumentare le capacità di rappresentazione immediata, quale esito dell’attivazione dei meccanismi personali di creatività di ciascun partecipante. - Potenziare abilità di giocoleria con uso di strumenti diversi. - Aumentare la conoscenza di stimoli per l’animazione tipici della danza espressione. È stato realizzato 1 percorso di 36 ore strutturato in tre moduli: - il primo dedicato alla Giocoleria Moderna seguito da 17 volontari; - il secondo sull’improvvisazione teatrale, seguito da 14 volontari; - il terzo dedicato alla danza espressione seguito da 11 volontari. Le conoscenze interiorizzate durante il percorso ha portato alla creazione di un progetto rivolto a minori in situazione di disagio e all’ideazione di uno spettacolo. Nel corso del 2009 i progetti: – Per non smettere di Sognare (Ass. sulle ALI delle MENTI), – Una questione di Stile (Ass. Legambiente Val Taro), – Dolce condividere (AGD Ass. Giovani diabetici), – Formarsi per cambiare (Ass. San Cristoforo), – Il cielo in una Stanza (Ass. Dottor Bruno Mazzani Onlus), Si sono avvalsi della fasi di supporto alla progettazione e di impostazione, ma la realizzazione delle attività è stata avviata nel 2010. 81 Forum Solidarietà Bilancio Sociale 2009 I servizi di tesoreria e consulenza per le reti pubblico-private Nei suoi oltre sedici anni d’attività Forum Solidarietà ha sviluppato progressivamente una conoscenza approfondita dei bisogni del territorio ed una consistente attività di rete, sviluppando contatti a molti livelli. Il riconoscimento che ne consegue facilita la realizzazione di iniziative in collaborazione sia con gli enti locali sia con alcuni soggetti privati, anche imprenditoriali. Ciò, oltre ad ampliare l’ambito di operatività con cui perseguire la missione, permette a Forum Solidarietà di utilizzare risorse ulteriori rispetto ai fondi di provenienza Co.Ge. In particolare sono state sviluppate due macro aree di attività: – gestione ed erogazione di servizi; – consulenza e tesoreria. L’attività di gestione ed erogazione di servizi svolta nel 2009 Ente di riferimento Oggetto attività Dettaglio azioni Provincia di Parma Azioni di sostegno alle asso- Gestione Sportello di consuciazioni di promozione sociale lenza per Aps, formazione, (Aps) informazione e realizzazioni di guide tematiche. Provincia di Parma Progetto SVE, servizio civile Formazione insegnanti e coned educazione alla solidarietà sulenza operatori scolastici e EDUC coordinamento complessivo del progetto. Informazione giovani e studenti. Si tratta di un progetto unico rivolto ai giovani con due sottotemi. Provincia di Parma Distretto di economia solidale Attività di promozione, sensibilizzazione, coordinamento territoriale per l’avvio di un distretto di economia solidale in Provincia di Parma. Provincia di Parma Tempo libero in famiglia Coordinamento Enti servizio Civile (Co.p.e.s.c.) Tenuta della contabilità ordinaria Organizzazione e promozione di attività atte a favorire la fruizione del tempo libero per le famiglie. Rapporti con fornitori, registrazione fatture, pagamenti e bilanci. 82 Oneri 2009 30.373 10.130 1.422 Conclusione attività realizzata principalmente nel 2008 4.489 1.000 La dimensione sociale I servizi di tesoreria e consulenza per le reti pubblico-private L’attività di gestione ed erogazione di servizi svolta nel 2009 Ente di riferimento Oggetto attività Dettaglio azioni Provincia di Parma Progetti “Avanti c’è posto” e Supporto organizzativo e am“Le comunità incontrano il ministrativo alle Odv coinvolte territorio” in azioni di promozione dell’affido Provincia di Parma Gestione sportello HINA per Supporto organizzativo e amdonne immigrate ministrativo Provincia di Parma Iniziative formative e informa- Supporto organizzativo e amtive rivolte ad operatori spe- ministrativo cializzati sui temi dell’affido e dell’adozione Comune di Parma Laboratori famiglia Supporto organizzativo e amministrativo Fondazione Cariparma, Pari opportunità ed autonomia Supporto organizzativo e amProvincia di Parma e Ass. Axa ministrativo Oneri 2009 9.214 10.660 31.529 163.119 7.500 Si tratta di attività che vengono svolte senza applicazione di corrispettivo. In quanto vengono svolte per permettere la piena partecipazione del volontariato a progetti complessi. Ciò rientra pienamente nella mission di Forum Solidarietà. 83 Forum Solidarietà Bilancio Sociale 2009 La ricerca, sensibilizzazione e promozione del volontariato e della cultura solidale Premessa Da tempo il volontario è chiamato a svolgere funzioni e azioni complesse, che richiedono non solo le competenze e le capacità delle singole Odv, ma il coinvolgimento di tutta la comunità. Non si tratta solo di trovare persone impegnate nell’azione volontaria e contemporaneamente disponibili e competenti rispetto alle esigenze di partecipazione (esigenza comunque elevata), ma di testimoniare, di diffondere e di sviluppare nell’opinione pubblica i valori che ispirano la cultura della solidarietà per una co-responsabilizzazione diffusa, che si allarghi a tutti gli ambiti della vita sociale. Il volontariato ha il compito di difendere e valorizzare l’unicità e la centralità della persona attraverso un impegno concreto e costante nella promozione e tutela dei diritti quale pratica di cittadinanza solidale impegnandosi nella rimozione delle cause di emarginazione e disuguaglianza denunciando i diritti negati. Le iniziative specifiche di promozione del volontariato e della solidarietà, nonché la ricerca in questo ambito, completano il quadro delle attività realizzate dal Csv che si prefiggono di favorire lo sviluppo di un “tessuto sociale solidale” attraverso la ricerca, costante e metodica, del coinvolgimento di tutti gli attori sociali del territorio: istituzioni, scuole, università, cooperazione sociale ed anche alcune espressioni del mondo profit. 84 La dimensione sociale La ricerca, sensibilizzazione e promozione del volontariato e della cultura solidale La promozione della cultura solidale e dell’agire volontario I bisogni Cittadini solidali non si nasce, si diventa. Ormai da molti anni i media propongono un modello di società basato sul consumo, sulla competizione e sull’utilitarismo. Questo modello porta ad una diminuzione delle reti solidali “informali” e alla quasi scomparsa di punti e momenti di incontro e di condivisione, diminuendo il capitale sociale della società. In quest’ottica il volontariato è un ottimo esempio di una società “diversa”, basata sulla gratuita, sulla condivisione e sullo scambio. Per emergere però questo modello ha però bisogno di momenti di visibilità e valorizzazione differenziati, diretti a persone di tutte le età e tutte le estrazioni sociali. Inoltre nelle realtà di volontariato si sente il bisogno di un forte ricambio generazionale, anche per venire incontro al sempre più accentuato turnover di volontari che avviene nelle associazioni di volontariato stesse. Obiettivi, iniziative, risultati La promozione del volontariato e della cultura solidale è perseguita in maniera trasversale dalle diverse attività di Forum Solidarietà, in particolar modo dalle diverse esperienze di progettazione sociale, veri laboratori di promozione della cittadinanza attiva. A completamento di tali attività, Forum Solidarietà si occupa della promozione del volontariato con la realizzazione di eventi promozionali specifici che integrano l’azione degli altri progetti del CSV. Gli obiettivi sono: – avvicinare il mondo della scuola (studenti, professori, dirigenti scolastici) ai temi connessi al volontariato ed alla solidarietà, favorendo l’incontro fra il volontariato e scuola attraverso specifici momenti di incontro e approfondimento; – valorizzare esperienze positive di volontariato presenti sul territorio al fine di sviluppare una più diffusa e contagiosa conoscenza tra la cittadinanza di realtà e storie molto significative ma spesso poco note; – valorizzare l’esperienza della associazioni di volontariato nell’analisi di alcune tematiche di interesse generale (intercultura, diritti umani, ambiente) e rendere visibile la loro capacità di proporre soluzioni e approcci differenti. Iniziative con la scuola L’iniziativa “Giornata Aperte Scuola”, occasione strutturata fra volontariato e scuola che il Csv ripropone da vari anni per le scuole superiori e medie di Parma e provincia, sta diventando un appuntamento fisso al quale le scuole del territorio coinvolto di volta in volta partecipano con entusiasmo e vivo interesse. Nel 2009 di territori interessati sono stati Fidenza (distretto di Fidenza) e Borgotaro (distretto taro Ceno). Nella V edizione di Giornate Aperte Fidenza il tema conduttore è Risorse destinate nel 2009 Oneri diretti totali 155.342 di cui 118.988 per la Festa Multiculturale totalmente autofinanziati (-14,5% rispetto al 2008) Personale 1 collaboratore per 20 ore alla settimana Festival dei Diritti Umani, un momento di dibattito 85 La dimensione sociale La ricerca, sensibilizzazione e promozione del volontariato e della cultura solidale Attività con le scuole stato “la partecipazione” e si è tenuto presso il Centro Don Bosco di Fidenza nell’arco di due giornate alla fine del mese di ottobre, con la collaborazione dell’ Associazione Insieme di Fidenza. Le Associazioni coinvolte sono state 18 e 250 studenti provenienti da 12 classi degli istituti superiori del distretto. Le due giornate sono state strutturate secondo una modalità innovativa per permettere ai ragazzi di entrare in contatto con le organizzazioni di volontariato in modo interattivo, diventando co-protagonisti dell’incontro. Dopo la proiezione di un breve video, che ha visto come interpreti principali proprio i giovani, l’incontro è continuato con una rappresentazione teatrale interattiva di Play Back Theatre che ha coinvolto studenti, insegnanti e volontari insieme. Il tema conduttore di Giornate Aperte Borgotaro è stato “Ben-essere e relazioni: alla ricerca di nuovi stili di vita” è si tenuto presso il Seminario Vescovile di Bedonia nell’arco di due mattine nel mese di ottobre. Sono state coinvolte 13 realtà di volontariato del territorio delle alti valli del Taro e del Ceno che si occupano di diversi temi, 2 istituti superiori con 8 classi e 141 alunni. La struttura dell’evento prevedeva che ogni classe svolgesse un percorso a tappe da 2 ore ciascuna, affrontando tematiche differenti (la relazione educativa, benessere e relazione sanitaria, auto mutuo aiuto, relazione con l’ambiente/animali) con formatrici/tori esperti sulle tematiche e un momento di restituzione finale condotto da una formatrice. Ad ogni ragazzo è stato consegnato un libricino con la descrizione e i contatti di tutte le realtà associative incontrate. Festa Multiculturale L’edizione 2009 della Festa Multiculturale si è articolata in 5 serate, con un ricco programma d’iniziative culturali e l’offerta di momenti pubblici di conoscenza e confronto. Alla Festa hanno partecipato realtà del territorio che lavorano sui temi dell’immigrazione, dell’intercultura, dei diritti e del consumo critico. All’organizzazione hanno partecipato inoltre 20 comunità d’immigrati del territorio provinciale. L’organizzazione della Festa – che ha coinvolto complessivamente circa 70 tra Odv, Aps e Comunità migranti – si è articolata in diverse assemblee generali e gruppi di lavoro differenziati per ideare e organizzare i contenuti della Festa (incentrati quest’anno su Cooperazione Internazionale e Cittadinanza), eventi teatrali e musicali, momenti di incontro e di animazione all’interno del Parco. Festival dei diritti umani Il “Festival dei Diritti Umani” è un appuntamento ormai fisso per le Associazioni della provincia di Parma che lavorano su queste tematiche. A seguito del grande riscontro di pubblico e presso le associazioni del territorio dalla prima edizione della “Settimana dei diritti umani” (3 incontri) si è passati ad un calendario di iniziative che vanno da Ottobre a Maggio. Il Festival, realizzato in collaborazione con la Provincia di Parma e con il supporto della Fondazione Cariparma, ha visto la partecipazione 86 La dimensione sociale La ricerca, sensibilizzazione e promozione del volontariato e della cultura solidale di più di 30 tra Odv e Associazioni di Promozione Sociale che in 5 mesi (da gennaio a maggio) hanno realizzato più di 50 giornate di iniziative tra convegni, dibattiti, spettacoli, proiezioni, eventi culturali vari e mostre. Per un Natale di Solidarietà Anche nel 2009 è stata fatta una campagna promozionale per valorizzare le iniziative intraprese a Fidenza, nel periodo natalizio, da varie Odv, in collaborazione con l’Associazione Insieme (Coordinamento del volontariato di Fidenza). Promozione 5x1000 Nel 2009 il CSV ha realizzato una campagna promozionale a favore del 5 per 1000 alle organizzazioni di Parma e provincia mediante il passaggio di spot televisivi su una emittente locale con lo scopo di ricordare/incentivare oltre che la scelta consapevole dell’apposizione della firma anche e soprattutto del codice fiscale. In questo caso Forum Solidarietà ha dato la propria disponibilità per fornire telefonicamente le indicazioni dei codici fiscali delle Odv iscritte all’elenco del riparto per l’anno 2009. Le cuoche ghanesi alla Festa Multiculturale 2009 Fiera Energiambiente 2009 La fiera EnergiAmbiente, alla sua quinta edizione, è un “eventolaboratorio”, che si è sviluppato operativamente nell’arco di un mese dal 16 aprile al 16 maggio, ma che ha comportato un lavoro di raccordo di oltre un anno. La novità dell’edizione 2009 è stata quella di portare la Fiera nella città realizzando gli spazi espositivi non solo negli ambienti scolastici, ma nelle piazze, nei luoghi di incontro culturali allo scopo di coinvolgere maggiormente anche gli adulti ed arricchire l’offerta con servizi di consulenza e informazione rispetto ai temi di attualità ambientale portando per qualche giorno in piazza sportelli informativi, rassegne video, mostre ecc… Si sono così sviluppati da una parte il programma specifico per le scuole, con i laboratori gratuiti offerti dal 28 aprile al 7 maggio, oltre 40 diverse offerte didattiche per un totale di 210 laboratori. Dall’altra parte un programma eventi costituito da: una rassegna video, un ciclo di incontri con scrittori, mostre didattiche e fotografiche, sei corsi di formazione, un concorso fotografico, una passeggiata ecologica, spettacoli teatrali e punti informativi. I numeri della Fiera Energiambiente 2009 Ambiente Classi coinvolte nella realizzazione di laboratori Classi che hanno partecipato ad almeno un laboratorio Totale studenti partecipanti Eventi collaterali (film, incontri, mostre) Totale partecipanti agli eventi collaterali Soggetti coinvolti nell’organizzazione Comuni direttamente interessati ad almeno uno degli eventi 3 30 90 2500 circa 20 500 circa 51 9 87 La dimensione sociale La ricerca, sensibilizzazione e promozione del volontariato e della cultura solidale La ricerca I bisogni La necessità di coordinare e sviluppare la capacità di “produzione di saperi” è il fondamento dell’attività di ricerca, praticata nella convinzione che costituisca un momento essenziale d’arricchimento del patrimonio conoscitivo e culturale del volontariato locale e di approfondimento per orientare interventi e servizi del CSV. Risorse destinate nel 2009 Oneri diretti totali 7.900 (-49% rispetto al 2008) Personale 1 collaboratore interno part-time per un totale complessivo indicativo pari a 12 ore settimanali Alcune collaborazioni per le attività di ricerca Obiettivi, iniziative, risultati Nel 2009 Forum Solidarietà ha orientato la ricerca in tre diverse direzioni: – cogliere idee e stimoli sul presente e il futuro del volontariato; – approfondire il sistema delle relazioni tra organizzazioni di volontariato e pubbliche amministrazioni, per qualificare gli strumenti che ne formalizzano i rapporti; – approfondire le pratiche di responsabilità sociale d’impresa nel territorio provinciale per orientare l'attività del Centro Servizi anche come punto di raccordo tra realtà imprenditoriale e terzo settore. Ricerca “15 anni al servizio del volontariato” Riflettere sulla mission, sulle aspettative e i risultati raggiunti in 15 anni di attività di Forum Solidarietà, cogliere idee e stimoli sul presente e il futuro del volontariato e interrogarsi sui bisogni emergenti: queste le motivazioni che hanno portato ad effettuare 38 interviste al fine di chiedere una valutazione sul percorso svolto in questi anni da Forum Solidarietà. Nel selezionare gli intervistati si è puntato su persone che hanno interagito con Forum Solidarietà nei primi anni, all'avvio dell’esperienza; persone che rivestivano ruoli di rilievo nelle istituzioni o nel terzo settore. L’analisi ha sviluppato i seguenti punti cinque punti: 1. aspettative e risultati raggiunti da Forum Solidarietà; 2. punti di forza e suggerimenti per Forum Solidarietà; 3. riflessioni sul volontariato; 4. bisogni emergenti nella società; 5. un’immagine per descrivere Forum Solidarietà. Ricerca “Disciplina e gestione dei rapporti con i soggetti istituzionali” Nel territorio provinciale molte amministrazioni (Comuni, Ausl) attribuiscono valore al volontariato nell’ambito dei propri principi statutari e nella previsione degli incarichi istituzionali. Più raramente tuttavia questa attenzione si concretizza nell’adozione di strumenti che possano regolare in modo specifico il rapporto con le associazioni (regolamenti, albi). Con riferimento ai rapporti di natura economica, è stato evidenziato l’utilizzo di vari strumenti a livelli diversi di formalità. E’ frequente da parte delle Amministrazioni l’utilizzo di un mix di rapporti e di strategie flessibili, a seconda del bisogno o della tipologia di organizzazioni con cui sono in relazione. La crescita del numero di 88 La dimensione sociale La ricerca, sensibilizzazione e promozione del volontariato e della cultura solidale convenzioni, registrato negli ultimi anni, è espressione di una tendenza crescente da parte degli enti pubblici a fare ricorso alle organizzazioni di volontariato nella gestione di pubblici servizi ed al conseguente formalizzarsi di rapporti formali e contrattuali. Prevale una regolazione non formalizzata che si traduce nella tendenza ad accordarsi di volta in volta su specifiche iniziative e progettazioni. Presso i Comuni sono poche le esperienze di organismi consultivi (consulte, comitati) o tavoli operativi su specifiche tematiche. A partire da questi elementi la ricerca ha voluto tracciare un quadro conoscitivo relativo a tutti i Comuni della provincia per rendere più organico il sistema delle relazioni tra organizzazioni di volontariato e pubbliche amministrazioni, dando uniformità agli strumenti che ne formalizzano i rapporti; in conclusione del percorso è stato elaborato un modello unico di schema di convenzione tra Enti locali e organizzazioni di volontariato. Ricerca: “Strategie di colorazione tra profit e non profit nella provincia di Parma” Produrre ricchezza e lavoro è la funzione base dell’impresa che ne garantisce l’esistenza e la sopravvivenza nel tempo. La responsabilità sociale rappresenta oggi un importante elemento per sostenere questa funzione base dell’impresa. Ciò significa gestire la propria attività comportandosi in modo responsabile nei confronti di tutti i diversi stakeholder. Forum Solidarietà ha realizzato un’indagine presso le imprese locali, al fine di ottenere una “mappatura” della situazione attuale sul tema della responsabilità sociale d’impresa nel territorio provinciale e orientare l’attività del Centro Servizi anche come punto di raccordo tra realtà imprenditoriale e terzo settore. Si tratta di una ricerca che ha coinvolto 16 aziende radicate sul territorio, sia grandi sia piccole. Le imprese coinvolte sono: Barilla, Buongiorno, Consorzio del Prosciutto di Parma, Coop Nordest, Enìa, Errea, Greci, Ikea, Infomobility, L’isola D’oro, Mazzali, So.Ge.A.P., Salvatore Robuschi, S.P.I.P., Tep, Azienda in anonimo. I settori merceologici di cui si occupano sono diversi: vanno dall'alimentare ai trasporti, dai servizi, all’abbigliamento sportivo, dall'arredamento alla grande distribuzione. I report di tutte le ricerche sono scaricabili dal nostro sito internet www.forumsolidarieta.it. 89 Forum Solidarietà Bilancio Sociale 2009 I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale Premessa Forum Solidarietà dal 1999 accompagna le organizzazioni di volontariato nell’elaborare e realizzare congiuntamente progetti che, a partire dall’analisi delle caratteristiche sociali del territorio, giungano ad affrontare i principali bisogni individuati. Si tratta di una modalità peculiare del sistema dei Centri di Servizio dell’Emilia Romagna per sostenere e qualificare le organizzazioni di volontariato. Nel corso del 2009 sono stati sostenuti 16 progetti, di cui 15 con le risorse provenienti dal Fondo speciale per il volontariato ed 1 finanziato da Fondazione Cariparma. Le tematiche affrontate sono state: – Affido – Ambiente – Anziani – Auto-mutuo aiuto – Disabilità – Disagio giovanile – Economia solidale – Immigrazione – Nuove povertà – Oncologia – Pari opportunità – Promozione volontariato – Salute mentale – Servizio civile – Solidarietà internazionale Organizzazioni coinvolte nei progetti Organizzazioni di volont. iscritte e non al registro Associazioni di promozione sociale Cooperative sociali Altre organizzazioni non profit Enti pubblici Totale 2009 122 24 12 19 18 195 2008 161 19 8 21 12 221 2007 121 20 19 20 3 183 Le organizzazioni di volontariato impegnate nella progettazione sociale hanno contribuito, attraverso 567 volontari coinvolti, alla realizzazione dei programmi con un apporto di circa oltre 90 La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale 12.000 ore (10.000 nel 2008, 8.000 bel 2007). Il loro coinvolgimento si è realizzato principalmente attraverso: – la partecipazione di un referente per ogni realtà coinvolta ai tavoli di coordinamento complessivo dei singoli progetti; – la partecipazione a gruppi di lavoro tematici; – l’organizzazione e la realizzazione delle iniziative progettate. Forum Solidarietà ha messo a disposizione delle organizzazioni: – azione di coordinamento: volta a favorire lo sviluppo di relazioni positive all’interno del gruppo di lavoro del progetto ed il contributo e l’apporto specifico d’ogni associazione, a contribuire a tradurre in operatività le decisioni assunte dal gruppo, ad accompagnare le associazioni in un costante lavoro di monitoraggio e valutazione sull’andamento del progetto; – servizi dedicati: si tratta dei servizi tipici di Forum Solidarietà, coprogettati con le realtà coinvolte e attivati in modo specifico per il progetto; Utilizzo dei servizi dedicati Consulenza organizzativa Formazione Servizi di informazione Servizi di documentazione e ricerca Servizi di promozione del volontariato Servizi per la progettazione 2009 0 19 5 5 21 6 2008 1 24 13 8 26 7 2007 2 17 7 5 20 0 – documentazione: relativa alle attività svolte per la realizzazione del progetto (documentazione interna), mirante a facilitare la comprensione e comunicazione del percorso in atto e permettere alla rete dei soggetti coinvolti la migliore partecipazione possibile; – supporti per il monitoraggio e la valutazione: Forum ha predisposto delle apposite tracce finalizzate ad esplorare il processo, la ricaduta sulle associazioni, sui destinatari finali, sulle istituzioni; – strumentazione in possesso di Forum Solidarietà (servizi tecnico logistici). Ruolo di Forum Solidarietà Il ruolo di Forum Solidarietà è valutato complessivamente in maniera positiva in particolare nel favorire la conoscenza e la collaborazione reciproca e nel supporto organizzativo, tanto che la maggior parte delle odv sostengono che senza il ruolo di coordinamento del CSV non avrebbero potuto realizzare il progetto. Nel prossimo futuro un ulteriore sviluppo dei progetti dovrà andare nella direzione di superare le criticità rilevate: – ricercare un più ampio coinvolgimento delle istituzioni pubbliche; – ottenere una maggiore integrazione, per i progetti che operano in ambiti socio-sanitari, con gli strumenti ed i processi di pianificazione territoriale delle politiche sociali e sanitarie (Piani di zona). Ci si prefigge inoltre di continuare nella direzione di integrare progetti attivi in ambiti diversi, ma che hanno interessi convergenti. 91 La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale Progetto “A scuola col volontariato: vita, solidarietà, partecipazione” Inizio progetto: giugno 2009. Fine progetto: giugno 2010. Risorse destinate Budget totale preventivato 56.873 Oneri diretti totali nel 2009 27.036 Persone 1 collaboratore impegnato in media 20 ore settimanali per il coordinamento (circa 1.032 ore annuali) Volontari 54 volontari per complessive 1.295 ore annuali La giornata del volontariato all’Istituto Giordani 92 Le ragioni del progetto Il progetto si propone di supportare e qualificare le organizzazioni che vogliono portare nel mondo della scuola la testimonianza del volontariato, promuovendo una riflessione sulla solidarietà come dono e scelta di cittadinanza attiva. La proposta è rivolta a tutte le scuole, dall’infanzia alla secondaria, con modalità differenti. Gli obiettivi si possono sintetizzare in : – supportare i volontari nella sperimentazione di modalità diversificate di lavoro educativo/formativo, sia con gli studenti sia con gli insegnanti; – promuovere la cultura della solidarietà, tramite l’esperienza e il sapere del volontariato; – favorire la conoscenza delle Odv, aiutando gli insegnanti ad orientarsi fra i vari ambiti d’intervento e facilitando le relazioni con esse; – instaurare legami tra scuola e territorio a partire dalle realtà di volontariato presenti. I soggetti coinvolti Il progetto è stato promosso da 10 organizzazioni. In tutte le fasi del progetto, sono stati coinvolti: – 34 ulteriori organizzazioni di volontariato non facenti parte delle promotrici, con un ruolo attivo nei percorsi educativi; – 2 enti/soggetti del territorio con un ruolo attivo nei percorsi educativi; – la Provincia di Parma (Assessorato alla Sanità e Servizi Sociali) attraverso il Progetto EDUC, Educazione ai Diritti Umani e alla Cittadinanza; – 4 scuole d’infanzia e 6 scuole primarie. In particolare per i progetti sono state coinvolte 16 sezioni di scuole dell’infanzia e 12 classi; – 1 scuola secondaria di primo grado; – 6 scuole secondarie di secondo grado. In particolare, per la realizzazione dei percorsi educativi sono state coinvolte 15 classi. Le iniziative realizzate e i risultati ottenuti Nell’anno scolastico 2009/2010 sono state realizzate le seguenti iniziative: Per le associazioni di volontariato – un percorso di formazione, specifico per le associazioni che lavorano o vogliono lavorare con le scuole, della durata di 12 ore che ha coinvolto 12 volontari. Per le scuole dell’infanzia, primarie – promozione del progetto in tutte le scuole d’infanzia e primarie La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale di Parma e provincia mediante l’invio di lettere personalizzate agli insegnanti coinvolti nelle scorse annualità e di volantini presso le scuole; – 2 percorsi di formazione rivolto alle insegnanti, uno alla scuola d’infanzia e l’altro alla scuola primaria, con il coinvolgimento di 31 insegnanti; – attivazione di 12 progetti che hanno coinvolto 11 sezioni di scuole materne, 14 classi di scuola primaria; nelle classi sono intervenuti i volontari di 11 associazioni, 2 soggetti del territorio. Alle classi che hanno partecipato è stato consegnato un attestato di riconoscimento per il lavoro svolto e agli alunni un piccolo segnalibro, simbolo del progetto, per sottolinearne l’impegno personale . Per le scuole secondarie – promozione del progetto agli insegnanti, mediante lettere personalizzate inviate presso le scuole; – 1 percorso formativo rivolto agli insegnanti, con il coinvolgimento di 16 insegnanti. L’iniziativa è stata progettata, organizzata e coordinata in collaborazione con il Progetto EDUC dell’Assessorato Sanità e Servizi Sociali della Provincia di Parma; – 2 eventi mirati sul volontariato, in cui sono stati allestiti stand informativi all’interno dell’istituto scolastico, gestiti dai ragazzi con la collaborazione dei volontari. I ragazzi sono andati in visita presso 16 associazioni di volontariato e hanno coinvolto tutti gli studenti della scuola; – supporto agli insegnanti nella progettazione di percorsi per il bando presentato dalla Provincia di Parma per il progetto EDUC; – supporto agli insegnanti nell’individuazione di associazioni da coinvolgere nelle classi; – attivazione di 44 stage presso associazioni di volontariato; – attivazione di 7 percorsi educativi, coprogettati con gli insegnanti e strutturati secondo modalità differenziate (da un minimo di 3 ad un massimo di 5 incontri per classe); in tutto gli interventi delle associazioni di volontariato nelle classi sono stati 41. Soggetti coinvolti Le organizzazioni promotrici Coord. Prov.le Centri Sociali Anziani e Orti, Centro Antiviolenza, Pozzo di Sicar, Sulle ALI delle MENTI, AVIS Provinciale,Caritas Diocesana, CNGEI, Mani Colorate, Parma per gli altri, Chiara Tassoni. Altre organizzazioni partner I narrastorie, Amnesty International, Il Cerchio Azzurro, Kwa Dunia, Polisportiva Gioco, Traumi,Gruppo Mission, Per Ricominciare, Va’ pensiero, Comunità Molino delle asse, Esperanto Giorgio Canuto, Famiglia Aperta di Castelguelfo, I gatti di M. Luigia, LEDA – Legambiente, SE.CO. Timbuctu, Una casa per Bobi,UNICEF Comitato Provinciale di Parma,Centro di Aiuto alla Vita,Telefono Amico, Liberamente, Maendeleo-Italia, Comunità Muungano, Il Portico, Alcolisti Anonimi, I girasoli, Mensa di Padre Lino, Vivere in positivo, Centro Anziani di Langhirano, Comunità di S. Egidio, Cooperativa sociale Il ciottolo, Guardie ecologiche volontarie del Parco del Taro, Croce Rossa di Scurano, Gruppo Scuola, La Libellula, Unione Italiana Cechi, Seirs, Futura, l’Orizzonte, Lidap, La bula, Fiordaliso. Il progetto, come ormai da parecchi anni, ha riscontrato una buona partecipazione sia da parte della scuola che dalle associazioni. Nel 2009 si è cercato di puntare più sulla qualità che sulla quantità, in quanto le iniziative sono state più intense e più lunghe nelle stesse scuole. Nelle iniziative proposte si è cercato, inoltre, di coinvolgere i ragazzi sia con eventi che li vedono in prima linea sia attraverso stage in associazioni. Il progetto è stato alimentato dal contributo del gruppo di lavoro composto da alcune delle associazioni promotrici, che si è incontrato costantemente una volta al mese. Il gruppo, oltre ad aver sviluppato al suo interno relazioni stabili e un clima positivo tra i membri, ha dimostrato di aver accresciuto la capacità critica e progettuale. Spettacolo teatrale alla Scuola Primaria Corazza 93 La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale Progetto “Anziani per la comunità” Inizio progetto: gennaio 2009. Fine progetto: dicembre 2009. Risorse destinate Budget totale preventivato 30.590 Oneri diretti totali nel 2009 27.364 Persone 1 collaboratore impegnato in media 15 ore settimanali per il coordinamento (circa 780 annuali) Volontari 39 volontari per complessive 910 ore annuali Un momento del Laboratorio «Noi mangiamo strano!» 94 Le ragioni del progetto Il Progetto Anziani per la Comunità nasce dalla consapevolezza del ruolo centrale che svolgerà la figura dell’anziano negli anni futuri come fruitore ed erogatore di servizi. Le organizzazioni promotrici del progetto hanno ritenuto strategico dar vita ad un processo volto al raggiungimento di tre obiettivi collegati fra loro: – potenziare il capitale umano delle Associazioni di Volontariato, per mezzo della motivazione socio/solidale dei loro soci; – intercettare nuovi volontari per coinvolgerli progressivamente nella gestione di attività rivolte agli anziani più bisognosi; – integrare progetti e rilevazioni del volontariato con i servizi dell’Ente Pubblico al fine di sviluppare la sussidiarietà fra i due settori nel sostegno del cittadino. D’altra parte, il ruolo determinante che l’anziano può svolgere nella nostra società non va svilito alla mera operatività, ma innalzato al ruolo che ha sempre svolto nella storia, ossia quello di rappresentare un faro per le giovani generazioni. Ne deriva, come quarto obiettivo: – rafforzare il contributo culturale e valoriale che la generazione anziana può fornire alla società e alle giovani generazioni. I soggetti coinvolti 14 organizzazioni di volontariato, 1 associazione di promozione sociale, 2 enti locali. Le iniziative realizzate e i risultati ottenuti Sono state realizzate le seguenti iniziative: – pianificazione, promozione e realizzazione del laboratorio di cucina “Noi mangiamo strano!”: 4 appuntamenti di 5 ore finalizzati ad aumentare la prossimità fra cittadini e Odv attraverso cucina multiculturale e pranzi conviviali. Il laboratorio ha visto la partecipazione di 20 persone e 3 volontari della rete; è proseguito con un percorso di riflessione sul sé e la motivazione al volontariato, propedeutico a un’esperienza di servizio volontario presso le Odv promotrici; è stato promosso attraverso la diffusione di 2.000 depliant e 800 locandine promozionali e attraverso comunicati stampa curati dal CSV; – supporto ai rappresentanti del Volontariato anziani sul Tavolo Tecnico Anziani della Programmazione Sociale di Zona – Distretto Soc. di Parma, attraverso la produzione di documenti di sintesi e la realizzazione di incontri di dibattito con la rete delle Odv promotrici che ha visto la partecipazione media di 15 volontari. Si è avviata la collaborazione fra la rete delle Odv promotrici e il Distretto di Parma nella realizzazione di una mappatura della fragilità presso la popolazione anziana; – ideazione e organizzazione del cineforum “Anziani fra Passato, Presente e futuro”, comprendente 3 proiezioni di film ambientati La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale – – – – – in epoche storiche differenti e stimolanti il confronto fra usi e valori dei protagonisti. La visione dei film è stata accompagnata da uno spot relativo all’operato delle associazioni e dall’intervento di un esperto cinematografico, di un ricercatore in discipline storiche e di 5 volontari del progetto. L’iniziativa è stata promossa con la diffusione di 2.000 depliants e 800 locandine, con comunicati stampa e articoli sui quotidiani locali. Si è conteggiata la partecipazione complessiva di circa 450 persone; ideazione e realizzazione di uno spot televisivo di 30 secondi sulla scelta di fare volontariato da parte di giovani pensionati. Lo spot, interpretato da 2 volontari del progetto, è stato trasmesso su un’emittente locale in occasione della festa dei nonni 2009 per un totale di 45 uscite ed è stato consegnato al Cinema D’Azeglio per proiezioni a supporto delle rassegne future; realizzazione di 8 percorsi nelle scuole primarie e dell’infanzia di Parma, co-progettati con gli insegnanti e finalizzati ad aumentare sul territorio le opportunità di scambio fra giovani e vecchie generazioni. Tale iniziativa, promossa attraverso lettera informativa ai dirigenti scolastici, ha coinvolto 201 alunni di 10 classi di 4 scuole diverse e 12 volontari anziani; realizzazione di due Feste dei Nonni rivolte a tutte le classi di 2 scuole primarie (per un totale di 17 classi), con il coinvolgimento di 22 volontari e 345 alunni; realizzazione di 1 intervento di approfondimento con 4 adolescenti a rischio di dispersione scolastica; conduzione di 2 laboratori manuali di 12 incontri complessivi condotti da volontari anziani presso contesti aggregativi di adolescenti (Officina SMS di Fontevivo; CAG Villa Ghidini) con il coinvolgimento di 5 volontari e 35 ragazzi. Soggetti coinvolti Le organizzazioni promotrici Coordinamento Provinciale Centri Sociali Anziani e Orti, AUSER, Centro Sociale Anziani “Il Tulipano”, Fondo Provinciale Solidarietà Multisoccorso, Comitato Anziani di Noceto, Comitato Anziani Oltretorrente – Molinetto, Comitato Anziani Parma Centro, Comitato Anziani San Leonardo, Ufficio Diocesano Pastorale Anziani. Altre organizzazioni partner Provincia di Parma – Laboratorio Provinciale sulle Politiche per gli Anziani, Comune di Parma Struttura Operativa Anziani, VAPA, AVITAS, Orti Sociali Girasoli, Centro Sociale Anziani via Venezia, Centro Soc. Orti via Del Garda, Associazione Culturale Parmachesiparla. Grazie all’attività svolta: – 4 nuove Odv sono state coinvolte nel progetto; – 6 nuovi volontari si sono inseriti nella rete del progetto; – è aumentata la conoscenza del sistema e dei contenuti dei Piano di Zona presso le Odv promotrici con l’avvio di alcune collaborazioni volte al raggiungimento di obiettivi specifici; – si è riscontrato un aumento di attenzione all’operato delle associazioni del settore anziani e al valore dell’anziano in generale presso gli organi di stampa e presso l’Ente Pubblico; – si è avuto un aumento della presenza di figure anziane rappresentative nei programmi didattici delle scuole di Parma e nei progetti educativi di Oratori e C.A.G. Laboratorio di giochi antichi condotto da volontari anziani presso una scuola primaria 95 La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale Progetto “Attivamente anziani” Inizio progetto: ottobre 2008. Fine progetto: giugno 2009. Le ragioni del progetto Il progetto interviene nel Distretto Valli Taro e Ceno il cui territorio comprende una vasta superficie montana e collinare; è il distretto più decentrato e lontano dal capoluogo di provincia. Negli anni si è progressivamente caratterizzato per un forte decremento demografico dovuto, oltre al calo delle nascite, al forte esodo dei giovani. Risorse destinate Budget totale preventivato 14.010 Oneri diretti totali nel 2009 1.195 Persone 1 collaboratore impegnato in media 1 ora settimanale per il coordinamento (circa 50 ore annuali) Volontari 6 volontari per complessive 200 ore annuali La composizione della popolazione nel tempo ha subito pertanto in maniera ancora più marcata le stesse dinamiche esistenti a livello nazionale: diminuzione nascite dei giovani e progressivo aumento degli anziani ultrasessantaciquenni. Dagli incontri fatti con le associazioni di volontariato nel percorso di progettazione partecipata è emersa, tra le principali criticità, la solitudine delle persone anziane che hanno poche opportunità d’incontro, quindi tendono ad isolarsi dalla vita comunitaria. Per questo motivo è necessario rafforzare le loro relazioni e aiutare, rendendole attive, tutte quelle persone anziane che possono, anche solo parzialmente, far fronte ancora con autonomia e serenità al proprio vivere quotidiano. In particolare il progetto mira ad arricchire l’offerta che il territorio esprime in termini di occasioni strutturate di socializzazione e Inaugurazione del Centro Sociale Ricreativo Borgotarese 96 La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale convivialità tra le persone anziane, promuovendo in particolare la nascita di centri sociali là dove non esistono. I soggetti coinvolti Il progetto è stato promosso da 14 Organizzazioni di Volontariato, 5 Associazioni di Promozione Sociale e altri 3 enti di altra natura. Le iniziative realizzate e i risultati ottenuti La rete vera e propria si è sciolta, forse a causa della eterogeneità e dispersione sul territorio, prima di mettere in campo le azioni progettate, ma si è realizzata l'ultima parte del progetto con i 2 soggetti superstiti. Attraverso un gruppo di lavoro composto da volontari, cittadini interessati, referenti dei Centri Sociali già attivi nei comuni limitrofi, in rapporto con l'amministrazione pubblica locale e con il supporto del Coordinamento Provinciale Centri Sociali Comitati Anziani e Orti, è stata effettuata la progettazione ed è stato costituito il Centro Sociale Ricreativo di Borgo Val di Taro, la cui inaugurazione è avvenuta il 18 aprile 2009. Inoltre i rappresentanti del Centro Sociale, sempre con il supporto del CSV, sono entrati a far parte al Tavolo anziani del Piano di Zona Valli Taro e Ceno. Soggetti coinvolti Le organizzazioni promotrici Comitato Anziani La Pineta Berceto, Centro Anziani Bardi, Centro Sociale Ricreativo Bedoniese, Comitato Anziani Fornovo, Centro Anziani Medesano, Centro Sociale Felegara, Gruppo Volontari Auser Medesano, Gruppo Volontari Auser Vamozzola, Assistenza Pubblica Bore, Assistenza Pubblica Borgotaro Albareto, Assistenza Pubblica Croce Verde Varsi, Assistenza Pubblica Pellegrino P.se, Assistenza Pubblica Soligano, Al-Anon Fornovo. Altre organizzazioni partner Caritas Borgotaro, Gruppo Volontariato Vincenziano Borgotaro, Pio Istituto Manara Borgotaro, Comunità di Terenzo, Circolo Acli S. Giovanni Battista Tiedoli, Pro-loco Varano Melegari, Anspi S. Rocco Borgotaro, Pro-loco Tornolo. 97 La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale Progetto “Cambio di stile” Inizio progetto: luglio 2009. Fine progetto: dicembre 2009. Risorse destinate Budget totale preventivato 16.000 Oneri diretti totali nel 2009 12.402 Persone 1 collaboratore impegnato in media 15 ore settimanali per il coordinamento (circa 780 ore annuali) Volontari 8 volontari per complessive 320 ore annuali Le ragioni del progetto La sostenibilità ambientale della nostra società è messa duramente in discussione dal modello di sviluppo attualmente più adottato. Nonostante sia ormai evidente che è impossibile continuare una crescita indefinita dei consumi in presenza di risorse naturali finite, questa consapevolezza non è ancora abbastanza diffusa né tra i singoli cittadini né tra le amministrazioni di vario livello. La crisi economica e sociale che stiamo attraversando è fortemente legata a questa inconsapevolezza. Si rende quindi necessaria un’operazione culturale di ampio respiro, mirata a modificare i comportamenti per raggiungere una maggiore sostenibilità. Il problema fondamentale è che la maggior parte dei comportamenti più diffusi attualmente, insostenibili sotto tutti gli aspetti, vengono di fatto percepiti come gli unici comportamenti possibili. Per cercare di modificare sostanzialmente questa percezione, sei associazioni ambientaliste della provincia di Parma hanno intrapreso un percorso progettuale finalizzato a diffondere la consapevolezza delle conseguenze dei nostri gesti quotidiani e a favorire l’adozione di comportamenti virtuosi, con l’obbiettivo di: – promuovere comportamenti alternativi sostenibili nella vita quotidiana; – dimostrare come la sostenibilità sia alla portata di tutti a partire anche da piccoli gesti; – valorizzare le esperienze virtuose presenti sul territorio, come i Gruppi di Acquisto Solidale, l’uso razionale dell’energia, una minore produzione di rifiuti, l’utilizzo di mezzi di trasporto sostenibili, un corretto approccio alla gestione del territorio. I soggetti coinvolti Il progetto Cambio di Stile è promosso da sei associazioni ambientaliste di Parma e provincia, diverse per storia e modalità di intervento, che hanno individuato nelle azioni del progetto un terreno comune di confronto e collaborazione. Nella realizzazione delle azioni sono state attivate collaborazioni strette con altri soggetti del territorio, come la Provincia di Parma e la rete RESPIRA (REte di Soggetti Per Il Rispetto dell’Ambiente). Le iniziative realizzate e i risultati ottenuti Nel 2010 sono state realizzate le seguenti iniziative: – realizzazione di 4 seminari sulla sostenibilità, rivolti a cittadini e amministratori; – realizzazione di un CD-Rom con la raccolta di materiali di approfondimento sulla sostenibilità; – realizzazione di un DVD sul consumo di territorio, della durata di 47’ (“Il suolo minacciato”); 98 La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale – proiezione del DVD “Il suolo minacciato” presso un cinema di Parma; – realizzazione di un opuscolo pieghevole sull’impronta ecologica; – realizzazione di un corso di formazione sull’impronta ecologica, rivolto a volontari delle associazioni ambientaliste e non; – attivazione di un gruppo di lavoro di volontari sull’impronta ecologica, con l’intenzione di promuovere l’utilizzo di questo strumento nelle scuole a partire dal prossimo anno scolastico. Le attività proposte dal progetto hanno contribuito a: – diffondere la conoscenza di buone pratiche all’interno di amministrazioni comunali e provinciali; – aumentare l’interesse sui temi della sostenibilità, in particolare sulle questioni legate al consumo di territorio; – diffondere la conoscenza dello strumento Impronta Ecologica come elemento di valutazione sulla sostenibilità dei propri comportamenti; – aumentare le competenze sull’Impronta Ecologica tra i partecipanti al corso; – diffondere l’adozione di buone pratiche a basso impatto ambientale nella vita quotidiana. Copertina del DVD “Il suolo minacciato” Soggetti coinvolti Le organizzazioni promotrici Legambiente Fidenza, ISF (Ingegneria Senza Frontiere), LEDA (Laboratorio di Educazione e Documentazione Ambientale) Parma, Legambiente Parma, WWF Parma, ADA (Associazione Donne Ambientaliste). Altre organizzazioni partner Provincia di Parma, RESPIRA (REte di Soggetti Per Il Rispetto dell’Ambiente). Pieghevole dei seminari P.E.R.A. e Form.Aggio 99 La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale Progetto “Coo.A.m.a.” Inizio progetto: gennaio 2009. Fine progetto: dicembre 2009. Risorse destinate Budget totale preventivato 13.210 Oneri diretti totali nel 2009 11.146 Persone 1 collaboratore impegnato in media 6 ore settimanali per il coordinamento, affiancato da un collaboratore in qualità di supporto tecnico (circa 350 ore annuali complessive) Volontari 16 volontari per 80 ore annuali caiscuno Un momento del convegno 100 Le ragioni del progetto Il Progetto Coo.A.M.A. nel 2009 ha inteso rispondere all’esigenza, sentita dai gruppi di auto-mutuo aiuto locali, di incrementare il dialogo con soggetti istituzionali e non per diventare parte attiva nella definizione delle politiche sociali del territorio di Parma e provincia. In particolare, si è voluto impiegare il potenziale di prosocialità implicito nella filosofia del self-help per contribuire allo sviluppo di processi di educazione alla solidarietà e alla condivisione all’interno della popolazione giovanile locale. Veicolando una cultura fatta non di virtualità, ma di volti e storie personali reali, l’auto-mutuo, infatti, si pone come una realtà sociale capace di agevolare nei giovani lo sviluppo del senso di partecipazione sociale per favorire il loro ingresso nel mondo reale delle relazioni autentiche face to face. I SOGGETTI COINVOLTI Il progetto coinvolge realtà di self-help riferibili a 7 organizzazioni di volontariato e 2 Associazioni di promozione sociale; comprende inoltre 4 gruppi di auto-mutuo aiuto autonomi. Le iniziative realizzate e i risultati ottenuti Il progetto Coo. A.M.A. nel corso del 2009 ha realizzato: – un corso di formazione di 15 ore, per i volontari/e afferenti al Tavolo di progetto sul tema del parlare in pubblico. Obiettivo dell’iniziativa era quello di accrescere la consapevolezza dei partecipanti sul proprio stile di comunicazione verbale e non verbale e di implementare le loro competenze circa la gestione di un discorso da fare in pubblico. L’innalzamento delle abilità di public speacking dei volontari ha consentito loro di affrontare con maggior sicurezza i momenti di esposizione al pubblico compresi nelle azioni realizzate. In particolare ha dato modo ad alcuni di essi di raccontare – ad esempio durante il dibattito svoltosi all’Istituto Toschi – la propria esperienza personale di auto-mutuo aiuto con un più efficace controllo emotivo; – una rassegna artistica consistente in un ciclo di tre eventi: due spettacoli teatrali ed un concerto di un gruppo musicale di giovani di Parma, introdotto da un aperitivo analcolico. Con questi eventi artistico-musicali si è inteso aumentare la vicinanza del cittadino, in particolare dei giovani, alle realtà di auto-mutuo aiuto. In occasione di ogni evento è stata distribuita al pubblico la guida rapida dei gruppi locali. Tutte e tre le serate proposte hanno rappresentato un’occasione importante di dialogo tra i membri dei gruppi ed il pubblico sui temi propri dell’auto-mutuo aiuto. Più persone presenti hanno segnalato la necessità di pubblicizzare maggiormente i gruppi e le loro attività, realtà ancora poco note La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale al grosso della popolazione locale; – un evento di sensibilizzazione al self-help presso l’Istituto Toschi di Parma, rivolto a due classi quarte. Attraverso una messa in scena teatrale ed un dibattito, l’iniziativa ha avuto lo scopo di avvicinare i giovani alla cultura dell’auto-mutuo aiuto, e attraverso di esso, al concetto di gruppo, di aiuto reciproco e di rispetto dell’altro da sé. Gli studenti presenti hanno mostrato grande interesse per i temi proposti dalla messa in scena teatrale, molti di loro hanno avuto grandi aperture sui propri vissuti relazionali personali e familiari, rendendo particolarmente toccante e intenso il dibattito finale. Alcuni, infine, hanno richiesto i recapiti utili per poter accedere ai gruppi di auto-mutuo aiuto. Il successo avuto dall’iniziativa ha confermato ai volontari la necessità di portare la filosofia e la pratica del self-help ai giovani, definendo di fatto le linee progettuali da seguire per l’anno 2010; – una efficace partecipazione al Tavolo di lavoro provinciale dell’automutuo aiuto, promosso dall’Assessorato alle politiche sociali e sanitarie della Provincia. Con la presenza di Coo.A.M.A. al Tavolo provinciale dei gruppi di auto-mutuo aiuto si è voluto contribuire ad allargare e rinforzare la rete dell’auto-mutuo aiuto locale, in modo che essa possa, in prospettiva, diventare interlocutore di pregio nei processi di definizione delle politiche sociali territoriali. Sia l’intervento all’Istituto Toschi, che la rassegna artistica sono stati realizzati con la partecipazione del tavolo provinciale e dell’Assessorato suddetto, vedendo un significativo allargamento della rete operativa dei gruppi. Soggetti coinvolti Le organizzazioni promotrici A.C.A.T., Il Cerchio Azzurro, Il Delfino, la Comunità Terapeutica Betania, per l’area dipendenze; L.I.D.A.P. per i disturbi d’ansia; Verso il Sereno, in riferimento a patologie oncologiche; Sulle Ali delle Menti per i disturbi alimentari; AISM, per la sclerosi multipla. Altre organizzazioni partner A.A., Al – Anon, Alateen, il gruppo fidentino L’Altra Ala, Il C.I.F. per le tematiche del mondo femminile, i grupp La Nostra storia e La speranza, rispettivamente di Fidenza e Medesano per familiari di anziani con disturbi cognitivi. La rassegna artistica 101 La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale Progetto “Economia solidale” Inizio progetto: gennaio 2009. Fine progetto: dicembre 2009 Risorse destinate Budget totale preventivato 31.110 Oneri diretti totali nel 2009 31.437 Persone 1 collaboratrice impegnata in media per 15 ore settimanali per il coordinamento (circa 780 ore annuali complessive) Volontari 60 volontari per complessive 950 ore annuali Spettacolo-laboratorio con bambini all’interno del Seminario pubblico di presentazione del distretto di economia solidale 102 Le ragioni del progetto Il progetto nasce da una ormai consolidata esperienza di lavoro di rete fra associazioni, realtà e persone impegnate sui temi del Consumo critico, della Pace, dei Diritti umani, dell’Intercultura, dell’Ecologia e del Commercio Equo e Solidale, che vedono con preoccupazione l’aumento della povertà a livello globale e la situazione dell’attuale disequilibrio economico e sociale fra i vari paesi del mondo. Il progetto nasce, quindi, dall’idea che sia necessario e urgente promuovere la riflessione e l’azione attorno alle tematiche che riguardano cibo, consumo critico, sovranità alimentare, salvaguardia dei sistemi economici locali legati a specificità biologiche e culturali. Gli obiettivi del progetto sono: – promuovere una riflessione ampia e approfondita sul tema del consumo critico, dell’economia solidale e del diritto al cibo. – favorire la conoscenza e la messa in circolo di azioni e pratiche che considerino centrali le relazioni umane, la sostenibilità ambientale, l’equità e la tutela dei diritti. – favorire la messa in rete e la circolazione, a livello locale e nazionale, delle informazioni esistenti sul tema del consumo critico e del diritto al cibo. – accrescere la consapevolezza dei cittadini rispetto alle proprie scelte di consumo. – favorire l’avvio e la sperimentazione del distretto di economia solidale del territorio parmense (DES), inteso come “laboratorio di sperimentazione di pratiche e relazioni di economia solidale”. – promuovere negli studenti l’individuazione di azioni di cambiamento e di pratiche positive rispetto alle proprie scelte di consumo e ai propri stili di vita. – individuare le modalità attraverso cui le persone si posizionano come produttrici/produttori, consumatrici/consumatori e come creino contesti e pratiche di economia innovative; – formulare una rappresentazione dell’economico più aderente alle pratiche economiche emergenti. I soggetti coinvolti Un elemento interessante della rete dei soggetti coinvolti è la loro forte eterogeneità rispetto alla tipologia di organizzazione e alla natura giuridica. Accanto, infatti, alle 10 associazioni di volontariato promotrici, impegnate principalmente in un lavoro di sensibilizzazione e di promozione culturale, partecipano 5 cooperative sociali (tra cui il Consorzio di solidarietà sociale) e 8 gruppi di acquisto solidale (includendo l’associazione Verso il DES parmense che include numerosi GAS) che hanno ritenuto importante affiancare alle pratiche, connaturate alla loro mission, attività di promozione culturale sui temi. La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale I temi del consumo critico, dell’economia solidale e della sovranità alimentare rappresentano un nodo di convergenza forte di questi diversi soggetti, su cui si sono costruite alleanze con altri soggetti, sia istituzionali quali la Provincia di Parma, l’Università di Parma e Verona che non, come il Tavolo nazionale RES (Rete di Economia Solidale). Le iniziative realizzate e i risultati ottenuti Nel corso del 2009 si sono realizzate: – la gestione del sito del Distretto di Economia Solidale del territorio parmense (www.desparma.org) e della rubrica Altromondo all’interno della newsletter Kuminda. – l’accompagnamento dei tavoli del distretto di economia solidale, con l’avvio di pratiche di confronto e riflessione congiunta con i diversi portatori di interesse sui temi individuati oltre che di studio di fattibilità di pratiche di economia solidale fra specifici soggetti coinvolti. In particolare i progetti relativi alla costruzione di una filiera di economia solidale relativa all’installazione di pannelli fotovoltaici su 30 tetti del territorio e allo studio di fattibilità rispetto ad un tetto collettivo. Inoltre lo studio di fattibilità (ancora in corso) relativo all’individuazione di un punto-vendita che funga anche da polo logistico per i gas e luogo di promozione culturale dell’economia solidale. – un’attività di promozione rivolta alle scuole: circa 30 incontri realizzati in 11 classi di scuola secondaria, consulenza a insegnanti, realizzazione di un evento tematico all’interno di Kuminda ottobre 2009 che ha riunito 15 classi di scuola secondaria, per un totale di 375 studenti e 30 insegnanti coinvolti (si veda approfondimento in Progetti Interprovinciali). – circa 10 iniziative di informazione e sensibilizzazione (incontri con testimoni ed esperti significativi, seminari, azioni teatrali) sui temi del progetto, all’interno di feste ed eventi già esistenti (FestEqua, Kuminda,…) e all’interno di iniziative promosse da alcuni soggetti della rete. – realizzazione di una ricerca sull’economia solidale, in collaborazione con l’Università di Parma e l’Università di Verona, attraverso interviste in profondità e focus-group. Il report complessivo della ricerca (di cui la parte relativa a Parma è stata presentata nel corso di un seminario sull’economia solidale tenutosi nell’aprile 2009) sarà presentata nell’ambito di Kuminda ottobre 2010 e, in quella data, inserita sul sito www.desparma.org. La partecipazione alla ricerca ha consentito alla rete di acquisire competenze nel formulare una rappresentazione delle pratiche economiche coerente con la propria identità ed impostazione culturale. Soggetti coinvolti Le organizzazioni promotrici Associazione l’Altramarea, Associazione Kwa Dunìa, Associazione Orizzonti Nuovi, Gruppo Mission, Legambiente Parma, WWF- sezione di Parma, Gruppo di Acquisto Solidale Fidenza, Associazione Muungano, Associazione Ambaradan, Legambiente Fidenza. Altre organizzazioni partner Cooperativa Garabombo, Consorzio Solidarietà Sociale, Cooperativa Cabiria, Cooperativa Mappamondo, Cooperativa Il Ciottolo, Gruppo d’acquisto solidale Gas-Tone, Gruppo d’acquisto solidale La spiga, Gruppo d’acquisto solidale Gasoniera, Gruppo d’acquisto solidale di Salsomaggiore, Gruppo d’acquisto solidale San Giovanni Battista, Gruppo d’acquisto solidale Terra Terra, Associazione Verso il DES del territorio parmense. Seminario pubblico di presentazione del distretto di economia solidale 103 La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale Progetto “E se domani...” Inizio progetto: gennaio 2009. Fine progetto: dicembre 2009. Risorse destinate Budget totale preventivato 40.228 Oneri diretti totali nel 2009 35.271 Persone 1 collaboratore impegnato in media 12 ore settimanali per il coordinamento (circa 600 ore annuali) Volontari coinvolti 35 volontari per complessive 650 ore annuali Le ragioni del progetto Il progetto nasce dal confronto tra le Odv che nel distretto di Fidenza si occupano a vario titolo di anziani e dalla consapevolezza, maturata in anni di esperienza in attività volte al loro sostegno, che il benessere e la qualità della condizione dell’anziano è strettamente connessa alla possibilità che la persona ha di mantenere vivi nel tempo rapporti e attività che consentano di evitare o ridurre la solitudine. La relazione rappresenta l’alimento fondamentale della vita affettiva dell’anziano e il suo principale fattore di sicurezza, in quanto possibile sostegno in caso di bisogno. Familiari, amici, vicini, compaesani e volontari rappresentano la rete di salvezza a cui ricorrere, in grado di garantire quella continuità di rapporti e relazioni indispensabile per il suo benessere. Ulteriore consapevolezza è data dal fatto che la popolazione della terza età svolge un ruolo attivo nella nostra società di fondamentale importanza per ciò che concerne sia l’impegno sociale che quello di supporto alla propria rete familiare. Situazioni che non vengono opportunamente evidenziate e valorizzate, ma anzi trascurate. Gli anziani, quindi, una volta usciti dal ciclo produttivo, rischiano di essere messi in disparte e diventare “invisibili”. E il distacco fra le nuove e le vecchie generazioni rischia di diventare sempre più profondo. Con questo progetto le associazioni hanno inteso: – promuovere interventi di socializzazione e sostegno che servano a mantenere e a sviluppare intorno all’anziano e alla sua famiglia una rete di relazioni amicali e a promuovere benessere; – mettere in risalto e sensibilizzare sulla figura dell’anziano quale risorsa della nostra società e riferimento, con il suo bagaglio di esperienza e di cultura, per le nuove generazioni; – individuare nuovi volontari a supporto delle attività svolte; – sostenere una partecipazione attiva del volontariato ai luoghi istituzionali di pianificazione sociale territoriale. I soggetti coinvolti Il progetto è stato promosso da 12 associazioni, di cui 8 organizzazioni di volontariato e 4 associazioni di promozione sociale, che hanno attivato connessioni con soggetti pubblici del settore anziani. Nel progetto sono stati coinvolti giovani ed educatori delle Officine SMS di Fidenza. Il cameraman al Circolo Anziani durante le riprese del video “VolontariETÀ” 104 Le iniziative realizzate e i risultati ottenuti Nel 2009 le organizzazioni promotrici hanno realizzato le seguenti attività: – realizzazione di 12 eventi di aggregazione, svago e intrattenimento nei cinque comuni di appartenenza delle associazioni aderenti, a cui hanno partecipato complessivamente circa 800 persone. Gli eventi, che sono stati realizzati con il contributo di altre realtà La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale associative del territorio e che in alcuni casi hanno avuto carattere intergenerazionale, si ritiene abbiano sia favorito lo sviluppo di connessioni fra le associazioni promotrici ed altre organizzazioni del territorio sia rappresentato importanti momenti di benessere per gli anziani ospiti(eventi organizzati presso strutture residenziali per anziani); – realizzazione di una campagna di promozione e ricerca volontari, con: produzione di depliant e locandine distribuite presso abitazioni, luoghi frequentati da anziani ed esercizi pubblici dei comuni di appartenenza delle organizzazioni; acquisto di 7 spazi pubblicitari sulla “Gazzetta di Parma”. La campagna ha stimolato alcuni cittadini ad avvicinarsi alle associazioni e diventare, in parte e limitatamente al comune di Fidenza, volontari attivi; – ideazione e interpretazione del video-documentario VolontariETA’, che, raccontando storie di quotidiano impegno sociale di volontari, solo anagraficamente anziani ma dallo spirito estremamente giovane, vuole sensibilizzare e sottolineare l’importanza del ruolo dell’anziano come protagonista della nostra società. Il video, che ha visto fra gli interpreti anche giovani delle Officine SMS di Fidenza, è stato presentato pubblicamente a Fidenza. E’ stato ampiamente diffuso in tutta la provincia da TV Parma, che valutando più che positivo il messaggio sociale veicolato e la qualità del prodotto, ha deciso di trasmetterlo più volte a titolo gratuito; – organizzazione e realizzazione dell’incontro “L’Anziano al centro” a conclusione di un percorso di approfondimento sui Piani di Zona e sulla progettazione sociale. L’incontro, aperto a tutte le organizzazioni che nel distretto di Fidenza si occupano di anziani, ha visto la partecipazione fra gli altri della Responsabile dell’Ufficio di Piano del Distretto e della Responsabile del Servizio Anziani dell’Ausl e si ritiene abbia gettato le basi per un coinvolgimento maggiore delle OdV nella definizione delle politiche sociali del settore. Soggetti coinvolti Le organizzazioni promotrici Associazione Anziani Fidenza, A.V.O. Fidenza, Centro Socio Ricreativo degli Anziani Salsomaggiore, Comitato Anziani Noceto, Gruppo Sostegno Alzheimer Fidenza, Associazione Il Diamante, V.A.P.A. Fidenza, Auser Fidenza (limitatamente alla prima parte. Altre organizzazioni partner Circolo Arci La Gazzera, Circolo Ricreativo Pontetarese, Progetto Link, Officine SMS Fidenza, Servizio Assistenza Anziani Ausl Distretto Fidenza, Ufficio di Piano Distretto Fidenza. Vai col liscio: momenti di festa al circolo 105 La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale Progetto “Il C.OR.S.O. della vita” Inizio progetto: gennaio 2009. Fine progetto: dicembre 2009. Risorse destinate Budget totale preventivato 31.440 Oneri diretti totali nel 2009 26.657 Persone 1 collaboratore impegnato in media 10 ore settimanali per il coordinamento (circa 520 ore annuali) Volontari coinvolti 10 volontari per complessive 400 ore annuali Incontro pubblico del 26 settembre 2009 106 Le ragioni del progetto Le associazioni di area oncologica promotrici del progetto hanno messo a fuoco un dato di criticità: parlare di tumore fa ancora molta paura. Le persone, al di fuori di un certo circuito, si sentono “inattaccabili” dalla malattia e dalle comunicazioni ad esso relative. Questo ha significative ricadute sull'efficacia delle campagne di sensibilizzazione e prevenzione ed anche sulla capacità delle associazioni di attrarre nuovi volontari. E’ apparso quindi importante cercare di agire in direzioni diverse, ma con l’obiettivo principale di toccare un livello profondo e intaccare paure e tabù intorno alla parola tumore. Il primo strumento individuato è stato il linguaggio; si è scelto di adottare una nuova modalità espressiva, alla portata di tutti e con l’utilizzo anche della poesia e dell’ironia per parlare dell’esperienza della malattia. La malattia non solo come dolore, sofferenza, mancanza, ma anche come opportunità, cambiamento, rinnovamento. I SOGGETTI COINVOLTI Nel percorso progettuale sono stati coinvolti: l’Agenzia alla Salute del Comune di Parma, l’Agenzia all’associazionismo e alla Cooperazione Internazionale del Comune di Parma, l’Assessorato al Welfare della Provincia, l’Ufficio Scolastico Provinciale, la Consulta dei giovani di Parma e tramite questa tutte le scuole secondarie di secondo grado della città. Le iniziative realizzate e i risultati ottenuti Il progetto ha realizzato le seguenti attività: – una campagna promozionale per la ricerca volontari con individuazione di un’immagine che unisce tutte le associazioni in una “corda che non si spezza”; – attività di formazione di 12 ore per neo-volontari, a cui hanno partecipato 10 persone; – attività di accompagnamento, orientamento e inserimento nelle associazioni tramite colloqui individuali; – un incontro pubblico aperto ai volontari di settore e alla cittadinanza con la presenza di medici, psicologi, testimonianze di volontari e famigliari. L’appuntamento ha visto la partecipazione di circa 50 persone; – creazione di un sito web comune alle associazioni promotrici (www.tumoreinsieme.it). – l’iniziativa: “di tumore si può parlare, con un sorriso” che ha visto la costruzione di tre proposte pensate per le tre fasce della vita: – l’evento per anziani presso il Circolo sociale il Tulipano con uno spettacolo offerto dal coro dialettale Cuator Stagion ed un intermezzo comico offerto da due attori della Famija Pramzana. La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale Questo momento ha visto la partecipazione di circa 100 persone provenienti da circoli sociali per anziani ma anche da centri diurni; – la pièce teatrale “Malati immaginari”, a cura della compagnia teatrale di una delle associazioni promotrici. La compagnia è formata da pazienti, ex-pazienti, familiari e medici dell’area oncologica. Allo spettacolo è seguita l’intervista degli attori e il dibattito con il pubblico. Hanno partecipato circa 250 persone; – la rappresentazione teatrale “Ma con un po’ di zucchero la pillola va giù?”, curato da 8 ragazzi delle scuole superiori di Parma che si sono interrogati su che cos'è per loro il tumore e come parlarne ai coetanei. Nel teatro erano presenti circa 100 persone di cui molti giovani. L’evento è stato riproposto alla giornata dell’arte dei giovani di Parma dove erano presenti circa 2.000 ragazzi. Soggetti coinvolti Le organizzazioni promotrici Andos Parma, Associazione Amici Piccole Figlie, Associazione Chiara Tassoni, Associazione Noi per Loro, Associazione Verso il Sereno, A.Vo.P.Ri.T, Lega Italiana Lotta ai Tumori, Parmail. A seguito delle azioni intraprese e del riscontro in termini di conoscenza del progetto, pubblico intervenuto e risonanza data dai media locali si ritiene di aver contribuito a : – una maggiore interazione fra le Odv promotrici; la rete non risultava precostituita e alcune associazioni hanno manifestato problemi organizzativi interni legati alla carenza di risorse umane; – una facilitazione dell’accesso dei cittadini alle informazioni riguardanti il volontariato oncologico e le tematiche legate alla malattia; – l’individuazione di un numero di cittadini sensibili disposti ad impegnarsi nell’attività di volontariato; – un aumento percepito di una minor paura nel parlare di tumori e una maggiore conoscenza dei temi e dei percorsi legati alla malattia. I rappresentanti delle associazioni promotrici 107 La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale Progetto “Io ci conto” Inizio progetto: gennaio 200912. Fine progetto: dicembre 2009. Risorse destinate Budget totale preventivato 28.593 Oneri diretti totali nel 2009 20.500 Persone 1 collaboratore impegnato in media 8 ore settimanali per il coordinamento (circa 416 ore annuali) Volontari 24 volontari per complessive 920 ore annuali A Trento per conoscere il reparto 12 Presentato nel secondo semestre 2008, il progetto è entrato nella fase operativa all’inizio del 2009. 108 Le ragioni del progetto Il progetto nasce da associazioni che si occupano di salute mentale e dipendenze per: – stimolare scambi di saperi ed esperienze; – costruire una rete di soggetti sempre più competenti e autorevoli, capaci di diventare sul territorio un punto di riferimento importante per i cittadini e i Servizi; – promuovere una riflessione sul benessere della persona con disagio psichico e disturbo mentale. Attraverso momenti formativi, occasioni pubbliche e incontri con realtà di eccellenza, si è voluta costruire una riflessione condivisa sui diritti delle persone in condizione di disagio psichico, per abbattere pregiudizi, garantire opportunità, informare e prevenire portando il tema al di fuori dei luoghi specializzati. I soggetti coinvolti Sono state coinvolte 12 organizzazioni di volontariato, 1 associazione di promozione sociale e 1 cooperativa sociale. Le iniziative realizzate e i risultati ottenuti Sono stati realizzati: – un percorso formativo della durata di 4 mattine (16 ore totali) che ha permesso ai 20 volontari iscritti di entrare in contatto con esperienze eccellenti sul territorio nazionale, nell’ambito della salute mentale. La scelta di quattro esempi di buone prassi ha implicato lo studio preliminare, da parte del gruppo, di numerose esperienze di eccellenza presenti in Italia. Inoltre il lavoro formativo ha attivato connessioni importanti con soggetti significativi del territorio nazionale; – uno stage formativo della durata di 8 ore in cui i 16 partecipanti hanno simulato la giornata tipo di una comunità terapeutica. L’esperienza, condotta da un terapeuta esperto e un collaboratore, ha consentito ai volontari di comprendere i presupposti teorici a partire dalla pratica. La giornata, oltre ad accrescere le competenze dei partecipanti, ha offerto un momento importante di confronto fra le associazioni del progetto e stimolato il desiderio di elaborare insieme una proposta concreta per un servizio innovativo per il territorio; – 2 numeri di un giornale con tiratura di 2.500 copie, il primo (formato A3, 8 facciate) per presentare alla cittadinanza la realtà del volontariato locale in ambito di salute mentale e dipendenze; il secondo (formato A3, 4 facciate) di approfondimento su questioni scelte dalle associazioni in tema di salute mentale. Il giornale ha offerto un’occasione di riflessione e confronto all’interno del gruppo sulle questioni di maggior rilevanza e ha consentito di porle all’attenzione dei cittadini per informali e sensibilizzarli. Ne La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale è derivato un aumento della visibilità delle associazioni e del lavoro di rete e, per il territorio, uno strumento di orientamento; – un’uscita di un giorno per visitare la realtà di Trento che rappresenta un esempio d’innovazione ed eccellenza sia per le attività che propone al territorio sia per la collaborazione fra enti del territorio e associazionismo. La giornata ha coinvolto 12 persone che hanno visitato 4 strutture confrontandosi con operatori, utenti, familiari e volontari. L’attività ha stimolato idee progettuali, consolidato le relazioni fra i partecipanti e posto le basi per una collaborazioni future; – una trasmissione televisiva nell’ambito del format di un emittente locale. Il tavolo di lavoro ha definito temi e messaggio e li ha affidati a un giornalista che li ha elaborati in una trasmissione divulgativa. Nel corso dell’anno si è profilata la possibilità di attivare una collaborazione con l’Ausl di Parma; ne sono scaturite le seguenti azioni, non previste dal progetto: – la partecipazione a 7 focus group di 2,5 ore ciascuno, promossi dall’Ausl di Parma e condotti da 2 esperti del “Centro di consulenza e terapia della famiglia” in tema di relazione fra famiglie e operatori dei servizi. Si è inteso costruire un ponte fra le persone con disagio e i servizi attraverso l’attivazione delle famiglie, per migliorare il benessere di tutti e attivare azioni concrete; – la partecipazione, come rete di associazioni, al convegno dell’Ausl “Famiglie in testa”. La relazione dal titolo “Lo sguardo del volontariato su salute mentale e dipendenze” è stata presentata a più voci da 12 referenti di altrettante associazioni. La partecipazione nel ruolo di relatori ha dato luce alle associazioni e al loro operato e le ha valorizzate come interlocutori autorevoli. Soggetti coinvolti Le organizzazioni promotrici Camminiamo Insieme, Centro di solidarietà l’Orizzonte, Comitato Difesa Malati Psichici, Comunità Betania, FA.CE., Fuori di teatro, Il cerchio azzurro, L’isola che non c’era, Liberi, Rete H, Sulle ALI delle MENTI, Va Pensiero, La luna e il sole, Cooperativa Sociale Fantasia La casa dell’auto mutuo-aiuto di Trento 109 La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale Progetto “Libero bivacco” Inizio progetto: gennaio 2009. Fine progetto: dicembre 2009. Risorse destinate Budget totale preventivato 28.070 Oneri diretti totali nel 2009 26.631 Persone 1 collaboratore impegnato in media 15 ore settimanali per il coordinamento (circa 780 ore annuali) Volontari 11 volontari per complessive 760 ore annuali Le ragioni del progetto La questione casa è un problema sociale, di sicurezza e di diritti che interessa tutti. Il “fabbisogno abitativo” è strettamente legato alla categoria sociale che esprime la domanda di alloggio, le cosiddette fasce deboli. La flessibilità professionale e abitativa, quando si scontra con la rigidità dei mercati lavorativi e immobiliari, diventa precarietà. I segnali economici di questo disagio sono: – l’aumento degli sfratti per morosità; – l’aumento del numero di sofferenze bancarie; – il crescente intervallo di tempo necessario per l’ammortamento dei mutui; – il divario tra bisogno espresso dai partecipanti ai bandi “fondo sociale per l’affitto” e le risorse disponibili; – il numero di famiglie in attesa dell’assegnazione di una casa di proprietà pubblica. A fronte di questa realtà, le associazioni che si occupano di diritto alla casa ed integrazione a Parma, condividendo l’idea che sia necessario gettare le basi per un nuovo senso di cultura dell’accoglienza, si sono proposte un percorso di progettazione finalizzato a migliorare le condizioni di vita di cittadini italiani e stranieri che si trovano in situazioni di disagio abitativo con l’obiettivo di: – ridurre il numero di persone che dorme in case abbandonate o all’aperto; – aumentare il numero di persone in grado di superare l’attuale condizione di disagio usufruendo delle opportunità della città. I soggetti coinvolti Nella Rete delle organizzazioni coinvolte (6 Odv, 4 tra Aps, Onlus e Comitati) convivono, nel pieno rispetto delle singole sensibilità, soggetti aventi visioni e modalità diverse di espressione senza che questo impedisca un dialogo ed una azione di rete volti al raggiungimento degli obiettivi comuni. Lo spettacolo teatrale “Identità di carta” della compagnia Itineraria 110 Le iniziative realizzate e i risultati ottenuti Nel 2009 sono state realizzate le seguenti attività: – pubblicazione di un giornale semestrale dedicato ai temi dell’accoglienza; – pubblicazione di articoli sul tema del diritto alla casa; – realizzazione di materiale video e fotografico per monitorare il territorio rispetto al disagio abitativo; – allestimento della mostra “MondoCartoon” con pannelli di fumetti su e di rifugiati, clandestini e senza dimora; – organizzazione della rassegna “Sulla strada” di documentari contro l’esclusione sociale; – organizzazione di interventi concordati nei confronti delle istituzioni La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale locali per sollecitare nuove progettualità sull’accoglienza; – organizzazione di momenti di confronto tra le associazioni del progetto e coloro che vivono in situazioni di disagio abitativo e sociale; – organizzazione di uno stand informativo sul disagio abitativo e di incontri in occasione della Festa Multiculturale (giugno-luglio 2009), del Festival dei Diritti Umani (novembre 2009) e della Giornata Mondiale del Rifugiato (20 giugno) seguito da un momento conviviale con i rifugiati di Parma; – organizzazione dello spettacolo teatrale “Identità di carta” contro le discriminazioni nell’ambito della Giornata Mondiale Onu contro le povertà (17 ottobre); – “Inchiestiamo la città”: realizzazione di tre incontri di formazione dedicati a programmazione, gestione ed elaborazione di un’inchiesta fornendo adeguati strumenti metodologici con lo scopo di dare una lettura precisa e consapevole dei dati ricercati relativi al disagio abitativo in città. Dopo gli incontri si è passati alla costituzione di un gruppo di lavoro formato da volontari delle associazioni coinvolte nel progetto che, con l’aiuto del CSV, hanno definito gli strumenti per curare l’organizzazione e la gestione di un monitoraggio delle situazioni di disagio abitativo in città con il supporto delle associazioni impegnate nella distribuzione di vivande calde e coperte tra i senza dimora; – realizzazione di sei incontri con le comunità straniere per cercare insieme modalità di approccio e coinvolgimento del migrante nella vita sociale del territorio; – analisi, da parte del gruppo di progetto attraverso 3 incontri dedicati, della progettazione dei Piani di Zona dell’Area Povertà e Immigrazione ed elaborazione di un documento di proposta operativa per l’accoglienza da presentare ai tavoli tecnici di programmazione sociale. Si ritiene che grazie al progetto si sia ottenuta: – una maggiore conoscenza della cittadinanza rispetto alla situazione di chi vive il disagio abitativo; – una maggiore competenza delle associazioni del progetto rispetto alla gestione di un’inchiesta sociale; – il consolidamento del dialogo con le istituzioni per nuove progettualità di accoglienza territoriale; – un maggiore coinvolgimento delle associazioni migranti nella partecipazione alle iniziative ed eventi e al tavolo di progetto; – una maggiore precisione da parte delle associazioni del progetto nel monitorare il territorio nei confronti delle situazione di disagio abitativo e sociale. Soggetti coinvolti Le organizzazioni promotrici Coordinamento Pace e Solidarietà; Associazione Perché no?, Gruppo Mission, Associazione Pane e vita, Associazione Di Mano in Mano, Ya basta! Altre organizzazioni partner Gruppo diocesano giustizia, pace e ambiente; Comunità di Santa Cristina; Ciac Onlus;Comitato antirazzista. Momento di convivialità tra le associazioni del progetto e alcuni migranti di Parma 111 La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale Progetto “Opportunità: pari o dispari?” Inizio progetto: luglio 2008. Fine progetto: dicembre 2009 Risorse destinate Budget totale preventivato 11.450 Oneri diretti totali nel 2009 12.295 Persone 1 collaboratore impegnato in media 10 ore settimanali per il coordinamento (circa 280 ore annuali) Volontari 11 per complessive 750 ore Le ragioni del progetto Il progetto nasce nel biennio 2007-2008 da un gruppo di organizzazioni di volontariato impegnate a diverso titolo in servizi dedicati alle donne e alla promozione del benessere femminile con lo scopo di impostare un lavoro possa volto a: – incidere a livello culturale con azioni mirate alla formazione degli artefici dell’azione educativa (insegnanti e docenti) e all’informazione presso la cittadinanza; – promuovere interventi capaci di dare risposte concrete a bisogni reali lavorando in un’ottica d’integrazione delle risorse esistenti e promuovendo la cultura delle pari opportunità oltre che la consapevolezza del valore delle differenze legate al genere. La progettazione del 2009, considerando il riscontro positivo in termini di affluenza e feedback, ha proposto azioni finalizzate ad integrare e consolidare quanto già realizzato nel biennio precedente. Alla luce delle numerose richieste di approfondimento, soprattutto nel campo della didattica, si è quindi scelto di arricchire l’offerta formativa con percorsi dedicati all’educazione alla differenza di genere e di promuovere momenti di incontro aperti al pubblico anche attraverso l’intervento di scrittori/giornalisti sensibili alle tematiche delle pari opportunità. I soggetti coinvolti La rete è costituita da 8 organizzazioni di volontariato, 2 associazioni di promozione sociale e 1 Ente Ecclesiastico. Hanno collaborato l’Azienda Ausl di Parma e l’Assessorato Benessere e Creatività Giovanile. La differenza di genere nei percorsi socio-sanitari 112 Le iniziative realizzate e i risultati ottenuti Nel corso del 2009 si sono realizzate le seguenti iniziative: – realizzazione di una seconda edizione del corso di aggiornamento “Il sapere non è mai neutro. Scuola e differenza di genere”, articolato in tre giornate e rivolto agli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado della provincia di Parma con l’obiettivo di approfondire alcune tematiche quali: ha senso oggi parlare di femminismo e si può insegnare? Il sapere scientifico è “dominio” maschile? A che punto è la riflessione sui generi? Hanno partecipato 12 insegnantI, numero inferiore rispetto a quello programmato sulla base delle richieste; – realizzazione del corso “La differenza di genere nei percorsi sociosanitari” rivolto agli operatori socio-sanitari. Il percorso si è articolato in due giornate e ha visto la collaborazione dell’Azienda Ausl di Parma e l’accreditamento ECM. Hanno partecipato circa 50 persone. Allo scopo strettamente formativo e di sensibilizzazione sulla tematica di genere si è affiancato quello di instaurare un rapporto tra le associazioni coinvolte nel progetto e la struttura La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale sanitaria. In effetti, già a breve termine, si sono aperti spazi di collaborazione reciproca; – realizzazione di un incontro aperto alla cittadinanza in cui l’attrice Lella Costa ha dialogato con le organizzazioni del progetto e con il pubblico in sala – circa 70 persone – sul ruolo della donna e la differenza di genere. La partecipazione di un personaggio noto e apprezzato da persone di età differenti ha permesso di avvicinare un pubblico eterogeneo e dar vita ad una interessante e coinvolta riflessione sulle tematiche proposte; realizzazione di una mostra di elaborati degli studenti del Liceo d’Arte “P. Toschi” in occasione della scorsa annualità del progetto che ha voluto identificare un’immagine rappresentativa da apporre ad un depliant informativo delle associazioni promotrici del progetto. Gli elaborati sono stati esposti presso uno dei Centri Giovani di Parma, luogo messo a disposizione dall’Assessorato Benessere e Creatività Giovanile, per due settimane. All’inaugurazione hanno partecipato circa 40 persone. Il luogo scelto, frequentato prevalentemente da un’utenza giovane, ha creato i presupposti per una serie di incontri di approfondimento tra alcune associazioni e i ragazzi che frequentano i Centri Giovani. Soggetti coinvolti Le organizzazioni promotrici ACISJF, Associazione Futura, Associazione LiberaMente, Associazione Vagamonde, Caritas Diocesana, Centro Aiuto della Vita, Centro Antiviolenza, Centro Italiano Femminile, Centro Solidarietà Orizzonte, Famiglia Più, Pozzo di Sicar. Non è stato possibile elaborare, come previsto, un codice etico che coinvolgesse esercizi commerciali, spazi pubblici e privati, ecc. in quanto soggetti attenti alle necessità femminili, per mancanza di un tempo adeguato alla realizzazione di un documento di tale portata e valore. Lella Costa, ospite delle Associazioni, presenta il suo libro “La sindrome di Gertude. Quasi un’autobiografia” Inaugurazione della mostra di elaborati degli studenti del Liceo d’Arte Toschi dal titolo “Parma città amica delle donne” 113 La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale Progetto “Parma multiculturale” Inizio progetto: gennaio 2009. Fine progetto: dicembre 2009. Risorse destinate Budget totale preventivato 28.504 Oneri diretti totali nel 2009 26.326 Persone 3 collaboratori impegnati per un totale di circa 1.000 ore annuali): coordinamento 624 ore annuali, supporto organizzativo e progettuale 400 ore annuali Volontari coinvolti 60 volontari per complessive 545 ore annuali Una panoramica dell’ultima edizione della Festa Multiculturale 114 Le ragioni del progetto Il progetto nasce dalle relazioni, le riflessioni e il lavoro che si sono sviluppati negli ultimi anni intorno alla realizzazione della Festa Multiculturale (giunta alla 14a edizione nel 2010). Lo scopo della Festa Multiculturale è stato tradizionalmente quello di presentare la realtà delle comunità di immigrati della provincia di Parma, attraverso le cucine tradizionali, momenti musicali, teatrali, di spettacolo o incontri di approfondimento. Su questo obiettivo si sono via via aggregate diverse realtà del territorio, dando vita di fatto ad una rete capace di rendere più efficace l’azione culturale, informativa e di cambiamento rispetto al tema dell’immigrazione, ma anche alle interconnessioni di questa con i fenomeni sociali, culturali, economici e ambientali che interessano il territorio, inclusi quelli di portata globale. Rispetto a questa linea di lavoro, ed in continuità con essa, negli ultimi anni si è cercato di formalizzare maggiormente il lavoro di rete tra le Organizzazioni di Volontariato e le altre realtà coinvolte o interessate al progetto, creando anche interconnessioni maggiori e più stabili con progetti ed iniziative inerenti i temi che si sono progressivamente affrontati in questi anni nell’ambito della Festa Multiculturale. Si è inoltre cercato di ampliare la capacità delle associazioni composte da cittadini migranti di presentarsi al territorio, non solo attraverso la rappresentazione (a volte riduttiva o semplicistica) della propria “cultura di provenienza”, ma come soggetti attivi della comunità, capaci di contribuire alla elaborazione di riflessioni, analisi e proposte per un mondo “casa comune”. Gli obiettivi per l’anno 2009 sono: – consolidare la proposta culturale della Festa sia dal punto di vista dell’offerta di eventi ed iniziative che della partecipazione alla definizione del programma culturale; – confermare i risultati positivi in termini di partecipazione attiva delle Associazioni e realtà coinvolte e di affluenza di pubblico riscontrati negli ultimi anni; – ottenere un buon grado di soddisfazione complessiva delle associazioni partecipanti; – realizzare utili sinergie tra la Festa Multiculturale ed altre iniziative sul territorio; – avviare un lavoro di documentazione sulla Festa e le iniziative proposte anche rispetto agli anni precedenti. I soggetti coinvolti Il progetto, promosso da 15 Organizzazione di Volontariato ha visto la partecipazione di 65 diverse organizzazioni tra Organizzazioni di Volontariato, Associazioni di Promozione Sociale, Cooperative Sociali, Comunità Migranti. La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale Le iniziative realizzate e i risultati ottenuti Le iniziative interne alle Festa Multiculturale hanno dato vita ad un calendario di 5 serate che hanno offerto: 9 proiezioni di video e documentari, 10 incontri,17 tra spettacoli musicali e teatrali. Sono inoltre state realizzati: 1 torneo di calcetto “multiculturale”, 2 mostre fotografiche. La festa ha proposto cucine di 20 diversi Paesi del mondo. Le iniziative svolte all’esterno della Festa sono state: una mini rassegna cinematografica (2 film) sul tema della cooperazione e della cittadinanza, una visita storico-turistica ai luoghi della resistenza organizzata insieme alle Comunità Migranti, la collaborazione con il Progetto Libero Bivacco nella proposta dello spettacolo teatrale Identità di Carta, la realizzazione insieme alla Fondazione Museo Guatelli del Laboratorio Teatrale “Di Mano in Mano” che ha coinvolto 15 donne migranti. Da questo punto di vista i risultati in termini di realizzazione di sinergie all'esterno della Festa sono stati certamente positivi. Oltre ai risultati conseguiti intermini di ampliamento delle iniziative proposte e di qualificazione della proposta culturale della Festa – testimoniati dal programma culturale realizzato – è sicuramente migliorato il livello di partecipazione e di collaborazione tra le tante organizzazioni coinvolte nell’organizzazione della Festa. Anche l’affluenza di pubblico ha confermato la crescita registrata negli anni precedenti. Non è stato sufficientemente sviluppato il lavoro di documentazione sulla Festa e le edizioni anteriori, poiché – pur avendo avviato un sito internet ed avendo raccolto diverso materiale documentale – non è stata data ancora organicità al lavoro in modo da permetterne una effettiva fruibilità pubblica. Sul piano delle criticità riscontrate occorre segnalare il permanere di una certa difficoltà nel coinvolgimento di più comunità migranti e più associazioni sulle stesse iniziative, pur riuscendo positivamente a coinvolgerele sul porgetto nel suo complesso e sulla festa in generale. Un momento di incontro con ospiti internazionali Soggetti coinvolti Le organizzazioni promotrici Associazione l’Altramarea, Associazione Orizzonti Nuovi, Gruppo Mission, WWF - sezione di Parma, Associazione Kwa Dunia, Associazione Legambiente, Associazione Ambaradan, Associazione Muungano, Coordinamento Pace e Solidarietà, Gruppo diocesano giustizia, pace e ambiente, Associazione Perchéno?, Comunità di Santa Cristina, Associazione di Mano in Mano, CIAC onlus Altre organizzazioni partner Da qui a là, Maendeleo-Italia, L’AltraMarea, Amici del Sidamo - In Missione, Solidarietà Muungano, MUOVERSInoncomMUOVERSI, Kwa Dunìa, Il Ciottolo, CiboperTutti, Mani, Legambiente, Le Giraffe, Associazione di cooperanti Tulime, Amig@s MST-Italia, Gruppo Mission, Consorzio Solidarietà Sociale Parma, coop soc. Garabombo, Gruppo Acquisto Solidale Fidenza, Parmalimenta, Umanità Nuova Emilia Romagna, CIWIT - Collettivo Ivoriani Wê d'Italia, Vagamonde, Festina Lente Teatro, Perché no?, Rete Dormire Fuori, Associazione Peruviana, Planet No Profit, Associazione Camerunense, Associazione di Amicizia Italia Cuba, Unicef comitato provinciale di Parma, Mappamondo, Coordinamento Pace e Solidarietà, CIAC, Maison des enfants, Centro Informazione per Immigrati, Ya Basta!, Sobi – Sorridi bimbo, Emergency, Di Mano in Mano, CGIL Parma, Amici d’Africa, Anolf, Gruppo Italia 13 Amnesty International, WWF Parma, Pozzo di Sicar, Umoja, Rete di collegamento dei gruppi che lavorano con l’Africa, Progetto Hina, S.O.S. Sportello di Orientamento Sanitario, progetti: Semi di Futuro, Kuminda, Per un’accoglienza possibile, Cambio di Stile. Uno degli stand 115 La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale Progetto “Poveri si diventa” Inizio progetto: luglio 2009. Fine progetto: dicembre 2009. Le ragioni del progetto “Poveri si diventa” è stato un progetto di breve durata volto alla realizzazione di interventi propedeutici al più ampio progetto regionale di Lotta alle Nuove Povertà, previsto per l’anno 2010. Persone 1 collaboratore impegnato per circa 160 ore annuali Le finalità del progetto sono state: – attivare processi virtuosi di conoscenza tra tutti i soggetti che si occupano di povertà ed emarginazione adulta nell’ottica di una collaborazione fondata sulla fiducia reciproca e sulla diffusione di buone prassi; – supportare concretamente le associazioni nel lavoro di rete nella lotta alle povertà; – supportare nuove pratiche di sviluppo del senso di comunità e di responsabilità collettiva, nella logica di valorizzare le competenze e il potere trasformativo e generativo di solidarietà insito nella comunità stessa; – creare e sostenere, attraverso una campagna raccolta fondi, un Fondo permanente per le emergenze. Volontari 20 volontari per complessive 100 ore annuali I soggetti coinvolti 15 organizzazioni di volontariato, 2 Aps, 1 Ente ecclesiastico. Risorse destinate Budget totale preventivato 17.494 Oneri diretti totali nel 2009 16.976 Le iniziative realizzate e i risultati ottenuti Il progetto si è così articolato operativamente: – realizzazione di una mappatura dei servizi pubblici e del privato sociale attivi sui Distretto di Parma e Fidenza a sostegno di persone e famiglie in difficoltà. Tale mappatura ha permesso di predisporre una banca dati fruibile sia in forma elettronica che cartacea comprendente 105 servizi/progetti di 20 soggetti di Terzo Settore e di 2 Amministrazioni comunali, relativi a 13 tipologie di bisogno: cibo, vestiario, oggetti e mobilio, casa e accoglienza, lavoro, consulenza e integrazione, contributi economici, salute e igiene, cura dei figli, cura dei famigliari adulti, prestazioni professionali, istruzione, trasporto; – realizzazione di un percorso formativo di 5 incontri rivolto ai volontari delle organizzazioni aderenti al progetto e coinvolti nella costruzione di un progetto di rete per lo sviluppo dei beni relazionali. L’attività formativa e di supporto consulenziale ha permesso di orientare meglio le azioni progettuali e, soprattutto, di integrarle con altre azioni previste sui territori: di fronte al rischio di sovrapporre azioni o scavalcare reti di lavoro già operanti, l’attività formativa ha stimolato il consolidamento delle conoscenze tra associazioni del territorio e la selezione delle attività realisticamente percorribili nell’anno di lavoro; – realizzazione di una campagna raccolta fondi. – realizzazione di un portale internet per rendere visibile l’operato 116 La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale della rete di associazioni e la natura delle azioni a supporto delle situazioni di povertà, oltre che organizzare la raccolta fondi da parte delle aziende e della cittadinanza. Soggetti coinvolti Le organizzazioni promotrici Coordinamento Pace e Solidarietà, Comunità il Portico, Associazione Perchéno?, Associazione Il Pozzo di Sicar, Associazione Pane e vita, Ass. Casa della Giovane, Associazione di Mano in Mano, Comunità Betania, Ciac Onlus, Ass. San Cristoforo, Associazione Gruppo Amici, Assistenza Pubblica di Parma, Associazione l’Orizzonte, Fondo prov. Solidarietà Multisoccorso, Associazione Amici d’africa, Ass. Per Ricominciare, Comitato Antirazzista di Parma Altre organizzazioni partner Caritas Diocesana di Fidenza Volontari al lavoro 117 La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale Progetto “Prove di dialogo” Inizio progetto: gennaio 2009. Fine progetto: dicembre 2009 Le ragioni del progetto Il progetto nasce dal bisogno espresso dalle comunità familiari attive sul territorio di essere supportate sul piano delle competenze e delle relazioni che si sviluppano al loro interno, con le istituzioni e con il territorio. Risorse destinate Budget totale preventivato 12.794 Oneri diretti totali nel 2009 10.871 Persone 1 collaboratore impegnato in media 4 ore settimanali per il coordinamento (circa 208 ore annuali) Volontari coinvolti 12 volontari per complessive 800 ore annuali Durante la festa si inaugura una nuova struttura 118 Le comunità hanno inteso dare continuità ad un percorso progettuale già avviato nei 3 anni precedenti perseguendo i seguenti obiettivi: – accreditare e consolidare sul territorio la rete delle comunità, attraverso momenti di confronto al suo interno e con le istituzioni; – accrescere, con formazione e autoformazione, le competenze dei membri delle comunità nell’uso degli strumenti operativi e nelle relazioni educative; – promuovere il benessere di minori accolti e adulti accoglienti; – sperimentare forme innovative di comunicazione verso i soggetti coinvolti nei percorsi educativi dei minori accolti (giudici, servizi sociali, insegnanti, genitori naturali…); – promuovere la cultura dell’accoglienza e della solidarietà attraverso eventi aperti al territorio. I soggetti coinvolti 9 organizzazioni di volontariato. Le iniziative realizzate e i risultati ottenuti Nel corso dell’anno si sono realizzate le seguenti iniziative: – “Prove di dialogo”, percorso di 6 incontri di 3 ore ciascuno, condotti da un’esperta di narrazione teatrale supportata da un’attrice, che hanno coinvolto le 5 figure femminili referenti delle comunità. Il percorso ha consentito loro di rileggere le proprie esperienze e costruire un messaggio comune, valorizzando il lavoro di narrazione autobiografica realizzato nella scorsa annualità di progetto. Ne sono risultati il rafforzamento delle relazioni, una maggior consapevolezza dei bisogni e delle scelte, la condivisione di vedute ed esperienze. Il materiale prodotto (racconti, lettere, favole) è stato la base del testo dello spettacolo teatrale “Tutti i figli ci sono stati affidati”; – “Tutti i figli ci sono stati affidati”, spettacolo teatrale scritto e progettato dalla compagnia Cà luogo d’arte, racconta, per voce di una madre, l’esperienza dell’affido. Si sono tenute 3 repliche, adattate di volta in volta al contesto, presso 3 diverse comunità, che hanno coinvolto attivamente i bambini e i ragazzi ospiti e si sono concluse con un momento di festa. Alle repliche sono stati invitati i rispettivi territori, i referenti locali e non di servizi ed enti. Complessivamente le persone coinvolte sono state 150 circa. La compagnia ha successivamente realizzato un’ulteriore replica dello spettacolo e ricevuto 3 richieste per altre rappresentazioni La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale (da parte di 2 amministrazioni pubbliche e 1 parrocchia); – Percorso formativo sul benessere dei minori accolti, articolato in 3 incontri di 3 ore ciascuno, per 10 adolescenti ospiti delle comunità, condotto da uno psicologo che ha dato loro gli strumenti per ripercorrere la propria esperienza. Il risultato è stato un aumento autovalutato dell’autostima e del benessere personale e un miglioramento del clima della comunità. Alla formazione ha fatto seguito un momento di confronto fra l’esperto e i referenti della comunità a sostegno della loro attività educativa; – formazione su tematiche funzionali all’operatività, attraverso due incontri, il primo dei quali (della durata di 5 ore) con i responsabili della Regione sullo stato di avanzamento dell’iter normativo sull’accreditamento e sull’uso degli strumenti previsti dalla normativa regionale, il secondo (della durata di 4 ore) con un assicuratore esperto e un avvocato sul tema della responsabilità civile e penale. Anche gli incontri di coordinamento hanno spesso costituito occasione di autoformazione su problemi concreti posti all’attenzione del gruppo dai referenti delle comunità; – festa annuale della rete delle Comunità Familiari, nell’ambito della quale è stato realizzato un incontro seminariale condotto da una sociologa della famiglia su comunità e capitale sociale. L’evento è stato l’occasione per la comunità ospitante di inaugurare ufficialmente una nuova struttura alla presenza delle autorità locali. La giornata ha coinvolto le comunità, i volontari, le famiglie del territorio e i referenti istituzionali di enti locali e servizi (Ausl, Comunità Montana, Comuni, Fondazione). Soggetti coinvolti Le organizzazioni promotrici Ass. Comunità “Il girotondo”, Ass. Comunità “Il noce”, Ass. Comunità “Il lago di pane”, Ass. Comunità “Famiglia aperta”, Ass. Comunità “La tenda degli argini”, Casa Famiglia “S. Elisabetta” – Centro Aiuto alla Vita, Ass. Venite alla festa (Comunità L’abbraccio) Altre organizzazioni partner Ass. Comunità “L’isola che non c’è”, ACISJF - Casa della giovane Giochi sul prato 119 La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale Progetto “Servizi per la solidarietà internazionale” Inizio progetto: luglio 2008. Fine progetto: dicembre 2009. Risorse destinate Budget totale preventivato 33.753 Oneri diretti totali nel 2009 29.557 Persone 1 collaboratore impegnato in media 10 ore settimanali per il coordinamento (circa 520 ore annuali) Volontari coinvolti 60 volontari per complessive 545 ore annuali Le ragioni del progetto Il territorio di Parma esprime una realtà molto ricca e articolata di soggetti e associazioni che operano nel campo della solidarietà e della cooperazione con i Paesi del sud del mondo. Questa fitta rete di esperienze ha trovato un riferimento significativo nel Tavolo Provinciale per la Cooperazione internazionale, nato nel 2005 per volontà dell’Amministrazione Provinciale, e nelle iniziative che esso ha assunto in tema di fund raising, nella predisposizione di bandi e progetti, nella promozione del volontariato. In questo contesto si inquadra e trova motivazione la nascita del progetto “Servizi per la Solidarietà internazionale”, promosso nel 2008 da una decina di ODV con il sostegno di Forum Solidarietà e la collaborazione dell’Assessorato Provinciale alla Cooperazione Decentrata. Obiettivo fondante del progetto è il supporto operativo alle iniziative del Tavolo provinciale, in relazione alle seguenti esigenze: – aumentare la conoscenza, da parte dei cittadini e di tutti i soggetti interessati, delle esperienze di cooperazione espresse dal territorio; – favorire la promozione e la crescita della rete associativa; – promuovere la formazione dei volontari delle Odv sui temi di comune interesse; – aumentare il confronto interno alla rete attorno all’idea di cooperazione e ad i suoi valori di riferimento. I soggetti coinvolti Il progetto nasce nel luglio 2008 per iniziativa di 9 Odv e la partecipazione di 1 associazione di promozione sociale, 1 Ong ed 1 ente pubblico. In fase di rinnovo (luglio 2009) della rete fanno parte 16 Odv promotrici e 4 partners (3 Aps e la Provincia di Parma). Presentazione alla stampa della Guida alla Cooperazione internazionale di Parma 120 Le iniziative realizzate e i risultati ottenuti Nel corso del 2009 si sono realizzate le seguenti iniziative: – nel mese di giugno è stata presentata alla stampa locale la “Guida alla Solidarietà e alla Cooperazione internazionale di Parma” prodotta dalla Provincia di Parma e dalle Edizioni Edicta e dal progetto sostenuto da Forum. Analoghe iniziative sono state rivolte anche alla città e alle associazioni impegnate nel settore, con un buon riscontro di partecipazione e di attenzione da parte dei mass media; – sulla base delle informazioni acquisite nella ricerca preliminare alla “Guida alla Cooperazione internazionale”, sono stati aggiornati i dati e le schede delle associazioni per l’inserimento sul sito “Parma Mondo” da parte della Provincia; – in occasione dell’evento di Kuminda (si veda approfondimento in “Progetti interprovinciali”) è stato organizzato il seminario “Migrazioni e ritorno” su come valorizzare l’esperienza lavorativa La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale e professionale accumulata dai migranti nel nostro paese, nella fase del loro rientro in patria. L’iniziativa è servita ad approfondire tematiche, già oggetto del lavoro di alcune associazioni, e a sviluppare contatti utili con altre realtà della cooperazione; – all’interno della Festa Multiculturale di Collecchio è stato allestito lo “Spazio Cooperazione”, un tendone coperto in cui si sono alternati, tra fine giugno e inizio luglio, incontri e presentazioni di libri, mostre ed esposizioni tematiche, proiezioni video e banchetti informativi delle associazioni. L’iniziativa ha rappresentato un’occasione importante di visibilità per le Odv presenti, favorendo l’identità del gruppo e la capacità di lavorare assieme; – è stato realizzato un ciclo di incontri di autoformazione, gestito dalle associazioni delle rete, per riflettere sulle esperienze del territorio e sull’idea di cooperazione che esse esprimono. Gli incontri non hanno registrato una grande affluenza di partecipanti, ma sono serviti ad aprire un confronto di merito, all’interno del progetto, attorno agli obiettivi ed ai valori della cooperazione decentrata; – è stato realizzato il corso di formazione “Comunicare la cooperazione”, che ha registrato una trentina di iscritti, con una presenza media di circa 20 partecipanti. Attraverso lezioni frontali e incontri laboratoriali sono state affrontate sia le questioni legate al rapporto con i mass media, sia i problemi connessi all’immagine delle associazioni. Il corso potrebbe portare alla costituzione di un gruppo di lavoro apposito, formato in gran parte da corsisti, che affianchi operativamente l’attività comunicativa delle associazioni. Soggetti coinvolti Le organizzazioni promotrici Amici d’Africa, Associazione Futuro, Da qui a là, Di mano in mano, Gruppo Mission, Il Telaio, Ingegneria Senza Frontiere Parma, La Libellula, Maendeleo Italia, Muoversi, Parma per gli altri, Parma per la vita, Samala Chirundu, Solidarietà Muungano, Amig@s MST Italia, SoBi Sorridi Bimbo Altre organizzazioni partner Colori d’Africa, Il Filodijiuta, Mani onlus, Provincia di Parma Invito Corso di formazione ”Comunicare la cooperazione” 121 La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale Progetto “Sono Mentre Sogno” Inizio progetto: 2006. Fine progetto: giugno 2011. SMS - “Sono Mentre Sogno” è un progetto di Fondazione Cariparma assieme a Caritas Parmense, Forum Solidarietà, Caritas Diocesana di Parma. Risorse destinate Budget totale preventivato 45.192 n.b. quello indicato è il budget che ha gestito Forum Solidarietà, l’ammontare dei fondi dedicati da Fondazione Cariparma a questo progetto sono pari a 1.100.000 Oneri diretti totali nel 2009 45.192 Persone 2 collaboratori impegnati in media 16 ore settimanali per il coordinamento territoriale (circa 768 ore ciascuno) e 1 collaboratore impegnato in media 12 ore settimanali per la supervisione dei contenuti delle azioni (circa 528 ore annuali) Volontari coinvolti 170 volontari per un totale di 1500 ore annuali Le ragioni del progetto Lo scopo principale di SMS è il perseguimento del bene-essere dei giovani, che si è deciso di sostenere attivando una sinergia e una crescita comune fra le numerose risorse che il territorio offre. Il percorso di SMS intende mettere al centro il territorio, la comunità, i luoghi nei quali le persone si incontrano e vivono, per promuovere processi di cambiamento dove adulti e giovani diventano coprotagonisti del loro futuro. In questa ottica di sistema, Forum Solidarietà ha il compito di coinvolgere e coordinare le associazioni di volontariato e di promozione sociale che si occupano di giovani, in particolare adolescenti e preadolescenti; compito che è svolto in modo analogo dal Consorzio Solidarietà Sociale per le cooperative sociali, dalla Caritas Diocesana Parmense e dalla Diocesi di Fidenza per le parrocchie e gli enti religiosi. Finalità generali del progetto sono: – incidere sulle scelte di governo complessivo della comunità; – operare perché si allarghi l’area dei diritti; – dotare le azioni di una qualità di attenzione alle persone. In particolar modo nel 2009 si è posto l’obiettivo di lavorare su due ambiti: la promozione del protagonismo e della partecipazione; l’attenzione alla marginalità, attraverso modalità capaci di non produrre esclusione in un’ottica di lavoro non di assistenza ma di comunità. SMS ha continuato ad operare attraverso 4 filoni di intervento tra loro connessi: Scuola-extrascuola, Officine, il lavoro di strada, il sostegno delle funzioni educative. I soggetti coinvolti Nel progetto sono state coinvolte complessivamente 53 organizzazioni, afferenti a tre ambiti: associazionismo, cooperazione sociale, parrocchie. 31 di queste hanno seguito con continuità di presenza e operatività le varie fasi del progetto: le organizzazioni di volontariato attive sono state 8, 4 le associazioni di altra natura. Le iniziative realizzate e i risultati ottenuti L’anno 2009 si è caratterizzato per la sostanziale messa a regime del progetto SMS, con il consolidamento delle azioni sui territori (tre territori della provincia di Parma, individuabili all’interno dei Distretti sociali di zona di Parma e di Fidenza) e la convergenza verso la collaborazione delle pubbliche amministrazioni. A livello di sistema sono state realizzate una serie di azioni che 122 La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale avevano come destinatari le organizzazioni aderenti, in collaborazione con soggetti esterni al progetto. Nello specifico si tratta di: – un percorso di formazione e di supervisione del gruppo dei coordinatori delle azioni, finalizzato allo sviluppo dei progetti sui territori (coinvolti 13 operatori del progetto e realizzati numerosi incontri di consulenza nei tre territori del progetto); – un’indagine sul rapporto tra ragazzi e nuovi media, con la produzione di un mediometraggio e la partecipazione alla trasmissione televisiva “Il grande talk” (coinvolti 4 gruppi di giovani, circa 40 in totale); – l’accompagnamento consulenziale sulle azioni di progetto, che ha portato a definire con maggiore precisione le azioni progettuali e a rafforzare i legami con altri soggetti del territorio. Rispetto alle attività realizzate, numerose e diversificate, vanno segnalate in particolare le “Officine”, cantieri culturali di partecipazione giovanile, ma anche veri e propri luoghi di aggregazione e conoscenza. Il coinvolgimento dei ragazzi in questi centri si è giovato, verso la fine dell’anno, di uno strumento di protagonismo e comunicazione: RadiOfficina, che nasce come contenitore di idee digitale a supporto dei lavori educativi di prossimità attivati nel quotidiano. Dopo un avvio lento RadiOfficina ha evidenziato la sua potenzialità, anche con soggetti migranti come i fruitori di Samarcanda, sorta di centro interculturale capace di rispondere a disagi attraverso pratiche di accoglienza e integrazione. L’attenzione alla partecipazione ha visto frequenti interventi mirati anche con gli adulti di riferimento che, laddove attivati, hanno prodotto ricadute positive sui giovani e sulle comunità. Le attività con i ragazzi su tutti i territori hanno visto consolidare il modello di lavoro scuola-extrascuola, grazie all’operato degli educatori scolastici e degli operatori degli Sportelli di ascolto. Soggetti coinvolti Le organizzazioni promotrici Agesc, Agesci Fidenza 1, Agesci Fidenza 2, Agesci Sorbolo, Anspi Coenzo, Anspi Colorno, Anspi Diocesana Parma, Anspi Don Bosco, Anspi Sorbolo, Associazione genitori, Associazione Gruppo Amici / Casa di Lodesana, Associazione Mani Colorate, Associazione per Affidi, Azione Cattolica di Parma, Centro AntiViolenza, Centro solidarietà l’Orizzonte, Cesip, Circolo Anspi L’Incontro Sorbolo, Coop Eumeo, Coop Il Ciottolo, Coop. Cigno Verde, Coop. Domus, Coop. Eidè, Coop. Gruppo Scuola, Coop. Il Cortile, Coop. Il Giardino, Coop. La Giunchiglia, Coop. Terra dei colori , Famiglia Aperta, Famiglia Più, Festina Lente Teatro, Fiori Blu, Fondazione Minima Domus, Kwa Dunìa, Leda Legambiente, LiberaMente, Oltretorrente, Parrocchia Corpus Domini, Parrocchia di Cabriolo, Parrocchia di Colorno, Parrocchia di Fontanellato, Parrocchia di Fontevivo, Parrocchia di Noceto, Parrocchia di Parola, Parrocchia di Polesine, Parrocchia di Pontetaro, Parrocchia di Salsomaggiore Terme (S.Antonio), Parrocchia S. Giuseppe Fidenza, Parrocchia San Giovanni Battista, Parrocchia San Leonardo, Parrocchia Sorbolo, Progetto Link, Progetto Oratori, Spazio Shiatsu, Tam Tam, Vagamonde Comuni coinvolti Colorno, Fidenza, Fontanellato, Fontevivo, Mezzani, Noceto, Parma, Roccabianca, Salsomaggiore, Sissa, Soragna, Sorbolo, S. Secondo parmanse, Torrile, Trecasali. Attività alle officine 123 La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale Progetto “Una città per tutti” Inizio progetto: giugno 2009. Fine progetto: dicembre 2009. Le ragioni del progetto Nella realtà del territorio di Parma e provincia, nonostante le apparenze, le persone disabili hanno difficoltà nell’avere condizioni di vita sociale dignitose ed incontrano impedimenti alla propria realizzazione e socializzazione. Risorse destinate Budget totale preventivato 15.196 Oneri diretti totali nel 2009 13.873 Il progetto si propone quindi i seguenti obiettivi generali: – favorire l’avvicinamento della cittadinanza al tema della disabilità, al fine di sensibilizzarla e renderla consapevole della diversa realtà; – riconoscere le problematiche di una persona disabile nella quotidianità, favorendo la collaborazione tra volontari, famigliari ed operatori ed accogliendo altri sguardi sulla realtà; – migliorare alcuni aspetti della vita quotidiana di un disabile anche grazie alla relazione con un animale domestico di proprietà. Persone 1 collaboratore impegnato in media 15 ore settimanali per il coordinamento (circa 390 ore annuali) I soggetti coinvolti Il progetto è stato promosso da 7 organizzazioni di volontariato ed 1 Unione; l’intero gruppo è caratterizzato da una grande disomogeneità, sia in termini di risorse interne che per la tipologia di disabilità rappresentata (sensoriale, motoria o intellettiva). Volontari coinvolti 8 volontari per complessive 350 ore annuali Le iniziative realizzate e i risultati ottenuti Nel 2009 sono state effettuate le seguenti attività: Attività di zoo antropologia assistenziale 124 – percorso formativo “La relazione d’aiuto e il lavoro di cura con persone disabili. Bisogni, aspettative e metodi tra emozioni e il raggiungimento di obiettivi condivisi”: articolato in 4 incontri, partecipativi ed interattivi, di 3 ore ciascuno in un luogo accessibile individuato nel territorio parmense e condotti da una sociologa, gli incontri sono stati rivolti a tutte le Odv promotrici del progetto, alle persone disabili, alle loro famiglie, ai volontari che si dedicano a loro, agli operatori che operano per e con la persona disabile e a tutti coloro che sono coinvolti, nella loro gestione quotidiana. L’obbiettivo dell’iniziativa era di acquisire le competenze necessarie a valorizzare e riconoscere le problematiche di una persona disabile nella sua quotidianità. I partecipanti sono stati 14; – percorso sui benefici relazionali del rapporto tra la persona con disabilità ed un animale domestico di proprietà: è stato realizzato un percorso formativo di zooantropologia assistenziale rivolto alle Odv di Parma e provincia con persone con disabilità psico-fisiche e animali domestici di proprietà per incrementare i benefici relazionali (affettivi) del loro rapporto. L’intero percorso è stato suddiviso in tre fasi: nella prima si sono valutati attentamente i fruitori da inserire nella fase di realizzazione del progetto, nella seconda fase si è svolta una formazione di 12 ore con un veterinario (zooantropologo), ogni volontario individuato ed il proprio animale. La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale Nella terza fase si è realizzata la parte pratica del percorso: sono state coinvolte 6 persone disabili, il loro cane e alcuni familiari e per ognuna sono stati fatti circa 12 incontri di un’ora ciascuno per un totale di circa 60 ore di formazione; – Esagramma, un’orchestra sinfonica come terapia per il disagio psichico e mentale: è stato realizzato un evento di sensibilizzazione a carattere divulgativo/informativo, aperto alla cittadinanza, al fine di trasmettere l’importanza della possibilità di fare esperienze altrimenti inaccessibili a persone in difficoltà: imparare il momento di parlare, di raccontare se stessi, nel gruppo, attraverso la musica e a mettersi in relazione con gli altri. Lo spettacolo sinfonico ha avuto una durata di circa 90 minuti, ed è stato svolto in un importante luogo cittadino in grado di accogliere 40 musicisti, 20 con disagio psichico e mentale e 20 musicisti professionisti. L’evento è stato reso possibile grazie alla collaborazione dell’Agenzia Disabili del Comune di Parma e Università degli studi di Parma – Le ELICHE Servizio per studenti e studentesse disabili e fasce deboli. Soggetti coinvolti Le organizzazioni promotrici Associazione Alba, ANGLAT, Anffas, ANMIC Associazione Nazionale Invalidi Civili, ANMIL Associazione Nazionale Invalidi del Lavoro, Associazione Traumi, Fa.Ce Famiglie Cerebrolesi Associazione provinciale di Parma,UIC. Altre organizzazioni partner Comune di Parma – Agenzia Disabili; Università degli studi di Parma – Le ELI-CHE Sevizio per studenti e studentesse disabili e fasce deboli. Concerto a cura dell’orchestra sinfonica Esagramma 125 La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale Progetto “Volontariamente” Inizio progetto: gennaio 2009. Fine progetto: dicembre 2009. Risorse destinate Budget totale preventivato 32.424 Oneri diretti totali nel 2009 33.004 Persone 1 collaboratore impegnato in media 4,5 ore settimanali per il coordinamento (circa 208 ore annuali) 1 collaboratore impegnato in media 4,5 ore settimanali come progettista responsabile (circa 208 ore annuali) 1 collaboratore impegnato in media 7,5 ore settimanali come responsabile degli aspetti gestionali e amministrativi (circa 364 ore annuali) 1 collaboratore impegnato in media 10 ore settimanali quale Responsabile formazione generale e tutor (circa 480 ore annuali) Volontari coinvolti 29 volontari per complessive 8.162 ore annuali Le ragioni del progetto Il Servizio Civile è l’opportunità messa a disposizione dei giovani dai 18 ai 28 anni di dedicare un anno della propria vita a favore di un impegno solidaristico. Rinforzati dall’esperienza positiva degli anni scorsi, le associazioni di volontariato coinvolte hanno scelto di dar continuità al progetto convinti che il Servizio Civile abbia un forte impatto su: – il giovane che ha l’opportunità di fare un’esperienza di partecipazione alla vita di comunità; – il territorio poiché il Servizio Civile è importante esperienza di costruzione del bene comune, attraverso progetti finalizzati a soddisfare anche bisogni della comunità; – l’organizzazione che accoglie il giovane in Servizio Civile che ha la possibilità, attraverso un meccanismo di arricchimento reciproco, di migliorare grazie al valore aggiunto del ragazzo. D’altra parte il proseguimento dell’esperienza comporta difficoltà burocratiche e organizzative che le associazioni devono affrontare per la gestione dei progetti. A fronte di questa realtà, il progetto si propone di: – affiancare le associazioni nella diverse fasi di gestione dei progetti: l’elaborazione e la presentazione, la selezione dei volontari, la formazione, gli adempimenti amministrativi, il monitoraggio e la valutazione finale; – promuovere nei giovani tra i 18 e 28 anni la conoscenza del Servizio Civile come buona pratica di cittadinanza attiva. I soggetti coinvolti La rete impegnata nell’ambito del Servizio Civile è composta da 20 associazioni di volontariato promotrici del progetto e 4 enti che collaborano nelle varie fasi: – Copesc (Coordinamento Provinciale degli Enti di Servizio Civile di Parma) per la promozione e il monitoraggio; – Provincia di Parma, Comune di Fidenza e Consorzio di Solidarietà Sociale, partner del progetto regionale che riguarda i giovani stranieri; – Corso di Laurea in Servizio Sociale dell’Università di Parma, convenzionato per il riconoscimento dei crediti formativi nei progetti; – Consorzio Forma Futuro, ente di formazione professionale convenzionato per la certificazione delle competenze dei progetti. Le iniziative realizzate e i risultati ottenuti È stato costituito: – un gruppo di lavoro, formato dal settore Progettazione di Forum Solidarietà e dalle organizzazioni interessate, per l’elaborazione e la presentazione di progetti di Servizio Civile; 126 La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale provinciale – un coordinamento per la definizione di tempi e modalità di impiego dei giovani, dei sistemi di monitoraggio, valutazione e criteri di selezione e promozione del bando. È stata realizzata una campagna informativa, promossa in collaborazione con il Copesc (Coordinamento Provinciale degli Enti di Servizio Civile di Parma), che si è sviluppata attraverso: – incontri ed eventi pubblici; – spot pubblicitari in onda su radio e tv locali; – comunicazioni sul web; – conferenze stampa e redazionali sui quotidiani, riviste e periodici locali; – percorsi nelle scuole, giornate di orientamento e incontri presso i Centri di Aggregazione Giovanile. Il colloquio con i giovani interessati alla presentazione della domanda per il bando del Servizio Civile ha rappresentato un momento delicato, che ha consentito di valorizzare attitudini ed esperienze dei candidati attraverso: – il servizio di orientamento nella scelta del progetto con un accompagnamento individualizzato alla conoscenza delle associazioni; – la selezione, la valutazione dell’idoneità dei candidati e l’assegnazione alla sede di attuazione più adatta alle propensioni individuali. Relativamente alla formazione e tutoraggio è stato organizzato: – un percorso di formazione generale dei volontari, sulla base dei moduli tematici e dell’impostazione prevista dall’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, facendo uso di modalità frontali e di tecniche interattive; – una serie di incontri di tutoraggio dei volontari e degli operatori locali di progetto per verificare l’esperienza, il grado di inserimento nell’associazione, la rispondenza del progetto alle aspettative; – un processo di monitoraggio con valutazioni: – ex ante per analizzare i bisogni dei destinatari del progetto e delle sedi operative coinvolte; – in itinere iniziale per raccogliere impressioni sulle attività formative e all’inserimento; – in itinere intermedia per informarsi sull’operatività e le dinamiche relazionali del volontario presso l’associazione; – ex post per analizzare l’efficacia del progetto. Le domande presentate dai giovani per il bando di Servizio Civile sono state 97, a fronte di una disponibilità di 27 posti ( di cui 12 per stranieri), contro le 42 dell’anno 2008 (+ 250%). Le associazioni di volontariato che hanno richiesto ragazzi in Servizio Civile svolgendo le varie fasi predisposte dal progetto con il supporto di Forum Solidarietà sono state 12 come nel 2008. Soggetti coinvolti Le organizzazioni promotrici Croce Azzurra Traversetolo, Centro Antiviolenza, Centro di Aiuto alla Vita, Comunità Betania, Noi Per Loro, Famiglia Aperta, Comunità Girotondo, Comunità il Noce, Coordinamento Pace e Solidarietà, Casa Aperta, Anffas, Va Pensiero, Polisportiva Gioco, Associazione Traumi, Kwa Dunia, Per Ricominciare, Avoprorit, Pozzo di Sicar, Associazione Casa della Giovane, Parma per gli altri Altre organizzazioni partner Coordinamento provinciale enti servizio civile, Provincia di Parma, Corso di laurea in servizio sociale dell’Università di Parma, Consorzio Forma Futuro Foto di gruppo dei ragazzi in Servizio Civile nel corso del 2009 127 Forum Solidarietà Bilancio Sociale 2009 I servizi a supporto della progettazione sociale interprovinciale Premessa I servizi a supporto di progetti di rilevanza interprovinciale, introdotti nel 2004 su iniziativa del Comitato di Gestione dell’Emilia Romagna, hanno la peculiarità di coinvolgere come promotori e destinatari organizzazioni di volontariato – anche riunite in coordinamento o federazione tra loro – di almeno 3 differenti territori provinciali della Regione. Tutte le ipotesi progettuali sono state condivise nel Coordinamento regionale dei Centri di servizio dell’Emilia Romagna; ogni CSV si è fatto carico di alcuni progetti, assumendosi prioritariamente quelli in cui maggiore era stato il ruolo svolto nella fase d’analisi del bisogno e di definizione degli interventi. Forum Solidarietà nel 2009 ha supportato 2 progetti di rilevanza interprovinciale. Ogni percorso progettuale, dalla sua definizione alla sua realizzazione, è stato supportato dal CSV attraverso una figura scelta tra il personale interno che ha svolto la funzione di: – supporto alla progettazione (sia alla macro progettazione che alla progettazione di dettaglio); – consulenza e condivisione nella scelta delle risorse da utilizzare per la realizzazione del progetto e delle modalità di attuazione dello stesso; – condivisione dei parametri di valutazione e monitoraggio; – supporto alla documentazione dell’intero processo; – supporto alla gestione amministrativa; – supporto operativo nella realizzazione delle azioni. 128 La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale interprovinciale Progetto “Radici e Orizzonti” Inizio progetto: gennaio 2009. Fine progetto: dicembre 2009. Le ragioni del progetto Il progetto è promosso dalle 4 associazioni regionali del “dono” Avis, Aido, Admo e Fidas, che hanno individuato nella formazione una modalità idonea a dedicare tempi e modi adeguati per riflettere insieme e confrontarsi su alcuni aspetti fondamentali per la buona gestione di un’organizzazione complessa, quanto quelle che i dirigenti e futuri dirigenti di queste associazioni sono chiamati a svolgere. Le finalità del Progetto erano di: – formare e/o valorizzare i referenti interni dell’associazione che sono responsabili della formazione; – realizzare una sorta di catalogo dell’offerta formativa per le associazioni del dono; – approfondire i valori fondanti del volontariato; – ampliare gli orizzonti del “dono”oltre i confini nazionali. I soggetti coinvolti Le quattro associazioni regionali che si occupano di donazione del sangue, tessuti ed organi. Le iniziative realizzate e i risultati ottenuti – Un percorso formativo sul valore della formazione nelle associazioni di volontariato che ha coinvolto 42 volontari; – 2 percorsi formativi sulla comunicazione e motivazione del volontariato che ha coinvolto 80 volontari; – una “Guida alla formazione di un dirigente associativo”, realizzata per dare uno strumento valido e concreto ai referenti provinciali della formazione; – una ricerca sulla donazione in Europa con l’obiettivo di conoscere la situazione degli altri Paesi europei e migliorare le pratiche delle associazioni di volontariato italiane; – un convegno, atto conclusivo della ricerca sulla donazione in Europa. Risorse destinate Budget totale preventivato 37.369 Oneri diretti totali nel 2009 34.023 Persone 1 collaboratore impegnato in media 3 ore settimanali per il coordinamento (circa 140 ore annuali) Volontari coinvolti Volontari per complessive 675 ore annuali Soggetti coinvolti Le organizzazioni promotrici AVIS Regionale Emilia-Romagna, FIDAS Regionale, ADMO Regionale, AIDO Regionale Altre organizzazioni partner Università di Parma Si ritiene che il progetto abbia portato a: – dotare di maggiori strumenti e quindi rafforzare l’autonomia dei referenti della formazione; – diffondere una “cultura della formazione” fra le associazioni del dono; rilevante al riguardo la buona partecipazione alle iniziative formative da parte dei volontari; – conoscere altre realtà europee riguardo il tema della donazione. 129 La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale interprovinciale Progetto “Kuminda 2009” Inizio progetto: gennaio 2009. Fine progetto: dicembre 2009. Risorse destinate Budget totale preventivato 35.000 Parma Oneri diretti totali nel 2009 34.984 Persone 1 collaboratore impegnato in media 10 ore settimanali per il coordinamento (circa 624 ore annuali) 1 operatore per progettazione impegnato circa 552 ore annuali 1 operatore per comunicazione impegnato circa 416 ore annuali 1 operatore per supporto organizzativo-logistico impegnato circa 260 ore annuali 1 operatore per ricerca e coordinamento volontari impegnato circa 100 ore annuali Volontari coinvolti 50 volontari per complessive 900 ore annuali Le ragioni del progetto L'accesso al cibo, la sovranità alimentare, la possibilità di determinare quantità e qualità dei prodotti alimentari, la necessità di salvaguardare l'ambiente, sono problematiche presenti e rilevanti – in modo e con implicazioni differenti – per il Sud come per il Nord del pianeta. Il numero degli affamati nel mondo sta crescendo al tasso di 4 milioni all’anno ed è arrivato a 820 milioni, il 98% dei quali vive nei paesi del Sud del mondo. Ciò contrariamente agli impegni assunti da 185 paesi di dimezzare il numero degli affamati entro il 2015. A fronte di queste situazioni si sono sviluppate riflessioni, esperienze, realtà, che propongono modelli comportamentali individuali o collettivi innovativi, basati su principi di assunzione di responsabilità, solidarietà, giustizia, integrazione. L’idea di cambiamento di Kuminda si basa su alcune ipotesi condivise dalla rete che promuove il progetto: – occorre ragionare in termini di sovranità alimentare, cioè di possibilità per tutte le comunità di determinare e salvaguardare – nell’ambito di relazioni eque, paritarie ed equilibrate con gli altri territori – le proprie politiche, produzioni e consumi alimentari; – si deve partire dalla capacità dei territori di individuare al proprio interno, anche grazie alle relazioni costruite con gli altri territori, le energie, le competenze, le modalità per realizzare il proprio benessere ed equilibrio economico e sociale, senza prescindere dai limiti ambientali ed energetici del nostro ecosistema; – occorre costruire connessioni e capacità di operare su obiettivi comuni tra le diverse realtà delle nostre reti (Commercio Equo e Solidale, Cooperazione decentrata, Agricoltura biologica, Associazionismo, ecc.), ma anche e soprattutto con settori differenti della società (Istituzioni, Università, Imprese, ecc.); – per ottenere un reale cambiamento in questo senso occorre lavorare su piani diversi ed integrati tra loro: la denuncia delle problematiche e dell’ingiustizia dell’attuale sistema di relazioni tra paesi, la proposta di stili di vita e di pratiche economiche consapevoli, il sostegno alle organizzazioni ed esperienze positive, il cambiamento delle regole legislative e di relazione, ecc.. Gli obiettivi specifici del progetto sono: 1. sensibilizzare e informare i cittadini, stimolando l’assunzione di stili di vita critici e consapevoli; 2. avviare o sostenere percorsi di relazione, conoscenza e collaborazione con comunità del Sud del mondo; 3. sostenere le realtà del nostro territorio che si occupano delle tematiche collegate, rinforzandole e facilitandone la capacità di connessione; 4. avviare percorsi di collaborazione sul territorio con soggetti diversi 130 La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale interprovinciale dalle nostre reti anche in prospettiva di cambiamenti legislativi e amministrativi o per l’avvio di “relazioni virtuose”. I soggetti coinvolti La rete coinvolge un elevato numero di soggetti (di cui 21 promotori del progetto – odv – e 16 partner – Aps e Cooperative sociali) delle province di Parma, Reggio e Ferrara. La maggior parte dei soggetti lavora su ambito locale, mentre due hanno un ambito d’intervento nazionale e regionale. La composizione eterogenea della rete consente ai soggetti di tenersi centrati sul tema del progetto in una costante ricerca, a volte faticosa, di connessione con le specificità della realtà di appartenenza. Le iniziative realizzate e i risultati ottenuti Il festival Kuminda, realizzato tra il 2 e il 18 ottobre 2009, si è articolato su una pluralità di diverse iniziative: – 20 tra seminari e incontri di approfondimento con esperti di ambito nazionale e rappresentanti di reti del Sud del mondo; incontri su casi e aspetti specifici dell’economia solidale, con testimoni e produttori esperti; – presentazione di libri e mostre sul tema; – 4 spettacoli teatrali a tema; – laboratori per bambini a tema; – attività con le scuole: spettacoli, laboratori e incontri con ospiti del Sud rivolti 15 diverse classi scolastiche ; – una fiaccolata “sul diritto al cibo”; – un corso di formazione per insegnanti sul tema. La parte fieristica del festival ha coinvolto 55 espositori e svolto attività di sensibilizzazione informazione verso almeno 7.000 visitatori. Tali attività sono state il frutto del supporto del CSV al progetto attraverso specifiche azioni relative alla progettazione, alla documentazione e comunicazione, al supporto tecnico-logisticoorganizzativo, alla formazione, alla promozione, alla ricerca fondi e volontari. I risultati ottenuti in termin di partecipazione numerica dei visitatori, di qualità degli interventi realizzati e quindi dell’informazione e della formazione realizzata, delle relazioni approfondite tra le oltre 20 organizzazioni coinvolte nel porgetto e gli altrettanti partner e collaboratori locali ed internazionali, della ricerca di connessioni fra i diversi soggetti del territorio impegnati sul tema e la capacità di attivare azioni comuni sono testimoniati dall’intensità del programma realizzato e dalla continuità dei rapporti di partenariato che contraddistingue il progetto. Soggetti coinvolti Le organizzazioni promotrici Gruppo di Acquisto Solidale Fidenza, Legambiente Fidenza, Jambo (PR), Associazione l’Altramarea (PR), Associazione Orizzonti Nuovi (PR), Gruppo Mission (PR), WWF-sezione di Parma, Associazione Kwa Dunia (PR), Associazione Legambiente (PR), Associazione Muungano (PR), Associazione Anna Maria Vallisneri (FE), Gruppo Locale Economie di Comunione (PR), Umanità Nuova Emilia Romagna (Regionale), Associazione Daquialà (PR), Legambiente Fidenza (PR), Mani (PR), Chiama l’africa (nazionale), Associazione Muoversi non commuoversi (PR), Associazione CIWIT (PR), Maison des enfants (PR), Rete Lilliput Reggio Emilia. Altre organizzazioni partner Associazione Botteghe del Mondo (RE), Parmalimenta (PR), Cooperativa sociale Garabombo, Cooperativa sociale Cabiria (PR), Consorzio Solidarietà Sociale (PR), Cooperativa sociale Mappamondo (PR), Cooperativa sociale Il Ciottolo (PR), Cooperativa Ravinala (RE), RTM (RE), Casa de los Ninos (RE), 5 pani e 2 pesci (RE), Lascia un segno (RE), Mirnimost (RE), Progetto Mondo Mlal (RE), Jaima Sahrawi (RE), Arcisolidarietà (RE) 131 Forum Solidarietà Bilancio Sociale 2009 I servizi a supporto della progettazione sociale regionale Progetto regionale di sostegno al volontariato impegnato nella lotta alle “povertà” nuove e tradizionali La realizzazione di un progetto regionale nasce dalla volontà del Co.Ge Emilia Romagna di far convergere gli sforzi e la azioni dei CSV e del volontariato regionale verso un medesimo obiettivo comune al fine di aumentarne l’impatto e la rilevanza nonché di far accrescere il senso di appartenenza e di sviluppare l’identità collettiva del sistema emiliano romagnolo. Si sottolinea il carattere sperimentale di tale progetto, in quanto mai prima d’ora il volontariato di un‘intera regione si era unito per dare vita ad un unico progetto condiviso. Il progetto regionale vuole rappresentare gli sforzi di tutti i territori emiliano romagnoli attorno ad un medesimo tema individuato nella lotta alle povertà. Si fa riferimento in modo specifico alla povertà economica nelle sue forme tradizionali e in quelle più nuove: – le povertà economiche tradizionali riguardano le persone che vivono sotto la soglia di povertà assoluta(anziani con pensioni basse, disoccupati italiani e stranieri) e sono caratterizzate da forme di disagio sociale (mendicanti, extracomunitari, nomadi, tossicodipendenti, ecc.); – le nuove povertà economiche riguardano le persone che vivono sotto la soglia di povertà relativa. Già prima della “crisi” le famiglie che vivono in situazioni di povertà relativa in Italia sono 2 milioni 623 mila e rappresentano l’11,1% delle famiglie residenti; si tratta di 7 milioni 537 mila individui poveri, pari al 12,9% dell’intera popolazione. Quando si parla di povertà assoluta si fa riferimento all'idea della semplice sopravvivenza o a quella di un livello di vita ritenuto minimo accettabile. Sempre alla povertà assoluta ci si richiama anche in un secondo caso, quando invece che alla mera sopravvivenza si fa riferimento ad uno standard di vita che viene ritenuto “minimo accettabile”. I bisogni che più spesso vengono identificati come essenziali sono l'alimentazione, l’alloggio, il vestiario, la salute e l’igiene (talvolta si aggiunge anche la vita di relazione). Questa concezione della povertà – qualificata come “assoluta” e quindi legata a necessità fisiologiche di base – si ricollega a concetti quali i bisogni primari, il minimo vitale, il fabbisogno nutrizionale 132 La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale regionale minimo, la disponibilità di beni e servizi essenziali per la sopravvivenza. In sostanza è “assoluta” in quanto prescinde dagli standard di vita prevalenti all’interno della comunità di riferimento. Una definizione di povertà relativa è correlata agli standard di vita prevalenti all’interno di una data comunità e comprendente bisogni che vanno al di là della semplice sopravvivenza, dipendente dall'ambiente sociale, economico e culturale e che quindi varia nel tempo e nello spazio. Ciò che non bisogna mai dimenticare quando si ragiona in termini di povertà relativa è che la prima operazione essenziale è definire l’ambito territoriale (o sociale) di riferimento, perché è all’interno di esso che si colgono le relazioni di disuguaglianza e quindi di povertà; “ognuno è povero o non povero in rapporto agli altri tra i quali vive”. Queste forme di povertà sono fortemente associata a bassi livelli di istruzione, a bassi profili professionali (working poor) e all’esclusione dal mercato del lavoro: l’incidenza tra le famiglie dove due o più componenti sono in cerca di occupazione è di quasi quattro volte superiore a quella delle famiglie senza disoccupati. E’ la povertà dei non poveri, determinata da un equilibrio socio-economico troppo precario ed altalenante. Per questa progettualità, nel periodo 2009-2011 sull’intero territorio regionale il Co.Ge ha destinato una somma pari a 1.500.000 . I lavori sono iniziati nel maggio 2009 con le fasi di analisi del bisogno, provincia per provincia, per poi procedere al confronto e all’individuazione delle priorità su scala regionale. A luglio 2009 è entrata nel vivo la fase di progettazione prevedendo azioni sia di carattere regionale sia a livello locale. La fase di realizzazione è prevista a partire dai primi mesi del 2010. 133 La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale regionale Progetto “Lotta alle nuove povertà” Inizio progetto: nell’anno 2009 si è realizzata la progettazione, l’avvio ufficiale è avvenuto a giugno 2010 Le ragioni del progetto Il progetto, ideato da 23 associazioni di volontariato in collaborazione con il Centro di Servizi, è inserito all’interno di un più ampio contesto progettuale a valenza regionale e si pone la finalità di contrastare le povertà (vecchie e nuove) attraverso le competenze, gli strumenti e le sensibilità proprie del volontariato, in sinergia con le realtà del pubblico e del privato. Risorse destinate Preventivo biennio 2010-2011 162.814 Parma Oneri diretti totali nel 2009 Gli oneri sono stati assorbiti dall’area progettazione in quanto unica fase prevista nel 2009 Persone nel 2009 2 collaboratori impegnati per complessive 296 ore annuali Volontari nel 2009 24 volontari per complessive 1.152 ore annuali Persone previste nel 2010 2 collaboratori impegnati in complessive 890 ore annuali 2 operatori per la gestione dell’emporio per complessive 2000 ore annuali 4 operatori di comunità per complessive 986 ore annuali 7 facilitatori di gruppo per complessive 270 ore annuali 1 ricercatore per complessive 100 ore annuali 8 formatori per complessive 92 ore annuali 1 supervisore per complessive 32 ore annuali Volontari previsti nel 2010 24 volontari per complessive 3.860 ore annuali 134 A livello locale le associazioni di volontariato hanno deciso di declinare la finalità sopradescritta in tre principali obiettivi: – garantire l’accesso a beni di prima necessità attraverso la creazione di un servizio integrato di accoglienza; – promuovere la costruzione di beni relazionali attraverso azioni di animazione di comunità; – potenziare il lavoro di coordinamento sul tema del diritto alla casa al fine di individuare possibili interventi migliorativi. Le iniziative realizzate e i risultati ottenuti Il 2009 è stato l’anno della costituzione del gruppo di lavoro, della rete di soggetti solidali con il progetto e della progettazione di dettaglio. Nella primavera del 2009 per la prima volta si sono riuniti i referenti di 15 associazioni del territorio locale da tempo impegnate nell’ambito delle povertà e dell’emarginazione adulta. Si tratta di associazioni molto diverse tra loro, per struttura organizzativa, per modalità operative, per tipologie di persone a cui rivolgono la loro azione (persone senza dimora, persone tossicodipendenti, immigrati clandestini, donne in difficoltà, ex detenuti..) e per visione della povertà e dell’emarginazione adulta. L’obiettivo è stato di verificare la possibilità di condividere un percorso comune di lotta e di contrasto alle povertà a partire dalla consapevolezza che i tempi di crisi economica degli ultimi anni hanno ulteriormente impoverito le persone in condizioni di difficoltà e ne hanno creato di nuove, le cosiddette nuove povertà. Le fasi del percorso di crescita del gruppo, che appunto si sono svolte dalla primavera del 2009 attraverso incontri bisettimanali, sono state le seguenti: – diversi incontri di autoformazione al fine di condividere una visione delle nuove povertà, dei bisogni prevalenti nel territorio locale e delle priorità di intervento di cui si possono far carico le associazioni per competenze e ruolo; – una mappatura dei servizi pubblici e del privato sociale attivi sui Distretto di Parma e Fidenza a sostegno di persone e famiglie in difficoltà; tale mappatura ha permesso di predisporre una banca La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale regionale dati comprendente 105 interventi/progetti di 20 soggetti di Terzo Settore e 2 Amministrazioni comunali relativi a 13 tipologie di bisogno (cibo, vestiario, oggetti e mobilio, casa e accoglienza, lavoro, consulenza e integrazione, contributi economici, salute e igiene, cura dei figli, cura dei famigliari adulti, prestazioni professionali, istruzione, trasporto); – l’analisi delle criticità delle modalità di intervento in uso nelle associazioni al fine di focalizzare le aree di miglioramento per un lavoro comune. Tra queste le più evidenti sono: – un utilizzo non ottimale delle risorse disponibili, dovuto al fatto che molte associazioni fanno la stessa cosa in modo non coordinato; – la scarsa integrazione negli interventi realizzati da soggetti diversi, con effetti negativi sull’efficacia; – la necessità di potenziare una cultura della solidarietà e della tutela dei diritti, volta a costituire una comunità solidale e capace di auto sviluppo; – la necessità di implementare il lavoro di costruzione di beni relazionali quali “ammortizzatori sociali” ai rischi di solitudine e emarginazione; – l’individuazione di un progetto operativo nel quale valorizzare le competenze, gli strumenti e le sensibilità proprie di ciascuna associazione. A questo proposito sono state individuate tre direttrici di lavoro: 1) beni primari, 2) beni relazionali, 3) diritto alla casa. Per il primo punto in particolare ha preso corpo un’idea nuova: la realizzazione di un servizio integrato di accoglienza dove, a fianco della fornitura di beni di primi necessità, si ipotizzano spazi e tempi dedicati, in una logica di rete, di raccordo/orientamento con i servizi socio-assistenziali pubblici e privati e di costruzione di relazioni e legami interpersonali. Nell’arco degli ultimi mesi dell’anno 2009 si sono quindi realizzati: – un articolato studio di fattibilità che si concretizza nell’individuazione di esperienze simili nel territorio nazionale e incontrandole per confrontarsi con loro (in particolare si ricorda l’Emporio Caritas di Prato); – la tessitura di una rete di soggetti pubblici e privati a supporto nell’ottica non solo del finanziamento ma della collaborazione e dell’integrazione degli interventi (per esempio si sottolinea la collaborazione con Coop Consumatori per la raccolta punti con l’iniziativa Vantaggi per la Comunità, l’introduzione del progetto all’interno dei Piani di Zona del Distretto di Parma, il coinvolgimento di cooperative sociali e dell’Agenzia della Famiglia del Comune di Parma); – la definizione di modalità di accesso al servizio e la individuazione di un luogo di facile fruibilità per l’allestimento degli spazi. Il progetto nel suo complesso Il 2010 sarà l’anno della realizzazione concreta. Relativamente all’obiettivo di garantire l’accesso a beni di prima necessità si prevede l’avvio di un servizio integrato di accoglienza dal nome Emporio, nel quale saranno presenti un market per l’immagazzinamento e l’esposizione di beni alimentari forniti gratuitamente alle famiglie in Soggetti coinvolti Le organizzazioni promotrici Amici d’Africa, Assistenza Pubblica di Parma, Casa della Giovane, Centro di Aiuto alla Vita, Ciac, Comitati Anziani e Orti, Comitato antirazzista, Comunità Betania, Coordinamento Pace e Solidarietà, Coordinamento prov.le centri sociali, Di mano in Mano, Fondo Provinciale Solidarietà Multisoccorso Parma, gruppo Amici, Il Portico, Il Pozzo di Sicar, L’Anello Mancante, l’Orizzonte, Pane e vita, Per ricominciare, Perché no?, San Cristoforo, San Giuseppe, Solidarietà, Caritas Parmens, Caritas Diocesana di Fidenza, Cooperativa Eumeo. Altre organizzazioni partner Fondazione Cariparma, Coop Consumatori Nord – Est, Piano Sociale di Zona, Provincia di Parma, Comune di Parma. Volontari al lavoro 135 La dimensione sociale I servizi a supporto della progettazione sociale regionale difficoltà economica che verranno abilitate all’utilizzo di una carta a punti, sportelli di informazione-orientamento (ai servizi) – di consulenza, e spazi di aggregazione-socializzazione nella logica di ridurre il rischio di isolamento delle persone. Il servizio è un intervento assolutamente innovativo nel suo genere per il territorio locale. A supporto sono previste azioni di sensibilizzazione al tema della lotta agli sprechi, del recupero di beni in esubero, dei corretti stili di consumo e infine azioni di formazione tecnica e relazionale e azioni di ricerca fondi. Volontari al lavoro Relativamente all’obiettivo di promuovere la costruzione di beni relazionali si prevede la realizzazione di azioni di sviluppo di comunità, prevalentemente nel distretto di Fidenza nell’ottica di una sperimentazione. La scelta del distretto di Fidenza si fonda sul fatto che le Odv presenti hanno maturato una significativa esperienza di lavoro di comunità e che le azioni del sub progetto richiedono forti motivazioni e attitudini a questo tipo di lavoro. Le azioni nel dettaglio sono volte a tessere reti di buon vicinato, capaci di coinvolgere in un processo di sviluppo di comunità soggetti tra loro molto diversi attraverso la creazione di legami di fiducia reciproca. Questo tipo di lavoro si realizza vivendo la strada, il quartiere, in un contatto diretto con i suoi abitanti, per capire e utilizzare consuetudini, usi, modalità di comunicazione e scoprire spazi di vita, luoghi di emarginazione e solitudine. La conoscenza così formata della comunità permetterà di realizzare interventi mirati e condivisi che potranno avere modalità tra loro molto diverse: il laboratorio, la festa, la banca dell’oggetto, la banca del tempo,….. Relativamente all’obiettivo potenziare il lavoro di coordinamento sul tema del diritto alla casa si prevede: – la costituzione e coordinamento di un gruppo di lavoro formato da rappresentanti della Provincia, dei Sindacati e delle Odv, impegnato a confrontarsi sul tema casa in ordine ai criteri di accessibilità, di copertura del bisogno sul territorio, delle diverse emergenze (senza dimora, nuovi disoccupati a rischio di sfratto...) e che avrà un ruolo propositivo nella definizione di possibili interventi a carattere politicoamministrativo; – una ricerca in collaborazione con la Provincia di Parma e con i Sindacati uniti, attraverso la quale si andrà a mappare l’intero universo statistico dei richiedenti contributi per il pagamento dell’affitto della casa. I dati saranno forniti dalla Regione Emilia Romagna con la quale sono già stati presi accordi. L'obiettivo di raccogliere tutti i dati dell'universo statistico permetterà di ottenere dati certi e non probabilistici, e le elaborazioni che ne verranno fatte avranno un impatto in termini di lettura della realtà che non renderanno possibili false interpretazioni. Per questi aspetti la ricerca è unica nel suo genere rispetto a tutte le esperienze precedenti. Queste azioni vogliono essere validi presupposti per garantire la possibilità di mettere a fuoco strategie politiche più mirate, a misura d’uomo, che addirittura potranno anche interessare aspetti diversi dalla casa. 136 Forum Solidarietà Bilancio Sociale 2009 La dimensione ambientale Premessa Lo sviluppo sostenibile, secondo la definizione accettata internazionalmente a partire dalla conferenza di Rio de Janeiro del 1992, è quello sviluppo che “risponde alle necessità del presente, senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie” (Commissione Bruntland, 1987 – UNCED). Tale nozione di sviluppo è maturata nel momento in cui è diventato evidente che l’attuale modello economico, basato sulla crescita continua delle produzioni e dei consumi, non tiene conto dello stato delle risorse ambientali e pone una pesante ipoteca sugli equilibri dell’intero pianeta. Di fronte a questa situazione è di fondamentale importanza l’assunzione di responsabilità e la modifica dei comportamenti ad ogni livello, da quello sovranazionale a quello regionale, da quello comunale a quello individuale. Per questi motivi Forum Solidarietà già da tempo ha posto attenzione agli aspetti ambientali connessi alla sua attività, sia in forma diretta (come il consumo di energia o di acqua) sia in forma indiretta (ovvero influenzabili attraverso politiche incentivanti e disincentivanti verso i suoi interlocutori). 137 La dimensione ambientale Gli aspetti ambientali diretti Forum Solidarietà svolge un’attività prevalentemente di ufficio, quindi con un impatto ambientale determinato soprattutto dal consumo di energia elettrica e termica e di beni di consumo quali la carta. Nel corso del 2009 non ha effettuato investimenti rilevanti in relazione alla gestione del proprio impatto ambientale. Consumi energetici Nelle tabelle sono indicati: – i consumi complessivi di energia elettrica e di energia termica; – i relativi indicatori di performance, calcolati rapportando tali consumi con il numero delle persone che utilizzano sistematicamente la sede di Forum Solidarietà (pari a 18 unità lavorative e la superficie totale della stessa (200 mq di ufficio principale, più 40 mq in due uffici secondari, invariati rispetto al 2008). Per quanto riguarda l’energia elettrica, tra il 2008 e il 2009 vi è stato un aumento dei consumi dell’11%, legato sostanzialmente all’incremento delle attività lavorative. Relativamente alle fonti energetiche utilizzate, dal 2008, oltre all’ufficio principale, anche gli altri due uffici secondari stati compresi nel contratto che Forum Solidarietà ha sottoscritto con EON, un gestore che immette nella rete energia elettrica prodotta al 100% da fonti rinnovabili. Energia elettrica: consumi e indicatori di performance 2009 Energia elettrica (kwh) 16.953 Energia elettrica per unità lavorativa (kWh/n) 1.130 Energia elettrica per superficie (kWh/mq) 71 2008 15.213 1.014 63 Variazione % rispetto al 2008 +11,4% Per quanto riguarda l’energia termica, nell’ufficio principale è installata una caldaia a gas metano, mentre in uno dei due uffici secondari viene utilizzato per il riscaldamento il condizionatore elettrico con pompa di calore e nell’altro secondario viene utilizzata una stufa elettrica portatile. Non essendo possibile scorporare la componente di elettricità utilizzata per il riscaldamento da quella utilizzata per le attrezzature elettriche, nella tabella sottostante si tiene conto dei soli consumi di gas metano. Energia termica: consumi e indicatori di performance 2009 Energia termica da gas metano (in kWh equivalenti) 27.720 Energia termica per unità lavorativa (kWh/n) 1.848 Energia termica per superficie (kWh/mq) 139 2008 24.234 1.616 121 Variazione % rispetto al 2008 +14,4% Consumi di carta Il materiale di consumo quantitativamente più significativo è la carta. Consumi di carta uso ufficio nel 2009 Tipologie di carta Riciclata per fax, copiatrici e stampanti; prestampata 138 kg. 2009 967 kg. 2008 1.500 Variazione % rispetto al 2008 - 35,5% La dimensione ambientale Indicatori di performance Consumo totale di carta uso ufficio per unità lavorativa (kg/anno) Fogli A4 per unità lavorativa al giorno (250 giorni lavorativi) 2009 64,5 52,0 2008 100,0 80,0 Oltre ai quantitativi sopra elencati, Forum Solidarietà consuma carta per la stampa di manifesti, locandine, pieghevoli, brochure e del periodico “Forum notizie” (house organ dell’associazione). Dal 2008 al 2009 si è registrata una diminuzione significativa dei consumi di carta, dovuta in gran parte a comportamenti più accorti nell’utilizzo delle stampe e delle fotocopie. Laddove non necessario infatti i documenti sono stati conservati in formato elettronico (pdf). Inoltre diversi interventi avviati negli anni scorsi sono ormai diventati uno standard: – l’utilizzo di una mailing list per la comunicazione delle iniziative, limitando al massimo l’invio di comunicazioni cartacee; – l’adozione di comportamenti virtuosi, quali il riutilizzo di carta già usata per gli appunti e il lavoro “a video”, anziché su stampati; – l’utilizzo di una fotocopiatrice in grado di fare in modo automatico le fotocopie fronte-retro e dotata di altri dispositivi utili per il risparmio della carta, quali la possibilità di stampare due pagine su un’unica pagina; – la drastica limitazione della stampa di messaggi di posta elettronica. Per diminuire l’impatto ambientale della carta che comunque viene consumata, si utilizza: – in via esclusiva carta riciclata per fotocopie e stampe certificata Der Blaue Engel, Nordic Environmentallabel e Greenpeace; – carta e buste intestate in carta riciclata ottenuta senza sbiancanti e senza coloranti; – carta riciclata ottenuta senza sbiancanti e senza coloranti per la stampa di “Forum Notizie” (5 numeri all’anno dell’house organ, con tiratura di 2.400 copie) e di quasi tutte le proprie pubblicazioni. Variazione % rispetto al 2008 - 35,5% - 35,5% Per motivi pratici nell’analisi dei consumi di carta si è tenuto conto delle quantità di carta acquistate nel corso degli anni 2008/2009, non del numero reale di “fogli” di carta utilizzati, non tenendo così in considerazione l’eventuale giacenza di carta in magazzino a fine anno. Pertanto i valori riportati rappresentano una stima indicativa. Consumo di acqua L’acqua viene utilizzati esclusivamente per gli impianti idro-sanitari. Nel corso del 2009 i consumo sono sostanzialmente invariati rispetto all’anno precedente, difficilmente in futuro sarà possibile migliorare le prestazioni in quanto: – i servizi igienici sono già stati dotati di cassette di cacciata d’acqua a doppio comando che consentono la selezione della quantità d’acqua in base alle effettive necessità; – i rubinetti sono già stati dotati di riduttori di flusso. Acqua: consumi e indicatori di performance Consumo totale anno acqua (mc/anno) Consumo acqua per unità lavorativa al giorno (litri/giorno) 2009 66,0 17,6 2008 65,0 17,6 Variazione % rispetto al 2008 27,5% 27,5% Produzione di rifiuti Già da alcuni anni Forum Solidarietà effettua: – il riciclo delle cartucce di inchiostro e dei toner delle stampanti; – la raccolta differenziata di carta e vetro. Non viene effettuata la 139 La dimensione ambientale Alcuni operatori del CSV si ritemprano in montagna raccolta della plastica in quanto nel quartiere Oltretorrente, in cui è situata la sede del CSV, non sono predisposti punti per la raccolta specifica di tale materiale, nonostante i solleciti di Forum Solidarietà all’amministrazione comunale; – l’utilizzo di fotocopiatrice con drum organico e toner a basso tasso inquinante, certificata con il marchio Blaue Engel; – la consegna dell’eccedenza di manifesti e locandine promozionali ad alcune scuole dell’infanzia che utilizzano il retro per fare disegnare i bambini. Per quanto riguarda l’organizzazioni di eventi pubblici, quali le feste del volontariato e soprattutto la Festa Multiculturale che vede coinvolte in 5 giorni oltre 12.000 persone con la preparazione di oltre 10.000 pasti, si attuano le seguenti misure: – raccolta differenziata di organico, vetro, carta, lattine, plastica ed oli di frittura; – preferenza verso prodotti realizzati in materiale riciclabile e biodegradabile: i piatti, i bicchieri e le posate utilizzate sono in “Mater-bi” o polpa di cellulosa, materie prime derivante da risorse naturali rinnovabili (principalmente mais), che mantengono le caratteristiche della plastica nell'uso, ma sono completamente biodegradabili in un tempo massimo di due/tre mesi. La Festa Multiculturale aderisce al progetto “Ecofeste in provincia di Parma”, promosso dall’ Osservatorio provinciale dei rifiuti che riconosce e incentiva le feste che adottano criteri ecologici. Trasporti Ai collaboratori di Forum Solidarietà viene data indicazione di utilizzare i mezzi pubblici per le trasferte di lavoro, compatibilmente con orari e destinazioni; inoltre viene messa a disposizione una bicicletta per gli spostamenti in città, considerate le distanze relativamente brevi. Gli aspetti ambientali indiretti In linea generale, i fornitori dei prodotti utilizzati da Forum Solidarietà sono individuati secondo i criteri di scelta del “Consumo critico” ossia: preferenza verso aziende piccole e prodotti artigianali, rispetto delle condizioni di lavoro, assenza di lavoro minorile, assenza di produzione d’armi e rapporti con regimi oppressivi. Inoltre Forum Solidarietà fornisce supporto ad alcuni progetti di reti di associazioni a livello provinciale o sovra-provinciali in cui il tema ambientale e dei comportamenti personali e delle aziende è fondamentale. Nello specifico: – Cambio di Stile: vedi fpag.98; – Economia solidale: vedi fpag.102; – Kuminda: vedi fpag.130; – A scuola con il volontariato: vedi fpag.92. 140 Forum Solidarietà Bilancio Sociale 2009 Gli obiettivi di miglioramento La progettualità di Forum Solidarietà, come già più volte segnalato in altre parti di questo bilancio, è impostata con una prospettiva pluriennale. Il 2009 costituisce la prima annualità del triennio 20092011. Le priorità di intervento relative all’azione del Centro Servizi sono state discusse e condivise con il Comitato Paritetico Provinciale, così come previsto dalla legge regionale 12/2005. Di seguito riportiamo: – all’interno di questi, gli obiettivi di miglioramento individuati per l’anno 2009 strettamente connessi con le linee guide strategiche (fpag.14); – la rendicontazione rispetto a quanto conseguito a fine 2009; – gli sviluppi di questi medesimi obiettivi per l’anno 2010. 141 Gli obiettivi di miglioramento INDIRIZZO STRATEGICO: Favorire lo sviluppo delle Odv in ambito organizzativo e gestionale. Problematicità rilevate 1. Necessità di rafforzare le pratiche di accoglienza che permettano alle persone di sentirsi parte di un’identità di gruppo, sapendo che le persone non attraversano le organizzazioni, ma le abitano. 2. Difficoltà ad individuare e perseguire i processi organizzativi che producono capitale sociale all’interno dell’organizzazione. Difficoltà ad individuare e attuare pratiche che permettano ad un’organizzazione di evolvere secondo criteri di sostenibilità. Resistenza ad affrancarsi da un approccio fondato sull’urgenza di risolvere problemi per entrare in quello della progettualità e della costruzione di oggetti di lavoro. 3. Riluttanza a documentare la propria attività non solo per ricercare volontari o fondi, o per fare memoria, ma anche per ricontestualizzare i valori che sono alla base dell’associazione, dando spazio alla riprogettazione e alla progettazione delle proprie attività al fine di renderle più rispondenti al contesto di riferimento. 4. Difficoltà nell’interpretazione ed applicazione della normativa relativa ai processi di accreditamento delle strutture residenziali (L.R. 34/98 e delibera reg 26/2005) che richiede, oltre che specifiche competenze, anche una significativa capacità organizzativa Obiettivi di miglioramento dell’azione di Forum Solidarietà per il triennio 2009-2011 Obiettivi definiti Stato di attuazione a fine 2009 Sviluppi per 2010 a) Potenziamento dei servizi di con- Si tratta dello sviluppo e della ridefini- Mantenere alta la consapevolezza sulenza e formazione sulla gestione zione di servizi già attivi da alcuni anni, delle odv che si tratta di temi fondae valorizzazione delle risorse umane. ma ora più specializzati sulla valoriz- mentali per la vita associativa, sopratzazione delle risorse umane. tutto in proiezione futura. Si veda “Supporto all’organizzazione e allo sviluppo” (fpag.54). b) Potenziamento dei servizi di consu- Anche in questo caso si tratta dello Occorre ancora un investimento signilenza che aiutino le organizzazioni sviluppo e della ridefinizione di servizi ficativo affinché la consapevolezza ad effettuare l’analisi organizzativa già attivi da alcuni anni. In particolare della peculiarità del volontariato di interna e sostengano percorsi di l’accento è stato posto sul ruolo spe- produrre capitale sociale nei contesti ridefinizione. cifico del volontariato di creare capitale in cui opera si radichi nelle odv. sociale nei contesti in cui opera. Si veda “Supporto all’organizzazione e allo sviluppo” (fpag.54) e “Ambito motivazionale-relazionale” (fpag.51). c) Cercare opportunità di finanziamento per le Odv avvalendosi delle possibilità offerte dai bandi UE e attraverso l’istituzione a livello locale di una Fondazione di Comunità. d) Incrementare attraverso idonee iniziative di sensibilizzazione: - il numero di cittadini che appongono la propria firma, in maniera consapevole e informata, per la destinazione del 5 per mille del gettito fiscale a favore delle Odv; - i rapporti con gli imprenditori locali che permettano al volontariato di essere sostenuto come soggetto affidabile ed efficace. e) Fornire supporto ed accompagnamento nei processi di accreditamento, accrescendo le competenze specifiche dei responsabili delle organizzazioni. 142 Rispetto a questi temi nel 2009 è stato fatto meno di quanto programmato. Si veda “Supporto alla progettazione” (fpag.62). Si può parlare di un bilancio soddisfacente rispetto al “5X1000”, mentre si ritengono, pur a fronte di alcune esperienze positive, ancora interlocutori i risultati con gli imprenditori. Il servizio, attivato sperimentalmente negli anni passati per le comunità terapeutiche, ha trovato un positivo riscontro e nel corso dell’anno è stato ampliato alle comunità d’accoglienza. Si veda “Supporto all’organizzazione e allo sviluppo” (fpag.54). Nel 2010, anche in vista di una riduzione delle risorse a disposizione, si ritiene fondamentale un’azione davvero importante che porti a risultati concreti e significativi. Dare continuità alle iniziative già messe in campo per il “5X1000” e intensificare gli sforzi sul versante imprenditori. Poiché l’orientamento della Regione Emilia Romagna è di estendere il processo di accreditamento anche in altri ambiti, si ritiene opportuno implementare sia le competenze che l’organico dell’equipe preposta affinché possa essere in grado di dare risposte complete alle realtà interessate. Gli obiettivi di miglioramento INDIRIZZO STRATEGICO: Favorire il raccordo tra le organizzazioni di volontariato. Problematicità rilevate Pur essendo ormai da anni decisamente sviluppata la propensione delle odv a lavorare in rete tra loro (si veda fpag.90), si avverte nel territorio la necessità di uno sforzo importante attorno alla problematica delle nuove povertà aggravate dalla recente crisi che catalizzi gli sforzi di tutte le realtà attente al tema presenti nel territorio. Obiettivi di miglioramento dell’azione di Forum Solidarietà per il triennio 2009-2011 Obiettivi definiti Stato di attuazione a fine 2009 Sviluppi per 2010 Avviare un percorso in grado di coin- A livello locale le associazioni di vo- Piena attuazione del progetto. volgere tutte le odv interessate a lontariato, che da anni si occupano concorrere al tema della lotta alle di povertà, si sono riunite per dare nuove povertà in grado di: vita ad un coordinamento che, inte- ottimizzare risorse; grando le specificità operative di - superare la frammentarietà; ciascuno e le rispettive reti costruite, - potenziare le capacità di affrontare ha prodotto un’idea che è stata svitemi complessi e comuni; luppata in progetto operativo con- aumentare l’autorevolezza e la cre- diviso con la città e che trova condibilità; senso e collaborazione a livello - arricchire “culturalmente”. istituzionale e di privato sociale. Si veda progetto “Lotta alle nuove povertà” (fpag.134). 143 Gli obiettivi di miglioramento INDIRIZZO STRATEGICO: Favorire il raccordo delle Odv con le istituzioni nonché con le altre realtà del terzo settore. Problematicità rilevate Con l’entrata in vigore della legge 328/2000 le organizzazioni di volontariato hanno l’opportunità storica di partecipare alla programmazione, progettazione, realizzazione ed erogazione degli interventi del sistema locale e dei servizi sociali in rete nonché di concorrere alla definizione dei piani di zona. Le organizzazioni di volontariato però lamentano: 1. Un basso livello di interesse: molte OdV rivolgono prioritariamente la propria attività in settori ed ambiti di intervento ‘distanti’ dall’oggetto di lavoro dei tavoli della programmazione territoriale. Altre – per dimensioni ridotte, limiti organizzativi congeniti, cultura e competenze interne – faticano a prendere parte attivamente a livelli strutturati di confronto analisi e progettazione sociale. 2. Pratiche partecipative poco accoglienti: i rappresentanti del volontariato ai tavoli denunciano una scarsa attenzione alle esigenze, anche di orario delle riunioni, dei volontari. 3. Un alto livello di frustrazione: fra coloro che hanno partecipato attivamente nel recente passato ai Piani di Zona è piuttosto diffuso un sentimento di frustrazione dovuto all’esiguità ed insufficienza delle risorse economiche dedicate, in gran parte già destinate a finanziare la continuità di servizi essenziali o già avviati. A ciò spesso si somma la delusione – in alcuni casi - di non vedere accolto dal livello politico, in tutto od in parte, il lavoro svolto dal tavolo tecnico. 4. Un’overdose di incontri: i volontari denunciano il moltiplicarsi di riunioni, incontri, assemblee (progetti di rete, consulte territoriali e tematiche, ecc..). La somma di questi fattori rende nei fatti “accessibile” ed “interessante” la partecipazione solo ad associazioni medio-grandi adeguatamente strutturate. Obiettivi di miglioramento dell’azione di Forum Solidarietà per il triennio 2009-2011 Obiettivi definiti Stato di attuazione a fine 2009 Sviluppi per 2010 a) Creare una consapevolezza diffusa L’esperienza ha dimostrato che si Dare continuità all’azione intrapresa, sull’importanza della partecipazio- tratta di un obiettivo di lungo periodo attraverso l’attivazione di percorsi ne e sulla conoscenza degli stru- che richiede per il pieno raggiungi- consulenziali personalizzati, modalità menti (modalità, luoghi, tempi) in mento molti sforzi. che si è constatato essere la più cui si esprime. Si veda “Supporto alla proget- efficace per questo obiettivo. tazione” (fpag.62). b) Partecipare in modo attivo e qua- Sono state praticate alcune esperien- Dare continuità all’azione intrapresa, lificato nelle diverse fasi della pia- ze positive, ma il sistema non è an- attraverso l’attivazione di percorsi nificazione sociale e sanitaria del cora sicuramente a regime. consulenziali personalizzati, modalità territorio, dalla programmazione Si veda “Supporto alla proget- che si è constatato essere la più alla valutazione. tazione” (fpag.62). efficace per questo obiettivo. c) Rendere più organico il sistema Sono stati uniformati i modelli di Dare continuità al progetto condiviso delle relazioni tra organizzazioni convenzione tra volontariato ed enti con il Comitato paritetico provinciale di volontariato e pubbliche ammi- locali partendo dallo studio degli ridefinendolo di volta in volta in base nistrazioni, dando uniformità agli strumenti in uso (37 convenzioni, 8 all’esperienza maturata. strumenti che ne formalizzano i delibere di Consiglio o Giunta comurapporti. nale, 65 determinazioni dirigenziali di 15 diversi Comuni). Si veda “La ricerca” (fpag.88). d) Definire modelli di riferimento L’esperienza ha dimostrato che si Dare continuità alla scelta intrapresa attraverso i quali le organizzazioni tratta di un obiettivo di lungo periodo attraverso un articolato calendario di volontariato possano svolgere che richiede per il pieno raggiungi- di iniziative. efficacemente il proprio ruolo e mento molti sforzi. valorizzare le proprie competenze Si veda “Supporto alla progetall’interno del sistema dei servizi. tazione” (fpag.62). Attivarsi affinchè la partecipazione del volontariato ai tavoli del Piano di Zona non si realizzi semplicemente con la presenza di persone elette per andare ai tavoli, ma attraverso la definizione di nuovi luoghi e processi di lavoro, che consentano al volontariato di costruire una posizione comune sui temi che si affrontano. 144 Gli obiettivi di miglioramento INDIRIZZO STRATEGICO: Favorire il raccordo delle Odv con le istituzioni nonché con le altre realtà del terzo settore. Problematicità rilevate E’ un percorso ad ostacoli quello da superare per ottenere la tensione continua a stimolare lo sviluppo, il miglioramento e il cambiamento positivo nelle Odv nonché per sostenere lo sforzo di offrire significative opportunità di crescita a quelle organizzazioni che maturano l’esigenza di ripensarsi in modo complessivo. E’ necessario un sostegno qualificato per supportare le organizzazioni nell’affrontare una fase di ridefinizione che può impattare, anche in modo sostanziale, sul loro percorso determinando un passaggio capace lasciare un segno forte. La difficoltà del lavoro non è tanto il cambiamento in sé, quanto la resistenza iniziale delle Odv ad intraprendere un percorso per: - ridefinire il proprio operato (rispetto alle tematiche, all’organizzazione interna, alle metodologie di lavoro, alle tecnologie); - ridare senso alla propria presenza/azione sul territorio. Obiettivi di miglioramento dell’azione di Forum Solidarietà per il triennio 2009-2011 Obiettivi definiti Stato di attuazione a fine 2009 Sviluppi per 2010 a) Attivare un servizio di accompa- Nel corso del 2009 sono state atti- Dare continuità all’azione intrapresa, gnamento progettuale per soste- vate alcune esperienze positive, com- attraverso l’attivazione di percorsi nere quelle realtà che, pur consa- plessivamente si tratta di un obiettivo consulenziali personalizzati, modalità pevoli dell’urgenza di rinnovarsi, di lungo periodo che richiede per il che si è constatato essere la più necessitano di un supporto signi- pieno raggiungimento ulteriori sforzi. efficace per questo obiettivo. ficativo per adeguarsi all’evolu- Si veda “Supporto all’organizzazione zione della società e rispondere e allo sviluppo” (fpag.54). in modo adeguato al contesto e ai suoi bisogni. b) Attivare e consolidare iniziative di Anche in questo caso nel 2009 sono Dare continuità alla scelta intrapresa formazione e consulenza orientate state attivate alcune esperienze po- attraverso un articolato calendario a far fronte a difficoltà organizza- sitive, complessivamente si tratta di di iniziative. tive interne all’associazione. un obiettivo di lungo periodo che richiede per il pieno raggiungimento ulteriori sforzi. Si veda “Supporto all’organizzazione e allo sviluppo” (fpag.54). 145 Gli obiettivi di miglioramento INDIRIZZO STRATEGICO: Promuovere la cittadinanza attiva. Problematicità rilevate Il volontariato è una delle possibile forme di Cittadinanza Attiva, non l’unica ma sicuramente una delle più importanti e radicate nel territorio. Per permettere la crescita, il consolidamento sul territorio, l’innovazione delle tematiche e delle modalità è fondamentale prodigarsi affinchè il volontariato possa contare su un costante innesto di nuove forze e competenze (volontari) e sulla possibilità di agire in un contesto sociale capace di recepire gli stimoli che provengono dal volontariato stesso. Il volontariato viene da un lungo cammino frutto di radici religiose, ideologiche e culturali da cui attinge identità e forza per progettare il futuro. Si avverte a vari livelli un deficit di tempo e di occasioni dedicate a “ripensare” alla spinta ideale, ai rapporti con la comunità, al ruolo che si vuole avere negli scenari futuri. Obiettivi di miglioramento dell’azione di Forum Solidarietà per il triennio 2009-2011 Obiettivi definiti Stato di attuazione a fine 2009 Sviluppi per 2010 a) Stimolare i cittadini ad intrapren- Come già auspicato lo scorso anno è Dare continuità alla scelta intrapresa dere forme attive di partecipazio- stato mantenuto invariato il numero attraverso un articolato calendario ne sociale con particolare riguardo di sedi di servizio civile operative attive, di iniziative. ai giovani prevedendo forme dif- nonostante la riduzione dei fondi a ferenziate di informazione, for- disposizione dell’ Ufficio Nazionale mazione e sperimentazione. (fpag.126 “Progetto Volontariamente”). Lo sportello “itinerante”, attivato nel precedente biennio, ha operato con continuità nel territorio come da propositi (fpag.60 “People raising”). Varie iniziative sono state attivate nell’ambito dei progetti sociali (fpag.90). b) Potenziare iniziative rivolte alla Sono stati realizzati 3 incontri di Scuola Dare continuità alle iniziative che nel cittadinanza su tematiche vicine di Comunità. Gli appuntamenti sono corso dell’anno hanno riscosso magal mondo delle associazioni di stati occasione di incontro e confronto gior successo e proporre nuove espevolontariato che possano mettere tra tutti i soggetti che, a vario titolo, rienze. in luce tematiche di attualità ma concorrono alla definizione della coancora poco “seguite” dal volon- munità locale, attraverso la riflessione tariato locale (nuove povertà, nuo- sugli aspetti fondativi dell’agire grave dipendenze, minori immigrati tuito e sulla crescita del capitale umano di seconda generazione, ecc.) per impegnato nelle organizzazioni che favorire il dialogo e la progettualità promuovono la cultura del volontariacomune su questi temi. to. Si veda “Ambito motivazionalerelazionale” (fpag.51). c) Promuovere riflessioni di alto livello Si tratta di un obiettivo già del 2008, Dare continuità all’iniziativa organizche coinvolgano terzo settore- ma poi scarsamente perseguito in zando almeno altri 3 appuntamenti. istituzioni-imprese dando continu- quell’anno. Nel corso del 2009 sono ità a livello locale all’esperienza state realizzate alcune interessanti “Scuola di volontariato” già pro- iniziative. mossa a livello regionale da Co.Ge Si veda “Promozione del volontariato” e e Centri di Servizio dell’Emilia- (fpag.85) e le varie iniziative realizzate Romagna. nell’ambito dei progetti sociali (fpag.90). e) Stimolare le Odv locali, ma anche Al perseguimento di questo obiettivo Dare vita ad un’azione più articolata la comunità, ad una riflessione concorre significativamente anche e possibilmente più incisiva. articolata ed approfondita rispetto l’iniziativa “Scuola di Comunità” già a valori fondanti (quali gratuità, descritta nell’obiettivo strategico preservizio, solidarietà, responsabilità, cedente. partecipazione e condivisione) capace di delineare gli orientamenti futuri da una posizione di maggior consapevolezza ed “orgoglio” dell’essere volontari. 146 Questionario di valutazione del lettore Se compilerai il seguente questionario, potrai fornirci utili indicazioni per poter migliorare la prossima edizione del bilancio sociale. Puoi consegnare il questionario a Forum Solidarietà, Borgo Marodolo 11 - 43125 Parma, spedirlo al fax 0521.287154 o per e-mail a: [email protected] Grazie per la collaborazione! 1. Quanto tempo e attenzione hai potuto dedicare alla lettura del bilancio sociale? una lettura approfondita e attenta una lettura rapida, ma completa una scorsa veloce 2. Giudizio sulla leggibilità del testo: si legge facilmente lettura faticosa un mattone Hai qualche suggerimento per migliorare questo aspetto? 3. Giudizio sulla veste grafica: accattivante sobria e decorosa pesante Hai qualche suggerimento per migliorare questo aspetto? 4. Giudizio sui contenuti: quanto rendono l’idea dell’operato di Forum Solidarietà? ottimamente parzialmente per niente Hai qualche suggerimento per migliorare questo aspetto? 5. Giudizio sulla completezza: hai cercato qualche dato/informazione senza trovarlo? sì no se sì, cosa? - Hai altri commenti e segnalazioni da farci per migliorare il bilancio sociale? DATI SUL COMPILATORE Appartenente a: Organizzazione di volontariato socia di Forum Solidarietà Organizzazione di volontariato non socia di Forum Solidarietà Altre organizzazioni di terzo settore Organizzazione ecclesiale Csv Istituzione scolastica o università Organismo di collegamento del volontariato e del terzo settore Ente locale Fondazione bancaria Altro: Territorio di riferimento: Provincia di Parma altro: 149 Forum Solidarietà Bilancio Sociale 2009 Finito di stampare nel mese di luglio 2010 presso Stamperia scrl, Parma Impaginazione e Design: ghillani.com – Illustrazione: Giuseppe Braghiroli Supplemento a Forum Notizie N. 1/2010 Borgo Marodolo 11 - 43125 Parma - Telefono: 0521.228330 - Fax: 0521.287154 - Internet: www.forumsolidarieta.it