Provincia di Bergamo - Settore Politiche sociali Ambito Territoriale dell’Isola Bergamasca e Bassa Valle San Martino Nell’ambito delle iniziative di promozione della cultura dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, il Settore Politiche Sociali della Provincia di Bergamo e l’Ambito Territoriale dell’Isola Bergamasca e Bassa Valle San Martino - in collaborazione con il Centro Servizi Amministrativi di Bergamo, Confcooperative-Federsolidarietà e la Diocesi di Bergamo-Ufficio per la Pastorale dell’Età Evolutiva – organizzano, all’interno di un percorso di informazione e formazione sui temi del bullismo, il Convegno “I BULLI NON SANNO LITIGARE” Imparare i conflitti per trasformare il bullismo. Tale percorso ha origine nell’ iniziativa realizzata nell’anno 2001, che si articolava in una mostra interattiva dal titolo “Bulli e bulle. Né vittime né prepotenti” e nel Convegno “Bullismo. Pensieri e strategie”, del quale sono stati pubblicati gli atti. In quella sede - in considerazione del riconoscimento della complessità e gravità del fenomeno e dell’interesse espresso per una prosecuzione del lavoro sul tema da parte dei moltissimi partecipanti intervenuti - la Provincia si impegnava ad attivare un percorso di attenzione al bullismo, ai fini di una sua migliore comprensione e soprattutto dell’individuazione di strategie di prevenzione, per supportare il processo di crescita di chi subisce e di chi agisce le prepotenze. Il percorso negli anni 2003-2004 si è articolato in diverse proposte: cinque seminari e due interventi formativi. I cinque seminari provinciali, che hanno visto la presenza di circa 500 persone, sono stati aperti alla partecipazione di tutti quanti sono interessati a diverso titolo al tema (amministratori, dirigenti scolastici e insegnanti, educatori, operatori della pastorale giovanile, allenatori, genitori…): ¾ il seminario “Bullismo e prepotenze. La fatica di crescere” del 3 ottobre 2003 finalizzato, a partire da un inquadramento del tema e della sua attualità, a tracciare linee di una strategia preventiva. ¾ I quattro seminari - “Il bullismo tra bambini” (27 ottobre), “Il bullismo tra adolescenti”(6 novembre), “Metodologie di cooperazione educativa” (25 novembre), “Metodologie di educazione relazionale e affettiva” (10 dicembre) – hanno costituito un’occasione di approfondimento del fenomeno in rapporto alle diverse fasce di età e di introduzione su possibili metodologie di intervento. I due interventi formativi, dal titolo “La gestione educativa dei conflitti” e “Lo sviluppo del senso di comunità”, a numero chiuso, sono stati rivolti ad un gruppo ristretto di partecipanti, e hanno avuto come destinatari prioritari i dirigenti scolastici, i docenti di funzioni obiettivo o componenti di commissioni, gli educatori che operano con i minori. Gli interventi, dei quali sono state proposte due edizioni ciascuno, sono stati finalizzati all’apprendimento di metodologie e tecniche di intervento e al confronto di esperienze. Il percorso per l’anno scolastico 2004-2005 ha visto l’attuazione di quattro seminari tematici, di quattro giornate ciascuno, che hanno avuto quali destinatari i docenti e gli operatori che avevano già partecipato agli interventi formativi realizzati nel 2004: ¾ Il consiglio di cooperazione ¾ La ritualità come risorsa nella gestione dei conflitti in classe ¾ Il ruolo dell’insegnante nella costruzione del gruppo/comunità ¾ La gestione emotiva e relazionale del gruppo 1 Relatori e formatori dell’intero percorso 2003-2005 sono stati il dott. Luigi Regoliosi e collaboratori della Società Sistema, il dott. Daniele Novara e collaboratori del Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti di Piacenza. Il Seminario di venerdì 25 novembre ore 15.00-18.00, che già nel titolo evidenzia l’importanza di distinguere con chiarezza il concetto di conflitti e quello di bullismo, ha l’obiettivo di porre a tema della riflessione e del confronto le situazioni di bullismo, di prevaricazione e violenza tra minori – che si evidenziano spesso in episodi che trovano ampio spazio nella scena mass mediatica – di fronte ai quali la tentazione, generata dalla crescente preoccupazione del mondo adulto, è quella di cercare risposte rapide, di inseguire promesse di soluzione “magica”. La necessità invece, ed è questa la scommessa culturale che sta alla base del percorso sulla prevenzione del bullismo, è quella di implementare progettualità che, con la convergenza di soggetti diversi dentro una programmazione territoriale, individuino, quale percorso culturale e di metodo, la costruzione di progetti attinenti l’acquisizione/affinamento di competenze sull’ alfabetizzazione alle emozioni e agli affetti, sulla promozione di relazionalità, sulla gestione dei conflitti. Nella convinzione che questa sia la strada, che semplificazioni e scorciatoie non funzionino e che competa agli adulti – amministratori, insegnanti, educatori, genitori - la responsabilità di intraprendere questa strada. Il Seminario viene realizzato poi a Calusco, e non a Bergamo come le precedenti iniziative, perché si inserisce in un’iniziativa territoriale più ampia e avente carattere di sperimentazione: l’allestimento della Mostra “Conflitti, litigi… e altre rotture”, un’iniziativa dei Comuni dell’Ambito Territoriale dell’Isola Bergamasca e Bassa Valle San Martino uniti attraverso il progetto “L’Isola del futuro – legge 285/97” nella promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Il Seminario quindi, oltre a costituire un’occasione per fare cultura sulla necessità di promuovere competenze di gestione dei conflitti come possibilità di prevenzione reale del bullismo, rappresenta anche un’opportunità per conoscere, comprendere e visitare la Mostra quale strumento pedagogico di lavoro con le classi e con i gruppi di ragazzi, anche al fine di pensare ad una sua riproposizione in altri territori della provincia di Bergamo. Il Seminario si conclude infatti con la visita guidata alla Mostra da parte di Daniele Novara, l’ideatore della mostra stessa, e con la possibilità di acquisire gli strumenti (in particolare il Diario di bordo per i ragazzi e il Libro mastro per i docenti) che consentono il suo utilizzo educativo. In considerazione dell’alto numero di iscrizioni pervenute la sede del Seminario non sarà il Centro Civico S. Fedele, come scritto sui pieghevoli informativi, ma la Palazzina Albini-Italcementi – Via Vittorio Emanuele sempre a Calusco d’Adda. Presso il Centro S. Fedele resta invece allestita la Mostra “Conflitti, litigi…e altre rotture” che sarà oggetto di visita guidata a conclusione del Seminario. Per informazioni e per iscrizioni è possibile far riferimento alla Segreteria Organizzativa presso il Settore Politiche Sociali della Provincia di Bergamo, tel. 035/387385 fax 035/387659 eMail [email protected]. 2 PROGRAMMA Ore 15.00 Saluti delle autorità e apertura dei lavori Bianco Speranza Assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Bergamo Gabriella Plati Presidente dell'Assemblea dei Sindaci dell'Ambito Territoriale Rinaldo Colleoni Sindaco di Calusco d'Adda Pietro Macconi Presidente della III Commissione consiliare sanità e assistenza della Regione Lombardia La gestione dei conflitti a scuola Maria Carla Marchesi Dirigente Ufficio Interventi Educativi Centro Servizi Amministrativi di Bergamo La gestione dei conflitti nei luoghi dei tempi liberi Marco Zanchi Referente Area Minori Confcooperative-Federsolidarietà di Bergamo Don Filippo Vanoncini Referente Ufficio per la Pastorale dell'Età Evolutiva della Diocesi di Bergamo Bullismo: emergenza educativa? Storie di ordinarie prepotenze Luigi Regoliosi Docente di Metodologia della cooperazione educativa e di Psicologia della formazione Università Cattolica di Brescia Gestire i conflitti... per non fare i bulli La Mostra conflitti, litigi... e altre rotture: uno strumento per.... Daniele Novara Direttore del Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti di Piacenza e ideatore della mostra Ore 17.00 Visita guidata alla mostra Moderatore: Silvano Gherardi Dirigente Settore Politiche Sociali della Provincia Scheda sulla mostra MOSTRA INTERATTIVA “CONFLITTI, LITIGI…E ALTRE ROTTURE” 3 L’allestimento della mostra “Conflitti, litigi… e altre rotture” è un’iniziativa dei Comuni dell’Ambito Territoriale dell’Isola Bergamasca e Bassa Valle San Martino uniti attraverso il progetto “L’Isola del futuro – legge 285/97” nella promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. In particolare in questi anni il progetto – attraverso l’azione “Promozione del benessere dei preadolescenti” - si è occupato di preadolescenza attraverso: una Ricerca sul disagio dei preadolescenti (2002) alcune Consulenze e supporti formativi ai singoli progetti comunali / consulte / gruppi di adulti che si occupano di preadolescenti e disagio (2003 – 2004) una Mappatura di tutti i servizi extrascolastici rivolti ai preadolescenti finalizzata alla pubblicazione di un catalogo (2004 - 2005) Per la realizzazione della mostra “Conflitti, litigi… e altre rotture” ai comuni si sono affiancati altri enti: il consorzio di cooperative Solco Priula con la sua associata cooperativa sociale L.I.N.U.S., il Settore Politiche Sociali della Provincia di Bergamo, il Centro Servizi Amministrativi (ex Provveditorato) attraverso il Polo Educazione alla Salute dell’Istituto Comprensivo di Almenno San Bartolomeo ed il comune di Calusco d’Adda. Inoltre l’allestimento di questa mostra si integra all’interno di un’attenzione e di un progetto formativo più generale a livello provinciale (attuato dalla Provincia di Bergamo – Settore Politiche Sociali in collaborazione con il CSA-ex provveditorato) sul tema della prevenzione di fenomeni critici che attengono le dimensioni relazionali, dei quali il bullismo è una delle manifestazioni più eclatanti e diffuse. La scelta di uno strumento come la mostra “Conflitti,litigi…e altre rotture” del Centro Psico Pedagogico per la Pace risponde, semplificando, ad alcuni ordini di considerazioni: ¾ la necessità di costruire/arricchire la strumentazione, fortemente carente sul piano pedagogico, su questi temi ¾ la possibilità di disporre di uno strumento già sperimentato e corredato da materiali accessori ¾ la volontà di fare una proposta diretta ai ragazzi preadolescenti sul tema del loro benessere sociale e relazionale. Un po’ di storia della mostra La mostra interattiva è stata realizzata da un'équipe del Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti (CPP) coordinata da Daniele Novara. Dopo due anni di lavoro è stata inaugurata nell'autunno del 1999 a Udine e a Genova, in collaborazione con le rispettive Amministrazioni Comunali. Nel 1999 è stata allestita anche a Vigevano mentre nel 2000 la mostra ha sostato nelle città di Carpi (MO), Casalecchio di Reno (BO), e Ravenna. Nel 2001 le città ospiti sono state Bari, Venezia, Senigallia (AN) e Rimini, sempre in collaborazione con le Amministrazioni locali. Nel 2002 la mostra ha raggiunto Collegno (TO), Piedimonte San Germano (FR), Valenza (AL), Rozzano (MI), Arosio (CO) e Ferrara, seguita da Chiavenna (SO), Piacenza, Cinisello Balsamo (MI) Vigonza e Vigodarzere (PD) nel 2003. Una copia della mostra è stata acquistata dal Governo del Canton Ticino (Svizzera) e viene allestita a rotazione nelle Scuole Cantonali. I contenuti I conflitti sono una risorsa. Coi conflitti si cresce: nei conflitti si diventa grandi. Questo in poche parole il senso della mostra interattiva Conflitti, litigi e altre rotture ideata e promossa dal Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti di Piacenza. La mostra sta girando l’Italia, rivolta ai ragazzi e alle ragazze dagli undici ai sedici anni, 4 con grande successo e grande interesse da parte dei giovani partecipanti, che hanno potuto, attraverso giochi e attività varie, entrare nel vivo di questa fondamentale componente della vita umana che è il conflitto, cercando di capirne la natura e di migliorarsi sotto il profilo del proprio approccio alle situazioni conflittuali. Il percorso, che si snoda lungo nove tappe, viene compiuto dai ragazzi e dalle ragazze divisi in gruppi di quattro. All’ingresso della mostra interattiva i ragazzi e le ragazze vengono accolti dagli animatori, che raccontano loro la storia di due porcospini (vedi allegato) con l’aiuto di un raccontastorie a rotolo figurato. Quindi ricevono il “diario di bordo”, un libretto di quaranta pagine che costituisce una sorta di bussola per orientarsi nei meandri della mostra interattiva. Ogni gruppo comincia dunque a fare il percorso, che comprende tre sezioni: che rottura quando le cose non vanno me la cavo così si può fare meglio e rappresenta una progressiva presa di coscienza della conflittualità, di come la si gestisce, e di cosa fare per migliorare. La mostra si conclude con un momento finale in cui i ragazzi danno una valutazione del loro modo di gestire i conflitti e lasciano una nota agli organizzatori della mostra, utilizzando una cassetta delle lettere appositamente predisposta. Anche per gli insegnanti è previsto uno strumento di lavoro che potranno utilizzare successivamente nelle classi: il “libro mastro”, un libretto con ulteriori attività didattiche da realizzare nelle aule scolastiche. È la prima mostra sul conflitto che viene realizzata interamente in Italia, ideata da un’équipe del Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti, condotta dal direttore Daniele Novara, pedagogista. La mostra rappresenta quindi un’occasione unica, anche a livello europeo, per affrontare in maniera diversa un elemento, quello del conflitto, che troppo spesso viene sovrapposto, semanticamente, alla guerra e alla violenza. La mostra insegna innanzitutto che “conflitto” e “violenza” sono due concetti antitetici, e che spesso la violenza nasce come tentativo di sopprimere il conflitto, ossia la divergenza e la differenza. La mostra s’inserisce all’interno di un grande progetto di alfabetizzazione ai conflitti perseguito da undici anni dal Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti di Piacenza, il cui primo scopo mira ad aiutare le persone a stare nel conflitto, ad accettarlo, a viverlo come esperienza di crescita e non come minaccia distruttiva. Destinatari Tutti i ragazzi delle classi quinte della Scuola Primaria (elementare) e delle tre classi della Scuola Secondaria di Primo Grado (media) dei 24 comuni dell’Isola Bergamasca e Bassa Valle San Martino oltre all’Istituto Comprensivo di Almenno San Bartolomeo. Nel fine settimana è aperta liberamente al pubblico. Ad oggi hanno aderito più di 70 classi per un totale di circa 1.500 alunni. I soggetti coinvolti Comuni dell’Ambito Territoriale dell’Isola Bergamasca e Bassa Valle San Martino (ente titolare, finanziatore e garante del progetto L’Isola del futuro – L.285/97 azione “Promozione del benessere dei preadolescenti”) Istituto Comprensivo di Almenno S. Bartolomeo - Polo dell’educazione alla salute del CSA provinciale (co-progettatore, garantisce la segreteria organizzativa facendosi carico della promozione dell’evento ai docenti) Consorzio Solco Priula (finanziatore dell’iniziativa in collaborazione con la Fondazione della Comunità Bergamasca) 5 Cooperativa Sociale L.I.N.U.S. (ente gestore con ruolo di coordinamento sia a livello organizzativo che di gestione) Comune di Calusco d’Adda (ospita l’iniziativa e collabora attivamente all’organizzazione generale dell’evento) Provincia di Bergamo – Settore Politiche Sociali (garantisce la continuità con le iniziative formative provinciali e organizza il seminario del 25 novembre) Fondazione della Comunità Bergamasca (ha messo a disposizione dell’iniziativa un contributo a fondo perduto a parziale copertura dei costi) Alcuni volontari del paese di Calusco in particolare per le aperture del sabato e della domenica (li ringraziamo di cuore per la disponibilità!). Iniziative correlate - seminario provinciale “I BULLI NON SANNO LITIGARE – imparare i conflitti per trasformare il bullismo”: venerdì 25 novembre 2005 ore 15,00 – 18,00 - work shop artistico-espressivo sul tema del conflitto gestito da Laura Morelli; sarà attivo tutti i giorni (in base richieste delle scuole) - corso di formazione per insegnati sul tema del conflitto: i primi due incontri si sono tenuti a Villa Tasca a Brembate il 14 e 28 novembre dalle 15 alle 18 tenuti dagli esperti del Centro Psico Pedagogico per la Pace. Hanno aderito più di 50 insegnati di scuola elementare e media Note organizzative Sede: Centro Civico San fedele di Calusco d’Adda durata: dal 4 novembre al 10 dicembre 2005 orari: sabato e domenica dalle 15,30 alle 18,30; negli altri giorni su prenotazione telefonando allo 035.54.83.99 L’accesso alla mostra è libero per tutti. Referente organizzativo: Marco Zanchi – consorzio Solco Priula – cooperativa sociale L.I.N.U.S. tel. 335.22.17.31 - [email protected] 6