Prova fucili a canna liscia |
Benelli Raffaello Crio calibro 20
Eleganza
senza peso
di Alex Guzzi
L
a nascita del semiauto Raffaello Crio,
quattro anni or sono, venne accolta
dalla stampa specializzata con curiosità, ma senza la dovuta considerazione
per il significato tecnico in esso contenuto. Molti pensavano, infatti, che la
soluzione di un innovativo trattamento
termico delle canne fosse un supporto
importante ma non decisivo, rilevante
soprattutto sul piano della comunicazione
promozionale.
Noi parlammo, invece, forse per innato
ottimismo, di una nuova era, dell’apertura
di una nuova filosofia costruttiva per
Benelli. La realtà di oggi conferma e
supera le nostre previsioni, mettendo in
evidenza una estesa evoluzione tecnologica e lasciando prevedere una ulteriore
razionalizzazione della produzione.
❰COME NASCE UN BENELLI
Urbino, fine 2005. La Benelli, che pure
abbiamo visitato solo pochi mesi fa, non
è neppure vagamente riconoscibile. Su
un’ampia superficie dello stabilimento sono
in corso grandi lavori strutturali, a tappe
forzate, per dotare l’azienda di un magazzino organizzato e razionalizzato in modo
avveniristico, completamente automatizzato. Ma l’alta tecnologia non è solo in
questo segmento: mentre i lavori della
sezione magazzino sono in corso, nei
reparti produttivi la rivoluzione è in atto
con nuove isole automatizzate e inediti
trattamenti dei metalli. Le carcasse dei
semiautomatici e gli otturatori escono
ormai perfettamente finiti da robot in
grado di intervenire dalla fase del semilavorato in poi, svolgendo una sequenza di
operazioni raffinate finora affidate
all’uomo. L’assemblaggio degli otturatori
Abbiamo provato
in anteprima la versione
in piccolo calibro
del più tecnologico tra
i semiautomatici
Benelli, caratterizzato
da canne trattate
a bassissime
temperature e da
lavorazioni robotizzate.
Immediato il feeling,
al tiro è promosso
a pieni voti
è anch’esso automatizzato e questa
sezione sarà ulteriormente potenziata per
il 2006. La tecnologia criogenica (trattamenti a bassissima temperatura) abbraccia
su scala sempre più ampia canne e strozzatori, su cui l’effetto del freddo è ritenuto
stabilizzante nell’eliminazione delle tensioni interne dell’acciaio.
Nel contempo si è puntato molto su altri
trattamenti termici (ad altissime temperature) per stabilizzare secondo altre esigenze gli acciai rendendo operativi nuovissimi forni a olio e a gas che intervengono su diverse componenti delle armi.
Questa premessa sull’attualità Benelli è
indispensabile prima di entrare nello specifico di un fucile come Raffaello Crio calibro 20, primo modello nato alla luce del
potenziamento tecnologico e produttivo
degli ultimi mesi. Non si tratta di enfasi
della modernità, ma di differenze qualitative sostanziali che si esprimono in fatti
concreti: basti osservare, a titolo esemplificativo, che il “rodaggio” dei semiautomatici, fino allo scorso anno ritenuto indispensabile, è stato superato con l’ulteriore
riduzione delle tolleranze e che, attualmente, la prova di sparo ha un mero
significato di controllo finale.
❰VISTO DA VICINO
La linea del Raffaello Crio Benelli
è ormai familiare a tutti: derivato
dal collaudato Raffaello, ma più
scintillante e rigoroso nelle linee
estetiche, è un fucile di grande
modernità con qualche misurata concessione alla tradizione,
nell’equilibrio generale e nei
La bindella ventilata è realizzata in fibra di carbonio ed è vincolata alla canna per mezzo di guide a coda di rondine. È presente una sola vite anteriore,
in volata, questo consente alla bindella di scorrere sulle guide della canna in conseguenza della dilatazione termica di quest’ultima.
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Il Benelli Crio calibro 12, presentato nel 2001, ha generato un illustre discendente, la versione in calibro 20.
Trattamenti e lavorazioni ad alta tecnologia per un’arma snella ed elegante, ma soprattutto funzionale.
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Prova fucili a canna liscia | Benelli Raffaello Crio calibro 20
legni, sempre apprezzabili per il contrasto
creato tra le tinte calde dell’essenza e la
freddezza delle superfici metalliche. La
versione in calibro 20 aumenta l’eleganza
e aggiunge leggerezza a un fucile già
accattivante. La cassa è satinata e nichelata, in bel contrasto con il coperchio brunito e l’innovativa guardia in polimero nero
dal disegno ergonomico molto originale.
Il cuore meccanico dell’arma è la collaudata azione inerziale a testina rotante
(Benelli system) che ha reso celebri nel
mondo i semiauto della Casa di Urbino,
ma l’ulteriore raffinatezza costruttiva raggiunta nella lavorazione ha ridotto le tolleranze dei pezzi e i giochi delle parti in
movimento, portando la cinetica a un
livello di esasperata precisione e scorrevolezza. La canna del modello tra le nostre
mani è lunga 650 mm, ma è disponibile
anche la versione di 610 mm, in entrambi
i casi con bindella in carbonio, ventilata a
ponticelli larghi, con mirino incastonato in
materiale plastico fluorescente. La canna,
proveniente da trattamento criogenico
con 24 ore di permanenza a temperatura
inferiore a –100 gradi centigradi, è predisposta per l’adozione di strozzatori a scomparsa, anch’essi provenienti dal ciclo di
trattamento criogenico, oppure strozzatori
interni-esterni.
I legni in noce di qualità Super presentano
finitura opaca e zigrinatura fine eseguita
a mano: il calcio è a pistola accentuata,
con calciolo in gomma piena. Come in tutti
i semiauto della Casa di Urbino, nel Raffaello Crio calibro 20 tra calcio e carcassa
è frapposta una piastrina distanziale:
Sopra: dettaglio della
carcassa del Benelli
Raffaello Crio calibro
20. In evidenza il logo
realizzato al laser
e il cut-off che sporge
dalla parte inferiore,
sul lato destro
del ponticello.
A sinistra: particolare
dell’espulsore a
puntone elastico posto
sul prolungamento
della culatta.
Il gruppo di scatto con
guardia in tecnopolimero
di innovativo design.
Si nota l’indicatore rosso
del pulsante della sicura,
posto trasversalmente
dietro al grilletto.
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questa è disponibile come optional (la
dotazione di serie prevede solo la piastrina
variazione piega 64 mm) in kit completo
con spessore e disegno in grado di variare
la piega al tallone (da 55 mm di serie a 45,
50, 60 e 64 mm) e la derivazione a richiesta del tiratore.
❰IL FUCILE IN MANO
La leggerezza è confermata dalla bilancia,
che fa registrare 2.540 grammi, ma la bilanciatura notevole del Raffaello Crio in calibro minore accentua la sensazione di peso
contenuto. L’imbracciatura è immediatamente facile e fluida, il fucile sale bene alla
spalla senza impuntature, grazie al disegno
arrotondato del calciolo e si assesta subito,
allineandosi al bersaglio. Il brandeggio è
agile ma solido, senza necessità di correzioni nello spostamento rapido destrasinistra. L’impugnatura del calcio e la
sagoma dell’asta corrispondono bene
all’anatomia della mano, consentendo una
presa istintiva e sicura.
Lo smontaggio è semplice e veloce e in
pochi secondi il Raffaello Crio
calibro 20 è disassemblato sul Il guidamolla e l’alloggiamento della molla
tavolo davanti a noi. L’essenzia- di recupero sono in acciaio inossidabile che
lità del sistema Benelli è anche scongiura la corrosione in conseguenza
di un utilizzo gravoso (pioggia, neve eccetera).
il segreto della sua efficienza e
della minima manutenzione
richiesta dai semiauto di Urbino: a distanza
di decenni dalla sua introduzione sul mercato non possiamo fare a meno di ammiA chi è indirizzato: Raffaello Crio calibro 20 è un fucile per il cacciatore sicuro di sé: linea
rare il design sobrio e modernissimo del
snella ed elegante, azione veloce, meccanica di grande affidabilità unite a grande agilità
gruppo di scatto e dell’otturatore. Ossernel brandeggio e facilità nell’imbracciatura improvvisa
viamo i dettagli della cassa satinata e
Cosa richiede: è un fucile preciso e stabile, che non concede
nichelata, con logo e scritte realizzati in
errori, ma premia l’abilità del tiratore
ottima definizione al laser all’interno del
Perché comprarlo: per il rapporto prestazioni/prezzo,
ciclo di lavorazione del pezzo monolitico,
per il prestigio del marchio, per la modernità delle soluzioni
una raffinatezza che pochi produttori postecniche, per l’alto profilo estetico
sono vantare. Si apprezzano l’accuratezza
Con chi si confronta: il competitor più prossimo in calibro
costruttiva della canna, la precisione del
20 è… in Casa Benelli con il Montefeltro 20 E, ma ben
recesso mediante il quale va a innestarsi
posizionato è anche il Breda Astro (inerziale) mentre sono
sul coperchio della cassa, la totale assenza
più distanziati il Marocchi Ata Tecno e il Breda Altair,
entrambi a presa di gas e perciò meno snelli nella linea.
di gioco. La bindella è ventilata in fibra di
carbonio, inserita a coda di rondine, per
non condizionare in alcun modo la deforSopra: l’otturatore
mazione per distensione della canna.
a testina rotante
Abbiamo con noi la serie completa di
(Benelli system),
strozzatori Criochoke (la dotazione di serie
anima della cinetica
comprende soltanto i modelli cilindrico e
del Raffaello
Crio calibro 20.
***), realizzati con la stessa tecnologia del
freddo da cui viene la tempratura delle
A sinistra: dettaglio
canne: ne proviamo il montaggio in predella parte inferiore
visione di adottarli nella prova di tiro.
della carcassa. Ben
Per chi vuole comprarlo
❰LA PROVA DEL FUOCO
Allo sparo il Raffaello Crio calibro 20 si
presenta molto bene. Solido, lineare, senza
strappi né colpi secchi alla spalla, il fucile
espelle e riarma con gran velocità, rendendo davvero difficile all’occhio seguire
la sequenza di espulsione dei bossoli. La
percussione è centrale e costante e nessuno dei bossoli espulsi presenta defor-
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visibile la cucchiaia
di alimentazione,
in acciaio inox.
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Prova fucili a canna liscia | Benelli Raffaello Crio calibro 20
mazioni o segni sul fondello che denotino
imprecisioni di estrazione ed espulsione.
Il mirino rosso fluorescente è ben visibile
e ci invoglia a tentare anche qualche tiro
a distanza. Potendo testare il fucile nel
tunnel Benelli, attrezzato per programmare
con esattezza la distanza del bersaglio,
abbiamo quindi voluto eseguire una prova
a 35 metri e successivamente a 45 metri.
A chi di fucili parla senza provarli direttamente, forse 45 metri sembrano una misura
come un’altra. In realtà, sia a caccia sia in
pedana si tratta di una distanza notevole
e non solo in termini di prestazioni, ma
anche relativamente alla capacità di identificare un bersaglio nitidamente. A 45
metri, dopo un paio di colpi di prova con
strozzatura *, indispensabili per “centrare”
esattamente la placca, abbiamo realizzato
rosate molto interessanti, arrivando a mettere nel cerchio di 750 mm di diametro
Riassumendo
Sopra: dettaglio
dell’innesto
con la bindella,
posto poco oltre la
camera di cartuccia.
A sinistra: sulla mezzeria
della bindella
è presente un secondo
mirino puntiforme
per la collimazione.
Estetica: curato nei dettagli, immagine
vincente
Meccanica: collaudata, solida, molto
scorrevole e precisa
Brandeggio: docile, stabile anche
in sequenza veloce
Finiture: standard piuttosto elevato,
legni di qualità superiore, canne ad alta
tecnologia (trattamento criogenico)
Prezzo: interessante, commisurato
alle prestazioni.
ben 278 pallini, cioè il 69% dei 394 contenuti nelle Fiocchi Gfl 20, con densità
costante anche per i pallini appena fuori
del cerchio. Sparando diversi colpi in successione abbiamo potuto rilevare che la
spalla non risentiva affatto del rinculo del
Raffaello Crio calibro 20, pur trattandosi
di un’arma decisamente leggera.
Abbiamo, infine, alternato cartucce con
cariche diverse senza rilevare differenze
avvertibili nel funzionamento, nel riarmo
e nell’espulsione.
Gli strozzatori. In alto quelli di tipo interno-esterno, bruniti, in basso la
serie completa di Criochoke a scomparsa, ottenuti con tempra criogenica.
A sinistra: la vista intera consente di apprezzare l’eleganza
delle linee sottili della carcassa e dell’astina e il bell’equilibrio stilistico
tra parti metalliche nichelate e l’essenza venata di calcio e asta.
❰PUNTEGGIO PIENO
Abbiamo seguito l’intero percorso del
Raffaello Crio calibro 20, dalla costruzione
dell’otturatore e della carcassa al montaggio delle canne passate per il trattamento
criogenico, per finire ad averlo tra le mani
con la canna rovente per i colpi sparati. Il
fucile è bello, assai più del corrispondente
modello in calibro 12, grazie alla maggiore
sottigliezza di cassa, astina e canna, enfatizzate da una linea piacevolmente filante.
Tecnicamente e meccanicamente gemello
del Raffaello Crio calibro 12, il nuovo fucile
si avvale di una costruzione ancora più
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raffinata, grazie alle tolleranze minime
consentite dalle nuove lavorazioni interamente automatizzate. Se all’occhio il fucile
convince immediatamente, in mano il
nuovo semiauto si è rivelato facile, capace
di dare quella sensazione di confidenza
immediata che solitamente si ha solo con
il proprio fucile di fiducia. Sicura e fulminea
l’imbracciatura, facile il brandeggio, ottima
la prestazione balistica, equilibrata la sensazione alla spalla. Un cenno speciale
merita la linearità del rinculo, che ci ha
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Benelli Raffaello Crio calibro 20
scheda_tecnica
Produttore: Benelli armi spa, via
della Stazione 50, 61029 Urbino (Pu),
tel. 07.22.30.71, fax 07.22.32.74.27,
www.benelli.it
Modello: Raffaello Crio 20
Tipo: fucile semiautomatico con
chiusura geometrica a svincolo
inerziale, otturatore rotante
Calibro: 20/76, può sparare tutte
le cartucce 20 a norma Cip
Scatto: pacchetto estraibile, carico
compreso tra 22 e 28 N, sicura
manuale a traversino con indicatore
rosso di sparo, sicura automatica
contro lo sparo a raffica e lo sparo
a otturatore non in completa chiusura,
cut-off al serbatoio; guardia del
gruppo di scatto injection moulded
in tecnopolimero
Carcassa: satinata e nichelata
bianca, macchinata da trafilato in
lega di alluminio, gruppo otturatore
macchinato da trafilato in acciaio
e cromato a spessore
Legni: in noce Super,
con finitura opaca
Calcio: a pistola con zigrini manuali
Asta: tipo caccia con zigrini manuali
Dimensioni: lunghezza 1.190 mm
con canna di 650 mm (25”), lunghezza
calcio 360 mm, piega nasello
(di fabbrica) 35 mm, al tallone 55 mm
con possibile variazione (opzionale)
40/50/60 mm e deviazione dx/sin
3/4 mm
Peso: 2.540 g (con canna di 650 mm)
Serbatoio: tubolare a 2 colpi 20/76
con riduttore
Canne: martellata con anima cromata
sottoposta a a tempra criogenica (24
ore a temperatura oltre i –100° C),
con lunghezza 610 e 650 mm, dotate
di bindella ventilata in fibra di
carbonio e mirino fluorescente
incastonato; strozzatori interni
Criochoke in acciaio criogenico, cyl e
*** , abilitati per l’uso di pallini in
acciaio, opzionali strozzatori interni
Criochoke *, **, ****, strozzatori
interni-esterni *, **
Accessori di serie: valigetta Abs,
strozzatori cyl e *** con chiave,
piastrina di variazione piega 64 mm,
magliette portacinghia, manuale
d’uso, flacone olio Benelli
Prezzo: 1.800 euro, Iva inclusa
La prova in placca
strozzatura***
46
48
40
26
30
29
20
39
Cartucce impiegate:
Fiocchi Gfl 20 piombo 8
Totale pallini per
cartuccia: 394
Distanza: 35 metri
Strozzatura: ***
Percentuale di pallini nel
cerchio di 750 mm: 69%
pari a 278 pallini
Percentuale di pallini nel
cerchio esterno:
62,2%, pari a 173 pallini
Percentuale di pallini nel
cerchio di 375 mm: 37,8%,
pari a 105 pallini
Distribuzione: omogenea
permesso, anche con appoggi di fortuna,
di ottenere rosate particolarmente “centrate” con approssimazione di un paio di
centimetri dal centro del bersaglio.
Insomma, Raffaello Crio calibro 20 passa
la prova, facendo segnare percorso netto
e punteggio pieno, senza lasciare la minima
ombra e posizionandosi come uno dei
migliori fucili moderni da caccia del
momento. Benelli si è sempre differenziata
dagli altri fabbricanti d’armi per la parsimonia con cui ha prodotto fucili nel calibro
Benelli Crio cal.20.indd 7
strozzatura *
28
33
10
12
18
17
36
minore: al 20 sono stati, infatti, destinati
pochi modelli dall’immagine vincente e
molto positiva. Oggi Raffaello Crio calibro
20 si colloca al vertice di questa piccola
famiglia aristocratica, primo per soluzioni
tecniche, modernità di design ed estetica.
Anche se il grande palcoscenico dei
semiautomatici Benelli resta il mercato
statunitense, riteniamo che il nuovo
semiauto nel calibro minore abbia tutti i
numeri per piacere e affermarsi anche sul
mercato italiano.
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Cartucce impiegate:
Fiocchi Gfl 20 piombo 8
Totale pallini
per cartuccia: 394
Distanza: 45 metri
Strozzatura: *
Percentuale di pallini
nel cerchio di 750 mm:
45% pari a 181 pallini
Percentuale di pallini nel
cerchio esterno: 68,5%,
pari a 124 pallini
Percentuale di pallini nel
cerchio di 375 mm: 31,5%
pari a 57 pallini
Distribuzione: omogenea
Il direttore di Armi e Tiro,
Massimo Vallini, alla
prova del Crio 20 all’interno
del balipedio Benelli.
A sinistra: le piastrine distali,
mediante le quali è possibile
personalizzare piega e
deviazione della calciatura.
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